L'Altro Giornale Sambonifacese Maggio 2014

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SAMBONIFACESE Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663 ANNO XXVIII - N.5 MAGGIO 2014 - stampato il 05/05/2014 Scatta l’appuntamento alle urne domenica 25 maggio in occasione delle elezioni comunali ed euro- pee. Anche i cittadini di San Bonifacio saranno chiamati ad eleggere la compagine amministrativa che guiderà il paese nei prossimi cinque anni. I seggi saranno aperti dalle ore 7.00 alle ore 23.00 della sola giornata di domenica. Non sarà quindi possibile votare il lunedì, soluzione in passato scelta da circa il 10-15% dei cittadini. Per votare bisognerà recarsi al seggio muniti di documento di ricono- scimento (con foto) e tessera elettorale. Se nessun candidato conquisterà almeno il 50% più uno dei voti validi a San Bonifacio si tornerà al voto domenica 8 giugno per il ballottaggio tra i due candi- dati che hanno ottenuto il maggior numero di voti. Agli elettori verrà consegnata un'unica scheda di colore azzurro, sulla quale si trovano riportati i nomi dei candidati sindaci e, affianco, le varie liste che appoggiano il candidato stesso.

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L'Altro Giornale Sambonifacese é il mensile dell'Est Veronese. In questo numero tutti i candidati alla carica di sindaco del Comune di San Bonifacio e il resoconto della Fiera di San Marco.

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SAMBONIFACESEPoste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1,

DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

ANNO XXVIII - N.5MAGGIO 2014 - stampato il 05/05/2014

Scatta l’appuntamento alle urne domenica 25 maggio in occasione delle elezioni comunali ed euro-

pee. Anche i cittadini di San Bonifacio saranno chiamati ad eleggere la compagine amministrativa

che guiderà il paese nei prossimi cinque anni. I seggi saranno aperti dalle ore 7.00 alle ore 23.00 della

sola giornata di domenica. Non sarà quindi possibile votare il lunedì, soluzione in passato scelta da

circa il 10-15% dei cittadini. Per votare bisognerà recarsi al seggio muniti di documento di ricono-

scimento (con foto) e tessera elettorale. Se nessun candidato conquisterà almeno il 50% più uno dei

voti validi a San Bonifacio si tornerà al voto domenica 8 giugno per il ballottaggio tra i due candi-

dati che hanno ottenuto il maggior numero di voti. Agli elettori verrà consegnata un'unica scheda di

colore azzurro, sulla quale si trovano riportati i nomi dei candidati sindaci e, affianco, le varie liste

che appoggiano il candidato stesso.

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La Sezione ANPI (associa-zione nazionale partigianid’Italia) di Soave si è attiva-ta per riordinare e cataloga-re tutto il materiale di cui èin possesso, relativo aiperiodi della "Secondaguerra mondiale" e dellaResistenza (libri, documen-ti, filmati, ecc.), al fine direnderlo fruibile da tutticoloro che siano interessati,quali storici, studiosi, stu-denti e privati. Lo scopo di questa iniziati-va è di mantenere vivo ilricordo dì un periodo storicoche ci ha permesso di uscireda una dittatura e di realiz-zarci come democrazia.Rivolgiamo perciò unappello a tutti coloro chesiano in possesso dì mate-riale inerente il periodosopra citato (lettere, diari,fotografie, documenti, ecc.),ed interessate a mantenerela memoria per le futuregenerazioni, affinché pren-dano contatto con il presi-dente della Sezione Anpì diSoave cav. uff AngustoSuppi (cellulare

328.9026642). Ringraziamoanticipatamente tutti coloroche vorranno aderire allanostra iniziativa.

Il Presidente Augusto Suppi

L Maggio 2014 3le vostre

ettere

Direttore Responsabile:Rosanna Pancaldi

Servizi Fotografici e consulenza GraficaMario Franchino

Società Editrice:L’Altro Giornale s.r.l

Redazione:Via Enrico Bernardi, 7 37026SETTIMO di PESCANTINA (VR)

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25010 BORGOSATOLLO (BS)Numero chiuso il 05 - 05 - 2014

ANPI SOAVE

“Archivio storico”Se vogliamo sopravvivere siamo costretti aessere tutti ecologisti. Gli argomentinon sono nuovi, ma i fatti inconfuta-bili: ricordiamoli sinteticamente.Siamo indissolubilmente legatialla Terra. Non abbiamo pro-spettive di emigrare in unmondo diverso. I pianeti e lelune del sistema solare sonomondi desolati, privi diaria,di acqua, di suolo colti-vabile, e la temperatura viraggiunge valori estremiincompatibili con la vita. Senelle profondità sconfinatedell’Universo ci fosse unmondo simile al nostro, essosarebbe così lontano che cisarebbe impossibile raggiun-gerlo.Siamo indissolubilmente legatialla Terra, un mondo dotato deglielementi necessari alla vita: aria, acqua,suolo coltivabile, tutti in quantità limitate.Questa realtà dovrebbe suggerirci, anzi imporci compor-tamenti adeguati. Ma non è così!Ci stiamo moltiplicando sconsideratamente. La popola-zione mondiale è passata dagli 1,6 miliardi del 1900 ai 7miliardi di oggi, e si prevede un ulteriore incremento finoa raggiungere i 9,5 miliardi nel 2050. Nel 2050 avremobisogno di risorse almeno sei volte maggiori di quelleche consumavamo nel 1900; ma non basteranno ancora,perché i nuovi stili di vita imposti dal mondo occidenta-le, in conseguenza dello sviluppo industriale, ci spingo-no a consumi sempre maggiori. Lo sviluppo industrialeincontrollato e lo sviluppo demografico, stanno produ-cendo rifiuti solidi, liquidi e gassosi, in quantità colossa-li che stanno progressivamente inquinando la terra, l’ac-qua e l’aria. Esso richiede un consumo sempre maggioredi energia. Lo sfruttamento delle risorse energetiche delpianeta, che consistono per lo più in combustibili fossili,oltre che inquinare l’aria e comportare una catastroficadestabilizzazione ambientale dovuta all’effetto serra (gliscienziati ONU, riunitisi recentemente, hanno previstoche abbiamo solo 15 anni per invertire la tendenza, primache i fenomeni divengano irreversibili), sta avviandol’esaurimento delle scorte disponibili; né sembra che le

energie rinnovabili saranno in grado disostituirle completamente. La pro-

duzione dell’energia nucleare,rischiosa e dipendente da

limitate risorse di uranio,non è sostenibile.Lo sviluppo demograficoe industriale, unito all’in-gordigia di beni e servizisuperflui, ha comportatola progressiva cementifi-cazione e bitumazionedel suolo, con il doppiorisultato di consumaresuperfici destinateall’agricoltura e allanostra alimentazione, e

di deteriorare il paesaggioagreste e quindi la gradevo-

lezza della vita. Nel contem-po la fame di maggiori esten-

sioni di suoli coltivabili ci spingea una deforestazione devastante,

che preclude la rigenerazione dell’ariafino ad oggi assicurata dalla sintesi clorofilliana e che èil presupposto per la desertificazione. Per soddisfare lecrescenti richieste di cibo, l’agricoltura ha abusato diconcimi e disinfestanti chimici, che consentono produ-zioni elevate, ma di scarsa qualità alimentare e inquina-te, e impoveriscono il suolo dei suoi preziosi componen-ti biologici. La pressione demografica e l’inquinamentostanno portando all’estinzione le specie selvatiche. Stia-mo progressivamente riducendo il pianeta un mondodesertificato e avvelenato molto simile a quelli che ci cir-condano, e che giudichiamo inospitali. Ci stiamo avvian-do al suicidio. Dobbiamo invertire rapidamente la rotta,dobbiamo abbandonare i modelli di sviluppo che fin quiabbiamo seguito, pena la nostra sopravvivenza. E’ tempodi dare il via alla rivoluzione ambientale in antitesi conquella industriale […] Ognuno di noi, nel suo ambitoquotidiano, può, anche con semplici gesti, essere rivolu-zionario, e quando sceglierà coloro che lo rappresente-ranno nei consessi locali, nazionali e internazionali dovràtenere ben presente che è in gioco la sua vita e quella deisuoi figli e che, per questo, non gli sarà consentito vota-re scheda bianca.

Maurizio Chierighini

AMBIENTE

“Tutti ecologisti per salvare il pianeta”

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Maggio 2014 4DIALOGO

Caro Direttore,per me l’arresto dei Sere-nissimi è un madornaleerrore, perché farà aumen-tare nei Veneti un maggiordesiderio di indipendenzada chi non vuole nemmenodarle maggior autonomia.Questo Stato deve capireche il Paese necessita diuna struttura Federaleautonoma, per tutte leRegioni, affinché i cittadi-ni siano tutti uguali, dalleAlpi alla Sicilia, senza checi siano privilegi e assi-stenzialismi. Abbiamo invece l’attualeGoverno di Renzi che staprogrammando al contra-rio. Cerca infatti di realizzareun Senato di nominatianziché di eletti dal Popo-

lo, senza poteri sulleRegioni. Il contrario di quello chedesiderano i cittadini, spe-cie quelli del nord. Essi infatti sono stufi diessere gestiti dal centro inmodo autoritario ed impo-sitivo, il che non è moltodemocratico. Ha voglia il Partito diRenzi di chiamarsi Demo-cratico quando esprimesolo del totalitarismo:infatti ha perso il pelo manon il vizio. Se si vuole cambiare vera-mente questo Paese serveuna giusta responsabilitàpolitica. I paesi federaliconfinanti e vicini ci sianod’esempio.

Maria Rigetti

VENETI 1

“Arresto assurdo”Sono stata alla manifesta-zione della Lega Nord inquel di Verona (piazza deiSignori), in appoggio ai 24indipendentisti Venetiingiustamente incarcerati,affinché vengano liberati inquanto non hanno fattoniente di male, ma espressosolo delle opinioni comeprevede la nostra Costitu-zione.La Piazza era stracolma dipersone e quindi è moltoriduttivo scrivere, comehanno fatto alcuni giornali,che c’erano 2.500 parteci-panti. Ha fatto bene il Corrieredella Sera – che non è certoleghista – a scrivere che ipresenti erano migliaia,accalcati gli uni agli altri inuna piazza che ha fatto fati-

ca a contenerli tutti. Nessu-no certo li ha contati masono convinta che erano piùdi 9/10.000. Una cosa poi haamareggiato un po’ tutti:l’aver tolto la BandieraVeneta dalle mura della Pre-fettura. Tutto ciò conferma il tratta-mento, poco considerevolenonché irrispettoso, che loStato centrale riserva alVeneto e ai suoi cittadini.Un errore madornale rileva-to da Zaia, Tosi e Salvini.Sveglia Veneti e siate com-patti finchè non avremol’autonomia che hanno inostri vicini Trentini –Altoatesini e friulani. Quinon si tratta di una posizio-ne politica ma di economiae diritti della nostra gente.

Maria Zanetti

VENETI 2

“Una testimonianza”All’unisono, i media, gli opinionisti, gli storici e l’opinionepubblica assicurano che papa Francesco passerà alla storiacome il Papa che ha cambiato e che sta cambiando la Chiesae il mondo. Nell’attesa del paradiso terrestre, nelle scuoleaumentano i corsi obbligatori di omosessualizzazione coatta;a Londra (dove fra l’altro si alimenta il riscaldamento con ifeti abortiti) i cattolici non vengono assunti o sono licenziatiperché tali; in Medioriente e in Africa, gli islamici martiriz-zano quotidianamente i poveri cristiani; l’aborto cresce espo-nenzialmente; l’eutanasiaviene allargata ai bambini;le scuole statali censuranobrani della Bibbia scomodeal pensiero unico dominan-te; le lobby gay inanellanouna vittoria dietro l’altra egli atei sotterrano l’ascia diguerra nei confronti dellaChiesa. E se avesse ragioneFlaubert, quando notavache è Dio che ha creato ilmondo, ma è il diavolo aportarlo avanti?

Gianni Toffali

CAMBIAMENTI

“Dio e ... il diavolo”

Gentile direttrice Rosanna,per prima cosa desiderofare tanti auguri a queipadri separati che sonostati privati, con tanta cru-deltà, della presenza deiloro figli. La Festa delPapà, senza i figli, è undolore in più da vivere.Spesso sono accusati,ingiustamente, da donneche covano dentro unagrande rabbia per i loromotivi personali. Oggisembra che la donna vogliaavere la sua rivincita versoil sesso maschile forse aseguito di un passato spes-so discutibile. E chi paga, per questesituazioni, sono sempre ifigli che crescono senza ilpadre accanto, ai qualimanca non solo l’affetto,ma anche l’appoggio inalcune situazioni della vitache solo un padre puòdare. I figli maschi amano

la madre, ma si riconosco-no nel padre e lo vedonocome un esempio da imita-re e un punto d’arrivo.Visto che in Italia abbiamogià pochi problemi, qual-che cervello - io dicodeviato - ha perfino propo-sto una legge - per agevo-lare le coppie omosessuali- nella quale i genitori ven-gono citati come Genitore1 e Genitore 2. Qual è ilGenitore 1? I figli nasconosolo da una coppia formatada un maschio e una fem-mina. Cosa c'è da cambiare, sichiedono in molti?! Laprima parola che balbettaun bimbo è mamma e poipapà e dopo un po' ditempo gli occhi si incon-trano e si riconoscono. Perquesto motivo non mipiace quando una madrenon vuole, o non può,occuparsi della propria

creatura nei primi annidella sua vita. Natural-mente una società devecreare i presupposti inmodo che la madre possarientrare facilmente nel-l'ambiente lavorativo. Conla disoccupazione che oggivive la nostra società,sarebbe auspicabile aprirealla donna altre strade giàpercorse e richieste nelpassato tra cui riconosci-menti e remunerazioni perla donna che si occupadella casa, della famiglia,dell’assistenza in casadegli anziani ammalati,valutandola come una pro-fessione specializzata enon come la casalinga diun tempo, sempre sottova-lutata, sottomessa e spessosfruttata.Cordiali saluti e ringrazioper lo spazio concessomi.

Edith

GENITORI

“Uniti per il bene dei figli ”

Accade sempre in ogniepoca di crisi e di trapasso:chi sta al fondo del barile,all’ultima fila di sedie,inchiodato alla propriacondizione per forza o pernecessità, non sarà intesocome persona da trattare,ma un numero da contene-re e incapacitare.Carcere, sempre più carce-re per risolvere problemicomplessi che mettono inginocchio una società,come a dire è sufficientebuttare via la chiave, omet-tendo di ricordare cheprima o poi invece si esceda quella sorta di terra dinessuno, a volte con i piediin avanti, altre con le pro-prie gambe, ma con losguardo che non ravvisaalcuna direzione. Norme, decreti, leggi dinuovo conio, ognuno ascandire le proprie ragioni,parole contrapposte cheavvisano del pericolo car-

ceri svuotate dai criminali,di condoni, amnistie, e chipiù ne ha, più ne metta.Eppure alla linea d’arrivo,poco meno di qualche cen-tinaia di detenuti usciran-no, non ci sarà alcun sollie-vo nell’inferno carcerarioper nessuna delle sue com-ponenti, non ci sarà possi-bilità di abbassare la recidi-va, non ci sarà formazionené rieducazione, solamenteuna nuova presa per i fon-delli. A questa ipotesi di preven-zione ubriaca, di sicurezzaa pochi denari, occorreaggiungere il capitolo dellapena nella sua flessibilità ecertezza, tant’è che c’èqualcuno che senza andaretroppo per il sottile affermache il cosiddetto “fine penamai” non è applicato, addi-rittura non esisterebbe,anzi, con una ventina dianni di carcere scontati, siè belli e pronti all’uscita.

Ho seri dubbi che questaboutade corrisponda alvero, mentre non ne ho nelribadire che una pena chesancisce la fine di untempo che non passa mai,un tempo che non esiste,che non ti assolve né per-dona, un tempo bloccato,non è un’astrazione né unacombine della mente, cer-tamente non la pena del-l’ergastolo. L’ergastolo c’è, non è veroche dopo vent’anni comeper incanto le porte blinda-te di un penitenziario sispalancano, la legge con-templa la possibilità diaccedere a questo benefi-cio, ma la realtà è ben altra,infatti la liberazione condi-zionale non viene quasimai concessa nei tempi sta-biliti, se non con unaaggiunta di dieci o ancheventi anni dai requisitirichiesti.Chi scrive ha scontato circa

quarant’anni di carcere,quattordici in misura alter-nativa della semilibertà, daun anno ho usufruito dellalibertà condizionale, pote-vo accedervi dopo ventiseianni, con gli sconti di pena,intorno ai venti, ebbenesolo ora sono ritornato uncittadino libero. Non cito me stesso per faredella polemica spicciola,

nutro gratitudine sinceraper le istituzioni che misono venute incontro, inol-tre so bene perché ero dete-nuto, nulla mi era dovuto.Forse è un bene per i citta-dini detenuti ed i cittadiniliberi ricordare quantoebbe a dire Aldo Morosugli scopi e utilità dellapena: « … è un giudizionegativo che va dato alla

pena capitale, come allapena perpetua, perché con-traddicono i principi costi-tuzionali in tema di pena:trattamenti contrari alsenso di umanità e allafinalità rieducative, dunquel’ergastolo tanto è costitu-zionale e legittimo, inquanto non si applichieffettivamente».

