Informare Luglio 2011

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LITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNO LITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNO Informare è un periodico del “Centro Studi Officina VolturnoAnno 7° - Numero 08 - Luglio 2011 www.informareonline.com Commissariati di polizia senza fondi e nel degrado. Denuncia del SIAP pag. 2 Speciale Referendum: quorum a singhiozzo sul litorale pag. 6 Balneabilità del Litorale Domitio: ultimi dati tra buone e cattive notizie pag. 5 Una tragedia umana e familiare, senza implicazioni sociali pag. 7 Giornata Mondiale del Rifugiato. Presenti i Giovani di Officina !!! pag.7 Consiglio comunale online: Cellole sperimenta l’innovazione pag. 8 DISTRIBUZIONE GRATUITA UNIONE. UNITÀ. AGGREGAZIONE. COMUNANZA. CONCORDANZA. COESIONE. CONVERGENZA. SONO SOLO ALCUNI DEI SENTIMENTI CHE ACCOMU- NANO UNA BUONA PARTE DI NOI, CITTADINI DEL LITORALE DOMITIO. NONOSTANTE ALCUNI NON VOGLIANO ACCETTARLO, QUESTI SENTIMENTI CON- VIVONO NELLA MAGGIOR PARTE DI NOI GIADA TANTO TEMPO. LE NOSTRE REAZIONI AGLI ENNESIMI ATTI CAMORRISTICI DI INTIMIDA- ZIONE, AVVENUTI UN POSU TUTTO IL LITORALE, NON DEVONO PIUMERAVIGLIARCI. LA NOR- MALITA’ SIAMO NOI TUTTI CHE CI CRE- DIAMO. LA NORMALITA’ SIAMO NOI CHE POSSIAMO ANCORA SVEGLIARCI NELLA NOSTRA SE- RENITAFAMILIARE, ANCHE SE TRA MILLE PROBLE- MI. LA NORMALITA’ ELA NOSTRA SOLIDARIE- , SINCERA E SPONTANEA, PER LA PERDITA DI UN FIGLIO O PER LA TRAGICA MORTE DI UNA BAMBINA INNOCENTE. A CHI NON CREDE A TUTTO CIÒ: ATTENTI ALLA NOSTRA INDIGNAZIONE !!! SARASEMPRE IMMEDIATA, DIRETTA E TRAVOLGENTE !!! Angolo: Viale Oleandri / Viale Acace Pinetamare - 81030 Castel Volturno (CE) Tel. 0823 18 75 291 Federico Lesta GA.SA edicola ga.sa GIOCATTOLI - RICARICHE DVD - FAX - LOTTERIE SCHEDE INTERNAZIONALI ABBONAMENTI E BIGLIETTERIA TRASPORTI PUBBLICI GA.SA ALTRIMENTI CI INDIGNAMO

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Informare Luglio 2011 apre sul risultato referendario sul litorale domitio, parlando poi di Escherichia Coli ed il suo impatto sulle vendite di verdure in Terra di Lavoro. I Commissariati della Provincia sono nel degrado, la denuncia del Siab e la nostra domanda: perchè a Castel Volturno la Polizia rimane nel vecchio stabile quando ne ha uno nuovo? E ancora: la Camorra rialza il tiro a Mondragone, ma la società civile reagisce con una mobilitazione giovanile straordinaria prevista per il 19 luglio mentre a Maiano di Sessa Aurunca si progetta la maratona della legalità (24 luglio). Amici in Movimento, associazione di Cellole, chiedere innovazione al Comune e parte il Consiglio comunale online. Pietro Funaro, autore de Maria de Unterrichter e le politiche sociali in Italia, parla Welfare per le nostre colonne e gli ultimi dati sulla balneabilità per il litorale domitio. Tutto su Informare Luglio

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Page 1: Informare Luglio 2011

LITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNOLITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNO

Informare è un periodico del “Centro Studi Officina Volturno” Anno 7° - Numero 08 - Luglio 2011

www.informareonline.com

Commissariati di polizia senza fondi e nel degrado.Denuncia del SIAP

pag. 2

Speciale Referendum: quorum a singhiozzo sul litorale

pag. 6

Balneabilità del Litorale Domitio:ultimi dati tra buone e cattive notizie

pag. 5

Una tragedia umana e familiare, senza implicazioni sociali

pag. 7

Giornata Mondiale del Rifugiato.Presenti i Giovani di O� cina !!!

pag.7

Consiglio comunaleonline: Cellole sperimenta l’innovazione

pag. 8

DISTRIBUZIONE

GRATUITA

UNIONE. UNITÀ. AGGREGAZIONE. COMUNANZA. CONCORDANZA. COESIONE. CONVERGENZA.

SONO SOLO ALCUNI DEI SENTIMENTI CHE ACCOMU-

NANO UNA BUONA PARTE DI NOI, CITTADINI DEL

LITORALE DOMITIO. NONOSTANTE ALCUNI NON

VOGLIANO ACCETTARLO, QUESTI SENTIMENTI CON-

VIVONO NELLA MAGGIOR PARTE DI NOI GIA’ DA

TANTO TEMPO. LE NOSTRE REAZIONI AGLI ENNESIMI ATTI CAMORRISTICI DI INTIMIDA-

ZIONE, AVVENUTI UN PO’ SU TUTTO IL LITORALE,

NON DEVONO PIU’ MERAVIGLIARCI. LA NOR-MALITA’ SIAMO NOI TUTTI CHE CI CRE-

DIAMO. LA NORMALITA’ SIAMO NOI CHE

POSSIAMO ANCORA SVEGLIARCI NELLA NOSTRA SE-

RENITA’ FAMILIARE, ANCHE SE TRA MILLE PROBLE-

MI. LA NORMALITA’ E’ LA NOSTRA SOLIDARIE-

TÀ, SINCERA E SPONTANEA, PER LA PERDITA DI UN

FIGLIO O PER LA TRAGICA MORTE DI UNA BAMBINA

INNOCENTE. A CHI NON CREDE A TUTTO CIÒ:

ATTENTI ALLA NOSTRA INDIGNAZIONE !!!

SARA’ SEMPRE IMMEDIATA, DIRETTA E TRAVOLGENTE !!!

Angolo: Viale Oleandri / Viale Acace

Pinetamare - 81030 Castel Volturno (CE)

Tel. 0823 18 75 291

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INDIGNAMO

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PAG. 2 INFORMAREAttualità

INFORMARERegistrazione c/o il Tribunale di

S.Maria C.V. N° 678 del 03/04/2007

---------------------------------------------- Periodico edito dall’Associazione

Culturale e PoliticaCentro Studi Offi cina Volturno.Sede legale: P.zza delle Feste7

Castel Volturno (CE)

Presidente:Tommaso Morlando

* * *Direttore responsabile:

Elio Romano* * *

Responsabile amministrativo:Antonio Lavadera Lubrano

* * *Responsabile Area Legale:

Avv. Fabio Russo* * *

Vignettista: Antonio La FataGrafi ca: Domenico Ciccarelli

di BizmakerFotografo uffi ciale: Antonio Ocone

di FotogramCollaboratori: Gennaro Versi, Fabio

Paradisone e Silvio Trocchia

La tua posta va indirizzata a:INFORMARE

P.zza Delle Feste 7/8 Pinetamare

81030 Castel Volturno (CE)

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chiuso il : 23/06/2011Numero Copie : 4000

Stampa: LITERSTAMPACorso Umberto I, 297

81039 Villa Literno (CE)Tel. 081/8928482

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Commissariati nel degrado, polemica sul dossier

CANCELLO ARNONE. L’Anja Show archivia l’ennesima annata di successi e si prepara per la pros-sima stagione televisiva. In occasione dell’incontro di fi ne anno abbiamo intervistato il condut-tore e giornalista Mattia Branco. Musica,poesia e tanto territorio per uno show sempre più conosciuto ed apprezzato dagli spettatori, come siete riusciti a trovare la formula vincente? «Abbiamo cominciato sottovoce, su una emittente Napoli 1 circa 3 anni fa, ci siamo accorti che la formula cominciava a funzionare, oltre allo spettacolo curato e diretto dalla poliedrica artista Anja D’Ambrosio, cercai di far emergere artisti minori del mio paese che sapevo ca-paci di mandare messaggi al pubblico. La produttrice Anja che ama soprattutto la canzone in quanto personaggio di grande esperienza, mi chiese di continuare quella esperienza e cercare un’emittente più grande per allargare la visibilità di quel format anche per dare ai giovani talenti un’occasione più importante per la loro carriera. Così dopo una ricerca attenta scegliemmo ITALIAMIA che ha fatto un’importante parte per la crescita del programma».Nel corso delle trasmissioni avete sollevato molte problematiche del litorale domitio e delle provincia di Caserta in genere, quale discussione in sala ti è rimasta più impressa? «Oltre a cercare artisti sempre più bravi, ho cercato per la parte di approfondimento di portare in studio personaggi con cui trattare di argomenti sempre di più attualità. Sai che ho sempre cercato

di mettere in risalto le positività del nostro territorio e molte delle puntate sono state dedicate proprio alle nostre eccellenze Mare, Mozzarella e Aeroporto… Non so se ci sono riuscito, ma ho capito che poteva essere un buon fi lone. I temi trattati sono stati quasi tutti importanti, ma le trasmissioni che mi sono rima-ste più impresse sono state quella in cui ho trattato le problematiche delle persone diversamen-te abili e quella che abbiamo avuto come ospite Padre Emanuele Zippo con il quale abbiamo trattato la problematica di Chiesa e Giovani». Durante la pausa estiva cosa farete? Progettate delle innovazioni per il prossimo anno? «Durante l’estate oltre ad un pausa di riposo, sarà una pausa di programmazione, nella conferenza stampa tenutasi al ristorante La Tortuga, Anja ha lanciato nuove idee, oltre ad un Festival New Talent, ad un’altra puntata di Anja Show con tante novità, si sta pensando ad un musical. Progetti ambiziosi ma che comportano non solo impe-gno fi sico ma anche economico, tutto dipenderà anche dagli sponsor che hanno già creduto in noi e nei nuovi che cercheremo di trovare anche se in un periodo di crisi economica ed in una realtà come le nostra dove manca ancora un convinta cultura pubblicitaria».

Anja Show archivia l’ennesimo anno di successiNOTIZIE DEL MESE/2 Branco parla del futuro del programma televisivo

Mattia Branco

Dopo il fallimento delle primarie, per le quali mi sono spesa a nome del mio Movimento in favore di Libero Mancuso, sembrava che un irrimediabile, feroce, immutato destino fosse granitica-mente ‘assicurato’ alla mia Napoli.Poi uno squarcio atteso, ma insperato: la candidatura a Sindaco di Luigi de Magistris. Nel giorno stesso della sua uffi cializzazione mi è stato offerto di candidarmi nella lista civica ‘Napoli è tua’. Una proposta che mi ha entusiasmata, non per ambizioni di successo personali cui non ho mai aspirato e per cui mi sono impegnata molto marginalmente, ma per il grande desiderio di partecipare attivamente al cambiamento di Napoli! Non v’è stato giorno, dal quel 5 marzo, che non abbia operato in tal senso, che non abbia portato Luigi, il suo programma, la sua persona, non sempre apprezzata per la sua natura a tratti schiva, timida, introversa, tra la gente. Mi bastava ‘sponsorizzare’ lui, i suoi intenti, le sue garanzie operative per avvertire un’immediata reattività, in un affl ato di entusiastica partecipazione. Ed è stato sorprendente percepire come

lui stesso abbia vissuto e goduto di questa forte cor-rente comunicativa con il popolo, che è stato il vero autore della sua vittoria!Oggi è appena cominciato il percorso di applicazione di tanti buoni propositi, confi do indiscuti-bilmente nella capacità di valutazione e nell’operosità del nostro Sindaco, ma con la dovuta vi-gilanza, perché da cittadina che ha investito direttamente energie ed impegno sento di dovere, di potere valutare con la massima severità il suo operato. Severità che con ancora maggiore forza verrà applicata nei confronti di chi lo affi ancherà, poiché la mia modesta esperienza mi insegna che all’onestà intellettuale dei più si affi anca sempre la pochezza di chi cerca di ca-valcare l’onda dell’esaltante notorietà e questo è un lusso che la nostra devastata Napoli non può concedersi. Nessun dubbio, invece, sull’integrità morale della nuova Giunta, cui mi auguro corrisponda pari competenza. (CONTINUA SU WWWI.NFORMAREONLINE.COM) BARBARA GIARDIELLO

De Magistris “scassa” tutt o e indossa la fascia tricoloreNOTIZIE DEL MESE/1 Giardiello commenta il risultato e la sua esperienza

De Magistris con la Giardiello

Il Modello Caserta sbugiardato da un inchie-sta de La Repubblica/L'Espresso in cui si evincono le condizioni critiche nella quali ope-rano i Commissariati di Pubblica Sicurezza in Terra di Lavoro in termini di strutture e mezzi.Condizioni di immenso disagio, tra mancanza della benché minima igiene sul posto di lavoro a situazioni orripilanti di operare ogni singola mansione. Si vedono rifi uti di vario genere ac-catastati ovunque, alcuni dei quali potenzialmente tossici (batterie per auto esaurite tranquillamente accatastate in un angolo, o rimesse la cui funzio-nalità è completamente compromessa. Senza tralasciare bagni gua-sti o faldoni lasciati ad ammuffi re. L'inchiesta è chiara: non si tratterebbe di un singolo luogo, ma di tutti i Commissariati di Pubblica sicurezza presenti in Provincia di Caserta, ivi compresa la Questura del capo-luogo. La situazione è divenuta insostenibile nel tempo per i continui tagli alla spesa, che hanno pregiudicato la possibilità di tenere pu-liti i luoghi a scapito della stessa funzionalità.Il bello è che in diversi casi si tratta di luoghi presi in affi tto dallo Stato per svolgere le pro-prie funzioni vitali da anni, se non decenni, e che rappresentano dunque un ulteriore beffa sia per l'operatore sia per il cittadino. La struttura di pubblica sicurezza di Castel Volturno non è indenne all'inchiesta. Tra le foto scattate dai giornalisti de La Repubblica/L'Espresso si denotano le condizioni igieni-

che dei bagni, la presenza di incrostazioni (infi ltrazione d'acqua?) negli intonachi inter-ni, materassi ammucchiati sulle rampe delle scale, cavi elettrici aggrovigliati con contorno di polvere ed immondizia di vario genere, rampe per disabili avvolte dall'erba ed una zona “interdetta a tutti” in cui i giornalisti non precisano ne motivazioni e neppure il conte-nuto della sala (il tutto visibile sulle pagine

web: http://inchieste.repubblica.it/it/repub-blica/rep-it/2011/06/13/n e w s / l _ a n t i c a m o r -ra_abita_in_una_stal-la-17654603/). Anche Castel Volturno paga il fi tto).Una delle prime denun-ce è partita dal Sinda-cato Italiano Apparte-nenti Polizia (SIAP) il 14 giugno scorso (si leg-ga il comunicato stampa

sul sito uffi ciale: http://www.siap-polizia.org/sezione/posts/80/caserta-mancata-pulizia-presso-i-commissariati-di-ps-distaccati-della-provincia-di-caserta-ed-uffici-questura.htm) ed è assurta agli onori di cronaca dopo il ser-vizio delle due testate nazionali (15 giugno). Il segretario nazionale Giuseppe Tiani, per la precisione, ha rilasciato una precisa intervista in cui ha dichiarato «Qui i nostri uomini vivo-no e lavorano come animali. Altrove, queste situazioni non ci sono. Eppure, qui, la crimi-nalità è forte e organizzata. Per combatterla ci vorrebbero risorse che, invece, vengono tagliate» e conclude «La sicurezza dei cittadi-ni è affi data alla buona volontà dei poliziotti».

