coldiretti cremona informa 44/2011

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Le produzioni, l’ambiente, l’alimentazione Coldiretti Cremona Informa, Anno VI NewsLetter Informazione online Venerdì 25/11/2011 – Anno VI, Numero 44 Mobilitazione. Caso Simest, Coldiretti Cremona incontra i Sindaci Suinicoltura. Incontro a Montichiari: avanti tutta con contratto tipo e CUN Analisi. L’agricoltura lombarda tra la crisi e i segnali di ripresa Giornata del Ringraziamento. Agricoltura in festa a Gussola, la cronaca Pac/1. A Palazzo Rospigliosi summit nazionale sulla proposta di Riforma Pac/2. Il Presidente Marini ha incontrato il Commissario Ue Ciolos Caro Gasolio. Stangata da 16 milioni per le imprese agricole lombarde ………………………………………………………………………… ………………… PRESENTATA LA MOBILITAZIONE SULLA VICENDA SIMEST Coldiretti Cremona incontra i Sindaci: “Approvate la delibera salva made in Italy” Organizzato da un gruppo di Sindaci del territorio cremonese, si è svolto mercoledì sera a Vescovato un incontro tra gli amministratori locali e il Direttore di Coldiretti Cremona Simone Solfanelli, al quale sono stati invitati gli agricoltori del paese. All’appuntamento erano presenti i “primi cittadini” Giuseppe Superti di Vescovato, Raffaele Leni di Cappella de’ Picenardi, Massimo Suardi di Derovere, Piera Lupi di Volongo, Davide Viola di Gadesco Pieve Delmona, Pierino Agnelli di Scandolara Ripa d’Oglio, oltre a rappresentanti delle Amministrazioni Comunali di Ostiano e Malagnino. Il Direttore di Coldiretti Cremona ha aperto l’incontro ricordando i numeri, le peculiarità e le eccellenze della nostra agricoltura. Un settore che vanta un patrimonio zootecnico da primato (bastino i dati relativi ai bovini, circa 300mila capi fra cui oltre 150mila vacche da latte, ai suini, oltre 1 milione, e agli avicoli, con 2 milioni e mezzo di capi), coltivazioni con rese imponenti (gli ettari coltivati in provincia sono 132mila, con il mais principale coltura, con una produzione annua di oltre 6 milioni di quintali per granella e oltre 15 milioni di quintali per il ‘ceroso’, e con un pomodoro da industria che si avvicina al milione e mezzo di quintali di produzione annua), con DOP d’eccellenza (“I nostri suini diventano prosciutti dop, il nostro latte diventa Grana Padano”). Il Direttore di Coldiretti Cremona non ha taciuto le difficoltà (“La crisi ha colpito duramente le imprese agricole – ha detto –. In Lombardia nel corso di un solo anno si sono perse 868 aziende agricole), ha evidenziato i segnali di ripresa, ha denunciato alcune forti criticità (dal consumo di suolo agricolo, con la Lombardia scesa sotto la soglia del milione di ettari di territorio agricolo disponibile, alla necessità di avere regole chiare in materia di bioenergia).

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il diario in posta elettronica di Coldiretti Cremona

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Le produzioni, l’ambiente, l’alimentazione Coldiretti Cremona Informa, Anno VI

NewsLetter

Informazione online

Venerdì 25/11/2011 – Anno VI, Numero 44

Mobilitazione. Caso Simest, Coldiretti Cremona incontra i Sindaci

Suinicoltura. Incontro a Montichiari: avanti tutta con contratto tipo e CUN

Analisi. L’agricoltura lombarda tra la crisi e i segnali di ripresa

Giornata del Ringraziamento. Agricoltura in festa a Gussola, la cronaca

Pac/1. A Palazzo Rospigliosi summit nazionale sulla proposta di Riforma

Pac/2. Il Presidente Marini ha incontrato il Commissario Ue Ciolos

Caro Gasolio. Stangata da 16 milioni per le imprese agricole lombarde

………………………………………………………………………… …………………

PRESENTATA LA MOBILITAZIONE SULLA VICENDA SIMEST

Coldiretti Cremona incontra i Sindaci: “Approvate la delibera salva made in Italy”

Organizzato da un gruppo di Sindaci del territorio cremonese, si è svolto mercoledì sera a

Vescovato un incontro tra gli amministratori locali e il Direttore di Coldiretti Cremona

Simone Solfanelli, al quale sono stati invitati gli agricoltori del paese. All’appuntamento

erano presenti i “primi cittadini” Giuseppe Superti di Vescovato, Raffaele Leni di Cappella

de’ Picenardi, Massimo Suardi di Derovere, Piera Lupi di Volongo, Davide Viola di Gadesco

Pieve Delmona, Pierino Agnelli di Scandolara Ripa d’Oglio, oltre a rappresentanti delle

Amministrazioni Comunali di Ostiano e Malagnino.

