L'altro Giornale Novembre 2012

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VALPOLICELLA Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663 ANNO XXVII - N.11 NOVEMBRE 2012 - stampato il 31/10/2012 VUOI CONTATTARCI? Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: [email protected] - www.laltrogiornalevr.it Si è concluso il processo seguito al sequestro della discarica di Ca’ Filissine di Pescantina, dopo la denuncia di Legam- biente. Il risultato è di sei condanne, due assoluzioni e del dissequestro della discarica. E’ stato inoltre disposto dal tribunale un risarcimento di 4mila euro al Comune di Pescantina e 8mila euro a Legam- biente. «Adesso – afferma con soddisfazione il sindaco di Pescantina Alessandro Reggiani - possiamo cominciare anche a fare progetti in questo scenario, di fatto mutato, per- ché nella sentenza è previsto anche il dissequestro dell’area, misura per la quale il Comune di Pescantina con la società di gestione aveva promosso una serie di iniziative tra cui il varo di un grande progetto di bonifica e messa in sicurezza della discarica». pag. 8-9 Valpolicella Benaco Banca – Credito Cooperativo (Vero- na): questo il nome che, a decorrere dal 10 novembre 2012, assumeranno Banca della Valpolicella - Credito Cooperativo di Marano e Benaco Banca – Credito Coo- perativo di Costermano. I due istituti, costituiti entrambi nel 1983, si fonderanno «non per diventare più grandi, ma per diventare più forti» – come affermano i fondato- ri ed attuali presidenti, Gianmaria Tommasi e Franco Ferrarini. I due istituti di Credito Cooperativo, che insie- me potranno contare su ben 40 Comuni di competenza nella provincia di Verona, sono accomunati dalla convin- zione che sia possibile "fare credito" in maniera etica e che la via maestra per riuscire sia far prevalere il bene collettivo sia sull'interesse del singolo. pag. 11 VALPOLICELLA BENACO BANCA CÀ FILISSINE: LE NOVITÀ Negli ultimi decenni il “made in Italy” è sempre più vittima di operazioni che lo stanno minaccian- do. E nemmeno il vino Valpolicella è esente da tutto questo: arrivano in continuazione notizie relati- ve ad agguati e frodi nei confronti di una delle eccellenze del nostro territorio. Dalla Valpolicella si sta levando un grido d’allarme, concretizzatosi in una lettera inviata dal dottor Paolo Zardini, agro- nomo e produttore agricolo della Valpolicella, al Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Fore- stali, Mario Catania. Per approfondire il tema L’Altro Giornale ha intervistato il direttore Trivene- to Repressione Frodi, Gianluca Fregolent, e Guido Giacometti, direttore generale di Siquria, società italiana per la qualità e la rintracciabilità degli alimenti – Verona. segue a pagina 10

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Edizione Novembre

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VALPOLICELLAPoste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1,

DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

ANNO XXVII - N.11NOVEMBRE 2012 - stampato il 31/10/2012

VUOI CONTATTARCI? Tel. 0457152777 Fax 0456703744e-mail: [email protected] - www.laltrogiornalevr.it

Si è concluso il processo seguito al sequestro della discaricadi Ca’ Filissine di Pescantina, dopo la denuncia di Legam-biente. Il risultato è di sei condanne, due assoluzioni e deldissequestro della discarica. E’ stato inoltre disposto dal tribunale un risarcimento di4mila euro al Comune di Pescantina e 8mila euro a Legam-biente. «Adesso – afferma con soddisfazione il sindaco diPescantina Alessandro Reggiani - possiamo cominciareanche a fare progetti in questo scenario, di fatto mutato, per-ché nella sentenza è previsto anche il dissequestro dell’area,misura per la quale il Comune di Pescantina con la società digestione aveva promosso una serie di iniziative tra cui il varodi un grande progetto di bonifica e messa in sicurezza delladiscarica».

pag. 8-9

Valpolicella Benaco Banca – Credito Cooperativo (Vero-na): questo il nome che, a decorrere dal 10 novembre2012, assumeranno Banca della Valpolicella - CreditoCooperativo di Marano e Benaco Banca – Credito Coo-perativo di Costermano. I due istituti, costituiti entrambinel 1983, si fonderanno «non per diventare più grandi,ma per diventare più forti» – come affermano i fondato-ri ed attuali presidenti, Gianmaria Tommasi e FrancoFerrarini. I due istituti di Credito Cooperativo, che insie-me potranno contare su ben 40 Comuni di competenzanella provincia di Verona, sono accomunati dalla convin-zione che sia possibile "fare credito" in maniera etica eche la via maestra per riuscire sia far prevalere il benecollettivo sia sull'interesse del singolo.

pag. 11

VALPOLICELLA BENACO BANCA CÀ FILISSINE: LE NOVITÀ

Negli ultimi decenni il “made in Italy” è sempre più vittima di operazioni che lo stanno minaccian-do. E nemmeno il vino Valpolicella è esente da tutto questo: arrivano in continuazione notizie relati-ve ad agguati e frodi nei confronti di una delle eccellenze del nostro territorio. Dalla Valpolicella sista levando un grido d’allarme, concretizzatosi in una lettera inviata dal dottor Paolo Zardini, agro-nomo e produttore agricolo della Valpolicella, al Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Fore-stali, Mario Catania. Per approfondire il tema L’Altro Giornale ha intervistato il direttore Trivene-to Repressione Frodi, Gianluca Fregolent, e Guido Giacometti, direttore generale di Siquria, societàitaliana per la qualità e la rintracciabilità degli alimenti – Verona.

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DialogoNovembre 2012 3DIALOGO

Ho letto sul numero di Otto-bre l'articolo a pagina 3 inti-tolato "Viva l'Italia". Hopensato di portarvi a cono-scenza della reale storia divia Venezia (la via in que-stione). Tutto iniziò neiprimi anni ’90, quando sistava realizzando il com-plesso industriale dove oravi sono via Bologna, viaFirenze e via Venezia(all'epoca era tutto via Leo-nardo Da Vinci). Per unamodifica da parte del comu-ne di Negrar non venne rea-lizzato il muro di cinta cheavrebbe delimitato tuttal'area dei capannoni, benspecificando anche su attonotarile che tutte e tre le viesarebbero private e di pro-prietà dei rispettivi frontisti.Unica clausola: se il Comu-

ne in futuro avesse ampliatola zona industriale sarebbestato permesso il passaggiodei mezzi e nulla più (è unodei motivi per cui queste viesono prive di illuminazionepubblica). Così avvenne, edopo una diecina di anni ilComune riqualificò l'area eprogettò la realizzazione diuna nuova area industriale.Per quanto riguarda viaVenezia, la nuova stradadoveva correre diagonal-mente e senza toccare viaVenezia stessa, raccordan-dosi con via Lonardo daVinci. In fase di realizzo perle ditte presenti fu un grossodisagio per i continui andiri-vieni di camion su una stra-da larga 5 metri. La ciliegi-na sulla torta venne messaquando si raccordarono a

via Venezia con scarichifognari e togliendo/chiu-dendo l'impianto antiincen-dio, senza nessuna richiestao avviso da parte del Comu-ne. Le ditte si mobilitaronoa loro spese acquistaronoquei "bellissimi" New jer-sey e chiudendo la strada.Dovettero rivolgersi ad unlegale per tutelare i propri

diritti. Concludendo, la stra-da venne concessa al Comu-ne, ma a patto che venisserorispettati alcuni accordi.Quindi c'è poco da lamen-tarsi: quello che sarebbe dachiedersi è "perchè non c'èrispetto della proprietàaltrui e bisogna sempre fareazione legale?".

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Negli ultimi tempi i giornali hanno riporta-to notizie di sentenze e iniziative dellaMagistratura che hanno creato stupore eallarme in Italia e all’estero.Mi riferisco in particolare al provvedimen-to di Taranto, dove si rischia la chiusuradel più importante centro siderurgico euro-peo e della sentenza di condanna di alcuniscienziati, per il mancato allarme del terre-moto dell’Aquila.Dicono che le sentenze non si discutono,

ma queste iniziative stanno creando undibattito - sempre utile se porta a risultaticoncreti - sul ruolo che la Magistraturaricopre nella nostra società.Anche vicino a noi c’è stato un provvedi-mento della Magistratura che ha riguarda-to tutti: il sequestro preventivo nel 2006della discarica per rifiuti urbani di Pescan-tina, paventando un pericolo di contamina-zione delle falde acquifere con conseguen-te pericolo per la salute dei cittadini.A sei anni di distanza, dopo varie vicissitu-dini e denunce di funzionari pubblici deivari Enti coinvolti, al momento la discari-ca di Pescantina è ancora sotto sequestropreventivo (?) nonostante una recente sen-tenza del Tribunale di Verona che ha assol-to gli imputati dall’accusa di inquinamen-to della falda acquifera, perché il fatto nonsussiste. Il sequestro ha impedito la nor-male gestione della discarica e in questi seianni nulla è stato fatto. Del supposto peri-colo pubblico incombente non se ne sa piùnulla e, per fortuna, la popolazione diPescantina è ancora viva e vegeta e nessunpozzo di alimentazione della rete idrica auso civile è stato chiuso, perché non si èmai riscontrata la presenza di un inquinan-te pericoloso. In compenso dal 2006 aseguito del sequestro della discarica sud-detta - aperta nel 1987 a causa di un’emer-

genza rifiuti della Regione Veneto (guardacaso!) e dove sono stati conferiti oltre 12milioni di tonnellate di rifiuti della città edelle provincia di Verona - tutti i cittadinihanno subito un aumento di oltre il 200%del costo di smaltimento dei rifiuti urbanie, di conseguenza, un aumento della tassarifiuti. Lo stesso comune di Pescantinadichiara un danno di 9 milioni di euro permancato incasso per danno ambientale,oltre alla beffa di avere sul proprio territo-rio ancora una discarica a cielo aperto congravi e reali pericoli ambientali, dovutialla presenza di enormi quantità di perco-lato, venutosi a creare per le piogge che si

infiltrano tra i rifiuti e senza che il Comu-ne abbia le risorse economiche per fron-teggiare la situazione di emergenza. Quindi, a Pescantina, l’azione della Magi-stratura - che si richiama a una utile tuteladei cittadini - di fatto ha solo creato unagrande situazione di disagio.In questa situazione di mancato coordina-mento e rimpallo delle responsabilità fra leIstituzioni preposte alla soluzione del pro-blema (Regione, Provincia, Comune eArpav) chi continua a subirne le conse-guenze e i costi siamo, come sempre, noicittadini.W l’Italia

Viva l’Italia a cura di Adriano Reggiani

Saremo lieti di ospitare chi avesse qualcosa da aggiungere

a quanto pubblicato

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Novembre 2012 5DIALOGO

Gentile Direttore, desidero informare i concit-tadini riguardo la mia revo-ca da assessore di Negrar daparte del Sindaco GiorgioDal Negro. Dopo cinque anni di parteci-pazione alle attività del par-tito, sono stato eletto nellalista della Lega Nord nel2009 e, a novembre 2011,sono stato nominato asses-sore su richiesta scritta deiconsiglieri Roberta Renzi(ex Progetto Negrar), Clau-dio Viviani (ex segretariodel MSI o di AN di Negrar,ex Lista Vivi Negrar) e suparere favorevole di AndreaSona. Il capogruppo Rober-ta Renzi, che ora vuole attri-buire a me le sue colpe,avrebbe dovuto creare unio-ne e sinergia, invece è l’ar-tefice della disgregazione:dagli inizi contro Cinquetti -che l’ha pure denunciata -,poi contro l’assessoreCastagna, ora contro di me.Chi sarà il prossimo? ForseDal Negro, che l’ha appenagratificata con un incaricoall’Edilizia Privata e alPiano Casa? La motivazio-ne addotta dal Sindaco circala mia incapacità a mantene-re un contatto costruttivocon il gruppo serve, quindi,a svilire la mia figura pro-fessionale; è uno specchiet-to per le allodole che stasuscitando ilarità nel paese.Ciò che colpisce è, infatti, la

velocità con la quale il Sin-daco ha agito: accolta la let-tera di sfiducia firmata daitre consiglieri (lettera chenon mi è dato di vedere. Esi-ste?), il Sindaco l’ha subitorecepita, senza cercare unintento conciliatorio. Chissàcome mai in altri casi ha ter-giversato per parecchi mesi,mentre nel mio, tutto si èrisolto con una velocitàinspiegabile. Le problematiche legate alrinnovo del contratto perl’autobus 21 sono state lemie priorità appena eletto,poi l’evento sismico haassorbito le mie giornate perfronteggiare l’emergenza incollaborazione con Prote-zione Civile e Vigili delFuoco. Durante quei momenti, conil Sindaco assente per vacan-za, Castagna prendeva l’in-carico di facente funzionimentre i consiglieri Renzi,Sona e Claudio Viviani,invece che abbandonare laloro animosità nei confrontidi Castagna e collaborare,iniziarono ad allontanarsianche da me, palesando illoro dissenso per la mia col-laborazione col vicesindacoattraverso sms e telefonate.Evidentemente la sicurezzadei bambini, degli anziani edel paese non era nella loroforma mentis. Così sono stato sfiduciatoproprio da coloro che mi

avevano voluto! Sona, cheha simpatizzato per vari par-titi, saltando furbescamentesul carro dei vincitori, èentrato in consiglio non elet-to ma ripescato. Claudio Viviani, che quasimai ha partecipato agliincontri col gruppo, è “balle-rino” della politica, anche luieletto in seguito alle dimis-sioni di Gianni Pozzani equindi ripescato. AndreaSona e Claudio Viviani, conquesto gesto, hanno scelto diseguire la strada della conve-nienza e dell’asservimento alricatto politico, dimostran-dosi incuranti e irrispettosiverso i loro stessi concittadi-ni. Hanno scelto, volutamen-te, di danneggiare un movi-mento politico così presentesul territorio (1400 voti),minando la maggioranza. Sene sono infischiati degli elet-tori che si ricorderanno diloro alle prossime elezioni.Hanno preferito ottenere dalSindaco un nuovo assessoreesterno, portare l’IMU allestelle e annullare tutti i pro-getti in essere che avevo pro-grammato. Questo è il loro modus ope-randi! E di nuovo la demo-crazia è sovvertita, questavolta, purtroppo, con la com-piacenza del signor sindacoDal Negro.

Dott. Federico Martinelli

NEGRAR - MARTINELLI

“Democrazia sovvertita”Tutti vogliamo che i Carabi-nieri presidino il territorio etutelino la nostra sicurezza.E anch’io appartengo a quei“tutti”. Tuttavia, a seguitodell’inagibilità (causa terre-moto) dell’attuale casermadei Carabinieri a Negrar,prima di indebitare tutti noidi altri 2-3 milioni di europer costruirne una nuovavorrei che il Sindaco diNegrar (che è anche Presi-dente dell’Anci Veneto) e ilComandante provincialedella “benemerita” rispon-dessero ad alcune domande.Sono proprio sicuri che perassicurare presidio del terri-torio e sicurezza degli80.000/90.000 abitanti dellaValpolicella siano necessarie5 caserme (a Sant’Ambro-gio, San Pietro, Pescantina,Sant’Anna e…a Negrar)? Ecioè una caserma ogni 16-18.000 abitanti e un coman-do…a Caprino Veronese? Seoggi l’esistenza di un ospe-dale (delle sue specializza-zioni e dei suoi posti letto) èdefinita in base a “parametrioggettivi” del bacino diutenza (estensione del terri-torio servito e numero abi-tanti) e finalmente analoghicriteri stanno per essereapplicati per accorpare/

ridurre il numero delle Pro-vince, caro signor Presidentedell’Anci Veneto quali sonoi “parametri oggettivi”applicati nel Veneto (e nelnord Italia) per determinarel’esistenza o meno di unacaserma dei Carabinieri? Equali (se ci sono) quelli pre-visti dalle leggi in vigore?Estensione del territorio ser-vito? numero abitanti? unacombinazione dei due? altricriteri? Caro Presidente del-l’Anci Veneto Lei sa, certomeglio di me, che anche peri Comuni sono previsti“accorpamenti di servizi”.Allora perché non un“accorpamento del servizioCarabinieri” per l’intera Val-policella? Non si può? Ma sel’ha già fatto, in accordo conalcuni suoi colleghi Sindacidella Valpolicella per la Poli-zia Locale? Forse che i Cara-binieri sono esentati da usare“parametri oggettivi” neldisegnare /organizzare laloro presenza sul territorio?Forse che con il loroComandante provinciale (e

se necessario il Suo superio-re) e con i suoi colleghi Sin-daci della Valpolicella, nonsi può discutere come ridise-gnare su base “razionale”,cioè in base a “parametrioggettivi”, numero e ubica-zione ottimale di “stazioni”e “comando” che paghiamotutti noi? Possibile che oggi,in tempi di spending reviewe utilizzo di telecamere etecnologie digitali avanzatea supporto di presidio delterritorio e tutela della nostrasicurezza la presenza di unacaserma dei Carabinieridebba ancora essere decisa,come nel passato, solo permotivi di “campanile” opeggio di “voti”? In conclusione presidio delnostro territorio e tutela dellanostra sicurezza sì, ma nonnecessariamente a costi cre-scenti sulle spalle di tuttinoi. Caro Sindaco di Negrar,ne ha parlato con il Coman-dante provinciale? E con iSuoi colleghi Sindaci dellaValpolicella?

Maurizio Cornaro

NEGRAR

“Caserma dei Carabinieri”

Una via del Comune, viasanta Maria, è diventatafamosa per una decisionedell’attuale Giunta comuna-le per aver adottato con deli-bera nel mese di luglio 2012il senso unico. Devo ringra-ziare il signor Scarpari per-ché mi dà l'occasione dicompletare l'argomento.Vorrei ricordare, che la sud-detta via era stata rimessa anorma dalla precedenteamministrazione. C'è lasegnaletica dei 30 Km, cisono ottimi dissuasori chehanno rallentato la velocità,e i cittadini che abitano invia Santa Maria si sentono alsicuro con il loro bel marcia-piede, inoltre i ciclisti sonoorgogliosi del loro bel-l’asfalto. Concorderà con mesignor Scarpari che la sicu-rezza in moltissime altrestrade comunali non è para-gonabile alla via SantaMaria. Conosco bene lasituazione delle vie di Arbiz-zano: mancano di marciapie-di dissuasori di velocità car-tellonistica e strisce di mez-zeria in via Montanari, viadei Carmelitani (con sedi discuole frequentate da bambi-ni), via Camarele, via deiMonfortani (che porta agliimpianti sportivi), via CaseZamboni, via Stella, viaDante, via Monti, via Fosco-lo, via Petrarca, via Giobertiecc e poi via San Francescoe via Sparavieri (che portanola comunità alla chiesa diArbizzano). Pensa Lei che icittadini di queste vie non

abbiano problemi di inquina-mento acustico ambientale edi sicurezza come la sua?Vede aspetti positivi per que-ste e altre strade e per i rela-tivi residenti? E' stato fortu-nato, ha trovato in questaAmministrazione l'interlocu-tore giusto. Peccato chehanno aiutato di più quelliche già avevano avuto dipiù. Lei e altri sono fortunatie protetti in questa via. Inamicizia le dico che trovoassurdo limitare il trafficoautomobilistico! Caro signo-re tante strade di Arbizzanohanno una carreggiata, piùstretta della sua e sono anchea doppio senso di marcia.Propongo a Lei e a tutti i cit-tadini di Arbizzano e diSanta Maria di trovarciassieme in un’assembleapubblica per parlare del pro-blema viabilità e concordareiniziative in comune. Maga-ri... l'assemblea fosse orga-nizzata dall'Assessore allaviabilità o dalla consulta“fantasma” pedemontana!Assieme ai cittadini potrem-mo indire una petizione eraccogliere le firme perimpegnare da subito la Giun-ta a deliberare di conseguen-za. Forse il signor Sindaco eAssessore alla viabilità Gio-vanni Zanotti, non conosco-no tutti i problemi di Arbiz-zano. Non era forse un“chiodo fisso” di questaAmministrazione mettere insicurezza le strade comunalie i cittadini? Dove è andata afinire questa proposta? Altro

che i progetti faraonici e lerealizzazioni utopistichepromesse in campagna elet-torale, esempio (la galleriacorta San Vito-Lenguin) l'in-teresse di tutti i cittadini, èdavanti la porta di casa.Spero, signor Scarpari, diessere stato chiaro.

Nereo Gisaldi

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Novembre 2012 6DIALOGO

Gentile direttore,il germoglio da far crescere è un edificio dal nome beneaugurante: Villaggio della Gioia. Il terreno su cui sta sor-gendo si trova ad Atakpamè in Togo. Il Villaggio dellaGioia nasce da un sogno di suor Elisabetta Scaglioni, che damolti anni opera in Africa […]. Particolarmente sensibilealle problematiche infantili, suor Elisabetta […] sta portan-do avanti con l’Associazione veronese “Amici del TogoOnlus” questo progetto, iniziato con l’acquisto di un terre-no abbastanza grande dove costruire tante piccole case chepotessero accogliere, ciascuna, una decina di bambini,seguiti da una “mamma”. Per le complicazioni legate alparto, molti bimbi, infatti, rimangono orfani della madre, enon sempre per i familiari è possibile sfamare o seguire ilnuovo nato. I 38 bambini già accolti risiedono, per ora, indue case prese in affitto: una parte di loro, da qualche setti-mana, vive in una prima struttura proprio nel Villaggio dellaGioia. La metà ha meno di 15 mesi, gli altri sono in età sco-lare. Ci sono anche bambini seguiti a domicilio. Dove pos-sibile si cerca di mantenere i bambini nell’ambiente fami-liare. Il germoglio sta crescendo, dunque, ma come tutti igermogli, pure questo ha bisogno di protezione, nutrimen-to, calore. […] L’Associazione Amici del Togo chiede per-tanto un aiuto per poter provvedere all’acquisto del latte inpolvere da spedire in Togo, ad Atakpamè. Per i più grandi-celli, il problema è un altro: come arrivare a scuola. La stra-da da percorrere è tanta, e molte volte questo costringe iragazzini […] ad alzarsi addirittura alle quattro del mattino.Per loro servirebbe un pulmino per essere accompagnati ascuola in orari più consoni alla loro età. […] Invitiamo […]a consultare il sito dell’organizzazione : www.amicidelto-go.it. Per sostenere i progetti dell’associazione: c/c postalen. 37320421 oppure bonifico bancario su Banca PopolareEtica filiale di PadovaCodice Iban IT 32 V 05018 12101 000000107147

SOLIDARIETÀ

“La Gioia in Togo”Delusi ed amareggiati per una negativa esperienza vissuta,avevamo deciso di non ricorrere più all'Ospedale S.Cuoredi Negrar. Purtroppo un malore improvviso ci costrinse,una notte, a recarci nell'Ospedale più vicino: il SacroCuore. Al pronto soccorso trovammo una dottoressa ecce-zionale che, con umanità, serietà, e alta professionalità pre-stò le prime cure. I successivi approfondimenti, da Lei sug-geriti, portarono alla causa del malore e alle relative ade-guate cure. La dottoressa era Elena Erculiani. A Lei vannoi nostri ringraziamenti e la riconoscenza per averci fattoritrovare la fiducia e la stima nei medici che sanno ancoraunire alla capacità, la passione e il rispetto dei loro pazien-ti, chiunque essi siano. Medici come la dottoressa Erculianisanno rendere eccellente tutto l'Ospedale.

Maria Grazia Zivelonghi

OSPEDALE

“Al Sacro Cuore”Mazzolin di fioriRacconto questo fatto perché spero che faccia riflettere affin-ché quello che avviene nella vita quotidiana non costituisca-no solo cose, per così dire, sempre logiche o scontate. Tutto,in realtà, va sempre confermato e dimostrato con maniera edamore!. Il fatto è legato ad una mia esperienza durante uncampo estivo per ragazzi organizzato sulle colline della Les-sinia. Durante il camp, di cui ero il responsabile, i settantaragazzi hanno partecipato ad un programma sportivo ed altreattività di socializzazione. Una di queste è stata una sana ebella passeggiata nei boschi incontaminati nella zona diFosse. Ad un certo punto ho raccolto un mazzo di piccolifiori colorati. Alcuni ragazzi, incuriositi, mi hanno chiesto ilmotivo del mio gesto. Durante una sosta, dopo averli raduna-ti, ho raccontato la mia personale storia legata ad un sempli-ce mazzolin di fiori. Questo mazzolin, nella mia vita, si è tra-sformato in una dimostrazione d’amore, un sentimento delvivere che non è misurabile. Un mazzolin di fiori…era ildono quotidiano per mia mamma, bloccata, da una decinad’anni, su una sedia a rotelle. Questo regalo la rendeva feli-ce. Il suo abbraccio, il suo sorriso ed un bacio per me eranoil massimo, tutto quello che desideravo. Non solo. Costitui-vano un tocco di rinnovata forza, amore e tanta felicità inquel periodo, lungo, della mia vita. Anche perché il mio papàsi trovava nelle medesime condizioni. Ho raccontato questastoria ai ragazzi affinché comprendessero, loro e tutti noi,quanto sia fondamentale dimostrare i propri sentimenti congesti semplici ma forti e parole chiare in primis ai proprifamiliari. Con grande stupore qualche giorno più tardi, al ter-mine del camp, ho osservato che alcuni ragazzi donavano aipropri genitori, piacevolmente sorpresi, un mazzolin di fiori.Credo che gesti semplici e spontanei, senza secondi fini,siano il presupposto concreto di esempi di sensibilità. Obiet-tivo finale è quello di portare pace e serenità tra le persone.Io per mia madre ero «un principe».

