Notiziario dicembre 2015

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Il NATALE nell’Anno del GIUBILEO! Lasciarci commuovere e convertire Via Pistocchi, 19 Forlì 47122 - Tel./Fax 0543.61732 www.parrocchiadisanpaolo.it - [email protected] Unità Pastorale San Paolo - Cappuccinini Notiziario PARROCCHIA SAN PAOLO APOSTOLO S. NATALE 2015 Ancora Natale! Difficile spiegare il valore di que- sta Festa a chi non ne ha sentito il clima fin dall’in- fanzia: le luci, i colori, i sapori, i films “natalizi” in tv, i canti, … il Presepe! Certo, riconosciamo il trito richiamo contro la sua deriva consumi- stica. Il Natale è Festa in parte logorata, per dir così, dall’eccesso di umanità che il cristia- nesimo porta con sé: il nascere uomo di Dio, il Suo esporsi alla sto- ria degli uomini, il Suo darsi completamente in mano ad altri fino alla debolezza, al tradimen- to, alla manipolazione. Difficile spiegare an- che ad alcuni europei che il cammino dei di- ritti in Occidente, al di là delle paure e dei ritardi del magistero ecclesiale in alcuni frangenti storici, si radica nel Vangelo ben più profondamente che nella riflessione giusnaturalistica e nella sua ripresa illuministica. Senza potere qui esprimerlo, l’Incarna- zione e la Pasqua, il Presepe e la Croce, sono realtà e simboli potenti da cui scaturisce un umanesimo integrale in parte ancora da venire. Infatti, non dobbiamo nasconderci – e l’attuale papa, sulla scia degl’ultimi suoi predecessori, non lo nasconde – che la storia dell’Occidente e Oriente cristiano è seminata anche di grandi smentite. Euro- pei, statunitensi, russi, siamo tra i più grandi espor - tatori di corruzione, abuso, violenza, armi, guerre, sfruttamento, devastazione, spogliazione, fame .. e basta così. Corruptio optimi, pessima est, recita un adagio antico ripreso anche da papa Francesco nel- la sua Bolla d’indizione del Giubileo straordinario della Misericordia (cf. Misericordiae Vultus, n.19): “la corruzione di ciò che è ottimo è quanto mai pessi- ma, perniciosa”. Vere e proprie “strutture di pecca- to” – l’espressione si è diffusa grazie a San Giovanni Paolo II – si ergono ancora nel nostro mondo, e noi ci siamo dentro, corresponsabili spesso con suffi- cienza, fino al collo. Il papa che ha in- detto il Giubileo della Misericordia – avvia- to, con un gesto sen- za precedenti, non a Roma, ma in Africa – è lo stesso che ha firma- to il maggio scorso la lucida enciclica sociale Laudato sii. La Misericordia vie- ne a noi sempre, la “porta” è aperta, ma se non guardiamo in faccia le varie forme del peccato attorno a noi e in noi – fatte anche di tante omissioni, superficialità, indifferenze – sarà in- vano, sarà fraintesa. Meditando come il Verbo è venuto a farsi carne, dalla Greppia alla Croce, è opportuno allora chie- dere grazia di vedere senza veli in che “razza di mondo”, per che “razza di essere umano”, che sono anch’io, il Signore è venuto, viene, verrà. Davanti al Presepe, così come al Tabernacolo o al Crocifisso, siamo così invitati a riflettere come avrà fatto più volte questo papa gesuita, su cosa ha fatto per me Cristo, su cosa ho fatto io per Cristo, su cosa faccio per Cristo, su ciò che devo fare per Cristo. Natale e Giubileo sono coccasioni per lasciarci commuovere dalla Misericordia e convertire: così sia per tutti noi! Gabriele parroco

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Il NATALE nell’Anno del GIUBILEO!Lasciarci commuovere e convertire

Via Pistocchi, 19 Forlì 47122 - Tel./Fax 0543.61732www.parrocchiadisanpaolo.it - [email protected]

Unità Pastorale San Paolo - Cappuccinini

Notiziario Parrocchia

San Paolo aPoStolo

S. Natale 2015

Ancora Natale! Difficile spiegare il valore di que-sta Festa a chi non ne ha sentito il clima fin dall’in-fanzia: le luci, i colori, i sapori, i films “natalizi” in tv, i canti, … il Presepe!

Certo, riconosciamo il trito richiamo contro la sua deriva consumi-stica. Il Natale è Festa in parte logorata, per dir così, dall’eccesso di umanità che il cristia-nesimo porta con sé: il nascere uomo di Dio, il Suo esporsi alla sto-ria degli uomini, il Suo darsi completamente in mano ad altri fino alla debolezza, al tradimen-to, alla manipolazione.

