Informare Gennaio 2011

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LITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNO LITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNO Informare è un periodico del “Centro Studi Officina VolturnoAnno 7° - Numero 02 - Gennaio 2011 www.officinavolturno.com Riflessione serena sul caso Castel Volturno pag. 3 Il Salasso, Alias Assicurarsi Sul Litorale Domizio pag. 4 Campi Flegrei, parte “Deep Drilling Project” pag. 5 Laghetti di Castel Volturno, si aggiunge altra confusione pag. 6 Facciamo un pacco alla Camorra pag.7 Fefè: moda e design pag. 8 DISTRIBUZIONE GRATUITA RESTO perché voglio ave- re un futuro QUI nella mia terra RESTO perché voglio ri- tornare a fare il bagno a mare, il MIO mare, il MIO mare di fronte casa MIA. VADO VIA perché il mio sogno è stato distrutto da una politica senza sogni RESTO perché credo nella solidarietà e nel rispetto delle regole senza dimen- ticare chi cade RESTO perché esistono ancora le persone giuste e perbene. VADO VIA perché la nuova politica NON vuole cam- biare per mantenere il suo presente ed il suo potere di collusione RESTO perché non sop- porto che palazzinari mas- soni affaristi diventino Padri della Patria VADO VIA perché una po- litica grigia vuole sostitu- irmi con i suoi amici e usa un informazione collusa per gettare fango anche su persone come Saviano RESTO perché presto sarà realizzato il Porto di Castel Volturno VADO VIA perché da que- ste parti prendere il bus M1 è impossibile e non riesco ad andare scuola RESTO perchè è nata l’as- sociazione ANTIRAKET a Castel Volturno VADO VIA perchè le di- scariche ed i rifiuti tossici hanno ucciso troppe vite innocenti RESTO perchè ho impara- to a vincere la paura VADO VIA perché il mio fu- turo l’hanno cancellato RESTO perché sono con- vinto che, tra vent’anni, il Sud dell’Italia sarà il po- sto più felice del mondo. VADO VIA perché stanno realizzando la griglia alla foce dei Regi Lagni che non serve a niente. RESTO perché ho un so- gno, il sogno di far cresce- re la mia amata Campania VADO VIA perché le Po- litiche Sociali non fanno risanare il bilancio della Regione RESTO per quei giovani che hanno deciso di non arrendersi al “sistema” VADO VIA perché le nostre persone “perbene” ti of- frono soldi in “amicizia” e poi si prendono anche la casa. VADO VIA perché il “siste- ma” è istituzionalizzato RESTO perché la cultura la conoscenza l’informazio- ne vinceranno l’ignoranza VADO VIA perché il Porto di Castel Volturno non lo faranno mai RESTO perché voglio pren- dere l’aereo dall’aeropor- to di Grazzanise VADO VIA perché sulla Domiziana ho perso tanti amici e non voglio vederne altri perire RESTO qui perché hanno fatto i “Pacchi alla Camor- ra” e devo consegnarli

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Riiessione serena sul caso Castel Volturno Informare è un periodico del “Centro Studi Officina Volturno” Anno 7° - Numero 02 - Gennaio 2011 Campi Flegrei, parte “Deep Drilling Project” www.officinavolturno.com LITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNOLITORALEDOMITIO-CASTELVOLTURNO pag.7 pag. 5 pag. 8 pag. 3

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LITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNOLITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNO

Informare è un periodico del “Centro Studi Officina Volturno” Anno 7° - Numero 02 - Gennaio 2011

www.officinavolturno.com

Ri� essione serena sul caso Castel Volturno

pag. 3

Il Salasso, Alias Assicurarsi Sul Litorale Domizio

pag. 4

Campi Flegrei, parte “Deep Drilling Project”

pag. 5

Laghetti di Castel Volturno, si aggiunge altra confusione

pag. 6

Facciamo un pacco alla Camorra

pag.7

Fefè: moda e design

pag. 8

DISTRIBUZIONE

GRATUITA

RESTO perché voglio ave-re un futuro QUI nella mia terraRESTO perché voglio ri-tornare a fare il bagno a mare, il MIO mare, il MIO mare di fronte casa MIA.VADO VIA perché il mio sogno è stato distrutto da una politica senza sogniRESTO perché credo nella solidarietà e nel rispetto delle regole senza dimen-ticare chi cadeRESTO perché esistono ancora le persone giuste e perbene.VADO VIA perché la nuova politica NON vuole cam-biare per mantenere il suo presente ed il suo potere di collusioneRESTO perché non sop-porto che palazzinari mas-soni affaristi diventino Padri della Patria VADO VIA perché una po-litica grigia vuole sostitu-irmi con i suoi amici e usa un informazione collusa per gettare fango anche su persone come SavianoRESTO perché presto sarà realizzato il Porto di Castel VolturnoVADO VIA perché da que-ste parti prendere il bus M1 è impossibile e non riesco ad andare scuolaRESTO perchè è nata l’as-sociazione ANTIRAKET a Castel VolturnoVADO VIA perchè le di-scariche ed i rifi uti tossici hanno ucciso troppe vite innocenti

RESTO perchè ho impara-to a vincere la paura VADO VIA perché il mio fu-turo l’hanno cancellatoRESTO perché sono con-vinto che, tra vent’anni, il Sud dell’Italia sarà il po-sto più felice del mondo.VADO VIA perché stanno realizzando la griglia alla foce dei Regi Lagni che non serve a niente.RESTO perché ho un so-gno, il sogno di far cresce-re la mia amata CampaniaVADO VIA perché le Po-litiche Sociali non fanno risanare il bilancio della RegioneRESTO per quei giovani che hanno deciso di non arrendersi al “sistema” VADO VIA perché le nostre persone “perbene” ti of-frono soldi in “amicizia” e poi si prendono anche la casa.VADO VIA perché il “siste-ma” è istituzionalizzatoRESTO perché la cultura la conoscenza l’informazio-ne vinceranno l’ignoranzaVADO VIA perché il Porto di Castel Volturno non lo faranno maiRESTO perché voglio pren-dere l’aereo dall’aeropor-to di GrazzaniseVADO VIA perché sulla Domiziana ho perso tanti amici e non voglio vederne altri perireRESTO qui perché hanno fatto i “Pacchi alla Camor-ra” e devo consegnarli

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Nascono migliaia di siti web, forum, gruppi e pagine Facebook a sostegno della criminalità: segni di un disagio diffuso

Il Web 2.0 non è solo un luogo di sfogo della popolazione per le nefandezze della politica italiana o per le amarezze di una vita quotidia-na sempre più provinciale per la nazione Oc-cidentale chiamata Italia. Il Web 2.0 è divenuto luogo di esplosione per un fenomeno alquanto signifi cativo inerente la criminalità organizzata. Sono migliaia, infatti, i gruppi, i forum, i siti web dedicati alla mafi a, alla camorra, alla ‘ndranghe-ta o alla Sacra Corona Unita, come riportano le colonne del settimanale L’Espresso e molti di essi sono anche assiduamen-te frequentati. ““Malavita Napoletana” ha oltre 25 mila iscritti, “Link a Rivuot”9000, “Ind’o Rion” più di 1500. Per non parlare dei tanti gruppi che celebrano gli “scissionisti”, ovvero i seguaci del clan Amato-Pagano che hanno scatenato una guerra nel 2004-2005 per il dominio dello spaccio di dro-ga a Secondigliano. Qualche mese fa avevano fatto notizia i 5000 raccolti da un dodicenne su “A’scission ro Rion” o “le Vele di Scampia”, entrambi oscurati dalla polizia postale. Oggi, invece, sopravvivono “Ewagliun ra scission”, 388 iscritti, i 1130 di “ò PèRSòNàGGè A SCIS-SIòN”, e diversi altri. Per non parlare di gruppi

che associano il termine “camorra” alla parola “amore”, che raccolgono in un solo gruppo (“Camorra and love”) quasi 800 mila utenti. Una pagina dove simboli dell’adolescenza come Ho-

mer Simpson convivono col mito di Tony Mon-tana, il protagonista del capolavoro di Brian De Palma, Scarface, e l’inno ai valori della crimina-lità” scrive L’Espresso.Un fenomeno preoccupante, specie per chi vive Gomorra, come ormai viene defi nito il territorio della Campania affl itto dal fenomeno camorristi-co. E’ possibile che le organizzazioni controllino persino il web? Il loro potere è tale? Una par-ziale risposta la fornisce lo stesso settimanale intervistando Domenico Foglia, dirigente della Polizia Postale: «Sono luoghi in cui la subcultu-ra della delinquenza primeggia». Lo stesso Fo-glia esclude che tali gruppi siano utilizzati dalla camorra per scambiarsi informazioni rilevanti circa il traffi co di stupefacenti. E tuttavia ammet-

te che, tra i tanti ragazzini del tutto innocui, ci siano anche criminali con «qualche precedente o gradi di parentela» con personaggi a contatto con la malavita organizzata. E a chi aveva ipo-

tizzato che l’oscuramento di quei gruppi fosse sba-gliato, perché avrebbe potuto in qualche modo fornire una mappatura dei rapporti tra le cosche, risponde che «non c’è mai stata alcuna identifi -cazione tramite Facebo-ok che abbia portato a organizzazioni criminali. Tuttavia», prosegue Fo-glia, «questi gruppi aiu-tano a capirne il modo di pensare, le logiche, il lin-guaggio». Elementi, dun-que, che possono aiutare chi procede a indagini.

«Anche se per le comunicazioni telematiche la camorra si serve di sistemi a scatole cinesi gestiti da veri e propri consulenti informatici che operano per evitarne l’intercettazione».Una questione di allarme sociale proveniente dal mondo cibernetico, ma che è stato lanciato a più riprese anche in passato, sia nella lettera-tura sia nella cinematografi a (vedi “Io speriamo che me la cavo” con Paolo Villaggio o l’episodio dei ragazzi di Casal Di Principe nel fi lm e nel libro Gomorra di Roberto Saviano).Una questione su cui rifl ettere pubblicamente ed agire onde evitare l’ulteriore propagarsi di comportamenti nocivi alla crescita di un identità statuale nazionale.. Redazionale

Camorra 2.0, social networking criminale

Dietro non ci sarebbero i clan bensì giovani cibernauti culturalmente affi ni

Come non restare turbati e sconcertati (volen-do essere buoni) nel notare il diverso modo di agire dei nostri concittadini nell’affrontare le conseguenze di una catastrofe, come in oc-casione di un terremoto o di una inondazione, nei confronti delle popolazioni settentrionali?Dico questo perché ho già avuto modo di con-statare a suo tempo i diversi comportamenti delle popolazioni dopo il terremoto del Friuli e dopo quello dell’Irpinia.Nel Friuli ricordo che, appena dopo il sisma, i sopravvissuti in grado di lavorare, si orga-nizzarono per provvedere allo sgombero del-le macerie e per dare aiuto ai più sventurati senza attendere la grazia della provvidenza; e questo lo so per certo poiché tra di loro c’era-no anche i parenti di mia moglie friulana.Viceversa, dopo il movimento tellurico dell’Ir-pinia, le società specializzate in ristrutturazio-ni, tra le quali la mia ditta, fummo convocati

dalle autorità competenti per organizzare il lavoro di recupero immediato di alcuni edifi ci di interesse primario e, tra le altre disposizio-ni, ci fu consigliato di portare in loco solo gli operai specializzati perché di manovalanza ne avremmo trovata a iosa tra gli uomini va-lidi restati senza lavoro dopo la distruzione di tutte le attività produttive. Ma inaspettatamen-te non fummo in grado di reclutare manovali suffi cienti perché ogni residente si conside-rava un “terremotato” e quindi un individuo a carico delle istituzioni con lo sgravio dal lavoro materiale! Ricordo che, tra i primi locali da risi-stemare, i paesani organizzarono le baracche per i caffè e con tavolini da destinare anche al gioco delle carte. Era curioso accorgersi che in occasione di qualche nuova conoscenza l’indigeno prima del nome pronunciava “terre-motato” come se fosse un titolo accademico o professionale. Il risultato di questo modo di

comportarsi è sotto gli occhi di tutti. Chiunque possedeva un piccolo rudere o gallinaio lo sostituisce con una casa regolarmente co-struita in cemento armato “antisismico” ed il “contributo” sostituisce ogni altra fonte di un eventuale benefi cio valido per tutto e per tutti. Gli immobili raddoppiano in relazione a quelli preesistenti ma la vera ricostruzione non sarà mai completata. Resterà però la rappresenta-zione emblematica di come può essere orga-nizzata e portata a termine la truffa e la frode istituzionalizzata!Ecco perché rimango strabiliato e sbalordito nel leggere che, dopo l’ultima alluvione disa-strosa in Veneto, “le richieste di risarcimen-to inoltrate da privati ed imprenditori sono drasticamente inferiori alla quantifi cazione dei danni effettuata dalle pubbliche ammini-strazioni.” Come sempre i Veneti non hanno atteso la manna dal cielo ed i Comuni ed i

privati si sono subito dati da fare per svuota-re i locali allagati riducendo così al minimo i danni. E, cosa per noi meridionali veramente incomprensibile, leggo che è ormai diffuso nel nord-est un “disagio psicologico” dovuto alla consapevolezza di dover chiedere un contri-buto dello stato come risarcimento per i danni subiti.Ci sarà mai stato quaggiù qualcuno colpito da questo “disagio”?Per chiudere: mi addolora sapere che da noi le aule della scuola elementare in Fontana Blu hanno gli infi ssi deteriorati a tal punto da non poter garantire la chiusura perfetta e per di più ultimamente il furto del gasolio da parte di ignoti ha impedito l’accensione del riscalda-mento. I piccoli con cappotti e cappelli in aula fanno un ben triste spettacolo.LUIGI LANCILLOTTI

La Voce di Cassandra. Terremotati a confronti: il dott ore e l’operaio

* Il fenomeno in numeri *Gruppi Camorra and love

800.000 iscrittiMalavita Napoletana

25.000 iscritti

Link a Rivuot’9.000 iscritti

Ind’o Rion1.500 iscritti

A’ scission ro Rion (oscurato)5.000 iscritti

Le Vele di Scampia (oscurato)

