Notiziario Dicembre 2016

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NOTIZIE Riforme della riscossione Stretta sugli “Home restaurant” Chiusure natalizie Confesercenti Venezia Notizie Anno XII n.4 DICEMBRE 2015Periodico della Confesercenti provinciale di Venezia Propietario ed editore: Confesercenti Prov. Di Venezia via A.da Mestre n.36Venezia Mestre (www.confesercenti.ve.it) Direttore responsabile: Michele LacchinRegistrazione al Tribunale di Venezia n.1428 del 17.09.2002

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NOTIZIE � Riforme della riscossione

� Stretta sugli “Home restaurant”

� Chiusure natalizie

Confesercenti Venezia Notizie Anno XII n.4 DICEMBRE 2015– Periodico della Confesercenti provinciale di Venezia Propietario ed editore: Confesercenti Prov. Di Venezia via A.da Mestre n.36—Venezia Mestre (www.confesercenti.ve.it)

Direttore responsabile: Michele Lacchin—Registrazione al Tribunale di Venezia n.1428 del 17.09.2002

CHIUSURA FESTIVE

i nostri uffici resteranno chiusi nei giorni feriali indica�

VENEZIA Dal 24 dicembre al 3 gennaio e nei giorni 7 e 8 gennaio

MESTRE Dal 24 al 28 dicembre e il 31 dicembre

SPINEA Nei giorni 24 e 31 dicembre, 4 e 5 gennaio

NOALE Dal 24 al 31 dicembre

CHIOGGIA Dal 24 dicembre al 5 gennaio

JESOLO Dal 24 dicembre al 5 gennaio

SAN DONA’ Dal 24 dicembre al 5 gennaio

UFF.PAGHE Nei giorni 24 e 31 dicenbre (per emergenze è in funzione la segreteria telefonica al

n. 0415410844)

EDITORIALE

Buon Natale ! Quella della “poesia natalizia” era una buona tradizione dei tempi anda9.

Oggi, che le poesie non si imparano più a memoria, il rito della recita, fa<a dai più piccini da-

van9 ai paren9 plauden9, fa9ca a sopravvivere.

Vorrei tu<avia, almeno per un a?mo, far rivivere quella tradizione proponendovi una poesia

di G.K.Chesterton che trovo significa9va e par9colarmente ada<a ai nostri giorni.

Lo autore londinese, noto per aver inventato il personaggio di Padre Brown (il prete-detec9ve

impersonato in Tv da Renato Rascel) sebbene scriva a più di un secolo di distanza da noi, sem-

bra raccontare il mondo di oggi, in cui le difficolta quo9diane si intrecciano con la paura per

un futuro impazzito, dominato dal fana9smo, dai giochi di potere e da interessi inconfessabili.

Descrive infa? un mondo “stanco e disfa<o” dominato da poten9 “as9osi e astu9".

Eppure nonostante tu<o, in fondo al buio, fa brillare ancora la luce della speranza.

Lascia ancora un piccolo spazio per quella pace e quella sincerità di cui tu<o il mondo sente il

desiderio.

A<orno alla capanna di Betlemme , raccol9 intorno a quella luce, esiste ancora un rifugio sere-

no.

La stessa luce che spero brilli nelle vostre case e illumini, nonostante tu<o, il vostro Natale.

Con il migliori auguri di ogni bene per voi, le vostre famiglie e le vostre a?vità

Maurizio Franceschi

Canzone di Natale

Nel grembo di Maria giaceva il Bimbo

la sua chioma era simile a una luce

(stanco e disfa&o è il mondo, ma qui

tu&o

proprio tu&o va bene).

Sul seno di Maria giaceva il Bimbo

la sua chioma era simile a una stella

(sono as�osi e astu� tu- i re

ma qui sinceri i cuori).

Sul cuore di Maria giaceva il Bimbo

ed era la sua chioma come il fuoco

(stanco è il mondo, ma del mondo

è questo il desiderio).

