Bergamo Coldiretti

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Poste Italiane Spa - spedizione in abbonamento postale D.L.353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 48) art. 1 comma 1 DCB, Bergamo MENSILE D’INFORMAZIONE AGRICOLA E CULTURA RURALE ANNO LXIV - N.RO 01 - GENNAIO 2013 I PRODOTTI AGRICOLI BERGAMASCHI SPOPOLANO ALL’ESTERO

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mensile di coltura rurale

Transcript of Bergamo Coldiretti

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Mensile d’informazione agricola e cultura ruraleAnno lXiV - n.ro 01 - GennAio 2013

i prodotti agricoli bergamaschi spopolano

all’estero

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EditoreColdiretti Bergamo

Direzione e amministrazione24125 Bergamo - via Mangili, 21

AutorizzazioneTribunale di Bergamon. 252 del 15/11/1952

Direttore responsabileGianfranco Drigo

Responsabile di redazioneAnnamaria [email protected]

Hanno collaboratoa questo numeroLuigi Carminati, Giuseppe Cavallanti,Simonetta Perico, Catello Vitaglione,Roberto Pizzagalli, Ivan Bonomi

GraficaStudio Grafico L’AzzurroTelefono 035 31 53 47

StampaLitoClap s.r.l.24126 Bergamo - via Carnovali, 31Telefono 035 31 74 [email protected]

Poste Italiane SpaSpediz. in abb. post. D.L.353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n. 48) art. 1 comma 1 DCB, Bergamo

Pagamento assolto tramite versamento quota associativa

Anno lXiV - n.ro 1gennaio 2013

attualità sindacaleI prodotti agricoli bergamaschi

crescono sulletavole estere

12 attualità sindacaleOGM:

l’Italia attiva la clausoladi salvaguardia

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primo pianoDiamo fiducia

all’agricoltura

07 attualità sindacale10 punti

per la ripresa

08

attualità sindacaleQuote latte:

dopo 3 annitorna il rischio multe

16 impresa verdeL’articolo 62:

dopo gli ultimiinterventi normativi

18

impresa verdeDecreto sviluppo BIS:

le novitàper il settore agricolo

22 impresa verdeIMU: definite le modalità

di gestione di rimborsied errati versamenti

23

impresa verdeProduzioni zootecniche:

arriva la nuova polizzapluririschio

24 impresa verdeImpiegati agricoli:

ecco gli aumenticontributivi

25

05

la novitàUn nuovo perdiodico

per una nuova agricoltura

05 editorialeChi sale, chi scende

e chi realmentesta in campo

06

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3

impresa verdeMeno burocrazia

per il vino: per l’E-baccusaccolte le richieste di Coldiretti

32 impresa verdeLegge di stabilità:

finanziaria 2013

34

impresa verdeAmianto:

dal 2013 sanzioniper la mancata denuncia

28 impresa verdeDenuncia annuale

dei rifiuti prodottie smaltiti nel 2012

31

campagna amicaIl gas lascia spazio

a stufe e camini

39 vita associativaL’innovazione corre

sul filo di “Oscar Green”

40

vita associativaNuovi fattori di successo:

concorso del Mipafper giovani agricoltori

41 vita associativaLa modernità

della famiglia contadina

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vita associativaFlash

dal territorio

43 previdenzaPensionati:

aumenta l’integrazioneal trattamento minimo

44

16 34

26

04

le notizie di Coldiretti Bergamo si trovano anche sul sito

www.bergamo.coldiretti.itimpresa verdeCongedi per la malattia

dei figli:le ultime novità

26 impresa verdeFlash news

impresa verde

27

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5

Con il primo numero del 2013 Bergamo Coldiretti si presen-ta con una veste completamente rinnovata. L’impo-

stazione grafica è più curate e mo-derna, con nuovi spazi di approfon-dimento legati non solo all’attualità agricola ma anche alla realtà del territorio bergamasco. 48 pagine per analizzare tendenze e informare le aziende, per raccon-tare le esperienze più significative dell’agricoltura multifunzionale e condividere con i lettori l’azione sindacale di Coldiretti, a partire dall’importante progetto per la Filiera Agricola Italiana. Uno stru-mento per dare voce alle istanze di un settore in profonda trasfor-mazione, con molti problemi e

molte potenzialità, che ogni giorno è capace di esprimere innovazione e creatività, senza dimenticare le tradizioni e i valori che da sempre gli appartengono. Un connubio che suscita l’interesse dei giovani e che la società sta riscoprendo e sempre più apprezzando. In passato poco propenso ad aprirsi, ora il mondo agricolo sta comprendendo l’impor-tanza di comunicare il proprio ruolo e il proprio valore, dando il giusto risalto ai primati e alle eccellenze che è capace di esprimere. Colorato e facile da leggere, il nuo-vo Bergamo Coldiretti intende mo-strare il vero volto del sistema ru-rale e dare il proprio contributo alla valorizzazione e all’aggiornamento degli imprenditori agricoli, i veri protagonisti delle nuove tendenze

e delle politiche messe in campo da Coldiretti come organizzazione agricola e come forza sociale.Tante notizie per fotografare a un’agricoltura in continua evolu-zione, che ogni giorno, nonostante le difficoltà, risponde alla sfida di costruire la storia del nostro Paese e quello straordinario patrimonio del Made in Italy invidiato in tutto il mondo. Con questa ulteriore evoluzione Bergamo Coldiretti, sotto la guida del nuovo direttore responsabile, si propone come un autorevole atto-re dell’informazione, un periodico utile per gli imprenditori agricoli e per i cittadini attenti alla qualità del cibo, dell’ambiente e della vita in generale.

Annamaria Fortini

Un NUoVo periodico

per una NUoVa agricoltura

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6

Non so quanto possa-no essere condivise le sensazioni che provo in questi primi giorni di campagna elettorale, ma è fondamentale per me

stimolare un confronto aperto a tutti voi, per poter dissipare ogni dubbio e affronta-re questo importante appuntamento con la serenità e convinzione che richiede.È evidente che, almeno per quanto mi ri-guarda, le vicende che hanno caratterizza-to il panorama politico nazio-nale e regionale non contri-buiscono a dare una precisa identità ai contendenti.Con la definizione delle varie liste si è assistito a inaspet-tate scelte di campo che, ove non hanno suscitato perples-sità, meritano comunque una riflessione approfondita.In ogni caso prima di cercare di conoscere chiunque ci sta di fronte, è indispensabile avere la piena consapevolez-za di noi stessi e di ciò che rappresentiamo, per arrivare, parafrasando lo slogan di un candidato di cui per par condicio non faccio nomi, a lanciarne uno nostro: “Prima noi”.“Prima noi” non tanto per volontà di pre-varicazione nei confronti della società di cui siamo parte integrante, ma come rivendicazione della nostra identità e con essa del ruolo che realmente abbiamo e ci compete anche laddove, spesso, non ci è adeguatamente riconosciuto.Tutto questo ci richiama a due esercizi: il primo, di responsabilità, perché nel ri-

spondere a noi stessi rispondiamo alle nostre famiglie, alle nostre aziende, a quanti vivono intorno a noi e anche grazie al nostro lavoro, dividono con noi ciò che produciamo e manteniamo in essere: il cibo, l’ambiente e la cultura. Il secondo, di memoria, per superare la trappola degli slogan a effetto più volte disseminate sui percorsi dei vari schieramenti politici e ri-conoscere quanti nelle passate legislature o attraverso altre esperienze, hanno re-almente offerto un contributo importante

nella difesa dell’agricol-tura e più nello specifico del nostro modello di agricoltura. Lo spazio che mi è stato concesso non mi consen-te di elencare chi e quan-te promesse sono state mantenute o inspiegabil-mente disattese e seb-bene lontano dall’espri-mervi indicazioni di voto sono invece assoluta-mente certo di come le ricette migliori siano composte da ingredienti spesso molto diversi (un orientamento per la Re-

gione non obbligatoriamente deve essere lo stesso anche per il Parlamento).Ma visto il delicato e difficile momento che l’agricoltura sta vivendo, è altrettanto certo e sentito il mio invito a raccogliere ogni nostra energia affinché l’esercizio di memoria prodotto per individuare quanti ci hanno non solo aiutato, ma soprattutto nei nostri ruoli riconosciuto, non sia ricon-dotto a malinconie del passato, ma artefi-ce di un reale progetto per il futuro.

editoriale

Chi sale, Chi sCeNde

sta iN Campo

di alberto brivioPresidenteColdiretti Bergamo

è indispensabile avere la piena

consapevolezzadi noi stessie di ciò che

rappresentiamo

e chi realmente

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77primo pianoeditoriale

Fino all’ottocento l’economia italiana era prevalentemente agricola, nel periodo anteguerra il settore primario contava ancora per il 60%,agli inizi degli anni cin-quanta pesava per il 29%, per scendere al di sotto del 3% di oggi, stessa sorte per

l’occupazìone agricola. Malgrado i numeri, quello agricolo è un settore che è passato attraverso almeno tre grandi rivoluzioni in-dustriali, che ha saputo resistere a incredibili stravol-gimenti sociali e che è sempre stato “naturalmente” fedele ai propri valori. Il settore primario, un po’ isolato ed emarginato in que-sti ultimi anni in cui sembrava necessario perseguire a tutti i costi modelli di sviluppo “moderni” ma che oggi stanno dimostrando (sulla nostra pelle) tutta la loro incoerenza, ha comunque saputo andare avanti, e ha saputo, grazie alla volontà degli imprenditori agricoli, “fare” dignitosamente il proprio compito.E oggi in piena crisi economica, dove il miraggio del-la finanzia speculativa ha dimostrato tutta la propria inconsistenza, dove modelli economici lontani dalle reali esigenze della società hanno miseramente fallito, si stanno recuperando quei valori che erano stati, for-se troppo, facilmente dimenticati. In questo contesto l’agricoltura si propone come modello di “riacquisita novità”, portatrice di quei valori che devono necessa-riamente essere dotazione indispensabile di ogni stra-tegia utile a farci uscire dal più grande shock economi-co degli ultimi ottant’anni. Il ritorno all’economia reale, alla riqualificazione di quei servigi che il settore agricolo ha sempre saputo svolgere al meglio: la sicurezza alimentare, la salva-guardia del territorio, la garanzia di quei sistemi che aiutano la società a vivere meglio sono valori quanto mai attuali, valori che la società sta iniziando ad ap-prezzare e per questo considerando sempre più indi-spensabili.L’uscita dalla crisi sarà lunga e difficile, ma oggi possia-mo contare su di un alleato in più: l’agricoltura. Diamogli fiducia!

diAMo

all’agricolturadi gianfranco drigo

direttore Coldiretti Bergamo

fidUCia

7

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8 attualità sindacale8

10 punti per la ripresa

Saranno i dieci punti contenuti nel do-cumento “L’Italia che vogliamo”, presentato dal presidente della

Coldiretti nazionale Sergio Marini allo scorso Forum dell’Agricoltura e dell’Alimentazione di Cernob-bio, a fare da filo conduttore alla politica sindacale che Coldiretti Bergamo metterà in campo nel 2013.

“La grave crisi che ci attanaglia – spiega il presidente della Coldiretti provinciale Alberto Brivio – impone un agire straor-dinario, ispirato da un pensiero

lungimirante. In questo documen-to è racchiusa la nostra volontà di essere una forza propulsiva per lo sviluppo dell’agroalimentare ita-liano e di conseguenza dello svi-luppo del Paese. Una volontà che esprimeremo con determinazione anche nella nostra provincia”.

Gli aspetti presi in considerazione sono di grande rilievo, dal gover-no globale dei beni comuni come il cibo, l’acqua e il territorio alla costruzione degli Stati Uniti di Eu-ropa con il pieno riconoscimento da parte della Politica Agricola Comunitaria del valore strategico del modello italiano e delle sue straordinarie peculiarità.

Secondo Coldiretti Bergamo gli assets su cui il nostro Paese può e deve puntare sono il patrimonio storico ed artistico, il paesaggio, la biodiversità, l’originalità e la creatività, la passione e il gusto ma anche il fare comunità e in-novare mantenendo vivi i sapori antichi. Risorse che appartengono al nostro Paese e garantiscono quel valore aggiunto inimitabile e non delocalizzabile al “saper fare” italiano.