5.000 iscritti

o Personaggè a Scission1130 iscritti

fonte: L’espresso

Cara Redazione mi dispiace rispondere in ritardo - solo ora ho letto il messag-

gio - ma sfi do chiunque in questo periodo di “paradossale crisi” a rispondere positivamen-te alla domanda “TUTTO OK”? Vi ringrazio per aver confermato la mia professionalità di cui sono certa e di cui vado fi era quotidiana-mente. Vi ringrazio per i suggerimenti poiché il mio obiettivo è volto sempre ad un “miglio-ramento continuo” facendo tesoro delle indi-cazioni, positive o negative che siano, datemi da chi ha più esperienza e che può quindi perfezionare e potenziare la mia competenza. Ma vi chiedo: come posso essere “incisiva” quando scrivo? Potrei cominciare scrivendo prendendo spunto da semplici termini quali NORMA, LEGGE, LEGITTIMITA’, POLITI-CA, SENSO CIVICO, LIBERTA’, GIUSTIZIA, INFORMAZIONE, CULTURA di cui si ritrova la giusta defi nizione sfogliando il tradizionale dizionario della lingua italiana, o navigando come ad oggi si preferisce fare, tra i tanti motori di ricerca, per concludere con un triste silenzio! Potrei soffermarmi sul signifi cato di queste e tante altre parole che poi compongo-no le mie infi nite frasi, i miei inquieti pensieri e le mie inutili e conseguenti rifl essioni! Potrei descriverle il “disastro ambientale” che stiamo volontariamente e sfacciatamente pianifi can-do senza preservare il tanto amato “sviluppo sostenibile” e così le tanto care “future gene-razioni” .Potrei illustrare come vengono mal gestiti gli impianti di depurazione nel nostro paese e perché volutamente compromesso lo scopo per cui sono stati progettati. Potrei elen-care tutti i risultati delle analisi svolte su cam-pioni di varie matrici ambientali che non hanno alcun fondamento scientifi co ma validati come referti, certifi cati o rapporti di prova o come meglio vuole defi nire carta bianca sporcata. Potrei raccontare dell’indegna situazione dei precari ricercatori e non solo che sono ormai troppi nel nostro paese. Ma le chiedo ancora: Perché cercare disperatamente e necessaria-mente delle risposte a delle probabili assurde ed ormai inutili domande? Perché insistere nel fare “informazione”? Cosa possiamo noi, COSA POSSO IO, in una collettività che ri-specchia il paradosso della vita? Come noi giovani possiamo sentirci nuovamente liberi

di vivere? Come possiamo esprimere il nostro disagio, il nostro voler sostenere o manifesta-re contro scelte politiche se chi ci rappresenta non rispetta e non soddisfa le reali esigenze che possono far sussistere o anche sopravvi-vere degnamente l’essere umano quali condi-zioni minime e necessarie? “Il successo di un organismo dipende dall’ambiente in cui esso vive”… In biologia “l’evoluzione è la manife-stazione del cambiamento, non necessaria-mente migliorativo, sia del visibile e del diretto sia del’invisibile quanto dell’indiretto…” Vi chiedo quindi un’ultima ma non meno im-portante cosa: Posso scrivere questo? Posso essere così “incisiva”? Quali sono i limiti? Qual è il timone di Informare per me? Posso essere una buona, una diabolica, perfi da, stu-pida, divertente penna e purtroppo a volte pre-ferisco scrivere peggio e curare meno i miei articoli pur di mettere un po’ di nero su bianco. Chiara [email protected]

Cara Chiara, in redazione abbiamo letto ila tua nota, ed abbiamo deciso (con il tuo consenso) di farne un articolo per Informare - del mese di gennaio. Sono domande giuste quelle che poni a cui credo abbiamo parzial-mente risposto in prima pagina con la nostra lista Resto-Vado Via Perché (imitando a piene mani il programma Vieni Via Con Me in onda nei mesi scorsi su RaiTre). Ovviamente non possiamo dare risposte a tutto, ma il tuo “sfo-go” crediamo sia un sintomo: in te c’è tanta voglia di vivere e di batterti per quello in cui credi che è coinvolgente. E’ già tanto in una desolazione generale, ove pensare è quasi considerato reato (sempre che non lo sia diventato defi nitivamente). Con Informare facciamo ogni mese una batta-glia per portare qualche notizia, informazione, curiosità o anche spaccati della realtà che ci avvolge nonostante tutto, nonostante tutti.Non voglio continuare oltre, perché siamo tutti sulla stessa linea di pensiero e non credo sia utile ripetersi le stesse cose, bensì bisogna guardare avanti. Invito chi volesse partecipa-re a scriversi a [email protected], prenderemo in considerazione i Vostri pensie-ri. Elio Romano

Da voi a noi, zanichelli scrive

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Rifl essione sull’ordinanza della DDA

Perché Castel Volturno non è stata sciolta. Le bonifi che possibile affare criminale

L’ex sindaco ed il suo vice liberi perchè non ricoprono più l’incarico, ma le accuse personali restano e sono come magigni

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Cantone parla alla Chiesa di S. Nicola

Il convegno: “I Gattopardi e la questione munnezza”

Castel Volturno-Lo scorso mese Informare ha dato ampio risalto all’indagine condotta dalla DDA di Napoli avente ad oggetto fatti e personaggi della scena politica ed amministra-tiva di Castel Volturno degli ultimi venti anni, sfociata, in data 26/10/2010, nell’ordinanza cautelare adottata dal Gip presso il Tribunale di Napoli, il dott. Alessandro Buccino Grimaldi. Di tale vicenda giudiziaria si è parlato tanto, esaltando, a seconda dei casi, delle circostan-ze e delle persone coinvolte, un aspetto piut-tosto che un altro. Tanti gli strascichi che ne sono conseguiti sotto l’aspetto politico, umano e sociale, e molti altri, senz’altro, ne seguiran-no. In alcuni casi l’esigenza dello scoop da un lato, e le voci di popolo dall’altro, hanno prevalso sulla necessità di un’analisi serena e tecnica. Coerenti con la linea editoriale di questo giornale, abbiamo ritenuto, a distanza di un mese, di condurre un’analisi più appro-fondita per fornire ai nostri lettori materiale di rifl essione, e tentando di specifi care alcuni contenuti ritenuti più signifi cativi. Va detto, in-nanzi tutto, che il provvedimento adottato dal Gip di Napoli ha disposto l’applicazione della custodia cautelare soltanto per 3 dei 42 sog-getti coinvolti, ma la richiesta avanzata dai 10 Pubblici Ministeri che conducono l’indagine riguardava anche altri 5 indagati, tra i quali l’ex sindaco Francesco Nuzzo, e l’ex vice – sinda-co Lorenzo Marcello. Tuttavia, il giudicante, nonostante abbia confermato la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza in merito agli episodi che li vedono coinvolti, non ha ritenuto che per loro sussistessero esigenze cautelari tali da legittimare l’adozione della custodia in carcere come avevano richiesto gli organi in-quirenti. Le motivazioni di tale scelta, secondo il GIP, sarebbero da ricercarsi, per Nuzzo, nel fatto che le condotte più gravi a lui contestate sono state realizzate mediante la strumenta-lizzazione del ruolo di Sindaco del Comune di Castelvolturno ed egli non riveste più tale qualifi ca dalla fi ne dell’anno 2009, nonché dalle ulteriori considerazioni che Nuzzo è del tutto incensurato e perchè non risulta avere mai esercitato in maniera scorretta e distorta le funzioni di magistrato presso la Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Brescia. Per Lorenzo Marcello, in-vece, il GIP ha rigettato la richiesta di arresto perchè da un lato, come Nuzzo, le condotte ad egli ascritte sono state realizzate mediante la strumentalizzazione del ruolo di Vice Sindaco del Comune di Castelvolturno ed egli non rive-ste più tale qualifi ca dalla fi ne dell’anno 2009, dall’altro, e questo sembra essere l’elemento più importante per il giudice, l’indagato sin dal mese di ottobre dell’anno 2008 risulterebbe aver ormai defi nitivamente troncato i propri vincoli di cooperazione con il clan dei Casalesi facente capo alla famiglia Bidognetti, tanto è vero che dagli atti d’indagine emergerebbero elementi dai quali si evince che i vertici di tale clan abbiano emesso nei suoi confronti una vera e propria “sentenza di morte”. Per quanto riguarda i fatti contestati, non ci sono dubbi che l’indagine, ancora in corso, ha investito una serie vastissima di episodi, rac-chiusi in un ordinanza di quasi 600 pagine, e volerne sintetizzare anche soltanto gli aspetti salienti in questa sede sarebbe arduo, nonché riduttivo. Innumerevoli i capi d’imputazione, i quali spaziano dal noto 416 bis alla violenza privata, dall’abuso di uffi cio alla concussione, sino al falso ideologico e all’omissione di atti d’uffi cio. Tuttavia, gli aspetti più allarmanti, e che maggiormente scuotono le coscienze dei cittadini, sono quelli che creano un collega-

mento stretto e diretto tra alcuni amministra-tori e gli ambienti malavitosi locali. La DDA di Napoli, infatti, ipotizza il concorso esterno in associazione di stampo mafi oso per l’attuale sindaco Antonio Scalzone, per il precedente Francesco Nuzzo e per il suo vice Lorenzo Marcello. I tanti episodi vengono descritti da-gli organi inquirenti con il costante riferimento al contenuto delle intercettazioni telefoniche. Tra le righe dell’ordinanza si legge che co-storo, unitamente ad altri soggetti, avrebbe-ro cintribuito con gli associati, in particolare

con Guida Luigi detto “’o Dring”, Bidognetti Raffaele,soggetti apicali del predetto clan per conto della famiglia Bidognetti, nonché con Gaetano Vassallo, alla conservazione della suddetta associazione per delinquere. Altro aspetto da evidenziare è che nel provvedi-mento cautelare emesso dal GIP di Napoli emergono i nomi di moltissimi altri soggetti che non sono direttamente coinvolti in questa indagine, ma rispetto ai quali sembrerebbe-ro evidenziarsi ipotesi di reato. Ciò induce a presumere che allo stato siano aperti altri fi -

loni inquirenti che in futuro potrebbero avere risvolti simili. Tra i tanti episodi narrati, tra l’altro, alcuni pongono in evidenza aspetti di un certo modo di pensare ed agire a Castel Volturno, che forse non si conoscevano, oppure si fi ngeva di non conoscere. Singolare, in tal senso, è l’episodio inerente il distacco della sommini-strazione idrica all’Holiday Inn da parte della Volturno Multiutility, per morosità della società Coppola. Ebbene, a seguito dell’adozione di un provvedimento assolutamente legittimo,

Cristoforo Coppola allarmato chiama il vice – Sindaco chiedendogli di attivarsi subito per far riallacciare l’acqua. Bastano poche parole, nonostante le grandi rimostranze dell’ammi-nistratore della Volturno Multiutility, per far sì che Lorenzo Marcello ottenga, in favore dei Coppola, quello che ad un comune cittadino non sarebbe mai stato concesso. E’ tale la “pressione” dei Coppola verso l’amministra-zione, che il sindaco Nuzzo in una telefonata con la consorte si sfoga e allude a “ ricatti”. Inutili dinanzi a tale scenario ogni commento. Un ultimo aspetto da porre in evidenza, pro-babilmente il più rilevante, riguarda l’attuale situazione amministrativa dell’Ente comunale, a seguito di tutti i fatti emersi da questa inda-gine. Se per i risvolti prettamente penalistici è d’obbligo attendere che la giustizia faccia il suo corso, sperando che la magistratura fac-cia emergere tutto il marcio che esisteva al di sotto di certi rapporti e punisca i responsabili, dal punto di vista politico ed istituzionale ci si domanda quali saranno le conseguenze. In altre parole, al cospetto di episodi tanto gravi che hanno investito in pieno l’organizzazione e la gestione degli uffi ci comunali, disvelando retroscena che hanno visto come protagonisti alcuni attuali amministratori, in primis il sinda-co, nonché dirigenti e funzionari di vari settori, cosa faranno le autorità preposte, Prefettura e Ministero degli Interni, per fronteggiare la situazione? Per fatti insignifi canti, per esenpio il non aver raggiunto il 35% di differenziata, l’amministrazione Nuzzo venne sciolta. Oggi invece, in presenza di ipotesi di reato gravi che coinvolgerebbero amministratori e im-piegati comunali nella commissione di reati di camorra, in un comune dove diversi con-siglieri dell’opposizione hanno rassegnato le loro dimissioni a seguito di tali eventi, tra loro due candidati a sindaco, dove 5 consiglieri di maggioranza hanno sfi duciato il loro sindaco, tutto sembra rimanere immobile, tutto sembra essere tornato ad una normalità sconcertante. Non c’è dubbio che ciò condizioni enormemen-te il funzionamento e la tenuta della macchina amministrativa. Se è vero, infatti, che parliamo di ipotesi di reato e non di sentenze defi niti-ve, e’ pur vero che la funzione amministrativa esercitata da impiegati, funzionari, dirigenti ed esponenti politici deve essere improntata alla massima trasparenza e serenità. Esistono oggi le condizioni perché ciò accada? Non ri-corrono in questo caso i presupposti di legge contemplati dall’art. 143 del Testo unico degli Enti Locali che disciplina lo scioglimento dei consigli comunali conseguente a fenomeni di infi ltrazione e di condizionamento di tipo ma-fi oso? Da una lettura testuale apprendiamo che tale norma richiede, quali presupposti per avviare gli accertamenti di cui all’articolo 59 comma 7 del medesimo testo e quindi l’eventuale suc-cessivo scioglimento, l’esistenza di elementi sintomatici di collegamenti degli amministra-tori con la criminalità organizzata o forme di condizionamento degli stessi, così come emergerebbe dalle indagini della DDA di Na-poli. Dunque? Rivolgiamo questi interrogativi alle autorità governative preposte, nella spe-ranza che dinanzi ad uno scenario così grave, e in un territorio che ha già pagato un grande tributo alla malavita, non prevalgano ancora una volta le ragioni della politica lobbistica e affaristica, bensì la voglia di legalità e traspa-renza. CONSULTA LEGALE DI OFFICINA VOLTURNO

MONDRAGONE. “I Gattopardi e la questione munnezza”, questo il titolo della manifestazio-ne tenutasi lo scorso 27 dicembre presso la chiesa di San Nicola di Mondragone ad ope-ra del presidio cittadino di Libera. L’evento è stato occasione di presentare l’ultimo libro del magistrato Raffaele Cantone, noto per le in-chieste giudiziarie ai danni dei maggiori clan della Provincia di Caserta, intitolato proprio I Gattopardi. Don Lorenzo Langella, prete della chiesa di San Nicola e presidente del presidio Libera locale, ha introdotto l’avvenimento con una lunga lettura di testi tratti dalla Conferenza Episcopale Italiana e da libri editi sulle argo-mentazioni in tema. Citata, quasi d’obbligo, la trasmissione condotta da Fabio Fazio e Roberto Saviano in cui veniva sottolineata l’opera dei clan sessani in materia di rifi uti (la famosa frase “Che ce ne fott’, qua beviamo l’acqua minerale” in risposta alle preoccupa-zioni di alcuni dirigenti camorristici di raggiun-gere le falde acquifere con il percolato). Il sindaco di Mondragone, Achille Cennami, ha portato i saluti istituzionali della città ed ha toccato l’argomento rifi uti con una sua rifl es-sione a proposito dell’incapacità dei politici di risolvere il problema, sebbene a Caserta ce ne siano di astuti, e di come la Camorra non abbia creato il pantano sociale in cui opera grazie all’azione di molte persone perbene presenti sul territorio. L’intervento successivo è stato del sinda-co di Salerno Vincenzo De Luca, presente anch’egli all’evento, ed ha scosso gli animi dei giovani presenti raccogliendo applausi a più riprese. Un discorso vibrante, toccando le incoerenze di una politica sempre più incapa-ce di mostrare una correttezza etica e morale necessari ad un Paese in cerca di una guida. Esempi i due consiglieri regionali condanna-ti ed impossibilitati ad esercitare le proprie funzioni o l’assessore all’Ambiente regionale incompatibile con l’incarico perché sindaco di una città (l’incompatibilità persiste ancora). “Il Governo nazionale a mio dire ha fatto bene la fase difensiva dalla crisi mondiale, ma non ha posto le condizioni per creare sviluppo. Ha tagliato 20 miliardi di euro di fondi FAS (fondi aree sottosviluppate, ndr.) per tappare i buchi di bilancio, ma così ci ruba il futuro” – applau-

si - “Il Governo di un Ente importante non si fa facendo i contabili (si riferisce a Caldoro ed alla Regione Campania). Non si paga più nessuno, ma così è una tragedia perché gli imprenditori senza i pa-gamenti per i servizi già erogati van-no incontro a l l ’ usura” , ancora ap-plausi. L’ex c a n d i d a t o governatore i n f e r v o r a ancora il pubblico “Già dal 29 marzo, giorno successivo alle elezioni, bisognava lavorare per nuove discariche. Non si ha tregua su questo argomento, non si può perdere tempo. Si sa già che si producono 7500 tonnellate giornaliere di rifi uti, si sa già la capacità delle nostre discari-che, si sa già quando si esau-riranno, si sa già a quanto pos-siamo arrivare nel breve con la differenziata. L’emergenza è esplosa perché si sono fatte ri-unioni a Napoli, a Roma, a Parigi, a Bruxelles e non si è fatto nulla”, ponendo poi gli esempi svolti nella sua città ed anche la rabbia per la Provincializzazione dei rifi uti che tanti proble-mi sta dando in Campania.Infi ne, la parola è passata a Cantone, che ha fatto notare come i preti contrari alla Camorra facciano religione perché la fede è contraria alla criminalità e come la Provincia di Caser-ta sia stata centrale in tutti gli affari legati ai rifi uti. Successivamente alla discussione sia-mo riusciti a strappare alcune dichiarazioni a Cantone in merito a dei punti toccati duran-te il suo discorso (la discarica SOGERI e lo scioglimento dei Comuni, con un parallelismo tra Castel Volturno e Camigliano). Durante il suo intervento ha citato Castel Volturno e Camigliano brevemente, perché questa dif-ferenza, quando a Castel Volturno è giunta un inchiesta della Direzione Distrettuale Anti-mafi a molto pesante, sia sull’attuale sindaco, sia sul precedente e non si scioglie mentre a Camigliano si è provveduto allo scioglimen-

to per questioni di differenziata? “La verità è che la legge sullo scioglimento dei Consigli comunali è stata modifi cata nel 2009 ha reso

molto più complicati gli scioglimenti e di fatto rende quella leg-ge non più pro-fi cua per lottare la criminalità. La

norma sullo scio-glimento dei Consigli comunali è fondamenta-le, ti consente di evitare di provare una serie di cose. La riforma del 2009 ha reso tutto più complicato”.Ha parlato della SOGERI, su quel caso nel 2006 il Ministero dell’Ambiente decretò che entro quindici giorni si doveva provvedere alla messa in sicurezza di tutto il sito, che è uno dei più tossici d’Italia, da allora non è sta-to fatto niente. I problemi arrivano anche ai Ministeri? “Il problema dei ripristini ambientali in Campania è veramente un problema di ca-rattere generale. Non è stata cominciata nes-suna bonifi ca. Il dramma principale è che noi abbiamo decine di siti da bonifi care e sono i siti per i quali sono noti i problemi, poi ci sono tutti i siti i cui problemi non sono noti perchè sono discariche illegali. Rispetto a questo problema non è stato neanche cominciato e bisogna anche essere molto attenti per evita-re che questo non sia il prossimo affare delle mafi e”. ELIO ROMANO

