coldiretti cremona informa n9/2011

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Le produzioni, l’ambiente, l’alimentazione Coldiretti Cremona Informa, Anno VI NewsLetter Informazione on line Venerdì 04/03/2011 – Anno VI, Numero 9 Intervento. Agricoltura casalasca tra pomodoro, agro-energie e Pac Nitrati. Per salvare gli allevamenti lombardi, necessario rivedere la Direttiva Bioenergie. In arrivo una legge regionale contro le speculazioni Lombardia. Florovivaisti in difficoltà / Credito, ripartono gli investimenti Made in Italy. Cresce la rete dei punti Campagna Amica in Lombardia Avvisi alle imprese. Denunce volumi d’acqua / Gestione rifiuti in azienda In agenda. Concorso fotografico / Tabella mercati / Agricoltura online e in tv ………………………………………………………………………… ………………… Agricoltura casalasca tra pomodoro, agro-energie e Pac dopo il 2013 Coldiretti: lavoriamo per dare reddito e certezze alle imprese agricole “L’obiettivo per cui Coldiretti lavora, sul territorio Casalasco come in tutta la provincia e in tutto il Paese, è quello di dare reddito e certezze alle imprese agricole. Un importante risultato raggiunto in questo inizio d’anno è stata l’approvazione definitiva della legge sull’origine in etichetta, giunta con il voto unanime di maggioranza e opposizione” spiega Eugenio Torchio, Delegato Confederale di Coldiretti Cremona, che traccia il quadro delle priorità dell’Organizzazione sul territorio. “Questa legge – aggiunge – è una vittoria per i cittadini, che potranno finalmente sapere da dove viene ciò che mangiano e scegliere italiano, perché l’agricoltura italiana e il vero cibo italiano sono i più controllatati, i più sicuri e i più apprezzati al mondo. Ed è una vittoria per le nostre imprese agricole che potranno far riconoscere il valore del loro lavoro e della loro qualità e contrastare la concorrenza sleale di chi vende per italiano ciò che di italiano non ha neppure l’incarto. Si pensi all’utilità che la rapida applicazione della legge potrà avere sui frutti dell’agricoltura casalasca: il confronto sulle modalità attuative della norma è già stato avviato proprio iniziando dai prodotti lattiero-caseari, dalla suinicoltura e dal pomodoro, tutte produzioni simbolo di questo territorio. Porre l’origine in etichetta significherà tutelare tutti questi tesori dell’agroalimentare italiano e quindi tutelare il reddito delle nostre imprese agricole”. L’import dall’estero tende ad essere confuso con i prodotti italiani, danneggiando agricoltori e consumatori sia sul fronte dei prezzi che su quello della qualità. Secondo la Coldiretti bisogna tutelare il valore dei nostri tesori agroalimentari, come ad esempio il pomodoro per il quale recentemente è stato fissata una quotazione di riferimento pari a 88 euro a tonnellata.

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il diario in posta elettronica di Coldiretti Cremona

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Le produzioni, l’ambiente, l’alimentazione Coldiretti Cremona Informa, Anno VI

NewsLetter

Informazione on line

Venerdì 04/03/2011 – Anno VI, Numero 9

Intervento. Agricoltura casalasca tra pomodoro, agro-energie e Pac

Nitrati. Per salvare gli allevamenti lombardi, necessario rivedere la Direttiva

Bioenergie. In arrivo una legge regionale contro le speculazioni

Lombardia. Florovivaisti in difficoltà / Credito, ripartono gli investimenti

Made in Italy. Cresce la rete dei punti Campagna Amica in Lombardia

Avvisi alle imprese. Denunce volumi d’acqua / Gestione rifiuti in azienda

In agenda. Concorso fotografico / Tabella mercati / Agricoltura online e in tv ………………………………………………………………………… …………………

Agricoltura casalasca tra pomodoro, agro-energie e Pac dopo il 2013

Coldiretti: lavoriamo per dare reddito

e certezze alle imprese agricole

“L’obiettivo per cui Coldiretti lavora, sul territorio Casalasco come in tutta la provincia e in

tutto il Paese, è quello di dare reddito e certezze alle imprese agricole. Un importante risultato

raggiunto in questo inizio d’anno è stata l’approvazione definitiva della legge sull’origine in

etichetta, giunta con il voto unanime di maggioranza e opposizione” spiega Eugenio Torchio,

Delegato Confederale di Coldiretti Cremona, che traccia il quadro delle priorità

dell’Organizzazione sul territorio.

