L'altro Giornale Dicembre

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VALPOLICELLA Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663 ANNO XXVII - N.12 DICEMBRE 2012 - stampato il 29/11/2012 VUOI CONTATTARCI? Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: [email protected] - www.laltrogiornalevr.it

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sfogliabile dicembre 2012

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VALPOLICELLAPoste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1,

DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

ANNO XXVII - N.12DICEMBRE 2012 - stampato il 29/11/2012

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DialogoDicembre 2012 3DIALOGO

Caro Adriano Reggiani, vorrei attirare la sua atten-zione, quella dei cittadini edell'Amministrazione comu-nale con il fine di trovareuna soluzione. Una stradadel Comune Negrar merital'attenzione di tutti, attraver-so il sua rubrica di “Vival'Italia”. Lo scopo è cercaredi capire cosa è successo etrovare soluzioni o appro-fondimenti del fatto. Disagiche si potrebbero risolverecon il buon senso, (fra leparti se ci sono), o per viatecnica amministrativa defi-nitiva. Ne sanno qualcosa gliAmministratori del Comunedi Negrar e gli uffici tecniciaddetti del fatto? La foto cifa vedere un lampione diilluminazione ubicato in viaGenova, strada comunale

all'altezza del numero civico2 di fronte all'ingresso dellapalestra, situata in zonaindustriale di Arbizzano,“protetto” con tubo di calce-struzzo per fognature riem-pito in cemento. Questopilone di illuminazione, nona norma, è li da molti anni. Amio avviso è pericolosissi-

mo. Collocato in un puntosbagliato della via. Le mac-chine devono fare i miracoliper un parcheggio. Ognitanto ci lasciano un ricordi-no. Possibile che l'Ammini-strazione e l'ufficio Tecniconon siano a conoscenza diquesto obbrobrio? Nessunopensa di spostare il lampione

e metterlo a norma? E rimet-tere il lampione in una zonapiù consona? Sicuramentepenso che se succede qual-che grave incidente, ilComune possa essere rico-nosciuto per una parte corre-sponsabile.

Un passante (lettera firmata)

ARBIZZANO

“Faccio anch’io una segnalazione”

Direttore Responsabile:Rosanna Pancaldi

Società Editrice:L’Altro Giornale s.r.l

Redazione:Via Enrico Bernardi, 7

37026 SETTIMO di PESCANTINA (VR)Tel. 0457152777 Fax 0456703744

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intestato a L’Altro Giornale s.r.l.

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Settimo di PescantinaStampa:

Galeati Industrie GraficheImola

Numero chiuso il

29 - 11 - 2012

L’azienda è Certificata FSC(Forestal Stewardship Council)

SIAMO TUTTI FARABUTTI?

Presi dai bombardamenti mediatici diaumenti dell’IMU, mancata riduzionedelle aliquote IRPEF (tasse), innalza-mento dell’IVA al 22%, esodati, ILVAdi Taranto, lavoratori dell’ALCOA inSardegna, rifiuto della classe dirigente(?) di abbassare i propri costi e privile-gi, produzione industriale in forte

ribasso, esportazione dei rifiuti campa-ni all’estero, scandali e scaldaletti quo-tidiani, soldi pubblici (i nostri) rubati osprecati (vedi Striscia la Notizia eReport), la Merkel che impone il rigo-re e Monti che dice (lui) di averci sal-vati dal baratro (peggio di così!), non cirendiamo conto di una cosa ancora piùgrave: stiamo perdendo le libertà fon-damentali di una democrazia occiden-tale.Quando un conoscente mi telefona e,magari, affronta temi personali impor-tanti, la frase è sempre: vediamoci cheè meglio non parlare al telefono. Que-sto significa che il normale cittadino,incensurato, non è più sicuro di poterparlare per il rischio di essere intercet-tato. Se in banca versi 1500 euro sultuo conto corrente l’impiegato premu-roso ti avverte che l’operazione saràsegnalata all’Agenzia delle Entrate.Per strada puoi essere fermato dallaGuardia di Finanza che ti chiede comefai a possedere un’auto con quellecaratteristiche.Se vuoi regalare un gioiello allamoglie, che magari ha il conto in banca

cointestato, non puoi pagarlo in con-tanti perché oltre i 1000 euro non sipuò.Da gennaio avremo anche il REDDI-TEST o SPESOMETRO, cioè un siste-ma per cui risulterà all’Agenzia delleEntrate se le nostre spese personalisono congrue con i guadagni di quel-l’anno. Non entro in merito alla partetecnica del sistema e alle evidentiassurdità che contiene. Il Governo, chedice di voler rilanciare l’economia eridurre l’evasione fiscale, secondo meotterrà solo di deprimere ancora di piùi consumi e aumenterà i pagamenti innero.Per questi motivi sono profondamenteoffeso come cittadino.Ho il convincimento che lo Stato Italia-no, stato inteso come organizzazioneamministrativa, non riuscendo a fare ilproprio lavoro di controllo e preven-zione degli illeciti, tratti tutti noi citta-dini da farabutti che sono tenuti conti-nuamente a dimostrare di essere onestiper sopravvivere.

W l’Italia

Viva l’Italia a cura di Adriano Reggiani

Saremo lieti di ospitare chi avesse qualcosa da aggiungere

a quanto pubblicato

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INFO & CONTATTIVia E. Bernardi, 7 - 37026 Settimo di Pescantina (VR)

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DAL 1986 L’INFORMAZIONE LOCALE IN PROVINCIA DI VERONA

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Dicembre 2012 5DIALOGO

Desidero chiarire la miaopinione circa la corrispon-denza recentemente inter-corsa sul tema “Senso unicoa S. Maria – Arbizzano”. Lemie affermazioni su questosingolo provvedimento,dagli effetti concreti malimitati a poche vie delpaese, hanno suscitato unareazione i cui contenuti siestendono alla generalitàdella rete viaria del paese edil cui tenore mi ha dato l’im-pressione di aver punto sulvivo una sensibilità “politi-ca” tutt’altro che imparzia-le.Sono abituato a cercar divalutare le situazioni per laloro bontà o negatività e nonper le connotazioni partiti-che di chi le ha determinate.Il mio interesse poi, e credoanche quello di tanti cittadi-ni onesti, non è quello diincensare l’attività dellagiunta di un determinatocolore e mettere in cattivaluce quella di un altro, bensìdi ottenere che l’ammini-strazione comunale, qualeche sia la fazione politicaprevalente, prenda provve-dimenti sensati ed utili amigliorare la mia quotidia-nità.In tale ottica ero e resto del-l’idea che l’istituzione delsenso unico in via Santa

Maria (via nella quale vorreiprecisare io NON abito, adifferenza di quanto sembraessere stato dato per sconta-to dal sig. Gisaldi) sia nelcomplesso positiva, proprioperché opera nella logicadella limitazione di queltraffico “di passaggio” (equindi di tutte le sue spiace-voli conseguenze) che, sem-pre secondo il sig. Gisaldi, èinvece “assurdo limitare”(sic)! I principali ed a mioavviso lievi svantaggi chegià avevo evidenziato duemesi addietro (percorsi unpo’ più tortuosi, in alcunicasi, per gli abitanti dellazona) sono gli unici che rie-sco tuttora a vedere ed ilmio interlocutore, nonostan-te la battuta conclusiva dellasua ultima lettera al riguar-do, non è purtroppo riuscitoa mostrarmene di ulteriori.Delle molte strade che egliha citato non una infattiviene sensibilmente pena-lizzata dall’istituzione delsenso unico: alcune presen-tano una mole di trafficonemmeno paragonabile aquella di via Santa Maria,altre fanno parte di una zonaben diversa del paese, chenon è minimamente influen-zata dalle conseguenze delcontestato “senso unico” edaltre ancora (per la precisio-

ne via Camarele e via CaseZamboni) sono addiritturadi quelle che grazie al divie-to beneficiano di una dimi-nuzione del traffico!Quanto sopra non significacertamente che in paese nonesistano zone la cui viabilitàpossa essere migliorata(anche eventualmente conprovvedimenti promossi daicittadini tramite assembleepubbliche appositamenteorganizzate) resta peròoscuro come l’istituzione diun senso unico in una viapregiudichi in qualchemodo la possibilità di realiz-zare altrove marciapiedi,dossi, cartellonistica ecc.ecc.. A tal riguardo mi augu-ro anzi che alcuni di questiinterventi possano prestoessere realizzati, magarianche nella via dove abito,che è appunto tra quelle intal senso “dimenticate”dalla presente come dalleprecedenti amministrazionicomunali.Con il proposito di non abu-sare ulteriormente dellapazienza dei lettori su untema che, almeno per quan-to mi riguarda, considerocon queste righe esaurito,cordialmente saluto.

Francesco ScarpariArbizzano

SANTA MARIA

“Il senso unico e altro”Difficile dare una defini-zione di quello che ci halasciato il sindaco Germa-no Veronesi. Nell’ammini-strare un amato territorioper 20 anni si lascia inevi-tabilmente un'impronta. Sesi pensa che attualmente ilcomune di San Pietro inCariano e' ancora pianifi-cato da un Piano Regolato-re Generale degli inizi anni‘80, elaborato assieme allasua giunta, si capiscel’idea che Germano Vero-nesi aveva del nostro futu-ro: uno sviluppo sostenibi-le, coi servizi di cui tuttinoi usufruiamo (la super-strada che arriva a San Pie-tro, la casa di riposo, ilmunicipio). Qualcuno lo

ha definito scorbutico: sì,ma diretto. Se doveva dirtiche sei un "mona" (e indialetto veronese ha uncerto effetto), te lo dicevadavanti, non alle spalle.Coraggioso? Certo. Se esi-steva l'utilità di un proget-to per il nostro territorioVeronesi non si fermavadavanti agli ostacoli: liaggirava, anzi, con la suacorporatura, li schiacciavae li superava. Ha lasciato come insegna-mento che un buon ammi-nistratore prima di tuttorisponde ai cittadini, sia achi lo ha eletto sia a chinon l'ha eletto, perchéquando sei sindaco, lo seidi tutti. Lungimirante?

Forse meglio dire dotato dibuon senso: ha pensato, inun momento storico di svi-luppo, a dare un'economiaad un nostro territoriopovero e contadino, per-mettendo sia all'imprendi-tore sia all'operaio di rea-lizzarsi e di risiedere inValpolicella. Facendo cosìha reso appetibile, invidia-bile e conosciuto il nostroterritorio, attraendo moltidei nostri attuali cittadini atrasferirsi qui in Valpoli-cella. Mi diceva sempre:"Chi fa, sbaglia e da fasti-dio! Chi non fa...".Arrivederci Sindaco

Carlo Manara

Il Comitato Gemellaggi diSan Pietro in Cariano senteil dovere di esprimere gra-titudine e apprezzamentoal dottor Germano Verone-si e a tutti coloro che a suotempo hanno avviato pro-ficui rapporti tra la ns. cit-tadina, la cittadina austria-ca di Stans e la cittadinatedesca di Ingelheim. Lasua preziosa collaborazio-ne e le attività svolte nel

corso degli anni hannopotuto costruire una strut-tura molto resistente. Congrande entusiasmo e gene-rosità intendiamo prose-guire sulla stessa stradaintrapresa. Il dottor Vero-nesi ha precorso i tempi,ha creduto in un identitàeuropea, ci ha aiutato acapire che tutti facciamoparte di un’unica comunitàdi valori. Noi, che abbia-

mo avuto il privilegio diconoscerlo, le sue qualità ela sua forza e proprio per ilrispetto che gli dobbiamo,cercheremo di fare model-lo del suo ricordo. Lo rin-graziamo di cuore.

La PresidenteCarla Ciani Bassi

Comitato Gemellaggi SanPietro in Cariano

IL RICORDO

“... di Germano Veronesi”

Quando un lavoro non vienefatto bene c'è sempre la soli-ta scusa, quella dei costi.Spendendo di più sembrache tutto riesca meglio. Manon sempre è così. Prendia-mo l'appalto che il Comunedi San Pietro ha dato allaCooperativa che pulisce ibordi delle strade dalleerbacce. Due esempi (ma cene sarebbero tanti) : il primoriguarda la strada perPescantina , quella che partedalle vecchie scuole ele-mentari (inizio via Monga) .C'è quel bel muro di sassi avista che delimita il par-cheggio. Ogni tanto passanocon il decespugliatore pertirare via quelle tre foglioli-ne che riescono a spuntarealla base. Risultato ? Peggiodi prima. L'aggeggio che faroteare quel filo, spargeerba, terriccio e sassolini

dappertutto .E così il mar-ciapiede rimane sporco per-chè nessuno toglie più quel-la roba da lì. L'operaio, alquale ho chiesto il perchénon si provvede poi a ripuli-re, mi ha risposto che ilComune deve risparmiare, eun nuovo giro fa aumentarele ore da pagare . Ma selasciavano tutto come primaera meglio: meno costi emeno sporco. Quelle quattroerbette che vi erano cresciu-te non disturbavano proprionessuno. Anzi, un vecchiomuro tutto grigio è anchepiù bello con qualche ciuf-fetto verde ogni tanto. Altrocaso. A Bure, sulla provin-ciale per Sant' Ambrogio(poco prima dell'innestodella deviazione che portaalla parte alta della contra-da) c'è un tratto di marcia-piede delimitato da un

bordo erboso: una piccolastriscia di terra in pendenzaricoperta di verde. Anchequi , ogni volta che passa ildecespugliatore, vienelasciato per terra di tutto:erba, sassi e pezzetti di robadi ogni genere. Alcuni ciot-toli (disturbati nel loro;habitat naturale) sono statifatti rotolare fin sulla pro-vinciale, creando un certopericolo con il via vai dellemacchine. Nessuno li ha piùtolti da lì .Già , i costi, ilpatto di stabilità. Ma erameglio prima: quell'erba datagliare non impediva il pas-saggio proprio a nessuno.Anzi, era molto utile percerte esigenze canine. E'stato fatto - e pagato - unlavoro per niente. Ma sem-bra che nessuno in Comunese ne sia ancora accorto .

Giordano Salzani

SAN PIETRO

“Lavori e costi”

Gentile Direttore,vorrei raccontare la miaesperienza sulla festività del4 novembre scorso. Sotto lapioggia mi sono recata inpiazza a Pedemonte dove ibambini delle elementariavrebbero recitato le poesie

e cantato le canzoni davantial monumento, come diconsueto. Come ultimocanto è stato eseguito l'Innonazionale italiano e, su invi-to degli Alpini presenti, tuttisi sono uniti ai ragazzini.Tutti tranne qualcuno, in

particolare un assessorecomunale con chewing-gumin bocca, che ha amabil-mente continuato a mastica-re davanti ai bambini senzaaccennare minimamente acantare. Lo trovo un pessi-mo esempio di educazionecivica, se quella personanon crede in certi valori, tracui il rispetto dei morti,forse avrebbe fatto meglio arestarsene a casa.Distinti saluti.

Ester Bontempo

4 NOVEMBRE

“Con la chewing in bocca”

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Dicembre 2012 7DIALOGO

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Aumentare la pressionefiscale per aumentare leentrate è una soluzionefacile ma pericolosamentecontroproducente.Alla lunga blocca gli inve-stimenti, mortifica la cre-scita, delude ed allontanagli investitori. L’eccesso di imposte sulavoro ed imprese è sottogli occhi di tutti ed unminimo di buon sensodovrebbe indurre tutti arivedere atteggiamenti epregiudizi che appartengo-no al passato, ad un mondoche non c’è più e che nonpotrà più ritornare. Serveun vero cambiamento: neicomportamenti e nellescelte a tutti i livelli ed intutti i campi. Qualsiasi famiglia, qual-siasi impresa, nel momen-to in cui sono chiamate adaffrontare un periodo direcessione e di difficoltà,la prima scelta che affron-tano è quella del tagliodelle spese non prioritarie,dei costi che si possonorivedere e nel contempo

ricerca di nuove opportuni-tà e di nuovi impegni perconsolidare od aumentarele entrate.Lo Stato invece che fa? Larisposta è sotto gli occhi ditutti !Taglio della spesa che nonproduce, azzeramento diprebende ed ogni altraspesa che non fa altro cherafforzare le caste, tutte lecaste, dovrebbero essere iveri provvedimenti urgentiin questa corsa finale versola fine della Legislatura.Leggiamo quotidianamen-te di quanti sperperi e diquante spese improduttivevi siano nei bilanci di tuttigli Enti; di consulenze,ricerche, studi, analisi efeste varie che vengonofinanziati con soldi pubbli-ci il cui unico scopo èquello di consolidare clien-tele e simpatie di ogni tipo.Cambiare si deve e si può.Favorire o facilitare leassunzioni quando mancail lavoro è creare illusioniprima ancora che offrireopportunità.

Qual è quell’impresa,quell’artigiano, quella per-sona che a fronte di un calodi fatturato assume? Credo che non ci sia incen-tivo che tenga: assumo perfar fare cosa se gli ordini sisono fermati perché mancala domanda e mancano gliinvestimenti? E cosa realmente serve perfavorire domanda ed inve-stimenti? Questi sono i veri temi daaffrontare. Siamo tutti stanchi di pet-tegolezzi e di perdite ditempo. Di una classe dirigente cheormai ha esaurito la suafantasia e non ha propriopiù nulla da dire e da pro-porre se non vecchi slogan,vecchie promesse, vecchitriti argomenti.Per favore togliete ildisturbo e godetevi lavostra immeritata pensio-ne.

Grazie

Filiberto Semenzin

“... si può anche morire”Gentile Direttore,Le scriviamo in merito allalettera apparsa sul suoGiornale nel mese diNovembre 2012 intitolato“Democrazia sovvertita”. Itre consiglieri comunalidella Lega Nord di Negrar,Renzi, Viviani e Sonarispondono al loro exassessore Martinelli. Traloro c’è molta sinergia edaggregazione e se si ècreato un problema conMartinelli, va ricercatoaltrove. In riferimentoall’incarico dato a Renzi intema di Edilizia Privata, sifa presente che non sussi-ste nessuna incompatibilitàtra delega e professione, inquanto trattasi di incarico.Fa piacere invece che ilSindaco, dopo 3 anni emezzo ponga in Renzi lapropria fiducia ponendo inLei l’incarico che avevamantenuto fino a quelmomento, chiara dimostra-zione di stima nella perso-na. La revoca di Martinelliviene chiesta al Sindacocon lettera a nome e firmedi tutti e tre i Consiglieri.La sua sostituzione è avve-nuta velocemente perchémolte erano le situazionirimaste in sospeso pertroppo tempo, come peresempio la questione deiparcheggi in centro aNegrar. Molte sono le ini-

ziative che i Consigliericomunali hanno intrapre-so, come per esempiodurante le giornate chehanno seguito l’eventosismico di gennaio; laCapogruppo leghista havisitato, assieme alla Pro-tezione Civile, ai Vigili delFuoco e all’Ingegnereincaricato dal Comune,tutte le abitazioni segnala-te con pericolo di danno,dando il proprio supportotecnico e partecipando alletre serate organizzate nellefrazioni di Fane, Arbizza-no e Negrar. Sona, entratoin Consiglio comunaledopo le dimissioni da con-sigliere di Martinelli,affronta la sua prima espe-rienza politica; preceden-temente non è mai stato

iscritto a nessun partito equindi non è salito su nes-sun carro di vincitori.Viviani è stato eletto e nonripescato, è un fedelissimoConsigliere comunale,sempre presente alle riu-nioni comunali, disponibi-le, affidabile. […].Forse, caro Martinelli,invece di organizzare solocinque manifestazioni tea-trali, avresti dovuto segui-re di più, da bravo ammini-stratore, le problematichedi tipo sociale ed economi-che, che in questo momen-to così difficile stanno par-ticolarmente a cuore ainostri cittadini.

Roberta Renzi

Claudio Viviani

Andrea Sona

NEGRARFISCO

«In relazione al batti e ribatti fra mecome Comitato Sagra e il/la compaesa-no/a, relativamente al lunedì sera dellaSagra di Corrubbio 30 luglio 2012, nonintendo più rispondere per non scivolarenel ridicolo, volevo sentitamente ringra-ziare il Direttore e tutta la redazione deL'Altro Giornale per la possibilità con-cessa di spiegare le proprie ragioni. Gra-zie».RingraziandoVi calorosamente porgodistinti saluti e i migliori auguri di Buon

Natale e Felice Anno Nuovo a voi e atutti i lettori de L’Altro Giornale.

Maurizio Adami

Presidente Comitato Benefico Sagra di Corrubbio

E noi ringraziamo Lei, caro signorAdami, per la sensibilità dimostrata nelnon voler dar vita a polemiche. Anchenoi della Redazione porgiamo i più sen-titi auguri.

“Stop alle polemiche e auguri”SAGRA CORRUBBIO

Un tempo non lontano sipoteva ancora leggere sullafacciata della chiesa diArbizzano sopra il portaleun'iscrizione in latino chefaceva risalire all'anno 417l'esistenza in loco di unapieve dedicata a “San Pie-tro Principe degli Aposto-li”. Tale iscrizione non erache la replica, in formaabbreviata, di un’analoga eanteriore scritta, che si tro-vava dipinta all'internodella chiesa stessa, il cuicontenuto, tradotto in ita-liano così recitava: “ ADio Ottimo Massimo/Ecco una bella antichità/Questa venerabile pieve/ diArbizzano e Novare/ Dedi-cata a San Pietro Principedegli Apostoli/ dall'annodell'era cristiana 417/Altempo del vescovo SanPetronio”. Purtroppo nonci sono riscontri storici cheavvalorino la veridicità diuna costruzione così anti-ca, tuttavia alcuni studiosiritengono assai probabileche la prima chiesa diArbizzano sia stata eretta

nel corso del V secolo.Comunque sia, la scrittasopra citata testimonia lavolontà, che viene da unlontano passato, di tra-smettere ai posteri le anti-chissime origini della pri-mitiva chiesa di Arbizza-no. Ciò ha contribuito,assieme a tante altre vicen-de, siano esse storiche oleggendarie, ad accompa-gnare nel tempo la vita ela storia del nostro paese.Quindi, nell'intento chetale iscrizione non vadadispersa, ma continui adessere ricordata, come daantica consuetudine, il“Gruppo per la tutela delcentro storico di Arbizza-no”, previa autorizzazionedegli organi competenti, egrazie ai proventi derivantidall'ottimo successo dellaristampa del libro di LuigiMessedaglia “Arbizzano eNovare. Storia di una terradella Valpolicella”, hapreso l'iniziativa di farlaincidere su una targa mar-morea nel suo testo origi-nale in latino, integrandola

con la traduzione in linguaitaliana, perché venga suc-cessivamente inserita nellaparete a sinistra del portaled'ingresso dell'oratorio dellachiesa parrocchiale.Questa è un’ulteriore ini-

ziativa, che fa seguito alrecente restauro dell'arasepolcrale romana sovven-zionato dall'ex “Gruppomarciatori di Arbizzano”.Tali esempi sono beneauguranti e fanno oltremo-do sperare che altri gruppie associazioni del nostropaese si trovino nella pos-sibilità di contribuire allaconservazione e alla tuteladi quanto ancora rimane diquel patrimonio storico-culturale che ci è stato finqui tramandato, affinchéesempi poco edificanticome la distruzione del-l'antica Via Crucis avvenu-ta nel secolo scorso adopera di nostri compaesanidel tempo, possa rimaneresolo un lontano dolorosoricordo.

Gianantonio

Sommacampagna

“Per eonservare un patrimonio”CHIESA DI ARBIZZANO

“Sul caso Martinelli”

AMICI DI ABER, gruppo verone-se di appoggio a OspedaliAfricani, organizza il tradi-zionale mercatino natalizio,occasione per incontrareamici e simpatizzanti,presso la sala annessaalla Chiesa di S.MariaDella Scala nei giorni11 12 e 13. Vi trovere-te tante idee per unregalo solidale.

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Questo è sicuramente ilpaese dei contrari e ci siamotalmente abituati, che ormainon vediamo più nemmenodove sono questi contrari edove abbiamo perso l'agodella bilancia, non perchédobbiamo fare falsa ideolo-gia ma saremo costretti afare degli esempi pratici suquello che è la vita di tutti edi tutti i giorni. E alloraqualche esempio lo faccioio. Parliamo del lavoro,tasto dolente di questi tempima che lascia spunto pertante riflessioni. Dove sta ilproblema? Ce ne sono tanti,ma il primo è che le azien-de, che dicono di essere incrisi, per cercare una solu-zione, danno delle consu-lenze a personaggi che dasoli, guadagnano come lostipendio medio di 5 impie-gati. E qual è la soluzioneilluminatrice? Bisognaabbattere i costi, quindi ilpersonale. Certo, perché ioti pago anzi ti strapago per-ché tu mi dica che i parassi-ti sono quei poveri cristi cheprendono mille euro almese. E nessuno che diceniente Poi, che ne so, guarda

per la strada: i padroni diquesta sono quei salutistidell'ultima ora, che vanno ingiro in città in bicicletta, inpieno agosto, alle due delpomeriggio e magari con laborsa della spesa. Certo per-ché è molto ecologico esalutare respirare lo smogpuro a 40 gradi magarianche con il fiatone, e guaise osi dire qualcosa perchésono i padroni della strada.Se solo osi suonare per farenotare che un signore daicapelli bianchi, smette dipedalare, tira su i piedi per-ché è stanco e dietro c'è unacoda di almeno 5 macchine,questo ti denuncia. Io capi-sco che ormai sono loro adavere ragione, ma se si usas-se almeno il buon senso. Quei pochi ciclisti dellacittà che conosco, mi diconoche si permettono di andarein contro mano, di prenderetutti i marciapiedi e di attra-versare sulle strisce pedona-li perché tanto c'è semprequalche buona associazioneche li protegge! La scuolapoi, è quella che mi mettepiù tristezza. Parlo dellascuola primaria, diciamo

fino alle medie. Una voltami avevano spiegato che sifaceva il tempo pieno, cioèfino alle 4 del pomeriggioperché così poi non si ave-vano più impegni e neanchecompiti. Invece non è vero, iragazzi che finiscono allequattro e che il sabato nonvanno a scuola, sono carichidi compiti che poi dovrannofare a casa con le mammeche lavorano e che, nelmigliore dei casi, arrivano acasa alle sette, giusto intempo per la cena. E se poi iragazzi arrivano senza com-piti, sono ragazzi persi per-ché non sono seguiti e quin-di con problemi. A proposito di scuola: rab-brividisco al pensiero che lafrase al congiuntivo: "credoche sia una società miglio-re" venga tradotta in "credoche è una società migliore". Ora, passi il Totti romanoche con questi strafalcioni ciha fatto i soldi, ma gli inse-gnanti dovrebbero alzarsi inpiedi dalla vergogna , einvece? Cosa succede nelpaese dei contrari ? Se nonsiamo in grado di stare allaregola, cambiamo la regola.Ora verrà introdotta la clau-sola che entrambe le solu-zioni sono valide, in praticanon saranno segnate inrosso dalla matita dellamaestra. Caspita che avanguardia!

Laura Baglieri

Già, cara signora, oggitutto è permesso e tutto sipuò fare… anche cambiarele regole della lingua italia-na!

Dicembre 2012 9DIALOGO

Da un paio di anni l'Ammi-nistrazione comunale diMarano e i Servizi Socialistanno promuovendo lacultura del volontariatoattraverso proposte di ser-vizi gratuiti volti agli anzia-ni soli o in difficoltà. Sonostati così coinvolte personedisponibili ad offrire il pro-prio tempo per trasporticon il pulmino del comunee semplici servizi di compa-gnia.Con il mese di settembre siè pensato di unificare i duesottogruppi di volontari inun unico incontro per valo-rizzare e sostenere il lororuolo, nella speranza checresca il desiderio di orga-nizzarsi e costituirsi in unaentità autonoma, che inmodo informale ci piacechiamarli “Gli amici deglianziani”.

