News coldiretti varese - Marzo

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MARINI: LA MANOVRA COSÌ NON VA VARESE - «È il senso di responsabilità e il bene che vogliamo a questo Paese che ci ha portato a non manifestare in piazza di fronte alle iniquità che que- sta manovra riserva al settore agricolo». È quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini in riferimento al decreto Salva-Italia in discussione alle Camere. «L’emendamento che prevede la differenziazione so- stanziale del trattamento fiscale di chi il terreno lo usa per vivere e lavorare rappresenta un primo segnale che – ha sottolineato Marini – dovrà però essere este- so come principio e rafforzato nei numeri. È evidente che finita “l’emergenza manovra” dovremmo aprire un serrato confronto con il Parlamento e il Governo per riaffermare il ruolo strategico di un settore deter- minante dell’economia reale, una leva competitiva formidabile per il Made in Italy nel mondo. Ruolo che evidentemente a troppi ancora sfugge». «E per questo abbiamo consegnato al presidente del Consiglio Mario Monti e al Governo alcune proposte, per una filiera agricola più trasparente, più competiti- va, più rispettosa di tutti. Queste nostre proposte – ha concluso Marini – non possono trovare né l’alibi del poco tempo a disposizione né quello della variazio- ne dei saldi di bilancio in quanto rappresenterebbero emendamenti immediatamente applicabili e a costo zero. Dobbiamo convincerci tutti che equità e crescita sostenibile sono i nuovi beni comuni ai quali il nostro Paese non può derogare in ogni caso ma soprattutto nel settore agricolo, strategico per il Made in Italy». Per l’agricoltura il decreto legge prevede, per il cal- colo dell’imposta municipale propria (ex Ici) che per i terreni agricoli il valore dell’immobile è costituito da quello ottenuto applicando all’ammontare del reddi- to dominicale risultante in catasto, rivalutato del 25 per cento, un moltiplicatore pari a 120 (portato con emendamento a 110 per Iap e coltivatori diretti). È introdotta inoltre una aliquota dello 0,2 per cento di base dell’imposta per i fabbricati rurali ad uso stru- mentale e addirittura dello 0,4 per cento per le prime abitazioni rurali dei coltivatori diretti che come noto hanno vincoli oggettivi e soggettivi molto diversi dalle altre abitazioni. Il decreto dispone ulteriori oneri per le imprese con la rideterminazione delle aliquote contributive di coltiva- tori diretti, mezzadri e coloni. La manovra contiene anche norme che modificano quelle contenute nella legge di stabilità sull’alienazione dei terreni agricoli e l’ulteriore stanziamento a favore dell’Agea, che sarà, per l’anno 2012, di 40 milioni di euro. Consegnate al presidente del Consiglio Monti e al Governo le nostre proposte per una filiera agricola più trasparente, competitiva e rispettosa di tutti. il presidente di Coldiretti Sergio Marini a Roma Coldiretti: ecco cosa serve all’agricoltura varesina! VARESE - Non ci sono ricette sicure per ac- compagnare le imprese agricole del territorio varesino ad uscire da questa perdurante crisi eco- nomica, che sta mettendo in ginocchio tante real- tà aziendali locali però Coldiretti Varese ritiene che qualche intervento si può provare a mettere in campo. Costi di produzione alle stelle, una pressione fi- scale che va a colpire gli strumenti del lavoro dei coltivatori diretti, consumi alimentari in flessione sono i principali fattori su cui agire per innescare una possibile fase di ripresa e rilancio del settore. «Occorre mettere in campo azioni virtuose anche a livello locale, molte a costo zero, per fare ri- partire la produzione agricola, i consumi delle fa- miglie, per riassestare i livelli occupazionali, che anche in agricoltura segnano un trend negativo in questi ultimi due anni» sostiene il presidente della Coldiretti di Varese Fernando Fiori, che aggiunge: «la nostra è un’agricoltura di nicchia, di grande professionalità e capacità di innovazione, la cui presenza in provincia assume un ruolo indispen- sabile per il presidio e la salvaguardia ambientale e che chiede di essere valorizzata e promossa». L’agricoltura varesina oggi è un’attività produttiva con eccellenze e qualità, il miele, gli asparagi di Cantello, la formaggella del luinese, le pesche di Monate, tanto per ricordarne alcune, che deve però fare i conti con la scarsità di terreno agrario (oggetto ancora di fenomeni di speculazione) in un territorio fortemente antropizzato. Ecco allora alcune linee di azione che Coldiretti Varese propone di mettere in campo per un rilan- cio possibile del settore. Intanto occorre rivitaliz- zare il settore del florovivaismo locale, favorendo l’utilizzo di piante e varietà vivaistiche a km0 pro- dotte dalle circa 300 aziende del Varesotto. «Un’azione che deve accompagnarsi alla ricerca di soluzioni agli insostenibili costi per il riscal- damento delle serre causato dall’aumento delle accise sul gasolio, che penalizza anche l’intero settore» afferma Coldiretti. È necessario, poi, dare corso ad una vera opera- zione di semplificazione burocratica verificando puntualmente che il recente decreto del Governo trovi applicazione in tutta la Pubblica Amministra- zione anche e soprattutto quella locale vicina alle aziende. Dalla Provincia poi, la Coldiretti si attende azio- ni efficaci e durature per il controllo della fauna selvatica, in particolare cinghiali, che negli ultimi tre anni hanno provocato danni economici ingenti alle coltivazioni: una operazione se ben gestita e coordinata, a costo zero per l’amministrazione e con benefici diretti per gli agricoltori ormai senza alcuna difesa dalle scorribande degli ungulati. Accanto a questo la Coldiretti sostiene l’avvio di un lavoro condiviso per lo sfruttamento economico e la valorizzazione del patrimonio boschivo della provincia: una risorsa che da reddito e lavoro a molti operatori professionali, che può aprire spazi occupazionali ed economici interessanti. MARZO 2012

