Informare Aprile 2012

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...QUALE FUTURO? E F LITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNO LITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNO Informare è un periodico del “Centro Studi Officina VolturnoAnno 8° - Numero 108 - APRILE 2012 DISTRIBUZIONE GRATUITA Napoli: Campagnaro con Angelo Morlando nella sede di Officina > > > pag. 9 Angolo: Viale Oleandri / Viale Acace Pinetamare - 81030 Castel Volturno (CE) Tel. 0823 18 75 291 Federico Lesta GA.SA edicola ga.sa GIOCATTOLI - RICARICHE DVD - FAX - LOTTERIE SCHEDE INTERNAZIONALI ABBONAMENTI E BIGLIETTERIA TRASPORTI PUBBLICI GA.SA So.Ge.Ri., benvenuti all’Inferno! Servizio televisivo alla Vita in Diretta > > > pag. 6 Lauree in Scienze infermieristiche alla Pineta Grande > > > pag. 7 Lo Stato siamo noi. La giornata della Legalità al 2° Circolo Didattico > > > pag. 8 Minardi più forti del destino. Una dedica ai ragazzi di Officina > > > pag. 9 Non è un momento semplice per Castel Volturno. Nell’arco di un paio di anni le Procure e la Prefettura hanno letteralmente paraliz- zato il territorio. Un comune commissariato, a vario titolo, da oltre sette mesi. Grandi strutture imprenditoriali e ricettive sequestrate o sotto il controllo dell’amministrazione giudiziaria. Per carità nessuna polemica. Ognuno fa il proprio dovere al cospetto di episodi gravi. Il problema è chi e che cosa ha determinato lo stato dei fatti. Quando la magistratura e le forze dell’ordine intervengono significa che qualcosa non è andato come doveva. Che la buona amminist- razione ha fallito. A ciò si aggiunga, sotto altro aspetto, che le grandi opere, tanto annunciate, sono ferme al palo, insabbiate nelle paludi di iter burocratici e politici troppo lunghi ed incomprensibili per noi comuni mortali. Questi eventi si inseriscono in un contesto già piegato da una crisi economica nazionale, ma principalmente da un dissesto finanziario che ha vanificato al momento ogni velleità di funzionamento ordinario della nostra macchina amministrativa. Ed in uno scenario così desolante il territorio si appresta ad affron- tare, sommessamente, una nuova campagna elettorale. A meno che gli esiti dell’accertamento condotto dalla Commissione prefettizia non siano tanto nefasti da far slittare la data prevista. Di questo ne sa- premo qualcosa a breve. Già da settimane stanno circolando voci ed ipotesi, talvolta davvero strampalate, in ordine ai candidati alla carica di sindaco. Talune scelte sembrano non considerare affatto quello che è successo negli ultimi anni a Castel Volturno. Volti vecchi, molto vecchi, alcuni dei quali ci fanno rabbrividire, e nuovi, che viceversa apprezziamo, si alternano nelle preferenze dei cittadini. Aspiranti am- ministratori girano per le case alla ricerca di nomi per completare le liste. Ma nell’aria si percepisce un diffuso senso di distacco ed indif- ferenza, che forse si tradurrà in una percentuale di astensionismo imprevista. Evitando di affrontare il tema dell’opportunità di una tornata eletto- rale in un momento storico come quello attuale, ciò che preme mag- giormente evidenziare è la necessità che chiunque si metta in gioco abbia la capacità e la volontà di assumersi responsabilità importanti. Non è più il tempo dei mercenari, degli opportunisti, del clientelismo, in una parola, della vecchia politica castellana. Castel Volturno ha bisogno, come non mai, di una classe politica nuova, altamente qualificata, che sappia prendere in mano la situazi- one con competenza e grandissima onestà. Pertanto, coloro che decideranno di gareggiare per la poltrona di pri- mo cittadino, dovranno essere assolutamente chiari, sin dall’inizio, sui nomi che comporranno le liste e sulle loro credenziali, sulla squadra di giunta che eventualmente governerà, ed infine sul programma. Niente scherzi o strategie. Trasparenza e affidabilità sono le parole d’ordine. Diversamente, nessuno sarà disposto a perdonare chi ha mercanteggiato ancora la fiducia dei castellani. Al prossimo numero per un maggior approfondimento su nomi e liste.In ogni caso, accada quel che accada, Buona Pasqua a tutti! DI RUSSO FABIO

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So.Ge.Ri., benvenuti all' inferno. Lo stato Siamo noi, giornata della legalità al 2° circolo didattico. Minardi più forte del destino, una dedica ai ragazzi di officina. Campagnaro nella sede di officina.

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...QUALE FUTURO?...QUALE FUTURO?

LITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNOLITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNO

Informare è un periodico del “Centro Studi Officina Volturno” Anno 8° - Numero 108 - APRILE 2012

DISTRIBUZIONE

GRATUITA

Napoli: Campagnaro con Angelo Morlando nella sede di O� cina

> > > pag. 9

Angolo: Viale Oleandri / Viale Acace

Pinetamare - 81030 Castel Volturno (CE)

Tel. 0823 18 75 291

Federico Lesta

GA.SA

edicola ga.sa

GIOCATTOLI - RICARICHE

DVD - FAX - LOTTERIE

SCHEDE INTERNAZIONALI

ABBONAMENTI E BIGLIETTERIATRASPORTI PUBBLICI

GA.SA

So.Ge.Ri., benvenuti all’Inferno! Servizio televisivo alla Vita in Diretta

> > > pag. 6

Lauree in Scienze infermieristiche alla Pineta Grande

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Lo Stato siamo noi. La giornata della Legalità al 2° Circolo Didattico

> > > pag. 8

Minardi più forti del destino. Una dedica ai ragazzi di O� cina

> > > pag. 9

Non è un momento semplice per Castel Volturno. Nell’arco di un paio di anni le Procure e la Prefettura hanno letteralmente paraliz-zato il territorio. Un comune commissariato, a vario titolo, da oltre sette mesi. Grandi strutture imprenditoriali e ricettive sequestrate o sotto il controllo dell’amministrazione giudiziaria. Per carità nessuna polemica. Ognuno fa il proprio dovere al cospetto di episodi gravi. Il problema è chi e che cosa ha determinato lo stato dei fatti. Quando la magistratura e le forze dell’ordine intervengono signifi ca che qualcosa non è andato come doveva. Che la buona amminist-razione ha fallito. A ciò si aggiunga, sotto altro aspetto, che le grandi opere, tanto annunciate, sono ferme al palo, insabbiate nelle paludi di iter burocratici e politici troppo lunghi ed incomprensibili per noi comuni mortali.

Questi eventi si inseriscono in un contesto già piegato da una crisi economica nazionale, ma principalmente da un dissesto fi nanziario che ha vanifi cato al momento ogni velleità di funzionamento ordinario della nostra macchina amministrativa. Ed in uno scenario così desolante il territorio si appresta ad affron-tare, sommessamente, una nuova campagna elettorale. A meno che gli esiti dell’accertamento condotto dalla Commissione prefettizia non siano tanto nefasti da far slittare la data prevista. Di questo ne sa-premo qualcosa a breve. Già da settimane stanno circolando voci ed ipotesi, talvolta davvero strampalate, in ordine ai candidati alla carica di sindaco. Talune scelte sembrano non considerare affatto quello che è successo negli ultimi anni a Castel Volturno. Volti vecchi, molto

vecchi, alcuni dei quali ci fanno rabbrividire, e nuovi, che viceversa apprezziamo, si alternano nelle preferenze dei cittadini. Aspiranti am-ministratori girano per le case alla ricerca di nomi per completare le liste. Ma nell’aria si percepisce un diffuso senso di distacco ed indif-ferenza, che forse si tradurrà in una percentuale di astensionismo imprevista. Evitando di affrontare il tema dell’opportunità di una tornata eletto-rale in un momento storico come quello attuale, ciò che preme mag-giormente evidenziare è la necessità che chiunque si metta in gioco abbia la capacità e la volontà di assumersi responsabilità importanti. Non è più il tempo dei mercenari, degli opportunisti, del clientelismo, in una parola, della vecchia politica castellana.Castel Volturno ha bisogno, come non mai, di una classe politica

nuova, altamente qualifi cata, che sappia prendere in mano la situazi-one con competenza e grandissima onestà. Pertanto, coloro che decideranno di gareggiare per la poltrona di pri-mo cittadino, dovranno essere assolutamente chiari, sin dall’inizio, sui nomi che comporranno le liste e sulle loro credenziali, sulla squadra di giunta che eventualmente governerà, ed infi ne sul programma. Niente scherzi o strategie. Trasparenza e affi dabilità sono le parole d’ordine. Diversamente, nessuno sarà disposto a perdonare chi ha mercanteggiato ancora la fi ducia dei castellani. Al prossimo numero per un maggior approfondimento su nomi e liste.In ogni caso, accada quel che accada, Buona Pasqua a tutti!

DI RUSSO FABIO

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“ORIZZONTE 2020” E’ ANCORA PIU’ VICINO

Un anno fa l’insediamento del Dottor. Antonio Salerno nella carica di Direttore dell’Uffi cio Archeologico di Calvi Risorta, che, grazie all’ottima intesa di collaborazione offertagli dal personale a sua disposizione, ha dato una input innovativo avviandosi verso standard di eccellenza sempre più qualifi canti. Il Dottor Salerno, ci ha concesso una intervista in esclusiva per il periodico Informare per il valore socio-culturale che riveste la pubblicazione. Un incontro molto cordiale e piacevole dove si sono toccati tutti gli aspetti che, nel bene e nel male, caratterizzano la struttura affi datagli dal Ministero per i Beni Ambientali e Culturali. Chiediamo al dott. Salerno un excursus delle priorità che insieme ai suoi collaboratori hanno dovuto affrontare in questi primi 365

giorni di attività. «Per quanto riguarda la funzionalità dell’Uffi cio che presiedo, devo rimarcare che non sono state apportate variazioni sostanziali rispetto alle linee di conduzione della passata gestione. Ciò specialmente per quanto concerne gli aspetti gestionali della tutela del patrimonio archeologico a noi demandato. Tant’è che, onde rendere più incisivo il lavoro di salvaguardia e tutela del territorio, si è proceduto all’apposizione di nuovi vincoli sia nel comprensorio dell’antica Cales che in altri punti sensibili del territorio di nostra competenza».D’accordo, allora ci può spiegare in che modi vi siete organizzati? «Riguardo all’impegno istituzionale per la prevenzione dei reati contro il patrimonio culturale, si esplica un attento controllo sul territorio, sia da parte del personale dell’Uffi cio che ad opera del Nucleo di Tutela dei Carabinieri per un’attenta ed opportuna prevenzione e repressione di ogni aggressione al patrimonio archeologico». Quindi risponde al vero che, da qualche tempo a questa parte, l’incidenza di tale tipo di reati sia notevolmente calata?. «Esatto! E’ diminuita soprattutto per l’attenta opera di prevenzione che viene eseguita. In quest’ottica, si registra anche un’ottima sinergia di collaborazione con le varie associazioni operanti sul territorio. L’apporto collaborativo con le associazioni socio-culturali e le Amministrazioni Comunali è

ottimale. Parlo di sodalizi che svolgono una più che incisiva funzione di attenzione verso le problematiche archeologiche, anche se, diciamola tutta, non mancano, aspetti puramente polemici e deleteri che hanno il solo scopo di denigrare le diverse istituzioni impegnate a trecentosessanta gradi per la tutela del territorio». Nonostante la grande ricchezza del territorio, che si contraddistingue sia per la presenza di vestigia imponenti che per una serie di importanti ritrovamenti, la città che ospita il complesso dell’antica Cales non dispone ancora di una istituzione museale. Come mai? «E’ vero, ma un progetto a tal proposito esiste. Per renderlo realizzabile, si attende la conclusione dei lavori di restauro, messa in sicurezza e consolidamento funzionale del Castello Aragonese, presso il quale, a tempo debito, sarà trasferita anche la nostra struttura operativa. Cales, continua

Salerno, è molto importante dal punto di vista archeologico, tant’è che una gran mole di reperti provenienti dallo specifi co comprensorio archeologico sono sparsi in numerosi musei e depositi, tra cui quelli di Napoli e Santa Maria Capua Vetere. Nella seconda metà del 1700, approfi ttando della sua funzione, l’Ambasciatore inglese Hamilton trafugò diversi reperti provenienti dall’antica Trebula Balliensis, attualmente in esposizione nelle teche del British Museum, di Londra». Cosa ci può dire circa l’incidenza collaborativa del personale di cui dispone? «Nonostante le diffi coltà nelle quali siamo costretti ad operare e, soprattutto, l’inadeguatezza della struttura che ci ospita, riusciamo a gestire un attrezzato deposito, una sala-studio e un ben strutturato archivio. Tutto questo grazie alla dedizione e alla professionalità del personale dell’Uffi cio, che, malgrado in forzata defi cienza d’organico, si da molto da fare, muovendosi sul territorio con grande competenza e professionalità e senza alcun rimborso per spese di missione. Sono fortunato ad avere una squadra come la mia e colgo l’occasione per riconosce pubblicamente l’impegno dell’Assistente Enzo Picone». DANIELE PALAZZO

Circa 80 miliardi di euro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico

INTERVISTA AL DOTTOR ANTONIO SALERNO Intervista al Dirett ore dell’Uffi cio Archeologico di Calvi Risorta

27 Aprile in Licola - VarcaturoProgetto Fattorie didattiche Masseria Pignata

La Masseria Pignata si trova nel territorio di Giugliano in Campania esattamente tra la località di Licola e Varcaturo. La principale attività della fattoria è l’ allevamento di bovini da carne di razza Italiana, di suini “Nostrani”, come la razza Casertana di elevato valore e pregio e anche molteplici razze avicole e cunicole, asini e pecore. Fondata da nonno Michele Pignata nel 1940 come fattoria agri-cola ha saputo evolversi nel tempo in una moderna azienda agroalimentare. La masse-ria partecipa al progetto “Fattorie didattiche” in collaborazione con la regione Campania, di fatto organizza visite avendo come prima-rio obbiettivo avvicinare gli abitanti del mondo urbano al mondo agro-zootecnico. A suppor-to delle varie visite ci sono riscontri pratici di come si realizzano determinate produzioni ru-rali e con l’ ausilio del “Laboratorio didattico” è anche possibile realizzare e partecipare a fasi di produzioni agricole. L’azienda si avvale della collaborazione di agronomi e medici ve-terinari per le attività educative connesse alle visite. Ricordiamo che il 21 aprile la Fattoria è aperta tutto il giorno, invece dal 27 aprile al 1 maggio avrà luogo la sagra delle fave e degli antichi sapori delle taverne. Non mancate!

