Coldiretti Cremona Informa n.4/2013

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Le produzioni, l’ambiente, l’alimentazione Coldiretti Cremona Informa, Anno VIII NewsLetter Informazione online Venerdì 1/02/2013 – Anno VIII, Numero 4 Nitrati. Coldiretti denuncia: In Regione lobby economiche contro l’agricoltura Centrale a Crotta. Passa la proposta di Coldiretti: verifica sull’intervento Progetto didattico. Gli alunni vanno a Scuola di Salute e di Energia Imprese. Nel 2012 nate 103mila imprese rosa // Più laureati in agricoltura Made in Italy. Legge salva olio in vigore, nel weekend al via i controlli Liberi da Ogm. Stop della Commissione Ue a nuove varietà Agenda. Avvisi alle Imprese // Quotazioni // Campagna Amica, mercati ………………………………………………………………………… ………………… Nitrati, c’è chi lavora contro gli agricoltori: lobby economiche in azione contro le aziende “In Regione Lombardia c’è chi lavora contro le aziende agricole e contro l’Italia”. Così Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti Lombardia, replica alla presa di posizione dell’assessore regionale all’Agricoltura Giuseppe Elias che ha messo in dubbio la legittimità della sospensione della mappa nitrati votata dal Parlamento italiano. “Il giorno dopo l’approvazione della legge che salva migliaia di aziende zootecniche, altrimenti destinate alla chiusura – spiega Prandini –, da ambienti dell’assessorato regionale all’Agricoltura sono partite telefonate a esponenti di lobby economiche che agiscono contro gli interessi delle imprese agricole. Un atteggiamento vergognoso che antepone le convenienze di pochi al bene comune. Per fortuna l’era Elias sta per finire e nessuno la rimpiangerà”. Il Presidente Prandini afferma anche: “E’ disonesto sostenere che con la sospensione della mappa delle zone vulnerabili verranno bloccati i contributi europei agli agricoltori. Non è vero, anche perché l’avvio di una procedura di infrazione non vuole assolutamente dire che ci saranno poi dei provvedimenti. Affermare il contrario è solo un modo di fare terrorismo psicologico. L’Italia ha decine di procedimenti aperti per procedure di infrazione in diversi settori, così come la Francia e altri Paesi. Si tratta di iter normali in caso di situazioni controverse”. Secondo la Coldiretti è semplicemente necessario verificare l’origine degli inquinamenti da nitrati, che dipendono anche da industrie e scarichi civili. “Non vogliamo che l’agricoltura venga usata come capro espiatorio per fare gli interessi di pochi a danno di migliaia di aziende. Noi non ci stiamo e dimostreremo qual è la realtà con studi e ricerche di enti terzi” afferma ancora Prandini, che poi conclude: “Non lasceremo vincere le lobby e le loro contiguità con alcuni settori dell’assessorato regionale, dimostreremo chi sono i veri inquinatori. Troppo facile prendersela con i più deboli, quindi con gli agricoltori. Noi difendiamo loro, altri invece seguono logiche diverse”.

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il diario in posta elettronica di Coldiretti Cremona

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Le produzioni, l’ambiente, l’alimentazione Coldiretti Cremona Informa, Anno VIII

NewsLetter

Informazione online

Venerdì 1/02/2013 – Anno VIII, Numero 4

Nitrati. Coldiretti denuncia: In Regione lobby economiche contro l’agricoltura

Centrale a Crotta. Passa la proposta di Coldiretti: verifica sull’intervento

Progetto didattico. Gli alunni vanno a Scuola di Salute e di Energia

Imprese. Nel 2012 nate 103mila imprese rosa // Più laureati in agricoltura

Made in Italy. Legge salva olio in vigore, nel weekend al via i controlli

Liberi da Ogm. Stop della Commissione Ue a nuove varietà

Agenda. Avvisi alle Imprese // Quotazioni // Campagna Amica, mercati ………………………………………………………………………… …………………

Nitrati, c’è chi lavora contro gli agricoltori:

lobby economiche in azione contro le aziende

“In Regione Lombardia c’è chi lavora contro le aziende agricole e contro l’Italia”. Così Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti Lombardia, replica alla presa di posizione dell’assessore regionale all’Agricoltura Giuseppe Elias che ha messo in dubbio la legittimità della sospensione della mappa nitrati votata dal Parlamento italiano.

“Il giorno dopo l’approvazione della legge che salva migliaia di aziende zootecniche, altrimenti destinate alla chiusura – spiega Prandini –, da ambienti dell’assessorato regionale all’Agricoltura sono partite telefonate a esponenti di lobby economiche che agiscono contro gli interessi delle imprese agricole. Un atteggiamento vergognoso che antepone le convenienze di pochi al bene comune. Per fortuna l’era Elias sta per finire e nessuno la rimpiangerà”.

Il Presidente Prandini afferma anche: “E’ disonesto sostenere che con la sospensione della mappa delle zone vulnerabili verranno bloccati i contributi europei agli agricoltori. Non è vero, anche perché l’avvio di una procedura di infrazione non vuole assolutamente dire che ci saranno poi dei provvedimenti. Affermare il contrario è solo un modo di fare terrorismo psicologico. L’Italia ha decine di procedimenti aperti per procedure di infrazione in diversi settori, così come la Francia e altri Paesi. Si tratta di iter normali in caso di situazioni controverse”.

Secondo la Coldiretti è semplicemente necessario verificare l’origine degli inquinamenti da nitrati, che dipendono anche da industrie e scarichi civili. “Non vogliamo che l’agricoltura venga usata come capro espiatorio per fare gli interessi di pochi a danno di migliaia di aziende. Noi non ci stiamo e dimostreremo qual è la realtà con studi e ricerche di enti terzi” afferma ancora Prandini, che poi conclude: “Non lasceremo vincere le lobby e le loro contiguità con alcuni settori dell’assessorato regionale, dimostreremo chi sono i veri inquinatori. Troppo facile prendersela con i più deboli, quindi con gli agricoltori. Noi difendiamo loro, altri invece seguono logiche diverse”.

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Progetto di una centrale idroelettrica a Crotta d’Adda

Passa la proposta di Coldiretti:

verificare l’opera

per tutelare le imprese

Mercoledì summit promosso dalle Province di Lodi e Cremona

“Con soddisfazione rileviamo che è passata la linea fin dall’inizio proposta dalla nostra

Organizzazione, in perfetta sintonia con i Comuni interessati: quella, cioè, di promuovere un

quadro approfondito della questione, attraverso uno studio dell’impatto dell’opera sul

territorio. Si è compiuto un passo importante per improntare un percorso, chiesto con forza

da Coldiretti, all’insegna della trasparenza e del vero coinvolgimento di enti locali, aziende

agricole e realtà ambientali, in una vicenda in cui è in gioco la tutela del territorio e del

lavoro di tante imprese”. Simone Solfanelli, Direttore di Coldrietti Cremona, fa il punto nella

vicenda del progetto di una centrale idroelettrica nell’ultimo tratto del fiume Adda (centrale

che sorgerebbe a Castelnuovo Bocca d’Adda, nel lodigiano, ma che coinvolgerebbe

un’ampia fascia di territorio cremonese posta all’interno del Parco Adda Sud), all’indomani

dell’incontro tenutosi in Provincia a Lodi, convocato dall’assessore all’Ambiente Elena

Maiocchi in accordo con l’assessore all’Agricoltura e Ambiente della provincia di Cremona

Gianluca Pinotti.

