Informare Dicembre 2012

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LITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNO LITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNO Informare è un periodico del “Centro Studi Officina VolturnoAnno 8° - Numero 116 - DICEMBRE 2012 Raccolta firme M1 > > > pag.4 La sana imprenditoria di Castel Volturno > > > pag.6 Paolo Miggiano presenta: “A TESTA ALTA” > > > pag.5 “Facciamo un pacco alla camorra”. Vieni a prenotare il tuo pacco presso la nostra sede > > > pag.8 Nasce l’Associazione Decoro Pinetamare > > > pag.3 Speciale Roberto Saviano: “un papa nero”? > > > pag.10 Per costruire un percorso a medio-lungo termine sono necessari tanta pazienza e tanti sacrifici, so- prattutto in termini di tempo. Per distruggere, invece, basta un attimo… Il nostro territorio è sempre stato caratterizzato dalla presenza di “distruttori”. I più letali sono sempre stati i “distruttori di speranze”, cioè col- oro che, non avendo tempo e voglia di sporcarsi le mani, considerano qualsiasi iniziativa sbagliata “a prescindere” e considerano l’intero territorio di Castel Volturno, compresi tutti i cittadini, condan- nati ad un futuro fatto solo di miseria e povertà, so- prattutto intellettuale. Noi siamo, invece, convinti che il nostro territorio è pieno di “costruttori”, so- prattutto di idee e di iniziative. I problemi sono tan- ti, nessuno li nasconde, ma la speranza è enorme, soprattutto siamo convinti che sia possibile unire le esigenze e le aspettative del centro storico con quelle delle altre aree, soprattutto quelle di Pine- tamare. Crediamo sia possibile, ad esempio, far dialogare Ischitella con Pescopagano, cioè le Due Torri che delimitano a nord e a sud il nostro territo- rio. L’appartenenza è un principio imprescindibile e indiscutibile; ma la chiusura mentale “a prescin- dere” verso le iniziative proposte da altri è una jattura che condizionerà per sempre lo sviluppo del territorio. Possiamo rialzarci, ma tutti insieme, provando a confrontarci nell’immediato con la speranza di poter condividere le cose migliori nel prossimo futuro. “Per correr miglior acque alza le vele…” poetava Dante all’inizio del Purgatorio. I distruttori credono pessimisticamente che ritor- neremo all’Inferno… Noi, ottimistici costruttori, crediamo, invece, che possiamo agevolmente affrontare e superare questo momento difficile con le sole nostre forze, senza la guida del Virgilio di turno. TOMMASO MORLANDO

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Castel Volturno si rialza. La società civile risponde e da un chiaro segnale di risveglio e riscatto. Mancano le grandi opere, che da anni danno speranze a cittadini di Castel Volturno: Il porto, il restauro del Castello e le bonifiche che tardano ad arrivare, Informare di questo mese oltre ad augurare a tutti i lettori buone feste, si augura che la bontà che caratterizza il periodo natalizio riesca a far smuovere qualcosa, e magari con l’ avvento del nuovo anno riuscire a tramutare quell’ punto interrogativo (?) in punta alla vela, con un grande punto esclamativo! Questo mese: Nasce l’ associazione decoro Pinetamare. Raccolta Firme M1, più di 450 firme consegnate al Comune e alla CTP. “Facciamo un pacco alla camorra ”. Vieni a prenotare il tuo pacco presso la nostra sede. Speciale Saviano: dopo le dichiarazioni fatte su rai 2 le risposte da parte di Tommaso Morlando e Dimitri Russo. A Testa Alta: Presentato il libro a Castel Volturno, tanti i giovani presenti.

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LITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNOLITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNO

Informare è un periodico del “Centro Studi Officina Volturno” Anno 8° - Numero 116 - DICEMBRE 2012

Raccolta � rme M1

> > > pag.4

La sana imprenditoria di Castel Volturno

> > > pag.6

Paolo Miggiano presenta: “A TESTA ALTA”

> > > pag.5

“Facciamo un pacco alla camorra”. Vieni a prenotare il tuo pacco presso la nostra sede

> > > pag.8

Nasce l’Associazione Decoro Pinetamare

> > > pag.3

Speciale Roberto Saviano:“un papa nero”?

> > > pag.10

Per costruire un percorso a medio-lungo termine sono necessari tanta pazienza e tanti sacrifi ci, so-prattutto in termini di tempo. Per distruggere, invece, basta un attimo…Il nostro territorio è sempre stato caratterizzato dalla presenza di “distruttori”. I più letali sono sempre stati i “distruttori di speranze”, cioè col-oro che, non avendo tempo e voglia di sporcarsi le mani, considerano qualsiasi iniziativa sbagliata “a prescindere” e considerano l’intero territorio di Castel Volturno, compresi tutti i cittadini, condan-nati ad un futuro fatto solo di miseria e povertà, so-prattutto intellettuale. Noi siamo, invece, convinti

che il nostro territorio è pieno di “costruttori”, so-prattutto di idee e di iniziative. I problemi sono tan-ti, nessuno li nasconde, ma la speranza è enorme, soprattutto siamo convinti che sia possibile unire le esigenze e le aspettative del centro storico con quelle delle altre aree, soprattutto quelle di Pine-tamare. Crediamo sia possibile, ad esempio, far dialogare Ischitella con Pescopagano, cioè le Due Torri che delimitano a nord e a sud il nostro territo-rio. L’appartenenza è un principio imprescindibile e indiscutibile; ma la chiusura mentale “a prescin-dere” verso le iniziative proposte da altri è una jattura che condizionerà per sempre lo sviluppo

del territorio. Possiamo rialzarci, ma tutti insieme, provando a confrontarci nell’immediato con la speranza di poter condividere le cose migliori nel prossimo futuro. “Per correr miglior acque alza le vele…” poetava Dante all’inizio del Purgatorio.I distruttori credono pessimisticamente che ritor-neremo all’Inferno…

Noi, ottimistici costruttori, crediamo, invece, che possiamo agevolmente affrontare e superare questo momento diffi cile con le sole nostre forze, senza la guida del Virgilio di turno.

TOMMASO MORLANDO

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POLITICA & AMBIENTE

Per il tuo sostegno chiama il 331.5907602 - 081.5097039

INFORMAREINFORMAREINFORMARE

Cosa è successo all’antica colonia romana che sorgeva sul Litorale Domitio? Il terreno si è abbassato di ben otto metri.

Il porto giace dieci metri sott’acqua. Alla spiaggia si arriva percorrendo un basolato romano che si perde nella sabbia. Per ritro-vare le sue tracce bisogna buttarsi in acqua e immergersi a tre metri di profondità. Ora è posato sul fondo del mare. Cosa sia suc-cesso a Sinuessa, l’antica colonia romana che sorgeva sul Litorale Domitio (oggi co-mune di Sessa Aurunca) è un interrogativo ancora irrisolto. Si sa solo che il terreno si è abbassato di almeno otto metri in epoca romana. Adesso i geologi e l’Enea vogliono capire perché. Di antichi porti inabissati ce ne sono in tutto il mondo. Non sempre, però, le cause sono evi-denti. Per trovare qualcosa di simile, eppure così diverso, basta spostarsi a sud di appena sessanta chilometri. Dalla provincia di Caserta

a quella di Napoli. “L’antico portus Iulius di Poz-zuoli, scoperto negli anni Cinquanta, si inabissò fi no a cinque metri di profondità – spiega Alfre-do Trocciola, geologo dell’Enea - ma quella è una zona vulcanica e il ritrovamento, per quan-to importante, non ha destato troppa sorpresa. Anche Carmine Minopoli è un geologo dell’E-nea. Sinuessa la conosce bene: ci ha lavorato per anni e proprio su questo sito ha elaborato la tesi di geologia quindici anni fa. “Il destino di questo porto è un rebus che ci affascina. Altri siti nel raggio di 20-30 chilometri si sono abbassati di 50-60 centimetri nel corso degli ultimi duemila anni. Sinuessa è sprofondata di otto metri”. Per capirci qualcosa di più gli scien-ziati dell’Enea hanno passato l’estate 2012 a geo-referenziare i resti di epoca romana lungo il litorale di Sinuessa e a studiare la morfologia dei fondali. Le ricerche riprenderanno a marzo con: strumenti tecnologici in grado di fare la “ra-diografi a” del fondale e sbirciare attraverso lo strato di sedimenti che si è depositato in fondo al mare. Da queste parti infatti sfocia il fi ume Garigliano, che intorbidisce l’acqua del mare e porta i sedimenti accumulati nel suo corso. Nel frattempo però le prime ipotesi sono già sul tavolo. “Non dobbiamo pensare a un singolo evento catastrofi co, come un fortissimo terre-moto. Il porto di questa colonia non è affondato in un giorno né in un anno – spiega il geologo Carmine Minopoli - Ecco perché pensiamo che lo sprofondamento sia dovuto a una somma di eventi”. Ma eventi di che tipo? “In prima battuta pensiamo che un terremoto, seguito forse da uno tsunami, abbia causato un primo abbassa-mento di diversi centimetri. Abbastan-za perché il porto fosse inutilizzabile e venisse abbandonato”. In questo punto del litorale domizio, quindi, le barche non attraccano da oltre due-mila anni. Ecco spiegato perché le strutture e gli oggetti ritrovati sul fondo del mare sono inequivocabilmente di epoca romana. Una volta abbandona-to, il porto ha continuato a inabissarsi. “In geologia duemila anni sono un’ine-

Sinuessa e il mistero del porto affondato

Alcune proposte potrebbero essere appli-cate immediatamente anche in Campania.

La fi todepurazione (depurazione attraverso le piante) è un argomento da approfondire affi n-ché si possa giungere in tempi brevi ad appli-cazioni in larga scala per ridurre drasticamente i rischi di inquinamento di corpi idrici sensibili e di inquinamento delle acque costiere.Proprio recentemente è stata elaborata dall’I-stituto Superiore per la Protezione Ambientale (ISPRA) un guida molto interessante sull’argo-mento e che offre notevoli spunti di rifl essione.I primi cinque capitoli della guida sintetizzano l’iter normativo e i criteri di dimensionamento dei diversi tipi di impianto. E’ stato dedicato, inoltre, un capitolo intero (il sesto) agli aspetti di Gestione e Manutenzione, realizzando delle

schede di Manutenzione Ordinaria e Straordi-naria e un Piano di Manutenzione complessivo.Altrettanto interessante è il settimo capitolo inerente alle valutazioni preliminari da adottare per la scelta di una tipologia o meno di un im-pianto di fi todepurazione.In conclusione: il sistema di fi todepurazione è facilmente realizzabile, è affi ancabile agli impianti di ultima generazione per le portate eccedenti da depurare ed è utilizzabile al posto di quest’ultimi in caso di emergenza evitando di scaricare brutalmente liquami non trattati in corpi sensibili. Nel caso specifi co della Regio-ne Campania e dei Regi Lagni, dove le aree attualmente occupate dai 5 impianti di depura-zione sono solo una parte dell’area comples-sivamente disponibile, costituirebbe una solu-zione immediata ad una grave crisi ambientale

che perdura da decenni. La stessa soluzione “ibrida” potrebbe applicarsi immediatamente anche ad altri canali come l’Alveo Camaldoli e il Canale di Quarto, riducendo sensibilmente il carico di inquinamento totale che grava su tutto il Litorale Domitio.

FONTE: MAGAZINE ARPACAMPANIA

ANGELO MORLANDO

zia e otto metri di abbassamento in un lasso di tempo così limitato sono un’anomalia”. E c’è un altro dato certo: l’uomo non c’entra niente. Le cause del fenomeno sono naturali. A dieci metri di profondità, a poca distanza dal porto, sono stati ritrovati 24 blocchi di pietra da sessanta tonnellate l’uno. Servivano probabilmente per delimitare i punti di attracco. Nel corso dei se-coli alcuni di questi enormi massi si sono spo-stati, rotolando per diversi metri. Diffi cile pen-sare a un intervento umano. Scoprire a quale destino sia andato incontro il porto di Sinuessa signifi ca capire qualcosa di più di una colonia che giocò un ruolo molto importante nella sua epoca. A testimoniarlo c’è l’imponente teatro romano di Sessa Aurunca, che poteva ospitare quasi seimila persone. Ma soprattutto, Sinues-sa era un importante snodo commerciale. Da qui partiva la rotta del vino Falerno, uno dei più famosi dell’epoca romana (Cicerone, Virgilio e Orazio ne decantarono le lodi) e prodotto anco-ra oggi a Falciano del Massimo e Carinola, a pochissimi chilometri da Sessa Aurunca.Dopo il lavoro dei tecnici, arriverà il momento di valorizzare quella che dovrà trasformarsi in un’area archeologica marina. Come una con-venzione Unesco del 2001 stabilisce che i beni archeologici sommersi debbano essere lasciati al loro posto e valorizzati proprio lì dove si sono conservati per secoli: in fondo al mare. (Una sito d’interesse internazionale, attenzionato dal national geographic e che certamente darà un impulso di turismo culturale a tutto il Li-torale Domizio ndr.)

DI FEDERICO FORMICA

Fitodepurazione per il trattamento delle acque refl ue urbane

Ambiente: la Cassazione conferma una multa di tremila euro al soggetto sorpre-so a gettare nell’ambiente vecchi elettro-domestici. I frigoriferi e le lavatrici sono considerati a tutti gli effetti rifi uti speciali e pericolosi. Sono da ritenersi più gravi le condotte commesse nelle aree a rischio in Italia, come la Campania.

Strade, campagne, parchi continuano ad es-sere troppo spesso discariche a cielo aperto nel Nostro Paese. Vi si può trovare di tutto dai “normali” rifi uti urbani a quelli più pericolosi:

gomme, amianto, residui dell’edilizia, plastiche di ogni tipo e vecchi elettrodomestici abban-donati. Tra quest’ultimi la fanno da padrone televisori a tubo catodico, frigoriferi e lavatrici. La diffusione del fenomeno dell’abbandono di tali rifi uti fa si che non tutti sono consapevo-li che sono passibili di sanzioni penali sino a quelle più dure come il carcere, nei casi in cui viene accertata l’abitualità di tali condotte. Solo nei casi meno gravi, ed in particolare quello dell’abbandono non controllato, può scattare la pena pecuniaria sostitutiva che resta comun-que di notevole entità. Ma più una zona è a ri-

schio ambientale, come ad esempio la Campa-nia, più sono da considerarsi gravi le condotte di tale tipo con conseguenze ovviamente più pesanti per i trasgressori. Non lo diciamo solo noi dello “Sportello dei Diritti”, ma è la terza se-zione penale della Cassazione con la sentenza 41161/12, pubblicata in data 09 novembre.Nel caso in questione, rileva Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, la Supre-ma Corte ha confermato la condanna a carico dell’imputato che tuttavia ha evitato la fattispe-cie più grave di trasporto di rifi uti pericolosi, poiché non è stato dimostrato che costui sia

un professionista degli smaltimenti illeciti. In conseguenza di tanto, la sostituzione della pena detentiva con quella pecuniaria compor-ta una multa di oltre 3 mila euro. Al contrario è suscettibile di sanzione penale per l’abbandono alla rinfusa di una serie di apparecchi provenienti soprattutto dalla cosid-detta “fi liera del grigio”: carcasse di frigoriferi e lavatrici, sportelli di congelatori, fi li elettrici e chi più ne ha più ne metta, che l’allegato D alla parte quarta del D.lgs 152/06 qualifi ca come rifi uti speciali e pericolosi.

