coldiretti cremona informa 30/2012
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Le produzioni, l’ambiente, l’alimentazione Coldiretti Cremona Informa, Anno VII
NewsLetter
Informazione online
Venerdì 27/07/2012 – Anno VII, Numero 30
La proposta. “Trasferire ai Consorzi di Bonifica alcune funzioni delle Province” Consumo suolo agricolo/1. “Niente ripresa senza terre all’agricoltura” Consumo suolo agricolo/2. Bene il ddl del Ministro per la tutela della terra Credito. Tagliati del 35% i finanziamenti alle imprese agricole Made in Italy. L’economia reale cresce nei campi // Vola il nostro export Terremoto. Sbloccati i fondi Pac, boccata d’ossigeno per il territorio Agenda. Mercato Campagna Amica // Bollettino diabrotica // Tabella mercati
………………………………………………………………………… …………………
Il Presidente Sergio Marini: “Ai Consorzi di Bonifica
possono essere trasferite
alcune funzioni delle Province”
Alcune delle funzioni attualmente svolte dalle province che riguardano la gestione del
territorio e dell’ambiente possono essere trasferite ai Consorzi di Bonifica che hanno le
competenze per svolgerle nel rispetto del principio di sussidiarietà. E’ quanto ha affermato
il Presidente della Coldiretti Sergio Marini nel suo intervento all’Assemblea
dell’Associazione nazionale dei Consorzi di Bonifica (Anbi).
"I consorzi di Bonifica - ha sottolineato Marini - sono strumenti sufficientemente vicini alla
gente da operare senza produrre inefficienze e altrettanto sufficientemente lontani da
interessi particolari da avere una visione globale nell’affrontare i problemi del territorio".
Il Presidente della Coldiretti ha fatto appello alla sussidiarietà quale unica strada di sintesi
tra la presente inefficienza del pubblico e il rischio di carente visione degli interessi
collettivi del privato, sostenendo che l'obiettivo deve essere il trasferimento ai consorzi di
ulteriori competenze, attualmente in capo a diversi enti locali. "Questa proposta è
giustificata dal fatto che - ha precisato Marini - il controllo del territorio e delle acque è
propedeutico allo sviluppo dell'agroalimentare e del turismo che rappresentano tra i pochi
volani di crescita nell’attuale momento di crisi. Per tornare a crescere in modo sostenibile
ci attende dunque un futuro di centralità dell’agricoltura che avrà bisogno di più terra e di
più acqua e dove i Consorzi di Bonifica - ha concluso Marini - devono potere svolgere un
ruolo centrale".
IL PRESIDENTE MARINI: NIENTE RIPRESA DALLA CRISI
SENZA TERRE PER L’AGRICOLTURA
La denuncia: il continuo consumo del territorio e l’eccesso di urbanizzazione rischiano di stravolgere il volto dell’Italia
“I ritmi attuali di consumo del territorio e l’eccesso di urbanizzazione non solo rischiano di stravolgere il volto dell’Italia, ma anche di modificare irreversibilmente le condizioni climatiche, ambientali e sociali del nostro Paese. Il cibo che mangiamo, l’aria che respiriamo, il paesaggio di cui godiamo dipendono tutti dalla nostra terra”. E’ quanto ha rilevato il Presidente della Coldiretti Sergio Marini in occasione del convegno “Costruire
il futuro. Difendere l’agricoltura dalla cementificazione”, organizzato dal Ministro delle Politiche Agricole Mario Catania.
“La conservazione della superficie agraria utilizzabile deve essere una priorità per preservarla dalla crescente urbanizzazione
delle campagne, tutelando la disponibilità di superfici agricole per garantirne la fruibilità alle prossime generazioni che potranno
praticarvi un’agricoltura imprenditoriale, innovativa ed ecosostenibile tutelando così nel contempo il paesaggio agrario italiano”.
Un milione e cinquecentomila ettari di superficie scomparsa in 10 anni in Italia. Statisticamente – ricorda la Coldiretti – in un decennio il nostro Paese ha perso l’8% della sua SAT (Superficie Totale) superficie agraria e parallelamente, sempre in 10 anni la superficie agricola utilizzata (SAU) è diminuita del 2,3%, quasi 300mila ettari in meno. Riscoprire il valore della terra e dell’agricoltura, delle nostre pregiate colture e dei nostri alimenti eccellenti vuol dire ridare valore a una delle ricchezze, se non la principale, fondamentali per l’Italia. Mai come oggi dunque è necessario ridare valore alla nostra terra e a tutta l’economia basata su questo settore.