Nel summit tenutosi mercoledì 30 gennaio a Lodi – cui hanno preso parte i rappresentanti

dei comuni rivieraschi interessati dal progetto, le Organizzazioni agricole, i Consorzi di

Bonifica, il Parco Adda Sud, nonché i progettisti dell’impianto – si è stabilito che sarà

costituita una commissione tecnica chiamata a studiare gli effetti sui terreni agricoli causati

dalla realizzazione della Centrale. Si valuteranno dunque le conseguenze dell’innalzamento

della falda, di fronte a un’opera che – stando al progetto – per alimentare la centrale

creerebbe un invaso di 3 milioni di metri cubi d’acqua, comportando un innalzamento di tre

metri del livello del fiume, con un rigurgito del bacino destinato a risalire per 14 km fino ad

arrivare al salto che l’Adda compie nei pressi di Pizzighettone.

All’incontro in provincia a Lodi la Coldiretti era presente con il Direttore di Coldiretti

Cremona Simone Solfanelli, i tecnici Marco Benedini e Andrea Ragazzini, e con Francesca

Toscani, Segretario della Zona Coldiretti di Codogno.

Coldiretti Cremona si è presentata all’appuntamento con una prima “Relazione agronomica e

stima del danno fondiario potenziale”. “Premesso che un’indagine volta a far emergere i

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potenziali danni causati dall’innalzamento della falda freatica richiederebbe l’acquisizione di

informazioni e di dati scientifici relativi all’andamento della falda monitorando la stessa per

almeno un anno, posizionando in loco una rete piezometrica adeguata – hanno precisato i

tecnici di Coldiretti Cremona – e poiché in questa fase la mancanza di tempo non consente di

operare in tal senso, si è scelto di procedere all’analisi di un’area rappresentativa, che è già

stata oggetto di studi e approfondimenti legati a problematiche simili”.

I tecnici Coldiretti hanno dunque portato una serie di dati acquisiti in due annate agrarie a

seguito di altri fenomeni di allagamento già verificatisi a Crotta d’Adda, nelle zone ora

interessate dalla Centrale (allagamenti, con gravi danni per l’agricoltura, allora ascrivibili

all’innalzamento della falda dovuto alle perdite dell’adiacente Canale Navigabile Milano-

Cremona-Po).

Ribadita la preoccupazione delle imprese agricole che operano lungo l’asta del fiume,

preoccupazione condivisa dai Comuni, capitanati da Crotta d’Adda, e rafforzata

dall’evidenza che si vanno a colpire aree già soggette a problematiche di allagamento,

Coldiretti ha così dimostrato la necessità di basare ogni ulteriore passo in questa vicenda su

uno studio approfondito delle criticità e delle possibile conseguenze, nonché sul

coinvolgimento di tutti i soggetti e di tutti gli enti interessati.

La richiesta è passata, con l’impegno condiviso di dar vita a una commissione costituita dalle

Province di Cremona e Lodi, che radunerà i tecnici incaricati dai Comuni e dalle

Organizzazioni agricole, insieme ai geologi designati dal progettista e dalla società che

intende realizzare la centrale.

La Commissione avrà inoltre il compito di monitorare l’intero iter, a tutela del territorio e

delle comunità che lo vivono e vi operano.

Nella foto, scattata

il 24 gennaio 2013:

: Terreni a Crotta d’Adda,

nell’area interessata

dalla realizzazione della

centrale idroelettrica.

L’opera, che comporterà un

innalzamento di tre metri

del livello dell’Adda, andrà a

colpire una zona agricola già

particolarmente soggetta a

problematiche di allagamento.

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Con Coldiretti Cremona alunni a Scuola di Salute e di Energia

Hanno preso avvio le ‘specialissime’ lezioni proposte

da Coldiretti Cremona agli alunni del territorio, nel se-

gno della “Scuola di Salute” e della “Scuola di Energia.

Con il primo appuntamento tenutosi in settimana con gli

alunni della Scuola primaria di Sergnano, cui seguiranno

numerosi incontri già fissati per febbraio, sono partiti i

percorsi didattici che vedranno imprenditori e funzionari

di Coldiretti dialogare nei prossimi mesi con oltre mille

alunni (dalla Scuola primaria agli Istituti superiori) sui

temi della corretta alimentazione, della valorizzazio-

ne e promozione del vero Made in Italy, ma anche della

tutela del territorio e della possibilità di produrre energia

dai campi. “Agribenessere” è il titolo del progetto didattico (proposto con il sostegno della

CCIAA di Cremona) che si articola in una serie di percorsi:

W L’AGRICOLTURA. L’incontro con gli agricoltori (in primis Giovani Impresa e

Donne Impresa Coldiretti) rivela il volto della moderna agricoltura: le tecnologie, la profes-

sionalità, il rapporto impresa-mercato, la multifunzionalità, il valore del vero Made in Italy.

W LA TRADIZIONE. L’incontro con l’Associazione Provinciale Pensionati Coldiretti

consente di riscoprire le radici delle attività e della cultura rurale. Si parla delle antiche

pratiche, di colture e allevamenti del passato (es. la coltivazione del lino, l’allevamento del

baco da seta).

OBESITÀ? NO GRAZIE! Le lezioni approfondiscono i corretti comportamenti

alimentari, con tanti utili ‘consigli del benessere’. Le scelte alimentari non possono

prescindere dalla conoscenza di ciò che si porta in tavola: da qui l’attenzione alle produzioni

della nostra terra e alla stagionalità degli alimenti. Il tutto corredato dall’attività fisica.

KM ZERO! Il rispetto per l’ambiente inizia dalle scelte a tavola: il percorso mostra come

ciascuno di noi possa contribuire ad aiutare l’ambiente attraverso gesti quotidiani, ad es. la

scelta di produzioni locali (che, non richiedendo lunghi trasporti, limitano le emissioni di

gas serra). Il percorso approda all’esperienza dei Mercati di Campagna Amica.

L’ETICHETTA, NOSTRA ALLEATA. Si riflette sull’utilità dell’etichetta e

sull’importanza di conoscere l’origine dei prodotti. Gli agricoltori mostrano agli alunni,

anche attraverso la visita presso i Punti Campagna Amica, il significato e il valore del

progetto di Coldiretti, che sta dando vita ad una filiera agricola tutta italiana.

EDUCARE ALLA SOSTENIBILITÀ. Il percorso è una vera “Scuola di energia”,

che racconta, attraverso dispense e visite in azienda, la sfida di “produrre energia dai campi”

nel segno della sostenibilità e della multifunzionalità. Si riflette inoltre su comportamenti

che, nella vita quotidiana, contribuiscono al risparmio energetico e alla tutela dell’ambiente.

Fulcro di ogni percorso è l’incontro con gli agricoltori, attraverso le visite nelle aziende o nei Mercati di Campagna Amica. Vengono proposte giornate in fattoria didattica o in agriturismo, visite presso gli agrinido recentemente nati nel territorio, o presso i Punti o alla Bottega di Campagna Amica, alla scoperta dei tanti protagonisti della grande sfida lanciata dalla Coldiretti: costruire una filiera tutta agricola e tutta italiana.