“Questa legge – aggiunge – è una vittoria per i cittadini, che potranno finalmente sapere da

dove viene ciò che mangiano e scegliere italiano, perché l’agricoltura italiana e il vero cibo

italiano sono i più controllatati, i più sicuri e i più apprezzati al mondo. Ed è una vittoria per

le nostre imprese agricole che potranno far riconoscere il valore del loro lavoro e della loro

qualità e contrastare la concorrenza sleale di chi vende per italiano ciò che di italiano non ha

neppure l’incarto. Si pensi all’utilità che la rapida applicazione della legge potrà avere sui

frutti dell’agricoltura casalasca: il confronto sulle modalità attuative della norma è già stato

avviato proprio iniziando dai prodotti lattiero-caseari, dalla suinicoltura e dal pomodoro, tutte

produzioni simbolo di questo territorio. Porre l’origine in etichetta significherà tutelare tutti

questi tesori dell’agroalimentare italiano e quindi tutelare il reddito delle nostre imprese

agricole”. L’import dall’estero tende ad essere confuso con i prodotti italiani, danneggiando

agricoltori e consumatori sia sul fronte dei prezzi che su quello della qualità. Secondo la

Coldiretti bisogna tutelare il valore dei nostri tesori agroalimentari, come ad esempio il

pomodoro per il quale recentemente è stato fissata una quotazione di riferimento pari a 88

euro a tonnellata.

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“Si tratta di un aumento di 18 euro rispetto alla campagna precedente, scattato in

considerazione del cambiamento delle compensazioni comunitarie, che per il pomodoro

italiano a partire dal 2011 non sono più accoppiate alla produzione – spiega il Delegato

Confederale di Coldiretti Cremona – E’ stato introdotto inoltre un sistema premiante per

valorizzare la qualità e incentivare la raccolta di pomodori con pochi difetti. Come i nostri

produttori hanno evidenziato, l’accordo, pur segnando un interessante aumento di prezzo,

non è ancora in grado di soddisfare le imprese agricole, alle prese con costanti rincari nelle

spese di produzione. Oggi, ancora, i costi superano i ricavi ed il rischio per il comparto è che

negli anni a venire si assista a sempre più consistenti diminuzioni di superfici rivolte a questa

coltura. Certo, dalla nostra parte abbiamo l’eccellenza delle nostre produzioni, la garanzia

ogm-free, il legame con il territorio e presto tutto ciò sarà ben visibile in etichetta”.

Un altro tema su cui la Coldiretti è intervenuta con determinazione e chiarezza, anche

attraverso la promozione di momenti d’informazione e confronto svoltisi in terra casalasca, è

stato quello delle agro-energie. “Troppa terra, dedicata all’agricoltura, viene usata per

impianti a biogas. E’ un trend in crescita costante, che chiama noi rappresentanti

dell’agricoltura, ma anche i rappresentanti delle istituzioni, a precise responsabilità. Come

abbiamo ribadito più volte – prosegue Torchio –, Coldiretti non contrasta certamente gli

impianti a biogas che si integrano nella realtà aziendale e sono dimensionati in virtù delle

esigenze aziendali. Abbiamo invece puntato il dito contro i mega impianti, spesso legati a

soggetti esterni all’agricoltura, che rubano terra alle coltivazioni. La produzione di agro-

energia non può, come purtroppo sta avvenendo, tradursi nella realizzazione di impianti

sovra-dimensionati, scollegati dalle filiere agroalimentari e in competizione con la produzione

di cibo made in Italy. Queste operazioni hanno l’effetto di stravolgere il mercato fondiario,

facendo lievitare gli affitti e sottraendo terra agli agricoltori”. Da qui la proposta di Coldiretti

Cremona affinché lo Stato sostenga ed incentivi, ad esempio attraverso la “leva fiscale”, solo

gli interventi veramente agricoli.

Anche in materia di fotovoltaico la posizione dell’Organizzazione è netta: sì ai pannelli

fotovoltaici sui tetti di stalle e cascine, no ai “parchi fotovoltaici a terra” che sottraggono

suolo fertile alle colture.