“ Il modello di sviluppo che pro-poniamo – puntualizza il diret-tore della Coldiretti bergama-sca Gianfranco Drigo - è quello che vede “L’Italia fare l’Italia”.

Brivio: “alle prossime elezioni

il nostro sostegno

andrà a quelle figure

che dimostreranno di  condividere

il nostro modello

di agroalimentare” 

1Un Governo GloBAle Dei Beni ComUni: “È necessario che i decisori politici ne tengano conto

mettendo ai vertici della loro agenda la strategicità del cibo e promuovendo politiche che a livello globale de-finiscano una regia di regole per i beni comuni come il cibo, l’acqua e il suolo”.

2Più eUroPA: “È necessario lavorare alacremente alla costruzione degli Stati Uniti di Europa, dotan-

do l’Unione di forti istituzioni politiche elette democra-ticamente, capaci di orientare sia il cammino di integra-zione iniziato, che di ricondurre le spinte disgreganti in

l’italiaCHE VOGLIAMO,in dieci puntila proposta di Coldiretti

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9attualità sindacaleattualità sindacale 9

È nella nostra capacità di trasferi-re nei nostri prodotti e nei nostri servizi il valore materiale e imma-teriale della distintività italiana e nel rafforzare il nostro saper “fare rete” che troveremo la forza e l’autorevolezza per riconquistare la giusta capacità competitiva, anche nella dimensione globale. E il nostro progetto della Filiera Agricola tutta Italiana è la dimo-strazione che questa strada è percorribile e può dare risultati”. La difficoltà del momento ci spin-ge anche a ripensare lo sviluppo in una logica di benessere secon-do principi di sostenibilità, etica del lavoro e coesione sociale. Il

PIL in questo caso è strumento e non il fine ultimo di una crescita so-stenibile.“Per accompa-gnare la crescita abbiamo bisogno anche di buona politica – conclu-de Brivio -. In vista della prossima scadenza elettorale coniugheremo la filo-sofia del documento “L’Italia che vogliamo” con le istanze concrete del settore agricolo e su questo ci confronteremo con i candidati dei vari schieramenti. Coerentemente con la linea adottata da Coldiretti

a ogni livello ter-ritoriale, per le prossime elezio-ni abbiamo scel-to di non scen-dere in campo direttamente,

pur rispettando la scelta di candi-

darsi fatta da nostri associati a titolo per-

sonale. Il nostro sostegno andrà a

quelle figure che dimostreranno di credere nell’agricoltura e di condividere il nostro modello di agroalimentare e la nostra idea di sviluppo del territorio”.

A.F.

per aiutarela crescita

abbiamo bisogno di buonapolitica

atto. Dal punto di vista del sistema agroalimentare italiano dobbiamo essere in grado di portare pienamente “l’Italia in Europa”, facendo sì che la nuova Politica Agricola Comuni-taria riconosca il valore strategico del “modello italiano” e le sue straordinarie peculiarità, consentendo che esso diventi patrimonio della comunità contaminando virtuosamente il pensiero comunitario”.

3l’itAliA, UnA, sUssiDiAriA e soliDAle: “Di fronte alla ripresa - dopo quasi un secolo - di forti

squilibri nella distribuzione della ricchezza prodotta e nel contesto di un necessario contrappunto federale il valore

della sussidiarietà diventa strumento cardine per gestire la semplificazione burocratica e i principi di solidarietà sono indispensabili per superare le diseguaglianze. Al tempo stesso quando pensiamo a “una” Italia facciamo riferimento alla pletora di livelli amministrativi che ostacolano il dispie-garsi del potenziale dell’imprenditoria nazionale”.

4i nostri PUnti Di forzA: “Gli assets su cui il nostro Paese può e deve puntare, sono di natura

materiale e immateriale: patrimonio storico ed artistico, paesaggio, biodiversità, ricchissima articolazione territoriale,

Segue a pagina 10

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10 attualità sindacale10

originalità e creatività, gusto e pas-sione, intuito e buonsenso. Accanto a questi fattori, siamo stati capaci di sviluppare nel tempo un capitale sociale che rimane fortissimo; resta viva una forte capacità di relazionarci e di fare comunità, di innovare man-tenendo in vita saperi antichi. Risorse che appartengono al Dna del Paese e che garantiscono quel valore aggiun-to inimitabile e non delocalizzabile al “saper fare” italiano. La nostra agricoltura ha fondato su tali risorse il suo successo. Se essa mette in luce elementi di competitività, distintività, innovazione ed eccellenza, è perché ha saputo innovarsi ancorandosi al paradigma antico e non omologabile del Paese”.

5il nostro moDello Di svilUPPo: l’Italia che fa l’Ita-

lia: “L’Italia e il suo futuro sono legati invece alla capacità di tornare a fare l’Italia, imboccando intelligentemente la strada di un nuovo modello di svi-luppo che trae nutrimento dai punti di forza a cui abbiamo già fatto riferi-mento. È nella nostra capacità di trasferire nei nostri prodotti e nei nostri servizi il valore materiale e immateriale della distintività italiana e nel rafforzare il nostro saper “fare rete” che tro-veremo la forza e l’autorevolezza per riconquistare la giusta capacità competitiva, anche nella dimensione globale”.

6le PolitiChe neCessArie: “Per accompagnare la crescita,

abbiamo bisogno di “buona politica” e ciò significa in primo luogo il ritorno a funzioni di mediazione intelligente fra ceti e interessi distinti e contrastanti ai fini di perseguire un più ampio inte-resse di carattere generale, ciò che si definisce “bene comune”. “Alla politi-ca, fortemente deficitaria, chiediamo un’operazione coraggiosa di verità, giustizia e legalità, aspetti la cui decli-nazione è diventata in questi anni via via più opaca”. “E per la nostra agricoltura chiediamo un impegno speculare, a servizio di ciò che stiamo perseguendo con il nostro agire quotidiano - la verità, per garantire trasparenza ai cittadini consumatori e metterli in condizione

Segue da pagina 9

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11attualità sindacaleattualità sindacale 11

di conoscere ciò che va sulle loro ta-vole (lotta all’italian sounding, norme per l’informazione ai consumatori, applicazione di quelle leggi approvate dal Parlamento ma finite in un binario morto);- la giustizia, per contrastare le posi-zioni di rendita e ridistribuire il valore aggiunto a vantaggio di chi lo pro-duce (sostegno ai nostri progetti di Campagna Amica e della Filiera Agri-cola Tutta Italiana tesi ad accorciare e costruire nuove relazioni di filiera);- la legalità, per impedire i fenomeni che minacciano il valore del marchio “Italia” (continuità di impegno nella lotta alla contraffazione e sofisti-cazione, condivisione della nostra denuncia sulle Agromafie in stretta collaborazione con magistratura e forze dell’ordine)”.

7lA mollA Per tornAre A CresCere: “L’Italia è un Paese

in cui le scelte economiche, politiche e sociali sono fortemente condiziona-te da dimensioni emozionali. Elementi come “la fiducia” tendono a ripercuo-tersi in maniera più che proporzionale sui comportamenti degli individui e delle famiglie. In stagioni congiunturali particolarmente difficili, “la fiducia” diventa una sorta di “molla” che se nutrita dal giusto orgoglio nazionale e messa in tensione va a costituire un fattore rigenerativo, se trascurata si traduce in un ulteriore chiave “de-pressiva”.

8fAr CresCere il Pil Con il Benessere: “È tempo di

ripensare lo sviluppo in una logica di

benessere secondo principi di soste-nibilità, etica del lavoro e coesione sociale. Il Pil in tal caso è strumento e non fine ultimo di una crescita sosteni-bile. Dentro al consumo di cibo c’è la cultura dei territori, la tipicità e la creatività di tutta la gente che l’ha generato. Dentro al cibo c’è la sicurezza alimen-tare che noi abbiamo garantito. C’è la qualità e la diversificazione as-sicurata dalla lotta continua che fac-ciamo per difendere la biodiversità. Si tratta di tutta una serie di componenti immateriali che quando ci fanno stare a tavola ci fanno stare bene al di là del Pil”.

9il vAlore DellA ComUni-tà: “La crisi ci ha fatto riflettere

sulla necessità di investire su alcuni valori, che sono anche essi durevoli, continuativi, che non conoscono erosione: la socialità, l’amicizia, la famiglia, lo stare bene assieme, la spiritualità nelle sue varie espressioni culturali e religiose, la solidarietà. Nel-la “prossimità”, che è elemento fon-dante della comunità, c’è l’essenza, il concetto base del modello di sviluppo verso cui dobbiamo tendere; c’è la chiave, per potersi integrare nel mare della globalizzazione senza smarrirsi, conservando la solidità e la coerenza dei nostri modelli identitari e valoriali. Del resto l’agricoltura multifunzionale e la stessa produzione agroalimen-tare sono nello stesso tempo gene-ratrici e rappresentazione di questo modello, e la stessa impresa multifun-zionale, continua a rimanere al centro

di questo fare “comunità””.

10etiCA PrimA Di tUt-to: “Una molteplicità di

episodi in questi anni e mesi ha mes-so pesantemente a nudo le debolez-ze del ceto politico nazionale e locale. Ciò da un lato ha generato una diffu-sa indignazione all’interno dell’opinio-ne pubblica, dall’altro ha dato vita a forme, movimenti e pulsioni di sapore antipolitico”. “Tutto ciò - e si tratta di un problema non trascurabile - rischia di produrre un meccanismo di rimozione indi-viduale: se la colpa è degli “altri”, le persone nel loro quotidiano agire finiscono per sciogliersi da quelle responsabilità che pure hanno e do-vrebbero esercitare nella sfera pub-blica e in quella privata. Se tuttavia in questi anni c’è stato un venir meno dei valori di trasparenza, di verità, di assunzione di responsabilità ciò, in taluni casi, ha investito anche le forze di rappresentanza. A volte, infatti, è accaduto che esse abbiano espresso scarsa progettuali-tà, bassa propensione a rischiare, in-capacità di essere punto di riferimen-to esemplare per i loro associati, che siano rimaste prigioniere di logiche legate a rendite corporative. Ma soprattutto ci è parso che esse non abbiano saputo fuoriuscire dalla logica schiacciante del “presente” e a configurare quella proiezione in chia-ve futura di cui il Paese ha bisogno. Che ciò sia il riflesso di una più gene-rale miopia e assenza di lungimiranza della classe politica, non è motivo di consolazione”.

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12 attualità sindacale12

i prodotti agricoli bergamaschi

CresCoNo

Non solo l’agroalimentare nazio-nale spopola all’estero, anche i prodotti “Made in Bergamo” var-cano sempre più frequentemen-te i confini nazionali per appro-dare, oltre che negli altri paesi

europei, oltreoceano e nei mercati asiatici. Vini, ortofrutta, formaggi e cereali sono i prodotti che più guardano lontano. I volumi per ora non sono particolarmente rile-vanti e il sistema export non è ancora ben strut-turato, ma l’attenzione degli imprenditori agricoli ver≤so questo sbocco è sicuramente in aumento perché le potenzialità ci sono. Sul mercato cinese, ad esempio, nello scorso anno si è registrato un vero e proprio boom dei prodotti della dieta me-diterranea, con l’aumento del 28 per cento delle vendita di olio, addirittura dell’84 per cento di quelle della pasta e del 21 per cento del vino. Ma

sulle tavole

estere

ecco le sostanziali differenze:voluminoso nelle dimensioni -

non adatto a tutte le installazioni -motore con tecnologia tradizionale -

lavoro costruito sugli attriti meccanici -manutenzione olio e ingranaggi richieste -nessun dispositivo di controllo velocita’ -rumorumorosita’ intrinseca della meccanica -

consumi elevati -prestazioni non significative -

componenti di provenienza estera -

- compatto nelle dimensioni- adatto a qualsiasi tipo di posa- motore con tecnologia avanzata- assenza di attriti meccanici- nessuna manutenzione richiesta- azionamento controllo velocita’ incluso- rumo- rumorosita’ ridotta al minimo- risparmio energetico del 50%- prestazioni molto elavate- materiale e montaggio “made in Italy”

Zefiro: il migliore dei destratificatori al mondo !!!