Vincenzo Andraous

ERGASTOLO

“La pena è certa. Giudizio negativo”

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Egregio signor Direttore Francesco Vignarca, coordinatore della Reteitaliana per il disarmo e autore del libro " F-35, l'aereo più pazzo del mondo" stima a par-tire dai dati del Pentagono americano unaspesa di 14 miliardi di Euro per l'acquisto di 90(inizialmente sarebbero stati 131) caccia-bom-bardieri della Lockheed Martin costruttrice divelivoli militari. Una spesa in questi tempi dicrisi, semplicemente pazzesca. Mettiamoci nei panni di chi è senza lavoro e diquanti non riescono ad avere di che mantenerei propria famiglia. Non si possono sprecaresimili risorse. Piuttosto devono essere impiega-te per le famiglie, lo sviluppo occupazionale elo "stato sociale" detto welfare. Da più parti simanifestano ampie riserve su questo strumentodi guerra, non solo sul piano etico, ma anche suquello militare ed economico. Si pensi, comeha ricordato Vignarca in un recente incontrosvoltosi presso i Comboniani di Verona, cheper operare al meglio al di fuori del campovisivo l'F35 ha la necessità di un sistema di

supporto (Alis) che non è nella disponibilitàitaliana. E' come comprare un'automobilelasciando le chiavi nelle mani di qualcun altro.Va pure sfatata l’opinione che le spese militariproducano un generale beneficio economico.Al contrario saranno spese su spese, che siaggiungono, il carburante, manutenzione, for-mazione dei piloti e molte altre che facilmentesi comprendono. Chissà se questo governo riu-scirà a cavarsela da questa vera grande "rogna"a costo zero, visto che fino ad ora tutti i gover-ni precedenti di qualunque colore politico almassimo sono riusciti solo a limitare a 90 gliaerei da acquistare. Altre nazioni europee sonoriuscite, se non a sfilarsi dagli accordi,a riman-dare a data da destinarsi in attesa di tempimigliori. Così potrebbe fare anche l'Italia. Lamiglior difesa dei cittadini, consiste nel garan-tire il loro benessere complessivo, compren-dente il lavoro, la libertà, la pace e soprattuttosaper dire no alle spese militari folli per glistrumenti di guerra.

Giancarlo Maffezzoli

Maggio 2014 5DIALOGO

Quanto è già successo inCrimea (annessione daparte della Russia a seguitodi un referendum) e quantopotrebbe accadere a brevescadenza (spaccatura delloStato Ucraino) sembra chesi svolga in aree lontane,tanto da non avere riper-cussioni per noi. Se questafosse la convinzione, voglioricordare alcuni aspetti chepossano servire a meglioinquadrare la crisi. L’Ucrai-na è un cuscinetto tra noi ela Russia, la cui profondità èinferiore a quella esistentein Italia tra Gorizia e Messi-na. La sua eventuale fram-mentazione in almeno trestaterelli, con caratteristi-che conflittuali, annullereb-be qualsiasi garanzia perl’occidente, sotto l’aspettostrategico ed energetico.Ma non basta, in quantoqueste piccole entità, diviseda confini fatiscenti sareb-bero mine vaganti avendo,tra l’altro, l’attuale capitalequale posta in gioco. Kievpotrebbe essere l’area diuno scontro combattutoalla frontiera fra Russia eUnione Europea. La preoccupazione perun’evoluzione del conten-zioso in corso origina dallaconvinzione che i Russivedono nell’Ucraina unacomponente determinante

del progetto di unioneEuroasiatica, quindi mem-bro a tutti gli effetti e aqualsiasi costo di un’orga-nizzazione a guida Russa.Kiev è stata la sede delprimo stato Russo. Successi-vamente il potere si spostòverso nord fino a raggiun-gere Mosca. Il Paese è statoanche parte del Granduca-to Polacco-Lituano, cosache spiega l’interesse dellesuddette Nazioni (entrambimembri dell’Unione Euro-pea). Gli scenari di guerrafredda, paventati da piùparti potrebbero essere laconseguenza di una pocoincisiva e credibile politicaestera dell’UE. Nel contem-po non è da sottovalutare ilcomportamento degli StatiUniti. “A pensar male si fapeccato ma spesso s’indovi-na” (frase attribuita adAndreotti). Il pensiero mali-zioso è questo: gli USAhanno colto questa occa-sione per indebolire in unsolo colpo Putin, che hairrobustito la sua credibilitàcon il successo in Siria enelle olimpiadi invernali, enel contempo l’UE caldeg-giando l’ingresso di unoStato in pessime condizionieconomiche, politiche estrutturali, che darebbe ilcolpo di grazia al progettoEuropeo. Ricordiamo che

recentemente gli USA ave-vano visto con favore anchel’ingresso della Turchia.L’Italia, in questo frangentedovrebbe porre maggioreattenzione all’evolversidella situazione, sia inquanto membro dellaNATO, sia in quanto mem-bro dell’UE, sia per i ricordistorici che ci legano a quellaterra. La NATO, come ci haricordato Padoa Schioppa,ha dato l’impressione, conla proposta di un trattatod’associazione offerto aKiev, di voler compiere unprimo atto di un eventualefuturo accoglimento dellastessa nell’Alleanza Atlanti-ca. Da qui la preoccupazio-ne della Russia, che vede,per la presenza Americana,la prosecuzione della “guer-ra fredda”. Meglio sarebbestato se l’Unione Europeaavesse avanzato proprieproposte in forma indipen-dente, con un proprio stru-mento militare (cosa datempo auspicata). Noi Ita-liani abbiamo dei legamicon questa terra che ci ricor-da la “ battaglia del Cerna-ia” (guerra di Crimea, 1854-1856) dove quindicimilamilitari italiani, guidati dalgen. Alfonso Lamarmora,inviati da Cavour, sconfisse-ro i Russi e misero le pre-messe perché l’Italia dive-nisse Nazione; la presenzain Crimea di fortezze vene-ziane e genovesi e un’anticacomunità italiana; la pre-senza in Italia di circa cin-quecentomila Ucraini; l’es-sere il secondo partnercommerciale.In conclusione abbiamoparlato di un Paese che, tra-vagliato da contrasti internidi lingua, religione ecc., hadovuto adagiarsi sull’im-mobilismo per garantirsil’unità nazionale. Oggi, chesi è trovato a dover sceglie-re, è emersa la profondalacerazione. L’Europa equindi l’Italia devono inter-venire per evitare che diven-ti preda di potenze emer-genti.

UCRAINA. Non è lontana da noi

di Franco Gueli

E’ stato scritto di tutto e di più sulle separa-zioni e divorzi ma nulla è cambiato: ladisparità tra i due sessi rimane. La donna è sempre piùprotetta come lo sono i figli maggiorenni e l’uomo-padre è sempre più bersaglio digiudici, che tramite le loro sentenze basatesolo su regole che loro stessi si sono inven-tati, riescono a far dimenticare i veri valoriche i nostri padri ci avevano insegnato, esenza aver studiato chissà che cosa. La parola rispetto e riconoscenza per lamaggior parte dei figli maggiorenni, soprat-tutto quelli con genitori separati o divorzia-ti, è una parole inesistente nel loro vocabo-lario; d’altronde come possiamo dargli tortose la legge permette loro di vivere alle spal-le del padre, sin quando non sono economi-camente indipendenti? La maggior età perloro è solo emancipazione e realizzazionedei loro desideri, non certo la responsabilitàdi guadagnarsi da vivere. Economicamentedipendenti senza limite di età, significa cre-scere senza la propria dignità, essere perso-ne senza un carattere proprio e senza voglia

di lavorare, significa essere parassiti chesucchiano sangue e denaro. Come detto la legge favorisce tutto questoindipendentemente dalla situazione lavora-tiva-economica del padre stesso (magaridisoccupato). In pratica per il solo fatto cheun ragazzo/a decidano di frequentare l’Uni-versità è già nelle condizioni di status pro-tection, della serie “mantienimi sino a quan-do mi trovo un lavoro”. Ma se il lavoro nonsi trova? Problema del padre che - per i giu-dici – deve adattarsi a qualsiasi lavoro e sot-tomettersi ai desideri di quelli che dovreb-bero essere chiamati figli, non solo conl’obbligo del vitto e alloggio. Mancato rispetto delle regole: denunce civi-li, penali, ingiunzioni, pignoramenti, speselegali … Ma per i sapientini universitaritutto ciò è normale, hanno diritto - dicodiritto - allo studio universitario senza sacri-fici, quelli li lasciano ai padri. Obbiettiviunici il denaro e il non far nulla, valoriappresi convivendo con madri a volte snatu-rate e senza sani principi.

Maurizio Toffali

FIGLI

“Dedicato alla loro coscienza”

F35

“Riusciamo a cancellarli?”

PREGHIAMO I LETTORI DICONTENERE

I LOROINTERVENTI

ENTRO LE 2500 BATTUTE DI

WORD.LA REDAZIONE SI

RISERVA DIINTERVENIRE

CON TAGLI, SUITESTI TROPPO

LUNGHI. GRAZIE.

FOTONOTIZIA. SAFETY 2014Si è rivelata unsuccesso Safety2014, un’eser-citazione pro-vinciale che havisto coinvoltimolti gruppi diProtezione civi-le in una tregiorni davverointensa. Inumeri hannoparlato chiaro:600 volontari di protezione civile del veronese e dell'Unità operativa di Pro-tezione civile della Provincia di Verona il 3, 4 e 5 aprile hanno inondato ilcampo base approntato nel parcheggio del Palaferroli a San Bonifacio. «Inostri volontari sono specialisti della sicurezza – afferma l’assessore alla Pro-tezione civile della Provincia di Verona, Giuliano Zigiotto -. In loro ho credu-to molto e, in particolare dopo questa tre giorni, credo oggi più che mai:l’esercitazione che ha visto protagonisti i volontari dal 3 al 5 aprile è stataun banco di prova e un test di tre anni di lavoro e di investimenti fatti con laprovincia di Verona. Una vera soddisfazione che mi riempie di orgoglio».

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Domenica 25 maggio è la data designata perle elezioni comunali ed europee; ecco tuttele regole e le modalità di voto che potrannoutilizzare i cittadini di San Bonifacio. Iseggi saranno aperti dalle ore 7.00 alle ore23.00 della sola giornata di domenica. Nonsarà quindi possibile votare il lunedì, solu-zione in passato scelta da circa il 10-15%dei cittadini. Per votare bisognerà recarsi alseggio muniti di documento di riconosci-mento (con foto) e tessera elettorale.

ELEZIONI COMUNALINei Comuni con più di 15.000 abitanti,come San Bonifacio, viene eletto sindaco alprimo turno il candidato che conquistaalmeno il 50% più uno dei voti validi. Senessun candidato ottiene questo risultato, sitorna al voto domenica 8 giugno per il bal-lottaggio tra i due candidati che hanno otte-nuto il maggior numero di voti.

Agli elettori verrà consegnata un'unicascheda di colore azzurro, sulla quale si tro-vano riportati i nomi dei candidati sindaci e,affianco, le varie liste che appoggiano ilcandidato stesso. Si può esprimere il voto intre modi diversi: - segnando una “X” solo sul simbolo della

lista (e in questo modo la preferenza va allalista e al candidato sindaco che questaappoggia);- scegliendo il voto disgiunto, tracciandocioè un segno sul simbolo di una lista e trac-ciando allo stesso tempo un segno sul nomedi un candidato sindaco non appoggiatodalla lista votata;- tracciando un segno sul nome del sindaco(senza quindi scegliere nessun partito), inquesto modo si vota solo per il candidatosindaco e non per le liste che lo appoggiano.

Una novità è stata apportata all'elezione deiConsiglieri comunali, per la scelta dei qualiè possibile avvalersi della doppia preferen-za di genere. Per l'elezione dei ConsiglieriComunali, è possibile esprimere una o duepreferenze, indicando il cognome dei candi-dati prescelto accanto al simbolo della listaa cui appartengono, oppure scrivendo solo inumeri progressivi dei candidati, secondoquanto risulta dagli elenchi affissi presso lesezioni elettorali. Se si esprimono due pre-ferenze, devono obbligatoriamente fare rife-rimento a persone di sesso diverso, penal'annullamento della seconda preferenza.Vengono eletti i candidati che hanno ottenu-to il maggior numero di preferenze, indipen-

dentemente dalla loro posizione in lista.

ELEZIONI EUROPEEAgli elettori verrà presentata un'unica sche-da color marrone (corrispondente alla circo-scrizione Nord – Est). Si vota disegnandouna croce sul partito che si vuole sosteneree, se si desidera, si possono indicare fino atre preferenze. I nomi dei tre candidati scel-ti si possono scrivere all’interno delle appo-

site righe, posizionate al fianco del rettango-lo contenente il contrassegno della listavotata. Bisogna scrivere nome e cognome,oppure soltanto il cognome del candidato odei candidati scelti. Le preferenze esprimi-bili sono fino ad un massimo di 3. Il sistemaelettorale utilizzato è quello proporzionale,con una soglia di sbarramento che corri-sponde al 4%.

Matteo Dani

SAN BONIFACIO. La prassi da seguire domenica 25 maggio per le comunali e le europee, passo dopo passo

Elezioni: regole e modalità

6CronacheCronache

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La pasta solidale di FulvioSoave tocca quota 8 mila:tanti sono i pasti che“Mamma Anna”, il servi-zio di refezione gratuitaattivato a San Bonifacio,ha distribuito nei suoiprimi sei mesi di vita alrefettorio approntato allaCasa della Giovane.L'esperienza dell'alberga-tore sambonifacese faadesso scuola: attivato daqualche settimana un ana-logo servizio a Roncoall'Adige, dietro l'angoloc'è l'avvio anche a Soave ea fine mese anche nellacapitale. Fabrizio Roscioli,che come Soave guida unastruttura della Best

Western ma a Roma, entroil mese di aprile recpliche-rà l'iniziativa veroneseregalando la settima cenadella settimana alle perso-ne in difficoltà che sonoattualmente assistite da uncircuito di sei parrocchieche mettono in tavola, ognigiorno, 500 pasti.«Non avrei mai immagina-to, quand'era settembre, ilmomento dell'approdo aquesto traguardo e sonocommosso, soprattuttodella disponibilità dei tantivolontari che si sono impe-gnati direttamente nelladistribuzione dei pasti,ogni giorno. Col passaredel tempo - spiega Soave -

si è creato un rapportomolto stretto con alcuniospiti che sono presentidall'inizio e stanno emer-gendo tante delle loro pro-blematiche. Noi, come Mamma Anna,offriamo il sostegno con unpasto caldo, ma dobbiamoessere preparati all'ascolto.Per questa ragione a brevesaranno proposti ai volon-tari alcuni incontri di for-mazione specifici». Otto-mila piatti serviti, ma achi? «Nel corso dei mesiabbiamo registrato unaumento da parte di ospitinon italiani, ma anche l'ar-rivo di qualche coppia digiovani coniugi veronesi.

La proporzione - diceSoave - assegna oggi unaquota del 40 per cento aiveronesi che arrivanoanche da altre paesi e, inalcuni casi, dalla vicinaprovincia di Vicenza. Altracosa che è cambiata nelcorso dei mesi - aggiungeSoave - è stata la distribu-zione sulla settimana. Ciaccorgiamo quando gliospiti hanno la possibilitàdi un lavoro, anche se tem-poraneo, ma la domenicaci si ritrova tutti. E' un po'come stare in famiglia». Cresce la tavola di MammaAnna, «ci auguriamo tuttiche cresca anche il soste-gno e la solidarietà al pro-getto perchè il bisogno nonaspetta ma, anzi, cresce».Un aiuto, di recente, l'hadato la donazione delLions club San Bonifacio eLions club Valdalpone checon una serata a teatrohanno raccolto fondi asostegno di più associazio-ni di volontariato.In tempo di denuncia dei

redditi Soave non va per ilsottile e ricorda che ledonazioni sono deducibili.

L'Iban di Mamma Anna è:IT55 Y 05034 59750000000000869. «Rinnovol'invito a chiunque lo desi-deri a venirci a trovare insede, all'Hotel Soave BestWestern, il martedì seradalle 20.30 alle 22.30. E'un modo per essere coin-volti da questo progettoche sta in piedi grazie aduna squadra fortissima diassociazioni e di volontari,per conoscerlo e per soste-nerlo - dice l'albergatore -.Il 10 maggio al TeatroCentrale ci sarà la festa

della mamma firmataMamma Anna: invitiamotutti ad essere presenti,anche i bambini chepotranno trovare qui undono speciale per la loromamma». La sua, l'ormai famosamamma Anna a cui havoluto intitolare il suo pro-getto, proprio qualchegiorno fa ha concluso laformazione per essere abi-litata alla somministrazio-ne di cibi e bevande e hapreso servizio come volon-taria al refettorio.

Maggio 2014 7CRONACHE

Vivere i giorni e le sensazioni della Pasqua nella contemplazione del suovolto più importante. Questa la suggestiva possibilità che l'artista arcolese Antonella Burato hadato a tutti i fedeli che si sono recati all'Abbazia di Villanova durante le cele-brazioni pasquali. Dal 16 al 27 aprile, infatti, la cripta dell'abbazia ha ospi-tato “Variazioni intorno alla Sindone”, personale incentrata sull'interpreta-zione del volto di Cristo raffigurato sul sudario che, secondo tradizione e cre-denza, ne ha avvolto il corpo dopo la crocifissione. Al centro dell'esposizio-ne, dunque, la figura di Cristo, interpretato nella opere di Antonella Buratocome colui che può e sa mediare fra l'uomo e Dio, fra il Figlio e il Padre, frail finito e l'infinito. Gesù come ponte tra divino e reale, da osservare e cono-scere nelle giornate che sono il fondamento stesso della fede cattolica. Ilmiracolo della resurrezione da scoprire attraverso gli sguardi e la fisionomiadel Cristo risorto.