Alberto Marconi

RIFLESSIONI

“Un mazzolin di fiori”

Gentile Direttrice, fra i vari argomenti che tratta il suo giornale, credo siaimportante parlare anche della televisione. Da un sondag-gio fra giovani (soprattutto ragazzine) entrare in questaspecie di "mondo dorato" risulta la massima aspirazione.E si capisce, vista l'importanza che si dà oggi all'apparire(pensiamo alle "veline"). Scordiamoci la TV di una volta:quella odierna è più che altro uno strumento commerciale.Si fa promozione a un prodotto, ma è lo stesso anche perun volto, un personaggio, e perfino l'idea: il pensiero vistocome un qualsiasi bene di consumo. E' per questo che ipartiti si danno da fare per occuparla. Ma la qualità dell'offerta televisiva diventa per forza scadente, se deve subi-re un qualche tipo di condizionamento. Esempi ce ne sono.Una trasmissione come "il grande fratello" farà salire loshare, ma è certo di pessimo gusto voler mostrare quell’in-timità fra persone che neanche si conoscono e che tuttod'un tratto decidono di rinchiudersi in una stanza. Nellecompetizioni canore, la canzone vittoriosa viene affidata aquel moderno marchingegno chiamato televoto. Chiaroche la trovata non ha niente a che fare con la bella musicae che è studiata soltanto per creare più audience e allarga-re la platea degli spettatori, che credono di fare da giuriama in realtà fanno pubblicità alla casa discografica. E queibambini che cantano le canzoni dei grandi in quei teatripieni di luci? Solo interessi economici. In tutto questo c'èqualcosa che non va . Più naturale lo “zecchino d'oro”dove l'ambiente somiglia ad un asilo, la gara è una speciedi gioco e i bambini cantano canzoncine fatte apposta perloro. E la nuova TV dei ragazzi si fa soprattutto cartonianimati giapponesi, di poco costo ma diseducativi. I gior-nalisti? Pochi si salvano, visto che in gran parte sonoschierati per qualche partito, conforme il canale. Nei pro-grammi di evasione si ripropongono spesso vecchie tra-smissioni di successo. Per forza, se non si riesce a crearenulla di nuovo e se manca l'inventiva. Un tempo c'era piùserietà perfino negli stupidi giochi a premi (sarà mica cul-tura sapere chi ha vinto il festival di Castrocaro). La rispo-sta giusta, allora, bisognava saperla. Oggi invece c'è l'aiu-tino e anche l'ignorante ci può azzeccare visto che può sce-gliere fra tre. E se peschi il pacco buono puoi diventarericco. Diranno che ci sono problemi di introiti pubblicita-ri e di bilancio e che si deve ricorrere a trasmissioni nontroppo impegnate e andare sul "nazional-popolare". Il fattoè che l'utente viene solo visto come potenziale acquirente,e tutto si adegua. Per migliorare la qualità però una solu-zione ci sarebbe. Si aggancia il pagamento del canone allabolletta della luce, si recuperano quei 500 milioni chevanno perduti ogni anno e così cade la scusa che è lo sharea frenare. Anche nella televisione purtroppo, che purdispone di tutti quei mezzi moderni, siamo riusciti ad arre-trare.

Giordano Salzani

TV

“Brutta e diseducativa”

Con mia precedente lettera, pubblicata da L'Altro Giornalenel mese di Luglio, pag. 6, esponevo le difficoltà che siincontrano a San Floriano se si possiede un cane e non si ènel fior della salute e gioventù e i motivi che dovrebberospingere una Giunta, a suo tempo eletta con fiducia, ora tra-dita, a realizzare in vari punti del Comune delle appositearee riservate ai cani e ai loro proprietari. Se una specie dirisposta istituzionale c'è stata, in altra pagina dello stessogiornale, essa è stata talmente vaga che nessuno l'ha recepi-ta. E comunque, al solito, trattavasi solo di parole. Mi chie-do ancora, perchè il rifiuto di rendere fruibile lo spazio, pre-cedentemente scelto, quale Area Cani, si ritorce non su pro-prietari di cani giovani e automuniti, ma su persone anziane,che non possiedono giardino e che spesso sono affette dahandicap fisici e quindi non possono percorrere chilometriper recarsi presso una "ipotetica" area a San Pietro oppure aSettimo o a Bussolengo o a Quinzano. Lo spazio, sia purpiccolo, che era stato promesso a San Floriano, accanto allaRivendita Auto Mignolli, di fronte al Panificio Barba, mamai realizzato per l'opposizione di poche persone che se laprendono coi più deboli, come gli anziani, nonostante laminima spesa necessaria (una fontanella e un cestino per ledeiezioni) è ora abbandonato. Perchè una persona in là congli anni ha un cane? Per sentirsi ancora attiva, per coltivareun interesse, per avere un essere affettuoso, fedele e disinte-ressato da accudire, per sentirsi ancora viva se è rimasta solao se viene lasciata sola, oppure perchè, alla luce della PetTherapy, anche i medici ora lo consigliano. Tutta Italia siindigna per i maltrattamenti ai cani, per le bestiole abbando-nate in estate, tuttihanno gioito per lachiusura di Green Hille per la liberazione dei3000 beagles seviziati,dichiarando grandeamore per questi esseriindifesi. Tutti, trannealcuni abitanti di SanFloriano, o, meglioancora, qualche abi-tante di via Fiorani.C'è stato un ricambioin Giunta: riuscirà ilnuovo Assessore alavorare in modo illu-minato e produttivo oanch'egli dovrà abbas-sare il capo e non ope-rare secondo ragione eciviltà?

Piera Conati

SAN FLORIANO

“Spazio per i cani”

Da molto tempo sento lavoglia di fare qualche cosaper ricordarlo, come sequalcuno mi invitasse afarlo. Vorrei in qualchemodo raccontare la storiadella sua partenza: a queitempi ero una bambina ma iricordi sono rimasti nellamia mente e non mi lascia-no in pace. Una mattinaarrivò una cartolina moltotriste: lo zio Gino dovevapartire per la Russia. Farlo èstato doloroso: ha piantotanto e il giorno della par-tenza si è aggrappato allegambe di mia nonna e hadetto: "non mi vedrete più".E così è stato! Io lo ricordospesso, laggiù in quelle terre

lontane dove ci sono statitanto dolore e morte. Comesaranno stati quei giornipassati in quell'inferno sper-duto della steppa, cammi-nando uno dietro l'altroaffrontando il freddo e lafame per infine perdere lavita? Siamo poi venuti asapere che, scappando, lozio Gino era morto in uncampo minato: questo èstato il suo destino crudele,il destino di un ragazzo dipoco più di 20 anni. Partireper la Russia voleva direnon tornare più. In pochi sisono salvati. Questo è untriste ricordo. Per nondimenticare…Ciao zio Gino

Gianna Rossi

RICORDO

“Caro zio Gino”

Page 7: L'altro Giornale Novembre 2012

Novembre 2012 7DIALOGO

Cell. 347.7924230Cell. 348.6048345 di Lorenzo Quell’Oller

VALPOLICELLA: QUATTORDICI CAMPI A VIGNETOIN ZONA DOC CLASSICO IN POSIZIONE PRESTIGIO-SA PIU RUSTICO DA RISTRUTTURARE. ANNESSO TER-RENO AGRICOLO, PARTE BOSCATA MQ 40000. INFORISERVATE

NEGRAR: CAPANNONE SU DUE PIANI PIU PARTEINTERRATA PER TOTALI MQ 1500 PIU UFFICI E APPAR-TAMENTO. ZONA CENTRALE

MARANO: RUSTICO DA RIATTARE, POSSIBILE DIVI-SIONE IN BI-TRILOCALI PIU ANNESSE STALLE E FIENI-LI E 21000 METRI DI TERRENO

PONTON: BILOCALE MANSARDATO ARREDATO CONOTTIME FINITURE. 95.000 EURO

SAN PIETRO: PORZIONE DI RUSTICO ABITABILE DICIRCA MQ 150 CON CORTILE IN COMUNE. VEROAFFARE

VALPOLICELLA: TERRENI AGICOLI VARIE METRATU-RE PIANTATI A VIGNETO DOC

Gentile presidente,lasciando da parte gli inuti-li pettegolezzi estivi a cui,per lo spazio concessomi,non le posso rispondere,vado dritto al sodo. Con lamia lettera precedente nonavevo, né ho ancora, alcu-na intenzione di entrare inpolemica con nessuno: misembrano fuori luogoespressioni come: "letteradal contenuto a dir pocospiacevole", "diffamazio-ne" o simili, a meno che leinon sia abituato a nonaccettare critiche di alcungenere sul suo operato,perché allora …va benecosì! In essa mi lamentavo,a nome anche di altre per-sone, soprattutto per ilfatto che la serata del lune-dì era stata troppo assor-dante a causa di quel bom-bardante rumore dellacosiddetta "musica-tecno”;lei mi ha risposto che ildenaro ricavato durante lasagra viene impiegato perfare opere di bene e cheper sé stesso ha ricevuto €50, quale rimborso per lenumerose telefonate fattecon il suo cellulare. Mache c'entra? Chi le ha chie-sto conto di come impiegail denaro della sagra? Chequel denaro serva per faredel bene, ne siamo tutti

convinti e contenti; quelloche mi disturba è che leivuol andare dritto per lasua strada, per raggiungeregli scopi prefissatisi, senzatenere in nessun conto legiuste lamentele di unaparte della popolazione.Anzi, forse, lei starà anchegià pensando di dedicarepiù tempo, il prossimoanno, a questo tipo di fra-stuono musicale (come sifa a chiamarla musica?!),dato che ciò porterà nellecasse della sagra molto piùdenaro da parte di queiragazzi che schiamazzanoe disturbano. Insomma, èsempre la solita musica: "Ilfine giustifica i mezzi!"Questo principio morale,apparentemente lodevole,ha sempre portato moltepersone, più o meno illu-stri, a “calpestare gli altri”e non a fare il bene dellacomunità, come vorrebbe-ro farci credere ancoraoggi tutti quei politici chedicono di voler fare il benedegli Italiani e del Paese,ma che invece...Non ècerto questo il caso suo,ma, anche lei, pur se inbuona fede, sembra orien-tato a seguire proprio quelprincipio. Certo è vero, leiagisce legittimamente,dato che per fortuna vivia-

mo in democrazia nellaquale purtroppo la quantitàprevale spesso sulla quali-tà. Si ricordi, però, chequella stessa democraziapermette anche a me direclamare civilmente e dinon rivelare la mia identità(anche se la lettera l'ho fir-mata), senza che per ciòdebba essere tacciato/a didiffamazione! O no? Spe-ravo che lei mi venisseincontro o eliminando dalprogramma quella “musi-ca” così assordante o alme-no dimezzandone il volu-me, e invece…! Facciacome meglio crede! Daparte mia mi limiterò aprocurarmi, per il prossi-mo anno, un misuratore didecibel, in modo da poterdimostrare a chi di doverel'inopportunità di una"musica" che dovrebbeessere suonata solo instrutture adeguatamenteinsonorizzate, in discote-che apposite, e non nellepubbliche piazze. Siccomenon considero questo fattocosì importante da dedicar-vi altro tempo e spazio, lecomunico che non rispon-derò a una sua eventualerisposta, a meno che nonne sia provocatoriamentecostretto/a.

Lettera firmata

“Risposta al Presidente”“Nulla si può fare di piùprezioso per il futuro delmondo che incoraggiare esostenere tutte le istituzio-ni che prendono a cuore lacrescita dei bambini”.Queste le parole pronun-ciate da Giovanni Paolo IInell’udienza generale inSala Nervi del 23 novem-bre 1991.La scuola dell’infanzia“Santa Famiglia” diNegrar rischia la chiusura“a causa dei ritardi nel-l’erogazione dei contributida parte del Comune e altritagli ventilati dall’ammini-strazione comunale”. Loscrivono i genitori dei 160bambini dell’asilo parroc-chiale paritario nei volanti-ni e manifesti con cuihanno tappezzato il capo-luogo, come riportato indiversi incisivi servizidella stampa locale. Insegno di protesta e inaccordo con il Comitato digestione della scuola,gestita dalla Fondazioneparrocchiale omonima inun edificio di sua proprie-tà, i genitori hanno parteci-pato in massa al Consigliocomunale di giovedì 27settembre e all’assembleadi giovedì 18 ottobre nelTeatro Parrocchiale. Ed èiniziata una battaglia perdifendere l’asilo: civile,

pacata, ma battaglia. “Stia-mo tentando un dialogocon l’Amministrazione daun anno, ma non siamoarrivati a nulla” ha dichia-rato la presidente delComitato di gestione,Caterina Cardinale, dopole ultime, movimentateassemblee dei genitori e letante lettere spediteall’amministrazione. Tal-volta gli asili vanno in crisiper il numero esiguo diiscrizioni, per le strutturefatiscenti o per la mancan-za di spazi. Non è il caso della “SantaFamiglia”: la struttura ènuova, la parrocchia pensaa pagare il mutuo e lemanutenzioni, per le iscri-zioni c’è una lista d’attesae ha aperto una sezione di“piccolissimi” (due anni emezzo). Il servizio chiede allefamiglie 135 euro al mese,15 euro in più rispetto alloscorso anno e ha un costobambino di 270 euro men-sili, al di sotto dei datiFism (310 euro), Federa-zione italiana scuolematerne. Il risparmio per lacollettività delle scuoleparitarie rispetto alle scuo-le statali è elevato. Il costodi un bambino nella scuolaper l’infanzia paritaria delVeneto è di 2.960 euro per

10 mesi. Il costo nella scuola stataleè di circa 7.500 euro, comeasserito da Ugo Lessiopresidente regionale vene-to della Fism. Per le fami-glie l’educazione e l’istru-zione dei bambini è alprimo posto e dal Comunesi aspettano la stessa valu-tazione nella scala dellepriorità. Temporaneamente, percontenere la falla e dare unsegnale al personale,Comitato e genitori hannodeciso di prevedere anovembre, a livello volon-tario, il pagamento antici-pato della retta di dicem-bre. “Così non possiamoandare avanti. Sentiamosulle nostre spalle granderesponsabilità” – annunciala presidente del Comitato,Caterina Cardinale, allaguida dei volontari chegestiscono l’asilo. “In que-sto momento la partecipa-zione dei genitori è di con-forto, dobbiamo andareavanti insieme” - aggiungeLionello Caprini, ex presi-dente e sempre attivo col-laboratore nel Comitato:Le mamme e i papà diNegrar hanno raccoltol’invito e il confronto èserrato.

Giuseppe Gaburro

NEGRAR - SCUOLA MATERNASAGRA DI CORRUBBIO

Gentile direttoremi trovo a scrivere questa lettera per un furto subito.Sabato 13 ottobre alcune persone sono entrate nel mio pascolo e con una robusta tran-cia hanno staccato la campana alla nostra mucca. Questa campana risale alla fine ‘700inizi ‘800. Era appartenuta a Giovanni Battista Laiti in quell'epoca parroco di Sant'An-na d'Alfaedo per ben 40 anni. Da circaun centinaio d'anni viene attaccataalla mucca più bella della stalla.Anche se mio marito oggi lavoracome scultore abbiamo tenuto questatradizione per le poche mucche rima-ste.Ogni autunno, quando inizia la caccia,nella zona di Breonio comincia la pre-dazione degli orti lontani dalle case:dove non c'è verdura da prendere sipassa ad altro. L'anno scorso sonospariti i morsetti per attaccare le capre(che vanno così bene anche per icani). Quest'anno sono spariti morset-ti e campana. Mio figlio dice chesiamo stati fortunati che non hannopreso anche le capre, trattandosi dicamosciate. Nessuno di noi ha dirittodi entrare in una proprietà privatasenza permesso, salvo i cacciatori checon la licenza in tasca e il fucile pos-sono andare dove vogliono.Naturalmente è stata fatta denuncia aiCarabinieri

Cesarina moglie di Achille Laiti

La scelta della data del 13aprile, per il voto in alterna-tiva a quella del 6 aprile puòapparire casuale ma non lo èaffatto: votando il 6 di apri-le, infatti, i parlamentari allaprima legislatura non rielet-ti non avrebbero maturatola pensione. Votando invececome stabilito dal Consigliodei ministri il 13 aprile,ovvero una settimana dopo,acquisiranno la pensione. E

poi parlano di voler farel'election day per ridurre icosti della politica. Ben altrisaranno i costi di questepensioni, non solo in termi-ni quantitativi, ma anche peril messaggio dato al paese,perchè questo è il tipicoesempio di come fatta lalegge viene subito trovatol'inganno. Morale della favola:300.000.000 (sì avete letto

bene: TRECENTOMILIO-NI, chiaramente di Euro) dicosti per questa gentacciache dopo pochissimi mesi,senza aver fatto nulla, giàhanno una pensione – non dioro – ma di platino, alla fac-cia dei pensionati che dopouna vita di lavoro, per man-giare, devono raccattare laverdura rimasta a terra neimercati.

Mario Castellani

“Caccia o furto?”SANT’ANNA

IL VOTO DEL 13 APRILE

“L’investimento più prezioso”

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Si è concluso il processoseguito al sequestro delladiscarica di Ca’ Filissine diPescantina, dopo la denun-cia di Legambiente. Il risul-tato è di sei condanne, dueassoluzioni e del disseque-stro della discarica. E’ statoinoltre disposto dal tribu-nale un risarcimento di4mila euro al Comune diPescantina e 8mila euro aLegambiente. Sono staticondannati a cinque mesi ilpresidente di Daneco spa,Enrico Bruschi, Bernardi-no Filipponi, direttore tec-nico della stessa società,Massimo Cozzi, il responsa-bile delle discariche dellaspa, Claudio Bordoni, ilresponsabile del’ufficio eco-logia del Comune diPescantina e il progettistaGiorgio Sterzi. Secondo il

tribunale non avrebberomantenuto un sistema effi-ciente tale da impedire «lafuoriuscita del percolato ela sua infiltrazione nellafalda freatica della discari-ca», come recita il capod´imputazione. Tutti e cin-que sono stati assolti dal-l’accusa di aver inquinatola falda acquifera perché ilfatto non sussiste. All´alloradirigente del settoreambiente della Provincia,Ferdinando Cossio, sonostati inflitti sei mesi direclusione: secondo i magi-strati, il funzionario non sisarebbe adoperato per evi-tare il superamento del per-colato (ammoniaca) nelladiscarica di Ca´ Filissine.Cossio è stato assolto daaltri due capi d´imputazio-ne relativi all´inquinamento

della falda acquifera perchéil fatto non sussiste e diomessa denuncia per nonavere segnalato alla magi-stratura gli illeciti ambien-tali, avvenuti nella discari-ca. Sono usciti assolti dal

processo Sebastiano Chiz-zali, responsabile dell´impianto di Pescantina perla Daneco spa e il dirigentedell´Arpav, Ottorino Piazzi.Per quanto riguarda i risar-cimenti: dai nove 9 milioni

di euro chiesti dal Comunedi Pescantina, costituitosiparte civile, il tribunale hariconosciuto una provvisio-nale immediatamente ese-

cutiva di 4mila euro; perLegambiente, i giudicihanno riconosciuto unaprovvisionale di 8mila eurosui 50mila richiesti.

Novembre 2012 8CRONACHE

ronacheCIl sindaco Alessandro Reggiani ha respinto le dimissioni di Claudio Bordoni, funzionario responsabiledel settore ambiente del Comune di Pescantina, dopo la sentenza relativa alla discarica di Ca’ Filissineche lo ha visto condannato in primo grado a cinque mesi. «Credo – spiega il Sindaco - che mi riserve-rò di leggere la sentenza e fino ad allora non intendo accettate le dimissioni di un funzionario comeClaudio Bordoni che si è sempre dimostrato in grado di affrontare e risolvere i problemi che gli sonostati affidati e che gode ancora della nostra fiducia. Va ricordato che questa materia è talmente com-plicata sul piano normativo che, a partire dalla mitezza di questo pronunciamento del tribunale, c’è dadedurre che l’addebito sia veramente di poco conto». In merito alla eventualità, suggerita dall’assesso-re provinciale all’ambiente, Fabio Venturi, che Ca’ Filissine sia integrata nel Piano regionale dei rifiuti,Reggiani commenta: «La discarica di Pescantina, a catino aperto e ancora con una potenziale di confe-rimento di 1,3 mln di tonnellate di rsu (rifiuti solidi urbani, ndr.), così com’è non può rimanere. Una deci-sione in un senso o nell’altro, siano rifiuti speciali o rifiuti solidi urbani, va presa».

DISCARICA CA’ FILISSINE. Parla il sindaco di Pescantina Alessandro Reggiani

Il processo si è concluso e le accuse sono cadute

Ecco il nostro Natale...I “Giardini di Santa Sofia”si preparano a vestire i colori del Nata-le. Anche in occasione delle festività 2012 si ripeterà infatti a Pede-monte un appuntamento ormai consolidato: nella giornata didomenica 25 novembre l'azienda agricola di floricoltura di via Càde Dè, che da più di 100 anni svolge la propria attività accanto allapalladiana villa Santa Sofia, darà il suo benvenuto al periodo nata-lizio con un'inaugurazione all’insegna dei colori e della gioia allaquale tutti sono invitati. I festeggiamenti, che si apriranno in mat-tinata alle ore 10.00 per poi continuare durante l’intero arco dellagiornata fino alle 18.30, vedranno protagonista una “mostra”all’insegna dei fiori e di tante idee regalo da proporre durante ilperiodo natalizio…Ma non solo: ad accompagnare la domenica di

festa non mancheranno vin brulè e cioccolata calda per tutti, men-tre a fare da sfondo al felice evento, si ripeterà la magia del connu-bio "stelle di Natale e presepi" con il ritorno delle creazioni di“Bernardi”, storico produttore di sculture in legno della Val Gar-dena conosciuto in tutta Europa, che arricchiranno l’atmosfera - ipresepi sono uno dei classici della produzione di “Bernardi”. I Pre-sepi in mostra nella giornata del 25 novembre, oltre a deliziare lavista, offriranno ai visitatori l’opportunità di acquistare le creazio-ni a prezzi particolarmente invitanti, contribuendo a rendere anco-ra più suggestivo il Natale 2012 dei Giardini di Santa Sofia, cheproseguirà durante l'intero mese di dicembre con proposte, novitàed idee festose.

AZIENDA AGRICOLA DI FLORICOLTURA “GIARDINI DI S. SOFIA”

pubbliredazionale

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Per il sindaco AlessandroReggiani, la sentenza suCa’ Filissine ha mutatocompletamente lo scenario:«Sono soddisfatto perché ècaduta l’imputazione prin-cipale per tutti gli imputatie tutto si è risolto con con-danne molto lievi. Adessopossiamo cominciare anchea fare progetti in questoscenario, di fatto mutato,perché nella sentenza è pre-visto anche il dissequestrodell´area, misura per laquale il Comune di Pescan-tina con la società digestione aveva promossouna serie di iniziative tracui il varo di un grandeprogetto di bonifica emessa in sicurezza delladiscarica». Continua il sin-daco: «Premesso che ildispositivo della sentenzalo avremo materialmentedisponibile tra qualche set-timana, il risultato del pro-cedimento su Ca´ Filissineche ha visto come coimpu-tati i funzionari della Pro-vincia, del Comune e gliorgani tecnici preposti allagestione dell´impianto, èpositivo. Il Comune diPescantina, dal suo puntodi vista, si ritiene soddisfat-to perché sono venuti acadere tutti i capi di impu-tazione maggiore che ave-vano al centro il tema delventilato disastro ambien-tale, per il quale da sei annivengo messo puntualmentesotto osservazione da tutti imiei avversari storici.Quindi, nessun disastro e,dato ancora più importante,dopo questa sentenza, ladiscarica ritornerà nella

piena disponibilità delComune e della Provinciaessendo venuta meno laragione del sequestro del29 agosto 2006. La senten-

za prevede anche un risar-cimento simbolico di 4milaeuro per il Comune diPescantina, cui manchereb-be qualche zero per render-ci un po´ più di giustizia. Inmerito alla condanna a cin-que mesi di Claudio Bordo-ni, responsabile dell´ufficioAmbiente, esprimo la miavicinanza ad un funziona-rio che ha sempre fatto ilsuo dovere e per la cuiposizione specifica aspet-tiamo le motivazioni dellasentenza. Il dissequestrodella discarica di Ca´ Filis-sine sarà una conseguenzadella disposizione del giu-dice. A questo punto si apreuno scenario completamen-te diverso: potrei pensare dichiedere alla Provincia leautorizzazioni per ripren-dere i conferimenti inter-rotti il 29 agosto 2006 eabbandonare il progetto dibonifica e messa in sicurez-za della discarica che staandando avanti, tra Provin-

cia e Regione, ormai da dueanni. Sottolineo, in ognicaso, il danno economicoriportato dal Comune inquesti sei anni di stop delladiscarica, equiparabile ainove milioni di euro cheavevamo chiesto come

risarcimento. Ma rimane,ovviamente, anche al cen-tro dell´attenzione il pro-blema ambientale delladiscarica: qui bisognaandare avanti e cominciareassolutamente l´asportazio-ne del percolato come

primo atto di una rifunzio-nalizzazione dell´impianto.Mi risulta che ormai siamoa più di trenta metri di bat-tente di percolato e non sipuò più aspettare ad inter-venire».

