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MENSILE DELLA FEDERAZIONE PROVINCIALE COLDIRETTI RAVENNA 06/11 Coldiretti Ravenna (iscritto al ROC): Poste Italiane Spa Sped. in abb. postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Ravenna - ANNO LVIII SPECIALE ORTOFRUTTA In azione le Ronde gialle AGROMAFIE Made in Italy nel mirino RISCHIO ESCHERICHIA COLI Teniamo alta l'attenzione FORUM SUL FUTURO ENERGETICO Dai campi la nuova energia

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06/11Coldiretti Ravenna

(iscritto al ROC): Poste Italiane Spa Sped. in abb. postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46)

art. 1, comma 1, DCB Ravenna - ANNO LVIII

SPECIALE ORTOFRUTTAIn azione le Ronde gialle

AGROMAFIEMade in Italy nel mirino

RISCHIO ESCHERICHIA COLITeniamo alta l'attenzione

FORUM SUL FUTURO ENERGETICO

Dai campi la nuova energia

COLDIRETTI RAVENNAEdizione mensile € 1,29Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1DCB Ravenna - ANNO LVIIIn. 06/11 proprietà Fed. Prov. Coldiretti RavennaRedazione, Amministrazione e PubblicitàTestata in comodato a: IMPRESA VERDE srlVia Cura, 63 - 48121 Ravenna - Tel. 0544.210211E-mail: [email protected] presso Trib. di Ravenna il 12.03.53 n. 194Direttore ResponsabileDott. ANTONIO SANGIORGIRedazioneANDREA CONTIHanno collaborato:Massimiliano Pederzoli, Giuseppe Di Paolo, Marco BellosiEttore Pezzi, Adriano Pederzoli, Alessandro VisottiIvo Zama, Barbara De Quarto, Andrea Marconi, Flavio Pierotello.Realizzazione grafica & stampa:Scaletta srl - Ravenna - Via Galvani, 10Tel. 0544.454025 - Fax 0544.454092Abbonamento annuo Italia € 13,00 / Estero € 31,00Soci Federazione ProvincialeColdiretti Ravenna € 10,50

SOM

MAR

IOForum energiaUn futuro sostenibile

Assemblea nazionaleal Palalottomatica

Rapporto AgromafieMade in Italy nel mirino

Speciale ortofruttaRonde gialle in azione

Batterio killerScarse misure d'emergenza

Editoriale

Grande è la preoccupazione degliagricoltori per i prezzi della cam-

pagna frutticola appena iniziata.Le debolezze strutturali del settore so-no conosciute e tutt’ora irrisolte, le in-stabilità dei prezzi, in parte derivantianche da queste, sono all’ordine delgiorno oramai da molti anni, special-mente nelle drupace.

E per non farci mancare nulla, in apertura della cam-pagna di commercializzazione, oltre ai soliti giochettidella frutta di importazione, dei prezzi scontati e delloscarto venduto per buono, puntualmente scovati dallenostre oramai famosi Ronde Gialle, si è abbattuto sulsettore anche il ciclone mediatico del batterio killer; chesenza prove certe ha messo sotto accusa alcuni ortaggi,con evidenti effetti anche sulla frutta fresca.Da tempo come Coldiretti (oramai troppo) per uscireda questa perversa giostra al massacro, stiamo propo-nendo cose molto concrete che nessuno smentisce(tranne qualcuno particolarmente confuso) ma cheperò nessuno affronta per davvero fuori dai convegni edai comunicati stampa, che sono:1. Nuove regole per la commercializzazione (tra tutti i

soggetti, come proposto dall’interprofessione, ed almomento non accettato dalla GDO);

2. Contratti veri con la GDO(non accordi da disatten-dere) per il mercato interno;

3. Concentrazione, da subito, degli Uffici Commercialidelle principali OP per “tenere” sui prezzi di offerta;

4. Creare un fronte comune tra gli esportatori (tutti)finalizzato a scongiurare concorrenze al ribasso suimercati più lontani;

Coldiretti su questa posizione c’è, altri che chiacchiera-no tanto ma producono poco, ci sono?La nostra parte la stiamo facendo, siamo pronti a fareancora di più, a partire dai tavoli nazionali fino ai sin-goli punti di vendita delle produzioni sul territorio,mettendoci come al solito la faccia anche per conto dichi sta coperto e critica solamente.

MASSIMILIANO PEDERZOLIPresidente Coldiretti Ravenna

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OrtofruttaÈ ARRIVATO IL MOMENTODELLA VERITÀ!

VISITA IL SITOwww.ilpuntocoldiretti.it

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Forum sul futuro energetico in ItaliaDai campi la nuova energia per una filiera verde tutta italianaA

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La “green economy” anchein Italia può creare ener-gia alternativa al nucleare eoffrire concrete opportunitàeconomiche alle imprese ita-liane e nuove opportunità dilavoro per uno sviluppocompatibile con l’ambiente.È quanto afferma la Col -diretti che, dopo i risultatidel referendum sulla costru-zione di centrali nucleari inItalia, ha promosso il Forumsul “Futuro energetico del -l’Italia” a Venezia con rap -presentanti delle Istitu zio ni,operatori economici edesperti sul tema delle ener-gia. Al centro dei lavori,svoltisi il 14 giugno scorso, ilcontributo che saranno chia-mate a dare le energie rinno-vabili per soddisfare il fabbi-sogno energetico del Paesecon l'addio al nucleare, conparticolare riferimento aglieffetti sul territorio e sulleproduzioni agricole. L’incontro si è aperto conl’intervento del presidentedella Regione Veneto LucaZaia ed è stato chiuso dalPresidente della ColdirettiSergio Marini. Hanno partecipato tra gli al-tri il presidente dell’IspraBernardo De Bernardinis, ilvice presidente di Enel Gre -en Power Roberto Deam -brogio, il delegato Energia eAmbiente dell’Università LaSapienza Livio De Santoli eil presidente della Commis -sione Agricoltura del SenatoPaolo Scarpa Bonazza Buo -ra. Nel corso dell’incontro èemerso come dai campi siapossibile ottenere nei prossi-mi dieci anni energia rinno-vabile in grado di sostituire

sottolineato Marini - c’è iltema della sicurezza. In secondo luogo, - ha conti-nuato Marini - sarebbe statoassurdo per l’Italia avviareoggi un percorso che ci im-pegnerebbe per diversi anniproprio quando molti Paesi,a cominciare dalla Ger -mania, hanno invece decisoin questi giorni di uscire dalnucleare. In ultimo, è benetenere in mente anche per ilfuturo che sulle applicazioniscientifiche che potenzial-mente possono arrecaredanni planetari, irreversibilie irrisolvibili, come il nuclea-re e gli ogm - ha precisatoMarini - i cittadini hanno ildiritto e il dovere di poteredecidere se e come ciò che lascienza propone debba esse-re applicato. Da parte nostra - ha conclu-so Marini - siamo ben lieti dipoter continuare a produrreil buon cibo libero dalle con-taminazioni del nucleare, li-bero dagli ogm e ad emissio-ni zero. Cioè proprio quelloche la gente ci chiede”. �

tre centrali nucleari con il di-retto coinvolgimento delleimprese agricole e senzacausare danni al territorio. In questo nuovo scenario -ha sottolineato la Coldiretti- l’agricoltura gioca un ruolodecisivo poiché si proponedi contribuire al bilancioenergetico nazionale conuna produzione di energiaverde effettivamente soste-nibile per l’ambiente ed inte-grata col territorio, privile-giando l’efficienza energeti-ca anche grazie alla possibi-lità, tipica degli impiantiagricoli di piccole dimensio-ni, di impiegare l’energia ter-mica prodotta evitando glisprechi e valorizzando i resi-dui delle attività agricole, fo-restali e zootecniche.Secondo lo studio presenta-to da Coldiretti, la produzio-ne energetica potenzialecomplessiva dell’agricolturaal 2020 può raggiungere in-fatti 15,80 Mtep (milioni ditonnellate equivalenti petro-lio). Il risultato è un contri-buto pari all’8 per cento del

bilancio energetico naziona-le al 2020 (2,2 per cento at-tuale più la quota di espan-sione potenziale del 5,9 percento). Tuttavia, per attivare questoprocesso è necessaria un po-litica mirata, poichè, se è ve-ro che oggi l’agroenergiarappresenta una opportuni-ta’ il rapporto tra la tuteladel territorio agricolo e losviluppo delle energie rin-novabili richiede – ha soste-nuto la Coldiretti - la deter-minazione di puntuali crite-ri di bilanciamento. I princi-pali strumenti, in questosenso, riguardano la defini-zione delle procedure auto-rizzative e la differenzia-zione dei livelli di incenti-vazione. “Ci sono diversi motivi checi avevano già convinti chein Italia era meglio tenersilontani dalle centrali nuclea-ri ed investire sulle energierinnovabili” ha affermatonelle conclusioni il presiden-te della Coldiretti SergioMarini. “Innanzitutto, - ha

