L'altro Giornale - Edizione Valpolicella Marzo 2011

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COSÈ IL P ATTO DI STABILITÀ? pagina 12-13 CRONACHE LE DIMISSIONI DEL VICE-SINDACO CINQUETTI pagina 16 NEGRAR NUOVO PARCHEGGIO SOTTO IL CORNO pagina 17 SANT’ANNA APPROVATO IL BILANCIO 2011 pagina 24 FUMANE POLIZIA MUNICIPALE ... pagina 25 DOLCÈ P ATTO DI STABILI- TÀ E BILANCIO pagina 26 SANT’AMBROGIO pagine 28-29 SPORT PORTA A PORTA: SI TORNA COME PRIMA pagina 20 SAN PIETRO VALPOLICELLA Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663 ANNO XXVI - N. 3 MARZO 2011 - stampato il 3/03/2011 VUOI CONTATTARCI? Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: [email protected] - www.laltrogiornalevr.it La Corte dei Conti regio- nale ha definito la spesa sanitaria veronese “eccessiva e oggettiva- mente ridondante”, met- tendo in evidenza “un’ec- cessiva offerta di posti letto”. Questo quanto emerso dalla relazione annuale per l’esercizio 2009, che ha promosso il bilancio, ma con inevitabili osser- vazioni. In particolare per la Provincia scalige- ra. A dare spiegazioni in merito sono Sandro San- dri, ex assessore alla sanità veneta – oggi con- sigliere regionale e com- ponente della Commis- sione sanità della Regio- ne - e Alessandro Dal- l’Ora, direttore generale dell’Ulss22. L’attuale assessore alla sanità della Regione Veneto, Luca Coletto, informa che interverrà in un secondo momento, in attesa della presentazio- ne ufficiale del nuovo piano programmatico relativo alla Sanità Vene- ta. segue a pagina 10 Possono partire i lavori per la costruzione del complesso termale Aquardens a Santa Lucia di Pescantina. Il complesso termale non deve essere sottoposto alla pro- cedura di VIA (Verifica di impatto ambientale). Ha così termine il lungo dibattito tra Amministrazio- ne comunale di Pescantina e Pro- vincia di Verona che metteva in dubbio la legittimità della conces- sione a costruire, rilasciata dal Comune il 27 luglio 2010. Il com- plesso Aquardens verrà realizzato su una superficie di 60mila mt2. pagina 11 AQUARDENS Alessandro Dall’Ora Sandro Sandri Alessandro Reggiani Enrico Ghinato SPECIALE FESTA DELLA RENGA

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L'altro Giornale - Edizione Valpolicella Marzo 2011

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COS’ÈIL PATTODI STABILITÀ? pagina 12-13

CRONACHE

LE DIMISSIONIDEL VICE-SINDACOCINQUETTIpagina 16

NEGRAR

NUOVOPARCHEGGIOSOTTO IL CORNOpagina 17

SANT’ANNA

APPROVATO ILBILANCIO 2011pagina 24

FUMANE

POLIZIAMUNICIPALE ...pagina 25

DOLCÈ

PATTO DI STABILI-TÀ E BILANCIOpagina 26

SANT’AMBROGIO

pagine 28-29

SPORT

PORTA A PORTA:SI TORNA

COME PRIMApagina 20

SAN PIETRO

VALPOLICELLAPoste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1,

DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

ANNO XXVI - N. 3MARZO 2011 - stampato il 3/03/2011

VUOI CONTATTARCI? Tel. 0457152777 Fax 0456703744e-mail: [email protected] - www.laltrogiornalevr.it

La Corte dei Conti regio-nale ha definito la spesasanitaria veronese“eccessiva e oggettiva-mente ridondante”, met-tendo in evidenza “un’ec-cessiva offerta di postiletto”. Questo quanto emersodalla relazione annualeper l’esercizio 2009, cheha promosso il bilancio,

ma con inevitabili osser-vazioni. In particolareper la Provincia scalige-ra. A dare spiegazioni inmerito sono Sandro San-dri, ex assessore allasanità veneta – oggi con-sigliere regionale e com-ponente della Commis-sione sanità della Regio-ne - e Alessandro Dal-l’Ora, direttore generale

dell’Ulss22. L’attuale assessore allasanità della RegioneVeneto, Luca Coletto,informa che interverrà inun secondo momento, inattesa della presentazio-ne ufficiale del nuovopiano programmaticorelativo alla Sanità Vene-ta.

segue a pagina 10

Possono partire i lavori per lacostruzione del complesso termaleAquardens a Santa Lucia diPescantina. Il complesso termalenon deve essere sottoposto alla pro-cedura di VIA (Verifica di impattoambientale). Ha così termine illungo dibattito tra Amministrazio-ne comunale di Pescantina e Pro-vincia di Verona che metteva indubbio la legittimità della conces-sione a costruire, rilasciata dalComune il 27 luglio 2010. Il com-plesso Aquardens verrà realizzatosu una superficie di 60mila mt2.

pagina 11

AQUARDENS

Alessandro Dall’Ora Sandro Sandri

Alessandro Reggiani Enrico GhinatoSPECIALE

FESTA DELLA

RENGA

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La Direzione mi hapassato questa letteradi protesta di unanostra lettrice perchéil tema trattato, l’effi-cienza del recapitodella corrispondenzada parte di Poste Ita-liane, sta subendo unprogressivo deteriora-mento che va ad inci-dere pesantementesulla vita di individui,famiglie e aziende. Vela propongo.

IL FATTOGentile Direttore,che sta succedendoalla nostra corrispon-denza? C'è qualcosache non funziona (giàda mesi) nella distri-buzione della postanel Comune di S.Pie-tro in Cariano, spe-cialmente nella fra-

zione di Corrubbio diNegarine. Ho telefo-nato al Centro Distri-buzione Posta di Bus-solengo e ho parlatocol gentile Direttoredella Posta di S.Pie-tro: sono rimastasconfortata da quelloche ho appreso. Sapevo soltanto chePoste Italiane Spa èuna realtà già daanni, ma poi è stataaffiancata da (non soquante) altre societàdistributrici. E’ vero che il nostroterritorio comunale èvasto e le abitazionisparpagliate sonotante e vengono apesare sul costo pat-tuito dalle societàdistributrici, ma ilvoler risparmiare supersonale, mezzi di

trasporto, benzinaecc., ha prodotto ilrisultato che la distri-buzione non è estesaogni giorno su tutto ilterritorio, ma a fasceed in orari program-mati. Così facendo noi,fruitori ultimi,paghiamo per un ser-vizio sempre piùscarso e penoso, chespesso crea problemiben più importanti. Chi non ha bolletteaddebitate diretta-mente in banca o inposta, se le vede reca-pitare anche a sca-denza avvenuta omolto prossima, pernon parlare delle let-tere commerciali,raccomandate, pac-chetti, giornali…Qui nella mia via - adue passi dal centrodella frazione di Cor-rubbio -, la posta lavedo una volta allasettimana se sonofortunata. Lo stesso L’AltroGiornale – l’unicomezzo per tenereinformate le personeche nutrono un mini-mo interesse per lesorti di questo Comu-ne - ha dovuto cam-biare metodo didistribuzione, perchénon poteva più conta-re su Poste ItalianeLe persone, specie seanziane, sono pigreper protestare e cosìtirano a campare, maio dico che è necessa-rio almeno sapere cheaccidenti sta succe-dendo. Ringrazio quindi ilsignor Sindaco sevorrà interessarsi del

problema e ringraziolei, signora Pancaldi,per la grande dispo-nibilità che mostrasempre verso lerichieste dei suoi let-tori intese a migliora-re le esigenze dei cit-tadini che vivono suiterritori dove L’AltroGiornale, unico intutti i sensi, arriva.

A.Q. (lettera firmata)

Corrubbio di Negarine

In aggiunta a quantoscritto dalla lettrice,voglio ricordarvi cheL’Altro Giornale èstato distribuito daPoste Italiane peroltre 20 anni conl’esborso di diversecentinaia di milioni divecchie lire.Il servizio era a volteeccellente, in altri casideficitario a secondadel direttore di filialeo del singolo portalet-tere. Nel corso degli annila qualità è andata viavia diminuendo, finoall’ultima proposta dicontratto fatta daPoste Italiane che

esplicitamente chiede-va di sottoscrivere lapossibilità di dare aterzi la consegna delgiornale. Per questoabbiamo scelto diandare direttamente aservirci di una struttu-ra privata per il reca-pito.

CONDIDERAZIONISi dice che la civiltàdi una nazione simisuri dalla qualitàdelle proprie carceri;credo che molti altrisiano i cardini di unvivere civile: non ulti-mo il servizio postale.W l’Italia.

Marzo 2011 3DIALOGODFatti... strani a cura di Adriano Reggiani

ialogo

Se volete contattarmi chiamate dalle 8 alle 10 allo 045 7152777

Saremo lieti di ospitare chi avesse qualcosa da aggiungere

a quanto pubblicato

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Marzo 2011 5DIALOGO

DA MAZZUREGA

“Più volontariato al Nido”Gentile direttore,sono da sempre un'affezio-nata lettrice del vostro gior-nale di cui apprezzo lo stilesemplice e chiaro, l'impar-zialità dimostrata in ognioccasione. Da qualche anno svolgoattività volontaria presso laScuola dell'Infanzia e Asilo Nido Integrato "San Barto-lomeo" di Mazzurega diFumane facendo parte delComitato di Gestione inqualità di vice presidente elavorando quotidianamentea titolo gratuito presso lastruttura con svariati com-piti. Questa piccola realtà,che tanto fatichiamo a por-tare avanti, ospita attual-mente 21 bambini allascuola dell'infanzia e 9all'asilo nido, dove ne stia-mo aspettando 2 che saran-no inseriti nei prossimimesi. Ad inizio febbraio alnostro piccolo asilo nido èstato rilasciato l'accredita-mento da parte della Regio-ne Veneto con un punteggiodi ben 93,85% ed un giudi-zio assai positivo. Non è stata raggiunta laperfezione, ma quasi. Le procedure di accredita-mento sono diventateobbligatorie per tutti gliasili che fanno richiesta dicontributo alla RegioneVeneto. L'iter consiste indue ispezioni, una condotta

dall'Ulss22 di Bussolengo -riguardante principalmentel'idoneità della struttura, lenorme di sicurezza e igieni-che -, l'altra effettuata daispettori della Regione, chevaluta soprattutto l'operatodel personale insegnante edel Comitato di Gestione.Entrambe le ispezioni sonostate vissute dal Comitatodi Gestione e dal Presiden-te, Angela Guglielmi, comeun momento di crescita, diconfronto, di ascolto deisuggerimenti ricevuti, alcu-ni dei quali sono stati messiin pratica permettendo cosìun miglioramento dellaqualità del lavoro stesso alpersonale dipendente e unasicurezza in più per i nostripiccoli utenti. L'intento di questo mioscritto non è quello di farepubblicità al nostro asilo,ma di prendere spunto daquesto risultato da noiappena ottenuto per porreall'attenzione su tante pic-cole realtà che, come lanostra, sono dei piccoli gio-ielli, che lavorano bene econ attenzione, soprattuttoin periodi come questi incui la cronaca si occupaspesso di asili in cui i bambini vengonoaddirittura maltrattati. Esi-stono asili in cui i bambinisi sentono come a casa, per-ché l'attenzione che viene

loro dedicata è come quelladell'ambiente domestico,dove i pasti vengono cuci-nati da una cuoca che ascol-ta prima di tutto le loro esi-genze e tiene conto dei lorogusti, dove le verdure ven-gono prese dagli orti deivari "contadini pensionati",dove i bambini possonofare psicomotricità all'aper-to negli ampi spazi adiacen-ti alla scuola, dove ancorariescono a passeggiare nelpaese in assoluta tranquillì-tà accompagnati dalle loroeducatrici. Non sarà l'asilo delle favo-le, però…Vorrei inoltreporre l'attenzione sul fattoche, spesso, realtà comequeste non possono soprav-vivere senza il lavorovolontario di tante personeche si occupano dellamanutenzione dello stabile,proprietà della parrocchia,di fare la spesa settimanalecon attenzione. di gestirel'attività in tutti i suoi ambi-ti a titolo completamentegratuito. Per chi fosse interessato, sappiache il volontariato si puòfare anche nelle scuole del-l'infanzia con grande bene-ficio per la scuola stessa.

Elena Vicentini per l’associazione

San Bartolomeo scuola dell’infanzia nido

integrato di Mazzurega

AMBIENTE

“Ce la farà il nostro Pianeta?”La combinazione della cre-scita esponenziale dellapopolazione, dell'erosionedel suolo e della produzionedi co2 sta abbondantementesuperando la capacità natu-rale di ricarica del nostropianeta. La crescita esponenziale èben espressa da un indovi-nello usato nelle scuolefrancesi. Uno stagno contie-ne una sola ninfea. Ognigiorno il loro numero rad-doppia: 2 ninfee il secondo,4 il terzo e così via. "Se lostagno si riempie al trentesi-mo giorno in che giorno èmezzo pieno?". La rispostaè "il ventinovesimo giorno". L'ultimo report dell'IPCC,associazione intergovernati-va sui cambiamenti climati-ci, è stato pubblicato nel2007. Da allora le emissionidi CO2, le temperature ed illivello del mare sono cre-sciute di più rispetto alloscenario più pessimisticoprevisto dallo stesso studio.A che punto stiamo? Sem-brerebbe dalle parti del"ventinovesimo giorno".La speranza arriva dal-l'enorme potenziale umanodi fare e, quando le condi-zioni lo richiedono, di cam-biare. Nel 1942, dopo l'at-tacco di Pearl Harbor, inpochi mesi l'intera industriaamericana si convertì daproduttrice di auto ad unagigantesca fabbrica di aero-plani, carri armati e navi daguerra. Un paio di anni fa partecipaiad un "porte aperte" alcemenentificio di Fumane.

Fui impressionato dalpotenziale tecnologico del-l'azienda. Mi immagino tale potenzia-le al servizio delle energierinnovabili o della gestionedel ciclo dei rifiuti secondostrategie che, nel trevigiano,già ottengono il 99% di rici-clo. Il coefficiente di occu-pazione di tali strategie vir-tuose, fra l'altro, è di 28volte superiore rispetto aquelle che, come dice PaulHawken, "rubano al futuroper vendere nel presente".Le cose stanno già cambian-do. Ho notato che le que-stioni ambientali comincia-no a trovare spazio anchenei momenti mediatici dedi-cati agli adulti, non solo suTopolino o su Focus Junior. Ho visto qualche politicodella Valpolicella esporsipubblicamente per la tuteladell'aria, sia promuovendo itrattamenti biologici per levigne che opponendosi allemega-trasformazioni delcementificio. Ho sentito idee creative,semplici e sostenibili per iltraffico della Valpolicella.Ho sentito il Sindaco di S.Giovanni Lupatoto afferma-re che i politici veronesidovrebbero guardare negliocchi un bambino quandoesprimono pareri riguardol'inceneritore di cà del Bue.Uno degli ostacoli maggiorial cambiamento sono i cam-biamenti di facciata, quellifacili, per mettersi a posto lacoscienza. Questo vale sia per le comu-nità che per le singole per-

sone. Personalmente unadomanda mi costringe, con-tinuamente, a riconoscermimigliorabile in tal senso:"Tu, a chi dovrai rendereconto un giorno?"Due bambini mi hannodonato due riflessioni chehanno ispirato questa lette-ra: "gli esseri umani funzio-nano ad energia sognatoria"e "quando qualcuno ti faarrabbiare riesci a spiegartiil perché senza dare la colpaall'altro?". Anche a lorodovrò rendere conto ungiorno.

Emanuele Trecate

CEMENTIROSSI

Per il momento abbiamo chiuso!Egregia Industria CementiGiovanni Rossi, Vi ringrazio per le vostredelucidazioni e per averpermesso di scambiarequalche informazionesicuramente interessanteper i cittadini. Credo che un rapporto ditrasparenza e fiducia emaggior dialogo e scam-bio di informazioni tra lavostra industria e i cittadi-ni sensibili alle tematichedell'ambiente e salute siamolto importante. […]Credo che sia comunquepoco rassicurante sapere

che c'è una fonte di inqui-namento cosi importantevicino alle case, alle scuo-le e ai vigneti di Amaronee vini Valpolicella doc.Ho letto in diverse pubbli-cazioni che i cementificipossono inquinare circa iltriplo rispetto agli incene-ritori, ma forse voi potetefornire dati più precisi inmerito. […]

Jane Glees

Gentile lettrice, la sua let-tera è stata sottoposta adun taglio drastico, perché

nel mese di febbraioabbiamo dedicato duepagine del Dialogo alCementificio, proprio percercare di offrire il piùinformazioni possibili ainostri lettori. Ci auguriamo che leicapisca - e che tutti gliinteressati capiscano –che non possiamo ognimese trattare gli stessiargomenti: le lettere sonotante e dobbiamo darespazio a tutti. Grazie per la comprensio-ne che vorrete accordar-ci.

VIOLENZE SULLA A22 COMUNICATO

Autostrade del Brennero rispondeGentile Direttore,mi chiamo Tiziano e abitoa Sant'Ambrogio di Valpo-licella. Lavoro dal 1989 nell'areadi servizio Garda est al km208 dell'A22 Modena-Brennero, dove continuanoa verificarsi atti di violen-za sui mezzi dei dipenden-ti di bar-ristorazione edistributore carburanti nelparcheggio adibito pressol'entrata pedonale, senzavideosorveglianza o can-cello protettivo. L’ultimo episodio si è veri-ficato nella notte tra giove-dì 10 e venerdì 11 febbra-io:svolgevo il mio servizionotturno al bar e al mattinoalle 6.15 ho trovato la miaauto con la carrozzeria

completamente sfregiatacon un oggetto appuntito,bestemmie incise compre-se. Ho fatto regolare denunciaai carabinieri; ora vorreisapere come la A22 risolveil grave problema, dato cheil parcheggio in questioneè suo e non è mai stataespressa volontà di risolve-re la situazione, nonostantele ripetute sollecitazioni intanti anni, dopo tanti atti diviolenza sui mezzi ivi par-cheggiati. E’ ora che i veronesi e non,sappiano di ciò; com’èpossibile andare a lavoraree trovare il proprio mezzogravemente danneggiato?

Tiziano

La lettera in questione siriferisce al parcheggio delservizio non oil all’inter-no dell’Area di ServizioGarda est. Si tratta di un parcheggionon sorvegliato e ad uti-lizzo gratuito per cui laSocietà Autobrenneronon può assumersiresponsabilità in ordinead atti illeciti che vi sianocompiuti. Segnaleremo comunquela situazione alle forze dipolizia presenti sul terri-torio per l’effettuazionedei controlli del caso.

Autostradadel Brennero SpA

dott. Paolo Duiella Amministratore Delegato

E' stato accolto ilricorso al TAR pre-sentato da Legam-biente, Fumane Futu-ra e associazioneValpolicella 2000contro le autorizza-zione rilasciate dallaProvincia al Cementi-ficio di Fumane. Stop all'impiego dirifiuti e stop al pro-getto di ammoderna-mento. Una good news pertutta la Valpolicella eun grazie ai tantiamici all'occasionesempre solidali.Naturalmente non siè concluso il percor-so per un futurodiverso in valle.

Franco Todesco

PD S. PIETRO

“La Consulta di Bure risponde”Sul volantino di febbraio2011 redatto dal CircoloPD di San Pietro in Carianoè stata pubblicata una noti-zia che interessa la mia per-sona, ed in particolare, ilruolo pubblico che attual-mente ricopro. Ne riportouno stralcio: “Durantel ’ A m m i n i s t r a z i o n e2004/2009, Leonello Car-neri ha fatto parte dellaConsulta di Frazione di S.Pietro… Ora è il Presidentedella Consulta di Bure purrimanendo residente nelcapoluogo. Per confonderele acque, si dichiara resi-dente in Via Longobardi,14. Non è vero. … “Ora, mi sento obbligato adintervenire in quanto c’è ilrischio che la notizia sud-detta, se non viene smenti-ta, possa generare confu-sione e dubbi nei cittadinidi San Pietro in Cariano.Premesso che fornire falseinformazioni non appartie-ne alla mia etica morale,vorrei chiarire che il sotto-scritto è domiciliato in ViaLongobardi, 14. Si tratta diuna precisazione sottile maessenziale. Infatti, l’artico-lo 21 del vigente Statutodel Comune di San Pietroin Cariano (visibile sul sitointernet del Comune) reci-ta “….I componenti dellaConsulta devono essereresidenti o domiciliati nelle

singole frazioni…”. Pertan-to si può affermare che irequisiti di mia eleggibilitàsono pienamente rispettati.Aggiungo, la mia nominaquale componente dellaConsulta di Frazione diBure è avvenuta all’unani-mità con DeliberazioneConsiglio Comunale n. 55del 29.09.2009; sempre intale sede, l’Amministra-zione Comunale ne avevaricordato i requisitirispondendo ad una precisarichiesta di chiarimentoavanzata da un consiglieredel PD. Il tutto è consulta-bile nel verbale della Deli-berazione. Inoltre, vorrei fare ancheun’altra considerazione cheritengo significativa: latempistica con cui il Circo-lo PD ha diffuso la notizia,14 mesi dopo la mia nomi-na a Presidente della Con-sulta di Bure. Sono delparere che si sollevanoquestioni di forma quandonon si hanno argomentazio-ni sostanziali e il meritodiventa scomodo a qualcu-no. Penso che gli abitanti diBure apprezzino il serviziofin qui svolto dalla Consul-ta, sia per il contenutodegli interventi realizzatisul territorio (a titolo dipure esempio, i primi inter-venti per la riduzione dellapericolosità dell’incrocio

tra Via Poiano e la provin-ciale, l’installazione di dis-suasori di velocità in varipunti critici, ect…), sia peril metodo adottato. La lineaguida generale nella con-duzione della Consulta èquella di cercare sempre unpunto d’equilibrio fra ele-menti positivi diversi, diarrivare a decisioni in uncontesto partecipativo,dove si ascoltano tutte leposizioni con l’obiettivo dievidenziare il massimo diconvergenza e trovare unterreno d’intesa sia purenella distinzione dei ruolitra maggioranza e opposi-zione. La trasparenza dellavoro - frutto del preziosoimpegno dei suoi membri edella forte sinergia conl’Amministrazione - con lapubblicazione dei verbaliconcernenti le riunioniperiodiche, vuole essereuna prerogativa della Con-sulta. E’ con questo spirito che laConsulta di Bure intendesvolgere il proprio manda-to, con la consapevolezzache ci sarà sempre la possi-bilità di migliorare, conl’invito ad andare oltre lasterile polemica e spostarela discussione su temi con-creti.

Leonello CarneriPresidente Consulta

di Bure

Page 6: L'altro Giornale - Edizione Valpolicella Marzo 2011

Per scongiurare ripetutied efferati episodi di vio-lenza in atto ormai dadecenni in tutto il mondosoprattutto da parte del-l’Islam nei confronti deicristiani, e al fine dimostrare come la religio-ne deve essere un elemen-to di unità e non di divi-sione tra gli uomini, daalcuni anni si è pensato diricorrere a incontri di pre-ghiera tra le varie religio-ni esistenti nel mondo,nella speranza che il guar-darsi negli occhi, il par-larsi, il confrontarsi sere-namente, insomma ilcosiddetto “dialogo”possa ottenere quell’ac-cettazione delle diversitànecessaria per una convi-venza pacifica tra i popo-li. La massima espressionedi questi incontri, si èavuta nell’ormai storicoincontro di preghiera ad“Assisi” del 1986 che havisto riuniti nella cittadel-la del Santo i rappresen-tanti delle varie religioniesistenti sul pianeta, ido-latri compresi, con parti-colare riguardo per le trereligioni cosiddette“monoteiste”: ebraismo,cristianesimo e islami-smo. Quando si dà l’avvallo aqueste iniziative moltoparticolari non si possono

nascondere i rischi cui siva incontro, soprattutto direlativismo. Lo stesso Giovanni PaoloII era ben consapevole diquesto pericolo: i suoiprincipi sul dialogo trareligioni erano moltochiari, e sono usciti piùtardi nella “DominusJesus”. E’ anche vero che i medianon si fermano sui princi-pi, ma sfruttano ogni pos-sibilità di spettacolo e didibattito e aumentano ilrischio di relativismo:infatti sono stati introniz-zati su alcuni altari dellabasilica del Santo, alposto del SantissimoSacramento i più svariatiidoli: induisti, buddisti,animisti con scenografie erituali del tutto improprieper un luogo sacro cristia-no, mentre la statua dellaMadonna di Fatima collo-cata su un piccolo tronocircondato da fiori bian-chi e portata sulle spalleda pellegrini cattolici conl’intenzione di impetrarel’aiuto di Maria in quellasingolare “avventura ecu-menica”, è stata voluta-mente bloccata fuori dallemura della città per non“suscitare reazioni negati-ve nei non cristiani”.Insomma più che di pre-ghiera si è trattato di unacarrellata folkloristica di

rituali pseudo-religiosi,alcuni tribali, altri magici,che al limite si potevanorappresentare dignitosa-mente in una qualunquesala civica, assai meno inun luogo sacro. A tale proposito il card. Biffi ha messo in guardia ifedeli dal pericolo delle“cose buone” quandosono distaccate dalla fedenel mistero di Cristo:«l’amore per la pace, ilrispetto per la natura, l’at-teggiamento di dialogosono valori relativi; quan-do si assolutizzano,diventano istigazioniall’idolatria».

Patrizia Stella

Marzo 2011 6DIALOGO

13 FEBBRAIO

“Donne in piazza”Domenica 13 febbraio in 230città italiane 200.000 femmi-ne hanno accusato di calpe-stare la dignità femminile. Leneopuritane del terzo millen-nio tra birre, barzellette e slo-gan, si sono scordate di auto-ricordarsi che le colleghe chesi sono liberamente offerte aBerlusconi lo hanno fatto inossequio alla loro "bibbia":l'utero è mio e lo gestisco io.Invece di gioire per l'applica-zione di tale emancipato prin-cipio, se la sono presa conl'innocuo e munifico utilizza-tore finale. Onestà intellettuale e soprat-tutto sindacale (alle manife-stazioni erano presenti moltiComitati in difesa delle pro-stitute), non avrebbe piuttostovoluto che le perbeniste se laprendessero con i maschi cheusano le lucciole a prezzi dasottocosto piuttosto a chi leaccoglie a fior di quattrini,musica e champagne? Perchédunque prendersela unica-mente con chi ha permessouna maggiore capitalizzazio-ne delle "risorse umane"?

Ironia a parte, perché le“signore”che bighellonavanonelle piazze non hanno ricor-dato alla stragrande maggio-ranza delle donne italiane chenon si sono fatte strumenta-lizzare dalle segreterie deipartiti (i veri organizzatoridell'ennesimo tentativo dispallata politica al governoBerlusconi) e che per loro, lacosiddetta autodeterminazio-ne della donna si riassumenell'insindacabile dirittoall'ammazzamento della vitanascente? Può dunque pontificare dimorale e dignità della donnachi ha il coraggio di ammaz-zare un essere innocente chesta per venire alla vita? E quelle suore che indecente-mente hanno sfilato assiemealle femministe, si sarannorese conto di aver sostenuto inemici della vita? E' meglio un peccatore con-fesso come Berlusconi, o deisepolcri imbiancati, bellifuori ma corrotti dentro?

Gianni Toffali

Verona

ASSISI DUE

“Tutte le religioni sono uguali?”