GIOVANNI D’AGATA

3000 € di multa per chi viene sorpreso a gettare rifiuti nell’ ambiente

Fotografi e per gentile concessione Enea

CASERTA. Anche per il 2013 Marilena Giuliano e Gino Della Valle de “Gli Scacchi” di Caserta Vecchia hanno ricevuto la Chiocciola Slow Food, massimo riconoscimento della Gui-da Osterie che signifi ca, come specifi cato nel volume “Un locale che ci piace in modo spe-ciale, per l’ambiente, la cucina, l’accoglienza in sintonia con Slow Food”. E per festeggiare la riconferma e contemporaneamente celebrare – attraverso uno dei suoi principali protagoni-sti - il vino principe della provincia di Caserta, ricominciano al covo gourmet ai piedi del bor-go medievale le serate enogastronomiche a tema.Nicola Trabucco e il vino miticoconvivio sulla più antica docg della storiaIl vino più celebrato dell’anti-chità, il più mitico, quello che nelle locande di Pompei costava almeno il quadruplo degli altri, è diventato “uffi cialmente moderno” - e dalla natura disciplinarmente duplice - nel 1989 con l’istituzione della Denominazione di Origine Controllata “Falerno del Massico”. Il prodotto principale dell’antico Ager Falernus (oggi i comuni

di Carinola, Cellole, Falciano del Massico, Mondragone e Sessa Aurunca) ha trovato, vendemmia dopo vendemmia, nuovi interpre-ti, fi no ad individuare (almeno per una decina di loro) una specie di regista, di collaboratore preparato e speciale in quanto enfant du pays. Nicola Trabucco dopo esperienze notevolis-sime e prestigiose (consulenze per l’azienda agricola di “don Alfonso” e il Galardi Terra di Lavoro 1999, miglior vino d’Italia 2002 per Veronelli) è diventato una specie di regista – o forse, meglio, un direttore d’orchestra – di piccoli produttori che della qualità e della spe-cifi cità del terroir di ognuno hanno fatto, grazie a Trabucco, una bandiera.

ALESSANDRO MANNA

FALERNO DEL MASSICORistorante Gli Scacchi di Casertavecchia

Danni da randagismo. FINALMENTE… il Comune deve risarcire il centauro caduto dalla moto a causa del cane randagio.Il randagismo è una piaga che non sempre i comuni e le Asl affrontano con la dovuta effi -cacia, tanto che sono quotidiani i danni subiti da automobilisti e motociclisti in conseguenza del passaggio improvviso di cani abbandonati o nel caso dei pedoni a causa del loro morso o delle loro aggressioni. Sul nostro territorio, in tal senso le segnalazioni da parte dei cittadini alla nostra redazione sono quotidiane, princi-palmente nelle zone di Pinetamare, Ischitella ma anche sul resto del territorio. Sono persua-sive, in tal senso tutte le decisioni che attribu-iscono una specifi ca responsabilità ai vari enti in tema di danni connessi al randagismo per determinare una lotta più convincente al feno-meno. L’ultima che vale la pena di segnalare, è la sentenza n. 17118 del 12 settembre 2012 del Tribunale civile di Roma che ha liquidato al centauro caduto dalla moto a causa di un randagio la non irrilevante somma di 18mila euro a titolo di danno biologico in virtù delle tabelle per il calcolo di tale tipo di danno ap-plicate nel suddetto tribunale. Il principio rico-nosciuto dal giudice di merito sta nel fatto che comunque spetta al comune il risarcimento dei danni subiti dal motociclista caduto in se-

guito al passaggio di una cane randagio. Ciò anche se vi è una responsabilità delle Asl sulla gestione del fenomeno dei randagi. L’ammini-strazione comunale, in tali casi, non può es-sere esonerata da responsabilità in virtù del principio del “neminem laedere”, che la ren-dono responsabile dei danni conseguenti alle condotte omissive per comportamenti dovuti, che costituiscono il limite esterno alla sua atti-vità discrezionale. Da ciò discende che l’ente locale deve risarcire i danni patiti da un moto-ciclista aggredito da un cane randagio durante la marcia del mezzo, poiché l’amministrazione locale - ai sensi della legge-quadro 14 agosto 1991, n. 281 e delle relative leggi regionali in tema di animali di affezione e prevenzione del randagismo - è obbligato, in correlazione con gli altri soggetti indicati dalla legge, al rispetto del dovere di prevenzione e controllo del ran-dagismo sul territorio di competenza.

LA REDAZIONE

danni da randagismo... responsabilita’ degli enti locali

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POLITICA & AMBIENTE

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INFORMAREINFORMAREINFORMARE

Cosa è successo all’antica colonia romana che sorgeva sul Litorale Domitio? Il terreno si è abbassato di ben otto metri.

Il porto giace dieci metri sott’acqua. Alla spiaggia si arriva percorrendo un basolato romano che si perde nella sabbia. Per ritro-vare le sue tracce bisogna buttarsi in acqua e immergersi a tre metri di profondità. Ora è posato sul fondo del mare. Cosa sia suc-cesso a Sinuessa, l’antica colonia romana che sorgeva sul Litorale Domitio (oggi co-mune di Sessa Aurunca) è un interrogativo ancora irrisolto. Si sa solo che il terreno si è abbassato di almeno otto metri in epoca romana. Adesso i geologi e l’Enea vogliono capire perché. Di antichi porti inabissati ce ne sono in tutto il mondo. Non sempre, però, le cause sono evi-denti. Per trovare qualcosa di simile, eppure così diverso, basta spostarsi a sud di appena sessanta chilometri. Dalla provincia di Caserta

a quella di Napoli. “L’antico portus Iulius di Poz-zuoli, scoperto negli anni Cinquanta, si inabissò fi no a cinque metri di profondità – spiega Alfre-do Trocciola, geologo dell’Enea - ma quella è una zona vulcanica e il ritrovamento, per quan-to importante, non ha destato troppa sorpresa. Anche Carmine Minopoli è un geologo dell’E-nea. Sinuessa la conosce bene: ci ha lavorato per anni e proprio su questo sito ha elaborato la tesi di geologia quindici anni fa. “Il destino di questo porto è un rebus che ci affascina. Altri siti nel raggio di 20-30 chilometri si sono abbassati di 50-60 centimetri nel corso degli ultimi duemila anni. Sinuessa è sprofondata di otto metri”. Per capirci qualcosa di più gli scien-ziati dell’Enea hanno passato l’estate 2012 a geo-referenziare i resti di epoca romana lungo il litorale di Sinuessa e a studiare la morfologia dei fondali. Le ricerche riprenderanno a marzo con: strumenti tecnologici in grado di fare la “ra-diografi a” del fondale e sbirciare attraverso lo strato di sedimenti che si è depositato in fondo al mare. Da queste parti infatti sfocia il fi ume Garigliano, che intorbidisce l’acqua del mare e porta i sedimenti accumulati nel suo corso. Nel frattempo però le prime ipotesi sono già sul tavolo. “Non dobbiamo pensare a un singolo evento catastrofi co, come un fortissimo terre-moto. Il porto di questa colonia non è affondato in un giorno né in un anno – spiega il geologo Carmine Minopoli - Ecco perché pensiamo che lo sprofondamento sia dovuto a una somma di eventi”. Ma eventi di che tipo? “In prima battuta pensiamo che un terremoto, seguito forse da uno tsunami, abbia causato un primo abbassa-mento di diversi centimetri. Abbastan-za perché il porto fosse inutilizzabile e venisse abbandonato”. In questo punto del litorale domizio, quindi, le barche non attraccano da oltre due-mila anni. Ecco spiegato perché le strutture e gli oggetti ritrovati sul fondo del mare sono inequivocabilmente di epoca romana. Una volta abbandona-to, il porto ha continuato a inabissarsi. “In geologia duemila anni sono un’ine-

Sinuessa e il mistero del porto affondato

Alcune proposte potrebbero essere appli-cate immediatamente anche in Campania.

La fi todepurazione (depurazione attraverso le piante) è un argomento da approfondire affi n-ché si possa giungere in tempi brevi ad appli-cazioni in larga scala per ridurre drasticamente i rischi di inquinamento di corpi idrici sensibili e di inquinamento delle acque costiere.Proprio recentemente è stata elaborata dall’I-stituto Superiore per la Protezione Ambientale (ISPRA) un guida molto interessante sull’argo-mento e che offre notevoli spunti di rifl essione.I primi cinque capitoli della guida sintetizzano l’iter normativo e i criteri di dimensionamento dei diversi tipi di impianto. E’ stato dedicato, inoltre, un capitolo intero (il sesto) agli aspetti di Gestione e Manutenzione, realizzando delle

schede di Manutenzione Ordinaria e Straordi-naria e un Piano di Manutenzione complessivo.Altrettanto interessante è il settimo capitolo inerente alle valutazioni preliminari da adottare per la scelta di una tipologia o meno di un im-pianto di fi todepurazione.In conclusione: il sistema di fi todepurazione è facilmente realizzabile, è affi ancabile agli impianti di ultima generazione per le portate eccedenti da depurare ed è utilizzabile al posto di quest’ultimi in caso di emergenza evitando di scaricare brutalmente liquami non trattati in corpi sensibili. Nel caso specifi co della Regio-ne Campania e dei Regi Lagni, dove le aree attualmente occupate dai 5 impianti di depura-zione sono solo una parte dell’area comples-sivamente disponibile, costituirebbe una solu-zione immediata ad una grave crisi ambientale

che perdura da decenni. La stessa soluzione “ibrida” potrebbe applicarsi immediatamente anche ad altri canali come l’Alveo Camaldoli e il Canale di Quarto, riducendo sensibilmente il carico di inquinamento totale che grava su tutto il Litorale Domitio.

FONTE: MAGAZINE ARPACAMPANIA

ANGELO MORLANDO

zia e otto metri di abbassamento in un lasso di tempo così limitato sono un’anomalia”. E c’è un altro dato certo: l’uomo non c’entra niente. Le cause del fenomeno sono naturali. A dieci metri di profondità, a poca distanza dal porto, sono stati ritrovati 24 blocchi di pietra da sessanta tonnellate l’uno. Servivano probabilmente per delimitare i punti di attracco. Nel corso dei se-coli alcuni di questi enormi massi si sono spo-stati, rotolando per diversi metri. Diffi cile pen-sare a un intervento umano. Scoprire a quale destino sia andato incontro il porto di Sinuessa signifi ca capire qualcosa di più di una colonia che giocò un ruolo molto importante nella sua epoca. A testimoniarlo c’è l’imponente teatro romano di Sessa Aurunca, che poteva ospitare quasi seimila persone. Ma soprattutto, Sinues-sa era un importante snodo commerciale. Da qui partiva la rotta del vino Falerno, uno dei più famosi dell’epoca romana (Cicerone, Virgilio e Orazio ne decantarono le lodi) e prodotto anco-ra oggi a Falciano del Massimo e Carinola, a pochissimi chilometri da Sessa Aurunca.Dopo il lavoro dei tecnici, arriverà il momento di valorizzare quella che dovrà trasformarsi in un’area archeologica marina. Come una con-venzione Unesco del 2001 stabilisce che i beni archeologici sommersi debbano essere lasciati al loro posto e valorizzati proprio lì dove si sono conservati per secoli: in fondo al mare. (Una sito d’interesse internazionale, attenzionato dal national geographic e che certamente darà un impulso di turismo culturale a tutto il Li-torale Domizio ndr.)

DI FEDERICO FORMICA

Fitodepurazione per il trattamento delle acque refl ue urbane

Ambiente: la Cassazione conferma una multa di tremila euro al soggetto sorpre-so a gettare nell’ambiente vecchi elettro-domestici. I frigoriferi e le lavatrici sono considerati a tutti gli effetti rifi uti speciali e pericolosi. Sono da ritenersi più gravi le condotte commesse nelle aree a rischio in Italia, come la Campania.

Strade, campagne, parchi continuano ad es-sere troppo spesso discariche a cielo aperto nel Nostro Paese. Vi si può trovare di tutto dai “normali” rifi uti urbani a quelli più pericolosi:

gomme, amianto, residui dell’edilizia, plastiche di ogni tipo e vecchi elettrodomestici abban-donati. Tra quest’ultimi la fanno da padrone televisori a tubo catodico, frigoriferi e lavatrici. La diffusione del fenomeno dell’abbandono di tali rifi uti fa si che non tutti sono consapevo-li che sono passibili di sanzioni penali sino a quelle più dure come il carcere, nei casi in cui viene accertata l’abitualità di tali condotte. Solo nei casi meno gravi, ed in particolare quello dell’abbandono non controllato, può scattare la pena pecuniaria sostitutiva che resta comun-que di notevole entità. Ma più una zona è a ri-

schio ambientale, come ad esempio la Campa-nia, più sono da considerarsi gravi le condotte di tale tipo con conseguenze ovviamente più pesanti per i trasgressori. Non lo diciamo solo noi dello “Sportello dei Diritti”, ma è la terza se-zione penale della Cassazione con la sentenza 41161/12, pubblicata in data 09 novembre.Nel caso in questione, rileva Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, la Supre-ma Corte ha confermato la condanna a carico dell’imputato che tuttavia ha evitato la fattispe-cie più grave di trasporto di rifi uti pericolosi, poiché non è stato dimostrato che costui sia

un professionista degli smaltimenti illeciti. In conseguenza di tanto, la sostituzione della pena detentiva con quella pecuniaria compor-ta una multa di oltre 3 mila euro. Al contrario è suscettibile di sanzione penale per l’abbandono alla rinfusa di una serie di apparecchi provenienti soprattutto dalla cosid-detta “fi liera del grigio”: carcasse di frigoriferi e lavatrici, sportelli di congelatori, fi li elettrici e chi più ne ha più ne metta, che l’allegato D alla parte quarta del D.lgs 152/06 qualifi ca come rifi uti speciali e pericolosi.

GIOVANNI D’AGATA

3000 € di multa per chi viene sorpreso a gettare rifiuti nell’ ambiente

Fotografi e per gentile concessione Enea

CASERTA. Anche per il 2013 Marilena Giuliano e Gino Della Valle de “Gli Scacchi” di Caserta Vecchia hanno ricevuto la Chiocciola Slow Food, massimo riconoscimento della Gui-da Osterie che signifi ca, come specifi cato nel volume “Un locale che ci piace in modo spe-ciale, per l’ambiente, la cucina, l’accoglienza in sintonia con Slow Food”. E per festeggiare la riconferma e contemporaneamente celebrare – attraverso uno dei suoi principali protagoni-sti - il vino principe della provincia di Caserta, ricominciano al covo gourmet ai piedi del bor-go medievale le serate enogastronomiche a tema.Nicola Trabucco e il vino miticoconvivio sulla più antica docg della storiaIl vino più celebrato dell’anti-chità, il più mitico, quello che nelle locande di Pompei costava almeno il quadruplo degli altri, è diventato “uffi cialmente moderno” - e dalla natura disciplinarmente duplice - nel 1989 con l’istituzione della Denominazione di Origine Controllata “Falerno del Massico”. Il prodotto principale dell’antico Ager Falernus (oggi i comuni

di Carinola, Cellole, Falciano del Massico, Mondragone e Sessa Aurunca) ha trovato, vendemmia dopo vendemmia, nuovi interpre-ti, fi no ad individuare (almeno per una decina di loro) una specie di regista, di collaboratore preparato e speciale in quanto enfant du pays. Nicola Trabucco dopo esperienze notevolis-sime e prestigiose (consulenze per l’azienda agricola di “don Alfonso” e il Galardi Terra di Lavoro 1999, miglior vino d’Italia 2002 per Veronelli) è diventato una specie di regista – o forse, meglio, un direttore d’orchestra – di piccoli produttori che della qualità e della spe-cifi cità del terroir di ognuno hanno fatto, grazie a Trabucco, una bandiera.

