Informare Ottobre 2012

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LITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNO LITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNO Informare è un periodico del “Centro Studi Officina VolturnoAnno 8° - Numero 114 - OTTOBRE 2012 News dal Comune di Castel Volturno > > > pag.3 Emarginazione e Politica a Casal di Principe. Intervista a Renato Natale > > > pag.5 > > > pag.3 18/09/2012, Anniversario della strage di San Gennaro. > > > pag.6 Speciale scuola, anno scolastico 2012 > > > pag.4 “Una nuova via”, quando i rifiuti sono una risorsa > > > pag.8 IL GRIDO DELLA TERRA La Carovana si rimette in cammino, riannodando il filo di un discorso e di un percorso che non si è mai interrotto a par- tire dal Giubileo del 2000. C’è bisogno di comunità e c’è bi- sognodiviverelacomunità.E’urgentericonoscersiinvalori condivisi e riempire di significato e di azione la parola pace. Bisogna riaffermare che essere costruttori di pace vuol dire fare comunità, operare per la giustizia, avere a cuore la dig- nità e i diritti di ogni persona, tenere lo sguardo aperto sul mondo, salvaguardare il pianeta. Cambiamento che parte da te e dal tuo modo di essere e di vivere, che dice BASTA ad un sistema economico-finanziario basato sul profitto e sullo sfruttamento delle persone e delle risorse del creato! Lasceltadell’itineranzadàmododiandareincontroall’altro, vincendoipregiudizi,esponendosiall’autocritica,superando ilrischiodell’immobilismoedellarassegnazione.L’itineranza ci induce a superare le distanze tra le diverse culture e con- dizioni sociali, e a mettere meglio a fuoco realtà come il po- tere delle mafie, la tratta degli esseri umani, il disastro ambi- entale e proponendo come alternative i nuovi stili di vita. La Carovana della Pace 2012 ha fatto tappa a Castel Volturno il 26 settembre presso il Centro Fernandes, guidata da pa- dreAlex Zanotelli, e una folta schiera di volontari e studenti. SonostatiricevutidaAntonioCasale,dall’autoritàdellacittà, dott. Antonio Contarino, e dalle associazioni. Insieme, rimettiamoci in cammino! “iCHANGE!” «Ci impegniamo noi e non gli altri - amava ripetere don Primo Mazzolari- né chi sta in alto né chi sta in basso, né chi crede né chi non crede. Ci impegniamo, senza pre- tendere che altri si impegnino». Io mi impegno a cambiare, ichange. Insieme con gli altri, in comunità, in rete, ma inizi- ando da me, io mi impegno, “ichange”. Mi impegno a cambi- are un Sistema economico-finanziario mondiale che uccide per fame, per guerra, ma anche distrugge il Pianeta Terra. Questo Sistema non esisterebbe se io non lo tenessi in piedi con le mie scelte quotidiane. Che la vita vinca: iChange! Prevenzione e cura delle malattie neoplastiche

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Informare di questo mese apre con il messaggio di pace portato a Castel Volturno dalla "carovana" di padre Alex Zanotelli in visita al centro Fernandes. iChange: l' invito a cambiare, a combattere le illegalità ed a difendere l' ambiente. News dal Comune di Castel Volturno, Informare giornale ufficiale del comune di Castel Volturno. Prevenzione e cura delle malattie neoplastiche, iniziativa messa a punto dal sindaco di Cancello ed Arnone Pasqualino Emerito, Intervista a Renato Natale. Anniversario della strage di San Gennaro dopo quattro anni le istituzioni ( PM Cesare Sirignano, Prefetto di Caserta Pagano) e le associazioni ricordano le vittime davanti al luogo del triste evento. "Una nuova via", quando i rifiuti sono una risorsa, Legambiente, Officina Volturno, Unione Industriali, Comune di Caserta . Poi come sempre le rubriche di Fabio Corsaro, Daniele La Fata, Fabio Russo, Antonietta Morlando, Alessandro Ciambrone … oltre a speciali e denunce. Buona Lettura!

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LITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNOLITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNO

Informare è un periodico del “Centro Studi Officina Volturno” Anno 8° - Numero 114 - OTTOBRE 2012

News dal Comune di Castel Volturno

> > > pag.3

Emarginazione e Politica a Casal di Principe. Intervista a Renato Natale

> > > pag.5

> > > pag.3

18/09/2012, Anniversario della strage di San Gennaro.

> > > pag.6

Speciale scuola, anno scolastico 2012

> > > pag.4

“Una nuova via”, quando i ri� uti sono una risorsa

> > > pag.8

IL GRIDO DELLA TERRA La Carovana si rimette in cammino, riannodando il fi lo di un discorso e di un percorso che non si è mai interrotto a par-tire dal Giubileo del 2000. C’è bisogno di comunità e c’è bi-sogno di vivere la comunità. E’ urgente riconoscersi in valori condivisi e riempire di signifi cato e di azione la parola pace. Bisogna riaffermare che essere costruttori di pace vuol dire fare comunità, operare per la giustizia, avere a cuore la dig-nità e i diritti di ogni persona, tenere lo sguardo aperto sul mondo, salvaguardare il pianeta. Cambiamento che parte da te e dal tuo modo di essere e di vivere, che dice BASTA ad un sistema economico-fi nanziario basato sul profi tto e

sullo sfruttamento delle persone e delle risorse del creato! La scelta dell’itineranza dà modo di andare incontro all’altro, vincendo i pregiudizi, esponendosi all’autocritica, superando il rischio dell’immobilismo e della rassegnazione. L’itineranza ci induce a superare le distanze tra le diverse culture e con-dizioni sociali, e a mettere meglio a fuoco realtà come il po-tere delle mafi e, la tratta degli esseri umani, il disastro ambi-entale e proponendo come alternative i nuovi stili di vita. La Carovana della Pace 2012 ha fatto tappa a Castel Volturno il 26 settembre presso il Centro Fernandes, guidata da pa-dre Alex Zanotelli, e una folta schiera di volontari e studenti. Sono stati ricevuti da Antonio Casale, dall’ autorità della città, dott. Antonio Contarino, e dalle associazioni.

Insieme, rimettiamoci in cammino!

“iCHANGE!”«Ci impegniamo noi e non gli altri - amava ripetere don Primo Mazzolari- né chi sta in alto né chi sta in basso, né chi crede né chi non crede. Ci impegniamo, senza pre-tendere che altri si impegnino». Io mi impegno a cambiare, ichange. Insieme con gli altri, in comunità, in rete, ma inizi-ando da me, io mi impegno, “ichange”. Mi impegno a cambi-are un Sistema economico-fi nanziario mondiale che uccide per fame, per guerra, ma anche distrugge il Pianeta Terra. Questo Sistema non esisterebbe se io non lo tenessi in piedi con le mie scelte quotidiane.

Che la vita vinca: iChange!

Prevenzione e cura dellemalattie neoplastiche

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POLITICA & AMBIENTE

Per il tuo sostegno chiama il 331.5907602 - 081.5097039

INFORMAREINFORMAREINFORMARE

Domenica 2 settembre, per la 7a giornata della Salvaguardia del Creato, il Movimento Inter-nazionale III Millennio, presieduto da Agnese Ginocchio, ha raggiunto Casapesenna, nella sua piazza Agostino Petrillo, per la piantumazio-ne dell’Albero della Pace. Il movimento provinciale per la pace e la salva-guardia del creato, parte integrante della più ampia realtà del movimento internazionale per la Pace, colloca al centro della sua fi losofi a di base due aspetti che dovrebbero essere l’aspi-

razione più alta di chiunque abbia un minimo a cuore il rispetto per l’ambien-te in cui vive: Pace e Giustizia. Filosofi a secondo cui l’amore e il rispetto per l’ambiente si fanno garanti di un mondo in cui regna la giustizia, e laddove c’è giustizia c’è anche la Pace.Pace, dunque, è quel che il piccolo al-bero, piantato nell’aiuola della piazza di Casapesenna, vuol rappresentare a dispetto di quelle che sono tutte le devastazioni ambientali che affl iggo-no non solo Casapesenna ma l’intera regione Campana. Ed è stato proprio in nome di questa comune problematica che tante associazioni dei paesi limitrofi hanno partecipato alla piantuma-zione mostrando la loro più profonda e sincera solidarietà. Da Castel Volturno sono giunti i ra-gazzi di Offi cina Volturno, che Agnese Ginoc-chio saluta come “modelli positivi per la gioven-tù della nostra Provincia” soprattutto “per il loro impegno nella cultura dell’Informazione corret-ta”. Sempre da Castel Volturno, Ciro Scocca, rappresentante del partito SEL e ancora Anto-nio Fontana, del SEL di Casal di Principe non-ché amico e confi dente del Parroco assassinato dalla Camorra: Don Peppe Diana. Ma questa giornata così importante per le coscienze di tutti i cittadini e queste doverose rifl essioni su alcuni dei temi più delicati della nostra realtà regionale, non sarebbero potute esserci senza la forza di volontà di cittadini attivi sul territorio come Pa-squale Cirillo e Ernesto Piccolo, presidenti dell’associazione Legambiente Casapesenna e

Piantumazione dell’Albero della PaceAgnese Ginocchio e il movimento III Millennio in Piazza

In Campania è possibile osservare una riduzione dei rifi uti totali prodotti

Mangiando pesci e carne da allevamenti intensivi si rischia di assumere quantità elevate di antibiotici. In Italia se ne parla ben poco. Solo sporadicamente se n’è sen-tito parlare sui media nostrani ma il rischio di

assumere antibiotici a go go in conseguenza del consumo di carne e pesce provenienti da allevamenti intensivi è più di una preoccupan-te possibilità, della quali i consumatori italiani non ne hanno la consapevolezza. La ragione

per cui gli allevatori, specie i proprietari di allevamenti intensivi, utilizzano tali tipi di farmaci sta nella circostanza che polli, conigli, pecore, maiali, mucche, ma an-che pesci, e così via, chi più chi meno, hanno comunque un sistema immunitario fortemente depresso a causa delle loro terribili condizioni di vita: spazi limitatis-simi, luce continua 24 ore al giorno, ali-mentazione forzata, e maltrattamenti vari

derivanti dalla meccanizzazione. Chiaramente lo stress cui sono sottoposti li rende irrimedia-bilmente soggetti a malattie il cui solo rischio “costringe” l’allevatore all’utilizzo di antibiotici per scopi non terapeutici e quasi in funzione preventiva. Alcuni studi, sono arrivati a stabilire che per ogni kilo di carne prodotta negli alle-vamenti vengono impiegati in media 100mg di antibiotici. Questo vuol dire che, sulla base dei dati sul consumo medio di carne pari a 87 kg di carne ogni anno pro capite, ogni italiano medio assume involontariamente quasi 9 grammi di antibiotici, che costituiscono l’equivalente della somministrazione di circa 4 terapie antibiotiche all’anno. Il consumo continuo di carne e pesci

e la conseguente assunzione di questi medi-cinali possono essere causa a lungo andare di disturbi intestinali cronici e l’ineffi cacia degli antibiotici quando nei casi necessari con il non irrilevante rischio di non riuscire a guarire dalle patologie trasmesse da questi batteri. Al di là dei vari tipi di pratiche utilizzate negli al-levamenti, che riteniamo in molti casi censura-bili sia sotto il profi lo della liceità che dell’etica, l’impiego di sostanze naturali in sostituzione dei farmaci, può essere certamente conside-rato “innovativo” per tutti gli animali cosiddetti “da reddito”.

GIOVANNI D’AGATA

[email protected]

Siamo stati tutti positivamente meravigliati dalla grande affl uenza e partecipazione di pubblico, in occasione delle varie manifesta-zioni degli ultimi mesi, sia a carattere pretta-mente estivo sia su problematiche importanti del territorio. Questa è la strada maestra che tutti dobbiamo percorrere e proseguire; unire ed amalgamare insieme tutte le realtà già atti-ve sul territorio e non solo, riuscendo nell’ope-razione collettiva di far rinascere nei cittadini di Castel Volturno quel senso che in tanti resta ancora sopito, il senso che identifi co in orgo-glio di appartenenza. Se non si instaura questa fi losofi a in ognuno di noi ci abitiamo, le nostre rivendicazioni, il nostro impegno sarà destina-to a scomparire, bisogna ritrovare anche nelle antiche tradizioni la voglia di rinascere. Creare una comunità capace di essere unita in modo da valorizzare le differenze, arrivan-do non solo a contribuire per l’organizzazione di eventi ma interagendo anche nel corretto funzionamento dei servizi comunali e statali mettendo in evidenza soprattutto quelli che mancano completamente; indignandosi per ciò che riguarda gli aspetti negativi contrapponen-do una azione di denuncia e sollecitazione in modo unitario. In questo modo si terrà sempre alto questo senso chiamato orgoglio di ap-

partenenza pronto a s c a t t a r e ogni volta che verrà calpestato. A c c a n t o all’elemen-to della co-operazione c’è un altro ingrediente decisivo la capacità di avere un piede ben piantato nel territorio, nella nostra città, ed usare quel piede per attraversarlo in lungo ed in largo, conoscerlo e viverlo per non parlarne più astrattamente con distacco, che il più delle volte contiene presunzione e separa-zione dagli avvenimenti che accadono. Sotto quest’ottica anche la politica deve ripren-dersi il ruolo che gli compete, che non può essere più solo quello delle parate e delle ce-rimonie, ciascuno deve ritrovare il coraggio di dimostrare sempre e comunque da che parte sta, con credibilità e continuità. Unire con forza le tantissime energie positive di cui Castel Volturno è ricca, per immaginare insieme un futuro di nuovo sviluppo per tutta la comunità. MAURIZIO FABIANI

Q u a s i 450 pa-gine da l e g g e r e tutte d’un fi ato. Il Rap-porto è un lavoro a p p r o -f o n d i t o , i n te res -sante e co invo l -

gente ed è stato elaborato dal Servizio Rifi uti dell’ISPRA con la collaborazione delle Agenzie regionali e provinciali per la protezione dell’am-biente. Il Rapporto conduce il lettore attraverso passaggi successivi facilmente percorribili: al primo capitolo è stata affi data la descrizione dell’intero sistema europeo, dal quale si evince che fortunatamente la produzione complessiva di rifi uti urbani è calata di circa 5.000 tonnel-late dal 2006 al 2010, mentre la produzione pro-capite si è ormai attestata intorno ai 500

kg all’anno. Il secondo capitolo è dedicato alla produzione e alla raccolta differenziata di RU in Italia, per la cui elaborazione è stato de-terminante il contributo delle ARPA regionali. Anche in Campania è possibile osservare una riduzione complessiva dei rifi uti totali prodotti (tra 2,7 /2,8 milioni tonnellate all’anno) e della produzione pro-capite attestatasi intorno ai 480 kg all’anno. Un dato negativo per tutto il Sud è costituito dalla percentuale totale di raccolta differenzia-ta che si attesta intorno al 20%, contro un 27% del Centro e un 50% del Nord. Il dato positi-vo è che si è avuto un incremento di circa 3 milioni di tonnellate di rifi uti differenziati, per-tanto, su circa 32,5 milioni di tonnellate annue prodotte di RU, ormai si differenziano oltre 11 milioni di tonnellate. I materiali maggiormente differenziati sono la frazione organica, il vetro e la carta, ma, in termini percentuali, incrementi notevoli si sono avuti anche per i RAEE (appa-recchiature elettriche ed elettroniche) e per le plastiche. In Campania la situazione migliora complessivamente, ma è ormai riconosciuto che la città di Napoli, con tutta la relativa pro-

vincia, paga una enorme concentrazione di popolazione in un territorio urbanistica-mente disomogeneo, pertanto sono necessari ulteriori sacrifi ci per raggiungere i valori delle province di Salerno, Avellino e Benevento che risulta-no essere un esempio per l’intero territorio nazionale. Complessa e diffi cile la situazione della provincia di Caserta, anche per le note vicende giudiziarie ancora in corso e legate alle ecomafi e, che vede una produzione com-plessiva e pro-capite sicuramente elevata con percentuali di raccolta differenziata che, seb-bene in aumento, non riesce a raggiungere il 27%. Il terzo capitolo entra nel merito della tipologia di gestione del servizio che vede ancora le discariche primeggiare nelle moda-lità di smaltimento. Gli elementi positivi sono da ricondursi all’aumento del com-postaggio e del recupero. Il quarto capitolo rende noti i quantitativi di imballaggi immessi e recuperati. Il dato negativo è che non si riescono a ridurre i quantitativi immessi nel mercato ovvero non si riesce ad eliminare o ridurre il rifi uto alla fonte e che dovrebbe essere un obiettivo primario. Il dato positivo è che il riciclo e il recupero stanno

aumentando anno dopo anno. Il quinto e sesto capitolo entrano nel merito dei costi di gestio-ne e del sistema tariffario. Pur ritenendo che il tema necessiti di ulteriori approfondimenti, è davvero diffi cile comprendere tecnicamente come il costo annuo per la raccolta e lo smal-timento sia pari a oltre 200 euro all’anno pro capite per la Campania e il Lazio e sia, inve-ce, pari a circa 120 euro all’anno pro capite per la Lombardia. Il settimo capitolo conferma gli ottimi risultati raggiunti per i RAEE, mentre nell’ultimo capitolo sono riportati i riferimenti normativi attualmente in vigore e che costitui-scono le linee per raggiungere gli obiettivi fi nali che non dovrebbero servire solo ad adempiere agli obblighi europei, ma a restituire dignità e prestigio all’intero nostro paese.

