Informare Maggio 2012

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LITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNO LITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNO Informare è un periodico del “Centro Studi Officina VolturnoAnno 8° - Numero 109 - MAGGIO 2012 DISTRIBUZIONE GRATUITA Settimana della Cultura: la contromanifestazione > > > pag. 4 Angolo: Viale Oleandri / Viale Acace Pinetamare - 81030 Castel Volturno (CE) Tel. 0823 18 75 291 Federico Lesta GA.SA edicola ga.sa GIOCATTOLI - RICARICHE DVD - FAX - LOTTERIE SCHEDE INTERNAZIONALI ABBONAMENTI E BIGLIETTERIA TRASPORTI PUBBLICI GA.SA Castel Volturno: uno sguardo al futuro tra IMU, TIA e tanta evasione > > > pag. 3 So.Ge.Ri. Le nostre proposte tecniche > > > pag. 4 Il messaggio di Sonia Alfano ad Officina Volturno: RESISTETE! > > > pag. 5 Speciale America’s Cup > > > pag. 6 Elezioni slittate. Alcune riflessioni. > > > pag.2 Il nostro periodico esce in concomitanza con il 1° Maggio, festa del lavoro e dei lavoratori. Ma, in un momento così delicato per l’economia italiana, per molti ci sarà poco da festeggiare. Moltissime aziende chiudono e tante altre continuano a mandare i loro dipendenti in cassa integrazione che molte volte diventa l’anticamera del licenziamento. In settimana, presso la nostra associazione (vedi foto) sono venuti una trentina di operai della Sirti (azienda italiana leader nel settore dell'ingegneria e dell'impiantistica di rete) unicamente per chiederci solidarietà ed informarci di cosa stava succedendo nella loro azienda e soprattutto che tale provvedimento colpiva molte persone del distretto di Castel Volturno. Pertanto, abbiamo deciso di dedicare la prima pagina a loro per manifestare la nostra solidarietà agli oltre 1000 operai su 4500 che in Italia hanno ricevuto questa comunicazione di cassa integrazione e a tutti coloro che vedono a rischio il loro futuro. Inoltre, la nostra prima pagina vuole essere un segnale per i tantissimi giovani del sud, e della nostra Provincia, che continuano a restare senza lavoro, in una terra dove l’economia è completamente ferma e non si intravedono sbocchi in un immediato futuro.

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Informare di questo mese apre con il lutto del lavoro, un 1° Maggio di licenziamenti. Un messaggio del parlamentare Europeo Sonia Alfano, nonchè presidente della commissione antimafia, ai ragazzi di Officina Volturno. Uno speciale sulla coppa America e sulla IMU TIA ed evasioni. Ecoballe a Taverna del Re. I villaggi globali, con settimana della cultura. Incontro con Fabio Concato. Il tempo delle arancie da Rosarno. Giornata ecologica. Presentazione di Twizy la nuova auto elettrica della Renault. Fabio Corsaro con un bellissimo articolo su Piermario Morosini,. Articolo dell' Architetto Ciambrone sui Paesaggi rurali. Inoltre importanti articoli di Fabio Russo, Alfonso Falanga, Carlo Ponticiello,Carmelo Pulella,Vincenzo Lo Cascio e Pina Traettino.

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LITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNOLITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNO

Informare è un periodico del “Centro Studi Officina Volturno” Anno 8° - Numero 109 - MAGGIO 2012

DISTRIBUZIONE

GRATUITA

Settimana della Cultura: la contromanifestazione

> > > pag. 4

Angolo: Viale Oleandri / Viale Acace

Pinetamare - 81030 Castel Volturno (CE)

Tel. 0823 18 75 291

Federico Lesta

GA.SA

edicola ga.sa

GIOCATTOLI - RICARICHE

DVD - FAX - LOTTERIE

SCHEDE INTERNAZIONALI

ABBONAMENTI E BIGLIETTERIATRASPORTI PUBBLICI

GA.SA

Castel Volturno: uno sguardo al futuro tra IMU, TIA e tanta evasione

> > > pag. 3

So.Ge.Ri. Le nostre proposte tecniche

> > > pag. 4

Il messaggio di Sonia Alfano ad O� cina Volturno: RESISTETE!

> > > pag. 5

Speciale America’s Cup

> > > pag. 6

Elezioni slittate.Alcune ri� essioni.

> > > pag.2

Il nostro periodico esce in concomitanza con il 1° Maggio, festa del lavoro e dei lavoratori. Ma, in un momento così delicato per l’economia italiana, per molti ci sarà poco da festeggiare. Moltissime aziende chiudono e tante altre continuano a mandare i loro dipendenti in cassa integrazione che molte volte diventa l’anticamera del licenziamento. In settimana, presso la nostra associazione (vedi foto) sono venuti una trentina di operai della Sirti (azienda italiana leader nel settore dell'ingegneria e dell'impiantistica di rete) unicamente per chiederci solidarietà ed informarci di cosa stava succedendo nella loro azienda e soprattutto che tale provvedimento colpiva molte persone del distretto di Castel Volturno. Pertanto, abbiamo deciso di dedicare la prima pagina a loro per manifestare la nostra solidarietà agli oltre 1000 operai su 4500 che in Italia hanno ricevuto questa comunicazione di cassa integrazione e a tutti coloro che vedono a rischio il loro futuro. Inoltre, la nostra prima pagina vuole essere un segnale per i tantissimi giovani del sud, e della nostra Provincia, che continuano a restare senza lavoro, in una terra dove l’economia è completamente ferma e non si intravedono sbocchi in un immediato futuro.

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PAG. 2 INFORMAREPolitica e Cronaca

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Elezioni slittate: alcune rifl essioni

MONDRAGONE. I Finanzieri della Compagnia di Mondragone hanno scoperto decine di unità immobiliari locate “in nero” nella zona del litorale Domitio (Mondragone), facenti capo a soggetti residenti nelle province di Napoli e Caserta.L’azione investigativa condotta dalle Fiamme Gialle ha consentito di individuare numerosi proprietari di immobili, tra cui molti evasori totali completamente sconosciuti al Fisco, che hanno omesso di dichiarare redditi di fabbricati per oltre 600 mila euro ed hanno evaso imposte indirette (I.C.I., Registro, Bollo). La locazione dei fabbricati “in nero” rappresenta un fenomeno molto diffuso nei Comuni ricadenti nell’area Domiziana, favorito dall’esistenza di un gran numero di unità abitative qualifi cate come “seconda casa” e dalla signifi cativa presenza di cittadini extracomunitari. Infatti, molte abitazioni vengono spesso adibite a veri e propri “dormitori”, da cui i proprietari percepiscono elevati guadagni che vengono spesso completamente occultati al Fisco. Tale situazione, di chiara emergenza sociale, contribuisce ad aggravare ancor di più la precarietà ed il degrado delle zone interessate, con conseguenti rifl essi che si ripercuotono negativamente sul contesto socio-economico del territorio. Pertanto un sentito plauso alle forze dell’ordine e spero che si continui sul territorio di Castel Volturno che in tal senso ha una situazione insostenibile.

Tanti i problemi da affrontare. Indespensabile impegnarsi per il futuro della città

Affi tti in nero, blitz della Guardia di FinanzaDecine di unità immobiliari sono state locate senza registrazione

Scoperta evasione per 600mila euro

CASTEL VOLTURNO. Il segretario missino Vin-cenzo De Simone (foto) ritiene che bisogna reagire alla situazione che si e' presentata e si sta ampliando al livello nazionale e lo-cale. fi no ad oggi ha rispettato gli equilibri piu' avanzati ma ora, alla luce di quanto sta accadendo e sta portando alla esasperazio-ne i cittadini e il popolo italiano, ritiene che e' giunto il momento di dire basta a coloro i quali stanno affamando il popolo italiano aumentando le proprie ricchezze. Lo schifo che si registra nella nazione farebbe venire voglia di non andare piu' a votare. ma almeno nella cittadina che si vive occorre partecipare a migliorare la qualita' della vita. considerato le fi guracce che hanno fatto i grossi partiti e il vuoto che essi hanno mostrato nel proprio seno, il segretario De Simone lancia la sfi da alla poltrona piu' alta del comune ovvero mira ad occupare quella del sindaco. Siamo in una

campagna elettorale lunga 18 mesi o forse 24 ed il tempo davanti e' abbastanza per sondare questo disegno.da oggi De Simone si candida alla poltrona di sindaco per castel volturno. Prossimamente comincera' , insie-me ai piu' fi duciosi collaboratori a percorrere il territorio in lungo e in largo tenendo incontri e comizi ovunque .cs

Castel Volturno:

Nominati i

nuovi commisariIl 24/04/ 2012 si è insediata la commis-sione straor-dinaria per la gestione del Comune di Castel Voltur-no, composta

dal viceprefetto Antonio Contarino, dal viceprefetto Anna Manganelli e dal diri-gente Maurizio Alicandro. Iniziano così i 18 mesi di commissariamento. La triade avrà pieni poteri, sostituendosi al Sindaco, alla Giunta e al Consiglio. In attesa di leggere il decreto e la relazione allegata che ha sciolto il comune per infi l-trazioni camorristiche, auguro buon lavoro ai commissari. Saremo, come partiti (PD e SEL) e come cittadini (ONDANOVA), presenti e partecipi a tutte le scelte che la commissione farà per il territorio. Offriremo la nostra collaborazione, la no-stra memoria storica, la nostra competen-za e la nostra voglia di migliorare questo paese.

CASTEL VOLTURNO. Quale futuro? Era l'inter-rogativo che ponevamo in prima pagina lo scorso mese. I dubbi in ordine all'opportu-nità delle imminenti elezioni erano molti, ed i fatti hanno confermato i nostri sentori. Se sia stata la scelta migliore lo capiremo nei prossimi mesi, monitorando il lavoro dei tre commissari inviati dal Ministero degli Interni in sostituzione di Walter Crudo. Adesso, con lo sguardo rivolto al futuro qual-che rifl essione si impone. Fino a pochi giorni orsono centinaia di can-didati si erano presentati per rappresentare il comune di Castel Volturno. Quasi tutti si presentavano come salvatori della patria, senza che nessuno lo richiedesse. Ma ap-pena saputo dello slittamento delle elezioni sembrano spariti nel nulla, anche quei can-didati a sindaco che quotidianamente appa-rivano sulla stampa per dare i loro “comuni-cati”. Adesso ci attendono 18 mesi di limbo amministrativo. Il futuro appare quanto mai incerto, ma bisogna rimboccarsi le maniche. Noi come associazione, ci siamo tenuti lon-tani da quel frastuono fatto da tanti improvvi-sati , tranne alcuni con una storia politica e sociale alle spalle. Per il ruolo che da anni svolge l'associazione, e senza mai smettere di interessarci alle problematiche del territo-rio, continuiamo ad ascoltare il grido di dolo-re e di rabbia che viene dai cittadini castellani in questo momento ... e cioè: le bollette della TIA che stanno arrivando in questi giorni “rad-doppiate” rispetto all’anno scorso. Adesso qualcuno dovrà ascoltare coloro che vengo-no tartassati unicamente perché sono onesti e pagano. Perché non vengono colpiti gli evasori cronici e principalmente molti lidi

balneari? Perché l’azienda Senesi non ri-esce a fare la raccolta differenziata nono-stante il contratto in essere lo IMPONGA? Adesso un'altra farsa… anziché iniziare dalle zone più abitate come Pinetamare si fa la differenziata in zone che in inverno risultano poco abitate come Destra Volturno. Quale logica in tutto questo disastro che provoca un esborso superiore ai 2 milioni di euro all’anno? Perché non accedere ai fondi FAS europei come fatto dal comune di Napoli per la differenziata? Perché il comune di Napoli spende 100 euro a tonnellata per inviare la spazzatura in Olanda e noi per inviarla a pochi chilo-metri da noi ne spendiamo 180 di euro? E vogliamo discutere dell’imposizione tri-butaria del Consorzio di Bonifi ca? Alcuni comuni hanno presentato all’Ente impositore una perimetrazione urbana per indicare quel-le zone che, essendo servite da fogna pub-blica, non possono essere soggette all’impo-sizione della quota consortile, e così facendo hanno attenuto l’esclusione dei loro territori dai ruoli del Consorzio di Bonifi ca. E’ mai possibile che non riusciamo a fare una perimetrazione dell’abitato del nostro ter-ritorio in modo da essere esclusi da que-sta imposta assurda ed anacronistica?Ecco, queste sono le cose che interessano i cittadini e su cui bisogna impegnarsi seria-mente per spezzare quella catena d'interessi e di favori che continua a persistere e per combattere le illegalità delle grandi evasioni e degli abusi delle caste. E' assolutamente necessario che i Commis-sari inviati dal Governo non si limitino a gesti-

re l'ordinario. Il territorio richiede di adottare scelte importantissime per il rilancio dell'eco-nomia, del turismo, dei livelli di occupazione e del lavoro in genere. Altrimenti la situazione in cui è piombato il nostro comune vivrà un'e-terna fase di stallo. E mentre i commissari fanno il loro lavoro per riequilibrare l'assetto amministrativo e fi nan-ziario dell'Ente, la politica locale e la società civile devono essere in grado di programma-re per il futuro facendo le scelte migliori per-chè si affermi la nuova classe amministrativa locale, abbandonando le divisioni preconcet-te e gli interessi lobbistici.