Per tutti i comparti, si lavora per dare certezze alle imprese agricole: “Uno dei temi

fondamentali per l’agricoltura è la discussione sul futuro della Pac dopo il 2013. Un accordo è

stato trovato, con la sottoscrizione di un documento da parte di tutte le rappresentanze della

filiera. Esso rappresenta un deciso passo avanti verso la condivisione di un modello

agroalimentare dove la centralità e il protagonismo possano tornare nelle mani degli

agricoltori e del territorio. E’ anche un forte pungolo al Governo e al Parlamento italiani, oltre

che all’Unione Europea, per sostenere un’idea di futura Pac decisamente orientata all’impresa

agricola professionale che opera sul territorio e ad una filiera agroalimentare gestita dagli

agricoltori – conclude il Delegato Confederale di Coldiretti Cremona –. La riforma è un

appuntamento determinante per l’agricoltura locale e nazionale, che vede come prioritaria la

difesa del budget, tenuto conto che l’Italia, pur realizzando il 12,5% della produzione agricola

lorda e il 17 per cento del valore aggiunto comunitario ed essendo leader in Europa nella

qualità e nel rispetto ambientale, riceve soltanto il 10% della spesa agricola dell’Unione”.

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Nitrati, per salvare gli allevamenti lombardi

è indispensabile rivedere la direttiva europea

Il problema è stato affrontato mercoledì a Milano nella sede di Coldiretti

Lombardia durante un vertice con l’Assessore regionale all’agricoltura

Nitrati, è indispensabile rivedere la direttiva europea sugli allevamenti perché ci

sono altri settori che influiscono sui livelli di azoto totali nelle falde sotterranee e

superficiali. Lo afferma la Coldiretti

Lombardia alla luce sia dei dati Arpa che

del censimento dei depuratori sul

territorio regionale.

Le rilevazione Arpa fra il 2002 e il 2008

indicano una situazione buona rispetto ai

livelli Ue di riferimento, mentre per

quanto riguarda i sistemi di depurazione

urbana la verifica sull’azoto e sulle sue

diverse forme nei reflui degli scarichi di

tali impianti ha evidenziato come su 1.058

campioni ce ne siano 197 (il 18,62%) che

hanno superato il limite di concentrazione

rispetto ai parametri del testo unico

ambientale.

“E visto che i depuratori per cui è stata

evidenziata la non conformità si trovano

in aree definite vulnerabili ai nitrati ma

dove il carico zootecnico non è

significativo – spiega Nino Andena, Presidente di Coldiretti Lombardia – è evidente

che la qualità delle acque non viene certo compromessa dalle aziende agricole”.

A tal proposito – sostiene la Coldiretti – urge che la Regione Lombardia inserisca

nella stesura del Programma di Azione il fatto che la presenza di nitrati non

dipende solo dall’agricoltura.

Per questo è indispensabile la revisione della direttiva europea in modo da tenere

conto della peculiarità dello Stato Italiano, e in particolare della Pianura Padana,

del nostro sistema produttivo e dell’impatto che hanno anche altri settori

nell’inquinamento delle acque superficiali e profonde.

Il problema è stato affrontato mercoledì a Milano nella sede di Coldiretti

Lombardia durante un vertice con l’Assessore regionale all’agricoltura Giulio De

Capitani e con il Direttore Generale dell’assessorato Paolo Baccolo che hanno

risposto che la situazione è già al vaglio della Regione.

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Bioenergie, in arrivo legge regionale

contro speculazioni e consumo di suolo

La Regione Lombardia sta mettendo a punto un’iniziativa legislativa per mettere un

freno al consumo di suolo e alle speculazioni sulle bioenergie. Lo ha annunciato

l’Assessore regionale all’agricoltura Giulio De Capitani durante l’incontro con i vertici

della Coldiretti Lombardia, mercoledì a Milano nella sede di via Filzi. “E’ necessario

regolamentare gli impianti a biogas in modo da preservare i suoli agricoli dalle mire

economiche di imprenditori lontani dall’agricoltura e pronti a tutto pur di ottenere

guadagni a breve termine” ha affermato il Presidente di Coldiretti Lombardia Andena.

Un fenomeno di particolare rilevanza ad esempio in provincia di Cremona dove il 15%

del suolo agricolo è già stato dedicato agli impianti a biogas, per i quali sono in corso

di realizzazione quasi 130 progetti (di cui 50 già in esercizio, 28 in costruzione e il

resto in fase di autorizzazione), con un boom negli ultimi due anni.

