L'Altro Giornale Sambonifacese Aprile 2014

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SAMBONIFACESE Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663 ANNO XXVIII - N.4 APRILE 2014 - stampato il 02/04/2014 Conto alla rovescia per la 139^ Fiera di San Marco. Giovedì 24 aprile il Commissario Stra- ordinario di San Bonifacio Iginio Olita, alle ore 11.00, taglierà il nastro che darà ufficial- mente il via alla fiera. La manifestazione si protrarrà poi fino alla serata di domenica 27 aprile, riproponendosi come appuntamento principe del panorama sambonifacese e non solo. Rispetto agli scorsi anni la novità principale è data dall'ingresso nel team degli orga- nizzatori della ditta Gu&Gi Equipe, che si è occupata del reperimento degli standisti e della realizzazione completa della 31^ esposizione Est Veronese Produce. Anche quest'anno, poi, verrà consegnato il premio “San Bonifacio Produce”. Oltre alle esposizioni e agli appunta- menti giornalieri, anche le serate si riproporranno come punto di forza della fiera. Ad orga- nizzare le serate spettacolo sarà il partner storico Studio Immagine che, assieme a Radio 80, proporrà appuntamenti gratuiti. La Fiera si chiuderà sotto la luce dello spettacolo pirotec- nico della ditta Pirofantasia.

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L'Altro Giornale Sambonifacese il mensile dell'est veronese di Aprile 2014

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SAMBONIFACESEPoste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1,

DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

ANNO XXVIII - N.4APRILE 2014 - stampato il 02/04/2014

Conto alla rovescia per la 139^ Fiera di San Marco. Giovedì 24 aprile il Commissario Stra-

ordinario di San Bonifacio Iginio Olita, alle ore 11.00, taglierà il nastro che darà ufficial-

mente il via alla fiera. La manifestazione si protrarrà poi fino alla serata di domenica 27

aprile, riproponendosi come appuntamento principe del panorama sambonifacese e non

solo. Rispetto agli scorsi anni la novità principale è data dall'ingresso nel team degli orga-

nizzatori della ditta Gu&Gi Equipe, che si è occupata del reperimento degli standisti e della

realizzazione completa della 31^ esposizione Est Veronese Produce. Anche quest'anno, poi,

verrà consegnato il premio “San Bonifacio Produce”. Oltre alle esposizioni e agli appunta-

menti giornalieri, anche le serate si riproporranno come punto di forza della fiera. Ad orga-

nizzare le serate spettacolo sarà il partner storico Studio Immagine che, assieme a Radio 80,

proporrà appuntamenti gratuiti. La Fiera si chiuderà sotto la luce dello spettacolo pirotec-

nico della ditta Pirofantasia.

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“I Butei di Locara”, un gruppo di 70 persone che nel tempolibero coltivano la passione per le feste in costume, domenica16 marzo hanno partecipato alla sfilata di chiusura del carne-vale di Pieve di Cento nei pressi di Bologna. La notizia è stataappresa da una manchette del quotidiano La Repubblica del 13marzo nelle pagine di cronaca regionale: “Sfilata di chiusuraassieme al gruppo dei Butei di Locara”. Abbiamo voluto fareuna sorpresa ai Butei andando a salutarli sul “posto di lavoro”.L’approccio con loro non è stato immediato: sono stati glispeakers della manifestazione, i disk jokers di Radio Diaboli-co, ad indirizzarci agli amici di Locara stazionati all’ottavocarro. Con l’occasione abbiamo “stretto la mano” alla bolo-gnese Alessandra Spisni, una delle maestre di cucina che ognigiorno alle 12.00 fiancheggia Antonella Clerici in televisionea La prova del cuoco e ospite d’onore sul palco degli speakers.Il coordinatore dei Butei di Locara, Michele, ha 46 anni e ciracconta che sono trascorsi 18 anni dalla prima volta che hamesso piede a Pieve di Cento, un comune di 7000 abitanti, ad

impianto urbanistico medie-vale sullo stesso modelloarchitettonico di Cento, con isuoi 30.000 abitanti, chedista qualche chilometro maè già in provincia di Ferrara.Michele spiega che il suogruppo non è tutto di Locara;c’è un accordo di collabora-zione con il corpo di ballofemminile residente in città aVerona. Quest’anno il carnevale aCento non si è fatto, ma imaestri carristi non sono statiinerti anche per non perdere ilcontatto con gli allievi: hannoinfatti allestito ugualmentealcuni carri allegorici dibuona fattura e li hanno datiin uso al Comitato di Pieve.Per cui anche i Butei di Loca-ra si sono visti affidare uncarro tutto per loro e quindianche la coreografia dell’inte-ra comitiva dei Butei ne haguadagnato…

Fabio Longo

Il 2013 è stato un anno diffi-cile e travagliato . La crisieconomica ha portato allachiusura di molte attivitàcon il conseguente aumentodelle persone che hannoperso il lavoro. A ciò si èaggiunto un aumento del-l’aggravio della pressionefiscale che ha ridotto le pos-sibilità di spesa per tantefamiglie. Ma, nonostantequesta situazione di difficol-tà , al Comitato di Coalonganon sono mancati gli spon-sor e la larga partecipazionealle sue varie attività di tanticittadini di San Bonifacio edei paesi vicini. Cosi, graziea loro e al costante e disinte-ressato impegno dei validicollaboratori, si può direche il 2013 sia stato per noiun anno veramente positivoe confortante. È la provache lavorare assieme, conpassione e collaborazione,può aiutare a superare consuccesso anche i momentidifficili. Siamo tornati

anche quest’anno dai terre-motati di Mirandola, conse-gnando al loro parroco, donCarlo Truzzi, un contributoper la ricostruzione del loroAsilo parrocchiale. Abbia-mo dato un contributoanche all’Associazione“Aiutiamo Mamma Anna”,che distribuisce gratuita-mente un piatto di pasta achi si trova in difficoltà eco-nomiche. Altri contributisono stati destinati all’Asso-ciazione per i bambini eragazzi diversamente abili“Il Paese di Alice” Onlus diSan Bonifacio, all’Associa-zione “ImmunodeficienzePrimitive” Onlus di Bresciae al gruppo volontari dellaCroce Rossa di San Bonifa-cio, che è stato utilizzato perl’acquisto delle nuove divi-se. Si è concluso, poi, ilrestauro del Capitello dedi-cato a Sant’Antonio . I lavo-ri sono stati resi possibiligrazie a una donazione delladitta Pedrollo S.P.A., nella

persona di Silvano Pedrollo.La signora Ermidia G. hacontribuito donando la suapensione di un mese. GianniPiubello, la restauratriceMichela Coltro, MassimoFattori e la ditta Remonato–Verzini hanno prestato laloro valida collaborazione.Il Comitato Coalonga rin-grazia tutti per aver fattoritornare il Capitello al suooriginale splendore. Un gra-zie anche a Marta, Pietro eGreta per il dono dellenuove giostrine. Quando c’èqualche festa, non mancamai l’amico Luciano, unabile e divertente animatoreche, travestito da clown,

con abilità e fantasia realiz-za con i palloncini allegrecreazioni, per la gioia digrandi e piccini. Ringraziopure la Oemmepi S.P.A diProva, la Planet S.r.l e tuttiquelli che si sono impegnatia favore del nostro Comita-to. Sono uomini e donne chesi dedicano alle loro man-sioni con passione, impegnoe sacrificio e che, con l’aiu-to e il sostegno di tantiamici, hanno fatto del Chio-sco di Coalonga un impor-tante punto di riferimentoper tante persone di SanBonifacio e dintorni

Il Presidente Antonio Milani

L Aprile 2014 3le vostre

SAN BONIFACIO

“Gli aiuti del Comitato Coalonga”LOCARA

“E... i butei”

ettere

Direttore Responsabile:Rosanna Pancaldi

Servizi Fotografici e consulenza GraficaMario Franchino

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Aprile 2014 5DIALOGO

Egregio Direttore, in merito alla controversa proposta di legge sull'omofobia vor-rei elevare un forte grido di allarme per i rischi che comportaun intervento normativo in quella delicata materia. Una vera epropria emergenza democratica, dal momento che in gioco visono i diritti costituzionali della libera manifestazione del pen-siero e della libertà religiosa. La libertà di coscienza, con laconseguente libertà di opinione, di scelte culturali e religiose,costituisce la base di quella sana laicità che l'Occidente harecuperato dopo secoli di fatiche, di tensioni e di violenze, gra-zie anche al contributo della grande tradizione di vita e delmagistero della Chiesa cattolica. Oggi su questa sana laicitàdel nostro popolo e della nostra società incombe un pericologravissimo. Si profila per la prima volta, a più di settant'annidalla fine del regime fascista, il reato d'opinione, opera identi-ficativa dei tempi torbidi delle ideologie stataliste, che pareva-no definitivamente consegnate alla storia. Si perché, chi mani-festa dissenso sul "gender" (scelta sessuale) incorre in sanzio-ni penali, che potrebbero essere scontate, in alternativa alladetenzione ai servizi sociali in associazioni gay. Se la propostadi legge non venisse modificata dal parlamento, così com'è,senza esagerare, si può affermare, senza tema di smentita, diessere alla "rieducazione maoista".

Giancarlo Maffezzoli

OMOFOBIA

“... o eterofobia?”Ricordo quando iniziai abere alcol. Ero poco più cheadolescente. Forse questonon c'entra nulla con l'alco-lismo, ma già intorno ai 15anni scoprii che un bicchie-re mi aiutava a diventarecon gli altri quel "leone" chedesideravo essere. Per ilgusto della trasgressione,accompagnai l'alcool allesigarette. Fortunatamentenon ho mai conosciuto oprovato altre droghe. Nonho dei ricordi molto belli diquel periodo nonostante lebravate. A ripensarci, l'alco-ol era presente in tutte leoccasioni, sempre. Qualco-sa però cambiava. Il goccet-to per tirarmi su cominciavaa essere sempre più presentenella mia vita, soprattuttoquando qualcosa non miandava giù e non trovavo dasolo il coraggio di affrontar-la, oppure per aiutarmi amacerare nelle frustrazioni,nelle invidie e nei risenti-menti che accumulavo. A 18anni la progressione del miobere cominciò farsi terribile,nel frattempo cominciai adandare a lavorare in altreprovince, con altri amici,ma l’alcol non mi abbando-nava mai. I miei miglioriamici per un po' di tempocercarono di aiutarmi, manon sapevano cosa fare. Ilmio problema diventavasempre più evidente. Dasolo non riuscivo più a far-cela, ormai mi richiudevosempre più in me stesso.Preferivo restare da solo, abere e a piangermi addosso.Non potevo accettare nem-meno che qualcuno miamasse, perché io per primo

ero disgustato di me stesso.Poi l'ultimo periodo, il piùnero. Un senso di vuoto spi-rituale sempre più profondo.La paura di accettare scon-tate soluzioni di generazioniprecedenti la mia, cui miritenevo superiore. I lavoricambiano con gran rapidità,resisto un po’ di mesi e dinuovo l'inferno della botti-glia, ogni volta spero “forsesarà l'ultima volta” ma ognivolta le speranze svanisco-no. Passa qualche mese,decido di passare una gior-nata "normale", al luna-park. con gli amici. Arrivatial tiro a segno non riesco asparare. Mi tremavano lemani, per fortuna riuscii anon far accorgere di nullaagli altri. Ma scattò in mequalcosa che bastò a farmitrovare il coraggio di chiede-re aiuto. E finalmente “Gra-zie ad un AMICO” arrivai inAA. Non è stato facileall'inizio, non è stata unapasseggiata la mia crescitanel programma all'internodell'associazione, ma graziead essa oggi la mia vita lavivo in modo diverso. Rie-sco a guardare negli occhi lealtre persone, riesco adamare senza paure, riesco adaccettare di essere uno tratanti. Ma uno che comunqueè stato molto fortunato, cheora ha trovato la gioia divivere, che ha smesso dinascondersi e di fuggire. Seanche tu cerchi qualchegruppo di amici che sianopresenti, se chiedi aiuto, tele-fona al 3343952277 gruppidi A.A. ce ne sono oltre 20 inVerona e Provincia.

Luigi

ALCOL

“Una testimonianza”In questi anni di crisi, di recessione, di riduzione dei consu-mi, l’attenzione maggiore è andata alle attività produttive.Nella comunità veronese, però, ci sono persone che, purvivendo e subendo pesantemente gli effetti della crisi, nonsono inserite nelle centinaia di statistiche che ogni giornovengono proposte. Qualcuno li ha definiti gli invisibili, isenza parola, i dimenticati e spesso i loro destini si intrec-ciano o si abbracciano in una sorta di condanna alla pover-tà: sono i “giovani” precari e i pensionati. I giovani perché,pur in presenza di tante parole, di proclami, di tavole roton-de e seminari, ben poco si è fatto per garantire loro un rap-porto di lavoro stabile. Il recente decreto del Governo, nelrendere ancor più fruibile e meno vincolante per le impreseil contratto a tempo determinato, renderà la precarietà strut-turale al sistema produttivo.Solo due anni fa, la legge di riforma del mercato del lavoroindividuava nel rapporto a tempo indeterminato la tipologiadi contratto al quale le altre forme contrattuali dovevanotendere. Essere intervenuti ora, modificando sia i contratti etermine sia l’apprendistato vuole dire tornare a precarizza-re il mercato del lavoro, nella speranza che questo possaindurre le imprese ad assumere, se pur a tempo determina-to, rinviando la stabilizzazione.Negli interventi fiscali varati dal Governo, che con lo sti-pendio di Maggio si tradurranno in attesi benefici economi-ci per i dipendenti, si è esclusa un’importante platea di per-sone che, almeno in questi ultimi cinque anni, ha sofferto lacrisi. Mi riferisco ai pensionati, che molto spesso, anche aVerona, hanno dovuto aiutare figli e nipoti disoccupati.Venivano definiti e sono stati i principali ammortizzatorisociali. Loro che, mediamente, in provincia di Verona per-cepiscono una pensione mensile lorda di 780 euro. Da trop-po tempo questi però attendono risposte per salvaguardareil potere d’acquisto delle loro rendite che, contemporanea-mente, vengono ridotte di continuo.Se l’obiettivo del Governo è far ripartire i consumi per farripartire la produzione e quindi l’economia, l’aver dimenti-cato i pensionati è una grave disattenzione che dovrà al piùpresto essere colmata con un intervento legislativo. Questosi attendono i principali ammortizzatori sociali del paese.Nei mesi scorsi credo che tutti abbiano visto la copertina diun settimanale nazionale in cui appariva il presidente Renzitra le sue due nonne. Ecco, per i pensionati, populismo ebuonismo, se non accompagnati da fatti concreti, diventanosolo una presa in giro.

