Coldiretti gennaio web

60
L’AGRICOLTURA L’AGRICOLTURA SI CONFRONTA SI CONFRONTA CON LA CON LA PAC PAC (ALL’INTERNO INSERTO SPECIALE) Poste Italiane Spa - spedizione in abbonamento postale 70% LO/BG MENSILE D’INFORMAZIONE AGRICOLA E CULTURA RURALE ANNO LXVI - GENNAIO 2015

description

Mensile di cultura rurale

Transcript of Coldiretti gennaio web

Page 1: Coldiretti gennaio web

L’AGRICOLTURA L’AGRICOLTURA SI CONFRONTA SI CONFRONTA CON LA CON LA PACPAC

(ALL’INTERNO INSERTO SPECIALE)

Post

e Ita

liane

Spa

- sp

ediz

ione

in a

bbon

amen

to p

osta

le 7

0% L

O/B

G

MENSILE D’INFORMAZIONE AGRICOLA E CULTURA RURALEANNO LXVI - GENNAIO 2015

Page 2: Coldiretti gennaio web

2

Page 3: Coldiretti gennaio web

3

EditoreColdiretti Bergamo

Direzione e amministrazione24125 Bergamo - via Mangili, 21

AutorizzazioneTribunale di Bergamon. 252 del 15/11/1952

Direttore responsabileGianfranco Drigo

Responsabile di redazioneAnnamaria [email protected]

Hanno collaboratoa questo numeroRoberto Pizzagalli, Bruno Redaelli, Giuseppe Cavallanti

Grafi caStudio Grafi co L’AzzurroTelefono 035 31 53 47

StampaLitoClap s.r.l.24126 Bergamo - via Carnovali, 31Telefono 035 31 74 [email protected]

Poste Italiane SpaSpediz. in abb. post. 70% LO/BG

Pagamento assolto tramite versamento quota associativa

52

08

06

50

Le notizie

di Coldiretti Bergamo

si trovano anche sul sito

www.bergamo.coldiretti.it

ATTUALITÀ SINDACALEProduzioni assicurate

con il Consorzio di Difesa

08

EDITORIALEIl lato oscuro della luna

05

INSERTO SPECIALELa PAC 2014-2020

13

ATTUALITÀ SINDACALEL’agricoltura di montagna

incontra il ministro Martina

06

ATTUALITÀ SINDACALEAgricoltura, riforma CAA

soluzione vincente

50IMPRESA VERDE

Il nuovo ravvedimento operoso

51

CAMPAGNA AMICAEXPO: ecco la top fi ve

dei primati italiani

52

IMPRESA VERDELa politica di sviluppo rurale

57

Anno LXVI

Gennaio 2015

Page 4: Coldiretti gennaio web
Page 5: Coldiretti gennaio web

5TESSERA 2013 5

Era il titolo, naturalmente in in-glese, di un disco di un celebre gruppo musicale che nella prima metà degli anni 70 , in piena con-testazione (molti direbbero rivo-luzione) giovanile, toglieva ogni

velo, mostrandone le diverse facce, a quella stagione storica che ha cambiato nel bene e nel male, oltre al corso degli anni a seguire, anche il destino di molti di noi.Non è una rifl essione sul ‘68 ciò che voglio condividere con voi, ma una minima prefazio-ne al tentativo personale di svelare alcuni lati nascosti per poi interpretare con voi questi tempi che a mio avviso possono storicamente essere paragonati per importanza al decennio (1968 – 1978) citato. Stiamo vivendo una delicatissima fase storica in cui, ormai lontana e fl ebile ogni scintilla ses-santottina e riconosciuti come tali i “miraggi” degli anni ‘90, ci troviamo ora a dover scioglie-re i nodi che il modello economico della globa-lizzazione, scientemente gestita dai cosiddetti poteri forti, declinato anche in ambito sociale e culturale, ci ha lasciato.Non voglio certo scendere nella facile dema-gogia, ma credo sia lecito chiedersi quanto la ricerca sfrenata del profi tto fi no alla sue forme più deteriori di sfruttamento indiscriminato di interi popoli e nazioni, possa avere negativa-mente infl uenzato le aberrazioni umane di cui la cronaca ci rende conto ogni giorno.Fin dove arriva la responsabilità degli interessi economici nelle tante guerre, anche maschera-te da rivoluzioni, scatenatesi in tutto il mondo, fi no ai confi ni più prossimi dell’Europa e addi-rittura a poche miglia di mare dall’Italia e delle quali viviamo sempre più sensibilmente le inquietanti ripercussioni nel cuore dell’Europa, a Parigi come in altre capitali europee appena svestite dalle luminarie delle festività.Fin dove arriva la rincorsa ai massimi utili eco-nomici a scapito di bambini, donne e uomini sfruttati nel loro lavoro e privati così non solo della propria infanzia ma soprattutto di quella dignità che se riconosciuta donerebbe una prospettiva certamente più luminosa al loro fu-turo e scongiurerebbe almeno in parte quell’e-sodo disperato dalle guerre e dalla miseria della povertà verso le nostre coste.Quanto peso può esercitare l’avidità dei medi-ci e professionisti e la ricerca del denaro facile