....INVECE CI LASCIANO SOLI(...) In uno scenario tanto delicato, riceviamo una lettera di un cittadino di Castel Volturno che ricopre un ruolo istituzionale importante, il quale esprime una sua valutazione sulla si-tuazione generale che ci appare esemplare: «La verità è che lo Stato non può lasciarci più soli a gestire circostanze straordinarie: abbiamo una popolazione sommersa di ol-tre 10.000 unità, un territorio INCONTROL-LABILE PER QUANTO è VASTO, siamo in provincia di Caserta e non di Bolzano, dove i reati ambientali, di microcriminalità e camorra sono i più alti d'Europa, dove i Carabinieri non hanno carte per scrivere e cartucce per le stampanti, dove i vigili sono 15, gli impiegati del Comune 102 (Pozzuoli ne ha 1.800), dove il servizio per i rifi uti costa quasi 8.000.000 di Euro, dove c'è una gran-de evasione fi scale e tributaria.........Occorre una pletora austroungarica per smantellare un vero e proprio sistema fatto di degrado e inciviltà, una cultura rigorosissima e un'am-ministrazione trasparente, coraggiosa, impo-

INFORMARERegistrazione c/o il Tribunale di

S.Maria C.V. N° 678 del 03/04/2007

---------------------------------------------- Periodico edito dall’Associazione

Culturale e PoliticaCentro Studi Offi cina Volturno.

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Giancarlo Palmese* * *

Direttore responsabile: Angelo Morlando

* * *Responsabile amministrativo:Antonio Lavadera Lubrano

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polare......Voi pensate che costruirla sia cosa da poco? Io no, non lo penso, riten-go che ci sia bisogno di partire con i piedi della credibilità, dove si dica cosa si vuole fare, in quanto tempo e come, con quali stru-menti. Occorrono idee chiare e interlocutori istituzionali che abbiano a cuore le sorti di un territorio che Napoli e la sua periferia, gli interessi camorristici e personali hanno mar-torizzato, piegato, devastato. Invece ci lasciano soli» F.R.

Due truffatori pedinano una coppia di anziani, apparentemente benestanti, per scoprire il loro domicilio. Poco dopo gli impostori si presentano come medici di un fantomatico istituto provinciale di igiene. Sostengono, i due, che il denaro degli anziani signori potrebbe essere stato contami-nato nientemeno che da un virus!Convincono quindi la coppia a mettere tutti i soldi che hanno in casa in una scatola, che a loro dire contiene delle pillole “disinfettanti”. La trappola è ormai scattata: infatti la coppia viene distratta ad arte, giusto pochi secondi. Il tempo necessario per fare sparire la scatola piena di soldi e sostituirla con una completa-

mente vuota. C’è pure la raccomandazione fi -nale, quella che permetterà ai gaglioffi di farla franca:

“Non aprite la scatola prima di 24 ore”

Il video realizzato da “Striscia la notizia” è mol-to realistico. Guardatelo (http://www.striscialano-t iz ia .mediaset . i t /v ideo/v ideoextra .shtml?14955), la prudenza non è mai troppa.FONTE: http://www.poliziadistato.it/artico-lo/25702/

FABIO PARADISONE

OCCHIO ALLE TRUFFE: Il raggiro dei soldi infetti. Più colpiti gli anziani

Capitano Biondi

Antonio Contarino

De Simone si candida a sindacoE' necessario occupare il vuoto lasciato dai grandi partiti

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Economia e Attualità

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PAG. 3INFORMARE

Castel Volturno, uno sguardo al futuro tra IMU, TIA e tanta evasione

Giornata ecologica a Pinetamare

Molte iniziative in cantiere per il rilancio del territorio..ma è necessario che l'ente faccia le scelte giuste

L'OBIETTIVO PRINCIPALE DA RAGGIUNGERE È UNA CORRETTA CONTRIBUZIONE DA PARTE DI TUTTI I CITTADINI

CASTEL VOLTURNO. Il giorno 25 aprile è comin-ciata l’iniziativa organizzata dai ragazzi e dal-le ragazze del Centro Studi Offi cina Volturno: la pulizia della Villetta comunale sita in Pi-netamare, nei pressi dell'ex Centro Sportivo. Tanti i ragazzi presenti ,signore, genitori con i loro piccoli e i ragazzini della piazzetta. Il tutto è stato possibile anche grazie agli operatori della ditta Senesi, che hanno effettuato lo sfal-cio erba con l’insuperabile “Riccardo” e svolto un attenta differenziata dei

materiali. Date le condizio-ni di totale abbandono si è riusciti a svolgere una prima pulizia ma che ha ridato “luce” almeno al parchetto con i giochi, e la cosa più signifi cativa è stata quella di “rivede-re” i bambini più piccoli ritornare in questo parco

per riutillizarli. Adesso però è necessario provvedere a quegli interventi di manutenzione ordi-naria delle strutture ivi esistenti, come alcune staccionate rotte e pericolose. Contornati da un delizioso clima primaverile, e armati di vari attrezzi del me-stiere, abbiamo cominciato a ra-cimolare e a gettare i vari rifi uti. E’ stata una giornata fantastica, soprattutto per la gratifi cazione

nata dall’aver fatto qualcosa per i più piccoli. Purtroppo, il lavoro da fare è ancora molto, per cui si continueranno le pulizie il giorno Domenica 29 aprile, per tentare di rendere funzionale uno dei pochi luoghi di svago per bambini che sono presenti sul nostro territorio e nella speranza che venga fatta anche un adeguata disinfestazione anti- larvare contro le zanzare. Noi ragazzi di Offi cina Volturno, appena ci sarà l’insediamento dei nuovi com-missari, daremo la nostra disponibilità perché periodicamente ci sia manutenzione e pulizia. Invitiamo i genitori a partecipare attivamente al mantenimento della struttura nelle migliori condizioni. Per chi voglia partecipare, metter-si in contatto con i ragazzi di Offi cina Volturno al numero 081 509 70 39.

VINCENZO ESPOSITO

CASTEL VOLTURNO. La città sta defi nendo i connotati del suo futuro. Finalmente, dalla Provincia avremo il tanto sospirato Piano Urbanistico Comunale e ci saranno regole sull’uso del territorio. Diventa realtà il porto turistico. Si comincia a risanare il martoriato territorio, si comincia a difendere il mare ed il fi ume, nasce il polo del golf, si riportano all’uso pubblico beni confi scati alla camorra. Si dovrebbe ricominciare ad attrarre eventi e recepire il “nuovo” turismo che tende a modifi care le caratteristiche dei suoi fl ussi. Perché il Comune sia protagonista è ne-cessario che modernizzi la sua macchina, che recuperi pienamente il suo potenziale di governo e di direzione oltre che di rife-rimento permanente, visibile, positivo dei cittadini. Molte sono le scelte da compiere con coerenza e continuità. Tra esse rima-ne assolutamente non secondaria quella di chiedere ed ottenere da tutti i cittadini una corretta contribuzione. Non è possibile che a pagare siano unica-mente gli onesti, superando le ristrettezze fi nanziarie e puntando a progetti innovativi di riscossione e di verifi ca. Per questo, con equità e giustizia, stanando i furbi e gli eva-sori totali di imposte e corrispettivi di servizi e tasse, ho provato a svolgere una indagine preliminare del tutto deduttiva, senza esse-re un “esperto”, ma credo che non sia cam-pata in aria, delle potenzialità inespresse. Ho visionato il territorio sia con l’aiuto che offrono le nuove tecnologie sia dei dati derivanti dal PUC e precisamente sulle superfi ci edifi cate, rilevate con tecnologia satellitare, per giungere ad un calcolo ap-prossimato ma realistico del potenziale ICI.

Il totale dei mq edifi cati è stimato in 3.921.961. Dando una superfi cie media di 100 mq per appartamento sono stimabili in città 39.219 alloggi. Se per ciascuno di questi alloggi si indica un valore catastale prudenziale di 60.000€ ne scaturisce il se-guente schema di sintesi:

• Prima casa – 9.000 alloggi per 60.000 € e applicando il 5 per mille e la detrazione si ottiene ICI pari a: € 1.500,00 • Seconda casa – 30.000 alloggi per 60.000€, applicando il 7 per mille si ottiene ICI pari a: € 12.600.000• Edifi ci non adibiti ad abitazione mq 300.000 per un valore medio di € 1.000,00 al mq; applicando il 7 per mille si ottiene ICI pari a: € 2.100.000

Totale generale: € 16.200.000 (SEDICIMI-LIONI E DUECENTOMILA EURO)

Nota: l’ICI ricade su terre-ni, non considerati in que-sta sede per diffi coltà di individuazione e di calcolo, ma che sono da conside-rare ulteriore, ancorché non quantifi cabile, entrata.

Tali considerazioni, ov-viamente, devono essere rapportate alla situazione attuale, alla luce delle nuove disposizioni normative, che vedrà la vecchia ICI sostituita ed inglobata nella nuova IMU.

Difatti, molti dati in nostro possesso do-vranno essere verifi cati in seguito ai relativi provvedimenti adottati dal Comune.

Infi ne, occorre riscontrare tutte le residenze singole di persone che, per avere diritto alla prima casa, fanno la residenza ad una sola persona e magari hanno un'altra proprietà in un'altra città. Molti comuni turistici non solo non ritengono valide questi tipi di “divi-sioni”, visto che il nucleo familiare non può dividersi, ma verifi cano anche la veridicità di eventuali separazioni. Adesso volete conoscere cosa viene REALMENTE incassato dal comune ?

Totale generale (media quadriennio 03/06)*: € 4.658.208* Il dato è riferito alla media delle entrate effettive a tale titolo nel quadriennio. Le en-trate considerate comprendono, perciò, sia le poste di competenza che quelle derivanti da accertamenti relativi a periodi preceden-ti.

T. M.

QUESTIONE T.I.A.

Nella nostra analisi, un discorso a se stante deve essere fatto per la tariffa di igiene am-bientale (TIA). I cittadini in queste settima-ne stanno ricevendo gli avvisi di pagamento da parte della SoGeRt spa riferiti all’anno 2011. Grande è stato lo stupore del contri-buente nel vedere i costi quasi raddoppiati, soprattutto considerando che gli stessi han-no dovuto già affrontare un sacrifi cio eco-nomico in ordine alla bolletta Enel di inizio anno, sulla quale, ricordiamo, ha inciso no-tevolmente l’aumento dell’accisa comunale a copertura dei costi del servizio rifi uti. Che cosa è successo? Perché un au-mento così notevole? Cerchiamo di fare chiarezza, sottolineando che i dati forniti non hanno la pretesa di essere assoluti.

Che cos’è la TIA La tariffa di igiene ambientale (Tia) ha so-stituito nella maggior parte dei Comuni la tassa rifi uti solidi urbani (Tarsu), in ap-plicazione di quanto previsto dal Decreto Legislativo 22/97 (così detto Decreto Ron-chi). Nello spirito della legge la tariffa mira a promuovere la riduzione dei rifi uti e ad incrementare la raccolta differenziata, intro-

ducendo un sistema che ten-de a far pagare a ciascuno per i rifi uti che effettivamente produce. Perciò ogni famiglia paga una tariffa che, pur te-nendo conto della superfi cie dell'immobile, è sostanzial-mente proporzionale al nu-mero dei suoi componenti . La tariffa copre interamente i costi sostenuti per il servizio di gestione dei rifi uti urbani, che comprende lo spazza-mento stradale, la raccolta indifferenziata e differenzia-ta, il trattamento e lo smalti-mento fi nale dei rifi uti.

Come si componeLa tariffa è la somma di due quote:• quota fi ssa, quantifi cata in base ai costi fi ssi del servizio di gestione dei rifi uti urbani (lo spazzamento stradale, gli investimenti e gli ammortamenti per gli impianti); € 0,79 x mq• quota variabile, rapportata alla quantità di rifi uti complessivamente prodotti nel territo-rio di ciascun Comune e alle caratteristiche del servizio offerto.