Massimo Castellani segretario generale CISL Verona

PENSIONATI

“Ci sono anche loro”

Avevo simpatia per Matteo Renzi…Ultimamente però mista molto deludendo: non mantiene infatti quello che,poco tempo fa, aveva detto: mai alleanze con altre forzepolitiche, nonché diventare e fare il premier senza il votopopolare. Quello che tutto ciò non sta proprio avvenendo.Quindi parole, parole e sempre parole senza coerenza.Questa purtroppo è l’Italia, un Paese che non vuole cam-biare e mette sempre da parte la sovranità popolare. A que-sto punto spero almeno che si faccia quanto è stato pro-messo: una legge elettorale che preveda una maggioranzaeletta che possa governare senza limitazioni e condiziona-menti; le indispensabili riforme costituzionali affinché siabbia una Camera per le leggi nazionali e un Senato perquelle regionali, con un sensibile taglio dei suoi compo-nenti tutti eletti unicamente dal popolo. In base alla consi-stenza numerica regionale (senza nomine); un Presidentedella Repubblica eletto dal popolo. Solo così si avrà unanazione più funzionale e rispettosa della Sovranità popo-lare. A quanto pare invece si danno altre priorità: si apro-no le carceri ai delinquenti e le porte ai clandestini, trascu-rando i nostri giovani. Per far ripartire il paese serve altro:eliminare gli incalliti assistenzialismi, sprechi e privilegi;ridurre la burocrazia e le tasse alle imprese e ai lavoratoriaffinchè possano avere una paga più consistente che per-metta loro una vita più decente. Serve inoltre un’Europadiversa, non gestita dalle Banche ma dai Popoli con ugua-glianza. Purtroppo poi in questo nuovo Governo, non èprevisto alcun Ministro Veneto. Andiamo pertanto tutti afirmare nei gazebo della Lega Nord per averlo autonomocon un Referendum come il Trentino e il Friuli.

Renato Tomezzoli

RENZI

“Mi sta deludendo”

ASSOCIAZIONE NOI VOI E L’ORO DI SOAVE

L’associazione Noi Voi e L’oro di Soave(VR) che si occupa dell’accoglienza e del-l’integrazione di ragazzi disabili cerca inregalo quaderni, fogli, penne, pennarelli,colori a matita e giochi in scatola inbuono stato di conservazione. Vi ringra-ziamo in anticipo per la generosità. Info:Giacomo 348/7524194

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Aprile 2014 6CRONACHE

Dream Verona DrinkSoave. E' questa la fraseche, a partire dal 20marzo, accoglierà imigliaia di passeggeri cheogni giorno arriverannoall'aeroporto Catullo diVerona. Parte così un'im-portante campagna dicomunicazione che avràcome protagonista il vinoSoave, simbolo della cittàscaligera. Questo lavoro èil primo risultato prodottoda "Fucina Soave: bottegadi talenti" il progetto di responsabilità sociale d'impresa fortemente voluto dal Consorzio delSoave. Si tratta di un lavoro composto da 16 foto, a colori e in bianco e nero in formato gigan-te, che andranno a "vestire" pannelli e pareti del Catullo per una superficie complessiva di 120metri quadrati. Lo scopo è creare un legame emozionale tra Verona, meta da sempre amata daituristi di tutto il mondo, con il vino Soave, quale simbolo della città. Il progetto si inserisce inun più ampio piano promozionale, coordinato dal Consorzio di Tutela, in collaborazione conDamolgraf e l'Aeroporto Catullo di Verona. Oltre alle foto visibili al Catullo "Dream VeronaDrink Soave" è anche il titolo della mostra fotografica inaugurata al Caffè Mazzanti e cheresterà esposta per due mesi. Dal Catullo al cuore storico di Verona, si passa poi al quartierefieristico di Veronafiere dove lo stand del Consorzio riprenderà immagini e suggestioni dellacampagna "Dream Verona Drink Soave". «Il mondo ci chiede di essere sempre più internazio-nali - sottolinea Arturo Stocchetti, presidente del Consorzio del Soave - e questo significa farepromozione all'estero e valorizzare a casa nostra i tesori che ci appartengono per farli apprez-zare ai milioni di potenziali turisti che potrebbero arrivare qui. Questa campagna vuole anda-re proprio in questa direzione». Gli scatti sono firmati da Charley Fazio, mentre la realizza-zione grafica è a cura della ditta Damolgraf. Un incontro quello fra il fotografo siciliano Char-ley Fazio e le terre venete del Soave che ha del magico. Reduce dal suo precedente lavoro daltitolo "Luoghi dell'Anima", il fotografo sposa, senza ripensamenti, la causa del vino, figlio diquei vulcani che hanno segnato la prima parte della sua inquieta vita alla ricerca della giustadimensione su cui viaggiare.

Approvato a pieni voti il bilancio 2013 nel corsodell’ultimo consiglio di amministrazione, ilConsorzio di Tutela del Lessini Durello affrontaun 2014 con il vento in poppa e all’orizzontenumerosi appuntamenti. La denominazioneberico-scaligera che ha chiuso il 2013 a quota700.000 bottiglie, registrando un +14% rispettoall’anno precedente, sta scaldano i motori invista di Vinitaly, in programma dal 6 al 9 aprile.Per la prima volta il Lessini Durello avrà unostand tutto suo al Pad 5 G4, a sottolineare lamarcata crescita registrata negli ultimi annidalle bollicine di Verona e Vicenza. Il Durello èstato inoltre scelto come vino protagonista a“Vinitaly and the City”, il patinato fuori salonecurato da Veronafiere che si terrà in Gran Guar-dia domenica 6 e lunedì 7 aprile. Un’edizioneche si preannuncia ricca di novità grazie ad unaserie di appuntamenti “fusion”: piatti della tradizione scaligera si alterneranno a finger fooddal sapore internazionale e spetterà alle bollicine del Durello esaltare gusti e sapori, col suostile inconfondibile e mai troppo sopra le righe. Una scelta non casuale questa: il Durellorisponde alle richieste di un consumatore sempre più consapevole e preparato, che oltre al pia-cere del gusto, sceglie questo vino per la sua originalità e per la sua storia, fatta di passione,di dedizione e di amore per la propria terra d’origine. «Assistiamo ad un chiaro cambio di passo da parte dei produttori - sottolinea Bruno Trentini,presidente del Consorzio del Lessini Durello – che oggi sono pronti per fare il grande salto. Illivello qualitativo raggiunto mette finalmente in condizione le aziende associate di rapportar-si senza timore coi mercati esteri. A questo si aggiunge la consapevolezza di aver lavoratobene per anni sul fronte della comunicazione e della promozione».Ecco ad oggi le aziende socie del Consorzio del Lessini Durello:Az. Agr. Cecchin, Az. Agricola Casarotto, Az. Agr. Fongaro, Az. Agr. Marcato, Az. Agr. CorteMoschina, Az. Agr. Sandro De Bruno, Cantina dei Colli Vicentini, Cantina di Gambellara,Cantina di Monteforte d’Alpone, Cantina di Soave, Cantina della Val Leogra, Cantina Fatto-ri, Collis Veneto Wine Group, Az. Agr. Montecrocetta, Az. Agr. Bellaguarda, Az. Agr. Anto-nio Franchetto, Az. Agr. Sacramundi.

CONSORZIO TUTELA DEL LESSINI DURELLO. Tanti eventi nel 2014

Bilancio oka pieni voti

IN AEROPORTO. Ecco la campagna Dream Verona, Drink Soave

Vino in posaal “Catullo”

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Quasi un anno di lavoro perdare vita ad un evento che èstato in grado di unire lemusiche dei secoli andati conle sonorità contemporanee. Ilprogetto Ancient Pop Musicè scaturito da un bando diCariVerona che ha seleziona-to tre artisti col compito diunire antico e moderno nelsegno della musica. Tutti conanni di conservatorio allespalle, tra i selezionati c'eraanche il sambonifaceseAndrea Signorini (chitarra e voce) che, assieme a Marco Di Chio (controtenore) e DavidePorcelli (chitarra e batteria), è andato a formare il trio che per mesi ha studiato e arrangiatonote e canzoni fino all'esibizione dello scorso 21 febbraio. «Ancient Pop Music – spiegano itre artisti – è stato un viaggio musicale che ha cercato di unire melodie antiche con i ritmi piùmoderni. Abbiamo lavorato su brani vocali e strumentali di compositori britannici, del 1500quali: John Dowland, Re Enrico VIII, Thomas Robinson, Francis Pilkington, con l'inserimen-to del contemporaneo Ronan Keating. Nel programma ha trovato spazio anche un brano trat-to dal repertorio rinascimentale veronese, ossia la famosa frottola “Su, su leva alza le ciglia”di Bartolomeo Tromboncino. Attraverso la contaminazione di un linguaggio moderno, abbia-mo fatto riscoprire melodie che altrimenti difficilmente sarebbero arrivati all'orecchio dellepersone del terzo millennio». Matteo Dani

Aprile 2014 7CRONACHE

Il mese scorso, dopo 6 anni,si è finalmente fatta chiarez-za sulla vicenda giudiziarialegata ai semafori T-Red, irilevatori di infrazioni instal-lati nell'Est Veronese e accu-sati di presunta manipolazio-ne. Dopo anni di indagini siè appurata la correttezza deicomportamenti nella gestio-ne delle procedure e i sog-getti coinvolti sono stati cosìscagionati dalle gravi accu-se. Ma chi sono i protagoni-sti di questa vicenda? L'exsindaco di Illasi GiuseppeTrabucchi, il comandantedella Polizia Locale del-l'Unione Verona Est Grazia-no Lovato e il titolare delladitta CiTiesse. Tutti e tresono stati giudicati comple-tamente estranei ai fatti eassolti per non aver commes-so nulla di sbagliato. Per farconoscere l'esito della vicen-da è stata organizzata unaconferenza stampa in Pro-vincia dove è intervenuto ilpresidente dell'Unione Vero-na Est, nonché sindaco diCaldiero, Giovanni Molina-roli: «Abbiamo deciso difare questa conferenza perun forte senso di giustizia.

All'epoca delle accuse sonostate pubblicizzate oltremisura le persone coinvolte,ovvero il comandante Lova-to e l'ex sindaco Trabucchi,tant'è che gli risultava diffi-cile perfino condurre unavita normale - prosegueMolinaroli-. Vogliamo farsapere che queste personesono state inquisite e assolteper completa estraneità neifatti. La nostra intenzione èquella di ridare dignità aquesti soggetti calpestati per6 lunghi anni in particolarmodo dalle istituzioni». Allaconferenza ha partecipatoanche il comandante Grazia-

no Lovato: «L'assoluzione ècon formula piena perché ifatti non sussistono, questo èquello che da più soddisfa-zione - commenta il coman-dante -. Nè io né il sindacoabbiamo commesso reati».Sei anni lunghi, sei annipesanti, come spiega Lovatoquasi commosso: «Sono statisei anni davvero lunghi epesanti. All'inizio mi sentivoa disagio anche ad uscire dicasa perché le persone miadditavano. Chi mi conoscedice che sono invecchiatomolto, per fortuna si è risoltotutto».

Ludovica Purgato

L’EVENTO

Ancient Pop Music

Il 27 aprile si svolgerà la dodicesima edizio-ne della Granfondo del Durello, gara dimountain bike che si snoda tra i boschi dellaval d’Alpone, organizzata dall’Associazio-ne sportiva dilettantistica Basalti. Anchequest’anno ci saranno due percorsi: i piùallenati potranno scegliere l’itinerario Gran-fondo più impegnativo di 40 chilometrimentre alle gambe meno in forma basteràintraprendere il percorso Mediofondo di 25chilometri. Entrambi saranno un sensazio-nale veicolo per addentrarsi nelle meravi-glie delle Piccole Dolomiti e dei monti Les-sini attraversando il territorio della veronese

Val d’Alpone e della vicentina Valle delChiampo. La traccia Gps del percorsolungo, inoltre, è già disponibile al sitowww.asbasalti.it: «Il tracciato – spiega lamente del comitato organizzatore, DavideCreasi – è stato rivisto alla luce delle pro-blematiche verificatesi nel 2013 a causadelle forti piogge». Infine la grande novitàdel 2014 è che la Granfondo del Durellosarà la seconda tappa dell’illustre circuitonazionale Ima Scapin, anche quest’annocomposto di nove delle migliori gare a livel-lo del centro-nord Italia.

M.G.M.

MOUNTAIN BIKE/GRANFONDO DEL DURELLO

VICENDE. Dopo sei anni, è stata fatta chiarezza sui semafori

Caso T-Redin archivio

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Aprile 2014 8CRONACHE

Nell'est veronese si è in allar-me per il problema dellefalde acquifere inquinate. Inun convegno, che si è svoltoa Cologna Veneta lo scorso25 febbraio, è stato confer-mato dagli esperti del settoreche le falde tra Vicenza eVerona sono inquinate. I rela-tori hanno sottolineato la gra-vità della situazione, pareinfatti che all'altezza di Arzi-gnano siano penetrate sostan-ze molto pericolose comecloruri, solfati e cromo cheora stanno scendendo versol'est veronese. Anche i citta-dini di Soave, interessati geo-graficamente, si dicono pre-occupati. «Il numero di per-sone malate di tumore conti-nua a crescere - commentauna cittadina soavese,mamma di due bimbi piccoli-. Credo che questa sia unadelle cause». A fare chiarezzasulle “acque cancerogene” cipensa il Sindaco Lino Gam-baretto: «Innanzitutto possorassicurare i cittadini, l'acquaè controllata ogni mese, ciarriva un parere dall'Ulss e ioposso assicurare che i livellidi sostanze nocive sono sem-pre sotto la soglia della peri-

colosità. Faccio parte delcomitato territoriale di AcqueVeronesi -prosegue Gamba-retto -. Abbiamo parlatomolto di questa situazione eAcque Veronesi sta attivandoun progetto dal costo di 2milioni e 800mila euro». Ilprimo cittadino si dice preoc-cupato della situazione gene-rale ma a Soave si può anco-ra stare tranquilli: “Il nostroterritorio non è collegato aquella zona quindi non è inte-ressato a questa vicenda –spiega -. Tuttavia non possia-mo sottovalutare la gravitàdell'attività di inquinamentofatta negli anni a livello indu-striale e agricolo. Per esem-pio a Costeggiola, dopoperiodi di forte piovosità,quando in estate si inizia aprelevare l'acqua dalle faldein maniera importante abbia-mo il problema dei nitrati,che sappiamo sono legati aconcimazioni fatte in modoerrato nel passato. AcqueVeronesi è dovuta intervenirecon un filtro per poter eroga-re acqua ripulita. L'acqua èun bene prezioso ed i cittadi-ni chiedono che il problemavenga affrontato in modo

serio, qualcosa si sta giàmuovendo anche a livelloregionale. «Questa è unasituazione che deve destarepreoccupazione - concludeGambaretto - l'acqua è unbene primario e purtroppo ciaccorgiamo della sua impor-tanza solamente quandoriscontriamo dei problemi».