per chissà quale materiale soddisfacimento sul cuore di una madre tanto da schiacciare tutta l’umanità fi no a spingerla ad uccidere il fi glio che portava in grembo per incassare un risar-cimento assicurativo.In realtà a queste domande non trovo una risposta o forse è più giusto dire che solo pen-sarla signifi cherebbe già da sé l’ammettere una sconfi tta, non solo mia ma dell’intero ge-nere umano, incapace, oltre che di governare i nostri giorni, di confrontarsi con la propria coscienza.Ma se la mia dimensione umana mi limita nelle risposte, al contrario mi chiama a fare mia la proposta che il nostro creato ed i nostri valori sostengono, le cui tracce nella nostra storia in tanti hanno lasciato.Il riconoscimento e il rispetto della persona innanzitutto, la tutela del creato, l’aspirazione ad un modello socio-economico sostenibile da tutti e per tutti sono i capisaldi sanciti dalle fi gure più alte della nostra storia alle quali an-che come Coldiretti facciamo riferimento.Principi a cui purtroppo molti soggetti della nostra moderna civiltà derogano con disinvol-ta facilità. Non mi stancherò mai di ripeterlo tracciando un diretto riferimento, tanto per restare nella nostra realtà, ad un mondo indu-striale miope, che dopo averne largamente benefi ciato, disconosce quanto il territorio gli ha messo a disposizione in laboriosità, onestà , capacità ed affi dabilità imprenditoriale e identi-tà, gettando alle ortiche una storia fatta soprat-tutto di valori in cambio di un effi mero vantag-gio che la globalizzazione selvaggia offre.Si tratta di una lenta eutanasia a cui gli inte-ressi economici occulti o evidenti che siano vorrebbero condannarci ed alla quale non trova spazio nella mia mente il solo pensiero di non poterla contrastare , pur con tutte le diffi coltà che potremmo incontrare. Quanto in modo turbinoso sta succedendo intorno a noi potrà forse coglierci impreparati, ma non po-trà smuovere le nostra fondamenta sulle quali costruire nuove relazioni ed alleanze, plasmare le nostre aziende e le nostre associazioni in funzione dei tempi odierni e futuri da governa-re e non certo da subire, nella consapevolezza che, come la luna quando è piena, ogni cosa nella vita dietro una facciata luminosa presen-ta molte volte un lato oscuro.

5

di Alberto BrivioPresidente

Coldiretti Bergamo

5EDITORIALE

IL LATO OSCURO DELLA LUNA

Page 6: Coldiretti gennaio web

ATTUALITÀ SINDACALE6

Capire meglio le diffi -coltà che vivono le aziende agricole che operano nelle zone montane e quali in-terventi sono neces-

sari per risolverle. Con questo obiet-tivo si è tenuto, lo scorso 29 dicem-bre, presso l’agriturismo Casa Eden di San Giovanni Bianco, un incontro con il Ministro delle Politiche Agri-cole Maurizio Martina e i dirigenti di Coldiretti Bergamo della zona della montagna occidentale guidati dalla presidente Lucia Morali. Ha preso parte ai lavori anche il presidente di Coldiretti Bergamo Alberto Brivio. In rappresentanza delle istituzioni e degli enti economici agricoli pre-senti sul territorio sono intervenuti i sindaci Marco Milesi di San Giovanni Bianco, Fabio Bonzi di Dossena e Piero Busi di Valtorta, il presidente della Cooperativa Agricola di Valtor-ta Silvano Busi e la presidente del

Consorzio Produttori Formai de Mut dell’Alta valle Brembana Francesca Monaci.Al centro del confronto sono sta-ti soprattutto la pesantezza degli

adempimenti burocratici a carico degli imprenditori. Il problema delle quote latte, le diffi coltà legate all’as-sunzione di manodopera e l’Imu sui terreni agricoli, ma si è parlato

L’AGRICOLTURA L’AGRICOLTURA DI MONTAGNADI MONTAGNA

INCONTRAINCONTRA IL MINISTRO MARTINA IL MINISTRO MARTINA

Iniziativa promossa dalla Coldiretti della Zona Montagna Occidentale

Il ministro Martina e gli agricoltori bergamaschi

Page 7: Coldiretti gennaio web

7ATTUALITÀ SINDACALE

anche di parchi, di smaltimento dei rifi uti, dei giovani che tornano all’agricoltura, dei contratti di affi tto, di fi nanziamenti per l’acquisto di macchine agricole e delle diffi coltà legate alla lavorazione del latte e alla gestione aziendale.Dopo aver ringraziato la Coldiretti per l’invito a sentire dai diretti in-teressati i problemi dell’agricoltura di montagna, Martina ha illustrato alcune iniziative prese a sostegno del settore primario. Ha quindi par-lato di informatizzazione di alcune procedure in modo da velocizzarle e del Fondo latte di qualità, un prov-vedimento dotato di 110 milioni per accompagnare gli allevamenti nel passaggio dal regime delle quote latte a quello libero. Sempre per il comparto latte è prevista anche la possibilità di ristrutturazione dei mu-tui stipulare per l’acquisto delle quo-te e si sta lavorando per la possibile etichettatura del prodotto.Dopo aver presentato i partecipanti al dibattito e aver fatto una panora-mica sulla realtà della Valle Bremba-na e della Valle Imagna, il presidente di Coldiretti Bergamo Alberto Brivio

ha sottolineato che l’agricoltura montana esprime anche eccellenze preziose per l’economia e che dare un futuro alle aziende di montagna signifi ca dare un futuro al territorio e preservarlo da dissesti idrogeologici. Brivio si è quindi soffermato sull’im-portante ruolo svolto dai giovani che sempre più numerosi stanno ritor-

nando alla terra.In conclusione Martina ha ringraziato per l’opportunità che gli è stata of-ferta di poter conoscere “sul campo” le problematiche di una realtà im-portante come quella dell’agricoltura di montagna e ha auspicato che tale confronto possa proseguire anche in futuro.