AUTORE: RAFFAELE CANTONE EDITORE: MONDADORI, 2010PREZZO: 18 EUROPAGINE: 300

Intercettazioni telefoniche e ambientali fanno luce su un sistema senza regole dove la corruzione e le collusioni prevalgono

Page 4: Informare Gennaio 2011

PAG. 4 INFORMARESpeciale Assicurazioni

www.informareonline.com

Il Salasso, alias Assicurarsi Sul Litorale DomizioTruffe, falsi, distacchi, abbandono del territorio e stranieri esseri umani di serie B: prima puntata di un viaggio nelle RCA

*Costi assicurativi comparati*

MondragoneMin: 2370,47€Max: 4948,20€

PER TUTTI: FIAT PUNTO EVO 1.2 BENZINA IN ALLESTIMENTO DYNAMIC E CON START & STOP.FASCIA 18 ANNI: STUDENTE NEOPATENTATO ASSICURATO CON L’UTILIZZO DI LEGGE BERSANI; FASCIA 25 ANNI: GIOVANE PATENTATO DA 6 ANNI IN CERCA DI OCCUPAZIONE CON L’UTILIZZO DI LEGGE BERSANI; FASCIA 40 ANNI: UOMO IMPIEGATO CON FIGLI AL DI SOT-TO DEI 26 ANNI DI ETÀ. I PRESENTI DATI NON HANNO VALORE STATISTICO, MA SONO FRUTTO DI COMPARAZIONE TRA DIVERSE COMPAGNIE SUL SITO ASSICURAZIONE.IT. DIFFERENZE EFFETTUATE CON MONDRAGONE COME TERMINE DI PARAGONE (MASSIMI CON MASSIMI, MINIMI CON MINIMI).

18 anni

25 anni

40 anni

Benevento

Formia (LT)

Milano

Min: 1750,90€ (-620,57€)Max: 3431,67€ (-1516,33€)

Min: 1775,83€ (-594,64€)Max: 3880,99€ (-1067,21€)

Min: 1209,91€ (-1160,56€)Max: 2658,58€ (-2289,62€)

MondragoneMin: 1945,48€Max: 3872,69€

Benevento

Formia (LT)

Milano

Min: 823,90€ (-1121,58€)Max: 2164,67€ (-1708,02€)

Min: 731,43€ (-1214,05€)Max: 2442,62€ (-1430,07€)

Min: 646,03€ (-1299,45€)Max: 1684,91€ (-2187,72€)

MondragoneMin: 830,70€Max: 2370,47€

Benevento

Formia (LT)

Milano

Min: 568,90€ (-261,8€)Max: 1150,21€ (-1220,26€)

Min: 450,75€ (-379,95€)Max: 1223,91€ (-1146,56€)

Min: 306,21€ (-524,49€)Max: 816,29€ (-1553,71€)

Paghiamo tra il 30 ed il 50% in piùAvete letto la tabella qui sopra? Vi è uscita una parolaccia? Non vi preoccupate, siete tra gli umani. Le differenze di costi emerse tramite il sito di comparazione online Assicurazione.it (sito di comparazione tra assicurazioni RCA) tra il litorale domizio (Mondragone è il riferi-mento, visto che non si discostava tra le di-verse realtà) hanno fatto tremare anche noi. Ben lungi dall'essere uno studio statistico, ma rende bene l'idea di quanto i comuni mortali pagatori delle tasse ed anche delle assicura-zioni debbano sopportare in questo lembo di territorio. I termini per questo rapido studio condotto nel mese di dicembre erano abbastanza semplici. Una sola vettura nuova (una Fiat Punto Evo 1.2 benzina in allestimento Dynamic e dotata di start and stop) per tre differenti persone in quattro realtà italiane. Le persone sono il clas-sico studente diciottenne neopatentato alle prime armi con il volante fruitore della Legge Bersani (il padre ha un certifi cato di rischio immacolato, senza incidenti nell'ultimo quin-quennio ed in prima classe), un giovane di 25 anni alla ricerca di occupazione fruitore della Bersani (anch'egli con un padre nelle mede-sime condizioni del primo) ed un impiegato quarantenne con famiglia a carico e fi gli al di sotto dei venticinque anni di età (non unico uti-lizzatore della vettura.

Le realtà di comparazione sono state indivi-duate semplicemente: Formia (Provincia di Latina) per la sua vicinanza con i confi ni cam-pani e casertani; Benevento perché anch'essa contigua alla Provincia di Caserta e perché ha termini di rischio inferiori alla Provincia di Napoli; e Milano, capoluogo lombardo, traffi -catissima ed in cui le assicurazioni sono molto più clementi che nel Mezzogiorno.Ne è venuta fuori una tabella interessante. I nostri “uomini tipo” di Milano pagano media-mente un terzo degli “amici” di Mondragone. A Benevento e Formia si oscilla tra il 30 ed il 50 percento di differenza, dove a pagare di più sono sempre i casertani: a quarant'anni il la-ziale paga la metà del mondragonese mentre un sannita paga un terzo in meno; a diciotto a Formia ed a Benevento si risparmia circa il 30 percento mentre a venticinque i due extra-casertani risparmiano il cinquanta percento circa.

Un bel quadretto? Non è fi nita. Gli stessi nu-meri ci mostrano come tra minimi e massimi nelle diverse realtà ci sia una differenza del 100 percento circa, ma se nel caso di Milano la tendenza è al ribasso (un quarantenne al massimo paga quanto il minimo del mondra-gonese) nel litorale si ha la sensazione che le cifre siano sparate al rialzo.Ho voluto fare un gioco. Quanti anni di assi-curazione occorrono per pagare la Fiat Punto Evo in questione (14.550 euro IPT esclusa, fatti salvi sconti concessionario e promozioni della casa). A Mondragone un diciottenne ci mette tre anni con l'indicazione massimale, sei con il prezzo minimo, mentre a Milano impiegano cinque anni e mezzo come minimo (prezzo massimo dai estrapolati da Assicura-zione.it) fi no ad un massimo di 12. Non l'ho ripetuto per tutti, ma l'ho fatto anche per i quarantenni milanesi e mondragonesi con i prezzi minori ottenuti. Risultato? 17 anni e mezzo contro 47 anni e mezzo, indovinate chi è che ci mette meno tempo!Concludo ricordando che Assicurazione.it non possiede i dati di tutte le assicurazioni presenti in Italia, ma solamente di alcune di esse. I dati ci servivano come mezzo di raffronto sebbene sia possibile ottenere prezzi inferiori a quelli espressi.ELIO ROMANO

Ero dinanzi al bar del club San Vito a discutere con degli amici di automobilismo, quando uno mi fa “Hai pagato la rata dell'assicurazione?”, non l'avevo fatto e lui mi risponde “Ho dovu-to cambiarla ancora, ma non so ancora per quanto tempo potrò farlo, costa troppo e molte compagnie non intendono assicurarci: dicono che costa loro troppo”. Di qui la discussione si è infervorata ed è nata in me la voglia di ca-pirci qualcosa in più sul tema. Questa pagina vuole rappresentare il primo tassello di quanto discusso dinanzi a quel bar ed approfondito successivamente. Si è parlato di assicurazioni false, sinistri fasulli e reali, di tagliandi falsifi ca-ti e di costi assicurativi stellari. Insomma, del quotidiano. Ho chiamato l'Associazione Nazionale Difesa e Orientamento dei Consumatori (di seguito ADOC) di Caserta consultando il segretario Alessandro Tartaglione sull'argomento, chiedendo delucidazioni ed ottenendo diverse risposte. Perché è esploso il fenomeno tagliandi falsi sul litorale domizio? “Il fenomeno è in aumen-to perché non è possibile pagare 700-800 euro di RCA per sei mesi di copertura, chi non ha la possibilità mette i tagliandini falsi. Il dato effettivo è che c'è un numero crescente di as-sicurazioni fasulle ed è un dato preoccupante, a prescindere dalle Compagnie assicuratrici che scompaiono a Caserta e che danno la colpa agli assicurati”. Scompaiono compagnie assicurative a Caser-ta? “Negli ultimi mesi sono scomparse diciot-to agenzie generali tra le maggiori in Italia”. Tipo? “La SAI”.E' un dato preoccupante, la situazione è così drammatica? “Il rapporto assicurazioni/danni si è abbassato negli ultimi due anni, ma la si-tuazione rimane precaria”. Voi come vi ponete in merito, cosa avete fatto affi nché non avven-ga il fenomeno dei distacchi assicurativi? “Ai nostri associati stiamo dicendo di non adire più all'ISVAP, è quasi inutile, ma di denunciare il tutto direttamente ai Carabinieri”.Insomma, la situazione è incandescente ed il fenomeno dei falsi assicurativi (in questo caso intendo sia le frodi alle compagnie sia il fenomeno dei tagliandini falsi) è in continua espansione sintomo di diffi coltà diffuse nel tessuto sociale. I cittadini non ce la fanno a pagare i balzelli assicurativi pur essendo ob-bligati a farlo dalla legge e tentano di aggi-rare l'ostacolo dei possibili controlli con delle

stampe “personalizzate”. Inoltre le diffi coltà economiche generalizzate provocano in qual-cuno la volontà di truffare i gruppi assicurativi, scatenando (almeno è questo che denunciano le assicurazioni) indirettamente l'aumento dei prezzi RCA sul territorio, colpendo il giusto per il peccatore.

LE TRUFFE ALLE COMPAGNIE E LA MANCANZA DI COPERTURA ASSICURATIVAI dati parlano di un fenomeno criminale deno-minato “truffe alle Compagnie assicurative” di cui la Provincia di Caserta, insieme a quella di Napoli, riveste la maglia nera. Non è solo il classico truffatore ad occuparsene, ma in mol-te inchieste fi gurano persone insospettabili come Periti, Medici, Avvocati ed anche Giudici di pace (molti fi loni di indagini pare siano an-cora in corso). Questi “danneggiati” fi nti vanno a fi nire nello stesso paniere di quelli reali e tra-mite la “mutualità” il costo delle riparazioni, sia materiali ai veicoli sia quelle sanitarie (su cui ci sono le maggiori speculazioni a quanto pare), va a ricadere sulle persone oneste.C’è anche di più. Sul litorale negli ultimi anni è emersa l’assoluta assenza di copertura assicurativa da parte di molti automobilisti. Un fenomeno preoccupante, in quanto i dan-neggiati reali si vedono privare della giusta riparazione (salvo richiesta risarcimenti al Fondo vittime della strada). Il gap è facilmente riscontrabile. Nel 2004 ogni compagnia aveva un importo medio di 3.445.000 euro per un to-tale di 2.838.680.000 euro, mentre nel 2007 le cifre sono rispettivamente di 3.169.000 euro e 2.221.469.000 euro a fronte degli aumen-ti tariffari e del parco circolante (fonte IAMA Consulting, dati presi sul web). I dati più ag-giornati (fonte: Omniauto.it) mostrano come nel solo 2009 ci siano state oltre 83mila truffe (conosciute a cui si devono aggiungere quelle non conosciute) con una crescita annua del 9% con Napoli capofi la. Se nell’intera nazio-ne gli incidenti fasulli incidono per lo 0,27% in Campania si raggiunge il picco del 4,27% e le prospettive per il 2011 sono ancora più nere, visto che l’aggravarsi delle condizioni econo-miche sul territorio portano molti cittadini ad utilizzare questo mezzo come fonte redditua-le. Un emergenza nazionale su cui potrebbe mettere le proprie mani anche la criminalità or-ganizzata, visto che lo Stato latita nel mettere in piedi un agenzia nazionale Anti-truffa RCA.

ABBANDONO DEL TERRITORIOCome avete potuto leggere ad inizio articolo molti automobilisti hanno iniziato un valzer di assicurazioni al fi ne di trovare un contratto disponibile. I costi sono elevatissimi per chi riesce ad accaparrarsi il pezzo di carta siglato dall’assicuratore (tra l’altro è obbligatorio per legge avere la copertura RCA) e molti ricevo-no lettere di distacchi da parte delle compa-gnie. In termini tecnici si chiama “abbando-no del territorio”, ovvero le compagnie non intendono continuare a coprire assicurativa-mente una determinata zona in quanto non lo ritengono profi cuo, dunque chiudono tutti i contratti. Gli effetti sono devastanti.Gli assicurati si ritrovano senza polizza e debbono errare per trovarne una nuova, cosa divenuta diffi cilissima per i motivi di cui sopra. Gli agenti (molti dei quali iscritti al Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazione) si ritrova-no senza Compagnia, non potendo più di fatto operare (senza Compagnia non possono sot-toscrivere polizze a nessuno!).Lavoratori onesti si ritrovano così senza un lavoro, pagando i danni altrui e le speculazioni provenienti dai piani alti. Migliaia di agenti tra Napoli e Caserta (molti sul litorale) rischiano o sono fi niti in mezzo alla strada in questa ma-

Il Sindacato Nazionale Agenti di Assicura-zione (SNA) ha messo in piedi un inizia-tiva di portata nazionale al fi ne di proporre una petizione al Parlamento Italiano sulla tematica. Per la precisione: di contrastare l’aumento smisurato delle polizze, anche tramite l’istituzione di un Comitato Anti frodi nazionale; di contrastare la politica delle Compagnie di abbandono del territorio, con la chiusura delle Agenzie e dei centri di liq-uidazione; di ridurre gli adempimenti bu-rocratici, allo scopo di migliorare la tutela del consumatore; di consentire una piena liberalizzazione del mercato assicurativo italiano. Per maggiori informazioni: www.snaservice.it oppure scriveteci a [email protected] o informare@offi cinavolturno.com. Siamo a Vostra disposizione.

niera. Nessuno ne parla, ma numericamente dovrebbero essere alcune migliaia. Una pic-cola Pomigliano ha smesso di esistere nell’in-differenza generale.