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News della coldiretti di varese

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MARINI: LA MANOVRA COsì NON VA VAREsE - «è il senso di responsabilità e il bene che vogliamo a questo Paese che ci ha portato a non manifestare in piazza di fronte alle iniquità che que-sta manovra riserva al settore agricolo». è quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini in riferimento al decreto Salva-Italia in discussione alle Camere.«L’emendamento che prevede la differenziazione so-stanziale del trattamento fiscale di chi il terreno lo usa per vivere e lavorare rappresenta un primo segnale che – ha sottolineato Marini – dovrà però essere este-so come principio e rafforzato nei numeri. è evidente che finita “l’emergenza manovra” dovremmo aprire un serrato confronto con il Parlamento e il Governo per riaffermare il ruolo strategico di un settore deter-minante dell’economia reale, una leva competitiva formidabile per il Made in Italy nel mondo. Ruolo che evidentemente a troppi ancora sfugge».«E per questo abbiamo consegnato al presidente del Consiglio Mario Monti e al Governo alcune proposte, per una filiera agricola più trasparente, più competiti-va, più rispettosa di tutti. Queste nostre proposte – ha concluso Marini – non possono trovare né l’alibi del poco tempo a disposizione né quello della variazio-ne dei saldi di bilancio in quanto rappresenterebbero