Caro Direttore,spesso alla ribalta delletestate nazionali ci giungo-no fatti di solidarietà di per-sonaggi importanti e di spic-co, ma anche nei piccoliComuni ci sono persone chededicano il loro tempo ognigiorno per garantire il buonfunzionamento della vitasociale dei paesi. A Marano

di Valpolicella i volontariche lavorano in questocampo, con compiti diversi,sono molti e il Comuneorganizza periodicamentedelle riunioni per permette-re a quest’ ultimi di espri-mere impressioni, scambia-re opinioni, proporre idee emigliorare i servizi nel loroambito di competenza. L’ultimo incontro è avvenutoil 6 settembre scorso, dalquale sono scaturiti dibattitiinteressanti e scambi di opi-nioni e d’esperienze chehanno permesso ad ognivolontario di arricchire sestesso sia come persona, sianell’ ambito del servizioofferto. La riunione ha datovoce anche a problemi logi-stici e d’ organizzazione cheil comune può così cercaredi risolvere. Hanno parteci-pato all’ incontro con entu-siasmo tutti i volontari: gliautisti, le signore che vannoa fare visita agli anziani acasa, e le ragazze che, unavolta a settimana, prestanoservizio in casa di riposochiacchierando e intratte-nendo gli ospiti della strut-tura. Come rappresentantidel comune erano presentil’assistente sociale Antonel-la Zago e gli assessori Bal-

larini Filippo e GiampaolaZanotti, che hanno coordi-nato la riunione stimolandoil dibattito con una doman-da: “cosa significa esserevolontario?”. Liberamenteogni presente ha espresso leproprie esperienze e la pro-pria opinione e l’ incontro siè rivelato animato e costrut-tivo. In sintesi potremmoriassumere così le ideeemerse: Volontario è coluiche con il cuore e gratuitàoccupa il suo tempo liberoper gli altri, per il semplicepiacere di stare accanto achi ha bisogno, lasciando laresponsabilità della scelta achi istituzionalmente ha ildovere di intervenire. Nellasperanza di essere sempre dipiù ci si è dati appuntamen-to al prossimo incontro. Ivolontari non sono mai trop-pi e speriamo che il numeropossa aumentare per darevita a nuove iniziativefuture, bastano poche orealla settimana per dare ungrande aiuto alla propriacomunità!

Simone Smania,Volontario di protezione

civile a Marano di Valpolicella

“Volontà da volontario”Si parla con frequenza del-l’abolizione delle Provin-cie: si pensa che abolendo-le si possa risparmiare.Ritengo che questo non siavero e che sia più efficaceeliminare le Regioni. LeProvincie rispondono adesigenze di organizzazioneterritoriale. La Provinciadi Verona, per esempio,gestisce una parte dellarete stradale, l’edilizia sco-lastica superiore, gli ufficidel lavoro, l’ecologia(discariche, depuratori, sitiinquinati), il trasporto pub-blico (e altre funzioniminori). Queste funzionihanno rilevanza provincia-le (la manutenzione dellestrade su scala provincialeè operazione efficiente eben dimensionata, gli stu-denti che frequentano lescuole superiori si muovo-no senza particolari diffi-coltà su scala provinciale, irifiuti vengono smaltiti suscala provinciale – se ciònon avviene, si crea undanno economico e di effi-cienza -,ecc..). Insomma, ildimensionamento tra strut-tura istituzionale (la Pro-vincia) e bisogni del terri-torio sembra proporziona-to. La Regione svolge funzio-ni diverse: la sua sede (aVenezia) è molto piùdistante dal territorio, nonsvolge funzioni operative(non ha sostanzialmenteoperai ma tutti funzionarid’ufficio) ma funzioni dipianificazione e di legife-razione, gestisce la Sanità,attraverso le ULS, svolgeattività di pianificazioneurbanistica (approva iPiani Regolatori deiComuni), difesa e prote-zione territoriale (i GeniCivili, i servizi forestali, iconsorzi di Bonifica, laProtezione Civile tuttiperaltro oraganizzati suscala provinciale), gestiscealcune strade (medianteVeneto Strade) e l’organiz-zazione e la salvaguardiadelle risorse idriche. Moltedi queste funzioni possonoessere svolte dalle Provin-ce.Se la permanenza o l’aper-tura di un ospedale fossedecisa dalla Provinciaanziché dalla Regione noncambierebbe un granché.Anche se le tre ULS vero-nesi fossero gestite dallaProvincia non ci sarebberoeffetti negativi: la vicinan-za territoriale consentireb-be una maggiore incisivitàmentre sugli ospedali silitiga da tanti anni. Ciò èancora più evidente per lestrade. Che la strada Vero-na - Peschiera o la Garde-sana verso Riva sianogestite dalla Regione (cioèda Venezia) anziché daVerona non porta alcunvantaggio significativo: laRegione è costretta adavere sedi operative peri-feriche per poter avere imezzi vicini, i magazziniecc..: insomma, per fare ilsuo lavoro, la Regione habisogno di una organizza-zione provinciale. Quindi,tutte queste funzioni

potrebbero essere date alleProvince. La stessa cosaavviene per la sanità ove leULS hanno struttura pro-vinciale o inferiore (aVerona, per la Provincia,ve ne sono 3: una per lacittà, la Lessinia e l’estveronese, una per la bassaed una per la Valpolicella,il Baldo, il Garda ed il Vil-lafranchese).Anche la pianificazioneurbanistica potrebbe esseretrasferita alle Province.Pensando a tutta l’attivitàdi approvazione dei PianiRegolatori Comunali ed iPAT, a Venezia sembranofar fatica a sapere dovesono tutti i Comuni dellaRegione (581), mentre aVerona, il rapporto con laProvincia è molto stretto eben dimensionato sull’am-piezza geografica.

Il potere di fare le leggiUn altro aspetto critico è ladoppia legiferazione:regionale e statale. E’ diquesti giorni l’impugna-zione alla Corte Costitu-zionale del Piano SanitarioRegionale Veneto e dellalegge veneta per il riordinodelle competenze in mate-ria di risorse idriche. LaRegione, a Venezia, fa lesue leggi e lo Stato glieleimpugna. Questa conflit-tualità Stato-Regione èdannosa e costosa. Leleggi dovrebbero esserefatte solo dallo Stato attra-verso il Parlamento.

La gestione delle risorseeconomicheLe risorse dovrebberoessere raccolte a livellolocale ed una parte girataallo Stato ed il resto tratte-nuto sul territorio, ove cisono le esigenze dei citta-dini. Oggi avviene il con-trario: non c’è federali-smo, tantomeno quellofiscale. Le Regioni, le Pro-vince ed i Comuni devonochiedere le risorse econo-miche a Roma (spiegandoa Roma le esigenze del ter-

ritorio che Roma nonconosce perché troppodistante) e ciò è inefficien-te.

Il controllo e la rappre-sentanzaTutto ruota attorno ad unaspetto determinante: lademocrazia vive di rappre-sentanza e la rappresentan-za esige il controllo dei cit-tadini. Istituzioni troppodistanti (la Regione) chegestiscono risorse amplis-sime sono fuori dal con-trollo dei cittadini. L’usodelle risorse e l’organizza-zione dei servizi territoria-li sono più efficienti sesono più vicini al controllodei cittadini. La scala pro-vinciale sembra unadimensione corretta e bendimensionata.

ConclusioniOccorre che il Parlamentofaccia le leggi, il Governosvolga le funzioni inerentila politica interna, l’ordinepubblico, la sicurezza, lapolitica estera, la politicacommerciale, l’agricoltu-ra, la scuola (questa deverimanere di competenzastatale - anche se le scuolepossono essere organizzateanche da iniziative private- perché su di essa si fondala coesione di uno Stato).Le Regioni possono essereeliminate e le Province,alcune accorpate, possonoassumere molte delle fun-zioni che oggi hanno leRegioni. Fino al 1970, lavita istituzionale si è svol-ta con questa organizza-zione e lo Stato è statogestito bene. Le Provincefunzionavano bene e colla-boravano con i Comuni.Dopo il 1970, sono stateistituite le Regioni e nelgiro di pochi anni la spesapubblica è andata fuoricontrollo.

Il Sindaco di Marano di Valpolicella

ing. Simone Venturini

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Dicembre 2012 10DIALOGO

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pubbliredazionale

Egregio Direttore e voi let-tori, vi siete accorti che laguerra tra genitori-figli-poveri è solo all’inizio??E’ sotto gli occhi di tuttiquello che è successo duran-te le manifestazioni dei gio-vani studenti che stavanomanifestando per dei dirittiche sono fondamentali inuno Stato Civile e Democra-tico e per l’ennesima voltasono stati zittiti, picchiati emaltrattati. Non vi chiedeteche probabilmente i poli-ziotti che hanno agitopotrebbero essere stati ipadri di quei ragazzi eragazze che stavano manife-stando ma per dover di ser-vizio sono costretti dai lorisuperiori e quindi i politiciad affrontare e reprimeredelle situazioni delle qualiprobabilmente si vergogna-no.I genitori che sono in soffe-renza oggi tra cassa integra-zione, mobilità ed esodatisono gli stessi che hanno ifigli che chiedono di entrarenel mondo del lavoro, ma lotrovano occupato perchèqualcuno a impedito che ciòavvenisse prolungando lavita lavorativa senza preoc-cuparsi di trovare le condi-zioni per agevolare l’inte-grazione dei giovani nelmondo del lavoro. Si lavoraanche per pochi euro e spes-so si creano delle conflittua-lità tra poveri che non arri-

vano a fine mese e cheaccetteranno qualsiasi situa-zione pur di lavorare. E inostri cari politici chefanno? Ci danno dei bam-boccioni, dicono che siamosull’orlo del baratro, del fal-limento e che per uscirnel’unica cosa che si può fareè la riforma previdenzialeallungando la vita lavorati-va in un momento dove illavoro non esiste e quindi leentrate contributive si ridur-ranno e per di più impedi-ranno ai giovani di entrarenel mondo del lavoro e met-tere tasse su tasse . Vi sietemai chiesti come è possibileche il debito pubblico stiacontinuamente aumentando,mentre gli italiani sono staticitati, fino a qualche annofa, tra i popoli al mondo piùrisparmiosi? La colpa dico-no è sempre di qualcuno cheè venuto prima, il prossimoeletto farà lo stesso e conti-nuerà questa vergognosacatena di Sant’Antonio conscandali e soprusi di ognigenere. L’unica via di uscitaè cambiare, mettere gentenuova e giovane che nonabbia mai fatto politica eche proponga cose vere per igiovani e per le famiglie indifficoltà; certamente igrandi “professori” nonrisolvono nulla, loro hannogià la pancia piena, pensanosolo ai loro amici bancari,quindi attenzione alle pros-

sime elezioni!In bocca al lupo giovani.Non vorrei essere al vostroposto… sino a qualchedecennio fa si sarebberofatte carte false per tornareindietro con l’età, ora esserepensionati è un privilegioche rimarrà solo a pochi.

Maurizio Toffali

“Quando finirà... se finirà”Sempre colpa della Cina? Della poca flessi-bilità dei rapporti di lavoro? O cos'altro?Nei giorni scorsi la Banca d'Italia ha diffu-so l'analisi sulla situazione economica eoccupazionale della Regione Veneto e i datiriportati sono allarmanti. La produzione nelVeneto è diminuita, nei primi nove mesi del2012 del 4,3%, rispetto allo stesso periododel 2011, a causa del calo degli ordini delmercato interno italiano del 6,9% e dell'ex-port del 0,9%.

La flessione interessa tutti i settori e, in par-ticolare modo, il tessile-abbigliamento cheperde il 6,9%, insieme a legno e arredamen-to che subisce una diminuzione del 7,3%. Intutti i comparti legati al settore edile il caloè stato ancora più rilevante raggiungendo ilmeno 8,2%. Anche nei primi mesi del 2012il calo più importante ha interessato preva-lentemente le imprese più piccole e dipen-denti dal mercato interno. Nelle imprese danove a quarantanove dipendenti il calo pro-duttivo è stato del meno 5%, a fronte delmeno 2% per quello con almeno 250 dipen-denti e solo il 50% delle imprese ritiene dichiudere in positivo l'utile di esercizio del-l'anno in corso.Il mercato immobiliare è sempre più incrisi, le compravendite degli immobili sonodiminuite del 25,9% nei primi sei mesi del-l'anno rispetto allo stesso periodo del 2011,attestatandosi ai valori minimi degli ultimivent'anni.Anche il turismo, nella nostra Regione haregistrato una flessione, nei primi novemesi del 2012, dell'8,5% per quanto riguar-da le presenze nazionali a fronte di unaumento del 2,5% di quelle dall'estero. Nelcommercio le vendite al dettaglio sonodiminuite del 5,1% rispetto lo stesso perio-do del 2012.Ovviamente il calo produttivo ha avutopesanti conseguenze sul mercato del lavororegistrando un saldo negativo dal giugno2011 al giugno 2012 di meno trentamilaunitá fra le cessazioni e le assunzioni. Intutta questa tempesta di crisi, che dura daalmeno quattro anni, non si intravedono vied'uscita e la campagna elettorale non sem-bra più concentrata sulle alleanze che sul'unico vero problema presente in Italia: lamancanza di lavoro.

Massimo Castellani

CISL Verona

ECONOMIACRISI

“Tutta colpa della Cina?”

Caro Direttore,non ho pagato l’IMU non perchésono un evasore, ma perché con duepensioni dei lavoratori io e miomarito non arriviamo più a finemese (affitto, spesa, bollette…).Non abito più nell’appartamento (aVerona) per il quale dovrei pagarel’IMU, intestato a mia figlia. Pur-troppo avevamo affittatoarredato questo apparta-mento, per il quale l’occu-pante, un extracomunita-rio, che credevo di cono-scere da anni, non mi hamai pagato l’affitto, nè lebollette di consumo diluce, e gas che oggiammontano ad oltre 1.500euro. Ora l’affittuario èscappato (non so dove) emi ha rubato i mobili diuna camera da letto interaoltre ad un tavolo e a tutte

le sedie. Sono tornata in Valpolicel-la, pensando di poter pagarmi l’af-fitto a Fumane con quello ricavatodall’appartamento di Verona…nonè stato così! Inoltre, avendo preso laresidenza a Fumane, la mia primacasa di Verona, risulta la mia secon-da casa…Io non pago!

Maria Rosa Beltramo

“Io non pago perchè...”IMU

Page 11: L'altro Giornale Dicembre

Caro Direttore, negli anni '50 e '60 faceva più freddo di adesso, nevicavaanche di più. Nelle scuole vi erano delle stufe in cotto,belle, che venivano alimentate a legna, anche se di legna ven'era poca. A turno, insegnanti e ragazzini ce ne mettevanodentro dei pezzi badando a non sprecare. Si arrivava a scuo-la a piedi, io avevo la fortuna di abitare vicino ma tanti mieicompagni che venivano dalla campagna macinando chilo-metri a piedi una volta arrivati si toglievano le scarpe e lemettevano ad asciugare, qualcuno infilava i piedi addirittu-ra nella stufa e i geloni non si contavano. In casa non c'erariscaldamento, i gabinetti erano gabinetti, o meglio buchedi cortile e i vetri doppi erano ancora sulla luna. Non vierano insomma mamme con i Suv che accompagnavano ipargoli o maglioncini in cachemire, giacchine firmate epiumini della Geox, ma qualche sciarpa di lana ruvida chedava anche fastidio e le mamme che dicevano "mettiti ilmaglione!" che era quello, a volte anche del fratello o delnonno. Poi vi sono stati gli anni del boom. Ora le Provincee i Presidi minacciano la chiusura delle scuole, perchè man-cano i fondi per il riscaldamento e forse debbono abbassa-re di qualche grado la temperatura delle aule. Penso che unpo' di senso della misura non guasterebbe. Ovviamenteanche da parte dei genitori o dei nonni che queste cose lehanno vissute.

Umberto Brusco - Bardolino

Anche se ora sono recupera-to, non sono mai lontanoabbastanza dall’essere immu-ne da possibili catastrofi per-sonali. Però ho imparato chedevo osservare un alto gradodi onestà, molta umiltà e tol-leranza, altrimenti il rischiodi prendere ancora in mano ilbicchiere è alto e per me ilbere è uguale morire. Consi-dero i molti anni passati aconvivere con l'alcol un arro-vellarmi in quel vortice chemi aveva preso e trascinato inun tunnel da cui non tutti pur-troppo riescono a mettersi insalvo. Ma io sono uno diquelli che hanno avuto la for-tuna di incontrare personeche mi hanno dimostrato cheuscire si può, con l'aiuto dichi mi è stato vicino, di amiciveri e riponendo la fiducia inQualcuno più grande di me,un Dio d'amore che mi hadato un'altra possibilità. Io misento in dovere di condivide-re con chi, trovandosi nelproblema come ero io e non èa conoscenza di questa realtàche è Alcolisti Anonimi. Lamia esperienza mi autorizza adire che fino a che non hoammesso la mia impotenzadi fronte all'alcol e che la miavita era diventata ingoverna-bile per me era impossibile

uscirne vincitore, era una bat-taglia impari. Per fortuna aquesto punto ho capito edammesso che dovevo chiede-re l'aiuto a chi è più forte dime e non mi tradisce comefaceva l'alcol. Questo aiutoho iniziato a trovarlo fre-quentando il gruppo di Alco-listi Anonimi dove ho trova-to tranquillità, fiducia ,amore, umiltà, pazienza,pace in famiglia, ho imparatoa riconoscere gli amici veri,quelli da tenere. Insomma, lamia vita ha preso un senso.Sono tornato a capire che c’èun mondo che mi circonda eche tutto deve essere statocreato da Qualcuno più Gran-de di me, da un Potere supe-riore. Dopo molte peripezie emolti anni di vita sregolatafatta di trasgressioni, di pro-messe mai mantenute, diricadute, mi ritrovavo ancoravivo e tutto intero e mi sonodetto: “vorrà pure dire qual-cosa, qualcuno mi avrà volu-to bene”. Oggi mi sento indovere di restituire quelloche ho ricevuto, perchè nonposso rompere proprio io,che mi sento un privilegiato,quella catena di auto aiutoche ha inventato e collaudato

A.A. Serenamente auguromolte buone 24 ore a tutti

LuigiPer informazioni:

334.3952277

Dicembre 2012 11DIALOGO

Cara Direttrice,oggi ottenere la cartad’identità non è sempliceper quanto riguarda la foto-grafia da inserire all’inter-no.Infatti le regole delle carat-teristiche richieste dal Mini-stero dell’Interno emanate il5 Dicembre 2005 sono benprecise e perentorie: le foto-grafie devono avere uncolore neutro, cioè l’espres-sione del viso deve essereneutra, non si deve sorride-re, ma rimanere a boccachiusa senza mostrare identi (questo potrebbe ser-vire a chi è sdentato).Conosco bene le suddetteprescrizioni, dato che hoappena rinnovato la cartad’identità. Quando ho pre-sentato le tre foto richiesteda inserire nella tessera, misono state respinte, perchéio nell’immagine “mostravoi denti”, cioè sorridevo abocca aperta…Io sonorimasta esterrefatta, “allora– ho pensato – nella fotobisogna avere un’espressio-ne impersonale da “zombi”,mentre si sa che quando siscattano le foto di chiede ilfamoso “cis” per far sorri-dere le persone in modo dailluminare il volto sorriden-do, ottenendo così un’im-magine migliore. Insomma,sono stata costretta a rifarmila fotografia e anche il foto-

grafo è stato coinvolto perscattare in modo giusto, cosìha provato diverse volte perpoi scegliere l’immaginegiusta (quasi fossi una foto-modella). Infine ne abbiamoscelta una serissima, senzaespressione e a bocca serra-ta, quasi funerea, da personatriste, come se avessi unmorto davanti… Finalmentequesta foto è stata accettatadall’ufficio anagrafe. “Coitempi di crisi che corrono –ho pensato – queste espres-sioni di profonda tristezzadegli individui sono bencomprensibili e pertinenti.Forse è per questo motivoche il Ministero dell’Internoha emanato tali regoleperentorie? Il sorriso chedenota gioia e contentezzasarebbe stonato e controcorrente…”.

Dina Marika Riccardini

FOTO

“E carta d’identità”“Si può guarire”ALCOL

“Senso della misura”SACRIFICI

Com'è possibile che tanti italiani sopportinouna situazione che non ha forza se non quellache essi le danno? Da dove prenderebbe itanti occhi con cui ci spia se noi non glieli for-nissimo? Molti prima di me si sono posti l'in-quietante interrogativo: "Che cos'è questacomplicità degli oppressi con l'oppressore"questo vizio mostruoso che non merita neppu-re il titolo di codardia, che non trova un nomeabbastanza spregevole?. Forse dimentichia-mo che la libertà può far paura ai timorosi.Siamo sicuri di reggere le conseguenze dellalibertà? Bisogna fare i conti con la nostra«castuurione psiduca»; diceva Freud: «Pur-troppo, gli italiani hanno barattato una partedella loro libertà per un po' di sicurezza». Sodi non affermare nulla di nuovo ma proprionon se ne può più. I nostri governanti conti-nuano a vessarci in mille modi, occupandosi epreoccupandosi solo di se stessi. Come sem-pre non si taglierà e toglierà nulla ai politici eaffini, che continueranno a lavorare pochissi-mo e a guadagnare moltissimo: possibile chequesti "soloni" non capiscano che provocanodanni proprio a chi si trova nel maggior biso-gno? Perché non si riesce a togliere nulla a chiha già tantissimo ma si colpiscono solo colo-ro che a mala pena riescono, ad arrivare a finemese? Adesso basta, siamo stufi, non ne pos-siamo più! Il costo della politica è ormaiinsopportabile e iniquo, e si continua a scari-care tutto su famiglie, pensionati, precari eoperai. Bisogna, invece, che la cura dima-grante cominci davvero dall'alto. Molti italia-ni sono ormai anoressici, mentre "Lor Signo-ri", tronfi e gonfi, continuano bellamente afregarsene. . Qualcuno ha giustamente scritto: «Abbiamoinvestito nell'unico futuro possibile per questoPaese: i figli. E questo futuro, il bene più pre-zioso per la Nazione, viene violentementeimpoverito, abbandonato, umiliato. Come rin-novare immediatamente la classe politica, elasciarsi alle spalle questo ventennio e tutti isuoi pessimi protagonisti, è l'unico caso daprendere, seriamente, in considerazione».Come? Mandandoli tutti democraticamente acasa. I nostri governanti sghignazzano a que-sti nostri intendimenti, noi no, noi siamomaledettamente seri e non scherziamo affatto.

Tutti a casa, indistintamente. E allora, chi cigovernerà? Coloro che sono seriamente deter-minati a farlo con onestà! I tempi stannocambiando. Nel Paese cresce un'onda di indi-gnazione che difficilmente potrà essere conte-nuta. Ormai, il vaso è colmo e la pazienzafinita! Quando sono messi in discussione iprincipi di uguaglianza di tutti i cittadini,tacere è un grave peccato di omissione. E diquesti tempi, si è davvero fatto strame dellalegalità e del rispetto delle Istituzioni. Nelsilenzio più assordante! Per difenderci nonabbiamo che l'indifferenza e l'indignazione.Ma l'indignazione dovrebbe provocare laribellione. Noi, quando finalmente troveremola forza di ribellarci contro il tempio fasullodella nostra classe dirigente, percepiremoun'esplosione di luminosa felicità che inonde-rà l'aria di un profumo mai prima avvertito! La mia è utopia? Può essere, solo che per mel'utopia è l'arte del possibile. Ergo...

Luciano Fornari

LA CRISI SECONDO ALBERT EINSTEIN «Non possiamo pretendere che le cose cambi-no, se continuiamo a fare le stesse cose. Lacrisi è la più grande benedizione per le perso-ne e le nazioni, perché la crisi porta progres-si. La creatività nasce dall'angoscia come ilgiorno nasce dalla notte oscura. È nella crisiche sorge l’inventiva, le scoperte e le grandistrategie. Chi supera la crisi supera sé stessosenza essere 'superato'. Chi attribuisce allacrisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta ilsuo stesso talento e dà più valore ai problemiche alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell'incompetenza.L’inconveniente delle persone e delle nazioniè la pigrizia nel cercare soluzioni e vie diuscita. Senza crisi non ci sono sfide, senzasfide la vita è una routine, una lenta agonia.Senza crisi non c'è merito. E’ nella crisi cheemerge il meglio di ognuno perché senza crisitutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare dicrisi significa incrementarla e tacere nellacrisi è esaltare il conformismo. Invece, lavo-riamo duro. Finiamola una volta per tutte conl’unica crisi pericolosa, che è la tragedia dinon voler lottare per superarla».

Albert Einstein

SITUAZIONE ITALIA

“Basta siamo stufi!”

Page 12: L'altro Giornale Dicembre

Dicembre 2012 12CRONACHE

ronacheC

PRO LOCO VERONESIContributi in vista per le Pro loco veronesi. La

Provincia di Verona ha infatti deliberato il trasfe-

rimento di complessivi 47.239,84 euro di cui

33.443,11 euro stanziati dalla Regione Veneto e

13.796,73 euro risultanti dalle economie degli

esercizi precedenti. I contributi sono destinati al

Comitato provinciale Pro Loco U.N.P.L.I. - Unione

Nazionale Pro Loco Italiane - e ai 6 Consorzi Pro

Loco di Verona (Consorzio Baldo Garda - che

riceverà 5.078,69 euro), Consorzio Basso Vero-

nese, Consorzio Lessinia, Consorzio Le Risorgive,

Consorzio Valpolicella – che riceverà 3.595,53

euro -, Consorzio Verona Est – che riceverà

9.157,60 euro -). Il Comitato Pro Loco U.N.P.LI.

riceverà il 30% della somma complessiva pari ad

euro 14.171,95; ai Consorzi Pro Loco è destina-

to il restante 70% consistente, per ogni Consor-

zio, in una quota fissa di 1.000 euro e in un

importo variabile calcolato in base al numero di

Associazioni che lo compongono, iscritte all'albo

provinciale delle “Associazioni Pro Loco 2012”.

