L'altro Giornale Febbraio 2012

32
SPORTELLO DI SOLIDARIETÀ CONTRO LA CRISI pagina 16 SANT’ANNA CARNEALON ALLE STELLE pagina 23 DOMEGLIARA T ANTE OPERE PUBBLICHE pagina 17 MARANO F AMIGLIE IN DIFFICOLTÀ ALL ’EMPORIO pagina 22 SANT’AMBROGIO ECOCENTRO APERTO AL PUBBLICO pagina 24 FUMANE PROGETTO INTERSECA pagina 25 DOLCÈ pagina 26-27 RUBRICHE pagina 28-29 SPORT pagina 30-31 SPAZIO DONNA VALPOLICELLA Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663 ANNO XXVII - N. 2 FEBBRAIO 2012 - stampato il 2/02/2012 Cassonetti distrutti, alberi bruciati, una centralina semaforica divelta e arredi del parco giochi danneggiati: è con questo bilancio che il 2011 si è chiuso a Cor- rubbio. Lo scorso 31 dicembre qualche scapestrato ha “festeggiato” a scapito di un intero Comune. «E’ incredibile che qualcuno si sia divertito a mettere in atto un gioco di così cattivo gusto» – afferma l’assessore alla sicurezza del comune di San Pietro in Cariano, Alberto Conati. pag. 18 «I nostri bambini sono senza un’area verde adibita a parco giochi e, con l’arrivo della bella stagione, saranno costretti a giocare in strada». Inizia così una lettera scritta da un gruppo di genitori di via Jago di Sotto, a Negrar, chiedendo delucidazioni sul motivo di una mancata realizzazione di un parco gio- chi nella nuova lottizzazione che negli ultimi anni ha portato nuove famiglie a vivere nella zona. A dare risposta ai loro dubbi è il sinda- co Giorgio Dal Negro che li rassicura. pag. 14 PARCO GIOCHI A JAGO DA CORRUBBIO Erano le 00.54 del 25 gennaio quando una scossa sismica di magnitudo 4.2 Richter scatenatasi a 10,3km di profondità ha svegliato Verona e la Valpolicella in partico- lare. Proprio la terra del vino ha infatti”ospitato” l’epicentro del terremoto – loca- lizzato proprio in località Casa Antolini a Montecchio. Quella più avvertita è stata la terza di numerose scosse che hanno caratterizzato questo terremoto. Un evento, quello che ha sconvolto la città e la Provincia di Verona, mobilitando l’intera citta- dinanza, accompagnato da tutta una serie di avvenimenti che hanno sollevato non solo discussioni, ma anche polemiche e soprattutto tanta, tanta paura…anche per un falso allarme di cui ancora non si conosce la fonte. segue a pagina 10-11 VUOI CONTATTARCI? Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: [email protected] - www.laltrogiornalevr.it

description

l'altro giornale

Transcript of L'altro Giornale Febbraio 2012

Page 1: L'altro Giornale Febbraio 2012

SPORTELLO DISOLIDARIETÀCONTRO LA CRISIpagina 16

SANT’ANNA

CARNEALONALLE STELLEpagina 23

DOMEGLIARA

TANTE OPEREPUBBLICHEpagina 17

MARANO

FAMIGLIE INDIFFICOLTÀ

ALL’EMPORIOpagina 22

SANT’AMBROGIO

ECOCENTROAPERTOAL PUBBLICOpagina 24

FUMANE

PROGETTOINTERSECApagina 25

DOLCÈ

pagina 26-27

RUBRICHE

pagina 28-29

SPORT

pagina 30-31

SPAZIO DONNA

VALPOLICELLAPoste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1,

DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

ANNO XXVII - N. 2FEBBRAIO 2012 - stampato il 2/02/2012

Cassonetti distrutti, alberi bruciati, unacentralina semaforica divelta e arredi delparco giochi danneggiati: è con questobilancio che il 2011 si è chiuso a Cor-rubbio. Lo scorso 31 dicembre qualchescapestrato ha “festeggiato” a scapito diun intero Comune. «E’ incredibile chequalcuno si sia divertito a mettere in attoun gioco di così cattivo gusto» – affermal’assessore alla sicurezza del comune diSan Pietro in Cariano, Alberto Conati.

pag. 18

«I nostri bambini sono senza un’area verdeadibita a parco giochi e, con l’arrivo dellabella stagione, saranno costretti a giocare instrada». Inizia così una lettera scritta da ungruppo di genitori di via Jago di Sotto, aNegrar, chiedendo delucidazioni sul motivodi una mancata realizzazione di un parco gio-chi nella nuova lottizzazione che negli ultimianni ha portato nuove famiglie a vivere nellazona. A dare risposta ai loro dubbi è il sinda-co Giorgio Dal Negro che li rassicura.

pag. 14

PARCO GIOCHI A JAGO DA CORRUBBIO

Erano le 00.54 del 25 gennaio quando una scossa sismica di magnitudo 4.2 Richterscatenatasi a 10,3km di profondità ha svegliato Verona e la Valpolicella in partico-lare. Proprio la terra del vino ha infatti”ospitato” l’epicentro del terremoto – loca-lizzato proprio in località Casa Antolini a Montecchio. Quella più avvertita è statala terza di numerose scosse che hanno caratterizzato questo terremoto. Un evento,quello che ha sconvolto la città e la Provincia di Verona, mobilitando l’intera citta-dinanza, accompagnato da tutta una serie di avvenimenti che hanno sollevato nonsolo discussioni, ma anche polemiche e soprattutto tanta, tanta paura…anche perun falso allarme di cui ancora non si conosce la fonte.

segue a pagina 10-11

VUOI CONTATTARCI? Tel. 0457152777 Fax 0456703744e-mail: [email protected] - www.laltrogiornalevr.it

Page 2: L'altro Giornale Febbraio 2012

APPARTAMENTI - bilocaliS.AMBROGIO DI VALP. In bella posizione, al piano primo, NUOVO MONO-LOCALE CON SERVIZIO, TERRAZZETTO COPERTO, GARAGE. CERTIFI-CAZIONE ENERGETICA CLASSE “B” euro 145.000. Tel. 045 773 16 97 -336 638 106

S.AMBROGIO DI VALP. FRAZ. GARGAGNAGO, IN PICCOLA PALAZZINAAL PIANO PRIMO, RECENTE BILOCALE CON AMPIO TERRAZZO COPER-TO GARAGE E CANTINA. PERFETTO. OTTIMA OPPORTUNITA’. CERTIFI-CAZIONE ENERGETICA CLASSE “D”

S.AMBROGIO DI VALP. Recente bilocale al piano terra,con porticato,giardinetto e doppio garage. OTTIMO PERINVESTIMENTO.EURO 110.000 OTTIMA OPPORTUNITA’PRONTA CONSEGNA. CERTIFICAZIONE ENERGETICACLASSE “C”.Tel. 045 773 16 97 - 336 638 106

S.AMBROGIO di Valp. In bella posizione, al piano terra, NUOVO, AMPIObilocale con giardinetto cantina e doppio garage. PRONTA CONSEGNACERTIFICAZIONE ENERGETICA classe B OTTIME FINITURE. Tel. 045 77316 97 - 336 638 106

VALEGGIO IN POSIZIONE SERVITA , ULTIMO PIANO, RECENTE BILOCA-LE COMPLETAMENTE ARREDATO, BALCONE, CANTINA E POSTO AUTOCOPERTO E CHIUSO DA CANCELLO AUTOMATICO GIA’ LOCATO ADEURO 420,00 MENSILI OTTIME REDDITIVITA’ EURO CERTIFICAZIONEENERGETICA CLASSE “C”. 80.000 AFFARE!!!!!!!! Tel. 045 773 16 97 - 336638 106

APPARTAMENTI - trilocaliPASTRENGO in piccolo contesto ristrutturato, bel appartamento mansar-dato di soggiorno-cottura, due camere, bagno, posto auto coperto. OTTI-ME FINITURE. CLASSE B . PRONTA CONSEGNATel. 045 773 16 97 - 336 638 106

S.AMBROGIO in posizione centrale, recente appartamento, d’angolo, alpiano primo in zona ben servita, due camere soggiorno-cottura, bagno,balcone coperto, doppio garage cantina. Euo 160.000. PERFETTO. OTTI-MA OPPORTUNITA’. CERTIFICAZIONE ENERGETICA CLASSE “D” TEL.045 773 16 97 - 336 638 106

S.AMBROGIO DI VALP. in bella posizione, al pianoterra, nuovo appartamento d’angolo con giardino sudue lati, composto da soggiorno-cottura, due came-re bagno, garage singolo. OTTIME FINITURE.PRONTA CONSEGNA. CERTIFICAZIONE ENERGETI-CA “CLASSE B”. EURO 220.000. AFFARE. !!!

S.PIETRO INC. PRENOTIAMO in BELLA palazzina di sole 4 unita’ al pianoprimo, trilocale di ampia zona giorno con cucina, due camere doppie, doppi ser-vizi, terrazzetto praticabile coperto, balcone , garage e cantina. euro260.000,00 inizio lavori aprile 2011. CERTIFICAZIONE ENERGETICA CLAS-SE “B”. OTTIME FINITURE. TEL. 045 773 16 97 - 336 638 106

S.AMBROGIO DI VALP. in posizione tranquilla, in piccola palazzina, lumi-noso, recente appartamento d’angolo di soggiorno-cottura due camere doppiservizi , giardino e garage. OTTIMA OPPORTUNITA’. Tel. 045 773 16 97 - 336638 106

DOMEGLIARA IN PALAZZINA DI SOLE SEI UNITA’, SERVITA DA ASCEN-SORE, ULTIMO PIANO, NUOVO LUMINOSO E PANORAMICO APPARTA-MENTO DI SOGGIORNO-COTTURA, DUE CAMERE, DOPPI SERVIZI, DUEBEI TERRAZZETTI COPERTI, DOPPIO GARAGE. EURO 220.000 CERTIFI-CAZIONE ENERGETICA CLASSE “C” . Tel. 045 773 16 97 - 336 638 106

S.AMBROGIO DI VALP. loc GARGAGNAGO IN BELLA POSIZIONE NELVERDE, RECENTE LUMINOSO, APPARTAMENTO D’ANGOLO AL PIANOPRIMO, DI SOGGIORNO-COTTURA, DUE CAMERE, BAGNO DOPPI SER-VIZI, DUE TERRAZZETTI PRATICABILI COPERTI, POSSIBILITA’ MANSAR-DA, CANTINA E DOPPIO GARAGE LIBERO SUBITO. EURO 215.000 TEL.

045 773 16 97 336 638 106 CERTIFICAZIONE ENERGETICA CLASSE “C”FOTO TRILO NATALINA GARGAGNAGO 004

S.AMBROGIO di VALP. In fase di realizzazione, in bella palazzina, apparta-mento al piano terra, composto da soggiorno-cottura, due camere doppi servi-zi, porticato, AMPIO GIARDINO doppio garage. Da vedere. OTTIMO CAPITO-LATO. CERTIFICAZIONE ENERGETICA CLASSE “B” CONSEGNA ESTATE2012 . EURO 255.000,00 Tel. 045 773 16 97 - 336 638 106

AFFI In posizione centrale, in piccola palazzina, in costruzione, appartamentoal piano primo di ampio soggiorno-cottura, due camere, bagno, ripostiglio, por-ticato coperto in legno, doppio garage, cantina. EURO 230.000 . OTTIMAOPPORTUNITA’. CERTIFICAZIONE ENERGETICA CLASSE “A” CONSE-GNA FEBBRAIO 2012 Tel. 045 773 16 97 - 336 638 106

APPARTAMENTI - quadrilocaliS.AMBROGIO DI VALP. In bella posizione, in piccola palazzina, apparta-mento d’angolo al piano primo, composto da soggiorno, cucine, due ter-razzetti coperti due camere, bagno piu’ ampio sottotetto servito da ampiascala in marmo, composto da camera matrimoniale con finestra, bagno, ealtro ampio locale. Cantina e ampio garage singolo, CERTIFICAZIONEENERGETICA CLASSE “D” OTTIMA OPPORTUNITA’. EURO 230.000 Tel.045 773 16 97 - 336 638 106

ARBIZZANO, IN BELLISSIMA POSIZIONE, IN CONTESTO DI SIGNORILETRIFAMILIARE, AMPIO APPARTAMENTO AL PIANO TERRA, DI SALACUCINA, TRE O QUATTO CAMERE, DOPPI SERVIZI, TAVERNA, DOPPIOGARAGE, PORTICATO E AMPIO GIARDINO. FINITURE RICERCATE.PREZZO ADEGUATO. CERTIFICAZIONE ENERGETICA CLASSE “B” .ULTIMA DISPONIBILITA’. Tel. 045 773 16 97 - 336 638 106

S.AMBROGIO DI VALP. IN BELLA POSIZIONE, IN COSTRUZIONE, APPAR-TAMENTO AL PIANO TERRA, COMPOSTO DA SOGGIORNO, CUCINA, TRECAMERE DOPPI SERVIZI, RIPOSTIGLIO, GIARDINO DI MQ 155 CA. PORTI-CATO, CANTINA, DOPPIO GARAGE. CERTIFICAZIONE ENERGETICACLASSE “B”, PRONTA CONSEGNA . Tel. 045 773 16 97 - 336 638 106

S.AMBROGIO DI VALP. IN BELLA PALAZZINA. APPAR-TAMENTO D’ANGOLO, AL PIANO PRIMO, COMPOSTODA AMPIA ZONA GIRONO, TRE CAMERE, DOPPI SER-VIZI, DOPPIO GARAGE. OTTIMA OPPORTUNITA’.EURO 280.000,000 CETRIFICAZIONE ENRGETICACLASSE B. FINITURE RICERCATE. CONSEGNAESTATE 2012 Tel. 045 773 16 97 - 336 638 106

S.PIETRO INC. PRENOTIAMO in BELLA palazzina di sole 4 unita’, ampio esignorile appartamento al piano primo, di sala, cucina abit. 2 camere doppie,una singola, doppi servizi,rip. soppalco abitabile, terrazzetto praticabile coper-to, triplo garage ampia cantina. OTTIME FINITURE. EURO 380.000,00 iniziolavori aprile 2011. OTTIME FINITURE. CERTIFICAZIONE ENERGETICACLASSE “B”. TEL 045 773 16 97 - 336 638 106

VILLE E VILLETTES.AMBROGIO DI VALP. vicinanze, in costruzione, proponiamo unita’ aschiera centrale dal sapore “ANTICO BORGO” ingresso indipendente,due camere, soggiorno-cucina, giardino,taverna lav. e garage singolo odoppio. Certificazione energetica “CLASSE B” . OTTIME FINITURE. EURO260.000,00 DA VEDERE. TEL. 045 773 1697 – 336 638 106

ARBIZZANO In bella posizione, centrale, SOLEGGIATA, villa singola deglianni 70, di ampia metratura , disposta su due piani CON AMPIO TERRE-NO . PREZZO ADEGUATO. PREDISPOSTA PER DUE UNITA’. CERTIFICA-ZIONE ENERGETICA CLASSE “F”. TEL. 045 773 1697 – 336 638 106

PASTRENGO IN POSIZIONE TRANQUILLA, IN COSTRUZIONE, AMPIE ESIGNORILI VILLE BIFAMILIARI, CON PISCINA E AMPIO GIARDINO. OTTI-MO CAPITOLATO. CERTIFICAZIONE ENERGETICA CLASSE “B” INFO INUFFICIO. TEL 045 773 1697 - 336 638 106

S.PIETRO INC. prenotiamo ultima porzione di ampio villino bifamiliare, di ampiazona giorno, tricamere matrimoniali, taverna, doppio garage, porticati, giardino.BELLA ARCHITETTURA. OTTIME FINITURE. CERTIFICAZIONE ENERGETI-CA CLASSE “B . TEL 045 773 1697 - 336 638 106

S.AMBROGIO di Valp. In bella zona residenziale,tranquilla, RECENTISSIMA ampia villa villa singoladisposta su due piani fuori terra, con terrazzicoperti e ampio giardino di proprieta’. Ottime fini-ture. Perfetta. CERTIFICAZIONE ENERGETICACLASSE “C” OTTIMA OPPORTUNITA’. PREZZOINTERESSANTE. TEL. 045 773 1697 – 336 638 106

S.AMBROGIO di Valp. in posizione tranquilla,ampia villetta a schiera d’angolo, con mansarda,taverna, giardinetto davanti e dietro, garage. PER-FETTA. OTTIME FINITURE. PRONTA CONSEGNA.EURO 300.000,00. CERTIFICAZIONE ENERGETI-CA CLASSE “D” TEL. 045 773 1697 – 336 638 106

S.AMBROGIO di VALP. in zona corgnano,tranquil-la, villetta a schiera centrale degli anni 90, bente-nuta, disposta su due piani piu’ scantinato, trecamere doppi servizi, taverna garage e giardinettodi proprieta’. PRONTA CONSEGNA. CLASSE DTEL. 045 773 1697 – 336 638 106

S.AMBROGIO DI VALP. VILLETTA D‘ANGOLO DISOGGIORNO, CUCINA, CAMERA E BAGNO ALPIANO TERRA, DUE CAMERE CON BAGNO ALPIANO MANSARDATO. DOPPIO GARAGE TAVER-NA LAVANDERIA GIARDINO DI MQ.170 CA. . CER-TIFICAZIONE ENERGETICA CLASSE B OTTIMEFINITURE TEL. 045 773 1697 – 336 638 106

OSPEDALETTO vicinanze in bella posizione, tran-quilla, nel verde, in costruzione, ampia villettad’angolo in contesto di trifamiliare con ampiogiardino di proprieta’. OTTIMO CAPITOLATO CER-TIFICAZIONE ENERGETICA CLASSE B PREZZOAFFARE. Vendita anche al grezzo. TEL. 045 7731697 – 336 638 106

TERRENI EDIFICABILIS.AMBROGIO DI VALP. IN BELLA POSIZIONE, LOTTI DI TERRENO EDIFI-CABILE DI 1000 E 1900 METRI CUBI. OTIIMA OPPORTUNITA’. TEL. 045773 1697 – 336 638 106

RIVOLI AMPIO LOTTO EDIFICABILE A … UDITE UDITE EURO 210,00 /MC.TEL. 045 773 1697 – 336 638 106

PESCANTINA VICINANAZE LOTTO DI COPLETAMENTO RESIDENZIALEDI 2.200 MC. . TEL. 045 773 1697 – 336 638 106

AFFITTIS.AMBROGIO DI VALP. RECENTE, LUMINOSO E AMPIO BILOCALE ALPIANO TERRA CON GIARDINO E GARAGE. PARZIALMENTE ARREDA-TO.EURO 500,00 MENSILI . LIBERO SUBITO. TEL. 045 773 1697 – 336 638106

DOMEGLIARA NUOVO MONOLOCALE AL PIANO PRIMO , ARREDATO,POSTO AUTO LIBERO DA MARZO. EURO 350 MENSILI. TEL. 045 7731697 – 336 638 106

DOMEGLIARA IN PICCOLA PALAZZINA AL PIANO PRIMO, NUOVOAPPARTAMENTO COMPOSTO DA SOGGIORNO-COTTURA, DUE CAME-RE, BAGNO, AMPIO BALCONE, GARAGE. COMPLETAMENTE ARREDATO.EURO 600 MENSILI TEL. 045 773 1697 – 336 638 106

Page 3: L'altro Giornale Febbraio 2012

Febbraio 2012 3DIALOGODialogo

CELENTANO, LA RAI, SANREMOMA CHE GENEROSI!

Dunque Celentano andrà aSanremo: è ufficiale. Dopogiorni di tira e molla si èarrivati all’accordo checosterà agli italiani 350mila euro a sera per tre sere!Eh si, perché saranno pro-prio gli italiani, attraverso ilcanone alla Rai, a pagare lesue farneticazioni. Non ci credo, mi sono detta!Celentano, il puro che hasempre predicato contro ilconsumismo, contro ipotenti, contro il cemento.Quello che negli ultimi annipiù che cantare – cosa cheperaltro gli riusciva bene –si è fatto paladino dellanatura, degli animali, deideboli, si fa pagare una cifrada mal di testa per procla-mare al popolo i suoi ser-moni, naturalmente inter-

vallati dai silenzi, pause adeffetto, finte – o ignoranti -amnesie. Ma chi pensa di esserediventato Celentano? Forseun profeta che parla permezzo di Dio, nel quale pro-clama da sempre la suafede? Ma i profeti di Dionon ricevevano soldi ograndi onori quando parla-vano in nome del creatore,anzi, spesso si trovavano adover scappare dalla follainferocita. Lo stesso GesùCristo fu inchiodato su diuna croce per aver dettoverità scomode, non moltogradite ai potenti dei suoitempi e, comunque, sia iprofeti che il Cristo sitoglievano il pane di boccaper condividerlo con chi neaveva bisogno.

Il “Molleggiato” invece, perle sue verità (???) di cui tuttinoi possiamo fare a meno,intasca fior di quattrini che,in questo momento di diffi-coltà per tanti italiani - chenon riescono ad arrivare afine mese, che non riesconoa pagare l’affitto di casa emen che meno un carissimocanone televisivo - risultauna vera presa per i fondel-li.Ma, sorpresa, fermi tutti, lecose non stanno così!Celentano non intasca isoldi, nossignori, prendeesempio dai suddetti profetie li devolve ad alcune fami-glie italiane in difficoltà.Che bravo e che brava laRai! Davvero una magnificatrovata pubblicitaria. Loshare andrà alle stelle e

tanti ingenui italiani, guar-dando l’ormai stantio Festi-val di Sanremo, si dirannol’un l’altro: che brava per-sona l’Adriano nazionale,davvero tanto sensibile egeneroso!

Rosanna Pancaldi

LA PREMESSA

Nell’antica repubblica romana 2500 anni fa, quandola città era in pericolo il Senato nominava un dittato-re per il tempo necessario a contrastare l’emergenza.Con tutte le differenze del caso, mi sembra che l’at-tuale governo Monti sia per l’Italia quello che il ditta-tore era per l’antica Roma: lo strumento per fronteg-giare una crisi.L’attività governativa cerca di recuperare decenni dimancate scelte dei governi che hanno detenuto ilpotere. Questa lodevole azione di riorganizzazionedella società civile e delle istituzioni è stata precedu-ta da un decreto per raccogliere soldi per contrastare imercati finanziari e contrastare lo spread. Tra questemisure fiscali, indigeste per chi le sopporta - ancheper il mancato taglio dei costi della politica e dei pri-vilegi delle pubbliche amministrazioni - vi è l’addi-zionale erariale della tassa automobilistica per veico-li con potenza superiore a 185 kw.

IL FATTO

Nel 2006 ho acquistato una Mercedes 500 SL del1993 al costo di 7mila euro - una mia passione per leauto vecchie - ed è giusto che contribuisca al bisognoeconomico statale pagando la prevista sovratassa.Mercoledì 25 gennaio mi reco all’ACI di San Pietroin Cariano per pagare il bollo. Ufficio chiuso conimpiegati nell’aiuola antistante per un fantomaticoallarme terremoto.Giovedì 26 mi ripresento, pago il bollo ed evidenzio

il fatto che devo versare anche l’addizionale erariale.Cortesemente mi rispondono che non è possibilepagare tale tassa con il bollo, ma deve essere versatain banca con il “modello F24”, mi si consiglia, dopoavermi consegnato una fotocopia, di calcolare benel’importo anche con l’aiuto di un tecnico.Tornato in ufficio incarico un’impiegata di procedere.Telefonata ad una prima banca per conoscere il codi-ce da inserire nel modello F24: non sanno nulla.Telefonata ad una seconda banca: idem come sopra.Telefonata all’ACI: idem come sopra.Telefonata al commercialista: idem come sopra.Telefonata all’ufficio delle Entrate (quelli delle tasseper capirci): il centralino automatico avverte cheabbiamo 144 telefonate in attesa prima della nostra!