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Coldiretti Cremona: lotta all’obesità a partire dall’incontro con i più piccoli

PER LA PRIMA VOLTA ITALIANI PIÙ MAGRI DOPO 20 ANNI

Se quasi un italiano su due resta in sovrappeso (il 45,8%), con la crisi si registra per la prima

volta un’inversione di tendenza, e la popolazione dimagrisce. E’ quanto emerge da un’analisi

della Coldiretti sugli effetti della crisi sull’alimentazione degli italiani. La situazione resta

preoccupante per il 56,2 per cento di uomini e il 36,1 per cento di donne con forme

“abbondanti”, ma in Italia nell’ultimo triennio - sottolinea la Coldiretti - si è registrato un

significativo calo del numero di cittadini in sovrappeso, di mezzo punto percentuale, con

oltre 250mila persone che hanno stretto la cinghia dei pantaloni e sono ora in perfetta forma.

“Il tema del cibo, e di conseguenza della lotta all’obesità, a partire da quella infantile, è da

sempre molto presente nell’azione di Coldiretti – evidenzia in proposito Simone Solfanelli,

Direttore di Coldiretti Cremona –. Proprio nella nostra provincia, nell’ambito del progetto

didattico “Educazione alla Campagna Amica” che ci conduce nelle scuole, abbiamo dato vita

ai percorsi che chiamiamo “Agribenessere, a Scuola di Salute”. Facendo dialogare gli alunni

con imprenditori agricoli, ma anche con dietisti ed esperti di alimentazione, ed anche

consegnando loro dispense e pubblicazioni, puntiamo ad avvicinare i ragazzi, e con loro le

famiglie, ad uno stile di vita sano, che coniughi una corretta alimentazione, una regolare

attività fisica e, perché no, un più forte rapporto con la campagna, che offre le migliori

occasioni per mangiare sano, fare movimento, restare in forma. Tra le proposte che

rivolgiamo agli alunni più piccoli c’è, in particolare, il percorso “Obesità? No, grazie”, nel

quale analizziamo con i bambini i corretti comportamenti a tavola, dando alcuni utili

‘consigli del benessere’, evidenziando il valore della stagionalità, sottolineando ad esempio

l’importanza di scegliere una merenda a base di frutta, e di optare per i prodotti del territorio,

garantiti personalmente dagli agricoltori. Gli incontri a scuola proseguono con la visita nelle

aziende agricole, o ai Mercati di Campagna Amica”.

Dietro l’inversione di tendenza in fatto obesità, si può leggere anche la difficoltà di tante

famiglie di fronte alla crisi, con conseguenti ‘sacrifici’ a tavola. Una recente analisi di

Coldiretti lo conferma: ben 6 italiani su 10 (61%) hanno tagliato il carrello della spesa per

effetto dell’aumento dei prezzi e del crollo del potere d’acquisto. La crisi, con aumenti

record a partire dai prezzi dei prodotti energetici come benzina e gasolio, ha ridotto le

disponibilità delle famiglie anche per l’acquisto di alimenti. Ben il 62% degli italiani va a

caccia di offerte speciali tra le corsie dei supermercati più che in passato, mentre circa la

metà (49%) fa la spola tra diversi negozi per confrontare i prezzi più convenienti.

“Come Coldiretti abbiamo da tempo denunciato il pericolo che le difficoltà economiche delle famiglie si traducano in un abbassamento della qualità dell’alimentazione – rimarca il Direttore Solfanelli –, con un aumento negli acquisti di prodotti low cost spesso di origine incerta e con dubbie caratteristiche salutistiche e nutrizionali. Non a caso, le frodi a tavola si sono moltiplicate nel tempo della crisi e si fondano sull'inganno nei confronti di quanti, per la ridotta capacità di spesa, sono costretti a risparmiare sugli acquisti di alimenti. Una risposta è il nostro impegno ad accorciare la filiera, creando sempre maggiori occasioni di incontro diretto tra i cittadini e gli imprenditori agricoli, eliminando tutte quelle intermediazioni che allargano la forbice dei prezzi dal campo alla tavola. E’ significativo che sempre più italiani scelgano di fare i loro acquisti ai Mercati di Campagna Amica, dove trovano prodotti buoni, salubri, dall’origine certa, ad un equo rapporto qualità-prezzo”.

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NATE OLTRE 103MILA IMPRESE ROSA IN ITALIA NEL 2012

A sfidare la crisi nel 2012 sono nate ben 103.391 imprese rosa che hanno fatto salire il loro numero complessivo in Italia a 1.424.743 nei diversi settori produttivi. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sui dati Unioncamere relativi al 31 dicembre 2012 dalla quale si evidenzia che nel tessuto economico nazionale oggi quasi un’impresa su quattro è condotta da donne (23,5 per cento). La maggioranza delle imprese femminili - stima la Coldiretti - opera nel commercio (circa il 30 per cento), ma una forte presenza si registra con oltre il 16 per cento in agricoltura, nei servizi di alloggio e ristorazione (quasi il 10 per cento) e nel manifatturiero (8 per cento). L’incremento rappresenta un dato positivo anche se evidenzia ancora - sottolinea la Coldiretti - le difficoltà del sistema Italia a garantire pari opportunità all’universo femminile. Quello che appare invece evidente, continua la Coldiretti, è il rilevante contributo qualitativo che le donne imprenditrici hanno apportato al rilancio del sistema economico nazionale in termini di innovazione, creatività. In agricoltura, dove la presenza femminile è superiore alla media con quasi una impresa agricola su tre (29 per cento) condotta dalle donne, la capacità di coniugare la sfida con il mercato, il rispetto dell'ambiente e la qualità della vita a contatto con la natura sembra essere - sottolinea la Coldiretti - una delle principali ragioni della presenza femminile nelle campagne. Un impegno che è infatti particolarmente rilevante nelle attività più innovative e multifunzionali, come dimostra il protagonismo delle donne nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica, negli agriturismi o nelle associazioni per la valorizzazione di prodotti tipici nazionali come il vino e olio. L’ingresso progressivo della presenza femminile nell’agricoltura italiana - conclude la Coldiretti - ha certamente dato un forte impulso all’innovazione che ha caratterizzato il settore con l'ampliamento delle attività ad esso connesse come la trasformazione dei prodotti, la crescente attenzione al benessere, il recupero di antiche varietà, le fattorie didattiche, gli agriasilo, la pet-therapy, l’adozione di piante e animali online e tante altre innovazioni in rosa.

Università italiane, meno iscritti

Coldiretti: ma nei campi raddoppiano i laureati

Il calo degli iscritti nelle Università italiane è un segnale preoccupante in una situazione

in cui anche nelle campagne italiane sono raddoppiati i laureati alla guida delle aziende

agricole negli ultimi dieci anni. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sui dati del

censimento agricolo a commento del calo registrato nelle immatricolazioni nelle

Università italiane nello stesso arco di tempo. L’esigenza di un’adeguata formazione

culturale e professionale per affermarsi nel mondo del lavoro riguarda anche

l’agricoltura dove – sottolinea la Coldiretti – si è verificata una straordinaria crescita

degli agricoltori impegnati in attività multifunzionali di trasformazione e vendita di

prodotti e nell’offerta di servizi innovativi. Dall’analisi si evidenzia peraltro che - conclude

la Coldiretti - del 6,2 per cento dei capi azienda laureati la grande maggioranza ha

frequentato facoltà diverse da quelle di agraria.

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Stop della Commissione Europea

a nuove varietà di Ogm

Stop dell’Ue agli Ogm. La Commissione Europea ha annunciato la decisione di non

proporre agli Stati membri di adottare nuove varietà di Organismi geneticamente

modificati destinate alle colture in campo fino a quando non ci sarà un pronunciamento

del Consiglio Ue sulla proposta avanzata dall'esecutivo per regolamentare la coltura del

transgenico nel Vecchio continente. “Una scelta positiva – è il commento della Coldiretti -

che viene accompagnata a livello nazionale dall’avvio delle procedure per l’attivazione

della “clausola di salvaguardia” per scongiurare in Italia qualsiasi rischio di commistione

tra Ogm e agricoltura tradizionale o biologica”.