Lino Cattabianchi

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NOTIZE DELL’ULTIMA ORAPer risolvere il problema di Cà Filissine, il comune di Pescantina, in collaborazione con Arpav, si concentrerà nei prossimi mesi, sutre importanti passaggi: sistemazione dei teli di impermeabilizzazione della discarica, sigillamento del pozzo M7 e definizione diun protocollo d’intesa tra Comune, Provincia e Regione Veneto per smobilitare i 700mila euro necessari allo smaltimento del per-colato. Questo è quanto emerso nell’ambito di un incontro avvenuto in Provincia nel pomeriggio di giovedì 25 ottobre a cui sonointervenuti il vicepresidente della provincia, Fabio Venturi, il sindaco di Pescantina, Alessandro Reggiani accompagnato dall’asses-sore all’ambiente Alfonso Marchesini, il dirigente del settore ambiente della Provincia, Carlo Poli, oltre ai rappresentanti di Arpav,Regione, Ulss22, Consorzio di Bacino Verona 2 del Quadrilatero e Prefettura. «A questo punto – afferma il sindaco Reggiani adincontro avvenuto – la priorità diventa il percolato, che dobbiamo smaltire il prima possibile. In tutto questo vorrei sottolineare che,per il comune di Pescantina, la discarica non è ancora dissequestrata: il Comune infatti, non ha ancora ricevuto notifica ufficialeda parte della Questura del dissequestro. Nel frattempo il progetto di bonifica della discarica, presentato a maggio 2010, unicarisposta alle richieste avanzate dalla Prefettura, procede il suo iter in Regione. Per quanto concerne invece il vigneto Ferrari, stan-no per essere ultimate le campionature dei rifiuti sotto il vigneto stesso e a breve ogni dubbio in merito sarà risolto».

Alessandro Reggiani

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GIANLUCA FREGOLENT, DIRETTORE TRIVENETO REPRESSIONE FRODI

Direttore, qual è la situazione in materia di frodi e contraffazioni delvino Valpolicella? «La situazione è molto delicata, soprattutto per il riscontrodel cosiddetto “Valpolicella fai da te” che sta preoccupando tutto il mondo pro-duttivo e degli organismi di tutela. Tale frode viene realizzata in territorio extraeu-ropeo e per la tutela il nostro ufficio può fare molto poco. Condivido quindi la pro-posta già avanzata dal dottor Paolo Zardini di introdurre un reato di frode inter-nazionale a tutela delle denominazione del Made in Italy. Una provocazionepotrebbe essere la semplificazione del sistema normativo al fine di rendere com-petitive le nostre aziende nel settore dei prodotti generici. Attualmente sui vinigenerici perdiamo delle opportunità in quanto la loro produzione segue i canoniproduttivi delle DOP e subiscono uno svantaggio commerciale rispetto agli stessipaesi membri della Comunità Europea dove, ad esempio, è ammesso lo zucche-raggio. Ritornando alla domanda, ritengo che il piano di coordinamento per i con-trolli, condiviso con il Consorzio di tutela della Valpolicella e con Siquria, stiagarantendo la massima trasparenza del sistema produttivo e conseguentemente ilconsumatore». Com’è cambiato lo scenario nell’arco dell’ultimo ventennio? «Lo scena-rio è stato stravolto: siamo passati da un concetto di sofisticazione a un concettodi falsificazione. Tutto questo determinato, a mio avviso, da un miglioramentogenerale della qualità dei vini e dal valore aggiunto delle Denominazioni rispettoai vini Bianchi Rossi e Rosati, per le quali vi è la necessità di pezze giustificative perpoter beneficiare della rivendicazione». Come svolge il suo ruolo la Repressione Frodi e quali strategie staaffinando? «L’ufficio per la repressione delle frodi agisce con due approcci: unogenerico di verifica a “strascico” effettuando una pluralità di controlli e prelievi tesia verificare lo stato di rispetto della norma nei vari settori di competenza. Succes-sivamente, in base agli esiti interni e a indicazioni esterne, vengono definiti deiprogrammi mirati di approfondimento tesi a confermare eventuali dubbi di appro-priatezza delle operazioni produttive poste in essere dalle varie ditte. In molti casiqueste operazioni di dettagli vengono svolte in collaborazione con Forze di Poliziae con il supporto delle Procure competenti per territorio». Nelle altre regioni Italiane e negli stati esteri si lavora allo stessomodo o l'atteggiamento e la sensibilità nei confronti di questi argo-menti cambia? «Ogni Stato fa legge a sé e mi riservo di riferirmi al solo terri-torio di competenza. Una debolezza del nostro sistema sanzionatorio è che risul-ta troppo garantista per i truffatori seriali. Mi spiego meglio: da una verifica deinostri archivi risulta che alcune Persone Fisiche sono rappresentanti di più societàGiuridiche accomunate da ripetute contestazioni per violazione alle norme». Quali a suo avviso le linee da seguire negli anni a venire? «Per il miomodo di lavorare è fondamentale il rapporto con il territorio e il lavoro in sinergiacon le rappresentanze di settore, con l’unico obiettivo di valorizzare le tipicità etutelare le aziende che rispettano le norme di settore, prevenendo e bloccando lesituazioni di distorsione del mercato».

GUIDO GIACOMETTI, DIRETTORE GENERALE SIQURIADirettore, dal suo osservatorio come si presenta la situazio-ne attuale in materia di frodi e contraffazioni del vino Val-policella? «Il sistema dei controlli istituito a livello nazionale ha deter-minato la sostanziale cessazione degli episodi fraudolenti a danno deinostri vini di qualità; in qualsiasi supermercato italiano è altamenteimprobabile, per non dire impossibile, rinvenire vini DOC o DOCGfalsi, considerato l’alto livello di sorveglianza esercitato. Il discorsocambia all’estero, dove purtroppo sono stati segnalati alcuni casi dicontraffazione, relativi in particolare all’Amarone della Valpolicella.Purtroppo il livello di coordinamento tra i diversi organismi nazionalidi controllo è ancora basso, e questo agevola chi intende operare frau-dolentemente sui mercati esteri». Come opera Siquria sul territorio e quali le difficoltà mag-giormente incontrate nello svolgere il proprio ruolo?«Siquria esercita un’attività di certificazione su tutta la filiera produtti-va, dal controllo della regolarità dei vigneti fino alla fase di imbottiglia-mento del vino. Un vino DOC o DOCG possiede un alto valore aggiun-to anche grazie all’attività di certificazione che garantisce il consuma-tore sulla genuinità e sulla qualità intrinseca del prodotto. Le difficoltàche Siquria incontra derivano dal fatto che la normativa di riferimentoche dobbiamo applicare è in qualche caso avulsa dalla realtà produt-tiva e determina a carico delle aziende un carico burocratico eccessivoe spesso autoreferenziale. Siquria si trova “tra l’incudine e il martel-lo”, cioè nella necessità di dover conciliare le rigidezze della normati-va con le problematiche di chi produce». Quali gli auspici per il futuro?«Disporre di norme che rendano meno pesanti gli adempimenti previ-sti a carico delle aziende, senza per questo pregiudicare il livello dicontrollo e di garanzia dei prodotti». Quali invece i progetti a breve e a lungo termine?«L’obiettivo che ci prefiggiamo per il futuro è far conoscere ai consuma-tori dei nuovi mercati, che solo da poco tempo guardano con attenzio-ne al vino italiano, quanti e quali controlli di qualità vengano eseguitiin Italia sul vino e più in generale sui prodotti agroalimentari. In nes-sun altro paese al mondo infatti le produzioni di qualità vengono tute-late come qui da noi. Dobbiamo far si che questa consapevolezzavenga riconosciuta e valorizzata dai mercati; parallelamente è obbliga-torio diventare molto più efficienti nella tutela internazionale dei nostriprodotti. Ma questa è una sfida che possiamo vincere solo operandosinergicamente con tutti gli attori della filiera, inclusi i Consorzi di tute-la e le Istituzioni pubbliche».

Nella sua lettera il dottorPaolo Zardini, che intervie-ne come agronomo, produt-

tore agricolo della Valpoli-cella e consigliere di mino-ranza del comune di Mara-no, afferma di essere«costernato dall’attualesituazione drammatica, acausa delle frodi alimentari edel pericolo che corre la sal-vaguardia della produzione edistribuzione del marchio“Made in Italy” a livelloInternazionale. Costante-mente si evidenziano casi difrode e sofisticazione ali-mentare – aggiunge Zardini-. Dal canto della frodeInternazionale, non riuscia-mo con i mezzi moderni, adidentificare i confini dell’il-legalità per giungere inbreve tempo ad una quantifi-cazione precisa del dannoarrecato. Mancano anche le

risorse (uomini e mezzi tec-nologici), da impiegare perun accertamento preventivodelle frodi, in modo da limi-tare i danni economici. Lapuntata del programma“Striscia la notizia” del 24settembre scorso ha destatoscalpore e stupore, dimo-strando che anche il vinoValpolicella è in forte peri-colo commerciale e diimmagine». Nella sua letteraZardini indica alcune idee«che potrebbero, forse, sug-gerire, in sede di Commis-sione Parlamentare, propo-ste di contenimento delleazioni illegali – afferma -. Ilmio suggerimento vertesulla destinazione di ulterio-ri fondi e risorse per espan-dere e intensificare l’attività

svolta dall’ ICE, l’ente pub-blico che promuove agevolae sviluppa gli scambi com-merciali dell’Italia con altriPaesi, potenziando e attivan-do servizi di controlli tesialla verifica della correttacollocazione e vendita deiprodotti agroalimentari, tracui il vino, oltre i confinidella giurisdizione italiana.Ogni produttore iscrittopresso le CCIAA di Provin-cia e attinente le attività diproduzione, lavorazione,distribuzione e commercia-lizzazione dei prodotti vini-coli o assimilabili, dovrebbepoi poter segnalare presso leautorità di consolato o adogni organo di PG Naziona-le e internazionale eventualio potenziali difformità

riscontrate durante le propriemissioni all’estero. Il girod’affari delle frodi alimenta-ri in capo ai prodotti agroali-mentari si attesta intorno ai50 miliardi di euro all’anno:il reato andrebbe circoscrittoin un ambito di indagineconoscitiva più ampio,legando, oltre al danno diret-to arrecato alla filiera queldanno indiretto, ma implici-to, collegato alla presenza di“esternalità” (ambiente, sto-

ria, cultura, arte, enogastro-nomia etc...) custodite nellavendita dei prodotti vinicolidel territorio. Il mio auspicio– conclude infine Zardini - èquello che ad ogni livellonasca la naturale consapevo-lezza che preservare il mar-chio di garanzia di qualitàItaliana, non miri unicamen-te a proteggere le produzioniagricole italiane, ma aiuti apreservare l’Italianità nelsuo complesso».

Frodi, contraffazioni, falsi: il made inItaly nell’ultimo decennio è semprepiù vittima di operazioni che lo stan-no minacciando. E nemmeno il vinoValpolicella è esente da tutto questo:

arrivano in continuazione notizierelative ad “agguati” nei confronti diuna delle eccellenze del nostro terri-torio. A sollevare la questione è il dot-tor Paolo Zardini, agronomo e pro-duttore agricolo della Valpolicella,con una recente missiva indirizzataal Ministro Italiano delle Politiche

agricole, Alimentari e Forestali,Mario Catania. Ad intervenire sonoinoltre, attraverso due interviste, ilDirettore triveneto repressione frodi,Gianluca Fregolent, e Guido Giaco-metti, Direttore generale di Siquria,società italiana per la qualità e la rin-tracciabilità degli alimenti – Verona.

IL CASO. Missiva dell’agronomo della Valpolicella al Ministro delle Politiche Agricole

Zardini fa scattare l’allarme«Frodi contro i nostri vini»

LA LETTERA DI PAOLO ZARDINI AL MINISTRO CATANIA

Paolo Zardini

Servizi diSilvia Accordini

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Novembre 2012 11CRONACHE

Valpolicella Benaco Banca– Credito Cooperativo(Verona): questo il nomeche, a decorrere dal 10novembre 2012, assumeran-no Banca della Valpolicella- Credito Cooperativo diMarano e Benaco Banca –Credito Cooperativo diCostermano. I due istituti dicredito cooperativo, costi-tuiti entrambi nel 1983, sifonderanno «non per diven-tare più grandi, ma perdiventare più forti» – comeaffermano i fondatori edattuali presidenti, GianmariaTommasi e Franco Ferrarini.«In 30 anni il mondo è cam-biato e anche il “fare banca”è diventato più complesso.Ecco perché siamo convintiche oggi, insieme, riuscire-mo ad accedere a determi-nate economie di scala checi consentiranno di lavoraremeglio per il territorio». Lanascita di Valpolicella Bena-co Banca – Credito Coope-rativo rappresenta quindiuna condivisione strategicaattraverso un progetto inno-vativo – già approvatoanche dalla Banca d’Italia –in cui non si assisterà al pre-dominio di una Banca sul-l’altra, ma di una comple-mentarietà costruttiva. «Lenostre banche sono nate ecresciute insieme e, neglianni, si sono sempre rispet-tate, pur lavorando su dueterritori confinanti, edhanno sempre collaborato,senza mai permettersi di

sovrapporsi» –c o n t i n u a n oTommasi e Fer-rarini. I due istituti diCredito Coope-rativo, cheinsieme potran-no contare suben 40 Comunidi competenzanella provinciadi Verona, sonoa c c o m u n a t idalla convin-zione che siapossibile "farecredito" inmaniera etica eche la via mae-stra per riusciresia far prevalere il bene col-lettivo sull'interesse del sin-golo. I successi ottenuti inquesti 30 anni sono derivatiinfatti dallo stretto rapportocon la compagine sociale econ il territorio, con un'at-tenzione particolare allefamiglie e alle piccole emedie imprese dell'artigia-nato, del commercio e del-l'agricoltura, di cui hannosaputo interpretare i bisogni,offrendo soluzioni flessibilie risposte rapide, tenendofede all'impegno assuntonegli Statuti Sociali. «Recentemente la spintaalla ricerca di innovazioniche tenessero conto delnuovo contesto operativo enormativo e delle semprecrescenti sfide del mercatohanno reso il confronto tra

le parti più stretto – precisa-no i due Presidenti -. A par-tire dal 2011 si sono susse-guiti incontri volti a verifi-care l'opportunità costituitada un'eventuale aggregazio-ne sia in termini di maggio-ri possibilità di soddisfare lacompagine sociale sia in ter-mini di poter meglio affron-tare il rinnovato contesto diriferimento. La vicinanza traBanca della Valpolicella eBenaco Banca costituiscenei suoi diversi aspetti unabase solida e concreta perottenere i risultati auspica-ti». Sarà un’integrazioneimportante e solida quellache prenderà vita da questa

fusione: due territori carat-terizzati da settori economi-ci diversi tra loro – enoga-stronomia, turismo, servizi– uniranno le loro forze.«L’ambizione della nostraBanca è proprio quella difungere da “ponte” tra lediverse economie – com-mentano i Presidenti -. Noncapita spesso una situazionetanto fortunosa: sarebbestato un peccato di omissio-ne non seguire la stradaintrapresa». Incremento del livello diservizio e di competitività,valorizzazione delle rispetti-ve professionalità, evoluzio-ne della struttura tecnologi-

ca, aumento del livello diefficienza produttiva, diver-sificazione del credito siaper area geografica sia perbranca economica, specia-lizzazione e professionaliz-zazione del personale, ulte-riore rafforzamento dell'im-magine di "banca localeimpegnata nello sviluppodel proprio territorio": que-sti sono solo alcuni degliobiettivi che ValpolicellaBenaco Banca – CreditoCooperativo si prefigge diraggiungere. «Un aspettofondamentale in tutto questo– concludono perentoriGianmaria Tommasi e Fran-co Ferrarini – è che i nostri

clienti continueranno avedere nella propria bancagli stessi volti, gli stessidirettori di sempre: nullacambierà, perché il rapportodi fiducia creatosi e consoli-datosi negli anni dovràrimanere tale e quale aprima. Noi apparteniamoalla Comunità e continuere-mo ad appartenervi. I nostriservizi perseguono il benes-sere non solo economico,ma anche sociale e cultura-le, delle Comunità in cuiviviamo. Un valore, questo,che ha permesso alle nostrebanche di essere “banchedifferenti”».

Silvia Accordini

LA STRETTA DI MANO. Arriva la fusione tra il Credito Cooperativo di Marano e quello di Costermano

Nasce Valpolicella Benaco Banca«Insieme diventeremo più forti»

Gianmaria Tommasi, a sinistra, e Franco Ferrarini

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Novembre 2012 12CRONACHE

È ufficialmente iniziata la stagione“calda” di Aquardens che ora, con iprimi freddi, può finalmentemostrarsi al pubblico in tutta la suameraviglia. L’acqua termale salso-bromo-iodica, che sgorga alla fontealla temperatura di 46 gradi, vienemantenuta all’interno delle vasche,sia interne che esterne, ad una tem-peratura compresa tra i 32 ed i 39gradi, splendida quindi per immer-gersi tanto all’interno, ma ancorpiù all’esterno, proprio nei mesi

invernali. Abbiamo incontrato il presidente diAquardens Enrico Ghinato, giàpresidente Gardaland, e gli abbia-mo chiesto di raccontarci in chemodo il parco termale di Pescanti-na svela ora il suo vero ed autenti-co volto.«Aquardens è il primo parco ter-male sul territorio nazionale ideatoe realizzato secondo un conceptmutuato dal Nord Europa checoniuga i benefici della balneotera-

pia, grazie alla sua acqua termalesalso-bromo-iodica, con il relax diuna struttura che mette a disposi-zione degli ospiti lagune, cascate,mini-rafting, cromo e musicotera-pia nelle sue suggestive grotte. E’dunque facilmente immaginabile-commenta il Presidente - chesaranno in molti ad approfittare diun affascinante luogo di ritrovo pertrascorrere qualche ora o un’interagiornata tra le oltre 200 postazioneidromassaggio, lasciandosi avvol-gere dai caldi e benefici flutti del-l’acqua salso-bromo-iodica, recu-perando così il significato origina-rio delle terme, inteso quale occa-sione di relazione e svago».Dottor Ghinato, lei ha parlato dieffetti benefici della balneotera-pia. Quali sono le caratteristicheprincipali dell’acqua di Aquar-dens?«La nostra acqua è stata ricono-sciuta nelle sue proprietà terapeuti-che dal Ministero della Salute. È,per l’appunto, salso-bromo-iodicae quindi indicata in tutti i tratta-menti dei disturbi artro-reumatici eper la capacità di stimolare il siste-ma immunitario, quindi con un’im-portante azione preventiva contro imalanni tipici della stagione fred-da. Lungo sarebbe l’elenco di tuttele proprietà, tra queste mi piacesottolineare gli effetti defatigantiutili agli sportivi quale azione direcupero dopo sforzi intensi. E’

anche per questo che Aquardens èfortemente impegnata nel partne-raggio con le realtà sportive vero-nesi. Ad oggi siamo sponsor dellaTezenis Basket e del Verona calciofemminile, ma stiamo dialogandocon molte altre realtà del territo-rio».Quanto è diffusa la cultura ter-male sul nostro territorio?«Malgrado la nostra vicinanza conPaesi dove la cultura termale è pre-sente a tutti i livelli, da noi siamoancora legati ad un concetto supe-rato di terme che però sta lenta-mente aggiornandosi come dimo-strano i molti giovani che arrivanoquotidianamente e che si sono rive-lati i primi ad aver compreso il pia-cere della termalità. Ciò detto stia-mo attivando iniziative a tutti ilivelli per un maggior radicamentodella cultura termale: tra questel’opportunità, con un coupon cheverrà distribuito a breve, di accede-re in coppia con l’acquisto di unsolo biglietto. Crediamo che,soprattutto in un momento in cuitutti siamo attenti al budget, questosia un modo per essere vicini alnostro pubblico e per incentivarequello che gli americani definisco-no “member get member” cioè ilcoinvolgimento di un accompagna-tore da parte dei nostri ospiti.Un’offerta straordinaria, che para-gonata ai centri termali di parilivello, ci rende altamente competi-tivi, ma crediamo ne valga assolu-tamente il grande sforzo che com-piamo».Aquardens, terme o anche altro?«Molto altro, infatti io amo definir-lo “cittadella del benessere”. Unbenessere che decliniamo in modidiversi, con un complesso di servi-zi che ne fanno una realtà unica nelsuo genere. L’area wellness, dedi-cata all’estetica e ai trattamenticorpo e viso; la SPA di avanzataconcezione, dove è bene cancellarequalsiasi esperienza precedente eprepararsi a vivere un’emozionetotalmente nuova: un mondo disogno, dal design accogliente e

ricercato, fatto di vapori evane-scenti, piogge aromatiche, materas-si ad acqua, caldi fanghi, cascate dighiaccio, pareti di sale, sabbiaturebenefiche, dove il tempo si annulla,la mente si rilassa, il corpo si rige-nera. Aquardens riserva inoltre duePrivate SPA, per il piacere di unpercorso completo di coppia conhammam, saune, bagni turchi, mas-saggi sapientemente eseguiti dapersonale di consolidata esperienzae rara passione».Un’ulteriore eccellenza per laValpolicella«Certo, e non manchiamo di sotto-lineare le altre, come il marmo, chequi è stato sfruttato a pieno dalgusto e creatività dei nostri archi-tetti e l’enogastronomia, che pro-poniamo con possibilità diverse difruizione. Infatti a completarel’esperienza totalizzante di benes-sere, ecco l’area ristorazione.Ripasso Bistrot, per un aperitivo oun piatto veloce per accompagnareun’ottima carta vini. AquardensRestaurant, affacciato sulle terme,sa abbinare le specialità enogastro-nomiche del territorio con piattimediterranei, dagli ingredientirigorosamente stagionali e dalleveloci cotture.Sia il bistrot che il ristorante sonoaperti ai visitatori esterni. Gli ospi-ti delle terme possono invece gode-re del Salus Self Service e dei bar abordo e all’interno della lagunacentrale per gustare un drink calda-mente avvolti dall’acqua termale.Gli ampi spazi e le infinite soluzio-ni che la struttura Aquardens offre,si prestano ad ospitare eventi priva-ti, incontri e convention sicuramen-te originali e indimenticabili».

Aquardens è aperto tutti i giorni. Dalla domenica al giovedìdalle 10.00 alle 22.00, mentre il venerdì e sabato l’orario dichiusura è previsto alle 24.00.

AQUARDENS. Intervista ad Enrico Ghinato, presidente del Parco Termale di Pescantina

La Cittadella del benessereinaugura il suo caldo inverno

È cominciato qualche settimana facon l'arrivo di una troupe di 7 Goldun primo assaggio di quello che laRegione Veneto intende svilupparesul territorio veronese e in particola-re in Valpolicella. Le riprese hannoavuto inizio sabato 9 ottobre con lavisita del centro storico di S.Ambro-gio di Valpolicella, a cui sono segui-te riprese a Villa Quaranta e succes-sivamente all'Enoteca Valpolicella,dove, oltre che di storia, si è' parlatodi enogastronomia. Le riprese sonocontinuate poi il 12 ottobre a Negrar(Cantina sociale), successivamentein una nota Cantina di S.Florianodove si è parlato di sistema vitivini-colo e qualità del vino, e poi ancoraa Marano (chiese di S.Maria Valver-de e tempio di Minerva) e Fumane(Villa della Torre). A chiudere il tour

è stata la grotta di Fumane. «Natu-ralmente – afferma Gabriele Mae-strelli, sindaco di San Pietro inCariano, comune capofila del pro-getto Pedemontana veronese - latroupe si è intrattenuta con vignaio-li, proprietari di ville, ma sopratuttocon gente comune…Un buon inizioche fa ben sperare in quello che saràun grande lavoro che l'associazionePedemontana Veronese andrà a svi-luppare nell’arco del prossimoanno. Un bellissimo progetto turisti-co che senz'altro andrà a migliorarela vita nella valle. Le risorse ci sono,ora non rimane che tenere ben pre-senti i due obiettivi più ambiziosiche dobbiamo perseguire: il turismoe il suo sviluppo e la creazioni dinuovi posti di lavoro sul nostro ter-ritorio».

