L'altro Giornale Marzo 2012

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VALPOLICELLA Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663 ANNO XXVII - N. 3 MARZO 2012 - stampato il 01/03/2012 Nella seduta dell’8 febbraio scorso il Consiglio regiona- le del Veneto ha bocciato l’ampliamento della discarica di Cà Filissine di Pescantina. Nel frattempo le discussioni tra le diverse parti politiche non hanno conosciuto tregua: da un lato l’Amministra- zione comunale di Pescantina insiste sulla necessità di procedere ad una bonifica di discarica e vigneto Ferrari, dall’altro un deciso “no” al progetto presentato dal Comune è arrivato da alcuni esponenti della Lega Nord, attraverso una mozione firmata in primis dal consigliere regionale Andrea Bassi. pag. 11 Il Gruppo Giovani “Insieme per il carnevale” di Fuma- ne in occasione della sfilata dei carri di venerdì 17 feb- braio lungo le vie del centro di Verona si è aggiudica- to il Bogon d’Oro 2012. E’ stato così che il luccicante e movimentato carro “Con il miele e con la cera l’al- veare diventa una balera” è diventato la star del carne- vale, con la sua musica degli anni ‘70, sfoderando pan- taloni a zampa e capelli cotonati, con un mega vasetto di miele come cubo, una pista da ballo fatta con le celle dell’alveare e un sacco di api che ballano sulle note della disco-music… pag. 21 IL CARRO DI FUMANE CÀ FILISSINE Dal 1° febbraio sull’ambulanza in partenza dall’ospedale di Negrar, oltre al personale soccorritore professionista o volontario, salgono anche un infermiere e un medico. L’integrazione delle figure sani- tarie direttamente sull’ ambulanza rivoluziona il concetto di soccorso extra-ospedaliero fornendo all’ utente un servizio di massimo livello professionale: non è più il paziente a “correre” verso l'ospedale ma è l'ospedale che lo “raggiunge” sul luogo dell' evento. La Valpolicella, nonostante il suo compren- sorio di 40.000 abitanti e un flusso turistico di 350.000 unità all’anno, era l’unica zona di Verona e provincia in cui il personale sanitario non veniva previsto a bordo delle ambulanze. segue a pagina 15 VUOI CONTATTARCI? Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: [email protected] - www.laltrogiornalevr.it

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Giornale Marzo 2012

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VALPOLICELLAPoste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1,

DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

ANNO XXVII - N. 3MARZO 2012 - stampato il 01/03/2012

Nella seduta dell’8 febbraio scorso il Consiglio regiona-le del Veneto ha bocciato l’ampliamento della discaricadi Cà Filissine di Pescantina. Nel frattempo le discussioni tra le diverse parti politichenon hanno conosciuto tregua: da un lato l’Amministra-zione comunale di Pescantina insiste sulla necessità diprocedere ad una bonifica di discarica e vigneto Ferrari,dall’altro un deciso “no” al progetto presentato dalComune è arrivato da alcuni esponenti della Lega Nord,attraverso una mozione firmata in primis dal consigliereregionale Andrea Bassi.

pag. 11

Il Gruppo Giovani “Insieme per il carnevale” di Fuma-ne in occasione della sfilata dei carri di venerdì 17 feb-braio lungo le vie del centro di Verona si è aggiudica-to il Bogon d’Oro 2012. E’ stato così che il luccicantee movimentato carro “Con il miele e con la cera l’al-veare diventa una balera” è diventato la star del carne-vale, con la sua musica degli anni ‘70, sfoderando pan-taloni a zampa e capelli cotonati, con un mega vasettodi miele come cubo, una pista da ballo fatta con le celledell’alveare e un sacco di api che ballano sulle notedella disco-music…

pag. 21

IL CARRO DI FUMANE CÀ FILISSINE

Dal 1° febbraio sull’ambulanza in partenza dall’ospedale di Negrar, oltre al personale soccorritoreprofessionista o volontario, salgono anche un infermiere e un medico. L’integrazione delle figure sani-tarie direttamente sull’ ambulanza rivoluziona il concetto di soccorso extra-ospedaliero fornendo all’utente un servizio di massimo livello professionale: non è più il paziente a “correre” verso l'ospedalema è l'ospedale che lo “raggiunge” sul luogo dell' evento. La Valpolicella, nonostante il suo compren-sorio di 40.000 abitanti e un flusso turistico di 350.000 unità all’anno, era l’unica zona di Verona eprovincia in cui il personale sanitario non veniva previsto a bordo delle ambulanze.

segue a pagina 15

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Marzo 2012 3DIALOGODialogoCELENTANO: I LETTORI INTERVENGONO

Caro Direttore,voglio parlare di AdrianoCelentano, dai media detto“Guru, ma per me cattolicauomo di Dio.Per me è stato ed è un gran-de artista italiano. Forse aSanremo ha detto qualchecosa in più, d’altronde luistesso si definisce il “redegli ignoranti”. Personal-mente penso che abbia dettodelle cose giuste, parlandodi Dio, ma anche del mondodella politica, perché anchelì ci sono degli emeriti “redegli ignoranti” che perce-piscono, con i nostri soldisudati con fatica, stipendi epensioni (in 5 anni non in40) da capogiro.Ma torniamo a Celentano ,al quale suggerisco per ilsuo prossimo sermone, diparlare di cose che ha vis-suto anche lui, visto checome me la sua gioventùl’ha trascorsa negli anni’50: noi bambini e adole-scenti degli anni ’50 ci sen-tivamo veramente amatidalla nostra famiglia e daisacerdoti perché ci istruiva-no. Erano severi, ci davanoconsigli perché ci amavanoe noi ragazzi lo sentivamol’amore attraverso principimorali quali il rispetto, l’ub-bidienza e…soprattuttoc’erano le regole, senza lequali nulla funziona. Ora,nei favolosi anni 2000 leregole non si usano più: igenitori sono “amici” – e sene vantano -, non più geni-tori esempio vivente per ifigli che crescono. Anche isacerdoti ormai curano altrecose e sempre meno i gio-

vani. Un tempo, noi adole-scenti per uscire la sera finoalle 10 potevano andare inparrocchia e a maggio,mese della Madonna, anda-vamo a recitare il rosario,così avevamo la possibilitàdi vedere il morsetto e tor-nare a casa con lui manonella mano. E senza render-cene conto alla fine aveva-mo pregato e ringraziatoDio. Non avevamo bisognodi sballare. Eravamo giàfelici. Tornando a Celenta-no, ritengo che abbia dettouna grande verità parlandodei giornali cattolici chetrattano, come gli altritabloid, solo di politica e ditutte le altre disgrazie delmondo. Questi “nuovi”uomini di Dio – giornalisti esacerdoti – scrivono questenotizie senza pensare alfatto che Dio dirige ilmondo perché il “titolare” èlui. Mi permetto di dire cheabbiamo bisogno gli uominidi Dio che sappiano esporrele loro idee in modo chiaroe non di quelli che tirano ilsasso e nascondono lamano: di quelli ne abbiamoanche troppi.Dunque viva Celentano il“re degli ignoranti” che conle sue “provocazioni” è riu-scito a far finalmente a farparlare di Dio per qualchegiorno: ha già ottenuto unavittoria. Se volete leggere una bellis-sima rivista cattolica, manon bigotta che parla di tuttigli argomenti, prendete IlMessaggero di Sant’Anto-nio da Padova.

Maria Rosa Beltramo

Assodato che non poche rivi-ste cattoliche (o presuntetali) non vengono distribuitenelle chiese a motivo delfatto che molti sacerdoti sirifiutano di distribuire aifedeli giornali che, come hadetto cementano, fannomolta politica e zero teolo-gia, l'argomento più gettona-to andato in onda nei giorniscorsi sui media italianiaveva per argomento i“novissimi”.I “novissimi” spiega la teolo-gia cattolica sono le coseultime che riguardano lamorte, il giudizio, l'inferno,il paradiso e il purgatorio.Nella scorsa settimana peruna singolare coincidenza,ben tre personaggi hannoparlato di quello che aspettaagli esseri umani dopo lamorte. Celentano ha dettoche Famiglia Cristiana eAvvenire non parlano mai diparadiso; la vincitrice delFestival Emma Marrone havinto con la canzone "Non èl'inferno" e infine al Chiam-bretti Sunday Show il tradi-zionalista veronese MaurizioRuggero, citando San Paolo,ha ricordato all'ex prete sco-municato Franco Barberoche i sodomiti e gli effemina-ti non entreranno nel regnodei cieli, bensì all'inferno.Nonostante il "novello"Savonarola scaligero abbiaricordato una banale veritàdelle Sacre Scritture e delMagistero, vale a dire chel'inferno c'è ed esiste, poco èmancato che il pubblico aiz-zato da Platinette lo lapidas-se in diretta. Ma l'ignoranzacirca la sottovalutazione del-

l'inferno non concerne unica-mente i "don Celentano" opochi laici "superbi" che nevorrebbero sapere più dellaChiesa Madre e Maestra, maanche una consistente fetta(se non maggioritaria) diclero che ha scambiato l'isti-tuzione fondata da Cristo peruna sorta di crocerossinalaica, finalizzata alla realiz-zazione della pace e dellagiustizia sociale. In realtà, laChiesa Cattolica è stata eret-ta da Gesù Cristo e affidata aPietro e a suoi successori,esclusivamente per la salvez-za delle anime. Parlare,come fanno laici e preti solodi paradiso e mai di inferno epurgatorio, equivale a illude-re i peccatori che le lorocolpe non saranno punite. Laconseguenza di tale dottrinaparallela è di mandare i man-cati "penitenti” tra le fiammeeterne. Predicatori da stra-pazzo e preti buonisti sidevono convincere che Dio èbabbo, ma non babbeo.

Gianni Toffali

Verona

CelentanoApriti cielo!Celentano si è permesso di criticare alcuni giornali cattoli-ci che, a suo parere, più che parlare di Dio, parlano di poli-tica e di economia.Il giornale Libero scriveva, in prima pagina, il 15/02 ilseguente titolo: “Celentano farnetica e attacca i preti”. Fateattenzione alle seguenti parole: farnetica e preti. Farnetica-re significa dire cose assurde, senza senso, delirare. Ciò cheha detto Celentano ha senso, è un ragionamento preciso,non può essere definito una farneticazione. Lui si sente cri-stiano, vuole seguire gli insegnamenti di Cristo e pensa cheil cattolicesimo, rappresentato dal Vaticano, si sia allonta-nato a tal punto da alcuni principi fondamentali, che non èpiù credibile. Se ne può discutere ma non bollare questoragionamento con una parola che rifiuta ogni approfondi-mento. I “preti” sono tutti coloro che sono stati ordinatisacerdoti dalla Chiesa.Celentano non attacca tutti i preti ma soltanto coloro chedetengono il potere, dettano le linee guida.Sono convinto che Don Gallo e tantissimi preti che svolgo-no un'opera di assistenza materiale e spirituale, in ogniparte del mondo, siano da lui ammirati e rispettati.Se Don Gallo, o tanti altri venissero eletti Papa, a mio avvi-so farebbero subito la seguente cosa:scomunicherebbero immediatamente i pedofili, e tutti gliappartenenti alle organizzazioni mafiose.Inoltre stabilirebbero delle norme per limitare l'assoluzionedei ricchi. In questo modo alcuni messaggi importanti diCristo sarebbero rispettati e non ignorati come avviene ora.

Vito Pallotti

Verona

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Marzo 2012 5DIALOGO

DA S. PIETRO

“Che multa!”Gentili signori buongior-no,ricevo stamattina contrav-venzione per divieto disosta su strisce pedonalirilevata in data 11/01/12alle ore 19,03 in via Roma10 a S. Pietro in Cariano diimporto di 88,90€.Ora, lungi da me il conte-stare la validità dell’infra-zione, le leggi sono statefatte per essere giustamen-te rispettate, contesto peròla deontologia del vigileurbano che ha rilevato l’in-frazione, e mi spiegomeglio. In quel frangente la miaauto era sicuramente par-cheggiata con motore eluci accese sulle striscepedonali a fronte dellosportello bancomat dellaBPV, sportello dove mi erorecato per un prelievo edocumentabile da regolarericevuta. Ora chiedo: cosa costava alsolerte funzionario, oltre averbalizzare immediata-mente l’infrazione, magaridare un gentile e sicura-mente apprezzato avverti-mento di provvedere a spo-stare il mezzo pena la ste-sura di verbale? Non mi si dica che non eropresente perché ero a nonpiù di 6-7 mt. dal mezzosotto il riflettore del ban-

comat per cui ben visibile! E cos’è questa prassi,molto generalizzata a sen-tire molti miei concittadinie provata anche personal-mente, di non verbalizzareimmediatamente la con-travvenzione? Non farebbero altro checompletare la funzione percui sono giustamente retri-buiti, e non figurare comeesattori in malafede e noncontestabili visto il ruoloche coprono.Il vigile urbano o tutoredell’ordine in ogni suaforma, deve, a mio mode-sto parere dare, anche uncontributo educativoall’utente e non soltantorepressivo nel modo piùsubdolo. Capisco anche che i comu-ni debbano fare “cassa”visto il triste momento chepassiamo, ma scusatemil’impertinenza, nonpotrebbero colpire chicompie reati più gravi chenon fermarsi sulle strisceper 2-3 minuti? E guardate che nel nostrocomune ce ne sono molti eben visibili.Detto ciò sarà mio doverepagare quanto dovuto neitermini previsti.

Alessandro Savoia

TERREMOTO A NEGRAR

Massimo Raniero racconta la sua vicendaGentile Direttore,porgo ufficialmente le miescuse al vicesindaco diNegrar, Claudio Castagna,per aver impropriamente cita-to un suo familiare il 31 gen-naio scorso, nell'articolo chemi riguardava sul quotidianoL'Arena. La notte del 24/25gennaio si manifesta il sismadi Ml 4.2, che provoca crolliall'ultimo piano della nostraabitazione. Io e mia mogliescappiamo con i bimbi inbraccio e trascorriamo lanotte in auto. La mattina del 25 rientriamoin casa e valutiamo i danni.Altre due scosse e nuova-mente scappiamo all'esternocon i bambini. Chiamo i Vigi-li del fuoco: la casa è dichia-rata inagibile. La notte tra il 25 e il 26 siamoaccampati da amici. Giovedì26 mattina telefono in Comu-ne a Negrar, descrivo la miasituazione e chiedo se erastata attivata un’unità anticri-si: ero per strada con miamoglie e due bimbi, senzauna casa. Il Sindaco è a Romae il vicesindaco Castagna mirichiama: mi dice che si èinformato anche presso i ser-vizi sociali ma che il Comunein questi casi di emergenzanon è organizzato, non dispo-ne di risorse e che comunquenon aveva ricevuto il fax delMinistero dell'Interno (il pro-

tocollo prevede che i VFinviino il fax a Roma, allaQuestura di Verona e alComune di Negrar). "Ma io ilfax ce l'ho, se vuole glieloporto" - dico. A nulla serve.La notte tra il 26 e il 27 daamici. La notte tra il 27 e il 28da amici. Il 28 mattina leg-giamo su L'Arena: il comunedi Negrar si era da subito atti-vato per fare fronte all'emer-genza terremoto del 27pomeriggio e aveva datoalloggio agli sfollati in pocheore. Bravo Comune! Questasì che è efficienza! E perché anoi avevano risposto di arran-giarci? Mi sono inalberato,fiondandomi in Comune, dalì ai Carabinieri e infine in viaFrancia dove era stato predi-sposto un ufficio apposito.Qui incontro Marco Gambe-roni, basito dal mio raccontoe dalla copia del documentoin mio possesso, che luidovrebbe avere ma invecenon ha. Fa delle verifiche eappura che il fax era statoregolarmente ricevuto il 25alle ore 23.00 circa. Ora delle

domande lecite ci sorgonospontanee: tutto ha funziona-to come doveva? Perché laProtezione Civile solo sabato28 alle 12.30, tramite noi, èvenuta a conoscenza delnostro caso, potendo attivarsicosì solo in tale data? Perchésolo lunedì 30 è uscito l'uffi-cio tecnico per confermarel'inagibilità? C'è stato o no un"gap temporale" rispetto aglialtri sfollati? Qual è l'iter inquesti casi? Ritengo gravequello che è accaduto maforse altrettanto grave potreb-be essere il motivo che staall'origine, il motivo per cuiquel fax è stato sottrattoall'iter della procedurad'emergenza. Ricapitolando:il fax è giunto in Comune il25 notte, il 26 ho parlato altelefono con il vicesindaco eil 28 alle 12.30 Gamberoni,che gestiva le pratiche deglisfollati, non sapeva nulla dinoi e non gli era stato passatoil fax. Castagna ora intendeavviare un'indagine internaper capire cosa è successo.Perché una indagine del

genere deve rimanere celatanella sola maggioranza? Ioper primo, ma anche la mino-ranza, tutti i cittadini e loStato hanno l'interesse diconoscere la verità. Io e miamoglie un’idea ce la siamofatta, ma al momento la tenia-mo per noi, onde evitare ditrovarci indirizzate le classi-che querele/denunce, giàpaventate, e questo non per-ché le temiamo ma solo per-ché adesso dobbiamo con-centrarci sulla famiglia. Lapreoccupazione principale èun tetto caldo sotto il quale ibimbi possano tornare a vive-re in un ambiente protetto esereno e un ufficio dove iopossa ricominciare a lavora-re. Ma subito dopo intendoandare a fondo della questio-ne, indipendentemente dairisultati dell'indagine delvicesindaco. E non sarannocerto i toni minacciosi o unterremoto a farmi desistere.Io sono sereno ma qualcunocon la propria coscienza forseno.

Massimo Raniero

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Le più comuni procedure che possiamo essere chiamati ad attuare per curare la salu-te del nostro amico animale sono: la misurazione della temperatura corporea, l’esecu-zione di iniezioni, la somministrazione di compresse, la medicazione di ferite cutaneeed oculari, l’esecuzione e la protezione delle fasciature.1. Nei cani la temperatura corporea normale varia tra i 38° e i 39°C e va misuratapreferibilmente al mattino, quando è più bassa, o alla sera, lontano dai pasti e nonimmediatamente dopo una corsa o una passeggiata. È opportuno usare un termome-tro prismatico (come quello per i bambini), da lubrificare con olio di vaselina o di oliva.Sollevata la coda, si infila il termometro nell’apertura anale tenendolo leggermenteinclinato verso il basso. Dopo un minuto, lo si estrae. Se la temperatura sale tra i 40°e i 42°, la febbre è molto alta; se inferiore ai 35° si tratta di ipotermia, che si verifica instato di shock, di assideramento (ipotermia patologica), o durante il parto (ipotermiafisiologica).2. Per somministrare al nostro amico una compressa, consigliamo di nasconderla in unboccone di cibo molto saporito (prosciutto, formaggio, carne trita); recentemente sonostati messi in commercio prodotti studiati per rendere agevole il mascheramento dellapillola. Alcuni cani possono rifiutare il boccone e sputare la pastiglia: in questi casi biso-gna ricorrere alla somministrazione forzata, posizionandosi dietro il cane, afferrando lamascella inferiore del muso senza procurargli dolore e infilando pollice e indice dell’al-tra mano dietro i canini superiori. Così, sollevando la testa, la bocca si apre ed è pos-sibile introdurre la pastiglia inserendola nel punto più profondo del cavo orale, alla basedella lingua. Poi si tiene chiusa la bocca del cane, massaggiandogli la gola per stimolarela deglutizione. Questa manovra deve essere compiuta con calma, accompagnata dauna voce bassa e morbida che elogia la sua bravura e lo invita alla collaborazione.3. Per effettuare un’iniezione, è opportuno prima preparare gli strumenti necessari: lasiringa contenente il farmaco e il cotone imbevuto di disinfettante. Il cane viene acco-stato sempre parlandogli con dolcezza e rassicurandolo. Si rivolge la siringa verso l’al-to e si fanno uscire alcune gocce di prodotto per assicurarsi che l’ago sia libero. La zonamigliore è la collottola: sollevare con le dita un pizzicotto di cute e, dopo averlo disin-fettato, infilare l’ago e iniettare il farmaco. Un massaggio sulla zona aiuta l’assorbimen-to del liquido e conforta l’animale. 4. Quando viene richiesta una irrigazione dell’occhio, imbevete una garza (non delcotone) con colliri alla camomilla o acqua borica e tenete l’occhio aperto. Spremeredelicatamente la garza imbevuta sull’occhio.5. Spesso i cani non tollerano la presenza di fasciature e bendaggi e tentano di toglier-sele in tutti i modi. Si può evitare questo problema utilizzando il collare elisabettiano,che provoca disagi tutto sommato sopportabili per la maggior parte dei cani, soprat-tutto se abituati ad essere trattati e manipolati fin da cuccioli.

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Marzo 2012 7DIALOGO

Spettabile Editore e Redazione dell'Altro Giornale,affermo se mi permettete: ma l'Altro Giornale non era natoper avere informazioni più vicine alla realtà quotidianalocale? E il giornale non doveva occuparsi esclusivamentedi informazioni e di dibattiti nella Valle? Approfondimentisu questioni e bisogni dei cittadini e delle aziende compre-se amministrazioni del suo territorio non si vedono più! Caro editore è da parecchio tempo che noto, a mio avviso,un cambiamento in negativo della sua linea editoriale edella sua redazione. Adesso cercherò di evidenziare quelloche di negativo constato ogni edizione mensile. Per primacosa noto che il suo giornale perde in continuazione interes-se per il suo territorio.Ne L'Altro Giornale sottolineo che non c'è più dialogo pertutti i cittadini e lo spazio è riservato soltanto per i soliti noti“amici”. Posso anche condividere con lei i vari articoligeneralisti su tematiche nazionali , quali le pensioni, i sti-pendi dei nostri onorevoli, carceri, terzo mondo, evasionefiscale, tasse, Celentano ecc ecc. Ma tutto questo è lontanodalla nostra realtà quotidiana. Lei sa benissimo che l'inte-resse dei cittadini è leggere le lettere di attualità nostrane.Vedo sempre meno il suo contatto e disponibilità verso lenostre valli perchè troppo impegnato a riempire il giornaledi articoli sovra menzionati. Va bene che ci sia la pubblici-tà ma non esasperata, trascurando e poco evidenziando conspazi il territorio con il suo sociale e politico con gli aspet-ti culturali delle nostre comunità. Per chi scrive ci lasciatroppo poco lo spazio nelle lettere in cui i cittadini vorreb-bero esprimere lodi o rabbia della loro vita quotidiana.A mio avviso, adesso il suo giornale è diventato atipico,troppo commerciale, aperto con molto successo alle Azien-de che mettono in luce il meglio di loro. Alle Amministra-zioni pubbliche che si lodano, ma che nascondendo sotto lozerbino, ai suoi cittadini le oggettive difficoltà nel rappor-tarsi ogni giorno. Perdendo il contatto e bisogni spesso a torto o ritenuti mino-ri di quelle istanze di molti cittadini gridano ogni giorno contanti argomenti che farebbero onore anche al Suo giornale,sono i nostri giovani, pensionati casalinghe che ormai nonc'è la fanno più a continuare. L'edizione di febbraio 2012 adesempio, che ci fa in una pagina del dialogo con i lettori èoccupata dal suo articolo “Viva l'Italia”. Ma caro editorel'Altro Giornale non era nato per questi ed altri articoli, ma

era nato per stare vicino al suo territorio, alle sue tematichelocali, in particolare ai suoi cittadini, che quasi ogni giornohanno problemi di casa, di trasporto, di lavoro, di studio, disalute, di sociale, di cultura, e di tempo libero. Capisco chela pubblicità aiuta, ma lasci più spazio a chi vuole scrivereper far conoscere, discutere, denunciare soprusi, e superareo lenire, difficoltà delle nostre Comunità. Se vorrà, si facciaun altro spazio, ma non nella rubrica dei cittadini. Che perl'interesse dei lettori, il nostro giornale deve occuparsi diinformazione locale.

