La Gazzetta dello Sport (05-23-2015)

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www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59 sabato 23 maggio 2015 anno 119 - numero 120 euro 1,90 9 771120 506000 50 5 2 3> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano JUVE-NAPOLI BUFFON IN VOLO SUL PALLONE D’ORO Allegri lo «candida», i rivali potrebbero essere Pirlo e Tevez... Anche la curva alla consegna della coppa scudetto: squalifica sospesa. Benitez e il tabù da sfatare GRAZIANO, MALFITANO, G. MONTI, VERNAZZA ALLE PAGINE 12-13-14 GENOA-INTER TRAPPOLA GASP PER MANCINI Il tecnico nerazzurro: «Credo nell’Europa e in Thohir». Gasperini sfida la sua ex squadra con 4 punti in più. A ore il rinnovo di capitan Ranocchia DALLA VITE, GRIMALDI, TAIDELLI ALLE PAGINE 18-19 ALTRO COLPO DI SCENA AL GIRO Ancora una caduta a 3,2 km dall’arrivo di Jesolo (tappa a Modolo). Coinvolti Contador e Porte. Aru è il primo sardo di sempre al comando. Oggi maxicrono di Valdobbiadene BETTINI, GHISALBERTI, GREGORI, MARABINI, PASTONESI, SCOGNAMIGLIO DA PAGINA 2 A PAGINA 8 ARU ROSA IL COMMENTO di Pier Bergonzi FABIO, BENVENUTO A DISNEYLAND-GIRO È Disneyland Giro d’Italia. Attrazioni e colpi di scena a ogni curva. Le prime due settimane ci hanno raccontato di le avventure di Gastone-Aru (primo sardo in maglia rosa di sempre), di Paperino-Porte (ora è a 5’05”) e di Topolino-Contador, che ieri è caduto ancora e ha perso il primo posto per 19”, ma resta il protagonista. L'ARTICOLO A PAGINA 31 31 LAUDISA, PASOTTO ALLE PAGINE 10-11 10 Carlo Ancelotti, 55 anni, col Milan ha vinto due Champions Domani a pranzo Empoli-Samp Lunedì alle 18 il derby di Roma PROGRAMMA & CLASSIFICA 37 a GIORNATA JUVENTUS 83 ROMA 67 LAZIO 66 NAPOLI 63 FIORENTINA 58 GENOA 56 SAMPDORIA 54 INTER 52 TORINO 51 PALERMO 46 MILAN 46 VERONA 44 SASSUOLO 43 CHIEVO 42 UDINESE 41 EMPOLI 41 ATALANTA 36 CAGLIARI 28 CESENA 24 PARMA (-7) 17 OGGI JUVE-NAPOLI (3-1) 18 GENOA-INTER (1-3) 20.45 DOMANI (ORE 15) EMPOLI-SAMP (0-1) 12.30 CESENA-CAGLIARI (1-2) CHIEVO-ATALANTA (1-1) PALERMO-FIORENTINA (3-4) PARMA-VERONA (1-3) UDINESE-SASSUOLO (1-1) MILAN-TORINO (1-1) 20.45 LUNEDI’ LAZIO-ROMA (2-2) 18 SCOMMESSE: INCHIESTA CREMONA L’ex commercialista di Signori inguaia Pellissier e Foti 28 CENITI A PAGINA 28 Equivoco al Milan. Berlusconi voleva Ancelotti ma come leader di Forza Italia. I rossoneri continua ad allenarli lui. IL ROMPIPALLONE di Gene Gnocchi w ALLIEVI, PERNA, PIOLA PAGINE 38-39 «MATURO E RISERVATO» LA SCRITTURA RIVELA IL VETTEL SEGRETO 38 CANFORA, ORIANI A PAGINA 40 BASKET Tris di Milano: è già semifinale Sassari vince e va 2-1 su Trento 40 CATAPANO, PICCIONI E COMMENTO DI ZAPELLONI A PAGINA 45 L’OLIMPIADE 2024 Mattarella incontra Bach «Vogliamo i Giochi a Roma» 45 DA NON PERDERE 1 Serie B Pescara a valanga irrompe nei playoff Vicenza si tiene il 2° posto DA PAGINA 35-37 Zamparini in fuorigioco all’Università di Palermo «La mafia? Un’invenzione» VITALE A PAGINA 23 Golf: Francesco Molinari comanda dopo il 2° giro nel torneo a Wentworh DURANTE A PAGINA 41 2 3 39 ANCELOTTI-MILAN C’È IL SÌ DEL REAL PUÒ ANDARE VIA ROTTAMA RINNOVA & www.forst.it

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Page 1: La Gazzetta dello Sport (05-23-2015)

www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59 sabato 23 maggio 2015 anno 119 - numero 120 euro 1,90

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JUVE-NAPOLIBUFFON IN VOLOSUL PALLONE D’OROAllegri lo «candida», i rivali potrebbero essere Pirlo e Tevez...

Anche la curva alla consegna della coppa scudetto:

squalifica sospesa. Benitez e il tabù da sfatare

GRAZIANO, MALFITANO, G. MONTI, VERNAZZA ALLE PAGINE 12-13-14

GENOA-INTERTRAPPOLA GASPPER MANCINIIl tecnico nerazzurro: «Credo nell’Europa e in

Thohir». Gasperini sfida la sua ex squadra con 4

punti in più. A ore il rinnovo di capitan Ranocchia

DALLA VITE, GRIMALDI, TAIDELLI ALLE PAGINE 18-19

ALTRO COLPO DI SCENA AL GIRO

Ancora una caduta a 3,2 km dall’arrivo di Jesolo (tappa a Modolo).Coinvolti Contador e Porte. Aru è il primo sardo di sempre al comando. Oggi maxicrono di ValdobbiadeneBETTINI, GHISALBERTI, GREGORI, MARABINI, PASTONESI, SCOGNAMIGLIO DA PAGINA 2 A PAGINA 8

ARUROSA

IL COMMENTO di Pier Bergonzi

FABIO, BENVENUTO A DISNEYLAND-GIROÈ Disneyland Giro d’Italia. Attrazioni e colpi di scena a ogni curva. Le prime due settimane ci hanno raccontato di le avventure di Gastone-Aru (primo sardo in maglia rosa di sempre), di Paperino-Porte (ora è a 5’05”) e di Topolino-Contador, che ieri è caduto ancora e ha perso il primo posto per 19”, ma resta il protagonista. L'ARTICOLO A PAGINA 31

31

LAUDISA, PASOTTO ALLE PAGINE 10-11

10

Carlo Ancelotti, 55 anni, col Milan ha vinto due Champions

Domani a pranzo Empoli-SampLunedì alle 18 il derby di Roma

PROGRAMMA & CLASSIFICA37a GIORNATA

JUVENTUS 83ROMA 67LAZIO 66NAPOLI 63FIORENTINA 58GENOA 56SAMPDORIA 54INTER 52TORINO 51PALERMO 46

MILAN 46VERONA 44SASSUOLO 43CHIEVO 42UDINESE 41EMPOLI 41ATALANTA 36CAGLIARI 28CESENA 24PARMA (-7) 17

OGGIJUVE-NAPOLI (3-1) 18GENOA-INTER (1-3) 20.45DOMANI (ORE 15)EMPOLI-SAMP (0-1) 12.30CESENA-CAGLIARI (1-2)CHIEVO-ATALANTA (1-1)PALERMO-FIORENTINA (3-4)PARMA-VERONA (1-3)UDINESE-SASSUOLO (1-1)MILAN-TORINO (1-1) 20.45LUNEDI’LAZIO-ROMA (2-2) 18

SCOMMESSE: INCHIESTA CREMONAL’ex commercialista di Signori

inguaia Pellissier e Foti

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CENITI A PAGINA 28

Equivoco al Milan. Berlusconi voleva Ancelotti ma come leader di Forza Italia.

I rossoneri continua ad allenarli lui.

IL ROMPIPALLONE di Gene Gnocchiw

ALLIEVI, PERNA, PIOLA PAGINE 38-39

«MATURO E RISERVATO»LA SCRITTURA RIVELAIL VETTEL SEGRETO

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CANFORA, ORIANI A PAGINA 40

BASKET

Tris di Milano:è già semifinale

Sassari vince e va 2-1 su Trento

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CATAPANO, PICCIONI E COMMENTO DI ZAPELLONI A PAGINA 45

L’OLIMPIADE 2024

Mattarella incontra Bach

«Vogliamo i Giochi a Roma»

45 DA NONPERDERE

1 Serie B Pescara a valangairrompe nei playoffVicenza si tiene il 2° postoDA PAGINA 35-37

Zamparini in fuorigiocoall’Università di Palermo«La mafia? Un’invenzione»VITALE A PAGINA 23

Golf: Francesco Molinaricomanda dopo il 2° gironel torneo a WentworhDURANTE A PAGINA 41

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ANCELOTTI-MILANC’È IL SÌ DEL REALPUÒ ANDARE VIA

ROTTAMA

RINNOVA

&www.fo

rst.it

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Una Rosa

L'ANALISIdel nostro inviato a JesoloPAOLO MARABINI

SUBITO IL TEST: MAXI CRONO SULLE COLLINE DEL PROSECCO

I l Giro 2015 lo decideranno la cronodel Prosecco e le

montagne dell’ultima settimana. Quante volte, prima della partenza da Sanremo, l’abbiamo sentito dire. Magari sarà davvero così. Ma intanto sono proprio le tappe sulla carta più facili — quelle ad uso dei velocisti — a definire la classifica generale e a disegnare il destino di questa edizione. Un colpo di scena dietro l’altro. L’ultimo in ordine di tempo ieri pomeriggio, alle 17 di un venerdì fradicio di pioggia, quando a una manciata di secondi dall’ingresso del gruppo nella zona della neutralizzazione, a chiusura della seconda tappa in linea più veloce della storia del Giro, una caduta stile bowling ha visto passare la maglia rosa dalle spalle di Alberto Contador a quelle di un incredulo Fabio Aru, passato indenne da quel guazzabuglio di uomini e bici. Ma soprattutto ha tolto Richie Porte dalla corsa al Trofeo Senza Fine, perché 5’05” sono una zavorra troppo pesante per pensare di ribaltare la situazione. Anche se la crono di oggi è dalla parte del tasmaniano di Sky. E anche se — in questo Giro, poi — non si può mai scrivere l’ultima parola. La paurosa caduta di Pozzovivo nella terza tappa, il capitombolo di Contador in volata tre giorni dopo, i 2’47” incassati da Porte a Forlì tra foratura e penalizzazione: avevamo già visto, anche prima di ieri, come basti poco per lasciare sulla strada le proprie ambizioni.

Intanto, però, oggi un verdetto importante uscirà dalla lunghissima crono fra Treviso e Valdobbiadene. Nella corsa che porta alla maglia rosa, la sostanza del testa a testa tra Aru e

Contador in vetta alla classifica è cambiata di poco. E se è vero che partire per ultimo nella crono è sempre un vantaggio, perché si hanno i riferimenti cronometrici su tutti, e che correre in maglia rosa equivale a una bella iniezione di morale, è anche vero che i valori in campo non sono certo cambiati nella caduta di ieri. Quei 59 km e 400 metri — i primi 30 piatti come un tavolo, i restanti vallonati — sono un bello spauracchio. Per Aru di sicuro, perché a Imola ha avuto qualche problemino fisico e il giorno dopo a Vicenza ha incassato da Contador la prima vera sconfitta. E poi perché in vita sua non ha mai corso una crono così lunga: 1h15’-1h20’ di sforzo, al netto di vento e pioggia. Contador avrà qualche fastidio a mettersi in posizione a causa della spalla dolente, ma è sicuramente più abituato a esercizi solitari così lunghi. E come lui Rigoberto Uran. Che dopo i guai dei primi 12 giorni, quatto quatto stasera potrebbe rientrare in corsa per la maglia rosa.© RIPRODUZIONE RISERVATA

San Lorenzoal Mare

Sanremo1

Albenga

Genova2

Rapallo

Sestri Levante3

Chiavari

La Spezia4

La Spezia

Abetone5

MontecatiniTerme

Castiglionedella Pescaia

6

Grosseto

Fiuggi7

Fiuggi

CampitelloMatese

8

Benevento

San Giorgiodel Sannio

9

CivitanovaMarche

Forlì10

GERRANSTEAM ORICA

MATTHEWSVIVIANI

MATTHEWSMATTHEWS

CLARKEFORMOLO

CONTADORPOLANC

CONTADORGREIPEL

CONTADORULISSI

CONTADORINTXAUSTI

CONTADORTIRALONGO

CONTADORBOEM

km 17,6 km 177 km 136 km 150 km 152 km 183 km 267 km 186 km 215 km 200

Fabio Aru prova nella galleria del vento la bici da cronometro

Nel giorno più facile Contador scivolaAru, ora difendila!

Ciro ScognamiglioINVIATO A JESOLO (VENEZIA)

twitter @cirogazzetta

N on era immaginabile. Non così. Fabio Arutaglia il traguardo di Lido di Jesolo senzaavere idea di quello che è successo, e nep-

pure di quello che di lì a poco succederà. Deve sìandare alla zona delle premiazione ma lo fa dagiorni, è quasi una routine, perché ha la magliabianca dei giovani. È sotto la tenda, pure quellabianca, che glielo dicono: «È ufficiale Fabio, seimaglia rosa». La prima della vita, eppure raccon-tano che neppure in quel momento Aru abbiasmesso di essere Aru. Un sorriso accennato e su-bito la faccia di sempre: seria, solida, concreta. Èarrivato in cima al Giro d’Italia nel giorno menoatteso, quello del biliardo verso Lido di Jesoloche aspettava i velocisti — festa per la prima vol-ta per Sacha Modolo, su Nizzolo e Viviani — eche avrebbe dovuto far tirare il fiato ai primi del-la classe in vista della maxicrono di oggi tra Tre-viso e Valdobbiadene. Invece l’ennesima caduta— innescata involontariamente da Rick Flens,200 metri prima dello striscione dei meno 3 kmche significa neutralizzazione — manda a gam-be all’aria il leader Alberto Contador, che arriva

a 36” da Aru, fa perdere altri 2’08” a Richie Portee manda il 24enne sardo dell’Astana in paradiso.Che poi questo sia avvenuto appena 24 ore dopol’arrivo al Monte Berico, quando Aru aveva ce-duto 14 secondi arrivando a bocca aperta conuna smorfia di sofferenza, è solo l’ennesimo col-po di scena di un Giro d’Italia che mai — mai —ha vissuto finora una giornata banale. Men chemeno lo sarà quella di oggi. Fabio Aru — se an-cora qualcuno non ci credesse — la affronterà inrosa.

Aru, che significa questa maglia per lei?«Io della maglia rosa mi sono innamorato subito.È stato un colpo di fulmine. Ho iniziato nel 2005,su strada nel 2009, ce l’ho sempre avuta in testae adesso… la indosso. È bellissima. Ma non cidormirò, la terrò sul divano. Ho già resettatoquello che è successo, penso a quello che miaspetta. Io ragiono così».

Come è stato il finale?«Quando io e gli altri diciamo che in un Girod’Italia nessuna tappa è facile, sembra una frasefatta. Una banalità. Invece, avete visto... La squa-dra mi ha tenuto sempre davanti, io gliene sonograto. Non ho visto bene quello che è successoalle mie spalle».

LA GUIDA

ARRIVO1. Sacha MODOLO (Lampre-Merida) 147 km in 3h3'8'', media 48,161 km/h;2. Nizzolo; 3. Viviani; 4. Porsev (Rus); 5 Grosu (Rom); 26. Uran (Col) a 4''; 46. Contador (Spa) a 40''; 72. Formolo a 1'10''; 102. Porte (Aus) a 2'08''.

CLASSIFICA1. Fabio ARU (Astana) 2.182,6 km in 54h20'35", media 40,163 km/h;2. Contador (Spa) a 19''; 3. Landa (Spa) a 1'14'';4. Kreuziger (R.Cec) a 1'38''; 5. Cataldo a 1'49''; 6. Uran (Col) a 2'02''; 7. D. Caruso a 2'12''; 14. Formolo a 3'59'';17. Porte (Aus) a 5'05''.

OGGI14a tappa Treviso-Valdobbiadene, cronometro individuale di 59,4 km.

Uran evita i pericoli Formolo perde 1'10''

98° Giro d’ItaliaR13a tappa, Montecchio Maggiore-Jesolo

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3SABATO 23 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Forlì

Imola11

Imola

Vicenza(Monte Berico)

12

MontecchioMaggiore

Jesolo13

Treviso

Valdobbiadene14

Marostica

Madonnadi Campiglio

15

Pinzolo

Aprica16

Tirano

Lugano(Svizzera)

17

Melide

Verbania18

Gravellona Toce

Cervinia19

Saint-Vincent

Sestriere20

Torino

Milano21

CONTADORZAKARIN

CONTADORGILBERT

ARUMODOLO

km 153 km 190 km 147 km 59,4 km 165 km 174 km 134 km 170 km 199 km 178km 236

è che il sardo abbia in effetti avuto un malesserefisico (si è sentito parlare di problemi di stomaco),che pare superato, e che si sia scelto di non rende-re pubblica la cosa anche per motivi tattici.

Fabio, dà per scontato che dopo la crono (è attesoanche il team manager Alexander Vinokourov) nonsarà più in testa?«Non si può sapere. Non so come andrà perché maiho lavorato così in inverno sulla crono, non ne ho

da baciareSul Monte Berico era arrivato con il volto sfigurato dalla fatica: ieri a Jesolo il sorriso. Nelle foto piccole, Fabio Aru si gode l’attesa per la maglia rosa, che gli consegna Luca Zaia, Governatore del Veneto IPP/ANSA. Poi per il sardo, 24 anni, il bacio delle miss BETTINI

Il primato arrivato per una caduta di Contador hameno valore?«In 21 giorni episodi così possono capitare, e a tut-ti. Fanno parte del Giro e io alla rosa ci ero giàandato vicino in diverse occasioni. Poi chiariamo:Alberto ha vinto tutto, io non sono nessuno, abbia-mo davanti 8 tappe tutte fondamentali».

È il primo sardo della storia in rosa, che significa?«Lo so che la Sardegna, e l’Italia, mi stanno se-guendo tanto. Abbiamo il mare che ci divide dallezone dove si può arrivare più facilmente al cicli-smo che conta. Ma con i sacrifici e il lavoro, puoiarrivare. Io porto questo messaggio».

Quali sono adesso le sue condizioni fisiche?«Sto bene. Ho sbagliato nel finale verso Vicenzaquando non mi sono alimentato come avrei dovu-to ed ero vuoto. Cose che possono succedere inuna tappa in cui vai a tutta sotto la pioggia».

Ma il d.s. Giuseppe Martinelli ha detto che il giornopiù difficile è stato quello di Imola.«Ho scaricato i dati dell’Srm e quella è stata la tap-pa del Giro in cui siamo andati più forte». In effettiil d.s. dell’Astana al mattino aveva detto: «Fabio èstato male di salute e le sensazioni non erano buo-ne. Avrebbe potuto perdere di più». L’impressione

mai fatto in gara una così lunga, ed è atipica. Ciarriviamo dopo 13 giorni intensi. Vediamo».

Che lavoro ha fatto in inverno sulla specialità?«Sono andato in California alla galleria del ventodella Specialized, a novembre, per la prima volta,a lavorare sull’aerodinamica. Con gli allenatori,Paolo Slongo e Maurizio Mazzoleni, e anche Mari-no Rosti che lavora sulla preparazione “senza bi-ci”, abbiamo lavorato molto. Ho usato la bici dacrono costantemente una, due volte alla settima-na. E abbassato un pochino la sella, allenato moltoaddominali, dorsali, schiena. Ci ho messo scrupo-lo, impegno, dedizione. Manca la prova della stra-da adesso».

Partire per ultimo è un vantaggio?«Può esserlo, e anche la maglia ti dà una carica inpiù. Ma più di tutto contano le energie, la forzache ci metti più che la tattica».

Aru, per chi è questo primato?«Per quelli che mi vogliono bene. La famiglia, lamia ragazza, i tifosi che mi incitano anche nei mo-menti sottotono. Per me è importante rendere bel-lo questo Giro d’Italia. E voglio cercare di fare ap-passionare sempre più persone al ciclismo».

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1Corsa stravolta da una caduta a -3,2 km, forse dovuta alle radici di un albero. Alberto è ora a 19”, Porte a 5’05” In volata vince Modolo

ROSA + GIALLORINASCITA ITALIA

� GIRO 2013: NIBALIVincenzo Nibali vince il Giro d’Italia 2013, precedendo Rigoberto Uran di 4’43”e Cadel Evans di 5’52” BETTINI

� TOUR 2014: NIBALILo storico trionfo di Nibali al Tour de France 2014: arrivaa Parigi con 7’37” sul francese Jean-Christophe Péraud BETTINI

� GIRO 2015: ARUPer la prima volta Fabio Aru veste la rosa. E quella ottenuta ieri da Modolo è la sesta vittoria di un italiano in 13 tappe BETTINI

Page 4: La Gazzetta dello Sport (05-23-2015)

4 SABATO 23 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT98° Giro d’ItaliaRIl personaggio

1930 � L’anno del primo sardoal Giro d’Italia: Domenico Uccheddu corse da indipendente ma si ritiròOLEG TINKOV 47 ANNI, PATRON DELLA TINKOFF-SAXO

«ARU MERITA LA ROSA, MA ALBERTOPUÒ VINCERE LA CRONOMETRO»

SENTIERI DI GLORIA

L'AMOREFabio Aru è nato a San Gavino Monreale (Ca)il 3 luglio 1990. Fidanzato con Valentina, vivono a Lugano, in Svizzera. «Le è sempre piaciutoil ciclismo. A tavola è inflessibile» BOZZANI

IL CICLOCROSSA 15 anni comincia in bici con le ciclocampestri, ed è anche azzurro negli juniores. Da dilettante corre con la Palazzago: 9 vittorie, tra cui 2 Giri della Val d’Aosta. Pro’ dall’agosto 2012 con l’Astana BETTINI

I SUCCESSI: 3° AL GIRO E 5° ALLA VUELTA NEL 2014La festa sul Monte Grappa organizzata dal «Fan Club I Mufloni»al Giro 2014, concluso da Aru al 3° posto. Vince la tappa di Plandi Montecampione. Poi si ripete alla Vuelta: 2 successi e il quinto posto in classifica. Nel 2015 è ancora a zero BETTINI

che sa guidare la bici, uno chesa stringere i denti.

ESPERIENZE Il 2012, che è ilsuo primo mezzo anno fra iprofessionisti, gli ha insegnato«a guardare, scoprire, esplora-re». Il 2013 «a considerare i sa-crifici e affrontarli». Il 2014«ad avere i gradi di capitano ele conseguenti responsabili-tà». In particolare, se chiudegli occhi, Aru rivede «il Girod’Italia 2014, la tappa di Mon-tecampione, gli ultimi metri, insolitudine, a tutta, poi la lineadel traguardo, le braccia al cie-lo. Una felicità pazzesca», poi«la Vuelta di Spagna, la primadelle due tappe vinte, quella

del Santuario de San Mi-guel de Aralar. Quandosono scappato e non mihanno ripreso. Una sod-disfazione immensa»,infine «il Mondiale diPonferrada. Correre conla maglia azzurra è ono-re, privilegio, responsa-

bilità. Un’emozione uni-ca».

DISCIPLINA L’inverno di Aru,che potrebbe essere il titolo diun romanzo di Dessì, è stato ri-spetto e disciplina. Il suo riferi-mento, non a caso, è Paolo Ti-ralongo, un altro isolano (Sici-lia) emigrato a Palazzago, stessa faccia solcata dal vento.Il suo modello, non a caso, èVincenzo Nibali, un altro isola-no (Sicilia) emigrato però inToscana (Mastromarco), stessiocchi saraceni, stessa fameagonistica. Come Tiralongo eNibali, Aru non molla mai. Achi (Gregory Henderson) hafatto allusioni a doping, Aru harecapitato una querela per dif-famazione. «La bici è la mia vi-ta, fatta di gioie e dolori. Tantimomenti belli, anche qualchemomento difficile. Ma la bicit’insegna a superarlo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

1Il sardo è pro' dal 2012: «Chiudo gli occhi e rivedo il trionfo di Montecampione, una felicità pazzesca»

Liceo classico, calcio e tennis prima di scoprire la bicicletta Viene da Villacidro, nel Campidano; è cresciuto a Palazzago (Bg), vive a Lugano

Sacrifici e lavoro,altro che destino«La bici la mia vita»

Marco PastonesiINVIATO A JESOLO (VENEZIA)

N on è un predestinato.Non è uno di quelli ba-ciati dalla fortuna, favo-

riti dalla luna, privilegiati dal-la natura. Non è nato campio-ne, se aveva talento lo ha alle-nato, se aveva arte l’haespressa. Da emigrante.

VISIONE Fabio Aru, sardo diSan Gavino Monreale ma dasempre a Villacidro, il paese diGiuseppe Dessì. «Da ragazzosolo qui mi sentivo a casa mia –tramandava lo scrittore -, soloqui mi pareva che la vita avesseun senso, e anche ora tutte levolte che ci ritorno, mi sembradi capire veramente tutto». Co-sì anche per lui. Nato in ungiorno da Tour de France (quel3 luglio 1990, a Mont-St-Mi-chel, Museeuw superò Bon-tempi e Ludwig: un’altra era ci-clistica), Fabio sembrava inte-ressato ai passaggi e ai contra-sti del calcio, e ai diritti e airovesci del tennis. La bici gliserviva solo per spostarsi piùvelocemente da casa al campo

dove l’erba veniva ruminatadai tacchetti, e da casa ai cam-pi in terra rossa. Finché quellaEasy Time, roba da supermer-cato, gli apparve sotto un’altraluce, quella di un cavallo alato,o di una piccola principessa, oforse soltanto di un modo peresplorare il mondo e scoprirese stesso. Il giorno in cui, inmacchina con i suoi genitoriche lo accompagnavano a unagara, si fermò per veder passa-re il Giro d’Italia, Fabio videpassare anche il suo futuro, olo sognò, o lo immaginò. E for-se fantasticò se stesso, in ma-glia rosa, baciato da due miss edalla vita.

FAMIGLIA Una terra vera, unafamiglia sana, il liceo classico.

Queste le basi. La scelta di fare,dello sport, la propria vita,senza certezze, se non quelladell’impegno. Fabio su strada,su pista, sui prati e sui sentieri.Si segnalò nel ciclocross e nellamountain bike, dove c’è menoconcorrenza, dove c’è più sem-plicità e spontaneità. Poi sul continente, a Palazzago, nelBergamasco, alla scuola di Oli-vano Locatelli, un duro, di me-todi discussi e discutibili, mache conosce il ciclismo e rico-nosce i corridori. Fabio soffri-va di nostalgia, c’erano giorniin cui piangeva e notti in cui, sesolo avesse potuto, avrebbe ri-fatto la valigia e sarebbe torna-to a Villacidro, l’aria che sa dimirto e, i giorni di festa, anchedi porceddu. Ma l’orgoglio èdiventato fede, la lontananzasi è trasformata in disciplina, idubbi si sono elevati a traguar-di. Nell’ambiente si comincia-va a parlare di questo ragazzo,bravo, tenace, scalatore, uno

HIGHLIGHTS E NEWSTRE APPUNTAMENTI: 13.15, 19.30 E 23.15

� (past) Il primo corridore sardo a vincere una tappa al Giro d’Italia (Plan di Montecampione 2014), il primo a salire sul podio (terzo nel 2014), da ieri Fabio Aru è anche il primo a indossare la maglia rosa. Ma la Sardegna non ha grande tradizione nel ciclismo: solo sette corridori, prima di Aru, hanno partecipato al Giro. I pionieri furono Domenico Uccheddu (indipendente nel 1930 e 1931) e Antonio Laconi negli Anni 30. Giovanni Garau lo portò a termine nel 1961 (66°) e si ritirò nel 1963. Antonio Manca corse il Giro con la Molteni nel 1964. Si ritirarono anche Giuseppe Bratzu (1969) e Emiliano Murtas (1997). Il velocista cagliaritano Alberto Loddo ne ha corsi quattro (2004, 2006, 2008 e 2010), abbandonando sempre, però 3° nella quarta tappa del 2006. Ma Fabio non è il primo Aru a pedali: quello è Ignazio, che conquistò la maglia rossoblù di leader nel Giro di Sardegna 1960 alla fine della terza tappa.

I SARDI NEL CICLISMO

Nessuno come Fabio, ma non è il primo Aru

«PRIMO SARDO IN ROSA»I COMPLIMENTI DEL CAGLIARI

Page 5: La Gazzetta dello Sport (05-23-2015)

5SABATO 23 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

1997 � L’anno della tappa in linea più veloce, al Lido a Venezia: Cipollini volò sui 128 km a 48,521 orari. Ieri la 2a: 48,161TOM DANIELSON 37 ANNI, CANNONDALE-GARMIN

«IN GRUPPO NON ESISTONOZONE DI SICUREZZA»T

«Z

Tosatto l’angelo custode«Così ho salvato Alberto»1Il trevigiano, 41 anni, 31 grandi giri e 800.000 km percorsi, vedeContador a terra e gli passa la bici: «È l’occhio dell’esperienza»

ALBERTO CONTADOR32 ANNI, TINKOFF-SAXO

NON C’È UN GIORNO TRANQUILLO, AL GIRO. SI VEDEVA VENIRE LA

CADUTA, LA SITUAZIONE ERA PERICOLOSA

Claudio GregoriJESOLO (VENEZIA)

I l gruppo si abbatte sul tra-guardo come “L’onda” diHokusai. La percorrono

gorghi, correnti, vibrazioni. Lacaduta esplode a sinistra, ma sipropaga per la strada. Risuc-chia, a destra, anche la magliarosa Contador, che non riescead evitare la mischia e cade. Sirialza spaesato. Intorno a lui il salmodiare deigemiti, il crepitare di bestem-mie, il frinire delle ruote al-l’aria. Contador ha un doloreacuto al polpaccio sinistro.Ruota gli occhi cercando sal-vezza. Lo vede subito Tosatto,che lo raggiunge come cammi-nando sulle acque. Magica-mente appare, mentre la ma-glia rosa, tra i flutti, si confron-ta con ipotesi di naufragio.La bicicletta di Tosatto è unagomena di salvezza. Contadorvi si aggrappa. Si rilancia. Volavia, mentre Richie Porte restaimpaniato in un viluppo di artiferiti e biciclette sfondate. Peròanche la maglia rosa vola via.Evapora alle foci del Piave, fiu-me di valore e di guerra.

CALMA È la prima volta cheContador perde la maglia in ungrande giro. Eppure resta cal-mo. Il suo spagnolo è musicale.Dice: «No hay día tranquilo enel Giro». «Se veía venir lacaída. La situación era muy pe-ligrosa»…«Non c’è un giornotranquillo al Giro». «Si vedevavenire la caduta. La situazioneera molto pericolosa». Nelleparole si vedeva lampeggiarela strada come la lama di unaspada, si coglievano gli arabe-

schi del presentimento.«Peccato cadere a 200 metridallo striscione dei 3 chilome-tri! Ho perso molto: 36” sonoun distacco grave. Speriamonon sia decisivo», aggiunge.«Non sono riuscito a fermarmiin tempo. Sono caduto e sonostato colpito dalla corona ante-riore di una bici al polpaccio si-nistro. Al traguardo ho cercatosubito del ghiaccio. Domanivaluteremo il danno». Appareclaudicante, ma sereno. E laspalla? «Non ha subìto colpi.Ma nella caduta ho tenuto laspalla rigida e questo non vabene». Però sorride: «Voglio essere ottimista per la crono-metro. Cerco di recuperare espero di essere in grado di bat-termi bene».

AIUTO Il dramma di Contadorha avuto un “deus ex-machi-na”. Nel teatro antico risolvevale situazioni. Anche la corsa èteatro. Ieri, al Lido di Jesolo,ad irrompere sulla scena e adare al dramma della magliarosa una soluzione felice è sta-to Matteo Tosatto, 41 anni. Unveterano, rotto a tutte le batta-glie. Il più vecchio tra le squa-dre del World Tour.

«Nel momento della caduta hosubito visto Contador sulla de-stra. È il colpo d’occhio che tiviene dall’esperienza. Era in piedi. Aveva un po’ di sanguesul polpaccio. Gli ho dato la mia bici. Poi l’ho spinto perventi metri con tutte le mie for-ze. Non so nemmeno come hofatto. Ma è ripartito prima de-gli altri», racconta Tosatto, cheè ripartito con la bici di scortache il meccanico ha preso dal-l’ammiraglia. «Se avesse dovu-to aspettare la bici dell’ammi-raglia, Alberto avrebbe perso30” in più».

ESPERIENZA Tosatto è al 31°grande giro. «Questo è il 12°Giro d’Italia, ma ho fatto anche10 Tour e 9 Vuelta», dichiara.«Nella mia carriera ho percor-so 800mila chilometri in bici-cletta». Come fare per ventivolte il giro del mondo, se-guendo l’Equatore. Ha occhiesperti. La strada ha nutrito lasua saggezza. Dice: «È un Girodifficile. Combattuto ognigiorno. Con vento, pioggia,battaglia, pieno di imprevisti.Appassionante per chi guarda,duro per chi lo fa». E la botta alpolpaccio di Contador? «Si ve-de e non si vede. Di solito lebotte le senti il giorno dopo.Domani vedremo».

ANGELO Oggi c’è la crono. Fau-stino Muñoz ha preparato unabici speciale. Non è solo il mec-canico di Contador, è il suo«angel de la guarda», l’angelocustode. Ha 52 anni e ha giàfatto 79 grandi giri: 37 Vuelta -la prima a 14 anni - 27 Tour, 15Giri. È il dedalo della bicicletta.Ha fatto modifiche importanti.«Ho cambiato la parte anterio-re, alzando il manubrio, per-ché, per la sublussazione allaspalla, Alberto non può piegar-si. Di quanto? Due o tre centi-metri, decideremo nel test pre-gara», dichiara. «Per la posizio-ne meno aerodinamica, perde-rà 2” a chilometro». Difficile che Alberto perda 2minuti. Ma Faustino è un atto-re gentile. Sussurra: «La bici-cleta es una guitarra. Y Albertoes como el maestro Paco De Lu-cia». E avverte: «Alberto es unhombre con muchos cojones».Un artista e un guerriero.

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GUARDATEIL CAPOLAVORO DI «TOSO»

� 1. Caduta: Contador (che ha la maglia rosa sotto la mantellina) si ritrova a bordo strada� 2. 3. Alberto si rimette in piedi, Tosatto lo vede subito� 4. 5. Il trevigiano, bici in spalla, fa lo slalom tra i corridori caduti� 5. Sulla bici di Tosatto, Contador parte subito IPP DALLA TV

� 6. Lo spagnolo all’arrivo BETTINI

60,6 � I chilometri della cronometro del Giro 2009, Sestri Levante-Riomaggiore, vinta dal russo Menchov (poi primo a Roma). E’ la crono più lunga prima di quella di oggi (11a della storia del Giro)

Matteo Tosatto, 41 anni, e il suo capitano Alberto Contador, 32 BETTINI

La prontezza di riflessi di Matteo Tosatto. Nel cerchio, a sinistra, lo si vede scavalcare i corridori caduti per dare la propria bici a Contador, che lo guarda BETTINI

98° Giro d’ItaliaRLa storia

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Page 6: La Gazzetta dello Sport (05-23-2015)

6 SABATO 23 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

11 � Gli australiani al via di questo Giro: quinta nazione dopo Italia (59), Francia (15), Belgio e Olanda (12)ELIA VIVIANI 26 ANNI, SKY

«MODOLO HA AVUTO UN TRENO PERFETTO. MI RESTANO 2 OCCASIONI»

Sventurato Porte«A volte sei martello, altre volte sei chiodo»1Dopo il caso della ruota, il tasmaniano cade: prende la bici (troppo alta) di Kiryienka, perde 2’08”, ora è a 5’05” da Aru

SCATTA IL BETTOdi PAOLOBETTINI

I BIG DOVEVANOTIRARE DI PIÙ OGGI ARU PUÒ PERDERE 30”

P er la caduta di ierinon mi sento dipuntare il dito

contro nessuno ma, se si vuole cercare il pelo nell’uovo, i team che dovevano gestire leader dovevano restare davanti fino ai 3 km e non togliersi 500 metri prima.

Da oggi mi auguro inizi un altro Giro, così ci togliamo ogni dubbio su chi affronterà sereno le salite e chi si dovrà leccare le ferite. A me piace molto Cataldo e non so cosa potrebbe succedere se stasera Dario si trovasse con un buon margine di vantaggio su Aru. Poi sono convinto che Uran rientrerà in gioco di prepotenza. Porte era il favorito, ma ieri l’ho visto psicologicamente molto giù. Si riprenderà? Tra Contador e Aru credo sia più forte lo spagnolo, con una differenza attorno ai 25-30 secondi.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ciro ScognamiglioINVIATO A JESOLO (VENEZIA)

twitter@cirogazzetta

I l tutto comincia davveroad assomigliare a una viacrucis. E a ricordare la

sfortunata campagna d’Italiadi Bradley Wiggins, partito nel2013 da Napoli come sfidantedi Vincenzo Nibali e addirittu-ra costretto al ritiro proprio inVeneto dopo cadute, sfortune eperdite di tempo varie. RichiePorte e Sky in realtà le arminon le depongono, e confidanoche dopo la cronometro di oggila classifica per loro abbiaun’altra faccia. Ma intanto il ta-smaniano ieri ha dovuto lascia-re sull’asfalto altri 2’08”. E laclassifica generale lo inchiodaal 17° posto, staccato di 5’05”dalla maglia rosa di Aru.

FILOSOFIA «Non c’è molto chepuoi fare quando tutti quelliche stanno davanti a te vannoper terra», ha dichiarato il30enne australiano, per poi ag-giungere: «Questo è il ciclismo,a volte sei martello e altre voltechiodo». La caduta a un soffiodai meno 3 all’arrivo di vittimeillustri ne ha fatte diverse(Contador a parte): Landa eCataldo hanno pagato un daziodi 40” (e l’abruzzese ha notatocome in quel punto l’asfaltofosse rialzato dalle radici deglialberi), Formolo 1’10”. Ma leattenzioni maggiori sono stateper Porte dopo quanto succes-so a Forlì: i 47 secondi persi acausa di una foratura alla ruotaanteriore diventati 2 minuti e47” per la penalizzazione dellagiuria, che aveva punito l’assi-stenza datagli dal connaziona-

le (ma non compagno di squa-dra) Simon Clarke.

CAMBIO Stavolta Porte ha pre-so la bici dal compagno bielo-russo Vasil Kiryienka ma gli ul-timi tre km sono stati complica-ti da gestire, visto che le misurenon erano tarate per il tasma-niano. La sella era troppo alta,insomma si è arrangiato. E c’èchi ha pure ironizzato invocan-do la bici di Clarke, mentreClarke stesso ha ribadito che inuna situazione del genereavrebbe avuto piacere di aiuta-re il connazionale, ma che leregole lo impediscono. «La ca-duta è stata appena prima deimeno tre chilometri — ha con-tinuato Porte —. Abbiamo vi-sto che cosa ha fatto la giurial’altro giorno, a loro non piacecambiare le regole, giusto?Una cosa del genere era succes-sa alla Parigi-Nizza però, e lìcambiarono… Era bagnato,c’era nervosismo, non è statosorprendente che ci sia statauna caduta». E, purtroppo perlui, ci è rimasto dentro.

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Richie Porte, 30, sconsolato per la caduta BETTINI

98° Giro d’ItaliaRIl leader del Team Sky

IL GIRO AI RAGGI XDATA TAPPA KM ARRIVO MAGLIA ROSA ROSSA AZZURRA BIANCA9/5 1a SAN LORENZO AL MARE-SANREMO (cronosquadre) 17,6 ORICA GERRANS - - MATTHEWS10/5 2a ALBENGA-GENOVA 177 VIVIANI MATTHEWS VIVIANI LINDEMAN MATTHEWS11/5 3a RAPALLO-SESTRI LEVANTE 136 MATTHEWS MATTHEWS VIVIANI KOCHETKOV MATTHEWS12/5 4a CHIAVARI-LA SPEZIA 150 FORMOLO CLARKE VIVIANI KOCHETKOV CHAVES13/5 5a LA SPEZIA-ABETONE 152 POLANC CONTADOR VIVIANI POLANC ARU14/5 6a MONTECATINI T.-CASTIGLIONE DELLA PESCAIA 183 GREIPEL CONTADOR GREIPEL POLANC ARU15/5 7a GROSSETO-FIUGGI 267 ULISSI CONTADOR VIVIANI POLANC ARU16/5 8a FIUGGI-CAMPITELLO MATESE 186 INTXAUSTI CONTADOR VIVIANI INTXAUSTI ARU17/5 9a BENEVENTO-SAN GIORGIO DEL SANNIO 224 TIRALONGO CONTADOR VIVIANI GESCHKE ARU18/5 RIPOSO a CIVITANOVA MARCHE

19/5 10a CIVITANOVA MARCHE-FORLÌ 200 BOEM CONTADOR BOEM GESCHKE ARU20/5 11a FORLÌ-IMOLA (Autodromo Ferrari) 153 ZAKARIN CONTADOR BOEM INTXAUSTI ARU21/5 12a IMOLA-VICENZA (Monte Berico) 190 GILBERT CONTADOR BOEM INTXAUSTI ARUIeri 13a MONTECCHIO MAGGIORE-JESOLO 147 MODOLO ARU VIVIANI INTXAUSTI ARUDATA TAPPA KM DIFFICOLTÀ e GIUDIZIO GAZZETTAOggi 14a TREVISO-VALDOBBIADENE (crono individuale) 59,4 ***** L’unica crono: 30 km piatti, poi 29,4 su e giù tra i vigneti. Molti qui perdono il Giro

Domani 15a MAROSTICA-MADONNA DI CAMPIGLIO 165 **** Ecco le Dolomiti: il Daone - salita e discesa - è da temere più di Campiglio

25/5 RIPOSO a MADONNA DI CAMPIGLIO 26/5 16a PINZOLO-APRICA 174 ***** Tonale, Aprica, Mortirolo, Aprica: bastano i nomi. Saranno emozioni forti

27/5 17a TIRANO-LUGANO 134 * Giornata di recupero, via libera ai velocisti usciti sani e salvi dalle Dolomiti

28/5 18a MELIDE-VERBANIA 170 ** Il Monte Ologno (10 km al 9%; Gpm a 36 km dall’arrivo) è un trampolino

29/5 19a GRAVELLONA TOCE-CERVINIA 236 ***** Quasi 4800 metri di dislivello, per lo più negli ultimi 90 km con 3 salite da 20 km

30/5 20a SAINT-VINCENT-SESTRIERE 199 ***** Si decide il Giro, il Colle delle Finestre con gli ultimi 9 km di sterrato fa paura

31/5 21a TORINO-MILANO 178 * Passerella finale a Milano dopo 3 anni: si passa dall’Expo, poi circuito in corso Sempione

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7SABATO 23 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

16 � I veneti al Giro: prima del trevigiano Modolo hanno vinto i veronesi Viviani e Formolo, e il veneziano BoemLUCA PAOLINI 38 ANNI, KATUSHA

«LA FORATURA NON CI VOLEVA. PORSEV POTEVA FARE UN OTTIMO SPRINT»

L’urlo di Modolo: «Ora so che valgo»1Al quarto Giro centra la sua prima tappa: «La Lampre ha creduto in me più di quanto facessi io»

Marco Pastonesi INVIATO A JESOLO (VENEZIA)

D ove comincia una volata.Quella di Sacha Modolo,chilometricamente, al

pronti-via: «Alle 13.58, al km 0dei 147 da contare sotto la piog-gia». Emotivamente, ai -5:«Quando senti l’elicottero soprail gruppo, l’adrenalina a fior dipelle, gli avversa-ri ad altezza digomito, la veloci-tà darti brividi edebbrezza». Tecni-camente, agli800 metri: «Pri-ma Roberto Fer-rari, che fa la ro-tonda e tira dirit-to, imposta lacurva e riparte,poi Max Richeze,testa bassa e pe-dalare, testa bas-sa e mulinare, infine io». Senti-mentalmente, sulla striscia:«Un delirio di felicità e onnipo-tenza».

CONTADINI Dove comincia unavolata. Quella di Sacha Modolo,cronologicamente, da quando ènato: «Figlio unico, ma famigliadi sei, di diverse generazioni,contadina. Casa dei nonni, vec-chia, quadrata, fredda, d’inver-no una stufa a legno in cucina,strati di coperte sui letti. E la

campagna, salivo sugli alberi enon scendevo, costringevo tuttia venirmi a cercare». Da quandoera un bambino: «Non sapevodire il mio nome. Invece di pro-nunciare “Sascia”, mi veniva“Saka”. Finché mia madre mi haliberato: “E allora dillo come tiviene”. Da quel giorno per me, epoi per tutti i miei amici, sonoSaka». Da quando era un ragaz-zo: «Scandendo il tempo con

quello della ter-ra. Le stagioni, leraccolte, la ven-demmia, il tratto-re». Da quandoera un corridore:«Giocavo a cal-cio, nella Vazzo-lese, scelsi il cicli-smo, nel PedaleMarenese. La pri-ma gara fu unagimkana: così, sebuttavo giù i bi-rilli, era solo col-

pa mia».Dove comincia una volata.Quella di Sacha Modolo daquando è professionista: «Nel2010, la prima Milano-Sanre-mo, quarto, non so neanch’iocome ho fatto, però da quel mo-mento tutti si aspettavano im-prese che io non potevo ancorafare. La mia storia è di tanti pic-coli passi avanti: la prima vitto-ria nel 2011, in Cina, la trentu-nesima, ma la prima in una cor-sa WorldTour, nel 2014, al Giro

di Svizzera, però questa è la piùimportante. Perché è vero cheuna vittoria vale per chi si batte,e io ho battuto perfino Caven-dish, ma anche per dove si cor-re. E sembrava che questa nondovesse mai arrivare: è il mioquarto Giro, e c’è sempre statoun avversario, o un inconve-niente, più forte di me. Anche inquesto Giro: indietro a Genova,terzo a Castiglione della Pesca-ia, deludente a Fiuggi, a Forlì èarrivata la fuga, questa era l’ul-

tima occasione prima di Milano.Mi sentivo in debito verso lasquadra, verso chi credeva inme più di quanto credessi io.Perché io non mi sono mai con-siderato un campione, né picco-lo né grande. Comunque noncercavo scuse, ma solo l’occasio-ne per dimostrare il mio valore».

DESTINO Dove comincia unavolata. Quella di Sacha Modoloda quando il destino ha decisocosì: «Che vincessi proprio a ca-

sa, abito a San Vendemiano,una sessantina di km», «Che nonci fosse qui Valentina, è statamale, finora mi ha visto vinceresoltanto in tv», «Che invece cifossero qui mia madre, il suocompagno e i miei nonni, quellici sono sempre stati e ci sonosempre e m’illudo che ci saran-no sempre», «Che il merito diquesta vittoria è di Ferrari al60% e di Richeze al 40, io ho fat-to il minino indispensabile, sta-volta vincere era obbligatorio»,

«Che il ciclismo è l’unica cosache so veramente fare», «Che lavolata è coraggio, rischio, anchepericolo», «Che questa vittoriami dà stima e fiducia, ma non si-gnifica che prima avessi la —scusate la parola — cacarella»,«Che se certe sconfitte mi dura-no anche tre ore, sembro estro-verso e invece no, poi decidoche non è il caso di rovinarsi cosìla vita, questa vittoria mi dureràfinché campo».

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34Le vittorie di Sacha Modolo, nato a Conegliano (Tv)il 19 giugno 1987.E’ pro’ dal 2010

LA CHIAVE

Esplode la gioia di Sacha Modolo, 27 anni: a sinistra Nizzolo, secondo, alle sue spalle Viviani, terzo. In carriera è stato 4° alla Sanremo 2010 BETTINI

98° Giro d’ItaliaRIl vincitore

Page 8: La Gazzetta dello Sport (05-23-2015)

8 SABATO 23 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

6 � I secondi posti di tappa al Giro centrati in volata da Giacomo Nizzolo: 1 nel 2013, 4 nel 2014 e 1 quest’anno GIACOMO NIZZOLO 26 ANNI, TREK

«MODOLO HA CAMBIATO UN PO’ TRAIETTORIA. TROPPI SECONDI POSTI»

AG2R LA MONDIALE

D.S. Biondi

1 POZZOVIVO ITA

2 BERARD FRA

3 BETANCUR COL

4 DOMONT FRA

5 DUPONT FRA

6 GRETSCH GER

7 HOULE CAN

8 MONTAGUTI ITA

9 NOCENTINI ITA

ANDRONI-SIDERMEC

D.S. Savio

11 PELLIZOTTI ITA

12 APPOLLONIO ITA

13 BANDIERA ITA

14 DALL'ANTONIA ITA

15 FRAPPORTI ITA

16 GATTO ITA

17 STORTONI ITA

18 TVETCOV ROM

19 ZILIOLI ITA

ASTANA PRO TEAM

D.S. Shefer

21 ARU ITA

22 CATALDO ITA

23 KANGERT EST

24 LANDA SPA

25 MALACARNE ITA

26 ROSA ITA

27 SANCHEZ SPA

28 TIRALONGO ITA

29 ZEITS KAZ

BARDIANI CSF

D.S. Reverberi

31 BONGIORNO ITA

32 BARBIN ITA

33 BATTAGLIN ITA

34 BOEM ITA

35 CHIRICO ITA

36 COLBRELLI ITA

37 PIRAZZI ITA

38 RUFFONI ITA

39 ZARDINI ITA

BMC RACING TEAM

D.S. Baldato

41 GILBERT BEL

42 ATAPUMA COL

43 BOOKWALTER USA

44 BURGHARDT GER

45 CARUSO ITA

46 DILLIER SVI

47 KÜNG SVI

48 MOINARD FRA

49 ZABEL GER

CCC SPRANDI POLKOWICE

D.S. Wadecki

51 PATERSKI POL

52 BOLE SLO

53 MARYCZ POL

54 MATYSIAK POL

55 MIHAYLOV BUL

56 OWSIAN POL

57 RUTKIEWICZ POL

58 SAMOILAU BIE

59 SZMYD POL

ETIXX - QUICK-STEP

D.S. Bramati

61 URAN COL

62 BOONEN BEL

63 BOUET FRA

64 DE LA CRUZ SPA

65 KEISSE BEL

66 MEERSMAN BEL

67 SABATINI ITA

68 SERRY BEL

69 VAKOC R.CEC

FDJ

D.S. Guesdon

71 GENIEZ FRA

72 COURTEILLE FRA

73 ELISSONDE FRA

74 FISCHER BRA

75 MOUREY FRA

76 PINEAU FRA

77 RÉZA FRA

78 ROUX FRA

79 VEIKKANEN FIN

IAM CYCLING

D.S. Carlstrom

81 CHAVANEL FRA

82 CHEVRIER FRA

83 CLEMENT OLA

84 HAUSSLER AUS

85 KLUGE GER

86 PELUCCHI ITA

87 PINEAU FRA

88 REICHENBACH SVI

89 SARAMOTINS LET

LAMPRE - MERIDA

D.S. Maini

91 ULISSI ITA

92 FERRARI ITA

93 GRMAY ETI

94 MODOLO ITA

95 MORI ITA

96 NIEMIEC POL

97 POLANC SLO

98 RICHEZE ARG

99 XU CINA

LOTTO SOUDAL

D.S. Leysen

100 VAN DEN BROECK BEL

101 ARMEE BEL

102 BAK DAN

103 BROECKX BEL

104 GREIPEL GER

105 HANSEN AUS

106 HENDERSON N.ZEL

107 MONFORT BEL

109 VERVAEKE BEL

MOVISTAR TEAM

D.S. Garcia

111 INTXAUSTI SPA

112 AMADOR C.RICA

113 ANTON SPA

114 FERNANDEZ SPA

115 HERRADA SPA

116 IZAGUIRRE SPA

117 LOBATO SPA

118 D. QUINTANA COL

119 VISCONTI ITA

NIPPO - VINI FANTINI

D.S. Giuliani

121 CUNEGO ITA

122 BERLATO ITA

123 BISOLTI ITA

124 COLLI ITA

125 DE NEGRI ITA

126 GROSU ROM

127 ISHIBASHI GIAP

128 MALAGUTI ITA

129 STACCHIOTTI ITA

ORICA GREENEDGE

D.S. White

131 MATTHEWS AUS

132 BEWLEY N.ZEL

133 CHAVES COL

134 CLARKE AUS

135 DURBRIDGE AUS

136 GERRANS AUS

137 HEPBURN AUS

138 LANCASTER AUS

139 WEENING OLA

SOUTHEAST

D.S. Parsani

141 BELLETTI ITA

142 BUSATO ITA

143 CARRETERO PAN

144 FAVILLI ITA

145 FINETTO ITA

146 GAVAZZI ITA

147 MONSALVE VEN

148 PETACCHI ITA

149 ZHUPA ALB

TEAM CANNONDALE - GARMIN

D.S. Wegelius

151 HESJEDAL CAN

152 ACEVEDO COL

153 BROWN USA

154 CARDOSO POR

155 DANIELSON USA

156 FORMOLO ITA

157 MARANGONI ITA

158 SLAGTER OLA

159 VILLELLA ITA

TEAM GIANT - ALPECIN

D.S. Engels

161 MEZGEC SLO

162 ARNDT GER

163 DE BACKER BEL

164 FAIRLY USA

165 GESCHKE GER

166 HAGA USA

167 JI CINA

168 LUDVIGSSON SVE

169 STAMSNIJDER OLA

TEAM KATUSHA

D.S. Konyshev

171 PAOLINI ITA

172 BELKOV RUS

173 CHERNETSKI RUS

174 KOCHETKOV RUS

175 LAGUTIN RUS

176 PORSEV RUS

177 TROFIMOV RUS

178 VOROBYEV RUS

179 ZAKARIN RUS

TEAM LOTTO NL - JUMBO

D.S. Boven

181 KRUIJSWIJK OLA

182 BENNETT N.ZEL

183 FLENS OLA

184 HOFLAND OLA

185 KEIZER OLA

186 LINDEMAN OLA

187 TJALLINGII OLA

188 VAN DER LIJKE OLA

189 WAGNER GER

TEAM SKY

D.S. Cioni

191 PORTE AUS

192 EISEL AUT

193 HENAO COL

194 KIRYIENKA BIE

195 KONIG R.CEC

196 NIEVE SPA

197 PUCCIO ITA

198 SIUTSOU BIE

199 VIVIANI ITA

TINKOFF SAXO

D.S. De Jongh

201 CONTADOR SPA

202 BASSO ITA

203 BOARO ITA

204 JUUL JENSEN DAN

205 KREUZIGER R.CEC

206 PAULINHO POR

207 ROGERS AUS

208 ROVNY RUS

209 TOSATTO ITA

TREK FACTORY RACING

D.S. Baffi

211 NIZZOLO ITA

212 ALAFACI ITA

213 BEPPU GIAP

214 COLEDAN ITA

215 FELLINE ITA

216 SILVESTRE POR

217 VAN POPPEL OLA

218 VANDEWALLE BEL

219 WATSON AUS

22 SQUADRE, RESTANO IN 183

L'ARRIVO

CLASSIFICA GENERALE

A PUNTI MONTAGNA GIOVANI TEAM A PUNTITEAM A TEMPI ULTIMO KM

La maglia rossa «Algida» va al leader della classifica a punti, assegnati a seconda della categoria della tappa su ognuno dei traguardi volanti. Class.: Elia VIVIANI (Sky) 119 punti;2. Nizzolo 119; 3. Boem 109; 4. Modolo91; 5. Greipel (Ger) 88; 6. Gilbert (Bel) 83; 7. Ulissi 75; 8. Frapporti 72;9. Bandiera 60; 10. Grosu (Rom) 55

La maglia azzurra «Mediolanum» vaal leader della classifica dei gran premi della montagna, con punteggi diversi a seconda della categoria delle salita; il massimo è previsto per la Cima Coppi, poi 9 gpm di 1a categoria, 8 di 2a, 13 di 3a e 8 di 4a. Classifica: Benat INTXAUSTI (Spa) 61 punti; 2. Geschke (Ger) 53; 3. Betancur (Col) 46.

La maglia bianca «Eurospin» va al leader della classifica (a tempi) dei giovani, nati cioè dopo il 1° gennaio 1990. Classifica: 1. Fabio ARU;2. Formolo a 3'59''; 3. Chaves (Col) a 43'35''; 4. Polanc (Slo) a 49'31'';5. Bongiorno a 1h50'; 6. Felline a 1h01'40''; 7. Matthews (Aus) a 1h03'58''; 8. Dillier (Svi) a 1h09'08''.

La classifica per squadre a tempi prende in considerazione i primi tre corridori di ciascuna squadra. La somma dei loro tempi determina il tempo di squadra. Classifica: 1. ASTANA 162h23'40''; 2. Bmc a 6'14'';3. Movistar a 7'14''; 4. Sky a 7'56'';5. Cannondale-Garmin a 30'32'';6. Tinkoff-Saxo a 30'33''.

La classifica a squadre a punti si basasui punti presi dalle squadre in più classifiche coi piazzamenti dei ciclisti. Classifica: 1. ASTANA 287 punti;2. Lampre-Merida 242; 3. Bmc 205;4. Movistar 201; 5. Orica GreenEdge 197; 6. Bardiani 170; 7. Southeast 167; 8. Sky 150; 9. Androni 149; 10. Trek 144; 11. Katusha 138.

La classifica Energia «Engie» premia il corridore che, lungo l’intero Giro, avrà percorso più rapidamente gli ultimi 3 km di ogni tappa in linea. A ogni tappa si assegnano punti ai tre corridori più veloci. Class.: 1. Philippe GILBERT (Bel) 7; 2. Felline 5; 3. Lobato (Spa) 5;4. Greipel (Ger) 5; 5. Hofland (Ola) 5;6. Aru 4; 7. Visconti 4.