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Attualità

Il 7 luglio assemblea nazionale Coldiretti a RomaLa Filiera agricola tutta italiana si ritrova al Palalottomatica

Migliaia di coltivatori ita-liani provenienti dalle

campagne di tutte le Regionie Province in rappresentan-za di 1,6 milioni di associati,il prossimo 7 luglio, dalle ore9, parteciperanno al Palalot -to matica di Roma Eur al -l’Assemblea Nazionale dellaColdiretti alla presenza delpresidente Sergio Marini edelle più alte cariche delloStato e della società civile.Coldiretti, dunque, a distan-za di un anno torna a Romaper confrontarsi su quanto èstato fatto – ed è davveromolto – dopo il lancio, il 30aprile 2009, del progetto“Per una Filiera Agricola tut-ta Italiana”. Coldiretti èl’unica organizzazione cheha un progetto e la forza perorientare e per tracciare unpercorso coerente e senzacontraddizione perché sia-mo un’organizzazione diimprese e di persone che vaoltre la rappresentanza. Ci battiamo per i diritti e traquesti si sono l’etica, la tra-sparenza del mercato, ladifesa del territorio, l’eco -nomia reale e non la finanza.Tutti valori che la società ciriconosce e con i quali in as-semblea ci confronteremo.Sarà l’occasione non per unacelebrazione o per un incon-tro rituale ma per fare il pun-to sul progetto “filiera tuttaagricola e tutta italiana” valu-tando quello che si è già co-struito e quello che deve es-sere ancora messo in campoper completare il quadro ecominciare a dare alle impre-se agricole italiane le primesignificative risposte. Dalpercorso di aggregazione dei

progetto che riesce a coinvol-gere il mondo della produ-zione, della trasformazione edei consumatori, all’insegnadella trasparenza, della filierarealmente “made in Italy”. �

ranno parte all’incontro na-zionale, e saranno fortemen-te motivati a fornire un ulte-riore spinta in avanti sul cam-mino avviato a testimonian-za della condivisione di un

Consorzi Agrari, alla costitu-zione di una nuova rappre-sentanza del mondo coope-rativo attraverso UNCI-Coldiretti, dal processo diaccreditamento dei puntivendita e dei mercati diCampagna Amica, dagli ac-cordi messi in atto con im-portanti realtà economichenel settore alimentare, ener-getico e della distribuzione,dove la parole d’ordine è co-munque quella del reddito al-le imprese attraverso la valo-rizzazione vera e concretadel prodotto italiano e dellesue peculiarità. Dalla nostraprovincia saranno alcunecentinaia i soci che prende-

Lo scorso 3 giugno si è insediato presso il Mipaaf il Tavoloper l’emergenza kiwi, cui hanno partecipato le rappresen-tanze professionali, le regioni e gli enti di ricerca interessa-ti. Rimarcando la validità di quanto previsto dal decreto mi-nisteriale del 7 febbraio 2011 sulla lotta e l’eradicazione al-la batteriosi che ha colpito la coltura, il Ministero ha eviden-ziato la necessità di un forte coordinamento per combatte-re questa fitopatia che rischia di mettere a repentaglio unodei settori più importanti dell’export agro-alimentare italianonel mondo.Il decreto prevede l'individuazione sul territorio di zone ca-ratterizzate da un diverso grado di contaminazione, perognuna delle quali sono state definite specifiche misure fi-tosanitarie da adottare insieme a quelle per la gestione ditutta la produzione vivaistica di piante di actinidia. Il primointervento previsto è l'espianto, con la conseguente distru-zione tramite bruciatura immediata sul posto delle pianteche manifestano i sintomi della malattia. Il che determina lanecessità di reperire le risorse da poter utilizzare per ren-

dere efficaci le misure, ovvero forme di compensazioneeconomica che prevedano il finanziamento dell'espiantoed indennizzi per il mancato reddito.Tra le ipotesi all’attenzione del Mipaaf c'è anche l'eventualeblocco di nuovi impianti, che però dovrebbe rientrare nel-l'ambito di un protocollo generale per incidere in manieraefficace sulla diffusione della malattia. Nel medio periodo ènecessario intervenire con maggiore decisione a sostegnodella ricerca, soprattutto di quella finalizzata all'individuazio-ne di varietà resistenti alla malattia. Su questo il Ministeroha avviato, in accordo con le Regioni, una serie di iniziativeche dovrebbero presto portare alla messa a disposizione di6,4 milioni di euro da destinare alle emergenze fitosanita-rie. Ulteriori risorse potrebbero essere attivate nell'ambitodei Programmi di sviluppo rurale e dei piani di settore.Nel corso della riunione è stata annunciata l'immediata in-troduzione di una deroga di 120 giorni all'utilizzo di una se-rie di prodotti a base di rame adatti a combattere la diffu-sione dell'infezione.

Insediato il tavolo ministeriale per fronteggiare l’emergenza Batteriosi kiwi

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Primo rapporto sulle AgromafieIl Made in Italy nel mirino

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Dalle mozzarelle senzalatte al concentrato di

pomodoro cinese avariato e“spacciato” come Made inItaly fino al prosciutto otte-nuto da maiali olandesi evenduto come nazionalecon tanto di fascia tricolore,ma anche grandi marchi divini contraffatti, olio di semiimbottigliato come extra-vergine o Chianti prodottoin California. Sono questi al-cune “curiosità” esposte nel“Salone degli inganni”, alle-stito da Coldiretti a PalazzoRospigliosi a Roma in occa-sione della presentazione – il21 giugno scorso – del primoRapporto sui crimini agroali-mentari in Italia realizzatadalla stessa Coldiretti conEurispes.Si va dai reperti sequestratinell’ambito delle operazioniantifrode delle forze dell’or-dine Carabinieri dei Nas, ilCorpo Forestale dello Statoe l’Ispettorato Repressioni eFrodi come il vino con mar-chi inesistenti o il miele conl’aggiunta illegale di zucche-ro, agli inganni scovati dallaColdiretti in Italia e all’este-ro. Il fatto che in Italia sonostate importati 63 milioni dicosce di maiale dall’estero afronte di una produzione di26 milioni di cosce sta a si-gnificare che tre prosciuttisu quattro venduti in Italiain realtà derivano da maialeallevati all’estero anche seagli occhi del consumatoresembrano tutti italiani.Secondo i dati forniti dallaColdiretti inoltre ben unamozzarella su quattro nonderiva direttamente dal lattema da cagliate, un semilavo-

te Eu rispes Gian Maria Fara,Donato Ceglie della Procuradella Repubblica di S. MariaCapua Venere, Piero Grasso(Procuratore Nazionale An -ti ma fia), Antonio D’Amato(Procura della Repubblica diNapoli), Raffaele Guariniello(Procura della Repubblica diTorino), Vincenzo Macrì(Procuratore Generale dellaRepubblica di Ancona), LucaPalamara (Presidente Asso -ciazione Nazionale Magi -strati). A chiudere i lavori ilpresidente Coldiretti SergioMarini. �

