L'altro Giornale Sambonifacese - Novembre 2015

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SAMBONIFACESE Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663 ANNO XXX - N.11 NOVEMBRE 2015 - stampato il 02/11/2015 Sempre più attraente la Fiera di San Martino ed Arcole Doc, giunta alla 7^ edizione, nei giorni 6,7,8 Novembre ad Arcole. Oltre 150 espositori di vari settori merceologici prove- nienti anche da altre Regioni italiane, e particolare attenzione ai prodotti del territorio. Il programma è anche denso di Manifestazioni, Spettacoli e trattenimenti. Tra gli altri, sfilata di moda con i Modelli della selezione di Model For Italy ed orchestre con ballo. Immancabili stand enogastronomici con le specialità locali. Programma dettagliato in cronaca ed in ultima pagina di copertina

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SAMBONIFACESEPoste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1,

DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

ANNO XXX - N.11NOVEMBRE 2015 - stampato il 02/11/2015

Sempre più attraente la Fiera di San Martino ed Arcole Doc, giunta alla 7^ edizione, neigiorni 6,7,8 Novembre ad Arcole. Oltre 150 espositori di vari settori merceologici prove-nienti anche da altre Regioni italiane, e particolare attenzione ai prodotti del territorio.Il programma è anche denso di Manifestazioni, Spettacoli e trattenimenti. Tra gli altri,sfilata di moda con i Modelli della selezione di Model For Italy ed orchestre con ballo.Immancabili stand enogastronomici con le specialità locali.Programma dettagliato in cronaca ed in ultima pagina di copertina

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L Novembre 20153le vostre

Direttore Responsabile:Rosanna Pancaldi

Servizi Fotografici e consulenza GraficaMario Franchino

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Redazione:Viale dell’Industria, 22 37029SAN PIETRO IN CARIANO (VR)

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25010 BORGOSATOLLO (BS)Numero chiuso il 02- 11 - 2015

ettereTESTAMENTO BIOLOGICO

“Di che cosa si tratta?”Il testamento biologico,detto anche dichiarazioneanticipata di trattamento, èuna espressione che indicale manifestazioni di volon-tà (generalmente formulatein un documento scritto)con le quali ogni indivi-duo, in condizioni di luci-dità mentale, decide qualitrattamenti sanitari, som-ministrazione di farmaci,sostentamento vitale, ria-nimazione, etc.) intende onon intende accettare nelmomento in cui questi trat-tamenti siano necessari e ilsoggetto non sia più capa-ce di intendere e di volere,ovvero non sia più autono-mo.Al momento, il nostrosistema giuridico non pre-vede una normativa chedisciplina la pratica deltestamento biologico. Tut-tavia gli articoli 13 e 32della Carta Costituzionaleconferiscono ad ogni indi-viduo piena e libera facol-tà di decidere a quali trat-tamenti sanitari sottoporsi,il che dimostrerebbe l’esi-stenza di un vero e propriodiritto all'autodetermina-zione, quale specificazionedel più ampio diritto alladignità umana. Obiettivo di Area Liberal èistituire a Verona un Regi-stro dei Testamenti Biolo-gici (dichiarazioni antici-pate di volontà relative ai

trattamenti sanitari), con-servato presso gli UfficiComunali nel rispetto dellanormativa vigente, inclusaquella in tema di privacy erelativa alla gestione deidati personali e sensibili. Iresidenti nel Comune cheabbiano redatto, ai sensi dilegge, un documento con-tenente le proprie dichiara-zioni anticipate di volontàrelative ai trattamenti sani-tari, potranno pertantodichiararne l’esistenza edil luogo dove esse sonoconservate, ai fini dell’an-notazione in detto Registrodi tale attestazione informa autentica. Le iscrizioni nel Registro,che potranno valere per lefinalità e negli ambiti sta-biliti dall’ordinamentogiuridico, avverranno con

una dichiarazione fattapersonalmente dalla perso-na con firma autenticata anorma di legge che, conse-gnandone copia, attestil’esistenza di dichiarazionirese a norma di legge, rela-tive alla propria volontà diessere o meno sottoposto atrattamenti sanitari in casodi malattia, lesione cere-brale irreversibile o pato-logia invalidante, checostringano a trattamentipermanenti con macchineo sistemi artificiali in unafase in cui la persona nonsia più in grado di manife-stare il proprio consenso oil proprio rifiuto della tera-pia, del trattamento o dellacura cui è sottoposta.

Giorgio PasettoPresidente Area Liberal

PRINCIPI PRIMI

“Iscritti nella natura”Ci sono cose che stridonocon le inclinazioni naturalidella razza umana, con i“principi primi” iscritti nelcuore dell’uomo. Questiprincipi di natura non hannobisogno di codificazione enon vengono scritti da ciòche è immanente, da ciò cheè “qui e adesso”, perché essivengono prima di ogni cosa.L’adozione di bambini daparte di coppie formate dasoggetti dello stesso sesso eomosessuali, non è un pro-blema da affrontare per deci-dere se ammettere questotipo di adozione oppure no.L’argomento, invero, merite-rebbe di essere liquidato conl’affermazione di Fantozziriguardo al film “La Coraz-zata Potemkin.Il problema da affrontaredovrebbe invece soffermarsisulla ragione per cui si è arri-vati a porre l’attenzione suquesto tipo di adozione, chedi per sé è contraria ai “prin-cipi primi” che formanol’identità originaria che ci èpropria. L’adozione da partedi coppie omosessuali nonpuò che essere una provoca-zione socio politica, unapresa di posizione ideologicaoppure una perversione.Altro non vedo. La politica,che è lo specchio della socie-tà, si fa carico delle istanzepiù varie e quindi anchedelle istanze frutto di meredistorsioni. Poi, perché le

istanze diventino norma,decidono i numeri in Parla-mento, i quali si formano infunzione di interessi elettora-li e della conservazione delpotere.Le leggi razziali sono stateemanate dal legislatore, ederano quindi legali, ma nonsi può certo sostenere chefossero conformi ai “principiprimi” iscritti nella naturadell’uomo. Anche la schiavi-tù negli Stati Uniti d’Ameri-ca era un istituto previstodalla legislazione fino allaguerra civile, ma non si puòcerto sostenere che per que-sta ragione la schiavitù fosseconforme ai principi di natu-ra che governano l’animoumano.Talvolta i “principi primiiscritti nel cuore dell’uomo”coincidono con le norme dilegge, altre volte no, e quin-di ciò comporta che possanolegalizzarsi, in determinatesituazioni di luogo e ditempo, anche delle aberra-zioni.Il cammino intrapresodalla cultura libertaria non ènuovo ed è pieno di cretine-rie ed avvilimenti; esso è unventicello malsano che siinsinua in una società giàsbandata e debole, che puòdanneggiare a suo modo.Occorre pazientare e veglia-re. Non tarderà ad arrivare ilvento che spazzerà via lapula.

Avv. Marco Bertagnin

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DIALOGO

VENETO“Indipendenza e Regione”Fonti di stampa riferisco-no che la Giunta Regiona-le del Veneto avrebbeintenzione di restituire aicittadini Veneti le sommeda questi versate per ilreferendum sull’indipen-denza, previsto dalla leggeregionale n. 16/2014 e maiattuato, legge dichiarataillegittima dalla CorteCostituzionale il 29 aprilescorso. La restituzione dellesomme ai donatori è in sécosa giusta ed era statasostenuta a suo tempoanche da noi e da altriComitati, sorti o in via dicostituzione e che avreb-bero dovuto operare alloscopo di affiancare laRegione Veneto nel reperi-mento dei fondi necessariallo svolgimento di quelreferendum. La restituzione dellesomme era indicata find’allora come necessaria,solo nel momento in cui loscopo referendario fossestato raggiunto o la con-sultazione fosse divenutaimpossibile. L’auspicio delle associa-zioni che si richiamano alpatrimonio storico-cultu-rale e identitario dellaSerenissima, di altre conobiettivi più specifica-mente politici, di alcunipartiti e liste che hanno

vinto le recenti elezioniregionali, di quasi tutti iconsiglieri eletti che siriconoscono nella coali-zione che regge PalazzoFerro - Fini e PalazzoBalbi, è quello di unariproposizione, riveduta ecorretta di una nuovalegge regionale che superii rilievi della Consulta econvochi i Veneti a refe-rendum sul tema dell’indi-pendenza, contemporanea-mente a quello sull’auto-nomia. L’indipendenza è, infattiper la maggioranza deiveneti l’unica strada peruscire dai mali, morali emateriali, che affliggonola politica e l’odiernasocietà e dalla grave crisiche attanaglia anche ilnostro Veneto. Una prematura restituzio-ne come quella preannun-ziata, verrebbe interpreta-ta dai veneti come unapratica rinuncia al proces-so indipendentista, chepensiamo e chiediamoinvece sia rilanciato, comegià detto, tramite unnuovo strumento legislati-vo che sarà predispostonelle prossime settimane esottoposto al Consiglio.Sarebbe del tutto contro-producente se la maggio-ranza sedente in Regionedisattendesse i desiderata

dell’elettorato. Invitiamo pertanto laGiunta Regionale asoprassedere per ilmomento su questa deci-sione e a chiedere inveceal riguardo un parere pre-ventivo alla competenteCommissione Consiliare. I Consiglieri regionalidevono avere, infatti, lapossibilità di valutare ilmerito e le motivazionidell’intervento della Con-sulta, in vista di un nuovotesto legislativo che saràloro sottoposto. In talcaso,i soldi offerti dalla genero-sità dei veneti potrebberoessere utilmente reimpie-gati nell’esecuzione diquesta nuova legge, aven-te obiettivi simili a quellidella legge regionale16/2014. Intanto, sulletematiche di cui al presen-te comunicato stampa, unalettera è stata inviata alPresidente Zaia e ai consi-glieri della Regione Vene-to.Per l’associazione cultura-le Veneto Nostro – RaixeVenete , il PresidenteAlberto Montagner

Per il Comitato VenetoIndipendente,

il Presidente PalmarinoZoccatelli

FASCISMO

“Caro Giorgetti...”Caro Direttore, alla luce delle recentidichiarazioni rilasciate daMassimo Giorgetti secon-do cui «Mussolini ha sba-gliato solo su leggi razzia-li e alleanza con Hitler, peril resto bene, ha moderniz-zato l’Italia» vorrei espor-re alcune riflessioni. Seper questo individuomodernizzare l’Italia vuoldire la soppressione deidiritti e delle libertà delpopolo italiano allora haragione. E’chiaro che vor-rebbe tornare a quei tempiquando le leggi fascisteopprimevano i cittadini ederano fatte rispettare conolio di ricino e manganel-lo. Ora, Giorgetti, appro-fittando della riconquistatalibertà di parola e pensierosi permette di fare afferma-zioni gravissime cheoffendono profondamentei martiri che hanno dato lavita per gli ideali di libertàe giustizia. Tali afferma-zioni sono ancora più graviperché pronunciate da chiricopre una carica istitu-zionale che dovrebbegarantire e promuovere laCostituzione nata dallaLotta di Liberazione.Qualche cenno storico perricordare a Giorgetti, e

magari anche ai giovaniche a scuola non lo studia-no abbastanza, cosa è statoil fascismo in Italia: inquegli anni scorazzavanosquadracce di energumenivestiti di nero che semina-vano terrore e morte,pestaggi anche mortali,distruzioni di sedi di parti-ti, tipografie, camere dellavoro, cooperative. Mus-solini sapeva scegliere chicolpire, ci furono tantimorti, centinaia di feriti,ricordiamo tra i tanti il par-roco antifascista Don Gio-vanni Minzoni di Argenta(Ferrara) ucciso a basto-nate nel 1923, il socialistaGiacomo Matteotti uccisonel 1924, il liberale Gio-vanni Amendola selvag-giamente picchiato a Mon-tecatini e morto nel 1926,Pietro Gobetti vittima diun violentissimo pestaggioe morto a Parigi, il giovanedirigente comunista Gasto-ne Sozzi torturato nel car-cere di Perugia nel 1928, illiberale Caro Rosselliassassinato in Franciaassieme al fratello Nellonel 1937, Antonio Gramsci(Fondatore del PCI) con-dannato per le sue idee efatto marcire in carcerefino alla morte nel 1937. Il

fascismo non prevedevalibere elezioni e la schedaelettorale era trasparenteper consentire di intravve-dere il voto (chi sbagliavaa votare veniva bastonatofuori dal seggio). Nel 1926venne istituito il “Tribuna-le Speciale” per processaregli antifascisti; furono pro-mulgate le leggi razziali eagli italiani di razza ebrai-ca furono vietate tutte leattività private e pubbli-che, con la Shoa furonomandati a morire neicampi di sterminio. L’entrata in guerra dell’Italiaa fianco della Germania diHitler, costò al nostroPaese la morte di migliaiadi civili e di giovani solda-ti e coloro che si rifiutaro-no di aderire alla Repub-blica di Salò subirono unadura repressione nel lagersenza che Mussolini, anco-ra vivo, facesse nulla perimpedirglielo. Tutto questoè stato il fascismo, una dit-tatura violenta e feroce chesperiamo non si ripeta maipiù e della quale provarevergogna per ogni cittadi-no italiano che rispetti laCostituzione.