Viviani finisce terzoSorpresa Grosu: 5°

Tutti fermi al passaggio a livello:il Giro non è la Roubaix BETTINI

POS.CORRIDORE TEMPO

1 ARU (ITA/ASTANA) 2.182,6 km in 54h20’35”, media 40,163 km/h

2 CONTADOR (SPA/TINKOFF) a 19"

3 LANDA (SPA/ASTANA) a 1'14"

4 KREUZIGER (R.CEC) a 1'38"

5 CATALDO (ITA) a 1'49"

6 URAN (COL) a 2'02"

7 CARUSO (ITA) a 2'12"

8 AMADOR (C.RICA) a 2'21"

9 VISCONTI (ITA) a 2'40"

10 TROFIMOV (RUS) a 3'15"

11 VAN DEN BROECK (BEL) a 3'25"

12 CUNEGO (ITA) a 3'43"

13 MONFORT (BEL) a 3'57"

14 FORMOLO (ITA) a 3'59"

15 KONIG (R.CEC) a 4'24"

16 GENIEZ (FRA) a 4'46"

17 PORTE (AUS) a 5'05"

18 MOINARD (FRA) a 5'24"

19 ATAPUMA (COL) a 6'28"

20 HESJEDAL (CAN) a 6'40"

21 IZAGUIRRE (SPA) a 7'20"

22 NIEVE (SPA) a 8'22"

23 KRUIJSWIJK (OLA) a 10'27"

24 TIRALONGO (ITA) a 14'57"

25 KANGERT (EST) a 15'07"

26 ROSA (ITA) a 20'08"

27 BETANCUR (COL) a 21'00"

28 CARDOSO (POR) a 28'35"

29 ROGERS (AUS) a 31'12"

30 SANCHEZ (SPA) a 33'49"

31 INTXAUSTI (SPA) a 34'41"

32 REICHENBACH (SVI) a 36'37"

33 KOCHETKOV (RUS) a 39'32"

34 CLEMENT (OLA) a 41'07"

35 CHAVES (COL) a 43'35"

36 GILBERT (BEL) a 45'15"

37 NIEMIEC (POL) a 45'33"

38 MONSALVE (VEN) a 46'23"

39 PIRAZZI (ITA) a 47'10"

40 PELLIZOTTI (ITA) a 49'15"

41 POLANC (SLO) a 49'31"

42 KEIZER (OLA) a 52'18"

43 ULISSI (ITA) a 58'32"

44 FINETTO (ITA) a 58'38"

45 BONGIORNO (ITA) a 1h00'50"

46 SAMOILAU (BIE) a 1h01'35"

47 FELLINE (ITA) a 1h01'40"

48 ZEITS (KAZ) a 1h01'42"

49 ZAKARIN (RUS) a 1h01'48"

50 CLARKE (AUS) a 1h02'10"

51 MATTHEWS (AUS) a 1h03'58"

52 GAVAZZI (ITA) a 1h04'07"

53 SIUTSOU (BIE) a 1h05'01"

54 BOLE (SLO) a 1h06'19"

55 MONTAGUTI (ITA) a 1h07'09"

56 ANTON (SPA) a 1h07'24"

57 LAGUTIN (RUS) a 1h07'29"

58 BASSO (ITA) a 1h07'35"

59 DILLIER (SVI) a 1h09'08"

60 ELISSONDE (FRA) a 1h09'14"

61 MOUREY (FRA) a 1h09'41"

62 BOUET (FRA) a 1h11'29"

63 DE LA CRUZ (SPA) a 1h12'12"

64 CHAVANEL (FRA) a 1h12'36"

65 BISOLTI (ITA) a 1h14'47"

66 GESCHKE (GER) a 1h15'51"

67 STORTONI (ITA) a 1h16'17"

68 SZMYD (POL) a 1h16'53"

69 HENAO (COL) a 1h17'30"

70 HERRADA (SPA) a 1h21'27"

71 PUCCIO (ITA) a 1h22'05"

72 DUPONT (FRA) a 1h23'57"

73 BATTAGLIN (ITA) a 1h24'42"

74 SLAGTER (OLA) a 1h26'21"

75 MORI (ITA) a 1h27'34"

76 GRMAY (ETI) a 1h27'49"

77 PATERSKI (POL) a 1h27'56"

78 DOMONT (FRA) a 1h32'14"

79 BOARO (ITA) a 1h33'09"

80 CHEVRIER (FRA) a 1h34'10"

81 VILLELLA (ITA) a 1h34'20"

82 DANIELSON (USA) a 1h34'24"

83 ARMEE (BEL) a 1h34'26"

84 BROWN (USA) a 1h35'14"

85 BURGHARDT (GER) a 1h36'08"

86 HANSEN (AUS) a 1h36'26"

87 FERNANDEZ (SPA) a 1h39'14"

88 ZILIOLI (ITA) a 1h39'58"

89 KIRYIENKA (BIE) a 1h41'18"

90 MALACARNE (ITA) a 1h43'01"

91 LUDVIGSSON (SVE) a 1h43'02"

92 BOOKWALTER (USA) a 1h43'10"

93 GRETSCH (GER) a 1h43'40"

94 VANDEWALLE (BEL) a 1h43'59"

95 PAOLINI (ITA) a 1h44'43"

96 LOBATO (SPA) a 1h45'55"

97 ZARDINI (ITA) a 1h46'30"

98 FAVILLI (ITA) a 1h48'16"

99 COLBRELLI (ITA) a 1h48'19"

100 BERLATO (ITA) a 1h50'38"

101 NOCENTINI (ITA) a 1h51'32"

102 HAGA (USA) a 1h52'43"

103 ROUX (FRA) a 1h54'38"

104 BARBIN (ITA) a 1h54'52"

105 RUTKIEWICZ (POL) a 1h54'54"

106 WEENING (OLA) a 1h55'10"

107 TOSATTO (ITA) a 1h55'21"

108 ACEVEDO (COL) a 1h56'56"

109 SABATINI (ITA) a 1h56'59"

110 CHIRICO (ITA) a 1h59'22"

111 C. PINEAU (FRA) a 1h59'27"

112 FRAPPORTI (ITA) a 1h59'54"

113 PAULINHO (POR) 114 LINDEMAN (OLA) a 2h01'32"

115 APPOLLONIO (ITA) a 2h02'48"

116 VAKOC (R.CEC) a 2h02'54"

117 PETACCHI (ITA) a 2h03'30"

118 DE NEGRI (ITA) a 2h03'45"

119 REZA (FRA) a 2h04'18"

120 HAUSSLER (AUS) a 2h04'28"

121 BAK (DAN) a 2h04'30"

122 DURBRIDGE (AUS) a 2h06'10"

123 BOONEN (BEL) a 2h08'07"

124 RICHEZE (ARG) a 2h09'44"

125 HOULE (CAN) a 2h11'21"

126 QUINTANA (COL) a 2h11'46"

127 MODOLO (ITA) a 2h12'05"

128 BERARD (FRA) a 2h12'21"

129 CHERNETSKI (RUS) a 2h12'31"

130 BUSATO (ITA) a 2h12'55"

131 COURTEILLE (FRA) a 2h13'07"

132 VAN DER LIJKE (OLA) a 2h13'33"

133 BEPPU (GIAP) a 2h15'20"

134 VIVIANI (ITA) a 2h15'35"

135 BEWLEY (N.ZEL) a 2h16'11"

136 GREIPEL (GER) a 2h16'41"

137 OWSIAN (POL) a 2h17'43"

138 MEZGEC (SLO) a 2h18'35"

139 TJALLINGII (OLA) a 2h18'37"

140 BELKOV (RUS) a 2h19'03"

141 FERRARI (ITA) a 2h20'23"

142 FISCHER (BRA) a 2h20'48"

143 FAIRLY (USA) a 2h23'19"

144 NIZZOLO (ITA) a 2h24'47"

145 LANCASTER (AUS) a 2h25'38"

146 MARANGONI (ITA) a 2h26'36"

147 ROVNY (RUS) a 2h26'50"

148 ALAFACI (ITA) a 2h26'54"

149 HOFLAND (OLA) a 2h27'13"

150 PORSEV (RUS) a 2h28'37"

151 HENDERSON (N.ZEL) a 2h29'08"

152 XU (CINA) a 2h29'28"

153 MATYSIAK (POL) a 2h31'35"

154 ZABEL (GER) a 2h32'02"

155 EISEL (AUT) a 2h34'52"

156 JUUL JENSEN (DAN) a 2h36'32"

157 J. PINEAU (FRA) a 2h37'07"

158 KEISSE (BEL) a 2h37'14"

159 ARNDT (GER) a 2h37'27"

160 TVETCOV (ROM) a 2h37'36"

161 SILVESTRE (POR) a 2h37'57"

162 MIHAYLOV (BUL) a 2h38'04"

163 VAN POPPEL (OLA) a 2h41'45"

164 RUFFONI (ITA) a 2h43'04"

165 FLENS (OLA) a 2h43'54"

166 STACCHIOTTI (ITA) a 2h46'59"

167 VERVAEKE (BEL) a 2h48'24"

168 WATSON (AUS) a 2h49'04"

169 BROECKX (BEL) a 2h50'08"

170 GROSU (ROM) a 2h51'22"

171 VEIKKANEN (FIN) a 2h52'36"

172 MALAGUTI (ITA) a 2h52'43"

173 DE BACKER (BEL) a 2h53'23"

174 BOEM (ITA) a 2h53'42"

175 BANDIERA (ITA) a 2h54'20"

176 STAMSNIJDER (OLA) a 2h54'41"

177 ZHUPA (ALB) a 2h55'58"

178 GATTO (ITA) a 2h59'05"

179 KLUGE (GER) a 3h00'25"

180 JI (CINA) a 3h00'51"

181 HEPBURN (AUS) a 3h05'19"

182 SARAMOTINS (LAT) a 3h10'57"

183 COLEDAN (ITA) a 3h15'15"

POS. CORRIDORE TEMPO

1 MODOLO (ITA/LAMPRE) 147 km in 3h03’08”, media 48,161 km/h

2 NIZZOLO (ITA/TREK) a 0"

3 VIVIANI (ITA/SKY) 4 PORSEV (RUS) 5 GROSU (ROM) 6 RICHEZE (ARG) 7 HOFLAND (OLA) 8 RUFFONI (ITA) 9 MEZGEC (SLO) 10 HAUSSLER (AUS) 11 APPOLLONIO (ITA) 12 PETACCHI (ITA) 13 GREIPEL (GER) 14 MATTHEWS (AUS) 15 ZHUPA (ALB) a 4"

16 BELKOV (RUS) 17 TROFIMOV (RUS) 18 ARU (ITA) 19 GENIEZ (FRA) 20 PATERSKI (POL) 21 KOCHETKOV (RUS) 22 BEPPU (GIAP) 23 CARUSO (ITA) 24 MATYSIAK (POL) 25 KREUZIGER (R.CEC)

26 URAN (COL) 27 LAGUTIN (RUS) 28 VAN DER LIJKE (OLA) 29 AMADOR (C.RICA) 30 MONFORT (BEL) 31 VAN DEN BROECK (BEL) 32 KRUIJSWIJK (OLA) 33 STACCHIOTTI (ITA) a 10"

34 FERRARI (ITA) 35 C. PINEAU (FRA) a 13"

36 TJALLINGII (OLA) a 19"

37 LANCASTER (AUS) 38 KLUGE (GER) 39 HENDERSON (N.ZEL) 40 BAK (DAN) a 26"

41 BROECKX (BEL) 42 ARNDT (GER) 43 LINDEMAN (OLA) 44 HANSEN (AUS) a 34"

45 FAVILLI (ITA) a 38"

46 CONTADOR (SPA) a 40"

47 GILBERT (BEL) 48 LANDA (SPA) 49 BERLATO (ITA) 50 HESJEDAL (CAN) 51 CUNEGO (ITA)

52 GRETSCH (GER) 53 VISCONTI (ITA) 54 SANCHEZ GIL (SPA) 55 BETANCUR (COL) 56 BOARO (ITA) 57 QUINTANA (COL) 58 MOINARD (FRA) 59 KEIZER (OLA) 60 BOUET (FRA) 61 ROGERS (AUS) 62 FERNANDEZ (SPA) 63 NIEVE (SPA) 64 CATALDO (ITA) 65 DILLIER (SVI) a 46"

66 BURGHARDT (GER) a 49"

67 BOONEN (BEL) 68 DE BACKER (BEL) a 1'08"

69 CARDOSO (POR) a 1'10"

70 ACEVEDO (COL) 71 BROWN (USA) 72 FORMOLO (ITA) 73 VAN POPPEL (OLA) a 1'15"

74 MONSALVE (VEN) 75 PELLIZOTTI (ITA) a 1'20"

76 ROSA (ITA) 77 DURBRIDGE (AUS) a 1'23"

78 BEWLEY (N.ZEL)

79 SLAGTER (OLA) a 1'29"

80 PAOLINI (ITA) a 4"

81 MALACARNE (ITA) a 1'35"

82 BANDIERA (ITA) a 1'36"

83 TIRALONGO (ITA) 84 ZEITS (KAZ) 85 COLBRELLI (ITA) 86 BISOLTI (ITA) 87 DE NEGRI (ITA) 88 SAMOILAU (BIE) 89 KANGERT (EST) 90 BOLE (SLO) 91 HERRADA (SPA) 92 CHERNETSKI (RUS) 93 MONTAGUTI (ITA) 94 BATTAGLIN (ITA) 95 VAKOC (R.CEC) 96 FISCHER (BRA) 97 GESCHKE (GER) 98 IZAGUIRRE (SPA) a 1'45"

99 VILLELLA (ITA) a 1'52"

100 KONIG (R.CEC) a 2'01"

101 EISEL (AUT) a 2'08"

102 PORTE (AUS) 103 ROUX (FRA) 104 BERARD (FRA)

105 MALAGUTI (ITA) 106 KEISSE (BEL) a 2'11"

107 CHEVRIER (FRA) 108 SABATINI (ITA) 109 LUDVIGSSON (SVE) 110 BUSATO (ITA) 111 FINETTO (ITA) 112 BOOKWALTER (USA) 113 COURTEILLE (FRA) 114 REZA (FRA) 115 DUPONT (FRA) 116 DE LA CRUZ (SPA) 117 FELLINE (ITA) 118 JI (CINA) 119 WEENING (OLA) 120 BOEM (ITA) a 2'18"

121 TOSATTO (ITA) a 2'22"

122 HAGA (USA) a 2'31"

123 DANIELSON (USA) a 2'35"

124 CLARKE (AUS) a 2'47"

125 SIUTSOU (BIE) 126 CLEMENT (OLA) 127 HENAO (COL) 128 GAVAZZI (ITA) 129 CHAVANEL (FRA) 130 SARAMOTINS (LET) 131 RUTKIEWICZ (POL)

132 NIEMIEC (POL) 133 MORI (ITA) 134 ULISSI (ITA) 135 PIRAZZI (ITA) 136 ANTON (SPA) 137 POLANC (SLO) 138 CHAVES (COL) 139 OWSIAN (POL) 140 ROVNY (RUS) 141 ARMEE (BEL) 142 J. PINEAU (FRA) 143 REICHENBACH (SVI) 144 BONGIORNO (ITA) 145 ELISSONDE (FRA) 146 MOUREY (FRA) 147 ZILIOLI (ITA) 148 STORTONI (ITA) 149 ZABEL (GER) 150 CHIRICO (ITA) 151 DOMONT (FRA) 152 TVETCOV (ROM) 153 VEIKKANEN (FIN) 154 MARANGONI (ITA) 155 FAIRLY (USA) 156 NOCENTINI (ITA) a 3'25"

157 SZMYD (POL)

158 BASSO (ITA) 159 MIHAYLOV (BUL) 160 LOBATO (SPA) 161 INTXAUSTI (SPA) 162 ZARDINI (ITA) 163 BARBIN (ITA) 164 GRMAY (ETI) 165 XU (CINA) 166 ATAPUMA (COL) 167 ZAKARIN (RUS) 168 STAMSNIJDER (OLA) 169 WATSON (AUS) a 3'54"

170 VANDEWALLE (BEL) 171 HOULE (CAN) a 4'11"

172 VERVAEKE (BEL) a 4'24"

173 PAULINHO (POR) a 5'10"

174 SILVESTRE (POR) 175 HEPBURN (AUS) 176 JUUL JENSEN (DAN) 177 COLEDAN (ITA) 178 PUCCIO (ITA) a 5'15"

179 FLENS (OLA) a 5'28"

180 KIRYIENKA (BIE) 181 GATTO (ITA) a 7'05"

182 FRAPPORTI (ITA) 183 ALAFACI (ITA) a 7'09"

GERRANS (AUS) non partito

� Sarà il trevigiano Marco Coledan, ultimo in classifica, a scattare per primo alle 12 in punto da Borgo Mazzini per la crono Treviso-Valdobbiadene di 59,4 km, l’undicesima più lunga nella storia del Giro. Le partenze dei 183 corridori rimasti in gara si succederanno ogni minuto sino agli ultimi 20, che scatteranno distanziati di 3 minuti. La maglia rosa Fabio Aru prenderà il via alle 15.42.

I MIGLIORI Questo l’ordine di partenza dei migliori specialisti e dei big:12.02 Hepburn (Aus); 12.04 Kluge (Ger); 12.27 Juul Jensen (Dan); 12.36 Rovny (Rus); 12.38 Lancaster (Aus); 12.44 Tjallingii (Ola); 12.49 Viviani; 13.00 Boonen (Bel); 13.01 Durbridge (Aus); 13.17 Weening (Ola);13.30 Gretsch (Ger); 13.31 Bookwalter (Usa); 13.34

Kiryienka (Bie); 13.38 Burghardt (Ger); 13.44 Boaro;13.46 Paterski (Pol); 13.57 Geschke (Ger); 13.59 Sy. Chavanel (Fra); 14.05 Basso; 14.10 Siutsou (Bie); 14.20 Ulissi; 14.27 Gilbert (Bel); 14.34 Rogers (Aus); 14.45 Atapuma (Col); 14.48 Hesjedal (Can); 14.51 Moinard (Fra); 14.54 Porte (Aus);14.57 Geniez (Fra); 15.00 Konig (Cec); 15.03 Formolo; 15.06 Monfort (Bel); 15.09 Cunego; 15.12 Van den Broeck (Bel).

GLI ULTIMI 1015.15 Visconti;15.18 Trofimov (Rus);15.21 Amador (C. Rica);15.24 D. Caruso;15.27 Uran (Col);15.30 Cataldo;15.33 Kreuziger (Cec);15.36 Landa (Spa);15.39 Contador (Spa);15.42 Aru.

L'ORDINE DI PARTENZA

Oggi la crono, si comincia alle 12Apre Coledan, Aru ultimo alle 15.42

98° Giro d’ItaliaRLa guida

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Page 9: La Gazzetta dello Sport (05-23-2015)

9SABATO 23 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

STRAPPI, POTENZA, RAPPORTI: I SEGRETI DI UNA PROVA LUNGA 59,4 KMVALDOBBIADENE

252 mTREVISO14 m

PioggiaTemperatura 15°CVento 18 km/h

Pioggia forteTemperatura 15°C

Vento 27 km/hGPM4

RPontedella Priula

67 m

Bagnolo82 m

San Pietrodi Feletto

266 m

Farra diSoligo152 m

Col SanMartino

153 m

Guia296 m

0km 10

17 30,1 35 43 49,5 53,6 59,4

Pontedella

Priula

Pontedella

Priula

San Pietrodi Feletto

San Pietrodi Feletto

Col SanMartinoCol San

Martino

Farra diSoligo

Farra diSoligo

TREVISOPARTENZA

ARRIVOVALDOBBIADENE

%

POTENZA IN WATT

RAPPORTI

DISLIVELLO

9% 10% 5%

5 watt/kg54/56 - 11/25

65 m5,3-5,7 watt/kg

44/46

190 mfull gas

44/46

280 m

COSÌ I BIG

IN TV

Il primo corridore della crono è Marco COLEDAN e scatterà alle 12

Diretta su RaiSport 1 dalle 14 e su Rai3 dalle 15.15; Eurosport 14.15. Diretta su Gazzetta.itdalle ore 11.30 con Liveblog,video, highlights e news

Così i più attesiOre 14.54:

Ore 15.03:

Ore 15.27:

Ore 15.30:

Ore 15.39:

Ore 15.42:

Richie PORTEDavide FORMOLORigoberto URANDario CATALDOAlberto CONTADORFabio ARU

GDS

Tre settori: la crono si vince in salita1Sforzo di 1h20’, non si può partire a tutta. Ultimo tratto al 10%. Pioggia e vento contrario a folate

Claudio GhisalbertiINVIATO A JESOLO (VENEZIA)

C i siamo, è il giorno dellaTreviso-Valdobbiadene,lo spartiacque del Giro.

Forse la tappa più temuta daibig. Sono 59,4 chilometri a cro-nometro, un’infinità. Alla lun-ghezza si aggiunge un’altra dif-ficoltà, il profilo atipico.Come faranno le squadre deibig di classifica, e quelle degliuomini che puntano al successoparziale, possiamo dividerla intre tronconi. La prima, dallapartenza di Borgo Mazzini

(quartiere generale di Pinarel-lo) a Bagnolo, è praticamentedritta e piatta tanto che in 30,1km il dislivello è di soli 65 me-tri. Niente, però è previsto ven-to a folate che arriva da tre/quarti contrario al senso dimarcia. Moltiplica grande (54 o56 denti) e pignone piccolo. Sivola attorno ai 48 orari.La seconda parte, 19,4 km, arri-va fino a Col San Martino (3° in-tertempo). Si affronta l’ascesa aSan Pietro di Feletto, sono quasi5 km con il primo settore, fino aRua, che è più duro: 5%, puntaal 9%. Il miglior tempo di que-st’anno è di Marco Pinotti, che

in ricognizione ha impiegato6’24” per coprire 2,6 km con135 metri di dislivello. Gli ulti-mi due chilometri sono più dol-ci, poco sopra il 2%. Discesina ealtro strappetto verso Refronto-lo. Il dislivello totale di questotratto è di 190 metri.

L’ultimo settore, 9,9 km, ha undislivello di 280 metri per arri-vare a un totale di tappa di 540.In questo terzo tratto, dall’usci-ta dell’abitato di Col San Marti-no, la strada sale verso Guia(3.450 metri, pendenza massi-ma del 10%), poi Santo Stefano(altri 2.550 metri più facili).Anche su questa salita migliortempo di Pinotti, che il 20 aprileha impiegato 5’33”. Dalla cimaal traguardo 2.600 metri in di-scesa e ultimi 400 metri ancoraall’insù, al 5,5%. Le scelta dellacorona piccola per le due salitevaria tra quella da 44 a quellacon 46 denti, con un pacco pi-

gnoni che arriva fino al 23-25.

FATICA Con un terreno così, èfondamentale la distribuzionedello sforzo. La crono dura1.15’-1’20’. Occhio quindi ai mi-suratori di potenza, soprattuttonei primi 50 km dove è indi-spensabile andare forte ma inmodo da non arrivare esaustiper l’ultimo tratto, quello cheprobabilmente farà la maggio-re differenza. Nella prima par-te, i big spingeranno attorno ai5 watt/kg, nella seconda tra i 5,3 e i 5,7 watt/kg, mentre nel-la terza si viaggia «a tutta».Pronostico? Estremamente dif-

98° Giro d’ItaliaRIl giorno-chiave

ficile. Sulla carta, Uran e Portesono meglio di Aru e Contador.Però Uran, tra bronchite e ca-dute, ha avuto un avvio di Giromolto duro e non sembra esserenella condizione ottimale. An-che Porte, tra sfortuna, errori ecadute, non è messo meglio.Oggi però ha la carta per riapri-re il Giro. Pinarello gli ha prepa-rato un manubrio speciale chegli consente di stare più alto, inmodo da essere più redditizioda metà gara in poi. Contadorha dubbi sulla posizione delmanubrio, Aru ha il morale amille per la rosa.

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12 � I successi a cronometro di Francesco Moser al Giro, il plurivittorioso davanti a Merckx e Anquetil (6)RIGOBERTO URAN 28 ANNI, ETIXX-QUICK STEP

«VOGLIO ONORARE LA MAGLIADI CAMPIONE COLOMBIANO»

Il nuovo manubrio di Richie Porte

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Ancelotti, via libera del RealMilan al lavoro per il suo sì1Ieri l’incontro fra Perez e Bronzetti, ma serve l’ok del Consiglio direttivo d’inizio settimana. Poi Galliani vedrà il tecnico per illustrargli il piano triennale di Silvio

Carlo Laudisa@carlolaudisa

I l Real libera Ancelotti lunedì (o martedì)e ilMilan lo aspetta volentieri. Il tecnico emilia-no tiene aperta la porta ai rossoneri dopo la

«convocazione» di Silvio Berlusconi: nella cenadi giovedì sera con Ernesto Bronzetti, interme-diario in questi delicatissimi frangenti, ha con-fermato tutto il suo interesse al progetto milani-sta, ma prima deve chiarire la sua posizione conil Real Madrid. Del resto Adriano Galliani sa be-nissimo che l’operazione-ritorno è legata adun’unica eventualità: il licenziamento in tronco,con il relativo pagamento della clausola per lastagione 2015-16.

INCONTRI La giornata di ieri è trascorsa tra unatelefonata e l’altra. Ernesto Bronzetti ha incon-trato Florentino Perez e il suo braccio destro Jo-sè Angel Sanchez. La sua opera diplomaticapoggia sull’ottimo rapporto con il numero unomadridista, ma non è bastata per evitare il di-vorzio. Alla vigilia della gara con il Getafe, quel-la dell’incombente addio, ieri Ancelotti ha parla-

to ai giornalisti in un clima surreale e con dichia-razioni fatalmente di facciata. «Non ho parlatocon il club, ma continuerò a pensare di esserel’allenatore del Real Madrid finché non mi co-municheranno qualcosa di diverso». Fornisce, comunque, un’indicazione temporale ben preci-sa sulle sue prossime mosse: «Dopo la gara con ilGetafe, domenica o lunedì, in-contrerò la società per parlaredel futuro».

BILANCI Anche in queste oreamare riesce a dribblare le do-mande su questa stagione or-mai agli sgoccioli: «Il mio rap-porto con Florentino Perez èsempre stato buono, ora deveprendere una decisione diffici-le. Ringrazio i giocatori per il loro sostegno, mala valutazione spetta al club». Evita anche letrappole sull’erede designato Benitez: «Non midà fastidio sentir parlare di altri allenatori, ènormale che sia così. Se resto qui ne sarò felice,altrimenti avrò l’orgoglio di aver passato qui dueanni fantastici, che hanno portato un momentodi intensa gioia al club».

RIFLESSIONI Da parte sua il Milan ha completa-to per tempo la semina. Al corteggiamento diGalliani ha fatto seguito la telefonata di SilvioBerlusconi che ha prospettato all’ex allenatoreun progetto triennale con i finanziamenti peraprire un ciclo ambizioso. Nelle ultime ore, pe-rò, i vertici rossoneri hanno scelto il basso profi-

lo. Ieri in Lega il manager mila-nista ha evitato accuratamentedi rilasciare dichiarazioni,mentre il presidente ha dedica-to la giornata agli impegni po-litici in Campania. In questoweek-end Ancelotti ha già lacompagnia di Bronzetti, nonc’è bisogno di raddoppi. Del re-sto l’allenatore delle due ulti-me Champions League berlu-

sconiane ha bisogno di trarre le proprie conclu-sioni senza ulteriori condizionamenti. La sua di-sponibilità a sedersi ad un tavolo è ormaiesplicita, ma prima deve chiarire la sua posizio-ne a Madrid, presumibilmente all’inizio dellaprossima settimana.. Ed è quasi una nemesi perlui, ricordando che due estati fa il suo approdo aMadrid fu contrassegnato da una lunga attesa,

visto che il Psg si impuntò prima di liberarlo invirtù di un contratto di un anno. Stavolta non c’èl’ombra di sgarbi tra i club, ma è evidente che ilMilan può permettersi il lusso dell’ingaggio diAncelotti solo a patto che Florentino Perez loconsoli con una ricca buonuscita. Ecco perché ècondannato ad aspettare il verdetto del direttivomadrileno.

STRATEGIE Le prossime 48 ore saranno decisi-ve. Se Perez ufficializzerà in fretta la svolta,svincolando Carletto, è facile che Galliani simetta in viaggio per Madrid con l’intento diesporre di persona i piani di Berlusconi per larinascita rossonera. Ad Arcore e dintorni sannobene che per riportare a casa l’amato ex è indi-spensabile prospettargli delle garanzie tecnicheall’altezza dell’importante responsabilità che gliviene affidata. Gli aspetti economici del contrat-to triennale conteranno sino a un certo punto.Per ottenere il tanto atteso sì, piuttosto Gallianidovrà indicargli una lista di nomi ad hoc. Il pro-getto di un Milan italiano può attrarre Carlo,magari con dei correttivi da concordare. Oranon resta che aspettare.

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RCarlo: «Entro lunedì vedrò il club. Florentino deve prendere unadecisione difficile»

Serie ARStrategie rossonere

8� i trofei vinti da Carlo Ancelotticon il Milan di Silvio Berlusconi.Fra questi, uno scudetto,due Champions Leaguee un Mondiale per club

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11SABATO 23 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

LA SQUADRA DEL FUTURO

Berlusconi salvasolo tre stranierie inizia a disegnareuna rosa tricolore

Marco PasottoMILANO

D efinire adesso la squadra che potrebbe ave-re in mente Ancelotti – così come qualsiasialtro potenziale candidato alla panchina

rossonera – richiede chiaramente una certa dosedi fantasia. Anche perché resta da capire il budgeta disposizione del mercato. C’è però una lineanetta, tracciata negli ultimi mesi da Berlusconi.Una sorta di primo comandamento del nuovocorso, che prevede per i futuri tesserati almenouna di queste caratteristiche. Anzi, meglio due:giovani, nel giro della Nazionale e possibilmenteprodotti del vivaio. Un modo per ridare un’im-pronta e un’anima forte italiana, come quella che– proprio con Ancelotti – aveva portato il Milansul tetto d’Europa.

QUANTI ADDII Berlusconi evidentemente sta at-traversando una fase di scarsa esterofilia, vistoche continua a dire cose come «in Italia giocanotroppi stranieri» oppure «non mi piacciono lesquadre come l’Inter, che ha dieci stranieri». E co-sì, in una fase come questa di grandissime rifles-sioni sul futuro del club, avrebbe confidato a chigli sta vicino come intenderebbe maneggiare lamateria nello specifico. In pratica, degli stranieriattuali si salverebbero in tre. Chiaro, un numeroimperfetto in questo caso, passibile di incremen-to. Ma si (ri)partirebbe da loro: in ordine di ruoloDiego Lopez, Honda e Menez. Ecco il tris calatoda Silvio, quello su cui evidentemente fa il mag-gior affidamento. Diego Lopez ha garantito serie-tà e affidabilità, Honda professionalità e spirito disacrificio e Menez, pur alle prese con un ego iper-trofico, ha lasciato il segno in tantissime partite.Si riparte da loro con buona pace degli altri. Quindi addio a quelli in scadenza come De Jong,Mexes, Essien e Muntari, mentre resta da trovareuna sistemazione ai vari Rami, Zapata e Alex (maforse sarebbe meglio non spazzare via in un colposolo tutti i centrali di difesa). Magari si potrebbe-ro salvare Van Ginkel –rinnovo del prestito? – eSuso, giusto perché sono due ragazzini.

MOSSE Per il resto, si parla di passaporti italiani.Soprattutto a centrocampo. Le mosse attuali par-lano chiaro: l’intento è quello di portare in rosso-nero Bertolacci e José Mauri, che è un argentinonaturalizzato. A cui si aggiungerebbero Montoli-vo, Poli e Bonaventura, gente su cui si può fareaffidamento dentro e fuori dal campo. Le idee dibase, insomma, sono queste, e Silvio ha chiaritoche gli investimenti saranno «immediati». Nonresta che attendere quale aspetto prenderà il Mi-lan «de-stranierizzato».

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José Mauri, 19 anni e Andrea Bertolacci, 24 anni

Pochi e blindati

Diego López, 33 anni, spagnolo, è arrivato al Milan la scorsa estate dal Real Madrid. Finora in campionato ha totalizzato 28 presenze, con una espulsione FORTE

Keisuke Honda, 28 anni, giapponese, è arrivato al Milan nel 2014 dal Cska Mosca. Finora in campionato ha totalizzato 27 presenze e segnato 6 gol GETTY

Jérémy Ménez, 28 anni, francese, è arrivato al Milan nel 2014 dal Paris Saint Germain. Finora in campionato ha totalizzato 33 presenze, con 16 gol FORTE

4� gli stranieri che rientreranno dai vari prestiti questa estate: Niang dal Genoa, Gabriel dal Carpi, Birsa dal Chievo e Vergara dall’Avellino

12� gli stranieri attualmente al Milan, su una rosa di 30: Diego Lopez, Rami, Mexes, Zapata, Alex, Muntari, Essien, De Jong, Van Ginkel, Suso, Menez e Honda

La benedizione di Renzisullo stadio rossoneroE irrompe anche Silvio1Il premier: «Va aiutato chi vuole fare impianti in città». Il numero 1 del club si occuperà di persona del progetto

Mario Pagliara@MarioPagliara

Immagina una «rotta-mazione» dell'attuale

modello culturale nel rap-porto tra i tifosi e il calcio at-traverso la costruzione dinuovi stadi nel centro dellecittà. Matteo Renzi non par-la espressamente del pro-getto del Milan di costruirsila propria casa al Portello,ma è chiaro che benedice laproposta rossonera in corsaper la riqualificazione dellavecchia fiera di Milanoquando dice di «esserepronto a un grande pattoper il calcio dove si possa ri-tornare a pensare gli stadinelle città». Ed è da qui cheil Governo sta partendo perportare nel Consiglio deiMinistri un pacchetto conuna serie d'interventi facili-tatori, da inserire in un de-creto legge, per snellire pro-cedure e abbattere i tempi.Rendendo le amministra-zioni comunali spettatori.

IL CONI Il Milan, in Italia, èl'unico club uscito allo sco-perto definendo nei dettagliil progetto di stadio urbano,candidandosi a società-ca-pofila di una nuova tenden-za. L'idea, infatti, piace allaFiorentina dei Della Valle ealla Sampdoria di Ferrero.«Sono pronto a dare incenti-vi per stadi dove si va con lefamiglie, senza tornelli, conle tifoserie accanto – conti-nua il Premier -. Bisognaaiutare chi vuole fare questistadi in città». Una partitache Renzi si gioca insieme alConi: «Quello del Milan èun progetto complesso mamolto bello, un investimen-to educativo – così AlbertoMiglietta, a.d. della ConiServizi -. Siamo al fiancodel Milan e lo sosteniamo:quando si parla di spazi dadedicare al sociale, lo sta-dio diventa la calamita peruna vera rivoluzione cultu-rale».

L'INTER La proposta del Milancorre con altre 2 idee per riqua-lificare l'ex fiera di Milano diproprietà di Fondazione FieraMilano, che deciderà nel comi-tato esecutivo dell'8 giugno, laratifica nel consiglio generaledel 20: dal 27 aprile siamo en-trati nella fase-2 degli appro-fondimenti, con l'idea rossone-ra considerata la più gradita esolida. Il Milan è pronto a pa-gare sui 3 milioni annui per 50per l'affitto dei suoli, permet-tendo a Fiera di rientraredall'esposizione residua di 180milioni con le banche per la co-struzione della fiera a Rho. In-tanto, sullo scenario irrompeSilvio Berlusconi: sabato sera,ad Arcore, ha incontrato la fi-glia Barbara e ha rotto gli indu-gi. Se finora ha seguito l'evolu-zione della vicenda senza muo-versi, ha deciso di intervenire.Una mossa che potrà spostare

equilibri in un momento in cuiInter e Milan hanno stretto al-leanza: sono pronti ad impe-gnarsi per rigenerare 2 luoghipatrimonio della città, il Meaz-za e il Portello, in un'operazio-ne che ha anche una forte va-lenza sociale. Proporranno alComune di Milano di interrom-pere la convenzione per il Me-azza dopo la finale di Cham-pions 2016 (serve un preavvisodi 24 mesi, quindi da settem-bre 2017), in cambio della con-cessione del diritto di superfi-cie ai 2 club ma con un patto«win-win» per tutti: al Comunela garanzia di investimentistrutturali tra gli 80 e i 120 mi-lioni sul Meazza in 90 anni,l'Inter avvierebbe subito il pia-no per un San Siro nerazzurro,il Milan incasserebbe l'impe-gno del Comune per il Portellodove trasferirsi dal 2019.

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Il rendering del nuovo stadio del Milan pensato da Arup Italia

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dia del ruolo di 4,68; ne inter-cetta 2,15 a gara (1,16 la mediadel ruolo); completa 53,88 pas-saggi a partita, mentre la mediadegli altri colleghi è di 29,62;infine, per quanto riguarda ipassaggi lunghi positivi Clau-dio raggiunge i 4,82 di media(2,06 per gli altri).

SEMBRAVA ROTTO... E pensareche per qualche ora, a fine mar-zo, il mondo era crollato ad-dosso all’interno e ad Alle-gri. Un movimento stranoa Coverciano, il dolore alginocchio, gli esamistrumentali e il co-municato dellaNazionale che ri-mandava a casaMarchisio con ilsospetto di una se-ria lesione ai legamenti. Tuttosmentito dai controlli svolti poia Torino. Insomma, si è passatiin meno di una notte da «stagio-ne finita» a «subito arruolabi-le». Sono segnali anche questi.Da allora, ha giocato 11 gare,tutte da titolare, dieci delle qua-li da 90’. Un rush finale col qua-le ha contribuito concretamen-te al quarto scudetto consecuti-vo e a una Coppa Italia che a To-rino mancava da 20 anni.

ULTIMI BOTTI... Ancora due gliobiettivi del Principino: la fina-le di Champions, «la partita deimiei sogni da quando ero bam-bino», e il rinnovo del contrat-to. Un accordo già pronto, finoal 2019, con il quale di fattosposerà a vita la Juventus.

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SQUALIFICA SOSPESA

Festa scudettosenza assenti:la Curva Sudresta aperta

INVIATO A VINOVO (TORINO)

L a Juve ritira oggi la Cop-pa dello Scudetto, e lofarà anche davanti alla

parte più calda della sua tifo-seria: la Curva Sud dello Ju-ventus Stadium resterà in-fatti aperta. Confermata lasospensione della squalifica(due turni) inflitta al settoredopo i fattacci del derby tori-nese del 26 aprile scorso. LaCorte sportiva d’appello nonha avuto gli ulteriori riscon-tri richiesti alla Procura Fe-derale, che a sua volta li at-tendeva dalla Procura di To-rino. Insomma, la sospensi-va della pena resta in piedi inattesa di nuove indagini, eallora, nel caso, se ne riparle-rà per il prossimo campiona-to.

FRECCIATA A POGBA Intan-to, Allegri ieri pomeriggio hamescolato parecchio le cartein vista della gara con il Na-poli. Qualche indicazione ècomunque arrivata: «Vedre-mo quelli che sono più stan-chi — ha detto il tecnico —perché in questo momentoc’è sì bisogno di giocare e diallenarsi, ma la prevenzioneè fondamentale. La squadrasta comunque bene in gene-rale. La Coppa Italia è un ri-sultato importante comespinta per la finale di Cham-pions. Detto questo, merco-ledì non hanno giocato Mar-chisio, Sturaro, Pogba, Mo-rata... Quindi, ci sono gioca-tori riposati per la partita dioggi». Pogba? Ma il franceseha giocato con la Lazio. Alle-gri sorride furbo, è evidentel’affettuosa frecciatina aPaul, autore di una presta-zione svogliata l’altra sera.Max si diverte a pungolare lesue stelle ogni tanto. Lo feceanche con Vidal. «Era orache tornasse su certi livelli,finora ha fatto vacanza», dis-se dopo le ottime partite delcileno contro il Real Madrid.Lichtsteiner è squalificato,probabile riposo per Bonuc-ci, Chiellini, Vidal, Pirlo e Te-vez. Azzardiamo allora que-sto undici: Buffon in porta;Padoin e Asamoah terzini;Barzagli-Ogbonna coppiacentrale; Marchisio davantialla difesa; Sturaro e Pogbainterni; Pereyra alle spalle diMorata e Coman.

SENZA ANSIE Avviso ai navi-ganti: «Godiamoci il mo-mento, non iniziamo a pen-sare ora al Barcellona, altri-menti arriviamo cotti, anchementalmente. La finale è dif-ficile, ma non è una garachiusa». Con l’occasione, Al-legri celebra Xavi, «un gran-dissimo campione, giocatorestraordinario che è nella sto-ria del calcio mondiale. Noiperò cercheremo, a Berlino,di guastargli la festa d’addioal Barça...». Stimoli col Na-poli? «Mantenere l’imbatti-bilità interna».

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PERCHÉ VEDEREJUVE-NAPOLIUna squadra di cannibali che si prepara alla finale di Champions League. E una squadra che insegue «soltanto» la qualificazione. Sbilanciata? Stadium, ore 18

Principino da corsaMarchisio fa 50:non c’è Juvesenza il tuttofare

1Finora 49 garestagionali: solo in tre con più minuti. Altro che stagione finita...

Mirko Graziano INVIATO A VINOVO (TORINO)

L a Juventus piazza cinquesuoi giocatori fra i dieci inassoluto più utilizzati in

questa stagione. Certo, rispettoa tutti gli altri club di A i bianco-neri hanno affrontato un nume-ro di partite superiore, in ognimodo il dato è indicativo di chisiano i «colonnelli» di Massimi-liano Allegri. Nell’ordine, trat-tasi di Bonucci (primo assolu-to), Marchisio (quarto), Chielli-ni (sesto), Lichtsteiner (ottavo)e Tevez (nono). A livello di pre-senze, fra i campioni d’Italia co-

mandano Bonucci, Marchisio ePereyra, tutti a quota 49: la dif-ferenza è nelle maglie da titola-re; 49 per Leo, 46 per Marchi-sio, appena 30 per l’argentino.Oggi Claudio fa 47, Bonucciparte invece dalla panchina.

PRINCIPINO FIDATO Davverola stagione della svolta per Mar-chisio, che nel recente passato,travolto dall’esplosione di Pog-ba, era invece retrocesso a pri-ma alternativa, seppur di lusso,dei titolarissimi di centrocam-po nel «3-5-2 contiano». Decisi-vo l’arrivo a Vinovo di Allegri,che già ai tempi milanisti nonaveva nascosto un’ammirazio-ne smisurata per il Principino.«Sa fare tutto, e molto bene»,diceva Max, che infatti in uncerto senso ha basato propriosu Marchisio la rivoluzione cheha consentito alla Juve di met-tere spesso in sgabuzzino il 3-5-2, assumendo una dimensio-ne tattica più ampia, senza perquesto abbassare il livello delleprestazioni. Regista davanti al-la difesa, mediano puro, inter-no di gamba e di piede educato,all’occorrenza anche appoggio concreto alle punte: via via,Claudio ha ricoperto ogni ruolonel cuore del campo, permet-tendo appunto ad Allegri di ve-stire la sua Juve in base al tipodi appuntamento: mai scontatala Signora, difficile da interpre-tare per gli avversari. Alcuni da-ti in campionato la dicono lun-ga sulla completezza del29enne torinese: recupera 7,12palloni a partita contro una me-

PAROLA DI TECNICO

Allegri strizza l’occhio a Berardi «Sarà un riferimento in azzurro»

1«Ha qualità tecniche fuori dal comune». Messaggio chiaro: vieni alla Juve

INVIATO A VINOVO (TORINO)

A un certo punto dellaconferenza stampa diieri, a Massimiliano Al-

legri viene fatto notare comeper lui sia professionalmentecambiato tutto dall’esonerorossonero di un anno e mezzofa, figlio della brutta sconfittain casa del Sassuolo. Berardine segnò quattro quel giorno,«e furono tanti — sorride Max—. La scorsa settimana ci èandato vicino (tre reti sempreal Milan, ndr), però è mancatoun gol...». Quindi, continua:«Berardi è un giocatore im-portante, ha qualità tecnichefuori dal comune, è un giova-ne di grandissime prospettive,e sarà un punto di riferimento

per la Nazionale. Credo che inItalia ci siano dei buoni giova-ni, pronti a integrare quelliche sono i punti di forza dellaNazionale attuale. Hanno so-lo bisogno di giocare partiteinternazionali».

MESSAGGIO CHIARO Occhio!Allegri non spreca parole sucerti argomenti. E l’impressio-ne è che abbia lanciato un ve-ro e proprio messaggio al

20enne talento calabrese, incomproprietà fra Sassuolo eJuventus. Della serie: vieniqui a Torino, e completerai latua maturazione. In effetti,Berardi è sembrato spessoavere qualche dubbio riguar-do a un immediato salto diqualità, timoroso forse di unutilizzo poco costante in unclub dove ci sono grandi cam-pioni là davanti. Ma non c’ègaranzia migliore di Allegriper un giovane in ascesa. Maxama il talento, ama la fre-schezza, e non ha la minimapaura di gettare anche nellemischie più roventi i baby chemeritano. L’ultimo esempioriguarda Sturaro, titolare nel-la semifinale d’andata diChampions contro il Real Ma-drid.

NUMERI CHE PESANO Piaceparecchio Berardi, al tecnico,ai dirigenti e pure ai senatoridello spogliatoio. D’altronde,parliamo di un ragazzo chedalla metà campo in avanti safare tutto molto bene: attac-cante esterno in un tridente,seconda punta pura e all’oc-correnza trequartista. Con DiFrancesco Berardi è cresciutomoltissimo dal punto di vistatattico, mostrando doti im-portanti sotto il profilo del sa-crificio. Berardi compirà 21anni ad agosto, ma in serie Al’ha già buttata dentro trentavolte. Bottino impressionan-te. La comproprietà va risoltaentro giugno. Difficile che siarrivi alle buste, i rapporti frai club sono infatti ottimi. Inquesto senso, va segnalatoche l’accordo in vigore con-sente ai bianconeri di portarea casa il ragazzo per 15 milio-ni di euro se riscattato entro il10 giugno e per 20 milioni neidieci giorni successivi.

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Domenico Berardi, 20 anni, due stagioni in prestito al Sassuolo FORTE

IL SUO CAMPIONATO AI RAGGI X

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Il colore è più intenso nelle zonein cui ci sono stati più tocchi di palla

TOCCHI PER ZONA

POSIZIONI DI TIRO

Palle perse12

Palle recuperate7,12

Lanci7,3

Cross0,58

Occasioni create1,42

MEDIE PARTITA

TIRI48

RETI3

CENTIMETRI

DATI STAGIONALIGIOCATORE (CLUB) MINUTIBONUCCI (JUVENTUS) 4470

ALBIOL (NAPOLI) 4379

CALLEJON (NAPOLI) 4160

MARCHISIO (JUVENTUS) 4135

HIGUAIN (NAPOLI) 4058

CHIELLINI (JUVENTUS) 3998

MORETTI (TORINO) 3870

LICHTSTEINER (JUVENTUS) 3864

TEVEZ (JUVENTUS) 3860

JUAN JESUS (INTER) 3839

ICARDI (INTER) 3694

G. RODRIGUEZ (FIORENTINA) 3575

NAINGGOLAN (ROMA) 3570

DARMIAN (TORINO) 3567

Quelli che Serie ARLa sfida

Page 13: La Gazzetta dello Sport (05-23-2015)

13SABATO 23 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Mimmo Malfitano INVIATO A TORINO

C’ è stato un solo gio-catore, in questacampionato, dal

quale Rafa Benitez non hamai voluto prescindere: JoséMaria Callejon. I suoi numerisono impressionanti, raccon-tano di una continuità che in

pochi possono vantare in SerieA. Fin qui, le ha giocate tutte,considerando anche le pocheche è subentrato dalla panchi-na. Più lui che Gonzalo Hi-guain, insomma, che pure èconsiderato il punto di forza diquesto Napoli, che ha somma-to 35 presenze, una in meno ri-spetto alle 36 dello spagnoloche per minuti giocati, 2.794, èsecondo soltanto a Raul Albiol,che in 34 gare ne ha totalizzati2.918. Differenza determinatadal fatto che il difensore ha sal-tato due gare per squalifica(Parma e Atalanta) e contro ilCagliari, al San Paolo, è rima-sto in panchina. Relativamen-te, poi, alle statistiche che ri-guardano le gare giocate in sta-gione, Callejon occupa il terzoposto nella classifica dei minu-ti giocati (4.160’) precedutodallo juventino Bonucci(4.470’) e ancora da Albiol(4.379’), mentre alle sue spalleci sono Marchisio (4.135’) eGonzalo Higuain (4.058’).

SENZA SCUDETTO Due anni diNapoli, dunque, gli hanno ga-rantito quella continuità che

fI PRECEDENTIRafa prova a sfatare l’ultimo tabù azzurroAllo Stadium 3 sconfitte e sempre a secco

non si fermano maiDOPPIA CIFRA Sul piano per-sonale, Callejon sta per conclu-dere un campionato senzagrandi particolarità, nel sensoche anche quest’anno è arriva-to in doppia cifra, 11 reti finqui, ma il suo rendimento è sta-to inferiore a quello assicuratonella prima stagione napoleta-na. In particolar modo negli ul-timi mesi, nel periodo in cui ilNapoli avrebbe avuto bisognodella sua continuità, e di quelladel Pipita, per non ritrovarsi adue giornate dal termine, a do-ver inseguire un piazzamentoChampions: stasera contro laJuve occorreranno gol pesantiper avere ancora la possibilitàd agganciare il terzo posto.

FUTURO INCERTO La Cham-pions, certo. Resta l’unico mo-tivo per cui José Maria Callejonpotrebbe decidere di restare aNapoli. Diversamente, avrebbegià espresso il desiderio di ri-tornare in Spagna, e ancora aMadrid ma, stavolta, all’Atleti-co di Simeone che sta aspet-tando la fine della stagione perpresentare l’offerta a De Lau-rentiis. L’attuale valutazionedell’attaccante si aggira intor-no ai 25 milioni di euro e ri-spetto alla scorsa estate, quan-do il presidente disse no all’of-ferta di 30 milioni presentatadallo stesso club spagnolo,adesso l’operazione è più fatti-bile, perché l’acquisto di Mano-lo Gabbiadini, lo scorso genna-io, è stato concluso proprio inprevisione della sua eventualepartenza.

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Certezza CallejonUnico del Napoli

sempre presentein campionato

1Ma senon sarà

Champions, potrebbe

andarsene

non ha mai avuto nel corso del-la sua esperienza al Real Ma-drid, dove José Mourinho, nelsuo periodo a Madrid, lo hasempre considerato come unaseconda e, talvolta, anche ter-za scelta. Una condizione, que-sta, che l’ha convinto ad accet-tare le offerte del Napoli ed ilprogetto garantito da Rafa Be-nitez, suo estimatore. Con uninvestimento di 12 milioni dieuro, Aurelio De Laurentiis l’haassicurato al nuovo program-ma, che avrebbe dovuto con-cludersi con la conquista delloscudetto, obiettivo mancato,tuttavia, per il secondo annoconsecutivo.

IL SUO CAMPIONATO AI RAGGI X

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Il colore è più intenso nelle zonein cui ci sono stati più tocchi di palla

TOCCHI PER ZONA

POSIZIONI DI TIRO

TIRI82

RETI11

Palle perse11,64

Palle recuperate4,64

Sponde3,19

Cross2,06

Occasioni create1,5

MEDIE PARTITA

CENTIMETRI

DATI SERIE AGIOCATORE (CLUB) MINUTIRUGANI (EMPOLI) 3240

DANILO (UDINESE) 3150

TONI (VERONA) 3051

VAZQUEZ (PALERMO) 3043

VALDIFIORI (EMPOLI) 3024

MORETTI (TORINO) 2970

ALBIOL (NAPOLI) 2918

ALLAN (UDINESE) 2915

WIDMER (UDINESE) 2913

BONUCCI (JUVENTUS) 2880

DYBALA (PALERMO) 2875

PALOMBO (SAMPDORIA) 2865

MORAS (VERONA) 2861

PAROLO (LAZIO) 2847

DAL CAMPO

Higuain c’èTorna MaggioIn medianaInler-Lopez

P ochi curiosi a Capodi-chino per la partenzadel Napoli, ieri pome-

riggio, in direzione Torino.Anche da questi particolarisi misura l’attesa, per nullaspasmodica, che si vive incittà. Clima sereno pure aCastel Volturno con qualchefortunato che ha avuto il pri-vilegio di entrare nel blinda-tissimo centro sportivo dovesi allenano gli azzurri. Gon-zalo Higuain ha incrociatoChecco Ingenito, 34 reti nel2001-2002 con la ViribusUnitis in Serie D: foto ricor-do e chiacchiere tra attac-canti con il vizio del gol, sep-pur in categorie diverse.

LE ULTIME Il Pipita sarà alcentro dell’attacco azzurro(Zapata non è stato neppureconvocato) con alle sue spal-le Callejon, Hamsik e Mer-tens. Quest’ultimo, in golnello scorso campionatocontro i bianconeri al SanPaolo, è il più in forma dellatruppa come ha dimostratocon il Cesena e di conse-guenza dovrebbe essere pre-ferito ad Insigne. Per il resto,diversi cambi rispetto all’un-dici sceso in campo lunedì:Maggio riprenderà il suo po-sto sulla corsia difensiva didestra (Mesto, infortunato,non è partito con la squa-dra), Britos sostituirà losqualificato Koulibaly men-tre Inler dovrebbe affianca-re Lopez in mediana (lo spa-gnolo è in ballottaggio conGargano). Il Napoli presen-terà entro i primi giorni digiugno il piano fattibilità perla ristrutturazione del SanPaolo: al vaglio la possibilitàdi ripristinare i parcheggisotterranei dello stadio.

g.m.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Gianluca Monti NAPOLI

S oltanto il Napoli, oltre alla Juventus, havinto qualcosa in Italia negli ultimi dueanni. Rafa Benitez lascerà la bacheca az-

zurra più ricca di come l’aveva trovata. Una Cop-pa Italia e una Supercoppa non valgono, però, intermini economici quanto l’accesso alla Cham-pions, che il tecnico spagnolo ha fallito a Bilbaoe che rischia per gli azzurri di sfu-mare nuovamente in caso di scon-fitta a Torino.

GLI SGARBI ALLA SIGNORA Eccoperché l’ultima missione di Beni-tez è sfatare il tabù dello Stadium,dove il Napoli non ha mai portatoa casa un risultato utile e neppuresegnato un gol (in totale sono 149le reti del Napoli alla Juve in SerieA). In due circostanze nel nuovofortino bianconero c’è scappato il3-0 (2011-2012 e 2013-2014), per

una volta è uscito il 2-0 (2012-2013). L’ultimotrionfo azzurro a Torino porta la firma di Maz-zarri (2-3 in rimonta nell’ottobre 2009, decisivocapitan Hamsik), da allora solo un pari nel 2011all’ultima giornata di campionato. Insomma, iprecedenti (recenti e non) sono poco incorag-gianti. Eppure, Rafa ha sgambettato in un paiodi circostanze la Vecchia Signora. Indimentica-bile la vittoria di Doha, nella sfida più equilibra-ta di questi ultimi due anni. Un botta e rispostacontinuo tra Tevez e Higuain, entrambi autori di

una doppietta. L’eroe di quella se-rata, però, fu il portiere brasilianoRafael, che stavolta siederà inpanchina visto che nelle gerarchiedi Rafa è stato scavalcato da An-dujar. L’errore decisivo dal di-schetto fu invece di Padoin, chedunque avrà tanta voglia di riscat-to. L’altro successo del Napoli diBenitez contro la Juve risale almatch di ritorno dello scorso an-no, quando la truppa di Conteaveva ormai lo scudetto in tasca egli azzurri i si imposero al San Pa-

olo per 2-0 con reti di Callejon e Mertens. Fu unapartita quasi a senso unico, tra le migliori degliazzurri anche dal punto di vista difensivo.

CI PUÒ STARE Già, la difesa. Il punto debole del-l’era Benitez. I 47 gol al passivo, contro i 21 dellaJuve, evidenziano proprio le difficoltà del Napo-li ad avere continuità di rendimento in questastagione. Dai bianconeri Rafa ha beccato ottogol nelle quattro sfide di questi due anni. Pogbane ha segnate due stupende (una allo Stadium el’altra al San Paolo), Caceres ha realizzato quel-

la più contestata. Era in fuorigioco, infatti, l’uru-guaiano in occasione del momentaneo 1-2 nelmatch d’andata. Benitez la prese malissimo e nel dopopartita contestò aspramente l’arbitro Tagliavento ed i suoi collaboratori. Disse checontro la Juve «ci può stare» di perdere in quelmodo e la sua battuta divenne un tormentone. Ilrischio, se non dovesse portare il Napoli inChampions, è che Benitez venga ricordato piùper le frasi ad effetto che per effetto dei risultatiottenuti sulla panchina azzurra.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

A sinistra il gol di Caceres del 2-1 provvisorio all’andata; a destra la rete di Callejon lo scorso anno al San Paolo

STAKANOV� A sinistra,

ClaudioMarchisio, 29anni: una vita

nellaJuventus.

A destra, JosèMaria Callejon,Bueno 28 anni,

al Napoli dal2013.

Proveniva dallReal Madrid

ANDREOLI-AFP

Il Napoli ha vinto nelle ultime due stagioni Coppa Italiae Supercoppa

Unico club con trofeioltre alla Juve: ma se oggi perde, addio Champions

LA CURIOSITÀ

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14 SABATO 23 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Sebastiano Vernazza@GazzaVernazza

P er brevità, e comodità, lo chiameremo Pal-lone d’oro, anche se dal 2010, anno dellafusione col «Fifa World Player of the Year»,

è denominato Pallone d’oro Fifa. Quando c’è ilMondiale di solito lo vince chi ha fatto bene allaCoppa del Mondo, ma è una regola con molteeccezioni. Nel 2014, con laGermania campione in Brasile,è stato premiato Cristiano Ro-naldo, vincitore della Cham-pions League col Real Madrid.Forse avrebbe meritato di piùun tedesco, ad esempio Neuer,però lo strapotere della Cham-pions ha annullato la valenzadi un Mondiale. Per il 2015, an-no dispari, dubbi non ce ne so-no, il Pallone d’oro uscirà dallafinale di Berlino. Messi, Ney-mar e Suarez i tre candidati naturali del Barça,col primo in netto vantaggio. La Juve cala il trisBuffon, Pirlo, Tevez, con Morata potenziale «di-sturbatore». Lo spagnolo ha segnato due gol de-cisivi nelle semifinali col Real e se a Berlino fossedi nuovo risolutivo, chissà. Il problema sono ivotanti, troppi e in alcuni casi poco qualificati.Tanti elettori tendono a votare il giocatore in as-

soluto più forte e non il migliore nell’annata. Inquesta prima metà del 2015 le due cose poi coin-cidono, Messi numero uno in ogni senso.

BUFFON Ieri Massimiliano Allegri ha ufficializ-zato la candidatura di Gigi Buffon: « Io di portie-ri non parlo mai, però di Buffon mi fa piacereparlare, perché, oltre a essere un grande profes-sionista, Gigi ha grandi valori e credo che si me-riterebbe un Pallone d’oro. Difficilmente un por-tiere come lui potrà rinascere nel corso degli an-ni». Parole importanti, un’investitura in grandestile, ma sarà molto dura che la spinta di Allegriporti Buffon sul tetto del mondo. Se non è riusci-to nell’impresa Manuel Neuer, che con le suestrepitose parate è stato tra i principali protago-nisti della Germania mondiale... Neuer nel 2014si è dovuto accontentare del terzo posto, meda-glia di bronzo dietro i soliti noti Ronaldo e Mes-si. Ha avuto il 15,72 per cento dei voti, contro il37,66 per cento di Ronaldo e il 15,76 di Leo. Inpratica ha fatto pari con Messi, che in Brasile èandato a sprazzi. La verità è che Buffon il Pallo-ne d’oro avrebbe dovuto vincerlo nel 2006, Su-perGigi primattore e primo mattone del Murodi Berlino. Eppure il trofeo finì tra le mani delcapitano degli azzurri campioni del mondo,

Fabio Cannavaro, con Gigisecondo. Nulla da obiettaredal punto di vista tecnico,Cannavaro fondamentalequanto Buffon nell’economiadella difesa azzurra, ma ladomanda rimane: che cosadeve fare un portiere per me-ritarsi il Pallone d’oro? L’unicoa vincerlo è stato Lev Jascin,mitologico numero uno del-l’ex Unione Sovietica e dellaDinamo Mosca. Eravamo nel

1963, infuriava la guerra fredda tra i due gran-di blocchi in cui era diviso il mondo, gli StatiUniti da una parte e l’Urss dall’altra. Un’altraepoca. Jascin veniva da una stagione opaca, ilPallone d’oro glielo attribuirono per una superprestazione in un’amichevole autunnale aWembley, Inghilterra-Resto del Mondo. I tempisono cambiati.

g capitano degli az

I SETTE BIANCONERI CHE LO HANNO GIÀ ALZATO AL CIELO

SIVORI 1961� OMAR IL PRIMOOmar Sivori primo Pallone d’oro della Juve, anno 1961. Sguardo fiero e assassino, piedi sublimi: «El Cabezòn».

Pallone d’oro per 3 juventini1Allegri candida Buffon, ma la finale di Berlino potrebbe lanciare anche Pirlo e Tevez nello sprint per il premio. L’unico portiere a vincerlo è stato Jascin nel 1963

PIRLO Il treno è passato, ma Andrea Pirlo con-serva ammiratori nella giuria del Pallone d’oroinclusa. E’ entrato nella «top ten» del 2013, deci-mo posto con l’1,1 per cento di voti, segno cheesiste una nicchia di elettori Pirlo-resistenti. Qual è il problema? Che Pirlo ha appena com-piuto 36 anni e che quella attuale non è stata dicerto la sua miglior stagione. Un Pirlo al di sottodell’eccellenza non ha alternativa, deve «spac-care» nella finale di Champions. Una super pre-stazione a Berlino gli consentirebbe di riaffac-

ciarsi tra i primi dieci.

TEVEZ Diciamola tutta, lo juventino che almomento ha più possibilità di vincere il Pal-lone d’oro è Carlitos Tevez, fin qui l’uomo

simbolo della Champions bianconera, cometestimoniano i sette gol segnati, cifra che loproietta nelle alte sfere della classifica marca-

tori, comunque dominata da Messi con diecireti, in condominio con Ronaldo che però nonpuò più aumentare il suo «score». E’ qui che si

gioca la vera partita. Se la Juve ha una chance diportare a casa il Pallone d’Oro, ce l’ha con Tevez.La «condicio sine qua non» è sempre la conquistadella Champions. Obbligatorio alzare la coppadalle grandi orecchie, altrimenti il vecchio «Bal-lon d’or» andrà in automatico a uno del Barcello-na, al 95 per cento Messi. Si profila così un testaa testa tutto argentino tra Messi e Tevez. Rias-sunto delle puntate precedenti. Tevez non vie-ne convocato per il Mondiale brasiliano, per-ché (si dice) sgradito a Messi, il vero boss del-la Selecciòn. A settembre, però, i due cenanoassieme a Milano e Leo posta la foto della pa-ce sul suo profilo twitter. Tevez ritorna in na-zionale, il nuovo c.t. «Tata» Martino lo scon-

gela e a novembre Carlitos riveste la magliabiancoceleste a Londra contro la Croazia, treanni dopo l’ultima volta. Altre presenze a segui-

re. Tutto è bene quel che finisce bene? Coi suda-mericani non si può mai sapere. Sarà interessan-

te osservare come i due si saluteranno e si af-fronteranno il 6 giugno a Berlino. In ogni caso

Messi, con le magie contro il Bayern in semi-finale, ha blindato le simpatie di tutti quei

giurati che votano per partito preso.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lev Jascin (1929-1990), sovietico, Pallone d’oro 1963

GLI ALTRI «ASPIRANTI»AL TITOLO

Carlitos Tevez è lo juventino che ha più possibilità di inserirsi nella corsa al Pallone d’oro. A Berlino dovrà convincerei giurati a dirottare su di lui i voti che al momento sono destinati a Messi

Andrea Pirlo non ha giocato la sua miglior stagione: per entrare nella «top ten» del Pallone d’oro serve una grande finale di Champions, magari fare gol su punizione...

Gigi Buffon, 37 anni, portiere della Juve, si è avvicinato al Pallone d’oro nel 2006, quando è arrivato secondo dietro Fabio Cannavaro, capitano dell’Italia mondiale di Lippi

ROSSI 1982� PABLITO MUNDIALEra l’anno dei Mondiali, quelli del 1982, e il re di Spagna era Paolo Rossi. Pallone d’oro sacrosanto.