Stava Cristo ai ginocchi di Maria

la sua chioma pareva una corona.

E tu- i fiori a lui guardavan su

tu&e le stelle giù.

(Gilbert Keith Chesterton)

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COMMERCIO AMBULANTE

In Piemonte l’accordo per la Bolkestein

L a Giunta della Regio-ne Piemonte ha ap-provato, il 9 novem-bre scorso, i criteri

per l’assegnazione dei posteg-gi per il commercio su area pubblica, recependo integral-mente l’intesa Stato regioni del 5 luglio 2012, ma so-pra<u<o il successivo accordo tra le regioni del 24 gennaio 2013. Come è noto l’Intesa raggiunta in conferenza unificata e i successivi criteri, fissa9 tra le regioni, prefigurano una corsia preferenziale che garan9sce la reintestazione della conces-sione dei posteggi in scadenza nel 2017, ai vecchi 9tolari. Secondo il “Documento per l’applicazione dell’Intesa” e oggi anche secondo il Regola-mento n.6/R della Regione Piemonte, i posteggi in sca-denza nel 2017 verranno rin-nova9, per ulteriori 12 anni, a<raverso un bando che asse-gnerà 40 pun9 al 9tolare della concessione scaduta e un ulte-riore punteggio, commisurato all’anzianità dell’impresa, che va da un minimo di 40 ad un massimo di 60 pun9. Sono poi assegnabili altri 10 pun9 in base alla regolarità contribu9va e alla so<oscrizio-ne dell’impegno a rispe<are alcune condizioni poste dai Comuni. Grazie a questa suddivisione di punteggio il 9tolare della con-

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cessione parte con un minimo di 80 pun9 di base. Di fa<o un punteggio irrag-giungibile da qualsiasi altro concorrente che può somma-re, al massimo, i 60 pun9 di anzianità e i 10 aggiun9vi. Naturalmente è auspicabile che altre regioni (come il Ve-neto) recepiscano e fissino, al più presto , i termini dell’inte-sa e dell’accordo all’interno delle rispe?ve legislazioni, me<endo così al sicuro (almeno fino al 2029) i posteg-gi degli operatori. Nel fra<empo ricordiamo co-munque che la Xa Commissio-ne della Camera dei Deputa-9, ha approvato una serie di risoluzioni che sollecitano una più ampia e radicale soluzione del problema. In par9colare la risoluzione presentata dall’On. Della Valle (M5s) che ipo9zza la disappli-cazione della intera dire?va Bolkenstein suggerendo di non considerare il suolo pubblico come “risorsa naturale”. Il tema è un cavallo di ba<aglia del Movimento 5 Stelle, da sempre in prima linea nella difesa dei diri? acquisi9 degli ambulan9. Alla risoluzione di Della Valle hanno fa<o seguito inizia9ve analoghe dei depua9 Abrigna-ni (Gruppo Misto), Polidori (FI) e Allasia (LN).

I PUNTEGGI

NELL’ACCORDO

TRA REGIONI

DEL 24.1.2013

Nell’ambito delle procedure di selezione per l’assegnazione dei posteggi su area pubblica le Regioni hanno stabilito i seguen-9 punteggi: A ) sogge<o 9tolare della con-cessione scaduta - 40 p. (valido solo per le concessioni in scadenza dal 2017 al 2020) B) anzianità nell’esercizio dell’impresa Fino a 5 anni - 40 p. Da 5 a 10 anni - 50 p. Più di 10 anni - 60 p. C) assunzione dell’impegno a rispe<are eventuali condizioni par9colari - 7 p. D) presentazione del DURC o del cer9ficato di regolarità con-tribu9va - 3 pun9