Nereo Gisaldi

Arbizzano

Caro Gisaldi, una piccola risposta. Noto nel suo scrittouna critica molto dura nei nostri confronti. Sono pronta aribattere. Gli "articoli"ai quali lei si riferisce non sonoarticoli (gli articoli sono quelli scritti dai nostri giornalistia nome del giornale), ma lettere inviate dai nostri lettori equindi degne di tutto il rispetto, anche perchè riguardanoproblemi italiani – anche degli italiani della Valpolicella,o forse a noi le tasse, le pensioni ecc. non ci toccano? -. Lefaccio notare che sull’edizione da lei citata ci sono moltelettere dal territorio e, comunque, quelle che riceviamo,fatta eccezione per qualcuna – rara – dal contenuto offen-sivo o eccessivamente polemico. Lo spazio dedicato ai let-tori? Credo proprio che non manchi! Per il resto il gior-nale riporta solo ed esclusivamente fatti della Valle. Se leamministrazioni si incensano, le opposizioni possonointervenire - e spesso intervengono - per dire il loro pare-re (vedi Negrar, San Pietro, Marano ...). Per quanto con-cerne il W l'Italia dell'editore, le faccio notare che ognigiornale lascia uno spazio di opinione per l'editore o peril direttore, quindi ... Diamo spazio alle aziende? Eh, carosignore, sono la nostra sopravvivenza, visto che noi nonattingiamo a nessuna cassa se non a quella pubblicitaria.Ritengo, quindi che le sue critiche siano dettate solo dauna gratuita malignità nei nostri confronti (perchè??) enon si basino su fatti reali. Concludo informandola che -per fortuna - la maggior parte dei nostri lettori sono sod-disfatti del giornale e, comunque, una critica così ferocenon mi era ancora capitata!Le auguro tanta serenità.

Rosanna Pancaldi - direttore

Egregio Sindaco GiorgioDal Negro,Lei disse: vicini ai cittadinie ai loro problemi. Buoniintendimenti, annunciati intante interviste locali e intelevisione, che non abbia-mo mai visto. Siamo delu-si! La qualità della vita, iservizi per i cittadini diNegrar sono peggiorati.Tante parole e basta. Rileg-gendo “le parole” del suoprogramma amministrativo2009-2014, resto incantatodai suoi intendimenti pro-grammatici. Sulle politiche della viabili-tà, diceva: “sviluppo di unpiano generale della viabi-lità integrato da una retepedonale-ciclabile parallelae alternativa a quella veico-lare, con assoluta prioritàper il tratto da Santa Mariaa Negrar Capoluogo, con losviluppo del collegamentociclabile delle frazioni”.Che cosa è stato fatto?E per il potenziamentodella rete viaria: “soluzionedel problema traffico con lagalleria corta San Vito-Len-guin”?E per le politiche del citta-dino e dell'impresa: “svi-luppo e incentivo delrisparmio energetico con larealizzazione di impiantisolari e geotermici pubbli-ci”?E per l'impegno di nuoveinfrastrutture a Negrar “per

la promozione dell'attivitàsportiva Central SportPark”?E per le politiche dell'eco-logia: “attuazione di unaseria campagna di sensibi-lizzazione e informazione,proponendo ai cittadiniincentivi sulla tariffa, permigliorare la raccolta diffe-renziata rifiuti”?E per la “realizzazione del-l'isola ecologica dislocatain zona pedemontana(Arbizzano) per miglioraree facilitare la raccolta diffe-renziata dei cittadini”?E per “ l'esenzione totale oagevolazione sulla tariffarifiuti per le famiglie com-poste da persone anziane eriformulazione della tariffain considerazione del nu-mero dei figli e dei porta-tori di handicap ”? E per “l'eliminazione e iltombamento della linea dialta tensione per i cittadinidi Arbizzano”?E per “la Rotonda “dellePiscine” per organizzare erendere sicuro il traffico findall'inizio di Arbizzano? Ecco Sindaco, le cose delsuo programma non ancoraviste. Nel frattempo inGiunta siete stati capaci diaumentarvi le indennità-sti-pendio. I fatti, gli giudiche-ranno i cittadini.

Il suo cittadino

Nereo Gisaldi

DA ARBIZZANO

“Caro Sindaco...”L’ALTRO GIORNALE

Le critiche feroci di un nostro lettore

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VALPO TOUR IN CAMPER

Nerlini’s family, Dema’s family, Pierannunzi’s family, Stevan’s family ed Aiani’s family: queste le famiglie chehanno dato vita al 1° Valpotour in camper. Un’iniziativa, questa, nata quasi per scherzo e che si è concretizzatadurante il “ponte” del 1° novembre con un viaggio a Monaco di Baviera. Il 29 ottobre i cinque equipaggi con relativi camper, 21 persone di cui 10 adulti e 11 ragazzi si mettono in moto,raggiungendo la cittadina Bavarese di Neubeuern e i giardini di Nymphenburg, fino ad arrivare al CampingplatzThalkirchen, vicino allo zoo (Tiergarten) di Monaco. «Numerosi i luoghi visitati durante il nostro soggiorno bava-rese – affermano i protagonisti del Valpotour in camper -: dalla Marienplatz all’Olimpia Zentrum con il BMW Welt,dal Deutsche Museum agli splendidi Englischer Garten, dal castello di Lindau allo Starnberg See, splendido lagodella Baviera noto per ospitare la residenza estiva di una giovane Sissi. Stanchi ma felici, per strade diverse, siamoinfine tornati in Italia…Di questi viaggio ci rimangono bellissimi ricordi che ci daranno la carica per la prossimaavventura della Valpo tour».

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Marzo 2012 8DIALOGO

Gentile Direttore,mi sono recentementeimbattuta, per motivi di stu-dio, nella “singolare” figuradi Guido Ghedini, sindacodi Negrar dal 1951 al 1963.Singolare perché, leggendola documentazione e par-lando con alcuni dei “prota-gonisti” di quegli anni, storicostruendo la figura di unuomo – e di un ammini-stratore – raro, profonda-mente sensibile alle esigen-ze della comunità cheaveva accettato di guidare. Esigenze che certo eranonumerose e alle quali eradifficile rispondere adegua-tamente: Ghedini operanegli anni difficili delsecondo dopoguerra, in unasituazione economica esociale di estrema difficol-tà. Ciò nonostante è un sinda-co capace di osservare,comprendere, pre-vedere lenecessità dei cittadini: traqueste, naturalmente, anchequelle legate all’economia,che deve essere ricostruita,rinvigorita, rilanciata. Per questo, Ghedini sioccupa a più riprese dellavitivinicoltura, favorendola nascita della CantinaSociale, ma promuovendoanche un’iniziativa a tut-t’oggi vitale e di primariarilevanza: il Palio delRecioto, giunto ormai alla60a edizione!

Come ricorda lo stesso sin-daco, in una relazione pre-sentata in Consiglio Comu-nale nel 1960, l’istituzionedel Palio si proponeva di«richiamare l’attenzione suquesto nostro vecchio, pro-fumato, saporoso e sanovino da dessert, spingendo iproduttori ad un affinamen-to nella preparazione, nellaconfezione, nella propagan-da e rèclame per facilitarneil consumo e consentire unprezzo rimunerativo ade-guato al valore del prodot-to». Al contempo, la manifesta-zione voleva essere occa-sione per «richiamare aNegrar e nelle vicine fra-zioni la maggior folla pos-sibile con vantaggio degliesercenti per una più diffu-sa conoscenza del nostrobel centro». Si tratta, certo, di motiva-zioni in grado di testimo-niare la lungimiranza delsindaco (e dell’amministra-zione comunale) del tempo:motivazioni che, nella loro“modernità”, danno a mioparere anche la “misura”dell’uomo che le ha varatee che, certo, è doverosoricordare all’approssimarsidi una data tanto importan-te per il Palio del Recioto.

Valeria Chilese

Dottore di ricerca in storiaeconomica

PALIO

“Il fondatore”Noi che per quarant’anni(chi più, chi meno) siamostati parte delle ForzeArmate Italiane, abbiamosempre cercato nel quotidia-no di dare concretezza alnostro pensare e alle attivitàdi competenza. E’ forseanche questo il motivo diamarezza nel constatarequanti discorsi retorici elontani dalla realtà ci ven-gono spessissimo proposti eche richiederebbero altreconsiderazioni. Il Presiden-te Napolitano, recentemen-te, nel presiedere le celebra-zioni per la giornata delleForze Armate esaltandonele funzioni e parlando atutto campo ha anche ricor-dato la crisi economica chestiamo vivendo definendolala peggiore del dopo guerra.E parte immediatamente lacritica per non aver fattocenno al costo dello stru-mento militare e quindi taci-tamente alla necessità diridurre o meglio eliminaretali costi senza fornire unapur minima idea di cosa sivorrebbe. Ma rendendosiconto che criticare senzaspiegare non è mai positivo,forniscono come validamotivazione: “il rifiutodella guerra come strumen-to della risoluzione dei con-flitti tra esseri umani”. Apri-re un dibattito su questaaffermazione sarebbe diffi-

cile in questa sede. Mi limito a ricordare chebasterebbe leggere qualchepagina di storia per rendersiconto che non sempre è pos-sibile realizzare quantoaffermato e sottolinearel’opportunità di valorizzarele funzioni svolte, dallostrumento in questione, inmolti contesti ad iniziare daquelli in ambito civile, indu-striale e sociale. Un’altra considerazione puòessere fatta ricordando larecente partecipazione delneo Ministro della Difesa,Ammiraglio Giampaolo diPaola, ad una trasmissionetelevisiva, nel corso dellaquale ad una domanda circala cancellazione del pro-gramma di acquisizione di131 F 35 (joint strikefighter) il Ministro ha rispo-sto: “Non ci sono vacchesacre, rivedremo tutti i pro-grammi”. Questa frasemette in evidenza che parla-re di un aspetto particolaredella difesa e non dello

spettro totale, non cono-scendo la funzione e lemotivazioni è riduttivo esuperficiale e indica lavolontà di dover procederea tagli calibrati e razionali.La difesa nazionale - conriconoscimento universale equindi anche dagli econo-misti - è “un bene pubblicoper eccellenza “con aspettiche la differenziano da altriservizi dello Stato. Qui siparla di riesaminare unostrumento complesso comequello militare, che dovràsoddisfare le esigenze ope-rative non solo in ambitonazionale ma anche in unprossimo processo di inte-grazione della difesa euro-pea. Parlare di annullare in totola commessa degli F 35senza, per esempio, consi-derare che a seguito del giàprevisto disarmo dei Torna-do e degli AMX l’Italia sitroverebbe senza un caccia-bombardiere per i prossimi40 anni e senza valutare il

ritorno economico per ilnostro Paese, visto che ivelivoli per buona parte ver-rebbero prodotti e assem-blati da noi con un elevatogiro d’affari, significa farevuota ed infondata retorica.Uno strumento militareadattato alle esigenze nons’improvvisa. L’Italia nonpensa di attaccare nessunoma in aderenza ancheall’art. 11 della Costituzio-ne, in caso di difesa deveoperare in condizioni diparità con gli altri Stati. Perconcludere con una notapositiva e di speranza ciaffidiamo ad Albert Einsteinche diceva: «la crisi è lamigliore cosa che possaaccadere a persone ed interiPaesi, perché è proprio lacrisi a portare il progresso.La creatività nasce dall’an-sia, come il giorno nascedalla notte oscura. L’unicacrisi minacciosa è la trage-dia di non voler lottare persuperarla».

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del Santuario dell’Amore Misericordioso di Collevalenza)

Il paesino di Collevalenza si trova in provincia di Perugia. Qui il 18 agosto 1951Madre Speranza di Gesù Alhama Valera, fondatrice dei Figli e delle Ancelle del-l'Amore Misericordioso, giunse insieme ai primi Figli dell'Amore Misericordioso,già consapevole di ciò che avrebbe dovuto realizzarvi. Secondo una premonizio-ne, con l'aiuto divino e a prezzo di non pochi sacrifici, ella avrebbe realizzato unmagnifico complesso incentrato attorno ad un Santuario dedicato all'AmoreMisericordioso del Signore, comprendente anche strutture per l'accoglienza dipellegrini, infermi e Sacer-doti. Nel 1960 iniziò la dif-ficile e laboriosa escava-zione per la realizzazionedi un pozzo proprio dove aMadre Speranza, la DivinaProvvidenza aveva dettoche avrebbe trovato l’ac-qua. Alla fontana e allepiscine per i malati, attigueal Pozzo molti pellegrini sidirigono in segno di devo-zione.

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Marzo 2012 9DIALOGO

Evviva il governo Monti!Spiegherò quello che l’80%della popolazione italianaindipendentemente dal-l'orientamento politico hacercato di sottoporre allaclasse politica, in particola-re al governo Monti (anti-partitico e fatto da tecnici). Tutti noi speravamo chepersone apartitiche potesse-ro fare veramente le riformedi cui lo stato italiano avevabisogno e che i professoridella Bocconi fossero vicinialla gente comune che si èsempre sacrificata e a paga-re il giusto questa volta nonfossero sempre i soliti. Inve-ce ci hanno cazziati e maz-zati. Una manovra non si puòchiamare “salva Italia” ed“equa” quando presentatutta una serie di iniquità eingiustizie economiche emorali, altrimenti al prof.Monti spiego io cosa vuoldire la parola equità. Sipotevano reperire i fondinecessari come sottolineatodalla maggior parte delpopolo con diritti frequenzetelevisive (regalate a Berlu-sconi e Rai); riduzionespese militari; riduzionispese della politica (stipendivitalizi auto blue…) dasubito non prossima legisla-tura; vendita parte patrimo-nio dello Stato; maggior tas-sazione delle pensioni ver-gognose dei vari politici odirigenti pubblici dai 3000euro in su; Imu anche alla

Chiesa (di denaro ne hannomolto di più dei poveri);soppressione dell’8 x mille;eliminazione totale di pen-sioni cumulabili e tassa disolidarietà sulle pensionibaby; maggior tassazioneper grandi patrimoni e sti-pendi superiori ai 150 milaeuro annui; scudo fiscaleaumentare l'aliquota (hannotruffato lo stato); evasionefiscale.Qualsiasi cittadino italianocapirebbe che solo con alcu-ne di queste voci avremmorecuperato non 20/30miliardi di euro come hafatto il prof. Monti dalletasche dei poveri italianiderubandoli brutalmentesenza averne alcun diritto(non è stato eletto) e questasi chiama democrazia?Aumento della benzina ,aumento del tabacco, man-cata indicizzazione dellepensioni a partire da 1400euro (lorde), Imu tassa sullacasa aumento dell'età pen-sionabile e questo è davveroun furto legalizzato ungolpe di stato, questo è statocapace di fare il prof. Monti,le lacrime della Fornerofanno pena dovrebbe vergo-gnarsi pensando a chi dopotanti anni di sacrifici e lavo-ro dovrà continuare a lavo-rare dai 4/6 anni in più soloper aver avuto la colpa diessere nato qualche mesedopo di altri (siamo già statipenalizzati da riforme avve-nute in questi ultimi anni

adesso addirittura 42 e tremesi e 62 anni di età unapura follia. Chi ha comin-ciato a 14 anni dovrà lavora-re 48 anni vi rendete conto?Loro dopo una legislaturaalcuni anche dopo un giornosono andati in pensioneancora oggi in Sicilia dopo25 anni di lavoro ma forseloro non sono italiani midimenticavo. Non scordia-moci che già il contributivoci penalizza ma la scusa èl'aspettativa di vita ma checavolate diciamo 60 annisono sempre 60 anni e nonsi può sperare che perchèviviamo qualche anno di piùle persone e' come ne aves-sero 40. Poi dicono di averpensato ai giovani seandranno in pensione ciandranno a 80 anni visto checominceranno a lavorareminimo a 25 anni e comeprecari e poi se i loro geni-tori devono lavorare di piùtroveranno il lavoro piùfacilmente? Visto che tuttele aziende stanno assumen-do a ma dimenticavo adessocon le agevolazioni proble-mi di lavoro non ce nesaranno più. Sono riusciti amettere contro anche geni-tori e figli con questemagnifiche riforme. Questaè la manovra equa del profMonti & co. Gli italiani nonsono stupidi e adesso mirivolgo proprio a loro: biso-gna farsi sentire, ne vale ilbene dell'Italia.

Maurizio Toffali

GOVERNO MONTI

“Ma questa è democrazia?”Anche per gli Enti locali si sta avvicinando la necessità di eliminare sprechi e inefficienze.L’apposito Comitato governativo sulla riqualificazione della spesa pare stia allestendo unPiano che prevede una spending review allargata. Del resto, basta seguire con un minimo diattenzione e voglia di approfondire le sollecitazioni che vengono manifestate sui giornalianche con Autorevoli appelli per capire che una precisa gestione del Bilancio pubblico, soprat-tutto alle voci di spesa e di organizzazione delle funzioni, non è più rinviabile, pena il perico-lo di una vera e propria ingessatura, pericoloso preludio di un blocco delle attività. Ribadiscotutte le mie perplessità di fronte a iniziative (mobilità, assunzioni indeterminate e part-time)che avranno inevitabili effetti sui bilanci presenti e dell’immediato futuro. Credo che le paro-le “sacrifici” e “tagli”, se ben spiegati e accompagnati da seri provvedimenti di contenimentodi spese e sprechi non potranno che trovare appoggio da tutti nell’ottica di una responsabilitàcondivisa per il bene comune che parta dal basso. Attenzione alla programmazione, attenzio-ne alla spesa, attenzione a ciò che si approva. Un anno fa ho manifestato la preoccupazione diun ritardo nell’affrontare nuove situazioni e nuove indicazioni che da più parti venivano sol-lecitate sul tema delle unioni tra Comuni. La risposta è stata il sorriso. Pare che nascerà l’Unio-ne dei Comuni montani, che vi sarà obbligo di adesione per gli Enti con popolazione inferio-re ai 5 mila abitanti, che le funzioni da esercitare in forma associata saranno sei: le prime dueentro il 30 giugno di quest’anno e tutte le altre entro la stessa data del 2013. Mi domando: sesaranno previste unioni, associazioni, convenzioni, che senso ha appesantire il nostro bilanciocon l’assunzione di personale? Le perizie suppletive di variante solitamente generano stranesituazioni. Delibera di Giunta 114 del 14 novembre scorso: ci si riferisce alla realizzazione diopere infrastrutturali riferite alla scheda guida di progetto – zona C1/4 a Dolcè (l’area dietrola sede municipale dove si intende realizzare un edificio multifunzionale per l’anno incorso,stima dei costi 675.000 euro). Per queste opere infrastrutturali la spesa è di 285.000 euro(che vanno aggiunti ai 675.000 stimati per l’opera). È stata redatta nell’ottobre scorso unaperizia suppletiva di variante per l’esecuzione di una serie di interventi finalizzati al migliora-mento dell’opera e alla sua funzionalità. Vi saranno 8.000 euro in più per demolizioni e scavi,26.000 euro in più per opere murarie. Ma per far rimanere fermo l’importo di progetto appro-vato, si tolgono 2.400 euro di reti fognarie, 13.000 euro di pavimentazione e sottofondo, 1600euro di rete di adduzione gas metano, 1.100 euro di rete telefonica e rete energia elettrica,3.500 euro di rete di irrigazione, 800 euro di rete di illuminazione, 1.800 euro di finiture everde. Attenzione: non è che si realizzino più opere rimanendo inalterato l’importo di proget-to, si rimandano lavori per circa 25.000 euro a un momento successivo perché ora ci sono circa34.000 euro di lavori in più da fare. Una programmazione un po’ strana.

Filiberto Semenzin

SACRIFICI E TAGLI

“Strane programmazioni”

Gentile Direttore,con questa lettera vorrei rivolgermi ai giovani. Il periodo che più mi colpisce e mi dà da pen-sare nelle nostre vite è la giovinezza, in particolare quella fascia tra i 16 e i 18 anni. Io que-st'esperienza l'ho già passata e devo dire che voi giovani dovete si divertirvi, dar sfogo allevostre passioni e vivere al meglio le vostre vite ma se vi trovate in difficoltà pregate, chiede-te aiuto e se possibile affiancatevi ad un padre spirituale che possa cercare insieme a voi solu-zioni o semplificazioni ai vostri problemi e che possa risanare certi incubi così morbosi.Essendo donna mi rivolgo soprattutto a voi, carissime ragazze. Anch’io ho passato quel perio-do pieno di gioia, speranze, tristezze e paure. Non mi mancavano certo le possibilità di diver-timento, ma grazie alla preghiera sono riuscita a non farmi strappare la dote più bella e piùdignitosa che una donna possiede, ho potuto trovare risposte alle mie domande e ho trovatoaltri mille modi per divertirmi mantenendo intatto e immacolato il mio onore. D'altra parteperò Gesù stesso ci disse di cercare l'amore puro che per me risiede in una sola persona, lanostra anima gemella quando la si trova non ci sono alternative. E’ quella e solo quella perchèin fondo, lo sappiamo, una donna che va con tutti non è una meraviglia. Quando succede,quando una donna va con tutti, io mi vergogno come donna. Mi pare impossibile che si perdala fiducia e la speranza di trovare la persona giusta e, per l'impazienza di conoscere quell'espe-rienza, venga a mancare il rispetto per l'essere donna. Se poi si dovesse venire a sapere nellafamiglia della povera ragazza si scatenano litigi e si sfasciano gli equilibri. Siate forti, careragazze e aspettate l'amore vero. Brunetta Damoli

GIOVANI

“Divertitevi con dignità”

Gli stipendi degli italiani sono tra i più bassi d’Europa. Gli stipendi dei politici italiani edei dirigenti di enti e aziende pubbliche sono i più alti d’Europa, quasi il doppio dei tede-schi, al secondo posto. La vogliamo finire con questa storia? Basta! Sèmo stufi. ComeLista Civica indipendente abbiamo aderito all’iniziativa di “Nun te regghe più” che staraccogliendo firme per una proposta di legge volta ad adeguare gli stipendi dei parlamen-tari di tutti i partiti e dei dirigenti pubblici alla media europea. Abbiamo raccolto firme almercato di S.Pietro in Cariano venerdì 17 e venerdì 24 febbraio. C’è tempo fino a metàmarzo per firmare ancora presso l’Ufficio Anagrafe del proprio comune di residenza.