CONSIDERAZIONI

Questa tassa la devo pagare entro il 31gennaio. Oggiè il 30 e non conosco ancora come assolvere all’obbli-go, perché nessuno è in grado di darmi informazioni.Questa è l’Italia che ci affianca nelle classifiche mon-diali al Burundi e allo Zambia, e la causa di tutto que-sto ha un nome: burocrazia. Burocrazia formata daquell’esercito di persone infilate nelle amministrazio-ni pubbliche (spesso con appoggi politici) che oltre adavere uno strano concetto di orario di lavoro (vediscioccanti inchieste televisive) non sono in grado dipermettere il normale funzionamento dello Stato. Sivede che anche i Tecnici e i Professori nulla possonocon loro.Viva l’Italia!

Viva l’Italia a cura di Adriano Reggiani

Se volete contattarmi chiamate dalle 8 alle 10 allo 045 7152777

Saremo lieti di ospitare chi avesse qualcosa da aggiungere

a quanto pubblicato

Page 4: L'altro Giornale Febbraio 2012
Page 5: L'altro Giornale Febbraio 2012

Febbraio 2012 5DIALOGO

DA NEGRAR

Il Presidente della Consulta...Gentile direttore,sono Riccardo FioravantePresidente della ConsultaCentrale del comune diNegrar. Vista la giovaneetà non è stato facile pre-siedere la Consulta, spe-cialmente nel periodo ini-ziale in cui notavo uncomprensibile scetticismo.Successivamente si è lavo-rato come una squadraorganizzando 7 incontripubblici e quasi altrettantitra i soli Consiglieri diFrazione; le riunioni sonosempre state convocateregolarmente e a turnosono stati invitati gliAssessori comunali. ComePresidente ho sempre cer-cato di garantire il dirittodi parola a tutti i cittadiniche hanno partecipato alleriunioni. Le Consultehanno funzione consultivanon vincolante per l'Am-ministrazione, cionono-stante abbiamo prodotto 7delibere, proposto iniziati-ve, consigliato la creazio-ne di un’area all'internodegli ecocentri per i rifiutiancora funzionanti, propo-sto il miglioramento delregolamento per l'adozio-ne di aree verdi. Ci siamoconcentrati sulle proble-matiche più tangibili deicittadini come lo scarsoservizio di pulizia dei cas-

sonetti che, dopo le nostrerichieste, ha ripreso inparte a funzionare e moltoaltro ancora. Parte dellerichieste è stata esaudita eper questo si ringrazianoSindaco e Amministrazio-ne del comune di Negrar.Personalmente devo rin-graziare tutti i Consiglieridi Consulta, che con il lorolavoro di volontariato,hanno reso possibile gliincontri con i cittadini.Abbiamo lavorato per icittadini, per tutti i cittadi-ni, e il risultato è stato cheevidentemente abbiamodato fastidio a qualcuno inquanto c'è chi si è rivolto ame, in Consulta, dicendo:«...vigilerò perché la fun-zione propositiva dellaConsulta Centrale sta

andando oltre...”, è statodetto inoltre : “...ricordatiche ti ho nominato io e sevoglio ti tolgo la dele-ga...». Ritengo di aversvolto il mio compito inmaniera onesta ragione percui non accetto questo lin-guaggio intimidatorio nèalcun tipo di “commissa-riamento”. Spero di averfrainteso queste parole.Diversamente, se dovesse-ro essere confermate, pen-serò alle eventuali dimis-sioni dall'incarico. Ringra-zio il Sindaco per avermidato la possibilità di pre-siedere la Consulta, i Con-siglieri di Frazione perl'ottimo lavoro svolto e icittadini che hanno parte-cipato alle riunioni..

Riccardo Fioravante

DA FUMANE

“E il Centro Sportivo?”Spett.le Redazione,sono Mauro Sordo, rappre-sento la società Moss Groupche gestisce il centro sporti-vo di Fumane. Scrivo per farsentire la nostra voce sul"conflitto" nato per l’ammo-dernamento e il rilancioindustriale del cementificio,che coinvolge l’industriaCementirossi, le associazio-ni ambientaliste, i viticoltori.La gravità della situazione,coinvolge anche noi e cichiediamo preoccupati:«Quali conseguenze potràavere sul nostro futuro? Perquanto ancora continuerà lanostra attività?»Il centro sportivo da oltre 20anni è il polo di attrazioneper gli sportivi, bambini echi ama una vita salutare. Ha un elevato valore sociale,

con 10.000 soci e registraoltre 70.000 presenze l’an-no. La proprietà, la costru-zione e l’investimento sonoopera dell’industria Cemen-tirossi senza alcun contribu-to statale. L’impianto com-prende piscina coperta, pale-stre, servizi, bar e tavolacalda e piscine scoperte conun parco di cinquemila metriquadrati. Oltre 42 le attivitàorganizzate in collaborazio-ne con associazioni sportivee onlus; discipline con fina-lità agonistiche, educative esociali che coinvolgono oltre3000 persone tra associati,atleti, istruttori e allenatori.Le persone occupate, tra gio-vani, donne e lavoratori sta-gionali, sono oltre 60. Laconvenzione tra Cementifi-cio e Comuni ha agevolatogli abitanti di Fumane eMarano nell’utilizzo delcentro sportivo a tariffe spe-ciali, se non addirittura gra-tuite. Tutto questo può conti-nuare? Cosa accadrà nel2013?Già fin d’ora è possibileaffermare che il rinnova-mento del cementificioavrebbe un impatto positivosia ambientale sia per la ridi-stribuzione dei vantaggi eco-nomici sulla collettività.Non è mai stata riscontratala presenza di sostanze noci-ve nel vino anzi, negli ultimi

anni, l’Amarone ha riscossoun crescente successo neimercati italiani e internazio-nali. Non c’è nessuna provache la fonte di calore spri-gionata dalle canne fumarieabbia un impatto determi-nante sulle condizioni atmo-sferiche e provochi altera-zioni al clima della Valpoli-cella.Se il Cementificio si ammo-derna e ripristina l’ambientemeglio di come l’ha trovato,che cosa può succedere?Se il Cementificio dovesseessere chiuso, la ripercussio-ne su tutto il territorio, sullequattro valli, oltre che sulcentro sportivo, si farebbesentire in modo davveropesante. Alla luce di questeulteriori considerazionivanno valutate le conse-guenze delle azioni portateavanti dalle associazionicontrarie al rilancio indu-striale. Ci sono due possibilistrade: accettare passiva-mente le idee di chi vuole lachiusura del Cementificio esubirne le conseguenze, oattivarsi e unirsi per realiz-zare il progetto di sviluppodella Valpolicella.Il dialogo tra le parti è l’uni-ca possibilità di soluzionedel conflitto anche se, fino aquesto momento, i ventisono stati solo di guerra.

Mauro Sordo

PEDEMONTE: in posizione moltotranquilla e panoramica, disponibi-li appartamenti in costruzione conpossibilità di giardino o mansardecon solarium. Scelta finitura. Classeenerg. B

NEGRAR: comodo al paese,appartamento al primo piano, libe-ro su tre lati composto da soggiornocon balcone, cucina abitabile conbalcone, 2 matrimoniali, camerasingola, 2 bagni finestrati. Cantinae garage. Molto luminoso. €. 250.000. Classe E

S. MARIA: Negrar, ampio appar-tamento al piano terra composto dasoggiorno, cucina abitabile, 2 came-re matrimoniali, camera/studio, 2bagni, ripostiglio. Splendido giardi-no piantumato. Garage doppio ecantina. Posizione incantevole, davedere. Classe E

NEGRAR: a pochi minuti dal cen-tro paese, porzione di casa rusticacomposta da ampio soggiorno concamino, cucina con lavabo in pietra,due camere con parquet, bagno.

Splendida taverna con soffitto avolto in pietra, lavanderia. Mai abi-tata. €. 195.000. CLASSE F

AFFITTINEGRAR: in graziosissimo rusticoristrutturato, bilocale arredato com-posto da soggiorno con angolo cot-tura, camera matrimoniale conbagno interno, rip. Posto auto sco-perto per 2 auto.€. 430

NEGRAR: fraz., a pochi km dalcentro paese, in panoramicissimacorte rustica, trilocale non arredatocon travatura a vista e posto autoscoperto. €. 400,00

ARBIZZANO: centro paese,ampio appartamento composto da,ingresso, cucina, soggiorno, 2 came-re, bagno, 2 ripostigli., 2 balconi,garage. €. 500.

ARBIZZANO: in villa d’epoca,ampio bilocale semi arredato com-posto da soggiorno con ampio log-giato panoramico, angolo cottura,bagno, ampia camera. Cantina.Ampi spazi verdi circostanti.

GALLI geom. RICCARDOintermediazioni immobiliari

ALTRE INFORMAZIONI E FOTOGRAFIE SUL NOSTRO SITO

www. immob i l i a r e g a l l i . i tTel. 045/60.20.486 - 347/69.89.390

Via Casette 15 - S. Maria di Negrar - (sopra banca Monte dei Paschi)

Le cure che ogni proprietario ha il piacere e il dovere di rivolgere al proprio animale

non si esauriscono con la somministrazione di cibo e di affetto, ma implicano anche la

tutela e la salvaguardia della sua salute. Nel corso di tutta una vita, può accadere di

dover somministrare una compressa, fare una iniezione o misurare la temperatura

anche all’animale più sano. È bene che il proprietario sia in grado di compiere alcune

piccole manualità sui nostri amici fin dalla più tenera età, anche per abituarli ad accet-

tare di buon grado i gesti della cura e questo tipo di “attenzioni”. Mentre li si pratica,

dobbiamo usare dolcezza, tranquillità e fermezza, ed evitare assolutamente la fretta e

l’agitazione, purtroppo così ben rappresentati da film e fiction che riguardano la sanità

attuale, in cui la concitazione e l’affanno sembrano virtù terapeutiche! Qualche nozio-

ne basilare di primo soccorso potrebbe rivelarsi utile anche nei riguardi dei poveri cani

e gatti randagi, vittime di incidenti stradali. Non bisogna essere interventisti a tutti i

costi: primo non nuocere. Per un animale sofferente la vicinanza di una persona può

già di per sé essere motivo di conforto. Tuttavia, se non si sa cosa fare, è meglio evita-

re di aggravare la situazione; meglio ricorrere a qualche consiglio – anche telefonico –

del proprio veterinario, oppure contattare direttamente il servizio veterinario reperi-

bile. In caso di emergenza sarà necessario soprattutto non avere manifestazioni di pani-

co e di angoscia, evitare urla e pianti di bambino, parlare all’animale lentamente e a voce

bassa, accarezzarlo delicatamente, spostarlo solo se necessario utilizzando un suppor-

to rigido. Tranquillizzare il nostro piccolo amico ferito significa già curarlo e aiutarlo a

migliorare le sue condizioni. Nella stagione autunnale o invernale, è opportuno coprir-

lo con una coperta o un asciugamano e osservare con attenzione l’atteggiamento del-

l’animale in modo da poter fornire informazioni, le più precise possibili, al veterinario.

Non utilizzare mai farmaci per uso umano per iniezioni o per via orale senza prima

aver consultato un veterinario; molti dei farmaci per uso umano sono tossici per il cane

ed il gatto o vanno utilizzati in dosaggi diversi. Per gli animali la quantità di farmaco da

somministrare viene calcolato sulla base del peso e dell’età, talora anche della razza. In

linea generale sarà invece possibile utilizzare prodotti di medicina umana per uso

esterno, come i disinfettanti per le ferite cutanee. Bisogna ricordare che non si dovrà

mai operare alcuna manovra se il cane si trova rintanato nella sua cuccia per evitare

sgradite conseguenze e morsi. Le più comuni procedure che si può essere chiamati ad

attuare sono: la misurazione della temperatura corporea, la medicazione di ferite cuta-

nee ed oculari, la somministrazione di compresse, l’esecuzione di iniezioni, la protezio-

ne delle fasciature. Dr. Massimo Cometti

Se desiderate informazioni o un argomento da trattare in particolare potete chiamare 045-6860188

o scrivere a [email protected] Clinica Veterinaria Cometti

si trova a Sant’Ambrogio di Valpolicella in via Alessandro Crescini 106/59-60. Tel. E fax 045.6860188

[email protected] – www.clinivetcometti.it

IL PRIMO SOCCORSO VETERINARIO prima parte – generalità

pubbliredazionale

SL 55 AMG – CV 500 ANNO 2002, KM 48 MILACONDIZIONI PARI AL NUOVO; INTERNI IN PELLE CARTIER; IMPIANTO BOSE;

RISCALDAMENTO E MASSAGGIATORE SEDILI; VALIGIA DEDICATA; CERCHI NUOVI DI RICAMBIO. EURO 45 MILA NON TRATTABILI.

TEL 335 5948669

IMPIEGATA 27 ENNE CON ESPERIENZA, OTTIMA CONOSCENZA OFFICE, INGLESE LIVELLO BASE,

CERCA LAVORO PART-FULL TIME. DISPONIBILITÀ IMMEDIATA.CONTATTARE BARBARA 340 2567361

Page 6: L'altro Giornale Febbraio 2012

Febbraio 2012 6DIALOGO

Come ogni anno ci siamoritrovati tutti assieme peruna grigliata e una bicchie-rata. Un modo simpaticoper continuare un rapportodi buon vicinato e di bellaconvivenza all’interno delnostro condominio, che anoi piace definire “Residen-ce” . Un complesso, ilnostro di Domegliara in viaRosini, di 8 appartamenti edi 5 case a schiera, abitatoda famiglie tutte proprieta-rie, con la passione dell’or-ticello e del verde che ci cir-conda. Ci piace gestire ognisituazione, ogni problemati-ca e idee che ci riguardano,con il confronto e la demo-cratica decisione fra tutti icomponenti. Come ognicomplesso che si rispetti,dopo un inizio di normalicontraddizioni, incompren-sioni e piccole battaglie,piano piano siamo riusciti aportare il nostro rapportosereno, così da convivere inarmonia e tranquillità nel

rispetto di tutti. Gestiamoogni lavoro con turni chevengono stabiliti e puntual-mente rispettati: dalla puli-zia delle scale, al taglio erbadel verde condominio allamanutenzione luci esterne einterne, tutto ciò che serveviene svolto senza obblighima con assoluta responsabi-lità e puntualità. Nell’otto-bre del 2011, supportati dauna bella giornata, abbiamoorganizzato una grigliata,riuscita assai bene, prepara-ta nel giardino dell’amicoLalo, dalle esperte mani diGianCarlo con Angelo e lostesso Claudio proprietariodella baita dal “Lalo”. Tuttihanno contribuito con ver-dure dei nostri orti, torte,specialità di ogni sorta evino buono. Ma la festa, questa volta,aveva un sapore diverso,una sorpresa speciale cheriguardava uno di noi . Sca-deva in quei giorni un com-pleanno particolare, gli 80

anni di nonno Enrico e allo-ra come non festeggiare untraguardo così importante?Con la complicità dellamoglie Tiziana, il silenziodei figli Sandro, Marzia conCarlo e i nipoti, il lavoro dichi ha preparato cartelloni,fiori e regali la sorpresa èriuscita perfettamente! Nonpoteva mancare la fotoricordo, tutti felici grandi epiccoli, contenti di abitarein una bella realtà di buonvicinato, con l’augurio diproseguire in questa dire-zione nel rispetto e in amici-zia . E rinnoviamo tutti noiancora, tanti auguri a nonnoEnrico per i suoi splendidi80 anni.Appuntamento per la festa2012!

Complimenti, cari amici, èdavvero bello quello che ciavete raccontato. Conti-nuate così e auguri ancheda parte nostra a nonnoEnrico!

Su L’Arena di domenica 22 gennaio, Zeffi-relli sembra proporre di trasformare PiazzaBra in “un parco”. Ma Piazza Bra non è un ex-terreno di cacciao un prato da risistemare! E’ la piazza della“Storia” della città e come tale è apprezzatadai visitatori di tutto il mondo, sia quelli chepasseggiano sia quelli che si siedono ai tavo-lini del Liston.Ora è il luogo-simbolo dellaComunità veronese, frequentato da cittadini,provinciali del weekend, appassionati dellalirica e turisti. I Veronesi sono affezionatialla loro piazza così com’è, con il selciatospesso animato da riunioni di gruppi sponta-nei od organizzati, da manifestazioni popo-lari anche di protesta davanti al Municipio oper relax dopo le marcialonghe, luogo d’in-contro comunitario interclassista e interge-nerazionale, come alla vigilia di Natale conmigliaia di “Babbi Natale” bianchi e rossi, ditutte le età e di tutte le classi sociali.Un parco erboso che poi si trasformerebbe inoccasione di stazionamento per vagabondicome Pradaval, sarebbe anche contrario allasuccessione architettonica realizzatasi nelcorso dei secoli. Dall’Arena romana, ai Por-toni e Mura medievali, ai portici cinquecen-teschi, alla Gran Guardia seicentesca, al tea-tro Filarmonico maffeiano, a Palazzo Bar-bieri neoclassico, con i monumenti a VittorioEmanuele e al Partigiano, rimembranze delPrimo e del Secondo Risorgimento, oggicompletati dal monumento alla Pace, con “ilbacio di Breznev”, celebrativo dell’ipocrisia

delle dittature e del desiderio di libertà deipopoli, caratteristica della nostra epoca. La piazza è una successione bimillenaria ditestimonianze d’epoca, un libro aperto sullastoria della Città. Un processo storico che potrebbe essere con-tinuato con un museo scultoreo all’aperto,testimonianza del nostro ultimo secolo, pro-ponendo alle 14 città gemellate o con pattodi amicizia di installare un’opera scultoreadel loro Paese, come la fontana delle Alpiche ci è stata donata da Monaco di Baviera eanima ora i giardini, celebrando la riacqui-stata amicizia interalpina tra genti venete ebavaresi.In questi tempi di economie, tale installazio-ne costerebbe molto meno che riportare dellaterra e piantare degli arbusti con la speranzache divengano alberi, dove ora ci sonocubetti di porfido e asfalto, che i Veronesidei secoli scorsi hanno gradatamente instal-lato decennio per decennio, rendendo lapiazza uno spazio urbano, così come ci è orapervenuto. La nostra generazione deve solo lasciarvi unsegno della propria epoca. E noi siamo nel-l’epoca della globalizzazione, anche cultura-le. I turisti delle città gemellate, provenientida tutto il Mondo, troverebbero così in piaz-za Bra, una testimonianza dei loro Paesi eun’espressione di accoglienza culturale dellacittà di Verona.

Ugo ZanettiArbizzano

VERONA

“La piazza Bra di Zeffirelli”

Sull'intervento “pensioni” apparso sulle pagi-ne del Dialogo de L'Altro Giornale gennaio2012 a firma Toffali M., vorrei fare alcuneprecisazioni utili, a mio avviso, per capire lasituazione vissuta negli anni 70-80. Abbiamovisto i sindacati fare la parte del “leone” inquanto in pochi anni la busta degli operai èpassata da 500.000 lire al milione; ma non sisono accorti che stipendi da 1.000.000 eranoandati a 2.200.000 lire, quelli da 2.000.000oltre i 5 milioni, creando di fatto le disparitàattuali. In quanto poi alle pensioni, non è statoaffatto vero che mandando in pensione i cin-quantenni, fossero entrati i giovani nel mondo

del lavoro. I cantieri edili erano, prima, pienidi pensionati, sostituiti poi sì da giovani, magiovani tunisini-marocchini ecc.(tengo a pre-cisare che con gli extra comunitari di qualsia-si nazionalità, mi sono sempre trovato moltobene sul lavoro). In questa situazione poi, pic-coli artigiani con 4-5 dipendenti, dovevanofare i conti con preventivi scontati del 30-35% in quanto, sopratutto in restauri, siincontravano squadre intere di personale nonin regola … e i nostri politici, non riuscivanoa capire da dove provenisse l'evasione fiscale.Non so se convenga tornare a quei tempi!

Luigi Manara

PENSIONI

“Rispondo al signor Toffali”

Caro Direttore , sto leggendoil nostro giornale, semprebello completo di notizie,fatti e tante opinioni. Io sonointervenuto già tempo addie-tro sul problema che riguardai nostri amici animali, aiquali va la mia più grandesolidarietà e comprensioneper essere costretti a doversubire le ingiurie di tanti el’ignoranza dei loro “proprie-tari”. Si sa che ogni tipo dimaleducazione, sia da partedell’uomo o dei poveri canisono abitudini o comporta-menti da deprecare, da evita-re per rispetto di tutti . Trovoche entrambe le situazionisono date da una mancanzadi buon senso e scarsa educa-zione, sempre e solamente dinoi uomini. Nulla a che vede-re con il povero animale, chetrovandosi incapace di parla-re e non potendo usufruire diluoghi più adatti per i lorobisogni si affidano alla buonaeducazione del padrone perrisolvere nel migliore deimodi la loro situazione. Pro-prio perchè non sanno parla-re, dovreste capire che racco-gliere il prodotto poco igieni-

co dalla strada o dal giardino,sarebbe un gesto educato erispettoso. Sono sicuro che inostri amici animali sarebbe-ro indignati anche con chisporca con plastiche, sigaret-te, cartacce e quant’altrolasciato in giro, facendocicapire che il mondo è sen-z’altro più bello se tenutobene e pulito. I nostri amicicani hanno diritto di vivereaccanto a noi , ma siamo noiche abbiamo il dovere diaccudirli e fare ciò che loronon possono fare per tenerepulito. Le polemiche conbotta e risposta su chi haragione lasciamola alla poli-tica ,qui si tratta di dire che sesporchiamo noi uominisiamo maleducati e privi dibuon senso ma se sporcano inostri amici animali siamosempre noi uomini che oltread essere maleducati faccia-mo ricadere su di loro lanostra brutta e incivilemaniera di tenere poco pulitoil paese dove viviamo. Guar-date negli occhi il vostroamico quando ha completatoil suo bisognino: non vi sem-bra che in quello sguardo ci

sia il desiderio di farvi capireche togliere e pulire è ungesto che lo renderebbe piùsereno e che si sentirà piùcontento? C.S.

CANI

“Aiutiamoli ad essere amati”Caro Direttore,dopo un primo momento hoaccantonato l'idea di rispon-dere punto per punto aquanto scritto dal signorUmberto Brusco relativa-

mente ai ciclisti sul suogiornale, dopotutto comeposso io debole e ignorantedel gruppo, competere conquesto intelligentissimoautomobilista?

Ho accantonato anche ilpensiero che potesse essereuno degli autori di “gioeledix” che prova un testo.Però, anche per cercare diuscire dalla mia ignoranza,mi piacerebbe che l'eruditis-simo signor Brusco pubbli-casse anche un elenco dipersonaggi che la storia ciha consegnato come positi-vi, pur avendo una visionedelle cose così di partecome la sua. Ad esempioquello che considerava tuttii non ariani come un intral-cio al corretto svolgersidelle cose....Se volesse, potrebbe anchepubblicare un decalogo diluoghi comuni - dopo quel-lo dei ciclisti griffati che sela sono andata a cercare - cisarebbero ad esempio glialpinisti, ma per uscire dallosport, si potrebbe passarealle donne in abiti succintiche "se la vanno a cercare"per antonomasia.Lascerei comunque a luil'onere di procedere, cosìper vedere quali perle ci sot-toporrebbe.Cordiali saluti da un pedo-ne, ciclista, motociclista eanche automobilista

Massimo Scolari

CICLISTI

“Rispondo a Brusco”

DA DOMEGLIARA

“La festa del... Residens”

Direttore Responsabile:Rosanna Pancaldi

Società Editrice:L’Altro Giornale s.r.l

Redazione:Via Enrico Bernardi, 7

37026 SETTIMO di PESCANTINA (VR)Tel. 0457152777 Fax 0456703744

e-mail:[email protected]

Abbonamenti:10 euro annui

C.c postale n° 81285140intestato a L’Altro Giornale s.r.l.

Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina

Stampa:Galeati Industrie Grafiche

Imola

Numero chiuso il 02 - 02 - 2012

L’azienda è Certificata FSC(Forestal Stewardship Council)

Page 7: L'altro Giornale Febbraio 2012

Febbraio 2012 7DIALOGO

Qualcuno, nei giorni delterremoto di fine gennaio,ha insinuato che il comunedi Marano non ha a cura ilpatrimonio storico cultura-le. Credo sia opportunoricordare invece che vi èstata ed ancora vi è unaattenzione rilevante versoquesto patrimonio. Negliultimi anni sono stati recu-perati e restaurati molticapitelli storici della tradi-zione popolare come quellidi Carazzole, Ca’ Fornalè,San Rocco di Sottovilla,Gazzo. Più recentementesono stati recuperati i capi-telli delle Are di Purano e diPezza. La statua lignea delcapitello di Purano è statarestaurata e collocata nellaChiesa di Purano. Sonostate restaurate le malghestoriche del Comune: quelladel Girotto (detta malgaBiancari) acquisita al patri-monio comunale mediantepermuta con Cementirossi èstata ristrutturata e dotata dibagno ed oggi è sede dinumerose attività di aggre-gazione. Anche quella disan Rocco è stata completa-mente ristrutturata e dotataanch’essa di bagno ed è adisposizione della comunitàdi san Rocco. Sono in corsoi lavori per recuperare lamalga La Fava, donata alComune dai gemelli Lavari-ni e che diventerà luogo di

vendita di prodotti tipicilocali. Il Comune si è fattocarico del suo recupero chepreoccupava i proprietariper il possibile crollo dellastruttura sulla strada provin-ciale. Con questa, le malgherisultano tutte sistemate erecuperate, oltreché valoriz-zate. Anche le fontane ed ilavatoi storici sono statirecuperati: quello di sanRocco, bellissimo, è statosistemato in occasione dellasistemazione della malga,quello di Pezza è statorestaurato e consolidato inoccasione della creazionedel parcheggio e del parcogiochi, la fontana di Cadiloiè stata restaurata ed abbelli-ta in occasione dei lavori diarredo e messa in sicurezzadell’abitato di Valgatara,quelle di Porta, davanti alMunicipio, e della Grandasono state messe a nuovo e

sono bellissime e moltoapprezzate dai passanti edai ciclisti. Il sacrato della Chiesa stori-ca di Purano è stato siste-mato, a valorizzare la bellachiesa così come quello diMondrago. Dal 2007 è incorso una vasta attività discavo archeologico per il

recupero del Tempio diMinerva. Il Comune ha investito mol-tissimo su questo, comeforse nessun altro Comunedi recente ha fatto nelcampo dell’archeologia eciò ci ha guadagnato un rap-porto di stima e di fattivacollaborazione con la Dire-zione Regionale per i beniCulturali e con la Soprin-tendenza archeologica delVeneto, Nucleo di Verona.La quantità di interventi,fatta in pochissimi anni, e lacapacità del Comune di atti-vare su questi importantifinanziamenti di enti terzi(Bima, Comunità Montana,Regione, Provincia) credosmentiscano le inutili pole-miche.

Il Sindaco

Simone Venturini

DA MARANO

“Il sindaco Venturini interviene”In questi giorni Equitaliaha inviato moltissimeingiunzioni di pagamentoad automobilisti che avreb-bero commesso infrazionida cinquanta euro ma che,essendo trascorsi quasicinque anni, sono diventa-te duecento e anche trecen-to euro.Molti di loro non trovanopiù la ricevuta dell’avve-nuto pagamento e moltialtri sostengono di nonaver mai ricevuto il verba-le dell’infrazione commes-sa che prevedeva il paga-mento di un importo mini-mo che avrebbero senz’al-tro pagato se avesseropotuto saperlo.Qualcuno, con il numerodella raccomandata fornitodal Comando dei VigiliUrbani, è andato all’Uffi-cio Postale per conoscerechi avesse ritirato il verba-le, ma, udite udite, le Postedistruggono tutti i docu-menti dopo due anni.Diventa così impossibiledimostrare di non averricevuto il primo avviso equindi di non dover pagarela cartella emessa da Equi-talia. Eppure è notorio chespesso le Poste non recapi-tano la corrispondenza.Sorge il dubbio che ci siadella disorganizzazione eanche un pizzico di mala-fede da parte degli uffici

incompetenti per fare cassaa danno del comune morta-le, questo nonostante letecnologie più che avanza-te di cui dispongono gliuffici pubblici.Infatti la gente normaledeve conservare scontrini,bollette, estratti conto,dichiarazione dei redditiper dieci-dodici anni men-tre le amministrazionipostali possono distrugge-re la documentazione doposolo due anni.A questo punto non restache rivolgersi al giudice(ordinario o di pace) percercare di avere giustizia.Chissà che non sianoemesse sentenze di “indubbio pro reo” visto checercare di dimostrare lamancata prima notificadiventa una prova diaboli-ca, o che si applichi la pre-scrizione biennale ancheper i contribuenti. Ma temo che si dimostre-ranno le buone ragioni diEquitalia proprio comeDon Abbondio che dicevaa Renzo «Perché non sietevoi il più forte? Io sareicertamente dalla vostraparte».Comunque vada io stodalla parte di Renzo Tra-maglino.

Lucia Masotto

EQUITALIA

“Prova impossibile”Tempio Minerva

Giovedì 16 febbraio alle ore 18:00, pres-so la Feltrinelli Libri e Musica di Via Quat-tro Spade a Verona, verrà presentato ilromanzo di Gianfranco Iovino "oltre ilconfine", che affronta i delicati temi dellapedofilia e la depressione. All'eventosaranno presenti la psicologa CeciliaCimetti e la psicologa Francesca Zoppi.Moderatrice della serata sarà la giornali-sta Giovanna Benini. Ingresso libero.

Page 8: L'altro Giornale Febbraio 2012
Page 9: L'altro Giornale Febbraio 2012

Febbraio 2012 9DIALOGO

Leggo oggi su un quotidiano locale: "Eva-sione fiscale, rapina al call center, giovaniveronesi annoiati, stranieri in cerca disoldi!". La volete sentire una bella favola diNatale?Abito in Valpolicella. Pochi giorni prima diNatale mi reco in farmacia nella vicinaPedemonte, frazione di San Pietro in Caria-no. Apro la borsa, non ho più il portafogli;sono affranta e già penso alle conseguenze:oltre ai soldi, patente, bancomat, tesserasanitaria ecc... Vado a ritroso e faccio tutti i

negozi in cui sono stata: niente!Ritorno in farmacia, ho bisogno urgente diun medicinale. Mi viene incontro una delledottoresse e tutta sorridente mi porge il mioportofogli che un cliente aveva trovato sullastrada, all'ingresso. Chi è quel signore? Loconoscono solo di vista, non si sa come sichiami. Vorrei dirgli un grande grazie! Le persone oneste ci sono ancora e io...gen-tile sconosciuto, ti ringrazio a nome di tutti!E' stato per me il più bel regalo di Natale.

Giuliana Avesani Montolli

QUALCOSA DI BUONO

“A me è successo a Natale”

Un mondo sta crollando. E’ la fine di un’eradi grande illusione collettiva. Fior di econo-misti e politici ci avevano illuso, e noi cisiamo lasciati illudere, che la crescita sareb-be durata all’infinito e che più cose avessi-mo comprato, posseduto e consumato e piùsaremmo stati felici, ma così non è stato.Numerosi studi di socio-economia, condottisulla società americana, la più avanzata econsumistica del mondo, hanno evidenziatoil “paradosso della felicità”: soddisfatte lenecessità primarie, oltre ad un certo livello,con l’aumento della ricchezza diminuisce lafelicità. Perché si è visto che, con l’aumen-to della ricchezza, tende ad aumentareanche l’egoismo, l’individualismo, la diffi-denza, lo stress e diminuisce il tempo dadedicare agli altri, alla famiglia e alle rela-zioni sociali. Comunque l’attuale sistemaeconomico-finanziario è giunto al capolineae sta fallendo perchè non è più sostenibilesia dal punto di vista sociale che ambienta-le. Una crescita infinita in un mondo finitonon è possibile e per questo le misure messein atto per rilanciare la crescita (tagli, tassee sacrifici) non sortiranno alcun effetto. Ipolitici sono corresponsabili della crisi siaperché hanno lasciato che la finanza senzaregole prendesse il sopravvento, sia perchéhanno creato l’immenso debito pubblico eora non hanno la più pallida idea di comeuscirne. Eppure una via d’uscita c’è: serveuna nuova visione, un cambio di mentalità,un salto di paradigma culturale. Per usciredalla crisi bisogna passare dalla societàdella crescita insostenibile a quella delladecrescita felice. Bisogna cioè costruire una

nuova economia capace di creare valoreeconomico in modo sostenibile sul pianosociale e ambientale, riducendo l'utilizzo dicombustibili fossili, il consumo di materieprime e la produzione di rifiuti. Ridurre ilsuperfluo e gli sprechi. Da ciò deriva lanecessità e la grande opportunità di crearenuova occupazione di qualità in attivitàquali l'agricoltura biologica, il risparmioenergetico, il recupero di materiali,la produ-zione di energia da fonti rinnovabili,avviando un nuovo ciclo economico. Alcu-ni semplici esempi: ristrutturare l'interopatrimonio edilizio esistente secondo criteridi efficienza energetica, puntare sullamicrogenerazione diffusa di energia, inve-stire in tecnologia e ricerca in campo ener-getico e ambientale. La nuova economiarichiede una riforma radicale della finanza el’affermazione della finanza etica, ovveroattenta alle conseguenze sociali e ambienta-li dell’agire economico. Ma soprattuttorichiede un profondo ripensamento indivi-duale e collettivo, una revisione della nostrascala di valori. Richiede di tornare a pensa-re al plurale, riscoprire l’altro, perché “nonsi può essere felici da soli” (Raoul Follere-au). Capire che la qualità della vita nondipende dal PIL e che i valori veri non sonoquotati in borsa e proprio per questo non sisvalutano mai, anzi valgono sempre di più,perché divenuti merce rara. Scopriremo cosìche con meno si può vivere meglio ed esse-re tutti più felici.

Maurizio Pallante, presidente MDF Luca Salvi, circolo MDF di Verona

www.decrescitafelice.it

MONDO IN CRISI

“Con meno e più felici”

I tombini si trovano in via Bolla a Pedemonte, fanno parte della scuola elementare e ne usu-fruiscono le persone che vanno a fare ginnastica o pallavolo. Tutto si risolverebbe facendouscire le persone dalla parte opposta ma sembra non sia possibile reperire la chiave del can-celletto. Comunque, la soluzione dello scivolo di un cancello con nel mezzo due tombinidi ferro fa inorridire il buon senso, speriamo venga modificato con la prossima frattura.

TOMBINI

"Liberalizzazioni entro il20 gennaio per decreto, sututti i settori". Il sottosegre-tario alla presidenza delConsiglio Antonio Catrica-là, dà il via a massicce libe-ralizzazioni, che andrannoa toccare oltre alle banche,assicurazioni, energia, tra-sporti, poste, anche l'acqua,"senza sconvolgere il refe-rendum popolare", assicu-ra. Come è possibile priva-tizzare il servizio idricosenza andar contro il refe-rendum popolare, che haconfermato il contrario? Liberalizzazioni come toc-casana? Le liberalizzazio-ni vengono viste come iltoccasana, il deus exmachina, per la ripresa eco-nomica, la liberazione dal-l'inefficienza della gestionepubblica. Dovremmo ricor-dare che le recenti libera-lizzazioni nel campo assi-curativo hanno portato allaformazione di cartelli, per-mettendo di raddoppiare iprezzi dei premi e di paga-re meno per i sinistri. Ildecreto va a infierire anchecontro le Ferrovie delloStato, considerate unmonopolio, senza pensareche fanno un servizio pub-blico, (in parte integrato dafinanziamenti statali) che,se dato in mano ai privati,potrà portare forse a peg-giori situazioni delle attua-li. L'esempio inglesedovrebbe insegnare: le fer-

rovie diventano private,dopo qualche anno, nonessendo remunerative, ven-gono restituite allo stato,che preferisce farle gestireda cooperative. Continuiamo a sottolineareche le liberalizzazioni nonsono una soluzione allacrisi economica, sarebberoun modo di spostare il pro-blema verso i privati, pen-sando che possano agirenel nome del benesserecollettivo, non consideran-do che la gestione privataobbliga agli utili, anche insituazioni di indigenzadegli utenti. Nella teoria economicaProut vengono rispettate leresponsabilità socio-econo-miche naturali dei rispettivitre settori fondamentali: lostato e amministrazionilocali, le cooperative, con-siderate la spina dorsaledell'economia, e i privati. Lo stato o le amministra-zioni locali dovrebberoinserire nelle loro multiuti-lities (energia, acqua e gas,mercato ortofrutta...) anchele 'aziende chiave' produt-trici di materie prime (fon-derie, edilizia, filati...), colcriterio di "nè profitto, nèperdita", per mantenere iprezzi sotto controllo. Nonpossiamo lasciare la produ-zione di materie prime aiprivati, perchè possonocreare monopolio, scarsitàartificiale e aumenti a

cascata dei prezzi. Trasporti, Comunicazioni ePoste dovrebbero esseregestite da agenzie in con-cessione e controllate dallostato o amministrazionilocali. La produzione dei beniessenziali, (alimenti,vestiario, edilizia, sanità,educazione) che garanti-scono l'esistenza di ognisingolo cittadino, dovrebbeessere gestita da cooperati-ve, per una migliore distri-buzione della ricchezza,coordinamento nella pro-duzione e responsabilitàcollettiva nell'economia. Aiprivati rimarrebbero le atti-vità economiche minori,come negozi, hotel, produ-zione beni di lusso. Perchè il privato tende aspeculare sui beni checompongono il panieredelle necessità minime del-l'esistenza. La nostra Costi-tuzione dichiara che il red-dito individuale deve esse-re tale da garantire una vitadignitosa, e la Dichiara-zioine universale dei Dirit-ti Umani, nei suoi principieconomici, elenca questi 5fattori, come essenzialiall'esistenza. Le liberaliz-zazioni peggiorano even-tualmente il livello digaranzia delle necessitàbasilari e senza esse unavita dignitosa è solo unmiraggio.

Tarcisio Bonotto

LIBERALIZZAZIONI

“Un toccasana? Non credo”

Cell. 347.7924230Cell. 348.6048345 di Lorenzo Quell’Oller

S.AMBROGIO. PROPONIAMO IN AFFITTO AMPIO BILO-CALE ARREDATO IN CONTESTO DI PREGIO. EURO 550MENSILI

S.AMBROGIO. VILLETTA INDIPENDENTE IN ZONA CEN-TRALE, OTTIMAMENTE MESSA A NUOVO. AMPIO TERRENODI PROPRIETÀ. TRATTATIVA IN UFFICIO

CAVALO. VILLA IN POSIZIONE PANORAMICA COMPLETA-MENTE DA RIATTARE. POSSIBILE TRASFORMAZIONE INQUATTRO UNITÀ IMMOBILIARI. EURO 400.000

S.AMBROGIO. LOTTI EDIFICABILI DI VARIE METRATURE.

PESCANTINA. PROPONIAMO IN AFFITTO TRILOCALEMANSARDATO IN COMPLESSO DI NUOVA COSTRUZIONE.EURO 600 MENSILI

S.AMBROGIO. PROPONIAMO IN AFFITTO BILOCALEARREDATO IN ZONA COLIINARE. EURO 450. DISPONIBILEDA MARZO

S.AMBROGIO. APPARTAMENTO COMPOSTO DA SOG-GIORNO COTTURA, DUE CAMERE, DUE BAGNI. GARAGE.EURO 210.000

Prima della frattura

Dopo la frattura

Page 10: L'altro Giornale Febbraio 2012

Febbraio 2012 10CRONACHECAllarme sismico: la Valpolicella trema

ronacheA distanza di poco più di due mesi dal terremoto che, con una serie di scosse sismiche ripetute, aveva colpito la Valdadige, mercoledì 25 gennaio, alle ore00.54, la Valpolicella per qualche secondo ha tremato. Quella più avvertita è stata la terza di una serie di scosse sismiche che hanno accompagnato per alcu-ne ore il terremoto. Secondo i dati giunti dall'istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV) e dall’osservatorio sismico veronese una prima scossa è stataregistrata alle 20.41 del 24 gennaio a 9,2 km di profondità, magnitudo 3.3 Richter con epicentro in Valpolicella, con epicentro tra Arbizzano, Pedemonte eNassar. La seconda scossa è stata registrata alle 20.49 a 8 km di profondità, magnitudo 2.1 Richter con epicentro sempre in Valpolicella, localizzato però traNegrar e Fane. La terza scossa, la più forte, è stata registrata alle 00.54 a 10,3 km di profondità, magnitudo 4.2 Richter con epicentro a Montecchio, preci-samente in contrada Case Antolini. In seguito i sismografi hanno registrato una quarta scossa alle 00.58, di intensità 2.5 Richter e, a seguire, tante piccolescosse percettibili a livello strumentale alle 1.02, 1.03, 1.04, 1.05 – magnitudo 3.2 -, 1.09, 1.18, 1.19, 1.24, 1.45, 2.31. In mattinata le scosse sono poi con-tinuate con epicentri localizzati in Valpolicella alle 7.15 di magnitudo 2.5 e alle 8.26 di magnitudo 2.9. Le scosse, tutte caratterizzate da movimenti sussulto-ri, dal basso all’alto, sono state avvertite anche in terra lombarda – culminando con una scossa di intensità 4.9 Richter alle 8.06 che ha colpito il paese di Bre-scello, vicino a Parma. Un’ora dopo, alle 9.05 la scossa è stata sentita nettamente anche nel locarnese e in parte del bellinzonese -. Un evento, questo, cheha messo in allerta forze dell’ordine, vigili del fuoco e squadre di protezione civile, che, nell’arco della giornata del 26 gennaio hanno svolto sopralluoghi inuna serie di edifici tra chiese, scuole, abitazioni private, uffici ed edifici pubblici, strutture sanitarie ed attività commerciali. Verifiche e controlli, questi, al ter-mine dei quali, oltre alla scuola materna di Parona, sono state chiuse la chiesa parrocchiale di S.Ambrogio - riaperta nel pomeriggio di sabato 28 gennaio -e la chiesa di S.Maria in Valverde. Nessun danno grave o possibile pericolo invece per quanto riguarda gli altri edifici controllati. Nel frattempo dai sismolo-gi dell’INGV arriva una lettura scientifica di quanto sta accadendo: causa dei movimenti tellurici registrati sarebbe la placca adriatica che, scorrendo sotto leAlpi e spingendo verso l’Europa, genera terremoti nelle Prealpi, mentre, spingendo verso sud, si inarca sotto gli Appennini.

Un terremoto, o sisma, è un'improvvisavibrazione del terreno prodotta da una bru-sca liberazione di energia e tale energia sipropaga in tutte le direzioni (come unasfera) sotto forma di onde - il punto preci-so da cui si propaga il terremoto è dettoipocentro, mentre lo stesso punto, portatoin verticale sulla superficie terrestre, pren-de il nome di epicentro -. Se una porzionedi roccia inizia a deformarsi, essa offrirà

una certa resistenza (che cambia a secondadel tipo di roccia), ma quando le forze chetengono insieme la roccia vengono supera-te da quelle che le deformano allora questasi spezza e si ha un brusco spostamentodelle due parti che rilasciano l'energia cheavevano accumulato durante la deforma-zione e ritornano in uno stato indeformato.Lo spostamento avviene sia verticalmenteche orizzontalmente. Generalmente queste

rotture, e i conseguenti spostamenti, siverificano lungo linee preferenziali chia-mate faglie – fratture nel terreno, profondeanche vari chilometri, lungo le qualiavvengono i movimenti del terreno. Esisto-no vari tipi di faglie anche molto diversetra loro, ma tutte hanno in comune il fattoche lungo quella linea si ha un movimentorelativo delle rocce. I terremoti si originano perché ad un certo

punto la roccia si rompe lungo una faglia,in profondità, e rilascia tutta l'energia cheaveva accumulato per resistere al movi-mento. Questa energia si disperde nel terre-no dall'ipocentro in tutte le direzioni informa di onde (in parte anche sotto formadi calore): onde di volume - che coinvolgo-no un volume e quindi in questo caso laterra stessa - e onde di superficie che sipropagano solo sulla superficie della terra.

COS’È IL TERREMOTO

IL TERREMOTO…A SCUOLA

La mattinata del 25 genna-io è stata davvero intensaanche per le scuole del ter-ritorio. Dopo un avvio tran-quillo infatti, istituto dopoistituto, l’allarme è arrivatoed è stato dato ordine dievacuare tutti gli edific. Edè stato panico: gli alunni,dagli asili nido alle scuolematerne, dalle scuole ele-mentari a quelle medie efino ad arrivare agli istitutisuperiori della Provinciascaligera, in poche ore sisono riversati in massa neiparchi e nei giardini, con ilsuccessivo “assalto” dipadri e madri accorsi perportare a casa i figli. Lelezioni sono poi statesospese anche il 26 gennaioin numerosi istituti scola-

stici dell’intera Provincia,fatti salvo alcuni istitutisuperiori in cui per volontàdella Provincia, titolaredegli edifici, le lezioni sisono svolte regolarmente –su 31.000 studenti dellescuole superiori 17.800sono rimasti a casa -. Ed èproprio su questa chiusuradel 26 che si è scatenata lapolemica, in particolare trail sindaco di Verona, FlavioTosi – che ha dato l’ordinedi chiudere le scuole, tracui alcune superiori – e laProvincia di Verona – cheinvece non ha ritenutonecessaria la chiusura.In tutto questo “marasma”unico comune ad andarecontrocorrente è stato quel-lo di Pescantina, la cui

amministrazione non hadato un vero e proprio“ordine di evacuazione”,ma ha optato per uno “statodi attenzione”. «Alle 8 delmattino – afferma il sinda-co Alessandro Reggiani –abbiamo mandato alcunitecnici a verificare le strut-ture scolastiche che nonhanno dato alcun segno dilesione, se non qualchecrepa negli intonaci ritenu-ta pressoché normale ecomunque non pericolosa.Abbiamo quindi ritenutoopportuno far continuareregolarmente le lezioni: ilcostante contatto con gliuffici regionali competentinon ci ha dato motivo didare credito alle voci chesono poi circolate nell’arco

della mattinata, diffonden-do un falso allarme ingiu-stificato. Non abbiamo rite-nuto giusto associarci allescene di panico che hanno

rasentato l’assurdo… Il 22dicembre è prevista la finedel mondo: probabilmentequalcuno avrà già prepara-to la navicella spaziale!»