Difficile spiegare an-che ad alcuni europei che il cammino dei di-ritti in Occidente, al di là delle paure e dei ritardi del magistero ecclesiale in alcuni frangenti storici, si radica nel Vangelo ben più profondamente che nella riflessione giusnaturalistica e nella sua ripresa illuministica. Senza potere qui esprimerlo, l’Incarna-zione e la Pasqua, il Presepe e la Croce, sono realtà e simboli potenti da cui scaturisce un umanesimo integrale in parte ancora da venire.

Infatti, non dobbiamo nasconderci – e l’attuale papa, sulla scia degl’ultimi suoi predecessori, non lo nasconde – che la storia dell’Occidente e Oriente cristiano è seminata anche di grandi smentite. Euro-pei, statunitensi, russi, siamo tra i più grandi espor-tatori di corruzione, abuso, violenza, armi, guerre, sfruttamento, devastazione, spogliazione, fame .. e basta così. Corruptio optimi, pessima est, recita un adagio antico ripreso anche da papa Francesco nel-la sua Bolla d’indizione del Giubileo straordinario della Misericordia (cf. Misericordiae Vultus, n.19): “la

corruzione di ciò che è ottimo è quanto mai pessi-ma, perniciosa”. Vere e proprie “strutture di pecca-to” – l’espressione si è diffusa grazie a San Giovanni Paolo II – si ergono ancora nel nostro mondo, e noi ci siamo dentro, corresponsabili spesso con suffi-

cienza, fino al collo. Il papa che ha in-

detto il Giubileo della Misericordia – avvia-to, con un gesto sen-za precedenti, non a Roma, ma in Africa – è lo stesso che ha firma-to il maggio scorso la lucida enciclica sociale Laudato sii.

La Misericordia vie-ne a noi sempre, la “porta” è aperta, ma se non guardiamo in faccia le varie forme

del peccato attorno a noi e in noi – fatte anche di tante omissioni, superficialità, indifferenze – sarà in-vano, sarà fraintesa.

Meditando come il Verbo è venuto a farsi carne, dalla Greppia alla Croce, è opportuno allora chie-dere grazia di vedere senza veli in che “razza di mondo”, per che “razza di essere umano”, che sono anch’io, il Signore è venuto, viene, verrà. Davanti al Presepe, così come al Tabernacolo o al Crocifisso, siamo così invitati a riflettere come avrà fatto più volte questo papa gesuita, su cosa ha fatto per me Cristo, su cosa ho fatto io per Cristo, su cosa faccio per Cristo, su ciò che devo fare per Cristo. Natale e Giubileo sono coccasioni per lasciarci commuovere dalla Misericordia e convertire: così sia per tutti noi!

Gabriele parroco

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GIUBILEO, Anno della Misericordia

Dopo i tragici eventi di Parigi, del Mali e in tante altre parti del mondo è possibile parlare di Miseri-cordia e di Perdono? Misericordia verso chi? I terro-risti, l’Isis, i profughi? … tutto un mondo di violenza che ci fa paura e contro il quale vorremmo difenderci spesso con la stessa violenza.

Perché il Papa ha indetto l’Anno della Miseri-cordia?

Perché la “mentalità contemporanea, forse più di quella dell’uomo del passato, sembra opporsi al Dio di misericordia e tende altresì ad emarginare dalla vita e a distogliere dal cuore umano l’idea stessa della mise-ricordia.… Quante situazioni di precarietà e sofferenza sono presenti nel mondo di oggi! Quante ferite sono impresse nella carne di tanti che non hanno più voce perché il loro grido si è affievolito e spento a causa dell’indifferenza dei popoli ricchi…”

Occorre riflettere e combattere la nostra indif-ferenza con l’attenzione dovuta

“In questo Giubileo ancora di più la Chiesa sarà chiamata a curare queste ferite, a lenirle con l’olio del-la consolazione, fasciarle con la misericordia e curarle con la solidarietà e l’attenzione dovuta. Non cadiamo nell’indifferenza che umilia, nell’abitudinarietà che anestetizza l’animo e impedisce di scoprire la novità del mondo,... le ferite di tanti fratelli e sorelle priva-ti della dignità, e sentiamoci provocati ad ascoltare il loro grido di aiuto… In questo Anno Santo, potre-mo fare l’esperienza di aprire il cuore a quanti vivono nelle più disparate periferie esistenziali, che spesso il mondo moderno crea in maniera drammatica”.