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TURISMO

Parity rate: la Camera vota l’addio

A pprovato quasi all'unanimità dalla Camera l’emenda-mento al disegno di

legge sulla concorrenza che elimina il cosidde<o “parity rate”. Grazie alla decisione della Camera sarà nulla ogni clauso-la contra<uale con la quale l'impresa rice?va si obbliga a non offrire alla clientela prezzi migliori di quelli indica9 sui grandi portali di prenotazione. I consumatori spesso ignorano infa? che oggi i portali posso-no prome<ere camere al “miglior prezzo” solo grazie a questa clausola. Ovvero unicamente perché i grandi intermediari hanno proibito all’albergo di offrire prezzi più convenien9 sul pro-prio sito internet. Booking, Expedia e le altre

grandi OTA (agenzia di viaggio on line) hanno così nel tempo costruito un vero e proprio monopolio. Per le grandi catene alberghie-re è possibile negoziare con ques9 colossi, ma mol9 hotel, sopra<u<o i più piccoli non hanno alcun potere con-tra<uale. Questo significa dover acce<a-re le commissioni sempre più alte imposte dai portali e sca-ricare, in tu<o o in parte, que-sto maggior costo sul cliente. Allo stesso tempo, sempre a causa del “parity rate” gli al-bergatori, perdono sempre più prenotazioni dire<e e divengo-no sempre più dipenden9 delle prenotazioni intermediate. Quando il Senato approverà defini9vamente il disegno di legge sulla concorrenza il

� “parity rate” sarà un ricordo anche in Italia. In Francia la clausola è fuorileg-ge già da questa estate. Tu<avia l’abolizione dell’obbligo di non offrire prezzi più vantag-giosi per le vendite dire<e non sarà sufficiente a cambiare immediatamente la situazione. I portali sono infa? in grado di inves9re migliaia di dollari in campagne di marke9ng e rap-presentano un canale di vendita e promozione eccezionale. Risulta quindi difficile per gli hotel indipenden9 fare a meno del loro supporto. Con tu<a probabilità, la maggior parte degli albergatori italiani non è ancora sufficientemente preparata e non ha le risorse economiche per inves9re in tecnologia e campagne di marke9ng in modo tale da scalfire il monopolio dgli OTA. �

NUOVO IMAIE: NUOVO BALZELLO

Il Consorzio Nuova Imaie (Is9tuto Mutualis9co Ar9s9 Interpre9 o Esecutori) sta da alcuni mesi richie-dendo, il pagamento di un equo compenso, rela9vamente alle opere cinematografiche e assimilate trasmesse a<raverso gli apparecchi televisivi nelle camere delle stru<ure rice?ve. Le richieste della Nuova Imaie fanno seguito ad una sentenza del Tribunale di Roma del 2013 secon-do la quale gli alberghi effe<uano una u9lizzazione “ulteriore e diversa” dell’opera cinematografica e, pertanto, devono versare un equo compenso per questo “sfru<amento”. Insomma, il fa<o stesso di detenere un apparecchio televisivo nelle camere d’albergo fa nascere il diri<o ad un ulteriore balzello per l’impresa rice?va alberghiera!. Dopo, la Siae , la SCF e la RAI ecco quindi anche la Nuova Imaie. Le Organizzazioni sindacali di Confcommercio e di Confindustria hanno già firmato una convenzione con Imaie. Non Confesercen9-Asshotel che resta, al momento, fortemente contraria. Secondo gli albergatori di Confesercen9 la televisione in camera, che raffigura un obbligo della classi-ficazione alberghiera, rappresenta infa? uno dei tan9 servizi che compongono l’ospitalità, e non può certamente essere considerata un fa<ore di ritorno economico per l’impresa. La vicenda ricalca purtroppo un copione già noto fa<o di contenziosi e ricorsi dagli esi9 incer9. Asshotel ha quindi lasciato quindi ampia libertà agli associa9 che decidessero di aderire alle richie-ste di Imaie, rifiutandosi tu<avia di so<oscrivere accordi generali che aprirebbero, domani, la strada a nuove ulteriori richieste da parte di altri consorzi ar9s9ci.

