Dispensa Allevatori Coldiretti

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Preparati per la zootecnia agroecologica

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Dispensa Agricoltura Ecologica Allevatori Coldiretti

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PPrreeppaarraattii ppeerr llaa zzooootteeccnniiaa aaggrrooeeccoollooggiiccaa

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Iniziativa realizzata con il contributo di

UNIONE EUROPEA REGIONE MARCHE

Gentilissimo associato,

ti inviamo in allegato la documentazione informativa elaborata dalla Federazione Provinciale Coldiretti Ma-cerata a supporto della Tua attività e predisposta nell’ambito del progetto di informazione n° 4937/2010“Agricoltura Agroecologica” che prevede la partecipazione comunitaria.L’informazione, per un imprenditore, è fondamentale per affrontare sia le scelte organizzative della propriaimpresa sia per approcciare un mercato sempre più selettivo.L’attività di informazione e formazione che Coldiretti mette in programma e realizza è importante per tuttoil progetto economico della filiera agricola “Tutta Italiana”.Ti invitiamo a prendere visione del materiale e a darci anche spunti sul suo contenuto o suggerimenti peruna nuova formazione/informazione, che reputi utile alla Tua impresa.Sempre a disposizione porgiamo i nostri più cordiali saluti.

Il Direttore Il PresidenteASSUERO ZAMPINI FRANCESCO FUCILI

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3Preparati per la zootecnia agroecologica

4 Obiettivi del progetto6 Accumulatore di microorganismi7 Biosilos8 Blocchi nutritivi9 Fosfiti

IInnddiiccee

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OObbiieettttiivvii ddeell pprrooggeettttoo

Negli ultimi anni è cresciuta la consapevolezza da parte dei cittadini sulla necessità di cambiare la propriaalimentazione come primo passo per una migliore salute. Infatti, tutti ormai conoscono l'inaffidabilità deglialimenti prodotti all'estero in condizioni molto spesso non idonee come del resto confermato dai numerosiscandali alimentari e venduti nel nostro paese come eccellenze dell'agricoltura italiana.

La risposta di molti agricoltori, cittadini e organizzazioni di categoria come Coldiretti è stata la nascita e dif-fusione su tutto il territorio nazionale di progetti di filiera corta, di mercati di vendita diretta, e dell'incrementodelle superfici coltivate con i metodi dell'agricoltura biologica.

Nonostante questi innegabili passi in avanti, ci siamo accorti che a volte il passaggio dal metodo conven-zionale con uso di agrochimici al metodo biologico avviene senza una reale consapevolezza da parte del-l'agricoltore. Spesso il produttore non affronta un reale cambiamento di paradigma nel modo di fareagricoltura, ma si limita a sostituire alcuni input chimici con prodotti consentiti dai disciplinari del biologico.Per esempio, quando un produttore biologico si trova di fronte a un violento attacco di una malattia o di uninsetto, si limita a cercare il prodotto adeguato per fare fronte all'emergenza e risolve temporaneamente ilproblema. Quasi mai però, l'agricoltore si chiede quale può essere la causa di questi attacchi, ignorandoche spesso la risposta è nella carenza minerale del suolo. Infatti il suolo non è un supporto inanimato, mal'ecosistema che racchiude una grande diversità organica e minerale e che è il primo responsabile della sa-lute o della malattia della pianta.

Da queste considerazioni è nata l'idea di portare in Italia l'esperienza del COAS, che lavora su queste basida alcuni decenni e che applica le tecniche dell'agroecologia con grande successo in America Latina e inAustralia.

L'obiettivo dei seminari dell'autunno 2010 tenuti da Jairo Restrepo e di questa piccola pubblicazione è for-nire agli agricoltori e a gli allevatori strumenti teorico-pratici per osservare e comprendere la complessità del-l'ecosistema agrario, per migliorare i propri suoli, e per supportare le proprie colture e allevamenti conpreparati organici basati sulle fermentazioni e sull'utilizzo dei minerali.