Il Presidente ANPI SoaveAugusto Suppi

TAV

“Pastorello si lamenta, ma...”Leggendo le dichiarazionidel presidente della pro-vincia (organo non piùsotto il controllo direttodei cittadini, ma che gesti-sce ancora centinaia dimilioni di euro dei cittadi-ni) Antonio Pastorello chesi lamenta della mancanzadi fondi per la gestionedelle strade e degli edificiscolastici di competenza,mi viene subito in mente ilparere favorevole che l'organo che lui rappresentaha dato al progetto delTAV che, con il costo di 62milioni al chilometro,devasta le finanza pubbli-che e il territorio della pro-

vincia. La rabbia sale quandodichiara che "… abbiamoraschiato 10 milioni dieuro dall'avanzo di ammi-nistrazione" e prosegue"…non solo non riceviamocontributi sufficienti, madobbiamo versare sommefolli a Roma" pensandoche 10 miloni di euro cor-rispondono a circa170/180 metri di TAV. I 39milioni di euro che dovrà“sborsare” entro il 2novembre corrispondono acirca 550 metri di TAV… Mi sento, quindi, di ricor-dare al presidente dellaprovincia Pastorello un

vecchio detto: “Chi ècausa del suo mal piangase stesso”. Se lui per primo è d' accor-do su un progetto inutile,costoso e devastante per lefinanze pubbliche come lagrande opera TAV, non puòlamentarsi se poi mancanoi soldi per le piccole operefondamentali per il territo-rio e la vivibilità dellostesso. Si assuma le responsabilitàdelle sue scelte e se non èin grado di garantire ai cit-tadini la sicurezza nellescuole e sulle strade sidimetta.

Daniele Nottegar

PRIORITÀ SOCIALICrozza, nell’imitazione di Papa Francescoall’apertura del Sinodo sulla Famiglia, pro-pone di partire dai bambini. Subito stoppatoda preti e cardinali, ha dovuto affrontare iltema dei gay. Questa è satira ma nella real-tà questa dinamica “adultocentrica” mi parefrequente. Così le contrapposizioni sul Gender misembrano emergere da conflitti di interessitipicamente adulti. Immediatamente dopoaver parlato ai potenti della terra pressol’assemblea dell’ONU, Papa Francesco(quello vero), ha dichiarato che le personepiù importanti del mondo sono i bambini.Se ciò fosse condiviso nelle nostre comuni-tà animeremmo dibattiti differenti. Non chenormare le unioni gay piuttosto che la diffu-sione delleteorie gender non sia importante o collega-bili all’interesse dei bambini, ma le prioritàdei piccoli sono altre. Secondo voi, ad esempio, i nostri ragazzinon sarebbero più interessati ad alleviare icarichi scolastici? Sono i più tartassati dicompiti a casa d’Europa con performance

che sono tra le più basse d’Europa (datiOcse e Ocse Pisa). Sembra paradossale manon lo è. E’ un po’ come se un preparatore atleticomandasse in sovra-allenamento i propriatleti determinandone un calo significativodi performance. Altro esempio potrebbe essere la diminuitaopportunità di praticare il gioco spontaneo.Se avete quarant’anni o più non potete nonricordare il piacere di andare a giocare quo-tidianamente al campetto o nella via con gliamici. Non possiamo non riconoscere iltorto che stiamo facendo loro privandoli ditale sfogo. Quante ferite abbiamo aperto tra noi ed inostri bambini. "Guardo le ferite che cihanno lasciato per poi ricucirle con ago efilo spinato" (Fedez) . Possiamo continuarea fare le stesse cose. Otterremo gli stessirisultati. Per “guarire” si potrebbero cam-biare le regole del gioco tipo “onora il figlioe la figlia”. Naturale, in conflitto d’interes-si con il nostro ego, ma naturale.

Trecate Emanuele

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Nuovo look per La GrandeMela di Lugagnano diSona: è stato presentato loscorso 27 ottobre il proget-to di restyling che rinnove-rà il volto del Centro Com-merciale, nato l’11 luglio1996. «Per la città di Vero-na – ricorda Marco Cingot-tini, direttore del CentroCommerciale - fu un’inno-vazione commerciale nonda poco perché fu il primocentro sorto in provinciacon 120 negozi, un iper-mercato, 18 attività diristorazione, un piano ludi-co comprendente 8 salecinematografiche e unasala da bowling moltogrande. L’opera, ideata eprogettata dallo studio diArchitettura Iglis Zorzi,era stata resa possibile gra-zie all’impegno congiuntodei proprietari e del Consi-glio di Amministrazionedel centro, supportati dallasocietà di gestione CogestRetail e dalla presenza diLorenzo Rossetto, maggiorazionista tra i soci chehanno così contribuito 20anni fa alla nascita di que-sto grande centro commer-ciale».Alla presentazionedel progetto di restyling,nella mattinata del 27 otto-bre, sono intervenuti anche

il sindaco del Comune diSona, Gianluigi Mazzi e ilpresidente ImmobiliareCinquerre S.p.a., LorenzoRossetto, oltre al presiden-te del Consiglio d’Ammi-nistrazione della struttura,David Troiani, e all’archi-tetto Iglis Zorzi, ideatoredel progetto di ristruttura-zione. «Il paese di Lugagnano etutta la zona adiacente – haaffermato il sindaco Gian-luigi Mazzi - ha acquisitoimportanza nel settorecommerciale portando allacittà di Verona e alla suaprovincia un cambiamentonel modo di fare shopping(la comodità nell’ avereuna vasta scelta di negozidentro lo stesso spazio haportato il cliente a orien-tarsi nell’ acquisto ottimiz-zando anche il tempo chepurtroppo è sempre menoper tutti)». «Il progetto direstyling della GrandeMe-la, - ha aggiunto DavidTroiani - è stato voluto perassicurare al complessoun’immagine attuale eall’avanguardia nella scel-ta dei materiali utilizzati,con lo scopo di offrire aiclienti che lo visiteranno,un luogo di svago acco-gliente e moderno. I lavori

sono partiti nel 2015 esono stati suddivisi in trediverse fasi: la tinteggiatu-ra dello stabile, i lavori dicarpenteria e l’applicazio-ne dell’impianto di illumi-nazione della nuova strut-tura». «La prima fase – haprecisato infine l’architettoZorzi - è stata ultimata conla scelta di un colore bluscuro per la parte più bassadella facciata e un blu piùchiaro per la superficie piùalta al fine di dare unosfondo più omogeneo aquella che diventerà lanuova struttura; la secondafase è iniziata da poco eterminerà alla fine dinovembre per poi ripren-dere nei primi mesi del2016 onde evitare di crearedisservizi alla clienteladurante le festività natali-zie e durante il periodo deisaldi invernali a gennaio».Un lavoro impegnativo alivello progettuale e unagrande sfida quella delrestyling della GrandeMe-la, che non vede coinvoltasolo la facciata, ma ancheil sito web che si proporràin una versione più accatti-vante e coinvolgente conuna presentazione in piùlingue per una clientelasempre più internazionale.

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CRONACHE

LA NOVITÀ. Il progetto è stato presentato lo scorso 27 ottobre

Grande Mela:Nuovo look

Maurizio Danese è il nuovopresidente di Veronafiere. Ildecreto di nomina dell'im-prenditore sambonifacese èstato firmato dal sindaco diVerona Flavio Tosi nelle scor-se settimane. Danese, 53 annie socio fondatore e ammini-stratore delegato di CenterCatering spa, succede adEttore Riello al vertice del-l’ente fieristico scaligero, unarealtà in grado di attrarre 1,3milioni di visitatori annui conle varie fiere nazionali edinternazionali. «Sono moltoonorato per questa nomina –commenta il neo presidente –, e non posso che ringraziare isoci per la fiducia che mihanno corrisposto. L'obiettivoè quello di lavorare in strettasinergia con tutti i collabora-tori e i membri dell'ente. Lapassata gestione, che hagovernato in anni difficili, ha

saputo consolidare e valoriz-zare il fondamentale ruolodella Fiera». Assieme allanomina di Danese l'assem-blea dei soci ha reso notianche la composizione delnuovo Consiglio di Ammini-strazione: Barbara Blasevich,Marino Breganze, Guidalber-to di Canossa e ClaudioValente i nuovi membri. «Quello che credo sia giustoricordare e sottolineare – pro-segue Maurizio Danese – è ilgrande valore strategico chel'ente Fiera ha nello sviluppodel territorio veronese e ditutte le sue imprese. L'indottoche la Fiera produce è fonda-mentale per la promozionedelle aziende veronesi e ditutto il Made in Italy In que-sto momento ci sono sul tavo-lo importanti progetti strate-gici che dovremo valutareapprofonditamente assieme ai

soci. Certe decisioni infattinon possono prescindere dalcontesto competitivo in cui laFiera sarà chiamata ad opera-re».

Matteo Dani

MAURIZIO DANESE PRESIDENTE VERONAFIERE

Sono numerosi i sambonifacesi che ricoprono ruoli di rilievo nelle associazioni dicategoria provinciali. Partiamo da Paolo Ambrosini, Presidente provinciale e Vicepresidente vicarionazionale ALI (Associazione Librai Italiani). C'è poi Clara Formenti, Presidente diFederOttica Verona, la più importante organizzazione di rappresentanza per lacategoria ottici optometristi e parte del CdA di Confidi Veneto. Si passa poi aGiorgio Lecca, da quindici anni presidente, riconfermato lo scorso anno per unnuovo mandato, dell'AVERT, l'associazione delle emittenti radio-televisive verone-si. Come non citare poi Silvano Miniato, da anni referente per l'est veronese diApindustria. Paolo Ambrosini e Clara Formenti sono anche membri del Consiglio cameraledella Camera di Commercio di Verona, dove è presente un altro sambonifacese,Paride Geroli, che è anche presidente Sistema Moda Confartigianato Verona, pre-sidente settore Servizi e Terziario Confartigianato Veneto e presidente associazio-ne nazionale Calzolai 2.0.

Maurizio Danese

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CRONACHE

In occasione della “Festadella mela 2015”, domenica4 ottobre, sono stati premiatii ragazzi delle scuole belfio-resi che hanno partecipato al9° concorso “Melainvento”organizzato dall’Assessoratoalla Cultura e della Bibliote-ca Comunale, in collabora-zione con il Comitato Agoràe la Coldiretti. Il tema delconcorso era “Mestieri, cibie giochi dei nostri nonni...”,come ha spiegato il Presi-dente della Biblioteca Gior-gio Santi: «Il tema è statopensato per favorire il rap-porto biblioteca-scuola -famiglia, coinvolgendo inparticolare i nonni che sonodepositari di esperienza divita non ripetibili ed inoltreprofondi conoscitori delnostro territorio, il cui inte-resse va promosso. Abbiamoincoraggiato bambini eragazzi a partecipare, noncome obbligo, ma come pia-cevole gioco». In totale sonostati 188 i disegni presentati,tra scuole elementari e mediee un lavoro di gruppo per i

bimbi della scuola materna.Sono stati coinvolti in tutto308 studenti. Sono state pre-miate le migliori opere equelle segnalate per ogniclasse scolastica, oltre a 10vincitori per la scuola prima-ria e 6 della secondaria. Inse-riti anche premi speciali perfantasia e creatività e per tec-nica esecutiva. «Quest'anno

abbiamo riaperto il concorsoanche ai lavori di piccoligruppi ed alcune classi con illoro insegnante hanno pre-sentato fuori concorso ununico lavoro preparato datutti gli alunni - commentaSanti -. Ringrazio per la pre-senza alle premiazioni l'as-sessore alla cultura PierGiorgio Barbieri e la dirigen-

te scolastica Sonia Gottin.Un ringraziamento anche perla partecipazione straordina-ria dei bambini della classedei grandi della Scuola del-l'Infanzia, presenti con duelavori di gruppo». A fine pre-miazioni tutti i lavori sonostati esposti in palestracomunale, con tante personead ammirarli.

BELFIORE. Al concorso “Melainvento” hanno partecipato 308 studenti e 188 opere

Disegni sui nonniPremiati i ragazzi

VERONELLA - BELFIOREMOSTRE FOTOGRAFICHE

Incredibile ma vero, in contemporanea negli stessi giorni, il 3 e 4 ottobrescorsi, si sono svolte a Veronella e Belfiore due mostre fotografiche dedi-cate alla storia dei paesi nelle immagini. “Miega e Veronella nel Novecen-to”. A Miega, la piccola frazione veronellese che festeggiava la Madon-na del Rosario e a Belfiore con l' esposizione “immagini e ricordi” in occa-sione della Festa della Mela. Grande affluenza di pubblico in entrambi iluoghi, nonostante il tempo a tratti inclemente. Le mostre sono state orga-nizzate da due gruppi di volontari, quelli di “Salviamo Corte Grande” aVeronella, insieme all'assessore alla cultura Aldo Brunello; gli amici diFacebook “Antiche foto di Belfiore d'Adige” a Belfiore, capitanati daAndrea Dario. Diverse le modalità espositive: pannelli con foto cartaceepresso l'oratorio di Miega e la proiezione di diapositive nell'atrio del Muni-cipio di Belfiore. Quasi identici i temi trattati: i personaggi del paese, le viestoriche, i lavori nell'agricoltura, in fabbrica, nelle botteghe, le ville e lecorti rurali, le feste e cerimonie, lo sport. «Grandissima e sorprendenteaffluenza di visitatori della mostra fotografica di Miega - commenta l'As-sessore alla cultura Brunello -. I bambini, i ragazzi, i giovani hanno risco-perto un mondo sconosciuto: il passato, per gli adulti e gli anziani è stataun'occasione per ricordare con nostalgia e direi anche con commozione,attraverso le fotografie, momenti di vita vissuta e mai dimenticata». «E'stato un esperimento che ha funzionato, da mettere a punto e continuarenegli anni prossimi - commenta il sindaco belfiorese Pagangriso -. In muni-cipio abbiamo avuto molte presenze alle proiezioni, soprattutto anziani cheguardavano con nostalgia le immagini di gioventù, ma anche tanti giova-ni che hanno conosciuto il passato del paese». A Belfiore dall'archiviocomunale stanno emergendo nuove immagini che man mano verrannorese disponibili su Facebook mentre a Veronella la ricerca continuerà pres-so i residenti per cui i gruppi di volontari potranno continuare il loro “viag-gio nel tempo”.