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13

anche i formaggi si sono affermati tra i consumatori cinesi, con gli acquisti triplicati di Grana Padano e Parmigiano Reggiano e quelli di prosciutto sono addirittura quin-tuplicati.

“Abbiamo iniziato a muovere i primi passi nel 2011 – racconta ilaria salera dell’azienda sale-ra di martinengo specializzata nella produzione di farine, riso e altri cereali – e nel 2012 dopo aver partecipato a una fiera di settore abbiamo ricevuto moltis-simi richieste da parte di aziende che riforniscono i ristoranti in diversi paesi. Oggi i nostri prodot-ti arrivano in Francia, Ungheria, Svizzera, Belgio e Germania. Ab-biamo trattative in corso anche con realtà della Russia e del Giap-pone. È un fenomeno che si sta sviluppando molto velocemente”.

Secondo dati stimati, le esporta-zioni dei prodotti agricoli berga-maschi negli ultimi due anni han-no fatto segnare mediamente un + 15%, un aumento a due cifre che lascia intravedere ulteriore margini di crescita per l’afferma-zione del cibo bergamasco.

“Il nostro primo approccio ai mercati esteri risale al 2005 e nel corso degli anni questo canale si è consolidato. - spiega Alberto faverzani, responsabile com-merciale dell’azienda vitivini-cola la rocchetta di villongo -; oggi il 30 % del nostro fatturato deriva dalle esportazioni e pun-tiamo ad arrivare al 70%. Vendia-mo il nostro vino in Danimarca, Germania, Repubblica Ceca, Un-gheria, Polonia, Croazia, Svizzera, Francia, Giappone, Cina, Brasile. Abbiamo in corso contatti anche con altri paesi. Le possibilità ci sono perché il Made in Italy è sinonimo di qualità ed eccellenza ed è molto ricercato all’estero”.

In occasione delle festività nata-lizie appena trascorse, i prodotti agricoli bergamaschi sono stati apprezzati dagli stranieri anche come idea regalo.

“Due importanti aziende svizzere – dice manuela Ghidini titolare

della tenuta degli Angeli di Carobbio degli Angeli - come strenna natalizia per i loro clienti hanno voluto un grosso quan-titativo dei nostri prodotti: vini, marmellate, Balsamo degli Angeli e olio. La qualità è sicuramente l’aspetto che più premia e che esercita una forte attrazione sugli stranieri. Sono venuti a visitarci

una domenica e hanno voluto conoscere e degustare le nostre proposte prima di sceglierle. È stata una bella opportunità per far conoscere il nostro lavoro e il

nostro territorio”.Le potenzialità dei prodotti agri-coli provinciali possono essere ul-teriormente valorizzate anche su questo fronte e possono giocare un importante ruolo di traino per il settore e l’economia locale uni-tamente al sistema basato sulla filosofia del “Km zero”.

“Ci dobbiamo convincere che la nostra identità è una ricchezza da valorizzare per distinguerci nel grande mare della globalizzazione – sostiene il presidente della Coldiretti di Bergamo Alberto Brivio – ; . Il valore dell’italianità è proprio uno degli elementi cen-trali del progetto di Coldiretti per la Filiera Agricola Italiana. Dobbiamo puntare su quei pro-dotti, quei manufatti, quelle mo-dalità di produzione che sono espressione diretta del dell’Italia, dei suoi territori, delle sue risor-se umane. La partita del rilancio dobbiamo giocarla anche con la nostra capacità di essere diversi e non omologati a quei sistemi produttivi che operano con costi per noi irraggiungibili. E questo lo dobbiamo mettere in pratica anche nella nostra provincia, cre-ando le giuste sinergie e facendo tesoro delle nostre tradizioni, della nostra creatività, del nostro paesaggio e di tutto ciò che di bello e unico ci lega al nostro ter-ritorio”.

A.F.

attualità sindacale attualità sindacale 13

nomine al consorzio di bonifica

La Coldiretti bergamasca esprime soddisfazione per la elezione di Franco Gatti a presidente del Consor-zio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca e di Mario Scaini alla vicepresidenza.Per la Coldiretti le elezioni avvenute nei giorni scorsi a Bergamo, nella sede del Consorzio, sono il primo passo di un impegno a trecentossessanta gradi che sarà caratterizzato dalla collaborazione e dal con-fronto costruttivo con tutti i soggetti consorziati.È con grande senso di responsabilità che gli espo-nenti di espressione Coldiretti si sono assunti l’one-

re di governare un Ente così importante, non solo per l’agricoltura ma per tutto il territorio, e proprio per questo intendono lavorare nell’interesse di tutti, perché le risorse idriche sono un patrimonio comune. È questo lo spirito che animerà per i prossimi cinque anni il nuovo percorso gestionale di tutti i rappresentanti di Coldiretti presenti nel Consiglio del Consorzio di Bonifica.

sempre più consensi oltre i confini nazionali per la qualità del “made in bergamo”

Franco Gatti

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14

oGm

attualità sindacale

La positiva decisione della Commissione Europea è stata ac-compagnata a livello nazionale dall’avvio delle procedure

per l’attivazione della “clausola di salvaguardia” per scongiura-re in Italia qualsiasi rischio di commistione tra Ogm e agricol-tura tradizionale o biologica”. È quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente la decisione della Commissione Ue di non “proporre agli Stati membri di adottare nuove varietà di Ogm

destinate alle colture in campo fino a quando non ci sarà una decisione del Consiglio Ue sulla proposta avanzata dall’esecuti-vo per regolamentare la coltura di Ogm in Europa”. L’attivazione della clausola di salvaguardia è importante al fine di’“rimuovere qualsiasi dubbio e preoccupazio-ne circa gli effetti pregiudizievoli che potrebbero discendere da un’eventuale ed illecita semina di varietà Ogm” secondo quanto scritto dal presidente della Coldi-retti Sergio Marini in un lettera al Ministro delle Politiche Agricole.

l’ italia attiva la clausola di salvaguardia

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“Il ricorso a tale clausola - ricorda Mari-ni - è già stato richiesto in più occasioni dalle amministrazioni regionali ed è uno strumento esercitato da alcuni Stati membri dell’Ue in relazione a nuove evidenze scientifiche che evidenziano l’impatto degli Ogm anche su aspetti diversi da quelli eco-nomici”. Non va dimenticato che sulla base dell`indagine

Coldiretti-Swg relativa ad ottobre 2012 quasi sette

italiani su dieci considerano oggi

gli organismi gene-ticamente modificati

meno salutari di quelli tradizionali: una motivazione

in più che va a rafforzare l’esi-genza di garantire l’agricoltura e il territorio da forme di inquina-mento genetico e assicurare la competitività delle nostre produ-zioni tradizionali e di qualità.

attualità sindacaleattualità sindacale

direttiva nitrati: l’azione di coldiretti trasci-na anche i francesi

il risultato ottenuto in italia da Coldiretti sull’ingiusta applica-zione della direttiva nitrati ha contagiato anche la Francia visto che la Fnsea, il principale sindacato agricolo francese, ha organizzato una mobilitazione generale per chiedere all’Unio-ne europea di rivedere la map-patura delle zone vulnerabili da nitrati. Gli agricoltori francesi si stanno muovendo nella stessa direzione tracciata da Coldiretti e questo è un’ulteriore con-ferma che il risultato ottenuto grazie all’impegno di Coldiretti sia veramente importante e sta creando un movimento euro-peo di giuste rivendicazioni nei confronti di una direttiva inap-plicabile, insensata e che va corretta al più presto nella dire-zione di individuare chi davvero inquina.

l’attivazionedella clausola di salvaguardia è

importante al fine di rimuovere qualsiasi

dubbio epreoccupazione

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Dopo tre anni torna il pericolo multe per le quote latte, con la produzione nazionale che rischia di supe-

rare il fatidico tetto dei 10 milioni e 883mila tonnellate assegnato dall’Unione Europea all’Italia, oltre il quale scatta il cosiddetto splafo-namento e le sanzioni conseguenti. È l’allarme lanciato da Coldiretti sulla base dell’andamento della produzione di latte in Italia nel 2012/2013. I dati relativi alla campagna in corso indicano un aumento della produzione e, nonostante gli effetti sugli allevamenti della siccità e del caldo estivi, si rischia seriamente di oltrepassare il limite oltre il quale scattano le “multe” dell’Unione Eu-ropea, come nel passato. A metà campagna, in particolare, si registra un incremento di circa il 2 per cento rispetto a quella prece-dente, con un esubero di 150 mila tonnellate, che si tradurrebbe in un prelievo nazionale pari a 40 milioni di euro. Questa è la terz’ultima campagna lattiera in cui vige il regime delle quote che secondo l’Unione Euro-pea sparirà nel 2015. La questione quote latte è iniziata 30 anni or sono nel 1983 con l’as-segnazione ad ogni Stato membro dell’Unione di una quota nazionale che poi doveva essere divisa tra i propri produttori. All’Italia fu asse-gnata una quota molto inferiore al consumo interno di latte. Il 1992, con la legge 468, poi il 2003, con la legge 119, e infine il

2009, con la legge 33, sono state le tappe principali del difficile iter legislativo per l’applicazione delle quote latte. Per ultimo con la legge di stabili-ta’ è stata introdotta una efficace norma per la riscossione coattiva, che prevede di affiancare all’Agea (Agenzia per l’erogazioni in agri-coltura) l’esperienza e la capacita’ operativa di Equitalia e della Guar-dia di Finanza. Dei quasi 4.000 milioni dovuti com-plessivamente per la multa, 1.700 milioni sono stati versati dallo Stato per sanare il periodo 1984-1996. Il prelievo complessivamente richiesto ai produttori per il perio-do successivo ammonta a 2.264 milioni di euro, di cui ne sono stati riscossi solo 246 e altri 346 milioni sono in rateizzazione con la legge n. 119/2003. 175 milioni sono ormai irrecupera-bili per fallimento, per incapacita’ definitiva di versare, per sentenza di annullamento. Restano quindi da riscuotere circa 1.500 milioni, di cui 700 non sono al momento esigibili a causa di so-spensive giurisdizionali mentre 800 sono esigibili. L’Agea ha intimato il pagamento del prelievo esigibile ai circa 2.000 produttori coinvolti. 600 di loro devono pagare somme superiori a 300.000 euro, cioè la gran parte del debito. La stragrande maggioranza dei circa 40mila allevatori presenti in Italia, nel corso degli ultimi anni si è invece messa in regola acqui-stando o affittando quote.

Luigi Carminati

attualità sindacale16

Secondo le indagini dell’Ufficio statistico federale (Destatis), in Germania nel passato se-mestre (a inizio novembre 2012) il patrimonio bovino ha registrato un aumento dello 0,2 per cento, per un totale di circa 12,5 milioni di capi. Il numero delle vacche da latte è rimasto quasi costante a 4,2 milioni di esemplari, che ven-gono allevati in 82.865 aziende lattiero-casearie: il cinque per cento in meno rispetto all’an-no precedente.

QUotelatte

dopo 3 annitorna il rischio multe

preoccupanoi dati relativi alla campagnain corso

cala del 5%il numero delle

aziende

lattiero-casearie

tedeschediminuisce il numero di stalle in germania, con un calo del 5% rispettoall’anno precedente.

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17attualità sindacale

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L’art. 62, DL n. 1/2012, c.d. “Decreto Libera-lizzazioni”, ha intro-dotto una specifica disciplina finalizzata a favorire una maggior

trasparenza ed efficienza nel settore agroalimentare evitan-do, in particolare, l’utilizzo di ter-mini di pagamento eccessiva-mente lunghi e l’applicazione, da parte del contraente che dispone di una maggior forza commerciale, di condizioni contrattuali “in-giustificatamente” gravose.