PEDEMONTANA VERONESE

Parte il progetto

L’ULTIMO SALUTO A VERONESI,SINDACO DELLA RINASCITA

E' morto Germano Veronesi, il sindaco della rinascita carianese. Si è spento improvvisamentemartedì 23 ottobre, a villa Avanzi, dove risiedeva. Alle esequie, celebrate nella parrocchiale diBure giovedì 26, ha partecipato una folla immensa, radunatasi per dare l'ultimo riconoscentesaluto al sindaco che ha cambiato San Pietro. Un sindaco che per vent'anni di seguito, dal 1970al 1990, ha solidificato le basi per il futuro del suo Comune dando vita ad un progetto di tra-sformazione e crescita, perseguito con passione, lungimiranza, tenacia, e talvolta con autori-tà, cosciente di lavorare per il bene di tutta la comunità. Dalla rete fognaria al depuratore,dalle scuole alla casa di riposo, dagli impianti sportivi alla biblioteca, dalla raccolta differen-ziata ai gemellaggi: tutto si è creato in quel ventennio. E tutto aveva una su logica semplice:quella di dare possibilità ai carianesi di crescere socialmente e culturalmente. Da medico difamiglia, aveva capito quali erano le priorità. All'inizio degli anni settanta Verona era il croce-via europeo della droga ed era anche l'unico polo scolastico a portata dei giovani carianesi cheuscivano dalle medie. «Se gli diamo la possibilità di rimanere a studiare in Valpolicella – dice-va - meno probabilità avranno di avvicinarsi al mondo della tossicodipendenza».Sono quindi nate strutture per lo studio, come la scuola di agraria di San Floriano, l'istituto tec-nico commerciale “Calabrese” di San Pietro e l'asilo nido comunale, ma anche una serie diinfrastrutture e servizi fino ad allora inesistenti, come l'edilizia pubblica a prezzo agevolato, laviabilità alternativa e il polo artigianale-industriale della Casa Rossa, «perché i miei concittadi-

ni - ripeteva - devono averetutti una casa e un lavoro».Di sogni ne aveva ancoratanti Veronesi e quei sogni liaffidava alla sua gente. Neparlava probabilmenteanche martedì 23 ottobre,seduto sotto il portico di villaAvanzi con due amici. E neavrebbe parlato anche colmondo intero se quella mat-tina, all'improvviso, nonavesse reclinato il capo echiuso gli occhi per sempre.Lasciandoci in eredità queisogni. Gianfranco Riolfi

Enrico Ghinato

Germano Veronesi

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Novembre 2012 13CRONACHE

Continua il tormentatocorso del bilancio del comu-ne di Negrar, che in questomomento vede come unicobagliore di luce le cessioni

patrimoniali. «Stiamo riscontrando diffi-coltà nella cessione del-l’area Palazzina e del Mer-cato ortofrutticolo – affermail sindaco Giorgio DalNegro, mentre più ottimistisiamo sulla Casa Rossa e sul

terreno di Novare. Se sottoil profilo di entrate e spese -con l’IMU ai massimi livel-li sia per la prima che per laseconda casa – si riscontrauna certa sicurezza, senza lecessioni patrimoniali non sirispetta il Patto di Stabilità

con conseguenze spavento-se sul 2013. Non vogliamosvendere il patrimonio deicittadini, ma dobbiamo tro-vare un modo per andareavanti. Vorremmo tuttaviarivedere al ribasso le aliquo-te IMU, ma tutto è legato al

patrimonio. Entrano ora ingioco temi fortemente dibat-tuti: asili nido, scuole mater-ne, associazioni culturali.Non credo sia possibile fareconvenzioni a medio-lungotermine: oggi il legislatoresta mettendo tutto in discus-sione. Abbiamo dato garan-zie alla scuola materna eall’asilo nido con un contri-buto di 240.000 euro – conla speranza di avere qualcheaggiustamento entro fineanno -. Questo per dire cheil rapporto tra amministra-zione e associazioni dovràbasarsi sulla fiducia recipro-ca». Ma le problematiche dachiarire sono anche quellelegate alle opere pubbliche.«Pensare oggi ad investi-menti sulle grandi-medieopere pubbliche è pura fol-lia – aggiunge il Sindaco -.Non ci è concesso accende-re ulteriori mutui. Si discutemolto sulla Caserma deiCarabinieri: il colonnelloEdera assicura che l’impe-gno dell’Arma non verràmeno (il Comando ha ripie-

gato su San Peltro in Caria-no, ma sul territorio rispettoa prima c’è addirittura unagente in più, mentre nellapalazzina di via Francial’ufficio dei Carabinieri èaperto tutti i giorni dalle 9alle 13.00). Ora – concludeDal Negro - il pallino è nellemani dell’Amministrazione,che, ripeto, non può faremutui. L’unica soluzione èquella di cedere l’attualecaserma e investire su un’al-tra sede entro due anni.Questo sarà uno dei primiimpegni dell’amministra-zione: Negrar è il capoluogopiù popoloso della Valpoli-cella e pensarlo senza Armanon è possibile».

NEGRAR. Dal Negro: «Non vogliamo svalutare il paese ma dobbiamo trovare un modo per andare avanti»

Bilancio, la storia continuacon le cessioni patrimoniali

UN’ORA ALLA SETTIMANA...CON L’ASTUCCIO SI PUÒ

“Un rapporto privilegiato”: così viene definito il rapporto che si instauracon i bambini-ragazzi da parte dei volontari del gruppo L’Astuccio. Ungruppo di appoggio scolastico, che si propone, nell’ambito del comune diNegrar, di sostenere ragazzi di scuole elementari e medie in difficoltà nel-l’apprendimento scolastico, offrendo loro la possibilità di crescere nell’au-tostima, nella capacità organizzativa, nella socializzazione e nell’integra-zione. Un gruppo al suo interno molto eterogeneo, formato da giovanimamme, casalinghe, studenti che si incontrano mensilmente per confron-tarsi e che partecipano a momenti di formazione. Un gruppo alla ricercadi altri volontari, in particolare giovani con i quali è nato quasi 15 anni fain parrocchia con il desiderio di tradurre in servizio qualcosa conosciutosolo a livello teorico. Ora di strada ne è stata fatta parecchia e il gruppoè cresciuto in dimensione e consapevolezza; riconosciuto dalla scuolastessa come risorsa ha maturato e sviluppato l’idea di rete tra scuola, ser-vizi sociali, parrocchia e volontari. Le esigenze del territorio sono sempremaggiori, sempre più ragazzi sono in difficoltà nel loro percorso scolasti-co. Demotivazione, scarsa autostima, famiglie sole e in crisi, scuola talvol-ta lontana… questi sono i problemi che, in collaborazione con gli inse-gnanti e le famiglie, si cercano di risolvere. Il volontario dell’Astuccio entrain contatto con il ragazzo assegnatogli in seguito ad una segnalazione daparte della scuola, ad un intervento dei Servizi Sociali del Comune eall’adesione della famiglia al progetto. Volontario e ragazzo si incontranoper poche ore la settimana nel pomeriggio…ed è così che nasce un rap-porto meraviglioso: il ragazzino ha a disposizione una persona tutta perlui, con cui entra in amicizia, si sente considerato, riacquista motivazione,inizia ad avere speranza, dando soddisfazione e gratificazione anche alvolontario. I componenti dell’Astuccio sono entusiasti di tutto questo e nelsottolineare con forza il valore del confronto e dello scambio che avvieneall’interno rivolgono un invito ad altre persone perché si aggiungano econdividano il percorso. E’ un progetto che sta ricevendo molte confermee soddisfazioni dalla Scuola e dai Servizi Sociali e che vuole sempre piùdiventare una preziosa risorsa per il territorio. E’ da sottolineare infine chel’attività offre agli studenti la possibilità di accedere ai crediti formativi cer-tificati dai Servizi Sociali del Comune di Negrar.

PER INFORMAZIONI: Renzo Composta 0457501897Isabella Antolino 0457514864

Servizi Sociali Negrar 0456011731

Giorgio Dal Negro

A Ponte Saga a Negrar laquestione legata all’areaverde in vendita tra via Ger-mania e via Francia è anco-ra al centro delle discussio-ni. Ne avevamo parlato inun servizio pubblicato apagina 10 dell’edizione Val-policella di Agosto, ma l’ar-gomento torna alla ribalta elo fa attraverso una letterascritta da molti abitanti efruitori dell'area stessa chechiedono «la revoca dellavariante proposta dall'am-ministrazione comunalerelativa alla vendita del-l'area ora destinata averde bubblico e alla tra-sformazione di parte diessa in parcheggiò. I moti-vi di tale richiesta si fon-dano sul fatto che l'area inquestione era stata oggetto

di una lottizzazione che haconseguito agli attuali pro-prietari insediamenti arti-gianali e commerciali chehanno reso la zona un cen-tro particolarmente attivoe funzionale. L'area cheora il Comune intende tra-sformare in edificabile consimilare destinazione -aggiungono nella lettera -è stata oggetto di un stan-dard appositamenterichiesto dal comune perrealizzare l'attuale zonaverde che è delimita e darespiro alle circostantistrutture artigianali ecommerciali. Tale areaverde ha avuto quindi laspecifica funzione di con-sentire un servizio di colle-gamento e di manovrabili-tà in funzione delle attività

che i lottizzatori vi hannorealizzato tutto intorno.Consentire ora la realizza-zione di immobili chesiano destinati sempre auso commerciale o artigia-nale andrebbero sostan-zialmente a riempire laquasi totalità dello spazioscoperto su qui esiste lostandard a verde pubblicosignifica non solo tradire icriteri e i rapporti edifica-tori artigianali, ma soprat-tutto come conseguenzaper i lottizzatori compri-merebbe la libera fruibilì-tà degli immobili, limitaree congestionare le attivitàche alloro interno vengonoesercitate, determinarecome esito complessivo lacongestione totale dell'area».

NEGRAR

Area verde a Ponte SagaLa gente torna alla carica

L’area verde di via Germania a Saga

Servizi diSilvia Accordini

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Novembre 2012 14CRONACHE

«Il decadimento che stiamovivendo è epocale e incon-trollato: la sfiducia ci allonta-na dalla politica, mentre lamaggior parte dei cittadininon sono ancora in grado difare una scelta per il prossi-mo Parlamento e per i prossi-mi amministratori locali. Èparadossale che pochi sog-getti, come grandissime ban-che e fondi mondiali, decida-no le sorti di un Paese». Conqueste parole l’assessore allaCultura del comune diNegrar, Gianni Pozzani, apreun’intervista in cui lui stessoparla, dal punto di vista delComune, del difficilemomento che ogni settoredell’amministrazione dellavita pubblica sta attraversan-do. Assessore, come si presentala situazione a Negrar?«L'Amministrazione si trovaa dover superare un momen-to di forte difficoltà finanzia-ria, dove il Governo ci haderubato di risorse indispen-sabili, tagliando trasferimentie vincolando, grazie al Pattodi Stabilità, tutte quelle risor-se con cui avremmo potutomettere in campo le promes-se presentate in campagnaelettorale. Questa Ammini-strazione ha già abbassato di4 milioni di euro il proprio

debito e prima della fine delmandato attiverà a pagare untotale di 6 milioni. Ne rimar-ranno da pagare ancora 28 - eneanche vendendo tutto ilnostro patrimonio (che nes-suno vuole) riusciremo adestinguerlo. Nonostante questo, il nostroComune è sempre stato ingrado di approvare bilanci inpareggio, purtroppo anchetagliando tutto quello che erapossibile tagliare, invitatidalla legge a sopprimere queicapitoli di spesa non necessa-ri, fra i quali ci sarebbero

anche i contributi agli asili,che questa Amministrazioneha sempre elargito, come faràancora, come garantito dauna recente lettera del Sinda-co Dal Negro». E per quanto riguarda inparticolare la cultura?«Il mio Assessorato è riusci-to a organizzare eventi emanifestazioni culturali,anche in collaborazione conla Biblioteca comunale.Inoltre, grazie all’instanca-

bile lavoro dei giovani dellalista “Vivi Negrar”, sonostati portati a termine moltiprogetti: il Palio dell’Olio,un progetto con l’Archeo-club, la presentazione delprogetto per un sentiero dicollegamento tra il museo diSant’Anna e la villa romanadi Negrar, la costituzione delComitato per le Pari opportu-nità, la pubblicazione dellibretto delle Indulgenze, lagestione del gruppo degliArtisti della Valpolicella.Siamo stati in grado di man-tenere i servizi scolastici ilpiù possibile efficienti e amantenere le quote annualistabili nel corso degli anni.Mi dispiace aver visto i car-telli delle mamme e dei diri-genti degli asili che, se purlegittimi, imputavano allaAmministrazione di non

essere attenta all'educazionedei nostri bambini. In quelmomento il bilancio non loconsentiva, ma mai è venutaa mancare la volontà di ricer-care il più possibile la ciframancante». Sono molte le critiche chesono state mosse a questaAmministrazione…«È un momento di grandedifficoltà e la critica delleminoranze dovrebbe esserepiù costruttiva e non di stru-mentalizzare temi cosìimportanti solo per fini poli-tici. Ricordo che è stata lapassata Amministrazione acostruire il debito che oraabbiamo, con spese a voltenon necessarie o fortementevincolanti. L'Amministrazio-ne continuerà a portare avan-ti la sua opera di risanamen-to, seppur con un continuocambio di leggi. Il Comune oggi è diventatoper lo Stato un mero esattoree il caso dell'IMU è emble-matico. La Valpolicella sta sboccian-do come una rosa: auspicoper il futuro una sua integra-zione turistica, culturale,commerciale e politica. Solocosì potremmo garantire allefuture generazioni un futuromigliore e dare al nostroavvenire un’unica voce».

NEGRAR. Intervista all’assessore Gianni Pozzani sulla situazione del Comune

«Momento complicatoma sapremo uscirne»

LUTTO IN VALPOLICELLA.Si è spento Ugo Chignola:

mancherà all’intera comunità

Si è spento lo scorso 11 ottobre Ugo Chigno-

la. Nato a Chiusa il 25 aprile 1944, Chignola

abitava da anni a Pedemonte. In Valpolicella

aveva saputo guadagnarsi la stima e l’ammi-

razione di molti: cavaliere dello Snodar, fon-

datore della Pro loco di Negrar, nonchè inven-

tore della Maschera di Carnevale di Negrar,

Ugo era consigliere di amministrazione della

Banca della Valpolicella. Fu lui a “ripristinare”

e presiedere per 20 anni la Banda musicale di

Negrar, passando il testimone qualche mese

fa ad Andrea Borgese. «Ho chiesto ad Andrea

di prendere il mio posto – diceva Chignola

lo scorso marzo, presentando alla redazione

de L’Altro Giornale il suo successore – perché

in lui ho rivisto me stesso 20 anni fa: anch’io

seguivo mio figlio che suonava nella Banda,

come lui sta facendo con la figlia, bravissima,

che tiene molto al suo ruolo all’interno del

Corpo bandistico. Credo che Andrea possa

dare molto a questa Banda, nella quale

comunque il mio cuore rimane.

Da parte mia continuerò ad aiutare e sostene-

re il nuovo Presidente nella sua attività».

E così è stato: Chignola, com’era nel suo stile,

ha continuato ad essere presente: bastava

chiedere e lui non sarebbe mancato. Purtrop-

po la vita non gli ha permesso di continuare il

suo cammino, ma lui da lassù continuerà a

seguire tutto con il suo contagioso sorriso di

sempre. «Ho sempre rispettato e ammirato la

correttezza e il grande amore che Ugo nutriva

nei confronti della Banda comunale e di tutti i

bambini e ragazzi che ne facevano parte –

ricorda Gianni Pozzani, assessore alla Cultura

del comune di Negrar e amico di Chignola -.

Ugo era sempre alla ricerca di finanziamenti

per aiutare la Banda e i suoi componenti

ed ha fatto il possibile per far diventare la

Banda stessa quella realtà straordinaria che

oggi è. Senza dubbio Ugo è stato un perfetto

ambasciatore della Valpolicella, facendone

conoscere tradizioni e caratteristiche in tutta

Europa».

Ugo Chignola

Gianni Pozzani

E’ stato un successo quelloregistrato dalla bibliotecacomunale di Negrar nell’am-bito del progetto nazionale“Dona un libro alla tuabiblioteca”, iniziativa dellelibrerie Giunti. La libreriaGiunti de La Grande Melashoppingland di Lugagnanodi Sona ha scelto proprio labiblioteca negrarese comepunto di riferimento per ilprogetto: il risultato sonostati più di 2000 libri donatidagli acquirenti alla bibliote-ca. Il punto vendita Giunti deLa Grande Mela si è classifi-cato al secondo posto in Ita-lia. «Questo patrimoniolibrario di 2000 volumi –afferma la presidente del

Comitato di gestione dellabiblioteca di Negrar, Madda-lena Guardini, che ringraziala libreria Giunti e tutti colo-ro che hanno aderito al pro-getto acquistando un libroper la biblioteca – sarà sud-diviso tra le bibliotecheappartenenti al circuito inter-bibliotecario della Valpoli-cella: Marano, Fumane,Pescantina, Sant’Amborgio,San Pietro in Cariano e natu-ralmente Negrar». Una real-tà, quella delle bibliotechecomunali, che si sta svilup-pando sempre più, allargan-do il suo raggio d’azione. Inparticolare per quanto con-cerne la biblioteca di Negrar,le attività procedono a vele

spiegate: «Al raddoppio deiprestiti rispetto agli anni pas-sati – afferma ancora Guar-dini ringraziando l’assessorealla cultura del comune diNegrar, Gianni Pozzani -, siaffianca una positiva rispostaad ogni attività proposta.Grande successo ad esempioè stato riscosso da “It’s Sto-rytime”, letture animate perbambini dai 6 ai 10 anni inlingua inglese e tedesca pro-poste durante il periodo esti-vo ad un gruppo di 15 bam-bini. Il progetto continueràcon gli appuntamenti delgiovedì pomeriggio (dalle16.30 alle 17.30) dell’8, 15 e22 novembre e 6, 13 e 20dicembre.

Nel mese di ottobre, in colla-borazione con le scuolemedie, abbiamo aderito alprogetto provinciale “Portaun amico in biblioteca” nel-l’ambito del quale abbiamoospitato il fumettista Bacilie-ri. Durante il periodo invernaleproporremo, in collaborazio-ne con le insegnanti, alcunilaboratori per la scuolamaterna, mentre continual’iniziativa – avviata ad ini-zio 2012 – per ospitare variartisti locali all’interno dellasede della nostra biblioteca.Chiunque abbia voglia diesporre le proprie opere pertre settimane consecutivepuò farsi avanti».

NEGRAR / IL PROGETTO NAZIONALE

Duemila libri alla biblioteca

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Novembre 2012 15CRONACHE

Sono stati “Un dono per la Vita” i sei defi-brillatori consegnati giovedì 20 settembread alcune società sportive del comune diNegrar, alla Polizia Municipale e alla Scuo-la Media. Durante la serata, condotta daGiancarlo Peretti ed ospitata dalla sala con-vegni della Cantina Valpolicella di Negrar,sono stati consegnati anche 34 attestati diesecutori BLSD. Un’iniziativa, questa, par-tita dall’assessore ai Servizi Sociali delcomune di Negrar, Luigino Damoli, e dal-l’assessore allo Sport, Federico Marangoni,con la collaborazione del PAD MagaliniCuore Onlus – famiglia Giancarlo Modena- in ricordo del figlio Lorenzo. Accanto aloro sono intervenuti anche il sindaco diNegrar, Giorgio Dal Negro, il Presidentedella Cantina Sociale, Carlo Alberto Rec-chia, il Direttore del Servizio Emergenza118 dottor Alberto Schonsberg, il cardiolo-go Giulio Molon e il dottor Giuseppe Sipa-la, Presidente onorario del “PAD MagaliniCuore Onlus”. I dati statistici dicono chedove ci sono defibrillatori e personale for-mato, il numero delle persone salvate puòsuperare anche il 60%, mentre dove non c’èprogetto i salvati sono solo il 5%. «Sonoorgoglioso che questa città abbia fatto unpiccolo passo in avanti e oggi possiamosentirci un poco più sicuri – ha affermato ilsindaco Giorgio Dal Negro -. Tutti sappia-mo che aver dotato i campi sportivi, ilpalazzetto dello Sport di defibrillatori puòessere non solo importante, ma anche deter-minante per la vita della persona. Un grazieparticolare a tutti coloro che hanno dato vitaall’iniziativa e a tutti i signori sponsor che

hanno voluto concretizzarla». «Scosso,come tutto il mondo sportivo, dal decessoper arresto cardiaco del giocatore PiermarioMorosini – ha aggiunto l’assessore ai Servi-zi sociali, Luigino Damoli - mi sono sentitoin dovere di fare qualcosa onde evitare checiò possa accadere nei nostri centri sportivie non solo, così ho iniziato la ricerca difondi per l’acquisto dei defibrillatori, coin-volgendo l’assessore Federico Marangoni ela Famiglia Modena colpita qualche anno fadalla perdita per arresto cardiaco sul campoda gioco del figlio Lorenzo, famiglia chesta promuovendo altre simili iniziative

nella provincia. Ringrazio tutto coloro chehanno contribuito finanziariamente alla rea-lizzazione del progetto, a costoro vieneconsegnata una pergamena attestante il rin-graziamento più sentito dell’Amministra-zione Comunale: la Farmacia DottoressaFappani, la Farmacia Valpolicella dottorAlessandro Moglia, la Cantina Valpolicelladi Negrar, la Banca Fideuram, la Banca Val-policella Credito Cooperativo di Marano, laSparkasse Cassa di Risparmio, la Tecnovapf.lli Franchini, il Comitato Palio del Recio-to, la famiglia Giancarlo e MariagraziaModena».

NEGRAR. Nella serata del 20 settembre consegnati pure 34 attestati di esecutori BLSD

Sport, Polizia e scuola:sei defibrillatori donati

COMUNE.Cambio di guardiaMartinelli - Silvestri

Cambio della guardia in comune aNegrar: dal 16 ottobre scorso l’as-sessorato al Commercio e alle Mani-festazioni passa da Federico Marti-nelli a Nicola Silvestri. Una decisio-ne, questa, presa dal Sindaco Gior-gio Dal Negro «a seguito di un seriedi rimostranze da parte di alcuniconsiglieri della Lega Nord in parti-colare – afferma il primo cittadino -.Da alcuni mesi un gruppo di Consi-glieri manifestava ripetutamente alsottoscritto un profondo disagio rela-zionale con l’assessore Martinelli,con il quale, dicevano, non riusciva-no più ad avere un dialogo. A quelpunto ho dovuto decidere: è statoinformato mezzo mondo dai segre-tari regionali a quelli comunali, ma,al di là della stima e della simpatiache Federico Martinelli ha riscossoall’interno della Giunta, chi decide èin ogni caso il Consiglio Comunale.Per questo abbiamo ritenuto oppor-tuno affidare la delega al Commer-cio e alle Manifestazioni a Nicola Sil-vestri. La decisione – aggiunge DalNegro – ha creato un certo malumo-re, ma bisogna guardare in faccia larealtà e considerare la capacità ol’incapacità di un Assessore di rap-portarsi e relazionarsi con il resto delConsiglio comunale».

S.A.

Da sinistra Federico Marangoni, Luigino Damoli, Carlo Alberto Recchia,Giorgio Dal Negro, Giancarlo Modena

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Novembre 2012 16CRONACHE

Nello scorso numero deL’Altro Giornale è statopubblicato un articolo su“Indennità degli ammi-nistratori di Negrar aconfronto”, con unatabella che riportava lecifre del 2008 (prece-dente amministrazione)e del 2012 (attualeamministrazione). La tabella, così comepubblicata, non può rite-nersi una puntualizza-zione precisa relativa-mente alle indennitàdegli amministratori per-ché riporta solo indica-zioni generali e di tipoburocratico, e certamen-te non riferite alla realesituazione di Negrar. Si aggiunge che “rispet-to alla scorsa ammini-strazione non è statooperato alcun aumentose non nella figura del

Presidente del Consi-glio”: questa è un’affer-mazione che lasciaaperte varie interpreta-zioni.E’ vero che gli Ammini-stratori non si sonoaumentati le indennità,ma la composizione dellaGiunta e la richiesta diaspettativa dal lavoro daparte dell’assessore albilancio hanno fatto lie-vitare la spesa di ben45.000 euro. Come gruppi di mino-ranza, in modo legittimoe responsabile, nelluglio scorso abbiamoportato una mozione diindirizzo per ridurre lespese di indennità, otte-nendo la maggioranzadei voti in Consiglio;solo il Sindaco ed unconsigliere erano favo-revoli al mantenimento

delle attuali indennità. In un momento partico-larmente difficile per icittadini, ai quali si con-tinuano a chiederepesanti sacrifici, è beneche la politica sappiadare per prima l’esem-pio: per l’Amministra-zione negrarese puòrisultare un’occasioneper dare uno spettacoloun po’ più nobile diquello che da tempo cipropone.Se il Ministero concedead un assessore che ècollocato in pensione, oad un lavoratore autono-mo di ricevere unaindennità doppia di undipendente, non è unobbligo pretenderla. Non ci sembra vi sianonemmeno precarie situa-zioni economiche o ele-vato lavoro amministrati-

vo che la giustificano. Non solo la Giunta ha lapossibilità di ridurre lespese dando ai cittadiniil buon esempio che leviene richiesto, magaritrasferendo parte deicontributi alle scuole oall’asilo, ma lo dovrebbefare perchè la maggio-ranza che componeva ilConsiglio Comunale havotato la mozione. Non farlo significa anda-re contro la volontà stes-sa del Consiglio che rap-presenta i cittadini. Si riporta di seguito latabella con il confrontodelle spese reali per leindennità degli ammini-stratori di Negrar, riferitialla precedente ammini-strazione e all’attuale.

