L'ALTRO GIORNALE Sambonifacese 12/01/2015

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SAMBONIFACESE Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663 ANNO XXX - N01 GENNAIO 2015 - stampato il 12/01/2015 Si torna a parlare di TAV a San Bonifacio. Il progetto è stato infatti ripreso dal Governo e gli enti a loro volta hanno siglato un accordo che prevede la presentazione definitiva del tratto Verona-Vicenza entro il 15 maggio 2015. Qualora venisse riproposto il vecchio tracciato a raso affiancato alla storica linea ferroviaria, il paese di San Boni- facio verrebbe praticamente spaccato in due: da qui la contrarietà di cittadini e Amministrazione comunale, sinda- co Giampaolo Provoli in primis che, convocato dal prefetto Perla Stancari per discutere della questione, ha dato mandato al consigliere comunale Palma Racconto di effettuare un'analisi degli effetti derivanti dalla conferma del tracciato. Saranno le prossime settimane e i prossimi mesi a chiarire quale saranno le prospettive concrete per San Bonifacio e i suoi cittadini.

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L'Altro Giornale Sambonifacese di Gennaio 2015. Notizie e Econonomia e Cultura dall'Est Veronese.

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SAMBONIFACESEPoste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1,

DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

ANNO XXX - N01GENNAIO 2015 - stampato il 12/01/2015

Si torna a parlare di TAV a San Bonifacio. Il progetto è stato infatti ripreso dal Governo e gli enti a loro volta hanno

siglato un accordo che prevede la presentazione definitiva del tratto Verona-Vicenza entro il 15 maggio 2015.

Qualora venisse riproposto il vecchio tracciato a raso affiancato alla storica linea ferroviaria, il paese di San Boni-

facio verrebbe praticamente spaccato in due: da qui la contrarietà di cittadini e Amministrazione comunale, sinda-

co Giampaolo Provoli in primis che, convocato dal prefetto Perla Stancari per discutere della questione, ha dato

mandato al consigliere comunale Palma Racconto di effettuare un'analisi degli effetti derivanti dalla conferma del

tracciato. Saranno le prossime settimane e i prossimi mesi a chiarire quale saranno le prospettive concrete per San

Bonifacio e i suoi cittadini.

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Caro Direttore,sono una nonna, direimoderna, ma che ribadisceche bisogna ristabilirenella scuola dell’obbligodelle regole che ritengopersonalmente moltoimportanti per la formazio-ne delle nuove generazioni. Vengo alla regola: rimet-tere il grembiule nellescuole medie inferiori. Inostri figli, almeno a scuo-la, sarebbero così tutti

uguali, ricchi e poveri, per-ché il figlio di un operaio odi un impiegato spesso nonsi può permettere abiti oaccessori firmati. Come dice un proverbio:“occhio non vede, cuorenon duole”. Infatti la Chie-sa cattolica, che questacosa l’ha capita 35 anni fa,in occasione della PrimaComunione ha stabilitoche la cosa importante nonè il vestito ma il Sacramen-to e quindi ora le tunichedevono essere uguali pertutti. E così dovrebbe essere perla scuola, dove non si vaper fare sfilate o per telefo-nare (i cellulari dovrebberoessere lasciati acasa…siamo nati senzatelefono eppure abbiamosempre comunicato!), maper imparare soprattuttol’uguaglianza e il rispettoverso il prossimo. Anchequesto servirebbe per ilfuturo dei nostri figli, perdiventare donne e uominiveri, capaci di amare egodere di tutto ciò che èvita. Spero che queste paroleservano alle Istituzionipreposte, per riflettere sulfatto che anche l’abbiglia-mento fa parte dell’educa-zione dei nostri figli e lascuola, dopo la famiglia,deve aiutare a comprende-re l’importanza delle rego-le: senza regole non c’èlibertà!

Maria Rosa

L Gennaio 2015 3le vostre

Direttore Responsabile:Rosanna Pancaldi

Servizi Fotografici e consulenza GraficaMario Franchino

Società Editrice:L’Altro Giornale s.r.l

Redazione:Viale dell’Industria, 22 37029SAN PIETRO IN CARIANO (VR)

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Numero chiuso il 12 - 01 - 2015

Perché paghiamoil canone TV? E’inutile che cidicano chepaghiamo menodi tutti gli altriStati. Forse inquelli la gente nonè subissata dacontinua pubblici-tà di sgrassatori.A proposito di que-st’ultima: chi èquella donnettache fa la pubblicitàdi uno sgrassatore? E’ seduta su un tavolo col sedere nudo e siconcede a un uomo passandogli però in mano uno sgrassatoreperché lui lo usi su di lei. Penso proprio che con quello che fanon ne abbia bisogno. Questo anche nelle ore di punta, quan-do la possono vedere anche bambini. Non ci sono più bei pro-grammi, un bel film pulito; non c’è più niente. Paghi il cano-ne RAI, ma non ti offre molto. E la pubblicità volgare e spre-giudicata la fa da padrona. Allora vediamo quello che c’è…Dalle 14.45 alle 16.00 su Canale5 “Uomini e Donne” dallunedì al venerdì. Ma come fa Maria De Filippi, bella, intelli-gente e capace a condurre quello spettacolo? Come fa a sop-portare quel bailamme? Uomini che sono lì da qualche anno enon combinano niente! Vedovi, divorziati, con figli o senza;donne ancora giovani e piacenti non trovano nessuno al loropaese che possa andare bene? Perfino “Carabinieri” alle 9.30su RAI4, l’Arma Benemerita! Van bene tutte le vecchie barzel-lette sul loro conto, ma sono tutti e tutte un ammiccamento!Perfino la Marcuzzi è diventata una noia!Altro canale: alla sera verso le 19.00 c’è “Avanti un altro” conBonolis e Laurenti, che almeno sa cantare. A parte quelle ragazze gonfiate dappertutto (per prendere qual-che soldo forse si può fare) perché Bonolis per prendere lo sti-pendio fa il cretino? Chi prepara quelle domande sconce chemettono in imbarazzo? Allora si aspetta il Telegiornale. Soloche anche lì troviamo omicidi, bombe d’acqua e abusi suminori! La nostra Italia che sarebbe bella, se non ci mostrasse-ro sempre i luoghi più degradati! Bella pubblicità facciamo alnostro paese. L’unico programma pulito è Rex, alle 15.55 suRAI Premium. E’ vero, anche lì ci sono dei delitti, ma almenovengono risolti con l’aiuto di un bel cane.

Lina Saccardi

CANONE TV

“Perchè lo paghiamo?”RIFORME

“...quella del grembiule”Egregio Signor Diretto-re. Povertà che cresce,lavoro che manca,accoglienza deimigranti, rispetto delcreato. Sono le priorità, i pro-blemi più gravi cheoggi deve affrontarel'Europa.Temi affron-tati dal Papa davanti alParlamento Europeodi Strasburgo e poi alConsiglio d'Europa inuna visita molto breve. Papa Francesco èandato a dare coraggioa una realtà che oggivive una crisi di fidu-cia verso il futuro.Non c'è dubbio che siacosì. Un progetto di unità,di comunione politicae istituzionale, in cuidare spazio al megliodi ogni Paese. Oggil'Unione europeaviene vista, soprattuttodai giovani, come unarealtà distante, chenon s'interessa deiproblemi della gente.Lo testimonia l'au-mento di chi sceglie dinon votare alle elezio-ni, e di quanti vorreb-bero che il proprioPaese uscisse dal-l'Unione. Una fuga che significaperdita di speranzanella soluzione deiproblemi, a comincia-re dalla disoccupazio-

ne, che impedisconodi credere nel futuro.Il primo Papa noneuropeo della storiamoderna arriva a Stra-sburgo per sottolinea-re il bello dell'Unionecomunitaria, per rilan-ciare i fondamenti diun sogno continentale,nato principalmenteper garantire la paceed il sostegno versochi fa più fatica. Non èla prima volta cheFrancesco parla diEuropa. Lo ha giàfatto il 3 ottobre scor-so, nel discorso alConsiglio delle Confe-renze episcopali delContinente.In quella occasione il

Papa si soffermò sullanecessità di esseremissionari e sottolineòil valore, l'importanzadella famiglia, incampo educativo enella Chiesa, per farcrescere, lo spirito digiustizia, di solidarie-tà, di pace e anche dicoraggio. Oggi, 26anni dopo GiovanniPaolo II, un Papa tornaa parlare nel cuoredell'Europa. Rispettoad allora, la situazioneè differente. Il coraggio che vienedalla fede, la speranzache nasce dal Vangelo,sono però gli stessi.

Giancarlo Maffezzoli

PAPA IN EUROPA

“Coraggio, fede e... ”

ettere

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I furti nelle nostre case sono in nettoaumento e mi sono chiesto cosa potrem-mo fare per difenderci da questi “profes-sionisti” che operano senza timore. Il car-cere non è possibile perché le nostre legginon lo consentono e l’Europa ci da sono-re multe per le carceri strapiene. Sipotrebbero aumentare le Forze dell’Ordi-ne, ma ci sentiremmo circondati perenne-mente e soffocati dalla loro presenza e poii numeri sarebbero improponibili. Mettere telecamere dappertutto ma la pri-vacy ce lo vieta, (alcuni di noi non con-sentono neppure le foto di classe dei bam-bini). Installare gli allarmi non serve più,perchè le sirene scattano troppo spessoper disattenzioni e ci siamo abituati. E nessuno esce per controllare l’eventualepericolo. Allertarsi al minimo sospetto,anche questo è vano, troppe persone sirinchiudono in casa ringraziando la buonasorte che anche questa volta non è toccatoa loro, e per gli altri sono fatti loro. Anchechi subisce il furto troppo spesso lo tieneper se quasi fosse una vergogna e talvoltaneppure lo denuncia alle Forze dell’Ordi-ne.Ho la netta sensazione che uno dei motividell’aumento di questi fatti sia che le con-siderazioni di cui sopra siano state fatteanche dai “professionisti” che svolgono la

loro attività con poche precauzioni. Checosa potremmo fare per modificare questostato di cose? Forse socializzare un po’ dipiù, forse interessarci un pò più degli altri,forse non nasconderci dietro i doppi vetridelle nostre case, forse uscire tutti di fron-te ad un eventuale pericolo, forse usarecon maggiore attenzione i sistemi di sicu-rezza per non disattivarne la funzione,forse avvertire le Forze dell’Ordine alminimo sospetto come ci è stato più voltesuggerito. Intanto aspettiamo altri sugge-rimenti.

Rosario Di Bella

Ecco qui un excursus neglianni delle riforme delle pen-sioni .1992 riforma Amato, etàpensionabile elevata di 5anni, uomini da 60 a 65 anni,per le donne da 55 a 60 anni.La pensione minima passada 15 anni a 20 anni di con-tributi, una volta raggiuntal’età.1995 riforma Dini, passa daun sistema retributivo (pen-sione calcolata sulla mediadelle retribuzioni negli ulti-mi 10 anni di lavoro ) ad unsistema contributivo, que-st'ultimo basato sull'effettivoammontare dei contributiversati durante la propriavita lavorativa. 1997 riforma Prodi, al finedi garantire l 'ingresso inEuropa, inasprisce i requisitid'età per ottenere la pensionedi anzianità e aumenta l'

onere contributivo dei lavo-ratori autonomi. 2004 riforma Maroni, can-cella l' età anagrafica dei 57anni raggiunti con i requisitidi pensione di anzianità e liporta a 60 anni per tutti, inol-tre dimezza le finestre diuscita delle pensioni dianzianità. Forma una scala diuscita per i 35 anni di lavoroe a partire dal 2010 1'età salea 61 anni. nel 2014 a 62 anni.L'accesso alla pensione,resta possibile a qualsiasi etàuna volta lavorato con con-tributi per 40 anni. Mantienel'età anagrafica di 60 anniper le donne, 65 per gliuomini. Nel 2009, si inaspri-sce l' uscita per la pensionedi anzianità, si calcola dal2008 al 2013 con aumentoper andare in pensione conuno scalone che va da anni58 a 61. Nel 2010 si confer-

ma l' obbligo dei 65 anni perandare in pensione di anzia-nità e di vecchiaia. 2011 riforma Fornero: lapeggiore. Ci sarà il contribu-tivo per tutti , dall’l gennaio2012, età minima da 60 annia 62, per passare nel 2014 a64 anni, nel 2016 a 65 anni,nel 2018 66 anni. Inoltre èintrodotta una fascia flessibi-le di pensionamento che perle donne va da 63 a 70 anni,per gli uomini da 66 a 70, inpiù il requisito per andare inpensione di anzianità è innal-zato a 42 anni e un mese.Tutti questi signori hannofatto passare questo ladroci-nio con una sola scusa:sostenibilità finanziaria, pra-ticamente i pensionati sonostati e saranno il bancomatper pareggiare i conti deiprossimi governi che verran-no ancora a prendere soldi danoi. Ci hanno tolto centinaiadi miliardi di euro.Abbiamo perso il 30% delnostro potere d’acquistoCi sono ancora pensionialtissime di caste intoccabili.Viviamo in continua preca-rietà e allarmeNel 1992 pensione 55-60anni. Oggi 66-70.Grazie mille, ma adessobasta! Dobbiamo fermare lavergogna con il nostro impe-gno.