“Ben vengano – ha detto il Presidente Sergio Marini – le iniziative come la bozza di disegno di legge illustrata dal Ministro delle Politiche
agricole Mario Catania, al quale la Coldiretti è disponibile a dare il suo contributo nell’interesse dell’agricoltura,
ma anche dell’intera economia italiana, che ha nell’attività agricola e nel paesaggio i punti di forza sui quali “cementare” la ripresa”.
COLDIRETTI LOMBARDIA:
“Bene il ddl del Ministro per la tutela della terra”
Nel consumo di suolo agricolo
la Lombardia ha il record negativo
In Lombardia le aree verdi spariscono più in fretta che nel resto d’Italia. Negli
ultimi dieci anni la superficie agricola totale (SAT) è crollata del 9,1 per cento
contro una media dell’8 per cento a livello nazionale – spiega la Coldiretti
Lombardia sulla base dell’ultimo censimento dell’agricoltura – mentre la
superficie agricola utilizzata (SAU) è scesa del 5,3 per cento contro una media
italiana del 2,3 per cento.
“La corsa del consumo di suolo nella nostra regione – spiega Ettore Prandini,
Presidente della Coldiretti lombarda – mostra una velocità doppia che nel resto
del Paese. Da noi in dieci anni la superficie agricola utilizzata è passata da oltre un
milione e 39mila ettari a poco più di 984mila ettari. I ritmi attuali di consumo del
territorio e l’eccesso di urbanizzazione non solo rischiano di stravolgere il volto
dell’Italia, ma anche di modificare le condizioni climatiche, ambientali e sociali del
nostro Paese. Per questo non possiamo che giudicare positivamente la bozza di
disegno di legge illustrata dal ministro Catania per la tutela del suolo agricolo e
per fermare la fine della terra”.
In Lombardia – spiega la Coldiretti regionale – il problema riguarda, in maniera
più o meno incisiva, quasi tutte le province: Bergamo, per esempio, ha subito un
calo di quasi il 24 per cento, Lecco di oltre il 13 per cento, Sondrio del 19,2 per
cento, Milano e Varese dell’8,5 per cento, Monza e Brianza del 7 per cento, Pavia
del 3,6 per cento, Como del 5,5 per cento, Lodi ha registrato uno scostamento
negativo dello 0,8, mentre Brescia, Mantova e Cremona restano stabili.
Ma questi dati del censimento dell’agricoltura – spiega la Coldiretti Lombardia –
analizzano il decennio fra il 2000 e il 2010, mentre resta escluso da tali statistiche
l’impatto che stanno avendo la Brebemi, la Teem, Pedemontana, e che avranno
altre infrastrutture come la Broni-Mortara in provincia di Pavia. Opere – conclude
la Coldiretti Lombardia – che stanno cambiando la faccia dei nostri territori.
COLDIRETTI: SCADUTO IL 30/6 IL TERMINE PER IL DECRETO
SUI TERRENI DI STATO DA DISMETTERE
Sono scaduti il 30 giugno i termini per l’emanazione del decreto con l’elenco dei terreni demaniali da dismettere con urgenza per rendere disponibili risorse per lo sviluppo, ma soprattutto per calmierare il prezzo dei terreni, stimolare la crescita, l’occupazione e la redditività delle imprese agricole che rappresentano una leva competitiva determinante per la crescita del Paese. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento alle dichiarazioni del dirigente generale del Ministero dell'economia Francesco Parlato alla Commissione Bilancio della Camera sulla dismissione di immobili di proprietà dello Stato secondo il quale ci sono 1,3 milioni di ettari di terreno di proprietà pubblica. Mentre si fanno i conti per recuperare risorse manca ancora - sottolinea la Coldiretti - l’applicazione del provvedimento, approvato nell’ambito della legge di stabilità lo scorso novembre 2011 (e successivamente modificato da Governo e Parlamento) che può produrre entrate allo Stato, occupazione e reddito alle imprese. Ci auguriamo che questa legge non si aggiunga alla lunga lista delle norme inapplicate per l’importanza che riveste - precisa la Coldiretti - per garantire nuove risorse e per sostenere la competitività delle imprese agricole, soprattutto guidate dai giovani ai quali spetta il diritto di prelazione. La cessione di questi terreni – prosegue la Coldiretti - toglierebbe allo Stato il compito improprio di coltivare la terra, renderebbe disponibili risorse per lo sviluppo, ma soprattutto avrebbe il vantaggio di calmierare il prezzo dei terreni, stimolare la crescita, l’occupazione e la redditività delle imprese agricole che rappresentano una leva competitiva determinante per la crescita del Paese. E’ certo infatti - ha precisato la Coldiretti - che nessuno meglio degli imprenditori agricoli è in grado di valorizzare lavorando la terra e generare nuova occupazione. Dal ritorno delle terre pubbliche agli agricoltori che le coltivano possono nascere nuove imprese o, in alternativa, essere ampliate quelle esistenti come testimonia il fatto che la disponibilità di terra è il principale vincolo alla nascita di nuove imprese agricole e che - conclude la Coldiretti - il 50 per cento delle imprese agricole già esistenti condotte da giovani “chiede” la disponibilità di terra in affitto o acquisizione, secondo una indagine Coldiretti/Swg.