I Consiglieri Roberto Grison

e Valentino Viviani

La contro-tabella delle MinoranzeRICEVIAMO && PUBBLICHIAMO

Quest'anno l'associazione "Gruppo La Vigna" di Negrarintende fare sul serio e chiudere col botto il 2012: sabato 1dicembre dalle ore 16.00 fino a tarda notte la piazza diNegrar ospiterà "Negrar a lume di candela". In occasionedell’evento, a cui hanno aderito tutti i commercianti, lapiazza verrà chiusa al traffico e verrà spenta l'illuminazionepubblica del centro del paese e delle attività commerciali,compresi i bar, illuminati invece con candele fornite dall'as-sociazione stessa. A fare da sfondo saranno le note dellaBanda musicale di Negrar, di due gruppi musicali e dellamusica anni ’70 – ’80 di un dj. Ad intervenire inoltre saran-no la Palestra Oblò con uno spettacolo, il "ludubus" ( il pul-mino pieno di giocattoli per i bambini), il "baratto del gio-cattolo" per le famiglie che vogliono portare in piazza ibambini, il gioco delle bocce per i più anziani. Non man-cheranno vin brulè, cioccolata calda, castagne, arrosticini edegli ottimi piatti nostrani preparati dai bar del paese.«Desideriamo ringraziare tutti coloro che stanno contri-buendo alla realizzazione della festa – affermano dal Grup-po La Vigna -. Invitiamo coloro che hanno delle idee a con-tattarci - [email protected]; 347.9680087 (Marco)o 349. 2317669 (Paolo) -. Vogliamo, inoltre, invitare lapopolazione del centro del paese ad una partecipazione atti-va della festa: chi vuole abbellire il proprio balcone o lapropria finestra potrà acquistare da noi le candele». Il Grup-po La Vigna (Presidente Paolo Zolin, vicepresidente Fede-rico Tommasi, segretario Enrico Bruni, tesoriere CarloFranchini) – è nato nel dicembre 2010. Fino ad oggi haorganizzato vari eventi, tra cui tornei di briscola al vecchioasilo comunale (di cui uno è in corso il martedì sera) e unatombola. Il gruppo ha anche il proprio chiosco al "Palio delRecioto", mentre ogni anno è impegnato con il giro di SantaLucia con Babbo Natale e i castaldi fra le famiglie negrare-si prima delle feste natalizie. «Il nostro gruppo – concludo-no dal direttivo - non ha scopo di lucro: vuole semplicemen-te recuperare usi e costumi del nostro paese e donare inbeneficenza sul nostro territorio l'eventuale guadagno chederiva dai vari eventi organizzati». S.A.

NEGRAR/GRUPPO LA VIGNA

Serata in piazza

per finire il 2012

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Domenica 11 Novembre 2012

PROGRAMMAOre 9.00 Apertura della festa

con viaggio nel mondo dell’hobbistica

Ore 9.30 Offerta torte casalinghePesca dei fiori

Ore 10.00 Sapori in piazzaOre 10.15 Apertura mostra fotografica

Magnalonga SettembrinaOre 11.00 Santa Messa di RingraziamentoOre 11.45 Aperitivo dell’AmiciziaOre 12.00 Apertura stand gastronomici

al Centro Parrocchiale con piatti tipici veronesiOre 14.30 Giochi in piazza in collaborazione con i giovani

del gruppo “I for-A” e i Clown di “INVITA UN SORRISO”Intrattenimento con la Compagnia “ORDALLEGRI” e all’imbrunire magico spettacolo del fuoco

Ore 15.30 Esibizione della scuola di danza della “PALESTRA OBLÒ” di Negrar

Ore 16.45 Premiazione mostra fotografica MagnalongaOre 17.00 Magico spettacolo del FuocoOre 17.30 Estrazione sottoscrizione a premi

A fine festa minestrone

Si ringraziano per la gentile collaborazione tutti coloro che hannocontribuito alla buona riuscita della festa

Il Comitato “SAN MARTINO”, nel ricordare l’obbiettivo di beneficen-za della festa, invita alla partecipazione e augura a tutti una buonagiornata. Si declina ogni responsabilità per danni a persone o cose.

Con il patrocinio: degli Assessorati alla Cultura e al Turismo del comune di Negrar

Proloco “Emilio Salgari”, Comitato Palio del Recioto

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Novembre 2012 18CRONACHE

«Il Bilancio del Comune èsano. Abbiamo confermatol’IMU a zero per la primacasa e il minimo di legge peril resto. È un risultatoimportante che spero possaconfermare la soddisfazionedei cittadini». Queste leparole del sindaco di Mara-no, Simone Venturini, aseguito del Consiglio comu-nale del 27 settembre scor-so. Investimenti importanti

sono stati destinati ad unprogetto dedicato ai giova-ni: partirà a breve un corsodi writing, l’arte del mura-les, tenuto da alcuni educa-tori esperti. Durante il periodo estivoinoltre l’idea è quella dimontare un palco stabile inpiazza della Comunità aValgatara dando la possibili-tà ai giovani musicisti di esi-birsi. Proseguono anche gli

interventi di supporto edu-cativo per i minori in diffi-coltà. «Accanto alla formadell'appoggio educativoindividualizzato – affermal’assessore al sociale LauraValdegamberi - abbiamoampliato le modalità diintervento con uno stanzia-mento ad hoc per l'esperien-za educativa del “centrodiurno” (ndr: una sorta didoposcuola di sostegno), per

meglio rispondere ai bisognieducativi emersi sul territo-rio. In continuità con glianni precedenti prosegueanche il progetto di soste-gno alla genitorialità chevede quest'anno una propo-sta formativa ancora piùricca: il tema delle nuovetecnologie, accompagnerà,da ottobre a maggio, tre per-corsi formativi dedicati aigenitori, per l'approfondi-mento e il confronto suirischi e sulle potenzialità divecchie e nuove tecnologiein relazione alle diversefasce d'età dei figli». IlComune ha stanziato abilancio anche un importoaumentato del 20 % dadestinare a contributi per lescuole materne parrocchiali.

MARANO. Il sindaco e l’assessore Valdegamberi fanno il punto della situazione

Venturini soddisfatto«Il bilancio? È sano»

PURANO / LA RICHIESTA

Spazio per giovaniDopo la recente sistemazione del sagrato della chiesa di S.Giorgio di Purano, è stata evidenziata, dai cittadini di Purano lanecessità di realizzare un’area riservata dove permettere ai gio-vani di giocare lontano dai pericoli delle strade che attraversa-no l’abitato. Da molto tempo l’amministrazione aveva indivi-duato alcune soluzioni per realizzare tale area, la più interessan-te delle quali è risultata quella che prevedeva l’ampliamentodell’attuale giardino delle ex scuole elementari, oggi adibite asala civica e ambulatorio medico: nei mesi scorsi si sono con-cluse le trattative per l’acquisto del terreno. L’intervento è statopensato anche con lo scopo di migliorare la dotazione di servi-zi per l’abitato e migliorare la fruibilità dell’attuale edificiomolto utilizzato per iniziative di incontro e aggregazione pertutti i cittadini del territorio comunale. Il nuovo progetto preve-de la costruzione di muri di sostegno e il relativo livellamentodell’area, la realizzazione di una piastra polifunzionale, l’istal-lazione di giochi per i più piccoli e arredi quali panchine e tavo-li. A servizio dei numerosi momenti conviviali è prevista anchel’istallazione di un immancabile camino per barbecue. Il pro-getto esecutivo è stato approvato dalla Giunta comunale e dallaSoprintendenza e si è svolta la gara per l’assegnazione dei lavo-ri di realizzazione dell’opera. La conclusione dei lavori è pre-vista per fine 2012. «Si sono tenuti un paio di incontri con ibambini e i ragazzi della frazione – afferma il sindaco SimoneVenturini - con i quali abbiamo concordato gli interventi e i gio-chi da posizionare nel nuovo parco: sono loro i veri progettisti.Ho lasciato loro una copia in bianco e nero del progetto e ora lastanno dipingendo: il cartello di cantiere porterà l’immagine del“loro” progetto e la loro firma».

Sabato 22 settembre si è tenuta presso la baita degli Alpini di Valgatara la festa diinaugurazione della nuova sede della Croce Bianca. Per l’occasione avevo chiestoagli Alpini di Valgatara se avessero potuto allestire il pranzo per gli ospiti e i rappre-sentanti dei vari di gruppi di volontariato del comune di Marano. Gli Alpini si sonomessi al lavoro. Il Presidente, Giuseppe Aldrighetti, ha organizzato un primo incon-tro presso la baita dove, con il Presidente della Croce Bianca, Nicola Lanciai, abbia-mo definito i dettagli organizzativi. Ho inviato una lettera alle principali aziende delComune: abbiamo chiesto il vino alle numerose cantine, la carne al SalumificioCoati, il formaggio a Latte Lessinia di Gianni da Mondrago. La risposta è stataamplissima: le cantine Degani di Valgatara, Clementi di Gnirega, Lonardi di Mara-no, Zardini di Pezza, Masi di Valgatara, San Rustico di Valgatara, Righetti di Rugolin,Salvaterra di Furia da Valgatara, hanno fornito tante bottiglie che basteranno ancheper le prossime feste degli alpini; la carne, i formaggi e i tortellini del Pastificio Ave-sani hanno consentito di allestire in maniera completa il pranzo. La Banca della Val-policella, immancabilmente, ha sostenuto l’iniziativa. Davvero una risposta straordi-naria! Ero d’accordo con il Presidente degli Alpini che per le altre spese il Comuneavrebbe pagato di propria tasca. Qualche giorno fa, il Presidente mi ha chiamatoper dirmi che gli Alpini hanno deciso che si accolleranno loro queste spese, comesegno di riconoscenza per il Comune che concede loro la baita. Dopo la telefonatadi Giuseppe sono stato tutto il giorno con il pensiero su questi gesti, di gratuità, sensocivico, collaborazione. Voglio dirlo qui, sul giornale, perché nell’apparente abbon-danza di notizie negative, credo sia giusto essere consapevoli che le nostre comuni-tà sono fatte di tanta brava gente. Non è certo la cifra che conta: è il messaggio.Queste sono le basi solide su cui una società sana si fonda; questo è garanzia difuturo. Sono fortunato ad aver potuto fare il Sindaco in un paese così.

Il Sindaco Simone Venturini

«Ringrazio l’intera comunità»RICEVIAMO && PUBBLICHIAMO

NOTIZIE IN BREVEPRESENTATI I CORSI DI TEATRO PER GIOVANI. Sono stati presentati il 15ottobre scorso a Marano i nuovi corsi di teatro per giovani e giovanissimi. L'ideadi promuovere attività di questo tipo per i ragazzi e le ragazze nell'età dell'ado-lescenza è nata nel 2007 come progetto di continuità con i laboratori teatraliche da tempo si svolgono nella scuola primaria e secondaria dell’Istituto Com-prensivo “Bartolomeo Lorenzi”. In seguito, la proposta teatrale si è rivolta nonsolo agli adolescenti, ma anche ai giovani: sono nati così due corsi distinti perle due fasce di età. Il gruppo nel tempo si è scelto anche un nome: la Compa-gnia degli Acchiappasogni. La direzione artistica dei corsi è dell’attore e registaStefano Paiusco. AL VIA I CORSI DI FORMAZIONE PER GENITORI. Tre cicli di incontri saran-no proposti nei prossimi mesi a Marano per approfondire alcuni aspetti dellarelazione genitore-figlio e in particolare il ruolo del gioco e delle nuove tecno-logie nel rapporto con i figli. Si è partiti il 29 ottobre con "L'arte del giocare", per-corso condotto da Tiziana Mantovani per i genitori con figli frequentanti la scuo-la primaria (gli incontri successivi saranno il 12 e il 26 novembre). Seguiranno,a gennaio e febbraio 2013, tre serate rivolte ai genitori dei bambini frequen-tanti la scuola dell'infanzia sul tema dei "Rischi ed opportunità delle nuove tec-nologie" (24 gennaio, 11 e 28 febbraio - condotti da Maria Grazia Paglialungae Katia Tinazzi). Per l'età dell'adolescenza l'Amministrazione, in collaborazionecon l'Istituto Comprensivo B. Lorenzi di Fumane, propone l'approfondimento di"Affettività e sessualità nell'età dell'adolescenza" (25 marzo e 8 aprile) e "Inter-net: istruzioni per l'uso" (15 e 22 aprile). Per maggiori informazioni consultare ilsito www.comunemaranovalp.vr.it.

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Musica, sport e passione sono gli ingredienti base dell'entusiasmo. Con i suoi 2.200 mara-toneti, che la mattina di domenica 7 ottobre hanno attraversato il centro storico del capo-luogo carianese, una volta tanto libero dalle macchine, la Veronamarathon ha entusiasma-to i carianesi, che hanno risposto con un'accoglienza da brividi. Musica e allegria hannoaccompagnato gli atleti nei primi chilometri della loro impresa e, prima che fatica e sudo-re tagliassero gambe e fiato, si sono a loro volta entusiasmati della calorosa accoglienza cheil pubblico e gli allievi della “Aronne Music Academy” di San Pietro gli hanno riservatoall'imbocco della centrale via Roma, davanti al bar “Al Ponte”. Sorpresi da tanto entusia-smo, i maratoneti hanno risposto all'inattesa performance di musicisti e coriste, generosisomministratori di corroborante ristoro, con un applauso spontaneo e qualche passo didanza. Una dose di doping musicale che ha regalato emozioni e allegria, risollevando glianimi anche dei corridori più provati. Più avanti, sotto il campanile della pieve romanica diSan Floriano, a rincarare la dose e a ridare ulteriore fiato, ci hanno pensato i fiati dellabanda comunale di San Pietro, prima che il serpentone scarpinante si infilasse tra i vigne-ti, le ville e le corti della Valpolicella baciata dal sole. Gianfranco Riolfi

Novembre 2012 19CRONACHE

Il saluto della PresidenteElisabetta Scamperle che haringraziato i presenti e tutticoloro che operano pressol'I.C.S.S. – Istituzione comu-nale servizi sociali - garan-tendo l'ottimo livello deiservizi forniti agli ospiti edel sindaco Gabriele Mae-strelli che ha ricordato l'im-portanza della struttura peril territorio della Valpolicel-la, hanno aperto i lavori delconvegno/ incontro “L'Isti-tuzione Comunale ServiziSociali: la sua storia ed isuoi servizi” tenutosi sabato13 ottobre presso la Sala Lonardi di San Pietro in Caria-no in occasione dell'OpenDay. Dopo l'introduzione dellaresponsabile dei servizi,Chiara Marchiotto, si sonosusseguiti numerosi interven-ti: Elisa Faggian ha parlato de“Il servizio medico in casa diriposo”, Alessandro Sterza de

“Il servizio infermieristicosaniatario”, la logopedistaAnnarita Forte de “Le proble-matiche legate ai disturbidella deglutizione”, Giovan-na Cecchetto de “Le esigenzenutrizionali”, il fisioterapista

Giovanni Marangoni di “Ria-bilitare, mantenere, preveni-re, differenziare gli interven-ti”, Stefania Ruzzenente de “Iservizi socio – sanitari”,L’educatrice Roberta Faetti-ni de “Le attività di anima-

zione”, la psicologa MarinaComencini de “L’assistenzapsicologica in casa di riposoe i servizi del centro diur-no”. Il convegno, al quale hannopreso parte anche gli studen-ti della classe quinta delLiceo delle Scienze socialidell’Istituto Levi – Calabre-se – accompagnati dalla pro-fessoressa Valbusa -, è statochiuso dal Direttore del-l'ICSS, Francesco Zantede-schi, che, ricordando lanascita della struttura nel1985 come Centro Sociale el'adeguamento del 1996 adIstituzione consequenzialealle disposizioni di legge inmateria, ha evidenziato lanecessità di attuare una tra-sformazione dell'Ente, comeprogrammato dall'Ammini-strazione Comunale, ondeconsentirne una gestione inlinea con l'attuale normativa. L'Open Day è proseguitonel pomeriggio con la musi-ca del duo Guido e Costanti-no Borsetto e con la recitateatrale della compagniaamatoriale Evergreen e si èconcluso con la piena soddi-sfazione degli organizzatorie degli ospiti che hanno pre-senziato. E.R.

SAN PIETRO IN CARIANO. L’evento si è svolto lo scorso 13 ottobre

Un Open Day specialeper la Casa di Riposo

SAN PIETRO IN CARIANO / L’ACCOGLIENZA

Veronamarathon, che festa!

PEDEMONTE. I cento anni di Elisa FiorioIl mese di settembre ha fatto da sfondo a Pedemonte ad uno speciale com-pleanno. Elisa Fiorio ha infatti tagliato il traguardo dei 100 anni d’età. Aportarle i migliori auguri da parte dell’intera cittadinanza di San Pietro inCariano è stato il sindaco Gabriele Maestrelli, che, durante i felici festeg-giamenti accanto a figli, nipoti e pronipoti, le ha consegnato un ricordo daparte dell’amministrazione comunale. Sul numero di Settembre de L’AltroGiornale era stato pubblicato un articolo relativo ai festeggiamenti corre-dato da una foto nella quale venivano ritratti nonna elisa, il sindaco di SanPeltro in Cariano e solamente uno dei due figli di Elisa Fiorio, Renzo. Laneo centenaria ha anche un altro figlio, Dario, che purtroppo non è appar-so nella foto. Per ovviare a questo inconveniente pubblichiamo la foto dellafamiglia al completo nel giorno dei festeggiamenti. Tanti auguri ancoranonna Elisa!

SAN PIETRO-FUMANE

Giornate ambientaliIn sinergia con Regione Veneto e Provincia di Verona, i comu-ni di San Pietro in Cariano e Fumane anche quest’anno aderi-ranno alle “Giornate dell’Ambiente” dimostrative, una ognimese fino a maggio. La “Prima Giornata dell’Ambiente” si ètenuta il giorno 26 ottobre scorso a San Pietro in Cariano conesposizione e dimostrazione su strada di auto ibridaelettrica/metano/gpl e biciclette a pedalata assistita al fine dellapromozione di una mobilità sostenibile. Lo scopo di questegiornate è quello di creare nella popolazione una nuova culturadi vita sostenibile e del vivere bene. L’obiettivo primario deidue Comuni è proprio quello di insistere sulla cultura ambien-tale: oltre alle “Giornate dell’Ambiente” saranno percorse duevie maestre per diffondere tale cultura, una attraverso le scuolecoinvolgendo gli studenti tramite i docenti, l’altra coinvolgen-do le famiglie nell’iniziativa internazionale finanziata dal pro-gramma comunitario, Intelligent Energy Europe, e gestita alivello italiano dalla società ECUBA SRL, relatrice all’assem-blea pubblica di lancio del progetto presso le famiglie di SanPietro in Cariano e Fumane e chiunque fosse interessato, nella“Seconda Giornata dell’Ambiente” in programma il 9 novem-bre nella Sala Lonardi di San Pietro in Cariano alle ore 18.00.L’elenco e le iniziative delle “Giornate dell’Ambiente 2013”sono in fase di progettazione presso i due Comuni. Qualora cit-tadini o associazioni avessero idee in merito alla cultura di “vitasostenibile” e “vivere bene” sono invitati a proporle presso ledue istituzioni comunali (Tel. 045.6832180 – 045.6832824).

SAN PIETRO. Incontro sul terremotoIl comune di San Pietro in Cariano organizza per martedì 20 novembrealle 20.30, presso l’aula magna delle Scuole Medie di San Pietro inCariano in via Mara, una serata di informazione e confronto sul tema delfenomeno del terremoto e dello stato attuale della prevenzione e pro-tezione della nostra area geografica. All’incontro organizzato, graziealla collaborazione degli assessorati alla Protezione Civile e alla Cultu-ra nonchè alla Consulta Comunale della Cultura, sono stati invitati, fun-zionari e tecnici che avranno modo di esprimersi sui vari temi attinen-ti a questo tipo di fenomeno naturale, che in questi ultimi tempi si èverificato con maggior frequenza anche nella nostre zone. L’ingresso ègratuito e libero per tutti coloro che intendono partecipare.

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Domenica 7 ottobre Mas-simo Bonaldi, settanta-quattrenne di Mazzurega,è stato protagonista diuna protesta particolare.Lui stesso, che ha stilatoanche una lettera firmatada un centinaio di cittadi-ni, ha trascorso una gior-nata letteralmente incate-nato davanti alla casadella moglie a Mazzurega,nel punto in cui dovrebbesbucare la nuova stradaprogrammata dall’ammi-nistrazione comunale,decisa nel voler interdireal traffico veicolare il pas-saggio dal centro delpaese, davanti alla chiesaparrocchiale. Di seguitopubblichiamo la lettera diBonaldi e la replica del-l’amministrazione comu-nale.

LA LETTERA Noi firmatari siamo contra-ri alla chiusura della stradache passa davanti alla chie-sa “S. Bortolomeo” a Maz-zurega e proponiamo, inalternativa, il posiziona-mento di dossi o di autove-lox con il limite di velocità

a 30 km/h.Infatti, oltre alle innumere-voli curve presenti per rag-giungere la nostra frazioneda Fumane, ci sono benquattro strade parallele chel'attraversano, mentre iltraffico è così insignificanteche non giustifica la realiz-zazione di un'ulteriore stra-da, la quale, invece, andreb-be ad alterarne la paesaggi-stica.Pertanto, chiediamo di nonsprecare i quattrini dei con-tribuenti per svolgere taleprogetto, bensì di impiegar-li eventualmente per lasistemazione urgente dellefognature del borgo Croso(dove peraltro ci sono anco-ra delle abitazioni che nonle possiedono e scaricanodirettamente nei campi), oper creare dei parchegginell'area del cimitero, ol'asfaltatura del tratto chedal Santuario di Solanescende fino alla localitàCampian o l'ampliamentodel tratto di strada che col-lega Croso con Cavarena indirezione Solane.

Massimo BonaldiSeguono 5 pagine di firme

Novembre 2012 20CRONACHE

FUMANE. Le rimostranze contro la nuova strada e la replica dell’Amministrazione

La protesta di Bonaldiincatenato a Mazzurega

Gentile Direttore, le scrivo in merito all'articolo apparso sul suo gior-nale nell'ottobre scorso intitolato "A scuola a Fuma-ne". Non intendo certo polemizzare con il vicesinda-co Bonazzi, ma puntualizzare alcuni passaggi delsuo intervento che meritano una certa attenzione.Mi duole che Bonazzi giudichi l'intervento dei Vigilidel Fuoco poco adeguato e inopportuno. Non puòliquidare la professionalità, lo spirito di sacrificio diquesti uomini che sono al servizio della comunità inqualsiasi momento e con tutte le avversità, macome si permette? Questi uomini sono personeserie, professionalmente preparate e non sonocerto lì ad alimentare le "psicosi" (come le chiamaBonazzi) della gente. […]In quanto alla psicosi non sapevo che Bonazzi fosseun esperto di psicologia, comunque dice il DSM-IV:"la psicosi è un disturbo che influisce sulle funzionimentali con conseguente perdita del rapporto conla realtà". Ora non mi pare che genitori preoccupa-ti per l'integrità fisica dei propri figli, siano da consi-derare tali. Bonazzi, quando parla di certificazionestatica, dimentica che nel documento redatto nel2005 il perito scriveva che per l'adeguamento sismi-co dell'edificio scolastico esiste l'ordinanza del Presi-dente del Consiglio dei Ministri n.3274 del20.03.2003 poi prorogata al 2005 in cui disponel'obbligo di procedere a verifiche, da effettuarsi acura dei rispettivi proprietari per gli edifici e infra-strutture di interesse strategico (es. municipio-ospe-dali, scuole…) e che la data ultima doveva intender-si 1'8 maggio 2008. In seguito altre proroghehanno spostato tale termine a dicembre di quest'an-no. A seguito del terremoto del 25.1.2012 (quellocon epicentro a Negrar) l'edificio in argomento èstato oggetto di sopralluogo da parte dello stessoperito che ha redatto il certificato di staticità, il qualeha fatto apporre dei fessurimetri (vetrini) in corri-spondenza di lesioni significative per poter monito-rare eventuali movimenti che possano essere statiinnescati da eventi sismici. Nella stessa relazioneribadiva di sostituire il contro soffitto, utilizzandomateriale più sicuro. Faccio notare a Bonazzi che lavisita da parte del perito è stata effettuata il25.01.2012 mentre il resoconto scritto è datato 25maggio 2012. In tutto questo lasso di tempo aigenitori che chiedevano di poter accedere a taleatto (che ovviamente non c'era) l'Amministrazioneha sempre tergiversato. Dal 20 maggio 2012 iniziauna serie di movimenti tellurici, con epicentro inEmilia, che si sono propagate anche qui da noi esono state sentite in maniera molto forte provocan-do nei genitori allarme per l'incolumità dei proprifigli. Metta in serie tutti questi avvenimenti e poi midirà se il sentimento di protezione che ogni genito-re prova per i propri figli, possa essere consideratopsicosi…Signor Bonazzi, a parer mio, è azzardatoda parte sua fare affermazioni del tipo "i bambiniandavano a scuola in tutta sicurezza" fino a quan-do, almeno, non avremo a disposizione gli esitodegli accertamenti. L'enfasi con la quale lei parladelle fondamenta della scuola, mi fa piacere, pec-cato però lo si sappia solo ora che si stanno facen-do scavi e carotaggi, nel senso che col senno dipoi…! La nuova certificazione l'ho letta anch'io edice che viene rilasciata sulla scorta della documen-tazione e della presa visione della struttura, signifi-ca lettura dei documenti in possesso dell'Ufficio Tec-nico e sopralluogo visivo. E' ridicolo poi far ricaderesulla scuola la motivazione dell'aumento dell'Irpef edell'Imu quando c'era un disavanzo positivo dibilancio di oltre 300.000 euro. Ci sarebbe molto dadire ed approfondire ma so che ruberei spazio aqualcun altro pertanto, gentile Direttore, chiudodicendo, non solo a nome mio ma anche a nome ditutti i genitori, che un po' più di chiarezza e dialogoda parte dell' Amministrazione eviterebbero sterilipolemiche e contribuirebbe senz'altro a migliorarequesta nostra società.P.S. Anche noi siamo stati ricevuti dal Prefetto.

