Notiziario n. 37, dicembre 2015

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Imago urbis Notiziario della Società Iconografica Trivigiana n° 37 - dicembre 2015 Recapito: presso Studio Buzzavo, viale Luzzatti n. 88 - Treviso 1 Verso i 30 anni Siamo alle soglie del trentesimo anniversario della nostra associazione e, se rivolgiamo lo sguardo al passato, possiamo dirci abbastanza soddisfatti. Grazie ai Soci siamo cresciuti e abbia- mo goduto, e godiamo, di buona fama. Abbiamo svolto, e continuiamo a svolgere, un servizio di carattere culturale rivolto ai trevigiani per far conoscere e amare la nostra Città. Senza dimen- ticare che il contesto urbano è caratterizzato dalla presenza delle persone che con la loro vita rendono reale la Città, continua il nostro impegno per restituire la Città ai cittadini. Il futuro però ha bisogno che le generazioni più giovani portino avanti la tradizione, senza la quale il futuro si perde nella notte del presente. E sottolineiamo che tradizione, come affermava Gustav Mahler, non significa adorazione della cenere, bensì salva- guardia del fuoco da trasmettere a chi viene dopo di noi. Nell’imminenza delle festività, un augurio since- ro di serenità da parte dei componenti il Consiglio di Amministrazione e il Comitato di Controllo.

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Imago urbisNotiziario della Società Iconografica Trivigiana

n° 37 - dicembre 2015Recapi to: presso Studio Buzzavo, viale Luzzat t i n . 88 - Treviso

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Verso i 30 anniSiamo alle soglie del trentesimo anniversariodella nostra associazione e, se rivolgiamo losguardo al passato, possiamo dirci abbastanzasoddisfatti. Grazie ai Soci siamo cresciuti e abbia-mo goduto, e godiamo, di buona fama. Abbiamosvolto, e continuiamo a svolgere, un servizio dicarattere culturale rivolto ai trevigiani per farconoscere e amare la nostra Città. Senza dimen-ticare che il contesto urbano è caratterizzatodalla presenza delle persone che con la loro vita

rendono reale la Città, continua il nostro impegnoper restituire la Città ai cittadini. Il futuro però habisogno che le generazioni più giovani portinoavanti la tradizione, senza la quale il futuro siperde nella notte del presente. E sottolineiamo chetradizione, come affermava Gustav Mahler, nonsignifica adorazione della cenere, bensì salva-guardia del fuoco da trasmettere a chi viene dopodi noi. Nell’imminenza delle festività, un augurio since-ro di serenità da parte dei componenti il Consigliodi Amministrazione e il Comitato di Controllo.

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Autarchia a Trevisonell’“Era fascista”1940: l’Italia è in guerra e la scarsità dimaterie prime necessarie per realizzaremateriale bellico si fa sentire.Per sopperire alla mancanza di ferro sitolsero cancellate e ringhiere, reputatesuperflue, alle case, alle ville, dai parchi.Si iniziò poi la raccolta in tutte le sedi delFascio dei rottami di ferro, rame, bronzoe altri metalli pregiati. Iniziarono vere eproprie gare nelle scuole, con tanto diclassifica aggiornata dai maestri e premiagli alunni che portavano in classe rotta-mi.E’ il tema propagandistico del “piccolocombattente“ che concorre con altrimezzi allo sforzo bellico nazionale e puòcosì combattere la propria battagliapatriottica.

Anche Treviso partecipa alla raccolta delferro, il 18 novembre dell’anno XIX.

Quella data ricorda il 1935, la guerra con-tro l’Etiopia, le cosiddette “sanzioni”con-tro l’Italia da parte della Società delleNazioni e la raccolta dell’oro.L’era fascista fu creata adottando comedata di inizio quella del giorno successi-vo alla “marcia su Roma” che avvenne il28 ottobre 1922. Il primo anno iniziavaquindi il 29 ottobre 1922 e terminava il28 ottobre 1923. Il 29 ottobre 1923 ini-ziava il secondo anno, e così via.L’obbligo di aggiungere in numero roma-no l’anno dell’era fascista entrò in vigorea partire dal 29 ottobre 1927. La data dicessazione può essere considerata il 25luglio 1943 con la caduta del fascismo.Tuttavia, a partire dal 15 settembre 1943fu ancora in vigore nella RepubblicaSociale Italiana. L’anno XIX riportatonelle foto senza indicazioni dell’annocivile andava quindi dal 29 ottobre 1940al 28 ottobre 1941.

Francesco Turchetto2

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Calendario 2016La Tipografia Sile per quattordici anniha stampato un calendario con le immagi-ni commentate fornite dalla SocietàIconografica Trivigiana e ce ne ha fornitogratuitamente un certo numero che abbia-mo distribuito ai Soci.Con il pensionamento del titolare, cheringraziamo di cuore, il successore, dopoil calendario dello scorso anno, nonintende proseguire.

Dato il successo sempre vivo, non pote-vamo abbandonare l’iniziativa; abbiamoperciò contattato la Tipografia MarcaPrint che da quest’anno stamperà, apagamento, il calendario, le cui copiesaranno riservate soltanto ai Soci che rin-novano la quota sociale (sempre ferma a30 euro) e ai nuovi Soci.

Le immagini riguardano Borgo Mazzini,anticamente Borgo San Tomaso dove, apartire dalla metà del Seicento prese svi-luppo il mercato per la vendita di “ognisorta di masserizie, animali e altre cosesenza aggravio di gabella o dazio”.

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