www.ilpuntocoldiretti.it Il giornale online delle imprese del sistema agroalimentare
Il Punto Coldiretti è il giornale online rivolto alle imprese del sistema agroalimentare, creato dalla Coldiretti, la prima Organizzazione degli imprenditori agricoli del Paese. Il Punto
Coldiretti assicura un costante aggiornamento su economia e settori produttivi, fisco, ambiente, lavoro, credito, energia, previdenza, formazione, qualità, innovazione e ricerca, scadenze e prezzi, previsioni meteo. L’indirizzo è: www.ilpuntocoldiretti.it.
Credito, tagliati del 35% i finanziamenti alle imprese agricole
Sono stati tagliati del 35% i finanziamenti alle imprese agricole nel primo trimestre del
2012 con il credit crunch che ha colpito anche il settore primario, al quale sono stati
sottratti circa mezzo miliardo di euro di finanziamenti nel corso del 2011. Il quadro
emerge da un’analisi di Coldiretti, sulla base dei dati Ismea, in riferimento alle
dichiarazioni del Governatore di Bankitalia Ignazio Visco all’assemblea dell’Abi, dove ha
invitato gli Istituti di credito a sostenere le imprese solide.
La stretta creditizia ha toccato i finanziamenti per ristrutturazioni (-31% rispetto al
2010), seguiti da quelli per investimenti (-11%) e per esigenze gestionali (-7%). Tra le
motivazioni che spingono gli operatori a rivolgersi alle banche, la prima ragione, sia nel
settore agricolo che industriale, è l'esigenza di finanziare l'attività ordinaria, un
fenomeno che ben riflette la situazione di scarsa liquidità in cui operano oggi le imprese
italiane.
Gli operatori rilevano un inasprimento delle condizioni di accesso al credito che si
traduce in richieste di garanzie troppo gravose, in tassi d'interesse elevati, in un
allungamento dei tempi d'istruttoria e, non ultimo, nell'erogazione di importi inferiori a
quelli richiesti.
“In questo contesto - sottolinea la Coldiretti - è importante il ruolo dei consorzi fidi per
rendere più trasparente ed efficiente l’erogazione”. Il settore agricolo ed
agroalimentare rappresenta per il settore creditizio un universo da 43,5 miliardi di euro
impiegati ma il
credit crunch
ha colpito
anche i campi
dove il costo
del denaro in
agricoltura ha
raggiunto l’8% e
risulta supe-
riore del 30% a
quello medio
del settore
industriale.
Un ruolo determinante per superare queste difficoltà può essere svolto ora da
CreditAgri Italia, la prima “banca” degli agricoltori italiani al servizio di un milione di imprese agricole, con oltre 50 filiali e un volume storico di affidamenti di oltre 2 miliardi di euro distribuiti in 160 banche.