Lista Civica Battistella

S.Pietro in Cariano

POLITICI

Martedì 14 febbraio, ancora un atto grave eintimidatorio ai danni di un esponente delleassociazioni e dei comitati locali che sioppongono ai progetti di espansione dellaCementirossi, al massiccio utilizzo di rifiu-ti e agli scavi a Marezzane.Ancora a Fumane. L’ennesimo finestrinodell’auto devastato ed il parabrezza infran-to. L’ennesimo atto vigliacco consumatonel buio della notte. Non si sono ancoraspenti gli echi degli atti intimidatori di finee inizio anno subiti dai presidenti di Fuma-ne Futura e Valpolicella 2000 e da un priva-to cittadino tutti colpevoli di aver firmato ilricorso al Tar contro i progetti della localecementeria, che l’ennesima mano ignota havoluto lasciare il suo lugubre segno. Anco-ra un preciso messaggio che intima al silen-zio. È proprio il ripetersi di questi gestiodiosi che rischia di trasformare l’inciviltàin intimidazione mafiosa. Mafioso il mes-saggio, mafioso il gesto, mafiosa la modali-tà, mafioso il perdurare. Quello che ci pre-occupa è il balbettio delle Istituzioni e delle

autorità pubbliche, troppo pronte a derubri-care tali fatti a baruffe di paese. Ci preoc-cupa la vaghezza delle condanne di chi si èespresso contro l’inciviltà dei gesti, ma nonè stato capace di solidarietà a chi quei gestiha subito. Siamo ancora a denunciare que-sto clima che non ammette “intralci”, intro-missioni. Che vuole costringere al ruolo divittima chi invece ha scelto la strada dellapartecipazione democratica attiva. Chiediamo una presa di posizione precisa einequivocabile da parte delle istituzioni.Chiediamo solidarietà esplicita e pubblica atutti i consiglieri comunali di Marano diValpolicella e di Fumane. Chiediamo unloro esplicito interessamento affinché ilPrefetto convochi le associazioni colpite datali atti, come per altro già chiesto oramaida un mese da un numeroso gruppo di asso-ciazioni veronesi.Mai come ora il silenzio è complice e fontedi legittimazione per i linguaggi mafiosi.

Comitato

Fumane Futura

DA FUMANE

“Ancora intimidazioni”

Page 10: L'altro Giornale Marzo 2012

Liberalizzazioni, aperturedomenicali, orari degliesercizi commerciali: que-sto l’argomento che stacaratterizzando il primoperiodo del 2012. A parlaredel nuovo provvedimentoapprovato in materia èMaurizio Danese, vicepre-

sidente ConfcommercioVerona.

Vicepresidente, cosacambia in sostanza?«A livello di orari l’eser-cente può liberamentedeterminare il proprio ora-rio di apertura dalle ore

7.00 alle ore 22.00: in pre-cedenza la fascia era ugua-le, ma si poteva tenereaperto massimo 13 ore.Quanto alle deroghe dome-nicali e festive, le giornate,con provvedimento dellaRegione Veneto, sono stateelevate a 16, che diventano

20 comprendendo dicem-bre - in quasi tutte le altreRegioni si potrà teneresempre aperto. In Veneto non c'è automati-smo di apertura: la normaregionale - che non riguar-da i Comuni “a vocazioneturistica” e le “città d’arte omurate”, cui già in prece-denza era riconosciuta lapossibilità di tenere sempreaperto - prevede che le 16giornate di deroga sianoscelte dai Comuni, sentitele organizzazioni di rappre-sentanza dei consumatori edegli imprenditori».

Fin qui non sembrerebbenulla di nuovo, se non ilsemplice ampliamento delnumero delle giornate…«Il provvedimento stabili-sce che le giornate di aper-tura domenicale e festivadevono favorire la promo-zione di iniziative di mar-keting territoriale concerta-te con la piccola, media egrande distribuzione, alfine di valorizzare il tessu-to commerciale urbano. E’ questo il grande salto diqualità che ha voluto attri-buire al provvedimentol'Assessore regionale alleattività produttive, Isi Cop-pola, condividendo lerichieste della Confcom-mercio».

Qual è il giudizio “politi-co” di Confcommercio?

«Il Consiglio di Confcom-mercio ha ribadito la neces-sità che vengano modifica-te alcune disposizioni inmateria di liberalizzazionicontenute nel decreto "cre-sci Italia" approvato qual-che settimana fa. Si ritienegrave la scelta di diluire itempi di confronto traimprese e sistema bancarioper la riduzione dei costi diutilizzo della moneta elet-tronica. Sui temi del lavoro Con-fcommercio ha evidenziatola necessità di misure strut-turali per alleggerire il cari-co sulle imprese derivanteda un eccessivo costo dellavoro e di intervenire sullaflessibilità in entrata pun-tando sull'apprendistatoquale importante strumentoper l'ingresso dei giovaninel mercato del lavoro esull'allineamento tradomanda e offerta di lavoroin termini di professionali-tà».

Che dire invece delle“vendite straordinarie”?«Confcommercio valutapositivamente l'archivia-zione di ipotesi di totale

deregolamentazione dellevendite straordinarie per-ché una simile operazioneavrebbe drasticamenteridotto trasparenza delleofferte e qualità dei prodot-ti, nocendo particolarmentealla tipicità e alla particola-re convenienza dei saldi difine stagione». Come si sta muovendoConfcommercio Verona?«In questi giorni Confcom-mercio Verona ha inviatouna locandina a tutti i pro-pri soci per sottolineare chequesto tipo di liberalizza-zioni colpiscono prevalen-temente un settore, quellodel commercio, già ampia-mente liberalizzato. “Laliberalizzazione del com-mercio non crea ricchezza,distrugge la pluralità del-l’offerta distributiva, deser-tifica i centri storici, pena-lizza i titolari e i dipenden-ti del commercio. Nonserve a salvare l’Italia”:questo il testo integraledella locandina inviata daConfcommercio Verona atutti i dirigenti delle cate-gorie e agli associati coninvito ad esporla».

Silvia Accordini

Mrazo 2012 10CRONACHE

ronacheCCONFCOMMERCIO. Interviene il vicepresidente Maurizio Danese

Liberalizzazioni:salvezza o distruzione?

Maurizio Danese

PITTURA. Concorso per dilettanti over 50Al via il primo concorso a premi di disegno e pittura per dilettanti destinato agliover 50, residenti nei cinque comuni della Valpolicella classica (Marano di Val-policella, Negrar, Fumane, Sant’Ambrogio di Valpolicella e San Pietro in Caria-no). L’iniziativa è partita dall’amministrazione comunale di Marano di Valpoli-cella che, in collaborazione con il G.A.A.M. (Gruppo Anziani Attivi Marano) ela Banca della Valpolicella, ha dato vita all’iniziativa “Dipingi Marano di Valpo-licella”. Il concorso conduce gli artisti che daranno vita al loro estro a riprodur-re chiese, ville, corti rurali e paesaggi che appartengono all’affascinante terri-torio comunale di Marano di Valpolicella. Le opere ammesse al concorsodovranno avere le dimensioni minime di 35x50 cm - esclusa cornice -, esegui-te con le più svariate tecniche pittoriche: ad olio, acquarello, tempera o bian-co/nero. La consegna delle opere potrà essere effettuata ogni mercoledì delmese di maggio 2012 (non oltre il 30 maggio) dalle ore 15.00 alle ore 17.00presso la sala civica Silvestri di Valgatara (piazza della Comunità). Il comitatoorganizzatore del GAAM costituirà una commissione di persone qualificate pergiudicare le opere presentate e, ai primi tre classificati, verrà destinato un pre-mio significativo. Inoltre per dare maggior lustro al concorso i dipinti sarannoesposti presso la sala civica “Macondo” di Marano di Valpolicella da sabato 9giugno, giorno dell’inaugurazione della mostra, a sabato 23 giugno 2012,serata in cui ci sarà la cerimonia di premiazione ufficiale con la consegna a tuttii partecipanti di una pergamena in ricordo della manifestazione. Per maggioriinformazioni e per la visione nel dettaglio del Regolamento ci si può rivolgerea Rita Moscogiuri - 045.7703271 o 339.4813419 -, al maestro Renato Gatti -045.7514334 (ore pasti) - o visitare il sito ufficiale del Comune nella sezioneAssociazioni>Gruppo Anziani Attivi.

Sabato 17 marzo alle 20.45presso il Teatro Don Mazzadi San Pietro in Cariano,Francesco Guccini e Loria-no Macchiavelli presentanoin Valpolicella il loro libroMalastagione, Mondadori2011. Modera l'incontro ilgiornalista Beppe Muraro.La serata, occasione cultu-rale importante per il nostroterritorio, è promossa daConsorzio Pro Loco Valpo-licella, Premio Biennale“Emilio Salgari” di Lettera-tura Avventurosa, Associa-zione e rivista Ilcorsarone-ro, Valpolicella Terra diSalgari, Valpolicella d’Au-tore e Banca della Valpoli-cella in collaborazione conStrada del Vino Valpolicel-la, Vivi la Valpolicella,Associazione Botta eRisposta e Club Accanite

Lettrici, Università delTempo Libero di Negrar,Pro Loco Negrar, CircoloNoi di Bure e di S. Pietro inCariano. Durante la seratagli autori riceveranno dal-l'Associazione e RivistaIlcorsaronero il PremioIlcorsaronero, consegnatoad oggi a: Bjorn Larsson,Paco Ignacio Taibo II,Davide Van de Sfroos,Massimo Carlotto, VictorGischler, Tim Willocks, JoeR. Lansdale e Ernesto Fer-rero ed una fornitura diVino Amarone offerto daalcune cantine della Valpo-licella. «Vogliamo che laValpolicella sia conosciutaanche per le iniziative cul-turali che offre – ha dettoGiorgio Zamboni, presiden-te del Consorzio Pro LocoValpolicella - e l’incontro

con Francesco Guccini eLoriano Macchiavelli è,senza dubbio, un avveni-mento di grande importan-za». «Ritengo che la cresci-ta di una comunità sia stret-tamente collegata al benes-sere culturale che riesce asviluppare – ha detto Gian-maria Tommasi presidentedi Banca della Valpolicella– ed ospitare due autori cosìconosciuti ed amati, nonpuò che essere un vanto eduna grande soddisfazioneper il nostro Istituto». L'ingresso è libero con pre-notazione obbligatoria finoad esaurimento dei postidisponibili, da richiedere aConsorzio Pro Loco Valpo-licella tel. 045.7701920,[email protected],non oltre le ore 12:00 del 10marzo 2012.

SAN PIETRO IN CARIANO / IL LIBRO

Malastagione si presenta

Page 11: L'altro Giornale Marzo 2012

Marzo 2012 11CRONACHE

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L’INTERVENTO DEL SINDACO«Belle parole, purchè arrivino in tempi brevi anche i fatti – esordisce il sindaco di Pescantina, Alessandro Reggiani -. Sembra che venga suggerito il con-fronto tra le Commissioni tecniche e le relative Commissioni consiliari regionali affinchè venga predisposto un progetto operativo finalizzato unicamente abonificare il sito. Per quanto concerne invece l’aspetto finanziario – aggiunge il sindaco Reggiani -, la Regione a questo puntodovrà attivarsi per reperire le eventuali risorse necessarie a realizzare il progetto di bonifica. Ricordo che l’intervento anche sul“vigneto Ferrari” era stato previsto per la massima garanzia affinché venisse eliminata l’anomalia chimica verificatasi nella faldain prossimità del pozzo M7 per l’ottenimento del dissequestro dell’area». Un intervento, questo, stabilito anche dal protocollo firmato da Regione, Provincia e Comune di Pescantina per il reperimentodei fondi per lo smaltimento del percolato. «Tale decisione – continua Reggiani - è stata condivisa anche dal professor Cossu,esperto internazionale in materia di discariche, docente all’università di Padova e presidente del Comitato tecnico di nominaprovinciale. Il progetto ha trovato la condivisione, sia pur condizionata, della commissione VIA provinciale, che ha previsto tral’altro l’approfondimento della caratterizzazione del “vigneto Ferrari” prima di ogni intervento.In buona sostanza siamo tornati indietro a quando l’Amministrazione comunale per circa 4 anni ha tentato di risolvere la pro-blematica senza intervenire sul vigneto. Solo a fronte del diniego dell’Autorità giudiziaria al dissequestro, si è optato per unasoluzione più radicale. Soddisfazione vi è comunque per la dichiarata ammissione che la discarica di Ca’ Filissine ha valenzaregionale: nella prossima e vicina legge finanziaria regionale si dovrà necessariamente tenere in debito conto delle risorsenecessarie per la risoluzione delle problematiche ambientali in questione. La comunicazione formale all’Amministrazione comunale da parte della Regio-ne Veneto di richiesta di modifica del progetto e reperimento dei fondi per la bonifica da parte della Regione Veneto stessa – prosegue preoccupato il sin-daco -, deve però avvenire con estrema rapidità, perché il percolato in discarica non aspetta e le prossime piogge primaverili non potranno che peggiora-re la situazione. Ad oggi l’emergenza prioritaria è il percolato presente in discarica, che necessita urgentemente di una soluzione. La mancanza di fondiper il suo trattamento o smaltimento potrebbe causare gravi danni ambientali. La discarica attualmente è un grande catino che raccoglie acque piovaneche passando attraverso i rifiuti si trasforma in percolato che deve poi essere appunto smaltito tramite impianti idonei e con importanti costi. Si auspicanotempi brevi da parte della Regione Veneto per la trasmissione delle modifiche progettuali richieste e per il reperimento dei fondi necessari per la sistema-zione ambientale dell’area. Al di là di quella che resta – solo e unicamente - una risoluzione politica regionale e non tecnica, temo purtroppo che stiamovivendo un’altra triste puntata di una fiction a cui ormai da tempo stiamo assistendo, rimandando quelle che sono decisioni urgenti e importanti a scapitodi tutti i cittadini di Pescantina. Di fatto – aggiunge il sindaco Reggiani - i consiglieri Bassi e Sandri della Lega Nord, stanno semplicemente cercando unmodo per ottenere visibilità a mero scopo politico e di voti per le forze politiche del territorio di Pescantina. Non mi risulta che nessuno dei due sia maivenuto in Comune a Pescantina per interessarsi all’argomento discarica o abbia partecipato ad incontri tecnici con chi conosce perfettamente la materia.Giudico tutto questo un teatrino piuttosto triste di politica di bassa “lega”, che serve solo a distruggere e non a risolvere i problemi. Il Comune di Pescan-tina ascolterà solo chi riuscirà a portare proposte reali, concrete e attuabili e non fantasie propagandistiche. Colgo l’occasione infine – conclude il primocittadino – per ringraziare l’assessore provinciale Fabio Venturi per il concreto impegno e la disponibilità dimostrata in merito all’intera questione».

E’ trascorso poco più di unmese dall’incontro tenutosiin Sala Giunta di Pescantinacon l’ingegner RaffaelloCossu, presidente del Comi-tato tecnico scientificonominato dalla Provincia suinvito della Prefettura perstudiare il caso “Cà Filissi-ne”. Un incontro, questo,durante il quale è emerso cheil responsabile dell’ammo-niaca rilevata dal pozzo M7non è la discarica: il percola-to produrrebbe anche mole-cole di cloruri – chimica-mente più pesanti rispettoall’ammoniaca – e nel pozzonon è stata trovata presenzadi cloruri. Probabilmentequindi una delle cause del-l’inquinamento è il vignetoFerrari. E’ stato infine sotto-lineato come l’obiettivo

principale ora rimanga quel-lo di risolvere un problemaambientale: secondo Cossula discarica, anche se dallostudio del Comitato tecnicoscientifico non è la principa-le causa dell’inquinamento,in ogni caso è una strutturadi vecchia concezione eprima o poi, se non bonifica-ta, darà problemi. Le discus-sioni tra le diverse parti poli-tiche sono poi continuate: daun lato l’Amministrazione diPescantina, insiste sullanecessità impellente di pro-cedere ad una bonifica didiscarica e vigneto Ferrarisottolineando che l’attivitàdi estrazione del percolato èferma da novembre per man-canza di fondi, dall’altroinvece un deciso “no” al pro-getto presentato dal Comune

è arrivato in primis dallaLega Nord, nella figura delconsigliere regionale AndreaBassi primo firmatario diuna mozione relativa allamessa in sicurezza delladiscarica. Nella seduta dell’8febbraio scorso il Consiglioregionale del Veneto ha boc-ciato l’ampliamento di CàFilissine, impegnando laGiunta regionale ad interve-nire affinché la commissionedi VIA regionale vincoli larealizzazione dell’interventoallo studio prodotto dalComitato tecnico prescriven-do al comune di Pescantinadi adeguarvi il progetto rela-tivo e di intervenire affinchéun’eventuale azione di boni-fica sul fondo denominato“vigneto Ferrari” venga con-siderato problema separato

da quello della discarica enon preveda conferimento diulteriore rifiuto. Nel frattem-po mercoledì 15 febbraio ilsindaco Alessandro Reggianie l’assessore all’ambiente

del comune di Pescantina,Alfonso Marchesini, hannoraggiunto Venezia per la pre-sentazione del progetto allacommissione di VIA (valuta-zione di impatto ambientale)

della Regione. Quest’ultimadovrà procedere all’istrutto-ria e alla votazione finale delprogetto, che a sua voltadovrà essere recepito dallaGiunta regionale.

CÀ FILISSINE. Dopo l’incontro con Cossu la telenovela continua. E il sindaco Reggiani tuona.

La Regione boccia l’ampliamento«Soluzione politica e non tecnica»

Alessandro Reggiani

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Quarto appuntamento di“Tutti in pista per amore”al Tower di Bussolengo:una festa con tanti amicichiamati a raccolta daMarangiola Vantini, vulca-nica animatrice dell’Asso-ciazione Arcobaleno cheda anni opera nel mondodell’handicap. E accanto a volti noti, cisono state anche new entrydi peso: da Luigi Altamura,comandante dei Vigili diVerona, a Bruno Biagi,comandante provincialedella Guardia di finanza,all’ing. Salvatore Buffo deiVigili del fuoco. Ha dato il

benvenuto il sindacoAlviano Mazzi che ha sot-tolineato come questoappuntamento sia inseritoormai a buon diritto nellemanifestazioni della Fieradi San Valentino. «Diteciin cosa possiamo esservivicini» - ha sottolineato ilprefetto di Verona, PerlaStancari. E il procuratoregenerale Mario GiulioSchinaia ha aggiunto:«Siete un esempio per noi,per la vostra tolleranza esimpatia». Il questore Michele Rosatoha accennato al dovere perla Polizia di Stato di esserevicina soprattutto a questefamiglie. «I problemi chevoi affrontate sono i veriproblemi» ha commentatoPaolo Edera, comandanteprovinciale dei carabinieridi Verona. «Siamo noi chedobbiamo integrarci conloro» ha aggiunto l’asses-sore Stefano Bertacco. «Unevento nato senza pretese –ha concluso il consigliereAndrea Bassi - e che ormaiè un appuntamento imper-dibile grazie a MariangiolaVantini». La fondatrice dell’associa-zione Arcobaleno ha con-fermato il programma peril 2012 con la continuazio-ne della campagna “Lui èmio amico” e “Vitigni soli-dali” con le nuove etichetteper i vini della Valpolicel-la. Nicola Moscardo delsindacato autonomo dipolizia ha consegnato ilricavato di una raccoltabenefica a favore dell’Ar-cobaleno. Finale di grande effettocon le preghiere dei varicorpi cantate dal tenorePaolo Restiotto o lette dairappresentanti più elevantiin grado.L’incontro, che è sempremolto atteso, è organizzatodall’Associazione Arcoba-leno di Mariangiola Vanti-ni in collaborazione colComune di Bussolengo,l’Ulss 22, presente coldirettore generale Alessan-dro Dall’Ora e lo staff deldott. Gabriele Bezzan, ecol sostegno della Banca dicredito cooperativo dellaValpolicella del presidenteGianmaria Tommasi.

Lino Cattabianchi

Marzo 2012 12CRONACHE

IN AFRICA. I bambini ritrovano la speranza nel “Villaggio della gioia”Il “Villaggio della gioia” è un progetto che si sta concretizzando sotto il caldo cielo d’Africa.

“…numerosi pure gli orfani a causa della morte precoce dei genitori, ormai è diventa “routine”trovarsi sulla porta della mis-

sione un papà che ti dice: «suora ti affido il mio bambino, la sua mamma se n’è andata ed io non so occuparmi di lui, sono

nei campi tutto il giorno, a chi posso affidarlo?»”

Questo brano è tratto da una lettera di Suor Elisabetta Scaglioni, la “sognatrice”, mantovana di origine ma togolese d’ado-

zione, che opera da diversi anni in Africa nello stato del Togo. Come sempre, sono i bambini le prime vittime delle situazio-

ni difficili. Bambini orfani, ma anche bambini che hanno bisogno di un aiuto temporaneo, oppure bambini che le madri non

saprebbero dove lasciare mentre lavorano nei campi. Da queste parti non esistono asili e portarsi i bambini appresso può

rivelarsi pericoloso. Lasciarli incustoditi, cosi piccoli, li renderebbe facile preda di serpenti e di rapimenti.

Ecco allora l’idea di Suor Elisabetta: acquistare un terreno abbastanza grande dove costruire tante piccole case che possano

accogliere ciascuna all’incirca 10 bambini, seguiti da una “mamma”. Una piccola infermeria con qualche stanza per la degen-

za di bambini che devono seguire una cura, una sala per lo studio/ricreazione, un alloggio per le suore, l’alloggio del custo-

de con un piccolo magazzino e qualche stanza per i volontari che vorranno prestare, nel tempo, il loro servizio. Ma soprat-

tutto, fare in modo che i bambini ritrovino nel “villaggio” il calore di una famiglia e ritornino a sorridere. Di concretizzare il

sogno di Suor Elisabetta si è fatta carico l’as-

sociazione Amici del Togo onlus di Verona.

L’associazione, attiva dal 2002, ha portato a

termine molti progetti, fianco a fianco con

sacerdoti o suore presenti sul territorio togo-

lese, per avere il parere di chi vive in prima

linea le difficoltà di ogni giorno. L’associa-

zione si appella a chi vuole credere che sia

possibile riuscire a far sorridere un bambino

“a distanza”.