Anche sul fotovoltaico l’obiettivo di Coldiretti è favorire la posa dei pannelli sulle

superfici coperte già esistenti in modo da evitare che finiscano “seminati” sul terreno

togliendo spazio alle coltivazioni. “La nostra preoccupazione – ha detto Andena – è

rivolta da un lato ad evitare un paesaggio impoverito da estensioni di mais destinato

agli impianti a biogas o da coltivazioni di pannelli solari e dall’altro puntiamo alla

tutela e al sostegno degli agricoltori affinché continuino a coltivare la propria terra”.

Preoccupazioni condivise dall’Assessore De Capitani secondo cui “la produzione di

energia da fonti rinnovabili deve essere intesa come un’integrazione al reddito degli

agricoltori, non certo sostituirsi alle produzioni tradizionali che dobbiamo tutelare e

difendere con estrema determinazione anche per evitare operazioni speculative che

certo non gioverebbero all’economia rurale sul lungo periodo”.

Agricoltura, dopo i debiti ripartono gli investimenti

Le imprese provano il “rimbalzo anti crisi”. Secondo un’analisi di CreditAgriItalia

Lombardia, passato il terribile 2009 quando il problema principale era raccogliere

liquidità per affrontare le scadenze a medio e breve termine, nel 2010 le aziende agricole

hanno ripreso ad investire su terreni, strutture, fotovoltaico e diversificazione delle

attività, come ad esempio quella agrituristica o le vendite dirette dei prodotti.

Degli oltre 94 milioni di euro di finanziamenti richiesti l’anno scorso al sistema bancario e

garantiti per quasi 40 milioni da CreditAgriItalia: circa il 40% è stato destinato a investi-

menti, un 40% alle energie rinnovabili mentre è rimasto un 20% per la ristrutturazione

dei debiti e gli anticipi di conduzione (richieste di liquidità per la gestione). I territorio

che hanno fatto registrare il maggior numero di pratiche sono Bergamo-Varese, Brescia,

Cremona e Mantova. Al 31 dicembre erano mille le operazioni totali seguite da

CrediAgriItalia a livello lombardo, con oltre 158 milioni di euro di finanziamenti e

garanzie per circa un terzo. “Il sentiment che percepiamo è quello di una nuova sfida per il

futuro dopo i duri mesi del 2009 – spiega Franco Gatti, Presidente lombardo di CrediAgri

Italia – di fronte ai timidi segnali di movimento dell’economia, le aziende stanno

decidendo investimenti per sfruttare il rimbalzo di questo accenno di fine crisi. Oltre alla

tradizionale attività, si cercano nuovi spunti di reddito come fotovoltaico o agriturismo”.

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COLDIRETTI LOMBARDIA: I florovivaisti alla canna del “gas-olio”

stretti fra crollo del fatturato e caro energia

I florovivaisti alla “canna del gas-olio”. La crisi libica e le tensioni internazionali sul

mercato dei carburanti stanno mettendo in ginocchio un settore che è passato da un giro

d’affari di 700 milioni di euro nel 2008 ai 500 milioni scarsi del 2010, valore che

rappresenta circa un terzo del totale nazionale. Adesso – dice Coldiretti Lombardia – la

spesa dell’energia aumentata di oltre il 60 per cento in un anno rischia di dare il colpo di

grazia a molte delle 2.500 realtà lombarde, presenti in particolare a Milano, Bergamo,

Brescia, Como e Varese per le serre e a Mantova e in Brianza per le piante da esterno.

“Se l’anno scorso per mille metri quadrati di serra si spendevano 2.500 euro al mese di

riscaldamento, adesso siamo balzati a circa 4.000 euro al mese – spiega Angelo Vavassori,

Direttore di Assofloro, che raggruppa gli operatori del settore in Lombardia – livelli

insostenibili sia sul fronte dei costi che su quello della concorrenza straniera”.

Infatti mentre all’estero, Francia, Spagna, Olanda e Danimarca, il riscaldamento delle serre

costa la metà o anche un terzo rispetto all’Italia – spiega Coldiretti Lombardia – i nostri

florovivaisti non possono più nemmeno beneficiare dell’azzeramento delle accise sul

gasolio per le serre che ha permesso di restare a galla durante una crisi economica

pesante e a fronte di un’aggressiva concorrenza straniera.

“Proprio per questo – conclude Nino Andena, Presidente di Coldiretti Lombardia –

bisogna sostenere l’uso di essenze locali per esempio sulle grandi opere, anche se il

sistema dei maxi appalti rende complesso garantire la partecipazione dei florovivaisti del

territorio a valori sostenibili. E pare un controsenso considerato che si tratta di

infrastrutture che riguardano la Lombardia”.