Il citato art. 62 prevede, in partico-lare: • l’obbligo della forma scritta per i contratti di cessione dei prodotti agricoli e agroalimentari, fatta ec-cezione per le cessioni effettuate nei confronti di consumatori finali; • la revisione dei termini di paga-mento.

AmBito Di APPliCAzioneCome previsto da tale Decreto la disciplina in esame è applicabile alle “cessioni di prodotti agricoli e alimentari, la cui consegna avviene nel territorio della repubblica italiana”. Pertanto

anche eventuali operazioni con operatori stranieri sono soggetti agli obblighi previsti dall’articolo 62 del Dl 1/2012.Per “prodotti agricoli” si intendo-no i prodotti dell’allegato I di cui all’articolo 38 comma 3 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Eu-ropea e per “prodotti alimentari” quelli di cui all’articolo 2 del rego-lamento CE n. 178/2012 del Parla-mento Europeo e del Consiglio del 28 gennaio 2002.Sono escluse dalla disciplina in esame: 1. i conferimenti di prodotti agri-coli / alimentari effettuati alle cooperative, ex art. 1, comma 2, D.Lgs. n. 228/2001, da parte dei soci delle cooperative stesse; 2. di prodotti agricoli / alimentari effettuati alle organizzazioni di produttori, ex D.Lgs. n. 102/2005, da parte dei soci delle organizza-zioni stesse;3. di prodotti ittici effettuati tra imprenditori ittici, ex art. 4, D.Lgs. n. 4/2012;4. i contratti conclusi tra im-prenditori agricoli (a seguito approvazione Dl 179/2012).non rientrano inoltre nel campo di applicazione dei commi 1 e 3 del

citato art. 62 “le cessioni di prodot-ti agricoli e alimentari istantanee” ovvero quei rapporti commerciali nei quali contestualmente avviene la consegna e il pagamento del prezzo pattuito.

formA sCrittA Del ContrAt-toAi sensi del comma 1 del citato art. 62 i contratti aventi ad oggetto la cessione di prodotti agricoli e alimentari, ad eccezione di quelli conclusi con il consumatore finale, devono (il DL 179/2012 ha elimina-to la nullità del contratto in caso di mancata indicazione degli elemen-ti essenziali): • essere stipulati in forma scrit-ta. In merito l’art. 3, comma 2 del citato Decreto attuativo specifica che per “forma scritta si intende qualsiasi forma di comunicazione scritta, anche trasmessa in forma elettronica o a mezzo telefax, an-che priva di sottoscrizione”; • riportare la durata, le quantità e le caratteristiche del prodot-to venduto, nonché il prezzo, le modalità di consegna e di paga-mento. In merito l’art. 3, comma 3 del citato Decreto attuativo dispo-ne, in particolare, che gli elementi

impresa verde

dopo gli ultimi interventi normativi

l’artiColo

62

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19impresa verde impresa verde

essenziali del contratto possono essere contenuti • nei con-tratti o accordi individuati dall’art. 2, comma 1, lett. l) e m) dello stes-so Decreto (contratto / accordo quadro o di base conclusi a livello di “centrali di acquisto”);

- nei seguenti documenti pur-ché riportanti gli estremi ed il riferimento ai corrispondenti contratti/ accordi - contratti di cessione dei prodotti;- documenti di trasporto / con-segna o fatture. Diversamente, se gli stessi integrano tutti gli elementi richiesti dal comma 1 del citato art. 62, va appo-sta la seguente annotazione “Assolve gli obblighi di cui all’articolo 62, comma 1,del decreto legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27”;- ordini di acquisto.- negli scambi di comunicazio-ni e di ordini a condizione che siano antecedenti alla consegna dei prodotti.

ConDotte sleAliIl comma 2 del citato art. 62 indi-vidua le seguenti 5 condotte sleali (vietate): 1. imposizione (diretta o indiretta) di condizioni di acquisto, di vendita o altre condizioni con-trattuali ingiustificatamente gravose, nonché condizioni ex-tracontrattuali e retroattive;2. applicazione di condizioni og-gettivamente diverse per pre-stazioni equivalenti;3. subordinazione della conclu-sione, dell’esecuzione dei contratti e della continuità e regolarità delle

medesime relazioni commerciali all’esecuzione di prestazioni da parte dei contraenti che, per loro natura e secondo gli usi commer-ciali, non abbiano alcuna connes-sione con l’oggetto degli uni e delle altre;1. conseguimento di indebite

prestazioni unilaterali, non giustificate dalla natura o dal contenuto delle relazioni com-merciali;

2. adozione di ogni ulteriore condotta commerciale sleale che risulti tale anche tenendo conto del complesso delle relazioni commerciali che ca-ratterizzano le condizioni di approvvigionamento.

In merito il citato Decreto attuativo rammentando che il comma 2 in esame ha, di fatto, la funzione di evitare “qualsiasi comportamento del contraente che, abusando della propria maggior forza commercia-le, imponga condizioni contrattuali gravose” individua le stesse fa-cendo, in particolare, riferimento a quelle condizioni che:• prevedono servizi e/o presta-zioni accessorie “senza alcuna connessione oggettiva, diretta e logica con la cessione del prodotto oggetto del contratto”; • escludono l’applicazione di interessi di mora o il risarci-mento delle spese di recupero crediti; • determinano prezzi “sotto costo” alle cessioni effettuate da-gli imprenditori agricoli; • impongono al cedente, dopo la consegna dei prodotti, “un ter-mine minimo prima di poter emettere la fattura”.

Sul punto la lett. c) del citato com-ma 2 precisa che è fatto salvo “il caso di consegna dei prodotti in più quote nello stesso mese, nel qual caso la fattura potrà essere emessa solo successivamente all’ultima consegna del mese”.

termini e DeCorrenzA Del PAGAmentoIl comma 3 del citato art. 62 dispo-ne che, con riferimento ai contratti di cui al citato comma 1, il termi-ne di pagamento del corrispetti-vo va effettuato per le merci de-teriorabili, entro il termine legale di 30 giorni dall’“ultimo giorno del mese di ricevimento della fattura”.Per tutte le altre merci, entro 60 giorni dall’“ultimo giorno del mese di ricevimento della fattura”.In caso di tardivo pagamento, gli interessi decorrono dal gior-no successivo alla scadenza del termine di pagamento del corri-spettivo; il saggio degli interessi è maggiorato di ulteriori 2 punti percentuali ed è inderogabile.In merito alle modalità di fattura-zione ed ai termini di pagamento va tenuto conto che la fatturazio-ne va effettuata considerando le differenti tipologie di termini di pagamento previste per le cessioni dei prodotti e pertanto “il cedente deve emettere fattura separata per cessioni di prodotti assoggettate a termini di paga-mento differenti.In caso di ritardato pagamento al fine dell’individuazione del calcolo degli interessi dovuti assume particolare rilevanza la data di ricevimento della fat-

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20 impresa verde

tura. In merito il Decreto attuativo in esame prevede che in tale data è “validamente certificata” soltanto se il ricevimento della fattura è avvenuto in una delle seguenti modalità: • consegna “a mani”;• raccomandata A.r.,• sistema eDi (o altro mezzo equivalente);Se vi fosse incertezza in merito alla data di ricevimento della fattura va fatto riferimento alla data di consegna dei prodotti.Gli interessi, vanno calcolati uti-lizzando il tasso degli interessi di mora o il tasso degli inte-ressi concordato tra imprese purché lo stesso non risulti iniquo per il creditore “ferme restando le maggiorazioni previste dalla leg-ge”.È comunque vietato “trattenere l’intero importo di una fornitura a fronte di contestazioni solo parziali relative alla fornitura oggetto di contestazioni”.

merCi DeteriorABiliAi sensi del comma 4 del citato

art. 62 sono prodotti alimen-tari dete-riorabili quelli che rientrano in una delle seguenti cate-gorie: a) prodotti agricoli, ittici e alimentari pre-confezionati che riportano una data di scadenza o un termine minimo di conservazione non su-periore a 60 giorni;b) prodotti agricoli, ittici e ali-mentari sfusi, comprese erbe e piante aromatiche, anche se postiin involucro protettivo o refrigerati, non sottoposti a trattamenti atti a prolungare la durabilitàdegli stessi per un periodo supe-riore a 60 giorni;c) prodotti a base di carned) tutti i tipi di latte.

reGime sAnzionAtorio

I commi da 5 a 7 dell’art. 62 pre-vedono quanto segue:

• in caso di violazio-ne dell’ob-bligo della

forma scritta del contratto, o degli

altri obblighi di cui al citato comma 1, è applicabile la sanzione

da € 516 a € 20.000 determinata facendo riferimento al valore dei

beni oggetto di cessione; • in caso di condotta sleale è

applicabile la sanzione da € 516 a € 3.000 determinata facendo

riferimento al beneficio ricevuto dal soggetto che non ha rispettato

i divieti; • in caso di ritardo dei paga-

menti è applicabile la sanzione da € 500 a € 500.000 determinata in

base al fatturato, alla ricorrenza ed alla misura del ritardo.

R.P.

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impresa verde impresa verde

modello di contratto

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22 impresa verde22

decreto sviluppo

le novitàper il settore agricolo

bis

Con la pubblicazio-ne nella Gazzetta Ufficiale n. 294 del 18/12/2012 è stato convertito in Legge (221/2012) il co-

siddetto “Decreto Sviluppo bis” (n. 179 del 18/10/2012).Si riepilogano di seguito le novità apportate dallo stesso decreto per il settore agricolo.

obbligo Pec per le ditte indivi-duali (art. 5)Viene esteso anche alle imprese individuali (già previsto per società dal 30/11/2011) l’obbligo di indica-re all’atto dell’iscrizione al registro delle imprese l’indirizzo di posta elettronica certificata (Pec). Per le imprese attive già iscritte al registro delle imprese il depo-

sito dell’indirizzo Pec presso l’ufficio del registro delle im-prese competente, deve esse-re effettuato entro il 30 giugno 2013. Verrà inoltre predisposto un indice nazionale degli indirizzi di Posta elettronica certificata al fine di favorire l’utilizzo di tale strumento da parte della pubblica amministrazione ed aziende.

società agricole – esercizio esclusivo dell’attività agricola (art. 36, comma 8) In merito all’esclusività dell’eserci-zio di attività agricola di cui all’ar-ticolo 2135 del c.c. previsto nell’ar-ticolo 2 comma 1 DL n. 99/2004, è precisato che non costituisce distrazione dall’esercizio esclusivo delle attività agricole la locazione, il comodato e l’affitto di fabbri-

cati ad uso abitativo, terreni e di fabbricati ad uso strumentale alle attività agricole, a condizione che la locazione o affitto siano mar-ginali rispetto all’attività agricola. la “marginalità” delle attività elencate rispetto all’attività agricola è soddisfatta se l’am-montare dei ricavi relativi ad affitti e/o locazioni non supera il 10% dei ricavi complessivi.

Produttori agricoli esonerati dalla tenuta scritture contabili (art. 36, comma 8-bis)I produttori di cui al comma 6 dell’articolo 34 del DPR n. 633/72, esonerati dagli obblighi documen-tali e contabili, sono in ogni caso tenuti alla comunicazione annuale delle operazioni rilevanti ai fini dell’Iva ai sensi dell’articolo 21 del DL n. 78 del 2010 (cosiddetto “elenco clienti-fornitori”).in sostanza tutti i possessori di partita iva anche del set-tore agricolo, senza nessuna distinzione, dovranno trasmet-tere con modalità telematica l’elenco degli operatori (clienti e/o fornitori) con i quali hanno intrapreso operazioni commer-ciali (acquisto e/o vendita).

Cessioni prodotti agricoli ed agroalimetari – Art. 62 (art. 36, comma 6-bis e 36-bis)In sede di conversione in legge è stato stabilito che, in aggiunta alle cessioni a privati, operazioni istantanee, conferimenti a coope-rative e O.P. da parte di soci delle stesse e operazioni fra operato-ri ittici, non sono soggetti agli obblighi previsti dall’articolo 62 (forma scritta e specifici termini di pagamento) i contratti conclusi tra imprenditori agricoli. Inoltre è sta-to modificato il comma 1 dell’ar-ticolo 62 prevedendo che la man-cata indicazione nei contratti che hanno per oggetto la cessione di prodotti agricoli ed agroalimentari di un elemento essenziale (durata, quantità, caratteristiche del pro-dotto venduto, prezzo, modalità di consegna e modalità di pagamen-to), non determina la nullità del contratto.