Per informazioni: www.amicideltogo.it

Per sostenere i progetti dell’associazione:

c/c postale n. 37320421, oppure bonifico

bancario su Banca Popolare Etica filiale di

Padova – IBAN IT 32 V 05018 12101

000000107147

L’Unitalsi, unione nazionale italianatrasporto ammalati a Lourdes e santua-ri internazionali, è nata nel 1903.Opera attraverso volontari che si impe-gnano a prestare servizio gratuito inspirito di carità cristiana verso personeammalate, disabili e in difficoltàdurante i pellegrinaggi e soprattutto,impegnandosi a testimoniare quotidia-namente nella loro vita cristiana conspirito di umiltà e di caritatevole assi-stenza, nelle parrocchie e nelle diocesi.L’associazione attua il suo fine istitu-zionale promovendo il culto Marianomediante la preparazione, la guida e lacelebrazione di pellegrinaggi a Lour-des e ai santuari italiani ed internazio-nali prefiggendosi di aiutare i socinella loro formazione spirituale e direalizzare opere di pietà, di apostolato

e di carità. E’ divisa in sezioni che cor-rispondono generalmente con le regio-ni. «Quella del Triveneto con sede aBassano del Grappa alla quale faccia-mo riferimento è la più grande – evi-denzia la presidente della sottosezionedi Verona, Grazia Giacomelli». Chi volesse mettersi a disposizionecosa dovrebbe fare?“Potrà ricevere tutte le informazioniutili presso la nostra sede per parteci-pare ai pellegrinaggi. Momenti forti,significativi, di speranza e di amore –fa presente la presidente. Non servonoprofessionalità particolari. Ognunomette a disposizione sé stesso nel-l’ascoltare, nell’accompagnare, nellospingere le carrozzine, nell’accompa-gnare le persone con generosa disponi-bilità d’animo. Oppure potrà parteci-

pare semplicemente da pellegrino. Lameta principale è Lourdes cui si affian-cano la Terra Santa, Fatima, Santiagode Compostela e altri.”Quanti sono i volontari coinvoltinella vostra sezione?«Al pellegrinaggio diocesano che sisvolge nel periodo pasquale partecipa-no duemila persone accompagnate dacentinaia di volontari, 500 sempre pre-senti cui se ne aggiungono altri 300,350 nei pellegrinaggi, per un totale dicirca 900 persone. C’è da fare per tutti.In queste occasioni sono organizzatidei turni affinché anche il volontariopossa sperimentare un suo personalemomento di spiritualità». Quali altri percorsi proponete?«Formazione spirituale una volta almese, organizzata in ognuno dei 27vicariati che riuniscono le 187 parroc-chie della diocesi, coordinata da Mons.Roberto Vesentini». Perché avvicinarsi all’Unitalsi?«Perché è un’associazione meraviglio-sa – conclude la presidente Grazia Gia-comelli. Fatta con lo spirito giusto ècatechesi, formazione, un bellissimopercorso che ci aiuta a migliorare ilnostro stile di vita. E’ un quotidianodonarsi ricevendo in cambio il centu-plo di quanto si dona e ciò è impagabi-le. Vale la pena provare questa espe-rienza che suggerisco anche ai giova-ni». Info: sede in via Duomo 20, tel.0458033676 e.mail: [email protected]

Claudio Gasparini

ASSOCIAZIONI. Tanti volontari anche nella sede staccata della Valpolicella

Disabili e ammalatia Lourdes con Unitalsi

HANDICAP / LA FESTA

Tutti in pistaper amore

Le autorità presenti al Tower

Page 13: L'altro Giornale Marzo 2012

E’ un momento difficile.Per tutti. Ma come viene vissutaall’interno dei Comuni ita-liani e veneti la situazioneche sta attanagliando fami-glie, aziende, imprese? Aparlarne è Giorgio DalNegro, Presidente AnciVeneto – Associazione ita-liana Comuni italiani – esindaco di Negrar, parten-do da un dato di fatto: «laCorte dei Conti – annuncialui stesso – ha confermatoin una recente relazioneche i Comuni italiani stan-no facendo la loro partealla grande, con maggioreautonomia fiscale e conte-nendo la spesa in modosostanziale. E’ chiaro –aggiunge però il Presidente– che l’autonomia fiscale siottiene aumentando l’addi-zionale Irpef: un’addizio-nale equa, secondo la qualechi meno ha, meno contri-buisce e, viceversa, chi piùha più contribuisce. Questo è il primo obiettivoche un sindaco vuole rag-giungere. Il secondo fine diun Sindaco è però la dimi-nuzione delle spese corren-ti. La Corte dei Conti e ilsuo presidente Luigi Giam-

paolino, hanno rilevato chei Comuni italiani sono i piùvirtuosi in materia di spesecorrenti, che, come il capi-tolo degli investimenti,hanno registrato una nettadiminuzione. Io stesso però, e più ancoraGraziano Del Rio, presi-dente Anci nazionale,aggiungiamo: attenzione,questo “miglioramentodella finanza pubblica”, va

a scapito dei cittadini cheavranno meno strade,meno asili, insomma,meno servizi. Tutto questo crea ovvia-mente uno stato d’ansiaterribile tra i Sindaci, per-ché allo stato attuale dellecose, è difficile mantenerei servizi offerti da unComune allo stesso livellodi prima, con entrate sem-pre minori. Se poi teniamoin considerazione – conti-nua preoccupato DalNegro - che anche in Vene-to la crisi si sta facendosentire in modo forte, sianel settore agricolo cheartigianale, ne consegueche anche le entrate deiComuni subiranno un ulte-riore calo. Nel momento incui le tasse aumentano sicreano costi aziendali sem-pre maggiori, tradotti indifficoltà per le nostreimprese. La preoccupazio-ne nei confronti di questapolitica è forte – concludeil Presidente Anci -. Se poiil decreto “liberalizzazio-ni” confermerà che il getti-to delle tesorerie deiComuni andrà alla tesore-ria nazionale allora cisaranno grosse difficoltà

nel pagare i fornitori e nonsi farà altro che aggiungerecrisi alla crisi. Le preoccu-pazioni dei Sindaci sono adun livello mai riscontratoprima in questo Paese».

Silvia Accordini

Marzo 2012 13CRONACHE

Giorgio Dal Negro

Overland continua e…va in rete. Il progetto di sostegno allagenitorialità, nato nel 2008 grazie alla collaborazione tra iservizi socio educativi dei comuni di Negrar, San Pietro inCariano, Sant’Ambrogio di Valpolicella e Dolcè, è attivoattraverso riunioni di gruppo e conferenze dedicate ai genito-ri. Ma c’è una novità: Sul sito www.overland.altervista.org,da noi gestito – affermano gli educatori sociali di Negrar eSan Pietro in Cariano, Simone Perina e Paolo Dalla Vecchia,dedicato a genitori che si trovano in difficoltà nella gestioneeducativa dei figli adolescenti - conflitti, aggressività, nonrispetto delle regole, insuccessi scolastici, alcol, sostanze,bullismo - è possibile iscriversi liberamente e partecipare adun forum. Ad intervenirvi sono non solo genitori, ma ancheesperti (psicologi, psicoterapeuti) e un moderatore (PaoloDala Vecchia ndr)».

NUOVO SITO INTERNETPARERI. Il presidente di Anci: «Più autonomia fiscale e contenimento delle spese»

Sindaci preoccupatine parla Dal Negro

DOMEGLIARA/ARTE. Continua l’ascesa di NuzzoE’ un percorso in continua ascesa quello di Josè Nuzzo, giovane artista diDomegliara diplomato all’Istituto d’Arte “N. Nani” di Verona nel luglio2008. Nello stesso anno Josè pubblica “Io Sono”, un libro di 60 poesie ine-dite, mentre nel 2009 progetta e realizza un murale presso il Bar OratorioNOI nella parrocchia di Domegliara e inizia a partecipare a diversi concor-si e collettive…Ma è nel 2010 che l’arte di Josè esce dai confini scaligerispingendosi fino alla Reggia di Caserta, dove espone classificandosi terzocon l’opera “Bellezza Interiore”. «Nel 2011 sono entrato a far parte del pro-getto WeyA, “l’arte non solo intesa come moda o come continua ricerca sti-listica, ma anche capacità di esprimere idee applicandole a diversi suppor-ti” – racconta Josè, attualmente iscritto al secondo anno della “Scuola delFumetto” di Milano (Sez. Illustrazione) -. Molte sono state le esposizioni a cuiho preso parte con alcune mie opere – aggiunge l’artista, che fa anche partedell’annuario d’arte contemporanea Avanguardie artistiche 2011 -: daDomegliara a Terni, da Bussolengo alla Gran Guardia, da Sona a Caserta epoi ancora Roma». «E’ un concerto di danze d’immagini, di forme, di scenecomuni, che cercano la loro instabilità in continua evoluzione e cambiamen-to – affermano alcuni critici -. Le opere di Nuzzo evocano un “profumonostalgico di passato partenopeo”». E ancora: «Frammenti generati dal sub-conscio, tradotti su carta dal(la testa del) pennello, quale tramite tra livelliconsci e inconsci, declinati in veri e propri “mosaici” pittorici che (e poichè)si compongono di più elementi, livelli e simbolismi».

Overland in rete

Page 14: L'altro Giornale Marzo 2012

A poche settimane dall’ini-zio del 2012 l’amministra-zione del comune di Negrartraccia un bilancio definiti-vo del 2011, lanciando unosguardo avanti, in vista diun 2012 che si presentapiuttosto impegnativo. «Abbiamo chiuso il 2011molto bene – esordisce ilsindaco, Giorgio Dal Negro-. Gli obiettivi sono staticentrati sia per il “Patto di

Stabilità” quanto perl’“equilibrio di bilancio”.Abbiamo diminuito di oltre1,5 milioni di euro i mutuidel Comune anche permerito dei sacrifici dei cit-tadini e delle famiglie eabbiamo l’orgoglio di averfatto molto bene. Tutto que-sto senza vendere patrimo-nio. In questo senso siamostati bravi ma anche fortu-nati – aggiunge Dal Negro -

. Abbiamo chiesto sacrificiai nostri fornitori (in granparte negraresi) che dobbia-mo ringraziare perchéhanno capito le ragioni e sisono resi disponibili ad unadilazione dei pagamenti.Poi la “filiera” con laRegione Veneto che ci haconfermato sia i 400.000euro per il completamentodi via Mazzini (AssessoreGiorgetti) che i 500.000

euro per l’area ecologica diArbizzano (ConsigliereConta) ed ha stanziato altri457.000 euro per il “pattodi stabilità verticale”(Assessore Ciambetti) per-mettendoci di non “sforare”il patto. Per la verità abbia-mo rimandato anche moltemanutenzioni che peròdovremo fare appenaapprovato il bilancio2012».

Marzo 2012 14CRONACHE

A PARLARNE È ANCHE L’ASSESSORE AL BILANCIO STEFANO CERADINIAssessore, quali le prospettive per il 2012?«Il 2012 sarà ancora più difficile. Lo stato ci ha preannunciato un taglio di

oltre 3 milioni di euro (ICI prima casa e trasferimenti) a cui dovremo far

fronte con l’addizionale comunale e l’introduzione dell’IMU per il pareggio

della parte corrente. Poi dovremo procedere con le alienazioni patrimonia-

li per rispettare un “patto di stabilità” sempre più pesante».

Come pensa di far fronte a tutto questo dopo che le aste, che sisono appena concluse, sono andate deserte?«Bisogna assolutamente che alcuni beni tornino sul mercato: magari indivi-

duando degli immobili più appetibili o cambiando un po’ la formula di ces-

sione ma bisogna assolutamente recuperare 3 milioni di euro. Poi sarà

necessario aumentare l’addizionale comunale portando l’aliquota dallo 0,5

per mille allo 0,8 per mille come hanno fatto i comuni limitrofi (San Pietro

in Cariano e Grezzana). Naturalmente alcuni Comuni hanno un’aliquota più

bassa ma tutto dipende dalla situazione debitoria di ciascuno. Poi sarà necessario assieme al Consiglio

Comunale stabilire le aliquote IMU tenendo però presente che metà del gettito (aliquota 3,8 per mille)

delle seconde case verrà incassato direttamente dallo Stato per una stima di 2,3 milioni di euro».

In pratica i cittadini cosa si dovranno aspettare nel 2012?«Abbiamo calcolato che l’addizionale comunale potrà incidere per 7 - 8 euro mensili su un reddito di

1.400 euro al mese. Poi con l’introduzione dell’IMU sarà tassata la prima casa (anche se in maniera

minore della vecchia ICI poiché sono aumentate le detrazioni da 103 euro a 200 euro e ogni figlio con-

vivente sotto i 26 anni porterà un’ulteriore riduzione di 50 euro ciascuno). L’imposta sarà più pesante

sulla seconda casa poiché lo Stato ha già stabilito che l’aliquota base è del 7,6 per mille. La battaglia

più dura sarà comunque quella di mantenere il livello dei servizi erogati al cittadino almeno allo stes-

so livello del 2010 e del 2011 tenendo conto che contiamo su un buon 30% del personale in meno

rispetto a Comuni della nostra fascia di popolazione. Abbiamo ridotto i dirigenti da tre a due, il Segre-

tario Generale è in collaborazione con il Comune di Fumane e presto lo sarà di Pescantina. La Regio-

ne Veneto sta diminuendo i contributi a tutti i Comuni ma cercheremo di supplire sugli investimenti con

accordi pubblico/privato. E’ nostra intenzione proseguire sulla strada della diminuzione del debito pub-

blico. Vogliamo destinare l’avanzo di quest’anno (800.000/900.000 euro) per estinguere altri mutui

che ci permetteranno di avere un po’ più di disponibilità sulla parte corrente da destinare alle manu-

tenzioni. Nei prossimi anni saremo chiamati, anche con l’introduzione del federalismo fiscale, ad esse-

re sempre più autosufficienti nel reperimento delle risorse poichè i contributi statali saranno sempre

minori e pertanto sarà necessaria un’attenta analisi delle imposte se si vuole mantenere o meglio anco-

ra aumentare il livello dei servizi erogati al cittadino».

I palloncini colorati appesisul cancello della Baitadegli Alpini di Pedemonteparlavano chiaro domenica12 febbraio. La struttura infatti ha ospi-tato in una data speciale –il 12.02.2012 – i festeggia-menti di una ricorrenzaaltrettanto speciale: GloriaCrespan, residente aS.Maria di Negrar, haspento 100 candeline! Lasorridente centenaria, nataa Chicago il 12 febbraio1912 da genitori trevigianiemigrati in America, haraggiunto la Baita sotto laneve che cadeva copiosadove ad attenderla, pronti afesteggiare con lei il lietotraguardo, c’erano nume-rosi familiari ed amici. Un applauso, baci e con-gratulazioni e tanta, tantaemozione hanno poi lascia-to spazio all’allegria. La commozione era visibi-le sul viso di nonna Gloria,che tante ne viste nella suavita, ripercorsa grazie anumerose foto ricordoincollate su un grandeposter realizzato per l’oc-casione dalla sua famiglia.Tornata da Chicago in Ita-lia in tenera età, Gloria,cresciuta in una famigliacontadina, ha conosciuto lafame e le difficoltà. Dal suo matrimonio conDante, di cui è rimastavedova ancora giovane,sono nati tre figli, Celesti-

no, Danilo e Maria, cre-sciuti a Nogara. Dopo la morte del maritoGloria si è trasferita a Set-timo dalla famiglia dellafiglia Maria, con cui oravive a S.Maria. «NonnaGloria è sempre stata unagrande lavoratrice – rac-conta una delle nipoti -: iproblemi di nonno Dantel’avevano costretta a man-tenere i figli e a lavorareduramente nei campi. Ma,nonostante fosse sempreimpegnata con la famiglia,la casa, il lavoro, non si èmai dimenticata di dare unaiuto agli altri. Nonna Gloria ha un cuored’oro e sono in tanti avolerle bene». 100 anni divita, quelli di Gloria, coro-nati dall’affetto di tutticoloro che l’hanno cono-sciuta e racchiusi in quelleparole in rima della poesiadedicatale da una nipote“Uno, dieci, cento e altriancora…”. Il 12 febbraio a festeggiarecon Gloria c’erano anchedue rappresentanti del-l’amministrazione comu-nale di Negrar: il vicesin-daco Claudio Castagna el’assessore ai servizi socia-li, Luigino Damoli, hannoconsegnato alla centenariaun mazzo di fiori ed unapergamena in ricordo diquesto felice compleanno.

S.A.

100 annidi ... Gloria

1912 - 2012NEGRAR. Il primo cittadino e l’assessore Ceradini parlano di bilancio

Chiuso il capitolo 2011È tempo di previsioni

Stefano Ceradini

Nonna Gloria accanto alla figlia Maria e all’assessore Luigino Damoli

Page 15: L'altro Giornale Marzo 2012

Cambio della guardia allapresidenza della BandaMusicale di Negrar: dopo20 anni di attività Ugo Chi-gnola passa il testimone adAndrea Borgese. «Ho chie-sto ad Andrea di prendere ilmio posto – afferma Chi-gnola – perché in lui ho rivi-sto me stesso 20 anni fa:anch’io seguivo mio figlioche suonava nella Banda,come lui sta facendo con lafiglia, bravissima, che tienemolto al suo ruolo all’inter-no del Corpo bandistico.Credo che Andrea possadare molto a questa Banda,nella quale comunque il miocuore rimane. Da parte miacontinuerò ad aiutare esostenere Andrea nella suaattività». «Faremo in modoche Ugo non rimanga estra-niato – esordisce a sua voltacon un sorriso il neo presi-dente -. Il mio compito saràquello di dare continuazionead un impegno portatoavanti con molta serietà ecostanza fino ad oggi. Moltigiovani sono entrati a farparte in questi anni dellaBanda, che conta più di 40componenti, per la maggiorparte giovani.

Le scuole medie di Parona edi Negrar hanno un indiriz-zo musicale e i ragazzi nelCorpo bandistico vedonoun’opportunità per darecontinuazione ad un percor-so già iniziato a scuola. Aquesto proposito ringrazia-mo per la collaborazione ilmaestro di clarinetto dellascuola media di Negrar edinvitiamo gli altri insegnantia far conoscere ai ragazzi ilnostro Corpo bandistico».La Banda Musicale diNegrar si ritrova tutti ivenerdì sera – a partire dalle20.30 – nella palazzina divia Francia, a Negrar. Sem-pre qui è attiva da qualcheanno la “scuola allievi” cheoffre la possibilità a chivuole avvicinarsi alla musi-ca di imparare, con un irri-sorio investimento econo-mico, a suonare i fiati – lelezioni, individuali, tenuteda insegnanti qualificati,diplomati al conservatorio,hanno luogo il pomeriggionella palazzina di via Fran-cia -. «La nostra agenda –

aggiunge il presidenteAndrea Borgese - prevedeun concerto il 15 aprile, alleore 15.30, in piazza aNegrar. Un evento, questo,organizzato in occasione delPalio del Recioto grazieall’aiuto del presidente dellapro loco di Negrar, TullioMurari. Sono inoltre in pro-gramma nel mese di giugnoun concerto all’ospedale diNegrar in occasione dellafesta del Sacro Cuore e unConcerto in villa, sulla sciadi quello proposto lo scorsoanno in villa S.Sofia con letre bande della Valpolicella.Colgo l’occasione infine –conclude il neo presidenteaugurandosi che il comunedi Negrar continui ad elargi-re l’annuale contributo perla Banda, che altrimentirischierebbe di sciogliersi –per ringraziare il direttivo ei componenti della BandaMusicale, oltre alla Bancadella Valpolicella - Creditocooperativo di Marano per ilsostegno offertoci».

S.A.

Dal 1° febbraio sull’ ambu-lanza in partenza dall’ ospe-dale di Negrar, oltre al per-sonale soccorritore profes-sionista o volontario, salgo-no anche un infermiere e unmedico. A darne notizia èStefano Coato, che da undecennio accanto ad ungruppo di cittadini della Val-policella, si batte per ottene-re questo risultato, sensibi-lizzando le istituzioni localie informando gli abitantidella Valpolicella circa latotale mancanza di un servi-zio così essenziale. «La Val-policella – afferma - era

l’unica zona di Verona eprovincia in cui il personalesanitario non veniva assolu-tamente previsto a bordodelle ambulanze. Tutto era“affidato” nelle mani divolontari che, pur assoluta-mente preparati, in certesituazioni non potevanoavere le competenze sanita-rie atte a far fronte alle com-plicanze dei servizi affidate-gli. Si doveva purtroppoaspettare, a volte invano,medici e infermieri che arri-vassero in supporto parten-do però, loro stessi, dapostazioni decisamente

troppo lontane, allungandocosì in modo pericolosissi-mo l’attesa per lo sfortunatopaziente. L’alternativa era e tuttorarimane l’eliambulanza cheperò per sua natura presentacomunque limiti strutturali,visto che l’operatività diquesto mezzo, che vola solonelle ore diurne potrebbenon essere sempre garantitanell’ immediato – la provin-cia di Verona è provvista ununico mezzo». L’integrazio-ne delle figure sanitariedirettamente sull’ ambulan-za rivoluziona il concetto di

soccorso extra-ospedalierofornendo all’ utente un ser-vizio di massimo livelloprofessionale: non è più ilpaziente a “correre” versol'ospedale ma è l'ospedaleche lo “raggiunge” sulluogo dell' evento. «In que-sti anni – aggiunge Coato -ci siamo rivolti alle varieamministrazioni comunalicoinvolgendo sindaci eassessori ai servizi socialiinvitandoli a farsi portavocepresso l’ULSS di competen-za anche attraverso la confe-renza dei sindaci. Abbiamopromosso incontri con le

realtà di soccorso della zonae il 118…Era del tuttoinconsueto che un compren-sorio di ormai 40.000 abi-tanti, un flusso di turisti dicirca 350.000 unità/anno(fonte ufficio turistico dellaValpolicella), con un territo-rio così vasto e articolato e

soprattutto un Ospedale conpronto soccorso, non fossedotato di personale sanitariosulle proprie ambulanze.Ora, a quanto pare a seguitodi una riorganizzazioneregionale degli ospedali, lecose sono di conseguenzacambiate».

Marzo 2012 15CRONACHE

La Banda di Negrar si formònel 1886, ma assunse la conno-tazione di regolare formazionebandistica solo attorno al 1930sotto la direzione del maestroArturo Fedrigo - seguito poi dalmaestro Luciano Filippini, tut-t’ora direttore -. Il 1996 e il 1997 hanno segnatol'entrata in Europa della bandaNegrarese che, per la primavolta, ha varcato i confini nazio-nali per recarsi in Ungheria,partecipando ad un prestigiosofestival internazionale, e inCroazia, dove ha messo le basiper intraprendere degli scambiculturali con i paesi di Kastav eTar. Da qualche anno ha inoltrepreso vita una scuola allievi chesta riscuotendo molto successo.

Andrea Borgese al timoneBANDA MUSICALE

NEGRAR. Dallo scorso 1 febbraio salgono a bordo anche dottori e infermieri

Ambulanze medicalizzateall’ospedale Sacro Cuore

Page 16: L'altro Giornale Marzo 2012

Il recente ritrovamento diuna bomba inesplosa nellazona agricola di Novare hadestato stupore e curiositàfra gli abitanti delle vicinan-ze e in particolare agli abi-tanti di Arbizzano e deipaesi vicini ha riportato allamente ansie, paure e stentidel triste periodo di guerra. Fin dal novembre 1943 itedeschi, nell'intento di pro-teggere dai bombardamentianglo-americani le lineestradali e ferroviarie delBrennero, avevano installa-to batterie contraeree a Set-timo, San Dionigi di Paronae Arbizzano. Quest'ultima disponeva di 6cannoni e di 4 mitraglierefisse ed era dotata di ade-guata strumentazione diavvistamento, ascolto e diorientamento al tiro. Eracollocata nella zona nord diArbizzano allora completa-mente agricola. Ogni qual-volta la strumentazionesegnalava l'avvicinamento oil transito di aerei venivaazionato un sonoro allarmeche a volte era dovuto a"pippo" - ricognitore chesorvolata ad alta altezza -altre volte, purtroppo, era

dovuto a stormi di aerei diprossimo arrivo o addirittu-ra che stavano bombardan-do Parona, dove l'obiettivoprincipale era il ponte ferro-viario. In questo caso segui-va un intenso cannoneggia-mento. . . . Fu in uno al questi eventiche la contraerea diArblzzano danneggiò unaereo inglese il quale, vero-similmente nella speranza dipoter rientrare alla base,cercò di alleggerirsi scari-cando la bomba che ancoraportava. Questa cadde dove, dopoquasi 67 anni, è stata oratrovata inesplosa, più preci-samente nella località detta"sotto Caloeto". L'aereo col-pito, invece, precipitò pocolontano, a Costagrande diMontecchio. Tornando alla bomba è dadire che pesava circa mezzatonnellata e che dopo esserestata disinnescata sul postodagli artificieri del Genioguastatori "Folgore" diLegnago, è stato portata aBoscomantico dove, con ledovute cautele, è stata fattabrillare.