LA DENUNCIA SIAP RIPRESA DA LA REPUBBLICA/L’ESPRESSO

I tagli ai fondi impediscono pulizia e manutenzione

Il Commissariatodi Castel Volturno

Eppure a Pinetamare c’è una struttura nuova

FRUTTO DELLA TRANSAZIONE STATO - GRUPPO COPPOLA

L’ex scuola USA dovrebbe ospitare Forestale e PoliziaFatto il dovuto quadro della situazione o meglio dell'inchiesta (vedi articolo a lato) credo si debba focalizzare l'attenzione sul Commissa-riato di Castel Volturno, sia per competenza territoriale della nostra testata sia per importanza strategica della struttura in un disegno di sicurezza nazionale.I Poliziotti operanti nell'area castellana sono da molto tempo ogget-to di diffi coltà nel compiere il proprio dovere e solamente la buona volontà degli operatori assicura, ed ha assicurato, la sicurezza ai cittadini. Già diverse pubblicazioni letterarie hanno citato le diffi coltà di questa realtà, tra le quali “Per fortuna c'ho la Camorra” di Sergio Nazzaro. Si tratta di un Commissariato di “frontiera” ed in virtù del “Modello Caserta” rivestirebbe un ruolo di primo piano nel riportare lo Stato sul territorio del litorale domitio. Eppure le diffi coltà manifestate nell'inchiesta de La Repubblica/L'Espresso ci portano a ricordare l'Accordo di Programma del 2004/2005, anni in cui si pianifi cò la transizione pacifi ca da quello che è stata Castel Volturno dal dopoguerra al nuovo Millennio e quella che dovrebbe essere la stessa realtà nel futuro. Quell'accordo prevedeva la riqualifi cazione territoriale complessiva tramite l'inve-stimento dei privati, gli stessi accusati degli scempi precedenti, e si parlava anche di siti per la formazione dei giovani (il Liceo a Pineta-mare di cui Informare ha trattato nei mesi scorsi) così come di una Scuola per il Corpo Forestale dello Stato ed un Commissariato di Pubblica Sicurezza in quella che era una volta la Scuola degli Ame-ricani in Viale delle Acacie a Pinetamare, località di Castel Volturno.La struttura fu parzialmente predisposta al futuro utilizzo e non man-cherebbe poi troppo all'eventuale inaugurazione con trasferimento di uomini, mezzi e documenti dal vecchio sito del Centro Storico al nuovo. Lo Stato avrebbe anche un ulteriore vantaggio: non pagherebbe nessun canone di affi tto in quanto per gli accordi sottoscritti la proprie-tà dovrebbe passare proprio ad esso. La transazione tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri, nella fi gura del Commissario straordinario di Governo per le ge-stioni delle aree del territorio di Castel Volturno, e le società del gruppo Coppola prevedeva per la preci-

sione il passaggio dell’immobile di circa 16mila metri quadrati per un valore complessivo, compresi i costi di ristrutturazione, di circa 8 milioni di euro. Lo stesso era in primo momento destinato solo al Corpo Forestale dello Stato e successivamente fu diviso in due per contenere la Polizia di Stato.Eppure il Commissariato è ancora nella sua destinazione originaria, così come l'immobile di Pinetamare rimane ancora vuoto in attesa di giudizio.I difensori del sito nel Centro Storico hanno sempre scartato l'idea del trasloco, adducendo possibili diffi coltà dal punto di vista logistico nel funzionamento della Polizia (le Volanti disterebbero troppo dalla Domiziana, asse viario di collegamento dell'intero territorio, e si al-lungherebbero troppo i tempi di intervento), mentre alcuni oppositori fanno notare l'obsolescenza delle attuali strutture e l'impossibilità di spostarle in altri luoghi adatti all'interno del Centro Storico stesso, problema non esistente a Pinetamare ricca di vani e strutture poten-zialmente idonee. Insomma, una diatriba più politica (nel senso di decisioni e non di schieramenti) che altro. EL.ROM.

Page 3: Informare Luglio 2011

Turismo, i giovani cosa dicono

Attualità

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Castel Volturno negli occhi dei turisti: punti di forza e debolezza della città

C ‘era una volta...Inviaci il tuo scatto con didascalia completa (descrizione evento, data, nomi) a:

informare@offi cinavolturno.com; [email protected]

Capua/4

La rubrica dedicata alle foto storiche del territorio, inviaci il tuo contributo valuteremo l'eventuale pubblicazione sui nostri numeri di Informare - Litorale domitio - Castel Volturno

Le interviste di Fabio Paradisone

Castel Volturno oltre ad essere una cittadina residenziale (attualmente conta circa 24.000 abitanti), è anche una meta balneare, special-mente per coloro che abitano in zone limitrofe e in passato hanno scelto questa cittadina per la loro seconda casa, e data la vicinanza alla città di Napoli, riescono a conciliare lavoro e vacanza. Questo litorale di oltre 27 chilometri ha avuto il boom negli anni ’70, poi per una cul-tura diversa, particolarmente dei giovani, di vi-vere la vacanza, per un offerta concorrenziale non solo italiana ma anche internazionale, per un inquinamento marino dovuto a responsa-bilità regionali, ad una mancanza di attrazioni e manifestazioni culturali e infi ne la criminalità che ha dato un immagine negativa ad un terri-torio dove i locali sono “vittime” sacrifi cali, ogni anno che passa perde visitatori. Nonostante tutto ciò ci sono tantissime persone che con-tinuano a venire, gente che si è affezionata al nostro territorio e non riesce a fare a meno di ritornarci. Pertanto questo mese vogliamo chiedere perché queste persone continuano a scegliere Castel Volturno? Essendo io di Ca-stel Volturno amo la mia città, con i suoi pregi e difetti, ed il mio impegno con questa rubrica è improntato proprio in tal senso: dare un contri-buto costruttivo, attraverso la voce dei giovani che spesso viene completamente dimenticata dagli adulti.Quali sono secondo te gli aspetti negativi e quel-li positivi di Castel Volturno? Camillo(18anni): «Il lato positivo e che è immersa nella na-tura, noi abbiamo parte della macchia

mediterranea,inoltre e una zona con un alto potenziale turistico. Il lato negativo è che non viene sfruttato questo potenziale, anzi quel poco che c’ è di bello viene quasi sempre rovinato». Roberto (17anni): «Conosco molte persone in quan-to qui vi sono molti punti di ritrovo, inoltre il fatto che si trovi vicino al mare per me che sono di Benevento è un aspetto molto positivo. Però purtroppo ogni anno che vengo trovo il luogo sempre più degradato e questo mi rincresce». Gianluca (17anni): «L'aspetto positivo secon-do me e che è un luogo tranquillo e d’estate si vive in un certo senso bene, ma Castel Voltur-no ha bisogno di innovazioni sennò con il tem-po andrà sempre più in degrado» Quali sug-gerimenti ti senti di dare per far si che diventi un posto migliore? Camillo: «Bisognerebbe avere più turismo e per avere questo si do-vrebbe cambiare la nominata che negli ultimi anni si è fatta drammaticamente Castel Voltur-no. Basta solo credere un po’ di più in questo territorio». Roberto: «Una bonifi ca delle strut-

ture ed incrementare anche le attività culturali che in questo momento sono molto carenti». Gianluca: «Secondo me solo con la costru-zione del porto Castel Volturno diventerà un luogo molto importante specialmente per il tu-rismo Campano». Potendo scegliere, verresti mai a vivere a Castel Volturno? Camillo: «Si perché è un posto tranquillo e anche perché non ci manca quasi nulla, io verrei a vivere a Castel Volturno per cercare di aiutare i cittadini a cambiare in meglio il paese». Roberto: «No, perché d’inverno non c’è nessuno, ora come ora è un paese turistico». Gianluca: «No, oltre al fatto che d’inverno c’è meno gente e poi so che qui i mezzi pubblici di trasporto sono sca-denti e per arrivare in città bisogna aspettare molto tempo». FABIO PARADISONE

CASTEL VOLTURNO. La giunta comunale di Ca-stel Volturno, mediante la deliberazione n.43 adottata nella seduta del 7 aprile 2011e pub-blicata l’11 aprile scorso, ha approvato la proposta tecnica del funzionario responsabile inerente l’intervento di “recupero e restauro del Castello di Castel Volturno", rientrante nel piano di riqualifi cazio-ne per il risanamento eco ambientale e socio economico del litora-le Domitio, previsto dall’Accordo di Pro-gramma, sottoscritto a sua volta tra l’Ente Comune e il Consorzio Rinascita. Il monumento storico della cittadina litora-nea necessita da anni di un intervento strut-turale.Dall’atto deliberativo si evince che, l’ammi-nistrazione comunale, oltre ad approvare la proposta tecnica dell’intervento, ha preso atto dell’esecuzione della convenzione at-tuativa del 16 marzo 2006, che prevedeva la messa in opera con le dovute autorizzazioni, del progetto defi nitivo defi nito “Restauro del Castello di Castel Volturno“ completo di tut-

ti gli elaborati. Al riguardo l’uffi cio tecnico II Settore LLPP del Comune resterà incaricato di tutti gli atti connessi e consequenziali alla delibera approvata, delle approvazioni di competenza e di accertare la buona realiz-zazione dell’opera mediante collaudo tecnico amministrativo e funzionale.

Per quanto concerne l’aspetto economico dell’intervento è stato sancito che l’adozione del presente documento amministrativo non comporterà alcun onere per l’Ente e che la spesa relativa alla realizzazione dell’interven-to in oggetto sarà a totale carico del gruppo di imprenditori aderenti al Consorzio Rinascita.TOMMASO MORLANDO

Restauri al Castello,la giunta approva i lavori

Capua/1

Capua/3

Capua/2

Con stupore misto ad incredulità rilevo nella stampa locale e nei discor-si dei concittadini una crescente ed ingiustifi cata insofferenza / avver-sione, verso due iniziative private che, una volta realizzate, potrebbero veramente risolvere i problemi dei castellani dei quali, ormai, mi onoro di appartenere anch’io.Forse lo avrete già intuito, mi riferisco al Porto Turistico della Mirabel-la e alla Cittadella dello Sport nell’orbita del Calcio Napoli. Ebbene in ambedue i casi si discute con malcelata acrimonia censurando il pos-sesso e la fruizione dei suoli ove insisterebbero le nuove realizzazioni. Non voglio entrare nell’argomento con mie tesi, non avendo elementi tecnici a supporto, ma, in ogni caso, mi sento in dovere di far rilevare al “colto ed all’inclita” che rendere la vita diffi cile ai promotori di questi progetti equivale a rendere veritiero il famoso aforisma dell’insensato che pur di far dispetto alla moglie si evira !Probabilmente non è stato compreso l’impatto positivo sull’economia del territorio di iniziative che possano creare gettito e generare posti

di lavoro senza costare un euro alla comunità ed allo Stato. I porti turistici attirano un turismo indotto non soltanto dei possessori di un posto barca, ma anche di coloro che amano coltivare la nautica. Le strutture portuali turistiche non provocano soltanto un vantaggio gestionale ma, si stima, procurino un “volano economico” che accresce sino ad 8 volte quello della località ove insiste la struttura turistica da diporto, potenziando le risorse del territorio. Un dato singolare ed in parte inspiegabile è quello relativo all’Italia che è uno dei paesi al mondo con meno porti turistici in rapporto ai suoi ottomila chilometri si sviluppo costiero. Per di più la insuffi ciente offerta dei posti barca in Campania assume valori rilevanti. Cerchiamo pertanto di cogliere questa opportunità.La stessa rispondenza vantaggiosa si potrà rilevare nella realizzazione della Cittadella Sportiva collegata al Calcio Napoli. A coloro che criticano questa iniziativa vorrei dire che, una volta tanto, il nome di Castel Volturno non avrà soltanto la solita e malefi ca risonanza criminale e che un “buon nome” si traduce sempre in rifl essi economici favorevoli.

Iniziative utili alla comunità LA VOCE DI CASSANDRA

Le impalcature al Castello nel centro storico

La struttura è in fase di realizzazione a Castel Volturno

La Redazione di Informare e i Giovani di

Offi cina Volturno, esprimono sincero cordoglio all’amico

Giovanni Piazza e alla sua-famiglia per la scomparsa del

caro Michele.