ALESSANDRO MANNA

FALERNO DEL MASSICORistorante Gli Scacchi di Casertavecchia

Danni da randagismo. FINALMENTE… il Comune deve risarcire il centauro caduto dalla moto a causa del cane randagio.Il randagismo è una piaga che non sempre i comuni e le Asl affrontano con la dovuta effi -cacia, tanto che sono quotidiani i danni subiti da automobilisti e motociclisti in conseguenza del passaggio improvviso di cani abbandonati o nel caso dei pedoni a causa del loro morso o delle loro aggressioni. Sul nostro territorio, in tal senso le segnalazioni da parte dei cittadini alla nostra redazione sono quotidiane, princi-palmente nelle zone di Pinetamare, Ischitella ma anche sul resto del territorio. Sono persua-sive, in tal senso tutte le decisioni che attribu-iscono una specifi ca responsabilità ai vari enti in tema di danni connessi al randagismo per determinare una lotta più convincente al feno-meno. L’ultima che vale la pena di segnalare, è la sentenza n. 17118 del 12 settembre 2012 del Tribunale civile di Roma che ha liquidato al centauro caduto dalla moto a causa di un randagio la non irrilevante somma di 18mila euro a titolo di danno biologico in virtù delle tabelle per il calcolo di tale tipo di danno ap-plicate nel suddetto tribunale. Il principio rico-nosciuto dal giudice di merito sta nel fatto che comunque spetta al comune il risarcimento dei danni subiti dal motociclista caduto in se-

guito al passaggio di una cane randagio. Ciò anche se vi è una responsabilità delle Asl sulla gestione del fenomeno dei randagi. L’ammini-strazione comunale, in tali casi, non può es-sere esonerata da responsabilità in virtù del principio del “neminem laedere”, che la ren-dono responsabile dei danni conseguenti alle condotte omissive per comportamenti dovuti, che costituiscono il limite esterno alla sua atti-vità discrezionale. Da ciò discende che l’ente locale deve risarcire i danni patiti da un moto-ciclista aggredito da un cane randagio durante la marcia del mezzo, poiché l’amministrazione locale - ai sensi della legge-quadro 14 agosto 1991, n. 281 e delle relative leggi regionali in tema di animali di affezione e prevenzione del randagismo - è obbligato, in correlazione con gli altri soggetti indicati dalla legge, al rispetto del dovere di prevenzione e controllo del ran-dagismo sul territorio di competenza.

LA REDAZIONE

danni da randagismo... responsabilita’ degli enti locali

CASTELVOLTURNO. Cari amici e concittadini, chiun-que di noi frequenti quotidianamente o saltua-riamente Pinetamare, ne conosce i limiti ed i difetti e ne ricorda i pregi. Per molti di noi l’an-tica bellezza di Pinetamare è collegata ad una fase della nostra vita, quella di quando eravamo ragazzi e quindi senza pensieri e responsabilità, e per questo ce la fa ricordare ancora più bella. Se questa terra si rassegna al mare sporco, al Volturno inquinato, ai roghi tossici, questa terra non ha più ragioni per sperare e i giovani non hanno più ragioni per non aderire al male, per non divenire male essi stessi. Già da qualche mese alcuni cittadini si sono riuniti e attraverso l’associazione commercianti e gente del territorio hanno tentato di attivare alcune iniziative per alleviare, per quanto pote-vano, almeno lo stato di inerzia e di abbando-no in cui versiamo. Oggi, partendo da questa breve ma produttiva esperienza, l’associazione si è fatta parte attiva nel proporre un’iniziativa più ampia che ha un obiettivo più ambizioso di quello dell’associazione commercianti. L’idea è di riprodurre su scala sistematica ed ampliata le iniziative da porre in essere nell’interesse di tutti gli abitanti.Questo progetto non è utopia perché non si pone come obiettivo quello di risolvere tutte le problematiche di Pinetamare, ma quello di in-vertire la tendenza, di provocare ottimismo e impegno, di innescare l’azione e la partecipa-zione, di responsabilizzare tutti coloro - e sono tanti - che amano Pinetamare e Castel Volturno. Per iniziare questo percorso è necessaria una premessa. Si è pensato di costituire un’associa-zione tra tutti i condomini: su base volontaria e ne spiegheremo il perchè.Quando diciamo che aspiriamo alla partecipa-zione di tutti, ci riferiamo anzitutto ai cittadini, agli amici, ai frequentatori di Pinetamare, ma anche alle Istituzioni Pubbliche ed ai Soggetti economici privati, tra cui vanno annoverate le società del gruppo Coppola in quanto, è neces-sario ricordarlo, proprietarie esclusive di tutte le

aree comuni non cedute alla Pubblica Ammini-strazione. Se tra i principali obiettivi della nostra iniziativa rientra quello di innalzare la qualità dei beni e dei servizi comuni, è evidente che una fruttuosa cooperazione con i proprietari delle aree comuni può essere una leva importante. Visto che Pinetamare , per la presenza di tante strutture di uso pubblico è stata pubblicizzata nei servizi, ed ha perso in qualità gestionale ciò che offriva il consorzio, decidiamo, princi-palmente in difesa della sicurezza e della tran-quillità dei cittadini, di fare non un passo ma un salto in avanti, confi dando di avere comunque tutti i soggetti interessati, o potenzialmente inte-ressati, al nostro fi anco. Per suscitare curiosità, interessamento, alleanze; per superare inerzia, diffi denza e rassegnazione è evidente che chi si sta oggi attivando dovrà dimostrarsi credibile, trasparente, correttissimo.La formula “Condominio” pare non essere tec-nicamente perseguibile: si è pensato allora di costituire un’associazione. Un’associazione che funga, per capirci, da ri-ferimento: un Soggetto collettivo “amico” che svolga o promuova iniziative che consentano controllo e sorveglianza sociale, di carattere culturale o turistico, e comunque nell’interesse della Comunità e del territorio.E’ stata elaborata una bozza di Statuto, che po-trà essere consultata su internet da chiunque e al cui miglioramento tutti possono contribuire con proposte migliorative e di integrazione.Quando si giungerà, nel giro di qualche mese (fi ne Dicembre), ad un testo largamente condi-viso, spontaneamente, sarà possibile aderire all’iniziativa secondo le condizioni dello statuto.Se qualcuno ha da porre qualche quesito, proposta o criti-ca, inizi pure da questo momento, ...ma è necessa-rio FARE!

LA REDAZIONE

LA RIUNIONE...La riunione tenutasi presso il Grand Hotel Pinetamare, Domenica 4 Novembre, ed organizzata dall’Associazione commercianti di Pinetamare, ha riscontrato un buon affl usso di pubblico dimostrando quan-ta gente voglia combattere per questo paese per amore della propria terra ma soprattutto quanto può essere potente un’iniziativa se dietro ad essa c’è una folta schiera di persone. Forti di questo concetto i rappresentanti dell’associazione commercianti Agostino Marchesano (presidente dell’asso-ciazione), Giuseppe Ammaliato, Ciro Formosa e l’avv. Ciccarelli hanno illustrato e presenta-to la costituente Associazione per il “decoro” di Pinetamare, sono stati discussi vari punti : della trasparenza che dovrà avere la nuova as-sociazione, di quanto tale nuova associazione debba essere conscia e capace di cavarsela da sé con fondi privati e volontari. E’ stata pre-parata e presentata la “bozza “ di uno statuto che sarà visionabile da parte di tutti i cittadini per eventuali miglioramenti o modifi che, un modo veramente nuovo e democratico di pre-sentare questa proposta che parte dal basso e non viene “calata” dall’alto. Pertanto chi è abituato unicamente a lamentarsi e piangersi addosso, continuasse a farlo, ma chi vuole realmente impegnarsi da oggi ha la possibilità di farlo in prima persona. Sia chiaro, quest’as-sociazione NON vuole sostituirsi al pubblico, anzi… questi sarà continuamente sollecitato a fare sempre di più perché maggiore sarà l’attenzione dei cittadini. Non è un illusione affermare che siamo a due passi da una città come Napoli che “scoppia”, che nonostante le problematiche esistenti esistono tutte le con-dizioni per un recupero reale e consolidato

che attragga investimenti e residenze stabili. Dopo gli arresti eccellenti, la camorra non è più padrona del territorio, i commercianti locali attraverso l’associazione Antiracket intitolata a Mimmo Noviello. È presente e denuncia ogni tentativo di richiesta di pizzo, oltre a costituirsi parte civile contro gli estorsori dei Lidi balneari. Inoltre c’è una grande partecipazione della so-cietà civile e dei giovani che sono impegnati in prima persona in azioni e manifestazioni in fa-vore dell’ambiente e come testimoni di legalità. Ho ascoltato con interesse i commenti dei tanti cittadini presenti, ed erano tutti entusiasti e mo-tivati, pertanto non resta che ringraziare coloro che hanno portato avanti la proposta e invita-re tutti ad impegnarsi perché quest’iniziativa si realizzi. All’incontro ha partecipato anche il direttore di INFORMARE, Tommaso Morlando che è intervenuto al dibattito: “Si sta facendo qualcosa di nuovo, niente di prestabilito e con lo statuto che verrà pubblicato con la collabo-razione di tutti si compie la migliore forma di democrazia partecipata, quindi basta con le polemiche, voltiamo pagina in modo defi nitivo, con la Transazione Stato/Coppola il Villaggio è stato riscattato, lo Stato ha recuperato oltre 80 Milioni di euro per i terreni occupati ed il Villag-gio (Pinetamare) è dei suoi cittadini castellani (la maggioranza) e non più solo dei Coppola, pertanto esiste una sola Castel Volturno di cui Pinetamare ne fa parte a pieno titolo ”.

DANIELE LA FATA

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ATTUALITÀinformare@offi cinavolturno.com

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. Cari amici e concittadini, chiun- aree comuni non cedute alla Pubblica Ammini-

Nasce l’Associazione “Decoro” Pinetamare

Il neo costituito Presidio Libera di Caserta ha avviato una prima iniziativa pubblica a soste-gno della legalità e della civiltà sul territorio cittadino. Su richiesta dei padri sacramentino è stata presentata una nota alle autorità istitu-zionali - Prefetto e Questore di Caserta e al Sindaco di Caserta, con oggetto: Vendita fuo-chi pirotecnici durante le festività di fi ne anno.Alla luce dei drammatici episodi avvenuti negli anni precedenti, per frenare una delle pratiche più incivili e pericolose che infestano il perio-do natalizio, nella nota le autorità sono state invitate, in quanto garanti provinciali e locali di Pubblica Sicurezza, a rigettare ogni tipo di richiesta di autorizzazione all’occupazione di suolo pubblico, fi nalizzata alla vendita dei pro-dotti pirotecnici nel periodo delle festività di fi ne anno. In particolare, nel documento varato dal Comitato di Coordinamento, si ricorda che: “Il periodo delle festività per la fi ne dell’anno, a causa di una a dir poco incivile usanza di far esplodere petardi di ogni tipo e persino colpi di arma da fuoco, si trasforma in una vera e pro-pria guerra, con devastazioni dei beni pubblici

e gravi pregiudizi alle persone. In alcuni territo-ri della nostra Regione e della nostra Provincia tale barbaro costume ha determinato la morte ed il grave ferimento di persone del tutto ignare ed estranee a questa pratica non degna di un Paese che si vuole defi nire civile. Nella città capoluogo la situazione diventa sempre più insostenibile ed il rischio che un giorno di festa si trasformi in occasione di de-vastazione di beni pubblici e di disavventure per i cittadini é davvero grande. Nello stesso tempo va segnalato il fatto che dietro alla com-mercializzazione dei vari prodotti pirotecnici in questo periodo dell’anno si celano anche interessi a dir poco illegali. Per queste ragioni nel documento si afferma: “La concessione di autorizzazioni alla vendita di prodotti pirotecni-ci, anche di quelli considerati legali, a nostro avviso rappresenta un vero incentivo non solo alla diffusione di tali pratiche incivili, ma anche ad una economia criminale che per la sua na-tura determina persino morti e ferimenti”. Pur consapevoli degli sforzi compiuti dalle forze dell’ordine nel contrasto ai fenomeni crimina-

li nel territorio casertano, delle loro attività di prevenzione e repressione del commercio dei cosiddetti “botti di capodanno”; il Comitato ritie-ne che si debba fare di più e in quanto espres-sione della società civile impegnata, vuole di contribuire a tale attività di vigilanza sul terri-torio, per ridurre il più possibile i rischi per la sicurezza dei cittadini. Libera sarà a fi anco del gruppo di coraggiosi religiosi della città, impe-gnati nella Tenda di Abramo e della Parrocchia di S. Augusto Vescovo di via Borsellino, che ha già chiesto al Comune la concessione per il periodo delle feste di fi ne anno dello slargo antistante la loro Chiesa per dare voce alle attività del mondo del volontariato e per rende-re visibile la loro azione. A tal fi ne vi sarà una riunione ad inizio settimana per programmare attività di solidarietà sociali e culturali, in primo luogo coinvolgendo le associazioni cittadine e del mondo dell’artigianato locale/tipico nel periodo delle festività natalizie dal al 21 al 31 dicembre pv.

PASQUALE IORIO

PRESIDIO LIBERA CITTÀ DI CASERTA

BASTA! ...coi botti di Capodanno CANCELLO ED ARNONE. E’ bellissimo amare gli animali, ma quando questo amore si sposa con l’amore per i bambini, beh, mi permetto di dire che si raggiunge l’apice dell’amore stesso… Un gruppo di ragazzi di Cancello ed Arnone (CE), mosso da questo nobile sentimento, infatti, ha deciso di organizza-re lo scorso 2 Dicembre 2012, Domenica, Dog’s & Baby, una mostra canina amato-riale a scopo benefi co, le quote di iscrizione, pari a € 5,00, sono state interamente devolute all’Associazione Italia Solidale Mondo Soli-dale, per l’adozione dei bimbi a distanza.Hanno partecipato inoltre “Le Lanterne e Spet-tacolo”, con animazione per i bimbi, palloncini e zucchero fi lato gratis!!! Presenti le teleca-mere di TLC news!!! c’è stata oltre alla giuria tecnica, una giuria di bambini che ha valutato il meticcio + simpatico…tanti premi per tutti e tanto divertimento. La manifestazione si è tenuta presso il quagliodromo Ruocco sito alla Via Chiapparo Cancello ed Arnone (CE) la gara aveva ad oggetto la bellezza, e per i cani da caccia a scelta c’è stata prova con selvatico senza abbattere.

Il programma dell’evento è stato il seguente:

Inizio iscrizioni alle ore 9.00Inizio Giudizio alle ore 11.00Pausa snack ore 13.00Premiazione ore 14.30I premi conferiti:Medaglia per tutti i partecipantiCoppa per il 1°, 2° e 3° classifi cato di ogni rag-gruppamento.Durante l’esposizione si è tenuta l’attività di agility ad opera dell’ istruttrice CSEN Madda-lena Sarnelli. Grazie di cuore..per la gentilezza dimostrata!

ROSSELLA LEONE

“DOG’S E BABY SOLIDALE”

La costituente I love Pinetamare come da programma, Domenica 25 Novembre alle 9:00 ha iniziato l’azione di decoro in Pine-tamare, (pitturando muri, coprendo scritte oscene ed eliminando le erbacce. Anche i bambini hanno contribuito in questa iniziativa che di certo fa onore agli abitanti di Pineta-mare e si ripeterà nella speranza che ci siano sempre più cittadini a partecipare.

UNITI SI VINCE!

QUESTO E’ SOLO L’INIZIO...