emendamenti immediatamente applicabili e a costo zero. Dobbiamo convincerci tutti che equità e crescita sostenibile sono i nuovi beni comuni ai quali il nostro Paese non può derogare in ogni caso ma soprattutto nel settore agricolo, strategico per il Made in Italy».Per l’agricoltura il decreto legge prevede, per il cal-colo dell’imposta municipale propria (ex Ici) che per i terreni agricoli il valore dell’immobile è costituito da quello ottenuto applicando all’ammontare del reddi-to dominicale risultante in catasto, rivalutato del 25 per cento, un moltiplicatore pari a 120 (portato con emendamento a 110 per Iap e coltivatori diretti). è introdotta inoltre una aliquota dello 0,2 per cento di base dell’imposta per i fabbricati rurali ad uso stru-mentale e addirittura dello 0,4 per cento per le prime abitazioni rurali dei coltivatori diretti che come noto hanno vincoli oggettivi e soggettivi molto diversi dalle altre abitazioni.Il decreto dispone ulteriori oneri per le imprese con la rideterminazione delle aliquote contributive di coltiva-tori diretti, mezzadri e coloni. La manovra contiene anche norme che modificano quelle contenute nella legge di stabilità sull’alienazione dei terreni agricoli e l’ulteriore stanziamento a favore dell’Agea, che sarà, per l’anno 2012, di 40 milioni di euro.

Consegnate al presidente del Consiglio Monti e al Governo le nostre proposte per una filiera agricola più trasparente, competitivae rispettosa di tutti.

il presidente di Coldiretti Sergio Marini a Roma

Coldiretti: ecco cosa serveall’agricoltura varesina! VAREsE - Non ci sono ricette sicure per ac-compagnare le imprese agricole del territorio varesino ad uscire da questa perdurante crisi eco-nomica, che sta mettendo in ginocchio tante real-tà aziendali locali però Coldiretti Varese ritiene che qualche intervento si può provare a mettere in campo. Costi di produzione alle stelle, una pressione fi-scale che va a colpire gli strumenti del lavoro dei coltivatori diretti, consumi alimentari in flessione sono i principali fattori su cui agire per innescare una possibile fase di ripresa e rilancio del settore. «Occorre mettere in campo azioni virtuose anche a livello locale, molte a costo zero, per fare ri-partire la produzione agricola, i consumi delle fa-miglie, per riassestare i livelli occupazionali, che anche in agricoltura segnano un trend negativo in questi ultimi due anni» sostiene il presidente della Coldiretti di Varese Fernando Fiori, che aggiunge: «la nostra è un’agricoltura di nicchia, di grande professionalità e capacità di innovazione, la cui presenza in provincia assume un ruolo indispen-sabile per il presidio e la salvaguardia ambientale e che chiede di essere valorizzata e promossa». L’agricoltura varesina oggi è un’attività produttiva con eccellenze e qualità, il miele, gli asparagi di

Cantello, la formaggella del luinese, le pesche di Monate, tanto per ricordarne alcune, che deve però fare i conti con la scarsità di terreno agrario (oggetto ancora di fenomeni di speculazione) in un territorio fortemente antropizzato. Ecco allora alcune linee di azione che Coldiretti Varese propone di mettere in campo per un rilan-cio possibile del settore. Intanto occorre rivitaliz-zare il settore del florovivaismo locale, favorendo l’utilizzo di piante e varietà vivaistiche a km0 pro-dotte dalle circa 300 aziende del Varesotto. «Un’azione che deve accompagnarsi alla ricerca di soluzioni agli insostenibili costi per il riscal-damento delle serre causato dall’aumento delle accise sul gasolio, che penalizza anche l’intero settore» afferma Coldiretti. è necessario, poi, dare corso ad una vera opera-zione di semplificazione burocratica verificando puntualmente che il recente decreto del Governo trovi applicazione in tutta la Pubblica Amministra-zione anche e soprattutto quella locale vicina alle aziende. Dalla Provincia poi, la Coldiretti si attende azio-ni efficaci e durature per il controllo della fauna selvatica, in particolare cinghiali, che negli ultimi tre anni hanno provocato danni economici ingenti

alle coltivazioni: una operazione se ben gestita e coordinata, a costo zero per l’amministrazione e con benefici diretti per gli agricoltori ormai senza alcuna difesa dalle scorribande degli ungulati. Accanto a questo la Coldiretti sostiene l’avvio di un lavoro condiviso per lo sfruttamento economico e la valorizzazione del patrimonio boschivo della provincia: una risorsa che da reddito e lavoro a molti operatori professionali, che può aprire spazi occupazionali ed economici interessanti.