Il principio generale che orienta questa guida è il lavoro agricolo assecondando i ritmi, i tempi e i cicli bio-geochimici della natura, e non la negazione degli stessi come avviene spesso nell'agricoltura convenzionale.Un altro asse portante della proposta dell'agricoltura organica è l'”alleanza” tra agricoltura e allevamento,che è stata spezzata per fare spazio da un lato ai fertilizzanti chimici, e dall'altro alle miscele industriali.Dopo decenni di cambiamenti, prove, fallimenti, oggi sembra quantomeno improbabile poter assicurare unaproduzione agricola sana e abbondante senza l'apporto al suolo delle deiezioni animali, ai quali viene for-nito un alimento sano e di qualità generato da quello stesso suolo.

Quanto riportato nei testi che seguono è uno schema generale dal quale estrarre le indicazioni che possonoaiutare ciascuno dei lettori. Non esistono ricette miracolose, né rimedi validi sempre e ovunque, ma indi-cazioni di massima che devono essere “personalizzate”, affinate e adattate al proprio contesto produttivo.Per iniziare un cambiamento che conduca al miglioramento dei suoli e delle colture gli ingredienti indispen-sabili sono lo spirito di osservazione e una gran voglia di sperimentare nuove soluzioni.

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5Preparati per la zootecnia agroecologica

Preparazione dell'accumulatore di microorganismi

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6Preparati per la zootecnia agroecologica

I preparati che seguono sono un valido ausilio, diretto e indiretto, nell'alimentazione animale. Per ausilidiretti si intendono quelle misure integrative all'alimentazione che hanno una funzione probiotica, ovveroforniscono organismi vivi che attraverso l’attività nell’apparato digerente dell’animale permettono una mi-gliore assimilazione dell’alimento. Con ausili indiretti si descrivono preparati che vanno ad arricchire diminerali le colture foraggere, e di conseguenza aumentano la qualità dell'alimentazione degli animali.

AAccccuummuullaattoorree ddii mmiiccrroooorrggaanniissmmiiQuesto preparato è usato per attrarre e riprodurre i microrganismi necessari a decomporre il suolo, chelavorano come “cuochi” nella trasformazione della sostanza organica in nutrienti facilmente assimilabilidalle piante. Si può anche usare come integratore alimentare del bestiame: favorisce la digestione, mi-gliora il processo di fermentazione della ruminazione e aumenta l’efficienza dell’impiego dell’alimento.

Utensili

• Bidone pulito di 200 l di capacità con coperchio sigillante. È importante non riutilizzare contenitori che ab-biano contenuto sostanze chimiche o veleni perché è impossibile rimuovere i residui tossici.• Pala per mescolare gli ingredienti.• Bastone di legno per compattare il composto.

Ingredienti

• 2 sacchi di lettiera (è lo strato superficiale del suolo forestale, costituito da piccoli pezzi di foglie, cortecce,rami, fiori, frutta e altri elementi vegetali, decomposti o semi-decomposti) che non contenga foglie verdi.• 1 sacco di crusca di frumento.• 2 kg di zucchero sciolto in circa 5 litri d’acqua.

Preparazione

1. Mescolare, al di fuori del bidone, la lettiera e la crusca. (Foto a sinistra).2. Sciogliere lo zucchero in circa 6 litri d’acqua ed aggiungerla alla miscela descritta sopra.3. Mettere quanto ottenuto nel bidone.4. Compattare il composto con un bastone dando colpi verticali, dall’alto verso il basso.5. Chiudere il bidone ermeticamente.

FermentazioneUna volta chiuso il bidone, lasciare fermentare il preparato per 30-45 giorni all’ombra. Si tratta di una fer-mentazione anaerobica, ovvero in assenza di ossigeno, per questa ragione è necessario che il bidone nonabbia alcun buco e che si sigilli per bene il coperchio. È probabile che il coperchio del bidone si gonfi: que-sto indica che sta avvenendo la fermentazione.Il bidone deve rimanere chiuso fino al termine della fermentazione (non aprire mai il bidone prima dei 30-45 giorni necessari alla finalizzazione del processo).

Applicazione

È un valido integratore per l’alimentazione del bestiame perché migliora la digestione dei ruminanti ri-costruisce la flora ruminale e stimola l’attività batterica. L’accumulatore può essere mescolato nellanormale razione giornaliera di tutti gli animali. Per i bovini si calcola la dose giornaliera portando ilpeso dell’animale in grammi e dividendo per due, dunque per una bestia di 500 kg si aggiunge una dosedi 250 g al giorno di accumulatore. Queste sono le dosi giornaliere approssimative per gli altri animali:50 grammi per i maiali; 30 grammi per capre e pecore; 20 grammi per i conigli; 10 grammi per i polli.