IL SIGNOR ROMANOVIC E LA SUA VECCHIA AUTO USATAHai patito l’inferno per venire in Italia? Ti sei fatto il “mazzo” per legalizzare la tua posizione e per continuare a sfamare la tua famiglia re-golarmente? Vorresti assicurare una vecchia

auto usata per gli spostamenti familiari o lavo-rativi? Sei matto. Testimonianze dirette di operatori del settore ci hanno mostrato come molti utenti stranieri non abbiano ricevuto i rinnovi assicurativi. Il motivo è semplice: il sistema telematico non li accetta. E visto che si fa tutto online (sal-vo l’archivio cartaceo necessario per legge), non si può concludere il contratto. Provi a quel punto a cambiare Compagnia, nella speranza di trovarne una più disponibile, ma è diffi cile

come trovare l’acqua nel deserto (gli immigrati giunti clandestinamente provenienti dall’Africa sub-sahariana sanno cosa signifi chi). Quando la trovi costa più di quanto tu possa permet-terti. Sono sicuro che chi è in tale condizione pensi ai patimenti per uscire dalla clandestini-tà e per tenere tutto in regola.Una questione troppo grande per essere con-tenuta in una pagina, da appurare e verifi care. Una cosa è certa: paghiamo troppo!EL.ROM.

I diciottenni mondragonesi si ripagano l’auto in tre anni, a Milano ne servono almeno cinque

Petizione al Parla-mento, lo SNA ci

prova

Page 5: Informare Gennaio 2011

SESSA AURUNCA. E’ passata quasi in sordina la notizia di una centrale elettrica ad energia solare (tramite pannelli fotovoltaici di ultima generazione) in territorio di Sessa Aurunca, così abbiamo deciso di riprendere l’argomento su gentile concessione di Giulia Lettieri, abile scrittrice di Sessa Aurunca. Il tema è importante: Sessa Aurunca possiede un vecchio sito nucleare in fase di dismissione (così dicono) e da notizie provenienti dall’ambiente dei Verdi pare sia in lista per una futura collocazione atomica. Inoltre, è importante per via dei frequenti black out avvenuti negli ultimi due mesi sul litorale, causati da interruzioni alle linee elettriche (sono personalmente sostenitore delle centrali elettriche di prossimità, spiegherò nei prossimi numeri cosa intendo per questo argomento). Lascio spazio alle informazioni redatte dalla Lettieri. IL DIRETTORE ELIO ROMANO

PAG. 5INFORMARE Ambiente

Scrivici a [email protected]

Sessa Aurunca. Una centrale fotovoltaica contro le emissioni atmosferichePower in accordo con Centrobanca (Ubi B.): la prima è una S.p.a. nata, a gennaio del 2003, a seguito della liberalizzazione del mercato elettrico italiano ottenendo dall’Autorità per l’Energia e Gas il diritto di rilevare la terza GenCo Enel; Centrobanca invece è la Corporate e Investment Bank del Gruppo UBI, specializzata nelle medie imprese.Una svolta importantissima per Sessa Aurunca che permetterà di convertire la luce solare direttamente in energia elettrica senza emissioni di gas serra o gas nocivi per l’ambiente. L’impianto in costruzione sull’Appia non è l’unica centrale fotovoltaica prevista per il Comune sessano, da alcune indiscrezioni sembra che a breve si inizierà a costruire la seconda proprio nei pressi della Centrale Elettronucleare del Garigliano, ossia in località San Castrese di Sessa Aurunca.GIULIA LETTIERI INTERNO18.IT

Parchi regionali, Palazzo Santa Lucia stanzia 800mila euro

Circa 70mila euro a Ente, pochi soldi in attesa del futuro

Il libro si propone come ottima guida per coloro i quali sono digiuni di tematiche nucleari, ma anche per chi è avvezzo alla problematica e vuole approfondire gli effetti del funzionamento degli impi-anti nucleari civili (quelli per l’energia elettrica). L’autrice effettua una panoramica di tutti

i problemi riscontrati a livello mondiale da questa tecnologia ed i loro effetti sulla natura, oltre che sull’uomo. Una lettura necessaria per il territorio, anche per rinsaldare le necessità di un nuovo tipo di politica energetica a livello nazionale oltreché globale.Presente una sezione con le diverse genera-zioni di impianti nucleari.

Nota di lettura: Il nucleare non è la risposta

AUTORE: CALDICOTT HELENEDITORE: GAMMARÒ, 2010PREZZO: 18 EUROPAGINE: 240

Quasi ultimata la Centrale Fotovoltaica sita in Sessa Aurunca, sulla Strada Statale Appia

(SS7), la conclusione dei lavori è prevista per fi ne 2010 inizio 2011.

L’impianto occuperà una superfi cie di 150 mila metri quadri, avrà una potenza di 6,9 megawatt e produrrà energia elettrica pari a oltre 9 milioni di chilowattora: una quantità equivalente al fabbisogno medio di una città di 6000 abitanti che consentirà la riduzione di emissioni in atmosfera pari a 6300 tonnellate di anidride carbonica all’anno.Il fi nanziamento è frutto dell’accordo di Tirreno

L’impianto fotovoltaico in costruzione

E’ stato fi rmato , in attuazione della delibera di Giunta approvata nell’ultima seduta, il decreto per l’attribuzione dei fondi ai 10 parchi e riserve naturali della Campania. Lo stanziamento è pari a 800 mila euro, cui si aggiungeranno risorse per ulteriori 200 mila euro per la realizzazione di attività in rete tra tutte le Aree protette e i Parchi. Il fi nanziamento prevede per tutti gli Enti una quota fi ssa pari a 64mila e 500 euro e una restante quota residuale, stabilita in rapporto all’estensione territoriale. Ecco il riparto in dettaglio: Parco regionale dei Monti Picen-tini € 104.500 Parco regionale del Matese 104.500 Parco regionale del Partenio 84.500 Parco regionale del Taburno 84.500 Parco regionale di Roccamonfi na 74.500 Parco regionale del Fiume Sarno 69.500 Parco regionale dei Campi Flegrei 69.500 Parco regionale dei Monti Lattari 69.500 Ente Ri-serve Naturali Foce Volturno/costa Licola/Falciano 69.500 Ente Riserve Naturali Foce Sele/Tanagro 69.500 «Si tratta - ha detto l’assessore regionale all’ambiente Giovanni Romano - di un provvedimento atteso e quanto mai necessario per far fronte alle spe-se di gestione dei Parchi, un problema molto sentito in Campania. Le politiche di tutela della biodiversità sono al centro dell’agenda politica della Giunta che individua nei Parchi, gli strumenti fondamentali per tutelare le valenze naturalistiche di cui il nostro territorio è pieno. «Certamente, una volta defi niti gli assetti di ciascun ente, bisognerà pensa-re - ha aggiunto Romano - a garantire agli stessi strutture idonee al funzionamento, a cominciare da una dotazione organica». FONTE COMUNICATO STAMPA

Informare nell’edizione di agosto si interessò delle problematiche inerenti la Riserva Naturale Lago di Falciano del Massico, ove, oltre alle notizie inerenti la presenza di un coccodrillo (scarica l’edizione online di Informare - Agosto) nelle sue acque, era presente spazzatura ovunque senza alcuna cura per l’habitat naturale. Situazioni similari pare si siano evidenziate anche per il Parco Regionale Foce del Garigliano, nella cosid-detta Pineta sita in Baia Domizia (località Punta fi ume), su cui è stato aperto un grup-po Facebook intitolato “Liberiamo la pineta di Baia Domizia dal degrado” mentre le cronache provinciali hanno riportato l’incuria dell’Oasi dei Variconi di Castel Volturno. A questo punto, visto l’interesse regionale (non credo bastino le risorse stanziate per ripristi-nare l’operatività, ma sono comunque soldi) sarebbe opportuno interrogarsi sull’avvenire di queste risorse in Provincia di Caserta e su come assicurarlo effi cacemente.ELIO ROMANO

Foto repertorio: la Riserva Lago di Falciano del Massico

PARCO

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Le risorse

Dopo la denuncia fatta da Offi cina Volturno in merito al disastro ecologico che si sta consumando presso la discarica So.Ge.Ri. di Castel Volturno, inviata a tutti gli organi com-petenti, tra i quali la Procura della Repubblica di S.Maria Capua Vetere, e della quale abbia-mo dato ampia notizia sullo scorso numero di Informare, con grande soddisfazione

prendiamo atto del celere riscontro ricevuto dalla Segreteria del Presidente della Camera On.Gianfranco Fini, che qui di seguito pub-blichiamo integralmente: “Si comunica che il Presidente ha disposto la trasmissione della Sua e-mail alla Commissione parlamentare competente, affi nché i deputati che ne fannoparte, possano prenderne visione ed

assumere le iniziative che ritengano opportune.Con i migliori saluti.”La Segre-teria del Presidente della Camera dei deputati.

SOGERI, Fini riceve la nostra denuncia

CAMPI FLEGREI. Il nome tecnico è ‘CAMPI FLE-GREI DEEP-DRILLING PROJECT’.E’ un lavoro internazionale che vede tra i coordinatori-promotori Giuseppe De Natale e Claudia Troise dell’Osservatorio Vesuviano – Istituto Nazionale di Geofi sica e Vulcanologia.

E’ un fatto inconte-stabile che la caldera dei Campi Flegrei è un’area caratterizzata dal vulcanismo più esplosivo al mondo e

capace di produrre catastrofi globali. Obiettivo principale del progetto è ese-guire delle trivella-

zioni profonde per conoscere cosa succede oggi nel sottosuolo e per capire cosa potrà succedere nel prossimo futuro.Tale lavoro è indispensabile, perché un even-tuale esplosione dei Campi Flegrei sarebbe di carattere planetario e le informazioni disponi-bili su tutta l’area sono assolutamente insuffi -cienti.Quindi, è un ulteriore fatto che questo lavoro è indispensabile prima di tutto per la sicurezza degli abitanti dell’area dei Campi Flegrei, ma anche per la sicurezza di aree molto più am-pie e che vanno molto al di là dei confi ni della Campania.Una volta terminato lo studio del sottosuolo è ovvio che le perforazioni potranno essere uti-

lizzate anche per la sperimentazione di tecno-logie per la produzione di energia geotermica (generazione di calore e di elettricità).Laddove fosse possibile utilizzare le risorse geotermiche del sottosuolo, ciò rappresente-rebbe una risorsa importantissima per il nostro territorio, in quanto sarebbe energia pulita a costi ridottissimi e potrebbe divenire una fonte economica di enorme rilievo con ricadute oc-cupazionali e sociali rilevanti.E’ ovvio che ci sono dei rischi, come in qualsia-si attività di indagine del sottosuolo, ma i rischi di un esplosione della caldera sono immensa-mente più grandi e non paragonabili.Evitiamo, infi ne, di diffondere inutili allarmismi e diamo la possibilità ad esperti di livello in-ternazionale di compiere pienamente il proprio dovere.Per chi volesse saperne un po’ di più:http://www.icdp-online.org/ANGELO MORLANDO

L’area Flegrea vista dal satellite

Una situazione analoga è quella della cal-dera di Yellowston, considerata dalla BBC un supervulcano. La stessa è stata prota-gonista del fi lm apocalittico 2012 proiettato in sala nel 2009. Per maggiori info: Wikipe-

dia. TITOLO FILM: 2012DURATA: 158 MIN

LINGUA ORIGINALE: INGLESEANNO: 2009PAESE: USA

PRODUZIONE: SONY

Curiosità

Campi Flegrei, parte“Deep Drilling Project”

Il progetto verifi cherà la pericolosità della caldera tramite trivellazioni profonde

All’opera l’Osservatorio Vesuviano e l’Istituto nazionale di geofi sica e vulcanologia

Page 6: Informare Gennaio 2011

Laghetti di Castel Volturno, si aggiunge altra confusione

Se ci sono rischi gravi per la salute perché il lavoro dei periti non viene reso pubblico?AMBIENTE

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PAG. 6 INFORMAREServizi speciali

Tante parole, ma mancano le vere risposte !!!Il giorno 24 dicembre 2010, dalle pagine de Il Mattino è apparso un articolo a fi rma di Rosaria Capac-chione e riguar-dante i “Laghetti di Castel Volturno”.Premesso che è sempre utilissimo che si denunci qual-siasi informazione inerente alle attività delle ecomafi e, ma, chi come noi, segue

le vicende da anni attraverso documenti uffi ciali e consultabili, ha la necessità di dire la propria onde evitare confusioni a chi legge per la prima volta su tale argomento.Le considerazioni sono simili a quelle già fatte a seguito dell’articolo apparso sul numero 35 del 3 settembre 2009 de L’Espresso intitolato “Campania Profondo Nero”.Come già detto in altre sedi, è opportuno chiarire la nostra posizione sul “fare informa-zione” (senza voler fare lezioni a nessuno) soprattutto su tematiche che interessano direttamente le realtà locali. Pur condividendo pienamente la necessità di “alzare il coperchio” su tutte le tematiche am-bientali (acqua, aria, suolo e sottosuolo, fauna e fl ora, etc.) riguardanti il Litorale Domitio,

riteniamo sia indispensabile, prima di tutto, citare le fonti uffi ciali con i relativi riferimenti.

Quali sono i chiari-menti da fare?• La segnala-zione sui “riem-pimenti” anomali dei laghetti sono stati fatti da ARPA Campania già nel 2004;• Nel nostro piccolo, come as-sociazione Offi cina Volturno, abbiamo pubblicato uno stu-dio completo con la raccolta di tutti i dati uffi ciali dell’ARPAC, Ministero dell’Am-biente e Unità di Crisi della Provincia di Caserta nel 2005 (disponibile sul no-stro sito internet) dai

quali si evincono chiaramente i laghetti che sono stati riempiti;

• Nel febbraio 2008, su committenza di Sviluppo Italia Attività Produttive, veniva prodotto dalla Soc. Coop. SELC (in qualità di capogruppo dell’Associazione Temporanea di Imprese costituita con SA.GI.DEP. S.p.A.) un piano di carat-terizzazione dell’area del Lago Patria e dei Laghetti. Tale lavoro è durato oltre un anno, è stato validato da ARPAC e dallo stesso partiranno gli interventi di bonifi ca.

• Successivamente il Commissariato di Governo ha “trasformato” i dati dello studio SELC in fi le apribili con Google Earth (http://earth.google.it/) dai quali si evincono tutte le informazioni neces-sarie.