COLDIRETTI LOMBARDIA: Crescita del 10% per le “cascine da vacanza”

Nel 2011 aumenterà di oltre il 10% il totale delle “cascine da vacanza” sia sul fronte della

ristorazione che su quello dell’alloggio. E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti

Lombardia, sulla base delle rilevazioni dall’associazione Terranostra.

Si tratta di un settore in espansione dove il 30 per cento dei titolari è donna – spiega la

Coldiretti Lombardia – nella nostra regione oltre 1.200 aziende agricole offrono ogni

giorno circa 8 mila posto letti e più di 60 mila pasti con specialità del territorio.

In occasione della BIT a Milano, è stata posta in distribuzione gratuita la prima mappa

regionale degli agriturismi di Terranostra Coldiretti con l’indicazione dei servizi offerti:

ristorazione, alloggio, vendita diretta, attività ricreative e culturali, prodotti bio e servizi

di fattoria didattica. “La gente viene da noi alla ricerca di un modello di vacanza fatto di

riposo, tranquillità, buon cibo, cordialità, scoperta del territorio e della natura, una

dimensione rurale che aiuti a staccare dallo stress della vita di città – spiega Alessandra Morandi, presidente regionale di Terranostra – Sul sito www.lombardia.terranostra.it si

possono trovare tutte le informazioni e le novità degli agriturismi sul territorio”.

A livello nazionale il turismo enogastronomico vale 5 miliardi di euro con 2,7 milioni di

viaggi nel 2010 per andare alla scoperta di un territorio che conta 221 prodotti Dop, oltre

4.500 specialità tradizionali e 504 vini fra Doc, Docg e Igt.

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F

COLDIRETTI: PRESENTATO IL CONCORSO

“VITA IN FATTORIA: CHE FOTOGRAFIA!”

Le fattorie didattiche raccontate in un click

La giornata dedicata al tema della multifunzionalità in agricoltura – che mercoledì scorso ha

riunito titolari di agriturismi, fattorie, punti Campagna Amica, presso l’Ufficio Zona Coldiretti

di via Ruffini a Cremona – è stata occasione

per presentare un’iniziativa lanciata da

Regione Lombardia in collaborazione con un

pool di associazioni agrituristiche guidate da

Terranostra Coldiretti: il concorso “Vita in

fattoria, che fotografia!”, che punta a trovare

l’immagine più bella e significativa legata

all’agricoltura e alla didattica rurale dalle Alpi

al Po.

“Tema del concorso, aperto a tutti i

maggiorenni, è illustrare l’attività didattica in

una fattoria: i fotografi dovranno affrontare il

tema approfittando delle visite delle

scolaresche oppure in occasione di una visita

con bambini di propria conoscenza” ha

spiegato Valeria Sonvico, Responsabile Area

Ambiente e Territorio di Coldiretti Lombardia,

che sarà tra i componenti della giuria di

qualità chiamata a valutare le immagini,

accanto al fotografo Gianni Berengo Gardin

(che presiederà la giuria), a Denis Curti

(Direttore di Contrasto), Carlo Silva (fotografo

Regione Lombardia), Chiara Mariani (Sette – Corriere della Sera), Saverio Paffumi (Direttore

Editoriale di FreeMedia) e al fotografo Giampietro Agostini.

I partecipanti dovranno trasmettere al massimo tre immagini alla segreteria organizzativa, entro

e non oltre il 15 maggio 2011. Prima, però, dovranno accreditarsi, compilando un modulo di

iscrizione (che si può trovare su www.agricoltura.regione.lombardia.it) entro e non oltre il 15

marzo 2011. Le foto saranno scattate da ogni concorrente in una sola azienda, scelta sulla base

di un elenco di fattorie didattiche aderenti all’iniziativa, e dopo aver concordato la visita con i

responsabili dell’azienda prescelta.

Il primo premio prevede un buono di mille euro in materiale fotografico e un cesto di prodotti

del territorio. Il secondo premio consiste in un buono di 500 euro da spendere nel circuito delle

fattorie didattiche. Il terzo classificato avrà un cesto di prodotti del territorio. Inoltre la

selezione delle migliori fotografie servirà per allestire una mostra nel Palazzo della Regione nel

prossimo giugno. Tutti i dettagli del concorso, insieme al regolamento, sono sul sito di

Coldiretti Cremona (www.cremona.coldiretti.it).