Servizi diGraziana Tondini

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CRONACHE

Superata la soglia simbolicadei 5.000 abitanti, il Comunedi Veronella, nel luglio scor-so, ha oltrepassato questonumero di residenti con l’ar-rivo di un giovane dal vicinocomune di Albaredo d’Adi-ge. La soglia è soprattuttosimbolica, non dà luogo aparticolari adempimenti oagevolazioni: «Solo con ilcensimento del 2021 scatteràl’insediamento di un mag-gior numero di consigliericomunali e assessori - spiegail sindaco Michele Garzon -.Sempre che non cambino leleggi di tempo ce n’è e icambiamenti amministrativisi susseguono. Una volta5.000 abitanti era la sogliatemuta per l’applicazione delpatto di stabilità del bilancio,ma ormai da anni la leggel’ha abbassata a 1.000, percui ne sono esenti solopochissimi Enti in provinciadi Verona». Negli ultimi cin-que anni il Comune haaumentato la popolazione dicirca il 6%, passando da4.710 a 5.005, quasi equa-mente divisi fra uomini edonne. Il paese più popolosoè la frazione San Gregorio

con 3175 abitanti, a Veronel-la sono 1530, mentre la fra-zione più lontana (social-mente molto coesa e vivace),Miega, ne conta solo 300.San Gregorio è molto appeti-bile per la sua posizione e iservizi che offre: «E’ unpaese che si trova vicino allasuperstrada San Bonifacio -Cologna, comoda per glispostamenti. Poi abbiamoquartieri vivibili, decorosi,con le abitazioni a prezziaccessibili, quindi richiesteda chi lavora a San Bonifa-cio, Arcole o Cologna - con-

tinua Garzon -. Nel comples-so il Comune di Veronellaoffre i servizi primari neces-sari alla popolazione, scuoledal nido alle medie, palestrae campi da gioco, trasportiscolastici, attività pomeridia-ne, numerosi gruppi divolontariato». I dati sui resi-denti non sono molto aumen-tati dalla presenza di stranie-ri, circa il 10%, stabile neltempo. «Gli extracomunitariin proporzione se ne trovanodi più a Veronella - spiega ilsindaco -. In questo paese,negli anni scorsi quando gli

stranieri e i locali avevanopiù facilità ad ottenere imutui, ci sono stati parecchiveronellesi che hanno lascia-to la casa vecchia per spo-starsi nei nuovi quartieri. Lavecchia abitazione è stataquindi venduta allo stranie-ro». Infine, già nel passato,Veronella aveva toccato i5.000 abitanti: negli anni1933 - 35 e dal 1943 - 53, maallora c’era anche la frazioneBonaldo, passata nel 1981 alComune di Zimella. Unabella soddisfazione esserciarrivati di nuovo.

TRAGUARDO. La soglia è stata oltrepassata in estate con l’arrivo di un giovane da Albaredo

Veronella superai 5 mila abitanti

VERONELLA / FESTA DEL CANESi è svolta domenica 18 ottobre nell’area verde del quartiere PEEP la 1°“Festa del cane” del Comune di Veronella. Evento organizzato dal Comita-to “El Borgo”, con l'Associazione “Cittadini per l'ambiente” ed ENPA diVerona. Il presidente ENPA Verona Romano Giovannoni, ha illustrato ai presenti lasituazione nel nuovo asilo del cane con circa 50 animali presenti e del gat-tile con 150 esemplari. Ha poi spiegato le norme relative all'accudimentodel cane, tra cui il divieto di tenerlo alla catena, introdotto da una recentelegge regionale e invitando chiunque vedesse un cane in quelle condizionia sensibilizzare il proprietario, ma anche l'obbligo di dotarsi del kit appo-sito per portarli a passeggio e non sporcare strade, marciapiedi, giardini.«Il cane capisce il momento della passeggiata come quello per fare i suoibisogni, ma il proprietario non deve essere un maleducato verso gli altri»,commenta Giovannoni. Il veterinario, Adelmo Rossin, ha spiegato come ali-mentare l'animale e come accudirlo, non dimenticando di sottolineare alpubblico presente, l'obbligo di soccorrere la bestia ferita. Francesco Tondi-ni, istruttore e volontario ENPA di Veronella, ha rivolto una richiestaall'amministrazione: avere nel comune un'area per la sgambatura delcane, dove farlo passeggiare e socializzare con i suoi simili senza proble-mi. Richiesta a cui il sindaco Garzon ha risposto che provvederà ad inte-ressarsi, con l'aiuto di persone competenti, su come meglio realizzarla,visti i “tanti amici dell'uomo” presenti alla festa. Alla fine, foto ricordo conil proprio cane per tutti.

COLOGNA. La Protezione civile ha una nuova sedeÈ stata inaugurata sabato 1ottobre la nuova sede della Protezione Civile del colognese, un corpo di volontari cheraggruppa Cologna e Zimella. La nuova sede in via Groppeale n. 1 è stata intitolata ai “Civici pompieri del XX marzo1901”, che si adoperarono nei soccorsi della tragica rotta del Guà. Ha inaugurato il sindaco Silvano Seghetto, allapresenza di colleghi della zona e autorità regionali e provinciali. «La Protezione Civile ora è ospitata in questo nuovoedificio nell’area della Fondazione Dal Zotto, ex scuole elementari e poi professionali di agraria, ora “palazzo delleassociazioni”. Ne sono ospitate ben 25 della città, segno che il volontariato e l’impegno civico è vivo più che mai -dichiara Seghetto -. Il 20 marzo 1901 avvenne la tragica rotta del Guà in pieno centro a Cologna, che fece tre vit-time, tra cui un soccorritore e una bambina. La sede perciò viene intitolata ai civici pompieri di allora, per contribuirea conservarne il ricordo. Oggi abbiamo l’onore di avere con noi la Sig.ra Wally Massimo, pronipote di Girolamo Mas-simo, un pompiere che operò durante la rotta del Guà nei soccorsi a Cologna». Wally ricorda le sue origini cologne-si: «A Cologna mantengo salde le mie radici, anche se le mie ali mi hanno portato a Verona da molti anni. Ma pro-prio per conservare questo legame, nel 2014 ho voluto riunire tutti i componenti della famiglia Massimo e scriverele nostre memorie. All’incontro ho invitato anche il sindaco e parlando del mio bisnonno pompiere, è nata l' idea diintitolare questa sede a loro, sempre in prima linea nel portare soccorsi, ben coadiuvati dai volontari delle Protezio-ne Civile». Interviene anche Lino Gambaretto, sindaco di Soave e delegato provinciale di Protezione Civile: «Io possosolo ringraziare i volontari e l’amministrazione che investe in questo gruppo. Ho purtroppo toccato con mano cos’èl’emergenza, con l’alluvione del 2010, dove sono sindaco. Sarò sempre in debito con chi ci ha aiutato, Vigili del Fuocoe Protezione Civile in primis». Da ricordare i volontari della Protezione Civile colognese, che hanno allestito da sé lasede, cercando sponsor, offerte private, autofinanziandosi e anche lavorando per rendere accoglienti e operativi ilocali.

COLOGNA / STAGIONE TEATRALE 2015/16Il “Teatro Sociale” è una storica istituzione di Cologna: nacque nel 1856, voluto dai cittadini. Dal 1993 è stato restau-rato ed ogni anno ospita rassegne teatrali, saggi e concerti; la galleria viene utilizzata per conferenze e mostre d’ar-te o fotografia. La stagione teatrale nasce dalla collaborazione fra il Comune – Assessorato alla Cultura, Associazio-ne Culturale Teatro Comunale e Teatro C. Ferrini.«La rassegna 2015/16 è stata “cucita addosso” al nostro pubblico, partendo in ottobre con un genere molto amato,la commedia di Goldoni e il celeberrimo Roberto Puliero - commenta Viviana Marcati presidente dell’AssociazioneTeatro -. Proseguiremo azzardando una scommessa con il varietà, portando in scena una ventina fra musicista, can-tanti e ballerini; il Natale lo affidiamo ad un coroa cappella, con un gruppo che abbiamo già cono-sciuto ed apprezzato. Seguiranno tre serate conspettacoli importantissimi di prosa, il primo conuna metafora di Gogol, poi la versione “al fem-minile” e molto brillante di un famoso film dellaWertmuller; concluderemo con il nostro fioreall’occhiello con la compagnia che ha vinto ilFestival del Teatro Amatoriale al Nuovo di Milanopresentando un personaggio femminile moltodiscusso e sempre attuale, la Monaca di Monza». Informazioni al 349.3746002 – mail [email protected]

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CRONACHE

Per un giorno la capitale deibisi è stata Colognola. Ilpaese all'imbocco della Vald'Illasi ha infatti ospitato direcente il primo summitregionale dei paesi produtto-ri di piselli in Veneto. L'ini-ziativa, lanciata dal primocittadino Alberto Martellettoe dall'assessore alle attivitàproduttive GianpaoloZumerle, ha riscosso notevo-le successo tanto che ha vistola partecipazione di tutti ipaesi interessati, rappresen-tati al Convegno da sindaci,amministratori comunali opresidenti delle varie Proloco venete. Da tempo ilComune di Colognola, comeha fatto sapere anche ilnostro giornale, investerisorse nella promozione deibisi, prodotto tipico delle

colline vulcaniche locali, ene ha attuato anche una sele-zione varietale che ha porta-to al conseguimento dellaDenominazione Comunale ealla stesura di un disciplinaredi produzione. In terra colo-gnolese, dove un tempo amaggio si teneva una vera epropria fiera dei piselli che ha

lasciato il posto oggi a unasagra tra le più frequentatedella provincia con decine dimigliaia di piatti serviti abase di bisi, sono così arriva-ti per il summit rappresentan-ti di Baone, in provincia diPadova, di Scorzè, in provin-cia di Venezia, di Borso delGrappa di Treviso, di Lumi-

gnano Longare e di Villaga inprovincia di Vicenza oltre alcoordinatore delle De.Covicentine. Tutti paesi produttori di perleverdi. «E' stato un incontroche ha permesso un confron-to costruttivo, utile per fare ilpunto sulla produzione deibisi, sulle diverse tipologie esui metodi di produzione eraccolta» ha spiegato il sin-daco Martelletto. Insommaun summit che potrebberisultare utile anche per getta-re in futuro le basi di una pro-mozione unitaria di questoprodotto che, in linea di mas-sima, appare di nicchia un po'in tutti i paesi produttori.Martelletto ha sottolineatocome alla base del tutto ci sia«la convinzione condivisa inVeneto che « i piselli dellenostre comunità non signifi-cano competizione, ma unmodo per migliorare lerispettive attività».

COLOGNOLA. Il Comune ha ospitato il primo summit regionale dei paesi produttori di piselli

Capitale dei “bisi”per una giornata

L'assessore all'Ecologia diColognola ai Colli, AndreaNogara, dice “basta” a mar-ciapiedi e strade imbrattatedagli escrementi dei cani,una realtà purtroppo fre-quente anche a Colognola edi cui si sono lamentati piùcittadini. Come preannun-ciato tempo fa, sono statiposizionati in queste ultimesettimane per le vie princi-pali del paese e lungo lepiste ciclopedonali, deidispenser da cui i proprieta-ri dei cani, portando a spas-so il proprio amico a quattrozampe, possono prenderegratuitamente i sacchetti per effettuare la raccolta delle fecicanine. Si tratta di dispositivi in materiale ferroso, di colo-re verde, su cui campeggia l'immagine di un simpaticocagnolino che, stringendo in una zampa il sacchettino,ribadisce che “Luisito ama il pulito”.Da anni l'assessore raccomanda ai cittadini interessati di“provvedere alla pulizia del suolo pubblico quando i canidi proprietà esplicano i propri bisogni” evidenziando comesia “poco civile far ricadere sugli altri le conseguenze dellapropria incuria, dato che, soprattutto nei percorsi pedonali,è sgradevole vedere e ancor più pestare gli escrementi deglianimali”. «Chi vuole il cane – aggiunge l’assessore - devesapere che, tra le varie cure da dedicargli, c'è anche questa.I proprietari sanno che è obbligatorio provvedere a questaraccolta e per agevolarli – ha spiegato Nogara – abbiamoinstallato nelle zone più frequentate una decina di conteni-tori con dispenser dei sacchetti. Ora non ci sono più alibiper disattendere a questo impegno, quindi non dovrebbeessere necessario arrivare alle sanzioni per chi è sprovvistodi sacchetto durante la passeggiata in paese con il propriocane».