L’attivazione della clausola di salvaguardia è importante al fine di “rimuovere qualsiasi

dubbio e preoccupazione circa gli effetti pregiudizievoli che potrebbero discendere da

un’eventuale ed illecita semina di varietà Ogm” secondo quanto scritto dal Presidente

della Coldiretti Sergio Marini in una lettera al Ministro delle Politiche Agricole.

COLDIRETTI: BENE STOP DELL’UE. IN ITALIA ATTIVA

LA CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA

La positiva la decisione della Commissione Europea è stata accompagnata a livello

nazionale dall’avvio delle procedure per l’attivazione della “clausola di salvaguardia” per

scongiurare in Italia qualsiasi rischio di commistione tra Ogm e agricoltura tradizionale o

biologica”. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente la decisione

della Commissione Ue di non “proporre agli Stati membri di adottare nuove varietà di

Ogm destinate alle colture in campo fino a quando non ci sarà una decisione del Consiglio

Ue sulla proposta avanzata dall'esecutivo per regolamentare la coltura di Ogm in Europa”.

In una un lettera rivolta al Ministro delle Politiche Agricole Mario Catania, il Presidente

della Coldiretti Sergio Marini sottolinea che l’attivazione della clausola di salvaguardia è

importante al fine di '“rimuovere qualsiasi dubbio e preoccupazione circa gli effetti

pregiudizievoli che potrebbero discendere da un’eventuale ed illecita semina di varietà

Ogm””. “Il ricorso a tale clausola - ricorda Marini - è già stato richiesto in più occasioni

dalle amministrazioni regionali ed è uno strumento esercitato da alcuni Stati membri

dell’Ue in relazione a nuove evidenze scientifiche che evidenziano l’impatto degli Ogm

anche su aspetti diversi da quelli economici”.

Non va dimenticato che sulla base dell’indagine Coldiretti-Swg relativa ad ottobre 2012

quasi sette italiani su dieci considerano oggi gli organismi geneticamente modificati meno

salutari di quelli tradizionali: una motivazione in più che va a rafforzare l’esigenza di

garantire l’agricoltura e il territorio da forme di inquinamento genetico e assicurare la

competitività delle nostre produzioni tradizionali e di qualità.

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MADE IN ITALY: legge salva-olio in vigore Dal week-end al via i controlli

Entra finalmente in vigore la legge salva-olio e scattano dal weekend, su tutto il territorio nazionale, i controlli con un’apposita task force impegnata in una serie di blitz per smascherare l’extravergine fasullo negli scaffali di negozi, supermercati e discount. E’ quanto annuncia la Coldiretti in riferimento alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 31 gennaio 2013 che riporta la legge salva olio Made in Italy “Norme sulla qualità e la trasparenza della filiera degli oli di oliva vergini” dalla quale prende il via una vera rivoluzione sulle tavole per il condimento più amato dagli italiani.

Dall’introduzione in etichetta del termine minimo di conservazione a 18 mesi dalla data di imbottigliamento all’importante riconoscimento di nuovi parametri e metodi di controllo qualitativo che consentano di smascherare i furbetti dell’extravergine, dalla fissazione di sanzioni in caso di scorretta presentazione degli oli di oliva nei pubblici esercizi all’estensione del reato di contraffazione di indicazioni geografiche a chi fornisce in etichetta informazioni non veritiere sull’origine, dall’introduzione di sanzioni aggiuntive come l’interdizione da attività pubblicitarie per spot ingannevoli al rafforzamento dei metodi investigativi con le intercettazioni, fino al diritto di accesso ai dati sulle importazioni aziendali, sono solo alcune delle novità introdotte dal provvedimento.

Nel fine settimana in tutte le Regioni la Coldiretti avvia l’operazione trasparenza sul prodotto più rappresentativo della dieta mediterranea con veri e propri blitz nei punti vendita, a tutela di produttori e consumatori. L’obiettivo è raccogliere campioni di bottiglie di olio delle diverse dimensioni e fasce di prezzo da analizzare in laboratori pubblici dal punto di vista chimico ed organolettico per verificare la corrispondenza tra quanto dichiarato in etichetta e il reale contenuto. Le anomalia saranno denunciate alle autorità di controllo che grazie all’entrata in vigore della nuova legge devono intervenire con ispezioni e analisi nelle aziende coinvolte.

Si tratta di porre fine a una pericolosa proliferazione di truffe e inganni, svelando il “mistero” delle tante anomalie di un mercato dove alcuni oli sono venduti a prezzi che non coprono neanche i costi di raccolta delle olive in Italia, ma con etichette che riportano la bandiera tricolore in bella evidenza. Un danno gravissimo per un Paese in cui l’’olio di oliva è praticamente presente sulle tavole di tutti gli italiani con un consumo nazionale stimato in circa 14 chili a testa. L’Italia è il secondo produttore mondiale di olio di oliva con circa 250 milioni di piante e una produzione di oltre mezzo milione di tonnellate e può contare su 40 oli extravergine d'oliva Dop/Igp. Il fatturato del settore - precisa la Coldiretti - è stimato in 2 miliardi di euro con un impiego di manodopera per 50 milioni di giornate lavorative.

“Ci sono ora le condizioni per fare chiarezza sul mercato con l’avvio di un piano straordinario di controlli al quale la Coldiretti intende partecipare direttamente per valorizzare un prodotto fortemente identitario per l’agroalimentare italiano nonché simbolo della dieta mediterranea nel mondo - sottolinea il Presidente Sergio Marini. Con la nuova legge, mettere in etichetta indicazioni fallaci e non veritiere “che evocano una specifica zona geografica di origine degli oli vergini di oliva non corrispondente alla effettiva origine territoriale delle olive” diventa reato di contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine (articolo 517-quater del codice penale). Vengono inoltre aggiunte sanzioni accessorie, con l’interdizione per cinque anni dal realizzare attività di comunicazione commerciale e attività pubblicitaria aventi per oggetto oli di oliva e il divieto di ottenere, a qualsiasi titolo, contributi, finanziamenti o mutui agevolati da parte di istituzioni nazionale e/o europee, per chi sia stato oggetto di condanna per reati nel settore. Per i marchi che evocano una specifica zona geografica che non coincide con l’effettiva origine delle materie prime scatta quindi il ritiro. Si inaspriscono - continua la Coldiretti - anche i controlli, con il rafforzamento degli istituti processuali e investigativi (intercettazioni, ecc.). Contro il segreto sulle importazioni agroalimentari, verrà poi garantito il diritto d'accesso alle informazioni concernenti l’origine degli oli di oliva detenute dalle autorità pubbliche a tutti gli organi di controllo e alle amministrazioni interessate.