Rinaldo Dal Negro

Ha avuto l’effetto di unabomba la notizia che hamesso in subbuglio Negrarnei primi giorni del mese difebbraio: Mirko LucioFuria, presidente dal 2010del Comitato organizzatoredel Palio del Recioto haprotocollato in Comune unalettera indirizzata al sinda-co Giorgio Dal Negro incui, con tre motivazioni -due di carattere tecnico -organizzativo e una dicarattere prettamente perso-nale e professionale -,annunciava le sue dimissio-ni, a poco più di due mesidall’attesa 60à edizionedella manifestazione. Pochigiorni più tardi Furia stesso,alleggerendo il tono, parla-va di “autosospensione”…ed infine il ritorno del sere-no dopo la tempesta: ilmese di febbraio si è chiusoinfatti con l’annuncio, daparte del Presidente, di unritorno alla timone, almenoper il momento. «La lettera indirizzatami daFuria sottolineava grandidifficoltà nel proseguire ilmandato presidenziale –afferma il sindaco GiorgioDal Negro -, riportando tremotivazioni, due delle quali

di carattere organizzativoburocratico che cercheremodi risolvere in futuro. L’ul-tima motivazione, quella sucui fin da subito si concen-trata la mia preoccupazio-ne, riguardava invece le dif-ficoltà nel ricoprire il ruolodi Presidente, dato il forteimpegno professionale diLucio Mirko Furia in que-sto particolare periodo. Hoquindi incontrato il Presi-

dente che ha dato la suadisponibilità a rimaneretemporaneamente allaguida del Comitato, scari-cando alcune responsabilitàoperative sui componentidel Consiglio. Il 60° Palio del Reciotoquindi non corre alcunrischio e si farà: le aziendesono state aggiornate emolte hanno confermato laloro presenza. Anche l’or-

ganizzazione della corsaciclistica, seguita dal Presi-dente Stefano Bonfioli, è abuon punto. A Palio avve-nuto – conclude il sindaco –si dovrà tuttavia pensare aduna sostituzione di Furia o,a seconda delle sue disponi-bilità, ad una diversa for-mula con lui alla presiden-za».

Silvia Accordini

Marzo 2012 16CRONACHE

Tanta curiositàper la bomba

NOVARE / IL RITROVAMENTOPALIO DEL RECIOTO. Dopo il primo choc si lavora alla grande

Furia si autosospendepoi ci ripensa... per ora

I medici ed infermieri del Pronto Soccorso sono sempre di più in prima lineaper far fronte ad un’attività sempre più ampia. «La tipologia delle patologie di afferenza é e rimane prevalentemente connes-sa alle urgenze perché in questi anni è sicuramente aumentato il numero diambulanze che arrivano dal territorio», spiega Fabio Faccincani, responsabiledel Pronto Soccorso della Casa di cura Pederzoli di Peschiera del Garda. «Laconseguenza per i codici non urgenti, ovvero i codici bianchi e verdi, è quelladi attese più lunghe rispetto a qualche anno fa. D’altra parte il nostro compi-to è dare la precedenza a ciò che è urgente e poi si vede tutto il resto che,però, nella gran parte dei casi sono patologie di pertinenza ambulatoriale.Forse anche per questo la Regione, di fronte a questo iper afflusso di codicibianchi/verdi nei Pronto soccorsi del Veneto, ha ritenuto utile introdurre il tic-ket per queste prestazioni sanitarie: un modo, forse, per agevolare la concen-trazione dell’attività dei P.s. sulle reali urgenze/emergenze».Ma proprio il pagamento dei ticket genera in molte occasioni dei problemi.«Non tutti sono informati di come funzionano adesso le cose: ma se il pazien-te, arrivato in Pronto soccorso ad esempio con un codice verde, dopo gliaccertamenti esce con un codice bianco deve pagare la quota fissa di 25 europer la prestazione del P.s. e il ticket su tutti gli esami o visite eseguite», spiegail medico. Alcuni esempi: un problema alla caviglia, se non si riscontra fratturae non deve essere applicato un apparecchio gessato la persona pagherà i 25euro e il ticket sulle lastre e sull’eventuale prestazione del medico specialista.«La difficoltà non è di noi sanitari del Pronto soccorso che vediamo tutti»,riprende Faccincani. «Ma in alcuni casi, di fatto, il P.s. si trasforma in una sortadi ambulatorio della medicina di base ed è in questi casi che scattano i paga-menti delle prestazioni. Il problema, come detto, è che molte persone nonsono ancora al corrente delle nuove normative regionali in tema di Sanità edunque restano molto sorpresi per i conti che si trovano a dover pagare».

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“Per favore, aiutami a scen-dere dal passeggino, a pian-gere per un capriccio, achiamare mamma”: questo èl’appello che sembra gridarecon i suoi occhioni spalan-cati Annalisa, una bimba ditre anni di San GiovanniLupatoto affetta da lissince-falia. Una malattia, questa,che non le permette di parla-re e camminare e per laquale in Italia non esistonomedicine che riescano afarla stare meglio…Unacura però la mamma e ilpapà di Annalisa l’hannotrovata, attraverso un medi-co russo che lavora in Israe-le, ma da soli non ce lafanno a sostenere le spese –ogni seduta costa circa20.000 euro -. Un aiuto,quello di cui ha bisognoAnnalisa, che sta arrivandoanche dalla Valpolicella,dove il gruppo di amiciVLN – Vivi La Natura – hadato vita al Progetto Annali-sa - sulla scia del ProgettoLorenzo, avviato un paio dianni fa per aiutare un bimbomalato di Pezza -. E’ statarealizzata, a costo 0, grazieal lavoro di alcuni volontarie a generose aziende chehanno messo a disposizionemateriale e quant’altro, unabottiglia di Passito Rosso(Recioto), per raccoglierefondi per la piccola Annali-sa. “Tabula rasa”, questo ilnome del vino che si legge acaratteri variopinti sull’eti-chetta creata per l’occasio-ne, si può già acquistare inalcuni negozi del territoriodella Valpolicella al prezzosimbolico di 10 euro. L'inte-ro ricavato andrà a sostenerele cure di Annalisa. «Sonostate create 600 bottiglie diRecioto– affermano con

entusiasmo i componenti diVLN. Ma non è finita qui: il13 aprile all’interno dellaCantina sociale di Negrar, èin programma una serata ascopo benefico alla quale -in collaborazione con U.C.Pedemonte 2005 - unioneciclistica ndr -, di cui faccia-mo parte - stiamo invitandoi rappresentanti di alcunesocietà ciclistiche del terri-torio. All’evento, a numerochiuso, parteciperannoanche ex professionisti delmondo del ciclismo. Unavisita guidata della Cantinasarà seguita da una cena,completamente gratuita,seguita da un intervento deldottor Michele Conati cheillustrerà la malattia da cui èaffetta Annalisa. Verrà quin-di presentato il progettoAnnalisa, auspicando l’aiutodei presenti nell’acquisto

delle bottiglie “Tabularasa”…per essere non solocampioni nello sport, maanche nella vita».Per chi volesse, senza acqui-stare la bottiglia, aiutareugualmente Annalisa puòutilizzare il seguente C.C.: Comitato Per Annalisa -Banca di Rimini-filiale Cen-tro. Causale: per Annalisa -IBAN IT 77 E 08970 24206000090003171. S.A.

La Lissincefalia è una malformazione del cervel-lo, la cui superficie è regolare piuttosto che cir-convoluta. Tutti i bambini affetti da lissencefaliahanno un ritardo mentale severo e un controllodifficile di movimento simile ai bambini conparalisi cerebrale. Altri problemi comuni includo-no l'alimentazione difficile, le crisi epilettiche fre-quenti ed episodi ripetuti di polmonite.

Marzo 2012 18CRONACHE

Tutto iniziò parecchi anni fa,quando la gente di Pedemon-te s’inventò una sagra permettere in mostra la produ-zione vinicola locale: i conta-dini fornirono la materiaprima, i falegnami misero inpiedi i chioschi di mescita,altri intrattenevano relazionicon personaggi illustri delsettore, qualcuno organizza-va il concorso del Recioto ecosì via, con la collaborazio-ne di tutti si iniziò l’avventu-ra. A quell’epoca il Vinitalydi Angelo Betti era ancora dilà da venire e anche in segui-to sarebbero state poche le cantine che avrebbero potuto permettersi una occasione di visibi-lità cosi impegnativa .Ecco allora la Festa dei Vini Classici della Valpolicella e Recioto aPedemonte ad assolvere il compito di promuovere tanti piccoli produttori di vini della Val-policella. Vivere la festa diventava un’occasione per assaggiare i vini che in giro non si tro-vavano e che fanno parte della storia, della tradizione e della cultura di questa zona. Neglianni questo appuntamento si è evoluto, affiancando ai momenti caratteristici della festa dipiazza iniziative più in linea con gli interessi attuali della gente: la Magnalonga, il Palio delleBotti, il concorso del Recioto Classico, Vino in Arte…Un’avventura, quella della Festa deiVini classici della Valpolicella e Recioto, che si ripeterà il 1° maggio anche in questo 2012con la sua 53° edizione. Ad aprire le danze sarà la 15° Magnalonga che aprirà le sue iscrizio-ni il 26 marzo e che condurrà gli amanti dell’attività all’aria aperta e i buongustai della cuci-na tipica attraverso sapori, tradizioni e fascino dei luoghi, con l’utilizzo di soli materiali bio-degradabili. Nel programma della festa, oltre alle serate danzanti con la presenza di alcunescuole di ballo con i loro allievi e ad un concorso didattico dedicato alle scuole primarie delcomune di San Pietro in Cariano i cui lavori verranno esposti presso la sala delle scuole diPedemonte assieme ad una mostra di racconti Salgariani, non mancherà il Palio delle Botti,una delle ultime manifestazioni create dall'Associazione Città del Vino. Alla manifestazione,di carattere nazionale, sono invitati a partecipare tutti i Comuni soci che hanno voglia di con-frontarsi e sfidarsi, facendo rotolare e spingendo botti da 500 litri per le vie dei centri storicidelle Città del Vino di tutta Italia. Il Palio delle Botti è una manifestazione che cresce di annoin anno con soddisfazione dell’Associazione e dei Comuni partecipanti. Ogni Città del vinosarà ospite del Comitato organizzatore, presentandosi con il proprio simbolo e la possibilitàdi allestire all’interno del villaggio del gusto uno stand con i propri prodotti locali. «L’edi-zione 2012 – afferma il Presidente del Comitato organizzatore, Livio Schiavone - sarà arric-chita dal concorso del Recioto Classico vendemmia 2011 e da una rassegna in piazza di pro-duttori vitivinicoli per promuovere ed approfondire le potenzialità della Valpolicella. Duecommissioni - una composta da enologi/enotecnici del settore vitivinicolo e una compostada persone comuni e alcuni studenti del corso di laurea di Scienze Viticole ed Enologiche diSan Floriano – degusteranno i vini e assegneranno due premi. Chi volesse far parte dellacommissione popolare può inviare richiesta a [email protected] entro il 30 marzo».

INIZIATIVA BENEFICA PEDEMONTE. L’evento era nato come una semplice sagra

A maggio arriva la Festa dei Vini

La piccola Annalisa

Aiutiamola a sorridere

Page 19: L'altro Giornale Marzo 2012

Viaggia a gonfie vele il progetto turistico Pedemontana Vero-nese che, con capofila il comune di San Pietro in Cariano,coinvolge 21 Comuni compresi nell’area tra il lago di Garda eMonteforte, dall’Adige ai Lessini. «Ognuno di questi 21Comuni – spiegava qualche mese fa il primo cittadino cariane-se, Gabriele Maestrelli – si sta impegnando nel redigere unacartella illustrativa di ogni più piccolo aspetto che riguarda ilproprio territorio. Una sorta di dossier che costituirà un quadrogenerale, base da cui partire per elaborare una serie di dati daportare al cospetto della Regione Veneto, titolare del progetto“Verso la Pedemontana Veneta” per il quale investirà fondipropri. In seguito, accanto all’Alta Marca e alla PedemontanaVicentina, prenderà vita un progetto il cui obiettivo primariosarà lo sviluppo turistico – culturale delle province di Verona,Vicenza e Treviso. Il progetto verterà sul potenziamento delturismo in tutta l’area, allo scopo di valorizzare il territorio etrovare in quest’iniziativa la possibilità di dare lavoro ai nostrigiovani». Il progetto ora è partito: «è iniziato molto bene –conferma il sindaco a seguito di un incontro tenutosi a Schioqualche settimana fa - e speriamo proceda così. La Regione, daparte sua, sta stanziando i fondi promessi, che verranno ridi-stribuiti sul territorio». Un progetto, questo, al quale da alcunigiorni si sta affiancando un ulteriore novità: la regione Venetosta effettuando un osservatorio in Valpolicella che ha comefine la tutela paesaggistica del territorio. Attraverso questoosservatorio, di cui San Peltro è capofila, la Regione onoreràl’impegno preso all’interno del bilancio stanziando fondi perla ristrutturazione di siti storici. S.A.

Attraverso una lettera indi-rizzata alla redazione un let-tore risolleva la questione“ex Merci”. A rispondere èil sindaco di San Pietro inCariano, Gabriele Maestrel-li.Gentile Direttore,abito a pochi metri dallagrande struttura che fino adalcuni anni fa ospitaval’azienda Merci, in via donAngelo Fasoli a Pedemonte.Un edificio, questo, abban-donato all’incuria più tota-le, rifugio in questi anni discapestrati che di tanto intanto si sono divertiti a rom-pere vetri e appiccare incen-di. Recentemente si è ancheverificata la rottura di alcu-ne tubature che ha provoca-

to l’allagamento della stra-da, problema poi fortunata-mente risolto. Da qualchemese, da una delle finestredi casa mia è possibile scor-gere sulla copertura in eter-nit del capannone evidentidanni e materiale sconnes-so. Si sa che da quagli eter-nit, tanto demonizzati, esceamianto che si volatilizzanell’aria…E noi qui ci abi-tiamo. Chiedo all’ammini-strazione comunale: la dittaproprietaria dell’immobilenon è costretta a far frontead una manutenzione diquesto genere viste le possi-bili gravi ripercussioni sulterritorio e sulla salute dichi ci vive?

Lettera firmata

Marzo 2012 19CRONACHE

IL RITROVO. I trentottini rinnovano l’amiciziaClasse’38 a rapporto! Domenica 11 marzo i settantaquattrenni del comune di San Pietro in Cariano si incontre-ranno – per la sedicesima volta consecutiva – per festeggiare insieme la loro amicizia. I “diversamente giovani”– così amano definirsi gli allegri trentottini carianesi – si ritroveranno alle 10.15 nella chiesa parrocchiale diCastelrotto, dove parteciperanno alla S.Messa celebrata dal parroco don Giuseppe e da don Umberto, padre Sale-siano, entrambi del 1938. «A seguire – affermano gli organizzatori - non mancherà il consueto momento convi-viale presso il ristorante Valpolicella di Torbe – alle 12.30 -, dove ci racconteremo ricordi passati e progetti perl’avvenire. Durante il pranzo verrà illustrato il viaggio che, com’è ormai tradizione, proporremo anche nel 2012:quest’anno le mete previste sono Lazio e Puglia che raggiungeremo dal 16 al 19 aprile».…Ma non è finita qui: ai doverosi festeggiamenti il gruppo anche in occasione della 16° festa della classe orga-nizzerà la tradizionale lotteria, il cui ricavato veniva solitamente utilizzato per aiutare i più bisognosi. «Quest’an-no invece si farà “cassa”, affinché la quota di partecipazione per la giornata della festa rimanga invariata – con-cludono gli organizzatori -. Tutto ciò a beneficio di noi trentottini che con l’attuale crisi rischiamo di diventare inuovi poveri. Ai partecipanti alla festa verrà dato in omaggio un libretto con la fotografia ricordo dal titolo “Noidel 1938…come eravamo”, una lettura divertente e ironica dei vecchi tempi».Per informazioni: 045.7702074, 045.7725276. S.A.

Progetto al viaPEDEMONTANA VERONESE

«Desidero in primo luogo rassicurare il lettore in merito agli eternit sconnessi di cui si parla nella lettera – affer-mai l sindaco di San Peltro in Cariano, Gabriele Maestrelli -: abbiamo già allertato la responsabile dell’ufficioambiente per verificare gli appositi sopralluoghi e controlli. Per quanto concerne invece il degrado della zona inquestione posso dire che l’area è soggetta ad un accordo di programma siglato dall’amministrazione che ci hapreceduto. Il Piruea relativo prevedeva una cubatura da costruire, che la nostra amministrazione ha ridotto a20.000 metri cubi. Un piano, questo, che a breve la società titolare della struttura concretizzerà attraverso la rea-lizzazione di alcune villette, riqualificando quindi l’intera area. Il beneficio economico che il Comune trarrà daquesto progetto sarà speso in parte per le frazioni di Corrubbio e San Floriano. La bretella prevista per by pas-sare il paese di Pedemonte non è stata dimenticata – conclude Maestrelli -, ma verrà realizzata successivamen-te non appena saranno reperiti i fondi».

PEDEMONTE. Un lettore preoccupato dal degrado della zona scrive alla redazione

L’ex Merci fa discutereInterviene Maestrelli

UN NUOVO SERVIZIO PER LE FAMIGLIE CON STUDENTI

Apre in questi giorni, a San Pietro in Cariano, al numero 16 diVia Ingelheim (a due passi dall’Istituto Calabrese –Levi) il Cen-tro Ripetizioni 100.Ovviamente, l’idea alla base è che non tutte le famiglie con

studenti (nel nostro caso, di scuole medie inferiori e superiori)possano attivamente seguire lo studio dei propri ragazzi.Ma se l’idea è vecchia, la realizzazione è innovativa: in un mer-cato, quello del sostegno allo studio da sempre affidato al“fatto in casa”, caratterizzato da metodologie approssimativeed evasione fiscale, il Centro 100 si caratterizza per l’ampia offerta formativa che siavvale di tutor che seguono gruppi di studio di 3-4 ragazzi nella regolare attività di stu-dio, con orari flessibili e prezzi ragionevoli, grazie anche ad un’ampia possibilità di per-sonalizzazione nei tempi e nei modi (ad esempio relativamente alla preparazione pergli esami di maturità). I tutor sono, principalmente, studenti universitari accuratamente selezionati, in gradodi dare, oltre al semplice aiuto sui compiti anche orientamento allo studio, dando cosìai ragazzi più serenità ed alle famiglie più libertà e tranquillità.

Contattaci per maggiori informazioni: 045 4852827 - 3456946050

[email protected] Ingelheim 16, San Pietro In Cariano redazionale

Page 20: L'altro Giornale Marzo 2012

Gentile Direttore,sento il dovere di reagirea questo assistere conindifferenza alla caduta diun luogo che per Maranoha sempre rappresentatomolto. Mi riferisco allavecchia chiesa di SantaMaria Valverde, che damolto tempo soffre diproblemi statici e che inquesto periodo, di attivitàsismica, vengono mag-giormente accentuati.Ricordo che i vigili delfuoco con il sopralluogodel 27 gennaio 2012hanno vietato l'accessodello spazio dietro l'altareper il distaccamento dellaparete nella quale risie-deva la storica statua inlegno raffigurante la Ver-gine Maria risalente al1516. Da tempo il gruppodi minoranza comunalesta spingendo l'ammini-strazione affinchè vengapianificato un capillarepiano di restauro (docu-mentazone completa sulsito

www.nuovamarano.it/site/index.php/interrogazio-ni/99-026-grave-perico-lo-pubblico-santuario-santa-maria). Il progettoè già disponibile, la spesaè stata sostenuta dallaparrocchia che attual-mente non dispone deifondi necessari per poter-lo realizzare, in quantogià impegnata nel restau-ro della chiesa parroc-chiale di Marano. L'ostacolo pare essereanche la verifica dellaproprietà dello stabile sulquale non si è ancora riu-sciti a far chiarezza. A talproposito stiamo atten-dendo riscontri anchedall'Archivio di Stato diVerona, al quale ho invia-to richieste su documentimolto antichi, che, inlinea con altre fonti stori-che proverebbero la pro-prietà al Comune. Quelloche a me dispiace è vede-re come la mia ammini-strazione sia così burocra-ta solo ora…

Il turismo è una risorsaper la Valpolicella, biso-gna investire, ampliarel'offerta per chi viene avisitare Marano e i suoisplendi dintorni. Neabbiamo oltre che la pos-sibilità anche gli strumen-ti per farlo, pensiamoall'importanza dei vastisentieri immersi nellanatura, le caratteristichemalghe della Lessinia, lebellissime chiese, imagnifici capitelli e ilricercatissimo Santuariodi S.Maria. E' compito del-l'amministrazione valoriz-zare e promuovere il terri-torio, legare il turismoalle imprese locali met-tendo a disposizione glistrumenti necessari. Per-chè tenere chiusa una trale più belle malghe dellaLessinia quando puòessere proposta con ilocali prodotti agricoli eenogastronomici? E' evi-dente che manca unaguida che unisca il tutto.Abbiamo già le prove di

quanto sia interessatal'economia alla nostravallata, si pensi allo stra-ordinario successo che haavuto anche quest'anno ilcaratteristico mercatino diNatale a Pezza, la festadel Pane a Purano, il pre-sepe vivente di S.Rocco, larichiestissima “quattropassi…di gusto” e quantealtre sono le manifesta-zioni letteralmente presed'assalto dai visitatori.Abbiamo così la confermache dobbiamo continuarea lavorare in questo setto-re, bisogna preferire ilrestauro del Santuario diS. Maria Valverde ad unarotonda o ad un semplicemuro. Sicuramente chiinveste su Marano vedrà isuoi frutti. Ma Marano sucosa sta investendo?

