Informare Giugno 2012

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LITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNO LITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNO Informare è un periodico del “Centro Studi Officina VolturnoAnno 8° - Numero 110 - GIUGNO 2012 DISTRIBUZIONE GRATUITA Vino e Design > > > pag. 11 Angolo: Viale Oleandri / Viale Acace Pinetamare - 81030 Castel Volturno (CE) Tel. 0823 18 75 291 Federico Lesta GA.SA edicola ga.sa GIOCATTOLI - RICARICHE DVD - FAX - LOTTERIE SCHEDE INTERNAZIONALI ABBONAMENTI E BIGLIETTERIA TRASPORTI PUBBLICI GA.SA Focus sullo scioglimento del consiglio comunale. La relazione ministeriale > > > pag. 4 Intervista al nuovo Presidente dell’Associazione Antiracket > > > pag. 3 Commemorazione di Mimmo Noviello > > > pag. 7 Consorzio di Bonifica, i motivi per impugnare l’ingiunzione > > > pag. 6 Informare incontra il dottor. Cantarino > > > pag.2 I PRIMI CAMPIONAMENTI HANNO CONFERMATO LA BALNEABILITA’ DI TUTTO IL LITORALE, TRANNE ALLA FOCE DEI REGI LAGNI. SOLO CON POCHI INTERVENTI AGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE E’ STATO POSSIBILE AVERE UN ACQUA MARINA DI QUALITA’ BUONA/ECCELLENTE. SE VENISSERO ATTUATI TUTTI GLI INTERVENTI PREVISTI SUL FIUME VOLTURNO E SUI REGI LAGNI, POTREMMO FINALMENTE GODERE DEL NOSTRO MARE COME FACEVAMO UN TEMPO … Speciale a pag. 5 COSTE DI CASTEL VOLTURNO: TUTTO BALNEABILE ESTATE 2012

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Informare di questo mese apre con una bella notizia: Coste di CastelVolturno, tutto balneabile, la redazione incontra il dott.Cantarino,speciale sullo scioglimento del consiglio Comunale,commemorazione di Mimmo Noviello, spiegazioni, immagini e le motivazioni principali per impugnare l'ingiunzione del Consorzio di Bonifica,Prima giornata innovazione tecnologia e difesa dell’ambiente il 9 giugno alle 16:00 in piazza delle Feste. Inoltre importanti articoli di Fabio Russo, Alfonso Falanga, Carmelo Pulella,Vincenzo Lo Cascio, Pina Traettino,Fabio Corsaro,Filomena Diana e Alessandro Ciambrone

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Page 1: Informare Giugno 2012

LITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNOLITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNO

Informare è un periodico del “Centro Studi Officina Volturno” Anno 8° - Numero 110 - GIUGNO 2012

DISTRIBUZIONE

GRATUITA

Vino e Design

> > > pag. 11

Angolo: Viale Oleandri / Viale Acace

Pinetamare - 81030 Castel Volturno (CE)

Tel. 0823 18 75 291

Federico Lesta

GA.SA

edicola ga.sa

GIOCATTOLI - RICARICHE

DVD - FAX - LOTTERIE

SCHEDE INTERNAZIONALI

ABBONAMENTI E BIGLIETTERIATRASPORTI PUBBLICI

GA.SA

Focus sullo scioglimento del consiglio comunale.La relazione ministeriale

> > > pag. 4

Intervista al nuovo Presidente dell’Associazione Antiracket

> > > pag. 3

Commemorazione di Mimmo Noviello

> > > pag. 7

Consorzio di Boni� ca, i motivi per impugnare l’ingiunzione

> > > pag. 6

Informare incontra il dottor. Cantarino

> > > pag.2

I PRIMI CAMPIONAMENTI HANNO CONFERMATO LA BALNEABILITA’ DI TUTTO IL LITORALE, TRANNE ALLA FOCE DEI REGI LAGNI.SOLO CON POCHI INTERVENTI AGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE E’ STATO POSSIBILE AVERE UN ACQUA MARINA DI QUALITA’ BUONA/ECCELLENTE.SE VENISSERO ATTUATI TUTTI GLI INTERVENTI PREVISTI SUL FIUME VOLTURNO E SUI REGI LAGNI, POTREMMO FINALMENTE GODERE DEL NOSTRO MARE COME FACEVAMO UN TEMPO …

Speciale a pag. 5

COSTE DI CASTEL VOLTURNO: TUTTO BALNEABILE

ESTA

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PAG. 2 INFORMAREPolitica & Ambiente

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Informare incontra il Dott. Contarino

Il bando regionale sullo sviluppo delle zone di pesca ha un nuovo concorrente. Si tratta del gruppo di azione costiera (Gac)

“Litorale Domitio”, appena costituito grazie all’adesione dei Comuni di Castel Volturno, Cellole, Mondragone e Sessa Aurunca, delle cooperative dei pescatori e delle associazioni turistiche e alberghiere del territorio.LA MISURA 4.1La costituzione dei Gac è elemento propedeutico alla partecipazione al bando della misura 4.1 del fondo europeo per la pesca (Fep) della Campania. Con i soldi messi a disposizione dalla Regione Campania è possibile ottenere fi nanziamenti fi no a 1 milione e 700 mila euro per la realizzazione di

piani di sviluppo locale. Sono previste azioni come l’ammodernamento dei natanti e delle attrezzature di pesca, la realizzazione di punti di sbarco e ripari di pesca, la realizzazione di punti di commercializzazione al dettaglio direttamente dal pescatore (vendita a “miglio zero”), la creazione di punti di ristoro e di vendita di prodotti gastronomici direttamente dai produttori e l’implementazione di attività di pescaturismo. Inoltre, saranno approntati impianti di mitilicoltura ed acquacoltura, verrà tutelato l’ambiente nelle zone di pesca per conservarne la capacità attrattiva e per recuperare il potenziale produttivo nel settore della pesca, se danneggiato da calamità naturali o industriali.CERTIFICAZIONE DEI PROCESSIInfi ne, ci sarà spazio per una qualifi cazione dell’offerta mediante azioni di valorizzazione

La commissione prefettizia sarà collaborata da sei subordinati di alto profi lo

Bando del Fondo Europeo per la PescaIl Litorale Domitio punta sull’economia del mare

«Il ripascimento artifi ciale può essere la mi-gliore cura contro l’erosione delle spiagge». A parlare è Massimo Morea, responsabile Settore Idraulico presso Autorità di Bacino dei fi umi Liri-Garigliano e Volturno. Secondo l’ingegnere, con interventi corretti, non solo si può proteggere il Litorale Domitio ma anche ricostruirlo. Insomma, ogni problema, per quanto grande, ha una sua soluzione.Ing. Morea, qual'è oggi lo stato delle spiagge del litorale Domitio in relazione all’erosione?«La tendenza evolutiva è certamente di tipo erosionale e risale agli anni ‘60 e ‘70, causata principalmente da una non corretta gestione del patrimonio costiero. Le mareggiate aspor-tano ogni anno una grande quantità di sabbia

e arrivano, qualche volta, agli stabilimenti balneari».Quanto ha infl uito l’abusivismo edilizio in questa situazione?«Per quanto riguarda la “riduzione di spazio”, tutti gli edifi ci costruiti in zone non controllate hanno sicuramente peggiorato il problema: l’asportazione di dune costiere e l’edifi cazio-ne della zona di frangenza delle onde non permettono al mare e alla spiaggia di avere il loro equilibrio naturale che andrebbe sempre rispettato».Cosa si sta facendo per contrastare l’ero-sione?«Negli ultimi anni il metodo più “gettonato” è il ripascimento artifi ciale che, però, per essere davvero effi cace devo essere “protetto”: dopo

lo sversamento di sabbie si deve necessariamente costruire una barriera, idonea alle correnti e alla spiaggia, che limiti l’asportazione del nuovo materiale. In località Ischitella si è invece costruita una barriera sommersa che ha già dato ottimi risultati con l’estensione del litorale di circa 30 metri».

GIANCARLO PALMESE

CASTEL VOLTURNO. Il 18 Maggio scorso abbia-mo ottenuto un’intervista dal viceprefetto dott. Antonio Contarino, affi datario prov-visorio della gestione del Comune di Castel Volturno attraverso una Commissione Stra-ordinaria composta anche dal viceprefetto Dott.ssa Anna Manganelli e dal dirigente dr. Maurizio Alicandro.La nomina, valida per diciotto mesi, è av-venuta con DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA del 17 aprile 2012, pubblicata sulla G.U. n. 102 del 3-5-2012 - Suppl. Ordinario n. 88 ed è fi rmata in data 4 aprile 2012 dal Ministro dell’Interno, dott.ssa Annamaria Cancellieri.E’ stato un incontro cordiale e costruttivo,

durante il quale è stato possibile conoscere le idee programmatiche che la Commissione intende attua-re e che è possibile sintetizzare di seguito.La Commissione ritiene indispen-sabile organizzare una “squadra” che lavori in piena sintonia in modo da stabilire sintesi e unicità di metodo tra i vari settori dell’Am-ministrazione Comunale che, ovviamente, dovranno raccordar-si alla supervisione della stessa

Commissione. La delega ricevuta dalla Commissione con-sentirà di scegliere dei collaboratori fi no ad un massimo di sei, in modo da operare le scelte necessarie in tempi brevi. Nonostante le note diffi coltà territoriali, molte professio-nalità di alto spessore hanno già fornito la propria disponibilità. Sussiste prioritariamente la necessità di reclutare delle professionalità esperte nel settore ambientale, nel settore urbanistico e nel settore amministrativo, con il tentativo di sbloccare una serie di attività vitali per l’eco-nomia del territorio. Posso citare un’affermazione del dott. Con-

tarino che mi ha molto colpito: «Il mio lavoro sarà improntato all’organiz-zazione generale affi nché si crei un vero e proprio modus operandi. Spero che, quando andrò via, resterà qualcosa di positivo e du-raturo per il territorio». In qualità di Associazione noi di Offi cina Volturno abbiamo portato a conoscenza della Commissione le nostre proposte ine-renti alla risoluzione delle problematiche della discarica So.Ge.Ri., dei Regi Lagni e dell’inquinamento ambientale generale di tutto il territorio, così come fatto anche con il precedente Commissario Prefettizio, il dott. Walter Crudo.Proprio durante l’intervista è giunta la notizia che il prossimo 28 maggio, si dovrà tenere un incontro in Regione Campania alla quale parteciperà anche la Sogesid (rappresen-tante tecnico del Ministero dell’Ambiente) per discutere del progetto preliminare di messa in sicurezza. Ringraziando il dott. Contarino per la corte-sia, disponibilità e interesse alle attività della nostra Associazione, auguriamo a tutta la Commissione un ottimo e duraturo lavoro che possa portare reali benefi ci al nostro territorio. TOMMASO MORLANDO

INFORMARERegistrazione c/o il Tribunale di

S.Maria C.V. N° 678 del 03/04/2007

---------------------------------------------- Periodico edito dall’Associazione

Culturale e PoliticaCentro Studi Offi cina Volturno.