E’ giusto per essere misericordiosi tacere sull’ingiustizia?

“La misericordia non è contraria alla giustizia ma esprime il comportamento di Dio verso il peccatore, offrendogli un’ulteriore possibilità per ravvedersi, con-vertirsi e credere… Per questo Dio va oltre la giustizia con la misericordia e il perdono… Dio non rifiuta la giustizia. Egli la ingloba e supera in un evento supe-riore dove si sperimenta l’amore che è a fondamento di una vera giustizia… Ciò non significa svalutare la giustizia o renderla superflua, al contrario. Chi sbaglia dovrà scontare la pena. Solo che questo non è il fine, ma l’inizio della conversione, perché si sperimenta la tenerezza del perdono.”

Come fare per ottenere un cuore misericordio-so? Chi ci potrà aiutare in questo cammino?

“Il pellegrinaggio è un segno peculiare nell’Anno Santo, perché è icona del cammino che ogni persona compie nella sua esistenza. La vita è un pellegrinag-gio… è l’essere un pellegrino che percorre una strada fino alla meta agognata. Anche per raggiungere la Porta Santa a Roma e in ogni altro luogo, ognuno dovrà compiere, secondo le proprie forze, un pellegri-naggio. Esso sarà un segno del fatto che anche la mi-sericordia è una meta da raggiungere e che richiede impegno e sacrificio. Il pellegrinaggio, quindi, sia sti-molo alla conversione: attraversando la Porta Santa ci lasceremo abbracciare dalla misericordia di Dio e ci impegneremo ad essere misericordiosi con gli altri come il Padre lo è con noi”.

Il Papa lo afferma chiaramente: il mondo si salverà solo con la conversione del cuore, con una vera ri-conciliazione che vada alla radice dei nostri egoismi: amore e misericordia.

don Mino

Adorazione notturna in Avvento«Facciamo silenzio solo per amore della Parola»

Anche quest'anno l'unità pastorale di San Paolo-Cappuccinini ci propone di vegliare durante le notti dei sabati di Avvento.

E' un momento prezioso nel breve cammino dell'Avvento in cui vorremmo meditare il mistero di 'Dio che si fa uomo' attraverso il silenzio notturno e la lettura della Parola.

A volte il silenzio può essere 'scomodo' da abitare perché si riempie dei pensieri e delle preoccupazioni delle nostre giornate: è l'eco della nostra vita del quale non dobbiamo avere paura ma che possiamo tenere accanto a noi.

I nostri preti ci aiuteranno durante queste veglie notturne mettendo a disposizione una traccia di ri-flessione sulle letture e sul Vangelo letti durante la messa della domenica seguente: abbiamo scelto di non aggiungere altre parole a quelle che ci offre la Chiesa nella sua liturgia, augurandoci che questo possa aiutarci a riscoprire la domenica come centro della nostra settimana.

Un piccolo segno di attenzione e di compagnia nel cammino personale e comunitario che siamo chiamati a fare.

Marcello

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Accolitato di Francesco AltamuraIl giorno 22 novembre la celebrazione liturgica

delle ore 11 ha avuto due momenti importanti, pri-ma l'elezione ufficiale di Francesco Altamura all'ac-colitato, poi il rinnovo del mandato ai messaggeri; l'una e l'altro segni dell'impegno dei laici nel ser-vizio alla comunità parrocchiale. Il pranzo comuni-tario, con la partecipazione anche dei presbiteri, ha poi riunito tutti i "festeggiati" in un bel conviviale clima di condivisione.

Se il mandato ai messaggeri da parte del parroco Don Gabriele è stato un fatto ordinario, arricchito dal dono della bolla papale Miseri-cordiae vultus, per la preparazione al Giubileo, l'elezione di Francesco all'accolitato per mano del vesco-vo emerito di Faenza Mons. Stagni è stato invece un evento straordi-nario.

Francesco è da anni un parroc-chiano molto partecipe delle atti-vità previste dai programmi pasto-rali annuali e si è sempre distinto per la sua disponibilità generosa al servizio, mettendo a frutto "i suoi talenti", come ogni cristiano è in-vitato a fare dalla celebre parabola evangelica.

A San Paolo siamo abituati a vedere e incontrare Francesco: durante la liturgia feriale e festi-va nelle vesti di ministro stra-ordinario della Comunione o alla Casa d'Accoglienza, dove, come responsabile per la parrocchia, opera in diversi gior-ni della settimana, anche, ad esempio, durante il pomeriggio organizzato per l'intrattenimento degli anziani con "Il caffè". Si può dire, dunque, che in lui si coniugano bene l'impegno nella liturgia e quello nella carità.