Gianni Pozzani

Segreteria provinciale Partito dei Pensionati

Gennaio 2015 4DIALOGO

Buongiorno, sono unvostro lettore e spero chequalcuno ricorderà alcunedelle mie lettere del passa-to che documentavanocome la legge italiana siamiope, crudele e ingiustanei confronti di genitoridivorziati (gli uomini sem-pre vittime). Quello checercherò di spiegare è lapersecuzione, malvagità,cattiveria e disonestà tuttearmi che i figli maggioren-ni, se vogliono, possonousare contro i propri padri.La legge come sapete per-mette loro di godere di unprivilegio che in nessunaaltra Parte del Mondo èpermessa: avere il dirittoad assegno mantenimentosin quando non si possanosostenere con mezzi pro-pri. Io voglio sottolineareche dopo aver pagato sem-pre l’importo attribuitomi

dal giudice, sino alla mag-giore età della figlia (per19 anni) causa alcuni dis-sapori con la stessa, horitenuto opportuno peralcuni mesi omettere taleobbligo. Le conseguenze sono statepeggiori che aver esercita-to un’attività a delinquere(ora ne ha 22 e sto pagan-do ancora). Dopo averpagato tutto il pregressocon relativi interessi eoneri processuali sonostato condannato peggio diun criminale a pagare unasanzione pecuniaria -nonostante sia in mobilità -per omesso mantenimento.Lo Stato, e in primis laMagistratura, permette aifigli maggiorenni di abusa-re di tali privilegi attribuitida leggi ingiuste chehanno solo la prerogativadi “educare” gli stessi al

mancato rispetto verso ipropri padri, incentivando-li a forme di maleducazio-ne come la disobbedienza,il menefreghismo e ricattiveri. Dopo la maggior età biso-gna avere gli attributi disapersi mantenere con leproprie forze come i nostrigenitori ci hanno insegnatoe non vivere alle spalledegli stessi. Se questo èl’insegnamento che vienedato alle nuove generazio-ni di giovani, da parte dichi dovrebbe indicarci lavia per riemergere ...siamo a posto! Uno Statoche si dichiara Civile eDemocratico si manifestain tutta la sua ipocrisia.Padri separati quello che èsuccesso a me oggi potreb-be capitare a voi domani…

Maurizio Toffalori

GIUSTIZIA

“Un disastro annunciato...”PENSIONI

“Tutte le riforme”

Caro Direttore, c’è un certoquotidiano sul quale leggospesso titoli di questo gene-re: “pronta in Italia unalegge “fregatura” per recu-perare il canone TV (voglio-no metterlo nella bollettadella luce)”. Oppure: “loStato ricorre alla poliziagiudiziaria per costringercia pagare le tasse”. E ancora: “il fisco spia inostri conti in banca”. Sem-bra che ci sia un nemico dacombattere, un tiranno checi opprime con le sue vessa-zioni. E’ chiaro da che tipodi mentalità scaturisce unmodo di pensare che fa scri-vere certi articoli. Soltantouna cosa resta da dire: lagente onesta – quella inregola, per intenderci, con ildovere di ogni cittadino –

può dormire sonni tranquil-li, qualsiasi nuova leggeinventino per tentare di sta-nare gli evasori. A stare inallerta casomai dovrebbeessere qualcun altro, chinasconde i suoi tesorettiall’estero. Ma c’è una cosada tenere in conto: che nelnostro paese si fanno tantiproclami a cui spesso nonsuccedono i fatti. E qui ci scappa il sorrisettodei “furbi”, quelli che ognianno rubano 90 miliardi dieuro alle casse dello Stato.Anche questa volta, comespesso succede, è l’ineffi-cienza della PubblicaAmministrazione a renderedura la vita alle brave perso-ne. E il colmo è che i suoi fun-zionari vengono poi sempre

premiati per aver ottenuto imigliori risultati nello svol-gimento del loro lavoro. Come è successo recente-mente nel comune di Geno-va, tanto per fare un esem-pio, anche se c’è stato unmorto. Per mettere fine a questoandazzo basterebbe affidareal cittadino il giudizio suldipendente pubblico – comeè giusto – eliminando quelloschifo che sono le autorefe-renze. Inutile che il nego-ziante assicuri di venderetutta roba buona: spetta alcompratore dirlo. Un po’ ècolpa nostra se accadonocerte cose: abbiamo troppapaura a mettere il naso den-tro il palazzo.

Giordano Salzani

TASSE“Tra “furbi” e onesti”

LADRI

“Come possiamo difenderci?”

L’ECONOMIA E IL GOVERNO DI SINISTRAQuando il 16 novembre 2011 Silvio Berlu-sconi si dimissionò da Presidente del Con-siglio vi fù una grande e festosa mobilita-zione generale della sinistra italiana, final-mente il «male oscuro» era stato eliminatodalla politica. Adesso, dissero loro, ci pen-siamo noi persone oneste e dalle manipulite a tirar fuori il Paese dal pantano (gliultimi scandali però testimoniano che moltasinistra ha comunque le mani nella marmel-lata).Subentrò Mario Monti fino all’aprile del2013 e anche lui si dimise lasciando ilposto ad Enrico Letta che proseguì sullastessa strada fino al 22 febbraio del 2014,alla fine subentrò Matteo Renzi tutt’ora in carica. Da notare che questi ultimi tre,ognuno con tutte le relative poltrone al seguito, sono stati inseriti a viva forza dalPresidente Napolitano, senza consultare il popolo italiano che «forse» ne avrebbeavuto diritto.Ma in questi tre anni di governo NON Berlusconi, cosa è cambiato?La disoccupazione è salita al 13,2%, mentre quella giovanile è passata dal 29% del2011, al 43% del 2014. Il debito italiano è al 133% del PIL (2.157 miliardi). Soltanto neiprimi dieci mesi del 2014 il debito è aumentato di 87,7 miliardi.La cassa integrazione è passata da 953 milioni di ore del 2011 a 1.022 milioni negliultimi 11 mesi (dati INPS).Le tasse, in continuo aumento, riducono in modo vertiginoso i margini delle azien-de, togliendo risorse agli investimenti e smorzando così una possibile crescita eco-nomica che è l’unica strada per uscire dalla crisi. Ogni giorno falliscono in media 300 aziende e, solo nel 2014, oltre 10.000 impresechiuse o fallite non sono state compensate da nuove aziende. Se ciò non bastasse: ladirezione della FIAT è andata all’estero e l’ILVA di Taranto è passata sotto lo stato equindi a carico degli italiani (solo per citare un paio di esempi).Con questi dati poco confortanti, cosa ci possiamo attendere per il 2015 (a parte leinutili promesse che tutti i giorni ci vengono propinate da questi pseudo politici che cigovernano)? Io penso che sia ora che noi italiani ed in particolare la classe imprenditoriale, si sve-gli dal torpore in cui siamo tutti caduti, è necessario non arrendersi, perché quandosi pensa che sia tutto finito è il momento in cui tutto ricomincia. Bisogna guardarecomunque avanti per evitare di chiedersi... «si stava meglio quando si stava peggio»?

Silvano MiniatoDelegato Apindustria Verona

Silvano Miniato

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A seguito dell'emanazio-ne della Legge 190/2012che istituisce il “Pianoanti corruzione” per leamministrazioni pubbli-che, l'11 dicembre pressola sede dell'UnioneComuni Verona Est aColognola ai Colli, si èsvolto un incontro forma-tivo per i segretari comu-nali e dipendenti pubblicidei Comuni associati(Belfiore, Caldiero,

Colognola, Illasi e Mez-zane), con relatore il dott.Stefano Venturi, segreta-rio generale del Comunedi Peschiera. «Il Piano anti corruzioneprevede dei punteggi daassegnare alle diversesituazioni di gestione delrischio, di mappatura deiprocessi, di valutazione etrattamento del rischio.Nei casi di alta pericolo-sità si arriva al massimo a

25 punti, nella nostrazona si raggiungono almax 13-15 punti - spiegaVenturi -. Ma non c'è pre-venzione: attualmentesolo controllo annualedel Prefetto, sulla docu-mentazione amministrati-va inviata dai Comuni,ma a fatti già avvenuti.Nessun organo politicoha il coraggio di inserirenorme preventive anticorruzione, perché non

c'è medesimo fine fra lapolitica ed i propri dipen-denti. Nel caso del setto-re privato, il fine di

un'azienda è lo stesso diquello dei suoi lavoratori,mentre negli Enti pubbli-ci gli interessi fra i politi-ci ed i funzionari che perlegge devono gestire leprocedure anti corruzionesono diversi. Infatti, ilPiano anti corruzioneviene proposto dal Segre-tario comunale, ma deveessere approvato dallaGiunta, parte politica.Che ritiene, quale organopolitico, che è più impor-tante che le procedurevadano avanti, sianosnelle, mentre il Pianoanti corruzione prevedenorme di controllo che lerende più complesse, mapiù trasparenti». Ma come si può almenoarginare il fenomeno cor-

ruttivo preventivamente?«La legge – conclude ilrelatore - prevede aboli-zione delle procedure“discrezionali” di lavori,appalti, contributi, diffidadelle varianti e dei subap-palti. Una delle prassisuggerite è la rotazionedei dirigenti e funzionari,ma questo rende la vitadifficile ai piccoli comu-ni, che anno scarsissimopersonale. Importantesarà trovare un compro-messo tra le esigenze del-l'amministrazione e lefinalità della legge anticorruzione. Problema cheda tempo giace in confe-renza Stato/Regioni e nonè ancora stato risolto».

Graziana Tondini

Gennaio 2015 5CRONACHE

GLI INTERVENTI DEL 2014Nel 2014 sono stati investiti 14 milioni di euro. Tra gli interventi principali varicordato il primo stralcio del nuovo collettore fognario di San Bonifaciocostato 2 milioni 685 mila euro che consentirà in futuro una gestione unifi-cata dei reflui dell’intera Val d’Alpone. A Monteforte l’azienda ha ultimato ilavori di rifacimento sia dell’acquedotto che della fognatura in piazza Ven-turi. A Belfiore, a tutela della qualità della falda, sono stati spesi 2 milioni emezzo. A Cologna Veneta sono in fase di ultimazione i lavori di estensionefognaria nelle frazioni Spessa e San Sebastiano, dove sono stati spesi 4milioni. Nella pianura veronese, invece, è terminato il primo stralcio del-l’ammodernamento della rete fognaria di Angiari. A Zevio è stato adeguatoil pozzo di Campagnola e sono stati ultimati i lavori di adeguamento deldepuratore in località Tre Corone. Nei mesi scorsi è stato portato a termineanche il collegamento idrico Legnago-Villa Bartolomea. Sempre nel 2014,anche a Ronco all’Adige è stato avviato il cantiere per l’estensione della retefognaria: il costo complessivo sarà di 720 mila euro. Quasi 2 milioni emezzo sono stati investiti per il nuovo impianto di depurazione pubblico diNogarole Rocca. Nell’anno che si sta concludendo è proseguita pure l’atti-vità di progettazione per il potenziamento della rete fognaria di Villafranca(i lavori partiranno nel 2015, per un importo di 850 mila euro). Spostando-ci nella zona Ovest, particolare attenzione a Bussolengo (200 mila euro perl’adeguamento del sistema fognario), Pescantina (rete idrica e fognaria, 460mila euro), Fumane (280 mila) e Sona (550 mila).

«È stato un anno all’insegnadel fare. Nonostante le ine-vitabili difficoltà di naturaeconomica abbiamo mante-nuto le promesse fatte ai sin-daci e ai cittadini». Massi-mo Mariotti, presidente diAcque Veronesi, ha com-mentato un anno di attivitàdella società consortile. Ilavori sono stati illustrati nelcorso della conferenza chesi è svolta lo scorso 12dicembre al Liston 12, inpiazza Brà, alla presenza deivertici aziendali e del vice-sindaco di Verona, StefanoCasali. «Da qualche mese,con l’ingresso di Illasi,Acque Veronesi opera inben 75 comuni della provin-cia. È importante quindiprestare attenzione a tutto ilterritorio, in particolare aquelle zone dove le infra-strutture o sono particolar-mente vecchie o addiritturamancano completamente -ha sottolineato Mariotti -.Per quanto riguarda la cittàinvece, abbiamo investitocirca 2 milioni. Il vicepresi-dente Marco Olivati ha poimenzionato i principaliinterventi in programma nel2015. «Tra le opere giàavviate e nuovi cantieri

investiremo quasi 17 milio-ni di euro, di cui 4 solamen-te nel capoluogo. Nelleprossime settimane, adesempio, terminerà la primafase della costruzione delnuovo acquedotto di Palù. Ilcomune era uno degli ultimi,sul territorio, ad essernesprovvisto». Il vicesindaco di Verona,Stefano Casali, ha portato isaluti dell’amministrazione:«Acque Veronesi sta svol-gendo interventi importantie attesi da anni nel nostroComune. E’ importantecreare sinergia tra gli enti, lacollaborazione con la societàpresieduta dal presidenteMariotti ha dato ottimi risul-tati che andranno a vantag-

gio dei cittadini veronesi».In città gli sforzi maggiori(circa un milione e mezzo)saranno concentrati a VeronaSud, per il potenziamentodel sistema acquedottistico efognario. Per risolvere l’an-noso problema della presen-za di pfass (sostanze per-fluoro-alchiliche) nelleacque potabili prelevatedalla centrale vicentina diAlmisano (la questioneriguarda una dozzina dicomuni della Bassa e del-l’Est Veronese), verrannospesi 2 milioni di euro. Entroil 2015 verranno portati atermine i lavori di manuten-zione straordinaria del depu-ratore di San GiovanniLupatoto (quasi 400 mila

euro), verranno estese le retifognarie a Lavagno (270mila euro), Fumane (220mila euro) e Sant’Annad’Alfaedo (124 mila euro).Tra i molteplici interventi incalendario per il prossimoanno, è previsto inoltre l’av-vio del 1° stralcio del cantie-re per l’ampliamento degliimpianti di Colognola aiColli (215 mila euro).