Responsabile editoriale:

Giancarlo Palmese* * *

Direttore responsabile: Angelo Morlando

* * *Responsabile Area Legale:

Avv. Fabio Russo* * *

Grafi ca: D.Ciccarelli di Bizmaker Fotografo: Gennaro Versi

* * *Responsabile distribuzione:

Fabio Paradisone* * *

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P.zza Delle Feste 7/8 Pinetamare

81030 Castel Volturno (CE)e-mail:

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siti internet:www.offi cinavolturno.comwww.informareonline.com

Chiuso il: 26/05/2012Numero Copie : 4000

Stampa: LITERSTAMPACorso Umberto I, 297

81039 Villa Literno (CE)Tel. 081/8928482

Il SERVIZIO FITOSANITARIO REGIONALE da anni ha approvato una serie di “misure fi tosanitarie volte al controllo e all’eradicazione del Rhynchophorus ferrugineus”, ovvero il cosi detto Punteruolo Rosso delle Palme, specie di insetto parassita originaria dell’Asia meridionale e della Melanesia, sempre più diffuso nella nostra zona. Ritorniamo questo mese su di un argomento già ampiamente trattato da questo periodico, in quanto sono sempre di più le segnalazioni che abbiamo recepito di palme presenti sul nostro territorio collassate a causa della presenza del punteruolo rosso, purtroppo cittadini incoscienti continuano a tagliarle e lasciarle per strada. Ricordiamo che l’insetto vive all’interno della palma, dove compie interamente il suo ciclo vitale La femmina depone circa 300 uova distribuite alla base delle giovani foglie o sulle ferite delle foglie o in cavità del tronco della palma. Le uova si trasformano da 2 a 5 giorni in piccole larve che bucano il fusto delle palme, cibandosi dei tessuti delle stesse. Le larve si muovono

verso l’interno del fusto della palma scavando tunnel e larghe cavità, si possono trovare in qualsiasi parte della palma, anche al colletto. Il periodo larvale varia da 1 a 3 mesi. Dopo 14 - 21 giorni fuoriescono gli adulti. L’intero ciclo dura 4 mesi. Generalmente il curculionide non si sposta in una nuova palma fi nchè non ha completamente distrutto quella su cui vive. I danni sono causati dalle larve e sono visibili solo quando il curculionide ha colonizzato l’intera pianta che alla fi ne collassa. Le misure fi tosanitarie adottate per porre un freno a questo fenomeno sono le seguenti : - lo spostamento di piante appartenenti alle specie ospiti dell'insetto potrà essere effettuato previa comunicazione scritta, da inoltrare, al Servizio fi tosanitario regionale; nel sito ove si è riscontrata la presenza di R. ferrugineus in sostituzione delle piante abbattute non potranno essere reimpiantate piante appartenenti alle specie ospiti dell'insetto per almeno un periodo di anni due; Oltre ciò, è stato anche stabilito a quali interventi di profi lassi generale devono attenersi tutti i proprietari di piante di palme:- accurate ispezioni periodiche su tutte le piante suscettibili di attacco da parte del coleottero in questione; - impiego di trappole

innescate con feromone di aggregazione per il monitoraggio degli adulti;- accurata potatura delle foglie e delle infi orescenze secche, eliminazione delle guaine fogliare, residui organici;- bruciatura dei residui della potatura, evitare i tagli delle foglie verdi o, se indispensabili, effettuarli nel periodo invernale; copertura e disinfezione delle ferite eventualmente presenti o procurate nelle operazioni di trasporto e/o potatura con mastici, paste insetticide, trattamenti cuprici; Si invitano i privati a farsi parte diligente quando vengono a conoscenza di un fenomeno di infezione da punteruolo rosso, e allertino subito le autorità preposte. Difatti per la buona riuscita dell’applicazione delle predette misure fi tosanitarie occorre la più ampia collaborazione tra il Servizio Fitosanitario Centrale, il Servizio Fitosanitario Regionale, i tecnici dei servizi di sviluppo agricolo per collaborare alla fase di monitoraggio, le Amministrazioni Provinciali e Comunali, in qualità di proprietari di molte aree pubbliche o private, per cui sono chiamate ad attuare le misure fi tosanitarie per quanto concerne l’estirpazione e il controllo delle piante infette ed infi ne i privati. GIANCARLO PALMESE

Punteruolo Rosso

Il problema erosione a Castelvolturno

dei prodotti e del territorio anche attraverso la certifi cazione dei processi produttivi.Tra gli obiettivi che scaturiscono dal bando fi gura peraltro la creazione delle attività di cooperazione interregionale ed internazionale tra gruppi di pesca con la possibilità di dar vita a progetti che vedano al centro lo scambio di esperienze e di buone pratiche tra diverse realtà. Oltre al litorale domizio le altre aree interessate dagli interventi sono quella fl egrea, l’isola di Capri e il Cilento.

FABIO PARADISONE

Municipio di Castel Volturno

Erosione costa Pescopagano

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Cronaca e Attualità

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PAG. 3INFORMARE

Casapesenna: “Rivogliamo la nostra dignità”In tutto l'agro aversano c'è un risveglio della società civile

L'associazione Antiracket Domenico Noviello si è radicata sul territorio

Nella Casapesenna commissariata, all’in-domani degli spiacevoli eventi politici che hanno visto in manette l’ex sindaco di Ca-sapesenna L’ing. Fortunato Zagaria con l’accusa di essere un portanome del boss Michele Zagaria, si accende la voglia di scendere in campo, questa volta il campo della giustizia, e di combattere fi nalmente il pregiudizio che incombe sul territorio e che da anni etichetta il paese con il nome di “Ca-

morra” e “immondizia”.Questa voglia di riscatto emerge dalle paro-le dei rappresentanti di due importanti movi-menti civici inauguratasi il giorno 20 maggio nei pressi di Casapesenna: “Casapesenna Futura” e “Comitato uniti per Casapesen-na”. Entrambi i movimenti tengono innanzi-tutto a dire: “Non siamo partiti politici” ed è lo stesso Lello De Rosa (nella foto in basso) a ricordare la necessità per la politica di fare un passo in dietro affi nché possano guada-gnare spazio associazioni ambientaliste e culturali coinvolte in un serio e coscienzioso impegno per la valorizzazione di Casape-senna. «Se fi no a poco tempo fa - continua De Rosa - i partiti politici si sono rilevati in-suffi cienti nel consigliare e guidare la gente verso le giuste decisioni, ora è tempo che essi, assieme alle associazioni attive nel paese, interagiscano direttamente con la popolazione supportandola e indirizzandola

verso un futuro di lealtà e compattezza». Non si parla di progetti utopistici e a dirlo è proprio Casapesenna Futura che sposan-do l’ideale di intraprendere una “Politica del coraggio” si evoca il compito di esercitare un impegno concreto che abbia a cuore in primo luogo la cosa pubblica, che sappia cu-stodirla, preservarla e ,cosa più importante, difenderla dagli sguardi colmi di biasimo e indifferenza che tanti rivolgono a questa ter-ra rimasta per tanto tempo all’ombra.E’ proprio un aria di speranza e rinnovo quella che oggi si respira a Casapesenna: un paese che inizia a dimostrare di saper essere onesto e rispettoso della legge e di impegnarsi per diffondere un nuovo ideale basato sul vero rispetto: quello dell’onestà e della stima reciproca e non più quello della paura, della minaccia e dell’atroce silenzio.

FILOMENA DIANA

fi [email protected]

Droga: italiani al primo posto in Europa per consumo di cannabis nell’ultimo anno. Il trend dell’Italia dal 2001 al 2008 è quello che ha segnato il massimo incremento in Eu-ropa, dal 9,2% al 20,3%, ovvero un aumento dei consumatori di cannabis dell’11,1% in meno di dieci anni. Ancora una volta l’Italia nelle posizioni d’avanguardia nelle graduatorie negative a livello inter-nazionale. Un’altra conferma in tal senso viene dall’Osservatorio Europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (EMCDDA) che ha preso in esame la popolazione compresa nella fascia che va dai 15 ai 64 anni. Pensate che nella speciale classifi ca abbiamo la medaglia d’oro in Eu-ropa per consumo di cannabis nell’ultimo anno(14,3%); siamo al secondo posto (6,9%), dopo la Spagna (7,6%) per uso della canapa nell’ultimo mese; mentre il 32%, quindi circa un terzo della popolazione ha consumato cannabis almeno una volta nella vita piazzandoci così al terzo posto dopo la Danimarca (32,5%) e la Spagna (32,1%). GENNARO VERSI

La canzone dei giovanissimi, come se fosse una valida giustifi cazione, è sempre la stessa: «E’ vero che la droga ti sballa, ma anche l’al-cool ti sballa…»Questa verità, però, non da il diritto a nessuno di drogarsi e di alcolizzarsi facendo rischiare la vita anche agli altri. Un’altra canzone diffu-

sa tra i giovanissimi è:«Se la droga è naturale non fa male. C’è co-caina e cocaina… Se è purissima non ti fa male…»Se ti sballi anche con la droga “naturale” e ti metti in macchina, rischi e fai rischiare co-munque la vita a te e agli altri.La verità è una sola ed è racchiusa in un detto popolare: «I drogati e i giocatori di carte cono-scono solo le bugie»Se hai bisogno dello spinello o di ubriacarti per uscire con i tuoi amici, per andare in di-scoteca, per sentirti forte, per riuscire a sta-re insieme agli altri, allora c’è qualcosa che non va. Non spetta a noi fare i genitori o gli psicologi, ma abbiamo il dovere di sollevare il problema. GENNARO VERSI

A pochi giorni dalla comparsa di un’ ordigno non innescato nei pressi dell’istituto alber-ghiero di Castel Volturno colpisce come un fulmine a ciel sereno la notizia di un attentato simile in una scuola di Brindisi.Ad oggi non sembrerebbero emersi dei colle-gamenti tra i due accaduti ma tante circo-stanze simili,come l’ordigno composto da una bombola di gas e da un innesco con una bomboletta contenente polvere pirica collegata con dei fi li e poi un’antenna che fa pensare ad un comando a distanza o il fatto che entrambi gli ordigni siano stati po-sizionati innanzi a delle scuole pubbliche.Sta di fatto che quello di Brindisi è esplo-so e quello di Castel Volturno è risultato un “falso”,anzi un avviso,infatti sull’ordigno c’era un cartello con una scritta “Colpire-mo dieci volte il Capo dello Stato”,quasi a voler dire “Se vogliamo possiamo farlo

esplodere”.Un avviso perchè sembrerebbe impensabile posizionare su un ordigno che sta per esplodere un cartello che nessuno ,una volta avvenuta l’esplosione,sarebbe ri-uscito a leggere.Inizialmente il ritrovamento dell’ordigno non aveva suscitato scalpore e il comando dei Carabinieri di Mondragone aveva ritenuto inutile espandere la notizia ed allarmare gli studenti,tantè che la stessa notizia è stata “nascosta per alcuni giorni prima di essere diffu-sa proprio per evitare che il panico si propa-gasse in un ambiente di solito tranquillo.Ma con l’attentato di Brindisi la cosa è diventata più seria, l’allarmismo tra i citta-dini sta screscendo e

i Carabinieri hanno deciso di avviare inda-gini più approfondite. Inoltre è da ricordare che all’interno dell’istituto alberghiero, tra la fi ne di aprile ed inizio maggio, si erano te-nuti degli eventi sul tema della legalità, alla presenza di magistrati della Dda di Napoli e alti uffi ciali delle forze dell’ordine. Un istituto che come quello di Brindisi, è considerato un presidio in una terra ad alto tasso di cri-minalità. VINCENZO LO CASCIO

Analogie che mettono pauraAttentato di Brindisi e Ordigno di Castel Volturno

Abbiamo incontrato Luigi Ferrucci (foto), commerciante, nuovo presidente dell’asso-ciazione Antiracket di Castel Volturno intitola-ta alla memoria di Domenico Noviello.