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BBiioossiilloossÈ un preparato probiotico ed energizzante. Ha lo scopo di ottimizzare la fase ruminale della digestione deglialimenti equilibrando l’attività biologica del rumine. Questo effetto probiotico permette un maggior sfrutta-mento dei nutrienti presenti nella dieta degli animali e di conseguenza una maggiore efficienza del rapportocosto-crescita.Per realizzare questo preparato è necessario usare il sistema “acchiappagas” visto per il biofertilizzante.

Utensili

• Bidone di 200 litri di capacità con coperchio sigillante.• Bastone di legno di dimensioni adeguate per mescolare gli ingredienti nel bidone.• Valvola tipo irrigazione con guarnizione. • Tubo di plastica trasparente di 50 cm di lunghezza.• Bottiglia trasparente.• Fascetta metallica.

Ingredienti

1 parte di letame di vacca freschissimo.1 parte di crusca di grano o di riso.1 parte di melassa di barbabietola o zucchero .

Preparazione

Preparare un bidone con il sistema “acchiappagas”: per-forare il coperchio per installare una valvola a pressione si-gillandola bene allo stesso (non deve esserci la possibilitàdi passaggio d’aria) e collocare su di essa un tubo di pla-stica (anch’esso deve combaciare perfettamente con lavalvola). All’estremità del tubo assicurare con un filo unabottiglia piena d’acqua. In questo modo i gas che sicreano nel bidone possono uscire senza far entrare aria.Successivamente si mescolano fuori dal bidone i tre in-gredienti, facendo in modo che l’amalgama tra di loro siamassimo. È importante che il livello di umidità sia moltobasso, per questo è necessario che il letame venga rac-colto senza liquami. Se questo non può avvenire si au-menta la dose di crusca in modo che assorba l’eccessodi umidità.Quando gli ingredienti sono ben mescolati si mettono nelbidone e si pressano con l’aiuto di un bastone. Per nonpermettere la circolazione dell’aria si sigilla il compostocon un sottile strato di cenere ben asciutta. Terminatequeste operazioni si chiude il tappo del sistema acchiap-pagas e si lascia fermentare per 30 giorni.

Applicazione

Questo preparato viene aggiunto alla razione alimentarefacendo riferimento alle dosi indicate per l’accumulatoredi microorganismi.

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BBlloocccchhii nnuuttrriittiivvii I blocchi nutritivi sono misure nutrizionali esclusive per i bo-vini che utilizzano i minerali come complemento dell’ali-mentazione. Oltre ad integrare la dieta, i blocchi nutritivistimolano le funzioni vitali dell’animale provocando una mag-giore efficienza nell’assimilazione degli alimenti sommini-strati quotidianamente.Il nome deriva proprio dall’aspetto di blocco che ha questopreparato.

Utensili

Vari secchi di 10-15 l1 bastone di legno per pressare gli ingredienti

Ingredienti

50 kg di melassa di barbabietola o zucchero20 kg di paglia finemente tritata16 kg di farina mista frumento e mais10 kg di calce2 kg di sale

Preparazione

Vengono mescolati in terra tutti gli ingredienti, in modo daraggiungere un amalgama perfetto. Nella preparazione si puòaggiungere un po’ di acqua ma bisogna rapida-mente riempire i secchi perché la calce ha lafunzione di rapprendere gli elementi della me-scola. Una volta riempiti i secchi si pressa la mescolain modo da formare un blocco, che nel giro di al-cune ore seccherà e sarà possibile togliere dalsecchio stesso. L’operazione va ripetuta conaltri secchi fino ad esaurire la mescola che si èpreparato.

Applicazione

I blocchi nutrizionali vanno collocati dove nor-malmente vengono posti i blocchi di sale. Op-pure possono essere messi dove di solito levacche si alimentano del fieno. Leccando i bloc-chi le vacche assimilano minerali che integranola dieta e permettono una migliore assimila-zione dell’alimento.