Alessandro Reggiani

Page 11: L'altro Giornale Febbraio 2012

La psicosi da terremoto nonha risparmiato la Valpolicel-la, in particolare quando ascuole, aziende, abitazioniprivate, uffici pubblici,ospedali, negozi è giuntol’ordine di evacuare perché,si diceva, sarebbe arrivatauna scossa molto forte tra le11.00 e le 13.30. Un allar-me, questo, definito “ingiu-stificato” dagli espertisismologi e dalla stessaLuciana Zuccaro, presidentedi Cossma – Centro osser-vatorio studio sismico meo-teoambientale - proprio per-ché le scosse sono assoluta-mente imprevedibili. Anco-ra non si sa da dove siagiunto questo grido di allar-me che ha visto migliaia dipersone scendere in strada,affollare i parchi, pranzareall’aperto e addirittura farebagagli. Quel che è certo èche questo allarme né Pro-

vincia, né Regione, né Pre-fettura né Protezione civilelo hanno lanciato. «Siamoalle prese con dei mitomani– ha affermato dal comunedi Verona l’assessore MarcoPadovani – che, attraversouna serie di telefonate spac-ciandosi per dirigenti dellaprotezione civile, hannoseminato il panico». «A dif-ferenza di quanto erronea-mente riportato da alcuniorgani di informazione – èquanto affermano in Provin-cia -, la Provincia di Veronanon ha inviato alcun allarmedi evacuazione nè alle scuo-le superiori, nè agli altri edi-fici di sua competenza».Anche la Regione, da partesua afferma che la Protezio-ne civile regionale è stataallertata e si è attivata sindalla notte del 25 gennaioper seguire l’evolversi dellasituazione determinata dalla

scosse telluriche che hannointeressato un’area dellaprovincia di Verona in pros-simità dei Comuni di BoscoChiesanuova, Cerro, Fuma-ne, Grezzana, Marano diValpolicella, Negrar, SanPietro Incariano e Sant’An-na D’Alfaedo. Non sono stati segnalatiproblemi alle persone men-tre, per quanto riguarda gliedifici, si sono verificatidanneggiamenti di cornicio-ni e alcune crepe negli edifi-ci più vecchi. «I nostri tecni-ci – sottolinea l’assessoreregionale Daniele Stival –sono stati attivi su tutto ilfronte ed in contatto con iloro colleghi nazionali.Secondo gli esperti l’eventoveronese non è da mettere inrelazione diretta con quelloavvenuto nel reggiano. LaProtezione Civile – aggiun-ge Stival – ha raccomandato

a tutti i soggetti con respon-sabilità di conduzione diedifici pubblici di monitora-re attentamente la situazio-ne, assumendo, se del caso,gli adeguati provvedimen-ti». Anche alla luce del fattoche tecnicamente un evento

sismico non può essere néprevisto, né escluso a priori,il sito ufficiale della Prote-zione Civile Regionale hapubblicato una nota, nellaquale si specifica: «voci chesono circolate e che preve-devano con certezza un

evento sismico, sono da rite-nersi procurati allarmi». Afronte di tutte queste smen-tite è stata quindi avviataun’indagine su questo pro-curato allarme e sui possibi-li responsabili dello scatena-mento di una simile psicosi.

PAROLA AI PRIMI CITTADINI

Febbraio 2012 11CRONACHE

A distanza di poche ore dalla scossa più forte sono intervenuti alcuni sindaci dellaValpolicella riportando quanto accaduto nei propri Comuni.

QUI SAN PIETRO IN CARIANO«Abbiamo riscontrato danni lievi in particolare in alcuni edifici storici – affermaGabriele Maestrelli, sindaco di San Peltro in Cariano -, ma nulla di grave. Diversi sonostati in ogni caso i sopralluoghi svolti durante la mattinata del 25 gennaio per garanti-re la massima sicurezza specialmente negli edifici scolastici».

QUI MARANOA Marano di Valpolicella la Protezione Civile Comunale è rimasta al lavoro durantetutta la notte, per rilevare eventuali danni. Il sindaco, Simone Venturini, da parte sua,ha provveduto nelle prime ore del mattino ad inviare un report dei danni registrati allaprefettura scaligera. «Molte persone – afferma il sindaco – hanno trascorso la notte inauto. Diffusi sono i danni rilevati nel nostro Comune: crepe e fessure su muri in eleva-zione della Chiesa del santuario di Santa Maria Valverde e della Chiesa parrocchiale diMarano con diffusa caduta di calcinacci, apertura di alcune pre-esistenti fessure dacedimento su muri in elevazione della scuola elementare di Marano, crollo di alcunimuri a secco di sostegno di terrapieni lungo strade comunali in località Perlè e Mon-drago. Alcuni comignoli inoltre sono crollati, mentre numerose abitazioni privatehanno riportato crepe e fessure sui muri».

QUI FUMANE«Nel nostro comune non sono stati registrati grandi danni – afferma Domenico Bian-chi, sindaco di Fumane . Qualche piccolo riscontro si è avuto solamente in alcuni edi-fici pubblici datati. Per quanto concerne invece gli edifici scolastici vorrei tranquilliz-zare i genitori dicendo loro che abbiamo tutto sotto controllo: già nei mesi scorsi leopportune verifiche e i controlli effettuati avevano garantito la sicurezza dell’edificio.Ora, alla luce di questo terremoto, stiamo provvedendo a compiere ulteriori accerta-menti, ma posso tranquillamente affermare che non ci sono problemi».

QUI SANT’AMBROGIO«Appena è stata avvertita la scossa delle 00.54 siamo scesi in strada e ci siamo resiconto che uno dei quattro pennacchi della parrocchiale di S.Ambrogio era caduto a

terra. Abbiamo subito provveduto a transennare l’area per scongiurare eventuali peri-coli e ad allertare un ingegnere per le relative verifiche. La parrocchiale è quindi rima-sta chiusa per alcuni giorni, fino a sabato 28 gennaio, quando è stata riaperta». Questele parole di Roberto Zorzi, vicesindaco di S.Ambrogio di Valpolicella a poche ore dallascossa più forte. «Nelle prime ore del mattino abbiamo poi provveduto ad effettuare inecessari controlli sul territorio per verificare altri danni, che, fortunatamente non sonostati rilevati. Le forze dell’ordine e la protezione civile – aggiunge poi il vicesindaco incontatto costante con la Provincia - sono stati allertati: siamo pronti per ogni evenien-za».

QUI NEGRAR«Questo terremoto ha provocato molta paura – afferma Giorgio Dal Negro, sindaco diNegrar, comune in cui è stato localizzato l’epicentro relativo alla scossa più forte -. For-tunatamente il tutto si è risolto tranquillamente, senza alcun danno rilevante. Già nellamattinata del 25 gennaio - e poi il giorno successivo - le scuole sono rimaste chiuse pereffettuare i necessari controlli. Le verifiche effettuate dai vigili del fuoco si sono este-se anche agli stabili comunali: non sono stati rilevati danni strutturali evidenti, se nonqualche crepa nei muri, che rientra nella normalità. Ora possiamo dire di essere moltotranquilli. Purtroppo le voci tendenziose partite dalla città hanno contribuito a creareuno stato d’ansia in certi momenti incontrollato…ma alla fine tutto si è risolto».

QUI DOLCÈ«La nostra zona era già stata provata dagli eventi sismici dell'autunno scorso – esordi-sce il sindaco di Dolcè, Luca Manzelli -. In merito organizzammo, in collaborazionecon la Provincia di Verona, una serata informativa per spiegare alla popolazione ledinamiche legate ai terremoti e tranquillizzare per quanto possibile la cittadinanza. Oraquesti ultimi eventi sismici hanno evidenziato nuovamente la necessità di affrontarequeste vicende con serietà e preparazione. Senza farsi prendere dal panico, cosa che invece è avvenuta recentemente per respon-sabilità di qualche sconsiderato. A questo proposito devo ringraziare la dirigente scola-stica e gli insegnanti del nostro istituto comprensivo che hanno mantenuto la calma egestito la situazione in modo corretto per quanto riguarda i nostri alunni. Un ringrazia-mento anche all'ufficio tecnico ed ai dipendenti comunali per la collaborazione profu-sa».

LA PAURA E L’EVACUAZIONE «INGIUSTIFICATA»

GabrieleMaestrelli

DomenicoBianco

SimoneVaenturini

Roberto Zorzi

Giorgiodal Negro

LucaManzelli

Page 12: L'altro Giornale Febbraio 2012

ProgrammaOre 10.00 Apertura chioschi con degustazione di

polenta e renga (l’unica e vera Rengadi Parona – RICETTA ORIGINALE),primi piatti e vino della Valpolicella

Ore 14.30 Ricevimento delle maschere in Via Libera-le da Verona

Ore 15.00 Corteo mascherato aperto dalla bandae le majorettes con la partecipazione del“Papà del Gnoco” e la sua Corte,Tutte le Maschere Veronesi, la “Parona” ed il suo seguito

Comitato Benefico

esta deF

Grande

Lotteria

Page 13: L'altro Giornale Febbraio 2012

22 Febbraio 2011Ore 15.45 Sfilata sul palco di tutte le Maschere e

saluto del “Comitato benefico Festadella Renga” alle autorità e al pubblico

Ore 16.00 Esibizione della banda e gran finalecon le majorettes!

Buon divertimento!Buon divertimento!

la Renga

Page 14: L'altro Giornale Febbraio 2012

Si sono rivolti alla redazio-ne de L’Altro Giornale ungruppo di genitori di viaJago di Sotto, a Negrar,chiedendo delucidazionisul motivo di una mancatarealizzazione di un parcogiochi nella nuova lottizza-zione che negli ultimi anniha portato nuove famiglie avivere nella zona. A darerisposta ai loro dubbi è ilsindaco Giorgio Dal Negroche li rassicura.

LA LETTERAGentile direttore,siamo un numeroso gruppodi genitori residenti in via

Jago di Sotto. Vorremmorivolgerci al sindaco diNegrar, Giorgio Dal Negro,per sottoporgli un problema,manifestatosi nella nostravia alla fine della scorsaestate.Qui nella zona sonosorte ultimamente nuovecostruzioni edili che hannoportato all’insediamento dialtre famiglie, oltre a quelleche già ci abitavano. I nostribambini sono senza un’areaverde adibita a parco giochie, con l’arrivo della bellastagione, saranno costretti agiocare in strada. La nuovalottizzazione prevedeva unospazio dedicato alla realiz-

zazione di un parco giochi ,ma, per mancanza di risorse,l’idea è stata bocciata.Durante i fine settimana noigenitori siamo costretti arecarci in altri comuni opaesi per portare i nostrifigli a giocare, per evitareche incorrano in pericoli epossano sentirsi liberi dicorrere in mezzo alla natura.In attesa di una rispostapositiva contando sulla col-laborazione dell’ammini-strazione per realizzare idesideri dei nostri piccoli,porgiamo distinti saluti

I genitori di via Jago diSotto - Negrar

IL SINDACO RISPONDE«In via Jago di Sotto una lottizzazione approvata dall’Amministrazione che ci

ha preceduto prevedeva la realizzazione di uno spazio verde ed un’area par-

cheggi – spiega Giorgio Dal Negro, sindaco di Negrar -. Successivamente

l’allora amministrazione ha cambiato idea, predisponendo unicamente la

creazione di una zona parcheggi. Così infatti è stato.

In seguito l’amministrazione che io stesso guido, nell’arco dello scorso anno,

ha dato autorizzazione ad una nuova lottizzazione, dove è stata prevista

anche la costruzione di un parco giochi.

A realizzarlo sarà l’imprenditore stesso che ha curato l’edificazione e che,

per legge, ha tre anni di tempo per dare avvio alla realizzazione del parco

stesso.

A questo punto, quindi, si tratta solo di attendere l’avvio dei lavori».

Febbraio 2012 14CRONACHE

NEGRAR. Lettera di alcuni genitori di via Jago di Sotto

«E il parco giochi?»In questo periodo di vacche magre l’evasione fiscale è una piaga da combattere intutti i modi. L’evasore fiscale, diceva un grande statista, ruba due volte: una, quan-do sottrae alla comunità il suo contributo, e un’altra quando chiede dei servizi chenon ha pagato.Per aiutare i comuni, nel 2010 il governo Berlusconi ha deciso di utilizzare un mec-canismo che consiste nel versare ad essi il cento per cento degli introiti che l’Agen-zia delle Entrate riesce a realizzare nella lotta all’evasione con il loro aiuto. Il ragio-namento è semplice: ogni sindaco conosce i suoi cittadini ed è la persona più indi-cata per fornire all’Agenzia delle Entrate le informazioni per il recupero dell’evasio-ne. Se lo fa, il Comune si assicura una entrata importante. Per partecipare davvero alla attività di accertamento fiscale, la legge prevede che iComuni istituiscano il Consiglio Tributario. Tutti i Comuni lo stanno facendo, secon-do le formule più varie. Ma è noto che le formule non sono tutte uguali. E a secon-da della formula che viene adottata si può capire se un Comune ha davvero vogliadi fare la lotta all’evasione, o no. Il Consiglio Tributario creato a Negrar nelle set-timane scorse è nato per funzionare o per vendere fumo? Ci sono quattro aspettiche ci aiutano a dare una risposta. Vediamoli velocemente. La legge prevede cheil Consiglio Tributario partecipi concretamente alla azione di accertamento e segna-lazione all’Agenzia delle Entrate: quello di Negrar ha invece solo uno scopo “con-sultivo e propositivo”, senza alcuna funzione concreta di intervento.Normalmente i comuni prevedono che nel Consiglio Tributario sia presente qual-cuno degli amministratori con funzione di guida e indirizzo, per garantire che lalotta all’evasione è davvero una priorità dell’Amministrazione: in quello di Negrarnessun amministratore ci ha messo la faccia, e il Consiglio Tributario è figlio di nes-suno. Ne fa parte solo un gruppetto di bravi funzionari comunali (quasi nessuno diNegrar) che dopo una giornata di onesto lavoro dovrebbero riunirsi per esamina-re di loro iniziativa non si sa bene cosa e non si sa bene con quale programma.Normalmente il Consiglio Tributario riferisce al Consiglio Comunale: a Negrarinvece il Consiglio Tributario riferisce alla Giunta e al Presidente del ConsiglioComunale. I consiglieri comunali non possono esercitare alcun controllo efficace.I membri del Consiglio Tributario godono di norma di qualche incentivo (magaripercentuale: più risultati, più premi): alla voce “compenso” a Negrar è invece pre-visto zero. L’esperienza dimostra che senza una compartecipazione agli utili dell’at-tività, la partecipazione al Consiglio sarà percepita come un fastidioso contrattem-po.A questo punto la risposta alla nostra domanda viene da sola: a Negrar con que-sto meccanismo il Comune non ricaverà un euro in più dalla lotta all’evasionerispetto a prima. Noi siamo a disposizione, in Consiglio Comunale e in qualunque altra sede, percondividere ogni miglioramento che consenta di farlo funzionare.

Fausto RossignoliConsigliere Partecipazione Democratica

Evasione fiscale: un problemaRICEVIAMO && PUBBLICHIAMO

Page 15: L'altro Giornale Febbraio 2012

La musica arriva diritta alcuore. Ed è stato proprioattraverso la musica che glialunni dell'istituto com-prensivo di Negrar hannovoluto fare i loro miglioriauguri di un sereno Natalea genitori, nonni e amici. Inuna chiesa gremita di per-sone si è tenuto il concerto,magistralmente organizza-to dagli insegnanti dell'in-dirizzo musicale, CarlaTessari (chitarra), AndreaFidesser (pianoforte),Roberto Raimo (clarinetto)e Valeria Sartori (flauto tra-verso) che hanno preparatol'orchestra, e con la colla-borazione del soprano Raf-faella Benetti, e delle mae-stre delle classi V per lapreparazione del coro. Larassegna di canti natalizi havisto anche la partecipazio-ne del coro delle Costebianche, che ha dato queltocco in più ad un concertoentusiasmante. «Per me lamusica è passione, non unsemplice sfiorare i tasti o lecorde di uno strumento –afferma Michela Zace, cheha vissuto l’esperienza daorchestrale -. Forse le per-sone presenti non potrannoaver capito appieno le sen-sazioni che abbiamo prova-to durante l'esibizione. Lenote non sono solo deisemplici suoni, ma sonosensazioni che vanno assa-porate, è un linguaggio chenon va ascoltato solo con

l'udito, ma anche con ilcuore. La cosa che mi haintimorito di più durante ilconcerto è stato quandodovevo suonare il mioassolo, ma gli applausi deipresenti mi hanno rassicu-rata e fatto capire che ave-vamo dato il meglio dinoi». «Guidata dai gestidecisi del direttore, unamusica flebile si fa largotra il chiacchiericcio delpubblico. Allora tutti tac-ciono – aggiunge LuisaElia, una spettatrice -. Glistrumenti suonano in diver-se tonalità, che si sfumano,si incrociano e sprizza-no...Non è solo una cosache sento con le orecchie, èun’emozione che mi scorredentro! Non serve neanchetener gli occhi aperti. L’im-maginazione fa il resto. Lasinfonia mi trasporta: itamburi frullano e sento unformicolio dentro di me,come un richiamo. Mi sem-bra di far parte della musi-ca! Il cuore mi batte velo-cemente e non voglio smet-tere di stare in questo statoinebriante che mi allontanadalla realtà! Le voci candi-de dei bambini irrompononell’atmosfera con la forzadi un acquazzone di marzo!Non sono ancora calde emodulate ma hanno lacapacità di trasmetteregioia e franchezza. Mi per-vade un senso di pace».

Paola Speri

Ha concluso il suo quartoanno di attività a SantaMaria di Negrar la Baitadella Comunità, strutturasociale intergenerazionalerealizzata dal ComitatoSagra S.Maria. Aperta agiugno 2007 la Baita hasaputo confermarsi in que-sti anni quale punto di rife-rimento per i paesi diS.Maria, Arbizzano ePedemonte.«La struttura, aperta quoti-dianamente escluso il mar-tedì, è frequentata in parti-colare da bambini cheusano il parco giochi, daragazzi che utilizzano l’at-tiguo campo di calcetto eda numerosi amici dellaterza età. I soci che hanno usufruitodei servizi della Baita eregolarmente iscritti perl’anno 2011 sono staticirca 900 – afferma Fran-cesco Zantedeschi, presi-dente del Comitato SagraS.Maria -. L’Anno appenatrascroso è stato molto pro-ficuo: i lavori di completa-mento sono stati realizzatie finanziati e tutti gli spazinecessari per lo svolgimen-to delle varie attività sonodisponibili».Il Comitato Sagra S.Maria,

la cui attività è iniziata nellontano 1978, nel dicembrescorso ha provveduto alrinnovo delle carichesociali per il triennio2012/14. I 54 soci fondato-ri hanno confermato Fran-cesco Zantedeschi presi-dente, affiancato dai giova-ni vice Presidente France-sco Chiecchi e SegretarioAlessandro Fanton. Al lorofianco operano due socistorici, Diego Lucchese“Diegon” e Angelo Peran-toni “Ciope”, responsabilioperativi della Baita dellaComunità…Nel frattempoè già stato stilato il riccoprogramma 2012: eventoclou sarà la 35^ edizionedella Sagra del Carminedal 13 al 16 luglio, con lasua variegata propostamusicale che andrà dalrock al blues, dal liscio alladiscoteca anni ‘90. Oltre al tradizionale Falòdell’Epifania, tenutosicome da tradizione il 6gennaio e pienamente riu-scito, è inoltre in program-ma il Carnevale dei Bam-bini, sabato 25 febbraio, ilTorneo di Calcetto, venerdì22 e sabato 23 giugno, lafesta di Fine Estate, sabato

23 settembre. «Il Comitato – concludeFrancesco Zantedeschi -sta studiando un’iniziativadedicata e riservata aglisponsor storici della Sagradel Carmine - quelli pre-senti dal 1986, da 25 anni -: un momento tutto per loroquale ringraziamento per ilcontinuo sostegno che haconsentito la realizzazionedei vari programmi e pro-getti realizzati in tutti que-sti anni».

Febbraio 2012 15CRONACHE

Concerto di NataleISTITUTO COMPRENSIVO S.MARIA. Sono 900 i soci che hanno usufruito dei servizi nel 2011

Quattro anni col... turboalla Baita della Comunità

ARBIZZANO. Epifania storico-folcloristicaTriplice manifestazione storico - folcloristica - culturale il giorno dell'Epifania,organizzata dal Comitato Benefico S-ciapa soche de Arbissan con il sostegnodell'Associazione Pro Loco Emilio Salgari di Negrar, presso il parco di villa Alber-tini. L’evento ha avuto inizio con la 30° edizione del “Palio dello s-ciapa soche”,nel quale quattro partecipanti si sono contesi l'ambito titolo di "Mastro s-ciapa-soche 2012". Dopo le previste prove (segatura con attrezzo ad arco, idem macon segon, spacco di precisione con sigureto, divisione in due parti di un gros-so ceppo di ciliegio) i due più bravi sono risultati, a sorpresa, principianti delmestiere che si erano allenati allo scopo: Adriano Righetti - artigiano di 47 anniche ha impiegato solamente 144 secondi per effettuare tutte le prove, DanieleSambugaro - studente di 14 anni giunto secondo per un'inezia. Più lontani, macomunque anche loro meritevoli di elogio sono giunti i "veterani" Roberto Vicen-tini e Michele Sona. Il nuovo Mastro s-ciapa soche che rappresenterà il paesenelle prossime manifestazioni carnevalesche e non solo, è quindi AdrianoRighetti, dotato all'uopo di apposito mantello, cappello ed emblema. E' seguitala premiazione del concorso "Presepi in famiglia", per il quale un'apposita giu-ria ha emesso la seguente graduatoria: l° premio a Pietro Beraldini, 2° a Raffa-ella Peretti, 3° a Gianni Sommacampagna, menzione speciale a Ennio Mignol-li, segnalati a pari merito Maria Pia Oppici, Paolo Gelio, Mario Montolli, CeciliaMarchesini. Ecco poi il gran finale con il "rogo della befana" , ovvero di un mani-chino, posto al culmine di una catasta di sterpaglie, a rappresentare la cattivastagione che se ne deve andare. Dato fuoco alle sterpaglie, con fiamme e fumoinnalzatesi verso il cielo, tutti a osservare da che parte sarebbe caduta la "vecia"perché da ciò, secondo antiche credenze popolari, sarebbe dipeso l'andamentoagricolo dell’annata prossima. All'intera manifestazione hanno presenziato ilsindaco di Negrar, Giorgio Dal Negro, l'assessore Gianni Pozzani, i consiglieriRoberto Grison e Valentino Viviani e, naturalmente, un pubblico festante che,tra l'altro, ha goduto di pandoro, brulé e cioccolata calda,offerti dagli organiz-zatori. R.D.N.

Francesco Zantedeschi

Page 16: L'altro Giornale Febbraio 2012

Febbraio 2012 16CRONACHE

Arrivano puntuali le signoreche si ritrovano ogni lunedìpomeriggio nella prima auladell'ex Scuola elementare diFosse, messa a disposizioned a l l ' A m m i n i s t r a z i o n ecomunale di S.Anna D'Al-faedo. Portano con loroborse piene di pennelli,colori, tele e un grandebagaglio zeppo di storie uni-che e personali intrise disentimenti, emozioni, gioiee dolori. Due di loro sono diFosse, Milena Momi e Clau-dia Carrara, le altre proven-gono dai paesi vicini, lesorelle Marisa ed EddaBenedetti e Maria Corbiolida Ceredo, Poldi Fiorini daBreonio, Maria Grazia Zive-longhi da Gorgusello, lesorelle Daria e Anna Zaninida Torbe, Marilisa Lavarinida Le Colombare e, quandogli impegni lo permettono,Andrea Ferrarini da Ceredo,Martino Bissoli e LuisaEderle da Verona.Ad accomunarle è la passio-ne per la pittura e una sere-na amicizia che si rafforzadi anno in anno. Un'inse-

gnante seria e preparata,Laura Poffe, le segue, tenen-do fede all’elemento checaratterizza la scuola di pit-tura di Fosse, la libertà, nonsolo nella scelta dei soggettie nelle modalità di esecuzio-ne, ma anche libertà di can-tarellare sul sottofondomusicale, che non mancamai e magari accennarequalche passo di danza, diraccontare “storie” persona-li o di stare in silenzio…eanche di imprecare quandol'opera non risponde alleaspettative...Tutto ciò creaun ambiente rassicurantedove si lavora con impegno,a volte con fatica, ma sem-pre con entusiasmo. MariaCorbioli e Milena Momihanno avuto una segnalazio-ne alla mostra di pitturaorganizzata a Negrar inoccasione del ConcorsoNazionale di arte pittorica“Valpolicella terra di Salga-ri” e naturalmente, insieme,hanno festeggiato felici diquesto successo individualema anche di tutta la Scuola.