Si cercano testimoni che abbiano assistito al sinistro avvenuto

19/02/2011 alle ore 9.30 in localitàLenguin a Pedemonte. Tra i veicoliFiat Panda nera e Fiat Punto rossa

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3 - 3- 2011

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Marzo 2011 7DIALOGO

DA NEGRAR 1

“Chi più ne ha più ne metta”“Estote parati”, “Siate pronti!” dicevano iRomani traducendo i Vangeli di Luca eMatteo.“Be prepared” diceva Baden Powell, fon-

datore dei boy scout. “…al perseguimento del bene comune deveessere finalizzata la comunità politica”, diceil Papa.“Sistema in decomposizione” e “NON èuomo di buon governo chi, una volta affer-mato il potere, lo esercita come dominio,sentendosi un dio….” dice il Vescovo diVerona nei messaggi ai politici. Se il “benecomune”, il “buongoverno” e il “buonsen-so” vengono invocati da vari personaggi didiversa cultura, evidenziando un’emergen-za, forse è ora che i cittadini-elettori “fac-ciano i boy scout” cioè esplorino il mondodella Politica visto che l’attuale sistema di“democrazia rappresentativa” è in profondacrisi , perché la Politica ha perduto la rap-presentanza dei propri elettori e perché pareche NON vi siano politici che vogliono farei Benefattori della propria comunità. Anchein Valpolicella, prima dei Tricolori o di lot-tizzazioni, che poi rimarranno invendute acausa della crisi, o di “domeniche a piedi”che servono solo a “rompere le scatole” aicittadini, bisognerebbe pensare alla viabili-tà del futuro e non lasciare svanire occasio-ni di lavoro per gli artigiani dell’edilizia eper operatori socio-sanitari, come nellarichiesta dei Comboniani per la costruzionedi una Casa di Riposo, che sembra non fina-lizzarsi per questioni di scelta dell’area daedificare, mentre l’area dell’ex-IstitutoMonfortani giace in abbandono da più di 10anni. Ugualmente nelle questioni Pullminigratis e…Villa Albertini (Valier). Qualcunoricorderà che durante la campagna elettora-le del giugno 2009 una coalizione, capitana-ta dall’ex-assessore ai lavori pubblici, oradimessosi, aveva promesso “i pulmini gra-

tis” per i bambini della Scuola dell’obbligo.Tale “promessa” non è stata adempiutaadducendo “sopraggiunte restrizioni dibilancio comunale a seguito della crisi”. Maanche per le famiglie con bambini è arriva-ta la crisi. Adesso che a seguito delle dimis-sioni dell’ex-assessore si sta procedendo adun “rimpasto” nella Giunta, sarebbe ora chel’Amministrazione cominciasse ad adem-piere alla promessa dei pulmini, visto che lacoalizione che l’aveva messa in programmaha poi ottenuto alle successive elezioniregionali la maggioranza relativa sia aNegrar che a Verona e nel Veneto e quindiriveste un ruolo politico di “centralità” e diresponsabilità nella tenuta della Democra-zia e nel “buon nome” delle Istituzioni,come la DC ai tempi della Prima Repubbli-ca. D’altronde a pagina 16 de L’Altro Gior-nale di Febbraio, viene presentata una simu-lazione fotografica della ristrutturazionedella palestra del Valier, peraltro senza indi-carne l’incidenza sulle casse comunali. Se vi sono ancora “restrizioni di bilancio”,perché l’investimento al Valier non vienesospeso, visto che dovrebbe essere utilizza-to per “riunioni”, cioè per attività nonessenziali, quando a poche centinaia dimetri esiste una simile struttura, già funzio-nante, come la “Baita” di Santa Maria,costruita soprattutto con l’opera di volonta-ri, che hanno lavorato “di testa e di gomito”per avere una sala riunioni per la Comunità?Così gli stanziamenti al “pozzo senza fine”del Valier, che tra l’altro secondo la conven-zione con la passata Amministrazionedovrebbero essere a carico dell’attuale pro-prietario dei Monfortani, potrebbero veniredestinati alla riduzione del costo dei pullmi-ni, al servizio di tutte le famiglie di tutto ilComune.

Ugo ZanettiArbizzano

DA NEGRAR 2

“Il panorama sta cambiando”A Negrar cambia il panora-ma. I boschi di Novare lascianoprogressivamente il postoalla monocoltura di vigneti.Nei moderni vigneti nonvola una farfalle né nidificaun uccello. Anche i filari diciliegi che intercalavano ivigneti stanno sparendo.Stazioni di servizio avveni-ristiche oscurano l'ultimoscorcio di vallata e nascon-dono alla vista l'antico cam-panile. Miglioramenti fon-diari cancellano marogne eoliveti. Piccoli cambiamen-ti, che sommati trasformanoil panorama in un deserto,vitato ed asfaltato, progres-sivamente “borgoromizza-to”.Quello che più preoccupaperò è il cambiamento e ladesertificazione delle pro-poste culturali ed educative. Un segnale significativo: aNovare il Comune ha chiusoil Centro di AggregazioneGiovanile, tra il silenzio el’indifferenza generale. Al suo posto i nostri ragaz-zi, giovani e adolescenti,troveranno ora una propostanuova, accattivante, stimo-lante: un bar, sala biliardi,con calcetto e slot-machine.Proprio davanti alla palestrae alla “piazza di Novare”punto di ritrovo di moltiragazzi del quartiere. Niente di illegale, per carità.Tutto secondo le regole

dello stato biscazziere, checon una mano incassa soldidai giochi d'azzardo e conl'altra paga i medici percurare i maniaci del gioco.Niente di nuovo. E' cosìanche per il fumo.E tutto secondo le regoledella libera iniziativa eco-nomica. In pochi anni lemacchinette a Negrar sisono moltiplicate, la mag-gior parte dei bar di nuova epiù antica apertura le hainstallate. E' probabile chela vera entrata sia propriodovuta alle slot-machinepiuttosto che ai caffè e agliaperitivi.Sarà ma mi sentivo più tran-quillo quando in “piazza diNovare” c'era il Centro diAggregazione Giovanile. Forse i ragazzini a volteciondolavano, sfogliavanouna rivista “gratis”, gioca-vano “gratis” con i videogiochi, si connettevano ainternet “gratis”, organizza-vano feste con musicaassordante, suonavano la

chitarra, vicino ai nonni chegiocavano a tombola, sbir-ciati da un educatore chenon era li per spillarglisoldi. Anzi. Poteva suggerirequalche proposta per attivitàartistiche, culturali, divolontariato, dare un aiutoper scrivere un curriculumvita, un'informazione pertrovare lavoro. Si alimentava qualchesogno, qualche speranza,qualche passione, che oggi,come le farfalle, gli uccelli,i boschi, i ciliegi, stannopiano piano scomparendodal panorama di Negrar.

Alberto Avesani

Gentile lettore, proprioquesto mese l’assessoreLuigino Damoli e il consi-gliere Marco Conti, inter-vengono sulla questioneCentri di aggregazione peri giovani. La invitiamo aleggere l’articolo sullepagine di cronaca perNegrar.

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di Lorenzo Quell’Oller

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Marzo 2011 8DIALOGO

ESSERE CLOWN

“Una vita d’amore”Una via d’amoreSi dice che c'è un tempoper ogni cosa: per capire,per amare, per piangere eper ridere. Questo, per me,è il momento di essereutile a qualcuno aiutandoloa sdrammatizzare gli avve-nimenti della sua vita,facendolo sorridere, anchese, alla fine, sarò io lamaggior beneficiaria diquesta azione. Credo che in qualsiasi tipodi volontariato si ricevamolto più di quello che sidà perché il dare apre ilcuore all'Amore e alla feli-cità che porta con sé. Ci fadimenticare le nostre pic-cole o grandi difficoltà, inproporzione alla passione che investiamo nel nostrooperare con gli altri. Per questo mi sono iscrittaal corso, proposto dall'as-

sociazione "Essere ClownVerona Onlus" di San-t'Ambrogio di Valpolicella,per diventare clown di cor-sia e me la sto godendo. Miha entusiasmato l'acco-glienza degli organizzatorie quella dei nuovi iscritti,come me, che si sonodimostrati subito amici congrande spontaneità e affet-to. Io e Dino siamo i piùattempati del gruppo e,sinceramente, temevamodi sentirei un po' emargina-ti tra tanti ragazzi ed inve-ce una bellissima armoniae complicità ci lega tuttiinsieme. Ho riflettuto sulsignificato di essere unclown di corsia e credo chefar sorridere una personaammalata, anziana o in dif-ficoltà è donare una picco-la luce per rischiarare ilbuio della sofferenza.

Ma non finisce lì perchéaver allontanato, anche perpoco, la cappa nera dellapaura o dello sconforto èaiutare un altro a voltarpagina nella vita, a ripren-dere coraggio, a commuo-versi per la presenza disconosciuti vestiti daclown che dedicano il lorotempo ad altri sconosciu-ti…in un circuito d'Amoredisinteressato, è non sen-tirsi soli. Credo sarebbe meraviglio-so che anche dei consacra-ti a Dio si accostassero daclown a chi soffre perchéla ricchezza della loro scel-ta di vita, le parole chesanno esprimere sarebberomolto pregnanti e di gran-de sostegno per chi liascolta. Vivere nell' Amore di Dioè vivere nella gioia e lacosiddetta serietà non èintransigenza e tristezza,ma la certezza delle pro-prie scelte. Il clown Arcobaleno mi hadetto che per consolarequalche vecchietta che èstanca di vivere in una casadi riposo, le risponde,aseconda della stagione. Se è inverno le dice chequi sta al caldo mentrefuori c'è freddo e poi inquesta casa di accoglienzaè servita e in compagnia elei deve solo rilassarsi, se èestate le dice che qui c'è fresco mentre fuorifa caldo…fantastico! Un' affermazione così diun clown amorevole sem-bra del tutto vera, inecce-pibile,saggia e ricorda allapersona quanto è fortunata. Auguri di ogni bene a tutti

Flora Giardina

Da qualche mese è sorto,per gli ottantenni, l'obbligo(credo mai esistito) di rin-novare la patente presso leCommissioni Mediche Pro-vinciali. C'è, indubbiamen-te, chi auspicava di “peg-gio” (e quanto ottenuto ègià forse un conquistatocompromesso). Togliere lapatente agli anziani è infat-ti un facile “luogo comu-ne”. Non minimizzo il pro-blema, che va però visto nelgiusto contesto. Mi sembra,infatti, che ben più gravi enumerosi siano gli inciden-ti di giovani e giovanissimi,anche se fisicamente per-fetti!Prima o poi, tutti diventere-mo vecchi. E, soprattutto,chi ora è giovane pare nonrendersi conto delle conse-guenze che, ben presto,potrebbero ricadere pesan-temente anche su lui stesso,quando genitori o altrifamiliari anziani avessero aperdere l'autonomia neiloro spostamenti.Per capire come l'auto siauna frequente necessitàvitale, anche e specialmen-te per gli anziani, possiamofare solo qualche esempio:pensiamo alle sempre piùfrequenti abitazioni in postiisolati, dove di fatto èimpossibile usare i tradizio-nali mezzi pubblici; o ricor-diamo alcuni paesi rimastiaddirittura privi dell'ultimonegozio di alimentari (senon hai la macchina, nonhai neanche il pane!); senzadimenticare infine la sem-pre più frequente necessità(ed è proprio il caso tipicodegli anziani) di accedere amedici ed ospedali. All'at-tuale massiccia riduzionedei ricoveri, è seguito uninevitabile ed esponenzialeaumento negli spostamentidel paziente, cui - di fatto –deve quasi sempre provve-dere lui stesso... e non hocitato che qualcuno deitanti casi possibili.Le attuali, sia pur valide,Commissioni Mediche, giàin difficoltà con i loro pre-cedenti oneri, rischierannoforse di “scoppiare” difronte ad una imprevista eimprevedibile utenza dianziani, dovuta anche alcontinuo aumento della vitae della validità fisica. Il problema per gli anzianiè davvero grande: eccessi-ve liste di attesa (sento par-lare anche di cinque mesi) ecomplesse formalità di pre-

notazione; pesanti code ilgiorno della visita, dentromagari un “girone dante-sco” con etilisti, tossicodi-pendenti, malati mentali;scarso numero delle Com-missioni ed eccessivadistanza dalla residenzanormale dei richiedenti.Inoltre, il provvedimentogiunto improvviso e pocochiaro, crea ulteriore dannoper tanti anziani, che sisono trovati, di colpo, diso-rientati e senza patente... In alternativa all'attualeCommissione (un po' comefatto per i diabetici), sareb-be proponibile, dopo gliottant'anni, una serie diconsulenze specialistiche(peraltro facilmente produ-cibili, essendo, ad una certaetà, quasi normale “routi-ne” anche terapeutico - pre-ventiva). Al limite, semprein analogia con i diabetici,si potrebbero istituire dellestrutture geriatriche mirateche “tirano le fila” conclu-sive, più consone però agli

anziani, anche perchèmeglio distribuite sul terri-torio e di più facile accessorispetto alle presenti Com-missioni.Come ultima proposta (perl'anziano che può rinuncia-re all'auto ) ci sarebbe ilrilascio dell'abbonamentoai mezzi pubblici, gratuitoo quasi, cosa che non sareb-be un grosso aggravio allepubbliche casse. L' altrafaccia di questa medagliastarebbe nell'aspetto “com-merciale”. In questimomenti di crisi, ogniprovvedimento che disin-centiva troppo la guidapotrebbe comportare lacaduta di un'ancora impor-tante fascia di mercato,quale quella automobilisti-ca.Spero che i nostri politicitengano conto di questelamentele, e che possanotenerne conto... anche glielettori interessati appena sitornerà a votare.

Lettera firmata

PATENTE

“Rinnovo a ottant’anni”

Il distacco emotivo l’ho messo in praticada poco tempo. Mi rifiutavo di metterlo inpratica per paura di rinunciare al miomodo di fare che ritenevo sempre giusto.Adesso che ho deciso di lasciare il mioalcolista libero di operare le sue scelte elibero di fare come meglio crede, noto checi comprendiamo un po’ di più. Cercherò di riflettere maggiormente, conpazienza fede e amore. Sono un’Al-Anon,sento con gioia di potere trasmettere que-sta mia accettazione. […] Sono semprecontenta di poter leggere al mio gruppoquesta mia riflessione. Nel momento incui ho cominciato a riflettere su cosasignifica veramente accettazione, ho cam-biato atteggiamento non solo con chi mista vicino, poiché ha anche lui il problemaalcol, ma con chiunque io abbia rapporti:

riesco a essere più leale, meno esigente esu questa strada riesco trovare la mialibertà. È una sensazione bellissima chesta entrando nella mia personalità. Pertanti anni ho portato dentro di me unagran voglia di fare mille cose, oltre aquelle che ritengo sia stato giusto fare.Ma per portare avanti queste aspirazioni,ho sempre lottato e coinvolto chi mi stavicino. […] La mia libertà era ostacolatada compromessi, da ipocrisie usate perportare avanti quello che per me era loscopo della mia vita. […] Credo che cer-cando di non imporsi sempre sulle perso-ne, ma accettando e rispettando la perso-nalità altrui, si impari a crescere e a darelibertà di pensiero a tutti. Questa per meè accettazione.[…]. Tel. 3343952277.

Giusy Al-Anon

ALCOL. TESTIMONIANZA DI GIUSY

Flora Giardina insegnante di consapevolezzae autostima, scrittrice di libri sul benesserenel rapporto con se stessi e con gli altri, presi-dente dell' associazione culturale e benefica“La via del cuore” propone il corso “I raccon-ti che curano”, un ciclo di 8 incontri, il marte-dì e il venerdì, a partire da martedì 8 marzo,a Negrar presso l'ex-asilo, in via Marconi –dalle 20.30 alle 22.00. «Leggeremo insieme – afferma Flora - branidi alcuni libri per prendere coscienza su con-cetti come l'accettazione delle proposte dellavita, l'Amore, il coraggio e la fiducia in se stes-si e negli altri, che sono vitali per un camminopiù felice. Come sempre ci saranno momenti di condivi-sione, rilassamento e meditazione accompa-gnati dalla musica». Seguirà poi un corso su ispirazione dal libro“Donne che amano troppo”, strutturato in 8incontri, il lunedì e il mercoledì, a partire dalunedì 4 aprile, a Negrar, presso 1’ex-asilo, invia Marconi – dalle 20.30 alle 22.00. Per info e iscrizioni: Flora 347.9779240

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Marzo 2011 9DIALOGO

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UNITÀ D’ITALIA 1 UNITÀ D’ITALIA 2

“Coesione e slancio...”Benvenuto anniversariodell’unità d’Italia. Malgrado l’anzianità (150anni) sembra abbastanzain forze per iniettare inmoltissimi italiani nontanto la voglia di ripassarela storia, materia cheviene spesso strattonataseguendo proprie convin-zioni, ma l’esigenza,ritengo molto sentita , del-l’orgoglio di appartenen-za. Desidero trattare questoargomento per appagareun mio intimo convinci-mento circa la necessità difar emergere, nella parti-colare ricorrenza, tutte leproblematiche che interes-sano l’unità e la difesadella Patria. Ciò detto registro, consoddisfazione, quanto staavvenendo in questi giorninella nostra Verona. Proprio quando sembravache il 17 marzo del cor-rente anno dovesse passa-re quasi in silenzio, ecco ilrisveglio, originato princi-palmente dalle iniziativedel sindaco Flavio Tosi,che, rispettando la fasciatricolore, che spessoindossa, ha preso nettaposizione, nei confrontidella necessità (non solodell’opportunità) di sotto-scrivere una medesimaidentità collettiva, rinun-ciando ad un retorico con-

formismo. Io, e pensomolti altri italiani comeme, disapprovo con forzacoloro che in presenza delnostro tricolore e dell’in-tonazione del nostro innonazionale non sentono ildovere di onorarli, in par-ticolare in consessi diorgani istituzionali. Merito, inoltre, al primocittadino che ha affermato«la bandiera è un simbolodell’unità d’Italia, l’innod’Italia è quello di Mame-li. Punto». Purtroppo questa visionenon è condivisa da quellaparte dei nostri connazio-nali (ritengo limitata), cheintende rinnegarla. Noi vogliamo riferirci ericordare quella vastacomunità che 150 anniaddietro sognava unmondo migliore. Il Vene-to, si dice, è un’altra cosaperché è stato annessoall’Italia, ceduto da Napo-leone III, con il beneplaci-to prussiano nell’ottobredel 1866 (3ª guerra d’indi-pendenza). E su questo non sono perniente d’accordo. Guardiamo al Risorgi-mento, e lo dico anche acoloro che sono moltoostili, come a un’ottimaoccasione per esaminare ilpresente con lo sguardorivolto al passato, traendoanche motivo di orgoglio

e fiducia per guardare alfuturo con le nuove gene-razioni. L’Unità d’Italia non può enon deve essere posta indiscussione. Nel bene e nel male sono150 anni che siamo insie-me. E’ la storia che ci ha con-segnato un Paese cosìcom’è dandoci la possibi-lità di evolverci, prospera-re e raggiungere una posi-zione di tutto rispetto nelmondo. Utilizziamo non solo il 17marzo ma tutto l’anno peruna reinterpretazione eriflessione sull’italianitàche indubbiamente esiste.Facciamo solo fatica aindividuarla. Verona, con l’interventodelle istituzioni e di alcu-ne associazioni, ha già inatto un programma checoprirà tutto il correnteanno. Ben vengano tutte le ini-ziative che saranno propo-ste, perché sicuramenteserviranno a creare, comeha detto il Presidente dellaRepubblica «coesione eslancio di cui l’Italia hatanto bisogno in una fasecosì delicata, complessaed altamente impegnati-va».

Francesco Gueli

UNITÀ D’ITALIA 3

“Inno e bandiera da stadio”Gentile Redazione, sono ormai diversi mesi che leggo articoli di giornale e opinioni dei lettoririguardanti l’Unità d’Italia e i festeggiamenti per il suo 150° anniversario. Quello che mi ha col-pito, finora, è stata la ripetitività delle motivazioni addotte per criticare soprattutto il Risorgimen-to: fu un movimento di minoranza, l’Unità fu proclamata da appena il 2% della popolazione,all’Italia mancavano ancora il Lazio e il Triveneto, il Regno unitario fu uno Stato massicciamen-te centralizzato che soffocava le particolari identità regionali, eccetera eccetera eccetera. È ora difinirla. Ormai sappiamo tutti come andarono le cose. Se tenessimo veramente al nostro Paese,però, dovremmo dire: «È andata come è andata. Punto e basta». È nostro dovere, oggi, capire idifetti dell’Italia passata per correggerli, ma i miglioramenti sicuramente non si vedranno finchési continuerà a perdere tempo in continue chiacchiere criticando il passato. Infatti, sembra quasiche l’opinione pubblica italiana, oggi, sia pervasa da una sorta di pessimismo cosmico: tutto (oquasi) ciò che è avvenuto nel nostro passato è immancabilmente negativo, dal Risorgimento alloStato liberale, dalle guerre mondiali al fascismo, dalla Resistenza alla Repubblica. Non si salvaniente! E allora mi domando: a cosa servono tante prediche sulla mancata unità morale dellanazione, quando gli italiani stessi, con tutte le loro critiche sparse a destra e a manca, impedisco-no, di fatto, che si formi una memoria collettiva condivisa, una memoria che sia veramente dafesteggiare? Sarà un caso, o forse la conseguenza di queste spinte centrifughe, il fatto che l’innodi Mameli e il Tricolore siano divenuti ormai quasi esclusivamente un inno e una bandiera dastadio? Voglio proprio vedere se, quest’anno, ai genitori verrà in mente di insegnare ai figli l’in-no nazionale, nonostante non ci siano Mondiali o Europei in vista. E voglio proprio vedere sein giro ci saranno tanti Tricolori come l’anno scorso, oppure a quanta gente ancora verrà la spon-tanea idea di esporre la bandiera alla finestra di casa.

Riccardo Marini - Valeggio sul Mincio

“Per favore, smettetela”Adesso basta, per cortesiasmettetela. Credo che nonvi sia esempio, nella storiadella Repubblica, di unlivello così basso, cosìmeschino, così ipocrita edoffensivo del buongusto edel buonsenso delle perso-ne; urla ed accuse recipro-che che ci rendono ridicoliagli occhi di tutti nelmondo, rincorsa continuaallo scandalo su chi l’hacombinata più grossa, dos-sieraggio su tutto e su tutti,un vero e proprio circo del-l’informazione e del pette-golezzo, della ricerca delloscandalo a tutti i costi ed intutte le direzioni mentrel’economia arranca, la cre-scita si ferma, le impresesoffrono e con loro soffro-no le famiglie. I sondaggirilevano quanto resti eleva-to il numero degli intervi-stati che non prende posi-zione e si dichiara indecisomettendo in risalto unaindiscutibile stanchezzaverso il bombardamentomediatico su fatti e vicen-de che proprio non ci inte-ressano. A noi, gente comune esemplice, interessano ifatti, le cose concrete cheincidono sulla nostra vitadi tutti i giorni e non loscandalismo a tutti i costi.Da questo punto di vistaritengo che la stampa e ilmondo dell’informazione

abbiano delle grandiresponsabilità, perchéanche loro possono giocareun ruolo importante nellaformazione delle giovanigenerazioni e della nuovaclasse dirigente. Pur doverosamente salva-guardando il diritto di cro-naca, per carità, mi doman-do, sicuramente ingenua-mente, è mai possibile tro-vare quotidianamentepagine e pagine di trascri-zioni di intercettazionisulle porcate della vita pri-vata di talune autorevolipersonalità o si muovanole Istituzioni diplomaticheper sapere di chi sia unappartamento alla caccia dichissà quale scandalismo,di accuse reciproche rin-correndo un gioco al mas-sacro che non porterà nien-te di buono e non si dedi-chino almeno due pagineal giorno o una trasmissio-ne la settimana sul tantobene (e ce n’è tanto) chemolte persone semplici onon famose fanno nel

campo del volontariato edell’associazionismo, o sullavoro che molti ricercato-ri, in silenzio, fanno nelcampo della medicina omolte piccole e medieimprese fanno per tenerealto il nome del nostroMade in Italy e quindil’economia del nostroPaese? Abbiamo tantobisogno di positivo! Lochiedono i giovani che sipreparano al proprio futu-ro, lo chiedono le impreseche, nonostante tutto, cre-dono nel proprio lavoro enella crescita delle proprieattività, lo chiedono lefamiglie che voglionoessere parte fondamentaleed importante della comu-nità in cui vivono, lo chie-dono le persone che com-piono il proprio doveretutti i giorni. Per favorebasta, fermatevi, pensateun pò a noi! Sarebbe ilmodo migliore per festeg-giare il nostro 150° com-pleanno.