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Tecnica, CAA, Misure

Premio di insediamentoper i giovani agricoltori VAREsE - Informiamo che la Regione Lombardia ha riaperto i termini per la presentazione delle do-mande di premio di insediamento di giovani agricoltori previsto dalla Misura 112 del Program-ma di Sviluppo Rurale 2007 – 2013.Possono accedere al premio i giovani agricoltori di età compresa tra i 18 anni compiuti e i 40 anni non ancora compiuti che si insediano per la prima volta in agricoltura come titolari/legali rappresentanti di una impresa agricola. La singola decisione in merito all’erogazione del premio di insediamento deve essere presa entro i 18 mesi successivi all’insediamento stesso (prima movimentazione della P. IVA).Il sostegno è erogato in conto capitale come premio unico e ammonta a:

• € 15.000 in zone svantaggiate di montagna (elevabile a € 38.000)

• € 10.000 nelle altre zone (elevabile a € 26.000).

Le domande possono essere presentate ininter-rottamente sino al 14.12.2012. Tuttavia, al fine dell’istruttoria delle domande e della redazione della graduatoria la presentazione delle domande è stata suddivisa in 4 periodi decorrenti dal giorno di pubblicazione sul B.U.R.L. delle disposizioni attua-tive e sino al 14.12.2012.Chiunque fosse interessato a presentare la domanda di premio oppure ad avere mag-giori informazioni è invitato a rivolgersi agli uffici di Coldiretti Varese.

Aiuti PMI agricole per la dotazione di strumenti di difesa da eventi atmosferici,epizoozie, fitopatie o infezioni parassitarie VAREsE - La Camera di Commercio di Vare-se ha pubblicato in data 14 novembre u.s. sul proprio sito il bando “Aiuti alle piccole e medie imprese agricole per la dotazione di strumenti di difesa da eventi atmosferici e/o epizoozie, fito-patie o infezioni parassitarie”, rendendo altresì disponibile la procedura telematica mediante la quale deve essere compilata e trasmessa la do-manda di contributo.L’intervento della Camera di Commercio mette a disposizione contributi per complessivi euro 70.000 per finanziare:1) La sottoscrizione di polizze assicurative per perdite derivanti da avversità atmosferiche assimilabili a calamità naturali sulle produzioni vegetali e strutture fisse (serre)per perdite derivanti da avversità atmosferiche e/o dovute a smaltimento obbligatorio dei capi morti per qualsiasi causa (epizoozie, fitopatie, infestazioni parassitarie) negli allevamenti zoo-tecnici2) L’acquisto e/o l’installazione di strumenti di di-

fesa attiva (es.: teli antigrandine) volti a protegge-re le colture da avversità atmosferiche assimilabili a calamità naturali.Il contributo riconoscibile è pari:al 50% del premio assicurativo fino ad un massi-mo di € 1.000 ùal 40 % delle spese ammissibili, al netto dell’IVA, per gli interventi di cui al punto 2), fino ad un massimo di € 1.000.La medesima impresa, con la stessa domanda, può presentare richiesta di contributo per entram-bi gli interventi nel rispetto dei rispettivi massimali e con un massimale complessivo di contributo pari ad € 2.000.La domanda di contributo può essere presentata sino al 02.07.2012 e sono ammissibili a contri-buto le spese riconducibili agli interventi di cui ai punti 1) e 2) avviati dopo il provvedimento di concessione di contributo da parte della Camera di Commercio e fino al 31 ottobre 2012. Gli uffici di Coldiretti Varese sono a di-sposizione per ulteriori informazioni.