Le pittricidel lunedì

LA CURIOSITÀ

Compie il suo terzo anno divita lo Sportello della soli-darietà, nato a Sant’AnnaD’Alfaedo quando si sonopresentate le prime conse-guenze concrete e negativedella crisi finanziaria di cuitutti cominciavano a parla-re.«A fronte di previsionitanto pessimistiche e tristiperché non reagire conqualcosa di concretamentepositivo? – si erano chiesti ivolontari del Centro -. Per-ché non reagire con tantodesiderio di sentirsi prota-gonisti nella propria piccolarealtà, e riunirsi in gruppoper scoprire che c’è ancorachi crede nella solidarietà?Si è così riusciti ad aprirenel capoluogo, in alcunilocali messi a disposizionedai sacerdoti dell’UnitàPastorale di Sant’Annad’Alfaedo, un piccolomagazzino di vestiario euno sportello di ascoltosulla scia di quanto staaccadendo in tanti altripaesi – raccontano -. Il“relativamente” esiguonumero delle persone che sirivolgono allo sportello perchiedere aiuto (una ventinadi famiglie per il 90% stra-niere) ci permette di mante-nere rapporti umani intensie approfonditi. C’è tempo espazio, per chi lo desidera,di raccontarsi e anche que-

sta, spesso, è un’esigenzaimpellente e vitale. Si sco-pre così che non siamo solonoi a dare qualcosa: l’arric-chimento umano è recipro-co. Ogni settimana al termi-ne dell’orario di aperturadello sportello di ascolto sitorna a casa con il cuoregonfio di tanta tristezza, maanche arricchito nella suacapacità di compassione econdivisione». Sempre la condizione dipiccola realtà ha permessoai volontari dello Sportellodella solidarietà, in collabo-razione con l’assistente

sociale del Comune di San-t’Anna, di unire in gruppoalcune persone disoccupatedi nazionalità marocchina eportarle nel bosco, messo adisposizione dalla parroc-chia, per tagliare legna.«Non è stata un’impresafacile – affermano i volon-tari -, ma, soprattutto graziealla tenacia di alcune perso-ne della comunità chehanno affiancato e guidato i“marocchini” mettendo adisposizione esperienza,attrezzatura e locale per ilricovero della legna taglia-ta, si è riusciti a portare a

casa circa 100 quintali dilegna. Per queste persone eper le loro famiglie, almenoper questo inverno, non esi-ste il problema di pagare lalegna per scaldare la casa».La limitata estensione delterritorio permette, inoltre,un veloce ed efficace passaparola e, quindi, risultaabbastanza facile reperireuna lavatrice, oppure unarmadio o una carrozzina olettino per bimbi e quantoaltro venga richiesto, oppu-re organizzare una raccoltadi generi alimentari o didenaro.

SANT’ANNA. Compie tre anni la realtà che si dedica ad aiutare le persone

Sportello della solidarietàUn calcio contro la crisi

SOVRANO ORDINE DI ERCOLE-AIPO. Inizia il Corso di OlivicolturaInizierà mercoledì 15 febbraio alle ore 20.45 il Corso di Olivicoltura organizzato dal Sovrano Ordine diErcole e dall’AIPO – associazione interregionale produttori olivicoli -. L’iniziativa, strutturata in tre lezio-ni, verterà su un primo incontro teorico – quello del 15 febbraio appunto – presso l’istituto agrario Ste-

fani - Bentegodi di San Floriano con alcuni cennibotanici sull’olivo, sui fattori che determinano laqualità dell’olio e le principali avversità: sinto-matologia e tecniche di difesa. La seconda lezio-ne avrà luogo mercoledì 22 febbraio, alle20.45, sempre presso l’istituto agrario StefaniBentegodi e tratterà le tecniche di assaggio, ilriconoscimento delle qualità dell’olio con l’as-saggio guidato di oli italiani. Infine, sabato 3marzo, in mattinata, si terrà una lezione praticaa Cavaion Veronese sulle tecniche di potaturapratiche in oliveto.Per informazioni: 320.4182926, [email protected].

Per la vostra Pubblicità

Telefono 045 7152777

Page 17: L'altro Giornale Febbraio 2012

È un bilancio di opere rea-lizzate e da realizzare quel-lo tracciato ad inizio 2012d a l l ’ a m m i n i s t r a z i o n ecomunale di Marano diValpolicella. «Nel corsodella prima parte del 2011– afferma il sindaco, Simo-ne Venturini - abbiamoportato a termine lavorimolto importanti: la siste-mazione dell’abitato diPezza, con i marciapiedi, ilnuovo parcheggio, ilrestauro del capitello, lanuova illuminazione, l’al-lestimento del parco giochidi Pezza presso le fontane,la realizzazione dellanuova Piazza di Purano,con la nuova illuminazioneche fa di quel luogo un pic-colo gioiello, la nuovaisola ecologica, la conclu-sione dei lavori di tinteg-giatura della fontana dellaGranda, la sistemazionedella scarpata sopra la stra-da di Gnirega.

Lavori impegnativi, anchedal punto di vista finanzia-rio (oltre 600.000 euro) egestionale, per la condu-zione dei cantieri e delleinterferenze. Abbiamo poi asfaltato lestrade di Canova di Valga-tara e di Gnirega. Altret-tanto è stato fatto per lastrada della Masua. Nellaseconda parte dell’anno –aggiunge ancora il primocittadino - sono stati svoltimolti altri lavori: la siste-mazione di alcune strade(Novaia, Pontarol, SanFermi-Maragnago, Tezze),la strada di accesso allescuole elementari di Valga-tara (manca l’asfaltaturache faremo con le tempera-ture maggiori, ad Aprile),il ponte del Pontarol. Con il termine del 2011sono andati in gara trelavori importanti: il nuovoponte sospeso sulla ValSorda, la sistemazione

della Malga la Fava (peroltre 100.000 €), il percor-so pedonale La Granda-Pozzo. Lavori rilevanti,per un importo di oltremezzo milione di euro chevedranno la luce nei primimesi del 2012». Nel frat-tempo è in fase di defini-zione anche l’accordo perl’acquisizione dei terreniper la nuova piazza centra-le di Purano che richiederàun impegno finanziario di400.000 € con la creazionedi un ampio manufattointerrato da adibire amagazzino per il comitatolocale e per la Pro Loco.«Dovremo partire poi –aggiunge il sindaco - con laprogettazione dei nuovispogliatoi del campo dacalcio di Valgatara e la pro-gettazione definitiva edesecutiva del campo dacalcio di Marano, in erbasintetica con i nuovi spo-gliatoi (900.000 €).

Verrà inoltre progettato ilnuovo campo giochi diPurano per il quale vi è giàun sostanziale accordo coni proprietari del terreno perla cessione dello stesso(100.000 €), mentre parti-remo con la progettazioneinterna del parcheggio diRavazzol. In tutto questo – conclude -non mancherà la progetta-zione definitiva per appal-to integrato per la nuovabiblioteca ed il nuovoauditorium, da realizzarecon le tecniche della bioe-dilizia e casa – clima(1.500.000 €). Se la Regione non dovessesbloccare i fondi potrem-mo optare per l’amplia-mento della biblioteca esi-stente. Si tratta di lavori impegna-tivi per quasi 3 milioni dieuro».

Febbraio 2012 17CRONACHE

MARANO. Nel 2011 spesi oltre 600.000 euro. E i lavori non sono finiti

Il Comune a capofittonelle opere pubbliche

La notizia pubblicata sullo scorso numero de L’AltroGiornale relativa alla Croce Bianca a Marano hadestato molto scalpore. Alcuni media hanno ripor-tano che l'iniziativa è opera dell'amministrazione diMarano...non corretto! La minoranza è stata prima interpellata da alcunivolontari della Croce Bianca, e, conseguentemente,il gruppo consiliare Nuova Marano, avendo a cuorela problematica, ha evocato la presenza della CroceBianca sul territorio di Marano.Si veda a tal proposito la specifica mozione, conapposto il protocollo (http://www.nuovamarano.it/site/index.php/interrogazioni/93-022-mozione-primo-soccorso-sanitario-croce-bianca) e la succes-siva risposta dibattuta in Consiglio definita dal sin-daco “richiesta ridicola” e votata da tutta la maggio-ranza contro (http://www.nuovamarano.it/site/descrizione/article/105/05%20Mozione%20capo-gruppo%20Zardini%20Croce%20Bianca.pdf). Noi della minoranza avremmo potuto arrabbiarcivedendo come il Sindaco si è comportato nel casoCroce Bianca. Per i meno informati si comunica cheil Sindaco prima boccia la nostra mozione di attivar-si per portare la Croce Bianca a Marano per poi atti-varsi in tal senso e riferire ai media di essere statoilluminato. Noi invece ringraziamo il nostro Sindacoperchè ha capito, dopo un momento di defaillancein consiglio comunale, che la nostra idea era buonae che l'informazione che gli stavamo dando dellariorganizzazione in atto delle attività di volontariatonella Valpolicella poteva essere un'occasione perMarano. Mi pare che una convezione sia competen-za del consiglio comunale e che pertanto primadella firma debba essere sottoposta all'approvazio-ne del consiglio comunale. Vorremmo rassicurare ilSindaco che la minoranza non boccerà tale provve-dimento perchè lo ritiene utile e fondamentale…Mai consiglieri di maggioranza non si sentono stru-mentalizzati dal proprio sindaco che prima ordinaloro di votare contro un’iniziativa per poi vedere cheinvece lui stesso la ripercorre?Rimane solo da dire: vergogna!

Il gruppo di minoranza di Marano di Valpolicella Nuova MaranoPaolo Zardini, Mario Lonardi,

Jonathan Formolo, Bruno Cottini

Croce Bianca:seconda puntata

RICEVIAMO && PUBBLICHIAMO

Spett.le Direzione,storicamente (non so se per prassi o per programmazione) ci sono sempre state due autolinee di traspor-to pubblico che passavano al mattino da Marano e Valgatara per Verona, una alle 6.45 circa e l'altra alle7 circa. Ciò ha sempre costituito un notevole vantaggio molto apprezzato da famiglie e scolari perché iragazzi che vanno a scuola in corso porta nuova (o comunque nella zona terminale della corsa) prendeva-no il primo pullman (che passava prima avendo una corsa più lunga da fare) mentre quelli che si fermanoin zona Ponte Pietra il secondo. Quest'anno passano entrambi alle 6.45 circa e questo risulta uno svantaggio per quelli che vanno allescuole Maffei, Marco Polo, don Mazza, Fracastoro, Campostrini, Giorgi (e tutti gli istituti che gravitano nellazona di Ponte Pietra - Piazza Isolo), perché poco dopo le sette sono già in città e devono aspettare quasiun'ora al freddo l'apertura della scuola. La cosa ottima sarebbe spostare una delle due corse alle 7.15. Inquesto modo se ne avrebbero comunque due (senza alcun aggravio di costo), una alle 6.45 e l'altra alle7.15 e il servizio sarebbe ottimo. E' sempre funzionato così ed ha sempre funzionato bene.

Il SindacoIng. Simone Venturini

Il sindaco Venturini scrive all’ATVRICEVIAMO && PUBBLICHIAMO

Simone Venturini

Campo sportivo di Valgatara

Page 18: L'altro Giornale Febbraio 2012

IL COMPLEANNO. Nonna Lina fa 100Un secolo di vita: questo il traguardo che Ernesta Processali - chiamata semplicemente Lina – hafesteggiato il 28 gennaio scorso. Nata a Corrubbio il 28 gennaio 1912, Lina è madre di cinquefigli, due maschi e tre femmine. «Rimasta precocemente vedova del marito Cesare Zardini – affer-mano i numerosi nipoti che hanno festeggiatocon lei la felice ricorrenza - ha saputo far cresce-re ed educare i figli, in maniera eccellente, purcon mezzi economici limitati e con una famigliacosì numerosa». Cresciuti e “sistemati” i figli, Lina non si è ferma-ta: per un periodo abbastanza lungo ha gestitonel suo paese il Bar Cooperativa di Villa Ange-lina, fino a quando, per assistere il padre mala-to, ha dovuto lasciare la sua attività…Nel frat-tempo la famiglia si è allargata con l’arrivo di 16nipoti e diversi pronipoti. «Ora nonna Lina non riconosce le persone chele stanno accanto – aggiungono ancora i nipoti -, ma la sua presenza e il suo sguardo sono testi-monianza di una vita vissuta con la massimadedizione per il bene dei propri figli con tantospirito di sacrificio. Il tutto forgiato da grande saggezza, che nean-che eventi famigliari dolorosi, hanno potutoscalfire».

Prende il via il 4 febbraio ilprogetto “Storiandole” aSan Pietro in Cariano.L’amministrazione comuna-le carianese, nell’ambitodelle iniziative promossedall’assessorato dalla Cultu-ra previste nel 2012 con lacollaborazione della Con-sulta Comunale delle attivi-tà Culturali, propone un pro-getto di lettura/animazionealla lettura dedicata ai piùpiccoli, in particolare aibambini dai 4 ai 7 annid’età. «Tale progetto, ospi-tato dalla biblioteca comu-nale – afferma Cesare Zardi-ni, assessore alla cultura delcomune di San Pietro -, sisviluppa in sei incontri ilsabato mattina, dalle 10.00alle 11.30, il 4 e 18 febbraio,il 3, 17 e 31 marzo, il 14aprile. Gli incontri sarannocondotti da personale spe-

cializzato e introdotti dauno o due canti di facile ese-cuzione accompagnati dachitarra e piccoli strumentipercussivi artigianali.Seguirà una breve esposi-zione orale della trama dellastoria, poi un laboratoriomanuale creativo relativoalla storia stessa. Infine lalettura del testo animatainsieme ai bambini conl’utilizzo del materiale rea-lizzato durante il laborato-rio. Si concluderà con unasemplice danza tradizionalein cerchio». Gli incontri, anumero chiuso per massimo12 bambini, richiede obbli-go di iscrizione – gratuita -telefonando alla BibliotecaComunale di San Floriano(045.6800335) o all’Uffi-cio Segreteria del comune diSan Pietro in Cariano(045.6832113).

Cassonetti distrutti, alberibruciati, una centralinasemaforica completamen-te divelta e arredi delparco giochi danneggiati:è con questo bilancio che

il 2011 si è chiuso a Cor-rubbio. Lo scorso 31dicembre, in pieno orariopomeridiano e in centropaese – proprio di fronteal bar – qualche scapestra-to ha “festeggiato” a sca-pito di un intero Comune.«E’ incredibile che qual-cuno si sia divertito a met-tere in atto un gioco dicosì cattivo gusto – affer-ma l’assessore alla sicu-rezza del comune di SanPietro in Cariano, AlbertoConati -: la colonnina con-tenente l’intera parte elet-tronica del semaforo èstata divelta. Sono statipresi di mira cassonetti ecampane del vetro e strut-ture d’arredo del parcogiochi. I danni provocatisuperano i 5.000 euro chepurtroppo, in un periodocome quello che stiamoattraversando, saremocostretti a sanare toglien-doli da altri capitoli dispesa del Comune e, quin-

di, dei cittadini. Siamomolto amareggiati edispiaciuti e ci sembraimpossibile che in pienopomeriggio nessuno abbiavisto nulla: chiediamopertanto che, se qualcunoavesse assistito al fatto, sifaccia avanti e collaboricon l’amministrazione».…Nel frattempo continuail progetto “sicurezza sullestrade” a San Pietro inCariano. «Sulla falsarigadi quanto avviene già daalcuni anni nel comune diVerona – afferma AlbertoConati –, vorremmo met-tere in atto un’iniziativavolta a ridurre la velocitàsulle nostre strade. Siamostanchi di mettere in attomisure volte a contenerela velocità: è necessariosensibilizzare maggior-

mente chi guida, inse-gnando a premere menosull’acceleratore». A parti-re dall’1 febbraio vengonoinstallati di settimana insettimana in luoghi diversidel Comune, autovelox etelelaser all’ingresso eall’uscita dal territoriocomunale. «Si tratta di unmodo per monitorare lasituazione e, se possibile,tenere sotto controllo lavelocità – afferma Conati -. Non è un modo per farcassa – anche perchébuona parte del ricavato ilComune lo deve rendereall’ente proprietario dellestrada interessata dallamulta». Da ultimo, ma nonper questo meno impor-tante, è una raccomanda-zione che l’Amministra-zione fa agli automobili-

sti: invitiamo chi frequen-ta i centri storici delle fra-zioni ad utilizzare in modocorretto gli spazi adibiti aparcheggio come puòessere la frazione diCastelrotto dove il grandee funzionale parcheggiorealizzato ex-novo daqualche anno è semprevuoto a scapito della sicu-rezza dell’intera piazza

che risulta spesso intasatada automobili parcheggia-te in malo modo. Numero-se sono le telefonate chespesso arrivano in Comu-ne da parte di residenti chelamentano tali situazioni;la tolleranza che fino adora è stata usata ha unlimite e non sempre puòessere garantita.

Silvia Accordini

Febbraio 2012 18CRONACHE

IL CASO. Cassonetti distrutti, alberi bruciati e danni a un semaforo

Capodanno da vandaliCorrubbio esce a pezzi

“Storiandole”BIBLIOTECA / L’INIZIATIVA

E’ stato consegnato ilnuovo eco-calendario2012 nel comune di SanPietro in Cariano. Poche le novità introdotterispetto allo scorso annoin materia di raccolta deirifiuti e molte invece leraccomandazioni che arri-vano dal Comune per unamiglior raccolta e unamaggior cura del territo-rio.«Non vorremmo più vede-re sacchetti appoggiati aicassonetti dell’umido oalle campane del vetro –afferma Giancarlo Signo-rini, consigliere delegatoad ambiente ed ecologia -.I cestini dislocati sulle

strade comunali – aggiun-ge ancora – non sono con-tenitori per interi sacchettidi rifiuti, come spessoinvece accade». «Chiediamo più collabora-zione da parte dei cittadini– sostiene Iseo Murari,consigliere delegato agliinterventi diretti -: l’am-biente non è solamentedegli amministratori. La raccolta dei rifiutirisulta essere la spesa piùgrossa che un Comunedeve sostenere, quindi, setutti collaborano avremoun ambiente più pulito. In molte vie del nostroComune stiamo notandosituazioni disastrose: c’è

ancora chi non sa, o nonvuole, differenziare i rifiu-ti». Altro annoso problemacontinua ad essere quellodell’abbandono dei sac-chetti lungo le strade onelle scarpate. «Molte sanzioni sono giàstate applicate ed altret-tante multe fioccherannoper chi non vuole capireche il rispetto per gli altrisi misura anche da comeuna persona gestisce irifiuti: sono state installatealcune telecamere sul ter-ritorio, nei punti più criticie chi vorrà fare il furbettoverrà beccato e sanziona-to».

«Per migliorare ancor piùil sistema di raccolta e allostesso tempo per contri-buire al decoro del nostroterritorio – conclude infi-ne Signorini – chiediamoai cittadini di esporre irifiuti la sera, dopo le ore21.00, e, in caso di sciope-ri o mancata raccolta, diritirare i sacchetti il giornosuccessivo. Tutto ciò che il Comune,da parte sua, poteva fare loha fatto, primo tra tuttil’apertura dell’ecocentronei giorni di venerdì esabato. A questo punto serve solopiù collaborazione».

Arriva il nuovo eco-calendarioAMBIENTE - RIFIUTI

Alberto Conati

Nonna Lina

La centralina semaforica

Page 19: L'altro Giornale Febbraio 2012

E’ stato un triste risveglioquello che ha caratterizzatola mattinata del 2 gennaio perla famiglia di Giovanni Batti-sta Venturini, titolare del-l’azienda vitivinicola VillaCrine di Pedemonte. «Conmolto rammarico ci siamoaccorti che nel nostro vignetodi soli quattro anni, situatotra Pedemonte e San Floria-no, erano state tagliate a circamezzo fusto una trentina diviti. Abbiamo segnalato ilfatto ma mai avremmo potu-to immaginare che dopo duegiorni qualcuno potesse tor-nare nello stesso vigneto eproseguire nel suo intentotagliando buona parte delleviti vicino al terreno, parte amezzo fusto e altre tagliandoi tralci che erano già statilegati e pronti a garantirci laprossima annata». 1500 leviti che complessivamentesono state tagliate: «un veroaffronto per un’Aziendaemergente come la nostra –aggiungono da Villa Crine -.Non capiamo se il gesto siastato indotto da gelosia, invi-dia, vendetta, intimidazioneo, improbabilmente, vandali-smo. La Valpolicella è terradi aziende come noi che haparte del proprio capitaleall’aperto in balia non solodelle avversità atmosferichema ora anche della mano del-l’uomo. La Valpolicella peròè anche terra di piccole per-sone che hanno il piccoloorto da curare, il piccolo ter-reno da coltivare. Tanti cihanno espresso la loro com-prensione e tanti hanno paurapoiché tante piccole cosesono accadute, cose chemagari nessuno ha maisegnalato. Ma la Valpolicellaera un posto sicuro dovevivere. Non siamo più liberidi lasciare attrezzature equant’altro nel campo per-ché o le rubano o ancor peg-gio le danneggiano. Ciò checonsigliamo a chi come noiha subito un torto tale – con-

clude Giovanni Battistaaffiancato dalla moglie Mara– è di raccontare sempre tuttoanche per salvare e salva-guardare la nostra Valpolicel-la. Da parte nostra speriamoche con l’aiuto di tutti, episo-di di questo genere non acca-dano a nessuno. In ogni casola legge e la legalità sono adisposizione di tutti». S.A.

“Pesticidi o prodotti fitosa-nitari”: questo il titolo delconvegno organizzatodomenica 22 gennaio a SanPietro in Cariano in un gre-mita sala Lonardi dai cin-que comuni della Valpoli-cella storica – Negrar, S.Pietro, Fumane, Marano,S.Ambrogio - in occasionedella terza giornata del-l’ecologia promossa dallaprovincia di Verona. Il convegno si ponevacome obiettivo quello diillustrare ai cittadini i con-

tenuti essenziali del rego-lamento comunale sull’usodei fitosanitari prima del-l’inizio della stagione deitrattamenti, proponendo altempo stesso un’informati-va puramente medica. «La storia insegna che l’in-formazione è molto piùimportante della proibizio-ne» – ha esordito GiuseppeBonazzi, vicesindaco diFumane e moderatore delconvegno lasciando laparola a Giovanni Beghini,medico di base di San Flo-riano. Quest’ultimo ha par-lato delle quantità disostanze chimiche, espres-se in tonnellate, usate inagricoltura nelle diverse

regioni italiane regionid’Italia - il Veneto è inseconda posizione dopo ilTrentino -. Silvia Zanini,pediatra di Verona, ha poievidenziato come lesostanze chimiche utilizza-te in agricoltura influenza-no in maniera negativa lecellule embrionali: anchele fasi prenatali, natali eneonatali sono fortementeinfluenzate da tali sostanzeche possano trasmettersiattraverso le catene ali-mentari – le urine di alcunibambini, esaminate, risul-tano contaminate dai prin-cipi attivi dei fitosanitari -. Roberto Magarotto, onco-logo del Sacro Cuore di

Negrar, ha invece illustratola negatività occulta deidiserbanti e di alcuni prin-cipi attivi emersa da studicondotti negli Stati Unitisu un campione rilevantedi popolazione per parec-chi anni. «Siamo molto soddisfattidel successo riscosso daquesto convegno: i presen-ti stessi si sono congratula-ti per la buona organizza-zione e per l’utilità e l’inte-resse degli argomenti trat-tati – conclude GiuseppeBonazzi -. Un merito parti-colare va dato ai funziona-ri degli uffici Ecologia deicomuni di Fumane e SanPietro in Cariano».