succhi cinesi contenenti me-lamina e, dunque, pericolosiper la salute dopo lo scanda-lo che in Cina ha portato al-la morte di numerosi bambi-ni, sono stati scoperti dagliuomini del Corpo Forestaledi Stato, i quali hanno se-questrato anche prodotti diqualità contraffatti come laMozzarella di Bufala Dop,l’aceto balsamico di ModenaIgp o il pregiato vino Ama -rone Doc. Ma - sottolinea Coldiretti - afare danni è anche il feno-meno dell’italian sounding, iprodotti che ricordano nelnome o nella confezione ilMade in Italy che non han-no nulla a che fare con il si-stema produttivo nazionale.Un giro d’affari che supera i60 miliardi di euro all’anno(164mln al giorno), due vol-te e mezzo il valore dell’ex-port agroalimentare. Di que-sto e di molto altro si è par-lato poi durante la presenta-zione del rapporto sulleagromafie che ha visto lapartecipazione del Presiden -

rato industriale spesso im-portato dall’estero, comepure i formaggini che sonostati ottenuti da polvere dicaseina e formaggi fusi. La situazione non miglioranel comparto vegetale dopoche nel 2010 - secondo laColdiretti - sono stati impor-tati ben 115 milioni di chilidi concentrato di pomodo-ro, il 15 per cento della pro-duzione nazionale, destinatiad essere esportati comeMade in Italy. E proprio con-centrato di pomodoro cineseè stato sequestrato dai cara-binieri dei Nas che hannomesso a segno operazioniche riguardano anche olio disemi con l’aggiunta di cloro-filla spacciato per olio extra-vergine d’oliva, miele con-traffatto con l’aggiunta dizucchero pronto per esserevenduto come miele italianocon gravi rischi per la salutenel caso di consumo da par-te di inconsapevoli acqui-renti diabetici. E non manca-no neppure falsi prosciutti diParma Dop. Latte, biscotti e

• il 33 per cento dei prodotti agroalimentari venduti in Italia ed esportati (per unvalore di 51 miliardi di euro) deriva da materie prime importate e rivendute colmarchio Made in Italy

• 3 prosciutti su 4 sono ottenuti da maiali stranieri ma non si vede

• 1 mozzarella su 4 non è ottenuta direttamente dal latte ma da cagliate spesso importate

• Formaggini sono spesso prodotti da polvere di caseina e formaggi fusi

• 2 prodotti alimentari di tipo italiano su 3 all’estero sono imitazioni

Fonte: Coldiretti

Gli inganni a tavola

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Un mare di prodotti agricoli a Km 0I mercati estivi di Campagna Amica

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Sarà un'estate all'insegnadella buona frutta di sta-

gione per vacanzieri e turistiche giungeranno sulla rivieraravennate. Con l'arrivo delcaldo estivo, infatti, è im-portante consumare frutta everdura fresca, fonte di vita-mine, sali minerali e liquidipreziosi per mantenerel’organismo in efficienza eper combattere i radicali li-beri prodotti come conse-guenza dell'esposizione so-lare. Antiossidanti “naturali”sono infatti le vitamine A, Ced E che - sottolinea la Col -diretti - sono contenute inabbondanza in frutta e ver-dura fresca.

A Marina di RavennaEcco, allora, che Coldirettiha lanciato sul litorale i mer-cati estivi di CampagnaAmica. In viale delle Nazionia Marina di Ravenna per tut-ta l’estate (ogni giovedì, dalle18 alle 23) sarà possibile ac-quistare direttamente daiproduttori agricoli del Ra -vennate frutta e verdura distagione. Non mancheran-no, inoltre, le eccellenze delnostro territorio: vino, olio,miele, formaggi e marmella-te. Insomma, un vero eproprio inno al Made in Ro -magna di qualità.

A Lido di ClasseMa la novità di quest'anno èl'a pertura in viale Caboto aLido di Classe (ogni venerdìdalle 18 alle 23) di un nuovomercato Campagna Amica.I mercati estivi – organizzatiin collaborazione con Pro lo-co e comitato cittadino -fanno parte della vasta rete

di mercati contadini firmati“Campagna Amica”, mercatiche – accorciando la filieraagricola – sono garanzia diqualità e genuinità. Neipunti vendita “Cam pagnaAmica” è infatti possibile ac-quistare direttamente pro-dotti provenienti dagli alle-vamenti e dalle coltivazionidel territorio. Questo, oltread abbattere prezzi che trop-po spesso tendono a lievitarenel loro passaggio dal campoalla tavola, garantisce al con-sumatore quella sicurezzaalimentare minata dalla tan-ta merce in commercio spac-ciata per made in Italy mache in realtà proviene daiquattro angoli del globo. �

Sistemi elettronici a radiofrequenza, laboratori aziendali per la trasformazione della carne, filiera corta perpasta prodotta solo con grani italiani, etichette su tutti i prodotti alimentari. Sono le scelte delle aziendeinnovative dell’Emilia Romagna per reagire alle crisi periodiche che colpiscono i prodotti agricoli a cau-sa degli scandali veri o presunti. E’ quanto emerge dai risultati della fase regionale di Oscar Green, il pre-mio per l’innovazione in agricoltura promosso da Giovani Impresa Coldiretti, con l’alto Patronato delPresidente della Repubblica e della Rappresentanza in Italia della Commissione europea.Le aziende che si sono aggiudicate la fase regionale del concorso e accedono alla finale nazionale han-no puntato a rendere trasparente l’origine dei loro prodotti per superare i rischi creati dai ricorrenti allar-mi alimentari. Vincitore della sezione 'Sostieni lo Sviluppo' è l'azienda agricola di Brisighella GiorgioGiraldi che ha recuperato terreni abbandonati dove coltivare il farro tra i calanchi dell’Appennino raven-nate. L'azienda Giraldi copre tutta la filiera trasformando il farro in pasta che viene commercializzata nelpunto vendita aziendale e attraverso la grande distribuzione. È un esempio di come si possa superare l’abbandono di importanti aree del territorio montano.Le aziende sono state premiate in una serata di gala alla quale sono intervenuti, tra gli altri, l’assessore re-gionale all’Agricoltura, Tiberio Rab boni, il presidente della commissione regionale delle Politiche economi-che, Franco Grillini, il delegato nazionale di Giovani Impresa Coldiretti, Vittorio Sangiorgio, il direttore ge-nerale della fondazione Campagna Amica, Toni de Amicis.

Oscar Green

L’azienda agricola Giraldi tra le più innovative di Romagna

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Arrivano le Botteghe di Campagna AmicaLa filiera agricola prende sempre più forma

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Il progetto “Filiera agricolatutta Italiana” prende sem-pre più forma. Il ConsorzioProduttori Campagna Amicae Fondazione CampagnaAmica hanno predisposto ilKit – Botteghe e si va dunquein maniera spedita versol’apertura di punti venditaesclusivamente riconducibilial prodotto agricolo edagroalimentare tutto italiano.Il successo dei Mercati attiva-ti su tutto il territorio ha acce-lerato la realizzazione delpro getto. Le Botteghe accorceranno ledistanze tra produttore econsumatore attraverso lavendita diretta dei prodottiprovenienti dalla filiera agri-cola tutta italiana firmata da-gli agricoltori e si avviano adessere presenti in almeno lametà delle province italiane,ed anche con più presidi inun’unica provincia.Il CPCA (Consorzio Pro -duttori di Campagna Amica),costituitosi il 24 marzo 2011,ha come obiettivo la promo-zione e la gestione dei puntidi vendita diretta attraversol’insegna “Campagna Amica,La Bottega”, preoccupandosisia dell’attività logistica deisoci, sia della realizzazionedi servizi commerciali e diassistenza per l’intera rete.Dopo aver definito il formate lo studio della localizzazio-ne dei punti vendita ha giàattivo l’Ufficio Commercialeper i grandi contratti in tuttele filiere delle società di sco-po e per tutta la rete diCampagna Amica(mercati,fattorie, agriturismi), per ilcanale HO.RE.CA.(Hotel, Ri -storazione e Catering) oltre

tori, visto che i punti venditadaranno risposta alle esigen-ze ed ai bisogni sempre piùvicini alla filiera ed al valoredell’italianità. Ma anche unostrumento ideale per le im-prese agricole per esprimersinel mercato da attori prota-gonisti e non da comparse efermare una volta per tutte ifurti di valore aggiunto e im-magine a cui da anni sonosottoposti. �

ché deciderà il prezzo delproprio prodotto ed il secon-do perché avrà certezza chedietro quel prodotto c’è unimpresa agricola italiana.