PAG. 3INFORMARE

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PAG. 4 INFORMAREAttualità

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Welfare in Italia: le opinioni di FunaroIntervista all’autore di “Maria de Unterrichter e i servizi sociali in Italia“

NAPOLI. Il dottor Pietro Funaro, direttore re-sponsabile della rivista Arpa Campania edita dall’Agenzia Regionale Protezione Ambien-tale della Campania, è uno dei maggiori co-noscitori del settore e da anni studia le dina-miche dei servizi sociali in Italia. Lo abbiamo intervistato in merito ai temi trattati nella sua ultima fatica letteraria Maria de Unterrichter e i servizi sociali in Italia. Maria de Unterrichter ha svolto un compito fondamentale nella transizione dagli Enti Cari-tatevoli agli Enti di Assistenza Sociale, alcune oggi diffuse anche come Onlus. Quali nuovi argomenti, secondo Lei, ha introdotto allora la de Unterrichter per riuscire a far dialogare tutte le parti politiche? «L’argomento fonda-mentale che è riuscita a far accettare dalle forze politiche presenti in Italia nell’immediato secondo dopoguerra è stata la trasformazio-ne dell’assistenza sociale da impegno affi dato al volontariato in scienza universitaria. In so-stanza la de Unterricher sostenne e riuscì a convincere Dc e Pci che l’assistenza doveva essere affi data a professionisti che avevano seguito un corso universitario regolare per poter svolgere con competenza anche scien-tifi ca il loro diffi cile e delicato compito. Così nacquero le lauree in Servizio Sociale».La riforma del settore sociale fu una chiave di volta nel passaggio dell’Italia da uno Stato liberale ad un “Welfare State” all’anglossasso-ne. Oggi, dopo oltre cinquant’anni da quella riforma, molti vorrebbero il ritorno ad uno Stato più liberale, più minimalista. Lo ritiene possibile?

EVENTO DEL MESEWater Forum: a Milano l’incontro

L’evento è stato organizzato in due giorni (14 e 15 giugno) nell’ambito di un più ampio incontro di accordi bilaterali tra Italia e Isra-ele dal titolo: “The Italian - Israeli Business Forum”.All’interno di tale maxievento, il 14 giugno si è svolto in Milano, a Piazza Affari, l’Israel Water Tech che ha permesso a tecnici e aziende italiane di incontrare aziende israeliane altamente specializzate. Il pro-getto è stato cofi nanziato dal Ministero Israeliano per l’Indu-stria, il Commercio e il Lavoro ed è stato ospitato nella presti-giosa sede di Palazzo Mezza-notte. Hanno partecipato le più grandi aziende israeliane che posseggono una conoscenza molto approfondita di tutte le tecniche per il risparmio della risorsa acqua. Tecniche d’avanguardia per la fi todepurazione, il trattamento e il riutilizzo dei fanghi di depu-razione, il trattamento del per-colato dei rifi uti e tanto altro. Questo incontro è stato prope-

deutico al grande evento che si terrà dal 15 al 17 novembre a Tel Aviv dal titolo “WATEC 2011”. Sia l’Israel Water Tech, sia il Watec 2011, si svolgono solo per inviti (anche per motivi di sicurezza) e sono rivolti a tecnici italiani ampiamente specializzati nella ma-teria. LA REDAZIONE

Appuntamento internazionale

Dopo le imputazioni a cetrioli e soia, i consu-matori si domandano: come affrontare l’emer-genza? Mentre il giallo sull’epidemia di E. coli prosegue, diventa sempre più complicato com-prendere cosa effettivamente stia succedendo. E’ necessario, quindi, informare e sensibilizza-re i cittadini-consumatori che quotidianamente si recano a fare la spesa. In Germania è stato identifi cato il batterio killer Escherichia coli, nella sua forma pericolosa ovvero il ceppo 0104:H4. E’ stato trovato nelle acque di un ruscello nei pressi di Francoforte, nelle vici-nanze di una fattoria dove era stata trovata insalata inquinata. Non ci sono però sicurezze su come il batterio sia fi nito in questo fl usso d’acqua.I tedeschi, nonostante le preoccupazioni ed i timori soprattutto mediatici, sono tornati all’abituale regime alimentare, anche se con qualche attenzione in più per quanto riguarda il consumo di carni. In Francia, contemporane-amente, il numero di bambini ricoverati a cau-sa dell’E.coli è giunto ad 8, anche se l’ultimo caso è una bimba che non avrebbe mangiato gli hamburger incriminati. Di contro, sono lie-vemente migliorate le condizioni neurologiche

del bambino francese che si trovava in coma farmacologico.L’Escherichia coli “francese” però non sembra essere dello stesso ceppo di quello della Ger-mania. A questo, quindi, è necessario ripartire da capo per capirne di più…L’Escherichia coli è un batterio comune nella

fl ora intestinale. Alcuni ceppi sono però par-ticolarmente infettivi e si associano a diverse patologie soprattutto di tipo intestinale. Il bat-terio killer che ha provocato l’epidemia in Ger-mania, anche se raro, era già noto. Era noto, però, solo nell’intestino umano, per cui si ipo-

tizza che il focolaio avrebbe avuto origine dal dipendente di un catering dell’Assia che, per scarsa igiene e mancato rispetto delle corrette prassi igieniche che un qualsiasi dipendente di una qualsiasi azienda è tenuto a rispettare, avrebbe contaminato i primi cibi. Per precisio-ne si è parlato di forchette sporche, ovvero di

contaminazione di tipo fi sico.Sul fronte italiano i controlli effettuati in questi giorni nonché la vigente normativa sulla sicu-rezza alimentare e l’etichettatura, sembrano preservare da ogni rischio. A diffondere questo notizia è la Coldiretti, nel tentativo di tutelare la salute dei consumatori e soprattutto gli agricoltori che potrebbero buttare tonnellate di cetrioli, ma anche di altra frutta e verdura, tutta coltivata e raccolta in Italia. Ancora, garantisce Coldiretti, «La sicurezza della carne italiana è assicurata da circa dieci

milioni di controlli all’anno sugli animali allevati nelle stalle di tutto il territorio nazionale, anche grazie ad una rete, nonché eccellenza euro-pea, di circa 5 mila veterinari…La più estesa in Europa». CHIARA ZANICHELLI

[email protected]

l’epidemiaE.coli, batt erio killer?

Il libro (200 pagine, 12,50€, Edizioni Guida) ripercorre le origini dei servizi sociali in Italia, partendo dal periodo post-bellico ovvero quando i maggiori partiti dell’epoca (DC e PCI) erano più indaffarati nella costruzione che nel confronto ideologico tra gli opposti schieramenti. Maria de Unterrichter, baronessa sudtirolese moglie dell’avvocato Jervolino di Napoli, è a quel tempo una delle prime donne impegnate in politica a livello nazionale ed è suo compito, in virtù dell’incarico di sottosegretario, la progettazione di un moderno sistema assistenziale, basato sulla professionalità degli addetti ai lavori piuttosto che agli enti caritatevoli fi no a quel momento imperanti, e da cui trarranno origine i percorsi di studio dedicati.

il libro: maria de unterrichter e i servizi sociali in italia

«Sarebbe come fare un passo all’indietro. La legge quadro 328 del 2000 che racchiude gli interventi di assistenza in campo sanitario, sociale e previdenziale è un punto fermo dal quale cercare di andare avanti e non certo a ritroso. Il vero dramma oggi è rappresentato dalla mancanza delle risorse fi nanziarie ne-cessarie per sostenere il Welfare State previ-sto nel nostro Paese».Avendo letto con grandissimo interesse il Suo ultimo libro, Le chiediamo, prima di tutto, a quando il Suo prossimo lavoro? Inoltre, sen-za essere indiscreti, a quando un Suo studio socio-politico di quanto accaduto nei recenti anni ’90? «Grazie per il suo pensiero sul lavo-ro fatto. Sto lavorando proprio in questi mesi al mio prossimo libro che riguarderà la Ricostru-zione in Campania Post-Terremoto degli anni ‘80. Molto si è scritto già sull’argomento ma da parte della cultura obediente ai nuovi padroni del Paese. Cercherò, pur partendo dai dati oggettivi ed inequivocabili, di far parlare i pro-

tagonisti dell’epo-ca e di andare al di là dei l u o g h i c o m u n i che han-no carat-terizzato i giudizi su quel periodo». Ringraziando il dott. Funaro per la cortesia e disponibilità, cogliamo l’occasione per antici-pare l’organizzazione di un evento culturale e sociale che si terrà in settembre presso la sede di Offi cina Volturno, durante il quale saranno invitate tutte le associazioni locali im-pegnate nel sociale e si terrà un dibattito sui temi dell’assistenza sociale.EL.ROM. E ANGELO MORLANDO

Il Pass utilizzato per entrare alla Conferenza

internazionale

L’allarmismo delle ultime settimane ha mes-so in leggera crisi, i produttori di ortaggi che riforniscono la grande distribuzione, costretti a subire gli effetti sempre più devastanti dell’emergenza del batterio killer che si è scatenata anche in tutta Italia con una cer-ta preoccupazione. Ordinativi crollati anche fi no al 75 per cento per i cetrioli prodotti in Italia. A Caserta, dove non ci sono produzioni signifi cative di cetrioli, a risentire è stata la vendita di insalata, pomodori, carote e altri prodotti, scesa del 20 per cento. Per Mondra-gone e il litorale domizio, il calo oscilla dal 25 al 30 per cento. Reggono invece, le vendite nei mercati di Campagna Amica, dove il con-sumatore fi nale ha continuato, nonostante il tam tam mediatico negativo, a “rifugiarsi” in queste settimane, sicuro di acquistare pro-dotti trasparenti e di provenienza certa, oltre che stagionali e locali.«Possiamo dire che la psicosi non ha inciso molto sui nostri mercati – analizza Gianni Lisi, direttore Coldiretti Caserta- Il motivo? Stiamo parlando di prodotti locali, di fi liera corta e, quindi, forniti da aziende del terri-torio. Coltivati e raccolti a poca distanza da dove vengono venduti. Si tratta di una pic-cola parte di aziende che producono ortaggi e che hanno scelto il canale della vendita diretta». Nell’ultimo periodo ci sono stati dei segna-li di schiarita e la situazione provinciale del consumo di ortofrutta indica che la certezza

che si tratta di prodotti coltivati localmente costituisce uno degli elementi più signifi ca-tivi nel dare fi ducia e spingere all’acquisto. A questo si aggiunge la possibilità, non di poco conto, di chiedere direttamente all'agricolto-re informazioni sull'azienda e sui metodi di produzione adottati. La ripresa dei consumi di ortofrutta, insomma, sia in Italia che in provincia di Caserta, è un segnale estrema-mente importante dopo che le incertezze ed i ritardi nella gestione dell’emergenza a livello europeo hanno provocato la perdita di ben

50mila tonnellate di ortaggi italiani, tra mer-cato nazionale ed estero, e danni economici per i produttori italiani che hanno superato i cento milioni di euro. “L’Italia – precisa Lisi- è il principale produtto-re di ortofrutta nell’Unione Europea e questa stagione è il periodo nel quale si concentra la maggiore quantità e varietà dell’offerta Made in Italy”.

LORENZO TAGLIALATELA

E.Coli, il sistema Caserta reggeCalo del 25% a Mondragone, ma i danni

sono stati contenuti grazie alle produzioni locali

“ Le incertezze europee sono costate

50mila tonnellate di prodotti

italiani” (Lisi, Coldiretti)

Caserta

Page 5: Informare Luglio 2011

www.informareonline.com

PAG. 6 INFORMAREServizi Speciali

Continuiamo a tenere alta l’attenzione sul monitoraggio dei dati sulla balneabilità di tutto il Litorale Domitio. Grazie al sito specifico dell’ARPAC, aggiornato quasi in tempo reale, sono già disponibili i dati delle analisi effettuate lo scorso 15 Giugno 2011.

La situazione generale continua a miglio-rare e ne beneficia anche Castel Volturno che vede riconquistato alla balneabilità il tratto compreso tra il Villaggio Coppola e il Lago Patria. Brutte notizie, invece, per il tratto che si estende dalla Foce dei Regi Lagni alla Foce del Volturno. Soprattutto il parametro E.Coli è risultato molto elevato e molto al di sopra dei limiti di legge. Questo fenomeno si è riscontrato molto probabilmente con le prime affluenze turistiche. Forse gli scarichi illegali non allacciati alle fogne hanno sversato tutto direttamente a mare. EL.ROM.

Punto prelievo

Castel VolturnoFiume AgnenaLido CristalPescopaganoLido BaffoneLido PaduaLido LuiseMille metri sx VolturnoLido BikiniLido Costa AzzurraLido ScalzoneVillaggio AgricoloLido MilanesePinetamarePinetamare km37,500Pinetamare km38,500Lido Le NinfeLido TuristicoLido FavoritaLido AironeLido PatriaLido RomaLido AzzurroLido Sibilia

Misurato

6330

156104020308652

161364

81644061512030201030602010

Limite legge

200200200200200200200200200200200200200200200200200200200200200200200

Misurato

97201020102010

109211262014517211199

3141203010301020103120

Limite

500500500500500500500500500500500500500500500500500500500500500500500

Enterococchi E. Coli Balneabile

Art. 7SISISISISISI

NONONONONOSISISISISISISISISISISI

Punto prelievo

Baia Domitia Fiume Garigliano (S)Lido La Foce (S)Camping Intern (S)Villaggio Svedese (S)Domitia Palace (S)Villaggio Giulivo (S)Solemare (S)Fontanavecchia (C)Lido Cosida (C)Lido La Vela (C)Baia Felice (C)San Limato (S)Baia Azzurra (S)

MondragoneLe VagnoleTreppete SanninoFiumarelleStella MarisRose RosseFiume SavonePapele StecolilliVillaggio Europa

Misurato

94633141413041302010524131

4141303120512051

Limite legge

200200200200200200200200200200200200200

200200200200200200200200

Misurato

84613063302020201010855210

203020312010

272108

Limite

500500500500500500500500500500500500500

500500500500500500500500

Enterococchi E. Coli Balneabile

Art. 7Art. 7

SISISISISISISISISISISI

SISISISISI

Art. 7 SISI

PRELIEVI E DATI UFFICIALI ARPA CAMPANIA AGGIORNATI AL 16/06/2011. LE AREE SOGGETTE AD ART.7 DOVRANNO ATTENDERE PER LA BALNEAZIONE L’ESITO POSITIVO DI QUATTRO ANALISI QUINDICINALI A PARTIRE DAL MESE DI APRILE, I DATI VERRANNO DIFFUSI AD INIZIO GIUGNO. VEDI I PRECEDENTI RISULTATI SUL NUMERO DI GIUGNO DI

INFORMARE. DATI EVIDENZIATI IN ROSSO IN TABELLA PER LE AREE FUORI LIMITE LEGALE. LEGENDA BAIA DOMIZIA: (C) = CELLOLE; (S) = SESSA AURUNCA

Dibene

in “quasi” meglio

Gli ultimi dati rilevati dall’Arpa Campania mostrano un nett o miglioramento

della situazione

Parte anche in Italia la raccolta nazionale degli pneumatici a cura dei produttori. Il si-stema è stato varato di recente per sopperire ad una carenza legislativa ed un alto impatto ambientale delle “gomme esauste”. Molte di queste, infatti, venivano “smaltite” dalla criminalità organizzata, come nel caso della Terra dei Fuochi a ridosso tra le Provincie di Napoli e Caserta, e costituivano un grosso business per la malavita.Gli automobilisti dovranno sostenerne in parte i costi, calcolati in circa 3-4 euro la

La Terra dei fuochi potrà essere solo un ricordo?