Mimmo Bertè

«Caro Bonazzi,puntualizziamo»

RICEVIAMO && PUBBLICHIAMO

L’INTERVENTO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE«Quello che verrà realizzato a Mazzurega sarà semplicemente un miglioramento viario». Sono peren-tori il sindaco e il vicesindaco di Fumane, Domenico Bianchi e Giuseppe Bonazzi. «Non si tratta di fareuna strada in più – aggiunge il Sindaco -: la strada attuale, che passa davanti alla porta della chiesaparrocchiale, oltre che davanti all’asilo nido e alla scuola materna, alle opere parrocchiali e al camposportivo, verrà pedonalizzata e, al suo posto, verrà realizzata una strada nuova. Tutto il nucleo deiservizi pubblici verrà reso più agibile e più sicuro. Nell’arco di un mese appalteremo i lavori e l’ope-ra verrà realizzata. Per quanto concerne le firme raccolte dal signor Bonaldi, vorrei precisare che hoavuto modo di parlare con alcuni dei firmatari i quali mi hanno confermato di aver firmato senzasapere di cosa si trattasse precisamente». «Lo spazio interessato dagli interventi di costruzione dellanuova strada – afferma il vicesindaco – è di proprietà della parrocchia. Quest’ultima cederà l’area e

in cambio riceverà dal Comune lo spazioverde accanto alla scuola materna daadibire ad uso pubblico. Una scelta, lanostra, che non nasce dal nulla, ma stu-diata da tre anni a questa parte. Anchela Curia vescovile ha dato il suo benesta-re per l’accordo preliminare. La nuovaarteria, per la quale è stato ottenuto unfinanziamento di 100.000 euro – su139.000 euro totali – che non potrebbe-ro essere state dirottate in ogni caso sualtre opere, non era prevista dal Pianoregolatore di Fumane, tant’è che è statapresentata quindi come variante. Quan-do si parla di “variante al PRG” – precisaancora Bonazzi - si intende portare deiterreni ad “interesse pubblico” per espro-priarli. La variante viene quindi adottatadal Consiglio. Nei 30 giorni successivichiunque può avanzare osservazioni inmerito. Nel caso della strada di Mazzure-ga dopo 30 giorni non sono pervenuteosservazioni: a questo punto per ilComune diventa un impegno e un dove-re fare la strada. Purtroppo qui è statoscambiato il bene comune per il beneprivato: la nuova strada non va a soppri-mere un bene privato e il paese può trar-ne solo benefici. Nessun vantaggio inol-tre per la parrocchia: unico vantaggio èla maggior sicurezza della popolazione».

Massimo Bonaldi

La planimetria per la nuova arteria

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Novembre 2012 21CRONACHE

Cambio della guardia allapresidenza della pro loco diMolina. Da qualche settima-na Luigi Castioni, che peranni ha guidato l’associazio-ne, ha rassegnato le suedimissioni. A traghettare laPro loco fino alla scadenzadel direttivo sarà LeonardoCeradini, nuovo Presidente. Chi è Ceradini Leonardo?«Sono nato a Molina e quan-do avevo 9 anni la mia fami-glia si è trasferita a San Pie-tro in Cariano, dove abitotutt’ora. Tuttavia ho sempremantenuto il legame con ilmio paese, coltivando dahobbista i terreni lasciatimidai miei genitori. Da 5 annifaccio parte del direttivodella Pro loco ed ora, sonostato chiamato a portareavanti questo nuovo incari-co».Qual è la prima cosa cheintende dire?«Ringrazio il mio predeces-sore Luigi Castioni per i suoi9 anni di presidenza condotticon passione e impegnoirraggiungibili. Con lui aMolina sono decollati variprogetti come quello diriportare l’apicoltura in Les-sinia organizzando corsi ecostituendo l’apiario sociale

e di dare all’associazioneuna sede stabile. Ai molinesiinvece vorrei dire che il turi-smo è una risorsa per tutto ilpaese e come tale va pro-mosso e incrementato: è unbene rinnovabile che vacurato e conservato per dura-re nel tempo. Molina costi-tuisce una proposta turisticaalla portata delle famiglie». Come muoversi quindi?«Parte delle risorse che deri-vano dalla gestione del Parcodelle Cascate va reinvestitosul territorio. Va conciliato

l’interesse delle persone chevivono di turismo con l’im-patto del flusso di migliaia dipersone sul resto della popo-lazione. Vanno favorite altreattività per offrire al turistala possibilità di portarsi acasa, oltre al godimento del-l’ambiente naturale, ancheprodotti frutto di un territo-rio incontaminato. Dall’annoprossimo si aggiungerannoagli attuali, una ventina diposti letto B&B: non ci sta-rebbe male un negoziettodelle eccellenze gastronomi-che e uno di prodotti artigia-nali della tradizione locale».Parliamo della risorsa piùpreziosa per Molina, l’ac-qua.«L’acqua è vita e costituisceper Molina una risorsa chene ha garantito la sopravvi-venza economica per secoli.E’ necessario rispettare que-sta fragile risorsa: se perqualsiasi motivo il percorsoche porta l’acqua alla sor-gente dei Veraghi si dovesseinterrompere, Molina diven-terebbe un borgo fantasma.In modo particolare lo devecomprendere chi si occupa diescavazione, attività che staa monte del paese»Ha in mente un progetto

ambizioso?«Già da qualche anno la proloco di Molina partecipa allemanifestazioni promosse aFumane, Breonio, Cavalo: Incollaborazione con le Istitu-zioni, Comune in primis,.Dobbiamo sviluppare sem-pre più la reciprocità e ilcoordinamento delle attivitàturistico-promozionali delterritorio, nel rispetto deiruoli. a questo scopo servi-rebbero anche strutture epiattaforme ricettive da dedi-care alle manifestazioni». Infine una questione spino-sa, quella dei parcheggi apagamento…se di pagamento si è deciso,almeno le risorse derivanti,vengano investite permigliorare le strutture di ser-vizio a residenti e turisti.Esempio la strada che attra-versa il centro storico. Inol-tre la Pro loco ritiene incom-prensibile che il solo paesedi Molina non abbia un par-cheggio libero, per i residen-ti e le persone che hannobisogno di fermarsi per brevisoste – la spesa in negozio, ilpasto in trattoria, la Messadomenicale. Ce la farà?«Non da solo».

MOLINA. Intervista a Leonardo Ceradini alla guida della Pro Loco

Promozione e sinergie:un Presidente al lavoro

pubbliredazionale

CLINICA PEDERZOLI

La Casa di Cura “Dott.Pederzoli” ha iniziato unpercorso formativo voltoal miglioramento conti-nuo non solo dell’aspettomedico-sanitario maanche di quello organiz-zativo e in questo ambitoha promosso e organiz-zato a Peschiera delGarda in collaborazionecon l’Associazione Ita-liana Ospedalità Privataun convegno sul ruolodel coordinatore infer-mieristico dal titolo

“Coordina_mentis”.Quella del “coordinatoreinfermieristico” è unafigura istituita recente-mente in sostituzionedella storica figura del“caposala” anche se, nel-l’uso comune, sonoancora molte le personeabituate a parlare di“caposala” quando siriferiscono al responsa-bile infermieristico di unReparto o di un Servizioospedaliero. Obiettivo di questa gior-

nata di lavoro è statoquello di fare il punto suuna figura professionalechiamata a rispondere aduna complessità di com-piti: dalla scelta e gestio-ne dei modelli organiz-zativi alla sicurezza dellecure, dalla ricerca scien-tifica alla formazione delpersonale, dall’analisidella normativa di riferi-mento al ruolo e all’eticadel “caposala”.Fra le innumerevolicaratteristiche che devo-

no contraddistinguere ilcoordinatore e che nefanno il perno attorno alquale ruota l’organizza-zione dei reparti nonchél’assistenza agli utenti siriconoscono in particola-re la capacità di direzio-ne e coordinamento delleattività di reparto, lagestione e il controllodelle risorse, le funzionididattiche nei confrontidel personale e degli stu-denti universitari, le ini-ziative di proposta e di

programmazione.In questo il contesto si èinserito il congresso cheha visto relatori prove-nienti da tutta Italia pro-porre le loro riflessioni econfrontarsi con dirigen-ti delle Istituzioni e deiCollegi Professionali sianazionali che regionali ecoordinatori che operanoin strutture pubbliche eprivate.Insieme hanno cercato diindividuare quelle vieche possono permettere

di coniugare lo sviluppoe l’evoluzione della sani-tà e della professioneinfermieristica all’inter-no di un ambito che vedesempre meno risorse esempre più vincoli.

Casa di Cura Polispecialistica

“Dott Pederzoli”Peschiera del Garda

Centralino 045 644 91 11

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“Coordina_mentis”: primo convegno Aiop sulla figura e il ruolo del “coordinatore infermieristico”

NOTIZIE IN BREVELA VALIGIA DEI MISTERI. Questo è il titolodello spettacolo che la Pro loco di Molina propor-rà nell’ambito del progetto dell’Unpli regionale,“Veneto Spettacoli di Mistero”. La commedia,nata da un’idea di Luigi Castioni (sceneggiatura eregia di Maria Teresa Zantedeschi), debutteràdomenica 25 novembre alle ore 16.00 presso ilteatro parrocchiale di Molina (ingresso libero).“Molina dopo l’8 settembre 1943, il ruolo dellestaffette partigiane, il rastrellamento, soldati alfronte, la prigionia – si legge nella presentazione-. Fine della guerra, il ritorno, due soldati non siseparano mai da una valigia piena di oggetti ericordi tra cui un quaderno di Lettere alla mammascritto durante la prigionia. Chi lo avrà scritto?Porta una misteriosa firma, J.M.J. Si scopre chesuor Dosolina, maestra elementare, consigliava difirmare così gli scritti del cuore. Perché?”.SÌ VIAGGIARE A MOLINA. Il programma delTG2, “Sì viaggiare”, ha fatto tappa a Molina. Sil-via Vaccarezza e la sua trouppe sono stati ospita-ti dallo IAT di Molina, gestito dalla Pro loco, edhanno effettuato le riprese, mandate in onda ametà ottobre. «Molina è per Fumane e la Valpoli-cella una grande potenzialità turistica che deveessere messa a disposizione di tutti gli operatorituristici – afferma l’assessore al turismo del comu-ne di Fumane, Giuseppe Totolo -. Per tale motivoè obbligatorio ampliare gli orizzonti e “osare unpo’ di più”. Lo sviluppo turistico del territorio diFumane può essere attuato solo potenziando leproprie risorse in un ambito internazionale».«Confermiamo la disponibilità ad ospitare nellasede della pro loco, in continuità con la preceden-te presidenza, questo tipo di iniziative – affermaLeonardo Ceradini, Presidente della Pro loco -,fondamentali per promuovere il territorio e le sueeccellenze». «Sì Viaggiare ha dato l’opportunità difar conoscere le attività che vengono svolte all’in-terno della Grotta di Fumane – afferma l’archeo-logo Alberto Castagna -: ad alcuni minuti di spie-gazione è seguita anche una visita alla Grotta».

Leonardo Ceradini

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Un’area che potrebbe essereutilizzata per attività sporti-ve come l’allestimento diuna scuola giovanile dimountain bike e per le asso-ciazioni del territorio, in pri-mis quelle di Ponton, valo-rizzando e sfruttando unarisorsa attualmente non uti-lizzata. Questo l’obiettivodell’amministrazione comu-nale di Sant’Ambrogio diValpolicella in relazioneall’area dell’ex centro speri-mentale in località Campa-gnon a Ponton di proprietàdella Provincia di Verona.Attualmente l’area è inuti-lizzata. «Sarebbe un peccatolasciarla nell’attuale stato» -ha commentato Fabio Ven-turi, vicepresidente dellaProvincia di Verona, rispon-dendo alle sollecitazionidegli amministratori ambro-

siani: il consigliere Ema-nuele Bonazzo e l’assessoreAndrea Chiereghini hannochiesto a Venturi di renderefruibile quest’area «per atti-vità sportive come l’allesti-mento di una scuola giova-nile di mountain bike e perle associazioni del territorio,in primis quelle di Ponton,valorizzando e sfruttandouna risorsa, purtroppo, nonutilizzata». Un primo incon-tro informale è avvenutodurante il 3° Trofeo Giam-benini Maddiline, svoltosinell’ex centro sperimentale,organizzato dall’omonimoteam col patrocinio delcomune di Sant’Ambrogiodi Valpolicella e Federazio-ne Ciclistica Italiana XCsostenuto dalla stessa Pro-vincia di Verona, Comune diSant’Ambrogio per la con-

cessione dell’area, nonchégrazie a Paluani, Mediaprinte Agglomarmi Santa Mar-gherita. «L’idea del Comuneè interessante, dopo avereinformato il presidenteMiozzi e l’assessore alpatrimonio Marcolini - haspiegato Venturi -. Stiamodefinendo con gli ammini-stratori ambrosiani gli obiet-tivi dell’intera zona neipressi di Ponton. La moun-tain bike, come altri sport,rivestono una valenza socia-le di primaria importanza edin quanto tali vanno tutelatie valorizzati». Le modalitàdi utilizzo dell’area sonostate al centro di un primoincontro nella sede dellaProvincia di Verona. Orasono in fase di valutazionealcune ipotesi.

Massimo Ugolini

Novembre 2012 22CRONACHE

«Il 2013? Festeggeremo il decennale dellamaratona con due manifestazioni, l’Adi-gemarathon, tradizionale sarà precedutada una gara sprint di canoa in notturna nelperiodo estivo sotto i ponti di Verona, lacittà di Giulietta e Romeo». Bruno Pan-ziera, “inventore” di Adigemarathon(www.adigemarathon.it) assieme a EttoreIvaldi e Alviano Mesaroli, guarda già allaprossima edizione della maratona dicanoa e kayak e rafting che, il 21 ottobre,sul fiume d’Adige, da Borghetto d’Avio aPescantina, ha festeggiato la nona edizio-ne. Un’edizione da record: 1600 parteci-panti di cui 420 agonisti provenienti da 15nazioni e 43 club italiani da tutte le regio-ni, 1080 tra amatori e gommoni per la piùgrande festa della canoa italiana. Onoran-do la gran chiusura della Coppa delMondo di canoa, ulteriore riconoscimentointernazionale per un’Adigemarathon,organizzata dall’associazione Terradeifor-ti Sport in collaborazione con i Canoaclub Pescantina, Verona e Borghetto e ilfondamentale supporto dei comuni diDolcè e Pescantina e 400 volontari. Unasplendida giornata è stata la cornice idea-le della maratona internazionale che havisto in gara 420 canoisti agonisti solcareil fiume Adige. Oltre 1000 gli amatori incanoa e gommone scesi dall’Isola diDolcè. In gara, grazie al supporto diHydro Dolomiti Enel e di Se Hydropowerper la regolazione del livello dell'acquadell'Adige e del Genio Civile di Verona,gli agonisti hanno pagaiato per 35 chilo-metri da Borghetto a Pescantina; 20 chilo-

metri per i ragazzi, amatori e gommoni,partiti dall’Isola di Dolcè. Vincitore asso-luto della manifestazione, valida que-st’anno come unica prova italiana che haconcluso le World Series 2012 di marato-na classica fluviale, è stato il fuoriclassececo Tomas Slovac. Slovac ha impiegato1 ora 53 minuti e 43 secondi per percorre-re i 35 chilometri da Borghetto d’Avio aPescantina, battendo il K2 Olimpico com-posto da Burgdorf-Ernest (Tg Muenchen),secondo col tempo di 1 ora 55 minuti ed 8secondi e primo nella categoria K2 Olim-pico Senior. «Il connubio tra enti localicome Pescantina e Dolcè e le associazioni- spiega Alessandro Reggiani, sindaco diPescantina - rappresentano un elementoche caratterizza Adigemarathon fin dallasua prima edizione e così auspico sia infuturo. La manifestazione costituisce un

formidabile strumento promozionale ingrado di valorizzare tutti gli elementidello splendido territorio lungo il fiumeAdige». «Siamo orgogliosi - spiega il sin-daco Luca Manzelli - di aver ospitatoanche quest’anno una manifestazione cre-sciuta nel tempo fino a divenire una dellepiù importanti nel panorama europeo emondiale. Ringrazio le associazioni divolontariato del nostro Comune e tutte lealtre associazioni, oltre agli organizzatoridi Terradeiforti Sport e dei Canoa Club,che si sono prodigate con grande genero-sità per la riuscita dell’Adigemarathon.Un ringraziamento anche a Mario Ceradi-ni e ai fratelli Bruno e Giuseppe Facci peraver messo a disposizione le proprie strut-ture. Il 2013 sarà l'anno della decima edi-zione, un traguardo impensabile all'inizioe oggi ad un passo dal compiersi».

DOLCÈ-PESCANTINA. La manifestazione di canoa, kayak e rafting pensa già all’anno prossimo

Adigemarathon da record:1.600 sulle acque del fiume

SANT’AMBROGIO / IDEA A PONTON

Una scuola di mountain bike?

PITTURA. Elio Nolli vince “I colori della Valdadige”

Il pittore Elio Nolli ha vinto il decimo pre-mio nazionale di pittura estemporanea “Icolori della Valdadige”, organizzato dal-l’assessorato alla Cultura del Comune diDolcè in collaborazione con la Pro Loco diVolargne, i gruppi culturali El Casteleto, ilComitato Europa Amica, il Gruppo Artisti-co Don Luigi Bianchi ed Artitalia Edizione.Nella sala consiliare del Comune di Dolcèsi è svolta la cerimonia di premiazionedella manifestazione a cui hanno parteci-pato 35 pittori. Il secondo premio è statovinto da Isidoro Busana, il terzo da TizianoCalcari. «I pittori hanno raccontato conmaestria su tela le bellezze della Valdadi-ge, splendido lembo nel suo fiorire autun-nale» ha affermato il maestro GiorgioGrumini, direttore artistico del premio.«Come amministrazione abbiamo festeg-giato quest'anno la decima edizione delpremio di pittura consilidatosi in questeannate grazie alla bravura e professiona-lità dei pittori che vi hanno partecipato. Abreve programmeremo l'undicesima edi-zione de “I colori della Valdadige” che sisvolgerà nell'autunno 2013. Doveroso unringraziamento per la preziosa collabora-zione ai gruppi che ci hanno supportatinell'organizzazione della manifestazione eFernando Leardini, fratelli Fasoli, FabrizioVeronesi, gruppo culturale El Casteleto eRenato Comerlati per il prezioso soste-gno» afferma l’assessore alla culturaElena Salvetti. Positiva l'esperienza dellaboratorio di pittura per i bambini eragazzi delle scuole del territorio svoltosiall'interno del Comune nel pomeriggio disabato 29 settembre. «I disegni dei ragaz-zi, premiati durante la cerimonia, sonostati presentati in uno spazio riservato,contestualmente all’esposizione delleopere dei partecipanti all’estemporanea»conclude l'assessore Salvetti.

Fabio Venturi con alcuni amministratori ambrosiani

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Il comune di Sant’Ambro-gio ha aderito al cosidettopatto di stabilità orizzonta-le per un importo di500mila euro. Lo ha annun-ciato durante l’ultimo con-siglio comunale l’assessoreal Bilancio e Tributi SandroStella: «Questa adesione cipermette di destinare i500mila euro all’estinzionedei mutui già in atto conun’ulteriore riduzione deglioneri finanziari a carico delComune». Critiche sullagestione finanziaria com-plessiva sono arrivate daibanchi delle minoranze.«Le ricognizioni previste

per legge - ha spiegato l’as-sessore - si sono concluseanche quest’anno positiva-mente. Il leggero squilibriorelativamente alla partecorrente per un importo di3.260 euro è stato risoltocosì come integrati i capi-toli di bilancio come richie-sto dai responsabili di set-tore comunali, attingendoall’avanzo di gestione 2011che era di 212mila». Quan-to all’adesione al cosiddet-to patto di stabilità orizzon-tale l’assessore ha informa-to che «l’incasso del rica-vato di alcune alienazionidel 2011 nel 2012 ha con-

sentito al Comune di peg-giorare il suo obiettivo delpatto di 500mila euro». Ilconsigliere della LegaNord, Remo Sandri, hachiesto quale sarà l’impattodi questa cessione pari a500mila euro sui prossimibilanci. «Nessun impatto -ha risposto Stella -, anzi,secondo normativa vigenteabbiamo destinato questastessa cifra all’estinzione dimutui già in essere in mododa ridurre ulteriormente glioneri finanziari per ilnostro ente». Contrario alladeliberazione il consiglieredi Spazi Aperti ai Cittadini

Pier Luigi Toffalori, secon-do il quale «l’amministra-zione Destri ha il record diindebitamento sul qualeconcorrono alcune vicendecome, ad esempio, gli spre-chi per la realizzazione delpalazzetto dello sport. Sisottraggono risorse pubbli-che che potrebbero essereutilizzate a vantaggio dialtri interventi. Questobilancio è gravato dall’au-mento delle tasse per fami-glie e imprese». Durante ladiscussione il consiglieredella Lega Nord RemoSandri ha chiesto lumi sul-l’aumento dei costi del-

l’energia elettrica – che siaggira intorno al 15% -. Lostesso Sandri ha chiesto senella recente gara comuna-le per la gestione calore«sono state previste modi-fiche o sostituzioni degliimpianti per la produzionedi calore volti ad ottenerebenefici sui costi energeti-ci». Il sindaco Destri hareplicato che «nel bandodella gara per la gestione

calore sono previste asse-gnazioni di punteggi alleditte che propongono talisostituzioni di impianti contecnologie più moderne abasso consumo energetico.Rammento che una dittapartecipante alla gara haproposto la sostituzione ditutte le caldaie presentinegli edifici comunali».

Massimo Ugolini

Ottobre 2012 24CRONACHE

LA DECISIONE. Stella: «Destineremo 500mila euro all’estinzione dei mutui»

Patto di stabilità orizzontaleSant’Ambrogio ha detto «Sì»

SANT’AMBROGIO. Veronamarathon, partenza ok Grande successo per Veronamarathon, la maratona di Verona, quarta

maratona in Italia sia per numeri che per importanza, organizzata da

G.A.A.C. 2007 Veronamarathon Asd, Veronamarathon Eventi, Comune di

Verona e il supporto del Comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella. Que-

st’anno i 3000 partecipanti, tra cui il cantante Gianni Morandi, sono par-

titi da Sant’Ambrogio di Valpolicella tra le due rotatorie di Via Matteotti a

Sant’Ambrogio di Valpolicella; hanno attraversato i vigneti della Valpolicel-

la, concludendo la propria fatica in quello scenario unico al mondo che è

l’Arena di Verona.