PLATINI 1983, 1984, 1985� LE ROI MICHELL’importante è esagerare, cantava Jannacci, e Michel Platini esagerava: tre Palloni d’oro consecutivi

BAGGIO 1993� IL CODINO È DIVINOIl talento di Robi Baggio appartiene alla storia dell’arte, un solo Pallone d’oro non rende l’idea.

ZIDANE 1998� ZIZOU SUL TRONOVenne un francese di origini algerine e si sedette sul trono: la primavera araba del «Ballon d’or».

NEDVED 2003� LA FURIA CECAll calcio del nuovo millennio: tecnica abbinata alla corsa continua. La furia ceca di Nedved, un punto di svolta.

CANNAVARO 2006� IL MURO DI BERLINOIl capitano dell’Italia campione del mondo, pietra indistruttibile del Muro di Berlino (assieme a Buffon).

MASSIMILIANO ALLEGRISU GIGI BUFFON

DIFFICILE CHE RINASCA UN PORTIERE COME LUI:

MERITA IL PALLONE D’ORO, A PRESCINDERE

DALLA FINALE

Serie ARIl numero uno

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Berlino bella e impossibileIl caro biglietti agita la finale1Prima il sito in tilt, poi l’esaurimento lampo dei pacchetti-pullman: per tanti tifosi della Juve il viaggio è un sogno sfumato. Ed è polemica

Alberto MauroTORINO

L a buona notizia è che daieri pomeriggio è ripresaregolarmente la vendita

online dei biglietti a disposi-zione della Juventus per la fi-nale di Berlino. Quella menobuona è che i pacchetti-viaggioin pullman (alternativa decisa-mente più conveniente dei voliaerei) sono già esauriti. Berli-no è sempre più lontana, e in-tanto sul web monta la prote-sta dei tifosi juventini per la ge-stione della vendita e i prezzialtissimi dei pacchetti-viaggio(850€ per il solo volo aereo!)da abbinare obbligatoriamen-te ai tagliandi per la finalissi-ma.

TILT Dal caos al tutto esaurito,nel giro di poche ore. Vale la pena ripercorrere le tappe del-la caccia al biglietto per Juven-tus-Barcellona, a dodici anni didistanza dall’ultima finale gio-cata (e persa) dai bianconerinel 2003 contro il Milan. Gio-vedì a mezzogiorno è iniziatala vendita riservata agli abbo-nati bianconeri, ma in meno diun’ora il sistema è andato in

”crash”. In gergo si chiama col-lasso strutturale: il sitowww.berlino2015.it, apposita-mente creato da Franco RossoItalia (il tour operator che sioccupa delle trasferte europeebianconere) per acquistare i bi-glietti di Juventus-Barcellona,non ha retto il traffico delle mi-

gliaia di richieste concentrate nel giro di pochi minuti ed èandato in tilt. Provocando di-sagi, confusione e sconforto trai tifosi bianconeri. La situazio-ne è leggermente migliorata inserata, ma ieri i problemi nonsi sono risolti e il sistema è ri-masto bloccato fino alle prime

ore del pomeriggio. Poi la luce:il portale ha ripreso a funzio-nare regolarmente e i tifosi nehanno approfittato immedia-tamente. Nel giro di un paiod’ore sono andati esauriti pri-ma i pacchetti autobus “gold”(da 350 euro, al netto del prez-zo per il biglietto della partita),poi i pullman ordinari, da 260euro. Ancora disponibili i pac-chetti-viaggio aerei, decisa-mente salati: 850 euro senzal’ingresso allo stadio.

SORTEGGIO BLAUGRANA Tut-to questo mentre i biglietti a di-sposizione del Barcellona(19.550, esattamente comequelli destinati alla Juve, aiquali vanno sottratti i tagliandiche rimangono alla società) so-no stati messi a disposizionedei soci con un sorteggio pub-blico, senza intoppi e senza ri-tardi. E sui forum bianconeric’è anche chi ha sottolineato iprezzi più accessibili dei pac-chetti-viaggio spagnoli, rispet-to a quelli italiani. Da giovedì,intanto, sono partite le prote-ste del popolo juventino, daisocial ai centralini della FrancoRosso Italia, senza ottenere ri-sposte. La Alpitour, su Twitter,ha fatto chiarezza sulla vicen-da: «Vi preghiamo di non con-fondere il Tour Operator Fran-corosso del Gruppo Alpitourcon l’agenzia Franco Rosso Ita-lia». I prezzi per la trasferta diBerlino, tra i pacchetti-viaggioe biglietti per la partita, non so-no trascurabili: tre le categoriedei biglietti per lo stadio a di-sposizione della Juve. La prima280 euro, 160 la seconda e 70la terza (con sconti per seggio-lini con visibilità limitata perciascuna categoria). I pacchet-ti pullman (260 e 350 euro) so-no già esauriti, in esaurimentoanche l’aereo. Ecco perchémolti juventini, alla fine, se lavedranno in tv.

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850gli euro del biglietto aereo in charter. Erano state predisposte anche soluzioni in pullman, ma i posti sono andati esauriti in poche ore

19550i biglietti assegnati dalla Uefa a ciascuno dei club finalisti. Le società possono decidere di trattenere una quota di biglietti prima di metterli sul mercato

L’Olympiastadion di Berlino, teatro dell’Olimpiade del 1936, ristrutturato per il Mondiale del 2006, quando ospitò la finale vinta dall’Italia ANSA

Verso la ChampionsR

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18 SABATO 23 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

TRA CAMPO E MERCATO

Mancini: «Credo all’Europa e a Thohir» 1«Vietato sbagliare mosse». Touré e Zukanovic a giorni, summit col Genoa

INVIATO AD APPIANO GENTILE

R oberto Mancini crede nelpresente e nel futuro:«Non dipende più da noi,

ma dobbiamo vincere per ag-ganciare la Samp e il sesto po-sto. Ho buone sensazioni. PoiThohir ha ribadito l’intenzionedi fare una grande squadra».Stasera col Genoa è davverol’ultimo bivio europeo («Nonsarà facile, loro giocano beneanche se in trasferta noi andia-mo meglio, mentre a San Siro ciserve più cattiveria»), ma an-

che la conferenza della vigiliascorre quasi solo tra discorsi«futuristi». Con il dubbio che sealla fine non sarà Europa Lea-gue «quasi è meglio perché ver-rà maggiormente rinforzata lasquadra per l’anno prossimo»ha detto ieri Marco TronchettiProvera.

PRURITO DI 4-2-3-1 Resta il fat-to che i titoli del Mancio sono dimercato. In ordine sparso: «Sia-mo già migliorati, abbiamo leidee chiare, speriamo di centra-re gli obiettivi. Anche se per col-mare il gap con la Juve non pos-siamo sbagliare una mossa.Dobbiamo puntare sulle certez-ze e magari anche su qualchegiovane con grandi speranze.Abbiamo già portieri di pro-spettiva, se parte Handanovic meglio un esperto low cost.Fekir ha qualità e ha fatto be-nissimo al primo anno in Ligue

1, ma è del Lione, può fare laChampions e non credo che lolasceranno venir via così facil-mente. I prossimi due mesi sa-ranno decisivi. Certo che se ar-rivassero due ali non sarebbemale...». A confermare quelprurito di virare sul 4-2-3-1 dagrande squadra europea. Quel-lo su cui però faticherà a punta-re stasera se l’Inter dovesse an-dare in svantaggio. Podolski in-fatti non è tra i convocati per unproblema al retto femorale.

ZUKA E SUMMIT GENOVESE Dalunedì comunque ognigiorno sarà buono perchiudere con Touré («An-drei a prenderlo di persona aManchester» fa Ranocchia), maieri Ausilio ha incontrato ilChievo. Apparecchiato lo scam-bio Schelotto-Zukanovic, conmini conguaglio ai veneti e pro-babile triennale per l’esterno

bosniaco. E stasera il d.s. farà ilpunto con i dirigenti rossoblusui tanti uomini nel mirino.Senza dimenticare Perin (maanche Begovic, Stoke City), dauna parte piacciono Iago Fal-que e Perotti, mentre il percor-so inverso potrebbero fare Obie Longo. Quella degli scambi tra l’altro è una strada da nonescludere su diversi fronti.

BEGOVIC, SKERTL E LEIVAMancio però vuole soprat-tutto giocatori che abbianogiocato a certi livelli. E perquesto si guarda in Premier ea Liverpool anche per Skertle Lucas Leiva, che sarebbe

l’alternativa a Thiago Motta.«Il mio futuro è incerto – ha det-to il centrocampista dei Reds –.Voglio capire le intenzioni delLiverpool e giocare di più».

lu.tai.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Serie AROggi in campo a Marassi

Inter, capitano in scadenzaLo strano caso Ranocchia1A ore l’annuncio del rinnovo deciso un anno fa. Il difensore contro il «suo» Genoa sapendo che Mancio gli cerca un «maestro di cattiveria»

SOCIAL POLEMICA

Il pepe di nomeWanda sul... rinnovo di Icardi1La moglie di Mauro risponde a un quotidiano spagnolo e cita Madrid. Poi il tweet sparisce

Wanda Nara e Mauro Icardi in un momento di relax

Matteo Dalla Vite

«L’ anno prossimo sarò qui» ha dettoMauro Icardi al Premio Gentleman.Il tutto perché lo vogliono l’Inter,

lui e perché gli incontri fra legali e commer-cialisti delle rispettive parti sta procedendoper quel rinnovo-tormentone fino al 2019 chesarà ufficializzato entro fine mese. Tutto beneallora? Sì ma... no. Perché un tweet della mo-glie Wanda Nara (che assieme ai managerUlisse Savini e Pino Letterio seguirà il discorsodel rinnovo stesso e dei diritti d’immagine),ha messo in subbuglio il pomeriggio di ieri.

LE OPZIONI, MADRID E L’«ECCO» Quando«Sport», quotidiano spagnolo, scrive che Icar-di rinnoverà con l’Inter perché è l’unica opzio-ne, ecco che interviene Wanda scrivendo:«Avete equivocato! Chi ve le ha date queste in-formazioni? Lunedì a Madrid, se necessitatedi informazioni veritiere, possiamo incontrar-ci». Caos. Perché il sottinteso è che per Mauronon esiste solo l’opzione Inter. E quel lunedì aMadrid, chissà... Poi, più tardi, un follower diWanda scrive che si può leggere il tutto così:lei intendeva dire che Mauro rinnoverà perscelta e che lo voleva il Real Madrid. E lei: «Ec-co!». E poi il tweet «incriminato» sparisce. Mi-stero buffo? Risposta: Icardi firmerà, ma pri-ma arriverà l’autografo e meglio sarà.

I 4 MILIONI E L’ATLETICO L’attualità dice che ilavori proseguono. Ci sono alcune questionifiscali da sistemare, ma alla fine le cifre saran-no quelle risapute: il giocatore guadagnerà inizialmente 3 milioni netti a salire con svaria-ti bonus. E se questi «incentivi» inseriti nelcontratto saranno raggiunti, ecco che all’ulti-mo anno Mauro raggiungerà (in attesa di Ya-ya, che supererà i 5) i 4 milioni. Maurito che inpassato, si sa, era stato seguito dall’AtleticoMadrid. Ma la sua scelta, ora, è Milano. Tweetpermettendo.

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Luca TaidelliINVIATO AD APPIANO GENTILE (CO)

P azza Inter. Malgrado a vol-te somigli a un ente benefi-co che regala punti, stase-

ra a Marassi gioca l’ennesima ga-ra da ultima spiaggia europea.Per sua fortuna in trasferta, vistoche a San Siro la squadra si per-de ed è invece reduce da tre vit-torie on the road. Ma tra i para-dossi ci sono anche una rimontanata con gli acquisti di gennaioin panchina («Ora sono stanchi,ma su Santon e Shaqiri facciogrande affidamento» Manciodixit) e soprattutto un capitanoin scadenza.

TINTE ROSSOBLÙ Quella di An-drea Ranocchia del resto è unastoria a tinte anche rossoblù. E’ ilGenoa che nel 2008 lo prendedall’Arezzo e poi lo gira al Bari(con cui esordirà in A propriocontro l’Inter). Nel 2010 sbarca aGenova, con quel Gasperini chepoi ritroverà - per poco - a Milanoun anno dopo. Perché nel frat-tempo i nerazzurri ne hanno pri-ma preso una metà col Grifone epoi anche l’altra (a dicembre, do-po un grave infortunio a Sa-muel), cedendo pure il cartellinodi Mattia Destro.

EREDITÀ PESANTE Ranocchiafirma appunto fino al giugno2015 e inizia stagioni di alti ebassi, in sintonia con la squadrache paga un salatissimo contopost Triplete. Nel gennaio 2014Rano è a un passo dal prestito alGalatasaray, allenato da Manci-ni, ma tutto salta. Lì inizia una

nuova storia, perché lui e la so-cietà resistono alle lusinghe dellaJuve - allora allenata da Conte,col quale dopo gli anni ad Arezzoe Bari il ragazzo ha un rapportosimile a quello Mancio-Tourè - earriva l’accordo per rinnovare si-no al 2019, con tanto di eredità ditale Javier Zanetti.

CATTIVERIA E CALIFFO Quellafascia da capitano peserà non po-co, ma servirà a far crescere An-drea. Che mette su chili di mu-scoli, fa i suoi errori - e a volte siprende anche le colpe degli altri -e prova a darsi un’aria da duroche non ha. Questa è l’accusa chetra le righe gli muove lo stesso

Mancini: non è abbastanza catti-vo. Capitano di una squadra cuiin generale troppo spesso mancail sangue agli occhi. Ma la stimain lui rimane intatta. Tanto che,malgrado l’arrivo di Murillo,Mancio vuole anche quel centra-le «califfo» che faccia fare il saltodi qualità a Ranocchia.

DA MARASSI A MARASSI Ilquale però rimane in scadenza,visto che l’ufficialità del rinnovoancora manca a causa di cavilliburocratici. L’annuncio arriveràa giorni, la fascia resterà sul suobraccio, «anche se là dietro ab-biamo bisogno di altri giocatori -ha spiegato ieri Mancio -, mal-grado i recenti miglioramenti».In fondo la svolta era arrivataproprio a Marassi, quando con-tro la Samp Juan Jesus scivolò asinistra con Vidic in mezzo. Il ser-bo però stasera non ci sarà (lom-balgia), quindi si torna all’antico.Al volante c’è il capitano in (fin-ta) scadenza.

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L'IDENTIKIT

ANDREARANOCCHIANATO AD ASSISI (PERUGIA)IL 16-02-1988ALTEZZA 195 CM PESO 81 KGRUOLO DIFENSORE

Inizia a giocare nelle giovanili del Bastia Umbra, prima di essere notato e preso dal Perugia. Il fallimento del club umbro lo porta all’Arezzo dove esplode. Il Genoa lo acquista in comproprietà e lo presta al Bari dove resta due anni. Preziosi lo riporta a casa per una stagione prima di cederlo metà all’Inter nell’estate 2010 e tutto a gennaio 2011. In carriera ha vinto una Coppa Italia con l’Inter nella stagione 2010-11 e un campionato di Serie B con il Bari nel 2008-09. Sono 18 le presenze con la Nazionale.

Andrea Ranocchia,27 anni,ha segnato due gol quest’anno, entrambiin campionato.Il difensoreha bucatole difesedella Romae del Chievo semprefuori casa.In tutto Ranocchiaha totalizzato40 presenze LIVERANI

PERCHÉ VEDEREGENOA-INTERLa partita del cuore tra pensieri passati e desideri futuri. Gasp contro l’Inter, un derby per il Mancio, Palacio e Ranocchia che tornano a Genova, Iago e Perotti che studiano il nerazzurro. Con l’Europa sullo sfondo.Marassi, 20.45

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Roberto Mancini,50 anni LIVERANI

� MILANO Da un lato l’accordo nero su bianco: riscatto automatico in caso di salvezza per 10,5 milioni. Dall’altro i rapporti tra due società serie: infortunato a lungo, potrebbe anche operarsi al ginocchio. Insomma, sediamoci per parlare del riscatto di Ricky Alvarez. Il succo è questo. Inter e Sunderland lo hanno già fatto un paio di volte a Milano. E lo faranno ancora. Perché il contratto è chiaro e non ha cavilli a cui il club di Premier potrebbe appigliarsi. Tra prestito (1,5 milioni) e riscatto (10,5 milioni), l’operazione-Alvarez frutterebbe 12 milioni alle casse nerazzurre. La dirigenza dei Black Cats ha però fatto notare come il giocatore sia sceso in campo solo 17 volte in stagione tra tutte le competizioni (un gol segnato, mai una volta in campo 90’) e che i problemi fisici siano stati troppi. L’idea di appellarsi alla Fifa aleggia (seppure senza appigli evidenti per ora) e così l’Inter accetterà di riparlarne. Un po’ per «scontare» un paio dei 10,5 milioni e un po’ per proporre di inserire nella diatriba anche un giocatore. I nerazzurri potrebbero chiedere al Sunderland di prendersi un elemento (magari Obi, seguito pure dal Genoa, o Botta) aiutando l’Inter ad alleggerirsi il monte ingaggi. Compreso, ovviamente, Alvarez.

Matteo Brega

IL SUNDERLAND DEVE 10,5 MILIONI

Il riscatto di Alvarez scontato ma non deciso

VOLATA E. LEAGUE

La 4ª e la 5ª classificata vannodirettamente alla fase a gironi, la 6ªal terzo turno preliminare (30/7-6/8)

37ª 38ªNAPOLI PT. 63 JUVENTUS Lazio

GENOA PT. 56 SASSUOLO Inter

FIORENTINA PT. 58 PALERMO Chievo

SAMPDORIA PT. 54 EMPOLI Parma

INTER PT. 52 GENOA Empoli

TORINO PT. 51 MILAN Cesena

In MAIUSCOLO le gare in trasferta

DIFFICOLTÀ:

STATODI FORMA: scarso buono ottimo

facile media difficile

GDS

117� Le presenze in campionatodi Ranocchia con la maglia dell’Inter. In tutto, il capitanoha segnato 7 gol in Seria Acon i nerazzurri.

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19SABATO 23 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Gasp osserva dall’alto «Genoa, il mio scudetto» 1Il tecnico sfida la «sua» Inter con 4 punti in più, senza rancore: «Manciniattacca, mi piace». E’ tornato e ha rilanciato la squadra in sette mosse

Gian Piero Gasperini, 57 anni, è tornato al Genoa nel settembre 2013 ANSA

Filippo GrimaldiGENOVA

S opra la testa del Gasp do-mina la scena una gigan-tografia del Grifone del-

l’Osvaldo (Bagnoli) — proprioquello del 1991, con Braglia eBranco, Skuhravy e Aguilera,Eranio e Ruotolo — ed è belloimmaginare che non sia solofrutto del caso. Mai come ades-so l’erede del miglior Genoa delsecondo Dopoguerra è propriolui, Gian Piero da Grugliasco,anche grazie ai risultati prodot-ti dal secondo Gasperini, quelloritornato a Pegli dopo i tre annie mezzo della sua gestione ini-ziale, prima dell’interregno in-terista (83 giorni di un’amarez-za infinita) e, quindi, dell’altraparentesi palermitana. Parente-si, già, perché senza troppa poe-sia è lecito dire che da qui luinon se n’era mai andato, o co-munque sapeva di avere lascia-to a metà la sua missione. Nelsettembre di due anni fa, quan-do è tornato alla base, ha inizia-to a (ri)costruire. Il risultato èquesto, 56 punti e 58 gol segna-ti, quarto attacco della A. Tantoper capire, stasera al Ferraris sitroverà sulla strada l’Inter peracciuffare — forse solo virtual-mente — un posto in Europa Le-ague. Le difficoltà del ricorsorossoblù sono note, ma la gioiaper una stagione memorabile(«Cercheremo di vincere, mastasera sarà comunque una fe-sta», assicura Gasp) è superioreanche all’eventuale delusionese l’Europa dovesse arrivare so-lo sul campo, ma poi saltare perostacoli amministrativi.

GASP AGGIORNATO Il tecnicoha capito che la stagione delGrifone sarebbe finita in cre-scendo «sei, sette domeniche fa,quando finalmente, a fronte diuna notevole mole di gioco of-fensivo, abbiamo trovato anchela necessaria concretezza». Il programma Gasp versione ag-giornata 2013 racconta di un al-lenatore meno integralista diquello prima edizione (2006-2009), ma paradossalmentepiù carismatico e capace di farsiascoltare e seguire. Primo pas-so: ricostruire lo spogliatoio,

grazie anche a un clan sudame-ricano fantastico. Secondo:esaltare il gruppo. Stasera haconvocato Perotti, infortunato,che andrà in panchina. Avessepotuto, ci sarebbero stati ancheNiang, Borriello e Marchese, ilsesto posto è di tutti. Terzo: da-temi fiducia, e non ve ne penti-rete. Accontentato. Quarto: la squadra ha capito che tattica-mente il gioco funzionava, e loha seguito. Quinto: preparazio-ne fisica super, tanto che oggi lasquadra ha valori simili ai gior-ni n cui schiantò i campionid’Italia a Marassi. Sesto: duttili-tà tattica e capacità di adatta-mento. Attenzione: già esiste-

va, ma era sempre stata figliadell’emergenza. Gasp camale-onte per scelta, oggi, non pernecessità. Il 3-4-3 resta il puntodi partenza, ma non è più undogma. Così il Genoa s’è vestitocon il 3-5-2 o il 4-3-3, talvoltaschierandosi in maniera specu-lare rispetto agli avversari, edaccettando di fatto per scelta lasfida dell’uno contro uno sulcampo. Ci vuole coraggio.

ASIMMETRIA Gasp s’è poi spin-to oltre, proponendo movimen-ti asimmetrici sulle due fasce,per ottimizzare la manovra infunzione delle qualità degliesterni avversari. Sembra faci-

le, non lo è. Settimo, «forse il ri-sultato più importante»(parolesue): ritrovare l’affetto incondi-zionato della piazza. «Non saràcerto una licenza Uefa a diven-tare un ostacolo troppo gran-de», il comunicato di ieri dellatifoseria. Incredibile: «Qui nonsi lotta per lo scudetto, ma si vi-ve di emozioni», chiosa Gaspcommosso. Il rancore per l’Internon c’è più, anzi: «Mi piace lamentalità offensiva portata daMancini. Sono certo che il pros-simo anno l’Inter farà una gran-de stagione. Se oggi è dietro dinoi, però, in parte è demeritoloro, molto merito nostro...».

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Serie ARGrifone rampante

� Ricorso materialmente arrivato ieri pomeriggio. Il Collegio di garanzia del Coni, presieduto dall’ex ministro degli Esteri Franco Frattini, ha ricevuto il reclamo presentato dal Genoa contro la mancata concessione della licenza Uefa, decisa dalla Commissione di primo grado della Figc, poi confermata in secondo grado. Non è un mistero che Preziosi nutra qualche speranza di successo: il club rossoblu, dopo aver mancato le prime scadenze imposte dalla Uefa, è convinto di essersi rimesso in carreggiata per rispettare tutti i parametri richiesti per partecipare alle coppe europee. Il Collegio non ha ancora messo in calendario la discussione del ricorso, ma considerata la delicatezza e l’urgenza della questione, non farà passare troppi giorni.

COLLEGIO DI GARANZIA

Licenza UefaRicorso rossoblùarrivato al Coni

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20

CONFRONTI DIRETTINapoli avanti con la RomaIn attesa del derby di lunedì e della sfida del San Paolo del 31 maggio Napoli-Lazio (partite tutte alle 20.45), l’unica certezza – in caso di arrivo a pari punti – è che il Napoli è in vantaggio sulla Roma per differenza gol negli scontri diretti (2-0, 0-1). Le altre gare dell’andata: Roma-Lazio 2-2, Lazio-Napoli 0-1.

SE IL NAPOLI VINCE A TORINOLazio, il derby non bastaIn caso il Napoli vincesse a Torino oggi, alla Lazio non basterebbe prevalere nel derby per essere sicura almeno del terzo posto. Infatti in quel caso, perdendo nell’ultimo turno al San Paolo i biancocelesti sarebbero scavalcati dal Napoli e rischierebbero il controsorpasso della Roma, impegnata all’Olimpico col Palermo.

VOLATA CHAMPIONSULTIME DUE TAPPE

In MAIUSCOLO le gare in trasferta

JUVENTUS campione d'Italia

DIFFICOLTÀ:

STATODI FORMA:

37ª 38ª La 2ª classificata va direttamente alla

fase a gironi, la 3ª ai playoff (18-26/8)

JUVENTUS Lazio NAPOLI PT. 63

Roma NAPOLI LAZIO PT. 66

LAZIO Palermo ROMA PT. 67

scarso buono ottimo

facile media difficile

I BIANCOCELESTI

Pioli, mezza gioiaRadu si arrendema Biglia accelera1L’argentino stringe i tempiPreparativi per la coreografia:istruzioni per l’uso sul web

Marco CalabresiROMA

A Formello, ieri, di tifosi se ne sono vistipochini, non più di 100. Già oggi, con-siderando che sarà sabato e che gio-

cherà in casa anche la Primavera (che affron-ta la Sampdoria nel primo turno dei playoff),ce ne saranno di più: i laziali, intanto, pensa-no alla coreografia, con tanto di indicazionisul web per una perfetta riuscita, proprio co-me accaduto mercoledì prima della finale diCoppa Italia. «Lunedì è fondamentale l’aiutoe la partecipazione di tutti sia in Curva che inDistinti, che in Tevere. Non accendete fumo-geni, né dovete sventolare bandiere, sciarpee stendardi propri». I tifosi – 35mila i bigliettivenduti, compresi gli oltre 17mila abbonati ilconto al momento è poco oltre le 52mila pre-senze totali – voglio-no avvolgere l’Olim-pico, proprio comePioli vorrebbe avvol-gere la Roma. Ci riu-scì all’andata per 45’,prima che Totti riu-scisse a riportare agalla la Roma.

RADU OUT Sarà l’ulti-ma partita con la«maglia-bandiera» ri-evocativa degli Anni 80 (la Lazio ha già gio-cato con quella della prossima stagione), nonla indosserà Stefan Radu: gli accertamentisvolti ieri hanno evidenziato un’elongazionedel gemello laterale della gamba sinistra.Non è una lesione, ma basterà per fargli salta-re il derby. Al suo posto, tra le varie opzioni,Lulic dovrebbe essere arretrato terzino. Puòsperare Lucas Biglia: l’argentino, che sem-brava aver chiuso in anticipo la stagione, staaccelerando i tempi dal punto di vista atleticoe fisioterapico, ma non ha ancora toccato ilpallone con i compagni. Potrebbe farlo oggi,quando scatteranno le prove tattiche di Pioli,che ha lasciato un altro pomeriggio di scarico

ai suoi giocatori. Compresi De Vrij e Genti-letti la coppia titolare nella difesa anti-Ro-

ma: arrivano da due infortuni alle ginoc-chia, meglio farli riposare, in vista di

una settimana che vale una stagionee, in parte, pure la prossima.

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Lucas Biglia, 29 GETTY

Derby, rieccotiFelipe Anderson si mette in moto per tornare FA7 1L’esterno 22enne è esploso all’andata: dopo una flessione, vuole la consacrazione

fQUI LAZIO

IL BRASILIANO

Felipe Anderson, 22 anni, seconda stagione nella Lazio GETTY IMAGES

LA SUA STAGIONETIRI

Di destro

GOL

49Di sinistro 14Di testa 1

TOTALE 64

VERTICALIZZAZIONI229

ASSIST7

DRIBBLING RIUSCITI102

OCCASIONI CREATE34

GDS

Stefano CieriINVIATO A FORMELLO (ROMA)

L a palla rubata a Nainggolan, la volata di 60metri, l’assist «scucchiaiato» a Mauri per ilgol dell’1-0. Così, quattro mesi fa, Felipe

Anderson si è presentato alla platea del derbyromano. Era il debutto in una stracittadina, l’havissuto come soltanto i grandi riescono a fare.Un battesimo coi fiocchi, completato dal gol del2-0 con una rasoiata dal limite dell’area. Unadoppia prodezza poi vanificata dalla doppiettadi Totti nella ripresa. Ma vanificata solo ai finidella mancata vittoria finale, perché quel gior-no (era l’11 gennaio scorso) nacque a tutti glieffetti la stella di Felipe Anderson.

ECCO A VOI FA7 Sì, c’era già stata la doppietta aSan Siro con l’Inter, c’era stata la sontuosa pre-stazione all’Olimpico contro la Samp. Ma quelleerano partite «normali», per quanto importanti.Il derby no. Il derby è una di quelle sfide chebloccano gambe e cervello anche di campioniaffermati. È una di quelle gare in cui il pallonediventa improvvisamente più pesante, gli spaziin cui inserirsi clamorosamente più stretti. Riu-scire ad essere protagonista in un match del ge-nere vuol dire superare l’esame più difficile.Non a caso Felipe Anderson divenne FA7 (per itifosi laziali e non solo) all’indomani di quelderby di quattro mesi fa. Prima, per quanto avesse fatto vedere cose che solo i grandi sannofare, l’accostamento a Cristiano Ronaldo sareb-be suonato quasi blasfemo. Dopo no. Perché, dopo, Felipe Anderson è diventato l’uomo-co-pertina dell’intera Serie A ed è diventato l’og-getto del desiderio dei top club europei. E pen-sare che nella stagione precedente era un og-getto misterioso: un solo gol .

LA CHIUSURA DEL CERCHIO Dal derby al derby,per la chiusura del cerchio. Passando per 10 golin campionato (e uno in Coppa Italia) e 7 assist;per 34 occasioni da gol create in 30 partite (piùdi una a gara); per 199 dribbling tentati e ben102 riusciti. È stata una stagione unica per Feli-pe Anderson. Che, nella nuova stracittadina ro-mana, può vivere un altro fondamentale puntodi svolta. Nonostante la lieve flessione dell’ulti-mo mese (anche perché aveva abituato tuttitroppo bene in precedenza), la sua annata è sta-ta eccellente, coronata da ultimo dalla primachiamata in nazionale (Dunga l’ha convocatoper le amichevoli con Messico e Honduras del 7e 10 giugno). Un’annata eccellente, cui mancasolo la ciliegina sulla torta. Poteva essere la Cop-pa Italia. Resta la qualificazione in Champions,che non sarebbe certo un ripiego. Anzi, sarebbefesteggiata quanto e più della Coppa Italia.

FUTURO DA DECIFRARE Da Felipe, ma anchedai suoi dirigenti. Perché l’approdo nella re-gina delle competizioni continentali spe-gnerebbe sul nascere il suono delle sireneche comincia a farsi sempre più insistenteper il numero 7 biancoceleste. Dai due Manche-ster al Psg, dal Barça al Bayern, praticamentetutti i maggiori club europei gli hanno messo gliocchi addosso. Resterà o partirà? Lotito non haalcuna intenzione di cederlo per una cifra infe-riore agli 80 milioni, il giocatore potrebbe peròessere tentato da una di queste avventure. Unaqualificazione in Champions metterebbe d’ac-cordo tutti, anche perché a quel punto FA7avrebbe pure la vetrina internazionale che ritie-ne imprescindibile per la sua crescita. Presente efuturo. Tutto passa attraverso il derby. Andersonrimette indietro il nastro e ripensa a quello diquattro mesi fa. Per essere ancora FA7

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Il brasiliano è a quota 11 gol, 10 in campionato e uno in Coppa Italia. L’anno scorso si è fermato a uno, in Europa League LAPRESSE

Serie ARLunedì il derby della Capitale

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Page 21: La Gazzetta dello Sport (05-23-2015)

21SABATO 23 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

SE VINCE IL DERBYRoma sicura del 2° postoOltre ad avere logicamente più possibilità delle concorrenti di arrivare seconda, la squadra di Garcia ha una certezza: battendo la Lazio sarebbe aritmeticamente seconda perché avrebbe almeno 4 punti di vantaggio sulle inseguitrici e potrebbe anche perdere l’ultima in casa contro il Palermo.

SE PERDE OGGI A TORINONapoli out col derby da “x”Il Napoli di Benitez per restare in corsa deve assolutamente far punti con la Juventus, perché se perdesse oggi, un pareggio nel derby di lunedì gli impedirebbe di raggiungere il terzo posto anche battendo la Lazio all’ultima giornata, diventando in questo caso 4 i punti di distanza dai biancocelesti.

3131 19

419

58NAPOLI

DIRETTAMENTEIN CHAMPIONS

AI PLAYOFFDI CHAMPIONS

IN EUROPALEAGUE

38,27%

38,27%

23,46%

4,94%

23,46%

71,60%

ROMA4631

4

56,79%

38,27%

Probabilità%

Probabilità%

Probabilità%

A 180’ dalla fine della A,ci sono 81 combinazionidi risultati per definirela sorte di Roma, Lazioe Napoli

4,94%

LAZIO

Davide StoppiniROMA

C’ è il Convivium pure nel progetto delnuovo stadio della Roma. Figurarsi senon c’è anche a Trigoria, un momento

conviviale dove provare ad abbassare una ten-sione ovvia, scontata, perché in fondo non ca-pita tutti i giorni giocarsi un derby da 50 mi-lioni di euro. E allora Rudi Garcia ha decisocosì: si cena insieme a Trigoria, dopo un alle-namento che raccontano molto intenso. Unatavolata aperta solo a squadra e staff tecnico:fuori gli altri, così si fa gruppo, con la presen-za (non obbligatoria) anche di chi il derby nonlo giocherà sicuro (Castan, Gervinho, Stroot-man). E poi ognuno a casa propria. Perché ilritiro vero e proprio scatterà oggi pomeriggio:allenamento alle 18,poi notte a Trigoria. Eil bis domenica, conl’eccezione della loca-tion: Garcia porteràtutti a dormire in unalbergo non lontanodallo stadio Olimpico.

MAICON C’È Pioveva,ieri pomeriggio,quando Garcia hamesso su una serie in-finita di partitelle: 90 minuti, la parte finalesotto un vero temporale. La conferma è arri-vata da Maicon, che ha svolto un altro allena-mento completo con i compagni: la convoca-zione è praticamente scontata, ma il brasilia-no non andrà oltre la panchina. Al netto deidubbi sul modulo — 4-3-3 o 4-2-3-1 —, Gar-cia ha possibilità di scelta in ogni reparto: nonè accaduto molte altre volte. In gruppo ancheIbarbo e Torosidis, che sono lanciati verso unamaglia da titolare contro la Lazio.

ATTESA CASTAN Non è invece l’ora di Castan,che non ha ancora fissato la visita per ottenerel’idoneità sportiva. Il suo recupero è stato ral-lentato anche da un problema muscolare alpolpaccio: «È guarito, deve solo superare psi-cologicamente l’ostacolo dei colpi di testa»,dice Giulio Maira, il chirurgo che ha operato ilbrasiliano. Se ne parlerà, ormai, per il ritiroestivo. Quando il derby sarà solo un ricordo.

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Maicon, 33 anni FORTE

Iturbe da stella a incompresoPer il riscattova pure in difesa1Un anno fa era l’uomo mercato, ora Manuel cerca un colpo di coda, sacrificandosi dietro

fQUI ROMA

L’ARGENTINO

Manuel Iturbe, 21 anni, attaccante, prima stagione alla Roma GETTY

LA SUA STAGIONETIRI

Di destro

GOL

6Di sinistro 26Di testa 1

TOTALE 33

VERTICALIZZAZIONI82

ASSIST1

DRIBBLING RIUSCITI46

OCCASIONI CREATE15

Andrea PuglieseROMA

A volte il destino è beffardo, altre il peso del-la responsabilità finisce inevitabilmentecon lo schiacciarti psicologicamente. A

Manuel Iturbe è successo un po’ tutto questo, pri-ma tramortito dal peso dei milioni di euro spesidalla Roma per averlo (23,6 ufficiali, più le com-missioni) e ora messo di fronte a quello stesso de-stino beffardo che lunedì gli farà sfidare (a di-stanza) proprio Felipe Anderson. Un anno fa illaziale era la delusione dell’anno e Manuel il fe-nomeno da inseguire a tutti i costi, oggi le parti sisono sostanzialmente capovolte.

DESTINI CAPOVOLTI Tra i due ci sono meno didue mesi di distanza (FA7 è nato il 15 aprile 1993,Manuel il 4 giugno) che però, allo stato attuale,sembrano quasi un infinito. In termini di valori,di incisività, di risultati e prospettive. Eppure, co-me detto, lo scorso anno era tutto completamen-te diverso, con Iturbe che regalava assist su assista Toni (quest’anno per l’argentino solo uno all’at-tivo) e Anderson che faticava da morire a conqui-starsi non la maglia, ma anche solo un po’ di con-siderazione. A Iturbe sta succedendo più o menola stessa cosa (compresi i gol in campionato, unocome all’epoca il laziale), anche se rispetto a FA7di occasioni al primo anno nella Capitale ne haavute sicuramente di più. E magari, in cuor suo,spera proprio che il percorso sia lo stesso, consi-derando l’esplosione di quest’anno del brasilia-no. La sfida a distanza, però, lunedì rischia di es-sere impietosa, a meno che l’argentino non troviil modo di cambiare in corsa l’inerzia della suastagione. Servirebbe un colpo di coda, una seratada protagonista, una di quelle da tenersi strettostretto nella propria collezione personale.

IMPORTANZA TATTICA Anche perché, se tuttoverrà confermato, lunedì Iturbe e Felipe Ander-son rischiano anche di incrociarsi spesso e volen-tieri in campo. La fascia di competenza è la stessa,con Garcia che all’argentino chiederà il solitogrande lavoro di fatica e sacrificio in fase difensi-va. Toccherà a lui aiutare Torosidis (o Holebas) acontenere le ripartenze del fantasista brasiliano,cercando di togliergli campo e di ridurre gli spazidove può andare a far male. Insomma, in attesache Iturbe possa finalmente decidere una partitadal punto di vista della produzione offensiva, iltecnico francese per ora si accontenta del suo spi-rito di sacrificio e della sua importanza per l’equi-librio della squadra quando non è in possesso pal-la. Del resto, nelle 25 partite giocate in campiona-to Iturbe ha recuperato 58 palloni, alla media di2,32 a gara (contro le 2,03 del suo ruolo) e vin-cendo 23 contrasti (0,92 a partita contro i 0,43del ruolo). Dati che testimoniano quanto può es-sere utile nei ripiegamenti difensivi.

DOLCI RICORDI Del resto, poi, la Lazio a Iturbeporta fortuna. O, quantomeno, evoca dolci ricor-di. «Il gol più bello della mia carriera? Quello se-gnato su punizione ai biancocelesti», ha dettospesso l’argentino nei mesi scorsi. Era il 22 di-cembre 2013 e Iturbe giocava nel Verona che alBentegodi schiantò la Lazio per 4-1, con l’argenti-no capace di superare Marchetti di sinistro conuna punizione da 25 metri. Un tiro non imprendi-bile, ma su cui il portiere biancoceleste non riuscìad arrivare. Altri giorni, altre gioie, molto lonta-ne dalle amarezze vissute in giallorosso. Chissà,un colpo del genere lo potrebbe anche aiutare asuperare tante cose. Come il peso psicologico delcosto del suo cartellino. E poi, chissà, magariIturbe potrebbe davvero entrare nella scia di Feli-pe Anderson e ripercorrere le sue stesse tappe.

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L’argentino quest’anno ha giocato 25 partite in campionato, con un gol (a Torino contro la Juventus) e un assist ANSA

GDS

I GIALLOROSSI

Cena a TrigoriaE da oggi Garcia blinda il ritiro1Prima allenamento intenso, poi squadra e staff a tavolainsieme. Maicon in panchina

Page 22: La Gazzetta dello Sport (05-23-2015)

22 SABATO 23 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Page 23: La Gazzetta dello Sport (05-23-2015)

23SABATO 23 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORTCalcioR

1CALCIO A 5, FERRARA IN FINALE COL PESCARA (m.cal.) Finale Pescara-Kaos Ferrara: altra impresa emiliana che, dopo aver eliminato l’Asti, fa fuori i campioni d’Italia della Luparense in gara-3 (5-3, poker di Kakà). La serie finale si apre giovedì a Pescara.

Il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, 73 anni, con gli studenti dell’università GETTY Mario Gomez, 29 anni EPA

Alessandra Gozzini

Ametà luglio, dentro lostadio in festa, pensa-

va di aver trovato l’America:venticinquemila tifosi accla-mavano Mario Gomez, an-cora prima di aver segnatoin viola. Il gol, primo e insie-me ultimo di quella stagioneal Franchi, verrà poi segnatosolo a metà marzo col Chie-vo: un altro paio erano statisistemati a settembre nellaporta del Genoa, stadio Ma-rassi e un altro ancora in ca-sa della Juventus in EuropaLeague. Quest’anno Gomezha fatto meglio, segnandone10 (ma senza lode). Un fat-turato sempre povero se pa-ragonato ad altri numeri:più che i venticinquemiladell’accoglienza, pesano lecifre dell’ingaggio, oltre iquattro milioni di euro al-l’anno. Mario ha un contrat-

IL BLOG DELLA SERIE A

Zamparini, ma che dici?«La mafia è un’invenzione»1Il patrondel Palermo agli studenti: «In Sicilia mai avutoimpedimenti»

Fabrizio VitalePALERMO

A lezione da Zamparini.Per un giorno l’univer-

sità di Palermo ha aperto leporte a un docente speciale.Non sono mancate stoccate eprovocazioni. Gli studenti glichiedono se, per via delle sueattività, si sia mai dovuto con-frontare col fenomeno mafio-so. «La mafia? A volte pensosia stata inventata per dareuno stipendio a quelli chefanno antimafia – risponde - èuna battuta che ho fatto almio amico, il presidente delSenato Pietro Grasso. Perchéio in Sicilia non ho mai trova-to alcun impedimento. Le co-se si possono fare anche qui.Sono inattaccabile, non sonocorrotto e non ho mai corrot-to nessuno». Parole infelici,ancor più perché Zampariniha dedicato Palermo-Fioren-tina di domani proprio allamemoria di Giovanni Falconein occasione del 23° anniver-sario di Capaci con l’iniziativa«Un calcio alla Mafia». Ancheperché vanno in contraddi-

zione con quanto il presidentedichiarò nel giugno 2013, com-mentando le offese di FabrizioMiccoli al giudice ucciso da CosaNostra: «Le parole su Falcone?Mamma mia – disse - No com-ment, in ogni caso pensavo giàche Miccoli facesse bene ad an-dare via da Palermo».

CALCIOSCOMMESSE L’argo-mento si sposta, poi, sull’ultimaondata del calcioscommesse.«Quando scommetti su una par-tita di D, dove un giocatore pren-de 100 euro a gara, e gliene pro-mettono 3 mila, quel giocatoremagari lo fa. E’ stato un errorelegalizzare le scommesse sui di-lettanti. In Inghilterra è norma-le, hanno un’altra cultura. Vivia-mo in uno stato biscazziere. Se-rie A a 18 squadre? Una cretina-ta. La vogliono per dividersi ilmalloppo dei diritti tv. Hannocome primo valore il denaro. Sediventassi presidente di Lega ilPalermo si impoverirebbe, men-tre gli Agnelli i soldi li hanno mane vogliono di più».

MERCATO Via Dybala si puntasu altri talenti: Trajkovski giàpreso, nel mirino Calleri, Cassi-ni, ma il nome nuovo è Alberten-go, attaccante dell’Indipendien-te. «Calleri lo seguiamo, ma ap-pena gli altri si accorgono che se-guo un giocatore ci si buttano esale il prezzo. In Sud America or-mai il Palermo ha un nome. I gio-vani vogliono venire da noi per-ché sanno che poi possono anda-re al Psg o al Chelsea. Faremouna squadra molto competitiva,con una rosa di 23-24 titolari.Arriveranno 7 giocatori. Defrel?Ci piace ma è caro. Viviani? Miincontrerò con Sabatini dopo

Roma-Palermo».

DYBALA Svela anche un retro-scena sulla cessione di Dybala.«Thohir me l’ha chiesto. Gli hodetto di darmi subito la cifra in-tera, come la Juve. Mi ha rispo-sto che me la dava in due anni eio ho rifiutato perché devo siste-mare il bilancio. Anche Berlusco-ni mi ha chiamato per Vazquez eDybala. Gli ho detto che gli davoDybala ma Vazquez ce lo tenia-mo per la nuova squadra».

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Gomez trova New York?La viola lo spinge in Usa

to viola fino al 2017 ma vistoche qui non ha trovato fortuna,potrebbe cercare l’America làdov’è sistemata. Pensare oggi aGomez in MLS non è fantasia.L’idea è in realtà più della Fio-rentina che di Mario. In Germa-nia non sembra esserci la fila, inSpagna, dove un tempo si fecesentire addirittura il Real Ma-drid, pure. Così ecco lo sguardoviola che si allunga sulla Legaamericana. I primi ancora timi-di contatti sono stati avviati conNew York, dove alloggiano iRed Bull e i New York City FC.

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Di Natale e signora con la maglia

Massimo MeroiUDINE

L’Udinese anche doma-ni, ultima partita casa-

linga, scenderà in campo conuna divisa multicolore: metàbianconera, metà gialloblù.L’occasione è particolare do-po la vicenda Belloli-omofo-bia: la maglia sarà quella delCastelfranco femminile,squadra pisana ospite del-l’Udinese al Friuli e che pri-ma del fischio d’inizio espor-rà lo striscione «Viva il calciofemminile». Di Natale ieri haposato con la divisa assiemealla moglie Ilenia. Un pezzoquasi unico (il capitano lometterà in palio per un’astabenefica) e che potrebbe di-ventare ancor più pregiato sequella di domani dovesse es-sere l’ultima di Totò al Friulicome calciatore dell’Udine-se. Il capitano ha ammorbi-

L’Udinese per le donneDomani la divisa speciale

dito la posizione rispetto a unpaio di mesi fa quando sembra-va convinto dalla soluzionestraniera. I motivi? Vede che fi-sicamente regge ancora controavversari che potrebbero esseresuoi figli e perché ci sono nuovirecord da raggiungere. Se nellaprossima stagione Di Natale do-vesse segnare 10 gol, riuscireb-be in qualcosa che non è mairiuscito a nessuno: andare indoppia cifra per dieci campio-nati consecutivi. Un mostro diregolarità. Che vuole inseguirealtri record nel nuovo Friuli.

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UDINESE

FIORENTINA

PALERMO

Vincenzo D’Angelo

O tto squadre per dueposti, per una mis-sione che durerà,

guarda caso, otto giorni.Un numero ricorrente, in-somma, per le squadreimpegnate da oggi (e finoal prossimo sabato) neiplayoff Primavera, daiquali usciranno gli ultimidue club che accederannoalle Final Eight scudettoin programma in Liguria,dal 9 al 16 giugno. Giàqualificate per la fase fi-nale Fiorentina, Torino,Inter, Milan, Rome e Bari.Manca una ligure, che po-trebbe arrivare propriodai playoff. Ma se per laSamp sembra un’impresa(oggi a Roma contro laLazio, vincitrice dellaCoppa Italia e in caso dipassaggio del turno trove-rà la vincente di Juve-Pa-lermo), l’obiettivo sem-bra tutt’altro che impossi-bile per lo Spezia di FabioGallo, grande rivelazionedella stagione.

CHE NUMERI Lo Speziainfatti è la seconda mi-glior terza del campiona-to (dietro la Lazio), con18 vittorie (meglio hannofatto solo Fiorentina e Ro-ma) e soprattutto con ilcapocannoniere del tor-neo in rosa Sadiq Umar,24 reti (7 su rigore).Umar è centravanti mo-derno con un fisico parti-colare: è un gigante (192centimetri) molto esile, èquesta caratteristica glipermette di essere letale nelle ripartenze, quandopalla al piede può punta-re alla porta. Non ha an-cora mosso passi ufficialiin prima squadra, eppureil tecnico Nenad Bjelicagli ha prospettato «un fu-turo fenomenale». Da og-gi però, testa solo aiplayoff.

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OGGI, ore 15 Lazio-Sampdoria, Juventus–Palermo (ore 14); Chievo–Udinese, Spezia-Empoli SABATO 30 le semifinali (le due vincenti vanno alle Final Eight)

PRIMAVERA

Playoff, via!Umar-gol:e lo Speziaora sogna

IL COMMENTOdi L.C.

UN INSULTONEL GIORNODI FALCONE

P ur derubricandola eglistesso a battuta, la frasedi Zamparini sulla

«mafia inventata per dare uno stipendio a quelli che fanno antimafia» resta intollerabile, a maggior ragione se pronunciata in un’aula universitaria alla vigilia del 23° anniversario della strage di Capaci. Sull’effettiva esistenza della mafia il presidente del Palermo può chiedere alla signora Maria Falcone e alle migliaia di parenti delle vittime di Cosa Nostra. E magari, se ritiene, scusarsi. Perché sulla mafia non si scherza.

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24 SABATO 23 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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25SABATO 23 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Eurosprint SampMa Eto’o è un rebus1L’attaccante è in affanno: così Mihajlovic, che va a Empoli per sfidare l’amico Sarri, potrebbe promuovere il giovane Djordjevic

Filippo GrimaldiGENOVA

U n presidente in rima: «E’la fine di questo campio-nato, la mia Samp se l’è

guadagnato, domenica voglioun grande risultato, se andia-mo in Europa ce lo saremo me-ritato». Così twittò MassimoFerrero nel pomeriggio di ieri,e la particolarità del Viperetta-pensiero sta nella forma dubi-tativa — forse per la prima vol-ta — riguardo alla Samp pros-sima ventura con il vestito del-l’Europa League.

CHE FATICA Non siamo ancoraagli atti di fede — quelli, sino aquando Mihajlovic siederà sul-la panchina blucerchiata, nonli vedremo mai, è una certezza— però il fatto stesso che Fer-rero sia cauto dimostra quantopesante sia stato, ad esempio,l’errore macroscopico di Eto’odurante la sfida contro la La-zio, una settimana, sul risulta-

to ancora di zero a zero. Certoil camerunese non si discute,ma è indubbio che il suo rendi-mento, anche in fase realizza-tiva, sia calato nelle ultime set-timane. Insieme, va detto, aquello di tutta la squadra, cheha perso in efficacia sottopor-ta, oltre che in rendimento.Sotto la guida di Mihajlovic, iblucerchiati sono andati a ve-locità altissime per oltre metàstagione, ed era fatale che allafine persino il carisma di Sinisanulla potesse (nè possa oggi)contro un fisiologico affatica-mento del gruppo. Prova ne siala decisione — non certo unanovità — di annullare la sedu-ta di ieri presa da Mihajlovic.

BEATA GIOVENTU’ Ecco perchédomani, ad Empoli, è possibileche l’allenatore serbo dia spa-zio al giovane Djordjevic, ches’è già giocato brillantementeil primo jolly vero ottenuto daMihajlovic in occasione dellatrasferta di Udine. Giovane, sidiceva, Luka, ma tutt’altro che

inesperto. Il montenegrino,appena ventenne, ha lavoratoinfatti quasi stabilmente con ilgruppo di Mihajlovic, giocan-do poi spesso con la Primaveradi Chiesa. Lì è andato segnocon regolarità — sei centri insette partite —, ma dove hameglio impressionato è statonella gara di San Siro control’Inter, in coppa Italia. LìMihajlovic ha capito che suquesto ragazzo era il caso di in-vestire qualcosa. Domani lacontroprova, a casa dell’amicoSarri?

PORTE APERTE Già, amico. E’indubbio che il feeling fraMihajlovic e il collega dell’Em-poli sia reale, come ha dimo-strato la visita di aggiorna-mento di Sinisa a Empoli du-rante la sosta della serie A, afine marzo. Sarri erede del ser-bo? Presto sapremo, anche se -come ha confermato il d.s. Ostia Gazzetta Tv - la candidaturadi Zenga è la più forte.

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Tecnici contro: Maurizio Sarri, 56 anni, e Sinisa Mihajlovic, 46 PEGASO

PALOSCHIÈ l’uomo dei finali di stagione

BRIENZACesena in B, ma lui vorrà farsi notare

MORASIl Parma davanti non fa paura

DE VRIJLa Lazio ha di nuovo la sua colonna dietro

MORATAMagic moment, se ce ne è uno. Ed è pure fresco, senza coppe prima

B. VALERONiente, stagione avara di spunti

PALOMBOIl capitano ha esaurito le pile nel finale?

PELUSOTra acciacchi e pagelle basse, non ci siamo

NAGATOMOGli tocca Iago, uno dei più in forma della A

EL SHAARAWYLa prima da titolare dopo parecchi mesi: teniamoci bassi...

DAMMI IL 5LE SICUREZZE

5 DA PAURAIL RISCHIATUTTO

CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F S

JUVENTUS 83 36 25 8 3 67 21

ROMA 67 36 18 13 5 51 28

LAZIO 66 36 20 6 10 66 34

NAPOLI 63 36 18 9 9 67 47

FIORENTINA 58 36 16 10 10 55 44

GENOA 56 36 15 11 10 58 42

SAMPDORIA 54 36 13 15 8 45 39

INTER 52 36 13 13 10 53 42

TORINO 51 36 13 12 11 43 42

PALERMO 46 36 11 13 12 49 51

MILAN 46 36 11 13 12 50 49

VERONA 44 36 11 11 14 45 61

SASSUOLO 43 36 10 13 13 45 56

CHIEVO 42 36 10 12 14 27 37

UDINESE 41 36 10 11 15 40 51

EMPOLI 41 36 8 17 11 42 47

ATALANTA 36 36 7 15 14 36 53

CAGLIARI 28 36 6 10 20 43 65

CESENA 24 36 4 12 20 36 67

PARMA (-7) 17 36 6 6 24 29 71

CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS

EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI

DOMENICA 31 MAGGIO, ore 20.45ATALANTA-MILAN (1-0)

CAGLIARI-UDINESE (2-2)

FIORENTINA-CHIEVO (2-1)

SAMPDORIA-PARMA (2-0)

INTER-EMPOLI (0-0)

NAPOLI-LAZIO (1-0)

ROMA-PALERMO (1-1)

SASSUOLO-GENOA (3-3)

TORINO-CESENA (3-2)

VERONA-JUVENTUS (0-4)

20 RETI Tevez (2, Juventus).

19 RETI Icardi (4, Inter);

Toni (3, Verona).

16 RETI Menez (8, Milan); Higuain (3, Napoli).

15 RETI Gabbiadini (Napoli; 7 nella Sampdoria).

14 RETI Berardi (6, Sassuolo); Di Natale (1, Udinese).

13 RETI Iago Falque’ (2, Genoa); Dybala (3, Palermo);

Quagliarella (3, Torino).

12 RETI Klose (Lazio).

PROSSIMO TURNO

MARCATORI

OGGI Ore 18 Juve-Napoli (3-1)Ore 20.45 Genoa-Inter (1-3) DOMANI Ore 12.30 Empoli-Samp (0-1) Ore 15 Cesena-Cagliari (1-2),Chievo-Atalanta (1-1), Palermo-Fiorentina (3-4), Parma-Verona (1-3),Udinese-Sassuolo (1-1)Ore 20.45 Milan-Torino (1-1) LUNEDÌ Ore 18 Lazio-Roma (2-2)

PROGRAMMA

2. VIVIANO

99. ETO’O21. SORIANO

24. MURIEL

26. SILVESTRE

5. ROMAGNOLI

19. REGINI

14. OBIANG

17. PALOMBO

30. ACQUAH 29. DE SILVESTRI

2. LAURINI

24. RUGANI

19. BARBA

23. HYSAJ

11. CROCE9. MCHEDLIDZE

5. SAPONARA 7. MACCARONE6. VALDIFIORI

8. SIGNORELLI28. BASSI

DOMANI ore 12.30 a EmpoliSTADIO CastellaniANDATA 0-1

PANCHINA 33 Sepe, 1 Pugliesi, 50 Somma, 26 Tonelli, 88 Vecino, 4 Diousse, 21 Mario Rui, 25 Brillante, 30 Gemignani, 27 Zielinski, 20 Pucciarelli, 10 Tavano ALLENATORE SarriBALLOTTAGGI Mchedlidze-Pucciarelli 60–40%SQUALIFICATI Verdi (1)DIFFIDATI Maccarone, Zielinski, MchedlidzeINDISPONIBILI nessunoALTRI Biggeri, GuarenteDRITTE SÌ Maccarone NO Laurini

PANCHINA 88 Frison, 33 Romero,86 Cacciatore, 25 A. Coda, 20 Munoz,

6 Duncan, 77 Wszolek, 22 Rizzo, 8 Correa,9 Okaka, 27 L. Djordjevic, 18 Bergessio.

ALLENATORE Mihajlovic.BALLOTTAGGI Eto’o-L. Djordjevic 60-40%.

SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI Viviano, Duncan, Munoz, Palombo, Silvestre, Soriano.

INDISPONIBILI Eder e Mesbah (stagione finita).ALTRI Marchionni, De Vitis, Ivan, Massolo, Lulic.

DRITTE SÌ Muriel NO Eto’o

41PUNTI

54PUNTI

EMPOLI4-3-1-2

SAMPDORIA4-3-1-2

ARBITRO CalvareseASSISTENTI De Luca-Ranghetti

IV La RoccaADD. Cervellera-Candussio

PREZZI da 20 a 110 euroTV Sky Supercalcio

HD, Calcio 1 HD

1

2.45X

3.402

2.70

� Per la giornata di commemorazione dei 100 anni della Grande Guerra, si osserverà un minuto di silenzio durante tutte le gare in programma domenica 24 maggio. I giocatori e gli arbitri di Serie A entreranno in campo con una maglia con la scritta «Ricorda». Questa iniziativa fa seguito alla commemorazione avvenuta lo scorso gennaio, nella qualela Figc, in collaborazione con il Coni, ha deposto presso lo stadio Olimpico di Roma una stele a ricordo di tutti i calciatori scomparsi durante il Primo Conflitto Mondiale.

L’INIZIATIVA La Serie A ricordala Grande Guerra

37aGIORNATA

Magic +3RCampionato

I VERDETTI: JUVENTUS CAMPIONE D’ITALIA,PARMA, CESENA E CAGLIARI GIÀ RETROCESSI

� «Mi auguro che Sinisa Mihajlovic resti anche la prossima stagione. Se dovesse andar via, Walter Zenga è un profilo che ci piace molto. Il presidente Ferrero l’ha incontrato più volte: Walter ci ha colpito per il suo entusiasmo e la grande personalità e competenza dimostrata. Ha maturato una notevole esperienza internazionale». Parola di Carlo Osti. Il direttore sportivo della Sampdoria, ospite di Carlo Laudisa e Federica Migliavacca alla trasmissione «CalcioMarket» su Gazzetta Tv, ha fatto il punto sulle strategie di mercato dei blucerchiati: «La nostra politica dev’essere quella di valorizzare giovani talenti. Vogliamo riscattare Viviano, ma saremo costretti a cessioni importanti per fare cassa». Obiang e Soriano sono nel mirino del Napoli, ma dall’estero appaiono pronti al blitz: «Sono arrivate offerte da Premier League (West Ham per Obiang) e Bundesliga (Schalke04 per Soriano). Abbiamo offerto il rinnovo a Silvestre e Munoz».