Il Direttore di Coldiretti Cremona ha aperto l’incontro ricordando i numeri, le peculiarità e le

eccellenze della nostra agricoltura. Un settore che vanta un patrimonio zootecnico da primato

(bastino i dati relativi ai bovini, circa 300mila capi fra cui oltre 150mila vacche da latte, ai

suini, oltre 1 milione, e agli avicoli, con 2 milioni e mezzo di capi), coltivazioni con rese

imponenti (gli ettari coltivati in provincia sono 132mila, con il mais principale coltura, con

una produzione annua di oltre 6 milioni di quintali per granella e oltre 15 milioni di quintali

per il ‘ceroso’, e con un pomodoro da industria che si avvicina al milione e mezzo di quintali

di produzione annua), con DOP d’eccellenza (“I nostri suini diventano prosciutti dop, il

nostro latte diventa Grana Padano”).

Il Direttore di Coldiretti Cremona non ha taciuto le difficoltà (“La crisi ha colpito duramente

le imprese agricole – ha detto –. In Lombardia nel corso di un solo anno si sono perse 868

aziende agricole), ha evidenziato i segnali di ripresa, ha denunciato alcune forti criticità (dal

consumo di suolo agricolo, con la Lombardia scesa sotto la soglia del milione di ettari di

territorio agricolo disponibile, alla necessità di avere regole chiare in materia di bioenergia).

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Di fronte al proliferare dei grandi impianti a biogas nella nostra provincia, per prima

Coldiretti Cremona ha portato all’attenzione degli amministratori del territorio (e delle intere

comunità) il tema della corretta impostazione dello sviluppo delle agro-energie. “Il problema

non sono gli impianti a biogas o i fotovoltaici in quanto tali – ha ribadito ieri sera Solfanelli –,

ma i maxi interventi che al posto di essere integrati nell’attività agricola diventano

installazioni industriali che si mangiano suolo e produzione di cibo. Perciò Coldiretti

Cremona ha denunciato il massiccio proliferare di impianti a biogas che utilizzano alimenti

nobili, così come dei grandi parchi fotovoltaici a terra”.

Tra i temi toccati, vi è stato anche quello relativo al futuro della Pac, con l’illustrazione

dell’azione messa in campo da Coldiretti che, a fronte di una proposta della Comunità

Europea giudicata fortemente penalizzante per l’agricoltura italiana, sta operando per ottenere

un cambio di rotta, ponendo come primo requisito il fatto che le risorse vadano agli

agricoltori professionali, quelli che lavorano e vivono di agricoltura.

L’intervento del Direttore Solfanelli si è chiuso chiedendo a tutti i Sindaci presenti pieno

appoggio all’azione di Coldiretti nella ‘vicenda Simest’. Nei giorni scorsi tutti i Comuni della

provincia di Cremona hanno ricevuto una proposta di ordine del giorno. “Siamo a denunciare,

purtroppo, una nuova vicenda di utilizzo improprio di risorse pubbliche da parte della

“Società italiana per le imprese all’Estero Simest S.p.a”, finanziaria controllata dal Ministero

dello sviluppo economico – ha riepilogato il Direttore Solfanelli –. Il nostro Presidente Sergio

Marini, intervenendo in audizione alla Commissione Agricoltura della Camera in data 8

novembre, ha denunciato l’operato della Simest, che ha finanziato Parmacotto e Lactitialia

impegnati in discutibili operazioni di investimento negli Stati Uniti e in Romania. Siamo di

fronte ad una situazione in cui il Ministero dello Sviluppo, attraverso questa società, sta

finanziando imprese italiane per produrre e commercializzare all’estero prodotti che di

italiano hanno solo il nome. Prodotti che nascono all’estero, con materia prima e manodopera

estere”.

Coldiretti è pronta a scendere in piazza per difendere l’autentico Made in Italy. “E’ essenziale

che le Istituzioni locali partecipino alla nostra mobilitazione – ha concluso il Direttore di

Coldiretti Cremona –. Per questo abbiamo proposto alle Amministrazioni Comunali di

inserire nell’ordine del giorno della prima Giunta o del primo Consiglio Comunale utile un

punto relativo alla discussione e alla condivisione di questa vitale azione a tutela del vero

Made in Italy”.

Da parte dei Sindaci sono giunte parole di apprezzamento per la battaglia di Coldiretti,

insieme all’impegno a portare nei Consigli Comunali le ragioni dell’azione intrapresa su tutto

il territorio nazionale dall’Organizzazione degli agricoltori.

Una prima Amministrazione Comunale ha già deliberato sulla vicenda Simest: il Consiglio

Comunale di Cappella de’ Picenardi, lo scorso 21 novembre, ha approvato una delibera che

dà pieno supporto all’azione di Coldiretti ed espressamente chiede al Governo Italiano di

“impedire l’uso improprio di risorse pubbliche per la commercializzazione sui mercati esteri

di prodotti di imitazione Italian sounding, a favore, invece, della promozione dell’autentico

Made in Italy”.

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SUINICOLTORI COLDIRETTI A MONTICHIARI

“Avanti tutta con la CUN

e con il contratto tipo”

Si è svolto lunedì 21 novembre presso il centro fiere di Montichiari (Brescia) un incontro

organizzato dalla Coldiretti Lombardia al quale hanno partecipato i suinicoltori soci di

Coldiretti provenienti da tutte le province della Lombardia, ma anche da altre regioni del

nord Italia più interessate alle produzioni del comparto. Oltre a Presidenti e Direttori di

diverse Federazioni provinciali della Coldiretti.