CANI E AMBIENTE

Festa del Donatore, pioggia di riconoscimenti per la FidasLa 51esima Festa del Donatore ha portato una pioggia di medaglie e benemerenze sui volontari del sangue delgruppo Fidas di Colognola, una delle sezioni più attive del Veronese. A dirlo sono i numeri sciorinati dal presi-dente Nicola Martelletto nella manifestazione a cui ha preso parte anche il presidente provinciale della Fidas emembro del Consiglio direttivo nazionale MassimilianoBonifacio. Un plauso all'operato della sezione è arri-vato anche dal sindaco Alberto Martelletto che ha rin-graziato la Fidas per l' impegno e per la collaborazio-ne che garantisce al Comune e ha inoltre incitato idonatori a prenotare la propria donazione per miglio-rare il servizio e soprattutto per conoscere con anticipola disponibilità di sangue programmata in ogni gior-nata. Nel corso della festa sono stati consegnati i diplo-mi di benvenuto a Federico Aldegheri, Tecla Anselmi,Carmelo Catalano, Elisabetta Chioato, Cosmin CiprianCojan, Fabio Croce, Stefano Giani, Jessica Grandi,Maria Giulia Solinas, Luca Tosadori e Giacomo Tosi. Ildiploma di benemerenza è andato a Sebastiano Ansel-mi, Raffaele Cassa, Francesca Dal Molin, Marco Dalla Riva, Stefano Fierro, Gianni Fraccaroli, Alessio Grandi, Mat-teo Marcolini, Alberto Marostica, Enrico Martelletto, Alberto Peroni, Matteo Tripicchio, Francesca Viviani e Ales-sandro Zandomeneghi. Medaglia di bronzo a Mauro e Mirco Alberti, Paolo Comerlati, Nicola Gradizzi, StefaniaGugole, Giorgio Marcolungo, Sally Piubello, Lorenzo Scalzotto, Flavio Soave e Andrea Tosi. Ad aggiudicarsi lamedaglia d'argento sono stati Alberto Aldegheri, Massimiliano Bonifacio, Antonio Cucchetto, Andreina Ferrari,Roberto Fraccaroli e Serena Martelletto. L'oro è stato conquistato da Diego Baldo, Franco Bussinello, Simone Dome-nico Cengiarotti, Armando Domenichini, Christian Marangon e Nicola Milani. La Croce d'oro è stata conferita aAndrea Brusco, Stefano Molinaroli, Daniela Rancan e Valeria Tosadori.

Ha riscosso grande succes-so il XXIIIesimo Concertodi canti popolari, organiz-zato, al palasport "BrunoRuffo", dal coro di Colo-gnola Voce dei Colli e dal-l'Amministrazione comu-nale. La corale colognoleseè apparsa rinvigorita e inparte rinnovata grazie anuovi elementi che si sonoaggiunti alla formazione, inseguito anche agli appellilanciati lo scorso annoquando questa significativarealtà culturale locale harischiato di chiudere i bat-tenti per carenza di organi-co.All'appuntamento tradizio-nale con il bel canto, laVoce dei Colli si è presenta-ta in perfetta forma e per dipiù con una nuova figura altimone del gruppo. E'nuovo, infatti, anche ildirettore del coro, il mae-stro Lorenzo Masotto, gio-vane ma già affermato pro-fessionista nel mondo dellamusica, nel quale è un pre-

stigioso pianista, con all'at-tivo numerosi premi inter-nazionali e concerti in tuttaItalia. E' lui ad aver raccolto l'ere-dità canora lasciata direcente dal maestro Loren-zo Damini e fondata nel1971 dal compianto SantoPirana. La Voce dei Colli siavvia così a festeggiare il45esimo anniverario di atti-vità che scadrà il prossimogennaio, conoscendo unaseconda giovinezza che laporterà a calcare ancora,come già avvenuto in pas-sato, palcoscenici nazionalied europei. Intanto duranteil concerto ha già avutomodo di misurarsi con altridue cori prestigiosi: ilMonti Lessini di Pescantinae le Voci Alpine Città diMori dalla provincia diTrento, che hanno fattorisuonare in Val d'Illasi,canti della Lessinia, dellaguerra e popolari della tra-dizione canora più autenti-ca.

IL CONCERTO

Servizi diDaniela Ramafoto M.Testi

Giampaolo Zumerle

Alberto Martelletto

Canti popolari

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Da poco più di un mese ènato su Facebook il gruppo“I 775 Ridiamo Vita all’ex

Ospedale di Soave”. Nel gruppo si discutonosoluzioni per salvare

l’ospedale dal lento decli-no cui è stato destinatodopo la chiusura definitivanel 2005 e sul perché fino-ra non si sia ancora fattonulla, anche se negli annimolti avevano propostoidee e iniziative per usarloin un nuovo modo. Tutto questo senza intentipolitici e personali. E’ stata inoltre contattatapure la trasmissione televi-siva “Striscia la notizia”per far conoscere a livellonazionale il problema e oraAgo Magrinello, l’ideatoredella pagina, dopo una lororisposta positiva sta atten-dendo di essere richiama-to. Il gruppo per ora è arrivatoa quasi 300 iscritti mal’auspicio è che s’iscriva-no molte più persone: dachi ha abitato a chi vi ènato, fino a chi semplice-mente è interessato allesorti dell’ospedale per sal-varlo dal totale degradoderivato soprattutto daproblemi economici eburocratici. M.G.M.

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Dal 5 all’8 novembre a Fiera-cavalli il Soave e l’Est Vero-nese raccontano il loro mododi vivere il territorio in sellaad un cavallo, tra rievocazio-ni storiche, “cura etica” delvigneto e piatti della tradizio-ne. Il comprensorio produtti-vo del Soave un luogo princi-pe per il cavallo che, messoda parte e sostituito dai tratto-ri fino a qualche tempo fa, staoggi gradualmente tornandoin auge non solo per il piace-re di una cavalcata tra i filaridi garganega ma anche nellacura del vigneto. Turismo eviticoltura strette a filo dop-pio quindi nella prossimaedizione di Fiera Cavalli dal5 all’8 novembre, a cui ilConsorzio del Soave prende-rà parte con una presenzadoppia: allo stand “La Postadel Gusto” (Area B) dovesaranno presenti Strada delVino Soave, Strada del VinoLessini Durello, Strada delVino Arcole, Strada del Mer-lara; e al Palaexpo di Verona

Fiere, con “Osterie delGusto” uno spazio dedicatoal meglio della tavola e del-l’accoglienza, nell’ambitodel primo Salone del Turi-smo Rurale, dedicato proprioalla promozione dell’ospita-lità, dei prodotti tipici e del-l’enogastronomia. Molti gliappuntamenti da non perde-re:- “La Posta del Gusto”(AREA B), luogo di aggrega-zione dei tanti mediatori ter-ritoriali che da sempre sonodirettamente impegnati in

attività di promozione turisti-ca e di valorizzazione delledifferenti aree produttive.Zone tra loro diverse maaccomunate tutte dal “fattoreC”, ovvero il cavallo. Nonsolo degustazioni e viaggiideali lungo gli itinerari di untempo, ma anche vere e pro-prie ricostruzioni storiche dalsapore medievale con i Cava-lieri Cenedesi che si cimente-ranno in suggestive ricostru-zioni storiche, con armature ecostumi d’epoca.- L’“Osteria del Gusto” (Pala

Expo) offrirà l’opportunità diassaggiare numerosi piattidelle tradizioni locali in abbi-namento ai diversi vini delterritorio. - Le Ippostrade del Soave, acura di Country House Horsesaranno invece protagonistenell’Area B dello spazio fie-ristico. Dopo il successodello scorso anno torna agrande richiesta “horsewine”, la cavalcata tra ivigneti, il nuovo modo pergodere del paesaggio nelcomprensorio produttivo delSoave, andando a cavallo,alla scoperta di scorci incon-taminati senza rinunciare aduna visita in cantina e ad uncalice di buon vino.

TRADIZIONE. Il Soave e l’Est Veronese saranno presenti a Fieracavalli dal 5 all’8 novembre

Vivere il territorioin sella al cavallo Un mese di Novembre che

vedrà il compimento e lasistemazione dei quattrocimiteri presenti sul territo-rio di Soave. Ce ne parla ilvicesindaco GaetanoTebaldi. «I lavori interesse-ranno il camposanto delCapoluogo e quelli dellefrazioni di Fittà, Costeg-giola e Castelletto. Gliinterventi prevedono lapavimentazione di tutta laparte pedonale di ognicimitero che ora è in ghiai-no e, per il cimitero diFittà, è previsto anche unampliamento con la realiz-zazione di nuovi loculi.Pure le facciate sarannooggetto di riordino. Leopere ultimate daranno piùdignità e decoro a questiluoghi molto cari alla citta-dinanza, oltre a permettereuna migliore mobilitàinterna. La spesa prevista –

conclude Tebaldi - si aggi-rerà intorno ai 160milaeuro disponibili dal bilan-cio comunale».

Angelica Adami

SOAVE

Lavori ai cimiteri

SOAVE / GLI EVENTIUn Novembre di eventi a Soave. Il primo appuntamento sarà l’8 novembre, quandoil laboratorio del Teatro Prova “E mi, e ti e Toni” porterà in scena, nel teatro dellascuola dell’infanzia, lo spettacolo "Ragazzine vi prego ascoltare - La nostra GueraGranda". La Grande Guerra è presentata con gli occhi degli abitanti di Castelceri-no e Soave, che dovevano affrontare quotidianamente una loro personale guerracontro la fame, la separazione dai cari e i lutti. Il racconto sarà accompagnato dascenette di vita vissuta e dai canti del coro "I vilan de la Bastiola". Lo stesso giornoalla “Giasara” gli alpini organizzano la tradizionale “Maronata” e contempora-neamente ci sarà l’elezione delle nuove cariche sociali per il prossimo triennio cuipossono partecipare tutti gli alpini soavesi tesserati. Giovedì 12 novembre nella Saladelle Feste del Palazzo del Capitano si terrà un incontro dal titolo “Il valore anticodell'ospitalità", a cura di Don Pierluigi Di Piazza, fondatore del Centro di Acco-glienza e promozione culturale "Ernesto Balducci". L’evento è organizzato dall’as-sociazione”Lafogliaeilvento” con il patrocinio del comune di Soave e della Pro Locodi Soave. Domenica 15 novembre ritorna il mercatino dell’antiquariato nel centrostorico e la mattina pure la visita guidata al paese organizzata dal gruppo Vero-nAuctona. Fino a quel giorno si potrà visitare pure la mostra “Arcadia” del pittoree scultore Giampaolo Manega nella chiesa dei Domenicani. Infine l’11 e il 25novembre e il 9 dicembre l’associazione “Lafogliaeilvento” organizza una serie dipercorsi esperienziali nella natura, nella manualità e nella socializzazione per bam-bini e ragazzi dagli 8 ai 12 anni, dal titolo "Il piacere di...". Tutti gli incontri si svol-geranno di pomeriggio nella sede dell’associazione con laboratori ed escursioni.

M.G.M.

SOAVE / IL GRUPPO FACEBOOK “I 775 RIDIAMO VITA ALL’EX OSPEDALE”

COLOGNOLA. Storia, paesaggio e prodotti tipici raccolti in due libri

E' una Colognola che non si finisce mai di scoprire e che sa ancora stupire quella che emerge da due nuove pubbli-cazioni, realizzate dall'Amministrazione comunale con Provincia, Unione Comuni, Iat Est Veronese e Pro loco, chesono state presentate nella sala consiliare del municipio. “Colognola, paese dei sentieri” e “Benvenuti a Cologno-la” sono i titoli dei due volumetti che permettono di fruire appieno del territorio. «Il primo è un opuscolo che descri-ve 13 itinerari tra vigneti, oliveti e ville – ha spiegato il sindaco Alberto Martelletto – che si sviluppano per stradi-ne e sentieri comunali, percorribili a piedi, in bici o a cavallo». In sala, al momento della presentazione, erano pre-senti diversi gestori di servizi e attività produttive del posto dove potranno essere reperite le guide, di cui la secon-da «illustra in modo semplice e sintetico il nostro territorio con la sua storia, bellezze, prodotti tipici e sistema diaccoglienza. E' corredata di molte foto – ha sottolineato Martelletto – illustrative degli elementi caratteristici, utiliper offrire al visitatore un'immagine complessiva del paese». Alla presentazione hanno partecipato anche PaoloMenapace, presidente della Strada del vino Soave, Claudia Robiglio Rizzo, docente universitaria di Geografia, eClaudio Carcereri de Prati, presidente dell'Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere di Verona. Al termine dell'in-contro l'Amministrazione comunale ha preso l'impegno di tradurre in inglese entrambe le guide, che sono già con-sultabili online sul sito del Comune. Inoltre una certa quantità di opuscoli è stata consegnata agli operatori affinchésiano esposti in tutti gli esercizi. Entrambe le pubblicazioni si possono reperire in formato cartaceo gratuitamente inmunicipio, allo Iat di Soave e al Servizio turistico della Provincia. D.R.