Come noto per calcolare la tariffa basta moltiplicare la superfi cie dell'immobile per la quota fi ssa e sommare al risultato la quota variabile, che è riferita al numero dei componenti del nucleo familiare. All'importo ottenuto occorre infi ne aggiun-gere l'IVA e la quota Provinciale rifi uti indif-

ferenziati,

TIA a Castel VolturnoAnalizzando da vicino la situazione del Co-mune di Castel Volturno, registriamo che per l’anno di riferimento, il 2011, è stata raggiunta una percentuale insignifi cante di raccolta differenziata (4%), e ciò ha deter-minato il conseguente aumento dei rifi uti indifferenziati che fi niscono in discarica. Difatti, il Comune di Castel Volturno per l’anno 2011 ha prodotto 26 mila tonnellate di indifferenziata conferite in discarica, al costo di € 180 a tonnellata, con ciò determi-nando il conseguente aumento della tassa provinciale in discarica.

Il costo del servizio che l’Ente paga alla Senesi è di circa € 4,5 milioni all’anno. Il servizio comprende anche la raccolta diffe-renziata, che dovrebbe raggiungere almeno il 50% come per legge. Sul punto, si precisa che il numero degli operai della ditta, 70, è proporzionale proprio al servizio di raccol-ta differenziata. La Senesi, dal suo canto, avrebbe chiarito che il ritardo nell’espleta-mento del servizio di differenziata è dovuto al ritardo nei pagamenti da parte dell’Ente, che rammentiamo versa in dissesto fi nan-ziario. Quindi, sintetizzando i dati forniti, che meritano anch'essi di essere ulteriormente verifi cati, si può affermare che se la raccol-ta differenziata non viene fatta, o raggiunge livelli bassissimi, aumentano di conseguen-za i costi dei rifi uti conferiti in discarica, e quindi la tassa da versare alla Provincia.

Sarebbe, pertanto, opportuno che il comu-ne aumentasse i livelli di differenziata, fa-cendo conseguentemente diminuire i rifi uti conferiti in discarica, con diminuzione della tassa provinciale. Diversamente, se la diffe-renziata non raggiunge i livelli stabiliti dalla legge e per il quale noi paghiamo già il ser-vizio alla Senesi, sarebbe opportuno ridurre i costi del servizio. FABIO RUSSO

Le scrivo per raccontarle di una giornata un po’ anomala per Castel Volturno. Il 18 aprile del corrente anno, si è celebrato il primo con-corso “Luise Teresa”, promosso dal circolo omonimo, sulla fi gura del “Nonno Oggi”. Per una volta tanto, tra Piazza Castello e Piaz-za Annunziata, non si è parlato di IMU, TIA, Commissari prefettizi, elezioni si, elezioni no, candidati vari, ma si è discusso invece se un gruppo di vecchi “n’zallanuti” o da scasso, fossero riusciti a portare a termine questa manifestazione, curiosità che avrà avuto anche il padre eterno, perché in que-sto aprile sempre piovoso, il mercoledì 18 ci ha dato una bellissima giornata di sole per poter assistere anche lui a questa cerimo-nia. Ebbene si, ce l’abbiamo fatta! Vedere Piazza Castello, colma di bambini di quin-ta elementare e i loro i genitori, assieme anche ai loro insegnanti, tutti con una rosa in mano, offerta dal circolo, è stato per tutti noi una gioia immensa che ci ha ripagato ampiamente dell’impegno profuso nel pre-parare la manifestazione. Madrina della ce-rimonia: Floriana Pertici, con la preside Dott. Rosa che ha motivato la scelta dei componi-menti vincitori. Il saluto di un rappresentan-te del circolo, quello del vice preside della scuola media Garibaldi, professor Caprio, e a concludere i ringraziamenti di Padre Rocco Noviello, fi glio di Teresa. Quindi, si

è passati alle presentazioni: indescrivibile la gioia dei bambini, tenuti caldi, anzi cal-dissimi, da Franco Cacace, dalla tristezza degli occhi di Alim De Stasio, che non aveva conosciuto i nonni, perché defunti. Alla gioia di Noemi Simonetti, vincitrice del concorso o dalla consegna della medaglietta di parte-cipazione per ogni alunno, mostrata da tutti con orgoglio, perché anche se premiati solo 5, i vincitori sicuramente erano tutti e 140 partecipanti. Anche il Castello che faceva da sfondo alla manifestazione sembrava con-tento pur essendo ancora tutto prigioniero di tubolari e ponteggi. Unica nota negativa, (o positiva per molti) l’assenza, anche se invi-tati, quasi totale delle autorità e degli ammi-nistratori e politici locali. Ci si è lasciati con la promessa di ripetere annualmente questa esperienza non prima però di aver degusta-to le delizie culinarie gentilmente offerte da Tonino Del Sole del ristorante La Tortuga, sempre disponibile verso qualsiasi iniziativa sociale. Gli amici del circolo Luise.

è passati alle presentazioni: indescrivibile

materiali. Date le condizio-ni di totale abbandono si è riusciti a svolgere una prima pulizia ma che ha ridato “luce” almeno al parchetto con i giochi, e la cosa più signifi cativa è stata quella di “rivede-re” i bambini più piccoli ritornare in questo parco

1°Concorso Teresa Luise

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PAG. 4 INFORMAREAmbiente e Attualità

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castel volturno. Lo scorso mese, con uno speciale, abbiamo descritto lo stato in cui versa la discarica So.Ge.Ri. Prima della pubblicazione dell’articolo, però, avemmo un incontro con il Commissario Prefettizio Cru-do proprio per discutere del sito in questione, ed in tale occasione, su richiesta dello stesso, gli consegnammo una nostra proposta tecnica inerente i possibili interventi attuabili presso l’area al fine di intraprendere un percorso di bonifica e recupero. Tale proposta tecnica fu molto apprezzata e il dott. Crudo la fece sua per trasmetterla alle istituzioni competenti e di-chiarando che la stessa rimaneva a nome del-la nostra associazione e, per correttezza, solo adesso la rendiamo pubblica anche ai cittadini.

1.TRIPLA PERIMETRAZIONE DELL’AREAE’ indispensabile eseguire una tripla perime-trazione dell’area.La prima, denominata interna e/o di massima emergenza, è quella strettamente inerente alla presenza dell’ammasso dei rifiuti.La seconda, denominata esterna o di emer-genza, deve necessariamente comprendere anche la discarica Bortolotto CE2.L’area esterna o di emergenza sarà una poli-gonale che deve necessariamente avere tale estensione minima ponendo come centro la discarica Bortolotto:- fino al Canale Agnena (direzione nord per circa 2 km)- fino a via Pietro Pagliuca (direzione sud 500 metri)- fino a 1,5 km ad est e a ovest dove esistono delle strade poderali che collegano via Pietro Pagliuca al Canale Agnena.Tali aree necessitano delle seguenti attività immediate:- devono essere espropriate e acquisite dallo

Stato;- devono essere perimetrare e rese inaccessibili;- devono essere controllate con un sistema avanzato di telecamere con visori notturni e collegabili (anche via wireless a se-guito di verifica dei segnali) alla locale stazione della Polizia Municipale nei pressi della Sede del Municipio distante circa 5 km in linea d’area;- lo Stato si farà carico dell’assunzione di n° 1 personale già formato da aggiungere alla loca-le Stazione di Polizia dotandolo di idonea stru-mentazione hardware e software e sistema di segnalazione anche via sms o equivalente in modo da poter far intervenire le forze di polizia in tempi rapidissimi. I filmati delle telecamere dovranno essere registrati su idoneo hard-disk in modo da poter essere consultati in qualsiasi momento. L’accesso al sistema dovrà avvenire con password e sistema di riconoscimento con schede personalizzate di accesso e con im-pronte digitali. Il locale dovrà essere comple-tamente dedicato a tale attività, dovrà essere dotato di bagno e dovrà essere dotato di tutti i sistemi di sicurezza e controllo per essere ac-cessibile solo dal personale autorizzato.La terza area, denominata di tutela, sarà una poligonale che deve necessariamente avere tale estensione minima ponendo come centro la discarica Bortolotto:- fino al Canale Agnena (direzione nord per circa 2 km)- fino al fiume Volturno (direzione sud per circa

2 km)- fino al mare ad est per circa 5 km- fino a Cancello ed Arnone per circa 5 km.All’interno dell’area di tutela dovranno essere vietate le seguenti attività:- utilizzo delle acque di falda per qualsiasi uti-lizzo soprattutto per irrigazione;- utilizzo dei terreni ad uso agricolo- utilizzo delle aree per attività bufaline, pasto-rali e comunque attinenti a qualsiasi attività della filiera agroalimentare.Tali perimetrazioni potranno devono essere intese come minime e non riducibili e potranno essere riviste solo ed esclusivamente in au-mento a seguito del piano di caratterizzazione.

2. STUDIO DEI DATI DI PROPRIETA’ E DEI DATI CATASTALIAll’interno dell’area esterna o di emergenza dovranno essere acquisiti tutti i dati di pro-prietà (coinvolgendo anche la Magistratura competente) in modo da verificarli con i dati catastali e avere una base dati indispensabili per la successiva fase di esproprio.

3. IPOTESI DI INTERVENTOLa strategia d’intervento sull’area SO.GE.RI.

è la completa e totale rimozione di tutti i ri-fiuti esistenti sull’area interna ed esterna con successivo monitorag-gio permanente per vietare qualsiasi futuro abbandono di rifiuti su tutta l’area.Le fasi dovranno esse-re le seguenti:- nell’area interna o di emergenza è neces-

sario eseguire una ulteriore perimetrazione per suddividere grossolanamente le diverse tipologia di rifiuti (per ridurre i tempi andrebbe bene anche un prima suddivisione di massi-ma di tipo visivo); ciò perché non esiste una sola tipologia di rifiuto abbandonato nell’area SO.GE.RI. (ad esempio, esiste una ampia area dove sono stati abbandonati sul terreno degli elettrodomestici o similari); - nell’area interna dovranno essere allestiti tre mini-discariche temporanee: la prima per tra-sferire i rifiuti classificabili come solidi urbani; la seconda per i rifiuti speciali; la terza per eventuali rifiuti tossici e/o nocivi e/o radioattivi;- le mini-discariche, oltre a tutti i provvedimenti normativi, dovranno essere realizzate pren-dendo in considerazione i seguenti accorgi-menti:- dovranno essere realizzati in cls bentonitico;- dovranno essere sollevati almeno 3,00 metri dall’attuale piano campagna;- dovranno essere fondati su pali o su gruppi di micropali;- dovranno prevedere un sottobacino per la raccolta di eventuali scarichi impropri o acci-dentali;- dovranno essere raccolte tutte le acque me-

teoriche dei piazzali e delle aree esterne che non potranno essere mescolate alle acque di falda.In tutta l’area esterna e/o di emergenza do-vrà essere realizzato un campo fotovoltaico a specchi parabolici a spese dello Stato.Gli interventi sull’area Bortolotto CE2 è la se-guente: - verifica dell’impermeabilizzazione del fondo della discarica e della produzione del biogas;- verifica di tutti i canali in uscita dalla discarica;- piano di monitoraggio su tutte le componenti ambientali.

4. TRASPARENZA DEI DATI RACCOLTITutti i dati raccolti dovranno essere resi di-sponibili su internet in tempo reale a seguita di validazione. Anche in questo caso, lo Stato dovrà creare una struttura permanente e de-dicata alla tematica utilizzando risorse presso qualsiasi altro Ente, ma con sede nel Comune di Castel Volturno e plausibilmente presso la stessa struttura citata in precedenza.

5. CONCLUSIONIL’area SO.GE.RI. non è una discarica in quan-to non ne ha alcuna caratteristica. E’ solo un ammasso di rifiuti non classificabile. Con la perimetrazione dell’area interna suggerita in precedenza, sarà possibile eseguire imme-diatamente una serie di interventi, quali, ad esempio, la rimozione di una quantità enorme di rifiuti abbandonati sul suolo e facilmente classificabile. Inoltre, l’attività primaria e im-procrastinabile è la completa recinzione dell’a-rea rendendola inaccessibile e monitorabile. Gli interventi, anche parziali, dovranno essere eseguiti in tempi brevissimi onde prevenire ri-collocazioni diverse dei fondi già destinati.

centro studi officina volturno

So.Ge.Ri. : le nostre proposte tecniche

LA PROVOCAZIONE

Veduta panoramica della SO.GE.RI.