Acque refl ue regionali

Approvato dalla giunta regiona-le della Campania, su proposta dell’assessore all’Ambiente Gio-vanni Romano il regolamento sulle acque refl ue che disciplina l’assimilazione di queste a quelle domestiche e modifi ca le moda-lità di erogazione dei contributi ai Comuni per i lavori di somma urgenza, in particolare per gli in-terventi sulla rete idrica, stante le diffi coltà degli stessi di anticipare alle imprese le somme dovute. “Obiettivo del provvedimento an-dare incontro a numerose catego-rie professionali e imprenditoriali.” Così l’assessore all’Ambiente del-la Regione Campania Giovanni Romano commenta il via libera alla nuova norma. «Bar, ristoranti, trattorie, palestre, ottici, ma anche asili nido, laboratori artigianali, stu-di medici e odontoiatrici pubblici e privati che non abbiano laborato-ri di analisi e di diagnostica, così come una serie di altre categorie, pagheranno gli stessi oneri de-gli scarichi urbani e usufruiranno, dunque, di tariffe agevolate». «Il regolamento approvato – pre-cisa l’assessore Romano – nel rispetto delle normative vigenti, colma una grave lacuna e va nel segno della semplifi cazione delle procedure e dell’agevolazione del-le piccole attività produttive, indivi-duando le attività precise che pos-sono usufruire dell’assimilazione in ordine agli scarichi, e i parametri generali che devono essere rispet-tati». Adesso il regolamento passa al Consiglio regionale per l’appro-vazione defi nitiva. LA REDAZIONE

La Commissione Europea, fortunatamen-te, ha dato indicazioni ben precise per lo sviluppo della ricerca scientifi ca andando, giustamente, in netta controtendenza ri-spetto all’andamento economico mondiale. In sintesi: senza ricerca non c’è sviluppo e non c’è futuro. Una ricerca ben guidata e innovazioni tecnologiche estremamente connesse alle reali necessità della popo-lazione mondiale servono a creare posti di lavoro, a migliorare la qualità di vita e a generare progressi scientifi ci e tecnologici utili per tutti. Per questi motivi, la ricerca e l'innovazione si collocano al centro della strategia europea per una crescita intelli-gente e sostenibile. In sintesi, si riportano le proposte del pro-gramma:• stabilire gli obiettivi generali, la dota-

zione fi nanziaria e le disposizioni in materia di controllo, sorveglianza e valutazione;

• defi nire un programma unico per l'at-tuazione del Piano comprensivo delle linee generali delle singole attività;

• defi nire sistema unico per le modalità del fi nanziamento e del rimborso delle spese, per le condizioni di partecipa-zione, per i criteri di selezione e as-segnazione e per le regole in materia di proprietà, sfruttamento e diffusione dei risultati;

• stabilire una proposta specifi ca per la parte corrispondente al trattato Eura-tom.

In sintesi, si riportano gli obiettivi da rag-giungere:• una maggiore semplifi cazione attra-

verso un'architettura più semplice del programma;

• un unico insieme di regole, meno buro-crazia grazie e un modello di rimborso delle spese facile da usare;

• uno sportello unico per i partecipanti, meno documentazione richiesta per la preparazione delle proposte, meno controlli e verifi che, con l'obiettivo ge-nerale di ridurre di 100 giorni il tempo medio necessario per l'ottenimento di una sovvenzione;

• un approccio aperto ai nuovi parteci-panti, anche a coloro con idee poco convenzionali, per garantire che ricer-catori e innovatori eccellenti di tutta Europa e di altri paesi possano parte-cipare effettivamente;

• l'integrazione della ricerca e dell'in-novazione grazie a un'offerta di fi nan-ziamenti coerenti, senza soluzione di continuità, dall'idea alla commercializ-zazione;

• più sostegno all'innovazione e alle at-tività precom-merciali, per of-frire uno stimolo economico di-retto;

• un forte accen-to posto sulla creazione di o p p o r t u n i t à c o m m e r c i a l i a partire dalle nostre rispo-ste alle grandi preoccupazioni condivise dai

cittadini europei e di altri paesi, ossia le "sfi de della società";

• più possibilità per i nuovi partecipanti e per gli scienziati giovani e promettenti di proporre le loro idee e ottenere fi nan-ziamenti.

Come non condividere l’affermazione fi nale del documento, che si cita integralmente:

“I contribuenti europei hanno il diritto di sape-re in che modo i loro soldi vengono investiti.La ricerca e l'innovazione sono essenziali per il futuro delle persone ed è importante che le attività di ricerca e innovazione fi nan-ziate mediante Orizzonte 2020 siano mostra-te ai cittadini.…Orizzonte 2020 è concepito per durare fi no alla fi ne di questo decennio. Si tratta quindi di un autentico investimento per il futuro.”

ANGELO MORLANDO

INFORMARERegistrazione c/o il Tribunale di

S.Maria C.V. N° 678 del 03/04/2007

---------------------------------------------- Periodico edito dall’Associazione

Culturale e PoliticaCentro Studi Offi cina Volturno.

Responsabile editoriale:

Giancarlo Palmese* * *

Direttore responsabile: Angelo Morlando

* * *Responsabile amministrativo:Antonio Lavadera Lubrano

* * *Responsabile Area Legale:

Avv. Fabio Russo* * *

Grafi ca: D.Ciccarelli di Bizmaker Fotografo: Silvio Trocchia

* * *Responsabile distribuzione:

Fabio Paradisone* * *

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81030 Castel Volturno (CE)e-mail:

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Economia

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PAG. 3INFORMARE

Contratt i di sviluppo: un volano per gli investimenti

Presentazione del laboratorio L.A.D.

Intervista al dott. Fabio Rossi di Soluzioni Srl, società di consulenza societaria, finanziaria e fiscale

UN'OCCASIONE IMPORTANTE PER LE ATTIVITA' IMPRENDITORIALI DEL TERRITORIO

COSA SONO ?I Contratti di Sviluppo costituiscono uno strumento agevolativo fi nalizzato a favorire la realizzazione di investimenti di rilevante dimensione, con particolare riferimento alle aree del Mezzogiorno.

DA CHI SONO GESTITI?La gestione dello strumento è affi data all’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. – Invitalia che opera sulla base delle diret-tive impartite dal Ministero dello Sviluppo Economico.

QUALI INIZIATIVE SONO AGEVOLATE?Posso essere agevolate iniziative riguar-danti i settori: - industriale; - turistico; - commerciale;- della trasformazione e commercializzazio-ne dei prodotti agricoli.

Nell’ambito di ciascun programma di svilup-po possono essere realizzati più progetti di investimento a condizione che i singoli pro-getti risultino funzionalmente interdipenden-ti e strategicamente coerenti con un unico disegno di sviluppo produttivo, economico, occupazionale e territoriale.E’ possibile, inoltre, fi nanziare progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale a condizione che questi risultino funzionali al programma di sviluppo, nonché connessi e sussidiari ai progetti di investimento con-templati dal programma medesimo.

QUAL E’ L’IMPORTO FINANZIATO?

L’importo complessivo degli investimenti ammissibili oggetto del Contratto di Svilup-po non può essere inferiore a:

- 30 milioni di euro in caso di programmi di sviluppo industriale o di sviluppo commer-ciale;- 22,5 milioni di euro nel caso di programmi di sviluppo turistico;- 7,5 milioni di euro nel caso di programmi riguar-danti esclusivamente attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli. Se il programma ha ad oggetto più progetti di investimento, quello realizzato dal soggetto che promuove l’iniziativa deve prevedere costi am-missibili non inferiori a:

- 15 milioni di euro in caso di programmi di sviluppo industriale o di sviluppo commerciale;- 12 milioni di euro nel caso di programmi di sviluppo turistico;- 3 milioni di euro nel caso di programmi ri-guardanti esclusivamente attività di trasfor-mazione e commercializzazione di prodotti agricoli.

COSA SI FINANZIA?Le iniziative imprenditoriali ammissibili pos-sono essere fi nalizzate:- alla realizzazione di nuove unità produtti-

ve;- all’ampliamento di unità produttive esisten-ti;- alla diversifi cazione della produzione di un’unità produttiva in nuovi prodotti aggiun-tivi;- al cambiamento fondamentale del pro-cesso di produzione di un’unità produttiva esistente.

CHI SONO I SOGGETTI BENEFICIARI?Possono benefi ciare delle agevolazioni:- grandi, medie o piccole imprese, italiane o estere, che promuovono progetti di investi-mento nelle aree del Mezzogiorno;- possono accedere alle agevolazioni anche le grandi imprese che occupano meno di 750 dipendenti e/o il cui fatturato è inferiore a 200 milioni di euro.

QUALI SONO LE SPESE AMMISSIBILI E I COSTI AGEVOLABILI?

Per i progetti di investimento sono considerate ammissibili le spese riferite all’acquisto e/o alla costruzioni di immobilizza-zioni nella misura necessaria alle fi nalità del progetto oggetto

della richiesta di agevolazioni. Tali spese possono riguardare:

- suolo aziendale e sue sistemazioni: nei li-miti del 10% dell’investimento complessivo ammissibile del progetto;- opere murarie e assimilate: per i program-mi di sviluppo industriale le spese per opere murarie sono ammissibili nel limite del 40% dell’investimento complessivo ammissibile; per i programmi di sviluppo turistico e com-merciale tale limite è elevato al 70%;- infrastrutture specifi che aziendali;- macchinari, impianti ed attrezzature varie, nuovi di fabbrica;- programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’im-presa, brevetti, licenze, know-how e cono-

scenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi pro-duttivi;- per le sole PMI sono ammissibili anche le spese relative a consulenze connesse al progetto di investimento, nella misura mas-

sima del 4% dell’investimento complessivo ammissibile.

Relativamente alle attività di ri-cerca industriale e sviluppo spe-rimentale sono agevolabili i se-guenti costi, in misura congrua e pertinente all’attività svolta:

- spese per il personale, limita-tamente a ricercatori, tecnici ed altro personale ausiliario, adi-bito alle attività del progetto di ricerca e sviluppo;- costi per strumenti e attrezza-ture di nuova acquisizione, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo;- servizi di consulenza utilizzati

per le attività del progetto;- spese generali imputabili al progetto di ricerca e sviluppo, in misura non superiore al 30% dell’importo dei costi agevolabili re-lativi al personale;- costi dei materiali utilizzati per lo svolgi-mento del progetto di ricerca e sviluppo.

QUAL E’ LA FORMA E L’INTENSITA’ DELLE AGEVOLAZIONI?Le agevolazioni possono essere concesse nelle seguenti forme, anche in combinazio-ne tra loro:- contributo in conto impianti;- contributo alla spesa (per i progetti di ricer-ca e sviluppo);- fi nanziamento agevolato;- contributo in conto interessi.

DI ANGELO MORLANDO

Cavani mentre si allena sul campo da golf presso l'Holiday Inn

Grand Hotel 5 stelle - Casinò

Questo mese, presentiamo ai nostri lettori un'altra struttura di grande valenza speciali-stica e professionale : II Laboratorio Analitico Domizio "L.A.D." Dalla nascita, avvenuta negli anni '70, la po-litica attuata dal laboratorio è stata quella di eseguire le analisi richieste con i metodi più recenti e innovativi, indipendentemen-te dall'impegno tecnico e dalla esposizione economica. Naturalmente attraverso gli anni il modo di fare analisi è andato sempre più evolvendosi, oggi tutto è completamente di-verso, dalla strumentazione sempre più sofi -sticata, al personale sempre più tecnicamente preparato. Per questi motivi, agli inizi degli anni '80 il laboratorio LAD, diventato S.a.s., si è com-pletamente e defi nitivamente trasferito nella sede attuale in via Domiziana Km 32.400

Castelvolturno (CE), che dispone di più ampi spazi, distribuiti su due livelli, che consente al meglio l'ubicazione delle strumentazione dei vari settori. Il Laboratorio di Analisi Cliniche "L.A.D.”, con au-torizzazione della Regione Campa-nia e convenzio-nato col S.S.N., effettua esami di base e di tipo spe-cialistico nell'ambi-to delle sezioni di: Biochimica Clinica e Immunometria, Ema-tologia e Emocoaugulazione, AIIergologia e Microbiologia. Negli anni più recenti si è curato e sviluppato con particolare attenzione

il settore della Medicina del Lavoro, attrez-zandolo con i più moderni sistemi onde potere sempre più esaurientemente rispondere alle esigenze della moderna medicina. Nei pro-

grammi futuri, il Laboratorio intende ampliare la disponibilità logistica e strumentale, con particolare interesse all'introduzione di tecni-che di biologia molecolare.