Matteo Dani

I bozzetti delle artiste arcole-si Antonella Burato e AnnaElisa Sartori, predisposti perdipingere la volta della chiesadi Locara, sono stati espostialla Libreria Leoniana delVaticano, tra il 29 marzo e il17 aprile scorso. «Abbiamo portato a Roma ibozzetti preparatori della“Decollazione e apoteosi diSan Giovanni Battista” grazieall’appoggio di un sacerdotevicentino, don Sergio Mer-canzin, il quale ci ha presen-tato al titolare della LibreriaLeoniana don Gino Belleri. Èstata una grande gioia portarein quel luogo tanto prestigio-so i nostri lavori» - spiegaAnna Elisa Sartori. «Sono stati esposti 20 pezzi,tutti volti di persone veronesiche si sono prestate comenostri modelli - continuaAntonella Burato - “Oltre atre “vele”, due per raffigurarel’opera intera e una chedescrive il nostro percorsod’arte. La mostra si è apertacon la presentazione del volu-me “Bellezza della gratuità,gratuità della bellezza” delprof. Annibale Bolla di Loca-ra, dedicato alla comunità di2700 abitanti che ci ha com-missionato il dipinto dellavolta». “La gratuità attrae la bellezzae … salva il mondo” è il

motto coniato per l’opera: ildipinto è stato possibile gra-zie all’impegno del gruppo“Raccolte varie” di Locara,dedicato al riciclo ecologico eal recupero dell’identità loca-le con il restauro delle opered’arte e della storia. La gioiadell’esposizione vaticana èstata condivisa dalla Parroc-chia di Locara: il parroco donNicola Mattiello ha accompa-gnato i concittadini in SanPietro, per la messa concele-brata con il Card. AngeloComastri e animata dallaCorale locarese sull’altare delBernini della Basilica. I bozzetti del dipinto viagge-ranno ancora: «Siamo statenuovamente invitate a Roma

dal Vice Rettore dell’Univer-sità Pontificia Salesiana prof.Gianfranco Coffele, perun’esposizione futura. Ma ilprossimo impegno riguardala mostra a Villa Gritti di SanBonifacio, quando l’11 mag-gio saremmo presenti tutta lagiornata con i nostri lavori» -spiegano le pittrici. Un’occasione per conoscerela storia del dipinto di Locara,tornato a rivivere grazie atanti volontari e all’arte edimpegno di due artiste diArcole. Adesso, bisognereb-be mostrarlo proprio ad Arco-le, ai propri concittadini, inun momento e luogo propizi.

Graziana Tondini

ARTE/ANTONELLA BURATO E ANNA ELISA SARTORI

Bozzetti in vetrina a Roma

SAN BONIFACIO. Il bilancio di Fulvio Soave dopo i primi sei mesi di attività

Mamma AnnaOttomila pasti

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Si diffondono i timori per irischi di contagio del virusEbola in Italia. IIn Guinea èscoppiata una nuova epidemiache ha causato, negli ultimi 8giorni, 151 contagi e 95decessi, stando alle ultimenotizie sul virus.Contro i rischi di contagio delvirus Ebola in Italia sono statipredisposti dei controlli allefrontiere: il Ministero dellaSalute in una nota fatta trape-lare dalla stampa raccomandastretta sorveglianza: l'allarmeper il virus Ebola in Italia èquindi reale, ma attenzione,l'epidemia scoppiata in Gui-nea è comunque qualificatadall'OMS, l'OrganizzazioneMondiale della Sanità, comeun evento raro il cui rischio didiffusione a livello internazio-nale, seppur esistente, è quali-ficato come basso. Tuttavia, incasi come questo, basta pocoaffinché il virus possa diffon-dersi ed è pertanto necessarioprendere tutte le precauzionipossibili per evitare contagidalle conseguenze disastrose.Dalla Guinea il virus Ebola inItalia potrebbe giungere, comeriportano le ultime notizie,soprattutto attraverso migrantiirregolari.; è pertanto a Lam-pedusa che la tensione è piùalta. Il coordinatore della sani-tà sull'isola, Pietro Bartolo, hasottolineato che nonostante glisbarchi siano perlopiù di per-

sone libiche "è meglio starecon gli occhi aperti perché lasituazione è drammatica e nonè possibile procedere all’iden-tificazione dei migranti chearrivano".Intanto i rischi di contagio peril virus Ebola dalla Guinea sisono espansi: secondo le ulti-me notizie si registrano infatticasi in Sierra Leone, Mali eLiberia, pertanto l'Africa Cen-trale è una zona ormai ad altorischio di espansione delvirus. Si ipotizza che l'emer-genza e l'allarme virus Ebolasia destinato a durare per altritre o quattro mesi, ma comeha spiegato l'infettivologoMassimo Galli su IlSole24Ore, il rischio di conta-

gio risulta considerevolmentebasso se si prendono le giusteprecauzioni per evitarlo.Vanno assolutamente evitati icontatti con i malati e in parti-colare i loro fluidi corporei(vomito, urina, feci, ecc.), maanche con animali selvaticipotenzialmente infetti.Il rischio di contagio del virusEbola oltre l'Italia è, come èfacile immaginare, alto in par-ticolare per i turisti, oltre cheper le popolazioni locali: inu-tile dire che è consigliato evi-tare le zone a rischio e che, incaso ci si trovi già lì, è fonda-mentale cercare di evitare irischi di contagio prestandosempre la massima attenzionealle basilari norme accennate

sopra.Il virus Ebola dell'epidemia inGuinea di questo aprile 2014 èil ceppo Zaire o Zebov, unodei cinque ceppi che sono statiindividuati fino a oggi, ed èanche uno dei più pericolosi inassoluto, dato che, come com-provano i tristi dati della suaprima comparsa in Zaire,all'epoca portò alla mortel'88% delle persone che locontrassero. Non esiste unvaccino per il virus Ebola, lacura possibile si basa su far-maci antisenso, ma la situa-zione per tutti coloro cherisultano infettati resta ancoraoggi assolutamente critica. Lapericolosità del virus Ebola èenorme ma il rischio di conta-gio in Italia è, come abbiamovisto, molto basso; nondime-no, il Ministero della Salute siè mosso tempestivamente persollecitare controlli adeguatialle frontiere, e pari attenzioneverrà posta nei luoghi di sbar-co principali per i clandestiniin Italia.

‘’Scoprire la Val d’Illasi’’:è questo il titolo dellamanifestazione culturale(ma anche un po' sportiva)che permetterà ai cittadinidi scoprire le bellezzenascoste dei paesini del-l'est veronese. L'eventoconsiste in passeggiate tranatura e luoghi solitamentechiusi al pubblico o fre-quentati ma conosciutisolo superficialmente.L'iniziativa, organizzatadagli assessorati alla cultu-ra dei comuni di Caldiero,Colognola ai Colli, Illasi,Tregnago, Badia Calavenae Selva di Progno, è resapossibile grazie alla colla-borazione di alcuni volon-tari che permetteranno aivisitatori di conoscere eapprezzare ambienti dav-vero interessanti della Vald'Illasi. Le visite si effet-tueranno la domenica

pomeriggio (salvo maltem-po) nelle seguenti date: 18maggio a Colognola aiColli, 1° giugno a Illasi, 22giugno a Tregnago, 29 giu-gno a Selva di Progno e il 7luglio a Badia Calavena.Le iscrizioni, fino ad unmassimo di 100 persone,vengono raccolte esclusi-vamente presso la bibliote-ca comunale del paese incui verrà effettuata la pas-seggiata. Il giorno del-l'uscita si dovrà versare uncontributo spese di Euro3,00 per gli adulti mentreper i bambini fino a 10anni la partecipazione ègratuita. «Un'iniziativaimportante - commentanogli organizzatori - che con-sentirà di conoscere edapprezzare il territorio incui viviamo e di scoprirnele sue bellezze».

L.P.

Maggio 2014 8CRONACHE

LA MANIFESTAZIONE

Val d’Illasida scoprire

TARIFFE. Acque Veronesi, i costi restano bassiNonostante i recenti aumenti, le tariffe di Acque Veronesi rimangono tra lepiù basse del Veneto e di tutta Italia. La società, seguendo la metodologiadell'Autorità per l'Energia Elettrica il Gas ed il Sistema Idrico (AEEGSI),avrebbe potuto richiedere un incremento del 11,65% nel 2014 e del 10,25%nel 2015. Ma così non è stato. L'Assemblea dei Sindaci che compongono ilConsiglio di Bacino dell'Aato Veronese ha approvato le nuove tariffe del ser-vizio idrico per il prossimo biennio (2014-2015) e il piano degli interventi sulterritorio di Acque Veronesi. La delibera approvata a maggioranza prevedeun incremento tariffario del 6,5% per il 2014 e 2015 e investimenti struttu-rali per 48 milioni di euro nel periodo 2014-2017. Acque Veronesi, acco-gliendo l'invito del Consiglio di Bacino a contenere i rincari e consapevoledella generale situazione di criticità economica, ha quindi proposto unaumento in bolletta che per il 2014 sarà mediamente di 15 euro all'anno afamiglia. Grazie a tale adeguamento, Acque Veronesi disporrà di circa 24milioni di euro in più tra il 2014 e 2017 che, unitamente ai 18,5 milioni dicontributi regionali, le permetteranno di realizzare opere ed infrastruttureimportanti e attese da anni. Tariffa tra le più basse d'Italia: da una indaginedi Federconsumatori del 2012, Acque Veronesi risulta posizionata all'86°posto su 109 capoluoghi di provincia nella classifica del costo complessivoannuo a famiglia. La tariffa più economica di tutto il Veneto: a Treviso l'im-porto annuale era infatti di 237, 75, a Padova di 315, a Vicenza di 322,35.La delibera che aggiorna il metodo tariffario riguarda ovviamente l'interoterritorio nazionale, quindi gli aumenti non riguarderanno solamente i citta-dini veronesi, ma anche tutti gli utenti della regione. Anche in questo caso,l'aumento delle bollette da parte di Acque Veronesi, risulta essere inferiorealla media rispetto agli incrementi, già approvati o in fase di definizione, deiprincipali gestori del servizio idrico del Veneto (a Treviso, Padova e Vicenzaapprovati incrementi sulle bollette fino al 9%). In Acque Veronesi lavorano280 dipendenti, di cui 6 dirigenti. Dalla fine del 2012, in un'ottica di unaprogressiva razionalizzazione dei costi del personale, è stata avviata un'ana-lisi organizzativa che ha comportato la soppressione di tre posizioni dirigen-ziali sulle 9 delineate in organico, nonché l'avvio di procedure di risoluzioniconsensuali di rapporto di lavoro per il personale prossimo al pensionamen-to. Negli ultimi mesi la società ha inoltre ottenuto importanti traguardi sullariduzione dei costi gestionali. La procedura di gara per l'acquisto dell'energia elettrica relativa alla fornitu-ra per il 2014, garantirà ad Acque Veronesi economie per 990 mila euro. E'stato inoltre avviato unarticolato programmaeducativo e di sensibi-lizzazione, con l'obietti-vo di coinvolgere ilmaggior numero di cit-tadini e in particolarele giovani generazioni,sull'importanza essen-ziale dell'acqua e sullanecessità di un uso cor-retto di tale bene atutela dell'ambiente edel territorio.

Riccardo Reggiani

IL CASO. Epidemia in Guinea. C’è il timore per il contagio del virus nel nostro Paese

L’Ebola in Italia?

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Maggio 2014 9CRONACHE

Hanno fatto una scelta etica,una scelta responsabile, unascelta sociale. Hanno decisodi dire no alle slot machine.Nei loro locali, 8 esercenti diCaldiero, hanno deciso dinon mettere le tanto famose ediffuse “macchinette”. Perquesto sono stati premiati dalSindaco Giovanni Molinarolie da tutta la giunta comunalecon una targa. Un “premio”,da affiggere nei propri bar emostrare con orgoglio aiclienti, che riporta la frase“Ho fatto la mia scelta -Libera Mente”. Perchésecondo il Sindaco di Caldie-ro «si può dire stop al giocod'azzardo. L'iniziativa nasceperché la malattia del giocosta distruggendo persone efamiglie - spiega Molinaroli -. Non è più una cosa che suc-cede lontano da noi, maavviene proprio qui a Caldie-ro. Vogliamo che voi siate daesempio per altre attivitàcommerciali. Vi ringraziamoper la coraggiosa e giustascelta che avete fatto». Gliesercenti che hanno scelto diandare contro corrente sonoErica Carpene e Nicola Mari-nello del bar «Oasi Caffè,Marco Toffaletti del bar

«Marconi», Paola Carcereri eMassimo Gonzato del barBareta, Stefano Brusco cheha ritirato il premio a nomedella famiglia titolare dell'omonimo hotel e ristoranteBrusco, Roberto Migliorinidel bar La Stazione, MauroDall'Olio della pasticceriaMauro, Ivonne Aldighieri delbar Dolce e Salato e PierluigiAvogaro e Silvana Molina-rolli, proprietari dell'AnticaOsteria Da Fae a Caldierino,storico esercizio gestito da106 anni dalla stessa fami-glia. «Vi consegniamo unriconoscimento per ringra-ziarvi della vostra giusta

scelta - aggiunge l'assessoreai Servizi Sociali Andrea DalSasso -. Abbiamo voluto pre-miare i vostri bei gesti, voilasciate un mondo miglioreai nostri figli. Questa targa è una sorta dicertificato sociale che potreteappendere nei vostri locali.Con questa iniziativa Caldie-ro vuole dare un taglio nettoe dire un no secco al giocod'azzardo». Le congratula-zioni per il bel gesto arrivanoanche dal presidente dellaRegione Veneto Luca Zaiache commenta: «Ludopatia:ecco il nome di uno dei peg-giori mali che affliggono la

nostra società e contro laquale otto veronesi hannodetto di no, scegliendo di noninserire nei propri locali lefamose macchinette mangiasoldi. Sono dei veri e propriesempi per tutta la comunità.E’ con piccoli gesti e sceltecollettive – prosegue il Presi-dente - che si combattono imali che purtroppo oggi atta-nagliano non solo il nostroterritorio, ma tutta Italia.Malessere, isolamento, crisidella famiglia, indebitamentosono solo alcune delle graviconseguenze della ludopa-tia».

Ludovica Purgato

Il comune di Soave ha deci-so di assegnare la Cittadi-nanza Onoraria al Prefetto diVerona Perla Stancari. Unascelta presa all'unanimità datutto il consiglio comunalesoavese. La dottoressa Stan-cari ha affiancato il paese neidifficili momenti legati alrischio idraulico e ha suppor-tato Soave con determina-zione e forza. «Nel ringra-ziare il Prefetto Perla Stanca-ri per il suo impegno e lasolerzia di intervento inoccasione delle alluvionipatite dal nostro territorionegli ultimi tre anni - ha fattosapere il Sindaco Lino Gam-baretto -. Soave vuole dareun attestato ad una Donna

che non ci ha mai lasciatosoli. Dopo i primi momentidi sconforto, abbiamo lavo-rato con la netta sensazionedi non essere soli. Le qualitàmorali e umane che il prefet-to Stancari ha messo incampo, a tutela delle popola-zioni colpite dall'alluvione,hanno generato un volanoche ha consentito di far fron-te all'immediatezza dellacalamità e, successivamente,in veste di CommissarioStraordinario per l'alluvione,di tutelare tutti i cittadiniveneti». Quest'anno inoltrericorre il duecentesimo anni-versario della costituzionedell'Arma dei Carabinieri. Ilcomune di Soave, assieme alcomune di Dolceacqua (IM)e Perlo (CN), ha deciso didare la cittadinanza onorariaanche all'Arma. «La sceltascaturisce dalla consapevo-lezza dell'importanza delruolo che i Carabinieri rico-prono sia per la tutela dellanostra incolumità che perl'altrettanto importante azio-ne sociale - ha conclusoGambaretto -. Il Carabiniereha percorso le vicende dellanostra storia come protago-nista, sempre dalla partedella gente, arrivando anchead immolarsi». Lo scorso 3 maggio invece èstata assegnata la cittadinan-za ai carabinieri in occasionedel 200° anno dalla fonda-zione dell’arma e per ringra-ziarli per quello che fannocome deterrenza dei proble-mi locale e per la realtàimportante inserita perfetta-mente nella struttura socialee civile delle nostre comuni-tà.

L.P.M.G.P.

SOAVE

Il Prefetto StancariCittadina onoraria

CALDIERO. Otto esercenti hanno deciso di non mettere le famose “macchinette”

Slot machine? No!Una scelta sociale

Lo scorso 13 aprile si ètenuta la seconda edizionedella gara di cross country

“XC Castello di Soave” cheha riscosso un grande suc-cesso con la partecipazione

di 450 biker specializzati inquesta disciplina.Su un percorso spettacola-

re con parecchi tratti tecni-ci e da continui rilanci si èassistito a una vera e pro-pria battaglia non solo intesta al gruppo, ma anchenelle posizioni di rincalzo.La zona Cava e CapitelloCengelle, battezzato uffi-cialmente ''Il CavaTappi'',sono stati i punti più adre-nalinici del percorso; infat-ti, oltre al traguardo, unafolta schiera di appassiona-ti si è assiepata in questezone per assistere alle evo-luzioni dei concorrenti. Ilpercorso ha ricevuto ilplauso di tutti per l’adrena-lina e la tecnica diventandouno dei più impegnativid’Italia. L’allestimentodella gara e servizi offertisono stati impeccabili e

questo grazie ad una supercollaudata collaborazionetra l’Hellas MonteforteCiclobike e il GruppoCiclistico Soave DalBosco. Nella categoriaOpen ha vinto ThomasPaccagnella del team Cor-ratec Keit, in un’ora e 24minuti, in volata sul com-pagno di squadra MicheleCasagrande, terzo Tomma-so Caneva del LissoneMtb. In ambito femminileha dominato l’argentinaInes Gutierrez, che ha gui-dato la sua gara rifilandoalle inseguitrici oltre treminuti di distacco, JessicaPellizzaro, seconda, eNicole Tovo terza entram-be del team Rudy Project.