CASTEL VOLTURNO. Volevamo, anche questa volta, scrivere di una realtà territoriale fun-zionante e ci sentiamo invece obbligati ad occuparci di qualcosa che ” funzionava “ e che ci auguriamo vivamente che riprenderà a funzionare. Ci riferiamo alla spiaggia libera di Lago Patria.Alcuni anni fa questo lembo di sabbia, ge-neralmente ricettacolo di rifi uti provenienti da terra e da mare, aveva assunto inaspettata-mente un aspetto decoroso che trasferiva di-gnità all’intera zona oltre a rappresentare un doveroso segno di rispetto per i cittadini che ne usufruivano in alternativa ai costi di ac-cesso, non sempre sostenibili, ai lidi privati.Certo, il mare continuava ad essere inacco-stabile, non è che fossero del tutto assenti barattoli e bottiglie, c’era da corrispondere l’odioso balzello al posteggiatore abusivo di turno ma tutto sommato si usufruiva di uno spazio ben tenuto, provvisto di panchine ed addirittura con una zona pavimentata che attenuava non poco la fatica di procedere sotto il sole carichi di ombrelloni e sedie, par-ticolarmente al ritorno. Insomma si usufruiva di un servizio fi nalmente da paese civile.Invece… Invece oggi, a giugno inoltrato, perlomeno fi no al momento in cui scriviamo questa nota, siamo tornati indietro di alme-no cinque/ sei anni. Scomparse le insegne

che la indicavano come spazio pubblico, ri-comparsi i rifi uti ed in abbondanza. Abolite le panchine e posto un blocco di cemento all’ingresso che lascia comunque spazio alle persone per accedere alle erbacce ed ai rifi uti. Legambiente ha indetto, il mese scorso, la giornata dedicata alla pulizia delle spiagge libere ma, in pochi giorni, gli apprezzabili sforzi dei volontari sono stati inevitabilmen-te vanifi cati. Le condizioni di abbandono e degrado sono tali, infatti, che non possono essere rimosse che da interventi radicali pro-mossi dalle Autorità competenti e che preve-dano una forma di controllo e manutenzione costante.Non vogliamo lasciarci andare ai soliti la-menti. Vogliamo solo esprimere il nostro rammarico per la conclusione, speriamo mo-mentanea, di una esperienza sociale che, in altri luoghi, si sarebbe mimetizzata tra una diffusa normalità ma che, nella nostra zona, aveva assunto i caratteri dell’eccezionalità. Non disperiamo, però. Ritorneremo in spiaggia ogni giorno per tutta l’estate e non per fare il bagno o prendere il sole ma solo nell’auspicio di essere testimoni, un bel mat-tino, di un nuovo evento eccezionale uguale, o superiore, al precedente. LOREDANA REGINA

Per una spiaggia libera,che più libera non si può

Mai più Terra dei FuochiProduttori di pneumatici responsabili dello smaltimento

gomma ovvero 15-20 euro il set, sia per le auto nuove sia per il cambio presso i gom-misti. TO.MO.

Ambiente PAG. 5INFORMARE

Page 6: Informare Luglio 2011

E' stata una marcia dall'ignoto verso l'infi nito ed oltre. Così si potrebbe de-fi nire la marcia trionfale della discus-

sione referendaria in Italia: dall'ignoto all'infi ni-to. Eppure qualcosa è accaduto, qualcosa è partito dal basso e pure da lontano, come nel caso di padre Alex Zanotelli, comboniano co-nosciuto per le lotte in tema di acqua pubblica e giustizia sociale.Padre sono anni che si batte per l'acqua pub-blica, a difesa delle fasce deboli della società italiana ed anche del principio alla vita di tutta l'umanità. I suoi messaggi di pace e di lotta per la difesa del bene pubblico come sono sta-ti recepiti in questi ultimi anni? «E' stata una lunga lotta, iniziata con la mia esperienza a Korogocho (Kenya, ndr.) dove ho vissuto con la gente e dove compravo l'acqua con la tani-ca portandola nella mia baracca. Li ho capito

quanto costa e quanto costa ai poveri. Sono sette anni, dal 2004, che abbiamo ini-ziato a Napoli l'impegno per l'acqua pubblica. Napoli perché sentii che l'acqua veniva privatiz-zata con la creazione dell'Ato2 a cui aderirono pressappoco 150 comu-ni. Quando ho sentito questa roba sono an-dato sotto shock. Sono andato alla ARIN (socie-tà di gestione dell'acqua a Napoli) ed ho chiesto come facessero a rima-nere in silenzio.

Da lì è partita la grande lotta su Napoli. In un anno e mezzo, era il 31 gennaio 2006, abbia-mo ottenuto una straordinaria vittoria a favore dell'acqua pubblica. Dopo ci siamo immessi nella grande lotta dell'Italia entrando nel popo-lo dell'acqua. Abbiamo cercato di parlare al cuore della gente, facendo ricordare cosa si giocavano sull'acqua. Ero convinto che avremmo vinto, ma non così. Qualcosa di incredibile, 27milioni di italiani al voto».Abrogata la legge con il referendum ora si deve dare una sistemata al settore, confer-mando il principio, e riparando la risorsa acqua dagli sprechi. Ha qualche suggerimento da dare? «Si, chiaro che deve nascere. Bisogna tradurre la volontà in legge. Chi ha una gestio-ne dell'acqua S.P.A. deve passare ad azienda speciale, quello che si farà a Napoli dove Lu-

carelli, assessore ai beni comuni, e De Magi-stris hanno detto che l'ARIN diventerà azienda speciale. Il problema rimane. Si dice che i privati pos-sono investire e riparare i guasti della rete idrica, ma loro non ripareranno mai il disastro dell'acqua in quanto è una perdita enorme. Le nostre strutture perdono a livello nazionale il 40% dell'acqua erogata. E' chiaro che il privato non ci metterà mano e il pubblico non si dica che non ha soldi. L'anno scorso il Parlamento ha votato per 27miliardi di euro in armi. Invece di usarli per il ponte sullo stretto di Messina possono investire sull'acqua. E' il bene più pre-zioso che abbiamo. I Comuni devono gestirla con le comunità a garantire la potabilità e che non ci sia guadagno sul prezzo. Così avviene il grande salto di qualità, perché deve nascere una nuova cultura sull'acqua».Sul litorale domitio molti Comuni, come buo-na parte del Meridione, hanno registrato bassi tassi di votanti. E' un segnale preoccupante o è solo la forza dei media tradizionali ad aver inciso sulla libertà di scelta in questo territorio? «I media sono stati devastanti e vanno messi sul tavolo. Ho notato che il problema grosso è l'informazione nei cittadini, i media non infor-mano. Bisogna iniziare a fare una informazio-ne seria, questa è la prima cosa, in quanto non c'è democrazia senza informazione. Noto pure che sul litorale domiziano ci sono pochissime associazioni, pochissima capacità di mettersi insieme. Si deve riuscire a stare insieme, an-che se c'è chi lotta per una causa e chi per un altra. Bisogna fare rete. E' allora che si inizia a pesare, si inizia a cambiare. E' questa la strada maestra per vincere, dobbiamo vincere anche sul litorale domiziano». EL.ROM.

Una lunga lott a dall’ignoto verso l’infi nito ed oltre

Intervista a Padre Alex Zanotelli sulle lotte

per l’acqua pubblica

Perchè ha votato solo il 28%?Sicuramente non ha valore statistico un son-daggio effettuato tra 58 persone iscritte al social-network Facebook, ma, come la Sto-ria recente ci ha insegnato, i malumori della gente ed i commenti degli “Amici” possono essere presi in considerazione. Quantomeno per farsi una risata.E' così che è partito da Tommaso Morlando il sondaggio estemporaneo su Facebook intitolato "Perché ha votato solo il 28%" e riferito alla realtà di Castel Volturno. Aveva-mo preparato delle risposte seriose (a cui nessuno ha risposto) ed un paio nettamente estemporanee (a cui hanno risposto). La cosa impressionante è quante sono state aggiunte direttamente dagli utenti, facendo allargare la base delle ipotesi.Fatti due conti il 65,51% (38 risposte) dei par-tecipati ha ritenuto di dire che “Il paese è in coma vegetativo”, mentre il 12,06% (7 rispo-ste) ha più seriosamente dichiarato “Perché molte residenze in realtà non esistono, sono di comodo” ed il 3,45% si è chiesto “Referen-dum, quali referendum?”.

Diverse risposte hanno avuto un singolo voto (1,72% cadauno) e nella loro composizione sono abbastanza simpatiche da leggere. Si va da “Perché è arrivata la stagione” a “Perché stiamo benissimo e non abbiamo problemi ambientali” o “Perché i referendum non danno poltrone”. Qualcuno di questo raggruppamento è stato anche molto piccato dichiarando “Perchè Castel Volturno in realtà non esiste”, “Perchè semplicemente non gli interessa” o il drammatico “Perché voleva-no la centrale nucleare a Castel Volturno”. Nell'insieme questo gruppo di singoli votanti costituiscono il 13,79% del totale.

IL SONDAGGIO:

Ironia e disillusione in un sondaggio Facebook

PERCHÉ IL PAESE È IN COMA VEGETATIVO 65,51% (38 VOTI)

MOLTE RESIDENZE (...) SONO DI COMODO 12,06% (7 VOTI)

REFERENDUM??? 3,45% (2 VOTI)

ALTRI (TUTTI INSIEME) 13,79% (8 VOTI)

Il fronte dell’acqua non è stato l’unico a ce-mentare la volontà del popolo italiano ad andare alle urne a votare per il referendum, ma anche il tema nucleare ha contribuito in maniera concreta al raggiungimento di un obiettivo storico a livello nazionale. Abbiamo intervistato Giulia Casella, presidente Le-gambiente Petteruti di Sessa Aurunca, una delle persone più impegnate su questa atti-vità. La grande battaglia contro il nucleare si può dire totalmente conclusa? «Dopo il deci-so NO degli Italiani all’energia nucleare, non si può ancora dire che la partita sia chiusa.C’è l’intera problematica degli smantellamen-ti, del più volte annunciato “prato verde” a cui riportare i siti delle 4 centrali nucleari e, punto scottante della chiusura del ciclo, è lo smal-timento delle scorie e dei rifi uti radioattivi, cioè a dire che una volta iniziata l’avventura nucleare, non se ne esce più.Intanto si parla dal 1990 della costruzione del deposito nazionale, ma, a quanto è dato sapere, non sono stati ancora individuati i siti idonei nei quali costruirlo (anche se avevamo letto che Sogin, nel settembre 2010, ne ave-va individuato 52 e che Palazzo Chigi aveva congelato il lavoro in attesa della creazione dell’Agenzia per la sicurezza nucleare). Oltre ai siti delle centrali dismesse, c’è da non sottovalutare il pericolo rappresentato da circa 20 siti in cui sono stoccati rifi uti ra-dioattivi sparsi in tutta Italia e di cui non si sa bene quale sarà la destinazione ultima».Quasi tutti i Comuni a ridosso della Centrale del Garigliano, sia sul versante campano sia su quello laziale, hanno superato il 50%+1,

come giudica questa straordinaria risposta delle masse ai quesiti referendari? «Già pri-ma della tragedia giapponese, il 75% degli Italiani era sfavorevole al ritorno all’energia nucleare. Certamente i fatti accaduti a Fuku-shima non possono lasciare indifferenti. E’ una ragione in più per non ritornare all’incubo nucleare. C’è comunque un’altra considerazione: il po-polo italiano, di fronte alle tante affermazioni di ministri & co di non recarsi a votare, ha avuto, oltre alle convinzioni di cui sopra, un soprassalto di dignità, dimostrando di essere libero nelle sue decisioni e valutazioni». Lo stesso discorso non vale dall’altra parte della montagna, sulla grande pianura caser-tana dove le percentuali scendono di molto. Cosa cambia a due passi da Sessa Aurun-ca? «Forse sono gli stessi territori dove la camorra ha fatto enormi affari con tanti in-dustriali, soprattutto del Nord, avvelenando una delle terre più fertili della Campania con rifi uti tossici e nocivi. Forse ci sono messaggi fuorvianti di alcuni mass-media. Questa con-fusione porta a mettere tutto in uno stesso calderone credendo, con il rifi uto al voto re-ferendario di rifi utare scelte che potrebbero andare a vantaggio di esponenti politici. Forse c’è questa antipolitica imperante che si manifesta nell’aberrante espressione “tan-to sono tutti uguali. Forse c’è l’indifferenza verso tutto ciò che è bene comune. E allora? Dov’è l’assenza? Nella scuola? Nelle Istitu-zioni? Nell’incultura? Nella disinformazio-ne? Giudizio arduo». (ARTICOLO COMPLETO SU