Filiberto Semenzin

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Page 10: L'altro Giornale - Edizione Valpolicella Marzo 2011

Marzo 2011 10CRONACHE

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«La sanità veronese spende troppo». La Corte dei Conti vene-ta ha stilato la sua relazione sul bilancio regionale 2009. E, inmezzo, è finita pure l’Ulss 22 che vede, al suo interno, le duegrandi strutture private convenzionate, Pederzoli di Peschieradel Garda e Sacro Cuore – Don Calabria di Negrar. Queste ulti-me, secondo la relazione, altererebbero i conti dell’Ulss 22 ecreerebbero duplicazioni di reparti già presenti nella rete pub-blica. «Sono molto attento ai numeri: ogni sistema ha bisognodi una sua sostenibilità. Altrimenti si rischia di finire male –spiega Alessandro Dall’Ora, direttore generale dell’Ulss 22 -.La Corte dei Conti ha fatto un’analisi di elementare buonsenso» Un buco di 522 milioni di euro nel bilancio regionale 2009.Perché?«Il disavanzo è frutto di un’operazione algebrica. Bisogna trar-

ne le conclusioni: è evidente che abbiamo un’organizzazione che sta costando più delle risor-se che si è in grado di mettere in campo. I costi sono generati da una programmazione e lanostra, probabilmente perché datata o vecchia, non è stata riallineata all’andamento dellacostosità del sistema. L’evoluzione tecnologica, sia dei farmaci che delle attrezzature, portaa investimenti sempre più pesanti. E se non si ridisegna l’organizzazione tenendo conto diqueste dinamiche interne, si finisce per avere una costosità superiore alle risorse a disposi-zione».La Corte dei Conti regionale ha puntato il dito su un’“eccessiva offerta di posti letto”nel veronese.«Effettivamente, l’offerta è numerosa. Tuttavia, occorre fare dei distingui: capire, intanto, sei posti letto sono per il territorio o se vengono utilizzati per erogare prestazioni fuori provin-cia o regione. Perché una parte dei posti letto, in realtà, non è usata per la popolazione vero-nese, bensì forestiera. Non siamo dei folli da voler sovradimensionare gli ospedali, ma nondobbiamo neanche farci abbagliare dal miraggio riduciamo i posti letto così risparmiamo: icosti di un ospedale, anche se togliamo la metà dei posti letto, sono identici a prima. O ilrisparmio non è proporzionato. Quello che costa non sono i posti letto. Oggi, le strutture leabbiamo e sarebbe più opportuno usarle al meglio: ridurre i posti letto per crearne di nuove,vorrebbe dire immobilizzare edifici già esistenti, senza utilizzarli e spendere in investimen-ti per realizzare quelle nuove. Inoltre, in Veneto, abbiamo un altro problema».Cioè?«Il territorio. Noi saremo la Nazione delle cento città ma la nostra è la Regione dei millecampanili. La medicina di 70 anni fa non era quella di adesso: oggi, necessita di una serie ditecnologie che non è più possibile pensare di mettere sotto ogni campanile. Purtroppo, però,la popolazione desidera ancora la propria struttura sanitaria di riferimento e non concepisceche una razionalizzazione, che porterebbe un po’ più distante l’ospedale, consentirebbe diavere risposte migliori. Bisogna fermarsi a riflettere e intraprendere un percorso di condivi-sione, invece di innescare solo diatribe».Anche l’Ulss 22 è stata tirata in ballo.«In realtà nessuno ha puntato il dito contro di noi. Gli accordi con le strutture private non lifa l’Ulss ma la Regione. Quello che ci compete è gestire al meglio, e in modo oculato, lerisorse che ci vengono assegnate. Inoltre, in qualche azienda vi sono addirittura quadruplo-ni: la stessa funzione è così quadruplicata».Come si potrebbe risolvere la situazione?«Per esempio, riconvertendo i processi riorganizzativi e cercando di razionalizzare le risor-se. Tuttavia, non sono operazioni facili, anche perché ci si muove in un contesto particolare:l’Ulss 22 è, da nove anni, che prende la quota capitale di finanziamento penultima del Vene-to, ossia 1.460 euro per assistito all’anno. Ci sono aziende che percepiscono 1.800 euro. Seavessi a disposizione la stessa cifra, le cose sarebbero ben diverse». Matteo Sambugaro

Parliamo di questo “buco” all’interno della sanità veneta.Alla luce della sua esperienza di assessore, come siamo arri-vati fin qui?«Conosco bene i “conti” del Veneto: vengono tenuti monitoratitrimestralmente da un tavolo di monitoraggio del Ministero del-l’Economia, i cui esperti agiscono in modo “duro” affinché ilbilancio venga mantenuto in pareggio. In tutto questo un certo sforamento programmato era possibile,tanto che 140milioni di euro annui, per quanto concerne la Regio-ne Veneto, venivano destinati al miglioramento dell’ambito socia-le. Uno sforamento, questo, che ogni anno, fino al 2009, venivapoi ripianato attraverso l’applicazione dell’Irpef comunale. Le cose sono cambiate quando l’allora presidente Galan mi infor-mò di voler togliere l’Irpef. E’ stato così che a fine anno ci siamopresentati con un buco di 101 milioni di euro – mi ero impegna-to per fare in modo di risparmiare rispetto agli anni scorsi - non più ripianati però dall’Irpef.Una pesante eredità, questa di Galan, che ha fatto sì che, il ministero dell’economia “saltasseaddosso” a Zaia e a Coletto richiamando all’ordine la spesa sanitaria. Ha preso il via un meccanismo che ha visto l’attuale assessore alle finanze muoversi imme-diatamente per ripianare il debito e la nascita di quel libro bianco da cui è emerso che le Ulssavevano i conti a posto, salvo gli ammortamenti su alcuni investimenti – una somma che laRegione Veneto si è dichiarata non disposta a ripianare –. Ecco la storia di questo buco».La sua opinione?«Il servizio sanitario Veneto è sottofinanziato da decenni Da quando esistono le Regioni esi-ste, per quanto concerne la sanità, una formula basata sul rapporto tra età della popolazione ePil. Il Veneto da parte sua contribuisce al Pil nazionale per il 10,5%, contro un 8% di fondi perla sanità assegnati. Ciò significa che su 100miliardi di euro di Pil nazionale il Veneto dovreb-be ricevere almeno 10 miliardi, invece ne riceve 8. I due miliardi mancanti vanno a coprire ibuchi del sud Italia: lì ci sono posti letto in eccesso, lì si registrano veri casi di malasanità».Quali possibili soluzioni?«Cartina alla mano, bisognerebbe riorganizzare tutte le Ulss della Regione Veneto, conside-rando quali sono i reali servizi da dare al cittadino. Serve una nuova conformazione geografi-ca delle Ulss in base ai bacini di utenza e agli ospedali del territorio. L’Ulss 22 poi, in parti-colare, è un distretto molto difficile da gestire: è lunga e stretta, con il lago, con il turismo, congrossi centri e due ospedalità private che costituiscono il 50% dell’ospedalità privata del Vene-to. A questo proposito da parte mia avevo proposto di poter “spalmare” i conti di queste duerealtà su tutte le Ulss del Veneto, sollevando così l’Ulss22». Un problema, questo, legato in ogni caso anche alle famose liste d’attesa…«Credo di essere stato l’unico assessore alla sanità a dire di non voler abbattere le liste d’atte-sa, un problema dovuto ad una legge nazionale, mai più modificata, che permette ai medicispecialisti di esercitare la propria attività in qualità di libera professione all’interno degli ospe-dali al di fuori dell’orario lavorativo ospedaliero. Un’opportunità di cui qualcuno ha approfit-tato, contribuendo ad alimentare ulteriormente il problema delle liste d’attesa. Servono quin-di controlli più rigidi sull’operato dei medici. Paradossalmente sono convinto che sia necessaria una maggior tutela del medico da partedella legge: gli specialisti temono sempre più eventuali denunce davanti ad errori che anche ilmiglior professionista può commettere. Per ovviare a questo vengono prescritte montagne diesami e medicinali ed è questa medicina difensiva che sta creando ancora più problemi».

Silvia Accordini

Sandro Sandri sta presentando un progetto di legge - che segue una delibera approvatadurante il suo mandato di assessore regionale – per la presa in carica da parte della Regio-ne Veneto dei diabetici. «In Veneto – afferma Sandri – ci sono 150mila diabetici conclama-ti – ed altrettante persone che non sanno di esserlo. E’ necessario sensibilizzare alla preven-zione e alla cura di questa malattia.»

“Offerta eccessiva di posti letto” in relazione alla popola-zione del territorio e “spesa sanitaria eccessiva e oggettiva-mente ridondante”: in questi termini è stata definita laspesa sanitaria veronese nell’ambito della relazione annua-le per l’esercizio 2009 presentata al Consiglio regionaleVeneto dalla presidente della Corte dei Conti regionale,Diana Calaciura Traina. La relazione in sostanza ha promosso il bilancio per l’eser-cizio 2009, ma con inevitabili osservazioni. In particolareper la Provincia scaligera. Il dato che emerge è uno in par-ticolare: secondo il bilancio 2009 alle 24 aziende ospedalie-re venete corrisponde un disavanzo di 522 milioni di euro.

Così, se nel 2007 alla voce “altri oneri finanziari” si eraregistrata la cifra 0.9 milioni di euro, nel 2009 questa lievi-ta a 17.6 milioni di euro. Secondo la Presidente della Cortedei Conti il passivo è dovuto all’aumento negli acquisti dibeni e servizi sanitari. Nel mirino l’Ulss22 veronese, di cui fanno parte le duegrandi strutture private convenzionate, Pederzoli diPeschiera del Garda e Sacro Cuore – Don Calabria diNegrar che, secondo la relazione della Corte dei Conti,altererebbero anche i conti dell’Ulss20. La richiesta che neè derivata va quindi nella direzione della “razionalizzazio-ne”, con l’eventualità di ristudiare reparti e servizi offerti

dalle due strutture convenzionate Pederzoli e Sacro Cuoreeliminando i “doppioni” che si verrebbero a creare con lelimitrofe strutture pubbliche. Ad intervenire in merito alla questione sono Sandro San-dri, ex assessore alla sanità veneta – oggi consigliere regio-nale e componente della Commissione sanità della Regione- e Alessandro Dall’Ora, direttore generale dell’aziendaUlss22. L’attuale assessore alla sanità della Regione Vene-to, Luca Coletto, informa che interverrà in un secondomomento, in attesa della presentazione ufficiale del nuovopiano programmatico relativo alla sanità veneta, la cuibozza verrà a breve resa pubblica.

L’INCHIESTA. La Corte dei Conti regionale ha presentato la relazione per l’esercizio 2009

«Sanità veronese spendacciona»

Alessandro Dall’Ora Sandro Sandri

Page 11: L'altro Giornale - Edizione Valpolicella Marzo 2011

PAROLA AL PRESIDENTE GHINATO«Il complesso Aquardens –spiega il presidente Enrico Ghinato - verrà rea-lizzato su una superficie complessiva di circa 60mila mt2 in località SantaLucia e prevede la costruzione, nel primo stralcio, di un parco termale cor-redato di tutti i servizi connessi e tipici delle analoghe iniziative europee.Non mancherà il centro benessere, una ristorazione dedicata e un’offer-ta commerciale in linea col prodotto benessere. Sarà presente una dire-zione sanitaria in quanto la struttura risulta autorizzata dal Ministerodella salute. Ampia la dotazione dei parcheggi previsti in linea con glistandard internazionali. Una particolare attenzione all’aspetto costrutti-vo: saranno realizzate costruzioni non invasive che si integreranno per-fettamente con l’ambiente circostante. La viabilità infine – conclude Ghi-nato - subirà quei miglioramenti necessari a ricevere i flussi programma-ti attraverso l’adeguamento di via Valpolicella e di via Moceniga».

La Commissione provincialeper la Valutazione dell’im-patto ambientale ha decreta-to ufficialmente che il com-plesso termale Aquardensnon si deve sottoporre allaprocedura di VIA (Verificadi impatto ambientale, ndr.). Possono così partire i lavoriper la costruzione del com-plesso termale Aquardens aSanta Lucia di Pescantina. Ha così termine il lungodibattito tra l’Amministra-zione comunale di Pescanti-na e la Provincia di Veronache metteva in dubbio lalegittimità della concessionea costruire, già rilasciata dalComune il 27 luglio 2010. La Provincia aveva sollevatol’obiezione che la praticadovesse essere preventiva-mente sottoposta ad indagi-ne. Il Comune di Pescantina, dalcanto suo, appoggiandosi aipareri dei legali e dell’Uffi-cio tecnico, riteneva invecedel tutto legittima la proce-

dura di rilascio effettuata, inbase alla quale la societàAquardens avrebbe potutoiniziare i lavori. Il dibattito, molto vivace daentrambe le parti, non eragiunto ad una soluzione con-divisa tra gli enti.«A questopunto la società - spiega ilpresidente Enrico Ghinato -ha ritenuto opportuno, persenso di responsabilità e con

atteggiamento costruttivo,sottoporsi spontaneamentealla procedura di screening. Il problema Aquardens èstato affrontato dalla Com-missione provinciale VIA. Ilresponso è stato favorevoleall’avvio dei lavori del com-plesso termale, poiché lacommissione ha verificatoche i limiti dimensionali del-l’iniziativa non richiedevanol’assoggettamento a Via».Aggiunge il sindaco Ales-sandro Reggiani: «Final-mente si parte. Ringrazio la Provincia e gliassessori Fabio Venturi eSamuele Campedelli chehanno seguito attentamentein questi mesi il problema. Aquardens, non solo perPescantina, ma per tutto ilterritorio, costituirà unanotevole opportunità di svi-luppo e di iniziativa. Aquardens cambierà radical-mente il volto di Pescantinache, assieme all’Ammini-strazione, cercherà di svilup-pare al meglio un indirizzoturistico che coinvolga tuttoil paese».

CAMPEDELLI E VENTURI: «PROVINCIA SODDISFATTA»Soddisfazione della Provincia per la conclusionedella vicenda Aquardens. «Sono soddisfatto -commenta l’assessore alla pianificazione territo-riale, Samuele Campedelli - che finalmente ilavori prendano avvio. Sarà un progetto impor-tante per tutta la nostra provincia ed anche perla nostra regione. Avrà ricadute significative siaper il settore occupazionale, che per il mondoproduttivo, che soprattutto per il comparto turi-stico. Si tratta di un intervento che ha ottenuto il“placet” della Provincia perché sono state accol-te le modifiche urbanistiche richieste nei molte-plici incontri che abbiamo avuto con gli impren-ditori e con gli amministratori locali. Sono stati tutelati i cittadini, sono stati rispettati i vincoli paesaggistici e

ambientali, si è agito nell’interesse della collet-tività». Conclude Fabio Venturi, assessoreall’ambiente della Provincia: «Noi abbiamo fattola procedura di verifica di assoggettabilità allaVia. E’ stato detto che il procedimento Aquardensnon deve essere assoggettato a Via e deverispettare alcune piccole prescrizioni come lasistemazione di un incrocio stradale. E di conse-guenza, fatto questo passaggio, la societàAquardens può procedere coi lavori. Sono con-tento perché una bellissima opera verrà realiz-zata nel territorio della nostra Provincia. Inbocca al lupo alla società».

Marzo 2011 11CRONACHE

PESCANTINA. Chiuso il caso Aquardens

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ALLEANZA PER L’ITALIA

Treni in ValpolicellaAlta capacità ferroviaria eValpolicella: un binomio dicui si è discusso nella seratadi martedì 8 febbraio nel-l’ambito di un incontro orga-nizzato a San Pietro in Caria-no dal gruppo Api – Valpoli-cella. «L'alta capacità ferro-viaria – affermano i compo-nenti di Api Valpolicella - èuna valida forma di mobilità:la Provincia di Verona è inte-ressata a uno dei pochi croce-via europei, con la linea cheva da nord a sud dell'Europa.E’ una grande risorsa per ilnostro territorio». «L’altacapacità è necessaria perl’economia del nostro territo-rio – afferma Sergio Ruzze-nente, coordinatore regionaleApi -. Il problema da noi sol-levato riguarda in particolareil tracciato previsto per laValpolicella, che costeggia ingran parte l'attuale linea fer-roviaria, all’altezza di Balco-ni di Pescantina fino a locali-

tà Nassar a San Pietro inCariano, con un’impattanteuscita dalla galleria progetta-ta proprio sotto San GiorgioIngannapoltron - dove attual-mente si trovano i campisportivi dell'Ambrosiana Cal-cio di Sant'Ambrogio -. Unabarriera, questa – aggiungeRuzzenente -, che taglierà laValpolicella, creando a nostroavviso un certo disagio

ambientale. A breve verrannoaffidati gli incarichi tecniciper completare il progetto e,prima che sia troppo tardi,penso sia opportuno metterein discussione il tracciato pre-visto per la Valpolicella,come sta accadendo in comu-ne a Verona, dov’è in atto undibattito sul modo in cui lalinea entra a Verona attraver-sando San Massimo». S.A.

Api, Alleanza per l’Italia è un nuovo partito chevede come coordinatore regionale per il VenetoSergio Ruzzenente. «Si tratta di un movimentoche ha iniziato a muovere i primi passi, in modosilenzioso e moderato, circa un anno fa – affer-ma Ruzzenente -. Il nostro obiettivo è quello dicreare coalizioni ed alleanze con altri movimen-ti e partiti. Siamo aperti a tutti coloro che inten-dono affrontare la politica in modo moderato.Vorremmo tornare ad un’amministrazione seriae competente sul territorio».

Page 12: L'altro Giornale - Edizione Valpolicella Marzo 2011

Marzo 2011 12CRONACHE

GABRIELE MAESTRELLI, SINDACO DI SAN PIETRO IN CARIANO

Sindaco, come vede dal suo punto di vista il Patto di Stabilità?

«Lo Stato, calato su Regioni e Province ed Enti locali, tende a far spendere meno per ridur-

re il debito pubblico italiano. La normativa europea e nazionale quindi cerca di limitare la

spesa pubblica. Molti definiscono questo Patto come scellerato: in parte mi trovo d’accor-

do , in parte invece ritengo che le sue finalità siano giuste nel senso che in Italia non pos-

siamo progettare con un peso così gravoso qual è in debito nazionale. Il problema però è

sempre quello: tutti dovrebbero essere “Comuni virtuosi”, invece purtroppo solo alcune

Regioni, Province e Comuni si impegnano a rispettare quanto dettato dal Patto, in altre parti

d’Italia non è così, non esiste alcun Patto di stabilità, forse non esistono neanche i bilanci».

Parlando invece nello specifico del comune di San Pietro in Cariano…

«Come su tutti i Comuni del nord Italia, anche su San Pietro l’applicazione del Patto di Stabilità si sta ripercuotendo in maniera pesante. Il nostro Comu-

ne, anche con le precedenti amministrazioni, ha sempre rispettato il Patto. Certo, a scapito però degli investimenti che si potrebbero fare in base alle entra-

te che i cittadini garantiscono. Lo scorso anno il Patto ad esempio è stato rispettato solo grazie alla vendita di alcuni beni patrimoniali del Comune – se

infatti vendi “del tuo” il ricavato non rientra nel calcolo del Patto di stabilità -. Da Regione e Provincia abbiamo ricevuto considerevoli contributi, ma purtroppo solo in parte possiamo

farne uso, per il rispetto della cassa comunale, che rientra nel calcolo del Patto stabilità. In tutto questo nell’amministrare il Comune ci stiamo comportando in maniera più privatistica

che pubblica, gestendone la spesa come si farebbe all’interno di un nucleo aziendale, quando non ci sono i soldi, dobbiamo procurarceli, in poche parole. Sappiamo bene anche, che ora

sforare il Patto porterebbe ulteriori guai, riceveremmo meno trasferimenti dallo Stato, nessuna possibilità di contrarre mutui e blocco delle assunzioni. L’Amministrazione rimarrebbe

quindi ingessata e non in grado di gestire nemmeno i servizi fondamentali».

Come si prospettano i prossimi mesi?

«Molti sono i lavori in lista a san Pietro in Cariano: è chiaro però che tareremo la spesa in base al Patto di stabilità, operando in base alle normative e alle regole da rispettare. In questo

modo si cercherà di ovviare alla situazione paludosa in cui ci ritroviamo, sperando che le cose cambino. Penso che sarà comunque dura, unica speranza sarà il federalismo fiscale, la cui

applicazione porterà sensibili vantaggi (non nuove tasse come comunemente le opposizioni travisano) approssimativamente, dagli studi fatti, a S.Pietro in Cariano dovrebbero entrare

un 30% in più di trasferimenti, dalle imposte nazionali ». S.A.

Sempre più spesso il termine “patto di stabilità” emerge dagli articoli di giornale, viene pronunciato dagli ammini-stratori, ricompare ormai nel quotidiano di ognuno, nella maggior parte dei casi con accezione negativa.Ma che cos’è effettivamente questo Patto di Stabilità, le cui ripercussioni sui nostri Comuni sembrano essere cosìingombranti? E perché un’amministrazione, pur avendo a disposizione fondi, in certi casi non li può investire pro-prio a causa di quest’ormai famoso Patto? Ad intervenire con alcuni chiarimenti sono proprio gli Amministratoridel territorio: Giorgio Dal Negro, presidente Anci Veneto – associazione nazionale comuni italiani -, l’onorevoleAlberto Giorgetti, sottosegretario alle finanze, Gabriele Maestrelli, sindaco di San Pietro in Cariano.

L’INDAGINE. Intervengono Maestrelli, Giorgetti e Dal Negro

« Vi spieghiamo cos’èil Patto di Stabilità»

Gabriele Maestrelli

CHE COS’È. Il patto di stabilità è un insieme di regole dispesa che i Comuni con oltre 5mila abitanti sono chiamatiad osservare. La sua disciplina è nazionale, ma parte a pro-pria volta da precedenti normative europee, contenutenegli articoli 99 e 104 del Trattato della Comunità Europea(quando ancora si chiamava Cee), successivamente modifi-cati da ulteriori emendamenti del Trattato di Maastricht del1992. Secondo tali disposizioni, sono gli Stati a dover ren-dere conto dei propri livelli di spesa e a dover rimediareentro precisi termini, aspetto che ha suscitato non pocheperplessità tra gli Stati membri, che lo accusarono e tuttoralo accusano di eccessiva rigidità. Non mancarono nemme-no dissapori tra i diversi governi nazionali: molti hannoaccusato il Patto di essere applicato in forma diseguale, conqualche condiscendenza di troppo verso Francia e Germa-nia, peraltro ideatrici e sostenitrici. Il patto di stabilità alivello nazionale regola il bilancio dello Stato, composto nelsuo insieme dai singoli Comuni. Il metodo di calcolo attua-le è quello della spesa storica, che impone di mantenere ilrapporto tra entrate e uscite entro i limiti degli anni prece-denti. In pratica se un Comune aveva speso 2 milioni dieuro ed aveva registrato 3 milioni di entrate dovrà sempremantenere il saldo positivo di un milione: ecco perché spen-dere 2,5 milioni per un'opera pubblica, anche se il saldorimarrebbe positivo, comporta lo sforamento del patto e lerelative sanzioni. Sanzioni, queste, che, alla luce del-l’ultima finanziaria, consistono nella decurtazione deitrasferimenti statali pari alla cifra spesa, oltre all'im-possibilità di contrarre nuovi mutui e alla decurtazio-ne dello stipendio di sindaci e assessori.

Page 13: L'altro Giornale - Edizione Valpolicella Marzo 2011

GIORGIO DAL NEGRO,

PRESIDENTE

ANCI VENETO

Presidente, che dire in merito a questo tanto dibattuto

Patto di Stabilità?

«Dire che il presidente Anci Veneto è soddisfatto del Patto

di Stabilità sarebbe una falsità. Sono profondamente

insoddisfatto sul tema e credo, assieme a tutte le Anci

regionali, di poter dire che abbiamo accettato l’attuale

situazione. Siamo sempre lì, in opera di pressing. In que-

sti mesi alcuni risultati migliorativi sono stati ottenuti in

materia di finanziamenti pubblici e su altri stiamo lavo-

rando»

Qual è l’opinione di Anci Veneto quindi?

«Anche se ci sembra di poter dire che il Patto di stabilità

sta prendendo una piega positiva, continua comunque a rivelarsi una cambiale che tutte

le nazioni stanno pagando all’Europa. Siamo convinti in ogni caso che non sia giusto

che il “conto” presentato da questo Patto di stabilità venga pagato tutto dai Comuni,

anche se questi ultimi devono fare la propria parte. E’ infatti più facile che gli sprechi

si verifichino in sede romana, piuttosto che in un piccolo comune. Ciò che vogliamo è

una dimostrazione dei tagli a livello nazionale».

In attesa del 2014 quindi si “stringeranno i denti” facendo il possibile per rispet-

tare il Patto. E poi, quali le prospettive?

«Dopo il 2014 cambierà la logica con cui si affronterà il Patto: finalmente in questo

paese vedrà la luce la tassazione locale – a patto che le imposte non vengano aumenta-

te ma siamo sostitutive e alternative a quelle nazionali -.

A livello teorico quindi non dovrebbe cambiare nulla: ciò che farà la differenza sarà la

flessibilità rispetto alle esigenze di ogni singola realtà comunale. Fondamentale sarà la

tassa di scopo: il cittadino, che contribuirà direttamente attraverso le tasse versate al

proprio comune, sarà chia-

mato a rispondere in

maniera positiva o negativa

in merito alla realizzazione

di un’opera pubblica.

Un’importante evoluzione

del federalismo, questa,

che rappresenta un vero

esempio di democrazia

compiuta. Il cittadino final-

mente potrà sapere e vede-

re concretamente dove

vanno i suoi soldi». S.A.

Marzo 2011 13CRONACHE

Giorgio Dal Negro

ALBERTO GIORGETTI, SOTTOSEGRETARIO DEL MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE.

Onorevole, può spiegarci in poche parole che cos’è que-

sto tanto discusso patto di stabilità?

«Dal 1999 ad oggi l'Italia ha formulato il proprio Patto di

stabilità interno, come estensione del Patto di stabilità euro-

peo nato dall’esigenza degli stati dell’Unione di mantenere

un equilibrio ed una convergenza delle economie nazionali,

fissando dei limiti alla programmazione di interventi e di

spesa per gli enti locali.

Solo in questo modo è possibile garantire una corretta

gestione del denaro pubblico, mantenendo sotto controllo,

obiettivo principale del Patto, l’indebitamento netto degli

enti territoriali.

In sostanza, in sede di stesura della manovra finanziaria, vengono fissati dei tetti di spesa

entro i quali ogni ente si può muovere per programmare il proprio lavoro, sia per investi-

re in opere e progetti sia per coprire le uscite, e dai quali non può sforare, pena sanzioni

amministrative. L’intervento deriva soprattutto dalla necessità di dover coinvolgere tutti i

livelli di spesa della pubblica amministrazione con l’obiettivo di arginare il debito pubbli-

co».

La gente non capisce perché i Comuni in certi casi hanno denaro a disposizione ma

non possono investirlo…

«La motivazione è puramente tecnica, a livello strettamente contabile, secondo il SEC 95

che è il sistema dei conti adottato in Europa, l’investimento dell’avanzo di amministrazio-

ne non può essere utilizzato perché determinerebbe effetti negativi sui saldi di finanza pub-

blica, ovvero bisogna cercare di frenare la spesa a prescindere dalle disponibilità».

Dal Suo “osservatorio”, come stanno reagendo i Comuni della Provincia di Verona a

questo Patto e al suo necessario rispetto? Quali le maggiori difficoltà per non sforar-

lo?

«Alcuni Comuni, come purtroppo sappiamo, sono stati colpiti dall’alluvione dello scorso

novembre e, nonostante il pronto intervento del Governo, sono in sofferenza anche se, con

ulteriori migliorie ai parametri, credo che la situazione possa trovare una sorta di norma-

lizzazione. Più in generale, altre a qualche dissenso “fisiologico”, direi che si possa trac-

ciare un quadro sostanzialmente positivo nella nostra provincia in quanto, relativamente al

Patto di Stabilità 2009, l’87% dei nostri Comuni hanno rispettato il Patto, e la stessa media

sembra confermata per il 2010».

Fino al 2014 – in previsione del federalismo fiscale – quali sono le prospettive?

«Il federalismo fiscale rappresenta una grande svolta nella vita socio – economica di que-

sto Paese, e sono orgoglioso di far parte di un Governo che, finalmente, riuscirà a mettere

in atto una riforma così importante. In quest’ottica le prospettive sono potenzialmente infi-

nite, nel senso che, una volta forniti gli strumenti tecnicamente migliori possibili, starà

all’intelligenza ed alla lungimiranza degli amministratori farne buon uso». S.A.

Alberto Giorgetti

Trasparenza, vicinanza al cliente, consulen-za personalizzata e servizi su misura perfamiglie e imprese sono gli elementi distin-tivi dell’offerta di VIVIgas. L’azienda, fortedi un fatturato di 200 milioni di euro, unorganico di oltre 117 dipendenti e400.000.000 m3 di gas e 150.000.000 kwhdi energia elettrica venduti all'anno, si posi-ziona tra i primi quindici operatori italianispecializzati nella vendita di gas metano edenergia elettrica nel mercato liberalizzato.Presente in Veneto, Lombardia, Piemonte,Lazio e Umbria con 21 punti vendita dislo-cati nelle province di Verona, Bergamo,Brescia, Como, Varese, Novara, Verbania,Roma, Viterbo e Terni, è una realtà in con-tinua crescita. VIVIgas gestisce con estre-ma trasparenza ogni fase del rapporto con ilcliente dalla proposizione dell'offerta, allastesura del contratto, alla fatturazione: letariffe sono chiare e precise e i contratti e labollette sono formulati in maniera facilmen-te comprensibile. «Il nostro punto di forza –spiega Chiara Rastrelli, Direttore Marketingdi VIVIgas – è la vicinanza al cliente che sitraduce in una forte presenza sul territoriocon punti vendita collocati in posizioni stra-tegiche, come Santa Maria di Negrar, checonsentono di servire anche i piccoli centri.La vicinanza al cliente – prosegue ChiaraRastrelli - si esprime anche attraverso lanostra reattività e capacità di intervenire inmaniera tempestiva individuando possibilicriticità e proponendo le soluzioni più ido-nee per risolverle. A tutto questo si aggiun-gono i consulenti personali, dipendentiVIVIgas che operano presso i nostri puntivendita, capaci di rispondere con tempesti-vità e competenza a ogni richiesta relativa

alla fornitura di luce e gas». Il servizio,spiega VIVIgas, non è a esclusivo appan-naggio dei propri clienti, ma è anche adisposizione di tutti i cittadini che possonorecarsi presso i punti vendita e richiedereconsulenza per la comprensione delle vociche compongono la bolletta, o suggerimen-ti per individuare la tariffa più convenientecalcolata in base al proprio profilo di consu-mo. Gli utenti VIVIgas possono, inoltre,rivolgersi ai consulenti personali per attiva-re o modificare servizi e definire soluzionidi fatturazione e pagamento su misura. Unulteriore elemento che contraddistinguel’offerta di VIVIgas è la flessibilità nellaricerca di prodotti e servizi personalizzatipensati per rispondere alle specifiche esi-genze dei propri clienti e studiati in basealle diverse tipologie di utente.