Page 4: Informare Dicembre 2012

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SPECIALI

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Dott. Ing. Angelo FeoEsperto in Materia di Igiene e Sicurezza sui Luoghi di Lavoro

D.Lgs. 81/2008 coordinato D.Lgs. 106/2009

CONSULENZA SULLA SICUREZZA DEI LUOGHI DI LAVORO

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Raccolta fi rme per il servizio pubblico M1Al Commissario Prefettizio

presso il Comune di Castel VolturnoPreg. mo Dott. Antonio Contarino

p.c. Compagnia Trasporti Pubblici NapoliVia Ponte dei Francesi, 37/E - 80146 Napoli

Preg.mo Dott. Antonio Contarino.Con la presente vengo ad esporLe, quale le-gale rappresentante dell'Associazione Centro Studi Offi cina Volturno e del periodico Informa-re da esso edito, nonché in nome e per conto delle persone fi rmatarie della petizione allega-ta, il profondo disagio che si sta determinando nella località di Pinetamare a seguito dell'eli-minazione della relativa fermata della linea del

pullman M1. Sul punto, si evidenzia che l’unica fermata più vicina, e quindi accessibile per i tantissimi resi-denti di tale località, allo stato è situata lungo la via Domitiana. Tuttavia, la fermata in que-stione desta in condizioni di completo degrado,

ed è avvolta dai rifi uti, nonchè luogo di ritrovo per drogati e barboni. Infatti, si fa rilevare che tale area, non essendo più delimitata da una rete di recinzione, divelta da tempo da anonimi teppisti, consente il libero accesso alla pineta adiacente. I cittadini necessitano assolutamen-te che venga ripristinata la fermata interna, ac-cessibile a tutti. In tal senso, si evidenzia che il disagio più rilevante si rifl ette in maniera dram-matica sulle persone anziane, costrette a lunghi spostamenti per raggiungere l'attuale fermata esterna. Appare opportuno rammentarLe che la località Pinetamare registra il bacino di uten-za più rilevante dell'intero territorio comunale, con una presenza di un numero elevatissimo di studenti e lavoratori pendolari che raggiungono

informare@offi cinavolturno.com

E’ uffi ciale l’adesione da parte dell’europarla-mentare On. Vincenzo Iovine al Partito Demo-cratico ed il conseguente passaggio dal gruppo Alde a quello dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo. «Chi conosce la mia storia ed il mio impegno sa bene come abbia sempre avuto fortemente a cuore temi quali il lavoro, il disagio sociale, la giustizia, la solidarietà, la protezione delle fasce più deboli della società. Su questo stes-so terreno di impegno ho incontrato il Partito Democratico ed ho deciso di aderirvi, condivi-dendo appieno il percorso del partito in Italia ed in Europa». Con queste parole l’On. Iovine ha commentato il suo ingresso nel Pd e nel gruppo dei Socialisti e Democratici.«In seguito ad un periodo come deputato ‘in-dipendente’, nel corso del quale ho prosegui-to con eguale costanza negli impegni assunti

in campagna elettorale, ho scelto di ade-rire al Partito D e m o c r a t i c o ritenendolo il cantiere ideale, uno spazio rea-le ed importante di opportunità e di risorse, di confronto e di pluralismo».«In questa forza politica ,soprattutto in questo momento delicato e diffi cile, - ha concluso Iovi-ne - ho ritrovato la visione del ruolo della politi-ca come servizio al cittadino e slancio verso la soluzione dei problemi della gente, come stru-mento di cambiamento in positivo della realtà».

LA REDAZIONE

Dal prossimo gennaio tutte le attività, indipendentemente dal numero di lavora-tori occupati, dovranno essere in possesso del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) a dimostrazione dell’avvenuta valutazione di tutti i rischi presenti nei luoghi di lavoro. Solo col possesso del DVR saranno ottemperati gli obblighi previsti dalla legge 101/2012. E’ giusto ricordare che non è più possibile dotarsi di autocertifi cazione, anche nel caso di un solo dipendente.E’ altrettanto importante informare che sono considerati lavoratori anche i soci, i lavoratori a progetto, i lavoratori stagionali, gli stagisti, i coadiuvanti o coloro i quali effettuano formazione anche a titolo di apprendistato o gratuito presso la sede dell’azienda, quindi, il DVR è obbligatorio anche in caso di presenza di soli tirocinanti presso il proprio studio tecnico.Il DVR è un documento complesso e che coinvolge molte professionalità: il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), il Medico com-petente, il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) i lavoratori ed eventuali consulenti esterni.Il responsabile civile e penale è però sempre e solo il titolare dell’attività (da-tore di lavoro). Le sanzioni sono molto pesanti e si arriva anche a superare i 4.000,00 euro in caso di gravi mancanze fi no all’arresto nei casi più estremi.Gli organi che possono effettuare controlli sono molteplici: ispettori delle ASL, ISPESL, ARPA, ispettori dall’Agenzia delle Entrate, Carabinieri e Guardia di Finanza.

ANGELO FEO

“MALA IUSTITIA. Colpevoli d’innocenza.” E’ questo il titolo del nuovo libro dato alle stampe dal giornalista Pietro Funaro per Spazio Creativo Edizioni, che sarà disponibile nel mese di Dicembre prossimo nelle librerie o prenotato on-line presso la casa editrice. Un lavoro in cui ogni pagina si fa manifesto di come la giustizia in Italia, ad opera di alcuni giudici, da strumento di difesa dei cittadini è diventata il suo boia, di come ha trasformato innocenti in colpevoli e trascinato i malcapitati in un vero inferno che distrugge la vita. L’autore pone l’attenzione sul reato di concor-so esterno in associazione mafi osa “divenuto un reato autonomo a cui non crede più nes-suno” come ha affermato il Procuratore Ge-nerale della Corte di Cassazione, Francesco Iacovello. Un “virus giudiziario” creato in laboratorio che ne ha fatti di danni. Nell’ultimo quarto di seco-lo, questo reato che “non esiste” è servito solo a stroncare carriere e isolare uomini politici: Giuliano Pisapia(1996), Emanuele Macalu-so(2000). Un’arma usata per lo più da pubblici ministeri politicizzati che hanno sbattuto in ga-lera tantissime personalità, nella quasi totalità poi assolte dalla magistratura giudicante che

non si è fat-ta irretire da assurdi te-oremi cam-pati in aria. In questo libro se ne c o m p i e u n ’ a n a l i s i attenta e dettagliata e si racconta-no le vicissi-tudini di Antonio Gava, Carmelo Conte, Ca-logero Mannino, Carmine Mensorio, Felice Di Giovanni e dell’autore stesso. Tutti vessati ed incolpati del reato fantasma e tutti assolti con formula piena dopo anni di sofferenze e vite distrutte. La vera essenza di quest’opera per l’autore è condividere il proprio vissuto, che potrebbe essere quello di qualunque cit-tadino, e metterlo a disposizione degli altri, in nome di quella giustizia che Seneca chiama la regina delle virtù. “Justitia virtutum regina”!

PIETRO FUNARO È IL DIRETTORE RESPONSABILE DELLA RIVISTA AMBIENTALE ARPACAMPANIA NDR.

L’On. Iovine aderisce al Partito Democratico

e passa al gruppo S&D

MALA IUSTITIA "Colpevoli d’innocenza”

pullman M1.

Il progetto che in queste poche settimane si sta cercando di portare avanti, nell’unire in una sola grande voce tutte le realtà dell’associa-zionismo locale, che siano di settore sociale o imprenditoriale, credo che rappresenti una grande opportunità che non deve essere spre-cata, ma che, anzi, deve essere proseguita con effi cacia per uno sviluppo concreto del nostro ameno, ma martoriato territorio. Con grande ammirazione si sta cercando di ragionare con-giuntamente sulle problematiche che riguarda-no tutti quanti noi cittadini ed intorno ai quali si deve sviluppare in un futuro non lontano la no-stra città, riscoprendo una nuova idea di comu-nità e dello stare insieme. Questo progetto può divenire una matrice per il cambiamento, una forza attraverso cui si può costruire un senso di collettività diversa e migliore, allontanandosi da tutte le differenze che contraddistinguono ogni singola associazione, che restano comun-que una grande ricchezza comune. Il provare a sedersi insieme intorno ad un tavolo, ragionare su come sia possibile migliorare con le singole capacità, può portare alla costruzione di un fi lo

capace di connettere tutti, riuscendo, attraver-so proposte varie, alla riqualifi cazione ed alla risoluzione nel tempo di tutte le tematiche ter-ritoriali. Questo progetto ha anche il vantaggio di mantenere alto il livello di controllo sul lavoro della macchina comunale, in quanto deve far passare l’idea chiara e netta dell’esistenza di una comunità, che dimostra il segno tangibile ed evidente dell’impegno di semplici cittadini informati, attenti e vigili sull’operato della stes-sa. Per questo il mio scritto è rivolto anche alla stessa triade commissariale; in questi mesi di lavoro se sul fronte amministrativo strettamen-te fi nanziario sono state attuate alcune azioni, condivisibili e non, di recupero crediti per le casse in dissesto, bisognerà avviare anche una reale, seria e continuativa opera di ascolto e di concretizzazione delle proposte che ven-gono dall’esterno. Non si può prescindere dal confronto con le realtà associative locali e con i cittadini in scelte importanti che investono prima di tutto la qualità della vita, il diritto alla salute e il futuro di centinaia di migliaia di per-sone. Bisogna evitare di commettere errori del

p a s s a t o , c’è bisogno di iniziare a prendere d e c i s i o n i che non si-ano legate solo alla tenuta in sesto delle casse co-munali, ma di riuscire con un po’ più di corag-gio a mettere mano alla risoluzione dei grandi interventi lasciati irrisolti, anche attraverso scelte politiche serie che mancano nella voce del registro comunale da anni. A tutto questo ci si arriva portando avanti un reale confronto sui contenuti, alla pari con tutti, affi nché si possa giungere a scelte condivise da eseguire poi sul campo. Se le capacità esistono, non biso-gna attendere ancora oltre, il nostro territorio è stanco di aspettare nel tempo indefi nito gli interventi da realizzare.

MAURIZIO FABIANI

L’unione abbatte le diversità

Dal 1° gennaio 2013 obbligo di “DVR” per tutte le attivita’

Maurizio Fabiani

l'area fl egrea e partenopea. Ancora, a maggior ragione, l'eliminazione di tale fermata desta lo stupore di chi scrive.Anzi, sarebbe certamente opportuno che ven-gano anche aumentate le corse nella suddetta tratta, in considerazione dei tantissimi extraco-munitari che utilizzano l'M1. Infi ne, con la presente raccolta fi rma, porto alla Sua attenzione tale problematica, affi nché Lei, nell'esercizio delle sue funzioni, ed attraverso i poteri che le competono, possa attivarsi presso

l'azienda CTP, alla quale la presente viene in-dirizzata per conoscenza, nonché presso tutte le Autorità competenti, affi nché la questione venga affrontata, con la dovuta sollecitudine, nei modi e nei tempi giusti, e venga trovata un'adeguata soluzione nell'interesse della cit-tadinanza. In attesa di riscontro, gradita è l'occasione per porgerLe Distinti Saluti.Si allegano alla presente oltre 400 fi rme.

FABIO PARADISONE E MARIO MAZZELLA

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La presentazione del libro A TESTA ALTA – Federico Del Prete: una storia di resi-stenza alla camorra raccontata da Paolo Miggiano è stato l’ennesimo evento culturale di quest’anno, organizzato dall’associazione Offi cina Volturno e sicuramente uno dei più signifi cativi per il coinvolgimento dei giovani e per gli interventi fatti da ospiti, di altissimo livello, come il presidente dell’Associazione Antiracket, Luigi Ferrucci e ovviamente il nostro giovanissimo presiedente Giancarlo Palmese, che se pur emozionato ha degnamente rap-presentato i tantissimo giovani presenti. Dopo una veloce pre-sentazioni, fatta dal moderatore della serata Tommaso Morlan-do, la parola va all’autore Paolo Miggiano che introduce il suo scritto parlando di Federico Del Prete, facendone una veloce bio-grafi a che tocca a 360° tutti gli aspetti salienti della sua battaglia al racket ed alla camorra ma anche gli aspetti personali. Quindi non solo Del Prete eroe ma anche Del Prete uomo con

moglie e fi gli di cui Miggiano ci regala delle vere e proprio perle di conoscenza, parlandoci delle diffi coltà legate agli eredi dell’ucciso ed alle loro vicissitudini, ma tutto questo solo per rinforzare di più il punto del suo racconto: che la camorra perde quando ci saranno persone coraggiose come Del Prete. Una dimostrazio-ne di quanto detto ci viene dalle parole di Luigi Ferrucci, presidente dell’Associazione Antira-cket “Domenico Noviello”, che prima ci raccon-

ta un po’ la storia dell’associazione, iniziando dalle origine e passando per le varie battaglie fatte, fi no a giungere all’attuale situazione… poi si ferma come pensieroso e con lo sguar-

do quasi perso nel vuoto dei ricordi, narra di un episodio accadutogli per-sonalmente, in quanto proprietario del Bambusa, un locale notissimo a Pientamare e in tutta la Campania.. Ferrucci ebbe delle “richieste”, ma non si piegò, denunciò e fece arre-stare i suoi aguzzini ed in aiuto gli vennero gli esempi di Federico Del Prete e di Mimmo Noviello. Tomma-

so Morlando fa una dichiarazione che fa capire quanto la consapevolezza di essere onesti e sinceri in un paese di intolleranza criminosa possa essere pericoloso, e ci parla dell’ultima

volta che vide Mimmo Noviello, allorquan-do offrendogli il caffè, questi replicava … «Tu sei rimasto uno dei pochi che mi offre ancora il caffè, per gli altri sono un infame

perché ho denunciato quei fetenti». Si conclu-de la serata con il dibattito in cui il pubblico interviene direttamente con gli ospiti facendo domande e considerazioni: le risposte di Mig-giano e di Ferrucci alla valanga di domande di un folto pubblico (soprattutto giovani) le rispo-ste sembrano differire ma in realtà contengono tutte lo stesso messaggio: è giusto combattere la camorra, non si deve mai pagare il pizzo e non ci si deve mai arrendere alle iniquità di questi criminali che altro non sono se non l’e-lemento del più basso gradino nella scala dei rifi uti umani.

DANIELE LA FATA - FOTO DI ALESSANDRO BARONE

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La presentazione del libro A TESTA ALTA moglie e fi gli di cui Miggiano ci regala delle

Paolo Miggiano presenta: “A TESTA ALTA”

Lo scorso 12 Ottobre la Lega pro animale ha indetto lo Spay day in cui gli amo-revoli veterinari e specialisti si sono occupati della castrazione di 143 gatti che ora sono sottoposti alle migliori cure possibili. Con questo gesto lo spay team ha voluto dare un messaggio forte; lo sapevate, cari lettori di Informare che un gatto maschio può accoppiarsi circa con 300 femmine l’anno ed ogni femmina può dare alla luce almeno 3 gattini quindi facendo un calcolo semplice capiamo che con questa iniziativa la Lega pro animale ha evitato che più di 40.000 gattini nascessero solo per fi nire morti sulla strada per malattia o perché investiti da auto sparate alla massima velocità. Un atto di amorevole affetto verso i nostri amici felini che però merita più attenzione ed è per questo che chiunque voglia contribuire a quest’opera di sterilizzazione per evitare i massacri di poveri micini può visitare il sito di lega pro animale dove trovare tutti i dati per le donazioni. Grazie di cuore a tutti i sostenitori amanti degli animali.

DANIELE LA FATA

Si è svolta lo scorso 21 Novembre 2012 la Festa dell’Albero 2012. Un percorso educativo, cominciato nelle classi e che continua tuttora, in collaborazione con la Senesi S.P.A., per rendere consapevoli alunni e famiglie che l’amore per la natura passa prima attraverso l’acquisizione del rispetto per la stessa. La Senesi sta of-frendo in questi giorni ai ragazzi della scuola primaria e media una serie di incontri molto accattivanti con i quali mira a sensibilizzarli sull’importanza della raccolta differenziata. La celebrazione della Festa ha avuto luogo in contemporanea nella Scuola dell’Infanzia (Istituto Comprensivo Pinetamare).

SALUTI DA PINETAMARE, il libro fotografi co di Sal-vatore Santoro, contie-ne una variegatissima collezione di istantanee del nostro territorio (da Licola fi no a Mondrago-ne passando per Lago Patria, Pinetamare e Pescopagano) scattate sino al 2011 che mostra-no, senza necessità di aggiungere descrizioni complesse, il percorso storico del nostro ter-ritorio che è passato da una primordiale fase di dominio naturale, selvaggio e poco edifi cato del panorama (si parla di oltre 25 anni fa) al boom edilizio illegale e legale che come dice lo stesso autore ha reso il nostro paese “sim-bolo dell’abusivismo e della distruzione am-bientale” fi no a renderlo una delle “…principali piazze di spaccio del centro-sud, quartier ge-nerale della mafi a nigeriana, zona di affari di mafi a casalese e camorra napoletana e area

di sversamento illegale dei rifi uti provenienti da tutta Italia”. Per realizzare questo progetto editoria-le, l’autore ha voluto far letteralmente “scontrare” i suoi ricordi d’infanzia di questo territorio con la durezza della realtà e per farlo, egli è entrato in contatto con le più sva-riate realtà ambientali e sociali: Dai volontari agli

assistenti sociali, ai detenuti domiciliari, ai po-litici del posto, alla comunità africana, a quella bulgara e così via fi no sovrapporre al percorso attuale quello dei ricordi, con la ricerca di foto storiche. Un lavoro colossale e spinto dalla voglia di potersi guardare indietro e poter dire che oggi ci stiamo riscattando da quel passato velato dalle oscurità e dalle iniquità e che ora volgiamo voltare pagina, ora vogliamo curare la nostra terra, ora vogliamo potere dire che siamo fi eri di vivere a Pinetamare.