Page 8: Coldiretti gennaio web

8 IMPRESA VERDE88

agricoltori, causate da avversità atmosferiche, epizoie, fi topatie o infezioni parassitarie.

2) Fondi di mutualizzazione, nella quale è prevista la concessione di contributi fi nanziari ai Fondi per il pagamento di compensazioni fi nanziarie agli agricoltori in caso di perdite economiche causate da avversità atmosferiche, epizoi, fi to-patie, o infezioni parassitarie.

3) IST Strumento di stabilizzazione del reddito, nella quale è previsto la concessione di contributi fi nanziari versati ai Fondi di mutualizzazione per il pagamento di compensazioni fi nanziarie agli agricoltori a seguito di un drastico calo di reddito.

PERCHE’ E’ IMPORTANTE LA GESTIONE DEI RISCHI IN AGRICOLTURA.- I fenomeni naturali come gelo,

PRODUZIONI PRODUZIONI ASSICURATEASSICURATE

CON IL CONSORZIO DI DIFESACON IL CONSORZIO DI DIFESA

2014-2020 L’Unione Europea con la PAC sostiene la gestione del rischio in agricoltura ed individua questo strumento tra gli elementi portanti dell’intera riforma.Il PNSR ha previsto nell’ambito 3 tipologie di intervento fi nalizzate alla gestione del rischio in agricoltura:

1) Assicurazioni del raccolto, degli animali e delle piante, nella quale è prevista la CONCESSIONE DI CONTRIBUTI FINANZIARI per il pagamento del premio di assicu-razione del raccolto, degli animali e delle piante a fronte del rischio di perdite economiche, per gli

Lo strumento dell’assicurazione per il settore agricolo

Page 9: Coldiretti gennaio web

9IMPRESA VERDE 99

grandine, siccità, e i cambiamenti climatici in generale, sempre più repentini ed imprevedibili, minac-ciano periodicamente le nostre produzioni e le nostre strutture.

- Le malattie degli animali, alcune fi topatie delle piante e i danni pro-vocati da animali selvatici, rappre-sentano una ulteriore emergenza.

- Anche i mercati mondiali, spesso causa di un’inconrovertibile oscilla-zione dei prezzi, sono una minaccia per il reddito delle nostre aziende.

COSA SI PUO’ ASSICURARE: TUTTE LE COLTURE E LE STRUTTURE AZIENDALI E GLI ANIMALI.Dalle epizoi e dalle avversità come alluvione, siccità, gelo, colpo di sole e venti caldi, eccesso di neve, ecces-so di pioggia, brina e sbalzi termici, grandine e venti forti.

COME FARE.Aderire ai Consorzi di Difesa ( Condi-fesa ) dà la possibilità di conoscere e benefi ciare delle forme di agevola-zione per gli imprenditori agricoli e di tutelare nel modo migliore i nostri interessi. Associarsi ai Condifesa è fondamen-tale per la gestione dei rischi, per benefi ciare degli effetti della contrat-

LA POLIZZA BESTIAMELa Federazione Provinciale Coldiretti di Bergamo - tramite la pro-pria sub-agenzia FATA e col patrocinio del Consorzio di Difesa - vuole offrire un programma assicurativo sempre più vicino ed in linea alle esigenze degli allevatori e, nel medesimo tempo, in gra-do di usufruire delle agevolazioni statali.E’ attiva ormai da diversi anni la copertura assicurativa per la zo-otecnia con l’applicazione delle procedure e delle agevolazioni stabilite dal D.lvo 102/2004.Il Piano Assicurativo Nazionale, ai sensi del Decreto sopra indica-to, ammette alla copertura assicurativa agevolata per le specie bovina e bufalina da latte e da carne le seguenti GARANZIE AGE-VOLATE:ABBATTIMENTO FORZOSO a seguito dell’insorgenza di epizoozie quali: Tubercolosi, Brucellosi e LeucosiMANCATO REDDITO per il periodo di fermo dell’allevamento, in conseguenza di ordinanza per abbattimento forzoso anche a se-guito di focolai determinati da Afta Epizootica e Pleuropolmonite contagiosaCOSTI DI SMALTIMENTO DEI CAPI MORTI obbligatorio da qual-siasi causa determinato. (FATA Assicurazioni risarcisce diretta-mente la ditta smaltitrice delle carcasse.) COSTO € 2,00 circa a capo (dedotti i contributi art.68 reg.CE 73/2009 - D. Lvo 102/2004 e Reg. Lombardia)

PER SAPERNE DI PIU’ SUB-AGENZIA FATA-ASSICURAZIONIPRESSO COLDIRETTI VIA MANGILI 21 BERGAMOGiuseppe Cavallanti TEL. 035/4524142

Page 10: Coldiretti gennaio web

IMPRESA VERDEATTUALITÀ SINDACALE10

Page 11: Coldiretti gennaio web

11IMPRESA VERDE 1111

tazione collettiva perché “insieme contiamo di più”.