L’incontro, coordinato dal Presidente della Coldiretti di Brescia e Vice Presidente della

Coldiretti Lombardia, Ettore Prandini, ha visto la partecipazione di Giorgio Apostoli,

Responsabile servizi zootecnici della Coldiretti nazionale, Andrea Cristini, Presidente

Anas (Associazione nazionale allevatori di suini) e Maurizio Gallo, Direttore Anas.

Apostoli ha ribadito le motivazioni che hanno portato per prima la Coldiretti a sostenere

la necessità e l’importanza della CUN, la Commissione Unica Nazionale, al fine di offrire

maggiore certezza e più trasparenza alle dinamiche di mercato, adottandola come

riferimento unico per la remunerazione dei suini. Anche se Coldiretti sta lavorando per

arrivare prima possibile a una nuova organizzazione economica di produttori per

commercializzare in modo innovativo i suini allevati, costituendo così una vera e propria

società di scopo.

Maurizio Gallo ha illustrato una bozza di contratto tipo che introduce importanti novità:

la considerazione dei costi di produzione, la definizione della “partita di riferimento”, la

regolamentazione delle rese, il premio di qualità, il premio di certificazione, una

franchigia sulle penalità e il richiamo ai disciplinari IPQ/INEQ per la determinazione

delle responsabilità per i difetti delle cosce.

Il Presidente Ettore Prandini ha rimarcato l’esigenza di non interrompere l’azione

organizzativa “perché le imprese del comparto suinicolo devono recuperare anni di

grave crisi e quindi bisogna cogliere questo momento per fare passi in avanti

rafforzando il ruolo della CUN e introducendo al più presto un contratto tipo come

quello proposto”.

Prandini ha anche auspicato la costituzione di una Commissione Unica Nazionale per i

suinetti e ricordato che “anche la politica e le istituzioni devono fare la loro parte”

confidando in proposito che “il nuovo ministro dell’Agricoltura garantisca al più presto

la realizzazione delle azioni già da tempo annunciate come la sospensione delle rate dei

mutui per le aziende in crisi, l’emanazione dei decreti attuativi della legge

sull’etichettatura, la revisione della direttiva nitrati”.

Nel suo intervento Prandini ha quindi richiamato la riforma della Pac, per sottolineare

come essa debba tenere “in adeguata considerazione le peculiarità dell’agricoltura e

della zootecnia lombarda”. “La Pac – ha aggiunto – deve destinare le risorse disponibili

alle vere imprese del settore”.

L’ampio dibattito con i produttori presenti a Montichiari ha confermato l’importanza

delle proposte di Coldiretti. Avanti tutta quindi – afferma Coldiretti – con la

Commissione Unica Nazionale e con il contratto tipo per il comparto suinicolo.

STO

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Crisi, le difficoltà dell’agricoltura Coldiretti: registriamo segnali di ripresa

Si riporta il testo dell’intervista al Delegato Confederale Eugenio Torchio,

rilasciata ad un settimanale locale, sul tema “crisi internazionale e agricoltura”

L'attuale scenario di crisi è pesantissimo per tutte le categorie

economiche, compresa l'agricoltura. Ci può offrire una panoramica della

situazione?

“C’è una situazione in chiaro scuro in diversi comparti agricoli, dal latte alla carne,

dall’ortofrutticoltura al florovivaismo – spiega Eugenio Torchio, Delegato Confederale di

Coldiretti Cremona –. Le imprese stanno facendo un duro lavoro in un settore che a livello

regionale ha un valore della produzione di 11,3 miliardi di euro, con una quota pari al 15,4

per cento del totale italiano e che coinvolge oltre 220 mila addetti.

Va detto che in questi mesi registriamo alcuni segnali di ripresa: elementi non ancora

sufficientemente robusti da permetterci di poter parlare di un’inversione di tendenza, ma

comunque segnali importanti. Mi riferisco alla tenuta nel prezzo dei prodotti lattiero-

caseari, alla fissazione di un prezzo del latte alla stalla che dà maggiori certezze alle

imprese, nonché al fatto che finalmente si vede un po’ di luce anche per i due comparti più

in difficoltà, quello suinicolo e quello dei bovini da carne: per entrambi rileviamo una

tendenza all’aumento dei prezzi di vendita, dopo anni in cui le imprese hanno visto i loro

animali pagati a prezzi neppure sufficienti per coprire i crescenti costi di produzione. Va

detto che dietro questa nuova tendenza vi è senza dubbio anche la diminuzione dell’offerta

di prodotto, alla cui origine c’è la chiusura e il ridimensionamento di tanti allevamenti”.

“C’è poi da rilevare – prosegue Torchio – che per le imprese agricole oggi il denaro è più

caro: secondo un nostro monitoraggio, effettuato sulle condizioni che le banche applicano

alle aziende, dall’anno scorso a oggi gli spread sono aumentati un po’ ovunque e in alcuni

casi sono più che raddoppiati. La situazione peggiore è sui prestiti a breve, sotto i 12 mesi.