Nicolò Schira© RIPRODUZIONE RISERVATA

OSPITE DI GAZZETTA TV

Osti, d.s. doriano «È vero, Zengaci piace molto»

Page 26: La Gazzetta dello Sport (05-23-2015)

26

1. NETO

14. M. FERNANDEZ72. ILICIC

74. SALAH17. JOAQUIN7. PIZARRO

20. BORJA VALERO

15. SAVIC

2. GO. RODRIGUEZ

23. PASQUAL

40. TOMOVIC

2. VITIELLO

4. ANDELKOVIC 7. LAZAAR

28. JAJALO

27. RIGONI

3. RISPOLI

9. DYBALA20. VAZQUEZ

99. BELOTTI

12. G. GONZALEZ

70. SORRENTINO

45. ANDUJAR

88. INLER

9. HIGUAIN

7. CALLEJON

17. HAMSIK

14. MERTENS

19. D. LOPEZ33. ALBIOL

5. BRITOS

31. GHOULAM

11. MAGGIO

20. PADOIN

15. BARZAGLI

5. OGBONNA

22. ASAMOAH

6. POGBA11. COMAN

37. PEREYRA 9. MORATA8. MARCHISIO

27. STURARO1. BUFFON

OGGI ore 18 a TorinoSTADIO Juventus StadiumANDATA 3-1

PANCHINA 30 Storari, 34 Rubinho, 19 Bonucci, 3 Chiellini, 33 Evra, 21 Pirlo, 23 Vidal, 39 Marrone, 7 Pepe, 10 Tevez, 14 Llorente, 32 MatriALLENATORE AllegriBALLOTTAGGI Sturaro-Matri 60-40%, Coman-Llorente 60-40% SQUALIFICATI Lichtsteiner (1)DIFFIDATI De Ceglie, Vidal, Pereyra, Chiellini e SturaroINDISPONIBILI Caceres (da valutare), Romulo (stagione finita)ALTRI De CeglieDRITTE SÌ Morata NO Asamoah

PANCHINA 1 Rafael, 15 Colombo,4 Henrique, 3 Strinic, 8 Jorginho, 77 Gargano,

23 Gabbiadini, 24 InsigneALLENATORE Benitez

BALLOTTAGGI D. Lopez-Gargano 60-40%SQUALIFICATI Koulibaly (1)

DIFFIDATI Albiol, Maggio, BritosINDISPONIBILI Mesto, D. Zapata (da valutare), Michu,

Zuniga, De Guzman (stagione finita)ALTRI Uvini

DRITTE SÌ Mertens NO Britos

83PUNTI

63PUNTI

JUVENTUS4-3-1-2

NAPOLI4-2-3-1

1. RAFAEL

11. JANKOVIC

9. TONI

70. FERNANDINHO

8. OBBADI

77. TACHTSIDIS

10. HALLFREDSSON

4. MARQUEZ

18. MORAS

3. E. PISANO

26. SALA

2. CASSANI

4. MENDES

28. FEDDAL

18. GOBBI

8. J. MAURI

26. VARELA

17. PALLADINO

80. JORQUERA

5. GHEZZAL

23. NOCERINO

83. MIRANTE

DOMANI ore 15 a ParmaSTADIO TardiniANDATA 1-3

PANCHINA 22 Iacobucci, 1 Bertozzi, 6 Lucarelli, 13 Prestia, 58 Esposito, 37 Broh, 3 Lila, 31 Mariga, 14 Galloppa, 21 Lodi, 34 Haraslin, 88 M. Coda ALLENATORE DonadoniBALLOTTAGGI Palladino-M. Coda 55-45%, J. Mauri-Lila 55-45% SQUALIFICATI nessunoDIFFIDATI Varela, LodiINDISPONIBILI Costa, Santacroce e Bajza (da valutare) ALTRI Ravanelli, Rossetto, Taider, Erlic DRITTE SÌ Varela NO Cassani

PANCHINA 22 Benussi, 95 Gollini,2 Gu. Rodriguez, 25 Marques, 5 Sorensen,

33 Agostini, 28 Brivio, 19 Greco,20 Christodoulopoulos, 27 Valoti, 17 N. Lopez,

7 Saviola ALLENATORE MandorliniBALLOTTAGGI Fernandinho-N. Lopez 70-30%,

Tachtsidis-Greco 70-30%, Jankovic-Saviola 60-40%SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI Martic, Pisano, Hallfredsson,

Christodoulopoulos, N. Lopez, ToniINDISPONIBILI Ionita (stagione finita), J. Gomez (da valutare)

ALTRI Martic, Campanharo, Fares, CappelluzzoDRITTE SÌ Toni NO Marquez

17PUNTI

44PUNTI

PARMA4-5-1

VERONA4-3-3

1. HANDANOVIC

8. PALACIO

88. HERNANES9. ICARDI

10. KOVACIC

18. MEDEL

77. BROZOVIC

23. RANOCCHIA

5. JUAN JESUS

55. NAGATOMO

33. D’AMBROSIO

14. RONCAGLIA

8. BURDISSO

4. DE MAIO

16. LESTIENNE

19. PAVOLETTI

24. IAGO

33. KUCKA

88. RINCON

21. EDENILSON

91. BERTOLACCI

1. PERIN

OGGI ore 20.45 a GenovaSTADIO FerrarisANDATA 1-3

PANCHINA 23 Lamanna, 39 Sommariva, 2 Tambè, 5 Izzo, 38 Mandragora, 35 Soprano, 37 Panico, 93 Laxalt, 20 T. Costa, 10 PerottiALLENATORE GasperiniBALLOTTAGGI Lestienne-T. Costa 60-40% SQUALIFICATI nessunoDIFFIDATI Edenilson, Niang, Laxalt, Rincon, Pavoletti INDISPONIBILI Marchese, Borriello, Ariaudo (stagione finita)ALTRI Gulli, Bergdich, Antonini, Franchetti, Ghiglione, Prisco, Parente, FalouDRITTE SÌ Iago NO Lestienne

PANCHINA 30 Carrizo, 6 Andreolli,14 Campagnaro, 21 Santon, 26 Felipe,

54 Donkor, 17 Kuzmanovic, 20 Obi, 27 Gnoukouri,28 Puscas, 91 Shaqiri, 97 Bonazzoli

ALLENATORE ManciniBALLOTTAGGI Nagatomo-Felipe 60-40%

SQUALIFICATI nessunoDIFFIDATI Campagnaro, D’Ambrosio, Dodò, Kovacic, Palacio,

Shaqiri. INDISPONIBILI Dodò e Jonathan (stagione finita), Vidic(3 giorni), Podolski (3), Guarin (5)

ALTRI Berni, DimarcoDRITTE SÌ Hernanes NO Nagatomo

56PUNTI

52PUNTI

GENOA3-4-3

INTER4-3-1-2

DOMANI ore 15 a PalermoSTADIO BarberaANDATA 3-4

PANCHINA 1 Ujkani, 68 Fulignati, 5 Milanovic, 19 Terzi, 22 Ortiz, 13 Emerson, 21 Quaison, 33 Daprelà, 14 Della Rocca, 25 Maresca, 10 Joao Silva, 96 Bentivegna ALLENATORE IachiniBALLOTTAGGI Belotti-Quaison 60-40%, Belotti-Della Rocca 60-40 %SQUALIFICATI Chocev (1)DIFFIDATI Terzi, Vitiello, Vazquez, Dybala, Daprelà, Bolzoni, Morganella INDISPONIBILI Bolzoni e Morganella (stagione finita), Makienok (da valutare) ALTRI E. Barreto, Monteleone DRITTE SÌ Dybala NO Andelkovic

PANCHINA 12 Tatarusanu, 19 Basanta,28 Alonso, 6 Vargas, 16 Kurtic, 5 Badelj,

10 Aquilani, 9 Gilardino, 33 M. Gomez,29 Bernardeschi, 38 Rosi

ALLENATORE MontellaBALLOTTAGGI Pizarro-Badelj 60-40%,

Ilicic-Gilardino 60-40%SQUALIFICATI Diamanti (1)

DIFFIDATI Basanta, M. Gomez, Kurtic, Neto, Borja ValeroINDISPONIBILI Rossi, Babacar e Richards (stagione finita)

ALTRI Lupatelli, El Hamdaoui, Octavio, Lezzerini, Rosati, BagadurDRITTE SÌ Ilicic NO Borja Valero

46PUNTI

58PUNTI

PALERMO3-4-1-2

FIORENTINA4-3-2-1

PORTIERIGIOCATORE MEDIA

VOTOMAGIC MEDIA

MAGIC MESE

MAGIC CAMPO

OPTA INDEX

GAZZA INDEX

ABBIATI (MIL) 6.00 5.12 - 5.63 - - aAGLIARDI (CES) 6.11 4.11 3.25 4.13 562 - aANDUJAR (NAP) 5.73 4.42 3.25 3.75 389 35 aAVRAMOV (ATA) 5.00 3.00 - 3.00 354 - aBARDI (CHI) 6.15 5.14 - 5.13 939 - RBASSI (EMP) 5.70 3.75 4.75 2.50 291 - RBENUSSI (VER) 6.06 4.47 - 3.93 1151 78 SBERISHA (LAZ) 6.15 5.55 7.50 6.20 1120 - aBIGGERI (EMP) - 6.00 - - - - aBIZZARRI (CHI) 6.31 5.52 5.50 5.36 816 75 SBRESSAN (CES) - - - - - - aBRKIC (CAG) 6.16 4.53 5.63 4.83 818 83 aBUFFON (JUV) 6.36 5.89 4.75 5.77 579 68 RCARRIZO (INT) 7.00 4.00 - 4.00 - - aCOLOMBO (NAP) - - - - - - aCONSIGLI (SAS) 6.20 4.66 4.25 4.36 657 68 SCRAGNO (CAG) 5.68 3.82 - 4.21 - 59 aDE SANCTIS (ROM) 6.15 5.40 5.63 5.35 1065 64 aDIEGO LOPEZ (MIL) 6.30 4.93 4.75 5.25 688 69 SFREZZOLINI (ATA) 6.50 5.50 - 5.50 760 - RFRISON (SAM) - - - - - - aFULIGNATI (PAL) - - - - - - aGOLLINI (VER) 6.50 4.83 - 4.75 844 - aHANDANOVIC (INT) 6.27 5.41 5.25 5.53 727 56 SIACOBUCCI (PAR) 5.42 4.06 - 4.50 259 - aICHAZO (TOR) - 6.00 - - - - aKARNEZIS (UDI) 6.34 4.99 4.75 4.72 1065 83 aLAMANNA (GEN) 6.36 6.29 - 6.75 - - aLEALI (CES) 5.84 4.25 - 4.40 - 55 aMARCHETTI (LAZ) 6.14 5.12 5.67 4.97 789 72 RMASSOLO (SAM) - - - - - - aMERET (UDI) - 6.00 - - - - aMIRANTE (PAR) 6.15 4.39 3.33 5.20 1255 84 aNETO (FIO) 6.23 5.00 4.75 4.61 569 62 RPADELLI (TOR) 5.96 4.96 4.00 4.54 361 51 aPERIN (GEN) 6.53 5.45 5.25 5.38 1031 72 aPOMINI (SAS) 6.50 5.50 - 5.00 - - aPUGLIESI (EMP) - 6.00 - - - - aRAFAEL C.B. (NAP) 5.87 4.57 - 4.88 - 31 aRAFAEL D.A. (VER) 6.11 4.64 4.75 4.83 710 71 RROMERO S. (SAM) 6.35 5.40 - 5.10 - - aRUBINHO (JUV) - - - - - - aSCUFFET (UDI) - 6.00 - - - - aSECULIN (CHI) - 6.00 - - - - aSEPE (EMP) 6.10 4.90 4.33 5.00 775 70 aSKORUPSKI (ROM) 5.75 4.25 - 2.50 - - aSOMMARIVA (GEN) - 6.00 - 6.00 - - aSORRENTINO (PAL) 6.18 4.74 5.50 5.03 1246 80 RSPORTIELLO (ATA) 6.38 5.03 3.83 5.53 500 64 SSTORARI (JUV) 6.30 5.50 5.75 5.33 1278 - aSTRAKOSHA (LAZ) - - - - - - aTATARUSANU (FIO) 6.19 4.56 - 4.88 - - aUJKANI (PAL) 5.83 4.50 4.25 2.50 781 - aVIVIANO (SAM) 6.21 5.15 4.75 4.68 669 60 a

DIFENSORIGIOCATORE MEDIA

VOTOMAGIC MEDIA

MAGIC MESE

MAGIC CAMPO

OPTA INDEX

GAZZA INDEX

ABATE (MIL) 5.80 5.83 5.00 5.68 320 55 SACERBI (SAS) 5.97 6.12 5.75 6.40 750 68 aAGOSTINI (VER) 5.52 5.32 5.17 5.28 358 58 aALBIOL (NAP) 5.64 5.39 4.75 5.17 752 42 aALEX (MIL) 5.76 5.74 7.17 5.50 855 68 RALONSO (FIO) 5.52 5.52 - 5.70 536 57 aANDELKOVIC (PAL) 5.63 5.48 5.50 5.47 384 54 aANDREOLLI (INT) 5.83 5.83 - 6.00 - - a

ASTORI (ROM) 5.89 5.83 5.67 6.00 972 54 aAVELAR (CAG) 5.62 5.83 6.00 6.30 1050 81 aBALZANO (CAG) 5.63 5.46 5.33 5.90 916 77 aBALZARETTI (ROM) - - - - - - aBARBA (EMP) 6.17 6.50 6.25 7.17 651 67 RBARZAGLI (JUV) 6.25 6.12 6.13 6.30 887 - aBASANTA (FIO) 5.70 5.89 5.67 5.50 697 59 aBASTA (LAZ) 6.12 6.10 6.38 6.46 831 69 RBELLINI (ATA) 5.73 5.60 5.83 5.79 629 63 SBENALOUANE (ATA) 5.78 5.62 5.83 5.42 246 56 aBIANCO (SAS) 5.25 4.75 - 4.50 - - aBIAVA (ATA) 6.08 6.25 8.25 6.06 840 72 aBIRAGHI (CHI) 5.56 5.38 5.67 5.25 656 64 aBOCCHETTI (MIL) 5.43 5.36 5.00 5.20 132 - aBONERA (MIL) 5.71 5.50 5.00 6.08 -164 47 SBONUCCI (JUV) 6.16 6.31 6.25 6.72 942 73 aBRAAFHEID (LAZ) 5.80 5.70 5.83 5.43 276 55 aBRITOS (NAP) 5.56 5.28 4.00 4.70 529 36 aBRIVIO (VER) 5.65 5.62 - 5.56 880 69 aBUBNJIC (UDI) 5.62 5.62 - - 1076 - aBURDISSO (GEN) 5.88 5.79 5.50 5.72 556 55 aCACCIATORE (SAM) 5.85 5.75 - 5.42 290 - RCAMPAGNARO (INT) 5.50 5.31 - 5.25 - - aCANNAVARO (SAS) 5.74 5.50 5.33 5.27 565 62 RCAPELLI (CES) 5.57 5.38 5.13 5.57 199 59 SCAPUANO (CAG) 5.88 5.79 - 5.90 - 59 aCASSANI (PAR) 5.46 5.50 5.25 5.57 137 55 SCAVANDA (LAZ) 6.12 6.04 - 6.50 - 51 aCEPPITELLI (CAG) 5.54 5.40 5.67 5.46 691 73 aCESAR (CHI) 5.89 5.62 5.88 5.44 707 66 aCHERUBIN (ATA) 5.58 5.58 - 5.79 208 55 RCHIELLINI (JUV) 6.04 5.95 5.75 6.18 674 66 aCIANI (LAZ) 5.82 5.77 5.63 6.00 845 - aCODA (SAM) 6.00 6.00 - - -74 - RCOLE (ROM) 5.59 5.50 - 4.88 - - aDAINELLI (CHI) 6.04 5.88 6.17 6.00 410 62 aD'AMBROSIO (INT) 5.70 5.62 5.63 5.64 907 52 aDANILO (UDI) 6.03 6.13 5.63 6.14 525 66 aDAPRELA' (PAL) 5.66 5.56 5.67 5.58 370 54 RDARMIAN (TOR) 6.10 6.32 6.50 6.00 640 58 aDE MAIO (GEN) 5.98 5.98 6.00 6.13 654 58 SDE SILVESTRI (SAM) 5.94 6.19 6.83 6.18 1000 64 RDE VRIJ (LAZ) 6.09 6.00 - 6.15 284 58 RDEL GROSSO (ATA) 5.80 5.90 - 5.58 638 - aDIAKITE (CAG) 5.62 5.44 5.33 5.75 439 - SDOMIZZI (UDI) 5.86 5.67 4.50 5.72 115 56 SDONKOR (INT) 5.50 5.00 - 4.00 - - aDRAME' (ATA) 5.55 5.50 5.67 5.50 727 64 aEDENILSON (GEN) 6.06 6.11 6.33 6.11 872 63 aEMANUELSON (ATA) 6.06 6.22 - 6.13 - - SEMERSON (PAL) 5.62 5.62 - 5.75 - - aEVRA (JUV) 5.98 6.08 - 6.38 1139 76 aFEDDAL (PAR) 5.50 5.53 5.67 5.94 706 68 aFELIPE (INT) 5.42 5.42 - 5.08 893 49 aFONTANESI (SAS) 6.25 6.25 6.25 - 613 - aFREY (CHI) 5.84 5.80 6.00 5.88 512 64 aGABRIEL SILVA (UDI) 5.40 5.45 - 5.29 - - aGASTON SILVA (TOR) 6.00 5.80 5.67 5.75 491 - SGAZZOLA (SAS) 5.61 5.50 - 5.55 - 50 aGENTILETTI (LAZ) 6.67 7.67 - 6.50 1339 - RGHOULAM (NAP) 5.68 5.66 5.17 5.06 807 43 SGLIK (TOR) 6.32 6.88 6.00 6.37 628 58 aGOBBI (PAR) 5.68 5.60 5.63 5.89 619 66 SGONZALEZ ALE. (CAG) 5.41 5.27 - 5.00 - - aGONZALEZ G. (PAL) 6.12 6.12 5.88 6.35 610 61 aHENRIQUE (NAP) 5.39 5.33 - 5.50 715 - aHOLEBAS (ROM) 5.61 5.68 - 5.42 698 47 RHYSAJ (EMP) 5.81 5.78 6.00 5.88 549 63 aIZZO (GEN) 6.15 6.29 5.67 6.00 462 54 RJANSSON (TOR) 5.71 5.56 6.25 4.33 914 - RJUAN JESUS (INT) 5.70 5.48 5.67 5.50 964 53 a

KRAJNC (CES) 5.50 5.42 5.25 5.65 398 62 RLAURINI (EMP) 5.69 5.54 5.25 5.63 292 57 aLAZAAR (PAL) 5.89 6.19 5.83 6.17 623 60 aLONGHI (SAS) 5.74 5.68 5.25 5.72 565 62 RLUCARELLI (PAR) 5.52 5.44 5.00 5.62 304 58 SLUCCHINI (CES) 5.69 5.63 - 5.71 47 57 SMAGGIO (NAP) 5.69 5.56 5.00 5.50 1118 49 aMAGNUSSON (CES) 5.55 5.50 - 5.38 - - aMAICON (ROM) 5.92 6.12 - 5.90 - 33 aMANOLAS (ROM) 6.05 5.90 5.63 5.79 717 49 aMARIO RUI (EMP) 5.92 5.94 6.00 5.93 401 60 RMARQUES (VER) 5.67 5.47 - 5.61 412 61 SMARQUEZ (VER) 5.58 5.40 5.25 5.78 619 65 SMASIELLO (TOR) 6.00 6.00 - 6.00 - - aMASIELLO A. (ATA) 5.73 5.64 5.83 6.00 402 - aMAURICIO (LAZ) 5.57 5.29 4.33 5.21 585 58 aMESBAH (SAM) 5.53 5.47 - 5.36 127 45 RMEXES (MIL) 5.74 5.79 - 6.56 527 62 aMILANOVIC MILAN (PAL) - - - - - - aMOLINARO (TOR) 5.79 5.74 6.00 5.65 453 53 RMORAS (VER) 5.80 5.82 7.00 6.19 919 73 RMORETTI (TOR) 6.03 6.00 5.17 5.94 748 58 aMUNOZ (SAM) 6.06 6.15 6.00 5.88 694 58 aMURRU (CAG) 5.20 4.80 - 4.83 353 - RNAGATOMO (INT) 5.59 5.45 5.75 5.75 196 - SNATALI (SAS) 6.00 6.00 - - 46 - aNOVARETTI (LAZ) 5.50 5.20 - 5.00 - - SOGBONNA (JUV) 5.98 5.88 6.17 6.31 439 63 SORTIZ (PAL) - - - - - - aPALETTA (MIL) 5.71 5.55 5.67 5.44 490 59 RPASQUAL (FIO) 6.12 6.50 - 5.69 1492 74 RPASQUALE (UDI) 5.64 5.53 - 5.50 -37 55 aPEDRO MENDES (PAR) 5.80 5.66 5.25 5.86 241 59 SPELUSO (SAS) 5.58 5.40 5.88 5.54 650 65 aPERES (TOR) 6.03 6.29 6.67 6.10 633 57 aPERICO (CES) 5.61 5.42 5.50 5.45 242 60 aPIRIS (UDI) 5.83 5.72 5.50 5.84 529 66 SPISANO E. (VER) 5.55 5.37 5.63 5.11 751 66 aRAMI (MIL) 5.65 5.72 - 5.42 375 56 RRANOCCHIA (INT) 5.92 5.97 5.67 6.25 627 48 aREGINI (SAM) 5.60 5.46 5.50 5.25 577 53 RRENZETTI (CES) 5.91 5.84 5.38 6.05 556 66 SRISPOLI (PAL) 5.72 5.72 5.83 5.64 596 59 RRODRIGUEZ GON. (FIO) 5.95 6.30 6.50 6.06 1189 70 RRODRIGUEZ GUI. (VER) 5.62 5.46 5.25 5.07 478 60 aROMAGNOLI (SAM) 5.89 5.89 5.50 5.61 709 56 aRONCAGLIA (GEN) 5.85 5.68 5.38 6.04 617 56 aROSI (FIO) 5.71 5.64 - 6.00 - - aROSSETTINI (CAG) 5.73 5.83 7.17 6.00 1400 89 SRUGANI (EMP) 6.14 6.32 6.38 6.28 665 67 aSANTON (INT) 6.12 6.12 - 6.25 1314 - aSARDO (CHI) 5.71 5.69 - 5.50 77 - SSAVIC (FIO) 5.85 5.89 5.75 5.93 735 61 RSCALONI (ATA) 5.75 5.75 - 5.50 - - aSILVESTRE (SAM) 6.04 5.94 6.17 5.77 601 57 aSOMMA (EMP) 5.75 5.67 - 5.50 - - aSORENSEN (VER) 5.56 5.39 - 5.36 250 - aSTENDARDO (ATA) 5.85 6.00 - 6.05 214 57 SSTRINIC (NAP) 5.67 5.83 - 5.92 1127 - aTAMBE (GEN) 5.75 5.75 - 6.00 65 - RTERZI (PAL) 5.64 5.54 - 5.83 921 65 aTOMOVIC (FIO) 5.64 5.73 6.00 5.69 1057 67 RTONELLI (EMP) 5.98 6.42 6.00 6.47 730 67 aTOROSIDIS (ROM) 5.76 5.84 6.25 5.56 975 54 RVITIELLO (PAL) 5.97 6.06 6.50 6.22 764 64 aVOLTA (CES) 5.62 5.48 - 5.56 55 57 SWAGUE (UDI) 5.83 6.50 - 7.13 - - aYANGA MBIWA (ROM) 5.67 5.60 6.00 5.45 527 45 RZACCARDO (MIL) 6.00 7.50 - 10.00 - - aZAPATA C. (MIL) 5.82 5.59 - 5.71 - - aZAPPACOSTA (ATA) 5.94 6.25 5.67 6.32 377 59 a

ZUKANOVIC (CHI) 5.93 5.94 - 6.29 - 52 S

CENTROCAMPISTIGIOCATORE MEDIA

VOTOMAGIC MEDIA

MAGIC MESE

MAGIC CAMPO

OPTA INDEX

GAZZA INDEX

ACQUAH (SAM) 5.73 5.59 6.50 5.80 904 63 SALLAN (UDI) 6.09 6.21 6.33 6.44 1270 82 aAQUILANI (FIO) 5.81 5.71 5.33 5.63 1081 65 aASAMOAH (JUV) 5.92 5.83 - 5.75 - - aBADELJ (FIO) 5.50 5.44 5.67 5.41 1043 65 aBADU (UDI) 5.83 5.93 4.75 6.14 298 63 SBARELLA (CAG) 6.00 5.50 - - 80 - aBASELLI (ATA) 5.92 6.03 - 6.25 1031 65 aBASHA (TOR) 5.88 6.20 - 6.33 - - aBENASSI (TOR) 5.83 5.98 5.33 5.92 325 48 SBERTOLACCI (GEN) 6.31 6.80 9.50 7.00 1768 72 aBIONDINI (SAS) 5.86 5.80 6.17 5.64 548 65 aBIRSA (CHI) 5.94 5.91 6.00 5.94 549 59 aBORJA VALERO (FIO) 5.94 6.12 6.25 6.17 590 61 RBRIENZA (CES) 6.16 7.09 7.38 7.82 1139 77 aBRIGHI (SAS) 5.72 5.62 5.33 5.61 515 63 aBRILLANTE (EMP) 4.50 5.25 - - - - aBROZOVIC (INT) 5.83 5.58 5.75 5.58 625 45 aCANDREVA (LAZ) 6.42 7.37 8.50 8.47 1282 76 aCASCIONE (CES) 5.87 5.69 5.88 5.73 683 65 aCATALDI (LAZ) 5.92 5.71 6.25 6.40 1297 69 aCHIBSAH (SAS) 5.83 5.83 - 6.00 390 - aCHRISTODOULOPOULOS (VER) 6.00 6.28 - 6.58 202 54 RCIGARINI (ATA) 5.98 5.87 5.88 5.71 748 60 SCOFIE (CHI) 5.79 5.77 - 5.70 752 60 aCOMAN (JUV) 6.00 6.17 - 7.00 652 - aCORREA (SAM) 5.33 5.33 - 5.00 767 - aCOSTA T. (GEN) 6.20 6.92 8.33 7.50 953 - aCRISETIG (CAG) 5.75 5.60 6.00 5.57 912 74 aCROCE (EMP) 6.23 6.27 6.38 6.26 737 67 SD'ALESSANDRO (ATA) 5.82 5.78 6.13 5.71 630 58 aDAVID LOPEZ (NAP) 5.80 5.77 5.67 5.73 929 43 aDE FEUDIS (CES) 5.77 5.66 5.50 5.77 483 61 RDE JONG (MIL) 5.85 5.98 5.50 6.15 796 65 aDE ROSSI (ROM) 5.90 5.88 6.00 6.05 946 51 RDE VITIS (SAM) - - - - - - aDELLA ROCCA (PAL) 5.83 5.67 - 6.00 550 - RDESSENA (CAG) 5.86 5.96 5.67 6.04 620 70 aDUNCAN (SAM) 5.90 6.02 7.67 6.17 1174 70 REKDAL (CAG) 6.09 6.45 6.63 6.97 1204 82 aEL KADDOURI (TOR) 5.97 6.17 7.50 6.50 1005 64 aEVANGELISTA (UDI) 5.25 5.40 - 5.17 - - aFELIPE ANDERSON (LAZ) 6.48 7.68 6.63 7.46 898 66 aFERNANDES (UDI) 5.74 5.96 5.75 6.05 303 64 SFERNANDEZ M. (FIO) 6.23 6.60 6.25 6.68 765 64 RFETFATZIDIS (CHI) 6.06 6.72 - 7.88 217 - SFLORENZI (ROM) 6.14 6.59 8.67 6.29 1249 59 aGALLOPPA (PAR) 5.57 5.59 - 5.50 - 52 aGARGANO (NAP) 6.02 5.92 4.50 5.50 545 34 aGAZZI (TOR) 6.09 5.89 6.17 5.77 860 59 aGNOUKOURI (INT) 6.50 6.25 - - 128 - SGOMEZ (ATA) 6.08 6.42 7.75 6.64 1421 75 aGONZALEZ ALV. (TOR) 5.71 5.86 - 5.75 796 - aGRASSI (ATA) 6.00 6.00 - - - - aGRECO (VER) 5.82 5.68 5.33 5.82 955 62 aGUARENTE (EMP) - 6.00 - - - - aGUILHERME (UDI) 5.64 5.67 5.38 5.62 659 68 aHALLFREDSSON (VER) 5.98 6.20 7.50 6.42 983 67 aHAMSIK (NAP) 5.82 6.74 7.50 6.22 1699 58 aHERNANES (INT) 6.11 6.75 8.33 6.50 1522 63 aHONDA (MIL) 5.67 6.44 6.00 6.21 836 66 aIAGO (GEN) 6.28 7.48 10.13 6.97 1295 66 aILICIC (FIO) 6.00 6.77 10.75 7.25 1949 89 aINLER (NAP) 5.58 5.64 4.75 5.31 804 38 aIZCO (CHI) 6.00 6.21 6.13 6.36 841 64 a

ARBITRO BantiASSISTENTI Meli-Vuoto

IV Stefani ADD. Gervasoni-Di BelloPREZZI da 25 a 140 euro

TV Sky Sport 1 HD,Supercalcio HD, Calcio 1

HD; PremiumCalcio, Calcio

HD

1

2.90X

3.352

2.35

ARBITRO MinelliASSISTENTI Bindoni-Villa

IV Schenone ADD. Damato-AurelianoPREZZI da 15 a 100 euro

TV Sky Calcio 3 HD;Premium Calcio 3

1

2.55X

3.502

2.55

ARBITRO TagliaventoASSISTENTI Dobosz-Marrazzo

IV Vivenzi ADD. Peruzzo-TommasiPREZZI da 25 a 150 euro

TV Sky sport 1 HD,Supercalcio HD, Calcio 2

HD; PremiumCalcio, Calcio

HD

1

2.50X

3.552

2.60

ARBITRO GiacomelliASSISTENTI Gava-Tasso

IV Iori ADD. Massa-PairettoPREZZI da 6 a 60 euro

TV Sky Calcio 1 HD;Premium Calcio 1,

Calcio HD

1

3.30X

3.602

2.05

Magic+3RCampionato

Page 27: La Gazzetta dello Sport (05-23-2015)

27SABATO 23 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

47. CONSIGLI

8. BIONDINI

10. ZAZA

25. BERARDI

17. SANSONE4. MAGNANELLI

19. TAIDER

15. ACERBI

28. CANNAVARO

31. PELUSO

21. FONTANESI

89. PIRIS

11. DOMIZZI

5. DANILO

27. WIDMER 19. GUILHERME 10. DI NATALE

7. BADU

66. PINZI

6. ALLAN

77. THEREAU

31. KARNEZIS

44. BRKIC

90. COP

10. JOAO PEDRO17. FARIAS

16. DESSENA

4. CRISETIG

20. EKDAL

37. DIAKITÈ

15. ROSSETTINI

3. MURRU

21. BALZANO

34. CASCIONE

8. DE FEUDIS

23. TABANELLI

92. DEFREL

9. A. RODRIGUEZ11. BRIENZA

25. CAPELLI

24. PERICO

33. RENZETTI

15. KRAJNC30. AGLIARDI

DOMANI ore 15 a CesenaSTADIO ManuzziANDATA 1-2

PANCHINA 1 Leali, 81 Bressan, 6 Lucchini, 14 Volta, 17 Magnusson, 25 Mordini, 26 Mudingayi, 77 Zé Eduardo, 18 Djuric, 19 Succi, 27 Dal Monte, 32 MonciniALLENATORE Di CarloBALLOTTAGGI Capelli-Lucchini 55-45%, A. Rodriguez-Dal Monte 75-25%SQUALIFICATI nessunoDIFFIDATI Capelli, Carbonero, Cascione, Krajnc, Perico, Renzetti e A. Rodriguez. INDISPONIBILI Marilungo, Giorgi, Pulzetti e Valzania (stagione finita), Carbonero e Cazzola (3 giorni)ALTRI Yabré, Nica DRITTE SÌ Defrel NO Renzetti

PANCHINA 27 Cragno, 2 Ale. Gonzalez,8 Avelar, 32 Ceppitelli, 33 Capuano, 18 Barella,

9 Longo, 40 Mpoku, 25 SauALLENATORE Festa

BALLOTTAGGI Murru–Avelar 60-40%,Joao Pedro–Mpoku 60-40%, Cop–Sau 60-40%

INDISPONIBILI Colombi (5 giorni), F. Pisano (3), Conti (3),Cossu (3) SQUALIFICATI nessuno

DIFFIDATI Ale. Gonzalez, Ekdal, Ceppitelli, Sau, FariasALTRI Husbauer, Donsah, Carboni, Caio Rangel, Muroni

DRITTE SÌ Ekdal NO Murru

24PUNTI

28PUNTI

CESENA4-2-3-1

CAGLIARI4-3-1-2

57. SPORTIELLO

95. GRASSI

11. MORALEZ

9. BIANCHI

10. A. GOMEZ21. CIGARINI

16. BASELLI

20. BIAVA

13. A. MASIELLO

93. DRAMÉ

22. ZAPPACOSTA

3. DAINELLI

21. FREY

34. BIRAGHI

23. BIRSA

13. IZCO

8. RADOVANOVIC

24. SCHELOTTO

69. MEGGIORINI

43. PALOSCHI

12. CESAR25. BARDI

DOMANI ore 15 a VeronaSTADIO BentegodiANDATA 1-1

PANCHINA 1 Bizzarri, 90 Seculin, 20 Sardo, 87 Zukanovic, 14 Cofie, 11 Vajushi, 18 Feftatzidis, 19 Botta, 31 Pellissier, 9 Pozzi ALLENATORE Maran. BALLOTTAGGI Frey-Sardo 55-45%, Paloschi-Pozzi 60-40% SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI Izco, Radovanovic, Zukanovic, Dainelli, Biraghi, CesarINDISPONIBILI Mattiello (stagione finita), Hetemaj, Gamberini e Christiansen (da valutare) ALTRI Puggioni, Anderson DRITTE SÌ Biraghi NO Frey

PANCHINA 1 Avramov, 78 Frezzolini,2 Stendardo, 29 Benalouane, 33 Cherubin,

5 Scaloni, 6 Bellini, 3 Del Grosso, 7 D’Alessandro,28 Emanuelson, 27 Rosseti, 99 Boakye

ALLENATORE RejaBALLOTTAGGI Zappacosta-Bellini 65-35%,

Grassi-D’Alessandro 65-35%, Bianchi-Rosseti 70-30%SQUALIFICATI Denis (1), Carmona (1), Migliaccio (1), Pinilla (1)

DIFFIDATI Boakye, Moralez, DraméINDISPONIBILI Estigarribia e Raimondi (stagione finita)

ALTRI Kresic, Kessie, MerelliDRITTE SÌ Biava NO Bianchi

42PUNTI

36PUNTI

CHIEVO4-4-2

ATALANTA4-3-3

PANCHINA 22 Scuffet, 97 Meret, 2 Wague, 18 Bubnjic 26 Pasquale, 34 Gabriel Silva, 8 Fernandes, 33 Kone, 95 Evangelista, 94 Aguirre, 9 Perica, 82 GeijoALLENATORE StramaccioniBALLOTTAGGI Domizzi-Bubnjic 55-45%, Pinzi-Kone 55-45%SQUALIFICATI Heurtaux (1)DIFFIDATI Kone, Pinzi, Piris, Thereau, WagueINDISPONIBILI Hallberg (stagione finita)ALTRI Bochniewicz, JadsonDRITTE SÌ Di Natale NO Badu

PANCHINA 1 Pomini, 86 Celeste,20 Bianco, 3 Longhi, 23 Gazzola, 32 Natali,

6 Chibsah, 33 Brighi, 30 Lazarevic,83 Floro Flores, 99 Floccari

ALLENATORE Di FrancescoBALLOTTAGGI Zaza-Floccari 55-45%,

Sansone-Floro Flores 55-45%SQUALIFICATI Missiroli (1) DIFFIDATI Biondini, Acerbi, Zaza

INDISPONIBILI Terranova e Antei (stagione finita),Donis e Polito (3 giorni), Vrsaljko e Pegolo (da valutare)

ALTRI Caselli, Lodesani, Alhassan, Benucci, MandelliDRITTE SÌ Berardi NO Magnanelli

43PUNTI

SASSUOLO4-3-3

23. DIEGO LOPEZ

20. ABATE

33. ALEX

29. PALETTA

19. BOCCHETTI

16. POLI

34. DE JONG

21. VAN GINKEL

10. HONDA

11. PAZZINI

92. EL SHAARAWY

30. PADELLI

25. GLIK

18. JANSSON

24. MORETTI

17. MARTINEZ

11. M. LOPEZ

36. DARMIAN

94. BENASSI

14. GAZZI

7. EL KADDOURI

33. PERES

DOMANI ore 20.45 a MilanoSTADIO MeazzaANDATA 1-1

PANCHINA 32 Abbiati, 66 Gori, 81 Zaccardo, 25 Bonera, 5 Mexes, 13 Rami, 17 C. Zapata, 37 Felicioli, 36 Mastalli, 22 Cerci, 38 Di Molfetta, 9 Destro.ALLENATORE InzaghiBALLOTTAGGI El Shaarawy-Cerci 70-30%, Pazzini-Destro 55-45%.SQUALIFICATI Bonaventura, Menez e Suso (1)DIFFIDATI Alex, Bonaventura, De Jong, El Shaarawy, Menez, Paletta INDISPONIBILI Agazzi, De Sciglio, Essien e Montolivo (stagione finita), Antonelli (5 giorni) ALTRI Albertazzi, Muntari, Mastour DRITTE SÌ Honda NO Paletta

PANCHINA 1 Ichazo, - Zaccagno,21 Gaston Silva, 3 Molinaro, 4 Basha, 20 Vives,

15 Alv. Gonzalez, 22 Amauri, 90 RossoALLENATORE Ventura

BALLOTTAGGI nessunoSQUALIFICATI Maksimovic (1)

DIFFIDATI Glik, Maxi Lopez, QuagliarellaINDISPONIBILI Bovo, Castellazzi,

Farnerud e Quagliarella (stagione finita)ALTRI P. Barreto e S. Masiello

DRITTE SÌ M. Lopez NO Martinez

46PUNTI

51PUNTI

MILAN4-3-3

TORINO3-5-2

JAJALO (PAL) 5.85 5.77 6.13 5.86 980 68 aJANKOVIC B. (VER) 5.80 6.00 5.75 5.36 582 56 RJOAO PEDRO (CAG) 5.66 6.00 5.17 6.04 658 68 aJOAQUIN (FIO) 6.22 6.65 - 6.36 1266 71 RJORGINHO (NAP) 5.55 5.42 5.00 5.42 1037 43 aJORQUERA (PAR) 5.90 6.09 6.83 6.39 1150 74 aKEITA S. (ROM) 6.22 6.41 - 6.11 294 41 SKONE (UDI) 5.73 5.80 5.38 5.95 423 65 aKOVACIC (INT) 5.80 6.25 5.83 6.37 1272 55 RKUCKA (GEN) 6.00 6.07 6.38 6.03 917 53 aKURTIC (FIO) 5.47 5.61 - 5.65 1341 69 aKUZMANOVIC (INT) 5.71 5.79 - 5.90 - 35 aLAXALT (GEN) 5.78 5.65 - 5.90 89 - SLAZAREVIC (SAS) 5.81 6.04 5.25 6.17 154 58 SLAZZARI (FIO) 6.00 6.00 - - 268 - aLEDESMA (LAZ) 5.50 5.44 - 5.30 1223 - RLESTIENNE (GEN) 5.69 5.79 5.50 6.07 486 44 RLILA (PAR) 5.94 6.41 5.83 5.60 428 - RLODI (PAR) 5.55 5.78 - 5.50 381 59 aLULIC (LAZ) 6.18 6.57 7.25 6.46 1365 72 RMAGNANELLI (SAS) 5.87 5.72 - 5.57 543 64 RMANDRAGORA (GEN) 6.25 6.17 - 6.50 175 - RMARCHIONNI (SAM) 5.50 5.50 - - - - aMARCHISIO (JUV) 6.41 6.67 7.50 6.68 1323 80 aMARESCA (PAL) 5.91 5.84 - 5.93 333 58 SMARIGA (PAR) 5.64 5.61 - 5.80 400 - aMARRONE (JUV) - - - - - - aMAURI J. (PAR) 6.10 6.18 6.00 6.34 857 69 aMAURI S. (LAZ) 6.17 7.15 5.25 8.17 239 54 aMEDEL (INT) 5.94 5.76 5.38 5.79 1145 52 aMERTENS (NAP) 5.93 6.61 9.13 5.96 1526 58 RMORALEZ (ATA) 6.11 6.70 6.00 6.27 570 58 SMPOKU (CAG) 6.07 6.36 7.00 5.50 953 76 aMUDINGAYI (CES) 6.00 5.69 5.75 5.75 635 - aNAINGGOLAN (ROM) 6.40 6.76 6.88 6.69 1108 55 aNOCERINO (PAR) 5.76 6.04 5.75 6.08 631 64 SOBBADI (VER) 6.06 6.14 6.00 6.33 1154 67 ROBI (INT) 5.67 5.94 - 6.25 - - aOBIANG (SAM) 6.02 6.14 5.00 6.21 921 62 aONAZI (LAZ) 5.68 5.50 - 5.38 - - SPADOIN (JUV) 5.71 5.67 5.83 5.83 913 69 aPALOMBO (SAM) 5.98 6.00 5.67 6.00 819 61 RPAREDES (ROM) 5.58 5.92 - 6.50 - - aPAROLO (LAZ) 6.25 6.95 8.50 7.30 1361 75 aPEPE (JUV) 5.50 5.50 - 5.63 762 - RPEREYRA (JUV) 6.12 6.35 6.13 6.53 596 66 aPEROTTI (GEN) 6.41 6.87 - 7.00 - 42 SPINZI (UDI) 5.87 5.75 5.75 6.00 682 70 SPIRLO (JUV) 6.06 6.94 - 7.00 759 70 SPIZARRO (FIO) 6.15 6.15 6.50 6.09 1048 68 aPJANIC (ROM) 6.03 6.50 6.88 6.34 1043 53 aPOGBA (JUV) 6.50 7.54 - 7.35 749 72 SPOLI (MIL) 6.00 6.04 6.00 6.27 759 66 aPUCCIARELLI (EMP) 5.95 6.28 6.38 6.41 877 68 RQUAISON (PAL) 6.18 6.77 6.50 6.25 758 - RRADOVANOVIC (CHI) 5.98 5.93 6.25 5.64 1010 66 aRIGONI (PAL) 6.13 6.77 7.50 7.06 909 71 SRINCON (GEN) 6.15 6.06 6.13 6.14 853 52 aRIZZO (SAM) 5.96 6.12 5.75 5.88 219 52 aSALA (VER) 6.31 6.62 7.00 5.60 896 63 aSALAH (FIO) 6.36 7.64 8.25 7.57 1388 78 RSAPONARA (EMP) 6.53 7.81 9.25 8.75 1418 85 aSCHELOTTO (CHI) 5.80 5.72 5.83 5.68 867 63 aSHAQIRI (INT) 6.00 6.18 5.75 6.60 663 47 RSIGNORELLI (EMP) 5.72 6.06 - 7.25 261 - aSORIANO (SAM) 6.03 6.32 7.75 6.69 1059 69 aSTURARO (JUV) 5.95 5.75 6.00 5.70 846 68 aTABANELLI (CES) 5.12 5.12 5.00 5.17 889 - aTACHTSIDIS (VER) 5.89 6.00 5.50 5.79 850 61 aTAIDER (SAS) 5.93 6.38 6.67 6.80 977 74 SUCAN (ROM) 6.00 5.50 - 5.50 - - a

VAJUSHI (CHI) - 6.00 - - - - aVALDIFIORI (EMP) 6.35 6.46 6.50 6.61 995 72 aVALOTI (VER) 6.12 6.75 5.50 5.33 475 - RVAN GINKEL (MIL) 5.43 5.57 5.75 6.17 832 65 aVARELA (PAR) 6.09 6.03 6.00 5.94 829 68 aVARGAS J. (FIO) 5.88 6.12 5.75 5.56 1006 65 aVAZQUEZ (PAL) 6.29 7.04 7.63 6.67 1700 82 aVECINO (EMP) 6.07 6.21 6.13 6.09 1014 70 aVERDI (EMP) 5.96 6.02 5.75 6.00 93 55 aVIDAL (JUV) 6.10 6.73 7.75 7.25 1468 82 aVITALE (JUV) 6.00 6.00 - 6.00 293 - RVIVES (TOR) 5.82 5.86 6.25 5.88 975 61 RWIDMER (UDI) 5.87 6.15 6.13 6.09 740 72 SWSZOLEK (SAM) 5.50 5.75 - 5.75 973 - aZAPATA A. (UDI) - 6.00 - - - - aZE' EDUARDO (CES) 5.32 5.50 - 5.20 - - SZIELINSKI (EMP) 6.00 5.91 6.00 6.11 672 64 a

ATTACCANTIGIOCATORE MEDIA

VOTOMAGIC MEDIA

MAGIC MESE

MAGIC CAMPO

OPTA INDEX

GAZZA INDEX

AGUIRRE (UDI) 5.17 5.50 - 5.00 360 - aAMAURI (TOR) 5.88 5.97 - 5.67 -104 43 aBARRETO P. (TOR) - 6.00 - - - - aBELOTTI (PAL) 5.95 6.36 4.75 6.16 544 64 RBENTIVEGNA (PAL) - - - - 520 - RBERARDI (SAS) 6.28 7.52 10.17 7.23 1617 94 RBERGESSIO (SAM) 5.72 5.91 6.00 5.94 314 58 aBERNARDESCHI (FIO) 5.75 5.83 - 6.50 389 - aBIANCHI (ATA) 5.55 5.53 5.67 5.21 156 45 aBOAKYE (ATA) 5.50 5.91 - 6.15 - 43 aBONAZZOLI (INT) 5.75 5.75 - 5.50 - - aBOTTA (CHI) 5.89 5.72 5.67 5.70 496 59 aCALLEJON (NAP) 5.85 6.81 5.25 6.75 812 45 SCERCI (MIL) 5.46 5.96 - 5.36 1207 73 RCODA M. (PAR) 6.21 6.47 5.75 6.44 196 58 SCOP (CAG) 5.77 6.82 6.13 6.90 880 - aDAL MONTE (CES) 5.50 5.50 - - 93 - SDEFREL (CES) 6.02 6.83 8.38 6.83 1402 83 aDESTRO (MIL) 5.77 6.60 6.67 7.15 343 63 RDI NATALE (UDI) 6.33 7.82 10.00 8.67 1097 91 aDJORDJEVIC (LAZ) 5.95 6.98 6.00 6.61 318 53 RDJORDJEVIC L. (SAM) 6.00 6.00 - 6.00 - - aDJURIC (CES) 5.62 5.86 5.50 5.96 114 55 SDOUMBIA (ROM) 5.12 5.88 7.83 5.80 677 - aDYBALA (PAL) 6.48 7.83 5.75 8.32 951 76 aEDER (SAM) 6.27 7.17 - 6.37 - 52 SEL SHAARAWY (MIL) 6.07 6.43 - 6.22 2 57 RETO'O (SAM) 6.00 6.30 5.38 6.38 611 63 SFARIAS (CAG) 5.71 6.27 6.38 6.47 903 76 SFERNANDINHO (VER) 6.25 6.00 - 6.00 - - aFLOCCARI (SAS) 5.70 6.00 - 5.85 212 61 aFLORO FLORES (SAS) 5.85 6.04 6.00 6.23 508 68 SGABBIADINI (NAP) 6.26 7.83 8.63 7.80 1002 55 aGEIJO (UDI) 5.62 6.06 - 5.25 66 - SGHEZZAL (PAR) 5.69 5.71 5.67 5.89 370 59 aGILARDINO (FIO) 5.86 6.77 7.63 5.70 672 - aGOMEZ M. (FIO) 5.55 5.92 - 5.73 297 56 RHARASLIN (PAR) 5.75 5.90 - 6.00 141 - RHIGUAIN (NAP) 6.07 7.26 5.38 6.58 843 46 SIBARBO (ROM) 5.95 6.18 5.38 6.30 783 53 RICARDI (INT) 6.05 7.71 6.50 6.94 1180 60 RINSIGNE (NAP) 6.00 6.60 5.75 5.69 543 40 SITURBE (ROM) 5.83 5.96 5.83 6.23 574 50 RJOAO SILVA (PAL) 5.50 5.00 - - - - aKEITA B. (LAZ) 5.93 6.00 7.00 6.27 888 64 aKLOSE (LAZ) 6.07 7.34 6.83 7.79 589 61 SLJAJIC (ROM) 6.02 6.82 - 6.68 211 45 SLLORENTE (JUV) 5.71 6.36 7.33 7.08 757 72 aLONGO (CAG) 5.56 5.44 - 5.45 182 61 S

MACCARONE (EMP) 6.15 7.17 7.50 7.35 875 74 SMARTINEZ (TOR) 5.50 5.86 5.63 6.11 569 55 RMATRI (JUV) 5.93 6.88 5.50 6.00 505 63 SMAXI LOPEZ (TOR) 5.88 6.61 8.50 6.63 847 65 RMCHEDLIDZE (EMP) 5.79 6.09 6.83 6.56 327 62 SMEGGIORINI (CHI) 6.09 6.52 7.33 6.79 702 67 SMONCINI (CES) - - - - - - aMORATA (JUV) 6.28 7.07 8.00 6.88 1064 79 RMURIEL (SAM) 5.95 6.66 6.63 7.00 1030 72 aNIANG (GEN) 6.28 7.12 7.50 7.44 1174 67 aNICO LOPEZ (VER) 5.84 6.66 6.50 6.45 482 57 aOKAKA (SAM) 6.00 6.35 - 6.27 186 56 SPALACIO (INT) 5.83 6.45 6.38 6.50 1015 58 aPALLADINO (PAR) 5.58 6.07 6.63 6.17 730 66 aPALOSCHI (CHI) 5.96 6.71 7.25 6.36 909 69 SPANICO (GEN) - 6.00 - 6.00 - - aPAVOLETTI (GEN) 6.08 6.92 10.00 7.00 1469 75 RPAZZINI (MIL) 5.41 5.74 5.50 5.75 243 57 S

PELLISSIER (CHI) 6.18 7.21 8.50 7.82 713 69 aPEREA (LAZ) 5.75 5.50 - - 49 - SPERICA (UDI) 5.25 5.90 7.00 4.50 393 - RPOZZI (CHI) 5.50 5.75 - 5.50 - - aPUSCAS (INT) 5.50 5.50 - 6.00 - - aRODRIGUEZ (CES) 5.78 6.45 6.25 6.40 317 60 SROSSETI (ATA) - - - - - - aSANABRIA (ROM) 6.00 6.00 - 6.00 - - aSANSONE N. (SAS) 5.92 6.41 5.75 6.09 760 71 aSAU (CAG) 5.87 6.42 5.33 6.33 392 65 aSAVIOLA (VER) 5.85 6.25 6.00 5.88 151 - aSUCCI (CES) 5.64 6.36 - 6.67 493 - RTAVANO (EMP) 5.61 5.91 5.75 5.54 80 54 aTEVEZ (JUV) 6.65 8.50 9.75 9.25 1554 92 RTHEREAU (UDI) 5.99 6.71 6.13 6.41 996 80 RTONI (VER) 6.29 7.72 8.00 7.08 1001 70 STOTTI (ROM) 5.98 7.02 8.25 6.64 991 60 RZAZA (SAS) 5.79 6.60 6.75 6.43 751 73 a

ARBITRO AbbattistaASSISTENTI Di Salvo-D’Apice

IV De Pinto ADD. Guida-RipaPREZZI da 5 a 25 euro

TV Sky Calcio 5 HD

1

2.50X

3.502

2.62

ARBITRO SacchiASSISTENTI Tegoni-Di Francesco

IV Passeri ADD. Rocchi-PezzutoPREZZI da 21 a 64 euro

TV Sky Calcio 4 HD;Premium Calcio 2,

Calcio 2 HD

1

2.15X

3.252

3.35

ARBITRO AbissoASSISTENTI Bottegoni-Bellutti

IV Preti ADD. Gavillucci-SaiaPREZZI da 20 a 180 euro

TV Sky Calcio 2 HD

1

1.95X

3.602

3.60

ARBITRO ValeriASSISTENTI Stallone-Longo

IV Bianchi ADD. Doveri-MarianiPREZZI da 21 a 341 euro

TV Sky sport 1 HD,Supercalcio HD, Calcio 1

HD; PremiumCalcio, Calcio

HD

1

2.40X

3.352

2.80

DOMANI ore 15 a UdineSTADIO FriuliANDATA 1-1

41PUNTI

UDINESE4-3-1-2

26. DE SANCTIS

24. FLORENZI

44. MANOLAS

23. ASTORI

35. TOROSIDIS

15. PJANIC

16. DE ROSSI

4. NAINGGOLAN

19. IBARBO

10 TOTTI

7. ITURBE

3. DE VRIJ

8. BASTA

16. PAROLO

32. CATALDI6. S. MAURI

11. KLOSE

7. F. ANDERSON

87. CANDREVA

18. GENTILETTI

19. LULIC22. MARCHETTI

PANCHINA 1 Berisha, 77 Strakosha, 2 Ciani, 33 Mauricio, 85 Novaretti, 39 Cavanda, 5 Braafheid, 23 Onazi, 24 Ledesma, 14 B. Keita, 9 F. Djordjevic, 34 PereaALLENATORE PioliBALLOTTAGGI Lulic-Cavanda 70-30%, Klose-F. Djordjevic 80-20%SQUALIFICATI nessunoDIFFIDATI Cataldi, De Vrij, B. Keita, Ledesma, Radu. INDISPONIBILI Biglia (2 giorni), Ederson (7), Radu (3)ALTRI Cana, Konko, Pereirinha, Sculli, TounkaraDRITTE SÌ Candreva NO Lulic

PANCHINA 28 Skorupski, 2 Yanga-Mbiwa,3 Cole, 13 Maicon, 42 Balzaretti, 25 Holebas,

20 S. Keita, 32 Paredes, 48 Uçan, 88 Doumbia,8 Ljajic, 96 Sanabria ALLENATORE Garcia

BALLOTTAGGI Astori-Yanga-Mbiwa 60-40%,Pjanic-S. Keita 60-40%, Torosidis-Holebas 70-30%

SQUALIFICATI nessunoDIFFIDATI De Rossi, S. Keita, Maicon, Torosidis

INDISPONIBILI Castan e Strootman (stagione finita),Gervinho (10 giorni)

ALTRI Lobont, Curci, Spolli, Verde, PellegriniDRITTE SÌ Nainggolan NO Astori

66PUNTI

67PUNTI

LAZIO4-2-3-1

ROMA4-3-3

ARBITRO RizzoliASSISTENTI Di Liberatore-Nicoletti

IV Faverani ADD. Mazzoleni-IrratiPREZZI da 35 a 200 euro

TV Sky sport 1 HD,Supercalcio HD, Calcio 1

HD; PremiumCalcio, Calcio

HD

LUNEDÌ ore 18 a RomaSTADIO OlimpicoANDATA 2-2

1

2.37X

3.302

2.90

Che cosa sono i primi due numeri?La media voto, poi la Magic media. Quella del mese invece fa riferimento agli stessi parametri, macalcolati soltanto sulle ultime 4 partite e con almeno 2 presenze con voto. Magic Campo: quanto ha raccolto il giocatore in casa o intrasferta. Opta e Gazza Index. Il primo è sviluppato da Opta: è la sintesi di una serie di dati e viene modificato ogni settimana in basea decine di parametri. Il Gazza Index parte dal dato Opta ma va da 1 a 99 e viene tarato in funzione fantacalcistica tenendo conto anchedella rivale e dell’avversario di giornata. Come leggere il dato? I colori (verde e rosso) indicano la differenza rispetto alla scorsa settimana

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28 SABATO 23 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

L’ALTRA INDAGINE

La Figc ha fretta: chiesti gli atti a Catanzaro1Palazzi dovrebbe averli a breve: processi in estate. Intanto Moxedano resta in carcere, la Pro Patria licenzia il ds Tricarico

PARLA ILIEVSKI

«Quando offriia Mauri 120.000 euro»

D oppio binario. L’inchiestadi Catanzaro sul calcio-scommesse prosegue sen-

za sosta e già nella prossima set-timana potrebbero esserci dellanovità rispetto ai 50 fermi emessidalla Dda e firmati dal pm ElioRomano. Questa prima partedelle indagini potrebbe prestotrasformarsi in processi sportivi:la procura della Federcalcio, in-fatti, ha formalmente chiestol’acquisizione degli atti di «Dirtysoccer». C’è la massima collabo-razione tra gli inquirenti e le car-te voleranno dalla Calabria a Ro-ma in tempi brevi. Certo, Palazzisa bene che probabilmente il ma-

teriale è destinato ad aumentare.

SVILUPPI La squadra mobile diCatanzaro, guidata da RodolfoRuperti, aspetta nei prossimi giorni di ricevere gli atti dai tri-bunali dei luoghi dove sono statisottoposti a fermo gli indagati e ilmateriale recuperato nel corsodelle perquisizioni. L’attenzionesi concentrerà soprattutto suiverbali delle persone che hannofatto le prime ammissioni (comeil presidente del Brindisi) sullecombine di partite, potrebbe es-sere il preludio di una collabora-zione più ampia. Gli investigatorisperano poi di trovare riscontri

pure dal materiale sequestrato:pizzini, documenti, ma, soprat-tutto, le memorie di tablet esmartphone. Le fasi delle tratta-tive per definire l’aggiustamentodelle gare avvenivano propriotramite canali considerati sicuri,tipo la chat di whatsapp. In basea quello che emergerà dal lavorodi analisi, non è da escludere chele posizioni di alcuni indagatipossa aggravarsi.

MOXEDANO Intanto anche ierisono proseguite le udienze per laconvalida dei fermi. Resta in car-cere Mario Moxedano (presiden-te Neapolis), ma viene esclusa

dal Gip di Napoli l’aggravante diaver agevolato il clan mafioso diPietro Iannazzo. Liberi, invece,Ninni Corda (allenatore Barlet-ta), Felice Bellini, ex ds GudjaUtd Malta e secondo gli inqui-renti dirigente responsabilemarketing della Vigor Lamezia(ma il club ha smentito l’incari-co), e del procuratore Sebastia-no La Ferla. Domiciliari per Erco-le Di Nicola, ex ds L’Aquila. La Pro Patria ha licenziato il ds Fa-bio Tricarico: compare nelle in-tercettazioni dell’inchiesta diCatanzaro.

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A ltro verbale, altre rivelazioni. I particola-ri e i ricordi di Hristijan Ilievski negli in-terrogatori davanti al pm di Martino.

Sotto i riflettori le due presunte combine di La-zio-Genoa e Lecce-Lazio.

I dettagli su Lazio-Genoa«Gervasoni mi spiegò che Zamperini mi avreb-be consentito di incontrarmi a Roma con Mauri.Zamperini era alla guida di Bmw X3: abbiamoimpiegato 20’ per arrivare a Formello. Aggior-navo periodicamente Tan Seet Eng (il boss diSingapore, ndr) di tutto quanto accadeva. Zam-perini mi ha presentato a Mauri come la perso-na che avrebbe potuto finanziare un Over finale3,5 con Handicap di due gol di differenza, comesi è poi verificato. Ho offerto 350.000 euro eMauri ha fatto presente che le due squadre sierano già accordate sull’1-1 del primo tempo.Parlavo inglese, Zamperini inglese e italiano,Mauri solo italiano integrato da gesti. QuandoMauri ci disse che ci avrebbe regalato l’1-1, ri-sposi che non avevo bisogno del regalo. QualoraMilanetto avesse aperto la strada verso un overcon “Handicap”, avrei dato 300 mila euro a Mi-lanetto e 120 mila a Mauri e Zamperini, 30/40mila a Gervasoni. All’interno di Formello sa-remmo rimasti al massimo 10’ e poi siamo parti-ti subito per l’appuntamento con Milanetto neipressi dell’albergo che ospitava il Genoa. Arri-vando ho notato il pullman che aveva portato lasquadra: c’era un logo del Genoa sul parabrezzanei pressi del posto guida. Abbiamo parcheggia-to a circa 30 metri dall’albergo e Milanetto èuscito quasi subito. Il discorso ha avuto luogotra lui e Zamperini: sono rimasto ad una decinadi metri. Alla fine del colloquio, 5 o 6 minuti intutto, soldi a Milanetto non sono stati dati».

I dettagli di Lecce-Lazio.«Quando ho riferito di un impegno durato circatre giorni per giungere alla conclusione di Lec-ce-Lazio, intendo dire che continuavo a veder-mi con Zamperini che ripetutamente si allonta-nava, andava a discutere con i giocatori del Lec-ce, poi tornava, quindi si allontanava di nuovo,e così via. Gli incontri avvenivano dappertutto:davanti all’albergo dove alloggiavo con la miafamiglia, al ristorante o nella stanza. I giocatoridel Lecce non volevano prendere molti gol: sidecide di ricorrere nuovamente a Mauri tramiteZamperini per ottenere il benestare della Lazioa subire dei gol. Gli ungheresi mi hanno conse-gnato il denaro nella loro stanza di albergo e poil’ho dato a Ferrario: era da solo. Mi fece i nomidi Vives, Corvia, Benassi e il portiere di riserva.Ha fatto i nomi proprio quando gli ho consegna-to i soldi: 300 mila euro».

cen

Cremona, Bruni canta ancora«Napoli-Chievo io la vinsi così»1«Bellavista mi raccontò un litigio con Pellissier per la spartizione dei soldi frutto delle manipolazioni. Così il “vecchietto” passò da ostaggio a informatore»

Francesco Ceniti

D a Catanzaro a Cremona.Le inchieste sul calcio-scommesse sono come un

vulcano in piena attività: semprepossibili eruzioni. La Gazzetta èentrata in possesso dei verbali diManlio Bruni, l’ex commerciali-sta di Beppe Signori fermato nelgiugno 2011 (primo atto di LastBet), sentito negli ultimi mesi piùvolte dal pm Roberto di Martino.I nuovi interrogatori si sono resinecessari perché dall’incidenteprobatorio (svolto a Cremonanello scorso autunno sui centina-ia di telefoni, pc, tablet e smar-tphone sequestrati agli indagati)era emerso una serie impressio-nante di possibili combine cono-sciute da Bruni. Le risposte delcommercialista chiamano in cau-sa diverse persone e tirano in bal-lo società e partite per ora fuoridall’inchiesta. Un materiale va-stissimo non ancora esploratodagli inquirenti: solo dopo averchiuso la prima parte delle inda-gini (in arrivo le richieste di rin-vio a giudizio) il pm decideràquali posizione andranno appro-fondite, magari con nuove iscri-zioni nel registro degli indagati.Ecco perché la Gazzetta ha deci-

so di pubblicare le notizie riferitea Bruni da persone indagate o questioni già affrontate dalla ma-gistratura.

I PREMI A VINCERE DI FOTIE SEMERAROBruni risponde al pm su alcune chat dove si nominano il presi-dente della Reggina e del Lecce,entrambe impegnate nella lottasalvezza.«Ho appreso probabilmente dalCiv (Francesco Bazzani, arresta-to nel dicembre 2013 ndr) del fat-to che Lillo Foti, presidente dellaReggina, era andato con due mi-lioni dal Genoa e due milioni dalChievo, come premio vittoria perbattere Torino e Bologna il 24maggio 2009. Sempre nella stes-sa giornata Semeraro, patron delLecce, aveva dato la stessa cifraalla Samp per la partita control’Udinese. Questa ultima infor-mazione l’ho avuta da Luca Evan-gelisti, ex direttore sportivo dellaPro Vasto (arrestato nel novem-bre 2009 dalla Procura di Poten-za per presunte combine, ndr)».