M.G.M.

CROSS COUNTRY / LA COMPETIZIONE

“XC Castello di Soave”, 450 biker in azione

Le mura di Soave hanno urgente bisogno di un restauro perché da qualchetempo non ci sono fondi per la loro manutenzione e nelle parti non sistema-te negli ultimi anni il degrado si sta facendo sempre più preoccupante.«Nei mesi scorsi avevo inviato una comunicazione all’ex ministro dei beniculturali Massimo Bray del governo Letta inviando foto e problematiche delnostro comune per la tutela della cinta muraria non attuabile a causa delpatto di stabilità – afferma il sindaco Lino Gambaretto -. Il 2 gennaio hoinviato un’altra richiesta e tramite la Soprintendenza ho ricevuto la rispostadi presentare dei progetti per sistemare una parte della muratura. Cosìabbiamo richiesto il restauro del tratto di muro a sud che va da Porta Vero-na a Borgo Covergnino. Questo – conclude il primo cittadino - è stato inse-rito a livello provinciale e regionale per poi essere spedito a livello naziona-le e mi auguro che ora con il nuovo ministro Dario Franceschini possa esse-re ripreso in mano. Nel frattempo ho inviato pure una lettera al ministro perspiegargli tutto l’iter compiuto finora e ora attendo una risposta in merito».

Perla Stancari

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Maggio 2014 10CRONACHE

NOTIZIE IN BREVE(L.P.) AGRICOLTURA. L'amministrazione comunale di Soave si raccomanda difare attenzione nell'effettuare i trattamenti fitosanitari. «Si ricorda alla cittadi-nanza che è fatto obbligatorio, per chi manipola prodotti fitosanitari, frequen-tare corsi di aggiornamento periodici con esame finale - spiega l'assessoreall'Agricoltura Gaetano Tebaidi - Ci teniamo a segnalare di porre molta atten-zione a quanto previsto dal regolamento di polizia urbana 2013, consultabilesul sito del comune, e nello specifico, di trattare nelle vicinanze delle case solonelle ore fresche e in assenza di vento. Si ricorda infine che sono previste san-zioni in caso di inadempienza». VOLONTARIATO. La sezione locale A.N.C. svolge da 15 anni servizio di volon-tariato presso le scuole medie ed elementari in occasione dell'entrata e uscitadei ragazzi, per agevolarli in tutta sicurezza nell'attraversamento pedonale. Permigliorare il servizio, molto apprezzato da tutta la cittadinanza, si è alla ricercadi nuovi volontari. Il direttivo chiede ad ex carabinieri e simpatizzanti di offrirequalche ora del proprio tempo libero al servizio della collettività. Per adesioni einformazioni: [email protected] (M.G.M.) SOAVE NELL’UNESCO. Soave si sta preparando a entrare nelle cittàpatrimonio dell’Unesco in un progetto che coinvolge tutte le città che sono stateinteressate dalla dominazione scaligera.«Nel Consiglio Comunale dello scorso 31 marzo abbiamo approvato all’unani-mità la delibera per il riconoscimento di Soave come città patrimonio dell’Une-sco – afferma il sindaco Lino Gambaretto -. Le città coinvolte oltre a Soave sonoLazise, Villafranca, Peschiera e Valeggio sul Mincio, Marostica, Montagnana,Bassano del Grappa e Cittadella.Questo titolo servirà sicuramente per la promozione e la valorizzazione del ter-ritorio ma anche per richiedere eventuali finanziamenti e potersi fregiare di que-sto riconoscimento è un valore aggiunto non indifferente». 5 PER MILLE PER IL PAESE. Ormai è tempo di denuncia dei redditi e il sin-daco di Soave Lino Gambaretto lancia un appello ai suoi cittadini. «Chiediamoai nostri cittadini di devolvere il 5 per mille, con nessun aggravio per loro, alleattività sociali del nostro Comune – afferma il sindaco Lino Gambaretto -. Credoche sia un atto di grande attenzione da parte del soavese perché si può fare inmodo che una piccola parte delle nostre tasse invece di andare a Roma rimanein paese, come piccolo atto di federalismo. Tutte le informazioni si possono tro-vare nel sito del comune o nel giornalino che è stato da poco distribuito in tuttele case». LA SOAVESE VALERIA CALIARO NUOVO PRESIDENTE DELL’ASSOCIA-ZIONE STOMIZZATI. Nella Sala Convegni del Centro "Marani" dell'AziendaOspedaliera di Verona, Borgo Trento, si è tenuta l'assemblea elettorale per il rin-novo triennale dell'Associazione Incontinenti e Stomizzati dello stesso Ospeda-le. Ha aperto i lavori il presidente uscente, Eliseo Zecchin, seguito dal vice pre-sidente Maurizio Grazia. E' stato fatto invito a tutti di frequentare la sede socia-le che si trova al 6° piano, lato Adige, dell’Ospedale Geriatrico di via Mameli.Quindi si è proceduto alle votazioni per il nuovo direttivo: Valeria Caliaro, pre-sidente; Alessandro Ferrari, vice presidente; Dario Conti, segretario-ammini-stratore; Maurizio Grazia, Renato Pertile, Marina Magagnotti e Giorgio Zata-chetto, consiglieri; Eliseo Zecchin, presidente onorario.

Lo scorso 30 marzo, dopodue rinvii causa pioggia, si ètenuto il carnevale a Costeg-giola. Quest’anno è stato par-ticolare perché la storicamaschera della frazione divi-sa fra Soave e Cazzano,anche se in alcune zone cisono pure i comuni di Colo-gnola ai colli e Illasi, il ReRufiolo che rappresenta ilprodotto tipico del paese cioèil dolcetto rufiolo, è da 25anni di seguito rappresentatada Natalino Vezzari.Per questo motivo l’associa-zione Amici di Costeggiolacon il suo presidente BrunoMartinelli in accordo conl’amministrazione comunaledi Soave ha voluto assegnare

una targa a Vezzari per il suoimpegno nel valorizzare lamaschera del luogo. Alla con-segna erano presenti il sinda-

co di Soave Lino Gambarettoe l’assessore alle associazioniVittorio Iannotta.

M.G.M.

COSTEGGIOLA / IL CARNEVALE VA IN SCENA

COOPERATIVA SOCIALE. “Polipo” aiuta il prossimoIl Polipo è una Cooperativa sociale senza scopo di lucro, nata nel 2003: il suofine è il perseguimento dell’interesse generale della comunità, la promozioneumana e l’integrazione sociale dei cittadini, attraverso la gestione di servizisocio-sanitari ed educativi. In particolare, scopo principale della stessa è quellodella fisioterapia e assistenza alle persone handicappate con particolare atten-zione agli handicap dovuti a sofferenze da parto, alle paralisi cerebrali infantilicon un possibile allargamento a tutte le realtà che ruotano attorno al mondosocio - sanitario (compreso anche l'ambiente familiare). Le metodiche riabilita-tive vengono praticate, insegnate, approfondite e divulgate dal gruppo di tera-pisti della riabilitazione, fisioterapisti ed altre categorie parificate e qualificate(fisiatri, psicomotricisti, logopedisti, neuro-psichiatri-infantili). Dal settembre 2011 la Cooperativa ha scelto di provare a fare un passo avanticreando sinergia tra professionisti ed avviando quelle attività che nell’esperien-za si sono palesate come utili se non indispensabili ai pazienti ma anche allefamiglie. Ad oggi collaborano con noi due psicologi, un posturologo, un logo-pedista e un’arte terapista oltre ovviamente ad un fisioterapista. A breve la nostra sede sarà in Via Bramante 15 a Verona, all’interno di uno sta-bile di proprietà della Cooperativa Cercate, anch’essa ONLUS.

Il nuovo caposquadra della protezione civileAna Valdalpone è il caldierese ClaudioMaschi. Con oltre 15 anni di servizio Maschiè stato scelto dai circa 60 volontari della Val-dalpone. Passaggio di testimone dunque perLuca Brandiele, che è passato alla guida dellasezione Alpini di Verona come coordinatore.Claudio Maschi, assieme ai suoi quattro viceZeb Tirapelle di Terrossa, Michele Ghellere diArcole, Riccardo Pellegrini e Ornella Preto diMonteforte, si occuperà della sicurezza di seicomuni dell'est veronese. Caldiero, Soave,Cazzano, Roncà, Montecchia e Montefortesono le località convenzionate con la squadraAna Valdalpone. «Faccio i miei più cari augu-ri al nuovo caposquadra Claudio Maschi, unafigura professionale di grande esperienza, concui collaboro da anni - ha commentato l'asses-sore alla Protezione Civile di Caldiero, Gio-vanni Vesentini -. I volontari della squadraValdalpone hanno fatto bene ad affidarsi a lui.Auguro un buon lavoro a tutta la squadra, per-sone che apprezzo moltissimo per il tempo ela buona volontà che dedicano a titolo com-pletamente gratuito. Come Comune, abbiamorinnovato la convenzione fino al 2017. Rin-grazio infine Luca Brandirle - concludeVesentini - personalmente e a nome di tuttal'amministrazione, per il grande aiuto che ciha dato in questi anni,ora lo aspetta un incari-co ancora più ambito e gli auguro buon lavo-ro». Claudio Maschi, già timoniere da moltis-simi anni dei dieci volontari di Caldiero, hadiretto per la prima volta la squadra Ana Val-dalpone in una esercitazione alla scuole Eder-

le: «Per noi la prevenzione è davvero fonda-mentale - spiega Maschi - abbiamo effettuatouna prova di sgombero dell'edificio. Provache è stata preceduta da un incontro tra noi egli alunni delle scuole elementari». Tantabuona volontà e mezzi messi a disposizioneanche dai comuni ma il lavoro da svolgere èdavvero tanto, per questo Maschi lancia unappello: «Per sostenere questa mole di lavoroed essere sempre preparati abbiamo bisognodi altri volontari e anche di sostenitori prontiad impegnarsi».

Ludovica Purgato

NOMINA. Nuovo caposquadra alla protezione civile Ana Valdalpone

Maschi saleal comando

Claudio Maschi

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Il tema “scuole e sicurezza”continua a far discutere. Intanti, compreso più di uncandidato sindaco, sta rivol-gendo ad esso la sua atten-zione e, probabilmente, neiprossimi mesi sarà unodegli argomenti più “caldi”di San Bonifacio. Le scuole elementari di viaRoma sono al centro dell'at-tenzione e a far sentire altala loro voce sono, ancorauna volta, le mamme e ipapà dei tanti alunni chefrequentano l'istituto. Ilgruppo Genitore Pro-Sicu-rezza dopo aver organizzatoun incontro pubblico (loscorso 9 aprile ndr) perinformare la cittadinanzasulla sicurezza delle struttu-re scolastiche, con tanto didati tecnici e perizie cheaccertano l'esistenza di piùsituazioni che necessitanodi un intervento, hannoavuto un colloquio in Muni-cipio. Colloquio che non hadato gli esiti che i genitorisperavano, e che li ha spintia lanciare un appello attra-verso un comunicato stam-pa. «A seguito dell'incontrosvoltosi in Municipio –spiegano i genitori nel

comunicato - siamo amara-mente costretti a prendereatto che malgrado l'urgenzadegli interventi, la messa insicurezza della scuola G.Sandri non avverrà neitempi da noi richiesti.Rivolgiamo un accoratoappello ai dirigenti degliuffici amministrativi affin-chè, nel corso delle prossi-me vacanze estive, si fac-ciano carico di porre inessere gli interventi miniminecessari, ed economica-mente sostenibili, allamessa in sicurezza almeno

delle due rampe di scaleposte all'interno della sud-detta scuola. Queste scalesono uno dei tre punti criti-ci evidenziati dalla verificasismica da noi relazionatanel corso dell'assembleapubblica e, ulteriore fattoredi gravità, nel piano di eva-cuazione della scuola sonoindicate come vie di fuga atutti gli effetti». L'amarezza dei genitori, chetraspare dal comunicato,non sembra però placare laloro voglia di lottare. Il pen-siero è già rivolto ai prossi-

mi mesi, viene infatti lan-ciato «un ulteriore appelloai futuri amministratori diSan Bonifacio affinché, unavolta insediatisi, diano lamassima priorità al comple-tamento dell'iter burocrati-co necessario all'espleta-mento dei lavori per lamessa in sicurezza degliedifici scolastici del territo-rio sambonifacese nei tempiminimi necessari». Nel postelezioni potrebbero arrivarele prime risposte; di certo cisono tutti gli ingredientiperché si continui a discute-re di questo argomento permolto tempo ancora.

Matteo Dani

Un nuovo successo per ilGruppo Vocale Novecentoche, nelle scorse settimane,ha ottenuto l'ambita Fasciad'Oro al Concorso/FestivalInternazionale di CantoCorale di Verona.Il coro sambonifacese,diretto dal maestro Mauri-zio Sacquegna, si è presen-tato alla rassegna con lasola formazione maschile,gareggiando con altri 19cori provenienti da tutto ilmondo. Il Gruppo Nove-cento gareggiava nellacategoria con brano d'ob-bligo e oltre alla Fasciad'Oro, che viene assegnatasolamente se la giuria pre-mia con il punteggio “otti-mo” l'esecuzione del coro,ha ricevuto anche un pre-mio in denaro.Opere complesse e proba-bilmente poco conosciuteal grande pubblico quelleeseguite dai coristi delmaestro Sacquegna a Vero-na: l'antifona “AlmaRedemptoris Mater” diGiovanni Pierluigi da Pale-strina, l'Opera 115 n.1 diMendelssohn “Beati Mor-tui”, “O Magnum Myste-rium” di Manolo Da Rold eil brano d'obbligo “O boneJesu” di Marco AntonioIngegneri. Quattro brani che ben rap-presentano la scelta stilisti-

ca di una realtà corale chefin dalla sua nascita hascelto di puntare sulla poli-fonia e la riscoperta diarmonie ed autori rinasci-mentali. La formazionemaschile con la quale ilGruppo Vocale Novecentosi è presentato al concorsoscaligero è composta da 16coristi con un'età media di30 anni, tutti provenientida San Bonifacio o da altripaesi del circondario.«Siamo davvero moltosoddisfatti per il successoottenuto – commenta Mau-rizio Sacquegna - , soprat-tutto visto che si trattavadella nostra prima parteci-pazione al concorso vero-nese. E' il terzo concorso dilivello al quale il nostrocoro ottiene ottimi risulta-ti». La Fascia d'Oro è, poi, unpremio alla costanza e alcoraggio di un gruppo cheha deciso di specializzarsisu di un genere poco valo-rizzato di questi tempi. Nelfuturo del coro sambonifa-cese c'è ora la partecipa-zione, con il solo settorefemminile, al ConcorsoInternazionale di Lodioltre, ovviamente, ad altriappuntamenti e festival inprogramma nei prossimimesi.

M.D.

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GRUPPO VOCALE NOVECENTO

Un coro“fascia d’oro”

LONIGOSi terranno anche la prossima estate i soggiorni climatici organizzati dalcomune di Lonigo. Mare o montagna con tre diverse destinazioni sono leproposte dell' Ufficio Cultura per l'estate 2014, già aperte le iscrizioni.Mare – Gatteo Mare (FC) e Villamarina di Cesenatico (FC), dal 14 al 28 giu-gno. Per 14 giorni di pensione completa presso Hotel Estense e Hotel Foglie-ri il prezzo è di 742,50 euro; termine delle iscrizioni entro il 16 maggio(salvo esaurimento posti prima di tale data).Montagna – Malè (TN), dal 19 luglio al 2 agosto. Per 14 giorni di pensionecompleta presso l'Hotel Liberty il prezzo è di 825,00 euro; termine delle iscri-zioni entro il 18 giugno (salvo esaurimento posti prima di tale data).Mare – Cattolica (RN), dal 30 agosto al 13 settembre. Per 14 giorni di pen-sione completa presso l'Hotel Leon D'Oro il prezzo è di 690,00 euro; termi-ne delle iscrizioni entro il 31 luglio (salvo esaurimento posti prima di taledata).Le adesioni verranno raccolte dall'Ufficio Cultura e gli iscritti dovranno ver-sare un acconto di 200 euro. L'eventuale contributo da parte del Comuneverrà erogato solo dopo aver presentato l'apposita documentazione. M.D.