ù

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Consumi, cresce di oltre il 30 per cento

la rete dei punti Campagna Amica in Lombardia

Carne, salumi, frutta, verdura, formaggi, miele, marmellate, vini e riso direttamente dal

produttore al consumatore: è questa la rete che Campagna Amica sta costruendo in Lombardia

con una crescita media mensile, da giugno 2010 a oggi, di oltre il 30 per cento.

Ogni giorno viene accreditato almeno un punto Campagna Amica – spiega la Coldiretti

Lombardia –, a fine febbraio si è giunti a 260 ed entro l’anno diventeranno 900.

“La crescita che stiamo registrando – spiega Nino Andena, Presidente di Coldiretti Lombardia

– è la dimostrazione che gli agricoltori credono nel progetto di una filiera agricola italiana in

grado di accorciare i passaggi dal produttore al consumatore per offrire alle famiglie nuove

opportunità di spesa alimentare legata alla qualità, alla sicurezza e alla trasparenza

dell’origine”.

Un consenso che sta coinvolgendo anche i farmers’ market che hanno già superato “quota 80” e

che entro il 2011 si preparano a diventare 110 in tutta la Lombardia.

I consumatori che si rivolgono agli agricoltori per i loro acquisti alimentari hanno in media 40

anni, la metà sono donne e oltre al prezzo guardano la qualità del prodotto e le modalità di

preparazione e conservazione. In termini di quantità, nella borsa della spesa agricola tipo (circa

23 euro) pesano di più le verdure, mentre in termini di valore protagonisti sono carne, formaggi

e salumi.

“I Punti e il Mercato di Campagna Amica rappresentano la vetrina di tutta l’agricoltura italiana.

Offrono un’ulteriore occasione per dire ai consumatori: comprate italiano, pretendete che gli

alimenti che portate in tavola siano autenticamente made in Italy, dalla loro origine – sottolinea

Coldiretti Cremona –. Possiamo così mostrare alle famiglie quale sia il volto, quale sia il valore

aggiunto, della nostra agricoltura. Confermando, al tempo stesso, che all’origine i prodotti

agricoli hanno prezzi convenienti, ragionevoli, ben differenti da certe cifre esorbitanti che

spesso troviamo su altri scaffali. E’ un modo per combattere l’inaccettabile forbice dei prezzi

che divide la produzione dal consumo, danneggiando sia l’agricoltura che le famiglie”.

Ricordiamo il calendario dei Mercati di Campagna Amica in provincia di Cremona:

CREMONA. Al Foro Boario ogni venerdì, dalle ore 8 alle 13

CASALMAGGIORE. In Piazza Turati, il sabato mattina

SORESINA. Il lunedì, ore 8-13, davanti al Palazzo Comunale

PANDINO. Il 2° e il 4° lunedì del mese, in via Umberto I

VESCOVATO. Tutti i sabati, in piazza Roma

CASTELLEONE. La mattina del sabato in via Garibaldi

BAGNOLO CREMASCO. In piazza Aldo Moro, la seconda domenica del mese

CREMA. In via Terni, prossimi appuntamenti domenica 6 e 20 marzo 2011.

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AVVISI ALLE IMPRESE AGRICOLE

DENUNCE ANNUALI DEI VOLUMI D'ACQUA

PUBBLICA PRELEVATA di cui al D.Lgs. 3.4.2006, n. 152 E PAGAMENTO DEI CANONI IDRICI 2011.

Si ricorda a tutte le aziende che derivano acqua da:

un corso d’acqua superficiale o da un fontanile

da uno o più pozzi per qualsiasi uso (zootecnico, irriguo, igienico, antincendio,

domestico, ecc…)

l’obbligo di presentare in Provincia la denuncia dei volumi d’acqua derivati e ad effettuare il

pagamento del canone idrico entro il 31 MARZO 2011. La Regione Lombardia sta effettuando

l’invio dei bollettini a tutte le utenze; si ricorda che il pagamento del canone idrico alla regione

è dovuto, anche se per qualsiasi disguido non dovesse arrivare il bollettino prestampato dalla

Regione. Gli interessati per informazioni sono pregati di rivolgersi quanto prima al proprio

Ufficio di Zona.