Maistri Innovation srl: conquesto nome Asso spa, dittaspecializzata in produzionee allestimenti per negoziradicata da 20 anni in Valpo-licella, è subentrata alla sto-rica azienda di cucine Mai-stri spa. Innovazione e con-tinuità sono il leitmotiv diuna scelta che ha visto tor-nare operativi dal novembrescorso gli stabilimenti diCorrubbio di Negarine. «Nella situazione economi-ca attuale la scelta di rileva-re un’azienda in difficoltàva fatta anche con un bricio-lo di pazzia – affermano aproposito Giovanni Venturi-ni e Vittorio Zardini, rispet-tivamente Presidente e vice-presidente di Asso spa -.Questa scelta è una sfida checi appassiona e per la qualemetteremo a disposizionetutte le nostre forze ed espe-rienze». Amministratoredelegato di Maistri Innova-tion spa è Vittorio Zardini.La scelta di mantenere ladenominazione sociale èstata fortemente voluta conl’obiettivo specifico di darecontinuità tra passato e futu-ro, ma di segnare anche lasvolta che si vuole imprime-re all’azienda: l’innovazio-ne. «Abbiamo i piedi bensaldi a terra - puntualizzaZardini - e subentriamo aduna realtà già radicata sulterritorio con l’obiettivo diregalarle la stabilità di cuiha sempre goduto, tanto nel

mercato locale quanto inquello internazionale. A noiil compito di traghettareMaistri in acque più sicure,mantenendo alta l’attenzio-ne verso il cliente, seguen-dolo nelle fasi di scelta dellacucina, in quella dell’allesti-mento e proseguendo con lagaranzia d’assistenza».«Per noi continuità significaessere coscienti dellaresponsabilità alla qualesiamo chiamati nel valoriz-zare ciò che Maistri ha sem-pre rappresentato, e cioè unimportante patrimonio distoria, competenze indu-striali e cultura di prodottoespressione diretta del terri-torio veronese in cui questomarchio è nato e ha sempreoperato – afferma ValentinoAlaia, direttore generale di

Maistri Innovation -. Tuttociò declinato secondo unavisione del mercato innova-tiva in termini distributivi,applicando le migliori tec-nologie nel rispetto dell’am-biente, e finalizzando lenostre azioni e le nostrescelte a una sempre maggiorsoddisfazione del cliente,che è stato e resta al centrodella nostra attività diimpresa». Degli oltre 60dipendenti che contava Mai-stri Spa, e che ora sono incassa integrazione straordi-naria, ne vengono riassorbi-ti da subito 25, circa il 40%.«Maistri Innovation srlavrebbe avuto la volontà diriassorbire l’intero organico,tuttavia la mole di lavoroattuale non permette taleoperazione e la società si è

trovata nella scomoda posi-zione di definire un organi-co ridotto - spiegano i verti-ci Asso Spa -. Un ringrazia-mento fin d’ora va fatto atutto il personale e al sinda-cato che sono riusciti a capi-re il momento di difficoltàche l’azienda sta attraver-sando e hanno rinunciato aqualche privilegio acquisitoin passato dando la possibi-lità all’azienda di ripartire.L’inserimento di Maistri nelgruppo aziendale di Assoporterà ad un’ottimizzazio-ne delle risorse sia umaneche produttive. Il lavoro chec’è da fare è molto e nonsarà facile, ma l’obiettivo èquello di creare una squadrasolida e motivata che ci per-metta di rientrare nel merca-to competitivamente».

L’UNIONE. L’Asso spa è subentrata alla storica azienda di cucine

Maistri Innovation srlSegnale di continuità

IL CONCORSO

Pittura “protagonista”

a Vivi la ValpolicellaSuccesso di partecipazio-ne e di qualità ha otte-nuto la recente edi-zione del concorsonazionale di artipittoriche "Vivi laVa l p o l i c e l l a " ,organizzato dal-l'omonima Asso-ciazione con lacol laborazionedell'Hotel SanVito di Negrar nelquale erano espostele opere in concorso. La commissione giudi-catrice, composta daMario Chiereghini, RinaldoDal Negro (presidente), Giancarla Gallo, Maurizio Zanol-li e Giuseppe Zivelonghi, ha emesso la seguente graduato-ria di merito. Sezione olio, acrilico e simili: l° premio aVinicio Faccincani, 2° premio a Giovanni Castelletti, 3°premio a Giuseppe Martini, 4° premio a Maurizio Setti, 5°premio ad Anna Dal Pezzo; segnalati a pari merito BrunoFerrigolo, Renzo Marangoni, Gabriella Perazzoli, AlbertoVignola, G. Carlo Menghini, Giovanni Troiani, DiegoVicenzi, Tiziano Tonolli, Giovanna Fracastoro, SabinaLelli, Nicola Bissoli ed Elisa Zanferli. Sezione acquerelli,disegni e incisioni: l° premio a Gianni Ferrarese, 2° pre-mio a Alessandra Giunta, 3° premio a Orietta Noventa;segnalati a pari merito Francesco Ballardin, Elena Righet-ti, Loretta Fedrigo, Maria Zenaro, Walter Tirelli e TeresaZancarli. La giuria ha inoltre rivolto apprezzamenti agli artisti perl’ottima qualità delle opere presentate e all'AssociazioneVivi la Valpolicella per l’ottima organizzazione del-l’evento, a cui ha presenziato anche l’assessore alla Cul-tura del comune di Negrar, Gianni Pozzani.

“Poesia fresca e ben costrui-ta. Senza cercare temi astru-si e messaggi da trasmettere,il poeta sa rivivere nel sacrosilenzio della celebrazionedi una Messa, un colloquiod’amore molto più loquace

di tanti freddi sms lanciatida altrettanti gelidi telefoni-ni”. Con questa motivazioneè stato assegnato il primopremio dell’edizione 2012del concorso regionale dipoesia dialettale Angiolo

Poli a Giancarlo Peretti.“Sercarse a messa” è il tito-lo del componimento per ilquale il poeta della Valpoli-

cella è stato premiato loscorso 11 novembre a Villa-Bartolomea.

POESIA DIALETTALE/IL PREMIO

L’“Angiolo Poli” a Giancarlo Peretti

Sercarse a messaTe rivi 'n procession col passo da preghiera;

i altri i varda el prete, ma no lo vardo mi. La messa la scominsia, l'ascolto tuta intiera

spiando fra la gente in serca del to sì, che te me spandi adosso sensa far tante mosse.

Me also su le ponte, me slongo sora al col… che te me sighi drento con gnanca un fil de vosse,

girando indrio la testa, quersendola dal sol. Gh'è un caldo che se suda e mi son qua che tremo;

no l'era sta mai scrito un tàsere cossì; el par che se se toca, distanti come semo.

G'ò un ocio sul'altar e quel'altro insima a ti. Giancalo Peretti con la moglie Francesca

Da destra Valentino Alaia, Vittorio Zardini, Giovanni Venturini

Page 13: L'altro Giornale Dicembre

«Quando sono entrato a farparte dell’amministrazioneDal Negro, a Negrar, avreigradito che la Valpolicellainiziasse a parlare una lin-gua unica, in ogni settore.Fu così che, attraverso ilPrefetto di Verona, chiamaia rapporto tutti gli assessoridella Valpllicella. Da questoincontro uscì rafforzato ilconcetto di “unità” per ilnostro territorio». Con que-ste parole Gianni Pozzani,assessore alla Cultura delcomune di Negrar e da sem-pre sostenitore dell’idea di“Valpolicella unita”, illustrauna delle più grandi soddi-sfazioni riscosse negli ulti-mi anni. «Nacque così unprogetto: quello di coniuga-re la Valpolicella ad ungrande luogo e ad un grandenome – prosegue Pozzani –.L’aereoporto di Verona e ilgrande fotografo FulvioRoiter, già autore del libroValpolicella, raccolta diimmagini esclusive dellaValpolicella si rivelarono finda subito vincenti. I Comuni

però per legge non possonofare promozione in questosenso ed è stato qui che èentrato in campo l’editoreGianfranco Damoli, titolaredi Damolgraf che, accantoad alcuni partner, ha decisodi investire risorse ed ener-gie a favore di questo pro-getto». Ne è nata una vera epropria mostra, inauguratalo scorso marzo 2012 pressol’aereoporto di Villafranca,

in cui la Valpolicella, attra-verso gli scatti di Roiter, esi-bisce tutta la sua bellezzadavanti ai 4 milioni di perso-ne che ogni anno transitanoattraverso l’aereoporto vero-nese. «Questa mostra –afferma Gianfranco Damoli– sta rendendo molto allaValpolicella dal punto divista dell’immagine: rappre-senta infatti l’unica vetrina almondo che mai sia stata alle-

stita dedicata alla Valpolicel-la attraverso uno dei fotogra-fi più importanti che esista-no. L’esposizione tra qualchemese taglierà il traguardo delsuo primo anno: se ne avre-mo le forze avremo la possi-bilità di riproporla per altriquattro anni ancora. Il nostrointento è quello di poterla faruscire anche dai confininazionali, portandola aMosca, a Berlino e altre cittàeuropee. Un grande grazie –aggiunge il titolare diDamolgraf – va a GianniPozzani e a tutti i partner chehanno creduto in questo pro-getto». «Trovare oggi, contutte le difficoltà incontratedai nostri Comuni, un edito-re che ha il coraggio e l’ener-gia per appoggiare un’inizia-tiva come questa è davverouna fortuna - conclude Poz-zani - grazie a Damolgranf ea Gianfranco Damoli la Val-policella ha raggiunto gliocchi e il cuore di molte per-sone provenienti da ogniparte del mondo».

Silvia Accordini

Dicembre 2012 13CRONACHE

L’IDEA. L’assessore Pozzani di Negrar illustra la mostra allestita da Damolgraf

La Valpolicella di Roiterin mostra al “Catullo”

VALPOLICELLA BENACO BANCA

I Soci dicono «sì»

alla nuova fusioneCon il via libera dei Soci di Banca della Valpolicella e diBenaco Banca, è nata Valpolicella Benaco Banca. Le dueassemblee, che si sono svolte sabato 10 novembre, hannoapprovato il progetto di fusione tra i due Istituti di CreditoCooperativo. La nuova realtà bancaria, prima nel veroneseper numero di sportelli, avrà competenza in 40 comuni, dallacittà di Verona al lago di Garda, passando per la Valpolicel-la, e godrà di un patrimonio di 29 milioni di euro, di una rac-colta diretta di 333 milioni, di una raccolta indiretta di 108milioni, con gli impieghi che supereranno i 290 milioni dieuro. La nuova Banca unirà due soggetti complementari,vicini da un punto di vista geografico e simili per il radica-mento sul territorio. La nuova governance vedrà presidenteper i prossimi sei anni Gianmaria Tommasi, attuale Presiden-te di Banca della Valpolicella, mentre Franco Ferrarini, Pre-sidente di Benaco Banca, diventerà vice presidente, con unaturnazione alla scadenza dei due mandati; il nuovo Consigliodi Amministrazione sarà composto da 13 consiglieri, 7 pro-venienti da Banca Valpolicella e 6 da Benaco Banca. «E’un’opportunità che andava colta – ha detto Gianmaria Tom-masi – per essere più credibili e per essere più incisivi, nonsolo da un punto di vista prettamente bancario, ma per con-correre al miglioramento della qualità della vita delle nostrecomunità. Nessuno di noi ha bisogno di fondersi, ma abbia-mo voluto ragionare guardando al futuro». La nuova Bancaconterà su quasi 2.800 soci e sul lavoro di 93 dipendenti divi-si tra uffici interni e i 17 sportelli. «Valpolicella BenacoBanca nasce come progetto strategico di crescita e di svilup-po – ha spiegato Franco Ferrarini - e questa unione porteràsicuramente benefici ai nostri soci e ai nostri clienti. E’ unascelta coraggiosa che richiederà impegno, ma abbiamopreso, senza dubbio, la direzione giusta».

IL RICONOSCIMENTO AI BERSAGLIERI. Il Grande Ottavo riceve la cittadinanza onoraria di VeronaIl “Grande Ottavo” riceve la cittadinanza onoraria. Domenica 4 ottobre, Verona ha conferito il riconoscimento alla bandiera di guerra dell’8° Reggimen-to Bersaglieri. Quest’ultimo, costituito nel 1871 e dislocato nella nostra città nella caserma Riva di Villasanta a San Zeno dal 1913 al 1920 e dal 1926 al1943, è legato profondamente a Verona tanto da essere definito proprio il Reggimento di Verona. «Nonostante le innumerevoli schiere di soldati chehanno attraversato la città – ha detto il luogotenente Ottorino Roncari, presidente della sezione scaligera dell’Associazione Nazionale Bersaglieri - nes-sun altro reparto militare si è guadagnato un simile appellativo. Solo il Grande Ottavo ha meritato da noi veronesi tanto affetto». Ecco parte della moti-vazione per cui l’8 Reggimento Bersaglieri ha ricevuto la cittadinanza onora-ria.“Nella storia di tutti gli eserciti vi sono reparti che per il loro eroismo, lospirito di sacrificio, la tenacia e il cameratismo possono vantarsi di esserericordati con un nome particolare, quasi leggendario. Così è per il GrandeOttavo. Vista la storia d’eroismo e il forte legame che lega questa unità mili-tare a Verona, la Giunta comunale gli conferisce la cittadinanza onoraria”. Inoccasione di tale evento, la sezione scaligera dei Bersaglieri ha pubblicato illibro “Verona & 8° Reggimento Bersaglieri”. Il volume è stato presentato mar-tedì 30 ottobre all’interno del Circolo Ufficiali di Castelvecchio. Tante foto,immagini storiche e recenti, notizie appunto sul “Grande Ottavo”, dalle origi-ni fino all’azione di pace in Afghanistan terminata qualche settimana fa. L’ono-re alla bandiera, l’inno di Mameli e i motivi suonati dalla Fanfara hanno fattoda cornice alla presentazione della pubblicazione.

Matteo Sambugaro

BERSAGLIERE A VENT’ANNIQuando ho fatto il soldato, e mi par “ieri”, / l’ho fatto in un corpo che mi ha entu-

siasmato; / era il corpo più bello, “i Bersaglieri” / e quello che ero allora son resta-to, / e quei 18 mesi che ho trascorso / prima a Caserta e poi a Pordenone,

mi han riempito di forza come un orso, / e mi hanno dato un coraggio da leone. / Songià passati cinquant’anni ormai,

da quando ero a Pordenone al “Grande Ottavo”, / con il passar degli anni vengono iguai / che mai accetterò come un ignavo!/

Per cui il cappello di cui andavo fiero, / e che al congedo mi sono appeso al muro /mi serve ancor, perché se vedo nero,

lo guardo , e come allor mi sento un duro. / E quando verrà il di’ dell’adunata, /quello per la partenza all’aldilà, / sarò pronto a partir per la sfilata, / davanti a

quelli che mi aspettan già, / e griderò come gridavo “ieri” / VIVA L’ITALIA E VIVA IBERSAGLIERI !!!!!

Bersagliere Alfonso Bosio

Page 14: L'altro Giornale Dicembre

Dicembre 2012 14CRONACHE

La bandiera italiana, quellasvedese e, al centro, la ban-diera europea hanno sven-tolato insieme per una set-timana nella piazza princi-pale di Amal, una cittadinabagnata dal secondo lagopiù grande d'Europa, a 200km a nord di Goteborg. Altermine del mese di ottobre20 giovani della Valpoli-cella dai 15 ai 20 annihanno potuto vivere l’espe-rienza di uno scambio cul-turale insieme ad altrettan-ti coetanei svedesi. Il progetto è stato realizza-to grazie al supporto delServizio Educativo Territo-riale dell'Ulss 22 in servi-zio nei Comuni della Val-policella, ed è stato finan-ziato dal programma“Youth-in-Action” del-l'Unione Europea. Un’oc-casione unica: otto giornidi programma intenso neiquali i ragazzi si sonomessi in gioco riflettendo elavorando su stereotipi epregiudizi culturali, sutematiche europee, sulsignificato di Europa unita,su come viene affrontata latematica delle barrierearchitettoniche sia in Italiache in Svezia. «E' stato unviaggio altamente formati-vo - commenta SimonePerina, uno degli educatoriterritoriali che ha accom-pagnato il gruppo – che, a

differenza di una vacanza odi una gita scolastica, haavuto come fulcro l’incon-tro tra giovani e la condivi-sione di esperienze, il tuttorigorosamente parlandoinglese. Giorno dopo gior-no la conoscenza reciprocaè aumentata e con essal’interesse per un modo divivere differente, ma sem-pre meno lontano». Nonsono mancati i momenti disvago e divertimento comein occasione della visita

alla città attraverso unacaccia al tesoro, del torneodi Kubb, tradizionale giocosvedese. Interessante inol-tre la serata di festa inter-culturale arricchita da spe-cialità gastronomiche sve-desi e italiane a con l’im-provvisato concerto acusti-co di Omar e Anastasia,chitarra e voce della bandvalpolicellese “TacitaMuta”. Il primo novembreil quotidiano locale haaperto la prima pagina con

un articolo a tutta paginasullo scambio Valpolicella-Amal. «Abbiamo moltoapprezzato la visita delSindaco, Michael Karlssone del Presidente del Consi-glio Comunale - aggiungeDavide Benedetti, altroeducatore territoriale – eper i ragazzi è stataun'esperienza eccezionaletanto che sono già pronti aripetere, magari ricambian-do l’ospitalità con i giova-ni svedesi».

SCAMBIO CULTURALE. Protagonista un gruppo di giovani della Valpolicella

Venti ragazzi su al NordChe esperienza in Svezia!

I COMMENTI DEI RAGAZZIEMANUELE. «L'esperienza in Svezia è stata

strepitosa, una cosa unica, sopratutto per chi la

fa per la prima volta come me. Ho avuto la pos-

sibilità di vedere posti bellissimi anche se c'era

un freddo cane. Ho avuto la possibilità di strin-

gere amicizia con persone meravigliose. Cosa

dire in conclusione se non un grande grande

grazie? E’ stata un’esperienza che vale la pena

provare».

YLENIA. «Sono felice di aver preso parte a que-

sto progetto, pertanto voglio ringraziare tutti

coloro che hanno permesso che tutto ciò avve-

nisse. E' stato bello entrare in contatto con una

cultura molto diversa dalla mia e imparare ad

adattarsi al nuovo ambiente. Spero di poter rivi-

vere le emozioni che questa esperienza mi ha

suscitato e anzi, provarne di nuove! Lo ricorde-

rò sempre».

VALERIA. «Non si può descrivere quello che è

stata quest'esperienza. Bisogna viverla. Sono

davvero felice di aver avuto questa fortuna.

Conoscere diverse abitudini, le enormi differen-

ze tra culture e soprattutto quei pazzi degli sve-

desi che sono uno più simpatico dell'altro! Sul

serio grazie mille a chi me l’ha permesso. Spe-

riamo che si ripeta (la prossima volta però in

estate che voglio vedere il sole di mezzanotte a

andare in giro in bici)».

GIACOMO. «È stata un esperienza fantastica.

E’ stato molto istruttivo e interessante l'incontro

con gli svedesi tra l'altro molto socievoli. Spero

che un esperienza di questo tipo si possa ripe-

tere ancora».

PAOLO. «Ho sentito l'aria della Svezia soffiarmi

dentro. Un soffio armonioso che mi accompa-

gnerà sempre cullandomi il cuore».

FIBROSI CISTICA. In evidenza l’iniziativa “Ciclamino della ricerca”E’ stato il “Ciclamino della ricerca” il protagonista della giornata nazionale per la ricerca sulla fibro-si cistica. La manifestazione, che ha invaso, dal nord al sud Italia, oltre 1000 piazze, piazzali disupermercati e negozi, si è svolta il 20 e 21 ottobre scorso grazie alla FFC, Fondazione per la ricer-ca contro la fibrosi cistica che ha sede a Verona presso l’ospedale maggiore di Borgo Trento. «Unfiume variopinto di ciclamini ha colorato paesi e città – afferma Laura Cottini, referente delegazio-ne della Valpolicella, un gruppo nato tre anni fa -. In questi anni abbiamo cercato di sensibilizzare,informare l'opinione pubblica sui progressi compiuti dalla ricerca nell'ambito di questa grave malat-tia e gli sforzi ancora da fare per poter arrivare all' obiettivo finale: guarire la fibrosi cistica. Grazieai fondi raccolti abbiamo già finanziato progetti di ricerca svolti presso laboratori universitari, ospe-dali e alla preparazione di ricercatori attraverso borse di studio. Desideriamo inoltre ringraziare tutticoloro che si sono avvicinati ai nostri banchetti in queste giornate in vari punti della nostra splendi-da zona. Alcuni banchetti nelle parrocchie sono stati fatti anche nella settimana precedente perragioni di tipo organizzativo e in accordo con le varie parrocchie, ma il fulcro della campagna sonostati i giorni 20 e 21 ottobre. Un ringraziamento ai supermercati che ci hanno dato la possibilità diposizionarci con il nostro banchetto presso vari punti vendita, alle amministrazioni e alle personeche ci hanno dato la possibilità di posizionare i nostri gazebo in zone di loro pertinenza; a tutti colo-ro che avvicinandosi ainostri banchetti hannocontribuito a sostenerela ricerca, la solidarie-tà, l'informazione sullamalattia genetica gravepiù diffusa sul nostroterritorio nazionale».

Per informazioni:

www.fibrosicisticaricer-

ca.it – Delegazione

della Valpolicella

CLUB 400 (GIRASOLE)

Contro l’alcolda ben 22 anni

Ha festeggiato il suo 22°compleanno l’associazioneclub di automutuo aiuto ter-ritoriale della ValpolicellaLessinia Occidentale, nata il4 novembre 1990 a Fumanecome primo Club con tuttefamiglie della Valpolicellaper problemi alcol correlati ecomplessi. Presso la scuola media diFumane ogni settimana ilgruppo si riuniva con la con-duzione del terapeuta e siiniziava un percorso di con-divisione del problema, dellafatica ad affrontarlo, masoprattutto di promozione diuna migliore qualità dellavita, in un’ottica di scambioe di consiglio reciproco, disolidarietà, amore e condivi-sione seguendo il metodo delprof. Hudolin, Ora, a distan-za di 22 anni compiuti, ilClub 400 (Girasole) è ancorafunzionante ogni martedìsera dalle 20.30 alle 22.30presso il Centro sociale diViale Verona a Fumane.«Oggi – affermano dall’asso-ciazione - la persona che untempo si chiamava terapeutaè definita “servitore inse-gnante” perché il suo ruolo èdi mettersi a servizio.

La metologia del ProfessorHudolin ci ha indicato unastrada ben precisa: l’alcoli-smo, il tabagismo, la tossico-dipendenza, i giochi dellemacchinette non sono malat-tie ma dipendenze che non sicurano con le medicine bensìpromuovendo il cambiamen-to dello stile di vita nei con-fronti delle sostanze o dellamateria». Ogni anno l’ACAT-Valpoli-cella-Lessinia Occidentaleche ha la sua sede presso lanostra Amministrazione,assume degli impegni e con-segue degli obiettivi di cuipoi relaziona il Dipartimentodelle Dipendenze dell’Ulss22: promuove iniziative d’in-formazione e sensibilizza-zione sui problemi alcol cor-relati, organizza i Club e gliinterclub territoriali, forma eaggiorna i conduttori (servi-tori-insegnanti) e le famiglie,attua i programmi alcologiciterritoriali. Le porte del Club 400 Gira-sole di Fumane e quelle deiClub di Valgatara, Pedemon-te, Arbizzano, Vaggimal eFosse sono sempre aperte pertutte le persone che lo desi-derano.

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Sarà un Natale all'insegnadi prodotti tipici veronesiquello del 2012 grazie a“Dolci Recioti & DolcePandoro”. L’iniziativa, pre-sentata lo scorso 22 novem-bre in Provincia dall’asses-sore alle Politiche perl'Agricoltura, Luigi Frigot-to, alla presenza di ClaudioRama, presidente Confcom-mercio del comprensorioBaldo Garda, Paolo Mena-pace, presidente Strada delVino Soave e capofila del-l'iniziativa, Valentino Vivia-ni, consigliere Strada delVino Valpolicella e AntonioPastorello, presidente delConsiglio provinciale, avràluogo in diverse zone delterritorio veronese duranteil periodo natalizio. “Dolci

Recioti & Dolce Pandoro” èun'idea nata per proporrel'abbinamento tra prodottitipici di Verona: il pandoroe i vini Recioti di Soave eValpolicella. Le cene natali-zie, organizzate nei risto-ranti che hanno aderitoall'iniziativa, si conclude-ranno infatti con il classicodolce natalizio accompa-gnato dai due vini DOCG.Un circuito di 30 ristoranti,dislocati tra Lago, CollinaGardesana, Est Veronese,Valpolicella, Lessinia e Pia-nura Veronese proporrannoun originale percorso eno-gastronomico che consistein piatti tipici e stagionalidella tradizione veronese.Alla fine di ogni pasto glichef, secondo la propria

creatività, presenteranno aicommensali dessert cheavranno come ingredienteprotagonista il pandoro.«Nel periodo natalizio sulletavole veronesi il vinoRecioto sarà protagonistainsieme al Pandoro Bauli –afferma l’assessore Frigotto-. Abbiamo la fortuna divivere in un territorio - ilVeneto e la provincia diVerona, in particolare -ricco di prodotti di qualità:il Recioto, vino preziosoche dimostra tutta la nostrastoria, la nostra cultura, lenostre tradizioni, è senz'al-tro tra questi. Mi auguro,quindi, che questo progettoottenga il successo chemerita e possa stimolare iconsumatori a scoprire il

made in Verona». «Il com-pito dell'amministrazioneprovinciale e di chi operasul territorio – aggiungePastorello - è valorizzare iprodotti locali, ma anche di'sposarli' per renderli ancorapiù appetibili anche a livel-lo commerciale. Per questoè importante creare rapportie stabilire accordi di colla-borazione tra produttori erealtà come quelle dellaStrada del Vino al fine dipromuovere l'ottima produ-zione locale». «È sempre unpiacere per noi essere pre-senti e attivi nella realizza-zione di iniziative volte allavalorizzazione del territorioe dei suoi prodotti – affermaPaolo Menapace -. I ristora-tori hanno accolto con entu-siasmo l'abbinamento vinoRecioto e pandoro Bauli. Ilnostro augurio è che taleconnubio riscuota successosia nel primo anno di debut-to, sia in futuro». «Ringra-zio la Strada del Vino Soaveper averci coinvolto in taleiniziativa, che speriamoconquisti i veronesi e nonattraverso il nuovo abbina-mento enogastronomico –ribadisce Viviani -. IlRecioto, infatti, accompa-gna perfettamente la dol-cezza del pandoro e sonosicuro che soddisferà anchei palati più esigenti». «Lafilosofia che vogliamo tra-smettere con l'iniziativa dioggi è la valorizzazione delconnubio tra unicità deiprodotti locali ed eccellenzadei nostri ristoratori – con-clude Rama -. Il nostroobiettivo è mettere in retevarie realtà che insiemecontribuiscono a dare valo-re al territorio. Siamo certidel successo dell'evento». Per maggiori informazionisull'iniziativa: www.dolci-reciotiepandoro.it.

Dicembre 2012 15CRONACHE

PROVINCIA. Presentata l’iniziativa che abbinerà le festività con i prodotti tipici veronesi

Natale 2012 all’insegna di Pandoro e Recioto

PARONA

Quattro «ciacole»

in poesia dialettale

“Quatro ciacole” in poesia.Una sala civica “DomenicoZangrandi” di Parona gre-mita ha ascoltato e applau-dito le composizioni dia-lettali di Annamaria Zante-deschi, Adriano Tagliapie-tra e Bepi Sartori. Regiadel poeta locale GiancarloPeretti. Poesia in …Arte: sichiamava così l’eventopresentato venerdì 19 otto-bre all’interno di OttobreArte Parona. Ospite d’ono-re la campionessa di para-cadutismo Anna Madinelliche ha recitato la poesia “Ituoi occhi” del poeta

polacco Nazım Hikmet.Durante l’incontro c’èstato spazio anche per l’in-termezzo musicale di Wal-ter Campedelli e GiorgioOttaviani. «La poesia èl’anima che parla conl’abito delle feste, lo sfogointimo, interiore, cheognuno di noi ha. È tutto,la vita, il mondo, la natu-ra» ha ricordato Peretti.Seguendo questo filo con-duttore si è svolto l’appun-tamento dedicato alle com-posizioni dialettale verone-si.

M.S.