ACQUE VERONESI

Il bilancio di un anno intero

PIANO ANTI CRISI. Incontro per segretari comunali e dipendenti

Corruzionesul piatto

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E’ arrivato in libreria e intutte le edicole l’Oroscopo2015 di Ada Alberti, notaal grande pubblico televi-sivo per le sue previsioniastrologiche a “Mattino 5”con Federica Panicucci e a“Pomeriggio 5” con Bar-bara d’Urso.Sono molti anche i lettoriche la seguono fedelmentesul mensile “Astrella” esulla rubrica che tiene su“B”, il magazine di Barba-ra d’Urso. Il volume è edito da Five-store, Divisione EditorialeMediaset, che inizia cosìla sua collaborazione conla Alberti, apprezzata dalpubblico per il suo esprit eper il modo di porsi diret-to, cortese e professionale,nella scrittura come sulpiccolo schermo. In que-sto suo libro dedicato alleprevisioni annuali, Adasvela quali saranno i segnizodiacali più fortunati del2015 e quali dovrannostare attenti ai giochi dellestelle. Il libro è pensatocome un compagno diviaggio per 12 mesi, a cui

rivolgersi per aiutare adaffrontare al meglio lapropria carriera, la propriavita familiare e il propriobenessere; un piccolotesoro da portare semprecon sé per avere in ognimomento un consiglio.Il volume, formato da 352pagine, vede diversesezioni, tra cui una schedacon le caratteristiche diogni segno, una prima pre-visione sull’anno venturoe, infine, uno studio pro-fondo di ogni mese del2015. Ogni segno ha una schedariassuntiva divisa tra lavo-ro, amore e salute (identi-ficati con tre simboli dif-ferenti) per avere unavisione globale di comevolgeranno i diversi aspet-ti della propria vita.L’Oroscopo 2015 di AdaAlberti si trova in tutte lelibrerie e in tutte le edico-le. Il libro è disponibileanche in eBook sulle prin-cipali piattaforme.

“Ricordatevi che gli astridanno un’indicazione,

una traccia spesso preci-sa e circostanziata,ma la vita è vostra, il

destino potete ‘disegnar-lo’ soltanto voi.”

Ada Alberti

Gennaio 2015 6CRONACHE

Siete del Toro, Capricorno,Cancro, Scorpione? Dal-l’estate del 2015 Giove viriserverà dei cambi di vitainaspettati che vi renderan-no più ottimisti e ritrovare lafiducia nel domani, magariper un amore o un bebèoppure perché finalmente vitrasferirete in un luogo lon-tano tanto desiderato!Soprattutto i nativi dellaVergine con Giove nelsegno dall’11 di agostopotranno dare una svoltaalla propria vita e migliorar-la, anche se per quel gelidodi Saturno saranno un po’pessimisti in quanto dovran-no faticare nel privato. SeAppartenete al segno del-l’Acquario dovrete ancorafare una selezione delleamicizie, dei collaboratori odi un socio, vi riprenderetegrazie a Saturno in Sagitta-rio, ma per rimpinguare ilconto in banca bisogneràattendere l’autunno, cosìcome i Cancro ed i Capri-corno che chiuderanno piùsicuri il 2015. I prossimi mesi, ma soprat-tutto da settembre dovrannoessere vissuti con grandecautela per i Pesci, per loroil cambiamento è già avve-nuto ed il nuovo ciclo divita è tutto da scrivere…così per i Gemelli chedovranno approfittare delbuon Giove sino alla finedella primavera per fareprogressi nel lavoro e faredelle scelte nel privato, per-ché dalla fine di agosto ini-zieranno le limitazioni. I

Bilancia dovranno mettersiin moto subito perché rie-scano a sfruttare le “amici-zie” fortunate e allegretanto spinte da Giove prov-videnziale. Appartenete alsegno del Sagittario? Devodirvi che per quanto diffici-le sia il transito di Saturnonel proprio segno, voi avre-te modo di fare un bel saltodi qualità nella professione,a patto che vi muoviatesubito, visto che dopol’estate potrebbe sorpren-dervi un colpo di scena...Attenti anche a non metterein secondo piano la famigliasin dai primi mesi del 2015.Se invece siete dell’Ariete ilvostro anno vi riserverà unbel po’ di progresso nellavoro, soldi e tanto amore,le giovani coppie accoglie-ranno la cicogna, così comei Toro, Cancro e Capricor-no. Se invece siete delLeone, allora preparatevi,può essere il vostro anno, senon foste troppo presi acapire dove dirigere i vostriinteressi col rischio di per-dervi…e cedere “distratta-mente” lo scettro del primoposto all’Ariete più sveglio.Ma dall’11 agosto cambialo scenario in cielo ed isegni di terra e di Acquatorneranno alla ribalta,rubando la scena all’Arieteo al Leone, cercando di sot-trarre loro l’ambito scettro ediventare i protagonistidella fine dell’anno. È questa la verità, il 2015cercherà di dare un pò atutti, chi prima e chi dopo.

OROSCOPO: LE ANTICIPAZIONILA PUBBLICAZIONE. In edicola e in libreria le “previsioni” per il nuovo anno

Oroscopo 2015di Ada Alberti

Ada Alberti con libro Oroscopo 2015

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Inizio d'anno intenso per labiblioteca comunale GinoSandri di Colognola ai Colliche con l'assessorato alla cul-tura, guidato da GiovanniMigliorini, propone da genna-io ad aprile la quinta edizionede “I giovedì della biblioteca”,15 incontri destinati a trattaretemi diversi: dalla cultura allastoria, dall'economia alla filo-sofia, dalla psicologia all'astro-nomia, dalla religione allanatura. Tra le questioni daaffrontare vi sono, giovedì 15gennaio, “La critica dell'eco-nomia politica di Karl Marx” acura del giovane filosofo diColognola Tommaso Ferro egiovedì 22 “Il genocidio degliebrei” il cui relatore sarà Mau-

rizio Zangarini. A questaseconda serata è collegata unamostra allestita da Nadia Oli-vieri nell'aula magna dellascuola media "Fano" dal titolo“Ebrei a Verona” visitabilefino al 28 gennaio. GianluigiFranchi, giovedì 29, argomen-terà su “Ghiacciai e cambia-menti climatici” mentre giove-dì 5 febbraio toccherà a Lucia-no Zamperini far riflettereriguardo “Alberi. Troverai piùnei boschi che nei libri. Glialberi e le rocce ti insegneran-no le cose che nessun maestroti dirà”. Sarà un giovedì all'in-segna dell'alimentazione quel-lo del 12 febbraio quandoEnrico Viscardi guiderà ne“L'approccio alla conoscenzadel riso” con gli Istituti Berti eStefani-Bentegodi di Caldiero(iscrizione in biblioteca entroil 6 febbraio). Alessandro Tuti-

no e Renè Verza, il 19 febbra-io, relazioneranno circa il tema“Strategia della tensione aVerona”. Il 27 febbraio ValerioBigano illustrerà “Gradi dicarta”, storia pubblicitariadelle distillerie italiane (iscri-

zioni in biblioteca entro il 21febbraio). Giovedì 5 marzo laconferenza tenuta da AlbertoMantovani e Stefania Mauroverterà su “I quattro passi percreare una relazione felice”.L'Iman di Verona MohamedA.Guerfi il 12 marzo parleràde “L'Islam”. Il 19 marzoAlessandro Bressan toccherà iltema “Galassie e universo”,invece il 26 marzo GabrieleRodriguez presenterà unreportage di viaggio sull'India.L’1 e il 23 aprile per il centena-rio della Prima guerra mondia-le, gli incontri si terranno allabaita degli alpini e vedrannoprotagonisti i film “Uominicontro” di Francesco Rosi e“Torneranno i prati” di Erman-no Olmi. Giovedì 9 aprileFranco Scartozzoni esporrà lastoria della chiesa colognolesedi San Nicolò mentre Alessan-dra Coatti e Marco Pasa il 16aprile si soffermeranno sullastoria della chiesa romanicalocale di Santa Maria dellaPieve. Ciascun incontro siterrà nell'aula magna dell'Isti-tuto comprensivo in viale IVNovembre con inizio alle20.30 fino al 26 marzo e alle21 a partire dall’1 aprile.

Gennaio 2015 7CRONACHE

COLOGNOLA. Pro Loco, il direttivo si rinnovaIl direttivo della Pro Loco di Colognola aiColli si è rinnovato. «A Colognola – avevafatto sapere poco prima delle elezioni ilpresidente Alfonso Avogaro, confermatoanche per il nuovo mandato – le idee nonmancano, ma occorre alimentarle, inte-grarle continuamente attraverso l'innestodi nuove forze desiderose di proseguire suquesta strada, sicuramente impegnativama che sa dare anche buoni esiti e moltesoddisfazioni». Oltre alla riconferma diAvogaro, la carica di vicepresidente èricoperta da Gianni Agostini, quella disegretario da Pier Luigi Scartozzoni. Tra glieletti vi sono anche Giancarlo Borsaro,Ferdinando Bussinello, Rino Provolo, Lore-dana Rama, Damiano Vaccarini e MariaTeresa Zangiacomi. Angela Musiani, Annarosa Cucchetto e Bruno Provolosono i revisori dei conti mentre Giandomenico Businaro, Dino Gastaldi eDiego Todesco sono stati nominati Probi Viri.

Servizi diDaniela Ramafoto M.Testi

É stata una cerimoniasignificativa quella cele-brata nella chiesa dei SantiFermo e Rustico di Montedi Colognola ai Colli inonore del padre passionistaGianni Sgreva nel suo40esimo di sacerdozio.Nato il 2 marzo 1949,all'età di nove anni, il gio-vane Gianni manifestò unaparticolare sensibilità reli-giosa che ben presto sfociòin vocazione. Fu ordinatosacerdote il 21 dicembre1974. In seguito alla laureain Teologia e Scienze patri-stiche all’Istituto PatristicoAugustinianum di Roma,conseguita nel 1985, nel1987 fondò la ComunitàMariana Oasi della pace, icui consacrati diffondonoil messaggio di preghiera,penitenza, conversione,semplicità e pace che laMadonna di Medjuogorjechiede ai cristiani. Durantela sua opera pastorale,padre Sgreva è stato for-matore e docente in piùUniversità e anche in Israe-le, luogo in cui ha vissutoper anni. Stabilitosi poi aSezano non ha esitato afarsi servitore della parola,della preghiera e di tantafraternità, cardini della sua

missione che ora, da qual-che giorno, con l'inizio delnuovo anno sta esplicandoin Finlandia. A preparagliuna festa a sorpresa per ilsuo 40esimo di sacerdozionell'Oratorio di San Nico-lò, è stato il suo grandeamico, parroco di Monte,don Agostino Martinelli.

COLOGNOLA. “I giovedì della biblioteca” propongono quindici appuntamenti

Lettura e cultura:binomio vincente

COLOGNOLA / PADRE SGREVA

Sacerdoteda 40 anni

L'Associazione di volontariato Als Soccor-so di Colognola, presieduta da SolideaFaedo, ha elaborato un'iniziativa didatticaproposta alla scuola primaria “Farina” diCaldiero. Dal titolo “Conosciamo l'ambulanza”, illaboratorio intendeva far conoscere e avvi-cinare i bambini alla realtà del volontariatoe in primis del soccorso. «Non è mai troppopresto – ha spiegato Faedo – per insegnareai piccoli come muoversi in caso di emer-genza sanitaria. Durante l'esperienza gliallievi, grazie ai volontari, hanno potutovedere com'è fatta un'ambulanza e di qualistrumentazioni è dotata. Tutto si è svolto in

modo semplice affinché i bambini prendes-sero consapevolezza che questo mezzo è digrande aiuto e non bisogna averne paura». Aconcretizzare il progetto sono stati alcunielaborati realizzati durante la lezione dieducazione all'immagine in classe con idocenti. In occasione delle feste l'Als halanciato una vendita solidale di un calenda-rio, con le illustrazioni degli alunni, e dialtri oggetti-regalo al fine di sostenere lecampagne formative e informative tenuteregolarmente dalla onlus che ha sede aNaronchi. Quanti volessero contribuireall’acquisto della nuova ambulanza IbanIT26P05 0345932 0000000000321.

ASSOCIAZIONE ALS SOCCORSO / IL PROGETTO

Il coro Voce dei Colli, fondato 44 anni fa aColognola da Santo Pirana, che da quasimezzo secolo opera in Italia e all'estero,rischia di chiudere per il numero dei coristiche negli ultimi anni è andato assottiglian-dosi.Il maestro Lorenzo Damini, che da annicura con passione e competenza la corale diColognola, spiega: «Se non si aggiungononuove leve alla nostra corale, tutta maschi-le, siamo costretti a dire addio alla Voce deiColli. I coristi sono una ventina, numerotroppo risicato per prendere l’impegno dipartecipare alle manifestazioni canore a cuisiamo invitati. Possibile che in un paese di 8

mila abitanti non si riesca a trovare qualchepersona, di qualunque età, disposta a dedi-care un paio d’ore alla settimana al belcanto e allo stare un po’ insieme in amici-zia?». Sì, perchè è proprio questa la filoso-fia del gruppo: coltivare la passione per icanti popolari trascorrendo qualche ora fraamici.«La nostra formazione è aperta anche a chiproviene da fuori paese – spiegano i coristi–. Ce la stiamo mettendo tutta, ma abbiamobisogno di rinforzi». Chi fosse interessato aentrare nel coro, può presentarsi il martedìsera nella sede della Voce dei Colli, in viaNobile a Villaggio, sotto la baita alpina.