L’ECONOMIA REALE CRESCE NEI CAMPI (+0,4% del PIL)
L’agricoltura italiana è l’unico settore nel 2012 capace di far crescere l’economia reale, con un aumento del Pil dello 0,4% sul piano tendenziale nel primo trimestre e un incremento delle assunzioni del 6,7%, sempre nei primi tre mesi, in netta controtendenza rispetto agli altri settori, a partire dall’industria. Ad evidenziare questi dati è il Presidente della Coldiretti, Sergio Marini, nel commentare l’invito del Presidente del Consiglio, Mario Monti, a puntare sull’economia reale per superare la crisi, rivolto dal premier italiano nel corso della sua visita in Russia. L’agricoltura – sottolinea la Coldiretti – si conferma come settore anticiclico come dimostra anche l’aumento del 6% fatto registrare dall’export agroalimentare italiano nel primo trimestre del 2012. “Nel grande mare della globalizzazione ci salveremo solo ancorandoci a quei prodotti, quei manufatti, quelle modalità di produzione che sono espressione diretta dell’identità italiana, dei suoi territori, delle sue risorse umane – sottolinea il Presidente della Coldiretti Marini –. L’agroalimentare italiano è un riferimento per individuare strategie di sviluppo per l’intero Paese: il modello agricolo italiano è infatti vincente nel mondo dove ha conquistato primati nella qualità, tipicità e nella salubrità delle produzioni, ma anche nel valore aggiunto per ettaro di terreno, ovvero la ricchezza netta prodotta per unità di superficie dall’agricoltura italiana è praticamente il doppio di quella di Germania, Francia e Spagna e il triplo di quella Inglese, secondo un’analisi di Coldiretti. Leadership per i prodotti tipici, record di longevità grazie alla dieta mediterranea, top di presenze per il turismo enogastronomico, i sistemi di controllo più efficaci del mondo per garantire la salubrità dei prodotti, sono alcuni dei primati del Made in Italy agroalimentare. Un settore che rappresenta il 15 per cento del Pil nazionale, con un valore complessivo di 250 miliardi di euro. Siamo convinti – conclude Marini – che il nostro Paese possa ritrovare una via sostenibile di sviluppo e competitività sui mercati locali e globali solo se saprà ripartire dai territori, in primo luogo dal loro patrimonio ambientale e culturale, e dalla creatività delle sue piccole e medie imprese che insieme rendono distintivo il marchio Italia. In Italia, ricorda Coldiretti, il 16% delle imprese attive si occupa di agricoltura: una realtà che conta 900mila aziende che occupano l’83,5% del territorio nazionale.
COMMERCIO ESTERO: EURO DEBOLE, VOLA L’EXPORT VERSO I PAESI EXTRACEE
L’euro debole fa volare le esportazioni nei paesi extracomunitari come Stati Uniti (+35,4%) e Giappone (+38%) in termini tendenziali con effetti anche per l’agroalimentare che regista buone performance in questi paesi. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al commercio estero nei Paesi extra Ue a giugno. Le esportazioni di vino in Cina – sottolinea la Coldiretti – sono aumentate in valore del 25%, mentre quelle di pasta negli Usa del 24% nei primi quattro mesi del 2012 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’andamento delle esportazioni è un elemento positivo per l’economia nazionale dal quale dipendono molte delle opportunità di ripresa. A crescere – rimarca la Coldiretti – sono soprattutto gli elementi simbolo del Made in Italy, a significare che nel grande mare della globalizzazione l’Italia si salva solo ancorandosi a quei prodotti, quei manufatti, quelle modalità di produzione che sono espressione diretta dell’identità italiana, dei suoi territori, delle sue risorse umane.
PREZZI: SU 1 EURO DI SPESA SOLO 20 CENT VANNO AGLI AGRICOLTORI
E’ particolarmente grave che per ogni euro di spesa per prodotti alimentari solo 20 centesimi giungano nelle tasche delle agricoltori e il resto si perda nei meandri della filiera. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare i contenuti del rapporto Ismea ''Check up 2012: la competitività dell'agroalimentare italiano'' che fa il punto sullo stato di salute del settore. A pesare negativamente sulla redditività dell’agricoltura italiana – osserva la Coldiretti – è la riduzione dei prezzi pagati alle imprese agricole per effetto dello strapotere contrattuale degli altri soggetti della filiera, ma anche per la concorrenza sleale dovuta alla mancanza di trasparenza nell’informazione ai consumatori che permette di spacciare come Made in Italy prodotti importati.
“Un deficit di giustizia nella filiera e di verità nei confronti dei consumatori – sostiene il Presidente della Coldiretti Sergio Marini – reso possibile dalla mancanza della politica”. Eppure il modello agricolo italiano è vincente nel mondo dove ha conquistato primati nella qualità, tipicità e nella salubrità delle produzioni, ma anche nel valore aggiunto per ettaro di terreno ovvero la ricchezza netta prodotta per unità di superficie dall’agricoltura italiana, che è praticamente il doppio di quella di Germania, Francia e Spagna e il triplo di quella Inglese.