R.P.

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23impresa verde

Premesso che per quanto concerne l’IMU, l’accertamen-to, la riscossione, i rimborsi, le sanzioni, gli interessi ed il con-

tenzioso sono di competenza dei Comuni, con la Risoluzione n. 2/DF dello scorso 13 dicembre, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha chiarito le modalità di gestione di al-cune problematiche connesse a • errore nei versamenti;• gestione dei rimborsi;• compensazione somme Comu-ne/stato.

novità 2013A decorrere dall’anno 2013, il ver-samento dell’IMU sarà effettuato “in due rate di pari importo, scadenti la prima il 16 giugno e la seconda il 16 dicembre”. Si ricorda inoltre che a decorrere dall’anno d’imposta 2013, le delibere di approvazione delle aliquote e delle detrazioni dell’IMU dovranno essere inviate esclusi-

vamente per via telematica per la pubblicazione nel sito informatico definito dalla pubblica ammini-strazione. L’efficacia delle delibere avranno decorrenza dal 1° gennaio dello stesso anno a condizione che la pubblicazione avvenga entro il 30 aprile dell’anno. In caso di mancata pubblicazione entro tale termine, le aliquote e le detrazioni si intendono prorogate di anno in anno. Dall’anno 2013 inoltre tutta l’imposta dovuta per gli immobili a destinazione abita-tiva sarà di competenza dei Comuni.

versamento allo stato ed al Co-mune di un importo non dovutoSi può verificare il caso in cui sia stato versato allo Stato ed al comune una somma non dovuta. Alla luce del fatto che l’IMU resta un tributo comunale e nell’ottica della sem-plificazione degli adempimenti dei contribuenti, si precisa che il contri-buente, al fine di ottenerne il rimbor-so, deve presentare un’unica istanza al Comune.

versamento allo stato di una quota dovuta al ComuneUn altro caso esaminato è quello relativo al caso in cui il contribuente abbia versato erroneamente allo Stato una somma dovuta al Comune. Anche in questo caso il contribuente è tenuto a presentare l’istanza di rimborso al Comune per l’eventuale somma versata in eccesso allo Stato rispetto a quanto dovuto al Comune, con il compito all’ente locale di effet-tuare le relative regolazioni finanzia-rie fra Stato e Comune.

versamento allo stato di un im-porto non dovutoPuò capitare che il contribuente versi erroneamente allo Stato una somma non dovuta ed in occasione del pagamento della seconda rata sia tenuto a versare una differenza al Comune.In tal caso il contribuente inoltrerà al Comune un’istanza nella quale evi-denzierà che l’importo versato a sal-do è stato calcolato tenendo conto della somma erroneamente versata a giugno allo Stato. Sarà poi compito dell’ente locale e dello Stato effettua-re le relative regolazioni finanziarie per la somma versata all’uno piutto-sto che all’altro.

versamento con erronea indica-zione del codice tributoNel caso di errata indicazione del codice tributo determini una diversa distribuzione dell’imposta fra Stato e Comune, spetterà all’ente locale ed allo Stato il compito di effettuare le relative regolazioni finanziarie. Considerato che l’IMU è un tributo comunale, non può essere richiesta all’Agenzia delle Entrate la correzio-ne del codice tributo.

R.P.

impresa verde

imU definite le modalitàdi gestione

di rimborsied errati versamenti

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24 impresa verde

Dopo l’impressio-nante successo dello scorso anno che ha visto oltre due-cento aziende

sottoscrivere la polizza, anche per il 2013 FATA Assicurazioni e Consorzio Difesa delle Produzioni Intensive della provincia di Bergamo hanno rinnovato la conven-zione assicurativa sulle garanzie di smaltimen-to carcasse, mancato reddito per l’insorgenza di epizoozie ed abbattimento forzoso per gli allevamenti: bovini-suini ed avicoli.Sarà ancora la Coldiretti Pro-vinciale a fornire tutte le necessa-rie informazioni ed a raccogliere le sottoscrizioni sia di rinnovo (per gli allevamenti già assicurati lo scorso anno) o di prima ade-sione per gli allevamenti che da quest’anno intenderanno assicu-rarsi.Si rinnova pertanto l’estrema con-venienza della soluzione assicura-tiva per l’allevatore che ogni anno sostiene costi di smaltimento oltre all’opportunità di rimanere

assicurato qualora dannose e ca-tastrofali epizoozie quali: TUBER-COLOSI-LEUCOSI-BRUCELLOSI si dovessero manifestare nell’alleva-mento.

Di seguito si riportano alcune novità che caratterizzeranno la nuova polizza per le produzioni

zootecniche messa a punto dalla Convenzione:

• La formula bonus/malus non sarà più

operante;• Per la garanzia di smaltimento dei capi sono stati introdotti i seguenti limiti di

rimborso espres-so in % sul premio

specifico di sezione smaltimento per alle-

vamento assicurato:

nuovi assicurati: Allevamenti da latte 150%, allevamenti da carne 150%, allevamenti da ingrasso 130 %. vecchi assicurati: allevamenti da latte 180%, allevamenti da car-ne 150%, allevamenti da ingrasso 150 %.

sono stati confermati anche per il 2013 i contributi pubblici per i costi assicurativi per le pro-duzioni zootecniche:

• abbattimento forzoso e mancato reddito aiuto comunitario art.68 del reg. CE n. 73/2009 fino al 65% della spesa parametrata dal Mipaf. • per lo smaltimento delle carcas-se di animali morti, aiuto nazio-nale previsto dal D.Lgs.102/2004 contributo fino al 50% della spesa parametrata dal Mipaf• per le aziende assicurate nel 2011 il premio totale dovuto per il rinnovo 2013 sarà ridotto del rimborso regionale per la garanzia di Costo di smaltimento maturato con la polizza precedentemente sottoscritta.

Nella nuova polizza sono state introdotte anche interessanti no-vità. Infatti potranno rientrare tra le garanzie assicurabili per le pro-duzioni zootecniche anche:• la mancata produzione di latte bovino a causa di sbalzi termici;• il costo di macellazione in azien-da di animali non deambulanti;• i provvedimenti previsti per aree perifocali.

Per ulteriori dettagli o richie-ste di chiarimento l’Agente fata Assicurazioni è a disposi-zione (Giuseppe Cavallanti tel. 035/4524142) presso la sede Provinciale di Coldiretti a Ber-gamo in via mangili 21.

Giuseppe Cavallanti

produzioni zooteCNiChe

arriva la nuova polizzapluririschio

con meno di € 3a capo è possibile

assicurare l’allevamento ed

azzerare il costo di smaltimento delle

carcasse

Page 25: Bergamo Coldiretti

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In seguito al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i quadri e gli impiegati Agricoli, sono stati fissati gli aumenti retributivi, che saranno riconosciuti in due tranche, senza arretrati o una tantum.Ecco gli aumenti previsti per gli impiegati agricoli.

impiegati aGriColi ecco gli aumenti retributivi

impresa verdeimpresa verde

livelli retriBUzioni AUmento 1/12/12 retriBUzioni sCorPoro AUmento

1/09/13 retriBUzioni

gen-11 2,60% DAl 01/12/2012 edr 2,90% Al 01/09/2013

1' 1745,47 45,38 1.790,85 1.780,52 50,62 1.841,47

2' 1577,96 41,03 1.618,99 1.608,66 45,76 1.664,75

3' 1433,9 37,28 1.471,18 1.460,85 41,58 1.512,76

4' 1353,68 35,20 1.388,88 1.378,55 39,26 1.428,13

5' 1280,58 33,30 1.313,88 1.303,55 37,14 1.351,01

6' 1221,98 31,77 1.253,75 1.243,42 35,44 1.289,19

Page 26: Bergamo Coldiretti

26 impresa verde

La richiesta dei congedi spettanti ai genitori in caso di malattia del fi-glio abbandona la forma cartacea ed avverrà con modalità telematiche.

È previsto che dopo l’emanazione di un apposito decreto ministeriale entro il 30 giugno 2013, gli enti in-teressati dovranno definire il model-lo e le relative indicazioni operative.Una volta in vigore tale modalità, il lavoratore non dovrà più presentare al proprio datore di lavoro la docu-mentazione necessaria alla fruizione del congedo (certificato che attesta la malattia del bambino), ma l’INPS invierà il documento telematicamen-te al datore di lavoro stesso, nonché al lavoratore all’indirizzo di posta elettronica da questi indicato (se richiesto).Inoltre a far data dal 19 dicembre 2012 la lavoratrice e il lavoratore non sono più tenuti a presentare al datore di lavoro un’autodichia-razione attestante che l’altro genitore non sia in congedo ne-gli stessi giorni per il medesimo motivo.

Simonetta Perico

congedi per la malattia

dei fiGlile ultime novità

Page 27: Bergamo Coldiretti

impresa verdeimpresa verde

Biologico, scattano i controllisul rispetto delle norme comunitarie

Nel corso dell’anno appena iniziato la Com-missione Europea investigherà su 7 paesi dell’Unione per verificare che siano in accordo con le norme comunitaria sul biologico. L’Italia verrà controllata insieme a Francia, Germania,

Grecia, Regno Unito, Spagna e Romania. Un altro banco di prova per le ispezioni comunitarie nel nostro Paese riguar-derà il benessere animale durante i trasporti (insieme ad Au-stria, Danimarca, Germania, Olanda, Polonia e Regno Unito), i cui risultati verranno presentati al Parlamento Europeo.

Per essere sempre aggiornato su Economia, Fisco, Ambiente, Lavoro, Scadenze, Mercati, Credito, Energia, Previdenza, Normativa, Innovazione, leggilo e stampalo dal sito www.coldiretti.it oppure chiedilo al tuo Ufficio zona. è

stato pubblicato il disciplinare privato per la produzione, preparazione, com-mercializzazione ed

etichettatura di conigli biologici accettate ai sensi dell’art. 42 del reg. (CE) n. 834/07.Tale norma privata appartiene ad una serie di disposizioni analoghe finalizzate a fissare delle norme di produzio-ne in mancanza di regole detta-gliate. Questi disciplinari vengono ri-conosciuti dal Mipaaf ai sensi dell’art. 42 del Reg. (CE) n. 834/07 per la produzione di talune spe-cie animali, piante acquatiche e microalghe e ai sensi dell’art. 95, paragrafo 5, del Reg. (CE) n. 889/08 per la produzione di ali-menti per animali da compagnia.

il mipaaf approva il

disciplinareper la produzione del

coniglio bio

il giornale on-lineper le imprese agricole

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Il 3 agosto 2012 è stata pubblicata sul BURL la legge regionale 31 luglio 2012 n° 14 che modifica e integra la legge regionale del 29 settembre 2003

n° 17 – Norme per il risanamento dell’ambiente, bonifica e smalti-mento dell’amianto.Ad oggi le aziende agricole che avevano coperture in cemento amianto erano tenute alla de-nuncia delle superfici ricoperte con tale materiale e nel caso di controlli da parte delle autorità competenti poteva essere richie-sta la valutazione delle coperture attraverso il calcolo dell’indice di degrado.

Le aziende che non avessero an-cora provveduto alla denuncia possono farlo senza incorrere in sanzioni entro il 31/01/2012. Dal mese di febbraio, e precisamente dal 3 febbraio 2013, entreranno in

vigore le sanzioni amministrative da euro 100 a euro 1.500 per i soggetti proprietari che non effet-tuano il censimento.