Jonathan Formolo Gruppo consigliare

del comune di Marano di Valpolicella

"Zardini sindaco perMarano

di Valpolicella"

L’amministrazione comuna-le di Marano di Valpolicella,rivalutando la questione“raccolta rifiuti”, ha decisoentrare a far parte del con-sorzio del Bacino Verona 2del quadrilatero. «Si tratta diun consorzio che assume laqualifica di Autorità d’Am-bito Provvisoria e operaattualmente su gran partedei comuni veronesi dal1997 - spiega l’assessoreall’ecologia Giuseppe Zar-dini -. I servizi che il con-sorzio offre sono molti; tra imotivi principali che hanno

indotto l’amministrazionecomunale ad aderire c’è lapossibilità di affrontare gareverso le aziende fornitricidel servizio di raccolta inmaniera associata - vienemesso a disposizione delComune un gruppo di ope-ratori specializzati. Inoltre,gestendo la vendita deimateriali riutilizzabili e rici-clabili, derivanti dalla rac-colta differenziata, su quan-tità decisamente superiori, siottengono prezzi di venditapiù alti con introiti maggiorinelle casse Comunali,

introiti che vengono utiliz-zati per calmierare il prezzodella tassa rifiuti che gravasulle famiglie». Tutto ciòpermetterà all’amministra-zione di erogare un serviziodi qualità superiore ai citta-dini per gli anni a venire,senza dover apportareaumenti alla tassa rifiuti,dovuti alle variazioni delprezzo di gasolio e altrevariabili che influiscono sulprezzo del servizio com-plessivo. Le decisioni ope-rative e la gestione econo-mica rimangono in capo alcomune di Marano. «Unservizio più strutturato adun prezzo vantaggioso, perfar meglio fruttare l’impe-gno dei cittadini di Maranoassunto nel differenziare irifiuti in maniera corretta –aggiunge Zardini -. Colgol’occasione per ricordarel’importanza di differenzia-re i rifiuti presso le proprieabitazioni, buona praticache consente al Comune di“guadagnare” economica-mente dalla vendita deimateriali introdotti nei cas-sonetti dei rifiuti differen-ziati ma soprattutto di nonspendere per lo smaltimentodel rifiuto secco, che rappre-

senta solo un costo. Piùimportante del vantaggioeconomico è il vantaggioecologico derivante da que-sta buona pratica: numerosisono i materiali prodotti dairifiuti differenziati raccolti,anche impiegati sul nostroterritorio come giochi deiparchi giochi, paratie delleisole ecologiche, la stessacarta dell’opuscolo che rice-verete nelle vostre abitazio-ni è fatta di materiale rici-clato».

Marzo 2012 20CRONACHE

MARANO. L’Amministrazione ha deciso di entrare a far parte del Consorzio

Adesso la raccolta rifiutisi firma Bacino Verona 2

Nel mese di febbraio i gruppi AIDO e FIDAS diMarano hanno svolto il consueto incontro di carat-tere didattico sanitario nelle classi di V elementa-re di Valgatara e Marano. Maurizia e Gabrielesono intervenuti per parlare di donazione delsangue, prevenzione, salute, solidarietà e amici-zia. A ciascuna classe è stata donata una primulacome segno della pianta della solidarietà che cia-scuno ha nel proprio cuore. E' stato poi regalato il dvd di una canzone intito-lata "Vivo con te" che parla di donazione e che siispira ad una storia vera, la storia di Camilla eAlessio. Si tratta di un'iniziativa realizzata dalGruppo Aido di Segrate. La canzone è stata composta dal musicista AndreaMercurio ed è suonata da una superband formatada Andrea Braido (chitarrista di Vasco Rossi, LauraPausini, Eros Ramazzotti, Zucchero e molti altri),Walter Savelli (pianista storico di Claudio Baglio-ni), Faso (storico bassista di Elio e le storie tese) eFlaviano Cuffari alla batteria (Claudio Baglioni,Renato Zero). Questi musicisti, assieme alla voce della giovanis-sima Manu, hanno voluto raccontare una storiaumana e toccante per sensibilizzare le personesull'importanza della donazione, per dare unasperanza a quelle novemila persone che oggisono in attesa di un trapianto e per lenire, perquanto possibile, il dolore di chi ha perso qualcu-no, ma ha avuto la forza e il coraggio di trasfor-mare la fine di una vita in un nuovo inizio. E' pos-sibile ascoltare “Vivo con te” e ammirarne il videosu Youtube al seguente link:http://www.youtube.com/watch?feature=pla-yer_embedded&v=_Ag5qc1AMDs. I nostri gruppisi stanno impegnando nella promozione di questacanzone, convinti che il suo messaggio di solida-rietà meriti di essere diffuso e conosciuto ampia-mente, soprattutto fra i giovani.

I Gruppi AIDO e FIDAS di Marano di Valpolicella

Donare... a scuolaRICEVIAMO && PUBBLICHIAMO

Giuseppe Zardini

«Su cosa sta investendo Marano?»RICEVIAMO && PUBBLICHIAMOIL 17-18 MARZO...

Giunto alla sua 3° edizione si svolgerà anchequest’anno a Valgatara, presso la sala civica inPiazza della Comunità, un mercatino di graziosimanufatti in cucito, decoupage e altro ancora. Ilricavato del mercatino verrà, come negli anniscorsi, interamente devoluto alla FFC (Fondazio-ne per la ricerca sulla fibrosi cistica) che ha sedepresso l’Ospedale maggiore di Borgo Trento, perfinanziare un progetto di ricerca. Il mercatino èorganizzato dai volontari della delegazione FFCdella Valpolicella che da qualche hanno operanosul nostro territorio, con varie iniziative, perché sipossa realizzare l’ambito progetto: “Guarire lafibrosi cistica” la malattia genetica grave più dif-fusa. Tutte le informazioni sulla fondazione e sulgruppo Delegazione della Valpolicella con l’ado-zione del progetto n°13 /2011 si possono vede-re sul sito www.fibrosicisticaricerca.it. Invitiamotutti a venirci a trovare, quest’anno oltre alla tra-dizionale esposizione dei nostri manufatti ci saràanche una parte dedicata all’esposizione dioggetti che in questi anni ci sono stati donati peril nostro progetto. Domenica sarà una giornataspeciale sarà allestita una pesca e per i più pic-coli saranno presenti un gruppo di clown congiochi e attrazioni.

Laura CottiniResponsabile gruppo Delegazione

della Valpolicella

Page 21: L'altro Giornale Marzo 2012

Un Bogon d’Oro 2012 targa-to Fumane: è quello che si èaggiudicato il Gruppo Giova-ni “Insieme per il carnevale”di Fumane in occasione dellasfilata dei carri di venerdì 17

febbraio lungo le vie del cen-tro di Verona. E’ stato così che il luccicantee movimentato carro “Con ilmiele e con la cera l’alvearediventa una balera” è diventa-

to la star del carnevale, aggiu-dicandosi, per la secondavolta in 17 anni di attività delgruppo fumanese, il presti-gioso premio della giuriapopolare indetto da TeleAre-na. E allora via, tutti in pista adivertisi con la musica deglianni ‘70, sfoderando pantalo-ni a zampa e capelli cotonati,con un mega vasetto di mielecome cubo, una pista da ballofatta con le celle dell’alvearee un sacco di api che ballanosulle note della disco-music…ma, come in tutte lediscoteche che si rispettino,non poteva mancare unagigantesca e abbagliante sferaspecchiata che sovrasta ilcarro e, sorpresa, si apre nellameraviglia di tutti trasfor-mandosi in un coloratissimofiore e mostrando l’ape regi-na della festa. Tutt’intorno

una coloratissima scenografiadi fiori, dischi e juke-box e adaccompagnare il carro, ungruppo di circa 70 figuranti,vestiti in abiti stile “api anni‘70”. L’intero carro, ideato,progettato e realizzatomediante l’uso della cartape-sta, è stato frutto dell’impe-gno costante dei giovanifumanesi, membri di “Insie-me per il carnevale”, natoquasi per gioco nel 1996 dalgruppo animatori parrocchia-le…Da allora di strada iragazzi ne hanno percorsa,raggiungendo oggi il numerodi ben 100 figuranti, forti didiversi carri realizzati: dalCastello di Camelot ai Fuma-neros, dalla Zucca delle stre-ghe a Carovan town e i Flin-stones, dai Pirati a Peter Pan eI Folletti, e ancora Alice nelpaese di Fumane, In viaggio

tra i misteri, 2 galli in Egitto,E allora barrichiamo tutto,anche i trolls, fino ad arrivareal 2008, con Ciak sigira…western, con la vittoriadel Bogon d’Oro. La storia èpoi continuata con l’Affonda-zione Arena e Quindi_ci

piace – in occasione del 15°anniversario del gruppo – eSavana race dello scorsoanno…Ed ora il 2012, con ilgrande successo riscossodalle api ballerine, in attesa diun altro entusiasmante carro.

S.A.

Marzo 2012 21CRONACHE

GIORNATA ECOLOGICA. Benvenuta Primavera a S. Pietro e FumaneSi terrà nella giornata di domenica 18 marzo, in linea con le decisioni del Tavolo Tecnico Zonale Provin-ciale, l’iniziativa “Benvenuta Primavera”, promossa dal servizio educativo e dall’ufficio ecologia edambiente dei comuni di Fumane e San Pietro in Cariano in collaborazione con gli Istituti Comprensivi e levarie associazioni di volontariato e non, presenti sul territorio. Sarà una giornata ricca di eventi e inizia-tive volti a sensibilizzare i cittadini sulle tematiche legate all’ambiente. I bambini potranno giocare, salta-re, muoversi liberamente lungo un tratto di strada libero dalle quattro ruote. Verrà infatti chiusa al traffi-co la SP 33 “del Pastel” – tratto provinciale che dalla rotonda di San Pietro in Cariano va verso il comunedi Fumane. La quinta giornata dell’ambiente prevede il ritrovo alle 8.30 al centro della SP33 per tutti i cit-tadini volontari e gruppi che hanno voglia di partecipare all’operazione “territorio pulito”. Verranno con-segnati guanti protettivi e attrezzatura necessaria per una migliore riuscita dell’iniziativa ed entrambi icomuni metteranno a disposizione i loro mezzi di trasporto per il ritiro dei rifiuti che verranno raccolti.«Verso le 11.30 – affermano gli amministratori dei comuni di San Pietro in Cariano e Fumane - è previ-sto, per il rientro dei volontari, l’allestimento di un punto di ristoro. Dalle 12.00 alle 14.30 prenderannovita iniziative volte alle famiglie con la presenza di laboratori che favoriscono la manualità e la creativitàdei bambini, con giochi ecologici e di animazione. Ci sarà anche la possibilità di giocare a scacchi conpartite amichevoli e in simultanea con gli istruttori dell’Associazione Dilettantistica Scacchi Valpolicella. Sicontinuerà poi con l’arrivo verso le 14.30 dei ludobus carichi di giochi molto divertenti per bambini eragazzi di tutte le età anche per i più piccoli, per mamme e papà che hanno voglia di divertirsi. La mani-festazione si concluderà verso le 18.30 dando il benvenuto alla primavera con una tazza di ciocco-lata». Per informazioni è possibile telefonare agli uffici ecologia dei rispettivi Comuni.

In data 21 dicembre 2011 ilconsiglio comunale diFumane, con i soli voti dellamaggioranza, ha approvatoil bilancio di previsione2012. Un documento, que-sto, «che dovrà essere nelcorso dell’esercizio rivistoe aggiornato alla luce deiprovvedimenti che nel corsodi questi mesi sono statiemanati e non del tuttoancora chiariti con i relativiprovvedimenti attuativi –dichiara il sindaco di Fuma-ne, Domenico Bianchi -. IComuni hanno la possibilitàdi poter adeguare l’aliquotaIrpef, mentre è stata intro-dotta l’Imu. Sono inoltre previsti minoritrasferimenti statali e l’entelocale vuole garantire lerisorse necessarie per potersvolgere in maniera adegua-

ta le sue funzioni. La crisicoinvolge tutti – continua ilsindaco -, in particolare lefamiglie con redditi bassi ein difficoltà per il lavoro. Di tutto questo si è tenutoconto della determinazionedelle tariffe ad ogni livello.Il bilancio si propone digarantire la continuità deiservizi sociali, in modo par-ticolare quelli relativi allascuola e ai trasporti scolasti-ci. Non si trascurerà nulla,ma le priorità nei momentidifficili vanno poste allesituazioni ritenute piùimportanti. Si sono messe in atto inizia-tive di contenimento dellaspesa con una oculatagestione di tutte le strutturepubbliche, scuole, munici-pio, fabbricati pubblicidiversi, e si continuerà in

maniera decisa a perseguirel’accertamento di eventualeevasione fiscale per quantol’ICI per i fabbricati ancoranon censiti e per le eventua-li seconde case, iniziativa

che già negli anni scorsi haprodotto risultati apprezza-bili con introiti interessanti.Occorre anche considerare –aggiunge il primo cittadino -che nel corso del 2012 vi

sarà l’obbligo per i comuniinferiori ai 5mila abitanti,come appunto il comune diFumane, di svolgere insie-me alcune funzioni. La Giunta regionale haappena adottato una delibe-ra in questa direzione, chedovrà, per essere operativa,avere l’approvazione daparte del Consiglio Regio-nale». Per quanto concernele opere pubbliche da realiz-zare nel corso del 2012 aFumane, dimensionate allapossibilità di incassi deri-vanti da alcune alienazioni,il Comune procederà con ilquarto stralcio della stradaMolina-Breonio, una stradavariante bypass a Mazzure-ga per eliminare il transitoveicolare davanti alla chie-sa, e altre opere minori diimporto inferiore ai 100mila

euro ormai prossime all’ap-palto dei lavori. «Per glianni prossimi – conclude ilsindaco -, in considerazionedel fatto che non è possibilecontrarre alcun mutuo e chela profonda crisi economicanon esaurirà i suoi effettinegativi, si farà, con fatica,ordinaria amministrazione.Non si possono illudere icittadini, occorre dire lecose come stanno, senzadrammatizzare, ma nel con-tempo far conoscere la real-tà in cui si vive e ci si dibat-te a tutti i livelli».

Silvia Accordini

FUMANE. Interviene il sindaco Domenico Bianchi dopo l’approvazione del documento

Il bilancio di previsione 2012tra crisi, difficoltà e speranze

CARNEVALE

Un Bogon d’oro... alle api

Domenico Bianchi

Il municipio

Page 22: L'altro Giornale Marzo 2012

Un programma ricco di appuntamenti anima il 2012 delclub Auto Moto d’Epoca di Domegliara presieduto da Fla-vio Gaburro che conta 400 soci. Archiviato il periodo car-nevalesco contraddistinto dal raduno di piazza Unità d’Ita-lia, il club sta organizzando la seconda manifestazione auto-moto d’epoca “Amatore” in collaborazione col gruppomoto Good Fellows in programma domenica 18 marzo nel-l’ex quartiere fieristico di Sant’Ambrogio di Valpolicella. Ilperiodo primaverile sarà aperto, domenica 15 aprile, dal-l’ottavo raduno “Valpolicella-Lago di Garda” con visitadelle zone più caratteristiche lungo il lago. Domenica 27maggio si svolgerà il raduno di Domegliara giunto alla 17°edizione. Domenica 17 giugno ecco il Tour della Valpolicel-la mentre il 22 luglio è programmata la gita sociale nellevalli trentine ed il 9 settembre il 7° raduno delle Città diMantova con visita al museo “Tazio Nuvolari”. Il direttivodel club Auto Moto d’Epoca di Domegliara è presieduto daFlavio Gaburro; vicepresidente e responsabile manifesta-zioni Gianni Bertasi; segretario e tesoriere Roberto Peretti;responsabile auto Tiziano Galvani; responsabile motoGuido Rizzolo; consiglieri Gabriele Pasetto, Marco Tittoni,Luigi Venturini, Bernard De Wolf. Per informazioni:www.clubdomegliara.com. Il club ha sede in via Ospedalet-to 105/b ad Ospedaletto di Pescantina. Per informazioni:www.clubdomegliara.com.

Marzo 2012 22CRONACHE

Vecchie signorein mostra

Un altro Carnealon da record! Anchequest’anno il Carnealon de Domeiaraha incantato. Magie della 65° sfilataanimata da 80 tra gruppi e carri allego-rici. Oltre 2000 figuranti, nel Carnevaleorganizzato dal Comitato Benefico pre-sieduto da Renato Falghera detto IlForestiero, hanno illuminato Domeglia-ra, trasformata nel Ducato della Valbu-sa, in una fosca domenica. La sfilata èstata aperta dal duca e dalla duchessadella Valbusa, Sergio Quintarelli e ladolce Simonetta Castioni, il Marchesedel Montindon Marco Arcali con il fidoCedrone Senza Fegato. Con loro il Papà

del Gnoco, teste coronate da ogni dove,majorettes, corpi bandistici e ben 18carri allegorici applauditi dal folto pub-blico di valbusani e forestieri. Tra que-sti si sono distinti i Butei de Domeiara,autori del carro “Roma Im-presa per ilcu…” con il testone del presidente delConsiglio Mario Monti a svettare nelcielo. Al suo predecessore Berlusconi,invece, c’ha pensato il gruppo Il Sassodi Rosegaferro col carro “Bye byeBunga Bunga ma la crisi è ancoralunga”. Una garanzia di bellezza e dolcezza ilcarro del gruppo Insieme per il Carne-vale di Fumane “Con il miele e con lacera l’alveare diventa una balera”, pre-miato col Bogon d’Oro 2012 di Tele

Arena al Carnevale di Verona, e ben 87simpatiche api al seguito. Uno sguardoall’insù l’ha offerto il “Monte Olimpo”,carro dei Butei della Valpolicella. Ibimbi della scuola materna San Gaeta-no di Ponton di Ponton si sono trasfor-mati in simpatici preistorici sul carro“L’età della pietra”; gli alunni dellascuola primaria di Domegliara hannorappresentato “Ecco Carnevale” mentreda Cerna sono scesi i mitici Bruti edalla Valdadige gli scatenati “Sbirri eCarcerati” dei Butei della Val. Non sono mancati i maccheroni al sugocucinati dai cuochi del comitato in col-laborazione con gli Amici del Carnea-lon di Rivoli e Pescantina guidati daLuigi Zanetti, sotto il vigile occhio diPolizia Locale, carabinieri di Sant’Am-brogio e quelli in congedo, GiaccheVerdi Monti Lessini, Croce Rossa.Emozione finale, come di consueto,affidata allo speaker regale, il GranCommendatore Gianluigi Fasoli, conl’arrivederci al Carnevale 2013, il 66°Carnealon de Domeiara. Magie di unCarnealon iniziato con l’anteprima e lapresentazione dei candidati a Duca eDuchessa della Valbusa nel centro par-rocchiale di Domegliara che ha ospita-to la mostra di foto storiche a cura diSonia Azzolini, Marco Beghini e SergioQuintarelli; proseguito con le tiratissi-me elezioni, la Notte delle Stelle e laMascherade per i più piccoli. Infine la65° sfilata del Carnelon de Domeiaranella Valbusa vestita a festa.

DOMEGLIARA. Ottanta gruppi e carri allegorici alla 65a sfilata

La carica dei duemilaha colorato il Carnealon

Servizi diMassimo Ugolini

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Si svolgerà domenica 11marzo, nell’ambito dellegiornate provinciali a tuteladell’ambiente, l’annualegiornata ecologica delcomune di Sant’Ambrogiodi Valpolicella. L’iniziativaè organizzata, come di con-sueto, dalla Riserva Alpinadi Caccia di Sant’Ambro-gio di Valpolicella colpatrocinio dell’amministra-zione comunale e il suppor-to di diverse associazioniche operano sul territoriocomunale. Diversi i punti d’azione checoinvolgeranno varie areedi Sant’Ambrogio, Dome-gliara, San Giorgio, Montee Ponton. «La giornata eco-logica annuale - spiega ilvicesindaco di Sant’Am-brogio, Roberto Zorzi -costituisce un importantemomento d’incontro elavoro comune delle asso-ciazioni a tutela del territo-rio. Una tutela che durantel’anno viene svolta presso-ché ogni settimana in parti-colare modo dal gruppoGiacche Verdi Monti Lessi-ni. Questo gruppo monitorale aree di sosta lungo lastrada provinciale tra San-

t’Ambrogio e Monte oltread operare nell’area dellachiesa di San Zeno in Pojae l’adiacente zona dellaGrola. Recentemente leGiacche verdi hanno ritro-vato 50 pneumatici abban-donati lungo il ciglio dellastrada che da Monte condu-ce a Cavalo nel comune diFumane. Nello stesso

periodo i volontari sempredelle Giacche Verdi hannorinvenuto eternit, rifiutospeciale, avvolto in sacchineri nella strada provincia-le per Monte. Come ammi-nistrazione abbiamo dovu-to affidare ad una ditta spe-cializzata lo smaltimento diquesti rifiuti con costi acarico della collettività.

D’altra parte, attraversol’ausilio degli agenti diPolizia Locale, continuia-mo nell’opera di individua-zione di eventuali respon-sabili che saranno perse-guiti secondo quanto previ-sto dalla legge. Si ricordache per abbandono di rifiu-ti, le sanzioni sono giusta-mente pesanti».

Marzo 2012 23CRONACHE

Si prospetta promettente per il comune di Dolcè il lavoro acui fin dalle sue prime battute ha dato vita la nuova ammi-nistrazione di Rete Morenica s.r.l.. La società, che si occu-pa della gestione delle reti del gas nei territori di Caprino,Dolcè, Mozzecane, Sommacampagna, Povegliano Verone-se e Villafranca di Verona, ha registrato un cambio al verti-ce con l’approvazione dei sindaci dei Comuni soci, il rin-novo del Consiglio di amministrazione e l’elezione allapresidenza di Claudio Dal Grande. La nuova amministra-zione, con lo scopo di dare immediata efficienza alla Socie-tà, si è subito messa all’opera per programmare manuten-zioni, riparazioni, estensioni e realizzazione di nuove reti.E’ proprio la realizzazione di nuove reti che interessa davicino l’Amministrazione comunale di Dolcè, il cui territo-rio, tranne la frazione di Volargne, è privo del servizio gasmetano. Rete Morenica sta procedendo all’appalto deilavori per allargare il servizio alle frazioni non coperte eper garantire la distribuzione di questo prezioso gas anchea Peri ed Ossenigo come da apposita convenzione chedisciplina i rapporti tra Rete Morenica e Comune di Dolcè.«Siamo al via con i lavori relativi alla cabina di primo saltonecessaria per collegare le frazioni con la dorsale Snam e aseguire appalteremo la realizzazione delle reti di distribu-zione all’interno dei centri di Ossenigo e Peri - spiega ilneo presidente di Rete Morenica, Claudio Dal Grande -. E’stato fatto un grande sforzo da parte di tutti per consentirela realizzazione dell’opera: 500 mila euro sono stati stan-ziati dal Comune e 355 mila euro da parte di Rete Moreni-ca che ha assunto inoltre l’onere della progettazione, appal-to e direzione dei lavori. Nella fase antecedente all’iniziodei lavori per la costruzione della rete, desideriamo orga-nizzare, in collaborazione con il comune di Dolcè, unincontro con tutti i cittadini residenti nelle vie interessatedai lavori per illustrare le modalità dei lavori, la tempisticaindicativa e recepire eventuali loro preoccupazioni o quan-t’altro, in modo da creare meno disagi e reclami possibili».