SAN BONIFACIO. Candidati e genitori sono impegnati sull’argomento

Scuole e sicurezza:un tema scottante

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Una festa che nemmeno ilmaltempo della giornataconclusiva ha potuto rovina-re. Si è chiusa la 139^ edi-zione della Fiera di SanMarco, accompagnata dalla31^ Mostra Est VeroneseProduce; in pochi, non piùtardi di due mesi fa, avreb-bero scommesso sulla riusci-ta di un evento così impor-tante e così a rischio, dopo levicissitudini che hanno por-tato alla caduta dell'Ammini-strazione comunale. Eppurela Fiera si è tenuta, tanti gliespositori che hanno aderitoe tanta la gente che, duranteil giorno e nelle serate dispettacolo, ha visitato le areededicate al parcheggio Palù ein Piazza Costituzione.L'inaugurazione ufficialedella Fiera è stata giovedì

24, col Commissario Straor-dinario Iginio Olita a tagliareil nastro tricolore e a dare ilvia alla manifestazione conle note della New Sambo BigBand . «Non posso fare ameno di ringraziare – hacommentato Olita durante lacerimonia – tutti coloro chehanno lavorato per la realiz-zazione di un evento che puòridare fiducia al mondo pro-duttivo e alla nostra società».Ad affiancarlo durante iltaglio del nastro i sindaci diSoave, Lino Gambaretto, e diLonigo, Giuseppe Boschetto,Lecca Giorgio Titolare diRadio 80 e l'Assessore pro-vinciale alla Protezione Civi-le Giuliano Zigiotto. La mac-china organizzativa dellaFiera quest'anno è stata affi-data all'ingegner Franco Vol-terra e, nonostante il pericolodi dover cancellare la storicamanifestazione, si è riusciti adar vita e futuro a quello che

è l'appuntamento clou dellaprimavera sambonifacese enon solo. Un successo, quellodella Fiera, certificato anzi-tutto dalla straordinaria parte-cipazione della gente; miglia-ia i visitatori recatisi a SanBonifacio nei giorni dellamanifestazione, con un piccodi oltre 12.500 persone nellasola giornata del 25 aprile(conteggiate tramite un con-tapersone sistemato all'entra-ta dell'area espositiva delparcheggio Palù). Ai numerisi somma poi la soddisfazio-ne dei visitatori e degli espo-sitori, che hanno apprezzato ipiatti e il servizio ristorazionegestito dalla Vanni Poni. Lasicurezza e la tranquillitàdella manifestazione sonostate garantite dall'opera dicontrollo svolta da PoliziaMunicipale e Carabinieri incongedo. Oltre 120 gli standespositivi ospitati dalla 31^Mostra Est Veronese Produ-

ce, un numero di assolutorilievo che premia il lavorodella ditta Gu&Gi di GuidoZancanaro, che si è occupatadella realizzazione dei padi-glioni fieristici. Una mostrache, nella sua storia, ha ospi-tato i prodotti di tante aziendestoriche del territorio che pro-prio da San Bonifacio sonopartite per divenire industrieleader nel panorama naziona-le e internazionale. Artigiana-to, commercio, industria euna forte attenzione neglistand esterni al mondo del-l'agricoltura sono state lecomponenti principali di unamostra che ha segnato il ritor-no, tra gli espositori, di tanteaziende del territorio verone-se e vicentino.Studio Immagine e Radio 80hanno curato gratuitamente ilprogramma di eventi e spetta-coli che ha accompagnato leserate di San Bonifaciodurante i giorni di Fiera.Musica e tanta bellezzahanno caratterizzato tre serateiniziate con il Sambo Show,che ha visto salire sul palcoed esibirsi tanti giovani talen-ti del canto tutti di San Boni-

facio , lo Studio Danza Aca-demy di Nicoletta Massari e,direttamente da Zelig il Caba-ret con Diego Carli. Sabatola bellezza è stata protagoni-sta con le sfilate di Modelsfor Italy, accompagnate dallacolonna sonora degli Euro-project. Degni di una partico-lare menzione, infine, i labo-ratori creativi per bambiniofferti dall'associazione Ale-

gria Eventi Verona; unmomento educativo dove ipiù piccoli hanno sperimenta-to il sapore delle antiche bot-teghe di un tempo. Tanti gliingredienti che hanno contri-buito al successo anche diquest'edizione della Fiera diSan Marco che, archiviatal'esperienza 2014, è pronta acrescere ancora ed a scom-mettere sul proprio futuro.

«Ho partecipatocon piacere allaFiera e alla suainaugurazione, il24 aprile ed hovisto una bellamanifestazione,attuale, beno r g a n i z z a t a ,molto visitata».Con queste paro-le il sindaco diLonigo, GiuseppeBoschetto, parladella Fiera di SanMarco 2014.«Questa Fierasegue la nostra –aggiunge il primo cittadino – e offre visibilità esupporto al nostro territorio e ai suoi prodottitipici: proprio per questo rappresenta un appun-tamento da sostenere, in particolare in questoparticolare momento storico – economico. Que-st’anno ero tra l’altro molto curioso di visitare laFiera di San Marco, visto che ad organizzarla èstato chiamata la ditta Gu&Gi di Guido Zancana-ro, la stessa che gestisce la nostra Fiera. Hoavuto modo di parlare con gli espositori, chemigliorano sempre più i propri stand, e li ho tro-vati soddisfatti e contenti e questo ha contribuitoa rendere l’edizione 2014 della Fiera un eventopiacevole e di successo».

Inaugurazione Fiera

Il commissario di San Bonifacio, Igino Olita in visitaalla fiera di San Marco Servizio ristorazione gestito dal Vanni Poni

Giuseppe Boschetto

FIERA DI SAN MARCO. È andata in archivio la 139ª edizione dell’evento, accompagnato dalla 31ª Mostra dell’Est

Bagno di folla e successi

Servizi diMatteo Dani

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Da anni corollario dellaFiera di San Marco e dellaMostra Est Veronese Pro-duce, il premio “San Boni-facio Produce” celebra leaziende, i produttori e tuttequelle eccellenze che favo-riscono il paese e il territo-rio, promuovendone l'eco-nomia e l'immagine. Il pre-mio è assegnato dal Comu-ne di San Bonifacio, colpatrocinio della camera diCommercio di Verona e suindicazione di Confcom-mercio, Apindustria, Con-fartigianato e Coldiretti.L'edizione 2014 ha vistoassegnare tre premi, andatia tre realtà diverse tra loroma intrinsecamente connes-se nel riflesso che hannosulla società. Il primo asse-gnatario è stato PaoloAmbrosini, titolare dellaLibreria Bonturi e Vicepre-sidente vicario nazionaledell'Ali (AssociazioneLibrai Italiani). Ambrosiniè stato premiato perchè“tramite l'attività dellalibreria ha dimostrato conprofessionalità il suo impe-gno e il suo amore per lacultura e i libri, portando aSan Bonifacio iniziative di

incontro con autori, lettera-ti e giornalisti di livellointernazionale, contribuen-do in modo indiscutibile adelevare il livello culturaledella comunità”. Il premio gli è stato conse-gnato da Maurizio Danese,presidente Confcommercio– Asco di San Bonifacio.Premiati anche GiuseppeMorando e Giuseppe Pasi-ni, titolari della TorneriaMorando, per “l'impegnoprofuso in oltre trent'anni diininterrotta attività nelcampo della meccanica,creando posti di lavoro econtribuendo a far conosce-re l'immagine di San Boni-facio nel mondo”. A conse-gnare loro il premio Silva-no Miniato,referente perl'est veronese di Apindu-stria. Un terzo premio è infinestato assegnato a GianniBertagnin, storico corri-spondente de L'Arena, percelebrare 60 anni di crona-ca e testimonianze di SanBonifacio, raccontate sulquotidiano veronese pereccellenza. «E' un onorericevere questo premio – hacommentato Gianni Berta-

gnin – che, più che un rico-noscimento alla mia perso-na, credo sia un giustoritratto dell'importanteruolo che la comunicazionee il giornalismo svolgononel progresso di una socie-tà. E' bello vedere comeanche gli Amministratori sistiano accorgendo di come iquotidiani, ed anche quellilocali, possono dare un con-tributo determinante nellacrescita culturale ed econo-mica di una comunità».

Consegna Premio San Bonifacio Produce

Riconoscimento con il premio san bonifacio produce a Giovanni Bertagnin

Il giorno della fiera 25 aprile New Sambo Big Band

t Veronese e dal prestigioso premio “San Bonifacio Produce”. Gli organizzatori sono già concentrati sul prossimo anno

tra spettacoli e tradizione

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L'assessorato all'ecologia diColognola ai Colli, guidatoda Andrea Nogara, ha lancia-to l'iniziativa La caccia aibollini di Capitan Eco. Adaccoglierla con entusiasmogià da qualche settimana,sono stati gli alunni dellascuola primaria Dante Bro-glio dell'istituto comprensi-vo, diretto dalla professores-sa Donatella Mezzari. Sotto-titolo del progetto, che puntaa realizzare un intervento dieducazione ambientale rivol-ta ai più piccoli, è “Un giocoe un grande impegno per unterritorio pulito”, per sottoli-neare lo scopo dell'iniziativache come ha riferito Nogara«vuole ancora una volta con-solidare la “coscienza” eco-logica dei ragazzini che, nel-l'intento di guadagnare ilmaggior numero di bollini,guideranno i genitori a unaselezione attenta dei rifiuti».Il “gioco” consiste nel confe-rire al nuovo Ecocentro di

via Carrozza, nei giorni enegli orari prestabiliti, alcuneparticolari tipologie di rifiuti,quali olio vegetale esausto,pile, bombolette spray e con-tenitori etichettati T e/o F,farmaci scaduti, vestiti usati,lampade al neon, tubi fluore-scenza, lampadine a bassoconsumo e barattoli con resi-dui di vernice. A ogni rifiutoconferito corrisponde unnumero ben definito di eco-bollini che gli allievi andran-no ad applicare al posterappeso in ciascuna classe.«Al termine del gioco, fissa-

to per il 20 maggio – assicu-ra l'assessore – il totale deibollini calcolato in propor-zione agli alunni, decreterà laclasse riciclona vincitrice cheotterrà fantastici premi».L'iniziativa è abbinata anchea una serie di interventi,attuati da personale esperto,che si stanno tenendo allascuola media 'Fano', dove glistudenti più grandi, semprenell'ottica dell'educazioneambientale, saranno impe-gnati in esperimenti praticirelativi anche alle potenziali-tà delle energie alternative.

É ormai diventata una real-tà urbanistica e viabilisticaconsolidata, la rotatoriasperimentale realizzata dal-l'Amministrazione comuna-le da qualche tempo nellafrazione di San Vittore diColognola ai Colli. «Dopo alcuni mesi di prova– fa sapere l'assessore ailavori pubblici AndreaNogara – la rotatoria, resasinecessaria per contrastarein particolare gli automobi-listi che, provenendo daSoave, attraversavano invelocità l'incrocio perimmettersi in via Mameli, èstata definitivamente con-fermata. L'obiettivo – pro-segue Nogara – è quello difare rallentare le auto intransito, tutelando così ipedoni e gli stessi automo-

bilisti, e sembra che con larotatoria sia stato raggiunto.Anche i residenti hannogradito l'intervento che,

invece, infastidisce un po'gli autisti dei mezzi pesanti,il cui flusso è però sporadi-co».

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SAN VITTORE

Rotatoria confermata

La comunità di Stra' di Colognola ai Colliha festeggiato i 40 anni di sacerdozio delsuo parroco monsignor Antonio Cameran.Ordinato sacerdote nel marzo 1974, donAntonio ha fatto dapprima attività pasto-rale a Roma rivolta in particolare ai giova-ni, poi ha operato nella parrocchia diLargo Bocea. Per 30 anni ha esercitato ilsuo ministero nelle Forze Armate comecappellano militare. Prima di approdare aStra', monsignor Cameran ha guidato laparrocchiale di Correzzo. «Essere parroco– afferma - mi fa sentire prete più di tutto,perché mi permette di essere in mezzo allagente, di condividere i momenti più omeno felici di ogni persona, di vedersbocciare la vita, di seguirne le tappe finoall'autunno stesso dell'esistenza umana».Durante la celebrazione, don Antonio haringraziato i suoi parrocchiani: «Nono-stante i 40 anni di sacerdozio, non sonostanco ma felice come il primo giorno senon di più, perché oggi comprendo megliodi allora la grandezza del dono preziosoche il Signore mi ha fatto. Diventai sacer-dote – ha raccontato – per tendere le maniagli uomini. Questo è il sacerdozio. In unprimo momento avrei voluto che questoanniversario trascorresse nel silenzio, poiinvece ho pensato che la ricorrenza pote-va essere un momento di riflessione e di

ringraziamento, l'occasione per esprimerela mia riconoscenza a tutti coloro che mistanno vicino e mi circondano di amici-zia, preghiera, comprensione e affetto. Untenero pensiero – ha concluso don Anto-nio – lo rivolgo alla famiglia in cui sononato, alla parrocchia in cui sono cresciutoe all'Arma dei Carbinieri». Per questi 40anni di ordinazione sacerdotale, è giuntoda Roma anche monsignor Jean MarieMate Musivi Mupendawatu, segretariodel Pontificio Consiglio. Amici da tantianni, i due monsignori hanno concelebra-to la messa. «Quando telefono a donAntonio – ha spiegato Mupendawatu –dico sempre ‘caro generale’, scherzandosu quello che poi è una verità, don Anto-nio infatti è stato congedato con questogrado militare». Data l'amicizia che lega idue ecclesiastici, don Cameran ha propo-sto al monsignore romano di tornare aStra’ per la solennità delle Cresime inmaggio. Alla festa per il parroco sonointervenuti anche gli sbandieratori di SanVitale di Padova, paese natale di donAntonio, che hanno fatto una dimostrazio-ne sul piazzale antistante la chiesa, non-ché numerosi appartenenti all'Arma che lohanno insignito di una targa. Non sonomancati gli auguri del vescovo GiuseppeZenti.

STRÀ - MONSIGNOR CAMERAN

40 anni di sacerdozio

AREA CANI«Il Comune ha individuato il quartiere in cui verrà attivato un parco percani». Ad annunciarlo sono il primo cittadino di Colognola ai Colli, AlbertoMartelletto e l'assessore ai lavori pubblici Andrea Nogara, rispondendo cosìa una esigenza espressa da alcuni cittadini detentori di cani che hannoinviato un copioso numero di firme. La richiesta rispecchia la volontà didisporre di un luogo in cui lasciare liberi i cagnolini nel rispetto della sicu-rezza di tutti. La zona prescelta è quella di quartiere Europa. «Si tratta della zona residen-ziale che si trova a Stra', di fronte alla cantina di Colognola e dietro allacaserma dei carabinieri – precisano sindaco e assessore –. Quest'ampia por-zione di terreno sarà suddivisa in due parti: una continuerà a essere adibi-ta a parco giochi per i bambini e l'altra verrà riservata ai cani. Entrambesaranno delimitate da recinzione in modo che i bimbi possano giocare insicurezza e separati dagli animali». Nell'illustrare le regole che dovranno rispettare i detentori di cani, l'assesso-re spiega che gli animali «dovranno essere accompagnati dai padroni esaranno soggetti a un regolamento che stiamo stilando, in modo da noncreare disagi vicendevoli tra gli animali e tra i proprietari che si muoveran-no in questo spazio, e da mantenere il decoro ambientale con la raccoltadelle deiezioni». Consapevoli che essere proprietario di un cane oggi non èsemplice, date le numerose direttive da seguire a partire da museruola eguinzaglio, Martelletto e Nogara sono concordi nel realizzare il parco, anchese hanno messo in chiaro che l'opportunità di averlo esige l'impegno di uncomitato o di un gruppo di persone disposto a collaborare per tenere in ordi-ne la zona individuata.

COLOGNOLA AI COLLI. Al via l’iniziativa dell’assessorato all’Ecologia

Caccia ai bollinicon Capitan Eco

Andrea Nogara

Servizi diDaniela Ramafoto di Marco Testi

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I consiglieri comunali di“Belfiore per voi” AlessioAlbertini e GianfrancoDanese hanno sollevato ilproblema della viabilità invia Porto, in particolare sudue criticità: la sicurezza delponte sul Canale SAVA e ildivieto di transito sul trattoarginale che dalla via sud-detta porta al “Torrione diBionde”, in quanto percorsociclabile e pedonale. I consi-glieri di minoranza hannoevidenziato l’inadeguatezzae degrado delle protezionimetalliche sulle sponde delCanale SAVA; già la Provin-cia di Verona, ente proprie-tario della strada, due annifa aveva chiesto un inter-vento di manutenzione delmanufatto, costruito nel1947 dalla società SAVA diVenezia e poi di proprietàdell’Enel. La secondamozione riguarda il transitonon autorizzato di autovei-coli sulla strada demanialearginale dell’Adige, che nel2002 il Comune di Belfioreconcessionario, ha dichiara-to pista ciclabile e pedonale.I consiglieri richiedono che

sia migliorata la segnaleticache individua il percorsociclopedonale e che vi sia unmaggiore controllo e relati-ve sanzioni per gli automo-bilisti trasgressori. Il Sindaco di Belfiore, Davi-de Pagangriso, ha scrittoalla Provincia per chiederequale sia l’Ente di compe-tenza alla manutenzione delponte e per ottenere l’instal-lazione di idonei guard-rail,oltre a conoscere le iniziati-ve che la Provincia stessaintende attuare per la sicu-rezza della viabilità sullatale strada. Invece, relativamente altransito sul percorso ciclopedonale, l’Amministrazio-

ne sta valutando la possibili-tà di installare delle teleca-mere di controllo.

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Alessandro Albertini

Servizi diGraziana Tondini

Ha ottenuto il massimopunteggio possibile,100/100, il nido integrato“Melo fiorito” di Belfiore,nella valutazione effettuatadagli ispettori dell’Ulss20nel marzo scorso. Lanuova Scuola dell’Infan-zia, i cui lavori erano ini-ziati nel novembre 2011,dispone di 4 sezioni dellamaterna per una capienzadi 150 bambini e di tre“Corti” del nido integratoche possono ospitare fino a30 bimbi dai 12 ai 36 mesidi età. «Le educatricihanno voluto chiamarle“Corti” anziché classi, inomaggio alla storia e terri-torio di Belfiore: corteMoneta, corte Bova e corteColombara per Villa Tanti-ni» - commenta RiccardoDall’Ara, Presidente del-l’Associazione privata chegestisce la scuola. L’edificio è stato aperto aipiccoli alunni il 5 novem-bre scorso, dopo un tour deforce per il trasloco dallestrutture provvisorie cheospitavano materna e nido:«In tre giorni ci siamo spo-stati, grazie alla collabora-zione dei componenti l’as-sociazione, dei genitori edi tutto il personale dellascuola - continua Dall’Ara-. E’ stata una sfida pertutti, riuscire ad avere unanuova scuola in due anni di

lavori, dopo che nel 2009quella preesistente eradiventata inagibile per pro-blemi statici». Durante la fase di accredi-tamento del nido integrato,l’Ulss20 ha valutato variparametri del progetto edu-cativo: «Sono stati verifi-cati la soddisfazione delleesigenze dell’utenza, ilrapporto creatosi fra nido efamiglie, il coordinamentopedagogico, gli obiettividel servizio in relazione aibisogni del territorio, ilregolamento interno digestione, il coinvolgimentodi tutti gli operatori dellastruttura, la mission educa-tiva e la programmazione,l’assenza di discriminazio-ni di qualsiasi tipo - spiega

il presidente -. Siamo orgo-gliosi del punteggio di100/100, tanto che in unasettimana l’ULSS 20 hastilato il rapporto di verifi-ca. Ciò significa che inostri requisiti erano otti-mali». L’iter progettualedella scuola era iniziato nelsettembre 2009, con l’ap-provazione del progettopreliminare, nel 2010 fu lavolta del definitivo, da cuisono stati estratti un primoe secondo stralcio chehanno consentito la costru-zione e apertura dellamaterna e nido integrato.Resta da completare ilpiano primo dell’edificio,in cui sono previsti lanuova biblioteca e la salacivica.