Ludovica Purgato

SOAVE. Gambaretto: «I controlli vengono effettuati ogni mese»

Acqua nociva?Parla il sindaco

In una società dove solo la crisi economica, gli omicidi, i femminicidi, la vio-lenza, il bullismo o i giovani sempre più alcolizzati e drogati ad età bassis-sime fanno notizia, vorrei illustrarvi un'associazione dove giovanissimiragazzi unitamente a persone di "maggiore esperienza" (per non dire piùvecchietti) cooperano a favore dei ragazzi diversamente abili. L'associazioneNoi Voi e L'oro di Soave è nata tanti anni fa per volere di Claudio Dal Prà,al tempo non ancora trentenne, per far integrare nella società i ragazzidown del paese che conosceva. Per molti anni l'attività dell'associazione eracostituita da una serata al mese quando tutti i volontari ed i ragazzi specia-li andavano assieme a mangiare la pizza, da qualche domenica allo stadioa tifare Hellas Verona, o da una gita in località limitrofe. Una volta all'annovenivano organizzate due manifestazioni allo scopo di far conoscere l'asso-ciazione “Diversamente Motori”, che offriva la possibilità ad adulti, bambinie naturalmente ai ragazzi dell'associazione di fare un giretto sulle macchineda Rally, sulle Fiat 500 vecchie, sulla Limousine, sul Camion e sulle Ferrariper le vie del centro di Soave e “Daysabili”, una festa dove si esibivano incanti, balli e recite teatrali i nostri ragazzi e non solo. Quest'anno i due even-ti saranno riuniti in un'unica data probabilmente il 14-15 giugno. Dall'an-no scorso quando la parrocchia ha dato in concessione all'associazione unacasa lasciata in eredità da alcune signore, è nata “Casa Benedetto”. Graziea martelli e picconi, pennelli e colori, i volontari dell'associazione hannorestaurato l'edificio che ora è diventato un punto di riferimento quotidianopomeridiano per i ragazzi disabili ed i loro accompagnatori, che fino a quelmomento passeggiavano senza meta per i centri commerciali della zona. A“Casa Benedetto” per loro è possibile scrivere, colorare, giocare, impararea ballare, a cucinare e a fare dei lavoretti grazie a dei corsi organizzati. Inparticolare vorrei segnalare quello tenuto da Antonella due sabati al mese,durante il quale i ragazzi riescono a realizzare degli splendidi manufatti. Ilprossimo obiettivo, se ne avremo le possibilità economiche, sarà l'acquistodi un pulmino per poter andare a prendere a casa i ragazzi che vorrannopartecipare alle attività dell'associazione. Responsabile di “Casa Benedetto”è Giacomo Trivellon, un intraprendente giovane ventenne che ha unitoattorno a sé tutti i suoi amici ed amiche studenti per tenere aperta a turnola casa durante il pomeriggio. Sembra incredibile quanto i ragazzi diversa-mente abili siano diventati sempre più indipendenti dai loro genitori, unagioia, un'emozione grandissima. Per maggiori informazioni: Romina 347 6602956 – Giacomo 3487524194

Noi Voi e Loro: disabili al centroRICEVIAMO && PUBBLICHIAMO

Lino Gambaretto

Nel 1994, con il governo Ciampi, il debito pubblico era di 1.665.000 miliardi dilire (corrispondenti a circa 860.000 miliardi di euro). Si sono poi succeduti i variGoverni Prodi, Berlusconi, Monti, Letta e infine Renzi. Ora, a distanza di vent’an-ni, il debito pubblico risulta essere di 2.014.000 miliardi di euro che corrisponde-rebbe all’astronomica cifra di 3.899.647 miliardi di lire, ed è in continuo aumen-to, nonostante tutto. Tutti gli ex Presidenti del Consiglio compresi Prodi, Berlu-sconi, Monti e Letta, che si sono via via succeduti, hanno tentato di dimostrare illoro impegno nella spasmodica ricerca di fondi da stanziare per abbassare ildebito pubblico (in realtà aumentandolo in modo esponenziale), contenere lapressione fiscale (in realtà aumentando le tasse) e rilanciare l’economia (in real-tà impoverendola). La domanda quindi sorge spontanea: ma con un debitopubblico di oltre duemila miliardi di euro, con una classe politica corrotta e unapparato statale che non accetta condizionamenti sui privilegi acquisiti, c’èancora qualcuno che crede nelle favole? Purtroppo l’imprenditore, anche il piùpiccolo su cui grava l’intera economia italiana, è ormai stanco di parole e soloparole, vorrebbe vedere i fatti. Renzi dimostra di metterci tanto impegno, macosa riuscirà a fare?Confrontandoci con altri imprenditori, emerge comunque la disponibilità di fir-mare anche cambiali in bianco a chi, di qualsiasi colore politico, abbia il corag-gio e gli attributi per rovesciare questo stato di cose che sta portando l’Italiaverso il baratro. Gli imprenditori, perlomeno coloro che ancora riescono a rima-nere sul mercato italiano, vogliono comunque dare fiducia a Renzi. Nel frattem-po, concentriamoci sulle nostre imprese, sulle nostre famiglie e sui nostri colla-

boratori, cercando di garantireloro il pane quotidiano e spe-rando di non arrivare all’ultimaspiaggia. Noi, come sempre, cimettiamo l’impegno e cerchia-mo di fare il possibile perchè ilnostro grido di dolore arrivi allacabina di comando. È chiaro chenon trovando soluzioni e conti-nuando su questa strada ci tro-veremo tra i Paesi più poveri delTerzo Mondo. E allora sì che saràveramente dura per tutti, anche

per i politici e per gli statali.Miniato Silvano

Delegato ApindustriaEst Veronese

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Cambio della guardia ai verticidell'Unione Comuni Verona Est.Il sindaco di Colognola AlbertoMartelletto, trascorsi i due annidi presidenza, ha passato la manoa Giovanni Molinaroli, primocittadino di Caldiero. Al passaggio di consegne avve-nuto durante un Consiglio del-l'Unione - che comprende icomuni di Caldiero, Colognola,Illasi e Mezzane di Sotto e daultimo anche quello di Belfiore -Martelletto ha stilato un bilanciodegli obiettivi perseguiti dall'en-te nel biennio appena concluso.Tra questi ha citato «la rivisita-zione dell'organizzazione del-l'Unione, mettendo mano aidiversi strumenti regolamentari,

dallo Statuto ai nuovi regola-menti per la Polizia locale, diPolizia urbana, di videosorve-glianza. A tal proposito è già stato realiz-zato l'ampliamento della video-sorveglianza a Belfiore e a Mez-zane, ed è stata finanziata l'in-stallazione di nuove telecamereaggiuntive negli altri comunidell'Unione. Inoltre – ha conti-nuato Martelletto – sono statifatti lavori in economia, inter-venti nel settore dei servizisociali e controlli interni riguar-danti la verifica degli alloggi perstranieri e l'organizzazioneinformatica. In riferimento a ciò,si sta dando reale attuazioneall'integrazione tra i nostriComuni con la completa sostitu-zione dei sistemi informatici, lamessa in sicurezza dei dati e l'in-terconnessione tra di loro. Perquanto concerne il settore socia-le, è stata messa a punto unanuova carta dei servizi sociali :in essa sono elencati tutti i dirittidel cittadino e le prestazioni dicui può usufruire. In collabora-zione con la Prefettura poi, – haricordato – si è proceduto allacompilazione di un vademecumsulla sicurezza e si è realizzato ilnuovo stemma dell'Unione». Ilpresidente uscente, oltre a fare ilpunto di quanto già realizzato,ha salutato e ringraziato i cinqueamministratori che con lui hannocreduto fortemente nell'Unione,

collaborando a titolo assoluta-mente gratuito. Nel fare il suoaugurio di buon lavoro a Moli-naroli, Martelletto ha messopure in evidenza quanto «il futu-ro stia proprio nelle Unioni checonsentono alle amministrazionicomunali di risparmiare, di poterusufruire di personale specializ-zato e aggiornato nonché diaccedere con più facilità a pro-getti e fondi sia regionali chestatali. Doveroso è anche sottoli-neare – ha proseguito – che icosti della politica dell'UnioneComuni in questo biennio sisono rivelati pari a zero, a frontedi importanti attività ammini-strative realizzate».

Daniela Rama

CAMBIO AL VERTICE. Il sindaco di Caldiero sostituisce Alberto Martelletto

“Unione Est”:C’è Molinaroli

Lo scorso 2 marzo ha fatto tappa nelpalazzetto di Soave “La grandeSfida”, i giochi interregionali dibasket unificato.La manifestazione, organizzata dallasocietà soavese Associazione sporti-va dilettantistica Basket Est Verone-se, in collaborazione con l’Assesso-rato allo sport, ha accolto quattrosquadre formate da giocatori e dagiocatrici con disabilità mentali:Pianeta Handicap Rovigo, StepAbano Terme e le due formazionidella Grande Sfida Verona.L’evento ha rappresentato, infatti, ilmomento clou della “Grande Sfida-Spring Tour”, il progetto pluridecen-nale portato avanti dal Centro Spor-tivo Italiano, Csi, per avvicinare per-sone disabili alla pratica sportiva,anche con sviluppi agonistici.«Abbiamo subito assicurato il soste-gno a questa iniziativa che ha ancheun’importante valenza sociale. Perla nostra amministrazione è motivodi orgoglio poter essere di supportoall’opera lodevole portata avanti dalCsi con il progetto” La GrandeSfida” - dichiara l’assessore allosport Vittorio Iannotta -. Il nostroprogetto, solo per il basket, coinvol-ge oltre 60 ragazzi con squadre a

Cerea, Prova di San Bonifacio,Verona, Lazise e San Pietro in Caria-no. Complessivamente, invece, sonoimpegnati più di 500 ragazzi eragazze che svolgono anche calcio,danza, bocce, nuoto e attività ludi-che, seguiti da oltre 40 operatori lau-reati in scienze motorie». «Già l’an-no scorso nella zona di Soave e SanBonifacio, dove si concentra princi-palmente l’attività dell’Asd BasketEst Veronese, è stato organizzato unprimo incontro di scambio tra ilgruppo della “grande Sfida” diProva e una squadra giovanile» -spiega Roberto Nicolis, responsabilee “anima” della “Grande Sfida”.«Credo – termina Mario Poli, presi-dente del Basket Est Veronese - chequesta manifestazione sia un’oppor-tunità anche per i nostri ragazzi, diessere vicini a coetanei meno fortu-nati ma spinti da una grande passio-ne per lo sport e che grazie al baskethanno una bella occasione di socia-lizzare e praticare l’attività che lanostra società è impegnata a pro-muovere sul territorio, a tutti i livel-li. La nostra speranza è di poter ospi-tare con continuità al palazzetto diSoave una squadra della GrandeSfida». M.G.M.

SOAVE / BASKET E DISABILI

La Grande Sfida

“Sono solo canzoni…” è il nuovo lavoroeditoriale di Gianfranco Iovino, giornalistae scrittore romano, veronese d’adozione,oltre che nostro collaboratore storico, chetorna in libreria a due anni dal romanzo“Oltre il confine” con un esperimento nar-rativo insolito ed intrigante, nell’aver volu-to unire alla musica la letteratura, regalan-doci un’antologia di racconti brevi ispiratidai testi di alcune tra le più belle canzonidella musica leggera italiana. Come si legge nell’incipit del volume, èfacile domandarsi cosa possano avere incomune pietre miliari della discografiacome Anna e Marco di Dalla con Ancheper te di Battisti, o Cenerentola innamora-ta di Masini con La cura di Battiato? Nien-te; se non che “sono solo canzoni…” dallequali Iovino ha tratto libera ispirazione per

proporsi al suo affezionato pubblico di let-tori con una veste letteraria stuzzicante eimprevedibile, così da regalarci una nuovaprospettiva della musica leggera, che spo-sandosi in un binomio perfetto con la nar-rativa, riesce ad avere nuove forme espres-sive e superfici fantasiose nelle quali spa-ziare per accorgersi che in una canzone c’ècontenuto tutto un universo di emozioni. Illibro di Gianfranco Iovino, oltre che gode-re del Patrocinio morale della Provincia diVerona e del network radiofonico Latte-Miele, ha una finalità benefica di assolutoriguardo, a cui ci ha abituato l’autore adogni sua nuova opera, in quanto i dirittid’autore sono sempre destinati a finalitàbenefiche, e questa volta è toccato allaLega del Filo d’Oro, che quest’annofesteggia i cinquanta anni di attività sul-

l’intero territorio nazionale con sedi ecentri di accoglienza per i pazienticolpiti da plurideficenze fisiche emotorie.Un libro intenso, fatto di tanti microco-smi entusiasmanti, attraverso i qualiIovino racconta la vita di ogni giornoaffrontando temi sull’amore, la depres-sione, il dolore dell’anima, la solitudi-ne e la violenza, regalandoci un volu-me unico nel suo genere, che già inprevendita sta riscuotendo un grandis-simo successo. “Sono solo canzo-ni…”di Gianfranco Iovino, è edito daA. Car edizioni, al costo di euro 18,00ed è disponibile in tutte le migliorilibrerie della città e della provinciaveronese.

Rosanna Pancaldi

IL LIBRO

“Sono solo canzoni” e spunti di narrativa

Alberto Martelletto

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M.T

esti

Giovanni Molinaroli

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M.T

esti

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Aprile 2014 11CRONACHE

NOTIZIE IN BREVE(M.G.M.) LEGAMBIENTE EBOLLICINE PER I BAMBINIDELLA SCUOLA MATERNA. Loscorso 7 marzo è stato un giornospeciale per i bambini della scuoladell’infanzia”Principe di Napoli” diSoave. Sono arrivati, infatti, moltigiochi per loro donati dall’associa-zione Legambiente del paese insie-me col gruppo di ragazzi di “Bollici-ne” che ogni anno organizza even-ti musicali estivi nel parco Zanella.Il ricavato degli eventi insieme conil cinema all’aperto organizzato daLegambiente sempre nel parco èstato di 482 euro ed è tutto servitoper acquistare una casetta, bambo-le, ruspe, cucina, poltroncine cusci-ni materassino e molto altro per lagioia dei piccoli ma anche di tutto ilpersonale della scuola.I bimbi per ringraziare i volontari lihanno accolti con giochi e canzoni.LOTTA ALL’INCIVILTÀ. L’inciviltàcontinua in centro a Soave perquanto riguarda le deiezioni caninee il sindaco di Soave, Lino Gamba-retto, lancia un altro appello ai suoicittadini e ricorda agli agricoltori idivieti vicino alle case con bambini:«Chiediamo agli agricoltori di pre-stare attenzione, quando irrorano ivigneti, a zone dove ci sono abita-zioni, parchi o altri spazi comunali,rispettando le regole in materiadisciplinate dal regolamento comu-nale visibile nel sito del Comune.Infine per quanto riguarda le deie-zioni canine, i vigili urbani sonospesso fuori a controllare e chiedo-no alle persone se hanno il sac-chettino corretto».