FONTE: MAGAZINE - ARPACAMPANIA

Presentazione dell’Annuario dei dati am-bientali. Alla presenza del Ministro dell’Ambiente, Cor-rado Clini, si è svolta la presentazione della decima edizione dell’Annuario dei Dati Am-bientali – 2011. Hanno coordinato l’evento il

presidente e il direttore generale dell’ISPRA. Si ritiene corretto citare proprio la premessa dell’ISPRA, che ha curato la pubblicazione: «L’Annuario si conferma e si consolida come la più ampia e organica collezione di dati ambien-tali disponibile in Italia. ISPRA consegue così uno dei principali obiettivi della sua missione: il coordinamento della raccolta e la diffusione delle informazioni ambientali, anche attraverso il consolidato e sinergico rapporto instauratosi con le Agenzie Regionali e delle Province Auto-nome per l’Ambiente (ARPA-APPA). In tal senso la tempestiva identifi cazione delle condizioni presenti e tendenziali offerta dagli indicatori presenti nell’Annuario consente, da un lato di valutare opportunamente di orientare le politiche ambientali e di pianifi care gli inter-venti, dall’altro di verifi carne l’effi cacia». La diffusione di informazione, anche se squi-sitamente tecnica, è una ricchezza per tutti e, grazie ad un costruttiva e duratura respon-sabilizzazione di tutti i soggetti coinvolti, sarà possibile stabilire le condizioni ottimali per ad-divenire a scelte mirate e interventi strutturali.

ANGELO MORLANDO

promotori di questa nobile iniziativa. Presenti all’evento, anche il comitato UPC, che fi n da i primi giorni della sua nascita ha mostrato il suo appassionato interesse per le problematiche ambientali del paese, e il poeta e artista Giuseppe Amato che, per l’occasio-ne, ha recitato una poesia in dialetto Napo-letano sul tema dell’ecologia. Così, adesso, L’albero della Pace, benedetto dal sacerdote parrocchiale don Luigi Menditto, è situato nel-la piccola aiuola della Piazza di Casapesenna, d’innanzi alla statua di Don Salvatore Vitale, con ai piedi una targhetta, data in dono all’as-sociazione Legambiente da Agnese Ginocchio e, tra le piccole foglie, una collana dipinta dai colori della pace. Quell’alberò è lì, su una delle terre di Gomorra, a testimoniare il suo valore di legalità e il fatto che proprio lì, nel giorno del Signore, si è parlato di propositi di giustizia.

FILOMENA DIANA

fi [email protected]

Orgoglio di appartenenza

Maurizio Fabiani

In Campania è possibile osservare una riduzione dei rifi uti totali prodotti In Campania è possibile osservare una riduzione dei rifi uti totali prodotti ISPRA: Rapporto Rifi uti Urbani 2012

Attenzione a pesci e carne d’allevamento

Si avvisano i lettori che i servizi fotografi ci verranno riportati in modo integrale sulla pagina uffi ciale di facebook:

OFFICINA VOLTURNOInoltre ricordiamo che il giornale Informare è scaricabile dai siti:

www.offi cinavolturno.com - www.informareonlie.com

Page 3: Informare Ottobre 2012

E’ con particolare piacere che accettiamo il gentile invito rivolto dalla redazione di Codesto giornale per dare un contributo alla diffusione delle informazioni su ciò che si pensa di fare, si sta facendo e si è fatto per questa Comunità..Siamo una Commissione Straordinaria che, come noto, si è insediata il 24 apri-le u.s., per gestire l’amministrazione del Comune di Castel Volturno: un incarico deli-cato, complesso che abbiamo accettato con l’intenzione di svolgerlo al meglio delle nostre capacità, mettendo in campo non solo la pre-parazione tecnica e professionale ma, anche e soprattutto, l’impegno di favorire al massimo le potenzialità di ripresa, la voglia di normalità che sentiamo viva nei cittadini. Abbiamo cercato – e continueremo a farlo – il sostegno e l’aiuto delle Associazioni locali di volontariato. Chi vive in questa terra e opera per il bene co-mune è la risorsa principale che questa Ammini-strazione ha per operare tra la comunità. Numerosi sono i progetti in itinere che coinvol-gono le Associazioni e i progetti che con loro

abbiamo già intrapreso. E’ con questo spirito che abbiamo intrapreso alcune iniziative che di seguito si dettagliano in sintesi: Igiene Urbana.Nei mesi di maggio e giugno sono state pro-grammate e poste in essere tutte le iniziative necessarie a presentare ai turisti e ai cittadini una Città pulita e ospitale. Abbiamo incontrato Associazioni di volontaria-to ambientale e socio-culturale e grazie al loro preziosissimo e generoso aiuto abbiamo realiz-zato il progetto “Spiagge pulite”, liberando dai

rifi uti i tratti di spiagge libere dall’Agnena e fi no a Varca-turo e consen-tendo a tutti di esercitare il sacrosanto diritto di acce-dere ad esse e di godere del sole e del mare nelle

condizioni migliori possibili.E’ stato intensifi cato il servizio di raccolta degli ingombranti.Nei mesi di maggio, giugno e luglio sono state raccolte 195,66 tonnellate di ingombranti rispet-to alle 160,07 del 2011 con un incremento del 22,23%. Da un raffronto con i dati del 2011 è emerso che, per il medesimo periodo, si è regi-strato un decremento di oltre il 30% nel conferi-mento dei rifi uti indifferenziati: anche in termini economici questo è un dato particolarmente signifi cativo per l’Ente. Per migliorare i risultati relativi alla raccolta differenziata, riteniamo che occorra puntare su un maggior controllo del territorio. La grande abnegazione delle Forze

dell’Ordine presenti è sotto gli occhi di tutti ma per una estensione così vasta è necessario po-ter contare su un numero maggiore di addetti ai lavori. E’ per questo motivo che abbiamo richie-sto (e riteniamo di poter ottenere) alla Provincia di Caserta l’assegnazione di Guardie Ambientali che, in sinergia con tutte le altre forze di con-trollo, possano contrastare e reprimere i reati e gli illeciti ambientali che ancora oggi, purtroppo, continuano a verifi carsi.Miglioramento del verde pubblico.Come già detto, nell’intento di presentare ai tu-risti una città più accogliente e piacevole, sono stati effettuati numerosi interventi sul verde pubblico (spartitraffi co della Domitiana, Piazza 4 ottobre 1943 ecc…)Interventi di ripristino del manto stradale e dell’arredo urbano.Sull’intero territorio,compatibilmente con le di-sponibilità economiche dell’Ente, sono stati ef-fettuati lavori di riparazione delle strade che si presentavano maggiormente compromesse dal punto di vista della sicurezza e della viabilità. Nell’ambito dell’arredo urbano, sono stati effet-tuati lavori di verniciatura delle panchine pub-bliche, tinteggiatura del muro e delle grate sul lungofi ume, di riparazione e sostituzione dei lampioni da Piazza 4 ottobre 1943 , sul lungo-fi ume e fi no al Castello.Servizi Sociali.I Servizi Sociali comunali stanno attivando un percorso formativo per famiglie affi datarie af-fi nché si possa conseguire, nel medio periodo, l’obiettivo di ridurre le collocazioni di minori in strutture di tipo familiare. Nell’ambito delle ini-ziative a favore della Comunità castellana, ap-pare doveroso sottolineare la presenza, presso il Distretto Sanitario, di un Mediatore Culturale che l’ASL (ha messo?) a disposizione degli

utenti locali.Edilizia sco-latica.Presso la Scuola Ele-mentare di Via Occiden-tale sono stati effettuati lavori di ma-n u t e n z i o n e ordinaria e straordinaria con la creazione di ulteriori 3 aule e altri spazi accessori, assolutamente indispen-sabili per la riorganizzazione didattica in corso. Abbiamo, inoltre, dato impulso per ottenere la consegna di un altro complesso scolastico al fi ne di evitare agli studenti i disagevoli doppi turni.Iniziativa “Adotta un’aiuola”.Le diffi coltà economiche dell’Ente ci hanno im-posto di lavorare per priorità. Le disponibilità economiche sono, ergo, destinate a garantire i servizi obbligatori ma, ciò nonostante, abbia-mo individuato alcune strategie alternative per assicurare quei servizi che, pur non essendo obbligatori, sono necessari a questa Città. Avere spazi verde ben curati è indice di atten-zione al bene comune; dedicarsi ad un’attività con esclusivo spirito sociale rappresenta un vero ed assoluto atto d’amore verso la propria terra. E’ questo il motivo per cui intendiamo por-re in essere l’iniziativa “Adotta un’aiuola” e allo stato è all’attenzione dell’Uffi cio Tecnico Comu-nale l’individuazione di aree verdi che possano essere adottate da Associazioni presenti sul territorio. A breve verrà pubblicato il bando sul sito del Comune.Gestione del territorio.

E’ stato dato impulso ad attività sinergiche che coinvolgono anche altri Enti che operano sul territorio: alla Provincia è stata richiesta la si-stemazione delle strade provinciali, anche per quanto attiene alla vegetazione laterale, men-tre al Consorzio di Bonifi ca è stata richiesta la pulizia dei canali di competenzaAmbiente.Stiamo seguendo con molta attenzione i pro-getti che riguardano il risanamento ambientale del territorio, con particolare riguardo a quello che il Ministero dell’Ambiente ha adottato e che riguarda la discarica SO.GE.RI. Progettazioni.Con delibera n. 14 del 5.7.2012 abbiamo atti-vato il procedimento per la richiesta di fi nanzia-mento del progetto “COUNTRY HOUSE” (per un costo complessivo di 846.000.000 Euro di cui 800.000 da fi nanziare nell’ambito del PON SICUREZZA per lo SVILUPPO OBIETTIVO CONVERGENZA 2007-2013 ed Euro 46.000 fi -nanziata dalla Fondazione per il SUD) che verrà realizzato unitamente all’Associazione “Libera” e altri Partners istituzionali.Abbiamo aderito al “Gruppo di Azione Costie-ra” del Litorale Dominio, con il fi ne primario di sostenere e partecipare ad ogni possibile stra-tegia per lo sviluppo locale delle zone di pesca.Tutto nel rispetto della tempistica nazionale in ordine all’approvazione del bilancio comunale e di altri importanti provvedimenti di legge. E’ inoltre in corso la revisione dei regolamenti comunali che porterà ad imprimere maggiore effi cienza alla macchina amministrativa.

LA TRIADE COMMISSARIALE:DOTT. ANTONIO CONTARINO VICE PREFETTO

D.SSA ANNA MANGANELLI VICE PREFETTO

DOTT. MAURIZIO ALICANDRO DIRIGENTE

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ATTUALITÀinformare@offi cinavolturno.com

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CANCELLO ED ARNONE. Una iniziativa non certo formale, ma sostanziale e utile, quella messa a punto dal Sindaco di Cancello ed Arnone, Pasqualino Emerito, in collaborazione con il Professore Mario Paternuosto, (Primario ospedaliero di Gastroenterologia)Da questo mese i cittadini di Cancello ed Ar-none potranno usufruire di visite specialisti-che per la prevenzione e la cura di malattie neoplastiche, del tutto gratuite, presso il Centro Servizi di Via Settembrini. In sintesi il proget-to è rivolto alla popolazione re-sidente in Cancello ed Arnone, ma, a breve, dichiara al nostro giornale il sindaco Emerito: «cercheremo di estendere tale servizio anche ai paesi limitro-fi , in età compresa tra i 50 e i 70». Inoltre, continua il sindaco: «già da subito, la popolazione residente in età di screening sarà invitata ad eseguire il test

di ricerca del sangue occulto fecale gratuita-mente ogni due anni in caso di risultato ne-gativo. L’invito avviene tramite un manifesto pubblico. Già da venerdì 14 settembre il labo-ratorio sarà perfettamente funzionale ed infi ne si informa che il giorno 29 settembre si terrà un interessante convegno con il Dr. Paternuo-sto ed altri luminari provenienti sia dal Nord che dal Sud Italia». VINCENZO LO CASCIO

Depuratore di Villa LiternoScioperi annunciati presso i depuratori. A incrociare le braccia per la mancata eroga-zione degli stipendi di luglio e agosto saranno gli operai degli impianti di Cuma, dislocato sul collettore fognario Napoli Ovest, insieme ai loro colleghi dei comparti omologhi di Napoli Nord (Orta di Atella), Marcianise e Villa Liter-no, ubicati lungo i Regi Lagni, l’ex canalone pluviale trasformato in una gigantesca cloaca a cielo aperto “grazie” a una scellerata cemen-tifi cazione del letto e degli argini decisa dal corrotto e mafi oso potere politico degli anni Ottanta. Non che le cose siano molto cambia-te. E’ infatti tramontata da un pezzo l’illusione di vedere fi nalmente ristrutturate e potenziate queste strutture ineffi cienti, costruite trent’anni fa dal megacarrozzone della cassa per il Mez-zogiorno. La Termomeccanica, subentrata, nel 2007, nella gestione per conto della Re-gione Campania, entro il 30 ottobre lascerà. I depuratori dislocati sui Regi Lagni sono cinque. «Funzionano al venti, al massimo al trenta per cento delle loro possibilità». L’anno scorso le forze dell’ordine hanno arrestato sei tra dirigenti e funzionari di questi impianti.