La qualità e l'elevata specializzazione delle prestazioni sono garantite dalla professiona-lità dei Biologi Specialisti in Patologia Clinica e dei Tecnici di laboratorio. La dotazione di

s t r u m e n t a z i o n e tecnologicamente d'avanguardia e la completa informa-tizzazione dell'intero processo analitico consentono al Labo-ratorio di eseguire gli esami con tem-pestività e in totale sicurezza e controllo,

sia nelle fasi analitiche sia in quelle di refer-tazione. L'attuale sistema organizzativo coin-volge tutti i professionisti che operano nella struttura. Questo ha permesso al Laboratorio

di raggiungere la certifi cazione di conforrnità del sistema qualità in ISO 9002-94 prima e successivamente in ISO 9001-2000. Inoltre, il Laboratorio monitora la sua attività diagnosti-ca per mezzo dell'attivazione di specifi ci pro-grammi di controllo di qualità esterna (VEQ), per un ulteriore garanzia di qualità e di sicu-rezza delle prestazioni effettuate. Particolare attenzione è riservata all'attività di formazione continua del personale con partecipazione a corsi specifi ci relativi ad aggiornamento pro-fessionale e sicurezza.I Principi che animano i nostri sforzi sono quel-li che si evincono anche dalla carta dei servizi: • eguaglianza nell'assistenza ai pazienti• effi cacia ed effi cienza tecnica e organizzativa• informazione agli utenti e formazione del personale.

GIANCARLO PALMESE

Piccola impresa Da 30% a 50% ESL 70% ESL 45% ESL

Media impresa Da 20% a 40% ESL 60% ESL 35% ESL

Grande impresa Da 0% a 30% ESL 50% ESL 25% ESL

Le intensità massime delle agevolazioni concedibili sono determinate sulla base della dimensione

dell'impresa beneficiaria e delle aree in cui sono localizzati gli investimenti.

In Campania tali massimali sono:

Progetti di investimento Progetti di Ricerca e Sviluppo

Dimensione di impresa Settori diversi dalla trasformazione

e commercializzazione di prodotti agricoli.

Progetti di

ricerca industriale

Progetti per lo

sviluppo sperimentale

Page 4: Informare Aprile 2012

PAG. 4 INFORMAREAttualità

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Le guardie giurate volontarie (sulla base del RD 1604/31, della Legge 157/92, della Leg-ge 189/2004, ecc.) operano a seguito della nomina individuale a guardia giurata (ai sensi dell’art. 138 e seguenti del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza) che prevede un severo controllo dei requisiti morali per-sonali. Le guardie giurate (e non le “guardie ambientali” di cui alla LR Campania 10/2005) operano con agenti di polizia giudiziaria anche sulla tutela degli animali d’affezione (legge 189/2004) e sulla pesca nelle acque interne (RD 1604/31). Per quanto riguarda il controllo dell’attività venatoria, le guardie giurate ve-natorie agiscono solo come pubblici ufficiali nell’accertamento dei reati in materia di caccia.Per quanto riguarda la vigilanza ambientale, le guardie giurate venatorie effettuano vigilanza a tutela degli ambienti naturali ai fini della con-servazione per la fauna selvatica, come pub-blici ufficiali, redigendo, in caso di violazione, atti conformi alla legislazione vigente da inol-trare alla competenti autorità (ai sensi dell’art. 29, comma 13, della LR Campania 8/96). Le guardie venatorie, infine, hanno anche fun-zioni di salvaguardia delle produzioni agrico-le, ai sensi dell’art. 27, comma 6 della legge 157/92. Nel territorio campano sono particolarmente attive le Guardie Giurate Volontarie del WWF

che, proprio nel mese di marzo 2012, hanno effettuato una “usci-ta” di vigilanza ambientale nell’am-bito dell’operazione che va sotto il nome di “Maremma Liternina” che comprende i Comuni di Giugliano in Campania, Villa Literno e Castel Volturno. E’ giusto ricordare che tali attività sono assolutamente volontarie, quindi, svolte gratuita-mente.«Il territorio esaminato dalle nostre guardie – ha dichiarato Alessan-dro Gatto, Presidente del WWF Campania e Coordinatore delle Guardie Ambientali della Pro-vincia di Caserta – è stato quel-lo dell’area di “Taverna del Re”, nei pressi del famoso sito delle ecoballe. Ancora una volta siamo costretti a denunciare la presenza di notevoli microdiscariche anche in zone ad altissima valenza am-bientale».«Lo scenario è stato desolante – ha dichiarato Bruno Cajano, co-ordinatore delle guardie WWF per la provincia di Napoli - infatti ci siamo imbattuti in una discarica di rifiuti ingombranti e rifiuti speciali, proprio a ridosso dell’area deno-minata “Taverna del Re”. Tra i rifiuti sono stati trovati, tra gli altri, pezzi di plastica derivanti da lavorazioni di tubature ed altra plastica defini-bile come rifiuto speciale derivante da attività lavorativa».«Tutto era stato sversato – continua Domeni-co Mottola, vice Presidente del WWF agro aversano-Napoli nord e litorale domizio - nel più completo disprezzo della Natura e dell’Ambiente circostante, così ricco di biodi-

versità e su suoli così fertili e ricchi. Il pericolo maggiore adesso è che qualcuno potrebbe appiccare il fuoco a questi materiali che sono facilmente infiammabili, sprigionando nell’at-mosfera sostanze pericolose alla salute.” «La situazione dell’area è davvero preoccu-pante – conclude Stefano Franciosi, Presi-dente del WWF Lago Patria – nonostante le nostre continue denunce. Da anni, lo stato di inquinamento, i comportamenti incivili e crimi-nali non si arrestano, anzi, sembrano aumen-tare. Comunque continueremo a presidiare il territorio e a combattere questi fenomeni».

L’IMPEGNO DELLE GUARDIE GIURATE VOLONTARIE DEL WWF

Noi speravamo! Si, speravamo… ma gli vvenimenti non hanno dato ragione a questa nostra speranza. È sulla via di Emmaus non pensavamo ad altro. Lo avevamo visto, Lui che aveva donato la vista ai ciechi, i piedi agli storpi e addirittura la vita ai morti, e Lazzaro non era tanto lontano dai nostri ricordi, pendere da una croce, come il più infame dei malfattori. Fino all’ultimo avevamo sperato nel miracolo. Certo, non osavamo chiederlo. Come avremmo potuto? Lui fino all’estremo non aveva mosso dito contro coloro che lo trascinavano al macello. Perciò, pensammo che non voleva. Vi era stato, però, un attimo in cui i nostri cuori violentemente si arrestarono:

quando un capo del popolo, con un sottile sorriso di scherno, gli urlò: “Se sei Figlio di Dio, scendi dalla croce e noi ti crederemo”. A questa orrenda provocazione il cielo sembrò tremasse. A dire il vero, e non ci vergogniamo di affermarlo, in quel momento, col cuore in gola, eravamo tutti dalla parte del provocatore. Inconsciamente speravamo in qualcosa di straordinario. Non era, poi, il Figlio di Dio? Non l’aveva affermato Pietro, a Cesarea di Filippo, e Lui lo aveva confermato, aggiungendo a scanso di equivoci, che ciò che Pietro aveva detto era opera del Padre? Ora gli occhi di tutti erano fissi su quella croce, su quel corpo lacerato dei colpi

del flagellum. Lui, come se non avesse sentito, guardava verso l’alto, verso quel cielo che ai suoi occhi rimaneva chiuso. Poi quell’urlo violento e più niente. E quando la terra accolse nel suo seno, per dargli un po’ di tepore, quel corpo irrigidito dalla morte, anche le nostre speranza furono sepolte con Lui. Uno strano pellegrino, fattosi compagno del nostro cammino, ci faceva coraggio. Ci

diceva con vigore che le vie di Dio non sono le nostre vie. E solo in esse si legge che il mistero di un fiore che sboccia è nascosto nel dramma di un seme che muore. E di queste cose avevano già parlato i Profeti dell’Antico Patto. A nessuno di noi era sconosciuta la figura sconcertante di quel servo di Iahvè che, disprezzato dagli uomini, si sarebbe caricato delle nostre sofferenze e sarebbe stato trafitto per i nostri delitti. Ma, per mezzo suo, si sarebbe compiuta la volontà del Signore e Dio gli avrebbe fatto vedere la luce e gli avrebbe donato una vita duratura. I nostri occhi erano stati velati da molta incertezza e incredulità. Come tutti, c’eravamo aggrappati a quella falsa sicurezza che il Cristo di Dio non poteva morire. Eppure ai nostri orecchi sordi erano risuonate, e non una volta, quelle oscure parole: “Il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai pagani… l’uccideranno e il terzo giorno risusciterà”. Il viandante sconosciuto ci aiutava a tirar fuori dalla nostra memoria tutte queste cose. A Emmaus entrammo nella nostra piccola casa. Insistemmo perché anche lui

rimanesse. E, mentre si cenava, lo sconosciuto prese del pane e disse la benedizione. Poi lo spezzò e lo diede a noi. In quell’istante le scaglie caddero improvvisamente dai nostri occhi intorpiditi. Ma Egli scomparve. Al rapido sgomento si unì subito una grande gioia. Era il Signore! Ed era davvero risorto, come ci aveva promesso. Il Padre non aveva permesso che il

corpo del Figlio vedesse la corruzione. E ora, Lui, il Figlio, nel suo gesto abituale d’amore, spezzava di nuovo sé stesso per noi. Allora, esultanti, gli abbiamo gridato: “Nella tua Luce, Signore, abbiamo visto la luce”. L’augurio più bello per tutti è quello di incontrare il Cristo Risorto sul proprio cammino. Alleluia. padre antonio palazzo

Differenze tra le “Guardie Ambientali”e le “Guardie Giurate Volontarie del WWF”Senza nulla togliere a chi svolge volontaria-mente e gratuitamente il compito di guardia ambientale, ma riteniamo più che opportuno definirne le differenze rispetto alle guardie giurate volontarie.

GUARDIA AMBIENTALELe “guardie ambientali”, nominate ai sen-si della LR Campania 10/2005, NON sono guardie giurate, quindi le persone che svol-gono tale attività NON sono soggette al con-trollo periodico dei requisiti morali. La Legge Regionale della Campania è stata redatta prendendo ad esempio l’analoga Legge della Toscana e presenta alcune pecche, che ri-chiederebbero una revisione. Tra le cose da rivedere il sistema dei pro-grammi dell’attività e delle convenzioni, che rischia di limitare l’autonomia operativa di controllo e organizzativa di tale personale, nonché la procedura di nomina. A tal pro-posito è da evidenziare che queste figure volontarie, sono chiamate nella norma re-

gionale impropriamente “guardie”, in quanto tale denominazione (come la denominazione “vigilanza”) si riferisce solitamente a chi è no-minato guardia giurata ai sensi dell’art. 138 e seguenti del Testo Unico delle Leggi di Pub-blica Sicurezza. Le “guardie ambientali”, infine, hanno solo funzioni di controllo amministrativo e non possono in alcun caso operare con funzioni di polizia giudiziaria (che, per inciso, ai sensi dell’art. 57 comma 3 del Codice di Procedu-ra Penale, possono essere attribuite solo da “leggi o regolamenti” nazionali e non da nor-me regionali). Le guardie ambientali spesso nascono alle dipendenze degli enti locali, convertendo piccole associazioni locali comunali di prote-zione civile (che hanno tutta un’altra speci-fica vocazione da non sottovalutare in caso di calamità) e rischiano di essere utilizzate per sopperire, in modo gratuito o quasi, alle carenze di organico del proprio personale di controllo (polizia municipali - uffici tecnici, ecc...).

- A breve i ragazzi di Officina Volturno incontreranno Alessandro Gatto presso la sede dell’Associazione. Temi dell’incontro saranno lo stato ambientale del territorio di Castel Volturno e il coinvolgimento dell’associazione nelle attività di supporto al WWF. - L’associazione Officina Volturno ha messo a disposizione la propria sede a supporto delle guardie giurate volontarie del WWF. - Appello: si chiede di supportare volontariamente e gratuitamente le attività delle guardie giurate volontarie del WWF con un auto tipo JEEP durante le missioni nel territorio di Castel Volturno e Villa Literno.

Lo riconobbero dallo spezzare il pane...