Il gas a Perie Ossenigo

DOLCÈL’EVENTO. Domenica 11 marzo andrà in scena la giornata ecologica

Sant’Ambrogio si impegnaper tenere pulito il paese

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Marzo 2012 24CRONACHE

Conto alla rovescia per lanuova edizione della Sagradi Pasqua di Sant’Ambrogiodi Valpolicella in program-ma da sabato 31 marzo adomenica 15 aprile nell’exquartiere fieristico ambro-siano col patrocinio del-l’amministrazione comuna-le. Macchina organizzativain gran fermento che vede incampo oltre 40 volontari delcomitato “Sant'Ambrogio inFesta” presieduto da Rober-to Sartori. La sagra si svol-gerà nel quartiere fieristicoambrosiano in cui funzione-ranno chioschi enogastrono-mici con piatti tipici a parti-re dal risotto con tastasal colcinghiale, specialità forte-mente voluta dal comitatoper valorizzare la manifesta-

zione dal punto di vista culi-nario. Oltre alla possibilitàdi degustare i vini delle can-tine ambrosiane in una spe-ciale enoteca. Il tutto sarà allietato dallospettacolare “Luna Park” eda una serie di eventi a par-tire dall’Hip Hop Festivalgiunto all’undicesima edi-zione. Atteso anche il ballo lisciocon due grandiose orchestrespettacolo. Nella serata didomenica 8 aprile si esibiràla grande orchestra “Rossel-la Ferrari e i Casanova”mentre lunedì 9 aprile saràla volta dell'orchestra“Marino e i Bandana”. Mar-tedì 10 aprile sarà apertocon la messa a San Zeno inPoja a cui seguirà la tradi-zionale festa campestre; inserata evento musicale.Diverse saranno anche le

manifestazioni di caratteresportivo: domenica 1 aprileè in programma la tradizio-nale corsa podistica “A pièfra le preare” a cura delgruppo sportivo La Fratel-lanza. Sabato 7 e lunedì 9aprile si disputerà il torneodi calcio per pulcini negliimpianti sportivi della Pignain collaborazione col G.S.D.Ambrosiana Calcio presie-duto da Gianluigi Pietropoli.Nella stessa giornata dilunedì 9 aprile si svolgeràun torneo di scacchi nellarestaurata Villa Bassani incollaborazione col CircoloScacchistico Valpolicella.Altre iniziative significativesaranno la pesca di benefi-cenza allestita dalla scuolad'infanzia don Ulisse Ber-toldi, la mostra fotografica acura dell'inossidabile Ric-cardo Cecchini ed una

mostra di pittura. La sagra siconcluderà con due eventisportivi: mercoledì 11 aprilecon la classica corsa ciclisti-ca “Trofeo Savoia Pneuma-tici” e nel fine settimana disabato 14 e domenica 15

aprile si svolgeranno imemorial “Emilio Bazzoni”e “Sergio Coato” di soft dart(freccette elettroniche) nelquartiere fieristico. «Dove-roso è un ringraziamento -afferma Roberto Sartori,

presidente del comitato“Sant'Ambrogio in festa” -ad associati, aziende e citta-dini per il prezioso contribu-to nell'organizzazione ebuona riuscita della manife-stazione».

SANT’AMBROGIO. L’evento si svolgerà dal 31 marzo al 15 aprile nell’ex quartiere fieristico

Sagra di Pasqua: tradizione e spettacoliServizi diMassimo Ugolini

Torna più in forma che mai l’undicesima edi-zione del “Valpolicella hip hop & jazz festi-val”. Nata dalla felice intuizione di un picco-lo gruppo di cultori della danza in manieraquasi casuale, negli anni la manifestazione siè ricavata uno spazio molto importante tra iconcorsi nazionali e internazionali del gene-re Hip Hop, ospitando insegnanti, coreogra-fi, ballerini provenienti non solo dall’Italia maanche da altri paesi europei.I tre responsabili che portano avanti il tradi-zionale appuntamento di primavera, sono:Nando De Bortoli (direttore artistico), KatiaArmani (responsabile organizzazione), Andrea Spezie (responsabile tecnico).Anche quest’anno il patrocinio del comune di S. Ambrogio di Valpolicelladarà lustro alla manifestazione impiegando tutte le risorse a disposizioneper garantire come sempre la perfetta riuscita dell’evento. Per questo emolto altro vanno ringraziati gli instancabili Damiano Baldassari e il vicesin-daco Roberto Zorzi. Grazie anche al loro contributo nei due week-end arri-veranno in Valpolicella più di 5000 persone. Numerosi sono stati gli aggiu-stamenti apportati, durante le varie edizioni, rispetto alla formula originale.La più recente di tutte, e piccolo gioiello del festival, è il “Valpo’s got talent”.Nato sulla scia dei programmi televisivi in auge in tutto il mondo, che si ado-perano per cercare nuovi talenti; il “Valpo’s got talent” è un appuntamentodivertente e leggero dove si possono ascoltare voci nuove, vedere perfor-mance di giocolieri, acrobati, ballerini o sorridere con monologhi di showman più o meno brillanti. A promuovere o “persuadere” a continuare gliaspiranti concorrenti, una giuria formata da coreografi, ballerini, cantanti,musicisti, giornalisti, opinion leader. In più l’apertura della serata sarà dedi-cata per il secondo anno consecutivo alla magia dei musical; spazio quindiai gruppi locali e non che invaderanno il palco di Sant’Ambrogio con leinconfondibili colonne sonore dei più bei musical di Broadway. Una piccolacuriosità sull’edizione numero tre, è quella che vedrà aprire lo show ai duevincitori delle passate edizioni: KarmineKavour e Sebastiano Monti. Nonresta che dare appuntamento a tutti al quartiere fieristico della Valpolicellaa Sant’Ambrogio di Valp. sabato 31 Marzo dalle h19.00 per divertirci insie-me e consegnare alla storia il vincitore della terza edizione del “Valpo’sGotTalent”. Ingresso libero. Info: 045.7704801

Andrea Spezie

Se nel 2011 ha festeggiato il decimo anni-versario con diverse novità, anche quest’an-no per l’undicesima edizione il “ValpolicellaHip Hop & Jazz Festival” promette di stupi-re. Una novità su tutte é la durata dellamanifestazione, che quest'anno raddoppia:sabato 31 marzo e domenica 1 aprile, largoal “Talent Show” e al “Jazz Festival” mentreil fine settimana di Pasqua sarà dedicatoall’Hip Hop Festival. La manifestazione sisvolgerà, come di consueto, nel quartierefieristico di Sant’Ambrogio di Valpolicelladurante la sagra di Pasqua. Si parte con la

terza edizione del “Valpo’s Got Talent” in programma nella serata di saba-to 31 marzo alle ore 19, secondo la consolidata formula. «Chiunque potràmettere in mostra il proprio talento sul palco - spiega Damiano Baldassari,uno dei promotori della manifestazione, organizzata in collaborazione colcomitato sagra di Sant’Ambrogio in festa, palestra Athleta di San Pietro inCariano che coordina lo svolgimento e la comunicazione dell’evento ed ilpatrocinio dell’amministrazione comunale. Direttore artistico è Nando De Bortoli, direttore tecnico Andrea Spezie men-tre Katia Armani si occupa dell’organizzazione e della segreteria -. Semprenella serata di sabato 31 marzo - prosegue Baldassarri - avrà il meritatospazio anche la sezione dedicata ai musical». Domenica 1 aprile il festivalsarà a servizio della danza “Jazz & Modern” a partire dalle ore 13. Nella set-timana di Pasqua, venerdì 6 e sabato 7 aprile sarà la volta di un “Valpolicel-la Hip Hop” sempre più internazionale, giunto quest’anno all’undicesimaedizione. «Contiamo di superare i 1200 iscritti dello scorso anno» - conclu-de Damiano Baldassarri -. «Ospitando gruppi da tutta Italia ed europei connumerosi ospiti di livello internazionale - spiegano gli organizzatori - le cate-gorie di concorrenti saranno anche quest’anno cinque con la conferma dellasezione professionisti». «Questo evento - sottolinea il vicesindaco RobertoZorzi - costituisce un ulteriore biglietto da visita per Sant’Ambrogio ed il suoterritorio in quanto, grazie all’Hip Hop, centinaia di giovani e le propriefamiglie da ogni parte d’Italia ed anche dall’estero scoprono la nostra real-tà e la Valpolicella». Per informazioni: 045.7704801; http://www.athleta.it/www.athleta.it;[email protected], Facebook: Valpolicella Hip Hop Festival.

VALPOLICELLA HIP HOP & JAZZ FESTIVAL

Anche gli scacchi saranno protagonisti della Sagra

The Strangers Winners

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Marzo 2012 26SPORT

SPORTINVITIAMO LE ASSOCIAZIONI

E LE SOCIETÀ SPORTIVE

AD INVIARE I LORO ARTICOLI

AL SEGUENTE INDIRIZZO:

[email protected]

L’atletica Valpolicella si prepara a “Riccione 2012”, la tra-sferta di tre giorni organizzata come di consueto in collabo-razione con il Centro Provinciale Libertas di Verona e ilCentro regionale Libertas dell’Emilia Romagna. L’evento,che gode del patrocinio del comune di San Pietro in Caria-no, è in programma nel fine settimana del 25, 26 e 27 mag-gio prossimi. L’arrivo a Riccione è previsto venerdì 25,mentre nella giornata di sabato si entrerà nel vivo dellamanifestazione con il 15° torneo volley misto e il 7° torneocalcio a 5. «Quest’anno è prevista anche una novità –annuncia Marco Padovani, presidente dell’atletica Valpoli-cella Volley Libertas –: il 1° torneo di calcio a 5 femminile,che avrà luogo nella giornata di sabato 26, accanto agliincontri di pallavolo presso gli impianti sportivi dell’istitu-to Marco Polo di Rimini e di calcetto su campi di erba sin-tetica del centro sportivo di Riccione. La giornata di dome-nica sarà invece dedicata agli incontri finali con le premia-zioni dei vincitori. Ci stiamo impegnando al massimo, conl’intero staff, per la buona riuscita di questo consuetoappuntamento., che ogni anno coinvolge numerosi giovanidi tutta la Valpolicella. La domanda di iscrizione – ricordaancora Padovani – dovrà essere consegnata entro il 18marzo».Per informazioni: Marco 347.1226688, Andrea347.4596533, Adriano 368.7532699, Beppe 328.9744704,Alessio 347.7965772

S.A.

ATLETICA VALPOLICELLA

SognandoRiccione 2012

La Federcalcio veronese dà ilbentornato a Flavio DalBosco che, dallo scorsonovembre, è il nuovo vicede-legato. «Per problemi di salu-te avevo lasciato nel 2006 –racconta Dal Bosco – senzaperò mai perdere i contatti». Ildirigente della Figc, 59 anni,risiede in Valpolicella dal1980, ed è un appassionato dimusica. Non solo: per 15 sta-gioni ha fatto parte anche del-l’Aia (Associazione italianaarbitri) scaligera.Dal Bosco, dopo alcuni annidi assenza, è rientrato inFedercalcio. Cosa l’ha spin-ta?«Intanto il grande amore cheho per questo sport. Poi susollecitazione del DelegatoCarlo Franchi: entrambi con-dividiamo gli stessi obiettivi.Ringrazio lui e il vicepresi-dente vicario del Comitatoregionale Christian Comenci-

ni per la fiducia che mi hannodato. Sono orgoglioso di averricevuto la nomina di vicede-legato provinciale e, nellostesso tempo, consapevoledell’enorme responsabilitàche mi sono preso».Il suo tempo libero diminui-rà…«È vero. Oggi sono pensiona-to ma dovrò condividere ilmio hobby principale, lamusica, con il mondo del pal-lone giovanile». Il sogno del vicedelegato?«Bisogna tornare a praticarecalcio in modo semplice egenuino, come si faceva neivecchi oratori. Lo sport rap-presenta uno strumento edu-cativo».Quanto sono importanti lesocietà?«Moltissimo. La loro collabo-razione è basilare. Col passa-re del tempo, i club sarannogestiti sempre di più da perso-

ne qualificate e, soprattutto,capaci di formare e trasmette-re valori sani alle nuove gene-razioni».I ragazzi si divertono anco-ra a giocare a pallone?«Sì, a patto che si ritorni allapura forma ludica, lasciandola parte agonistica alle cate-gorie superiori. Solo dopoessersi contraddistinti per leproprie doti tecniche eumane, i giovani sono ingrado di sopportare meglioquel tipo di stress».La “macchina” organizzati-va della Federazione funzio-na bene? «Certamente. Tutti i compo-nenti del Comitato provincia-le sono volontari che dedica-no gratuitamenteparte della loro giornata per ilbuon funzionamento dellaDelegazione. Ogni giornocerchiamo di impegnarci peraiutare le società e migliorare

la situazione del calcio dilet-tantistico scaligero. Il miorapporto con i colleghi va aldi là della professionalità,anzi, in alcuni casi, posso par-lare di vera amicizia».

Matteo Sambugaro

CALCIO. Aveva lasciato la Federazione nel 2006 per problemi di salute

Dal Bosco è tornato in FigcÈ lui il nuovo vicedelegato

Flavio Dal Bosco

CALCIO GIOVANILE. Il vivaio del Bure Corrubbio va a braccetto con l’InterBure Corrubbio, realtà calcistica in evoluzione. La società, presieduta da MarioCordioli, quest’anno conta 145 ragazzi suddivisi in 8 formazioni oltre allaScuola Calcio e alla Prima Squadra. «Se finora non ho vinto il campionato conla terza categoria, grandi sono le soddisfazioni che mi sta arrecando il settoregiovanile affiliato da questa stagione all’Inter - sintetizza il presidente Cordio-li. Costituitosi quattro anni orsono, oggi il vivaio del Bure Corrubbio sta racco-gliendo i primi frutti. «Se nelle scorse stagioni abbiamo ricevuto diversi con-sensi - spiega Remo Venturini, responsabile del settore giovanile - ora è neces-sario consolidare quanto di buono fatto in passato per una crescita costantedei nostri ragazzi». Obiettivo?. «Ad ogni ragazzo diciamo semplicemente cheal Bure Corrubbio si gioca e ci si diverte». Buoni i risultati settimanali dellevarie compagini. «Al di là dei risultati - conclude Remo Venturini - è fondamen-tale che i ragazzi continuino a praticare sport in un ambiente sano e migliori-no sia sotto il profilo calcistico che della socializzazione». L’organigramma.Responsabile Settore Giovanile: Remo Venturini; responsabile area tecnica erapporti con l’Inter: Thomas Camerlengo. I tecnici. Giovanissimi ‘97: Flavio “Pippo” Fiorio; Giovanissimi Provinciali ‘98: Davide Rigo, Andrea Pizzini; Esordien-ti ‘99: Mirco Zarbo, Adriano Zamboni; Esordienti ‘01: Filippo Filippini, Lorenzo Guerra. Pulcini ‘02: Daniele Conati; Zeno Camponogara, Andrea Viviani Pul-cini ‘02: Alvise Pizzini, Valentino Dall’Ora; Maurizio Albrigo. Pulcini ‘03: Nicola Andreis; Pulcini ‘03-‘04: Ciro Parisi. Scuola Calcio Piccoli Amici ‘05-‘06: DiegoBianchi, Filippo Rossignati, Davide Marcolini, Nevio Zandaval. Preparatore portieri: Marco Gaburro, Fabio Valentini. Massimo Ugolini

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Il Gsp Valpolicella Volley-ball crede nei giovani. Lasocietà biancoverde, natanel 2000 dalla fusione tra laPallavolo Valpolicella e ilGs Parona, incentra le pro-prie attenzioni sul vivaio.«Ci siamo uniti perché eradavvero sciocco entrare incompetizione per accapar-rarci atlete e squadre, lavo-rando sullo stesso territorioracconta il presidente FabioFiore -. Vogliamo valorizza-re le nuove generazioni». Inumeri danno ragione alclub veronese che, oggi,conta 194 ragazze e 10ragazzi, più una formazioneOpen maschile che militanel campionato Csi. Il settore femminile è com-posto dal minivolley, perbambine dalla seconda ele-mentare alla prima media,due under 12, due under 13,un’under 14, due under 16,un’under 18 e da una forma-zione in Seconda Divisione.La categoria maschile èinvece formata solo daun’under 13 mista, «perchénon abbiamo abbastanzabambini interessati alla pal-lavolo» continua Fiore. Darilevare che negli ultimitempi la società biancover-de ha rinunciato a disputare

la serie C e la Prima Divi-sione, decidendo di incen-trare, da questa stagione,tutte le attenzioni sul vivaio.«La crisi economica nonrisparmia nessuno – aggiun-ge il presidente -. I costierano diventati insostenibilie, così, abbiamo operatouna scelta che si sta dimo-strando vincente. Nel passa-to, proprio grazie alle nostregiovani abbiamo conquista-to titoli provinciali under13, 14, 16, 18, e siamo arri-vati a giocare la serie B2nonché la finale regionaleunder 16. Speriamo di tor-

nare a certi livelli». Il GspValpolicella Volleyball siallena a Parona, a San Pietroin Cariano e a Negrar. Basi-lare, poi, è il ruolo dei tecni-ci che devono trasmetterevalori sani a bambini e bam-bini, ragazze e ragazzi.«Esatto – conferma Fiore -.Gli allenatori sono educato-ri: è importante che insegni-no ai giovani a stare con glialtri, a rispettare l’avversa-rio e a impegnarsi per rag-giungere un obiettivo comu-ne. La pallavolo, come tuttigli sport di squadra, è lametafora della vita: in pale-

stra impari a prendere le tueresponsabilità, a fare sacrifi-ci e a condividere gioie edelusioni con compagni ecompagne». Una curiosità:il Gsp Valpolicella Volley-ball organizza anche corsi diginnastica per adulti duevolte alla settimana. «Danoi si respira un clima fami-liare – conclude Fiore -.Tutti collaborano con entu-siasmo: lavoriamo serena-mente e senza fare pressionisulle nostre atlete, chehanno il diritto di divertirsie giocare».

Matteo Sambugaro

Pista, pista, arriva la capoli-sta. Il Negrar domina il giro-ne A di Terza categoria evuole a tutti costi la promo-zione in Seconda. «Fino aqualche tempo fa nessunoavrebbe scommesso un eurosu di noi, invece stiamodimostrando di valere e otte-nendo ottimi risultati – chia-risce il presidente TommasoBussola -. Abbiamo mante-nuto la rosa della passata sta-gione, facendo acquisti mira-ti e di qualità». E, così, dopola terza giornata del girone diritorno, datata 26 febbraio,gli amaranto occupano laprima posizione in solitariadella classifica.TRE INNESTI SUPER. Lascorsa estate, alla corte dimister Mario Marai, sonoarrivati Michele Brunelli, «ilnostro jolly, che sa fare sia ilcentrocampista sia il difenso-re» ricorda Bussola, Chri-stian Ugolini, «un elementoimportante dotato di unavisione di gioco invidiabile,di una bella corsa nonché diun ottimo tiro», e Jody Ferra-ri «che nella sua carriera nonaveva mai segnato più di 13 o14 gol. Oggi, invece, ne hagià realizzati 15 e con quasitutto il girone di ritorno dadisputare può ampiamentesuperare il proprio record». QUESTIONE DI EQUILI-BRIO. Questi tre innestihanno permesso al Negrar difare il salto di qualità e diavere maggiore equilibrio.Non a caso, gli amarantohanno una delle migliori dife-se del campionato e l’attacconumero uno del girone.«Siamo un gruppo davvero

unito e solido – continua ilpresidente -. Soffriamo pocoin difesa e ripartiamo semprecon pericolosità. Quando gio-chiamo palla a terra possiamomettere in difficoltà qualun-que squadra. Lavoriamo conentusiasmo ogni settimana ealla domenica diamo il200%. Ringrazio il direttoresportivo Matteo Raguso e ildirettore generale MarcoZanotti per aver allestito unarosa davvero competitiva».

L’APPETITO VIEN MAN-GIANDO. Il Negrar sogna lapromozione fin dal primogiorno di allenamento.All’inizio della stagionel’obiettivo minimo era l’ac-cesso ai playoff, «ma l’appe-tito vien mangiando – confer-ma Bussola -. Più trascorre iltempo e più i risultati positiviforniscono fiducia e sicurez-za. Se continueremo così, citoglieremo grandi soddisfa-zioni». M.S.

Marzo 2012 27SPORT

Centro Studi Karate Negrar subito protagonista nel TrofeoVeneto. Nella padovana Savezzane, Slaven Pecirep hadominato la categoria Senior, grazie ad una spettacolare tec-nica di gambe, vincendo due incontri e pareggiando il terzo.Emma Pecirep, che si ricandida a vincere il Trofeo Venetodopo i successi delle scorse stagioni, nella categoria juniorfemminile, perduto il primo incontro, ha vinto a punteggiopieno gli altri. Francesco Giacomello ha vinto i primi dueincontri e perduto il terzo. «A Savezzane - racconta il diret-tore tecnico Marijan Pecirep - erano presenti le massimeautorità nazionali del karate tra cui i consiglieri federali, imaestri Aldo Sodero, Pietro Zaupa e lo staff del ComitatoRegionale Veneto di Karate con il vicepresidente FrancescoFavaron che hanno dato il benvenuto ai 740 atleti». L’iniziodelle gare è stato dato dai responsabili Niki Mardegan el’ingegnere Paolo Moreto del Comitato Regionale Venetocol presidente del Coni Veneto Gianfranco Bardelle. «Oraci attendono gare regionali, nazionali e internazionali - pro-segue il maestro Pecirep - in cui vedremmo all’opera ancheMarta Sganga. Sono fiducioso soprattutto per il fatto chepossiamo allenarci cinque volte alla settimana, tre volte aFane nella scuola elementare e due volte a Negrar nellapalestra della scuola elementare col maestro PiergiorgioBendazzoli». «Ringraziamo Dineco Ecologia Futura edApeservis di Giorgio Quintarelli - conclude il vicepresiden-te Alberto Dalle Pezze - per il fondamentale contributo nelleattività del Centro Studi».

Massimo Ugolini

KARATE / TROFEO VENETO

Domina il Centro Studi

CALCIO. Negrar vuole la Seconda categoria

PALLAVOLO. Il presidente Fabio Fiore presenta la società: «Lo sport è metafora della vita»

Il Gsp Valpolicella Volleyballriparte dal settore giovanile

Emma Pecirep

Under 12

La prima squadra del Negrar

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Spesso ho incontratogenitori con figli in etàprescolare preoccupati espaventati per gli eccessidi collera dei loro bambi-ni. Quando ad un bambi-no viene rifiutato qualco-sa che desidera, nellamaggior parte dei casi, ilrifiuto scatena un attaccodi rabbia. Gli adulti di fronte a que-sto comportamento pos-sono avere reazionidiverse: preoccupazione,paura, imbarazzo. I bam-bini piccoli, quando sonoagitati comunicano illoro malessere conl’azione, tutto il lorocorpo è pieno di rabbia enon potendo usare leparole per comunicare ilsentimento che provano,agiscono (scalciano,urlano, picchiano i piùpiccoli). Nell’adulto gli

eccessi di collera sonol’espressione esterioredella perdita di un sensocoerente di sé, e genera-no nella persona frustra-zione e paura. Quando un adulto assistead un eccesso d’ira sache cosa significa perde-re il controllo e desiderabloccare subito l’espe-rienza. Accade, che inve-ce di prendere le distanzedallo stato del bambino,l’adulto si lascia trascina-re nel conflitto, alzandola voce o punendo, per-dendo a sua volta il con-trollo. È più facile cedere all’ir-ritazione che capire che ilbambino è sofferente eha bisogno di essere aiu-tato a contenere la suarabbia. I bambini dai 2 ai5 anni sono in genereimpulsivi, attivi, esigenti

e curiosi, tutti comporta-menti che a seconda delpunto di vista possonoessere considerati qualitào difetti. I limiti checominciano ad esserepresenti nelle giornatedel bambino provocanospesso rabbia e i bambinidevono potersi arrabbiaree devono trovare deimodi accettabili peresprimere la collera. Per diventare un adultoche sa vivere e gestire leproprie emozioni al bam-bino bisogna insegnareche il pensiero deve pre-cedere l’azione, che leparole possono esprimerei nostri stati d’animo e ciaiutano a comunicare conil mondo, per capire edessere capiti. Con iltempo si impara che pen-siero e azione non sonola stessa cosa. Rifletten-

do prima di agire si puòscegliere se si vuole omeno agire; pensareprima di agire permettedi conoscere e valutare leconseguenze delle pro-prie azioni. Quando i bambini sonopiccoli, possiamo tratte-nerli fisicamente, conte-nerli finchè l’ondata èpassata, e poi aiutarli ariprendersi. Quando sonopiù grandi può bastare lavoce, o lasciarli sfogarecontenendoli con unapresenza paziente e tolle-rante.