PERCHE’ I CONDIFESA.1) I Condifesa sono Consorzi di im-

prenditori agricoli riuniti localmen-te per difendere i propri interessi e sono associati ad ASNACODI a livello nazionale

2) In questi anni i Condifesa con Asnacodi, hanno assistito le imprese agricole italiane nella defi nizione degli strumenti mag-giormente idonei alla gestione del

rischio, indirizzando le compagnie assicuratrici a forme adeguate ai concreti bisogni dell’agricoltura abbassando notevolmente il costo dei premi assicurativi.

3) I Condifesa negoziano con le com-pagnie le coperture assicurative più adeguate, ottenendo condizio-ni economiche più vantaggiose per tutte le imprese associate. Maggio-re è il numero degli associati, mi-gliori diventano le condizioni e più si possono abbassare i costi.

4) I Condifesa agevolano l’attività degli agricoltori anticipando i costi delle polizze.5) I Condifesa possono fare consulenza personalizzata mettendo a disposizione esperti capaci di aiutare l’a-gricoltore nella pianifi cazio-ne della difesa dei rischi.E’ FONDAMENTALE CHE L’AGRICOLTORE SAPPIA CHE SI PUO’ PROTEGGE-RE LA PROPRIA AZIENDA ED IL PROPRIO REDDITO CON L’ASSICU-RAZIONE AGEVOLATA

VEGETALI E UVA DA VINO: CONTRIBUTO FINO AL 65% DEL PREMIO ASSICURATIVO per la copertura delle pro-duzioni vegetali comprese

le frutticole e uva da vino.

ZOOTECNIA: CONTRIBUTO FINO AL 65% DEL PRE-MIO ASSICURATIVO PER:abbattimento forzoso a causa di epizozie;mancato reddito a causa di abbatti-mento o fermo stallaCONTRIBUTO FINO AL 50% DEL PRE-MIO ASSICURATIVO PER:smaltimento carcasse;costo di macellazione in aziendariduzione produzione di latte a se-guito di squilibri igrometrici.

STRUTTURE:CONTRIBUTO FINO AL 50% DEL PRE-MIO ASSICURATIVO PER DANNI CAU-SATI DA AVVERSITA’ ATMOSFERICHE SU:- serre fi sse in vetro;- serre e tunnels fi ssi con rivestimen-

to in fi lm plastici semplici o doppi;- ombrai;- reti antigrandine;- impianti di produzioni arburee o

arbustive;- impianti antibrina.

Per ulteriori chiarimenti recati o telefona al tuo Condifesa Berga-mo che si trova in Via G. Mangili, 23 a Bergamo. Tel/fax 035 [email protected]

Page 12: Coldiretti gennaio web

121212221222222222

Page 13: Coldiretti gennaio web

DA

STA

CC

AR

E E

CO

NS

ERV

AR

E

Page 14: Coldiretti gennaio web
Page 15: Coldiretti gennaio web
Page 16: Coldiretti gennaio web
Page 17: Coldiretti gennaio web
Page 18: Coldiretti gennaio web
Page 19: Coldiretti gennaio web
Page 20: Coldiretti gennaio web
Page 21: Coldiretti gennaio web
Page 22: Coldiretti gennaio web
Page 23: Coldiretti gennaio web
Page 24: Coldiretti gennaio web
Page 25: Coldiretti gennaio web
Page 26: Coldiretti gennaio web
Page 27: Coldiretti gennaio web
Page 28: Coldiretti gennaio web
Page 29: Coldiretti gennaio web
Page 30: Coldiretti gennaio web
Page 31: Coldiretti gennaio web
Page 32: Coldiretti gennaio web
Page 33: Coldiretti gennaio web
Page 34: Coldiretti gennaio web
Page 35: Coldiretti gennaio web
Page 36: Coldiretti gennaio web
Page 37: Coldiretti gennaio web
Page 38: Coldiretti gennaio web
Page 39: Coldiretti gennaio web
Page 40: Coldiretti gennaio web
Page 41: Coldiretti gennaio web
Page 42: Coldiretti gennaio web
Page 43: Coldiretti gennaio web
Page 44: Coldiretti gennaio web
Page 45: Coldiretti gennaio web
Page 46: Coldiretti gennaio web
Page 47: Coldiretti gennaio web
Page 48: Coldiretti gennaio web
Page 49: Coldiretti gennaio web

49494494444949999999944449944444444499494449999999444444494999999444444999999994449444449999994494444444499999999949444444444999999944494494999999494949994444944944944994494494944449449

Page 50: Coldiretti gennaio web

“Finalmente si va nella direzione giusta, dando una risposta concreta al bisogno di semplifi cazione e sburocratizzazione che le imprese agricole da

tempo denunciano e che ha trovato nell’assessore all’Agricoltura Gianni Fava un ascoltatore attento”. Così Et-tore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia, commenta positivamente la delibera sul ruolo dei Centri di As-sistenza Agricola (CAA), presentata dall’assessore regionale all’Agricol-tura Gianni Fava e approvata dalla Giunta di Regione Lombardia.

Con questa decisione - spiega la Col-diretti regionale - i Centri di Assistenza Agricola potranno offrire nuovi servizi

ai propri associati, come ad esempio quelli relativi al riconoscimento della qualifi ca di imprenditore agricolo, o al certifi cato di connessione per l’esercizio di attività multifunzionali come l’agrituri-smo o le fattorie didattiche.