VIVIGAS VICINA ALLE FAMIGLIEL’offerta dell’azienda specializzata nella vendita di luce e gas punta

su trasparenza, vicinanza al cliente, capillarità del servizio e consulenti personali.

Chiara RastrelliDirettore Marketing

e Commerciale VIVIGas spa

pubbliredazionale

Page 14: L'altro Giornale - Edizione Valpolicella Marzo 2011

Marzo 2011 14CRONACHE

Fiocco azzurro in Valpolicel-la. E’ nato il Centro Studi Val-policella (C.S.V.), associazio-ne di cultura politica e ammi-nistrativa.Il Comitato promotore ècomposto dal coordinatoreUgo Zanetti - [email protected] -, GiampaoloElampini - gpl. [email protected] – e Maria Riccelli -mariariccelli@ yahoo.it -. Quale l’obiettivo del CentroStudi Valpolicella?«Quest’associazione – affer-mano dal comitato promotore- intende sollecitare e coadiu-vare l’azione delle PubblicheAutorità per l’individuazionee la soluzione dei probleminell’amministrazione e nellaconduzione della vita colletti-va del Territorio dei comunidella Valpolicella, nonchédella zona Nord-Ovest delcomune di Verona (Secondacircoscrizione)».Come agirà l’associazione?«Il C.S.V. è un organismoapartitico, ma non apolitico,in quanto intende cooperarecon le formazioni politiche,le parrocchie, le associazionionlus, le imprese private epubbliche e i singoli cittadiniresidenti nel territorio. Inoltreintende coadiuvare le Asso-

ciazioni operanti sul Territo-rio nel raggiungimento discopi affini a quelli che saran-no man mano definiti dallostesso Centro».Chi può far parte delC.S.V.?«Può farne parte qualsiasi cit-tadino maggiorenne aventequalifica professionale o cul-turale tale da apportare uncostruttivo contributo allasoluzione dei problemi evi-denziati dal Centro. Lo spiri-to dell’azione del CentroStudi coincide con quantoaffermato da Papa BenedettoXVI nell’Enciclica “Caritasin Veritate” al Cap.3°, n.36:“L’attività economica nonpuò risolvere tutti i problemi

sociali mediante la sempliceestensione della logica mer-cantile. Questa va finalizzataal perseguimento del benecomune, di cui deve farsicarico anche e soprattutto lacomunità politica”. Quali i primi argomenti sucui il centro si sta concen-trando?«Uno degli argomenti è l’uti-lizzo dell’area Monfortaniper un’edilizia di tipo sociale,quale la costruzione di unaresidenza anziani, come giàavviene da anni all’estero ecome già in corso di ultima-zione nella vicina Valpante-na. Altro tema trattato in que-sto momento è il collegamen-to del percorso del Traforo

con la viabilità della Valpoli-cella convergente su Parona,similmente a quanto stannoprogettando i comuni di Vil-lafranca e Grezzana connuovi collegamenti con ilpercorso del traforo. Ci stia-mo occupando poi della pro-mozione delle fonti energeti-che alternative al fine di indi-viduare le possibilità di pro-duzione di energia elettrica etermica sufficienti all’auto-consumo delle collettivitàlocali, anche diffondendo leinformazioni e le esperienzesimilari realizzate in territorilimitrofi».

Silvia Accordini

VALPOLICELLA. Il CSV tratterà di cultura amministrativa

Nasce un Centro StudiSi occuperà di politica

“La mia arte: un modo diessere non un modo difare”, queste sue parolescritte nel 1970 ci rivelanoin sintesi chi è Angelo DeBortoli, indimenticabileartista veronese che si èdedicato alla pittura, allascultura, ma anche alla vitasociale come cittadino sen-sibile e attivo. L’8 e 9 aprile prossimi, aVerona, nella Sala Birolli-Mercato vecchio del Comu-ne di Verona, si terrà unamostra di alcune sue operecon la lettura di brani deisuoi scritti che verrannorecitati e musicati da ungruppo di artisti che neglianni ’90 non di rado si ritro-vava nella sua casa diS.Maria di Negrar divenuta‘cenacolo’ di reciproco sti-molo umano e professiona-le. In Sala Birolli ad aprileci saranno tutti: famigliari,amici, artisti, collezionisti enon, tutti coloro che in qual-che modo hanno avuto lafortuna di conoscere le suedoti di uomo e di artista eche vogliono testimoniare,con un atto collettivo, chenon solo Angelo continua avivere nelle sue opere, maanche nella preziosa eredità

umana, spirituale, artisticache ha depositato in ciascu-no. Angelo De Bortoli rivelal’originalità del suo mondoespressivo ispirato da unaparte alla figura, dall’altraalla natura e ai piccolioggetti d’uso domestico,secondo la poetica del“Semplice” di gusto moran-diano. Nell’arco di tutta lasua vita Angelo De Bortoliha continuato a rinnovarsi,passando attraverso espe-rienze assai diverse, eppuresempre riconducibili ad unaoriginale e personale lineaespressiva che lo rendeinterprete tra i più sensibilidell’arte contemporanea.

LA MOSTRA

De Bortoli: arte dell’essere

VALGATARA

Mercatino di Primaveraper aiutare “FFC”

Anche quest’anno si terrà aValgatara nei giorni 19 e 20Marzo presso la sala civicadi Valgatara, Marano diValpolicella, con orariocontinuato dalle 9.00 alle20.00, un mercatino di pri-mavera intitolato: “Meravi-glie di Primavera in Valpo-licella” con il fine di racco-gliere fondi per la ricercasulla FC ( Fibrosi Cistica),la malattia genetica gravepiù diffusa. Nel mercatino,organizzato dai volontaridel Gruppo di sostegnodella Valpolicella, si posso-no trovare manufatti divario genere e prestigiodalla teleria (tovaglie,

asciugamani ..), ricamo,decoupage, tutto realizzatodai volontari che da annicollaborano con la Fonda-zione “FFC” che ha sede aVerona presso l’ospedalecivile maggiore di BorgoTrento.Nel corso degli anni e pre-

cisamente del 1997, quandola Fondazione è nata pervolontà del Prof. GianniMastella ed ha iniziato amuovere i primi passi hafinanziato più di 170 pro-getti di ricerca che hannopermesso di fare importantie significativi passi avantinella ricerca. Il successo è da attribuire

oltre che all’opera instanca-bile ed insostituibile deivolontari, all’operato delpresidente Vittoriano Faga-nelli, del vicepresidente,Matteo Marzotto e comedetto al prof. GianniMastella che è il direttorescientifico.Aspettiamo quindi tutticoloro che vorranno parte-cipare in queste due giorna-te, ricordando che domeni-ca pomeriggio sarà presenteun clown che farà divertiretutti i bambini .

Laura Cottini e Sara Zivelonghi

Gruppo di Sostegno Valpolicella

CARNEVALE IN VALPOLICELAUltimi giorni di Carnevale anche in Valpolicella e dintorni. Infatti sono pre-viste alcune sfilate di carri allegorici per allietare sia adulti che bambinidurante la festa in maschera più famosa. I prossimi festeggiamenti sonoprevisti sabato 5 marzo a Sant’Anna D’Alfaedo, dove a partire dalle ore14.30 i carri allegorici sfileranno per le vie del centro. Il giorno successivo,domenica 6 marzo, sarà la volta di Domegliara, dove è previsto l’arrivo dinumerose maschere da tutta la provincia. Lunedì 7 marzo ci sarà poi aSanto Stefano il tradizionale Lunì Pignatr a partire dalle ore 15.30. Ancheper il primo giorno di Quaresima, mercoledì 9 marzo, si avrà un altro sto-rico appuntamento del Carnevale: la Festa della Renga a Parona, a partiredalle ore 14.30.Infine un’altra sfilata importante sarà quella di Lugagnano di Sona, il 27marzo, dove ci sarà la sfilata delle maschere a partire dalle ore 14.00. l.m.

Aneurisma aorta:progetto screening

I medici del Servizio di Chirurgia vascolare ed endovascola-re della Casa di cura Pederzoli presenteranno il prossimo 11marzo ai Medici di medicina generale il progetto di scree-ning “Aneurisma aorta addominale”: organizzato in collabo-razione con il Comune di Peschiera, in particolare l’assesso-rato al sociale Elio Zenato, il progetto consente a tutte lepersone di sesso maschile e di età compresa fra i 65 e gli 84anni di sottoporsi ad Ecocolordoppler dell’aorta addominaleper valutarne il diametro ed individuare precocemente lepersone eventualmente affette dalla malattia aneurismaticache si presenta spesso senza sintomi. Il progetto si rivolge inquesta sua prima fase ai residenti di Peschiera del Gardarientranti nella fascia di età sopra indicata che hanno rice-vuto nelle scorse settimane una lettera a firma dell’assesso-re Zenato che li invita a sottoporsi allo screening che è com-pletamente gratuito (la prenotazione può essere fatta diret-tamente telefonando allo 045.6449270 e non richiedeimpegnativa). «Questo grazie alla disponibilità della Casa diCura “Pederzoli” che ha messo a disposizione struttura estrumentazioni» - spiega Marcello Lino, responsabile delServizio di Chirurgia vascolare che sovrintende al progettocoordinato dal dottor Bruno Migliara che sottolinea: «L’im-portanza della prevenzione per una malattia molte volte dia-gnosticata solo nel momento in cui c’è la rottura dell’aneu-risma. E dopo Peschiera, sempre grazie alla collaborazionecon l’assessore Zenato e con i Medici di medicina generale,contiamo di proseguire lo screening coinvolgendo i Comunilimitrofi».

CLINICA PEDERZOLI

pubbliredazionale

Angelo De BortoliUgo Zanetti

Page 15: L'altro Giornale - Edizione Valpolicella Marzo 2011

Marzo 2011 15CRONACHE

ARBIZZANO. Il Comune vende la farmacia

...e il servizioora è privato

Dall’1 gennaio 2011 la far-macia di Arbizzano, in viaValpolicella, svolge il suoservizio con una titolaritàprivata. Questo il risultatodell’asta pubblica indetta anovembre 2010 per la ces-sione del servizio in capoal comune di Negrar. Sindaco, come sonoandate le cose negli ultimidue mesi?«2.400.000 euro era lacifra stabilita dalla periziagiurata effettuata, corri-spondente a titolarità e ser-vizio stesso della farmaciacomunale. L’offerta, giunta da partedella farmacista veronese,Elena Fappiani, ammonta-va a ben 2.600.000 euro: aquesto punto è stato firma-to un contratto di cessionedatato 30.12.2010 e, come

scritto nel bando di gara, lanuova titolare ha portato incapo a sé tutti i dipendentidella farmacia, compreso ildipendente comunale inordine alla farmacia». La questione farmacia èstata alquanto discussasoprattutto per quantoconcerne questo dipen-dente comunale…«Un dipendente comunale,con il titolo di farmacistain organico al comune e inordine alla farmacia, hapensato di aver subito untorto: tutti i farmacistihanno un diritto di prela-zione, anche i farmacisti inordine alla farmacia comu-nale. Al momento dell’in-dizione del bando di gara,tutti gli aventi diritto sonostati opportunamenteinformati: nessuno ha

risposto , quindi i dirigenticomunali hanno dato il viaall’assegnazione. Nel frattempo il farmacistacomunale ha fatto ricorsoal Tar e la questione risultaquindi ancora aperta. Ilsegretario comunale, i diri-genti comunali e i legalistessi ritengono che non visia alcun atto che non cor-risponda alle leggi. L’Amministrazione pensadi aver agito nell’interessedei cittadini e di aver con-cluso la questione con suc-cesso. In questi mesi abbiamotenuto sotto controllo ilnuovo servizio di farmaciae possiamo definirlo ditutto rispetto. Gli utentistessi sono soddisfatti equesto è ciò che ci interes-sa maggiormente».

NEGRAR

Un centro “giovane”

«A Negrar, dopo anni di attesa, nasce ilprimo Centro di Aggregazione Giovani-le». Ad annunciarlo sono l’assessore aiServizi Sociali Luigino Damoli e il consi-gliere delegato alle Politiche GiovaniliMarco Conti.Il nuovo centro, che trova spazio nei loca-li già occupati in passato dalla bibliotecaall’interno della scuola media del capo-luogo, è aperto tutti i martedì e giovedì, apartire dal mese di febbraio. Il centro ha un ingresso indipendente alpiano terra dell’edificio, dove è anchestato riaperto l’Informagiovani - prima aNovare - e dove sono operative quattropostazioni pc con connessione a internet.Nel seminterrato è stato allestito inveceuno spazio ludico-ricreativo - giochi inscatola, biliardo, ping-pong, calcetto, wiie playstation3 su maxischermo - nel qualei ragazzi hanno la possibilità di trascorre-re il proprio tempo libero, frequentare leattività organizzate, e dove i giovanipotranno trovarsi per incontri e riunioni.Anche nel seminterrato ci sono dei pc col-legati a internet e tutte le postazioni sonodotate di software libero open-source,quali alternativa gratuita ai classici siste-mi operativi a pagamento. Una scelta,questa, che il comune di Negrar, grazie alsupporto del Centro Elaborazione Dati,sta già portando in tutte le scuole del ter-ritorio.«Un centro di aggregazione a Negrar eratanto atteso – afferma l’assessore Damoli-. L’obiettivo è quello di rispondereall’esigenza dei ragazzi di trovarsi uno‘spazio neutro’ dove sperimentare relazio-ni, nuovi progetti e attività. Il centro è

un’occasione che i ragazzi possono sfrut-tare per proporre attività o semplicementeper fruirne. E’ inoltre anche importante per questiragazzi avere figure professionali comepunti di riferimento». «Fondamentale è anche la posizione–aggiunge il consigliere Conti -: in centroa Negrar, vicino al bel parco di via DegliAlpini, con a disposizione la piastra poli-valente e all’interno della scuola». Un nuovo modo di concepire proprio lascuola: la scuola aperta a tutte le ore, lascuola come un luogo a disposizione. Unaconcezione che negli ultimi anni sta giàportando avanti l’Istituto Comprensivo diNegrar. Nel nuovo centro è iniziato anche il pro-getto “Lo zaino”, per i ragazzi delle scuo-le medie, con operatori che li accompa-gnano nei compiti e quindi in un momen-to ludico di aggregazione, nello spaziointerno o in quello esterno. Al momentosono iscritti 35 ragazzi e si svolge tutti ilunedì e mercoledì dalle 13 alle 17.«Questo spazio è a disposizione anche pertutte le altre attività dei servizi socio-edu-cativi del Comune, come gli appoggi sco-lastici ed educativi individuali, gli incon-tri e le riunioni – conclude Damoli -.Voglio infine sottolineare che il centro diNegrar non sostituisce quello già esisten-te - ora chiuso - di Novare. Non appenaconclusi i lavori nella ex palestra di VillaAlbertini, riapriremo anche ad Arbizzano.Sarà un centro all’avanguardia, con unteatro, una sala prove musicale e uno stu-dio di registrazione».

S.A.

La Farmacia di Arbizzano quando era ancora comunale

I luni del poetaLa musica ha sposato la poesia nella serata di martedì 31 gennaio aNegrar. La pizzeria Florida ha fatto da scenario alla presentazione uffi-ciale di una neo nata associazione di cultura e poesia. E’ il “Cenacolo2010”, nata in seno al gruppo “Luni del poeta Tolo da Re” che, forte dipiù di 10 anni di attività, riunisce amici e simpatizzanti nella Tavernadegli Artisti di Silvano Zorzi. E’ stato così che martedì 31 gennaio Armando Lenotti, Bepi Sartori,Bruno Castelletti, Bruno Etrari, Diana Maimeri Lugo, Giampaolo Ferianie Michele Gragnato hanno presentato le attività della nuova associazio-ne, sulle note della “Traditional Perdido jazz band”. «La serata è andatabenissimo – afferma Silvano Zorzi –, caratterizzata sempre dallo spiritodel nostro gruppo di apertura e non di chiusura nei confronti della poe-sia. Dopo la S.Messa del poeta celebrata come tutti gli anni il 2 febbraionella chiesa di San Giorgio in Braida – aggiunge Zorzi – sono previsti altriappuntamenti: il 14 febbraio, in occasione di San Valentino, ….Zampie-ri animerà la serata con il suo canto». L’ultimo giorno del mese di feb-braio – il gruppo infatti si riunisce il primo lunedì del mese all’Anticalocanda di Negrar, mentre alla pizzeria Florida si riunisce l’ultimo delmese – sarà dedicato invece al ballo country con un gruppo che nonmancherà di rallegrare la serata. All’insegna del gospel sarà invece l’ul-timo giorno del mese di marzo. S.A.

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Marzo 2011 16CRONACHE

I primi giorni di febbraiohanno portato a Negrar unanovità: il vicesindaco eassessore ai lavori pubbliciin carica dal giugno 2009,Sergio Cinquetti, ha rasse-

gnato le proprie dimissioni. L’assessore della LegaNord ha dato la notizia uffi-ciale venerdì 4 febbraio. Acorredarla la nota protocol-lata in municipio: “Permotivi personali”…In real-tà Sergio Cinquetti, impren-ditore 61enne residente aNegrar da alcuni anni, ope-rativo nel settore elementiper il letto– proprio lui haacquistato all’asta qualcheanno fa il letto di Giulietta,concesso poi in comodatod’uso al comune di Verona,ha in tasca una nominaall’interno del consiglio diamministrazione della Fon-dazione Arena. «Ho accoltocon entusiasmo questonuovo ruolo – esordisce ilneo consigliere -. La nomi-na è arrivata, firmata daSandro Bondi, direttamente

dal Ministero per le Attivitàe i Beni culturali. Flavio Tosi aveva propostoproprio me come membrodell’Ente Lirico e quandoquesta nomina è arrivatal’ho accolta con immensopiacere. La Fondazioneoggi si trova ad affrontaregrosse difficoltà, anche peri continui tagli e le minorientrate che caratterizzanoquesto momento. Non sonoun grande esperto di lirica,ma credo che il mio compi-to sia quello di portare uncontributo all’Ente non inambito culturale, maimprenditoriale, che è sem-pre stato il mio settore». Tra le idee che Sergio Cin-quetti proporrà non manca-no quella di realizzare unacopertura mobile dell’Are-na, rispettando i canoni

imposti dalle Belle Arti. «Inquesto modo – affermainfatti Cinquetti - si potreb-bero proporre spettacolianche in caso di pioggia eaddirittura durante la sta-gione invernale, cosa chepermetterebbe di incremen-tare l’economia cittadina.Credo inoltre che sia neces-sario far avvicinare i giova-ni alla lirica. Un obiettivo, questo, rag-giungibile attraverso inizia-tive da mettere in campoanche in collaborazione conle scuole europee. Altro aspetto molto impor-tante è quello legato alleagenzie, creando una rete dioperatori e servizi al turistache darebbe senz’altro unaspinta positiva all’econo-mia dell’intera città». Inizia una nuova avventuraquindi per Sergio Cinquettiche lascia l’amministrazio-ne di Negrar dopo quasi dueanni di attività. «Al di là di tutte le difficol-tà che oggi si presentanonell’amministrare unComune – dice l’ex vice-sindaco – quelli trascorsisono stati due anni moltopositivi. A Negrar pochissi-mi mi conoscevano e, aseguito di questa esperien-za, chi ho avuto la fortunadi incontrare mi ha dimo-strato molto affetto. Ho raccolto belle soddisfa-zioni. L’unico rammarico èquello di non essere riuscitoper diversi motivi a faretutto ciò che mi ero promes-so. Negrar rimane comun-que il mio paese, il luogo incui vivo ed abito e sicura-mente sarò sempre vicino achi mi ha sostenuto».

Silvia Accordini

NEGRAR. L’ex vicesindaco farà parte della Fondazione Arena

Colpo di scena, Cinquettiha dato le dimissioni

IL BLOG

La Valpolicellacon i giovani

“Cara Valpolesela”: prendequesto nome un piccoloblog, da qualche mese online, dedicato interamentealla Valpolicella. Gli autorisono Andrea e Francesco,due ragazzi nati e cresciutiad Arbizzano. L’indirizzo èhttp://caravalpolesela.blog-spot.comRagazzi, descriviamo que-sto blog: di cosa si occupae chi può scrivere?«Cara Valpolesela è unospazio web dedicato adogni tematica che possaattenere alla Valpolicella. E'possibile “leggervi” la Val-policella vista in prima per-sona da due ragazzi che inquesta terra sono cresciuti.Sotto forma di post, propriocome un diario, potrete tro-varvi informazioni storiche,culturali, artistiche. Saran-no presenti anche notizie diattualità, opinioni, reportfotografici». Com'è nata l'idea di cre-arlo?Andrea: «L'idea è nata dal-l'esigenza di poter fornire achi cerca nel web informa-zioni sulla Valpolicella unavisione autentica, diretta.Non abbiamo certo la pre-sunzione di trattare la storiae la vita in questa zona dellaprovincia di Verona come lofarebbe una guida turistica,o un saggista. La formuladel blog, infatti, vuole ren-dere il tutto più confiden-ziale e "personale"». Francesco: «Ci piaceval'idea di poter descrivereuna Valpolicella a portatad'uomo, cercando di andarea scavare nelle esperienzedi "paese" genuine che ren-dono ogni angolo di Vapoli-cella unico ed irripetibile.

Personalmente poi ho cer-cato di inserire la storiadella Valpolicella nel miocurriculum universitario el'incontro con l’associazio-ne Vivi la Valpolicella e conil mio personale “Virgilio”della Valpolicella, il prof.Francesco Quintarelli,recentemente scomparso,mi ha fatto capire quanteeccellenze esistono nellanostra terra e quanto siaimportante per noi stessidifendere le peculiarità cul-turali e naturali che ancoraesistono e che la rendonounica nel mondo. Un blogmolto personale è un modointimo per trasmettere que-sti valori». Avete già raccolto leprime soddisfazioni?«Il blog è nella sua fase ini-ziale. Stiamo raccogliendoinformazioni e pubblicandoi primi post. La materia datrattare è ampia. La soddi-sfazione più grande è quelladi poter svelare aspetti ecuriosità che è difficile tro-vare sui siti istituzionali oturistici». Come intendete dare con-tinuazione a questo blog?C'è un programma in par-ticolare o vi affiderete alcaso?«Il blog si alimenterà deinostri articoli che, compati-bilmente con gli altri impe-gni quotidiani, produrremonel corso del tempo. Abbia-mo in programma di farciconoscere su altri siti, dicreare una cospicua serie dipost utili per chi vogliainformarsi sulla Valpolicel-la e, magari, di creare unapagina su Facebook chepossa raccogliere nuoveidee». s.a.

Sergio Cinquetti

DAL NEGRO: «COMPLIMENTI PER IL NUOVO RUOLO»

«Mi congratulo con Sergio Cinquetti per questo importante nuovo ruolo –afferma il sindaco di Negrar, Giorgio Dal Negro -. La Lega Nord ha volutoportarlo all’interno di uno degli enti più prestigiosi della Provincia di Vero-na. Il vicesindaco Cinquetti ha fatto il suo lavoro all’interno dell’amministra-zione negrarese, ma certo, non poteva lasciarsi sfuggire un’occasione simi-le. Per quanto concerne il resto, le storie tra partiti sono risolvibili all’internodei partiti. Alla Lega, come risulta dagli accordi programmatici, spetta ilposto numero due all’interno del consiglio comunale di Negrar. Dopo appo-siti confronti quindi non rimarrà altro che attendere la nuova nomina». FIDAS. Aiuti per la Chiesa di S.Martino

La Fidas di Negrar ha deciso di dare un contributo per la ristrutturazione di unodei quattro altari della Chiesa parrocchiale San Martino di Negrar. In particola-re si tratta dell’altare di Sant’Antonio su cui è presente però anche la statua diSanta Rita. Don Mario Filippi, parroco di Negrar, spiega il restauro appena ulti-mato: «Si tratta di un altare laterale a cui i parrocchiani sono molto devoti.Abbiamo rifatto la parte pittorica ritoccando tutte le decorazioni che stannoattorno all’altare risistemando e pulendo anche la parte marmorea. Sono alcu-ni anni che stiamo restaurando alcune zone della chiesa: nel 2007 abbiamosistemato l’abside e il presbiterio e nel 2010 siamo passati agli altari laterali.Uno di questi è stato ridipinto gratuitamente da Beniamino Peretti, il cui nonnoaveva realizzato le stesse decorazioni nel 1947. La Fidas poi ha dato un gran-de contributo per l’altare di Sant’Antonio, mentre per gli altri due altari ci sonostati dei benefattori privati. Attualmente stiamo anche mettendo a posto il vec-chio battistero, dove era presente una statua in legno che rappresenta la Pietà».«Volevamo investire qui nella casa del Signore, in modo che questo gesto di soli-darietà rimanesse negli anni anche per le generazioni future. – racconta Nico-la Trande, presidente della sezione negrarese della Fidas – Come associazionela speranza è che questa solidarietà continui, per questo vogliamo invitare tuttia donare il sangue. Ce n’è sempre un gran bisogno. A Verona abbiamodiversi importanti ospedali, ma per andare avanti questi richiedonomolto sangue. Come Fidas facciamo degli incontri di sensibilizzazionenelle scuole, sia elementari che superiori, in modo che anche i ragazzicapiscano il valore di questo gesto. Noi abbiamo la fortuna comunque divivere in un territorio con molti donatori. – continua il presidente Trande- E’ importante continuare a fare questo gesto, che tra l’altro permette dimantenere controllati gratuitamente e ripetutamente i valori del sangue.Per continuare l’opera di sensibilizzazione come Fidas stiamo pensandoa un’attività con le biblioteche comunali della zona con cui realizzeremodei segnalibri da donare ai lettori». l.m.