BELFIORE / NIDO INTEGRATO

Melo fiorito fa 100

Un sempre maggiore coin-volgimento dei genitori nel-l’attività didattica ed extra-scolastica dei bambini, è ilprogetto promosso dallaScuola Materna “Giardinodella Pace” di Baldaria. Sono tante le iniziative incorso, come ci hanno spiega-to il presidente Tiziano Paga-notto e il vice FrancescoNovello. «Il 1° maggio, coinvolgendole famiglie, abbiamo organiz-zato la nuova “Passeggiatacon la famiglia”, per le stradedi Baldaria, un modo perconoscere il paese insieme ainostri figli. Al termine sonostati inaugurati i nuovi giochidel parco e il picnic al camposportivo - spiega il pres.Paganotto -. Sempre nellostesso mese, per aiutare igenitori a stare più insieme ai

propri figli e a socializzarefra loro, organizziamo la“Merenda con le mamme”.Un modo diverso per festeg-giare la mamma, con lesignore impegnate nellamerenda pomeridiana a scuo-la». «Inoltre, l’11 e 12 maggioandremo a Roma, alle gior-nate nazionali delle scuolecattoliche, in ambito FISM,per incontrare Papa France-sco - interviene Novello -.Chiuderemo l’anno scolasti-co con la tradizionale “Festadel bambino” il 7 giugnoprossimo». Per venire incontro alle esi-genze delle famiglie, la scuo-la di Baldaria resterà apertaanche in luglio: «Vogliamoagevolare i genitori che lavo-rano. Un grosso problemache anche la nostra scuola sta

affrontando è la presenza difigli di coppie separate. Sonoin costante aumento e richie-dono molta attenzione» -spiega Paganotto. La scuola di Baldaria è benstrutturata per le varie pro-blematiche: il 28 aprile scor-so hanno avuto la visita per laverifica dell’accreditamentodel nido integrato da partedei funzionari del ServizioQualità e Accreditamento edei Consultori familiari del-l’ULSS 20 di Verona. LaCommissione ha valutato iprogetti e la documentazionedel Nido Integrato. Tutti gliindicatori hanno dato risulta-to positivo, ottenendo unavalutazione di 100/100. Ilmassimo possibile, segnoche le scuole dei centri mino-ri sono spesso sinonimo digrande qualità.

COLOGNA / BALDARIA

Giardino della pace

BELFIORE. I consiglieri sottolineano le criticità delle strade

La viabilitàdi via Porto

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Venerdì 18 aprile è arrivato a Vero-nella lo scrittore, giornalista edeuroparlamentare Magdi CristianoAllam per una visita in Municipio esuccessivamente a Corte Grande. L’incontro era stato voluto daivolontari di “Salviamo Corte Gran-de”, in collaborazione con il sindacoMichele Garzon. Il sindaco ha invitato Allam nel suoufficio, dove hanno discusso di eco-nomia locale, problemi dell’occupa-zione, problemi di finanziamentoper l’Ente. Il sindaco ha illustrato lebellezze storico-artistiche delComune, i prodotti tipici, le attivitàeconomiche. Garzon ha donato adAllam alcuni libri sulla storia diVeronella e la spilla con lo stemmadel Comune. Dopodiché, fatti duepassi, si è arrivati al cancello diCorte Grande, tristemente chiuso.Questo nonostante il sindaco stessoavesse chiesto alla proprietaria lapossibilità di una visita per l’illustreospite. La storia, l’architettura, le tradizionidella Corte sono state illustrate aMagdi Cristiano Allam dal prof.Romano Prando, uno dei volontari. Allam si è dimostrato molto interes-

sato a questo sito: «L’Italia è ilpaese al mondo che vanta il maggiornumero di bellezze artistiche, archi-tettoniche, paesaggistiche. Un patri-monio immenso che non sappiamo

valorizzare a dovere. Il nostro paesedeve smetterla di puntare sullamanifattura da poco prezzo e sul-l’industria pesante. Il patrimonioculturale non è riproducibile altrovee nemmeno delocalizzabile. Sevoglio vedere Corte Grande devovenire a Veronella. I cinesi non possono copiarla, comeuna maglietta da pochi euro». Eranopresenti alla visita alcuni assessori evolontari, che hanno spiegato adAllam che anche un piccolo paesepuò mostrare delle bellezze impor-tanti: «Certo - ha risposto Magdi -.Ricordiamoci che sono i piccoli chehanno fatto grande l’Italia. Piccolipaesi, piccole imprese, piccoli grup-pi che hanno dato tanto. E che devo-no essere ripagati, ottenendo dalloStato e dall’Europa un giusto com-penso per il lavoro svolto». Infine,Magdi Cristiano è stato accompa-gnato a vedere il “Tezon”, l’edificioin cui si fabbricava il salnitro per laRepubblica Serenissima: «Mi impe-gno come europarlamentare a fare sìche questi luoghi possano avere legiuste risorse per la salvaguardia evalorizzazione, su questo non temia-mo concorrenza. E come giornalistae scrittore, darò visibilità a questogioiello, perché sia conosciuto evalorizzato in un ambito ben piùampio di quello locale».

Con l’arrivo della primave-ra, anche per l’anno 2014sono ripartiti i corsi del-l’Università Popolare e delTempo Libero” di Veronel-la, organizzati dall’Asses-sorato alla Cultura e dallaBiblioteca comunale.Sono in programma noveincontri e due visite cultu-rali. Le lezioni trattanosvariati argomenti, dai pro-verbi e modi di dire delVeneto all’evoluzionedella medicina; la storiacon l’avventura degli ita-liani in Africa e l’economiacon il problema del sovraindebitamento; le tradizio-ni della Settimana Santa, il

francescanesimo a Colo-gna Veneta. Le visite culturali riguar-dano rispettivamenteVicenza, con il centro sto-rico e le chiese di SantaCorona, San Lorenzo e ilTeatro Olimpico e a chiu-sura dell’anno di studi, il21 maggio, Parma conPalazzo della Pilotta,Palazzo Ducale, Duomo eReggia di Colorno. Le lezioni si svolgono ilmercoledì pomeriggiodalle ore 15.30 in poi,presso la Sala Civica di viaSan Francesco 2, Veronel-la, sempre con presenti 70-80 persone.

VERONELLA

Università:corsi al via

Servizi diGraziana Tondini

L’OSPITE. Venerdì 18 aprile è arrivato lo scrittore, giornalista ed europarlamentare

Cristiano Allamvisita Veronella

Magdi Cristiano Allam

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Ad inizio 2014 è stata pubblicata la nuovaricerca di Guerrino Maccagnan, “I fruttiavvelenati dell’odio”, dedicata ad ungrave fatto di sangue avvenuto a ColognaVeneta tra il 25-26 maggio 1945. “Unaterribile vendetta” la descrive Maccagnan,una resa dei conti tra partigiani e fascistiprovenienti da Imola e presenti a Cologna.La sera del 25 maggio, un gruppo di par-tigiani imolesi raggiunse Cologna Veneta,alla ricerca di gruppi fascisti che lì sierano rifugiati. Tra essi, Luciana Minardidi soli 16 anni, che fu denudata, seviziatae alla fine uccisa. “All’alba del 26 mag-gio, le vittime furono ritrovate, scalze,seminude, gli abiti in brandelli, i visitumefatti, le teste schiacciate - scrive laprof.ssa Maria Bagini, una delle fonti diMaccagnan -. Ecco i nomi: la madre difamiglia Iride Baldini, suo figlio Alessan-dro di anni 16, le cui salme furono trovateabbracciate; la giovane sposa SperanzaRavaioli, la giovinetta Luciana Minardi,due ventenni della Guardia NazionaleRepubblicana Giuliano Ferri e AmletoTarabusi”. «I prigionieri fascisti vennerouccisi sulle rive del torrente Guà e il fattoè riportato da Antonio Serena nel libro “Igiorni di Caino” e ne accenna ancheGiampaolo Pansa in “Sconosciuto 1945” -spiega Maccagnan -. L’eccidio di Colognasembra la risposta al massacro di PozzoBecca avvenuto ad Imola il 12 aprile ’45,quando furono massacrati dai fascisti 16partigiani. Tanto che la missione degliinviati imolesi si concluse a Verona lamattina del 26 maggio, dove riuscirono afarsi consegnare 16 prigionieri fascisti.

Vennero caricati su un camion e riportati aImola. Qui furono pestati a sangue, tortu-rati e poi lasciati in pubblica piazza nellemani della folla che li voleva linciare. Ma4 fascisti sopravvissero e processati dauna Corte d’Assise Straordinaria furonoassolti con formula piena. La ricostruzio-ne dei fatti di Cologna e di Imola alla finedella guerra ha richiesto pazienza e diffi-cili indagini. È una brutta pagina di storia,ed il mio messaggio dopo questa ricerca èche dobbiamo pensare ai morti comegaranzia di civiltà, solo la cultura e il dia-logo ci fanno sperare in un mondo miglio-re».

Il Consorzio di Tutela delRadicchio di Verona IGP,comprende territori nelle pro-vince di Padova, Vicenza esoprattutto nel basso verone-se, un’area che include tra glialtri Roveredo di Guà, Pres-sana, Cologna Veneta, Vero-nella, Zimella, Arcole, Alba-redo d’Adige. Una coltiva-zione molto diffusa, che peròattualmente sta incontrandovari problemi. All’ultimoVinitaly, ce ne ha parlato laPresidente del Consorzio,Cristiana Furiani.Presidente, quali sono lepeculiarità del radicchioVerona IGP?«È uno scrigno di sapore esalubrità: il radicchio di Vero-na si distingue per l’incon-fondibile croccantezza e ilgusto che va dall’amarognolodella foglia alla dolcezzadella nervatura bianca. Haproprietà antiossidanti, pove-ro di calorie e ricco di saliminerali e vitamina C. Oltreal famoso risotto, consiglio diprovare un carpaccio di radic-chio con un bell’olio nostra-no. I prodotti del territorio

vino, olio, riso, sono ottimiabbinamenti per il radicchioVerona, prodotti unici per ilnostro consumo e per tutto ilmondo». Il vostro Consorzio cosaoffre?«Il Consorzio dà l’opportuni-tà di iscriversi e di commer-cializzare il radicchio IGPoltre l’ambito aziendale.Come Consorzio siamo statiriconosciuti nel novembre2013, dobbiamo farci cono-scere e invitare le aziende adassociarsi, affinché il radic-chio Verona IGP arrivi airistoranti, alla grande distri-buzione con il marchio benvisibile! E anche all’estero.La Comunità Europea nel2008 ha concesso il marchioIGP ai prodotti di questi terri-tori, ma è un marchio pococonosciuto, poco pubbliciz-zato». Quindi per i produttorilocali…«E’ necessario iscriversi alConsorzio entro giugno 2014e firmare il protocollo di pro-duzione. C’è il rischio che laCE assegni il marchio IGP adaltri paesi, se noi non lo usia-mo come prescritto. Sarebbeassurdo che qui coltiviamo ilradicchio dal 1500 e perdia-

mo il marchio, che saràmagari passato all’Olanda,perché non lo sfruttiamo adovere. Non è possibile chela produzione di radicchio diVerona sia in calo, quandodal 2008 la CE ha autorizzatosolo noi a produrlo. Le azien-de devono associarsi e faresquadra. Non è difficile pro-durre e vendere IGP: il radic-chio va confezionato inun’apposita cassettina con ilbollino sopra».

Maggio 2014 21CRONACHE

ARCOLE. Fiera dell’Asparago, un successoE' stato un successo la Fiera dell'Asparago di Arcole, con un buonissimo afflussodurante la serata dell'happy hour lungo con l'Arcole DOC e durante la serata dibeneficenza organizzata dalle Cooperative Agricole Asparago d'Oro e CORAGdurante i quali sono stati serviti 850 piatti di risotto all'asparago che si sono tra-sformati in altrettanti euro grazie alla generosità delle Cooperative e dell'Ente Fieradi Arcole. A beneficiare di questo contributo sarà l'Associazione Sportiva RagazziSpeciali e la "Scuola Materna Madonna di Fatima" di Gazzolo. Molte le personeaccorse allo stand durante la manifestazione per gustare il risotto all'asparago, "ovie sparasi" e le tante altre prelibatezze cucinate dai volontari dell'Ente Fiera arcole-se. Si tratta di una quarantina di volontari che in collaborazione con l'Amministra-zione Comunale organizza gli eventi di promozione del territorio. «Nessun contri-buto da parte del comune - afferma il Presidente Michele Giudice -: tutto nasce dalvolontariato, ci finanziamo grazie agli sponsor e a contributi di Enti quali la Came-ra di Commercio e Cattolica Assicurazioni". A latere della Fiera, è stata inaugura-ta anche la Mostra dei fossili di Bolca, realizzata in collaborazione con gli enti spe-cificati e aperta con la collaborazione degli anziani dell'università della terza etàche ringraziamo per la disponibilità. I fossili esposti sono una trentina compren-denti pesci, piante e molluschi tutti provenienti da Bolca. Alcuni sono di recentescoperta. Pannelli esplicativi la rendono facile e piacevole in particolare per i bam-bini. Lo scopo dell'esposizione, ad ingesso gratuito, è far conoscere l'importantesito di Bolca e far ammirare una piccola parte della ricchezza che sta restituendo.

Cristina Furiani

L’Associazione Cittadini per la tutela del-l’Ambiente ha organizzato domenica 6 apri-le la “Festa comunale dell’albero”, nell’areadella propria sede in via G. Marconi. Allapresenza dell’Assessore Giuseppe De Mori,del parroco don Enrico Bortolaso, del Prof.Guerrino Maccagnan e della Banda Comu-nale di Veronella, è stato piantumato unalbero di cipresso e alcuni cespugli di bosso.Nei giorni precedenti, l’amministrazionecomunale aveva provveduto a sostituire i“prunus” secchi che fiancheggiano CorteGrande con dei nuovi esemplari, in modo daricomporre l’intero viale. «I due alberi presenti nel giardino di questasede sono stati voluti dal maestro Graziano

Bassotto nel 1997, per ricordare l’uccisionedi Chico Mendes, che tanto si era battutoper salvare la foresta amazzonica» - ricordal’associazione De Mori. «Gli alberi, i boschihanno un ruolo fondamentale sul nostro ter-ritorio, su tutti noi: riducono le emissioni diCO2, prevengono il dissesto idrogeologico,migliorano la qualità della vita: tutti possia-mo godere dell’ombra degli alberi per ripo-sare e riflettere» - ha dichiarato il Pres. diCittadini per l’Ambiente Mariano Tondini. Il parroco don Enrico ha quindi benedetto ilnuovo cipresso e il Prof. Maccagnan harecitato “Il testamento dell’albero” di Tri-lussa. La festa è stata allietata dagli inter-mezzi musicali della Banda di Veronella.

VERONELLA

“Festa dell’albero”

LA PUBBLICAZIONE I FRUTTI AVVELENATI DELL’ODIO

La nuova ricercafirmata Maccagnan

Servizi diGraziana Tondini

IL PRODOTTO TIPICO. Parla il presidente Cristiana Furiani

Radicchio Igpin Consorzio

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Maggio 2014 23CRONACHE

Palazzo vescovile in primopiano a Monteforte d’Alpo-ne. «Abbiamo redatto unprogetto preliminare per lavalorizzazione e il restauroconservativo del PalazzoVescovile, soprattutto perquanto riguarda gli interni,fatto da Celestino Leorato eFelice Renato Pontato –afferma il sindaco CarloTessari -. La stima dei costiprevede una spesa di 5milioni di euro. Abbiamoquindi inviato il progetto alMinistero dei beni culturalichiedendo l’intera sommadei lavori, anche se nonsappiamo effettivamentequanti alla fine ci sarannoerogati. I danni evidenziatidai due tecnici sono molti eil progetto intende risolver-li attraverso l’inserimentodi tiranti metallici e la valu-tazione di quelli esistenti,un consolidamento median-te iniezioni di misceleleganti nelle porzioni dellastruttura in cui è presentemuratura in pietrame, la

cerchiatura di colonne perlimitare le dilatazioni tra-sversali, il controllo e ilconsolidamento dei contro-soffitti lignei mediante con-trollo dei sostegni e deipendini con eventuale sosti-tuzione o integrazione, ilrimpiazzo dei controsoffittiin arelle con pannelli in car-tongesso più leggeri, il con-solidamento delle volte delporticato interno con mate-riali fibrorinforzati, il con-

solidamento dei solai ligneicon eventuale sostituzionedi travi o porzioni di esse,un cordolo in muraturaarmata a tutto spessore conlo scopo di collegare traloro le pareti nella zonasuperiore, un intervento dirinforzo della coperturalignea del tetto al fine di eli-minare la vulnerabilità e lasostituzione di travi o por-zioni di esse in avanzatostato di degrado e la sostitu-

zione della copertura incemento armato con unapiù leggera composta dicapriate e arcarecci lignei.Inoltre – aggiunge il sinda-co - sono stati analizzati gliimpianti, che risalgono al1950, e sono risultati dilivello scarso quelli diriscaldamento e idrico-sani-tario perché obsoleti edegradati, in molte zonefuori uso o con gravi mal-funzionamenti. I tecnicisuggeriscono di mettereun’illuminazione esternaper valorizzare l’edifico edi rifare tutti gli impiantiinterni per fornire standarddi confort ambientale, disicurezza e di fruibilitàdegli ambienti adeguatoalle abitudini odierne e noninferiore a quello di nuovecostruzioni. Infine perquanto riguarda i pavimentiè prevista la posa in operadi una nuova pavimentazio-ne di legno e il rifacimentodi tutti i serramenti esternicon esclusione di quelliprospettanti su piazza Sil-vio Venturi e il restauroconservativo di quelli inter-ni».