“Le nuove competenze assunte dai CAA - spiega ancora Ettore Prandini - vanno nell’ottica di semplifi care e velo-cizzare il rapporto con gli imprenditori agricoli che ora potranno recarsi in un solo uffi cio per adempiere a numerose pratiche, senza dover vagabondare da una struttura all’altra togliendo tempo prezioso al lavoro nei campi e nelle aziende”. Si stima che ogni anno - spiega la Col-diretti Lombardia - gli agricoltori per-dono cento giorno di lavoro per stare dietro alle carte e ai cavilli burocratici. “Proprio per questo - conclude Ettore Prandini - non possiamo che accogliere positivamente la delibera di oggi, che conferma l’importanza del ruolo quoti-diano svolto dai tecnici dei CAA”.

ATTUALITÀ SINDACALE50

AGRICOLTURA, RIFORMA CAA SOLUZIONE VINCENTE

Meno burocrazia e più efficienza per le aziende

Page 51: Coldiretti gennaio web

51IMPRESA VERDE 5151

Fra le novità apportate in ambito fi scale dagli ulti-mi interventi normativi, un maggior approfondi-mento lo merita il nuovo ravvedimento operoso.

Premesso che la dichiarazione integra-tiva a sfavore del contribuente, dalla quale risulta un maggior debito o mi-nor credito, può essere presentata:- oltre il termine previsto per la dichia-

razione successiva;- al più tardi entro il 31 dicembre del

quarto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichia-razione,

il termine per l’ac-certamento da parte degli organi preposti scatte-ranno dalla pre-sentazione della dichiarazione inte-grativa “limitatamen-te agli elementi oggetto dell’integrazione”.

I contribuenti potranno sanare i man-cati versamenti senza limiti di tempo con sanzioni ridotte, nel senso che fi no a quando l’Amministrazione Fi-nanziaria non notifi ca la violazione, il

contribuente può rimediare (la vecchia normativa, oltre l’anno, non dava possi-bilità di ravvedimento ma era necessa-rio attendere comunicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate).Termini e sanzioni vengono così rimo-dulate:- Entro 14 giorni dal termine per il

versamento: sanzione dello 0,20% giornaliero;

- Entro 30 giorni dal termine per il ver-samento: sanzione ridotta del 3%;

- Entro 90 giorni dal termine per il ver-samento: sanzione ridotta del 3,3%;

- Entro 1 anno dal termine previsto per il versamen-

to: sanzione del 3,75%;- Entro 2 anni dal ter-

mine previsto per il versamento: san-zione del 4,2%;- Oltre 2 anni dal termine previsto per il versamento:

sanzione del 5%;- La sanzione piena,

pari al 30%, resta appli-cabile solo nel caso in cui

il Fisco intervenga attraverso la comunicazione di un accertamento.

Le nuove previsioni si applica-no solo ai tributi di competenza dell’Agenzia delle Entrate.

Il ravvedimento è ora precluso nella sola ipotesi di notifi ca degli atti di liqui-dazione e accertamento nonché delle comunicazioni a seguito dei controlli ex artt. 36-bis e 36-ter, DPR n. 600/73 e 54-bis, DPR n. 633/72.

A seguito di queste novità, sono stati abrogati alcuni istituti defl ativi del con-tenzioso e in particolare:- l’adesione agli inviti a comparire (artt.

5, commi da 1-bis a 1-quinquies e 11, comma 1-bis, D.Lgs. n. 218/97);

- l’adesione ai PVC (art. 5-bis, D.Lgs. n. 218/97).

Inoltre, in materia di acquiescenza (art. 15, D.Lgs. n. 218/97) è stata abrogata la disposizione (comma 2-bis) che pre-vedeva la riduzione delle sanzioni alla metà qualora l’avviso di accertamento/liquidazione non sia stato preceduto dall’invito a comparire.

Detti istituti continuano comunque ad applicarsi:- agli inviti al contradditorio in materia

di imposte sui redditi ed IVA e altre imposte indirette notifi cati entro il 31.12.2015;

- ai PVC in materia di imposte sui redditi ed IVA consegnati entro il 31.12.2015.

Pizzagalli Roberto

Come sanare i mancati versamenti

IL NUOVO RAVVEDIMENTO OPEROSO

Gorlago (Bg) Via Bettole, 15 - tel. 035.951065 - fax 035.4251759 [email protected] - [email protected] -

RACCOLTA STOCCAGGIO, RIFIUTI SPECIALI E RECUPERABILI, MATERIALI FERROSI E NON, INTERMEDIAZIONE PERICOLOSI, NOLEGGIO CONTAINERS, RECUPERO TELO AGRICOLO,

SERRE E BOBINE/SACCHETTI, POLIPROPILENE E INDUSTRIE AGRO/ALIMENTARI.