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APPUNTAMENTI

Lunedì 4 Febbraio 2013

RIVOLTA D’ADDA FIERA DI SANT’APOLLONIA

Sala Convegni della Banca Popolare di Lodi

Via Cesare Battisti, 23

ORE 21,00

INCONTRO INFORMATIVO DAL TITOLO

Direttiva Nitrati:

una vittoria dell’agricoltura

Ore 21: Interventi

� Introduzione

Simone Solfanelli, Direttore Coldiretti Cremona

� Relazione

Marco Benedini, Responsabile Prov.le Servizi Tecnici

Dibattito e Conclusioni

Scrivo scrivo scrivo

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INFORMAZIONE ALLE IMPRESE - FISCALE

Legge di stabilità 2013 Nella Gazzetta Ufficiale n. 302 del 29 dicembre 2012, supplemento ordinario n. 212, è stata pubblicata la legge 24 dicembre 2012, n. 228, recante "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2013)". L’introduzione della norma apporta diverse novità in campo fiscale, evidenziamo di seguito le principali. Irpef. Non sono state abbassate le aliquote dei primi due scaglioni di reddito, come invece previsto in un primo tempo. Sono aumentate però le detrazioni per figli a carico con conseguenti vantaggi fiscali a vantaggio delle famiglie: da 900 a 1.220 euro per i bambini fino a 3 anni; da 800 a 950 euro per figli con più di 3 anni di età; da 220 a 400 euro la detrazione supplementare per i figli portatori di handicap.

In tema di Irpef in campo agricolo il comma 318 della legge in oggetto conferma le ipotesi del disegno di legge introducendo, a partire però dall’anno d’imposta 2013, una rivalutazione dei redditi dominicali e agrari del 15% da calcolarsi dopo le canoniche rivalutazione dell’80% sui redditi dominicali e del 70% sui redditi agrari. Tale rivalutazione si riduce al 5% per i terreni posseduti e coltivati da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola.

Fino al 2012 Dal 2013 Reddito Dominicale Rivalutazione 80% Rivalutazione 80% + 15% - per cd e iap Rivalutazione 80% Rivalutazione 80% + 5% Reddito Agrario Rivalutazione 70% Rivalutazione 70% + 15% - per cd e iap Rivalutazione 70% Rivalutazione 70% + 5%

Ires. Da notare come per le società agricole diverse dalle società semplici si preveda, a partire dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014, il divieto di optare per la determinazione del reddito in base al regime catastale. In sostanza le Società a responsabilità limitata, le Società in nome collettivo, le Società in accomandita semplice e le Cooperative agricole a partire dall’esercizio 2015 dovranno tassare i propri redditi in base al bilancio e non più in base al reddito agrario.

Irap. La legge prevede di aumentare a partire dal 2014 le deduzioni Irap per i lavoratori dipendenti assunti a tempo determinato da 4.600 a 7.500 euro. Se si riferisce a dipendenti di sesso femminile la deduzione aumenta a 10.600 euro, mentre se riguarda lavoratori giovani con meno di 35 anni la deduzione arriva a 13.500 euro.

Tares. Viene introdotta una nuova tassa: la Tares (Tassa Rifiuti E Servizi) ovvero la nuova imposta relativa allo smaltimento rifiuti che va a sostituire la Tarsu e la Tia. Il pagamento

Fino al 2012 Dal 2013 Figli inferiori ai 3 anni 900 1.220 Figli superiori ai 3 anni 800 950 Integrazione per figli portatori di handicap

220 400

Page 11: Coldiretti Cremona Informa n.4/2013

dell’imposta avverrà in quattro rate, ma per il 2013, primo anno di applicazione, i versamenti andranno effettuati entro aprile, luglio e ottobre (ma c’è la proposta di rinviare la prima scadenza a luglio).

Imu. A partire dal 2013 ci sarà una semplificazione del pagamento dell’imposta da parte dei contribuenti in quanto il gettito dell’Imu andrà interamente al Comune (ad eccezione dei fabbricati ad uso produttivo identificati dalla categoria catastale del gruppo D). Non ci sarà più quindi la necessità di calcolare la quota spettante al Comune e la quota relativa allo Stato.

Ivie. L’Imposta sul Valore degli Immobili all’Estero è stata rinviata dal 2011 al 2012 considerando quanto già pagato come acconto per l’anno 2012. Tale imposta è relativa ai beni immobili esteri di proprietà di contribuenti italiani, è praticamente un’Imu sulle proprietà immobiliari all’estero.

Iva. È previsto un aumento dell’aliquota ordinaria dal 21% al 22% a partire dal 1° luglio 2013. Viene lasciata inalterata l’aliquota del 10%. Relativamente all’Iva sono state introdotte anche novità relative alle operazioni intracomunitarie con il recepimento della direttiva comunitaria 2010/45. In sintesi si estende l’obbligo della fatturazione alle operazioni non territoriali tassate all’estero per le operazioni non rilevanti di cui il debitore è un operatore in altro Stato UE con l’indicazione in fattura “operazione a inversione contabile” e per le operazioni che si considerano effettuate fuori dall’UE con l’indicazione in fattura “operazione non soggetta”.

Rivalutazioni. La Legge di Stabilità 2013 ha riaperto i termini per la rivalutazione del valore di terreni agricoli ed edificabili e per la rivalutazione delle partecipazioni societarie (escluse le partecipazioni in società quotate in mercati regolamentati). Le nuove rivalutazioni si dovranno effettuare con perizie asseverate entro il 30 giugno 2013 facendo riferimento al valore dei beni alla data del 1° gennaio 2013.

INFORMAZIONE ALLE IMPRESE - FISCALE

Art. 62, le novità

Il Decreto legge n. 179 del 18 ottobre 2012 convertito nella Legge n. 222 del 23 novembre 2012

ha introdotto un’importante novità relativa all’art. 62. Il comma 6-bis dell’art. 36 dispone che “I

contratti conclusi fra imprenditori agricoli non costituiscono cessioni ai sensi dell’articolo 62 del

decreto-legge 24 gennaio 2012, n.1l, convertito, con modificazioni dalla legge 24 marzo 2012, n.

27”.

In sostanza le compravendite tra imprenditori agricoli (ditte individuali, società o cooperative)

sono escluse dall’applicazione dell’art. 62 sia per ciò che concerne la stipula del contratto, sia

per le eventuali integrazioni in fattura o d.d.t., sia relativamente al rispetto dei termini di

pagamento.

Importante evidenziare come vengano così esclusi dall’applicazione dell’art.62 anche tutti i

rapporti tra imprenditori agricoli e cooperative agricole. Non solo sono esclusi i conferimenti di

soci alla cooperativa di appartenenza, come già previsto nella stesura originaria, ma vengono

escluse anche le cessioni da parte di altri imprenditori agricoli alle cooperative e anche le

cessioni inverse, ovvero dalle cooperative ai soci e comunque agli imprenditori agricoli in

genere.

Page 12: Coldiretti Cremona Informa n.4/2013

INFORMAZIONE ALLE IMPRESE – DATORI DI LAVORO

LE NOVITÀ DEL 2013 PER LA DETASSAZIONE

SUL SALARIO DI PRODUTTIVITÀ

Modificati i parametri per definire la produttività

La soglia di reddito per detassare al 10% il salario di produttività si innalza ma cambiano i requisiti:

non più bonus fiscali a pioggia ma indicatori precisi e misure da attivare su orari, ferie, nuove

tecnologie e mansioni.

Il Consiglio dei Ministri del 22 gennaio 2013 ha approvato il Decreto sulla detassazione del salario legato alla produttività, infatti, definisce le modalità applicative delle misure per incentivare l'incremento della produttività del lavoro, praticamente stabilisce i criteri per le intese alle quali si applicherà l’aliquota agevolata e rende operative le previsioni fissate dalla legge di stabilità varata a fine dicembre 2012.

Il Dpcm sblocca i 950 milioni di euro stanziati dalla Legge di Stabilità 2013 e recepisce l’accordo sulla produttività fra sindacati e imprese.