L’opposizione del comune di Soave capeggiata da Matteo Pressi per“Alternativa civica per Soave e frazioni” è in polemica con la maggio-ranza guidata dal sindaco Lino Gambaretto per le scelte fatte sull’Iperf,l’aumento della tassa dei rifiuti e la vendita degli immobili pubblici.«Qualche mese fa – afferma Pressi - è approdata in Consiglio comuna-le la revisione delle aliquote dell'addizionale irpef comunale e da subi-to è stata polemica. Ciò che sembrava essere un'operazione volta perdare maggiore equità al tributo locale, di fatto, si è trasformata in unsemplicissimo aumento delle tasse. Già in sede di bilancio previsionaleabbiamo notato come il gettito Irpef è stimato in aumento di quasi il10% (più di 350.000€), ma il timore è che in sede di bilancio consunti-vo la percentuale aumenti. In sostanza la manovra voluta da Gambaret-to porta a una diminuzione "spot" dell'aliquota per un numero esiguo disoggetti a fronte di aumenti selvaggi per la maggioranza dei cittadini,addirittura c'è chi vedrà raddoppiare l'importo del tributo. Abbiamovisto aumentare anche la tassa sui rifiuti, e non solo per le gabelle stata-li. I costi di smaltimento sono aumentati ancora e questo si rifletteràsulle tasche dei cittadini. Tuttavia con la raccolta differenziata porta aporta non ci era stato detto che si sarebbero avuti risparmi e quindi chela tassa sarebbe stata meno salata? I cittadini di Soave continuano aessere spremuti a fronte di servizi talvolta scadenti e talvolta inesisten-ti. Di opere pubbliche non si vede l'ombra. Negli ultimi 5 anni il comu-ne ha venduto beni immobili per quasi due milioni di euro ma questisoldi non sono stati reinvestiti nel nostro territorio. Basti pensare – pre-cisa Pressi - che in 6 anni sono stati spesi quasi 250.000 euro per avvo-cati: mezzo miliardo di lire! Per non parlare di spese più piccole macomunque insensate come le cifre per abbonamenti a giornali e riviste». Il sindaco di Soave Lino Gambaretto risponde agli attacchi: «per quan-to riguarda l’addizionale Irpef, sulla base di quella che è stata la verifi-ca fatta dai nostri funzionari, con aliquote ridisegnate in base al redditodella popolazione sgravando così i ricavi più bassi, è inesatto che il con-sigliere Pressi dica che sono state poche le persone interessate.I 350.000 euro che cita Pressi riguardano l’intero incasso Irpef: nel 2012il Comune ha incassato 356.000 euro mentre nel 2013 355.000. Lenostre previsioni di variazioni per scaglioni di reddito sono state giuste

e non c’è stato un aumento del 10%. Per la questione Tares – aggiungeil sindaco - i rifiuti in base alla legge devono essere pagati al 100% dalcittadino, e se esiste un aumento del conferimento in discarica, questonon può essere imputato al Comune. L’amministrazione recupera solointegralmente il costo dello smaltimento e per la Tares abbiamo applica-to la stessa tariffa dello scorso anno. Siamo stati tra i pochi comuni chenon hanno aumentato le tasse. Per quanto concerne le opere pubblichenoi siamo riusciti ad ottenere dalla Regione i contributi per i lavori indi-spensabili. A questo si collega l’attacco della svendita di beni immobiliper il valore di 1.935.000 di euro, grazie ai quali abbiamo potuto mette-re dei contributi dell’Amministrazione in ogni lavoro pubblico cheabbiamo realizzato. Infine, per quanto riguarda le spese processuali,solo 70.000 euro sono imputabili alla mia amministrazione, mentre lealtre riguardano cause iniziate prima. Per quanto riguarda le tasse – con-clude il primo cittadino - siamo stati segnalati nel 2013 fra i comuni vir-tuosi per il rapporto con i cittadini e cercheremo di continuare su questastrada nella convinzione che dobbiamo essere sempre dalla loro partetagliando così pure alcune spese per loro».

Maria Grazia Marcazzani

SOAVE. Matteo Pressi e la minoranza attaccano, il sindaco Lino Gambaretto risponde

Irpef, rifiuti, immobiliDiscussioni “aperte”

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Il sindaco di Colognola ai Colli, Alberto Martellet-to, e l'assessore ai servizi sociali Giovanna Piubellohanno annunciato l'attivazione di una “social card”,valida per il 2014, e realizzata al fine di sostenere inuclei familiari del paese in difficoltà.Grazie a questa carta speciale, gli aventi dirittopotranno usufruire di prestazioni di servizi e fareacquisti a prezzi ridotti in farmacia, in erboristeria,nei supermercati, dal parrucchiere, dall'ottico e inmolte altre realtà commerciali e produttive dellazona.«Si tratta di un'iniziativa concreta – hanno spiegatoMartelletto e Piubello – che ci siamo sentiti di lan-ciare come una risposta attenta dell'Amministrazio-ne a questa crisi che continua ad abbattersi sullefamiglie». A poter usufruire della social card sono le famigliecon tre o più figli a carico o con un componentedisabile, le persone disoccupate che non godonodegli ammortizzatori sociali e quanti non superanoi 12mila euro di Isee (Indicatore situazione econo-mica) annuo.«Questa carta – hanno proseguito – prevede ridu-zioni sulle bollette dell'energia elettrica e del gas esconti negli esercizi commerciali del territorio. Glisconti previsti dalla social card – hanno precisato –andranno dal 5 al 20 % e saranno applicati ai deten-tori della card in tutti i negozi aderenti alla propo-sta. Un plauso – hanno aggiunto il sindaco Martel-letto e l'assessore Piubello– va ai commercianti delterritorio che si sono dimostrati sensibili nei con-fronti dei concittadini in difficoltà, aderendo allanostra proposta e dando così un segnale di grandesolidarietà». Per la verità la social card non è l'unico intervento

che il Comune di Colognola ha attuato a livellosociale per i cittadini che vivono in ristrettezza, datoche l'amministrazione ha acquisito anche voucherdi lavoro per un importo di 15mila euro: «Questibuoni verranno utilizzati per pagare le prestazionitemporanee di lavoro che cittadini disoccupati effet-tueranno a beneficio della comunità, attraversol'esplicazione di servizi socialmente utili. E' un altromodo – hanno detto gli amministratori – per aiutarechi ha perso occupazione a causa della crisi, facen-dolo sentire parte integrante e attiva della comuni-tà». Al proposito il bando di concorso è uscito pro-prio nelle ultime settimane e ha visto il Comuneimpegnato nella stesura di tre progetti da attuarsi daparte dei cittadini interessati. Per informazioni tele-fonare allo 045.6159611. Per il ritiro della socialcard ci si deve rivolgere in municipio dove si dovràcompilare un apposito modulo scaricabile anche dalsito del comune www.comunecolognola.it.

Daniela Rama

COLOGNOLA. Servizi e acquisti a prezzi ridotti per persone in difficoltà

La social cardper le famiglie

I costi energetici di luce e gas sono aumentati, il prezzo del riscalda-mento è in continua crescita e la situazione attuale non permette amolte famiglie di eseguire investimenti.Occorre risparmiare, soprattutto con interventi mirati al campo ener-getico. Un buon isolamento termico della propria abitazione, riducei costi di riscaldamento. Uno dei sistemi più semplici ed economici èla sostituzione delle vecchie finestre, con nuove a risparmio energe-tico. L’ampiezza del mercato con cui si confronta ha permesso a FIN-STRAL, azienda italiana leader di settore, di sviluppare nei suoi qua-rant’anni di attività soluzioni tecniche innovative e versatili – in diffe-renti combinazioni di materiali: PVC, alluminio, PVC-alluminio, legno-PVC e legno-PVC-alluminio. Il marchio FINSTRAL garantisce: elevateprestazioni di isolamento termoacustico, grazie all'impiego di specia-li vetri isolanti pesanti ed elastici, allo spessore differenziato delle sin-gole lastre, alla tenuta ermetica del serramento e a una posa in operaa regola d'arte. Protezione da sole e calore, grazie a vetri riflettenti diultima generazione, oltre che ai tradizionali dispositivi di oscuramen-to come persiane, avvolgibili, frangisole esterni e veneziane. Elevataresistenza al vento e tenuta all'acqua: la tenuta ermetica dei serra-menti è testata e certificata in conformità con la normativa europea,collocandosi ai massimi livelli prestazionali. Resistenza all'effrazione:gli allestimenti “Protect” garantiscono un'efficace protezione antief-frazione grazie a punti di chiusura di sicurezza posizionati lungo l'in-tero perimetro del serramento e a vetri di sicurezza accoppiati.Design elegante e lavorazione su misura: le esclusive superfici goffra-te in PVC e l'intensa finitura opaca dei colori sono una caratteristicaunica di FINSTRAL. Il rivestimento in alluminio, poi, consente le piùampie possibilità di personalizzazione a livello di colori e finiture.Manutenzione ridotta: tutti i serramenti sono durevoli nel tempo erichiedono poca manutenzione. Consulenza qualificata e montaggioa regola d'arte: il personale è qualificato, i posatori Finstral sono ingrado di eseguire un montaggio accurato e di elevata qualità, oraanche riconosciuta con l’ottenimento del certificato RAL da parte diprestigioso istituto riconosciuto a livello europeo.Ancora per tutto il 2014 inoltre, sostituendo i serramenti si possonogodere degli sgravi fiscali che consentono di recuperare fino al 65%della spesa sostenuta.

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DALLA PARTE DEL RISPARMIO ENERGETICOCambiare le finestre aiuta a risparmiare sui costi di riscaldamento

pubbliredazionale

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L'amministrazione comunale diColognola ai Colli ha dato il viaalla messa in sicurezza delladiscarica abusiva di localitàBocca Scalucce. Prima di spiega-re in che cosa consiste il progettodi recupero della zona, l'assessoreall'ambiente Andrea Nogara haricostruito la vicenda di questosito.«Tra gli anni '60 e '70 – ha spiega-to – non esistevano ancora normein tema di smaltimento di rifiuti.Ogni Comune aveva il suo“buco”dove mettere i rifiuti e ilnostro era questo vajo in BoccaScalucce, per metà sul territorio diColognola e per metà su quello diIllasi. Agli inizi degli anni '80 ilsito venne abbandonato e i rifiutidestinati a discariche autorizzate.Però – ha precisato – lo scarico dirifiuti in questo vajo proseguìabusivamente, ad opera di perso-ne note ma, ormai, tutte decedute,passando anzi dagli urbani ai tos-sico-nocivi quali sono i fanghi diconceria. Tra gli anni '80 e '90vennero emesse ordinanze per ilripristino del sito, ma rimaserotutte inottemperate sfociando

anche in un procedimento penaleche non sortì alcun effetto prati-co». Dal 2008 l'amministrazione pre-sieduta dal sindaco Alberto Mar-telletto ha affrontato il problema,coinvolgendo anche il Comune diIllasi. «I due paesi – ha prosegui-to l'assessore – hanno provvedutoa far recintare l'area e si sono ado-perati per ottenere dalla Regione ifondi necessari per la bonifica».

L'accordo è stato siglato da poco,dopo una serie di analisi effettua-te dall'Arpav prima del materialeinquinante poi delle matrici colle-gate e delle falde e dei terreni. E'stato attuato un ulteriore studiosul rischio condotto dall'universi-tà di Trento. Il progetto sta perpartire e si concluderà entro il2014. «I costi dell'operazione – haaffermato Nogara – sarannosostenuti al 50% tra i due Comunimentre Colognola guiderà l'inter-vento dal punto di vista tecnico-amministrativo. Per la messa insicurezza del sito si stannovagliando due soluzioni: la primaprevede la realizzazione di un sar-cofago per isolare definitivamen-te il materiale inquinante mentrela seconda comporta l'asportazio-ne di tutto il materiale e il suosmaltimento in discariche specia-lizzate. Quest'ultima opzionenasconde rischi gravi, perché acausa della difficile cantierabilitàdel luogo e della fragilità dellamatrice sottostante, potrebbe pro-vocare delle fratture sulla roccia,mettendo così a contatto la matri-ce inquinata con il sottosuolo, conconseguenze non da poco perl'ambiente. Si sta valutando anche– ha concluso Nogara – la possi-bilità di una fitodepurazione».

Andrea Nogara

COLOGNOLA/CHIESA SANTI FERMO E RUSTICOBuon 70° compleanno don Agostino Martinelli

La comunità della chiesa dei Santi Fermo e Rustico ha organiz-zato una festa a sorpresa per il 70esimo compleanno del par-roco don Agostino Martinelli, uno dei pochissimi sacerdoti alivello nazionale chiamati a presiedere la parrocchia del pro-prio paese di nascita. L'iniziativa ha avuto il suo momentoforte nella santa messa domenicale delle 10.30, quando, adaccogliere sull'altare don Agostino, sono stati i confratelli delSantissimo Sacramento, i membri del consiglio pastorale e delCircolo Noi 'Andrea Milani', i suonatori di campane, i catechi-sti, i bambini, gli adolescenti e i giovani del coro nonché ungran numero di fedeli presenti alla celebrazione. Tutti hannoformulato i propri auguri al parroco, visibilmente commosso,con preghiere e canti durante la cerimonia solenne, seguitadal taglio della torta al centro giovanile. Una festa in pienaregola, insomma, che rimarrà tra i ricordi più gioiosi del par-roco e dei colognolesi, anche attraverso gli scatti più significa-tivi della giornata che ritraggono don Agostino felice e ricono-scente tra i suoi parrocchiani.

COLOGNOLA. Iniziata la messa in sicurezza della discarica abusiva

Bocca ScalucceVia al recupero

Servizi diDaniela Ramafoto di Marco Testi

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Grande musica al Teatro Comunale diCologna Veneta sabato 15 marzo: si èesibita la band “EraMazzini” convocalist Marzia Rigo, un omaggioalla più grande interprete della can-zone italiana, Mina.Il progetto “EraMazzini” ripercorregli anni d’oro della “tigre di Cremo-na” con uno spettacolo culturale dalrepertorio curato, proiezioni video,brani ri-arrangiati ma non stravolti ebrevi interventi di Marzia Rigo perricordare chi è Mina, la sua vita pri-vata e pubblica, il suo percorso arti-stico, le sue grandi collaborazioni. «Il nostro è un viaggio quasi analogi-co nella vita e carriera di Mina, che èiniziata nel 1958 alla Bussola di Via-reggio - racconta Marzia -. Era unaragazzina in vacanza e fu invitata daamici ad esibirsi. Continuò per altresere, e non smise più di cantare…».Alle spiegazioni si intervallano ibrani, celeberrimi, da “Se telefonan-do”, a “La voce del silenzio”. “Minafu lanciata dal suo produttore con duenomi: Baby Gate e Mina, alla fine

prevalse Mina… All’inizio degli anni’60 diventò subito un personaggiomediatico, cercato dai giornali e dallaRAI, per la sua personalità, forte eaggressiva, diversa dall’immaginerassicurante delle cantanti dell’epo-ca” spiega la vocalist. «Mina eraun’anticonformista, precorse i tempi– aggiunge Marzia -. Allora ebbe unarelazione con Corrado Pani, sposato,in un’epoca in cui non esisteva ildivorzio. Nacque il figlio Massimi-liano, per questo fu cacciata dallaRAI e dalla casa discografica per unanno, ma poi tornò con ancora piùgrande successo». Mina ha collabora-to con i grandi autori italiani: famo-sissime le canzoni che la coppiaMogol-Battisti scrisse per lei: “Insie-me”, “Amor mio”, “Io e te da soli” equelle che la cantante interpretavanei concerti e in TV. Mina ha sempresperimentato nuovi autori, da Cristia-no Malgioglio de “L’importante èfinire”, ad Anselmo Genovese di“Anche un uomo”, fino ad Alex Brit-ti con “Oggi sono io”.