CHIEVO E I 3 GOL DI NAPOLI Napoli-Chievo 3-0 del 31 maggio2009 è stata inserita nella listanera prima la Procura di Napolie poi quella di Cremona. Secon-

do gli inquirenti la combine fuideata dai giocatori del Chievo senza coinvolgere il Napoli. Di-verse persone sono indagate, tra loro i fratelli Cossato e Pel-lissier, capitano dei gialloblù. Ecco la versione di Bruni.«Avevo saputo giorni prima daEvangelisti come sarebbe andataa finire quella gara. Avrò giocato10 mila euro su Napoli primo esecondo tempo vincente. Altri fe-cero lo stesso: Betfair fece resi-stenza a pagare quella partita.Evangelisti mi disse che l’orga-nizzatore della combine era statoPellissier. Successivamente Bel-lavista nel 2011 mi confermò chePellissier era una persona chespesso si prestava alle manipola-zioni di partite. Mi raccontò diavere litigato con lui per questio-ne economiche conseguenti ai lo-ro rapporti per la manipolazionedi partite».

MAURI E IL CIVBruni racconta i contatti tra ilCiv e Stefano Mauri. La partitadi Coppa Italia con l’AlbinoLeffeè inserita nella lista nera.«So che Civ entrava durante legare della Lazio con la pettorinadel servizio d’ordine, conoscevamolto bene Tare. Quanto a Mau-ri, l’ho sentito nominare più vol-

te dal Civ. A partire dalla stagio-ne 2010-2011, il Civ ritenne diutilizzarlo come contatto perconvincere altri giocatori, so-prattutto della Lazio, ad alterarele gare. Mi disse che Lazio-Albi-noLeffe 3-0 del 25 novembre2010 sarebbe stata alterata conun over».

IL VECCHIETTO OSTAGGIOBruni racconta l’entrata in sce-na di Salvatore Spadaro, detto ilvecchietto (arrestato nel di-cembre 2013). Proponeva risul-tati sicuri di A in cambio di 300 mila euro. «Cagliari-Chievo fu la prima par-tita che ci forniva il Civ tramite il“vecchietto”: fu snobbata su sug-gerimento di Bellavista, ma doposoli 15 minuti l’over già si eraconcretizzato. Il gruppo di Singa-pore accettò di testare il “vec-chietto” in occasione di Brescia-Lecce 2-2 del febbraio 2011. Gliemissari di Singapore videro lagara in tv insieme al vecchiettoche era come in ostaggio. Alla fi-ne del primo tempo il “vecchiet-to” prese i suoi 300 mila euro eandò via. Il Civ ha portato il de-naro che è affluito sui conti Sviz-zeri del gruppo di Signori e Sar-tor per quella partita».

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Cremonese-Pro Patria, una delle partite sotto inchiesta per combine ANSA

Stefano Mauri alla Procura federale nel 2012

In alto a sinistra Manlio Bruni, una delle figure chiave nell’inchiesta di Cremona. Interrogato nei mesi scorsi, ha messo a verbale altre dichiarazioni sulle combine della Serie A. Fornendo anche nuovi dettagli su Napoli-Chievo del 2009, finita 3-0

INTERROGATO BRUNI: «IL PRESIDENTE

DELLA REGGINA PAGÒ PREMI A VINCERE A

GENOA E CHIEVO»

CalcioscommesseRL’inchiesta di Cremona

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29SABATO 23 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

RE’ passato ancheil progetto per l’estero: due garedi Coppa Italiain Medio Oriente

Matteo BregaMILANO

I n attesa di un’integrazione, se mai avverrà,le due creature continuano a darsi testateforti. L’ultima, in ordine di tempo, è arrivata

ieri. Durante l’assemblea di Lega a Milano è stataufficializzata l’acquisizione di Mediaset dei dirit-ti accessori del pacchetto C, quello relativo allapriorità delle interviste post-gara e alle immagininegli spogliatoi.

L’ARCHIVIO A MEDIASET In tutto la Lega in-casserà 9,34 milioni dal triennio così spartiti:3,07 il primo anno, 3,11 il secondo, 3,16 il terzo.Questi diritti storicamente sono stati in mano aSky che così se li vede sfilare per la prima volta.Inoltre, ieri Mediaset ha ufficializzato l’acquisi-zione dei diritti d’archivio. Un altro schiaffo vio-lento a Sky, uno schiaffo clamoroso. Perché leimmagini non in diretta di buona parte dei matchsaranno a uso esclusivo (per la prima volta) dellatelevisione di Cologno Monzese. Dal 1° luglioprossimo e per i successivi tre anni Mediaset Pre-mium deterrà per ogni campionato i diritti di ar-chivio di 360 partite su 380 relativi a 15 squadredi A, di cui 210 in esclusiva assoluta. I diritti sidividono in «stagioni correnti» (partite dal 2008a oggi) e «storico» (an-ni precedenti al 2008).Possono sembrare det-tagli, però con questeimmagini si confezio-nano i servizi per i tele-giornali, per i conteni-tori di intrattenimentosettimanali e per le tra-smissioni di approfon-dimento. Gli unici clubche restano fuori dal-l’esclusiva di Mediasetsono Empoli, Juventus, Roma, Sassuolo e Torinoche tratteranno direttamente con le emittentipay il proprio archivio televisivo. Indipendente-mente dalla trasmissione in diretta del match,nessun’altra emittente (tranne Mediaset Pre-mium) potrà mandare in onda le immagini diquelle gare dal nono giorno in poi. Sky (che haappena preso i diritti della B per il prossimo tri-ennio) si è disinteressata di questi archivi dopoche diverse volte le è stato proposto di acquisirli.E adesso si ritrova tagliata fuori per un completoservizio quotidiano. Non va escluso comunqueche i due competitor parlino di una sub-licenzafutura. Silvio Berlusconi e Rupert Murdoch, con irispettivi figli, si sono incontrati diverse volte perparlare di strategie, intanto però continuano afarsi sgarbi reciproci.

CONFERENZE Curiosità finale. Solo gli abbonatiMediaset Premium potranno vedere la diretta tvdelle conferenza stampa pre-partita degli alle-natori delle 15 società e seguire ogni giorno lavita dentro i centri sportivi.

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Nasce la Serie A Tvsu Internet e mobileE si sbarca all’estero1La Lega produrrà in streaming tre partite in ogni giornataSì alla gestione di Infront, ma scintille tra Agnelli e Bogarelli

IL COLPACCIO

Mediaset in golSchiaffo a Sky con l’archivio1Avrà spogliatoi e intervistedi tutti, ma pure in esclusivail materiale stagionale di 15 club

I CASI RECENTISilenzi e qualche imbarazzoNessun presidente ha voluto parlare dei casi di questi giorni, dalle presunte combine all’istruttoria dell’Antitrust sui diritti tv. Claudio Lotito è entrato da un ingresso secondario. Enrico Preziosi ha detto: «Nel calcio ci sono tante cose positive che non si dicono»,

L’APPLAUSO IN ASSEMBLEANeopromosse benvenuteL’assemblea si è aperta con un applauso alle neopromosse in A Carpi e Frosinone. Era presente il patron del Carpi, Stefano Bonacini: «Anche Lotito ha battuto le mani, noi non abbiamoproblemi con nessuno. Le piccole realtà non sviliscono il calcio».

REGIE INDIPENDENTIPassaggio in commissioneDopo le polemiche sulle moviole delle pay tv, la prossima stagione la

Lega si affiderà a regie e produzioni indipendenti per il campionato. Bisogna ancora definire la svolta, per questo l’assemblea ha rimandato la palla alla commissione diritti tv.

LA GIORNATADEBUTTOPER IL CARPI

Marco Iaria@marcoiaria1

U na tv della Lega su Inter-net e mobile, uno sponsorinternazionale del cam-

pionato, le statistiche ufficiali ei giochi, la Coppa Italia all’este-ro. Per una volta l’assemblea deiclub di Serie A è stata proficuacome il board di un’azienda se-ria. Scherzi a parte, la giornatadi ieri segna una piccola svoltanel processo di valorizzazionedel calcio italiano, tanto che èstata pure approvata la creazio-ne di un ufficio per l’estero in via Rosellini. Certo, non sonomancati nemmeno ieri i mo-menti di tensione.

SCINTILLE Quando Marco Bo-garelli, presidente di InfrontItaly, ha illustrato ai club il pro-getto di commercializzazionedella web tv, Andrea Agnelli èintervenuto chiedendogli spie-gazioni sul business plan, la-mentandosi delle scarne infor-mazioni economiche e sugge-rendo un passaggio ulteriore incommissione. Per poi lanciareuna frecciatina del tipo: «Tantolo sappiamo che ci vuoi guada-gnare un pacco di soldi». E Bo-garelli a rispondere: «Se la met-ti così togli valore a una propo-sta che valorizza una propertydella Lega. Io sono un impren-ditore e non faccio business inperdita, ma punto anche a farincassare di più alla Lega». Ma-lumori anche dalla Roma, poiClaudio Lotito ha invocato lavotazione, vista la maggioranzaconsenziente, e Aurelio De Lau-rentiis l’ha fulminato: «Zitto, tusei l’ultimo che può parlare».Tranquilli, si è trattato solo dischermaglie, a conferma di unclima di sospetti e diffidenze

che ciclicamente si accende. Poitutto si è ricomposto, Agnelli eBogarelli si sono chiariti e l’as-semblea all’unanimità ha dettosì al progetto.

NUOVI BUSINESS Per la primavolta la Lega valorizza le stati-stiche ufficiali, attraverso il si-stema di video tracking. In cosaconsiste? Telecamere posizio-nate ad hoc negli stadi filmeran-

no i giocatori in campo per l’ela-borazione di una serie di stati-stiche da vendere sul mercato.Già appaltata la fornitura allaStats, azienda che lavora con Fi-fa, Uefa, Nba e Nfl. A quel pun-to la Lega potrà utilizzare il pro-dotto per realizzare il fantacal-cio, videogame e altre app, gra-fiche, timing, eccetera. Acommercializzarli ci penseràInfront, che con la Lega ha sot-toscritto un piano di venditache include pure il reperimentodel presenting sponsor (quelloche darà il nome al campiona-to) per i mercati esteri e la ge-stione della «Serie A Tv» su webe dispositivi mobili. I tre busi-ness porteranno nelle casse del-la Lega un fisso di 5 milioni an-nui, destinato a salire nelle sta-gioni successive, più la suddivi-sione degli utili. Proprio la «Serie A Tv» è la grande scom-messa. Ceduti i diritti più pre-giati a Sky e Mediaset, per il tri-ennio 2015-18 è rimasto inven-duto il pacchetto E. La Lega hadeciso di produrre da sé queicontenuti e di distribuirli diret-

tamente agli utenti, a pagamen-to, servendosi delle piattafor-me attualmente presenti in Ita-lia per Internet e mobile, maga-ri anche Netflix che sta persbarcare nel nostro Paese. Lagestione sarà nelle mani di In-front, che coprirà i costi al100%: insomma, la Lega non siassume il rischio d’impresa. La«Serie A Tv» mostrerà in strea-ming le dirette di tre partite agiornata (esclusi anticipi e po-sticipi serali), arricchite con icontenuti del live tracking (gio-chi e grafiche, appunto) ma an-che sintesi e programmi di ap-profondimento. Sono forse leprove generali per il canale tele-visivo della Lega?

GLOBALIZZAZIONE È stato va-rato pure il piano di esportazio-ne del calcio italiano, cioè unaserie di interventi mirati nellasperanza di cominciare a colma-re il gap con la Premier. È chiaroche servono stelle in campo estadi nuovi, ma si può fare mol-to per ottimizzare quello che siha: dalla tournée Lega consquadre di seconda e terza fa-scia in Asia al fantasy game del-la Serie A in lingua inglese, dal-le sfide itineranti delle leggendedel campionato alla program-mazione di qualche big matchnella finestra delle 12.30 per ilpubblico dell’Estremo Oriente.Si punta, in particolare, sul Me-dio Oriente dove c’è grande in-teresse. Dopo la Supercoppa aDoha a dicembre, si potrebberogiocare nel Golfo due incontri astagione di Coppa Italia, tra ot-tavi e quarti. È per questo che siè deciso di continuare la tratta-tiva privata per i diritti esteri2015-18 di Coppa Italia e Super-coppa. Erano già arrivate offer-te nettamente superiori al pas-sato: 18 milioni a stagione da B4e 16 da beIN Sport (contro i 4dell’attuale triennio). Ora sipunta a stimolare i duellanti,entrambi operanti in quell’area,ad alzare il prezzo.

SQUALIFICHE La commissionearbitrale è giunta alle conclu-sioni. Dal prossimo anno si par-te con la goal line technologyma la Lega, all’unanimità, pro-porrà alla Figc di mantenere invita gli arbitri di porta: è andataa segno l’opera di persuasionedi Collina. Sarà chiesto alla Fe-derazione anche di portare da 4a 5 gialli (e fino alla fine dellastagione, senza riduzioni gra-duali) il tetto che fa scattare lesqualifiche dei giocatori, comeavviene all’estero.

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Andrea Agnelli, 39 anni, nella sede della Lega. Sottoil presidente di Lega Maurizio Beretta,60 anni ANSA

Pier Silvio Berlusconi

Serie ARIl Palazzo

IL CASO

Accertamenti su Bari-InfrontPaparesta: «Contratti regolari»Franco CiriciBARI

P er vederci chiaro. Nel-l’ambito dell’inchiesta sulfallimento della vecchia

A.S. Bari dei Matarrese, la Pro-cura di Bari (su richiesta delprocuratore Anna Maria Tosto edel p.m. Giuseppe Dentamaro)nello scorso febbraio ha delega-to la Guardia di Finanza a fareaccertamenti ed acquisire docu-mentazione contabile ed extra-contabile presso la sede legaledella F.C. Bari 1908 di GianlucaPaparesta. Il tutto per far luce

sulla provenienza dei soldi uti-lizzati da Paparesta per aggiudi-carsi il Bari all’asta, nonché suirapporti tra la nuova societàbiancorossa ed i partners chel’hanno sostenuta, su tutti la MP& Silva e la Infront Italy. Allaprima sono stati ceduti diritticommerciali, in cambio di unbonifico di 2,5 milioni (ricevutolo scorso 20 maggio, il giorno incui Paparesta si aggiudicò il Ba-ri). Alla Infront Italy la F.C. Bariha ceduto i diritti di archivio e disponsorizzazione, ricevendo (il22 maggio: il giorno prima dellastipula dal notaio) due bonificidell’importo totale di 3,2 milio-

ni. Si tratta, in tal caso, del cor-rispettivo per 5 stagioni dei di-ritti d’archivio e 3 di sponsoriz-zazione.

LETTERA L’indagine proseguema, quel che conta, a tre mesi didistanza dagli accertamentidella Guardia di Finanza, è chenon risultano iscritti al registrodegli indagati, né ipotesi di rea-to. «Ho sempre detto di essere,con mio padre Romeo, l’unicoproprietario della F.C. Bari1908 – ha scritto ieri GianlucaPaparesta in una lettera aperta-, né ho mai nascosto di aver po-tuto iniziare quest’avventuragrazie al sostegno di alcunipartners internazionali, attra-verso regolari contratti di ac-quisizione di diritti commercia-li. La Guardia di Finanza non hafatto altro che certificare quan-to da me dichiarato».

© RIPRODUZIONE RISERVATAGianluca Paparesta, 45 anni, presidente Bari LAPRESSE

� (paglia) Dopo la sfiducia all'unanimità incassata nel consiglio di lega, Felice Belloli ha protocollato le sue dimissioni da presidente della Lnd. Atto tecnico, passaggio dovuto e obbligato dopo la caduta di giovedì: «Il 22 maggio il presidente Belloli, attese le risultanze della riunione del consiglio direttivo, ha formalmente comunicato alla Lnd di ritenere esaurito il proprio mandato», si legge sul comunicato col quale si chiude ufficialmente la presidenza Belloli. Ieri, però, è stato fatto un passo in più: toccherà al vicepresidente vicario Antonio Cosentino accompagnare i Dilettanti come reggente al voto per la scelta del nuovo presidente (assemblea da convocare entro 90 giorni). Cosentino è anche il delegato al calcio femminile ed era presente nella riunione del 5 marzo quando a Belloli sul verbale fu attribuita l'insulto sulle «4 lesbiche». Per la gestione di questo caso, anche su di lui pende una richiesta di sfiducia. La resa dei conti non è ancora finita.

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DOPO L'INSULTO SESSISTA

Lnd, Belloli si è dimessoCosentino il reggente

RProposta alla Figc:5 ammonizioniper far scattarele squalifichedei giocatori

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30 SABATO 23 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

ALLA SCOPERTA DELLA... CONTENUTOPREMIUM

LA CONSUETUDINE

Terzo tempo a fine gara: tutti in cerchioa pregare

Momento di preghiera SPALEK

O gni partita della Cle-ricus Cup si concludecon il terzo tempo.

Una preghiera comune ditutti i giocatori in cerchio. EIl terzo tempo è particolar-mente significativo, comespiega Petro Protsiv, portie-re ucraino del Collegio Bra-siliano, eliminato nella fasea gironi. Petro, durante unterzo tempo, ha lanciato unappello per la pace in Ucrai-na. «Tutti lavoriamo perraggiungerla. Il calcio nelmio Paese unisce anche lefedi. Pensate che un anno fai tifosi hanno stretto un ac-cordo per non avere divisio-ni almeno lì. Io appartengoalla chiesa greco cattolicaorientale, sono di Rozvadiv,nella regione di Leopoli.Normalmente nella pre-ghiera è un po’ difficile stareaccanto agli ortodossi, han-no un modo di pregare piùaltisonante. La storia dellaClericus dimostra che losport porta davvero all’ecu-menismo, all’universalità,aprendosi prima all’amici-zia e poi al fattore religioso:nel terzo tempo si pregadavvero tutti insieme».

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LEGIONARI-MISSIONARIVERO DERBY DEL CUPOLONE

Clericus Cup

OGGI LA FINALE DEL TORNEO VATICANO. «GIOCHIAMO ALL’ATTACCO» LO SLOGAN DEL PAPA SULLE MAGLIE.IL CALCIO COME OPPORTUNITA’

IL RACCONTO di ALESSANDRA GAETANI

L azio-Roma, detto anche il derby del Cupolo-ne, va in scena lunedì. Ma il «vero» derby delCupolone si gioca in realtà oggi: è la finale

della Clericus Cup. Seminaristi e sacerdoti di na-zioni e riti diversi da nove anni si confrontano inquesto torneo. Don Alessio Albertini, consulenteecclesiastico del Csi (qualcuno lo indica ridendocome «il fratello di Albertini quando il Milan vin-ceva!») consegnerà la coppa ai vincitori. «Il mes-saggio è far comprendere, a chi educherà, lagrande opportunità che lo sport offre per avvici-nare alla Chiesa. Ma non bisogna essere semplici-sti: lo sport non è una panacea per tutti i mali. Siverificano episodi squalificanti, come stiamo ve-dendo anche in questi giorni. Occorre considera-re tre capisaldi: preparare al meglio gli educatori,lasciare libertà di scelta, creare grande empatiatra giovani e adulti, come gli allenatori, il cui ruo-lo centrale è stato messo in luce anche dal Papa».

LE FINALISTE Mater Ecclesiae (il collegio dei Le-gionari di Cristo) e il Pontificio Collegio Urbano(i missionari di Propaganda Fide) si giocano il ti-tolo. Sfida vera tra due squadre che hanno parte-cipato a tutte le edizioni, vincendone una a testa.

I capitani hanno 3 gol ciascuno all’attivo que-st’anno. Quello della Mater Ecclesiae è Jesus Da-niel Cervantes Gonzàlez, seminarista messicano,ha appena compiuto 26 anni (per lui festa a sor-presa a base di tacos piccanti), calciatore fin dabambino: «Quando ho scoperto la vocazione a 18anni ho avuto paura di lasciare il calcio. Poi hovisto che in seminario c’erano 4 campi. Arrivo inItalia e trovo addirittura un campionato. Perfet-to». Tifa Barcellona, «ma preferisco la Clericus,perché mi appartiene». Gioca anche il rettore, pa-dre Oscar Turrion: «Abbiamo vinto nel 2008 e vo-gliamo un altro trofeo!». Romeo Ntsama, 24 an-ni, è il capitano del Collegio Urbano, campione incarica: «Il calcio in Camerun è stato il primo amo-re. Giocavo per strada. Quando c’è una strada,uno spazio, una palla e dei giocatori si gioca». E laClericus? «L’anno scorso, quando il Csi ha festeg-giato i 70 anni con il papa, ho rappresentato gliatleti della Clericus. Ho capito quanto lo sport siadavvero un linguaggio universale ascoltando ilticchettio delle stampelle della Nazionale di Cal-cio Amputati sul sagrato di San Pietro, nel silen-zio della piazza».

IL VALORE DEL TIFO I fratelli Andres e ThomasBonello arrivano da Buenos Aires, entrambi in forza all’Istituto Teologico San Pietro di Viterbo,fuori nei quarti. Avere il miglior marcatore, Ed-win Salnitro, 11 gol, non è bastato. «Peccato, nel2014 eravamo arrivati terzi», ricorda Andres, 34anni, attaccante. Riuscite a seguite la vostrasquadra del cuore? In coro: «Certo! E’ il RiverPlate, la più grande!». Thomas precisa: «No-stro padre ci portava sempre allo stadio, an-che le sorelle, è proprio fanatico. Siamo seifigli. Il più piccolo gioca meglio di tutti. E’ ve-nuto per fare un provino nella Viterbese, mavorrebbe tornare a casa per terminare l’uni-versità». In Argentina, nel tifo, ci sono episodinegativi come in Italia? Andres: «Peggio. Letrasferte sono vietate ai tifosi, ma non basta.C’è tanta miseria umana, non solo materiale.Per alcuni la squadra è come una patria, unareligione. Il tifo estremo è dovuto a questo».Progetti per il futuro? «Ho una piccola parrocchiaa Fastello (Vt): 200 abitanti. E sono vicerettore

del seminario. In paese stiamo costruendo il pri-mo campo da calcetto: trovare 22 giocatori sa-rebbe difficile». Thomas, il fratello 27enne, fuscelto dal Velez, però entrò in seminario. «Lascia-re famiglia e amici fu difficile. Ma gli anni in se-minario sono stati i migliori».

IL CARDINAL BERGOGLIO Don Santiago Cauci-no, argentino, vicerettore del Sedes Sapientiae (il collegio dell’Opus Dei), ha partecipato a tutti itornei e gioca in difesa. Lotterà per il 3° postocontro la Pontificia Università Gregoriana (i Ge-suiti), quasi un derby con il Papa. «Quando il car-dinal Bergoglio veniva a Roma celebrava da noi.Sempre uomo di preghiera, accogliente, che tra-smette pace e gioia. Vicino ma esigente con i sa-cerdoti che devono essere gioiosi, coscienti dellagrazia che hanno ricevuto e che devono trasmet-tere. Non possono rimanere chiusi in loro stessi elasciarsi prendere da certe mondanità». Ma il Pa-pa che tipo di sportivo è? «Entusiasta del calcio edell’Atlético San Lorenzo de Almagro, squadranata in parrocchia che quest’anno ha vinto lo scu-detto. Per me è l’unico sbaglio del Papa: tutta lasua famiglia è del River Plate. Ma a lui possiamoperdonare di tifare per la squadra rivale».

FRANCESCO Ricordate i due preti che si sono direcente affacciati con lui per la benedizione al termine del Regina Coeli? Sono due atleti del Re-demptoris Mater. Don Davide Tisato, 31 anni, di

Verona, 4 gol quest’anno, centrale difensivo cheda laico fu a un passo dal Chievo, e il romanoElia Del Prete, 30 anni. Ogni anno il Papa ordi-na i sacerdoti della diocesi di Roma, essendo-ne il vescovo, mai qualcuno, dopo, si era affac-ciato con lui per benedire. I neo sacerdoti glie-lo avevano chiesto in sagrestia. Parteciparealla Clericus fa davvero «giocare in attacco»,parole di Francesco scritte sulle maglie deicalciatori. «Il Papa – racconta don Davide - ciha chiesto di avere questo stesso atteggia-mento anche con Dio». Ora però preferiscono«continuare, anzi, iniziare a fare i sacerdoti

nel silenzio». La parola ora passa ai finalistidella Clericus.

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L’AGONISMOE LA GIOIACalcio all’ombra di San Pietro. Sopra: il venezuelano Jonathan Daza Silva para il rigore che manda in finale il Mater Ecclesiae (e i compagni lo festeggiano).A destra don Tisato e don Del Prete con il Papa. Sotto la maglia con l’invito del pontefice SPALEK E GAETANI

� La Clericus Cup è un torneo di calcio a 11 rivolto a seminaristi e sacerdoti iscritti a collegi, università, convitti e seminari pontifici. Gli atleti sono tesserati del Centro Sportivo Italiano che organizza l’evento con il patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura, della Conferenza Episcopale Italiana e del Pontificio Consiglio dei Laici. Ogni Istituto può iscrivere una o più squadre, tesserare fino a 24 atleti per ogni team. Quest’anno le squadre erano 16, suddivise in 4 gironi e poi approdate all’eliminazione diretta. Oltre alle normali regole è prevista l’espulsione a tempo di 5’ (cartellino azzurro) per falli da ultimo uomo e falli di mano volontari che interrompono una chiara occasione da gol. In tutto il torneo il cartellino azzurro è scattato una sola volta. Uno solo anche il rosso (38 i gialli).Finali oggi al Pontificio Oratorio S. Pietro via S. Maria Mediatrice.Ore 9, 3° posto: Pontificia Università Gregoriana-Sedes Sapientiae. Ore 11, 1° posto: Pontificio Collegio Urbano-Mater Ecclesiae.

PER IL TERZO POSTO

L’Opus Deisfidai Gesuiti

L’EVENTORIl nono campionato per sacerdoti e seminaristi

Page 31: La Gazzetta dello Sport (05-23-2015)

31SABATO 23 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

PRESIDENTE Maurizio Costa

AMMINISTRATORE DELEGATOPietro Scott Jovane

CONSIGLIERI Gerardo Braggiotti,Laura Cioli,Paolo Colonna,Teresa Cremisi,Dario Frigerio,Tom Mockridge,Stefano Simontacchi

DIRETTORE GENERALE DIVISIONE MEDIA Alessandro Bompieri

OPINIONI

M atteo Renzi picchiaduro sul calcioall’indomanidell’ennesimoscandalo scommesse.

Atto dovuto. Convince meno quando prospetta un grande tavolo politico per riformare il mondo del pallone, perché è vero che l’autonomia dello sport è ormai un beato ricordo (e nessuno si sogna più di difenderla), ma a tutto c’è un limite. Se proprio vuole darsi da fare, il presidente del Consiglio non ha bisogno di vedere come vanno a finire le elezioni regionali: deve soltanto alzare il telefono, parlare con il ministro dell’economia Padoan e concordare con lui uno stop immediato alle scommesse sportive sulle partite di calcio dei Dilettanti, una idiozia così palese che non necessita di spiegazioni, e, visto che ci si trova, anche su quelle della scassatissima Lega Pro. Le scommesse sui Dilettanti sono un capolavoro dei Monopoli di Stato dell’ottobre 2014, giustificato, a quanto pare, dalla «domanda» degli appassionati. Di quali appassionati si trattasse, abbiamo toccato con mano. Se Renzi, che ormai può tutto, impone lo stop, il primo a ringraziarlo sarà Carlo Tavecchio, che di Dilettanti se ne intende e che quelle scommesse non le voleva, anche se in molti sembrano far finta di non saperlo. Quanto alla Lega Pro, questo giornale ha già scritto ieri a firma di Francesco Ceniti quel che andrebbe fatto (un Belloli tira l’altro, ora sarebbe opportuno toccasse a Macalli), noi ci limiteremo a ricordare l’accordo tra Lega Pro e Sportradar, fiore all’occhiello nella lotta alle scommesse sportive, vanto di Macalli e di Ghirelli quando ancora si volevano bene. Qualcosa non deve avere funzionato, e non solo nel rapporto tra i due, se il risultato è quello che scaturisce dall’inchiesta della Procura di Catanzaro. Si dirà: vietare le scommesse su Lega Pro e Dilettanti non risolve il problema del gioco

clandestino e delle scommesse illegali. Risposta: chissenefrega del gioco clandestino che va contrastato con altri mezzi a disposizione dello Stato. Il calcio minore, soggetto a tutte le tentazioni e le infiltrazioni del mondo, non può avere diritto di cittadinanza nelle scommesse legali. Scommettiamo pure, ma su Juventus-Napoli, Lazio-Roma e partite circostanti. Per la ‘ndrangheta, quantomeno, sarà più complicato arrivare fino a lì.

Un altro dei luoghi comuni che in queste ore martellano il calcio è quello delle condanne lievi, di una indignazione collettiva sfociata poi in processi farsa e condanne risibili a proposito del penultimo calcioscommesse, quello riconducibile alle Procure di Cremona e di Bari. Ebbene, non è andata proprio così. Fosse stato per Palazzi, gli «ergastoli» sportivi si sarebbero sprecati, e le sentenze sono state comunque tutt’altro che generose. Poi, ma soltanto poi, è arrivato il famigerato Tnas. Che con la Federcalcio c’entra nulla. Lo «scontificio» (copyright Malagò) del Coni di Petrucci, capace di cancellare pene per oltre settant’anni. Una vergogna. Oggi il Tnas non esiste più, ma certe recenti inclinazioni del nuovo Collegio di Garanzia (sempre Coni, ma non stiamo parlando di scommesse) suggeriscono di tenere alta la soglia dell’attenzione. E della intransigenza.

Ps. Il professor Fabio Pigozzi ha chiesto informazioni in Giunta Coni a proposito dell’ormai celebre «intesa attuativa» tra Coni e Nas. Gli è stato risposto che non se ne parla finché non la vede il nuovo vigilante sullo sport che, per quanto se ne sa e per la fretta che si sono dati a Palazzo Chigi, potrebbe essere nominato pure a Natale. La «svolta epocale» del 7 febbraio comincia a puzzare un po’ di bruciato.

Ps 2. Nelle stesse ore in cui al Quirinale era in onda con Mattarella e Bach il megaspot per Roma 2024, su youtube girava un ritrattino/presa in giro, con tanto di sfondo a cinque cerchi, del presidente del Coni Malagò. Poi è sparito.

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P er chi ama il ciclismo è Disneyland Giro d’Italia. Attrazioni e colpi di scena a

ogni curva. Le prime due settimane ci hanno raccontato le avventure di Gastone-Aru (primo sardo in maglia rosa di sempre), di Paperino-Porte (ora è a 5’05”) e di Topolino-Contador, che ieri è caduto ancora e ha perso il primo posto per 19”, ma resta il protagonista del film rosa.

E pensare che il «vero» Giro scatta in questo weekend, tra la maxicrono Treviso-Valdobbiadene e il primo arrivo alpino a Madonna di Campiglio. Poi ci saranno montagne in dosi pantagrueliche: Mortirolo e Colle delle Finestre in primo piano. Eppure è già successo di tutto. Un po’ per il percorso disegnato con coraggio e fantasia, e un po’ per il

destino che ha rimescolato le carte più volte seminando trappole un po’ dappertutto. Contador e Aru, in particolare, si sono punzecchiati sugli strappi e hanno sprintato per un pugno di abbuoni anche ai traguardi volanti. Paperino-Porte li ha guardati da vicino senza mai mettere il naso alla finestra. Ora si trova con la classifica compromessa dal madornale errore del cambio ruota e dalla caduta di ieri. Il suo arrivo senza convinzione in sella alla gigantesca bici di Kiryienka ci è apparsa come una resa psicologica. Porte è un atleta di talento, ma difetta di esperienza. Oggi può vincere la crono-maratona sulle colline del Prosecco per rientrare in classifica, ma le grandi pendenze che lo aspettano non gli sono mai state particolarmente amiche.

Gastone-Aru merita questo giro di giostra in rosa, perché ci ha provato più di tutti. Sa benissimo che lo ha ottenuto con un pizzico di fortuna. Ma è la fortuna antica, quella che sta dalla parte degli audaci. Se potrà davvero vincere il Giro, come

un popolo di nuovi tifosi si augura, lo sapremo domenica sera, dopo aver visto come se la sarà cavata contro il tempo e a Campiglio.

Topolino-Contador, anche ieri, ha reagito da campione. Dopo la caduta ha avuto la lucidità per saltare sulla bici dell’eterno Tosatto.E il suo sguardo sul traguardo ci dice che tra oggi e domani, Alberto divorerà la strada.

Visto come vanno le cose in questo Disneyland-Giro converrà trovare un ruolo anche per Rigoberto Uran, sesto a 2’02”. Il colombiano va fortissimo a cronometro e oggi potrebbe reclamare il suo posto a tavola. Forse quello di Pluto, il miglior amico di Topolino...

Insomma, Alberto Contador resta il favorito all’Oscar del corridore protagonista. Ma ora Fabio Aru ha una corazza rosa che può fare miracoli. Tutti pronti, da oggi il biglietto di Disneyland-Giro vale il doppio.

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Lo scandalo calcio scommesse

QUELLO CHE RENZIDEVE FARE SUBITO

PAU GASOLCestista Nba� Un omaggio e un dispiacere per il ritiro di uno dei più grandi nella storia. Grazie #Xavi per tante gioie @paugasol

www.gazzetta.it

TUTTE LE NOTIZIE SUL NOSTRO SITO

ANA IVANOVIC Tennista� Con la bella Jessica Vilchis presso @rolandgarros nel party dell’altra notte. Io così alta....@AnaIvanovic

La vignettadi Stefano Frosini

Twitter FORCE INDIAScuderia di F.1� I nostri ragazzi insieme a Sir Jackie Stewart, leggenda della F1. Lieti di accoglierli@ForceIndiaF1

FERRARIScuderia di F.1� «Non mi hanno chiesto di fare belle auto; mi hanno chiesto di fare auto di successo» #EnzoFerrari @Ferrari

La corsa rosa

ARU, BENVENUTO A DISNEYLAND-GIRO

Q uando Steve Jobs tornò a«casa», si sa che cosa fecedella Apple. Un gigante. E’l’esempio più clamoroso e

conosciuto del cavallo di ritorno che fa rifiorire l’azienda, anzi la porta a livelli inimmaginabili. In ogni campo dove c’è un lavoro di squadra, nell’industria, nella politica, nella moda e anche nello sport c’è stato un cervello, un leader, un super stilista, un numero 1 richiamato per rimettere le cose a posto. E che ci è riuscito. Nel calcio no. Almeno nel calcio italiano. Almeno per ora. L’intrigante (e flebile) ipotesi di un Ancelotti 2 al Milan riapre la questione. Quanto conviene puntare sul cavallo di ritorno? I fatti lo dicono chiaro: non conviene affatto. In casi minori, il figlio prodigo qualche

prodigio l’ha fatto. Gasperini, per citare un caso d’attualità. Ma se parliamo di big club e tecnici che hanno firmato cicli memorabili, meglio lasciar perdere. Curioso che il Milan sia la squadra che più ha tentato questa strada. Una società sentimentale. Il primo fu Sacchi. Dopo aver pilotato la rivoluzione e mietuto successi, l’intenso Arrigo venne richiamato per sostituire in corsa (12a giornata) maestro Tabarez che navigava al 9° posto. Beh, Sacchi finì all’11° posto, e venne eliminato in coppa Campioni ai danni del Rosenborg. Poi c’è stato addirittura un Capello primo, secondo e terzo. Vabbé, il primo è ancora un pivello della panchina, che subentra a Liedholm mentre studia da dirigente, non da tecnico. Capello secondo invece sa già cosa vuol fare da grande e raccoglie scudetti come se piovesse, più coppe varie incluso la Campioni (ben 4-0 al Barça di Cruijff). Il terzo non si ripete, anzi. Con un Diavolo che non gioca le coppe e può concentrarsi sul

campionato arriva decimo. La nostalgia canaglia del Milan non si attiene solo alla panca. Ancelotti a parte, Berlusconi e compagnia ci hanno provato con ritorni di giocatori (Gullit, Shevchenko, Kakà...), ritorni di giocatori da iniziare come allenatori (Seedorf, Inzaghi) e non è mai andata bene.L’unico discreto caso è stato Lippi alla Juve. Dopo aver trionfato in tutto nel primo periodo, nel secondo (durato a differenza degli altri 3 stagioni) si è portato a caso almeno 2 scudetti e due Supercoppe italiane. Si è smentito con la nazionale. Ricordate, no? Il c.t. mondiale richiamato per Sudafrica 2010 non ha passato il primo turno.E adesso c’è Mancini, che al primo giro bis con l’Inter ha confermato la regola. A meno di terremoti, avrà un’altra stagione a disposizione per smentirla. Ma sembra proprio che il mestiere di cavallo di ritorno sulle panchine del calcio che scottano sia il più difficile del mondo.

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Gli allenatori

CAVALLO DI RITORNO? NO, GRAZIE

PALAZZO DI VETROdi RUGGIEROPALOMBO

IL COMMENTOdi PIER BERGONZIemail: [email protected]

twitter: @pierbergonzi

TOGONZIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII@rcs.it

gonzi

LO SPUNTOdi FABIO BIANCHIemail: [email protected]

twitter: @fabiowhites

CHI

FEDERICA PELLEGRINIOlimpionica di nuoto� Momenti di pazzia post training...sarà colpa dell’altura!!!!@FiloMagnini?!?!@mafaldina88

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32 SABATO 23 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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Page 33: La Gazzetta dello Sport (05-23-2015)

33SABATO 23 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORTMondoRFrancia

Ibra è un re discussoIl Psg non lo stima più1ll rapporto con Al Khelaifi è diventato gelido, nello spogliatoio comanda il clan sudamericano e Cavani è il futuro per il club

Alessandro GrandessoPARIGI

@agrandesso

S egno del destino, manche-rà l’ultimo atto del cam-pionato, stasera al Parco

dei Principi contro il Reims. Lafesta per il terzo scudetto conse-cutivo, conquistato anche e so-prattutto ai suoi gol (19). Un suc-cesso però dal gusto amaro perIbrahimovic che a un anno dallascadenza fa i conti con un drasti-co ridimensionamento della sualeadership. Magari non in cam-po, dove segna ancora come unragazzino (30 reti stagionali),ma di sicuro in uno spogliatoio inmano al clan sudamericano e alcapitano Thiago Silva. Ibrahimo-vic invece è stato sconfessato pu-re dalla dirigenza, esasperata daun personaggio vincente ma in-controllabile. Come quando haricoperto di insulti arbitri e laFrancia, «paese di m…», davantialle telecamere. Uno sfogo, quel-lo andato in scena a marzo a Bor-deaux, che ha provocato uno scandalo politico che il presiden-te del Psg avrebbe preferito evi-tare. Meglio quindi affidarsi ma-gari al più docile e sorridente Da-vid Luiz per vendere magliette.O a Cavani che in fondo rappre-senta il futuro dell’attacco pari-gino. Nonostante la corte spudo-rata della Juve.

GELO Non Ibrahimovic invece,che ad ottobre compirà 34 anni,fermo stasera per un problema aun polpaccio. Il tecnico Blancspera di recuperarlo per la finaledi coppa di Francia, tra una setti-mana, contro l’Auxerre, squadradi B. Un trofeo che porterebbe aquattro i titoli nazionali stagio-nali del Psg. Sequenza mai vistanel calcio francese che però nonbasta per ricucire il rapporto tralo svedese e il presidente Al Khe-laifi. Tra i due ormai non si an-drebbe oltre cordiali ma gelidisaluti. L’ex rossonero, dopo lo

sfogo a Bordeaux, ha perso la sti-ma del dirigente che gli garanti-sce un ingaggio da 12 milioninetti all’anno. Bonus esclusi. Ti-po il milione in caso di vittoriadella Champions, negoziato dal-lo stesso Ibrahimovic ai tempi incui regnava sovrano in un clubtutto da costruire.

MALUMORE Ma la coppa piùambita è rimasta un miraggio inquesti tre anni. Stagioni cheIbrahimovic ha cadenzato con 106 reti, portandosi a tre gol dalrecord assoluto di Pauleta, stec-cando però gli appuntamenticruciali europei. Un limite an-che agli occhi dell’emiro del Qa-tar che pretende invece laChampions in tempi rapidi. Me-glio quindi pensare un futuro di-verso, con Cavani, cui Blanc staoffrendo un ruolo di punta cen-trale, alla pari di Ibrahimovic inun 4-3-1-2, format per la prossi-ma annata. Stagione cui lo sve-dese non intende rinunciare, no-nostante faccia emergere dalsuo entourage malumori per i li-miti di una società non ancorastrutturata come un grandeclub. Così non è passata inosser-vata la sua assenza alla serata digala del trofeo per il miglior gio-catore di Ligue 1. Quello cheIbrahimovic ha vinto per due an-ni di fila. Stavolta era solo candi-dato e ha snobbato l’evento.C’era invece il capitano Silva cheprima dell’annuncio del vincito-re, Lacazette del Lione, ha indi-cato la sua preferenza per Pasto-re e Verratti. Due volti del Psgche verrà, senza Ibrahimovic.

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ULTIMA GIORNATA, ore 21 Bordeaux-Montpellier; Caen-Evian; Lens-Nantes; Lorient-Monaco; Marsiglia-Bastia; Metz-Lilla; Psg-Reims; Rennes-Lione; St Etienne-Guingamp; Tolosa-Nizza. CLAS Psg 80; Lione 72; Monaco 68; Marsiglia, St Etienne 66; Bordeaux 60; Montpellier 56; Lilla 53; Rennes 50; Guingamp 49; Bastia 47; Nizza, Nantes 45; Reims 44; Caen, Lorient 43; Tolosa 42; Evian 37; Metz 30; Lens 26.

Sopra Edinson Cavani, 28 anni, attaccante del Psg che dovrebbe rimanere. Sotto Zlatan Ibrahimovic, 34 anni a ottobre, un leader che sta perdendo consensi in società e nello spogliatoio AFP, ACTION

La Francia campione d’Europa. Luca Zidane, in giallo, tiene la coppa

UNDER 17

Il piccolo Zidanecampione d’EuropaMa brilla Edouard

L a nuova generazione difenomeni francesi hapure il sangue blu. An-

zi, bleu, ma comunque no-bile visto che a trascinare laFrancia Under 17 sul tettod’Europa, per la secondavolta della sua storia, ci hapensato pure uno Zidane:Luca, quello nato un paio dimesi prima che il padre re-galasse a un paese intero ilprimo titolo mondiale, conuna doppietta al Brasile infinale (3-0). Ma Luca - natoa Marsiglia mentre papà ve-stiva la maglia della Juve -non imita il papà a centro-campo, come il fratello En-zo. Luca, cresciuto pure luinelle giovanili del Real Ma-drid, preferisce starsene trai pali, sfoggiando però lastessa personalità vincentedi famiglia. Mentre a lascia-re la firma in calce sul 4-1che ha steso ieri la Germa-nia è stato uno che il cogno-me se lo deve ancora inven-tare. Le premesse in ogni ca-so sono convincenti per Od-sonne Edouard, che il Psg sicova con gelosia: triplettada fenomeno ai tedeschi.Dopo la doppietta inflitta aiquarti ai mini azzurri delc.t. Tedino (3-0).

MERITO E di mezzo c’è statapure la semifinale contro ilBelgio. Quella che Zidanejunior ha sfruttato per con-quistarsi le prime pagine deigiornali, trasformandola inpalcoscenico personale airigori. Prima ne ha paratidue, poi è andato sul di-

schetto calciando come il bab-bo fece nove anni fa a Berlino,nell’altra finale mondiale, con-tro l’Italia: cucchiaio sfacciatoa Buffon, traversa e gol. Quellodi Luca però ha scheggiato laparte alta della traversa, finen-do fuori. Errore che non hascomposto il figlio d’arte chesubito dopo ha parato un terzorigore permettendo così allasua Francia di passare. Sanguefreddo per un ragazzo che si èconvertito al ruolo di portiereperché da bambino, nelle par-titelle con il papà e il fratelloEnzo in giardino, qualcuno do-veva pure stare tra i pali. E poici ha preso gusto, Luca, facen-dosi spazio anche in Bleu doveè approdato per merito, nonper diritto ereditario: «Luca –spiega il c.t. francese Giutini –trasmette molta serenità e fi-ducia».

PREDESTINATI Merce rara aquell’età, come la tripletta ca-lata da Edouard che i compa-gni di squadra descrivono co-me «potente, rapido, tecnicononostante la stazza». Doti chegli hanno permesso di finiremiglior cannoniere del torneocon otto realizzazioni. E mainessuno aveva fatto altrettan-to. Neppure Benzema che por-tò per la prima volta la Franciaalla vittoria dell’Europeo nel2004. Era la famosa generazio-ne ’87, quella ribelle dei variNasri, Ben Arfa, Menez. Ades-so però c’è quella del ’98, annodi nascita dei predestinati, co-me quel Luca tra i pali.

a.g.© RIPRODUZIONE RISERVATA

GERMANIA

L’Amburgo a rischio caduta, Bayern festa e veleni1La squadra del nord, penultima, si gioca il primato: l’unica sempre in Bundesliga

Pierfrancesco Archetti

C i prova da parecchio,adesso potrebbe farcela:nel 2012 finì quart’ulti-

mo, dodici mesi fa terz’ultimoe la sfangò al playoff con ilGreuther Fürth senza mai vin-cere: 0-0, 1-1 e il primato dellasalvezza con il più basso pun-teggio della storia, 27 punti.Ma nella Bundesliga che fini-sce oggi, l’Amburgo si è impe-gnato e ha peggiorato i suoi do-lori. Ha ruotato altri 4 allena-tori, raggiungendo quota 17cambi negli ultimi 11 anni, e sipresenta al verdetto da penul-timo con questa prospettiva:deve vincere con lo Schalke,tranquillo, sperare che lo Stoc-carda non prevalga a Pader-

born e che dall’altro scontro di-retto Hannover-Friburgo nonesca il pari.

SUPERSTITI Persistono aspettiromantici e pure sociali nellapossibile retrocessione. Il glo-rioso Hsv è l’unico club semprepresente dalla nascita dellaBundesliga, nel 1963; allo sta-dio c’è un orologio, ormai piùfamoso dei giocatori, che contaanni, giorni, minuti e il restodella vita da serie A della socie-tà. Molte volte si è andati vici-no allo stop del conteggio, oggihanno deciso che se sarà ilgiorno funereo, il display saràbloccato di sera, per non far di-ventare uno show anche le ese-quie di fronte a 57 mila spetta-tori. Per essere ancora più no-stalgici, quelli dell’Amburgosono andati in ritiro a Malente,dove la nazionale preparò i ti-toli mondiali vinti nel ‘74 e nel’90, in un centro chiamato UweSeeler Park, il campione-sim-bolo del club. E’ salito in pelle-grinaggio anche il sindaco,Olaf Scholz: ha misurato latemperatura. Il fatto che ancheil bus si sia guastato è forse più

rappresentativo della squalifi-ca del capitano Van der Vaart.Ma la caduta metterebbe in pe-ricolo anche molti dei 750 po-sti di lavoro che dipendono,anche indirettamente, dall’esi-stenza nel campionato più red-ditizio. Una stima fa scendere ilfatturato da 120 a 75 milioni.

PEP ULTIMA POLEMICA Altre 5squadre lottano per evitare ledue retrocessioni e lo spareg-gio con la terza della B: Her-tha, Friburgo, Hannover, Stoc-carda e Paderborn. Il Bayern ha «aiutato» il Friburgo a risol-levarsi facendosi battere nelturno precedente e i tre k.o.consecutivi dei campioni han-no scatenato le polemiche: «Lagente nel calcio tedesco parlatroppo. Dovrebbe avere più ri-spetto dei campioni di Germa-nia» ha detto ieri Guardiola.Oggi consegna del Meisterscha-le con inclusa doccia di birra:«Richiamiamo Van Buyten, èstato lui a innaffiarmi un annofa» ha poi riso Pep. La festacontinuerà domani con l’esibi-zione del trofeo dal balcone diMarienplatz, insieme alle

Frauen campionesse per la pri-ma volta. Niente Autokorsodallo stadio al centro: nella sfi-lata sulle auto cabrio potevanorisaltare i vuoti dei trofei man-canti: due anni fa erano tre, nel2014 quattro, ora uno.

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ULTIMA GIORNATA, ore 15.30. Am-burgo-Schalke 04; Paderborn-Stoc-

carda (diretta Sky Super Calcio HD) ; Eintracht-Leverkusen; Colonia-Wolf-sburg; Bayern-Mainz; Borussia Mönc.-Augsburg; Hoffenheim-Hertha; Borussia Do.-Werder; Hannover-Fri-burgo. CLASSIFICA. Bayern 76; Wolfsburg 68; Borussia Mönc. 66; Leverkusen 61; Schalke 04 48; Aug-sburg 46; Borussia Do., Werder 43; Hoffenheim 41; Mainz, Eintracht 40; Colonia 39; Hertha 35; Friburgo, Han-nover 34; Stoccarda 33; Amburgo 32; Paderborn 31

L’orologio che segna la permanenza dell’Amburgo in Bundesliga REUTERS

SPAGNAUltima giornataSprint Champions� Si chiude oggi la Liga spagnola con il Barcellona già campione: Valencia e Siviglia si giocano l’ultimo posto Champions. ULTIMA GIORNATA Levante-Elche; Athletic Bilbao-Villarreal; Barcellona- Deportivo La Coruna; Granada -Atletico Madrid; Rayo Vallecano-Real Sociedad; Eibar-Cordoba; Celta Vigo-Espanyol; Almeria-Valencia; Malaga-Siviglia; Real Madrid-Getafe. � CLASSIFICA Barcellona 93; Real Madrid 89; Atletico Madrid 77; Valencia 74; Siviglia 73; Villarreal 60; Athletic Bilbao 52; Malaga 50; Espanyol, Rayo Vallecano 49; Celta Vigo 48; Real Sociedad 43; Elche 40; Getafe 37; Levante 36; Granada, Deportivo 34; Eibar, Almeria 32; Cordoba 20

TACCUINO

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34 SABATO 23 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Un Evento

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35SABATO 23 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

L'ANALISIdi NICOLABINDA

L’EQUILIBRIODEL TORNEONON SVANIRÀNEI PLAYOFF

E’ finita con 11 parti-te tutte decisive,nel segno del-

l’equilibrio che ha segna-to la stagione. E’ finita con il Carpi premiato sul campo da Abodi dopo essere stato a Milano, in mattinata, a ricevere l’abbraccio della Lega di A e anche di Lotito. E’ finita con il Vicenza terzo con il brivido e il Pescara ai playoff con il miglior debutto possibile per Massimo Oddo. E' finita con il Cittadella retroces-so dopo 7 anni e un playout tra Modena ed Entella che era già scritto alla vigilia, e tale è stato malgrado le reti tagliate e gli impianti di irrigazio-ne partiti a sorpresa.

E’ finita, anzi no. Ora viene il bello, con gli spa-reggi condensati in pochi giorni per poi liberare i giovani dell’Europeo Un-der 21. Tanto è stato equilibrato il campionato quanto lo saranno i playoff. Il miglior piazza-mento del Vicenza si con-fronta con la qualità del Bologna, con l’ottima condizione di Spezia, Perugia e Pescara e con la rabbia dell’Avellino. Se proprio una cosa deve cambiare, è la disciplina: con 226 espulsi è stato il torneo più cattivo dal 2005. Adesso basta.

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Perugia di lussoIl Cittadella va giùe Foscarini saluta

Gaetano ImparatoINVIATO A PESCARA

M elchiorri e Bjarnasonaccelerano e il sorpas-so arriva sul traguar-

do. Il Pescara soffia i playoff alLivorno, per Oddo un debuttodenso di gioia. Appuntamentoal Curi, martedì, per Perugia-Pescara: gara secca. Non c’è sta-ta storia, Melchiorri ha dettatosubito copione e regia: primacon scatto breve e tiro di destroche aggira il 19enne Cipriani (ilterzo portiere del Livorno deviaappena il tiro dell’1-0), poi ser-vendo il raddoppio a Bjarna-son, dopo un inserimento a si-nistra, con palla in mezzo e perl’islandese è il classico rigore inmovimento. Chiude i giochi an-cora l’«armadio» biondo, sta-volta a servirgli la palla che infi-la ad effetto - tra palo e portiere- è Sansovini. Il Livorno nongraffia, se non fosse per le puni-zioni di Emerson (6’ p.t. e 33’s.t.) non avrebbe mai centratola porta. Vantaggiato si inventaqualcosa, ma in due occasioni(punizione e tiro dalla distan-za) sfiora solo i legni.

LA CHIAVE Oddo cambia mo-dulo, Preferisce Fornasier in di-fesa e conferma Torreira in me-diana, piazzando Bjarnasondietro Melchiorri in un 4-2-3-1dalle linee raccolte: scelta az-zeccatissima, visto il prodotto lordo dei due. A Panucci, inve-ce, non riesce il miracolo di sal-vare una barca che Spinelli hacontribuito ad affondare. Pro-prio dopo la sconfitta in casacol Pescara esonerò Gautieri(terzo in classifica e a tre puntidal Bologna, secondo) chia-mando Gelain, senza però mai

IL MIGLIORE

� MELCHIORRIATTACCANTE DEL PESCARA

7,5

IL MIGLIORE

� PROVEDEL PORTIERE DEL PERUGIA

7

Simone PraiCITTADELLA (PADOVA)

D opo sette anni il Citta-della saluta la serie B,sconfitto in casa nell’ul-

tima, decisiva partita. ClaudioFoscarini in sala stampa ha da-to l’addio alla piazza granata.La salvezza per la sua squadraera davvero appesa a un filo: aniente sarebbe servita nemme-no l’eventuale vittoria, dati ipareggi tra Crotone-Entella eLatina-Modena. Il Perugia - giàsicuro dei playoff - affronteràin casa il Pescara in gara secca.

MAZZATA Il Cittadella devevincere e sperare poi nei risul-tati degli altri campi. Dopo unamanciata di minuti è annullatoun gol a Coralli per fuorigioco,al 12’ Provedel si allunga sul si-nistro di Gerardi, salvando inangolo. La partita è gradevole.Al 21’ conclusione dal limite diFalcinelli deviata da Donaz-zan, facile la parata di Piero-bon. Proteste degli umbri perun presunto tocco con il brac-cio del difensore, alla mezz’oraCappelletti non inquadra lospecchio della porta, si lamen-tano anche i giocatori di casaper un contatto in area tra Co-ralli e Crescenzi, l’arbitro la-scia correre. Il Cittadella ripar-

te a testa bassa nella ripresa.Subito in evidenza Sgrigna,Provedel salva in angolo; Co-motto replica impegnando aterra Pierobon, sulla respintarimette in mezzo Lanzafame, Nielsen a centro area arrivacon un attimo di ritardo. Il Pe-rugia è in gran forma, gioca sulvelluto e passa al 12’, su puni-zione, con Fabinho. E’ unamazzata per il Cittadella, cheprova a reagire, anche perchéil Perugia abbassa i ritmi. Ge-rardi calcia troppo centrale,Sgrigna invece sfiora il palo dallimite. E’ bravo il portiere ospi-te a deviare con la punta delledita il destro dello stesso gioca-tore. La squadra di Foscarini leprova tutte ma non riesce a fa-re gol, nemmeno l’ingresso delbaby Bizzotto, l’eroe del pareg-gio con il Frosinone di due set-timane fa, cambia le sorti dellapartita. Il gol lo sfiora Falcinellial 35’, quindi Parigini che cal-cia centrale. L’attaccante delPerugia chiude i conti al 43’, incontropiede. Il Cittadella re-trocede, ma il pubblico lo ap-plaude ugualmente.

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Spezia, basta Nenèma il 4° posto sfumaChe sfortuna il BariMarco MagiLA SPEZIA

P er venti minuti lo Spe-zia è stato anche quar-to in classifica e marte-

dì, invece di affrontare al Pic-co l’Avellino, si sarebbe ripo-sato ancora un po’, evitando ipreliminari dei playoff. Inquel lasso di tempo il Frosi-none è avanti a Vicenza e su-gli spalti liguri in settemilaesultano, poi i veneti ribalta-no il risultato e anche lo Spe-zia che vince contro il Bari,mantiene il suo quinto posto.Bjelica ha scoperto ben pre-sto che non si può rinunciarecontemporaneamente, comeha fatto contro il team di Ni-cola, a Catellani, Situm,Juande, Bianchetti, Kvrzic eMigliore. Un gol annullatoper fuorigioco nel finale, duepali e una traversa, la diconolunga su quanto ha fatto ilBari per riuscire a ottenere gliultimi tre punti di questa sta-gione. I primi due legni, sulcolpo di testa di Donati e suldiagonale di Bellomo a inizioprimo tempo, il terzo in avviodi ripresa con Schiattarellada fuori area. Dieci minutidopo, Nenè infila l’immobileRinaudo in velocità e appog-gia in rete il cross dalla destradi Milos per il gol partita. ÈContini invece a lasciare in

dieci i suoi compagni, quandoviene ammonito per la secondavolta, dopo l’ennesimo «diver-bio» con l’attaccante brasiliano.Il finale è acceso dalle fiammatedel nuovo entrato De Luca: pri-ma si lamenta per un interventodubbio in area, poi gli viene can-cellato il nono sigillo stagionaleper un offside millimetrico.

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SPEZIA-BARI 1-0

PRIMO TEMPO 0-0MARCATORE Nenè al 16’ s.t.SPEZIA (4-2-3-1) Chichizola 6,5; De Col 6, Valentini 6,5, Piccolo 5,5, Milos 5,5; Brezovec 6, Canadjija 6; De las Cuevas 6 (dal 37’ s.t. Kvrzic s.v.), Nenè 6,5, Stevanovic 5 (dal 27’ s.t. Acampora s.v.); Giannetti 5,5 (dal 12’ s.t. Catellani 6). (Nocchi, Madonna, Bianchetti, Migliore, Situm, Gagliardini). All. Bjelica 6.BARI (4-3-1-2) Micai 6,5; Sabelli 6, Contini 5, Rinaudo 5, Calderoni 5,5 (dal 32’ s.t. Castrovilli s.v.); Schiattarella 6,5, Donati 6, Gomelt 5,5 (dal 32’ s.t. Mini-cucci s.v.); Bellomo 6,5; Boateng 7 (dal 21’ s.t. De Luca 6,5), Caputo 5,5. (Guar-na, Salviato, Romizi, Galano, Rada, Scalera). All. Nicola 6.ARBITRO Manganiello di Palermo 6.GUARDALINEE Intagliata 5,5-Cangia-no 6.ESPULSI Contini (B) al 40’ s.t. per doppia ammonizione (gioco sc. e c.n.r.)AMMONITI Boateng (B) e Acampora (S) per gioco scorretto; De las Cuevas (S) e Nenè (S) per c.n.r..NOTE paganti 2.891, incasso di 21.079 euro; abbonati 4.313, quota di 23.398,40 euro. Tiri in porta 4-4 (con due pali e una traversa). Tiri fuori 4-4. In fuorigio-co 1-1. Angoli 5-1. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’.

PESCARA 3

LIVORNO 0PRIMO TEMPO 1-0MARCATORI Melchiorri al 30’ p.t.; Bjarnason al 7’ e al 47’ s.t.

PESCARA (4-2-3-1) Fiorillo 6,5; Pucino 5,5, Salamon 6, Fornasier 6, Rossi 6; Torreira 6,5 (dal 30’ s.t. Zuparic s.v.), Memushaj 6; Politano 6 (dal 35’ s.t. Sansovini 6), Bjarnason 7,5, Pasquato 6,5 (dal 43’ s.t. Brugman s.v.); Melchiorri 7,5. PANCHINA Aresti, Pesoli, Abecasis, Lazzari, Caprari, Pettinari. ALLENATORE Oddo 7.LIVORNO (4-2-3-1) Cipriani 6; Maicon 5, Ceccherini 5,5, Emerson 6, Lambrughi 6; Luci 5,5 (dal 1’ s.t. Biagianti 5,5), Appelt 5,5; Moscati 5,5 (dal 1’ s.t. Galabinov 6), Jelenic 6, Djokovic 6 (dal 26’ s.t. Jefferson 5); Vantaggiato 6. PANCHINA Pulidori, Strasser, Gemiti, Remedi, Gonnelli, Belingheri. ALLENATORE Panucci 5.

ARBITRO Maresca di Napoli 6.GUARDALINE Lo Cicero 6-De Meo 6.AMMONITI Moscati (L) e Melchiorri (P) per comportamentonon regolamentare; Ceccherini (L), Luci (L), Biagianti (L) e Appelt (L) per gioco scorretto; Rossi (P) per proteste.NOTE paganti 5.438, incasso di 15.248 euro; abbonati 3.580, quota di 17.273 euro. Tiri in porta 4-3. Tiri fuori 3-4. In fuorigioco 4-1. Angoli 3-5. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 4’.

CITTADELLA 0

PERUGIA 2PRIMO TEMPO 0-0MARCATORI Fabinho al 12’, Parigini al 43’ s.t.