Sono stati accusati di disastro ambientale per aver gettato in mare, secondo i magistrati, ton-nellate di fanghi tossici che invece dovevano essere smaltiti nel ciclo integrato dei rifi uti.

FONTE INTERNET

Una storia assurda di sprechi, corruzione e complicità camorristiche di ogni natura, che fa emergere un’ incapacità politica che, defi nire “criminale”, è un eufemismo. BASTA!. Che gli operai scioperino perché non percepiscono regolarmente gli stipendi è sa-crosanto, ma non si può immaginare che gli stessi possano riversare a mare, per protesta, i fanghi e i liquami non trattati. In un momen-to di crisi generale e di disoccupazione senza precedenti, anziché investire nella salvaguar-dia ambientale, si continua a “distruggere”. Noi del Litorale Domitio, come cittadini e come classe politi-ca, siamo colpevoli del nostro silenzio…Vittime delle nostre divisioni; schiavizzati da un sistema camorristico che ha tutto l’in-teresse che ci siano continue

emergenze, visto che sulle stesse si ingrassa-no. Entro il 30 giugno scorso ci doveva essere la nuova gestione regionale... Si profi la un nuovo ed ennesimo commissaria-mento, anche se temporaneo...Come al solito, solo grazie alla magistratura si è avuto il sequestro degli impianti con la suc-cessiva “garanzia” di un minimo di trattamento dei liquami che, per quanto minimo, ha reso per un certo periodo il nostro mare “balneabi-le”. Noi come Centro studi Offi cina Volturno, denunciamo la mancanza di un unico soggetto (politico/associativo) che riesca a fare rete per impedire che “l’attenzione” non si esaurisca con la chiusura degli ombrelloni.

TOMMASO MORLANDO

News dal Comune di Castel VolturnoEdilizia sco-

Presso la Scuola Ele-mentare di Via Occiden-tale sono stati effettuati lavori di ma-n u t e n z i o n e ordinaria e straordinaria con la creazione di ulteriori 3 aule

Comune di Castel Volturno

V. Prefetto Anna Manganelli

E’ con particolare piacere che accettiamo il gentile invito rivolto dalla redazione di Codesto giornale per dare un contributo alla diffusione delle informazioni su ciò che si pensa di fare, si sta facendo e si è

Siamo una Commissione Straordinaria che, come noto, si è insediata il 24 apri-le u.s., per gestire l’amministrazione del

zato il progetto “Spiagge pulite”

Comune di Castel VolturnoComune di Castel Volturno

V. Prefetto Antonio Contarino

Regi Lagni... disastro infinito! Prevenzione e cura delle malattie neoplastiche

Sindaco di Cancello ed Arnone Pasqualino Emerito

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ripartizioni di classi fra istituti. Ma c’è anche un forte richiamo alle Istituzioni da parte del Preside Coronella che va ascoltato con la massima attenzione. Ovviamente tutta l’ope-razione di risanamento scolastico sarà coadiu-vata dal Comune nella fi gura del Prefetto Con-tarino, quindi possiamo dire che l’impegno c’è, ma deve essere ugual-mente distribuito in tutti i plessi. Infi ne, un gruppo di mamme tramite questo giornale, ha fortemente denunciando la diffi -coltà che hanno nel portare i loro piccoli alla scuola materna Garibaldi, a causa di auto ferme che bloccano il traffi co rendendo ostico parcheggiare, e quando piove la situazione diventa oggettivamente critica. In zona, (ci tro-viamo tra Via Mazzini e Via Garibaldi – Centro Storico) è ubicata anche la sede comunale, la scuola alberghiera ed il liceo scientifi co, quindi

un affl usso di traffi co e persone non indifferente e in zona non c’è nessun tipo di vigilanza. In tal senso Tommaso Morlando, ha portato il problema all’attenzione del prefetto Contarino, il quale ha garantito che quanto prima sarà messa in atto una soluzione che risolverà in modo defi nitivo la problematica. Morlando si augura che i tempi tecnici necessari, siano ac-cettabili, visto che trattasi dei più piccini e che meritano un attenzione prioritaria.

DANIELE LA FATA

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SPECIALI

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Speciale scuole, anno scolastico 2012/13Intervengono le dirigenti: Teresa Coronella, Nicoletta Fabozzi e Giovannina Rota

In questi giorni, presso la sede di Offi cina Vol-turno, abbiamo ricevuto segnalazioni di genito-ri un po’ perplessi ed un po’ preoccupati riguar-do al recente accorpamento che ha interessato l’Istituto scolastico G. Garibaldi e quello di Via Occidentale a Castel Volturno. Informare ha incontrato i dirigenti delle rispet-tive scuole, il Vice preside dell’istituto G. Gari-baldi, il Prof. Caprio, la dirigente dell’istituto in Via Occidentale, Giovannina Rota, la Preside Teresa Coronella e la Preside Nicoletta Fa-bozzi, con l’intento di fare un po’ di chiarezza sulla vicenda. «La situazione delle scuole a Castel volturno è la seguente: sono stati creati tre istituti com-prensivi, uno a Villaggio Coppola che compren-de la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola media e la dirigente è Nicoletta Fabozzi, l’istituto autonomo comprensivo G. Garibaldi situato nel centro di Castel Volturno, che com-prende la scuola secondaria di primo grado G. Garibaldi ex scuola media, la scuola dell’infan-zia Roncalli di Scatozza e la scuola dell’infanzia e primaria del Villaggio del Sole, e la dirigente è la dottoressa Teresa Coronella, ed infi ne un altro istituto comprensivo, quello di Via Occi-dentale in Castel Volturno est, che è affi dato alla dottoressa Giovannina Rota e comprende la scuola primaria di Via Occidentale, la scuo-la dell’infanzia Garibaldi ed una sezione della scuola media che noi abbiamo ceduto a loro, quindi il nostro corso F per sorteggio del consi-glio è stato trasferito alla loro sede».Queste le parole del Prof. Caprio, Vice pre-side dell’Istituto G.Garibaldi, il quale ribadisce il messaggio di tranquillità verso i genitori che viene ripreso anche dalle seguenti dichiarazio-ne della Preside dell’Istituto di Via Occidentale, Giovannina Rota. «Questo accorpamento fa parte del progetto di riorganizzazione scolastica che sta avvenendo in tutta Italia, per cui vi è una normativa ben precisa per cui tutti gli istituti scolastici devono orientarsi verso l’istituto comprensivo per una didattica in verticale, partendo dalla scuola dell’infanzia, poi l’elementare e la medie ed all’interno del POF così si creerà questa strut-tura in verticale di attività in modo che i bambini seguiranno un percorso univoco e non andran-no da una parte all’altra cambiando modo di

fare. Nella sede locale ci troviamo con una direzione didattica in cui il primo circolo aveva 1100 alunni, poi c’era una scuola media Garibaldi che aveva un numero minore di alunni rispetto a quanto previsti dalla legge, ovvero 600, e poi vi era quello del Villag-

gio Coppola, una realtà sui generis per-ché chi abita in quelle zone p r e f e r i s c e portare il pro-prio fi glio lì e non arrivare fi no a Castel Volturno, così il comune ci ha consultato ed alla fi ne ha accettato questa riorganizzazione delle scuo-le. Per quanto riguarda le problematiche delle famiglie posso dire che il Comune di Castel Volturno, nella persona del commissario Con-tarino, ha capito le diffi coltà del nostro istituto è sta facendo dei lavori ed è il motivo per cui apriremo in ritardo. Si tratta di lavori interni che permetteranno ai bambini delle medie di avere un’ala dell’istituto indipendente in modo da non avere niente in comune con i bambini delle ele-mentari che avranno così entrambi i loro spazi quindi niente laboratori in comune niente bagni in comune, orari ben gestiti, sorveglianza dello staff scolastico. Quindi ci sarà una divisione netta fra i bambini delle medie e delle elemen-tari». Seguono le dichiarazioni della Preside Teresa Coronella, dirigente dell’istituto G.Garibaldi, la quale fa una denuncia ferma e decisa della situazione generale, ed infi ne l’intervento del-la preside dell’istituto comprensivo di Villaggio Coppola Nicoletta Fabozzi: «Nella nostra scuola, l’istituto Garibaldi, man-ca un po’ di tutto perché questa struttura, ri-salendo agli anni 60, non è stata ristrutturata, dunque non ha scala antincendio e manca di altri elementi necessari per la messa in sicurez-za dell’edifi cio. Ho una palestra chiusa perché inagibile, quindi i ragazzi devono fare educa-zione fi sica in un cortile con buche e pericoli. Una scuola che non fornisce questi servizi agli alunni è grave, sopratutto per me che sono una docente di educazione fi sica e che crede molto nello sport per i ragazzi. Le scuole che mi sono state affi date, la Roncal-li e il Villaggio del Sole, presentano anch’esse

varie problematiche. L’istituto del Villaggio del Sole dovrebbe crescere, il posto è bellissimo perché è immerso nella pineta ma senza luce, poche fi nestre e quindi quella scuola non può rispondere alle esigenze dell’utenza ed ora con la mia direzione molti genitori vengono ad iscri-verli, ma io non li posso accettare per mancan-za di capienza a causa di classi piccole. I genitori così vengono sballottati da un ples-so ad un altro. Il mio consiglio rivolto a loro è quello di informarsi bene sull’organizzazione didattica di un paese prima di trasferirsi da atre realtà metropolitane. La Roncalli invece ha il problema del verifi carsi

di furti in continuazio-ne, in quanto priva di cancello; le aule sono in stato pessimo e mancano mezzi sem-plici come fotocopia-trici che io ho dovuto prendere in comodato d’uso. Un altro esempio simi-le è che al Villaggio del Sole mancava il telefo-no e me ne sono occu-pata personalmente, quindi anche le cose più semplici non sono

garantite. Poi, per quanto ri-

guarda i fondi alla scuola, posso dire che il comune non li eroga da 6 anni, infatti io dovrei avere dal comune 4300 euro all’anno e non me li danno dal 2007. C’è acqua che gronda dai soffi tti, i bagni sono inagibili. Ho fatto la richiesta ad Agosto e an-cora non ho ricevuto risposta dal comune. In-somma basta piangerci addosso io do tutta me stessa sul lavoro e voglio lo stesso dal comune perché la scuola è fondamentale per il futuro della nostra società».Nicoletta Fabozzi: «L’anno è cominciato bene ma le diffi coltà sono state tantissime. Consi-deri che dovevamo arredare questi ambienti, fare il trasloco delle classi, i doppi turni. Con l’aiuto dei genitori lo abbiamo realizzato, ab-biamo allestito le classi chiedendo un minimo al comune perché ci rendevamo conto che era impegnato con altri plessi. Adesso il nostro im-pegno riguarda il fatto che mentre le altre classi lavorano sui doppi turni noi ci occupiamo con i genitori dei laboratori e poi è normale che il comune deve fare il suo lavoro. Ma più di tutto preoccupa la situazione esterna, inerente cioè uscite ed ingressi, perché qui la mattina ci sono più di mille alunni e più di 130 persone che lavorano. Comunque, noi vogliamo tranquillizzare le fa-miglie e dire che nonostante tutte queste dif-fi coltà, gli alunni non rinunceranno a niente, avremo la cineteca, il laboratorio scientifi co, polifunzionale, la biblioteca e anche la palestra funzionerà perfettamente».Le parole dei dirigenti scolastici sono chiare, alcune rassicuranti altre meno. L’accorpamen-to che sta avvenendo in questi giorni sarà ben gestita nonostante lo stato confusionario delle

Dai quotidiani provinciali abbiamo de-nunciato pubblicamente che nella Dar-sena S. Bartolomeo di Pinetamare era-no stati riversati dei contenitori stradali per la raccolta rifi uti. Alcuni continuano a galleggiare in bella mostra con il loro sgradevole contenuto e tutte le con-seguenze negative immaginabili …altri sono andati a fondo.Inoltre, dopo le prime piogge, un odore sgradevole, un misto fogna/chimico, ha “coperto” Pinetamare per giornicostrin-gendo a restare con le fi nestre chiuse. I cittadini sono letteralmente sconvolti e im-pauriti per le conseguenze che questo feno-meno crea (tosse, mal di testa, vomito in modo particolare a bambini, anziani e chi soffre di malattie respiratorie), visto che non riescono a darsene una spiegazione logica. Noi crediamo di conoscere bene la situazione, e lo spieghia-mo in modo semplice: nelle fogne di Pine-tamare non c’ è una separazione tra la plu-viale e la fogna, e quando la portata d’acqua diventa insostenibile per le pompe idrauliche, lo scarico del troppo pieno riversa il materiale fognario nella Darsena S. Bartolomeo. Questo problema sarà risolto unicamente quando ver-ranno rifatte ex novo le fogne, d’altronde come è già previsto dall’accordo di programma.Ma si ricorda che la stessa Darsena è ostruita alla foce, pertanto tutta l’area dell’ex porto è diventata stagnante e c’è un cattivo odore ge-nerale. Se non si emette un ordinanza imme-diata, almeno per la riapertura della darsena, la situazione potrebbe precipitare.

* * *Cogliamo l’occasione per “ringraziare” per l’ennesima volta il servizio postale svolto sul territorio! Tantissime persone, in modo particolare gli anziani, si stanno rivolgendo alla nostra asso-ciazione perché non hanno ricevuto le bollette delle utenze domestiche del mese scorso, perché il postino abituale è andato in ferie ed evidentemente non è stato sostituito. Da troppo tempo segnaliamo questi disservizi che colpiscono sempre i più deboli, che saranno costretti a pagare ulteriori spese per il ritarda-to pagamento e forse a qualcuno, toglieranno anche la fornitura. Abbiamo denunciato il disservizio alla Prefet-tura, ipotizzando anche il reato d’interruzione del pubblico servizio, ma dopo qualche piccolo accorgimento momentaneo tutto ritorna irrime-diabilmente come prima. In Terra di Gomorra anche ricevere REGOLARMENTE la posta è un “privilegio”.

TOMMASO MORLANDO

Eterne emergenze...I citt adini pretendono soluzioni

era quello del Villag-

gio Coppola, una realtà sui generis per-ché chi abita in quelle zone p r e f e r i s c e portare il pro-prio fi glio lì e non arrivare fi no a Castel Volturno, così il comune ci ha consultato

La Roncalli invece ha il problema del verifi carsi

La Preside Teresa Coronella

La Preside Nicoletta Fabozzi

La Preside Giovannina Rota

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Emarginazione e Politica a Casal di Principe...

INTERVISTA A RENATO NATALE.