Gaetano Tebaldi

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L’impresa e l’economiaveneta, i numeri e le sfideche attendono le imprese delnostro territorio. Questi emolti altri gli argomenti trat-tati lo scorso 14 ottobre nel-l’incontro organizzato dalComitato Leonardo presso lasede della Pedrollo Spa aSan Bonifacio. Il ComitatoLeonardo raggruppa l’eccel-lenza dell’imprenditoria ita-liana e per la prima voltaquesto incontro, è avvenutoin Veneto. Il Comitato Leo-nardo conta 158 personalitàtra imprenditori, artisti,scienziati e uomini di cultu-ra, per condividere l’obietti-vo di valorizzare l’Italia e lesue originalità attraverso larealizzazione di eventi dialto profilo culturale ed eco-nomico. Silvano Pedrollo èun componente di questoComitato tra i quali troviamoMarchionne, presidente dellaFerrari, Emma Marcegagliapresidente della Marcega-glia, Giorgio Squinzi presi-dente della Mapei e presi-dente di Confindustria. L’in-contro, focalizzato sullostretto legame esistente tra ilMade in Italy e l’industriaveneta, ha visto la partecipa-zione di rappresentanti diIstituzioni e del mondo del-l’imprenditoria, tra cui ilPresidente del ComitatoLeonardo Luisa Todini, ilPresidente della PedrolloSpa Silvano Pedrollo, il Pre-sidente di ConfindustriaVerona Giulio Pedrollo,

l’A.D. di Sace AlessandroCastellano e il Direttore del-l’Ufficio per il coordinamen-to dei servizi di promozionedel sistema Italia dell’Agen-zia ICE Giovanni Sacchi.«Abbiamo voluto focalizza-re l’attenzione di questoincontro sul Veneto - hadichiarato Luisa Tondini -,una regione che ha fatto regi-strare un aumento dell’ex-port nel primo semestre 2015pari al 7,3%, rispetto allostesso periodo dell’anno pre-cedente, con un tasso didisoccupazione solo del6,6%. Le sue 120.000 impre-se, tenendo conto del solosettore manifatturiero, rap-presentano un fiore all’oc-chiello della nostra indu-stria». Dati, questi, sottoli-neati anche da SilvanoPedrollo, secondo il quale «èquasi impossibile immagina-re il Made in Italy slegatodall’industria veneta, le cuiradici sono e rimangono qui,

e non per resistere ma percrescere. Bisogna innovare eprodurre bilanciando quali-tà, risorse e mercato,responsabilità e sostenibili-tà, perché solo chi crea ric-chezza la può distribuire.Per il Veneto, come per ilresto del Paese, il Made inItaly può essere la rispostaalle aspirazioni di sviluppo,contribuendo a battere lacrisi e il declino». LaPedrollo produce 2,5 milio-ni di elettropompe all’anno,per usi domestici, agricoli eindustriali ed è un’aziendaleader nel mondo, fra lemaggiori società metalmec-caniche del Nordest. Fonda-ta nel 1974 da SilvanoPedrollo che ha fatto del-l’innovazione, della ricercae della qualità i veri motoridella sua crescita, èun’azienda di livello inter-nazionale, ma ha scelto dimantenere il cuore del-l’azienda in Italia. Ha

un’esportazione dei suoiprodotti pari al 90% in oltre160 Paesi, la progettazionee la produzione restano peròa San Bonifacio, dove glistabilimenti occupano oltre100 mila metri quadrati. Ilfatturato dell’azienda, chepuò contare su sette filialidirette nel mondo, supera i150 milioni con 450 addetti.Con cinque aziende chefanno capo alla Pedrollo, ilgruppo conta nel complesso600 dipendenti e un fattura-to di 200 milioni.

SAN BONIFACIO. L’incontro è stato organizzato dal Comitato Leonardo il 14 ottobre

L’industria venetadiscussa ai raggi x

Dal cappellano chegioca a calcio insiemeai ragazzi dell'oratorioai capitani d'industria,dai grandi trascinatoridella comunità ai pic-coli commercianti. C'ètutto un mondo, e lastoria di un paese inte-ro, nell'ultima faticaeditoriale di PietroSofia.“San Bonifacio nellastoria e nei personag-gi”, questo il titolo diun volume che è statopresentato ufficialmen-te durante il calendariodi eventi del SettembreSambonifacese. Un'opera quella di Sofia,che ripercorre il cammino di San Bonifacio dalla sua fon-dazione ai giorni nostri attraverso sì gli eventi e le date pas-sate alla storia, ma soprattutto attraverso le storie di tuttequelle persone che, in un modo o nell'altro, questa storial'hanno fatta. Ecco che quindi il libro diventa un coloratomosaico che, come scrive lo stesso autore, «vuole valoriz-zare le persone, uomini e donne, che in questo nostro terri-torio hanno lasciato un'impronta, uno stile, una conoscen-za, una memoria. E non intendo riferirmi solo a personeillustri o già note, ma anche a coloro che nell'umiltà e nellamitezza del loro vivere hanno comunque saputo creareintorno a sé simpatia, gratitudine, ricordo positivo ed ele-vante».Pagina dopo pagina, in rigoroso ordine alfabetico, trovanoposto le storie di artigiani, poeti e poetesse, amministrato-ri, accademici, commercianti e semplici casalinghe, tuttetessere che vanno a comporre il colorato mosaico al qualeprima si accennava, lasciando poi anche spazio ai luoghi eai soprannomi entrati ormai nella memoria collettiva sam-bonifacese. Il volume è ora disponibile presso le librerie Bonturi e LaPiramide. Per l'autore si tratta della quarta pubblicazione,un libro «che vuole essere – conclude lo stesso Pietro Sofia– un tributo ai cittadini sambonifacesi del passato e del pre-sente, perchè chi vive e opererà a San Bonifacio nel futu-ro, ne sappia coltivare memoria e conoscenza».

LIBRO/LA STORIA DI S.BONIFACIO

Servizi diMatteo Dani

SAN BONIFACIO. Rifiuti, modificato il regolamentoModificato il regolamento di Polizia Urbana del Comune di San Bonifacio nei con-tenuti riguardanti la raccolta dei rifiuti domestici e l'utilizzo degli appositi contenito-ri. Una decisione dell'Amministrazione comunale per combattere in maniera semprepiù decisa l'abbandono di rifiuti donatori di misure in grado di sanzionare anche chinon rispetta date e orari di raccolta differenziata. Ad essere oggetto di modifiche èstato l'articolo 37 del suddetto regolamento, inerente appunto alla raccolta differen-ziata di rifiuti solidi urbani. Questo il nuovo testo: «I rifiuti domestici devono essereraccolti negli appositi contenitori esposti davanti alla propria abitazione secondo ledisposizioni e gli orari stabiliti dal calendario annuale. Dopo la raccolta i contenito-ri devono essere ritirati entro lo stesso giorno. E' fatto severo divieto di conferire irifiuti nei cestini pubblici o abbandonarli nel territorio comunale». Il mancato rispet-to di queste prescrizioni può portare a sanzioni, anch'esse previste dal Regolamen-to di Polizia Urbana, e multe che vanno dai 25 ai 500 euro a seconda della gravi-tà della violazione. Incaso di reiterata viola-zione, poi, l'entità dellesanzioni è destinata acrescere. Un “incentivo”in più, quindi, a rispetta-re il calendario di rac-colta differenziata e adabbandonare la depre-cabile pratica di abban-donare i rifiuti per ilpaese.

Silvano Pedrollo durante il suo intervento

Il Collegio Geometri e Geometri Laurea-ti della provincia di Verona e la SocietàCooperativa Geometri Veronesi, con laloro attività, vivono in prima persona laquotidianità socio-economica del terri-torio e interagiscono con propositiveiniziative e stimoli di sviluppo. Ciò lodimostra la recente realizzazione dellaseconda “Guida al Piano Casa”, stru-mento che invita tutti ad approfondirefinalità e opportunità del Piano Casa Ter Regione Veneto che, salvo ulteriori prov-vedimenti, il 10 maggio 2017 terminerà la sua storia. La Legge Regionale “PianoCasa” non contempla alcuni casi e, di volta in volta, ci si chiede quale condottaassumere: applicare un principio di libertà e ammettere tutto ciò che il legislato-re non ha vietato? Ritenere vietato ciò che non è espressamente consentito?Andare alla ricerca della disciplina prevista per un caso analogo, rischiando cosìdi vanificare il carattere eccezionale della norma? Le regole ci sono, belle o brut-te che siano; vanno semmai applicate in maniera razionale e corretta, senzapaure, resistenze od opposizioni di principio. E' auspicabile, quindi, che le Pub-bliche Amministrazioni adottino un analogo corretto e razionale atteggiamentonell'applicazione della Legge Regionale e ciò è possibile farlo se si valorizzanonatura e finalità della norma stessa. E anche per questo è grande il successoriscontrato per la “Guida al Piano Casa”, strumento realizzato dai geometri vero-nesi e fruibile per tutti. Una guida autorevole che servirà all'applicazione univocadella normativa, così l’ha definita il sindaco di Verona Flavio Tosi. Valore aggiun-to della Guida è la divulgazione trasversale e aperta: «la volontà alla base – ha sot-tolineato il curatore, Fiorenzo Furlani, segretario del Collegio e presidente dellaSocietà Cooperativa Geometri Veronesi – è quella di mettere la guida a disposi-zione di tutti gli operatori del settore edilizia, delle famiglie, degli utenti privati».Il Presidente del Collegio, Roberto Scali, ha ricordato che i geometri veronesi ave-vano già realizzato una pubblicazione sul primo Piano Casa, «ora abbiamo repli-cato con maggior peso, dopo che l’affluenza e il riscontro ottenuti dai due semi-nari sul Piano Casa Ter/Veneto che abbiamo organizzato nei primi mesi del 2015ci hanno dimostrato che il tema è di interesse comune».La GUIDA AL PIANO CASA dei geometri veronesi è scaricabile gratuitamen-te sul sito www.collegio.geometri.vr.it per tutti gli operatori dell’area tec-nica/edilizia e per i privati cittadini.

PIANO CASA TER – REGIONE VENETOUn'opportunità da non perdere

con la “GUIDA AL PIANO CASA” dei geometri veronesi

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CRONACHE

E’scattato lo scorso 12ottobre il divieto di circola-zione sul territorio delcomune di San Bonifacioper i veicoli che non rispet-tano le principali normati-ve europee in materia diemissioni.Un divieto cheriguarda gli autoveicoli abenzina rientranti nellacategoria Euro 0, quindinon omologati ai sensidella direttiva 91/441/CE esuccessive, gli autoveicolia diesel delle categorieEuro 0, Euro 1 ed Euro 2 etutti i motoveicoli e ciclo-motori non omologati aisensi della direttiva97/24/CE ed il cui certifi-cato di circolazione o diidoneità tecnica sia statorilasciato in data antece-dente al 1 gennaio 2000. Ildivieto è in vigore dal 12ottobre al 4 dicembre e,successivamente, dal 7gennaio al 13 maggio2016; ai suddetti veicoli èfatto divieto di circolaredal lunedì al venerdì, dalleore 9.00 alle ore 12.00 edalle ore 14.00 alle 17.30,escluse le giornate festive

infrasettimanali.Sono esclusi dal regolamento iveicoli ametano, gpl, amotore elettrico ed ibrido,nonché quelli adibiti al tra-sporto pubblico (se in ser-vizio) o a particolari servi-zi come il trasporto deimedicinali.Il divieto di cir-colazione viene istituitocon finalità preventive e dicontenimento degli episodiacuti di inquinamentoatmosferico, in particolarequello da polveri sottili

(PM10); obiettivo per ilquale entrano in vigorerestrinzioni come il divietodi effettuare grandi combu-stioni all'aperto o di riscal-dare locali come garage,box o cantine. In vigoreanche l'obbligo di copertu-ra per tutti quei veicoli chetrasportano materiale pol-verulento.Sempre in temadi prevenzione dell'inqui-namento atmosferico ver-ranno organizzate delle“giornate provinciali del-

l'ambiente” nelle seguentidate: 12 - 13 dicembre2015, 21 febbraio 2016, unagiornata da stabilire nelperiodo marzo/aprile 2016 euna giornata da stabilire nelperiodo aprile/maggio 2016.Tutti i cittadini, infine, sonoinvitati a porre in essere tuttiquei comportamenti dibuonsenso che permettonodi ridurre il rischio per lasalute connessi alle alte con-centrazioni di inquinantiatmosferici.