ADEGUAMENTO ALLEVAMENTI DI sUINI VAREsE - Ricordiamo alle aziende che praticano l’alleva-mento e/o l’ingrasso di suini che dal 1 gennaio 2013 entreranno in vigore le norme previste dal decreto legislativo 7 luglio 2011 n. 122 in applicazione della direttiva 2008/120 dell’Unione Europea relative alla protezione dei suini confinati in azienda per l’allevamento e l’ingrasso. Il decreto prevede requisiti minimi generali riferiti a: superfici libere a disposizione di ciascun suinet-to o suino all’ingrasso allevato in gruppo; superfici libere totali a disposizione di ciascuna scrofetta dopo la fecondazione e di cia-scuna scrofa allevate in gruppo; tipologia delle pavimentazioni; tipologia di allevamento (allevamento in gruppo; allevamento in forma individuale per aziende con meno di 10 scrofe; modalità e tipologia di alimentazione; condizioni relative all’allevamento (rumorosità, luce, condizioni termiche, tipologia dei recinti, ecc.); formazione del personale addetto ai suini mediante l’organizza-zione di corsi di formazione; condizioni per l’importazione dei suini. Ministero della Salute, Regioni e Aziende Sanitarie Locali effettueranno ispezioni per accertare l’osservanza delle disposi-zioni del Decreto e potranno comminare le sanzioni previste.

A Saronno il salonedell’imprenditoriagiovanile VAREsE - Si svolgerà a Saronno, nei giorni 16 e 17 marzo, il Salone dell’imprenditoria giovanile, proposto dal comune di Saronno, dalla Provincia di Varese e dall’Unione delle Province Italiane. Tra gli stand, che saranno vi-sitati da giovani interessati a raccogliere infor-mazioni su come avviare un’attività imprendito-riale e studenti delle scuole secondarie, anche quello di Giovani Impresa di Coldiretti Varese, con lo scopo di fornire informazioni a chi desi-dera creare impresa in agricoltura.

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Territorio e azione sindacale

IMU, APPELLO DI COLDIRETTIAI COMUNI PER RIDURRE L’ALIQUOTA AI FABBRICATI RURALI VAREsE - «Ridurre fino al 50%l’aliquota Imu per i fabbricati rurali è nei poteri dei sindaci e delle amministrazioni comunali. Ci rivolgiamo alla sensibilità dei primi cittadini affinchè, ancora una volta, si schierino a fianco di Coldiretti e ac-colgano una legittima richiesta dell’agricoltura».Anche in provincia di Varese è partito l’appello di Coldiretti ai sindaci per mitigare gli effetti della nuova imposta che di fatto, reintroduce l’Ici.La nuova imposta municipale (IMU) oluta dal go-verno Monti ha un notevole impatto sui fabbricati rurali e sui terreni. Il provvedimento, così come è attualmente, colpisce pesantemente il settore agricolo che, oltre a vivere una stagione di dif-ficoltà dei prezzi di vendita dei prodotti, si trova a dover fare i conti con una manovra economica doppiamente gravosa, poiché gli imprenditori agricoli scontano oltre la “patrimoniale agricola” con l’Imu, tutti gli aumenti previsti per i cittadini (Iva, accise carburanti, contribuzione previden-

ziale…). Il rilancio dell’economia del nostro Pa-ese passa, significativamente, attraverso l’agroa-limentare: a tal fine occorre prestare la massima attenzione nell’appesantire i costi di produzione che già incidono notevolmente. Coldiretti ha aper-to a livello nazionale un serrato confronto con il Governo e con il Parlamento per riaffermare il ruolo strategico dell’agroalimentare, determinan-te per la crescita e l’occupazione del nostro Paese e delle nostre realtà locali. Una particolare attenzione dovrà anche essere ri-posta nel valutare la smisurata incidenza dell’Imu su terreni e/o particolari colture laddove ricorre. «Il settore agricolo intende concorrere alla solu-zione dei problemi del Paese senza sottrarsi alle proprie responsabilità – afferma Coldiretti – non ci si può però permettere di minare un tessuto di imprese che garantisce produzioni di eccellenza, occupazione, indotto e tutela del patrimonio ter-ritoriale».