Gli argomenti trattati e le accuse avanzate dagli esponenti del Circolo del PDdi Sant'Ambrogio di Valpolicella all’interno della lettera pubblicata a pagina9 de L’Altro Giornale di Ottobre sono molteplici e meritano una breve rispo-sta per ogni singolo tema.Palazzetto dello sport. Al momento dell'insediamento la prima amministra-zione Destri ha dovuto affrontare la problematica legata al progetto, elabo-rato dalla precedente amministrazione Toffalori, riguardante la realizzazionedel Palazzetto dello Sport all'interno dell'area dell'ex quartiere fieristico, inparticolare all'interno del capannone 25, in prossimità del Cimitero delCapoluogo. A Sant'Ambrogio esistono due aree sportive: in località Pigna ein località Montindon. Avendo a disposizione aree libere e non utilizzatepresso l'impianto sportivo in località Montindon e per non crearne ancora siè scelto di dirottare la prevista realizzazione dell'opera nell'impianto dellalocalità Montindon. Questa scelta ha permesso di utilizzare al meglio tutte lestrutture complementari all'impianto sportivo. Per quanto riguarda i costi direalizzazione dell'intero palazzetto dello sport, i lavori a base d'asta appalta-ti corrispondono ad € 1.805.773. La struttura del palazzetto fu realizzata nelrispetto delle normative vigenti, in particolare per quanto riguarda gli aspet-ti legati al contenimento energetico. Esistono diverse prestazioni energetichee diverse categorie energetiche degli edifici. Nel caso del palazzetto, attra-verso un finanziamento e l'esecuzione di opere che non incidono sulla stati-cità dell'edificio si potrà ottenere un manufatto di edilizia sostenibile in gradodi contenere il fabbisogno energetico. Tutto questo rientra negli obiettivi chequesta amministrazione si è posta aderendo al "patto dei Sindaci". Area ex fiera. Successivamente all’integrale demolizione di tutte le struttureedilizie e dei capannoni esistenti posti nella zona sud - ovest dell'ex quartie-re fieristico, il programma di riordino e riqualificazione della medesima areaè proseguito con l'approvazione di due opere pubbliche collegate alla realiz-zazione di altrettanti PIRUEA. La prima opera (PIRUEA "Bellavista") ha per-messo la realizzazione di una struttura a destinazione "polivalente"; la secon-da (PIRUEA "Monteio") prevede, a completamento della struttura realizzata,l'esecuzione di un ampio parco pubblico (collegato ed integrato a quello esi-stente della Villa Bassani), di parcheggi pubblici e percorsi ciclo pedonali. Inmerito alle critiche riguardanti il parziale utilizzo dell'edificio polivalente,all'interno dell'ex quartiere fieristico esistono altre strutture che possonoessere utilizzate nei periodi freddi, mentre non esisteva una struttura idoneaad ospitare eventi da tenersi nel periodo estivo. Per tale ragione si è optatoper la realizzazione di una struttura che potesse sopperire a tale mancanzagarantendo una versatilità in termini di utilizzo e impiego della stessa. Perquanto riguarda la composizione architettonica e la posizione dell'edificio inesame, si è sostituito una serie di costruzioni, box e capannoni (tra l'altro conpresenza di eternit sulla copertura) certamente non apprezzabili dal punto divista paesaggistico, architettonico e ambientale con una struttura la cui col-locazione, composizione architettonica e definizione dei materiali di costru-zione è stata esaminata favorevolmente anche dalla Soprintendenza per iBeni Ambientali e Architettonici di Verona. In merito alla questione legata all'ampliamento dell'attività della ditta Area-gas, a breve, la cittadinanza sarà informata in merito all'evolversi della situa-zione. Trovo, infine, del tutto normale oltre che educato, ricordarsi, in occa-sione della fine dei lavori delle opere di rilevante interesse pubblico e a con-clusione del relativo procedimento, di tutti coloro i quali hanno concretamen-te agevolato e permesso la realizzazione delle medesime opere.

Roberto ZorziVicesindaco del comune

di Sant’Ambrogio di Valpolicella

Zorzi risponde al Circolo PDRICEVIAMO && PUBBLICHIAMO

Sandro Stella

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Ottobre 2012 25CRONACHE

Un sostegno sempre più efficace per il gruppo missionario diSant’Ambrogio. Questo l’obiettivo della Commissione Mis-sionaria Ambrosiana attraverso la tradizionale mostra e mer-catino di Natale. La manifestazione, giunta quest’anno alla28° edizione, si svolgerà dall’1 al 16 dicembre nelle opereparrocchiali di Sant’Ambrogio. Il ricavato del mercatino saràdevoluto per l’ultimazione della scuola superiore nella cittàdi Tsroanomandidy, località nel Madagascar centrale dove ilgruppo Missionario Ambrosiano sta operando da tre anni.«Siamo partiti 28 anni fa con un Gruppo Missionario compo-sto da tutti ambrosiani - racconta Renato Zamperini -. Nelcorso degli anni sono entrati volontari di altri paesi». RenatoZamperini è consigliere dell’Amov, l’associazione MissioniOrsoline di Verona che collabora con la Commissione Mis-sionaria Ambrosiana. «Per i nostri progetti fondamentale è lasinergia tra le donne della Commissione Missionaria che,trovandosi insieme, esprimono la propria solidarietà attraver-so un’opera costante durante tutto l’anno, permettendo cosìai volontari del Gruppo di partecipare a missioni in diverseparti nel mondo» - spiega suor Maria Giovanna Caprini.«Quest’anno - spiegano le signore della Commissione -abbiamo preparato un gran numero di tovaglie di tutte lemisure anche per single, ricamate a mano e non. Abbiamoconfezionato diversi tipi di oggetti natalizi con lana cotta e“panno”, asciugamani moderni con pizzo e non ricamati amano nonché asciugamani da cucina. Oltre a speciali fiocchibenauguranti. Ricco anche l’angolo della nonna con lenzuo-la di antico richiamo così come l’angolo del bambino.Un’altra parte della mostra missionaria sarà dedicata all’im-portante esposizione di oggetti in legno provenienti da arti-giani del Madagascar, Burkina Fasu e Perù. Novità 2012saranno i sacchetti a sorpresa. In grandi ceste si potranno sce-gliere questi sacchetti come regali originali”. Atteso anchel’angolo delle torte, pronte da venerdì 7 dicembre». E’ possi-bile, inoltre, sostenere i progetti Amov indicando il numero93216000237 alla voce 5x1000 sulla propria dichiarazionedei redditi. Orari della mostra: sabato 1, 15 dicembre ore 15-19; sabato 8 dicembre, domenica 2, 9 e 16 dicembre: 8.30-12.30 e 14.30-19.

Massimo Ugolini

GRUPPO MISSIONARIO

A Natale ritornano

mostra e mercatino

Continua dal 1981, annodi fondazione del gruppodi Croce Rossa Italiana diSant’Ambrogio di Valpolicella, il suo servi-zio a favore della cittadi-nanza. La popolazione ambro-siana ha partecipato allarecente festa dei Volonta-ri della Croce Rossa,giunta alla ventesima

edizione. Durante la manifestazione si è svoltala sfilata in corteo storicoper le vie del paese, la celebrazione eucaristi-ca ed il tradizionale pran-zo sociale animata dallapartecipazione dei cittadini, dei vertici di Comitato Provinciale di Croce Rossa, dei rappre-sentanti delle associazio-

ni di volontariato territoriali e dell’ammini-strazione comunale cheha donato alcune nuovedivise ai volontari dellaCroce Rossa. Il commis-sario Annamaria Selvi haespresso gratitudineverso quanti hanno aderi-to con la propria presenzae contributo nonché verso tutte quelle persone che,

nel corso degli anni,hanno dimostrato affetto, appoggio moraleed incoraggiamento algruppo della CroceRossa, tutti stimoli essenziali permotivare chi opera quoti-dianamente in attivitàvolontaristiche.

M.U.

SANT’AMBROGIO

Croce Rossa al servizio della comunità

Il gruppo “Butei de Dome-iara” diventa un’associa-zione a tutti gli effetti. Davenerdì 14 settembre è natainfatti l’associazione“Butei de Domeiara”.«Una bella soddisfazione –riferisce il vicepresidenteFabio Semprebon -. Ladecisione di fare il salto diqualità è maturata la scorsastagione, quando abbiamocominciato ad organizzarciin maniera tale da esserepronti per il grande passo:ci siamo divisi i compitiprincipali, abbiamo redattoun breve regolamentointerno e regolamentato ilmetodo di iscrizione per ipartecipanti alle sfilate.Tutto questo rende piùsemplice la gestione buro-cratica dell'associazione.Tra l’altro, adesso siamoriconosciuti legalmente». IButei de Domeiara si occu-pano principalmente dellarealizzazione del carro dicarnevale che rappresentaDomegliara nelle sfilatedella provincia di Verona eMantova. Inoltre, organiz-za vari eventi a temadurante l'arco dell'anno perpromuovere la propria atti-vità e la cultura del carne-vale in generale. «Diventa-

re un'associazione ci con-sente di essere tutelati dalpunto di vista assicurativo,sia durante la costruzionedel carro allegorico, siadurante la sfilata – ripren-de Semprebon -. Abbiamola possibilità di stipularecontratti di locazione per ilcapannone in cui avvienela costruzione e possederebeni mobili registrati. Inol-tre, con la partita IVA pos-siamo chiedere sponsoriz-zazioni alle attività com-merciali con più facilità». IButei de Domeiara diffon-dono la cultura del carne-

vale, ma creano anche unluogo di incontro per i gio-vani della frazione e deipaesi limitrofi. D’altronde,la storia dell’associazioneparla chiaro: il vecchiogruppo era nato, quasi pergioco, nel 2008 da un’ideadi un gruppo di ragazzi contanta voglia di fare e stareinsieme. E questo spirito èrimasto intatto. «Abbiamoda poco acquistato unnuovo rimorchio su cuistiamo costruendo il carroper il 2013, più grande delprecedente e soprattuttopiù sicuro – aggiunge Sem-

prebon -. Il tema e il dise-gno sono già pronti damesi ma ovviamente sonouna sorpresa». L'associa-zione è composta dal presi-dente Stefano Arcali, dalvicepresidente Fabio Sem-prebon, dal segretario etesoriere Manuel Testi, dalconsigliere Enrico Ferri, daEmanuele Papa, StefanoMazzi e Giovanni Mene-ghini, «e da tante altresplendide persone – con-clude Semprebon - senza lequali oggi non saremmoqui».

Matteo Sambugaro

SANT’AMBROGIO. Il vicepresidente: «Abbiamo fatto il salto di qualità»

I “Butei de Domeiara”diventano associazione

MARMOMACC. Al direttore della scuola “Paolo Brenzoni” va il Mastro dell’Arte della Pietra 2012 Il titolo di Mastro dell’Arte della Pietra 2012 è stato conferito, durante la recente edizione di Marmomacc di Veronafiere, a Beatrice Mariotto, diretto-

re della scuola d’Arte “Paolo Brenzoni” di Sant’Ambrogio, una delle pochissime donne a fregiarsi di tale qualifica, «per la significativa e tenace attivi-

tà organizzativa svolta a favore della scuola d’arte, nella promozione della ricerca artistica, nella comunicazione e nella promozione del territorio non-

chè nella salvaguardia del patrimonio culturale e per essere da sempre in prima linea nelle scelte tecniche progettuali, gestendo direttamente l’attivi-

tà primaria della scuola». Oltre a Beatrice Mariotto sono stati insigniti dello stesso titolo anche Ronal Hannah, entrato nel settore lapideo nel 1995 per

rispondere alle necessità del Nord e Sud Carolina, organizzando per operatori

americani e canadesi visite di aziende lapidee italiane, valorizzando il contribu-

to dell’Italia nel settore della pietra naturale; e Claudio Corà, produttore italo-

canadese, leader nel settore della produzione di granito, che dal 1990, con la

sua azienda, produce ceramiche in granito in tutta la costa ovest. «Desidero divi-

dere questo onore - ha spiegato Beatrice Mariotto al termine della cerimonia -

con lo scultore Matteo Cavaioni, docente del corso di scultura, che da sempre

mi aiuta nel mio lavoro con i suoi preziosi consigli, grazie alla sua preparazione

ed esperienza in campo artistico e alla sua conoscenza della pietra. Un grazie

all’Amministrazione comunale di Sant’Ambrogio di Valpolicella che mi ha pro-

posto a Veronafiere per questo riconoscimento, ai docenti e allievi della scuola

e a tutte le imprese del settore che da sempre sostengono il nostro lavoro».

M.U.

Page 26: L'altro Giornale Novembre 2012

«Il Santamargherita RugbyClub Valpolicella? Unasfida quotidiana». Così Ser-gio Ruzzenente, presidentedel Rugby Club Valpolicel-la, società fondata nel 1974a San Pietro in Cariano, sin-tetizza la realtà sportiva val-policellese che conta nume-ri sempre più imponenti:350 ragazzi, una decina diformazioni, il minirugby,quattro campi in tre impian-ti sportivi. La stagione èstata presentata a Volargnenella sede del main sponsorSantamargherita Spa, azien-da di riferimento a livellointernazionale nella produ-zione e commercializzazio-ne di agglomerati a basemarmo e quarzo. Nella stes-sa serata è stata presentata lastagione della plurimeda-gliata Bocciofila Santamar-gherita presieduta da Angio-lino Zardini. Presenti i verti-ci della Santamargherita,rappresentanti delle Istitu-zioni tra cui il sindaco diSan Pietro in CarianoGabriele Maestrelli e l’as-sessore allo sport del Comu-ne di Sant’Ambrogio di Val-policella Andrea Chiereghi-ni. «Ho sempre condivisol’importanza di questa realtà- ha affermato il sindacoMaestrelli - che esprimevalori umani e sociali di pri-maria importanza. ComeAmministrazione ci siamoimpegnati nella riconversio-ne del campo del Nassaravvenuta con successo afavore del Rugby Club Val-policella». Anche l’assesso-re Chiereghini e il presiden-

te di Banca della Valpolicel-la Gianmaria Tommasihanno evidenziato il valoresociale della società di SanPietro in Cariano mentreFrancesco Premi, areamanager di SantamargheritaSpa, ha sottolineato il con-nubio e le reciproche soddi-sfazioni tra la multinaziona-le di Volargne e la realtàrugbistica di San Pietro inCariano.PRIMA SQUADRA. Lasquadra seniores é impegna-ta nel girone B del campio-nato nazionale di serie A,iniziato in ottobre. Da cin-que anni è guidata da Ales-sandro Zanella, già coachdel Rovigo in TopTen, con ilcontributo tecnico dei colla-boratori Simone Amato ePatrizio Zanella. Dirigente èAndrea Marogna, direttoresportivo è Renzo Damolimentre Luigia Mondin,Monica Bragato e GianlucaRighetti sono gli accompa-gnatori ufficiali. Capitano èMarco Previato. ‹‹Obiettivodi quest’anno - ha affermatocoach Zanella - sarà centra-re la salvezza il prima possi-bile». PRIMA LA SAL-VEZZA, POI ALTRES O D D I S F A Z I O N I ?«Affronteremo avversarie dirango – ha continuato - par-tendo con una rosa in cuidovremmo amalgamare ottonuovi giocatori». Zanella èconsapevole delle difficoltàche potrà incontrare inizial-mente ma anche dell’entu-siasmo che circonda la com-pagine giallorossa. «I mieigiocatori sono nati per gio-

care a rugby - ha rammenta-to Zanella - ma l’entusiasmonon basta. I miei ragazzidovranno rimboccarsi lemaniche perché gli avversa-ri ci daranno sempre filo datorcere». Tra i nuovi acqui-sti due nazionali uruguaiani:il centro Paco AlbertoRoman e l’estremo Jeroni-mo Echeverry Cavanna. V A L P O L I C E L L A ,TERRA DI PALLE...OVALI. «Fondamentale erarimanere in questa catego-ria, ora con maggiore deter-minazione potremmo conse-guire un risultato eclatantedopo avere raggiunto la sal-vezza» ha affermato il presi-dente Sergio Ruzzenente. LO SPONSOR SANTA-MARGHERITA? «Vaoltre la semplice sponsoriz-zazione in quanto è legato alterritorio come lo siamo

noi». PRIMA SQUADRA MANON SOLO. «Il rugby si èevoluto in tutti i sensi, natu-ralmente ci troviamo arispondere alle esigenze di350 ragazzi e gestire quattrocampi sportivi in tre impian-ti: San Pietro in Cariano,località Nassar riconvertitoin campo da rugby col fon-damentale contributo del-l’Amministrazione comuna-le di San Pietro Cariano,Regione Veneto e Federa-zione Italiana Rugby, oltreall’ex impianto sportivodella Glaxo ora denominatoSporting Club Verona in viaAlbere. A tutti questi sog-getti va un doveroso ringra-ziamento come al mainsponsor Santamargherita ealle altre realtà che cisostengono: Nat, Abra on eNapoleon, Banca della Val-

policella. Un ringraziamen-to particolare allo studiod’ingegneria Pivetta».SECONDA SQUADRAED IL VIVAIO. Il vivaio ècomposto da una secondasquadra seniores che militanel campionato di serie C,allenata da Mirco Carraro.L’under 20 è guidata daJohn Micheletti e FrancescoBettini. Allenano, invece, lealtre squadre juniores iscrit-te al campionato interregio-nale del Civ, Andrea Bon-fante (under 16) coadiuvatoda Neal Johnston; MatteoZardini e Marco Pachera(under 14). L’under 12 èseguita da Davide Zampinie Osvaldo Brutti supportatida Luciano Ballarini. Il set-tore minirugby, forte di oltre100 giovani promesse tra i 6e i 12 anni, è coordinato daGian Luigi Righetti. «Obiet-

tivo del minirugby è quellodi far divertire i ragazzi e, diconseguenza, promuovere ilrugby anche tra i familiari»ha aggiunto il presidente.Nel minirugby allenano Phi-lip Rauch, Pietro Ruzzenen-te (under 10); Paolo Cam-poccia, Marco Murari edEugenio Trecate (under 8);Andrea e Camilla Belfi,(under 6). «Quest’anno -conclude il presidente Ruz-zenente - il settore femmini-le riprende l’attività grazieall’entusiasmo di un gruppodi ragazze che disputerannola Coppa Italia a sette gioca-trici guidate da Silva Sterzi.Le porte del Rugby ClubValpolicella sono aperte achiunque voglia entrare incontatto con il nostro sport,una disciplina educativa, dilotta e per nulla pericolosa».

Massimo Ugolini

Novembre 2012 26SPORT

SPORTRUGBY. Presentata la nuova stagione della società giallorossa che ha iniziato il campionato il 7 ottobre

Santamargherita al terzo anno in serie AZanella: «Prima la salvezza poi vedremo»

JUDO VALPOLICELLA AL TROFEO “LA VALLATA”Lo scorso 14 ottobre presso il PalaSport di Miane (TV), si è disputato il Tro-feo Interregionale di Judo “La Vallata” dedicato alla Classe Under 17,dove hanno partecipato Società delle Regioni di Veneto, Friuli VeneziaGiulia e Trentino Alto Adige. Ottima la prestazione dei ragazzi dell’A.S.D.Judo Valpolicella che con cinque atleti schierati ha portato a casa quattroOri, grazie alle performance di Alessandro Fanelli nei 55kg, Rodolfo Bar-bieri nei 60kg, Michele Arduini nei 66kg, Riccardo De Luca nei 73kg e unBronzo con Samuele Mazza nei 60kg. Inoltre, sempre nella stessa sede, siè disputato il Gran Premio Interregionale Under 12, dove Rocco Campion

al limite della categoriadei 50kg ha conquistatoil Bronzo, mentre MatildeTerron nei 57kg si è clas-sificata quinta. Risultatid’eccellenza, quelliriscossi dagli atleti del-l’ASD Judo Valpolicellache nella classifica perSocietà si è aggiudicataun bellissimo secondoposto.

TAMBURELLO. CAMPIONATI NAZIONALI GIOVANILISi sono svolti al termine della stagione estiva, in provincia di Trento, le FinaliNazionali Campionati Giovanili Italiani di Tamburello, che hanno visto la parteci-pazione di 28 squadre di giovani provenienti da tutta Italia. Il Veneto era rappre-sentato anche dalle squadre veronesi di Fumane (categoria Giovanissimi maschi-li), Sommacampagna (categoria Juniores maschili) e Arbizzano (nella categoriaallieve femminili). Tra le squadre partecipanti si è distinta quella del Sommacam-pagna, composta da Andrea Carletti, Giona Tabarini, Nicolò Gallina, Luca Vicen-tini, Cristian Albertini, EdiAgnoli, Luca Tosoni, allenatada Gianni Belligoli e RemoZanon e accompagnata dalpresidente Silvano Albertini. IlSommacampagna in finale hasfidato un agguerrito Noarna(squadra trentina). Benchè ilNoarna si sia aggiudicato l’in-contro, la squadra di Somma èriuscita a tener testa all’avver-saria, giocando, con impegnoe tanta grinta. S.C. S.M.

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Novembre 2012 27SPORT

PODISMO. Il presidente Giarolo sull’articolo “burla” arrivato lo scorso mese in redazione

E’ stata una burla di cattivogusto quella di cui il signorFrancesco Guardini, l’ASDLa Rustica di Pescantina eL’Altro Giornali sono stativittima attraverso un artico-lo pubblicato a pagina 26del Mensile della Provinciadi Settembre e a pagina 27dell’edizione Valpolicella diOttobre. Una mattina èstata recapitata in Redazio-ne una lettera sottoscrittada 10 persone – nomi ecognomi – corredata dafoto. All’interno dello scrit-to si elogiavano le doti e leimprese del signor France-sco Guardini, indicato comepresidente del gruppo podi-stico La Rustica di Pescan-tina. Subito la Redazione haaccolto in buona fede que-sta lettera, pensando che ilgruppo di firmatari volessefare una sorpresa a Guardi-ni…Solo dopo la pubblica-zione dell’articolo siamostati raggiunti da una tele-fonata – del signor France-sco Guardini stesso – che,amareggiato, smentiva tuttociò che era stato scritto. Atelefonarci in seguito è statoanche il vero Presidente deLa Rustica, Costantino Gia-rolo – alla guida del gruppoda sei anni -, che ci ha

informati che nessuno deifirmatari indicati ha sotto-scritto realmente la missiva.Qualche buontemponescorretto e disonesto havoluto scherzare prenden-dosi gioco di numerose per-sone, mettendo anche L’Al-tro Giornale in una situa-zione alquanto spiacevole.Ci scusiamo quindi con idiretti interessati e con i let-tori per l’inconveniente econsigliamo al responsabiledi questo misfatto di dedi-carsi ad altri passatempi piùcostruttivi e corretti. Ad intervenire in merito allaquestione è il Presidente del-l’ASD G.P. La Rustica diPescantina in persona,

Costantino Giarolo. Presidente, come ha presoquesta burla?«Inizialmente ho preso que-sto articolo come uno scher-zo: tutti ci siamo fatti unarisata. Poi però, dopo averricevuto telefonate e doman-de da parte di numerosi pre-sidenti di altre società dellaProvincia, la situazione si èfatta scomoda e ho deciso dirivolgermi alla redazionechiedendo fosse fatta chia-rezza sull’accaduto». Al di là dello scherzo, que-sta burla ci offre l’occasio-ne per ricordare la storiadel vostro gruppo podisti-co…«Il gruppo podistico è nato

nel 1975 per volontà d'alcuniappassionati alla corsa con ilnome di Gruppo MarciatoriPescantina. Con il passare diqualche anno, con l'ingressodello sponsor Pernigo Leo-nello di Volargne, gli iscrittiaumentarono e si rese neces-saria la modifica della deno-minazione in Gruppo Podi-stìco "La Rustica Marmi" diPescantina. In seguito,entrando a fere parte dellagrande famiglia del CONI,la società prese l’attualenome».Oggi il vostro gruppo èdavvero numeroso. «La Rustica vanta ben 177iscritti che si cimentano pre-valentemente in manifesta-zioni omologate dall'UnioneMarciatori Veronesi e Fidalper il settore competitivo,anche fuori dei confini dellaprovincia o in trasferte lungolo stivale come le note mara-tone di Roma, Venezia, Pado-va, Treviso, Torino. Firenze i100 km del Passatore e ìviaggi all'estero per parteci-pare alle più note manifesta-zioni di: Maratona di NewYork nel 1982 - 85 - 98-2007, di Parigi nel 1987 - 99-2005, Vienna nel 1992 -2004, Praga 2000, Barcellona2001, Maratona di Rotterdam

nel 2002, Budapest 2003.Atene 2008 Pechino 2011.Domenica 7 ottobre abbiamoinoltre preso parte alla Vero-na Marathon, con circa 30iscritti e ci stiamo preparandoper il 9 giugno prossimo, perla nostra annuale manifesta-zione: una corsa che ognianno registra circa 3.500iscritti, organizzata, con ilbenestare del comune diPescantina, lungo le vie e lestrade del Comune».Qual è il vostro obiettivo?«Il nostro scopo è di far sìche tutti i soci del gruppoabbiano un proprio spazioper espletare lo sport podisti-co in relazione ai proprimezzi fisici e desideri. Vali-

do è il loro entusiasmo por-tato avanti dai giovani emeno giovani d'ambo i sessinelle manifestazioni agoni-stiche,e non agonistiche, lemarce domenicali sottol'aspetto di libere scampa-gnate come le gite sociali,finalizzate alla conoscenza eall'amicizia o per altri finibenefici e collettivi. In que-sti anni d'attività sportiva, lasocietà ha saputo mantenerealto il morale che unisce ipartecipanti al dialogo scam-biandosi la reciproca esperienza nella corse, tra-scorrendo insieme la dome-nica mattina in perfetta alle-gria». Per informazioni:vww.gp-larustica.it S.A.