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Marzo 2011 17CRONACHE

A breve partiranno i lavoridi costruzione del nuovoparcheggio in localitàTommasi ai piedi delCorno d’Aquilio, pocosopra il paese di Fosse: adarne annuncio è l’ammi-nistrazione comunale diSant’Anna d’Alfaedo.L'opera rientra in un pro-getto di valorizzazionepaesaggistica, naturalista,culturale e turistica del ter-ritorio della Lessinia che laGiunta della ComunitàMontana della Lessinia haapprovato nell'aprile 2010.Accanto al parcheggio inlocalità Tommasi infattiverranno realizzate altredue aree di sosta, una apasso Fittane, nel comunedi Erbezzo, e un’altra aBocca di Selva, nel comu-ne di Boscochiesanuova. Ilparcheggio di localitàTommasi, nel comune diSant'Anna, nello specificosorgerà a lato della stradaprovinciale n.12 “del-l’Aquilio”, dove già oramolti turisti domenicaliparcheggiano le loro auto-mobili, per continuare apiedi o in bici i percorsi esentieri che da lì partonoper raggiungere il cornod'Aquilio. «Il progetto, peril quale i lavori sono giàstati appaltati dalla Comu-nità Montana, prevede larealizzazione di due distin-te aree di sosta, su duelivelli differenti, per evita-re eccessive trasformazionidell'andamento naturaledei terreni. Verrà restauratae valorizzata la piccolacappellina votiva, ora par-zialmente nascosta dal ter-reno, con la creazione inprossimità di un'areaverde, che la farà diventarel'elemento centrale dell'in-tera opera. Nell'area verdeverranno predisposti tavolie panche, punti fuoco perbarbeque, bacheche turisti-co informative, cartelli diindicazione sentieristica. Ilprogetto prevede inoltre lapiantumazione di numerosialberi ad alto e basso fustoe l'utilizzo di materialinaturali per limitare almassimo l'impatto visivodell'opera e delle auto insosta. Il costo dell'opera

ammonta a 200.000 eurocomprensivo di tutte leopere, oneri e spese tecni-che. La capienza totaledelle due aree sarà di 56posti auto e 2 posti per ipullman. «L'opera andrà avalorizzare tutta l'Area delCorno d'Aquilio - sottoli-neano gli Amministatori diSant'Anna, guidati dal sin-daco Valentino Marconi,membro della Giunta inComunità Montana -. Essadiventerà come una porta

d'ingresso alle bellezze delCorno d'Aquilio, tra cuiricordiamo, la famosaspluga della Preta, la grottadel Ciabattino, il passoRocca Pia ove si trovanoancora segni delle fortifi-cazioni della prima guerramondiale e dove si posso-no ammirare splendidiscorci sulla Val d'Adige edel monte Baldo. Assiemealla Comunità Montanastiamo inoltre definendo ilprogetto per la sistemazio-

ne di tutto il vecchio sen-tiero della “Liana”, quelsentiero sterrato chenumerosi escursionisti uti-lizzano per arrivare daipiedi del Corno alle primemalghe attorno alla Splugadella Preta, una delle piùfamose e profonde cavitàcarsiche d'Italia. Un pro-getto che andrà a incenti-vare nuovi percorsi per iltrekking e per le mountainbike».

Silvia Accordini

SANT’ANNA D’ALFAEDO. A breve inizieranno i lavori

Nuovo parcheggioin località Tommasi

IL COMPLEANNO

Zia Ida compie 100 anni.Ida Ronconi è stata festeg-giata da parenti, da moltiabitanti della sua Corrubbio

e dal Gruppo Missionariodi Vaggimal (con il qualeha collaborato attivamentefino a poco tempo fa) nella

Casa di Riposo Nogarè diNegrar, dov’è ospite daalcuni mesi. Davanti a cosìtante persone, zia Ida eraemozionata. «Sto abbastan-za bene: mi devo acconten-tare – ha raccontato la neocentenaria -. Fortunatamen-te ho la testa che funziona etutti mi vogliono bene. Quando mi guardo allospecchio mi chiedo: ma seiproprio tu Ida?». La signora Ronconi è nata aCorrubbio di Vaggimal, nelcomune di Sant'Anna d'Al-faedo il 18 febbraio 1911. Terza di sei fratelli, non siè sposata ma è stata attentae vicina ai numerosi nipoti.

« Meglio oggi o cent’annifa? Sarebbe preferibile unavia di mezzo – ha continua-to la festeggiata». Positivae ironica per natura, zia Idaha tenuto, per anni, rappor-ti epistolari con i carceratiattraverso radio Cerna. Non solo: è stata una gran-

de lettrice e ospitale contutti. «Sempre attenta aibisogni delle persone condelicatezza e discrezione –hanno ricordato i parenti -.Nella sua casa c'era semprela caffettiera pronta, ibiscotti e le caramelle per ipiù piccoli». m.s.

Cento anni e non sentirli. Auguri zia Ida

LA QUINTA EDIZIONE

Grande ritorno a Sant’Anna d’Alfaedo per il Carnevale,giunto alla sua quinta edizione. La manifestazione, cheavrà luogo nel pomeriggio di sabato 5 marzo, è organiz-zata dal nuovo comitato del carnevale Sant’Anna vola,formato da volti nuovi e da alcuni altri più vecchi cheavevano organizzato le precedenti edizioni, in collabora-zione con il comune di Sant’Anna e la Pro loco. A parti-re dalle ore 14 si apriranno gli stand gastronomici, con itipici gnocchi di montagna e altre specialità. Alle ore 15prenderà il via la sfilata per le vie del paese per ritrovar-si al termine in piazza per la presentazione delle masche-re, le premiazioni e per continuare la festa con musicafino a sera. Alla sfilata, accompagnata dalla banda comu-nale di Negrar, parteciperanno “El Papà del Gnoco” conla sua corte, alcune maschere del carnevale veronese, ibambini e i ragazzi della scuola primaria e secondaria diSant’Anna. Sfileranno poi alcuni carri dei paesi di Per-zacco, Fumane, Pozzomoretto, e altri gruppi di Sant’An-na, tra cui l’antica maschera dei “Bei e Bruti” di Cerna.Infine sarà presente la maschera simbolo di Sant’Annainventata per la prima edizione del 2006: “La Giasara eel so Careter”, scelta per richiamare alla memoria un’an-tica attività sviluppatasi a cavallo del ‘900 e protrattasifino alla metà del secolo scorso. “La Giassara” era unacostruzione in pietra di forma circolare, in cui veniva sti-vato il ghiaccio in grosse lastre, prodotto durante l’inver-no negli stessi bacini artificiali. “El Caretel” era colui chein estate trasportava il ghiaccio, con carri trainati dacavalli, dalla Giassara alla città. «E’ questo lo spirito delcarnevale a Sant’Anna – affermano i componenti delComitato organizzatore, che fin d’ora ringraziano tutticoloro che parteciperanno al carnevale -: quello di farefesta, dello stare assieme, riscoprendo anche realtà chesembrano fantasia per i bambini dei nostri tempi chevivono nell’era della tecnologia, ma che invece sonoancora ben fisse negli occhi e nei ricordi dei nostrinonni». Per informazioni: Paolo Marogna 347.7963353 e JuriAntolini 347.7973101

S.A.

Il ritornodel Carnevale

Il Corno d’Aquilio

Zia Ida (al centro) con la sorella e il Direttoredella Casa di riposo Nogarè di Negrar

Il vicesindaco Campostrini e Ida Ronconi

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ProgrammaOre 10.00 Apertura chioschi con degustazione di polenta e

renga (l’unica e vera Renga di Parona –RICETTA ORIGINALE), primi piatti e vinodella Valpolicella

Ore 14.30 Ricevimento delle maschere in Via Liberale daVerona

Ore 15.00 Corteo mascherato aperto dalla banda e le majo-rettes con la partecipazione del “Papà delGnoco” e la sua Corte, Tutte le Maschere

Comitato Benefico

esta deF

Grande

Lotteria

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9 Marzo 2011Ore 15.45 Sfilata sul palco di tutte le Maschere e saluto del

“Comitato benefico Festa della Renga” alleautorità e al pubblico

Ore 16.00 Esibizione della banda e gran finale con le majorettes

Buon divertimento!Buon divertimento!

la Renga

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Marzo 2011 20CRONACHE

ASSOCIAZIONI

Assemblea annuale per l’Aido

Telefonate, segnalazioni,lamentele: il mese di feb-braio a San Pietro inCariano si è aperto all’in-segna del cambiamento delservizio raccolta rifiuti. Apartire dall’1 febbraioinfatti sono stati introdottialcuni cambiamenti nelcalendario della raccolta“porta a porta”: è statasostanzialmente eliminatauna delle due raccolte set-timanali della frazionesecca, mentre è stata intro-dotta una raccolta settima-nale dedicata ai pannolini.

«Niente più di questo –afferma il sindaco di SanPietro in Cariano, GabrieleMaestrelli -. Purtroppo qualcosa non hafunzionato, qualcuno hainterpretato il cambiamen-to in maniera molto strana,ordinando agli operai chesi occupano della raccoltaporta a porta di adottaremisure più rigide: i risulta-ti sono stati rifiuti non rac-colti, sacchetti rimasti perl’intera giornata fuori dalleabitazioni e, non da ulti-mo, molta confusione sulcome comportarsi nell’ef-fettuare a casa la separa-zione del rifiuto. L’amministrazione di SanPietro in Cariano, con ilsuo 83% di raccolta diffe-renziata, si trova già tra iComuni più virtuosi: chie-dere di più sarebbe statochiedere troppo. Mi scuso quindi con i cit-tadini a nome dell’ammi-nistrazione per questodisguido non voluto. Non si voleva certo “tedia-re” ulteriormente il cittadi-no. La raccolta infatti –precisa il sindaco - conti-nuerà come è sempre stata,con l’unica variante del-

l’unica raccolta settimana-le del secco e l’introduzio-ne della raccolta dei pan-nolini e dei pannoloni neisacchetti rossi. Cercheremo successiva-mente, con la dovuta ecapillare informazione,ridefinire ulteriormente laraccolta con l’uso di sac-chetti trasparenti e alzarela qualità del differenziato.Una scelta, questa, dettatadall’esigenza di nonaumentare ulteriormente latassa rifiuti: ad inizio annoabbiamo avuto un aumentodi circa 138mila euro inpiù rispetto al 2009 per ilservizio raccolta e smalti-mento, l’unica via per nonaumentare la tariffa è quel-la di differenziare ancoradi più, per diminuire ilsecco e per mantenere lostesso numero di giorni delservizio. Dunque – conclude ilprimo cittadino - nessunallarme. Con meno entrateè difficile mantenere lastessa qualità del servizio.Siamo comunque consape-voli che i cittadini nonvanno ulteriormente ves-sati».

Silvia Accordini

S.PIETRO. Dopo i disguidi nel porta a porta

Il Sindaco chiarisceSi torna come prima

Rispondo alla lettera “Interrogazionea Zardini”, pubblicata pag. 22 mesedi febbraio 2011, firmata Circolo PDdi San Pietro.In merito all’interrogazione discussanella seduta del 29.11.2010 con laquale si chiedeva di dedicare unavia del Comune al signor Primo Dal-l’Ora in occasione del 150° del-l’Unita’ d’Italia, riporto il seguito delmio intervento … casualmente“dimenticato” : «In merito all’indicazione della con-sigliera (Cavazza) la quale chiedealla stessa Amministrazione se con-sidera meritevole il signor PrimoDall’Ora di vedersi intitolato unastrada o un luogo significativo delnostro Comune, ritengo che potreb-be anche essere possibile, ma occor-rerebbe adottare lo stesso metodo,cioè di intitolare una strada, a tutticoloro che, nostri concittadini, com-batterono in battaglie o preseroparte alla liberazione di qualsiasicittà d’Italia. Ce ne sono tantissimi.Non ritengo opportuno fare distin-zione tra quelli che hanno combattu-to e sofferto per l’Italia unita e libe-ra, sono tutti uguali. E quindi nonavendo strade e luoghi sufficienti daintitolare è, a mio avviso, impossibi-le soddisfare la richiesta, se non inriferimento a persone che abbianoparticolari meriti eroici e specialiben supportati da testimonianze». IlCircolo PD riporta le cose, a secon-da della propria convenienza, come

al solito “l’intento di dare un contri-buto di conoscenza” in realtà è unamaschera per fare disinformazione.Rassicuro quindi i nipoti del signorDall’Ora: nessuna scomunica neiconfronti del loro avo, anzi massimorispetto e considerazione; mi per-metto però di dare loro un consiglio:fate attenzione ai sostenitori dell’ul-tima ora, questo è il reale rischio divera umiliazione!Il periodico e inesatto ultimo volanti-no del Circolo PD distribuito a SanPietro, rileva che l’AmministrazioneComunale ha previsto 60.000 milaeuro di meno per la cultura nelbilancio 2011 rispetto a tre anni fa(quando governava il PD). In sedutaConsigliare ho ben spiegato, ancheai colleghi consiglieri di minoranzadel PD, che nel 2009 (non tre annifa) il nostro è stato il Comune capo-fila nell’organizzazione dell’evento“Primavera del Libro” che si tieneogni anno in un Comune diversodella Valpolicella: pertanto nelbilancio 2009 il capitolo culturaaveva stanziamenti che provenivano,come accade ogni 5 anni, da contri-buti straordinari per la manifestazio-ne in questione. Desidero inoltretranquillizzare la consigliera Cavaz-za: il capitolo cultura per il 2011 nonha subito significative riduzioni!

Cesare ZardiniAssessore Sport e Cultura del Comune di San Pietro

in Cariano

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Zardini risponde al PD

Ha avuto luogo nella sera-ta di giovedì 10 febbraiol’assemblea annuale delgruppo Aido di San Pietroin Cariano, forte di ben380 soci. «Il messaggio che l’Aidosi impegna a diffondere –ha esordito la presidenteLaura Genovesi - è quellodi promuovere, in base alprincipio della solidarietàumana, la cultura delladonazione volontaria eresponsabile. Anche il nostro gruppo si èfortemente impegnato convarie iniziative per pro-muovere questa sensibiliz-zazione e informazione.Come tutti gli anni abbia-mo partecipato a numerosiappuntamenti promossi davari gruppi del territorio equesto grazie alla grande

disponibilità e sensibilitàdel vice presidente vicario,Gabriele Bontempo». La serata dell’11 febbraioè poi proseguita con larelazione delle attività del-l’anno 2010 e la presenta-zione del bilancio preven-tivo 2011, con relativaapprovazione. Per quanto concerne leattività future del gruppoAido di San Pietro «conti-nuerà il nostro impegnoper la sensibilizzazionealla donazione – aggiungeil vicepresidente GabrieleBontempo -. Parteciperemo alle varieiniziative indette, oltre chead incontri, se possibile,con la popolazione e lescuole. Riparleremo con i Parrociper eventuali incontri con i

giovani. Anche quest'anno parteci-peremo alla GiornataNazionale con il solovolantinaggio. Ad aprile collaboreremoall’organizzazione del"Memorial Massimo Tom-masi", gara di hand bike,in attesa della festa annua-le del gruppo». «Il Comune di San Pietro– conclude infine la presi-dente ringraziando i com-ponenti del direttivo sem-pre disponibili ed entusia-sti - ha provveduto allaproroga dell'uso dellanostra sede di Pedemonteed ha comunicato inoltreche sta prendendo in con-siderazione la nostra pro-posta di intitolare il nuovoparco giochi di Pedemonteall'Aido». S.A.

ULTIMI APPUNTAMENTI A TEATROLa stagione teatrale 2010 – 2011 di “Teatro in Valpolicella”, patrocinatadalla Provincia di Verona e dall’assessorato alla cultura del comune diSan Pietro in Cariano, sta volgendo al termine. Il mese di marzo propo-ne gli ultimi appuntamenti. Sabato 12 marzo, alle ore 21.00, nel teatroparrocchiale Don Nicola Mazza in via Chiesa a San Pietro in Cariano,andrà in scena “Il giorno della tremarella” a cura della compagnia Alfie-re teatro. Il teatro parrocchiale Giovanni Paolo II in piazza San Rocco aPedemonte conclude la stagione teatrale con due appuntamenti: sabato12 marzo, alle ore 20.45, sarà il momento di “Quando amor comanda”con la compagnia La Maschera, mentre sabato 26 marzo – ore 20.45 -le voci del coro La Rocca del Garda saranno protagoniste de “le canzonidella radio”. Il teatro parrocchiale Silvano Caliari in piazza della Chiesaa Bure proporrà invece la commedia “Anche le donne hanno perso laguerra”, a cura della compagnia Lavanteatro, nella serata di sabato 12marzo – ore 21.00 – e nel pomeriggio di domenica 13 marzo – ore 17.00-.

S.A.

Gabriele Maestrelli

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Marzo 2011 21CRONACHE

Sabato 19 e domenica 20 marzo vedran-no i comuni di San Pietro in Cariano eFumane uniti in nome dell’ambiente,aderendo alle giornate promosse dallaProvincia di Verona. Il primo appuntamento in questi 2011 eraprevisto per domenica 20 febbraio con ilblocco totale del traffico in determinatefasce orarie. «Il fermo traffico nella giornata del 20febbraio – precisa il vicesindaco diFumane, Giuseppe Bonazzi - era “obbli-gatoria”: la provincia ha colto così l’oc-casione per effettuare una serie di rileva-menti per monitorare il livello di inqui-namento presente nell’aria in assenza ditraffico». I due Comuni nel mese di marzo hannopoi deciso di “sostituire” il blocco deltraffico con due giornate ecologiche:sabato 19 marzo è in agenda infatti unaconferenza, ospitata dalla sala Lonardi aSan Pietro a partire dalle ore 20.30, allaquale interverrà il Consorzio di BacinoVerona 2 del Quadrilatero. Domenica 20 marzo invece scatteràl’operazione territorio pulito, in sintoniacon l’operazione “Benvenuta primavera”sostenuta dalla Provincia e dal comune diVerona «e alla quale sono invitate tutte leassociazioni di volontariato e chiunquevoglia partecipare alla pulizia di strade,progni e quant’altro – afferma IseoMurari, consigliere delegato agli inter-venti diretti del comune di San Pietro inCariano -. Il ritrovo è previsto alle ore 8.30 presso

gli impianti sportivi di San Pietro inCariano – vicino alla rotatoria per Fuma-ne - . I mezzi per la raccolta - guanti etutto il necessario per operare – sarannomessi a disposizione dalle rispettiveamministrazioni. Chi parteciperà dovrà solamente munirsidi giacca catarifrangente. Il gruppo di Fumane e quello di San Pie-tro si recheranno successivamente neirispettivi territori ed avrà inizio la puli-zia». «Queste iniziative – conclude Giu-seppe Bonazzi – rivestono grande impor-tanza ed è giusto che tutti capiscano chele giornate ecologiche non esistono perlegittimare chi lascia rifiuti ovunque“tanto poi c’è chi pulisce”. Servono invece per sensibilizzare i citta-dini alla pulizia e al rispetto del proprioterritorio. Da parte nostra, come amministrazionedi Fumane, stiamo reclutando gruppi divolontari, tra cui la pro loco di Molina,quella di Breonio, il gruppo volontari diCavalo e Mazzurega, la protezione civilee il gruppo alpini. Ogni frazione si organizzerà autonoma-mente, coordinata dal Comune. Nella mattinata del 20 marzo entrambigli ecocentri fumanesi rimarranno aper-ti». Per prendere parte all’operazione territo-rio pulito contattare i numeri045.6832811 – per Fumane – e045.6832111- per San Pietro -.

Silvia Accordini

FUMANE-S.PIETRO. Iniziative ecologiche

Un benvenutoalla primavera

Ho letto l'articolo dell'attuale SindacoMaestrelli sul Bilancio e devo dire chenon sono d'accordo che sia un Bilan-cio positivo.Capisco che vi siano difficoltà dovutealla riduzione dei contributi delGoverno e alle imposizioni sciagura-te del Patto di Stabilità. Tuttavia sitratta di modalità decise da PDL-LegaNord, che da anni ci governano e dicui sono rappresentanti ufficiali quel-li che ora amministrano S.Pietro. E' ilcontrario del federalismo, di cui tantosi parla.La politica tributaria dell'attualeamministrazione è stata finora falli-mentare. In particolare nel campo della raccol-ta differenziata, per le lamenteledelle aziende in seguito alla modificadel regolamento, all'incomprensibileeliminazione delle convenzioni per laraccolta del cartone (che consentivaintroiti al Comune), senza considera-re i soldi in più che i cittadini hannospeso per i rifiuti, ottenendo serviziinferiori o inutili, come il doppio pas-saggio settimanale del secco, su cui(caso unico) ora hanno fatto marciaindietro. Per non parlare dell'ICI edelle problematiche in corso, o del-l'inserimento nella tariffa rifiuti dellasuperficie degli spazi comuni dei con-domini. altro che "meno tasse pertutti"!L'adesione al Consorzio per la raccol-ta dei rifiuti non ha nessun motivo senon quello di far spendere altri25.000 euro alla comunità senzaalcun obiettivo/beneficio e di abdica-re alla gestione dei rifiuti. Così, dopol'acqua, anche i rifiuti saranno desti-nati ad essere gestiti da aziende con

funzionari a cui non interesseràmolto aumentare le tariffe (come ègià successo e proseguirà).Sulla tassa rifiuti c'è anche da regi-strare il mantenimento dell'IVA dapagare, nonostante una sentenzacontraria della Corte Costituzionale.Un furto legalizzato, col voto dellaLega Nord, che parla sempre dei furtidegli altri. Abolita poi la Consulta perl'Ambiente, che vergogna! Dava cosìfastidio?Dopo quasi due anni, non si vede ingiro nessuna opera significativa ini-ziata. Il rapporto con la gente è impositivo,informazione pochissima, disorganiz-zazione tanta.Nonostante le richieste, non sonostati diminuiti in Bilancio i soldi stan-ziati per il settimo assessore, aggiun-to all'inizio del mandato. Nell'attualesituazione di crisi e di difficoltà, creaparecchie perplessità l'uso continuodi soldi pubblici per soddisfare sparti-zioni interne.L'ultima critica all'attuale Amministra-zione riguarda l'opera di smantella-mento e di dismissione del patrimo-nio comunale. Io avevo fatto il possibile per acqui-stare beni per il patrimonio comuna-le: una parte di questi è già statarivenduta a prezzo agricolo (pazze-sco). Per non parlare delle ex scuoleelementari di S.Pietro in Cariano, tra-sformate in area edificabile libera(contrariamente alle promesse eletto-rali), o dell'area delle Cedrare, desti-nata ad edilizia agevolata, posta invendita già da Accordini e ora si con-tinua.

Carlo Battistella

RICEVIAMO && PUBBLICHIAMO

“Il bilancio non è positivo”

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Marzo 2011 22CRONACHE

“1861 – 2011 Buon Com-pleanno Italia”: così èstata denominata la mani-festazione organizzata dalComune di San Pietro inCariano in occasione dellecelebrazioni del 150°anniversario dell’Unitàd’Italia. Durante l’evento,che avrà luogo nella gior-nata di domenica 20marzo a partire dalle15.30, presso il TeatroDon Mazza – Circolo Noidi San Pietro in Cariano,saranno rievocati alcuniimportanti momenti chehanno caratterizzato lastoria della nostra Nazio-ne, attraverso un concerto

– esibizione della BandaComunale e del Coro “ElVesoto” e alla lettura dialcuni brani e poesiesignificative dell’attoreMarco Cantieri. L’ A m m i n i s t r a z i o n eComunale, inoltre, per ini-ziativa dell’Assessoratoalla Cultura, ha indetto unconcorso aperto alle scuo-le elementari - a partiredalla terza classe - e allascuole medie, proponendoagli studenti di esprimersimediante la poesia – scri-vendo il proprio innonazionale evidenziando intal modo, quali sono ivalori ritenuti più impor-tanti per l’Italia -, la formaespressiva giornalistica -raccontando del proprioimmaginario incontro conun personaggio importantenella storia dell’Unitàd’Italia, oppure attraversoun manifesto rappresen-tando ciò che ha caratte-rizzato la nostra storianazionale e ci ha resoorgogliosi di essere italia-ni. «L’iniziativa, subitoaccolta con interesse dalDirigente Scolastico,Bianca Pellegrini – affer-

ma l’Assessore alla Cultu-ra, Cesare Zardini - inten-de offrire alla giovanigenerazioni la possibilitàdi conoscere la storia del-l’Unità d’Italia, di tenerneviva la memoria, di con-frontarsi con essa e con ipersonaggi che ne sonostati protagonisti, rappor-tandosi con i valori chedefiniscono la nostra iden-tità nazionale. I lavori degli studentidovranno pervenire pressoil Comune entro il 10marzo, ed entro il 18marzo la commissionegiudicatrice valuterà glielaborati e attribuirà ipremi alle varie classi.Ritengo che la valenzasimbolica di tutte le cele-brazioni previste – conclu-de l’assessore - rimandaad un messaggio di identi-tà e unità nazionale dovetutti noi abbiamo princi-palmente un obbligomorale: quello di far inmodo che l’Italia sappiaessere all’altezza delleaspettative dei giovaniveri attori principali e veranostra speranza del doma-ni».

S.A.

SAN PIETRO. L’iniziativa comunale per il 150°

Buon compleannoalla nostra Italia

Egregio Direttore, nel numero di febbraio de "L'AltroGiornale" edizione Valpolicella(come del resto in numerosissimealtre occasioni) il sindaco Maestrelliha rimarcato il fatto che ha ereditatodalla precedente Amministrazione unmilione di euro di debito di fatture insospeso da pagare. Cosa che, a suodire, giustificherebbe l'impossibilità disvolgere qualsiasi iniziativa di uncerto rilievo. Ora, essendo stato Sin-daco di S.Pietro per dieci anni edAmministratore Comunale per venti,sono stanco di sentire le bugie diMaestrelli e compagni senza rispon-dere e, dopo quasi due anni di silen-zio è giunto il momento di chiariredefinitivamente la questione perchéla gente conosca la verità. Mi chiedoperché le affermazioni sui debiti delpassato, come tanti slogans che pur-troppo siamo abituati a sentire, sianosempre fatte da Sindaco ed Ammini-stratori. Perché non c'è mai una nota ufficialedel Revisore dei Conti o dell'UfficioRagioneria che attesti che sono statilasciati dei debiti? Anzi c'è un docu-mento ufficiale "Verifica di Cassa" al09-06-2009 fatto al momento delpassaggio delle consegne, firmatodai Revisori, dalla Ragioniera, daMaestrelli e dal sottoscritto, che certi-fica che in cassa c'erano più di unmilione e mezzo di euro.Il cittadino comune, anche se non èragioniere come il sindaco Maestrelli,sa benissimo che non ti lascio un debito se devi pagare una fattura di100 euro dell'idraulico e ti lascio nelcassetto 150 euro. Se ragioniamo come il sindaco Mae-

strelli quanti debiti avrebbe avuto ilComune al 31-12-2010 di fatture non pagate? Sicuramente 2-3-milionidi Euro (chiedere ai fornitori). Negliultimi 10 anni è stata fatta una sanaeconomia di bilancio. Ne è prova ilfatto che l'anno 2008 ha chiuso conun avanzo di oltre 800.000 euro ed il2009 ha chiuso con 860.000 Euro diavanzo. Se questi sono debiti. Purtroppo Mae-strelli pareggia il bilancio vendendo,anzi "svendendo" beni che non sonocerto stati acquistati dalla sua Ammi-nistrazione, ma che sono stati acqui-siti con fatica nel corso di decine dianni. Ha venduto per oltre 700.000euro i campi di Cava Contine, per180.000 euro i campi del Matton, per450.000 euro il terreno alle Cedrareed adesso per 1.370.000 Euro stavendendo la scuola elementare diS.Pietro. Totale: più di due milioni emezzo di euro. Prossime vendite:Campo del Nassar, Farmacia Comu-nale, Stabile al Castello di Castelrot-to. Quando non ci sarà più nulla davendere come faranno a pareggiare iconti? Le tasse non sono certo diminuiteanzi ed i servizi sono sicuramentepeggiorati (vedi raccolta rifiuti) Certo se si utilizzano male i soldi chealtri hanno messo da parte o i soldisborsati dai cittadini e non per le verepriorità come pagare i fornitori odaiutare le famiglie che in questomomento si trovano in gravi difficol-tà, i risultati sono evidenti e sotto gliocchi di tutti. Spero di non dover più ritornare sul-l'argomento.