Dal canto nostro, siamo al fianco delle imprese attraverso l’intervento di CreditAgri

Lombardia, il consorzio di garanzia per le imprese di Coldiretti”.

Tanti sono i problemi che affliggono il mondo dell'imprenditoria agricola

locale. Cosa servirebbe alle aziende per risollevarsi?

“Ho avuto modo di indicare alcuni punti necessari per l’imprenditoria agricola lombarda,

intervenendo in Regione Lombardia per la discussione sul Testo unico regionale in materia

di agricoltura. Tra i punti salienti Coldiretti Lombardia ha posto la lotta alla burocrazia, una

legge regionale (dopo quella già approvata a livello nazionale) per l’etichettatura d’origine

obbligatoria dei prodotti, la difesa del suolo agricolo e regole precise per le energie

rinnovabili. Sul fronte della burocrazia la parola chiave per Coldiretti è “semplificazione”:

non è accettabile che le imprese agricole vengano schiacciate, ingessate, dagli adempimenti

burocratici. Sul fronte delle energie rinnovabili, un tema fortemente sentito in provincia di

Cremona dato il proliferare degli impianti a biogas, è necessaria una forte presa di posizione

della Regione, per costruire un percorso che preservi i suoli dalle mire di imprenditori

lontani dall’agricoltura e pronti a tutto pur di ottenere guadagni a breve termine. La nostra

preoccupazione per il territorio agricolo è rivolta a evitare un paesaggio impoverito da

estensioni di mais destinato agli impianti di biogas e “coltivazioni” di pannelli per il

fotovoltaico e dall’altro alla tutela ed al sostegno della categoria imprenditoriale che

rappresentiamo, affinché gli agricoltori continuino a coltivare la loro terra”.

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Qual è il ruolo delle istituzioni nazionali? Cosa chiede la Coldiretti al

Governo?

Come sottolineato dal nostro Presidente Sergio Marini, consideriamo la nomina del nuovo

Ministro delle Politiche Agricole Mario Catania un’ottima scelta. E’ un tecnico di grande

esperienza che si insedia in un momento particolare per il Paese e per il futuro dell’

agricoltura italiana, in una delicata fase del negoziato di riforma della Politica agricola

comune (Pac). L’attuale proposta di riforma è fortemente penalizzante per l’agricoltura

italiana: basti dire che per il 2014-2020 si prevedono tagli all’agricoltura italiana per 1,4

miliardi. E’ dunque essenziale che il nostro Paese sappia fare pressing sul negoziato

europeo: in questo momento, in Europa, si sta decidendo il futuro della nostra agricoltura e

delle nostre imprese. Per Coldiretti c’è un punto fermo: è essenziale che le risorse vadano

agli agricoltori professionali, quelli che lavorano e vivono di agricoltura.

Entrando in una dimensione locale, quali misure chiedete alle Istituzioni

cremonesi?

E’ essenziale che le Istituzioni locali partecipino all’azione di Coldiretti, tesa a tutelare e

valorizzare l’autentico Made in Italy. Mi limito a un esempio: proprio in questi giorni

stiamo chiedendo ai Comuni, alla Provincia, a tutte le realtà economiche del territorio di

adottare una mozione sul “caso Simest” una società, controllata dal Ministero dello

Sviluppo, che finora ha finanziato imprese italiane per produrre e commercializzare

all’estero prodotti che di italiano hanno solo il nome. Prodotti che nascono all’estero, con

materia prima e manodopera estere. Ebbene, anche partecipando a questa azione gli Enti

locali possono dare un contributo reale, forte e concreto, alla nostra battaglia a difesa del

vero Made in Italy.

Coldiretti Cremona Impresa Verde Cremona

SEDE PROVINCIALE

Via Ala Ponzone, 8 III piano

Tel. 0372.499811 Fax 0372.499899

[email protected]

UFFICIO ZONA CREMONA Via Ruffini, 28

Tel. 0372.732930 - Fax 0372.732940

UFFICIO ZONA SORESINA Via Matteotti, 12

Tel. 0372.732990 - Fax 0372.732980

UFF. ZONA CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3

Tel. 0372.732960 - Fax 0372.732970

UFF. ZONA DI CREMA Via del Macello, 34/36 - Tel. 0372.732900 - Fax 0372.732925

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Agricoltura in festa a Gussola

La chiesa parrocchiale di Gussola era gremita, domenica 20 novembre, per la Giornata

Provinciale del Ringraziamento

promossa da Coldiretti Cremona.

Numerosi imprenditori agricoli,

accanto ai rappresentanti delle

istituzioni e del mondo

economico cremonese, hanno

preso parte alla domenica di

festa, apertasi alle 10.30, con la

Santa Messa celebrata da Mons.

Dante Lafranconi, Vescovo di

Cremona.

“Solo con Dio c’è futuro nelle

nostre campagne” è stato il tema

indicato dalla Conferenza

Episcopale Italiana per la sessantunesima edizione dell’iniziativa: un chiaro invito, ribadito dal

Vescovo Lafranconi, a porre il

Signore al vertice di ogni fatica e di

ogni azione.