LA CURA DEI CAPELLI A CURA DI ANTONELLA MARCOMININel Salone bionaturale di Antonella c’è una novità…Un nuovo e rivolu-zionario trattamento, a base di seta e keratina che, oltre a toglierel’effetto crespo ai capelli, li liscia come una stiratura. E’ innovativo perchérispetta la struttura dei capelli, dando loro forza e lucentezza ristrutturando-li. Si esegue con più velocità di un trattamento tradizionale alla keratina,evitando anche l’uso della piastra. Si può eseguire su ogni tipo di capello,ha la durata di circa 3 mesi, dopo di che il capello ritorna al suo stato natu-rale.Il salone offre vari servizi:- il colore vegetale ristrutturante, formulato per chi ha allergie o sen-sibilità al colore chimico o semplicemente per chi si prende cura del propriocapello in modo naturale.

- la permanente naturale a base vegetale, che si puòmodellare a seconda delle proprie esigenze: riccia,

naturale o a sostegno.- il check-up del capello gratuito, visionato al trico-scopio in tempo reale, affiancando trattamenti bio-natuirali per ogni tipo di esigenza.- il trattamento spa Hammam, un percorso di 50minuti dedicato al rilassamento pensionale e allaristrutturazione e benessere del capello.Per il mese di marzo, a chi esegue un tratta-mento alla seta e keratina riceverà in

regalo un cofanetto contenente uno sham-poo da 50ml e una maschera da 50ml ristrut-turanti.

Marzo 2012 28SPAZIO DONNA

L’ARGOMENTO

DSPAZIO

a cura di Franca Bevardo Burati

Psicologa e psicoterapeuta

onna

BEN ESSERE DonnaA CURA DI CHIARA TURRI

“Quando si scrive delle donne, bisogna intingerela penna nell'arcobaleno” Denis Diderot

FASCIATURE E COMPRESSE Un semplice metodo di cura domiciliare per i piùcomuni disturbi.Il freddo di quest’ultimo inverno ha messo a dura prova tuttinoi che abbiamo combattuto una serie di disturbi osteoartico-lari e problematiche legate al raffreddamento. Premesso che le

malattie reumatiche necessitano di un intervento medico, in diverse situazioni i rime-di naturali possono rappresentare una soluzione complementare o alternativa. Unmetodo valido proviene dall’idroterapia: la fasciatura, un'applicazione sul corpo dipanni intrisi d'acqua. L'applicazione del caldo o del freddo su tutto o parte del corpoprovoca profondi cambiamenti nella circolazione del sangue. Con l'azione della tem-peratura, i vasi sanguigni si restringono (applicazioni fredde) o si dilatano (applica-zioni calde), venendo sottoposti a una vera e propria “ginnastica vascolare”. Varia-zioni di temperatura sollecitano le terminazioni nervose presenti sotto pelle: questetrasmettono stimoli poi inviati ai nervi collegati agli organi interni. Con le applicazio-ni esterne è perciò possibile, per esempio, stimolare per via riflessa il funzionamen-to dell'intestino o dei polmoni. È consigliabile, per chi si avvicina per la prima voltaa questa pratica, iniziare con le fasciature calde, per passare a quelle fredde solo inun secondo momento. Le fasciature fredde sono indicate per alcuni tipi di febbre,infiammazioni localizzate, cellulite edematosa, slogature, contusioni, lividi (o emato-mi), eczemi umidi, insonnia e per stati di ansia, bonificazione, edemi). Le fasciaturecalde sono indicate per la gastrite, la stitichezza, le infiammazioni della cistifellea eper tutte le coliche. Le fasciature non devono mai essere applicate a una persona cheha appena mangiato. L'ambiente in cui si esegue la fasciatura deve essere caldo, manon troppo, e la persona, prima dell'applicazione, deve essere stata al caldo. Nelcaso di fasciature fredde, è normale che in un primo momento si sentano i brividi,ma se il tremore continua, il trattamento va sospeso. Le applicazioni devono essereinterrotte anche se la persona diventa pallida oppure se il polso è accelerato o se ètroppo debole. Durante la fasciatura è importante rimanere tranquilli, rilassarsi erespirare profondamente, non si può leggere e si deve parlare il meno possibile. Siaquando si applica sia quando si toglie un impacco, si deve operare nel più brevetempo possibile. Le sostanze da sciogliere in acqua per l’impacco sono solitamentedi tre tipi: Sale marino integrale (125 g ogni 5l di acqua) per reumatismi e malat-tie esantematiche e da raffreddamento. Sali di magnesio e potassio (125 g ogni5l) per la cellulite e i gonfiori alle gambe, decotto di fiori di fieno (150g ogni 5l messinell'acqua fredda e poi lasciati bollire per dieci minuti) per accelerare la reazione del-l’organismo. Argilla in polvere (2-3 g ogni 3-5l) in caso di malattie della pelle. Lefasciature possono essere di grandi o piccole dimensioni. Nel secondo caso vengo-no chiamate compresse e vengono applicate su zone del corpo limitate. In entrambii casi vi consiglio di utilizzare lino o cotone.. Le compresse fredde vanno sostituitenon appena hanno assorbito il calore del corpo; mentre quelle calde non appena sisono raffreddate.Il metodo è semplice e fruibile. Colgo l’occasione per fare gli auguri a tutte le donne. Namastè!

Se il bambino “si arrabbia”

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Marzo 2012 29SPAZIO DONNA

Campionessa olimpica emedaglia d'oro alle XXIIOlimpiadi di Mosca nel1980, primatista delmondo con la misura di2,01 metri nel salto in altostabilita due volte nel1978, anno in cui vinse ilcampionato europeo. Questi i dati che caratteriz-zano la carriera sportiva diSara Simeoni, definita daqualcuno “l’ultima inter-prete di uno sport romanti-co”. Tecnica e determinazionesono le doti che i profes-sionisti hanno attribuitoall’atleta di Rivoli Verone-se, che vanta nel suo curri-culum anche due medaglied'argento ai giochi olimpi-ci (Montreal 1976 e LosAngeles 1984), un oro edue bronzi agli europei,quattro ori agli europei alcoperto, due vittorie alleUniversiadi e ai Giochi delMediterraneo e 24 titoliitaliani, indossando lamaglia azzurra per 72volte. Sara, alfiera azzurradurante la cerimoniad'apertura delle olimpiadidi Los Angeles, portatricedella bandiera olimpica nelcorso della cerimonia dichiusura della XX Olim-piade invernale di Torino,è divenuta primatista ita-liana assoluta quando era

ancora nella categoriajuniores, detenendo il pri-mato italiano per 36 annidal 12 agosto 1971 all'8giugno 2007.

Sara, com’è iniziata que-st’avventura con l’atleti-ca?

«Ho iniziato a scuola,negli anni in cui si iniziavaa parlare di sport viste leimminenti olimpiadi aRoma. Alle scuole elementariavevo frequentato la scuo-la di ballo…ma, crescen-do, il piede da ballerinanon ce l’avevo proprio: lescarpette con la punta nonerano disponibili nel mionumero. Così mi sono dedicataall’atletica, serenamente.Poi è arrivato il momentodi Monaco ’72: la miaprima olimpiade è stataun’esperienza eccezionale.Al mio ritorno ho deciso diallenarmi in modo piùimpegnato: dopo aver ter-minato gli studi – oggiSara è un’insegnante dieducazione fisica ndr – hoiniziato a frequentare uncentro di preparazione:sono stati anni a volte dif-ficili, lontana da casa.La fortuna è stata quella diavere come allenatore

Erminio Azzaro, diventatopoi mio marito, che sapevaoffrimi quel conforto equella tranquillità necessa-ri nei momenti decisivi».

Com’è riuscita a diventa-re così grande e, nono-stante questo, a rimanerecosì semplice?

«L’allenamento è fonda-mentale: mi allenavoalmeno tre ore al giorno,più altrettante ore di “ripo-so attivo”, così come lochiamava mio marito, diesercizi. Una preparazio-ne, la mia, vissuta comun-que molto serenamente. Solamente alle Olimpiadidell’80 iniziai a sentire unagrande responsabilità sullespalle: dovevo mantenereil record del mondo otte-nuto nel ’78. Per quantoriguarda invece la sempli-cità, bè, sono rimasta con ipiedi per terra…e poi sonoconvinta che ci sianomolte persone brave ognu-na nel proprio campo. Iosono stata molto brava asaltare, tutto qui».

Che dire del rapportocon le avversarie e delladifferenza tra uomo edonna nello sport?

«Con le avversarie c’è

sempre stato un rapportopositivo. Loro per me sonosempre state importanti,anche perché grazie alconfronto mi offrivanouno stimolo non indiffe-rente. Per quanto concerneinvece la diversità trauomini e donne, ai mieitempi, la discriminazionesi avvertiva eccome... ledonne dovevano continua-mente dimostrare di essereall’altezza. Un aspetto che

oggi è cambiato, propriocome lo sport in generale. Una volta prendere partead un’Olimpiade era untraguardo da conquistarecon tanto impegno e sudo-re. Oggi, in una società incui si cerca “il personag-gio”, tutto è più semplice.Anche a livello di compen-si tutto è cambiato».

Ogni tanto le ritorna inmente il ricordo di salire

sul podio e sentire l’innonazionale?«E’ un’emozione splendi-da . Riuscire a salire sulpodio è motivo di orgo-glio. Quando ho vinto lamedaglia d’oro alle Olim-piadi mi sono detta: “Ecco,ora diventoimmortale”…invece poisali su quel gradino e ti tre-mano le gambe!».

Silvia Accordini

L’INTERVISTA A SARA SIMEONI

La campionessa dal cuore umile

L’associazione Donne della Valpolicella, nell’ambito di una delle serateorganizzate nell’arco dell’anno sociale, è riuscita a fregiasi della presen-za di un personaggio del calibro di Sara Simeoni. L’atleta, accompagnata dal marito Erminio Azzaro, è intervenuta comeospite d’onore alla cena di mercoledì 15 febbraio. Ad aprire la serata caratterizzata da gnocchi e dolci carnvaleschi, ci hapensato la presidente dell’associazione, Bruna Pavesi Castelli che ha datoil benvenuto alle numerose ospiti presenti. La parola è poi passata allavicepresidente del gruppo, Carmela Dori Guidi, già campionessa europeadi pattinaggio a rotelle, che ha intervistato Sara Simeoni. La serata del 15 febbraio ha fatto da cornice anche un ad festeggiamen-to speciale: Angelina Zantedeschi ha infatti ricevuto da tutte un calorosoapplauso di buon compleanno, mentre la nipote poetessa Anna MariaZantedeschi le recitava una poesia scritta per l’occasione.

Sara Simeoni al centro a sinistra Bruna Pavesi Castellia destra Carmela Dori Guidi

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Marzo 2012 30RUBRICHE

PoesieubricheRR di Giancarlo Peretti

17 MARZO 1861-2011 150° ANNIVERSARIO

DELLO STATO ITALIANOSono trascorsi centocinquanta anni, da quando, all'Alma Italica, fu dato, dopo il già noto incontro di Teano, l'agio di conformarsi in uno Stato.

Venne assembrato un numero minore, degli otto pezzi, in cui era smembrata; pertanto, appare assurdo celebrare, la Santa Idea, ancor non completata.

Quest'oggi, è il Compleanno dello Stato, non la manfrina, d'una Italia Unita,

carente, ancor, nella sua consistenza,

da suscitar lo scherno, se sancita. Falsare, o ignorar la Storia Patria, comporta la mancanza di rispetto dei Martiri, che in tempi successivi,

al piombo del nemico, han dato il petto. Assai dolente è stato far sgorgare,

dell'altro sangue, per carpir le terre, appartenenti ad un contesto intero, accampando il diritto, con le guerre.

Un po' più tardi, il Veneto, fu annesso, col terzo impulso dell'Indipendenza;

e, a Porta Pia, venne esulato il Papa, togliendo a Lui, la temporal gerenza. Tutto il congiungimento s'è concluso, quarantotto anni dopo, con lo scotto di tanta carne macellata al fronte, là, sulle Alpi, il "quindici - diciotto". L'Italia, entro i confini, è appagata,

pur se un cospicuo pezzo, le fu tratto. Ora è importante unire gli italiani, con etico ardimento, non astratto.

ANNUNZIATO RUSSO

Il 17 marzo ricorda il 150° anniversario dell’Unità d’Italia celebrato lo scorso anno. Il nostro lettore Dott. Arch. Annunziato Russo, autore per altro di un’interes-

sante raccolta in versi e prosa, ricorda il Compleanno dello Stato, a modo suo proprio, con poetiche rime, che ne tracciano l’arduo percorso: “Il 17 marzo 1861 –

2011” – 150° Anniversario dello Stato Italiano -. L’Opera è stata inviata a tutte le massime autorità della Repubblica e alle più importanti testate giornalistiche; ora

tocca a noi conoscerla. L’amico Lino Benedetti, di S.Anna d’Alfaedo, corrispondente per il giornale L’Arena, ci ha fatto pervenire una simpatica satira, di autore

ignoto, scritta in morte di Don Barbeta di Giare, al secolo Don Giobatta Dal Corso (1819 – 1902) e del suo conterraneo e contemporaneo Giovanni Cipriani (El

Giomo). Al manoscritto mancano alcune strofe, ma è comprensibilissimo ed essendo anche molto lungo cercheremo di proporne alcune di volta in volta, ad inizia-

re dall’introduzione che ha per titolo “Una visione”. Emma Faccio, poetessa della Lessinia, ci dona nella sua lingua, bisognosa di traduzione, un’altra più natura-

listica – visione -, che consente di proseguire il cammino “Verso ‘l sol”.

CIL PUNTO

Accarezzare senza costringere, abbracciare senza soffocare, consigliaresenza imporre, ascoltare senza giudicare, riprendere senza ipocrisia, dona-re senza pretendere, amare senza incatenare. Con il sorriso sul volto e nelcuore. In questo mondo, nel quale l’unica globalizzazione realmente avve-nuta è quella dell’odio e della sopraffazione, vogliamo provare ad andarecontro corrente e cominciare noi per primi a cambiare. Modesti senza fin-gere, felici senza essere dissoluti, tristi senza cadere nello sconforto, matu-ri senza essere inflessibili, sinceri senza doppiezza, pieni di speranza senzapresunzione, di esempio senza esserne orgogliosi. A parole è facile, nellarealtà sembra impossibile ma, diceva G.B. Show: “Io sogno cose che nonesistono e mi domando: perché no?”. Certamente ci sono molte cose chenon funzionano, molto da cambiare e, a dire il vero, siamo indignati pertutto quello che succede ed è successo in Italia, e non solo, per tutto quelloche si sarebbe potuto e si potrebbe fare per migliorare. Ma accade ancheche, spesso, guardando fuori di casa vediamo sporco perché sono i nostrivetri a essere sporchi. L’insegnante di un Liceo, colpito da un male incura-bile a sessant’anni appena, mi disse: “ In questi giorni il Signore mi con-cede di vedere tutta la mia vita come in un film. Soffro, ma sono ancoralucido, non ho altro da fare che pregare e pensare, aspettando che il tempopassi e che il momento finale si avvicini. Tu che scrivi, dillo a tutti, come vor-rei dirlo io per esperienza personale: quando ci si avvicina alla fine, contasolo il bene che hai fatto, le persone che hai aiutato, l’amore che hai dona-to ai tuoi cari. Tanti altri aspetti della vita scompaiono: la gloria, gli onori,il denaro, i piaceri, le passioni politiche o sportive, tutto è ridotto a nulla.Ti accorgi che conta solo Dio e quello che hai fatto per Dio…”. Il mondoandrebbe avanti anche senza banchieri e senza assicuratori, ma non senzapersone che si prendono cura degli altri. Soprattutto in questi tempi digrandi difficoltà. E non è vero che può dare solo chi ha, perché tutti possia-mo regalare almeno un sorriso, un apprezzamento o un incoraggiamento.E se fai del bene, in qualche modo e sotto qualche forma il bene ti ritorne-rà. Come il male. Dunque…

L’AneddotoCi sono due giovani pesci che nuotano e succede che s’imbattono inun pesce più vecchio che nuota nella direzione contraria, il quale faloro un cenno col capo e dice: “ Buongiorno ragazzi, com’è l’acquaoggi?”. I due giovani pesci, senza rispondere, proseguono a nuota-re per un po’ e alla fine uno dei due guarda l’altro e dice: “ Cosadiavolo è l’acqua?”. E’ l’inizio del discorso che David Foster Walla-ce, scrittore statunitense autore di Infinite Jest, ha tenuto agli stu-denti del Kenyon College (Ohio) al termine dell’anno accademico2005. Il significato della storia del pesce è che le realtà onnipresen-ti e importanti sono spesso quelle più difficili da vedere e riconosce-re. Gli uomini sono così presi da se stessi che hanno perso di vistale cose più ovvie. Non riescono a scrollarsi di dosso i falsi miti, lebanalità, le ipocrisie, le sovrastrutture create ad arte. Un gruppo distudenti andò a fare visita al vecchio professore di Liceo il quale, nelcorso della chiacchierata, offrì loro del cioccolato caldo in un assor-timento di tazze. Notando che gli studenti cercavano di prendere ilcioccolato dalle tazze più belle e costose disse: “La tazza da cui statebevendo non aggiunge nulla alla qualità del cioccolato caldo. Quel-lo che ognuno di voi voleva era il cioccolato, non la tazza, ma voiinconsapevolmente avete scelto le tazze migliori”. La tazza cheabbiamo non determina la vita, non ne cambia la qualità e concen-trandoci solo sul contenitore non riusciamo ad apprezzare il ciocco-lato caldo. Un’enorme percentuale delle cose delle quali pensiamodi essere certi, è sbagliata e illusoria. Se crediamo nei soldi e neglioggetti, non ne avremo mai abbastanza; se crediamo nel nostrocorpo, nella bellezza e nell’attrazione sessuale, ci sentiremo semprebrutti e quando il tempo e l’età cominceranno a mostrarsi, morire-mo un milione di volte prima della fine; se crediamo nella nostraintelligenza e se vogliamo essere considerati dei geni, finiremo persentirci stupidi e sempre sul punto di essere smascherati. E così diseguito. Non sono le cose a dare valore alla vita ma solamente lacapacità di sentirsi umanità e di prendersi cura degli altri. Questa èl’acqua, questo è il cioccolato.

ulturaUna larga macchia nera. Cosìappare la Corea del Nord vista dalsatellite. In quel paese la correnteelettrica non è un bene primario ei cittadini sono privati della lucecosì come della libertà di stampa edell’uso di internet. E’ la vita sottouno dei regimi comunisti più tota-litari e repressiviche offre lautericompense agliinformatori, con-danna ai lavoriforzati per uncommento incautoe punisce i gesti diaffetto in pubbli-co. Mi-ran e Jun-sang, i protagoni-sti del racconto,sono due ragazziniquando si cono-scono nell’oscuri-tà di un cinema epoi, quando la crisi economicanon permette più nemmeno la lucedei proiettori, i loro incontridiventano lunghe passeggiate nelbuio fitto delle strade coreane. Intutto il paese e perfino negli ospe-dali, l’energia elettrica veniva datamolto di rado perché era impiega-ta per illuminare la statua di KimIl-sung ventiquattro ore su venti-quattro. Trentaquattromila erano imonumenti al Grande Leader, e difronte a ognuno di essi si prostra-vano i fedeli sudditi. Jun-sang eraeducato e osò prendere per mano

Mi-ran solamente dopo tre anni diappuntamenti. Continuarono a fre-quentarsi per dieci anni finché lei,nonostante l’amore che li univa,decise di fuggire senza dire nullaper paura che fosse proprio lui adenunciarla. Barbara Demick, cor-rispondente del Los Angeles

Times, finalista al PremioPulitzer, quando nel 2001riceve l’incarico di occu-parsi delle due Coree, sitrasferisce a Seul. Parlan-do con i profughi nordco-reani, comincia a prendereforma un’immagine dicome realmente fosse lavita nella Corea del Nord.Il libro si basa su setteanni di ricerche, conversa-zioni e consigli comequello che dava la dotto-ressa Kim costretta a pre-stare servizio almeno

dodici ore al giorno, spesso senzaricevere stipendio: “Se mangiateerba o cortecce dovete macinarlemolto finemente e poi cuocerlemolto a lungo perché siano piùdigeribili”. Un mixer tra storia ereportage che rende questo librostraordinario. Lo leggi e pensi“non è possibile tutto questo”. E’semplicemente terrificante quelloche l’uomo e l’ideologia possonofare. Non sono storie di un altropianeta né del Medioevo, è storiadi oggi. Un libro che va assoluta-mente letto.

LETTO PER VOIBarbara Demick, Per mano nel buio,

Piemme 2010, 413 p., 19,00€.

a cura di Lino Venturini

Page 31: L'altro Giornale Marzo 2012

UNA VISIONE

Nel mille novecento e due vi dicoche morì il Giomo il giorno 3 maggio

con buona serqua d’anni ad uso anticoche da terra al ciel fece passaggio.

Quando fu giunto là, cercò un amico che le indicasse il vecchio portinaio

ma non trovò nessun in quei dintorniper quanto che cercasse in quattro giorni.

AUTORE IGNOTO

VERSO L’ SOLTe ve quasi ogni dì par ore e ore su senteri alti a caminàr fra smaraée che la montagna regala.

La matina te lustra i oci par spiàr 'na lagrima de sgoàsso che ride su la boca de 'n fior con raìse drento 'n crepo.

Sora de ti sensa batar ala fa la ronda 'na poiana bifando do basso on schilàto che rosega 'n cotàl, ma come 'n spiansiso se sconde fra le mughe.

El saréa sta la sena par i doeni famè che 'nte 'l nio spetàa la ‘mbecà.

On te sto contesto no pol el vento robarte l'emossion che te ruma drento l'anima no pol la strachéssa 'mbroiarte ‘l passo.

E te seiti ia a 'nar... verso 'l sol.

EMMA FACCIO

TRADUZIONE VERSO IL SOLE Vai quasi ogni giorno per ore e ore a camminare su sentieri altifra le meraviglie che la montagna regala. La mattina ti lucida gli occhi per sbirciare una lacrima di rugiada che ride sulla bocca di un fiore con radici dentro una fessura. Sopra di te senza un battito d'ali fa la ronda una poiana sbirciando in basso uno scoiattolo che rosicchia una pigna,

ma veloce si nasconde fra i cespugli; sarebbe stata la cena per i suoi piccoli affamati che nel nido aspettavano di essereimbeccati.In questo contesto non può il vento rubarti l'emozione che ti fruga dentrol'anima non può la stanchezza imbrogliarti il passo. E continui il tuo andare…verso il sole.

Marzo 2012 31RUBRICHE

Page 32: L'altro Giornale Marzo 2012