INFORMARE ONLINE SEZIONE AMBIENTE)

Nucleare, in vista ancora tante batt aglieGiulia Casella (Legambiente) risponde alle nostre domande

IL PROGETTO Le sinergie tra scuola, istituzioni ed associazioni danno i loro fruttiCELLOLE. L’autonomia scolastica sancita negli anni a ridosso del nuovo millennio ha messo le radici in un nuovo modo di intendere la formazione delle nuove generazioni, passando dal ver-ticismo precedente ad una dinamica dei processi orizzontali, dove le problematiche territoriali assumono un peso importante.Una di queste è sicuramente quella ambientale, data l’immensa at-tenzione su tutti i piani istituzionali e sociali (ci scommette l’Europa con fondi diretti ed indiretti, come migliaia di associazioni italiane), e la Scuola non può disattendere al proprio ruolo di “formare il citta-dino di domani”. Il litorale domitio nelle ultime due primavere è stato un fi orire di progettualità didattiche interne e di partnership con le associazioni del territorio. Le prime hanno mirato ad una maggiore conoscenza del ciclo dei rifi uti mentre tra le seconde è sicuramen-te da citare il progetto “Benvenuti in pineta” realizzato tra Istituto Onnicomprensivo “E. Fermi” di Cellole (tutor interni professoresse Di Nora, Gallo e Troiano), le associazioni Pro loco e Associazione genitori italiani di Cellole e lo STAP (Settore tecnico amministrativo provinciale) Foreste di Caserta fi nanziato tramite fondi PON (fondi FESR più fondi nazionali per lo sviluppo regionale). Il progetto, dopo l’opportuna fase di gestazione in cui sono stati de-fi niti i parametri didattici, grazie al contributo dell’esperta dottoressa Flora Della Valle (STAP) e raccolte le disponibilità dai vari organi competenti (la Pineta di Cellole resa disponibile dall’Ente Comune) ha raggiunto la sua maturità con lezioni didattiche agli studenti sulla macchia mediterranea. Lo stesso progetto vedrà la realizzazione di percorsi didattici nell’area oggetto di studi, con l’applicazione di apposita cartellonistica realizzata dagli aderenti al progetto e l’even-

tuale costruzione di un area pic-nic affi n-ché i turisti nel consumare i propri pasti non disintegrino con i rifi uti il luogo.

Il senso delle attività è quello di «far capire ai ragazzi il valore delle regole ed il rispetto dell’ambiente, motivandoli anche sul piano pra-tico perché si può fare scuola in tanti modi. Anche a livello pratico è scuola» ci riferisce la professoressa Maria Antonietta Polito, dirigente scolastico dell’Enrico Fermi di Cellole per poi continuare: «Il bello del progetto è la previsione di quaranta ore da svolgere in loco con la catalogazione delle piante. I fondi statali ed europei dei PON ci consentono di dare qualcosa in più, in quanto la Scuola non deve fare più i conti con i programmi ministeriali, ma con le esigenze del territorio per formare le competenze richieste ai nostri ragazzi». Dello stesso avviso Franco Freda, presidente Pro loco, che «E’ alla base dello spirito Pro loco la valorizzazione e la tutela del territorio. Ed è per questo che vogliamo ringraziare la sensibilità della pro-fessoressa Polito nell’averci dato la possibilità di affi nare le nostre capacità e di rendere un servizio alle future generazioni di cittadini dei luoghi». «Credo – chiude Giuseppe Romano, uno dei tutor par-tecipanti all’iniziativa - che affi nché ci sia una corretta conoscenza e promozione di un territorio sia di fondamentale importanza la colla-borazione tra la scuola e i vari enti e associazioni locali. La scuola in primis è chiamata ad educare le nuove generazioni alla salvaguardia e alla tutela del territorio in cui opera affi nché i ragazzi crescano nel rispetto della legalità e dell’ambiente che li circonda. Le associazioni locali, invece, per quanto compete loro, devono attivarsi per suppor-tare tutte le iniziative atte per far crescere e migliorare le condizioni di vita di ciascuno”. EL.ROM.

Benvenuti in pineta

AmbientePAG. 6 INFORMARE

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Page 7: Informare Luglio 2011

Ancora una volta un fatto di sangue. Come nel 2008, la nostra città è stata sconvolta. Ma stavolta non c’entra la camorra ma solo la follia umana.L’ha tramortita con un colpo alla testa e poi l’ha portata in spalla fi no all’argine del vicino canale dei Regi Lagni, dove l’ha gettata facendola mo-rire affogata. Per cercare di salvarla, un ragazzo ghanese, che tutti qui chiamano Giulio, non ha esitato a gettarsi nel canale. Un gesto risultato inutile. Così è fi nita la breve vita di Mary, 7 anni, nata in Italia da genitori extracomunitari e residente nella nostra città, uccisa da un ghanese con pro-blemi di disagio psichico. “Quello lì non doveva essere libero, ma chiuso in un ospedale per le cure”, ha denunciato la co-munità africana di Castel Volturno. Ed è questo un motivo di forte polemica.

“Castel Volturno è una polveriera, – ha dichia-rato il Sindaco di Castel Volturno all’ANSA - la situazione è esplosiva”. Qualcuno ha temuto la rivolta, così come ac-cadde il giorno dopo la strage di San Gennaro. Allora gli immigrati distrussero tutto, una vera e propria rivolta lungo le strade della città. C’è stato anche chi ha tentato e tenta ancora oggi di far credere all’opinione pubblica nazio-nale che la gente di Castel Volturno sia intol-lerante e che non voglia l’integrazione e che sia pronta a una protesta stile Rosarno. Non è così. Non lo sarà mai, perché conosco Castel Volturno, la mia gente .

Siamo ancora oggi sconvolti. Non siamo rimasti insensibili. Ci siamo stretti alla comunità africana perché la morte, tragica e violenta, non è né nera né bianca, è solo triste e spa-ventosa. Non ho intenzione di fare speculazio-ni politiche, in siffatta situazione, an-che se una rifl essione è necessaria. Non sono d’accordo con chi cerca di dare delle risposte denunciando di temere una rivolta. La questione immigrazione, come la questione camorra, violenza, deve

Una tragedia umana e familiare, senza implicazioni socialiRifl essione di Vincenzo Gatta sulla tragica morte di Mary

essere affrontata con fatti, atti chiari e inequi-vocabili e non con parole. Le parole, oggi, devono essere rivolte solo alla famiglia di questa bambina del nostro territorio la cui vita è stata spezzata, per dare conforto e per esprimere cordoglio e solidarietà. Sono consapevole che il Sindaco da solo non può affrontare questi problemi, anche se ha il dovere, di creare una sinergia con le altre isti-tuzioni provinciali, regionali e nazionali, per far si che anche a Castel Volturno vi siano regole certe del vivere civile per auspicare un presto ritorno alla normalità. Regole a cui devono adeguarsi assieme agli italiani anche gli extracomunitari. Per chi delinque, a qualsiasi livello e in qualsiasi modo, non è possibile utilizzare forme di buoni-smo di maniera o di facciata. È ora di dire basta! Addio piccola Mary. VINCENZO GATTA

Ciao Mary

In occasione della giornata mondiale del rifu-giato a Castel Volturno si è tenuto un concerto musicale che come tema aveva la libertà degli uomini e la legalità. Hanno partecipato a questa serata artisti locali (Sud Eloquentia) e nazionali che con la loro musica sono riusciti ad unire gio-vani e meno giovani, italiani e non, in un unico sentimento. Perché questa giornata si e svolta a Castel Volturno? A questa domanda ha risposto Mimma D’ Amico, responsabile del centro So-ciale ex canapifi cio di Caserta: “Perché a Castel Volturno vivono immigrati e rifugiati che proven-gono da Paesi che sono da anni in guerra ed è bello vedere che con questa manifestazione gruppi di etnie diverse combattono insieme per un unico ideale cioè la libertà, oltre al fatto che vogliamo dimostrare a tutti che Castel Volturno non è solo cronaca nera da prima pagina”. Ma si può eliminare la camorra ed il razzismo, special-mente qui a Castel Volturno? “Secondo me qui e come da altre parti il razzismo e la camorra han-no qualcosa in comune infatti quest’ ultima trae vantaggio dalla situazione di emergenza e crisi che abbiamo in questo periodo, sfruttando an-

che il bisogno che gli immigrati hanno di lavorare riuscendo cosi a retribuirgli una paga davvero misera per lavori molto estenuanti. Per debellare questi mali alla radice bisognerebbe appoggia-re i servizi sociali, eliminare il lavoro nero e non cadere nell’ indifferenza che è la maggior forza della Camorra.”Tra gli artisti nazionali ed internazionali hanno partecipato, tra gli altri, o’Zulu e Valerio Jovine che abbiamo intervistato. Con la vostra musica quale insegnamento cercate di dare? “Innan-zitutto saremmo dei cattivissimi maestri non vogliamo insegnare niente, però cerchiamo di risolvere le problematiche con la musica e cer-chiamo con essa di dare un po’ di benessere e libertà a chi la ascolta o almeno a dargli una spinta per farlo”.Le Vostre impressioni su Castel Volturno? “Sia-mo arrivati adesso da Praia (in Calabria, ndr.), da li è iniziato il nostro nuovo tour, e nel tratto per arrivare qui ho visto decine e decine di case ab-bandonate, avevo parenti che vivevano in que-ste zone e prima era molto diversa, spero che torni come prima anzi meglio, purtroppo si vede

la mano della camorra che come si sa non ama e non cura i posti in cui vive. Bisogna iniziarla a combattere tocca alle persone comuni farlo è importante fare parte di centri sociali o almeno cercare di creare un collettivo, combattiamo per cambiare Castel Volturno, Napoli, l’Italia. Giran-do per il mondo e per l’Europa mi sono accorto che “stamm ‘nguaiat”. Tocca a noi Cambiare il nostro territorio, cercando sempre di migliorare e non stando a casa a guardare la televisione”. Il nostro gruppo giovani di Offi cina Volturno si è recato alla manifestazione, accogliendo con piacere l’invito di Alessandro Buffardi e di altri ragazzi, conosciuti durante le manifestazioni per il referendum. Quando siamo rientrati eravamo tutti entusiasti della riuscita della serata, è stato davvero importante esserci. La musica unisce, in modo particolare quando questa riesce ad ar-rivare ai cuori delle persone, ad un certo punto, tutti insieme ci siamo messi a ballare, a stringerci mano nella mano e uniti da un unico sentimento fatto di fratellanza, amore, tolleranza, rispetto, legalità e libertà.

Fabio Paradisone

Giornata Mondiale del Rifugiato.Presenti anche i giovani di Officina VolturnoCanti, balli e tanta armonia in una piazza di Castel Volturno piena di ragazzi

Il prossimo 24 luglio 2011 presso il centro storico di Sessa Aurunca sarà dato il via alla Maratona della Legalità “Alberto Varone”, vittima della Camorra, e giungerà fi no al bene confi scato presso la frazione Maiano. Una manifestazione importante organizzata dal Comitato Don Peppe Diana e da Libera con l’Alto Patrocinio della Presidenza della Repubblica e del Senato della Repubblica. La stessa è stata oggetto di una apposita conferenza tenutasi presso la Camera dei De-putati per spiegare alle massime istituzioni italiane ed agli organi di stampa la valenza dell’iniziativa.Molte associazioni hanno aderito all’iniziativa, specie in campo sportivo, a livello nazio-nale, regionale e territoriale. Chiunque volesse dare il proprio contributo o partecipare all’iniziativa può contattare il comitato organizzatore o mettersi in contatto con noi di Informare, che faremo da intermediari.Auguriamo all’iniziativa la migliore riuscita e ritorneremo il prossimo mese con un reso-conto della manifestazione.

sessa a.: il 24 luglio la maratona della legalità

Un grave attentato camorristico è avvenuto lo scorso mese di giugno a Mondragone, nella centralissima piazza Giovanni Falcone a due passi dal Municipio della città e da una scuola. L’attacco è avvenuto contro il supermercato SISA ed è avvenuto a tarda notte, quando l’intero stabile era vuoto (i piani superiori sono uffi ci ed a quell’orario erano tutti chiusi). L’evento ha immediatamente scaturito una reazione all’interno della società civile di Mondragone, specialmente nei giovani, che manifesterà pubblicamente il proprio ri-sentimento al gesto violento ed a tutte le manifestazioni della criminalità organizzata il prossimo 19 luglio. La data, scelta dopo una attenta rifl essione, è volutamente signifi cativa in quanto è l’anniversario della morte di Pao-lo Borsellino ucciso con un attacco mafi oso a Palermo. Maggiori dettagli verranno mano mano divulgati dagli organizzatori.

mondragone: il 19 luglio mobilitazione anticamorra

Giornata Mondiale del Rifugiato.Presenti anche i giovani di Officina Volturno

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Servizi speciali

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INFORMAREPAG. 8 Cultura e Società

La cittadella sportiva della società S.S.C. Calcio Napoli che dovrà essere realiz-zata a Castel Volturno diventa motivo di scontro politico tra il Sindaco e il PD locale. Il tutto trae origine dalle dichiara-zioni che qualche giorno fa Mario Luise aveva reso sul sito Domitia.it a proposito dell’opportunità di realizzare l’opera a discapito della pineta e della duna. Alle sue parole ha replicato il primo cittadino con un attacco personale senza dubbio inatteso da parte del PD che, attraver-so il coordinatore Giuseppe Scialla, ha manifestato vivo disappunto per i metodi usati da Scalzone diretti a gettar discre-dito su Luise. Il PD ha rilasciato un co-municato stampa, che verrà pubblicato integralmente sul sito Informare Online.