DANIELE LA FATA

Continua la lotta della Lega Pro Animale

La Senesi s.p.a. ha chiesto ai ragazzi di Offi cina Volturno di collaborare per la di-stribuzione dei Kit e per iniziare anche in Pinetamare la differenziata. Si precisa che la collaborazione offerta da parte nostra è to-talmente a titolo GRATUITO. Sarà presente presso la nostra sede di Piazza delle Feste 7/8, una persona addetta alla distribuzione del materiale da consegnare agli utenti e dare informazioni. Giorni e orari: dal Lune-dì al Venerdì dalle 16:00 alle 19:00. Sabato mattina dalle 10:00 alle 12:30. Diventiamo tutti “sentinelle” per il buon funzionamento del servizio, iniziando dal rispettare gli orarai per il deposito dei rifi uti. Il territorio è nostro, ed il rispetto delle regole è l’inizio del ripristi-no della legalità... dimostriamo che il nostro senso civico e la nostra sensibilità è tale da superare ogni diffi coltà. Abbiamo fatto critiche costruttive e documentate alla società Senesi Spa, e se serviranno continueremo a farne…ma, una volta “chiamati”, siamo stati pronti a collaborare... questo è il nostro modo di fare associazionismo. UNITI SI VINCE !

GIANCARLO PALMESE

Festa dell’Albero 2012

do quasi perso nel vuoto dei ricordi, narra di un episodio accadutogli per-sonalmente, in quanto proprietario del Bambusa, un locale notissimo a Pientamare e in tutta la Campania.. Ferrucci ebbe delle “richieste”, ma non si piegò, denunciò e fece arre-stare i suoi aguzzini ed in aiuto gli vennero gli esempi di Federico Del Prete e di Mimmo Noviello. Tomma-

Paolo Miggiano e i ragazzi di Offi cina

Avviso a tutti i cittadini di Pinetamare: il giorno 10 Dicembre 2012 inizierà la raccolta di� erenziata, ci

aspettiamo la massima collaborazione.

Page 6: Informare Dicembre 2012

Siamo lieti di annunciare che è stato creato un torneo di calcetto per i più piccoli e per i giovanissimi, completo di gironi di andata e ritorno e di varie serie come Coppe speciali e

Champions. Marco Cacace ha pensato so-prattutto ai giovanissimi e a dare loro un punto di riferimento come il verde di un campetto piuttosto che le strade buie in cui purtroppo vanno alcuni di loro che fanno scelte sbaglia-ta. Un’iniziativa positiva per questi ragazzi di Pinetamare che così facendo fanno sport e stanno allegramente insieme con i loro ami-ci. Nei prossimi giorni pubblicheremo speciali con commenti e foto sul sito: www.offi cinavolturno.com D. L. F.

La collaborazione tra Offi cina Volturno e Fotogram è stato un vero successo nel-la realizzazione di un corso di fotografi a completamente gratuito ed aperto a tutti. Molti sono stati gli iscritti e tutti sono stati soddisfatti dei preziosissimi insegnamenti del dirigente del corso Antonio Ocone che da anni pratica il mestiere di fotografo professionista e nel corso del tempo ne ha fatto una vera arte, come dimostra anche la stabilità del suo studio fotografi co, da sem-pre uno dei punti storici del Villaggio. Alcuni ragazzi del corso alle prime lezioni erano vi-stosamente alle prime armi mentre altri erano già abbastanza pratici nell’utilizzo delle mac-chine professionali, ma il Sig. Ocone è stato molto abile nel gestire l’insegnamento in modo da non annoiare i più esperti e da permettere

ad i neofi ti di tenere il passo. Un corso non solo sulle tecniche di utilizzo delle fotocame-re ma anche sulla storia, i dettagli tecnici e le applicazioni scientifi che e pratiche di una delle arti moderne più belle di sempre: la fotografi a. “Il desiderio di scoprire, la voglia di emoziona-re, il gusto di catturare, tre concetti che riassu-mono l’arte della fotografi a” - Helmut Newton.

DANIELE LA FATA

Con il termine “Pinetamare in Fiera” il pro-motore, Antonio Carangio, identifi ca nella piazzetta centrale di Pinetamare (adiacente al cinema Bristol) una zona che sarà adibita per sagre,fi ere ed ogni evento per lo svilup-po dell’artigianato, prodotti locali e di utilità sociale. La zona a pochi passi dal mare sarà alla portata dell’intera cittadinanza che potrà partecipare attivamente agli eventi organizzati durante l’anno,un punto di riferimento in occa-sione di giorni festivi e ricorrenze di qualsiasi tipo. L’inaugurazione dell’iniziativa andrà in scena dal 23 Novembre al 23 Dicembre con il “Mercatino di Natale - Artigiani in Mostra”, una fi era dedicata all’artigianato italiano dove tro-vare i propri regali di Natale tra oggettistica e collezionismo, tutto l’occorrente per gli addob-bi natalizi, e magari avere nuove idee regalo per parenti ed amici.In occasione dell’evento,

al centro della piazza,saranno presenti giostre per i bambini, una varietà di allestimenti na-talizi, nella zona dei porticati una mostra pre-sepiale e un esposizione di caramelle di ben 10 metri. Un evento unico per il litorale dove i protagonisti saranno artigiani esperti che ope-rano nel campo da diversi anni e con alle spal-le anni di fi ere ed eventi, il tutto per rendere l’evento speciale e garantire un’assidua par-tecipazione per la cittadinanza di tutte le età

VINCENZO LO CASCIO

Riccardo Fulco è un operatore ecologico della Senesi S.p.a che tra poco andrà in pensione. Convinti di interpretare il pensiero dei cittadini di Castel Volturno, lo ringraziamo per l’abnegazio-ne e l’impegno dimostrato nello svolgere il suo lavoro. Riccardo è stimato ed apprezzato dai colleghi ed è un esempio per i giovani, spesso anche fuori orario di lavoro, ed in modo gratuito, puliva e curava le aiuole del Centro Storico e sempre disponibile verso tutti. Riccardo, nono-stante i molti “acciacchi”, è animato da una vita-lità incredibile e svolge il suo lavoro con amore …perché lui ama questo territorio ed il nostro “Castiell”. Con stima T. Morlando

La sana imprenditoria di Castel Volturno

Con il termine “Pinetamare in Fiera” il pro- al centro della piazza,saranno presenti giostre Nasce Pinetamare in Fiera

Quando il lavoro diventa passione

In una soleggiata mattinata, lo scorso Giovedì 22 Novembre, siamo andati ad intervistare un giovane imprenditore Castellano, Antonio Luise, che con coraggio ed amore per il proprio paese ha deciso di investire nel settore immobiliare per riportare agli antichi fasti la zona che un tempo era nota per il suo splendore. Le parole del Sig. Luise dimostrano il suo attaccamento al territorio e giustifi cano le sue scelte aziendali. Prossimamente Antonio curerà una rubrica ad hoc su Informare, per fornire ai lettori utili informazioni nel settore immobiliare: Ci parli un po’ di lei come imprenditore e del suo operato sul territorio.Sono Antonio Luise, ho 29 anni e svolgo questa professione da 15 anni, con amore e professionalità. Sono nato, cresciuto e vivo tuttora a Castel Volturno, luogo che oggi ha diffi coltà ma ha anche grandi potenzialità ed è per questo che ho deciso di investire su questo territorio. Ho voluto continuare una tradizione storica della mia famiglia che già 50 anni fa costruiva e vendeva case qui. Per quanto riguarda la mia azienda, siamo già in espansione grazie alla collaborazione con dei miei partners aziendali quali Tecno Offi ce, Edilbava, l’MDF e l’interfl ora, tutte aziende serissime perché per noi la professionalità è la primissima cosa. Io credo in questo territorio anche se è vero che ci sono elementi negativi come più volte i media dimostrano (aggredendoci a testa bassa) ma è anche vero che i pro sono davvero tanti e tangibili per cui vivere qui in zona risulta una mossa vincente: la centralità dei servizi nel centro abitato, la vicinanza alla stazione di Villa Literno, il centro sportivo del calcio Napoli, abbiamo una delle cliniche migliori della Campania se non la migliore. In defi nitiva le persone che pensano di fare un investimento qui o di venirci a vivere fanno una scelta ottima. Lo dimostra il fatto che alcuni calciatori del Napoli vivono proprio a Castel Volturno. E come non citare il porto turistico di prossima costruzione con 1270 posti barche, che farà da traino a tutti gli affari e che farà aumentare del 50% il valore degli immobili in zona e che darà lavoro a tantissime persone e soprattutto ai giovani. Tra il porto e l’aeroporto intercontinentale di Grazzanise, che porteranno tantissimi turisti e consumatori, l’effetto traino per gli affari produrrà nuova linfa vitale per Castel Volturno ed i suoi abitanti. Ci parli un po’ della sua azienda e del suo investimento su questo territorio.

Per quanto riguarda la mia azienda, oltre all’immobiliare si adopera anche come centro riunioni per giovani che vogliano realizzare progetti a favore di Castel Volturno; di fatti ho allestito una sala per permettere ai giovani o alle associazioni che vogliano fare qualcosa di buono per Castel volturno di riunirsi liberamente e gratuitamente e già ci sono state delle riunioni

di ragazzi laureati che hanno adoperato i miei computers. Credo sia importante aiutarci fra di noi sul nostro territorio e lo so perché ho sudato per creare quello che ho oggi e quindi quando un ragazzo o un giovane imprenditore vuole portare dei progetti avanti io lo voglio aiutare ben volentieri con le mie risorse, sempre in maniera gratuita. Ma per tornare in tema, sul piano immobiliare nella fi gura della mia azienda io consiglio di acquistare ora, prima della costruzione delle grandi opere perché dopo, i prezzi saliranno alle stelle e questo piccolo centro diventerà un vero e proprio bacino di benessere in cui, a differenza di grandi centri urbani come Napoli, si trova il giusto punto di giuntura fra ambiente e urbanistica, con la bellissima pineta ovvero quel verde che in una città non dovrebbe mancare mai come invece accade appunto a Napoli. E come elemento aggiunto non dimentichiamoci dello stupendo litorale che ci è molto invidiato. In defi nitiva Castel Volturno è il fi ore all’occhiello della Campania; il centro nevralgico a 20 minuti dalle principali località come Fuorigrotta o il Centro di Napoli.Dati tutti questi elementi di positività, noi cittadini ed imprenditori dobbiamo difendere il nostro territorio ed io dico di non vergognarsi di essere cittadino di Castel Volturno. In ultima analisi voglio ribattere ancora una volta il punto (forse) più forte su cui ci possiamo appoggiare: L’SSC Napoli, che ha reso famoso il nostro territorio grazie alle citazione del centro sportivo nei Tg più importanti. Proprio per quanto riguarda la questione SSC Napoli affermo senza paura che, con tutto lo spazio che il nostro stupendo territorio ci ha dato, non sarebbe una cattiva idea realizzare uno

stadio, considerando quanto lustro ci ha dato il semplice centro sportivo. Immaginate che aumento del giro d’affari e quali e quanti effetti positivi porterebbe al nostro territorio, la realizzazione di uno stadio; visto poi anche l’affetto cha alcuni giocatori del Napoli ha verso noi come Hamsik che ha fatto nascere suo fi glio alla clinica Pineta Grande o Brithos o Campagnaro che abitano proprio qui. In defi nitiva tutti questi punti giustifi cano il mio investimento su questo territorio in cui credo e che amo.

Ci parli più nel dettaglio del mercato immobiliare a Castel Volturno.Io dico che oggi è il momento di comprare perché l’immobile che sul nostro territorio oggi è quotato centomila euro durante la costruzione del porto, e a porto fi nito, vedrà triplicare il suo valore e quindi il suo prezzo. L’ immobile sarà importantissimo

per chi lo comprerà e deciderà di vivere qui, e ciò in quanto potrà usufruire facilmente di un approdo turistico, ma rappresenta anche un perfetto investimento per chi comprando un immobile oggi ad un prezzo ridotto punterà sul breve periodo ad un immobile che avrà un valore molto più elevato. Quindi in defi nitiva è conveniente comprare ora e cioè prima della costruzione delle grandi opere perché per quel momento i prezzi aumenteranno sicuramente.A breve collaborerà con il nostro giornale, curando una rubrica dedicata al settore immobiliare. Ce ne parli.Anzitutto in questa rubrica spiegherò ai possibili acquirenti di una casa qui a Castel volturno di non fi darsi di chicchessia per l’acquisto di un immobile, ma di sincerarsi sempre che l’immobiliarista abbia tutte le carte in regola, proprio come ce le ho io che faccio questo lavoro da tanto. Oltre a questo tipo di avviso, ci saranno altri tipi di consigli, informazioni e proposte interessanti. anzi ne faccio una subito: invito chiunque a venire al mio uffi cio per una consulenza immobiliare gratuita. Io sono un imprenditore che vuole chiarezza e vuole sempre salvaguardare gli interessi dei suoi clienti. DANIELE LA FATA

APERTI DAL LUNEDÌ AL SABATO9:00 - 13:30 / 15:00 - 20:00

APERTI ANCHE LA DOMENICA DALLE9:30 - 13:30

Antonio Luise, passione per il lavoro e amore per il suo territorio Corso di fotografia in Officina

già ci sono state delle riunioni che amo.