Aprile 2014 15CRONACHE

A fine2013, la Giunta Comunale diVeronella ha intitolato una vianella zona residenziale all’in-crocio Mulin di San Gregorio,allo stimato medico GiovanniCalzavara. Il Dott. Calzavara era nato aPadova nel 1912. Nell’Univer-sità patavina si laureò in medi-cina nel 1941. Durante la IIguerra mondiale fu tenentemedico in Croazia. Nel 1950 partecipò al primoconcorso per esami per il postodi medico condotto nella pro-vincia di Verona ed ottennel’incarico a San Gregorio diVeronella, dove l’Amministra-zione comunale aveva costrui-to un’idonea abitazione conannesso ambulatorio. In queglianni Calzavara ricopriva anchel’incarico di Ufficiale Sanita-rio, vivendo i problemi dellapovertà dei compaesani,costretti a migrare in Francia eSvizzera: egli rilasciò a molteragazze del Comune il certifi-cato di idoneità fisica per lavo-rare come mondine nelle risaiedel Piemonte. Dedicò molto

tempo a promuovere le condi-zioni sociali e culturali delpaese, in particolare la parteci-pazione scolastica: il Comunelo invitò ad occuparsi del“Patronato scolastico”, istitu-zione a favore degli alunnibisognosi; nacquero la “refe-zione scolastica”, il servizio di“medicina scolastica” con ilcollega dott. Abramo Sonato;nel 1968 promosse l’acquistodi uno scuolabus, per servire

gli studenti più lontani delpaese. Nel 1969 il parroco diSan Gregorio, don GiuseppeChiminazzo, lo invitò ad occu-parsi dell’asilo. Il suo impegnodurò 21 anni, fino al 1990, col-laborando con il parroco, lesuore, i genitori e l’Ammini-strazione comunale. Nel 1972l’asilo divenne Scuola Mater-na, con la creazione dell’Asso-ciazione genitori “Gioia e Spe-ranza” con Calzavara Presi-dente. La convenzione tra ScuolaMaterna e Comune di Veronel-la fu l’ultimo atto ufficiale deldott. Calzavara, consentendodi dare stabilità economica adun’istituzione tuttora al servi-zio della popolazione. Nel 1993 Calzavara divenneCavaliere; fino alla sua scom-parsa, nel 2005, dedicò gli ulti-mi anni della sua vita alla stu-dio della storia e all’Associa-zione Combattenti e Reduci.Un giusto tributo da parte del-l’Amministrazione ad una per-sona buona, generosa, correttae disponibile. Sono in tanti aricordare le cure prestate adogni ora del giorno, festivo enon, di notte, anche a personeche non erano suoi pazienti.

SAN GREGORIO. Intolata una via all’incrocio Mulin al medico

Dedica stradaleper Calzavara

Giovanni Calzavara

Servizi diGraziana Tondini

COLOGNA / IL CONCERTO DELL’ERAMAZZINI

Omaggio alla grande Mina

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Il Parlamento Europeo come strumentopiù che mai utile ai cittadini. L'Europar-lamentare Elisabetta Gardini, ospite delconvegno organizzato dalla Consultadel Lavoro, ha insistito fortemente suquesto messaggio di fronte al pubblicointervenuto per ascoltarla in sala Barba-rani a San Bonifacio lo scorso 22marzo. «La comunicazione del lavorofatto in sede europea è fondamentale –ha esordito Gardini -, la gente infattispesso non sa che è proprio nel Parla-mento Europeo che viene discusso evotato l'83% delle norme che verrannopoi ratificate e applicate dai vari Stati.Anche noi parlamentari europei dovre-mo sforzarci sempre più per far si che icittadini recepiscano questo organocome uno strumento che merita di esse-re conosciuto e sfruttato». Lavoro e impresa sono i temi più scot-tanti che il Parlamento Europeo stadiscutendo in questi mesi. Dopo anninei quali ci si era focalizzati solamentesu finanza e servizi, ora l'attenzione sisposta sulla produzione. «Temi, questi -ha continuato Elisabetta Gardini -, che

sono molto cari all'Italia e al Nord Estin particolare. In Europa circa il 90%delle comparto industriale è costituitoda piccole e medie imprese, che in tota-le sono quasi 21 milioni. E' ovvio quin-di che si debba agire per tutelarle.L'obiettivo è quello di arrivare, entro il2020, ad avere il 20% del PIL interno diuno Stato prodotto dal settore manufat-turiero e nei prossimi anni sarà in que-sto senso che verranno orientati la mag-gior parte dei fondi comunitari. L'obiet-tivo sarà quello di puntare sulla focaliz-zazione intelligente, cioè credere esostenere quelle che sono le vere voca-zioni di un territorio». In conclusionedell'incontro, le parole del presidentedella Consulta del Lavoro GiancarloBaggio: «La Consulta è sensibile e atti-va sui temi riguardante impresa e pro-duzione, per questo già da tempo ciproponiamo, e continueremo a farlo,come un mezzo per aiutare aziende eimprenditori a conoscere e sfruttaretutte le possibilità che l'Europa offreloro».

Matteo Dani

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SAN BONIFACIO. Elisabetta Gardini ospite della Consulta del Lavoro

Europarlamento,una realtà “vicina”

SAN BONIFACIO / FOTONOTIZIA

C'è chi l'8 marzo regala e riceve mimose, c'èchi invece scende in piazza; non per protesta-re, ma con l'unico scopo di trovarsi assieme ecelebrare la giornata di tutte le donne. Così aSan Bonifacio, nel pomeriggio dello scorso 8marzo, è stato improvvisato un particolareflash mob in Piazza Costituzione. Una trentinale donne ritrovatesi, nell'arco del pomeriggio,in piazza, con palloncini e colori, pronte asalutare e a scambiare qualche parola con lepassanti. Un'idea originale per dare senso aduna giornata il cui significato e la cui genesispesso vengono dimenticati. Per questo ilmomento clou del ritrovo è stato nella letturadi poesie dedicate al sesso femminile. Siamodonne, siamo in piazza, ci siamo. Questo illoro messaggio. M.D.

ACQUE VERONESI. Al via i lavori di adeguamento fognario e acquedottistico in piazza Venturi nel Comune di Monteforte d'Alpone. Un'opera da 600 mila euro.

Partiranno a giorni i lavori di rifacimento delle reti di acquedotto e fognatura nella Piazza Venturi nel Comune di Monteforte d'Alpone. Un intervento attesoda anni, realizzato da Acque Veronesi e cofinanziato dal comune di Monteforte d'Alpone. L'obiettivo dell'opera è la riqualificazione della zona del paese attra-verso la realizzazione di una serie di interventi sia a livello funzionale (l'adeguamento e l'ottimizzazione delle reti acquedottistiche e fognarie già esistenti), cheestetico. In particolare, i lavori riguarderanno: il restauro della piccola scalinata prospicente il palazzo Vescovile, il rifacimento della pavimentazione e di tuttii sotto servizi di acquedotto e fognatura, il prolungamento del marciapiede lungo via Dante, l'adeguamento del sistema di scarico delle acque meteoriche edell'impianto di illuminazione della piazza. Inoltre, la società consortile che gestisce il servizio idrico in 74 comuni della provincia, provvederà all'inserimentodi colonnine a scomparsa per l'alimentazione elettrica ed idrica per banchetti fieristici, al restauro del monumento ai caduti e degli elementi lapidei ed allasistemazione di alcune aree verdi. «L'importo complessivo dell'intervento è di circa 600 mila euro, di cui circa 430.000 a carico del Comune di Monteforte d'Al-pone - ha detto Marco Olivati, vicepresidente di Acque Veronesi - . Un intervento importante, realizzato grazie anche al contributo della Regione Veneto e chetestimonia l'impegno della società su tutto il territorio provinciale». I lavori termineranno nel mese di settembre.

Elisabetta Gardini

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Sicurezza per i bambini chefrequentano le scuole di SanBonifacio. E' ciò che chiede ilgruppo “Genitori pro sicurez-za”, composto da mamme epapà dei giovani alunni chefrequentano le scuole elemen-tari di via Roma e via Fiume.La questione della messa insicurezza degli edifici scola-stici è nata all'indomani delsisma che ha colpito l'Emilia(primavera 2012) e che hafatto comparire vistose crepesulle pareti e sul soffitto dellapalestra al primo piano dellescuole “G.Sandri”, subito resainagibile. L'intera scuola fudichiarata ad alto rischi sismi-co e il Comune fece eseguiredue perizie per verificare lecondizioni degli edifici scola-stici e, a settembre 2012, l'an-no scolastico è iniziato rego-larmente. Da qui parte la lette-ra aperta che i genitori hannoutilizzato per rendere pubbli-ca la situazione delle scuole.«La seconda perizia – spiega-no i membri del gruppo – èstata fatta molto bene, e nellarelazione finale (pubblicata indata 20 settembre 2012) siparla chiaramente di strutturenon idonee a garantire suffi-

cienti margini di sicurezza.Benché entrambi gli edificisiano integri, via Roma ha alsuo interno elementi struttura-li ad alto rischio come la pale-strina e le due rampe di scale,via Fiume, dal canto suo,risente di problematiche rela-tive alla morfologia stessadell'istituto». La perizia è l'ultimo attoufficiale attestante la sicu-rezza o meno delle scuole e aquasi due anni dal terremotonon è stato ancora fatto nes-sun intervento. «Dopo più di

un anno di richieste e aspet-tative andate a vuoto - conti-nuano i genitori -, nelnovembre 2013 ci siamo riu-niti, raccolto quasi 200 firmee iniziato una serie di incon-tri con la Dirigente Scolasti-ca, col Vicecommissario econ rappresentanti dell'Uffi-cio Tecnico. Ci siamo infor-mati su quanti e quali bandiper ottenere fondi il Comuneha partecipato, ed è di questigiorni la notizia dello sbloc-co del Patto di Stabilità pergli interventi sugli edifici

scolastici. Il Commissario ciha comunicato che il Comu-ne ha fatto richiesta in talsenso perchè si possa inter-venire almeno sulle scuole divia Roma (lo sblocco è pos-sibile per una sola scuola aComune, e la “G. Sandri” anorma di legge ha la prioritàin quanto al suo interno è giàpresente una zona dichiaratainagibile ndr). Pretendiamoche i prossimi Amministra-tori si facciano carico di que-sta problematica e si adope-rino per risolverla».

Più di 500 anni e non sentir-li. Oltre cinque secoli di sto-ria per la Fiera Campionariaa Lonigo, che ha chiuso daun paio di settimane la sua528^ edizione, conferman-dosi come appuntamentoclou della primavera berica.Nata nel 1486 da una tradi-zione dei monaci benedetti-ni e diventata col passare deltempo un grande evento, laFiera Campionaria ha vistoanche quest'anno migliaia dipersone riversarsi nelle viedel centro storico e al ParcoIppodromo, cuore pulsantedi una manifestazione cheha riproposto un mix trapromozione delle attivitàeconomiche e intratteni-mento popolare. Proprio lapossibilità di essere vetrinaper produttori ed aziendedel territorio è uno degliaspetti della Fiera che piùsta a cuore al sindaco leoni-ceno Giuseppe Boschettoche, in sede di presentazionedell'evento, ha manifestatola sua soddisfazione per leadesioni ottenute dagliespositori, pervenute agliorganizzatori in numerosuperiore rispetto alla capa-cità ricettiva della fiera.Oltre a ditte e produttoripresenti con il loro stand, la

Fiera si è segnalata anche inquest'edizione per l'attenzio-ne dedicata al territorio ealle sue tipicità; il 16esimo“Salone della Meccanizza-zione Integrale e Sostenibi-lità in Agricoltura” e la 14^edizione della mosta-merca-to “L'oro della Terra Leoni-cena” sono iniziative che inquesto senso vanno lette eche non hanno mancato diattirare tantissimi visitatori.Non poteva mancare, poi, iltradizionale stand di Aben-sberg, come sempre affolla-tissimo e in grado ogni annodi rinsaldare il gemellaggioesistente tra Lonigo e la cit-tadina bavarese.Tra i momenti culturali piùsignificativi della Fiera c'èsicuramente stata l'inaugu-razione del busto dedicato aCarlo Ridolfi (pittore e sto-rico dell'arte nato a Lonigonel 1594 e morto a Venezianel 1658) donato alla cittàdallo scultore GuerrinoLovato. Da segnalare, infi-ne, la visita alla Fiera fattadal giornalista, e ora candi-dato alle elezioni europee,Magdi Cristiano Allam che,nella mattinata di domenica23 marzo, ha incontratomolti imprenditori presenticon il loro stand.

LONIGO

Fiera CampionariaBen 528 candeline

SAN BONIFACIO. La richiesta dei genitori degli alunni delle scuole elementari

«Più sicurezzaper i bambini»

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Torna la luce sul futuro delPonte della Motta. Il proget-to c’è e, dopo l’annuncioufficiale degli scorsi giorni,è stato proprio l’ing.Umberto Anti, direttore delGenio Civile di Verona, aspiegarlo ai cittadini accorsiin sala Barbarani per l’in-contro pubblico al qualehanno partecipato anchel’Assessore regionale aiLavori Pubblici MassimoGiorgetti e l’Assessore pro-vinciale alla ProtezioneCivile Giuliano Zigiotto.Nel suo intervento Anti èstato chiaro: «Il progettofinalmente c’è ed il TAR hadato il via libera ai lavoridopo aver risolto la questio-ne su quale ditta li avrebberealizzati. Se ne occuperà laScala Santo di Verona e par-tiranno a breve, prima delleelezioni ; la ditta avrà 550giorni di tempo per termina-re la costruzione del ponte». I lavori comprenderannoanche la sistemazione e lamessa in sicurezza di tutto iltratto del fiume dal pontedella ferrovia fino a un kmdopo il ponte Motta, tuttointeramente finanziato dalla

Regione. Il ponte sarà allar-gato, verrà tolto materialedall’alveo del fiume e il suoletto abbassato di un metro;il ponte, che non avrà più letanto criticate pile di soste-gno (sarà rinforzata la suastruttura a livello degli argi-ni) verrà sistemato esatta-mente dove si trovavaprima, allargato di un paiodi metri (totale 5 m), conuno spazio per il marciapie-de. Tutto senza andare adincidere sul bilancio delComune. «Questo progetto– ha proseguito Anti – nonpotrà essere in nessun modobloccato dalla nuova Ammi-nistrazione Comunale che,al massimo, potrà solo daresuggerimenti per migliorar-lo. Verranno rinforzati gliargini e sarà posta una retemetallica per evitare chetassi o nutrie creino, per leloro tane, buchi molto peri-colosi». E’ poi intervenuto l’Asses-sore Regionale MassimoGiorgetti , spiegando che«tutti i lavori verranno ese-guiti nel più breve tempopossibile. Non ci si può per-mettere di non realizzarli

perchè la Regione ha stan-ziato 40 milioni di euro perquesto progetto e sta cercan-do altri finanziamenti dalloStato, ma a Roma prima diconcedere i finanziamenti sivuol vedere i progetti parti-

re». Alla fine serata l’ing.Umberto Anti, dopo molteproteste da parte dei cittadi-ni sulla precaria situazionedella stradina che porta allapasserella provvisoria, quasi

impraticabile a causa delmolto materiale sparso, si èpreso la responsabilità diprovvedere al più presto allarisistemazione. Lavori, que-sti ultimi, prontamente ese-guiti nella giornata di sabato

29 marzo, rendendo il fondodella strada più omogeneoin modo da consentire iltransito anche a bici e pas-seggini.