Settimana della Cultura: la “Contromanifestazione”

castel volturno. Due settimane fa ci è arriva-ta una mail con in allegato un documento in Pdf nel quale si presentava la XIV Settima-na della cultura. Un evento organizzato dal Ministero dei beni e delle attività culturale e sostenuto da numerose associazioni in tutta Italia. In pratica, dal 14 al 22 aprile in circa ot-tocento Comuni d’Italia sarebbero stati aperti tutti quei monumenti caratteristici del nostro patrimonio culturale che solitamente sono chiusi e non visitabili dal pubblico. Scorrendo la lista dei Comuni della Campania dove era possibile visitare i monumenti storici, abbia-mo verificato l’assenza per l’ennesima volta del nostro territorio, di Castel Volturno. Ep-pure, al centro storico del nostro paese c’è un borgo antico, che se fosse ristrutturato potrebbe essere attrattore di turisti e volano per l’intera economia della zona. Ma il borgo è inagibile, pericolante e nonostante il suo recu-pero fosse stato inserito nel 2003 nell’accordo

di programma sotto-scritto fra privati e enti pubblici, ancora fino a oggi, oltre alla recen-sione dell’area, non è stata mossa alcuna pietra. Castel Voltur-no, pertanto, ancora una volta, non è stata inserita in eventi di ca-rattere nazionale pro-positivi e capaci di cre-are sviluppo e cultura. A questo punto, noi dell’associazione Vil-laggi Globali (foto), dopo il primo momento di scoramento, abbiamo ritenuto fosse il caso di reagire. Ci è venuto in mente di organizzare una sorta di contromanifestazione alla setti-mana della cultura, aprendo di nostra iniziati-va e facendo visitare uno dei monumenti più

caratteristici del territorio. Ma quale, ci siamo domandati? E quale mo-numento, se non, la struttura che più d’ogni altra rappresenta il degrado so-cioeconomico e culturale nel quale è piombato il Litorale Domitio negli ultimi anni, ovvero, l’ex Hotel Boomerang-

Zagaraella. Qui, poco dopo l’incendio che devastò la struttura di Baia Verde, un gruppo di tossicodipendenti si insediò fra le camere annerite, e da allora, vive (e muore) nell’in-differenza totale delle istituzioni e degli enti

pubblici, consumando e vendendo droghe di ogni tipo, soprattutto di quelle economiche che in breve tempo devastano sia il fisico, sia lo spirito. Il regista Matteo Garrone, che nel 2007 a Castel Volturno girò il film “Gomorra”,

fra le stanze dell’ex Boomerang-Zagarella registrò alcune delle scene più importanti del suo film. Per molti cittadini di Castel Volturno determinati temi devo-no essere sottaciuti; evidente-mente, non vale lo stesso per noi di Villaggi Globali, che nella settimana della cultura abbiamo deciso di recarci proprio nel luogo del territorio dove invece muore la cultura, per ricordare il disagio di un intero territorio che nonostante tutto vuole so-pravvivere.

ass. culturale villaggi globalii

Ex Hotel Boomerang, tour dei Villaggi Globali tra le macerie per ricordare il disagio di un paese

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PAG. 6 INFORMAREServizi SpecialiServizi Speciali PAG. 5INFORMARE

GIUGLIANO IN CAMPANIA. Addi-rittura I liquami tossici hanno disintegrato il masso di cemen-to su cui erano poste le balle. Addirittura per-

sone lavorano a dorso nudo e a mani nude in questo inferno ambientaleAddirittura c’è chi sostiene che Taverna del re vada tombata con altro cementoAddirittura gli ammiinistratori che hanno permesso questo disa-stro hanno ancora il co-raggio di parlareAddirittura si sta ancora coltivando a pochi metri senza che le istituzioni intervenganoAddirittura c’è ancora chi pensa a garantire Im-pregilo e le banche che hanno le balle in garanziaAddirittura c’è ancora chi ha paura della ca-

morra.

A D D I R I T T U R A LE SOLUZIONI CI SONO(Ringrazio Salvato-re Damasco per le foto inedite e per l’illuminante consu-lenza in materia da ricercatore scien-tifi co libero da in-teressi, ideologie e responsabilità). DOMENICO CICCARELLI

Ecoballe a Taverna del Re Un disastro annunciato

Il percolato ha corroso le basi di cementoSonia Alfano, membro del Parlamento Euro-peo, neo Presidente della prima Commissio-ne Antimafi a Europea, è da molto tempo ami-ca di Offi cina Volturno. La stessa è stata qui a Castel Volturno in occasione della campagna elettorale per le amministrative del 2010. In tante occasioni non ha fatto mancare il suo sostegno morale e la sua solidarietà per le iniziative poste in essere dalla nostra asso-ciazione, sempre in prima linea nella lotta ad ogni tipo di illegalità In un momento diffi cile per il nostro territorio la stessa non ha volu-to esimersi dal farci pervenire le sue parole di sprono. Qui di seguito riportaimo l’articolo pubblicato dalla parlamentare sul suo sito uffi -ciale, www.sonialafano.it.:

Oggi ho ricevuto un messaggio dal Presiden-te del Centro Studi Offi cina Volturno che mi ha preoccupata. Per questo ho deciso di inviare un mio messaggio di sostegno e di solidarietà a quanti si stanno impegnando ed esponendo in quel territorio. Lo pubblico di seguito, affi n-ché tutti sappiano che quei ragazzi non sono soli!Cari ragazzi, non ci vediamo da tempo ma conservo di voi un ottimo ricordo. Domani

sarà il 25 aprile e questa festa mi fa sempre venire in mente una parola: RESISTENZA! Oggi voglio dedicarla a voi, perché so quanto possa essere diffi cile andare avanti in una re-altà ed in un contesto come i vostri.So che la vostra associazione si trova in dif-fi coltà perché sempre più esposta, isolata e vittima di attacchi. So cosa signifi ca. Anche io ho subìto l’isolamento, l’indifferenza, le mi-nacce, la violenza. Anche io ho avuto paura e mi sono sentita abbandonata. Quindi, vi assi-curo, capisco.So che anche voi conservate di me un buon ricordo e pertanto devo chiedervi di avere fi -ducia, di non mollare. Non tutte le istituzioni sono distanti come sembrano. Da pochi giorni sono stata eletta Presidente della prima Com-missione Antimafi a Europea, istituita, come saprete, a seguito dell’approvazione della mia risoluzione sul crimine organizzato nell’Unio-ne Europea.Nell’ambito dei lavori della Commissione ci occuperemo anche di ascoltare quanti hanno lottato e stanno lottando contro le organizza-zioni criminali in Italia e all’estero: dagli esperti alle associazioni, dalle forze di polizia ai ma-gistrati, ai familiari delle vittime innocenti, ai testimoni di giustizia.Vogliamo riconoscere ad ognuna di queste realtà il proprio merito e dimostrare che chi si impegna non è solo. Non siete soli neanche voi. Io, presidente della Commissione Antima-fi a Europea, sono al vostro fi anco e le vostre lotte di legalità sono le mie.

Resistiamo. SONIA ALFANO

GIUGLIANO IN CAMPANIA. ritturatossici hanno disintegrato il masso di cemen-to su cui erano poste le balle.

Addirittura

Ammasso di monnezza...

Base di cemento corrosa dal percolato...

Operai senza nessuna protezione...

Resistere Resistere Resistere!

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Speciale America's CupPAG. 6 INFORMARE

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Via della Meccanica 23/25 - 36100 Vicenza (VI)Tel +39 0444 963453 http://www.nuoveenergie.com

America's CUP

NAPOLI. Quando ancora si percepisce intenso il sapore di salsedine sulla pelle, nonostante le luci si siano ormai spente sull’impareggiabile scenario del golfo di Napoli, è il tempo delle considerazioni sul grande evento America’s Cup. Due gli elementi che hanno dominato le gare:- Il percettibile, quasi "annusabile" orgoglio

partenopeo, ritrovato dopo mesi e mesi di denigrazione, mortifi cazione, sofferenza: le immagini di una Napoli soffocata dalla ‘mun-nezza’ hanno girato l’intero globo ed ancora oggi, nonostante i primi tangibili segnali di ripresa dell’Amministrazione comunale, re-stano come il primario elemento identifi cativo, quasi come un marchio indelebile.

- La pioggia, meteorologicamente non rara nel mese di aprile, ma che pare si sia accanita in modo ostinato. C’è chi ha ironizzato sul feno-meno con allegorici riferimenti a "ciucciuetto-le", ma necessita riconoscere che il maltempo non ha demoralizzato il pubblico, giunto co-pioso, entusiasta, curioso, allegro.La pedonalizzazione del lungomare Carac-ciolo – Partenope, che si protrarrà fi no a fi ne maggio e che il Sindaco, riscuotendo il con-senso della maggioranza dei napoletani, af-ferma essere una condizione irrinunciabile in un progetto di valorizzazione degli spazi urba-ni, ha risvegliato persino il piacere di comuni passatempi sportivi: skate, biciclette, pattini.In molti oggi si chiedono quali siano stati i vantaggi economici di tale iniziativa. Si fanno i conti con i 350.000 turisti previsti da Paolo Graziano, presidente dell’Acn nonché leader dell’Unione industriali di Napoli, e mai giunti,

vuoi per la concomitanza con la Pasqua (e dunque con l’alta stagione), con la crisi, con le avverse previsioni meteorologiche.Personalmente, avendo apprezzato l’impec-cabile organizzazione allestita in brevissimo tempo, reputo che sia estremamente prema-turo cercare di tirare le somme: investire per una città non signifi ca effettuare esclusiva-mente un conteggio di entrate ed uscite, ma valutare con oculatezza i vantaggi dell’inve-stimento diluiti nel tempo e Napoli non può che ringraziare il suo Sindaco, Luigi de Ma-gistris, che con grande caparbietà ha portato avanti questa operazione. Un investimento di immagine, di rivalutazione, di propaganda non solo imprenditoriale, ma anche scenica: Na-poli resta una delle città più belle al mondo e l’intero mondo deve poterla apprezzare!Mentre gli splendidi catamarani continueran-no la loro competizione di grande impatto sug-

gestivo, non ci resta che attendere con fi ducia ed entusiasmo la prossima tappa dell’Ame-rica’s Cup che si terrà a Napoli dal 14 al 19 maggio 2013. BARBARA GIARDIELLO

«Da appassio-nato di numeri, e ancor più da assessore allo Sviluppo, sarei interessato a co-noscere nei mini-mi particolari gli effetti diretti e in-diretti della Cop-pa America sull’e-

conomia cittadina. Temo però che le passioni politiche facciano prevalere letture strumentali dei pochi dati certi. Le cifre più signifi cative dell’operazione America’s Cup, peraltro, sono quelle meno facili da certifi care e che potremo stimare solo tra qualche anno: qual' è la per-centuale di napoletani che oggi è orgogliosa della propria città e sta ritrovando la voglia di fare mentre fi no allo scorso luglio era depres-

sa dai roghi dei rifi uti in strada? Quanti sono i manager che valuteranno un investimento a Napoli dopo aver visto realizzare un grande evento in 45 giorni? E quanti davvero effet-tueranno l’investimento? Quanti del miliardo e trecento milioni di cinesi dopo aver visto la propria bar-ca battersi alla pari con quelle di equi-paggi più blasonati vorranno vedere la città che ha ospitato l’evento? Certo, poi ci si può soffermare sul fat-to che i 22 milioni di fondi regionali avrebbero potuto essere spesi per

cose diverse e forse più utili. Ma non dimen-tichiamo che il vero scippo al futuro della no-stra terra sono i 3.500 milioni di fondi europei 2007-2013 che non sono stati spesi affatto. MARCO ESPOSITO, ASSESSORE AL COMUNE DI NAPOLI

«Napoli è lo stadio della vela. In nessun altro posto del mondo le regate si svolgono così vicine al pub-blico sulla terraferma. Sentiamo le grida, gli incita-menti, cosa nuova ed entusiasmante». Così Jimmy Spithill, lo skipper di Oracle, imbarcazione detentri-ce della Coppa America, ha "lanciato" in conferenza stampa le regate delle World series di America’s Cup, che dopo i primi giorni riservati alle prove libere degli undici catamarani in gara, da domani parte con le regate uffi ciali.

Prospetto costi-ricavi delle regate

Napoli è lo stadio della vela. In nessun altro posto del mondo le regate si svolgono così vicine al pub-blico sulla terraferma. Sentiamo le grida, gli incita-

Jimmy , lo skipper di Oracle, imbarcazione detentri-

ce della Coppa America, ha "lanciato" in conferenza stampa le regate delle World series di America’s Cup, che dopo i primi giorni riservati alle prove libere degli undici catamarani in gara, da domani parte con

Marco Esposito

Uno skipper di Oracle, Napoli e' lo stadio della vela...