Caro Direttore,sono Francesco Guardini e le scrivo in merito all'articolo pubblicato sulleultime due edizioni de L’Altro Giornale Valpolicella e Mensile della Pro-vincia. Il G.P. La Rustica Pescantina, di cui sono orgoglioso di far parte, èun bel gruppo affiatato e appassionato della corsa; il suo presidente èCostantino Giarolo, che, oltre ad essere un ottima persona, svolge per-fettamente il suo ruolo. Tengo a sottolineare che NON sono mai statopresidente de La Rustica. Per quanto riguarda tutti i nomi citati nell'ar-ticolo sono sicuro che nessuno di essi ha sottoscritto quelle cose.Inoltre tengo a precisare che non ho mai vinto nessunamaratona...MAGARI!!! Mi alleno un paio di volte a settimana per untotale di 4 ore circa. Ho partecipato a più di 30 maratone e negli ultimianni ho fatto diversi ultra trail, corse in montagna lunghe e con dislivel-lo elevato. Nel 2010 ho partecipato alla CCC Ultra Trail Du Mont-Blanc98km con 5.400m D+ e quest'anno ho corso alla Lavaredo Ultra Trail di118km con 5.740m D+. Sempre nel 2010 con il C.A.I. di San Pietro inCariano sono stato in Nepal, dove abbiamo fatto il trecking dell'Anna-purna con passaggio al Thorong La Pass (5.416m). L'anno scorso conaltri due amici ho fatto il cammino di Santiago di Compostela (circa800km a piedi). Ho desiderato scrivere questa lettera per chiarire la miasituazione e per smentire ciò che un burlone ha voluto far credere alGiornale prendendosi gioco di me e di molte altre persone

Francesco Guardini

L’ “amicizia al centro”del gruppo La Rustica

Page 28: L'altro Giornale Novembre 2012

Davvero non se ne può più! E non parlo dei politici, delle ruberie, delledisonestà. No, a tutto questo – che già basterebbe - si aggiungono pagi-ne e copertine di giornali addetti ai “pettegolezzi vip” che, a mio avvi-so, sono un insulto alla nostra intelligenza.La Cuccarini, 47 anni, ci spiega che «fa sesso almeno due volte la setti-mana: la cura per un buon matrimonio e per la serenità è il letto» hadetto ed, evidentemente, sentiva la necessità di comunicarlo!Jane Fonda si scopre un “fiore tardivo” e ci racconta in un libro e invarie interviste che «il miglior sesso» lo ha scoperto alla bella età di 74anni... Non parliamo poi di Belen, che di sesso ne fa scorpacciate. E lanostra ridanciana Clerici che, con un costume sado-maso e armata difrustino, ci racconta che sotto le lenzuola è un vulcano e che dopo averletto le varie Sfumature di rosso, di grigio, di nero ha sognato di esserela protagonista di quei romanzi, convinta che ogni donna, almeno perun giorno, vorrebbe esserlo!Insomma sesso, sesso e ancora sesso. Ci consigliano come farlo, quali“giochini” acquistare allo scopo, insomma di tutto e di più. Ma, se nonerro, questa cosa l’uomo e la donna l’hanno sempre fatta e senza sban-dierarlo ai quattro venti. Il peggio è che se ne parla come se chi - perscelta personale o per altre ragioni - non lo pratica, sia malato o disa-dattato. E poi la Fico che sfila in bikini mostrando orgogliosa la pancia Balotel-li (?), la Pausini che annuncia di essere incinta, ma chiede di rispettarela sua privacy (bastava non farlo sapere) e … altre amenità del genere. Cose straordinarie, care amiche! Che dite, forse che noi povere donnenormali non sappiamo cos’è il sesso, cosa significa aspettare un figlio emetterlo al mondo? Mah … e comunque, alla fin fine … chi se ne frega!

Novembre 2012 28SPAZIO DONNA

... AFFARI LORO! di Rosanna Pancaldi

DSPAZIO onnaBENESSERE Donna

A CURA DI CHIARA TURRI

VIA IL DOLORE COL CALORE“Alla fine scopriremo - ovviamente per lo più colsenno di poi - che dovremmo essere molto gratialle persone che ci hanno reso la vita difficile.”

(Ayya Khema, Quando vola l'aquila di ferro)Il mal di schiena è uno dei mali più comuni del genereumano. E’ possibile prevenirlo e curarlo non solo tramite

la medicina, ma anche utilizzando metodi “fai da te” ed usando giornalmentealcune precauzioni riguardo i propri movimenti, il modo di lavorare, fare sforzied anche di dormire. Quantomeno è possibile, tramite questi metodi, alleviarele sofferenze e vivere senza dover combattere giornalmente con i propri dolori.E' possibile applicare diverse strategie naturali e fatte in casa per ridurre o eli-minare il mal di schiena.I vari metodi si basano su impacchi, erbe medicinali, accorgimenti posturali edesercizi fisici specifici, oli con i quali effettuare massaggi con effetti antinfiam-matori, calore. Il metodo più efficace per il trattamento del mal di schiena è comunque l'eser-cizio fisico che aumenta il rifornimento di nutrienti alla spina dorsale e aiuta aritardare il deterioramento dovuto alla vecchiaia. E' anche importante assume-re posizioni corrette durante il riposo ed è necessario rimanere in posizionesupina dalle due alle quattro ore a notte. Fortunatamente l'antica medicina hapossibili cure naturali per il mal di schiena anche detto lombalgia, viene defi-nito come un dolore o un fastidio che può essere percepito come lieve o fortenella parte bassa della schiena. Tale dolore può essere acuto, quindi improvviso e intenso, o cronico, quandosussiste per più di tre mesi. Un metodo terapeutico molto efficace è la termoterapia che sfrutta gli effettibenefici del calore applicato localmente per alleviare i dolori. Si basa sull'espe-rienza antica che insegna che la febbre riattiva e migliora le nostre capacità diguarigione!!L’applicazione localizzata del calore genera nella parte interessata maggiorafflusso di sangue e quindi aumento dell’ossigenazione nella muscolatura dolo-rante, incremento del metabolismo cellulare con conseguente eliminazione ditossine e miglior apporto energetico alle cellule e ai tessuti, promuovendo ilrilassamento e il recupero. Stimola i meccanismi immunologici e la secrezionedi cortisone e catecolamina. COMPRESSA DI SALEScaldare in forno o in una padella antiaderente un kg di sale rosa grosso dell’-Himalaya fino a quando diventa rovente. Mettere il sale in un panno di lino pre-cedentemente scaldato. Chiudere la compressa e applicarla sulla zona lombarefino a quando il sala si sarà raffreddato. Per un effetto maggiore applicare unacompressa uguale (contemporaneamente) anche sull’addome. Rimanere stesiper almeno mezz’ora. La compressa può essere usata per due volte , non di più.Una volta tolto l’impacco, fate un breve e leggero massaggio ai lombi con oliodi sesamo al quale potete aggiungere tre gocce di olio essenziale di rosmarino.Ricordate: attività fisica moderata, riposo e al bisogno applicate le compresse.Cerchiamo inoltre di mantenere dentro di noi un atteggiamento positivo, inmodo da non fisicizzare preoccupazioni e tensioni che originano inevitabilmen-te dolori e blocchi nel nostro corpo!Namastè!

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LA CURA DEI CAPELLI A CURA DI ANTONELLA MARCOMINILA CADUTA DEI CAPELLI:

I capelli hanno un’attività ciclica divisa in tre fasi:1- Anagen: fase di crescita o nascita. 2- Catagen: fase di stasi o intermedia.

3- Telogen: fase di riposo o cadutaIl capello cresce solo nell’Anagen, fase che dura da qualche mese a qualche anno. La fase Catagen durainvece solo 15-30 giorni, mentre la fase Telogen dura qualche mese. Al termine della fase di Telogen ilcapello cade, mentre la papilla germinativa ne produce un altro in sostituzione. La caduta dei capelli è unfenomeno normalissimo che riguarda tutti. Infatti il cuoio capelluto ogni giorno attiva un ricambio di capel-li che porta alla perdita e alla conseguente ricrescita di circa 50-100 capelli al giorno. L’attività di ricambiodei capelli subisce un consistente aumento in particolare in due periodi dell’anno che coincidono col passag-gio delle stagioni inverno-primavera ed estate-autunno. Alcune delle cause principali del diradamento odella caduta sono: stress fisico e psichico, alimentazione e nutrimento non adeguato, fumo e tos-sine, eccessiva attività enzimatica che trasforma il testosterone in un derivato più potente(dht), gravidanza e allattamento, trattamenti cosmetici troppo aggressivi e la trasmissionegenetica maschile e femminile da ricerca del DNA. I capelli possono ricrescere ma solo a determina-te condizioni. E’ possibile assistere a ricrescita parziale o totale di un capello, purchè il follicolo non sia com-pletamente atrofizzato e quindi incapace di “esprimere” un capello nuovo. Appoggiandosi a diverse terapiee dopo un’accurata visita eseguita con un check-up gratuito del capello è possibile intervenire con una seriedi prodotti sinergici indicati in casi di caduta e diradamento sia nell’uomo che nella donna, formulati a basedi ingredienti naturali e privi di sostanze come PVP e altri polimeri o siliconi che soffocano la naturale tra-spirazione cutanea. Alcuni degli ingredienti naturali e attivi che si trovano in questi prodotti sono:- GP4G, estratto dall’artemisia salina, microrganismo parte del plancton, che applicato sulla cute stimolale funzioni vitali e la produzione di cheratina, essenziali per la salute e la forza dei capelli.- Ginseng, ha funzione antiossidante, incrementa la resistenza fisica e migliora la circolazione.- Vitamine, necessarie alla produzione di energia per la sintesi proteiche cellulari.- Caffeina, stimola l’irrorazione sanguigna e stimola la crescita.- Amminoacidi, rinforzano la formazione della cheratina.- Biotina, ha un ruolo importante nel mantenimento delle ghiandole sebacee. Sotto l’azione di un tratta-mento o terapia adeguata, si può spesso arrestare o invertire il processo di Miniaturizzazione del follicolostimolandolo a produrre ad ogni ciclo un capello un po’ più robusto, ritornando ad avere un capello sano eforte. Ci vuole molta pazienza, costanza e determinazione. La natura non fa mai niente di inutile.

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Page 29: L'altro Giornale Novembre 2012

Novembre 2012 29SPAZIO DONNA

Gentile dottoressa, ultimamente, alcuni casiriportati dai media, hanno messo in evidenzale difficoltà che i figli dei separati si trovanoa vivere a seguito della rottura del nucleofamiliare. Che cosa accade ai figli durante edopo la separazione? Come aiutare il bambi-no ad affrontare sentimenti di lutto, perdita,rabbia e abbandono? Ogni giorno sempre più bambini si confrontanocon la separazione coniugale dei genitori. La“separazione” non riguarda solo l’unione di duepersone, ma anche la ridefinizione del nucleofamiliare che viene a mutare. Spesso le relazio-ni fra genitori e figli non sono più libere maregolate da un organo esterno, il tribunale, chestabilisce modalità e durata degli incontri. Ilbenessere di un bambino dipende molto dal rap-porto che egli riesce a mantenere con entrambii genitori. I bambini che reagiscono più positi-vamente alla separazione, sono quelli a cuiviene data la possibilità di vivere il rapportogenitoriale con entrambi i genitori. L’affido

congiunto potrebbe rappresentare una soluzio-ne psicologicamente opportuna. Affinchè l’affi-do diventi occasione di stabilità emotiva il rap-porto di fiducia tra genitori deve superare le dif-ficoltà che portano la coppia alla divisione.Alcune condizioni possono facilitare la possibi-lità che l’affido condiviso sia sinonimo di “sta-bilità” per i figli; un domicilio vicino, avere duecase accoglienti, non essere sradicati dall’am-biente amicale e scolastico, non essere semprecon la valigia in mano. Permettere ai bambini dinon temere la perdita di uno dei genitori (o didoversi schierare) li aiuta ad accettare meglio laseparazione. I bambini che vengono allontanatifisicamente e psicologicamente da un genitorepossono accusare vissuti disorientanti. Moltecoppie si separano con leggerezza, dando inizioalla “disgregazione” della famiglia con conse-guente distruzione dei legami. Il primo effettonegativo che si riscontra nei figli riguarda l’au-mento delle ansie, soprattutto quelle legate alsospetto di essere la “causa” della separazione.

All’interno di una separa-zione i legami affettivi cam-biano, si trasformano, macontinuano ad esistere; lareazione dei figli a questoevento varia a seconda del-l’età, della personalità, deibisogni e della situazioneche si trovano a doveraffrontare. Moglie e maritocontinueranno ad esseremadre e padre anche dopo laseparazione e il legame chesi scioglie e quello “coniu-gale” non quello “genitoria-le”. Non si può dimenticaredi essere genitori per tutta lavita.

L’ARGOMENTO a cura di Franca Bevardo BuratiPsicologa e psicoterapeuta

Separati e figliUN GATTO TUTTO ROSA!La 22enne inglese, Natasha Gregory haavuto la geniale idea di dipingere il suogatto, Oi! Kitty (un nome una garan-zia!!), del colore dei suoi capelli,anch'essi rosa, beccandosi una denun-cia esemplare dagli animalisti britanni-ci, sconvolti dalla crudeltà della padro-na. Natasha si è prontamente difesaconfessando una maniacale passioneper il rosa e giurando che non avevaalcuna intenzione di fare del male allabestiola. Mah. Ancora non ci è dato sapere se il piccolo Oi! Kittypotrà tornare al suo manto naturale. Però dovete ammetterlo, conquel rosa chic ha un fascino unico!

AKSHAT SAXENA CONQUISTA IL GUINNESS DEI PRIMATI CON34 DITA DI PIEDI E MANI!

Il piccolo Akshat Saxena è nato con34 dita di piedi e mani e ha conqui-stato il Guinness Wolrd Record strap-pando il primato a Ouyang Guan-gchun, un bimbo della provinciadello Hunan con 12 dita nelle mani e12 nei piedi. Quando Amrita Saxenaha partorito il piccolo Akshat era alsettimo cielo finché ha notato le 7dita per ciascuna mano e le 10 ditaper ciascun piede e il suo cuore haavuto un sobbalzo. «Ero preoccupataper lui ma quando ho constatato che

stava bene, mi sono rasserenata». Ora Akshat è stato operato e glisono state amputate le dita in eccesso. E' un bambino assoluta-mente normale e gode, per fortuna, di ottima salute!

CURIOSITÀ DAL MONDO

Page 30: L'altro Giornale Novembre 2012

«Pensavo di essere diventa-ta più sensibile al freddo,invece era sclerodermia».Queste le parole di SilviaFranceschetti, trentatreennedi San Giorgio di Valpoli-cella, nel parlare dellamalattia che da alcuni anni èentrata a far parte della suavita. Affrontarla per Silvianon ha significato semplice-mente combatterla, ma harappresentato un viaggioche l’ha cambiata profonda-mente e le ha insegnato anon arrendersi. Mai. Silvia, come hai scopertodi essere malata?«Nel 2005, durante il perio-do invernale, sono comparsii primi sintomi della sclero-dermia, che si manifesta conil Fenomeno di Raynaud, ilcambiamento di colore dimani e piedi con l'abbassa-mento della temperatura e lacomparsa talvolta di doloriarticolari agli arti: la dia-gnosi è stata sclerodermiasistemica diffusa. Hocominciato quindi presso ilPoliclinico di Verona, adeffettuare infusioni mensilicon un vasodilatatore cheperò non ha bloccato lamalattia. La mia pelle siinduriva sempre più e coltempo le dita delle manihanno cominciato ad inar-carsi. Fare anche le piùbanali cose quotidiane ini-

ziava ad essere sempre piùdifficoltoso». A quel punto cos’hai deci-so di fare?«Nel 2009 ho effettuato unavisita presso l'ospedale orto-pedico e reumatologico"Gaetano Pini" di Milano,dove i medici mi hanno pro-posto un autotrapianto dicellule staminali. Così dopoqualche mese ho iniziatol'iter di preparazione, dopo-dichè sono stata ricoveratapresso il CTMO (Centro tra-pianti midollo osseo) diMilano e sono stata sottopo-sta ad una cura di chemiote-

rapia e ad una cura a base disiero, seguite dal trapiantostesso. A pochi giorni daltrapianto ho iniziato a nota-re le prime differenze alivello cutaneo. Il mio fisicoha reagito bene alle cure edopo solo tre settimane sonostata dimessa. Nel mio casosono stata fortunata perchéla malattia non aveva com-promesso gli organi inter-ni». Tu hai affrontato tutto concoraggio. Qual è il messag-gio che vorresti lanciare achi si trova nella tua stessasituazione?«Non stancarsi mai di trova-re una soluzione ai propriproblemi. Serve tanta forzadi volontà e vivere le cure ela malattia come una sfidada vincere. Certo, i momen-ti di difficoltà non mancanomai: io in particolare ho tro-vato molto duro rapportarmicon chi stava affrontandouna malattia più grave dellamia. Da loro ho imparato anon lamentarmi mai e agioire di ciò che la vita miha dato. Sono molte le per-sone da ringraziare, in pri-mis la mamma, in alcunimomenti stressante ma coleiche ha inciso molto nell'ini-zio delle cure; un grazie atutti i miei familiari, fratellie papà sempre presenti amodo loro, e a tutti i mieiparenti sempre molto vicini.Un grazie a tutti i miei amiciche non potrò mai smetteredi ringraziare per quello chehanno fatto, fanno e farannoper me».Cosa ti ha lasciato que-st’esperienza?«Il mio modo di pensare ècambiato. Prima di tutto hoconosciuto molte personeche mi hanno trasmessotanto e dalle quali ho impa-rato molto. E poi mi sonoresa conto di una grandeverità: quando sei malato eti senti dire che i fondi per laricerca non ci sono, soloallora capisci cosa significa.Ho iniziato a vedere la soli-darietà in modo diverso: èbello sapere di poter aiutaregli altri, tanto che ora mioccupo io stessa della rac-colta fondi per la lotta allasclerodermia con GILS(gruppo italiano per la lottaalla sclerodermia onlus)». Per informazioni: [email protected]

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Novembre 2012 30SPAZIO DONNA

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L’INTERVISTA

La lotta di Silvia

La sclerodermia significa “pelledura”. E’ una malattia sistemica checolpisce i piccoli vasi arteriosi e orga-ni interni importanti. E’ una malattiarara ma non rarissima, poco cono-sciuta che può colpire a qualsiasi etàprediligendo in particolare le donne.La Sclerosi sistemica può essere unamalattia altamente invalidante, maoggi ci sono armi valide per combatte-re le complicanze più temibili dellamalattia, altre sono in via di sviluppo.Esiste un campanello d’allarme cheprecede di mesi o anni l’insorgenzadelle altre manifestazioni: il Fenome-no di Raynaud, il tipico cambiamentodi colore delle mani quando il sogget-to è esposto al freddo.

Per informazioni: [email protected]; www.sclero-

dermia.net; 800080266

a cura di Paolo Dalla Vecchia - Educatore professionaleSin dalla più tenera età i bimbi individuano istintivamente le discrepanze e le

contraddizioni nei messaggi educativi dei genitori e ancora meglio tra genito-

ri e nonni, cercando di ottenere dei piccoli vantaggi. E’ comunemente nota la

semplice metafora del bimbo che riesce ad ottenere dolci o cioccolata dai

nonni anche se proibiti o limitati dai genitori!

Immaginiamoci quanto può incidere in adolescenza sulla relazione tra genito-

ri e figli il fatto che i primi non abbiano trovato tra loro una linea e obiettivo

comuni e condivisi. Un fronte unito genitoriale è il prerequisito essenziale per

la riuscita in ambito educativo di fronte alla non sempre facile gestione di figli

adolescenti, sempre pronti ad individuare varchi nello “schieramento avversa-

rio” e a lavorare a proprio vantaggio per ottenere concessioni o il collasso del

sistema di norme e limiti previsti dai genitori. Diviene fondamentale per i geni-

tori avere dei momenti di confronto e condivisione degli obiettivi che si voglio-

no perseguire con i propri figli, del sistema di regole (poche,chiare e condivi-

se) e limitazioni da adottare, di decidere dove si può “lasciare” e dove si deve

“tenere”. Sembra una banalità, ma tutti sappiamo che i ritmi odierni non sem-

pre ci permettono di trovare il tempo per definire una linea comune e sapere

cosa fa e dice l’altro. Se non si è d’accordo bisogna confrontare le idee e tro-

vare insieme la soluzione migliore o mediare ed individuare una terza via. Altra

cosa importante è non disconfermarsi di fronte ai figli. Anche se non si è d’ac-

cordo con quello che ha deciso l’altro non si interviene contro di lui davanti al

figlio, ma si parla più tardi in separata sede (la cosiddetta camera caritatis). La

situazione diviene più complessa tra genitori separati. Qui è importante non

distruggere l’immagine dell’altro agli occhi dei figli e, nella situazione ottima-

le, tendere comunque ad una linea comune. Ricordiamoci che fronte unito non

significa avere lo stesso stile educativo. Per capire proviamo a ricordare quei

film polizieschi dove l’interrogatorio del sospetto viene condotto alternativa-

mente dal “poliziotto cattivo” e dal “poliziotto buono”: non è un fronte disu-

nito perché con stili diversi essi perseguono lo stesso obiettivo. Perciò non pre-

occupatevi se uno di voi è più severo e l’altro più amichevole, l’importante è

che vi sosteniate a vicenda, che siate squadra perchè insieme siete più forti!

Una difficoltà ulteriore è stabilire un fronte unito tra genitori e nonni: talvolta

nonni che un tempo erano genitori severi e decisi si trasformano in figure bona-

rie e rassicuranti che, se da una parte sono molto importanti dal punto di vista

affettivo, dall’altra risultano inadeguate a far rispettare regole e limiti. Infine

esiste un altro fronte unito da perseguire il più possibile, quello tra le due prin-

cipali agenzie educative nella vita dei ragazzi: famiglia e scuola. E’ importan-

te stabilire un rapporto di fiducia e comunicazione. Certo, nella scuola ci pos-

sono essere molti problemi, cose che non funzionano e limiti, ma una buona

strategia è quella di individuare delle figure “valide”, dei bravi docenti,dirigen-

ti o educatori con i quali stabilire un’alleanza e una proficua comunicazione

reciproca.

GIOVANI E DINTORNI

Page 31: L'altro Giornale Novembre 2012

Poesieubriche di Giancarlo Peretti

Matilde Varotto ci ricorda che “E’ finita l’Estate”, così come sono finite le vacanze. Rassegniamoci ricordandone i piaceri

e assaporando il fascino dell’Autunno con i noti versi di Giosuè Carducci: “San Martino”. C’è un altro Autunno, quello

della vita, che fa argentare i capelli e diventare genitori due volte, come descrive Gian Filippo Fineschi in “I nonni”, festeg-

giati il 2 ottobre. Ancora auguri nonni!

Novembre 2012 31RUBRICHE

E’ FINITA L’ESTATEIl sole settembrino illumina la stradaaprendosi il varco tra densi nuvoloni.Scende la pioggia in freddi goccioloni.

Oh, estate, mare e solleone,avete lasciato il posto ad una nuova

stagione.Mi mancano le vacanzecon balli, canti e danze.

Ormai l’autunno è tornatoma dei doni l’estate ci ha lasciato.Come i ricordi nel nostro cuore,la voglia di stare al sole per ore.

Matilde Varotto

I NONNII nonni con i loro capelli argentati

due volte genitori sono diventati.

Loro ci sanno viziare,

ma anche educare,

ci stanno ad ascoltare,

ci fanno giocare, ridere, cantare.

Chi ha la pipa, chi il bastone,

chi fa la torta e chi fa un maglione.

Certe volte ci fanno compagnia

quando abbiamo una malattia.

I nonni sono un po’ acciaccati

dagli anni che sono passati,

qualche volte senza salutare se ne vanno,

ma per sempre nei nostri cuori resteranno.

Gian Filippo Fineschi

SAN MARTINOLa nebbia agli irti colli piovigginando sale, e sotto il maestrale urla e biancheggia il mar;

ma per le vie del borgo dal ribollir de' tini va l’aspro odor dei vini Ianime a rallegrar.

Gira su' ceppi accesi lo spiedo scoppiettando: sta il cacciator fischiando su l’uscio a rimirar

tra le rossastre nubi stormi d'uccelli neri, com'esuli pensieri, nel vespero migrar.Giosuè Carducci

RR

Page 32: L'altro Giornale Novembre 2012