In una soleggiata mattinata, lo scorso Giovedì 22 Novembre, siamo andati ad intervistare un giovane imprenditore Castellano, Antonio Luise, che con coraggio ed amore per il proprio paese ha deciso di investire nel settore immobiliare per riportare agli antichi fasti la zona che un tempo era nota per il suo splendore. Le parole del Sig. Luise dimostrano il suo attaccamento al territorio e giustifi cano le sue scelte aziendali. Prossimamente Antonio curerà una rubrica ad hoc su Informare, per fornire ai lettori utili informazioni nel settore

di ragazzi laureati che hanno adoperato i miei computers. Credo sia importante aiutarci fra di noi sul nostro territorio e lo so perché ho sudato per creare quello che ho oggi e quindi quando un ragazzo o un giovane imprenditore vuole portare dei progetti avanti io lo voglio aiutare ben volentieri con le

immobile sarà importantissimo

La collaborazione tra Offi cina Volturno e è stato un vero successo nel-

la realizzazione di un corso di fotografi a completamente gratuito ed aperto a tutti. Molti sono stati gli iscritti e tutti sono stati soddisfatti dei preziosissimi insegnamenti

Antonio Oconeche da anni pratica il mestiere di fotografo professionista e nel corso del tempo ne ha fatto una vera arte, come dimostra anche ad i neofi ti di tenere il passo. Un corso non

Riccardo Fulco

Sala conferenze

Uffi cio interno

Ingresso

I ragazzi del corso di fotografi a

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POLITICA e SOCIALE

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SPORT E SPECIALIinformare@offi cinavolturno.com

Per il tuo sostegno chiama il 331.5907602 - 081.5097039

Io ho un sogno. Maledetta ignoranza che fai rotta tra le menti della gente. Perché corro-dere con pregiudizi e barberie l’essenza di uno sport che per molti, oltre ad essere una passione, signifi ca speranza, vita, evasione!? È indecente e ingiustifi cabile quanto razzismo suoni ancora svergognato nella bocca di uomi-ni che lasciano dipendere la propria opinione dal colore della pelle di un calciatore e dalla sua storia. Purtroppo questo fenomeno troverà sempre terreno fertile nei piccoli e deboli cer-velli umani. Io ho un sogno e di certo non me lo farò schiacciare dall’ignoranza di pochi. Im-magino napoletani e juventini, interisti e mila-nisti, romanisti e laziali che non alzano la voce, raggiungendo livelli di discriminazione pur di difendere i propri colori, la propria maglia. Una partita di pallone spesso diventa l’occasione per dare spazio al proprio razzismo, offenden-do non solo una squadra ma anche una città che si impersonifi ca nei cuori di undici calcia-tori, pronti a dare il meglio di sé pur di regalare gioie ed emozioni ai propri tifosi. È inaccettabile che nel XXI secolo ci siano ancora atti discriminatori, tali da dividere un Paese, spaccare l’orgoglio nazionale e creare polemiche e cattivo esempio a chi al calcio dà un senso maggiore di una semplice passione, soprattutto ai bambini. Io ho un sogno. Neri e bianchi insieme, senza minimi pregiudizi. I tempi di Ghandi, King e Mandela sono passati e oggi mentori come loro, della cultura etica, sociale e civile servirebbero ad educare un mondo che sembra stia perdendo i suoi valo-

ri. Le razzie continuano: perché? La scorsa stagione hanno fomentato odio razziale prin-cipalmente Verona, Lazio, Ascoli, Padova, Juventus e Roma con innumerevoli episodi di discriminazione verso i propria avversari. Il Sud sembra essere umile, forse perché nella storia ha imparato a soffrire, ad abbassare la testa dinanzi ai ricchi ma andando avanti con l’orgoglio e ad alzarla quando era arrivato il momento di ribellarsi, di dare spazio ai propri bisogni, di riprendersi un briciolo di dignità e libertà che i potenti volevano sottrargli. Io ho un sogno. Un calcio pulito, giocato nella sue essenza di sport e valore, vissuto dai più pic-coli come strumento di crescita umana, nella speranza di diventare poi calciatori. Non esenti da colpe sono anche i giocato-ri stessi, nella testa di molti dei quali scatta quella brama di vittoria che offusca la mente e che induce addirittura ad offendere un pro-prio collega. In Italia non è mai stata attuata la norma che prevede di risarcire le squadre che subiscono episodi di razzismo. Perché non punire severamente chi persevera con questo fenomeno? Tanti perché, tante le domande. Forse l’unica risposta giace nella speranza. Io ho un sogno: che il mondo cambi mentalità, che in Italia non siano tutti fratelli solo quando gioca la Nazionale e che prima o poi l’ignoranza che risiede tra le lettere della parola “razzismo” venga abbagliata dal buon senso stesso dell’uomo.

FABIO CORSARO

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I HAVE A DREAM...

Gabriel Muniz... non ha mai smesso di sognareIl destino ha osato sfi dare il bambino. Oggi Gabriel, undicenne senza piedi, gioca nella cantera del Barcellona

Chi è Cavani? Un sorriso che squarcia il buio della paura, il sacrifi cio incarnato nella persona, la speranza alla quale ci si aggrap-pa quando sembrano mancare forze e con-vinzioni. È un calciatore straordinario, di doti atletiche impressionanti, mosso da uno spirito di abnegazione e forza di volontà che rendono inestimabile il suo valore e l’importanza che ha

per il Napoli. Dietro il profi lo calcistico, si nasconde un uomo umile, semplice, esemplare, dotato di un grande cuore e di una storia iniziata a Salto, in Uruguay, circa 26 anni fa. Edinson respira calcio sin dalla più tenera età grazie al Grin-go Luis, suo papà ex calciatore, che lo portava con sé ai campi di allenamento, lasciandogli dare sfogo alla sua voglia di giocare a pallone. Sono umili e italiane le origini di Edi: la famiglia del nonno si trasferì da Maranello in Uruguay per al-

lontanare gli spettri della fame e della povertà conosciuti durante la Seconda Guerra Mondia-le. È forse la semplicità delle sue radici che ha indotto il Matador ad avvicinarsi alla fede di Dio, descrivendolo come assoluto protagonista nel-la vita di ogni uomo e in particolare della sua. “Semplici come colombe, forti come aquile” è

l’insegnamento trasmessogli da Gesù; “Ieri come oggi” è il suo motto che signifi ca umiltà. Se papà Luis gli ha trasmesso l’amore per le cose semplici come la passione per il calcio e la natura, mamma Berta gli ha inculcato il senso della disciplina e la sensibilità per capire e aiutare i bisognosi. Oggi Edi è il prodotto di tanti fattori educativi, etici e morali che fanno di lui una splendida persona, contornata da un raro potenziale umano poiché sensibile al giu-sto e in particolare alla legalità. Non a caso, in occasione di Napoli-Chievo, Cavani ha voluto dare il suo contributo alla lotta alla camorra, posando in foto con alcuni familiari delle vitti-me innocenti della criminalità. Edinson Cavani non è altro che essenza e sostanza del buon senso, atto e potenza di bontà.

FABIO CORSARO

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L’innocenza che diventa ispirazione, la forza di volontà che distrugge l’impossibile, il desiderio che va oltre i mezzi che offre la realtà: è l’incre-dibile storia di un bambino che, come tanti, so-gna di diventare calciatore. Si chiama Gabriel, ha undici anni, brasiliano e senza piedi. Sì, sen-za piedi, gioca a pallone e indossa la maglia del club più forte al mondo: il Barcellona di Messi, Xavi e Iniesta. In un’età in cui gli occhi servo-no solo per sognare, le orecchie per ascoltare favole e segreti da mantenere, quando i cuori generano fl ussi infi niti e indefi niti di emozioni, la voglia di giocare, sentirsi libero e felice prevale sull’empietà di un destino che ha osato sfi dare le intenzioni di un bambino, privandogli di una parte del corpo indispensabile per chi vuole seguire le orme dei grandi campioni del calcio. Gabriel Muniz tocca quel pallone come se fosse tutto normale, come se quella malformazione che fa poggiare le sue caviglie a terra non gli desse alcun problema. In effetti è così poiché l’estro, i dribbling, la magia sembra scorrergli nelle vene quando ha il pallone al “piede”, ren-dendo facile ciò che appare impossibile. Sfi da le convenzioni sociali e i suoi coetanei, dimo-strandosi addirittura più forte di molti di loro. Avendo colpito gli osservatori del Barcellona, molto attenti alla crescita di piccoli fenomeni sudamericani, Gabriel si trasferisce da Campos dos Goytacazes, sua città natale, la sesta più

ricca del Brasile, situata a circa 300 km da Rio de Janeiro, a Barcellona, l’orgoglio della Cata-logna, il secondo maggior centro industriale e fi nanziario della Spagna, nonché tra i maggiori porti commerciali e turistici d’Europa. È “Més que un club” il motto di una squadra che si rap-presenta come una società non solo illustre a livello sportivo, ma tale anche sotto un profi lo etico e morale, sempre attenta allo sviluppo calcistico ed educativo della cantera, quindi dall’eta dell’infanzia alla maturità della persona. Non meramente è stato il club blaugrana ad in-novare la concezione societaria di una squadra di calcio, introducendo i canoni di solidarietà, esempio e rispetto nel proprio modo di fare. In-fatti dal 2006 il club devolve ogni anno lo 0,7% del ricavato annuale societario all’UNICEF, l’a-genzia delle Nazioni Unite che si occupa di as-sistenza umanitaria per i bambini e le loro madri in tutto il mondo e dal 2010, in occasione dell’arrivo di David Villa, il Barcellona ha deciso di inserire nel contratto dei suoi giocatori una clau-sola anti-razzismo, secondo la quale i calciatori verranno severamente puniti qualora metteranno in atto una qualsi-asi forma di discriminazione. È quindi il posto ideale per Gabriel Muniz che aspira a diventare forte quanto Messi. Intanto ha già avuto la possibilità di in-

contrarlo, parlargli, abbracciarlo e fargli anche un tunnel. L’emozione prende il sopravvento: si parla di un ragazzino che ogni mattina si sveglia, indossa le protesi, in Brasile andava a scuola in bicicletta, attendendo il pomeriggio per giocare a pallone con gli amici, senza mai pensare di trovare un giorno intorno a sé il mon-do blaugrana che lo accoglie, lo abbraccia e gli promette una fi orente crescita umana e calci-stica, diventando così esempio per coetanei e adulti disabili che spesso hanno il bisogno di ve-dere che qualcuno, in loro analoghe condizioni fi siche, è riuscito ad andare avanti e diventare “grande”. Questa non è una favola raccontata ad un bambino, ma la semplice storia di un sco-nosciuto sognatore che non ha mai smesso di sognare. FABIO CORSARO

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per il Napoli. Dietro il profi lo calcistico, l’insegnamento trasmessogli da Gesù; “Ieri Cavani: essenza del buon senso, atto di bontà

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AMBIENTE E SOCIETÀ

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“Restituiamo alla camorra il pacco con gli interessi”Chi avrebbe mai immaginato che i con-

soli della Gran Bretagna e della Germania avrebbero scelto per i loro cin-cin il vino delle viti delle Terre di Gomorra? E invece è proprio così che è andata e quel vino proveniva direttamente dalla Bottega dei sapori e dei saperi della legalità. Si tratta di un nuovo mercato in cui si possono trovare i rinomatissimi prodotti di Facciamo un pacco alla Camorra che, anche per questo Natale, delizieranno non solo i palati ma soprattutto gli spiriti speranzosi che, oggi più che mai, credo-no in un futuro di legalità . Quest’anno l’attesa presentazione dell’iniziativa si è tenuta a Napoli presso le Catacombe di San Gennaro mentre Il Comitato Don Peppe Diana, assieme alle ben altre 16 imprese coinvolte nell’NCO (iro-nico acronimo che sta per Nuovo Commercio Organizzato) si fanno conoscere in tutta Italia con un inedita anteprima presentata a Milano nel mese scorso. Peppe Pagano, presidente del comitato Don Peppe Diana e da anni impe-gnato in prima fi la nella lotta a sostegno della legalità in zone che vengono comunamente as-sociate all’immagine negativa della criminalità organizzata, ci dà delle informazioni in più in merito alla nuova edizione di “Facciamo un pacco alla camorra”:Che cos’ è il Nuovo Commercio Organizza-to? Come nasce e perché? «La possibilità di gestire un ristorante pizzeria sociale, che ha tra i suoi obiettivi la riscoperta degli antichi sapori del nostro territorio, ci ha sollecitato a ricercare soggetti che si occupavano della trasforma-zione e della vendita dei prodotti tipici locali; mentre la gestione di un bene confi scato alla

criminalità organizzata a San Cipriano d’Aversa ci ha spinto a metterci in rete con chi percorre-va il nostro stesso cammino. La confl uenza di questi due itinerari ha originato nel 2009 il Nuo-vo Commercio Organizzato, ossia il tentativo di mettere insieme tutti i prodotti realizzati sui beni confi scati, e non solo, e commercializzarli attraverso un unico canale di vendita. Il nume-ro delle vendite fu fi n da subito straordinario e nel 2010 nacque Facciamo un pacco alla Camorra….dal gusto dell’impegno…i sapori della legalità come il risultato di un progetto di rete, che ha visto e vede coinvolte cooperative sociali che, attraverso il riutilizzo produttivo e sociale dei beni confi scati alla camorra su “Le terre di don Peppe Diana”, hanno coltivato e trasformato prodotti, che hanno tutti i requisiti di qualità e vogliono porsi all’attenzione di un commercio legale e solidale». Qual è lo spirito e l’entusiasmo che acco-muna le 16 imprese coinvolte? «L’entusia-smo è dettato dalla sfi da e dalla novità di esplo-rare nuove forme di integrazione tra profi t e non profi t, tra pubblico e privato (...)». Dietro la realizzazione dei prodotti della Bottega dei sapori ci sono i ragazzi delle case-famiglia istituite nei beni confi scati alla camorra. Cosa signifi ca per loro lavora-re ed essere coinvolti direttamente in questi progetti? «Il lavoro può contribuire a realizza-re un progetto terapeutico il cui il mantenimento o il ripristino di competenze lavorative, abilità psicorelazionali ed emotive – affettive contribu-isce a togliere le persone svantaggiate da gravi situazioni di isolamento e di emarginazione so-ciale, affettiva, economica e culturale».

E’ vero che per questo Natale ci saranno delle innovazioni? In cosa consistono?«La novità di quest’anno è data dal fatto che profi t (aziende che hanno denunciato il racket) e non profi t hanno deciso di mettersi insieme concretamente anche sotto un unico marchio a ombrello: quello del “NCO (Nuovo Commercio Organizzato)” che prevede un severo controllo di qualità sui prodotti e che mira all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate». In ultimo, per quel che riguarda i paesi come Casale, c’è da parte della gente di queste terre una concreta risposta alle vostre ini-ziative di legalità o credi invece che molti, o per paura o per semplice diffi denza, tendo-no a restare ancora lontani e in disparte o addirittura a non comprendere l’importanza di iniziative come questa di “Facciamo un pacco alla camorra”? «La novità spaventa e intimorisce, ma la continuità e la bontà del-le nostre iniziative riuscirà a scalfi re la paura e la diffi denza della gente. Ogni giorno il nostro lavoro testimonia, ormai da qualche anno, che siamo sulla strada giusta. Venti anni fa sul no-stro territorio veniva affermato che la Camorra non esisteva, mentre oggi c’è una grossa movi-mentazione della società civile che afferma con forza i valori della legalità, della dignità delle persone e del riscatto di un territorio e di un popolo; non si immaginava minimamente che dal frutto della violenza e del maltolto potesse scaturire una percorso di economia sociale pro-prio a partire da ciò che al territorio era stato sottratto; che chi era defi nito “ultimo e pericolo” potesse ricevere la cittadinanza onoraria; che dopo tanti anni il “pacco” è restituito con l’in-

teresse, un interesse fatto di voglia di riscatto e di di-gnità. Tutto questo per dire che il territorio ha iniziato a rispondere e iniziative come “Facciamo un pacco alla camorra” stanno se-gnando il percorso per una “rivoluzione silenziosa”».

FILOMENA DIANA

Giuliano Ciano, Presidente della Nuo-va Cooperazione Organizzata, ha det-to:«Siamo in un momento di transizione seletti-va- sottolinea Giuliano Ciano, presidente Con-sorzio Nuova Cooperazione Organizzata- che non riguarda solo la cooperazione sociale, ma l’intero panorama economico e non solo. Siamo ad un passaggio che sta mettendo sot-to grande sforzo l’intero contesto sociale nel quale operiamo, uno stress che ci riguarda tutti: dalle amministrazioni pubbliche alle im-prese (anche sociali), dalle famiglie ai servizi. Una sfi da che dobbiamo accettare, evitando di perdere il tempo nel cercare le responsabilità di questa situazione, per cercare una prospet-tiva di evoluzione della nostra esperienza soli-dale, sociale ed imprenditoriale».