Matteo Dani

E’ di Silvano Polo una delle poche voci critiche a quanto illustrato dal genioCivile di Verona. Anzitutto sui tempi per dare il via ai lavori. «Mi chiedo – esor-disce Polo - come si possa affermare, e come ho letto su qualche giornale, chei lavori inizieranno già ad aprile, quando lo stesso ing. Anti ha dichiarato checi vorrà un mese solamente per la consegna formale dei lavori all'impresa eche essa deciderà in assoluta completa autonomia l'organizzazione dei lavo-ri, con la possibilità (a norma di legge ndr) di attendere anche fino ad un terzodel tempo totale previsto, 550 giorni, quindi più di 6 mesi prima di iniziarli».Anche le dimensioni e la struttura del ponte sono oggetto di riflessione. «Siparla di ponte largo 5 metri - prosegue Silvano Polo - cioè nè più nè meno lostesso ponte che è stato tolto, così com'è; in pratica in ottemperanza a quan-to aveva già fissato, con le proprie prescrizioni, la Soprintendenza ai Beni Cul-turali che, come sappiamo, ha imposto sul ponte il Vincolo Culturale. Iorimango dell’idea che il ponte vada sostituito con uno nuovo, e non rinunciocerto alla battaglia. E’ vero che ho dichiarato che se il Genio Civile, e la Regio-ne, si assumeranno ogni responsabilità, anche i danni economici, in conseguenza dell'abbassamento del-l'alveo, che dovrebbe risultare sufficiente, come dicono, a garantire la sicurezza futura da eventuali piene,non ho niente in contrario ad accantonare l'ipotesi di un ponte mobile, anche se, comunque, mi sembre-rebbe sciocco non approfittare dell'occasione di poter sollevare il ponte di un metro e mezzo per portarlosopra agli argini».

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SAN BONIFACIO. L’ingegner Umberto Anti ha illustrato il progetto in sala Barbarani

Ponte della Motta“Luci” sul futuro L’ingegner Anti e l’assessore Zigiotto

Silvano Polo

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Si chiama “Belfiore, terra di incontri”ed è la prima pubblicazione intera-mente dedicata ad uno dei comunisimbolo della denominazione dell’Ar-cole, realizzata dalla Strada del VinoArcole Doc e dal Consorzio di Tutela,nell’ambito del Gal Pianura Veronese.La Strada del Vino Arcole si snoda acavallo tra la provincia di Verona eVicenza in un percorso ricco di storia etradizione che tuttavia fino ad ogginon era stato ancora adeguatamentevalorizzato. Ecco il motivo alla base diquesta agevole pubblicazione in qua-dricromia, che all’interno unisce congusto informazioni pratiche a breviapprofondimenti storici. Attenta è poila scelta delle immagini e delle foto-grafie: dal Santuario della Madonnadella Strà a Palazzo Moneta, dagliscorci naturalistici in riva all’Adige aiprodotti tipici di quest’area produttiva,il turista che scelga Belfiore potràavvalersi di questo nuovo strumento,pratico ed essenziale, nella certezza discoprire tutto il bello e il buono di que-sta generosa terra. Ampio spazio al suointerno anche al Melo Decio, la melatipica di Belfiore, che presto diventeràpresidio Slow Food. Principe all’inter-no di questo ricco comprensorio pro-duttivo è il vino Arcole, che viene pro-dotto nelle differenti tipologie anche aBelfiore, e che di fatto funge da traitd’union tra paesaggio, architetture e

prodotti della buona tavola.«Questa pubblicazione - sottolineaFrancesco Sitta, presidente dellaStrada del Vino Arcole DOC – è ilrisultato di un intenso lavoro cheabbiamo voluto con convinzione. LaStrada è di fatto una associazione diimprese e di enti che si dedica allavalorizzazione del territorio e deisuoi prodotti. Il suo primario obietti-vo è quello di incentivare l’offertaturistica attraverso ad esempio larivalutazione delle bellezze storiche,architettoniche e naturali che sonosituate in questo comprensorio. Ilsuccesso che questa guida ha ricevu-to alla BIT di Milano, dove l’abbia-mo presentata in anteprima, ci diceche siamo nella direzione giusta».

È stato pubblicato afine 2013 il volume“Arcole Terra Ate-stina” del geometrae storico localeClaudio Soprana. Un volume corpo-so, di oltre 400pagine, sulla storiaarcolese “dalle ori-gini all’età roma-na” come recita ilsottotitolo. Unaricerca che esplora il periodo più antico di Arcole, dalle primetracce della presenza umana sul territorio (nel Neolitico), fino allacaduta dell’Impero Romano d’Occidente. «La copertina del libro riporta l’iscrizione del cippo confinario diLobia del 135 A.C., con cui Sesto Attilio Sarano, stabilì i confinidei territori di Este e Vicenza. E’ la prova indiscutibile che Arco-le era terra atestina, dipendente cioè dall’antica Ateste, l’attualeEste, capitale dei Paleoveneti» - scrive l’autore.«Dagli studi emerge che Arcole fu parte di un vasto territorio abi-tato dai Veneti Antichi, che si estendeva nella pianura compresatra la valle Zerpana e il torrente Togna, dall’antico corso dell’Adi-ge ai primi rilievi collinari. Un’area che ebbe come capoluogol’antico insediamento di Desmontà-Sabbionara (oggi in territoriocomunale di Veronella), sorto nei pressi dell’Adige nel periodofinale dell’età del Bronzo, tra il XIII e X secolo A.C. La presen-za dell’importante fiume e di suoi affluenti favorì la nascita diinsediamenti sparsi ben collegati fra loro – prosegue Soprana -.Un territorio che mantenne, per oltre due millenni, una propriaidentità e storia comune, fino al Medioevo quando ancora coinci-deva con il distretto di Arcole e Cavalpone (l’odierna San Grego-rio di Veronella)». Il volume, riccamente illustrato con foto, mappe, immagini aereee satellitari, si suddivide in 25 capitoli, dalle prime tracce dell’uo-mo alla soppressione e smembramento dell’agro atestino: «In Ita-lia – conclude l’autore - sono scarse o assenti le pubblicazioni cheoffrono un’immagine locale del passato, tranne per quelle relati-ve al mondo etrusco, romano o della Magna Grecia. In ambitoscolastico la storia del periodo pre-romano è praticamente assen-te, ma queste popolazioni hanno recitato una parte molto piùampia di quanto è comunemente conosciuto».

Graziana Tondini

Parola chiave tra le righe dellaguida è “benessere”. Col proget-to Vini, Vivi, Bici, in collaborazio-ne con l’Associazione “AMEnteli-bera”, sono stati creati sette itine-rari turistici che si sviluppano inparte su piste ciclabili e in partesu strade secondarie, distribuititra le provincie di Verona, Vicen-za e Padova, della lunghezzamedia di 25 km ciascuno e dapercorrere esclusivamente in bici.Ognuno dei percorsi è dedicatoad un particolare prodotto tipicodella zona di produzione dei ViniArcole (asparago, patata, mela,prosciutto, radicchio, mandorlato)e permetterà di conoscerne speci-ficità stagionali, luoghi e aspettiancora poco noti. I fiumi Adige,Alpone e Guà faranno da cornicenaturalistica ai percorsi mentre icastelli, le ville veneziane e lepreziose pievi ne caratterizzeran-no in modo unico il profilo pae-saggistico. I sette percorsi, tuttiall’interno di un territorio pianeg-giante, sono adatti sia alle fami-glie sia a quanti desiderano con-cedersi una gita in biciclettasenza la necessità di essere moltoallenati.

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L’IDEA. Volume dedicato a uno dei Comuni simbolo della denominazione dell’Arcole

Terra di incontri:il libro su Belfiore

LA PUBBLICAZIONE

Arcole Terra Atestina

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La marcia podistica di San Floriano, che si svolge a Zimelladomenica 27 aprile 2014, è intitolata al Santo Patrono dellaparrocchia che viene ricordato liturgicamente all'inizio delmese di maggio. La manifestazione ludico motoria aperta atutti, giunta alla 33a edizione, è diventata un appuntamentotradizionale che coinvolge l'intera comunità di Zimella in unagrande festa popolare. La marcia non competitiva consente dicondividere con amici, vecchi e nuovi, la passione per il movi-mento libero e salutare immergendosi in suggestivi paesagginaturali. Quattro sono i percorsi che la Polisportiva Gemina haindividuato e che sono evidenziati con differenti colorazionisulla mappa inserita nel volantino e sul territorio. Il coloreverde indica il percorso di 6 km e l'azzurro quello degli 11 km;entrambi i tracciati si sviluppano in pianura. Il giallo segna iltratto misto, pianeggiante/collinare, di 16 km e il colore rossocontrassegna il tracciato dei 24 km, il più lungo, che consentedi raggiungere l'incantevole paesaggio dei Colli Berici attra-versando pregiati vigneti e uliveti. La partenza della marciadalla sede della polisportiva Gemina, in via Castellaro, é pre-vista dalle ore 8,00 alle 9,00 e con qualsiasi tempo. Al traccia-to rosso dei 24 km si iscrivono invece i marciatori che conassiduità partecipano alle manifestazioni podistiche miglioran-do sempre più la propria performance. Il regolare svolgimentodella manifestazione ludico motoria, con numerosi posti diristoro e con un servizio di ambulanza medicalizzata, è assicu-rato da oltre settanta volontari che sorvegliano gli attraversa-menti stradali e tutto il percorso. La grande partecipazione dipodisti, che aumentano di anno in anno, conferma l'apprezza-mento degli itinerari proposti e gratifica la Polisportiva Gemi-na e tutti i suoi collaboratori che si impegnano per la buonariuscita dell'evento sportivo.

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Lo scorso martedì 1 aprilenella Sala Rossa del PalazzoScaligero l'assessore all'Istru-zione Marco Luciani ha pre-sentato il progetto “Non trop-po piccoli per parlare di alco-ol”, campagna di sensibiliz-zazione e prevenzione control'abuso di alcool fra i giova-nissimi. Erano presenti Fran-cesco Bitto, presidente diA.N.A.S., Carla De Zordo,rappresentante di A.N.A.S. eresponsabile del progetto eAnnalisa Tiberio, responsabi-le Ufficio Interventi Educati-vi dell'Ufficio scolastico pro-vinciale. L'iniziativa, pro-mossa dall'AssociazioneNazionale di Azione Sociale,affronta il problema del con-sumo di alcool già a 11 anni,secondo quanto riportano lerecenti statistiche italiane. Il progetto sarà realizzato condelle giornate in cui agli alun-ni saranno spiegate con slide,adeguate al target di riferi-mento, le malattie mortali,come la cirrosi epatica, tumo-ri, tubercolosi all’apparatorespiratorio, i danni al siste-ma nervoso periferico e idisturbi comportamentali, cui

si va incontro con l’uso del-l’alcool, seguite da testimo-nianze di ragazzi che si sonofatti travolgere dal vorticedell’alcool.Le giornate si concluderannocon un aperitivo analcolico abase di frutta in modo da dareuna valida e sana scelta. «Sia i giornali nazionali chequelli locali – afferma l’as-sessore Marco Lucani - sotto-lineano il problema del con-sumo di alcool fra i minoren-ni, anche in età precoce. InItalia il primo bicchiere siconsuma a 11 anni, due anniin meno rispetto alla mediaeuropea. Il Veneto è tra i

primi posti in Italia in questatriste classifica. Le scuoleveronesi sono sempre stateattente a questa tematica, mail lavoro fatto non è mai suf-ficiente. Per questo motivo èdi fondamentale importanzache alcune associazioni sioccupino di iniziative preven-tive per il bene della colletti-vità. Il lavoro di A.N.A.S. sidipana su due diversi fronti,che comprendono la spiega-zione dei rischi che comportala dipendenza da alcool e l'il-lustrazione di modelli didivertimento alternativi esoddisfacenti». «L'A.N.A.S –aggiunge Francesco Bitto - è

un'associazione di promozio-ne sociale che opera su scalanazionale. Gli iscritti in tuttaItalia sono più di 100 mila.Abbiamo cominciato adapprofondire la questionedell'alcool rivolgendoci adesperti in materia e abbiamocapito che per fare sensibiliz-zazione si doveva partiredalle scuole medie, perché èin questo contesto che il pro-blema comincia a farsi senti-re. Fino ad ora il progetto èstato esposto in diverse scuo-le, fra cui quelle di Vigasio ePovegliano Veronese e amaggio andremo a Villafran-ca».

IL PROGETTO. Presentata in Provincia l’iniziativa sociale di A.N.A.S.

Non troppo piccoliper parlare di alcol

ZIMELLA - 27 APRILE

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A febbraio 2014, le bellezze naturali, storiche e monumen-tali, i prodotti tipici di Belfiore sono stati ospiti della BIT“Borsa internazionale del turismo” di Milano, manifesta-zione internazionale che presenta ad un pubblico qualifica-to un’offerta turistica precisa e puntuale anche di luoghifuori dal turismo di massa. La partecipazione è stata possi-bile grazie alla collaborazione con la “Strada del VinoArcole DOC” che ha predisposto il progetto “BelfioreTerra d’incontri”, nell’ambito del Programma di svilupporurale della Regione e del GAL della Pianura Veronese,che l’hanno finanziato con 300mila euro. È stata anchel’occasione per la pubblicazione dell’omonimo fascicolo,in cui sono illustrate le bellezze territoriali e la storia lega-ta alla presenza del Fiume Adige. Belfiore vanta una pre-ziosa architettura rurale, con il Santuario di Madonna della

Strà del XII secolo, edificato lungo la strada romana “Por-cilana”, che ospita la scultura lignea “Madonna con Bam-bino” di Giovanni Zebellana del 1497. Sono presenti villee palazzi dei notabili che lavoravano ampi fondi agricoli,come Palazzo Moneta, Palazzo Cipolla “La Panterona”,Palazzo Tantini Banterle con un’importante torre colomba-ra del XIV secolo, la Corte Bova con la Pila del riso. Negliultimi anni il Comune ha avviato un’intensa opera di valo-rizzazione di Cava Moneta, un biotopo importante, in cuisono presenti numerose specie erbacee, arbustive, albera-ture che formano una particolare nicchia ecologica in cuidimorano uccelli migratori di molte specie. A questo siaggiunge il prodotto tipico del territorio, la mela, di cui èstato registrato il marchio “MelAdige” nel 2012, poi il“Decio” antica varietà conservata e recuperata. AncheCava Moneta, oggetto di studio anche di Verona Birdwat-ching, per la quale è in preparazione un progetto di valo-rizzazione, si presta bene ad accogliere i nuovi visitatori.

Palazzo Moneta e Torrione (foto Alessandro Trevisan)

È aperto al pubblico presso la Biblioteca comunale di Belfio-re, il “punto di accesso ad internet P3@Veneti”, uno spaziodestinato ai tre servizi di accesso, assistenza e acculturazioneinformatica, promosso con fondi dell’Unione Europea, delloStato italiano e della Regione Veneto, ed organizzato dalComune di Belfiore. In questo punto di accesso, la Biblioteca offre gratuitamentel’uso del PC e di internet; l’assistenza alla navigazione web eai servizi digitali, in particolare a quelli erogati da istituzionipubbliche; l’alfabetizzazione informatica.In specifiche fasce orarie sono presenti dei tutor, a disposizio-ne degli utenti, per affiancamento sia nell’utilizzo del PC cheper l’uso del web. «I destinatari di questo progetto sono tutti i cittadini - spiega ilPresidente della biblioteca Giorgio Santi -. In particolare glianziani, che spesso faticano a trovare occasioni per impararead usare il computer o a risolvere i problemi che incontranonella navigazione. L’accesso alle postazioni P3@Veneti è gra-tuito, per iscriversi basta avere compiuto 14 anni e presentarsiin biblioteca con un documento di identità e sottoscrivere unmodulo. Per i minori, serve che il modulo sia firmato anche daun genitore». L’utilizzo delle tre postazioni è possibile in orario di aperturadella biblioteca: lunedì 9.30-11.30 – martedì e giovedì 15.00-18.00; venerdì e sabato 15.00-17.00.