CosA Deve fAre Un’AzienDAIl proprietario o il legale rappre-sentante di un immobile conte-nente amianto deve:1. effettuare il censimento, in-viando all’ASL di Bergamo, Dipar-timento di prevenzione medica, il modulo NA/1 di notifica presenza amianto in strutture e luoghi;2. per le sole coperture effettua-re la valutazione dello stato di conservazione delle coperture in cemento amianto utilizzando l’in-dice di Degrado (ID) approvato con decreto n° 13237 del 18/11/2008. Tale valutazione deve essere conservata dall´interessato e non deve essere controfirmata da al-cun professionista. Solo in casi di segnalazioni/espo-sti il Comune chiederà al proprie-

tario o al legale rappresentante di fornire la valutazione dell´indice di degrado redatto da personale qualificato; 3. qualora sulla base della valuta-zione dello stato di conservazione l´immobile necessiti di un inter-vento di rimozione o di incapsu-lamento si dovrà predisporre e presentare alla ASL il piano di la-voro ai sensi dell´art. 256 del d.lgs 81/2008.

CensimentoRegione Lombardia, con la L.R. 17/2003, ha avviato il censimento di tutte fonti di amianto, affidato operativamente alla ASL, coin-volgente tutti gli edifici pubblici, produttivi/commerciali e privati, obbligando i proprietari a comuni-care la presenza di amianto.Il censimento cerca di definire- dove è l´amianto,- quanto ce n’è,- in che stato di conservazione è.

amiaNtodal 2013 sanzioni per la mancata denuncia

impresa verde28

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29

L.R. 14 del 31.07.2012 ha introdot-to la sanzione amministrativa da euro 100 a euro 1.500 per i sog-getti proprietari pubblici e privati che non effettuano il censimento.

Aderire al censimento è un adem-pimento obbligatorio per i proprie-tari di immobili contenenti amian-to ed è molto semplice.Il proprietario dell´edificio deve infatti compilare una “scheda” - modulo NA/1 “notifica presenza di amianto in strutture o luoghi”, indicando se nella propria abita-zione siano presenti strutture o manufatti di amianto o che con-tengano amianto.Prima di tutto, è necessario stabili-re se nell’immobile siano presenti fonti di amianto.Se l’edificio è stato costruito dopo il 1994, si può essere pressoché

sicuri che non c’è amianto, il cui uso era già vietato per legge. Per edifici costruiti prima del 1994, bisogna verificarne la pre-senza.

inDiCe Di DeGrADo Il materiale può determinare peri-colo per la salute quando comin-cia a deteriorasi e a disperdere nell’ambiente fibre di amianto. Per accertare lo stato di conser-vazione si deve utilizzare il pro-tocollo di valutazione dello stato di conservazione delle copertu-re di cemento amianto (D.D.G. 13237/2008). L´indice di degrado (ID) consente di valutare lo stato di conserva-zione delle coperture esterne in cemento amianto attraverso l’ispezione visiva del manufatto. Il risultato dell’applicazione dell’ID

è un numero a cui corrispondo-no le azioni che il proprietario dell’immobile e/o il responsabile dell’attività che vi si svolge dovrà attuare.

In base al risultato ottenuto gli in-terventi da attivare saranno: 1. nessun intervento e riesame

impresa verdeimpresa verde 29

dal 3 febbraio 2013 entrerannoin vigore le sanzioni amministrative da euro 100 a euro 1.500 per i soggetti proprietari che non effettuano il censimento

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30 impresa verde30

con frequenza biennale (ID inferiore o uguale a 25) 2. esecuzione della bonifica entro 3 anni (ID compreso tra 25 e 44) 3. rimozione della copertura entro i suc-cessivi 12 mesi (ID uguale o maggiore di 45)

lA BonifiCA La bonifica può essere effettuata solo da imprese specializzate, previa presenta-zione alla ASL di riferimento, almeno con 30 giorni di preavviso, di apposito piano di lavoro ai sensi dell’art. 256 del D.Lgs. 81/2008. Negli interventi devono essere rispettate le procedure tecniche per la salvaguardia dei lavoratori e per la prevenzione dell’inqui-namento atmosferico.

La bonifica può avvenire secondo tre mo-dalità 1. rimozione: il materiale contenente amianto viene asportato e avviato alle cor-rette procedure di smaltimento;2. incapsulamento: il materiale è trattato con prodotti penetranti o ricoprenti che impediscono la dispersione di fibre. Il trat-tamento ha durata limitata nel tempo e deve essere ripetuto quando perde di effi-cacia;3. confinamento: separazione dell’amianto dai locali abitativi, (ad es.: controsoffittatu-re) o con la sovracopertura (installazione di nuova copertura al di sopra di quella esi-stente in cemento amianto). È necessario in questo caso verificare che la struttura portante possa supportare un carico per-manente aggiuntivo.

Vista l’attualità della problematica e l’im-portanza di continuare un processo di bonifica di questo materiale Coldiretti Ber-gamo è a disposizione delle aziende asso-ciate, presso gli uffici di zona, per qualsiasi informazione in merito all’argomento.

GUBELLINI s.r.l.

Via Piega, 8 - 41012 Cortile di Carpi (MO)Tel. e Fax 059 662487 - Cell. 335 5434043

[email protected]

COMMerCializzaziOne:

asTe, Fiere besTiaMe, Perizie

- Manze e bovini da vita nazionali e d’importazione

- Vacche da macello

- Vitelli baliotti

- stalle complete “dalla vacca al vitello”

COMMerCializzaziOne besTiaMe bOVinO naziOnale

e d’iMPOrTaziOne

Segue da pagina 29

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31

I produttori agricoli in pos-sesso di registro di carico/scarico rifiuti o che hanno delegato Impresa Verde alla relativa tenuta, sono tenuti alla presentazione

del M.U.D. (Modello Unico di dichia-razione Ambientale), denunciando i rifiuti prodotti e/o smaltiti nel corso dell’ anno 2012.

Per consentire, quindi, la predispo-sizione di tale documento, le azien-de interessate dovranno consegna-re, entro venerdì 15 febbraio,

se non già fatto in precedenza • Copia formulari (bolle di tra-

sporto rifiuti) relativi agli smal-timenti effettuati;

• Indicazione circa il numero to-tale degli addetti a tempo pie-no impegnati in azienda;

• Copia del registro di carico/scarico rifiuti compilato e ag-giornato al 2012 (solo per colo-

ro che curano in proprio detto registro).

Per ulteriori informazioni o appro-fondimenti, si possono contattare gli Uffici Zona oppure la Sede, Tec-nico Referente: Catello Vitaglione 035/4524131 – [email protected], presso l’ufficio tecnico di Bergamo.

Catello Vitaglione

denuncia annuale dei rifiUti prodotti e smaltiti Nel 2012 ( m. U. d.)

impresa verdeimpresa verde

entro il 30 aprile devono essere presentate le istanze alla Camera di Commercio

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ViNoE

-bacchus non è più obbligatorio. A se-guito della richiesta di parere, presentata nei giorni scorsi ai servizi della Commis-

sione Ue dalla Direzione generale per le politiche internazionali e dell’Unione europea del Mipaaf, l’Ispettorato centrale per la repres-sione frodi (Icqrf) ha emanato una nuova circolare con la quale ritorna sulle proprie decisioni, accogliendo le richieste della Coldiretti. Una buona notizia per i produttori di vino, per i quali il nuovo sistema rappresentava un aggravio burocra-tico del tutto inutile. La nota consente che, nelle more del pronunciamento della Commis-sione, la compilazione dei docu-menti di accompagnamento per i prodotti vitivinicoli a Do e Ig confe-zionati e circolanti all’interno della Ue possa avvenire senza riportare il codice E-bacchus e i riferimenti alla certificazione ottenuta e alla

struttura di controllo autorizzata.Dal 1° gennaio scorso, con E-bacchus e con la precedente circolare dell’Ic-qrf, era entrata in vigore l’en-nesima inutile complicazione burocratica ai danni delle aziende vinicole. Coldiretti aveva immedia-tamente segnalato al Ministero le innumerevoli criticità riscontrate e la sostanziale inutilità di questo nuovo adempimento per i vini con-fezionati.Bisogna ricordare infatti che in Ita-lia è ormai consolidato un sistema oneroso di certificazione e controllo per i vini a Denominazione e Indi-cazione geografica, che esclude la necessità di ulteriori controlli attraverso i documenti di accompa-gnamento. Il sistema italiano, la cui

entrata in vigore ha già determinato un

considerevole au-mento dei costi e della burocrazia a carico dei pro-duttori, garanti-sce ampiamente la rispondenza

quantitativa sulle movimentazioni

di carico e scarico dei vini e per le partite

imbottigliate la loro più completa tracciabilità.

Il risultato ottenuto è sicuramente importante ma la partita non si può ritenere definitivamente chiusa. L’azione sino ad ora svolta dalla Coldiretti nei confronti del nostro Ministero continuerà adesso sui tavoli di Bruxelles al fine di suppor-tare l’azione intrapresa e ottenere un parere positivo oppure, qualora ciò non accadesse, per giungere in tempi brevi ad una modifica del Re-golamento in materia.

per e-baccus accolte le richieste di Coldiretti

il risultatoottenuto

è importantema la partita

non si può ritenere definitivamente

chiusa

meno Burocraziaper il

impresa verde

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33impresa verdeimpresa verde

Convegno Regionale

“AGRICOLTURA SICURA”Novità e indicazioni tecniche

per la sicurezza e la salute degli operatori

Bergamo, 20 febbraio 2013 dalle 8.30 alle 13.30

Bergamo Centro Congressi “Nuovo Polo Fieristico” di via Lunga

Per informazioni e conferma di partecipazione rivolgersi alla segreteria organizzativa:

Matteo Guerretti Dottore Agronomo - Coordinatore del convegno - Tel. 347 7991548 - Fax 0363 40372 - e-mail: [email protected]

Confagricoltura Bergamo Referente Lorena Gusmini - Tel. 035 244480 - Fax 035 211330 - e-mail: [email protected]

Coldiretti BergamoReferente Giuseppe Paro - Tel. 035 4524011 - Fax 035 4524126 - e-mail: [email protected]

A.B.I.A.Referente Cristian Cisana - Tel. 035 233553 - Fax 035 215319 - e-mail: [email protected]

UPAGReferente Giuseppe Ogliari - Tel. 334 3988365 - e-mail: [email protected]

E con il patrocinio di:

Evento organizzato con il contributo di:

Matteo Guerretti Dottore Agronomo, Dottore di Ricerca in Genio Rurale

Omar Rota Coordinatore della Commissione Permanente per la Prevenzione degli Infortuni in Agricoltura ASL BG

Antonino Sicignano Funzionario Tecnico INAIL Settore Ricerca Certifi cazione e Verifi ca

Direzione scientifica

La partecipazione al convegno consente di acquisire 3 crediti formativi per gli RSPP non datori di lavoro (ATECO 1 - Agricoltura) previa iscrizione

A4 Locandina.indd 1 25/01/13 16.13

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legge di stabilità

finanziaria 2013

A seguito della pubblicazione della cosiddetta “Legge di stabi-lità 2013”, sono state introdotte

le seguenti novità di natura fisca-le: • nuove regole in materia di fattu-razione;• una diversa ripartizione del get-tito derivante dall’IMU fra comuni e Stato;• la riapertura della rivalutazione dei terreni / partecipazioni posse-duti all’1.1.2013;• l’incremento al 22% dell’aliquota IVA ordinaria dall’1.7.2013;

• l’incremento della detrazione per figli a carico;• la riduzione al 20% della dedu-cibilità dei costi relativi agli au-toveicoli utilizzati dalle imprese / lavoratori autonomi;• rivalutazione ai fini delle impo-ste dirette di reddito dominicale e agrario;• la soppressione della possibilità, per le società agricole, di optare per la determinazione del reddito con le modalità catastali nonché, per quelle esercenti esclusiva-mente attività di manipolazione, conservazione, ecc. di prodotti agricoli, per l’applicazione del co-efficiente di redditività del 25%;

nUove reGole Per lA fAttU-rAzione Nella Finanziaria 2013 sono state inserite le disposizioni, dirette al recepimento della Di-rettiva n. 2010/45/UE in materia di fatturazione, con decorrenza dall’1.1.2013. Le nuove disposi-zioni sono applicabili alle ope-razioni effettuate a decorrere dall’1.1.2013. In particolare, a seguito delle modifiche apportate all’art. 21, DPR n. 633/72: • è introdotto un nuovo contenuto della fattura (tra gli elementi ob-bligatori si evidenzia il numero di partita IVA dell’acquirente / com-mittente, il numero di identifica-

impresa verde

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zione IVA del cliente UE ovvero il codice fiscale del cliente soggetto privato);• la fattura va emessa anche per le operazioni carenti della ter-ritorialità indicando “inversione contabile” se effettuate nei con-fronti di soggetti passivi UE ovvero “operazione non soggetta”;• la fattura relativa ai servizi ge-nerici ex art. 7-ter, DPR n. 633/72 va emessa entro il giorno 15 del mese successivo a quello di effet-tuazione dell’operazione.