PD: il sindaco nel “pallone”

Da Pinetamare al grande schermo. Antonio Palmese si racconta“Essere castellano è il combustibile per il mio motore e gli da potenza”

Antonio Palmese, è un giovane attore di Castel Voltur-no che vive e lavora a Roma, ma continua a tenere ben salde le radici alla sua terra e alla sua gente. Lo abbia-mo incontrato in occasione del voto ai referendum. La nostra chiacchierata è durata tantissimo, lo conosco da ragazzino, e ne ho sempre apprezzato serietà, tena-cia, passione e valori. So bene i sacrifi ci che ha fatto e continua a fare per emergere, evitando facili e comode scorciatoie spesso risultanza di compromessi. Mentre Antonio parlava, nei suoi occhi ritrovavo la stessa luce di quando è partito per la capitale. I modi, l’eleganza, la mimica, la proprietà di linguaggio sono cambiati, ed in meglio certamente, ma la fi erezza dell’appartenenza, intrisa di educazione e naturale umiltà che proviene da una bellissima famiglia è rimasta intatta.Nella sua professione per due volte ha avuto il privile-gio di interpretare il Cristo in teatro e davanti le cinepre-se, concentrandosi sull’apertura dei sensi e sulla totale disponibilità all’amore e alla fi ducia in un sentimento che potremmo chiamare “voce del Creato”. L’ultima volta che ha indossato la corona di spine era per girare il cortometraggio dell’eclettico regista Frank Di Mauro, intitolato “A day a minute in Rome”, in concorso al Ta-ormina Film Fest, dove è stato proiettato il 16 Giugno.

Nella sua carriera ha spesso interpretato ruoli negativi e violenti, tentatori e bugiardi, impulsivi ed assassini, ma anche introversi, deboli e ambigui donando loro una forte caratterizzazione personale. Tra le parti da ricordare quella del pellegrino religioso in Don Matteo 8 (in onda il prossimo autunno su Rai1), l'arrabiato Der-rek nella versione teatrale del fi lm American History X e il suo preferito: l'Amleto di Shakespeare. Studia dal 2005 a Roma presso il prestigioso Cen-tro Internazionale di Cinema e Teatro, DUSE, diretto dall'attrice Francesca De Sapio ed il regista Vito Vinci. Ultimamente ha partecipato al casting di una produzione internazionale tramite un video provino in inglese, presente su Youtube, in cui impersona un gladiatore.Antonio, cosa vogliono signifi care all’esterno le proprie origini? «Seguo la vostra associazione Offi cina ed il vostro impegno sul territorio e sono orgoglioso di po-ter mostrare Informare ai miei amici romani, affi nché si rendano conto che anche da noi ci sono iniziative positive e non solo quelle negative che purtroppo emergono a carattere nazionale. Colgo l’occasione per ringraziarvi, in modo particolare i giovani.Le mie origini e i miei ricordi sono tutto per me,

senza di loro non potrei fare il mio lavoro. Per me è solo una forza, un valore aggiunto essere di dove sono. La mia rabbia covata è come un magma di lava ardente. E’ un combustibile che muove il mio motore e gli da potenza. La sensibilità e la creati-vità da sole non bastano. Il talento va coltivato e disciplinato con un lavoro su se stessi quotidiano e metodico che deve durare per anni e per tutta la vita se si vuole affi nare il proprio strumento arti-stico e le proprie percezioni. Tutti hanno talento e creatività, bisogna solo che ognuno riconosca il proprio potenziale e le proprie attitudini, poi deve crederci fortemente e provare, sperimentare e cer-care di migliorarsi silenziosamente. Solo così le cose cominceranno a chiarirsi e ad attrarre altre cose simili e stimolanti. Il risultato ultimo non sarà mai gratifi cante quanto può essere il lavoro minu-zioso e personale su se stessi giorno dopo giorno. L’arte quando ti possiede ti chiede di dedicarci tutto te stesso e quando tu possiedi lei non può appartenerti come non ti appartiene una fi losofi a. Puoi solo seguirla per dare un senso alla tua vita».

TOMMASO MORLANDOAntonio Palmese. Attore di Castel Volturno

GIOVANI GIÀ GRANDI

Primi passi da amministratori per la maggioranza guidata da Aldo Izzo, già sindaco di Cellole dal 2001 al 2006, e primo plauso ottenuto dall'associazione Amici In Movimento, sodalizio nato da qualche tempo nel territorio che si pone quale obiettivo l'ammodernamento e lo sviluppo socio-economico del territorio. Un plauso non estemporaneo, ma ben motivato. Il sindaco, infatti, ha dato il via libera ad uno dei progetti ritenuti fondamentali per un Comune del Terzo Millennio dall'associazione Amici in Movimento (gli altri sono contenuti all'interno del documento programmatico “Un Comune per amico” fatto fi rmare in campagna elettorale ad entrambi i candidati e leggibile sul sito internet dell'associazione www.amiciinmovimento.it) ovvero la trasmissione in diretta streaming del Con-siglio Comunale. Si tratta della ripresa video della discussione parlamentare e la messa in onda tramite internet, usando un sito internet come punto di diffusione del messaggio. E' un passaggio importante ed è una buona pratica, in quanto la corretta informazione dei citta-dini e la loro piena consapevolezza della discussione verbale in Consiglio comunale può portare ad un processo migliorativo della partecipazione e dell'iniziativa privata, nonché della società civile, sul territorio. “Si tratta – riferisce l'associazione nella sua lettera alla nostra testata in merito al programma “Un Comune per Amico” - di un documento stilato nell'interesse della comunità, che tocca diversi argomenti importanti come salute pubblica, valorizzazione del territorio e risparmio energetico”

e continua in merito alla trasmissione online del Consiglio comunale: “L'associazione si augura che questo primo progetto simbolo di trasparenza venga deliberato nel Consiglio comunale, in modo che le future amministrazioni possano continuare sul buon esempio”.Concordiamo anche con quest'ultima frase espressa dagli Amici in movimento, in quanto la volontà dell'Amministrazione attuale deve tramutarsi in una buona pratica di esempio per Cellole e per l'intero territorio circostante (ricordiamo che solamente Mondragone ha adibito un tavolo per la stampa al centro del parlamentino locale affi nché questa possa compiere il proprio dovere informativo, non prevedendo però al momento alcuno spazio per le nuove forme di comunicazio-ne). Ciò potrà accadere regolamentando nel migliore dei modi l'iniziativa e mettendola dai ripari dagli umori dei singoli, ma la sperimentazione, in ogni caso, attesta un interesse a qualcosa di nuovo e mai utilizzato, dunque una porta aperta verso il futuro. MARIA BISECCO

Consiglio comunale online, Cellole sperimenta l’innovazioneBUONE PRATICHE E’ parte di “Un Comune per amico” dell’associazione Amici in Movimento

I ragazzi di Amici in Movimento in una foto di gruppo

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PAG. 9INFORMARE Cultura e Società

Il Litorale Domitio & lo Spinning da… inventare

Saggi di � ne annoCASTEL VOLTURNO.Parliamo del modo di fare Spinning, ma ancora di più del “credere” in questa tecnica di pesca.Al di là del fatto che esistono le pescate fortunate io credo che quello che realmente manca a chi non riesce ad avere “frutti” (catture) in questa tecnica di pesca è un pizzico di voglia di “inventare e sperimentare”, praticamente quello che fa di un pescatore, un buon pescatore, che usa la testa e non si limita a fare ciò che vede fare agli altri…Ci troviamo a Castel Volturno, alla foce del fi ume Volturno, in compagnia di Giosuè che da appassionato pescatore ha le sue soddisfazioni in molte tecniche, ma poche a Spinning e forse in seguito a questa uscita, avrà capito anche il perché… Iniziamo la nostra battuta a bordo di un gommone a circa 50 metri all’interno della foce. Lanciamo e recuperiamo le nostre esche artifi ciali. L’assente attività predatoria in superfi cie non faceva presagire niente di buono, ma solo in seguito ad una ventina di minuti di lanci riesco ad avere il primo strike della giornata. Si tratta di un bellissimo esemplare di pesce serra, che non ha saputo resistere alla sapiente gestione di un artifi ciale meglio identifi cato come Paragus, prodotto dalla casa giapponese SALTEX. Nel frattempo, decidiamo di insistere ancora qualche minuto, mentre il mio collega di pesca prova con degli artifi ciali di superfi cie (popper) allo scopo di farsi notare ma niente da fare… conviene spostarsi. Andiamo con il nostro gommone sui 10 metri circa di fondale, iniziamo a seguire i segnali che ci fornisce il nostro ecoscandaglio in cerca di salti di fondo, ostacoli, pesce foraggio e marcature in profondità. Ci fermiamo in prossimità di una buona marcatura che si trova sui 5 metri ed inneschiamo artifi ciali dotati di una buona paletta che scendono ad una profondità ideale per andare a coprire quelle zone. Primo lancio e SBAM! Botta in canna per il nostro Giosuè che apre le danze con una bellissima regina. E’ la sua prima Spigola a Spinning. Sono gli stessi artifi ciali e la stessa attrezzatura che ha utilizzato da sempre, ma in fondo, credo di aver inteso anche perché non ha mai dato frutti prima d’ora…

Come in tutte le cose, ma s o p r a t t u t t o nella pesca, è necessario avere la giusta dose di calma, pazienza, ma s o p r a t t u t t o perseveranza e dedizione.

Una delle basi fondamentali per chi vuole addentrarsi in questa tecnica di pesca è conoscere i predatori, le loro caratteristiche abitudinali e caratteriali. E’ importantissimo questo fattore perché ci permette di capire tante cose, per esempio: dove e quando trovarlo, di cosa si ciba, il suo modo di attaccare, ma soprattutto come stimolarlo, praticamente conosceremo alcuni dei suoi punti deboli in modo da studiare una strategia per catturarlo, col tempo capirete che non c’è niente di più diffi cile di diventare predatore di predatori! La pesca a spinning, per essere praticata nel migliore dei modi, ha bisogno di una grande conoscenza delle attrezzature, soprattutto delle esche artifi ciali, infatti anche in base alle condizioni meteo-marine potremo fare una selezione accurata della tipologia di imitazione da lanciare, ma anche della colorazione, azione di nuoto, grandezza, peso e profondità di esercizio. Il Litorale Domitio nella sua complessità si è dimostrato un ottima zona di pesca per la pesca con gli artifi ciali. Insistendo in questa tecnica, si ha l’opportunità prima o poi di trovarsi alle prese con pesci importanti, infatti è una delle tecniche, insieme alla traina che permette di fare grosse catture ed avere enormi soddisfazioni. Che dire, ogni uscita è sempre una scoperta, che si facciano o meno catture l’importante è aver imparato sempre qualcosa per poter crescere e migliorare in questa tecnica di pesca dove, come dico sempre, molto di quello che può essere fatto, deve essere ancora scoperto.Ringrazio il mio compagno di avventura Giosuè Improda che ha condiviso una bellissima uscita in pesca che ricorderemo per tanto tempo. Ringrazio a tutti per la lettura e vi do appuntamento al prossimo report di pesca A tutti gli appasionati della pesca ricordiamo che Planetspin il 3 Luglio parteciperà alla seconda edizione della manifestazione Bass Day presso l’Hyppo Kampos Resort. LUIGI DEL PIZZO (WWW.PLANETSPIN.IT) E TOMMASO MORLANDO

DANZA

Il grande cuore napoletano !CASTEL VOLTURNO. Spesso si sente parlare di integrazione, ma non sono tanti gli esempi che danno un effettivo contenuto a questa parola. Robert ed Esther (foto), cittadini della Nigeria, incarnano tuttavia un piacevole prototipo di quello che dovrebbe essere il vero confronto interrazziale. Radicati sul nostro territorio da circa 8 anni, conosciuti da quasi tutti i residenti di Pinetamare, con grande dignità, senza cedere ai richiami dei soldi facili, come purtroppo avviene per molti loro connazionali, si sforzano di condurre una vita onesta e rispettosa verso il prossimo. Robert è simpaticissimo, è riesce a ridere, e far ridere, pur trovandosi nella diffi cile condizione di vivere lontano dalla sua famiglia. Con il suo carrettino, insieme alla cugina Ester, gira per le strade offrendo la sua mercanzia. Dice di essere grande tifoso del Napoli. Quando gli chiedi il perché Robert non si esime dal rispondere con grande partecipazione.:“Quando vivevo al Nord Italia, tra Milano e Torino, avvertivo indifferenza o distacco, indipendentemente da come mi comportavo. Venivo discriminato

per il colore della pelle, mi sentivo diverso”. Robert, che normalmente è il quadro dell’allegria, solo pensando a quei trascorsi si rabbuia in volto e cambia tono di voce. “ Qui, invece, ho trovato gente pronta ad accoglierti se sei una persona onesta e a ricambiarti con

affetto e disponibilità.” – afferma Robert con il suo italiano maccheronico – “Ecco perché tifo Napoli, ed ammiro tanto Cavani ed Hamsik, perché attraverso il calcio mi sento uno di voi. Qui a Castel Volturno la

gente scherza con noi, ci aiuta e non ci fa sentire diversi. Ed il Napoli rappresenta un modo di sentirsi ancora più uniti alle persone del posto. Mi sento e mi fate sentire uno di voi è questo per noi non è poco.” Diffi cile aggiungere altro. Quest’articolo non vuole prestarsi a nessuna analisi sociologica o altro, ma serve unicamente per una piccola rifl essione. Per chi lavora onestamente e rispetta le regole della convivenza, nonostante tutte le diffi coltà oggettive esistenti a Castel Volturno, almeno tra la cittadinanza non c’è razzismo.TOMMASO MORLANDO E FABIO RUSSO

Il mese di Giugno da sempre viene conside-rato, qui a Castel Volturno, come il mese della danza. Infatti, la stagione estiva viene come consueto inaugurata con gli spettacoli conclu-sivi delle scuole presenti sul territorio. Il 5 Giugno è andato in scena il saggio di fi ne anno del Centro Studi Danza Il Calicanto. Location il Cine Teatro Bristol. Dopo 36 anni di militanza la scuola continua ad appassionare tutti gli amanti della danza con performance di alto valore tecnico. Le insegnanti Marta Russo, Ersilia Russo, Emilia e Cristina Falconetti, per quest’anno hanno preparato suggestive coreografi e su musiche di Adam, Delibes, Herold e tanti altri. La prima parte, dedicata alla danza classica, ha visto in scena la rivisitazione delle opere Coppelia, la Fille Mal Gardèe e La Vivandiere. Licenziande Caterina Capasso, Federica Sacco e Nadia Biasi. Ospiti i ballerini Lorenzo Falconetti, Massimo e Michele Sorrentino. Nella seconda parte, invece, dedicata alla danza moderna, le ragazze hanno danzato su musiche tratte dai musical Chicago e Cabaret. Licenzianda Ca-

terina Capasso che ha ballato insieme al balle-rino Francesco Asselta. Lo spettacolo è

stato chiuso dalle ener-giche coreografi e di Hip Hop curate dal maestro Mario Crocetta.