COME GESTIRE I RIFIUTI IN AZIENDA

Sottoscritta una convenzione tra Coldiretti Lombardia e Cascina Pulita per supportare le aziende nella corretta gestione dei rifiuti agricoli

La corretta gestione dei rifiuti prodotti nell'ambito delle attività aziendali rappresenta per

l'imprenditore agricolo un pesante onere burocratico ed una importante voce di costo nel

bilancio aziendale. A complicare ulteriormente la situazione sono intervenute di recente alcune

disposizioni legislative (Sistri) che contribuiscono, nel complesso, a penalizzare gravemente le

inadempienze dei detentori. Le irregolarità nella gestione dei rifiuti hanno ripercussioni

negative nell’erogazione dei contributi comunitari (Pac – condizionalità).

E' da tale stato di fatto, pertanto, che nasce la convenzione stipulata di recente fra Coldiretti

Lombardia e Cascina Pulita, azienda specializzata proprio nella gestione dei rifiuti prodotti in

agricoltura e che ha al suo attivo più di 20.000 contratti di smaltimento rifiuti agricoli in Italia.

L’innovativo servizio di Cascina Pulita permette:

- un puntuale smaltimento a domicilio a costi contenuti ed in larga parte prestabiliti alla

stesura del contratto (così l’azienda sa fin dall’inizio quanto inciderà sul proprio bilancio il

costo annuale per lo smaltimento dei rifiuti);

- un più pratico e ordinato stoccaggio in azienda con la consegna, in comodato d'uso, di

contenitori adeguati alle differenti esigenze di stoccaggio proprie di ciascun produttore

agricolo;

- il ritiro in un’unica soluzione delle varie tipologie di rifiuti aziendali grazie a mezzi di

trasporto opportunamente attrezzati per trasportare (in maniera separata, sul medesimo camion)

tutti i rifiuti. Questo sistema garantisce un notevole risparmio nei costi di trasporto.

Alla luce della convenzione siglata dalla Coldiretti Regionale, anche i Soci di Coldiretti

Cremona potranno usufruire del servizio sopra descritto e trovare tutte le informazioni utili

presso gli Uffici Zona. Per una più completa informazione delle aziende, si stanno

organizzando alcuni incontri sul territorio, con la presenza di tecnici di Cascina Pulita, volti a

chiarire tutti gli aspetti della materia.

Page 9: coldiretti cremona informa n9/2011

www.ilpuntocoldiretti.it

E’ il giornale online rivolto alle imprese del sistema agroalimentare, creato dalla Coldiretti, la

prima Organizzazione degli imprenditori agricoli del Paese. Il Punto Coldiretti assicura un

costante aggiornamento su economia e settori produttivi, fisco, ambiente, lavoro, credito,

energia, previdenza, formazione, qualità, innovazione e ricerca, scadenze e prezzi, previsioni

meteo. L’indirizzo è: www.ilpuntocoldiretti.it.

Agritel, la telefonia che fa risparmiare le imprese

Agritel è la società creata dalla Coldiretti per accentrare i costi di Telefonia Mobile per tutte le

strutture Coldiretti e i rispettivi associati. In un momento in cui l’economia è in crisi e i costi

aziendali aumentano, Agritel è una risposta concreta per ridurre i costi. Va inserita in

quest’ottica di risparmio la convenzione stipulata tra Agritel e le Società di Servizio Coldiretti

che porterebbe ad un risparmio per l’azienda quantificabile in una media tra il 30 ed il 45%.

INCARICATI DI ZONA

SORESINA - Via Matteotti, 12 - Tel. 0372.732990 - Fax 0372.732980

Incaricato Agritel: Mauro Boni - [email protected]

CREMONA - Via Ruffini, 28 - Tel. 0372.732930 - Fax 0372.732940

Incaricato Agritel: Katia Martelli - [email protected]

CREMA - Via Macello, 34 - Tel. 0372.732900 - Fax 0372.732925

Incaricato Agritel: Davide Porrini - [email protected]

CASALMAGGIORE – Via Cairoli, 3 - Tel. 0372.732960 - Fax 0372.732970

Incaricato Agritel: Valentina Bassi - [email protected]

UFFICIO PROVINCIALE

CREMONA - Via Ala Ponzone n.8 - Tel. 0372.499811 - Fax 0372.499899

Responsabile Provinciale: Bruno Toscani - [email protected]

Agricoltura e Ambiente sono in tv

W l’Agricoltura, la trasmissione tv proposta da Coldiretti Cremona, va in onda:

- ogni giovedì, ore 20.15 circa, su TeleColor e PrimaRete

- in replica la domenica, ore 13, su Telecolor.

www.cremona.coldiretti.it

Www.cremona.coldiretti.it è l’indirizzo del sito di Coldiretti Cremona. Uno strumento di

informazione e comunicazione, aggiornato in tempo reale, rivolto agli imprenditori agricoli e

a tutti i cittadini attenti ai temi della difesa e valorizzazione dell’agricoltura e alimentazione

made in Italy, alla promozione del territorio, alla tutela dell’ambiente.