...Spithill, contesto unico al mondo per vicinanza pubblico

e trecento milioni di cinesi dopo aver visto la propria bar-ca battersi alla pari con quelle di equi-paggi più blasonati vorranno vedere la città che ha ospitato

Certo, poi ci si può soffermare sul fat-to che i 22 milioni di fondi regionali avrebbero potuto essere spesi per

Noi ragazzi di Offi cina Volturno, siamo anche “gente di mare”, e non potevamo mancare a questa manifestazione di rilievo internazio-nale. Abbiamo avuto il piacere di aver cono-sciuto personalmente, nella nostra sede di Castel Volturno, il sindaco di Napoli Luigi De

Magistris, una perso-na concreta, diretta e credibile che per noi rappresenta un punto di riferimento di amministratore al servizio dei cittadini. E’ stata una gioia ve-dere la città di Napoli trasformata , tantis-sima gente e giova-ni da tutta Europa, una festa ma senza “ammuina”, grande

attenzione ai controlli e famiglie serene. Ci siamo sentiti orgogliosi di essere Campani. Lo spettacolo sportivo che si presentava ai nostri occhi e per me che ho il brevetto di istruttore di vela , preso presso la Lega na-vale di Castel Voltur-no, è stato straordi-nario, vedere questi immensi catamarani, sfrecciare sull’acqua, raggiungendo velocità di 14/15 nodi e riusci-re a fare acrobazie inimmaginabili. Da noi da tempo si parla del nuovo porto e di conseguenza anche della riapertura della Lega Navale attual-mente chiusa, Napoli

ha dato prova che questi eventi e questo tipo di sport richiama non solo il grande pubblico ma anche tantissimi giovani appassionati di vela e del nostro meraviglioso mare ...bisogna insistere in tal senso. GIANCARLO PALMESE

I giovani di Offi cina presenti alla manifestazione

La cerimonia inaugurale a Piazza del Plebiscito

Barbara Giardiello

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NAPOLI. Il giorno 26 marzo, Daniela Cen-ciotti, con i ragazzi di Offi cina Volturno, si è recata alla Feltrinelli in piazza dei Martiri a Napoli dove il cantante Fabio Concato pre-sentava il suo nuovo Cd. Da subito il cantan-te si è dimostrato molto disponibile.“Non sono un critico musicale, né voglio in-dossare tali panni ma sono una fan di Con-cato, lui accompagna la mia vita dai tempi di Rosalina e lo fa con discrezione e allegria. Spesso ho usato le sue canzoni per far comprendere dei pensieri e altrettanto spesso il mio cuore si è emozionato per le sue canzoni. Per me è come la macchina del tempo. Incontrarlo mi ha fatto scoprire un

uomo semplice e complicato; disponibile a mostrarsi esat-tamente cosi com’è, senza la maschera dell’uomo forte o dell’artista che vive in un mondo tutto suo. Erano 10 anni che non usciva un suo Cd di inediti e il suo nuovo lavoro, dal titolo TUTTO QUA,

è stato come trovare un vecchio amico, il suono sempre simile ma mai uguale, cresciuto nel tempo ma sempre riconoscibile e con la stessa voglia di dire le cose senza troppi fumosi giri di parole. La sua straordinaria capacità di arrivare al nocciolo delle cose con imme-diatezza e empatia.

11 brani, undici racconti, brevi schegge di emozioni che fanno sorridere di tene-rezza. La più bella a mio avviso è quella che da il titolo all’album e le cui parole del ritornello - SERVE IMMAGINARE PER COMPRENDERE- mi hanno colpito mol-to perché se solo facessimo lo sforzo di immaginare che cosa prova l’altro forse inizieremmo a cambiare le cose.

Tra le collaborazioni musicali nel nuovo Cd: Stefano Bollani nel brano SE NON FOSSE PER LA MUSICAMentre scrivo di sottofondo ascolto CARLO CHE SORRIDE, e improvvisamente sulle parole “un po’ musici un po’ camionisti” mi ritrovo in auto pronta a fare 300 km per tor-nare a casa dopo una tournee. . .”

LA REDAZIONE

PAG. 7INFORMARE

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Servizi speciali

Gli incontri di Officina: Fabio Concato

E’ diffi cile non essere coinvolti emotivamente dai poemi letti da Carlo Croccolo e musicati da Pasquale Catalano. La scelta degli autori delle poesie è impegnativa: Salvatore di Gia-como, Ernesto Murolo, Raffaele Viviani, Franco Costabile. L’ascolto è piacevolis-simo. Per la descrizione del progetto, si cita testualmente il Direttore Artistico, Daniela Cenciotti: Non trovavo le parole per raccontare perché

questo progetto, spiegare la scelta dei prota-gonisti, capire e far capire da dove nasce e perché. Dalla Rabbia (grande sentimento).La Rabbia verso una regione che amo tanto da sceglierla come casa, quando molti se ne vanno a vivere altrove.La Rabbia verso un mondo che permette la netta divisione tra nord e sud del mondo.La Rabbia verso le parole inutili che servono solo a far confusione senza chiarire nulla.

La Rabbia verso coloro i quali hanno solo vantaggi a mante-nere la confusione.La Rabbia verso chi insegna che l’ignoranza è la strada maestra.Queste poesie raccontano questa rabbia, da anni, da decenni, qualcuna da seco-li. Che signifi ca ?Che siccome è rabbia vec-chia si deve buttare come un telefonino di penultima generazione, che non fun-ziona più? Che bisogna

cambiarla con una più nuova, più tecno-logica ?«Scoprire questa rabbia antica mi ha fatto ar-rabbiare ancora di più e parlando ho scoperto che Carlo Croccolo è ancora più arrabbiato di me, ancora più infuriato. E questo si sente nel suo modo di leggere, anzi di far vivere le po-esie, di renderle articoli di giornale, inchieste televisive, blog, siti di protesta.E con Carlo e con me, Pasquale Catalano che ha collaborato con altri rabbiosi, e che non vuole che la musica sia solo un ritmo sul quale urlare slogan, ma sia un altro modo per rifl ettere, un modo per continuare a far sentire la rabbia.Tutto questo accade oggi, ognuno può cono-scerlo, sentirlo parlare, tutti conoscono i per-sonaggi delle storie raccontate dai poeti, sono vicini a noi, siamo noi.Non si può dire che abbia spento la rabbia fare questo cd ma ha aiutato il mio istinto di docente a sfogarla, a non rimanere muta, senza parole, perché fi nché le parole ci sono, usiamole, e impariamo ad ascoltare».

RAFFAELE QUADRANO

Recensione di un progetto del grande artista Carlo CroccoloLa Mappata – Strani poemi

POZZUOLI. E’ andato in scena il 15 Aprile al Monte Di Procida il Passion Show, evento creato dal consigliere Nunzia Scotti delega-to alle politiche giovanili ,in collaborazione con il progetto “Policoro” della Diocesi di Pozzuoli. L’evento vuole dare una possibilità concreta ai giovani di dare libero sfogo alla proprie passioni facendole diventare delle vere e proprie attività lavorative con l’aiuto di professionisti capaci di indirizzare i ragazzi al meglio in ogni singola categoria, infatti ,il Comune darà la possibilità di dare consulen-za gratuita ai giovani che intendono avviare delle attività in proprio fi ssando appunta-menti con tecnici specializzati dell’ente. Non è facile, considerando l’attuale situazione economica, avere questo tipo di opportunità, che hanno il solo scopo di valorizzare il la-voro di giovani impegnati nelle loro possioni con la speranza che un giorno possano di-ventare il proprio pane quotidiano. Il Passion Show è stato rimandato il 24 marzo scorso

per la morte di Michele Silvestri, il sergente dei bersaglieri,ucciso in Afganistan in un attentato insieme ad altri 5 commilitoni rimasti feriti.La direzione artistica è stata affi data a Luciana Pugliese,attrice-cantante, e la Wedding Planner Alessandra Coppola. La Prima parte della sera-ta, chiamata “Furore”, ha visto pro-tagonisti giovani che si sono esibiti tra animazione e canto. Per gli ospiti

vi è stato anche uno straordinario omaggio, il CD del Passions Show realizzato in colla-borazione con la casa discografi ca montese di Roberto Boccia e la boutique 7cento. La seconda parte, invece, è stata dedicata alla moda e all’artigianato con una sfi lata di moda della boutique 7cento, un Live Painting ad opera di Giuseppe Fioretti ,ed inoltre ,sono state esposte creazioni uniche dell’artigiana-to di artisti locali. Tutto ciò ad opera esclusi-vamente di giovani uniti per dare libero sfogo alla propria creatività mettendo in mostra il proprio talento in uno spettacolo che non ha precedenti. Anche la partecipazione attiva della cittadinanza è stata di fondamentale importanza per la buona riuscita del progetto, collaborando con la sola assidua presenza a rendere lo spettacolo unico nel suo genere. Sono molti, infatti,le persone che hanno as-sistito agli spettacoli ed hanno apprezzato ciò che i giovani hanno preparato con duro lavoro ed impegno. VINCENZO LO CASCIO

“Passion Show” Rassegna tra opportunità e divertimentoIl cantautore ha presentato il suo ultimo lavoro presso la Feltrinelli

Daniela Cenciotti e Fabio Concato

Fabio Concato con i ragazzi di O.V.

CASTEL VOLTURNO. Presso la Casa del Bambino di Castel Volturno, lo scorso 13 aprile, si è tenuta la proeiezione del fi lm documentario “Il Tempo delle Arance”. Rosarno nei giorni del pogrom e della deportazione dei migranti per ritrovare le ragioni della ribellione contro la violenza e l’apartheid. Le problematiche di quei giorni ripercorrono anche la storia dell’immigrazione nel nostro territorio, da Rosarno a Castel Volturno. Il documentario che urla la necessità di iniziare a fare una politica che sia capace di gestire in modo adeguato ed immediato, attraverso regole chiare, le diversità culturali che dovrebbero essere fonte di incontro e non di scontro. Non c’è bisogno di creare luoghi separati, ma c’è bisogno di creare punti di passaggio che non siano tuguri nauseabondi. Altro problema correlato è il cosiddetto “caporalato” che agisce sfruttando la persona ed in modo maggiore l’immigrato clandestino che diventa vero e proprio schiavo, trovando terreno fertile in specifi ci settori come l’edilizia e l’agricoltura, abusando della condizione di bisogno estremo. Durante il dibattito, dove è intervenuta la giornalista del Manifesto Adriana Pollice è emerso un interessamento alla problematica e la necessità di un

partecipazione concreta da parte delle forze politiche e sindacali chiedendo anche un rafforzamento degli Ispettorati del lavoro presenti sul territorio. Si comprende da sé, che l’urgenza di una discussione seria e profonda sull’immigrazione non è più rinviabile, sul fatto ormai innegabile che ai migranti mancano canali di accesso legale, mentre le leggi che dovrebbero regolamentare tale fenomeno, diventano sempre di più una corsa ad ostacoli per gli extra-comunitari in fuga dai loro paesi di origine. Servono soluzioni equilibrate, solidali e previdenti che prendano atto, una volta per tutte, della portata di un fenomeno inarrestabile; c’è bisogno di politiche improntate ad un sistema capace di gestire, tutte le fasi di integrazione del migrante.MAURIZIO FABIANI

Il tempo delle Arance

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INFORMAREPAG. 8 Cultura e Società

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Costruita nella fabbrica Renault di Valladolid, in Spagna, la Twizy ha un motore elettrico disponibile con due potenze. Il modello di accesso, Twizy 45, eroga 9 cavalli e si può già guidare a 14 anni, con il patentino. L’altra versione arriva a 17 cavalli, ma ci vogliono 16 anni e la patente A1 o 18 anni e la patente B. Le velocità massime sono, rispettivamente, di 45 e 80 orari, mentre per accelerare da 0 a 45 km/h si impiegano, rispettivamente, 9,9 e 6,1 secondi. La trasmissione è automatica. Con la pulsantiera sulla plancia si seleziona la marcia avanti o quella indietro. Davanti al volante, uno strumento digitale riunisce contachilometri, tachimetro, autonomia residua e l’econometro che aiuta a guidare in stile «green». L’autonomia dichiarata, garantita da una batteria agli ioni di litio da 6,1 kWh e dal sistema di recupero di energia in frenata, è di 100 km: in condizioni reali si scende però a circa 80 km (55 km guidando sempre alle massime prestazioni). La ricarica è veloce: collegato il cavo integrato di tre metri a una presa domestica da 220 V si fa il pieno in tre ore.

In città si apprezzano l’ampia visibilità dal posto di guida, la manovrabilità concessa dal raggio di sterzata di 3,4 metri e la possibilità di sgusciare nel traffi co e parcheggiare nello spazio di uno scooter (l’impronta a terra è di soli 3 m²). Davanti la percezione dell’ingombro è immediata. La retromarcia, invece, richiede all’inizio prudenza perché manca del tutto la visibilità nella zona centrale posteriore. «La Twizy - spiega Luciano Ciabatti, responsabile marketing di Renault Italia - è un urban crosser nato per piacere a un pubblico attento all’innovazione, ma anche alle donne che non sono disposte ad accettare i “limiti” degli scooter, dal casco alle scarpe adatte. Ma piacerà anche ai genitori dei giovanissimi che lo preferiranno alle minicar, a volte rumorose e insicure, e agli adulti che temono l’instabilità delle due ruote».