IL CORO “VOCE DEI COLLI”

Padre Gianni Sgreva

Giovanni Migliorini

Alfonso Avogaro

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E’ proseguita in questi mesila progettazione del bacinoSan Lorenzo. A fare il puntodella situazione è l’assessoreai lavori pubblici MarcoVetrano. «Nei mesi scorsi ilGenio Civile di Verona hapredisposto le ultime fasiprogettuali riguardanti ilbacino di San Lorenzo –afferma -. È stato approvatoil progetto per la realizzazio-ne di meccanismi idraulici,tali da consentire il transitodell’acqua senza provocaredanni alle coltivazioni.Quando le paratoie serviran-no chiuse, vi sarà il riempi-mento del bacino. Essoavverrà con una maestosaopera che, in corrispondenzadell’innalzamento del fiume,permetterà all’acqua di sfio-rare e tracimare in un lungoterrapieno da erigere paralle-lo all’“arginello” San Loren-zo e che, con calma, scorre-rà nel fossato esistente finoalla zona vicino alla Regio-nale 11.Al fine di garantire una cor-

retta esecuzione dei lavori eper gestirne in futuro la puli-zia e la manutenzione –aggiunge l’assessore Vetra-no - sono stati raggiuntiaccordi con i proprietari deicampi per frazionare i terre-ni e porre i picchetti delimi-tatori. I lavori dovrebberoiniziare in primavera e lagara d’appalto è stata predi-sposta per offrire al territoriodi Soave non un ribassod’asta, anzi, sono staterichieste offerte di servizi oattrezzature a favore delleopere.Ad esempio, la fornitura diuna pompa idrovora stabile

oppure altri lavori migliora-tivi del progetto. La più vantaggiosa offertadeterminerà la ditta vincitri-ce». Un progetto, questo,che si inserisce nell’ambitodegli interventi di manuten-zione e modernizzazione delbacino idrografico che l’am-ministrazione di Soave staportando avanti. «I tombinie le caditoie nelle vie del ter-ritorio – spiega l’assessoreMarco Vetrano - raccolgonole piogge che sono convo-gliate in tubazioni semprepiù grosse, fino a finire neifiumi. Lungo il nostro Tra-migna, sono stati realizzati,

negli anni, degli scarichi.Essi funzionano con la gra-vità che permette all’acquadi “cadere” nel fiume. Quando, però, le precipita-zioni sono tali da innalzare illivello del Tramigna, dagliscarichi l’acqua può tornareindietro. Per evitare questofenomeno sono stati stanzia-ti circa 40 mila euro permantenere, ove presenti,oppure per installare valvoledi “non ritorno” chiamateClapet su tutti gli scarichipubblici: ne sono state postetre in via Ca’del Bosco pervia Carantiga, via Fontanellee via Adami; una in viaMere, di fianco all’Isoladella Memoria, per lo scol-matore di Corso VittorioEmanuele, una di fronte alparco giochi per via SanMatteo, una a Porta Verona,in destra Tramigna, per laparte sud del paese, mentrenello stesso luogo, ma a sini-stra per il centro storico, unavicino al ristorante Amletoper via Covergnino e una asinistra delle scuole elemen-tari per via San Lorenzo.Questo è un altro passo com-piuto per favorire la sicurez-za del nostro territorio».

Gennaio 2015 8CRONACHE

Servizi diM.G.Marcazzani

In questo periodo, grazie alla generosità di enti o perso-ne, Soave si sta dotando di defibrillatori messi in luoghichiave del paese e sta cominciando a informare la citta-dinanza sul loro uso.«Alcuni mesi fa la società Unicoge ha donato un defi-brillatore posto nella scuola media, quindi l’associazioneGenti e territorio che ha tenuto un incontro sul loro uso aVerona ne ha donato un altro che sarà posto in piazzaMercato Grani nell’edificio dell’Unicredit e potrà esseresorvegliato dalla telecamera della banca – afferma il sin-daco di Soave, Lino Gambaretto -. Inoltre la signora Tad-dei di San Bonifacio ha deciso di donarcene uno perricordare il marito che giocava a calcio nel gruppo vete-rani a Soave. La sua richiesta è stata che fosse messopresso gli spogliatoi dell’impianto sportivo in viale dellaVittoria dove il marito giocava. Una nostra idea – aggiunge il sindaco - sarebbe di asso-ciarci con l’Avis che ogni anno organizza un evento per idiciottenni e fare per loro un corso sul come usare questeapparecchiature di primo intervento. In questo modo sarebbero formate le persone giovani epotremmo anche metterne di più nel territorio se ci sonoesperte nel loro uso. Mi hanno colpito particolarmente le parole del dottorGiulio Molon dell’associazione Gente e territori: “Tuttinoi ci dotiamo negli edifici pubblici di estintori perchéc’è un obbligo di legge come la loro manutenzione ognisei mesi con spese e se dovessero servire, sarebbe perspegnere un incendio e salvare una stanza o un mobilio.Con un defibrillatore, con una spesa che equivale quasi alcosto di un telefono di ultima generazione, il vantaggiosarebbe di salvare una vita umana”».

SOAVE. L’assessore ai Lavori Pubblici, Marco Vetrano, fa il punto della situazione

Bacino S. LorenzoIl progetto avanza

SOAVE / DEFIBRILLATORI

SOAVE / NATALE DELLE ASSOCIAZIONILo scorso 20 dicembre, al palasport di Soave, si è svolto “Natale delle asso-ciazioni”, appuntamento annuale che vede l'incontro tra tutte le associazio-ni di volontariato del paese. La lunga serata è iniziata con la SS. Messa,seguita da momenti di musica, spettacolo e sport duranti i quali ogni asso-ciazione è stata protagonista per alcuni minuti.Durante l’evento si sono festeggiate le associazioni che da più anni opera-no nel territorio omaggiandole di una targa commemorativa. Quest’anno inparticolare sono statipremiati l’associazio-ne Unitalsi per i 50anni dalla fondazio-ne, il gruppo Prote-zione Civile Valdal-pone per i 30 anni diattività in unione conil Comune, l’associa-zione Arma Aero-nautica che festeggiai 50 anni di presenzain paese e il gruppocamperisti che que-st’anno compiono 35anni.

NOTIZIE IN BREVEVISITA GUIDATA PER CONOSCERE SOAVE. E’ in programma il 18 gennaiouna visita guidata gratuita al centro storico di Soave e alla rassegna dei prese-pi. La partenza sarà da Porta Verona alle 10.30 e alle 15 per una durata di dueore. Si visiteranno chiese, palazzi e tutte le varie mostre di presepi e installazio-ni natalizie presenti in centro, oltre al consueto mercatino dell’antiquariato, delcollezionismo e delle curiosità.SI ALLARGANO I GEMELLAGGI CON FRANCIA E GERMANIA. Soave ègemellato con due paesi: Claye- Soully in Francia e Kelheim in Germania. Ognianno con questi due paesi avvengono scambi culturali con i ragazzi della scuo-la media. Ora però si vuole allargare l’iniziativa pure agli adulti. «Abbiamo rice-vuto una richiesta da entrambi i paesi per estendere lo scambio culturale cheavviene tra i ragazzi, pure agli adulti – afferma Lino Gambaretto, sindaco diSoave -. L’iniziativa è per ospitare famiglie francesi o tedesche e poi essere con-traccambiati nello stesso modo. Questa richiesta è molto forte soprattutto dallaFrancia. Da tener conto che Claye- Soully è una cittadina di 12.000 abitanti alleporte di Parigi, quindi potrebbe essere un alloggio molto interessante ed econo-mico per visitare la Ville Lumière».TORNA LA SAGRA DEI RUFIOI. A Costeggiola, frazione di Soave, Cazzanodi Tramigna ma in parte anche ad Illasi e Colognola ai Colli, dal 16 al 18 gen-naio torna l’Antica Sagra di Sant’Antonio Abate detta “dei rufioi”. Quest’annosi festeggia la 101ª edizione. Stand enogastronomici, pesca di beneficenzasaranno affiancate dalla gara dei migliori rufioi casalinghi. Sabato 17 avràluogo la benedizione degli animali domestici sul sagrato della chiesa, il passag-gio della Montefortiana e nel pomeriggio di domenica 18, nel salone parroc-chiale, la compagnia teatrale “Nemo a filò… a Costiola!” con il coro “I Vilan dela Bastiola” e le tre sorelle Anguane di Castelcerino proporranno “Canti popo-lari de na olta e storie da filò tratte dalla raccolta di Dino Coltro”.

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Un video per par-lare ai samboni-facesi e fare unresoconto deiprimi mesi del-l'Amministrazio-ne comunale. Hachiuso il 2014con una novità ilsindaco di SanBonifacio Giam-paolo Provoliche, con un videopubblicato suinternet e condi-viso sui principa-li social media,ha parlato a tuttala cittadinanza.Parlando dalla sala consiliare del municipio, Provoli si è subi-to detto soddisfatto «di esser riusciti a realizzare gli interventidi messa in sicurezza degli edifici scolastici programmati perle scuole primarie di via Roma e Prova. Importanti anche ilavori di messa in sicurezza effettuati sul camminamento dientrata del cimitero e l'inizio del restauro della sua facciata.Dopo alcuni anni di stop sono ripresi i lavori di manutenzioneordinaria stradale, come quelli realizzati a Locara; con la pri-mavera nuovi interventi sono previsti per le strade del centro esu molti marciapiedi». Nel proseguo del video Provoli si è sof-fermato sugli eventi organizzati in questi ultimi mesi per rav-vivare il centro storico, come la Mezzanotte Bianca e i SabatiSambonifacesi; «prime esperienze che hanno avuto esiti piùche positivi, riportando molta gente in piazza. L'auspicio èquello di rendere tali iniziative un appuntamento mensile con-tinuativo e la stretta collaborazione con la Pro Loco, che saràreferente per tutte le attività che animeranno il paese, va pro-prio in questa direzione». Il primo cittadino ha poi voluto dareuno sguardo al nuovo anno, e ai progetti futuri. Dai voucher

lavoro del valore di 30.000euro da mettere a disposizio-ne di disoccupati, impiegan-doli nello svolgimento di atti-vità di manutenzione ordina-ria o per altre necessità delComune, fino alla partecipa-zione del Comune, con variprogetti, a bandi regionali edeuropei per l'illuminazionepubblica, il risparmio energe-tico e l'ottimizzazione delriscaldamento scolastico. Ilnuovo anno porterà poi a SanBonifacio la novità dell'ulte-riore passo avanti nella rac-colta differenziata, col porta aporta spinto che ora riguarde-rà anche il vetro, che nonverrà più raccolto nelle appo-site campane ma prelevato acasa come carta, secco eumido. Giampaolo Provoli haconcluso il video con messag-gio di positività, «per unasempre più importante colla-borazione tra Amministrazio-ne e cittadini, che insiemepossono lavorare, e assiemepossono creare un paesemigliore».

Gennaio 2015 10CRONACHE

Alimentazione, tecnologiae innovazione: sarannoqueste le principali temati-che sulle quali il Comune diSan Bonifacio punterà perentrare nel progetto Expo-Veneto e poter quindi sfrut-tare l'enorme cassa di riso-nanza dell'Expo 2015 perpromuovere e rilanciarel'Est veronese.Assieme alla Consulta delLavoro, suo organo conso-ciato, il Comune sta proget-tando una serie di eventi, darealizzare sul territorio, chepossano rientrare all'internodel calendario ufficiale del-l'esposizione universale eche siano al contempovetrina per le imprese e iproduttori della zona. Unprogetto che, come spiegal'assessore alle Attività pro-duttive Gianni Storari, «nonè rivolto solo alla realtàsambonifacese, ma vuoleinvece promuovere tutto ilterritorio circostante. E'un'occasione troppo impor-tante, che non possiamopermetterci di perdere».

Proprio per rimarcare lavolontà di uscire dai classi-ci schemi campanilistici ilprogetto utilizzerà il nomedi “Est Veronese Produce”,già conosciuto e in grado diinglobare una pluralità diinteressi.Il progetto prevede, almomento, l'organizzazionedi tre eventi che si terrannonel periodo dell'Expo, cioèdal 1 maggio al 31 ottobre2015. Eventi dedicati sì alla popo-lazione, ma pensati soprat-

tutto per tutte le aziende chevedono nel fare rete uno deipochi spiragli per un futuropiù roseo. Un fine settimana di incon-tri e presentazioni dedicateai temi dell'alimentazione,dei suoi prodotti, e alleimprese che in questocampo lavorano; una duegiorni incentrata su indu-stria, produzione, tecnolo-gia ed innovazione e, infi-ne, un evento dove protago-nisti possano essere ragazzie cittadini.