CITTADELLA (4-4-2) Pierobon 6,5; Cappelletti 5,5, De Leidi 5,5, Pellizzer 5,5, Donazzan 6 (dal 27’ s.t. Barreca s.v.); Kupisz 5,5, Sgrigna 6, Benedetti 6 (dal 16’ s.t. Busellato 5,5), Minesso 6,5 (dal 32’ s.t. Bizzotto s.v.); Coralli 5, Gerardi 5. PANCHINA Valentini, Pecorini, Signorini, Lora, Camigliano, Vaccarecci. ALLENATORE Foscarini 5,5.PERUGIA (4-3-3) Provedel 7; Fazzi 6, Comotto 6,5, Mantovani 6, Crescenzi 6; Rizzo 6 (dal 1’ s.t. Nielsen 6), Fossati 6,5 (dal 20’ s.t. Taddei 6), Lanzafame 6,5 (dal 26’ s.t. Nicco s.v.); Parigini 6,5, Falcinelli 6, Fabinho 6,5. PANCHINA Koprivec, Faraoni, Hegazi, Goldaniga, Baldan, Ardemagni. ALLENATORE Camplone 6.

ARBITRO Di Paolo di Avezzano 5,5. GUARDALINEE Alassio 6-De Troia 6.AMMONITI Parigini (P) e Busellato (C) per gioco scorretto; Sgrigna (C) per proteste.NOTE paganti 1.595, incasso di 2.443 euro; abbonati 1.573, quota di 5.806 euro. Tiri in porta 5-5. Tiri fuori 4-1. In fuorigioco 3-0. Angoli 8-5. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 3’.

SERIE A PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSIONI

CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F S

CARPI 80 42 22 14 6 59 28

FROSINONE 71 42 20 11 11 62 49

VICENZA 68 42 18 14 10 44 37

BOLOGNA 68 42 17 17 8 49 35

SPEZIA 67 42 18 13 11 59 40

PERUGIA 66 42 16 18 8 49 40

PESCARA 61 42 16 13 13 69 55

AVELLINO 59 42 15 14 13 42 42

LIVORNO 59 42 15 14 13 57 50

BARI 54 42 14 12 16 43 49

TRAPANI 53 42 13 14 15 56 67

TERNANA 51 42 13 12 17 36 47

LATINA 50 42 11 17 14 38 41

LANCIANO 50 42 10 20 12 49 48

CATANIA 49 42 12 13 17 59 60

PRO VERCELLI 49 42 12 13 17 46 57

CROTONE 48 42 12 12 18 42 52

MODENA 47 42 10 17 15 37 39

ENTELLA 47 42 10 17 15 37 52

CITTADELLA 44 42 9 17 16 47 56

BRESCIA (-6) 42 42 12 12 18 54 63

VARESE (-4) 35 42 9 12 21 40 67

20 RETI Granoche (7, Modena).19 RETI Catellani (7, Spezia);Cocco (3, Vicenza).18 RETI Calaio’ (7) e Maniero (Catania; 12 con 7 rigori nel Pescara).17 RETI Ciano (6, Crotone);Marchi (5, Pro Vercelli).16 RETI Castaldo (6, Avellino).15 RETI Mbakogu (4, Carpi); Vantaggiato (3, Livorno).14 RETI And. Caracciolo (6, Brescia); Dionisi (2, Frosinone); Falcinelli (4, Perugia); Melchiorri (Pescara).13 RETI D. Ciofani (2, Frosinone); Curiale (Trapani; 9 nel Frosinone).

MARCATORI

BOLOGNA-LANCIANO 1-0BRESCIA-AVELLINO 3-2CARPI-CATANIA 0-0CITTADELLA-PERUGIA 0-2CROTONE-ENTELLA 0-0LATINA-MODENA 1-1PESCARA-LIVORNO 3-0SPEZIA-BARI 1-0TERNANA-VARESE 2-0TRAPANI-PRO VERCELLI 2-1VICENZA-FROSINONE 2-1

RISULTATI

Serie BRL’ultima giornata

Il Pescara a valanga nei playoff1Gran gol di Melchiorri e doppietta di Bjarnason: travolto ed eliminato il LivornoOddo debutta in panchina trionfando nella sfida tutta milanista contro Panucci

LA GUIDA AGLI SPAREGGI

Martedi, ore 18.30

Martedi, ore 21

SEMIFINALI

5 e 9 giugnoore 20.30

FINALEPLAYOFF

PLAYOUTANDATA

Sabato 30 maggioore 18.30

RITORNOsabato 6 giugno

ore 18.30ENTELLA - MODENA

BOLOGNA

VICENZA

PERUGIA

PESCARA

SPEZIA

AVELLINO

Venerdi 29, ore 18.30

RITORNOMartedi 2 giugno ore 21

RITORNOMartedi 2 giugno, ore 18.30

Venerdi 29, ore 21

CENTIMETRI

rafforzare una difesa parsa - atratti - imbarazzante, e chia-mando poi Panucci che ha ri-sollevato solo in parte la situa-zione. Dal Pescara a....Pescara:non solo il Livorno ha perso ilterzo posto, ma in un girone s’èdivorato una immensa dote dipunti che gli è costato anche iplayoff.

SFIDE Gli ex compagni d’un Mi-lan da sogno, se la giocano a scacchi: anche Panucci usa il 4-2-3-1 con Luci, ad intermitten-za, a piazzarsi dietro le punte,ma Vantaggiato e Jelenic fini-scono nel filtro abruzzese, quel-lo davanti la linea difensiva,con Pasquato e Politano lesti asoccorrere il reparto. Il Livornosi ritrova ko senza nemmenoaccorgersene, anzi illudendosidi avere a portata di mano lagiocata per il ribaltone: le ba-stava l’1-1, quello che Galabi-nov sfiora, due volte, ad inizioripresa. Ma mentre la palla vadi un amen fuori Melchiorriconfeziona subito il pacco donoa Bjarnason. Pescara in festa,per il Livorno notte fonda.

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IL REGOLAMENTO

� Ecco il regolamento sui playoff di B, che determinano la terza promossa in A dopo il Carpi e il Frosinone.

TURNO PRELIMINARE� Sono due sfide secche sul campo delle squadre meglio classificate. Si gioca martedì: in caso di parità al 90’ si disputano i supplementari, in caso di ulteriore parità vanno in semifinale le squadre meglio classificate.

LE SEMIFINALI� Le due vincenti sfidano la terza e la quarta come nello schema qui sopra: sono partite di andata e ritorno con la

prima partita sul campo della squadra che ha vinto il turno preliminare. In caso di parità dopo la gara di ritorno, va in finale la squadra che si è piazzata meglio in campionato (non sono previsti i supplementari).

LA FINALE� Le squadre vincenti delle semifinali disputano la finale con una gara di andata e una di ritorno; il ritorno viene disputato sul campo della squadra che si è piazzata meglio. In caso di parità, sarà promossa in A la squadra meglio piazzata (nemmeno qui ci sono i supplementari).

Martedì c’è subito il turno preliminare

69� Sono le reti messe a segno dal Pescara in questo campionato: la squadra abruzzese è quella con il miglior attacco di tutta la Serie B

Page 36: La Gazzetta dello Sport (05-23-2015)

36 SABATO 23 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Roberto PelucchiINVIATO A VICENZA

«V oliamo con i piediper terra»: la magliaideata per i playoff,

e ispirata da una frase di Sam-pirisi, rappresenta bene questoVicenza, che per una manciatadi minuti era precipitato addi-rittura al sesto posto e poi in tresi è ricambiato la vita, recupe-rando il gol di Daniel Ciofanicon Cocco e Di Gennaro, le duefacce di questa pazza squadra.Entrambi si sono fatti sciocca-mente ammonire per simula-zione nonostante fossero diffi-dati. Salteranno la semifinaledi andata del 29 contro la vin-cente di Perugia-Pescara e saràun handicap.

CAPOLAVORO Al di là di comeandranno adesso i playoff, il Vi-cenza il suo campionato l’ha giàvinto. L’ha vinto nel momentoin cui, a fine agosto, si è ritrova-to improvvisamente in B conuna squadra che sembrava nondare sicurezze neppure per unaLega Pro di vertice. Invece,sfruttando al meglio la prorogadi mercato, il d.s. Cristallini haindividuato i giocatori che han-no permesso il salto di qualità(Di Gennaro, Moretti, Ragusa eSampirisi) e a gennaio è statacompletata l’opera (Manfredinisu tutti). Ma il salto in alto il Vi-cenza l’ha fatto il giorno in cuiha preso atto che, al di là deisentimentalismi, serviva untecnico più esperto per la cate-goria. Lopez ha lasciato la squa-dra terz’ultima con 10 punti al-

l’undicesima giornata e Marinol’ha rianimata. Con lui il Vicen-za ha avuto una marcia in più eun bomber inarrestabile (Coc-co, 19 reti), con lui ha conqui-stato 58 punti in 31 giornate:uno meno del Carpi, sei più delFrosinone, ben undici in più delBologna costruito per salire inSerie A in carrozza. Il pubblicovicentino è tornato a divertirsicome da anni non capitava e hariempito il vecchio stadio Men-ti: ieri erano quasi undicimila itifosi in festa.

LA PARTITA Il Frosinone nonha giocato alla morte, ma non siè neppure offerto in sacrificio.In curva una cinquantina di ti-fosi con lo striscione «Piccololeone non mollare» dedicato albambino di sette mesi rimastogravemente ferito alla festapromozione. Il Vicenza ha co-mandato, seppur con eccessivafrenesia: nel primo tempo hacolpito il palo con Gentili e Coc-co, ha costretto Pigliacelli a sal-varsi in angolo (cannonata diMoretti da 30 metri) e si è divo-rato un gol fatto con Cinelli.Frosinone pericoloso con Fraradue volte e poi sempre dietro,anche nella ripresa caratteriz-zata da una girata capolavorodi Cocco (super Pigliacelli) e daaltri due gol mangiati da Gentilie Ragusa. E dopo un’altra para-tona di Pigliacelli su tiro di Ra-gusa, la doccia fredda con il gol-beffa di Daniel Ciofani. Fino al-l’apoteosi finale.

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IL MIGLIORE

� PIGLIACELLIPORTIERE DEL FROSINONE

7

VICENZA 2

FROSINONE 1PRIMO TEMPO 0-0MARCATORI D. Ciofani (F) al 20’, Cocco (V) al 37’, Di Gennaro (V) al 39’ s.t.

VICENZA (4-3-3) Vigorito 6; Sampirisi 6, Camisa 6, Gentili 5,5, D’Elia 6; Vita 6 (dal 32’ s.t. Petagna 6), Moretti 5,5 (dal 21’ s.t. Di Gennaro 7), Cinelli 6; Spinazzola 6 (dal 1’ s.t. Giacomelli 6), Cocco 7, Ragusa 6. PANCHINA Bremec, Garcia Tena, Alhassan, Sbrissa, Laverone, Mancini. ALLENATORE Marino 6,5. FROSINONE (4-4-2) Pigliacelli 7; Zanon 5, Bertoncini 5, M. Ciofani 5, Fraiz 5 (dal 16’ s.t. Crivello 5,5); Carlini 6 (dal 24’ s.t. Ranelli 5,5), Sammarco 6, Frara 6 (dal 10’ s.t. Crescenzi 5,5), Soddimo 6; D. Ciofani 6,5, Lupoli 6. PANCHINA De Lucia, Pamic, Gori, Paganini, Dionisi. ALLENATORE Stellone 6.

ARBITRO Ghersini di Genova 6. GUARDALINEE Pentangelo 6-Soricaro 6.AMMONITI Moretti (V), Crescenzi(F) e Ranelli (F) per gioco scorretto; Cocco (V), Di Gennaro (V) e Sammarco (F) per c.n.r.NOTE paganti 5.261, incasso di 61.760 euro; abbonati 5.411, quota di 16.272 euro. Tiri in porta 10 (con due pali)-3. Tiri fuori 10-4. In fuorigioco 0-1. Angoli 6-2. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 3’.

Andrea TosiBOLOGNA

D elio Rossi si toglie lascimmia dalla spalla,tornando a vincere

una partita ufficiale da alle-natore dopo oltre un anno emezzo (ultima volta in A, 26ottobre 2013 Samp-Atalanta1-0). Alla sua terza partitasulla panchina del Bolognaritrova il successo sul nonbelligerante Lanciano, utilesoltanto a conservare il quar-to posto che garantisce l’ac-cesso diretto alla semifinaledei playoff dove i rossoblù af-fronteranno la vincente delbarrage Spezia-Avellino,l’obiettivo minimo del clubcostretto passare dagli spa-reggi per inseguire la promo-zione. La vittoria della squa-dra emiliana porta la firmadi Ibrahima Mbaye che infilal’angolo con una rasoiata ra-soterra da 25 metri trovandosulla traiettoria una devia-zione decisiva di Cerri inuscita dalla mischia dopo unangolo. Per il giovane ester-no senegalese, prelevato dal-la Samp sul mercato di gen-naio, si tratta del primo cen-tro stagionale.

MANCOSU GIU’ Sistemata lapratica, il Bologna si dedicaal possesso palla per mettereminuti nella regìa di Krsticic,preferito a Laribi, e all’operadi riconciliazione col gol a fa-vore di Mancosu che conti-nua nel suo sonno offensivosenza dare segnali di risve-

glio. Questo è il problema piùserio che Rossi si porta neglispareggi, a meno che il tecnicoromagnolo non decida di rilan-ciare Cacia, ancora una volta re-legato in panchina e superatoanche da Acquafresca nella ro-tazione delle punte. Nella ripre-sa Sansone cerca il raddoppioma il suo tiro centrale vienebloccato facilmente da Nicolas.Il Lanciano brucia il pareggiocon Thiam che spara sul fondotutto solo davanti a Da Costa. Ilportiere rossoblù deve compie-re l’unica parata su un sinistrodal limite di Agazzi nel finale.

SAPUTO In tribuna insieme alpresidente e partner Joe Tacopi-na c’è il chairman Joey Saputo,seduto al fianco del sindaco delcapoluogo emiliano, VirginioMerola, col quale in mattinataha avuto un summit sul re-styling del Dall’Ara. Il magnateitalocanadese respinge voci didisimpegno in caso di mancatapromozione e glissa su una pos-sibile partnership con LucaMontezemolo dopo la cena te-nuta nella villa dell’ex presiden-te Ferrari. «Se anche dovessimorimanere in B, il nostro progettoandrà avanti - assicura Saputo -.Di certo resterò per molto tem-po. Il nostro obiettivo è andarein A, la squadra ha scelto la viapiù tortuosa per centrarlo, ovve-ro i playoff, ma siamo ottimisti.Montezemolo? Ci siamo trovatiper fare conoscenza. Un incon-tro conviviale, nulla di più».

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IL MIGLIORE

� MBAYEDIFENSORE DEL BOLOGNA

6,5

BOLOGNA 1

LANCIANO 0PRIMO TEMPO 1-0MARCATORE Mbaye al 17’ p.t.

BOLOGNA (4-3-1-2) Da Costa 6; Mbaye 6,5, Oikonomou 6, Maietta 6, Masina 6 (dal 28’ s.t. Morleo 6); Casarini 6, Matuzalem 6, Buchel 5,5; Krsticic 5,5 (dal 38’ s.t. Laribi s.v.); Mancosu 5,5 (dal 27’ s.t. Acquafresca 5,5), Sansone 6.PANCHINA Coppola, Ferrari, Garics, Troianiello, Cacia, Improta.ALLENATORE Rossi 6.LANCIANO (4-3-3) Nicolas 6; Conti 5,5, Troest 6, Ferrario 6, Nunzella 5,5; Vastola 5,5 (dal 38’ s.t. De Silvestro s.v.), Paghera 6, Grossi 6 (dal 12’ s.t. Thiam 5); Piccolo 5,5, Cerri 6, Di Cecco 5,5 (dal 27’ s.t. Agazzi 6).PANCHINA Aridità, Aquilanti, Amenta, Mammarella, Pinato, Monachello.ALLENATORE D’Aversa 6.

ARBITRO Baracani di Firenze 6.GUARDALINEE Santoro 6-Prenna 6.AMMONITI Conti (L), Ferrario (L), Troest (L), Maietta (B), Mbaye (B) e Nunzella (L) per gioco scorretto; Vastola (L) per comportamento non regolamentare.NOTE paganti 2.653, incasso di 12.072 euro; abbonati 9.571, quota di 62.549 euro. Tiri in porta 2-1. Tiri fuori 4-5. In fuorigioco 5-2. Angoli 9-1. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.

Brivido Vicenza Da 3° scivola a 6°poi torna in altoe ci scherza su1Frosinone avanti prima della resa. «Voliamo con i piedi per terra» è la dedica ai playoff

Siluro di MbayeIl Bologna vincee Rossi fa 3 puntidopo oltre 1 anno1Il tecnico non vinceva dal 2013 e chiude al quarto posto. Battuto un Lanciano sereno

Serie BRL’ultima giornata

Lega ProRPer il caso Pergocrema

PLAYOFF

� Domani si gioca l’andata delle semifinali playoff: ecco la situazione dopo il primo turno, il programma e gli arbitri.PRIMO TURNO Così lo scorso fine settimana: Benevento-Como 1-2, Bassano-Juve Stabia 6-5 (dts e rigori), Ascoli-Reggiana 2-4 (dts), Matera-Pavia 2-1 (dts).SEMIFINALI Como-Matera (ore 19): Paolini di Ascoli Piceno; Reggiana-Bassano (ore 18, diretta su Raisport): Di Martino di Teramo. Le partite di ritorno sono domenica 31 con Matera-Como (ore 16) e Bassano-Reggiana (ore 18, diretta su Raisport).FINALE L’andata è domenica 7 giugno, il ritorno è il 14: di fronte le vincenti delle semifinali (l’andata sarà giocata sul campo della peggio classificata).REGOLAMENTO In caso di parità di punteggio al 90’ si giocano i tempi supplementari; se la parità persiste, si tirano i calci di rigore.

SUPERCOPPA� Domani sera si elegge anche la regina della Lega Pro con l’ultima partita tra Teramo e Novara (ore 20.45): arbitra Fiore di Barletta.CLASSIFICA Novara (differenza reti +1) e Salernitana (differenza reti +1) p. 3; Teramo (differenza reti -2) 0.GIUDICE SPORTIVO Dopo la gara di giovedì, una giornata di squalifica a Bocchetti (Salernitana).REGOLAMENTO Se domani ci sono due o tre squadre a pari punti, si guardano nell’ordine: differenza reti della fase finale, maggior numero di reti segnate, maggior numero di reti segnate nella partita in trasferta; se la parità persiste, si va al sorteggio.

Semifinali di andataComo e Reggianadomani sono in casa

Uno sconto a MacalliRidotta l’inibizioneMa lui punta al Coni1La Corte d’appelloha deciso di levare due mesi e ha respintoil ricorso di Palazzi. Ora il Collegio di garanzia

Alessandro CatapanoROMA

B arcolla ma non molla,Mario Macalli. La sintesidi un’altra giornata di

passione per il contestatissimopresidente di Lega Pro. La Cor-te federale d’appello, cui Ma-calli si era appellato per can-cellare l’inibizione di sei mesiinflittagli dal Tribunale fede-drale (sezione Disciplinare)per il caso Pergocrema, non loha assolto, anzi: ha confermatola sua colpevolezza, ma ha ri-dotto la squalifica a 4 mesi (dascontare fino al 31 agosto) e, alcontempo, ha rigettato il ricor-so del Procuratore federaleStefano Palazzi che invece ave-va chiesto alla Corte due ulte-riori mesi di inibizione (men-tre quello dell’ex patron delclub Sergio Briganti è stato di-chiarato inammissibile).

FINO IN FONDO Macalli si ri-

volgerà al Collegio di garanziadel Coni, che ieri ha ricevutoanche il ricorso del Genoa con-tro la mancata concessionedella licenza Uefa. Il presiden-te della Lega Pro, difeso dal-l’avvocato Cesare Di Cintio, hagià ottenuto in primo gradol’assoluzione per il fallimentodel Pergocrema, ma vuole es-sere prosciolto anche per lacontestuale registrazione chefece dei quattro marchi ricon-ducibili al club. Difficile? Plau-sibile? La palla a questo puntopassa all’organo presiedutodall’ex ministro degli EsteriFrattini, che non più tardi didue giorni fa ha restituito duepunti alla Reggina e tre alla ProPiacenza, rivoluzionando iplayout.

MOMENTO DIFFICILE Intanto,già la lieve riduzione dellasqualifica ottenuta ieri sera dalI° Collegio della Corte d’appel-lo è una piccola boccata d’ossi-

geno, di cui Macalli, presenteall’udienza tenuta in via Cam-pania, può ritenersi «modera-tamente soddisfatto», convintocom’è di poter ottenere al Coniun ulteriore sconto o la cancel-lazione dell’inibizione. Il mo-mento storico, del resto, èquello che è: la Lega è spacca-ta, i dissidenti non mollano,Ghirelli è pronto a rioccupare ilsuo posto, il nuovo scandaloscommesse può far crollare ilPalazzo, la riforma dei campio-nati rischia di tagliare tantesquadre. Macalli resiste, anchese da più parti invocano un suopasso indietro, convinto di po-ter uscire indenne prima o poidalla tempesta che si è abbat-tuta sulla Lega Pro che presie-de. Il tempo deciderà se esser-gli o meno galantuomo. Perora, resta sul filo.

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Mario Macalli, 78 anni ANSA

PLAYOUT

Oggi cinque partiteBrividi Lombardia� Finalmente cominciano i playout,dopo che nei giorni scorsi la giustiziasportiva ha cambiato due volte le clas-sifiche (levando punti di penalizzazionia Pro Piacenza e Reggina) riscrivendoil quadro degli spareggi salvezza neigironi B e C. Si giocano oggi le primecinque partite di andata: il derby Reg-gina-Messina, fissato solo giovedì, èdovuto slittare a martedì (ore 17) permotivi di ordine pubblico. Tutte le garedi ritorno saranno sabato 30. Così og-gi in campo le dieci squadre.

GIRONE A (ORE 16)LUMEZZANE (4-4-2) Furlan; Monti-cone, Belotti, Nossa, Pippa; Varas, Genevier, Baldassin, Potenza; Sarao, Cruz. (Bason, Biondi, Pantano, Mogos,Alimi, Gatto, Ekuban). All. Nicolato.PRO PATRIA (4-3-3) Perilli; Gugliel-motti, Lamorte, Pisani, Taino; Arati, Calzi, Palumbo; Candido, Serafini, Terrani. (De Tommaso, Zaro, Panizzi, Giorno, Romeo, D’Errico, Baclet). All. Montanari.ARBITRO Marini di Roma (Pellegri-ni-Robilotta).PORDENONE (3-5-2) Maniero; Salvatori, Ferrani, Fissore; Placido, Fortunato, A. Migliorini, Maracchi, Bertolucci; Maccan, Bjelanovic. (Bazzichetto, Ghinassi, G. Migliorini, Mattielig, Buratto, Ravasi, Franchini). All. Rossitto.MONZA (4-3-1-2) De Lucia; Puglie-se, De Bode, Martinez, D’Ambrosio; Uliano, Asante, Cojocnean; Pessina; Carbonaro, Bernasconi. (Chimini, Lucarini, Acampora, Grandi, Valencic, Gaeta, De Vita). All. Pea.ARBITRO Dei Giudici di Latina (A. Cordeschi-S. Cordeschi).

GIRONE B (ore 15)PRO PIACENZA (4-3-3) Alfonso; Ca-stellana, Sall, Bini, Sane; Barba, Silva, Schiavini; Matteassi, Speziale, Alessandro. (Iali, Petrini, Marmiroli, Bacher, Mascolo, Giovio, Caboni). All. Franzini.FORLI’ (4-3-1-2) Scotti; Jidayi, Catacchi-ni, Drudi, Pastore; Casini, Hamlili, T. Arri-goni; Capellini; Morga, Melandri.(Casadei, L. Arrigoni, Turi, Fantoni, Rosa-fio, Pettarin, Castellani). All. Firicano.ARBITRO Cifelli di Campobasso (San-giorgio-Opromolla).SAVONA (4-3-1-2) Rossini; Antonelli, Cabeccia, Marconi, Speranza; Demartis, Taddei, Eguelfi; Giorgione; Scappini, Giovinco. (Addario, Galimberti, Ficagna, Carta, Morosini, Sanna, Frugoli). All. Riolfo.GUBBIO (4-3-3) Iannarilli; Rosato, Galuppo, Lasicki, Luciani; Guerri, Loviso, Casiraghi; D’Anna, Regolanti, Vettraino. (Citti, Manganelli, Caldore, Esposito, Marchionni, Mancosu, Cais). All. Bonura.ARBITRO Tardino di Milano (Benedetti-no-Stazi).

GIRONE C (ore 17)ISCHIA (4-3-1-2) Giordano; Finizio, Impagliazzo, Sirignano, Bruno; Bulevardi, Massimo, Armeno; Millesi; Schetter, Infantino. (Mennella, Formato, Chiavazzo, Alvino, Fumana, Gerevini, Verachi). All. Maurizi.AVERSA NORMANNA (4-3-3) Lago-marsini; Balzano, Cossentino, Maglioc-chetti, Amelio; Capua, Geroni, Del Prete; Mangiacasale, Mosciaro, De Luca. (De-spucches, Giannattasio, Sassano, Sco-gnamillo, Petricciuolo, Esposito, Personè). All. Marra.ARBITRO Giovani di Grosseto (Stasi-La-calamita).

4� Sono i mesi di squalifica per Mario Macalli dopo il processo d’appello: la sanzione per il presidente della Lega Pro scadrà il prossimo 31 agosto

Page 37: La Gazzetta dello Sport (05-23-2015)

37SABATO 23 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Vince il Trapanie può brindarela Pro Vercelliche rimane in B

Ternana in festaViola e Bojinovun gol per tempoIl Varese crolla

Carpi premiatoma i tifosi sonocontro il traslocoIl Catania si salva

Il Brescia saluta e viene fischiatoAvellino, la testaè già ai playoff

Massimiliano AnconaINVIATO A LATINA

I L Latina fa 50 ed è salvo. IlModena, con tre punti inmeno, giocherà il playout

con l’Entella. Andata il 30 aChiavari. Ritorno il 6 giugno inEmilia. Il lungo ritiro e il man-cato ritorno in panchina del-l’infortunato Novellino nonhanno dato la scossa. La squa-dra di Melotti e Pavan ci haprovato solo per un tempo. Ilprimo. È andata in vantaggiocon Granoche. Si è illusa. È sta-ta riportata alla realtà dal pa-reggio di Viviani su rigore. Enella ripresa è apparsa scarica.Quanto a Viviani, è l’anima delLatina, che alla fine dell’anda-ta – prima dell’avvento di Iulia-no per Breda - era ultima e hafesteggiato una permanenzameritata, solo un anno dopo laA sfiorata, al debutto in B, nel-la finale playoff col Cesena.

CHIAVE Gara vera. Subito viva.Il Modena ci prova. Col 4-2-3-1e un ritmo elevato. Dietro aGranoche ci sono Nizzetto, Ga-ritano e Fedato, mentre Schia-vone e Salifu fanno da schermodavanti al quartetto difensivo.Il Latina parte contratto e pen-sa più a contenere che a offen-dere. Così il 4-5-1 di Iuliano fa-tica non poco a limitare lo slan-cio degli avversari che devonovincere per provare a evitare iplayout. Salifu (12’) e Fedato(15’) tentano invano dalla lun-ga distanza. Poi segna Grano-che (20’). È Fedato a verticaliz-zare per Garritano su cui si av-

venta in uscita bassa Di Genna-ro. La palla rotola verso laporta. Alhassan, in equilibrioprecario, anticipa Bruscaginsulla linea, Brosco non riesce aspazzare e l’attaccante urugua-gio firma il 20° centro stagio-nale. I padroni di casa si scuo-tono e pareggiano su rigore do-po 9’: Schiavone su fallo latera-le di Alhassan salta in area colbraccio alto per anticipare Lit-teri, il cui tocco di testa vienesfiorato dal centrocampistaemiliano. L’arbitro Nasca è lì efischia. Viviani ,al rientro dopotre gare di stop per infortunio,trasforma, firmando l'8° golpersonale davanti a Gigi DiBiagio, c.t. dell’Under 21 cheha l’Europeo a giugno.

RIPRESA Si ricomincia e si fini-sce a ritmo basso. La densità acentrocampo domina. Pochispazi, nessuna possibilità di of-fendere per il Modena, che haspeso subito troppo. Il tuttoagevola il Latina, cui il pari ba-sta, che perde per infortunioLitteri, dentro Bouhna (9’). Siperdono due minuti per ripara-re il taglio di una rete di porta.Cosa che porta al mega recupe-ro di 6 minuti. A 15’ dalla fine,Iuliano passa alla difesa a cin-que con Figliomeni per contra-stare il neoentrato Ferrari(fuori Nizzetto). Gara bloccatafino al 40’. quando Crimi, il mi-gliore in campo, di destro im-pegna in tuffo Pinsoglio. La suarespinta vale il pareggio.

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IL MIGLIORE

� CRIMICENTROCAMPISTA DEL LATINA

7

LATINA 1

MODENA 1PRIMO TEMPO 1-1MARCATORI Granoche (M) al 20’, Viviani (L) su rigore al 29’ p.t.

LATINA (4-5-1) Di Gennaro 6; Ristovski 6, Brosco 6, Bruscagin 6, Alhassan 5,5; Angelo 6, Oduamadi 6, Viviani 6,5, Crimi 7, Bidaoui 6,5 (dal 30’ s.t. Figliomeni 6); Litteri 6 (dal 9’ s.t. Bouhna 6). PANCHINA Farelli, Atiagli, Criscuolo, Mangni, Jaadi, Celli, Shahinas. ALLENATORE Iuliano 6,5. MODENA (4-2-3-1) Pinsoglio 6; Calapai 6, Cionek 6, Gozzi 6, Manfrin 6 (dal 44’ s.t. Rubin s.v.); Salifu 6, Schiavone 5; Nizzetto 5,5 (dal 28’ s.t. Ferrari 6), Garritano 6, Fedato 5,5 (dal 46’ s.t. Sakaj s.v.); Granoche 6. PANCHINA Manfredini, Marzorati, Martinelli, Zoboli, Besea, Guidiala. ALLENATORE Melotti-Pavan 5,5.

ARBITRO Nasca di Bari 6. GUARDALINEE Carbone 6-Di Vuolo 6. AMMONITI Crimi (L), Alhassan (L) e Salifu (M) per gioco scorretto;Schiavone (M), Oduamadi (L) e Litteri (L) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 3.234, incasso di 24.352 euro; abbonati 2.200, quota di 24.900 euro. Tiri in porta 2-2. Tiri fuori 1-3. In fuorigioco 1-1. Angoli 5-3. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 6’.

Gian Paolo Laffranchi BRESCIA

U n Brescia già retrocesso supera un Avel-lino con la testa già ai playoff dove af-fronterà in trasferta lo Spezia e poi, in

caso di successo, il Bologna. Per la squadra diCalori (al passo d’addio), contestatissima, èun giorno storico. In negativo. L’atmosfera èsurreale. Silenzio lungo mezz’ora, poi insulti ecori di scherno dalla curva; canti e incitamen-to costante dal settore avellinese. Sblocca Cor-via con movimento, dribbling e tiro da grandeattaccante, ma lo stadio fischia. Gli applausibipartisan sono invece per la rovesciata di Co-mi del pareggio. Il tempo si chiude col destrodi Da Silva che vale il raddoppio e la ripresa siapre col tris in contropiede di Sestu, prima delbis di Comi con un colpo di testa.

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BRESCIA-AVELLINO 3-2

PRIMO TEMPO 2-1MARCATORI Corvia (B) al 19’, Comi (A) al 22’, Da Silva (B) al 46’ p.t.; Sestu (B) al 10’, Comi (A) al 33’ s.t.BRESCIA (4-3-2-1) Arcari 6 (dal 31’ s.t. Andrenacci 6); Zambelli 6,5, Ant. Caracciolo 6, Di Cesare 6, Gargiulo 6 (dal 31’ s.t. Budel 6); Quaggiotto 6, H’Maidat 6, Scaglia 6; Da Silva 6,5 (dal 40’ s.t. Bertoli s.v.), Sestu 7; Corvia 7. (Lancini, Boniotti, Morosini, Strada, Sodinha, Valotti). All. Calori 6.AVELLINO (3-5-2) Bavena 6; Pisacane 5 (dal 1’ s.t. Schia-von 6), Fabbro 6, Vergara 5,5; Regoli 6, Kone 5,5, Angeli 6, Filkor 5,5 (dal 18’ s.t. D’Angelo 6), Bittante 6; Trotta 5,5 (dall’11’ s.t. Sbaffo 6), Comi 7. (Frattali, Gioia, Ely, Visconti, Almici, Mokulu). All. Rastelli 5,5.ARBITRO Chiffi di Padova 6.GUARDALINEE Bolano 6-Zivelli 6.AMMONITI Bertoli (B) per gioco scorretto.NOTE paganti 780, incasso di 3.041 euro; abbonati 6.200, quota non comunicata. Tiri in porta 5-4. Tiri fuori 5-4. In fuorigioco 1-3. Angoli 5-4. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 3’.

Davide SettiCARPI (MODENA)

I l Catania si prende il punto che cercava etrova una sofferta salvezza in una stagio-ne nera. Finisce senza reti con un Carpi

troppo rimaneggiato (out dieci titolari) perpoter dare battaglia. La consegna a fine garaal capitano di casa Porcari della coppa «Alidella vittoria» per i campioni della B segna an-che l’addio al Cabassi. In A il Carpi giocherà aModena, una decisione contro cui i tifosi deidistinti hanno protestato restando in silenzionel secondo tempo. La gara regala poco: nelprimo tempo Maniero in spaccata centra il pa-lo. Nella ripresa solo un’incomprensione fraLetizia e Romagnoli mette Maniero davanti aGabriel, bravo a chiudere in uscita. Nel finaledebutto in casa carpigiana del ‘95 Palmieri. Il‘96 Sarzi Puttini era stato lanciato dall’inizio.

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CARPI-CATANIA 0-0

CARPI (4-3-3) Gabriel 6; Pasini 6, Romagnoli 6, Letizia 6, Sarzi Puttini 6 (dal 38’ s.t. Palmieri s.v.); Mbaye 6,5, Porcari 6 (dal 43’ s.t. Pugliese s.v.), Torelli 6; Pasciuti 6, Lasagna 6, Di Gaudio 6 (dal 30’ s.t. Gatto s.v.). (Mauran-tonio, Brunelli, Gagliolo, Laner, Loi, Inglese). All. Castori 6.CATANIA (4-3-1-2) Gillet s.v.; Del Prete 6, Schiavi 6, Ceccarelli 6, Mazzotta 6; Sciaudone 6, Coppola 6, Esca-lante 6; Rosina 5,5; Calaiò 6, Maniero 5,5. (Terracciano, Sauro, Capuano, Gyomber, Belmonte, Chrapek, Odjer, Barisic, Rossetti). All. Marcolin 6.ARBITRO Pasqua di Tivoli 6.GUARDALINEE Segna 6-Paiusco 6.AMMONITI Sciaudone (Cat) e Del Prete (Cat) per gioco scorretto.NOTE paganti 3.000 circa, incasso non comunicato; abbonati 1.179, quota di 10.203 euro. Tiri in porta 0-1 (con un palo). Tiri fuori 2-1. In fuorigioco 0-4. Angoli 0-7. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 2’.

Massimo LauretiTERNI

U n gol per tempo per chiudere la praticaVarese e guadagnare la terza salvezzaconsecutiva, come nella passata stagio-

ne con 51 punti. La Ternana ha centratol’obiettivo soffrendo un po’ nel primo tempoper sbloccare il risultato: c’è voluto un rigore,il secondo della stagione, per superare il por-tiere La Gorga. C’è riuscito Viola dal dischetto(fallo del portiere su Ceravolo) aprendo lastrada al successo della squadra rossoverdeche per l’occasione Tesser ha riproposto con ladifesa a quattro e Falletti dietro le punte. Il Va-rese, già retrocesso, si è battuto con orgoglioma non ha mai impegnato Brignoli. Nel finaledel match ci ha pensato Bojinov a chiudere ilconto con una girata di sinistro da centro area.

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TERNANA-VARESE 2-0

PRIMO TEMPO 1-0MARCATORI Viola su rigore 37’ p.t.; Bojinov al 43’ s.t.TERNANA (4-3-1-2) Brignoli 6; Janse 6, Valjent 6, Fazio 6, Popescu 6; Gavazzi 6,5, Viola 6,5 (dal 40’ s.t. Vitale s.v.), Eramo 6; Falletti 6 (dal 16’ s.t. Russo 6); Avenatti 6,5, Ceravolo 6 (dal 33’ s.t. Bojinov 6,5.). (Sala, Gagliardi-ni, Palumbo, Dianda, Tascone, Milinkovic). All. Tesser 6.VARESE (4-4-2) La Gorga 6,5; Luoni 6, Dondoni 5,5, Rossi 5,5, De Vito 5,5 (dal 25’ s.t. Cristiano 5); Culina 6 (dal 43’ Rojas s.v.), Barberis 5,5, Capezzi 5, Jakimovski 5 (dal 5’ s.t. Blasi 5); Miracoli 5,5, Forte 5. (Birighitti, Lores, Capello, Piccoli, Mancino, Truzzi). All. Bettinelli 5,5.ARBITRO Merchiori di Ferrara 6.GUARDALINEE Gori 6-Zappatore 6.AMMONITI Gavazzi (T), Popescu (T), Capezzi (V) e Luoni (V) per gioco scorretto.NOTE paganti 4.955, incasso di 7.831,60 euro; abbonati 1.695, quota di 10.486 euro. Tiri in porta 6-0. Tiri fuori 8-2. In fuorigioco 2-4. Angoli 4-0. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 4’.

Franco CammarasanaTRAPANI

È stata partita vera. Il risultato premia ilTrapani, ma la Pro non demerita e sfioraquel punto che l’avrebbe messa al riparo

da spiacevoli sorprese. In soccorso le arrivano irisultati dagli altri campi e così al triplice fi-schio può ugualmente festeggiare la salvezza.Il Trapani, già salvo, va subito in vantaggio conCuriale su assist di Nadarevic ma poi lasciacampo alla Pro Vercelli che tenta a più ripresedi insidiare Gomis che al 38’ respinge una con-clusione di testa di Luppi. A inizio ripresa (al 3’)Caldara sigla il raddoppio sugli sviluppi di unangolo mentre al 25’ giunge il gol di Beretta cheridà coraggio alla Pro ma Gomis a tempo scadu-to evita il pari su un tiro di Belloni.

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TRAPANI-PRO VERCELLI 2-1

PRIMO TEMPO 1-0MARCATORI Curiale (T) al 4’ p.t.: Caldara (T) al 3’, Beret-ta (PV) al 25’ s.t.TRAPANI (4-3-1-2) Gomis 6,5; Perticone 6, Pagliarulo 6, Caldara 6,5, Rizzato 6,5; Scozzarella 6, Ciaramitaro 6,5 (dall’11’ s.t. Feola 6), Basso 6 (dal 35’ s.t. Aloi 6); Falco 6,5; Nadarevic 6,5, Curiale 6,5 (21’ s.t. Citro 6). (Ferrara, Marti-nelli, Lo Bue, Zampa, Abate, Malele). All. Cosmi 6,5.PRO VERCELLI (4-3-3) Russo 6; Ferri 6, Cosenza 6, Bani 6, Scaglia 6,5; Musacci 6,5, Germano 6 (dal 6’ s.t. Beretta 6), Castiglia 6; Di Roberto 6,5, Luppi 6,5 (dal 31’ s.t. Belloni 6), Fabiano 6 (dal 17’ s.t. Sprocati 6). (Viotti, D’Alessandro, Milesi, Liviero, Emmanuello, Ronaldo). All. Scazzola 6,5.ARBITRO Roca di Foggia 6,5.GUARDALINEE Marinelli 6-Oliveri 6.AMMONITI Caldara (T), Pagliarulo (T) e Beretta (PV) per gioco scorretto.NOTE paganti 3.581, incasso di 36.247,60 euro; abbonati 2.686, quota di 21.841,62 euro. Tiri in porta 4-5. Tiri fuori 3-8. In fuorigioco 1-1. Angoli 2-6. Rec.: p.t. 0’, s.t. 5’.

Francesco CarusoINVIATO A CROTONE

M entre lo stadio into-na «Il cielo è semprepiù blu» accompa-

gnando le note di Rino Gae-tano, il crotonese più famosodopo Pitagora, l’Entella escea testa bassa dal campo. Sa-ranno i liguri a spareggiarecol Modena. I calabresi pos-sono festeggiare al terminedi un brutto 0 a 0 che mal siaccoppia all’altra colonnasonora della notte rossoblu:«We are de champions». So-prattutto dopo la scenettadell’irrigazione del camposcattata improvvisamentedurante il recupero per ben3 volte. Nei concitati mo-menti finali la paura dei pa-droni di casa era legata al-l’eventuale vittoria del Mo-dena a Latina che li avrebbecostretti ai play out. Giungeinvece il fischio finale di Fab-bri che consegna il Crotoneal 7° campionato di fila in B.

TAVOLI SALVEZZA Mentregli occhi dei novemila spet-tatori sono sul rettangolo digioco, le orecchie stannodappertutto. Così i crotonesiseguono quella che speranosia l’ultima della stagione: lasalvezza si gioca su diversitavoli, a cominciare da quel-lo di Latina. E dire che un an-no fa di questi tempi, pareg-giando 0 a 0 a Palermo i cala-bresi conquistavano l’acces-so ai play off (subito fuori colBari), che salto all’indietro

nel giro di 12 mesi. Ma la festafinale è comunque assordante.La prima frazione scivola vialenta e noiosa. Squillano perprimi i padroni di casa con unbel lancio di Maiello che pescain area Stoian la cui conclusio-ne di prima intenzione d’inter-no destro sorvola d’un nulla latraversa. Si combatte su ognipallone: c’è tensione e cattive-ria, Fabbri fatica a tenere la sfi-da in mano.

ACQUA E SPUMANTE Nel frat-tempo il Modena passa a Latinae la temperatura dello Scida sa-le poco dopo quando l’Entellava vicinissimo al gol: una pallasporca giunge sui piedi di Maz-zarani che dal fondo scodella inmezzo, Cordaz esce male di-sturbato da Sforzini e finisce aterra, Costa Fereira inzucca ver-so la porta sguarnita: salva sul-la linea Modesto fra le protestedei padroni di casa. Sospiro disollievo che diventa esultanzacon il pari del Latina. Nella ri-presa parte forte il Crotone,combinazione Maiello-Zampa-no che al momento del tiro si faanticipare da Mazzarani. Che ametà del tempo ha la palla per ilvantaggio: sul lancio di Iacopo-ni, arresta e calcia mirando al«sette». Quia è bravo Cordaz adeviare. Allo Scida si gioca sulfilo dei nervi, attendendo gli ul-timi due fischi, soprattuttoquello di Latina che fa brindarealla salvezza della squadra diMassimo Drago.

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IL MIGLIORE

� MAIELLOCENTROCAMPISTA DEL CROTONE

6,5

CROTONE 0

ENTELLA 0CROTONE (4-3-3) Cordaz 6; Zampano 6,5, Dos Santos 6, Cremonesi 6, Modesto 6,5; Matute 5,5, Maiello 6,5, Dezi 6; Ciano 5,5 (dal 46’ s.t. Ferrari s.v.), Torregrossa 5 (dal 43’ s.t. Padovan s.v.), Stoian 5,5 (dal 36’ s.t. De Giorgio s.v.). PANCHINA Stojanovic, Galardo, Suciu, Salzano, Ricci, Rabusic. ALLENATORE Drago 6.ENTELLA (4-3-3) Paroni 6; Belli 5,5, Russo 6, Ligi 6, Iacoponi 6; Volpe 5,5 (dal 43’ s.t. Moreo s.v.), Battocchio 5,5, Troiano 5,5 (dal 46’ s.t. Rozzi s.v.); Costa Ferreira 5 (dal 35’ s.t. Staiti s.v.), Sforzini 5, Mazzarani 6. PANCHINA Coser, Cecchini, Baldanzeddu, Botta, Di Tacchio, Lanini. ALLENATORE Aglietti 6.

ARBITRO Fabbri di Ravenna 5,5.GUARDALINEE Del Giovane 5,5-Liberti 6.AMMONITI Volpe (E) e Ciano (C) gioco scorretto; Stoian (C) per proteste.NOTE paganti 5.498, incasso di 10.880 euro; abbonati 3.002, quota di 15.372 euro. Tiri in porta 1–2. Tiri fuori 4-1. In fuorigioco 1-4. Angoli 4-2. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 8’.

Modena si illudecon GranocheIl Latina lo gela:finisce ai playout1L’attaccante chiude da re del gol, ma non basta. Viviani su rigore trova la salvezza

Crotone in salvoL’Entella si deverassegnare:sarà spareggio1L’impianto di irrigazione parte per ben tre volte, il recupero è lungo ma finisce così

Serie BRL’ultima giornata

Page 38: La Gazzetta dello Sport (05-23-2015)

38 SABATO 23 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Luigi PernaINVIATO A MONTECARLO (MONACO)

È un giovane che non usaFacebook e sogna le mac-chine e i piloti del passa-

to, tanto da sfoggiare a Monte-carlo un casco stile Anni 70 conuna banda nera che fa sembra-re la visiera «extra large» comequelle usate all’epoca da NikiLauda, Mario Andretti e ClayRegazzoni. Se chiedete a Seba-stian Vettel quale sia la sua For-mula 1 ideale, prende a presti-to una frase tipica di JamesHunt: «Quella in cui servivano“big balls” (grandi palle;n.d.r.). Il pubblico era affasci-nato dal coraggio». Confessa:«Vorrei vetture vecchia scuola,con grandi motori e tanti ca-valli, gomme più larghe e mag-gior grip. La prima volta cheguidai una F.1 ero spaventato.Per i ragazzi di oggi, invece,non è più così».

SORPRESA La Gazzetta stavol-ta ha deciso di fare un gioco. Ealla vigilia di Montecarlo (oggisi gioca la pole position; n.d.r.)ha chiesto al pilota tedesco del-la Ferrari di scrivere un brevemessaggio, dopo i primi mesidella sua avventura a Maranel-lo. La vera sorpresa è arrivataquando l’addetta stampa BrittaRoeske ha detto che Sebl’avrebbe scritto in italiano. Ilrisultato lo vedete pubblicatoqui a fianco. Nero su bianco,sopra un foglio di quaderno.Una dichiarazione d’amore perla rossa e i suoi tifosi, a cui Vet-tel tiene in modo particolare.«La Ferrari è stato sempre ilmio sogno. È una leggenda an-che grazie a voi tifosi e alla vo-stra passione. Sono fiero di farparte di questa storia incredi-bile», dice l’erede di MichaelSchumacher.

DA ASSUMERE Va detto chenon capita spesso di leggerequello che un campione di For-mula 1 scrive di proprio pu-gno. E di certo per Vettel que-sta è un’abitudine, visto che findai test dell’inverno si portasempre dietro un’agenda riem-pita di appunti, sensazioni per-sonali e informazioni tecniche,che poi tira fuori nei briefingcon gli ingegneri. Abbiamoquindi deciso, come secondacosa, di interpellare un grafo-logo, affinché ci rivelasse qualiaspetti del carattere del quat-tro volte iridato vengono fuori

dal documen-to. «Questo Vet-tel è davvero unbel personag-gio — spiegaLucia Benedos,esperta dell’As-sociazione grafo-logica italiana, se-zione Lombardia—. Ha infatti unascrittura molto evo-luta, che denota unagrande padronanza disé e delle situazioni, il li-vello grafico infatti è ele-vato rispetto alla mediadei coetanei. La si potreb-be attribuire a un quaran-tenne. Per esempio un inge-gnere meccanico o un impren-ditore. Se io fossi a capo diun’azienda, lo assumerei subi-to».

Formula 1RGP Monaco

La dedica scritta a mano da Sebastian Vettel perl’«esame» di grafologia. Qui sotto, il pilota firma

autografi a Montecarlo dopo le libere di giovedì COLOMBO

VOLONTÀ DI FERRO Coincideparecchio con il ritratto da«secchione» che Seb si è gua-dagnato fin dalle prime uscitein pista con il Cavallino. «È ungiovane maturo. Apprende fa-cilmente, ha fiuto nell’orien-tarsi e sa sfruttare a fondo e inmodo organizzato le esperien-ze concrete per migliorarsi. Siapplica con grande volontà.Ma ha anche la propensione al-la sfida e all’azzardo (lasciarela Red Bull per la Ferrari non èstata una scommessa?; n.d.r.).Lo si deduce dalla firma più al-ta e spigolosa, posta al centro,dall’organizzazione dello spa-zio grafico, che è ordinato, edal ritmo spigliato della scrit-tura, che corre veloce verso de-stra, ma con i giusti spazi cheservono a riflettere sulle va-rianti utili — continua l’esper-ta —. Mentre le aperture a ca-po indicano una persona di-sponibile, che tiene a sintoniz-zarsi con l’ambiente, che ha bisogno di continue confermee apprezzamenti, e che non siaccontenta mai perché vuoledare il meglio di sé».

FIRMA AMBIZIOSA E poi c’èl’aspetto del Vettel persona,spogliato della tuta, che restaun ragazzo semplice, antitesidella star alla Lewis Hamilton.«Gli spazi ampi fra le lettere egli allunghi inferiori rivelano iprincipi morali, il forte attacca-mento alle radici e alla fami-glia, ma in una chiave di estre-ma riservatezza». Esattamenteil Seb che non ama parlare del-la moglie conosciuta sui ban-chi di scuola e della figlioletta.«La firma poi è un vero spetta-colo — conclude Benedos —.Di solito questo è il biglietto davisita delle persone e l’espres-sione delle ambizioni. Quelladi Vettel è più grande di dimen-sioni e più decisa rispetto al te-sto, svetta verso l’alto con mo-vimenti ampi che rivelano de-terminazione, bisogno di affer-mazione e un pizzico dielegante vanità». Proprio quel-lo che serve per sfidare con laFerrari il gigante Mercedes.

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SCHUMACHER

La portavoce: «Migliora»� Sabine Kehm, portavoce di Michael Schumacher, ha dichiarato in una videointervista che il 7 volte campione del mondo di F.1 sta facendo lenti ma continui progressi: «Siamo molto felici, ma sarà una lunga battaglia»

SUPERBIKE

Giugliano dietro Sykes� (p.g.) Davide Giugliano firma il 2° tempo a Donington nella combinata delle tre sessioni di libere nel 6° round del Mondiale. Il ducatista, 1’28”283 e poi scivolato senza danni, è tra le Kawasaki di Tom Sykes, 1’28”172, e del leader iridato Jonathan

Rea, 1’28”483. Bene Leon Haslam (Aprilia) 4° in 1’28”516 con una costola rotta. Al mattino impresa MV Agusta per la prima volta davanti col britannico Leon Camier. Oggi Superpole alle 13, domani gare alle 13 e 16 (ora italiana), diretta su Italia1. � MONDIALE CROSS (m.z.) Ryan Villopoto (Kawasaki) salterà anche il GP di Gran Bretagna

oggi e domani per l’incrinatura della quarta vertebra lombare.

RALLY DI PORTOGALLO

Latvala è in testa� (an.gat.) Al termine della 2a

giornata del Rally del Portogallo, Latvala (Volkswagen) è davanti a Meeke (Citroën) e Mikkelsen (VW). Il leader iridato Ogier è 6°.

MONZA E IL FUTURO

Si cercano i fondi� Incontro «personale» nel paddock di Montecarlo tra Ecclestone e Sticchi Damiani, presidente Aci, sul futuro del GP d’Italia. I soldi (20 milioni l’anno dal 2017 in poi) per ora non ci sono. La Regione dovrebbe dare 20 milioni per lavori

all’Autodromo non legati alla F.1: spetta al Governo deliberare. � GP2 (an.gat.) Vandoorne vince gara-1 a Montecarlo davanti ad Alexander Rossi e Canamazas ed è leader della classifica di GP2. Ottavo Marciello, che oggi in gara-2 parte dalla pole.� FORMULA E Oggi la Formula E fa tappa a Berlino. In classifica Di Grassi è primo con 93 punti.

TACCUINO

L'ANALISIdi PINOALLIEVI

SFIDA TRA DUE BINARILA POLE VALE LA GARA

L a corsa? Quasi sempre è una delusione. Il circuito è troppo stretto, i sorpassi sono quasi

impossibili e si finisce per assistere a una processione noiosa, in cui chi si trova davanti può fare l’andatura e scappare, mentre che è dietro vive di frustrazioni. Il GP di Monaco è così da sempre. Specialmente negli ultimi tempi, con le macchine che hanno prestazioni molto simili e quindi resta poco da inventare per superare chi è davanti. C’è chi non regge la tensione e va a sbattere. C’è chi invece pazienta e porta a casa punti. Ma tutto si gioca alla partenza, nei 210 metri che separano dalla curva di Santa Devota, frequente teatro di incidenti. Scattare in pole diventa essenziale. Al punto che il momento più bello dell’intero Mondiale di F.1 è l’ora di qualifiche di Monaco, quella di oggi, destinata a far dimenticare i fischi di giovedì.

Una sfida infernale a chi riesce a esprimere la massima velocità, guidando alla cieca tra due binari di guard-rail, con le gomme che devono «accarezzare» le protezioni per consentire al pilota di esprimere le migliori traiettorie, l’adrenalina da tenere sotto controllo, la rapidità nei comandi dentro l’abitacolo, la spregiudicatezza per affrontare le insidiose curve del Casinò, della Piscina, dell’ex Loews, il salto dal sole al buio nel tunnel dove si passa quasi a 300 all’ora, un cuore grande così per non alzare il gas al Tabaccaio. Bellissimo, folle, assurdo. Serve ovviamente un’ottima macchina, ma il ruolo del pilota è più importante che altrove.

«Non ho mai ottenuto la pole a Monaco, ho vinto partendo dal terzo posto. Ma stavolta non posso sbagliare. È un fatto di concentrazione, di riuscire a essere perfetti in ogni settore e non sempre mi è riuscito», dice Lewis Hamilton, leader del Mondiale, con una umiltà che fa tenerezza. Nico Rosberg spiega ancora di più che cosa significhi partire davanti: «Il vantaggio è la visuale sgombra, la tensione che si attenua perché non hai lo stress di controllare chi ti precede. La pole a Monaco è indispensabile per vincere. Va fatta a tutti i costi e non m’importa se poi la macchina non ha un assetto ottimale per la gara e magari va di traverso, perché diventa secondario quando puoi decidere tu la velocità da tenere».

La Mercedes ha un grande vantaggio nella coppia del motore, nella tenuta in curva dovuta al carico aerodinamico, nella trazione meccanica, nel modo in cui può salire e scendere dai cordoli, mantenendo aderenza. La Ferrari non è ancora a questi livelli e per sopperire deve sperare nelle Pirelli Super Soft che proverà stamane, se la pista sarà asciutta. Vettel e Raikkonen hanno classe e ritmo per giocarsela, la SF15-T non è la vettura scadente di un anno fa, ma il grosso rischio è trovarsi imbottigliati. Quanto alle prestazioni assolute della Ferrari si naviga in un mare di incognite, dopo la pioggia di giovedì che ha impedito di capire tante cose. Poi ci sono le solite Red Bull, Toro Rosso e Williams pronte a disturbare la rossa nelle posizioni di rincalzo alla Mercedes. Una battaglia da godere, quella delle 14: la vera «corsa» è questa.

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«Scrive da managerMaturo e riservato»Ecco l’uomo Vettel 1Il saluto ai tifosi analizzato da una grafologa: «Firma spettacolare: è disponibile e ambizioso»

PER LA GAZZETTA IN ITALIANO PERFETTO

Page 39: La Gazzetta dello Sport (05-23-2015)

39SABATO 23 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

FOCUS TECNICO CONTENUTOPREMIUM

COSÌ FUNZIONA IL VOLANTE DELLA SF15-T1. Menù display; 2.4. Comandi Kers; 3. Limitatore velocità ai box;

5. Freno motore; 6. Ripartizione frenata; 7. Pompa olio; 8. Manettino multifunzione; 9.10. Regolazione mappature a basse

velocità e con gomme da bagnato; 11. Coppia motrice; 12. Mappature strategie; 13. Burnout; 14. Multifunzione

15. Pompetta per bere; 16. Controllo differenziale in ingresso curva; 17. Livello carica batteria; 18. Pulsante per confermare

istruzioni; 19. Folle; 20. Ricarica batteria; 21. Radio

Guida alla SebVOLANTE TAGLIATO

21 TASTI DA GESTIREIL PILOTA TEDESCO HA CHIESTO ALLA FERRARI

UNA SOLUZIONE VICINA A QUELLA DELLA RED BULLLO STUDIO di GIORGIO PIOLAMONTECARLO (MONACO)

U na volta, quando ancora le F.1 erano do-tate di cambio a leva, il GP di Monaco rap-presentava un vero martirio per la mano

destra dei piloti: se oggi non è più così bisognaringraziare la Ferrari e John Barnard che intro-dussero nel 1989 il cambio al volante. Su quellavettura, siglata 640, addirittura non vi era lo spazio per collocare una leva in caso di necessitàinvece, malgrado una serie di ritiri dopo la vitto-ria iniziale di Mansell in Brasile, la rivoluzioneebbe successo. Otto stagioni dopo sempre Mara-nello introdusse i volanti computer con una sa-goma in carbonio che comprendeva un quadrodi comandi diventato con gli anni sempre piùsofisticato. Ai tempi di Michael Schumacherc’erano ben tre manettini per gestire i differen-ziali: in entrata di curva, in mezzo ed in uscita.

PERSONALIZZAZIONE Quest’anno si registraun’altra svolta in casa Ferrari. Perla prima voltadal 1996 la parte inferiore della corona è statalevata per creare maggiore spazio per le gambedel pilota. Una soluzione chiesta da SebastianVettel, abituato sulla Red Bull a guidare con unavolante a farfalla e quindi «vuoto» al centro. Eproprio le richieste dei piloti costituiscono unaltro fattore importante nella realizzazione deivolanti. Hamilton, quando è arrivato alla Mer-cedes, non solo ha chiesto una disposizione di-versa da quella d Nico Rosberg ma pure gli stessicolori dei manettini che aveva in McLaren. Nonsolo: Lewis ha le scritte in inglese, Nico in tede-sco.

DIFFERENZE Ma torniamo al volante della rossae come è cambiato dal 2014 ad ora. Sulla SF15-Tè stato tolto un manettino, mentre i vari coman-di sono stati disposti in maniera più semplice.Va aggiunto che la disposizione dei manettini

varia in base alle caratteristiche delle piste, di-sponendo quelli più usati nei punti più facili daraggiungere con le dita.

MONITOR Dalla passata stagione la Fia ha per-messo l’utilizzo di un display più grande (largo9,5 cm ed alto 5,4 cm) indispensabile per laquantità di informazioni necessarie per gestirein gara le complesse power unit. Il pilota ha lapossibilità di cercare diverse schermate e sce-gliere le informazioni da visualizzare sul menùtramite un pulsante (indicato con il numero 1nel disegno). Le stesse informazioni si possonoavere agendo sul manettino (8).

GESTIONE Un pulsante molto importante èquello del limitatore di velocità (3) per l’ingres-so in corsia box. Con i tasti 2 e 4 si agisce sul kersmentre il freno motore è gestito tramite pulsan-te (5). Molto importante la ripartizione dellafrenata sui due assi (6) che il pilota può variarenonostante l’utilizzo della gestione elettronicaal retrotreno. In caso di necessità si può fare af-fluire più olio al motore mediante un bottone(7). L’erogazione della potenza in casi particola-ri, come l’ingresso della Safety Car o di asfaltobagnato, viene gestita anch’essa attraverso duepulsanti (9 e 10). Sempre dal volante si può re-golare la coppia motrice (11) e le mappature aseconda delle strategie da adottare (12). Lesgommate prima del via si fanno in piena sicu-rezza, premendo il pulsante 13 che evita regimitroppo elevati. Vi è poi un manettino (14) multifunzione.

RUBINETTO Ma il pulsante più amato dai piloti(15) è quello che permette di bere durante lagara. Il controllo della ripartizione del differen-ziale (16) è stato spostato rispetto alla F14 T. Ilpilota (col 17ed il 20) agisce pure sulla caricadelle batterie e (18) può confermare le istruzio-ni ricevute dal box. Un pulsante (19) serve per lafolle, mentre la retromarcia è sulla centina die-tro il volante a sinistra e protetto da un anelloche ne impedisce il casuale inserimento. Infinee non ultima come importanza la radio (21).

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IL PROGRAMMA

Domani sul circuito cittadino di Montecarlo (3.340 m) si corre il GP Monaco, sesta tappa (su 19) del Mondiale 2015. Previsti 78 giri per 260,286 km. Tutto l’evento in diretta su Sky e Rai.OGGI Libere 11-12 e qualifiche dalle 14 (Rai 2).DOMENICA Gara alle 14 (Rai 1).GAZZETTA.IT Tempo reale, risultati e notizie sul nostro sito.GAZZETTA TV Approfondimenti da studio e collegamenti con gli inviati.MONDIALE PILOTI 1. Hamilton 111 punti; 2. Rosberg 91; 3. Vettel 80; 4. Raikkonen 52; 5. Bottas 42; 6. Massa 39; 7. Ricciardo 25; 8. Grosjean 16; 9. Nasr 14; 10. Sainz 8 11. Verstappen 6; 12. Hulkenberg 6.COSTRUTTORI 1. Mercedes 202 punti; 2. Ferrari 132;3. Williams 81; 4 Red Bull 30; 5 Sauber 19; 6. Lotus 16.