SAN BONIFACIO. Scattate le restrizioni sul territorio del Comune. Ecco tutti i dettagli

Emissioni nocive?“Vietato” circolare

Due nuovi mezzi per festeggiare 25 anni di impegno al ser-vizio alla propria comunità. E' questo il prestigioso traguardofesteggiato dalla Croce Rossa sambonifacese che, lo scorsoanno, ha ottenuto la promozione a Comitato Cri Est Verone-se. Un'ambulanza e un'automedica, questi i due nuovi mezzia disposizione del Gruppo che, nato nel 1990, ha in questianni assunto un ruolo sempre più importante e che grazieall'impegno e alla professionalità dei propri membri, è oggidiventata un fiore all'occhiello del soccorso nell'intera pro-vincia. E' il coordinatore del Comitato Riccardo Regazzin araccontare le tappe e i numeri di un percorso e di un gruppoche , dopo l'isitutuzione del Comitato Cri Est Veronese delloscorso hanno, può contare su quasi 300 volontari al serviziodi un bacino di circa 200 mila abitanti distribuiti tra i 26comuni dell'est veronese. Proprio per svolgere questo servi-zio e con l'istituzione del Comitato è stata messa a disposi-zione lun'ambulanza di emergenza che staziona a San Boni-facio e che, oltre all’equipaggio composto da un infermieredel pronto soccorso e dall' autista/soccorritore Cri ha a bordoanche un soccorritore volontario. Al Comitato è stato attri-buito il compito di garantire a San Bonifacio la presenza diun’automedica di notte dalle 19 alle 7, con l'obiettivo di por-tarla ad un operatività di 24 ore, a bordo della quale operanoun volontario di Croce rossa autista soccorritore, un medicoanestesista rianimatore o specializzato in medicina d’urgen-za. Come per l’ambulanza di San Bonifacio, anche quil’equipaggio viene integrato con un soccorritore volontarioCri. Ai festeggiamenti per il 25esimo anniversario erano pre-senti rappresentanti dell'Amministrazione comunale di SanBonifacio e degli altri Comuni del comprensorio, varie auto-rità regionali oltra ai ragazzi dell'istituto San Gaetano.

CROCE ROSSA / DUE NUOVI MEZZI

SAN BONIFACIO / L’EVENTO. “Fare impresa al giorno d’oggi” sotto la lente di ingrandimentoFare impresa al giorno d'oggi, come confrontarsi e comunicare col mondo. Questi alcuni dei tanti temi affrontati lo scorso 24 ottobre durante “Est veronese produce e inno-va”, giornata di incontri e formazione organizzata dal Cooffice di San Bonifacio presso gli spazi dell'ex Consorzio Agrario.L'evento, organizzato in collaborazione con il Comune di San Bonifacio, la Consulta del Lavoro e Verona Innovazione, ha avuto un occhio di riguardo principalmente per igiovani che, confrontandosi con chi ancora giovane è, hanno potuto ascoltare esperienze e consigli su come poter sviluppare e realizzare concretamente i propri progetti. Unagiornata iniziata con il convegno “Come nasce e si sviluppa un'idea”, tenutosi durante la mattinata e aperto dal saluto dell'assessore alle Attività Produttive Gianni Storari:«qui si vuole piantare un seme importante, nei nostri giovani, un seme che, coltivato nella giusta maniera, permetta di costruire il proprio e il nostro futuro». Il pubblico pre-sente e le classi dell'Istituto professionale San Gaetano hanno seguito con attenzioneJessica Caovilla di Verona Innovazione, lo startupper Jegor Levkovskij e la cantautriceveronese Veronica Marchi che, tra una nota e l'altra, ha raccontato la propria espe-rienza.Coraggio, competitor, progetti, rischio, mercato e competenze. Di tutto questo si èdiscusso anche assieme alle start up Bad Jokes, Design for Autism, Facile Aiuto, Alghi-taly, Bio Soil Expert e Nsf Network che, oltre ad aver presentato le proprie attività,sono state ospiti del Coofice anche nel pomeriggio. La seconda perte della giornata hainfatti visto le varie start up incontrarsi con curiosi e visitatori e, in contemporanea,losvolgimento di “Let's go digital”, laboratorio di formazione sulla comunicazione digi-tale dove si è discusso di editoria 2.0, pensiero trategico, visibilità web e molti altriargomenti fondamentali per raccontare un'azienda e il proprio lavoro in un mondosempre più digitale.

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Con l'autunno ritorna laFiera di San Martino eArcole DOC, la vetrina del-l'est veronese che richiamaespositori di prodotti tipicie artigianali da molte regio-ni italiane. Dal 6 all'8novembre Arcole ospiteràla rassegna che unisce latradizione con la storia e labuona cucina, una ricettache ne ha decretato il suc-cesso sempre crescente inquesti anni. In Piazza Poggisarà allestito un accampa-mento veneziano del '600con antichi mestieri euomini d'arme ma anchesapori e profumi di untempo lontano, con il sug-gestivo sfondo della bar-

chessa di villa Ottolini.Sarà presente un falconiereche presenterà l'antica artedella falconeria e l'anticorapporto dell'uomo con irapaci, un legame che durada secoli. Non mancheràinoltre il luna park per i piùpiccoli e il tradizionalememorial Angelo Disconzicon l'esibizione di auto darally su terra. Ricco è ancheil programma di spettacoliserali, venerdì sera nelpalatenda arriveranno ifinalisti di Model for Italyper una serata Treemme:musica, moda e modelle.Sabato sera salirà sul palcol'orchestra "Carillon" ementre domenica si esibirà

l'orchestra "Pino Gerace".Non mancherà uno momen-to dedicato ai più piccolicon "Bimbi in festa" con

Radio Criceto. «Sarà anchel'occasione per fare il puntoa 15 anni dalla nascita del-l'Arcole DOC e per questovenerdì 6 novembre alleore 18.00 in Sala Civicaospiteremo un convegnoorganizzato dal Consorziodi Tutela e dalla Strada delVino Arcole DOC» - com-menta l'Assessore alle Atti-vità Produttive AndreaDanieli. «Arcole - concludeil Sindaco facente funzioni,Alessandro Ceretta, delega-to alle manifestazioni -ritorna protagonista conuna manifestazione dal pro-gramma davvero ricco.Questa fiera è nata appenasette anni fa ma ha avutofin da subito l'apprezza-mento dei visitatori per ilsuo programma particolar-mente adatto alle famiglie.Il ringraziamento va sicura-mente alle decine di volon-tari impegnati a vario titoloper la realizzazione di quel-la che vuole essere unafesta del tutto il territorio».

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MANIFESTAZIONE. Dal 6 all’8 novembre va in scena la Fiera di San Martino e Arcole DOC

Tradizione e saporisfilano in passerella

È stata inaugurata il 24 ottobre insieme agli studenti arco-lesi, agli Alpini e dai Combattenti e dai reduci, la mostra“Arcole e la Grande Guerra” organizzata dal Comune incollaborazione con ANA e ANCR. La cerimonia inaugurale è stata aperta dal sindaco facentefunzioni Alessandro Ceretta: «La guerra ha toccato anche inostri territori, anche Arcole ha vissuto le sue drammatichevicende. Dai versi di Ungaretti si capisce come in quei tra-gici momenti ci si senta attaccati alla vita, il bisogno diamore, affetto, della famiglia, degli amici. Questa mostravuole fare conoscere il dolore della guerra, per fare capireil valore del benessere attuale, frutto dei sacrifici compre-so quello della vita, dei nostri avi». Claudio Soprana, ideatore dell’esposizioni, ha illustrato lesezioni: «La Grande Guerra segna la fine del Risorgimen-to e apre il XX secolo. Sono esposte immagini suddiviseper aree tematiche: i luoghi di guerra come l’Ortigara, ilCarso, il Piave, l’altipiano di Asiago, l’Isonzo. Le fortifi-cazioni della Lessinia; la cronologia degli eventi piùimportanti, i protagonisti dal Re ai generali; le poesie diUngaretti; la guerra in Arcole, con i suoi caduti e reduci.Perciò abbiamo rivisto i nomi dei cittadini iscritti neimonumenti e abbiamo scoperto che 38 cittadini di Arcolesono morti al fronte, in prigionia o in ospedale; 24 quelli diGazzolo, 12 di Volpino, 8 di Bonaldo. Di questi, 15 cadutidel territorio non erano nominati nei monumenti ai caduti.Recuperare la memoria della Guerra 100 anni dopo è unnostro dovere verso i reduci e soprattutto verso le vittime». È seguito l’intervento del consigliere regionale GiovannaNegro, che si è rivolta ai ragazzi delle scuole: «Anche io dastudentessa mi stancavo sulle pagine di storia da studiare,non ne capivo il motivo, erano fatti lontani. Invece ragaz-zi, guardando le foto che abbiamo qui, dei nostri cittadiniche erano solo poco più grandi di voi, capisco il timore, lapaura, a volte anche la spregiudicatezza che c’era dietroquei volti che partivano per la guerra. Magari i giovani sol-dati sorridevano, non sapendo neanche bene dove andava-no e perché. Andavano perché gli era stato ordinato di farloper la patria. Ma di sicuro dietro al sorriso di quei ragazziche partivano, c’era anche il dolore delle mamme cherestavano ad aspettarli tornare». La mostra è aperta fino al 29 novembre, ogni domenicadalle 16 alle 18 e nei giorni della Fiera di San Martino.

Graziana Tondini

ARCOLE E LA GRANDE GUERRA

Zaia ha fatto “dietrofront” ritirando la delibera n.79 per evitare polemiche ma inten-de presentare la stessa manovra in un progetto di Legge firmando la morte dei nego-zi di vicinato. Questo il nostro commento relativamente alla Delibera di Giunta n.79del 28 settembre scorso “Indirizzi per lo sviluppo del sistema commerciale”, con laquale si volevano introdurre modifiche al regolamento attuativo della Legge regiona-le n.50/2012. La delibera prevedeva l’inserimento all’articolo 2 di un comma aggiun-tivo, il 7bis, che “in deroga a quanto previsto al comma 7, la riqualificazione dellearee o strutture dismesse e degradate si applica anche alle aree agricole adiacenti alcentro urbano purché dette aree siano già servite da adeguiate opere di urbanizza-zione e infrastrutture viabilistiche e presentino evidenti elementi di degrado legatoall’abbandono e alla presenza di strutture agricolo-produttive non collegate con nessofunzionale ad un’azienda agricola…”. Alcuni giorni fa Luca Zaia ha dichiarato divoler ritirare la delibera per presentare la manovra all’interno del progetto di leggesul consumo di suolo. Zaia ha capito di aver fatto uno scivolone ed è corso ai riparianche perché ha sbagliato i tempi. Con una delibera voleva cancellare la potestàurbanistica fin qui di esclusiva competenza dei Comuni. La proposta arrivata in Com-missione Agricoltura è quella di fare centri commerciali in tutte le aree agricole delVeneto. Non contento di tale scempio (che porterà alla morte dei negozi locali che giàfaticano a restare aperti) Zaia pretende che gli oneri per la realizzazione di tali strut-ture vengano versati direttamente alla Regione senza più l’intermediazione dei Comu-ni, come avveniva prima. In tutto questo i Comuni continuano a far da bancomat allaRegione: il segretario regionale al Bilancio settimana scorsa ha candidamente ammes-so che i Comuni e gli enti locali avanzano 2,6 miliardi di euro. Ci dica il governato-re perché, se per i Comuni vale la regola “paga e tasi”, la Regione invece pretendedi avere “presto e subito” i soldi derivanti dai centri commerciali. Questa nuova nor-mativa sulle costruzioni nelle zone agricole, che si tratti di delibera e di Progetto diLegge, come si sposa con la filiera del cibo a chilometri 0?.

Giovanna Negro

RICEVIAMO&PUBBLICHIAMO

Sistema commerciale, è polemica

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Due Consigli comunali a Monteforted’Alpone lo scorso 23 ottobre. Argo-mento “caldo” della giornata è stato lacreazione di un nuovo polo scolastico.Le scuole montefortiane sono poste inzone non ideologicamente sicure e sista quindi cercando un luogo adatto per

un nuovo Polo, in caso di nuovi bandisull’edilizia scolastica previsti dalgoverno Renzi per le zone alluvionate(come quello perso per mancanza diuna mappa con i vari livelli di rischioidrogeologico e di un luogo adeguatoda proporre). In ogni caso l’approva-zione del piano in Consiglio, avverràsolo nel marzo 2016. Fra le comunica-zioni del Sindaco in sede, di Consiglio

comunale, è emerso inoltre il problemadella chiusura dell’Ufficio postale aCostalunga nonostante il primo cittadi-no, come gli altri suoi colleghi verone-si, si sia battuto a lungo per impedirequesto. Il primo cittadino non si arren-de però, anche se lamenta che ora l’uf-ficio di Monteforte è ancora più affol-lato di prima: con la chiusura dell’altroufficio non è stato aumentato l’organi-co nell’unico rimasto. Il Consiglio si èarenato in seguito a discussioni in cuimaggioranza e minoranza si sono scon-trate, perché non erano stati specificatii servizi socio assistenziali integratiche saranno messi in una convenzionecon la fondazione Don Mozzatid’Aprili. Scontro anche sulla variazio-ne di bilancio di 50.000 euro di entrate:la giunta vuole dare i 20.000 eurodestinati al sociale alle attività sportive,dato che l’assistente sociale non ne hafatto richiesta. L’opposizione si è dettacontraria a questa soluzione afferman-do che i soldi possono essere girati allescuole materne paritarie del paese, chene hanno bisogno o tenerli per i prossi-mi mesi: con l’inverno ci saranno per-sone che avranno necessità di un aiutoper pagare la bolletta del riscaldamen-to. Infine il Sindaco ha annunciato chesi sta risolvendo il problema dellapronta accoglienza abitativa grazie aun contributo di 150.000 euro stanziatodalla Fondazione Cariverona.