Luigi, da quando tempo è il nuovo Pre-sidente dell’associazione? Potrebbe pre-sentare i suoi componenti e quale è il pro-gramma della stessa?.«Sono presidente da circa 8 mesi, dopo un normale avvicendamento con il mio prede-cessore. Questa associazione è nata nel novembre 2010, dopo un percorso abbastan-za lungo ed impegnativo: imprenditori che avevano denunciato hanno avuto la possi-bilità e la volontà di riunirsi in associazione antiracket, grazie alla sensibilità di un uffi ciale dei carabinieri che ha colto il momento giu-sto per presentarli a Tano Grasso. L' Asso-ciazione Antiracket Castel Volturno per la Legalità Domenico Noviello è composta dal presidente, dal vice presidente, dal segreta-rio, dal tesoriere, dai componenti il consiglio direttivo (soci fondatori anch'essi) e dai soci. L'associazione, aderente alla F.A.I., ha come

scopo principale la diffusione della Legalità, l'assistenza alle vittime del racket e dell'usu-ra, sia legale che psicologica. Accompagnia-mo i testimoni alle udienze, ad esempio, per dare il nostro sostegno... »State avendo nuove adesioni o ci sono diffi coltà da parte di commercianti e im-prenditori ad aderire?«Ci sono state nuove adesioni dal momento della costituzione ed anche diverse richieste. Aderire ad un'associazione antiracket, però, signifi ca fare un percorso impegnativo, ogni candidato viene accuratamente esaminato per evitare l'ingresso di persone non propria-mente "adeguate" per così dire...»Notate un cambiamento di sensibilità cul-turale nella società civile ed una maggiore partecipazione?«Devo dire, come ho pubblicamente dichia-rato in occasione della commemorazione di Domenico Noviello, che ultimamente c'è un certo fermento da parte di associazioni che operano nel sociale e nell'ambiente, con al seguito un buon numero di giovani volentero-si e validi, e questo è certamente un aspetto positivo di rinnovamento per Castel Volturno.

Però la strada da fare è ancora lunga, c'è bisogno che ognuno faccia la sua parte, vi-vendo nella Legalità e comportandosi respon-sabilmente: per dirla con Don Luigi Ciotti, due sono le colonne portanti di una società più giusta, Legalità e Responsabilità».Se un imprenditore o un commerciante ricevesse una richiesta di pizzo e delle mi-nacce, come si dovrebbe comportare? A chi rivolgersi? Cosa consigliate.?«Se una persona viene minacciata, è ovvio che bisogna denunciare alle forze dell'ordine, proprio per una questione di difesa persona-le. Come detto precedentemente, la F.A.I. e le varie associazioni antiracket locali sono sempre a sostegno di tutti coloro che hanno un problema del genere, esiste un numero verde ed il sito web www.antiracket.it . Anche la nostra associazione ha il proprio sito dal quale attingere varie informazioni e stabilire un primo contatto: www.antiracketcastelvol-turno.it».Vi sentite tutelati dalle forze dell'ordine e dalle istituzioni?«Noi abbiamo un rapporto ottimo con le isti-tuzioni e con le forze dell'ordine, un rapporto

Per una società più giusta: legalità e responsabilitàdiretto e continuo. La loro presenza è tangi-bile, nel momento del bisogno sono sempre al nostro fi anco, di giorno e di notte. Senza contare poi che la nostra stessa costituzione come associazione è avvenuta una notte in una caserma dei carabinieri...» Avete una sede o un punto d'ascolto a cui rivolgersi?«La sede attuale è quella della F.A.I. di Tano Grasso, al Corso Umberto I° Napoli. In tale sede si fa ascolto e c'è l'uffi cio legale. In futuro avremo anche una nostra sede sul territorio, anche se prima di fare ciò vogliamo organiz-zarci bene per dare un servizio ottimale a chiunque abbia bisogno di aiuto..»Ci viene riferito da più parti che sul territo-rio persistono due grandi piaghe sociali: l'usura e il gioco d'azzardo...cosa può dirci in tal senso?«Cosa dire…Dal mio punto di vista esse sono gli effetti, o meglio, alcuni degli effetti, di un territorio disastrato sotto tutti i punti di vista, forse da quello sociale in primis. L'illegalità diffusa, la profonda crisi economica ed altri grossi disagi sociali, fanno sì che prosperino fenomeni di usura, gioco d'azzardo ed altro.. C'è tanto da fare, ripeto, c'è bisogno della col-laborazione di tutti. Dal basso, tramite ognuno di noi».Gli aderenti alla vostra associazione hanno dei "doveri" comportamentali da rispettare come "simbolo" e testimoni di legalità?«Certamente. Ma ritengo che questo debba essere non solo dovuto da chi appartiene ad una associazione antiracket, ma da ogni persona che intenda vivere in maniera civile e contribuire alla costruzione di una società migliore. Ovviamente, sarebbe quantomeno ipocrita se ad esempio io non rispettassi le leggi e poi andassi a parlare di Legalità ai ra-gazzi nelle scuole, Le pare?».Cosa si sente di dire ad eventuali impren-ditori che credono nel nostro territorio e soprattutto ai giovani che non vogliono andare via da questa terra?«Dico che è diffi cile restare, lo capisco. Allo

stesso tempo dico che questa è la nostra terra, e se lavoriamo tutti insieme è possibile farla ritornare Campania Felix, come era un tempo. Badate, credo che la mafi a sia anche fi glia nostra, dei nostri comportamenti illegali, della nostra indifferenza, della nostra irre-sponsabilità. Se ci comportiamo in maniera esemplare, ad essere soli sarà chi delinque, chi vuol male a questa terra, e non avrà altra scelta che cambiare strada. Ai giovani voglio ricordare in questo senso le parole di Paolo Borsellino: "Se la gioventù le negherà il consenso, anche l'onnipotente e misterio-sa mafi a svanirà come un incubo"».

Grazie Luigi per ciò che fai, siamo convinti che quest’associazione inciderà e non poco sul futuro del territorio, e da parte nostra sap-piate che avrete sempre il massimo sostegno e collaborazione.

TOMMASO MORLANDO

Luigi Ferrucci durante la manifestazione commemorativa di Domenico Noviello

La droga ti spegne!

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PAG. 4 INFORMAREAttualità e Cronaca

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CASTEL VOLTURNO. Lo scorso Aprile il Presi-dente della Repubblica fi rmava il decreto di scioglimento del consiglio comunale di Castel Volturno ai sensi dell’art 143 del Testo Unico Enti Locali (TUEL), ovvero a causa di feno-meni di infi ltrazione e di condizionamento di tipo mafi oso. L’organo elettivo era, in realtà, già decaduto in forza di precedente D.P.R. del 19/09/2011 ai sensi dell’art. 141 TUEL, cioè per dimissioni contestuali della metà più uno dei membri assegnati al consiglio comunale.

Leggendo la Relazione del Ministro dell’In-terno Cancellieri rivolta al Capo dello Stato, prendiamo atto di molte vicende già note all’o-pinione pubblica, ma anche di molti altri eventi, probabilmente ignari alla maggior parte dei cit-tadini castellani, in base ai quali si è deciso di adottare l’estremo rimedio.

Già note sono, senza dubbio, le indagini con-dotte dalla DDA di Napoli che hanno investito componenti delle ultime due amministrazioni comunali, e dalle quali sono scaturite le ordi-nanze di custodia cautelare giunte alla ribalta della cronaca. Altrettanto note sono le vicende che riguarda-no le licenze del centro commerciale Giolì e quelle del Domitia Village, sintomo, secondo la Commissione di accesso, di un chiaro condi-zionamento dell’attività amministrativa. Per quanto riguarda aspetti, invece, di cui si è poco parlato, leggiamo nella Relazione Mini-steriale che l’attività contrattuale del comune

di Castel Volturno è risultata carente e concen-trata quasi esclusivamente sulla concessione di loculi cimiteriali, mentre risultano essere sta-ti stipulati pochi contratti per la manutenzione stradale e per l’illuminazione pubblica, sintomo di scarsa attenzione ai servizi essenziali per la collettività. Altri aspetti amministrativi sui quali si è con-centrata l’attenzione degli organi della Pre-fettura riguardano un contratto di notevole rilevanza economica, inerente la realizzazione di quattro piazze in diverse zone del comune, la cui procedura presentava delle anomalie per il coinvolgimento di una ditta destinataria di provvedimenti interdittivi, nonché i profi li di irregolarità del PUC che l’amministrazione sciolta non ha provveduto a rimuovere come avrebbe dovuto. La Relazione, in ogni caso, analizza in maniera analitica tutti gli aspetti della gestione ammini-strativa dell’ente degli ultimi anni, e l’insieme di tutti gli elementi ricavati evidenziano, secondo il Ministro degli Interni, la deviazione di settori cruciali dell’Ente “ idonea a suffragare le rileva-te forme di condizionamento del procedimento di formazione della volontà degli organi comu-nali e la compromissione del buon andamento e dell’imparzialità di quella amministrazione”.

Proprio in merito allo scioglimento dell’ammi-nistrazione comunale di Castel Volturno sono circolate, in queste settimane, molte voci secondo le quali tale provvedimento determi-nerebbe l’incandidabilità del sindaco e dei

consiglieri decaduti. Ciò non corrisponde al vero. Pertanto sembra doveroso fare un po’ di chiarezza sulla norma-tiva amministrativa vigente in materia. Il Pac-chetto Sicurezza varato dal Governo Berlusco-ni (Legge 94/2009) ha modifi cato l’articolo 143 del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. Il nuovo comma 11 oggi prevede che “(...) gli amministratori responsa-bili delle condotte che hanno dato causa allo scioglimento di cui al presente articolo non possono essere candidati alle elezioni regio-nali, provinciali, comunali e circoscrizionali, che si svolgono nella regione nel cui territorio si trova l’ente interessato dallo scioglimento, limitatamente al primo turno elettorale succes-sivo allo scioglimento stesso, qualora la loro incandidabilità sia dichiarata con provve-dimento defi nitivo. Ai fi ni della dichiarazione d’incandidabilità il Ministro dell’interno invia senza ritardo la proposta di scioglimento di cui al comma 4 al tribunale competente per territo-rio, che valuta la sussistenza degli elementi di cui al comma 1 (…).”

La nuova norma, dunque, prevede che il Vimi-nale non possa decidere autonomamente ma debba chiedere al Tribunale competente la so-spensione dell’elettorato passivo a carico degli amministratori comunali i quali abbiano seduto in assemblee condizionate dalla malavita. Pertanto, l’avvenuto scioglimento dell’ammini-strazione comunale di Castel Volturno non de-termina in maniera automatica l’incandidabilità

del sindaco o dei consiglieri decaduti, essendo necessario un provvedimento del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta del Mi-nistro degli Interni, che non ci risulta, allo stato, essere stata avanzata.

In tal senso, una sentenza che farà certamen-te storia è quella adottata, lo scorso Genna-io, dalla Prima sezione civile del Tribunale di Nola, presidente Giovanni Fragola Rabuano, che ha applicato per la prima volta in Campa-nia (due soli sono i precedenti giurisprudenziali in Italia, e riguardano la Calabria) l’articolo 143 del TUEL come modifi cato dal pacchetto sicu-rezza del 2009. I giudici napoletani, difatti, ac-cogliendo la richiesta del Ministro dell’Interno, hanno statuito che Antonio Agostino Ambro-sio, ex sindaco presso il Comune di San Giu-seppe Vesuviano, il cui Consiglio comunale è stato sciolto il 9 Dicembre del 2009 per in-fi ltrazioni camorristiche, non potrà ricandidarsi alle prossime elezioni. Urne vietate anche per gli ex consiglieri comunali Gennaro Ambrosio, Franco Giuliano, Francesco Santorelli.