Tutto quanto detto per chiarire, in quanto crediamo non si evinca dall’articolo del Mattino, che il dott. Geologo Giovanni Ba-lestri, incaricato dai PM Alessandro Milita

Ho letto anch'io su Il Mattino, giorni fa, l'articolo di Rosaria Capacchione relativo alle cave dei Mezzagni. Era un resoconto che, per essere puntuale sul piano giudiziario, risultava essere un poco reti-cente su quello amministrativo.Del resto, a chi scrive, riesce sempre diffi cile, in poco spazio, fare ogni volta tutti i richiami, anche se necessari. E che Rosaria conosce. Molto spesso si presuppone che chi legge sap-pia. E non è così. Il lettore spesso ha la me-moria corta, oppure non sa. E resta fuorviato.Poi, c'è chi ha interesse che non si sappia. Però tu hai ripreso la questione con l'attenzio-ne di sempre (Luise si riferisce alla discussione accesasi su Facebook a seguito dell'inchie-stra tra personalità castellane e non, tra cui

il presidente di Offi cina Volturno, Tommaso Morlando), ed hai anche - opportunamente - richiamato i tuoi interlocutori ad evitare giudici generici ed onnicomprensivi. Ti ringrazio, in nome dell'obiettività.Desidero, allora, contribuire, con una impor-tante documentazione, che ti allegherò alla fi ne, alla conoscenza di una grande lotta per l'ambiente, risultata due volte vittoriosa, sia negli anni Settanta, che negli anni Novanta. In-fatti tutte le cave sono state chiuse nel corso di due intervallate amministazioni, proprio negli anni citati. Ma successivamente riaperte. E qui il giudizio si può obiettivamente documentare.Io ne ho dato sempre testimonianza, sia attra-verso la documentazione amministrativa, sia attraverso i miei libri. Ma esistono tante altre informazioni: docu-mentari, reportage, fi lm... Ne parlò, dopo tanti altri, anche Saviano per TV lo scorso anno. Ci sono alcune pagine degli atti della Commissio-ne Bicamerale per l'ambiente, scaricabili diret-tamente dagli atti parlamentari. Fa male leg-gere e apprendere che solo a Castel Volturno, tenuto conto delle ispezioni effettuate in tutta

Italia, in quel particolare periodo, vi fu una bat-taglia vincente per l'ambiente e per la legalità? Sono convinto che tacere senza dare le oppor-tune, doverose e documentate informazioni, signifi ca essere collaterali al qualunquismo, alla sfi ducia nelle istituzioni, e all'illegalità. Solo chi ha interesse a rappresentare la nostra realtà come una notte nera in cui tutte le vac-che sono nere può accettare che la verità sia affossata, occultata, a vantaggio della propria inettitudine e in danno della coscienza collet-tiva.Se le cose successivamente - e per due volte - hanno avuto un cattivo prosieguo, il di-scorso cambia, e diventa di diverso spessore. Sarebbe oltremodo ingiusto, adesso, dare un giudizio approssimativo su tanti giovani che mostrano di avere maturato una coscienza ci-vile e rispettosa dell'ambiente. E che non sono uguali agli altri. Fate bene a spingerlii ad an-dare oltre, ad impegnarsi per il cambiamento. Anche io mi sento ancora impegnato, perchè la lotta per il territorio, è una lotta senza fi ne. MARIO LUISE

SEGIUE SU WWW.INFORMARE ONLINE.COM

L’ARTICOLO COMPLETO SU

La questione Laghett i è ben più ampiaImpeccabile la sintesi giudiziaria,

ma la parte amministrativa merita più spazio

e Narducci per compiere degli accertamenti sul caso “Laghetti”, aveva già a disposizione copiosissimo materiale di studio per svolgere i suoi accertamenti.Le domande che giriamo a tutti i lettori (simili a quelle proposte a seguito dell’articolo appar-so nel 2009 sull’Espresso) sono: • Come è possibile che il lavoro di un

professionista di fi ducia dei Magistrati e con indagini ancora in corso, non sia messo a disposizione di tutti?

• Se ci sono gravi e seri rischi per la salute pubblica, perché questo lavoro non viene reso pubblico e perché non si applicano i provvedimenti necessari?

• Se ci sono sostanze tossiche nei laghet-ti, quali sono e in quali concentrazioni e

con quali rischi per la salute?Quali sono le risposte che ancora aspettiamo e di cui nessuno parla?• Che venga eseguito il Piano di Caratte-

rizzazione delle Acque di Falda anche lungo le aste principali e secondarie dei Regi Lagni.

• Di stabilire che utilizzo viene fatto delle acque dei laghetti e se le stesse sono utilizzate per l’irrigazione e per gli alleva-menti.

• Di eseguire in tempi brevissimi (già

chiesto dalla nostra associazione oltre un anno fa) attraverso il Ministero della Salute, la Valutazione dei Rischi per l’utilizzo delle aree.

• Di monitorare le attività di Bonifi ca e di utilizzare fondi per il monitoraggio conti-nuo del territorio, affi nché le stesse aree non vengano “riempite” subito dopo aver terminato le bonifi che.

ING. ANGELO MORLANDO

PRESIDENTE DEL COMITATO TECNICO DELL’ASSOCIA-ZIONE OFFICINA VOLTURNO

Continuano ad aggiungersi parole, ma le vere risposte tardano a venire

Le foto dei laghetti

Page 7: Informare Gennaio 2011

«Facciamo un pacco alla camorra»: è il nome

del cesto di Natale confezionato con i prodotti coltivati nelle terre confi scate alla camorra, che è pos-sibile comprare nella

Bottega dei saperi e dei sapori di Libera, che, insieme con la Fondazione Polis, ha organiz-zato l’iniziativa. Parliamo di prelibatezze culinarie tipiche della

campania: paccheri di Gragnano fatti con il grano delle coltivazioni di Castel Volturno, ciocco-lato, confettura di perco-che, melenzane, broccoli e peperoncino sott’olio, biscotti. Il costo delle con-

fezioni vanno dai 15 euro della busta del “Nuovo com-mercio organizzato”, ai 22 euro del cesto piccolo, 32 per

quello medio e 35 per il grande.Anche Offi cina Volturno, attraverso il rappre-sentante dei giovani Giancarlo Palmese ha aderito con grande entusiasmo all’iniziativa, del Nuovo commercio organizzato. Siamo convinti, difatti, che anche attraverso queste iniziative si può sensibilizzare la gente a ricon-

oscere i veri valori della legalità e la giustizia e a dire basta alla camorra. Questi prodotti sono il frutto delle nostre terre, esaltano un modo di fare commercio sano, ma sono an-che il simbolo della ribellione ideale alla criminalità. Inviatimo i cittadini e le altre associazioni del territorio a dare il loro sostegno.A cura di Giancarlo Palmese e Sil-vio Trocchia

www.officinavolturno.com

Facciamo un pacco alla Camorra da Padre Antonio PalazzoTutti invitati a restare e operare, basta fare gli osservatori

CASTEL VOLTURNO. Un giorno Dio disse ad Abra-mo: “Lascia la tua terra e va altrove, ti indiche-rò io dove fermarti, e la tua discendenza sarà numerosa come le stelle del cielo e come la sabbia del mare”. E così fu. Abramo lasciò la terra di Ur e trovò fortuna altrove perchè si realizzò la promessa di Dio. Quante persone, che vivono su questo territorio, hanno pensato di fare la stessa cosa! E le parole rivolte ad Abramo suonano come un invito per tutti a lasciare questa terra per trovare fortuna al-trove e realizzare così i propri sogni e i pro-pri progetti. Ci sono anche le ragioni per una tale decisione. Penso al nome della giustizia usurpato e offeso, all’effi mero amaro piacere della vendetta, a noi che diventiamo assassini nell’illusione di liberare la società e renderla più sicura e civile. Così anche la voce degli affetti familiari si affi evolisce e si spegne; così nascono sospetti, diffi denze. Senza pietà e senza religione è anche chi mal governa, chi corrompe e chi si lascia corrompere, chi viene meno al suo dovere, perché in vari modi calpe-sti i diritti degli altri, non ne conosce la dignità e l’umanità. Si rammarica l’uomo giusto, quello che noi diciamo l’uomo perbene. A lui la vita riserva angustie e tribolazioni, al malvagio a

chi ripone ogni gioia nei beni terreni, sorride la fortuna, per lui il successo, la ricchezza, il potere.A tante domande cerchiamo inutilmente risposta, forse per tutta la vita.Oggi nei salotti, nelle vie e nelle piazze di questo si parla, e noi di questa terra siamo presentati con tinte ancora più oscure.La persona perbene perciò dice: “Non voglio mangiare con loro il pane del delitto, non voglio bere con loro il vino della violenza”. Ecco perché alcuni decidono per la partenza. All’inizio di un nuovo anno siamo tutti invitati a rimanere e a operare, non si può stare al balcone.Per questo, sia per tutti noi un anno diverso, operando in ogni settore perché il nostro territorio ha bisogno di tutti e non di pochi. E, come ci sono mille motivi per arren-dersi e vivere rassegnati in una certa realtà, così ci sono altrettanti motivi per combattere, per non mollare e per cambiare le cose. Tutto questo richiede l’impegno dell’intera comunità e, per Grazia di Dio, le forze non mancano. Si auspica che tutte le forze del territorio possano insieme elaborare un programma operativo per raggiungere gli obiettivi e intraprendere un serio cammino e dare tutti il proprio contributo alla ripresa. E che il pensiero dell’esodo si pos-sa fermare sull’uscio di casa. Auguri a tutti.

L’iniziativa del Nuovo Commercio Organizzato Non mangiate con loro il pane della violenza e non bevete il vino della violenza

PAG. 7INFORMARE Servizi Speciali

“Natale in Piazza” risveglia PinetamareEra tanto tempo che i cittadini non vedavano Pinetamare addobata a festa. Il tutto dedicato alle festività natalizie, o meglio, all’Immacola-ta, alla tradizione dei mercatini natalizi e alla preparazione di alberi e presepi assortiti. Non v’è dubbio che l’iniziativa raggiunge l’obiettivo di creare un punto di riferimento per la po-polazione locale, ma sopratutto di creare nei giusti modo l’atmosfera tipicamente natalizia. L’iniziativa è stata organizzata dalla neonata Associazione Commercianti di Pinetamare, rappresentata da Agostino Marchesano. L’associazione si pone come promotrice d’una lunga serie di iniziative volte alla riqualifi ca-zione della zona di Pinetamare. Iniziative e progetti di varia tipologia, innanzitutto commer-ciali, in quanto tutti gli associati appartengono a tale categoria specifi ca, ma non solo. Oltre ad essere tutti commercianti, gli iscritti sono anche abitanti di Castel Volturno, persone che vivono ed amano questa terra da decenni.

L’evento Natale in piazza è stato appunto un evento volto si a promuoversi ma an-che a voler inviare un messaggio preciso: i commercianti di Pinetamare, fi nalmente, hanno deciso di reagire e fare qualcosa per le proprie attività, per i loro clienti e

per i propri concittadini. Oltre ad eventi pub-blici, sono in cantiere altre iniziative. Il segre-tario Daniele Manzo ha fatto sapere di aver preso contatti con alcune ditte private per lo smaltimento rifi uti, al fi ne di promuovere ope-

re di differenziazione e smaltimento dei rifi uti. Si segnalano, inoltre, i con-tatti avviati con la Ascom per studiare iniziative commerciali e più in ge-nerale una serie di ini-ziative volte a sollecitare il Comune ad intervenire per porre rimedio a disfunzioni e carenze, come ad esempio pro-

I ragazzi di Offi cina Volturno con le buste di prodotti tipici

blematiche legate all’illuminazione pubblica, alla presenza di cani randagi o alla riparazio-ne del man-to stradale. Ma, in con-siderazione delle carat-teristiche di

Pinetamare quale località ricettivo balneare, molti progetti dell’ente

sono rivolti al periodo primaverile ed estivo, ovvero le fasi dell’anno in cui Castel Volturno

è più vitale.In questa direzione si pensano inizitive come

l’organizzazione di feste o sa-gre, ma anche di inizitive com-merciali con periodi specifi ci di sconti particolari presso i negozi iscritti. I responsabili dell’Asso-ciazione hanno fatto sapere che, vista la disponibilità del Sindaco Antonio Scalzone, si avviaran-no procedure grazie alle quali i residenti potranno godere di condizioni favorevoli, infatti il lungomare resta a detta di tutti

la locomotiva di qualsiasi attività ricreativa, sia civica che commerciale. E per salutarci gli amici del direttivo dei com-mercianti invitano tutti i clienti e i concittadini a partecipare alle iniziative che verranno. LA REDAZIONE - FOTO SALVATORE MARCELLO

Qui e a fi anco alcuni momenti degli spettacoli di intrattenimento

La vincitrice del viaggio messo in palio con la lotteria

Sopra: i ragazzi della cooperativa Al di Là dei Sogni;Sotto: i nostri ragazzi con le buste

PER PRENOTAZIONI ED INFO: [email protected]: 0818926528 / 3206581135

Page 8: Informare Gennaio 2011

Norme, Diritti, Doveri e Novità INFORMAREPAG. 8

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I commerciantidi Piazza Vittorio Emanuele

del Centro Storico

GIOIELLERIA PICONE

di Sarah e Alessandra* * *

MACELLERIARUSSO DOMENICO

Sede Legale: Via Zaccagnini snc,

81050 Francolise (CE) Fraz. S.Andrea del PizzoneTel. 0823.502045 - 502053

Fax 823.502079 - 502963

“Il privato, in qualità di committente di lavori edili da svolgersi nella sua abitazi-one, risponde di omicidio colposo qualora l’operaio da lui incaricato, in assenza di qualsiasi cautela relativa alla sicurezza, muoia in occasione del lavoro assunto”. Lo ha stabilito la IV Sezione Penale della Corte di Cassazione con la sentenza n. 42465 del 1° dicembre 2010, in merito alla morte di un operaio che, incaricato di svolge-re dei lavori edili all’interno di un’abitazione privata, precipitava da un’impalcatura non munita di parapetti e in assenza di qualsiasi cautela atta a scongiurare i rischi di caduta dall’alto. Gli ermellini respingendo il ricorso del propri-etario avverso le sentenze di primo grado e secondo grado che disponevano una pena di otto mesi di reclusione, lo hanno consid-erato responsabile della morte di un operaio

contattato per dipingere i soffi tti del suo ap-partamento.La vittima, senza cintura di sicurezza e senza casco, era precipitata, da oltre 3 me-tri, dove lavorava su assi inchiodate, raggi-ungibili con una scala e prive di parapetto. I Giudici hanno affermato che in tema di sicurezza sul lavoro “riveste una posizione di garanzia il proprietario (committente) che affi da lavori edili in economia a lavoratore autonomo di non verifi cata professionalità

e in assenza di qualsiasi ap-prestamento di

presidi anti-caduta a fron-te di lavora-zioni in quota superiore ai metri due”. Trattasi, in al-

tre parole, di un ipo-tesi di reato o m i s s i v o improprio,

ovvero commissivo mediante omissione. Difatti, il proprietario commette il reato non con una azione, bensì omettendo di vigilare, come dovrebbe, sulla sicurezza dei lavori realizzati dal manovale. Ciò rappresenta la posizione di garanzia di cui si diceva, e che trova il suo fondamento giuridico nell’articolo 41 cpv c.p. Inoltre hanno sottolineato che è

errata la tesi in diritto secondo la quale “in caso di prestazione autonoma (d’opera) il lavora-tore autonomo sia comunque l’unico responsabile della si-curezza”.

Adesso però il Comune rimuova gli ostacoli e faccia partire i lavori

CASTEL VOLTURNO. A seguito della nota appar-sa sull’ultimo numero di Informare (Dicembre 2010) dal titolo “E non si arrendono mai…” e inerente l’Avviso Pubblico del Comune di Castel Volturno per l’Affi damento di Servizi Tecnici per un importo pari a € 45.000,00 e riguardante la Direzione dei Lavori per la realizzazione di n° 4 Piazze in Ischitella, via Porchiera, Destra Volturno e Bagnara, si apprende con piacere che lo stesso Uffi cio Tecnico dei LL.PP. del Comune di Castel Volturno, ha sospeso in data 6 dicembre 2010 la procedura di Affi damento, rinviando-la a “DATA DA DESTINARSI”. Seguiremo l’evolversi della procedura e vi aggiorneremo in merito. Si ringraziano i tanti lettori e anche ordini nazionali di professioni-sti, che al riguardo hanno condiviso le nostre perplessità sul metodo adottato dall’Ammini-strazione Pubblica in questo caso. Adesso, però, speriamo che quanto prima il comune rimuova gli ostacoli che hanno determinato la sospensione della gara, ed in aderenza al codice dei contratti pubblici

CASTELVOLTURNO. Chi credeva che per il mo-mento i disagi nascenti dal fastidioso balzel-lo della Tariffa d’igiene ambientale fossero fi niti rimarrà deluso. Infatti, nei giorni scorsi l’uffi cio tributi del comune di Castel Volturno ha inviato a tutti i contribuenti una comuni-cazione per fare sapere che è stato risolto

il contratto con la Cer.i.in., la società che si occupava di riscuotere le annualità a partire dall’anno 2003. Ebbene, divenendo ora il comune responsa-bile per la riscossione, ma non essendo stra-namente in condizione di stabilire la regolari-tà dei pagamenti per talun e annualità, viene

Sospesa la gara dopo articolo di Informare…

Tia, via la Cer.i.n. Altri disagi?