La vendita diretta attraversole Botteghe di CampagnaAmica diventa così l’unico edautentico strumento di esal-tazione e valorizzazione delprodotto italiano.Una certezza per i consuma-

che per il canale GDO(Grande distribuzione orga-nizzata).Il Consorzio si è dotato diuna struttura molto snella,oltre che di un portale Webdove attraverso processi tra-sparenti si incontrerannol’offerta dei produttori e ladomanda della nascente retedi vendita, facendo diventareprotagonisti il produttore edil consumatore. Il primo per-

SpecialeOrtofrutta

COLDIRETTI RAVENNA - 06/2011

Al momento in cui scriviamo, dopo settimane di bom-bardamento mediatico sul batterio killer, che in

Germania ha provocato numerosi casi di morte, con tan-to di immagini di prodotti ortofrutticoli (imputati senzaprove) in ogni servizio televisivo, non è ancora stata indi-viduata con certezza l’origine del problema.

L’unica cosa certa, è che la psicosi e la confusione in-generata nei consumatori hanno determinato un crollosia dei consumi che dei prezzi; un vero e proprio capo-lavoro di come si può azzoppare un intero compartoeconomico, con dieci giorni di comunicazione direzio-nalmente orientata a spararle grosse, senza avere unostraccio di prova.In questo modo, abbiamo visto alternarsi sul tavolo degliimputati: cetrioli spagnoli, salame di cervo, germogli disoia, ecc. Nel frattempo, mentre andava in scena la cac-cia al colpevole, gli ortaggi e per trascinamento anche lafrutta subivano un notevole rallentamento delle esporta-zioni con conseguente calo dei prezzi.

Tutti gli operatori di mercato, nelle settimane scorse,hanno registrato diminuzioni importanti dei volumi di ex-port con conseguenti accumuli di prodotto invenduto erelativa caduta dei prezzi.Tutto ciò a dimostrazione che, nonostante la presenza dielevati standard di sicurezza alimentare come quelli cheesistono nel nostro Paese, quando scattano questeemergenze, controllare la situazione risulta estremamen-te complesso.E gli indennizzi, definiti a Lussemburgo in 210 milioni dieuro dalla sessione straordinaria del Consiglio UE deiMinistri della Salute e dell’agricoltura, compensano soloin minima parte i danni reali che i produttori di ortofruttahanno dovuto subire e stanno subendo tutt’ora durantequesta brutta vicenda, che purtroppo non è ancora fini-ta. Quello che questo episodio ci dovrebbe insegnare èche gli standard di sicurezza e di qualità sono un prere-quisito e come tale dovrebbero essere “patrimonio co-mune” di tutti gli Stati, a partire da quello dell’UnioneEuropea. � � �

Condannati a pagare un prezzo altissimo

L’EXPORT ITALIANO DI ORTAGGI PER DESTINAZIONI *(Dati 2010 in tonnellate e var % sul 2009)

(*) inclusi i legumiFonte: Istat

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SpecialeOrtofrutta

Ametà giugno, il nuovo Ministro dell’agricolturaFrancesco Saverio Romano ha incontrato i princi-

pali responsabili della GDO italiana per affrontare alcu-ni punti critici ,che come Coldiretti abbiamoda tempo denunciato, con grande chiarezza. I temi principali dell’incontro sono stati infattiquelli della promozione dei prodotti italiani,del cosiddetto “sottocosto”, dei tempi di pa-gamento, ecc..Il Ministro, in occasione dell’incontro, ha af-fermato che “lo scopo di questo incontro èquello di accorciare le distanze tra i produtto-ri ed i consumatori e ridurre le criticità chegravano sul sistema”. Partendo dal dato difatto – ha aggiunto il Ministro- che “i consu-matori italiani hanno visto ridursi sempre piùla loro capacità di acquisto, mentre i produt-tori quella di fare reddito. Bisogna trovare lecriticità che hanno portato a queste diminu-zioni a far si che torni il giusto reddito per iproduttori. Perché i troppi elementi di intercettazione delreddito del produttore sulla filiera, vanno affrontati e ri-solti”.Verrebbe da dire “parole sante”, però non è la prima vol-ta che le sentiamo. Coldiretti, che non è mai stata tene-ra con la GDO, seguirà e sosterrà questo ennesimotentativo del Ministro dell’Agricoltura, perché convintache i rapporti dentro ad una filiera debbano essere chia-ri, corretti e contrattualizzati. Di accordi più o meno gene-rici non ne sentiamo il bisogno; di contratti chiari che im-pegnano seriamente le parti, si. � � �

Il ministro romano incontra la G.D.O.Per definire regole più eque tra produttori ed operatori della Grande Distribuzione Organizzata

Pari o dispariUna nota frase recita che “è quando il gioco si fa duro, chei duri cominciano a giocare”; guardandomi attorno ho rica-vato l’impressione che le risposte possibili sono due: o ledifficoltà dell’agricoltura non sono così gravi oppure non cisono troppi duri in circolazione. Ed ognuno di noi, se dotato di buon senso (anche minimo)o di coraggio (va bene anche allo stato latente) delle due, saqual è la risposta giusta.

C. Eastwood

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Mentre sta andando in onda l’ennesima emergenzasanitaria (in Germania in un solo anno sono state

ben 4) che rischia di compromettere la campagna dicommercializzazione dell’ortofrutta appena avviata.Mentre si consuma, con disarmante puntualità il solitogiochetto della GDO di riempirsi fino a tutto giugno diprodotti di importazione, spesso di qualità scadente.Mentre quasi tutti gli operatori di mercato continuano, inbarba alle regole in vigore da 6 anni, a non presentare edetichettare correttamente l’ortofrutta messa in vendita.Mentre tutti stanno zitti (forse per paura di doversi espor-re), Coldiretti ha deciso di non stare con le mani in ma-no, ma di entrare in azione per contrastare un andazzoche si trascina da troppo tempo e che rischia di fare ap-parire normale ciò che normale non è affatto.Perché convinti, che non denunciare una anomalia, unsopruso oppure una frode se ne diventa complici ad epoco serve il lamento fuori tempo.Ecco perché, nelle pagine che seguono, riporteremocontenuti ed immagini delle azioni messe in campo;azioni che potranno piacere a molti e piacere meno adaltri; ma che comunque hanno avuto il merito di usciredal silenzio per dire basta in modo forte.A quei pochi a cui sono piaciute poco, perché troppo ru-morose, un po’ sfacciate ed un po’ troppo da Coldirettimovimentista; diciamo che possono continuare a star-sene tranquilli dietro al paravento del “tanto non servo-no a nulla”, perché molti altri hanno deciso di entrare inazione e di difendere pure i loro interessi. � � �

Ronda su Ronda...

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SpecialeOrtofrutta

Agricoltori mobilitatiIn difesa delle produzioni italiane e di una corretta presentazione del prodotto ai consumatori

COLD I RETT I RAVENNA - 0 6 / 2 0 1 1

In poche parole il rischio che quantità importanti di pro-dotto estero, in un contesto così confuso e contraddit-torio, senza che nessuno se ne occupi, possa riversar-si sui nostri mercati facendo crollare non solo i prezzima anche la possibilità concreta di collocare le nostreproduzioni è tutt’altro che astratto.

Segue >>>

Le “Ronde Gialle” sono tornate in azione. A Ravennauna cinquantina di agricoltori della Coldiretti in rap-

presentanza delle migliaia di frutticoltori della provinciahanno presidiato il mercato cittadino ed alcuni super-mercati per verificare provenienza, qualità e prezzi del-l’ortofrutta e per mandare un messaggio positivo ai cit-tadini cioè quello di consumare prodottiitaliani che sono sicuri, convenienti e diqualità.

A Ravenna, sabato 11 giugno, sotto uncielo pieno di nuvole, come quelle che siaggirano da qualche settimana sull’orto-frutta europea e quella italiana in partico-lare, per le note vicende tedesche e nonsolo, gli agricoltori in giallo sono tornati inazione per controllare direttamente l’or -tofrutta in vendita nel mercato cittadino dipiazza Sighinolfi ed in alcuni supermerca-ti della città come pure per incontrare iconsumatori, un po’ frastornati dalle noti-zie confuse e contraddittorie che arrivanodalla Germania.“Per quanto riguarda la provenienza, laqualità ed i prezzi dell’ortofrutta in vendita– ha commentato, al termine del blitz ilPresidente di Coldiretti Ravenna Mas similiano Pederzoli– abbiamo trovato davvero di tutto: pomodori, peperonied insalata olandesi, fagiolini egiziani, cocomeri greci,pere argentine, albicocche-pesche-nettarine spagnole”.