“E’ proprio per rispondere alla crisi che attanaglia il Paese e per riportare giustizia e verità che abbiamo avviato – conclude Marini – il progetto della “Filiera agricola italiana”, un impegno che se da un lato va a salvaguardia dell’identità dell’agricoltura italiana, nel rispetto dell’ambiente e della biodiversità, dall’altro garantisce ai consumatori giusta qualità e quantità, genuinità e sicurezza degli alimenti, conciliando i bisogni dei consumatori e dei produttori”.
MALTEMPO: CIRCE NON SCONFIGGE LA SICCITÀ E AUMENTA I DANNI
Il maltempo, con la pioggia e i nubifragi provocati da “Circe”, non solo non è bastato a sconfiggere la grave siccità, ma ha anche moltiplicato i danni con la caduta di grandine che ha devastato interi vigneti e campi coltivati a mais e frutta. E’ quanto emerge dal bilancio tracciato dalla Coldiretti che stima in oltre mezzo miliardo le perdite provocate al settore agricolo da un’estate pazza. Se la mancanza di pioggia per mesi ha fatto appassire decine di migliaia di ettari di granoturco con un taglio dei raccolti anche di pomodori, bietole e girasoli, la grandine ha provocato danni irreversibili a coltivazioni particolarmente sensibili come frutta e verdura e soprattutto ai vigneti.
Dalla Lombardia, dove nell’Oltrepo pavese sono state colpite le uve pinot e bonarda, fino al Piemonte, nell’Alessandrino, con chicchi grandi come uova che hanno causato la perdita in vigneto sino al 90% delle produzioni di barbera e timorasso, sono alcuni dei danni che porta con sé il ciclone mediterraneo Circe. L`andamento climatico di questi giorni conferma – sostiene la Coldiretti – l`anomalia di un 2012 segnato da neve, siccità, pioggia, caldo e ora temporali e grandine che hanno messo a dura prova le campagne. Una situazione frutto dei cambiamenti climatici in atto che si manifestano in Italia con una maggiore frequenza di eventi estremi, sfasamenti stagionali e nella distribuzione delle piogge, il tutto nell’ambito di una tendenza al surriscaldamento.
COLDIRETTI LOMBARDIA
Terremoto, sbloccati i fondi Pac
Il Presidente Prandini:
“Boccata d’ossigeno per il territorio”
“Una positiva boccata di ossigeno per un territorio colpito così duramente”
commenta Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti Lombardia dopo lo sblocco dei
fondi comunitari deciso dall’Unione Europea su pressione del Governo italiano e
della Regione Lombardia per aiutare le 5.400 aziende agricole dell’area mantovana
investita dal doppio sisma del 20 maggio e del 29 maggio scorsi.
Sono 25 milioni di euro, che si aggiungono agli oltre 30 già versati, e che permettono
così di anticipare il 90 per cento della Pac.
L’altro ieri la Ue ha deciso il via libera ai fondi comunitari e a Milano, su proposta
dell’assessore all’agricoltura Giulio De Capitani, la Giunta regionale ha approvato il
pagamento, entro il 15 agosto, del 40 per cento del premio unico, che si va ad
aggiungere al 50 per cento già erogato ai primi di luglio.
“La velocità di intervento è il requisito fondamentale per garantire efficacia a ogni
decisione – conferma il Presidente della Coldiretti regionale Ettore Prandini –
soprattutto dopo un evento che ha causato danni per oltre 700 milioni di euro al
settore agroalimentare fra Lombardia ed Emilia Romagna”.
Nei provvedimenti sul terremoto approvati dalla giunta regionale c’è anche il sistema
delle garanzie agevolate per il credito all’agroindustria: la Lombardia ha modificato
lo schema di accordo con Federfidi Lombardia, che può contare su un fondo di 5
milioni di euro, introducendo la priorità di accesso all’aiuto per le imprese
danneggiate dagli eventi del maggio 2012 e riconoscendo la concessione delle
garanzie agevolate anche alle grandi imprese.
Intanto proseguono le iniziative a sostegno delle imprese e delle comunità colpite dal
terremoto: dopo i 120mila pezzi di grana e parmigiano acquistati dai consumatori
lombardi nell’ambito dell’operazione “solidarietà” lanciata dalla Coldiretti per
sostenere i caseifici distrutti dal sisma, ieri, giovedì 26 luglio, in piazza Città di
Lombardia, davanti alla nuova sede della Regione, sono stati offerti meloni e angurie
del mantovano.