Non può sorprenderci allora se Francesco, pur impegnato nel lavoro e nella sua famiglia (tutti co-noscono la moglie Anna Maria e le figlie Rosangela ed Elisabetta), ha fatto la scelta di diventare accolito, sostenuto proprio dai suoi cari; se ha voluto rende-

re la sua fede più forte, cercando di tracciare per sé un cammino che lo facesse sentire più vicino al Signore. Egli mi ha spiegato che l'essere venuto a vivere a Forlì, l'aver trovato la parrocchia di San Pa-olo e l'aver incontrato Don Mino, sono stati eventi determinanti per le sue scelte di credente. Senten-

dosi accolto e avendo ricevuto una convincente testimonianza di fede, ha avuto l’opportunità di sentirsi chiamato al servizio. L'accolitato infatti è un ministero che permette ad un laico di unire allo studio la meditazione sulla Parola e di fare servizio all'altare, aiutando i presbiteri e il diacono anche nell'adorazione eucaristi-ca e nell'evangelizzazione.

“Accolito” deriva dalla lingua greca antica, dove il termine "akòlouthos" aveva il significato di “compagno di viaggio”. Poi-ché le premesse offerte da Fran-cesco sono ottime, egli potrà essere compagno di viaggio del prossimo, dentro la parrocchia e fuori. Anche per questo sta fre-quentando la scuola di teologia.

Pertanto si può gioire e rin-graziare lo Spirito Santo perché, nell'illuminare, anno dopo anno, pur se tra alcune difficoltà, il cammino della comunità par-rocchiale, ci ha dato, con questo accolitato, un altro suo frutto.

Nell'anno dedicato al Giubi-leo della Misericordia, il cui motto è «Misericordiosi come il Padre» (Lc 6,36), il Papa ci chiama non solo a contemplare la Misericordia di Dio, ma anche a viverla. Francesco, con la sua scelta, diventa un se-gno visibile della presenza della Chiesa nell'ambito domestico, tra gli anziani e i giovani, anche quelli stranieri sbarcati ultimamente in Sicilia, e in questo già ci offre testimonianza di Misericordia.

Livia

CAMPI INVERNALIBRANCA E/G dal 26 al 28 dicembre a Strabatenza

BRANCA R/S dal 26 al 28 dicembre Campo itinerante

ACR dal 27 al 30 dicembre Campo unitario AC: ragazzi, giovani e gio-vanissimi a Casa S. Francesco

ORA DI PACIFICAZIONE

Il sabato dalle ore 11.00 alle 12.15

o la domenica dalle 18,00 alle 19,15

momento di meditazione e silenzio guidato

(verificare date esposte in chiesa)

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4 Notiziario Parrocchia San Paolo Apostolo Unità pastorale San Paolo - Cappuccinini

Il gruppo delle famiglie e dei bambini 0 – 6 anni nasce quasi 8 anni fa da un’idea di una mamma e di una nonna che desideravano per i propri bambini un piccolo e semplice percorso di evangelizzazione alla scoperta di Gesù.

L’idea era di coinvolgere i bimbi e le loro famiglie nel periodo successivo al Battesimo e precedente all’i-nizio del catechismo (in seconda elementare) in sem-plici attività che raccontassero la vita di Gesù.

Così è cominciata e così sta proseguendo. Attual-mente a portare avanti questo progetto siamo un gruppo di mamme di San Paolo a cui si è aggiunta da un paio di anni una mamma della parrocchia dei Capuccinini per estendere l’esperienza all’Unità Pa-storale.

Le attività avvengono durante i momenti forti dell’Anno Liturgico: ci incontriamo in prossimità del Natale, della Pasqua, in occasione della Giornata della Vita, una sera durante il mese di maggio per recitare il rosario alla Madonna….