I contribuenti potranno sanare i

mancati versamenti senza limiti di tempo

con sanzioni ridotte

Page 52: Coldiretti gennaio web

52 CAMPAGNA AMICA

EXPO: ECCO LA TOP FIVE

DEI PRIMATI ITALIANI

Dal maggior nume-ro di certifi cazioni alimentari a livello comunitario alla lea-dership nel numero di imprese che col-

tivano biologico, ma anche il primato nella creazione di valore aggiunto per ettaro e quello nella sicurezza alimen-tare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici fuori norma, senza dimenti-care il fatto che l’agricoltura italiana è tra le più sostenibili dal punto di vista ambientale per la ridotta emissione di gas ad effetto serra. E’ la Coldiretti a tracciare il bilancio dei primati con-quistati dal Made in Italy agroalimentare in vista dell’Expo. Il modello produt-tivo dell’agricoltura italiana è campione nella produzio-ne di valore aggiunto per ettaro che è più del doppio della media europea dei 27 Paesi, il triplo del Regno Unito, il doppio di Spagna e Germania, e il 70% in più dei cugini francesi. Non solo siamo i primi anche in termini di occupazione,

con 7,3 addetti ogni cento ettari a fronte di una media Ue di 6,6. L’Italia è al vertice della sicurezza alimenta-re mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici (0,2%), quota inferiore di quasi 10 volte rispetto alla media europea (1,9%) e non è quindi un caso il fatto che con 43.852 imprese biologiche (il 17% di quelle europee) siamo i cam-pioni europei del settore. L’agricoltura italiana è peraltro tra le più sostenibili con 814 tonnellate per ogni milione di euro prodotto dal settore, non solo l’agricoltura italiana emette il 35% di

gas serra in meno della media Ue, ma fa decisamente meglio di Spagna (il 12% in meno), Francia (35%), Germa-nia (39%) e Regno Unito (il 58% di gas serra in meno). L’Italia è infi ne il Paese più forte al mondo per prodotti ‘di-stintivi’, con 268 prodotti Dop e Igp e 4.813 specialità tradizionali regionali, seguita a distanza da Francia, 207, e Spagna, 162. Nel settore vino inol-tre l’Italia conta su ben 332 Doc, 73 Docg e 118 Igt. “Con il loro lavoro gli imprenditori agricoli italiani hanno co-struito una agricoltura di straordinaria qualita`, con caratteri distintivi unici,

con una varieta` e un’arti-colazione che non ha uguali al mondo” - ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sot-tolineare che “questo mo-dello produttivo replicabile in ogni parte del pianeta è il contributo per uno sviluppo sostenibile che l’Italia deve sapere offrire all’Expo.

I PRIMATI DEL MADE IN ITALY AGROALIMENTA-RE - FONTE COLDIRETTI1) Il modello produttivo dell’agricoltura italiana

Page 53: Coldiretti gennaio web

53ATTUALITÀ SINDACALE

Romano di Lombardia (BG) Via Crema - C.na S.AnnaCell. 339 2401916 - Tel. 0363 912420

[email protected]

FRIGO LATTE DA 200 LT A 100 Q.LI

SALE DA MUNGITURA A PETTINE - SPINA DI PESCE - GIOSTRA

RUSPETTA A CAVO

AUTOCATTURE NASTRO PER PULIZIA AUT.VACCHE LEGATE

IN ACCIAIO ZINCATO PER RICOVERO ATTREZZICAPANNONE IN ACCIAIO ZINCATO USO STALLA CON CUCCETTE

ROBOT DI PULIZIA

ROBOT DI MUNGITURA

è campione nella produzione di valore aggiunto. Il valore aggiunto per ettaro realizzato dal settore è più del doppio della media UE-27, il triplo del Regno Unito, il doppio di Spagna e Germania, e il 70% in più dei cugini francesi. Non solo: siamo i primi an-che in termini di occupazione, con 7,3 addetti per cento ettari a fronte di una media Ue di 6,6 (elaborazione su dati Commissione Europea);2) L’agricoltura italiana è tra le più sostenibili. Con 814 tonnellate per ogni milione di euro prodotto dal settore, non solo l’agricoltura italiana emette il 35% di gas serra in meno del-la media Ue, ma fa decisamente me-glio di Spagna (il 12% in meno), Francia (35%), Germania (39%) e Regno Unito (il 58% di gas serra in meno);3) L’Italia è al vertice della sicurez-za alimentare mondiale. Siamo il paese con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici (0,2%, un terzo in meno rispetto all’an-no prima), quota inferiore di quasi 10 volte rispetto alla media europea (1,9%, aumentati di circa un terzo rispetto all’anno prima) e di oltre 30 volte quella dei prodotti extracomuni-tari (6,3%);4) L’Italia è il primo paese europeo per numero di agricoltori biologici. Con 43.852 imprese biologiche (il 17% di quelli europei) siamo i campioni eu-ropei del settore, seguiti dalla Spagna (30.462 imprese, 12% dell’Ue) e Polonia (25.944, 10% di quello europeo);5) L’Italia è il Paese più forte al mondo per prodotti ‘distintivi’ con 268 prodotti Dop e Igp e 4813 specia-lità tradizionali regionali. Nel settore vino l’Italia conta su ben 332 Doc, 73 Docg e 118 Igt.

Page 54: Coldiretti gennaio web
Page 55: Coldiretti gennaio web
Page 56: Coldiretti gennaio web

IL LATTE È LA TUA RISORSA

vendita diretta con installazione e corsoformativo in loco. Garanzia 2 anni

Tutto semplice e conveniente:

INNOVA le macchine per il gelato: Italy 24020 CERETE n n o n

T 0346.63497 F www.innovaitalia.com ov m

IL LATTE in GELATOÈ IL TUO

BUSINESS!!!

?