Febbraio 2012 19CRONACHE

Scempio di vitiPEDEMONTE IL CONVEGNO. A San Pietro si è parlato di prodotti fitosanitari

Pesticidi in agricolturaTrentino 1°, Veneto 2°

IL RE DEL CODEGHINIl venticinquesimo re del cotechino è Corrado Scamperle. Fumanese ecommerciante ortofrutticolo, il suo salume ha conquistato la giuria delpremio riservato agli insaccatori dilettanti, che si è consumato domenica15 gennaio scorso, al bar trattoria “Al ponte” di San Pietro. Il cotechinod'oro della valle dei progni, la cui ricetta secondo il produttore è conser-vata in cassaforte, ma è meglio non metterci la mano sul fuoco, ha sollaz-zato le papille dei dieci incorruttibili giurati che hanno comunque mostra-to di avere apprezzato anche le cotiche del “Code team” di Andrea Sarto-ri, secondo e dei cugini Maurizio e Silvano, terzi. L'edizione numero 25 haconfermato, ma forse non ce n'era bisogno, che la gastronomica festa diSan Pietro non soffre certo la recessione e in un quarto di secolo è diven-tata ormai un appuntamento fisso nel carnet di centinaia di persone, cheogni anno, la terza domenica di gennaio, si ritrovano nella piazzettadavanti allo storico locale carianese, arrivando dal veronese, dalle provin-ce limitrofe, ma anche dalla Germania. Tutti qui fin dalle prime ore delladomenica mattina, per gustarsi i succulenti bocconcini di pane e cotechino(quest'anno ne sono stati confezionati più di 6000), che la Eletta confra-ternita del Codeghin, distribuisce gratuitamente al popolo buongustaio. Ilcotechino logora chi non ce l'ha (Giulio Andreotti perdonerà l'ardire) eforse è proprio per questo che alla sua festa molti non vogliono mancare.Perché è spettacolo da leccarsi i baffi, crogiolo di profumi e sapori, dove simescolano l'atavica voglia di convivialità di tutti con l'autentico senso disolidarietà degli eletti confratelli, che investono tutto il denaro raccoltodalle libere elargizioni e dalla lotteria a premi, nel sostegno a famigliedisagiate, enti di assistenza, scuole, e missioni. Il cotechino insomma, aSan Pietro è buono in tutti i sensi. Gianfranco Riolfi

Corradp Scamperle (al centro)foto Stefano Gasparato

NOTIZIE IN BREVE(S.A.) SETTECENTO IN MOSTRA. Si terrà il 23 febbraio 2012 alle 20.30a San Pietro in Cariano in Sala Lonardi – presso la Casa di Riposo in via Bee-thoven -, la presentazione della mostra “ Il Settecento a Verona. Tiepolo,Cignaroli, Rotari. La nobiltà della pittura” aperta fino al 9 aprile presso ilPalazzo della Gran Guardia a Verona. L’incontro del 23 febbraio, ad ingres-so gratuito, organizzato dagli assessorati alla Cultura del comune di SanPietro in Cariano e Verona, presenterà attraverso alcune videoproiezioni le150 opere - dipinti, disegni, stampe, libri e documenti provenienti da impor-tanti musei italiani e stranieri – che compongono la mostra e che si soffer-mano in particolare sulla personalità di Pietro Antonio Rotari e GiambettinoCignaroli. Per informazioni: 045.6832113. MARTEDÌ CON L’AUTORE. Sarà un incontro all’insegna della montagnaquello promosso dalla Consulta Comunale delle Attività Culturali di San Pie-tro in Cariano, nella sreata del 7 febbraio prossimo, alle ore 20.45. LaBiblioteca Comunale di San Floriano vedrà intervenire, nell’ambito degliincontri “I martedì con l’autore”, Dante Zamperini di S. Giorgio Ingannapol-tron, che presenterà alcuni suoi scritti e poesie, ispirati principalmente dallasua amata montagna.

Page 20: L'altro Giornale Febbraio 2012
Page 21: L'altro Giornale Febbraio 2012
Page 22: L'altro Giornale Febbraio 2012

Nella giornata del ricordodei Caduti della battagliadi Nikolajewka del 26 gen-naio 1943 durante laSeconda Guerra Mondialeè stata ricollocata la targain marmo sulla facciatadella scuola elementare diDomegliara donata nel1989 dalla sezione di Pon-ton dell’Unione NazionaleSottoufficiali in Congedo eun’altra è stata posata exnovo. Le targhe sono intitolate alTenente Antonio Massa(1909-1942) a cui è dedi-cato il plesso scolastico. Lagiornata, coordinata daMariano Bellamoli capo-gruppo degli Alpini San-t’Ambrogio-Domegliara, èiniziata con la messa offi-ciata da don Luciano Ugo-lini. Quindi le autorità gui-date dal sindaco NereoDestri unitamente ai rap-presentanti delle associa-zioni dei Combattenti eReduci e agli altri gruppidi volontariato che operanosul territorio hanno percor-so la via centrale in corteo

fino a piazza Unità d’Italiadove è stata deposta unacorona d’alloro presso ilmonumento ai Caduti. Infi-ne il corteo ha reso omag-gio al Tenente AntonioMassa attraverso la letturadelle targhe da parte delvicesindaco Roberto Zorzi.Le targhe, donate da GiulioSavoia, sono state incisedal centro di formazioneprofessionale del marmoPaolo Brenzoni di San-t’Ambrogio di Valpolicellasotto la direzione del pro-fessore Dario Marconi.Ufficiale medico di batte-ria alpina, Antonio Massamorì in Jugoslavia sui Bal-cani nel 1942, colpito daun cecchino, mentre stavaprestando soccorso ad unsoldato. Lasciò la moglie Adriana ei figli in tenera età, Ales-sandra e Giampaolo, pre-senti alla cerimonia anchein rappresentanza dellamamma Adriana. La sua figura è stata ricor-data dal generale FlavioZordan che ha rammentatoai presenti anche la tragicabattaglia di Nikolajewka(“Pio XII nel 1939 dicevache con la guerra non c’èpiù speranza, con la pacesì” facciamo nostre le sueparole). La signora AlessandraMassa ha posto l’accentosul ruolo delle donne neldopoguerra: «ricordo levedove di guerra che veni-vano da mia madre conmessaggi di speranza - haaffermato AlessandraMassa mentre il fratelloGiampaolo ha evidenziatocome - il papà, in una lette-ra spedita a nostra mammadal fronte, pensava ai futu-ri Stati Uniti d’Europa».«E’ bello che una lapide siaqui - ha aggiunto il profes-sore Massa - in una scuola,posto ideale per insegnarel’amore per il prossimo,quell’amore che ha per-meato la vita di mio padree per il quale egli perse lavita». Nella stessa giornataun’altra cerimonia a ricor-do dei Caduti con deposi-zione della corona d’allorosi è tenuta a Ponton inoccasione del tesseramentodel gruppo Alpini di Pon-ton.

E’ stato rinnovato il direttivodell’associazione Noi diDomegliara. Il direttivo èpresieduto da don LucianoUgolini, vicepresidente Ste-fano De Beni, segretarioMassimino Ovatoli, tesorie-

re Matteo Pozzani, consi-glieri Michela Bertani, Cri-stian Bonizzato, NicolaCampostrini, GiuseppeMaccacaro, Roberto Sem-prebon, Luigi Vantini. Ilnuovo direttivo rimane in

carica quattro anni. «Parteci-pare alla votazione delnuovo direttivo - afferma ilparroco don Luciano Ugoli-ni - ha evidenziato il suppor-to morale e la vicinanzadegli associati a tutti coloro

che si mettonogratuitamente aservizio dellac o m u n i t à » .Don Lucianotrae un bilanciodell’esperienzac o n c l u s a .«Siamo giuntial termine di unpercorso duratootto anni - pro-segue donLuciano - inquesto lasso ditempo, legato alla concretiz-zazione e sviluppo delnuovo centro parrocchiale, ildirettivo ha proposto molte-plici iniziative di varia natu-ra. Iniziative servite a coin-volgere tante persone ditutte le età che, anche soloper un momento, hannoavuto la possibilità di acco-starsi alla grande famigliadella comunità parrocchia-le». Il parroco guarda all’im-

mediato futuro: «Vivremo ilprossimo quadriennio con lospirito che ha contraddistin-to la nostra opera in passato.A nome della comunità rin-grazio il direttivo uscenteper il prezioso contributodato in questi quattro anniricchi di soddisfazioni per lanostra parrocchia. Al nuovodirettivo auguro di prosegui-re con entusiasmo sulla stra-da intrapresa».

E’ diventato un punto diriferimento per le famigliein difficoltà. Si tratta dell’Emporiodella Solidarietà di San-t’Ambrogio di Valpolicel-la, struttura funzionantedal novembre 2009 in unlocale della palazzettodello sport Montindon. Da allora sono trascorsioltre due anni in cui l’Em-porio è stato operativoogni sabato mattina. Nel 2011 è rimasto chiusodue sabati in agosto e laVigilia di Natale quandole associazioni dell’Empo-rio della Solidarietà hannopartecipato alla tradizio-nale Messa di Natale cele-brata nel palazzetto delloSport di Montindon, por-tando all’altare i simbolidel loro operato. Le offerte raccolte durantela celebrazione, a cuihanno assistito oltre 1500

fedeli, sono state devoluteall’Emporio. Un’altra iniziativa partico-larmente apprezzata si èsvolta in occasione diSanta Lucia. «Sulla basedel successo riscontratol’anno scorso - affermaLoredana Zordan, coordi-natrice della struttura - igiocattoli usati raccolti nelcorso dell’anno si sonotrasformati in pacchi rega-lo per i bimbi delle fami-glie assistite. Significati-va, in questo senso, l’ini-ziativa dei bimbi dellascuola d’infanzia diDomegliara che si sonoprivati di un loro gioco perregalarlo ai meno fortuna-ti. Attualmente aiutiamomediamente 30 famiglie -prosegue Zordan -, che,tradotto in cifre, significaconsegnare 1450 borse digeneri alimentari conse-gnate annualmente». Ogni nucleo familiareavente diritto, sulla basedi quanto stabilito preven-

tivamente dagli assistentisociali dell’Asl operantisul territorio comunale,riceve un blocchetto con-tenente 8 buoni. Ad ogni prelevamentovengono consegnati generialimentari e non solo. In base alla stagione vieneaggiunto vestiario di cui sidispone grazie alla gene-rosità e sensibilità degliofferenti. I viveri provengono dalleraccolte straordinarie fattecon gran spiegamento divolontari presso alcunSupermercati della zonanonché dalle parrocchie diDomegliara, San Giorgio eGargagnago in coinciden-za di particolari periodiliturgici. «In questo periodo regi-striamo la conferma del-l’ottimo rapporto tra asso-ciazioni, realtà come laparrocchia di Domegliarain sinergia con i servizisociali del Comune, fon-damentali per il funziona-

mento dell’Emporio –afferma Andrea Chiere-ghini, assessore all’asso-ciazionismo del comune diS.Ambrogio -. Un ringra-ziamento va ai tanti citta-dini che donano sponta-neamente o nei centri diraccolta, perché nonmanca il senso di solida-rietà verso i più bisogno-si». L’Emporio della Solida-rietà è il frutto dall’accor-do tra comune di San-t’Ambrogio di Valpolicel-la e volontari di noveassociazioni: NucleoVolontariato e P.C. - Asso-ciazione Nazionale Cara-binieri - Valpolicella,Croce Rossa Sant’Ambro-gio, Le Famiglie si Incon-trano, Parrocchia diDomegliara, GiaccheVerdi RaggruppamentoMonti Lessini , AcatAdige - Lessinia, Aido eFidas Sant’Ambrogio,Essere Clown Verona.

Febbraio 2012 22CRONACHE

SANT’AMBROGIO. La struttura è attiva ogni sabato dal novembre 2009

Emporio della SolidarietàLe famiglie trovano aiuto

Una targaper ricordare

BATTAGLIA DI NIKOLAJEWKA

Il Noi rinnova il direttivoDOMEGLIARA / L’ASSOCIAZIONE

Il professore Giampaolo Massa ricorda il papà Antonio

Servizi diMassimo Ugolini

Il Palazzetto dello sport di Montindon

Page 23: L'altro Giornale Febbraio 2012

BELLAMOLI CITTADINO ONORARIOAll’inizio dellacerimonia per laconsegna del Pre-mio Sant’Ambro-gio 2011 all’Unio-ne Marmisti, èstata conferita lacittadinanza ono-raria e la meda-glia d’oro dell’Am-m i n i s t r a z i o n eComunale aMariano Bellamo-li, artista, capo-gruppo degli Alpi-ni Sant’Ambrogio-D o m e g l i a r a«come segno distima e ricono-scenza dellacomunità ambrosiana per la sua reziosa operasvolta in funzione della crescita sociale e cultura-le della stessa comunità» - ha ricordato il sinda-co Nereo Destri.

Conto alla rovescia per ilCarnealon de Domeiara invista della 65° sfilata in pro-gramma domenica 19 feb-braio organizzata, come diconsueto, dal presidente delcomitato Carnealon deDomeiara, presieduto dal-l’onnipotente Renato Fal-ghera, detto Il Forestiero. Ilfido Ettore, l’Araldo diCorte, ha intessuto la tela diun programma d’eventiricco come mai. «L’entusia-smo è alle stelle» - spiega IlForestiero mentre Ettoretraccia la via degli eventiiniziata mercoledì primofebbraio allorquando ilComitato ha invitato l’interacittadinanza alla presenta-zione delle quattro coppiecandidate a Duca e Duches-sa della Valbusa. Le quattrocoppie: i duchi uscenti Ser-gio Quintarelli e MichelaMenghini, Adriano Lonardie Simonetta Castioni, LuigiScarpolini e Lauretta Sac-cardi e Eligio Bellorti edEmilia Passarini. Nell’occa-sione è stata allestita unamostra fotografica sui 65anni del Carnealon nellesale del centro parrocchialegrazie alla fondamentale

opera di ricostruzione stori-ca svolta da Sofia SoniaAzzolini, segretaria delcomitato. Le regali elezionisi svolgeranno sabato 4 edomenica 5 febbraio nei bardel paese per eleggere i 65°Duca e Duchessa della Val-busa. In questa occasione ilclub Auto Moto d’Epoca diDomegliara organizza ilterzo raduno di auto motod’epoca “Carnealon deDomeiara”. Duca e Duches-sa saranno incoronati, nella“Notte delle Stelle”, sabato11 febbraio, dal Marchesedel Montindon e sarannodispensate le Commende achi il Carnevale ha reso

grande. Tante mascherinecoloreranno nel pomeriggiodi sabato 18 febbraio la tra-dizionale Mascherade in

programma nel centro par-rocchiale di Domegliara.Nobili eventi che precede-ranno l’evento più attesoche richiamerà cittadini daogni dove: domenica 19febbraio alle ore 14 dalquartiere Poli inizierà la 65°sfilata del Carnealon deDomeiara. Un coloratissimoserpentone di oltre settantagruppi, teste coronate,maschere, carri allegoriciattraverserà il Ducato dellaValbusa, concludendo il suoallegro cammin in piazzaUnità d’Italia per salutare iparacadutisti della pattugliaacrobatica di Boscomanticoe maccheroni a volontà.

Febbraio 2012 23CRONACHE

LA MANIFESTAZIONE. La 65° sfilata partirà domenica 19 febbraio

Carnealon de Domeiara:entusiasmo alle stelle

Mariano Bellamoli riceve la cittadinanza

onoraria

NUCLEO VOLONTARIATO E PROTEZIONE CIVILE CARABINIERIL’associazione Nucleo Volontariato e Protezione Civile Carabinieri Valpolicella è stata dotata di una tenda-gazebo per scopi di protezione civile grazie al contributo di alcuni sponsor in collaborazione con l’Ammi-nistrazione comunale di Sant’Ambrogio di Valpolicella. La struttura è stata presentata nel cortile di VillaBassani a Sant’Ambrogio. «La tenda - ha evidenziato l’assessore all’associazionismo Andrea Chiereghini- servirà per le attività di protezione civile e per gli scopi promozionali della stessa associazione NucleoCarabinieri», mentre il sindaco Nereo Destri e il vicesindaco Roberto Zorzi hanno sottolineato il ruolo del-l’associazionismo. «Quando è arrivata la richiesta di finanziamento da parte dell’amico Andrea Chiere-ghini mi sono chiesto cosa avrebbe potuto fare la politica - ha raccontato Franco Munari, vicepresidentedi Agsm Energia, sponsor della tenda-gazebo con Cantina Aldegheri, Banca Popolare filiale di Domeglia-ra. «Mi sono detto: la politica in silenzio deve mettersi a disposizione per dare un contributo all’associa-zionismo, linfa di ogni territorio» – ha concluso Sergio Grasso.

Page 24: L'altro Giornale Febbraio 2012

UN PONTE TIBETANO SULLA VALSORDASono iniziati giovedì 12 gennaio i lavori di costruzione del ponte tibetano in Valsorda. Opera di ingegneria a funi, il ponte tibetano è la prima realizzazione delgenere in Veneto e trova pochi casi simili in Italia. Collegherà il sistema sentieristico di Marano di Valpolicella con quello di Sant'Anna d'Alfaedo che verrà poten-ziato ed ampliato proprio nell’ambito dei lavori in corso.Avrà un'altezza massima sul vajo sottostante di 40 metri e sarà lungo 52 metri con una larghezza di 70 centimetri, il corrimano a 120 centimetri, e consentirà ladoppia percorrenza di due persone che si incrociano.La freccia di flessione centrale, cioè il punto di flessione a carico massimorispetto al piano di calpestio normale, è di due metri e mezzo.L'opera sarà sostenuta da quattro funi a loro volta formate da una catenariadi quattro fili d'acciaio del diametro di 22 millimetri ciascuno.Il progetto e la Direzione dei Lavori sono affidati dall’ingegner Roberto Castal-dini: il finanziamento deriva dall’Europa ed in parte dalla Comunità Montanadella Lessinia. L’opera si colloca all’interno del Parco Naturale della Lessinia.«Quando l’amico Pio Spada, amante della Valsorda, in una delle nostre cenepresso la malga Biancari ha buttato lì l’idea di un ponte sospeso sopra la Val-sorda, in pochi avevano preso la cosa sul serio – afferma il sindaco di Mara-no, Simone Venturini -. Il Bando delle Intese Programmatiche d’Area dellaMontagna Veronese che qualche anno fa è stato pubblicato dalla RegioneVeneto e coordinato dalla Provincia di Verona è stato invece l’occasione per ilComune di Marano per lanciare con forza l’idea. Essa è stata inserita nel contesto di una più ampia progettualità con sentieri,sistemazioni di maghe ed altri interventi nei Comuni di Fumane e san’Annad’Alfaedo ed ora possiamo con soddisfazione constatare come anche le ideepiù ardite possono trovare realizzazione. Non vedo l’ora di poter transitare sulponte e salutare il mio amico sindaco di Sant’Anna d’Alfaedo Valentino Mar-coni che incontrerò sull’altra sponda, nel suo Comune».

Febbraio 2012 24CRONACHE

Domenica 15 gennaio èstato ufficialmente inaugu-rato e aperto al pubblico ilnuovo ecocentro di Fuma-ne. La cerimonia ha avutoinizio al mattino, con inlaboratorio di educazioneambientale grazie al qualeun gruppo di ragazzi dellascuola elementare fumane-se, coordinati da alcune ani-matrici della cooperativaTekazu, hanno fatto eserci-tazioni sulla raccolta diffe-renziata e lo smaltimentodei rifiuti. A seguire ragaz-zi, cittadini e amministrato-ri comunali, affiancati dalconsigliere regionale Gian-carlo Conta, hanno raggiun-to l’ecocento per il tagliodel nastro. Dopo il saluto del vicesin-daco Giuseppe Bonazzi cheha spiegato le caratteristi-che dell’impianto, la facili-tà di accesso ai 12 containere il progetto per la futurainstallazione sul tetto del-l’ecocentro di un impiantofotovoltaico, sulla scia del-l’adesione del comune diFumane al patto dei sindaci,ha preso la parola il sindacoDomenico Bianchi, che harivolto un ringraziamento a

nome dei cittadini fumanesie dell’amministrazionecomunale alla RegioneVeneto, che ha stanziato perquest’opera un finanzia-mento di 450mila euro.«Senza questo sostegnocertamente - ha precisato ilsindaco - non sarebbe statopossibile mettere a disposi-zione dei cittadini questastruttura: la diligenza e lacapacità dei cittadini nelraggiungere livelli di rac-colta differenziata eccellen-

ti è stata premiata. Un gra-zie particolare va ai proprie-tari dei terreni interessatidal nuovo ecocentro chehanno trovato un accordocon l’amministrazione perla cessione bonaria del-l’area, ai progettisti del CSPdi Verona, alla ditta Zam-pieri srl di Erbezzo che intempi rapidi ha eseguitol’opera. Un grazie va anchea tutti i dipendenti delcomune, dai vigili all’uffi-cio tecnico, dall’ufficio eco-

logia agli operai che hannocontribuito alla buona riu-scita dell’opera, e ai cittadi-ni che hanno accettatosenza critiche il disagio dialcuni mesi per lo sposta-mento provvisorio dellazona riservata al conferi-mento dei rifiuti». Nell’am-bito della cerimonia, che havisto il parroco di Fumane,Padre Luciano Cescon,impartire la benedizione, ilconsigliere regionale Contasi è complimentato perl’impianto realizzato, sotto-lineando i positivi risultatiottenuti nella raccolta diffe-renziata. «E’ necessarioinsistere sull’educazioneambientale – ha ribaditoConta -, in modo particolarenelle scuole. Invito tutti atenere alta l’attenzione sullaraccolta differenziata: piùdifferenziazione significameno rifiuti in discarica». Iltaglio del nastro è statoseguito da una visita all’im-pianto e da un rinfrescoofferto dalla ditta Zampierisrl esecutrice dell’opera alcentro sportivo di Fumane,nei locali messi a disposi-zione dalla Polisportiva.

L’INAUGURAZIONE. Al taglio del nastro pure i ragazzi delle elementari

L’Ecocentro di Fumaneora è aperto al pubblico

"Una domenica tutt'insieme" è quella che hannotrascorso con gioia ed allegria i donatori deigruppi Aido e Fidas di Marano domenica 22 gen-naio, insieme alle loro famiglie. La giornata è iniziata S. Messa alle ore 11.00,celebrata da Don Andrea Ronconi. E' seguito ilmomento conviviale presso la palestra di Mara-no. Sono intervenuti come graditi ospiti NicolaTrande, consigliere provinciale Fidas e rappresen-tante di zona per la Valpolicella, l'assessore allepolitiche sociali Laura Valdegamberi, DonAndrea Ronconi e Don Luigi Accordini. Il pranzo èstato preparato dalla mitica cuoca Angiolina. L'or-ganizzazione è stata impeccabile, grazie all'impe-gno di una valida schiera di volontari, a cui va ilnostro sincero ringraziamento. La festa è stataallietata dal clown Simone e dalla lotteria che hacoinvolto grandi e piccini. Non sono mancatimomenti di riflessione e di testimonianza sull'im-portanza della donazione, sia del sangue chedegli organi. Ha commosso tutti la testimonianzadi una giovane che ha voluto condividere con ipresenti la sua gioia: il suo ragazzo, di soli 25anni che da oltre un anno e mezzo era costrettoalla dialisi, all'inizio dell'anno è stato sottoposto atrapianto di rene e fra pochi giorni uscirà dal-l'ospedale e tornerà a casa. Il pensiero che tantimalati gravi si trovano in lista di attesa da anni cideve spronare sempre di più a diffondere la cul-tura della donazione degli organi e del sangue.L'Aido e la Fidas sono associazioni nate per que-sto, per ricordare a tutti l'importanza del dono edella solidarietà e per far sì che diventi normale escontato per tutti donare il sangue e dirsi disponi-bili alla donazione degli organi. Ci rivolgiamosoprattutto ai giovani perché scoprano che non sipuò essere felici da soli e si impegnino nel volon-tariato e nel servizio ai fratelli per realizzare pie-namente la loro umanità. Le nostre associazioni liaspettano a braccia aperte.