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FISCO e TRBUTI

La riforma della riscossione

A pprovato il decreto che introduce le nuova disciplina della riscossione dei debi9 tribu-tari. La riforma interviene sulla rateazione degli

avvisi bonari e degli a? di accertamento, ampliando-ne la durata e introducendo misure di salvaguardia per il contribuente che sia incorso in errori lievi («lieve inadempimento»). In par9colare, la dilazione degli avvisi bonari inferiori a 5.000 euro diventa pari a 8 rate trimestrali, mentre quella riferita ad impor9 superiori resta pari a 20 rate trimestrali. Quanto agli a? di accertamento, resta invariata la rateazione degli impor9 minori (8 rate trimestrali) mentre passa da 12 a 16 rate trimestrali quella massi-ma. Il contribuente perde il beneficio del termine se non paga nei tempi di legge la prima rata oppure se non paga una rata diversa dalla prima entro la scadenza di quella successiva. In quet’ul9mo caso è sempre possibile rimediare a<raverso la procedura del ravvedimento ovvero regolarizzare in via agevolata pagando l’importo do-vuto, maggiorato degli interessi legali e della sanzio-ne rido<a. Per salvare la dilazione da errori o omissioni di gravità trascurabile è stato introdo<o l’is9tuto del «lieve inadempimento» che si verifica in caso di ritardo nel pagamento della prima rata non superiore a 7 giorni o in presenza di omissioni non superiori al 3% della rata e comunque a 10.000 euro. Se il contribuente decade dalla dilazione, sulle som-me residue dovute a 9tolo di imposta è dovuta una sanzione pari al 45% delle somme stesse (era il 60% prima della riforma). Resta fissata a un massimo di 72 rate (o 120 in casi par9colari) la dilazione concessa per il debito iscri<o a ruolo. La prima novità riguarda invece la riduzione da 8 a 5 delle rate, anche non consecu9ve, che se non pagate determinano la decadenza dal piano di rateazione. Viene però introdo<a la possibilità di essere riam-messi alla rateazione versando l’importo delle rate scadute. Le nuove norme confermano che la presentazione della richiesta di dilazione impedisce di iscrivere ipo-teca e fermo amministra9vo (fa? salvi però i provve-

dimen9 già ado<a9). Sulle azioni esecu9ve in corso, viene disposto che non possono mai essere dilazionate le somme og-ge<o delle segnalazioni delle pubbliche amministra-zioni. Si ricorda a tal proposito che tu<e le Pa che devono procedere al pagamento, a qualsiasi 9tolo di somme superiori a 10.000 euro devono interrogare il sistema di Equitalia per verificare se il beneficiario ha morosi-tà almeno pari a tale cifra. In caso di riscontro posi9-vo, il blocco del pagamento e che viene diro<ato dire<amente nelle casse di Equitalia. . Le altre procedure già a?vate prima della presenta-zione della domanda si interrompono solo con il ver-samento della prima rata. (e non con la semplice presentazione della domanda). Le nuove disposizioni confermano che a decorrere dal1 giugno2016 la no9fica della cartella di pagamen-to per le imprese verrà eseguita esclusivamente me-diante Pec. Il nuovo decreto sulla riscossione, dispone che gli accertamen9 divengono esecu9vi decorso il termine u9le per la presentazione del ricorso e devono espressamente recare l’avver9mento che, decorsi trenta giorni dal termine ul9mo per il pagamento, la riscossione delle somme richieste sarà affidata in carico agli agen9 della riscossione anche ai fini dell’e-secuzione forzata. Il debitore non riceverà una cartella di pagamento, ma una comunicazione da parte dell’agente della riscossione di presa in carico del debito. L’esecuzione forzata è ordinariamente sospesa per un periodo di 180 giorni dall’affidamento in carico. Tale periodo di sospensione non opera con riferimento alle azioni cautelari e conserva9ve (ad esempio, ipo-teca, sequestro, fermo amministra9vo, etc.).