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PAG. 6 INFORMAREServizi SpecialiServizi Speciali PAG. 5INFORMARE

CASTEL VOLTURNO – Lo scorso 2 Marzo, presso la Clinica Pineta Grande di Castel Volturno, ha avuto luogo la consegna delle pergamene di laurea del corso di scienze in-fermieristiche organizzato dal presidio ospe-daliero domiziano e dall’Università di Roma Tor Vergata. All’evento erano presenti il Dott. Vincenzo Schiavone, presidente della clinica, la Proff.ssa Rosaria Alvaro, la Dr.ssa Patrizia Nappini, il Prof.Orazio Schillaci e il responsabile di coordina-mento Diego Baratto. Nes-suno credeva possibile che in un territorio diffi cile come quello di Castel Volturno po-tesse nascere la sede di uno dei corsi di laurea più richie-sti in Italia. Gli stessi docenti dell’università romana erano scettici riguardo le possibili-tà di riuscita del progetto. Ad oltre 4 anni dall’inizio del primo anno accademi-co sono 14 i laureati su 40

Laurea in scienze infermieristiche alla Pineta GrandeIl Dott . Schiavone, titolare della clinica, ai neo infermieri: “Amate gli ammalati!”

aspiranti infermieri ammessi al concorso bandito dall’universi-tà Tor Vergata. Due laureati (i primi del corso), ovvero un ragazzo di Mugnano di Napoli e un suo collega di Maddaloni, sono stati premiati

dal Dott. Vincenzo Schiavone con la pro-messa di essere assunti presso la clinica, nonostante i tempi di crisi che affl iggono il Sud Italia.Lo stesso Schiavone ha dichiarato «Assi-stere gli ammalati non è solo un lavoro, ma una missione da perseguire con attenzione e professionalità, amando gli ammalati». Le prospettive lavorative per gli altri laure-ati non sono affatto sfavorevoli, anzi trove-ranno senza problemi un occupazione. Molte sono le strutture ospedaliere alla ricerca di tali fi gure professionali. «La ri-chiesta di infermieri è in continua cresci-ta e nel giro di sei mesi tutti i neolaureati troveranno lavoro» afferma il coordinatore

del corso Diego Baratto. La collaborazione tra la Clinica Pineta Grande e l’Università di Tor Vergata continua e per il prossimo anno accademico si prevede la presenza di altri 40 posti, mentre per gli oltre 100 studenti pros-simi alla laurea continuano gli studi svolgen-do attività di tirocinio all’interno del presidio ospedaliero di Pineta Grande con la supervi-sione di professionisti e docenti.

VINCENZO LO CASCIO

Intervista rilasciata per Informare dalla Prof. Jolanda Capriglione. “Muse e Musei”, racconto di storia, arte e fede in Terra Laboris, è il tito-lo della rassegna internazionale di musica classica, corale e polifonica, organizzata dalla Provincia di Ca-serta con il contributo della Regione Campania e dell’Unione Europea. La direzione artistica è stata affi data alla Prof. Jolanda Capriglione, docente di “Estetica del Paesaggio” e “Culture Materiali del Mediterraneo” alla Facoltà di Architettura “Luigi Vanvitelli” della Seconda Università di Napoli, e Presidente del Club UNESCO di Ca-serta. La manifestazione, dal 7 gennaio al 21 aprile 2012, coinvolge straordinari musicisti, direttori d’orchestra, artisti, attori e intellettuali di calibro internazionale che si esibiscono in concerti, readings e convegni nelle chiese e nei Musei Diocesani della provincia di Ca-serta. «Attraverso il più potente dei mezzi di comunicazione, la musica – ha detto la Prof. Capriglione - Muse e Musei continua nel percorso di conoscenza e valorizzazione dell’enorme giacimento culturale custodito dai Musei Diocesani, ricchi di autentici gioielli da Aversa a Caiazzo, da Caserta a Sessa Au-runca, da Teano a Capua. Accanto ai percorsi musicali prenderanno vita laboratori di restau-ro e il restauro di opere d’arte, insieme con convegni internazionali di studio sull’Estetica del Sacro come strumento di valorizzazione del territorio». L’iniziativa, infatti, oltre all’in-discusso merito di promuovere l’eccezionale patrimonio storico e architettonico provinciale, consentirà il restauro di 6 opere d’arte custo-dite nei Musei Diocesani di Terra di Lavoro. Impossibile citare tutti gli eccezionali artisti internazionali e italiani coinvolti, fra cui, l’a-stro mondiale del violino Julian Rachlin, Sir

James Galway, Catherine Spaak, Monica Guerritore e i musicisti della Philarmoni-sches Streichquintett Berlin. Particolar-mente interessanti, per il coinvolgimento degli studenti delle scuole della provincia di Caser-ta e della Facoltà di Architettura SUN, sono stati gli incontri con il Prof. Vittorio Sgarbi, per una lectio magistralis sulla tutela e valoriz-zazione dei beni culturali in Italia, e il Maestro Amedeo Minghi, sul tema della bellezza e del fascino nella musica e nell’arte. La ker-messe, nella logica di promuovere l’immenso patrimonio culturale del territorio, si lega ad un altro signifi cativo progetto realizzato dalla Prof. Capriglione dal titolo “Rete di donne intorno ai musei” che prevede il coinvolgi-mento di trenta donne che, a titolo gratuito, sono impegnate nella gestione e promozione di altrettanti capolavori architettonici. “L’inizia-tiva ha proprio come obiettivo la creazione di un network intorno ai musei della provincia di Caserta, che consenta di aprire le porte di queste straordinarie risorse del territorio, per far conoscere al maggior numero possibile la ricchezza e l’eccezionalità del patrimonio mu-seale di Terra di Lavoro”.ALESSANDRO CIAMBRONE Presidente Associazione Albergatori e Risto-ratori del Litorale Domitio. Vice Presidente Club UNESCO Caserta. [email protected]

Muse e Musei, rassegna internazionale di musica classica, corale e polifonica

Foto di gruppo dei laureati con il corpo docenti

rivedere grafi camen-te questa foto, la risoluzione è bas-sa

Prof. Capriglione con Amedeo Minghi

Giancarlo Palmese e Vincenzo Lo Cascio insieme al dott. Vincenzo Schiavone

Il tavolo della presidenza

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Servizi SpecialiPAG. 6 INFORMARE

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Via della Meccanica 23/25 - 36100 Vicenza (VI)Tel +39 0444 963453 http://www.nuoveenergie.com

La So.Ge.Ri esiste da oltre trent’anni. Uno spazio di vaste dimensioni dislocato in Ca-stel Volturno in località Mazzafarro. Uno scempio ecologico indescrivibile. Milioni di metri cubi di rifi uti tossici provenienti da ogni angolo d’Italia, specialmente dalle verdeg-gianti pianure del Nord Est. Il problema è ben noto alle istituzioni provinciali, regionali e nazionali. Numerose riunioni, unità di crisi e passaggi politici hanno scandito la storia di questo “inferno” in terra, senza mai approda-re ad una soluzione. Ed intanto la gente si ammala e muore. Il percolato ha raggiunto le falde acquifi re dei terreni circostanti il sito, compromettendo, in maniera defi nitiva, il ciclo biologico. Questa realtà e senza dubbio conosciuta da chi di dovere sin dagli anni '70. Uno studio dettagliato che ricostruisce tutti i fatti è di-sponibile dal 2000. Gli Enti preposti hanno a disposizione migliaia di dati dal 2008. E se ciò non bastasse, chiunque negli ultimi 30 anni è passato per Castel Volturno ha avuto l’olfatto per annusare i miasmi diffusi nell’aria in quelle zone e gli occhi per guardare il disastro am-bientale. Ma non è tutto. Da dieci anni Offi cina Voltur-no, attraverso Informare, inviando denunce alle istituzioni, organizzan-do convegni, incontri studio e altre iniziative mirate, si è fatta portatrice del grido di allarme e di aiuto di tutti i cittadini locali. Abbiamo letteral-mente “martellato” gli Enti preposti affi nché si attivassero. Da ultimo, l’appello inviato da Tommaso Mor-lando direttamente al Presidente della Camera Fini, che con grande solerzia e senso di responsabilità ci ha dato opportuno riscontro, giran-do per competenza la notizia alle Commissioni Parlamentari prepo-ste nonché alla Regione Campania. Successivamente proprio l’Area di Coordinamento Ecologia preposta, in data 30.12.2011, ci ha inviato una nota di risposta per quanto di sua competenza, provvedendo al contempo ad interpellare le altre istituzioni interessate affi nché provvedessero ad attivar-si. E l’impegno profuso dalla nostra associazione a difesa del territorio ha spinto le telecamere di Rai Uno, della nota trasmissione UNO MATTI-

NA - STORIE VERE, a giungere qui a Castel Volturno e a volerci incontrare per accendere ancora una volta i rifl ettori su questa silenzio-sa epidemia. Il servizio è andato in onda lo scorso 16 Marzo, e può essere visionato al link presente su INFORMAREONLINE.COM.

La presenza della RAI presso la sede di Offi -cina Volturno, è stata l'occassione per invitare anche il dott. Federico Iannicelli (foto), se-gretario regionale dell'Ordine dei medici della Campania, il quale ha fornito il suo contributo

professionale al problema delle strette correlazioni tra problemi ambientali e salute dei cittadini, evi-denziando l'urgenza di predisporre un registro dei tumori anche nella Provincia di Caserta. Tutto questo, unitamente all’inter-vento posto in essere nelle scorse settimane dalla Guardia di Finan-

za, che ha (nuovamente) sequestrato la So.Ge.Ri., ci rende senza dubbio colmi di soddisfazione e fi duciosi per il futuro, ma allo stesso tempo lo stupore generale sollevatosi nel prendere atto del profondo stato di degrado in cui versava la discarica, ci lasci basiti. Difatti, è strano come in mo-menti storici particolari, con-trassegnati da campagne elet-torali, commissioni di accesso o altri eventi, qualcuno sembra scoprire, o ricordarsi, che, a Castel Volturno, l’Ecomafi a Ambientale ha partorito uno dei disastri più macroscopici d’Italia. Questo è il nostro paese, questa è la nostra classe politica, pigra, autoreferenziale, im-preparata e colpevole. Grande abilità nel creare sensazionalismo quando occorre, con proclami e promesse di bonifi ca. Poi però le pastoie burocratiche e gli interessi politici e fi nanziari prendono il sopravvento, facendo passare la salute delle persone in secondo piano, facendo calare il buio nuovamente per altri anni, fi no a che qualcos’altro rimetterà in moto l’ipocrita circuito del sensazionalismo, e sentiremo ancora “scoperta mega discarica a Castel Volturno….” Noi non accettiamo questo modo di affrontare il problema in maniera occasionale e privo di

reale programmazione. I servizi televisivi e le operazioni condotte dalle forze dell’ordi-ne non hanno senso se ad esse non se-guono azioni conseguenti. Noi vogliamo che la discarica So.Ge.Ri. sia defi nitivamente bonifi cata. Vogliamo che i rifi uti speciali siano portati via, condotti in discariche idonee. Vogliamo che sia con-dotta una rete di monitoraggio ambientale dell’intero sito e delle zone circostanti, vo-gliamo che sia attuata dalle istituzioni pre-poste una campagna di verifi ca dello stato di salute di tutti i cittadini di Castel Voltur-

no e dell’Agro Aversano. Vogliamo l’istituzione di un sistema di guardie ambientali e di un registro tumori. Basta chiacchiere! Perché quando le luci dei rifl ettori televisivi si spegneranno e i sigilli della polizia giudiziaria avranno im-pedito l’accesso al sito, continuerà a rimanere lì, nello stesso posto, l’Inferno creato dall’uomo, fi no a che l’uomo stesso non provvederà a rimuoverlo. FABIO RUSSO - FOTO A CURA DI CARMINE COLURCIO E SILVIO TROCCHIA

Le telecamere di Rai Uno riaccendono i rifl ettori. La Guardia di Finanza sequestra il sito.

Ma ora servono urgenti interventi di bonifi ca!

SoGeRi: Benvenuti all'Inferno!

Le vasche che dovrebbero contenere acqua piovana, colme di percolato....

...che tracima fuori invadendo i campi circostanti

Una veduta panoramica del sito. Sul lato destro si pos-sono notare migliaia di frigoriferi accatastati...che con il passare degli anni aumentano sempre più...

Un mezzo della Eco4 abbandonato all'interno della discarica...mezzi costati migliaia di euro ed ora resi inutilizzabili

Dott.Federico Ianicelli segretario regionale Ordine dei medici della Campania

L'incontro con il Prefetto CrudoNei giorni scorsi il commissario prefettizio del comune di Castel Volturno, dott. Walter Cru-do, ha convocato presso i suoi uffi ci Tomma-so Morlando, in quanto ex assessore alle politiche ambientali, per aver alcune deluci-dazioni sulla questione So.Ge.Ri. Il Prefetto si è dimostrato sconcertato riguardo i mecca-nismi che in passato hanno reso protagonista Castel Volturno sulla questione rifi uti in Cam-pania, tanto da rendere necessaria un'attenta ricerca cronologica di come gli eventi si siano susseguiti nel corso del tempo e sui reali fautori di tali disastri ambientali. Tutto ciò per garantire giustizia ai cittadini e di procedere con la bonifi ca del territorio al fi ne di rendere la terra sicura riducendo il rischio di malat-tie tumorali. Data la carenza di esperti del settore e considerato il dissesto fi nanziario, non è possibile poter nominare professionisti esterni, pertanto la situazione resta in fase di stallo facendo andare a rilento la questione e il problema della bonifi ca del territorio. Offi ci-na Volturno ha dato la sua completa disponi-bilità mettendo a disposizione i propri esperti tecnici ed offrendo totale collaborazione in

forma com-p l e t a m e n t e gratuita e cer-cando di dare un contributo per il risana-mento del ter-ritorio. Come sappia-mo il dissesto fi nanziario non aiuta le cose, ma comunque il dottor Crudo si è mostrato particolarmente positivo riguardo il futuro della vicenda che fi nora non è stata mai se-riamente attenzionata e nemmeno fi nanziata. L’incontro è stato propositivo, il Prefetto ha promesso che nel prossimo mese farà visita all’associazione ed in particolare per avere un incontro con i giovani che ne fanno parte. Con la collaborazione di istituzioni, associa-zioni e cittadini, il risanamento è possibile. Cogliamo l'occasione per fare i nostri più sentiti auguri per la nomina del dott. Wal-ter Crudo a prefetto di Teramo.