Questi gli eventi in fase diprogettazione e che verran-no inseriti all'interno delcalendario ufficiale diExpoVeneto, consultabilesul portale www.expovene-to.it.«Vogliamo coinvolgeresempre più aziende eAmministrazioni comunali– continua Storari – perchè,con le loro adesioni al pro-getto, saremo in grado didare vita ad eventi conmaggiore capacità attrattivae di sicuro interesse perintercettare l'enorme flussodi persone che si muoveràalla volta di Milano. Conl'inserimento nei canaliufficiali dell'Expo saremoin grado di promuoverel'enorme potenziale delnostro territorio agli occhidi un mercato sempre piùinternazionale». Già daiprossimi giorni i membridella Consulta del Lavoroinizieranno a contattareproduttori e imprese del ter-ritorio per illustrare nei det-tagli il progetto, mentre abreve sarà on line il sitoufficiale, all'indirizzowww.estveroneseproduce.it.

Servizi diMatteo Dani

SAN BONIFACIO. Alimentazione, tecnologia, innovazione: ecco le tematiche

Obiettivo Expo ‘15per l’Est Veronese

IL VIDEO

Il Sindaco...va in rete

AIDO SAN BONIFACIO / UN’ARENA DI SUGHEROL'Arena di Verona perfettamente riprodotta e color sughero, formata da migliaia da migliaia di tappi. E' l'opera realizzata dai volon-tari dell'AIDO di San Bonifacio e S.Stefano di Zimella, presentata ufficialmente lo scorso dicembre presso l'ospedale Fraccastoro.Prosegue così una storia di opere realizzate in lattine e iniziata sempre con l'arena per arrivare fino all'Atomium di Bruxelles. Sta-volta tocca ai tappi di sughero, circa 15.000 quelli utilizzati da Lino Bosetto, realizzatore dell'opera, per dar vita al progetto dell'ar-chitetto Giampietro Pegoraro, che ha ridotto l'anfiteatro veronese in scala 1 a 30. Un lavoro inziato a giugno che ha visto 65 volon-tari impegnati nella raccolta dei tappi e circa 430 ore di lavoro complessivo. Alla presentazione sono intervenute le Amministra-zioni comunali di San Bonifacio, col vicesindaco Mario Nogara, e di S. Stefano di Zimella, col sindaco Alessia Segantini, entrambiuniti nel plauso tributato ai volontari che, oltre alla realiz-zazione dell'arena, da anni sono impegnati nella promo-zione della donazione di organi. Un applauso tributatoanche da Lina Proietto, presidente regionale dell'AIDO.L'arena resterà esposta presso la hall del Fraccastoro finoa febbraio, poi l'obiettivo è metterla all'asta con proventida destinare alle attività dell'AIDO. L'ultima parole è diGiancarlo Dalla Tezza, presidente della sezione AIDO diSan Bonifacio, che, oltre al dovuto «applauso a chi si èadoperato per realizzare questa splendida iniziativa - riba-disce come - sia importante far squadra per riuscire a con-cretizzare ogni progetto, questi tappi dimostrano cheanche da cose molto piccole può nascere qualcosa di gran-de. Un po' lo spirito che anima i volontari dell'AIDO, sem-pre mossi dalla speranza di fare del bene».

Giampaolo Provoli

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Il nuovo anno ha portato indote anche qualche preoccu-pazione per il Comune diSan Bonifacio e per i suoicittadini. Si è tornati infatti aparlare di TAV, con la ripre-sa del progetto da parte delGoverno e con l'accordo fir-mato dagli enti che prevedela presentazione definitivadel tratto Verona-Vicenzaentro il 15 maggio.Una pre-occupazione fondata quelladei sambonifacesi poiché,qualora venisse riproposto ilvecchio tracciato a rasoaffiancato alla storica lineaferroviaria, vedrebbero ilpaese praticamente spaccatoin due. Un progetto al qualel'Amministrazione comuna-le si è dichiarata assoluta-mente contraria, come delresto fatto dalle Ammini-strazioni passate, e che havisto l'immediata mobilita-zione del sindaco Giampao-lo Provoli. Il primo cittadinodi San Bonifacio è statoconvocato dal prefetto PerlaStancari per discutere dellaquestione, ed ha dato man-dato al consigliere comuna-le Palma Racconto di effet-

tuare un'analisi degli effettiderivanti dalla conferma delsuddetto tracciato. Analisidalla quale risulterebberocentinaia le unità abitativecompromesse o comunquetoccate dal tracciato; conesse molte strutture di viaTrento, via Minghetti e inzona ex fornace. La CantinaSociale verrebbe demolita,molti capannoni e struttureproduttive vedrebbero limi-tata la propria viabilità ealcune strutture di importan-za storica-monumentale,come l'Abbazia di Villanovae Villa Gritti, potrebberosubire un grave impatto perl'estrema vicinanza dellalinea ferroviaria.Provoli haanche inviato una lettera alministro delle InfrastruttureLupi, al ministero dell'Am-biente, alla Rete ferroviariaitaliana e, per conoscenza,alla Provincia di Verona e alConsorzio Iricav 2. Letteranella quale viene chiesto diconsiderare il forte impattoambientale derivante dalprogetto e l'effetto devastan-te che il passaggio dellaTAV al centro del paese

comporterebbe. La propostadell'Amministrazione sam-bonifacese è quella di ripen-sare il tracciato posizionan-do la linea TAV a sud delpaese, in affiancamento allaPorcilana e alla futuraSi.Ta.Ve. (Sistema Tangen-ziali Venete). Provoli chiedeinfine un incontro attorno adun tavolo istituzionale alquale far partecipare tutti gli

organi coinvolti e dove leamministrazioni interessatepossano arrivare ad un pro-tocollo d'intesa.La questione TAV tornaquindi ad essere di pressan-te attualità, saranno le pros-sime settimane e i prossimimesi a chiarire quale saran-no le prospettive concreteper San Bonifacio e i suoicittadini.

Gennaio 2015 11CRONACHE

SAN BONIFACIO. Il tratto Verona-Vicenza sarà presentato entro il 15 maggio

L’ombra della Tavminaccia il paese Da febbraio a San Bonifacio inizierà la raccolta porta a

porta anche del vetro, un ulteriore passo avanti nel progettodel porta a porta spinto che l'Amministrazione comunale hadeciso di proseguire.Con l'inizio di febbraio verranno rimosse le campane delvetro tutt'ora presenti sul territorio, mentre già da metà gen-naio verranno distribuiti alla popolazione il calendario dellaraccolta e gli appositi bidoncini gialli da posizionare difronte alle abitazioni. «Il giorno di raccolta del vetro – spie-ga l'assessore all'ambiente Marta Temellin – sarà il lunedì,a settimane alternate con quella della carta. La raccoltaporta a porta del vetro sul terrtorio comunale inizierà lune-dì 9 febbraio, sabato 7 solamente per la frazione di Lobia;stiamo inoltre studiando il modo di organizzare dei punti didistribuzione dove recarsi per reperire i bidoncini e di unincontro pubblico per far sì che i cittadini possano averetutte le informazioni possibili». Per qualsiasi chiarimento,poi, sarà sempre possibile contattare l'Ufficio ecologia delComune.Ad occuparsi della raccolta del vetro sarà l'AssociazioneMissionaria che, proprio a partire da febbraio, gestirà anchel'Ecocentro di via tombole, mantenendo il personale giàpresente e garantendone l'apertura con orario continuato ilsabato. Tra le novità del nuovo anno, sempre in tema dirifiuti, c'è anche l'assegnazione di un vigile che avrà il com-pito di perlustrare il territorio, tenendo sotto osservazionesoprattutto le aree oggetto di un continuo abbandono dirifiuti. «In caso di violazioni – continua Temellin – il vigilepotrà mettersi in contatto con i residenti per ottenere segna-lazioni e poter così rintracciare gli autori dell'abbandono dirifiuti. Se fosse verificato che la violazione è dovuta ad unerrore vi sarà la possibilità di informare meglio gli interes-sati, ma se il comportamento dovesse ripetersi scatterannole sanzioni. Puntiamo molto sulla collaborazione fra cittadi-ni, Amministrazione, operatori e istituzioni in genere, que-sta deve essere la strada per riuscire a risolvere il problemadei rifiuti abbandonati nel nostro paese».

RACCOLTA DIFFERENZIATA

Anche il vetro“porta a porta”

CENTRO SERVIZI VOLONTARIATO/NUOVO SPORTELLOUna nuova opportunitàper il volontariato sam-bonifacese. Entra infunzione in questi gior-ni il nuovo sportelloterritoriale del CSV(Centro Servizi Volon-tariato) di Verona,inaugurato nelle ultimesettimane dello scorsoanno e ora pronto adoffire i propri servizi.«L'apertura di questosportello – esordisceChiara Tommasini –presidente CSV Verona - è il risultato di un lavoro congiunto fra gli uffici delCSV e l’Amministrazione comunale di San Bonifacio, in particolare con lacollaborazione dell'assessorato ai Servizi Sociali, che ha consentito di rispon-dere, in tempi brevi, a un bisogno dell’associazionismo locale e in partico-lare del volontariato». Lo sportello, operativo da questo mese di gennaio,avrà apertura quindicinale, due martedì al mese sarà presente un'operatri-ce dedicata che assicurerà le informazioni di base, riceverà eventuale docu-mentazione da inoltrare alla sede di Verona, metterà a disposizione pubbli-cazioni e materiali informativi. La sede del nuovo sportello CSV è in viaCamporosolo n.2, presso il Palazzo delle Associazioni.«Con questo nuovo sportello, il quarto in provincia di Verona – prosegueFabio Fornasini, direttore del CSV - , le associazioni e i volontari di San Boni-facio troveranno vicino casa una delle realtà che la normativa italiana hamesso a disposizione come strumento di sostegno, promozione e valorizza-zione del volontariato». Il CSV opera gratuitamente al servizio di tutti i citta-dini, di tutte le realtà del volontariato, iscritte o non iscritte al Registro regio-nale delle organizzazioni di volontariato, attive nelle quattro aree tematichepreviste dalla legge: valorizzazione e assistenza alla persona, ambito socio-sanitario, tutela dell'ambiente e dei beni culturali, soccorso e protezione civi-le. «Siamo molto soddisfatti - conclude Fabio Merlo, assessore ai Servizi Socia-li del Comune di San Bonifacio - per essere riusciti a realizzare un'iniziativache garantirà la crescita e un'ulteriore maturazione del volontariato e del-l'associazionismo, che già hanno un ruolo fondamentale nel tessuto socialedel nostro comune. L'idea di realizzare questa collaborazione col CSV è nataqualche mese fa, ora possiamo avere a portata di mano una realtà cheopera per favorire la cittadinanza attiva, sostiene l’azione dei volontari attra-verso formazione, consulenza e fornendo tutte le informazioni necessarieper far crescere la progettazione sociale».

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Il 17 e 18 gennaio torna la Montefortianache quest’anno compie 40 anni. La manife-stazione inizierà il 17 al mattino con l’aper-tura della Montefortiana – Expo, da que-st’anno in via San Carlo. Seguirà la parten-za della 20ª Marcia “Per il sorriso deibimbi” con due percorsi: uno di 5 km per iragazzi delle scuole e quello dei capitellidella lunghezza di 10 km per gli adulti. Ilricavato sarà devoluto alle iniziative deiCamilliani nel mondo. Al termine dellacorsa ci saranno le premiazioni del Concor-so di disegno scolastico che ha coinvoltomolte scuole del territorio. Nel primopomeriggio protagonista sarà la settimaedizione di Passi nel tempo, percorso di 10km nel cuore del Soave classico. Il 19 gen-naio le marce entreranno nel vivo con lapartenza del 40° Trofeo Sant’AntonioAbate- Falconeri. Quattro i percorsi: 9, 14,21 e 28 chilometri. La parte del leone lafaranno sempre i ristori: accoglienza ebuon cibo entusiasmano ogni anno le18.000 persone che partecipano alla mani-festazione. Nella mattinata del 19 partiràanche la 4ª Ecomaratona Clivus riservataagli agonisti con un percorso di 43 km checoinvolge val d’Alpone, val Tramigna e vald’Illasi con un dislivello fino a 2250 metri.Da quest’anno l’Ecomaratona fa parte delGran Prix IUTA di Ultra Trail, l’associazio-ne italiana di ultramaratona. Infine ci saràla 21ª Maratonina Falconeri, di 21 km, peratleti della Federazione Italiana di AtleticaLeggera, FIDAL, cui è abbinato il 12° Tro-feo Sante Ferroli, riservato agli atleti tesse-rati Alpini ANA. Il pomeriggio sarà tutto

per gli atleti professionisti e i giovani. Alle 13 prenderà il via il 7° Gran PremioPedrollo - Giovani Promesse una corsa sustrada per il settore giovanile del CentroSportivo Italiano di Verona. I giovani atle-ti veronesi si sfideranno in una competizio-ne di mezzofondo di varia lunghezza: dai300 metri per i più piccoli di 7 anni ai quasi2 km per i ragazzi di 13 anni. L’ultima garain programma sarà la 34ª MontefortianaTurà, gara internazionale su strada per atle-ti Fidal di 10 km per i maschi e 6 km per lefemmine. Da quest’anno le partenze e gliarrivi con ristori non saranno più in piazzaSalvo D’Acquisto ma in via Dante in corri-spondenza delle scuole elementari. Per maggiori informazioni: www.monte-fortiana.org.