Dal 31 marzo Twizy arriva in Italia con tre allestimenti, Urban, Color e Technic, e due livelli di potenze e prestazioni. Il prezzo parte da 6.990 euro, iva compresa, esclusa la batteria che Renault fornisce in leasing da 50 euro al mese e con diverse tipologie di contratto.

I responsabili dell’Autonatica Epomeo ci hanno già anticipato che quando prima la Twizy verrrà presentata anche qui a Castel Volturno, nella suggestiva atmosfera della nostra Piazza delle Feste .... Sarà nostra cura comunicarvi la data della presentanzione ed in quell’occasione verranno annunciate anche delle piacevoli sorprese che per il momento non possiamo svelare.

Direttamente dalla fabbrica di Valladolid in Spagna, arriva in Italia il nuovo modello

disponibile con due potenze

Twizy, l’auto elettrica della Renault

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PAG. 9INFORMARE Cultura e Società

Champions a -1

Approvati i progetti esecutivi per i depu-ratori. Interventi mirati per una corretta ge-stione degli impianti di depurazione, voluti principalmente dal custode giudiziario Paolo Massarotti, che per fortuna continua a segui-re questi impianti, ma attenti a non perdere di vista il quadro generale della questione, e cioè che trattasi di interventi “dovuti” e di ma-nutenzione e gestione ordinaria per adeguarli alle leggi vigenti , ma i veri progetti di adegua-mento strutturale degli impianti che dovevano essere realizzati dalla Hydrogest in progetto di fi nanza, restano ancora lontani da essere realizzati. Di seguito gli adeguamenti da rea-lizzarsi prima di questa estate che certamente consentiranno di avere anche quest’estate un mare balneabile. LA REDAZIONE «Sono stati approvati i progetti esecutivi per la rifunzionalizzazione dei depuratori di Cuma, Regi Lagni e Marcianise. Si tratta di inter-venti urgenti per complessivi16 milioni

500mila euro, fi nalizzati alla mitigazione del danno ambientale e, dunque, al miglioramen-to delle acque marine e della balneazione». Ne ha dato notizia, con una previsto anche un miglioramento mediante l’adeguamento del trattamento biologico dei refl ui alle normative vigenti (trattamento dei composti dell’azoto) e quello di riduzione dei fanghi da smaltire. Il progetto vale, complessivamente, 9 milioni 454mila. «Per l’impianto di Foce Regi Lagni, invece – ha sottolineato Romano - l’inter-prima della stagione estiva, quando saranno completati anche gli interventi per i depuratori di Acerra e di Napoli Nord, i cui progetti esecu-tivi erano già stati approvati. Tali opere rappre-sentano un primo importante adeguamento degli impianti, al fi ne di corrispondere alle ri-chieste di mitigazione del danno ambientale, i cui rifl essi sulla nota diffusa lo scorso 26 mar-zo, l’assessore all’Ambiente della Regione Campania Giovanni Romano, inter vento,

pari a 6 milioni 199mila euro, riguarda, tra l’al-tro, l’impianto di sollevamento iniziale, il trat-tamento qualità delle acque marine-costiere saranno visibili già da questa stagione. È uno sforzo» – conclude Romano seguito all’ap-provazione di tre distinti decreti dirigenziali. «Le opere incluse nei progetti - ha spiegato l’assessore - erano state chieste dal custode giudiziario degli impianti Paolo Massarotti e consentiranno di riportare gli stessi nella loro condizione originaria. La Hydrogest, che ha redatto i progetti e che materialmente dovrà eseguire le opere, si è impegnata a portarle a termine entro 3 mesi, ossia totalmente a carico delle fi nanze regionali che, in consi-derazione delle diffi coltà fi nanziarie dell’Ente, conferma come la salvaguardia ambientale rappresenti una priorità del presidente Caldo-ro». (comunicato della Giunta regionale).

Un’altra estate con un mare pulito

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Nonostante tutto, il Napoli è in corsa per il terzo posto

Questa guida ti spiega come puoi realizzare una splendida tavola decorata con allegri e coloratissimi fi ori utilizzando perline o assi di legno e creando con il decoupage un vero e proprio giardino. 10 assi di legno da 3x10x1,80 cm2 cavalletti di legno; Spinotti per legno; Acrilico bianco; Carte per decoupage con motivi fl oreali stilizzati; Colla per legno; scotch di carta; Colla vinilica; Vernice vetrifi cante all’acqua; Pennelli; Forbicine; Carta vetrata; Spugna.Inizia a creare il piano del tavolo unendo tra loro le dieci assi di legno per mezzo di spinotti di legno e colla per legno. Quando lo avrai assemblato lascialo in posa almeno per un giorno. Carteggia accuratamente due cavalletti che formeranno i piedi del tavolo. Diluisci l’acrilico bianco con acqua, quindi stendi velature leggere di colore sul tavolo: la tinta risulterà trasparente e asciugandosi lascerà in evidenza le venature del legno. Lascia asciugare per trenta minuti poi carteggia e spolvera con un panno morbido. Esegui lo stesso procedimento sui due cavalletti. Fotocopia i motivi fl oreali ricavati dalla carta per decoupage in modo da ottenere tre misure diverse: grande, media e piccola. Ritaglia i fi ori e disponili sul tavolo per creare una composizione, appoggia prima quelli più grandi e riempi gli spazi con quelli intermedi e quelli piccoli. Ricalca sulla tavola la sagoma del decoro che andrai ad incollare, in questo modo ti risulterà più

facile ricomporre l’immagine durante la fase di incollaggio. Fissali momentaneamente al piano del tavolo con lo scotch di carta. Poiché stai lavorando con delle fotocopie, quindi con carta più doppia di quella per decoupage, prima di incollare i fi ori più grandi immergili in acqua, tamponali sulla carta assorbente per eliminare l’eccesso d’acqua e poi stendi sul retro la colla vinilica. Questa procedura non è necessaria per le fi gure più piccole o più sottili. Per incollare foglie e fi ori a grappoli, con le forbicine suddividi e ritaglia le immagini in pezzi più piccoli e poi incollali ricomponendo il soggetto. Quando avrai terminato la decorazione a decoupage del piano lascia asciugare per trenta minuti, poi stendi una velatura di vernice vetrifi cante e aspetta che asciughi per almeno quattro ore. Quando vorrai utilizzare il tavolo non dovrai fare altro che poggiarlo sui due cavalletti di legno.Per informazioni e consigli scrivete a: [email protected] o visita il sito www.manimania.altervista.org

A CURA DI LOREDANA REGINA

Morosini, la vita sposata con un sorriso Troppi i pronostici azzardati, tanta la sfi ducia accumulata dopo pochi passi falsi per un Napoli che da inizio stagione sta spendendo un’enorme quantità di energie fi siche e mentali. Nel calcio, come in qualsiasi altro sport, la vittoria e la sconfi tta fanno parte del gioco, e in entrambi i casi bisogna sapersi comportare. Saper vincere signifi ca essere coscienti delle proprie potenzialità e dei propri meriti senza vantarsi dei risultati raggiunti; saper perdere equivale a lavorare più di prima, evitando che si commettano ulteriori errori. Il Napoli è una squadra che fi nora ha disputato 46 partite a 5 giornate, compresa la fi nale di Coppa Italia, dal termine della stagione, destinato quindi a raggiungere un totale di 51 gare tra campionato e coppe. Obiettivi soddisfatti e altri ancora da centrare: un trofeo da conquistare, ottavi di fi nale di Champions raggiunti e lotta in campionato per la conquista del terzo posto. Ci sono ancora punti in palio e la Serie A è decisa parzialmente solo al vertice e alla coda. Juventus favorita per la vittoria dello scudetto, con un potenziale distacco di 4 punti (3+1, poiché il Milan è sfavorito negli

scontri diretti) dai rossoneri e Cesena e Novara quasi destinate alla Serie B. Ma fi n quando destino e matematica non condanneranno, in ogni speranza sarà lecito credere. Azzurri in carreggiata per quel posto che garantisce la partecipazione ai preliminari di Champions. Sfi de importanti e passi falsi da non commettere. Un sogno che sembrava svanito ora è possibile acciuffare. Crederci fi no alla fi ne, quando sudore e minuti cesseranno per poi tagliare il nastro dell’obiettivo raggiunto. Napoli ancora affamato. Finale di campionato da vivere tutto d’un fi ato. FABIO CORSARO [email protected] Fabio su: www.informareonline.com e www.informarenapoli.oneminutesite.it

In MAIUSCOLO le partite in trasferta.

Fabio Corsaro

Per non dimenticare un campione sfortunato, il cui ricordo è destinato ad essere immortale

Piermario cade. Cede al suolo dopo tre inutili tentativi di restare in equilibrio. Il prato lo accoglie. Diventa il suo letto dove la sua anima giacerà per sempre. 25 anni e tanta voglia di vivere. Una vita stroncata da un destino da sempre avverso. Il cuore cessa di pulsare e il suo fi ato non esala più respiri. Muore allo Stadio Adriatico, durante Pescara-Livorno del 14 aprile, Morosini, dentro un sogno che coltivava sin da bambino: diventare un calciatore professionista. Il calcio, la passione che lo

ha tradito. 150 partite e 1 gol. Costante la sua presenza con la maglia della nazionale: dall’Italia under 17 a quella degli Azzurrini di Casiraghi, fi no al 2009. Ma ciò che rimane di lui è il ricordo di uomo capace di emozionarsi dinanzi a un tramonto, pieno di amicizie sincere e l’amore di Anna, fatto di innumerevoli ricordi e gioie che riempivano il cuore. Professionista serio, amante dello sport e del rock and roll, Mario era sempre disponibile con i compagni e, nonostante la vita piena di dolori, aveva sempre un sorriso stampatogli in volto. A 15 anni perde la madre Camilla in un incidente stradale e due anni dopo il padre Aldo a causa di un cancro. Rimane orfano con un fratello e una sorella, entrambi disabili. Ma nel 2002 il fratello si suicida e la vita di Piermario continua a riempirsi di sfortune e dispiaceri. Il cuore trafi tto da uno spasmo. Le lacrime riempiono gli

occhi di chi lo ha visto accasciarsi al suolo. Lo stato emotivo dei compagni muta dalla gioia del doppio vantaggio fi rmato Dionisi e Belingheri alla disperazione nel vedere un amico agonizzante, impotenti con l’unica possibilità di sperare in un miracolo. I medici soccorrono immediatamente Morosini, svolgendo le consuete pratiche di BLS e GAS, nonché le tecniche di primo soccorso che possono essere determinanti per salvare la vita di un infortunato. Meno veloce è l’entrata in campo dell’ambulanza, ostacolata

da una vettura dei vigili urbani, ritardando così ulteriori soccorsi a Piermario. Tuttavia, secondo i medici, ogni altro tentativo di rianimazione sarebbe stato inutile. Prima dell’autopsia si erano ipotizzate, come causa del decesso, l’arresto cardiaco o l’aneurisma cerebrale ma, dopo le analisi eseguite sulla salma di Morosini, è stato notifi cato un difetto cardiaco congenito, ignoto fi no al giorno della sua morte. Ormai il suo cuore è fermo. Immobile, in un vuoto emozionale buio, fatto di tanti supplizi combattuti con altrettanti sorrisi. Un campione passato in ombra che ha lasciato un alone di tristezza nell’animo di chi lo conosceva. Ma quel viso da bravo ragazzo, quel suo essere dedito al sacrifi cio, mettendosi a disposizione degli altri e al raggiungimento di un sogno, lascia l’immagine di uomo capace di sposare la vita così come viene, senza mai cedere fi n quando il destino ha voluto decidere per lui. Cresce la commozione. Cresce l’incredulità della scomparsa di un sorriso che però, mai andrà via.

FABIO CORSARO, [email protected]

Hai una storia da raccontare? Sei riuscito come Alex ad essere più forte del desti-

no? Scrivici di te, o di tuoi conoscenti che, nonostante alcune disavventure, non hanno perso mai la voglia di vivere. Invia una e-mail a [email protected]. La tua storia può

essere fonte di ispirazione per qualcuno.

55 UDINESE Siena ATALANTA Inter

54 ROMA Palermo BOLOGNA Siena

52 Cesena PARMA Milan LAZIO

52 Lazio CESENA Genoa CATANIA

50 Napoli CHIEVO Catania CESENA

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PAG. 10 Medicina, Salute e Benessere INFORMARE

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Cosa mangiare durante la pausa pranzo per restare in forma. La pausa pranzo, croce e delizia di tutti i lavoratori è sempre il solito enigma: portarsi il cibo da casa, mangiare un tramezzino o una pizzetta al bar, saltare del tutto il pasto. Ovviamente non si può rimanere digiuni, neppure se si ha una pausa pranzo molto ridotta e del lavoro da fi nire.