Alla notizia della decisione di commissa-riare Casal di Principe lei mostrò la sua contrarietà affermando che “l’immobilismo politico” avrebbe solamente rafforzato le organizzazioni criminali. Alle prossime elezioni presenterà una propria lista come aveva fatto per quest’anno? «Per quel che riguarda l’immobilismo politico, certo non è qualcosa che mi riguarda perché il mio impegno per il paese è sempre attivo ed è quello che ho con l’associazione Jerry Masslo. Detto questo, il mio augurio è quello di vedere nuovi volti giovani farsi avanti. Certamente ad oggi non posso sapere quello che accadrà fi no al 2014 perché due anni possono essere tanti nella vita personale di una persona; tuttavia, se il contesto lo richiederà, io sarò pronto a ri-mettermi in gioco». Ma, mentre al comando dell’amministrazione ci sono i commissari, il suo timore resta quello che il clan possa riorganizzarsi. Crede, dunque, che sia an-che compito della politica motivare la gente verso la lotta e la denuncia della camorra?«Molto spesso il cittadino medio trova nella politica una giustifi cazione per il mal funzio-namento dell’intero sistema sociale. C’è da dire, però, che la politica è espressione della società. Se un politico è in grado di soddisfare i propri comodi facendo il politico è perché un altro, che magari ha più buon senso di lui, non fa politica. Dunque a mio avviso è una questio-ne di maturazione della cittadinanza. I giovani devono entrare nella mentalità che devono es-sere loro in primis a candidarsi e a proporsi per dare alla politica e quindi alla società un volto più pulito. Finché non avviene questo passag-gio è inutile considerare la politica come un’en-tità astratta dataci in punizione dall’alto e a cui

dare tutte le colpe. La verità è che la politica siamo noi e non bisogna pensare che possa essere fatta solo da criminali». Ma per tanto tempo in effetti è stato così: la camorra ha limitato e nei casi più estremi bloccato chiunque volesse impegnarsi onestamente nella politica. Riconosce che, negli ultimi venti anni, ci sono state delle serie diffi coltà per poter agire liberamente in politica? «Fermo restando che c’è una questione di prin-cipio secondo cui la politica è espressione della cittadinanza, è vero anche però che nei nostri territori la presenza della camorra, arrivata ai vertici del comando, ha impedito con la forza l’attuazione di una buona politica facendo in modo che nessuno si potesse sentire libero di agire, un po’ come fece il regime fascista, tuttavia non va dimenticato che la camorra si è inserita a poco a poco in ogni ambito del tes-suto sociale, fi no a diventare un vero e proprio impero economico e un forza militare, grazie al consenso di massa dei cittadini, i quali ave-vano espresso una classe politica altamente corrotta». Il suo impegno non verte solo intorno alla politica ma come lei stesso ha affermato è anche a capo di un importante associazione di volontariato: la Jerry Essan Masslo. Tante sono le manifestazioni e le iniziative antimafi a che associazioni e co-mitati locali intraprendono? Come rispon-de a chi afferma che l’adesione a queste iniziative, soprattutto da parte dei giovani, è scarsa? «Io credo che ci siano tanti punti di vista, bi-sogna saper leggere e saper guardare. Oggi, questa sede, dove ci sono i ragazzi di libera è costantemente occupata e centinaia sono le iniziative che vengono promosse a cui i giovani non solo vi prendono parte ma ne sono proprio gli organizzatori. Dieci anni fa questo non acca-deva, per cui mi sento orgoglioso nel dire che abbiamo fatto giganteschi passi avanti. Non c’è da meravigliarsi se non abbiamo le masse che si affollano sotto i palchi dei concerti, ma ciò mi sembra ovvio, considerata l’infl uenza che il mondo dello spettacolo ha sui nostri ragazzi. Resta, tuttavia, un dato di fatto, e cioè che il nu-mero di giovani impegnati nell’associazionismo locale è enorme e la realtà della nostra regione non regge il confronto con altre realtà regionali, come la Calabria, la Sicilia e la Lombardia, pure fortemente impegnate nella lotta alla criminalità organizzata e all’illegalità. Un esempio è stato il festival dell’impegno civile, fi nora svolto solo in Campania, che ha visto l’impegno di centina-

ia di giovani organizzatori».Ma proprio a proposito della sua associa-zione; il mese scorso è stato commemora-to il ventitreesimo anniversario della morte di Jerry Masslo. Qual è la lezione che tutti dovrebbero imparare da Jerry Masslo e cosa ha signifi cato, per noi, ricordarlo? «Questi personaggi sono innanzi tutto dei sim-boli ed il loro ricordo non è semplicemente un doveroso atto di attenzione nei confronti di chi non riceve un fi ore o una preghiera sulla pro-pria tomba ma è un’occasione per richiamare di nuovo l’attenzione su temi quali l’emargina-zione degli immigrati. Nel nome di Jerry Masslo dobbiamo continuare il processo di integrazio-ne e fu proprio con questa convinzione che de-cidemmo di creare un’associazione che portas-se il suo nome perché l’attenzione mediatica che ci fu al tempo della sua morta non perisse, rendendo Jerry Masslo un costante punto di ri-ferimento per l’intera società nazionale».Tuttavia a dispetto di quel che il simbolo “Jerry Masslo” vuol rappresentare, il razzi-smo nei nostri paesi continua a colpire; ne è un esempio la recente aggressione avve-nuta a Castel Volturno ai danni di un tren-tenne Ghanese. Cosa pensa a riguardo?«In realtà più che di razzismo si tratta di feno-meni di intolleranza o criminalità diffusa che molto spesso nascono da scherzi fatti a disca-pito dei più deboli. Il più debole non deve es-sere necessariamente l’immigrato di colore ma può confi gurarsi talvolta con la donna indifesa, con l’anziano, con la ragazza che a carnevale viene colpita da uova marce gettate dai ragaz-zini per le strade. Insomma quel che accade ha un solo nome: violenza gratuita e sopraffa-zione ai danni dell’anello debole della società, una debolezza che, si capisce, è sia fi sica che culturale». Ma se non è razzismo, cos’è che spinge alcuni individui a prendersela con i più de-boli?«Sui meno fortunati, su quelli che non hanno una struttura o una famiglia che li difenda da atti di sopraffazione e violenza, più facilmente ci si sfoga: su di essi vengono versate le pro-prie frustrazioni, lo propria ignoranza e i propri limiti. Ma quel che è peggio è che da questo scenario si desume che tanti ragazzi delle no-stre zone concepiscono l’uso della violenza come strumento con cui rapportarsi e predo-minare sugli altri».Quanto la presenza della Camorra ha inciso e incide su questi fenomeni, si può dire che

Compra a chilometri zero!Compra a chilometri zero!Proponiamoci di comprare i regali di Natale da piccoli imprenditori, piccoli artigiani, piccole librerie indipendenti, oppure dall’amica che realizza gioielli con materiali riciclati, dall’amico che ha un agriturismo che produce marmellate e conserve, facciamo in modo che i nostri soldi arrivino a gen-te comune, che lavora seriamente e che ha bisogno di essere sostenuta e non alle multinazionali, così facendo saremo NOI a dare una mano alla nostra ripresa e molte più persone potranno vivere un natale sereno. Si chiama “compra a chilometri zero”.

questi sono atteggiamenti anche camorri-stici? «Assolutamente si. La camorra è in parte effet-to di questa cultura ed in parte ne è la causa. Parlo di cultura perché la camorra purtroppo, negli anni, è riuscita a stabilire un vero e pro-prio modello culturale perché per troppo tempo i membri del clan sono stati visti come degli eroi, dei vincenti e quindi sono divenuti ine-vitabilmente un modello per quei soggetti più deboli dal punto di vista culturale. Non si può evitare che un ragazzino che non abbia ancora sviluppato una sua maturità e privo di un mo-dello familiare in grado di sostenere il confronto venga facilmente abbindolato da chi esce con macchine di lusso e spende centinaia di euro a sera al night. Inoltre la caccia all’immigrato è stato, in molti casi, proprio il primo passaggio, se vogliamo la prova del nove, affi nché si ven-ga accettato nel clan. Pertanto possiamo dire che questi atteggiamenti criminali rientrano a pieno nei modelli comportamentali imposti dal-la camorra». Per combattere queste realtà, sono suffi -cienti manifestazioni come la commemo-razione della morta di Jerry Masslo? Può bastare la sola parola? «Da cristiani e anche da cittadini dell’occiden-te abbiamo imparato che la parola ha fatto la rivoluzione. Io credo che la parola sia uno strumento, il più valido, per combattere e scon-fi ggere queste realtà in quanto la parola è una forma di educazione. Con la parola si può far diventare eroica la fi gura di Jerry Masslo e uni-re i cittadini intorno a questa fi gura, una fi gura che non serve a Jerry perché ormai lui non c’è più ma serve a noi, per non dimenticare che esistono modelli di comportamento alternativi a quelli camorristici. Rendendo, poi, esemplare una fi gura di un immigrato di colore si compie anche un operazione interculturale e di integra-zione. Dunque credo la parola sia una vera e propria arma contro la violenza e l’aggressività che spesso si vede nei nostri paesi».Lei ha parlato più volte di una società inter-

culturale, quanto pensa che la nostra realtà sia distante da una società interculturale?«Non tanto distante. Io sono un’ottimista per natura e come suggerisce il Gramsci: bisogna essere pessimisti nella ragione e ottimisti nella volontà! Già da oggi nelle scuole elementari di Castel Volturno e Villa Literno, tanti bambini, fi gli di immigrati, frequentano le stessi classi dei bambini delle nostre zone. In tal modo il processo di integrazione diventa irreversibile e naturale. Ciò che è da temere è un appiat-tamento culturale; è importante, perciò, che la gente di qui accolga e concepisca la cultura extracomunitaria come un fattore di arricchi-mento e non di degrado culturale».

FILOMENA DIANA

E MAIL: fi [email protected]

Filomena DianaRenato Natale prega sulla tomba di Jerry Masslo

Roberto Saviano insieme a Renato Natale

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POLITICA e SOCIALE

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Lo scorso 18 Settembre 2012 Castel Vol-turno ha ricordato la strage che quattro anni fa cagionò la morte di 6 ghanesi. Presenti autorità, oltre ad una cospicua presenza della comunità Ghanese. Setola ed i suoi uomini quel triste giorno del 2008 hanno seminato terrore e morte. Ora l’incubo è fi nito,ma nessuno di noi dovrebbe mai di-menticare questo orribile scempio, perché è proprio dalla memoria dei demoni passati che si può costruire un futuro più giusto e sicuro per tutti, non solo per gli Italiani ma anche per i nostri fratelli immigrati che vo-gliono integrarsi e vivere serenamente nel nostro paese. La mattinata dedicata alla ceri-monia commemorativa della strage è stata divi-sa in due momenti differenti. Alle ore 10,00 ha avuto luogo un incontro nella sala conferenze del comune, più tardi invece è stata rievocata nei pressi della sartoria “ob ob exotic fashions” al chilometro 43 della strada statale domizia-na, dove furono materialmente trucidati. Molti, i rappresentanti istituzionali e delle associa-zioni che hanno voluto manifestare la loro solidarietà e dare il loro contributo rievocativo. Presso la casa comunale commovente la pre-ghiera recitata dalla comunità degli immigrati ghanesi, che “tocca” tutti i presenti e suona come un grido disperato di rammarico e cor-doglio per i fratelli caduti.Altrettanto sentiti, ma molto più gioiosi, sono i canti eseguiti dal coro del corteo nei pressi della sartoria che è stato teatro dello sterminio del commando di fuoco di Setola, dove attivi-sti, autorità, associazioni (nello specifi co l’ITC Leonardo Da Vinci di Smc Vetere) e politici si sono riuniti per rendere omaggio alle vittime del massacro, per la vittoria contro la camorra grazie alla coraggiosa testimonianza di Joseph Aymbara ed all’azione decisa dei magistrati e delle autorità. Tanti gli interventi di coloro che

hanno voluto suggellare un ricordo tan-to doloroso: «Oggi siamo qui a ricorda-re la strage camorrista e razzista di 4

anni fa che proprio in que-sto luogo sparse sangue e 125 proiettili contro 7 corpi inermi di Ghanesi innocenti. Oggi siamo come attivisti, come volontari impegnati e

siamo contenti di avervi qui per fare una lezione un po’ diversa, senza professori, dove si impa-ra qualcosa dall’esperienza, da un luogo che non viene descritto in maniera appropriata, for-se perché non si ascoltano i diretti protagonisti cioè chi vive qui, così come successe 4 anni fa. Adesso pian piano cercheremo innanzitutto di fare un momento di commemorazione organiz-zato dai padri comboniani…».Queste le parole spese dalla promotrice e pre-

sentatrice della commemorazione, Domenica D’Amico, responsabile dell’ex canapifi cio Ca-serta, che introducono altri interventi e i canti che accompagnano dolcemente tutti coloro che sono riuniti fi ssando le foto dei defunti, abbelliti da fi ori e rosari. Viene il momento delle parole del prete che spiega la preghiera recitata in In-glese dal pastore Afroamericano, in rappresen-tanza alla comunità Ghanese:

Le parole che ha preparato il Rev. John per i nostri fratelli ed in nostri amici: «credo che la preghiera più vera e più autentica sia quella con cui si chiede a Dio di impegnarci e di esse-re responsabili dei fratelli che ci sono affi anco e quella che ci fa credere che le diversità sono proprio la bellezza della nostra umanità e che ci permettono di rendere nuovo questo mondo.Dio d’amore ascolta la nostra preghiera mentre ci ricordiamo l’anniversario della morte di que-sti fratelli; ti ringraziamo per le cose buone che hai fatto per noi e attraverso di noi; questi fra-telli sono venuti in questo paese cercando un mondo migliore ed oggi si riposano nelle pra-terie celesti, intercedendo per tutti i loro fratelli che qui stanno lottando per tronare ogni sera

a casa con un pezzo di pane. Preghiamo per coloro che hanno perso la loro vita innocente-mente senza che nessuno se ne sia accorto. Che questo anniversario possa essere un mo-mento di riconciliazione per tutti». Parla Christopher, un Ghanese che lavora a Castel Volturno e parla dei suoi fratelli , delle diffi coltà legate al lavoro, ai permessi di sog-giorno, al razzismo e ricorda le vittime conclu-

dendo con un messaggio di inte-grazione nel segno della legalità. Sono intervenuti per la prima volta le istituzioni con la presenza dei prefetti Antonio Contarino e Anna Manganelli in rappresentanza del Comune di Castel Volturno, Il Pre-fetto di Caserta, il Questore, Il PD locale con il segretario Giuseppe Scialla, Daniele Manzo in rappre-sentanza dell’associazione Anti-racket di Castel Volturno , Libera Caserta con Valerio Taglione, An-

tonio Casale del Centro Fernandez, i Giovani di Offi cina Volturno con Giancarlo Palmese e tante altre associazioni. Infi ne, interviene il pm della DDA di Napoli dott. Cesare Sirignano, protagonista della battaglia alla criminalità e soprattutto contro Setola:«Voglio immediatamente dire che provo una

certa emozione ed un certo dolore nello stare qui dopo quel giorno del 18 settembre del 2008 e pure avendo assolto in pieno il dovere di ma-gistrato, soprattutto di pubblico ministero, sia nel seguire le indagini che nella celebrazione del processo, e nell’assicurare alla giustizia i criminali di questo delitto, mi sento comunque parte di un sistema di una società che ha du-ramente offeso una comunità ed è per questo che il senso di questa mia partecipazione deve essere inteso come una vera manifestazione di solidarietà nei confronti di questa comunità che ha subito un duro colpo con la perdita di persone assolutamente estranee ai contesti criminali che pure esistono sul territorio anche di matrice purtroppo extracomunitaria e che ha visto la scomparsa di numerosi immigrati di gio-vanissima età. Quindi, la prima cosa che vorrei dire a tutti gli immigrati, è che lo Stato Italiano in questo momento rappresentato da me si scusa con loro per quello che è accaduto. Agli studenti che sono qui presenti non mi sento di affrontare questo tema sulla legalità con una predica sul rispetto delle regole perché in que-sto momento stiamo celebrando questo even-to che è stata una svolta nelle indagini contro Setola. Uno dei valori fondamentali è il rispetto della persona aldilà delle differenze religiose di sesso o di razza come dice la costituzione e questo evento fa rifl ettere su questo pilastro della società civile e dopo questa strage dob-biamo recuperare questo rispetto è proprio dopo questi fatti che questa consapevolezza deve crescere di più in noi». Tutti si stringono attorno al magistrato con un forte applauso, le sue parole risultano profonde e colpiscono, anche se, lasciamo questo posto con la tristezza nel cuore,ma consapevoli, noi giovani, di andare via arricchiti da un esperien-za che ci rende più forti.