Giorgio Accordini

Cesare Zardini

Comune di San Pietro in Cariano – Provincia di Verona

VERIFICA DI CASSA GENERALE AL 09.06.2009Riferimenti art. 224 D.Lgs 267/2000. A) Determinazione del saldo di cassa1) Fondo di cassa al 01.01.2009 2.676.632,67 + 2) Riscossioni a tutto il 09.06.2009 3.781.115,57 + 3) Esazioni senza reversali 1.008.066,36 Totale entrata di cassa 7.465.814,60 4) Pagamenti a tutto il 09.06.2009 4.967.771,47 - 5) Pagamenti senza mandato 900.780,96 - Totale spese di cassa 5.868.552,43 Saldo di cassa di fatto di cui al prospetto del Tesoriere 1.597.262,17 +(prot.n. 12347 del 19.06.2009)

B) DETERMINAZIONE DEL SALDO DI CONTABILITA' 1) Fondo di cassa al 01.01.2009 2.676.632,67 + 2) Reversali emesse econsegnate in Tesoreria 4.166.611,18 + 3)Reversali non riscosse dal Tesoriere 385.495,61 Totale entrate del Tesoriere 6.457.748,24 4)Mandati emessi e consegnati 5.798.223,26 - 5) Mandati da pagare830.451,79 + Totale spese del Tesoriere 4.967.771,47 Saldo di Contabilità 1.489.976,77

C) RICONCILIAZIONE SALDO DI CASSA E DI CONTABILITA' Saldo di Cassa 1.597.262,17 + Riscossioni effettuate senza revarsale008.066,36 - Pagamento senza mandati 900.780,96 Saldo di Contabilità 1.489.976,77 +

Firmato: Cervato dr. Claudio - Errico dr. Carlo - Maestrelli GabrieleAccordini dr. Giorgio - Zaccaria dr. Renzo - Ugolini rag. Marta

Un notevole stanziamento di contributi in vista di interventi sull’ economia turistica: questo èquanto stabilito da una delibera della Regione Veneto, attraverso l’assessorato al turismo, pre-sieduto da Marino Finozzi. Per ogni provincia dell’area pedemontana veneta, è stato sceltoun Comune per attuare questa iniziativa, per la provincia di Verona, è stato scelto San Pietroin Cariano. «Sono molto soddisfatto di quest’opportunità, di cui il nostro Comune potrà usu-fruire – afferma il sindaco Carianese, Gabriele Maestrelli -. Ho partecipato ad alcuni incontricon l’assessore Finozzi: entro il 30 giugno daremo il via ad uno studio di fattibilità per gliinterventi da effettuare sul territorio. Poi sarà la Regione a programmare le opere e a distribui-re i fondi necessari. Si tratta di un ottimo modo per dare impulso ad una economia quella delturismo, finora poco incentivata. Il nostro territorio offre bellezze, paesaggi, eccellenze davalorizzare. Questo è il futuro della nostro territorio e la possibilità che la regione attraversoquesto progetto, sta dando al nostro comune è davvero preziosa». S.A.

ECONOMIA E TURISMO

RICEVIAMO && PUBBLICHIAMO

Accordini puntualizza

Page 23: L'altro Giornale - Edizione Valpolicella Marzo 2011
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Marzo 2011 24CRONACHE

Nella seduta del 26 gennaio scorsoil Consiglio comunale di Fumaneha approvato con i soli voti dellamaggioranza il bilancio di previ-sione per l’esercizio 2011 e larelazione previsionale e program-matica 2011-2013. «L’ammini-strazione – afferma DomenicoBianchi, sindaco di Fumane - si èproposta di garantire la continuitàdei servizi ai cittadini aumentan-done la quantità e per quanto pos-sibile l’efficienza e la qualità conla collaborazione di tutto il perso-nale dipendente con l’obiettivo dimigliorare sempre più il rapportocittadino-istituzioni. Si proseguirà con l’attività di con-trollo per il recupero dell’eventua-le evasione Ici per tutte le tipolo-gie di immobili. Particolare atten-zione è stata posta nel conteni-mento della spesa nella gestionedegli edifici pubblici (riscalda-mento, energia, manutenzione egestione aree verdi…). Il comunedi Fumane – continua il primo cit-tadino -, secondo quanto dettatodalla recente legge finanziaria,non può assumere alcun mutuo,avendo superato la soglia prevista

con gli impegni assunti dalle pre-cedenti amministrazioni: abbiamoritenuto opportuno non impegnareper le spese correnti alcun onere diurbanizzazione, sostenendo leopere pubbliche programmate, inmodo particolare quelle finanziatein parte dalla Regione Veneto, pernon perdere i contributi già asse-gnati. Occuperanno un posto di rilievo –aggiunge ancora Binachi - letematiche relative alla scuola ingenerale, in particolare a quelladell’obbligo, ai sevizi sociali. Spa-zio adeguato troveranno le attivitàrelative alla cultura, al turismo,allo sport, in collaborazione con leassociazioni esistenti, ma indivi-duando nuovi criteri di sostegnolegati effettivamente all’attivitàsvolta. Per le attività produttiveproseguiremo nella direzione delconfronto propositivo per verifica-re esigenze e soluzioni idonee allosviluppo compatibile e all’occupa-zione». Un bilancio, quello appro-vato, che ogni anno si rende sem-pre più difficile per gli enti locali,a cui vengono trasferite minoririsorse dallo Stato. «La situazione

è pesante dal punto di vista econo-mico – afferma Bianchi - e tuttidevono collaborare perché il debi-to pubblico sia ridotto. Abbiamopreso coscienza della situazionecomplessiva con senso di respon-sabilità richiedendo a tutti i citta-dini una più marcata contribuzio-ne per i servizi svolti ponendo lamassima attenzione alle famiglie ealle persone in difficoltà. E’ serio e responsabile richiedereche il servizio di raccolta trasportoe smaltimento dei rifiuti urbanidebba essere pagato da chi lo usu-fruisce, come è responsabile che laretta per la mensa scolastica vengaadeguata ai costi, così pure quellarelativa alla frequenza alla scuolamaterna. Poco può essere conte-stato l’adeguamento ai prezzi dimercato delle aree previste nellostrumento urbanistico come zonedi espansione edilizia e di com-pletamento. Si va in sostanza –conclude - a richiedere un soste-gno a chi è titolare di una proprie-tà di valore. Nei periodi difficilioccorre richiedere a chi più ha: lasolidarietà va messa in campo».

Silvia Accordini

FUMANE. Si punta a spendere meno per gli edifici pubblici

Approvato il bilancioper l’esercizio 2011

L’ecocentro sarà coperto«Il 2011 sarà l’anno in cui vedrà la luce la coper-tura dell’ecocentro del capoluogo: un interventonecessario a cui abbiamo deciso di dare la priori-tà e per il quale sono stati stanziati notevoli con-tributi da parte della Regione, che non possonoessere “spostati” a piacimento su un’altra operaafferma Giuseppe Bonazzi,vicesindaco di Fumane-. E’ giusto che, se si chiede alla popolazione diimpegnarsi nella raccolta differenziata e nelrispetto dell’ambiente, ognuno venga messo nellecondizioni per poter operare nel modo più agevo-le possibile. La piattaforma ecologica non è una discarica acielo aperto, ma un’area agevolmente raggiungi-bile e attrezzata che invoglia l’utente a recarvisiper conferire ogni tipo di rifiuto, anche in caso dipioggia. Intendiamo procedere con le opere dicopertura prima possibile: prevediamo una coper-tura con pannelli fotovoltaici, mentre a terra saràcollocata una vasca di raccolta per l’acqua piova-na. Vorrei inoltre precisare – aggiunge Bonazzi –che anche all’amministrazione sta fortemente acuore la scuola: siamo d’accordo sul fatto chedebba essere spostata. Questo compatibilmente con le possibilità, ancheeconomiche – la spesa prevista si aggira intorno ai3 milioni di euro -. A questo proposito stiamo con-siderando diversi aspetti, anche al fine di trovareuna locazione idonea, che non rechi problemi altraffico. Per quanto concerne infine l’illuminazionepubblica di Breonio – conclude il vicesindaco -abbiamo pensato di non sostituire la rete esisten-te - da qualche mese è stata riparata -, sospen-dendo i lavori a luglio 2009: l’impianto previstotra l’altro prevedeva l’utilizzo di lampade al sodio,a nostro avviso obsolete rispetto all’illuminazionea led, come suggerito invece dalle più recenti nor-mative in materia di risparmio energetico».

RICEVIAMO && PUBBLICHIAMO

«Per il 2011 sarebbeprevista la sistemazionee messa in sicurezzadella strada Fumane-Molina-Breonio e anchedella strada Molina –Breonio – afferma uncomunicato scritto dallaminoranza consiliare diFumane, Solidarietà e

Pluralismo, guidato dalcapogruppo Mirco Cor-rado Frapporti -. Per entrambi questilavori sono previsti con-tributi regionali integra-ti con proventi di aliena-zioni di beni comunali econtributo da privati. Se i soldi delle aliena-zioni e dei contributi daiprivati non arriveranno,probabilmente si perde-ranno anche i contributiregionali e nessunadelle due opere saràrealizzata. Quasi impossibile saràcostruire la variantestrada via Pio XI – viaCasal a Mazzurega.L'unica opera di rilievoprevista per il 2011sarebbe il nuovo eco-centro: costo oltre680.000 euro, copertiper 450.000 da contri-

buto regionale e per ilresto da proventi diurbanizzazione e mutuigià assunti. Per la precisione, questisono gli ultimi mutuiche l'Amministrazionepoteva assumere. Questo è parso alnostro gruppo un'assur-dità, cosicché abbiamoproposto in sede diConsiglio di stornare ilmutuo acceso per l'eco-centro al fine di assicu-rare la sistemazione emessa in sicurezza dellastrada Molina – Breo-nio, e di utilizzare ilfinanziamento regiona-le per altri progetti dinatura ecologica,ambientale e per ilrisparmio energetico. Laproposta è stata boccia-ta dalla maggioranza.Per quanto riguarda gli

anni 2012 e 2013 –afferma ancora laminoranza - le possibili-tà di poter realizzareopere sono ancora piùscarse. Nel 2012 lacostruzione del padi-glione espositivo-ricetti-vo presso la grotta diFumane, la sistemazio-ne di un nuovo camposportivo comunale, glispogliatoi annessi allapiastra polivalente, lamanutenzione straordi-naria delle stradecomunali saranno pos-sibili solo se si troveran-no oltre 900.000 eurodi contributi da privati.Per quanto riguarda lacostruzione delle nuovescuole elementari e lasistemazione di vialeVerona, tutto viene spo-stato al 2013, comepure la costruzione di

impianti di illuminazio-ne pubblica e la ristrut-turazione del centro sto-rico di Molina. Molti deilavori previsti per il2011/2012 quest’annoli troviamo spostati al2013. Si tratta di opereimportanti, che avreb-bero dovuto avere lapriorità. Soprattutto la nuovascuola elementare. E'stato un grave errore –aggiunge Mirco Frap-porti - rimandare i lavo-ri per gli impianti di illu-minazione. I mutui perla realizzazione di que-st'opera erano già statiaccesi dalla precedenteamministrazione, mal'attuale Giunta, nelluglio 2009, ha ritenutoopportuno sospendere ilavori. Ora quei lavori vengo-

no rimandati di altri dueanni e non si potrannofare senza un contributoda privati pari a circa248.000 euro. I soldiche dovevano essereutilizzati per l'illumina-zione pubblica di Breo-nio, Molina e Gorgusel-lo sono stati in parte uti-lizzati (174.000 su248.000 euro) per ilrestauro dell'edificio ex-scuole a Cavalo. Non condividiamo que-ste priorità. Come non condividia-mo la scelta di assumer-si l'onere di gestire leex-malghe. In conclu-sione: per realizzaretutto il piano delleopere l'amministrazionedovrebbe ricevere daiprivati 10.710.000euro, una cifra impossi-bile».

«A rischio la sistemazione della Fumane-Breonio»

Mirko Frapporti

DomenicoBianchi

Giuseppe Bonazzi

Page 25: L'altro Giornale - Edizione Valpolicella Marzo 2011

Sono partiti a fine gennaioi lavori di sistemazione delcentro abitato di Pezza. Un parcheggio, nuovimarciapiedi in pietra diPrun, passaggi pedonali,nuova illuminazione enuove reti di sottoservizi:un complesso di interventiper oltre 350.000 €. «Con ilavori di Pezza e quelli diPurano – afferma il sinda-co Simone Venturini - ter-miniamo il programmache ci eravamo fissati seianni fa. Avevamo come obbiettivoquello di rendere più vivi-bili i centri abitati, senzastravolgere il territorio,senza nuove lottizzazioni,senza sottrazione di areeall’agricoltura. Abbiamocreato marciapiedi, piazze,parcheggi, arredato i cen-tri storici, li abbiamo illu-minati e resi più sicuri. Inuna parola abbiamo creato“relazioni”. Le piazzesono oggi luogo di incon-tro, i marciapiedi sonopercorsi dai bambini perandare a scuola a piedi, lenuove luci consentono digodere degli spazi anchedi sera e di notte. Vedo paesi cambiati, vedola gente felice e orgogliosadel proprio paese. In ogni centro abitato cisono molti luoghi diaggregazione, sale, piazze,parchi giochi come inpochi altri Comuni in giroper l’Italia». A Purano sono iniziati ilavori per abbellire e siste-

mare il sagrato della Chie-sa di S.Giorgio. Sullapiazza davanti alla Chiesa- concessa in convezionedalla Parrocchia - e quellaad essa collegata verràposata pietra di Prun edinstallate nuove luci. Ildisegno a terra sulle pietresarà una proiezione oriz-zontale del prospetto verti-cale della facciata dellaChiesa. «Con Purano, pos-siamo dire che tutti gli abi-tati sono stati messi anuovo, da Rugolin a Mon-drago – aggiunge ancora ilprimo cittadino -. Mi sembra impossibile chetutto ciò (con una spesa dioltre 4 milioni di euro) siastato fatto in così pocotempo. In taluni casi abbiamodovuto acquisire terreniprivati, per allargarecurve, fare i marciapiedi equalche parcheggio. Iltutto si è sempre verificatoin un clima di collabora-zione e concordia. Solo a Paverno, dove neiprossimi mesi partiranno ilavori per il nuovo par-cheggio, abbiamo dovutofare un esproprio che si èconcluso in questi gironi.Ora il terreno è comunale. E’ un mio rammarico nonaver concluso un accordocon alcuni dei proprietari.L ’ a m m i n i s t r a z i o n ecomunque va avanti per-ché l’obbiettivo che abbia-mo è alto e - vedendol‘apprezzamento dellagente - anche giusto».

Marzo 2011 25CRONACHE

Dal primo gennaio 2011 ècessata la convenzione perla gestione associata delcorpo intercomunale di

Polizia Locale tra i muni-cipi di Sant’Ambrogio diValpolicella e Dolcè. IlComune di Dolcè, da gen-naio, gestisce autonoma-mente il servizio di PoliziaLocale, avvalendosi deidue agenti che erano giàalle dipendenze comunaliprecedentemente e durantela gestione unitaria colmunicipio di Sant’Ambro-gio di Valpolicella. Questo è l’argomento diun’interrogazione presen-tata dal consigliere diminoranza FilibertoSemenzin che, in un docu-mento datato 28 gennaio2011, chiede al sindaco eall’assessore delegato«quali sono le motivazioniche hanno portato il comu-

ne di Dolcè a cessare ilrapporto con Sant’Ambro-gio e se sia intenzione del-l’Amministrazione comu-nale intraprendere altri enuovi accordi con leAmministrazioni confi-nanti per il servizio inparola».La convenzione con ilcomune di Sant’Ambrogioper la gestione del serviziodi polizia municipale erastata stipulata un anno fa.«In sede di consigliocomunale, a fronte dellenostre domande – affermaancora Semenzin -, l’as-sessore e il sindaco aveva-no risposto con parole dicompiacenza nei confrontidi questo servizio condivi-so, efficiente e vantaggio-

so per il Comune stesso.Oggi, a distanza di unanno dalla firma dell’ac-cordo, ci troviamo invecedavanti a questa decisioneche, a mio avviso, suonacome una delle tante con-traddizioni a cui questaamministrazione ci ha abi-tuati. In un momento in cuiovunque si intravede unaspinta costante verso larazionalizzazione dellespese e la creazione diforme di aggregazione –conclude infine il consi-gliere - mi lascia alquantoperplesso e basito questopasso indietro. Per questochiedo il motivo di talescelta».

S.A.

DOLCÈ. Il consigliere di minoranza Semenzin: «Perchè?»

Polizia municipale, cessatol’accordo con S.Ambrogio

Filiberto Semenzin

Antolini GiovanniRiparazioni elettrodomestici

grandi e piccoli (lavatrici, lavastoviglie,

frigoriferi, piani cottura ecc...)

Riparazioni a domicilio

San Pietro

in Cariano

Cell. 3396929392

La risposta del sindaco di Dolcè, Luca Manzelli

«L’amministrazione comunale di S. Ambrogio – afferma Manzelli - ha scelto di aderire al nuovo distret-to di polizia locale della Valpolicella assieme ai comuni di Fumane, Negrar, Pescantina e San Pietro inCariano. La nostra amministrazione, pur essendo favorevole in linea di principio all’opportunità digestire questo servizio in forma associata, ha scelto di non aderirvi per ragioni di natura pratica edeconomica. Oltrechè per una mancanza di chiarezza di fondo sulla futuro sviluppo del servizio. Sicco-

me, dal punto di vista amministrativo, non possono sussistere due strumen-ti convenzionali con attori diversi per l’esercizio della medesima funzione,il rapporto fra S. Ambrogio e Dolcè si è chiuso automaticamente. Qualora fosse continuata la nostra esperienza con S. Ambrogio – aggiun-ge inoltre il primo cittadino -, sicuramente avremmo dovuto rivedere alcu-ni aspetti del servizio in modo particolare quelli economici. Le spese digestione hanno determinato una maggiore spesa a carico del nostro bilan-cio con costi progressivi dal 2007 al 2009, verificate attraverso la rendicon-tazione presentata dal comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella in qualitàdi comune capo convenzione. Nel 2009 la quota parte che riguardava ilcomune di Dolcè è stata superiore di 14mila euro rispetto a quanto spesoall’inizio della convenzione. E’ parso a tutti evidente che, per quanto si possa avere ottimizzato il servi-zio, tali costi non sarebbero stati più sostenibili dal nostro comune. Lasituazione economica in cui versano le pubbliche amministrazioni è nota,caricare di ulteriori costi, in nome di un servizio associato, non avrebbe

portato quei benefici che si erano ipotizzati all’inizio dell’esperienza comune con Sant’Ambrogio. Oggi il comune di Dolcè può contare su due agenti professionalmente formati a servizio della nostracittadinanza. Non dimentichiamo, inoltre, la morfologia del nostro territorio e tutte le problematicheconnesse. La presenza fissa di due agenti costituisce senza dubbio un ulteriore elemento positivo peri nostri cittadini. Tutto questo – conclude Luca Manzelli - non toglie valore a quanto di buono fatto inquesti anni dagli agenti di Dolcè e Sant’Ambrogio. A loro, al sindaco Nereo Destri ed agli amministra-tori ambrosiani va la nostra gratitudine per l’impegno e la professionalità dimostrata nell’esercizio delloro servizio. Stiamo vagliando l’opportunità di intraprendere un preciso percorso per verificare la fat-tibilità ed economicità di una nuova gestione associata del servizio di Polizia Locale».

Chiesa di Purano

MARANO

Pezza e PuranoPartono i lavori

Page 26: L'altro Giornale - Edizione Valpolicella Marzo 2011

La Scuola d’Arte PaoloBrenzoni ha riaperto i corsid’arte per ragazzi della scuo-la elementare e media diSant’Ambrogio di Valpoli-cella, in svolgimento nelCentro delle Famiglie, ubi-cato al piano terra dellabiblioteca comunale. «Unatrentina di ragazzi - spiegal’assessore alla cultura Fran-co Cristini - sviluppano leproprie doti artisticheaccompagnati dalla docente

di disegno Iva Recchia». Ilavori migliori verrannoesposti durante la mostrapromossa dagli allievi dellaScuola d’Arte in programmanell’ex quartiere fieristicoambrosiano dal 15 al 22maggio. Un’altra iniziativa dellaScuola d’Arte è “L’arte albar”. «Stiamo riscontrandoun notevole successo - spie-ga Beatrice Mariotto, diret-trice della Scuola -. Molti

esercenti hanno messo adisposizione, gratuitamente,gli spazi in bar, ristoranti,negozi dove gli allievi hannoesposto i lavori migliori».Terza iniziativa di questo ini-zio di 2011 per la Scuolad’Arte è il nuovo sito inter-net: www.scuoladartebren-zoni.it. «Sul sito - afferma ladirettrice - si possono reperi-re informazioni sui corsi inprogramma, scaricare lascheda di iscrizione e lenorme che regolano la scuo-la. E’ possibile visionare fil-mati che mostrano le varieattività svolte durante l’annoe che documentano momentiimportanti organizzati dallascuola». L’assessore Cristini sottoli-nea: «Ci sarà una parte dedi-cata ai contributi di amicidella scuola, artisti, poeti, exdocenti nonché una sezionecon la storia del suo fondato-re e di coloro che si sonoimpegnati a fare vivere que-sta antica istituzione». Perinformazioni: www.scuola-dartebrenzoni.it; Comune diSant’Ambrogio di Valpoli-cella 045.6832651 (sig.raBeatrice Mariotto).

Marzo 2011 26CRONACHE

Patto di stabilità comunale,tagli ai trasferimenti erarialima anche gli effetti econo-mici derivanti dal federali-smo fiscale. Diversi gliaspetti toccati, in materia difinanza locale, dall’assesso-re al bilancio e tributi del-

l’amministrazione di San-t’Ambrogio di ValpolicellaSandro Stella. «Abbiamorispettato il patto di stabilitànell’esercizio 2010 - annun-cia l’assessore che sta defi-nendo, con gli amministra-tori e gli uffici competenti,lo schema di bilancio di pre-visione per l’anno 2011».L’avere rispettato il patto,secondo Stella, è la conse-guenza di una gestione ocu-lata dei servizi e di unarazionalizzazione dellespese. Il tutto a fronte dellascure sui trasferimenti era-riali disposto dal governonazionale. «Nel 2011 - prosegue Stella- i tagli ammonteranno acirca 190mila euro, senzacontare il continuo aumentodei costi per i servizi eroga-ti. Conseguenze positivesono la possibilità per ilComune di accendere nuovimutui per realizzare opere

pubbliche». Stella non sisbilancia, non dice qualimutui e opere e quando ver-ranno accessi. L’assessorenon nasconde, tuttavia, unacerta preoccupazione. «Iprossimi anni saranno parti-colarmente difficili per glienti locali, gli organi dicomunicazione lo sottoli-neano ogni giorno. Il federa-lismo? Attualmente ognigiudizio è sospeso, si tratta

di una grossa incognita -conclude l’assessore - tutta-via, secondo lo studio delsenatore Marco Stradiotto, ilcomune di Sant’Ambrogiodi Valpolicella godrebbe dimaggiori entrate per circa 1milione e 300mila euro. Contali risorse si potrebberofinanziare rilevanti operepubbliche. Tuttavia, ripeto,oggi siamo ancora nelcampo delle ipotesi».

S.AMBROGIO. Previsti tagli ai trasferimenti erariali

Con il Patto di Stabilitàeffetti sul Bilancio 2011

La scuola d'infanzia donUlisse Bertoldi di San-t'Ambrogio di Valpolicellapensa già all'anno scolasti-co 2011-2012. La struttura, che ospita120 fanciulli e altri 20 par-goli all'asilo nido, intro-durrà, da settembre, il pro-lungamento d'orariopomeridiano. Attraverso il nuovo servi-zio, attivabile su richiestadelle famiglie, l'orario dichiusura della scuola saràposticipato alle ore 18.«Alcuni genitori - spiega ilpresidente Carlo Boscaini- hanno richiesto questoservizio. Sarà creataun’apposita area che acco-glierà i bimbi fino alle ore18». Il prolungamento d’orariopomeridiano arricchiràl’offerta formativa dellascuola che già propone iservizi di preaccoglienza,

psicomotricità, visitedidattiche, progetti educa-tivi, percorsi d'apprendi-mento sulla nutrizione checoinvolge anche i genitori.«Le attività della scuola -conclude il presidente -proseguono secondo ilprogramma. In febbraio abbiamo orga-nizzato la tradizionalefesta di Carnevale. In aprile, in concomitanzacon la sagra di pasqua,organizzeremo la pesca dibeneficenza mentre il 29maggio organizzeremo laFesta del Bambino. Il tutto secondo l’auspicioche, da sempre anima lascuola d’infanzia, unarisorsa per la comunità eper le famiglie in funzionealle esigenze di queste neilimiti del possibile». Per informazioni:www.maternabertoldi.it.

SCUOLA

Tempi nuovialla materna

BIBLIOTECA

La storia del gruppo parroc-chiale di Gargagnago iniziacon un gruppo di giovani che,nel 1975, formava il com-plesso musicale “La mecca-nica del fatto”. Questo gruppo chiese al par-roco l'utilizzo dell'oratorioper le prove e in cambiodiede la disponibilità per ani-mare le celebrazioni liturgi-che. Nacque così un bel lega-me tra il parroco e i giovani,che permise la nascita di uncoro parrocchiale. La proposta fu ben accoltaanche da altre persone delpaese che si aggregarono.Don Daniele, grazie alle sueconoscenze musicali e al suonotevole impegno, selezionòvocalmente il gruppo e diedeinizio alla corale il cui reper-torio era, esclusivamente,sacro. Il coro proseguì bril-lantemente l'attività sotto laguida di Don Daniele fino al1984. Dopo l'arrivo delnuovo parroco Don BrunoMoserle il gruppo per varimotivi si disgregò. Fu soloper la volontà e tenacia dipoche persone tutt'ora pre-senti nel coro che qualchetempo dopo il gruppo riprese

le prove. Non fu un'impresasemplice perché i coristierano pochi e, soprattutto,mancava il maestro che pocodopo, fortunatamente, arrivò.Sotto la guida prima di Fran-co Guglielmo e poi di BrunoZardini, la corale riprese l'at-tività. Dal 1987 al 2005 ilcoro venne invitato anche inoccasioni di concerti in altrelocalità della provincia. Nel2005 entrò a far parte delgruppo il maestro TarcisioPozzi. Le sue conoscenzemusicali e la sua grande dedi-zione hanno permesso allacorale un ulteriore salto diqualità, migliorando a livellovocale e arricchendo il reper-torio. Da molti anni il coro

collabora con il gruppo mis-sionario parrocchiale ed è perquesto che, in occasione del-l'Epifania, organizza un con-certo a scopo benefico il cuiricavato viene devoluto persostenere l'adozione a distan-za di un bambino. Per benvent'anni il coro ha avutocome presidente LucianoBoscaini. A lui va il graziepiù grande per il suo genero-so impegno, per la sua grandetenacia nel tenere unito ilgruppo. Da circa un anno halasciato questo incarico, e alsuo posto è stata eletta Simo-netta Madinelli. Ad oggi lacorale conta 35 elementi, lecui prove sono il giovedì alle20.45 in sacrestia.