FABIO RUSSO

LIBRO DEL MESE Confessioni di un Killer di Daniela De Crescenzo

Allora è pro-prio vero che oggi chiunque può scrivere un libro. Cal-ciatori, veline, attori, can-tanti, comici, religiosi, ma-estri, operai, impiegati ….e collaboratori di giustizia.

“Confessioni di un KILLER” è il libro scritto da Daniela De Crescenzo, giornalista, sulla vita di Oreste Spagnuolo, membro di quell’a-la stragista del clan dei casalesi che ha semi-nato la morte sino al 2008 a Castel Volturno e dintorni. Il pentito ripercorre in prima per-sona le vicende della sua vita. Con una certa perplessità ho letto questa opera editoriale, in quanto percepivo come inusuale la scelta del soggetto. Forse il banale disappunto che sor-ge in me nel pensare alle tantissime persone brillanti, eroi di tutti i giorni, che hanno realiz-

zato imprese di notevole spessore umano e sociale, ma di cui nessuno ne parla. Oddio, il libro in sé, valutandolo asetticamente come opera letteraria di inchiesta, senza alcuna for-ma di pregiudizio personale, lasciando cioè da parte valutazioni morali o idealistiche, è senza dubbio interessante. Chi legge viene proiettato in un mondo nuovo, fatto di dina-miche e modi di pensare lontani anni luce dalla nostra quotidianità, che inevitabilmente stimolano il lato morboso della curiosità del lettore. Però è diffi cile valutarlo come un libro qualunque. Non ci riesco, ma lo riconosco ed è un mio limite. Accettare che si parli di questa persona in termini lusinghieri, con un tono che ha quasi il gusto dell’ammirazione, mi risulta diffi cile. Mi sorprende, per esempio, che Franco Roberti, capo del pool della DDA di Napoli che seguiva le indagini sul gruppo Setola, nel concludere la sua prefazione dica «Non so se anche Oreste Spagnuolo riuscirà a riscattarsi, ma credo alla sincerità del suo proposito, con l’aiuto dello Stato. Intanto, continua a scrivermi anche adesso che sto a Salerno. Gli rispondo sempre con piacere».

Sono l’unico a percepire qualcosa che non và in questa frase? Ripeto, sarà un mio limite, tuttavia questa piacevole disponibilità di un magistrato a mantenere i contatti con un uomo che pensando al suo passato dice «Io invece quando commetto un omicidio (…) appena girò le spalle, quel momento è cancellato. Nella mia testa non c’è né il volto della persona ammazzata, ne quello che ab-biamo fatto, scompare tutto e quindi questa cosa non mi pesa. (…) Non pensi alla vita degli altri, pensi alla tua (…)» bè devo dirlo mi lascia un po’ confuso. Ugualmente sorge il di-sappunto quando costui nel parlare di cittadini africani li etichetta come musi pelosi. La perplessità aumenta, inoltre, quando leg-go che, secondo il pentito, le forze dell’ordine sapevano di loro ma volutamente non li fer-mavano per evitare grattacapi. D’istinto sarei portato a dire questo tizio è un ciarlatano. Poi, però, Roberti ricorda che «la validità delle di-chiarazioni di Spagnuolo è stata riconosciuta dalla Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere (…)» ed allora un brivido mi coglie. Qualcuno avrebbe potuto fermare pri-

ma questi killer e non lo ha fatto? Esiste un’inchiesta in corso? Senza considerare la vicenda Garrone che trae origine da libro ed ora è diventato un caso giudiziario. Dun-que, sino a che punto costui è credibile? Forse sono uno sciocco, un’idealista, un qualunquista. Ma come lettore, mettendo da parte anche la mia professione di avvocato, avrei voluto che l’autrice, oppure i due magi-strati che hanno curato la prefazione, dices-sero anche qualcos’altro di Spagnuolo. Per esempio, che la sua scelta di collaborare con la giustizia dopo tutto è stata mero opportuni-smo. Considerando che ha condotto una vita dedita ai crimini più biechi senza mai pentirsi, senza mai rifl ettere nemmeno per un attimo sul disvalore delle sue scelte, e poi, sette gior-ni dopo l’arresto, si pente, bè il dubbio può sorgere! Avrà infl uito la prospettiva di un sicuro ergastolo? Tra l’altro non posso far a meno di pensare che il modo di narrare i fatti, un pò spavaldo e fi ero di sè, in un momento dove i valori si sov-vertono, potrebbe essere un cattivo esempio per tanti giovani in cerca d’identità. Insomma,

la mia personalissima idea è che una confes-sione a ruota libera, priva di censure e freni, non sia stata una scelta ottimale. Lo riconosco, è dannatamente populista, ma non posso fare a meno di pensare che è mol-to comodo condurre un’esistenza proiettata al mero soddisfacimento dei propri bisogni materiali fregandosene di tutti e di tutto, e poi, quando le cose si mettono male, simula-re un sussulto di coscienza. Forse parlo così perchè sono semplicemente un cittadino di Castel Volturno, e non riesco a dimenticare che certi episodi non sono i contenuti di un romanzo, bensì quanto realmente accaduto. Conoscevo Mimmo Noviello, e penso alla sua famiglia e alle famiglie di tutti coloro che sono stati trucidati anche da costui. Ebbene, l’idea che venga pagato dallo Stato per rifarsi una vita, che sfugga al suo destino per una scelta di convenienza, che venga stimato dai magistrati della DDA e addirittura raggiunga la fama con un suo libro, che volete, crea in me grande disagio. Non aggiungo altro….ri-schierei di pentirmene. E’ un mio limite!

FABIO RUSSO

La cronistoria delle deprorevoli gesta di un camorrista pentito. Un buon libro, ma troppe perplessità

Analisi della relazione ministeriale e suoi rifl essi sulle future elezioni amministrative

News dall’Associazione Commercianti di Pinetamare

Lunedì 28 Maggio l’Associazione dei com-mercianti di Pinetamare ha organizzato una serrata di tutte le attività commerciali di Villaggio Coppola e zona Domitiana, come forma di protesta generalizzata verso una serie di problematiche che da anni affl iggo-no il nostro territorio. In primis il mancato inizio dei lavori del porto turistico come ele-mento trainante dell’economia del territorio, nonché la diffi cile situazione dei plessi scolastici.

Sempre l’Associazione Commercianti an-nuncia che dal 03 al 15 Agosto si terrà la seconda edizione dell’August Fest, la fe-sta della birra che l’anno scorso ha riscosso grandissimo successo, attirando persone da tutta la provincia di Caserta. L’evento si svolgerà nuovamente nel suggestivo Piaz-zale del Gabbiano.

Focus sullo scioglimento del consiglio comunale

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PAG. 6 INFORMAREServizi SpecialiServizi Speciali PAG. 5INFORMARE

Nelle prossime righe, si riportano le defi nizioni base per la balneabilità così come disponibili dal sito dell’ARPAC.Pur sapendo che sono dettagli tecnici, è indispensabile uno sforzo comune per apprendere sempre di più di una risorsa, ambientale ed economica, che ci appar-tiene e che è di TUTTI: le coste. Senza informazione, qualsiasi batta-glia sarà perduta in partenza !!!

La balneabilità delle zone costiere per la stagione 2012 è stata defi nita ai sensi della nuova norma, con la delibera regionale n. 808 del 30.12.2011 (pubblicata sul Bolletti-no Uffi ciale della Regione Campania n. 2 del 10/01/2012), sulla base dei controlli esegui-ti dall’ARPAC dal 1° aprile al 30 settembre nelle ultime quattro stagioni balneari (2008-2009-2010-2011).Pertanto il giudizio di idoneità di inizio sta-gione balneare 2012, espresso in delibera, deriva dall’analisi statistica, non più solo dell’ultimo anno di monitoraggio, ma anche delle ultime tre stagioni balneari precedenti

in base agli esiti analitici di solo 2 parametri batteriologici: Escherichia coli ed Entero-cocchi intestinali. Tali parametri sono stati considerati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità indicatori di contaminazione fecale più specifi ci rispetto a quelli ricercati con la vecchia normativa, il DPR 470/82 (Co-liformi totali, Coliformi fecali, Streptococchi fecali, Salmonella, Enterovirus, pH, fenoli, tensioattivi, oli minerali, ossigeno disciolto, colorazione e trasparenza).Le acque di balneazione sono state così classifi cate secondo le classi di qualità previ-ste dalla norma: Scarsa, Suffi ciente, Buona, Eccellente e riportate in forma tabellare ne-gli allegati della DGR n.808 del 30.12.2011. È opportuno precisare che le acque “non idonee alla Balneazione”, ad inizio stagio-ne balneare 2012, sono sia quelle di classe “scarsa” ai sensi D.lgs 116/08 (nuova nor-mativa) che quelle che risultano in art.7 ai sensi del DPR 470/82 (vecchia normativa), indipendentemente dall’esito della classifi -cazione. Per ciascuna acqua di balneazione classifi cata «SCARSA», ai sensi del D.lgs

116/08, le Amministrazioni comunali dovran-no adottare, ad apertura della stagione bal-neare, le seguenti misure:1. adeguate misure di gestione, inclusi il di-vieto di balneazione, per impedire l’esposizione dei bagnanti all’inquinamento;2. individuazione delle cause e delle ragioni del mancato raggiungimento dello status qualitativo «suffi ciente»;3. adeguate misure per im-pedire, ridurre o eliminare le cause di inquinamento;4. garantire l’informazione al pubblico.Per le acque non classifi -cate di qualità “scarsa”, ma vietate alla balneazione in base all’art.7 della vecchia normativa (DPR 470/82), si ritiene opportuno evi-denziare che in applicazio-ne del DM 30.3.2010, art.2

c.5, “potranno essere riaperte solo a seguito di quattro campionamenti effettuati con ca-denza quindicinale, a decorrere dal mese di aprile, con risultati analitici inferiori a quelli

indicati nell’allegato A previa dimostrazione dell’avvenuto risanamento attraverso la co-municazione delle misure di miglioramento messe in atto”. ING. ANGELO MORLANDO

Mappa della balneabilità 2012PER AIUTARE I LETTORI DI INFORMARE, PROPONIAMO DI SEGUITO LE MAPPE DELLA BALNEABILITA’ COSI’ COME RIPORTATE SUL SITO WEB DELL’ARPAC.

BANDIERINA BLU = ZONE BALNEABILIBANDIERINA ROSSA = ZONE NON BALNEABILI

AREE ROSSE = QUALITA’ SCARSAAREE GIALLE = QUALITA’ SUFFICIENTEAREE VERDI = QUALITA’ BUONAAREE AZZURRE = QUALITA’ ECCELLENTE

LE AREE NUOVE O DI NUOVA CLASSIFICAZIONE (COME QUELLE DI CASTEL VOLTURNO) SONO INVECE RAPPRESENTATE INBIANCO IN QUANTO SONO DIVENUTE RECENTEMENTEBALNEABILI.

Qualche dettaglio tecnico...

Page 6: Informare Giugno 2012

Speciale Consorzio di BonificaPAG. 6 INFORMARE

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Consorzio di Bonifica del Volturno

Le motivazioni principali per impugna-re l'ingiunzione del Consorzio di Bonifi ca possono essere così riassunte a seguito di consultazione della giurisprudenza di-sponibile:

• Lo opere gestite dal Consorzio di Bo-nifi ca sono in pessimo stato di manuten-zione in lunghi periodi dell’anno, come dimostrabile attraverso una copiosa do-cumentazione fotografi ca raccolta negli ultimi mesi.