Rivolgendosi ai numerosissimi

lavoratori della terra presenti, il

Vescovo ha avuto parole di

incoraggiamento e di impegno,

sottolineando l’importanza di

produrre cibo nel segno della

condivisione, della salubrità, dell’attenzione alle tante

povertà presenti nel mondo.

Vivere la propria vita sapendo che ogni gesto sarà

giudicato da Dio, essere solidali con chi non ha nulla

e impegnarsi affinché i prodotti della terra siano

sempre sani e genuini: questa, in sintesi, la riflessione

che mons. Lafranconi ha rivolto durante la Santa

Messa.

L’offertorio ha visto gli imprenditori agricoli, fra cui tanti giovani, consegnare al Pastore della

Chiesa cremonese i doni della terra, per rendere grazie al Signore dei frutti raccolti durante

un’annata di lavoro. E’ seguita la benedizione dei trattori e delle macchine agricole, radunati in

parata sul sagrato e sulla piazza municipale.

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Il successivo momento conviviale ha offerto al Delegato Confederale Eugenio Torchio e al

Direttore di Coldiretti Cremona Simone

Solfanelli l’occasione di ringraziare i tanti

rappresentanti istituzionali (dal Prefetto

Tancredi Bruno di Clarafond ai vertici delle

forze dell’ordine, dai numerosi Sindaci

presenti all’Assessore provinciale

all’agricoltura Pinotti) e i tanti rappresentanti

del mondo economico (accanto al Presidente

del Consorzio Casalasco del Pomodoro Paolo

Voltini c’erano i rappresentanti di pressoché

tutto il mondo produttivo cremonese, a partire

dal Presidente della Camera di Commercio

Auricchio e dal Presidente dell’Apa Riccardo

Crotti). Per Coldiretti Cremona l’appunta-

mento è stato occasione per ribadire l’impegno

a tutela dell’agricoltura italiana, in primis

attraverso il progetto per una filiera agricola tutta italiana, che sta dando vita ad un grande

sistema agro-alimentare, che premi con un’equa remunerazione gli imprenditori agricoli e

assicuri alle famiglie prodotti di qualità, autenticamente Made in Italy.

La cronaca della Giornata del Ringraziamento è online

La Giornata Provinciale del Ringraziamento è il tema della puntata di questa settimana di

W l’Agricoltura, la trasmissione di agricoltura, ambiente, alimentazione proposta da

Coldiretti Cremona su TeleColor e PrimaRete.

La trasmissione è andata in onda ieri sera

(come ogni giovedì alle ore 20.15 circa) e sarà

riproposta domenica (alle ore 13, su

Telecolor). Il servizio può essere rivisto anche

sul sito di Coldiretti Cremona, all’indirizzo

www.cremona.coldiretti.it.

Segnaliamo che si parlerà della Giornata

Provinciale del Ringraziamento anche

nell’ambito del settimanale televisivo Giorno

del Signore, proposto a cura della Diocesi di Cremona ogni settimana su Studio 1 (il

sabato alle ore 20.20, la domenica alle ore 13) e TelePace (venerdì ore 17.30, sabato ore

14.30, domenica ore 21.30). La trasmissione può essere rivista sul sito della Diocesi di

Cremona (www.diocesidicremona.it), dove è presente anche la Photogallery dedicata alla

Giornata Provinciale del Ringraziamento.

Segnaliamo infine che numerose foto scattate in occasione della festa a Gussola sono sul

sito www.cremona.coldiretti.it, insieme alla cronaca della Giornata.

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Martedì 29 novembre 2011 alle ore 10,00 Roma - Via XXIV Maggio 43 - Centro Congressi Rospigliosi

SUMMIT NAZIONALE SULLA RIFORMA

DELLA POLITICA AGRICOLA EUROPEA

Il summit nazionale sulla riforma della Politica agricola comune si svolge martedì 29 novembre 2011 alle ore 10,00 a Roma in via XXIV Maggio 43 per iniziativa della Coldiretti.

All’incontro partecipano tutti i protagonisti del negoziato europeo: il Commissario europeo per l'agricoltura e lo sviluppo rurale Dacian Cioloş, il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Mario Catania, il Presidente della commissione agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro e il relatore del Parlamento europeo sul regolamento orizzontale (finanziamento, gestione e monitoraggio della PAC) Giovanni La Via. Le conclusioni sono del Presidente di Coldiretti Sergio Marini.

Si tratta dell’appuntamento nazionale che vede coinvolte tutte le parti negoziali di una riforma che mette in gioco per l’Italia quasi 6 miliardi di fondi comunitari all’anno per i prossimi sette anni, ma dalla quale dipende soprattutto il futuro di quasi un milione di imprese agricole e di oltre 12 milioni di ettari di terreno coltivato dal quale nascono produzioni da primato che danno prestigio e competitività al Made in Italy nel mondo.

In occasione del summit nazionale sarà presentato uno studio dedicato ai primati dell’agricoltura italiana in Europa e sugli effetti dell’ipotesi di riforma sul Made in Italy, insieme alle proposte della filiera italiana per migliorarla.

www.ilpuntocoldiretti.it Il giornale online delle imprese del sistema agroalimentare

Del summit nazionale sulla riforma della Politica agricola comune si parlerà su Il

Punto Coldiretti, il giornale online rivolto alle imprese del sistema agroalimentare,

creato dalla Coldiretti, la prima Organizzazione degli imprenditori agricoli del Paese.