Doppia inaugurazione il 14dicembre nella chiesa parroc-chiale di Monteforte: unnuovo organo e una criptachiamata “cantina di Dio”.Per l’occasione è intervenutoil cardinale Domenico Calca-gno che ha benedetto entram-be le opere. «La parrocchia diMonteforte ha una tradizioneimportante per quanto riguar-da la musica liturgica conorgano a canne – afferma donAlessandro Bonetti, parrocodi Monteforte -. Il primo orga-nista nominato risale alla finedel ‘700 e le prime notizie diun organo sono datate allaprima metà del ‘900. Il 17aprile 1966 fu inaugurato l’or-gano costruito dalla dittaZarantonello di CornedoVicentino con un concerto delMaestro Padre Terenzio Zar-dini. Quello strumento, di cuioggi rimangono le canne epoco altro, nell’estate 2011non ha più funzionato e tuttigli organari chiamati pervedere il da farsi furono con-cordi nel ritenerlo non piùriparabile, ma occorreva unrestauro completo e unanuova trasmissione. Un gior-

no mi sono quindi presentatoalla famiglia Ferroli spiegan-do il problema e ricevendorassicurazioni…Oggi abbia-mo un organo costruito dal-l’artigiano Diego Bonato edai suoi collaboratori per unanno di lavoro. La parrocchiaha potuto affrontare una spesadi tali proporzioni solo graziea dei benefattori, Dante Ferro-li e sua moglie Anna. Oltreall’organo però è stata inau-gurata anche la cripta e il par-roco spiega che è stata chia-mata “Cantina di Dio” dedi-candola a Monteforte poichéè il territorio europeo a piùalta densità vitivinicola. Lasua realizzazione è avvenutasoprattutto per opera di Alfre-do Valente, che alla suamorte, nell’aprile 2013, hadeciso di lasciare tutti i suoi

beni alla parrocchia, per tuttequelle persone e cantine chehanno deciso di acquistare“un mattone” e per tutti quelliche vi hanno lavorato inmodo volontario. «La cripta –aggiunge ancora il parrocoBonetti - è stata ricavata dallacantina, dov’erano raccolte leuve che erano raccolte nelvigneto retrostante la chiesaper produrre il vino che servi-va per le messe. Dagli anni’60 però era diventata ungarage e un deposito. La crip-ta è un luogo silenzioso, caldoe accogliente per incontrarecon gioia Gesù di giorno maanche di notte. Essa è intitola-ta a San Michele Arcangelo,lo stesso nome di un anticooratorio che si trovava, dov’èora la chiesa parrocchiale, e dicui si è persa ogni traccia».

Gennaio 2015 13CRONACHE

Servizi diMaria Grazia Marcazzani

MONTEFORTE. Taglio del nastro nella chiesa parrocchiale

Inaugurazioni:organo e cripta

LA MANIFESTAZIONE PODISTICA. Il 17 e il 18 gennaio

MontefortianaQuarant’anni!

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Da dicembre i comuni diSoave, Cazzano di Trami-gna e Montecchia di Crosa-ra hanno deciso di unirsi inmodo da condividere le fun-zioni essenziali e promuo-vere le loro produzioni tipi-che. Cazzano e Montecchiaerano obbligati all’unioneperché comuni inferiori a5000 abitanti. A loro havoluto unirsi il confinantecomune di Soave. Soave,Cazzano e Montecchia diCrosara hanno gettato lebasi per una nuova collabo-razione tra enti, associandole funzioni fondamentali.Questo in futuro potrebbesfociare in un’unione, unente di secondo livellosovracomunale. Dietrofrontall'ultimo momento invecedel Comune di Monteforte.«Ci siamo trovati di frontead un percorso tutto dacostruire, legato al mondodel vino: avevamo coinvoltoin questo cammino ancheMonteforte, essendo laquarta realtà del nostrocomprensorio legata allaviticoltura – afferma il sin-daco di Soave, Lino Gamba-retto -. Soave non era obbli-gato, contando più di 5.000abitanti, ma Montecchia eCazzano, entro il 31 dicem-bre, dovevano per legge

associare alcune funzioni,pertanto ci siamo fatti capo-fila dell'accordo che hadurata di tre anni. Dopo diche sarà fatta una verifica:se tale analisi sarà negativa,ci sarà l'obbligo per legge daparte dei tre enti di creareun’Unione di Comuni.Diversamente potremmoproseguire come fatto inquesti tre anni. Vedremodunque da qui a tre annicome si svilupperà questacollaborazione, anche per-ché ogni Comune ha un pro-prio equilibrio interno e lascelta di unirsi va gestitacon attenzione». «Associazione di funzioninon significa associazionedi servizi – precisa EdoardoPallaro, sindaco di Montec-chia di Crosara -. La nostrascelta è stata di tipo econo-mico, amministrativo, terri-toriale e giuridico. Quelloche abbiamo fatto ci rendeantesignani in questo: a mioparare fra 25 anni ci saràuna zona unica del Soavecon o senza San Bonifacio.La piccola zona dell’estveronese si configura comenord est e sarà un’entitàunica senza rovinare l’iden-tità dei singoli comuni.L’associazione di funzioni el’unione dei Comuni salva-

guarda l’identità storica,giuridica, amministrative edi tradizione dei singoliComuni. I servizi sarannomigliori e contribuiranno auna maggiore identità. L’as-sociazione di funzioni signi-fica mettere a disposizioneciò che si ha di meglio a ser-vizio degli altri dal punto divista del personale ammini-strativo. Non si deve con-fondere l’amministrazione

con il personale amministra-tivo perché la condivisionedi funzioni coinvolge soloquest’ultimo ed è moltoimportante perché in questomodo non si perdono lecompetenze. Questo porteràdei vantaggi al cittadinoperché potrà avere dellerisposte più qualificate enon è detto che la professio-nalità sia solo da una parte». Maria Grazia Marcazzani

Gennaio 2015 14CRONACHE

L’UNIONE. Soave, Cazzano e Montecchia hanno associato le funzioni essenziali

Alleanza a tre per il futuro

Lo scorso 7 dicembre invia Nassiriya a Montecchiadi Crosara è stato inaugu-rato il monumento dedica-to all’Arma dei Carabinierinell’anno dei festeggia-menti dei 200 anni dellasua istituzione. L’idea del monumento è diDino Righetto, presidentedell’Associazione naziona-le carabinieri di Montec-chia, e ha trovato il soste-gno di tutte le amministra-zioni della Val d’Alpone edal Comando dei Carabi-nieri di San Giovanni Ila-rione, addetto a sorvegliarela vallata.Il monumento rappresentala moneta da due euroconiata quest’anno proprioper festeggiare l’evento.«I Carabinieri, chiamati

così perché quando sononati adoperavano un fucilechiamato carabina, sono unpunto di riferimento per lasocietà e lo sono stati pertutti nei loro due secoli distoria – ha affermato il sin-daco di Montecchia di Cro-sara, Edoardo Pallaro -. Ilpoeta latino Virgilio hadefinito la parola “monu-mento” come “memoria epegno d’amore” e questo èdedicato all’Arma chesempre vigila sulle nostrerealtà. Essa non potrà esseresostituta: anche se è previ-sto che sarà creato uncorpo d’arma unico pertutta Europa, l’Arma deicarabinieri esisterà ancoradal punto di vista storico.L’Arma dei Carabinieri si

distingue per la fedeltà alleistituzioni, al cittadino eallo Stato». «Questo monumento è ori-ginale e particolare e pensoche sia unico nel suo gene-re in Italia perché i dueeuro commemorativi sonousciti solo recentemente –ha aggiunto il generaleispettore della regioneVeneto per l’Arma in con-gedo Nando Romeo Ani-balli -. L’Arma dei Carabi-nieri è stata istituita da Vit-torio Emanuele I, dopo cheNapoleone fu confinatoall’isola d’Elba ed era tor-nata la Restaurazione. Le 12 stelle sulla monetarappresentano i primi 12Stati che si sono uniti aRoma per fare l’UnioneEuropea. La prima Europa

unita l’aveva fatta Napo-leone quando negli Statiche aveva conquistato,aveva messo a capo di que-sti parenti e amici di varianatura. Vittorio Emanueleaveva bisogno di una forzamilitare istruita in un paesedove l’analfabetismo erapari al 90%: un carabiniere– che doveva aver fatto 4anni di servizio militare,avere 24 anni e non supera-re i 40 anni d’età - chesapeva leggere e scrivereera di livello elevato. Icarabinieri hanno combat-tuto nelle tre guerre d’Indi-pendenza, nelle due guerremondiali e anche dopocontro il brigantaggio nelleregioni del sud».

M.G.M.

MONTECCHIA / MONUMENTO DEDICATO ALL’ARMA DEI CARABINIERI

NOTIZIE IN BREVE(M.G.M.) MARIO BATTISTELLA, RE DEL TANGO. Molti montefortiani non sanno di avere un loro antenato, Mario Battistella, che fu famosissimo in Argenti-na per essere uno dei re del tango. Ed è proprio su di lui che Liviana Loatelli, insegnante di lettere antiche e pianista del gruppo di tango argentino “Alma Migran-te” sta terminando di scrivere un libro. Mario Battistella nacque a Monteforte il 5 novembre 1898 nell’attuale via XXVII Aprile. A 14 anni si unì a una compagniadi spettacoli viaggianti. Nel 1910 si recò in Argentina, dove nel 1922 conobbe Carlos Gardel e riuscì a debuttare come compositore per il teatro di rivista, i musi-cal e il cinema. Nel 1929 Mario parte per Parigi, dove viene ingaggiato dalla Paramount come traduttore, ma nel 1933 torna in Argentina dove crea le sue operemigliori. Morì il 10 ottobre 1968 a Buenos Aires, all’età di 74 anni. Di lui ci rimangono 254 canzoni, di cui la maggioranza tanghi. «Dal 2008 con il mio gruppoci occupiamo di tanghi e dal 2010 ci siamo specializzati nella valorizzazione di compositori di tango veneti e friulani emigrati in Argentina a inizio '900 – affermaLiviana Loatelli -. Il nostro interesse si è concentrato sulla figura di Mario Battistella, protagonista del libro che uscirà a breve». Per informazioni:[email protected].(M.D.) “BOCHE DE PIERA” DI MARCO BOLLA. Dieci anni di esperienze, sensazioni, colori e umori che costellano il percorso quotidiano. C'è tutto questo den-tro Boche de Pièra, raccolta di poesie nella quale Marco Bolla raccoglie i momenti più significativi della propria produzione poetica. Il volume, edito da Panda Edi-zioni, è una silloge dove l'autore fonde gli elementi peculiari della propria terra natale con una personale ricerca quotidiana che lo porta ad osservare e indaga-re la realtà aspettando “calcòssa che me daga on scorlón de verità”. Una raccolta dove la maggioranza dei versi è in dialetto veneto. Marco Bolla, è nato e vivea Monteforte d'Alpone. Molte sue poesie sono state in passato premiate o segnalate in vari concorsi nazionali. Boche de Pièra è reperibile alla libreria Piramidedi San Bonifacio ed è acquistabile on line, anche in formato e-book, sul sito di Panda edizioni.

MONTEFORTE/IL CORTOMETRAGGIO

Il verbo “mangiare” che diventa sinonimo di“imparare”. Da quest'idea ha preso il via il pro-getto de “La Cena Perfetta”, cortometraggio conprotagonisti i giovani alunni delle scuole medie diMonteforte d'Alpone e pronto per partecipare alconcorso “La Scuola per l'Expo 2015”. Il Comunedi Monteforte e i dirigenti dell'Istituto Comprensi-vo hanno fortemente voluto partecipare al con-corso indetto dal Ministero dell'Istruzione e legatoai temi propri dell'esposizione universale. Iniziacosì la collaborazione col regista Diego Carli che,dalla fine di settembre, ha scritto soggetto e sce-neggiatura, dando poi il via alle riprese. «L'operaprodotta - spiega lo stesso regista - è una docu-fiction dove cinema e informazione si coniugano,in un connubio tra realtà e finzione che si fondasui concetti di alimentazione e tradizione. E' lastoria di una ragazzina che, dopo aver scopertoun libro di vecchie ricette, mossa dalla curiosità,cerca informazioni su questi scritti, iniziando quin-di a confrontarsi con la tradizione gastronomicalocale e con quella di culture differenti. Perchèl'alimentazione è un concetto strettamente legatoa quello di integrazione, quando si è seduti allostesso tavolo, ci si sente tutti più vicini». Il risulta-to sono venti minuti di cortometraggio per i qualiè stato necessario un mese di riprese, un lavoroseguito costantemente dal coordinamento dellaprofessoressa Giorgia Battistella e del presideGiuseppe Boninsegna. Ben 99 i ragazzi coinvoltinella realizzazione del progetto, da chi è statoscelto come vero e proprio attore a tutti quelli chesono stati impegnati nella ricerca di ricette e loca-tion, fino a chi si è occupato di backstage e foto-grafia. «I ragazzi sono stati entusiasti e partecipi –continua Diego Carli –, hanno lavorato assiemead alcuni attori professionisti e hanno così potutosperimentare tutto il lavoro che sta dietro allacreazione di un'opera cinematografica». Sonoquasi 700 le scuole di tutta Italia che, con variprodotti, parteciperanno al concorso; se “La cenaperfetta” verrà selezionata fra i vincitori sarà pro-iettata durante i mesi dell'Expo di Milano. Il viaggio de “La cena perfetta” però non si fermaqui; il cortometraggio verrà infatti presentato uffi-cialmente a Monteforte a febbraio, dopo una pic-cola preview per gli ospiti della Montefortiana, enei prossimi mesi parteciperà anche alle selezioniper i maggiori festival e concorsi cinematograficidi genere.