Nuova Budelleria Bresciana di Inverardi Cristian - 25030 Coccaglio (BS) - Via Francesca, 19/fTel. 030 7701305 - Fax 030 7705716 - E-mail: [email protected] - Sito Web: www.nuovabb.it

VENDITA ALL’INGROSSO E DETTAGLIO DI BUDELLA E QUALSIASI TIPO DI ATTREZZATURA PER RISTORANTI E NORCINERIE

Page 57: Coldiretti gennaio web

57IMPRESA VERDE 5757

La nuova politica di sviluppo rurale è elaborata all’interno di un Quadro strategico comune di programmazione, unico per tutti i fondi strutturali (Feasr, Fesr, Fse e Feamp), elabora-to a livello europeo, che ciascun Paese ha declinato, in base alle proprie esigenze, attraverso un Accordo di partenariato.L’Italia ha scelto di attuare la politica di sviluppo rurale at-

traverso i PSR regionali e un Programma di Sviluppo Rurale Nazionale che si occuperà di 4 linee di intervento: gestione del rischio (1.640 mln di €), infrastrutture irrigue (300 mln di €), biodiversità animale (200 mln di €) e rete rurale nazionale (100 mln di €). La nuova programmazione 2014-2020 offre un approccio più fl essibile di quella attuale: non ci sono più gli assi, entro cui sono rigidamente incasellate le misure, ma sei priorità, ulteriormente specifi cate in 18 focus area, alla cui realizzazione può contribuire contem-poraneamente più di una misura. Ciascun PSR dovrà contenere almeno 4 delle 6 priorità che riguardano: il trasferimento di conoscenze, l’innova-zione, l’organizzazione delle fi liere agroalimentari, la gestione del rischio, la tutela degli ecosistemi, il contrasto ai cambiamenti climatici e la ridu-zione della CO2, l’inclusione sociale e lo sviluppo economico nelle zone rurali. Il nuovo impianto riduce il numero di misure da 40 a 18: alcune sono state accorpate, altre ampliate, altre ancora introdotte ex novo. Par-ticolare rilievo viene dato alla priorità Innovazione, cui contribuiscono le misure “Trasferimento di conoscenze”, “Cooperazione” e “Investimenti in immobilizzazioni materiali”. L’applicazione di tali misure è incoraggiata dai Gruppi Operativi del Partenariato Europeo per l’Innovazione, il cui obiettivo è favorire la cooperazione tra agricoltura e ricerca per accele-rare il trasferimento tecnologico. Il modello di governance dei GO sarà concertato tra Mipaaf e Regioni e gli obiettivi di ricerca ed innovazione saranno perseguiti anche con azioni tra Gruppi appartenenti a diverse Regioni e Paesi. Viene, inoltre, rafforzata la misura volta a fornire servizi di consulenza agraria e, sul fronte delle sovvenzioni per ristruttura-zione/investimenti/ammodernamento delle aziende, già previste in passato, è possibile ricevere tassi di fi nanziamento più alti se connesse ai partenariati europei per l’innovazione o a progetti comuni. Una combina-zione di misure è destinata ai Giovani agricoltori, per avviare l’attività (fi no a 70.000 €), per investimenti in immobilizzazioni materiali, per servizi di formazione e consulenza. Tre le misure destinate alla gestione dei rischi e prevedono assicurazione e fondi di mutualizzazione per cautela-re il raccolto dai rischi derivanti da eventi atmosferici o zoonosi, oltre ad uno strumento per la stabilizzazione dei redditi All’agricoltura biologica è destinata una misura specifi ca e per i pa-gamenti agro-climatico-ambientali sono previsti contratti comuni, il collegamento a formazione e informazioni, maggiore fl essibilità nella proroga dei contratti nazionali. Maggiori possibilità sono date al sostegno della cooperazione in ambito tecnologico, ambientale e commerciale, per esempio attraverso lo sviluppo di fi liere agroalimentari corte e dei mercati locali. Il Leader è fi nalizzato a promuovere la fl essibilità di opera-zione con altri fondi a livello locale, per es. la cooperazione urbano-rurale. La formalizzazione del cosiddetto Community-led local development (CLLD- Sviluppo Locale di Tipo Partecipativo) porterà ad una progettazio-ne e gestione strutturata degli interventi di sviluppo da parte degli attori locali che si associano in una partnership di natura mista (pubblico-priva-ta) e affi dano un ruolo operativo (gestionale e amministrativo) al Gruppo di Azione Locale. Spetterà ai GAL elaborare il Piano di Azione Locale per tradurre gli obiettivi in azioni concrete, dotandosi di una struttura tecnica in grado di effettuare tali compiti. I Piani di Azione dovranno concentrarsi su un esiguo numero di ambiti di intervento, in ogni caso non superiore a tre, su cui impostare la progettazione locale 2014-2020. I GAL sceglieran-no gli ambiti tematici di intervento per i rispettivi piani di azione da una lista predefi nita. Gli ambiti di intervento scelti dai GAL dovranno essere coerenti con i fabbisogni emergenti e le opportunità individuate per i propri territori. Più fondi possono contribuire al fi nanziamento di progetti CLLD, in funzione degli ambiti tematici di intervento prescelti e dei territori interessanti. Per assicurare l’utilizzo dello strumento CLLD in forma coe-

rente con le sue potenzialità, i Programmi regionali allocheranno una dota-zione minima di risorse fi nanziarie comunitarie e nazionali allo stesso. Per il FEASR, il regolamento sullo sviluppo rurale impone una riserva minima di allocazione fi nanziaria del 5 per cento di ciascun PSR. Tra le possibilità, anche l’impiego di più fondi strutturali (approccio multi-fondo) secondo meccanismi di coordinamento a livello nazionale e regionale.