Oggi le qualifiche alle 14in diretta su Sky e Rai 2

Formula 1RGP Monaco

COM’ERACON ALONSO

A fianco il volante dellaF14 T. Le principalidifferenze rispetto

all’attuale sonocostituite dal tagliodella corona e dalla

presenza di un quintomanettino contro i

quattro di oggi

Page 40: La Gazzetta dello Sport (05-23-2015)

40 SABATO 23 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

BOLOGNA 65

MILANO 92

(18-24, 38-46; 53-73)

GRANAROLO BOLOGNA: Gaddy 8 (1/6, 2/6), Ray 17 (4/4, 2/5), Hazell 8 (2/4, 0/6), White 9 (1/5, 0/1), Cuccarolo (0/1); Fontecchio 14 (3/5, 2/7), Mazzola (0/1), Reddic 6 (3/7), Oxilia 3 (1/2 da 3), Imbrò (0/2 da 3), Benetti (0/1), Vercellino. All.: Valli.

EA7 EMPORIO ARMANI MILANO: Hackett 11 (2/2, 0/1), Gentile 18 (6/11, 0/2), Moss (0/3, 0/1), Melli 6 (2/2, 0/1), Samuels 10 (3/5); Ragland 10 (4/7), Elegar 8 (4/6), Brooks 12 (3/3, 1/3), Kleiza 10 (2/4, 2/5), Cerella 5 (1/1, 1/1), Tabu 2 (1/1). N.e.: Gigli. All.: Banchi.

ARBITRI: Lamonica, Di Francesco, Chiari.

NOTE - T.l.: Bol 16/19, Mil 21/27. Rimb.: Bol 28 (White 7), Mil 41 (Gentile 8). Ass.: Bol 8 (Gaddy 3), Mil 13 (Ragland 4). Progr.: 5’ 7-9, 15’ 26-34, 25’ 40-57, 35’ 59-80. F. ant.: Hazell 22’48” (40-52). Spett. 6720.

Milano: 3-0E’ in semifinaleBologna: festaVirtus per 70001 L’EA7 domina ancora, tifosi in piedi per la stagione della rinascita Granarolo

Mario CanforaINVIATO A BOLOGNA

V entitrè all’esordio, quindiun doppio ventisette perun totale di settantasette

punti di scarto. Milano rulla Bo-logna anche in gara-3 alla stessamaniera delle gare del Forum,ossia sovrastandola ovunque. Ilconfronto tra le panchine è im-pari, a rimbalzo non ne parlia-mo proprio (ieri sera 41-28),l’unica speranza per la Granaro-lo sarebbe quella di affidarsi auna difesa aggressiva conden-dola con buone percentuali di ti-ro. Ma l’impressione è che gam-be e testa siano già rivolte allevacanze.

MARCIA E quindi la serata nonha sussulti, col cambio di marciadefinitivo che avviene al rientrodall’intervallo lungo: in 5’ Mila-no schiaccia il tasto play in ma-niera convinta (+19, 40-59) non lasciandosi per nulla intimi-dire da un po’ di bagarre scate-

nata da un doppio fischio di La-monica (fallo di Gaddy e anti-sportivo ad Hazell) contestatis-simo dalla gente dell’Unipol Arena e da Giorgio Valli. Ma nonè certo questo l’episodio che hafatto mettere la freccia ai tricolo-ri, bravi a chiudere la terza fra-zione con un ventello di diffe-renza (53-73) che svuota di con-tenuti il resto della gara.

POPOLO Anche il popolo virtus-sino capisce che è game over ecompie un bel gesto di affetto:prima dell’inizio degli ultimi 10’,l’intero palazzo si alza in piediad applaudire con convinzioneuna Granarolo che con 450milaeuro netti è riuscita a ben figura-re (nonostante il -2 di penalizza-zione iniziale) con l’ingresso neiplayoff dopo due stagioni di as-senza e con giocatori come Ha-zell e Fontecchio che hanno no-tevolmente aumentato il valoredi mercato. «Devo ringraziaretutti, giocatori, società e pubbli-co per una stagione molto positi-va — le parole di Valli —: assie-me allo staff mi sono divertitodavvero tanto. Ora cercheremodi ripartire il prossimo anno conun po’ più di esperienza, speran-do di poter trattenere qualchegiocatore: siamo già al lavoro (siparla di Gigli come uno dei primiingaggi, ndr)».

SOLLIEVO Fortissimamente Mi-lano, quindi. Che può finalmen-te tirare un sospiro di sollievodopo le difficoltà nel primo tur-no delle ultime due stagioni(k.o. 4-3 con Siena e una fatico-sa vittoria per 3-2 su Pistoia loscorso anno) e ora attende insemifinale la vincente tra Sas-sari e Trento. «Ottimo modo perchiudere questa terza gara — ilcommento di Luca Banchi —con una prova solida sulla sciadelle precedenti e in un conte-sto diverso contro una Virtusche cercava di prolungare la se-rie. Se è utile qualche giorno inpiù di riposo? Il tempo mi lasciaindifferente, conta solo giocaree vincere».

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A Cantù e Brindisi oggi c’è gara-3 Matchball Venezia� Stasera si chiudono le gare-3 dei quarti a Cantù e Brindisi. Il via alle 20.45.CANTU’-VENEZIA (p.t.-m.c) Stefano Gentile da valutare prima della gara per un trauma contusivo alla spalla sinistra. Umana al completo. Arbitri: Martolini, Rossi, Paglialunga. Tv: diretta Rai Sport 1. Serie: 0-2BRINDISI-REGGIO EMILIA (g.m.-f.p.) Le due squadre sono al completo. Arbitri: Mazzoni, Baldini, Filippini. Serie 1-1.ITALIANI Reggio Emilia, con quasi il 60% dei minuti a disposizione, Cremona (44%) e Caserta (41%) sono le tre squadre che hanno utilizzato maggiormente i giocatori italiani.

BOLOGNA 5

WHITE 5,5 Subisce tanti falli (8) che converte in liberi, ma non riesce mai dare la spinta necessaria (1/6 dal campo).CUCCAROLO 4,5 Fa una fatica matta a tenere Samuels che lo sovrasta sin dai primi minuti. GADDY 5 Parte male, quindi mette due triple, poi ripiomba nelle depressione (3/12 con 2/6 da tre).IMBRÒ N.G. Sette minuti finali, due triple errate.FONTECCHIO 5,5 Due triple nei primi 20’, cerca di salire di tono ma è stanco: chiude con 14 punti (5/12 dal campo). MAZZOLA 4,5 Malino, falloso e senza verve in attacco.HAZELL 5 Da tre non segna mai (0/6), prova a entrare nella difesa milanese con percentuali tragiche (2/10).RAY 6 IL MIGLIORE Cinque punti nei primi 4’, sparisce per poi addobbare il tabellino con 17 punti.REDDIC 5,5 Undici minuti, senza incidere più di tanto.

RAY FA BOTTINOGENTILE SPICCA

LE PAGELLEdi CANF

SASSARI 103

TRENTO 78

(28-18,55-33; 73-59)

BANCO DI SARDEGNA SASSARI: Logan 6 (0/1, 2/6), Dyson 4 (1/4, 0/3), Devecchi (0/2 da 3), Kadji 21 (5/5, 3/6), Lawal 8 (4/5); Sosa 23 (3/3, 4/7), Formenti 5 (2/2, 0/2), Sanders 9 (2/4, 1/2), B.Sacchetti 9 (2/2, 1/3), Brooks 18 (6/7, 0/1), Chessa (0/1 da 3). N.e.: Vanuzzo. All.: R. Sacchetti.

DOLOMITI ENERGIA TRENTO: Forray 8 (1/2, 2/5), J.Sanders 11 (3/5, 1/3), Mitchell 12 (1/3, 1/9), Baldi Rossi 15 (5/5, 1/4), Owens 12 (5/8); Grant (0/1, 0/1), Flaccadori 5 (1/3, 1/4), Pascolo 12 (6/8, 0/1), Spanghero 3 (0/2, 1/4). N.e.: Armwood. All.: Buscaglia.

ARBITRI: Mattioli, Sardella, Weidmann.

NOTE - T.l.: Sas 20/22, Tre 13/13. Rimb.: Sas 32 (Brooks, Lawal 7), Tre 35 (Pascolo, Owens 9). Ass.: Sas 26 (Sosa 8), Tre 17 (Pascolo 5). Progr.: 5’ 12-8, 15’ 46-28, 25’ 66-47, 35’ . F. tecn.: Sanders 22’ (61-39). Spett. 4123.

Sosa e difesaSassari va 2-1Trento scaricaMitchell dov’è?1Dinamo a +20 già dopo 14’, ospiti mai oltre il -12. Sacchetti: «Non siamo certo ragionatori»

Massimo OrianiINVIATO A SASSARI

A ll’intervallo Jerome Dy-son e David Logan, glieroi della vittoria in Cop-

pa Italia, hanno 3 punti in duecon 1/8 al tiro. Pensi: Sassari ènei guai. Alzi lo sguardo al tabel-lone e ti accorgi che è sopra di22. Come? Facile, giocando 20’di un’intensità difensiva mo-struosa. Ci sono aiuti, recuperi,raddoppi, gomiti sbucciati perforzare 13 palle perse degli ospi-ti. Uno spettacolo che fa ingolo-sire pensando a una possibile se-mifinale con Milano, anche seprima c’è ancora un quarto dachiudere. Trento non ha rettol’urto, con Mitchell che ha presoil primo tiro dopo 9’ e con tanti etali buchi in area da far ingolosi-re Topo Gigio. Due tagli dal latodebole di Sacchetti e Formentigridano vendetta. Ci sta, ma sel’mvp è questo, è dura sbancareil PalaSerradimigni.

IMPATTO E’ la Sassari che do-vrebbe essere, ossia quella cheMeo Sacchetti disegna e sognama che tante volte resta unasplendida idea. C’è con la testa econ le gambe, va a +20 con10/11 da due in 14’, dopo esserepartita con Kadji in quintetto alfianco di Lawal, col cameruneseche ha risposto alla grandissimasegnando 9 dei primi 14 puntidella Dinamo. Eppure avevafunzionato anche il nuovo quin-tetto di Buscaglia, con Baldi Ros-si (al posto di Pascolo) che hamesso 8 dei primi 12 della Dolo-miti. Ma il Banco è volato via inun amen, con i canestri di Broo-ks (usato anche da centro), unSosa delizioso e un Lawal domi-nante.

RIMONTA Impossibile pensareche i sardi potessero reggere unritmo simile per 40’, a Trento vacomunque il merito di averciprovato, con Buscaglia che ha la-sciato Mitchell in panchina inavvio di ripresa schierando lacoppia Pascolo (gran 2° tempo il

suo)-Baldi Rossi, arrivando sinoa -12 prima di venire definitiva-mente allontanata da Sosa e dalmiglior Kadji della stagione e ti-rare i remi in barca pensando agara-4. «Ma quel maledetto ri-lassamento a inizio 3° periodome lo sognerò stanotte – diceSacchetti – Non siamo una squa-dra di ragionatori, se non met-tiamo intensità diventiamo sof-fici. Sosa? E’ dominicano, ca-liente, sente i playoff». E direche era stato tagliato, il perdonoha pagato. Buscaglia guarda giàa domani: «Peccato per qualchetiro aperto fallito sulla rimontama quel che conta è continuare agiocare la palla, senza andare instress perché dobbiamo segnarea tutti i costi. Dobbiamo fare te-soro di queste 2 sconfitte e deimomenti di difficoltà, la fatica eil lavoro di questi mesi li buttere-mo sul parquet in gara-4, saràuna bella sfida». Comunque va-da a finire, l’hanno già vinta. Ve-dremo se anche Sassari vinceràla sua, quella con se stessa.

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Playoff A-2Torino vince E’ 2-1 con Brescia� (f.t.) In gara-3 delle semifinali di A-2, la Manital Torino batte la Centrale del Latte Brescia 87-68 (Lewis, (Mancinelli; Brownlee 17, Alibegovic 15) e va 2-1 nella serie al meglio delle 5 gare. Oggi alle 20.30, gara-4 Moncada Agrigento-Novipiù Casale (serie 2-1)AZZURRE KO L’Italia femminile in preparazione all’Europeo ha perso col Senegal 64-59 (Gorini 10; Penna, Laterza, Consolini 8)JOIN THE GAME Si giocano fino a domenica a Jesolo le finali di Kinder+Sport Join the Game, campionato nazionale 3 contro 3 per under 13 e 14 maschili e femminili. Si sfidano 80 squadre di 20 regioni.

SASSARI 8

LOGAN 5 Non è facile chiudere con-2 di plus/minus in una partita vinta di 25 punti.SOSA 8 IL MIGLIORE A tratti immarcabile, segna da tutte le parti ma il bello è che serve anche 8 assist.FORMENTI 6,5 Nel quintetto che spacca la partita, si danna in difesa.SANDERS 6,5 Parte dalla panchina ma quando entra si fa sentire su entrambi i lati del campo. Anche 4 assist in 19’.DEVECCHI 6 Parte su Mitchell, che gli dà una mano. Limitato dai falli.LAWAL 7,5 Fa tutte le cose che servono per far vincere la squadra.DYSON 5 Non è la sua serie, non ne azzecca una. A Sassari servirà un altro Dyson per fare strada.SACCHETTI 7 Nove punti pesanti dopo il non entrato di gara-2.BROOKS 7 La versione migliore, chiude con 29 di valutazione.KADJI 7,5 In quintetto, i 21 punti sono il suo top italiano.

KADJI AL SUO TOPBENE BALDI ROSSI

LE PAGELLEdi M.O.

DOMANI A SASSARI GARA-4QUARTI QUARTI

SEMIFINALI SEMIFINALI

FINALE1. MILANO 3

8. BOLOGNA 0

-

-

Dal 29/5 al 10/6

4. TRENTO 1

5. SASSARI 2

Domani e 26/5

2. VENEZIA2

7. CANTÙ0

Oggi, 25 e 27/5

-

-

Dal 29/5 al 10/6

3. REGGIO EMILIA1

6. BRINDISI1

Oggi, 25 e 27/5

Dal 14 al 26/6

1. MILANO

GDS

MILANO 7.5

RAGLAND 7 Quando vede il verde, fa canestro che è una meraviglia.BROOKS 7 Secondo quarto da 9 punti e 3/4: irrefrenabile, è un suo 2+1 che dà il primo allungo vero.GENTILE 7,5 IL MIGLIORE All’inizio tra tiri sbagliati e palle perse fa confusione, ma si riprende: 18 punti e 8 rimbalzi.CERELLA 6 Si vede a gara già archiviata.MELLI 6 Sei preziosi punti nel primo quarto.KLEIZA 6,5 Nella seconda frazione esordisce con una tripla, chiude in doppia cifra.ELEGAR 6,5 Si presenta con una schiacciata rimasta sul ferro, poi reagisce e non dispiace.HACKETT 6,5 Ordinaria amministrazione, pochi minuti (16), decisivo nel terzo quarto.SAMUELS 7 Non ha rivali, dominante senza problemi.MOSS 5,5 Serata di riposo: l’unico con valutazione negativa.

TRENTO 5.5

MITCHELL 5 Male, 1/9 da 3 e 9 perse. Ma come dice Buscaglia, quando lo raddoppiano ogni tanto la palla deve tornargli.SANDERS 5 Una fiammata nel minibreak in avvio di ripresa ma anche per lui 5 perse in 30’.PASCOLO 7 Parte in panchina, è nel quintetto con Baldi Rossi che prova a riaprire il match, 22 di valutazione, top tra i suoi.GRANT 5 Non lascia traccia in 9’.FORRAY 5 Si danna l’anima ma il livello si alza e lui fa fatica.FLACCADORI 6 Anche lui dà una mano nel rientro del 3° quarto.OWENS 6 In area è circondato e fa fatica ad accoppiarsi quando Brooks gioca da pivot.BALDI ROSSI 7 IL MIGLIORE Nei 5 iniziali di Buscaglia, lo ripaga con una partita di grande personalità.SPANGHERO 5,5 Sbaglia buoni tiri, compresa la tripla che avrebbe forse riaperto il match.

Alessandro Gentile, 22: nei playoff, 16.5 punti e 8 rimbalzi di media CIAM Edgar Sosa, 27: seconda gara oltre i 20 punti, sesta di fila in doppia cifra CIAM

BasketRQuarti playoff, gara-3

Page 41: La Gazzetta dello Sport (05-23-2015)

41SABATO 23 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Basta col passatoCurry-Hardensfida straordinaria1Golden State va 2-0 su Houston, il duellotra le due stelle evoca i grandi miti della storia

Chicco Molinarisempre in testaManassero si salva1Il torinese a metà gara ha un colpo di vantaggio sul coreano Han. McIlroy tagliato: «Sono un po’ esaurito»

GolfRA Wentworth

Francesco Molinari torinese di 33 anni, a Wentworth è in vetta con 134 colpi, 10 sotto il par

Steph Curry, 27, contro James Harden, 25: hanno vinto assieme il Mondiale AP

Massimo Oriani

«A volte mi viene vogliadi aprire una birra esedermi a bordo

campo a guardarli, perché queidue sono i migliori giocatori dibasket al mondo». La frase di An-drew Bogut, centro titolare deiWarriors, sul 2-0 in finale Ovestcontro Houston dopo il successoin gara-2 99-98, potrebbe basta-re per raccontare il duello traSteph Curry (33 punti) e JamesHarden (38 con 10 rimbalzi e 9assist). Spesso ci innamoriamodel passato ritenendolo irripeti-bile, finendo col perderci quantodi straordinario sta accadendoadesso. Non saranno Erving, Ka-reem, Magic, Michael, Larry oKobe, ma sono il meglio (assie-me a LeBron e Durant giusto perfermarci ai primi due) che offreil basket di oggi in continua evo-luzione. E non sono meno entu-siasmanti di chi li ha preceduti.

CALCOLO Gara-2 alla OracleArena lo ha nuovamente dimo-strato. I 4 decimi di secondo cheCurry impiega per liberarsi delpallone (tempo di rilascio calco-lato dagli esperti di SportsScience a Espn) con un movi-mento più simile a quello di unballerino di danza classica perl’eleganza, lo mettono forse incima alla classifica dei più gran-di tiratori di sempre. Lo «stepback», il tiro con passo d’allon-tanamento di Harden, è immar-cabile e racchiude tecnica, po-tenza (nelle gambe), precisione.Giovedì notte si sono sfidati sinoall’ultimo secondo, quando pro-prio la manina fatata di Steph hatolto da quelle del rivale la sferadel possibile 1-1, aiutato dalraddoppio di Klay Thompson. Ilbotta e risposta senza pause haportato alla mente le più grandisfide individuali del passato.

MEMORABILE Forse la più me-morabile resta gara-7 di semifi-nale Est ‘88 tra Celtics e Hawks,con Bird e Dominique Wilkinsche segnarono 34 punti indue... nel solo 4° periodo. Il poiFortitudino chiuse con 47 e19/23 dal campo, Larry Legendcon 34, 20 negli ultimi 12’, tuttipesantissimi visto che Boston vinse di 2. Tre anni prima, in ga-ra-2 di 1° turno ‘86, Bird fu testi-mone della consacrazione a su-perstar immortale di His Air-ness. Jordan rifilò 63 punti aiCeltics, conditi da 12 rimbalzi e8 assist, mentre Larry si «fer-mò» a 36 con 14/27. Ma anchequella volta fu il 33 ad uscire dalcampo a braccia alzate, defi-nendo però poi il rivale «Diotravestito da Michael Jordan» .

BIANCOVERDE Di testa a testatra Magic e Bird potremmoriempire libri, ma ci sono altrebattaglie individuali esaltanti più recenti. Restando in casabiancoverde, si arriva a un’altrabella di semifinale Est, nel2008, tra la Boston dei nuoviBig Three e i Cavs di LeBron. IlPrescelto infilò una prestazioneindimenticabile: 45 punti con14/29 al tiro. Ma Paul Piercenon gli fu da meno con 41 e illibero che decise la serie. Nel2001 in semifinale Est (tema ri-corrente...) tra Sixers e Rap-tors, Allen Iverson e Vince Car-ter diedero vita a un mitico«one on one». Il primo colpo losferrò The Answer con 54 puntiin gara-2. Vinsanity rispose con50 in gara-3. Iverson la presecome offesa personale e ne fece52 in gara-5. Nello spareggio,Carter fallì il canestro della vit-toria dopo essere stato crocifis-so per essere tornato in NorthCarolina per ricevere il diplomauniversitario 24 ore prima digara-7 a Philadelphia. Fortuna-tamente siamo solo al secondoatto di Curry vs Harden. Ce neaspettano almeno altri due,sperando in una gara-7. CaroBogut, fatti in là che un postici-no a bordo campo lo vogliamoanche noi.

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Carolina Durante

U n colpo di vantaggio ametà gara non è certomolto, ma aiuta. So-

prattutto se al comando c’èun giocatore grintoso comeFrancesco Molinari, un vete-rano di 33 anni con 11 sta-gioni d’esperienza sulle spal-le e tre titoli nel palmarès. Iltorneo in questione, poi, è ilBMW Pga Championship,probabilmente il più presti-gioso nel calendario delloEuropean Tour dopo i 4major che compongono ilGrande Slam, un fiore all’oc-chiello che in Italia possonogià vantare Costantino Roc-ca (che lo vinse nel 1996) eMatteo Manassero (2013):logico pensare che per il tori-nese la motivazione sia alta,oltre che supportata da unaforma al top, come dimostrail secondo posto nell’Opende España della settimanascorsa.

CENTENARIO Il percorsoWest del Wentworth Club,18 buche boscose create daHarry Colt quasi un secolofa, si addice al regolaristaMolinari, che nelle tre prece-denti edizioni ha colleziona-

to due settimi e un nono posto;e che nel primo giro si è portatoin testa alla classifica con un 65,sette sotto il par, composto consette birdie e nessun colpo per-so, e due colpi di vantaggio sul-lo svedese Robert Karlsson. Do-po le 18 buche di ieri, in cui hasommato due bogey iniziali a cinque birdie per un 69 finale(meno 10 totale), Chicco sentepiù vicino il fiato sul collo: a sof-fiare è stato soprattutto l’inatte-

so coreano Byeong Hun An, BenAn per gli amici, 23enne di Seularrivato a fine giornata con un64 (meno 8) che lo ha proietta-to al secondo posto, 21 gradinipiù su rispetto al primo giro.Ben, figlio degli olimpiici di ten-nistavolo Ahn Jae-Hyung e JiaoZhimin, ha al suo attivo la vitto-ria, a 17 anni, nello U.S. Ama-teur Championship, e da pro-fessionista un solo torneo, il Ro-lex Trophy 2014 nel ChallengeTour, il secondo livello euro-

peo: come si possa comportarein mezzo ai «grandi», è tutto dadimostrare.

IL TERZO Più temibile, per Moli-nari, potrebbe essere il 46ennetailandese Thongchai Jaidee,appaiato al terzo posto con ilgiovane argentino EmilianoGrillo, o di una vecchia volpecome Miguel Angel Jiménez,sesto (meno 6): lo spagnolo haleggermente ceduto nel secon-do giro, ma è a soli 4 colpi dallavetta. Fuori gioco, invece, l’at-teso numero uno nonché cam-pione uscente Rory McIlroy,uscito al taglio (caduto a +1)con un +5 complessivo (71-78)e autodichiaratosi «un po’ esau-rito» dopo i successi delle ulti-me settimane. Degli altri 4 ita-liani in gara solo Matteo Ma-nassero continua a gareggiare,anche se in fondo alla classifica:dopo un avvio deludente con 75(+3), è riuscito a recuperarecon 70 e a superare il taglio dimisura. Non ce l’hanno fatta in-vece Marco Crespi, 77° con +2,e Renato Paratore, ripescato inextremis e arrivato da Romaletteralmente di corsa sul tee dipartenza (141° con +12); Edo-ardo Molinari è stato costrettoal ritiro dopo 16 buche nel pri-mo giro, per problemi al polso.

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LA GUIDA

LA CLASSIFICA 1. (-10) Molinari 65-69; 2. (-9) An (Corea) 71-64; 3. (-8) Grillo (Arg); Jaidee (Tai); 5. (-7) Morrison (Ing); 6. (-6) Karlsson (Sve); Jiménez (Spa); 8. (-5) Noren (Sve); Garrido (Spa); Luiten (Ola). Gli altri italiani: 62. (+1) Manassero 75-70; 77. (+2) Crespi 79-67; 141. (+12) Paratore 80-76; Edoardo Molinari rit.FRASSANELLE OPEN Lo spagnolo Gerard Piris ha vinto

con 132 colpi (65 67, -10) il Frassanelle Open evento in calendario nell’Alps Tour e nell’Italian Pro Tour disputato sul tracciato del Golf Club Frassanelle (par 71), è stato ridotto da 54 a 36 buche a causa della persistente pioggia e della mancanza di sufficienti ore di luce per poter far disputare il terzo giro. L’iberico, 26 anni, ha ottenuto il primo successo da pro lasciando a tre colpi l’olandese Jurrian Van Der Vaart )135 (-7) e a quattro il francese

Damien Perrier. Bene Andrea Maestroni (66 71), Enrico Di Nitto (68 69), e Lorenzo Filippo Scalise (67 70), tesserato per il GC Milano e premiato come miglior amateur, quarti con 137 (-5) insieme al francese Pavon. Tra i top ten anche Federico Maccario, cresciuto nel CG Sanremo, il milanese Cristiano Terragni e il veneto Lorenzo Scotto, decimi con 139 (-3). Il vincitore ha ricevuto 5.800 euro su un montepremi di 40.000 euro.

Scontri indimenticabili

BIRD VS WILKINS 1988Boston-Atlanta: in gara-7 della semifinale Est, Dominique segnò 47 punti, Larry «solo» 34, decisivi

IVERSON VS CARTER 2001Philadelphia-Toronto: semifinale Est fu estenuante per le stelle: in gara-7 restarono in campo 48’

PIERCE VS JAMES 2008Boston-Cleveland, semifinale Est: fini 41-45 ma passò Boston. «Ho fatto la fine di Wilkins» disse LeBron.

LA SFIDA

S. CURRY (GOLDEN STATE)J. HARDEN (HOUSTON)

PUNTI GARA-2

33 38MEDIA PUNTI SERIE

33.5 33MEDIA PUNTI PLAYOFF

29.1 27.6MEDIA PUNTI STAGIONE

23.8 27.4ETA’

27 25

70� I colpi di Matteo Manassero dopo i 75 della prima giornata. Matteo è così riuscito a superare il taglio che ha colpito Crespi, Paratore e Edo Molinari

Basket RNba: la finale dell’Ovest

Page 42: La Gazzetta dello Sport (05-23-2015)

42 SABATO 23 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

MATTINO7 11x907.05 Campioni a confronto7.30 Campioni a confronto8 11x908.05 Perfection: momenti di gloria8.30 Perfection: momenti di gloria9 e 9.30 Gazzetta News10 11x90

10.05 Speedgang, La banda dei motori11 11x9011.05 Perfection: momenti di gloria11.30 Campioni a confronto12 11x9012.05 +3 Fantanews12.30 TuttogolPOMERIGGIO13, 13.30 e 14 Gazzetta News

14.15 Bebe Vio si racconta14.30 Le nuove forze del calcio14.45 Gazzetta News CorriAmo15 The Speedgang-La banda dei motori15.45 Sfide senza limiti16.10 Sport Science17.05 Bomber 18 Gazzetta News: Arrivabene e la Ferrari18.30 Condò Confidential

19 Gazzetta News 19.30 Gazzetta News Giro d’ItaliaSERA20 Gazzetta News20.15 Aspettando Italia - Cina20.30 Italia-Cina - Diretta22.30 Condò Confidential23.00 Gazzetta News23.30 Gazzetta News

Festa dell’Italvolley su GazzettaTv 1A Ravenna inizia la stagione delle azzurre di Bonitta: giovani in campo e «senatrici» per i tifosi

giuliano, ormai voce “storica”della nostra emittente). Primopasso della stagione 2015, co-me spesso capita ci sarannotante giovani in campo, addi-rittura tre giocatrici che arriva-no dalla Juniores. «Un mix diesperienza e di gioventù che laprossima settimana sarà impe-gnata nel classico torneo diMontreux» spiega ancora Mar-co Bonitta. Che per questa se-rata ha chiamato a Ravennaanche molte senatrici quali LoBianco (che in questa città hagiocato nella stagione che poila portò diventare titolare del-l’Italia), Centoni, Del Core, Ar-righetti, De Gennaro, Diouf,Piccinini, Lucia e Caterina Bo-setti.

SELFIE Qualcuno ha detto chequesta (per gli oltre 3000 pre-senti al PaladeAndré) sarà l’oc-casione per battere il recorditaliano di selfie. Visto che intribuna ci saranno quasi tutte

le giocatrici più amate e che co-stituiscono il presente e il re-cente passato d’Italia. Ma la fe-sta sarà ancora più grande per-ché a Ravenna torna la Nazio-nale a distanza di 24 stagionidall’ultima volta e nell’occasio-ne oltre che all’azzurro si co-glie l’occasione per celebrareanche un compleanno impor-tante.

50 ANNI OLIMPIA Questa par-tita sarà l’occasione per chiu-dere idealmente le celebrazio-ni per i 50 anni di vita del-l’Olimpia, società di volleyfemminile più vincente d’Italiache taglia lo storico traguardoproprio quest’anno e che ha di-viso l’organizzazione del-l’evento con il Porto Robur Co-sta, legato a filo doppio al ma-tch dalla presenza in panchinadi Marco Bonitta. Visto cheproprio da quella società il tec-nico venne lasciato libero per ilsuo secondo mandato azzurro,

l’Italia al Mondiale: un 4° posto che ha stregato la gente anche chi non conosceva il volleyTARANTINI

all’inizio della scorsa stagione,quando aveva appena riporta-to Ravenna in Europa. Insom-ma un crogiolo di emozioni, ri-cordi, intrecci perché in questacittà, come in molte altre del-l’Emilia Romagna si è costruitala storia del volley. Un ponteideale fra il glorioso passato e -ci si augura - un radioso futuro.«Sarà un’estate molto impor-tante per l’Italia: abbiamo giàdetto quelli che vorrebbero es-sere i nostri obiettivi. Dopo iltorneo di Montreux che gio-chiamo con questa squadra ini-zierà invece il Grand Prix -chiude Bonitta- . Non solo ri-spetto a quello che è accadutolo scorso anno vogliamo anda-re in finale, ma non nascondoche andremo in campo ancheper vincerlo... Quindi l’Euro-peo. Ultima tappa prima dellequalificazioni olimpiche di gennaio». Una lunga storia cheinizia su Gazzetta Tv...

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PallavoloRLa Nazionale in diretta

Gian Luca Pasini

«S arà prima di tuttouna festa per l’Ita-lia». Marco Bonitta

torna a Ravenna, casa sua, lacittà da cui è partito, dove hainiziato a fare questo mestieree da dove è arrivato per la se-conda volta a a sedersi sullapanchina da ct dell’Italia, quin-di il massimo della carriera oquasi. Soprattutto pensandoall’anno scorso, a come l’Italiacon il quarto posto Mondiale,ha conquistato il cuore dellagente. «E da lì ripartiamo conuna missione importante, qua-lificarci per Rio de Janeiro».Ravenna è la prima tappa diquel percorso molto lungo,perché le azzurre prima avran-no tanti appuntamenti a co-minciare da questa amichevoleche verrà trasmessa in direttada Gazzetta Tv (con il com-mento tecnico di Rachele San-

� Il collegamento su GazzettaTv si apre stasera alle 20.15 dal PaladeAndré di Ravenna per questa Italia-Cina (Under 23 e campione del mondo di categoria). L’Italia dovrebbe partire con Malinov in regia, Sorokaite opposta, Egonu-Guerra, Calloni-Folie, Spirito libero.L’Italia: 1. Indre Sorokaite; 2. Sara Loda; 4. Raffaella Calloni; 5.Ofelia Malinov; 7. Raphaela Folie;9. Letizia Camera; 10. Beatrice Parrocchiale; 11. Miriam Sylla12. Anastasia Guerra; 14. Paola Egonu; 16. Laura Melandri; 17. Giulia Pisani; 19. Elena Perinelli20. Italia Spirito. All. Bonitta.La Cina 1. Zhang Yu; 2. Chen Xintong, 3. Wang Jiamin; 4. Xu Jungjing; 5. Qin Siyu; 6. Wang Weiyi; 7. Cheng Long; 8. Song Meili; 9. Duan Fang; 10. Zheng Yixin; 11. Liu Yanhan; 14. Huang Liuyan; 15. Gong Xiangyu; 18. Wang Mengjie. All. Xu Jiande.

LE 2 SQUADRE

Gara alle 20.30La diretta inizia alle 20.15

clicLA RIGA E IL CERCHIO: BONITTAPRESENTA IL SUO LIBRO INTERVISTA

� La riga e il cerchio siintitola così il libro cheMarco Bonitta hascritto con DorianoRabotti (giornalista deIl Resto del Carlino).Oggi alle 17 alPaladeAndré diRavenna la primapresentazione dellibro-intervista con ilct azzurro. «La

storia di un bambino che aveva ilsogno di fare l’allenatore e che a 50 anni passati si guarda attorno». Sull’onda emotiva del quarto posto Mondiale e di quell’entusiasmo scatenato dalla Nazionale italiana da Roma a Bari, fino alle finali giocate in un Forum di Assago tutto esaurito. Il bambino ha coronato il suo sogno, ma non si vuole fermare...

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43SABATO 23 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

La Lo Bianco fra azzurro e BergamoValeria Benedetti

«N on mi aspettavo chemi chiamassero pervincere ancora».

Così disse Leo Lo Bianco, de-tentrice del record assoluto dipresenze in Nazionale (oltre500) con trofei di tutti i tipi inbacheca, compresi gli ultimi,scudetto turco e coppa di Tur-chia conquistati col Fener-bahçe. Il ritorno della registaazzurra è stato ufficializzatoda Bergamo, che è passata daitimori di chiusura al rilanciosul mercato dopo l’arrivo diPercassi come nuovo sponsordella pluriscudettata società.

Un ingaggio maturato negli ul-timi dieci giorni dopo che il no-me della palleggiatrice oromondiale nel 2002 era stato ti-rato in ballo in trattative di al-tre società italiane.

IL RIENTRO Leo Lo Bianco (cheha al suo attivo due Europei edue World Cup con la Naziona-le), rientra così dopo quattroani in Turchia fra Galatasaray eFenerbahçe, nel campionatoitaliano e confessa di non avereavuto dubbi: «Le vittorie del-l’ultima stagione mi hanno re-so felice, mi sarebbe dispiaciu-to andar via dalla Turchia sen-za trofei. Ma era ora di rientra-re. Ho sempre detto di voler

concludere la mia carriera inItalia. Onestamente da quandoho avuto i primi contatti conBergamo ho avuto pochi dub-bi. La prima reazione è stataemozione all’idea di rivestirequella maglia (ci ha giocato seistagioni dal 2005 al 2011,ndr). Poi ci ho anche ragionatoovviamente e ho cercato diprendere una decisione più ra-zionale ma troppe cose mispingevano ad accettare que-sto ritorno a Bergamo. Sonosoddisfatta di essere qui e diaiutarli a tornare a vincere tro-fei».

IN AZZURRO Intanto oggi è aRavenna, solo come spettatri-

ce, della prima amichevole del-l’Italia con la Cina. Nel pro-gramma del c.t. Marco Bonittale “senatrici” entreranno inscena più tardi, questi primi in-contri servono a vedere al-l’opera le più giovani. Leo LoBianco, che dopo Londra sem-brava aver chiuso con la Nazio-nale ed è rientrata in giocol’anno scorso al Mondiale, con-fessa quasi sottovoce: «È laqualificazione ai Giochi di Rio2016 l’appuntamento più im-portante. È una Nazionale conanti giovani talenti. Io spero diesserci almeno fino a Rio, pri-ma di dire definitivamente ba-sta».

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Sorrisi Vinci e KnappL’Italia va in rossoChe derby in finale1Roberta approfitta del ritiro della Kerber, Karin batte la Arruabarrena: «Siamo amiche, ma stavolta non conterà»

ATLETICA

Solo la Siciliaai funeralidella Sidoti1La Fidal aveva il consiglio federale, il Coni la presenzaa Roma del presidente Bach

Luca Marianantoni

M anca un solo giorno al-l’inizio del RolandGarros e l’Italia fa fe-

sta con Karin Knapp e RobertaVinci, che oggi si sfideranno infinale a Norimberga. La taran-tina, che aveva in programmaun match proibitivo contro An-gelique Kerber (numero 11 delranking) ha approfittato del ri-tiro della tedesca per un pro-blema alla schiena: «Non è fa-cile — ha dichiarato la Kerber— abbandonare così un torneoa me molto caro. Amo giocaredavanti al mio pubblico, ma onon sarei stata in grado dimuovermi in campo comeavrei dovuto e l’appuntamentocon il Roland Garros è troppoimportante». L’altoatesina in-vece macina in appena 66 mi-

nuti la spagnola Lara Arrua-barrena; Karin vince i primi 8game, poi concede alla rivale l’unico break dell’incontro peril 2-2 e infine infila un altroparziale di quattro game chechiude la sfida.

DERBY Sarà il decimo derby az-zurro nella storia delle finaliWta, il primo da Palermo 2013quando Roberta Vinci superòl’allora compagna di doppioSara Errani in tre set. L’elencodelle finali tutte italiane iniziaa Barcellona nel 1985 con San-dra Cecchini che ha la megliosu Raffaella Reggi. Poi Estoril1990 (Federica Bonsigori eLaura Garrone), San Marino1991 (Katia Piccolini e SilviaFarina), Casablanca 2003 (Ri-ta Grande e Antonella SerraZanetti), Bogotà 2007 (Rober-ta Vinci e Tathiana Garbin),

Palermo 2009 (Flavia Pennettae Sara Errani), Barcellona2010 (Francesca Schiavone eRoberta Vinci), Acapulco 2012(Sara Errani e Flavia Pennet-ta), Palermo 2013 e ora Norim-berga 2015. Robertina non hadubbi: «Sarà una finale com-battuta; siamo entrambe ita-liane, siamo amiche e nessunadi noi intende rinunciare allavittoria». Karin è dello stessoavviso: «Difficile giocare benequando conosci alla perfezionela tua avversaria, ma a me iderby portano bene. Negli ulti-mi 3 tornei ho sempre battutoun’italiana»; l’ultima è stataFrancesca Schiavone a Roma. Iprecedenti tra le due, che tral’altro a Parigi giocheranno ildoppio insieme dopo il debuttoa Roma, sono favorevoli allaKnapp che ha vinto 3 volte su5; nel 2007 a Palermo e nel2012 a Roma in 3 set e pochesettimane fa a Marrakech con

un 6-2 al terzo. Sarà una sfidaelettrizzante tra la potenza e laforza muscolare della Knapp eil tocco, l’astuzia, la varietà el’esperienza di Roberta Vinci.Con il risultato di NorimbergaRoberta Vinci, per diverso tem-po numero 11 del mondo, re-cupera almeno 5 posizioni (da42 a 37, se invece vince il tor-neo diventa 32), Karin Knappinvece rimane numero 48 (42invece se vince il torneo).

NUMERI Per l’Italia sarà il 66°successo nella storia della Wta,il secondo dell’anno dopo quel-lo di Rio de Janeiro firmato daSara Errani. Roberta Vinci, con9 titoli in bacheca, tenta di di-ventare la seconda italiana disempre ad andare in doppia ci-fra dopo Sandra Cecchini (12titoli), ma intanto è l’unica ita-liana ad aver vinto su tutte lesuperfici. Karin Knapp invecericerca il secondo alloro dopoTashkent 2014 quando superòin finale Bojana Jovanovski.Maggio è uno dei mesi più vin-centi per il tennis azzurro e molte volte le azzurre sono riu-scite a trionfare a ridosso delRoland Garros: nel 1986 Raffa-ella Reggi vinse Lugano, nel1988 Sandra Cecchini trionfò aStrasburgo, come per 3 anni difila (dal 2001 al 2003) riuscì aSilvia Farina. Infine ancora aStrasburgo, ma nel 2012, il pe-nultimo alloro di FrancescaSchiavone.

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Norimberga (250.000 €, terra), semifinali: VINCI (b. Kerber (Ger) rit.; KNAPP b. Arruabarrena (Spa) 6-2 6-0.

La bara di Annarita Sidoti esce dalla chiesa ANSA

Lorenzo Magrì

U n paese intero s’è fermato ieri per l’ulti-mo saluto ad Annarita Sidoti. Lo «scric-ciolo d’oro», come l’aveva definita Can-

dido Cannavò, a soli 45 anni se ne andata bat-tuta da un male crudele che dal 2009 ne ave-va minato il fisico. Ieri, nella camera ardenteallestita nella sua casa di San Giorgio di Gioio-sa Marea, c’è stato fin dal mattino un via vai diamici, conoscenti, gente comune e tanti cam-pioni dell’atletica siciliana, Giuseppe D’Urso,(1500), Vincenzino Modica (maratona), allalanciatrice Maria Tranchina che in azzurro era stata la capitana di Annarita e ancora altriazzurri come la sprinter messinese MariaRuggeri, la triplista Simona La Mantia e ilquattrocentista Claudio Licciardello, mentredalla Norvegia ha telefonato Ileana Salvadorche nel 1990 la giovanissima Annarita avevabeffato agli Europei di Spalato, vincendo il suo primo importante alloro internazionale.

LE ASSENZE Assenti i massimi vertici di Fidale Coni nazionale, ma problemi di aereo hannobloccato tanti di quelli che non volevano man-care all’ultimo saluto a questa straordinariacampionessa e addirittura c’è stata chi comeLaura Bertuletti della Sai Roma, l’ultima so-cietà con la quale aveva gareggiato Annaritafino alla fine della carriera nel 2003, che s’èsobbarcata di un lungo viaggio in treno perdare l’ultimo saluto ad Annarita. «Doveva es-sere Roberto Frinolli a rappresentare la Fidal– spiega il presidente Alfio Giomi, impegnatoieri a Roma col consiglio federale – ma non c’èstato verso di trovare un aereo. Noi l’abbiamoricordata con un minuto di raccoglimento pri-ma di iniziare i lavori e poi è stato deliberatoufficialmente di istituire in occasione del Gol-den Gala una camminata con protagonistitutti i campioni azzurri del suo periodo, men-tre allo stadio Olimpico in contemporanea verranno proiettati le immagini più belle del-la straordinaria carriera di Annarita».

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QUALIFICAZIONI A PARIGI

Luca Vanni ed Andrea Arnaboldi in tabellone principale al Roland Garros che comincia domani. Nel turno decisivo delle qualificazioni il primo ha sconfitto 6-4 3-6 6-3 il kazako Golubev: sarà la prima partecipazione al main draw di uno Slam. Bene anche Arnaboldi che si è imposto 5-7 7-5 6-3 sull’argentino Marco Trungelliti. Cecchinato sconfitto 6-4 6-2 dal tedesco Berrer. Sorteggiati intanto i tabelloni, con Djokovic-Nadal che potrebbe materializzarsi già ai quarti. Primo turno italiani: Seppi-Isner (Usa), Fognini-Ito (Giap), Bolelli-Darcis (Bel), Lorenzi-Muller (Lus). Donne: Knapp-Wozniacki (Dan), Errani-Riske (Usa), Pennetta-Linette (Pol), Giorgi-Maria (Ger), Vinci-Cornet (Fra), Schiavone-Qiang Wang (Cina). UOMINI A GINEVRA Semifinali (439.405 euro, terra): Sousa (Por) b. Delbonis (Arg) 6-3 2-6 6-4; Belluccii (Bra) b. Giraldo (Col) 6-3 6-4.UOMINI A NIZZA Semifinali (439.405 euro, terra): Mayer (Arg) )b. Coric (Cro) 6-4 6-3; Thiem (Aut) b. Isner (Usa) 7-6 (5) 6-3. DONNE A STRASBURGO Semifinali (230.000 euro, terra): Stosur (Aus) b. Stephens (Usa) 6-3 3-6 6-0; Mladenovic (Fra) b. Razzano (Fra) ritiro.

Vanni e Arnaboldi in tabellone

Roberta Vinci, a sinistra, 32 anni, ha vinto 9 tornei; a destra, Karin Knapp, 27, un successo nel 2014 EPA

RLe due azzurre da Roma sono anchecompagne di doppio: in coppia anche a Parigi

TennisRIl torneo di Norimberga

PallavoloRIl ritorno annunciato

ALTRO MERCATO

(an.me.) Al posto di Grbic la Sir Safety Perugia ha scelto per la panchina Blengini (ex Latina) che Gino Sirci ha preferito a Bernardi, pur sapendo che avrà l’allenatore alla vigilia del campionato, visti gli impegni in azzurro come secondo di Berruto (e Grbic era stato non confermato per doppio incarico). Insieme arrivano il centrale azzurro Birarelli (Trento) e lo sloveno Urnaut (Latina).A TRENTO (niba) A breve una quarantina di professionisti, piccoli imprenditori, trentini sono pronti a entrare nel capitale sociale di Trentino Volley come soci di minoranza. Rinforzando così il budget a disposizione della società, sempre a caccia di un nuovo main sponsor. Fra i tanti contatti avviati anche uno con

l’impero di Giorgio Armani, finora nessun responso positivo. Per il dopo Birarelli l’unica alternativa italiana sarebbe Alessandro Fei. DIOUF-MODENA (p.r.) Confermato l’arrivo alla LiuJo che si è assicurata Valentina Diouf per le prossime 2 stagione. Un’operazione importante che sottolinea le ambizioni di Modena che, dopo la conferma di Ferretti e l’arrivo di Horvath, ha ingaggiato l’azzurra. Cristina Barcellini passa alla Metalleghe Sanitars Montichiari. A CASALMAGGIORE (gio.gar.) Non è ancora fumata bianca, ma l’incontro c’è stato: Massimo Barbolini diventa il favorito per la panchina della Pomì Casalmaggiore che ha blindato Jovana Stevanovic, vicino alla conferma anche Gibbemeyer la miglior coppia di centrali resterà anche Imma Sirressi.

Colpi Perugia: Birarelli, Urnaut, Blengini

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44 SABATO 23 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

DAL 1978IL BUONO DEL BIOLOGICO

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45SABATO 23 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

L'ANALISIdi UMBERTOZAPELLONI

C’E’ IL GIOCODI SQUADRA

Q uanto è bella Roma,Thomas Bach losapeva già. Il primopresidente del Cio

con medaglia d’oro olimpica in cassaforte, lo aveva raccontato un anno fa quando partecipò alle celebrazioni per i 100 anni del Coni. Quello che non sapeva ancora è quanto l’Italia si sia messa a giocare di squadra per avere i Giochi del 2024. La sua breve vacanza romana, per ritirare il premio Onesti, glielo ha fatto capire una volta per tutte. E anche a lui, che pure con la sua squadra di fioretto aveva battuto l’Italia nella finale di Montreal ‘76, deve essersi impressionato. Dal presidente della Repubblica Mattarella al ministro Giannini, dal presidente della regione Lazio Zingaretti al sindaco Marino: tutti hanno giocato di squadra per spingere la candidatura di Roma, come un ponentino che soffia via le nuvole. Mai la candidatura di Roma aveva dato questa impressione e anche se restano da convincere i cittadini di casa e molti italiani (oggi un referendum boccerebbe probabilmente Roma 2024), l’impressione che ha tratto Bach dalla sua visita è essenzialmente questa. Quella di un’Italia che gioca finalmente di squadra e sappiamo che quando vestono la maglia azzurra le nostre squadre spesso diventano imbattibili. Dietro a Roma 2024 ci sono Mattarella e Renzi (per non dire di Papa Francesco che alla messa di Natale non aveva fatto mancare il suo supporto), c’è l’Italia. Magari non ci sono ancora gli italiani, ma l’Italia c’è di sicuro e questo è un gol importante segnato da Malagò&Montezemolo con la collaborazione di qualchevecchia volpe come Ricci Bitti, Carraro e Pescante, anche loro incredibilmente uniti per la stessa causa. La concorrenza non starà a guardare, farà di tutto per impressionare Bach a sua volta. Ma sapere che questa volta noi italiani stiamo veramente giocando di squadra è maledettamente importante.

Sergio Mattarella, 73 anni, presidente della Repubblica dal 3 febbraio, con Thomas Bach, numero uno del Cio eletto il 10 settembre 2013 ANSA

Mattarella a Bach«Vogliamo i Giochi» 1Il presidente del Cio: «Vi vedo tutti uniti, continuate»E si sogna Roma 2024 fra Tor Vergata e l’arco di...Bikila

Valerio PiccioniROMA

«Ame piace lo sport ches’ispira a dei valori».Sergio Mattarella ri-

ceve Thomas Bach, accompa-gnato da Malagò, Pescante eCarraro, e si schiera per Roma2024 con un colloquio poco pro-tocollare. Insieme, il capo delloStato e il presidente del Cio ri-cordano i giorni di Roma ‘60 incui il Bach ragazzino si innamo-rò degli sprint di Wilma Rudol-ph. Si parla di passato, ma an-che di presente, di quelle coseche «Roma ha e che altre cittànon possono avere». Stavolta leistituzioni italiane votano sìsenza se e senza ma. «Supporte-remo con forza la candidatura»assicura Mattarella. «E questaunità — dirà poi Bach — è unvalore da proteggere».

SPIRITO DI SQUADRA Pure Ma-lagò insiste a tutta sull’argo-mento: «Si vince restando unitie facendo un progetto molto di-verso. Le sensazioni sono tuttepositive». Sullo stesso concettopunta anche Montezemolo, cheaccoglie il numero uno olimpico

nei locali del comitato Roma2024: «Fondamentale lo spiritodi squadra. Vedo un’atmosferanella città molto diversa dal pas-sato». «Sì, il clima è cambiato»,conferma Pescante, che guidòl’avventura di quattro anni fa,quella stoppata da Monti. Intan-to scorrono 90” di immagini diRoma ‘60 da lacrime. Malagòesulta: «Bravi!», dice sui titoli dicoda. Bach ringrazia, si concedesolo una battuta quando invitala prossima volta a infilare al-meno un frammento di scher-ma...il «suo» sport.

SOSTENIBILITA’ E FUTURO Poila comitiva olimpica si trasferi-sce sul terrazzo davanti allo stu-dio di Malagò. È qui che Bach,dopo aver ritirato nel saloned’onore il premio Onesti, sotto-linea le parole chiave delle nuo-ve Olimpiadi. Parla di «ecosteni-bilità» e di «eredità per il futu-ro». Giochi che non si fermino ai16 giorni delle gare, ma vadanomolto oltre. Il presidente del Cionon può sbilanciarsi, il massimopossibile è questo discorso: «Lacandidatura è forte. Per la vo-stra storia, la vostra storia olim-pica, e i vostri rappresentantinello sport internazionale».

CONTA LA GENTE Ma le Olimpi-adi non possono essere unafredda operazione a tavolino diconquista dei voti dei membriCio. Bach lo conferma senza for-zature. «Il Cio vuole mandaregli atleti dove sono benvenuti,ecco perché il supporto dell’opi-nione pubblica e importante». Ma il referendum non è un ob-bligo. «I modi con cui questo so-stegno si esprime, possono esse-re diversi, non abbiamo prefe-renze. Quello che conta è il son-daggio indipendente che farà ilCio».

ARCO SOTTO L’ARCO... Primadella pioggia, Bach può affac-ciarsi su questo scorcio di Roma.Da un lato il Foro Italico, dall’al-tro il Tevere. Ma il sogno olimpi-co non si ferma qui. Il presiden-te del tiro con l’arco, MarioScarzella, sta già combattendosui permessi per portare il 18 lu-glio la coppa Europa giovaniledavanti all’Arco di Costantino.Immaginate, le tribune su duelati in via di San Gregorio, sullastrada che incoronò Biki-la...Uno scenario che sa di Olim-piadi.

BACH E TOR VERGATA Sul Vil-laggio Olimpico c’è semprel’idea della «rigenerazione» diun’area da riqualificare. Ma esi-ste un problema di spazi. si ri-torna a Tor Vergata. Anche per-ché qualcuno ricorda un’altravisita di Bach, che nel 1996 ri-mase impressionato dall’area diTor Vergata, individuata alloraper il Villaggio. Da presidente della commissione di valuta-zione, applaudì quella scelta.Un anno dopo Roma fu battutada Atene in finale. Ma chissàche da presidente del Cio, Bachpossa portarci più fortuna..

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RIl leader olimpico«Nessun obbligodi referendumma il sostegno popolare conterà»

RMontezemolo e Malagò«C’è un clima diverso. Possiamofarcela»

PARLA IL MINISTRO

«Educazionefisica a scuoladalla quartaelementare»

S ulle scale del palazzoH del Coni, il ministrodell’istruzione Stefa-

nia Giannini chiarisce da do-ve partirà la riforma della«buona scuola» nell’educa-zione fisica, approvata dallaCamera e che ora affronta laprova del Senato: «Dallaquarta e dalla quinta ele-mentare». La «rivoluzione»per ora si ferma a metà, neldossier di settembre cheRenzi illustrò via internet siparlava di un’ora «in tutte leclassi dalla seconda allaquinta». Ma la Giannini chia-risce che con il prossimoconcorso «si terrà conto delnuovo fabbisogno». Preve-dendo quindi una quota diassunzioni per questo setto-re specifico. «Per l’educazio-ne fisica, come per l’inglese ola musica non possiamo im-maginare dei processi cheinizino e finiscano in un solomomento. L’importante èaver avviato un percorso chedeve diventare un processoirreversibile per portare lacultura dello sport nellescuole».

NUMERI La partenza daquarta e quinta elementare èfiglia del realismo dei nume-ri, che fa stimare intorno a2500-3000 i precari del-l’educazione fisica che sa-ranno assunti (al netto diquelli che copriranno il tur-nover o sceglieranno il soste-gno o le medie e le superio-ri).

SCUOLE OLIMPICHE Intan-to, però la Giannini definiscestorica la svolta, come unmuro che cade giù. Lo dice alConi, davanti a Bach. «Con ilnuovo disegno di leggel’educazione e la cultura del-lo sport entrano nella scuolaitaliana». Il Ministro annun-cia anche che per il prossimoanno la parte del concorsodella Fondazione Onesti de-dicata alle scuole «premieràle migliori idee sulle Olimpi-adi presentate dai ragazzi».

v.p.

LA PROPOSTA

Marino ha un sogno: «Premiazioni al Colosseo»1«Ne ho parlato a Bach, anche per lui è una bellissima idea». E l’assessore Cattoi rilancia: «Qualche finale al Circo Massimo»

Alessandro CatapanoROMA

G ladiatori, medaglie, leo-ni. «Sogno un nuovo lu-dus magnus», sussurra

Ignazio Marino a Thomas Ba-ch. Il sindaco ne parla anche aMontezemolo e a Claudia Bu-gno, coordinatrice del comita-to. Un’idea affascinante. Il lu-dus magnus era la principalepalestra dei gladiatori, collega-ta da un tunnel ai sotterraneidel Colosseo. Da lì, si accedevaall’arena con un ascensore sucui il sindaco vedrebbe bene i

medagliati olimpici di Roma2024. «Mi piacerebbe che lepremiazioni avvenissero al Co-losseo — racconta —. Voglia-mo ricostruire l’arena e gli atle-ti vi potrebbero arrivare condegli ascensori come i gladia-tori». Rivela di aver illustratol’idea al presidente del Cio. «Elui l’ha trovata bellissima — as-sicura —, a patto, mi ha detto,che poi non spuntino i leoni».

COMPLICATA La suggestione èbella (non nuova: Pallotta vo-leva giocarci un’amichevolecol Barcellona), e chissà se ol-trepasserà la dimensione oniri-

ca. Sembra già un’impresa ri-costruire l’arena com’è stata fi-no alla fine dell’Ottocento(proposta del ministro ai Beniculturali Franceschini). Figu-rarsi portarci l’Olimpiade. Ma-gari una sola premiazione,quella della maratona. La rea-zione del sovrintendente ai Be-ni archeologici di Roma Fran-cesco Prosperetti è interlocuto-ria: «Questa idea del sindaco,che non commento, dimostrauna volta di più che la restitu-zione dell’arena del Colosseonon è cosa banale. Richiede unprogetto articolato che tengain considerazione la realtà sto-

rica e strutturale di una gran-diosa macchina scenica».

PATRIMONIO Il Colosseo non èl’unico gioiello da mettere incampo nella sfida olimpica.«Stiamo pensando di svolgerele finali di qualche disciplina inluoghi storici come il CircoMassimo», rivela AlessandraCattoi, assessore al Patrimonioe coordinatrice della task forceolimpica di Roma Capitale. «Ilnostro patrimonio artistico cidistingue dalle altre città — ri-vendica Marino —: anche perBach dobbiamo investirci».

© RIPRODUZIONE RISERVATAFoto di gruppo con il presidente Cio davanti ai locali del Comitato LAPRESSE

OlimpiadiRSostegno ufficiale del Quirinale

Il ministro Stefania Giannini

Page 46: La Gazzetta dello Sport (05-23-2015)

46 SABATO 23 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Le sciabolatecon fantasia di Martina: «Mi sento Montano» 1La Criscio tra estro e orgoglio di Puglia:«Prima tra gli universitari, poi i Giochi»

L'IDENTIKIT

MARTINACRISCINATA IL: 24 GENNAIO 1994A: FOGGIASPORT: SCHERMASPECIALITA’: SCIABOLA

Martina Crisci, nata a Foggia il 24-1-’94, allenata dal maestro Benedetto Buenza, gareggia per l’Esercito. Sciabolatrice, è stata a lungo la n.1 under 23. Ha conquistato i primi podi in Coppa del Mondo giovani nel 2012-13 (1a a Dourdan, 3a a Budapest): alla fine 5a . Agli Europei cadetti 2011 ha vinto 2 ori, agli Europei giovani 2010 bronzo a squadre, nel 2014 oro a squadre. Da u.23, poi 4a agli Europei, ai Mondiali giovani 2013 bronzo individuale. Ora 1a nel Cnu.

LA GUIDALE FINALI DI ATLETICATORINO-MILANO 4-3Giornata di finali ai Campionati nazionali universitari e riflettori puntatisoprattutto sull’atletica protagonista del programma di ieri. Nella disciplina regina bel duello fra Cus Torino e Cus Milano con i piemontesi in vantaggio con 4 ori (Re, Tognese, Dentis e Sesia) a 3 (Perini, Gelati, Balducchelli). Migliori risultati. Uomini 100 (0): Ferraro 10”47. 400: Re 47”41; 110 hs (-0.3): 1. Perini 14”00; 2. Nalocca 14”20. Triplo: Chairi 15.87. Disco: 1. Petrei 58.96; 2. Apolloni 58.51. Donne. 100: Bongiorni 11”97. 1500: Bressi 4’28”45. 100 hs (+0.2): Balduchelli 13”79. Asta: Scarpellini 3.60. PALLAVOLO Assegnati anche alcuni titoli tricolori. Il Cus Udine che ha vinto sia nel volley femminile battendo il Cus Torino (3-1) sia nel calcio a 5 imponendosi sul Cus Molise (8-6). CALCIO A CINQUE Nel calcio a 11 invece è stato invece il Cus Bergamo a laurearsi campione contro all’Aquila (1-0). CHIUSURA Oggi e domani il programma dei campionati di Salsomaggiore si chiude con le ultimi finali di judo e atletica.

Stefano Arcobelli

L a sciabolatrice estrosa. Che si porta tutta lapugliesità fino alla pedana. Quella che ir-rompe ed include: gli amici, e quanti entra-

no facilmente in empatia con lei, magari via so-cials. Martina Criscio è l’azzurrina tornata daSalsomaggiore con il titolo italiano universitariodella sciabola. Si racconta in cammino verso SanSevero, il suo mondo fatto di cose semplici e molta umanità. La sua fantasia è andata a segnoanche stavolta. La sua felicità è aver vissutoun’esperienza unica, cioè al contrario: non tra iselezionati azzurri, i migliori del ranking o i riva-li stranieri, ma tra i colleghi universitari che nonti fanno perdere il senso della realtà, delle cose,della vita. Martina ha 21 anni e tante speranzeben riposte nella sua lama, che da anni brilla alivello giovanile internazionale: è stata infatti alungo numero uno della specialità, ha conquista-to medaglie d’ogni risma tra Europei, Mondiali eCoppe del Mondo, e adesso si prepara al prossi-mo salto di qualità, quello più importante, deci-sivo. L’ingresso tra le vere grandi della scherma.