VINCENZO LO CASCIO

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Servizi speciali

In occasione del suo spettacolo: “C’era una volta… Un jeans e una maglietta”, andato in scena il 10 Marzo al cineteatro Bristol di Ca-stel Volturno, noi ragazzi di Informare, insie-me a Paola Esposito e Daniela Cenciotti, abbiamo incontrato Nino D’Angelo.

Come racconterebbe il suo percorso arti-stico, da ragazzo che canta ai matrimoni a uomo che dirige il teatro Trianon?«Come lo racconto nel mio spettacolo, che rappresenta la storia della mia vita, per le persone come me, i “nati per perdere”, risulta essere una sfi da più diffi cile, che sono riuscito a vincere grazie al talento, la passione ma, soprattutto, grazie alla fortuna».

Qual è il suo rapporto con le case disco-grafi che?«C’è da dire che, oramai, i cantanti si auto producono, in quanto, con l’avvento dei vari programmi internet con i quali scaricare mu-sica, il disco ha perso il valore che aveva un tempo. Quando ho iniziato a cantare io erano altri tempi. Pensate che sono nato da una colletta familiare, andavo in giro a vendere il mio disco spacciandomi per mio fratello. Sono riuscito a vendere venticinquemila qua-rantacinque giri: le case discografi che non mi volevano come cantante ma come rappre-sentante (ride ndr)».

Qual è la sua immagine di Castel Volturno oggi?«Da fuori, non la conosco bene. Villaggio Coppola sì, c’ ho fatto due o tre fi lm. Ovvia-mente, esce fuori l’immagine di un paese non pulito, anche a causa delle stragi avvenute su questo territorio. E’ vero, queste cose succe-dono un po’ dappertutto, ma questa, in parti-colar modo, la vedo una zona indifesa, dove la presenza dello Stato è quasi nulla. In più, ci si mette la necessità nata dalla mancanza di lavoro e di educazione che porta i giovani a prendere le strade dell’illegalità».

La sua carriera artistica ha condizionato, in qualche modo, il rapporto con i suoi fi gli?«No, assolutamente, anzi… Diciamo che un artista non può mai essere un buon padre,

non a livello affettivo, precisiamo, ma per quanto riguarda l’essere presente nella vita dei propri fi gli. Io ho un bel rapporto con i miei fi gli, anche se, quando mi sono reso conto che sono diventati grandi, ho capito di aver perso la maggior parte delle varie fasi della loro vita. Fortunatamente ho avuto il supporto di mia moglie che è stata in grado di crescere i nostri fi gli anche in mia assenza».

La cultura serve?«Con la cultura si mangia. Pensate che ho preso in gestione un teatro con lo scopo di portare un po’ di cultura anche alla gente del popolo. Noi viviamo in un’epoca particolare,

La cultura serve... Intervista a Nino D’angelo

Venerdì, 30.03.2012 presso l’Oasi dei Va-riconi, a Castel Volturno (CE), Le “giornate ecologiche”, dal titolo simbolico “Ridiamo spazio alla natura, liberiamola dai rifi uti!”. Tali giornate ecologiche sono state promosse dal Consigliere del Presidente regionale per l’A-gricoltura, avvalendosi del supporto operativo

del Settore Tecnico-Amministrativo Provincia-le delle Foreste (STAPF) di Caserta, Le “Giornate ecologiche” prevedono la pulizia

di un ampio tratto di spiaggia interclusa nell’O-asi dei Variconi e la risistemazione di alcune strutture in legno ivi presenti, destinate princi-palmente all’osservazione dell’avifauna stan-ziale e migrante e vedranno il coinvolgimento attivo di diversi Istituti Scolastici dell’area Do-mizia, oltreché di Associazioni ambientaliste e

di volontariato attive in ambito provinciale. L’evento si è svolto in collabo-razione con il Corpo Foresta-le dello Stato, la Provincia di Caserta, il Comune di Castel Volturno, l’Ente Riserve Na-turali Regionali Foce del Vol-turno – Costa di Licola e Lago di Falciano, l’Associazione LIBERA Caserta, WWF e Offi cina Volturno ed altre im-portanti Associazioni di volon-tariato presenti sul territorio Nella giornata successiva, Sabato 31 Marzo, ha avuto

luogo, a conclusione delle operazioni di puli-zia, un seminario di approfondimento sull’im-portanza di un’area, quale quella dei Variconi

dalle straordinarie caratteristiche fl oristiche e faunistiche, ma purtroppo a rischio di degra-do e depauperamento di biodiversità a causa della pressione antropica e di comportamenti illegali, quali lo sversamento incontrollato dei rifi uti, urbani e non.Presenti i ragazzi di offi cina Volturno (foto) che hanno attivamente partecipato alla gior-nata ecologica raccogliendo e differenziando i rifi uti portati dal fi ume Volturno dai tanti incivili che abitano a “monte”, La manifestazione è stata importante sotto l’aspetto simbolico e cordialissimo è stato l’incontro con i rappre-sentanti dello STAPF, Siamo convinti che tutto ciò che si fa in favore dell’ambiente è positivo ed in modo particolare quando non c’è spreco di danaro pubblico, Dobbiamo segnalare che ancora una volta non era presente la società civile ed i giovani del territorio … Molte delle associazioni annunciate non erano presenti nemmeno con i loro rappresentanti legali, Certamente saranno presenti domani, alla conferenza che si terrà sulle terre di Don Dia-na, dove certamente “sapranno” rappresenta-re ragioni e progetti del nostro territorio, CENTRO STUDI OFFICINA VOLTURNO

Ridiamo spazio alla naturaLe giornate ecologiche presso l’Oasi dei Variconi

Dal mese di Marzo, presso la sede di Offi -

cina Volturno, sono iniziati i corsi di dizione italiana, a cura di Daniela Cenciotti e Paola Esposito. I corsi hanno luogo ogni lunedì e venerdì, dalle ore 18:00. Il corso è comples-so e prevede varie esercitazioni: il riscaldamento dei muscoli facciali, con gli appositi esercizi, tra i quali gli scioglilingua. Studio della parte teorica e lettura di testi classici. Le due insegnanti sono altamente specializzate nell’impartire questo tipo di lezioni, in quanto da anni inserite nelle attività teatrali, per cui hanno un importante esperienza in un con-testo dove la dizione risulta di fondamentale importanza. I ragazzi, attualmente, utilizzano un linguaggio molto contorto e veloce a cau-

sa del quale hanno diffi coltà a interagire al di fuori del loro contesto sociale. Il corso modi-fi ca e perfeziona il modo in cui i partecipanti si esprimono, mettendo in atto una sorta di “pulizia” del linguaggio. A parte l’indubbia uti-lità nel quotidiano e nei rapporti intersociali, l’esigenza di iniziare questo tipo di istruzione

è nata con l’idea di creare una web-radio, quindi con la neces-sità di possedere una proprietà di linguaggio consona al pro-getto. Informiamo i lettori che la nostra web-radio, chiamata “KE-HIT”, oltre ad offrire un radio giornale con la collabora-zione della redazione di Infor-mare, avrà altri programmi di interesse sociale, focalizzando l’attenzione sul nostro territorio. FABIO PARADISONE

del Settore Tecnico-Amministrativo Provincia- luogo, a conclusione delle operazioni di puli-

dove i potenti non vogliono che i piccoli pos-seggano il sapere, con lo scopo di rendere più semplice la “manipolazione”. Se conti-nuiamo così,trascurando il compito di ridare il valore che meriterebbe l’onestà, le brave persone continueranno ad essere vittime dei disonesti e cominceremo a vivere in una so-cietà malata».

Una parola sul Napoli di De Laurentiis, visto che lei è un grandissimo tifoso del

Napoli.«Il Napoli di De Laurentiis è una grandissima squadra che ha bisogno sempre di crescere e che ci sta dando grandi soddisfazioni. Que-sta squadra ha le potenzialità per arrivare lontano, in quanto, sono umili e posseggono 4-5 calciatori che sono di grandissimo livello. FORZA NAPOLI.L’intervista conclude con i saluti di Nino D’An-gelo alla radio nascente “KE-HIT”».

VINCENZO ESPOSITO

Daniela Cenciotti e Paola Esposito realizzano la WEB RADIO del Litorale Domitio

Una web radio del Litorale Domizio per un estate tutti INFORMATI

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INFORMAREPAG. 8 Cultura e Società

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Con il nuovo anno scolastico, la Scuola Primaria del 2° Circolo ha aggiornato il proprio Piano dell’Offerta Formativa, grazie alle signifi cative esperienze compiute con la prima annualità del Progetto Pilota “Verso una scuola amica dei bambini e dei ragazzi”, proposto dal Miur, in collaborazione con l’Unicef. Questo Progetto, che ha messo in moto la verifi ca capillare dell’effi cacia dei percorsi educativi della scuola e, di conseguenza, la rivisitazione della “fi losofi a educativa” del Circolo, è stato stimolo per una maggiore apertura e collaborazione con il mondo dell’extra scuola. Cogliere la specifi cità della nostra realtà territoriale ed avviare alla conoscenza delle problematiche legate alla legalità e all’ambiente, erano già presenti nelle fi nalità della scuola di Pinetamare ma hanno acquistato quest’anno un respiro più ampio; l’intento è di avvicinare gli alunni ad una consapevolezza più diretta e coinvolgente attraverso una serie di percorsi educativi interdisciplinari, trasversali, che si arricchiscono della testimonianza diretta di coloro che vivono legalità ed ambiente come pane quotidiano. L’Educazione alla Legalità e l’Educazione Ambientale si avvalgono quest’anno di contributi e testimonianze incisive e molto mirate: dal progetto “Finzy il Grifone” in collaborazione con la Guardia di Finanza a “Fisco e scuola” con un protocollo d’intesa con l’Agenzia delle Entrate, da “A scuola di petcare”, in collaborazione con la Casa Editrice Giunti e l’Azienda Purina a “Hortus in fabula”, patrocinato dal Ministero delle politiche agricole e Valfrutta, dai progetti proposti da Legambiente alla collaborazione con la Guardia Forestale per visite presso la loro stazione e loro interventi didattici presso la scuola, da progetti specifi ci sul riciclaggio alla collaborazione con Senesi per la conoscenza

e l’addestramento ad effettuare la raccolta differenziata dei rifi uti… E ancora altro si sta realizzando presso il 2° Circolo, progetti interculturali, incontri con medici e specialisti per la prevenzione, e ancora e ancora. Un visione d’insieme della vasta e approfondita messa in opera del Circolo si potrà ottenere consultando il sito www.scuolacastelvolturno.

it, sul quale a maggio sarà pubblicato il rinnovato Piano

dell’Offerta Formativa. Ecco che, il 21 Marzo, i bambini della Scuola Primaria di Pinetamare hanno dedicato l’intera mattinata scolastica all’incontro con alcuni rappresentanti delle Istituzioni che collaborano con la scuola nello sviluppo delle tematiche Legalità ed Ambiente. Il Comandante della Guardia di Finanza di Mondragone, cap. Biondi ha affrontato con pazienza e chiarezza esplicativa le decine di domande che gli alunni gli hanno posto sui temi della legalità, coadiuvato dal Comandante della Stazione dei Carabinieri

di Mondragone, cap. Iacobone. Il dott. Olindo Sementini, della Senesi, ha approfondito il tema dell’inquinamento e della raccolta differenziata, aggiungendo ulteriori spunti ai temi che sta già trattando nelle classi della nostra scuola. Sono intervenuti rappresentanti del Commissariato di P.S. di Castel Volturno, il Comandante della Stazione dei Carabinieri di

Pinetamare m a r . Passero, il sig. Giulio Cordua, in rappresentanza dell’Associazione Commercianti di Pinetamare e Tommaso Morlando di Offi cina Volturno che ha ribadito la necessità di continuare sul nostro territorio l’educazione dei giovani al rispetto delle regole e delle leggi e al rifi uto di atteggiamenti camorristici o di semplice indifferenza alla realtà che ci circonda. La manifestazione ha visto sfi lare quindici bambini delle Scuola Primaria che recavano lettere giganti,

Celebrazione della “Giornata della Legalità e dell’Ambiente” al 2° Circolo Didattico di Castel VolturnoLo Stato siamo noi

“Fisco e scuola”

it, sul quale a maggio sarà pubblicato il rinnovato Piano

dell’Offerta Formativa. Ecco che, il 21 Marzo,

ricoperte da immagini di gente comune e dalle loro stesse fotografi e. Una volta seduti davanti agli ospiti, la scritta si è ricomposta in una frase, breve ma profondamente signifi cativa: LO STATO SIAMO NOI. GRAZIA FONTI

Stage di recitazione con la Titania Teatro

Anche quest’anno la Titania Teatro organizza uno stage fi nalizzato alla messa in scena di uno dei testi fondamentali di Oscar Wilde. Durante tut-ta la preparazione dello spettacolo verranno impartite lezioni di dizione e di recitazione e la messa in scena sarà alla fi ne di Giugno nell’incantevole location dell’Hippokampos Resort.