MONTEFORTE. Affrontati più temi, venerdì 23 ottobre, nei due Consigli comunali

Confronto apertosu scuola e poste Quest’anno le giornate dedicate al Festival Spettacoli di

Mistero, organizzato dall’Unione delle Pro Loco del Vene-to, a Monteforte saranno due, entrambe a Brognoligo.Il primo evento sarà il 28 novembre con la “Passeggiata delmistero”. Partendo dalla chiesa di Santo Stefano, lo studio-so di storia locale Massimiliano Bertolazzi, condurrà i visi-tatori alla scoperta di luoghi suggestivi e delle ville diCostalunga. Il giorno dopo nella Corte Durlo ci sarà la rap-presentazione “Conti, spade e botole segrete” nato daun’idea di Mauro Benati, Riccardo Calderara e Elena DalCerè, con Andrea Fattori, Alessandro Trani, Luca Montinie Marco Bolla. Lo spettacolo porta in scena il mistero dellascomparsa della spada, ricca di ori e gemme che apparten-ne al Conte Montanari, antico possessore di Villa Durlo.Attraverso il racconto di un nonno, i protagonisti prendonovita ricostruendo, a suon di colpi di scena, le vicended'amore e di rivalsa che si scatenarono intorno alla spada.Il teatro di narrazione si mischia al recitato per portare ilpubblico dentro il mistero, unendo passato e presente, percongiungere i tasselli che, forse, condurranno a scovare ilprezioso oggetto. Al termine di ogni evento ci sarà unmomento conviviale offerto dalla Pro Loco.

SPETTACOLI DI MISTERO

Festival spettacolia Brognoligo

NOTIZIE IN BREVE MONTEFORTESI ELEGGE IL NUOVO RE DEL TORBOLIN. Come ogni anno in occasione dellafesta di San Martino a Monteforte si elegge il re del Torbolin, la maschera tipica delpaese che rappresenterà il carnevale anche fuori paese. L’elezione si terrà il 7novembre nel chiostro del Palazzo Vescovile con la formula tradizionale “un voto ungoto” cioè ognuno che acquisterà un bicchiere di vino, potrà votare uno dei candi-dati a re. Dopo l’apertura degli stand enogastronomici, si terrà l’arringa degli avvo-cati a sostegno del loro candidato e in tarda serata ci sarà la proclamazione delnuovo re. La novità di quest’anno sarà che nel loggiato superiore del chiostro, i com-mercianti del paese promuoveranno i loro prodotti con esposizioni e dimostrazioni.APPUNTAMENTI. Domenica 8 novembre con partenza da piazza Silvio Venturil’associazione “Acqua Traversa” organizza una visita guidata al Palazzo Vescovilecurata dallo storico Massimiliano Bertolazzi. Al termine ci sarà un momento convi-viale. L’11 novembre nell’auditorium della Casa di riposo si svolgerà un incontro su“L’affido familiare” organizzato dal comune di Monteforte in collaborazione conl’assessorato ai Servizi Sociali e la Commissione Sociale. Infine il 29 novembre l’as-sociazione “Acqua Traversa” ha programmato una visita guidata alla mostra“Tamara de Lempicka” a Palazzo Forti a Verona.

NOTIZIE IN BREVE SAN GIOVANNI ILARIONENUOVI PARROCI A SAN GIOVANNI. Il mese scorso a San Giovanni sonoarrivati due nuovi Parroci che curiosamente, anche se non parenti, hanno lo stessocognome ed entrambi vengono dalla parrocchia di Valli del Pasubio dove hannolavorato insieme. Sono don Maurizio Gobbo, che sarà il parroco, e don EfremGobbo il collaboratore pastorale, e creeranno l’unità pastorale San Giovanni-Catti-gnano. Il loro arrivo è stato salutato con gioia dagli ilarionesi che per sei mesi eranorimasti senza un parroco fisso, dopo la perdita di don Elio Nizzero.UNIVERSITÀ POPOLARE A SAN GIOVANNI. Lo scorso 15 ottobre si è inau-gurata a San Giovanni Ilarione l’Università del Tempo Libero che si svolgerà ognigiovedì nella sala civica comunale Mariano Rumor fino al 12 maggio 2016 con unacena per festeggiare la fine dell’anno accademico. Le lezioni saranno soprattutto dicarattere storico, artistico e medico. Inoltre sono previste tre uscite: una al museo deifossili di Bolca, una per ammirare la cappella Scrovegni a Padova interamente dipin-ta da Giotto e la terza sarà la visita a un impianto termale.

Servizi diMaria Grazia Marcazzani

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Il sindaco di San GiovanniIlarione Ellen Cavazza dameno di due mesi è entrata afar parte della regione Lom-bardia, da quando il gover-natore Roberto Maroni l’hanominata delegata per laMacroregione Alpina zonanord-est. La MacroregioneAlpina nasce su iniziativaspontanea delle regioni alpi-ne europee a partire dallaConferenza di Bruxelles l’8novembre 2011. Il docu-mento fondativo è statoapprovato dalla Conferenzadei Presidenti delle Regionialpine a Bad Ragaz, SanGallo in Svizzera il 29 giu-gno 2012.Il fattore principale di unio-ne fra queste è lo sviluppod’interazioni tra aree metro-

politane e perimontane conquelle montane e con le Alpial centro di queste.«Devo tenere rapporti con ilVeneto, Trentino Alto Adige

e Friuli Venezia Giulia eoperare insieme con i dele-gati di tali regioni che hannolo stesso incarico - spiega ilsindaco Ellen Cavazza -.

Ora sto lavorando con ilConsigliere veneto DiegoBottacin, incaricato allamacroregione per elaborareuna presentazione pubblicache sarà fatta a breve. Ilprimo obiettivo sarà spiega-re alla popolazione cos’è laMacroregione Alpina che ècomposta di 48 regioni eoltre all’Italia comprendeanche la Francia, la Svizze-ra, l’Austria, la Germania,la Slovenia e il Liechten-stein per un’area 450.000kmq e una popolazione di70.000.000 abitanti. Nelfrattempo ogni mercoledì –conclude Cavazza - mitrovo nella sede della regio-ne Lombardia con il miostaff per portare avanti que-sto progetto». M.G.M.

Il comune di Montec-chia, come riferisce ilsindaco Pallaro, ha inprogetto per il mese didicembre, e già confer-mato, la bonifica deltetto del Centro Conve-gni perché ricoperto daamianto, materiale tossi-co e dannoso per la salu-te, un minerale che neglianni scorsi ha trovato ungrande utilizzo neicampi dell’edilizia, del-l’industria e dei traspor-ti, sotto forma di innu-merevoli manufatti. Le malattie da amiantopossono manifestarsidopo molti anni, a voltepersino dopo 40 annidalla prima esposizione,e, proprio a causa diquesto motivo, la Giunta

Comunale del comunedi Montecchia, dopoaver inizialmenteristrutturato il CentroCongressi, ha decretatodi sistemarne anche iltetto. «Entro il mese di dicem-bre – afferma il SindacoPallaro - verrà ripristi-nato il percorso antico,“la sguscia”, che con-giunge la localitàCastello con via SanPietro. Per il prossimoanno è già stato fattol’appalto per creare unapista ciclabile che parti-rà tra il ponte di viaRoma e il Ponte DelloSchioppo con un percor-so di 1 km e 100 metricirca».

Angelica Adami

SAN GIOVANNI ILARIONE

Il tetto sarà bonificatoMONTECCHIA / CENTRO CONVEGNI

Domenica 25 Ottobre, pres-so il poligono del tiro asegno nazionale del capo-luogo zeviano si è svolta la4^ edizione del “TrofeoIntersezionale ANC – Cap.Umberto di Palma”, gara ditiro a squadre, con pistolacal. 22, organizzata dallaSezione Anc di Zevio incollaborazione con il Comi-tato Gare “94° Gruppo Anc– Tiratori scelti”. Un appun-tamento molto atteso edambito, conclusivo di que-sta stagione sportiva. Novele Sezioni Anc che hannoiscritto i loro Soci, per untotale di 45 partecipanti.Hanno gareggiato le squa-dre sezionali Anc di BadiaCalavena, Illasi, Monteforted’Alpone (2), San GiovanniIlarione, San GiovanniLupatoto, Tregnago e Zevio(2). «La 1^ squadra zeviana

è apparsa particolarmente informa, già dalla prima man-che, decisa a vincere nuova-mente il Trofeo Intersezio-nale – afferma RobertoLoris Perbellini, uno degliorganizzatori -. L’ha fatto inmodo eccellente, ottenendo,al termine della secondamanche, un fantastico pun-teggio: 1718/2000. Proba-bilmente la visita del Sinda-co, Diego Ruzza, ha galva-nizzato i suoi bravissimicomponenti, che hannoottenuto il seguente punteg-gio personale: ConfenteStefano (353), FerrarettoFabio (363), PerbelliniRoberto Loris (327), SonatoSilvio (321) e StrambiniFabio (354). Le tre edizioniprecedenti erano state vintedalla Sezione Anc di Zevio(nel 2012 e 2013) e dallaSezione Anc di Tregnago

(nel 2014).Zevio, vincendo il Trofeoper la terza volta se l’éaggiudicato stabilmente».Alla fine i conteggi hannodato il seguente esito:Zevio, punti 1718; Tregna-go, punti 1657; Monteforted’Alpone, punti 1426;Zevio 2, punti 1357; SanGiovanni Ilarione, punti1240; Illasi, punti 1205;Monteforte d’Alpone 2,punti 1201; San GiovanniLupatoto, punti 1082; BadiaCalavena, punti 1057.Nell’individuale, si sonoclassificati primi i soci: Fer-raretto Fabio (Zevio), conpunti 363; Cenzon Roberto(Tregnago), con punti 358;Strambini Fabio (Zevio),con punti 354.Le premiazioni avrannoluogo in modo ufficiale ilgiorno 25 novembre in

occasione della “VirgoFidelis” , festeggiata a livel-lo Compagnia CC di SanBonifacio e che, in conco-

mitanza del 45° anniversa-rio della fondazione dellaSezione di Zevio, si svolge-rà a Santa Maria di Zevio,

precedute dalla Santa Messaalle ore 18.00 e seguite daun sobrio rinfresco.

Silvia Accordini

Zevio sugli scudi: battuta la concorrenza e vittoria conquistataPISTOLA / TROFEO INTERSEZIONALE ANC - CAP. UMBERTO DI PALMA

TROFEO ZEVIO TERRA DEI POMI / PREMIAZIONIDomenica 11 ottobre il CentroCivico Culturale di Zevio haospitato la premiazione dei vin-citori dell’ 8° trofeo “Zevio,terra dei pomi”, organizzatadalla Sezione di Zevio dell’As-sociazione nazionale Carabi-nieri con la collaborazione delComitato Gare “94° GruppoAnc – Tiratori Scelti”, in occa-sione della 63° Festa dellaMela. La kermesse ludico-sportiva èstata effettuata presso il poligono del Tiro a segno Nazionale di Zevio, su 5 garesvoltesi il 15 marzo, 26 aprile, 6 giugno, 6 settembre e 4 ottobre. «Questo trofeo,iniziato otto anni fa, ha messo profonde radici a Zevio e, come una pianta di melediligentemente curata, sta dando ottimi frutti – commenta il Presidente della sezioneAnc di Zevio, Loris Perbelliini -. Ringrazio i 74 Soci Anc che hanno gareggiato, inrappresentanza delle Sezioni Anc di Badia Calavena, Monteforte d'Alpone, Peschie-ra del Garda, San Giovanni Ilarione, San Giovanni Lupatoto, Tregnago, Verona,Vil-lafranca Veronese e Zevio. Un grazie va inoltre al Comune di Zevio per la conces-sione del Patrocinio, al Tiro a segno nazionale di Zevio per la preziosa collabora-zione e all’APO scaligera per la consueta fornitura di mele». Le premiazioni:Per la categoria “Soci Anc della Provincia di Verona”: 1° classificato, con 1.802punti - Ferraretto Fabio, della Sez. di Zevio, 2° classificato, con 1.798 punti - Bona-mini Silvio, della Sez. di Tregnago, 3° classificato, con 1.792 punti - Confente Ste-fano, della Sez. di Zevio. Premio di consolazione a Domenico La Fata Presidentedella Sezione di Monteforte d’Alpone. Per la categoria “Soci Anc di Zevio”: 1° clas-sificato, con 1.665 punti - Strambini Fabio, 2° classificato, con 1.638 punti - Per-bellini Roberto Loris, 3° classificato, con 1.627 punti - Sonato Silvio.