8Preparati per la zootecnia agroecologica

Preparazione blocchi nutritivi

Blocchi nutritivi

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9Preparati per la zootecnia agroecologica

FFoossffiittooÈ noto come nelle leguminose forag-gere siano presenti elevate quantità diazoto e di potassio, mentre a volte puòessere scarsa la presenza di fosforo, in-dispensabile in alcune colture comel'erba medica nell'eradicazione, nellosviluppo radicale e nella resistenza astress idrici. Quasi mai preso in consi-derazione è il ruolo di due elementi con-siderati secondari come il calcio e ilsilicio. La loro funzione è quella di raf-forzare la struttura delle piante, dareloro flessibilità, resistenza agli attacchidei parassiti e, ruolo fondamentalenelle foraggere, impedire perdita dellefoglie prima della conclusione del ciclo vegetativo. Un valido apporto di fosforo, calcio e silicio viene dal fo-sfito, un preparato a base di farina di ossa previamente calcinata e mescolata poi con pula di riso. La fa-rina di ossa calcinata contiene principalmente calcio (24-28%) e fosforo (8-14%) e la pula di riso è ricca insilicio. Nelle ossa il calcio e il fosforo sono fortemente legati e formano fosfato di calcio. Mescolando la fa-rina di ossa calcinata con la pula di riso attraverso una combustione lenta e incompleta è possibile liberareil fosforo e renderlo altamente disponibile per le piante. Il calcio si lega così al silicio, ed entrambi sono fa-cilmente assimilabili dalle colture.Il fosfito è un ottimo prodotto per rafforzare e sostenere lo sviluppo delle piante foraggere e per trattare inmodo preventivo o d'emergenza attacchi di funghi e batteri.

Utensili

Un tubo di metallo di 8-10 cm di diametro e di 1,60-2 m di altezza sostenuto a 20 cm da terra da 3 piediniUn pestinoUn setaccio

Ingredienti

50 kg di ossa (preferibilmente grandi, le migliori sono quelle della mandibola con ancora i denti inseriti)50 kg di pula di risolegna secca per bruciare le ossa

Preparazione

Fare un piccolo cumulo di legna sottile e coprirlo con le ossa a formare una struttura a forma di cono, la-sciando un piccolo spazio per inserire la mano per l'accensione del fuoco. Coprire le ossa con legna grandee accendere il fuoco. La legna che copre serve per fare in modo che le ossa subiscano un processo di cal-cinazione. Fare bruciare fino a che il fuoco non si è spento. Le ossa sono ben calcinate quando il loro co-lore è completamente bianco.Successivamente procedere alla triturazione delle ossa. Questa operazione si può fare con un mulino mec-canico o con un pestino. Setacciare e raccogliere la farina di ossa.Preparare un altro cumulo di legna come in precedenza e posizionarvi il tubo in cima. Accendere il fuoco everificare che il tubo tiri calore verso l'alto. Versare velocemente il contenuto di un sacco di pula di riso sulfuoco, stando attento a non spegnerlo. Versare 3-5 kg di farina di ossa su questo primo strato di pula e co-prire con un altro strato di pula.

Preparazione dei fosfiti (foto: http://progresonetwork.ning.com)

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10Preparati per la zootecnia agroecologica

Coordinamento: Matteo ManciniFoto: Marco Perli e Matteo Mancini

Si possono mettere altri strati alternati di farina di ossa e di pula di riso, fino a che non sono esauriti gli in-gredienti. Stare sempre attenti a non spegnere il fuoco. Una volta terminata la combustione, il risultato finale deve essere una cenere di colore grigio-bianco.

Applicazione

I fosfiti si possono utilizzare in due modi1) Usare 2-5 kg della farina ottenuta dalla combustione in 200 litri di biofertilizzante semplice. Una volta

terminata la fermentazione del biofertilizzante, lo stesso va usato diluito al 3-7% in acqua non clorata.La presenza dei fosfiti aumenta gli effetti energetici, ormonali e nutritivi del biofertilizzante

2) Sciogliere 100 g di fosfiti in 20 l di acqua non clorata aggiungendo 1 l di soluzione zolfo-calce. È preferi-bile fare il trattamento nelle prime ore della giornata o nel tardo pomeriggio.

Sia il biofertilizzante che la soluzione zolfo-calce citati in questo paragrafo sono illustrati nell'altra pubbli-cazione sui preparati per l'agricoltura.Il fosfito deve essere utilizzato in tutto il ciclo vegetativo delle foraggere, dalla germinazione allo sfalcio. Èconsigliabile utilizzarlo anche per conciare i semi delle specie che andranno poi a formare il prato-pascolo.

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