AUTORE: AVV. FABIO RUSSOMAIL: [email protected].: 3476595190

Il privato risponde degli infortuni in casa

Hanno scritto..

Gent.mo sig.Morlando,ho bisogno del suo aiuto, mi rivolgo a lei perchè è l’unica persona onesta e leale che ho incontrato nella zona. Mia fi glia vuole comprare un immobile al centro residenziale Domitia Villaggio della Edil belvedere; Mi sono rivolto ai tecnici del comune ma non mi hanno dato notizie chiare. Approfi ttando della sua cortesia, vorremmo sapere pri-ma di investire un capitale accumulato con una vita di lavoro,se tutto è regolare e non vi sono sorprese che in futuro pos-sono causare problemi. Le sarei grato se mi darà notizie confortanti e rassicuranti. Da molto tempo non riesco più ad incon-trarla al Villaggio Coppola. parlare con lei è una cosa gradevole in questo clima di confusione. La ringrazio per il tempo che mi dedichera’,voglia accettare i miei saluti,buon lavoro. Attendo sua risposta. ANTONIO LIGUORI “Carissimo signor Liguori, a priori le dico che io personalmente a mia fi glia non comprerei una casa in quel parco. Le spiego:Castel Volturno non ha ancora un piano regolatore, quindi non si possono rilasciare licenze edilizie per abitazioni. Il Domizia Village ha una licenza per im-pianto produttivo per un villaggio turistico e non certo per uso abitativo. Questa è la realtà, e riguarda anche altre strutture che hanno avuto lo stesso tipo di auto-rizzazioni. Pertanto, consigliamo di stare molto attenti e scegliere sempre un pro-prio notaio di fi ducia.”La saluto cordialmente. TOMMASO MORLANDO

ponga in essere tutti gli adempimenti am-ministrativi affi nchè le piazze programmate si realizzino. Difatti, è senz’altro ovvio che ciò che si contrasta è il metodo e non i lavori in sè, che si devono fare per il bene del territorio. Per informazioni in merito si invitano i lettori a consultare il se-guente link: http://castelvolturno.electribe.com/fi les/avviso-affi d-servizi-tecnici-4-piazze-slittamento-data-apertura-plichi.pdf. LA REDAZIONE

chiesto al contribuente di farsi carico di un ulteriore impegno: dimostrare di aver pagato (per chi abbia pagato, ovviamente) esibendo le ricevute presso l’uffi cio tributi sito in via San Rocco, oppure, nel caso il pagamento non sia dovuto, documentare tale circostan-za sempre recandosi agli sportelli del comu-ne. In altre parole, altri disagi per i cittadini, altre fi le chilometriche per fare quanto già fatto presso la Cer.i.n. nei mesi scorsi. Magari essendo costretti ad esibire nuova-mente piantine catastali o altro per dimo-strare i metri quadri dell’abitazione, oppure certifi cati vari per far acclarare il numero di abitanti dell’immobile soggetto al tributo, oppure precedenti provvedimenti di sgravio già effettuati. Molti cittadini sono preoccu-pati perchè temono di vedersi nuovamente addebitato l’importo di annualità già pagate, ricadendo su di loro l’onere di dimostrare di aver già assolto ai propri doveri. Ci si chie-de, inoltre, per chi abbia in corso dei rateizzi concordati direttamente con la Cer.i.n. cosà accadrà? Si riconcorderà il tutto con il Co-mune o si continuerà a pagare con i bollettini della Cer.i.n.? Il Comune ha inoltrato ai citta-dini anche dei nuovi bollettini, da utilizzare nel caso di omesso pagamento. Purtroppo abbiamo il timore che questa ennessima novità possa creare ulteriori problemi ai citta-dini, costringendoli a dover ritrovare vecchie ricevute inerenti situazioni che si credeva di aver già risolto. Forse sarebbe stato il caso di procedere ad una campagna infomativa più oculata e dettagliata. Restiamo in attesa di novità. LA REDAZIONE

Il Diritt o

NAPOLI. Con grandissimo piacere informiamo della recente iniziativa di Serena Femiano, giovanissima laureata in Architettura con la passione per il design applicato alla sartoria e Francesco Fossari avvocato e master LUISS in economia con il vizio per il marketing e l’im-prenditoria in genere. Il tutto nasce da un’idea semplice ma sofi sticata; un connubio tra sarto-ria e design attraverso un rispolveramento in chiave moderna di un accessorio di tradizione come la pochette (fazzoletto da taschino) ab-binato ad uno sferico packaging emozionale.Un simbolo frivolo e raffi nato, trasformato dal marchio FEFE’ in un piccione viaggiatore, dal momento che all’interno di ogni pochette FEFE’ viene sapientemente inserito un aforisma sulla

vita, sulle passioni e sulla positività. Dallo stu-dio costante della qualità dei materiali, dei co-lori, degli abbinamenti e delle innovazioni sono nate le prime creazioni del marchio FEFE’ che rappresentano il primo passo verso una com-pleta collezione che richiederà ancora tanto lavoro. Per info: http://www.fefeglamour.it/

FEFÈ: sartoria e designNuova idea imprenditoriale

Immagine del progetto piazze

relativo alla località Lago Piatto

Destra Volturno

TARSU ridotta se il servizio è inattivo

Nel pieno della crisi rifi uti a Napoli, in soc-corso dei contribuenti partenopei arriva l’Associazione Contribuenti Italiani, che han messo a punto un’apposita modulisti-ca per richiedere la riduzione della tassa sulla spazzatura del 60%. La richiesta si baserebbe su di una norma del regola-mento comunale di Napoli. L’art. 9, difatti, recita così: Nel caso in cui il servizio, seb-bene istituito ed attivato, non venga svolto o venga svolto in grave violazione di quan-to stabilito nel Regolamento del Servizio diNettezza Urbana, la tassa è dovuta nellamisura pari al 40% della tariffa”. Non sa-rebbe forse il caso che tutti i Comuni ado-tassero tale norma?

Foto di gruppo in occasione dell’inaugurazione

Risolto il contratt o con la società. Ora provvederà il comune alla riscossione

Page 9: Informare Gennaio 2011

Salute, Benessere e AttualitàINFORMARE PAG. 9

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Il Sonno, un amico importante

Denti sani e belli? Non solo fortuna…RUBRICA, I CONSIGLI DA... DENTISTA!

Un bel sorriso é un’arma vincente: dà sicu-rezza ed aiuta nei rapporti interpersonali. Una questione di fortuna? Non proprio, dato che denti sani e belli si mantengono prestando-

vi le dovute attenzioni. Semplici regole, che tutti noi conosciamo, ma che - per pigrizia o mancanza di tempo - tendiamo a mettere in secondo piano, rammaricandoci poi se il no-stro sorriso é spento, le gengive sono deboli e sanguinano o la placca ed il tartaro hanno favorito l’insorgere di una fastidiosa carie. Per evitare questi inconvenienti, bisogna armarsi di impegno e di pochi strumenti. Perché spaz-zolino e dentifricio non sono suffi cienti.COMBATTERE PLACCA E TARTAROQuesti sono i principali nemici della bellez-za di un sorriso. La placca é quella pellicola che si forma sui denti già poche ore dopo il lavaggio. Se non viene rimossa con lo spaz-zolino, rischia di indurirsi fi no a diventare vero e proprio tartaro. Per asportare quest’ultimo é necessario ricorrere al dentista, altrimenti il rischio é di aggravare la situazione e favori-re diversi disturbi del cavo orale, come carie gengiviti e parodontiti RIDURRE GLI ZUCCHERIGli zuccheri sono nemici dei denti poiché ac-celerano la formazione della placca batterica. Eliminate (od eventualmente riducete al mini-mo) dolciumi e caramelle (soprattutto quelle gommose). Se proprio volete fare uno strap-po alla regola preferite il cioccolato, avendo però l’accortezza di lavarvi i denti non appena lo avete mangiato.UN OCCHIO ALLE GENGIVELa bellezza dei denti deve molto anche alla salute delle gengive. Infi ammazioni e sangui-namenti sono la spia di un disturbo da non sottovalutare. Tra i disturbi più comuni, la parodontite, malattia che provoca l’erosione dell’osso alveolare, l’assottigliamento ed il ritirarsi delle gengive con conseguenze dele-terie sulla stabilità della dentatura.Per proteggere le gengive é indispensabile un corretta igiene orale, ottenuta anche con l’ausilio di prodotti specifi ciAlcune semplici regoleLO SPAZZOLINO PIU’ ADATTOForma, inclinazione e durezza delle setole sono requisiti di secondaria importanza: quel-lo che conta nella scelta corretta dello spaz-zolino é che questo abbia setole sintetiche, che sia piccolo (in modo da permettere la pulizia di due-tre denti alla volta) e che venga cambiato ogni 2-3 mesi o quando le setole incominciano a curvarsi.Lo spazzolino elettrico ha il vantaggio che i gruppi di setole ruotano in due sensi alternati. Per usarlo in maniera effi cace é necessario premerlo contro il dente facendo in modo che le setole penetrino leggermente al di sotto della gengiva.COME CI SI SPAZZOLA I DENTI?Per rimuovere la placca é effi cace un movi-mento rotatorio e poi verticale (dalla gengiva al dente). Lo spazzolino va inclinato sul bordo della gengiva a 45°. I denti vanno lavati alme-no due volte al giorno, subito dopo i pasti e possibilmente ogni volta che si mangiano cibi ricchi di zuccheri. Lo spazzolamento dovrà durare almeno due minuti. Soffermatevi mag-giormente sulle zone interne della dentatura,

dove la placca si annida con più facilità.IL FILO INTERDENTALEServe a pulire gli spazi interdentali e ad evi-tare carie ed infi ammazioni gengivali. E’ im-portante utilizzarlo correttamente. Ecco la pro-cedura: staccate un pezzetto e tendetelo con l’aiuto di entrambi i medi. Passatelo gentil-mente avanti ed indietro tra un dente e l’altro. SE LE GENGIVE SANGUINANOSignifi ca che c’é un’infi ammazione in atto: una seduta dal dentista per un’accurata pulizia ed un miglioramento delle abitudini igieniche sa-ranno suffi cienti a risolvere il problema. Se il sanguinamento é dovuto a problemi più seri, sarà opportuno una attenta valutazione da

parte del dentistaDAL DENTISTA OGNI SEI MESIPer una visita di controllo generale ed even-tuale pulizia dei denti. Le sedute di pulizia possono avere una frequenza diversa in base

alla facilità di formazione del tartaro e alla ca-pacità di ognuno a prevenirla con una corretta igiene orale. L’ALIMENTAZIONE CHE AIUTA I DENTIConsiste in un’abbondante assunzione di verdura, frutta, calcio, proteine e fi bre (queste ultime svolgono una naturale detersione dei denti). Limitare l’uso di zuccheri (compresi an-che nelle bevande dolci) ed alcolici, responsa-bili dell’aumento della placca batterica.STOP AL FUMOE’ nemico della bocca per tre motivi prin-cipali: per via della temperatura, che facili-ta la formazione di lesioni pretumorali alle labbra e alla lingua; per via delle sostanze

Continuiamo la nostra conversazione ponen-do ancora attenzione al corpo come fonte di benessere ma anche di malessere psicolo-gico. In ambito psicologico, il primo autore a dare importanza alla vita corporea in rela-zione ai problemi mentali,e’ stato W. Reich che fu allievo di Freud. Reich era interessato a studiare come le difese del carattere non sono solo una questione di organizzazione cognitiva, ma si manifestano nella postura e nella tensione muscolare, nella respirazione, nella modulazione della voce fi no a costitui-re la cosiddetta “corazza muscolare”. La co-razza muscolare e’ lo schema globale delle tensioni muscolari croniche del corpo. Per rimuovere questa corazza, per Reich non

era suffi ciente solo l’interpretazione intesa in senso psicoanalitico classica, ma bisognava prima rimuovere l’armatura per poi trattare i confl itti sottostanti. Reich sostanzialmente si chiedeva dove fosse localizzata l’energia sessuale, la libido, di cui parlava Freud. Reich si rese conto che l‘energia sessuale

puo’ essere vincolata da una tensione mu-scolare cronica, sentiamo come egli stesso giunse a questa scoperta. “ A Copenaghen, nel 1933, trattai un uomo che aveva svilup-pato una resistenza particolarmente forte a svelare le proprie fantasie di omosessualita’ passiva. La resistenza si manifestava in un atteggiamento di estrema rigidita del collo. Dopo un energico attacco la resistenza d’im-provviso cedette, ma in maniera allarmante. Il colore del suo viso continuava a cambiare rapidamente dal bianco al giallo o al blu;la pelle era a chiazze di varie tinte;aveva forti dolori al collo e all’occipite;aveva diarrea, si sentiva sfatto e pareva avesse perso la presa”.La corazza muscolare e l’armatura

caratteriale sono funzionalmente identici servono a tenere bloccata l’energia sessuale e l’affetto. Tutto questo indicava chiaramente che

I fenomeni fi sici e quelli mentali non pos-sono essere scissi, ma costituiscono bensi’ un’unita’. Da qui Reich sviluppo’ tecniche di intervento per demolire le difese, tecniche che vengono tutt’oggi usate in psicoterapia. Vi aspetto al prossimo numero per conti-nuare a scoprire cosa a da dirci ancora il nostro corpo. Intanto vi ricordo che chi vo-lesse contattarmi privatamente lo puo’ fare direttamente al numero:320/5595377, o via mail:[email protected]. La prima consu-lenza e’ gratuita.

Il lavoro con il corpo in psicoterapia: le origini

ODONTOIATRIA

I dati uffi ciali parlano chiaro: la Campania, insieme all’Abruzzo, è una delle undici Regioni italiane in cui le banche applicano interessi ultralegali, tanto che si registra un aumento esponenziale dei casi di usura”. “Sono dolorosamente in crescita i disagi di tanti piccoli e medi imprenditori che si ritrovano vittime dell’usura bancaria, spesso privi di ogni tutela. L’usura è l’effetto diretto della crisi economica che sta colpendo i cittadini. Anche sul nostro territorio avvertiamo strani segnali di crisi, o forse si tratta di esagerate preoccupazioni? Sale giochi, spesso illegali,

chimiche(nicotina e idrocarburi) che irritano le mucose e riducono la ca-pacità di difender-si dagli agenti esterni, con maggiore facilità alle infi ammazioni e minore resistenza mec-canica: per via del catrame, che forma con la placca batterica uno strato più compatto di tartaro, diffi cile da eliminare.