DANIELE LA FATA

Pace agli uomini di buona volontà.

Come Arcivescovo anche del territorio Domizio desidero fare arrivare a tutti voi i miei più fervidi auguri per un Buon Natale e un Sereno Anno Nuovo 2009. Auguri ai Castellani, ai cittadini del vasto territorio, che si snoda lungo l’asse viario e verso il mare. È questa una grande realtà in cui sono presenti anche i grandi valori della famiglia, della affe-zione alle tradizioni culturali, umane e religiose, che hanno formato la storia e sostengono il vi-vere quotidiano. Non mancano diffi coltà econo-miche, derivanti dalla crisi economica mondia-le, ma anche da quelle situazioni congiunturali quali la perdita del lavoro e della serenità fami-liare e sociale. Abbiamo bisogno tutti di recu-

perare entusiasmo nella nostra vita quotidiana e di recuperare i motivi della speranza in una realtà nuova di umanesimo e di tempi migliori, più sereni. Vengo spesso e ben volentieri sul vostro territorio generoso e sofferto, dalle gran-di possibilità e dalle situazioni frammentate. È il lavorio che lentamente si compie per una realtà nuova che si esprime come laboratorio di cultura e di fede, di processi storici. Questi non sempre sono determinati dalla vo-lontà umana del singolo. Appare tuttavia la real-tà di bontà in tante persone semplici, dal cuore generoso e appassionato per la vita dell’altro. Con la collaborazione serena e costruttiva di tutti si possono togliere ostacoli e creare un cli-ma di serenità e di concordia sociale. L’episodio del 18 settembre scorso ha creato una crisi di coscienza, facendo emergere i di-versi problemi sottesi, le diverse sofferenze e drammi. La violenza stragista contro gli immi-grati, dettata dalla criminalità organizzata, ha seminato morte, paura, sconforto. Sono riemersi i problemi che da decenni sog-giacevano: camorra, racket, droga, prostitu-

zione, degrado morale, sociale, ambientale. Molte volte l’immigrazione dei poveri, dettata dalla fame e dalla fuga dalla guerra, è stata vi-sta come pericolo sociale, aggiungendo dolori a dolori. Anche senza gli immigrati il territorio domizio si troverebbe ad avere gli stessi pro-blemi, senza una soluzione credibile. I tempi di riscatto e di sviluppo verranno e sarà veramen-te meraviglioso poter ammirare e godere della bellezza del territorio. Il Natale è Cristo Signore che ha preso le sembianze dei poveri e si è fatto uomo per noi. Siamo tutti quanti eguali da-vanti a Dio, poveri o ricchi, bianchi o neri. Sia-mo chiamati ad amare, a donare, a riconoscere anche nell’immigrato il nostro fratello. «Ho avu-to fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero forestiero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, ma-lato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi…». In verità io vi dico: «tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me» (Mt 25, 35 – 36.40).Fervidi auguri di Buon Natale, di Pace e di Bon-

tà a tutti. Auguri di Sereno Anno Nuovo 2009 per tutte le famiglie, per tutti i poveri, per tutti quelli che rappresentano Cristo nella sofferen-za del vivere quotidiano.

Bruno SchettinoArcivescovo di Capua

Ero rimasto sorpreso per la Sua assenza alla commemorazione della strage del 18 settem-bre. Volutamente, era trapelato, che era impe-gnato altrove...conoscendolo, la cosa non mi c o n v i n c e -va... ed alla fi ne le mie preoccupa-zioni sono risultate fon-date. Monsignor S c h e t t i n o per non ve-nire a Castel Volturno era ovvio che

avesse un impegno molto grande, impegno, purtroppo, al quale ahimè nessuno può man-care. In Suo ricordo, e per testimoniare ugual-mente la Sua presenza alla commemorazione, pubblichiamo questa nota, che l’Arcivescovo-volle far giungere, attraverso il nostro giornale, a tutta la comunità castellana dopo la strage di S.Gennaro. Era indirizzata agli uomini di buona volontà...e resta attuale in tutta la sua umanità.

TOMMASO MORLANDO

Anniversario della strage di S. Gennaro

pace agli uomini di buona volonta’

i canti eseguiti dal coro del corteo nei pressi

come volontari impegnati e

siamo contenti di avervi qui per fare una lezione

affrontare questo tema sulla legalità con una predica sul rispetto delle regole perché in que-sto momento stiamo celebrando questo even-to che è stata una svolta nelle indagini contro Setola. Uno dei valori fondamentali è il rispetto della persona aldilà delle differenze religiose di sesso o di razza come dice la costituzione e questo evento fa rifl ettere su questo pilastro della società civile e dopo questa strage dob-biamo recuperare questo rispetto è proprio dopo questi fatti che questa consapevolezza deve crescere di più in noi

Il PM della DDA di Napoli Cesare Sirignano

Domenica D’amico

hanno voluto suggellare un ricordo tan-to doloroso: «qui a ricorda-re la strage camorrista e razzista di 4

L’Arcivescovo Bruno Schettino davanti l’ob ob exotic fashions, luogo della strage

pace agli uomini di buona volontaIl messaggio inviato da mons.

Schett ino, nel 2008, tramite Informare, ai citt adini

di Castel Volturno.

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SERVIZI SPECIALIinformare@offi cinavolturno.com

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Si apre con una cena mediterranea, fatta di commistioni tra sapori italiani ed etnici, un me-raviglioso progetto interculturale fondato su tre pilastri: Solidarietà, Gusto e Convivialità. Il 22 settembre a Castel Volturno, nel centro di accoglienza La Casa del Bambino gestita dai Padri Comboniani, uno chef d’eccezione pro-veniente da Roma e nuovo volontario dell’as-sociazione Jerry Masslo, sotto la dirigenza di Angelo, già cuoco dell’NCO (Nuova cucina organizzata), prepara ai suoi ospiti una cena a menu fi sso. La prima di una lunga serie per-ché, proprio nella Casa del Bambino, a breve aprirà un ristorante, gestito dagli stessi padri Comboniani, che proporrà ricette come quelle assaporate la sera del 22 in cui i piatti tipici italiani si bagnano nelle gustose salse delle popolazioni del sud. Una cena, un momento per stare insieme e rifl ettere ma anche un mo-mento da cui possono nascere nuove idee e progetti. «Forse», afferma Renato Natale, presidente dell’associazione Jerry Masslo, «ci saremmo aspettati una maggiore affl uenza ma comunque

la soddisfazione per questi progetti che la Jerry Masslo idea e attua giorno dopo giorno c’è ed è grande». L’associazione Casalese, insieme con i padri Comboniani, il centro Fernandes e tanti altri enti e comitati del territorio aversano, si presenta, in queste occasioni, come un’uni-ca grande famiglia che intende principalmente superare quella mentalità obsoleta e ingiusta che ci por-ta a stare alla larga dai “neri” mor t i f ican-dola proprio sul terreno culturale e dando una dimostrazione concreta della prosperità a cui una pacifi ca confl uenza tra le diverse cul-ture può portare. Quest’ iniziativa, inoltre, ha avuto l’importate scopo di aiutare i Padri nella gestione della Casa del Bambino e in quella

del futuro ristorante. Ciascun ospite , infatti, pagando una quota minima di 20 euro a per-sona, ha contribuito a far si che il ricavato delle spese andasse direttamente ai Padri e des-se un aiuto utile e materiale al loro impegno: quello di garantire ai bambini africani, giunti in Italia tra molti disagi, una solida istru-

zione che si traduce, poi, nella sicurezza di un futuro sereno e sicuro. Impegno estremamente im-portante ma che, come tale, richiede anche tante respon-sabilità.

FILOMENA DIANA

NCO per una Serata Mediterranea nella Casa del Bambino Per l’ennesima volta i cittadi-ni di Pinetamare ci segnalano lo stato di grande abbandono dell’ex Centro Sportivo di Pi-netamare. La struttura, come noto, è da anni ridotta ad un rudere in attesa che sia inte-ressata da lavori recupero, che purtroppo tardano a ve-nire. In passato i proprietari re-cintarono gli accessi con reti metalliche, ma le stesse sono state divelte e di conseguen-za l’area è accessibile a tutti. I cittadini residen-ti in zona lamentano che il luogo è diventato un ritrovo per ogni tipo di incontri, in particolare per la prostituzione, nonché per drogati e va-gabondi. Le condizioni di pericolo che rappresenta

il tetto sono evidenti (vedi foto). Si invita ad intervenire immediatamente per risolvere il problema in modo radicale, dando la priorità al risanamento di quest’area che è diventata altamente pericolosa.

GIANCARLO PALMESE PRESIDENTE CENTRO STUDI OFFICINA VOLTURNO

L’Intercultura dei sapori! L’ex Centro Sportivo di Pinetamare

ca grande famiglia che intende principalmente superare quella mentalità obsoleta e ingiusta

alla larga dai “neri” mor t i f ican-dola proprio sul terreno culturale e dando una dimostrazione concreta della prosperità a

tra molti disagi, una solida istru-zione che si traduce, poi, nella sicurezza di un futuro sereno e sicuro. Impegno estremamente im-portante ma che, come tale, richiede anche tante respon-sabilità.

Vergogna infi nita! Ci continuano a dire, negli incontri di legalità a cui parteci-piamo, che la stessa inizia dalle “piccole” cose, e che i cittadini devono denun-ciare... e allora? Cosa si aspetta ad intervenire? Questa è prepotenza bella e buona, nonostante vi sia la sede della Capitaneria di Porto a pochi passi... Questa è una denuncia pubblica. Chi ci risponderà? TOMMASO MORLANDO

E i cancelli continuano a restare chiusi…

Piscina ingresso “libero”

Questo CROOOOOOOOOOOOLLA!

“Hotel a 5 stelle”

Venerdi 12 ottobre 2012 presso la sede del centro Studi Of-� cina Volturno sita in Piazza delle Feste 7 tel.081 509 70 39, si terrà il primo incontro “Parliamo di Fotogra� a” con Antonio Ocone dello studio Fotogram, Viale degli Oleandri, 61 Pineta-mare 081/5093867. Quello di venerdì sarà il primo di quattro incontri programmati che inizieranno alle ore 19,30, per 10 persone a numero chiuso. Gli interessati possono iscriversi direttamente presso lo studio Fotogram. Il tutto è completamente gratuito.

PARLIAMO DI FOTOGRAFIA

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AMBIENTE E SOCIETÀ

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“Una nuova via”, quando i rifiuti sono una risorsa

Alcuni giorni fa mentre prendevo il caffè in un bar del centro storico, a pochi metri dal palaz-zo comunale, ho visto un dipendente comunale che giocava alle slot machine, intrattenendosi per più di quarantacinque minuti. Sicuro che fosse in servizio - il dipendente in questione ha questo “vizietto” e quotidianamente durante l’orario di servizio si allontana dal suo uffi cio sot-to gli occhi dei cittadini e dei suoi colleghi - ho chiamato i carabinieri. Solo per pochi secondi i militari non l’hanno preso in “fl agranza di reato”: si confi gura nella fattispecie il reato di “truffa ag-gravata ai danni del Comune” e “falso materiale in atto pubblico”, oltre ad un ovvio danno eraria-le. I carabinieri hanno raccolto le testimonianze dei presenti, acquisito il video delle telecamere presenti nel locale, verbalizzato la mia denuncia con allegate delle foto che, di nascosto, avevo fatto al dipendente e hanno inoltrato il tutto alla Procura di Santa Maria Capua Vetere. Da lì a poche ore tutto il centro storico sapeva dell’ac-

caduto, a conferma che nei piccoli centri urbani “una notizia un po’ originale non ha bisogno di alcun giornale, come una freccia dall’arco scoc-ca vola veloce di bocca in bocca” (cit. F. De An-drè). Alcuni commenti e giudizi dei cittadini di Castel Volturno non sono stati positivi nei miei confronti. Non mi aspettavo ovviamente degli elogi, ma sinceramente nemmeno delle critiche. Come mai? Come è possibile che un citta-dino che denuncia un malcostume diffuso nella pubblica amministrazione di cui il co-mune di Castel Volturno ne è un degno rap-presentante - il soggetto non è certo l’unico, sebbene il più palese - venga biasimato? «A nulla serve tanto resterà ancora lì a lavora-re, è solo un modo per colpire politicamente il fratello, sta cercando - il sottoscritto - solo visibi-lità per la sua candidatura a Sindaco», questi i commenti più diffusi. Altri invece hanno afferma-to che potevo evitare una simile “esposizione” e che di certo non spettava a me fare la denuncia, col rischio solo di avere qualche ritorsione!Per molti, quindi, il mio è stato un gesto “stru-mentale”, un’azione squisitamente politica. Nulla di tutto questo: in tempi non sospetti ho denunciato un altro dipendente per gli stessi ed identici motivi e quando ero consigliere co-munale più volte ho cercato di censurare questi comportamenti, sebbene senza risultati. Tutti, dal Sindaco all’ultimo collega consigliere, so-stenevano, come una sorta di assioma della

pubblica amministrazione, che le denunce o il fare “il caporale di giornata” non aveva alcun effetto reale su tali abusi, se non quello di ini-micarsi tutti gli altri dipendenti. Nessun dipen-dente, nemmeno il più lavoratore - e di questo ne sono convinto anche io - vuole un ammini-stratore che, come un carabiniere, lo controlla sul lavoro. Altro che pubblicità politica quindi. Se ho denunciato il dipendente è perché sono arrivato al limite della sopportazione e non ho minimamente pensato alle possibili critiche e alle conseguenze politiche su una mia eventua-le candidatura a Sindaco. È stata una reazione di “pancia”, istintiva e non ragionata, ma sono convinto di aver fatto la cosa giusta e lo farei altre mille volte. In questo periodo di crisi in cui il comune è in dissesto e i commissari stanno cer-cando di risanare la macchina amministrativa, i dipendenti dovrebbero fare uno sforzo in più. Invece assistiamo a questi illeciti. Ovviamente la gran parte dei dipendenti comunali sono one-sti e gran lavoratori ma è assurdo che nessuno di loro si ribelli alzando la voce a questo stato di cose. Perché non l’hanno denunciato i colle-ghi dipendenti? È una domanda che mi sono sempre chiesto. Le motivazioni, a mio avviso, possono essere tre: paura, connivenza e ras-segnazione. Paura di ritorsioni politiche perché i dipendenti spesso sono parenti o comunque sponsorizzati da amministratori che potrebbe-ro, se dovessero ritornare alla guida dell’ente,

Paura, connivenza o rassegnazione?