Gli incontri avvengono generalmente di sabato o di domenica pomeriggio, cominciano con una me-renda insieme, un piccolo cerchio e un canto – un ri-tornello più che altro - a tema con l’attività successiva. A volte portiamo semplici strumenti come cembali, triangoli, legnetti per rendere ancora più partecipato

il canto considerato che la maggior parte dei bimbi non sa leggere! Segue il racconto di una brano tratto dal Vangelo raccontato da un personaggio mediato-re inventato, che con facili parole cerca di trasmette-re grandi verità di fede. Ad esempio lo scorso anno a Natale l’asinello Nello ha raccontato la nascita di Gesù: prima il lavoro con Giuseppe, poi il viaggio fino a Betlemme con in groppa Maria incinta, poi la grotta dove riposare e riscaldare il Salvatore. Noi mamme ci travestiamo, ci improvvisiamo burattinaie, facciamo con i bimbi grandi cartelloni o piccoli lavoretti…

Ogni volta cerchiamo di far costruire ai bimbi con l’aiuto dei loro genitori un piccolo oggetto a ricordo della giornata: un presepe, il calendario dell’avvento, un librino da leggere a casa, una preghiera da recitare la sera…

I bambini partecipano in modo gioioso, guardano e si coinvolgono con curiosità e interesse.

Proponiamo inoltre momenti semplici di aggrega-zione e di gioco per i bimbi e le loro famiglie come la festa di carnevale, pomeriggi di giochi come la tom-bola (degli animali per i piccoli e con i numeri per i più grandini).

Elisa, Benedetta, Silvia, Cinzia, Anna, Giorgia

GRUPPO BAMBINI 0-6 ANNI

“Togliti i sandali!” Sabato 28 novembre, Ravenna: circa 30 persone

della nostra Unità Pastorale sono state guidate da due giovani emiliani, Nicola e Daniele, che fanno par-te dell’associazione “Pietre Vive” nata per accompa-gnare gratuitamente cammini di fede attraverso l’ar-te. Aiutati da una splendida giornata di sole, siamo stati introdotti alla ricchezza teologica che racchiude l'arte Paleocristiana ravennate, in particolare S. Apol-linare in Classe, i due Battisteri, S. Apollinare Nuovo, il Mausoleo di Galla Placidia e la basilica di San Vitale.

Da molto tempo non vedevamo Ravenna e i suoi mosaici, e l'atteggiamento col quale li abbiamo con-templati è stato quello dello stupore, della meravi-glia di fronte allo splendore dei colori, alla luminosità dell'oro. E' incredibile come questa bellezza possa essere stata creata semplicemente accostando in maniera sapiente piccoli pezzi di pietre e vetri co-lorati. Abbiamo scoperto, tra l’altro, come la forma ottagonale dei Battisteri esprime tensione e unione tra l’umano – il quadrato – e il divino – il cerchio -, e come la stessa forma d’arte musiva sia significati-va dell’unicità, varietà e ricchezza che ognuno di noi rappresenta entro la Chiesa.

Quali immagini ci hanno parlato? Più di una, cer-tamente la figura del Cristo, visto come persona, vol-to, monogramma o simbolo: alla sommità dei Cieli,

Ritiro degli adulti di inizio Avvento a Ravenna

infatti, sta il Cristo pantocratore, cioè ”onnipotente”, il sovrano, l’immagine visibile del Padre invisibile. In-torno a Lui ruotano cieli stellati o salgono verdi piani, popolati di fiori, piante e animali, tutto il creato.

Candidi greggi di pecorelle e agnelli simboleggia-no gli apostoli, i martiri, l'intera umanità dei credenti. Anche noi vogliamo lasciarci spogliare e togliere le nostre false sicurezze, le immagini sbagliate di Dio e di noi stessi – come Mosè che, in un mosaico a San Vitale, si toglie i sandali davanti al roveto ardente.

E’ aumentato il desiderio di sentirci parte della Creazione come tessere di un mosaico, così come la consapevolezza di essere 'pietre vive' nella splendida armonia del Regno che viene.

Marina e Gabriele

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Da tempo la Fondazione Opera Don Pippo si è resa disponibile ad ospitare nei mini appartamenti alcuni profughi che continuano ad arrivare in Italia in condi-zioni di estremo disagio da vari paesi del mondo. Ecco una testimonianza.

Ogni ospite richiedente asilo rimane per circa sei mesi fino a quando ottiene il permesso di soggiorno.

Fra gli obblighi che la struttura deve assolvere c’è anche l’insegnamento della lingua italiana.

Parlando con Karina, responsabile del Centro Re-sidenziale, mi è stato chiesto di mettere per iscritto le mie riflessioni sull’esperienza che sto facendo in-segnando la lingua italiana ai profughi che ospitia-mo. L’attività è iniziata a giugno con l’aiuto di alcune mie amiche che vengono spesso a trovarmi. Non ho nulla di nuovo da dire sull’argomento immigrazione, in questi giorni soprattutto, ci sono già tante perso-ne che parlano e parlano e la mia voce non è certo più importante, però se può servire per aiutare i miei scolari, come li chiamo io, ci provo.