Il sonno rappre-senta per tutti noi un bisogno fondamentale. Si presenta come una natu-

rale interruzione della coscienza caratterizzato da una condizione di quasi totale sospensione dei contatti sensoriali e muscolari con l’am-biente esterno. Nell’arco della giornata nel procedere verso l’addormentamento attraver-siamo delle fasi che ci vedono prima in uno stato di veglia, poi in uno stato di rilassamento, seguito da uno stato di dormiveglia fi no al son-no vero e proprio. Il sonno a sua volta è fatto di momenti diversi che si manifestano durante la notte fi no al risveglio, e che ora passo ad illu-strarvi: • lo Stadio 1, che occupa il 7% del tem-po di sonno totale. E’ la fase dell’addormen-tamento e del sonno leggero in cui l’individuo può svegliarsi facilmente, è uno stato di dormi-veglia; in questo stadio vengono riferite fanta-sie simili a sogni; • lo Stadio 2, che dura il 50% del sonno, il cervello avverte ancora stimoli provenienti dall’ambiente esterno, il contenuto mentale riferito è più simile a pensieri e il loro ricordo è confuso; • gli Stadi 3 e 4, che rico-prono il 20% del sonno totale, rappresentano il sonno profondo, in cui il cervello dorme e si rigenera dalle fatiche quotidiane. Per tale mo-tivo questa fase del sonno è molto importante per l’organismo e la psiche in quanto benefi co per affrontare in modo effi ciente una giornata, senza sentirsi stanchi appena svegli, frastor-nati, con diffi coltà di concentrazione. Dopo questi stadi, e dopo circa 90 minuti dall’inizio dell’assopimento, il cervello addormentato si

comporta come se stesse per svegliarsi ma in realtà il soggetto dorme profondamente: è la fase del sonno con sogni. Questo stadio vie-ne anche chiamato fase REM, sigla da Rapid Eyes Movements (Movimenti Oculari Rapidi), perché si caratterizza dalla presenza di rapidi movimenti degli occhi sotto le palpebre. Que-sto stadio di sonno con sogni occupa il 23% del tempo complessivo del sonno. In questa fase di sonno, nel quale i muscoli del corpo sono paralizzati, il nostro cervello è come cieco e sordo rispetto agli stimoli esterni e si concentra sulle informazioni che provengono dal suo interno, inserendole anche nelle scene del sogno.

AUTORE: MARIA PIA RAIMONDI

MAIL: [email protected]. 3205595377

Le di� coltà economiche spingono le persone a cercare fonti alternative di redditoI Cattivi segnali della crisi

AUTORE: DR. ANGELO MARANOMAIL: [email protected]

I sogni del sonno REM sono immagini vive, situazioni uditive e di movimento, scene com-plesse, bizzarre, che coinvolgono emotiva-mente e che possono essere raccontate. Nei precedenti stadi di sonno il cervello non dorme completamente e non cessa di elaborare idee che però, rispetto al sogno, risultano meno vi-vaci e tendono ad assumere forme simili a frammenti di pensieri isolati, privi di coinvolgimento emotivo. Data l’importanza del sonno per la vita, con questo articolo voglio sugge-rire alle persone che hanno diffi coltà a dormire da tempo, a rivolgersi ad uno specialista, in questo caso anche uno Psicologo, per capire cosa sta accadendo e intervenire per poter dormire in modo sano.

piene all’inverosimile, e con poveri disperati che cercano scioccamente di vincere contro macchinette impostate per far ingrassare i camorristi, sale scommesse per cavalli sempre piene e con “strani” personaggi che girano in questi ambienti, ed infi ne l’apertura insolita, almeno nelle nostre zone, di “negozi” di “compro oro”, che spesso sembrano celare metodi che favoriscono l’evasione dell’IVA come recenti indagini hanno dimostrato. Ascoltando i commercianti senti che la gente è in seria diffi coltà, compra l’indispensabile, cerca le offerte migliori eliminando gli sprechi. Allora? Ma qual è la vera realtà… o meglio quale delle due è reale. Forse esiste una realtà parallela fatta da introiti illegali e quindi fuori dalla tracciabilità legale?

LA REDAZIONE

AUTORE: DR.SSA TERESA FORLANO

CELL. 339 8345826E-MAIL: [email protected]

Registro provinciale dei tumori,

Caterina Pace perora l’iniziativa

Le moltissime inchieste giudiziarie, giorna-listiche e delle associazioni in merito alle connessioni tra i rifi uti e aumento dell’in-cidenza tumorale sono state riportate all’opinione pubblica con dovizia negli ulti-mi anni. Ora è necessario istituire un regi-stro affi nché questo dati possano divenire verifi cabili in maniera semplice, questo è l’iniziativa di Caterina Pace, consigliere della Provincia di Napoli in quota Italia dei Valori.La notizia è leggibile

sul sitoInformareonline.com

Page 10: Informare Gennaio 2011

Cultura e società INFORMARE

www.informareonline.com

1. Mettere a riscaldare l’acqua con un po’ di sale;

2.Servirsi di un tavolo per la lavorazione degli gnocchi e versarci su di esso la farina a forma di vulcano;

3. appena l’acqua si è riscaldata si comincia a versarla pian piano al centro del vulcano e nel frattempo si lavora la pasta

4. la pasta deve essere ne troppo dura che

Gnocchi cellolesi con sugo di salciccia

Impariamo insieme a cucinare gli:

“L’orgoglio azzurro”

Lourdes, città francese a ridosso dei Pirenei, è considerata la città moderna del pellegrinaggio per antonomasia. Ogni anno accoglie migliaia di fedeli provenienti da ogni parte del mondo. Tutte queste emozioni così profonde sono da me vissute da ben 4 anni. Ormai è diventato un evento che per un anno intero attendo con tanta ansia. Nel 2007 ho partecipato a questo viaggio come pellegrina, ero in compagnia di mia madre che, in un momento molto particolare della sua e della nostra vita ha fatto il famoso “voto alla Madonna” affi nchè ogni cosa si sistemasse, e così è stato. A dire il vero ero molto incuriosita dalle voci di popolo che mi raccontavano di questo posto così magico e delle famose piscine da cui, dopo l’immersione che dura solo pochi secondi, si esce asciutti. Giunta lì,

Viaggi e MusicaNew York, la città...

• 150ML DI ACQUA • 250G DI FARINA • UN PIZZICO DI SALE

Lourdes... nessuna parola, solo emozioniPAG. 10

Ingredientignocchi

si sbriciola e ne troppo morbida che ti scappa dalle mani deve essere una via di mezzo

5. dopo lavorato la pasta prendere un coltello e tagliare a pezzi medi la pasta in modo da riuscire a fare la pasta a forma di salciccia

6. dopo eseguito il punto precedente tagliare la pasta a piccoli pezzi e bagnare il dito nella farina ogni volta che si fa la forma degli gnocchi per non rimanere con le dita secche che si può attaccare la pasta e quindi poi non si riesce a fare la forma degli gnocchi. ps. Se la pasta è troppo morbida aggiungere un po’ di farina,infarinare bene il tavolo per la lavorazione. A CURA DI MARIA BISECCO

Preparazione gnocchi

1. Prendere una pentolino e soffriggere con un po’ d’olio e un spicchio d’aglio la salciccia tagliata a pezzetti piccoli

2. Aggiungere il sugo e mettere un pizzi-

co di sale e continuarlo a cuocere fi no farlo consumare un po’.

Preparazione sugo

RITAGLIAMIRITAGLIAMIRITAGLIAMI

RIT

AG

LIA

MI

RIT

AG

LIA

MI

ho capito che realmente si respirava un clima di quiete, di serenità e di pace, mi è bastato poggiare la mia piccola mano su quella roccia umida, roccia che costituisce la famosa grotta di Massabielle, dove in alto è posta la statua della Madonna. Mentre ero dinanzi a Lei e pregavo con tutta me stessa mi son sentita mancare l’ossigeno per qualche istante ed avevo la sensazione come se il sangue mi stesse gelando dentro, quello per me è stato un segno molto forte e Le promisi che l’anno successivo avrei fatto qualcosa per Lei e così nel 2008 ho vissuto il secondo pellegrinaggio in maniera differente, difatti ho partecipato come“dama”. Da ben 3 anni ormai faccio parte di un’ associazione mariana chiamata A.M.A.M.I, Associazione Mariana Assistenza Malati d’Italia, un’associazione Religiosa costituitasi a Napoli nel 1963 e riconosciuta dalla Regione Campania come Ente Morale. Essa vuole perseguire un triplice scopo: la perfezione cristiana dei membri che la compongono; il trasporto gratuito dei fratelli ammalati poveri a Lourdes; l’assistenza spirituale e materiale degli ammalati poveri a domicilio. Essa si avvale, tra suore, medici, cappellani, dame e barellieri, di più di 350 persone che partono col cuore ricolmo di gioia e di tanto amore da donare a tutte quelle persone che purtroppo sono meno fortunate

di noi, e che ricchi di fede e devozione invocano la “Signora di Lourdes” affi nchè gli venga data almeno la forza di vivere la loro quotidianità nonostante le diverse diffi coltà.Ogni singolo momento di quella settimana di pellegrinaggio viene vissuto da noi tutti in maniera particolare (...) Seguendo un programma ben organizzato ogni giorno si partecipa a una Funzione Religiosa differente, mai noiosa e monotona. Ed è bello sapere che

il nostro fratello ammalato, impossibilitato per la sua scarsa indipendenza, riesca a vivere tutto ciò solo attraverso e grazie il nostro aiuto, l’aiuto delle dame e dei barellieri che con diverse funzioni si rendono utili, col trasporto

delle carrozzelle, l’assistenza dell’ammalato, con lo stare al refettorio per aiutare chi, purtroppo, non riesce neppure a cibarsi da solo. E’ bello emozionarsi assieme, avvicinarsi alla loro diversità senza mai guardarli con diffi denza, vivere con loro quella settimana, aiutarli a sfi orare quella roccia da cui scende quell’acqua così gelida e così speciale, la stessa acqua che caratterizza e che defl uisce nelle famose piscine. Ognuna di esse è suddivisa per sesso e poi ci sono vere e proprie vasche prettamente per i bambini. All’interno di queste piscine ci sono dame e barellieri, a seconda del sesso dei fedeli, che li aiutano a togliere gli indumenti,

Federica Sacco racconta la sua suggestiva esperienza

Palermo, Sampdoria e Juventus fuori dai giochi, il Napoli in una fredda serata di dicembre ha portato a casa una di quelle vittorie ad alto tasso di soddisfazione pa-triottica.L’Italia ha rischiato realmente di non con-tinuare la propria avventura in Europa League. Poi quel mercoledì da conse-gnare alla storia. Il Napoli, senza Lavez-zi, potendo contare su un solo risultato non si è di certo tirato indietro dal punto di vista del gioco. Contro la Steaua non sono mancate le emozioni, ma fi no al novan-taduesimo la qualifi cazione era un sogno, dato il comportamento irritante con cui i gio-catori della Steaua cercavano di far scivolare il tempo e il Napoli fuori dalla competizione.

Poi la “zona Mazzarri”, dal settantacinque-simo gli azzurri si trasformano e tartassano l’area avversaria fi no all’ultimo calcio d’angolo dove Hamsik mette una tela bianca a disposi-zione del Matador che con una pennellata si fi rma sul quadro di una serata splendida gra-zie ad un goal che ha fatto sognare un paio di generazioni. Statisticamente il Napoli segna dal settantacinquesimo in poi riuscendo poi a vincere grazie alla splendida forma fi sica che gli azzurri dimostrano nel continuare ad attac-care anche quando la partita sembra essersi incanalata nei meandri del pareggio o della sconfi tta, anche quando gli avversari si sono ormai accontentati del risultato; alcuni (pro-babilmente i più maligni) giudicano la cosa come un tocco di fortuna che premia un buon stato di forma. In realtà i ragazzi di Mazzarri continuano a mettere l’anima in campo e non sono mai domi, come se ogni partita dovesse essere l’ultima. Le urne hanno deciso che il nostro prossimo avversario sarà il Villareal del famigerato Giuseppe Rossi, allora avanti Na-poli facci cantare ancora una volta “Napul’è” a squarciagola, facci invidiare da tutto il resto dell’Italia che adesso conta su di noi in Euro-pa. GIOVANNI IMPERATRICE

SUGGERISCICI UNA RICETTA, SCRIVI A: news@offi cinavolturno.com

In questo numero ho voglia di parlare di una città…anzi della “CITTA”…la Capitale del mondo da tutti i punti di vista…NEW YORK CITY. Da buon Dj vi parlerò sempre in “termini” musicali analizzando ciò che vi aspetta se vi capiterà di catapultarvi nella vita notturna della GRANDE MELA!!! Siete stufi di sentirvi dire che New York è la città che non dorme mai? Mai affermazione è più azzeccata. New York dopo il tramonto vi stupirà e vi renderà esausti… La vita notturna di New York è un teatro esplorativo, con nuove esperienze, nuovi tipi di conversazioni, musica nuova e nuove mode a disposizione di tutti quelli che hanno uno spirito avventuroso. Le principali ragioni che spingono le persone ad uscire la notte sono ovvie: tuffarsi nelle nuove tendenze, bere ed incontrare nuove persone.Se volete uscire e fare tardi ma non avete voglia di fare la coda per entrare in discoteca, potete optare per una serata in uno dei bar o lounge bar di New York. Sono disseminati in tutti i distretti e ne troverete per tutti i gusti: dallo stile minimal a quello più tradizionale, passando per le ultime tendenze della moda...clientela raffi nata senza tempo che sorride sincronizzata con il tintinnare dei calici di cristallo. I bar sono più adatti ad un pubblico giovane ed i Dj’s che muovono i “piatti” offrono

selezioni musicali alla moda e festaiole. Le Lounge sono ugualmente adatte ai giovani, ma offrono un clima più rilassato condito con musica dal vivo o selezioni di Deejays. . Avrete intuito che i Dj’s non mancano mai nelle serate newyorkesi….fare il DJ in un qualsiasi locale della Grande Mela è un punto di arrivo per chiunque svolge questa professione/passione Spero un giorno di poter realizzare questo meraviglioso sogno!!!!!BUON 2011 !!! E naturalmente BUONA MUSICA…a tutti!!!!!!

FRANCESCO RAIMONDO

Ha fatto molto scalpore in questi mesi la dichiarazione del dottor Eufemiano Fuentes, ex dottore della nazionale spagnola, adesso in carcere grazie alla cosiddetta “Operation Galgo”, riguardo a dei possibili collegamenti delle Furie Rosse con il doping. L’Operation Galgo è un’inchiesta antidoping svoltasi in Spagna. Il dottor Fuentes ha detto di non voler parlare sulla vicenda legata alla nazionale spagnola, quasi come se questa confessione potesse rovinare lo splendido periodo che la Spagna sta attraversando in questo periodo grazie alla vittoria del mondiale e dell’europeo. Certo qualche domanda il mondo se l’è fatta vedendo giocare la Spagna con tanta fl uidità e velocità palla a terra, ma la storia del doping non regge per svariati motivi; uno di questi (il più probabile) riguarda i controlli alla quale la squadra di Del Bosque è stata sottoposta nell’ultimo mondiale. La supposizione realmente probabile è che Fuentes stia cercando di trascinare con se quel briciolo di dignità che un truffatore tiene stretto nei momenti di diffi coltà; di certo sollevare un polverone su una nazione attualmente invincibile (o quasi) dal punto di vista del calcio mondiale non incentiverà la “corte” ad essere clemente. Di sicuro il mondo non ricorderà in futuro di un dottore che ha cercato di rovinare la poesia dello sport e la propria vita dando “un calcio al mondo”; nella memoria di centinaia di sportivi resterà quel gioco splendido che la Spagna cerca di imporre al mondo, con quei fraseggi corti senza mai alzare il pallone, quella velocità esasperante rappresentata da uno dei giocatori più forti della terra: Lionel Messi a cui di sicuro non sarà piaciuta (come del resto tutta la Spagna) questa mezza confessione infelice di un ex medico ormai carcerato. DI GIOVANNI IMPERATRICE

“Una confessione

inverosimile” Cavani augura buon anno a tutti gli amici di Informare con un dolcissimoabbraccio alla piccola fan, Sara Canetti .

Babbo Natale veste azzurro

CASTEL VOLTURNO. In un periodo di grandi disagi per i napoletani, a dar sollievo all’ennesimo travaglio economico, so-ciale e culturale, è la parte più viva della città: lo sport, il calcio... Napoli, però, è anche tanto altro. E così, a pochi kilo-metri dal centro sportivo dell’Holiday Inn, semplici ragazzi di periferia hanno dato vita ad una simbiosi tra sport e solidarie-tà: la Dea Partenope, un associazione Onlus, a Natale non ha voluto sottrarsi ad un impegno preso con la città ed ha fatto visita alla Casa famiglia di Castel-volturno, un pezzo di Africa in terra ca-sertana, portando loro i doni da parte dei giocatori del Napoli.