Presso la sede di Confi ndustria di Caserta, è stato presentato il progetto “Una nuova via”, promosso dall’associazione degli industriali con la collaborazione del Consorzio Ecop-neus e di Legambiente ed il coinvolgimento di soggetti istituzionali, il Comune di Caserta e, per la fase di raccolta, il Comune di Castel Volturno, e aziende private, quali la Tecnoevi-ronment scarl, Geos Environment, Sycorex spa, Asphalt Rubber e Tecnobeton. Fonda-mentale, inoltre, la partecipazione attiva dei vo-lontari di Legambiente, dell’ Associazione Cen-tro Studi Offi cina Volturno e la collaborazione della Polizia Municipale di Castel Volturno.L’iniziativa è stata fi nalizzata ad attuare il vir-tuoso recupero di pneumatici fuori uso su tutto il territorio casertano, nello specifi co di Castel Volturno, i quali, dopo un’ adeguata trasforma-zione in conglomerato bituminoso, sono stati utilizzati per asfaltare, un tratto di strada di viale Cappiello in Caserta. I pneumatici raccolti sono stati poi conferiti presso l’isola ecologi-

ca e successivamente trasportati all’impianto della Sicorex Ricer-che Italia Spa situata nella zona Asi di Te-verola dove vengono lavorati per essere trasformati in granuli e successivamente in un particolare asfalto inno-vativo, che si caratte-rizza per una migliore

fono-assorbenza, la maggiore durata, l’altissi-mo standard di sicurezza.Nel corso della conferenza stampa di presenta-zione il progetto è stato illustrato in tutte le sue sfaccettature dai suoi promotori.A moderare l’incontro, Antonio Arricale, ad-detto Uffi cio Stampa di Confi ndustria Caserta. Antonio Diana, Vice presidente Confi ndustria, dopo i ringraziamenti di rito ha spiegato che l’intento è quello di «creare una rete di imprese che possano, attraverso sistemi innovativi e quindi rispondere ai bisogni che abbiamo in ter-mini di collettività sul territorio. Abbiamo scelto Caserta perché, nonostante sono stati fatti dei passi avanti, ancora soffre di carenze ambien-tali e quindi noi abbiamo promosso questa ini-ziativa per far capire alla comunità casertana che i rifi uti possono essere una grande e profi -cua risorse se utilizzati in maniera adeguata».Pio Del Gaudio, Sindaco di Caserta, ha poi aggiunto quanto si importante attuare una cor-retta raccolta differenziata ed il riciclaggio dei

materiali, in sinergia con gli enti e le imprese, al contempo facendo una giusta informazione e una campagna di sensibilizzazione nelle scuole. E poi intervenuto l’Ing. Giovanni Corbetta, Direttore generale di Ecopneus, il consorzio nazionale deputato alla raccolta delle gom-me, il quale, con un intervento più tecnico, ha spiegato che «con questa iniziativa si fa vedere cos’è la Green Economy e cioè gestire appropriatamente i rifi uti, non lasciarli sepolti e quindi governarli, non danneggiare l’ambiente o il territorio o la salute delle persone ma ad-dirittura creare posti di lavoro, occupazione e investimenti gestendo il rifi uto».Anche Roberto Quaranta, Presidente di Tec-noenvironment, consorzio locale, ha precisato che «il materiale inutilizzato è una risorsa». Inoltre ha aggiunto «mi ha fatto piacere par-tecipare attivamente alla raccolta ed essere testimone personalmente dell’ardore e dell’ ottimismo delle associazioni locali che cre-dono nella rinascita del proprio territorio e questa esperienza mi ha dato un’emozione forte e mi ha insegnato delle cose, aldilà del mio obiettivo di dare successo a questa iniziativa nobile e virtuosa è quello che il territorio esprime forze giovani che danno ottimismo a noi adulti e in particolar modo mi complimento con i ragazzi di Offi cina Volturno per l’amore che ci hanno messo in questa iniziativa».

GIANCARLO PALMESE E FABIO PARADISONE

Era stata fi ssata al 7 settembre 2012 l’en-trata in vigore del decreto legislativo del Ministero dell’ambiente che da attuazione ad un sistema integrato per la gestione e lo smaltimento dei Pneumatici fuori uso (PFU). Il progetto mira alla formazione di una corretta economia del riciclo e Il con-sorzio ECOPNEUS, creato dai principali produttori di pneumatici operanti, in base all’articolo 228 del decreto del 3 aprile 2006,

sceglie di svolgervi un ruolo di primo piano fi rmando, nella scorsa primavera, un proto-collo d’Intesa con l’Agenzia delle Dogane per la lotta al traffi co illecito dei pneumatici fuori uso. L’artico-lo 228 è alla base del decreto dell’ 11 aprile 2011 il quale da avvio al sistema naziona-le di recupero e gestione dei PFU; sistema che verrà attuato uffi cial-mente a partire dal 7 settembre di quest’anno. Così, proprio la mattina del giorno 7, a partire dal comune di Castel Volturno, è cominciata la raccolta degli pneumatici fuori uso. L’operazione ha circoscritto l’intera zona con tappe in Vil-

laggio Coppola e in altri territori dei dintorni dopodiché il materiale raccolto e destinato alla triturazione è stato depositato nell’isola ecologica del comune di Castel Volturno. Tale materiale, grazie al protocollo d’inte-sa fi rmato da Confi ndustria Caserta, sarà successivamente utilizzato, a fi ne mese, per asfaltare una strada della provincia con bitume ricavato proprio dal trattamento di riciclo dei PFU. Seguendo, così, l’obietti-

vo del “Green public procurement” (racco-mandazione legge che stabilisce l’utilizzo di una percentuale di pro-dotti ricavata dal riciclo di materiali nella co-struzione di opere pub-bliche), l’articolo 228 defi nisce la respon-sabilità dei produttori e importatori di pneu-matici obbligandoli ad organizzare su tutto il territorio nazionale un

sistema di raccolta e gestione dei PFU. Questo comporterà lo stabilimento, sull’ac-quisto di un nuovo pneumatico, di un con-tributo ambientale che sosterrà i costi di

lavorazione sui PFU. Tale contributo non sarebbe, tuttavia, una vera e propria tas-sa in quanto il costo, oltre a essere com-pletamente trasparente perché indicato

Castel Volturno, inizia la raccolta degli PFU

Offi cina Volturno e Legambiente Casapesenna

Presso la sede di Confi ndustria di Caserta, è

ca e successivamente trasportati all’impianto della che Italia Spanella zona Asi di Te-verola dove vengono lavorati per essere trasformati in granuli e successivamente in un particolare asfalto inno-vativo, che si caratte-rizza per una migliore

fono-assorbenza, la maggiore durata, l’altissi-

Da Dx verso Sx: Roberto Quaranta, Antonio Di-ana, Pio Del Gaudio e Giovanni Corbetta

Dimitri Russo nella sede di O.V.

“vendicarsi” con spostamenti arbitrari da un uffi cio all’altro. Connivenza, perché un sistema del genere dove un dipendente decide come, quando e se lavorare fa un po’ comodo a tutti. Rassegnazione, perché consapevoli che a nul-la serve ribellarsi o denunciare e che in fondo l’Italia funziona così. Non condivido nessuna di queste motivazioni e se l’apparato amministrati-vo, come l’intero territorio, ha raggiunto il fondo è anche per questa mentalità distorta e omerto-sa. Spero comunque che questo gesto faccia scuotere le coscienze di quei tanti dipendenti onesti e cittadini che, sono convinto, hanno rag-giunto anche loro il limite della sopportazione.

DIMITRI RUSSO

nella fattura, sarebbe in effetti un costo non aggiuntivo in quanto, fi no ad oggi, lo stesso veniva inserito nel prezzo del ser-vizio di sostituzione. Ma, contributo o non, l’iniziativa avviata dal decreto del Ministero Ambientale è senz’altro lodevole e soprat-tutto necessaria per gli enormi problemi ambientali che si verifi cano, con conse-guenze gravissime, nella nostra nazione e, difatti, molto demoralizzanti sono stati i dati riportati lo scorso anno, in tutta Italia, da Legambiente (208 discariche abusive di PFU per un estensione complessiva di 882 000 metri quadri e ben 16 regioni coinvolte nel loro traffi co illecito). FILOMENA DIANA

sceglie di svolgervi un ruolo di primo piano

vo del procurement” mandazione legge che stabilisce l’utilizzo di una percentuale di pro-dotti ricavata dal riciclo di materiali nella co-struzione di opere pub-bliche), l’articolo 228 defi nisce la respon-sabilità dei produttori e importatori di pneu-matici obbligandoli ad organizzare su tutto il territorio nazionale un

sistema di raccolta e gestione dei PFU.

Page 9: Informare Ottobre 2012

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CULTURA, SPORT E SOCIETÀ informare@offi cinavolturno.com

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Un Napoli vincente

Protesta dei cittadini di Ischitella

Come la potenza dell’acqua infranta sugli scogli, come un’onda che travolge e trascina con sé quel che trova sulla sabbia, il Napoli può essere paragonato ad un mare di spettacolo,

gol ed emozioni. L’inizio di campionato comincia col botto: tre vittorie e un pareggio che consentono agli Azzurri di condividere il primo posto con la Juventus. Una squadra compatta negli schemi e nella testa, capace di guadagnare punti importanti contro pretendenti al titolo, quali Fiorentina e Lazio. Il carattere mostrato è il segno di un volontà matura che cresce con le ambizioni e le intenzioni individuali che si fondono con quelle del gruppo. E la forza del Napoli consiste proprio nell’avere gente che guarda la stessa strada e non cerca di intralciare il cammino dei compagni. Mazzarri è il fi ltro di ogni emozione e riesce a gestire i cali fi sici e morali dei suoi calciatori perché da loro cerca e pretende sempre il massimo della concentrazione affi nchè si possano raggiungere grandi traguardi come lo scudetto. La difesa risulta migliorata rispetto all’anno scorso: sono solo due i gol subiti in quattro partite. L’attacco invece è il fi ore all’occhiello di questa squadra, la zona di campo dove magia e fantasia sono protagoniste di uno spettacolo che infi amma i tifosi, e attori come Cavani, Pandev, Insigne e Vargas rendono unico il proprio repertorio. Gli Azzurri contano in campionato undici gol fatti. Cinque sono di Cavani, c a p o c a n n o n i e r e momentaneo della Serie A. Il Matador che ha raggiunto settantadue gioie, quante le emozioni. Centouno partite in maglia azzurra ed estrema voglia di non fermarsi. Rasenta prima record e poi li abbatte. Sfi ora

l’infi nito per fi nire gli avversari. Potente ma leggiadro, elegante, vincente e demolente. Riesce a conciliare fattori contrari che coesistono nel suo essere. Emozione indefi nita di un’ ermetica poesia che con pochi passi riesce ad esprimere valore e morale. Il sacrifi cio è quello dei grandi uomini; i gol quelli dei grandi calciatori. Unico, attraccato al cuore di Napoli, naviga in una distesa di immenso calore affettivo, umanitario, di stima professionale e morale. Pochi come lui. Insigne e Vargas mania- Il Napoli si presenta in Europa League con un elegante smoking da grande squadra: rifi lati quattro gol agli svedesi dell’Aik Solna e la tripletta di Edu Vargas fa ruggire il cileno e cancellare ogni critica su di lui. L’utilizzo delle seconde linee risulta azzardato ma effi cace e il binomio Insigne-Vargas è la somma di una fresca e giovane mentalità di gioco, capace di far brillare la zona offensiva con estro e gol. Lo scugnizzo di Frattamaggiore è il nuovo beniamino dei tifosi che con i suoi dribbling, numeri e magie ha fatto breccia nel cuore dei napoletani. Protagonista in Europa ma anche in campionato: il primo gol in maglia azzurra arriva con freddezza nel 3-1 rifi lato al Parma al San Paolo. Sostituire il Signor Cavani per segnare dopo pochi minuti è un evento che mai dimenticherà. Troverà ancora spazio chi fa parte del turn-over: giovedì 4 ottobre in Olanda col Psv per dare un’ulteriore conferma che il Napoli ha voglia di far bene e soprattutto di vincere. Occhio Europa che il Napoli non scherza...

FABIO CORSARO

[email protected]

“Dal Recupero Ambientale al futuro della Nostra Città…”

L’opera dell’uomo spesso non guarda alla salute del cittadino e al rispetto del territorio:

“Cantarella, Triglione, Agnena”.

Il Mare e la Rinascita del Litorale Domizio: Quali Soluzioni Possibili !!! Venerdì 12 Ottobre, ore19:30

Auditorium - Parrocchia di San Nicola.Il benessere del territorio Mondragonese è intimamente e assolutamente legato al

benessere della nostra stessa vita!Modera

Antonio Maria Mira Caporedattore “Avvenire”

Interverranno:

CHIAVAZZO Giancarlo Resp. Scientifi co Regionale LEGAMBIENTE.

MORLANDO Angelo Ing. Idraulico Centro Studi “Offi cina Volturno”.

MARFELLA Antonio Oncologo Istituto Nazionale dello studio e

cura dei tumori “G.Pascale”.CEGLIE Donato

Magistrato di Cassazione (con funzione di sostituto procuratore di

Napoli)LANGELLA Don Lorenzo Referente LIBERA

MondragoneVASSALLO Massimo

Fondazione “Angelo Vassallo”Tavola Rotonda Pd

On. Stefano Graziano

(Camera dei Deputati)On. Pina Picierno

(Camera dei Deputati)On. Nicola Caputo

(Consigliere Regionale)On. Lucia Esposito

(Consigliere Regionale)Avv. Giuseppe Stellato

(Capo Gruppo Pd Provinciale)Gruppo Consiliare Pd Mondragone

Dario Abbate (Segretario Pd Provinciale )

CIRCOLO PD [email protected]

Via Paolo Borsellino, 6 - MondragoneSegretario Cittadino

Aristide Papa

Fabio Corsaro

La foto da sola, desolatamente, rappresenta l’ennesima inerzia e strafottenza che viene ri-servata al nostro territorio. I giovani di Offi cina Volturno denunciano, che a distanza di mesi, questa strada resta ancora chiusa alla viabilità creando seri problemi agli abitanti di Ischitella, oltre ai gravi danni procurati ai commercianti in zona. Gli stessi ci hanno tempestati di telefo-nate affi nchè noi intervenissimo; per decenza, preferiamo non pubblicare ciò che per dispera-zione ci hanno riferito. L’Ente per competenza è la Provincia di Caserta, ma fi nora la situazio-ne è completamente ferma, ci si augura che il Commissario Contarino, con immediatezza solleciti per una soluzione in tempi tecnici brevi. Noi, come Informare, cercheremo di intervenire direttamente anche con il presidente della pro-vincia Zinzi F.P.