Caro gasolio,floricolturain difficoltà VAREsE - Il caro benzina manda in tilt la produzione di fiori nel Varesotto, dove le im-prese agricole che producono in serra sono costrette a fare i conti con il prezzo del gasolio schizzato a livelli insostenibili. Scaldare le serre è diventato un lusso a tal pun-to da costringere le imprese a rivedere produ-zioni, piani e strategie commerciali. Oggi scal-dare 3000 metri di produzione in serra, per 10 ore al giorno (dalle 6 del pomeriggio alle 9 della mattina seguente), occorrono mediamente 450 litri di gasolio pari a circa 450/500 euro di costo al giorno. Secondo Coldiretti un’azienda con 3 mila metri di serra dovrà sborsare, tra i 7 e gli 8 mila euro in più al mese. E via via a salire. Molte imprese non potranno sostenere questa situazione e, se non chiuderanno, saranno co-strette a ridimensionare fortemente le quantità con effetti su costi e livelli di produttività.

è ALLARME CINGhIALI VAREsE - «I danni ammontano, ogni anno, ad oltre cinquantamila euro, di cui solo una parte sono risarciti alle imprese agricole della provin-cia di Varese. Il problema cinghiali esiste e il set-tore primario è il più colpito. Allo stato dei fatti, purtroppo, non possiamo che rilevare preoccu-pati l’insufficienza delle misure finora adottate».è un preoccupato grido d’allarme quello che Coldiretti Varese lancia attraverso il presidente e il direttore della federazione provinciale Fer-nando Fiori e Francesco Renzoni: «Chiediamo alle istituzioni di non dimenticarsi di chi, come le nostre imprese, pagano in prima persona gli effetti disastrosi che i cinghiali provocano con la devastazione dei fondi agricoli.Siamo di fronte ad una situazione di emergenza continua, che purtroppo è diventata la norma: i danni sono ingenti, superano i cinquantamila euro ogni anno e vengono risarciti alle imprese agricole per poco più del 60%».Un contesto insostenibile, che penalizza le im-prese e l’intero sistema territoriale. Ma ciò che più fa male “è la negazione di un principio fon-damentale, ovvero il diritto di un agricoltore a poter raccogliere quanto seminato e, con fatica, coltivato nel proprio campo, senza gravare sulla società”.L’allarme è lanciato a poche settimane dall’inizio delle semine: «Per noi sarà quello il periodo più delicato: il rischio è che i cinghiali, affamati dopo l’inverno rigido, si riversino in massa nei campi

di mais, devastando i terreni e costringendo a ri-petere le operazioni colturali. Stesso discorso per i prati a fieno, dove l’invasione degli ungulati può pregiudicare la possibilità di effettuare il taglio del fieno in tarda primavera».Oltre ai danni in campo, l’invasione dei cinghiali nei fondi agricoli provoca una serie di ripercus-sioni a catena che interessano l’intera filiera zo-otecnica: gli allevatori, infatti, si trovano spesso costretti a sostituire il fieno e il mais autoprodotti (e distrutti dai cinghiali) con mangimi acquistati esternamente all’impresa, il che aggiunge al dan-no un ulteriore aggravio di costi di produzione.Fiori si rivolge direttamente all’Ente Provincia: «La discussione in essere in questi giorni sia di stimolo per riaprire una discussione che sia rapida e dav-vero risolutiva di grande collaborazione anche e soprattutto con il mondo venatorio, che ha la responsabilità di mantenere l’equilibrio numerico dei cinghiali sul territorio».