Page 10: coldiretti cremona informa n9/2011

MERCATI –DA VENERDI’ 25 A GIOVEDI’ 3 MARZO 2011

PRODOTTO Unità di

misura

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

FRUMENTO tenero buono

mercantile Tonn. 252 – 255 266,0-268,0 282,0-285,0

(fino) 287,0-291

GRANOTURCO

ibr. naz.

14% um. Tonn. 237 – 238 248,0-249,0 237,5-239,5 249,0-250

SEMI di SOIA

Nazionale Tonn. n.q. 408,0-410,0 388,0-393,0

Sorgo nazionale

243,0-246

ORZO naz.

p.spec. 55-60

p.spec. 66-68 Tonn.

n.q. n.q.

n.q. n.q.

n.q. n.q.

243,0-248,0 252,0-257,0

CRUSCA alla rinfusa

Tonn. 146 – 148 144,0-145,0 153,0-156 145,0-146,0

FIENO

Magg. ’10

Agostano Tonn. 130 – 150

118,0-132,0 120,0-130,0

Magg. 1° taglio

in cascina 130,0 -135

Medica fienata 1° t.

130.0-150,0

PAGLIA press. (rotoballe) ’10

Tonn. 130 – 140 124,0-139,0 da mietitrebbia

in cascina

103-108

Paglia di frumento

press. 100-105

SUINI lattonzoli locali

15 kg 3,520 3,560 3,490 3,500

SUINI lattonzoli locali

25 kg 2,500 2,500 2,450 2,540

SUINI lattonzoli locali

30 kg 2,230 2,280 2,190 2,290

SUINI lattonzoli locali

40 kg 1,820 1,840 1,800 1,870

SUINI da macello

156 kg 1,225 n.q. n.q. 1,241

SUINI da macello

176 kg 1,285 n.q. n.q. 1,295

SUINI

da macello Oltre

176 kg 1,255 n.q. n.q. 1,265

VACCHE FRIS.

1° qualità (p.v.) kg. 2,10-2,40

MONTICHIARI 1,00-1,10

da macello 1,050-1,15

VACCHE FRIS.

2° qualità (p.v.) kg. 1,85-2,00

MONTICHIARI 0,65-0,75

0,76-0,86

MANZE scott. 24 mesi

kg. 2,10-2,60 Vitelloni da macello

24/30 mesi 1,30-1,40

1,00-1,170

Vitelloni femm. da macello pezz. nere (kg. 450-500)

1,25 – 1,40

Page 11: coldiretti cremona informa n9/2011

PRODOTTO

Unità di

misura

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

VITELLI baliotti fris. (p.v.)

50-60

kg. 1,00-1,30

MONTICHIARI

1,00-1,30 (da 46 a 55 kg)

1,70-2,00 1,50-2,00

VITELLI baliotti

pie blu belga p.v 50-60

kg. 3,00-4,00

MONTICHIARI 3,50-4,10

4,10-4,50 3,26-4,30

BURRO pastorizzato

kg. 3,30-3,35 past. 2,90 centr. 3,80

2,90 Zangolato di creme

X burrificaz. 2,50

PROVOLONE

VALPADANA

fino a 3 mesi kg.

(dolce) 4,95-5,15

5,05-5,20 n.q. --

PROVOLONE

VALPADANA

oltre 3 mesi kg.

(piccante) 5,10-5,50

5,25-5,50 n.q. PARM. REGGIANO

12 mesi 11,10-11,35

GRANA scelto stag. 9 mesi

kg. 7,95-8,25 7,90-8,15 8,15-8,40

PARMIGIANO

REGGIANO

fino a 24 m 12,30-12,60

GRANA scelto stag. 12-15 mesi

kg. 8,50-8,70 8,60-9,00 8,65-8,90 PARMIG. REGG.

30 mesi e oltre 13,40-13,80

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona

avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed

interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati.

Non è escluso che in futuro venga ripristinato il mercato settimanale.

Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il

comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari.

Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati qui riportati.

Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì.

TUTTI GLI AGGIORNAMENTI

DELLA TABELLA MERCATI - INSIEME AI COLLEGAMENTI ALLE PRINCIPALI BORSE -

SONO SUL SITO

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