L’estate non è mai fi nita all’Hyppo Kampos dove, anche a Settembre inoltrato, la spen-sieratezza delle ferie si è fatta ancora sentire con semplicità ed immaginazione. Ed è proprio di queste due qualità che si parlerà in questo articolo che descrive LA GUERRA DEI CON-TINENTI, un’iniziativa dello staff del Resort. I giochi estivi si sono celebrati alle 12.00 dell’8 Settembre e si sono chiusi con tanto di festa alle 18.30 del 19 Settembre. Il programma di queste Olimpiadi nostrane tenutesi all’interno di tutta la proprietà del Resort ha compreso: corsa ad ostacoli “disturbata” , in cui i corridori dovevano inscenare delle gag divertenti invece si saltare gli ostacoli, mentre i membri delle altre squadre disturbavano il loro percorso con degli spruzzi-ni; lotta grecoromana di pollici; staffetta dei pe-dalò; ping pong; lancio della ciabatta, in cui un sandalo ha sostituito il classico peso; telo vol-ley, la variante del beach volley in cui al posto delle mani venivano utilizzati dei teli da mare; staffetta 6x50 con la banana, in cui il tipico frut-to giallo ha sostituito il normale testimone. Un

programma, quindi, molto simpatico e vario ma soprattutto estremamente accessibile in quan-to particolarmente economico, ( solo 10 Euro a persona) e molto fl essibile (nessun limite di età per i partecipanti e nessun obbligo di parte-cipare ai giochi). L’organizzazione dell’evento compresi arbitri di gara, animatori e il resto del-lo staff è stato impeccabile ed il divertimento è stato tantissimo, grazie anche alla fantasia dei creatori dei giochi che hanno saputo reinventa-re alcuni c l a s s i c i sport o di-scipline in modo da a u m e n -tare la goliardia. Alla fi ne di un’e-stenuante battaglia a colpi di risate e

di dimostrazioni di forza ed astuzia la vincitrice indiscussa è stata la squadra America che ha saputo imporsi per quasi trenta punti dalla se-conda classifi cata e si è aggiudicata il premio in denaro di 500 Euro. Dopo questo evento così gioioso e ben gestito non possiamo dire altro se non “Complimenti Hyppo Kampos, aspettiamo con trepidazione i nuovi fantasma-gorici eventi!” DANIELE LA FATA

L’estate non è mai fi nita all’Hyppo Kampos programma, quindi, molto simpatico e vario ma di dimostrazioni di forza ed astuzia la vincitrice

Le piccole olimpiadi dell’ Hyppo Kampos

La RUNNING NIGTH PINETAMARE 2012 partita dal negozio LEGEA, al centro del Vil-laggio Coppola, è stato un successone: quasi cento partecipanti di varie età, da 15 anni a più di 60 anni! Noi di Offi cina Volturno abbiamo voluto inter-vistare il Presidente dell’ Associazione com-mercianti Pinetamare, Agostino Marchesa-no, vera anima di queste iniziative, dove viene curato anche il minimo particolare, come la sicurezza dei partecipanti garantita dalla vigi-lanza della M&P Security .Come le è venuta in mente l’idea di questa manifestazione? Ci parli un po’ della maratona. «La maratona è organizzata dall’associazione ed è il proseguimento dell’August Fest, consi-ste in 6 km di percorso, dalle torri orientali fi no a Fontana bleau e ver-ranno premiati uomini, donne, under 15 e over 40 ed abbiamo addirittura un over 60, il nostro affe-zionatissimo Sig. Giulio Cordua, quindi un even-to senza limiti di età che vedrà diversi vincitori in base alle fasce di età». Come è riuscito a coin-

volgere tutte queste

persone?«La maggior parte delle persone che sono venute a correre stasera sono tutte persone del Villaggio che vogliono stare insieme e fare qualcosa di bello e salutare in più credono for-temente nella rinascita di queste terre».La Running Night Pinetamare Prima Edizione si e’ conclusa con i seguenti risultati:- Primo Posto Categoria Uomo: Marco Formisano n° 9 - Primo Posto Categoria Donna: Simona Gangheri n° 34 - Primo Posto Categoria Under 15: Andrea Curcio n° 15- Primo Posto Categoria Over 40: Antonio Pellegrino n° 52

FABIO CORSARO

La Running NightLa Running NightPinetamare 2012

donne, under 15 e over

Cavalcavia di Ischitella ancora chiuso!

PD di Mondragone: priorità all’ambiente!

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ARTE CULTURA E UTILITA’

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Riparte l’anno accademico anche del Centro Studi Danza Il Calicanto, che quest’anno raggiunge il più che lusinghiero traguardo dei 38 anni di attività. Da due anni la scuola è ritornata a svolgere la propria attività artistica presso la storica sede di viale del Calicanto in Pinetamare, alle spalle di Piazza delle Feste, dal quale ha avuto origine il suo nome. I corsi inizieranno Lunedì 1 ottobre. La direzione ha previsto signifi cative agevolazioni per tutti gli allievi e le allieve che si iscriveranno entro il giorno 15 Ottobre. Le

discipline che potranno essere svolte presso il Centro Studi sono la danza classica, la danza moderna, l’hip hop, i balli caraibici, i balli latino americani, l’aerobica e la ginnastica per signore. Il corpo docente è composto da maestri altamente qualifi cati, tutti diplomatisi regolarmente nelle discipline insegnate ai loro allievi. Essi sono Marta Russo, Mario Crocetta, Ersilia Russo, Emilia Falconetti e Lorenzo Falconetti.

GIANCARLO PALMESE

Calicanto: riparte l’anno accademico

Donata una TV alla scuolaGiovani emergenti crescono!

I commerciantidi Piazza Vittorio Emanuele

del Centro Storico

GIOIELLERIA PICONE

di Sarah e Alessandra* * *

MACELLERIARUSSO DOMENICO

Sede Legale: Via Zaccagnini snc,

81050 Francolise (CE) Fraz. S.Andrea del PizzoneTel. 0823.502045 - 502053

Fax 823.502079 - 502963

I commercianti di Piazza Vitt orio Emanuele del

Centro Storico***

MACELLERIA RUSSO DOMENICO

Quando ho incontrato Emilia Tamburino per la prima volta il mio primo pensiero è stato che avrei dovuto intervistare una modella di 21 anni con un’esperienza enorme. Ho temuto che avrebbe potuto mettermi in soggezione ma sono stato lieto in seguito di scoprire che in realtà Emilia è una ragazza semplice e come qualunque sedicenne segue i suoi sogni con la purezza di una serena adolescente ma con la professionalità di una vera modella. Come ci si sente ad essere una modella alla tua età?Ovviamente non è da tutti esserlo a 16 anni.

Non mi ritengo una professionista ancora completa data comunque la mia giovane età ma ho comunque un certo bagaglio di esperienza.Come ti sei avvicinata al mondo della moda?Ho iniziato a 3 anni con le prime sfi late, poi ho affrontato diversi concorsi perché sono trampolini di lancio, danno modo di farti notare e poi da lì ho conosciuto tante persone che mi hanno aiutato a farmi strada nel mondo della moda. Dall’inizio delle prime sfi late da spiaggia ora sono appena tornata da due concorsi a Roma ed in Calabria ed ho ottenuto rispettivamente il secondo e terzo posto.Riesci a conciliare bene carriera e scuola?Sì fortunatamente vado bene a scuola a volte è un po’ diffi cile a causa delle assenze, ma quando torno riesco sempre a ritrovare il ritmo scolastico. I tuoi genitori ti sostengono in questa scelta?Sì, molto anche perché mia madre è da sempre una grande appassionata di moda ed anche lei da giovane sfi lava e quindi io sto continuando il suo sogno. Quali sono i tuoi progetti futuri, sia didattici che professionali?

Cari lettori di INFORMARE oggi parliamo di un fi lm con cast stellare, storia da brivido e fama internazionale e decennale: 007 – SKYFALL.TRAMA: Dopo il totale fallimento di un’operazione a Istanbul, James Bond risulta disperso e viene presunto morto. Nel frattempo, a seguito di una fuga di notizie, le identità di tutti gli agenti operativi dell’MI6 vengono pubblicate su internet ed il governo britannico chiama M a risponderne. Quando è lo stesso servizio segreto ad essere attaccato, la ricomparsa di Bond dà a M il pretesto per rintracciare Raoul Silva, un pericoloso criminale con delle questioni personali aperte con entrambi. Seguendo una traccia che lo aveva portato da Londra al Mar Cinese Meridionale, Bond vede la sua lealtà messa a dura prova da dei segreti sul passato di M.COMMENTO: Il prodotto, dai trailer che hanno impazzato sul web, promette molto bene. Per coloro che non hanno visto i due episodi precedenti della saga ma conoscono la raffi nata spia Inglese (ora biondo e dal grilletto facile) ricapitoliamo sinteticamente la trama: in 007 – CASINO ROYALE. Nel secondo fi lm di questa

rinnovata serie storica, 007 – QUANTUM OF SOLACE, James Bond cerca vendetta per la morte della sua amata Vesper, uccisa nel fi lm precedente e intanto scopre nuove verità spaventose sull’organizzazione criminale nota come Quantum, sventando anche un colpo di stato del terribile Generale Medrano aiutato dallo spietato traffi cante di risorse, Dominic Greene. Così giungiamo all’ultimo episodio (per ora) in cui sembra che ci sarà la resa dei conti con nemici molto più agguerriti e preparati di prima per il nostro James Bond. GENERE: Azione, ThrillerREGISTA: Sam MendesUSCITA PREVISTA: 31/10/2012

D.L.F.

Il mese di Settembre, come noto, è il periodo che segna l‘inizio delle scuole e quest’anno, per molti istituti, ci sono stati non pochi pro-blemi (restauri, accorpamenti, slittamenti per l’apertura delle classi) ma non per l’Istituto Eu-ropa che, ormai da 24 anni, continua a donare ai bambini allegria, formazione ed educazione. Ritagliando un po’ di tempo per noi, la coor-dinatrice Rosa Conte ha risposte ad alcune nostre domande:Come è iniziato l’anno scolastico? Ci illustri i servizi didattici che l’Istituto Europa offre ai bambini e alle famiglie?«L’Istituto Europa, da 24 anni, profonde sem-pre la massima professionalità nei servizi che offre alle famiglie ed ai loro piccoli, grazie ad attività vantaggiose, sia in termini economici che educativi. Infatti, nonostante la crisi, viene ancora oggi garantito al 100% il funzionamento delle attività didattiche a tempo pieno, come le lezioni di Inglese, Francese, Spagnolo, Latino, Informatica, Educazione Musicale, con l’utiliz-zo di strumenti per la pratica immediata, che è al contempo istruttiva e divertente, Educazione Fisica, con l’organizzazione di tornei di calcetto e pallavolo, Educazione Artistica ed Educazio-

ne Ambientale. Quest’ultima è stata mo-tivo di attenzione nell’anno scolastico, in quanto abbiamo fatto sì che i nostri alunni prendessero maggior coscienza del rispetto dell’ambiente, con impegno e solidarietà, facendo dei sopralluoghi sul territorio. Noi crediamo che nessuno meglio dei ragazzi possa parlare agli altri di temi scottanti e complessi come quelli dell’equilibrio ecologico. Sappiamo che le rappresentazioni tea-trali dei vostri alunni sono ben organizzate e la vostra struttura è ben disposta per le attività extrascolastiche». Può parlarci meglio di tale aspetto?«Per quanto concerne i nostri spettacoli tea-trali, tra essi le stupende rappresentazioni di SCUGNIZZI, PETER PAN, PINOCCHIO e L’O-DISSEA, posso dire che noi coordinatori diamo grande importanza all’educazione all’immagine ed alla fantasia con le proprie diversifi cate for-me, come il teatro appunto, ma anche il cinema o le arti pittoriche; queste attività, unitamente ad altre cose bellissime, come le nostre gite, le nostre escursioni ed i nostri scambi cultu-rali (ricordiamo che siamo l’unica scuola con

scambio diretto con una scuola Americana) ci aiutano a comprendere meglio i ragazzi e la società in cui essi vivono. Eguale importanza diamo all’educazione fi sica, ed è per questo che siamo dotati di un ampio giardino per le le-zioni di ginnastica base, parco giochi e campo di calcetto». Oltre alle attività svolte durante il periodo scolastico, organizzate eventi an-che nel corso delle vacanze estive?«Sì, l’Istituto Europa è aperto il mese di Luglio per la colonia estiva con animazione, acqua-scivoli, piscine gonfi abili e tornei, al fi ne di offrire ai nostri alunni una vacanza splendida e sicura, sotto la continua e attenta vigilanza delle nostre insegnanti».

VINCENZO LO CASCIO

In una calda serata di inizio Settembre, e fra luci, rinfreschi e buffet, ha aperto i battenti la Dream Dance Academy di Carla Colinet, che tanto gentilmente ci accolti e ci ha concesso in esclusiva una piccola intervista. Quando ha cominciato ad interessarsi della danza e come è avvenuto il suo percorso di formazione artistica?«Ho iniziato a 7 anni ad interessarmi alla dan-za poi in seguito mi sono diplomata ed ho con-tinuato a studiare».Nella sua accademia si pratica solo danza classica?«No, anche ballo moderno, contemporaneo, latino americano, ecc. Ma soprattutto voglio puntualizzare che non si parla di scuola di danza, ma di accademia vera e propria, e che quindi abbraccia tutte le arti anche, ballo e re-

citazione». Lei sa quanto noi di INFORMARE siamo fi eri di iniziative che diano più valore al nostro territorio e l’idea di un’accademia di danza rientra senza dubbio in una pro-spettiva positiva in tal senso. «In un certo senso è anche per questo che è stata chiamato così la mia ac-cademia cioè Dream appunto sogno». Avete progetti futuri?«Sì, ce ne sono davvero tanti ma per ora sono tutti segreti». La serata si conclude con delle foto alle insegnanti, alle amiche, agli amici, alle piccole allieve ballerine ed alle rinnovativissime sale da ballo. Tra gli invitati notia-mo un ospite di tutto rispetto, Cor-

rado Taranto il nipote del mitico Nino Taranto, venuto per dare la sua lodevole benedizione ed il suo augurio per il buon andamento di que-sta accademia di ballo da sogno.

DANIELE LA FATA

Una scuola all’avanguardia

Inaugurazione Dream Dance Academy

Cinema di Informare

Finito il liceo mi vorrei trasferire a Roma per conciliare entrambe le cose, perché le capitali della moda sono Roma e Milano. Vorrei studiare marketing pubblicitario anche per tenermi vicino a questo mondo in cui vorrei continuare la mia carriera di modella ed un giorno spero di sfi lare per grandi marche come Dolce e Gabbana.Emilia è stata immortalata sulla rivista FREETIME e COSì; ha partecipato alla sfi lata UIM AWARDSGIVING GALA 2012 e alla terza edizione del premio alla carriera “Sinfonie d’autore”; è stata testimonial insieme ad i giocatori del Napoli per la SSC Napoli Spring Summer Collection 2012. Insomma questa carriera così precocemente lanciata di questa giovanissima bellezza nostrana fa capire quanto sia importante dare valore al nostro territorio capace di sfornare gioielli simili che valgono la pena di essere esportati in campo nazionale ed anche all’estero. DANIELE LA FATA

L’istituto comprensivo di Pinetamare ha ricevuto stamattina un monitor/tv donato dalla Electra Cordua Service di Giulio Cordua e dall’Assocommercianti Pinetamare. Alle fasi della consegna, del trasporto e dell’installazione hanno partecipato

attivamente e cordialmente la preside, dott.ssa Fabozzi, il direttore amministrativo professore Antonio Papa e la docente Anna De Franco, con la presenza degli addetti alla scuola che hanno seguito tutte le attività.