• Il contributo di bonifi ca è un onere re-ale, non personale, e il benefi cio nasce dal rapporto inscindibile tra l'opera e il fondo, al quale il Consorzio, con i suoi interventi, dovrebbe apportare un incre-mento di valore.

• I contributi di bonifi ca sono la quota parte della spesa rimasta a carico del bilancio del Consorzio per gli interventi realizzati nell'interesse della proprietà consorziata e alla quale abbia portato un benefi cio di natura fondiaria.

• I contributi di bonifi ca sono volontari e non sono obbligatori in quanto i Consorzi di Bonifi ca agiscono solo ed esclusiva-mente come concessionari pubblici delle funzioni di difesa del suolo.

Per quanto attiene alle ingiunzioni visio-nate, si può affermare quanto segue:• nell’ingiunzione non sono riportati ele-menti descrittivi, tecnici e/o contabili per poter individuare gli eventuali interventi eseguiti dal Consorzio di Bonifi ca;

• nell’ingiunzione non sono riportati elementi per poter individuare gli even-tuali benefi ci a favore dell’immobile dell’impugnante;

• nell’ingiunzione non sono indicate le somme pubbliche percepite dal Consor-zio nell’esecuzione di eventuali interventi a favore dell’immobile dell’impugnante;

• l’impugnante non è messo in condizio-ne di poter comprendere come sia stato liquidato l’ammontare del contributo.Si invitano i cittadini ad inviare documenta-zione fotografi ca inerente allo stato di manu-tenzione delle opere gestite dal Consorzio con l’intenzione di inviare un fascicolo/dos-sier a tutte le autorità competenti.

ING. ANGELO MORLANDO

L'Idrovora Tamerici completamente abbandonata

Macerire e amianto all'esterno dell'Idrovora Tamerici

L'Idrovora Diana completamente abbandonata!

Idrovora Villa Literno

Idrovora di Villa Literno Idrovora di Lago Patria colma di fanghi

Idrovora Tamerici completamente distrutta!

I motivi per impugnare l'ingiunzione di pagamento...

Fanghi all'Idrovora di Lago Patria

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Giovedi ,17 Maggio a Castel Volturno ha avuto luogo l’inaugurazione del caseifi cio della cooperativa sociale “Le Terre di don Peppe Diana – Lebera Terra” , dedicata ad un uomo che inevitabilmente è divenuto il simbolo delle lotta contro la criminalità or-ganizzata nelle terre di gomorra,il sacerdote ucciso dalla camorra Don Peppe Diana. C’e-rano proprio tutti quel giovedì pomeriggio a Castelvolturno .Dal capo della Dda di Napoli Cafi ero De Raho a Don Luigi Ciotti presiden-te di Libera, tutti a Castel Volturno per strin-gesi attorno a questi ragazzi che da domani gestiranno una impresa casearia sulle ex terre dei boss casalesi. Il caseifi cio si trova in una stradina sterrata, via Pietro Pagliuca, a qualche chilometro dalla Domiziana. All’in-gresso, sul cancello di quella che fu la tenuta

del boss Zaza. La realizzazione del caseifi cio gestito da una delle coo-perative “Libera Terra” è stata possi-bile grazie alla legge 109 del 96, sul riutilizzo sociale dei beni confi scati alle mafi e, che prevede l’assegna-zione dei patrimoni e delle ricchez-ze di provenienza illecita a soggetti come associazioni o cooperative in grado di restituirli alla cittadinanza, tramite servizi, attività di promozio-

ne sociale e lavoro.Protagonista della pre-sentazione è stato il valore , anche simboli-co, del riutilizzo dei beni confi scati alle mafi e per celebrare il riscatto culturale, sociale ed economico del territorio casertano e dei suoi valori, a partire dalla produzione di mozza-rella di bufala campana Dop sui terreni con-fi scati alla criminalità organizzata. L’entrata in funzione dello stabilimento di produzione casearia di Castel Volturno è stata possibile grazie al sostegno del Gruppo Unipol, ol-tre a quello di Fondazione Vodafone Italia, Fondazione con il Sud, Fondazione BNL e Coopfond. Unipol è da tempo impegnato a fi anco di Libera e dei giovani delle coope-rative che si battono per la legalità, il lavoro e lo sviluppo; ogni anno aiuta e supporta la nascita delle cooperative di Libera Terra. Un

traguardo importante non solo per l’impegno e la fatica , ma anche per l’alto valore socia-le e simbolico dell’iniziativa.La parlamentare PD Pina Picierno in una lettera inviata ai ragazzi di Libera nel giorno dell’inaugurazio-ne ha ricordato ai ragazzi di Libera che “La corruzione inquina i processi della politica, minaccia il prestigio e la credibilità delle Istituzioni , inquina e distorce gravemente l’economia, sottrae risorse destinate al bene della comunità, corrode il senso civico e la stessa cultura democratica”. Anche Dome-nico Raimondo, presidente del consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana Dop, ho sottolineato l’importanza di questo traguardo spiegando che: «La mozzarella della legalità prodotta da Libera si fregia del marchio dop, dal momento che ha superato tutti i rigorosi parametri e controlli previsti dal disciplinare di produzione. Siamo felici di avere Libera tra i soci del Consorzio e siamo sicuri che ciò contribuirà in maniera signifi cativa a rilanciare ulteriormente il più importante marchio Dop del Centro sud Ita-lia». Il signifi cato più importante che emer-ge da questa manifestazione è la grande presenza della società civile e dei giovani che con affetto ed entusiasmo circondavano Don Ciotti. VINCENZO LO CASCIO

PAG. 7INFORMARE

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Servizi speciali

Inaugurato il caseifi cio della legalità

La violenza cieca e criminale del terrorismo ha colpito ancora. Colpisce vittime innocenti, ragazzi, studenti nella loro scuola, presidio di legalità e spazio di giustizie e libertà, luogo in cui dovrebbe nascere la speranza di un futuro migliore, e che invece è stato teatro di una orribile tragedia. Il fatto che si possa morire a scuola è inconcepibile da sempre, ma il fatto che questo accada in una dinami-ca folle ed omicida è un dato preoccupante che non può lasciarci in silenzio. Proprio in una scuola, che ha il nome della moglie del giudice Falcone, vittima di una violenza ma-fi osa, proprio in contemporanea al passaggio in città della carovana antimafi a. Poco impor-ta quale sia la pista, certo è che la violenza in questi territori, nel Sud Italia, è fi glia di una cultura che deve essere distrutta e cancella-ta. Indipendentemente dall’esito delle prime indagini, quello che è successo è un atto gra-

vissimo, senza precedenti. La risposta deve essere immediata, da parte della giustizia e di tutta la cittadinanza italiana, colpita ancora una volta al cuore, aggredendo al futuro del Paese, agli studenti. Per chi è morto, per chi è ferito, senza motivo, solo perchè era uno studente con dei sogni, con delle passioni, con dei desideri, con un futuro di libertà per cui lottare. Per chi aveva dei sogni che sono stati spezzati dalla follia della cieca violenza. Perché non si può morire così, entrando a scuola. Non bisogna farsi terrorizzare, non possiamo darla vinta a chi vuole, attraverso il terrore, mettere in scacco la democrazia nel nostro Paese e mettere a rischio la vita di innocenti. Non bisogna aver paura di ur-lare, di opporre la conoscenza e la voglia di libertà alla vile azione violenta. La solidarietà attiva, umana è una necessità senza la qua-le si rimane soli, senza la quale si perde il

senso collettivo di una tragedia come questa. Bisogna reagire a questa violenza. Bisogna restare uniti nella negazione a questi atti di disumana atrocità, da quella voglia di libertà e democrazia che ancora una volta hanno provato a scalfi re, ma che non potranno mai soffocare. MAURIZIO FABIANI (FONTE: MOVIMENTO TILT)

Non si può morire entrando a scuola

Dedicato alle vittime della Mafi a

Dopo 4° anni sono felice per il grande passo avanti che ha fatto la comunità di Castel Voltur-no, tante persone ora sono pronte a dire no e ad esporsi per la lotta alla crimina-lità. Ciò dimostra che la denuncia di mio padre contro chi tentava di portagli via la sua libertà e il suo onore non è poi stato un gesto così folle, come invece venne giudicato. Non posso essere che felice per questo e ringraziare tutti colo-ro che in questo modo continuano, gior-no dopo giorno a tenere vivo il ricordo di mio padre e di tutte le altre persone che come lui, erano convinti che questi individui non sono poi così forti come vogliono far credere. grazie a tutti i pre-senti. MASSIMILIANO NOVIELLO

DOMENICO NOVIELLO,(San Cipriano d’Aversa, 1943 – Castel Volturno, 16 maggio 2008) è stato un imprenditore italiano vittima innocente di camorra.- Noviello, nel 2001, denunciò un tentativo di estorsione ai suoi danni da parte di un gruppo di affi liati al clan camorristico attivo nella zona, quello capeggiato da Francesco Bidognetti, con-tribuendo alla cattura ed alla condanna di cinque persone, tra cui i fratelli Alessandro e France-sco Cirillo e Pasquale Morrone, quest’ultimo morto qualche anno fa per cause naturali. I fratelli Cirillo e gli altri indagati sono stati, poi, scarcerati ma alcuni di loro sono stati nuovamente arrestati per altre estorsioni portate a termine ai danni di operatori economici della zona.

Massimiliano in preghiera

E’ stato inaugurato alla presenza del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania e dal Capo del Corpo forestale dello Stato, Cesare Patrone, il nuovo ‘’Centro di Formazione Nazionale’’ del Corpo foresta-le dello Stato di Castel Volturno.La struttura - informa una nota della Foresta-le- tecnologicamente all’avanguardia, è stata intitolata a Don Giuseppe Diana, il sacerdote di Casal di Principe, ucciso dalla camorra il 19 marzo del 1994 per il suo impegno contro la mafi a ed insignito, per il suo sacrifi cio, del-

la medaglia d’oro al Valor civile. Il centro sarà destinato allo svolgimento di attività di forma-zione e di specializzazione per il personale del Corpo e di altri Enti ed Istituzioni, nonché per l’attività di educazione e divulgazione in materia di difesa dell’ambiente e del territorio. Il Centro, interamente rinnovato, sorge all’interno di un nucleo edilizio (co-nosciuto come ‘’Villaggio Coppola’’) per lungo tempo oggetto di una controversia sul rispetto dei vincoli paesaggistici ed ambientali. Ci si augura che questa im-

portante struttura utilizzi i propri uomini per un controllo attento e sistematico sia dell’am-biente e sia del rispetto delle concessioni su aree demaniali. GIANCARLO PALMESE

Inaugurato il Centro di Formazione Nazionale

Page 8: Informare Giugno 2012

INFORMAREPAG. 8 Ambiente & Tecnologia

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L’ambiente e i giovani

L’ Autonautica Epomeo e i giovani di Offi cina Volturno in Piazza delle Feste Sabato 9 giugno ore 16 hanno organizzato un test drive sulla TWIZY ..... Il futuro dell’auto è “elettrico”... puoi provarla a Castel Volturno. Inoltre sarà una festa dedicata anche ai bambini con animazione, musica, dolciumi e tantissima allegria. Hanno confermato la loro partecipazione: Radio Mela, Generazione Libera, GoodNews Napoli Nord, Il Calicanto, le scuole medie del territorio, La Senesi s.p.a., Offi cina Volturno, Biz Maker, S.I.B. sindacato Balneari, Fare ambiente Castel Volturno, il giornalista del Mattino Ammaliato, AIL Associazione Italiana contro le leucemie-linfomi e meloma, Associazione commercianti Pinetamare e tanti altri amici si aggiungeranno e saranno i benvenuti...