Il Sindaco “entra” in Lombardia

Ellen Cavazza

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DONNA

BENESSERE

DonnaA CURA DI CHIARA TURRI

PROTEGGI I POLMONI DAL FREDDO“La felicità è un respiro profondo”

La pulizia del polmone aiuta a disintossicare e purificare irivestimenti delicati delle vie bronchiali e dei polmoni, che

spesso hanno un accumulo di tossine ambientali, di organismi nocivi e irritanti.Un’azione detox che promuove il normale funzionamento polmonare, riduce ilgonfiore e l’infiammazione e ringiovanisce la vitalità e la forza del polmone. Inoltre,aiuta a liberare le vie aeree dal muco e migliora la circolazione nei polmoni. Aiutaanche il trattamento di bronchite cronica, asma, infezioni della gola, così come l’ali-to cattivo. La pulizia dei polmoni non è un compito molto elaborato. Si può facil-mente farla con alcuni rimedi naturali in aggiunta a stile di vita sano e cambiamen-ti nella dieta.1. Respirazione profondaLa respirazione profonda può aiutare a migliorare la capacità polmonare, fornendopiù ossigeno al vostro corpo. Ciò rafforzerà i polmoni e purificherà le vie respirato-rie. Inoltre, aumenta l’energia e riduce lo stress.Sdraiatevi sulla schiena in un luogo confortevole.Mettete le mani sulla pancia alla base della gabbia toracica.Chiudi gli occhi. Inspirare profondamente attraverso il naso mentre contate fino a5.Trattenete il respiro per 2 secondi, poi espirate lentamente mentre contate fino a 5.Ripetere 9 o 10 volte per sessione.Fare questo esercizio di respirazione 2 o 3 volte al giorno.2. ZenzeroÈ inoltre possibile utilizzare lo zenzero per disintossicare i polmoni. Esso contienediversi composti chimici che aiutano la funzione dei polmoni in modo più efficace,eliminando gli inquinanti aerei prima che irritino i polmoni. Inoltre, migliora la cir-colazione sanguigna. Inoltre, lo zenzero può anche aiutare nel trattamento del can-cro del polmone. Uno studio pubblicato nel 2012 in Anticancer Agents in MedicalChemistry rivela l’effetto chemio-preventivo promettente dell’estratto di zenzerocontro il cancro ai polmoni. Bere 2 a 3 tazze di tè allo zenzero al giorno per averepolmoni forti. Per fare il tè, far bollire 1 cucchiaino di zenzero grattugiato o affetta-to in 1 o 1 ½ tazze di acqua. Lasciare cuocere a fuoco lento per 5 a 10 minuti. Sco-lare e aggiungere un po’ di succo di limone e miele per il gusto.Includere zenzero crudo alla vostra cucina. Si possono anche assumere supple-menti di zenzero dopo aver consultato il medico.Nota: Le persone che assumono farmaci per il cuore o alta pressione sanguignadevono evitare di assumere zenzero.3. Olio essenziale di EucaliptoL’olio essenziale di eucalipto è di grande beneficio per i polmoni grazie alla suapotente azione decongestionante, antisettica e alle sue proprietà espettoranti.Questo olio può alleviare la tosse e combattere la congestione.Uno studio pubblicato in Alternative Medicine Review ha osservato che il cineolo(un composto dell’ olio di eucalipto) ha effetti immuno-stimolanti, antiossidanti eantispasmodici. Aggiungere 5/10 gocce di olio essenziale di eucalipto ad una pen-tola di acqua calda. Coprire la testa con un asciugamano e inalare il vapore. Farel’inalazione di vapore per 5/10 minuti, una o due volte al giorno per pulire i polmo-ni quando si soffre di congestione.Queste facili abitudini sono ancor più efficaci se utilizzate con scopo preventivo,soprattutto in questo periodo autunnale in cui i primi freddi mettono a dura provala nostra resistenza.

Namastè!

L’angolo di FrancescaPASTICCIO CON BOLLITO

Preparare del brodo con muscolo, gallina, cipolla, cannella, chiodo di garo-fano, buccia di limone. Raffreddare e sgrassare. Successivamente tagliare apezzetti la carne e disporla a strati in una pirofila da forno creando deglistrati con pasta sfoglia velo, carne, grana e, a piacere, dadini di scamorza.Coprire a filo con del brodo e cuocere in forno a 180 gradi per 40 minuti,dando qualche minuto di grilla al termine. Attendere 10 minuti prima diservire.

Per un brodo classico davvero speciale rosolate alcune verdurine tagliate apezzi con un po’ d’olio. Aggiungere la carne e rosolare, Unire ghiaccio anzichéacqua e salare alla fine…Pochi accorgimenti fanno la differenza!

25 anni, un quarto di secolo, un pezzetto di storia del paese. E’questo il prestigioso traguardo festeggiato dal Centro Com-merciale di San Bonifacio nelle scorse settimane. «Un anni-versario importante – commenta il direttore Piero Bernardi -,che arriva in un periodo di grandi novità per il Centro, connuove insegne e nuovi negozi aperti negli scorsi mesi. Pensoalla nuova insegna Cafè Noir, al nuovo punto vendita Vodafo-ne One di fronte alle casse dell’ipermercato, allo spostamentoe ampliamento del punto vendita Calzedonia, ora di fianco aTezenis, e la recentissima apertura di Luce e Colore, nuovonegozio a fianco del panificio (ingresso da viaFogazzaro/p.zza S.Antonio ndr)». Dal 1990, anno della suaapertura, il Centro Commerciale è parte del cammino e dellastoria recente di San Bonifacio e della sua comunità. Per que-sto il 25esimo anniversario è stato festeggiato domenica 18ottobre assieme a tutti i clienti con il tradizionale taglio dellamaxi torta e tante hostess brandizzate Centro CommercialeSan Bonifacio che hanno distribuito buoni shopping da 5 eurospendibili presso la fiera del cioccolato di Soave, i mercati rio-nali di San Bonifacio e Lonigo e, ovviamente, presso i negozidel centro stesso. «Credo poi – conclude Bernardi - sia giustoe doveroso ringraziare tutti i negozi, le insegne e gli operatoriche da anni, alcuni fin dall’apertura, sono con noi. Se il Cen-tro Commerciale ha potuto festeggiare questo importante tra-guardo è merito anche loro, che ne sono colonna portante.L’obiettivo per il 2016 e per i prossimi anni è quindi di prose-guire il percorso di crescita intrapreso e rafforzare i numeri diaffluenza del Centro che, ad oggi, parlano di 2milioni e700mila ingressi all’anno».

Matteo Dani

SAN BONIFACIOIL CENTRO COMMERCIALE

FESTEGGIA 25 ANNI

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DONNA

a cura di Tommaso Venturi ricercatore scientifico

VACCINI E PREVENZIONEInnanzitutto un chiarimento riguardo un con-cetto di fondamentale importanza: chi non sivaccina mette in pericolo non solo la propriasalute, ma anche quella della comunità che locirconda.Vediamo perché. Un vaccino è una miscela diproteine complesse a DNA, in grado di conferi-re immunità attiva al soggetto cui viene sommi-nistrato, nei confronti di uno o più agenti pato-geni. Si tratta di un presidio di prevenzioneimprescindibile per la salute, dal momento che

ha permesso di ridurre l’incidenza di malattie infettive mortali e di aumentare l’età mediadell’uomo. Questo perché, più individui sono vaccinati, più bassa è la possibilità che si dif-fonda la malattia, che può anche essere eradicata completamente all’interno di una comu-nità, con effetti collaterali scarsi o praticamente nulli. Poliomelite, morbillo, rosolia, per-tosse e altre patologie risultano oggi prevenute in maniera efficace grazie a una delle piùentusiasmanti invenzioni dell’uomo: i vaccini. Nonostante ciò, rimane qualcosa che anco-ra non convince del tutto, infatti quotidianamente siamo facile preda del più subdolo ter-rorismo sanitario. Vaccinare i bambini significa oggi, per i genitori, valutare i rischi. Unproblema purtroppo assai recente è il discostamento dalla valutazione oggettiva e concre-ta su quali conseguenze sanitarie possa provocare la mancata vaccinazione di un bambino.Il calo delle vaccinazioni obbligatorie è un problema serio. Le imbarazzanti - e non dimo-strate - teorie o dicerie sulla pericolosità dei vaccini non sono mai state realmente dimo-strate, come l'associazione alla comparsa dei sintomi dell’autismo nei bambini sottopostial trattamento. E chissà perché le alternative proposte sono sempre a caro prezzo. Anzichéincolpare l’inquinamento, lo stile di vita non adeguato, il fumo o le radiazioni, è stato piùfacile puntare il dito contro i vaccini, che negli anni hanno permesso di guarire da nume-rose patologie e di raggiungere traguardi, aspettative e livelli di benessere mai conosciutiprima. Ancora oggi si tende a spostare l’attenzione su improbabili conflitti di potere trascienza e giustizia: questo rappresenta un modo inadeguato per fare passi avanti nelcampo della pubblica sanità.

Era il 25 novembre 1960 quando le tre sorelle Mirabal si recavano a far visita ailoro mariti in prigione: furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio di infor-mazione militare, condotte in un luogo nascosto nelle vicinanze dove furono tortu-rate, massacrate a colpi di bastone e strangolate, per poi essere gettate in un pre-cipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente. Ancora oggi le tre sorel-le Mirabal sono considerate esempio di donne rivoluzionarie per l'impegno con cuitentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo (1930-1961), il ditta-tore che tenne la Repubblica Dominicana nell'arretratezza e nel caos per oltre 30anni. Ed è proprio la data del loro assassinio, il 25 novembre, che è stata sceltada un gruppo di donne attiviste, riunitesi nell'Incontro Femminista Latinoamericanoe dei Caraibi, tenutosi a Bogotá nel 1981come giornata internazionale contro laviolenza alle donne. L'Assemblea Generale dell'ONU ha ufficializzato a sua voltaquesta data. Una giornata che in Italia solo dal 2005 alcuni centri antiviolenza eCase delle donne hanno iniziato a celebrare. Ma negli ultimi anni anche istituzio-ni e vari enti come Amnesty International festeggiano questa giornata attraversoiniziative politiche e culturali.

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SPORTSPORT

Quarantatré panchinecon il Chievo, tra serie Ae Coppa Italia. RolandoMaran scala le posizionied entra nella top tendegli allenatori gialloblù.Da un paio di settimane,il mister clivense è infat-ti diventato il decimoallenatore con più pre-senze nella storia dellasocietà presieduta daLuca Campedelli, scaval-cando Stefano Pioli (oraalla Lazio) fermo a quotaquarantuno. Un risultatospeciale, «una soddisfa-zione che mi riempie diorgoglio. Ma ora voglio

raggiungere al più prestola salvezza con il Chie-

vo». Una curiosità:domenica 18 ottobre,

«Rolly» (così vienesoprannominato) avevaraggiunto nella particola-re graduatoria Silvio Bal-dini, l’uomo con cui l’al-lenatore gialloblù avevainiziato la sua carriera datecnico, proprio al Chie-vo, nella stagione1997/98. In quella annata, lo preci-siamo, Baldini guidava laprima squadra dei MussiVolanti e volle al suofianco Maran come vice-allenatore. «Aver egua-gliato e superato il nume-ro di panchine di Silvionon è un traguardo comegli altri, anzi, è un moti-vo di orgoglio e l’occa-sione per abbracciare uncaro amico – ha confes-sato il mister scaligero aimicrofoni di ChievoTV -. Baldini è un grandeuomo e una persona a cuisarò sempre riconoscen-te: desidero ringraziarloper aver dato il via allamia professione di tecni-co». Quarantatré panchi-ne gialloblù, per l’esat-tezza quarantadue inserie A e una in CoppaItalia. Nel mirino dell’al-lenatore trentino, adesso,ci sono Giuseppe Pillon(51) e Giuseppe Iachini(54). Il recordman di pre-senze, invece, rimaneancora Luigi Delneri conle sue 190 partite allaguida della formazioneclivense. Maran, lo ricor-diamo, è arrivato sullapanchina del Chievo giu-sto poco più di un annofa: nell’ottobre del 2014,dopo sette giornate dicampionato, «Rolly»sostituì Eugenio Corini,cambiò volto agli scali-geri e li condusse allasalvezza con cinque gior-

nate di anticipo. In passato, invece, il tec-nico ha lavorato per Cit-tadella, Brescia (giovani-li e prima squadra inentrambi i casi), Bari,Triestina, Vicenza, Vare-se e Catania. Un’altracuriosità: Maran è statoanche calciatore (difen-sore) del Chievo dal1986 al 1995, contri-buendo all'ascesa dellaformazione veronesedalla serie C2 alla serieB. Ora, però, l’obiettivonumero uno è portare dinuovo i clivensi alla sal-vezza, e alla permanenzain serie A, da allenatore:il suo Chievo naviga ametà classifica, grazie aun inizio di campionato

positivo. Da segnalare, per esem-pio, i successi al Bente-godi contro la Lazio (4-0) e il Torino (1-0), e l’1-

1 strappato allo JuventusStadium contro la Juven-tus campione d’Italia incarica. Nelle ultime setti-mane, tuttavia, il club hariscontrato un lieve calo:«Abbiamo fatto un passoindietro rispetto al solito– ha commentato Marandopo la sconfitta per 1-0al Meazza contro ilMilan (28 ottobre) -. Inogni caso, ho semprevisto i ragazzi lottare emettere grande tempera-mento e rabbia in campo:questa spinta nervosarappresenta un segnaleincoraggiante da cuiripartire. Finora abbiamo dimo-strato che se riusciamoad esprimerci al massi-

mo, possiamo raggiunge-re ottimi risultati. Voglia-mo ricominciare a corre-re, insomma, e a conqui-stare punti».

CHIEVO VERONA. Con 43 panchine tra serie A e Coppa Italia il coach clivense è diventato il decimo in classifica nella storia della società scaligera

Servizi diMatteo Sambugaro

Mister Maran nella top tendegli allenatori gialloblù

Mister Maran

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