Cosa non fare? Non bisogna sottovalutarla, pensando che basti sgranocchiare una barretta energetica in pochi minuti o un semplice frutto, perché tanto poi faremo un’abbondante cena a casa. Questo tipo di scelta è pericoloso per il nostro organismo, perché non ci fornisce quelle calorie necessarie per affrontare il resto della nostra giornata, gli impegni mentali e fi sici che ci aspettano ancora. E’ sbagliato eliminare i carboidrati complessi, quelli contenuti nel pane, nella pasta, nel riso, che sono a lento assorbimento e ci forniscono energia, che quindi dura nel tempo, e servono al cervello per funzionare. Altra cosa da evitare è quella di fare una pausa pranzo di pochi minuti, magari continuando a lavorare al pc. E’ fondamentale staccare mentre si mangia, rilassarsi, masticare con calma. Quindi, quando ci si trova fuori casa il rischio di farsi attirare da pietanze molto caloriche, ma facili da consumare, è alto.

Cosa non mangiare? Cercare di evitare i fast-food e gli snack veloci mangiati davanti alla scrivania, cibi unti, fritti, dolciumi confezionati o panini pieni di salse e farciture varie. Anche le classiche pizzette, i calzoni e i tramezzini, sarebbe meglio mangiarli solo ogni tanto. Evitare bevande alcoliche e zuccherate.

Cosa mangiare? Il pranzo deve essere il più digeribile possibile.

Si può mangiare una pasta al pomodoro o con le verdure, oppure un secondo piatto di carne o pesce o bresaola possibilmente accompagnandoli sempre ad un contorno di verdure ed alla frutta. Un pranzo di questo tipo, non troppo calorico, ricco di fi bre e povero di grassi, fa in modo che non si verifi chi la sonnolenza post-pranzo. Anche la pizza, la classica margherita, può rappresentare una valida alternativa. Sarebbe l’ideale portarsi una bella insalata condita con buon olio d’oliva e con petto di pollo, o tonno o sgombro al naturale, accompagnata con una fettina di pane integrale. A volte l’intervallo non è suffi ciente per mettersi a tavola, quindi il panino al bar rappresenta l’unica soluzione. In questo caso è importante saper scegliere, optando per i più semplici, non conditi (focaccia, piadina, pane all’olio o al latte sono tutti conditi), dando la preferenza a pane comune o integrale. Evitare salse e farciture varie e prendere l’abitudine di scegliere panini con verdure grigliate, tacchino, bresaola, prosciutto cotto o crudo. Al bar, inoltre, spesso si trovano le insalatone miste preconfezionate che rappresentano un’ottima scelta rispetto al singolo panino, perché permettono di introdurre fi bra alimentare che aumenta il senso di sazietà nonché vitamine e minerali e completare questa portata con del pane e frutta. La frutta a fi ne pasto che, contrariamente a quanto si sente dire spesso, non si oppone al dimagrimento, anzi, rallentando la digestione, fa durare più a lungo il senso di sazietà. Naturalmente ci sono persone diverse con stili di vita diversi, ma si deve tenere presente che una corretta alimentazione è di rilevante importanza per il proprio benessere e l’intervallo della pausa pranzo è un momento della giornata da non sottovalutare.

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Si ritiene che alla luce di numerose pubblica-zioni mediche indipendenti che hanno dimo-strato l’incidenza delle esposizioni chimiche a basse dosi nell’eziopatogenesi di malattie multisistemiche largamente diffuse nei pa-esi industrializzati e tra queste la Sindrome dell’Edifi cio Malato, la Sensibilità Chimica Multipla, Encefalopatia Tossica, Fibromial-gia, Stanchezza Cronica, i pazienti che ne soffrono non debbano più essere considerati pazienti di serie “B” rispetto agli altri amma-lati. Anzi, vi è da dire che troppo spesso tali patologie non vengono diagnosticate imme-

diatamente dai medici perché le informazioni continuano ad essere poco diffuse. Vi è da dire che se la maggioranza non le conside-ra come patologie, in realtà anche l’OMS le classifi ca come gravi malattie organiche. Sono defi nite e inserite nel codice di classi-fi cazione ICD-10 dell’OMS. Il codice ICD-10-GM è prescritto nel libro V del codice sociale di classifi cazione della repubblica tedesca. Vi è però da precisare che una crescente platea di studiosi nel mondo ha accresciuto il livello di ricerca in campo medico su queste sindro-mi che sta restituendo sempre più informa-zioni e scoperte e quindi passi in avanti che impongono cambiamenti sia sulle terapie che sulle eventuali diagnosi e malattie considera-te sino ad oggi. Tali malattie, peraltro, sono state messe in stretta correlazione con i cam-biamenti ambientali, e con i mutamenti negli stili di vita delle società cosiddette sviluppate. Tali modifi cazioni, hanno inevitabilmente cau-sato conseguenze fi siche su molti cittadini;

in particolare, l’inquinamento atmosferico, e di altra natura, è causa di tali sindromi e malattie che potremmo defi nire “nuove” che riguardano una platea crescente di persone e che sono ancora sottovalutate e sulle quali, per tali ragioni, c’è una necessità impellen-te d’investire in ricerca, e quindi in cure tese a dare sollievo e speranza ai molti cittadini che oggi combattono questa diffi cile battaglia del dolore. Molte di queste “nuove” malattie sono rintracciabili nell’elenco delle malattie rare; ad oggi, questo elenco, non comprende sindromi diffuse in tutto il territorio nazionale ma che trovano al contrario “cittadinanza” in pochissime aree geografi che del Paese.Le più diffuse, non inserite nell’elenco nazio-nale, sono: La sensibilità chimica multipla (MCS), La sindrome da fatica cronica, la fi -bromialgia e l’elettrosensibilità;Chi ne è soggetto vive disagi pesantissimi per sé stesso e per tutta le persone che li sono attorno a partire dalle proprie famiglie.

Torniamo al nostro giovane paziente che in maniera traumatica ha perso l’incisivo centrale superiore, e che dopo il primo momento di terapia con l’applicazione di un provvisorio, dobbiamo preparare al posizionamento dell’impianto. Anche se il soggetto è giovane, dobbiamo sempre accertarci che sia sano e che non presenti problematiche che ci possano modifi care la predicibilità del successo della terapia implantare. E’ vero che oggi abbiamo a disposizione gli impianti post-estrattivi, ma l’indicazione e la sua utilizzazione rispetto ad una normale procedura va selezionata caso per caso. Come spesso sottolineo, la parte diffi cile del percorso terapeutico che coinvolge la sostituzione di un elemento dentale non è costituito unicamente dalla procedura chirurgica e/o nella scelta di questo o quella sistematica implantare , ma dalla programmazione della migliore soluzione per il problema in quel paziente . Questo vuol dire che ogni singolo caso per evitare sorprese, va sempre messa in atto una check list decisionale che riduca al minimo gli inconvenienti. Certamente, come è facile immaginare, dopo una corretta valutazione, e l’intervento chirurgico di rito per il posizionamento dell’impianto, ci attende l’attesa dei tempi biologici della osteointegrazione della nostra “radice metallica”,l’ impianto. Il rispetto dei tempi

previsti dal protocollo prima di caricare l’impianto, cioè di completare la terapia inserendo il moncone e su di esso la corona, rappresentano un percorso obbligatorio ai fi ni del successo nel tempo. Naturalmente il momento del posizionamento ed il rapporto con i tessuti molli, la gengiva, è determinante ai fi ni del risultato estetico. Infatti una buona protesi è anche bella se la “salute” dei tessuti di sostegno ,la gengiva, sia ben evidente e facile da mantenere. Concluso l’iter della sostituzione dell’elemento, il mantenimento è determinante, pertanto se prima avevamo

un controllo anche una volta all’anno dal dentista , oggi dobbiamo essere più presenti nello studio del dentista professionista. I costi di una simile procedura possono essere variabili , in quanto, come per qualsiasi altro prodotto,

anche per gli impianti esistono vari livelli di qualità e di costi. Il mio pensiero, e pertanto la scelta del livello di qualità dell’impianto e della componentistica relativa, nasce dalla considerazione che è una terapia che non utilizziamo, da pazienti, tutti i giorni, e che necessita di una serie di validazioni che ci mettano al riparo in caso di insuccesso. Considerate che l’impianto è una vite di titanio e necessita di una procedura che allontani tutti i residui di lavorazione, come le scorie ed i residui oleosi, che sono sempre presenti sugli impianti economici e che possono essere causa di rigetto naturale. Concludendo, è sempre la scelta del professionista preparato ed onesto, che vi mette al riparo da sorprese sgradevoli, in quanto il paziente non ha la conoscenza e la competenza per valutare un preventivo,

tranne che m i s u r a r l o alle proprie p o s s i b i l i t à di spesa. E’ invece un atto dovuto da parte del professionista, oltre la descrizione completa di tutta la procedura che verrà messa in atto precisando tempi e materiali, anche la presenza di qualche rischio correlato allo spessore ed alla qualità dell’osso. Infatti i materiali monouso che saranno utilizzati e che sicuramente incidono sui costi fi nali sono numerosi, ma vorrei sottolineare che lo non integrazione dell’impianto spesso è correlata all’inopportunità della scelta della sede o dell’inclinazione utilizzata, o del paziente che non ha i requisiti fi sici per accettare gli impianti. Alcuni di questi sono certamente l’essere fumatori, la scarsa igiene orale, l’uso di alcuni farmaci, problematiche occlusali importanti. Pertanto, nel salutarvi, vi invito a valutare sempre: l’ affi dabilità del professionista ,il proprio stato di salute e le abitudini personali, i tempi ed i costi, ricordando che una procedura terapeutica del genere non è , per il paziente, di routine e pertanto , una spesa che appare maggiore, ci può evitare , nel tempo, una serie di spiacevoli imprevisti, e ci richiederà una maggiore presenza per i controlli nello studio del dentista.

Per qualsiasi ulteriore informazione ci si può rivolgere presso lo studio sito al Viale delle Mimose 60, Pinetamare, Castel Volturno. Tel: 081 5094848; e-mail: [email protected]

Rubrica a cura del dr. Carmelo Pulella

tranne che m i s u r a r l o alle proprie p o s s i b i l i t à di spesa. E’ invece un atto dovuto da parte del professionista,

a cura della Dott.ssa Giuseppina Traettino Biologo Nutrizionista Specialista in Scienza dell’Alimentazione

Nuove Malattie Ambientali

un controllo anche una volta all’anno dal dentista , oggi dobbiamo essere più presenti nello studio del dentista professionista. I costi di una simile procedura possono essere variabili , in quanto, come per qualsiasi altro prodotto,

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PAG. 11INFORMARE Utilità, Segnalazioni e Diritto

L ’ i m p o s t a munic ipale unica su ab i taz ione principale e relative per-tinenze verrà suddivisa in tre rate. La

prima e la seconda ammonteranno a un terzo dell’imposta calcolata secondo l’aliquota base al 4 per mille e le detrazioni eventualmente previste, ad esempio in caso di fi gli a carico. La terza rata viene invece versata a saldo dell’imposta complessiva dovuta e deve tene-

re conto delle modifi che apportate alle aliquote con le delibere comunali. Per quanto riguarda le tempistiche, l’emendamento fi ssa la scaden-za della prima rata al 18 giugno. In realtà la data prevista è il 16 giugno, ma trattandosi di un sabato il termine slitta al lunedì successivo. La seconda rata deve essere pagata entro il 17 settembre. Anche in questo caso il 16 settem-bre è una domenica, quindi il versamento deve essere effettuato entro lunedì. La terza rata va invece corrisposta entro il 17 dicembre perché il giorno 16 previsto dal testo dell’emendamen-to è domenica. Sulle seconde case dovrebbe invece rimanere la suddivisione in due rate, di cui la prima calcolata sull’aliquota base al

7,6 per mille e la seconda corrisposta a titolo di conguaglio. Come già ipotizzato, l’importo da pagare a fi ne anno potrebbe rappresentare una stangata per i contribuenti. Se i Comuni, come probabile, dovessero rivedere le ali-quote al rialzo, il peso della maggiorazione si scaricherebbe per intero sulla rata da pagare a dicembre. Tempi per la determinazione delle aliquote ai sensi del nuovo emendamento, dal 2013 le delibere per l’approvazione delle ali-quote e delle detrazioni devono essere inviate esclusivamente in via telematica. L’effi cacia decorre dalla pubblicazione sul sito web, ma i suoi effetti retroagiscono dal primo gennaio dell’anno a cui si riferisce. La pubblicazione

deve avvenire entro il 30 aprile, quindi l’invio telematico della delibera non può andare oltre il 23 aprile. In caso di mancata pubblicazione, si intendono prorogate le aliquote e le detrazio-ni dell’anno precedente. Con questo sistema, i contribuenti dovrebbero poter determinare in modo più agevole l’entità dell’imposta. Per quest’anno, invece, le delibere per la modifi ca delle aliquote sono attese entro il 30 settem-bre. È inoltre previsto un dpcm che, in base all’andamento del gettito, entro il 10 dicembre dovrà stabilire l’ammontare dell’aliquota. Abi-tazione principale, stretta sulle agevolazioni. L’emendamento approvato chiarisce meglio il concetto di abitazione principale, stabilendo

che l’agevolazione dell’aliquota al 4 per mille spetta solo se il possessore e il suo nucleo fa-miliare risiedono anagrafi camente e dimorano abitualmente nell’immobile considerato abita-zione principale. Nel caso in cui residenza e dimora siano fi ssati in due immobili diversi, le agevolazioni si applicano solo ad una delle abitazioni. Il chiarimento introdotto serve ad evitare le elusioni al sistema delle agevolazio-ni, che potrebbero verifi carsi se i coniugi sta-bilissero la residenza in due immobili diversi, benefi ciando dell’aliquota al 4 per mille per ognuno di essi. AVV. CARLO PONTICIELLO, TRIBUTARISTA, TEL. 0813356649 E-MAIL: [email protected]