Altra novità è legata all’univo-cità del numero progressivoSe la Legge di Stabilità aveva previsto l’abolizione della nume-razione “per anno solare” e per-tanto ogni fattura sarebbe dovuta essere “unica” per l’intera vita” dell’azienda, l’Agenzia delle En-trate con Risoluzione n. 1/E del 10 gennaio 2013 ha disposto, contra-riamente a quanto previsto dalla Finanziaria 2013, che la numera-zione progressiva per anno solare può (e non deve) essere qualifica-ta anteponendo o posponendo un codice identificativo (per esempio

l’anno) al numero della fattura.In sostanza non è cambiato nulla rispetto agli anni precedenti.

imU Relativamente all’IMU, per il 2013 e 2014, sono introdotte le seguen-ti novità: • è soppressa la quota riservata allo Stato pari al 50% dell’importo calcolato applicando alla base imponibile di tutti gli immobili, ad eccezione dell’abitazione princi-pale e delle relative pertinenze. Di conseguenza l’intero gettito spet-ta al Comune;• è riservato allo Stato il gettito IMU, calcolato sulla base dell’ali-quota “standard” dello 0,76%, de-

rivante dagli immobili appartenen-ti alla categoria catastale “D”. Per tali immobili i Comuni possono aumentare fino allo 0,3% l’aliquota “standard”. In merito risulta ora un dubbio interpretativo circa il gettito derivante dall’assoggetta-mento all’IMU dei fabbricati rurali.

rivAlUtAzione terreni e PArteCiPAzioni Per effetto della modifica dell’art. 2, comma 2, DL n. 282/2002, è di-sposta la riapertura della possibili-tà di rideterminare: • il costo di acquisto di terreni edificabili e agricoli posseduti a titolo di proprietà, usufrutto, su-perficie ed enfiteusi;• partecipazioni non quotate in mercati regolamentati, possedute a titolo di proprietà e usufrutto;alla data dell’1.1.2013 da parte di persone fisiche, società semplici e associazioni professionali, nonché di enti non commerciali.

È fissato al 30.6.2013 il termine entro il quale provvedere: • alla redazione ed all’assevera-zione della perizia di stima;

impresa verdeimpresa verde

le novitàfiscali introdotte con l’iniziodel 2013

Gli uffici di coldirettie impresa Verde BerGamo

BerGamo (sede) Via Mangili 21 - Tel. 035 4524011 - Fax 035 4524126

romano di lomBardia Via Del Commercio 30 - Tel. 035 4524840 - Fax 035 4524841 - Email: [email protected]

BerGamo Via Borgo Palazzo 169 - Tel. 035 4524170 - Fax 035 4524171 - Email: [email protected]

sarnico Via Luigi Suardo 3 - Tel. 035 4524820 - Fax 035 4524821 - Email: [email protected]

clusone Via San Vincenzo de’ Paoli - Tel. 035 4524800 - Fax 035 4524801 - Email: [email protected]

treViGlio Via XXIV Maggio 30/a - Tel. 035 4524860 - Fax 035 4524861 - Email: [email protected]

ponte san pietro Viale Vittorio Emanuele 60 - Tel. 035 4524190 - Fax 035 4524191 - Email: [email protected]

ZoGno Via Pietro Ruggeri 12 - Tel. 035 4524880 - Fax 035 4524881 - Email: [email protected]

E-mail: [email protected] - [email protected] | www.bergamo.coldiretti.it

Page 36: Bergamo Coldiretti

3636 impresa verde

• al versamento dell’imposta so-stitutiva calcolata applicando al valore del terreno / partecipazio-ne risultante dalla perizia, le se-guenti aliquote: • 2% per le partecipazioni non qualificate;• 4% per le partecipazioni qualifi-cate e per i terreni.

inCremento AliQUote ivA Modificando l’art. 40, comma 1-ter, DL n. 98/2011 (c.d. “Mano-vra Correttiva” che aumento l’Iva ordinaria dal 20% al 21%) è dispo-sto l’incremento, dall’1.7.2013, dell’aliquota IVA ordinaria dal 21% al 22%. Restano invece invariate le aliquote del 4% e 10%.

DetrAzioni Per fiGli A CAri-Co Dal’1.1.2013 sono aumentate le detrazioni relative ai figli fiscal-mente a carico. Infatti, per effetto della modifica dell’art. 12, comma 1, lett. c), TUIR, è disposta la spet-tanza di • 950 (in luogo di € 800) per cia-

scun figlio, compresi i figli naturali riconosciuti, i figli adottivi o affi-dati;• 1.220 (in luogo di € 900) per cia-scun figlio di età inferiore a 3 anni.

È previsto inoltre l’aumento delle predette detrazioni di € 400 (in luogo di € 220) per ogni figlio por-tatore di handicap.

rivAlUtAzione reDDito Do-miniCAle e AGrArio Per il triennio 2013 – 2015, ai fini delle imposte dirette, il reddito do-minicale ed agrario è rivalutato: • del 15%;• del 5% per i terreni agricoli e per quelli non coltivati, posseduti e condotti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali (IAP) iscritti nella previdenza agri-cola.

Tale incremento va applicato sull’importo risultante dalla ri-valutazione ex art. 50, Legge n. 662/96, pari all’80% per il reddito dominicale e al 70% per il reddito

agrario.Le nuove disposizioni devono es-sere considerate per la determina-zione dell’acconto IRPEF 2013.

soCietà Di Persone e srl AGriCole Nell’ambito del settore agricolo sono abrogate alcune disposizioni previste dalla Finanziaria 2007.In particolare per le società di persone diverse dalle società semplici e le srl che assumono la qualifica di società agricole ex art. 2, D.Lgs. n. 99/2004 è elimi-nata la possibilità di optare per la determinazione del reddito con le modalità catastali ai sensi dell’art. 32, TUIR;per le società di persone diverse dalle società semplici e srl costi-tuite da imprenditori che eserci-tano esclusivamente le attività di manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializza-zione e valorizzazione di prodotti agricoli ceduti dai soci non è più consentito optare per la determi-nazione del reddito applicando ai

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37impresa verde

ricavi il coefficiente di redditività del 25%.

Le opzioni già esercitate divengo-no inefficaci con effetto dal perio-do d’imposta successivo a quello in corso al 31.12.2014 (in generale, dal 2015).

“PAtrimoniAle” sU immoBili e Attività finAnziArie este-ri Modificando l’art. 19, DL n. 201/2011 sono state introdotte alcune novità relativamente all’im-

posta patrimoniale per gli immobi-li e le attività finanziarie detenuti all’estero.Con riferimento agli immobili è: • differita dal 2011 al 2012 la de-correnza dell’imposta sul valore degli immobili situati all’estero (c.d. IVIE), a qualsiasi uso destinati dalle persone fi-siche residenti;• in base al nuo-vo comma 15-ter per l’abitazione principale e re-lative pertinenze nonché per gliimmobili non locati assogget-tati all’imposta patrimoniale non • è applicabile la disposizione exart. 70, comma 2, TUIR, ossia l’IR-PEF sul reddito fondiario;è introdotta la modalità di versa-mento dell’imposta in acconto e a saldo (anziché, in unica soluzio-ne), con le medesime regole previ-ste ai fini IRPEF.Con riferimento alle attività finan-ziarie è:

• differita dal 2011 al 2012 la de-correnza dell’imposta sul valore delle attività finanziarie detenute all’estero (c.d. IVAFE) dalle perso-ne fisiche residenti;• l’applicazione dell’imposta nella misura fissa di € 34,20 è estesa a tutti i c/c bancari e libretti al

risparmio, ovun-que detenuti. In precedenza l’applicabilità di tale misura era limitata esclusi-vamente a quelli detenuti in Stati UE / SEE;• è introdotta la modalità di versamento dell’imposta in acconto e a sal-do (anziché, in unica soluzione), con le medesime

regole previste ai fini IRPEF.

In considerazione della nuova de-correnza, dal 2011 al 2012, delle citate imposte quanto versato nel 2011 è considerato eseguito in ac-conto per il 2012.

Roberto Pizzagalli

è fissato al30 giugno 2013

il termine entro il quale provvedere

alla redazione ed all’asseverazione

della perizia di stima

impresa verde

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il gas lascia spazio a

stufe e camini

aumenta l’importazione di legna

Con il crollo dei consumi di gas ai mi-nimi da dieci anni sono aumentate

nello stesso arco di tempo del 26 per cento le importa-zioni di legna da ardere per tenere accesi stufe e camini per i quali si è registrato con la crisi un vero boom. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti in oc-casione della diffusione dei dati sul crollo del consumi di gas ai minimi secondo le elaborazioni di Staffetta Quo-tidiana su dati di Snam Rete Gas, sulla base dei dati Istat relativi ai primi sette mesi del 2012. Con la crisi e l’aumento del prezzo dei combustibili quest’inverno sono state accesi oltre sei milioni di stufe e camini sul territorio nazionale Una dimostrazione evidente del ritorno di forme di riscaldamento che sem-bravano dimenticate dovuto al crescente interesse verso questa forma di energia che e diventata competitiva dal punto di vista economico oltre a essere più sostenibile dal punto di vista ambientale. Una tendenza dovuta in par-te alla riapertura dei camini nelle vecchie case ed alla costruzione di nuovi ma an-che ad una forte domanda di tecnologie più innovative nel comparto delle stufe a legna, delle caldaie e pellets dove l’industria italiana soddisfa oltre il 90 per cento delle domanda sul mercato inter-no mentre destina quasi un terzo della produzione nazio-nale alle esportazioni. L’Italia è diventato il primo importatore mondiale di le-

gna da ardere nonostante la presenza sul territorio nazio-nale di 10 milioni e 400mila ettari di superficie forestale, in aumento del 20 per cento negli ultimi 20 anni. I 12 miliardi di alberi che co-prono oltre un terzo della superficie nazionale (35 per cento) costi-tuiscono il polmone verde dell’Italia con circa 200 alberi per ogni italiano. I boschi rico-prono un ruolo centrale come assorbitori e con-tenitori di anidride carbonica, che e il principale gas ad effetto serra, e sono fondamentali nella mitigazione e nell’adat-tamento ai cambiamenti climatici in corso ma po-trebbero svolgere un ruolo ancora più importante per compensare il fabbisogno energetico del Paese. Appare quindi evidente l’importanza di rilanciare la gestione dei boschi che, oltre alle valenze territoriali, sociali e paesaggi-stiche, potrebbe contribuire in modo decisivo anche al raggiungimento degli obiettivi del Piano d’Azione Nazionale al 2020 (secondo il quale le biomasse, tra le quali spicca il ruolo dei prodotti legnosi, dovranno coprire il 44 per cento dei consumi di fonti rinnovabili e il 58 per cento dei consumi di calore totale), fornendo biomassa ottenuta con metodi sostenibili (sia nella produzione che nel ta-glio) nell’ambito di una filiera sostenibile anche nelle mo-dalità di trasformazione ener-getica con caldaie moderne ed efficienti.

nuova guida delle fattorie didattiche

Coldiretti Bergamo sta predisponendo una guida delle Fattorie Didat-tiche che ope-rano in provin-

cia di Bergamo. Questo strumento si propone di presentare con immagini e descrizioni le azien-de dove studenti, insegnanti, gruppi organizzati, associazioni e semplici cittadini, partecipando a visite e a percorsi didattici, possono conoscere l’agricoltura, i suoi prodotti e i suoi protagonisti.Le Fattorie Didattiche che vogliono essere inse-rire nella guida devono contattare Annamaria Fortini presso la sede della Coldiretti a Bergamo (cell. 335 7791411 – Email [email protected]) entro la fine del prossimo mese di marzo.

campagna amica

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Sono aperte le iscrizioni alla settima edizione all’Oscar Green, il premio promos-so da Giovani

Impresa Coldiretti su tutto il ter-ritorio nazionale per valorizzare e far conoscere l’innovazione in agricoltura, un settore che sta dimostrando di sapere mante-nere le proprie radici ma con lo sguardo rivolto al futuro.L’Oscar Green è un ap-puntamento molto importante perché mette in evidenza progetti aziendali orientati alla mul-tifunzionalità, alla qualità, al rapporto con il consumatore e la società nonché al legame con il territorio e intende valorizzare tutti coloro che hanno saputo trasforma-re le loro idee in rinnovamenti reali nella propria attivi-tà agricola garan-tendo una carica di energia giovane e vitale per il nostro Paese.“Il premio Oscar Green – spiega fabio Bonzi delegato di Gio-vani impresa Bergamo - nasce dall’idea che il nostro Paese, per continuare e ritornare ad essere competitivo nell’economia globa-lizzante, deve puntare sulle stra-ordinarie idee italiane, soprattut-

to dell’entusiasmo dei “giovani” italiani, sulla loro capacità di essere geniali e di saper trasfor-mare in bellissime e redditive realtà delle fantasie che per molti potevano restare soltanto tali”.