Matteo Dani

I sindaci di Montecchia, Cazzano e Soave

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Dal 25 ottobre al 30novembre è stata allestitala mostra fotografica edocumentaristica “Arcolee i nobili Pellegrini tramonastero e patriziato dal'300 al '600”, organizzatadal Comune, insiemeall'Ass.ne RicercatoriDocumenti Storici, diret-tore scientifico il prof.Marco Pasa. Nelle barchesse di PiazzaPoggi la mostra si dipana-va in varie sale, partendodalle origini della nobilefamiglia Pellegrini: incentro Arcole si trova unadelle ville più famose delterritorio “La Decima”,

risalente al XIV secolo,acquistata da GiovanniPellegrini ad inizio 1400.La villa è cinta da un altomuro, con l'imponente“Arco dei Croati” in entra-ta. I Pellegrini ad Arcolepossedevano estese pro-prietà terriere, palazzi ebarchesse, anche in Gaz-zolo, Marezzane, Volpino,Santo Stefano e Cà Salve-ghe. Dei veri e propri latifondi-sti che hanno modellato ilterritorio. Nel 1518Camillo Pellegrini trasferìla sede della famiglia aGazzolo e ad inizio 1600iniziarono la costruzione

della villa poi divenutaMaffei-Ottolini, nella cuicorte si battevano i cerea-li. A metà 1600 cominciòil periodo di decadenzadella nobile famiglia, cheportò a cedere alcuni pos-sedimenti.Altre nobili famiglie siinsediarono in Arcole, iBevilacqua, i Maffei, IGritti, i Malaspina, tutteattive nella bonifica delleterre della valle zerpana. Una sezione della mostraera dedicata ai conventidel territorio: i monasteridei benedettini in partico-lare, prodighi nella lottaall'incolto, bonificatori di

luoghi paludosi. Ad Arco-le si insediarono i frati diSanta Maria in Organo,San Pietro di Villanova,gli Umiliati. Una sala era dedicata alleterre di confine di Arcole,Cavalpone, Zerpa, rica-denti oggi in tre Comuni:Arcole, Veronella e Bel-fiore, sempre accomunatida una situazione idraulicacomplessa e problematica,area di confluenza dei tor-renti Tramigna, Alpone,Dugal Masera e Fontane. « L ' A m m i n i s t r a z i o n eComunale con questamostra ha invitato ad unapiù completa conoscenza

delle vicende storiche del-l’area di Arcole e dintorni,nel periodo dal 1300 al1600 - spiega il consiglie-re alla cultura ClaudioSoprana -. Spesso, quandosi parla della storia diArcole ci si riferiscesoprattutto alla battaglia

napoleonica tralasciandotutte le altre epoche. Conquesta mostra abbiamofatto riscoprire un periodopoco conosciuto, ai circa1200 visitatori di cui quasi300 il giorno della presen-tazione».

Graziana Tondini

Gennaio 2015 16CRONACHE

MOSTRA AD ARCOLE. Grande successo di visitatori per l’esposizione in piazza Poggi

I nobili Pellegrini

Il Volo, ovvero il trio musicale composto dalle voci diGianluca Ginoble, Ignazio Boschetto e Piero Barone,nasce nel 2009 in occasione dello show televisivo "Tilascio una canzone" condotto da Antonella Clerici per RaiUno sotto la supervisione artistica di Tony Renis e Miche-le Torpedine (manager già di Zucchero, Bocelli e Giorgia).Sono stati i primi artisti italiani a firmare un contrattodiscografica con una major americana. Dopo aver riscos-so un successo internazionale soprattutto americano (illoro più grande successo è la cover "O' Sole Mio" del2011) ora puntano al mercato italiano partecipando nellacategoria Big al prossimo Festival di Sanremo targatoCarlo Conti con il brano "Grande Amore". Il 21 dicembresi sono esibiti nel tradizionale concerto natalizio in Sena-to alla presenza delle più alte cariche dello Stato in diret-ta su Rai Uno accompagnati dal piccolo coro "mani bian-che" composto da bambini affetti da disabilità uditivericevendo i complimenti dal Presidente della RepubblicaGiorgio Napolitano. Li abbiamo incontrati a Marostica,una delle tappe italiane del loro tour mondiale.Finalmente l'Italia...Gianluca: «Dopo i successi all'estero è bello tornare in Ita-lia. Abbiamo avuto l'esperienza di cantare al Teatro Anti-co di Taormina per due volte, a Pescara dove vivo io chesono abruzzese e poi a Napoli». Come lo descriveresti un concerto de Il Volo? Ci sonobrani vostri, classici della tradizione italiana comeGranada,O' Sole Mio, Mamma, Io che non vivo, ed esi-bizioni soliste. Gianluca: «E' proprio questo il bello perchè noi, essendocomunque cantanti italiani, portiamo anche la musicaitaliana nel mondo ma non solo perchè cantiamo tutte lecanzoni in spagnolo per il Sudamerica, classici americani.Io amo Frank Sinatra e Dean Martin con tutto il cuore,quindi varia il concerto. Non è solamente la musica italia-na popolare». Tutto è partito dal programma "Ti lascio una canzo-ne" di Antonella Clerici. Voltarsi indietro dopo tuttoquello che vi è successo che effetto fa?Gianluca: «Guardare avanti sempre per avere un futuromigliore, cercare di rinnovarsi e migliorarsi giorno pergiorno è importante, ma bisogna sapersi voltare indietroe non rinnegare mai il passato. Noi ringraziamo “Ti lasciouna canzone” perchè abbiamo iniziato lì. Bisogna sempreringraziare qualcuno perchè dal posto in cui sei c'è sem-pre qualcuno che ti porta sempre più in alto».

Qual'è la vostra paura più ricorrente oggi?Gianluca: «La paura di tutti i cantanti e di tutti gli artisti èche non si sa mai cosa può accadere. Ed è proprio lapaura di perdere tutto che dà la forza di continuare e difare sempre meglio». Duetti meravigliosi con star del firmamento interna-zionale: Eros Ramazzotti, Placido Domingo, Anasta-cia, Britney Spears, un lungo tour americano di con-certi con Barbara Streisand, Celin Dion...Che cosaavete cercato di “rubare” ad ognuno di questi mostrisacri?Gianluca: «Si può solamente imparare da loro. Abbiamovissuto esperienze meravigliose. Ci hanno insegnatotanto non solo musicalmente parlando, ma ci hannodato anche lezioni di vita, come quella di rimanere umilinaturalmente. Quando sei lontano da casa riesci a capireveramente quanto è importante la famiglia e il paesedove sei nato. Mantenere le radici ben salde è fondamen-tale». Conoscendo da vicino molti di questi artisti con cuiavete duettato ce n'è uno che vi ha stupito?Piero: «Quando conosci persone nuove resti sempre stu-pito soprattutto quando ti accorgi che in fondo gli artistipossono essere persone più normali di te. Barbara Strei-sand mi ha colpito perchè è una diva. Lei è fantastica, ilmassimo di tutto ed è stato davvero un onore conoscer-la e fare un tour con lei. Penso sia una delle persone piùfantastiche che abbiamo conosciuto».In America siete popolarissimi e girate in limousine econ le guardie del corpo come delle vere star...Gianluca: «Sì anche perchè lì ce n'è davvero bisogno.Siamo assaliti da fan isteriche che si tirano i capelli per-chè vogliono autografi e foto...Sarebbe pericoloso nonavere le body-guards, non scherzo!».L'America vista da vicino era un pò come ve la imma-ginavate prima di arrivarci?Gianluca: «Avevo 15 anni quando ci sono stato la primavolta quindi era tutto un sogno per me quando vedevo igrattacieli. La prima volta siamo stati a Miami e quandosiamo atterrati non ci credevo. Poi è sempre stato un cre-scere piano piano. Siamo stati in Nuova Zelanda, in Cina,in tutti i Paesi del Sudamerica dal Messico all'Argentina,Europa tutta. Ci manca solo l'Africa». Ignazio: «Devo dire che mi hanno colpito non tantol'America bensì gli americani perchè adorano la nostramusica e il nostro Paese. Sentir cantare gli americani in

italiano è ogni volta un'emozione che ti colpisce quandosei sul palco. Provi la stessa emozione in ogni concerto». Concerti, premi come il "Billboard's Awards 2014"(l'Oscar della Musica), ospitate in radio e Tv, duettiinternazionali...Se dovessi scegliere il momento Topvissuto finora?Gianluca: «Il top può essere quando ho cantato a Pesca-rea di fronte a tutti gli amici e i parenti. Non c'è cosa piùbella. E' più bello di qualsiasi premio o duetto. Cantare difronte a mio nonno e ai miei genitori che mi hanno vistoquando a 11 anni cantavo nel piccolo coro...Oggi canto inun gruppo affermato. La vita cambia. Oggi ancora dico:questa è la mia vita». Se poteste guardare dentro la sfera di cristallo cosa vipiacerebbe vedere per il futuro de Il Volo?Gianluca: «Continuare così perchè sta andando alla gran-de. Oggi sono felicissimo così».Piero: «Tanta verità perchè questo mondo è molto diffici-le. Speriamo di ritrovarci insieme e girare il mondo anco-ra una volta». Ignazio: «Divertirci con quello che facciamo. Se fai musi-ca vuol dire che ti piace. La chiave del futuro è amarequello che fai».

Luca Rizzato

“Il Volo”: un trio davvero esplosivo

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La Contrada Strà di Belfioreha invitato la cittadinanza apartecipare alla Santa Messadel 21 dicembre 2014, in cuisono state presentate trenuove statue donate per il Pre-sepe del Santuario dellaMadonna, lungo la via Porci-lana. Il “rione giallo” ha volu-to rendere partecipe tutta lacomunità belfiorese di questainiziativa che nasce nel 2004 eche ora sta trovando nuovavita. «L’acquisto di diversestatue nel 2004 – interviene ilCapocontrà Andrea Varco – èfrutto dei sacrifici e piccolirisparmi messi da parte neltempo da tutte le famiglie resi-denti nella Contrada Strà.Quest’opera, è stata da noicontradaioli portata avantisempre con grande impegno epassione, come se avessimouna vera e propria missione dacompiere». Per i residentidella Strà, il Presepe del San-tuario si rivolge a tutti gli abi-tanti di Belfiore, un segno cri-stiano che ci contraddistinguee un modo significativo peronorare Maria Santissima,

protettrice dell’intera colletti-vità. «Siamo oggi ancor piùentusiasti di annunciare che,dopo Gesù, Giuseppe, Maria,il bue, l’asinello, le pecore edi pastori, siamo riusciti adaggiungere anche le nuovestatue dei tre Re Magi. E’ un acquisto che ci sta dav-vero molto a cuore e siamogioiosi di poterlo condividerecon tutti gli abitanti del nostropaese» spiega Varco. A livelloartistico, le nuove statue sonodella stessa serie delle prece-denti, fabbricate da un'aziendaleader del settore: «Sono scul-ture fatte da mastri artigianialte 65 centimetri, creazioni

manuali uniche realizzate conuna particolare resina estre-mamente resistente alle scalfi-ture o alle cadute accidentali,oltre ad essere un materialeisolante che resiste alle freddetemperature esterne dell’in-verno – afferma ancora Varco-. La plasticità del materialeimpiegato permette di cattura-re tutti i dettagli della figuraoriginale da riprodurre. Laditta produttrice si avvaledella collaborazione di arti-giani a cui distribuisce i singo-li pezzi “grezzi” direttamentenelle loro case per la decora-zione interamente a mano. Gliartisti-scultori possono espri-

mersi in tutta libertà nello svi-luppare i modelli assegnati aseconda del loro estro, perfare sì che la loro arte natura-le non venga segnata da inter-ferenze esterne, ma si possaesprimere sempre al meglio -conclude il capo contrada -.Gli artigiani mantengono vivol’entusiasmo per questo lavo-ro tramandandolo alle genera-zioni future». Ricevuta laSanta Benedizione, le statuesono state collocate nel San-tuario della Madonna dellaStrà dove rimarranno espostenel Presepe per tutte le Festi-vità.

Gennaio 2015 17CRONACHE

Servizi diGraziana Tondini

BELFIORE. Il Presepe del Santuario della Madonna ha tre nuove statue

E “Re Magi”fanno capolino

Mina Ihlali il 10 dicembre ha giurato fedeltà alla Repubbli-ca, rispetto alla Costituzione e alle leggi italiane, diventan-do quindi nostra concittadina. Residente a Belfiore da 10anni, da 17 in Italia, ha fatto domanda quattro anni fa al Pre-sidente della Repubblica di ottenere la cittadinanza italiana.Anche il marito Samir Haidar ha richiesto la cittadinanzaitaliana, tre anni prima della moglie, ma non gli è ancorastata riconosciuta. Mina Ihlali è nata in Marocco, dove tut-tora vivono i genitori e alcuni parenti. In Marocco ha stu-diato al liceo scientifico. La signora Mina è mamma di trefigli, il più grande Omar ha 14 anni e frequenta l’IstitutoDal Cero di San Bonifacio; il quarto è in arrivo a gennaio.La signora è un’imprenditrice: insieme al marito Samirgestisce una ditta di lavori edili, tanto che a volte la vedia-mo guidare per il paese il camioncino dell’azienda. «Con lapatente presa in Italia» - precisa lei.Prima di Belfiore hanno vissuto a Tregnago, ma si trovanomolto bene nella “terra della mela”. «Sono felice di viverein questo paese – ha commentato Mina dopo il giuramento-. Mi trovo proprio bene. Penso che non cambierò più resi-denza». Negli anni scorsi Mina si è impegnata anche nelsociale, partecipando alla formazione linguistica delledonne del suo paese d’origine, come mediatrice per i corsidi italiano organizzati dal Comune. In Municipio, davantiall’Ufficiale di Stato Civile Emanuele Zampieri ha prestatogiuramento e firmato l’atto di cittadinanza, accompagnatadal marito Samir, da un’amica di famiglia e dalla figlia piùpiccola Sanaa di cinque anni, che a fine cerimonia ha sim-paticamente sventolato una bandierina italiana.