“Mentre la Germania chiacchiera molto e studia pocol’origine dei suoi guai, qualche altro Stato, la Russia tan-to per citarne uno, ha temporaneamente chiuso le pro-prie frontiere alle importazioni di ortofrutta; tant’è cheproprio in questi giorni è in partenza una delegazionedella UE per Mosca al fine di sbloccare la situazione.Noi agricoltori italiani, che produciamo ortofrutta sicurae di ottima qualità, in mezzo a tanta confusione e sen-za avere nessuna colpa – continua Pederzoli – corriamoil rischio di dover pagare un conto salatissimo, che nonsiamo in grado di sostenere”.

Quello che è da evitare – ha affermato ildirettore di Coldiretti, Antonio Sangiorgi –è che il nostro sistema distributivo e nonsolo, si riempia di produzioni provenientida ogni dove nell’intento di fare busi-ness, garantisca poco i consumatori econtribuisca a compromettere il colloca-mento delle nostre produzioni. Facendo uno scherzetto di cattivo gustoai nostri produttori locali. Una battaglia,quella degli agricoltori, condivisa anchealle associazioni dei Consumatori, in pri-ma linea per “garantire la genuinità diquanto finisce sulle tavole dei consuma-tori ravennati.In buona sostanza, visti i risultati della pri-ma giornata di “controlli” a Ravenna, do-po le numerosi iniziative antipanico mes-se in campo sempre dalla Coldiretti neigiorni scorsi a Milano, Latina a cui si ag-giungono quelle promozionali ogni finesettimana nelle principali stazioni di servizio della socie-tà autostrade, Coldiretti ha deciso di continuare con leazioni di presidio sul territorio, non escludendo a priori,se non interverranno dei fatti concreti a tutela del reddi-to degli agricoltori, nuove e più eclatanti iniziative in di-fesa del reddito degli agricoltori. � � �

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SpecialeOrtofrutta

Così non va bene!Trovate produzioni di scarto vendute per buone, etichettatura del prodotto del tutto inadeguata, a volte addirittura inesistente

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ortofrutta spesso di pessima qualità proveniente da tut-te le parti del mondo”.Tutto ciò a testimonianza che le nostre filiere organizza-te, anche qui da noi, zona di produzione, non sono perniente a posto, in quanto accolgono produzioni da ognicontinente (spesso di dubbia qualità) senza essere al-trettanto performanti con le nostre produzioni sui mer-cati esteri.“Per quanto concerne la corretta presentazione dellafrutta al consumo, poi – ha commentato Valmori Vittorio,Presidente della Coldiretti di Lugo – abbiamo trovato ditutto: prodotti scadenti per non dire di scarto vendutiper frutta di prima categoria a prezzo pieno, indicazioniobbligatorie troppo spesso disattese”. “Ed in questopoco edificante gioco al massacro delle produzioni or-tofrutticole, la Gdo – purtroppo – ricopre un ruolo di pri-missimo piano, mettendo in vendita produzioni spessoscadenti provenienti da tutte le parti del mondo, comele nostre ronde di Lugo hanno potuto verificare nel con-trollo effettuato presso la catena Lidl”. In buona sintesi il pensiero comune di tutti gli agricolto-ri presenti al blitz lughese, è che il tempo delle chiac-chiere in libertà per poi non fare nulla per cambiare, èdefinitivamente scaduto.Molto cauta per non dire scettica è inoltre la posizione

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Le “Ronde Gialle”, mercoledì 15 giugno, sono di nuo-vo entrate in azione a Lugo. Un centinaio di agricol-

tori hanno attraversato l’affollato centro cittadino percontrollare le numerose postazioni di vendita di ortofrut-ta presenti al mercato, dopodiché hanno replicato pres-so il nuovo supermercato Lidl per verificare provenien-za, qualità e prezzi della frutta nonché per comunicarealle migliaia di consumatori (riscuotendo il plauso di tut-ti) che in questo momento è importante consumare labuona frutta di stagione del nostro territorio.

Un vero e proprio presidio quello messo in atto dagli uo-mini di Coldiretti per difendere le produzioni nostrane edi stagione da un “mercato”, reso difficile già in apertu-ra della campagna di commercializzazione delle produ-zioni locali, dalla psicosi scatenata tra i consumatori dalcosiddetto batterio killer, che nulla ha a che fare con labuona frutta prodotta dalle aziende agricole del nostroterritorio.“Purtroppo abbiamo potuto constatare – è stato il com-mento di Antonio Sangiorgi, Direttore di ColdirettiRavenna – che nonostante esista la difficoltà a colloca-re le nostre produzioni su molti mercati esteri, in vendi-ta sui nostri mercati e nelle strutture della GDO, ancorain questo periodo, c’è una vera e propria invasione di

dei frutticoltori sull’esito dell’incontro avuto pochi giornifa dal nuovo Ministro dell’agricoltura Romano con i prin-cipali esponenti della GDO per avviare una nuova sta-gione di rapporti tra produzione e grande distribuzioneorganizzata. “Siamo alle dichiarazioni di principio – è ilcommento dei più – ben presto vedremo se c’è anchela voglia di fare qualcosa di concreto”. “Quello che ser-ve – ha aggiunto Sangiorgi – è una profonda revisionedel nostro sistema distributivo specie nel comparto del-l’ortofrutta. Ad esempio, la GDO che detiene oltre il 70%del mercato nazionale del consumo dell’ortofrutta deveessere chiamata a contrattualizzare in modo serio il suoagire nel comparto, dando preferenza alle produzioniitaliane, valorizzando di più le produzioni nei supermer-cati, modificando il sistema di vendita, il tutto nell’inten-to di recuperare valore da mettere a disposizione di tut-ti i soggetti della filiera a partire dai produttori. Se queste proposte provenienti dai produttori agricolinon saranno ascoltate ed alcuni di questi consigli mes-si in pratica velocemente, qualcuno si dovrà assumerela responsabilità di avere contribuito attivamente a di-struggere un intero comparto della nostra economia lo-cale e di dover comunicare ai consumatori, di abituarsiall’idea di avere come prospettiva futura: lucidissimepere cilene, raggrinzite pesche nord africane e turgidipomodori olandesi”. � � �

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entare

È stato esteso anche aiproduttori di cicorie, ol-

tre a cetrioli, pomodori, lat-tuga, zucchine e peperoni, ilsostegno comunitario alleimprese agricole europeecolpite dalla crisi causatadall’epidemia E. Coli.Lo rende noto la Coldirettidopo il via libera della Com -missione Europea (in assen-za di un parere da parte delComitato di gestione) alnuovo testo della propostadi regolamento.Le cicorie sono l'ultimo pro-dotto ad essere aggiunto allalista di verdure che possonobeneficiare del sostegno co-munitario, della quale fannoparte anche cetrioli, pomo-dori, lattuga, zucchine e pe-peroni, mentre il rimborso èstato confermato ad un va-lore calcolato solo sulla basedella metà del prezzo mediodi mercato. Il sostegno agliagricoltori europei per unimporto complessivo chenon potrà superare i 210 mi-lioni di euro è rivolto a com-pensare le perdite economi-che attraverso il finanzia-mento dei ritiri di mercato e,della mancata raccolta maanche della raccolta verdedel prodotto immaturo.Non è però previsto pur-troppo alcun compenso perchi e stato costretto a sven-dere sottocosto le verduresottocosto a causa della crisi.Il periodo interessato alla co-pertura dell’intervento ècompreso dal 26 maggio si-no al 30 giugno 2011.Secondo la Coldiretti, la psi-cosi nei consumi ha colpitoin Italia anche altre produ-zioni che non rientrano tra