BELFIORE / BIBLIOTECA

Punto internet

Servizi diGraziana Tondini

PROGETTI. Il paesaggio, la storia e i prodotti tipici ospiti all’evento internazionale

Belfiore in mostraalla BIT di Milano

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A poco più di un mese daltermine di vita dell’ammini-strazione Tessari tutte leopere pubbliche program-mate da qualche tempo nonsaranno tralasciate, anzi, neinizieranno a breve alcuneindispensabili per il paese.«Ho deciso di non ricandi-darmi come sindaco, mam’interesserò fino alla finedel mio mandato perché leopere pubbliche program-mate siano realizzate – esor-disce il sindaco Carlo Tessa-ri -. Non è un fattore eletto-rale se molte di queste parti-ranno in questo periodo maè dovuto alla lentezza buro-cratica italiana, che rallentaqualsiasi cosa anche lavoridi somma urgenza comequesti. A breve cominceremol’asfaltatura delle stradedanneggiate dall’alluvionegrazie a contributo di290.000 euro che abbiamoricevuto dalla Regione. Ad aprile inizieranno i lavo-ri di sistemazione di piazzaSilvio Venturi e il 10 s’ini-

zierà con i lavori di rifaci-mento del tetto delle scuoleelementari cui seguirà la tin-teggiatura della facciata.

Sono in partenza quelli perla realizzazione dell’idrovo-ra in via San Carlo. I lavori per la nuova baitadegli alpini dentro il parcogiochi – aggiunge inoltre -prenderanno il via dopo fer-ragosto e questa serviràanche come centro dellaprotezione Civile in paese incaso di eventi come quelloalluvionale. Infine a breve sarà termina-ta la risistemazione dellachiesetta della Madonnina, edopo quelli di consolida-mento partiranno i restauridella chiesetta di Sant’Anto-nio. In questo modo cerchia-mo di valorizzare il nostropatrimonio, anche se pur-troppo non possiamo piùaderire all’ufficio turistico acausa degli alti costi. Mi auguro – conclude il sin-daco uscente - che la campa-gna politica che sta inizian-do metta in primo piano ilproblema della sicurezzaidraulica e di favorire l’inse-diamento di attività lavorati-ve non inquinanti nel nostroterritorio che possano porta-re lavoro ai giovani delpaese».

Lo scorso 7 marzo se n’èandato, all’età di 80 anni,Renzo d’Arcano, fondatore epresidente del calzaturificioFrau di San Giovanni Ilario-ne. Per ricordarlo si è decisodi raccontare la sua impresache ha dato lavoro a moltefamiglie della Val d’Alponepuntando sempre sul lavoroitaliano e non de localizzandoall’estero. La sua avventuraimprenditoriale nasce nel1952. Viveva a Torino, puressendo di origine friulana,aveva appena conseguito lamaturità classica e si eraiscritto alla facoltà di giuri-sprudenza. Suo padre era tito-lare di un ingrosso di calzatu-re e si era trovato in mancan-za di pantofole a basso costocosì aveva deciso di produrse-le da solo e gli aveva affidatoil compito di seguire l’aziendanata in poche settimane in un

capannone a Collegno…Daqui iniziò l’avventura di unagrande azienda che nel 1977aprì uno stabilimento anche aMontecchia. D’Arcano hasempre sostenuto di esserelegato a questa zona per laserietà della gente e per ibuoni rapporti con le ammini-strazioni locali. Ha sempreamato il lavoro, la fabbrica ele maestranze donando tuttose stesso. Nei ritagli di tempolibero è sempre stato appas-

sionato di storia, economia,finanza, arte e musica classi-ca. «Questa è stata una grandeperdita per il settore calzatu-riero e per Montecchia - com-menta il sindaco di Montec-chia Edoardo Pallaro -. Ilpaese è riconoscente a Renzod’Arcano perché la sua fab-brica ha portato benesseredando dignità economica allanostra gente e tutto il Comunelo riconosce come un cittadi-no benemerito»

SAN GIOVANNI ILARIONE

Addio Renzo, il paese piange

Nel mese di aprile andranno inscena a San Giovanni Ilarionele ultime due commedie della13ª rassegna “Invito a teatro”.La prima sarà il 5 aprile intito-lata”L’usel del marascial” diLoredana Cont messa in scenadall’associazione “Teatro del-l’Attorchio” di Cavaion Vero-nese per la regia di ErmannoRegattieri. La vicenda prendeil via dall’investimento in autoper sbaglio del fagiano del

maresciallo dei carabinieri,che si dice non sia nemmenoun fagiano. Tuttavia il paese èpiccolo e il segreto diventeràdi dominio pubblico mentre ilmaresciallo indagherà perscoprire il colpevole. Il 24aprile l’ultima commedia saràdella compagnia locale”Sale ePepe” insieme con il coro “ElBiron” del gruppo alpini delpaese, intitolata “L’amore delsecolo” scritta da Giulia

Magnabosco che ne cura purela regia. Lo spettacolo,costruito dalle testimonianzedegli abitanti di un paese diprovincia, ripercorre il temadella coppia nel corso delNovecento. Dall’innamora-mento al matrimonio, daimessaggi d’amore sussurratiai filò agli sms inviati dal tele-fono cellulare, si analizzacos’è cambiato e cos’è rima-sto in cento anni.

SAN GIOVANNI ILARIONE

Invito a teatro: ultime tappe

Aprile 2014 25CRONACHE

Lo scorso 8 marzo è statainaugurata a Montecchia diCrosara la via dedicata aGiovanni Battista Buratto,pittore veronese del 700 icui genitori erano originaridi Montecchia. La cerimonia, alla presen-za dei ragazzi di terzamedia del paese, ha visto labenedizione della via fattadal parroco monsignorFranco Coffetti, cui èseguito un piccolo buffetper festeggiare l’evento.Inoltre per valorizzare i

beni storici presenti nelterritorio, sono state realiz-zate dieci targhe marroniche ora saranno collocatenei luoghi prescelti, tra cuiil Duomo, la Casa Canoni-cale, la Chiesa Rettoriale el’ex ospedale in corticellaMaltraversi nella zona diCastello.«Dopo aver posto tutti icartelli, faremo una cartinaturistica che sarà distribui-ta gratuitamente a chi visi-terà Montecchia dovesaranno indicati questi luo-

ghi storici importanti per ilpaese e non solo con unpercorso storico- turisticoe culturale – afferma il sin-daco Edoardo Pallaro -. Icartelli sono stati realizzatigrazie al contributo dellaBanca Popolare agenzia diMontecchia. In questomodo cerchiamo di pro-muoverci in maniera auto-noma poiché il Comunenon può più permettersi dierogare il contributoannuale all’ufficio turisticodella zona».

MONTECCHIA

Inaugurata via Buratto

Servizi diMaria Grazia Marcazzani

MONTEFORTE. Il Sindaco: «I lavori voglio siano realizzati»

Nuove operesono in arrivo

Carlo Tessari

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La festa del papà (19 Marzo)è passata un po’ sotto tono,oscurata dalla festa delladonna e dai molteplici dibat-titi sul femminicidio. Vorreifesteggiare tutti i papà -, unpo’ in ritardo - ricordandoloro come il padre influiscamolto più di quanto si credanell’evoluzione psicologicadi una donna. La madre rap-presenta, per entrambi i sessi

una figura basilare, il padreha la funzione di sostenere ifigli bambini nella consape-volezza di appartenere alloro sesso (identità di gene-re) e i figli adolescenti nellamaturazione della capacitàdi impostare una relazioneserena con l’altro sesso. Ilrapporto padre figlia - unrapporto molto delicato - puòinfluenzare in modo deter-

minante la personalità delladonna. Durante la primainfanzia la bambina sviluppail desiderio di avere il padretutto per sé, maturando sensidi colpa legati a questo desi-derio e alla necessità di pren-dere le distanze da unamadre dalla quale ancoradipende. Se il padre accogliecon affetto, comprensione ematurità le richieste della

bambina l’aiuta a svilupparerispetto per se stessa e auto-stima. Una funzione fonda-mentale del padre è sostene-re la figlia nel passaggio dalmondo protettivo materno efamiliare ai conflitti e alledifficoltà del mondo esterno.Può capitare che il padre noncapisca questa fase, puòminimizzare o fare finta chenon esistano tali bisogni.Questo comportamentoinduce la bambina a sentirsirifiutata o sminuita comepersona. Un padre assente otroppo indulgente non riescea trasmettere un giusto sensodei limiti, dei valori e del-l’autorità. Un padre romanti-co, eterno fanciullo, cheevita conflitti e responsabili-tà, che si presenta comefiglio della propria moglietrasmette alla propria figliainsicurezza e scarsa fiducia

in sé, ansia e fragilità. Quan-do il padre è rigido e autori-tario spinge la figlia ad esse-re altrettanto severa con sestessa e con gli altri. Questotipo di genitore si aspetta ilsuccesso dalla figlia, leggecon disprezzo ogni segno didebolezza e castiga dura-mente eventuali comporta-menti disobbedienti. Alcunedonne tentano di ribellarsi evivono costantemente inguerra con il genitore. Moltesono rabbiose nei riguardi

del padre e dell’uomo ingenerale, una rabbia che haradici nel rapporto con il loropapà. Se il rapporto con ilgenitore è caratterizzato daun forte risentimento è facileche questo si manifesti anchecon il proprio partner. Cisono donne che si sentonodeluse e abbandonate dalpadre, inconsapevoli dellapropria rabbia inibisconotenerezza e trasporto colpen-do in particolare l’intimità dicoppia.

26Aprile 2014

l’Argomento L’importanza del papà

a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta

BENESSERE DonnaA CURA DI CHIARA TURRI

VISO ILLUMINATO DALL’AUTOMASSAGGIO“Un volto senza tratti caratteristici è come un libro

di cui non si può citar nulla.”Joseph Joubert, Pensieri, 1838

Uno dei segnali più temuti dell'invecchiamento sono le rughe.In realtà ci sono due tipi di rughe: le rughe mimiche (chiamate anche "pie-ghe di espressione") e le rughe da senescenza. Le prime si possono manife-

stare anche in giovane età e sono dovute ad atteggiamenti ripetuti. Le seconde si manifestano per l'in-vecchiamento della pelle che determina modificazioni sia nei diversi tessuti che la compongono sia aisuoi annessi. Per prevenire il fenomeno, non potendo interferire sui fattori genetici, bisogna limitarequelli ambientali, e per questo motivo consiglio di limitare l'esposizione solare o a lampade abbron-zanti e idratarsi in modo adeguato, sia bevendo acqua, sia applicando per tempo ed in modo efficacecosmetici funzionali anti-rughe.PULIZIA. Prima di tutto è necessario pulire accuratamente la pelle del viso, in modo che nulla osta-coli l’assorbimento dei principi attivi contenuti nei prodotti che si utilizzeranno. Latte e tonico sono suf-ficienti, ma per un effetto spa, dopo l’utilizzo di tali prodotti, può essere effettuato un “bagno di vapo-re” aromatizzato con qualche goccia di olio essenziale di rosa .Un buon massaggio deve seguire i muscoli del viso stimolandoli leggermente con movimenti ritmati. Ilmassaggio, oltre a rafforzare i muscoli facciali, ottenendo uno stiramento meccanico delle rughe, riat-tiva la circolazione del sangue e della linfa procurando un aumento del metabolismo, favorendo unaaccelerata produzione di cellule nuove e una più accelerata eliminazione di tossine.AUTOMASSAGGIO. Stendere la crema sul viso cominciando dal mento, poi sulle guance e le tempieseguendo le "linee direzionali". Massaggiare il mento ed il collo seguendo le "linee direzionali". Massaggiare la parte sinistra del viso dal mento al lobo dell'orecchio, dalle labbra alla parte superio-re dell'orecchio, dal naso alle tempie.Massaggiare la parte destra del viso dal mento al lobo dell'orecchio, dalle labbra alla parte superioredell'orecchio, dal naso alle tempie.Massaggiare la fronte dalle ciglia ai capelli alternando le due mani (sempre con le dita unite).Con un po' di crema massaggiare in modo circolare le zone limitrofe all'occhio.Eseguire un leggero picchiettamento ai lati della bocca, attorno agli occhi.Togliere gli eventuali eccessi di crema con una velina o con ovatta.Bastano 10 minuti per donare al proprio viso la freschezza tipica delle giornate primaverili. Attraver-so questo facile auto-massaggio al viso, infatti, si possono distendere i tratti, ravvivare il colorito, rilas-sare l’espressione ed eliminare le borse. Inoltre, se eseguito con costanza almeno 3–4 volte a settima-na, coadiuva alla prevenzione delle rughe e aumenta l’efficacia dei poteri dei prodotti utilizzati duran-te il massaggio.Namastè!

di Francesca GalvaniL’angolo di Francesca

NIDI DI TAGLIATELLE CON CREMA DI ASPARAGIINGREDIENTI

250gr. di tagliolini all’uovo - 300 gr. di asparagi - 150 gr. di philadelphia (orobiola o ricotta) - 200 gr. di besciamella - 2 uova

Prezzemolo, formaggio grana, sale, pepeCuocere in abbondante acqua le punte degli asparagi. Scolare e cuocere il resto degliasparagi, conservando l’acqua per la successiva cottura dei tagliolini. Dopo aver cottola pasta, condirla con parte del composto ottenuto frullando gli asparagi, le uova, ilprezzemolo, sale, pepe e philadelphia. Con un forchettone formare dei nidi di tagliolinie posizionarli sulla placca del forno, precedentemente ricoperta di carta forno. Coprirei nidi con il rimanente composto di asparagi unito alla besciamella. Decorare con lepunte degli asparagi e il formaggio grana e lasciar gratinare in forno per alcuni minuti.

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Spazio Donna

La Pasqua, oggi, è "mobile". Ma ai primordi del Cri-stianesimo, la resurrezione era celebrata ogni dome-nica. Successivamente si decise di commemorarlasolo una volta l'anno ma subito esplosero diverbi trale varie correnti in merito alla data in cui tenerel'evento. Le controversie ebbero finalmente terminecon il concilio di Nicea (325 d.C.) durante il quale sidecise di affidare alla Chiesa di Alessandria d'Egitto ilcompito di stabilire, anno per anno, il giorno esattodel ritorno di Gesù. Ossia la rinascita della primavera.Partendo dunque dalle norme del suddetto concilioecumenico (che fu il primo della storia) - per le qualila Pasqua deve cadere la domenica seguente laprima luna piena di primavera – diventa facile desu-mere scientificamente tale data, basandosi sull'equi-nozio di primavera e sul successivo plenilunio. Pur-chè, per tale computo, si utilizzi il meridiano di Geru-salemme, luogo di morte e resurrezione del Cristo.La Pasqua ortodossa, però, non coincide con quellacattolica perché i fratelli d'oriente utilizzano, per il

calcolo, il calendario giuliano anziché quello grego-riano. Pertanto, tale festività cade quasi sempre circauna settimana dopo quella cattolica.Qui da noi, intanto, i campanili sono muti. Dal vener-dì santo, e fino alla domenica di Pasqua, le campanedelle chiese italiane, infatti, non suonano. In segnodi dolore per il Cristo crocifisso. Anche in Francia esi-ste questa usanza e ai bambini si dice che le campa-ne «sono volate a Roma». La domenica mattina, poi,i bambini stanno ore a fissare il cielo per riuscire avedere le campane che ritornano. Il termine Pasqua deriva dalla parola latina pascha edall'ebraico pesah, che significa "passaggio". Nellatradizione ebraica, Pasqua celebra la liberazione delpopolo di Mosè dalla schiavitù in Egitto e vienesolennizzata in occasione del primo plenilunio dopol'equinozio di primavera. Sarebbe il passaggio delpopolo d'Israele dallo stato di prigionia a quello dilibertà. Solo dalla nascita del Cristianesimo, poi, nelgiorno di Pasqua viene celebrata la Resurrezione di

Cristo. La festa, comunque, oltre alle radicate moti-vazioni religiose, è legata al risveglio della natura, alpassaggio dalla stagione fredda a quella calda.Tutt'altro clima in Scandinavia, ove il luteranesimoimpazza e la Pasqua assume un significato minore,venendo considerata un giorno di vacanza e basta. Ilfolklore finlandese, tuttavia, vuole che tra il venerdìsanto e la domenica di Pasqua, le streghe volino incielo. La notte del sabato, in memoria dell'antica tra-dizione di scacciare le streghe dal proprio focolaredomestico, si usa perciò accendere fuochi liberatorie fare saune a tutto spiano.E poi arriva Pasquetta. Cioè il Lunedì dell'Angelo.Con questa ricorrenza tanto cara ai vacanzieri, si vuolricordare invero l'apparizione di Gesù risorto ai duediscepoli in cammino verso il villaggio di Emmaus. E'consuetudine, tra i cristiani, ricordare il viaggio deidue discepoli, trascorrendo questa giornata con unapasseggiata fuori porta... e in coda sulla strada delrientro.