Li abbiamo visti arrivare qui alla Don Pippo e si-stemarsi nei loro appartamenti, tornare con sporte carichi di spesa. Sono dodici ragazzi sui vent’anni e ai quali immagino non manchi l’ appetito.

All’inizio giravano tutti in gruppo e quando li in-contravo l’unico contatto era un ciao e poi ognuno per la propria strada. Quando mi e’ stata proposta questa attività ero un po’ perplessa, erano i primi tempi in cui arrivava tutta questa gente bisognosa di tutto e mi sembrava strano avere la possibilità di poterli aiutare. Poi li ho visti giorno dopo giorno ap-plicarsi nello studio, sforzarsi di imparare e cercare di raccontarsi in ogni occasione d’incontro. Hanno più o meno l’età dei miei figli e col tempo, anche se mi veniva detto di non farlo, ho finito con l’affezio-narmi a loro e penso alle loro famiglie in Africa che non li vedono da mesi se non per telefono. Guardo i

LA MIA ESPERIENZA COI PROFUGHI

loro visi durante la lezione e osservo il loro sguardo smarrito, spaventato che supplica aiuto, ti guardano senza capire cosa dico e sembrano dei bambini pic-coli che ti chiedono aiuto ed invece il nostro stato, da un giorno all’altro smette di aiutarli e vengono cacciati in strada.

Però mi chiedo, ci sono strutture che aiutano gli ex tossici, le prostitute e nessuno può fare nulla per questi giovani cittadini del mondo, creature di Dio come tutti? Quindi basta “italiani” o “africani”, ma proprio fratelli in Dio e chiedo a chiunque può dare una mano, un piatto, un letto, di farsi avanti.

Senza nessuna paura si può dire che questi ragaz-zi, potrebbero essere i nostri figli, costretti a scap-pare dall’Italia ed io vorrei tanto che incontrassero qualcuno capace di aiutarli.

Quando li incontrate, non voltatevi dall’altra par-te, ma guardateli negli occhi, grandi, profondi, spa-ventati di bambini cresciuti troppo in fretta.

Ho impiegato questi sei mesi per imparare tutti i loro nomi ed ora che ci sono riuscita, sono per me diventati i miei ragazzi.

Loretta Spada

Corso di preparazione al MatrimonioCari fidanzati, siete in cammino verso il matrimonio ed è un momento entusiasmante: tanti progetti e tanti

sogni stanno per avverarsi…, è un momento di grande libertà, state per decidere di voi stessi, per una dona-zione reciproca che vi impegnerà per tutta la vita.

Aiutare a conoscere e a vivere la realtà del matrimonio cristiano: in questo consiste il Corso di preparazione al Matrimonio, quindi non solo una richiesta da parte dei Vescovi come tappa necessaria, ma vero e proprio strumento per la crescita umana e cristiana degli sposi. Il corso si terrà presso la Parrocchia di S. Paolo dal 17 gennaio 2016 tutte le domeniche dalle 17.30 alle 19.30.

Ci preme sottolineare che non è bene partecipare al corso nell’immediatezza del matrimonio, ma utilizzarlo come strumento nel cammino di conoscenza, di condivisione e di crescita nella fede della coppia. Le iscrizioni si ricevono presso la Segreteria della parrocchia (tel. 0543-61732 la mattina tranne il giovedì - email: [email protected]).

In tutti i vicariati della Diocesi sono organizzati corsi di preparazione al matrimonio cristiano; l’elenco è disponibile nel sito: www.diocesiforli.it/uffici/pastorale+familiare.

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Pranzo di NataleMartedì 15 dicembre

Siamo lieti di invitare tutti i nonni al pranzo di Natale che si terrà presso il salone po-livalente “Roberto Vallicelli” della parroc-chia.- ore 10.30 Accoglienza degli ospiti- ore 11.00 S. Messa presso la chiesa di S.

Paolo accompagnata dal coro “Primave-ra”

- ore 12.30 Pranzo natalizio” (offerta lib-era)

- ore14.00 Tombola animata da “Sgabanaza e Mercatino di Natale

Iscrizioni entro il 10 dicembre.

“Un Caffe’ per tUtti”Collaudatissima iniziativa, dopo sei mesi che

ogni settimana il salone parrocchiale di San Paolo si anima di presenze “vive” per condividere momenti di socializzazione e di divertimento allo stato puro.