Il 18 Giugno, invece, si è aperto il sipario per il Centro Studi Danza “Le Ballet Classique” diretto da Valentina Miccio e Francesca e Melania Parente. Giunto al terzo anno di attività, il centro studi danza, sito in Via Do-mitiana n.167 a Castel Volturno, ha concluso l’anno accademico sempre presso il Cine-teatro Bristol a Pinetamare. Lo spettacolo è stato suddiviso in tre parti, la prima dedicata alla tecnica accademica e quindi alla pura danza classica con musiche di compositori dal 1600 ai più contemporanei, la seconda che a sua volta si divide in contemporaneo dal titolo “Clock”, hip hop che rappresenta “Le

AVERSA. Si è tenuto nella sede della Facoltà di Architettura “Luigi Vanvitelli” di Aversa del-la Seconda Università di Napoli (SUN) il 9 giugno e nel centro congressi dell’isola di Capri il 10 e 11 giugno 2011 il IX Fo-rum Internazionale degli Studi “La Via dei Mer-canti” dal titolo S.A.V.E. Heritage organizzato dal Centro di Competenza della Campania sui Beni Culturali, Ecologia ed Economia, costituito da quattro atenei re-gionali (SUN, Università di Napoli “Federico II”, Università del Sannio, Università di Salerno), membro istituzionale del “Forum UNESCO University and Heritage”, dalla Facoltà di Ar-chitettura SUN e dall’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria. Il meeting internazionale ha avuto l’obiettivo di creare un confronto sulle esperienze locali relative alla salvaguardia del patrimonio culturale, architettonico, archeolo-gico, paesaggistico e ambientale. In Campa-nia sono locati cinque siti Patrimonio Mondiale

UNESCO, annoverati per differenti caratteristi-che tipologiche nella World Heritage List: dal

patrimonio culturale e paesaggistico del sito di Caserta, costituito dalla Reggia, i Giardi-ni Reali, il Belvedere di San Leucio e l’Ac-quedotto Carolino, al Centro Storico di Napoli, all’area ar-cheologica di Pom-

pei, Ercolano e Torre Annunziata, ai paesaggi culturali della Costiera Amalfi tana e del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Velia e Paestum e la Certosa di Padula. Vanno anche annoverate le due Man and Biosphere UNESCO del Parco Nazionale del Vesuvio e del Cilento, e le bellissime isole del golfo: Procida, Ischia e Capri. Ma questo enorme patrimonio è in pericolo e poco valo-rizzato. Basti pensare alle emergenze atavi-che regionali come quelle sociali e ambientali: l’emergenza rifi uti, che da oltre 15 anni ha ripercussioni sulla salute dei cittadini e sul

patrimonio, contribuisce a degenerare l’imma-gine della Campania nel mondo. Hanno par-tecipato alla manifestazione oltre 300 studiosi provenienti da 34 differenti paesi nel mondo. La selezione dei contributi scritti si è svolta se-condo un procedimento di revisione anonima da parte dei membri del Comitato Scientifi co Internazionale, costituito da 17 esperti e pre-sieduta da Carmine Gambardella, Presidente del Centro BENECON e Preside della Facoltà di Architettura SUN. Hanno inoltre partecipato il Rettore dell’Università Mediterranea di Reg-gio Calabria, rappresentanti dell’UNESCO e della Fulbright, e 12 distinguished professors di università partners, provenienti dalla Rus-sia, Francia, Spagna e Stati Uniti.L’esperienza del Forum contribuisce ad accre-scere la consapevolezza dell’importanza della tutela del Patrimonio, come matrice identitaria della nostra cultura, che può diventare il mo-tore del riscatto non solo sociale, ma anche economico di un territorio.

ARCH. ALESSANDRO CIAMBRONE. PRES. ASS. ALBERG. E RISTOR. LITORALE DOMITIO. VICE PRES. CLUB UNESCO CASERTA

([email protected])

IX Forum Internazionale di Studi

NAPOLI. L’ Associazione Onlus chiede il supporto di tutti quelli che per passione, studio e amore per il nostro Mare, siano interessati a salvare l’ultimo paradiso marino della costa napoletana. Chiunque abbia voglia di dedicare un po’ del suo tempo per aiutare a difendere il Parco Sommerso di Gaiola può scrivere al seguente indirizzo [email protected] e venire a sottoscrivere il modulo di adesione alle liste di Volontariato del CSI Gaiola onlus per il Parco. Per saperne di più:http://www.gaiola.org/Volontariato_Ga-iola.htm

Volontariato estivo al Parco Gaiola

Le università si confrontano per la salvaguardia del patrimonio culturale.

Il Calicanto e Le Ballet Classique in scena al Bristol

FRONTIERE DIGITALI: MICROSOFT, SKYPE, LA NUOVA TELEFONIA11 Maggio 2011 da Redmond, è partita la controffensiva contro Google e Apple sui terreni della telefonia mobile e di internet. Microsoft ha portato a casa il colosso della telefonia VOIP(Voice over IP) Skype. Per VOIP si intende una tecnologia che rende possibile effettuare una conversazione telefonica sfruttando una connessione Internet o un’altra rete dedicata che utilizza il protocollo IP senza connessione per il trasporto dati. «Permetteremo ai consumatori di comunicare in tempo reale, con strumenti e community diverse», ha spiegato Steve Ballmer di Microsoft, annunciando l’integrazione dei servizi Skype nelle diverse piattaforme di Microsoft. A partire dalla Kinect, la console Xbox gestuale che con la telecamera, il microfono e la connessione a internet sembra fatta apposta per portare le videotelefonate di Skype nei salotti di dieci milioni di famiglie. In Canada e USA già il

60% della popolazione utilizza questa nuova telefonia che grazie ad un programma chiamato Skype funziona sostanzialmente in

due modalità: peer-to-peer e disconnesso. La prima, che permette di effettuare telefonate completamente gratuite, funziona solamente se sia il mittente che il destinatario sono collegati a internet e sono connessi tramite il client Skype; in questo modo il suo funzionamento è analogo ad un qualsiasi sistema di instant messaging come MSN Messenger, ma è sempre criptato e gratuito. La seconda permette di poter

effettuare telefonate ad utenze telefoniche (fi sse o mobili) di utenti non collegati tramite computer. In questa modalità a pagamento, il cui nome commerciale è SkypeOut, la comunicazione corre via Internet fi no alla nazione del destinatario, dove viene instradata sulla normale rete telefonica del Paese. GIOVANNI CANTICE

Casertavecchia (foto EPT Caserta)

Giosuè Improda e Luigi Del Pizzo

Qui alcune ragazze del Il Calicanto, sopra allieve del Le Ballet Classique

conseguenze dell’amore” e modern dal titolo “Onis”. Infi ne, la terza parte è stata dedicata alla danza classica in cui gli allievi hanno portato in scena il balletto di repertorio “Cop-pelia”, fra i più celebri del repertorio classico, in cui si intrecciano amore, gelosia e mistero. LA REDAZIONE

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Nei Paesi sviluppati la sedentarietà è causa, insieme ad una cattiva alimentazione, di molte patologie. Una vita attiva è lo strumento migliore per prevenirle, producendo un benessere sia fi sico che mentale, con una riduzione dei rischi collegati all’obesità e al sovrappeso (malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2, ipertensione). L’attività fi sica, infatti, agisce abbassando i valori della pressione arteriosa e dei trigliceridi nel sangue, aumentando il colesterolo HDL (colesterolo buono), migliorando la tolleranza al glucosio, prevenendo malattie cardiovascolari, obesità, soprappeso, diabete, ed osteoporosi, Essa, inoltre, contribuisce al benessere psicologico, riducendo ansia, depressione e senso di solitudine. Nessuno è troppo giovane o troppo vecchio per godere dei benefi ci di una regolare attività fi sica. Uomini e donne di qualsiasi età possono trarre vantaggio anche da soli 30 minuti di moderato esercizio quotidiano. L’attività fi sica può essere di tipo sportivo oppure connessa con le attività quotidiane (ad esempio spostarsi a piedi o in bicicletta per recarsi al lavoro o a scuola; usare le scale invece dell’ascensore). Praticare con regolarità attività sportive almeno 2 volte a settimana aiuta a: aumentare la resistenza, la potenza muscolare, migliorare la fl essibilità delle articolazioni, l’effi cienza di cuore e vasi e la funzionalità respiratoria, migliorare il tono dell’umore.I dieci consigli degli esperti1.Ricorda che il movimento è essenziale

per prevenire molte patologie. 2. Cerca di essere meno sedentario, infatti la sedentarietà predispone all’obesità. 3. Bambini e ragazzi devono potersi muovere sia a scuola sia nel tempo libero, meglio se all’aria aperta. E’ necessario per un sano sviluppo dell’apparato osteo-articolare e muscolare, il benessere psichico e sociale, controllare il peso corporeo, favorire il funzionamento degli apparati cardiovascolare e respiratorio. 4. L’esercizio fi sico è fondamentale anche per gli anziani: ritarda l’invecchiamento, previene l’osteoporosi, contribuisce a prevenire la depressione e la riduzione delle facoltà mentali, contribuisce a ridurre il rischio di cadute accidentali migliorando l’equilibrio e la coordinazione. 5. Muoversi signifi ca camminare, giocare, ballare, andare in bici.6.Se possibile, vai al lavoro o a scuola a piedi.7.Se puoi evita l’uso dell’ascensore e fai le scale. 8. Cerca di camminare almeno 30 minuti al giorno, tutti i giorni, a passo svelto.9.Sfrutta ogni occasione per essere attivo (lavori domestici, fare la spesa, giardinaggio, portare a spasso il cane, parcheggiare l’auto più lontano). 10. Pratica un’attività sportiva almeno 2 volte a settimana (o in alternativa usa il fi ne settimana per passeggiare, andare in bici, nuotare, ballare).

DR.SSA GIUSEPPINA TRAETTINO

BIOLOGO NUTRIZIONISTA

INFO:[email protected]. 3383489750

Salute e Benessere INFORMARE

Rubrica: I consigli da... dottore!

La vita di oggi ci offre spunti sempre piu’ frenetici per non fermarci e “Stare”. Ma stare poi con chi? Con noi stessi . E’ la consapevolezza che ci guarisce, meno siamo consapevoli di noi e piu’ corriamo il rischio di ammalarci. Meno siamo centrati su di noi e piu’ siamo predisposti a farci travolgere dagli eventi. Immagina di stare su di una zattera in mezzo ad un mare in tempesta ed hai la terraferma li’ a due passi, ma non sai come arrivarci, non hai i mezzi e cominci a sentirti disperato e impotente, totalmente in balia di forze esterne. Ecco in che posizione sei quando ti allontani dalla consapevolezza di te, rimani totalmente incosciente di te o di pezzi di te, delle risorse che hai e delle tue potenzialita’ e ti disperi pensando che non ci sono

soluzioni per affrontare quella situazione. La terraferma e’ il tuo centro, il tuo se’, il tuo radicamento, ma per raggiungerlo ci vuole uno sforzo consapevole. Il viaggio piu’ bello che un uomo possa fare e’ quello dentro di se’, e’ arrivare al suo vero se’, quello autentico, spogliato dalle maschere e dalle convenzioni sociali, scrostato dalla corazza che ti sei creato per difenderti, ma la verita’ e’ che per fare questo, perdi te stesso, perdi di vista i tuoi reali bisogni e fi nisci per sentirti

totalmente in balia delle onde. Aumentare la consapevolezza di se’, attraverso percorsi di crescita personali, ti avvicina alla terraferma e ti da’ gli strumenti giusti per sentirti nuovamente padrone della tua vita. Vi ricordo che tutti i Mercoledi’ dalle 9.00 alle 12.30 e’ possibile usufruire di consulenze gratuite. Per info: 320/5595377, [email protected]

DERMATOLOGIA

Proseguiamo le nostre rifl essioni su alcuni comportamenti all’apparenza privi di senso.Sia chiaro che non vogliamo fare diagnosi caratteriali, che spetterebbero eventualmente ad altro genere di professionisti, ma che proviamo solo a capire quale può essere in questi casi la reazione più utile. Lo facciamo, inoltre, avendo come riferimento ciò che dice in proposito l’Analisi Transazionale. La volta scorsa abbiamo discusso di un atteggiamento specifi co detto “ astensione “, caratteristico di quelle persone che, in particolari condizioni stressanti, sembrano disinteressate a quando sta accadendo intorno a loro e, dunque, reagiscono ai fatti in modo del tutto inadeguato. Aggiungemmo che tale distanza è solo apparente e che, al contrario, la persona è molto coinvolta ma che non sa cosa fare oppure lo sa ma ritiene che sia inutile farlo. I genitori si trovano in situazioni del genere quando, ad esempio, rimproverano il fi glio e costui resta in silenzio con l’ espressione assente, apparentemente indifferente. La reazione del ragazzo o della ragazza, il più delle volte, produce nella madre o nel padre un senso di

frustrazione, di inutilità, addirittura può accadere che si pensi di non essere capace di svolgere adeguatamente il ruolo genitoriale. Fermo restando che è perfettamente comprensibile che chiunque, quando ritiene di essere inascoltato, sperimenta emozioni e pensieri negativi, è opportuno che in questi casi il genitore consideri la situazione da un altro punto di vista e che tenga conto, costantemente, che il fi glio pensa molto e sente molto, che vorrebbe dire qualcosa per spiegare i motivi del suo comportamento ma che non sa come dirlo, non sa se fa bene

a dirlo … o a lui stesso non sono chiare le ragioni della sua azione.Pertanto, una volta superato il momento emotivo forte, l’obiettivo del genitore è aiutare il ragazzo o la ragazza ad esprimere ciò che pensa e creare le condizioni affi nchè ciò accada. Nel prossimo articolo faremo degli esempi di strategie comunicative adeguate allo scopo. ALFONSO FALANGA, [email protected]

Vi sono alcune patologie che pur avendo grande rilevanza dal punto di vista epidemiologico, in quanto coinvolgono centinaia di milioni di persone,non hanno la giusta visibilità perchè non rientrano nel novero delle malattie costosamente curate, non interessano le grosse industrie farmaceutiche per via della poca resa economica, per questo sono così poco pubblicizzate.In questi articoli tratteremo delle cosiddette patologie dei poveri.