Il Punto Coldiretti assicura un costante aggiornamento su economia e settori

produttivi, fisco, ambiente, lavoro, credito, energia, previdenza, formazione, qualità,

innovazione e ricerca, scadenze e prezzi, previsioni meteo. L’indirizzo è:

www.ilpuntocoldiretti.it.

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RIFORMA AGRICOLA COMUNE: IL PRESIDENTE SERGIO MARINI

INCONTRA IL COMMISSARIO CIOLOS

Il Presidente della Coldiretti Sergio Marini ha incontrato il Commissario europeo

all’agricoltura Dacian Ciolos nella sede di Palazzo Rospigliosi a Roma. Nel corso del

cordiale incontro il Presidente della

Coldiretti ha ringraziato il

Commissario Europeo per la visita e

ha espresso sostegno all’azione di

difesa del budget agricolo all’interno

del bilancio comunitario.

Marini ha peraltro annunciato

l’impegno della Coldiretti per superare

nel negoziato le criticità della

proposta di riforma della politica

agricola comune (Pac) per l’Italia che

riguardano in particolare il taglio delle

risorse disponibili, l’applicazione del

“greening” e la definizione di agri-

coltore attivo, ma anche le misure per

controllare la volatilità dei prezzi

agricoli nonché la necessità di

rafforzare le organizzazioni dei

produttori. Il Commissario all’agricoltura Dacian Ciolos si è dichiarato disponibile a

discutere una migliore definizione della figura dell’agricoltore attivo nel rispetto della

“scatola verde” e ha offerto rassicurazioni per una migliore attuazione del “greening” in

Italia. Marini e Ciolos si sono ripromessi di approfondire adeguatamente i temi in

discussione nel corso dell’incontro promosso dalla Coldiretti a Roma il prossimo 29

novembre.

(Nella foto: l’incontro a Palazzo Rospigliosi, sede della Coldiretti, del Presidente Sergio Marini

con il Commissario Ue all’Agricoltura e Sviluppo rurale Dacian Ciolos)

COLDIRETTI: LA FILIERA ITALIANA È COMPATTA SULLA RIFORMA DELLA PAC

Il mondo agricolo, cooperativo e del Sindacato dei lavoratori, rappresentato dalle organizzazioni

Coldiretti, Cia, Confagricoltura, Copagri, Fedagri-Confcooperative, Legacoop agroalimentare, Agci-

Agrital, Unci-Coldiretti, Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil, prima dell’incontro con il Commissario europeo

all’Agricoltura Dacian Ciolos, ha consegnato al ministro delle Politiche agricole Mario Catania, un

documento unitario sulle proposte di riforma della Politica agricola comune. Si tratta di un atto di

assoluta responsabilità di tutta la filiera per dar forza e contenuto all’impegno che il Ministro e il

nuovo Governo dovranno portare avanti a difesa di una riforma equa ed in grado di tutelare gli

interessi del Paese.

Page 10: coldiretti cremona informa 44/2011

COLDIRETTI LOMBARDIA:

Caro gasolio, stangata da 16 milioni di euro

per le imprese agricole della Lombardia

Caro gasolio: alle imprese agricole della Lombardia – stima la Coldiretti regionale –

lavorare la terra è costato 16 milioni di euro in più rispetto all’anno scorso, a fronte

di un costo del carburante aumentato di oltre il 46 per cento dal 2010 a oggi. Per

l’azienda media lombarda la spesa media è salita di quasi 300 euro.

Il salasso, spiega la Coldiretti, non ha riguardato solo l’aratura dei terreni, ma

anche i maggiori costi per l’uso di altri macchinari (ad esempio la trebbiatrice), per

il riscaldamento delle serre (per fiori, ortaggi e funghi) e delle stalle e per

l'essiccazione dei foraggi. A subire gli effetti del record nei prezzi del carburante -

continua la Coldiretti - è l'intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica

incidono dal 30 al 35 per cento per frutta e verdura. Rispetto alla superficie

agricola utilizzata – stima la Coldiretti Lombardia – le province più colpite dal caro

gasolio sono: Brescia, Pavia, Cremona e Mantova. A seguire: Bergamo, Milano,

Sondrio, Lodi, Como Varese, Lecco e Monza.

LA STANGATA DEL CARO GASOLIO

Provincia Aumento 2010-2011 Varese 211.312

Como 381.212

Sondrio 1.194.282

Milano 1.036.128

Bergamo 1.132.799

Brescia 2.871.699

Pavia 2.838.861

Cremona 2.183.962

Mantova 2.691.788

Lecco 177.467

Lodi 890.509

Monza 157.910

Lombardia 15.727.928

L’EXPO E IL RUOLO DEGLI AGRICOLTORI: INTERVENTO DEL

PRESIDENTE NAZIONALE DI COLDIRETTI SERGIO MARINI

VIDEO SU WWW.YOUTUBE.COM/COLDIRETTILOMBARDIA

MONZA – SU WWW.YOUTUBE.COM/COLDIRETTILOMBARDIA

VIDEONEWS ONLINE PER LA NUOVA BOTTEGA DI CAMPAGNA AMICA

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NATALE, INIZIA LO SHOPPING IL CIBO SORPASSA I REGALI

Gli Italiani hanno pianificato un budget medio di 625 euro a famiglia

Con il weekend inizia lo shopping di Natale per il quale gli italiani hanno pianificato un budget

medio di 625 euro a famiglia, con le spese per alimenti e bevande che quest’anno

sorpassano nelle preferenze quelle per i regali. E’ quanto emerge da un’analisi della