Page 9: Informare Aprile 2012

PAG. 9INFORMARE Cultura e Società

Londra è un brutt o ricordo

CASTEL VOLTURNO. Si è tenuta dal 15 al 17 mar-zo la manifestazione “Culture Materiali del Mediterraneo a Castel Volturno” organizzata dal Club UNESCO di Caserta in partnership con la Seconda Università di Napoli, l’Osser-vatorio Europeo sul Paesaggio, il Club UNESCO di Tunisi, la Federazione Araba dei Club UNESCO, l’Ente Riserva Foce Volturno-Costa di Licola-Lago Falciano, l’Associazione Al-bergatori e Ristoratori Litorale Domitio, l’Associazione Rivie-ra Domitia, il Consorzio delle Pro Loco del Litorale Domitio, l’Associazione Le Sentinelle e come sponsors l’Hyppo Kampos Resort, il Denaro e “gemellidapol-so” di Cristiano Barbarulo (www.gemell idapolso.it). Il 15 marzo, nella sede del Comune di Ca-stel Volturno, alla presenza del Commissario Prefettizio Dott. Valter Crudo è stato conferito il titolo di socio onorario dell’Associazione Riviera Domitia alla Prof. Jolanda Capriglione, docente della Seconda Università di Napoli e Presidente del Club UNESCO di Caserta. La Prof. Ca-priglione il 16 marzo ha incontrato l’Associa-zione Albergatori e Ristoratori del Litorale Domitio e il 17 marzo, all’Hyppo Kampos, il Prof. Paolo Bidello, Assessore della Pro-vincia di Caserta per il Ciclo Integrato delle Acque, alla Protezione e alla Valorizzazione della fascia costiera e alle Acque Superfi ciali e Sotterranee, e il Dott. Alfonso Ruffo, diret-tore de “Il Denaro”. Nel corso della manife-

stazione sono stati presentati: i progetti del corso “Culture Materiali del Mediterraneo”, Design per la Moda, della Facoltà di Archi-tettura Luigi Vanvitelli; la mostra dei disegni del viaggio di studio a Tunisi,16-19 dicem-

bre 2011, dal titolo “Giornate dell’Amicizia italo-tunisina: i giovani del mediterraneo per le tradizioni materiali e im-materiali”; e, infi ne, i disegni per una collezione di gemelli ispirata alle “Culture Mate-riali del Mediterraneo” per “gemellidapolso” di Cristiano

Barbarulo (www.gemellidapolso.it) con gli studenti di Design Industriale (Facoltà di Ar-chitettura SUN) e gli artisti Cristina Senato-re, Giuseppe Coppola e Felix Policastro. Alla manifestazione hanno anche partecipato te-levisioni regionali, giornalisti, addetti ai lavori nel campo della moda, rappresentati delle associazioni e cittadini del territorio. L’im-prenditore Cristiano Barbarulo (gioiellieri sto-rici napoletani dal 1894), per la qualità delle proposte presentate, ha deciso di realizzare la collezione di gemelli dal titolo “Culture Materiali del Mediterraneo” con il nome degli studenti, autori dei dieci disegni seleziona-ti: Federica Guardascione, James Mesfun,

Albachiara Guindani, Giuliano Teodonno, Alessandra Maglioli, Sabrina Galdiero, Ilaria Egido, Flora Esposito, Francesca Cimmaru-ta e Rosaria Parisi. Nel corso della manife-stazione la Prof. Capriglione, alla presenza

dell’Assessore Prof. Bidello, ha invitato gli studenti a re-alizzare dei disegni interpre-tativi sui corsi d’acqua legati alle architetture, alla storia e alla cultura della Provincia di Caserta, che diventeranno oggetto di una nuova mo-stra. L’iniziativa si inserisce nei programmi di recupero

paesaggistico di Terra di Lavoro e del Litorale Domitio avviati con la summer school organiz-zata dal Club UNESCO di Caserta, sotto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo, che ha visto archi-tetti, storici, geologi, arche-

ologi e dottori in scienze ambientali italiani e stranieri, progettare il “sistema turistico dei paesaggi delle acque” attualmente al vaglio di organizzazioni internazionali che lavorano per la tutela e valorizzazione del patrimonio naturale, culturale e intangibile, fra cui, in pri-mis, l’UNESCO.ARCH. ALESSANDRO CIAMBRONE. PRESIDENTE ASSOCIAZIONE ALBERGATORI E RISTORATORI DEL LITORALE DOMITIO. VICE PRESIDENTE CLUB UNE-SCO CASERTA. [email protected]

Culture Materiali del Mediterraneo

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Terzo posto da acciuffare e trofeo da conquistare

Utilizzando gli ingredienti che trovi in qualsiasi cucina puoi realizzare degli oggetti utili come ciotole e cestini, delle decorazioni, dei soprammobili e persino dei gioielli. La lavorazione è semplicissima a puoi anche farti aiutare dai tuoi bambini. Le istruzioni di questa guida ti aiuteranno a creare un cestino intrecciato talmente grazioso che ti verrà voglia di “mangiarlo”.Per cominciare prepara un panetto di pasta al sale nel seguente modo: versa la farina e il sale in una terrina, aggiungi l’olio e l’acqua e mescola energicamente. Impasta bene gli ingredienti ed aggiungi acqua se è necessario. Trasferisci la pasta sul piano di lavoro infarinato e continua a lavorarla per dieci minuti, fi no ad ottenere una palla liscia ed omogenea. Conservala in un sacchetto di plastica per evitare che si secchi e usa di volta in volta solo la quantità necessaria per le varie fasi di lavorazione. Ora ricava dalla pasta due rotoli sottili di lunghi venticinque centimetri in più della tortiera che ti servirà come base per il cestino e disponili a “x”, quindi, procedendo dal centro intrecciali con delicatezza, prima da una parte e poi dall’altra. Metti la tortiera a bordo alto capovolta al centro della teglia inumidita con acqua e ricoprila con un foglio d’alluminio. Disponi il tortiglione di pasta al sale intorno al suo bordo, taglia diagonalmente le due estremità e sovrapponile inumidendole e schiacciandole leggermente. Spiana il resto della pasta in una sfoglia alta 5 millimetri; taglia diverse strisce larghe un centimetro e mezzo ed abbastanza lunghe da coprire la

tortiera da una parte all’altra, disponile sulla cupola della tortiera formando un graticcio; rifi la le estremità di ogni striscia, inumidiscile e fi ssale al tortiglione, comprimendole leggermente e punzecchiandole con la forchetta. Appoggia il fondo dell’altra teglia sul graticcio e pressalo con forza, questo renderà perfettamente piatto il fondo del cestino assicurandogli la stabilità. Inforna il cestino a 145 gradi e lascialo cuocere per sei ore. Controlla la cottura picchiando delicatamente con le nocche sul cestino: se ottieni un suono sordo prolunga la cottura di altri trenta minuti, se invece suonerà a vuoto vuol dire che è cotto. Completa la cottura spennellando i tuorli d’uovo miscelati con un cucchiaio d’acqua prima sulla superfi cie esterna ed infornandolo per altri trenta minuti, quindi ripeti l’operazione sulla superfi cie interna ed inforna per ulteriori trenta minuti.Per informazioni e consigli scrivete a: [email protected] o visita il sito www.manimania.altervista.org

A CURA DI LOREDANA REGINA

Come si realizza un cestino con la pasta al sale

Più forti del destino… Cuore in panne. Il Napoli è fuori dalla Champions. Si scioglie come vapore quell’illusione chiamata quarti di fi nale. L’esperienza. Nella vita come nello sport. È la necessità da acquisire per affrontare palcoscenici come lo Stamford Bridge. 4-1 contro il Chelsea. La sconfi tta più amara e bruciante degli ultimi anni. Ma l’orgoglio rimane alto. La testa, altissima. La consapevolezza di aver lottato con volontà, sacrifi cio e tanta adrenalina è la vittoria più importante per uno sportivo. Il tempo scorre. La stagione continua. L’incubo di Londra non incombe sul campionato e tanto meno sulla Coppa Italia. La quiete dopo la tempesta. Il terzo posto si può acciuffare. La Lazio è a soli tre punti dagli Azzurri e c’è da giocare ancora lo scontro diretto a Roma, sabato 7 aprile. Ma prima la Juve. La rivalità per antonomasia. Imbattuta in campionato, la Vecchia Signora troverà un Napoli affamato, intento a soddisfare le richieste dei tifosi. Azzurri e bianconeri. Di poli opposti sono anche i colori. Due tifoserie mai amatesi. Due squadre da sempre in competizione per morale, orgoglio ed ideale. Le parole di Cavani percuotono brividi alle schiene degli juventini: “Siamo determinati a vincere!”. Parola di Mister sessantuno gol in due stagioni con la maglia azzurra. In campionato il Napoli non perde dall’1 febbraio e non ha intenzione di fermarsi proprio adesso, nella partita più importante, che può riservare tanta soddisfazione. La Seria A promette

ancora emozioni. Scudetto in bilico, ma il Milan è 4 passi avanti alla Juventus. Il terzo posto è la contesa più avvincente. Lazio, Napoli e Udinese. Sangue e sudore per conquistare i preliminari di C h a m p i o n s . Dopo l’esonero di Ranieri, S t r a m a c c i o n i vuole truccare la sua Inter con un tocco di originalità. La

coda può riservare sorprese. Cesena forse condannato. Novara e Lecce sperano. Tutto è da giocare. Intanto per il Napoli c’è la Juventus da

affrontare anche in Coppa Italia. In fi nale. Il trofeo sarà la ricompensa di una lunga stagione. La coccarda tricolore sarebbe un onere dopo tanto supplizio ed agonia. Ventisei anni dopo l’ultima vittoria della competizione, il Napoli è pronto ad alzare la coppa. 20 maggio 2012. Appuntamento all’Olimpico di Roma: teatro di emozioni. In campo non basterà essere forti. Bisognerà minimizzare l’infl uenza del caso. Lo stemma penetrerà tra muscoli e tessuti per arrivare al cuore, appoggiandosi su un battito, e scatenare un’emozione.FABIO CORSARO [email protected] FABIO SU WWW.INFORMAREONLINE.COM

Fabio Corsaro

Alex Zanardi, l’uomo dal cuore al passo col motore

«Se mi dovessi rompere di nuovo le gambe, questa volta basterebbe soltanto una chiave a brugola per rimettermi in piedi, e ora non rischio più di buscarmi un raffreddore camminando scalzo». La forza di volontà è più forte di qualsiasi handicap. La voglia di vivere regge in piedi anche chi è costretto ad utilizzare apposite protesi per camminare. Un atteggiamento positivo verso la vita e le sue avversità garantisce un’esistenza tranquilla. Sono le parole di un campione che ha fatto della sua disavventura la rampa di lancio per una rinascita. Un quarantaseienne simpatico e apprezzato proprio per come affronta la vita. Il sorriso che non gli manca mai. Il coraggio

insito nella sua persona. Vincitore nella vita e nello sport. È la storia di Alex Zanardi. Alessandro all’anagrafe. Nasce a Bologna l’uomo dal cuore che va al passo col motore delle auto. Sin dai primi anni dell’adolescenza Alex era affascinato dal brivido della velocità, che però condanna sua sorella, morta in un incidente stradale. La paura non lo condiziona e negli anni diventa un professionista, lasciando il segno come pilota e come persona in ogni scuderia per le quali ha corso. Il cuore italiano viene rapito dal fascino della bandiera a stelle e strisce degli Stati Uniti d’America. Gareggia nel campionato statunitense CART, oggi conosciuto come Champ Car, una delle principali serie automobilistiche americane per monoposto. Conquista l’Oltreoceano vincendo due titoli consecutivi, nel 1997 e nel 1998. Diventa idolo. Leggenda, quando, durante l’ultimo giro di Laguna Seca, sorpassa l’esperto Bryan Herta in modo spettacolare nella curva chiamata “Cavatappi”, rimanendo nell’immaginario collettivo della gente. Dopo aver provato l’esperienza della Formula 1 nel 1999, senza ricavare alcun successo, ritorna a correre nella CART, gareggiando sino al 15 settembre 2001, giorno in cui la sua vita cambia. Circuito di Lauistzring in Germania. Alex esce dai box dopo un rifornimento di benzina, ma al rientro in pista l’asfalto è bagnato d’olio e d’acqua. Testacoda incontrollabile. E intanto arriva Alex Tagliani, pilota italo-americano, che ad alta velocità trafi gge la Reynard Honda all’altezza delle

gambe di Zanardi. Incidente scioccante. Il pilota bolognese è ferito gravemente. Lo schianto è violento, tanto da provocargli l’amputazione degli arti inferiori, rischiando di morire dissanguato. Trasportato all’ospedale di Berlino, è dato per spacciato. Rimane in coma farmacologico per due settimane. Poi incredibilmente si riprende. Dopo un lungo periodo di riabilitazione, mediante l’aiuto di apposite protesi, Alex torna a correre, spingendo l’acceleratore. Una passione che va oltre l’handicap. Un brivido che non può fi nire e mai più sentire. Dopo il ritiro dall’automobilismo, Zanardi si dedica all’handbike, una disciplina che prevede l’uso di un particolare tipo di bicicletta, mossa delle sole braccia umane. Mr. Pineapple, così soprannominato per la sua testardaggine e pignoleria in ambito tecnico, diventa un pilota esperto anche in questa disciplina sportiva per disabili, diventando il vicecampione mondiale. Forza e coraggio. Perseveranza e volontà. Non ci sono limiti per la passione. Il brivido della velocità lo si prova vivendo. Esempio da seguire. Alex… più forte del destino.