LA CURIOSITÀ. Italia - Grecia: connubbio vincenteIn Grecia, oltre naturalmente alla propria e dopo l’inglese, è l’italiano la lin-

gua più conosciuta. Abbiamo in comune quasi 30mila idiomi simili, specie

col Veneto. Siamo stati vicini sin dall’antichità: la Magna Grecia il periodo

più conosciuto e poi gli oltre 300 anni dei contatti con Venezia, nel Pelopon-

neso e a Creta, molto prima dell’occupazione italiana delle isole dell’Egeo.

Un brutto periodo, ma che ha dato vita ad un innumerevole fila di cittadini

italo greci. E’ appunto per arrivare alla riscoperta dell’identità comune

nazionale dei nostri due popoli, l’ Italia e la Grecia, che una decina di pro-

fessori di greco classico assieme ad altrettanti cittadini greci residenti nella

provincia di Verona ha dato vita ad un Gruppo Scaligero Italia – Grecia. «Il

nostro intento – affermano loro stessi – è quello di sollecitare gli scambi cul-

turali con le comunità italo elleniche, rinsaldare i vincoli con quel popolo

amico cui da sempre siamo legati e organizzare corsi di lingua di Neogre-

co, possibilmente a costo zero a mezzo dei nostri insegnanti di madre lin-

gua. Intendiamo inoltre istituire conferenze, dibattiti, investigare il Teatro

greco, allestire corsi di cucina, danza, intervenire nei programmi degli istitu-

ti linguistici. Per informazioni [email protected] [email protected]

Amore per la scultura. Passione per lo stileromanico. Questo è Angelo Benetti. Nato aSan Giorgio di Valpolicella nel 1949, oggil’artigiano abita a Balconi di Pescantina. Hafrequentato la Scuola d’Arte Paolo Brenzo-ni di Sant’Ambrogio «che mi ha permessodi formarmi e crescere» ricorda l’artista. Daex allievo, poi, ha insegnato nella ScuolaPaolo Brenzoni perfezionando il lavorodegli studenti e condividendo con raffinatiartigiani locali la passione per il marmo. «Èstata preziosa la vicinanza dello scultoreSahal Swartz, insegnante della ColumbiaUniversity, e della moglie Naoco Kumasa-ka, affermata scultrice – continua Benetti -.Negli anni, l’animo di artisti veronesi comeRiccardo Cassini, Gaetano Renzo Sandri,Lao K, Ernesto Bussola, Luigi Brazzarola,Giuseppe Cinetto, Raffaele Bonente, LiberoCecchini, Antonio Zocca, e tanti altri, mi haaiutato a migliorare e arricchire la mia sen-sibilità». Nel maggio del 1993, l’artigianoha esposto alcuni suoi lavori a Verona all’in-terno della galleria d’arte il Foro, dietrol’omonima chiesa di San Giovanni, «evi-denziando un percorso affine all’arte medie-vale – spiega Benetti – riscoprendo la sobriae istintiva bellezza dello stile romanico. Neimiei lavori cerco di cogliere i particolari,spesso da foto o rappresentazioni, dando poiun’interpretazione personale dei rilievi.Metto sempre qualcosa di mio, pur rimanen-do affine all’originale. Perché lo stile roma-nico? Probabilmente per una questione diimprinting. San Giorgio di Valpolicella è unpaese romanico. Ho imparato a voler bene aquel tipo di scultura fin da ragazzo. Sono

convinto che più si conosce il passato,meglio si riesce a vivere il presente. Unadelle opere a cui sono più affezionato è laMadonna con il Bambino di Antonio Ros-sellino». Ma Benetti non è solo uno sculto-re: ultimamente, l’artista ha infatti scopertoun altro interesse, la fotografia. «Propriocosì – conferma l’artista -. Mi piace girarequa e là per la Valpolicella e immortalare leimmagini che mi colpiscono maggiormente.Il nostro territorio vanta davvero paesaggi eparticolari molto belli. Dopodichè ci sonopure le chiese, i monumenti e l’Adige chemeritano di essere visti. Ho cominciato afare qualche scatto e, piano piano, sonostato coinvolto sempre di più». E aggiunge:«Non ho sogni particolari nel cassetto. Milascio trasportare dalla passione e daglieventi. Se passeggiando noto qualcosa chemi incuriosisce, lo archivio». M.S.

SCULTURA / IL PERSONAGGIO

Benetti, la passione si fa arte

Angelo Benetti

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IL LUTTO. L’addio a Sante PerusiSi è spento il 19 novembre scorso all’età di 66 anni Sante Perusi. Un nome,il suo, noto a molti, moltissimi. A Negrar, ma anche oltre i confini regionali.Marito di Ines e padre di Paola, l’ex insegnante di educazione fisica allescuole medie di Negrar era un appassionato di politica: doroteo, in seguitopassato all’Udeur di Clemente Mastella, nel 2006 si era presentato alle ele-zioni come capolista per la Camera dei Deputati. Vicesindaco di Negrar conil sindaco Zantedeschi per 10 anni (1975 – 1985) – e ancora nell’ammini-strazione Marangoni dal 1990 al 1995, Perusi, oltre ad aver svolto vari ruoliall’interno delle ulss veronesi, ricoprì anche la carica di Consigliere regiona-le dal 1987 al 1990. L’ultima “avventura” politica l’aveva tentata nel 2011alla conquista della Presidenza dell’Automobil club Verona. Sante Perusi, datempo malato, è morto a Torbe lasciando una lunga scia di ricordi in tuttiquelli che lo hanno conosciuto. I suoi funerali sono stati celebrati mercoledì21 novembre nella basilica di Sant’Anastasia a Verona.

CARITAS.Il Mercatino di Natale

Continua le sue attività il gruppo Caritas diArbizzano, una realtà che dal 2001, annodella sua nascita, si sta prodigando, attraversoi suoi volontari, per tendere una mano a chi sitrova in difficoltà. Un aiuto, quello della Cari-tas, che si concretizza costantemente, giornodopo giorno, con l’offerta di diversi servizi, tracui la raccolta e la distribuzione di indumenti,ma anche di alimenti e di beni di prima neces-sità, nonché il trasporto per visite mediche o ilsostegno economico per il pagamento di bol-lette o affitti. Un gruppo amico quindi, che daalcuni anni, attraverso l’istituzione di un Cen-tro d’Ascolto, è disponibile anche ad accoglie-re persone che hanno semplicemente bisognodi una parola di conforto, di un consiglio, di unappoggio morale. Anche quest’anno, in occa-sione delle festività, il gruppo Caritas di Arbiz-zano propone il suo Mercatino di Natale. Unappuntamento divenuto ormai consueto, chepropone una bancarella di lavoretti realizzati amano dai volontari stessi e da alcuni amici.«Nelle giornate dell’8 e 9 dicembre durante gliorari delle S.Messe – affermano i volontari delgruppo Caritas -, all’interno della nostra sede,accanto alla chiesa di Arbizzano, allestiremoquesta piccola vendita. Verranno esposti lavo-ri di vario genere effettuati da mani abili egenerose. Il ricavato andrà – come ogni anno- verrà utilizzato per le sempre più numeroserichieste di sostegno per le necessità (affitto,bollette e alimenti) di famiglie italiane e stra-niere della nostra comunità».

Dicembre 2012 17CRONACHE

Parla chiaro il ricorso pre-visto da parte di ANCI –associazione nazionalecomuni italiani – al TARdel Lazio: i bilanci deiComuni nonostante l’IMUsi stanno rivelando più“sballati” che mai, senzapossibilità di correzione.«La situazione che si staverificando pressoché intutti i Comuni è critica: ilgettito IMU consideratodallo Stato in un determina-to valore si sta verificandoun flop». A dirlo è GiorgioDal Negro, presidenteANCI Veneto e sindaco diNegrar. «I Comuni –aggiunge – si stanno tro-vando in grosse difficol-tà…e siamo già a fine2012». Che ne sarà quindi dellascuola materna di Negraralla luce di queste dichia-razioni?«L’asilo di Negrar e lescuole materne in generale,comprese tutte le scuolematerne private e ricono-sciute – afferma Dal Negro-, saranno sicuramentesostenute ai livelli contribu-tivi degli anni precedenti.Si parla quindi di 240.000euro, metà dei quali sonostati già versati e metà liverseremo entro il terminedel mese di novembre, perpoi considerare nel mese didicembre se con i contribu-ti riusciremo a far fronte

anche agli ulteriori 50.000euro richiesti. Detto questo,alle famiglie chiediamo difidarsi della parola data dal-l’amministrazione. Tanti sichiedono perché non fac-ciamo una convenzione: laconvenzione è possibilesolo quando i dati sonocompletamente a bilancio.In ogni caso e un Sindaco fadichiarazioni precisedavanti ad assemblee, diret-tivi e Consiglio comunale,io credo che sia necessariodargli fiducia. Per altro nonc’è alternativa. Questoragionamento deve valereanche per tutte le altre asso-ciazioni di volontariato atti-ve sul territorio, dalla scuo-la calcio al tamburello,dalla Banda a tante altre

realtà, con il loro preziosooperato. Certo, il momentoè molto difficile per iComuni e per Negrar inparticolare per il suo debitopubblico. Ci pare tuttavia dipoter garantire i livelli disicurezza del 2011».Sul fronte delle alienazio-ni ci sono novità?«Le alienazioni hannopreso una svolta positiva: illavoro costante dell’ammi-nistrazione e dei gruppiconsiliari sta offrendo otti-me prospettive. Il terreno diPalazzina ha già avuto116.000 euro di versamentocauzionale, mentre CasaRossa di Santa Maria ne haavuti 70.000. Il terreno diNovare è in fase di cessio-ne, che dovrebbe verificarsi

entro il termine del mese dinovembre (circa 180.000euro). È giunta a coclusioneanche la cessione del mer-cato cerasicolo in via Fran-cia, che l’azienda vitivini-cola Recchia si è aggiudica-ta per 801.000 euro. Graziealle alienazioni il bilancioinizierà a respirare e speria-mo già quest’anno di poterdare qualche risposta in piùalla città, soprattutto incampo di manutenzioni».

NEGRAR. A tu per tu con il sindaco Giorgio Dal Negro che parla a tutto campo

Il 2012 è al capolineatra alienazioni e debiti

CENTRO ESTETICO AL SACRO CUOREUn “centro estetico” per ledonne sottoposte a chemio-terapia. Questa l’iniziativaconcretizzatasi a Negrar,presso l’ospedale SacroCuore – Don Calabria. «Ledonne sottoposte a chemio-terapia a causa di un tumore– affermano dal dipartimentoOncologia dell’ospedale -considerano la perdita deicapelli il peggiore effettocollaterale dopo il vomito ela nausea. Un vero e proprioevento traumatico, tanto daessere indotte a pensare dirinunciare alle cure pur dinon subire questo importantecambiamento della loroimmagine esteriore, che

palesa pubblicamente il lorostato di salute». Alla luce diqueste considerazioni, persupportare coloro che vivo-no l’esperienza della malat-tia neoplastica, in particolarele donne, nel momento dellaperdita dei capelli, il Diparti-mento di Oncologia, direttodalla dottoressa Paola Cas-sandrini, ha realizzato unpiccolo “centro estetico”,dando vita a un’idea del pre-cedente primario, MarcoVenturini, prematuramentescomparso lo scorso anno. Ilnuovo centro, allestito grazieal sostegno del Lions Clubdella Valpolicella, è statoinaugurato lunedì 12 novem-

bre in una stanza riservata alpiano –1 di Casa Nogarè(raggiungibile entrando dal-l’ingresso dell’ospedale DonCalabria (a metà del vialealberato) e prendendo gliascensori all’interno delbar). Le pazienti che lo vor-ranno, troveranno gratuita-mente il supporto di una par-rucchiera e di un’estetistavolontarie che, con il contri-buto del personale infermie-ristico del day hospital, leaiuteranno ad affrontare psi-cologicamente un delicatomomento della loro vita,rivelando tutti i “trucchi delmestiere” per sentirsi semprebelle.

Servizi diSilvia Accordini

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Dicembre 2012 18CRONACHE

L’ASSOCIAZIONE. Il Cuore della Stella

Continua incessante l’attività del Cuore dellaStella, associazione di promozione sociale che hasede in piazza San Vito a Negrar. Il Cuore dellaStella, nata nel gennaio 2010, annovera comesoci tutte persone disabili e di diverse età: ognu-no di loro fa parte del movimento mondiale Vitaindipendente che in Italia nasce a seguito dell’at-tuazione della legge n.162/’98 la quale prevedela possibilità di realizzare servizi di assistenzaautogestita direttamente dalle persone disabili,attraverso dei progetti previamente concordaticon i servizi territoriali del Municipio e dellaA.S.L…E’ stato così che grazie a tanta buonavolontà, ad un costante lavoro e all’aiuto che isoci hanno ricevuto dagli assistenti personali daloro scelti e retribuiti, l’associazione è cresciutadedicandosi a numerose attività. Un impegnodavvero grande, sfociato nell’apertura di un veroe proprio negozio on – line. «La preparazione aimercatini di Natale – affermano dall’associazio-ne, presieduta da Emma Righetti - ha dato vita auna numerosa serie di lavori, tanto che ci siamotrovati ad avere tantissimi manufatti da esporre.Ci siamo detti che sarebbe bello aprire un nego-zietto così ci siamo adeguati ai tempi e lo abbia-mo aperto on-line! Invitiamo tutti a visitarlo e ascegliere qualcosina per i propri acquisti natalizio altro. A noi farebbe molto piacere!».

Il sito: www.cuoredellastella.org;<http://www.cuoredellastella.org/nego-

zio-virtuale.html>Le date dei mercatini: lunedì 3, 10 e 17 dicembremercato di Negrar; sabato 1 dicembre entrataCasa di riposo F.Nogarè, ospedale Sacro Cuoredi Negrar; venerdì 7 dicembre entrata ufficicomunali di via Francia, Negrar.

Continua a far discutere aSan Vito di Negrar il caseg-giato Gaburro. Alcuni abi-tanti del circondario sisono rivolti a L’Altro Gior-nale attraverso una letterain cui lamentano le pessimecondizioni in cui versa ilretro dell’edificio, abitatoda anni da una quindicinadi famiglie di extracomuni-tari. A rispondere è il sin-daco di Negrar, GiorgioDal Negro, che rassicura isuoi cittadini.

LA LETTERACaro Direttore,le scriviamo per segnalareuna situazione di degrado epericolo che da anni ciriguarda. Siamo alcuni resi-denti di San Vito di Negrarche hanno la sfortuna di abi-tare alle "spalle" di un gran-de caseggiato che, visto dallastrada provinciale, può pas-sare "inosservato"…mabasta girare 1’angolo peravere uno spettacolo inde-cente e che poco ha che farecon le regole del vivere civile:elettrodomestici recuperatichissà dove accatastati dietroogni angolo, veicoli abban-donati (senza targa), teli dinylon e lenzuola appese non

ad asciugare ma per nascon-dere montagne di oggettiaccatastati su terrazzi zeppiall' inverosimile. C'é persinouna signora che ha adibitoparte del terrazzo a cucina

con bombola del gas e cheper tutta estate ci ha "delizia-to" con nauseabondi odori dipesce fritto a tutte le ore.L'anno scorso nel palazzo éscoppiato un incendio che ha

reso inagibile tre terrazzi tut-tora recintati e puntellati mapieni di cose! Per fortunanell'incendio nessuno è rima-sto ferito o peggio...ma lapaura è stata tanta anche dinoi vicini che abbiamo respi-rato il fumo non proprionaturale di quello che è bru-ciato. Ad oggi la situazionenon è cambiata. Confidiamoche chi di dovere intervengavisto che fino adesso nessunoha preso seri provvedimenti,speriamo non succeda un'altro incendio nel frattempocon conseguenze più gravi disolito purtroppo si intervienequando è troppo tardi...la rin-graziamo per l'attenzionecerti che vedremo pubblica-to il nostro sfogo.

Seguono 18 firme

NEGRAR. Un gruppo di cittadini scrive al giornale. Il sindaco risponde

Il caseggiato di San Vitotorna a far discutere

LA RISPOSTA DEL SINDACO DI NEGRAR, GIORGIO DAL NEGRO«Nel caso del caseggiato Gaburro a San Vito di Negrar – afferma il Primo cittadino– abbiamo già diffidato la proprietà a sistemare il piazzale che ad inizio 2012 erastato sgomberato da auto e relitti che vi si trovavano da tempo nonché dal contai-ner carico, pronto da mandare in Africa…Ora però, a distanza di alcuni mesi, tuttoè tornato come prima. A questo punto è stato dato incarico al Comandante dellaPolizia municipale di Negrar, di svolgere i dovuti accertamenti e di monitorare lasituazione. Alla proprietà dello stabile sarà inviata nei prossimi giorni una lettera.Quel che è certo è che in occasione dell’apertura dell’albergo limitrofo che a brevediventerà operativo tutto dovrà essere decorosamente sistemato».

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Sabato 15 dicembre, a partiredalle 20.30, il Ristorante Val-policella a Negrar ospiteràl’ottava edizione del “Paliodell’Olio”. Potranno parteci-pare al concorso tutti i pro-duttori di olio presenti in Val-policella consegnando il pro-prio olio presso Bar Europa(Sede dell’Associazione aNegrar), Frantoio Degani (Negrar) e Frantoio Gugliel-mi (Fumane). Successivamente verranno eseguiti pres-so i laboratori dell’AIPO i test organolettici e di degu-stazione, e in base ai risultati verrà stilata una classifi-ca: i 10 migliori oli passeranno alla serata finale delPalio. L’AIPO stilerà una graduatoria, in cui i primi 10classificati accederanno alla serata finale del 15 dicem-bre. Durante la serata, i partecipanti stabiliranno la pro-pria classifica di gradimento su un apposito foglio inbase agli assaggi effettuati. Il primo classificato sarànominato Cavaliere del Sovrano Ordine della Clava diErcole al Palio successivo. Sabato 15 dicembre sarannonominati Cavalieri del Magnifico Ordine della Clava diErcole Daniele Cipriani (vincitore della settima edizio-ne del Palio), Giovanni Mantovani (direttore generaleEnte Fiera Verona), Paolo Arena (Presidente AeroportoCatullo), Cesare Veneri (direttore Generale CameraCommercio di Verona), Pierantonio Braggio (giornali-sta Verona Economia) e Claudia De Fanti (presidentePro Loco Casaleone). «Siamo onorati di presentarequesta ottava edizione – ha affermato in sede di presen-tazione lo scorso 6 novembre in Provincia Pier GiorgioMunari, Gran Maestro del Sovrano Ordine di Ercole -:siamo convinti che sarà un successo, soprattutto grazie

ai nostro olio, e aiproduttori che gra-zie al loro amoreriescono creare que-sto nostro grandeprodotto. Ringrazia-mo, inoltre, l’Asses-sorato alla Cultura eTurismo di Negrar, el’Assessore GianniPozzani, per il soste-gno che anche que-st’anno ci darà,

sostegno che non è mai mancato in tutte queste edizio-ni». «Una delle grandi novità di quest’anno - FedericoMainenti, Vicepresidente dell’Associazione - sarà lapresentazione del nuovo logo dell’Associazione, chesarà presentato durante la serata finale». «Stiamo lavo-rando tanto per questa edizione, che sarà una tappa disvolta per il nostro concorso – ha inoltre affermatoMarco Gozzo, Presidente dell’Associazione -. Siamofelici di aver ricevuto l’appoggio del Frantoio Gugliel-mi di Fumane, che ci permette di allargare il nostrobacino di possibili concorrenti, oltre che al FrantoioDegani, che ci ha sempre sostenuto. Siamo onoratidella presenza della Camera di Commercio, dell’EnteFiera e dell’Aeroporto, con i loro rappresentanti, cosanon semplice da realizzare. Hanno capito il nostro mes-saggio, e sono pronti a sostenerci nel nostro percorso dicrescita. Abbiamo costruito una squadra formata da 8persone, tutti ragazzi dai 20 ai 35 anni. Noi non siamosolo l’Associazione che organizza il Palio dell’Olio:siamo nati per promuovere e valorizzare l’olio prodot-to in Valpolicella. Ora spetta a tutti coloro che benefi-ceranno del nostro lavoro a intenderlo, e a lavorare alnostro fianco per dare all’olio della Valpolicella il postoche merita».

Dicembre 2012 19CRONACHE

STORICA OREFICERIA

De Martini lasciadopo cinquant’anni

Erano i primi anni ’60 del secolo scorso quando Antonio De Martini, appe-na concluso il servizio militare, arrivò in centro a Negrar. Fu l’inizio di unatradizione decennale: lui, specializzato in orologeria di Verona, era venutoa conoscenza dell’imminente chiusura dell’oreficeria Bragaia e decise diaprire proprio qui, in piazza a Negrar, la sua attività. «Colsi quest’oppor-tunità – afferma oggi Antonio De Martini ripercorrendo la storia cinquan-tennale del suo negozio che ora ha deciso di chiudere -, anche perché laValpolicella mi è sempre piaciuta…tanto che con la mia famiglia da 35anni sono venuto ad abitarci. I primi anni ero il “foresto” arrivato dallacittà, ma sono stato accolto molto bene: i negraresi mi hanno sempre dimo-strato molta stima e molto affetto. Ho dei bellissimi ricordi a Negrar, da cuiho ricevuto tanto». Ne ha vista di gente entrare dalla porta del suo negozioAntonio De Martini in questi 50 anni e non è stato facile prendere la deci-sione di chiudere. «Le forze e il lavoro mi avrebbero dato la possibilità dicontinuare – afferma lui stesso -, ma, vista la mia non più tenera età e spro-nato da mia moglie Carla (che ringrazio per tutto l’aiuto che in questi annimi ha dato anche in negozio), mi sono convinto. La mia bellissima, maimpegnativa attività lascerà il posto al lavoro di nonno a tempo pieno e migodrò la pensione - aggiunge De Martini -. Certo, i miei clienti sono rima-sti increduli di fronte alla notizia. Non nascondo che mi hanno messo “indifficoltà” dicendomi che un pezzo di Negrar se ne va! Ho ricevuto moltiattestati di riconoscenzae gratitudine, ma sono ioa dover ringraziare chiha creduto in me in que-sti 50 anni. Tuttavia –conclude, auspicandoche il centro di Negrarpossa essere valorizzatocome merita – la tradi-zione di famiglia conti-nua con l’oreficeria DeMartini che mio figlioAlessandro gestisce invia Mameli e questo èdavvero un grande orgo-glio».

Servizi diSilvia Accordini

NEGRAR. Caccia al titolo di Cavaliere del Sovrano Ordine della Clava di Ercole

Il 15 dicembre a tavolacon il “Palio dell’Olio”

Un momento della presentazione del Palio 2012

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Bure di San Pietro in CarianoAnche quest’anno, per mezzo dell'Associazione Culturale Sant'Ulderico,con la collaborazione della Parrocchia di Bure e l’organizzazione dell’am-ministrazione comunale di San Pietro in Cariano, il viale della chiesa di Bure- e sotto la tensostruttura per la parte enogastronomia con piatti tipiciveronesi proposti ogni sera - dal 14 al 16 dicembre verrà riscaldato dal gio-ioso evento dicembrino. I mercatini saranno aperti dalle 18.00 di ogni seracon apertura anche la domenica dalle 10.00. La serata di venerdì 14 saràallietata da un concerto blues, mentre sabato (ore 19) ci sarà il concertocorale di Santa Lucia. Domenica 16 (ore 16) i bambini sono tutti invitati ateatro per lo spettacolo “Ti racconto una fiaba” (ore 16.00) a cura della par-rocchia di Bure e del teatro Armathan e il concerto di voci bianche (ore17.00).

Ronconi di S.Anna d’AlfaedoTornano anche in questo 2012 i Mercatini di Natale nel paese di Ronconi.Si rinnoverà quindi anche quest’anno un'occasione di festa per stare assie-me in allegria e scambiarsi gli auguri. Nelle tipiche casette in legno nellegiornate di domenica 16 e 23 dicembre dalle 10.00 alle 18.00 sarannoesposti i prodotti tipici della Lessinia. Non mancheranno i laboratori degliartigiani che dedicano la loro vita alla lavorazione di legno, pietra e quan-t'altro, realizzando vere e proprie opere d'arte. A completare il tutto standenogastronomici sempre aperti, a pranzo e cena.

Pezza di MaranoTutto è pronto a Pezza in vista dei Mercatini di Natale 2012 in programmanel fine settimana del 7, 8 e 9 dicembre. La manifestazione si aprirà vener-dì 7 dicembre dalle 18.00 con tante sorprese. Si proseguirà poi sabato 8 perun’intera giornata dalle 9 alle 24 all’insegna del Natale. Chiuderà i festeg-giamenti la giornata di domenica 9: dalle 9 del mattino alle 10 della seracon buona cucina, mercatini e sorprese per tutti.

Cavalo di FumaneSabato 15 e domenica 16 dicembre si terrá la seconda edizione di "Nataleal Borgo" a Cavalo di Fumane. Una trentina di bancarelle nella via centraledel paesino di pietra, una mostra dedicata quest’anno alla storia della pie-tra della Lessinia, la ricostruzione di una fattoria, cavalli con calessi per visi-

tare il paese, dimostrazioni di mestieri come il casaro o lo scultore dellegno, presepi, allieteranno un weekend all’insegna del Natale. Durantei due giorni di apertura dei mercatini (sabato 15 dalle 15.00 alle 20.00 edomenica dalle 10.00 alle 20.00) il paese verrà chiuso al traffico e saran-no disponibili stand gastronomici di prodotti locali.

L’associazione Il Cuore della Stella Anche “Il Cuore della Stella”, associazione di promozione sociale che hasede in piazza San Vito a Negrar e che annovera come soci tutte perso-ne disabili e di diverse età, organizza i suoi Mercatini di Natale. Le datepreviste sono: lunedì 3, 10 e 17 dicembre mercato di Negrar; sabato 1dicembre entrata Casa di riposo F.Nogarè, ospedale Sacro Cuore diNegrar; venerdì 7 dicembre entrata uffici comunali di via Francia, Negrar.

Il gruppo Caritas di ArbizzanoLa Caritas parrocchiale di Arbizzano organizza un mercatino di Natalenei giorni 8 e 9 dicembre durante gli orari delle S. Messe, nelle stanze difronte alla chiesa. Verranno esposti lavori di vario genere effettuati damani abili e generose e il ricavato verrà utilizzato per le sempre piùnumerose richieste di sostegno per le necessità (affitto, bollette e ali-menti) di famiglie italiane e straniere della comunità

Il Coro Coste BiancheSarà un dicembre ricco di appuntamenti quello del Coro Coste Bianchedi Negrar. Si partirà il 7 dicembre con una “Serata di cante a San Zeno diMontagna”, ospitato, a partire dalle ore 21.00 dalla Chiesa di San Zeno diMontagna, Verona. Cante natalizie, popolari e di repertorio alpino sialterneranno in una serata in cui ad intervenire saranno anche i cori diSan Zeno di Montagna e Stella Alpina. Si proseguirà poi con il “Concertodi Natale”, serata in preparazione al Santo Natale con i ragazzi delle scuo-le medie, il 19 dicembre alle ore 20.30 presso le scuole medie di Negrar.Il 21 dicembre, alle ore 20.30, il Coro Coste Bianche sarà impegnato in unconcerto di Natale a Roverbella (MN)con la partecipazione del coro Vocidel Mincio. Il mese delle festività si concluderà infine con un pomeriggiodedicato agli anziani: il 23 dicembre le voci delle Coste Bianche aspette-ranno il Natale con gli amici della terza età a partire dalle ore 16.00 pres-so la Casa di riposo di San Pietro in Cariano. Per informazioni corocostebianche.blogspot.com

Dicembre fa rima con Natale, con speranza e voglia di rinascita, si accendono luci ed esplodono colori, attorniati da leccornie dimondo “buon Natale”. Dicembre però fa anche rima con buona mre, con prodotti artigianali, vin brulè e cioccolato caldo, pandoro,Valpolicella tornano ormai come consuetudine ogni anno. Di segsiamo venuti a conoscenza – organizzati sul territorio.