Dallo scorso 12 febbraio ilsindaco di MonteforteCarlo Tessari è Cavalieredell’Ordine Al Meritodella Repubblica Italiana,la massima onorificenzache un cittadino italianopuò ottenere.«È per me un grande onoreavere ricevuto tale onorifi-cenza dal Presidente dellaRepubblica Giorgio Napo-litano, che mi ha nominatocavaliere lo scorso 27dicembre – afferma Tessari-. È uno dei riconoscimentipiù alti per un cittadino ita-liano e cercherò di onorar-lo in ogni modo». L'Ordineal Merito del Lavoro èun'istituzione della Repub-

blica Italiana ereditata dalRegno d'Italia. A capo ditale Ordine c'è il presiden-te della Repubblica, cheassegna il titolo di Cavalie-re del Lavoro a soggettiche si siano resi singolar-mente benemeriti, segna-landosi nell'agricoltura,nell'industria, nel commer-cio, nell'artigianato, nel-l'attività creditizia e assicu-rativa. Alcuni dei cavalierifamosi, soprattutto nell’in-dustria italiana, sonoDiego Della Valle, Giovan-ni Rana, Ernesto Illy, KarlZuegg, Luca Cordero diMontezemolo, PiergiorgioCoin, Paolo Bulgari eAurelio De Laurentis.

MONTEFORTE / ONORIFICENZA

Carlo Tessariè Cavaliere

Servizi diMaria Grazia Marcazzani

MONTEFORTE. Redatto il documento preliminare per la valorizzazione e il restauro

Palazzo vescovileProgetti e lavori

Carlo Tessari con Giorgio Napolitano

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Maggio 2014 24CRONACHE

Lo scorso 29 marzo a Mon-teforte gli indiani dell’estveronese hanno sfilato per ilcentro del paese per manife-stare la loro solidarietà aimarò Salvatore Girone eMassimiliano Latorre da dueanni trattenuti in India inattesa del loro processo chesi sta rivelando interminabi-le. Ne erano attesi 700 maalla fine erano un centinaiocon la partecipazione del sin-daco del paese Carlo Tessari,il dirigente scolastico Giu-seppe Boninsegna e alcunisoci dell’associazione mari-nai d’Italia con sede a SanBonifacio. Il loro messaggioè stato forte e chiaro ancheper i montefortiani che pas-sando da piazza Silvio Ven-turi assistevano alla manife-stazione incuriositi. «Lamanifestazione è stata pro-mossa dalla comunità india-na di Monteforte coinvol-gendo pure i paesi limitrofiper solidarietà nei confrontidei nostri fucilieri di marinache sono ancora detenuti in

India, mentre siamo convintidella loro innocenza – affer-ma il sindaco Carlo Tessari -. Quest’evento è servito permandare un forte messaggioalla comunità indiana con laraccolta firme fatta dai parte-cipanti all’iniziativa maanche ai montefortiani per-ché il governo intraprendeun’azione decisiva dal puntodi vista politico nei confron-ti dei marò. Ci auguriamoche i marò siano processatida un tribunale italiano per-

ché i tempi si stanno facendotroppo lunghi senza nessunrisultato concreto». «Abbiamo scelto di fare lamanifestazione a Monteforteperché qui risiede un numeroalto d’indiani - spiega KurjitKaur, l’organizzatrice del-l’evento -. Siamo molto sen-sibili al caso dei due maròperché ci sentiamo partedella comunità italiana e perquesto pensiamo che sianostro dovere, nei limiti delpossibile su ciò che possia-

mo fare per sollecitare ilgoverno indiano, poichél’India è una parte di noi,affinché sia presa una deci-sione più presto possibile sulcaso giacché da due anniattendono una decisione.Abbiamo cercato di coinvol-gere più persone possibiligrazie all’associazione GuruNanak mission society-Sewasociety che a San Bonifacioriunisce più di 500 personedella comunità indiana del-l'est veronese».

L’associazione Città dei bambini di Monteforte, che si occupacon varie iniziative dei bambini dal loro concepimento finoall’adolescenza, sta cercando volontari fra genitori e nonni perportare avanti i progetti sviluppati finora.I più importanti sono la festa degli aquiloni il 25 aprile per fardivertire i bimbi all’aria aperta, il pedibus, vigilanza all’uscitadelle scuole per gli attraversamenti pedonali e sui pullmandella scuola media, “C’era una volta” - letture animate perbambini quest’anno giunte alla decima edizione -, Montfor-tland (ogni anno il 2 giugno al parco comunale con giochi elaboratori di ogni tipo per i piccoli), Sportland a settembredove i bambini possono cimentarsi con tantissimi sport, “Usia-mo la bici” iniziative per sensibilizzarne l’uso, il Consiglio deiragazzi dove questi discutono con l’amministrazione comuna-le di molti temi che riguardono anche loro e Spazio mammeriservato alle madri in attesa e chi ha un bimbo fino a un annodi età. Per avere maggiori informazioni e aderire come volon-tari alle iniziative in corso prendere contatto con Mary Cam-pbell (045.7611591) o Fabiola Lucenzi (045.6175990).

MONTEFORTE

Servizi diMaria Grazia Marcazzani

MONTERFORTE. Solidarietà per Salvatore Girone e Massimiliano Latorre

Indiani in piazzaper i marò italiani

MONTECCHIA DI CROSARALo scorso 7 aprile a Montecchia di Crosara si ètenuta la 5ª giornata ecologica e Benvenuta Prima-vera, manifestazione voluta dall’attuale sindacoEdoardo Pallaro da quando si è insediato. L’eventoè servito per promuovere la raccolta differenziata ela pulizia delterritorio eha visto lapartecipazio-ne del grup-po scout, iragazzi dellaPro Loco emolte perso-ne che suitrattori e apiedi hannosetacciato ilt e r r i t o r i oripulendoloal meglio.

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La fecondazione eterologa èuna procedura che per la for-mazione dell’embrione siavvale dell’impiego di sper-matozoi o di ovociti ottenutida donatori estranei alla cop-pia. Il bambino nato dafecondazione eterologa hadei genitori biologici diversidai genitori sociali. Poco piùdi 10 anni dopo la promulga-zione della legge 40, laCorte costituzionale ha

dichiarato incostituzionale ildivieto della cosiddettafecondazione eterologa. Ilmio pensiero è istintivamen-te contrario alla fecondazio-ne eterologa; rispetto il dolo-re delle coppie che non rie-scono ad avere un figlio, maattualmente il nascituro nonè ben tutelato. Non basta ildesiderio di avere un figlio,sentirsi capaci di amoreverso i figli futuri, non esiste

solo il sentire dei genitori,esistono anche i sentimenti ei diritti dei bambini chenasceranno con la procrea-zione medicalmente assisti-ta. Come vivranno i figli laverità sul loro concepimen-to? Ora è in atto una rivoltadei figli della provetta mag-giorenni. Vogliono saperechi è il loro genitore biologi-co. In Canada il problema èstato portato in tribunale da

Olivia P. Lei, quasi trenten-ne, vuole sapere chi è suopadre. Da oltre dieci anniOlivia cerca quel donatorenumero 128 che ha offerto ilseme per concepirla. Oliviachiede che anche i figli deidonatori di sperma o di ovulipossano contattare i genitoribiologici. La legalità dellafecondazione eterologa aprealcune questioni che vannodefinite: in particolare laquestione sull’anonimatodel donatore-donatrice e ildiritto del figlio ad essereinformato. In alcune nazioniil diritto del figlio ad essere aconoscenza delle sue originibiologiche viene tutelatodalla legge. Purtroppo lalegge 40, non consentendofino a ieri la fecondazioneeterologa, non dice nullasulla questione. Quello checrea “scandalo” nella fecon-dazione eterologa è la “spa-

rizione” del genitore biolo-gico. Questa sparizione creauna mancanza nella storia dichi è nato con questo tipo difecondazione. Quindi, comeanche in caso di adozione,sarà bene che i genitoriinformino i figli al più pre-sto, parlando del loro conce-pimento e descrivano la cosain modo naturale. La storialegata al loro concepimentodovrà far parte della loro

normalità, proprio comequando si parla ai bambini dicome si sono conosciuti igenitori. Probabilmente sarà per lorouno shock e probabilmenteavranno una crisi di identità.Come poi si evolverà questarivelazione dipenderà moltodal loro carattere, dal lororapporto con i genitori edalla forza e dalla fiduciadella coppia in se stessa.

25Maggio 2014

BENESSERE DonnaA CURA DI CHIARA TURRI

CAFFE’ VERDE: UN SOSTEGNO METABOLICO“Salute a voi che desiderate ardentemente la bellezza:

bevete caffè!” Franz Josef Hofer – “Trattato sul caffè” – 1781

Fare attività fisica regolare, cambiare le abitudini alimentari e bere una tazzi-na di caffè verde arabica al mattino: ecco la soluzione ideale al problema del

sovrappeso. Con il caffè verde si bruciano più calorie e si mangia meno durante il giorno perché placa lafame. Gli zuccheri e i grassi che si ingeriscono vengono trasformati più rapidamente in energia per i musco-li e i depositi adiposi di grasso sono bruciati più rapidamente dal corpo grazie all’azione degli antiossidan-ti di cui il caffè verde è ricco. Questi sono principalmente i motivi per cui il caffè verde sta spopolando ed èdiventato a dir poco una moda in fatto alimentare. Il caffè verde, infatti, possiede delle molecole naturalidotate di azione lipolitica sugli adipociti bianchi ipertrofici del tessuto adiposo. Cioè favoriscono la libera-zione di acidi grassi dagli adipociti, che riducono così il loro volume e peso. Questi acidi grassi liberi immes-si nel sangue devono essere ossidati nel metabolismo cellulare. Se questi acidi grassi liberi non vengonoperò ossidati, utilizzati dalle cellule essi vengono trasformati di nuovo in trigliceridi nel fegato e veicolaticon lipoproteine dal fegato di nuovo agli adipociti. Quindi queste molecole del caffè verde agiscono facen-do uscire acidi grassi dagli adipociti, assicurando una azione lipolitica (riduzione volume adipociti), ma sela persona non riduce il suo apporto energetico giornaliero, non esercita attività motoria aerobica, il fega-to interviene e “riempie “ di nuovo gli adipociti, annullando gli effetti salutari del caffè verde . Quindi il caffèè un co-adiuvante nel dimagrimento, ma non può da solo risolvere l’eccesso di peso corporeo.RICETTA CAFFÈ VERDE: Si può preparare il proprio caffè verde crudo acquisendo semi verdi, nontostati di caffè arabica o robusta.Pestare in un mortaio i semi verdi da ridurre in polvere; preparare un recipiente con acqua da porta-re almeno a 80 °C; immergere la polvere preparata da semi verdi crudi, non torrefatti; lasciare in infu-sione, filtrare e bere la bevandaQUANDO UTILIZZARLO: in tutti i casi di sovrappeso quando il grasso si accumula sul girovita. Èutile anche quando i livelli degli zuccheri nel sangue tendono ad essere alti.COME ASSUMERLO: bere semplicemente prima di colazione una tazzina di caffè istantaneo verdeaustraliano, adottando un regime alimentare più bilanciato e una vita più sana.PERCHÉ È EFFICACE: i polifenoli e gli acidi cloro-genici del caffè non torrefatto riducono i livelli dizucchero nel sangue e prevengono la trasformazione di questo zucchero in adipe di riserva. È possibi-le trovare il caffè anche nelle farmacie ed erboristerie, in versione solubile. Prima dell’assunzione èbene chiedere consiglio al vostro medico di fiducia.Ricordate però che prima di decidere di assumere qualsiasi integratore è doveroso intervenire sulle abi-tudini della nostra vita quotidiana. Sana alimentazione e regolare esercizio fisico rimangono i metodimigliori per ritrovare la nostra forma!Colgo l’occasione per fare a tutte le mamme gli auguri per la loro festa!!! Namastè!

di Francesca Galvani

l’Argomento Fecondazione eterologa

a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta

L’angolo di FrancescaPASTA CREMOSA CON FAVE, PISELLI E PECORINO

INGREDIENTI

400 gr. pennette - 250 gr. piselli - 250 gr. fave - mezza cipollasale, pepe, olio, menta, dado - abbondante pecorino grattugiato

Cuocere con un po’ d’olio piselli e fave. Aggiungervi dado, poca acqua e lasciar cuoce-re per 12 minuti.Nel frattempo portare a cottura la pasta al dente. Frullare metà delle verdure e unire lacrema ottenuta alle verdure intere. Condirvi la pasta e spolverizzare con il pecorinograttugiato, pepe e qualche fogliolina di menta tagliuzzata. Spadellare con qualchecucchiaio di acqua di cottura della pasta. Decorare con foglie di menta.

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Quando la natura sposa la moda: questo sembra essere il motto che anima duesorelle: Tecla, nella creazione di decorazioni floreali su borse, abiti, cappelli … eNicla nella creazione di splendida bigiotteria.Come nasce questa vostra idea di associare natura e moda?

«Da sempre abbiamo avuto una grande passione per la natura, fin da bambineabbiamo amato cogliere fiori in campagna, passeggiare nei boschi, ascoltare ilsoffio del vento e soprattutto apprezzare l'enorme e misteriosa potenza delmare. Grazie ai nonni che ci hanno insegnato ad apprezzare la grande bellezzae l' illimitata energia che la natura in tutti i suoi aspetti ci fornisce, siamo semprestate convinte che nessuna forma d' arte potesse essere più elevata ed apprez-zabile di quella che “Madre Natura” ha creato. Su questa filosofia abbiamo inseguito basato il nostro lavoro e fin dal 1988 abbiamo cominciato a usufruire diquesto”semplice” splendore associandolo alla moda e ai gioielli».Come si concretizza negli oggetti la vostra passione?

«Gli accessori moda che creiamo sono ispirati ai doni che possono essere coltidalla terra e dal mare: fiori, conchiglie e pietre dure. Nel tempo sperimentandotecniche e materiali sempre nuovi abbiamo raggiunto collezioni che variano daborse, bijou ed accessori d' arredo, il tutto “naturalmente” decorato a mano».Un’arte, la vostra, che ha riscosso successo…

«Le nostre creazioni ci hanno permesso negli anni di collaborare con grandiaziende, che hanno supportato la nostra creatività, apprezzando il ritorno all'

artigianato e la particola-rità delle nostre creazio-ni. Ogni oggetto prodot-to è infatti esclusivo esempre unico. Molti sti-matori amano persona-lizzare il proprio look, leloro attività commercialie adornare la loro casacon originalità».

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Quando la natura si fa moda

Venticinque anni e tanta, tanta voglia di vivere: questa èla storia di Sofia Righetti. Una storia fatta di progetti e disogni che si realizzano. Un’esperienza, quella di Sofia,che racchiude in sé una grande verità: volere è potere.Sofia aveva solamente cinque mesi di vita quando per unerrore chirurgico subì una lesione al midollo spinale, pro-vocandole una paraparesi alle gambe. Da allora è iniziatoun lungo viaggio che l’ha portata ad essere quella cheoggi è: tenace e indipendente. Nella sua vita Sofia non siè mai fatta mancare nulla: a diciannove anni è andata adabitare da sola, si è laureata in Filosofia all’Università diBologna. Sofia, che suonava la chitarra elettrica in diver-se band e fa la fotomodella, ora sta studiando per prende-re la seconda laurea…e due anni fa ha scoperto anche losci. E’ nata così una grande passione che le ha fatto rag-giungere obiettivi importanti. Quest’anno dai campionatiitaliani Fisip (Federazione sport invernali paralimpici)ospitati da Prato Nevoso il 29 e 30 marzo scorsi, SofiaRighetti è tornata a Negrar con una medaglia d'oro nelloslalom gigante, una d'argento nello slalom speciale e unadi bronzo per la classica assoluta la categoria'sitting'…Un traguardo esaltante per Sofia, che ora guarda come obiettivo all'estero e alla parteci-pazione a gare internazionali. Sofia, un grande risultato quello che hai ottenuto. Raccontaci com’è andata a Prato Nevoso.«E’ andata molto bene: sono partita con uno dei miei allenatori, Mauro Bernardi, con la consape-volezza che quella sarebbe stata la “prova finale” di tutti i mesi di allenamento fatti in Folgaria inquesta stagione. Impegno che si è realizzato con un oro in gigante e un argento in speciale, nono-stante io abbia iniziato questa specialità soltanto da gennaio 2014. Ho giocato di tattica e tecnicasfruttando la neve di entrambe le manches. Neve che si è rivelata molto dura, soprattutto nellaprima discesa». Qual è stato il tuo primo pensiero una volta “tagliato il traguardo”?«Ero contenta di essere riuscita a “dargliene tutta”, di potenza e cattiveria, soprattutto nella secon-da manches del gigante. Volevo recuperare i secondi persi nella prima. E così è stato. L’energia ela voglia di mostrare il mio valore hanno fatto il resto».Hai messo gli sci da soli due anni: come sei riuscita in poco tempo a mietere i successi che seiriuscita a riscuotere?«Impegno, sacrificio ma anche ricerca della serenità e dell’equilibro tra lavoro sportivo e gli altriaspetti della mia vita. Inoltre parte fondamentale è stato il supporto economico della mia famigliae delle aziende che quest’anno mi hanno fornito uno sponsor. Purtroppo la Federazione non aiutacon le spese nè degli allenamenti, nè della strumentazione e nemmeno delle trasferte che sono dav-vero ingenti, quindi devo avvalermi del supporto di sponsor privati, continuando a ricercarne».Quali sono ora i tuoi progetti?«Prendere parte a gare all’estero, spostandomi fuori dai confini italiani per iniziare a “colleziona-re” punti IPCAS riconosciuti internazionalmente, entrando così in classifica e poter accedere al cir-cuito europeo».