RINNOVO PATENTINI TABACCHI

Ricordiamo che i 9tolari dei paten9ni per la vendita di sigare<e devono inviare ai Monopoli, entro la me-tà di gennaio, il riepilogo dei prelievi effe<ua9. Questo specifico invio riguarda il totale dei preleva-men9 di generi di monopolio effe<ua9 nel secondo semestre 2015, desun9 dal Mod. U88 Pat. È inoltre molto importante verificare l’esa<o termine di scadenza del paten9no stesso, al fine di richiedere per tempo il rinnovo biennale

CREDITO

Stretta sugli Home restaurant

I n Italia cresce, senza regola, il business degli “home restau-rant” ossia delle case private che si aprano ad estranei

invita9 a cene a pagamento. Il Ministero dello Sviluppo econo-mico è recentemente intervenuto a me<ere ordine nel se<ore. Con risoluzione del 10 aprile 2015 ha infa? chiarito che, anche gli “home restaurant” sono, a tu? gli effe?, di a?vità di somministra-zione di alimen9 e bevande «L’a?vità in discorso - anche se esercitata solo in alcuni giorni de-dica9 e tenuto conto che i sogge? che usufruiscono delle prestazioni sono in numero limitato - non può che essere classificata come un’a?vità di somministrazione di alimen9 e bevande, in quanto anche se i prodo? vengono prepa-ra9 e servi9 in locali priva9 coinci-

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den9 con il domicilio del cuoco, essi rappresentano comunque locali a<rezza9 aper9 alla cliente-la. Infa?, la fornitura di de<e pre-stazioni comporta il pagamento di un corrispe?vo, quindi, anche con l’innova9va modalità, l’a?vità si esplica quale a?vità economica in senso proprio». Di conseguenza—secondo il Mini-stero—vanno applicate anche agli “home restaurant” tu<e le norme che regolano i pubblici esercizi sia dal punto di vista amministra9vo che igienico sanitario.

La risoluzione ministeriale ha rac-colto il favore dei pubblici esercizi che non vedono di Fiepet Confe-sercen9 preoccupata della concor-renza di a?vità che operavano senza vincoli, senza controlli e senza sicurezze igieniche.

AFFITTO DI POLTRONA ANCHE

PER I TATUAGGI

Anche le imprese di tatuaggio e piercing (T&P) potrano avviare una a?vità “in affi<o di postazione” presso altri colleghi di se<ore, ugualmente a quanto già avviene con “l’affi<o di poltrona” nel se<o-re acconciatura e “l’affi<o di cabi-na” nel se<ore este9ca. Una recente circolare regionale chiarisce che tale possibilità è este-sa ai T&P ipuò avvenire solo tra professionis9 in possesso dei 9toli di abilitazione.

RINNOVO ELENCO OPERATORI VLT

Ricordiamo che entro il 20 gennaio gli operatori del se<ore gioco de-vono rinnovare l’iscrizione all’ap-posito elenco (modello RIES C/6). Le modalità da seguire per il rinno-vo telema9co dell’iscrizione sono rimaste invariate. Dopo aver effe<uato l’accesso, con le medesime credenziali u9lizzate per il 2015, è necessario compilare la domanda, so<oscriverla digital-mente e inoltrarla alla Direzione territoriale competente. Il rinnovo è sempre subordinato al versamento di 150,00 euro da pagare con F24 . Quest’anno il modulo, scaricabile in allegato all’istanza telema9ca, non dovrà più essere inviato all’Ufficio dei Monopoli territorial-mente competente, ma conservato ed esibito qualora l’Ufficio lo ri-chieda durante le a?vità di verifi-ca. Si ricorda che l’iscrizione è neces-

saria per mantenere gli apparecchi

da gioco nel proprio locale.

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