I Gruppi FIDAS e AIDO di Marano Valpolicella

Marano, parlanoAido e Fidas

RICEVIAMO && PUBBLICHIAMO

Page 25: L'altro Giornale Febbraio 2012

Febbraio 2012 25CRONACHE

Valdadige in festa nella giornata di domenica 26 febbraio, inoccasione del 54° Carnevale Benefico di Peri. Il carnevale sisvolgerà per le vie del Ducato del Batucian vestito a festa tra alidi folla. A mezzogiorno in punto in piazza partirà la prima “cotta”per gli anziani per poi proseguire con le “pignate” per famiglie equanti si fermeranno in piazza, bevendo l’aperitivo ed aspettan-do il proprio turno con qualche fetta di cotechino come vuole latradizione da cinquanta anni. Il Comitato benefico distribuiràoltre 150 chili di pastasciutta. E poi via, fino a sera: la gran sfila-ta inizierà alle ore 15 con la nobile sfilata del Duca e la Duches-sa del Batucian e le mascherine per le vie di un paese chiuso altraffico. Gran finale nel piazzale della Chiesa con lo spettacoloanimato dalle mascherine che, come tradizione, saranno premia-te con caramelle e simpatici giochi. Quindi si procederà all’estra-zione dei biglietti vincenti della sottoscrizione a premi, alla pesa-tura del cesto. Nuova tappa, al calar del sole, nella sede del loca-le Gruppo Alpini Valdadige in attesa dell’ultima “cotta col pepe-roncino”. «Anche quest'anno – spiegano i membri del Comitato- stiamo allestendo un ricco programma. Un doveroso ringrazia-mento a quanti continuano a contribuire negli anni alla riuscitadel carnevale, giunto quest’anno alla veneranda età di cinquanta-tre anni». «Un ringraziamento particolare – conclude il cassiereeconomo “JD”, Massimiliano Festa - anche all’Amministrazionecomunale sempre vicina a queste iniziative di festa in cui nonmancherà nemmeno quest’anno il fine benefico: il ricavato infat-ti verrà destinato alla ricerca medica».

Un nuovo progetto è statoattivato dall’amministra-zione comunale di Dolcè,in collaborazione con leassociazioni operanti sulterritorio e il Servizio Edu-cativo Territoriale del-l'Ulss22. Si tratta del progetto“Interseca”, da cui il sitointernet già attivowww.interseca.it, che evi-denzia il calendario eventi2012 nel comune di Dolcè,

per favorire la visibilità,conoscenza e collaborazio-ne dei gruppi e delle asso-ciazioni che operano sulterritorio comunale. Ilcomune di Dolcè conta suoltre 30 associazioni attivenei campi della cultura,dello sport, della solidarie-tà, dell’ambiente con unimpegno quotidiano per ilbenessere dei cittadini. «Ilprogetto - spiega Nellodalla Costa, educatore nel

comune di Dolcè - prevedela distribuzione ogni tremesi di una scheda per laraccolta dei progetti e ini-ziative da pubblicare sulnotiziario comunale, l'alle-stimento di un sito webdedicato all'associazioni-smo dove ogni gruppo oassociazione possiede unospazio dedicato e autoge-stito, un pacchetto annuodi 500 SMS da utilizzareattraverso una comodainterfaccia accessibile dalsito. Interseca - prosegueDalla Costa - costituisceun'occasione speciale permettersi in rete e crearequalità e benessere nelvivere civile quotidiano eper progettare insieme ilfuturo della nostra valle».«L’associazionismo - spie-ga l’assessore alla culturadi Dolcè, Elena Salvetti -costituisce un evidente ele-mento qualitativo che con-traddistingue il nostro ter-ritorio. Le associazionisvolgono un'importanteazione di promozione etutela dei diritti e offerta diservizi fondamentali per losviluppo locale, per la coe-sione sociale e l'identità

della comunità». «Ricono-scere, creare collegamenti,sostenere le associazioni -evidenzia il vicesindacoMassimiliano Adamoli - èmolto importante per ilnostro territorio che, pro-prio per la sua conforma-zione geografica, necessitadi una presenza “distribui-ta” di azioni, interventi eattenzione nei vari ambitidella vita sociale. Le pros-sime manifestazioni dicarattere istituzionale, aricordo dei Caduti delleGuerre Mondiali, sarannoorganizzate secondo unpreciso programma, fruttodell'accordo tra l'ammini-strazione comunale e icapigruppo degli Alpini,nell’ambito di un coordi-namento proficuo tra levarie associazioni». L’an-niversario del 25 aprile,festa della Liberazione,sarà organizzata sul territo-rio comunale dal gruppoAlpini Dolcè; il 2 giugno,Festa della Repubblica, dalgruppo Alpini di Peri; il 4novembre, fine della PrimaGuerra Mondiale saràorganizzato dal gruppoAlpini di Volargne.

DOLCÈ. Un nuovo progetto per tenere d’occhio tutte le iniziative

Eventi in programma:vai su www.interseca.it

PERI

CarnevaleBenefico

“Le cadute in ospedale. Preveniamole insieme”: è il titolo del-l’opuscolo che dal mese di gennaio la Casa di cura “Pederzoli”mette a disposizione di tutti i suoi pazienti con più di 65 anni dietà e che soffrono di particolari problemi di deambulazione. Lavalutazione di questi pazienti verrà fatta dal personale sanitarioattraverso l’apposita scala di “rischio caduta” e a quelli che sidimostreranno ad alto rischio verrà consegnato il documentoinformativo - che il paziente potrà tenere con se e utilizzaredunque anche a domicilio - che sarà accompagnato da un picco-lo intervento educativo da parte del personale infermieristico.L’opuscolo, corredato di immagini, suggerisce alcuni semplicicomportamenti e precauzioni da adottare per evitare le cadutee le loro conseguenze in ambito ospedaliero ma non solo: glistessi accorgimenti, infatti, possono risultare utilissimi per evita-re cadute anche in casa nel corso delle attività quotidiane. «Ildocumento informativo - spiega la direzione sanitaria - è statopredisposto perché parliamo non di pazienti disorientati - suiquali c’è già un’attenzione maggiore - ma di coloro che sono ingrado di prevenire questo tipo di infortunio semplicementemettendo in atto atteggiamenti di cosiddetta “autocura”. Per dueanni abbiamo studiato questo fenomeno e il risultato è che il 90per cento dei pazienti che cade nel momento della caduta è incondizioni di piena lucidità quindi ha la possibilità di interveniree ridurre il rischio. E questo vale sia nell’ambito delle struttureospedaliere ma anche in quello domestico».

Casa di Cura Polispecialistica “Dott Pederzoli”Peschiera del Garda (Vr)Centralino 045 644 91 11www.cdcpederzoli.it

pubbliredazionale

Cadute: come prevenirleCLINICA PEDERZOLI

Page 26: L'altro Giornale Febbraio 2012

Febbraio 2012 26RUBRICHE

PoesieubricheRR di Giancarlo Peretti

IL CANTO DELLA VITTORIA

I fanti che marciavan verso casa tornavano a veder le patrie sponde. Il Piave mormorava al lor passaggio,

levando dalla gioia l'acque sante. Suonò vittoria allora il trombettiere,

ma senza fiato aveva il cor commosso. «Italia, abbiamo vinto nel tuo nome: rammentalo per sempre ai dì futuri. Abbiamo spento il fuoco dei cannoni col nostro sangue e quello dei caduti.

Torniamo a lavorare i nostri campi e a viver col sudore della fronte.

Italia, fa' che sempre in noi rimangal'ardore di combatter per la Patria.

In alto sia in eterno il Tricolore; Italia, sei l’onor dei figli Tuoi!».

Riccardo Marini IL CERCHIO

Dinamiche sociali fan intrecciare fili di sogni fra persone di diverse generazioni;

volano tristezze d’esistenza al tambureggiar di domande e aspettative nude.

Anche il tempo sembra ingannato quando, mano nella mano, tronchi stanchi

a salti di innocenti germogli si accompagnano. Non servono parole per quei piccoli problemi capire:

quando i nostri occhi si incontrano, curiosità ed esperienza fanno conoscenza;

ogni soluzione è trovata e sul viso appare il sorriso. Sembra recensiva carezza quella vocina che chiede:

“Nonno, mi leggi una tua poesia?”. Aurora e crepuscolo si tengono per mano

creando un cerchio d’amore. “Nonno, e se il cerchio si rompe?”.

Quando si romperà, calerà la notte e celerà gli affetti. “Ma io verrò a trovarti...

e un crisantemo potrò portarti”.Zeno Ferigo

QUASI TUTO

Dai, a olte, te sé esagerà, te m’è za scotà!

Si, te sé necesàrio, par carità, ma, no penset mai che te po anca

far mal?? O’ capì, cosa farien sensa de ti? Te ghe sé solo dal dì…ghe mancarìa quela,

che te rompese anca de not! L'è giusto che te dorme anca ti,

opure che te vaghe da l'altra parte del mondo a far mesdì.

El so...ti te scalde, ma te crepe la tera,

e te fè scotar anca la piera,

Te te rendarè conto che te comande el mondo.

Sensa de ti no gh’è vita, te fè anca la corente

ma ci comanda no i capisi gnente. Te sé tanto vanitoso e masa bel che no se pol gnanca vardarte. Te è ispirà tante forme de arte;

Tè sé simpatico quando te te sconde de dre ale niole e te fè bao ...

Grasie parchè ti te sé quasi tuto quel che ghe ol…

par forsa, te sé el sol!

Rosanna Armani

CONSTATAZIONE

Padre, che tutti i miseri conforti; che dai la forza nella sofferenza e la speranza nella buona sorte; debella il male, con la Tua Potenza. Viviamo tempi in cui tutte le brame, prodotte dalla mente, son rivolte al godimento ed alla sfrenatezza, poichè le turpi offerte sono accolte. Siam proprio schiavi delle passioni, dell'egoismo e dell'intolleranza; siam disonesti al massimo livello

e snobbiamo l'umana fratellanza. Ogni giusta ricerca o iniziativa di convivenza, viene calpestata dai sentimenti tesi a soddisfare gl'interessi: la sfera tanto amata. Gozzovigliamo in molti nel peccato, che prospetta le tenebre e il terrore nell'oltre tomba, nell' Eterna Vita, lontana, pure, dal Tuo Vivo Amore.

Annunziato Russo

Le commemorazioni per i 150 anni dell’unità d’Italia si sono appena concluse, ma abbiamo ancora tempo per ricordare la fine della guerra mondiale con “Il

canto della vittoria”, proposto da Riccardo Marini. In un bel dialetto (valesà) ecco un simpatico inno al sole dal titolo “Quasi tuto”, firmato da Rosanna Arma-

ni. Molto più in alto del sistema solare arriva Annunziato Russo, rivolgendosi direttamente al Creatore con una strana preghiera: “Constatazione”. E per con-

cludere ascoltiamo la voce di Zeno Ferigo nel dialogo tra due generazioni che coinvolge nonno e nipote inseriti ne “Il cerchio”, d’amore, che solo la morte potrà

spezzare. Ad onore di Zeno possiamo aggiungere che questa poesia fu pubblicata sul quotidiano L’Arena del 3 ottobre 2010, essendosi classificata al primo

posto in un concorso per la categoria “nonni”. Congratulazioni.

Antolini GiovanniRiparazioni elettrodomestici

grandi e piccoli (lavatrici, lavastoviglie,

frigoriferi, piani cottura ecc...)

Riparazioni a domicilio

San Pietro

in Cariano

Cell. 3396929392

Page 27: L'altro Giornale Febbraio 2012

Febbraio 2012 27CULTURACIL PUNTO

Auguri di che cosa? Mi è sembrato che nell’ultimo scorcio del 2011, lasmania di fare gli auguri sia di molto scemata. D’altra parte la situa-zione, invece di migliorare, peggiora costantemente. Era l’indovinoromano, l’augur, che traeva dal comportamento degli uccelli indica-zioni riguardo al futuro (augurium), ma noi ci siamo fermati ormaisolamente agli uccelli del malaugurio. Ogni giorno l’informazione cipropina una sequela di notizie di morti, per rapina, per incidentestradale, per moventi passionali, per mafie e quando le notizie cam-biano sono catastrofi più o meno naturali, aumento quotidiano ditasse, d’imposizioni, di divieti, di leggi restrittive. Se questa è l’etàmoderna, il Medioevo era un paradiso. Scriveva il grande saggista edrammaturgo Thomas Eliot nel poema “La Rocca”: “Dov’è la vita cheabbiamo perduto vivendo? Dov’è la saggezza che abbiamo perso inconoscenza? Dov’è la conoscenza che abbiamo perso in informazio-ne?” Hanno tentato di convincerci che scienza e denaro potevanosostituire la crescita dello spirito, ma non è così. L’Italia, nel nome diuna libertà malintesa in cui tutto è lecito, è alla deriva: omicidio faci-le, rapina, furto, menzogna diffusa, corruzione, depravazione, egoi-smo, aborto, eutanasia… L’uomo d’oggi “viaggia a vista avvoltodalla nebbia”. La nostra civiltà si è ammalata mortalmente perché haperso la vera misura del valore incondizionato di ogni personaumana e dei suoi diritti inalienabili. Seguendo le vaneggianti sirenedell’Illuminismo materialista e ateo, la distruzione del sacro e delsenso dei limiti dell’uomo, ci siamo ritrovati nella desolazione di unavita senza significato e, nella logica di sopraffazione economica edello strapotere del capitale sul lavoro, in una guerra di tutto controtutti. Solo miraggi di benessere basati sul nulla, cioè su alchimiefinanziarie, sogni fondati su inganni e prevaricazioni dell’uomo sul-l’uomo, dell’uomo sugli altri esseri viventi e sulla Natura. Se questo èil risultato del progresso, la vita non sarà che un “esperimento falli-to”. Gli alberi si vedono dai frutti e se i frutti sono marci… “ Perquanto possiamo trovarci a disagio in questo mondo, è comunquetutto ciò che abbiamo… E’ un mondo pieno di affanni e tutto ciò chepossiamo chiamare nostro, ci è sempre conteso, ma è comunquemeglio di nulla, o no?” Lo scrive P. Harding nel libro presentato que-sto mese. Forse sì, ma si potrebbe far meglio, o no?

L’AneddotoDopo la morte, Stalin si incontrò con l’ultimo zar Nicola II.Zar: “ Raccontami, com’è adesso la vita nel nostro grandepaese. Il padre onnipotente di tutte le Russie vive ancora alCremlino?”.Stalin. “ Sì”. Zar: “ C’è ancora la dittatura imposta dal Crem-lino?” Stalin. “Sì”. Zar: “ C’è ancora la potente polizia segre-ta che veglia sui cittadini, affinché obbediscano alla dittaturaimposta dal Cremlino?” Stalin. “Esattamente”. Zar: “ Checosa si dice della classe aristocratica e privilegiata?”. Stalin: “Adesso si chiama nomenclatura”. Zar: “Che ne è stato dellaborghesia?".Stalin: “L’abbiamo sostituita con la burocrazia”. Che fine hafatto la nostra amministrazione corrotta?”. Stalin: “ E’ sem-pre lì”. Zar: “E i nostri contadini pigri?”. Stalin: “Sono sem-pre pigri”. Zar: “Mandate ancora in Siberia o in esilio gliintellettuali e gli scrittori che osano criticare il regime ufficia-le?”. Stalin: “Certamente”. Zar: “ Producete ancora la nostrameravigliosa vodka a 63 gradi?”. Stalin: “Oh, no. Ora la pro-duciamo a 65 gradi”. Zar: “Valeva la pena di fare una rivo-luzione ammazzando milioni di persone, per produrre unavodka con due soli gradi alcolici in più?”. Questo aneddoto ètratto da un libro scritto da Branko Bokun che ritengo unautore a dir poco superficiale ma, facendo il verso a DeAndrè, poiché anche dal letame “nascono i fiori”, l’ho ripor-tato. Infatti, si possono cambiare i nomi dei dittatori, dellerivoluzioni o, perfino dei partiti, e il racconto funziona lo stes-so. La Rivoluzione francese, ad esempio, è stata essenzial-mente un gigantesco spostamento di proprietà dall’aristocra-zia e dalla Chiesa in quelle della ricca borghesia. Le rivolu-zioni distruggono l’assetto politico, sociale ed economico, persostituirlo con un altro. Di fatto il termine “rivoluzione” deri-va dal latino “revolvere” che significa “rotolare all’indietro”,ritornare al punto di partenza per poi rotolare ancora. Ognirivoluzione sostituisce i monumenti del precedente regime eil potere di altri con il proprio, ma alla fine i martiri non cam-biano mai: sono sempre gli stessi.

ulturaPaul Harding ha insegnato scrit-tura creativa a Harvard ed èstato batterista in un grupporock con cui ha registrato duealbum e ha girato l’Europa intour. Oggi vive nel Massachu-setts con moglie e figli. Pubbli-cato da una pic-cola casa editriceind ipendente ,L’ultimo invernoha vinto, tra lasorpresa genera-le, il premioPulitzer nel 2010e ha scalato leclassifiche deibestseller. Conmerito. Il prota-gonista delromanzo, GeorgeWashington Cro-sby, proviene dalmondo dei ven-ditori ambulantied è questo il mondo a cui ritor-na mentre, steso su un letto alcentro del soggiorno di casa sua,si prepara a morire circondatodai familiari e accompagnatodal tintinnio dei suoi orologi cheper anni ha restaurato. Propriosul letto di morte, ritrova quellegame negato ma indissolubilecon il mondo della sua infanziae di suo padre Howard, un uomosilenzioso e sognante che man-teneva stentatamente moglie equattro figli girovagando per iboschi del Maine con il suocarro pieno di mercanzie di ognitipo. George lo ritrova nei suoiricordi e ama quel padre che

portava con sé i segni di un’in-curabile e misteriosa malattia,l’epilessia. L’ultimo inverno èun romanzo d’esordio dramma-tico e di rara potenza espressiva.Una scrittura popolata di granditesori nascosti dove fermarsi per

trovare consape-voli motivi diriflessione. Iltema della morte,presente in tuttoil romanzo, sem-bra triste ma rag-giunge baglioridi vera e strug-gente poesia.Adatto a un pub-blico di giusteattitudini lettera-rie, potrebbeessere propostocome esempio diproprietà e ric-chezza espressi-

va di linguaggio agli studenti, aparte il vezzo di non evidenzia-re il discorso diretto. Per chivolesse, al contrario, un roman-zo poco impegnato, discreta-mente divertente e di evasione,propongo di Jonas Jonasson, “Ilcentenario che saltò dalla fine-stra e scomparve”. Nel giornodel suo centesimo compleanno,Allan Karlsson scavalca la fine-stra della casa di riposo dovevive e se la dà a gambe. Traavventure rocambolesche e ilracconto della sua vita, l’autorericostruisce in modo fantasiosoil XX secolo. Situazioni e storiasurreale.

LETTO PER VOIPaul Harding, L’ultimo inverno, Neri Pozza 2011, 185 p., 15.50€.

a cura di Lino Venturini

Page 28: L'altro Giornale Febbraio 2012

Febbraio 2012 28SPORT

SPORTINVITIAMO LE ASSOCIAZIONI

E LE SOCIETÀ SPORTIVE

AD INVIARE I LORO ARTICOLI

AL SEGUENTE INDIRIZZO:

[email protected]

Il calcio italiano è malato.Non si può nasconderlo néfare finta di niente. «Siparla sempre di pallone,ma il problema è che afarlo non sono quasi mai icalciatori». Damiano Tom-masi, tra un impegno el’altro, è venuto a trovarciin redazione, qui a L’AltroGiornale, a fare due chiac-chiere. Sono in parecchi apuntare il dito contro ilmondo del pallone: troppisoldi che girano, episodi diviolenza dentro e fuoridagli stadi, fino ad arrivarealle scommesse che stannotenendo banco, da que-st’estate, con l’inchiestaLast Bet. Tommasi, presi-dente dell’Aic (Associa-zione italiana calciatori) haparlato a tutto tondo di cal-cio e di quella crisi che, nel2012, ormai chiunqueconosce. «Credo che losport in generale abbia, adifferenza di altri livellidella società, qualcosa inpiù per controbattere ledifficoltà: le dinamichesportive e in particolare ivalori che stanno alla basedello sport sono d’aiuto epossono essere decisive».L’ex centrocampista diHellas Verona, Roma edella Nazionale, ma puredi Levante (Spagna), QPR(Inghilterra) e Tianjin Teda(Cina), ne è fortementeconvinto.

Tommasi, da Calciopolial calcio scommesse. Ilmondo italiano del pallo-ne è sempre più in crisi?«Beh, in realtà non è solo il

nostro sport a essere in dif-ficoltà. Purtroppo è in attouna crisi di valori che sta

coinvolgendo ogni settoredella società, dalla sanitàalla politica e all’econo-mia. E alcuni personaggisfruttano la grande indu-stria del calcio per i propriaffari.Anche altre discipli-ne sportive hanno avutoscandali come doping ocompetizioni falsate ehanno faticato a rialzare latesta».

Perché il calcio è malato?«A livello professionisticosi dà troppa importanzaagli interessi economici etale problema si riflettepure sui campi dilettanti-stici: le squadre investonoparecchio e le scuole calciosono diventate un business.Questo mette in secondopiano l’aspetto sportivo eformativo dei ragazzi».

Com’era la situazionequando giocava DamianoTommasi?«Non molto diversa daquella attuale. Oggi, però,c’è uno spropositato ricor-so alle scommesse on line:adesso puoi cercare di pre-vedere l’andamento deisingoli calciatori, il risulta-to del primo tempo o del-l’ultimo quarto d’ora. Inol-tre, l’interesse per il busi-ness è aumentato a vistad’occhio. Mentre i proble-mi dei calendari molto fitti,i disagi degli stadi e deiterreni di gioco c’eranoanche qualche anno fa».

Il business ha preso ilsopravvento sulla passio-ne?

«No. Diciamo che gli inte-ressi economici la stannocavalcando.

Purtroppo chi è al coman-do vede il calcio più comebusiness che come sport».

Le scommesse sono leprotagoniste in negativodegli ultimi mesi.«Infatti. Ed è un peccatoperché questo fenomenopermette infiltrazioni ille-gali nel calcio e rovinanolo spirito ludico propriodel nostro ambiente. Ilrischio è di sparare nomi diqua e di là e di generalizza-re troppo».

Occorrono provvedimen-ti severi?«Ci saranno. La giustiziafaccia il suo corso. Serveun lavoro certosino, par-tendo dal basso, valoriz-zando i soggetti positiviche sono mossi soprattuttodalla passione e non soloda spirito imprenditoriale.L’arma per superare talicrisi è tornare ragazzini,consapevoli che gli inte-ressi ci sono ma che devo-no sposarsi col sano diver-timento. Abbiamo anticor-pi all’altezza e parecchiepersone che, fortunatamen-te, si comportano bene».

Ricorsi e battaglie legali.La telenovela Calciopoliterminerà mai?«(ride) Mah, mi sembra dicapire che non la si vogliafar finire».

Che ne pensa del Tavolodella Pace organizzatodal presidente del ConiGianni Petrucci?«Probabilmente è statosbagliato il nome, peròl’intenzione era giusta: ildialogo è fondamentale pertrovare una soluzione. Èinutile parlare sui giornali

o attraverso avvocati se poinon ci si incontra faccia afaccia per spiegare le pro-prie opinioni. Forse non hasortito gli effetti sperati,visto che ognuno è rimastonelle sue posizioni, anchese – credo - ci si aspettassetroppo da questa iniziati-va».

Saltare la prima giornatadi campionato ad agostoha rappresentato unasconfitta?«Sì. I calciatori volevanogiocare, ma evidentementealtre persone erano contra-rie. E il fatto di non esserepartiti la dice lunga suldopo, considerato che, lasettimana successiva, laLega ha firmato lo stessocontratto che avevamo pro-posto sette giorni prima. E,allora, mi chiedo: non sisarebbe potuto firmaresubito? Abbiamo una Legadi serie A che si è separatadalla serie B per essere piùall’avanguardia, ma chenon riesce a trovare accor-di su nulla. Il calcio italia-no ha bisogno di una Legacompatta e di una leader-ship che guardi il futuro a360°, che abbia capacitàpropositiva e di coesione».