Buon

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A FumaneIL CANTO DELLA STELLA. 9 dicembre ( 17 – 18.30) Giovanni XXIII, Ponte Lena, via Aleardi10 dicembre (19 – 21.30) via Verdi, via Vittorio Ugolini, via Giare, Piani,Viale Verona11 dicembre (19 – 21.30) via Pio Brugnoli, Isola, Progni, Celestino Ledri,via Santuario, Cà Melchiori16 dicembre (17 – 18.30) Piazza, Viale Roma fino a via Perobelli compresa17 dicembre (19 – 21.30 ) Cà Ferrari, Banchette, viale Roma da incrociocon via Perobelli, via Della Torre, via Pellegrini, via Volta18 dicembre (19 – 21.30 ) Casterna, Ponte Vaio, Vaio, Bertarole, Ponte Scri-van fino alla cabina19 dicembre (19 – 21.30 ) via Osan di sopra, Sottoriva, Casetta, via Madon-nina, via F. Della Scala, via CarciragoWALKING MUSIC IN CONCERTO. Il gruppo Walking music, nato qualcheanno fa in seno alla scuola media di Fumane e diretto da quest’anno dallaprofessoressa Marta Perina, torna anche durante le festività 2012 ad allie-tare l’atmosfera natalizia. Una rappresentanza dei 200 ragazzi delle quat-tro sezioni di prima, seconda e terza media si esibirà con un repertorio atema natalizio in tutte le lingue studiate a scuola, dall’italiano all’inglese,dallo spagnolo al tedesco fino al francese, nella serata di sabato 22dicembre (ore 20.45) nella chiesa parrocchiale di Fumane alternandosicon il coro Amici della Musica di Fumane. Domenica 23 dicembre alle ore18.00 inoltre tutti i ragazzi della scuola di Fumane si esibiranno anchenella chiesa parrocchiale di Marano di Valpolicella.

A Sant’AmbrogioDiversi sono gli appuntamenti caratterizzeranno gli ultimi giorni del 2012a Sant’Ambrogio di Valpolicella. Nella giornata di sabato 15 dicembre unaraccolta straordinaria di alimenti al supermercato Eurospin al Passo diNapoleone a Domegliara verrà organizzata dall’Emporio della Solidarietà,che organizza anche la tradizionale messa di Natale in programma alpalazzetto dello Sport del Montindon lunedì 24 dicembre alle ore 21. Anche la Commissione Missionaria Ambrosiana sta preparandosi alla tra-dizionale mostra e mercatino di Natale. La manifestazione, giunta que-st’anno alla 28° edizione, si svolgerà dall’1 al 16 dicembre nelle opere par-rocchiali di Sant’Ambrogio. Il ricavato del mercatino sarà devoluto perl’ultimazione della scuola superiore nella città di Tsroanomandidy, locali-tà nel Madagascar centrale dove il gruppo Missionario Ambrosiano staoperando da tre anni. Le date: sabato 1, 15 dicembre ore 15-19; sabato 8dicembre, domenica 2, 9 e 16 dicembre: 8.30-12.30 e 14.30-19.

con Natività. Ed è proprio intorno a questo splendido evento chedi ogni tipo, festa, auguri, mani che si stringono per augurare al

musica, serenità e un’atmosfera che fa tornare la voglia di sogna- doni da fare e da ricevere: con mercatini insomma, che anche in

guito proponiamo gli eventi – di cui siamo stati informati e di cui

Natale!

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Dicembre 2012 22CRONACHE

SANT’ANNA D’ALFAEDO. La biblioteca e i suoi 35 anniBuon compleanno biblioteca! E’ questo l’augurio che Sant’Anna d’Alfaedo in questi 2012 porgealla biblioteca per i suoi primi 35 anni di attività. Una realtà, questa, che iniziò a muovere i primipassi negli anni ’76 – ’77 grazie ad un gruppo promotore formato da Andreina Vallenari, France-sca Vallenari e Giovanni Lavorini che nel tempo libero catalogavano i primi libri, acquistati graziead un contributo di alcune aziende del territorio. Fu così che anno dopo anno la Biblioteca si dotòdi uno statuto e di un Comitato di gestione, guidato inizialmente da Adelia Grigoli. Alcuni contri-buti in arrivo dalla Regione Veneto permisero di acquistare ulteriori libri. Nel frattempo, con diret-tore Vanna Fraccaroli, si iniziò ad organizzare incontri, serate e corsi di musica. Nel 1985 la Biblio-teca, ospitata all’interno del Municipio, cambia casa e si trasferisce in un locale della palestra…Madal 1995 le attività vengono sospese, per poi riprendere nel 1997 con la presidente di Genni Cam-postrini. Dal 22 luglio 2005 la biblioteca ha sede sotto il Museo di Sant’Anna d’Alfaedo: da allorasono stati fatti tanti passi avanti e la biblioteca, con l’inserimento di un internet point, di uno spa-zio per i più piccoli, e con l’apporto di alcune migliorie, è diventata il luogo ideale per svolgerenumerose attività. Il Comitatodella biblioteca è composto daSergio Benedetti, Marco Tom-masi, Adriano Dalle Pezze,Valentina Dalle Pezze, MariaGabriella Cona. La biblioteca diSant’Anna d’Alfaedo (conpunto internet gratuito) è aper-ta il mercoledì dalle 9.00 alle12.00, il giovedì dalle 15.00alle 17.00 e il sabato dalle15.00 alle 18.00. Per informa-zioni 045.7532572; [email protected]

È giunta quest’anno alla 5a

edizione l’iniziativa deiMercatini di Natale a Ron-coni di S.Anna d’Alfaedo,ideata dai giovani dellacomunità, che ha riscontra-to fin da subito l’apprezza-mento e la partecipazionedella collettività. Molti diquesti giovani fanno partedel locale Comitato chedurante l’anno organizzaanche la festa patronale diSan Bartolomeo e altre ini-ziative per raccoglierefondi per le opere parroc-chiali e per attività di bene-ficienza. Il desiderio degliorganizzatori è che questainiziativa possa essere unoccasione concreta diincontro e di scambio diauguri tra i residenti chevivono nel piccolo paese ei parenti o l’altra gente che

si è trasferita anni fa. Cosìper un giorno tornando afar visita ai luoghi e allevecchie corti in cui sononati e cresciuti, li potrannovedere animati. «Unmomento di condivisione –affermano gli organizzatoristessi - per far memoriadelle nostre vecchie tradi-zioni, un’occasione perfermarci dalle frenetichegiornate della nostra vita,davanti a un buon brulè, aduna cioccolata, per farequattro chiacchiere congente che non si vedeva datempo. Si vuole inoltre farvedere anche ai bambinidella nostra comunità, iluoghi dove i loro nonnisono cresciuti, quali eranoi loro giochi e passatempipiù semplici, vedere le loroattività nella stalla: come

facevano i formaggi, gliattrezzi da lavoro che usa-vano, cos’era il Filò; quan-do nelle lunghe e freddesere invernali la stalladiventava un vero e pro-prio punto di ritrovo per ilpaese». Quest’anno i Mer-catini di Natale si svolge-ranno domenica 16 e 23

dicembre. Come è stato pergli scorsi anni, ci sarannoanimazioni che coinvolge-ranno tutta la famiglia daibambini ai nonni. In parti-colare per i più piccoliviene riproposto il concor-so di disegno e pittura sultema del Natale, e i lavoricreati saranno esposti e

premiati l’ultima domenicadei Mercatini. Verranno

allestite le tipiche casettein legno dove verrannoesposti e si potranno degu-stare i prodotti tipici dellaLessinia: salumi, formag-gi, miele…Le cucine per-metteranno di gustare deli-ziose specialità come ifamosi gnocchi sbatti,minestrone, spezzatino conpolenta, cotechino e crauti,torte artigianali e altre spe-cialità locali.Tra le antiche corti in pie-tra della Lessinia nellevecchie stalle si potrannopoi visitare tipiche lavora-zioni artigianali sulla pie-tra e sul legno. In caso dibrutto tempo vi è inoltre ladisponibilità di un ampiosalone riscaldato.

SANT’ANNA. A Ronconi l’iniziativa giunge quest’anno alla quinta edizione

Mercatini di Natale:rivivere le tradizioni

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Una bancarella dei Mercatini 2011

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Page 24: L'altro Giornale Dicembre

IL PROGETTO. Marano aderisce a “Nati per leggere”Il progetto nazionale "Nati per leggere" diventa progetto locale a Marano diValpolicella. Con delibera n. 51 del 26.07.2012, l'Amministrazione Comu-nale ha aderito al progetto "Nati per leggere", attivo su scala nazionale,volto a sensibilizzare le famiglie e gli operatori dei Servizi all'infanzia sultema della lettura in età prescolare.«Risulta documentata anche scientificamente - spiega l'Assessore ai ServiziSociali, Laura Valdegamberi - l'importanza della lettura ad alta voce ai bam-bini fin dalla più tenera infanzia, per favorire e sostenere una crescita armo-niosa ed equilibrata, sia sul piano cognitivo che su quello affettivo-relazio-nale». «In ambito territoriale - prosegue l'assessore alla cultura Giampaola Zanot-ti - il progetto nasce e si sviluppa con la fattiva collaborazione dell'Ammini-strazione con la Biblioteca Comunale, i Pediatri di zona e le scuole dell'In-fanzia del territorio». Queste le prime iniziative messe in campo dall'Amministrazione: da ottobre2012 le famiglie con nuovi nati ricevono in dono dal Comune il libro “Guar-da che faccia” consegnato, ai residenti nel Comune, dai pediatri in occasio-ne del bilancio di salute dei sei mesi dei propri figli. Per i bimbi dai 3 ai 5anni, invece, l'Amministrazione propone "C'era una volta...", ciclo di labora-tori di animazione alla lettura, guidati da operatori esperti, che si tengonoda novembre a febbraio nell'apposita sala lettura per bambini realizzata edinaugurata lo scorso anno all'interno della Biblioteca "Paolo Gelmini" diMarano. Anche le scuole dell'infanzia del territorio comunale, già sensibilialla tematica della lettura in età precoce, hanno accolto con entusiasmol'idea di offrire i propri spazi durante l'orario scolastico per accogliere alcu-ne attività di avvicinamento alla lettura organizzate dal Comune per tutti ibambini frequentanti.«E' stato fondamentale il contributo dei pediatri di zona, che hanno comereferente del progetto la dottoressa Maria Stella Lonardi, e delle scuole del-l'Infanzia nell'attivazione del progetto - spiega l'assessore Valdegamberi -perchè solo con la collaborazione di tutte queste realtà, che a vario titolooperano con i destinatari del progetto ovvero con i bambini in età prescola-re e i loro genitori, sarà possibile concretizzare in modo efficace e continua-tivo gli obiettivi del progetto all'interno della comunità locale».

Dicembre 2012 24CRONACHE

Sono stati affidati in questigiorni a numerose impresemolti nuovi lavori a Mara-no. Si tratta di un nuovo par-cheggio a Purano (50.000€),di un nuovo campo giochi, aPurano (80.000€), la costru-zione di quattro nuovetombe di famiglia nel cimi-tero di Valgatara (99.000€),la costruzione di un nuovomuro di sostegno e la siste-mazione del parcheggio pergli utenti del municipio(20.000€), la costruzione dinuovi marciapiedi a Mara-no, tra via Campel e la piaz-za e a Valgatara, tra Boragoe la gelateria (70.000€), lasistemazione della parte ter-minale verso sud della piaz-za dello sport di Marano(15.000 €). «Si tratta di unaquantità importante di lavo-ri e investimenti, quasi350.000 €, che di questitempi pochissimi enti localiriescono a realizzare – affer-ma il sindaco di Marano,Simone Venturini -. Siamoriusciti ad accantonare lerisorse gestendo con pru-denza ed oculatezza il bilan-cio degli ultimi due anni e

questi lavori sono il giustopremio per i nostri cittadiniche vedono con questi lavo-ri un sensibile miglioramen-to dei vari paesi. Stavoltatocca a Purano, al capoluo-go di Marano e a Valgataravedere aumentare sensibil-mente la dotazione di infra-strutture. Abbiamo fatto inquesti mesi un lavoro

importante gestendo con-temporaneamente molteprogettazioni, alcune svilup-pate all’interno ed altre affi-date a professionisti esterni.Tutti hanno rispettato itempi, tutti i pareri e le auto-rizzazioni sono stati ottenutia tempi di record da GenioCivile, Soprintendenza,Comunità Montana della

Lessinia, e oggi finalmenteparte questa “raffica” dilavori, frutto di un grandelavoro di squadra dell’am-ministrazione e dell’altaprofessionalità dei funzio-nari, dall’ufficio ragioneriaall’ufficio tecnico, fino alsegretario comunale, la dot-toressa Stagnoli, che moltiComuni ci invidiano».

MARANO. Dalla sistemazione di piazze alla realizzazione di nuovi parcheggi

Lavori in programmaStimati 350mila euro

MARANO

Marciapiedi:è via libera

E’ stato approvato dallaGiunta Comunale di Mara-no il progetto definitivogenerale per la realizzazio-ne di tre marciapiedi: quel-lo che da Campel giunge almonumento dei caduti diMarano, quello che uniscela piazza di Marano convia delle Poste, sul latoovest della strada provin-ciale, e quello che uniscel’ingresso alla zona Boragocon la gelateria di Valgata-ra. Il primo e il terzo sonostati sviluppati anche alivello di progetto esecuti-vo e finanziati con 70.000€. «Credo che il risultatosarà davvero molto belloed efficace – afferma il sin-daco di Marano, SimoneVenturini -. I marciapiedisaranno tutti in pietra bian-ca della Lessinia e realiz-zati con una tipologiacostruttiva che ormai con-traddistingue l’interocomune». Il tratto di stradaProvinciale tra il Borago el’intersezione con via AldoMoro a Valgatara sarà leg-germente ristretto, con laconseguente diminuzione

della veolocità delle auto.«I bambini della zonaBorago potranno andare ascuola in sicurezza attra-versando la provinciale sulpassaggio pedonale davan-ti alla gelateria ove le autoarrivano meno veloci –aggiunge il sindaco -.Anche le case lungo la pro-vinciale vedranno miglio-rare il loro accesso allastrada. Spero che anche iproprietari di queste case,come è già avvenuto pertutti gli altri interventi delComune realizzati negliultimi anni, provvedano adipingere le loro case.Anche questo tratto dipaese (a Valgatara) diven-terà molto bello come tuttoil resto». Nel 2013 è inten-zione dell’Amministrazio-ne procedere con la proget-tazione esecutiva e l’appal-to anche del marciapiede divia delle Poste a Marano esviluppare altri progetti neitratti mancanti (via del Pla-tano a Valgatara e via sanFermi verso il nuovoingresso delle scuole ele-mentari).

PEZZA

Largo ai Mercatini di NataleTutto è pronto a Pezza invista dei Mercatini di Nata-le 2012. La frazione diMarano di Valpolicellaorganizza infatti nel finesettimana del 7, 8 e 9dicembre l’ottava edizionedell’ormai tradizionaleevento. La contrada saràinvasa da prodotti artigia-nali e gastronomici, mentreil tendone riscaldato ospite-rà i visitatori per gustareottime pietanze. Il tutto inun’atmosfera natalizia cheriscalderà i cuori di tutti. Lamanifestazione si apriràvenerdì 7 dicembre dalle18.00 con tante sorprese. Siproseguirà poi sabato 8 per

un’intera giornata dalle 9alle 24 all’insegna delNatale. Chiuderà i festeg-giamenti la giornata didomenica 9: dalle 9 delmattino alle 10 della seracon buona cucina, mercati-ni e sorprese per tutti.«Anche quest’anno – affer-mano gli organizzatori –non mancheranno le novità:lo spazio espositivo è statoesteso ad alcune piazzetteinterne che regalano emo-zioni di altri tempi e a tuttala stradina che si affacciasulla valle, offrendo ai visi-tatori una delle più bellevedute della Valpolicella.Per i piccini sarà inoltre

presente il Ludobus con igiochi di corte. Il menùoffrirà le specialità di sem-pre: dalla trippa ai risotti,dalla pasta e fagioli al lessoe pearà, da polenta e bodo-ni a cotechino e crauti, iltutto condito con l’olio delPalio e accompagnato daottimo vino Valpolicella.Nelle varie corti i visitatorisaranno accolti da vin brulèe caldarroste».Durante l’intero fine setti-mana sarà possibile par-cheggiare nei pressi dellacontrada o in Piazza delMercato a Marano per poiraggiungere i mercatini conil bus navetta.

Un momento dell’edizione 2011

Page 25: L'altro Giornale Dicembre

FUMANE, TERRA DI CENTENARIE

Fumane nel 2012 ha festeggiato ben cinque centenarie. Tre in

particolare (nelle foto), la Maria dei Giolli da Garbusel, l’ Erne-

sta dal Vaio, la Maria dal Forte, sono nate e vissute per oltre un

secolo nel territorio del comune di Fumane. «Abbiamo voluto

essere presenti a tutti i festeggiamenti delle nostre centenarie -

commenta l’Assessore ai Servizi Sociali del comune di Fumane,

Sergio Conati - per condividere la gioia dei famigliari e delle

nostre comunità, per il grande dono che abbiamo ricevuto e

insieme, per ringraziare le nostre amate centenarie per l’esem-

pio che in tanti anni ci hanno dato: nella famiglia e nella Comu-

nità, sia nei momenti felici che nelle avversità dei momenti più

difficili. Il traguardo raggiunto dalle nostre».

Dicembre 2012 25CRONACHE

E’ il bilancio del lavoro di unanno quello che l’assessoreai Servizi Sociali del comunedi Fumane, Sergio Conati,traccia attraverso un’intervi-sta a tutto campo. Assessore, molta attenzio-ne in questo 2012 è statarivolta ai minori e ai giova-ni. Ci illustri le principaliattività.«Sempre più importanzastanno rivestendo i CentriAperti, esperienza significa-tiva per i bambini della scuo-la elementare e della scuolamedia in quanto offre lorouno spazio relazionale aper-to, dove conoscersi e diver-tirsi con giochi, attivitàespressive e manuali: il Cen-tro pomeridiano Insieme Piùdi Fumane, il Centro Apertoelementari di Breonio, ilcentro aperto “Free Zone” eil centro compiti “Passepar-tout” presso il Centro Socia-le, in collaborazione conl’Istituto Comprensivo e lacooperativa convenzionataHermete. La ludoteca itine-rante ci ha dato molte soddi-sfazioni: le valige cariche digiochi hanno viaggiato attra-

verso le frazioni del Comuneportando un’occasione diincontro per grandi e piccini.Grande successo hannoanche riscosso le iniziativeestive: il Gioca Estate 2012,il CER Cavalo, il Centroestivo ricreativo – scuoladell’infanzia di Mazzurega.Non mancano poi gli inter-venti educativi individualiz-zati per i minori in una situa-zione di disagio. Proseguirà

inoltre l’esperienza di CartaGiovani, corsi di Barman percocktail analcolici rivolti airagazzi che andranno a gesti-re dei chioschi analcolicinelle iniziative presenti sulterritorio, servizio civilevolontario e attività di volon-tariato nelle associazioni,promozione di eventi infor-mativi per la prevenzionedelle dipendenze da alcol,sostanze e gioco d’azzardo,domeniche ecologiche e pro-getto Ecotutto». E a sostegno delle famigliee della comunità in genera-le cosa è stato proposto?«Iniziative come la “Festadella Vita e dell’Accoglien-za”, l’accoglienza dei bam-bini bielorussi e dei ragazzidegli scambi scolastici,scambi europei giovanili, ilprogetto distrettuale “enjoysport”, aggregazione e soste-gno alle famiglie, gemellag-gi, scambi culturali intendo-no appoggiare e affiancarel’intera comunità. E’ attivoinoltre il Centro famigliacostituito da genitori cheoperano sul territorio diFumane collaborando insinergia con la scuola, l’as-sessorato ai servizi sociali el’assessorato alla cultura, la

Polisportiva e le associazionidel territorio. Si proponesoprattutto con l’appoggioad iniziative e attività propo-ste per genitori e bambini,offrendo sostegno ma ancheaiuto materiale. Infine il tea-tro: per il quinto anno conse-cutivo si è svolto il corso diteatro per ragazzi dai 14 ai18 anni». Per quanto riguarda l’areaanziani?«Sono attivi diversi servizi:assistenza domiciliare (dueoperatrici seguono 11 perso-ne), assegno di cura (di cuihanno beneficiato nel 201 20anziani), telesoccorso e tele-controllo, sportello badanti(presso il comune di San Pie-tro in Cariano in via Chopin,3 il lunedì 14.00 - 18.00).Con l’autunno sono ripresele attività dei centri anziani.Infine il centro prelievi: aseguito degli accordi fral’Assessorato ai ServiziSociali di Fumane e San Pie-tro in Cariano, l’Ulss 22 hadato autorizzazioneall’apertura dell’ambulato-rio per il paziente fragile conprelievi Sangue per analisitutti i giovedì dalle 7.30 alle9.30 presso la Casa di riposodi S. Pietro in Cariano».

FUMANE. L’assessore Conati: «Sempre più attenzione a bambini, famiglie e anziani»

Servizi sociali a 360°:il bilancio di un anno

FUMANE

La Caritas rivive

un 2012 positivoE’ un bilancio più che posi-tivo quello tracciato dalgruppo Caritas di Fumanea fine 2012. Sin dalla suanascita il Gruppo si è rivol-to alle realtà di povertà edisagio della comunità,aiutando famiglie e singolepersone non solo a supera-re le emergenze derivantispesso da situazioni dibisogno immediato, (paga-mento di bollette, luce,acqua, gas, spese per ali-menti…), ma facilitando laricerca di soluzioni stabilialle loro esigenze. «Lanostra attività – affermanoi volontari - è sostenutasoprattutto dalle entrate del“Canto della Stella” chevede impegnati anche igiovani, gli adolescenti e lefamiglie della Parrocchia.Altre entrate, utilizzate peril Centro Aiuto vita, arriva-no dalla “vendita delletorte”, mentre nel 2012 ungrande aiuto è arrivato dalGruppo ADIV di Fumaneche ringraziamo. Con lebuone raccolte di vestiti dimaggio e ottobre abbiamopotuto soddisfare le richie-ste delle famiglie che sisono rivolte direttamentealle responsabili del Grup-

po. Le eccedenze sonostate spedite alla CaritasDiocesana e ai terremotatidell’Emilia Romagna. Inoccasione della “domenicadella carità” – aggiungono- abbiamo raccolto alcunifondi in denaro e più dimille chilogrammi di ali-menti a lunga conservazio-ne, distribuiti alle famiglieassistite. Abbiamo sostenuto la soli-ta adozione a distanza eaiutato Padre Sergio Chesi-ni. Nei prossimi giorniverrà riproposto il “Cantodella Stella”: a cura delGruppo Giovani di Fuma-ne, il 20% del ricavato saràinviato in Brasile a Damia-no e Francesca, per lenecessità della loro missio-ne. Un grazie particolare –concludono i volontariaugurando buon Natale efelice anno nuovo a tutti -va a tutti coloro che colla-borano con il nostro grup-po».

Per eventuali donazioni:C.C. Banca della Valpoli-

cella - Gruppo CaritasFumane - IT 98 O 0831559810 000010007130».

Per informazioni:339.5992242

Sergio Conati

La Maria dal Forte

La Maria dei Giolli da GarbuselL’ Ernesta dal Vaio

Servizi diSilvia Accordini

Page 26: L'altro Giornale Dicembre

DA MARANO... dopo il terremoto

A seguito delle recenti scosse sismiche avvertite anche sul nostro territo-rio, è aumentata molto l’attenzione sulla sicurezza sismica. Anche aMarano si è deciso di approfondire la questione dando avvio ad uno stu-dio di microzonizzazione sismica del territorio. Il progetto prevede laredazione di uno studio di microzonazione sismica di Livello 1 che mettain evidenza i fattori che concorrono alla modifica della pericolosità sismi-ca locale e valuti qualitativamente le caratteristiche sismiche del territo-rio in funzione della programmazione urbanistica comunale. Lo studioprenderà spunto dalla rilettura in chiave sismica dei dati geologici, idro-geologici e geomorfologici contenuti nel Quadro Conoscitivo del PAT ederivanti dalla ricerca e dalla raccolta organica delle informazioni dicarattere geologico disponibili presso l'Ufficio Tecnico Comunale. Lo stu-dio sarà finalizzato alla suddivisione del territorio comunale in 3 zone arisposta sismica omogenea come previsto dal bando di finanziamento.

Dicembre 2012 26CRONACHE

Come da prassi e legisla-zione (art. 193 del Dgs.267/2000) anche a San Pie-tro in Cariano e' stata deli-berata "la presa d'atto delpermanere degli equilibrigenerali di bilancio e laricognizione sullo stato diattuazione dei programmi".«Dall'analisi di bilancio –afferma il sindaco di SanPietro in Cariano, GabrieleMaestrelli - si conferma chela situazione finanziariadella gestione non emergo-no situazioni che alterinogli equilibri finanziarigenerali, e che il bilanciopareggia. Non ci sono quindi debitifuori bilancio e che non sipresentano scostamentirispetto alle previsioni ori-ginarie.

Sin qui sembra che nonesistano problemi, chetutto stia filando liscio…«Purtroppo non è così. Nonè stato assolutamente facilee non sarà altrettanto facileproseguire. Gli Enti locali,come pure S.Pietro, stanno

morendo. Ci chiamanoComuni virtuosi: io usereiun altro epiteto che nonposso dire per la carica cherappresento. A Roma parla-no di stabilizzazione delsistema. Io non sono asso-lutamente d'accordo, qui sista morendo. I continui edrammatici tagli stannodistruggendo un sistema

sano e produttivo che solo inostri Comuni potevanogarantire. I trasferimentistatali sono crollati, si vivecon l'acqua sempre allagola».

Può fare qualche esem-pio?«Il comune di S.Pietro inCariano di Irpef versa allo

Stato all'incirca 50 milionidi euro. Il trasferimentodallo Stato al Comune èpraticamente nullo. E’democratico tutto questo?Sono parole al vento, ungrido che viene sistematica-mente ignorato da Roma,dove si dice che lo "spread"e' sotto controllo. Ma sape-te un differenziale titoli del

3,5% in più rispetto ai titolitedeschi vuol dire 70miliardi di interessi in piùall'anno da pagare. Quantemanovre si dovranno fareper recuperare questi nume-ri!».