GARGAGNAGO

Corsi d’arte per ragazzi Il Coro canta dal 1975

I ragazzi frequentanti il Cordo D'Arte con l'insegnante Iva Recchia

Sandro Stella

Servizi diMassimo Ugolini

Page 27: L'altro Giornale - Edizione Valpolicella Marzo 2011

Ha festeggiato i dieci annidal trapianto del suo cuore,regalandosi una grande festacon la moglie Marisa, lafiglia Gianfranca, parenti,amici. E gli immancabili,scatenati clown dottori del-l’associazione «InVita Unsorriso» di San Pietro inCariano presieduta daLorenzo Modena, di cui faparte da diversi anni. CosìOsvaldo Baganzani diDomegliara ha trascorso, inallegria e serenità, l’anniver-sario del primo decennio con

il suo nuovo cuore. Era ildicembre 2000 quando, nelcentro trapianti di Bergamo,si sottopose all’operazione.«Tutti i giorni ho un pensie-ro particolare per colui checon un gesto di grande gene-rosità mi ha permesso diritornare a vivere: il miodonatore» - racconta un sere-no Osvaldo nella sua casa diDomegliara che, nel 2002,dopo avere letto un volanti-no, entrò nell’associazione«InVita Un sorriso». E disorrisi Osvaldo, trasforman-dosi nel clown dottore«Smemorato», ne ha regalatimolti, rallegrando le serateai piccoli ospiti del repartodi pediatria dell’ospedaleSacro Cuore di Negrar.«L’esperienza di clown dot-tore - prosegue Baganzani -ha costituito un toccasana.Quando vesto i panni diclown, la mente si libera dicolpo perché ho un soloobiettivo: strappare un sorri-so ai miei piccoli amici.Vivo alla giornata, pensopositivo come fanno i clowndottori».

Marzo 2011 27CRONACHE

Sarà inaugurato sabato 2aprile alle ore 16 il Centroper le Famiglie di San-t’Ambrogio di Valpolicel-la. Il Centro, realizzatoda l l ’Ammin i s t r az ionecomunale di Sant’Ambro-gio di Valpolicella in col-laborazione con i servizisocio educativi del-l’Ulss22 e la cooperativaHermete, «è stato pensato- sottolinea l’assessore aiservizi sociali ElisabettaVassanelli - come luogod’incontro per famiglie,per ragazzi e giovani,dove poter svolgere attivi-tà di vario tipo o passaresemplicemente del tempoinsieme». Il Centro per leFamiglie è ubicato in piaz-za Vittorio Emanuele, alpiano terra dell’edificioche ospita la bibliotecacomunale. Si compone diun ampio salone attrezzatocon giochi per i più picco-li, morbidi tappeti, tavoli-ni e seggiole; una sala

ludoteca con tanti giochiin scatola e materiali per ilaboratori. Inoltre unastanza del centro è allesti-ta per attività di psicomo-tricità. «Questo nuovoprogetto unisce attivitàche si svolgono da diversianni sul territorio comuna-le - racconta Elisa Maran-goni, educatrice dell’Ulsspresso i servizi socio edu-cativi del Comune - rivol-te a diverse fasce d’età. Il Centro per le Famigliepotrà costituire un’occa-sione per i genitori di con-frontarsi nel rispetto deidiversi stili educativi diciascuna famiglia; offrireoccasioni di gioco e socia-lizzazione a bambini,ragazzi e giovani; offrireun punto per avere infor-mazioni su ciò che riguar-da la vita familiare. Abbia-mo previsto - concludel’assessore Elisabetta Vas-sanelli - l’apertura con-temporanea di ludoteca ebiblioteca comunale perpermettere ai cittadini diusufruire contemporanea-

mente di entrambi i servi-zi”. Nel Centro per laFamiglia sono attivi unaserie di servizi: il progettoCicogna, un luogo permamme e neonati nelprimo anno di vita in cuiincontrarsi e condividerel’esperienza quotidiana dicura ed educazione deifigli, Spazio Famiglia:accoglie famiglie conbambini da 1 a 3 anni,offrendo occasione di rela-zione e confronto sul-l’esperienza di esseregenitori. Giocolab: è un servizioper bambini della scuolaprimaria centrato sull’atti-vità ludica. Playground: èun servizio per ragazzidella scuola media chepossono sperimentarenuovi giochi ed organizza-re attività a partire dai pro-pri interessi. LudotecaHula Hoop: offre l’oppor-tunità a famiglie e ragazzidi dedicarsi ad attivitàludiche, trovare compagnidi gioco e trascorrere deltempo giocando con i pro-

pri figli. Gruppo studiodella scuola primarie esecondaria. Laboratori didisegno per alunni dellescuole comunali svolti dainsegnanti della scuolad’arte Paolo Brenzoni.Inoltre il 4 marzo partirà ilcorso di preparazione alparto condotto dall’oste-trica del Consultorio diDomegliara dell’Ulss 22.

SANT’AMBROGIO. L’assessore Vassanelli parla dell’iniziativa

«Un Centro per famiglieUn’occasione di confronto»

Osvaldo Baganzani

Elisabetta Vassanelli

DOMEGLIARA

A dieci annidal trapianto...

Gran fermento si respiranel Comitato S. Ambro-gio in Festa per la nuovaedizione Sagra di Pasquain programma da sabato16 aprile a mercoledì 27aprile nell’ex quartierefieristico ambrosiano.Durante la manifestazio-ne, patrocinata dall’am-ministrazione comunaledi Sant’Ambrogio, sisvolgerà l’Hip Hop JazzFestival giunto alla deci-ma edizione. Tra i temidominanti della sagra cisaranno diversi eventisportivi. Sabato 16 edomenica 17 aprile, nelquartiere fieristico diSant’Ambrogio di Valpo-licella si svolgerà unatappa del circuito nazio-nale Gran Prix, il 17°memorial Emilio Bazzo-ni e il 2° memorial SergioCoato. Domenica 17aprile è in programma latradizionale corsa podi-stica “A piè fra le prea-re” a cura del grupposportivo La Fratellanza.Sabato 23 e lunedì 25aprile si disputerà il tor-neo di calcio per pulcininegli impianti sportividella Pigna in collabora-

zione col G.S.D. Ambro-siana Calcio presiedutoda Gianluigi Pietropoli.Nella stessa giornata dilunedì 25 aprile si svolge-rà un torneo di scacchinella restaurata VillaBassani in collaborazio-ne col Circolo Scacchisti-co Valpolicella. «Anche quest’anno lasagra sarà ricca di novità- spiega il presidenteRoberto Sartori - dove-roso un ringraziamentoagli associati, aziende ecittadini per il preziosocontributo nell’organiz-zazione e buona riuscitadella manifestazione».Consolidati i tradizionaliappuntamenti dellasagra. Martedì 26 aprilea San Zeno in Poja sisvolgerà la tradizionalefesta campestre. Alle ore9.30 verrà celebrata lamessa, a seguire l’asso-ciazione Mille Suoni pro-porrà un saggio musica-le; nella serata di marte-dì sera nel quartiere fie-ristico è in programmaun momento convivialecon le associazioni comu-nali ed un momentomusicale.

Altre iniziative significa-tive saranno la pesca dibeneficenza allestitadalla scuola d’infanziadon Ulisse Bertoldi e lamostra fotografica acura dell’inossidabileRiccardo Cecchini.«Anche quest’anno -conclude il vicesindacoRoberto Zorzi - la sagracostituisce un efficacestrumento di aggregazio-ne e socializzazione».Non mancheranno seratemusicali con orchestrespettacolo: domenica 24aprile, Tarantino; lunedì25 aprile, Magri e Lisoni.Funzioneranno chioschi

enogastronomici conpiatti tipici e possibilitàdi degustare i vini dellecantine ambrosiane inuna speciale enoteca. Iltutto sarà allietato dallospettacolare Luna Parkche quest’anno registre-rà l’assenza, per cessataattività, dell’autoscontrodi Armando Pivetta, pre-sente per decenni a San-t’Ambrogio. Doverosoun ringraziamento allafamiglia Pivetti che, conla propria attrazione, hacostituito un punto diriferimento anche per igiovani e meno giovaniambrosiani.

Musica, danze e novitàma anche tanto sport

Ritorna l’atteso appuntamento con la 10° edizione del Valpo-licella Hip Hop & Jazz Festival in programma nel quartierefieristico di Sant’Ambrogio di Valpolicella venerdì 22 esabato 23 aprile durante la sagra di Pasqua di Sant’Ambro-gio. Diverse le novità e le conferme dell’edizione 2011, apartire dalla seconda edizione del Valpo’s Got Talent in pro-gramma nella serata di venerdì 22 aprile alle ore 20, che que-st'anno aprirà le porte alla magia dei musical. «Si tratta diuna sezione del festival in cui chiunque potrà mettere inmostra il proprio talento sul palco» - spiega Damiano Bal-dassari, uno dei promotori della manifestazione, organizzatain collaborazione col comitato sagra di Sant’Ambrogio infesta, palestra Athleta di San Pietro in Cariano che coordina

l’evento e il patrocinio dell’amministrazionecomunale. Direttore artistico è Nando De Borto-li, direttore tecnico Andrea Spezie mentre KatiaArmani si occupa dell’organizzazione e dellasegreteria. Sempre venerdì 22 aprile si svolgeràil tradizionale festival dedicato al Jazz &Modern a partire dalle ore 15. Sabato 23 aprile,invece, sarà la volta di un Valpolicella Hip Hopsempre più internazionale, che quest’anno spe-gne le dieci candeline. «Contiamo di superare i1200 iscritti dello scorso anno, ospitando gruppida tutta Italia ed europei con numerosi ospiti dilivello internazionale - spiegano gli organizzato-ri -. Le categorie di concorrenti saranno anchequest’anno cinque con la conferma della sezioneprofessionisti». Per informazioni: 045.7704801;www.athleta.it; [email protected].

Torna l’Hip HopJazz Festival

SANT’AMBROGIO. La Sagra di Pasqua andrà in scena da sabato 16 a mercoledì 27 aprile

Servizi diMassimo Ugolini

The Stranger

Page 28: L'altro Giornale - Edizione Valpolicella Marzo 2011

Marzo 2011 28SPORT

S

CENTRO STUDI KARATE NEGRAR

Inizio d’annata positivo per il CentroStudi Karate Negrar con sede a Fane.Nella prima tappa del Trofeo Veneto,organizzato dal Comitato RegionaleVeneto coordinato da Paolo Moretto e daquello provinciale da Giorgio Grando edall’allenatore giovanile Regione VenetoAlex Deader, svoltasi nel palazzettoMasprone di Verona, hanno combattuto600 atleti del tutto nord Italia. Su tutti il solito Slaven Pecirep che, nellacategoria seniores 90 kg, ha confermatola propria imbattibilità che dura da alcunianni, vincendo la medaglia d’oro.

«In finale - racconta il forte atleta delCentro Studi Karate - ho battuto un forteatleta lombardo al termine di un incontroduro». Grazie a questo risultato Pecirep èentrato nella squadra veneta per i prossi-mi campionati nazionali e internazionali. Medaglia di bronzo per la neo agonistaMarta Sganga nella categoria esordientiA. «Marta ha dimostrato ottime capacitàtecniche che la faranno progredire» -afferma il maestro Marijan Pecirep. Nella categoria esordienti B Diana Mar-chesini ha conquistato un buon quintoposto. «Diana è stata brava, purtropponell’ultima fase aveva sprecato troppeenergie. Anche per lei prevedo un ottimofuturo» - rammenta il maestro Pecirep. Conferme d’oro per Slaven Pecirep sonoarrivate anche da Rosà in provincia diVicenza dove si è svolta la fase regionaledel campionato italiano, categoria senio-res: nei 90kg Slaven Pecirep ha conqui-stato la sesta medaglia d’oro nei campio-nati regionali veneti. «Doveroso - conclude il vicepresidentedel Centro Studi Karate Negrar AlbertoDalle Pezze - è un ringraziamento a tutticoloro che ci sostengono come ClaudioRiolfi della Erretre, Giorgio Quintarellidell’Apeservis e Din Eco Ecologia Futu-ra».

M.U.

Pecirep sempre imbattibile

Lanza: «Settore giovanilela base dell’Ambrosiana»

Una valorizzazione costantedel proprio settore giovani-le. Questo l’obiettivo dellasocietà calcistica Ambrosia-na presieduta da GianluigiPietropoli. Sono oltre 200 iragazzi che praticano calcionelle dodici compagini delvivaio che spazia tra lascuola calcio e gli junioresregionali. Tre le squadre chedisputano campionati regio-nali - oltre agli juniores,anche gli allievi ed i giova-nissimi regionali. Nell’otti-ca della crescita del settore

giovanile, si sta consolidan-do la collaborazione conl’Hellas Verona. Imminente novità, il tradi-zionale torneo, riservato allacategoria pulcini, che sisvolge in occasione dellaSagra di Pasqua e cherichiama negli impiantisportivi della Pigna nume-rose compagini: quest’annosi svolgerà dal 23 al 25 apri-le. «La nostra motivazioneprincipale - rammenta Pao-lino Lanza, responsabile delsettore giovanile dell’Am-

brosiana - è quella di forma-re i ragazzi. Poi, chiaramen-te, soprattutto nelle catego-rie giovanili superiori, iniziaa contare anche l’aspettoagonistico». Orientato verso il possibileapprodo nella prima squa-dra che sta ben militandonel campionato d’Eccellen-za. «Il vivaio - concludeLanza - costituisce la basefondamentale della nostrasocietà arricchita di anno inanno dall’arrivo di nuoviallenatori-educatori in

grado di trasmettere sulcampo quei valori fonda-mentali per la crescita deiragazzi in primis sotto ilprofilo umano». Di seguito l’organigrammadel settore giovanile del-l’Ambrosiana: responsabilePaolino Lanza; responsabiledei portieri Luigi Compri;massaggiatori Claudio Gia-rola, Gaetano Veronesi;segretaria Annarosa Savoia.Gli allenatori. Scuola cal-cio: Marco Pasqualini,Simone Campagnari, Nicola

Testi, Fabio Lonardi, BrunoSavoia; pulcini ‘01: Ottori-no Giacopuzzi; CristianoParolotto; pulcini ’00: Mas-similiano Menegazzo; esor-dienti ’99: Michele Bazzo-ni, Emanuele Boscaini;esordienti ‘98: Stefano Ghi-rardello, Federico Cavazza-na; giovanissimi B ’97:

Giovanni Militello, Giusep-pe Foladori, Fausto Paluz-zano; giovanissimi regionali’96: Claudio Corte, Giovan-ni Militello; allievi regiona-li ’94-‘95: Filippo Campisi,Daniele Fasoli; junioresregionali: Alessandro Rove-da, Corrado Semprebon.

Massimo Ugolini

CALCIO. La società del presidente Pietropoli punta sui ragazzi

PORT

CICLISMO

“Ho imparato a vedere oltreil confine, a godere dell'es-sere vivo, cavalcare l'ondadell'infinito...”: in questabreve frase di un passaggiodi uno dei suoi racconti sulblog (http://musseu.blog-spot.com/ ) è racchiuso lo

spirito, l'anima con la qualeGiorgio Murari, il ciclistadell’infinito di Negrar,affronta le sue imprese cicli-stiche. “Amare l'umano emadre natura” e “il segretodella felicità è accettarsi perquello che si è e vedere sem-

pre il positivo in ognuno dinoi” ripete spesso il randa-gio chiamato Musseu, comelui stesso ama definirsi. Da anni Giorgio Murari girail mondo in bicicletta, hacollaborato nel progettodella randonnèe V.R.V una600 km che nel 2010 hariscosso uno straordinariosuccesso (si ripeterà nel2012)…Ma Giorgio non siferma qui: i suoi progettifuturi infatti sono moltoambiziosi, come quello chesi pone come obiettivo diarrivare in tre anni allanumero 1 del mondo ciclisti-co, la R.A.A.M., l'attraver-sata dell'America (coast tocoast) una competizioneciclistica di 5000 km dal-l'oceano Pacifico all'oceanoAtlantico. «Dopo quest’avventura -afferma Murari -, per laquale sono alla ricerca disponsor, sarò pronto peraffrontare l'ultimo passaggioverso il mio destino "l'evolu-zione finale " il viaggiosenza tempo e meta».

Murari il giramondo

INVITIAMO LE ASSOCIAZIONI

E LE SOCIETÀ SPORTIVE

AD INVIARE I LORO ARTICOLI

AL SEGUENTE INDIRIZZO:

[email protected]

Paolino Lanza

Slaven Pecirep

Giorgio Murari

A SAN PIETRO UN CORSO DI AUTODIFESAMolte sono le donne che ancora subiscono abusi e violenze. Al numero crescente di aggressioni sia fisiche che psicologiche le varie amministrazionicomunali hanno risposto con il progetto “Io mi difendo da sola”, già attivato nei comuni di Pescantina, Castelnuovo del Garda, Affi, Sona, Pastrengo,Bussolengo. Venerdì 18 marzo alle ore 17.00 partirà anche a San Pietro in Cariano un corso di autodifesa aperto a tutti i ragazzi e le ragazze d’etàcompresa tra i 13 e i 18 anni. Il corso, che avrà luogo nella palestra dell’istituto tecnico Calabrese – Levi di San Pietro in Cariano con cadenza setti-manale, sarà tenuto da un istruttore dell’associazione Nippon club con pluriennale esperienza nell’insegnamento della difesa personale sia a civili chea forze dell’ordine. Il corso comprenderà otto incontri della durata di un’ora e mezza ciascuno. Il programma affronterà ogni aspetto della sicurezza:la prevenzione, l’immediatezza della reazione, l’apprendimento di tecniche di difesa fisica semplici e dirette.«Le donne sono troppo spesso vittima di aggressioni, ma il dato che preoccupa di più è la tendenza a giustificare gli abusi, a farsene una colpa e anon denunciarli – affermano gli organizzatori del corso -. La nostra battaglia deve essere proprio questa: i nostri progetti devono andare in questa dire-zione. Infatti i vari assessorati sono fortemente impegnati in iniziative volte a contrastare qualsiasi forma di violenza nei confronti delle donne. Allar-mante è anche l’aumento di abusi e violenze sui minori, sia maschi che femmine, di tutte le età. Basti ascoltare il telegiornale di tutti i giorni per ren-dersi conto che la sicurezza di ognuno di noi potrebbe essere messa a dura prova in ogni momento della giornata». Per informazioni: Monica Gasparini – istruttrice dell’associazione Nippon club – 347.2233621

S.A.

Page 29: L'altro Giornale - Edizione Valpolicella Marzo 2011

Marzo 2011 29SPORT

Tubini, da Pechino 2008agli spogliatoi del Valpo

RUGBY. Pesista per anni, oggi preparatore atletico del Santamargherita

Ha fatto il pesista per unavita. Oggi, è il preparatoreatletico del Santamargheri-ta Rugby Valpolicella. Gio-vanni Tubini, 47 anni, stadietro alle quinte della for-mazione allenata da coachAlessandro Zanella. Inse-gnante di educazione fisicaall’Istituto Don Bosco diVerona, ha praticato gettodel peso ad alti livelli, vin-cendo due tornei giovanili,andando in Nazionale epartecipando pure ai cam-pionati Europei. Non solo:Tubini è stato l’allenatoredi Chiara Rosa e AssuntaLegnante alle Olimpiadi diPechino 2008. «Almomento gareggio ancora,ma solo per divertirmi emantenermi in forma» con-fessa Tubini. La sua“seconda giovinezza”, ora,si chiama rugby. «Qualchetempo fa, facevo il prepa-ratore presciistico – conti-nua –. Ho conosciuto Ven-ceslao Buffatti, all’epocagiocatore del Valpo, che miha proposto di entrare insocietà. Ho accettato e,dopo nove anni, eccomiqua (sorride)».

È stato difficile adeguarsial nuovo sport?«Sì. Ho dovuto studiaretanto e continuo a farloquotidianamente. Per for-tuna ho grande passione:ho assorbito tutti i principiche ho imparato nel mondodell’atletica, cercando diapplicarli al rugby».Quanto è importantel’aspetto fisico nel rugby?«Moltissimo. Anzi è fonda-mentale. Non è vero chetutti possono praticare que-sta disciplina: o meglio,fino a un certo livello sì,ma dalla serie C in suoccorre essere ben struttu-rati. Purtroppo coraggio edeterminazione non basta-no più: se non sei adegua-tamente preparato, quandovai a sbattere contro unmuro di 100 kg, rischi difarti davvero male».La serie A che campiona-to è? «Un torneo difficile. Noiveniamo dalla B e il saltol’abbiamo sentito: non c’èun attimo di respiro e ognipartita è una battaglia. Tuttii club sono ben strutturati.Inoltre, nella passata sta-

gione eravamo la forma-zione che faceva più mete:quest’anno, invece, siamoquella che ne realizza dimeno. ».A proposito, ricorda lapromozione dello scorsomaggio?«Certo (ride). Una galop-pata fenomenale. Ripensoal boato dei 100 tifosi delValpo, nella finale d’anda-ta, giù a Frascati, e alle1.500 persone a San Pietroal ritorno: un’emozioneunica». Come si svolge una nor-male seduta di allena-mento?«Le nostre sono particolar-mente dure. Se stiamoandando bene è perché iragazzi sono super prepara-ti. Coach Zanella ci ha abi-tuati fin da subito a ritmi dilavoro serrati e impegnati-vi. La squadra si allenano3-4 volte alla settimana(martedì, mercoledì, vener-dì e il sabato). Abbiamoscelto di non andare inpalestra, ma di lavoraresolo sul campo. La nostraparticolare preparazione sichiama raw training: usia-mo attrezzi non convenzio-nali come bidoni, sacchi disabbia, o funi e corde. Gliesercizi prevedono l’utiliz-zo di un sovraccarico, peròrichiamano anche i movi-menti di campo. Questo èimportante: siamo moltovicini all’azione di gioco. Iragazzi, poi, sono liberi discegliere se andare in pale-stra o meno».Tubini su cosa puntamaggiormente?«Sulla rapidità. Il rugby èuno sport fisico, ma pure divelocità. Più sei scaltro,più riesci a sopravanzaregli avversari». La giornata tipo di unatleta del Santamargheri-ta?«Il 90% dei nostri lavora.

Poi, vengono al campo, siriposano un attimo, man-giano un boccone e comin-ciano l’allenamento. Fac-cio loro i complimenti:sono bravi. L’arrivo diZanella ha professionaliz-zato l’ambiente. Cinque osei anni fa c’era un’altramentalità». La squadra come sta?«Bene, nonostante dueinfortuni che ci hannopenalizzato. Recentemen-te, infatti, abbiamo persoGiovanni Pivetta e Sama-dhi Abouarrouchè per tuttala stagione. Inoltre, Ema-nuele Cipriani ci ha lascia-to per andare a lavorare inAmerica. Eravamo unadelle mischie più pesantidella serie A: ora, al con-trario, ne abbiamo una nor-male». Esiste il doping nelrugby?«Sì, ma non ai nostri livel-li. Nei campionati sudafri-cani o neozelandesi, inve-ce, non ci metterei la manosul fuoco. In Italia c’è statoqualche episodio, però sitratta di casi veramenteisolati».

Matteo Sambugaro

ATLETICA VALPOLICELLA

Riccione 2011 è alle porteper l’atletica Valpolicella.Nel fine settimana del 27,28 e 29 maggio infatti incollaborazione con il centroprovinciale libertas di Vero-na, il centro regionale liber-tas Emilia Romagna e con ilpatrocinio del comune diSan Pietro in Cariano, avràluogo il 14° torneo volley e6° torneo calcio a 5. «Il pro-gramma – afferma MarcoPadovani, presidente del-l’atletica Valpolicella VolleyLibertas – prevede la par-tenza nella giornata divenerdì 27 maggio con ilpernottamento in hotel e lacena nei locali del centro diRiccione. Sabato 28 avran-no inizio gli incontri di pal-lavolo presso gli impiantisportivi dell’istituto MarcoPolo di Rimini e di calcetto

su campi di erba sinteticadel centro sportivo di Ric-cione. La giornata di domenicasarà invece dedicata agliincontri finali con le pre-miazioni dei vincitori. Cistiamo impegnando al mas-simo, con l’intero staff, perla buona riuscita di questoconsueto appuntamento.,che ogni anno coinvolgenumerosi giovani di tutta laValpolicella. La domanda diiscrizione – ricorda ancoraPadovani – dovrà essereconsegnata entro il 28marzo».Per informazioni: Marco347.1226688, Andrea347.4596533, Adriano368.7532699, Beppe328.9744704, Alessio347.7965772

S.A.

Riccione 2011sta per partire

Giovanni Tubini

Page 30: L'altro Giornale - Edizione Valpolicella Marzo 2011

I disturbi del comportamento alimentaresono una delle affezioni psicologiche chenel nostro tempo stanno assumendo unrilievo clinico preoccupante; le forme clini-che in cui si manifestano sono svariate.Secondo l’approccio psicologico vengonoindividuate quattro manifestazioni, aseconda della prevalenza di alcune caratte-ristiche dominanti nella personalità deipazienti. Nella forma Somatoforme i sog-getti soffrono di episodi di soffocamentodurante l’ingestione di cibo. In questomodo tentano di comunicare la propriainadeguatezza nell’affrontare le responsa-bilità e gli impegni e cercano dall’ambien-te esterno cure e attenzioni. Nella forma Fobico-ossessiva l’attenzioneè focalizzata sulla conta delle calorie, sulrituale che accompagna la nutrizione, sulpeso e la forma corporea. Cercano il con-trollo assoluto su di sé e sugli altri fami-gliari. La forma Depressiva si presenta con unapervasiva sensazione di insicurezza, consensi di colpa e inefficienza che impedisco-no di rapportarsi al cibo con piacere. Nella personalità Psicotica il cibo è un ele-mento persecutorio in grado di danneggia-re, spesso gestito da una voce interiore chene proibisce l’assunzione. I fattori psicodi-namici che sono più presenti in una perso-nalità anoressica sono: ottenere ammira-zione e conferma, sentirsi unici e speciali,onnipotenti nella capacità di controllare la

fame. Questo tipo di personalità ha svilup-pato, sin dall’infanzia, un “falso Se” ( Sedifensivo di Masterson), per compiacere igenitori. Attraverso la disciplina del corpoe il controllo del cibo l’anoressica mette inatto il tentativo narcisistico-onnipotente disviluppare autonomia e individualità incontrapposizione alla dimensione psicolo-gica ed esistenziale di dipendenza ed impo-tenza che la opprime. I soggetti colpiti daanoressia riferiscono di aver sempre avutola convinzione di essere completamenteinadeguati, impotenti e incapaci di sostene-re il giudizio degli altri. Per nascondere leinadeguatezze e le incapacità, l’anoressicausa il proprio corpo. Un corpo magrooccupa poco posto, diventa quasi invisibi-le. Le alterazioni del rapporto con il pro-prio corpo riguardano in modo profondol’esperienza stessa di avere un corpo, essoviene trattato come un oggetto mentale enon reale. La mente dei soggetti con distur-bi alimentari gravi non tollera la realtà fisi-ca del proprio corpo, psiche e corpo nonsono più in contatto, per diventare due ele-menti che esistono l’uno a scapito dell’al-tro. Il rifiuto del cibo diventa l’unica formadi autonomia possibile e l’unica possibileper ribellarsi al falso Sé costruito per com-piacere i desideri materni e dare voce alproprio vero Sé. Il corpo diventa anche lostrumento per ottenere l’attenzione dei pro-pri genitori e allo stesso tempo lo strumen-to per punirli e dominarli.