PRIMO PIANO IL GELO COLPIsCE DURO: NELLE sERREVAREsINE MIGLIAIA DI EURO DI DANNI

VAREsE - Dieci giorni di neve e ghiaccio han-no causato danni per decine di migliaia di euro all’agroalimentare italiano, il settore più colpito dall’ondata di maltempo. La stima viene dalla Col-diretti, dopo le migliaia di segnalazioni giunte dalle campagne delle regioni più colpite dalle ecceziona-li nevicate di questo inizio febbraio.Ai danni immediati determinati dal blocco delle attività vanno sommati quelli strutturali con il crol-lo di intere strutture produttive, dai capannoni alle stalle con la distruzione di macchinari e la morte di migliaia di animali allevati, tra mucche, pecore, cavalli, conigli e polli.Ma il grande freddo ha anche la conseguenza di provocare numerosi aborti tra le pecore che hanno ridotto drasticamente la produzione di latte come pure le mucche per le quali si calcola un calo medio del 15%, con la raccolta che a livello nazionale si è ridotta di 4 milioni di litri al giorno. Un compor-tamento che riguarda anche le galline allevate a terra che depongono fino al 20%di uova al meno al giorno. E il conto per l’agricoltura potrebbe salire ulteriormente perché con le temperature al di sotto dei dieci gradi per più giorni rischiano di essere compromesse anche le circa 100 milioni di milioni di piante di ulivo coltivate nelle zone interessate dal maltempo, al pari di quanto è avvenuto con le ge-late del 1985.

Aiuti PMI agricole per la dotazione di strumenti di difesa da eventi atmosferici,epizoozie, fitopatie o infezioni parassitarie

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Rifiuti aziendali:gli adempimenti VAREsE - Nelle aziende agricole in genere si trovano macchine, strutture e animali dai quali deriva la produzione di rifiuti speciali pericolosi : olii e accumulatori esausti, filtri olio/gasolio, lampade al neon esaurite, bidoni vuoti di prodot-ti fitofarmaci/ detergenti/diserbanti, scarti della pulizia animali, contenitori vuoti di vaccini non “spenti” e altro a rischio infettivo.Il titolare dell’azienda è tenuto ad adempiere al corretto smaltimento o recupero di questi rifiuti nei diversi modi che la legge prevede e che sin-teticamente si riassumono.In caso di piccole quantità di rifiuto, cioè fino a 100 kg/anno, è possibile trasportarli in modo “saltuario ed occasionale” cioè al massimo in 4 viaggi/anno, per conferirli ad isole ecologiche o altri impianti di smaltimento o recupero. In questo caso non è necessaria alcuna iscrizione all’Albo trasportatori, né al SISTRI (sistema infor-matizzato di tracciabilità dei rifiuti) almeno fino al 2 luglio 2012.I titolari di piccole aziende, intendendo quelle con pochissimi mezzi agricoli e un numero limi-tato di animali allevati, possono anche decidere di non configurarsi come produttori di rifiuti, evi-tando di fare personalmente i cambi olio, filtri ecc. ai mezzi, quindi affidandone i tagliandi alle officine meccaniche ed esibendo, in caso di con-trollo, le fatture per il servizio; possono chiedere

al veterinario di smaltire i materiali eventuali de-rivanti da terapie o trattamenti sanitari applicati agli animali; possono effettuare una “bonifica” (tre lavaggi con recupero delle acque) dei conte-nitori vuoti dei fitofarmaci e quindi assimilarli al rifiuto di plastica differenziato. In questo modo eviteranno di dover adempiere alle norme sui rifiuti loro stessi.Certamente le aziende di media e grande dimen-sione, dovendo gestire grosse quantità di rifiuti prodotti (superiori a 100 Kg), dovranno affidarsi a ditte specializzate che, rientrando nel cosid-detto “circuito organizzato di raccolta”, posso-no garantire il corretto smaltimento/recupero e la tracciabilità dei rifiuti per conto del cliente. In questi casi i titolari delle aziende agricole devono iscriversi al SISTRI nel più breve tempo possibile.La normativa in materia di rifiuti attualmente è in fase di modifiche e semplificazioni, quindi è possibile ci potrebbe essere la necessità di fare precisazioni e dare dettagli sulle procedure so-pra descritte. A questo scopo la Federazione Coldiretti di Va-rese, appena disponibili i chiarimenti del Ministe-ro dell’Ambiente in materia, organizzerà degli incontri specifici sul tema ai quali saranno invitati a partecipare tutti gli imprenditori agricoli inte-ressati. Ufficio Ambiente - Tel. 0332.291123