• 300 G DI SUGO • 70G DI SALCICCIA DOLCE

O PICCANTE • UN PIZZICO DI SALE • UNO SPICCHIO D’AGLIO • OLIO

Ingredientisugo di salcicce

li avvolgono in un lenzuolo bianco e si attende il proprio turno per poi fi nalmente fare il bagno in quell’acqua miracolosa da cui ognuno,quasi sempre, ne esce ricco di stupore e con tanta commozione. In queste sensazioni noi del personale ci sentiamo tanto vicini a loro, a chi purtroppo è meno fortunato.In quei giorni si capiscono e si apprezzano tante cose, tanti valori, tanti gesti e sorrisi che

d a n n o energia, c h e nella loro semplicità regalano grandi lezioni di vita e che soprattutto ci danno la giusta forza per affrontare un intero anno che sicuramente sarà caratterizzato da momenti felici, ma anche da quelli che purtroppo ci faranno soffrire. FEDERICA SACCO - [email protected]

Federica Sacco

La grotta di Massabielle

CALCIO

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CASTELVOLTURNO.Il Centro Professione Danza e Spettacolo diretto da Gloria Palazzo, vince il 5 dicembre il Concorso Nazionale “III° EVENTO DANZA 2010” di Saviano (NA), direzione artistica di Attilio Ruoppoli, 1° ballerino del Teatro San Carlo di Napoli. Coreografi a “RENOVATION”, di Gloria Palazzo, il Centro Professione Danza e Spettacolo ottiene un risultato prestigioso: 1° CLASSIFICATO nella Sezione Gruppi Contemporaneo Juniores; quello della migliore coreografi a in assoluto del concorso “III Evento Danza 2010” Teatro Auditorium di Saviano (NA), ecco i nomi degli allievi danzatori, PERLA Amodio anni 15, FERRARO Antonietta anni 14, PERRELLA Vivara Januarya anni 15, MIRAGLIA Francesca Maria anni 16, ARPINO Federica anni 11, GIANNINI Mirko anni 11, D’AMBROSCA Giovanna anni 11, TAMMARO Michele anni 12. Oltre a ciò, il Centro Professione Danza

e Spettacolo è stato premiato con una targa di merito per l’allieva Perla Amodio, come migliore interprete e presenza scenica. Grande s o d d i s f a z i o n e quindi per l’ottimo lavoro che si svolge

all’interno delle sale del Centro “ P r o f e s s i o n e Danza e Spettacolo” di Castel Volturno che oltre a farsi apprezzare dalla Commissione

del Concorso formata da maestri della danza: Antonio Vitale 1° ballerino etoile del Teatro San Carlo di Napoli, Roberto Baiocchi ballerino e coreografo, Patrizia Vigilante della Scuola del Teatro San Carlo di Napoli, partecipa a concorsi nazionali per la crescita dei suoi allievi, e i risultati raggiunti sono notori per la formazione di giovani talenti della danza, in questi due anni di intensa attività del Centro “Professione Danza e Spettacolo” di Castel Volturno. Inoltre, c’è già grande fermento per le prossime date di altri importanti eventi di danza dove parteciperà il Centro. Lo scorso 21 Novembre gli allievi del Centro “Professione Danza e Spettacolo” del corso social-dance, guidati dalla maestra Susy Pepe, con la sua coreografi a i piccoli ballerini

Tammaro Daniela, Di Gennaro Giuseppe, Fontana Angelica, D’Ambrosca Marianna, Petrella Martina, Papararo Ludovica, Puzone Roberta e Sara, De Filippo Monica, Lecora Daniela di età compresa tra i sette e nove anni, sono risultati vincitori del 1° posto “Concorso Coppa Campania” al Palamaggiò di

Caserta. ELISABETTA GUARINO

Il testo, edito da Tullio Pironti editore, rap-presenta il continuo di una lunga ricerca dell’autore, indirizzata nel tentativo di riportare alla luce le tante vittime della Camorra e di

organizzazioni ter-roristiche, a partire dagli albori del secolo scorso. Uomini o donne, ragazzi e fi nanche

bambine, che nulla avevano a che vedere con la criminalità organizzata, ma che per i casi

della vita, o per il proprio mestiere, ne sono venuti a contatto, in maniera per loro tragica. Come spesso ci ricorda Roberto Saviano, se si chiedesse in giro il nome dei grandi capi della mafi a e della camorra, chiunque, anche i più giovani che non hanno vissuto queste epoche, sapranno rispondere, elencandoli con grande esattezza. Ma se chiedessimo, invece, di ricordare alcune delle tante vittime innocenti, allora i nostri interlocutori con

molta probabilità resterebbero muti, incerti. Ciò perché fa più notizia, più clamore, e in alcuni suscita più ammirazione, un nome come Riina, Sandokan o altro, piuttosto che quello di

un umile servitore dello Stato, caduto, per onorare il proprio ruolo nella società a difesa

dello Stato, in questa vera e propria guerra ci-vile che è stata la guerra di camorra. Nel libro, vengono raccontate le storie di trenta vittime, ognuno con la sua storia, con una descrizione della persona, cercando di mettere in luce ciò che per decenni è stato messo in un cassetto, e dimenticato. Partendo da Joe Petrosino, poliziotto italiano emigrato negli Stati Uniti, di-venuto famoso per la sua attività di contrasto alla Black Hand, la Mano nera, ossia la mafi a americana, ucciso a Palermo il 12 maggio 1909, per giungere fi no ai giorni nostri.Il libro si chiude col ricordo delle vittime della strage del rapido 904 del 23 dicembre 1984 a Firenze, per mano di ignoti colpevoli, armati da un intreccio tra mafi a, poteri occulti ed ambienti della destra eversiva.

LORENZO TAGLIALATELA

Libro del mese: Al di là della notte di Raffaele Sardo

Il 2010 è stato un anno nel quale il Club UNESCO Caserta ha conseguito impor-tanti risultati nel campo della tutela e val-orizzazione dei beni culturali, ambientali e intangibili della Provincia, nonché nei programmi di educazione allo sviluppo sostenibile e alla crescita economica del territorio. Di seguito ad una petizione per salvare il Real Sito di Carditello dall’incuria e dal degrado, una nutrita documentazi-one è stata inviata all’UNESCO di Parigi al fi ne di nominare il sito “patrimonio tes-timone di una cultura di pace”, secondo il programma lanciato dall’UNESCO nell’anno 2000, anno per la Cultura di Pace. Tale proposta è stata accolta e nel mese di Gennaio 2011 si terrà una ceri-monia uffi ciale per celebrare l’importante riconoscimento per il monumento borbo-nico. Nel mese di Febbraio è stato pro-mosso, attraverso un insieme di confer-enze “Il Documento per I Beni Culturali” nella Provincia di Caserta, che ospita uno dei Siti Unesco più importanti del mondo costituito dalla Reggia, dall’Acquedotto Carolino e da San Leucio, all’interno di

una Regione di straordinaria ricchezza quanto a beni culturali, paesaggistici e naturali giacché ospita ben cinque siti UNESCO. Il Documento è stato rece-pito nel programma dell’Amministrazione provinciale presieduta dall’On. Zinzi. Le presentazioni si sono svolte ad Aversa, Casapesenna, Gricignano, Maddaloni, Castel Volturno e Caserta. Tutti i sindaci di queste città hanno recepito e promesso di sostenere il progetto. Nell’ambito della tutela ambientale è stato organizzato ad Alvignano il convegno “Paesaggi Sonori”. Inoltre, in partnership con l’Assessorato Grandi Opere, Trasporti, Mobilità, In-novazione Tecnologica della Provincia si sono organizzati a Castel Volturno, Maddaloni, Piedimonte Matese e Caserta dei seminari formativi nelle scuole su-periori dal titolo “Educare, Comunicare, Informare: La mobilità sostenibile obiet-tivo delle generazioni future”, iniziativa promossa nell’ambito della Settimana UNESCO di Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2010. Lo scorso Novembre si è organizzato il convegno internazionale al Belvedere di San Leucio “Memoria del Mondo : radici future”, sotto l’alto patro-cinio della Commissione Nazionale per l’UNESCO. Infi ne la proposta del Club UNESCO Caserta per ospitare la XXXII Conferenza Nazionale dei Club UNESCO è stata la più votata da tutti i club italiani. Pertanto, tale meeting, della durata di quattro giorni, sarà ospitato nell’Aprile 2011 all’interno di prestigiosi monumenti storici della Provincia di Caserta. Saranno presenti rappresentanti di istituzioni e tec-nici internazionali, nazionali e regionali di altissimo spessore nel campo della tutela e valorizzazione della cultura. La confer-enza, oltre a portare un’indiscutibile introi-to economico per le attività turistico-rice-ttive del territorio, vista la partecipazione di numerosi ospiti, rappresenta anche un importante momento di promozione posi-tiva del patrimonio culturale, sociale ed economico della Provincia.ARCH. ALESSANDRO CIAMBRONE, PRESIDENTE SEZI-ONE CASTEL VOLTURNO E VICE PRESIDENTE CLUB UNESCO CASERTA. [email protected]

L’Aids è giovanissimo e non se ne parlaEsiste una nuova epidemia tra i teen? L’indagine dei ragazzi di Offi cina.

Cultura e SocietàINFORMARE PAG. 11

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La scuola primeggia all’Evento Danza 2010 e al Concorso Coppa Campania

Concorso di Saviano, trionfa “Professione Danza”

Con una bellissima commedia di Gaetano e Olimpia Di Maio, forse la più bella, la Compagnia Teatrale “Facimmece quatte resate” torna a calcare le tavole del Teatro Bristol del Villaggio Coppola (Castel Volturno). Angelarosa Schiavone, questo il titolo della Commedia portata in scena, racconta della tribolata vita di una donna

costretta a scegliere, dai pregiudizi di cui il mondo è pieno, a vivere una vita da cameriera, talvolta maltrattata, pur di mantenere fede ad un giuramento fatto. Angelarosa è una donna sensibile e fi era ed intorno alla sua storia si svolge la trama della commedia. Con questa rappresentazione la Compagnia partecipa al Concorso

Gaetano Di Maio riservato alle compagnie amatoriali in occasione della ricorrenza del ventennale della morte dell’autore napoletano. Fatti salvi imprevisti impegni alla serata sarà presente l’attore napoletano Oscar Di Maio, nipote del defunto autore. Musiche del commento musicale di Antonio Mongiurlli. La serata sarà presentata dalla oramai insostituibile presentatrice Katya Scafuri. Antonella Milano, altro punto fermo della omonima associazione Socio culturale “Facimmece quatte resate” si occuperà, come sempre, dell’aspetto organizzativo della serata. Un in bocca al lupo particolare a Christian Friscia, Daniela Esposito, Sabrina Mazzone, Federico Mancini e Emilio Diego Catena al loro battesimo teatrale con la Compagnia Facimmece Quatte Resate.

In scena la commedia di Gaetano e Olimpia Di Maio

AUTORE: RAFFAELE SARDOEDITORE: TULLIO PIRONTIPREZZO: € 12

CASTEL VOLTURNO. A 13 anni alcuni fanno già sesso. I genitori preferiscono tacere. A scuo-la non viene fatta educazione sessuale ma i medici lanciano l’allarme: sono tantissimi i sieropositivi che non sanno di esserlo. I no-stri ragazzi hanno condotto un’indagine per fare maggior luce sul fenomeno e sul livello di educazione ed informazione dei giovani al riguardo. Sono una ragazzo di 17 anni e vivo a Castel Volturno. Un paio di settimane fa, mentre sfogliavo una rivista di attualità, mi sono im-battuto in un articolo che parlava dell’AIDS. Ho cominciato a leggere, credevo di cono-scere bene l’argomento ma dopo aver letto quell’articolo sono rimasto sbalordito. Migliaia di persone ogni anno continuano a morire a causa di questa malattia, ed io che pensavo non fosse un problema così grave. Ho comin-ciato a pormi tante domande, una di queste era: “Sono io a non conoscere a fondo questo problema o è esteso a tutti i ragazzi della mia età? Incuriosito ne ho parlato con una mia amica ed insieme abbiamo deciso di “inter-vistare” dei nostri amici che come noi vivono l’età dell’adolescenza. Hai mai avuto rapporti? Se si hai mai pensa-to di essere contagiato? - Vincenzo (21 anni) : ”No non ho mai avuto rapporti non sicuri, preferisco prevenire.” - Arturo (19 anni):”Si solo una volta,ma non ho mai pensato di poter essere contagiato” - Giancarlo (18 anni): “Si, una sola volta, la prima e purtroppo non eravamo preparati, ma pensandoci a freddo mi sono reso conto di essere stato imprudente e non capiterà più.” - Silvio (17 anni): “ No, cerco sempre di ave-re un preservativo con me, ma se capitasse senza, forse prima di aver parlato con voi e aver ricevuto tante informazioni, lo avrei fat-to”.Se la malattia ti colpisse cosa faresti? Hai mai avuto questa preoccupazione? - Carlo (18 anni): “No sinceramente non ci ho mai voluto pensare, il solo pensiero mi terro-rizza di solito penso sempre positivo”. - Dalila (17 anni): “Si a volte ci penso, ma non corro nessun pericolo”. Come viene affrontato questo problema nelle scuole?- Carlo (18 anni): ”Viene affrontato una m**** anzi non viene affrontato affatto. I professori non parlano quasi mai di argomenti di attuali-

tà, preferiscono parlare di altro.” Secondo le tue esperienza la maggior parte delle ragazze per quale moti-vo usa il preser-vativo?- Cinzia (16

anni): “Per non avere sorprese! *ride*”- Antonio (17 anni): “Per non essere contagia-te o rimanere incinte”.

9 su 100 è la percentuale di adolescenti ita-liani che usa il preservativo, e sempre in Italia abbiamo 40.000 sieropositivi “sommersi” che non sanno cioè di essere portatori sani di Hiv.

Perché molte persone non sanno di essere sieropositivi? Questo problema può essere ricondotto al fatto che l’ AIDS si sta diffon-dendo tra i giovani e per fare il test bisogna avere il consenso dei genitori, e come si sa è un argomento spinoso da trattare in famiglia. Si potrebbe diminuire il numero di persone che contraggono questo virus molto facilmen-te con l’INFORMAZIONE, che purtroppo nel nostro paese e molto carente.

INDAGINE A CURA DEI RAGAZZI DI OFFICINA VOLTURNO,

CHIARA FEDELE E FABIO PARADISONE

Torna la Compagnia “Facimmece quatt e resate”

Club Unesco Caserta: bilanci e progetti

La maestra e le alleve durante la premiazione

L’angolo della poesia“A mio suocero,

quel 22 Novembre 2010”

Caro babbuccio, come ti chiamavo ioil silenzio della notte ti ha portato via.Lo so che mi stimavi e bene mi volevi;

anche se non me lo dicevi.Ora non so con chi scherzare, quando dicevi

di scasare, e quante volte mi chiedevi se avevo cucinato e se avevo spolverato.

A mio marito manca il suo papa’ premuroso,ai miei bambini il loro nonno affettuoso,

hai portato via il tuo sorriso, ci mancherà il tuo viso, non vedremo più il tuo sguardo luminoso, non sentiremo più la tua voce

melodiosa. Tu persona umile, ma signore, eri gentiluo-

mo di cuore, e chi ti conosceva lo sapràche “Giannini Luigi” era un uomo di grande

dignità.Un pensiero dolce ti volevo fare a “te” caro

babbuccio, che ormai non puoi più ascoltare.

Da tuo fi glio Antonioi tuoi nipotini Mirko e Venere e tua Nuora

Fabio Paradisone

Foto del gruppo contemporaneo insieme alla maestra Gloria Palazzo

Il corso social dance

Page 12: Informare Gennaio 2011

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