Silvia Accordini

SOFIA RIGHETTI

Una storia di coraggio

Tempo di primavera, tempodi colore, di balconi fioriti edi fiori da…mangiare!Molte sono le specie, da col-tivare nel giardino o nell’or-to sul balcone: l’importanteè non usare pesticidi o altresostanze chimiche e sipotranno tranquillamenteaggiungere alle pietanze piùdisparate. Ma quali sonoquesti fiori da mangiare? Ecome utilizzarli?LavandaI fiori di lavanda si possonousare per insaporire miele,creare tisane saporite o peraromatizzare il sale. Perfettada coltivare in vaso. CalendulaI fiori delle calendula hannomille proprietà: sono un otti-mo antiparasittario che pro-tegge le altre piante del bal-cone. Usatela nelle vostrezuppe o per una frittata inso-lita. Dente di leoneI suoi fiori gialli daranno un

tocco davvero unico aivostri piatti e in più i suoipetali sono ricchi di vitami-ne. Provateli con i sorbetti.ViolettePiccoli fiorellini che cresco-no facilmente in tutti i balco-ni. Come i nasturzi, possonoessere un elemento decorati-vo di vasi con piante dallosviluppo verticale. Poteteusarli da aggiungere allevostre insalate oppure poteteusarli per decorare le vostretorte. GelsominoUna pianta rampicante digelsomino renderà il vostrogiardino davvero romanticoe profumato. Aggiungete isuoi fiori alle vostre tisane:avranno un aroma unico edelicato. GlicineIl glicine è romantico tantoquanto il gelsomino e suoifiori lillà sono perfetti nonsolo per insalate ma ancheper torte e tisane: aggiunge-

te qualche petalo allo yogurtcon un cucchiaino di miele:resterete sorprese.RoseChi non ama avere le rosenel proprio giardino? Con iloro petali potete creare l’ac-qua di rose, ma anche tantericette. Marmellata di rose,risotto ai petali di rosa maanche petali di rosa zucche-rati con lo stesso procedi-mento usato per le violette. Fiori di zuccaDovrete scegliere tra unfiore di zucchina oggi o unazucchina domani ma, indefinitiva i fiori di zuccacoltivati nel proprio ortohanno un sapore davverounico e inimitabile. Partitequindi dalla coltivazionedelle zucchine. Verbena odorosaI suoi fiorellini bianchihanno un aroma che ricordail profumo del limone: usa-teli per aromatizzare piatti dipesce delicati.

LA CURIOSITÀ

Fiori... da mangiare

Sofia Righetti

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Cresce l'attesa per il grande evento del 19 maggio all'Are-na di Verona che vedrà protagonista assoluta per la primavolta Alessandra Amoroso nella tappa finale del suo"Amore Puro Tour" iniziato lo scorso dicembre con le dueanteprime di Milano e Roma che hanno fatto registrareoltre 15mila persone e che sta proseguendo nei principa-li palasport italiani. L'artista salentina dopo aver conquista-to 14 Dischi di Platino e aver raggiunto il traguardo di die-cimila visualizzazioni su You Tube/Vevo con i video diAmore Puro sta preparando per questa data un concertospeciale ricco di sorprese che vedrà la partecipazione dicolleghi e amici. L'ho incontrata prima del concerto alpalasport di Padova.L' Amore Puro ti sta portando in tante città italiane.Voglio sapere subito il tuo stato d'animo e soprattuttose sale l'emozione sapendo di dover affrontare tutta dasola il grande anfiteatro romano dell'Arena di Verona?«Devo ripetere le tue parole perchè quello che sento èansia ad ogni tappa. Alla prima di Conegliano non volevonemmeno salire sul palco, non volevo andare, non volevocantare. Le solite cose insomma. Prima del concertoabbiamo fatto un incontro con il Fans Club ed è stato pro-prio emozionante perchè era da tanto tempo che non liabbracciavo e li sentivo vicini fisicamente quindi mi sonoin parte sfogata con loro e sono andata sempre più fortesul palco. C'è stato poi un momento dove da casa miahanno fatto tirar fuori dei cartoncini rossi e gialli come icolori del Lecce facendomi una sorpresa e lì davvero nonce l'ho fatta a trattenere le lacrime. Emozione ce n'è anco-ra tantissima anche oggi e spero che questi miei statid'animo non passino mai perchè sono quelli che mi ten-gono viva e riescono a farmi dare,come dicono i fans,tanto sul palco. Per L'Arena di Verona c'è tanta ansia perònon si può dire nulla perchè stiamo preparando grandisorprese e altrimenti non sarebbero tali». Amore Puro è il titolo del tuo ultimo album (SonyMusic), 11 brani nuovi e segna l'inizio di un'importan-te collaborazione con Tiziano Ferro che ne è anche ilProduttore. E' stata Maria De Filippi la complice perarrivare a lui. Trovartelo davanti pronto al lavorare perte ti ha fatto venire un coccolone?«Sì bravissimo! E' stata parecchio dura perchè Tiziano eroabituata a vederlo sulle copertine dei dischi e nei videoquindi mi è sembrato molto strano ritrovarmelo di frontee lavorare con lui. Devo dire però che tutto è bene ciò chefinisce bene perchè è stato molto carino e mi ha aiutatotanto a capire molte cose di me stessa e soprattutto perquanto riguarda la parte vocale. Di questo posso solo dir-gli grazie». Tutto questo Amore Puro va in tantissime direzioni: aituoi fans, alla tua famiglia, al tuo privato, al tuo staff,

alla musica... Quanto è bello cantare canzoni d'amoreAlessandra in questo momento?«E' bellissimo. Dipende sempre a chi le dedichi... Per esem-pio Amore Puro è proprio per il mio pubblico perchè tuttidevono sapere di cosa ci circondiamo noi artisti e di cosaviviamo. Amore puro e sincero per cui per me è ancora piùbello cantarlo». Hai studiato due mesi a New York inglese e gospelfacendo la spola tra l'Italia e Los Angeles per realizzarel'album. Com'é l'America vista con gli occhi di Alessan-dra Amoroso? Te la immaginavi così?«Troppo lontana da casa mia...ride... Bella, troppo grande.Mi sono trovata meglio a Los Angeles forse perchè era unpò più soleggiata e mi sentivo più a casa sotto quel puntodi vista. New York è tutta molto grande, dal mangiare allecose che guardi: gigantesca! Mi sono trovata bene e c'ètanta bella gente molto cortese e carina. Il clima un pòmeno». "Hell or high water"... in questo pezzo sei ritornata alleorigini con un vero coro gospel. Tu sei nata cantando inchiesa da bambina. Il gospel emoziona e fa scendere lalacrima...«Canti per qualcuno lassù e pensi che ti possa ascoltare. E'un'emozione completamente differente dall'avere il pub-blico di fronte». In "Da casa mia" debutti come autrice... Un brano chehai scritto in treno e inviato via mail a Tiziano Ferro.Racconti la tua partenza da Lecce. Un trauma vero eproprio, indelebile?«E' nata proprio così. E' un momento indelebile da raccon-tare e cantare soprattutto quando sotto il palco mi fannole coreografie. Racconto tutte le mie emozioni e sensazio-ni che ho cercato di mettere in tre minuti. Tutto quello che

sento per la mia dolce Lecce». "Non devi perdermi" è un duetto con Biagio Antonacciche ne è l'autore. Lui è un altro di quelli bravi a raccon-tare l'universo femminile.«E' vero. Lui lo sa fare con parole semplici. E' questo il bellodi Biagio. Le sue parole non sono arzigogolate o strane mavanno dritte al punto centrando il cuore, facili da capire edinterpretare». Hai mai avuto momenti di panico in tutti questi anniaffrontando grosse platee dal vivo e televisive?«Prima dell'esibizione mi capita spesso. Non ho salivazio-ne,mi tremano le mani, ho un buco allo stomaco.A questosono abituata. In ogni tappa del tour ho questi sintomi esensazioni. Vado al bagno più volte...Tipico dell'ansia peròsono sensazioni belle che a me piacciono». Prima parlavi che può capitare di non aver voglia dicantare. Appuntamenti, stress, tanti chilometri sullespalle, interviste...Come se ne esce?«Può capitare però quando vedi il pubblico. Capita dellevolte che hai poca voce,sei un pò afona però quando vedoloro mi danno una carica che la voce mi esce dalle unghiedei piedi. E' un'energia fortissima che sento e anche se stomale riesco a dire: "ho chiuso questa serata, ho dato il milleper mille e loro lo hanno apprezzato”». Quali sono i brani del nuovo album che creano dal vivol'ovazione maggiore da standing-ovation?«Loro sono carini in tutti. Vedo che la gente apprezza dipiù le ballate perchè si vorrebbero di più godere il concer-to rimanendo seduti... Godo di più io cantando brani rit-mati come Starò meglio». Sei abituata ormai da anni a vestirle con la tua voce.Cosa sono in fondo per Alessandra Amoroso le canzo-ni?«Per me nel cantare credo di poter esprimere quello chesono al cento per cento.Un giorno sei girata di scatolemagari, un giorno sei così... Attraverso una canzone riescoa far vedere tutti gli aspetti di Alessandra Amoroso. Mi fac-cio vedere completamente nuda. E' un letto. La mia mas-sima espressione di comunicazione con la gente». A chi a tutti i costi nella vita insegue il successo, tu chel'hai raggiunto e assaporato cosa senti di dire?«Mi sento di dire di essere sempre determinati ma di avereun piede nella realtà e uno sul sogno perchè sognare fabene ma poi bisogna appropriarsi di ciò che di vero c'è». Il 19 maggio in Arena di Verona chi vorresti davveronon mancasse all'appuntamento?«Beyoncé... se vuoi puoi portare anche tua figlia e JayZ...Cucino io! Sono contenta per chi ci sarà». Tutte le info su www.fepgroup.it e www.alessandraamo-roso.it. Luca Rizzato

Maggio 2014 28INTERVISTA

Alessandra Amoroso... aspettando l’Arena

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Baseball e divertimento allo stato puro. In due parole: Crazy camp. Tutto condito dallavoglia di fare nuove amicizie e stare all’aria aperta. Il sipario si alzerà tra un mese, ma lavoglia di regalare un’estate piena di allegria è già in rampa di lancio. Il conto alla rove-scia è iniziato, insomma. La settima edizione è pronta a entrare in scena. La manifestazio-ne organizzata dal Crazy Sambonifacese Baseball & Softball, e aperta ai bambini da i 6 ai13 anni, si svolgerà dal lunedì al venerdì in due trance: dal 9 giugno al 18 luglio (dalle ore8 alle 16.30) e dal 25 agosto al 10 settembre (dalle 8 alle 13). Dove? Al campo da base-ball di via Gorizia (località Praissola) a San Bonifacio. «Il Crazy camp permetterà ai gio-vanti atleti di fare attività fisica in un ambiente sereno e in un contesto di verde pubblicoattrezzato, farà conoscere una disciplina di squadra diversa e avvincete, che consente didivertirsi e socializzare, sotto l’attenta guida di istruttori esperti e preparati – spiega il pre-sidente Simone Lonardi -. Non solo: il camp formerà i piccoli attraverso un percorso spe-cifico che comprende, oltre allo sport, attività creative e culturali». L’evento targato CrazySambonifacese cresce, migliora anno dopo anno. Nella passata edizione, infatti, sul regi-stro delle iscrizioni sono stati segnati ben 64 nomi. «Una gran bella soddisfazione, siadella società che delle famiglie, che sono davvero contente – riprende Lonardi -. Moltibambini non giocavano a baseball e, alla fine, del camp, hanno deciso di avvicinarsi a que-sta realtà. La nostra è una disciplina unica: dà la possibilità di valorizzarsi come singoloatleta in un contesto di squadra. Se giochi da solo, non riuscirai certo a vincere: è il grup-po a trionfare, a conquistare il successo. Inoltre, il baseball insegna la lealtà e la sportivi-tà, a rispettare i compagni, gli avversari e le regole: alla fine di una partita, le due forma-zioni si salutano sempre, al di là di quello che è successo in campo e del risultato dell’in-contro. Questo è il baseball che piace a noi, questi sono i valori che cerchiamo di trasmet-tere quotidianamente ai nostri atleti». Per informazioni sul camp: telefonare a Simone al346.6251986 (ore pasti) o ad Manuela al 333.3975674, oppure www.crazysambo.it [email protected]. M.S.

Parla rossonero la 25^edi-zione del Trofeo Ferroli. E'il Milan ad aggiudicarsi lafinalissima del 1° maggio,battendo il Real Madriddavanti ad uno stadio

Tizian gremito di pubblico.Come dodici mesi fa sonoserviti i calci di rigore perdecretare il vincitore diquello che è ormai unodegli appuntamenti clou del

calcio giovanile europeo.L'anno scorso i tiri daldischetto avevano arriso aiblaugrana del Barcellona,che ebbero la meglio del-l'Inter, quest'anno è toccato

ai rossoneri “vendicare”l'onore del calcio italiano.Per Milan, allenato da Chri-stian Brocchi (ex Milan,Lazio, Fiorentina ed HellasVerona), e Real Madrid lasfida è stata una ripetizionedi quella già disputatasidurante il gironcino di qua-lificazione alle semifinali(terminata 1 a 1). Per quali-ficarsi alla finalissima imadrileni hanno superatol'Arsenal, il Milan inveceha dovuto sconfiggere icugini nerazzurri dell'Interin un derby che, malgradomancasse il palcoscenico diSan Siro, è stato comunquemolto sentito. Anche l'attofinale ha regalato parecchieemozioni, con i rossoneri in

doppio vantaggio al termi-ne del primo tempo e poiraggiunti dal Real durantela ripresa. Inevitabili i calci di rigore,dove il Milan si dimostrapiù freddo e, col risultatofinale di 6 a 4, torna a solle-vare il Trofeo Ferroli undi-ci anni dopo la sua primaaffermazione.Tanti i talenti visti all'operaal Tizian e su tutti gli altricampi che sono stati teatrodella manifestazione. La cantera del Real hamostrato tutto il suo valore,tanto che proprio uno deisuoi ragazzi, Rodriguez

Arnaiz, si è aggiudicato ilpremio come miglior gio-catore del torneo. Le for-mazioni italiane, però, nonsono state da meno,mostrando una crescita piùche confortante. La 25^edizione del Ferroli si èquindi chiusa tra gliapplausi, dedicati ai gioca-tori, ovviamente, ma ancheagli organizzatori e ai tantivolontari che da anni simettono a disposizione perla riuscita di un evento cheporta in alto il nome di SanBonifacio in Itala e in Euro-pa.

Matteo Dani

Maggio 2014 29SPORT

SPORTCALCIO GIOVANILE. Il Milan batte ai rigori in finale il Real Madrid e vince il Trofeo Ferroli

L’EVENTO / 18 MAG

Il 18 maggio si svolgerà l’11ª edizionedella Divinus Bike Clivus, la famosa garaper mountain bike nelle colline montefor-tiane organizzata dall’associazione HellasMonteforte. La novità di quest’anno sono ipercorsi: ce ne sarà uno classic di 46 km euno marathon di 76 km. Il tracciato sarà lostesso, ma il marathon ripeterà due volte ilgiro del classic.È stata fatta questa scelta perché un traccia-to di questo tipo garantisce la piena fattibi-lità della manifestazione, scartando dalprincipio il rischio di frane che boicottereb-bero la gara. Anche il pericolo fango saràfacilmente evitabile grazie ad un fondo

drenante e a varianti che non sconvolgeran-no l'integrità del percorso: lo scorso anno lagara era stata annullata a causa della fortepioggia che si era abbattuta in quei giornisul paese dove si era allagata anche una suazona. Inoltre sarà garantita la sicurezza deipartecipanti, grazie all'ausilio dei volontarie nelle vicinanze di strade raggiungibilicon i mezzi di soccorso. La Divinus è anche chiamata la marathondel Vulcano perché tutti i partecipanti pas-seranno dal cratere del Vulcano che perquest’occasione sarà spostato sul gpm diCima Monte Mirabello. La Divinuns è anche solidarietà: un terzo

degli iscritti del 2013 hascelto di non richiedereindietro la quota d’iscrizio-ne della gara dopo che erastata annullata così, i 12.000euro raccolti sono serviti adaiutare persone del paese indifficoltà tramite la Parroc-chia e al nucleo Valdaponedella Protezione Civile peracquistare un mezzo chepossa affrontare eventualiprossime calamità in manie-ra tempestiva e ancor piùefficace.

M.G.M.

La Divinus Bike in pista

BASEBALL / CRAZY CAMP 2014

Il Diavolo esultaMerengues k.o.

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