Campagnafiscale 2012:è opportunoprogrammareun appuntamento VAREsE - Sta per iniziare la campa-gna di raccolta della documentazione per la predisposizione delle Dichiara-zioni Mod. 730 e Unico/2011, che terminerà per il modello 730 il 31 Maggio e per il Modello Unico il 15 Luglio. Come lo scorso anno, il servizio di compilazione delle dichiarazioni dei reddi-ti viene svolto “in diretta”, nel momento in cui ella si presenterà presso la nostra sede di Varese. Per fissare il giorno ed l’orario più comodi per lei, La invitiamo a contattar-ci al numero 0332/291116 o al numero 0332/291127 per concordare un appun-tamento presso i nostri uffici di Varese in Via Piave 9. Ricordiamo che Coldiretti Varese è a vostra disposizione per la compilazione delle dichiarazioni Ise, ne-cessarie per avere agevolazioni scolasti-che o di assistenza e della dichiarzione di successione.

Caf - Epaca - Impresa Verde

News Coldiretti VareseFoglio di informazione alle imprese a cura dell’Ufficio Stampa Coldiretti Varese

Responsabile di edizione: Francesco Renzoni, direttore provinciale Coldiretti Redazione presso la Federazione Provinciale Coldiretti, via Piave 9 - Varese, tel. 0332. 291111

Siamo anche su internet all’indirizzo www.varese.coldiretti.it - e-mail [email protected]

Notizie in breve dal Patronato PENsIONI DONNE - La riforma dell’ordinamento pensionistico ha chiuso parecchie porte ma ha comun-que lasciato aperte opportunità per aggirare la normatica indirizzate a particolari categorie di soggetti. In particolare, si evince chiaramente dal testo della L. 214/2011 la permanenza della possibilità, per tutte le lavoratrici dpendenti ed autonome, di usufruire dell’Opzione Donna.Nello specifico, qualsiasi donna con anzianità contributiva di 35 anni ed un’età di 57/58 può verificare direttamente nei nostri uffici la possibilità e la convenienza ad accedere a questa tipologia di pensione. Invitiamo quindi tutte le persone interessate, anche se in attesa di maturare il diritto di cui sopra, a contattarci per un appuntamento dedicato.

DIsOCCUPAZIONI AGRICOLE - L’Epaca informa tutti i titolari di azienda che l’ultima data utile alla presentazione delle domande di disuccupazione agricola, rivolta agli operai avventizi del settore, sarà il giorno 30 marzo 2012. Si invitano i datori di lavoro ad informare i propri dipendenti.Per contatti, il responsabile del Patronato Epaca Varese è Luca Benvenuto, tel. 0332.291125

Al viaOscar Green,edizione 2012 VAREsE - Al via, anche per l’anno 2012, il concorso Oscar Green, promosso da Giovani Impresa di Coldiretti, che premia l’innovazione che sa mantenere le proprie radici guardan-do al futuro. L’obiettivo è quello di far risaltare esperienze di imprenditori agricoli che hanno realizzato progetti competitivi e sostenibili, in sintonia con il territorio, facendole conoscere anche al di fuori del mondo agricolo.Gli imprenditori agricoli e agroalimentari, che hanno al massimo 40 anni, hanno tempo fino al 30 marzo per proporre la loro candidatura in una delle categorie individuate: Stile e cultu-ra d’impresa, Non solo agricoltura, Esportare il territorio, Campagna Amica, In-filiera, Ideando. Enti pubblici o privati possono partecipare nel-la categoria “Paese amico”: nell’edizione del 2011 questa categoria ha visto prevalere, per la regione Lombardia, il progetto dell’oratorio “a km 0” della parrocchia di Monvalle, pensa-to dal nostro Don Roberto Besozzi.Informazioni dettagliate si potranno avere con-sultando il sito www.coldiretti.it o rivolgendosi in Federazione.