Come sono i rapporti traAic e Lega di serie A? «Informali. Ci sentiamo eci incontriamo in determi-nate occasioni, e dobbiamoancora formalizzare alcunecose. È difficile avere rap-porti con loro».

Intanto sui campi, pro-fessionistici e non solo, sisentono bestemmie e sivedono atteggiamentipoco simpatici.«Certi gesti andrebbero

evitati. In ogni caso, misembra che negli ultimidue anni i regolamenti ven-gano applicati con maggio-re decisione e ci sia statoun miglioramento sia alivello di linguaggio chenell’approccio con gli arbi-tri. C’è da dire, però, cheanche in tribuna se ne sen-tono di cotte e di crude maquesto ha meno impattomediatico rispetto a quelloche accade in campo.Occorrerebbe che tutti didessero una regolata».

I canali tv aumentano, glispalti si svuotano. Doveandremo a finire di que-sto passo? «Non lo so. Finché le tele-visioni pagano così tanto, èpiù redditizio trasmetterele partite sullo schermo chefarle giocare senza direttatv. Purtroppo, però, èanche vero che i biglietti digare importanti non si tro-vano o hanno prezzi troppo

elevati. Il problema è lapoca lungimiranza di chigestisce il business:aumentando l’offerta sipossono raddoppiare gliintroiti ma, in certi casi,

rischi di perdere qualcosada altre parti».

La gente ha ancora vogliadi seguire le partite allostadio? «Penso di sì. Tuttavia, unadeterminata fascia di pub-blico, come famiglie ebambini, fa ancora faticaad essere costantementepresente perché lo conside-ra un ambiente pericolo-so».

L’Italia del pallonedovrebbe imparare daCina, Inghilterra e Spa-gna?«Il nostro Paese potrebbeapprendere molto andandoall’estero e guardandosi dafuori. Le esperienze interra straniera mi hannoaiutato a capire tante cose.Aiuterebbe molto anchealtri a rivedere convinzio-ni, certezze e alcune brutteabitudini: ad esempio, gliincidenti intorno agli stadi

non dovrebbero rappresen-tare una consuetudine,invece per noi sono diven-tati quasi normali».

Matteo Sambugaro

L’INTERVISTA. In esclusiva per L’Altro Giornale, il presidente dell’Aic fa il punto sul calcio di oggi

Tommasi: «Il business comandaDobbiamo ritrovare la passione»

Maurizio Beretta (presidente Lega serie A) e Damiano Tommasi

Damiano Tommasi con la maglia della Nazionale

Damiano Tommasi

Page 29: L'altro Giornale Febbraio 2012

Febbraio 2012 29SPORT

In marzo l’At Monte PeroniMarmi giocherà il suosecondo campionato in serieA di tamburello. Nel primotorneo, l’At Monte ha cen-trato i playoff e si è classifi-cata al terzo posto assolutonella Coppa Italia nazionale.Risultati beneauguranti invista della seconda stagionenella massima serie. «Se nelprimo anno ci siamoambientati, questa voltal’obiettivo è proseguirenella nostra crescita, cercan-do di giocarcela alla pari contutti» confida Guido Peroni,patron dell’At Monte.Diverse saranno le novità apartire dal cambio di guidatecnica: Luca Fedrighi, pro-veniente dal Solferino, è ilnuovo allenatore, mentreEdoardo Peroni, lo storicotecnico dell’At Monte, con-tinuerà a ricoprire la caricadi presidente della società.«Dopo avere portato lasquadra in serie A e averlaallenata nella massima serie- evidenzia il presidentePeroni - quest’anno abbia-mo deciso di affidare lasquadra a Luca Fedrighi concui speriamo di essere com-petitivi sia in campionatoche in Coppa Italia». Per quanto riguarda la cam-pagna acquisti della primasquadra, diversi sono i nuoviarrivi: Alberto Tommasi dalCavriana; Stefano Ioris dalMezzolombardo; FrancoZeni dal Medole; MircoCont dal Solferino; Luca DeZambotti dal Noarna eFederico Gasperetti dal

Mezzolombardo a cui siaffianca il capitano AndreaMorando. Una realtà consolidata, quel-la dell’A.T. Monte PeroniMarmi, «frutto di umiltà,rispetto e lavoro di gruppoche hanno permesso di evi-denziare le nostre qualitàdurante le partite di campio-nato e Coppa Italia» prose-gue Edoardo Peroni. Conso-lidata anche la rosa dellasquadra che disputerà ilcampionato di serie D, alle-nata da Franco Cardini (unacompagine in cui tutti i gio-

catori sono originari diMonte) e quella delle duesquadre giovanili: i pulciniguidati da Andrea Morando,e i giovanissimi affidati aGianni Busselli, questi ulti-mi al secondo anno graziealla collaborazione con lasocietà A. Vezza Ospedalet-to. Sempre grazie a questa col-laborazione alcuni giocatoridi Monte disputeranno ilcampionato allievi nellasquadra di Ospedaletto.Peroni ricorda anche il ruolodei volontari e delle istitu-

zioni. «Doveroso un ringra-ziamento a tutti i nostrisostenitori, sempre presentie numerosi, ai nostri colla-boratori e all’Amministra-zione di Sant’Ambrogio checontinua a sostenere l’attivi-tà della nostra società checonta oggi oltre 50 iscritti –conferma -. Inoltre, auspi-chiamo che l’Amministra-zione possa realizzare il pro-getto per la realizzazionedell’impianto d’illuminazio-ne: in serie A è obbligatoriodisputare quattro partite innotturna».

Prosegue la stagione del Valpolicella Calcio, società di cal-cio giovanile presieduta da Giuseppe Campagnola, cheopera nei comuni di Fumane, Sant'Anna d’Alfaedo, SanPietro in Cariano e Marano di Valpolicella. «Fondamentalenell’azione della nostra società è la crescita educativa e tec-nica dei ragazzi secondo i principi educativi che regolano ilmondo dello sport e della vita, impartiti da allenatori congrandi doti morali e capacità tecniche - afferma il responsa-bile tecnico Alberto Marconi -. Osservare come la nostrasocietà cresca di anno in anno, divenendo un punto di rife-rimento educativo per i ragazzi, regala grande soddisfazio-ne». Dalla scuola calcio agli allievi regionali il ValpolicellaCalcio schiera 16 squadre per un totale di 280 ragazzi. Lascuola calcio è coordinata dallo stesso Marconi e ItaloCostantini, coadiuvati da Fabio Martello, Jonathan Bovini eAlessandro Rossi. «Dopo aver iniziato la stagione all’aper-to sul campo di San Pietro in Cariano - prosegue Marconi -i nostri 45 bambini stanno seguendo le lezioni negli impian-ti coperti e riscaldati di San Floriano». Prosegue, inoltre,l’attività di incontri periodici. «Queste iniziative - concludeMarconi - permettono di evidenziare concetti legati alla for-mazione dei tecnici, migliorando la gestione delle squadre.Col dottor Giovanni Battocchio, pedagogista di fama nazio-nale e studioso del tessuto sociale del territorio, abbiamoaffrontato la tematica della gestione del settore giovanilesecondo diverse prospettive».

CALCIO GIOVANILE

Il Valpolicella cresceTAMBURELLO. In marzo riprende il campionato. I veronesi hanno voglia di stupire

L’At Monte Peroni Marmisi scalda per la serie A

SCI CLUB AMBROSIANO. Tutti gli appuntamentiAppuntamenti prestigiosi per lo Sci Club Ambrosiano che conta un centinaio ditesserati. «Ragazzi e allievi allenati da Luca Simoncelli - spiega il presidenteRenato Ballarini - parteciperanno ai campionati regionali in programma aBoscochiesanuova dal 1 al 3 marzo e alle selezioni nazionali del trofeo Topoli-no, mentre baby e cuccioli, allenati da Giovanni Poli e Anna Ballarini, sarannoimpegnati sulle piste di Padula di Complico, nel bellunese, il 10 e l’11 marzo eparteciperanno alla selezione regionale del Gran Premio Giovanissimi in pro-gramma a Falcade». Non solo. «Tutti i nostri sciatori gareggeranno nel tradizio-nale trofeo Pinocchio in programma sul Monte Verena, nel vicentino, il 12 feb-braio» continua Ballarini. Lo Sci Club Ambrosiano, dopo il tradizionale TrofeoMarmi Attilio Stocchero, il 5 febbraio organizzerà la gara sociale sempre a SanValentino. Il direttivo dello Sci Club Ambrosiano è presieduto da Renato Ballari-ni, vicepresidente è Franco Baietta, consiglieri Barbara Dellai, Paolo Graziani,Vittorio Morandini, Alberto Taddei, Anna Ballarini. Lo Sci Club Ambrosiano è invia Roma 2 a Sant’Ambrogio di Valpolicella (lato chiesa parrocchiale). La sedeè aperta tutti i martedì dalle ore 20.30; tel/fax 045 6888727; 348 3884717.

Servizi diMassimo Ugolini

L’ORGANIGRAMMA 2011/2012. Presidente: Giuseppe Campagnola, vicepresi-dente: Franco Allegrini, magazziniere: EzioZamboni, massaggiatore Antonio Pedrollo, diri-gente responsabile Valgatara: Fabio Bussola. Itecnici. Allievi Regionali 95: Maurizio Glorani;Allievi Provinciali 96: Fabio Giacopuzzi; Giova-nissimi Regionali 97: Fabiano Bringhenti, Gior-di Gasparini; Giovanissimi Provinciali 98-99:Alberino Ezio Fretti; Esordienti 99: Mauro Peri-na; Esordienti 00: Alex Guardini; Andrea Zive-longhi; Pulcini 01: Bruno Veronesi; Pulcini 01:Renato Bittante; Pulcini 01: Fabio Marchesini;Pulcini 02: Papaseck; Pulcini 02: Giovanni Frap-porti; Pulcini 03: Corrado Ballarini; Scuola Cal-cio Piccoli Amici 2004: Alberto Marconi; ScuolaCalcio Piccoli Amici 2005: Italo Costantini,Fabio Martello, Jonathan Bonini, AlessandroRossi. Preparatore portieri: Matteo Lucchese.Aspetto medico coordinato: massaggiatore epreparatore atletico: Antonio Pedrollo.

Page 30: L'altro Giornale Febbraio 2012

Molti genitori si rivolgono allo psicologo perché il loro bambino presenta un com-portamento aggressivo e ne sono spaventati. Secondo D. W. Winnocott, psicoana-lista inglese, «l’aggressività è un’energia, una forza vitale presente nel bambino sindalla nascita, quindi ancor prima che possa esprimere i suoi impulsi intenzional-mente». L’aggressività è quindi una pulsione sana e funzionale ai bisogni di cresci-ta del bambino. Essendo un impulso deve essere educato affinché il bambino impa-ri a gestirlo, altrimenti nei momenti di frustrazione potrebbe fare del male a se stes-so e agli altri. Prima di tutto il bambino deve imparare a riconoscere dentro di séquesti impulsi, questo è possibile quando inizia a dare un nome e un significato alleazioni che mette in atto. Quando l’aggressività è eccessiva, incontrollata, accom-pagnata dall’incapacità di tollerare la minima frustrazione richiede il supporto deigenitori che pazientemente aiutano il figlio a comprendere e gestire i propri impul-si. Il mordere, per esempio, per un bambino sull’anno di età è un modo per scopri-re quello che lo circonda. Già dai sei-otto mesi di vita il lattante porta tutto allabocca, questo è il modo migliore per scoprire e riconoscere gli oggetti, la loroforma, il loro sapore e odore. Dopo l’anno il bambino comincia a capire che il mor-dicchiare attira la simpatia di mamma e papà, per poi utilizzare questo comporta-mento per attirare l’attenzione degli altri. Più il bambino cresce più il morso vieneutilizzato quando c’è frustrazione al posto di una comunicazione più naturale. Inquesto caso gli adulti devono evitare di ridere o stare al gioco affinché il bambinocomprenda che non è questo il modo per avvicinarsi agli altri e, soprattutto, l’adul-to non deve utilizzare il mordicchiare per esprimere il proprio affetto al bambino(ti mangio i piedini ecc.) Se il bambino è molto piccolo e presenta questo compor-tamento, offrite gli oggetti che lui possa mordere senza farsi del male. Se il bam-bino è più grande e il genitore è presente nel momento dell’aggressione deve inter-venire usando un tono di voce deciso, guardandolo negli occhi e poi cercando diverbalizzare con lui il motivo di tale comportamento offrendogli l’alternativa dellinguaggio per esprimere la sua frustrazione.

Febbraio 2012 30SPAZIO DONNA

L’ARGOMENTO

DSPAZIO

a cura di Franca Bevardo Burati

Psicologa e psicoterapeuta

onnaBEN ESSERE Donna

A CURA DI CHIARA TURRI

“Quello che c'è di più profondo nell'essereumano è la pelle.” Paul Valéry

La stagione fredda aggredisce la nostra pelle. I fattori esogeni,quali freddo, vento rendono la pelle screpolata e causano lacomparsa di quella fastidiosissima couperose spiacevole avedersi. I rimedi che normalmente vengono proposti non sem-pre portano risultati soddisfacenti. Questo può dipendere dallascarsa qualità della formulazione del prodotto e anche dallascarsa perseveranza nell’usarlo!

Ecco qui una semplice ricetta per realizzare un olio di camomilla con ingredienti sem-plici e naturali veramente efficace che sarà sicuramente un alleato particolare per lavostra pelle, contro gli arrossamenti, la couperose, e anche dopo lunghe esposizionial sole o al freddo.

INGREDIENTI per la realizzazione fai da te:25 grammi di fiori camomilla1/2 litro di olio extra vergine biologico spremuto a freddoSe decidiamo di usare il preparato con finalità anche rilassanti potenziamo il com-posto con sei gocce di olio essenziale di camomilla blu.

PREPARAZIONE:Porre la camomilla in fiore in barattolo ermetico. Coprire con dell’olio extra vergined’oliva. Porre il preparato in un luogo buio e asciutto e una volta al giorno muover-lo e scuoterlo. Dopo un paio di giorni, filtrare l’olio in modo da ottenere l’olio dicamomilla. Conservare l’olio in una bottiglietta di vetro scura.L’olio si potrà usare sia sul viso che sul corpo e grazie alla formulazione naturale saràottimo anche sulla pelle dei vostri bambini.Namastè!

Il bambino che morde

LA CURA DEI CAPELLIa cura di Antonella Marcomini

Questo mese è dedicato all’ondulazione delcapello. Il sistema naturale è indicato per darevolume, sostegno, ondulazione o per valorizza-re un taglio esaltandone la linea. La permanen-te a base naturale è un sistema ondulantesenza rischi che non danneggia i capelli, mache ne ricostruisce internamente la struttu-ra. Agisce senza utilizzare ammoniaca e senzaacido tioglicolico ma con una formulazioneauto bilanciata che contiene cysteamine hci, uncomponente proteico similare al dna naturale

dei capelli che ne migliora la resistenza e la cor-posità. La permanente naturale controlla ed esamina

in piena autonomia la porosità dei capelli, dalle radici alle punte, deposi-tando la sostanza benefica solo dove è necessario, ricostruendo l’integri-tà e il condizionamento delle lunghezze che non sembrerebbero esserestate trattate. Apporta alle radici energia e vitalità, migliora lo stato dellelunghezze con una evidente morbidezza e pettinabilità, mantenendo unaspetto naturale e moderno. Una permanente che oltre ad ondulare,ricostruisce e ristruttura il capello.

Via degli Arusnati, 3 (1°piano) - Parona - tel. 045 941832 - cell. 330964675

martedì e mercoledì con appuntamento - giovedì e venerdì dalle 8.30 alle 17.00sabato dalle 8.00 alle 14.00

OFFERTA GENNAIO: PACCHETTO SHAMPOO CURATIVO + MASCHERA RISTRUTTURANTE + MASSAGGIO POLTRONA

RILASSANTE IL TUTTO A SOLI EURO 10,00

Trattamenti estetici bionaturali - Permanenti e colori vegetaliChep-up gratuito del capello - Ricostruzione capello

Trattamento di aroma - terapiaTrattamento ristrutturante anticrespo alla keratinaTrattamenti tensionali a rilascio e ristrutturanti SPA

Page 31: L'altro Giornale Febbraio 2012

Febbraio 2012 31SPAZIO DONNA

Si chiama Alessia Beghini ed è una donna della Valpolicella,avvocato da 14 anni, che ha deciso di esercitare la propriaprofessione sul suo territorio, in Provincia. Moglie e mammadi tre figli, Alessia, accanto ad Elisabetta Baldo, DonatellaCusumano, Sara Gini, Roberta Longhi, Federica Panizzo,con “L’altra lista “Diritto-donne”, era tra le candidate alleelezioni del Consiglio dell’ordine degli avvocati di Veronasvoltesi il 19 – 20 gennaio scorso…

Avvocato, cosa significa per una donna esercitare unaprofessione come la sua, tipicamente definita “maschile”?«Devo ammettere che per una donna farsi spazio in questosettore è oggettivamente difficile. Fortunatamente però negliultimi anni non si dà più tanto per scontato che questo lavo-ro sia maschile. Le donne avvocato sono molte, anche nellanostra città. Sono certa tuttavia che una donna, in particolarea livello organizzativo, sia in grado di portare un valoreaggiunto a questa professione. Per quanto riguarda i rapporticon i colleghi uomini oltretutto, a fronte di una discrimina-zione esistente anni fa, si nota un cambiamento di mentalitànelle giovani generazioni. Anche l’idea stessa che “ai pianialti dell’ordine” possano salire anche donne non provocafastidio. C’è comunque ancora molto da lavorare».

Quali le difficoltà a cui una donna avvocato deve far fron-te e come?«Questa professione per noi giovani, donne in particolare,non è facile. Bisogna saper non arrendersi e soprattutto usarela fantasia cercando di entrare in settori “incontaminati” enuovi. Sono convinta che servirebbero anche una ventatad’aria nuova, opportunità e spunti positivi all’interno delConsiglio stesso: è questo che la mia lista si poneva comeobiettivo. Una candidatura, la mia, che è stata tutta una sor-presa: una cara collega del foro di Verona mi ha contattatainvitandomi a candidarmi. Già il fatto che lei avesse sceltoproprio me è stata una grande soddisfazione…essere arrivatapoi, in sede di elezioni, al ballottaggio è stata una soddisfazio-ne inaspettata altrettanto grande. Un’esperienza bellissima».

Lei è un avvocato di Provincia. Si avverte ancora oggiqualche differenza con i colleghi della città?«Si avverte eccome: in città tutti si conoscono e “fanno grup-po”. In Provincia, dove io per comodità ma anche per unlegame affettivo con il mio territorio ho scelto di rimanere, lecose sono diverse. La Provincia non gode di grosse organiz-zazioni a disposizione degli avvocati – ne servirebbero moltedi più – e spesso noi avvocati di Provincia ci sentiamo“dimenticati”».

Come riesce un avvocato donna a conciliare i ritmi richie-sti da questo lavoro con la famiglia?«Con la passione e tanto sostegno da parte della propriafamiglia. Certo, non nascondo che a volte non è semplice riu-scire a conciliare tutto, ma quando una persona è soddisfattadel proprio lavoro, anche la fatica che qualche volta si incon-tra si dipinge di un “colore diverso”. Sarebbe difficile per merinunciare alla mia professione: ci credo e ci sono arrivatacon molta fatica…e poi rappresenta anche uno stimolo dicrescita in più per la mia famiglia e per i miei figli ai quali,quando racconto loro le mie giornate di lavoro, apro una pic-cola finestra sul mondo che li attende».

Silvia Accordini

L’INTERVISTA

Il Foro... al femminile“Semel in anno licet

insanire”!(Una volta all’anno è lecito impazzire-festeggiare)

E’ un saggio consiglio che ci è stato tramandato dainostri progenitori latini. Quale migliore occasione, se non il Carnevale, perdare ascolto a chi di feste se ne intendeva vera-mente? Pensiamo all’antica Roma, quando, cioè, sifesteggiava per giorni e giorni fino allo sfinimento.Il Carnevale è senz’altro la festa più allegra del-l’anno. La più attesa dai bambini, la più trasgressi-va per i più grandi. Varie sono le tradizioni popo-lari di questo periodo dell’anno in gran parte deiPaesi del Mondo e in ciascuno di essi si rifanno amiti, a leggende, o a rituali pagani e religiosi.Anche nel nostro Paese le manifestazioni “carneva-lesche” imperversano colorando e risvegliando levie di ogni città. Inutile dire che anche a livellogastronomico si hanno in Italia innumerevoli tradi-zioni, che rispecchiano pienamente lo spirito di talefesta. Ogni regione vanta ricette gastronomiche partico-lari e secolari, ma soprattutto nel “dolce” si notauna singolare voglia di evasione e di trasgressione;non a caso le ricette caratteristiche, seppur convarianti minime, vedono al primo posto i dolci frit-ti. Vogliamo proporvi una ricetta, forse la più sem-plice e la più “allegra” fra quelle dei dolci di Car-nevale, ma anche quella di maggiore successo.Tanto è vero che la si ritrova in tutt’Italia, sebbenecon nomi diversi: in Friuli si chiamano Grostoli, inEmilia Sfrappole, in Veneto Galani, nelle MarcheFrappe, in Toscana Cenci, in Campania Chiacchie-re. La variante, nelle varie ricette regionali, è costi-tuita dal marsala, o dal vino bianco, o dall’acqua-vite, o dal liquore all’anice. In ogni caso, comunque la vogliate chiamare, eccoa voi la ricetta e … buon Carnevale a tutti!INGREDIENTI:300 g di farina50 g di zucchero2 uova100 g di burrosale1/2 bicchiere di vino bianco secco(se vi piace aggiungete 2 cucchiai di grappa) olio per friggerezucchero a velo vanigliatoESECUZIONE:Sulla spianatoia disponete la farina a fontana, nelmezzo mettete le uova intere, il burro ammorbidito,un pizzico di sale, lo zucchero e il vino bianco. Lavo-rate bene l’impasto sino a renderlo consistente manon troppo sodo. Fatene una palla e mettetelo ariposare in luogo fresco, avvolto in un panno, percirca un’ora. Tagliatelo in pezzi e col matterello sten-dete ogni pezzo in sfoglie dello spessore di 2-3 milli-metri, con la rotellina tagliatele a losanghe, a nastri,con alcuni formate dei nodi senza stringere e getta-teli, pochi alla volta, nell’olio fumante. Appena dora-ti, adagiateli su carta paglia eliminare l’eccesso digrasso. Serviteli cosparsi di zucchero a velo vaniglia-to.

ALCUNI DATILa professione forense si declina sempre di piùal femminile. A Verona, tra 2300 avvocati iscrit-ti all’albo circa il 43,5% sono donne, e tra i pra-ticanti le giovani professioniste hanno addirittu-ra superato i colleghi maschi raggiungendo il57,2% del totale degli iscritti nell’apposita cate-goria. Da alcuni dati raccolti da VE.G.A - Vero-nesi Giuriste Associate - attiva da circa un annoe mezzo e seconda associazione di giuriste alfemminile dopo ADGI di Roma, soltanto un’av-vocata su quattro è titolare di uno studio, e iguadagni in media sono nettamente inferioririspetto ai colleghi maschi. Il tasso di femmini-lizzazione nella professione forense ha subitouna crescita repentina in pochi anni. Negli anni’80, infatti, le donne superavano appena il 6%,dopo un decennio raggiungono appena il 20%,per arrivare a oltrepassare il 40% nel 2005.Inoltre si evidenza la scarsa rappresentanzafemminile negli organismi di governo della pro-fessione (Consigli dell'Ordine, Consiglio Nazio-nale Forense) e che il tasso di abbandono dellaprofessione da parte delle donne raggiunge il31%. Su un monitoraggio della CommissionePari Opportunità del Consiglio NazionaleForense relativo alla presenza femminile neglialbi dei 165 ordini forensi 7 donne rivestono lacarica di Presidente del Consiglio dell'Ordine.

Alessia Beghini

Page 32: L'altro Giornale Febbraio 2012