Marzo 2011 30SPAZIO DONNA

L’ARGOMENTO

DSPAZIO

Se il cibo è un problema... a cura di Franca Bevardo Burati

Psicologa e psicoterapeuta

onnaBEN ESSERE Donna

A CURA DI CHIARA TURRI

LA MEDITAZIONE SUL RESPIRO: RILASSA L’ADDOME E APRI IL TUO CUORE

“Si vede bene solo con il cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi.” Antoine de Saint-Exupéry, Il piccolo principe, 1943

A chi di noi, di tanto in tanto, non capita di essere un po’ agitato o ansioso? O addi-rittura di fronteggiare situazioni ancora più critiche, come attacchi di panico, rabbiao stati emotivi tipici della depressione. Beh, se siamo in grado di riconoscere l’insor-gere di certe situazioni del corpo-mente siamo già a buon punto.Il secondo passo è sforzarsi di controllare positivamente queste emozioni negativecon, ad esempio, un semplice esercizio di respirazione:

Sedetevi in una posizione per voi comoda e fate alcuni respiri profondiPortate la vostra consapevolezza sul corpoLasciate che la consapevolezza scenda all’addome e rilassate spontaneamente questaparte del corpo. Liberatevi coscientemente delle tensioni e contrazioniAscoltate il respiro entrare nell’addome. Durante l’inspirazione l’addome si solleva edurante l’espirazione l’addome si abbassaAd ogni respiro la rabbia, il dolore, l’ansia e l’ira tendono a disperdersiContinuate a respirare notando come reagisce il vostro cuoreDopo dieci minuti aprite gli occhi e riprendete serenamente le vostre attività quotidiane. Di tanto in tanto control-late lo stato dell’addome e riprendete a rilassarlo se lo percepite nuovamente teso!L’addome riflette lo stato del nostro cuore. Come la luce del sole, la radiosità di un cuore aperto riscalda. Ma spes-so il cuore, come il sole, è oscurato e chiuso da nubi, che prendono la forma di emozioni e stati mentali negativi:paura, ira, giudizio, dubbio. Praticare la meditazione sul respiro addominale aiuta a disperdere alcune di questenubi, portando calma e quiete alla mente agitata. Un antico detto recita “Un viaggio di mille miglia comincia conun passo”. Nel caso della meditazione questo semplice ed essenziale passo è aprire il cuore! Namastè.

IL NATURALE PROCESSO DI TRASFORMAZIONE DEL COLORE DEL CAPELLO NELL’EVOLVERSI DEL TEMPO

Il colore naturale dei capelli dipende soprattutto dall’abbondanza digranuli di melanina – pigmenti coloranti della pelle e dei peli –prodotti da cellule dette melanociti – cellule che producono la mela-nina -. La melanina è presente nei capelli sotto forma di due pigmen-ti: eumelanine, responsabili dei colori bruno – castano e feome-lanine, responsabili dei colori biondo – rossiccio. Il diverso rap-porto tra di loro, dà le altre gradazioni di colore.Il colore dei capelli è generalmente più chiaro nell’infanzia e quindiscurisce progressivamente per stabilizzarsi nella pubertà, per poidivenire bianco nella vecchiaia.In particolare il capello bianco è una conseguenza del fatto che imelanociti, ad una certa età, non producono più melanina e il capel-lo è semplicemente privo di colore.Per chi desidera colorarsi i capelli, ma ha il timore di rovinarli o haallergie ai prodotti chimici o semplicemente decide di volersi bene erispettare se stesso e i capelli, partendo proprio dalla colorazione,può trovare nel salone bionaturale di Antonella le varie rispo-ste alle molte esigenze perché utilizza prodotti coloranti estratti daspeciali miscele di olii vegetali, che coprono, schiariscono, mechano icapelli, naturali e trattati. Completamente privi di sostanze nocive cheoltre a colorare il capello lo nutrono e lo fortificano dandogli lucen-tezza, robustezza e solidità, questi prodotti agiscono nel rispetto delcapello ottenendo ottimi risultati di copertura e nuance di colori bril-lanti e di tendenza. Un colore quindi che rispetta la salute del capel-lo, del cliente e dell’ambiente.

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Page 31: L'altro Giornale - Edizione Valpolicella Marzo 2011

Marzo 2011 31SPAZIO DONNA

Spesso si sente parlare dianoressia e bulimia, manon sempre si conosconole cause e i possibili rimediper aiutare al meglio chi haquesto tipo di problemi. IlDottor Riccardo DalleGrave è un esperto didisturbi alimentari e damolti anni si occupa di gio-vani e adolescenti oppresseda queste patologie, oggiquanto mai diffuse maancora poco conosciute.

Dott. Dalle Grave, idisturbi alimentari sonosempre più diffusi. Qualisono i più numerosi e perquali motivi si manifesta-no? In quali fasce di età simanifestano maggior-mente?I disturbi dell’alimentazio-ne sono un problema diffu-so nel nostro Paese, ma laloro conoscenza è ancorascarsa. La conseguenzanegativa è che la maggio-ranza delle persone, anche

quelle che soffrono di que-sti disturbi, conosce pocoquesto problema. La clas-sificazione medica ricono-sce due disturbi dell’ali-mentazione principali:anoressia nervosa e buli-mia nervosa.Questi disturbi nei casitipici iniziano nell’adole-scenza con una severa per-dita di peso e il raggiungi-mento di peso corporeomolto basso. La perdita dipeso è perseguita attiva-

mente seguendo una dietaferrea e fortemente ipoca-lorica. Alcune persone perperdere peso eseguonoun’attività fisica eccessivae compulsiva. Altre perdimagrire si auto-induconoil vomito o usano altreforme non salutari di con-trollo del peso, come adesempio l’uso improprio dilassativi o di diuretici. Sin-tomi comuni sono ladepressione, il deficit diconcentrazione, l’ossessi-vità e l’isolamento sociale.

Quali sono i primi cam-panelli d'allarme che pos-sono portare a anoressiae bulimia?E’ possibile fare una vera epropria lista che indichi isegnali di allarme che pos-sono far sospettare la pre-senza di un disturbo del-l’alimentazione in un gio-vane. Questa lista può esseremolto importante per gliinsegnanti, gli allenatorisportivi e i genitori, perchénon richiede l’esecuzionedi procedure diagnosticheo conoscenze approfonditedi una persona. Tra i cam-panelli d’allarme trovia-mo: la perdita di peso rapi-da, il mostrare particolareinteresse per tutti gli argo-

menti che trattano di cibo,peso e forme del corpo,problemi dentali frequentie non usuali, l’isolamentosociale evitando numeroseattività per la preoccupa-zione per il cibo, il peso e

le forme del corpo, l’ecces-siva attività fisica, portataavanti nonostante la fatica,le condizioni fisiche didenutrizione, l’induzionedel vomito in segreto.

Laura Michelini

DISTURBI ALIMENTARI

Ne parla il dr. Dalle Grave

L’anoressia nervosa fino a qua-rant’anni fa è stata consideratauna malattia rara. Oggi invecesembra avere una prevalenzanello 0,6% delle adolescenti edelle giovani donne adulte deipaesi occidentali. Il 90-95% dellepersone colpite appartiene alsesso femminile e i maschi costi-tuiscono tuttora una minoranza.L’età d’esordio del disturbo ècompresa tra i 12 e i 25 anni, conun doppio picco di maggiore fre-quenza a 14 e 18 anni.

Strategie nel caso in cui si inizino a manifestare bulimia o anoressia

- Non colpevolizzare il malato. Poiché una persona affetta da un disturbo dell'alimen-tazione sta cercando di risolvere una situazione o un conflitto trovando nella magrez-za e nel controllo dell’alimentazione una pseudosoluzione ai sui problemi di autova-lutazione. Ha bisogno di capire, non di essere colpevolizzata. - Non fare commenti sul peso o la forma del corpo. Le persone con un disturbo del-l'alimentazione solitamente hanno già ricevuto sul loro peso o forma del corpo deicommenti in passato e i vostri giudizi potrebbero risultare inefficaci, irritanti o diven-tare motivo di litigio. Durante le conversazioni può essere utile focalizzarsi sugli effet-ti del disturbo su interessi salutari come la scuola, lo sport, gli amici, piuttosto che sulpeso e la dieta. - Non tentare di forzare la persona a mangiare. Se la persona è un minore, il genitoredovrebbe invece insistere per cercare un aiuto professionale.- Cercare di capire il punto di vista di chi soffre di un disturbo dell’alimentazione. Ren-dere noto che si capisce il loro problema, che si è a conoscenza della loro sofferenzae che si è in grado di supportarli. Molte persone che soffrono di disturbi dell’alimen-tazione lottano nella vita in silenzio sentendosi lontani dagli altri.- Astenersi dal fare commenti negativi. Alcuni commenti negativi possono indurre sen-timenti di colpa, di vergogna o di rabbia (ad es: "Perché stai facendo questo a te e anoi?" "Perché non puoi mangiare come tutti gli altri?" "Fai questo per attirare l’ atten-zione?") che possono aumentare la resistenza della persona malata.

I PROBLEMI DELL’OSTEOPOROSI E DELL’INCONTINENZA URINARIA IN MENOPAUSAL'osteoporosi si suddivide in primaria (originale) o secondaria ovvero conse-guita per evento correlato (da iperparatiroidismo, farmaci osteotossici, ecc). Laforma primaria costituisce la quasi esclusività delle forme (95% dei casi).Le osteoporosi primarie si suddividono in:• osteoporosi idiopatica (la forma più rara di tutte, la cui causa non è chiara) • osteoporosi di tipo I o post-menopausale (dovuta alla caduta della produzione ormonale) • osteoporosi di tipo II o senile (dovuta a varie cause, tra cui immobilizzazione, ridotto introito di somatotro-pina, testosterone, calcio, magnesio, vitamina D e altri importanti micronutrien-ti, ridotta funzione dell'enzima 1a idrossilasi che produce l'ormone attivo dellavitamina D, cioè il calcitriolo). Si manifestano principalmente nell'osso trabecolare, è questa la forma con unmaggiore numero di fratture. Fra le varie malattie ossee è la più diffusa, colpi-sce entrambi i sessi, maggiormente quello femminile dopo la menopausa, cheaumenta considerevolmente il rischio sino a 4 volte. La causa è nella perdita dell'equilibrio fra osteoblasti e osteoclasti. La primacategoria di cellule contribuisce alla formazione ossea, la seconda contribuisceal riassorbimento osseo, se gli osteoclasti lavorano più velocemente degliosteoblasti, l'osso si deteriora. Nella menopausa (la forma I) si riscontra unmaggiore produzione di osteoclasti, causata dalla perdita di estrogeni che portaad un eventuale innalzamento delle citochine, correlato alla produzione diosteoclasti. Esistono diversi fattori di rischio che aumentano la probabilità chel'osteoporosi si manifesti, essi si dividono a seconda che sia un evento modifi-cabile oppure no.

L’incontinenza urinaria viene definita come la perdita involontaria di urina,direttamente obiettivabile e tale da determinare problemi igienici, economici esociali. Tale disturbo colpisce prevalentemente il sesso femminile e la sua inci-denza aumenta dai 35 anni in poi. Tuttavia qualsiasi donna può essere affetta da incontinenza urinaria, da quellache ha da poco partorito a quella nel periodo menopausale, all’anziana. Risultacomunque difficile individuare la reale incidenza del fenomeno per la difficoltàad effettuare una precisa rilevazione clinica. Le pazienti risultano spesso rilut-tanti ad esporre tale problema in parte per l’imbarazzo, in parte per la convin-zione che si tratti di una condizione “parafisiologica” ovvero ,“ normale” lega-ta all’età ed in ultimo per la scarsa conoscenza delle possibili terapie.Da uno studio condotto sulle donne nel periodo in menopausa è stato evi-denziato che solo il 24% delle donne consulta un medico per l’incontinenzaurinaria, il 14% effettua poi accertamenti ed appena il 7% fa terapia specifica.

pubbliredazionale

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Marzo 2011 32SPAZIO DONNA

Leggere per CambiareA CURA DI MARIA ADDUCCI

Chiara Castellani vuole diventare medico missionario. Finisce in Nicaraguacon il M.L.A.L., Movimento Laici per l'America Latina, che coinvolge in Ita-lia Parrocchie, gruppi giovanili. Chiara ritorna il Italia per aggiornarsi eriqualificarsi professionalmente. L'A.I.F.O., Associazione Italiana Amici diRaul Follerai, le offre di lavorare nello Zaire, a Kinbau: 100.000 persone,100 villaggi, 20 centri di salute, senza un medico, ma tante malattie: tuberco-losi, morbillo, scabbia, anemia, la malattia del sonno che uccide il 100% dellepersone colpite. Non si concede un attimo di tempo. Il 6 dicembre 1992 in un incidente perdeun braccio, ma continua la sua missione. Dal Nicaragua al Congo, nel-l'Ospedale di Kinbau e per la gente della Savana, lei è soltanto "mammaClara". In Italia, il Consiglio Regionale della Valle d'Aosta, l’ha proclamata"Donna dell' Anno".

Donne lavoro e crisi, rap-presentanza femminile inpolitica, violenza domesticae “omicidi di genere”. Que-sti alcuni dei temi al centrodelle prossime iniziativedella Commissione regiona-le per le Pari opportunità trauomo e donna. Si tratta ditemi e questioni scelti per laloro cocente attualità e perl’esigenza forte di misurar-ne la portata e conoscernel’evoluzione: solo così saràpossibile intervenire inmodo efficace, prevenirediscriminazioni, soprusi eviolenza, rafforzare eampliare i servizi. Rispetto auna popolazione di oltre2milioni 404mila uomini ledonne in Veneto oggi sonopiù di 2milioni 507mila. Lafascia di età maggiormenterappresentata è quella com-presa tra i 30 e i 49 anni, inparticolare dai 40 ai 44 anni(Ufficio statistico regionale– rielaborazioni su dati Istat2009). «All’alba di questonuovo anno, rinnoviamo ilnostro impegno a promuo-vere per tutte le donne delVeneto le pari opportunità a360 gradi - dice SimonettaTregnago, presidente dellaCommissione regionale Pariopportunità - e a indagare larealtà del territorio, conl’obiettivo di far crescere

una cultura non solo dirispetto delle pari opportu-nità e di tutela dei dirittidelle donne, ma anche divalorizzazione del lororuolo». In primo piano il tema dellavoro, a partire dal rappor-to, “Il lavoro delle donne intempo di crisi nella regioneVeneto”, che sarà presentatoin una tavola rotonda laprossima estate e servirà afotografare la situazionedell’occupazione femminileveneta. Con la ricerca“Libere professioniste: veri-fica delle pari opportunità diaccesso e di attività”, previ-sta per la primavera, a esse-re studiate saranno le pro-

blematiche riguardanti lecomponenti femminiliiscritte agli ordini professio-nali. E ancora, sarà presen-tata in autunno “Donne eTecnologia”, la ricerca cura-ta dal Dipartimento di Infor-matica dell’Università diVenezia che indagherà ledisparità di genere nell’am-bito della formazione e del-l’occupazione nel settorespecifico delle scienze edelle tecnologie informati-che. Molto sentita dalla Com-missione è l’esigenza dipromuovere una più ampiapresenza delle donne nellapolitica e nelle istituzioni.Risponde a questo impegnolo studio comparato “Donnee politica: la rappresentanzadi genere”, che intenderestituire un quadro aggior-nato ed esaustivo dellasituazione, sia locale chenazionale. Non mancanoinoltre argomenti forti edelicati. L’indagine “Omici-di in Veneto in una prospet-tiva di genere” traccerà ilquadro della violenza dome-stica in Veneto. Per informazioni: www.regione.veneto.it oppureiscriversi alla newsletterperiodica (format di iscri-zione: http://www.pariop-portunita.info).

IL PUNTO

Pari opportunità

LA RICETTAa cura degli chef dell’IPSAR Carnacina di Bardolino

PREPARAZIONEPelare e lavare le patate, tagliarle a piccoli cubetti regolari. Pulire iporri, lavarli accuratamente ed affettarli sottilmente. In una casseruo-la, rosolare con poco olio i porri affettati e aggiungere le patate taglia-te. Spolverare con la farina, lasciare tostare leggermente e bagnarecon il fondo bianco. Portare le patate a cottura mantenendole intere,unire il prezzemolo tritato e fiocchetti di burro. La zuppa dovrà risulta-re leggermente legata. Servire la zuppa con crostoni di pane, spolve-rando di parmigiano e poco prezzemolo.

Zuppa alla parigina con crostini gratinati

kg 0,300 Porrikg 0,500 PatateKg 0,050 BurroKg 0,050 Farinakg 0,030 Prezzemolo

kg 0,100 ParmigianoN° 1 Filoncini di panelt 0,100 Olio di oliva extrav.q.b. Brodo

INGREDIENTI PER 5 PERSONE

Non smette di stupire l’associa-

zione “Donne della Valpolicella”.

Gli incontri promossi e le iniziati-

ve del gruppo si fanno via via

sempre più interessanti. I sipari

si sono aperti sulle attività 2011

con una serata organizzata

dalle donne per le donne, con la

presentazione il 26 gennaio all’-

hotel San Vito di Negrar, del cor-

tometraggio “Donne di Sabbia”

realizzato dall’attrice, regista e

sceneggiatrice Rita Colantonio.

Mercoledì 23 febbraio a fare da

protagonisti sono stati invece

alcuni volontari dell’associazione

“Essere clown Verona onlus” che

hanno raccontato ad una platea attenta e numerosa la propria espe-

rienza di clownterapia, un’attività «fatta di colori, palloncini, giochi clow-

neschi, abbracci e soprattutto molto, molto ascolto», come la descrivo-

no loro stessi. Il Gruppo Clown opera in alcuni reparti dell’azienda

ospedaliera di Verona e degli ospedali dell’Ulss22, oltre che nelle case

di riposo, collaborando al tempo stesso con diverse associazioni di

volontariato operative sul territorio e prendendo parte a manifestazioni

ed eventi.

Ad introdurre la serata un’entusiasta Bruna Pavesi Castelli, presidente

dell’associazione “Donne della Valpolicella” che ha espresso la propria

soddisfazione per il gruppo da lei presieduto: «Sono molto orgogliosa

di questo gruppo, arricchito da donne interessate ai temi sociali e cul-

turali del nostro territorio. L’associazione sta crescendo e si sta svilup-

pando con l’adesione di molte altre socie: un traguardo, questo, che

continueremo a festeggiare promuovendo tanti altri momenti di con-

fronto e di condivisione. A questo proposito ricordo l’appuntamento con

il nuovo “caminetto”, in programma mercoledì 9 marzo alle ore 21.00

all’hotel San Vito: “L’unità d’Italia, consensi e polemiche”, occasione in

cui il giornalista Silvino Gonzato intervisterà il giornalista e storico

Michelangelo Bellinetti – i “caminetti” dell’hotel San Vito sono organiz-

zati in collaborazione con l ‘associazione Vivi la Valpolicella -».

L’associazione “Donne della Valpolicella”, membro della Consulta delle

Associazioni femminili del comune di Verona, giovedì 10 marzo a par-

tire dalle ore 18.00 nella buvette della Gran Guardia a Verona prende-

rà parte ad un’asta benefica a favore di Telefono Rosa, impegnato nel-

l’ascolto delle richieste d’aiuto da parte di donne che subiscono mole-

stie e violenza: «Grazie a quest’asta benefica – aggiunge Bruna Pave-

si Castelli -, promossa dalla Consulta delle Associazioni femminili del

comune di Verona, in collaborazione con Innerwheel, le donne faranno

rete nel donare e nell’acquistare per raccogliere fondi a favore appun-

to di Telefono Rosa». La prossima serata dell’associazione “Donne

della Valpolicella”, invece, è prevista per martedì 15 marzo.

Simonetta Tregnago

DONNE DELLA VALPOLICELLA

Il “viaggio” continuaBruna Pavesi Castelli

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Si è appena conclusa in Bussolengo la cerimonia di premiazione del concorso nazionale S.Valentino “Una pagina d’Amore” Reputiamo utile proporre alcune tra le miglioripoesie a giudizio della giuria di questa edizione 2011. La prima in senso assoluto, scritta in dialetto, porta la firma di Giuseppe Reversi da Peschiera e ha per titolo “La m dimucca”. Per la sezione poesie in vernacolo si è classificata al primo posto “Con la mama vecia” di Catetrina Catazzo. Per la sezione poesie in lingua si è classificata “Quan-do due”, di Eros Nava. A questi blasonati versi del concorso letterario ne aggiungiamo, graditissimi altri di Francesca Vallenari che da Fosse ci coinvolge in ricordi materni.

Poesie

La m di muccaQuando mi leso, a matina‘n toco del ibro o en poetatuta de prescia la me neodinala vegni a saludarme, benedetta.

L’è sa pronta per la so scolacon en grembiulin tuto stiradocon su la spala ‘na gran cartelche gnanca ‘n muso l’avaria portado.

Ma nei oceti tuta la sluse coi so coini ben petenadi col so soriso senza pretese coi so baseti grandi e butadi.

Me sento alora 'n 'omo 'mportante: el cor el se slarga, el se verse, el giorno 'scomensia sereno, 'nvitante! La ciapo, la tiro sora le querte,

ghe fo le garisole e 'na caresa, ghe tiro i coini tuto contento; la se remena, le se ' mboresa come 'na rama sbalsà dal vento.

Po la me dise: "Con la maestra faremo insieme le consonanti!". Mi vardo fora da la finestra e penso ai ani pasadi, tanti!

"Questa mattina tocca la "m"! Me rivedo picolo co la cartela e con en ciufo ch'el varda 'n sù, con la me mama e la me sorela.

Ghe digo alora la "m" di mucca . "Anche di “mamma” la me risponde. Va pure a scola, ciao, mamaluca. E la me ride guanse rotonde.Giuseppe ReversiPremio assoluto Quando due

Quando due già fradici d’amore si levano dal tempo cavalcano la luce.Profumi della selva nel tocco delle piume pastelli e sinfonie l’assenzio nelle gole.Quando due ripudiano il pensiero trasudano nel mondo un’onda di follia.Eros Nava2° premio poesia in lingua

Con la mama veciaDesso che te si la me butina te tiro su dal leto te lavo, te pèteno ogni matina. Te cocolo e te fo star bona, te scolto sgranare el rosario, te digo anca su se te fè la barona. Strenzo le to man de siora, massa lissie e frede sensa laoro. Le me fa le sgrìsole ancora come quando te me le metèi ruspie e crepae zo par la schena: i nostri zughi i era quei. Sugo tante lagrime, butina sui to cari oci ci ari

scampoleti de celo

'ndoe ogni nuvola fa na piovesi-na. Lè un piansare sensa rumore, ellava i ricordi el tempo che passa lè na caressa, no lè pì dolore. Se compagnemo par na stradascura 1

Semo anime inchiete, ma el ben che se volemo el ne iuta a vinsar la paura.

Caterina Catazzo1° premio poesia in vernacolo

Marzo 2011 34RUBRICHE

ubricheRRdi Giancarlo Peretti

La cunaSoto i travi smarsii de en granar desmentegà, nel ciaror sbiavo de na finestra svergolà e sconta fra laste grise de 'n coerto da i ani consumà; lì, tra vecie arsare, cagole de rati e teraine che, come en vel le ghe fasea ombria,

ò visto 'ria cuna, trata lì, carolà, 'mpuria. Lì, en mezo a ‘n griso sensa fine, con la ponta dei diei a oci serè, l'ò caressà e ne la polvar ò sentio el pianto de 'n butin e 'na nina nana cantà. E lì,

'ntorno a mi el ricordo de anime vecie, el baso de 'n amor passà, de lagrime sughè nel sol, dal vento, nel caldo de 'n istà. E le corse nei prè, rugolarse nel fen. Tegnerse solo el fià par 'na ridada. A verghe su la boca en saor de fiori salveghi

e de matine de sol che te 'mbriaga. Lì,con i oci 'mpanè, drio al tempo finio, mò 'nsonià che na osse distante ancora me sercava e nel silensio, ò sentio sul solar el dindonar de 'na cuna e me mama che cantava.Francesca VallenariFosse

Cucina Bio ed Etnica

Pane e VinoCooperativa

La Cooperativa PaneVino nelle sue trattorie propone una cucinabiologica tradizionale – anche vegetariana -, ricca di piatti etnici pre-parati con prodotti del commercio equo solidale. In particolare nella trattoria di via Cà de Dè a Pedemonte, in unambiente intimo e familiare, vengono proposte serate a tema coneventi musicali e culturali, mentre la domenica pomeriggio è possibi-le giocare a carte nella zona di convivialità del bar. Il locale, ideale anche per feste private e personalizzate con menù arichiesta nelle sale dedicate, dispone di 40 posti a sedere. «tra lenostre proposte – affermano i gestori – non mancano taglieri di for-maggi locali di mucca e capra, accompagnati da mostarde. A richiestapoi proponiamo piatti senza glutine, con pane e pasta di kamut. Prodotti, questi ultimi, che si possono trovare all’interno del nostrofornitissimo negozio di prodotti bio della Cooperativa PaneVino,situato accanto alla trattoria. Infine, su prenotazione – concludono -,organizziamo corsi di cucina naturale – massimo 10 – 12 persone».

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Marzo 2011 35

Da questo mese su L’Altro Giornale prende forma un nuovo spazio cultu-rale che ha l’intento di offrire una guida all’acquisto sulle novità delmomento sia di libri che dischi.La rubrica “VeronArte: tra musica e lettura” non vuole essere una classi-fica di vendite, bensì una vetrina di consigli e suggerimenti, con una parti-colare attenzione verso il panorama produttivo veronese, così da offrireuna finestra ad emergenti ed autori esordienti per farsi conoscere edapprezzare dai propri concittadini.Invitiamo, pertanto, chiunque abbia pubblicato un libro o un disco, diinviarci il materiale in redazione così da consentirci un’analisi ed unarecensione, del tutto gratuita, finalizzata a stimolare i veronesi a conosce-re, apprezzare ed acquistare la buona arte locale, di non minore interes-se rispetto a quella propostaci dalle grandi Major, sempre poco attente almondo dei semi-sconosciuti, che non per questo sono da ritenersi menointeressanti e stimolanti da leggere ed ascoltare.

BENVENUTI NELLA MIA CUCINAdi Cristina Parodi – Vallardi – €. 14,90 Lettura leggera e appetitosa, dai mille consigli in cuci-na.Dopo il successo riscosso con “Cotto e mangia-to”, vero e proprio ricettario con cui è statoofferto a chiunque di poter mangiare in modosano, veloce e facile, Benedetta Parodi torna asuggerire altre succulenti pietanze, condendolecon la spontaneità dei suoi gesti quotidiani, i pen-sieri, i ricordi e i fatti della propria famiglia. Unaporta aperta in casa sua, dove il lettore si appas-siona in un viaggio che dura un anno intero e pre-para, con l’autrice, piatti per ogni giorno e per lericorrenze speciali, con l’uso di prodotti saporitied economici.Un libro utile, che consigliamo di regalare, casomai in accoppia-ta al primo successo “Cotto e mangiato”, con cui l’autrice ha costruito il suotrionfo di pubblico televisivo e letterario.

CHOCABECKZucchero Fornaciari – 11 brani - €. 20,50Diciassettesimo album di inediti per ZuccheroFornaciari, che intitola la sua nuova faticadiscografica “Chocabeck”, espressione dialetta-le reggiana per indicare il rumore prodotto dalbecco vuoto di animali come il tacchino e lagallina, e che l’artista di Roncocesi lo riesumadai ricordi quando se lo sentiva ripetere spes-so dal padre per indicargli che non c’era nullada mangiare. Omogeneo nei suoni e gli arrangiamenti, l’al-bum è un vero viaggio nella vita di tutti i gior-ni, dove sono affrontati i tempi dell’alba e il tra-monto, i giorni di festa e quelli di estrema noia, il tutto conditi da una bellapoeticità leggera nei testi e un’armonia d’insieme che merita di essere assor-bito integralmente, facendo attenzione ad assimilarlo lentamente e con piùascolti, per carpirne le meraviglie sprigionate da questo artista nostrano,amante del blues roccheggiante, che ancora riesce a strabiliare accaparrando-si, già dopo la prima settimana dall’uscita nei negozi, la vetta solitaria del CDpiù venduto d’Italia.

“VeronArte:tra musica e lettura”

a cura di Gianfranco Iovino

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