Nuovi i parametri di applicazione della consueta imposta separata del 10%, infatti è stata ampliata la platea dei destinatari con aumento del tetto di reddito da 30mila a 40mila euro lordi annui, restando però fisso l'importo massimo agevolabile: il bonus annuale non potrà superare i 2.500 euro lordi. Per far scattare il regime fiscale agevolato per retribuzione di produttività si intendono le voci retributive erogate, in esecuzione di contratti, con espresso riferimento ad indicatori quantitativi di produttività, redditività, qualità, efficienza, innovazione. Oppure, il premio dovrà essere collegato a contratti che attivano almeno una misura in almeno tre delle aree di intervento fra quelle indicate:

1) Orari di lavoro - la ridefinizione dei sistemi di orari e della loro distribuzione con modelli flessibili, anche in rapporto agli investimenti, all’innovazione tecnologica e alla fluttuazione dei mercati finalizzati ad un più efficiente utilizzo delle strutture

Page 13: Coldiretti Cremona Informa n.4/2013

produttive idoneo a raggiungere gli obiettivi di produttività convenuti mediante una programmazione mensile della quantità e della collocazione oraria della prestazione;

2) Ferie - introduzione di una distribuzione flessibile delle ferie

mediante una programmazione aziendale anche non continuativa delle giornate di ferie eccedenti le 2 settimane;

3) Nuove tecnologie - adozione di misure volte a rendere compatibile

l’impiego di nuove tecnologie mantenendo la tutela dei diritti fondamentali dei lavoratori, per facilitare l'attivazione di strumenti informatici, indispensabili per lo svolgimento delle attività lavorative;

4) Mansioni - attivazione di interventi in materia di fungibilità delle

mansioni e di integrazione delle competenze, anche legate a processi di innovazione tecnologica.

I parametri sopra menzionati sono in parte diversi da quelli utilizzati fino al 2012, infatti la retribuzione per essere detassata bastava fosse collegata ad elementi diversi come il lavoro straordinario, il lavoro a turni, il lavoro notturno e si faceva riferimento ai contratti preesistenti ed alle intese ripetitive dei contratti nazionali. Ora sulla base della nuova disciplina i contratti devono presiedere alle retribuzioni variabili e far riferimento ad indicatori quantitativi di produttività, redditività, qualità, efficienza, innovazione, oppure, il premio dovrà essere collegato a contratti che attivano almeno una misura in almeno tre delle aree di intervento fra quelle precedentemente indicate.

Vengono inoltre introdotte delle procedure di monitoraggio per verificare la conformità degli accordi alle disposizioni del Dpcm. Infatti, i datori di lavoro dovranno depositare i contratti presso la Direzione territoriale del lavoro territorialmente competente entro 30 giorni dalla loro sottoscrizione, allegando un'autodichiarazione di conformità dell’accordo depositato alle disposizioni del presente decreto.

Entro il 30 novembre 2013 le parti sociali di concerto con il Governo si dovranno incontrare al fine di verificare se il nuovo impianto normativo avrà raggiunto gli obiettivi di aumento della produttività.

Page 14: Coldiretti Cremona Informa n.4/2013

INFORMAZIONE ALLE IMPRESE – SERVIZI TECNICI

Finanziamenti alle imprese BANDO ISI - INAIL 2012 - INCENTIVI ALLE IMPRESE

PER LA SICUREZZA SUL LAVORO

Anche quest’anno l’Inail ha aperto il bando per finanziare le imprese che investono sul

miglioramento della sicurezza sui luoghi di lavoro. Di seguito riportiamo le caratteristiche

fondamentali del bando.

1. OBIETTIVO. Incentivare le imprese a realizzare interventi finalizzati al miglioramento dei

livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Possono essere presentati progetti di

investimento e per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale.

2. DESTINATARI. Destinatari sono le imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di

Commercio Industria, Artigianato ed Agricoltura, quindi la platea degli aventi diritto spazia

dalla grande industria al piccolo artigiano per arrivare al singolo coltivatore diretto.

3. AMMONTARE DEL CONTRIBUTO. L’incentivo è costituito da un contributo in conto

capitale nella misura del 50% dei costi del progetto. Per le aziende agricole il contributo

massimo è di 7500 euro perché riconducibile ai dettami del reg. CEE 1535/07 che disciplina gli

aiuti “de minimis”; tale norma prevede che le aziende agricole possono percepire aiuti in regime

de minimis a patto che gli stessi non superino l’ammontare di 7500 euro per triennio. Pertanto

l’importo massimo che l’azienda agricola potrà percepire dall’adesione al presente bando sarà

pari a 7500 euro decurtati di eventuali altri contributi percepiti nell’ultimo triennio all’interno

del regime “de minimis”. Per tutti gli altri comparti produttivi (industri, artigianato, ecc.) il

contributo massimo è pari a 100.000 euro.

4. RISORSE. Per l’anno 2012 l’INAIL ha stanziato per la Lombardia 27,16 milioni di euro

contro i 35,8 dello scorso anno.

5. MODALITÀ E TEMPI. Nel periodo dal 15 gennaio 2013 al 14 marzo 2013 sul sito

www.inail.it - Punto Cliente, le imprese, previa registrazione sul sito, avranno a disposizione

una procedura informatica che consentirà l’inserimento della domanda, con la possibilità di

effettuare tutte le simulazioni e modifiche necessarie, allo scopo di verificare che i parametri

associati alle caratteristiche dell’impresa e del progetto siano tali da determinare il

raggiungimento del punteggio minimo di ammissibilità, pari a 120 (punteggio soglia). I

parametri da considerare per il raggiungimento del punteggio soglia attengono principalmente a:

dimensione aziendale, rischiosità dell’attività di impresa, numero di destinatari, finalità,

tipologia ed efficacia dell’intervento, con l’ulteriore previsione di un bonus nel caso di

collaborazione con le Parti sociali nella realizzazione dell’intervento.

Al termine dell’inserimento della domanda nella procedura informatica, le imprese, la cui

domanda salvata abbia raggiunto il punteggio soglia, riceveranno un codice che identificherà in

maniera univoca la domanda.

Le domande inserite, alle quali è stato attribuito il codice identificativo, ormai salvate e non più

modificabili, potranno essere inoltrate on-line; la data e l’ora di apertura e di chiusura dello

Page 15: Coldiretti Cremona Informa n.4/2013

sportello informatico per l’inoltro delle domande saranno pubblicate sul sito www.inail.it a

partire dall’8 aprile 2013. L’elenco in ordine cronologico di tutte le domande inoltrate sarà

pubblicato sul sito INAIL, con evidenza di quelle collocatesi in posizione utile per

l’ammissibilità del contributo, ovvero fino alla capienza della dotazione finanziaria complessiva.

Entro i 30 giorni successivi all’invio telematico, l’impresa deve trasmettere alla Sede INAIL

competente tutta la documentazione prevista, utilizzando la Posta Elettronica Certificata.

In caso di ammissione all’incentivo, l’impresa ha un termine massimo di 12 mesi per realizzare

e rendicontare il progetto. Entro 90 giorni dal ricevimento della rendicontazione, in caso di esito

positivo delle verifiche, viene predisposto quanto necessario all’erogazione del contributo.