richieste degli importi totalidei sostegni comunitari perle corrispondenti misure diritiro e operazioni di manca-ta raccolta.Quando le richieste per il so-stegno superano l'importomassimo del sostegno di 210milioni di euro, la Com mis -sione fissa un coefficiente diassegnazione per la conces-sione del sostegno totale dis-ponibile dell'Unione sullabase delle richieste ricevute.Nel caso in cui la richiestaper il sostegno non superi laquantità totale massima delsostegno, il coefficiente diattribuzione stabilito al 100per cento. Il nuovo Regolamento entre-rà in vigore il 18 giugnoprossimo.�

le colture vegetali indicatenella proposta della Com -missione Europea che peral-tro stanzia un importo limi-tato rispetto ai danni stimati(solo in Italia pari a 100 mi-lioni di euro), limita eccessi-vamente il periodo di co-pertura dell’intervento allafine di giugno e prevedemodalità di intervento cheescluderanno ingiustamen-te molti produttori a livellonazionale. I beneficiari del-l’intervento sono rappresen-tati da tutti i produttoriinteressati sia singoli sia ade -renti ad Orga nizzazioni diproduttori (OP). Nel caso deiproduttori aderenti alle OP,gli aiuti previsti dalla nuovamisura saranno cumulabiliagli aiuti attualmente con -templati dal l'orga niz za zio -ne comune di mercato(OCM) per il settore orto-frutticolo e che prevedono,per le stesse OP, la possibili-tà di effettuare ritiri di mer-cato limitati, cofinanziatidall'Ue e dalle OP.Pertanto, in base alla propo-sta revisionata i produttoriaderenti alle OP ricevereb-bero una compensazioneche copre circa il 70 per cen-to del prezzo medio dei pro-dotti interessati all’interven-to. I produttori non membridi OP, per beneficiare dellenuove misure previste dallaproposta,in caso di ritiri, do-vranno presentare la do-manda di aiuto (firmare uncontratto) tramite una OP ri-conosciuta. Qualora ci siauna limitata presenza delleOP, gli Stati membri posso-no autorizzare che un pro-duttore non membro sosti-

Batterio killerEcco le misure di emergenza sui prodotti ortofrutticoli

tuisca il contratto con unanotifica all'Autorità com -petente del lo Stato membro(Orga nismi pagatori), cheprovvederà a versare il so-stegno direttamente al pro-duttore. Sia le OP sia i pro-duttori non membri di OPdovranno fare domanda peril pagamento dei sostegnicomunitari entro l'11 lugliodel 2011 alle Autorità com-petenti degli Stati membri. Gli Stati membri dovrannodesignare le Autorità com-petenti entro il 30 giugno2011 e notificare alla Com -missione europea entro il 18luglio 2011 le informazionisulle quantità totali ritirate,la superficie totale in cui leoperazioni di mancata rac-colta sono state svolte, e le

La vicenda dell’infezione da Escherichia coli ha sollevato una grande preoccupazio-ne fra i consumatori; di riflesso è nostra premura sensibilizzare sul fatto che sull’on-da lunga creata da questa problematica tutti gli organismi di controllo stanno molti-plicando le ispezioni ed i controlli sulla filiera orticola. Ne consegue che aspetti qua-li: registrazione presso l’AUSL, acqua di irrigazione, acque di lavaggio, magazzino,quaderno di campagna, manuale HACCP già affrontati in occasione degli incontri in-formativi con gli orticoltori in materia di “sicurezza alimentare” sono sempre più sot-to la lente di ingrandimento. Riproponiamo di seguito una breve sintesi delle coseda fare per evidenziare le principali norme igieniche da osservare:• le aziende che effettuano lavaggio, stoccaggio, manipolazione, ecc... deve regi-strasi presso le AUSL di competenza ed avere il manuale HACCP (rivolgersi ainostri Uffici);

• non è possibile fare manipolazioni di alimenti (lavaggio, lavorazioni, confeziona-mento ecc..) a cielo aperto o sotto tettoie; necessita avere un magazzino idoneoa tali lavorazioni;

• l’acqua di irrigazione deve essere idonea, non presentare problematiche micro-biologiche vietato l’uso di acque luride o provenienti dai fossi;

• l’acqua di lavaggio deve essere potabile;• deve essere garantita la tracciabilità delle produzioni• avere il Quaderno di campagna sempre aggiornato (consigliabile registrare in ta-le documento anche le concimazioni soprattutto se organiche)

• concimi e antiparassitari devono essere adeguatamente stoccati lontano dalle zo-ne in cui si manipolano alimenti, stesso discorso per oli, attrezzi, trattori ecc..

• gli imballaggi prima dell’uso devono essere puliti ed essere idonei per uso alimentare• devono essere rispettate le norme di qualità ed etichettatura• la normativa sui rifiuti e sugli scarichi va rispettata.

Rischio Escherichia coli: teniamo alta l’attenzionedi Maurizio Mangelli

Impresa Verde Romagna

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Preme evidenziare che IlCorpo Forestale dello

Sta to e l’Istituto per la Qua -lità dei Prodotti nei controllisulla filiera olio stanno con-trollando e sanzionando al-cuni mancati adempimentida parte delle aziende agrico-le. In particolare parliamo di:• mancanza dell’indicazio-ne del lotto nelle etichette;

• uso di terminologie richia-manti marchi Dop (classi-co il caso della localitàBrisighella) che non si pos-sono usare se non in casodi certificazione Dop;

• utilizzo di recipienti distoccaggio privi del dispo-sitivo di misurazione perla valutazione della quan-tità di olio contenuto;

• utilizzo di recipienti distoccaggio privi di cartellocon indicazione della de -nominazione dell’olio con -tenuto;

• utilizzo dei documenti ditrasporto privi delle indi-cazioni obbligatorie.

Ricordiamo che tali adempi-menti sono richiesti anchealle aziende agricole, anchese in deroga alla tenuta delregistro di carico e scaricodegli olii perche imbottiglia-no olio prodotto da oliveesclusivamente aziendali.Di seguito riassumiamo inestrema sintesi i principaliadempimenti che, salvo de-roga, anche le aziende agri-cole devono rispettare nelcaso di commercializzazio-ne ed imbottigliamento del-l’olio di oliva.

1) Registro di carico e scaricoSono obbligati alla tenuta diun registro per ogni stabili-

devono riportare, tra l’altro: - la categoria e la quantitàdell’olio,

- le indicazioni relative al-l’origine e quelle relativeall’estrazione/spremituraa freddo, se utilizzate.

6) Iscrizione al SIANTutte le imprese di confezio-namento devono essere iscrit-te in tale elenco. Si precisa che:- le imprese di confeziona-mento riconosciute allequali è stato rilasciato ilcodice alfanumerico sonoiscritte automaticamente;

- le nuove imprese di confe-zionamento devono iscri-versi;

- le imprese di condiziona-mento che hanno presen-tato domanda di ricono-scimento alle Regioni so-no iscritte automatica-mente;

- i frantoi che effettuano ilcondizionamento dell’olio,ancorché iscritti nel SIANai sensi del D.M. 4 luglio2007 devono iscriversi;

- gli olivicoltori (esclusi dal-la tenuta dei registri) qua-lora procedano al condi-zionamento devono iscri-versi;

- La cessazione dell’attivitàle richieste di modifi-ca,integrazione dei dati ela comunicazione di esen-zione dalla tenuta dei regi-stri deve essere comunica-ta ad Agea attraverso ilSIAN (www.sian.it)

Ricordiamo inoltre che colo-ro che decidono di imbotti-gliare l’olio devono rispettarele norme di igiene vigenti (re-gistrazione AUSL, HACCP,ecc..). �

stabilimento e degli even-tuali depositi;

- l’indicazione se l’impiantoè utilizzato per l’otteni -mento di olii di primaspremitura a freddo o dioli estratti a freddo;

- la descrizione del tipo diimpianto, del sistema di ri-levamento e registrazionedella temperatura adottatoe l’indicazione della fase incui avviene il rilevamentodella temperatura.

3) I recipienti di stoccaggioLe cisterne utilizzate devono:- riportare l’indicazionedel la capacità totale e unnumero identificativo;

- essere munite di un dispo-sitivo di misurazione perla valutazione della quan-tità dell'olio contenuto;

- riportare la categoria del-l'olio di oliva e le indica-zioni relative all’estrazio-ne/spremitura a freddo re-lativo al prodotto conte-nuto.