LA REDAZIONE

La “tribù” delle associazioni di volontariato pre-senti sul territorio da il benvenuto alla nascita di un nuovo gruppo locale: l’associazione genitori “AGE DIAMOCI LA MANO”. Essa entra a far parte della federazione dell’A-ge - Associazione Italiana Genitori, nata nel 1968 e coordinata da Ennio Rosini, che conta oggi più di 200 ass. locali di genitori rappre-sentative di tutte le regioni Italia, di cui 12 in Campania.L’AGE opera prevalentemente nella formazio-

ne dei genitori, negli organismi di partecipazio-ne scolastica, nelle politiche della famiglia, dei media, dell’educazione, con il fi ne principale di promuovere quanto è necessario per il bene dei fi gli sotto il profi lo sociale, culturale, etico, fi sico e psicologico e di affi ancare e sostenere i genitori nel loro diffi cile compito educativo. È iscritta all’Anagrafe Unica delle Onlus. È retta da un Consiglio Direttivo Nazionale e organiz-zata a livello nazionale in Uffi ci che curano e assistono con un servizio qualifi cato le associa-

zioni locali.Interloquisce con istituzioni politiche e ammini-strative e ha rapporti di stretta collaborazione con organizzazioni attive nel sociale ed enti lo-cali. L’AGE è presente negli organi collegiali e a tutti i livelli delle istituzioni scolastiche. E’attiva con iniziative, gruppi di studio, interventi presso il parlamento e le autorità scolastiche locali. Fornisce sostegno giuridico e organizzativo agli eletti negli organi collegiali. L’age locale di Pinetamare “diamoci la mano” è costituita da un gruppo di genitori, con fi gli di diversa età che frequentano le scuole del territorio. Alcuni di loro sono casalinghe; alcu-ni lavoratori; alcuni disoccupati; ….insomma sono tutti “diversi” ma quello che li unisce è la voglia di CAMBIARE TUTTO CIO’ CHE NON VA IN QUESTO TERRITORIO. Un gruppo di genitori convinti che i problemi della famiglia, della scuola, della società attuale sono così complesse da dover esigere di essere affron-tate non da soli, ma insieme in “associazione”.Perché attraverso l’associazione si possono trovare tante risposte alle mille domande che ci poniamo ogni giorno sul futuro dei bambini. Genitori che vogliono insegnare ai propri fi gli che l’impegno sociale non è solo un valore nel

quale credere ma è un dovere di tutti!!E l’impegno sociale di quest’associazione si fa subito sentire con il progetto “bonifi ca parchi”. Credendo nella forza dell’unione, x tale inizia-tiva, l’age si affi anca all’associazione commer-cianti di Pinetamare, un gruppo già da anni attivo sul territorio in diverse iniziative per la riqualifi cazione del territorio. E’ partita ad ottobre, infatti, una campagna per cercare di raccogliere contributi per ristrutturare il parco adiacente alla parrocchia di Santa Ma-ria del Mare di Pinetamare e quello sito al piaz-zale del Gabbiano. Le due associazioni cerca-no di realizzare quello che per molti bambini è una semplice realtà quotidiana, per i piccoli di Pinetamare è un sogno nel quale credere,… sperare un giorno di giocare in un luogo sicu-ro, attrezzato circondato da fi ori e alberi e non da rifi uti di ogni genere. Per raccogliere fondi, l’AGE ha organizzato in concomitanza con lo sport-day un’iniziativa “bancarella di tutto di più” dove i soci hanno messo in vendita alcuni dei loro oggetti (vestiti, libri, borse ecc..) devol-vendo (come dimostra il bonifi co pubblicato sul-la loro pag.facebook) il ricavato a tale progetto. L’iniziativa bancarella si ripeterà nel periodo na-talizio. Per coloro che volessero aiutare l’AGE,

regalando materiale per la vendita bancarella o semplicemente per richiedere informazioni, potete scrivere al seguente indirizzo mail: [email protected]; pagina facebook AGE “diamoci la mano”. I genitori dell’Age di Pinetamare hanno scelto di chiamare la loro associazione locale con il nome “diamoci la mano “ per far comprendere a tutti che la solidarietà, l’impegno e l’essere uniti, sono l’unica arma per sconfi ggere l’indif-ferenza di chi ci governa ….…perciò cari lettori siete pronti anche voi a offrire la vostra mano!!!??? Le donazioni per i parchi possono essere effettuate: tramite bonifi co bancario:Associazione Commercianti PinetamareIBAN: IT21M0101074870100000002416Causale: Nome Cognome Quote per Parco Giochi Pinetamare.Oppure in contanti, con il rilascio di ricevuta, presso l’edicola di fronte al Crazy Hours.Tutti gli aggiornamenti sui lavori del parco, le donazioni versate, i materiali acquistati saran-no periodicamente pubblicati per una maggior trasparenza sulle pagine fb dell’associazione commercianti di Pinetamare e age “diamoci la mano”. Grazie. DANIELA VOLPE

I genitori dell’AGE di Pinetamare... “DIAMOCI LA MANO”

Giuliano Ciano, Presidente della Nuo-va Cooperazione Organizzata, ha det-to:«Siamo in un momento di transizione seletti-va- sottolinea Giuliano Ciano, presidente Con-sorzio Nuova Cooperazione Organizzata- che non riguarda solo la cooperazione sociale, ma l’intero panorama economico e non solo. Siamo ad un passaggio che sta mettendo sot-to grande sforzo l’intero contesto sociale nel quale operiamo, uno stress che ci riguarda tutti: dalle amministrazioni pubbliche alle im-prese (anche sociali), dalle famiglie ai servizi. Una sfi da che dobbiamo accettare, evitando di perdere il tempo nel cercare le responsabilità di questa situazione, per cercare una prospet-tiva di evoluzione della nostra esperienza soli-dale, sociale ed imprenditoriale».

tutti: dalle amministrazioni pubbliche alle im-prese (anche sociali), dalle famiglie ai servizi.

Nella sede di Piazza delle Feste 7/8, Pinetama-re, Castel Volturno, tel 081 5097039, è possibile acquistare i pacchi. Vi aspettiamo! “...l’economia sociale come antidoto all’economia criminale è il nostro obiettivo”.

Giuliano Ciano, Presidente della Nuo-Giuliano Ciano, Presidente della Nuo-

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CULTURA, SPORT E SOCIETÀ informare@offi cinavolturno.com

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Cinema di Informare

Innanzi tutto, non sono di origine napoletana, come tutti credono (preciso perché chi leggerà perdoni le troppe approssimazioni linguistiche). Sono di padre foggiano e di madre lombarda. Quando compii i diciotto anni mio padre decise che era tempo di mostrarmi le mie radici meridionali. Fu amore a prima vista. Poi ho vissuto trent’anni in Francia, collaborando a quotidiani e riviste francesi. Perciò Il Castello di San Michele è una vicenda che ho quasi interamente vissuta e la protagonista mi somiglia molto. Ho scelto questo stratagemma per fare cronaca, per permettere alla gente di giudicare con il proprio metro evitando di scrivere un saggio che pochi avrebbero letto. Ho voluto avvertire, attraverso la narrazione di fatti reali anche se romanzati, che la camorra, quella davvero pericolosa, non è tanto quella che spara, ma quella che si intrufola, avvolgente e gentile, e che noi gente del nord non sappiamo riconoscere. Vi sembra un paradosso? Non lo è: se un camorrista viene a Modena, estorce, spaccia, ammazza, la polizia lo arresta con poche diffi coltà perché ancora non c’è vera paura ed è quindi logico per tutti che deve essere denunciato. Al nord è invece pericoloso quello che si avvicina cortesemente, con un biglietto da visita di tutto rispetto, con la falsa pretesa di offrire un aiuto nel momento di vera diffi coltà,

che allunga un pugno di soldi guadagnati sulla pelle della gente, nel sangue e nella droga, nella violenza e nella prevaricazione. E’ necessario che anche da noi sia chiaro nella testa di tutti che accettarli equivale ad essere corresponsabili. E se per caso qualcuno non avesse capito, le mafi e stanno passando alla seconda fase: a Reggiolo c’è appena stata la prima impresa di trasporti terra incendiata, a San Felice sul Panaro le prime sversature di amianto. Fino a oggi ci siamo illusi di essere immuni: pochi giorni fa, per la prima volta, la Procura di Modena ha parlato della presenza di mafi e strutturate e organizzate. Sono certa che le mafi e si possano contenere con la repressione, se è esercitata con tempestività e mezzi adeguati. Ma che saranno sconfi tte solo attraverso l’educazione, settore nel quale le donne sono prevalenti, prima in casa e poi a scuola. Ecco perché ho raccontato le mogli e le madri di camorra. Loro sono la struttura sulla quale poggia il sistema: se si ribellano, salvano i loro e i nostri fi gli. Presenterò Il Castello di San Michele alla Libreria Loffredo il 1° Dicembre, alle 18. Mi è sembrato doveroso: se piacerà ai Campani signifi cherà che ho colto nel segno. Mi sottopongo al vostro giudizio, chi meglio di voi?

LAURA CAPUTO

Cari lettori di INFORMARE oggi parliamo dell’ultimo capolavoro Diseny: RALPH SPACCATUTTO.

TRAMA: Il fi lm racconta la storia di un celebre personaggio dei videogame del passato che si trova a dover affrontare i nuovi e supertecno-logici videogiochi moderni. Ralph è stanco di essere messo in ombra da Fix-It Felix, il “bravo ragazzo” campione nel loro gioco dove ogni vol-ta fi nisce per salvare la situazione. Ma dopo de-cenni trascorsi guardando Felix ricevere tutta la gloria, Ralph decide che è arrivato il momento di smettere di interpretare il ruolo del cattivo. Così, prende in mano la situazione e inizia un viaggio attraverso i giochi arcade, passando per ogni generazione di videogame per dimostrare di avere tutte le carte in regola per essere un eroe. Durante la sua ricerca, incontra il duro Sergente Calhoun, dallo sparatutto in prima persona He-ro’s Duty. Ma è il mondo dell’esuberante Vanel-lope von Schweetz, dalla corsa di macchine ca-ramellate Sugar Rush, che si troverà a essere in pericolo quando Ralph libererà accidentalmente un nemico mortale che minaccia l’intero arcade. Riuscirà Ralph a realizzare il suo so-gno e a salvare la situazione prima che sia troppo tardi?

ATTORI: Sarah Silverman, John C. Reilly, Jane Lynch, Jack McBrayer, Jamie Elman.COMMENTO: Il fi lm rappresenta una vera e propria novità per la casa d’a-nimazione più famosa e vecchia della storia Americana. Anche se la Disney

ebbe già un trascorso nel mondo dei video games e dei computer (vedi il capolavoro Tron ed il più recente TRON LEGACY) c’è da dire che questa è la prima volta che gli animato-ri più originali del mondo hanno messo mano nel particolare dei character dei classici giochi degli anni 80 ma anche più recenti, andando a colorire la trama giocando con i crossover; così lo spettatore può letteralmente morire dalle risate o affondare nella nostalgia più profon-da vedendo il fantasmino di Pac-man fare da tutor al protagonista che come un membro di un centro di recupero parla a tu per tu dei suoi problemi in quanto cattivo di un game (simile a Donke Kong) con Zangief di SF oppure con uno zombie di Ghouls e Gobling oppure con il Dr. Egg di Sonic. Ed ecco un’altra idea geniale: immaginate un cattivo di una saga storica che all’improvviso è stanco di essere il cattivo e de-cide di cambiare; rapportate questo al mondo dei videogiochi e ne vedrete di tutti i colori. REGIA: Rich MooreGENERE: AnimazioneUSCITA PREVISTA: 20\12\12

DANIELE LA FATA

Buona l’idea avviata dai nostri ragazzi, che dopo essersi rimboccati le maniche, hanno creato una biblioteca con una vasta gamma di opere. Questa iniziativa si propone, in un con-testo dove sembra che cultura ed informazione siano divenute oasi in un deserto di intolleran-za e di inconsapevolezza di sé e dell’ambiente che ci circonda, di ricordare a noi stessi ed a voi tutti, cari lettori di Informare, e cari volontari di associazioni vicine a noi, che la lettura è la chiave del sapere, ed essa ci riempie l’anima di tesori che arricchiscono la nostra mente ed allietano i nostri cuori. Sperando di fare cosa gradita, vi invitiamo a

prendere visione delle nostre collezioni che vanno dai classici come Shakespeare, Di-ckens, Chaucer fi no ad opere meno recenti come “Gomorra” di R. Saviano o “Italia Low cost” di Astone e Lacala e Best seller di grandi autori come Bukowski, Palahniuk, Travaglio, Baricco e Orwell.

Vi aspettiamo numerosi!La biblioteca è aperta dal Lunedì al Venerdì, dalle 16.00 fi no alle 19.30.Per info contattare Daniele - 3479127516“Un libro è un giardino che puoi custodire in tasca.”

DANIELE LA FATA

Giovedì 15 novembre, il parroco e gli abitan-ti delle palazzine adiacenti alla parrocchia S.Maria del Mare, si sono svegliati al rumore delle seghe elettriche… forse un frastuono per la gente comune, ma un dolce suono che sa di speranza per i piccoli “angioletti” di Pinetama-re. Come promesso le associazioni coinvolte in questo progetto (Age-Ass.Commercianti Pinetamare) hanno dato mandato per i lavo-ri inerenti la bonifi ca del piccolo parco giochi adiacente alla parrocchia. Si è iniziato con la potatura dei pini e si proce-derà con la costruzione di una recinzione per delimitare il perimetro del parco garantendo l’incolumità dei bambini per poi proseguire con una pulizia dell’interno da erbacce e sterpaglia. Ci piacerebbe ampliare anche il settore dei gio-

chi, inserendo casette di legno e giochi adatti anche ai più piccini, ma i fondi raccolti fi no ad oggi purtroppo non bastano per realizzare in pieno il progetto ideato. Abbiamo chiesto aiuto anche a una nota trasmissione televisiva “l’er-ba del vicino” in onda su LA7, che si occupa di risistemare giardini offrendo piante e fi ori. E sperando di far breccia nei loro cuori. Abbiamo inviato lettere all’intera squadra del Napoli calcio, alle scuole di Pinetamare, ai commissariati di polizia e carabinieri, alla clini-ca Pineta Grande e ovviamente a tutti i cittadini residenti, chiedendo a tutti di attivarsi per una colletta. Fiduciosi di una risposta positiva da parte di tutti proseguiremo nel progetto speran-do di aggiornarvi di nuovi progressi e vi ricor-diamo le modalità per donare un vostro (anche

piccolo) contributo. Le donazione possono es-sere effettuate tramite bonifi co bancario:

Associazione Commercianti PinetamareIBAN: IT21M0101074870100000002416

Causale: Nome Cognome Quote per Parco Giochi Pinetamare.Oppure potete recarvi presso l’edicola del sig. Federico Lesta in viale delle Acacie Pinetama-re (sarà rilasciata una ricevuta della somma versata). Tutti i lavori, materiale acquistato, e le donazioni versate per il parco vengono pub-blicate sulle pagine facebook di “Age diamoci la mano” o “Associazione commercianti Pineta mare”.