IL “BOLLETTINO DIABROTICA” n. 10
(l’ultimo di questa annata maidicola)
E’ SUL SITO DI COLDIRETTI CREMONA
A cura del Servizio fitosanitario regionale
Segnaliamo che sul sito di Coldiretti Cremona è possibile consultare il “Bollettino
Diabrotica” n. 10 (18 luglio 2012), l'ultimo di quest'annata maidicola, redatto come tutti
i precedenti a cura del Servizio fitosanitario regionale.
Con la puntuale presentazione del bollettino, anche quest’anno il Servizio regionale ha
voluto contribuire ad una migliore conoscenza della diabrotica, ma soprattutto agevolare
gli agricoltori nelle operazioni di campagna.
In occasione dell’ultimo bollettino, riportiamo le considerazioni proposte dai tecnici del
Servizio fitosanitario:
“La coltura è in campo, ma le necessità d'intervento per il controllo di questo insetto si sono
virtualmente concluse.
La sintesi che possiamo trarne è analoga a quanto abbiamo già avuto occasione di scrivere
negli ultimi due anni.
1) La Diabrotica è un insetto originariamente "esotico", ma ormai da tempo naturalizzato.
2) Conosciamo molto della sua biologia e quello che non conosciamo non ci impedisce di
affrontarla adeguatamente mantenendola sotto la "soglia di danno" e consentendoci di
coltivare il mais con buoni risultati produttivi.
3) L'obiettivo nei riguardi di questo insetto non deve essere semplicemente quello di evitare
la comparsa di "allettamenti", ma mantenere le popolazioni di questa specie al più basso
livello numerico possibile, così da non rischiare né un simile danno, né che l'insetto possa
intaccare la capacità produttiva potenziale dei nostri appezzamenti.
4) Prevenire l'azione di questa specie attraverso una gestione aziendale che comprenda
l'avvicendamento, le semine tardive, la protezione della radice alla semina e/o un trattamento
in copertura quando effettivamente necessari, è una strategia che sia nel breve che nel medio-
lungo termine risulta adeguata per il controllo dell'insetto, minimizzando i costi ed evitando
le conseguenze della sua naturale dannosità”.
Ricordiamo che il bollettino diabrotica n. 10
– con l’archivio di tutte le rilevazioni precedenti –
è sul sito: www.cremona.coldiretti.it.
E’ tempo di “Anguriata”
Domenica a Crema il Mercato di Campagna Amica punta sul “frutto di stagione”
“L’anguriata”: è questo il tema dell’uscita “speciale” del Mercato di Campagna Amica a
Crema, domenica 29 luglio. Accanto a tutti i frutti della nostra agricoltura, da sempre presenti
presso i banchi degli imprenditori agricoli di Coldiretti Cremona (dai formaggi prodotti con
latte di vacca, capra e bufala ai salumi,
dall’ortofrutta al pane, senza scordare
miele e marmellate, ma anche vino e riso
in arrivo dalle vicine province), in questo
ultimo appuntamento del mese di luglio si
è voluto rendere omaggio al prodotto di
stagione per eccellenza: l’anguria. Le
famiglie del territorio potranno così
trovare il frutto dell’estate ad un prezzo
assolutamente di favore (garantiscono gli
agricoltori di Coldiretti) e potranno al
tempo stesso scoprire (e degustare) alcune
particolari ricette, sempre a base di
anguria.
E’ questo un modo per sottolineare,
ancora una volta, le componenti che
rendono “speciale ed inimitabile” il
Mercato di Campagna Amica: l’attenzione alla qualità e alla stagionalità, il legame con il
territorio, il “filo diretto” – in un clima sorridente, familiare – fra l’agricoltura e la città, fra i
produttori e i consumatori. L’appuntamento, dunque, è per domenica, dalle ore 8 alle 12,30 nel
cuore della città di Crema, sotto i portici di via Terni.
“Anche nel nostro territorio, come avviene in tutta Italia con il successo del turismo
enogastronomico, l’estate vuol essere un’ulteriore occasione per riscoprire i prodotti locali, i
sapori di stagione, le ricette gelosamente custodite dai nostri produttori – sottolinea Coldiretti
Cremona –. L’invito che rivolgiamo ai cittadini-consumatori è quello di cogliere queste
occasioni per ristabilire un rapporto più diretto con il cibo, la cultura e le tradizioni del nostro
territorio, soprattutto nel momento delle vacanze estive quando si avverte maggiormente
l’esigenza di ritornare ad una vita semplice e genuina. E i Mercati di Campagna Amica sono il
luogo ideale dove trovare gusto, tipicità, origine garantita, e naturalmente un soddisfacente
rapporto qualità-prezzo”.