Il “caffè” da sempre è simbolo di amicizia e di augurio. Ci si sveglia con un caffè, ci si incontra per un caffè, ci si lascia con la promessa di un caffè al più presto.

“Per tutti” è ed è stato il progetto, la speranza di generazioni di uomini e donne che hanno saputo impegnarsi perché il mondo conoscesse la vera pace, quella che si genera in ogni incontro con chi ti passa accanto oltre ogni muro o barriera, senza obiezioni di sorta.

Se il “caffè” è amicizia, “per tutti” è giustizia e verità: rende giusta e vera quella stessa amicizia in cui l’uomo si sente compiutamente realizzato.

E la Parrocchia di San Paolo è il luogo giusto dell’ “incontro”: fra giovani e anziani, fra volontari e ospiti,

fra bambini e nonni, fra singoli e gruppi, fra gente del posto e stranieri, nel segno della continuità con un progetto iniziato da oltre quarant’anni nel quartiere.

L’atmosfera che si respira è la semplicità nella gioia: una canzone ed una chitarra che evocano giovanili nostalgie, una tombola che ci fa ritornare bambini, un sorriso fra una sciocchezza e l’altra, un ballo che risveglia suggestioni mai sopite, un attrezzo artigiano o contadino che pesca nella memoria, la contemplazione del bello che qualche artista ha saputo interpretare, un po’ di pizza o di ciambella donata col cuore e, infine, la certezza di una accoglienza aperta e senza riserve.

Una bella avventura che si sa quando è iniziata ma non si sa se e quando finirà. L’appuntamento, comunque, è per ogni giovedì pomeriggio dalle ore 15:00 alle ore 17:00 (più o meno) in Via Pistocchi n. 19.

Grazie a chi l’ha pensato e voluto. Grazie soprattutto a chi sceglie ogni volta di esserci.

Pier Giuseppe Bertaccini

Notizie dalla Casa d’Accoglienza

Questo Corso teorico-pratico si propone di formare volontari disponibili a fare riabilitazione a persone con disabilità, attivando il primo nucleo di Riabilita-zione su Base Comunitaria della città di Forlì, all’in-terno del nostro quartiere grazie alla collaborazione del Comune, dell’AUSL, della Coop. “P.Babini” e della Parrocchia di S.Paolo.La Riabilitazione di Base Comunitaria vuole essere una risposta concreta ai bisogni della persone, per alleviare le loro disabilità e favorirne la partecipazio-ne alla vita sociale.Info e iscrizioni: contattare Melissa Ficiarà 329.9051538e-mail: [email protected]

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GRANDE CONCERTO DI NATALEABBAZIA DI SAN MERCURIALE SABATO 19 DICEMBRE 2015 ore 21.00

NATALE: “ INSIEME, ACCOGLIAMO IL SIGNORE !“Nella nostra vita frenetica, in cui si corre e talvolta si vaga senza meta, ogni anno, a Natale, il mondo intero si ferma :è nato un Bambino che si chiama Gesù. “UN FUOCO SI E’ ACCESO” ! DIO E’ AMORE E GESU’ E’ L’AMORE INCARNATO, il fuoco acceso sulla terra: questo è il senso della festività natalizia.Per riscoprire sempre di più il significato del Natale, anche quest’anno si ripropone il concorso dei “PRESEPI NELLE CASE “.

COME PARTECIPARE AL CONCORSO: 1 - Le iscrizioni si raccolgono in parrocchia telefonando allo 0543-61732 o compilando il modulo sul tavolino in chiesa, entro il 24-12-2015, indicando: nome, cognome, indirizzo e recapito telefonico

2 - Dal 28-12-2015 al 10-01-2016 chi si è iscritto verrà contattato da un membro della commissione, per fissare il giorno e l’ora per visitare il presepe.3 - La commissione valuterà il presepe tenendo conto dei seguenti criteri:

a- Tradizioneb- Messaggio di missionarietàc- Arted- Originalità

4 - A tutti i partecipanti verrà rilasciato un attestato di partecipazione.5 - I primi tre classificati saranno premiati la sera di sabato 23-01-2016 durante la cena della festa Parrocchiale di S. Paolo. 6 - Saranno premiati nello specifico anche i punti a-b-c-d di cui sopra.

la commissione

CONCORSO PRESEPI

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Invito al CAPODANNO con l’UnitalsiCome è ormai di tradizione, anche quest’anno il PoParty avrà il proprio appuntamento per Capodanno, promosso da Gruppo Cuoio, Sappada e UNITALSI. La festa non sarà più presso la sala congressi del Pala-fiera come gli anni precedenti, ma si terrà presso il salone parrocchiale di San Paolo (via Pistocchi 13, Forlì). Si inizierà alle 18,30 con la S.Messa, alle 20,00 ceneremo e alle 22,30 comincia la Festa per tutti!Quest’anno ci saranno posti ad esaurimento, per cui è obbligatoria la prenotazione per il cenone (iscri-zioni aperte dal 14 dicembre 2015) chiamando i seguenti numeri: 3384739342 (Patrizia), 3333670513 (Giorgia), 3483922771 (Lorenzo).