WI FI GRATUITO IN PIAZZA DELLE FESTE

Prima giornata innovazione tecnologiae difesa dell’ambiente

9 Giugno ore 16.00 piazza delle Feste

Page 9: Informare Giugno 2012

PAG. 9INFORMARE Cultura, Sport e Società

Napoli in festa

Era il 23 maggio del 1992 e la Repubblica Italiana è stata sconvolta da un evento che ne ha cambiato le sorti ed è rimasto impresso nelle coscienze di molti italiani. Molti ma forse pochi a vedere i fatti. O forse è rimasto tal-mente impresso nelle coscienze che lì rimane nascosto, senza giungere alla maturazione e ad un’azione coerente. Il Paese Italia è in crisi. Una crisi devastante e generalizzata che dietro la facciata economica nasconde una crisi di identità, di valori, di cultura, di libertà e di rispetto civico. Erano le 17,58 e Giovanni Falcone, un uomo, un magistrato,

un esempio di lotta alla mafi a ed onestà, tor-nava a casa per l’autostrada Trapani-Palermo nell’auto blindata, insieme alla moglie Fran-cesca Morvillo(magistrato) ed a Giuseppe Costanza(autista del ministero), seduto per l’occasione sul sedile posteriore. Alla guida della sua auto, c’era Giovanni Falcone, pre-ceduta e seguita da altre due croma con la scorta (Antonio Montinaro, Vito Schifani, Roc-co Di Cillo, Paolo Capuzzo, Gaspare Cervel-lo, Angelo Corbo). In quell’istante la croma di scorta che precede e quella del giudice ven-gono investite da una tremenda esplosione di

5 quintali di tritolo innescati tramite radiocomando da “Cosa Nostra”. Vo-lutamente non cito l’autore materiale del gesto, seppu-re giuridicamente riconosciuto colpe-vole, perché non è una vittima, non è un uomo di Stato, non merita di es-

sere ricordato e soprattutto perché è l’ultimo anello di una catena di persone “potenti” ri-maste ingiudicate, impunite e forse neanche sospettate. Il ricordo deve essere il riconosci-mento per un qualcosa che qualcuno ha fatto per il bene comune e/o di altri e non una mera menzione statistica o storica. Restano assas-sinati Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro (poliziotto, 30 anni lascia moglie e due fi gli), Rocco Di Cillo(poliziotto, 30 anni), Vito Schifani(poliziotto, 27 anni la-scia moglie ed un fi glio di pochi mesi). Erano tutti, con diverse funzioni ma l’una non meno importante dell’altra, servitori dello Stato. Quello Stato con la “S” maiuscola che rap-presenta l’unione tra popolo ed Istituzioni, tra diritti e doveri, tra ricchi e poveri, tra giovani e vecchi, tra uomini e donne. Quello “Stato” che è allo stesso tempo popolo e suo degno rap-presentante. Quello “Stato” che merita rispet-to, ammirazione perché è qualcosa in più di ogni singolo cittadino ma ha il cittadino come singolo e come parte di insieme quale proprio punto di riferimento. Quello “Stato” di cui tutti siamo orgogliosi di appartenere.

PISCICELLI VINCENZO

Gli uomini passano, le idee restano

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Dopo 25 anni il trofeo approda all’ombra del Vesuvio

Una testiera realizzata con cilindri allegri, colorati e morbidosi per un letto originale e moderno; adatta sia per la cameretta dei ragazzi che per la camera degli ospiti. Funzionale, simpatica e facilissima da realizzare, scegli tu colori e misure e, se vuoi la puoi abbinanare a dei pouf realizzati negli stessi colori e materiali .Per realizzarla hai bisogno di:

1 tavola di abete di 8 cm di spessore larga 30 cm e lunga in misura del letto, 2 tondini di legno di 5 cm di spessore alti 80 cm, 2 tondini di legno di 5 cm di

spessore alti 1 metro, 1 tondino di legno di 5 cm di spessore alto 120 cm, tessuto colorato, gommapiuma da 60 - 80 cm di

spessore, fettucce colorate, colla vinilicatrapano, fl atting

Inizia a preparare la base della testiera: procurati una tavola di abete larga dai venticinque ai trenta centrimetri, la lunghezza la devi stabilire in base alla larghezza del letto a cui la andrai ad applicare; è importante che lo spessore sia di almeno otto centimetri, per garantire un buon fi ssaggio dei tondini di legno. Carteggia accuratamente la tavola, successivamente, dopo aver praticato i fori, passa una mano di fl atting.Con il trapano realizza cinque fori ciechi di cinquanta millimetri di spessore distanti l’uno dall’altro trecentocinquanta millimetri. Inserisci in ciascun foro e incollai

con la colla vinilica per legno i tondini nel seguente ordine: il tondino centrale alto un metro e venti centimetri, i due intermedi laterali alti un metro e gli ultimi due laterali alti ottanta centimetri. Queste misure sono per un letto singolo, se devi realizzare una testiera per un letto matrimoniale adatta le misure e pratica più fori.Fascia i tondini con la gommapiuma da ottanta millimetri di spessore e fermala bene con il nastro adesivo.Per il rivestimento dei cilindri taglia dei rettangoli di stoffa di cotone nei colori che preferisci e confeziona dei “sacchi” cilindrici del diametro di trecentocinquanta millimetri. Alle estremità dei cilindri ricava delle “coulisse” nelle quali devi inserire le fettucce o i cordoncini. Inserisci i sacchi sui tondini rivestiti e stringi i cordincini per chiuderli sia sopra che sotto. Alcune fettucce le puoi legare e annodare lungo lo sviluppo dei cilindri.

Per informazioni e consigli scrivete a: [email protected] o visita il sito www.manimania.altervista.org

A CURA DI LOREDANA REGINA

Più forti del destino…C’è una linea sottile tra vincere e gioire, in particolare per Napoli, una città sola che deve lottare contro sfottò e razzie, frutto dell’ignoranza di gente nordista che però mai è punita. Quella linea sottile carica di soddisfazione, piena di entusiasmo, calcata da forti emozioni. Ed è così che la vittoria di un trofeo a Napoli si accentua e si estremizza, rendendo la festa un party di cultura, ideali, ricordi e mentalità, che fanno di questo popolo una specialità. E la soddisfazione che oggi i napoletani possono vantare è la conquista della Coppa Italia contro la storica rivale Signora Juventus, neocampione d’Italia. L’Olimpico di Roma ha rappresentato un palcoscenico di storia ed emozioni ospitante la fi nale di questa competizione: l’ultima partita di una lunga e positiva stagione per gli Azzurri, nonostante spesso incomba il rammarico della mancata qualifi cazione in Champions League. Napoli comunque in festa: sciarpe, striscioni e bandiere. Tutto è dipinto d’azzurro, come quel cuore che batte nei napoletani, che pulsa uno spirito creativo, vincente ed edonistico, nonché indole di un popolo capace di cavare l’arte dal sole. Le lacrime del Pocho, in procinto di salpare da Napoli, rimarranno conservate nei ricordi dei tifosi; Cavani si aggiudica il titolo di capocannoniere

della Coppa Italia con cinque gol; Pandev stabilisce un record assoluto in Italia: unico calciatore a vincere la competizione quattro volte consecutivamente, dal 2009 al 2012, prima con la Lazio, poi con l’Inter e infi ne col Napoli, e con una serie ancora aperta. In campionato gli Azzurri si sono aggiudicati il quinto posto, quindi la qualifi cazione all’Europa League. Stagione in Serie A che ha visto la Juve trionfante e un Milan che deve accontentarsi del secondo posto e zero titoli. Due squadre che lasciano partire due grandi calciatori di cui nomi, facce e carriere sono da tempo entrate nell’immaginario collettivo della gente: campioni del mondo e signori del calcio, Alessandro Del Piero e Filippo Inzaghi appendono al chiodo rispettivamente la maglia bianconera e quella rossonera. Uomini degni di

meritare rispetto, garanti di sportività, artefi ci del calcio bello e pulito, lasciano l’Italia ma non il calcio giocato. Prima allievi, ora maestri. L’uno insegna ad essere eleganti col pallone fra i piedi, l’altro ad essere cinici e fanatici del gol. Discipline che si fondono per personifi care un immagine del calcio italiano vincente, senza ombre e maldicenze.

FABIO CORSARO ; [email protected] Fabio su: www.informareonline.com

Oscar Pistorius: “la cosa più veloce senza gambe”, campione paralimpico«Credo nel duro lavoro, nell’allenarsi, nel buttarsi in qualcosa per cui hai una passione. Credo nell’idea che se t’impegni puoi conquistare tutto». Avere fi ducia, essere consci delle proprie potenzialità, sudore, sacrifi cio e tanta passione: è la ricetta per diventare campioni senza la necessità di vincere perché il momento della vittoria è troppo breve per vivere solo di quello. Si cresce col tempo, si matura con le esperienze. Le parole di un campione rimbombano negli animi della gente comune. Idolo indiscusso per la carriera e soprattutto per il modo in cui affronta la vita. La stima che si accumula è direttamente proporzionale al numero delle medaglie al collo e anche ai trionfi senza traguardo da podio. È ciò che Oscar Leonard Carl Pistorius rappresenta, fattosi immagine di un uomo che non vuole essere considerato diverso dagli altri. Atleta sudafricano e campione paralimpico, Pistorius è un simbolo dello sport per disabili che ha lottato per essere ammesso nel 2008 alle Olimpiadi di Pechino per gareggiare con i normodotati. La sua storia comincia ventiseianni fa quando nasce a Johannesburg con una grave malformazione agli arti inferiori che lo costringe, a soli undici mesi, a farsi amputare entrambe le gambe. La forza di volontà sovrasta ogni ostacolo fi sico e psicologico. Sposa l’atletica leggera

e comincia una carriera sportiva che lo porta al vertice del successo, colmando il palmares con una medaglia d’argento conquistata con i normodotati nel Mondiale di Daegu del 2011, in Corea del Sud, e quattro ori e un bronzo tra le Paralimpiadi di Atene del 2004 e quelle di Pechino nel 2008 e inoltre è pronto a partecipare ai prossimi Giochi olimpici di Londra. Soprannominato “the fastest thing on no legs” (la cosa più veloce senza gambe), Oscar corre grazie a particolari protesi in fi bra di carbonio, denominate “cheetah”. Termini tecnici e nuova vita alla quale ha dovuto abituarsi sin da bambino quando a quell’età sono raccontante ancora favole. E come se fosse proprio una favola, l’uomo senza gambe riesce a correre più veloce di chi handicap non ne ha. Nella vita, come nello sport, a fare la differenza è la mentalità, e la paura di sbagliare e di non centrare un risultato non può incombere su una carriera perché, come dice la madre di Oscar Pistorius: «Perdente non è chi arriva ultimo in una gara, ma chi si siede e sta a guardare». Carattere, coraggio e perseveranza: il segreto è essere più forti

di qualsiasi destino avverso e affrontare la vita come si presenta perché importante non è tagliare il traguardo, ma affrontare la corsa con dignità, sapendo di avercela messa tutta. Questione d’ideale e mentalità. Come Oscar… più forte del destino.

FABIO CORSARO, [email protected]

Hai una storia da raccontare? Sei riuscito come Oscar ad essere più forte del destino?

Scrivici di te, o di tuoi conoscenti che, nonostante alcune disavventure, non hanno perso mai la voglia di vivere. Invia una e-mail a [email protected]. La tua storia può

essere fonte di ispirazione per qualcuno.