Coldiretti sulla base dell'indagine “Xmas Survey 2011” di Deloitte, che evidenzia un leggero

calo del 2,3% rispetto allo scorso

anno, ma anche una maggiore

propensione degli italiani agli

acquisti di Natale rispetto ai

partner europei, in un periodo di

crisi. Durante un mese di

shopping natalizio - precisa la

Coldiretti - la spesa stimata per

gli italiani è superiore del 6,5 per

cento alla media europea ferma

a 587 euro a famiglia con una

variabilità tra i 250 euro degli

olandesi e i 943 degli irlandesi.

La spinta verso regali utili peraltro - sottolinea la Coldiretti - premia l’enogastronomia, anche

per l'affermarsi di uno stile di vita attento a ridurre gli sprechi che si esprime con la

preparazione fai da te di ricette personali per serate speciali o con omaggi per gli amici che

ricordano i sapori e i profumi della tradizione del territorio. Si segnala anche una tendenza ad

anticipare gli acquisti per avvantaggiasi dei prezzi più convenienti o per non dovere

affrontare le lunghe file che caratterizzano il momento clou dello shopping delle festività.

Nel 2011 cambiano anche le preferenze - riferisce la Coldiretti - con il 40 per cento degli

italiani che indica al primo posto per il periodo delle festività natalizie il cibo, il 39 per cento i

regali, il 13 per cento i viaggi e solo il 7 per cento le attività di socializzazione.

Gli italiani - stima la Coldiretti - acquisteranno per Natale prodotti alimentari tipici per un

valore di più di 2 miliardi di euro per effetto della tendenza verso i prodotti alimentari di

qualità da regalare a se stessi o agli altri. Tutto questo è favorito dalla grande varietà

dell’offerta, con occasioni per tutte le tasche.

Il consiglio della Coldiretti è quello di preferire i prodotti venduti direttamente dagli

imprenditori agricoli in azienda o nei mercati e botteghe di Campagna Amica poiché

garantiscono genuinità, convenienza e una maggiore originalità rispetto alle offerte natalizie

standardizzate dei punti vendita tradizionali. In molti casi è possibile prepararsi o farsi

preparare i tipici cesti natalizi con prodotti inimitabili caratteristici del territorio. Nel nostro

Paese si trova un terzo delle imprese biologiche europee e un quarto della superficie bio

dell'Unione, superando il milione di ettari.

L’agroalimentare Made in Italy può contare su 230 prodotti a denominazione o indicazione di

origine protetta riconosciuti dall'Unione Europea cui si sommano 4606 specialità tradizionali

censite dalle regioni, mentre sono 517 i vini a denominazione di origine controllata (Doc),

controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica.

Page 12: coldiretti cremona informa 44/2011

Mercato di Campagna Amica,

tutti gli appuntamenti in calendario

Segnaliamo il calendario del Mercato di Campagna Amica degli agricoltori di Coldiretti in

provincia di Cremona. Da Cremona a Crema, da Casalmaggiore a Soresina, da Vescovato a

Bagnolo Cremasco, passando per Castelleone, sono sempre più numerose le ‘piazze’ dove

regolarmente si rinnova l’incontro diretto tra imprenditori agricoli e cittadini-consumatori.

Riepiloghiamo i principali appuntamenti, ricordando che eventuali aggiornamenti del

calendario possono essere ricercati online, sul sito di Coldiretti Cremona (all’indirizzo

www.cremona.coldiretti.it).

CREMONA. Al Foro Boario ogni venerdì, dalle ore 8 alle 13

CASALMAGGIORE. In Piazza Turati, il sabato mattina

SORESINA. Il lunedì, ore 8-13, davanti al Palazzo Comunale

PANDINO. Il 2° e il 4° lunedì del mese, in via Umberto I

VESCOVATO. Tutti i sabati, in piazza Roma

CASTELLEONE. La mattina del sabato in via Garibaldi

BAGNOLO CREMASCO. In piazza Aldo Moro, la seconda domenica del mese

CREMA. In via Terni, prossimo appuntamento domenica 27 novembre.

www.cremona.coldiretti.it il sito di Coldiretti Cremona

Ricordiamo che tutti gli appuntamenti promossi da Coldiretti Cremona vengono

puntualmente comunicati anche attraverso il nostro sito, all’indirizzo

www.cremona.coldiretti.it (in particolare, per gli avvisi rivolti agli imprenditori agricoli, c’è

lo spazio “avvisi alle imprese”).