FABIO CORSARO, [email protected]

Prof. Capriglione con il Prefetto Crudo

Prof. Capriglione, Assessore Provinciale Prof. Bidello, Dott. Ruffo

Premiazioni degli studenti del corso “Culture Materiali del Mediterraneo”

Finire di sistemareanche grafi camente

Dedicata ai

ragazzi di Offi cina Volturno

Hai una storia da raccontare? Sei riuscito come Alex ad essere più forte del desti-

no? Scrivici di te, o di tuoi conoscenti che, nonostante alcune disavventure, non hanno perso mai la voglia di vivere. Invia una e-mail a [email protected]. La tua storia può

essere fonte di ispirazione per qualcuno.

Londra non incombe sul campionato e tanto

7 aprile. Ma prima la Juve. La rivalità per

originalità. La

coda può riservare sorprese. Cesena forse condannato. Novara e Lecce sperano. Tutto è da giocare. Intanto per il Napoli c’è la Juventus da

affrontare anche in Coppa Italia. In fi nale.

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PAG. 10 Medicina, Salute e Benessere INFORMARE

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E’ arrivata la primavera e diamo un tocco di colore anche sulle nostre tavole. Più colori inseriamo nella nostra dieta, più è probabile che stiamo apportando tutti i principi nutritivi di cui abbiamo bisogno. Coloriamo i nostri piatti di…Verde: è il colore di molte verdure, ricche di vitamine, di clorofi lla e di carotenoidi, sostanze alle quali numerosi studi ipotizzano proprietà preventive verso alcuni tipi di tumore e verso le patologie cardiovascolari. Giallo-arancio: è il colore delle carote, albicocche, meloni, pesche, mandarini, zucche, esso contribuisce anche al colore dell’olio di oliva. Si tratta di alimenti ricchi di betacarotene (precursore della vitamina A) che proteggono la pelle. Altri potenti antiossidanti presenti in questi alimenti di color arancio sono i fl avonoidi, che catturano i radicali liberi a livello intestinale. Rosso: è il colore dei pomodori, peperoni, angurie, arance rosse, fragole, ciliegie. Si tratta di alimenti ricchi di vitamine del gruppo B (regolano le funzioni metaboliche riducendo lo stress, il pericolo di infarto e la degenerazione delle cellule); di vitamina C (antiossidante, favorisce

l’assorbimento del ferro, protegge i vasi sanguigni, interviene nella produzione di nuovo collagene e stimola le difese immunitarie); e di due fi tonutrienti, il licopene e le antocianine, potenti antiossidanti capaci di proteggerci da alcuni tipi di tumore, dall’aterosclerosi e dall’invecchiamento della pelle. Blu-viola: è un colore non molto presente in natura, lo troviamo nell’uva nera, nelle melanzane, nei mirtilli, nelle more, nelle prugne, ricchi di antocianine per combattere i radicali liberi e di sostanze importanti per la vista e la resistenza dei capillari sanguigni. Bianco: è il colore delle mele, pere, cavolfi ori, cipolla, aglio, porri. Gli alimenti di questo gruppo sono ricchi di fi bre (che aiutano l’attività intestinale), di vitamine e di minerali. I fi tonutrienti tipici degli alimenti di colore bianco rinforzano il tessuto osseo e i polmoni, prevengono tumori e le malattie cardiovascolari. Sono la quercetina, gli isotiocianati, i fl avonoidi e l’allisolfuro (tipico delle cipolle, dell’aglio e dei porri e rende più fl uido il sangue prevenendo la formazione di trombi).

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I colori in tavola

POSSIBILI TERAPIE - Prima parte-

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Colpiscono tra il 5 e il 10% dei pazienti ricoverati: le infezioni ospedaliere sono un problema di portata globale, ma il buon esempio arriva dalla Campania, dove il Presidio Ospedaliero Pineta Grande di Castel Volturno (foto) è riuscito a ridurne sensibilmente l’insorgenza, grazie a un’innovativa tecnologia di disinfezione ambientale, automatizzata ed eco-sostenibile. Come sottolinea Vincenzo Schiavone sr., Presidente Raggruppamento regionale dell’industria e dei servizi della Sanità, Confi ndustria Campania, «questa problematica è strategicamente rilevante, poiché la sua risoluzione ridurrebbe sensibilmente il costo della spesa: di certo è necessario agire a monte per una maggiore accortezza, affi nché il personale addetto alle Sale operatorie e agli specifi ci Reparti esegua tutti i protocolli operativi necessari all’esecuzione di un’accurata disinfezione e decontaminazione degli ambienti prossimi al paziente». Le infezioni contratte durante la degenza in strutture sanitarie, tra i principali indicatori di qualità dell’assistenza, sono un problema globale, riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come una delle principali cause di morte e d’incremento della morbilità tra i pazienti. Tecnicamente, si sviluppano 48 ore dopo il ricovero a causa dell’esposizione ad agenti patogeni e che al

momento dell’ingresso non erano manifeste clinicamente né erano in incubazione. Da circa un anno il Presidio Ospedaliero Pineta Grande ha sviluppato una strategia di decontaminazione ambientale avvalendosi nelle 10 sale operatorie, di cui tre dedicate alle Alte Specialità come Neurochirurgia, Ortopedia, Chirurgia Cardiaca, Toracica e Vascolare, di un dispositivo di nuovissima generazione totalmente automatizzato prodotto da Johnson & Johnson, a base di perossido d’idrogeno a bassa concentrazione. Anche Domenico Falco, Primario dell’Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia del Presidio Ospedaliero Pineta Grande, sottolinea la signifi catività di questi primi dati: «la decontaminazione ambientale realizzata in automatico si sta dimostrando estremamente effi cace: da quando è in uso non si sono riscontrate infezioni degne di nota nell’ambito della casistica d’infezioni ortopediche, che si attesta comunque allo 0,2-0,3%». Redazione

Disinfezione ambientalePresso la clinica Pineta Grande una nuova

tecnologia per prevenirle

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momento dell’ingresso non erano manifeste

Le Zeppole di “San Giuseppe” sono un dolce tipico della cucina Italiana e derivano da un a tradizione napoletana. Per questo dolce, si usa un impasto particolare chiamato “pasta choux”, con questo impasto, possiamo re-alizzare anche i bignet, perché è composto da una percentuale di acqua, che permette all’impasto di gonfi arsi una volta in cottura. Questo dolce viene realizzato esclusivamen-te per la festa del papà.Ingredienti (per circa 15 zeppole):

Acqua 250 ml; Burro 70 gr; Farina 150 gr; Una scorza di limone grattugiata; Un pizzico di sale; Uova 3; Zucchero 40 gr; Per la crema pasticciera: Farina 30 gr; Latte 250 ml; Scorza di limone 1\2 Tuorli d’uovo 3; Zucchero 60 gr; Preparazione crema pasticciera: Fate bollire il latte in una casseruola con scorza di limone grattugiata, da parte in un contenitore, mescolare i tuorli d’uovo insieme allo zucchero, con l’aiuto di uno sbattitore elettrico. Ottenuta una crema

spumosa e biancastra, versate un terzo del latte tiepido lentamente aggiungen-do a poco a poco la farina. Continuate a sbattere per poi versare il tutto nella cas-seruola contenente il latte per poi mesco-lare il composto. Portare il contenuto ad ebollizione girando continuamente con la frusta per alcuni minuti fi no a quando non si addensi. Togliere la casseruola da so-

pra al fuoco e lasciarla raffreddare per un po’.Preparazione zeppole:Aggiungere l’acqua in un pentolino con il sale e il burro a pezzetti, portare in ebollizione il tutto e versare tutto di un colpa la farina, mescolare fi no a quando il composto sarà diventato omogeneo, aggiungere lo zucchero per poi lasciar raffreddare e unire la scorza di limone grattugiata all’impasto e le uova uno alla volta, lasciando che, l’uovo messo pre-cedentemente si sia assorbito del tutto. Ri-tagliate dei pezzi di carta da forno, ponete il composto in una “sacca a poche” utilizzando una bocchetta a stella, per poi spremete l’im-pasto sulla carta da forno con un movimento a spirale, come per formare una scodellina. In fi ne immergerle in olio bollente a circa 170°, mettere la crema pasticciera in una sacca a poche per poi farcire le zeppole decorandole a modo vostro.

PASQUALE CORSO E FULVIO TROCCHIA

Oggi parleremo di terapie possibili, e ritengo che il modo migliore per entrare nel mondo delle terapie sia partire da quelle situazioni cliniche che possono colpire chiunque, oggi tratteremo la perdita di un dente per cause traumatiche. Tanti sono i giovani e non che, coinvolti in un incidente stradale, subiscono la perdita di un dente in una delle posizioni del sorriso più estetiche in assoluto, l’incisivo centrale superiore. Il trauma fi sico e psicologico è certamente di gran rilievo, in quanto l’aspetto del soggetto subisce in maniera repentina e forte una modifi ca, sia della funzione che dell’estetica. Sono frequenti i casi che arrivano alla osservazione del mio team in queste condizioni, ed in alcuni di questi, quando l’elemento non è completamente perso, siamo in grado di “riattaccare” immediatamente il frammento dentale. Naturalmente qualche consiglio utile affi nchè questa procedura possa essere applicata. Recuperato il frammento dentale lo conserviamo in un po’ di latte, tenendolo nella parte bassa del frigorifero e contemporaneamente contattiamo il nostro dentista, in quanto prima ci si sottopone a visita e minori possono essere gli esiti del trauma. Teniamo conto che, insieme alla perdita di parte della struttura del dente, possiamo aver causato l’esposizione accidentale del tessuto pulpare, il nervo, presente all’interno di ogni dente, e per tale motivo il tempo di intervento è determinante, se vogliamo evitare di devitalizzare quell’elemento. Il riattacco del frammento è una procedura clinica semplice e rapida, che consente il rapido ripristino dell’elemento. Quando invece la perdita del dente è completa il danno è certamente maggiore, ed oggi abbiamo diverse possibilità di gestire sia

la sostituzione provvisoria dell’elemento, che quella defi nitiva, senza dover coinvolgere i denti attigui. Infatti abbiamo la possibilità di utilizzare la soluzione implantare che trova, nella sostituzione dell’elemento singolo e nel soggetto giovane, la sua massima espressione. Inoltre anche la fase provvisoria può essere gestita , di concerto con il laboratorio, in tempi suffi cientemente rapidi, tale da ridurre il disagio estetico e psicologico al minimo. Vorrei ricordare che, se il danno è correlato ad un evento accidentale che coinvolge la responsabilità di altri, al momento del trauma bisogna recarsi in ospedale ed al pronto soccorso far refertare con la maggiore precisione possibile il danno sia del dente che dei tessuti molli. Per la salvaguardia medico-legale del paziente, è abitudine del mio team, prima di intraprendere la fase terapeutica, eseguire una documentazione fotografi ca e radiografi ca che dia, successivamente, tutti quegli elementi utili per il riconoscimento di un giusto risarcimento. A questo punto dobbiamo pensare alla sostituzione con il posizionamento di un impianto. Ma prima mi sembra utile spiegare cosa sia un impianto. Un impianto non è altro che una radice artifi ciale metallica che avvitiamo nell’osso della mandibola o del mascellare e che consente, a noi dentisti ,di costruire al di sopra una struttura, defi nita moncone, sulla quale si cementa un dente artifi ciale, che sia funzionalmente che esteticamente, è simile al dente naturale. Ormai sono circa quaranta anni che queste sistematiche sono utilizzate sui nostri pazienti con eccellenti risultati. Infatti, oggi l’implantologia è la branca che più velocemente si evolve, le ricerche scientifi che degli addetti ai lavori hanno messo in moto un’attività che spinge le aziende ad investire in soluzioni sempre più performanti, in quanto la qualità dei prodotti cresce offrendo soluzioni all’avanguardia. Basti pensare che, anche nell’ambito della protesi totale

r i m o v i b i l e , la classica dentiera, oggi abbiamo la possibilità di conferire una stabilità pari alla protesi fi ssa tramite a n c o r a g g i o sugli impianti, consentendo così ad un costo di poco superiore, un confort ed una stabilità decisamente migliore, con una qualità di vita di relazione certamente diversa. L’importanza di questa soluzione è direttamente correlata alla considerazione che, ancora oggi, sono numerosi i pazienti che utilizzano soluzioni protesiche mobili. Pertanto questa soluzione riveste un ruolo ancora più rilevante alla luce dell’allungamento della vita, della nostra maggiore presenza nel mondo del lavoro e quindi di una maggiore attenzione anche ai rapporti interpersonali. Tutto questo determina una sempre più frequente richiesta di miglioramento della qualità della vita e pertanto anche di qualità da un punto di vista odontoiatrico, oggi possibile anche per chi ha perso da tempo i propri denti, offrendo soluzioni tali che consentano o di dare eccellente stabilità ad una protesi mobile o addirittura di avere una protesi fi ssa. Certamente requisito indispensabile è la presenza, in termini di spessore ed altezza, di osso mascellare e mandibolare , ma anche su questo la ricerca sta lavorando per fornirci impianti affi dabili con uno spessore di osso minore, ed ugualmente performanti anche con adeguati carichi masticatori. PRIMA PARTE Per qualsiasi ulteriore informazione ci si può rivolgere presso lo studio sito al Viale delle Mimose 60, Pinetamare, Castel Volturno. Tel: 081 5094848, e-mail: [email protected]