Il Diritto:L’estradizione è una forma di cooperazione giudiziaria tra gli Stati e consiste nella consegna di un soggetto a un altro Stato affi nché venga sottoposto al giudizio penale (estradizione processuale) o alle sanzioni penali se già condannato (estradizione esecutiva). Nel codice di rito è disciplinata dagli artt. 697 e ss.La competenza a decidere la consegna di un cittadino straniero allo Stato richiedente spetta alla Corte di Appello nel cui distretto l’imputato o il condannato ha la residenza, la dimora o il domicilio nel momento in cui la domanda di estradizione perviene al Ministro di Grazia e GiustiziaI limiti oggettivi affi nchè l’autorità giudiziaria esprima parere fa-vorevole all’estradizione è che il soggetto richiesto non venga sottoposto a trattamenti disumani o comunque contrari ai principi fondamentali, oppure atti persecutori o discriminatori per motivi di razza, di reli-gione, di sesso, di nazionalità, di lingua, di opinioni politiche o di condizioni personali o sociali. Deve trattarsi, però, di trattamenti normativizzati o istituzionalizzati dallo Stato richiedente, come statuito dalla Corte di Cassazione. In altre parole è necessario (cosa certamente non frequente) che l’ordinamento giuridico dello Stato che chiede la consegna del sogget-to contempli procedure contrarie ai diritti fondamentali dell’individuo, così come del resto disposto dalla Convenzione Europea Etradizioni. Non basta che trattasi di un comporta-mento isolato perchè possa invocarsi il respingimento della richiesta. Spesso, pertanto, accade che le Corti di Appello competenti si limitino ad un controllo meramente formale in ordine alla documentazione che lo Stato trasmette al Ministero di Grazia e Giustizia per giustifi care la richiesta di estradizione. Altro limite alla concessione dell’estradizione è il rispetto del principio della doppia incrim-inazione di cui all’art. 13 del codice penale, che prevede che il fatto per il quale è chiesta la consegna dell’individuo sia previsto come reato sia nell’ordinamento giuridico italiano sia in quello dello Stato richiedente. Per esmpio, accade di freuqente che l’estradizione venga richiesta per la detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale, condotta non contemplata come reato in Italia bensì solo come sanzione amministrativa, tuttavia previsto come reato in alcuni paesi dell’est europa come Romania o Ucraina. In tali casi lo Stato richiesto non può dare il consenso all’estradizione.

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Come funziona la rateizzazione IMU

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I codici tributo per il reclamo e la mediazioneLa risoluzione dell’Agenzia delle entrate n. 37/E pubblica i 20 codici tributo utili al perfezio-namento dell’accordo di reclamo e mediazione. Il nuovo istituto defl attivo del contenzioso si defi nisce con il pagamento dell’importo dovuto entro 20 giorni dalla sottoscrizione. La somma può essere versata per intero o anche suddivisa fi no a un massimo di otto rate trimestrali, attraverso un versamento diretto, anche tramite compensazione, utilizzando il modello F24. I codici: 9950, 9951, 9952, 9953, 9954, 9955, 9956, 9957, 9958, 9959, 9960, 9961, 9962, 9963, 9964, 9965, 9966, 9967, 9968, 9969. La risoluzione dettagliata all’indirizzo: www.agen-ziaentrate.gov.itCollaborazioni coordinate: chiarimenti dell’INPS sull’indennitàL’INPS, nel messaggio n. 6762 del 19 aprile 2012, riepiloga i presupposti affi nché i lavo-ratori in forza di un contratto di collaborazione, possano richiedere l’indennità (prestazioni una-tantum). La somma spetta a quei lavoratori che abbiano stipulato un contratto di lavoro a progetto, escludendo tutti gli altri lavoratori che, a vario titolo, sono iscritti alla Gestione sepa-rata e il cui rapporto di lavoro non sia inquadrabile nell’ambito dell’art. 61, c. 1, del D.Lgs. n. 276/2003. Viene ricordato che l’aliquota contributiva in auge è il 27,72%, per gli iscritti ad altra forma previdenziale il 17%. Occorre che, per l’anno in corso, esso non sia inferiore a € 5.000 e non superiore a € 20.000. E’ necessario avere almeno un mese nell’anno di riferimento e almeno tre nell’anno precedente di accredito alla Gestione separata. Ultima condizione è l’assenza di contratto di lavoro al momento della presentazione della domanda di prestazione.

Il precedente articolo su comunicazione e mediazione si concludeva con l ’osservazione che il primo passo per mediare è gestire le proprie emozioni.Il nodo della

questione non è nell’emozionarsi o meno, dilemma privo di senso, ma nel fatto che, in alcuni casi, l’emotività impedisce il procedere nella relazione.Un passo essenziale da compiere è perciò far sì che le emozioni da disfunzionali diventino funzionali ossia che non solo non blocchino la relazione ma che anzi la favoriscano.Il passaggio dalla disfunzionalità alla funzionalità degli stati interiori non è certo frutto di una semplice tecnica né di automatismi bensì di un percorso che comincia con l’abbandonare qualsiasi forma di competizione con l’interlocutore. Vale a

Comunicare per mediare: tecnica ed atteggiamento mentale - 3

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dire che l’obiettivo della comunicazione non è riuscire a modifi care le idee dell’altro bensì nel portare la sua attenzione sull’oggetto concreto di cui si sta discutendo: ad esempio il prezzo del prodotto per il venditore nei confronti del cliente, oppure un aspetto specifi co di un progetto all’interno di un gruppo di lavoro o di studio o ancora un evento particolare all’interno di un nucleo familiare o di una coppia. Passare da obiettivi generali, che investono i modi di pensare e la globalità della struttura caratteriale, non signifi ca non provare emozioni forti in caso di incomprensioni e contrasti. Vuol dire soltanto che sarà più agevole gestire tali stati d’animo che, per quanto intensi, saranno collegati ad

aspetti specifi ci del rapporto e dei reciproci comportamenti. Tale percorso richiede anche degli accorgimenti linguistici ossia che può essere facilitato dall’adottare alcuni modi di dire e dall’evitarne altri. Tra quelli da non utilizzare, ad esempio, c’è l’uso del “ perché … ? “ con cui chiedere informazioni all’interlocutore specialmente quando questi ha espresso un’opinione. Il “ perché … ? “, infatti, in tali contesti può essere percepito come una richiesta di giustifi cazione e una messa in discussione di quanto si è appena detto.

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AUTORE: AVV. FABIO RUSSO E-MAIL: [email protected]

TEL.: 3476595190

ESTRADIZIONE, L’ISTITUTO GIURIDICO

Rubrica a cura dello studio di commercialisti di Antonietta Morlando

Promozione dei Paesaggi Rurali

Si è tenuto a Firenze il 16 aprile 2012 il Secondo Seminario di Careggi dal titolo “Paesaggi rurali. Verso una migliore integrazione delle politiche di sviluppo rurale, urbano e pianifi cazione del paesaggio”, organizzato da UNISCAPE, il network di Università che hanno come obiettivo la promozione e diffusione dei principi della Convenzione Europea sul Paesaggio. In rappresentanza della Facoltà di Architettura Luigi Vanvitelli di Aversa, membro fondatore di UNISCAPE, hanno partecipato: la prof. Jolanda Capriglione, delegata della Seconda Università di Napoli per UNISCAPE, presidente del Club UNESCO di Caserta e docente di “estetica del paesaggio” e “culture materiali del Mediterraneo”; il tutor arch. Alessandro Ciambrone e l’arch. Maria di Gabriele, dottorandi di ricerca del preside della Facoltà di Architettura prof. Carmine Gambardella; e gli studenti del corso di “estetica del paesaggio” Enrico Coppola, Luca Serafi no, Gianmarco Castiello, Cristian Musto, Raffaele Guerrera, Angelo Renga, Luciana Abate, Maria Chiara De Marco e Benedetto Sparaco. Il seminario ha avuto l’obiettivo di promuovere una rifl essione sullo stato e sulle prospettive attuali della ricerca in materia di paesaggi ru-rali e periurbani, con particolare riferimento al

contributo dei vari punti di vista e saperi che, in un’ottica transdisciplinare, affrontano tale tema proponendosi d’integrare la pianifi ca-zione territoriale, urbanistica e paesaggistica, con gli indirizzi delle politiche agricole e di svi-luppo rurale. La partecipazione al seminario di prestigiosi docenti internazionali apparte-nenti a diverse aree disciplinari ha consentito ai partecipanti di integrare il proprio percorso formativo in un vivace dibattito europeo sul-la promozione e sugli sviluppi futuri della Convenzione sul Paesaggio. Nel corso del seminario i ricercatori e gli studenti coinvolti hanno anche avuto modo di partecipare alla stesura della Seconda Dichiarazione di Ca-reggi e presentare gli articoli che saranno pubblicati nel secondo numero dei Quaderni di Careggi, insieme ai contributi di tutti i rela-tori del seminario. L’iniziativa si integra nelle politiche di formazione di esperti sul paesag-gio che vede la Facoltà di Architettura Luigi Vanvitelli in partnership con il Club UNESCO di Caserta, l’Osservatorio Europeo sul Pae-saggio, l’Amministrazione Provinciale di Ca-serta, e la Scuola di Alta Formazione per la Pubblica Amministrazione delle aree Protet-te, impegnati nell’organizzazione di summer schools annuali sul paesaggio, come l’ultima in ordine di tempo, nel settembre 2011, dal ti-tolo “Dialoghi sul Paesaggio”, sotto l’alto il patrocinio del Parlamento Europeo. Inoltre, la partecipazione al seminario si inquadra nella strategia di internazionalizzazione intrapresa dalla Facoltà che dal 2010 coopera con le più prestigiose istituzioni internazionali nel cam-po della tutela e valorizzazione del paesag-gio, dei beni culturali e intangibili, dalla scala locale a quella mondiale: Club UNESCO di

Caserta; Federazione Italiana Club e Centri UNESCO; Associazione Italiana Siti e Città Patrimonio Mondiale UNESCO; Federazione Araba dei Club UNESCO; UNISCAPE; Com-missione Nazionale Italiana per l’UNESCO; World Heritage Centre; e Forum UNESCO University and Heritage. Attraverso tale coo-perazione sono state organizzate numerose iniziative scientifi che e culturali, fra cui si ricordano: la XXXII Assemblea italiana dei Club e Centri UNESCO a Caserta; le Settima-ne sull’Educazione allo Sviluppo Sostenibile UNESCO 2010 e 2011, rispettivamente sui temi della mobilità e dell’acqua; la summer school “Dialoghi sui Paesaggi”; e il viaggi stu-dio a Tunisi dal titolo “Giornate dell’amicizia italo-tunisina: giovani per le tradizione materiali e immateriali del Mediterraneo”. La partecipazione al Secondo Seminario di Careggi ha consentito a ricercatori e allievi di arricchire l’iter formativo già proiettato ad un approccio metodologico multidisciplinare in una logica di dialogo e confronto con realtà estere. I partecipanti al seminario si sono im-pegnati, attraverso una lettera d’intenti inviata al preside della Facoltà di Architettura di Aver-sa, di stabilire una relazione continuativa con i docenti e ricercatori delle Università del net-work UNISCAPE presenti all’evento, secondo lo “spirito” della Facoltà che promuove l’aper-tura ai rapporti e agli scambi culturali con la società civile, il mondo del lavoro, dell’arte e della ricerca scientifi ca in ambito nazionale e internazionale.ARCH. ALESSANDRO CIAMBRONE. PRESIDENTE ASSO-CIAZIONE ALBERGATORI E RISTORATORI DEL LITORALE DOMITIO. VICE PRESIDENTE CLUB UNESCO CASER-TA. [email protected]

Page 12: Informare Maggio 2012

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Orario invernaledal Martedì al Sabato 8.30 - 19.30

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