BELFIORE

Ihlali è italiana

Mina Ihlali

Fashion cat showFelini in “vetrina”

Gli amanti dei gatti di Verona e provincia si sono ritrovati a SanBonifacio per il Fashioncat Show, la mostra dei felini più belli almondo tenutasi al Palaferroli sabato 10 e domenica 11 gennaio.La manifestazione è approdata in terra veronese dopo il grandesuccesso riscontrato a Bassano (VI) e Longarone (PN); già nel2012, poi, il Palaferroli aveva ospitato l'expo felina accogliendomigliaia di visitatori. Fashioncat Show è una manifestazione uffi-ciale del Libro Genealogico del Gatto di Razza Pregiata ed è stataorganizzata sotto l’egida dell’ANFI (Associazione Nazionale Feli-na Italiana - unico autorizzato a detenere e rilasciare certificatidel libro origini, cioè il pedigree) e della FIFe (Federazione Inter-nazionale Felina). Decine le razze presentate durante i due giornidella manifestazione. Tra queste, i giganteschi Maine Coon, chepossono raggiungere e superare i 12/13 chilogrammi di peso; idolcissimi Sacri di Birmania, famosi per le loro pupille blu comegli zaffiri; gli eleganti Persiani dal muso schiacciato; i misteriosiSphynx, i “gatti nudi” privi di pelo; i rarissimi Kurilean, noti per laloro codina a batuffolo simile a quella dei conigli; i sinuosi Siame-si; i pacifici Certosini dal mantello “blu”; i Norvegesi delle Forestedalle folte criniere e i raffinati Esotici. Vera star dell'evento è statoperò Siurikens Kolobbara Curl, un American Curl a pelo corto dalmantello di colore chocolate tabby blotched; caratteristica diquesta rarissima razza sono le particolari orecchie ripiegate all'in-dietro. Amanti dei felini, appassionati e semplici curiosi si sonoritrovati al Palaferroli curiosando tra gli animali e ammirandoanche le centinaia di bonsai, alcuni dei quali ultracentenari, pro-tagonisti della mostra allestita all'interno del palazzetto sambo-nifacese.

Matteo Dani

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Nell’ambito della XXX“Festa del Mandorlato” èstato presentato in SalaConsiliare del Municipio diCologna il 7 dicembre illibro “Il mandorlato (ovveroil mandolàto)” di LeoneSimonato, storico della loc.Sule di Cologna. Relatoridella pubblicazione il prof.Don Luciano Balzan del-l’Università dell’Aquila e ildott. Rodolfo Galleni dellaBiblioteca Nazionale diFirenze. «Noi tutti ricordia-mo che da bambini papà emamma per Natale ci mette-vano dei pezzetti di mandor-lato e un po’ di mostarda,anche in periodo di guerra -spiega don Balzan -. Finoradi questo dolce non se ne eramai scritta la storia, cheimplica documentazione,verità, non favola o leggen-

da». «Il mandorlato è diffuso nel-l’alta Toscana, dominatadalla nobile famiglia d’Este.Fra La Spezia e Massa Car-rara, al “Passo delle radici”si trova Castelnuovo, picco-lo paese vicino all’anticomonastero di S. Pellegrinoin Alte, ove ristoravano iviandanti diretti a Roma. ACastelnuovo, per SantaLucia, nacque un dolce par-ticolare, la “mandolata”,con quasi gli stessi ingre-dienti di Cologna, con lenoci anziché le mandorle,troppo costose. Probabileche gli Estensi, tramite laGarfagnana, Reggio e Man-tova facessero arrivare allaloro corte le prelibatezzeveronesi e abbiano volutoimitarlo» - spiega il dottorGalleni.«Del mandorlato abbiamodocumenti già a metà 1500,di un certo messer France-sco, che lo definisce “subli-me, sopraffine” e ne codifi-ca il lemma. Anche a fine 1700, si trova-no tracce del “durissimodolce” in un volume in cuisi cita un ex gesuita chedurante un convivio si feri-sce, quasi staccandosi unamano nel tentativo di taglia-re il mandorlato con un col-tellaccio. Ironia della sorte,per salvarsi, dovrà chiederegrazia a Papa ClementeXIV, proprio colui cheaveva soppresso il suo ordi-ne nel 1773 - spiega l’autoreLimonato -. Nella pittura,Liberale da Verona, raffigu-ra la nascita di S. GiovanniBattista dove un’ancellaporta i conforti alla puerperaElisabetta, mettendo inrisalto su un piatto un man-dorlato. Molto simile a quel-lo che gustiamo ancoraoggi».

Gennaio 2015 18CRONACHE

Per festeggiare il 30° anniver-sario della nascita del “Grup-po presepio” di San Gregoriodi Veronella, i componentihanno pensato di ispirarsi adun altro importante anniversa-rio, i 100 anni dalla 1° guerramondiale. Alla Grande Guerra e al film“Torneranno i prati” diErmanno Olmi è infatti dedi-cato il presepe artistico collo-cato in chiesa nel periodonatalizio.

I presepisti di San Gregorioper l’allestimento 2014, tuttofatto a mano, hanno lavoratofino a notte fonda. «La Grande Guerra è un sim-bolo molto forte, quasi uncontrosenso con il presepe cheraffigura la nascita di Gesù. Cisono già state discussioni ecritiche per la nostra scelta,ma fa parte del normale dibat-tito quando si toccano temidelicati, come può essere que-sto - spiega Giordano, uno deicostruttori -. La guerra è quan-to mai attuale purtroppo,anche oggi ci sono conflitti in

tanti luoghi del mondo, tantepersone innocenti vengonomassacrate, tuttora i cristianisono oggetto di persecuzionecome ai tempi di Gesù.Vogliamo ricordare tutto que-sto, a partire dalle immani sof-ferenze dei nostri avi, costrettiper anni al freddo e al gelo,nel fango, in trincee comequella riproposta nel prese-pe». Come sempre i presepistisi sono documentati prima diprocedere con l’allestimento:hanno visto il film di Olmi,consultato libri di storia, lettolettere e cartoline dei propri

parenti dal fronte…«E’ unpresepe molto laborioso, poi-ché in commercio di questimateriali non si trova niente dipronto. Quindi abbiamocostruito tutto a mano, lapalizzata, la casa dell’ufficia-le, il muro sbrecciato da unabomba, le giberne, la stufetta,le racchette e gli sci da neve…riempito 400 sacchetti di sab-bia a mano, piantato veri albe-relli di pino sullo sfondo, rive-stito con divise da soldatocucite in casa i nostri pastori».Un lavoro certosino, chelascia stupiti e commossi.Anche le musiche di sottofon-do sono adeguate: ai cantinatalizi si alternano i cantidegli alpini. Peccato che alladecina di volontari non siavvicinino i ragazzi: i presepi-sti hanno bisogno di nuoveleve a cui tramandare la loroarte. Però i giovani delle con-trade hanno organizzato persabato 20 dicembre, in colla-borazione con la parrocchia,“Aspettando il Natale…” unaserata dedicata ai giochi inpiazza, alla musica, allo stareinsieme a mangiare qualcosa echiacchierare. Una piazza SanGregorio animata, nonostanteil nebbione pre-natalizio.

Servizi diGraziana Tondini

VERONELLA. La creazione 2014 ispirata alla Grande Guerra e ad Ermanno Olmi

Gruppo presepio:30° anniversario

IL LIBRO

“Il Mandorlato”

COLOGNA VENETA / LA BOTTEGA DE ISEODa oltre un secolo, la “Bottega de Iseo” è un riferimento per i cittadini colognesi e dei dintorni, una merceria in cui prevale il profumo diantico, di conoscenza, di cortesia su quello del business. Ne abbiamo parlato con l’attuale titolare, Luciano Getrevi, nipote del fondato-re: «La nostra bottega fu fondata dal nonno Eliseo “Iseo” Getrevi, nel 1903 ed è inserita nell’elenco imprese storiche di Unioncamere.Egli era nato nel 1878 a Pressana e da ragazzo, il padre gli trovò impiego presso il merciaio Conti di Cologna. Con il figlio dei Conti,nonno Iseo frequentava i mercati della zona, partendo alle 2 – 3 di notte con il cavallo, in estate e inverno, anche con la guerra. Coltempo e con l’appoggio della futura moglie Teresa Zampieri, il nonno decise di comprare la merceria di Giuseppe Panozzo, detto “Fumi-nanti”, in Piazza Mazzini n. 4 a Cologna. Mi raccontò che aprì il negozio il 3 aprile 1903, di venerdì, dimostrando di non essere per nien-te superstizioso. La licenza prevedeva le voci di una merceria classica: ago, bottoni, elastici, uncinetti, pizzi, specchi…- continua Luciano-. Nel 1919, dal fronte, Iseo scrisse alla moglie di acquistare anche il palazzo di abitazione: Palazzo Anti del 1400, sopra il negozio. Nel1941 mio padre Giuseppe si sposò con Anna Gonzato. Nel 1942 l’esercizio fuiscritto al neonato registro delle imprese della Camera di Commercio. La tran-sizione del negozio da Iseo a Giuseppe avvenne nel 1968. Mio padre, rimastovedovo, nel frattempo si era risposato con Angelina Pieropan ed insieme con-dussero il negozio per molti anni. Mia madre Angelina mi raccontava che allo-ra si apriva bottega alle 5 di mattina, per servire le filandiere che andavano alavorare. Fino al 1979, anno della definitiva soppressione del mercato dome-nicale, si lavorava pure il giorno festivo. Nel 1981 sono entrato con mia madrenella gestione del negozio e nel 2006 c’è stato il passaggio da mio padre ame». Luciano ci racconta alcune note di colore della “Bottega de Iseo”: «Dagliinventari d’archivio ho trovato molte denominazioni particolari della merce,come bombasina (cotone da ricamo), astico per biciclette (fasce elastichemaschili per trattenere i calzoni quando si andava in bici), suste corazza (molleper busti maschili), e…il “voltèr”, tessuto ricamato o merletto che si poneva suschienale e braccioli di divani e poltrone per non sporcarli».

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CANGRANDE: NUOVI PERCORSI DI STUDIO PER I GEOMETRI DEL FUTURO

Gentili Genitori,la scelta della scuola superiore è una scelta impegnativa peri ragazzi e le loro famiglie, perché è una scelta per il futuro,non solo per il quinquennio. Ecco perché, oltre ad essere unmomento importante nel percorso di apprendimento diognuno, questa scelta – soprattutto - non è facile: è neces-sario coniugare le predisposizioni e i talenti individuali, allepossibilità offerte dal mercato del lavoro. Compito della famiglia è aiutare i propri figli a prendere unadecisione convinta e consapevole. E per fare questo sononecessarie informazioni e conoscenza. Gli Open Day – glispazi dedicati alla presentazione delle possibilità offerte daivari istituti superiori - possono contribuire a costruirle, acreare le condizioni perché questo passaggio sia valutatonella complessità delle sue possibilità.NEL NOSTRO ISTITUTO LE GIORNATE DI SCUOLA APERTASI TERRANNO:

LUNEDÌ 15 DICEMBRE ALLE ORE 18.00SABATO 20 DICEMBRE ALLE ORE 15.00SABATO 10 GENNAIO ALLE ORE 15.00MARTEDÌ 20 GENNAIO ALLE ORE 18.00

In un periodo di forte crisi c’è bisogno di giovani preparati eformati in settori tecnici specifici. E’ importante che scuola,università e mondo del lavoro siano interconnessi per offri-re possibilità concrete di inserimento. La figura del geometra è una figura in rapida trasformazio-ne, in particolare nei nuovi settori di competenza, non piùsolo edilizia, ma anche innovazione tecnologica e tutela delterritorio. Jeff Bezos, fondatore di Amazon, disse una volta alla suasquadra: “Se ci misuriamo solo in campi in cui siamo compe-tenti, la nostra competenza è destinata a diventare obsole-ta”. Ed io sono profondamente convinto che sia necessariosperimentare nuove strade: solo così, assumendoci anchedei rischi, possiamo integrare le conoscenze e innovarci. Per questo motivo, convinti che sia necessario rispondere alcambiamento in atto, a partire dal prossimo anno, il “Can-grande” ha attivato oltre all’indirizzo Costruzioni, Ambien-te e Territorio (CAT) e all’opzione Tecnologia del Legnonelle Costruzioni (CAT-TLC), anche l’opzione Geotecnico(CAT-GT). Inoltre, tenendo conto che il distretto del mobile nel verone-se è al quarto posto in Italia, verrà attivato l’indirizzo di Tec-nico Meccanico delle Tecnologie del Legno (MTL). Infine,avremo la settimana corta e le lezioni si svolgeranno dallunedì al venerdì. Al termine del percorso di studi al Cangrande, gli studentipotranno decidere se entrare rapidamente nel mondo dellavoro ed esercitare la libera professione, proseguire conl’istruzione e la formazione tecnica superiore oppure acce-dere ad un corso di laurea universitario.In attesa di potervi incontrare di persona per potervi presen-tare l’Istituto, i docenti, la didattica ed i percorsi offerti, colgol’occasione per porgere i miei più cordiali saluti.Verona, dicembre 2014

Il Dirigente Scolastico

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