ALCUNE CONSIDERAZIONI … Questo metodo di erogazione a sportello (chi primo arriva meglio si accomoda!) ha creato non

pochi problemi durante le domande degli scorsi anni. Con il bando 2010 nell’arco di 10 minuti

sono stati assegnati 60 milioni di euro in Italia con un intasamento delle linee di collegamento al

sito Inail che impedivano di fatto l’accesso all’applicativo. Lo scorso anno, nonostante la

situazione sia stata leggermente migliorata con la procedura di attribuzione del codice alla

domanda e con delle date di invio differenziate tra regioni, è rimasto, e tuttora rimane, il grosso

limite della graduatoria temporale. Inoltre, a peggiorare le cose, il 2012 rispetto al 2011 vede

anche una dotazione finanziaria a livello nazionale che passa da 205 milioni di euro a 155. Non

dimentichiamo inoltre che i progetti presentati dalle imprese non agricole erodono rapidamente

il budget a disposizioni a colpi di 100mila euro per domanda, mentre il settore agricolo può

beneficiare al massimo di 7500 euro (vedi reg. de’ minimis).

Ciò nonostante i nostri uffici saranno a disposizione per ogni eventuale chiarimento e per aiutare

l’impresa nella presentazione della domanda.

INFORMAZIONE ALLE IMPRESE – SERVIZI TECNICI

RITIRO DEDICATO: ecco i prezzi minimi garantiti 2013

L’Aeeg - Autorità per l’energia ha pubblicato i prezzi minimi garantiti per il 2013 per i piccoli

impianti alimentati da fonti rinnovabili di potenza inferiore ad 1 MW. I prezzi di ritiro

dell’energia elettrica prodotta presentano un adeguamento rispetto all’anno precedente pari alla

variazione dell’indice Istat dei prezzi al consumo (+3% nel 2012 vs 2011).

Il prezzi minimi garantiti, disciplinati dalla delibera 280/07, vengono riconosciuti ai produttori

di energia elettrica da fonte rinnovabile con impianti di piccola taglia, che per la vendita

dell’energia scelgono la modalità del ritiro dedicato.

Tale aumento recupera in parte la diminuzione di prezzo avuta nel 2012 a seguito della delibera

art/elt 103/11 che aveva modificato i livelli di prezzi mettendoli in relazione al tipo di fonte

rinnovabile e alle fasce di potenza degli impianti.

Gli impianti fotovoltaici in regime di ritiro dedicato sono passati da 103,4 euro/MWh del 2011 a

78,3 euro/MWh nel 2012 per percepire 80,6 euro/MWh nel 2013.

Nel dettaglio si vedano i valori della seguente tabella:

Quantità di corrente ritirata su

base annua espressa in Kwh

2011

prezzo minimo

€/MWh

2012

prezzo minimo

€/MWh

2013

prezzo minimo

€/MWh

Fino a 3.750 103.4 102.7 105.8

Oltre i 3.750 e fino a 25.000 103.4 92.4 95.2

Oltre i 25.000 e fino a 2.000.000 103.4 78.3 80.6

Page 16: Coldiretti Cremona Informa n.4/2013

INFORMAZIONE ALLE IMPRESE – RICEVIAMO DA CCIAA CREMONA

CORSO DI FORMAZIONE GRATUITO RIVOLTO

AGLI OPERATORI AGRITURISTICI

Servimpresa, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Cremona, organizza in

collaborazione con le Associazioni di categoria del settore agricolo i seguenti corsi

gratuiti:

1. WEB MARKETING TURISTICO: NOZIONI E STRUMENTI

OPERATIVI PER LE STRUTTURE RICETTIVE Programma:

1° incontro – Martedì 12 Febbraio 2013, dalle 14.30 alle 18.30

• le immagini e photoediting online • nozioni base e laboratorio • output: sito proprietario, ota, facebook, instagram, pinterest • i video e videoeding online • nozioni base e laboratorio • output: sito proprietario, portali, youtube, facebook

2° incontro – Martedì 19 Febbraio 2013, dalle 14.30 alle 18.30

• SEO, copywriting, email marketing e newsletter • nozioni base e laboratorio con utilizzo di mailchimp

3° incontro – Martedì 26 Febbraio 2013, dalle 14.30 alle 18.30

• amministrazione del sito web proprietario, il CMS: nozioni base e laboratorio con utilizzo di wordpress: esempio di creazione del sito web, della scelta del layout grafico, dell'architettura del sito, dell'integrazione del sistema di newsletter e booking online.

4° incontro – Mercoledì 27 Febbraio 2013, dalle 9.00 alle 13.00

• workshop in laboratorio per aggregare e consolidare le nozioni apprese: photoediting, videoediting, copywriting, email marketing, amministrazione del sito proprietario, social network.

DOCENTE: Dr. Alberto Bobbera, Docente e consulente in web marketing per le strutture ricettive SEDE: Aula Informatica della Camera di Commercio di Cremona – Via Solferino, 33 (al primo piano)

Per informazioni e iscrizioni: Servimpresa – Azienda Speciale della Camera di

Commercio di Cremona (Tel. 0372 490227) – Sito Internet

www.servimpresa.cremona.it – E-mail [email protected].

Page 17: Coldiretti Cremona Informa n.4/2013

INFORMAZIONE ALLE IMPRESE – RICEVIAMO DA CCIAA CREMONA

CORSI DI FORMAZIONE GRATUITI RIVOLTI AGLI IMPRENDITORI AGRICOLI

Servimpresa, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Cremona, organizza in collaborazione con le Associazioni di categoria del settore agricolo e il CERSI (Centro di Ricerca per lo Sviluppo Imprenditoriale) dell'Università Cattolica, i seguenti corsi gratuiti:

1. CONTROLLO, GESTIONE E UTILIZZO DEI FARMACI NELL’AZIENDA ZOOTECNICA (edizione a Cremona e a Crema) Programma:

� Problemi attuali dell'uso degli antimicrobici e medicinali veterinari in allevamento � Uso responsabile del farmaco � Tracciabilità dei trattamenti e degli animali trattati � Provvedimenti sanzionatori � Autocontrollo aziendale (cenni)

DOCENTE: Dr. Maurilio Giorgi, Direttore del Dipartimento di Prevenzione ASL Veterinaria di Cremona DATE CORSO A CREMA: 11 e 18 Febbraio 2013, dalle 14.30 alle 17.30 DATE CORSO A CREMONA: 6 e 13 Febbraio 2013, dalle 14.30 alle 17.30 SEDI: Aule corsi della Camera di Commercio di Cremona e di Crema

2. LE CERTIFICAZIONI PER IL COMMERCIO DEI PRODOTTI AGRICOLI Programma:

• Aspetti normativi della commercializzazione dei prodotti agricoli • Etichettatura, Tracciabilità e Normativa autocontrollo 852/2004 • Biologico • La commercializzazione in Italia, nei paesi comunitari e no • Valorizzazione e certificazione: norme e standard privati • La valorizzazione delle PMI: che cosa fare a fronte delle richieste dei canali

commerciali e distributivi • Focus sui meccanismi della distribuzione: qualificazione dei fornitori e contratti di

acquisto Docente: Prof. Gianni Di Falco, Università Cattolica del Sacro Cuore Durata: 12 ore Date: 13 / 20 / 27 Febbraio 2013, dalle 14.30 alle 18.30 Sede: Aula corsi di Servimpresa, ingresso da Via Solferino, 33 Cremona Per informazioni e iscrizioni: Servimpresa – Azienda Speciale della Camera di Commercio di Cremona (Tel. 0372 490227) – Sito Internet www.servimpresa.cremona.it – E-mail [email protected].

Page 18: Coldiretti Cremona Informa n.4/2013

IL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA

IN PROVINCIA DI CREMONA

CREMONA. Al Foro Boario, tutti i venerdì mattina.