MERCATO DI CAMPAGNA AMICA: GLI APPUNTAMENTI
Da Crema a Cremona, da Soresina a Casalmaggiore, da Pandino a Bagnolo, Castelleone e Vescovato, senza dimenticare il recente “debutto” a Pizzighettone: sono sempre più numerose le ‘piazze’ dove, con regolarità, si rinnova l’appuntamento con il Mercato di Campagna Amica degli agricoltori di Coldiretti Cremona. Riportiamo il calendario, ricordando che ogni variazione o aggiornamento viene segnalato sul sito di Coldiretti Cremona, all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it. Da appuntare in agenda:
CREMONA. Al Foro Boario ogni venerdì, dalle ore 8 alle 12,30
CASALMAGGIORE. In Piazza Turati, il sabato mattina
SORESINA. Il lunedì, ore 8-13, davanti al Palazzo Comunale
PANDINO. In via Umberto I, il 2° e il 4° lunedì del mese (+ alcuni eventi)
Prossimo appuntamento a Pandino: lunedì 30 luglio 2012
VESCOVATO. Tutti i sabati, in piazza Roma
CASTELLEONE. La mattina del sabato in via Garibaldi
BAGNOLO CREMASCO. In piazza Aldo Moro, la seconda domenica del mese
CREMA. In via Terni, la 1° e la 3° domenica del mese (+ alcuni eventi).
Prossimo appuntamento a Crema: domenica 29 luglio 2012
PIZZIGHETTONE. Tutti i giovedì, piazza Roma (zona “Gera”).
VACANZE:
NELL’ESTATE 2012
4,1 MILIONI DI OSPITI
IN AGRITURISMO Con lo stress da crisi salgono a 4,1 milioni le presenze degli ospiti negli agriturismi italiani nell’estate 2012 con un leggero aumento rispetto allo scorso anno (+2,5%), in controtendenza rispetto all’andamento generale. E' quanto è emerso in occasione dell’incontro “L’Italia che piace nell’estate 2012: il turismo ambientale ed enogastronomico”, organizzato da Coldiretti e dalla Fondazione Univerde insieme a IPR Marketing. A spingere i turisti nel verde c’è sicuramente la volontà di dimenticare la crisi e di allontanarsi dalla quotidianità per trascorrere il tempo libero all'aria aperta,
ma c’è anche la voglia di gustare i sapori del territorio negli agriturismi. La necessità di ottimizzare il rapporto prezzo/qualità premia l'agriturismo grazie alle offerte flessibili sia per quanto riguarda il pernottamento che la ristorazione, anche se sulla base delle previsioni di Campagna Amica si riduce a tre giorni il tempo di permanenza medio negli agriturismi.
… e per la scelta di una vacanza “made in Cremona” c’è la guida “Territorio e Tradizione in Tavola …a km zero” dedicata ad agriturismi, fattorie didattiche, punti e mercati di Campagna Amica. La guida può essere gratuitamente richiesta presso tutti gli uffici di Coldiretti Cremona o sfogliata sul nostro sito (www.cremona.coldiretti.it).
“W L’AGRICOLTURA”, appuntamento in tv
CON COLDIRETTI
CREMONA
TUTTE LE
SETTIMANE
VIAGGIO
NEL VERO
MADE IN ITALY
Segnaliamo che W l’Agricoltura, la trasmissione di agricoltura, ambiente e
alimentazione, a cura di Coldiretti Cremona, va in onda tutte le settimane
su Telecolor e Primarete ogni giovedì alle 19.50 (subito dopo il tg) e in replica la domenica, ore 13 circa, su Telecolor.
www.cremona.coldiretti.it, il sito
Ricordiamo che tutti gli appuntamenti promossi da Coldiretti Cremona vengono puntualmente
comunicati anche attraverso il nostro sito, all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it (in
particolare, per gli avvisi rivolti agli
imprenditori agricoli, c’è lo spazio “avvisi alle
imprese”).
Il sito, aggiornato in tempo reale, è rivolto agli
imprenditori agricoli e a tutti i cittadini attenti ai
temi della difesa e valorizzazione
dell’agricoltura e alimentazione made in Italy,
alla promozione del territorio, alla tutela
dell’ambiente.
Sul sito sono presenti tutti i comunicati stampa
diffusi da Coldiretti Cremona, ci sono le pagine
dedicate ai servizi garantiti dai vari uffici, tutte
le iniziative sul territorio, accanto ad una serie
di link e di indirizzi utili. Negli ultimi mesi il
sito si è arricchito di una serie di video, che
raccontano iniziative, azioni e imprese agricole di Coldiretti. Particolare risalto è dato alle
‘storie’ dei giovani imprenditori agricoli.