Il presente articolo rientra nel progetto “La nuova PAC - Tra sostenibilità e innovazione. Impatti sulle aree rurali” cofi nanziato dall’Unione Europea - DG AGRI. I pareri in esso espressi impegnano soltanto l’autore e non possono essere considerati come costituenti una presa di posizione uffi ciale della Commissione Europea.

LA POLITICA DILA POLITICA DI SVILUPPO RURALESVILUPPO RURALE

Page 58: Coldiretti gennaio web

5858

LA COLTIVAZIONE DEL LA COLTIVAZIONE DEL BAMBÙ GIGANTE BAMBÙ GIGANTE MOSOMOSO È ORMAI REALTÀ ANCHE IN LOMBARDIA! È ORMAI REALTÀ ANCHE IN LOMBARDIA!Messi a dimora i primi Bambuseti nelle province di Bergamo, Brescia e Cremona

La perdurante situazione economica negativa dell’Agricoltura Italiana, in quasi tutti i suoi comparti, impone una seria e profonda rifl essione . Dobbiamo porci questa domanda: le col-ture agricole “tradizionali “ assolvono al loro ruolo di dare la giusta reddi-tività economica alle nostre aziende agricole?Gli scenari economici attuali e futuri non sono, infatti, confortanti. Anzi ! Un esempio su tutti è il prezzo in ca-duta libera...del prezzo del latte alla stalla. Non è forse arrivato il momento di ini-ziare un processo di diversifi cazione aziendale? Non è arrivato il momento di non continuare a rimandare delle scelte, magari coraggiose, ma “imposte“ dalla drammatica situazione economica, andan-do ad esplorare delle coltivazioni “nuove“? Imprenditori agricoli locali e privati investi-tori, non rassegnandosi a questa perduran-te situazione di stagnazione economica, hanno iniziato a diversifi care le proprie colture agricole. Una delle più promettenti colture agricole “alternative“ è senz’altro costituita dalla coltivazione del Bambù Gigante Moso, proposta dalla Società Onlymoso di Cattolica. Il Bambù Gigante Moso è già presente da tanti anni, in Italia. È una specie rustica e

che ben si adatta al clima temperato della nostra Penisola. La proposta rivoluzionaria...e innovativa di Onlymoso consiste nel fatto di “trasforma-re“ il concetto di coltivazione hobbystica presente in qualche piccola realtà agricola italiana e in diversi Giardini Botanici, in un progetto su larga scala! Onlymoso, attraverso il Consorzio Bambù Italia, sta organizzando la Filera Agroin-dustriale, totalmente Made in Italy, del Bambù Gigante Moso.Le prospettive di mercato sono molto inte-ressanti. Se pensiamo che le applicazioni commerciali del Bambù sono circa 1.500, ecco che allora è subito spiegato il grande interesse che, in tutta Italia, sta attirando questa nuova coltivazione. Con la coltivazione del Bambù Moso si può essere, contemporaneamente, nelle Filiere della carta, del tessile, dell’agroalimentare, dell’edilizia, delle Biomasse, dell’artigianato, ecc. Il Consorzio Bambù Italia, che attualmente si sta occupando della gestione e consu-lenza sui nuovi Bambuseti, si occuperà anche e soprattutto del ritiro di tutti i prodotti e della loro allocazione pres-so le più remunerative Filiere italiane ed estere. La coltivazione di un Ettaro di Bambù (che è poi la superfi cie minima richiesta dal Con-

sorzio) può generare, a Bambuseto maturo, ricavi stimabili in circa 40-50.000€/ettaro/anno. Dal punto di vista tecnico, la coltivazione del Bambù Gigante Moso non richiede nè diserbanti nè trattamenti antiparassitari. È infatti una specie vegetale molto rustica e che auto produce sostanze antimicotiche naturali. La coltivazione del Bambù Moso, inoltre, presenta altri vantaggi: richiede ap-porti idrici limitati; costituisce un polmone sempreverde in grado di catturare nitrati nel suolo e tantissima CO2 dall’aria; contri-buisce alla Biodiversità; al Turismo rurale; a creare nuova occupazione. Grazie a tutti questi vantaggi, ecco allora che anche tra i nostri imprenditori agricoli locali e privati investitori, si è concretizzato il progetto della coltivazione del Bambú Gigante. Primi impianti a Bergamo, Brescia e Cremona sono ormai una realtà. A questi primi impianti, a marzo di quest’anno, se ne aggiungeranno degli altri. In tutta Italia, al momento, sono stati im-piantati circa 700 ettari, con ottime previsio-ni di andare a fare altri numerosi ettari.

Per info: 329 2320015E-mail: [email protected].

Page 59: Coldiretti gennaio web
Page 60: Coldiretti gennaio web

NUOVA ROLL-BELTcambia il tuo stile di pressatura

Via Cividate, 8 Cortenuova (BG) - Tel. 0363 992132 - Fax 0363 909005

E-mail: [email protected] - www.ormadiventurelli.it