CASTEL VOLTURNO. Sabato 12 e Domenica 13 maggio l’Hyppo Kampos Resort ha ospi-tato il Campionato Italiano di Moto d’acqua, indetto dalla F.I.M. (Federazione Italiana Motonautica) ed organizzato dal Comitato Regionale FIM Campania. Una grandissi-ma manifestazione che ritorna in Campania dopo 15 anni di assenza, segnando un mo-mento importante per Castel Volturno e per il Litorale Domitio che continua il suo percorso di riscatto e riposizionamento nel mercato nazionale e internazionale. L’Hyppo Kampos è stato per due giorni il teatro di competizioni di altissimo profi lo, nelle tre discipline tipiche di questo sport: sky, freestyle e runabout. Hanno gareggiato per aggiudicarsi i preziosi punti in classifi ca tutti i migliori piloti italiani:

come Alberto Monti, campione europeo in carica, che si è aggiudicato il primo posto in Ski F1. Due giorni di vero e proprio spettacolo tra le acque dei laghi e la natura lussureg-giante dell’Hyppo Kampos, “un’esperienza esaltante sotto tutti i punti di vista: sporti-vo, ludico e imprenditoriale - afferma Sergio Pagnozzi, presidente F.I.T.A. (Federazione Imprese Turistiche Alberghiere) Litorale Do-mitio - Lo sport è sempre veicolo di valori e messaggi positivi e solo per questo andrebbe sempre supportato. Ma in misura maggiore noi imprenditori turistici puntiamo su compe-tizioni che esercitano una fortissima attrattiva sia su appassionati che su curiosi e che si sviluppino su più giornate di gara. Certamen-

te manifestazioni sportive di così grande prestigio rappresentano un forte impulso al turismo ed un mezzo di rilancio dell’immagi-ne del nostro territorio e dell’intera provincia”. La struttura aveva già espresso tutto il suo potenziale in gare regionali e nazionali di triathlon, sci nautico, canoa e canoa polo, tanto da essere già da tempo partner di di-verse Federazioni sportive come la F.I.S.N. (sci nautico), la F.I.TRI (triathlon) e la F.I.C.K. (canoa Kayak). LA REDAZIONE

CASTEL VOLTURNO. Sabato 12 e Domenica 13 come Alberto Monti, campione europeo in

Campionato italiano di moto d’acqua

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PAG. 10 Medicina, Salute e Benessere INFORMARE

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In primavera riassaporiamo il piacere di vivere all’aria aperta, di passeggiare avvolti in un gradevole tepore e di osservare la natura che rifi orisce in tutti i suoi colori. La natura è un potente alleato per il nostro benessere e ci dona, anche in primavera, deliziosi e nutrienti prodotti. E’ la stagione della rinascita e il nostro corpo ha bisogno di recuperare carica ed energia dopo il freddo invernale. Stagionalità di frutta e verdura signifi ca mangiare prodotti freschi, cresciuti sotto il sole e non gonfi ati d’acqua in serre, per cui vitamine e minerali non vanno persi, il sapore è più gustoso e il costo è nettamente inferiore a quello dei prodotti fuori stagione. Inoltre, occorre controllare la provenienza dell’alimento, poiché molto spesso, frutta e verdura fuori stagione provengono da paesi extracomunitari in cui le regole in materia di prodotti fi tosanitari sono meno rigide rispetto all’Italia. Tra la frutta troviamo le nostre migliori alleate, come: le albicocche ricche di vitamine e oligoelementi, di betacarotene per combattere i tipici mali di stagione (stanchezza, spossatezza e depressione). Le ciliegie contengono molti sali minerali come potassio, calcio, fosforo e vitamina A e C; sono alleate della pelle, ne preservano la bellezza e stimolano l’abbronzatura; hanno proprietà antiossidanti, diuretiche e lassative, utili in caso di stipsi e gonfi ore addominale. I kiwi ricchi di vitamina C, potassio e magnesio; sono rinfrescanti e regolano la funzionalità cardiaca e la pressione arteriosa; facilitano

l’assorbimento del ferro; favoriscono il transito intestinale poiché ricchi di fi bre. Le fragole ricche di vitamina C, hanno funzioni disintossicante e depurative; favoriscono il buon umore grazie alla stimolazione della

serotonina. Le arance ricche di antiossidanti (contrastano l’invecchiamento), sali minerali e vitamina C; hanno proprietà diuretiche e antinfi ammatorie e sono un aiuto naturale per il controllo della fame. Tra le verdure gli asparagi che grazie all’alto contenuto di potassio sono un alimento molto utile al cuore e ai muscoli, sono ricchi di vitamina A, manganese, fosforo e acido folico. I carciofi aiutano a depurare il fegato, mentre porro e ravanelli sono utili per fare scorta di potassio, calcio e fosforo. Molte vitamine anche nelle fave e nei piselli e negli spinaci. Lattuga, cicoria e rucola aiutano a depurare l’organismo. L’aglio è un prezioso alleato della salute per le numerose proprietà terapeutiche, combatte i problemi cardiocircolatori, riduce pressione arteriosa e colesterolo.

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Salve amici, continuando a trattare la soluzione implantare, mi sembra giusto affrontare quelle situazioni dove bisogna sostituire tutti i denti in una o tutte e due le arcate dentarie. Innanzitutto, questa condizione si verifi ca per la coesistenza di patologie organiche generali oltre ad una patologia locale importante, che ha distrutto buona parte del tessuto di sostegno delle radici di denti e molari. Normalmente in questi pazienti vi è sempre una storia clinica di dolore,ascessi dentari, di fumo, di cure saltuarie risolte nella maggior parte dei casi con estrazioni senza sostituzione degli elementi rimossi; oppure una storia di protesi mobile adattata e riadattata di volta in volta alle necessità . E’ bene ricordare che, la protesi mobile, rappresenta nei pazienti portatori di protesi molto attenti un mantenitore di placca batterica superiore ai livelli di normalità, basta poco quindi per comprendere come un paziente, portatore di protesi mobile, non proprio attento al proprio stato di igiene orale ,sia maggiormente esposto alla malattia parodontale, motore inesauribile della perdita di denti strutturalmente sani.Pertanto in una condizione dove abbiamo perso tutti i denti di un’arcata, o dobbiamo rimuovere gli ultimi denti e sostituirli, le soluzioni terapeutiche a nostra disposizione sono due: la soluzione mobile prevede una protesi mobile totale post-estrattiva

mentre come alternativa di protesi fi ssa un’implantologia a carico immediato computer assistita. La protesi mobile post-estrattiva è quella protesi che si utilizza quando un paziente ha già diversi elementi dentari in meno e quei pochi denti rimasti si possono rimuovere in un’unica seduta allocando al loro posto una protesi totale, la classica dentiera, che viene preparata in anticipo e che con l’uso di particolari materiali in studio, assicura un certo confort e stabilità, consentendo al paziente di uscire dallo studio del professionista in ordine. Infatti il paziente con questo tipo di protesi sin da subito, ha la possibilità di parlare, mangiare cibi morbidi, senza dover far conoscere le proprie problematiche odontoiatriche, e senza modifi care le proprie abitudini di vita, se non solo nei primi giorni dopo le estrazioni. Naturalmente questa condizione va seguita settimanalmente per almeno tre mesi così da consentire una guarigione guidata dei tessuti e che permetta di dare subito il miglior confort possibile al nostro paziente.Alla fi ne del periodo di osservazione e di guarigione dei tessuti, periodo questo variabile da paziente a paziente, possiamo iniziare a progettare la protesi totale defi nitiva che prevede almeno cinque appuntamenti, in quanto, anche la protesi mobile, defi nita protesi sociale, oggi ha un’attenzione da parte degli odontoiatri molto elevata. Come è facile comprendere dopo la consegna della protesi sono previsti una serie di appuntamenti di controllo, per appurare che confort, funzione ed estetica rispondano alle aspettative del paziente. E’ naturale chiedersi questo tipo di protesi che costi preveda.Va subito detto che questa pratica terapeutica consta di due protesi ,quella immediata e quella defi nitiva, che si differenziano tra loro non solo per i materiali utilizzati, resina e denti, ma principalmente per le ore di lavoro nello studio che l’odontoiatra e non l’odontotecnico, deve spendere per “funzionalizzare”, il più

vicino possibile al pregresso f i s i o l o g i c o , la protesi totale. Una sottol ineatura s u l l a differenza tra odontotecnico ed odontoiatra. L’odontotecnico o il tecnico dentista , come a volte si defi niscono per confondere i pazienti, ha studiato come si costruisce una protesi, quali siano i materiali idonei con le procedure tecniche adeguate del momento. Questo ovviamente è cosa diversa dal progettare una protesi, prendere un impronta , una dimensione verticale , valutare delle abitudini occlusali e tanto altro, che come potete immaginare è materia di stretta competenza dell’odontoiatra. Chi si affi da alle mani dell’odontotecnico pensando di risparmiare , commette lo stesso errore che faremmo noi affi dando ad un bidello piuttosto che ad un professore, la formazione culturale di un nostro fi gliolo. Sempre in tema di costi vorrei che fosse chiaro a tutti che la defi nizione di questo tipo di protesi come protesi sociale non deve porre in noi la convinzione di una protesi fatta male, velocemente e pertanto a costi contenuti. Personalmente invito a diffi dare sempre di preventivi troppo favorevoli in quanto, oltre ai costi dei materiali, quando si paga una prestazione odontoiatrica ,si contribuisce al pagamento dei costi di gestione e di aggiornamento che l’odontoiatra effettua per offrire ai propri pazienti delle terapie sempre al passo dei tempi.

La seconda soluzione al prossimo articolo, a presto.

Per qualsiasi ulteriore informazione ci si può rivolgere presso lo studio sito al Viale delle Mimose 60, Pinetamare, Castel Volturno. Tel: 081 5094848; e-mail: [email protected]

Rubrica a cura del dr. Carmelo Pulella

a cura della Dott.ssa Giuseppina Traettino Biologo Nutrizionista Specialista in Scienza dell’Alimentazione

Il professore Carmine Gambardella, preside della Facoltà di Architettura Luigi Vanvitelli della Seconda Università di Napoli (SUN), e presidente del Centro di Competenza Regionale sui Beni Culturali, Ecologia ed Economia (BENECON) costituito da quattro Atenei(SUN), Università di Napoli Federico II, Università di Salerno e Università del Sannio), membro istituzionale del Forum UNESCO University ad Heritage, ha organizzato per il decimo anno consecutivo il Forum Internazio-nale di Studi “Le Vie dei Mercanti” dal titolo “Less/More Architecture, Design, Landscape” (www.leviedeimercanti.it) che si terrà nella sede della Facoltà di Architettura di Aversa - la bellissima abazia di San Lorenzo ad Sep-timum - il 31 maggio e nell’isola di Capri l’1 e