Rubrica a cura del dr. Carmelo Pulella

r i m o v i b i l e , la classica dentiera, oggi abbiamo la possibilità di conferire una stabilità pari alla protesi fi ssa tramite a n c o r a g g i o sugli impianti, consentendo così ad un costo

Dott.ssa Giuseppina Traettino Biologo Nutrizionista Specialista in Scienza dell’Alimentazione

Zeppole di “San Giuseppe”

Page 11: Informare Aprile 2012

PAG. 11INFORMARE Utilità, Segnalazioni e Diritto

Come previsto qual-che mese fa , torna a far discutere la mate-ria del prelievo rifiuti , argomento : il rimbor-so IVA . Con una re-centissima sentenza , la n° 3756/12 , che smentisce la stessa

interpretazione data dall’ Agenzia Entrate con la circolare 3/2010 , la Corte di Cassazione conferma la natura tributa-ria – e non tariffaria – della TIA , e quindi senza alcun ob-bligo di pagare l’ IVA , da cui consegue il diritto al rimborso di quella già pagata dai cittadini , anche per gli anni 2010

e seguenti . Il punto focale della questione è il seguente : la Legge 122/10 , di conversione del Dl 78/10, ha previsto la natura tariffaria della TIA – quindi con obbligo di pagare l’ IVA - e la competenza del giudice ordinario – Giudice di Pace e Tribunale – al posto delle Commissioni Tributarie per tutte le questioni inerenti la TIA . Commettendo però un errore nella stesura della legge , cioè indicando che la natura tariffaria è prevista per la TIA 2 – che non esiste ancora ! - e non per la TIA 1 – che è quella attualmente in vigore , ad esempio , per il Comune di Castel Volturno - , così di fatto lasciando la natura tributaria alla TIA 1 , e quindi il divieto di addebitare l’ IVA sulle bollette . Questo il ragionamento della Cassazione , che comunque è pur sempre incardinato sulla fondamentale pronuncia della

Corte Costituzionale n° 238/09 , che aveva chiarito – e meno male ! – che non si può parlare di tariffa se non c’è un rapporto diretto tra servizio effettivo di prelievo dei rifiuti e importi richiesti , che invece sono commisurati – basta leggere una bolletta per rendersene conto - ad altri criteri di tipo tributario . Ora , come muoversi in questo continuo rimescolarsi delle carte ? Questo è quello che , oggi , farei io : 1) Istanza scritta di rimborso di tutte le “ voci “ IVA pa-gate dal 2002 ad oggi, da inviare o depositare al Comune ; 2) In caso di rifiuto o , più facilmente , di decorso di almeno 60gg. senza alcuna risposta , azione legale di restituzione di indebito innanzi al Giudice di Pace , se la richiesta è in-feriore ai 5000 € , o al Tribunale se la richiesta è superiore a detta cifra . Con ogni ulteriore spesa legale da addebitare

al Comune , ovvio. Nel ricordare che nel nostro sistema quello che dice la Cassazione conta di più di quello che dice l’ Agenzia delle Entrate , e quindi in caso di dubbi sul significato e sull’ ap-plicazione di una legge occorre far riferimento alla prima , è d’ obbligo chiudere anche questo articolo con la frase – sono sicuro che mi comprenderete ! - “alla prossima puntata”...avv. carlo ponticiello, tributarista, tel. 0813356649 e-mail: [email protected]

Il Diritto:In merito all’’imposizione tributaria avanzata dal Consorzio di Bonifica di Caserta abbiamo fornito sufficienti spiegazioni negli anni precedenti. Abbiamo condotto indagini approfondite eviden-ziando, grazie al contributo tecnico dell’Ing. Angelo Morlando, il cattivo stato manutentivo degli impianti idrovori presenti sul ter-ritorio. Per quanto concerne l’aspetto legale, ricordiamo che il tributo non è illegittimo in quanto tale, cioè in quanto tributo, bensì lo diventa nel momento in cui viene imposto al cittadino senza che il suo immobile abbia ricevuto un beneficio diretto. Si parla di mi-glioramento fondiario, ma deve trattarsi di un beneficio riscontra-bile, certo, quantificabile, come impone la legge (art. 862 c.c.). Non è sufficiente che l’immobile rientri nel perimetro di contribuenza. Detto questo, si precisa che in queste settimane ciò che viene recapitato ai cittadini castellani, ad opera della Geofil, sono ingiunzioni di pagamento (equivalenti alle cartelle di pagamento che emetteva l’Equitalia), contro le quali si può esperire ricorso alla competente Commissione Tributaria. E’ d’obbligo, come al solito, l’avvertenza che il buon esito è strettamente cor-relato alla discrezionalità dei giudice componenti, i quali potranno ritenere di valorizzare uno dei diversi, e spesso contrastanti, orientamenti espressi in merito dalla Corte di Cas-sazione. Ecco perché è opportuno che il ricorrente, per avere più chance di riuscita, dovrà dimostrare in maniera documentale, laddove possibile, di non beneficiare di alcuna opera manutentiva da parte dell’Ente impositore. Concludiamo, ancora una volta, auspicandoci che la Regione Campania, una volta per tutte, metta mano alla normativa di riferimento che regola l’attività dei Consorzi (L.R. n.4/2003) e provveda in tal modo a rideterminare con più oculatezza il perimetro di contribuenza, escludendo dall’imposizione quei territori ormai urbanizzati, che non traggono più alcun tipo di beneficio da eventuali opere idrauli-che poste in essere dal Consorzio di Bonifica.

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La comunicazione dei lavori 55% oltre il periodo di impostaEntro il 2 aprile i contribuenti che effettuano interventi di riqualificazione energetica per cui si beneficia della detrazione d’imposta del 55%, devono trasmettere in via telematica all’Agenzia delle entrate il modello “comunicazione per lavori che proseguono oltre il periodo di imposta”. Il modello deve essere trasmesso solo se i lavori proseguono oltre il periodo di imposta. Software, modello e specifiche tecniche sono presenti sul sito: www.agenziaentrate.gov.it

Comunicazione per pagamenti sopra i 1.000 euro entro il 10 aprile. Gli operatori che svolgono attività di commercio al dettaglio o di agenzia di viaggi e turismo che vogliono operare in deroga alle norme sulla limitazione all’uso del contante, prevista dal decreto sulle semplificazioni tributarie (Dl 16/2012), per la vendita di beni e servizi, anche oltre la soglia dei 1.000 euro, devono trasmettere all’Agenzia delle entrate una comunicazione preventiva per manifestare la propria volontà. Secondo quanto pre-visto nel provvedimento emanato il 23 marzo, i termini per effettuare la comunicazione scadono il prossimo 10 aprile.

In queste note ci stiamo occupando del significato di “ m e d i a z i o n e “ v o l e n d o l o distinguere dal più generico “ c o m p r o m e s s o “ dove, il più delle volte, si

ottiene solo un momentaneo armistizio tra le parti e la conflittualità poi riprende dopo qualche tempo, al primo intoppo e semmai più virulenta. Il tipo di strategia relazionale a cui ci riferiamo implica modalità comunicative fondate essenzialmente, oltre che su accorgimenti di natura linguistica, sulla sospensione del giudizio. Coloro che sono coinvolti nella dinamica devono cioè riuscire a focalizzare le proprie energie intellettive ed emotive sui comportamenti piuttosto che sulla persona. Sospendere il giudizio non implica però la rinuncia alle proprie idee ed opinioni

Comunicare per mediare: tecnica ed atteggiamento mentale - 2

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Alfonso Falanga

Dialoghi intorno al progetto con il prof. Salvatore Cozzolinoarredi insignificanti e componenti mediocri che dopo pochi anni degradano denunciando la modesta qualità costitutiva. Succede che nel paese che produce le tendenze e i prodotti migliori al mondo, si sistemino gli interni in modo approssimativo, preferendo rivolgersi al mercato minore pur di spendere meno.Forse dipende dal fatto che quando si arriva alle finiture, sono finite le risorse e ci si adegua pur di chiudere il lavoro?Anche questo è vero ed è l’ultimo prodotto di una progettazione troppo affrettata, con pochi disegni e capitolati lacunosi. Ma dipende anche dalla sottovalutazione del valore del componente e da una conoscenza imprecisa del mondo dei prodotti industriali improntati alla durabilità, alla manutenzione rara e facile, alla sostenibilità ambientale, al valore culturale, alla performance elevata, alla cura formale. Tutti caratteri dei prodotti per l’abitare design oriented tipici del made in Italy . Da queste considerazioni siamo partiti per una attività di orientamento e di avvicinamento tra i due mondi. Portando il design nelle stanze degli Ordini professionali, ma anche spingendo i tecnici a frequentare i luoghi del design e tra questi gli showroom più qualificati della provincia di Caserta. Con questo spirito abbiamo programmato per il prossimo 17 maggio, nel negozio PIERRE di Marcianise (CE), un momento di confronto sulla cultura del progetto. Ma non lo faremo nelle aule universitarie o nelle sedi istituzionali. Parleremo di prodotti e

su sé stessi, gli altri e come va o dovrebbe andare il mondo. Né vuol dire predisporsi ad una generica accettazione degli altri in base ad un generico, ed improbabile, buonismo.La sospensione del giudizio significa sostanzialmente spostare l’ attenzione, dunque la propria facoltà di osservazione e valutazione, dalla globalità caratteriale di coloro con cui si è in relazione all’aspetto specifico, di natura materiale e/o comportamentale, che risulta essere oggetto del contenzioso. In pratica il primo passo per mediare è definire di che cosa si sta trattando al posto di chi e con chi si sta trattando. Per ben mediare perciò è necessario non

metterla sul personale il che sembra cosa ovvia e facile da realizzare in teoria ma lo è molto meno in pratica. Quando siamo impegnati in relazioni significative il carico emotivo che ne consegue a volte non aiuta a non metterla sul personale. Dunque un passo da compiere in direzione della sospensione de giudizio è la gestione dell’emotività. Che significa? Evitare di provare emozioni? Sembra improbabile che si possa impedire a sé stessi di emozionarsi. Osserveremo, nei prossimi articoli, più da vicino questo tema.

alfonso falanga

[email protected]

di architettura in un esercizio commerciale allestito con alcuni tra i migliori arredi disponibili, le parole solleciteranno spunti e riflessioni, sfiorando i mobili più belli e funzionali. Ringraziando il prof. Cozzolino per la disponibilità, consigliamo di seguire le

attività dell’ADI direttamente dal sito: www.adi-design.org/homepage.htmlSe avete domande e curiosità da proporre al prof. Salvatore Cozzolino scrivete a:[email protected]

angelo morlando

Per molte persone il mestiere di architetto o i n g e g n e r e si confonde con quello di designer. Esiste una

parte di coincidenza tra queste forme di professione?Ho conosciuto un brillante ingegnere, Alberto Meda, che ha fatto straordinari progetti di design, per sedie e lampade di eccellente pensiero. Apprezzo molto il lavoro di Antonio Citterio, architetto milanese che disegna oggetti di grande equilibrio tecnico e formale diffusi in tutto il pianeta. Per architetti, ingegneri e designer di prodotto, il progetto rappresenta una piattaforma comune di espressione alla domanda di prestazioni che qualcuno manifesta loro. Questo però non vuol dire che, automaticamente, qualunque professionista tecnico sia capace di sviluppare un progetto compiuto in una disciplina prossima, connessa e disponibile, ma non coincidente. In qualità di presidente dell’ADI, associazione per il disegno industriale della Campania, che promuove la cultura del design nel nostro territorio, hai in programma iniziative per la platea di tecnici che guardano a vario titolo il mondo dei prodotti?Sull’argomento abbiamo avuto una serie di sollecitazioni da soci e da simpatizzanti che in concreto stanno producendo intese per sviluppare iniziative di informazione e formazione tra le professioni tecniche

autore: avv. fabio russo e-mail: [email protected]

tel.: 3476595190

Il TrIbuTo del ConsorzIo dI bonIfICaRiflessioni su architettura e design

Rubrica a cura dello studio di commercialisti di Antonietta Morlando

consolidate, ingegneri e architetti soprattutto. A febbraio abbiamo collaborato con gli architetti della Provincia di Salerno, ad un Concorso per il progetto di un arredo fatto con lastre piane di cartone. Un’esperienza interessante che ha visto la partecipazione di architetti e designer con proposte valutate da una commissione mista. Al momento stiamo realizzando una sequenza di incontri nella sede dell’Ordine degli Architetti di Caserta per proporre agli iscritti il punto di vista del design su una serie di prodotti e componenti per gli interni, ma anche per l’involucro edilizio. In effetti abbiamo compreso che, nella generalità dei casi, il professionista ha una insufficiente conoscenza della produzione di qualità e dispone di strumenti culturali obsoleti per la scelta dei componenti con cui costruire o completare la progettazione edilizia. Che significa “abbiamo compreso”? Vi siete accorti con ritardo di un fenomeno?Probabilmente sì. Tutto è partito da una banale riflessione. Se si analizza, in media, una buona architettura in qualunque paese della Unione Europea ci si rende conto che, al pari della costruzione, le finiture, gli arredi, gli apparecchi illuminanti, sono scelti con oculatezza e privilegiando i componenti di alta qualità, spessissimo disegnati e prodotti in Italia. Viceversa l’edilizia nazionale, anche quando è di buona fattura, rimane deludente per il versante degli accessori, specialmente nei lavori pubblici. In genere si riscontrano componenti costruiti ad imitazione di altri di maggiore significato culturale e di migliori caratteristiche tecniche e formali. In pratica si completano gli edifici con luci scadenti,

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