Come stanno reagendo gliamministratori locali aquesta situazione?«Noi Sindaci onesti egarantisti ci siamo ancheaccollati l'onere di racco-gliere tasse per lo Stato(assurdo, dovrebbe essere ilcontrario) e parlo di IMUdella quale la metà va alloStato…ma anche qui c’è labeffa. Il Ministero ci ha for-nito una cifra (obbligatoriae da mettere in bilancio)superiore alla reale, nellafattispecie a S.Pietro inCariano per circa 400 milaeuro. Da qui l'esigenza diadeguare le entrate IMUalla stima dello Stato. Manon è finita: dato che aS.Pietro in Cariano siintroitano 400 mila euro inpiù viene proporzionalmen-te ridotto il fondo di solida-rietà da parte dello Stato.Cose dell'altro mondo: que-sta è la politica dello Stato,

del governo Monti, che sivanta di aver ottenuto cre-dibilità dall'Unione euro-pea. Forse il progetto euro-peo non è quello che pensa-vamo tutti. A chi dovremmoubbidire? Al nostro Stato oall'Europa, chi ci comandarealmente? Il nostro ade-guamento IMU (deliberatoa fine ottobre) è stato mini-mo (0,5%). Di megliocredo non si potesse fare enon potevamo fare altri-menti. Un’ultima chicca:l’Italia contribuisce al 17%di tutte le emissioni di Bond"salva Europa". La cifra èastronomica ed è il veromotivo per cui aumenta ildebito pubblico, nonostantela valanga di tasse alle qualici hanno sottoposto».

Servizi diSilvia Accordini

Gabriele Maestrelli

CORRUBBIO / SCUOLA MATERNA

«Grazie al Comitato Sagra»Anche il Natale 2012 portacon sé un dono speciale perla scuola materna StataleColombarolli di Corrubbio:come ormai tradizione ilComitato Sagra San Roccoe San Roberto infatti hadevoluto parte del ricavatodella Sagra alla scuola del-l’infanzia del paese. Ungrande “grazie” da partedei genitori dei piccolialunni, delle maestre e ditutto il personale dellascuola è stato rivolto alComitato Benefico SanRocco San Roberto e al suopresidente MaurizioAdami, che organizzano la

tradizionale Sagra di Cor-rubbio «per i doni che daanni offrono alla scuola e,di conseguenza, a ogni sin-golo bambino che la fre-quenta – affermano le inse-gnanti della scuola -. Que-ste donazioni rappresenta-no un aiuto concreto, di cuipoter essere orgogliosi,perchè dirette a sostenereuna scuola che offre un ser-vizio indispensabile allefamiglie che abitano nelterritorio della Valpolicella.Il dono ricevuto assume unforte significato, in quantoè il segno tangibile di unasensibilità attenta ai biso-

gni dell'infanzia e di lungi-miranza nella consapevo-lezza che il futuro deinostri figli si costruisceogni giorno attraverso gestisemplici ma utili. Grazie dicuore». «Siamo felici –ribattono il PresidenteMaurizio e tutto il Comita-to - di poter donare ognianno alla scuola materna,grazie a tutte le persone chepartecipano alla Sagra diSan Rocco, quello di cui gliinsegnanti hanno più biso-gno per poter offrire ai pic-coli ospiti e alle loro fami-glie il miglior servizio pos-sibile».

Il municipio di San Pietro

SAN PIETRO. Alcune riflessioni del primo cittadino Gabriele Maestrelli sulla situazione attuale

«Noi, Sindaci onestiesattori dello Stato»

Page 27: L'altro Giornale Dicembre

Dicembre 2012 27CRONACHE

SAN PIETRO IN CARIANO.Pioggia di interventi

Il 2012 a San Pietroin Cariano lasceràtraccia di sé attraver-so svariati interventiche hanno visto laluce negli ultimimesi. In via Barbassanel capoluogo ilpiazzale, recente-mente asfaltato, èstato terminato conla piantumazione dialberi, fiori e l’instal-lazione dell’illumi-nazione pubblica. Lapiazza è diventatasede di un mercatino a km 0, molto apprezzatoe frequentato, che ogni martedì pomeriggioanima il paese. «Un’opera, questa – affermal’assessore all’arredo urbano, interventi diretti eviabilità, Iseo Murari -, per la quale i cittadinisono molto soddisfatti e che va ad aggiungersiad un intervento altrettanto importante: l’asfal-tatura dell’entrata del parcheggio della Casa diriposo di via Beethoven con l’installazione dellarelativa segnaletica orizzontale. In via Ingelheimsono terminati i lavori relativi al parcheggio, peril quale ora si attende la segnaletica orizzonta-le». Anche nella frazione di San Floriano è statoportato a compimento un lavoro da tempo cal-deggiato: il monumento ai caduti, che versava inuna situazione di degrado, è stato pulito e siste-mato. «Sempre a San Floriano – aggiunge Mura-ri – è in via di ultimazione l’area cani, dove verràinstallata una fontanina e tutto l’occorrente peruno spazio di questo genere. Si tratta di unaprova che il Comune ha deciso di fare – sottoli-nea l’assessore -: se i cittadini apprezzerannoquesto servizio e se lo utilizzeranno con buonsenso e rispettando le regole si potrà pensare dicreare altre aree cani in altre frazioni. Anche seun’area è riservata ai cani, ciò non significa chespetterà al Comune occuparsi della pulizia edella raccolta delle deiezioni».

PERCORSI DI FEDE IN VALPOLICELLA

Il progetto continua la sua strada...Buone notizie dalla Regione: “Per-corsi di fede in Valpolicella” prose-gue e le aspettative per concludere ilprogetto sono alte. «Questo progetto,patrocinato dalle Regione Veneto conun finanziamento di € 2.900.000diviso su quattro aree venete di cuiappunto una riguarda la Valpolicellae in particolare S.Pietro in Carianoquale soggetto attuatore e di coordi-namento, e' iniziato – affermaGabriele Maestrelli, sindaco di SanPietro in Cariano -. La commissione

che si rapporta con i cinque Comunidella Valpolicella è già al lavoro e hainiziato i lavori per un progetto difattibilità sugli interventi da attuare.Si tratta di una grande opportunitàche la Regione Veneto ci mette adisposizione, per investire sul territo-rio. Saranno presi in considerazione unaserie di interventi sul territorio, cheapporteranno valore aggiunto sottotutti i punti di vista: dall'ambiente,alla viabilità, ma sopratutto alla valo-

rizzazione delle tante testimonianzedella nostra grande culturastorico/religiosa che senz'altro meri-tano di essere ricordate come testi-monianza di un grande passato, aricordarci che, forti di queste radici,si può affrontare con dignità e con unnuovo spirito combattivo e costrutti-vo un futuro che a volte sembrapieno di difficoltà. La storia – conclude Maestrelli - siripete sempre: non si è mai fermatonessuno e così faremo anche noi».

«Far quadrare le esigenzelocali di sicurezza e mobili-tà urbana, con i livelli di ser-vizio richiesti da una viabi-lità di livello provinciale,non è stata cosa facile».Così si esprime il consiglie-re provinciale e comunale diSan Pietro in Cariano, ZenoPescarin, riguardo la spino-sa questione della viabilitàin Valpolicella. «Primocompito con l’assessore allaviabilità della provincia,Carla De Beni, è stato quel-lo di organizzare le prioritàall’interno delle molteplicirichieste di intervento daparte di tutti i Comuni inte-ressati, nell’ambito dell’ac-cordo quadro per la viabilitàdella Valpolicella. Ci siamoadoperati con il Sindaco diSan Pietro in Cariano,Gabriele Maestrelli, perchévenissero adeguati i progettidi sistemazione, già oggettodi finanziamento, alle pre-scrizioni provinciali (rotato-rie di San Pietro in Cariano),

per renderli attuabili. Infinee' stato fatto un grande lavo-ro affinché fosse reso can-tierabile il progetto dellarotatoria e della bretellina diSan Floriano, che a brevevedrà partire le procedure

espropriative e di gara perl’affidamento dei lavori,nonostante le restrizionieconomiche imposte dalpatto di stabilità. Per que-st’ultimo risultato ottenutomi sento di ringraziare per ladisponibilità e per il “giocodi squadra” l’assessore pro-vinciale Stefano Marcolini.Nell’ambito della program-mazione futura – aggiungeinoltre Pescarin - abbiamolavorato per far condivideretra il Comune di San Pietroin Cariano e la Provincia, itracciati della nuova circon-vallazione di Pedemonte e ilavori della riqualificazionedella vecchia Valpolicella,che saranno oggetto di unfuturo accordo di program-ma con la Regione Veneto.E' stato fatto elaborare, inol-tre, un progetto preliminareper realizzare, quando tro-veremo le risorse, una corsiaspecializzata alla rotatoria,tra la provinciale e la tan-genziale, per chi proviene

da Sant’Ambrogio. Conti-nuo inoltre a portare avantiil confronto con gli ufficidella Provincia per trovareuna soluzione per le interse-zioni di Pedemonte, di Buree del Supermercato Marti-nelli - lott. Cà de Cora conla viabilità provinciale, perle quali abbiamo già prodot-to proposte e soluzioni, oraal vaglio degli uffici compe-tenti. Nonostante la penuriadi risorse – conclude il con-sigliere - e le molteplici pro-blematiche da affrontarestiamo dimostrando che conl’impegno costante e perse-verante, ora i risultati si pos-sano vedere e toccare conmano. Da decenni si parla diinterventi di viabilità in Val-policella, ma solo adesso sicominciano a vedere i primifrutti e i primi progetti con-divisi e finanziati e tutto ciòarriva in un momento digrande ristrettezza economi-ca che coinvolge tutti gliEnti pubblici».

SAN PIETRO. Il consigliere comunale Pescarin parla della viabilità del paese

«Far quadrare le esigenzedi tutti non è stato facile»

BURE

Attesa per i Mercatini di Santa LuciaE’ attesa a Bure per i Mer-cantini di Santa Lucia.Anche quest’anno infatti,per mezzo dell'Associazio-ne Culturale Sant'Ulderico,con la collaborazione dellaParrocchia di Bure e l’orga-nizzazione dell’ammini-strazione comunale di SanPietro in Cariano, il vialedella chiesa di Bure - esotto la tensostruttura per laparte enogastronomia conpiatti tipici veronesi propo-sti ogni sera - dal 14 al 16dicembre verrà riscaldatodal gioioso evento dicem-brino. L'obiettivo è semprequello: permettere ad asso-ciazioni del territorio(fibrosi cistica su tutte) ealle scuole dell'infanziaparitarie di raccoglierefondi per l'auto finanzia-mento della propria attività.«Malgrado la mancanza dicontributi per finanziare lamanifestazione – affermaAndrea Baietta, Consiglieredelegato allo sviluppo turi-stico - Associazioni delcomune di San Pietro in

Cariano - è stato decisocomunque di organizzaresolo grazie all'entusiasmo ealla convinzione trasmessa-ci dal parroco di Bure, DonFrancesco, un parroco digrande carisma che sa valo-rizzare idee e persone, cheha aperto le porte dellacanonica e della Chiesa eche ha messo a disposizio-ne locali e attrezzature. Unprete che sa stare con lagente con semplicità…nesiamo rimasti tutti conqui-stati. Un ringraziamento va inoltreai ragazzi dell’associazioneS.Ulderico, a Leonello Car-neri, presidente della consul-ta di Bure, a tutti i volontarie alle uniche due scuole chesono presenti dalla primaedizione della manifestazio-ne, asilo Castelrotto e diBure, che, accanto all’asso-ciazione contro la fibrosicistica, sono sempre pronte adarsi da fare». I mercatini, ai quali presen-zieranno numerose associa-zioni per la prima volta ed

altrettanti espositori di arti emestieri che faranno da otti-ma cornice alla manifesta-zione, saranno aperti dalle18.00 di ogni sera con aper-tura anche la domenica dalle10.00. La serata di venerdì 14 saràallietata da un concertoblues, mentre sabato (ore

19) ci sarà il concerto cora-le di Santa Lucia. Domeni-ca 16 (ore 16) i bambinisono tutti invitati a teatroper lo spettacolo “Ti rac-conto una fiaba” (ore16.00) a cura della parroc-chia di Bure e del teatroArmathan e il concerto divoci bianche (ore 17.00).

Zeno Pescarin

Iseo Murari

Il parcheggio di via Barbassa

Page 28: L'altro Giornale Dicembre

Dicembre 2012 28CRONACHE

Passeggiano in montagna i gio-vani marmisti del Centro salesia-no di Formazione Professionale“Paolo Brenzoni” di S.Ambrogiodi Valpolicella. Gli alunni fre-quentanti il primo anno dellascuola ambrosiana sono statiprotagonisti infatti di un’uscitadidattica montana all’insegnadell’aggregazione e dello stareinsieme, in perfetta sintonia conlo spirito salesiano del Centro.Un’esperienza, questa, alla qualepresto seguirà la visita di unacava sotterranea a Vicenza e alSantuario di Chiampo (riprodot-to dal Beato Claudio Granzotto,religioso dell’ordine dei fratiminori francescani e scultoreappassionato). «Lo scopo di que-ste uscite è duplice - affermaAnna Trevisani, direttrice del

Centro di Formazione -: appas-sionare i nostri ragazzi ad unaprofessione antica che sposa lamodernità e al tempo stesso ali-mentare lo spirito di aggregazio-ne tra alunni e insegnanti chehanno l’opportunità di cono-scersi meglio anche al di fuoridelle aule scolastiche e dei labo-ratori. Il clima di accoglienza chequeste uscite riescono a creare èestremamente favorevole allavoro di gruppo, uno dei valorifondanti del nostro Centro che sirivelerà un tesoro all’interno delmondo del lavoro». L’IstitutoBrenzoni dedica molta attenzio-ne, oltre che alla qualità del-l’istruzione e della formazioneproposta, anche all’educazionedei suoi allievi, ricordati dalvescovo di Verona, Mons. Giu-

seppe Zenti, lo scorso 8 novem-bre nell’ambito delle celebrazio-ni dedicate ai Santi Coronati,patroni dei marmisti. «Il nostro Istituto - afferma anco-ra Trevisani - intende valorizzarequei ragazzi che forse nonhanno una passione profondaper lo studio, ma hanno “l’intelli-genza nelle mani”, e hannovoglia di imparare una professio-ne con competenze approfondi-te e fortemente legate allenuove tecnologie del comparto:utilizzo di macchine a controllonumerico, lettura ed interpreta-zione di progetti, posa in operadi materiali di pregio. Le qualifi-che triennali permettono dientrare nel mondo del lavoro: lascuola vanta un’alta percentualedi giovani che dopo il consegui-mento della qualifica trovanoimmediatamente occupazione.Durante il secondo e il terzoanno, gli studenti svolgono unostage nelle aziende del distrettodel marmo, e questa esperienzapermette loro di conoscere efarsi conoscere dal mondo dellavoro».Le due Qualifiche erogate delCFP “Paolo Brenzoni” sono Ope-ratore meccanico con indirizzoprofessionale macchine utensilia Controllo Numerico, e Opera-tore delle lavorazioni artistiche,con indirizzo professionale nel-

l’esecuzione di manufatti di pre-gio, finitura e posa in opera.Dopo aver conseguito questequalifiche, nel caso in cui unallievo voglia proseguire glistudi, può accedere direttamen-te al terzo anno di un Istitutosuperiore: normalmente con laprima qualifica si predilige l’Isti-tuto Tecnico Tecnologico, men-tre nel secondo caso di puòapprodare all’Istituto Tecnicoper Geometri.

Il Centro organizza anche corsidi formazione superiore finan-ziati dal Fondo Sociale Europeoper giovani diplomati o laureatiper la qualifica di Tecnico delrestauro di beni culturali, corsierogati in collaborazione conl’Università di Verona. Per i Genitori e i ragazzi chevolessero conoscere l’offerta for-mativa del Centro sono organiz-zate le giornate di SCUOLA

ISTITUTO “PAOLO BRENZONI” CFP Cnos - Fap “SAN ZENO” - sede di Sant’Ambrogio di Valpolicella

Istruzione, amicizia, valori: una scuola di vita per aspiranti marmisti

PORTE APERTE tutti i lunedì pomeriggio dalle 14.00alle 17.00, sabato 1 dicembre, sabato 15 dicembre esabato 19 gennaio 2013 dalle 10.00 alle 16.00, con lapossibilità di parlare con gli Insegnati e visitare lestrutture del Centro.

pubbliredazionale

Page 29: L'altro Giornale Dicembre

SANT’AMBROGIO. Sartori ancora al timone dell’Inter Club Ambrosiano “Marco Savoia”

Andrea Sartori è statoriconfermato presidentedell’Inter Club Ambrosia-no “Marco Savoia” di San-t’Ambrogio di Valpolicella.«Ringrazio i soci per aver-mi rinnovato la fiducia eper l’attaccamento che iocome tanti altri abbiamoverso i colori nerazzurri apartire dalle annate pove-re di soddisfazioni» - rac-conta Sartori. L’Inter Club,che conta 140 soci daiComuni di Sant’Ambrogio,Dolcé, Pescantina, Busso-lengo, San Pietro in Caria-no, Fumane, Cavaion e Rivoli Veronese e San Massimo di Verona, annove-ra alla vicepresidenza Luigi Fumaneri e Michele Fasoli (responsabile coordi-namento veneto); tesoriere Nino Cinquanta; segreteria Susy Padovani (iscri-zioni soci), Paolo Paiola (coordinamento e gestione trasferte), Federico Tosi(revisore conti) e Agustin Aleu (sito internet); consiglieri Mario Chiereghini,Giorgio Stocchero, Mauro Testi, Gianpaolo Alberti, Emiliano Castioni(responsabile area Valdadige), Dario Milani (area Bussolengo), AlessandroAllegrini, Alessandro Fedrigo (area San Massimo e Verona). Attualmente lasede dell’Inter Club Marco Savoia si trova nel ristorante pizzeria Primaveratra Sant’Ambrogio e Gargagnago. «Ringrazio il titolare Valerio e la sua fami-glia per la gentilezza con cui ci sta ospitando - conclude il presidente, pre-cisando un aspetto -: chi vuole partecipare alle trasferte dell’Inter Clubdevono essere associati al club». Per informazioni: presidente Andrea Sarto-ri: 335.645.29.73; segretario: 334.865.75.32; ristorante Primavera045.770.42.03; e mail: [email protected].

Dicembre 2012 29CRONACHE

L’ultimo Consiglio comunaledi Sant’Ambrogio di Valpoli-cella ha approvato le aliquotee le detrazioni dell’Imu perl’anno 2012. Polemiche accese hannoaccompagnato la deliberazio-ne tra maggioranza e partedell’opposizione e tra consi-glieri d’opposizione di areediverse. La deliberazione -che ha ricevuto il voto favo-revole della maggioranza eRemo Sandri (Lega Nord),contrari Pierluigi Toffalori(Spazi Aperti ai Cittadini) eLuca Frildini (Partito Demo-cratico), astenuto FrancescoAccordini – prevede l’ali-quota per l’abitazione princi-pale al 4,5 per mille; l’aliquo-ta per gli altri immobiliall’otto per mille. «Nonsiamo felici di incidere sul-l’aumento di tasse od impo-ste - ha rammentato l’asses-sore al bilancio e ai tributiSandro Stella nell’illustrarela deliberazione -, ma percentrare il pareggio di bilan-cio e garantire i servizi essen-ziali ai cittadini non avevamoaltre strade». «Le aliquotesono rimaste basse e questo èapprezzabile - è intervenutoRemo Sandri (Lega Nord),lanciando nonostante il votofavorevole, un attacco algoverno che ha istituito l’Imu-. Questa imposta non risol-verà i problemi della crisi cheinizia veramente ora, le tredi-cesime dovranno rappezzare

questa come altre tasse anzi-ché servire per gli acquistinatalizi. E’ arrivata a casamia la bolletta dell’acqua,180 euro per 150 metri cubid’acqua consumati. Di que-sto passo mi chiedo dovefiniremo?». Da altri schiera-menti d’opposizione è giuntoun voto contrario alla delibe-razione Imu. «E’ stata perdu-ta un’altra occasione per por-tare sollievo alle persone indifficoltà» - ha commentatoLuca Frildini del PartitoDemocratico. «Questa amministrazione,legata ad un indebitamentorecord, non smette di impor-re tasse ed imposte a caricodei cittadini - ha affermatoPierluigi Toffalori di SpaziAperti ai cittadini -. A diffe-renza di altri Comuni comeMarano di Valpolicella ePeschiera sul Garda chehanno esentato dal pagamen-

to dell’Imu sulla primacasa». «Peschiera? Possiedeentrate straordinarie come gliintroiti derivanti dai parcheg-gi di cui non possiamo gode-re mentre l’esenzione per laprima casa di Marano hacomportato una minoreentrata di soli 20mila euro» -ha risposto Stella. «Il consi-gliere Toffalori - è intervenu-to nuovamente il vulcanicoRemo Sandri - dovrebbeindicare altri Comuni inquanto Marano non dovrebbeavere problemi a reperire inaltra maniera 20mila euro».«Mi fa specie che un consi-gliere della Lega si facciapaladino delle scelte dell’am-ministrazione comunale,votando le aliquote Imu pro-poste» - la contro risposta diToffalori mentre lo stessoSandri ha aggiunto: «Sonouna persona responsabileanche se ho affermato che

questa imposta non mipiace». «La posizione delconsigliere Toffalori mi sem-bra ipocrita, fa parte dell’Apie del Grande Centro, sosteni-tori del governo che ha intro-dotto l’Imu» - ha attaccatol’assessore allo sport ed asso-ciazioni Andrea Chiereghini-«Sono autonomo - ha conclu-so Toffalori prima della vota-zione finale -. Qui si tratta diamministrare il Comune diSant’Ambrogio, ritengo percerti versi disumano farepagare l’Imu prima casa adeterminati soggetti in diffi-coltà».

SANT’AMBROGIO. Polemiche accese nell’ultimo Consiglio Comunale

Approvate le aliquotee le detrazioni dell’Imu

SANT’AMBROGIO

Il Comune aderisce

alla PedemontanaUn passo in avanti per l’as-sociazione PedemontanaVeronese. All’associazio-ne, che si occupa di pro-mozione del territorio dellaValpolicella beneficiandodi un contributo regionalepari a 1 milione 200milaeuro, ha aderito anche ilcomune di Sant’Ambrogiomediante l’approvazione diuna apposita deliberazioneconsiliare. La deliberazio-ne ha ottenuto il voto favo-revole della maggioranza,Remo Sandri (Lega Nord),contrari i consiglieri Pier-luigi Toffalori (Spazi Unitiper i Cittadini) e Luca Fril-dini (Partito Democratico)che hanno sollevato durecritiche. «Aderiamo a que-sta associazione come glialtri enti locali della Valpo-licella - ha affermato il sin-daco Nereo Destri, indi-cando in 500 euro la quotacostitutiva -. Doveroso unringraziamento al sindacodi San Pietro in Carianoper avere promosso questainiziativa». «Ci sono giàaltri Enti preposti alla pro-mozione della Valpolicella- ha rilevato criticamente ilconsigliere Pd Luca Frildi-ni -. Le risorse legate al

contributo regionale pote-vano essere destinate alleamministrazioni od altreiniziative». «L’erogazionedel contributo regionale èsubordinato ad un obbligoassociativo tra comuni edeventuale altri soggetti pri-vati» - ha replicato Destri,sottolineando come laPedemontana costituiscauno strumento efficace inquanto riunisce sottoun’unica bandiera entilocali e soggetti privati.«Rilievi a questa adesionesono stati mossi nellerispettive relazioni sia dalsegretario comunale chedal responsabile del servi-zio competente - ha ram-mentato il consigliere Pier-luigi Toffalori -. Il succo del discorso sta inun’evidente sovrapposizio-ne della Pedemontanarispetto ad altre associazio-ni come il Gal, evidenzian-do contraddizioni rispettoalle esigenze di razionaliz-zazione dei bilanci. Sisarebbe eliminata burocra-zia eliminerebbe così buro-crazia. La Provincia diVerona può tranquillamentecoordinare i vari organismi.Il nostro voto è contrario».

Servizi diMassimo Ugolini

Andrea Sartori

Page 30: L'altro Giornale Dicembre

Dicembre 2012 30CRONACHE

DOMEGLIARA. L’Emporiodella Solidarietà

Diversi appuntamenti caratterizzeranno gli ultimigiorni dell’anno dell’Emporio della Solidarietà diSant’Ambrogio di Valpolicella che organizza unaraccolta straordinaria di alimenti sabato 15dicembre al supermercato Eurospin ubicato alPasso di Napoleone a Domegliara. «La raccoltadi sabato 15 dicembre - afferma l’assessoreall’associazionismo Andrea Chiereghini - costi-tuirà un supporto per alcune famiglie meno for-tunate ad affrontare il Natale in modo più sere-no. Inoltre i bimbi della scuola materna di San-t’Ambrogio si priveranno di un proprio gioco perconsegnarlo ai volontari della Croce Rossa che,attraverso l’Emporio, lo faranno arrivare ad unbambino meno fortunato». La raccolta straordi-naria sarà preceduta venerdì 14 dicembre alleore 20 nel centro parrocchiale di Domegliara daun momento conviviale a cui parteciperanno ivolontari delle associazioni che animano l’Empo-rio e quanti vorranno intervenire. Non manche-rà poi la tradizionale messa di Natale in pro-gramma al palazzetto dello Sport del Montindonlunedì 24 dicembre alle ore 21; al termine scam-bio di auguri con panettone e cioccolata. «Quan-do venne creato l’Emporio tre anni orsono - rac-conta Loredana Zordan, una delle coordinatricidella struttura - si pensava ad uno strumento ingrado di risolvere un momento transitorio di dif-ficoltà. La crisi si è accentuata col tempo, così chela struttura si è trasformata in un punto di riferi-mento fisso e sempre più necessario». Attual-mente sono una quarantina i nuclei familiariche, ogni sabato mattina, ritirano viveri di primanecessità e indumenti di vario genere, previaautorizzazione dei Servizi Sociali del Comune diSant’Ambrogio, nella sede dell’Emporio all’inter-no del palazzetto dello sport di Montindon.

Una giornata di sole ha illu-minato la corsa campestreche ha visto assoluti prota-gonisti oltre 350 ragazzidelle classi medie dell’isti-tuto comprensivo DanteAlighieri di S.Ambrogio diValpolicella. La manifesta-zione è stata organizzatadall’istituto comprensivo incollaborazione con l’ammi-nistrazione comunale e leassociazioni di volontariatosotto l’occhio vigile didocenti e collaboratori sco-lastici coordinati dalle pro-fessoresse Francesca Sco-gnamillo e Simonetta Salet-ti, agenti di Polizia Locale,Croce Rossa Italiana sezio-ne di Sant’Ambrogio diValpolicella, Gruppo Mar-ciatori La Fratellanza, BodyEvolution, Sci ClubAmbrosiano, NucleoVolontariato CarabinieriValpolicella, Gruppo Podi-stico Gargagnago, Verona-bike. Al termine della mani-festazione si sono svolte lepremiazioni coordinate dal-l’assessore allo sport delcomune di Sant’AmbrogioAndrea Chiereghini e da

quello alla Cultura FrancoCristini. Successo tra le“cadette” per il neosindacodei ragazzi CaterinaAmbrosi davanti a France-sca De Beni e Silvia Bar-bessi mentre EdoardoSavoia ha primeggiato tra i“cadetti” battendo EnricoRossi e Patric Xhelo. Nellacategoria “ragazze” succes-so per Irene Toniolo davan-ti a Sara Savoia e AuroraGobbi; tra i “ragazzi” gra-

dino più alto del podio perMatteo Olivieri che ha pre-ceduto Nicolò Grigoli edEnrico Zambelli. I primiquattro classificati di ognicategoria disputeranno lefinali provinciali. La cam-pestre nata 50 anni fa inInghilterra - ha evidenziatola dirigente scolastica Clau-dia Lonardi - riscuote suc-cesso per i valori che pro-pugna». Sulla stessa falsari-ga il sindaco Nereo Destri

soddisfatto «per la socializ-zazione e collaborazione trastudenti, insegnanti e asso-ciazioni presenti sul territo-rio». Domenico Pozza,volontario ambrosiano del-l’associazione toscanaDynamo Camp di San Mar-cello Pistoiese in Toscana,ha illustrato le finalità del-l’associazione. «Si tratta diun camp di terapia ricreati-va, primo in Italia, struttu-rato per bambini affetti dapatologie gravi e cronichein terapia e nel periodo dipost ospedalizzazione. Quia Sant’Ambrogio selezio-neremo i volontari del Tri-veneto per la nostra asso-ciazione».