Il sito è uno strumento di informazione e comunicazione, aggiornato in tempo reale, rivolto

agli imprenditori agricoli e a tutti i cittadini attenti ai temi della difesa e valorizzazione

dell’agricoltura e alimentazione made in Italy, alla promozione del territorio, alla tutela

dell’ambiente. Sul sito sono presenti tutti i comunicati stampa diffusi da Coldiretti Cremona,

ci sono le pagine dedicate ai servizi garantiti dai vari uffici, tutte le iniziative sul territorio,

accanto ad una serie di link e di indirizzi utili.

Negli ultimi mesi il sito si è arricchito di una serie di video, che raccontano iniziative, azioni

e imprese agricole di Coldiretti. Particolare risalto è dato alle ‘storie’ dei giovani

imprenditori agricoli.

Page 13: coldiretti cremona informa 44/2011

MERCATI – DA VENERDI’ 18

A GIOVEDI’ 24 NOVEMBRE 2011

PRODOTTO Unità di

misura

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

FRUMENTO

tenero buono

mercantile Tonn. 195-197

n.q.

195-200 (fino) 208-213

GRANOTURCO ibr. naz.

14% um. Tonn. 178,5-179,5 189-190 180,5-182,5 194-195

SEMI di SOIA Nazionale

Tonn. n.q. 349-354 336-341 Sorgo nazionale

189-192

ORZO naz. p.spec. 55-60

p.spec. 66-68 Tonn.

197 – 202 203 – 207

n.q. 227 – 229

n.q. 213-220

(p.spec. 63-65)

217-220

CRUSCA alla rinfusa

Tonn. 184 – 186 165 – 166 176-179 165-166

FIENO Magg.

Agostano Tonn.

130 – 150 di erba med: 130-150

116-130 n.q.

Mag. 1° t.

125-130 Medica fienata 1° t.

115,0-125,0

PAGLIA press. (rotoballe)

Tonn. 105 – 115 108-120 Erba med f. 1° t.

125-130 Paglia di frumento

press. ball. 78-83

SUINI lattonzoli locali

15 kg 3,360 3,340 3,350 3,380

SUINI lattonzoli locali

25 kg 2,450 2,460 2,400 2,450

SUINI lattonzoli locali

30 kg 2,220 2,240 2,170 2,220

SUINI lattonzoli locali

40 kg 1,900 1,900 1,850 1,900

SUINI da macello

156 kg 1,510 n.q. n.q. (da 144 a 156 kg)

1,520

SUINI da macello

176 kg 1,570 n.q. n.q. (da 156 a 176 kg)

1,574

SUINI da macello

Oltre

176 kg 1,540 n.q. n.q.

(da 176 a 180 kg) 1,558

VACCHE FRIS. 1° qualità (p.v.)

kg. 2,30-2,65 MONTICHIARI 1,10-1,20

da macello 1,160-1,260

VACCHE FRIS.

2° qualità (p.v.) kg. 2,00-2,25

MONTICHIARI 0,80-0,92

0,89-0,99

MANZE scott. 24 mesi

kg. 2,30-2,85 Vitelloni da macello

24/30 mesi 1,40-1,59

1,14-1,31

Vitelloni femm. da macello pezz. nere (kg. 450-500)

p.m. 2,42–2,72 p.v. 1,25–1,40

Page 14: coldiretti cremona informa 44/2011

PRODOTTO

Unità di

misura

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

VITELLI baliotti fris. (p.v.)

50-60

kg. 1,20-1,30

MONTICHIARI

(50/60 kg)

1,20-1,30

(da 46 a 55 kg)

1,40-1,70 (45-55 kg)

1,05-1,60

VITELLI baliotti pie blu belga p.v

50-60

kg. 2,50-3,70

MONTICHIARI 3,80-4,00

4,05-4,65 (pregiate 70 kg)

3,81-4,85

BURRO pastorizzato

kg. 3,20-3,25 past. 3,55 centr. 3,75

2,55 Zangolato di creme

X burrificaz. 2,25

PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi

kg. (dolce) 4,95-5,15

n.p. n.q. --

PROVOLONE VALPADANA

oltre 3 mesi kg.

(piccante) 5,10-5,50

n.p. n.q. PARM. REGGIANO

12 mesi 10,55-10,80

GRANA scelto stag. 9 mesi

kg. 8,02-8,27 n.p. 8,12-8,37

PARMIGIANO

REGGIANO

fino a 24 m 12,05-12,35

GRANA scelto

stag. 12-15 mesi kg. 8,65-8,85 n.p. 8,90-9,15

PARMIG. REGG.

30 mesi e oltre 13,30-13,70

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il 1°

e il 3° mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta

attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Altra sottolineatura: i prezzi del mercato bovino di

Cremona sono da considerarsi a peso morto. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due

giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa

riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati qui

riportati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì.

TUTTI GLI AGGIORNAMENTI DELLA TABELLA MERCATI

- INSIEME AI COLLEGAMENTI ALLE PRINCIPALI BORSE -

SONO SUL SITO www.cremona.coldiretti.it

W l’Agricoltura – Coldiretti Cremona Informa

Vi dà appuntamento alla prossima settimana

http://ec.europa.eu/agriculture/rurdev/index_it.htm

La newsletter di Coldiretti Cremona è nel sito www.cremona.coldiretti.it

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