LA SCELTA Perché ha scelto di fare la schermitri-ce? «Ho provato con la pallavolo, ma nella miaindole non c’era lo sport di squadra. Sono un’in-dividualista, e poi la palestra era vicino a casa,ho cominciato a vincere: ed è stato subito amo-re». E la sciabolatrice? «Quando cominciai io, non c’erano fiorettiste nel mio club: cominciaiper gioco, poi ci si abitua a tutte le armi, ma ilpassaggio alla sciabola è stata la scelta migliore,visti i risultati. E poi volevo continuare la scuolafoggiana». Anche quando gareggia, non soloquando s’allena, ha un solo pensiero, un’unicaispirazione: «Aldo Montano è il mio esempio, èun atleta con la A maiuscola, penso sempre alui». Martina ha un piccolo fan club che la riem-pie d’affetto e carica, crede in lei, e lei di conse-guenza lo coinvolge in tutte le sue esperienze,compresa quest’ultima nel mondo universitario.«Chi mi segue lo fa in modo sfegatato, e poi iosono un tipo socievole: le persone si legano facil-mente a me, entrano nella mia vita, e io le faccioentrare nel mio sport». Martina vive pensando, isuoi assalti non sono mai casuali: i Giochi olim-pici per obiettivo massimo, la chitarra per di-strarsi e San Severo per viverci. «Lavoro tutti igiorni per l’Olimpiade, in un anno può cambiaretutto e a Rio 2016 ci sarà la prova a squadre: perentrare in squadra diciamo che potrebbe esserepiù facile senza dovermi qualificare individual-mente. Io ci credo». Suonare è, appunto, l’altraespressione del suo essere Martina: una ragazzaalla quale piace stare in giro quando non sta in

pedana: «Ho un animo creativo, si nota anchedagli assalti pieni di fantasia, le mie azioni devo-no essere spettacolari».

FEDELTÀ La fedeltà alla terra natìa, un atto diomaggio se non di coraggio: «Da Foggia i ragazziscappano, potrei farlo anche io: a Roma ci sareb-be il confronto con il top level della scherma, mail mio club San Severo mi coccola, e ho pure unmaestro di alto livello. Stare in famiglia, si sa,può aiutare non poco: non rinuncio alla comodi-tà, insomma». Il titolo universitario le fa pensareun percorso di studi appena iniziato in scienzemotorie («ho già dato 2 esami al primo anno»)ma anche un percorso di carriera post agonismo:«Vorrei rimanere nella scherma, alleno ogni tan-to anche i ragazzini. Sì, vorrei fare la maestra».Intanto vince, aspetta e spera di entrare nella na-zionale maggiore e fare concorrenze alle miglio-ri azzurre: «E’ stata una bella esperienza questavissuta a Salsomaggiore, in mezzo a 400 colleghiuniversitari sembri di stare nella città dei giova-ni. E’ stato tutto piacevolmente strano». Da meri-dionale, a volte, si fa battere «dal pessimismo, seho una pecca è appunto la mancanza di un po’ disicurezza e fiducia nei miei mezzi, ma credo diavere tutte le caratteristiche della sciabolatrice».Si sente una Montano di una terra calda, di pas-sione. Non dimenticate questo cognome: Cri-scio.

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L’uro di Martina Crisci dopo il bronzo individuale mondiale 2013 giovani nella sciabola: la foggiana è una grande promessa BIZZI

PARLA IL PRESIDENTE

Lentini: «Non solo numeri, ma progetti»

L orenzo Lentini è il presidente nazionale delCusi. Salernitano, va fiero come un coman-dante che ha portato in porto la nave, ovvero

questi campionati nazionali universitari su cui ca-lerà oggi il sipario. Ieri ha tracciato una sorta dibilancio, andando oltre il valore ed i i riscontri diquesti campionati dai grandi numeri. Ma non pri-ma di pensare ad Annarita Sidoti. «Ci lascia a po-che ore dalla partenza della marcia ai Campionatinazionali universitari di Salsomaggiore. Il lutto,per l’universo degli sportivi, è immenso. E’ stataanche la nostra portabandiera alle Universiadi del1997, disputate nella sua Sicilia. Ha indicato lastrada anche agli universitari, di qualsiasi discipli-na: mai arrendersi e guai a mollare. Ha donato unesempio preciso e rigoroso, di impegno nel socia-le. Per l’intera famiglia dello sport universitario èun momento terribile».

Presidente, soddisfatto dei campionati?«Sessantanove edizioni dei Campionati NazionaliUniversitari e non sentirle. Stiamo ringiovanen-do: in questa edizione vi è il rispetto della tradizio-ne, difatti o a Salsomaggiore, dove tutto è iniziato,dopo 20 anni, abbiamo portato anche innovazio-ne. I Cnu rappresentano non solo record sportivima il vettore dello sport universitario nazionale.Confermati i numeri preventivati — 6 mila pre-senze, 23 discipline sportive, 49 Cus partecipantida tutta Italia, 185 gare e 200 volontari — che fan-no dei Cnu 2015 una delle rassegne più seguite».

Il Cusi oltre Salsomaggiore punta a diventare una sorta di mega federazione?«Nel nostro progetto c’è proprio questo ruolo. Peril lancio dei campionato, il presidente del Coni,Giovanni Malagò, ha ricordato quanto il Cusi siaun pilastro del movimento sportivo essendo l’uni-co ente a portare sport nel sistema istruzione. Og-gi in Italia ci sono 89 università e 49 Cus, Malagòha manifestato il sogno che in tutti gli atenei sipossa praticare sport».

L’innovazione in cosa consiste?«I campionati non solo sono stati un evento da re-cord ma rappresentano anche il primo traguardoimportante di “Camminare insieme”, il progettovoluto dal Cusi, Centro universitario sportivo ita-liano in collaborazione con Crui, la Conferenzadei rettori delle Università. “Camminare insieme”vuole affermare un modello di sviluppo di culturasportiva, competenza e tecnologia. Un mondo checammina è un mondo che cresce e si evolve, siaattraverso la condivisione delle esperienze svilup-pate da tutti i Cus partecipanti, sia attraverso lapermanente ricerca e progettazione di nuovi per-corsi».

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I presidenti del Cusi e del Coni, Lentini e Malagò

Campionati italiani universitariRLa storia: scherma

Page 47: La Gazzetta dello Sport (05-23-2015)

47SABATO 23 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

1Olimpiadi: Piscina Rio Gli organizzatori di Rio 2016 cercano una sede per la pallanuoto: l’impianto del Parque Aquatico Julio Delamare non sarà pronto per problemi tra governo, proprietario del terreno, e l’azienda costruttrice. Non è da escludere il trasloco alla piscina del nuoto al Parco OlimpicoTUTTENOTIZIE

Nicola MelilloRO,MA

U na delusione grande cosìper il salto ostacoli azzur-

ro ha chiuso una giornata in-zuppata dal temporale e con lamagra consolazione del ritornodel pubblico a Piazza di Siena.L’Italia chiude solo sesta, portaa casa 55 punti per la NationsCup e ora, per restare in »serie

A» dovrà raccogliere il massimoa Hickstead, per non trovarsi adagosto a dare il massimo a Du-blino pochi giorni prima degliEuropei di Aquisgrana, dove inballo ci sarà il pass per Rio.

WHITAKER SHOW Una strepi-tosa Gran Bretagna vince la suadecima Coppa romana (ultimanel 2008) grazie a un finalethrilling: John Whitaker dovevachiudere con un percorso nettoper evitare il sorpasso finale

dell’Olanda. Il grande vecchio,che ora punta anche il GP di do-mani (per un doppio già riuscitonel 2007), non ha sbagliatochiudendo così un filotto di seipercorsi su otto senza errori pergli inglesi targati Whitaker, conRobert, figlio di John, e Micha-el, a completare un successo difamiglia assieme a Holly Gillot.Il tutto a seguire il trionfo di LaBaule.

PECCATO Un peccato mortale,per gli azzurri: errori banali,evitabili, piccolezze che hannosporcato la prestazione. Il pri-mo giro di Piergiorgio Bucci eCasallo Z è stato lo spartiacque:potevamo andare al secondo gi-ro da secondi con 4 penalità me-no degli inglesi. Invece, all’ulti-mo salto è arrivato il rifiuto, chesommato al tempo ha appesan-tito con 6 penalità il bilancio. Fi-ne dei giochi e a poco sono ba-stati i netti di Giulia Martinengoe Daniele Da Rios. Il c.t. HansHorn: «Giornata balorda, quel che è capitato a Bucci succedeuna volta l’anno.» E ora sono 31gli anni senza vittorie. Il guaio èche ai primi quattro posti sonofinite le squadre che facevanopunti: terza la Svezia, poi laSpagna. In classifica siamo se-condi, con due cartucce su 4sparate. Oltre al Piccolo GP, oggi primavolta senza la Potenza dopo 82anni a Roma: al suo posto laspettacolare Sei Barriere.COPPA DELLE NAZIONI: 1Gran Bretagna (H. Gillot, J. Whi-taker, R. Whitaker, M. Whitaker,J. Whitaker) pen. 1 (0-1); 2Olanda 4 (4-0); 3 Svezia 8 (4-4);4 Spagna 12 (8-4); 5 Svizzera 16(16-0); 6 Italia 18 (10-8); 7 Qatar24 (8-16); 8 Belgio 28 (12-16).

Il britannico John Whitaker in azione durante la Coppa delle Nazioni FAMA

� Un incidente stradale ha stroncato giovedì sera la vita di Alice Magnani, 22 anni, azzurra di tamburello che giocava per il Sabbionara, in provincia di Trento. Stava rientrando dall’allenamento alla guida sullastatale del Brennero verso Verona, nel comune di Dolcé. Non è ancora stata chiarita la dinamica dell’incidente - uno scontro frontale, c’erano pioggia e asfalto bagnato - mentre l’altro automobilista coinvolto nell’incidente ne è uscito illeso. Pur giovanissima Alice Magnani ha vinto 13 scudetti giovanili e 2 volte la Coppa Italia, una Supercoppa e una Coppa Europa, oltre all’esperienza in Nazionale: in azzurro era stata protagonista della semifinale dei Mondiali indoor 2013 poi vinti dall’Italia. Iniziata al tamburello a otto anni dalla passione del padre Dino, aveva ricevuto a febbraio dal presidente del Coni Giovanni Malagò la medaglia d’oro al merito sportivo per il suo successo in campo nonostante soffrisse di una patologia autoimmune, l’artrite reumatoide. Nel weekend è previsto un minuto di raccoglimento su tutti i campi.

EQUITAZIONE

La Coppa a Piazza di Sienarimane ancora un miraggio Italia 6a, Gran Bretagna super1Un rifiuto del cavallo di Bucci compromette ogni possibilità. Ora tutto più difficile verso gli Europei. Il c.t. Horn: «Una giornata storta»

TAMBURELLO

Incidente: muorel’azzurra MagnaniAveva 22 anni

Alice Magnani ricevuta da Malagò

� (m.nan) Uno scenario che nessuno avrebbe voluto vedere, una finale scudetto che potrebbe assegnare il titolo senza spettatori sugli spalti. Si gioca a porte chiuse al PalaBarsacchi di Viareggio (ore 20.30 diretta RaiSport 2) gara-4 della serie scudetto fra Cgc Viareggio e Forte dei Marmi, con gli ospiti campioni d’Italia in carica in vantaggio 2-1 e in gradodi giocarsi il primo match point tricolore sulla pista avversaria. Dove fra l’altro Pedro Gil e compagni hanno già vinto gara-1 7-4 prima di perdere gara-2 fra le mura amiche 1-6 e tornare al successo martedì scorso 3-0. La sfida era programmata sul neutro di Follonica vista la squalifica del PalaBarsacchi per i disordini di gara 1, poi però il Prefetto di Grosseto ha imposto le porte chiuse costringendo Lega Hockey e Federazione a riportare la gara a Viareggio, tramutando così come da regolamento la squalifica della pista in gara senza pubblico. Dall’istituzione dei playoff nel 1982 sono 12 gli scudetti assegnati in quattro partite, l’ultimo quello di Valdagno nel 2012. In caso di successo del Viareggio gara 5 martedì 26 a Forte dei Marmi.

HOCKEY PISTA

Forte dei Marmi per lo scudettoA porte chiuse

Oggi gara-4: Forte è 2-1 sul Cgc

� (al.f.) A Tokyo 1° e 2° tempo mondiale dell’anno nei 200 farfalla: i nipponici Seto (primo sotto 1’55”) e Sakai lanciano la sfida iridata al detentore sudafricano Le Clos. Ad Anversa, il belga Croenen aveva nuotato 1’55”44 (5° t. 2015). Uomini: 200 sl Kobori 1’47”48, Sakata 1’47”85, D. McKeon (Aus) 1’47”94; 1500 sl Hagino 15’05”35; 100 do Irie 53”41; 100 ra Tateishi 1’00”85, 5. Kitajima 1’01”28; 200 fa Seto 1’54”46, Sakai 1’55”08 (1°-2° t. 2015). Donne: 200 sl E. McKeon (Aus) 1’56”79; 100 do Fullalove (Gb) 1’00”31; 100 ra Watanabe 1’06”95; 200 fa Hoshi 2’06”90.� MANAUDOU (al.f.) A Nancy (Fra), Florent Manaudou vince i 50 sl n 21”97 su Meladinis (Gre, 22”28); per la Hosszu 2° crono 2015 nei 200 dorso. Uomini: 800 sl Joly 7’56”38; 200 do Diener (Ger) 1’58”32; 100 ra Koch (Ger) 1’00”97; 100 fa Metella 53”51. Donne: 200 do Hosszu (Ung) 2’06”81; 100 ra Bonnet 1’09”30; 100 fa Wenk (Ger) 58”77. Ad Anversa. Uomini: 50 sl/do Heersbrandt 22”17, 25”50; 200 sl Timmers 1’47”50; 50 ra Bovell (Tri) 27”69 (r.n.).

NUOTO

Seto 1’54”46 nei 200 farfallaHagino test 1500

Daiya Seto, 21 anni, polivalente

Polemiche a Venezia alla vigilia della 41a Vogalonga, maratona remiera di 30 km in Laguna che domani mattina alle 9 partirà da Bacino San Marco con al via circa 2000 barche e 8000 persone. Proprio davanti a San Marco, alle 8.15 passerà una nave da crociera, la Msc Musica. L’orario coincide con l’inizio del divieto di transito ai mezzi a motore, che in quella zona sarà esteso fino alle 9.30. «Forse non succederà nulla, ma a quell’ora alcune barche saranno già in bacino — spiega Giovanni Giusto, del coordinamento delle remiere —. Dispiace perché nei primi anni i partecipanti della Vogalonga erano più rispettati». «Le grandi navi sono passate anche l’anno scorso e due anni fa — replica Antonio Rosa Salva, del comitato organizzatore —. Se qualche barca ci sarà, resterà sottoriva. Non vorrei che qualcuno ne approfittasse per fini politici e facesse qualche gesto inconsulto, disturbando la rotta della nave». Da anni a Venezia si discute sulle grandi navi. La Vogalonga nacque nel 1975 contro il moto ondoso e il degrado della Laguna.

A VENEZIA: POLEMICHE

Vogalonga: primadel via una grandenave a San Marco

La partenza di una Vogalonga

ATLETICAJACOBS, STAGIONE A RISCHIOE’ serio l’infortunio patito domenica al meeting di Gavardo da Marcell Jacobs, 20enne lunghista azzurro, quest’inverno arrivato a 8.03. La risonanza e l’ecografia ieri a Pavia, hanno evidenziato una seria lesione al bicipite femorale sinistro. Stop lungo: la stagione è a rischio.� TORNA TORTU Oggi e domani a Bressanone (Bz) 33° Brixia meeting per allievi e juniores. Tra i primi attesi Filippo Tortu che, dopo il 10”33 nei 100 di domenica, correrà una frazione di 4x100 con la Lombardia e Marta Zenoni, nei 1500. Insieme a loro Ilaria Verderio (400), Sydney Giampietro (peso) e Carolina Visca (giavellotto).� A DAKAR Caster Semenya (S.Af) farà oggi l’esordio internazionale correndo gli 800 al meeting di Dakar (Sen), tappa del Challenge Iaaf. Sfida l’etiope Fatu Magiso e l’atleta del Benin Noelie Yarigo, che di recente ha corso in 2’00”51. In gara anche la keniana Jepkemei nei 3000 sp, la giamaicana Hall nei 400 e la zambiana Phiti sui 100. � ASTA JUNIOR (si.g.) A Irkutsk (Rus) la 19enne Alyona Lutkovska batte il record mondiale juniores dell’asta di 2 cm con 4.61 ma difficilmente sarà omologato per assenza di controllo antidoping.

BEACH VOLLEY� INGROSSO OK (c.f.) Doppio 2-0 per gemelli Ingrosso nel Masters Cev ieri aJurmala (Let), superando Kubala-Hadrava (R. Cec) e Huber-Seidl (Aut). Negli ottavi affrontano Losiak-Kantor (Pol).

BASEBALL� RINVIATE (m.c.) Rinviati ieri per la pioggia 3 match della 9a giornata che vengono recuperati tra oggi e domani. 9° turno gara-1, oggi 15.30 Rimini-Tommasin Padova, UnipolSai Bologna-T&A San Marino, Godo-Città di Nettuno; gara2, oggi 20,30 Angel Service Nettuno2-Parma, Godo Knights-C.di Nettuno; domani 12 Padova-Rimini,S.Marino-Bologna

BOXEQUALIFICAZIONE A RIORUSSO A MILANO IL 5/6(r.g.) Si svolgerà in Italia il 2° torneo 91 kg Apb, categoria di Clemente Russo. Prima giornata all’Alcatraz di Milano il 5 giugno. Avversario dell’italiano sarà l’ucraino Roman Golovashchenko, superato nel precedente. Chi passa sfida il vincente tra Bouloudinats (Alg) e Pinchuk (Kaz) per il pass a Rio; 2° appuntamento in Italia fissato l’11 luglio, Bergamo e Sicilia interessati. MONDIALI JR DONNEE’ GRANDE ITALIA(m.moro.) Con un secco 3-0 le tre azzurre Marchese, Testa e Carini si qualificano alle finali dei Mondiali femminili junior/youth di Taipei (Taiwan). In semifinale, 54 Marchese b. Saidova (Rus) 3-0; 57 Testa b. Pita (Gre) 3-0; 64 Carini b. Walas (Pol) 3-0. Oggi, in finale: 54 Marchese c. Muzdiman (Kaz), 57 Testa c. Bondarenko (Ucr), 64 Carini c. Nemtseva (Rus).� MATANO E TRICOLORE (r.g.) A Ferrara (Loreni) il superwelter Marcello Matano (14-1) difende l’Intercontinentale Ibf col tedesco Mahias Zemski (15-2). Nel sottoclou, si assegna il tricolore vacante massimi leggeri, tra il locale Bruzzese (13-1) e Rettori (7-3-1). � EUROPEI JUNIORES (i.m.) Agli Europei junior (u.16) di Lviv (Ucr) si ferma al bronzo Alessio Cangelosi, ultimo azzurro su 9: in semifinale nei 50 kg ha perso 3-0 da Dinu Florint (Rom), medaglia numero 26 dal 1996 (5 ori, 3 argenti, 18 bronzi)

CANOA� COPPA DEL MONDO In Coppa del Mondo a Duisburg finale per il K2 200 (olimpico) di Rizza e Florio, secondi dietro i campioni europei in carica Ronald Rauhe e Tom Liebscher. In finale anche l’altro K2 italiano di Cecchini e Bertolini, 3°. In finale anche Sergiu Craciun nel C1 1000 (olimpico). In finale con un ottimo 3° posto in batteria Santini e Incollingo in C2 200 (non olimpico).

NUOTO� MARIN IN TURCHIA Luca Marin in questi giorni è in Turchia dal tecnico Corrado Rosso, che tenta anche

Martina De Memme. � CAMBI AZZURRI L’iridata Martina Grimaldi chiude il sodalizio tecnico con Fabio Cuzzani e si allena con Matteo Cortesi al Cn Uisp Bologna. L’iridato giovanile dei 200 do, Luca Mencarini, 3° italiano all-time, passa da Mirko Nozzolillo a Massimo Meloni, in Aniene.� PRODIGI RUSSI (al.f.) La 14enne Jana Kudryavtseva a Volgograd (Rus) vince i 200 farfalla in 2’18”36, la coetanea Alexandra Denisenko domina i 400 mx in 4’50”17.

PALLAMANOCONVERSANO PER IL TITOLO(an.gal.) Oggi alle 20,30 (streaming su figh.it) Cassano Magnago-Conversano, gara-2 della finale femminile può assegnare il 46° titolo. Le pugliesi, in vantaggio 1-0 (andata 28-19) cercano il 1°tricolore dopo Supercoppa e Coppa Italia.

RUGBYTRA ROVIGO E FIAMME OROLA PRIMA FINALISTA PER 1800(im) Oggi alle 18.10 Rovigo-Fiamme Oro(diretta Raisport 1) decide la prima finalista scudetto. Al «Battaglini» (1800 biglietti in prevendita) si parte dal 33-31 per Rovigo dell’andata (punti 5-1). I rossoblù perdono il seconda linea, capitano e regista della touché Jeff Montauriol squalificato 6 settimane (ginocchiata in ruck a Marinaro): chiude qui la carriera in Eccellenza, l’anno prossimo al Benetton in Pro 12. Domani 2a semifinale Calvisano-Mogliano, andata 30-15 (punti 4-0).

SOFTBALL� RITORNO (m.c.) Via al ritorno. Gir.A: Caronno-Nuoro, Legnano-Bollate, Rovigo- Staranzano (domani). Class.: Bollate 916 (11-1); La Loggia 750 (9-3); Staranzano 583 (7-5); Caronno e Legnano 416 (5-7); Rovigo 250 (3-9); Nuoro 167 (2-10). Gir. B: Parma-Bussolengo, Bologna-Sestese (domani). Class.: Forlì 900 (9-1); Bussolengo e Collecchio 700 (7-3); Bologna 300 (3-7); Parma e Sestese 200 (2-8).

� Beatrice «Bebe» Vio apre alla grande la tappa di Coppa del Mondo di scherma paralimpica nell’impianto del Cus pisano: l’azzurra si conferma leader mondiale nel fioretto femminile categoria B, siglando il quarto successo consecutivo dopo quelli ottenuti ad Eger, Hong Kong e Montreal, e mette l’ipoteca sulla Coppa.Il percorso di gara della campionessa europea in carica era iniziato negli ottavi contro la francese Sophie Sablon 15-3. Ai quarti l’azzurra ha vinto 15-10 l’assalto contro la polacca Marta Makowska, in semifinale 15-3 contro la cinese Fang Yao. La finalissima ha poi visto l’italiana s’impone 15-10 contro la testa di serie numero 1 del tabellone, la cinese Jingjing Zhou col punteggio di 15-10.

PARALIMPICI. SCHERMA

Il poker di Bebe Vioin Coppa a Pisa

Oggi al Cirigliano (inizio ore 15.15) il Gp Stabile (m 1660) con 11 al via e possibile ruolo di protagonista per a Tudor Dany Grif , Talish As e Timone Ek. In programma anche la corsa abbinata al quintè con 18 in pista sui 2060 m.: indichiamo Re Ferdinando (1), Ransom (9), Millionaire Rum (12), Pinovit (11), New York Times (18), Oaks Effe (16).ANCHE Gal.: Milano (14.30), Siracusa (15.35). Trotto: Roma (15), Modena (15.35).� IERI 14-13-5-11-12 A Foggia (m1 6 0 0 ) : 1 G r a n i t o ( V.Luongo)1.13.9; 2 PerunometroSm; 3 Ramada; 4 Pontebba; 5 Perelisa Muttley; Tot.: 2,37; 1,48,1,59, 2,80 (8,68) Quinté euro441,25. Quarté 99,78. Tris 39,84.� REGIO A PARIGI Il VarenninoRegio (Vercruysse) bo ha vinto aParigi il Prix Constellation (m2700) in 1.14.1.

IPPICA

Aversa con GPe il quinté

Bebe Vio, 18 anni BIZZI

Fratello del mio cuore

Roberto Delerati vedo sorridere nel campo di zafferano che ave-vamo appena visto in tv.- Non mi mancherai per-ché ci sarai sempre.- Carlo Verdelli.- Milano, 22 maggio 2015.

Page 48: La Gazzetta dello Sport (05-23-2015)

48 SABATO 23 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

IL «REVERSE CHANGE»

«No» dell’Uealla norma IvaC’è un bucoda 700 milioni

A rchiviata per il momen-to la grana dei rimborsiai pensionati dopo la

sentenza della Consulta, ne ar-riva un’altra per il Tesoro diPier Carlo Padoan: la Commis-sione Ue ha comunicato alConsiglio che si oppone alla ri-chiesta italiana di deroga per estendere la «reverse charge»dell’Iva alla grande distribu-zione, perché non è in lineacon l’articolo 395 della diretti-va sull’Iva. La misura vale 700milioni circa nel bilancio italia-no. Il governo aveva chiesto diintrodurla con l’obiettivo di ri-durre l’evasione dell’Iva. Nelcaso specifico, con la cosiddet-ta «inversione contabile», l’ob-bligo di versare l’Iva passa dachi acquista il bene o servizio achi lo fornisce. Al Tesoro la no-tizia non è arrivata come un«fulmine a ciel sereno». Sonogià allo studio soluzioni per li-mitare l’impatto sui conti pub-blici. Per cautelarsi da un even-tuale stop comunitario, il go-verno aveva fatto ricorso alclassico aumento delle accisedella benzina e del gasolio, dafar scattare dopo il 30 giugno.Il ministro dell’Economia PierCarlo Padoan ha, però, dettoche il governo è impegnato adeliminare tutti gli aumenti ditasse contenuti in clausole disalvaguardia. Un impegno ri-badito anche ieri dopo la deci-sione dell’esecutivo comunita-rio. Uno stop applaudito daConfindustria. «I fornitori del-la grande distribuzione evita-no di dover subire delle pesanticonseguenze, tra cui il lento re-cupero dei crediti Iva cheavrebbero maturato con lo Sta-to».

Il ministro Pier Carlo Padoan EPA

� «Non c’è nessun piano per una valuta parallela per la Grecia». Il ministro francese delle Finanze Michel Sapin ha voluto smentire ieri le voci circolate di una moneta speciale per Atene. Le trattative per la riduzione del debito greco e per lo sblocco degli aiuti proseguono. E il clima secondo fonti Ue è «costruttivo».

NESSUNA USCITA

Grecia, il pianoanti-debito«Solo con l’euro»

� Prende corpo l’ipotesi che Domenico Maurantonio, il 19enne padovano morto in gita a Milano precipitando dal quinto piano di un hotel, sia rimasto vittima di un tragico scherzo. I primi risultati delle analisi ematiche sul suo corpo rivelano infatti che nel sangue del ragazzo l’alcol era poco, meno di un grammo per litro di sangue, oltre il limite per guidare ma non abbastanza per perdere lucidità e cadere dalla finestra. Non risulta inoltre che nell’organismo ci fosse del lassativo, ipotesi circolata nei giorni scorsi. Si tratta comunque di test non definitivi. Di certo il ragazzo è caduto senza slip. Smentito il supertestimone che, via WhatsApp, ha raccontato di un gioco finito male: «Non è testimone diretto dell’accaduto», dice la polizia.

IL MISTERO DEL 19ENNE PRECIPITATO A MILANO

Lo studente padovano Domenico Maurantonio, morto a 19 anni ANSA

Lo studente morto in gitaPer i test non era ubriaco

T-shirt di protesta contro i tagli

� L’erosione costiera mangia il 42% delle spiagge italiane. Non solo: il 55% delle aree litorali sono sotto scacco del cemento, che le ha «trasformate». Questa è la fotografia scattata da Legambiente nel rapporto «Spiagge indifese». L’erosione, che è un fenomeno naturale, viene «amplificata» anche «da un’inadeguata gestione del

problema», spiega il report sullo stato di salute delle nostre coste. Una parte delle quali è soggetta a interventi di difesa che «non sono risolutivi». Tra i casi «più evidenti il litorale marchigiano, coperto per l’80% da opere rigide di difesa».

RAPPORTO LEGAMBIENTE

Cemento e incuriaLa costa mangiail 42% di spiaggia

� Dopo l’ultimo annuncio della società americana (2060 esuberi, più del previsto), i dipendenti italiani della Whirlpool incrociano le braccia: sciopero generale il 12 giugno, indetto da Fim, Fiom e Uilm e manifestazione a Varese. Ma la tensione si alza anche sul piano politico: il premier Matteo Renzi ha infatti dichiarato che lo stabilimento di Carinaro (Caserta) «era spacciato anche prima dell’arrivo degli americani; abbiamo tre anni al massimo per mantenere aperto lo stabilimento». Furenti i sindacati: «Renzi non può affermare che Carinaro era già spacciata, perché altrimenti dovremmo pensare che sapeva già tutto quando la Whirlpool acquisì gli stabilimenti Indesit», osserva la Uil Campania. «Chi non sta con i lavoratori sta con i camorristi; Renzi scelga da che parte stare», aggiunge la Fim-Cisl.

LA BATTAGLIA CONTRO I 2060 ESUBERI

Crisi Whirlpool, sciopero il 12 giugnoI sindacati: «Il governo sapeva dei tagli»

NOTIZIE TASCABILI

� Le stime dicono che ogni cittadino francese getta nella spazzatura 20-30 chili di cibo l’anno. E così, l’Assemblea di Parigi ha votato un legge che vieta ai grandi supermercati di buttare prodotti ancora buoni rimasti invenduti. Dovranno essere regalati alle associazioni benefiche o fare in modo che diventino mangime o concime.

CONTRO GLI SPRECHI

Legge in Francia:«Date ai poveriil cibo invenduto»

� Peculato in relazione a presunte fatture per operazioniinesistenti: è l’ipotesi di reato per la quale è indagato Rolando Picchioni, presidente della Fondazione per il Libro, che organizza il Salone. «Mai pensato di sfruttare in qualunque modo la mia posizione per un qualsivoglia tornaconto personale», si difende Picchioni.

DIRIGE LA RASSEGNA

Salone del LibroAccusa di peculato per Picchioni

Andare in pensione primama col “contributivo”ha un senso oppure no?1L’ultima proposta per rimediare alla legge Fornero fa discutereLe idee sono confuse e il sistema previdenziale sempre più costoso

di GIORGIO DELL’[email protected]

Il governo ammette di avere leidee confuse sulle pensioni. Traqueste idee confuse, una inparticolare è trapelata suigiornali, che hanno quindi su-bito dato il loro bel contributoalla confusione generale. Sitratta dell’idea, per chi decidedi andare in pensione prima,di rassegnarsi al calcolo contri-butivo invece che al calcolo re-tributivo.

1Confusione massima.In Italia, l’intero montepensioni si divide in due

grandi famiglie (sono moltedi più in realtà, ma lasciamoperdere). Famiglia di pensio-nati a cui si versa ogni meseun assegno basandosi sulla

percentuale delle ultime retri-buzioni: i tuoi ultimi stipendisono stati di 2 mila euro al me-se e in base a questo io ti do(mettiamo) una pensione da1.500. Non ha importanza se iltotale dei contributi che haiversato durante la tua vita ti da-rebbe diritto a una pensionepiù bassa. Quando invece lapensione è erogata in base al si-stema “contributivo”, vuol direche è calcolata sulla base dei contributi effettivamente ver-sati e sulla speranza di vita me-dia della popolazione italiana.Si dà per scontato che il sistemaretributivo sia più conveniente,quindi se io ti passo dal sistemaretributivo al sistema contribu-tivo per il fatto che hai deciso ditornartene a casa a 62 anni in-vece che ai canonici (mettia-mo) 67, ti danneggio e rispar-mio parecchi soldi. D’altra par-

te tu ti vai a riposare prima.

2Che bisogno c’è di questoennesimo guazzabuglio?Si dice che la riforma For-

nero abbia delle venature di in-giustizia, Renzi ha tirato fuorila questione delle nonne che sivogliono godere i nipotini (tut-ta da dimostrare), «ti mando inpensione prima» e «riparo alleingiustizie della Fornero» sonodue begli slogan da campagnaelettorale. Gli ultimi sondaggiin Liguria dànno la Paita avantidi cinque punti su Toti. La Ligu-ria è piena di pensionati. Il pre-mier-segretario tiene tutti sullacorda. Magari, passate le ele-zioni, non ne parleremo più. Lenuove invenzioni sulle pensio-ni andrebbero inserite nellalegge di stabilità da presentarein settembre. La riforma Forne-ro - sparatagli addosso quanto

vi pare - ci farà risparmiareun’ottantina di miliardi in cin-que anni. Metterci mano è robada artificieri.

3 Tutto questo non ha nientea che vedere con la sen-tenza della Consulta che

ha dichiarato incostituzionale ilcongelamento delle pensioni de-ciso da Monti nel 2011?Niente a che vedere. Il decretorelativo alla restituzione diqualche spicciolo è stato firma-to l’altro giorno. Calcoli piutto-sto complessi, lunghi da spiega-re e che farebbero girare pagi-na ai lettori di corsa. In questasede basterà far sapere che irimborsi, al 1° di agosto, an-dranno da 745 euro lordi (mas-simo) a 226 euro lordi (minimoprima dello zero). Su questirimborsi, poi, si dovranno pa-gare le tasse. Chi prende una

pensione superiore ai 2.886euro lordi al mese non avràniente. Il rimborso sarà tantopiù alto quanto più è bassa lapensione. Credo che il gover-no, con questa microsanato-ria, tenda a considerare la fac-cenda chiusa. Penso che ab-bia torto, perché c’è una ma-rea di gente che vuolericorrere.

4 Il ministro Padoan hadetto che la Corte avreb-be dovuto tenere conto

del buco finanziario provocatodalla sua sentenza.È un punto difficile da condi-videre: la Corte non può chegiudicare se un provvedimen-to è coerente con la Costitu-zione o no. Il resto non la ri-guarda. È magari discutibileche una sentenza sia validacon la maggioranza di un solovoto (quello del presidente).È anche assurdo che si inter-venga a tre anni dall’approva-zione della legge, creandogarbugli inestricabili per sa-nare il periodo intermedio.

5Com’è a questo punto lasituazione generale delsistema?

Spendiamo in pensioni 277miliardi di euro l’anno, unacifra che sale sempre perchéla vita media si allunga. A par-te la crisi, l’organizzazionemoderna del lavoro tende aridurre l’apporto della mano-dopera o del lavoro umano,così la quantità di contributichiamati a sostenere il monte-pensioni è sempre più bassa.Noi poi paghiamo più pensio-ni di tutti gli altri: un 16% delPil contro il 7,2% dei Paesi in-dustrializzati. E la tendenzacostante è al rialzo, cioè ognianno, dal 2001 in qua, abbia-mo speso di più (sono calcolidella Ragioneria generale).In tutto questo, c’è anche unaquantità di pensioni speciali oparticolari, di pensioni rega-late nel corso degli anni peracchiappare voti, i privilegidei militari, dei ferrovieri, deivecchi baby-pensionati (a ca-sa a 35 anni e con 15 anni dicontributi, regalo di Andreot-ti), dei politici e dei sindacali-sti (legge Mosca), dei telefo-nici, dei consiglieri di Stato,dei commissari delle authori-ty, dei dipendenti di Camera eSenato... Non lo so se a Renziconviene mettere le mani inquesto ginepraio tipicamenteitaliano.

IL FATTODEL GIORNOUN ALTROGUAZZABUGLIO

Le spiagge «attaccate» dal cemento

Pensionati in attesa de loro turno in un ufficio dell’InpsANSA

AltriMondiR

Page 49: La Gazzetta dello Sport (05-23-2015)

49SABATO 23 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Il “terrorista” si difende «Un errore, non c’entro»1Il marocchino fermato a Milano per la strage di Tunisi parla al giudice:«Innocente». E nega il consenso all’estradizione. Le indagini proseguono

LITE CON IL GOVERNO

Bolzano dice neinGrande Guerrasenza tricolore1Domani bandierea mezz’asta per i cento anni del conflitto: «Nullada festeggiare qui»

E ra il 24 maggio del 1915e l’Italia ruppe gli indu-gi: guerra! Domani sa-

ranno cent’anni dall’ingressonel primo conflitto mondiale,data importante al punto chela presidenza del Consigliopretende il tricolore su tuttigli edifici pubblici. Piccolacontroindicazione: a Bolza-no, perla dell’impero austro-ungarico fino al 1918, la feri-ta è ancora fresca. E la cittàha detto nein: non seguirà al-la lettera la direttiva. Anzi,era stato invocato lo «sciope-ro del tricolore» in tutto l’AltoAdige con solenne giustifica-zione del governatore, ArnoKompatscher: «L’invito dellapresidenza del consiglio è as-solutamente incomprensibilee fuori luogo soprattutto perla popolazione di lingua te-desca e ladina». Per lui, sa-rebbe stato meglio ricordaretutte le vittime della Prima

Guerra Mondiale perché il 24maggio «non si celebra un even-to positivo, come la fine di unconflitto». Il suo omologo diTrento e attuale presidente dellaRegione, Ugo Rossi, è andato aruota, invitando al minuto di si-lenzio in memoria dei caduti. Al-la fine di tanta polemica, saràuno sciopero dimezzato: ban-diera esposte, ma a mezz’asta.

IL DISTACCO Da quelle parti, laGrande Guerra è vissuta ancoracome il momento del distaccodell’Alto Adige dall’Austria. Ipartiti di lingua tedesca non di-menticano e in questi giornihanno usato l’artiglieria pesantenelle parole: «L’Italia si confer-ma un Paese fascista e nazionali-sta», hanno detto quelli della Su-dtiroler Freiheit e BurgerUnion.E Giorgia Meloni, leader di unpartito chiamato Fratelli d’Ita-lia, non poteva prenderla bene:«Se si vergognano di vivere quivadano in un’altra nazione». Inogni caso, beffe della storia, oggia Bolzano ci sono i ballottaggiper le comunali e il cerimonialeparla chiaro: al di là di ogni an-niversario, ai seggi vanno espo-sti sia il tricolore che la bandieradell’Unione Europea.

cont.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il governo vuole l’esposizione del tricolore nei luoghi pubblici ANSA� L’Isis avanza compatto in Siria e in Iraq. La Comunità internazionale deciderà come reagire il 2 giugno. «Il governo italiano è preoccupato — ha spiegato il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni (nella foto)—. Sarà fondamentale una verifica sulla strategia che stiamo portando avanti». L’Isis controlla la metà del territorio siriano e in otto giorni, i jihadisti per nulla fiaccati dai raid della coalizione hanno conquistato Ramadi, capitale della provincia irachena di al-Anbar, Palmira, nel deserto siriano, e il valico di frontiera di al Tanaf, più a sud. Con quest’ultimo, il regime di Bashar al-Assad ha perso il controllo di tutti e tre i punti transfrontalieri con l’Iraq. Nel Paese è stato, intanto, rapito, ieri, Padre Jacques Mourad, priore del monastero di Mar Elian. Il sacerdote siro-cattolico appartiene alla comunità fondata dal gesuita italiano padre Paolo Dall’Oglio,a sua volta sequestrato il 29 luglio 2013. Ma le azioni dell’Isis ormai non hanno confine. Ieri lo Stato Islamico ha rivendicato l’attentato in una moschea sciita in Arabia Saudita: almeno 20 morti.

IL MINISTRO GENTILONI

L’avanzata Isissenza ostacoli«Preoccupati»

In fondo a destra Abdel Majid Touil, 22enne marocchino al suo arrivo in Italia a Porto Empedocle REUTERS

Daniele Vaira@danvaira

G li investigatori italianisono cautissimi. E parla-no col contagocce sul ca-

so di Abdel Majid Touil, arre-stato martedì a Gaggiano, nelMilanese perché, secondo leautorità tunisine, tra le perso-ne coinvolte nella strage al mu-seo del Bardo in cui furono uc-cisi anche quattro connaziona-li. Il capo della polizia Alessan-dro Pansa commenta: «L’iterdell’arresto è stato corretto». Il22enne marocchino si dichia-ra, intanto, innocente. E gridaall’errore. «Non mi spiego co-me sia potuto accadere». «Dafebbraio, quando sono arrivatodalla Libia su un barcone a Por-to Empedocle con altri 90 mi-granti sono sempre rimasto inItalia per stare con la mia fami-glia». Le parole sono state rife-rite dal suo legale, l’avvocato Silvia Fiorentino, ieri al termi-ne dell’udienza-interrogatoriodurata oltre un’ora nel carceremilanese di San Vittore. Al ter-mine dell’udienza Touil è stato

trasferito al carcere di Operadove è detenuto in una cella adalta sicurezza. Il legale ha spie-gato che si trattava di un’udien-za tecnica in cui è stata effet-tuata l’identificazione e nellaquale è stato chiesto al giovanese volesse dare il consenso allasua consegna alle autorità tuni-sine, «consenso che non è statodato». Esclusa l’ipotesi di unoscambio di persona che era cir-colata tra gli inquirenti. Per ipm italiani il giovane si trovavain Italia nei giorni della strage,come certificato dai registridella scuola di italiano che fre-quenta e come testimoniato dapartenti e vicini.

LA RICHIESTA La Tunisia, in-

tanto, ha già presentato all’Ita-lia la domanda di estradizioneper il 22enne. Lo ha conferma-to un portavoce del ministerodell’Interno tunisino, Moham-med Ali Aroui, aggiungendoche il giovane è accusato diaver fornito «supporto logisti-co» al commando che compìl’attentato al museo del Bardodi Tunisi il 18 marzo scorso. Leautorità tunisine hanno fattosapere di aver emesso mandatidi arresto internazionale ancheper un algerino e un secondomarocchino. La procedura diestradizione di Touil potrebbeessere complicata dal fatto chein Tunisia vige la pena di mor-te. L’ordinamento italiano, in-fatti, vieta l’estradizione per re-ati puniti all’estero con la penacapitale. Le indagini proseguo-no. Il pm Francesco Scavo, de-legato a svolgere gli accerta-menti, dovrà esaminare anchegli atti che le autorità tunisinesi accingono ad inviare a Romaai fini dell’estradizione diTouil. A pronunciarsi sulla ri-chiesta di Tunisi sarà la corte diappello di Milano.

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ALESSANDRO PANSACAPO DELLA POLIZIA

L’ITER DELL’ARRESTO È CORRETTO. SONO

IN CORSO VERIFICHE. NON C’È UN ALLARME

TERRORISTICO

Il futuro dell’informazionenelle sfide dei colossi Usa1A Bagnaia l’incontroGiovani-EditoriL’ad Rcs Scott Jovane«In Italia il 79% cercale news sul web»

� Alle 17.58 del 23 maggio 1992, a Capaci (Palermo), il tritolo nascosto sotto l’autostrada fa saltare tre auto blindate: muoiono il giudice antimafia Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, tre agenti di scorta. Per ricordare quel martirio, oggi a Palermo il capo dello Stato Sergio Mattarella incontrerà studenti italiani e stranieri (in arrivo da Europa, Usa, persino Vietnam) che si radunano in un luogo simbolo dell’antimafia, l’aula bunker delcarcere Ucciardone di Palermo (in diretta su Rai Uno dalle 10.50). Per commemorare la memoria del giudice, previsti poidue cortei, che raggiungeranno l’albero Falcone. Iniziative anche a Milano, Firenze, Napoli, Gattatico (Reggio Emilia), Rosarno (Reggio Calabria) e Corleone (Palermo): sui social si potrà interagire attraverso gli hashtag #23maggio #PalermochiamaItalia. Oltre 40 mila i giovani coinvolti.

LA STRAGE 23 ANNI FA

Per Falcone vanno in piazza40mila studenti

STORICO VOTO PER LE NOZZE GAYL’IRLANDA SI PREPARA A DIRE SÌL’onda arcobaleno si è riversata ieri sull’Irlanda. Milioni di elettori alle urne per il referendum che decide se introdurre i matrimoni gay nella cattolicissima repubblica. Elevata affluenza in particola-re a Dublino, con alcune zone della capitale che alle 17 supera-vano il 40%, e più bassa in quelle rurali, segno che la parte dell’elettorato più aperta al cambiamento è andata in forze alle urne (nella foto Getty, una coppia per il sì). Resta un voto storico: fino a due decenni fa, in Irlanda l’omosessualità era un reato.

I l business basato sul mix diabbonamenti sull’online epubblicità del New York Ti-

mes; le innovazioni del WallStreet Journal per tentare di ri-lanciare i ricavi; il nuovo corsodel Washington Post dopo l’arri-vo di Jeff Bezos di Amazon; l’usodei «robot» nella scrittura dellenotizie da parte del Los AngelesTimes. Del futuro dell’editoria,attraverso i modelli sperimenta-ti delle grandi testate Usa, si èdiscusso ieri nella prima giorna-ta del convegno «Crescere tra lerighe» a Borgo La Bagnaia (Sie-na), organizzato dall’Osservato-rio Giovani-Editori. Il mantra ri-petuto da editori, giornalisti e

manager per uscire da una crisiinfinita è investire sulla qualitàdelle notizie. «Quello che abbia-mo capito è che il pubblico pagasolo se c’è qualità» ha dettoMark Thompson, presidente ea.d. del New York Times. «Que-sta è l’epoca d’oro dell’informa-zione, non c’è limite alle fonti»,ha aggiunto il direttore del Nyt,

Dean Baquet, protagonista di unfaccia a faccia con il direttoredel Wall Street Journal, GerardBaker. E Davan Maharaj del LosAngeles Times, pur sostenendo lanecessità di innovare, ha difesola carta stampata: «L’80% dei ri-cavi viene ancora da lì».

ITALIA Della situazione italianaha parlato l’a.d. di Rcs Media-Group Pietro Scott Jovane: Quic’è la tendenza a cercare infor-mazione online più alta nelmondo, il 79% lo fa almeno unavolta al giorno, e si vede che èun Paese culturalmente prepa-rato», ha detto. Ma c’è di più: cir-ca il 12-13% degli italiani, poi, èdisposto a pagare i contenuti,percentuale più alta rispetto aglialtri paesi (10-11%). Per il futu-ro, sempre secondo Scott Jova-ne, la propensione a leggere epagare «contenuti di qualitàpassa al 28%»: «Per questo «bi-sogna sapersi muovere veloce-mente perché il tempo non gio-ca a nostro favore», ha detto.

L’a.d. di Rcs Pietro Scott Jovane

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Page 50: La Gazzetta dello Sport (05-23-2015)

50 SABATO 23 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI

LA MAFIA UCCIDESOLO D’ESTATE

SI RIDE CON PIFNEL GIORNODI CAPACI

Ventitrè maggio, anniversa-rio della strage di Capaci. Oggi è il giorno di Giovanni Falcone, di sua moglie Francesca e dei tre agenti della scorta morti nel 1992: si può ricordarli e magari ridere, smitizzare il poteredi Cosa Nostra. Per questo consigliato il film in prima visione oggi su Rai 1, «La mafia uccide solo d’estate», commedia squisita direttae interpretata da Pierfrance-sco Diliberto in arte «Pif». DA VEDERE SU RAI 1OGGI ALLE 21.30

Fiuto, conoscenzee creatività vi fannoottenere molto,in ogni ambito. Possibile no stop fornicatoria, euforizzante termogenicae dimagrante.

21/3 - 20/4ARIETE

7,5

Amici, sostenitori e clienti vi offrono la propria preziosa vicinanza. E sono concausa dei vostri successi. La fornicazione, inoltre, spiazza piacevolly.

23/9 - 22/10BILANCIA

7+

Il morale scende, la famiglia stressa, un progetto s’intrica. Ma state su. Benché sia un cicinìn complesso accontentare l’ormone premente e fremente.

21/4 - 20/5TORO

6-

Individui, intralci e impicci vi aprono in due gli zebedei. Nonabbiate reazioni acide, mantenetela lucidità. Fornicazione più tecnica che spontanea.

23/10 - 22/11SCORPIONE

5,5

Buonumoree rendimento crescono, gli svaghi del sabato riescono.Vi liberate pure dei fallocefali, mentre le prospettive suine si amplianomucho. Bene.

21/5 - 21/6GEMELLI

7+

La fortuna vi branca e accresce sia il vostro prestigio sia la vostra serenità. Una movida brillanterrima si staglia, sudombelicosi fa benvolere.

23/11 - 21/12SAGITTARIO

8

Il sabatoha riguardo peri vostri soldi e per il vostro privato che pare esserein grande spolvero: vedere i rivali scoppiare non ha prezzo. Si fornica!

22/6 - 22/7CANCRO

7

La puntualitànon è un optional, la stanchezza non èuna giustificazione: ricordàtelo.E siate cauticol maneggiarei soldi. Attività suina labi(a)le.

22/12 - 20/1CAPRICORNO

6-

I vostri punti immagine aumentano, il vigore cresce, la fortuna vi soccorre.E la fornicazioneis very ruspant. Ma un po’ di dolcezza non guasterebbe.

23/7 - 23/8LEONE

7,5

Potrebbe essere complicato andare d’accordo con gli altri e tenere il passo con gli impegni. Dateviun metodo, subito!C’è sfigogrigiore sudombelicale.

21/1 - 19/2ACQUARIO

6-

La Luna chiede un cicinìn di spirito di sacrificioe di non far venire gli zebedei pagnottiformialla gente. Un po’ di crollo suino, poi, sembra aleggiar.

24/8 - 22/9VERGINE

6-

I risultati al vostro impegno vengono riconosciuti. Anche perché siete precisissimie organizzatissimi. Pure nel fornicare. Il che non sempre è un bene.

20/2 - 20/3PESCI

7

LO SPORT IN TVCONSIGLI

1Roth nei panni di un infermieredi malati terminaliDepardieu-Huppertsono un’ex coppia

A MILANO SI PARLA DI TECNOLOGIA MA NON SOLO

Torna il festival di WiredLa libertà viaggia online

«N on sono solo ter-roristi, quelli del-l’Isis, ma portato-

ri di un’ideologia sbagliata,di un’interpretazione sba-gliata della religione: vannocombattuti con i libri». Lo hadetto l’iraniana Shirin Ebadi,premio Nobel per la Pace2003 e attivista per i diritticivili, ospite ieri a Milano delWired Next Fest, celebrazio-ne della creatività e dell’in-novazione tecnologica, unafesta per chi guarda al futu-ro. E che magari i libri li leg-ge solo sul tablet e il messag-gio della Ebadi non cambiacerto: mettere in circolazio-ne il sapere fa germogliareidee e favorisce il progresso.E in un mondo sempre più“online” dovrebbe essere piùsemplice. Se ne parlerà anco-ra al Wired Next Fest, rasse-

gna organizzata dal periodicosu web (e non solo), in scena fi-no a domani a Milano, ma temie ospiti sono per tutti i gusti.Dall’incontro con Gianni Mo-randi, cantante diventato feno-meno social (oggi alle 12.30) aidroni-robot spiegati dall’esper-

to Federico Augugliaro (oggialle 16); dall’attrice Cristia-na Capotondi, che racconta“FilmaMi”, il progetto apertoai cittadini che vogliono de-scrivere la città con un video(stasera alle 18), al tema del-la libertà di espressione ana-lizzato da Roberto Saviano(domani alle 12.00); dal ca-so-Uber per capire come il di-gitale cambi la mobilità (do-mani alle 14) fino all’intervi-sta via Skype con EdSnowden, l’uomo che ha sve-lato i segreti del controllo daparte di Usa e Gran Bretagnain nome della sicurezza glo-bale. E poi workshop (adesempio su come sfruttare ilweb per cercare lavoro), film(con l’anteprima della pelli-cola d’animazione Il libro del-la vita di Guillermo Del Toro,domani alle 19) e dj set com-pletano il programma. Gli in-contri sono a ingresso libero.

Edward Snowden, 31 anni EPA

CANZONI E CABARET

Musica e risateper ricordarel’“asso” Jannacci

� Paolo Belli e Raul Cremona, Teresa Mannino, Paolo Rossi e l’Orchestra di via Padova: oggi Milano ricorda con loro Enzo Jannacci, inimitabile artista scomparso due anni fa. Appuntamento alla casa dell’Accoglienza di viale Ortles, con ingresso libero. Previste due mostre organizzate dal “giornale di strada” «Scarp de’ tenis».

JANNACCI, DUE ANNI DOPO, DALLE 15 ALLE 19 IN VIALE ORTLES, MILANO

Enzo Jannacci, scomparso nel 2013

ROMA STREET ART

La mappa webdi tutti i muralesdella Capitale

� Un museo a cielo aperto, gratuito e mai chiuso, per scoprire un altro volto di Roma: è la mappa della street art della Capitale; 150 strade interessate, oltre 330 le opere realizzate negli anni da 120 artisti da tutto il mondo, di cui oltre la metà italiani e 25 romani. Disponibile in 50 mila copie, più ampia in versione online. Prevista anche una “app”.

ROMA STREET ART SUL SITO WWW.TURISMO ROMA.IT

Murales in via delle Conce a Roma

DUE GIORNI DI ASSAGGI

Solo a Napoli il cibo di stradadiventa “strit”

� Sarebbe “street food”, a Napoli diventa “strit”, ma il concetto non cambia: pizza, certo, però anche specialità di bufala e prodotti tipici salentini, “cuoppo di mare” e “graffe”, kebab e pasticceria partenopea. Tutto al Napoli Strit Food Festival su truck, “apecar” e chioschi schierati lungo il Lungomare Caracciolo.

NAPOLI STRIT FOOD FINO A DOMANI A NAPOLI, PER INFO NAPOLISTRITFOODFESTIVAL.IT

Una delle “apecar” del festival

AGENDA

� Esplorazioni di fiumi e boschi, avvistamenti di animali, bird watching, spettacoli e attività all’aperto, liberazioni di rapaci e tartarughe marine, mercati biologici: questo e molto altronelle cento Oasi Wwf aperte gratuitamente domani per la giornata dedicata alla natura protetta. Su wwf.it la mappa con il programma completo.

OASI WWF APERTE DOMANI, PER INFORMAZIONI: WWF.IT

CENTO OASI DEL WWF DA VISITARE DOMANI

� Il festival del profumo: fino a domani a Bologna corsi per imparare a creare fragranze o a personalizzarle; a preparare aceto profumato, a combinare oli essenziali per creare cosmetici. Tra le curiosità c’è anche l’antica cerimonia giapponese del Kōdō, ovvero l’“ascolto” dell’incenso.

SMELL FESTIVAL 2015 A BOLOGNA, SMELLFESTIVAL.IT

L’ARTE DEL PROFUMOSI SCOPRE A BOLOGNA

� Un viaggio a piedi, questa sera, nel centro antico di Genova lungo il filo nero dei delitti e dei misteri che fanno parte della sua storia: dal Medioevo agli Anni 30 fra cronaca nera, crimini irrisolti e leggende di streghe.

LE STREGHE DI GENOVA STASERA ALLE 20.30, PER INFO 010/4037763, COSTO 15 EURO

IN GIRO PER GENOVAA CACCIA DI STREGHE

Emanuele BigiCANNES

D all’eutanasia di Chroniccon Tim Roth alla misticaDeath Valley, setacciata

da Gerard Depardieu e IsabelleHuppert in Valley of Love. Ieri aCannes si è parlato di morte, iltemone che lega i due film delconcorso. Il primo, del messica-no Michel Franco, racconta del-l’infermiere David (Roth) cheaccudisce a domicilio i malatiterminali. La sua è una vocazio-ne che lo porta a vivere il rap-porto con i clienti in manieraquasi morbosa. Poi scopriremoche il suo atteggiamento è unmodo per esorcizzare un passa-to lacerato. A proposito dell’eu-tanasia la 54enne superstar bri-tannica non usa mezzi termini:«È un problema che riguardamolti Paesi del mondo, ed è fol-le che venga impedita se richie-sta dai malati». Il film non ha la-sciato il segno, se non per laperformance di Roth. La secon-da pellicola in gara, firmata daGuillaume Nicloux, ci portanella Death Valley, in Califor-nia, con Depardieu e Huppert

nei panni di un’ex coppiache si incontra dopo diversianni. Quando il figlio suicidalascia una lettera postuma incui dà un appuntamento:trovarsi nella «valle dellamorte» in un giorno partico-lare. Lui sarà lì per l’ultimavolta. I genitori come si com-porteranno? «Il film è avvol-to da qualcosa di mistico efantastico — afferma Depar-dieu, particolarmente friz-zante sul tappeto rosso —, idue sono messi di fronte adegli interrogativi ai quali èdifficile dare delle risposte».

LA MAGIA Fuori concorso èvolato sulla Croisette il pri-mo film d’animazione trattoda Il piccolo principe di An-toine de Saint-Exupéry: èfirmato dal regista di KungFu Panda, Mark Osborne,che si è preso qualche licen-za rispetto al libro. A cele-brarlo, ieri, anche i superdoppiatori internazionali(Benicio Del Toro, VincentCassel, Marion Cotillard) as-sieme ai nostri Stefano Ac-corsi, Alessandro Siani e Pif.«Mi sembrava impossibile datrasporre sul grande scher-mo — dichiara il registaOsborne —. Per me era un li-bro molto speciale a cui vole-vo dedicare un omaggio spe-ciale. Per questo mi sonoconcentrato sul suo potere diportare un po’ di magia nellavita di chi lo legge».

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FUORI CONCORSO IL CARTOON DEL PICCOLO PRINCIPE

Eutanasia e doloreCannes alla fine scopre la morte

Gerard Depardieu e Isabelle Huppert star di «Valley of Love» a Cannes

1Roma scopre il suo lato artistico meno celebrato, a Napoli trionfa il cibo di strada, a Bologna i profumi. E Genova cerca esploratori del brivido

GAZZAWEEK

WIRED NEXT FEST AI GIARDINI MONTANELLI DI MILANO, FINO A DOMANI, PER INFORMAZIONI: NEXTFEST2015.WIRED.IT

a cura di FRANCESCO RIZZO

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Page 51: La Gazzetta dello Sport (05-23-2015)

51SABATO 23 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

C’è Gael,è lo showdella vita1Da domani al Roland Garrosinseguendo l’immortalità

Monfils L'IDENTIKIT

GAEL MONFILS NATO A: PARIGIIL: 1° SETTEMBRE 1986ALTEZZA: 193 CMPESO: 80 KG

Professionista dal 2004, in carriera ha vinto 5 titoli Atp (Sopot 2005, Metz 2009, Montpellier 2010, Stoccolma 2011 e Montpellier 2014) e perduto 17 finali. In classifica mondiale è stato al massimo n° 7 del mondo il 4 luglio 2011. Nei tornei del Grand Slam vanta la semifinale al Roland Garros 2008, nei tornei Masters 1000 ha raggiunto per 2 volte (2009 e 2010)la finale a Parigi-Bercy.

NUMERO 14 DEL MONDOAttualmente è numero 14 del mondo e gioca il Roland Garros per la decima volta consecutiva con un bilancio di 25 vittorie e 9 sconfitte.

Luca Marianantoni

P er anni nel cuore dei fran-cesi c’è stato solo Yannick

Noah, il leggendario campioneoriginario del Camerun che nel1983 sollevò al cielo di Parigi laCoppa dei Moschettieri. Ma daalcuni anni un altro moro diFrancia, Gael Monfils, infiam-ma il pubblico transalpino per ilsuo modo così appariscente distare in campo. Gael, madredella Martinica e padre dellaGuadalupa, è uno showman vo-tato allo spettacolo, è gioia puraper il palato. Vincere o perderepoco importa, il succo della suarecita è far rimanere il pubblicoa bocca aperta per uno smash alsalto o per uno scambio vinto al-l’ultimo respiro. E i francesi sisono innamorati di lui per quel-lo che è riuscito a dare in un de-cennio tra i più difficili della sto-ria, in cui a dettare legge sonostati mostri assoluti come Ro-ger, Rafa e Nole.

DUELLI Monfils appare sul pal-coscenico mondiale nel 2004quando spopola tra gli juniorvincendo i primi 3 tornei delloslam e a fine anno debutta tra ipro. «A Bercy nel 2004 sfidai alsecondo turno l’australianoLleyton Hewitt che era numero3 del mondo. Persi 6-3 7-6, maricordo ancora di aver giocatoun match straordinario, pienodi emozioni. Forse è stata la miamigliore partita di sempre». ASopot nel 2005 vince il primo ti-tolo Atp e nel 2006 irrompe nelcuore dei parigini vincendo al

Roland Garros 3 partite conse-cutive al quinto set prima d’im-battersi in un pivello di nomeNovak Djokovic. Il marchio difabbrica di Monfils è il passantema anche duellare a rete conl’avversario a distanza ravvici-nata per esibire tocchi morbidiirresistibili. «All’Open del Cana-da del 2014 ricordo di aver vintoun punto interminabile controDjokovic dopo un passante col-pito tra le gambe». Gael è il so-gno proibito di ogni fotografo.Ad ogni suo match migliaia discatti fanno da colonna sonoraalle sue imprese. L’apice al Ro-land Garros del 2008 quando insemifinale rischiò di trascinareal quinto set Roger Federer. Im-presa tentata anche nel 2009quando si arrese allo svizzeronei quarti di finale dopo avermancato un set point nel tie bre-ak del primo set.

MUSICA Ama molto il rap fran-cese e sogna un duello a basket,uno contro uno, con il collegaJohn Isner che lo sovrasta di 15cm. Monfils è un giocatore uni-versale: sa giocare a fondo cam-po e a rete, di potenza e di tocco,sul rosso (una semifinale e 3quarti a Parigi) e sul cemento (2quarti a New York), con la stessadisinvoltura e sempre pronto afare i fuochi d’artificio. Ma Gaelsa che la strada verso l’immorta-lità passa inesorabilmente dalRoland Garros che parte doma-ni. È lì che è atteso al varco echissà se, 32 anni dopo Noah,gli dei della racchetta non ab-biamo già scelto lui per la piùclamorosa delle sorprese.

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Page 52: La Gazzetta dello Sport (05-23-2015)

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