SANT’AMRBOGIO. Protagoniste le classi medie dell’Istituto Dante Alighieri

Il sole e ben 350 ragazzicolorano la campestre

SANT’AMBROGIO / L’ANNIVERSARIO

4 novembre “ambrosiano”L’anniversario del 4novembre 1918, data chesegnò la fine della primaguerra mondiale, è statocelebrato attraverso diversimomenti significativi nelComune di Sant’Ambrogiodi Valpolicella. «Anchequest’anno - afferma ilvicesindaco Roberto Zorziche ha coordinato i gruppiAlpini - abbiamo organiz-zato la deposizione dellecorone d’alloro ed unmomento di ricordo dei

Caduti presso ogni Monu-mento». La prima corona èstata deposta al Monumen-to di Monte, quindi a SanGiorgio, Gargagnago, San-t’Ambrogio sia in via Mar-coni che in via VI Novem-bre dove sono stati ricorda-ti anche i civili periti nelbombardamento dellaseconda guerra mondiale.Si è passati quindi al Monu-mento di Domegliara e lagiornata è terminata a Pon-ton dove, dopo la messa in

suffragio ai Caduti di tuttele guerre, si è procedutoall’inaugurazione del rinno-vato Monumento alla pre-senza delle associazioni divolontariato che operanosul territorio comunale.«Un doveroso ringrazia-mento - conclude il vicesin-daco - va al Gruppo Alpinidi Ponton guidato dal capo-gruppo Bruno Castioni perl’opera di riqualificazioneche ha interessato il Monu-mento».

Servizi diMassimo Ugolini

Un momento della commemorazione dello scorso anno

Page 31: L'altro Giornale Dicembre

È in dirittura d’arrivo lametanizzazione della partenord del territorio comunaledi Dolcè. I lavori nella fra-zione di Ossenigo sono in viadi ultimazione da parte delladitta CNG – incaricata daRete Morenica srl -, mentrenei prossimi giorni inizierà lametanizzazione della frazio-ne di Peri. La cabina di primosalto, allacciata alla reteSnam, è ultimata e collauda-ta e il metano è già prontoper essere messo in rete. «E’stato fatto un grande sforzoda parte di tutti – affermanoil sindaco e il vicesindaco diDolcè, Luca Manzelli e Mas-

similiano Adamoli - per con-sentire la realizzazione del-l’opera: 500 mila euro sonostati stanziati dal Comune e355 mila euro da parte diRete Morenica che ha assun-to l’onere di progettazione,appalto e direzione dei lavo-ri. Rete Morenica srl, guidatadal presidente Claudio DalGrande e dal direttoreDamiano Guida, sta seguen-do i lavori con grande profes-sionalità, con il supporto el’esperienza dell’assessoreAdelino Melchiori che abitaad Ossenigo. Rete Morenicas.r.l., società pubblica nataper volontà dei Comuni di

Caprino, Dolcè, Mozzecane,Sommacampagna, Poveglia-no Veronese e Villafranca diVerona, che reinveste i propriutili in nuove reti e amplia-menti, si sta rivelando moltoaffidabile tanto che lo scorso19 settembre ha aggiudicatolo stralcio dei lavori relativoalla frazione di Peri mentre sistavano concludendo leopere a Ossenigo». Ancheper la frazione di Peri saràimportante l’intervento coor-dinato di A.G.S. per la sosti-tuzione di eventuali tratti diacquedotto che si rendesseronecessari lungo le vie inte-ressate dalla posa delle reti

del metano…Ma gli inter-venti non finiscono qui: sonostati ultimati i lavori diampliamento dei cimiteri diPeri e Ceraino. «Con questotassello l’Amministrazioneprosegue nel dare un ulterio-re servizio ai propri cittadiniche possono trovare adeguatie decorosi spazi per il riposodei propri defunti – afferma-

no gli amministratori diDolcè -. I nuovi loculi saran-no a disposizione dal mese didicembre. In via di ultima-zione anche i lavori dellanuova struttura polifunziona-

le a Dolcè. Nel giro di pochesettimane ulteriori spaziall’interno dei quali verrannocollocati il nuovo ufficiopostale e il nuovo ambulato-rio del capoluogo».

Dicembre 2012 31CRONACHE

SANT’AMBROGIO. I 26 anni dell’AIDOVentisei anni di attività a servizio di chi ha avuto (ed avrà) necessità di rice-vere la donazione di organi, tessuti e cellule. Il gruppo comunale di volon-tariato Aido di Sant’Ambrogio di Valpolicella, presieduto da Nicola Zocca,ha festeggiato l’anniversario, partecipando alla messa nella chiesa parroc-chiale di Sant’Ambrogio di Valpolicella. L’evento dell’associazione, fondata il9 maggio 1986 che conta 541 associati, era iniziato col raduno dove si sonoincontrati i rappresentanti delle associazioni di volontariato con i proprilabari. «La nostra sezione - racconta il presidente Nicola Zocca - è diventa-ta un punto di riferimento nell’ambito del volontariato comunale, promuo-vendo la cultura della donazione e la conoscenza di stili di vita atti a preve-nire l’insorgere di patologie che possano richiedere come terapia il trapian-to di organi». Il direttivo è composto dal presidente Nicola Zocca, vicepresi-dente vicario Gaetano Gaspari, il vicepresidente Vittorio Dalla Bernardina,tesoriere Luisa Zivelonghi, segretario Vanessa Lonardi, consiglieri Alessan-dro Pieropan, Christian Zocca, Elisabetta Ugolini, Gianluca Sega, GiulianaFerrari, Marina Grigoli e Mauro Savoia.

DOLCÈ. Ultimate alcune opere che daranno ulteriori servizi ai cittadini

Interventi al traguardoda Ossenigo a Peri

Luca Manzelli Massimiliano Adamoli

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Buon compleanno SanteGirelli. Il presidente delGruppo sportivo dilettanti-stico tamburello Arbizzanoha da poco spento 80 cande-line. Sempre attivo, conmille impegni e una vogliadi fare inesauribile: il nume-ro uno del club biancazzurroè «il nostro punto di riferi-mento – sottolinea l’interasocietà -. Gli auguriamo dirimanere ancora a lungo altimone perché la sua presen-za ci dà molta sicurezza.Siamo una bella famiglia».Girelli ha contribuito a fon-dare il Gsdt Arbizzano nel1980 e, sin dall’inizio, èseduto sulla poltrona da pre-sidente. Con lui alla guida,la realtà è cresciuta e si èingrandita fino a conquistar-si un posto di rilievo nelmondo sportivo del paese.«Insegniamo agli atleti ilvalore delle regole, il rispet-to e a stare insieme – conti-nua il club -. Abbiamoanche un buon rapporto coni genitori: senza il loro aiutosarebbe difficile andareavanti. Il nostro è un

ambiente sano, composto davolontari, dove ragazzi eragazze si divertono e fannoamicizia». La società giocae si allena nel campo sporti-vo di Arbizzano, in zonaindustriale, e può disporre diun vivaio completo da ognipunto di vista: dai pulcini(bambini dai 4 ai 10 anni)agli esordienti (10-12 anni),dai giovanissimi (12-14anni) agli allievi (14-16anni) e dagli juniores (16-18anni a una formazione che

milita in serie C. In totale, ilclub biancazzurro conta unasessantina di tesserati. Lastagione 2012 è stata riccadi soddisfazioni: le ragazzedella categoria allieve sonoarrivate terze ai torneinazionali svoltisi in agostoad Aldeno, la prima squadraha terminato il campionatoal secondo posto, giocando-si poi i playoff per andare inserie B, senza però riuscirenell’impresa, e un propriotesserato, Enrico Vantini, ha

esordito nella Nazionale ita-liana giovanissimi in unacompetizione internazionalein Francia. «Alla stagione2012 diamo un bel nove inpagella: siamo soddisfatti –fa sapere il club -. Ringra-ziamo i componenti dellasocietà, da primo all’ultimo,e tutti coloro che collabora-no e danno una mano peraiutarci. Speriamo che ciaspetti un bel 2013: iscrive-remo una nuova formazionein serie D e ci piacerebbe

aumentare il numero deiragazzi. La serie B? Sarebbeun sogno». Naturalmente,Nonno Gire (così vienechiamato il presidenteGirelli dalla squadra femmi-nile)sarà ancora in primalinea per incitare la propriasocietà. «I nostri atleti, pic-coli e grandi, regalano sod-disfazioni ogni volta che siritrovano sul campo per gliallenamenti – conclude lasocietà -. E Sante è semprelì, presente, a seguire e a

spronare quelli che per luisono e rimarranno i suoipargoli».

Matteo Sambugaro

Dicembre 2012 32SPORT

SPORTTAMBURELLO. La società biancazzurra è ormai un riferimento per i ragazzi del paese

Buon compleanno Sante GirelliIl Gsdt Arbizzano va a gonfie vele

CALCIO A 7. Nasce il Cavalo TeamA Cavalo nasce una nuova realtà sportiva dilettantistica. Si tratta diuna compagine di calcio a sette, il Cavalo Team, che parteciperà altorneo provinciale organizzato dall’ente di promozione sportiva Csi(Centro sportivo italiano). La squadra è composta da 20 ragazzi trai 19 e 40 anni quasi tutti residenti nelle frazione di Fumane. Alcu-ni atleti conoscono già il “mestiere”, avendo militato in squadreagonistiche, altri invece si avvicinano per la prima volta a torneiregolari. L’idea di creare una formazione calcistica è nata con l’in-tento di proporre nuove iniziative per il circolo di aggregazione “IlPunto” di Cavalo. «Nessuna velleità agonistica, l’importante è stareassieme e divertirsi giocando a calcio per passione condividendomomenti liberi dagli obblighi della vita quotidiana - afferma il pre-sidente Diego Bianchi -. Finalmente abbiamo una struttura sporti-va che ci può ospitare senza scendere nel capoluogo per allena-menti e partite: questo dà davvero grandi stimoli. Il nuovo campoda calcio lo sentiamo nostro proprio perchè l’abbiamo letteralmen-te costruito, con l’aiuto di tutti, la scorsa estate nella vecchia areasportiva ex campo da tamburello. Poterci giocare è una soddisfa-zione incredibile». Tra le fila della neonata squadra militano pureelementi esperti come Moreno Benetti e Amedeo Benetti: «Siamoonorati di avere in rosa due senatori del calcio dilettantistico –intervengono il capitano Davide Bianchi e il vicecapitano DavideBertani -. I giocatori con una certa esperienza saranno le nostreguide, e avranno il compito di scandire i tempi degli allenamenti edi guidare i neofiti nella nuova avventura». L’iniziativa sportiva delcircolo “Il Punto” non terminerà certo con l’esperienza calcistica maproseguirà con nuove offerte indirizzate ai più giovani, previste peril prossimo anno: «Vogliamo dare continuità alla vita del nuovocentro sportivo che tanto abbiamo atteso – riprende Diego Bianchi-. Desideriamo che i nostri spazi vengano frequentati dai più gio-vani sia in forma organizzata che spontanea. Il circolo Il Punto nonsarà solo sport: sarà pure attivo per l’organizzazione di attivitàludiche e culturali».

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Sante Girelli

TOUCH RUGBY. Verona primo in Italia, Dolcè ottavo Annata di grandi soddisfazioni per il touch rugby veronese, disciplina lanciata per laprima volta in Australia e Nuova Zelanda negli anni ‘60 e contraddistinta dalla man-canza di contatto fisico e sei tocchi per andare in meta. Il Verona Touch si è laureatocampione italiano, vincendo le finali nazionali svoltesi sui campi del Rugby Colorno inprovincia di Parma. Il Touch Rugby Dolcè ha conquistato l’ottavo posto finale. «Auspi-cavamo un risultato migliore ma nelle ultime gare ci ha traditi la stanchezza - spiegaStefano Dalle Vedove del sodalizio della Valdadige che pensa già alla quinta edizio-ne del campionato italiano in programma nel 2013 -. Ci riproporremo il prossimoanno nella speranza di contare su nuovi giocatori dalla Valdadige e non. Ci compli-mentiamo con i cugini del Verona Touch Rugby che hanno meritato il titolo di campio-ni italiani. Un complimento particolare va a Laura Buscemi del Verona, prima donnain Italia, ad essere promossa arbitro di secondo livello dalla federazione arbitri euro-pea». Grande gioia tra le fila del Verona Touch che ha vinto il tricolore. «Essere salitisul primo gradino del podio in Italia ci rende soddisfatti ed orgogliosi per avere rac-colto i frutti di un intero anno di lavoro e di una programmazione e preparazionecurata sempre nei minimi particolari» - racconta Giordano Mascanzoni del VeronaTouch che nella finalissima ha battuto i Bandiga. Il successo segue la medaglia dibronzo vinta da sette giocatori del Verona Touch con la maglia della nazionale italia-na Senior Mixed al recente campionato europeo a Lancenigo nella trevigiana Villor-ba. Touch Rugby Dolcè e Verona Touch hanno festeggiato insieme, vincendo in

novembre il torneoNovello Cup con unasquadra per l’occa-sione ribattezzataAmarone Leaves. Aconferma che nel2013 il Touch Rugbyscaligero si ripresen-terà sulla scena ita-liana con nuoveambizioni di succes-so.

Page 33: L'altro Giornale Dicembre

Dicembre 2012 33SPORT

ASD JUDO VALPOLICELLAMese pieno di successi

Domenica 28 ottobre presso il Palazzetto delloSport del Villaggio GE.TUR. di Lignano Sabbiadoro(UD), Valeria Ferrari, Judoka Veronese dell’ASDJudo Valpolicella, attualmente in forza al CentroSportivo della Guardia di Finanza “Fiamme gialle”,si è laureata Campionessa Italiana Under 23, conuna condotta di gara di altissimo livello (4 incontrivinti tutti per Ippon (KO). Valeria al primo incontrosupera per Ippon di Tai Otoshi l’atleta ligure Eleo-nora Mirucci, al secondo la napoletana AssuntaPalma. In semifinale si trova di fronte l’atleta dellaLombardia Angela Della Corte. In finale Valeriatrova la Toscana Linda Politi, atleta che conoscemolto bene in quanto lo scorso anno è stata ladiretta rivale per il posto in Nazionale Juniores.«L’incontro per Valeria si presenta subito difficile –racconta Anna Maria Fedrigo, presidente dell’ASDjudo Valpolicella -. La Toscana parte subito all’at-tacco, anticipando Valeria. Al terzo minuto Valeriainizia ad essere più mobile: è lei ad imporre la pro-pria direzione e a costringerla a recuperare la posi-zione. La proiezione viene valutata “Waza Ari” (1/2di IPPON), Valeria continua l’azione nella lotta aterra fino ad immobilizzare l’avversaria con laschiena al suolo per 25 Sec., tempo necessario perottenere l’Ippon, che gli consegna il Titolo di Cam-pionessa Italiana Under 23 e la possibilità di parte-cipare con la squadra della Nazionale Italiana aiCampionati Europei U23, dal 16 al 18 novembre aPraga»…Ma i successi di Valeria non sono gli uniciriscossi dall’ASD Judo Valpolicella: sabato 27 otto-bre Riccardo De Luca era impegnato con la Nazio-nale Under 17 al Torneo di Liebnitz (AUT), dove siè classificato 7° con 5 incontri disputati. Riccardodopo aver vinto i primi tre incontri con due Austria-ci e un Tedesco, ha perso successivamente conl’Ungherese (poi vincitore della categoria) e conl’atleta Svizzero (giunto poi terzo). «La prestazionedi Riccardo – afferma Fedrigo – è stata comunquebuona, considerando anche il fatto che è la primagara Internazionale nella nuova categoria di pesodei kg 73».

PATTINAGGIO ARTISTICO. Intanto il 22 dicembre è in programma il saggio di Natale

E’ entrata nel vivo la stagione delFantasy Skate, la società di pattinag-gio artistico che promuove la praticarotellistica in Valpolicella da unadecina d’anni. Sabato 22 dicembrealle 20.30 è in programma il tradizio-nale saggio di Natale in programmanella tensostruttura di Ospedaletto diPescantina. Archiviate le soddisfazio-ni agonistiche ed amatoriali delloscorso anno, il gruppo di pattinatoriguidato dal tecnico federale FihpChiara Partelli si sta allenando nellestrutture dei Comuni di Pescantina eSan Pietro in Cariano. La preparazio-ne è finalizzata alla partecipazionealle finali regionale dei Giochi Gio-vanili Veneti e a quelle provinciali.«L’auspicio è che i nostri pattinatori epattinatrici possano confermare sia alivello regionale che provinciale» -

spiega il presidente di Fantasy Gior-gio Zambon. Grandi speranze sonoriposte su altri pattinatori e pattinatri-ci tra cui Isacco Gamberoni campio-ne regionale in carica nella specialitàesercizi obbligatori e dai vicecampio-ni Samuele Fugolo/Sofia Albanonella categoria coppie artistico cate-goria Divisione Nazionale A. La sta-gione era iniziata con l'esibizione allatradizionale sagra di San Michele aArcè di Pescantina, dove una rappre-sentativa di atleti s’è esibita sotto glisguardi di un pubblico numeroso.«L’invito del locale Comitato sagra -conclude il presidente - è stato parti-colarmente gradito avendo datomodo di far conoscere le peculiaritàe la bellezza del pattinaggio a rotellea tanti giovani e a tante famiglie».Atteso sarà anche il tradizionale sag-

gio di Natale in programma nella ten-sostruttura di Ospedaletto di Pescan-tina sabato 22 dicembre alle 20.30.«Si esibiranno - conclude il presiden-te - tutti i pattinatori della società incoreografie singole, di coppia e digruppo ideate dalle allenatrici Arian-na Salazzari, Marta Pescarolo e Gior-gia Prunas, oltre alla già menzionataChiara Partelli. In questa occasione ciscambieremo i tradizionali auguri fragli atleti e le loro famiglie, senzadimenticarsi di quanti collaboratori,dirigenti, sponsor e istituzioni si ado-perano per permettere a tanti ragazzie ragazze dai 5 anni in su di praticareuna disciplina in cui l’Italia e il Vene-to in particolare sono ai vertici mon-diali ormai da tanti anni».

Massimo Ugolini

Fantasy Skate vuole confermarsisia in Provincia che in Regione

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Il Natale, nella tradizionecristiana ricorda la nascita diGesù Bambino. Nel passato igenitori, nei giorni che pre-cedevano la festa, mentreallestivano il presepe, rac-contavano ai bambini lanascita di Gesù come fosseuna favola. Dal punto divista psicologico il raccontodei natali di Gesù ha tutte lecaratteristiche di una favola:i personaggi e gli eventi conil loro simbolismo sannoparlare al bambino cheascolta. Nella favola di GesùBambino c’è il Re cattivoche vuole ucciderlo (Erode),egli rappresenta le difficoltàche il bambino sta affrontan-do. A seconda della sua età ilbambino ha dei “nemici” dacombattere, interni o esternia sé; gli insegnanti con leloro richieste scolastiche, igenitori con i loro divietieducativi, i compagni più omeno bulli, l’ansia e le paure

di cui non è totalmentecosciente. Ci sono i genitori che proteg-gono il Bambinello, Maria e

Giuseppe, sono due figurerassicuranti. La mamma diGesù è buona e giovane, rap-presenta il mondo affettivo

di cui il bambino ha bisognoper crescere, mentre la giovi-nezza la rende sempre pre-sente. Giuseppe invece rap-presenta la figura maschile,forte e saggia, protettiva inmodo razionale (è lui chetrova la grotta) rispettosodelle leggi (si mette in viag-gio per adempiere ad undovere civile del censimen-to). Nella grotta troviamo ilbue e l’asinello due figure arappresentare le parti piùmateriali e impulsive dellapersonalità, sono miti eaddomesticate, la presenzadei genitori aiuta il bambinoa non averne paura, undomani saprà gestirle dasolo. La grotta è protettiva,avvolgente, calda, i perso-naggi che la abitano sono lasua famiglia sono lì per pro-teggerlo. La stella cometa cheillumina e indica la strada dalcielo assieme agli angeli sim-boleggiano l’aspetto spiritua-le, presente in ogni essereumano, che seguito ed ascol-tato può illuminare il cammi-no della vita. I personaggiche popolano l’esterno dellagrotta - i pastori e i Re Magirappresentano il sociale, ciòche il bambino deve affronta-re fuori dalla famiglia, sonofigure buone, portano doni. Idoni simboleggiano l’amoreverso gli altri, dare e ricevereamore dovrebbe essere il filoconduttore di tutta la vitafutura del bambino. I ReMagi ricordano che la cono-scenza e la saggezza possonoaiutare il futuro adulto adaffrontare la vita. La storia diGesù Bambino racconta unafavola rassicurante e contem-poranea. Il Natale, con lanascita di Gesù rappresenta,con il linguaggio psicologicodelle sacre rappresentazioni lasfida che aspetta ogni bambi-no, in quanto individuo nuovodestinato a cambiare il mondoattorno a sé.

Dicembre 2012 34SPAZIO DONNADSPAZIO

BENESSERE DonnaA CURA DI CHIARA TURRI

SCRUB PER UN CORPONATALIZIO

“La ricompensa per una cosa ben

fatta è averla fatta.” (Emerson)

Anche quest’anno siamo arri-vati senza accorgerci alle portedelle feste natalizie e come tutti

gli anni veniamo bombardati da messaggi promozio-nali che ci invitano alla corsa per scegliere i regali perle persone a noi più (o meno) care!Qui di seguito troverete il mio consiglio! Concentria-moci sul vero significato che ha per noi il Natale inmodo da renderlo un momento veramente autentico.Potete cimentarvi a confezionare questo trattamentoper il corpo che ognuna di noi usa abitualmente anchenella cura domiciliare. Si tratta di uno scrub per ilcorpo da usare una volta alla settimana per mantene-re la pelle pulita e morbida. Gli ingredienti sono natu-rali e facili da trovare!INGREDIENTI:1 pugno di sale fino1 pugno di zucchero di canna1 cucchiaino di olio di germe di grano1 cucchiaino di olio di jojoba10 gocce di olio essenziale di limone10 gocce di olio essenziale di arancio amaroPREPARAZIONE: Metti il sale e lo zucchero in unaciotola. Poi aggiungi gli oli e mescola bene il tutto.Versa il composto in un vaso e sigilla bene. Per rende-re la confezione ancora più bella puoi scrivere a manosu un bigliettino le modalità di utilizzo.USO: Spalmare sulle parti più ruvide del corpo mas-saggiando bene dal basso verso l’alto. Lasciare inposa qualche minuto e risciacquare abbondantemen-te. Per un risultato più duraturo immergersi dopo ilmassaggio nella vasca con acqua calda (non bollente)per circa 20 minuti. Il sale e lo zucchero esfoliano lapelle, l'olio di jojoba e l'olio di germe di grano lanutrono. Gli oli essenziali di arancio amaro e limonepossiedono proprietà depurative e migliorano la circo-lazione. Ecco confezionato un perfetto regalo. Potetefare più confezioni, magari personalizzandole. In que-sto modo sarete certi che chi la riceverà avrà la certez-za che avete pensato a lui o lei, che il regalo non èstato una scelta dell’ultimo momento o improvvisatapoiché avrete impiegato un po’ del vostro tempo edella vostra creatività per donare relax e benessere!Colgo l’occasione per augurare a tutti voi un serenoNatale. Prossimo appuntamento al 2013.Namastè!

PANDORO IN BELLA VISTAINGREDIENTI

1 pandoro da 1kg120 gr. di cioccolato fondente

40 gr. di burro120 gr. di panna fresca

1 confezione di alchechengi (durante le festività si trovano facilmente nei supermercati)Zucchero a velo a piacere

PROCEDIMENTOScaldare la panna con il burro. Una volta raggiunto il bollore spegnere il fuoco e aggiungere il ciocco-lato spezzettato. Mescolare fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo. Far raffreddare. Tagliarea metà il pandoro (verrà utilizzata solo la parte inferiore). Scavare dei fori nel pandoro. Appena lacrema sarà abbastanza consistente metterla nella sac a poche e farcire gli incavi formati. Appoggiare suquesti gli alchechengi, dei quali avrete diviso le foglioline girandole verso l’alto. Tenere in frigo e spol-verizzare di zucchero a velo prima di servire. Buon appetito e buone feste!

L’ARGOMENTO a cura di Franca Bevardo Burati

Psicologa e psicoterapeuta

Natale, favola senza tempo

onna

L’angolo di Francesca

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Page 35: L'altro Giornale Dicembre

Giochi di luci colorate escintillanti cascate che sisposano alla magia creata daspecchi d’acqua e angoliincantevoli: questo lo scena-rio che ha incorniciato unaserata davvero speciale, vis-suta dalle Donne della Val-policella.Mercoledì 21 novembrel’associazione femminileattiva da decenni sul territo-rio valpolicellese ha vistoriunite le oltre 80 socie, adAquardens, le Terme dellaValpolicella a Santa Luciadi Pescantina. La serata si èaperta all’insegna di unricco aperitivo al quale èseguita la visita guidata alCentro termale – secondoper importanza in Europa -.La cena, a cui ha preso parteanche Enrico Ghinato, Pre-sidente di Aquardens, che haportato il suo saluto a tuttele socie presenti, è stata ilcoronamento di una serataall’altezza di un’associazio-ne come quella delle Donnedella Valpolicella, chehanno potuto trascorrerealcune ore all’insegna del-l’allegria e della condivisio-ne in uno dei luoghi delrelax e del benessere piùesclusivi degli ultimi tempi.Il tutto sotto l’attenta e pre-cisa regia dell’instancabilepresidente del gruppo,Bruna Pavesi Castelli, cheha seguito non solo l’orga-

nizzazione dell’evento, maanche l’intero suo evolversi.Il prossimo appuntamentoche vedrà protagoniste leDonne della Valpolicella, èprevisto per la serata di mer-

coledì 19 dicembre: unevento dedicato alle festivi-tà e allo scambio d’auguri,in cui non mancheranno dicerto le sorprese.