FABIO PARADISONE

Estate all’Istituto Europa

Nella foto: Prof. Antonio Papa, Giulio Cordua, Raffaele Cordua e i tecnici Gennaro Scotti ed Ernesto Dionisio

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UTILITÀ, SEGNALAZIONI E DIRITTOinformare@offi cinavolturno.com

Per il tuo sostegno chiama il 331.5907602 - 081.5097039

IL DIRITTO:Qualunque intervento eseguito su un’opera di per sé già abusiva non può qualifi carsi come di manutenzione o di ristrutturazione, e quindi immune da censure penali, perché questi ul-timi interventi, come si desume chiaramente dalle defi nizioni offerte dall’articolo 3 del d.p.r. 380/2001, presuppongono la preesistenza di un organismo edilizio che sia stato autorizzato secondo i crismi pre-visti dalla legge. E’ quanto ha stabilito, con un importante sentenza del 19 giugno - 31 agosto 2012, n. 33544, la Terza Sezione della Suprema Corte di Cassazione. I giudici di legittimità fanno rilevare che siccome “l’immobile è totalmente abusivo, come il manufatto pre-esistente nel caso di specie, lo stesso deve essere ritenuto giuridi-camente inesistente e gli interventi di completamento del medesimo manufatto non possono mai consid-erarsi di manutenzione o di ristruttur-azione, assumendo invece rilevanza autonoma ai fi ni dell’integrazione di un nuovo reato edilizio.”

Omesso versamento IVA:nessun reato se l’azienda è in crisi per mancato

recupero dei crediti.

Assolto dal reato di omesso versamento IVA [1] l’imprenditore che dimostri che il mancato pagamento non è dipeso da propria volon-tà, bensì da una crisi di liquidità dell’azienda, crisi determinata dalla mancata riscossione dei propri crediti. Il delitto scatta – ricordiamolo – nel caso in cui il debito con l’erario

per l’Imposta sul Valore Aggiunto superi 50.000 euro. Secondo il Tribunale di Firenze [2], tuttavia, è anche necessaria la volontà di evadere l’impo-sta. Pertanto, l’imprenditore che riesca a dimostrare di essersi trovato in crisi fi nanziarie per il mancato recupero dei pagamenti dovutigli dai propri clienti potrà essere assolto dal relativo procedimento penale. L’ipotesi più classica è quella dell’azienda che emette, nei confronti di un’altra azienda, una serie di fatture di cospicuo valore (e, quindi, con proporzionali ed elevati importi di Iva), fatture che poi non le vengono pagate. La colpa del mancato rispetto degli obblighi con l’erario, in casi come questo, non è del contribuente, ma anche e soprattutto della società debitrice che non è stata adempiente all’obbligazione. Pertanto l’imprenditore va assolto perché il fatto non costituisce reato.[1] Art. 10 ter, d.lgs. 74/2000. - [2] Giudice dott.ssa Paola Belsito.

Iva “per cassa”: il nuovo regime aiuta le piccole imprese Il regime contabile dell’Iva “di cassa” [1] (regime grazie al quale l’imposta diventa esigibile al momento dell’incasso dei corrispettivi da parte dei clienti) potrà essere adottato dai contribuenti con un volume d’affari annuo non superiore a due milioni di euro. La nuova norma, contenuta nel c.d. Decreto Crescita [2], modifi ca la soglia di fatturato precedentemente fi ssata a 200 mila euro. In particolare, in relazione alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi effettuate nei confronti dei soggetti che agiscono nell’esercizio dell’impresa, l’Iva sarà esigibile al momento dell’incasso dei relativi corrispettivi; analogamente, il diritto alla detrazione dell’Iva sugli ac-quisti di beni e servizi potrà avvenire solo al momento del pagamento dei corrispettivi dovuti. Il differimento dell’esigibilità dell’imposta incontra il limite temporale di un anno dal momento dell’effettuazione dell’operazione: ciò signifi ca che, in ogni caso, l’imposta diventerà esigibile qualora, entro un anno dall’emissione della fattura, non è stato incassato il corrispettivo. Tale limite non trova applicazione nel caso in cui il committente/cessionario sia stato assoggettato a procedure concorsuali. La data di applicazione del nuovo regime non è immediata; dovrà essere individuata con apposito decreto del ministro dell’economia da emanarsi entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione [3]. [1] Art. 7 D.L. 185/2008 - [2] Art. 32-bis D.L. 83/2012 - [3] L. 134/2012

Questa è da raccontare: vinco una causa contro l ‘Equitalia sede di L’ Aquila, il Giudice liquida le spese legali in € 600 circa, che con il precetto diventano 1600 - ho sostenuto varie trasferte Napoli / Sulmona / L’Aquila - Rice-vuta l’ intimazione di pagamento il 06/06/12, a fi ne Agosto non mi avevano nemmeno contat-tato... ma come ?!! L’ Equitalia dopo sessanta giorni che ha consegnato una cartella esatto-riale anche di 100 € mette le ganasce alla auto dei contribuenti, e poi non paga quando è lei ad essere debitrice? che tipi, eh... ? recatomi alla sede di L’ Aquila, mi è stato candidamen-te risposto «stavamo traccheggiando con il Comune di Roma che era parte in causa... e la competenza a pagare è della sede di Pe-scara...». Ma sì, certo, ve l’ immaginate uno di noi che, di fronte ad un esattore, risponde «mi scusi, ma sto traccheggiando con mio fratello

per decidere chi di noi deve pagare , e poi l’ au-torizzazione al pagamento la deve dare il nostro papà!?». Possiamo esser certi che l’ esattore non aspetterebbe né il fratello né il papà... Ma non contenti di questo teatrino burocratico, all’ Equitalia hanno fatto di più: per evitare la “vi-sita” dell’ Uffi ciale giudiziario hanno spedito un assegno di 600 € al sottoscritto – fi nalmente - ma l’ altra metà dell’ importo dovuto?. Sem-plice, l’ hanno eliminata perché hanno ritenuto la somma non giustifi cata ed arbitrariamente da me chiesta! Quindi, l’ Equitalia decide da sola, senza anda-re davanti ad un giudice come siamo costretti a fare noi comuni mortali, di auto ridurre un proprio debito, e di riconoscere al legittimo creditore – in questo caso il sottoscritto - solo quanto da essa ritenuto congruo... quindi, allo stesso modo, la società di riscossione dovreb-be consentire ai contribuenti che ricevono una cartella esattoriale di pagare solo quanto essi ritengono giusto, magari, che so, ognuno di noi potrebbe tagliare tutte le sanzioni ed interessi, e pagare solo il tributo, questa sì che sarebbe una conquista di civiltà... ma l’ Equita-lia e l’ Agenzia delle Entrate, i vari Enti pub-blici, lo permetterebbero ? Ovviamente no , occorre difendersi pagando anche i costi della giustizia, e sperare che prima della sentenza di un giudice non arrivi un fermo amministrativo o l’ ipoteca sulla propria casa. L’ Equitalia in-vece, auto riduce i propri debiti da sola, ma il sottoscritto è costretto a fare una trafi la proces-

suale dall’ esito incerto per vedersi riconoscere il lavoro svolto per difendere un contribuente. Chi ancora crede che l ‘ Italia sia un paese civile e democratico alzi la mano.

AVV. CARLO PONTICIELLO

[email protected]: 081 509 7039

Cari lettori di INFORMARE abbiamo riportato l’aspra lotta dell’avvocato Carlo Ponticiello, no-stro associato ed esperto, che da anni si oppo-ne contro le ingiustizie in generale e di Equitalia in particolare. Ci teniamo a ricordare che noi di O.V. siamo vicino alle persone che devono subire le iniquità ed i soprusi di Equitalia, che ha portato tanto dolore a molte famiglie italiane costringendo poveri imprenditori o professionisti al suicidio per non poter pagare le cartelle esat-toriali. Fa piacere però sapere che, molte sono le autorità e le persone che si sono svegliate da questo incubo ed hanno deciso di combat-tere contro queste ingiustizie; è il caso di Fe-dercontribuenti che ha denunciato per Stalking Equitalia. In defi nitiva possiamo dire che come il nostro coraggioso avvocato Ponticiello, ci sono altri crociati della giustizia che combatto-no Equitalia con fervore e forte senso civico ma senza mai cadere nell’esasperazione (come nei casi degli attentanti alla sede Equitalia di Roma) e continuare invece sulla retta via della lotta legale per riportare alla vita, ciò che altrimenti andrebbe distrutto, schiacciato dai debiti e dai pignoramenti ingiusti. GIANCARLO PALMESE

Il paesag-gio della provincia di Caserta, nel plurisecola-re succeder-si di vicende storiche e fi no al do-poguerra, è

stato espressione di una cultura contadina e di un’attenzione ai sistemi innovativi dei processi agricoli attraverso un atteggiamento consape-vole dell’uomo nei confronti dello straordinario patrimonio naturale. Negli ultimi decenni si è passati invece, in brevissimo tempo, dall’uso agricolo a quello industriale, snaturando la naturale vocazione del territorio. Ciò ha com-portato una variazione signifi cativa nei modelli di vita e di fruizione dell’area. Tralasciando le mancanze delle amministrazioni preposte a proporre strumenti operativi di gestione pae-saggistica e gli incontrollati interventi di espan-sione edilizia abusiva sfuggiti all’attenzione delle istituzioni, si reputa che il problema più grave risieda nello smarrito senso di identità e di attaccamento delle collettività locali alle ma-trici storiche del luogo, con tutto ciò che com-porta anche in termini sociali ed economici. Gli abitanti del territorio si sono allontanati dalla politica e dagli enti pubblici, delegati, nell’apa-tia generale, a operare le scelte progettuali. Il richiamo alla vocazione rurale della provincia

di Caserta, caratterizzato da nuclei urbani di straordinario interesse storico e artistico, si leg-ge in diverse fasi storiche e attraverso differenti segni che hanno caratterizzato il suo paesag-gio: la viabilità consolare e la successiva cen-turatio, in età romana; le architetture fortifi cate del medioevo e del rinascimento; i complessi conventuali e le colonie agricole dei monaci be-nedettini; i siti reali borbonici, le infrastrutture idriche e i grandi assi di collegamento, realiz-zati e ampliati in periodi successivi. Per le sue peculiarità, il territorio è stato defi nito “immenso giardino Mediterraneo” dai viaggiatori del XVIII secolo e Terra Laboris, proprio per la caratteriz-zazione legata all’attività di produzione agricola conseguente alla straordinaria fertilità dei suoli e all’eccezionale apparato idrico sotterraneo e superfi ciale. I romani, oltre alla costruzione delle vie di comunicazione con l’Urbe, orga-nizzarono anche i territori agricoli procedendo alla consueta suddivisione in settori quadrati di uguale dimensione, orientati secondo le diret-trici cardinali che denotano una tecnica agri-mensoria piuttosto evoluta. Queste tracce sono presenti ancor oggi negli assi viari di numerosi insediamenti, fra cui, Capua, Santa Maria Ca-pua Vetere, Casagiove e Caserta. In seguito, la presenza dei normanni sul territorio marca un periodo di stabilità economica e politica, assi-curata anche da un effi cace sistema di control-lo degli assi viari, basato sulla costruzione di castelli, strutture di difesa ed elementi fortifi cati dislocati a rete in punti strategici. Ad essi si in-

trecciano dipendenze rurali e masserie, gesti-te dalle comunità monastiche benedettine, per il controllo di vaste aree oggetto di bonifi che e conseguente utilizzazione agricola. Successi-vamente, gli svevi inseriscono le produzioni e vendite delle colture locali in un circuito nazio-nale e internazionale, grazie alla regolamenta-zione dei monopoli, alle dogane e all’apertura di fi ere e mercati. Dal ‘500 gli aragonesi si oc-cupano sostanzialmente della bonifi ca di vaste zone paludose e del riassetto della viabilità soprattutto per i trasporti agricoli: loro è l’idea di rendere navigabile il Volturno per stabilire una connessione fra Capua e il mare. Dalla metà del ‘700 i migliori territori della provincia vengono deputati alle sperimentazioni agricole e zootecniche, intese come volano di sviluppo economico e promosse dai Borbone, grazie a una rete di residenze, i “siti reali”, distribuiti su un ampio territorio. La più importante fra que-ste per la tutela delle produzioni agricole, è la tenuta di Carditello, destinata soprattutto agli allevamenti di razze equine e bovine. Il pae-saggio rurale, nel XVIII secolo, è fortemente segnato da straordinarie opere di ingegneria idraulica: i Regi Lagni, un imponente canale di irrigazione che attraversa l’entroterra per rag-giungere il mare: e l’acquedotto del Vanvitelli, dichiarato Patrimonio Mondiale nel 1997 con la Reggia, i giardini reali e la città industria-le di produzione serica di San Leucio. Nelle tracce e nei segni storici che hanno marcato così straordinariamente la Provincia di Caserta vanno ricercate, a parere dello scrivente, gli stimoli per un’azione collettiva che parta dal basso, dai cittadini e dalle associazioni del ter-ritorio, per il concreto recupero del territorio e del paesaggio. Nel processo collettivo devono obbligatoriamente partecipare sinergicamente le istituzioni locali e nazionali, gli imprenditori, i centri dei “saperi”, in primis le università e le scuole del territorio. Senza una presa di co-scienza collettiva, innanzitutto morale, a poco servono le leggi, i progetti e le parole.

A CURA DELL’ARCH. ALESSANDRO CIAMBRONE

PRES. ASS. ALBERGATORI E RISTORATORI LITORALE DOMITIO. VICE PRESIDENTE CLUB UNESCO CASERTA.

[email protected]

AUTORE: AVV. FABIO RUSSO E-MAIL: [email protected]

TEL.: 3476595190

IL DIRITTO:IL DIRITTO:Qualunque intervento eseguito su un’opera di per sé già abusiva non può qualifi carsi come di manutenzione o di ristrutturazione, e quindi immune da censure penali, perché questi ul-

INTERVENTI

EDILIZI

SU DI UN’OPERA GIA’ ABUSIVA

per decidere chi di noi deve pagare , e poi l’ au- suale dall’ esito incerto per vedersi riconoscere

L’EQUITALIA PIGNORATA...

Rubrica a cura dello studio di commercialisti di Antonietta Morlando via Gramsci 19, Napoli

[email protected]

Alla riscoperta del paesaggio rurale

Teatro romano di Sessa Aurunca, provincia di Caserta

Avv. Carlo Ponticiello

Nel Sud Italia avviene un fenomeno ricor-rente: “Ogni anno, alla scadenza della polizza assicurativa, automobilisti e motociclisti, all’at-to del rinnovo, scoprono che il premio assicu-rativo è aumentato!!”. E’ il momento di aprire gli occhi, però, e sapere che tali aumenti, se non giustifi cati, costituiscono una violazione delle norme contenute nel codice delle assicu-razioni. Infatti le Compagnie di Assicurazione, al fi ne di garantire la trasparenza e la concor-renzialità delle offerte dei servizi assicurativi, hanno l’obbligo - oltre che inviare trenta giorni prima della scadenza l’attestato di rischio -

di indicare: 1) l’importo del premio relativo

all’annualità precedente; 2) il premio per il rinnovo della annualità in scadenza; 3) l’indi-cazione della differenza di importo tra l’annua-lità precedente e quella successiva. E’ necessario, poi, che le Compagnie comuni-chino i motivi di un eventuale aumento.In mancanza, gli aumenti sono da considerarsi illegittimi ed è possibile, dunque, recuperare le somme, ingiustamente percepite dalle Com-pagnie, attraverso un’azione stragiudiziale o giudizialmente innanzi agli organi competenti.

FABIO SIMEONE

[email protected]

Aumento ingiustifi cato delle polizze assicurative

Page 12: Informare Ottobre 2012

Viale degli Oleandri, 22 Aperti da Martedì a Sabato

8:30 - 19:30 (orario continuato)Tel.081 509 55 83