4) Le partite di olio confezio-nate non ancora etichettateLe partite di olio confezio-nate non ancora etichettate,detenute in magazzino de-vono essere identificate me-diante un cartello recante:- il lotto; - il numero di confezioni; - la loro capacità; - la designazione dei prodot-ti compresa quella dell’ori-gine e delle eventuali indi-cazioni facoltative di cui al-l’art. 5 del Regolamento.

5) DDTI documenti utilizzati per lamovimentazione degli olii,

mento e deposito:- i frantoi- le imprese di condiziona-mento

- i commercianti di olio sfusoSono esclusi dalla tenuta delregistro di carico e scarico:- gli olii assoggettati al si-stema di controllo delleDOP/IGP;

- gli olivicoltori che com-mercializzano olio, pur-ché ottenuto esclusiva-mente dalle olive prove-nienti da oliveti della pro-pria azienda, molite pres-so il proprio frantoio o diterzi.

I registri dovranno essere ge-stiti e compilati con modali-tà telematiche. La data diinizio della tenuta del regi-stro con modalità telemati-che è il 1° luglio 2011 (da ta-le data tutti gli operatori ob-bligati dovranno tenere il re-gistro esclusivamente conmodalità telematica).

2) Le indicazioni aggiuntive dicui al Reg. CE 1019/2002I frantoi che utilizzano inetichetta e nei documenti diaccompagnamento del pro-dotto, sia allo stato sfusoche confezionato, le indica-zioni “prima spremitura afreddo” o “estratto a freddo”(in attesa dell'attivazione deiservizi telematici SIAN) tra -smettono all'Ufficio del -l'ICQRF una comunicazionepreventiva che rimane vali-da fino a che non interver-ranno variazioni in ordine aquanto comunicato. La co-municazione contiene: - il nome o la ragione socia-le, il codice fiscale, la par-tita IVA, l’indirizzo dello

Produttori olio di olivaMassima attenzione agli adempimenti previsti

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Sicurezza alimentare

Il Reg Ce 852/2004 ed iRegolamenti associati alcosiddetto pacchetto igiene,hanno introdotto alcuni ob-blighi a carico di tutta la fi-liera agroalimentare.In particolare le aziendeagricole devono garantirel’osservanza di buone prassiigieniche, la tracciabilità de-gli alimenti e delle produzio-ni, registrarsi presso le Asl dicompetenza e nel caso si ef-fettui una manipolazio-ne/trasformazione degli ali-menti, avere in manuale diautocontrollo Haccp. Di conseguenza anche leaziende che producono mo-sto o vino nuovo in fermen-tazione devono ottemperarea queste norme. Per affron-tare i problemi derivanti dal-l’obbligo di registrazioneall’AUSL per tutte le cantinevinicole, comprese quelleche producono solamentemosti o vini nuovi ancora infermentazione, Coldiretti hainvitato i produttori ad unariunione tecnico/infor mati -va svoltasi presso l’UfficioComprensoriale di Faenza. Durante l'incontro il Re -sponsabile della Sicu rezzaAlimentare di Impresa Ver -de Romagna Maurizio Man -gelli ha illustrato i requisitiminimi cui le cantine devo-no conformarsi per poterprocedere alla registrazionepresso l’AUSL.

Essendo la registrazione ob-bligatoria per tutte le attivitàche prevedono la manipola-zione, trasformazione ostoccaggio di prodotti ali-mentari, al termine dell’in-contro sono stati fissati gli

semplici senza elaborazionienologiche, ubicate in edificirurali e a conduzione fami-gliare potrà essere utilizzatoil servizio igienico a disposi-zione della civile abitazione,a condizione che vi sia un la-vandino in prossimità dellazona di attività.

AcquaL'approvvi giona men to idri-co per il lavaggio dei vasi vi-nari e delle attrezzaturepotrà avvenire mediante al -lacciamento all'acque dot topub blico oppure, in alterna-tiva, con l’utilizzo di acquaproveniente da pozzo ar -tesiano a condi zione che siadimo strata l’as senza dimicrorganismi patogeni e diso stanze nocive documenta-ta da analisi eseguite pressoun laboratorio accreditato.

HACCPPer la gestione dell’attivitàva redatto un piano di auto-controllo con applicazionedel sistema HACCP. �

ciato con resine epossidi-che). I vasi vinari vanno sot-toposti a pulizia con deter-gente e sanificazione adogni svuotamento seguitada risciacquo e asciugaturacon pompa prima del riem-pimento. Se i vasi sono all'e-sterno, devono essere postisu piattaforme cementate.

AttrezzatureNon è vietata la pigiatura incampo e il successivo tra-sporto del mosto nelle va-sche di fermentazione; ov-viamente per tutte le attrez-zature coinvolte nel proces-so valgono i requisiti di ido-neità al contatto con gli ali-menti visti per i vasi vinari,ed il tutto deve svolgersi nelrispetto delle norme igieni-che valide per le operazioniin cantina.

Servizi igieniciNelle aziende agricole conproduzione di mosto e nellecantine vinicole caratteriz-zate da processi produttivi

appuntamenti per coloroche devono provvedere allaregistrazione ed agli adem-pimenti necessari.Riportiamo di seguito i re-quisiti minimi per procederealla registrazione Ausl:

LocaliDevono essere realizzati inmodo da consentire una fa-cile pulizia: pareti tinteggia-te con tempere lavabili o, inalternativa, per superfici apietra vista, trattamento conresine lavabili antipolvere. I pavimenti devono esserelavabili e consentire il de-flusso delle acque di lavag-gio. Le strutture devono es-sere tenute pulite, sottopo-ste a manutenzione e tenutein buone condizioni.

Vasi vinariDevono essere realizzati in-ternamente con materiali orivestimenti idonei a venirea contatto con alimenti (ac-ciaio inossidabile, vetroresi-na, cemento armato verni-

Cantine vinicoleObbligo di registrazione Ausl

Grazie alla già collaudatacollaborazione, avviata

all’interno di uno specificotavolo tecnico permanente,tra CreditAgri Italia e le ban-che del gruppo bancarioCredit Agricole, è nato unulteriore e specifico accordoche prevede un carnet diprodotti sviluppati apposita-mente per le aziende agritu-ristiche di Coldiretti.CreditAgri Italia, società diconsulenza finanziaria diColdiretti, ha definito for-mule di finanziamento nonda sportello e assolutamentecompetitive destinate a tuttigli imprenditori agricoli as-sociati a Terranostra.

munque sussistere ma senzamai tralasciare il progettoimprenditoriale. La collabo-razione non si conclude coni prodotti riservati all’ambitoagrituristico ma a breve siarricchirà di specifici prodot-ti finanziari destinati, questavolta, ai temi della multifun-zionalità e della vendita di-retta e dell’imprenditoriagiovanile. La rete dei media-tori creditizi di CreditAgriEmilia Romagna è a disposi-zione, presso le rispettive sediprovinciali Coldiretti, per ognitipo di approfondimento. Re sponsabile per la Provinciadi Ravenna di CreditAgri Et to -re Pezzi - tel 0544-210211. �

mobili ed arredi ed attrezza-ture per la ristorazione, non-ché tutti i costi sostenuti perl’avvio di attività ricreative,agricampeggi e prodotti de-stinati all’operatività quoti-diana come POS e conti cor-renti dedicati. L’aspetto piùimportane ed incoraggiantedella proficua e triplice colla-borazione è dato dalla chia-ra percezione che il creditodefinito da questa gamma diprodotti finanziari sia legatosoprattutto ai progetti di svi-luppo delle singole impreseagrituristiche, basando il ri-conoscimento del meritocreditizio sulle garanzie pa-trimoniali che debbono co-

In particolare, i prodotti de-dicati sono stati dettagliata-mente definiti a seguito del-l’individuazione delle princi-pali necessità espresse dagliimprenditori agricoli cheoperano nel settore, così co-me individuate dai rappre-sentanti dell’Associazioneagrituristica di Coldiretti,Terranostra. Il pacchetto diprodotti consentono di sod-disfare le esigenze più varie,potendo finanziare fino al100 % delle necessità econo-miche dell’impresa agrituri-stica, consentendo finanzia-menti destinati alla ristruttu-razione e alla manutenzionedegli edifici, l’acquisto di

Accordo tra CreditAgri e Credit Agricole Nuove opportunità per aziende agrituristiche Terranostra

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Lavoro

Piccoli imprenditori agricoliCom’è regolato lo scambio di manodopera

Lo “scambio di manodope-ra fra coltivatori diretti” èprevisto dalle norme secon-do il seguente principio: Trapiccoli imprenditori agricoliè ammesso lo scambio dimano d'opera o di di servi-zi, secondo gli usi.Non costituisce mai un rap-porto di lavoro subordinatobensì un rapporto contrat-tuale in forza del quale unaparte fornisce lavoro/mezzicreando un diritto alla resti-tuzione di tale prestazioneanche in tempi e modi di-versi. Trova applicazione neiconfronti di tutti i coltivato-ri diretti, definibili “piccoliimprenditori agricoli”.Per piccoli imprenditori de-vono intendersi i coltivatoridiretti che esercitano un’atti-vità organizzata prevalente-mente con lavoro proprio edei componenti della fami-glia. Salve diverse specifica-zioni derivanti dagli usi ca-merali deve ritenersi unoscambio di manodopera se:� Interviene fra coltivatoridiretti.