2 di giugno 2012. Il Forum è stato patrocinato tra gli altri dalla Commissione Nazionale Italia-na per l’UNESCO, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla Presidenza della Ca-mera dei Deputati. Parteciperanno all’evento distinguished professors, ricercatori e rappre-sentanti di organizzazioni internazionali in vir-tù dei numerosi accordi di cooperazione siglati dalla Facoltà di Architettura e del BENECON, in particolare con il Massachusetts Institute of Technology di Boston, l’Università di Berkeley (Department of Landscape Architecture), Har-vard (School of Design) e Rutgers, the State University of New Jersey, con la quale si è appena concluso un ciclo di seminari on-line in Cultural Heritage and Urban Planning con rilascio d titolo congiunto da parte di entram-

be le istituzioni. La Commissione Scientifi ca Internazionale del Forum ha valutato i con-tributi degli oltre 300 studiosi e conferenzieri provenienti da tutto il mondo. Il signifi cato di questo confronto internazionale è rinchiuso nelle parole di Gambardella: “Less, induce quasi sempre a considerazioni riduttive e la sua stessa applicazione linguistica, per lo più, caratterizza uno stato di inferiorità, di degrado o di perdita. Se ci riferiamo agli ambiti di no-stro interesse, Architettura, Disegno Industria-le, Paesaggio e alle categorie da declinare che questi termini includono, premettere less potrebbe implicare una condizione di crisi, o di omologazione ad un’epoca, come quella che stiamo vivendo, nella quale le economie dei Paesi occidentali sono tese a riaggiustare

i propri bilanci operando tagli gene-ralizzati delle spese piuttosto che ad investire sul proprio patrimonio per creare ricchezza e lavoro. Con less, invece, vogliamo promuovere, e di qui le ragioni del X Forum In-ternazionale “Le Vie dei Mercanti”, una comune rifl essione di Studiosi, Ricercatori, Imprenditori ed Espo-nenti della Pubblica Amministrazio-ne sulla creazione di uno sviluppo fondato sul meno spreco di Beni (materie prime, capitale umano, risorse). Infatti, Less (meno) non vuole signifi care minori investi-menti o tagli generalizzati, ma l’individuazione di una gerarchia di investimenti rilevanti soste-nuti e attraversati dalla Conoscenza. Less in Archtecture, Less in Industrial Design, Less in Landscape sussume il more se saremo in gra-do di fornire modelli rigenerativi, articolati su visioni integrate e di sistema. Pertanto, More research in Architecture, More research in In-

dustrial Design, More research in Landscape se il Capitale Umano dei Territori verrà pre-parato per realizzare una effi cace formazione per essere inserito nella gestione, nella tutela e nella rigenerazione delle materie prime e dei bisogni degli stessi uomini che vivono nelle Città e nei Territori. ARCH. ALESSANDRO CIAMBRONE. PRESIDENTE ASSO-CIAZIONE ALBERGATORI E RISTORATORI DEL LITORALE DOMITIO. VICE PRESIDENTE CLUB UNESCO CASERTA. [email protected]

“Le Vie dei Mercanti”X Forum Internazionale di Studi

Preside Carmine Gambardella e il direttore del dipartimento di architettura prof. Mathias Kondolf)

Page 11: Informare Giugno 2012

PAG. 11INFORMARE Utilità, Segnalazioni e Diritto

NUOVO REGIME FISCALE AGEVOLATO PER GIOVANI IMPRENDITORI E PROFES-SIONISTI E PER CHI HA PERSO IL LAVO-RO: I SUPER-MINIMI.Una delle novità più importanti del 2012 è sicuramente stata la riforma del regime dei minimi introdotta con il D.L. 98/2011. Un re-gime fi scale tutto nuovo perché da quest’anno l’accesso è limitato a un numero ristretto di contribuenti, per i quali è prevista l’applicazio-ne di un’imposta sostitutiva del 5%. Il regime dei minimi è stato introdotto con la Legge Fi-nanziaria 2008 (Legge 244/2007) per snellire il carico tributario dei contribuenti più piccoli: il regime semplifi cato prevede l’esenzione del versamento Irpef e relative aliquote regionali e comunali, dell’Iva e dell’Irap e l’applicazione di un’imposta sostitutiva agevolata del 20%. Con il nuovo regime, detto dei super-minimi,

l’aliquota agevolata è passata al 5% sul red-dito calcolato sempre secondo il cosiddetto principio di cassa. Possono benefi ciare del nuovo regime:a) coloro che intraprendono un’attività d’im-presa, arte o professione;b) coloro che l’hanno intrapresa successiva-mente al 31 dicembre 2007.c) coloro che non abbiano esercitato, nei tre anni precedenti l’inizio dell’attività, attività ar-tistica, professionale ovvero d’impresa, anche in forma associata o familiare.DURATAIl regime agevolato può durare fi no a cinque esercizi tuttavia, per i contribuenti di età infe-riore a 35 anni, è prevista un’estensione per cui sarà possibile continuare ad applicare il regime oltre il quinquennio e comunque fi no al compimento del trentacinquesimo anno di età.

ADEMPIMENTI AGEVOLATII super-minimi sono esonerati dalla tenuta delle scritture contabili e quelle in materia di Iva. Dovranno però conservare i documenti ricevuti ed emessi e conservare e numerare le fatture di acquisto, le bollette doganali e di certifi care i corrispettivi (emissione scontrino, ricevuta fi scale). I ricavi e i compensi percepiti dai super minimi non sono oggetto di ritenuta d’acconto da parte del cliente-committente. In-fatti in presenza di una tassazione sostitutiva del 5 per cento, l’applicazione di una ritenuta d’acconto, seppur bassa, determinerebbe cro-niche situazioni di credito nei confronti dell’e-rario.Il regime dei super-minimi è un regime natura-le per cui nessuna comunicazione deve esse-re effettuata in presenza dei requisiti richiesti. Il passaggio avviene attraverso il comporta-

mento concludente. SOGGETTI ESCLUSISono, in ogni caso, esclusi dal regime agevo-lato:a) le persone fi siche che si avvalgono di regimi speciali ai fi ni dell’imposta sul valore aggiunto (es., editoria, rivendita sali e tabacchi, posti di telefonia pubblica, agricoltori, etc.);b) i soggetti non residenti;c) i soggetti che in via esclusiva o prevalente effettuano cessioni di fabbricati o porzioni di fabbricato, di terreni edifi cabili e di mezzi di trasporto nuovi;d) gli esercenti attività d’impresa o arti e pro-fessioni in forma individuale che contestual-mente partecipano a società di persone o associazioni di cui all’articolo 5 del Tuir ovvero a società a responsabilità limitata di cui all’arti-colo 116 del medesimo testo unico.

CESSAZIONE DEL REGIME AGEVOLATO La fuoriuscita dal regime avviene allorquando:- viene superato il limite di euro 30.000 di ri-cavi;- vengono effettuate esportazioni;- vengono impiegati lavoratori dipendenti o parasubordinati;- viene superato il limite di euro 15.000 di beni strumentali;- si trasferisce la residenza all’estero;- si acquisiscono partecipazioni in società di persone, a responsabilità limitata oppure in associazioni di cui all’articolo 5 del Tuir.-Infi ne, coloro che escono, per qualsiasi ragio-ne, dal regime di vantaggio non potranno più rientrarvi.

A CURA DI DIMITRI RUSSO E GIUSEPPE SCIALLA, DOTTORI COMMERCIALISTI

IL DIRITTO:L’art. 337 c.p. punisce la condotta di chi usa violenza o minaccia per opporsi a un pubblico uffi ciale o ad un incaricato di un pubblico servizio, mentre compie un atto di uffi cio o di servizio, o a coloro che, richiesti, gli prestano assistenza.

Per fare un pò di chiarezza in rif-erimento ad un’ipotesi di reato che si espone a facili abusi da parte di taluni operatori poco solerti, cer-chiamo di analizzare il contenuto precettivo di questa norma attra-verso alcuni casi specifi ci.. . .

Per esempio non integra né violenza né minaccia la resistenza meramente passiva (ad esempio, buttarsi a terra, rifi utarsi di obbedire etc.) e quindi essa non integra il delitto in esame neppure nel caso in cui il funzionario sia costretto ad usare la forza per vincerla. Dunque è necessario che la resistenza abbia il carattere di comportamento attivo, ed in particolare, aggressivo e non difensivo.Pacifi co è che la semplice fuga a piedi non può mai confi gurare il reato in esame, in quanto in essa non è ravvisabile né violenza né minaccia; a meno che la fuga, come af-ferma la giurisprudenza, non sia stata agevolata da spintoni che il soggetto dà all’agente di polizia al fi ne di liberarsi dalla presa...Il semplice divincolarsi ad un pubblico uffi ciale, come forma di reazione spontanea ed istintiva, per esempio spostargli il braccio quando questi sia eccessivamente rude, non costituisce resistenza a un pubblico uffi ciale, a meno la condotta non sia accompagnata da un forza diretta a vincere o annullare l’attività di controllo.. ..

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Compensazioni con i crediti della PaPresto la compensazione dei cre-diti certifi cati con i debiti erariali. Sarà possibile solo per le somme dovute e iscritte a ruolo entro il 30 aprile 2012. Il Governo ha illustra-to il decreto che sbloccherà i cre-diti delle Pa a favore delle aziende interessate. Si attende la sua pub-blicazione. Le imprese interessate possono scaricare il modulo per la certifi cazione e inviarlo all’ammini-strazione debitrice allegando: le fatture, una dichiarazione in cui si chiede l’eventuale com-pensazione, l’impegno a non attivare procedimenti giudiziari fi no alla data del pagamento. La risposta del debitore deve essere data entro 60 gg., dopodiché, su nuova istanza del creditore, si procede alla nomina di un commissario ad acta. La risposta dell’Amministrazio-ne, circa la compensazione, deve essere data entro 10 gg. Per i crediti oltre i 10.000 euro le Amministrazioni dovranno verifi care eventuali posizioni debitorie del creditore con cartelle esattoriali non pagate. In caso di inadempienze accertate, la certifi cazione ne darà atto e sarà “resa al lordo delle somme ancora dovute”.

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In mostra un connubio tra vigneti storici e complementi per la tavola

AUTORE: AVV. FABIO RUSSO E-MAIL: [email protected]

TEL.: 3476595190

RESISTENZA A UNPUBBLICO UFFICIALE

In mostra un connubio tra vigneti storici e complementi per la tavolaVino e design

Rubrica a cura dello studio di commercialisti di Antonietta Morlando

NAPOLI. Nel cortile di via Martucci a Napoli, il 17 maggio, un vino raro ha incontrato il design sofi sticato nella cornice di Wine and City, un vero e proprio Fuori Salone di Vitigno Italia, organizzato in oltre 100 location nel centro storico della città.

FR-Edizioni ha messo in mostra Costiera non amour, le collezioni di Francesca Russo per la tavola in Tessuto, Cotto, Corian insieme agli splendidi vini di Tenuta S. Francesco e ai formaggi dei Monti Lattari.Tovaglie, sottobottiglie, piatti e accessori per la tavola, attorno ai taglieri fatti con l’argilla

dall’antichissima Fornace di CottoRufoli e ai tecnologici vassoietti bianchi di acrilalluminio di Alequadro. Sulla scena anche i pannelli da parete di metacrilato a specchio della serie Volvèr ispirati alle ventose atmosfere del fi lm di Almodòvar.

Gaetano Bove, patron della cantina, ha presentato una ricca documentazione a di-mostrazione che il vigneto storico di Tenuta S. Francesco era già piantato ai tempi della Rivoluzione Francese e che alcuni enormi ceppi centenari del vitigno “Tintore” sono an-cora fruttiferi per le centellinate bottiglie della famosa cantina di Tramonti (SA).

Alcuni complementi per la tavola sono stati disegnati da Salvatore Cozzolino (foto), con il coordinamento di Fabbrica delle Arti, per sperimentare inedite applicazioni di di-verse capacità manifatturiere della Campa-nia, unendo materiali millenari come l’argilla chiara di Rufoli e nuovi polimeri termoplastici belli come il marmo.

Se avete domande e curiosità da propor-re al prof. Salvatore Cozzolino scrivete a: [email protected]

ANGELO MORLANDO

Page 12: Informare Giugno 2012

Via Domitiana, km. 37,500 n.189Complesso 4 F.lli - Tel.081 509 55 83

Orario invernaledal Martedì al Sabato 8.30 - 19.30

Venerdì e Sabato si riceve solo su appuntamento