Sono previste sei categorie in cui le aziende si potranno candidare sulla base delle proprie specifi-cità: “Stile e cultura d’impresa”,

“Non solo agricoltura”, “In-filiera”, “Esportare il territorio”, “Campa-gna Amica” ed “Ideando”. È inol-tre prevista la menzione speciale “Paese Amico”. Possono partecipare al premio tutti gli imprenditori agricoli e agroalimentari, singoli e associa-ti, che non hanno più di 40 anni. Possono avere qualsiasi età solo

gli imprenditori che si vogliono candidare nella categoria “In-filiera”. Le iscrizioni all’Oscar Green sono aperte fino al 15 marzo 2013. Per maggiori informazioni è possibile contattare la segreteria di Gio-vani Impresa Coldiretti Bergamo (Annamaria Fortini 035 4524125 Email [email protected])

le categorieStile e cultura d’impresa – per premiare la capacità dell’impren-ditore di interagire con altri setto-ri dell’economia;Esportare il territorio – per pre-miare la capacità dell’impresa di esportare insieme al suo prodot-to lo straordinario bagaglio pae-saggistico e culturale dei territori

vita associativa

oscar greenpremio promosso da Giovani impresa

l’iNNoVazioNe Corre sUl filo di

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italiani;In filiera – per premiare un’im-presa agricola che passa da mera produttrice di commodity a produttrice di cibo;Campagna amica – per pre-miare la capacità delle imprese agricole di accorciare lafiliere e portare il cibo direttamente sulle tavole degli italiani senza inter-mediazioni;Non solo agricoltura – per pre-miare l’agricoltura che si prende cura della società con la produ-zione di servizi per il benessere dell’ambiente e delle persone;Ideando – per premiare l’idea che ha fatto nascere un’impre-sa (che ha massimo un anno di vita) evidenziando l’impor-tanza strategica che i giovani hanno per il nostro Paese che dovrebbe trattarli non come un problema da risolvere all’inter-no dell’economia nazionale ma come un’opportunità da cogliere per uno sviluppo economico vero e sostenibile.

A.F.

vita associativa vita associativa

premio promosso da Giovani impresa

41

Il Ministero delle Politi-che agricole alimentari e forestali, nell’ambito delle attività finan-ziate dal programma Rete Rurale Nazionale

2007/2013, ha indetto un con-corso per la seconda selezio-ne nazionale “Nuovi Fattori di Successo” finalizzata alla va-lorizzazione ed alla diffusione delle Buone Pratiche nello Svi-luppo Rurale realizzate da Gio-vani Agricoltori nell’ambito del FEASR (Fondo Europeo Agrico-lo per lo Sviluppo Rurale).Requisiti richiesti qualifica di imprenditore agricolo pro-fessionale (IAP) o coltivatore diretto;• età inferiore ai 40 anni;• essere beneficiari di fi-

nanziamenti nell’ambito

delle Politiche europee di Sviluppo Rurale (fondi FEASR), nella programma-zione 2007 - 2013 o 2000 – 2006.

Le domande dovranno essere presentate esclusivamente tramite i modelli allegati al bando entro il 22 marzo 2013 (farà fede il timbro dell’ufficio postale di spedizio-ne), al seguente indirizzo: Mi-nistero delle politiche agricole alimentari e forestali, Dire-zione generale dello sviluppo rurale - Ufficio DISR 2, Via XX settembre 20, 00187 Roma.

Per ulteriori informazioni rivolgersi alla segreteria di Giovani impresa Coldiretti Bergamo.

nuovi fattori di successoconcorso del mipaf per giovani agricoltori

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la modernità della famiglia

CoNtadiNa

In un momento di grande crisi per le famiglie come quello attuale, la solidarie-tà tra generazioni diventa un fattore importante per affrontare le difficoltà. I

pensionati infatti, grazie al loro pre-zioso aiuto, hanno anche un valore sociale ed economico tutt’altro che trascurabile.

Tra lavoro, faccende domestiche e impegni vari, i genitori hanno sempre meno tempo per la cura dei figli e così diventa fondamen-tale l’aiuto dei nonni, un sostegno che va ben oltre il ruolo del “baby sitter”.

Secondo una rilevazione di Coldi-retti Bergamo sono numerosi gli

anziani che si occupano dei nipoti e aiutano economicamente i figli. Fra i pensionati che seguono i nipoti almeno la metà lo fa tutti i giorni, impegnando dalle 2 alle 8 ore. Non mancano i nonni che re-galano la “paghetta” o acquistano qualche giocattolo e c’è una quota che con la propria pensione integra il bilancio familiare dei figli magari

saldando le rate del mutuo o le bol-lette di luce, acqua e gas. Un contri-buto che, dal punto di vista econo-mico, è stimato a livello nazionale, in oltre 18 miliardi di euro l’anno. I pensionati quindi non sono un peso, ma un vantaggio per la so-cietà sia dal punto di vista della conservazione della tradizione e dell’esperienza, sia da quello di una solidarietà interfamiliare sempre più importante.

Il fatto che molto spesso si parla di imprese agricole condotte da an-ziani - precisa la Coldiretti ber-gamasca - non solo non è vero, ma laddove accade rappresenta un fatto fisiologico in quanto i “non più giovani” nelle campagne rimangono in famiglia a dare una mano fino alla fine, magari anche come titolari di azienda. Non c’è dunque una contrapposizione generazionale frutto di un arretramento culturale, ma semplicemente una modernità sociale di cui il mondo agricolo è orgoglioso.

Oltre ad essere un valore e una forza nelle attività quotidiane e nella gestione della famiglia le persone anziane rappresentano la nostra memoria storica, delle solide radici che permettono alle giovani generazioni di resistere. I “nonni” svolgono anche una fun-zione fondamentale nel conservare le tradizioni e nel guidare i più gio-vani verso abitudini alimentari più salutari nelle scuole e nelle case ed evitare il rischio concreto che i ragazzi di questa generazione, per la prima volta nella storia, possano essere i primi ad avere una vita più breve dei propri genitori per colpa delle malattie causate dall’obesità e dal soprappeso, come il diabete e i problemi cardiaci.

A.F.

i nonni protagonisti di un nuovo welfare

vita associativa

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43vita associativa vita associativa

le noci di s. pietro

Un nuovo prodotto di qualità per l’azienda “Tenuta degli Angeli”di Carobbio degli Angeli.Dalla passione e dalla creatività di Manuela Ghidini, Roberta, Laura e Maria Testa sono nate “Le Noci di S. Pietro”, un’eccellenza del territorio bergamasco proposta secondo una ricetta dal respiro europeo.

al via i percorsi cicloturistici in pianura

Si stanno svilup-pando nel territorio della Me-dia Pianura Lombardia percorsi cicloturi-stici per la

promozione della mobilità dolce come “bici-cletta, treno, navigazione fluviale” attraverso i quali Coldiretti intende valorizzare i prodotti del territorio nei punti vendita aziendali e gli agriturismi.Il primo percorso, denominato Itinerario della Fede, collegherà Sotto il Monte al Santuario di Caravaggio.

flash dAl territorio

la cooperativa monti e laghi protagonista di melaverde

La cooperativa Monti e Laghi di Vigolo è stata protagonista di una puntata di Melaverde, la popolare trasmissione di Canale 5 condotta da Edoardo Raspelli e da Ellen Hidding. L’ini-ziativa ha dato ulteriore visibilità ai prodotti caseari legati al territorio del Monte Bronzo-ne.

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arriva la tav

Sono iniziati i lavori per la realiz-zazione della TAV, la linea ferrovia-ria per l’alta

velocità. Questa nuova opera sfregerà ulte-riormente il territorio della bassa pianura ber-gamasca, erodendo la superficie agricola e danneggiando numerose imprese agricole. La Coldiretti è a disposizione per la consulenza sugli espropri.

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L’integrazione al trattamento minimo è l’aiuto che viene con-cesso dallo Stato ai pensionati,

compresi i coltivatori diretti, che hanno redditi bassi, quando l’im-

porto della pensione risultante dal calcolo dei contributi versati o accreditati, è al di sotto di quello che viene considerato il “minimo vitale”. In questi casi, la pensione viene aumentata fino a raggiungere l’importo minimo fissato annualmente dalla Legge.

l’importoPer il 2013, l’importo del trat-tamento minimo è pari a euro 495,43 mensili. Il diritto a tale beneficio dipende non solo dal reddito personale ma anche, in caso di pensionati coniugati e non legalmente ed effettivamen-te separati, dal reddito cumulato con quello del coniuge. Tale be-neficio non si applica alle pen-sioni contributive (ad eccezione di quelle liquidate a seguito dell’applicazione della cosiddet-ta “opzione donna”) e alle pen-sioni supplementari: in tali casi infatti la pensione è rapportata ai soli contributi versati, senza diritto ad alcuna integrazione.

i limiti di reddito L’integrazione al minimo delle pensioni può essere attribuita in misura intera o ridotta. Per il 2013, i limiti di reddito che consentono l’integrazione totale sono: 6.440,59 personali, 19.321,77 cumulati. Non spetta alcuna integrazione se si supera il limite di 12.881,18, con redditi propri, e il limite di 25.762,36 con redditi cumulati. L’integra-

aumenta l’integrazione al trattamento minimo

pensionati

previdenza

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zione spetta in misura ridotta e proporzionale (parziale integra-zione) se il pensionato possiede redditi, personali o cumulati con il coniuge, compresi tra il limite minimo (totale integrazione) e il limite massimo (oltre il quale l’integrazione è esclusa). I limiti di reddito, personale e coniugale, devono essere entrambi rispet-tati. Il superamento di almeno un limite è sufficiente ad escludere il pensionato dall’integrazione. Limiti diversi sono previsti per pensioni con decorrenza com-presa nel 1994. Non concorrono alla determinazione del reddito quelli derivanti dalla casa di abi-tazione, la pensione da integrare al minimo e i redditi soggetti a tassazione separata. Questi ulti-mi devono essere dichiarati solo per le pensioni con decorrenza anteriore al 1° febbraio 1994. Se il pensionato è titolare di due o più pensioni, esistono dei criteri per stabilire su quale pensione spetta l’integrazione.Per una consulenza personaliz-zata, raccomandiamo a tutti gli interessati di rivolgersi al Patro-nato Epaca: gli operatori Epaca forniranno gratuitamente tutta l’assistenza necessaria, predispo-nendo tutta la documentazione che deve essere inviata all’Inps.

Ivan Bonomi

previdenza

Romano di Lombardia (BG) Via Crema - C.na S.AnnaCell. 339 2401916 - Tel. 0363 912420

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