MERCATI – TABELLA AGGIORNATA
A GIOVEDI’ 26 LUGLIO 2012
PRODOTTO Unità di
misura
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
FRUMENTO tenero buono
mercantile Tonn.
226-230
n.q.
242-246
(fino) 250-255
GRANOTURCO ibr. naz.
14% um. Tonn.
227-228
243-244 235-237 250-251
SEMI di SOIA Nazionale
Tonn. n.q. n.q. n.q. Sorgo nazionale
n.q.
ORZO naz. p.spec. 55-60
p.spec. 66-68 Tonn.
206 – 210 211 – 216
n.q.
240-242
Fino a 65
221–226 Fino a 70
227– 232
(p.spec. 63-65)
238 – 240
CRUSCA alla rinfusa
Tonn. 164–166 156–157 in sacchi 195-198
149-150
FIENO Magg. 2012
Agostano Tonn.
120 – 130 loietto:
120 – 130
116 – 126 n.q.
Mag. 1° t.
n.q.
Medica fienata
(1° t. 2012)
105,0-125,0
PAGLIA press. (rotoballe)
Tonn. Paglia 2012
75-85 85-92
Paglia da mietitr.
r.b. 40-45 Paglia di frumento
press. ball. 45-50
SUINI lattonzoli locali
15 kg 3,440 3,520 3,400 3,450
SUINI lattonzoli locali
25 kg 2,700 2,750 2,660 2,700
SUINI lattonzoli locali
30 kg 2,510 2,580 2,450 2,490
SUINI lattonzoli locali
40 kg 2,270 2,300 2,220 2,270
SUINI da macello
156 kg 1,480 1,525 n.q. (da 144 a 156 kg)
1,491
SUINI da macello
176 kg 1,540 1,525 n.q. (da 156 a 176 kg)
1,535
SUINI da macello
Oltre
176 kg 1,510 1,500 n.q.
(da 176 a 180 kg) 1,519
VACCHE FRIS.
1° qualità (p.v.) kg.
p.v. 1,17-1,40 p.m 2,65-3,05
MONTICHIARI 1,30-1,46
da macello 1,260-1,360
VACCHE FRIS.
2° qualità (p.v.) kg.
pv 0,97-1,10 pm 2,30-2,55
MONTICHIARI
0,85-1,12 1,06-1,16
MANZE scott. 24 mesi
kg. pm 2,50-3,15 Vitelloni da macello
24/30 mesi 1,45-1,65
1,30-1,47
Vitelloni femm. da macello pezz. nere
(kg. 450-500)
p.v. 1,37–1,52 pm 2,69-2,99
PRODOTTO
Unità di
misura
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
VITELLI baliotti fris. (p.v.)
50-60
kg. 2,00-2,40
MONTICHIARI
(1° q. 56/60 kg)
2,00-2,20
(da 46 a 55 kg)
2,40-2,70 (45-55 kg)
2,40-2,90
VITELLI baliotti pie blu belga p.v
50-60
kg. 3,00-4,55
MONTICHIARI 4,00-4,30
5,25-5,75 (pregiate 70 kg)
4,91-6,05
BURRO pastorizzato
kg. 2,10-2,15 past. 1,85 centr. 2,50
1,60 Zangolato di creme
X burrificaz. 1,30
PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi
kg. (dolce)
4,95-5,15 5,05-5,20 n.q. --
PROVOLONE VALPADANA
oltre 3 mesi kg.
(piccante) 5,10-5,50
5,25-5,50 n.q. PARM. REGGIANO
12 mesi 8,75-9,05
GRANA scelto stag. 9 mesi
kg. 7,20-7,45 7,20-7,45 7,15-7,40
PARMIGIANO
REGGIANO
fino a 24 m 11,05-11,40
GRANA scelto
stag. 12-15 mesi kg. 8,20-8,40 8,55-9,10 8,50-8,75
PARMIG. REGG.
30 mesi e oltre 12,60-13,00
N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il 1°
e il 3° mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta
attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Altra sottolineatura: i prezzi del mercato bovino di
Cremona sono da considerarsi a peso morto. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due
giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa
riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati qui
riportati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì.
TUTTI GLI AGGIORNAMENTI DELLA TABELLA MERCATI
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