CISTICERCOSIResponsabile di questa parassitosi è la tenia solium,di cui l’uomo è l’ospite defi nitivo, cioè sviluppa il verme adulto nell’intestino (teniasi). Generalmente il maiale è ospite intermedio del parassita ed alberga la forma larvale,il cisticerco, nei tessuti. La teniasi si trasmette mangiando carne di maiale infetto poco cotta che contiene le larve. Quando le larve vengono ingerite dall’uomo,nel suo intestino matura il verme adulto, la tenia,

che contamina le feci con le sue uova.La teniasi non ha conseguenze gravi per gli esseri umani, l’infezione pericolosa è la cisticercosi che l’uomo, unico responsabile della trasmissione,contrae ingerendo uova di tenia con il cibo o attraverso dita contaminate. Per contatto con la zona perianale le uova di tenia solium ingerite sviluppano larve, che si localizzano nel cervello, neurocisticercosi, nell’occhio e con minor frequenza nei muscoli, nel cuore e nella sottocute. Il cisticerco causa una reazione cicatriziale fi brosa che viene poi calcifi cata.La sua presenza nel cervello può causare sintomi neurologici, tra cui l’epilessia,che mimano un tumore cerebrale. La cisticercosi è endemica in aree Andine del sud America, Brasile, America centrale e Messico, in Cina, subcontinente Indiano e sudest Asiatico e in alcuni paesi dell’Africa subSahariana. PROF. GIUSEPPE NATALE

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Una vita per vivere in salute

Le labbra possono subire disturbi locali, malattie cutanee e sistemiche di cui rappre-sentano un’utile spia. La più temuta delle infezioni è l’herpes labiale. Affl igge circa 10-12 milioni di italiani. Oltre a un antiestetico sfogo cutaneo provoca un fastidioso prurito e un profondo disagio psicologico. L’Herpes labiale può riapparire più volte,

A cura della dott.ssa Maria Pia Raimondi

PSICOLOGA E PSICOTERAPEUTA IN FORMAZIONE

La fenomenologia ipocondriaca

Patologie alimentari causate da parassiti: Cisticercosi

Herpes labiale: cosa fare e cosa non fareanche a distanza di anni. Il virus respon-sabile è capace di resistere per anni all’interno dei gangli nervosi del nostro organismo, per poi rimanifestarsi.Moltissime persone, inoltre, risultano essere portatori sani e non manifestano quasi mai clinicamente le lesioni.I pericoli più temibili sono: la diffusione dell’herpes all’occhio, la sovrainfezione o la trasmissione da mamma a fi glio

durante o dopo la gravidanza. Per questo motivo una corretta gestione te-rapeutica e comportamentale è essenziale.Alcune regole chiave:• non grattare le vescicole; • lavare spesso le mani con acqua e sapone;

• non strofi nar-si gli occhi; • durante la manifestazio-ne cutanea, evitare alimenti troppo caldi o troppo freddi; • usare la cre-me specifi che prescritte dal

medico.• durante le prime esposizioni stagionali al sole, proteggere le labbra con un fi ltro sola-re ad alto fattore di protezione ed evitare di sostare sotto i raggi per ore;• evitare metodi “casalinghi” come la pasta dentifricia o il succo di limone che, oltre a non dare risultati effi caci e sicuri, possono irritare ulteriormente la zona.

Se avete domande e curiosità da proporre al dr. Marano scrivete al suo

indirizzo e-mail riportato nel box in alto

Torta al coccoImpariamo insieme a cucinare:

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1 bicchiere di latte1. servirsi di una scodella e di una frusta elettrica o a mano,

2. inserire le uova e lo zucchero nell’apposita scodella e sbattere il tutto

3. dopo le uova e lo zucchero mettere il burro e continuare a sbattere

4. pian piano aggiungere la farina normale e quella di cocco.

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Page 11: Informare Luglio 2011

PAG. 11INFORMARE Utilità, Segnalazioni e Diritto

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E’ obbligatorio anche per le imprese in crisi versare le ritenute d’acconto dovute per le gestioni previdenziali e assistenziali ai propri dipendenti. L’eventuale contravvenzione a questa regola porterà ad un illecito penale e dunque alla reclusione fi no a tre anni e ad una multa che potenzialmente potrebbe arrivare a 2milioni di euro.

Un’impresa, che pur si trovi in diffi coltà, considerato che comunque questa continua nella sua attività, non è giustifi cata per il mancato adempimento dell’obbligo previdenziale. Ecco allora che tale mancanza riveste carattere di illiceità penale esattamente come prevista dalla normativa di riferimento.

Come previsto lo scorso 8 giugno è entrato in vigore il nuovo Regolamento Generale dei La-vori Pubblici. Il testo aggiornato, non modifi ca -purtroppo- i meccanismi di appalto dei lavori, ma introduce notevoli cambiamenti nelle mo-dalità di affi damento dei servizi di progettazio-ne e disciplina la validazione degli elaborati tecnici stabilendo che sia uno strumento teso, anziché a “giudicare” il servizio quando è com-pletato, ad affi ancarlo con analisi e valutazioni nel corso dell’espletamento.Le novità normative tendono ad assecondare le molteplici istanze che la componente pro-fessionale dei lavori pubblici ha formulato nei mesi scorsi per contrastare il fenomeno dei maxiribassi nelle offerte e promuovere una premialità per le candidature fondata sulla qualità della proposta. Per stimolare la concor-renza e garantire la trasparenza delle scelte, il legislatore ha ribadito sia l’opportunità che i partecipanti all’elaborazione progettuale siano esclusi dalla esecuzione fattuale dei lavori, sia

la distinzione in tre fasce di importo dei com-pensi. Per gli incarichi fi no a 100 mila euro si conferma la necessità di semplifi care le pro-cedure consentendo affi damenti sulla base di un invito rivolto a non meno di 5 soggetti scelti informandosi sul mercato professionale. Per gli incarichi di importo pari o superiore ai 100 mila euro . Si tratterà di valutare la candidatu-ra, di chiunque voglia partecipare, sulla base del fatturato, dello svolgi-mento di servizi ana-loghi negli ultimi 10 anni, delle risorse umane impiegate negli ultimi 3 anni.Tra le novità fi gu-ra la disponibilità a considerare anche i servizi svolti per committenti privati, sempre certifi cati dal committente. Il nuovo Regolamento, nella versione ora vigente come modifi cata dal DPR 207/2010, si discosta dal Codice dei Contratti precedente che lasciava alla stazione appal-tante la scelta del sistema di aggiudicazione, e fi ssa, per tutti i casi di affi damento dei servizi di ingegneria e architettura, l’obbligo di utiliz-zare il criterio della “offerta economicamente

Spazi pubblici e dubbie virtù: Big is Bad/2più van-taggiosa” i m p e -g n a n d o le ammi-nistrazio-ni locali a decidere nel ban-do il limi-te mas-simo dei ribassi e ad attribuire il punteggio sull’offerta economica usando un meccani-smo di calcolo (allegato M) la cui formula pre-mia chi si avvicina al ribasso medio.In linea di principio il sistema limita il peso del-lo sconto sul prezzo e massimizza l’incidenza della qualità della progettazione attribuendo poi, ad ognuno dei criteri, punteggi diversi. Pur apprezzando l’uso di formule alternative al massimo ribasso, che peraltro erano già in uso nei contratti di lavori e forniture e che sarebbero da riproporre immediatamente

anche in quel settore, rima-ne la perplessità sulla forte discrezionalità che permane nella valutazione della qualità della candidatura. La libertà interpretativa degli elementi su cui stimare l’adeguatezza e le caratteristiche metodolo-giche dell’offerta, a fronte del punteggio massimo attribuibi-le ai due criteri (fi no all’80%), non lascia sereni sulla pos-sibilità che vinca la migliore offerta contro la candidatura che gode del programmatico favore della commissione giu-dicante.PROF.SALVATORECOZZOLINO, [email protected]

Aziende, anche in caso di

crisi contributi obbligatori

Il Diritto:Le verande sono inter-venti edilizi soggetti a permessi di costruire. Con la recentis-sima Senten-za n. 18507

dell’11/5/2011 la Corte di Cassazione ribadisce e consolida un orientamento che si è rafforzato via via negli ultimi anni nelle sen-tenze sia della stessa Corte che dei Giudici amministrativi (TAR). In sostanza, dicono i giudici della Suprema Corte, “la trasformazi-one di un balcone o di un terrazzino circondato da muri perim-etrali in veranda, o di un terrapieno et similia mediante chiusura a mezzo di installazione di pannelli di vetro su intelaiatura metallica od altri elementi costruttivi, non costituisce intervento di manutenzione straordinaria, di restauro o

pertinenziale, ma è opera già soggetta a concessione edilizia ed attualmente a permesso di costruire” . L’orientamento è confer-mato anche dai giudici amministrativi (vedi Cons. Stato, Sez. 5^: 8.4.1999, n. 394 e 22.7.1992, n. 675, nonché Cons. giust. Amm. Sic. Sez. riunite, 15.10.1991, n. 345).“Una veranda è da considerarsi, in senso tecnico-giuridico, un nuovo locale autonomamente utilizzabile”. Ne consegue, per-tanto, che la realizzazione di una veranda senza il dovuto per-messo rilasciato dall’Ente integra il reato penale di cui all’art. 44 DPR 380/2001. Alla sentenza di condan-na segue l’ordine di demolizione, se nel frattempo non si è provveduto a sanare l’intervento abusivo.

Associazione per il disegno industriale (ADI)Salvatore Cozzolino nuovo presidente dell’ADI Campania

L’ADI riunisce dal 1956 progettisti, imprese, ricercatori, insegnanti, critici e giornalisti intorno ai temi del design: progetto, consumo, riciclo, formazione.

E’ protagonista dello sviluppo del disegno industriale come fenomeno culturale ed economico.

Salvatore Cozzolino, professor universitario presso la seconda università degli studi di Napoli, nonchè nostro collaboratore, è stato nominato nuvo presidente dell’en-te suddetto. Il suo scopo è promuovere e contribuire ad attuare, sen-za fi ni di lucro, le condizioni più appropriate per la pro-gettazione di beni e servizi, attraverso il dibattito cultura-le, l’intervento presso le istituzioni, la fornitura di servizi.

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Sei mesi di reclusione per la morte di un uomo. Da ora in poi circolare a velocità ridotta può fare scattare un concorso di colpa nell’incidente per chi viene tamponato perché pro-cede a velocità troppo ridotta intralciando il traffi co. Lo ha stabilito la quarta sezione penale della Corte di Cassazione che, con una sentenza del 1 giugno 2011, ha confermato la con-danna, ridotta da concorso di colpa, nei confronti di un automobilista che aveva tamponato e ucciso un motociclista che procedeva lungo l’autostrada troppo lentamente. La Corte d’Ap-pello di Firenze, con rito abbreviato, aveva infatti ridotto la pena al proprietario dell’autocarro

perché aveva dovuto superare il motociclista lentissimo. TOMMASO MORLANDO

Sinistri: concorso di colpa se si va troppo piano

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CASTEL VOLTURNO. Da tanti anni si attende che vengano completati i lavori di riqualifi cazione in Pinetamare, in ottemperanza del resto a quanto previsto nella transazione Stato - Coppola, e nel successivo Accordo di Programma. Molti gli interventi che i privati devono realizzare per adeguarsi agli impegni assunti nei confronti della parte pubblica. Una zona interessata dai progetti è Fontana Bleu. E’ notizia di questi giorni che sono cominciate le opere di abbattimento del

vecchio parco acquatico Rio Blu, sequestrato dalla procura di S.Maria C.V. a metà anni novanta, e lasciato colpevolmente in uno stato di fatiscenza.

Proprio di fronte a tale struttura, una

confortevole piazzetta pubblica ha preso il posto di una landa abbandonata (foto in basso a sx). L’area, dislocata a pochi passi dalla battigia, è dotata di giochi per bambini, panchine e ampi parcheggi. Proprio in questa zona da circa un anno è stato aperto anche il Ristorante Pizzeria Langione a Mare, gestito dal sig. Caterino (foto in alto), locale dove l’accoglienza e la buona cucina mediterranea

sono di casa. Presso Langione a Mare è possibile degustare specialità di pesce e di carne, oltre ad una buona e tradizionale pizza. L’apertura di questo locale ha rivitalizzato l’intera area, situata in posizione periferica rispetto al centro di Pinetamare, e contribuito a creare un nuovo punto di riferimento

AUTORE: AVV. FABIO RUSSOMAIL: [email protected].: 3476595190

Per la veranda serve il permesso a costruire

S. Cozzolino

per i residenti locali e per i pendolari che percorrono questa zona per recarsi presso le vicine strutture balneari. Tuttavia, proprio la presenza di tanti passanti provenienti dalle aree più disparate dell’interland napoletano e casertano, principalmente nei fi ne settimana, renderebbe opportuni più controlli ed una maggiore opera di manutenzione e pulizia della piazzetta. Spesso a tali incombenze ha dovuto provvedere il proprietario della Pizzeria Langione a Mare. Bisogna inoltre considerare che le altre strutture, edifi ci e locali commerciali, versano comunque in uno stato di fatiscenza. Sarebbe, pertanto, opportuno che chi di dovere, privati o istituzioni, si facessero carico di garantire la sicurezza e l’igiene di questa zona, al fi ne di decretarne un rapido rilancio in termini di turismo. FA. RU.

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Page 12: Informare Luglio 2011

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