� I soggetti che rendono laprestazione siano coltiva-tori diretti e così pure glieventuali appartenenti alnucleo familiare.

� Non vi sia alcuna remune-razione in denaro o natura.

� Le prestazioni date pre-scindano da qualunqueequivalenza quantitativae qualitativa.

� La prestazione attengaesclusivamente ad attivi-tà rientranti nell’attivitàagricola principale o con-nessa.

È importante tenere presen-te che, mentre per il coltiva-

mente un’offerta di lavororeciproco, della stessa naturadi quelli ricevuti. �

so che le controprestazionidate non presuppongono unesborso di denaro ma unica-

tore diretto è palese la ricon-ducibilità a piccolo impren-ditore altrettanto non valeper l’imprenditore a titoloprincipale (persona fisica)per il quale lo scambio dimanodopera è possibile do-po una valutazione, caso percaso, della misura della par-tecipazione all’attività e del-la iscrizione all’Inps.Nello scambio di manodo-pera opera la normale tutelainfortunistica in vigore per icoltivatori diretti soltanto setra i due agricoltori esiste unregime di reciprocità. Loscambio deve avvenire fraprestazioni agricole).La manodopera di scambiodeve essere gratuita, nel sen-

Comunicazione preventiva all’INAIL per i lavoratori con prestazione occasionale accessoria (voucher)La denuncia preventiva di avvio al lavoro accessorio pur essendo solo apparente-mente coincidente con quella della comunicazione di assunzione per lavoro sub-ordinato, ha l’effetto di fornire evidenza pubblica onda evitare la contestazione diavere impiegato personale in nero. Procedura cartacea o telematica ha analogaefficacia. Sia in un caso sia nell’altro, dopo aver provveduto all’acquisto dei buo-ni e prima in ogni caso, dell’inizio della prestazione i committenti devono proce-dere alla comunicazione preventiva nei confronti dell’INAIL tramite il previsto mo-dello di denuncia nominativa.I nostri Uffici sono a disposizione per ulteriori chiarimenti.

di Barbara De Quarto

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Epaca

UUna boccata d’ossigenoper i pensionati della

Coldiretti grazie alla nuovacarta sconti pensata per gliiscritti, utile nella vita di tut-ti i giorni, per acquistare unavasta scelta di beni e servizicon significativi risparmi o acondizioni agevolate. Nonsolo, arriva la possibilità peri pensionati con meno di 85anni di età di stipulare unapolizza assicurativa ad unprezzo molto vantaggioso.La carta si chiama “Vantaggidiretti” ed è la nuova tesseramulti servizi nata dalla vo-lontà della FederpensionatiColdiretti di ampliare lagamma dei servizi offerti aipropri iscritti. È completamente gratuita econsente di ottenere, attra-verso l’apposito circuito se-lecard, agevolazioni in tuttigli esercizi commerciali e icentri convenzionati su tut-to il territorio nazionale,nonché informazioni e con-sulenze gratuite: dagli scontinei poliambulatori e centridiagnostici, nelle farmacie enei centri ottici, alle agevola-zioni per abbonamenti aquotidiani e periodici e perl’acquisto di libri, fino alle ri-duzioni sui biglietti ferrovia-ri e marittimi e sui pacchettiviaggio, nonché alberghi,noleggi, centri benessere, so-lo per citarne alcuni.Per ottenere i benefici occor-re solo mostrare la tesseraVantaggi diretti della Coldi -retti Pensionati prima del-l’acquisto nei punti venditaconvenzionati, oppure, indi-care il numero della carta sesi chiede un’informazione,una consulenza o un servi-

dell’assicurato spettano75.000 euro.

Per richiedere il fascicolo in-formativo o per qualsiasi in-formazione sulla polizza èpossibile chiamare il numerodi telefono 06/48.07.07.63.

Per richiedere la CartaVantaggi diretti o per attiva-re la polizza assicurativa,raccomandiamo a tutti ipen sionati interessati di ri-volgersi all’ufficio ColdirettiPensionati della propriaprovincia. Per conoscerel’ufficio più vicino è possibi-le visitare il sito Internethttp://www.coldiretti.it/. �

a Coldiretti o Federpen -sionati che non abbianocompiuto gli 85 anni di età.Ecco alcune delle caratteri-stiche più interessanti:

- garanzia di una coperturaassicurativa 24 ore su 24;

- il costo è di 100,00 eurol’anno, comprensivo diimposte;

- in caso di infortunio checomporti un’invaliditàpermanente spettano150.000,00 euro agli assi-curati con meno di 80 an-ni e 75.000,00 agli assicu-rati che hanno compiutogli 80 anni di età. In casodi morte, ai beneficiari

zio che richiede la prenota-zione telefonica.Per conoscere i punti vendi-ta convenzionati e, in ognicaso, per scoprire tutti i van-taggi offerti dalla nuovaCarta è possibile chiamare ilnumero verde gratuito800.036063, visitare il sitovantaggidiretti.coldiretti.it,oppure, inviare una mail [email protected].

La polizza assicurativaLa polizza assicurativa Pen -sionati Coldiretti è una po-lizza infortuni studiata ap-positamente da Coldiretti,Green e Fata Assicurazioni.È rivolta ai pensionati iscritti

Pensionati ColdirettiCon carta e polizza aumentano i vantaggi

Coltivatori diretti e Iap (Imprenditori agricoli professionali) pagano i contributi previ-denziali in base alla fascia di reddito agrario in cui è inquadrata l’azienda. Gli impor-ti variano in base all’età degli interessati (minori di 21 anni; ultrasessantacinquennipensionati) e in relazione all’ubicazione territoriale dell’azienda, vale a dire se situa-ta in territori normali o in comuni montani e/o zone agricole svantaggiate. GliImprenditori Agricoli Professionali (IAP) non risultano assicurati contro gli infortuni sullavoro e, pertanto, non versano la quota Inail. Ricordiamo che i coltivatori diretti eIap con più di 65 anni di età, già pensionati Inps, possono chiedere che il contri-buto previdenziale (solo quota Ivs) venga ridotto del 50%.Le scadenzeI contributi devono essere versati in quattro rate: la prima scade il 16 luglio 2011,mentre le successive il 16 settembre 2011, il 16 novembre 2011 e il 16 gennaio2012. Il pagamento deve essere effettuato mediante gli appositi modelli F24 cheverranno inviati dall’Inps al domicilio degli interessati.Per qualsiasi informazione, raccomandiamo a tutti gli interessati di rivolgersi pertempo al Patronato Epaca. Gli operatori forniranno tutta l’assistenza necessaria,verificando la correttezza degli importi da pagare o l’eventuale diritto a riduzioni nonriconosciute ed effettueranno controlli della posizione in caso di variazioni interve-nute nella composizione del nucleo familiare, nella consistenza aziendale (acquisi-zione di nuovi terreni per acquisto, affitto, comodato, ecc.; vendite o dismissionedi terreni), nel tipo di colture, nel reddito agrario dei terreni condotti (cambiamentodella tipologia di colture o di allevamento in atto), ecc...

Coltivatori diretti e IapEcco i contributi dovuti all’Inps per il 2011