Rosanna Pancaldi

Dicembre 2012 35SPAZIO DONNA

E’ un sogno avverato per Raffaella Tomma-si il suo “Un giorno apri un cassetto…”, une-book che è possibile trovare sul portale diAmazon. Protagonisti sono sentimenti,tenerezze e speranze degli autori, futuremamme e papà che hanno condiviso i per-corsi premaman proposti da qualche annoalle Terme di villa Quaranta da Raffaella,ostetrica da ben 50 anni. “Un giorno apri uncassetto…”, 175 pagine di emozioni rac-chiuse in tante lettere scritte da 43 mammee 20 papà ai propri bambini ancora in grem-bo, ha già conquistato il cuore di genitori,nonne e nonni che lo hanno definito un pre-zioso libro da regalare. Prezioso comel’esperienza di una vita di cui Raffaella hafatto tesoro.Raffaella, come nasce questo libro?«Questo libro è frutto di un metodo che iostesso ho voluto proporre durante i mieicorsi pre-parto, durante i quali ho deciso dinon parlare del parto in sé, ma piuttosto dilasciare spazio alle emozioni, ai sentimenti,allo sfogo delle paure e delle tensioni cheinevitabilmente fanno parte di un’imminen-te nascita. E’ nata così la mia scrittura digruppo: “Un giorno apri un cassetto…” –dico alle mie “panzerotte”, come le chiamoio affettuosamente – e trovi una lettera cheti ha scritto tua madre mentre ti aspettava:ora scrivila al tuo bambino”. Gli occhidiventano lucidi, la mano inizia a scorreresul foglio grazie ad alcuni spunti che io stes-sa propongo. Ed ecco che si scoprono tantimondi, ognuno con la propria storia. Que-st’esperienza, che propongo da tre anni, mi

ha trasmesso talmente tanto da incitarmi araccogliere tutte queste lettere in un libroche mi sta regalando altrettante soddisfazio-ni». Perchè un e-book?«Le case sono sempre più piccole e l’am-biente ha bisogno immenso di essere salva-guardato…e poi i destinatari, i bimbi dioggi, i giovani del domani e i genitori delfuturo, saranno supertecnologici e i libri lileggeranno così!».Cosa le ha trasmesso questa nuova espe-rienza?«Da 50 anni ogni giorno imparo molto dalledonne: ho trascorso anni in reparto, anni inun consultorio familiare, un periodo inOlanda, ho parlato ai giovani nei corsi dieducazione sessuale nelle scuole…ogni oradel mio lavoro mi ha dato tanto e que-st’esperienza non è altro che il simbolo delmio metodo di lavoro: il pensiero positivo.Ho anche scoperto un universo che nonconoscevo però: quello maschile. Non homai lavorato con i futuri papà, ma, spintadalla mamme, due anni fa mi sono avvicina-ta anche a loro: ho conosciuto uomini sensi-bili, forti, di poche parole, fragili, profondie riflessivi, tutti accomunati da un grandebisogno di esternare i propri sentimenti e diessere accompagnati, tanto come le propriecompagne, in questo viaggio che è la nasci-ta del proprio figlio».Queste lettere sono la testimonianza dicom’è cambiato l’approccio alla nascitanegli ultimi decenni…«Grazie alla mia lunga esperienza posso

confermare che sono cambiantetante cose, la coppia, la famiglia,l’età e la motivazione per cui si deci-de di mettere al mondo un figlio. E’anche cambiato il tipo di sofferenzalegata alla nascita: un tempo soffe-renza significava alto tasso di morta-lità, oggi la sofferenza maggiore èdata dalla difficoltà nel conciliarefigli e lavoro. I genitori d’oggi sof-frono più di quanto si possa immagi-nare per riuscire mettere insiemefamiglia e lavoro…e poi li chiamanobamboccioni!». Con “Un giorno apri un casset-to…” vuole parlare anche ai gio-vani.«I giovani hanno un cuore colmo disentimenti e il loro bisogno di legge-re queste cose è enorme. A mio avvi-so se tutti gli adolescenti in lotta conil mondo e arrabbiati con la vita tro-vassero una lettera scritta dai proprigenitori durante la gravidanza, leg-gendo quegli stessi sentimenti chehanno accompagnato la loro attesa,tanti dubbi si scioglierebbero e tuttosi dipingerebbe di un altro colore».

Silvia Accordini

INTERVISTA / RAFFAELLA TOMMASI

Il nuovo e-book che parla al cuore

DONNE DELLA VALPOLICELLA

Una cena magicanell’oasi del relax

Raffaella Tommasi accanto al presidente Napolitano che nel 2007 l’hapremiata per il suoi 50 anni di lavoro con le donne e per le donne

Bruna Pavesi con Enrico Ghinato

Page 36: L'altro Giornale Dicembre

Come apparecchiare la tavola L'importante è non eccedere e non caderenella stravaganza e soprattutto disporrecon eleganza e semplicità tutti gli elementi.Mantenere un tema o un accostamento dicolori è fondamentale. La tavola di Nataledeve essere vestita con i colori della tradi-zione: verde, rosso, oro, argento e bianco.La tradizione più consolidata vuole la tova-glia rossa, ma per chi non vuole tradire icanoni e distinguersi con piatti raffinati, dicerto non può usare lo stesso colore dellatovaglia per gli altri accessori: sarà neces-sario accompagnare la tovaglia con sotto-piatti color oro e piatti in ceramica o por-cellana bianca. In alternativa si può optareper una tovaglia bianca e abbinarla a sotto-piatti oro, servizio di ceramica bianca e bic-chieri in cristallo. Altri dettagli della tavolarossi oppure verdi. In ogni caso è preferibi-le la tovaglia a tinta unita, perché dà mododi aggiungere qualche altro particolare chefarà la differenza: ad esempio tovaglioli incontrasto legati con un nastrino dorato o

argentato nel quale incastrare una decora-zione come un pezzetto di ramo di abete euna piccola pallina dell’albero. Anche leposate possono essere legate con nastricolorati, mentre si possono creare piccolisegnaposto di caramelle di zucchero e car-toncini e scegliere candele bianche e colororo da cingere con fiocchi rossi…Tutto que-sto facendo attenzione a non sovraccarica-re la tavola e sistemando le decorazioni inpochi punti importanti (si può ad esempio"giocare" con le candele e i fiori freschi ecolorati messi al centro oppure divisi in dueparti). Ogni bevanda va servita in unacaraffa (nel caso del vino versarlo, pocoprima di iniziare a mangiare, in un decanterdi cristallo. Parola d’ordine: non riempirel’ambiente con profumi o incensi dall’odoreforte: disturberebbero i profumi delle pie-tanze. A seconda dell'ordine delle posatedisponetele sulla tavola tenendo conto chela regola è quella di utilizzare le posate piùesterne al piatto e man mano "scalare". Seil menù prevede numerose portate, aggiun-gete in seguito quelle mancanti in modo che

gli ospiti non si trovino inimbarazzo e che la tavolaresti semplice ma fine. Datal'occasione, potreste utilizza-re un set di posate in acciaioinox, che si abbina con qual-siasi colore abbiate deciso diutilizzare. Infine i bicchieri:in base a quanti vini serviteverranno disposti i bicchieri.Funziona come con le posate:mettete i necessari (calicidell’acqua e del vino). Se neservono altri, li aggiungere-te…Disponeteli in modo fan-tasioso ma mai allineati unoa lato dell'altro a crearequasi un "muro".

Dicembre 2012 36SPAZIO DONNA

Tutto Natale

L’ALBERO PIÙ GRANDE DEL MONDOIl 7 dicembre 2011 grazie ad un sistema ad alta tecnologia telematica,Papa Benedetto XVI, ha acceso l’albero di Natale più grande del mondo,che si trova nella cittadina umbra di Gubbio, sfiorando un tablet Sonydirettamente dal suo appartamento in Vaticano. Attraverso la rete Internete il web server BTicino, è stata fornita corrente elettrica all’impianto del-l’albero, disegnato sul versante del Monte Ingino, che domina Gubbio.L’albero, che viene realizzato dal 1981, è alto 750 metri e largo 450. Dal1991 l’albero di Gubbio è entrato nel Guinness dei Primati e non è diffi-cile capire il perchè: sono serviti 300 punti luce per la sagoma, oltre 400lampade di grandi dimensioni per l’interno, 7500 metri di cavi e 1350prese e spine per le connessioni che veicolano i 35 chilowatt di correnteelettrica. Basti pensare che solo la stella cometa è disegnata da 250 luci esi sviluppa su una superficie di 1000 metri quadrati…Alla faccia della crisi!

LE CURIOSITÀ DEL NATALE IN EUROPAIn Polonia…le feste natalizie iniziano con l'apparizione della prima stella la sera dellavigilia. I bambini spiano il cielo e appena appare il primo brillio tutti si met-tono a tavola. Prima di cominciare a mangiare si fa circolare una sottile fettadi pane azzimo raffigurante le immagini di Maria, Giuseppe e di Gesù Bam-bino, e ognuno ne prende un pezzetto – dandone un pò anche agli anima-li domestici. La tavola é sempre festosamente apparecchiata, ma sotto latovaglia c'é sempre un sottile strato di paglia, per ricordare a tutti che Gesùé nato in una stalla. C'è l'usanza che i bambini debbano tirare le pagliuzzee chi prenderà la più lunga avrà lunga vita. Un tempo le ragazze usavanomettere il pettine sotto il cuscino la notte di Natale: colui che in sogno leavrebbe pettinate ne sarebbe diventato il futuro sposo.In Svezia… i festeggiamenti del Natale cominciano la notte di S.Lucia cucinando paninie biscotti allo zenzero. La mattina dopo le bambine più piccole si vestono daSanta Lucia con un lungo vestito bianco e una cintura rossa e i bambini incamicia bianca, per raffigurare le stelle, quindi portano su un vassoio caffécaldo, panini e il famoso Julbock, il caprone di Natale, legato con fili rossi, alresto della famiglia ancora a letto. La vigilia di Natale i contadini ripongonoi loro attrezzi e ogni componente della famiglia ha una piramide di pane,biscotti, e frutta e si intinge il pane d'orzo nel liquido bollente di cottura delprosciutto natalizio. In Scandinavia si apparecchia la tavola con un posto inpiù per il primo che capiti davanti alla porta che, per l'occasione, resta aper-ta. Il banchetto della vigilia é composto da piatti di pesce secco, prosciutto,riso al latte, vino caldo o birra zuccherata. Per ricordare che i primi ad acco-gliere il messaggio degli angeli furono i pastori, gruppi di ragazzi usanovestirsi da pastori e vanno di casa in casa augurando God Jul!

Cosa mi metto?Ecco per voi qualche piccolo suggerimento su come vestirvi il giorno diNatale. Un capo intramontabile è certamente il tubino nero, che nel corsodegli anni è diventato un vero e proprio must. Molte di noi ce l’hanno giànell’armadio, ma per quelle che ancora ne sono sprovviste ecco alcunisuggerimenti e curiosità. Sapevate che, secondo una ricerca, scovare iltubino nero è un'impresa durissima? Ci si impiega circa 30 ore e ben 5giorni di giri per i negozi e per provare! Ma c'è un modo per trovare quello giusto e senza perdere tutto questotempo, basta seguire alcuni consigli sulla base del nostro fisico.

SIAMO PIATTE - Se il nostro problema sono le curve focalizziamoci suun modello che abbia un taglio sotto il senoSIAMO BASSINE - Il nostro tubino nero non deve mai scendere oltre ilginocchio; un modello monospalla è l'ideale per slanciarci un po'ABBIAMO BELLE GAMBE - Per esaltarle cercate un Little Black Dress(tubino nero) che abbia dellefrange sull'orlo, tipo charlestonROTOLINI - Se non siamoprecisamente magrissime evi-tiamo i tessuti lisci e scegliamoinvece delle ruches chemascherano di piùSEXY - Il nostro scopo è lasensualità? Scegliamo un tubi-no super aderente che scoprale spalle. Completiamo ilnostro tubino con una scarpet-ta rossa a tacco altro, collanae orecchini in tinta oro oargento e il gioco è fatto.Buon Natale a tutte!

Page 37: L'altro Giornale Dicembre

Dicembre 2012RUBRICHE

a cura di Lino Venturini

IL PUNTOScriveva il sociologo statunitense Leon Festinger: “ Quasi tuttisono allenati a manipolare i fatti per restare in equilibrio,ossia per proteggere la propria identità e i propri valori dalleminacce provenienti dall’esperienza”. E, per i propri interessi,si arriva anche a manipolare i fatti a danno del bene comu-ne. Non voglio ora parlare della giustizia penale, dai due pesie due misure, e di quella civile, un vero handicap per i cit-tadini e gli investimenti esteri; né della cura letale del gover-no Monti perché di sola austerità si muore; né della crescen-te povertà dovuta non solo alla mostruosa voracità del fisco,ma anche alla comparsa di tutta una serie di spese come quel-la del cellulare, di internet, dei parcheggi, dei ticket sanitari eabbonamenti tv: tutte spese inesistenti una ventina d’anni fa;né dell’evasione fiscale effetto anche delle politiche spogliatri-ci dei governi; né del fatto che quando lo Stato o un Comu-ne cambia le regole del gioco fiscale in corso non è solamen-te scorretto, ma ladro; né della nuova IMU che saccheggerà legià depauperate tredicesime; né del fallimento e dei danni pro-vocati dell’economia corporativa sindacalizzata e pasticciata apartire dalla fine degli anni settanta; né dello sperpero deldenaro pubblico che vede come protagonisti organi dello Statoed Enti territoriali con dipendenti pubblici e parapubblici insovrannumero, con posti e stipendi garantiti retribuiti ma spes-so improduttivi; né della Corte dei Conti che ha restituito aigiudici (sempre loro!) gli adeguamenti automatici retributiviche invece sono stati tolti ai pensionati; né della scuola o dellasanità; né del menzognero insegnamento che “Lo Stato siamonoi” mentre siamo due realtà diverse, distinte e, addirittura,contrapposte. Da tanto stiamo osservando con occhio diffiden-te questa degenerata e disperata umanità pagana, questo las-sismo morale in attesa del peggio. No, mi e vi chiedo, in nomedi che cosa un giovane dovrebbe oggi rinunciare all’utopia delnuovo eden fatto di sesso, denaro, consumo e potere fattobalenare dalla grande stampa italiana ed estera al servizio del-l’oligarchia che governa il mondo? In nome di quale morale,di quali valori e di quale futuro? “Abbiamo dimenticato Dio:questo è il vero male, il resto è solo conseguenza” scriveva A.Solzenicyn, davanti ai gulag e al fallimento del materialismostorico e dell’esistenzialismo ateo. Manipolare la realtà nonserve: la storia s’incaricherà di mettere le cose a posto!

Il MeseA Novembre il freddo comincia a pungere: “Per i Santi mani-cotto e guanti” oppure “ Per tutti i Santi fuori il mantello e iguanti”. La festa di Ognissanti, che cade il primo del mese, èun giorno importante per le previsioni meteorologiche: “Se ilgiorno di Ognissanti il sole ci sta, un buon inverno va”, ma èmeglio che piova nei giorni seguenti: “Novembre piovoso,campo fruttuoso”. La festa di Ognissanti risale alla fine delsecolo VIII quando i vescovi di Francia la istituirono in sostitu-zione del Capodanno celtico che cominciava all’inizio diNovembre. Ci vollero diversi secoli perché la festa si diffondes-se in tutta Europa e soltanto nel 1475 papa Sisto IV la reseobbligatoria per la Chiesa universale. Del capodanno celtico,la più celebre usanza sopravvissuta è la notte di Hallow’endurante la quale i ragazzi si mascherano da scheletri e fanta-smi per mimare il ritorno dei morti sulla terra e, girando dicasa in casa, chiedono piccoli tributi per evitare alle personebrutti scherzi. I Celti festeggiavano il loro Capodanno fra cantie libagioni perché erano convinti che in quelle ore i mortiritornassero sulla terra ed entrassero in comunione con loro.Per cristianizzare l’usanza, la Chiesa franca istituì non soltan-to la festa di Ognissanti ma anche nel 908, la commemorazio-ne dei defunti. Ancora oggi è diffusa in alcune regioni d’Italiala credenza che i morti ritornino a casa una volta all’anno. InVeneto, come nel Friuli, il “piatto dei morti” in cucina o il bic-chiere di acqua posto sul “bufeto” della camera dove sonomorti i genitori ha un valore simbolico preciso, come i fiori ele candele accese sulle tombe: significa che si crede nella lorovita ultraterrena. Un tempo le vie rimanevano deserte perchési diceva che i defunti lasciassero in gruppo il cimitero e sirecassero in paese. Per questo motivo si seppellivano i morticon gli abiti della festa, perché in questo giorno potessero farebella figura. La stessa credenza si trova anche in Sicilia. L’11novembre si ricorda “L’estate di San Martino che dura tre gior-ni e un pochino”. Una volta la festa era popolare perché fareSan Martino voleva dire traslocare. In quel periodo, infatti,scadevano i contratti agrari e si cambiava tradizionalmentecasa: “Per San Martino, manda via il contadino”.

“Per certi viaggi non si parte maiquando si parte. Si parte prima. Avolte molto prima”. E’ l’incipitdel libro che vi presento questomese, una lettura diversa e legge-ra, forse, per un argomento com-plesso, ma che emotivamente hamolto da insegnare. “Andrea èaffetto da autismo”, il medicoaveva emesso il suo verdetto. Daallora il padre, Franco, diventa ilcavaliere che combatte al fiancodel figlio e non si arrende. Peranni hanno viaggiato inseguendoterapie tradizionali e sperimentali,ora partono per un viaggio diver-so, senza bussola e senza meta,con nella mente le ultime strofe di una poesia scritta sulla pare-te di un ospedale per bambini: “D’accordo malattia, questanotte fammi soffrire e se vuoi anche domani e dopodomani. Unmese, un anno, divertiti un po’ ma per sempre, per sempre no”.Nell’estate del 2010 Franco Antonello e il figlio Andrea rag-giungono Miami dove noleggiano una moto Harley Davidsone in tre mesi tagliano l’America e l’America centrale per arri-vare sulla costa atlantica del Brasile. Non ci sono prenotazio-ni. Ogni giorno si dorme in un posto diverso. Ogni giorno siconoscono nuove persone. Andrea per conoscerle tocca loro lapancia, le abbraccia. E’ una sua abitudine. Anni prima, papà emamma si erano inventati delle magliette su cui avevano scrit-to: “Se ti abbraccio non aver paura”, un avvertimento per noncreare apprensione nelle persone che il figlio aveva prescelto eche sarebbe poi diventato il titolo del romanzo scritto da Ful-vio Ervas che per oltre un anno ha raccolto tutti i ricordi dellavacanza. Una storia vera che può aiutare ad affrontare concoraggio le prove che la vita pone sul nostro cammino. Restaun po’ di amarezza per il pensiero conclusivo di Franco: “ Io ela mamma di Andrea un giorno ce ne andremo e Andrea rimar-rà da solo per almeno una trentina d’anni… con la possibilitàche trascini la sua esistenza senza relazioni vere, senza affettiveri, immerso in una solitudine che andrà a sommarsi allasua… Anch’io penso alla morte. Non è mica una cosa triste,per quanto mi riguarda, ho avuto una vita piena: lavoro, viag-gi, amore, amici, soddisfazioni, avventure e disavventure.Sono pronto a tutto. Però penso a lui…”

LETTO PER VOIFulvio Ervas, Se ti abbraccio non avere paura,

Marcos y Marcos, 2012, 319 p., 17,00€.

Cultura

pubbliredazionale

CLINICA PEDERZOLI

Il mal di schiena cronico o“chronic low back pain” rap-presenta una delle più fre-quenti patologie della nostrasocietà visto che affligge circaun terzo della popolazioneinfluenzando negativamentela qualità della vita. Perdita digiorni lavorativi ed un impat-to negativo sul tempo liberonon sono i soli “effetti collate-rali” di questo disturbo: esso,infatti, grava pesantementeanche sul Sistema sanitarionazionale per gli elevati costiconseguenti all’alto numerodi prestazioni diagnosticherichieste e ai trattamenti tera-

peutici. Dal punto di vistamedico la patologia costitui-sce un problema frequente ecomplesso nell’ambito siadella medicina generale chedi quella specialistica. E mal-grado l’ampia disponibilità dimetodiche diagnostiche eterapeutiche, molti pazientine soffrono per anni. Perquesto il mal di schiena croni-co si conferma una malattiasu cui non si può mai “abbas-sare la guardia”. Ed è quantohanno fatto gli specialisti riu-nitisi il 9 novembre scorso aPeschiera del Garda per ilconvegno “Il mal di schiena

cronico – percorsi diagnosticie terapeutici” organizzatodall’Unità Operativa di Neu-rologia della Casa di Cura“Dott. Pederzoli” in collabora-zione con il Dipartimento diScienze Neurologiche, Neu-ropsicologiche, Morfologichee Motorie dell’ Università diVerona. Obiettivo dell’appun-tamento scientifico, nel qualesono stati presentati numero-si casi clinici, è stato quello difornire un aggiornamentosullo stato attuale di cono-scenze in merito alla malattia,soffermandosi in particolaresulla sua fisiopatologia, gli

aspetti clinici, l’impatto epi-demiologico, la diagnosticaradiologica e neurofisiologicae le varie possibilità terapeu-tiche. Si sono voluti inoltreanalizzare i vari approcci tera-peutici: da quello specialisti-co o dell’ambulatorio diMedicina generale al vastopanorama di terapie fisiche,dalla riabilitazione alle solu-zioni chirurgiche. Per rag-giungere tali obiettivi, l’attivi-tà formativa ha coinvolto sia idocenti, sia i Medici di Medi-cina Generale (MMG) che iMedici Specialisti, delle variediscipline, che solitamente si

trovano a dover gestire il maldi schiena cronico tra Medici-na del Territorio e MedicinaSpecialistica.

Casa di Cura Polispecialistica“Dott Pederzoli”

Peschiera del GardaCentralino

045 644 91 11www.cdcpederzoli.it

Mal di schiena: mai abbassare la guardia

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Page 38: L'altro Giornale Dicembre

Dicembre 2012 38RUBRICHE

Poesieubriche di Giancarlo Peretti

In un momento in cui fervono campionati di calcio e coppe, diamo spazio ad Emanuele Fila, per raccontarci di questo bel gioco: “Il calcio”. Nell’im-

minenza delle festività dicembrine riviviamo la Santa dei bambini della nostra generazione attraverso nostalgici ricordi dialettali di Franca Composta,

da Negrar: “Santa Lussia”. Ancora in lingua dialettale, Guardini Franca, di Fane, ci parla di uno stranio Natale appreso da sua madre Maria Mignoli:

“Vigilia de Nadal”. Tanti auguri a tutti.

SANTA LUSSIASanta Lussia

anca stano l’è arivà con on cargo de doni

par i buteleti piassè boni.Mama che belo la matina,

sula tola, rento en te on piato, du ma proprio du cioccolatini,

do naranse, na carobola o qualche castagna, ma par i piassè siori ‘na bela steca de mandorlato,

farina, mandole, ovi e su caro; che gusto, che bontà da magnarlo tuto a volontà!

I buteleti nela note i resta con i oci spalanchè fermi nel leto de pena, sensa fiatar

parchè Santa Lussia la ghea da passar.Ala matina che festa en cusina

e fora dala contrà par veder cossa l’à portà la Santa che tanto s’à aspetà.

Bambole de pessa con i oci de cao, machinete, trombete, ruspete, roba da buteleti.

Adesso semo nel’era moderna ma quanti ricordi, quanta nostalgia nel giorno più belo che ghe sia

rento ne la memoria mia.FRANCA COMPOSTA

VIGILIA DE NADAL

L’era nà note freda, vigilia de Nadal, la mama del disperso la se sentiva mal.

Malada de dolor la stava sul senton, posada con la testa su un grosso foreton.

La se voltava a stento e spesso l’ansimava, e po gurdando en alto forte la sospirava;

la ciamava so fiol, el so Gigeto perché el vegnese lì en fianco del so leto.

A poco a poco la savea endormensà den sono pien de sguisi, e po la sa ensognà.

La sa ensognà che Gigi l’è comparido lì e belo, san, felice el gà parlà così:

o mama o mia mamina non pianser più così fame na caresina, brava, così, così.

Mama se te savese come me trovo ben, mama te ridarese strensendome al to sen.

Tra i monti più slusenti me trovo sul pì bel, là tuti iè contenti mama me trovo en ciel.

L’è tanto, tanto grande che non se pol pensar, e tuto en torno espande de ogni slusor un mar.

Tra nuvolete d’angeli, tra un bianco splendor, del ciel l’è un gran tesor el trono del Signor.

San Piero el portinar, con tuti tanto bon, quando el ne vol parlar el par en

sudension.

O mama senti questa, ghè en posto arente a mi per quando

al ciel con festa, te vegnarè anca ti. E lè sparido via dopo

averla basà. El pianto, in allegria, la mama la cambià

Insegnata da mia mamma (Mignolli Maria).

GUARDINI FRANCA - FANE

IL CALCIOIl calcio é la nostra vita

una passione infinita,

formata da vittorie e delusioni

in un campo che ci regala solo emozioni.

L'avversario che avanza

e il fiato che ci manca,

la tensione alle stelle

e il sudore sulla pelle.

Sensazioni racchiuse in un rettangolo di

terra e sassi

con giocatori e compagni alti e bassi,

in una serata d'estate

senza falli e sforbiciate.

Un goal mancato

in un momento sbagliato,

un'occasione sciupata

in una partita addormentata.

Questo é il significato del calcio.

Più di un gioco fra compagni ed amici,

ma di una vita ricca di sacrifici.

EMANUELE FILA

RR

Page 39: L'altro Giornale Dicembre

Caro dottor Pecoraro,le scrivo non solo a nome mio, ma di tante altre pazienti che ho conosciuto frequentan-do il suo reparto e che sono riuscite, grazie alla vostra professionalità, a risolvere ilproblema dell’incontinenza. Ma ancora, così come è successo con me, tante donne eanche uomini cercano di non affrontare questa malattia. Forse qualche spiegazionein più da parte sua su L’Altro Giornale potrebbe aiutare a spingere le persone inde-cise ad affrontare e risolvere questo fastidioso problema (anche io lo ero e lei èriuscito fortunatamente a convincermi).

AL Sommacampagna

L’incontinenza urinaria viene definita come perdita involontaria di urina. Interessaprevalentemente le donne, ma non solo,e aumenta con l’aumentare dell’età speciea partire dai 35 anni.La reale incidenza non può essere stimata perché ancora molte donne, ma ancheuomini, non lo fanno presente al medico o per imbarazzo, o per la convinzioneche si tratta di un fenomeno parafisiologico (normale) legato all’età, e/o in ulti-mo per la scarsa conoscenza delle possibili terapie. A questo proposito neireparti da me diretti di Isola della Scala e Bussolengo adottiamo tecniche diavanguardia sia per efficacia che per la mininvasività. La paziente potràrisolvere questo fastidioso problema senza alcuna cicatrice deturpante.Non solo ma l’ospedalizzazione è ormai ridotta a 1 massimo 2 giorni.E i risultati sono strabilianti. Abbiamo affrontato anche il problemadell’incontinenza urinaria maschile che è sempre più in aumento.Grazie a una tecnica innovativa che noi abbiamo imparato qualcheanno fa, direttamente dal suo inventore che lavora a Monaco diBaviera, riusciamo risolvere questo problema anche nei maschi.Siamo diventati per questo un centro di riferimento sia per ipazienti che per i tanti urologi che ospitiamo per insegnareloro questa tecnica. Siamo uno dei pochi centri Italiani rico-nosciuti dalla FINCO (Federazione Italiani Incontinenti).Accanto alla terapia chirurgica vi è anche un supporto far-macologico e riabilitativo per cui la risposta terapeuticapuò essere data a tutte le forme di incontinenza. Ovvia-mente la soluzione dell’incontinenza oltre a determi-nare un beneficio sulla salute della persona, haanche un beneficio economico per la collettivitànon indifferente, basti pensare al risparmio suipannolini ma anche a tutti quei farmaci che biso-gna usare per le conseguenze che crea l’incon-tinenza urinaria. E’ stato calcolato che laspesa per una donna di 65 anni affetta daincontinenza urinaria non trattata è negli

USA di 3.565 dollariall’anno, mentre laspesa per il presi-dio da usare erisolvere il pro-blema defini-tivamente èdi appena350 euro.

Dicembre 2012 39RUBRICHE

L’urologo RispondeA cura del Dott. Giuseppe Pecoraro - Direttore U.O. di Urologia ULSS 22 - e-mail: [email protected],it - www.urologiaveronese.it

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