LA FESTA

Pasqua: la storia, la tradizione, le curiosità

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Dopo tanti anni di musica è arrivata anche per MarcoMasini, che da sempre ama le sfide e viaggiare contro-corrente, la prima volta del “solo piano e voce”. Unalbum e un tour teatrale realizzati in completa solitudi-ne che ha regalato a tutti i fan la possibilità di ascoltarele sue canzoni così come sono nate in maniera essen-ziale. “La mia storia piano e voce” così s'intitola l'albumdel cantautore toscano che mescola i grandi successi diMarco: Disperato, Ci vorrebbe il mare, Perchè lo fai, T'in-namorerai, le censurate Vaffanculo e Bella stronza, L'uo-mo volante, L'Italia, Caro Babbo, Raccontami di te, Finoa tutta la vita che c'è. Tutte in versione senza rete resti-tuite al futuro in modo completamente originale inclu-dendo due brani inediti: “Io ti volevo” e “Aspettami lì”(con un quartetto d'archi). Masini è lì, seduto accanto alsuo strumento preferito, il pianoforte, subito dopo ilsound-check sul palco. A qualche domanda rispondevolentieri.

“La mia storia piano e voce”: un album e un concer-to in solitudine. Che effetto fa ogni sera stare da soloe riprendere in mano queste canzoni che hanno una“carezza” diversa all'ascolto riprodotte in questaversione?«E’ un modo diverso di esporle perchè la gente è abitua-ta anche a sentirle e a metabolizzarle attraverso unarrangiamento, una sonorità. Così le rappresento inmaniera diversa, minimalista. Quello che mi rende piùcurioso anche di affrontare una tappa nuova è il modoin cui le racconto: non racconto le canzoni ma la miavita. Non affronto l'argomento musicale ma quello piùumano e esistenziale del mio percorso». Fisicamente è un concerto più impegnativo visto cheoltre a suonare e cantare, ti devi anche raccontare?«È cento volte più impegnativo di un concerto normaleperchè appena un dito smette di suonare un tasto, siferma la musica, quindi è normale che sia molto più fati-coso. Però regala molte più soddisfazioni».La parentesi da solo al pianoforte c'è sempre statanei tuoi concerti attraverso un medley dei tuoi suc-cessi. È da quell'entusiasmo che generava ogni voltanei tuoi “live” che è nato poi questo progetto?«Sì, ma l’idea nasce sostanzialmente dalla voglia dimisurarmi da solo con il pubblico per capire quantoavrebbe compreso il mio viaggio: una band avrebbe unpo' disturbato sotto questo aspetto. Credo che l'intimi-

tà più assoluta sia proprio una voce e un pianoforte.Loro in questo tour alla fine si sono rivelati la mia orche-stra».C'è un brano che hai riscoperto riprendendolo inmano per questo progetto discografico e nel live?«Un po' tutti. Vedo che il mio pubblico li canta tutti. Lecanzoni sono un po' come dei figli e non si può risco-prire uno piuttosto che un altro. Un padre ha il doveredi essere imparziale e voler bene a tutti quanti nellastessa maniera. Vedo che certe canzoni hanno la dote diregalare emozioni diverse».Due inediti: “Io ti volevo” è una canzone d'amore e“Aspettami lì” parla di un problema sociale, di extra-comunitari. Sono nate di getto?«Più che un problema, è una visione di questo Paese daparte di un extracomunitario che arriva e si innamora diun'italiana lasciando il figlio lontano. Io ti volevo inveceè una confessione, e parla di quando ci si rende contoche dobbiamo assumerci le nostre responsabilità suisentimenti. La presa di coscienza è un gesto di grandematurità».Con “Cosa ci resterà degli anni '80” ti sei aggiudicatola vittoria del programma “I migliori anni” di CarloConti. «Sì, ma la vittoria non conta. Importa semmaiessere tornato in tv, perchè mancavo da un po' ditempo. Carlo mi ha dato questa opportunità e ho ritro-

vato il pubblico a casa e questa cosa mi ha dato anchel'idea appunto di rincontrarlo in teatro in maniera cosìstretta e intima». Oggi che è passata la “tempesta” che effetto ti faripensare a quando qualche sciocco diceva che por-tavi sfiga?«Mah, la tempesta non finisce mai. Chi crede al fatto chequalcuno possa influire negativamente sulla propriavita è molto fragile e ha un cervello poco sviluppato acapire che la propria vita si costruisce soltanto da soli enon in base agli altri». Che cos'è che è riuscito a tenerti lontano dalladepressione o dal compiere un gesto estremo?«Gli attributi. Nella vita bisogna tirarli fuori nel momen-to giusto...Non è la musica che ti crea i problemi. E' lavita in generale che ti regala tantissime cose belle eanche momenti di difficoltà. Se hai un carattere forteriesci a superarli. Il carattere forte si può però anchecostruire grazie a tante difficoltà che la vita ti porgedavanti ma che ti rafforzano». Io sono della vecchia guardia e adoro il Masini chegraffia e che spacca. Oggi scrivi canzoni d'amore,ma penso che spunti dall'attualità per scrivere qual-cosa d'incazzato ne avresti molti oggi…«Non credo che serva molto incazzarsi oggi. Lo fannogià in tanti. Ci sono troppi urlatori. E' un po' controcor-

rente. Lo facevo quando non lo faceva nes-suno e ora che molti s'incazzano preferiscostare tranquillo e pensare, perchè secondome con la logica e la strategia si raggiungo-no più obiettivi». Stai già scrivendo nuovi brani per il pros-simo album?«Ho già dei pensieri e degli spunti che ho fer-mato in un telefonino e in un registratore mali devo tirar fuori, rianalizzare e rivedere. IlFestival è un’ottima vetrina per tutti perchègli spazi musicali sono sempre meno e nonc'è più il Festivalbar, non c'è niente, solo italent... Sanremo è un modo per arrivare allagente per chi non può iscriversi ai talent.Non è mai detto perchè dipende dalmomento,dalla canzone, dalla produzione.Aspetterò di capire quali saranno i mieinuovi progetti e poi valuterò tutte le possibi-lità». Luca Rizzato

Aprile 2014 28INTERVISTA

Masini, per la prima volta «solo piano e voce»

Page 29: L'Altro Giornale Sambonifacese Aprile 2014

Aprile 2014 29SPORT

SPORT

Tra le caratteristiche piùbelle, forse romantiche,del calcio c'è sicuramentequel fatto inspiegabile nelmondo della logica chevede risorgere chi è datopraticamente per morto.Una metafora concreta diquello che l'araba feniceracconta da secoli. Su que-ste basi e su queste speran-ze la Sambonifacese puòscrivere la sua storia inquesto finale di stagione.Un campionato che sem-brava una aver preso lastrada di una lunga e ago-nizzante discesa verso ibassifondi della classifica,una retrocessione che daspettro lontano diventarealtà quotidiana. Proprioin questo momento, quan-

do tutti si aspettano la resa,ecco la vittoria che mancada più di tre mesi. I rosso-

blù di mister Poggi siimpongono in trasferta nelderby col Legnago e gli

animi si svegliano; settegiorni dopo arriva unpareggio contro il Seregno

che veleggia nelle zonealte della classifica. Certo,la classifica non può dirsimigliorata, sei sempre lìsotto, eppure ora nello spo-gliatoio è forse tornataquella voglia di giocarsitutto fino in fondo. Al di làdi valori tecnici ed espe-rienza, superando quelledifficoltà quotidiane chepotrebbero togliere a tantila voglia di allenarsi.Manca praticamente unmese alla fine del campio-nato, le possibilità di sal-vezza passano solamenteattraverso i play out; perarrivarci la Sambo dovràstaccarsi dalle ultime dueposizioni della classifica erecuperare punti su quin-tultima e sestultima, in

modo da conquistarsi lapossibilità di giocarsi iltutto per tutto in queglispareggi che spesso hannoriservato grandi sorprese.Giovani leoni e vecchi lupidi mare, da questo mix laSambo dovrà trovare laforza, la speranza, di sov-vertire i pronostici e tinge-re di rossoblù il finale dicampionato; c'è la possibi-lità di rinverdire il mito diun calcio dove tanti sono iDavide che sono stati ingrado di raggiungere i loroobiettivi nonostante se lagiocassero contro tantiGolia. Quello che speranotutti i tifosi della Sambo èche questa possa davveroessere una di quelle storie.

Matteo Dani

SAMBONIFACESE. Mesi di delusioni sono stati cancellati dalle ultime soddisfazioni

Dopo la pioggiatorna... la vittoria

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Parlando di sport neinumeri precedenti aveva-mo raccontato la realtàtutta veronese per un giocoparticolare che esiste comevariante al gioco tradizio-nale delle bocce. Stiamoparlando della "bocciata"che a differenza del giococlassico il lancio dellasfera viene effettuato con

più forza "scalzando" unao più bocce all'interno diun cerchio di ferro da unadistanza di circa 14 metri. Protagoniste della specia-lità "bocciata" tre storichesocietà come Stella 81 diMontecchia di Crosara,Z902 di Ronco all'Adige eBocciofila 200 di Veronel-la del neo presidente Ales-

sandro Ranghiero e delsegretario Graziano Businche ad un mese esatto dal-l'inizio del torneo ufficialepresentano tutta la schieradi giocatori presso il barCiono's di Veronella: «Ilnostro intento di far cono-scere anche ai più giovaniquesto gioco tradizionale -spiega Ranghiero - ha

avuto l'effetto sperato esiamo contenti di poteravere nel nostro grupponuovi ragazzi che si sonoappassionati a questo sportvero. Siamo curiosi diricominciare con il cam-pionato e chissà cosa riu-sciremo a combinare que-st'anno visto che avremo lefinali proprio qui a Vero-nella». Nella foto di grup-po scattata poco dopo lapresentazione ufficialeanche molti personaggi dispicco del mondo dellosport colognese come dueex presidenti dell'Ac Colo-gna del passato gloriosocome Flavio Rigon e San-dro Maroccolo.

Aprile 2014 30SPORT

SCUOLA DELLO SPORTSPORT DI CASA NOSTRA. FOCUS SULLA VARIANTE AL GIOCO DELLE BOCCE

La Scuola Regionale delloSport del Veneto in collabo-razione con la delegazioneConi di Verona ha organiz-zato per martedì 8 aprile egiovedì 10 aprile il corso diprimo livello (Metodologiae Didattica per l’AttivitàSportiva) rivolto ad Allena-tori, Tecnici, Istruttori, Edu-catori e Operatori Sportividi base. I corsi sono stilati acura della Scuola Regionaledello Sport, la cui mission, apartire dal 2014, sarà quelladi dedicare annualmentel’attività sia ai propri con-sueti obiettivi che ad uno diessi in modo particolare.Quest’anno sarà concentratosul tema del “recupero”della competenza e cono-scenza tecnico - metodolo-gico - educativa degli Ope-ratori Tecnici dello SportVeneto, stante il loro attuale

e consistente turnover.L'aggiornamento sarà suc-cessivamente ampliato ecompletato nel secondosemestre 2014, con appro-fondimenti riguardanti lastessa area tematica. Consi-gliata pertanto la partecipa-zione ad entrambe le inizia-tive, che saranno svoltepresso la sede CONI Pointdi Verona di Via ForteTomba 7/A a Ca di David.L’iscrizione è gratuita e leiscrizioni verranno accetta-te, in ordine cronologico,fino al raggiungimento di 70unità. Per ogni necessità ochiarimento: - SegreteriaScuola Regionale delloSport CONI Veneto – tel0498658327 – numeroverde 800338866 - [email protected] (lunedì– mercoledì – venerdì, dalleore 9.00 alle ore 13.00).

Metodologia e didattica

Ecco la “bocciata”specialità veronese

CHIEVO - HELLAS VERONA

In principio fu il derby diVerona, oggi è più comu-nemente definito daimedia nazionali come ilderby della Scala, lo stem-ma della Signoria Scalige-ra. Per molti veronesi ilvero derby non è di certoquello contro il Chievo,storicamente più legatialla rivalità storica conVicenza, ma indipendente-mente da che punto lo siguarda, la sfida tra Chievoed Hellas Verona rimanesempre un derby affasci-nante tra due squadre dellastessa città. Il Verona, laprima squadra cittadina, ilChievo la figlia predilettadella stessa città, cresciutaesponenzialmente cosìtanto da superare anche lostesso Hellas nelle gerar-chie rimanendo più di 13anni in Serie A, con inmezzo una stagione inSerie B, mentre il Verona

lottava per non sparire inLega Pro. Stabilire chevalore abbia la stracittadi-na oggi è difficile saperlo.Confrontare il derby diVerona con gli altri derbystracittadini di “metropo-li” come Milano e Romain cui esistono club stori-camente più legate allastoria di queste sfide è dif-ficile farlo. Chievo e Verona legate dapensieri facinorosi suimpossibili fusioni socie-tarie, legate da storie di exe uomini che hanno con-traddistinto i derby nellastoria.Un derby che all’andata hagiocato un brutto scherzoalla squadra di Mandorli-ni, affossata da una rete apochi minuti dalla fine diHetemaj. Nei 10 confronti sonodiventate 5 le vittorie delChievo e 4 per il Verona,

ma che però mai comequesta volta parte da favo-rito. La storia si ripete maChievo ed Hellas non pos-sono non essere legate dadestini profondamenteincrociati. In principio fu il primoderby storico della cittàscaligera, ora a distanza dianni, con un Chievodiventato realtà calcisticaconsolidata nel tempo tra iprofessionisti e un Veronatornato a brillare nel cal-cio che conta, la sfida traHellas Verona e Chievo èdiventata molto più di unasempre partita tra duesquadre della stessa città.Speriamo venga onoratoanche nello spettacolo incampo e sugli spalti.L’Arena è tornata a brilla-re, speriamo anche al Ben-tegodi.

F.V.

Il derby della Scala

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