CASALMAGGIORE. In Piazza Turati, ogni sabato

SORESINA. Tutti i lunedì, davanti al Palazzo Comunale

VESCOVATO. Tutti i sabati, in piazza Roma

CASTELLEONE. La mattina del sabato in via Garibaldi

PIZZIGHETTONE. Tutti i giovedì, al “Torrione del guado”

CREMA. Via Terni, vedi calendario qui in basso

BAGNOLO CREMASCO. In piazza Aldo Moro, la 2° domenica del mese

PANDINO. In via Umberto I, il 2° e il 4° lunedì del mese (+ alcuni eventi)

LA BOTTEGA DI CAMPAGNA AMICA è a Cremona, in via Buoso da Dovara, n. 29

CREMA, CALENDARIO 2013 MERCATO DI CAMPAGNA AMICA

I prossimi appuntamenti

Domenica 3 Febbraio Domenica 17 Febbraio

Domenica 3 Marzo Domenica 17 Marzo

Domenica 7 Aprile Domenica 21 Aprile

Domenica 5 Maggio Domenica 19 Maggio

…continua…

Page 19: Coldiretti Cremona Informa n.4/2013

MERCATI – AGGIORNATI 1 FEBBRAIO 2013

PRODOTTO Unità di

misura

CREMONA 30 genn.

MILANO 29 genn.

MANTOVA 31 genn.

BOLOGNA 31 genn.

FRUMENTO tenero buono

mercantile Tonn.

244-248

n.q.

n.q.

(fino) 263-266

buono m. n.q.

GRANOTURCO

ibr. naz.

14% um. Tonn. 232-234 246-247 236-240 242-246

SEMI di SOIA Nazionale

Tonn. n.q. 510-513 501-506 495-503

ORZO naz. p.spec. 55-60

p.spec. 66-68 Tonn.

225-229 231-236

n.q. 264-266

Fino a 65

249–254

Fino a 70

255–260

(p.spec. 62-64)

n.q.

(p.spec. 66-67)

258-260

CEREALI MINORI

Tonn.

Triticale 268-270

Sorgo 271-273

Sorgo nazionale

263-267

CRUSCA alla rinfusa

Tonn. 174–176 172–173 in sacchi 205-208

169-170

FIENO Magg. 2012

Agostano Tonn.

n.q.

loietto: n.q.

141-151 145-150

Mag. 1° t.

140-145

PAGLIA press. (rotoballe)

Tonn.

n.q.

80-92 Paglia di frum.

casc. 45-50

PRODOTTO Unità di

misura

CREMONA 30 genn.

MILANO 28 genn.

MANTOVA 31 genn.

MODENA 28 genn.

SUINI lattonzoli locali

15 kg 3,880 3,900 3,890 3,890

SUINI lattonzoli locali

25 kg 2,820 2,860 2,830 2,810

SUINI lattonzoli locali

30 kg 2,510 2,565 2,500 2,530

SUINI lattonzoli locali

40 kg 2,100 2,150 2,080 2,100

SUINI da macello

156 kg 1,477 1,535 n.q. (da 144 a 156 kg)

1,482

SUINI da macello

176 kg 1,537 1,535 n.q. (da 156 a 176 kg)

1,537

SUINI da macello

Oltre

176 kg 1,507 1,510 n.q.

(da 176 a 180 kg)

1,521

Page 20: Coldiretti Cremona Informa n.4/2013

PRODOTTO Unità di

misura

CREMONA

16 genn.

MONTICHIARI

01 febb.

MANTOVA

31 genn. MODENA

28 genn.

VACCHE FRIS. 1° qualità (p.v.)

kg. p.v. 1,06-1,24

p.m 2,40-2,70

1,05-1,26 da macello 1,09-1,19

VACCHE FRIS. 2° qualità (p.v.)

kg. pv 0,84-0,92

pm 2,00-2,15 0,75-0,85 0,91-1,01

VACCHE FRIS.

3° qualità (p.v.) kg.

pv 0,64-0,76

pm 1,65-1,85 0,50-0,60 0,75-0,85

MANZE scott. 24 mesi

kg. pm 2,50-3,00 1,30-1,40 1,44-1,61

Vitelloni femm. da macello pez. nere (kg. 450-500)

p.v. 1,48–1,63 pm 2,85-3,15

VITELLI baliotti fris. (p.v.)

50-60

kg. 1,00-1,00

MONTICHIARI

(1° q. 56/60 kg)

1,00-1,10

(da 46 a 55 kg)

0,80-1,10 (45-55 kg)

0,75-1,20

VITELLI baliotti pie blu belga p.v

50-60

kg. 3,00-4,00

MONTICHIARI 3,85-4,00

3,05-3,60 (pregiate 70 kg)

3,56-4,15

PRODOTTO Unità di

misura

CREMONA 30 genn.

MILANO 28 genn.

MANTOVA 31 genn.

MODENA

28 genn.

BURRO pastorizzato

kg. 2,95 past. 2,60 centr. 3,30

2,30 Zangolato di

creme

X burrificaz. 2,00

PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi

kg. (dolce)

5,05-5,20 5,05-5,20 n.q. --

PROVOLONE VALPADANA oltre 3 mesi

kg. (piccante) 5,25-5,50

5,25-5,50 n.q.

PARM.

REGGIANO

12 mesi 8,60-8,90

GRANA scelto stag. 9 mesi

kg. 6,85-7,20 6,80-7,25 6,85-7,05

PARMIGIANO

REGGIANO

fino a 24 m 10,70-11,10

GRANA scelto stag. 12-15 mesi

kg. 8,00-8,25 8,00-9,00 8,05-8,25 PARMIG. REGG.

30 mesi e oltre 12,55-12,95

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il 1° e

il 3° mercoledì del mese. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono il martedì per il comparto dei

cereali e derivati, per gli altri comparti il lunedì. Per la zootecnia da latte si fa riferimento a Montichiari,

che quota il venerdì. Il mercato di Mantova avviene il giovedì. Modena il lunedì. Il mercato di Bologna,

che riportiamo come riferimento per i cereali, quota il giovedì.

TUTTI GLI AGGIORNAMENTI DELLA TABELLA MERCATI

- INSIEME AI COLLEGAMENTI ALLE PRINCIPALI BORSE -

SONO SUL SITO www.cremona.coldiretti.it

Page 21: Coldiretti Cremona Informa n.4/2013

Commissione Unica Nazionale Suini da macello

CUN SUINI – PREZZI CIRCUITO TUTELATO Gennaio 2013

QUOTAZIONE

QUOTAZIONE

QUOTAZIONE

QUOTAZIONE

QUOTAZIONE

3 gennaio

2013

10 gennaio

2013

17 gennaio

2013 24 gennaio

2013 31 gennaio

2013 CATEGORIA

Da 7.1.2013

a 11.1.2013

Dal 14.01.13

al 18.01.2013

Dal 21.01.13

al 25.01.13

Dal 28.01.13

al 01.02.13

Dal 04.02.13

al 08.02.13

144/152 kg

1,410

1,433

1,444

n.q.

1,462

152/160 kg

1,440

1,463

1,474

n.q.

1,492

160/176 kg

1,500

1,523

1,534

n.q.

1,552

W l’Agricoltura – Coldiretti Cremona Informa

Vi dà appuntamento alla prossima settimana

se vadhttp://ec.europa.eu/agriculture/rurdev/index_it.htm

È

La newsletter di Coldiretti Cremona è nel sito www.cremona.coldiretti.it