Vi aspettiamo!

Il Concerto è eseguito in favore dell’Associazione “Amici dell’Hospice” di Forlì

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APPUNTAMENTI FESTIVITÀ NATALIZIE

Parrocchia San Paolo e Unità Pastorale

Sabato 12 dic. Apertura porta Santa in Catte-drale e Ritiro dei Giovani di U.P. presso S. BiagioMartedì 15 dic. ore 11,00 S.Messa, a seguire pranzo natalizio coi nonni in Casa di Accoglienza Mercoledì 16 ore 20,30 Messa educatori e gio-vani di Unità pastorale nel salone di S.PaoloSabato 19 : Giornata di ritiro per giovani di U.P. dai 10 ai 15 anni in SeminarioDomenica 20: alle Messe delle 9,30 e 11 be-nedizione delle statuine del bambin Gesù per i presepiTriduo di Natale: serate di preghiera in prepa-razione al Natale:- Lunedì 21 ore 20,30 - Martedì 22 ore 20,30- Mercoledì 23 ore 20,30

Giovedì 24: I preti sono disponibili per le con-fessioni ore 9.00 -12.00 e 14.30 -21.00

NOTTE DI NATALE: S. Messa ore 23,00 (all’usci-ta cioccolata calda e vino brulè per tutti)

Venerdì 25: SANTO NATALE

Ss. Messe: ore 10,30; i ragazzi di 3° elementare animeranno la liturgia della Parola (Presepio Vivente) durante la Messa; ore 16,00 Messa a Villa Igea

Sabato 26 S.Stefano: Ss. Messe ore 9,30; 11.00

Domenica 27 Ss. Messe ore 9,30; 11,00; 16,00 Villa Igea

Giovedì 31 : S.Messa ore 18,30 di Ringrazia-mento dell’anno trascorso

Venerdì 1 gennaio Ss. Messe ore 9.30; 11,00; 16,00 a Villa Igea.

Nel pomeriggio Marcia della Pace da Piazza Saffi e ore 17,30 S. Messa in Cattedrale

Mercoledì 6 gennaio: FESTA dell’EPIFANIA

Ss. Messe ore 9,30; 11,00; 16,00 a Villa Igea

Si possono ritirare in Parrocchia i Presepi di polistirolo da esporre nei propri cortili/giardini. Chiedere in Segreteria

Parrocchia dei Cappuccinini e Diocesi Appuntamenti e Proposte

Adorazione notturna di Avvento di Unità Pastorale, a San Paolo, tutti i Sabati notte, nella Cappellina in Chiesa, dalle ore 22,00 alle ore 07,00 del mattino

Lectio divina in Tempo di Avvento, presso la Chiesa nuova delle Clarisse di san Biagio tutti i Sabati, dalle 20,45 alle 22,00

Cappuccinini Sabato 12 dic: a S. Biagio ritiro di Avvento ragazzi dai 16 anni in sù

Concerto di Natale coro Cappuccinini-S. Paolo Sabato 19 Dicembre a S. Mercuriale ore 20,45

Cattedrale 21 dic. ore 20,30 Veglia e confessioni giovani nel passaggio del Crocifisso di San Damiano

Cappuccinini mercoledì 23 dic. Fuoco di Natale AGESCI ore 20,30

Cappuccinini S. Messa Notte di Natale, data e luogo da definire

ORARIO SANTE MESSEda Settembre a Maggio

UNITÀ PASTORALE DELLE PARROCCHIE CAPPUCCININI, SAN PAOLO

FERIALE: 8.30 SAN PAOLO 18.30 CAPPUCCININI 20.30 solo il mercoledì a S.PaoloPREFESTIVO: 18.30 SAN PAOLO 18.30 CAPPUCCININIFESTIVO: 9.00 CAPPUCCININI 9.30 SAN PAOLO 11.00 S. PAOLO 11.00 CAPPUCCININI 16.00 VILLA IGEA 19.00 CAPPUCCININI