DANIELA VOLPE

Nasce la biblioteca di O� cina VolturnoIl Teatro Agrorinasce ricorda Federico Del Prete. L’evento del 16 novembre, rivolto prin-cipalmente alle scolaresche della zona aver-sana, ha previsto la presentazione del libro “A Testa Alta” dello scrittore Paolo Miggiano.Ben sette scuole tra elementari, medie e liceali provenienti dai territori di Casale, San Cipria-no, Villa Literno, Casapesenna e Santa Ma-ria la Fossa hanno riempito la platea teatrale aderendo, con vivida partecipazione, all’idea di Giovanni Allucci (amministratore delegato di Agrorinasce) di ospitare la presentazione nella sede in Piazza della Legalità a Casal di Principe. «Il mio intento - dichiara dall’alto del palcoscenico Allucci - è quello di presentare ai ragazzi di oggi la fi gura di Federico Del Prete e giorni come questi, di educazione alla legalità, ci impongono di ricordare la sua vita, il suo sacrifi cio nonché l’importante lezione che ci ha lasciato». Federico Del Prete, sindacali-sta di Fratta Maggiore ucciso nel 2002 a Casal di Principe per il suo rischioso impegno nella difesa dei lavoratori dei mercati rionali contro i mali affari della Camorra, è il protagonista di “A testa Alta”; ma non è il solo perché, come afferma lo stesso autore, «Si troverà nel mio libro sia il lato marcio, quello dei poliziotti e della gente corrotta, che quello buono della società, rap-presentato per l’appunto da personaggi corag-giosi come Del Prete». Così Miggiano dipinge il suo libro, di cui diversi passi sono stati letti dai ragazzi rappresenti delle rispettive scuole, come una testimonianza complessiva di tutte

le vicende trascorse nei tempi più sanguinosi e violenti della Criminalità Organizzata. Molti e appassionati sono stati gli interventi degli altri ospiti, tra cui Gennaro Del Prete, fi glio di Federico, il magistrato Raffaele Can-tone, sua è tra l’altro la prefazione del roman-zo, e poi il vicepresidente di Confi ndustria Ca-serta ing. Antonio Diana e il segretario della Fondazione POLIS Enrico Tedesco. Presenti anche i prefetti dei comuni commissariati: Pa-ola Galeone di Casapesenna e i commissari di Casal di Principe Armando Gradoni e Ma-ria Laura Mammetti. Insomma, dopo tanta fatica passata a recuperare stralci di articoli e a ricostruire la storia di Del Prete, Miggiano porta a Casale il suo “A testa Alta” e lo fa con la convinzione che il riscatto per il futuro della società stia anche e soprattutto nella cultura e nella memoria. FILOMENA DIANA

fi [email protected]

Le Dolcimanie “TOP CLASS” allo sport days di Rimini

Innanzi tutto, non sono di origine napoletana, che allunga un pugno di soldi guadagnati Il castello di San Michele

Per tutti gli amanti dello sport si è svolta il 26-27-28 ottobre 2012 la manifestazione “SPORTS DAYS” a Rimini, giunta quest’anno alla sua 2° edizione. Un’autentica mega-fi era dello sport, un evento nell’evento che ospita grandi appuntamenti agonistici, richiamando tutte le componenti associative italiane, accor-se a dar lustro all’aspetto tecnico-sportivo con protagonisti giovani, dinamici ed innovativi. Su un’area di ben 140 kmq hanno partecipato oltre 3000 società sportive accreditate. Numeroso anche lo scenario di pubblico affl uito duran-te la “3 giorni sportiva“ con ben oltre 30.000 spettatori, tra appassionati e professionisti del settore. Anche in questa manifestazione ha fatto la sua parte la scuola di danza e ballo “Dolcimanie” di Maria Amalfi tano con a seguito 12 meravigliose ragazze del proprio corpo di ballo che si sono esibite in un mix di canzoni latine ottenendo così il 1° posto nella categoria “TOP CLASS”. La scuola “Dolcimanie”, presente con altre 50 scuole di ballo, ha gareggiato nella categoria “latino americano”, entusiasmando la giuria composta da nomi eccellenti del parter dello

spettacolo e del ballo: Stefano De Martino, noto ballerino professionista di “Amici”; Cristian Cellini, coreografo e insegnate di fama interna-zionale, nonché grande collaboratore del Ma-estro Andrea Bocelli; Dino Carano, presidente dell’ Accademia di Danza Normanna e Annarita Zimmermann, insegnante di danza classica dell’Accademia Normanna.La scuola della Maestra Amalfi tano tiene alto il nome della città di Castelvolturno, espor-tando oltre i confi ni campani, la sublime arte ballo e che ancora una volta raccoglie consensi unanimi. Un’esperienza entusiasmante e speciale per le giovani ballerine del-la scuola che esprimono la loro passione e il loro talento anche fuori dalle mura amiche, contagiando l’amore per il ballo, grazie anche alla gioia raggiante dipinta sui loro volti duran-te la loro magistrale esibi-zione. Figure e coreografi e

brillanti, fl uide e frizzanti che hanno scaldato immediatamente gli spettatori sulle tribune ol-tre ad aver affascinato la giuria esaminatrice. Un plauso enorme a queste 12 stupende ninfe e alla loro “leonessa” Maria Amalfi tano per l’en-nesimo successo conseguito.L’appuntamento è per l’anno prossimo alla 3° edizione dello “SPORTS DAYS” Rimini, con l’augurio che le “Dolcimanie” volino ancora las-sù, in alto, tra le TOP CLASS!

FABIO PARADISONE

Giovedì 15 novembre, il parroco e gli abitan- chi, inserendo casette di legno e giochi adatti piccolo) contributo. Le donazione possono es-

Partono i lavori per il parco della Chiesa

“A testa Alta”

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RUBRICHE

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Per Castel Volturno un “papa nero”?

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MACELLERIA RUSSO DOMENICO

L’invito di Roberto Saviano a candidare come Sindaco di Castel Volturno il giovane africano Yvan Sagnet è stato percepito, almeno dal sot-toscritto, come una sana e forte provocazione, fi nalizzata ad accendere ancora una volta i ri-fl ettori su un territorio dalle numerose potenzia-lità inespresse ma ricco di problematiche, tra cui appunto la collusione tra politica e camorra. Non è la prima volta che Saviano mette in luce le contraddizioni della nostra città e dobbiamo ringraziarlo per quanto tiene ancora viva l’atten-zione sull’argomento. Nonostante la storia re-cente, offra l’ennesimo scioglimento per infi ltra-zione camorristiche – sempre con il governo del centro destra - il paese è capace di esprimere, ancora una volta, una classe politica nuova, fat-ta di persone serie, capaci ed oneste; persone che lottano quotidianamente, spesso in manie-ra isolata, contro il malaffare e che si sono di-stinte in questi anni per coraggio, passione, at-taccamento al territorio e, soprattutto, impegno politico. Del resto una nuova classe dirigente in grado di amministrare un comune così intricato non può improvvisarsi né essere calata dall’alto. La questione non è “chi è il candidato Sindaco” ma è “quali proposte porta avanti il candidato Sindaco e come intende farlo”. In altre parole, non basta essere persone oneste e integerrime per amministrare bene una realtà come quella castellana. Questi sono i requisiti basilari che non dovrebbero nemmeno essere un elemento di distinzione tra i candidati ma, anzi, l’elemento comune. La differenza devono farla la capacità realizzativa e le competenze messe in campo per risolvere i problemi di Castel Volturno e ri-scattare questa città dal degrado morale, socia-le, ambientale ed economico in cui versa. Oggi ci sono tre commissari dello Stato che dovreb-bero rappresentare la massima espressione di tecnica amministrativa e legalità nella gestione

del Comune, eppure sono in grande diffi coltà e i cittadini non percepiscono alcun miglioramento delle proprie condizioni. Questo fa si che l’azio-ne dei commissari potrebbe non essere suppor-tata da un necessario e diffuso consenso. Sono la COESIONE sociale e la CONDIVISIO-NE di un progetto di cambiamento gli obiettivi che di certo un candidato “esterno” non può assolutamente suscitare nei cittadini. Occorre mettersi tutti assieme, politica, cittadinanza atti-va e imprenditoria sana per lasciarsi il passato alle spalle e guardare in avanti per un paese fi nalmente migliore. Invito Saviano a Castel Vol-turno per conoscere personalmente le persone che stanno da anni lottando sul campo, spes-so da sole, contro il malaffare diffuso, anche insieme ai cittadini extracomunitari: troverà un Yvan Sagnet in ognuno di loro. Siamo pronti ad ogni discussione e siamo sicuri che potrà toc-care con mano una realtà ben diversa da quel-la truce e sconfortante che il sensazionalismo televisivo ha radicato nell’immaginario collettivo nazionale. Per citare il fi lm che è stato tratto dal suo libro “Gomorra”, ci sono tantissime persone a Castel Volturno che possono dire a testa alta: “je so’ diverso!”.

DIMITRI RUSSO

[email protected]

Segnali Positivi In tutte le comunità solitamente si parla, si criti-ca, ci si lamenta, si condanna, si sta al balcone a osservare per intervenire subito o demolire.Anche la nostra comunità di Pinetamare non sfugge a questa moda, intanto questo modo d’agire scoraggia coloro che con tanta buona volontà non si rassegnano ad accettare o subi-re la situazione in cui si vive e si sforzano con il loro operato a migliorare ciò che è possibile e rimuovere certi ostacoli. Anche se i disfattisti sono più numerosi, in questi ultimi tempi stiamo notando un risveglio di molti a passare dalla parte della minoranza. Il territorio in cui viviamo è caratterizzato dal degrado a tutti i livelli e non possiamo continuare a fare da spettatori, pre-tendendo che siano sempre gli altri a risolvere i problemi di tutti. Alcune cose dipendono da noi e possiamo intervenite per cambiarle o per mi-gliorarle altre non dipendono da noi ma possia-mo sollecitare chi di dovere. Intanto, sia per le cose che dipendono da noi che per quelle che

dipendono dagli altri c’è bisogno di un intervento comunitario e non del singolo. Di questo siamo tutti convinti ecco perché alcune Associazioni che operano sul territorio si stanno organizzan-do per operare in sinergia pur conservando ognuna la propria autonomia, la propria specifi -cità, come prevede lo statuto di ognuna di esse. Perciò invitiamo anche le altre Associazioni, che forse ancora non sanno di questa iniziativa, di aderire a questa rete per dare ancora più for-za a eventuali richieste o possibili proteste. Un primo segnale positivo è stato dato domenica 4 novembre col primo incontro al Grand Hotel, dove ai cittadini intervenuti è stata annunciata la costituzione di un consorzio per la gestione di alcune problematiche del territorio. In questi giorni stanno pervenendo sulla pagina di FB Saluti daPinetamare le proposte e suggerimenti per formulare un regolamento guida. Altre ini-ziative sono state sponsorizzate dal gruppo dei genitori che mirano ad attrezzare spazi e giochi per i bambini. Finalmente sono partiti anche i lavori per il porto (appena vengono superate

alcune diffi coltà burocratiche) che costituisce la grande speranza del territorio. Le Associazioni consorziate hanno già presentato all’attenzione dei Commissari del Comune alcune sollecita-zioni che riguardano: il Porto di Pinetamare, la So:Ge.Ri, La differenziata. (*in un altro articolo viene riportato la sintesi dell’incontro avuto ndr.)Certamente la strada è quella buona e chiedia-mo a tutti il sostegno per continuare il percorso intrapreso, per il bene di tutti e per il riscatto del territorio da parte della base, obbligando così anche i vertici a prendere coscienza delle pro-poste. Offrendo la nostra disponibilità e colla-borando con le Autorità, certamente possiamo raggiungere dei risultati che al momento non sono pensabili. Il discorso del recupero è un problema che riguarda tutti, anche tu che leg-gi puoi dare la tua disponibilità o offrire la tua professionalità per la causa del territorio che vorremmo riportare alla sua bellezza originaria e restituirgli la sua dignità.

PADRE ANTONIO PALAZZO (PARROCO DELLA CHIESA S.M. DEL MARE)

Lo scrittore Roberto Saviano, nel corso di un intervento alla trasmissione tv Rai “Che Tempo che fa” ha proposto Yvan Sagnet come sindaco del Comune di Castelvolturno. Yvan, studente di Mastergem, camerunense, guidò una protesta dei braccianti agricoli. Per studiare in Italia andò a Nardò, a Lecce, per fare il bracciante e per raccogliere i pomodori. Yvan e gli altri lavoratori si sono ribellati a un obbligo dei caporali a fronte di uno stesso stipendio. «E’ la prima grande protesta in Italia di braccianti agricoli stranieri. Grazie a questa protesta il 14 settembre del 2011 è stato istituito in Italia il

reato di caporalato», ha detto Roberto Saviano. «Yvan si sta battendo per un’Italia migliore. Castelvolturno è una delle città più africane d’Italia -ha continuato- è anche una città-laboratorio ed è piena di energia positive. E’ stata sciolta nuovamente per motivi di camorra. Serverebbe un sindaco capace di tutelare i diritti di tutti, capace di fermare la criminalità organizzata italiana e straniera. E’ capace di dare speranza a un territorio che sembra non averne più. Insomma, io credo che servirebbe un sindaco proprio come Yvan Sagnet». Il peso sociale degli stranieri in Italia è cresciuto

enormemente e l’Italia rappresenta al meglio questa sproporzione. Ma con stranieri (diventati anche italiani) in politica cambierebbe la politica italiana? LA REDAZIONE

Ho grande stima di Roberto Saviano, è stato colui che ha “acceso” la luce sul nostro territorio e messo in evidenza la pericolosità costituita dalla camorra casertana, fi no ad allora sottovalutata. Ultimamente, forse, Roberto è poco informato su ciò che sta avvenendo sul nostro territorio. Ci sono notizie positive e, per fortuna, qualcosa inizia a cambiare in meglio, anche grazie ai suoi interventi… ma, adesso , proprio adesso che questa terra usata, abusata e violentata da troppi criminali e da uno Stato assente … proprio adesso che fi nalmente questa terra si ribella e inizia a risollevarsi, la nota di Roberto certamente non aiuta. Sul territorio, oltre ai Padri Comboniani e alla Jerry Masso, esistono e resistono da tempo tante altre realtà fatte di singole persone e associazioni che quotidianamente testimoniano la legalità e la difesa dell’ambiente come l’Associazione Antiracket intitolata a Mimmo Novello, l’Associazione dei Villaggi Globali, il corrispondente locale del

Mattino Vincenzo Ammaliato, i commercianti locali e la maggioranza dei cittadini che hanno detto NO al pizzo e alla camorra. Ci siamo anche noi, l’Associazione Offi cina Volturno, al cui interno i giovani hanno creato il gruppo “contro la camorra non molliamo”. La strada è ancora lunga, abbiamo ancora bisogno di Roberto Saviano, ma dobbiamo cominciare a costruire anche per il futuro, altrimenti rischiamo di ancorarci solo ed esclusivamente alla lettura e alla ricostruzione degli avvenimenti già trascorsi.

TOMMASO MORLANDO

Serve a qualcosa parlare solo ed e s c l u s i v a m e n t e male di Castel Vol-turno ? Chi opera in tal senso vuole s e m p l i c e m e n t e puntare i rifl ettori su una realtà degrada-

ta per stimolare un recupero territoriale? Op-pure vuole speculare sapendo che « sparare sulla croce rossa » fa notizia? Io non accuso nessuno, per convinzione personale e perché sono convinto che le azioni, quelle concrete, siano più signifi cative degli spot in TV. Sono anche convinto, però, che parlar sempre e solo male, senza mettere in evidenza quanto di po-sitivo il territorio offre, non serve a nulla. Al con-trario, serve a deprimere una popolazione af-fl itta e abbandonata a se stessa, oppressa da problematiche sociali, occupazionali, economi-che e culturali. Chi si occupa di comunicazione dovrebbe essere obbiettivo e raccontare sia gli aspetti positivi che quelli negativi. Osservo, invece, che sempre più spesso i giornali foca-lizzano sempre e soltanto sulle notizie «shock» che fanno rumore, che fanno scalpore, che fanno vendere di più. Ma la realtà non è que-sta! Un antico proverbio cinese ci ricorda che «un solo albero che cade fa più rumore di una

foresta che cresce ». Questo è anche vero per Castel Volturno. So di tante associazioni che lavorano giorno per giorno, volontariamente e gratuitamente, per pulire le spiagge, la pineta e le strade. So di calabresi che nel 1960 senza lavoro si sono trasferiti sulla Domitiana e con le cannucce hanno costruito un ristorante, han-no cresciuto una famiglia ed educato i propri fi gli. So dei miei vicini che escono di mattina alle sette e tornano alle tre di notte. Lavorano tutto il tempo per pagare l’affi tto di casa. Nel mio parco abitano due extracomunitari. Si am-mazzano di lavoro. Sono giovani e mi rivolgo a loro con il « tu ». Loro sono sempre gentilissimi e, col sorriso sulle labbra, mi rispondono con il «lei». Mi fanno quasi sentire maleducato. So di un bravissimo giornalista inviato Rai. So di un caro amico che pubblica un periodico di informazione culturale gratuito. Egli impegna tanti ragazzi che altrimenti si troverebbero in mezzo a una strada. So di un mio concittadino e coetaneo (39 anni) che lavora come ortope-dico al nord. Mi gioco la testa che fra qualche anno diventerà primario per quanto è bravo. Un altro mio amico, concittadino e coetaneo, si è trasferito in Africa. Rappresenta una gros-sa compagnia di navigazione. Ha costruito un porto in Nigeria e dà lavoro a 500 famiglie. Il padre, di Castel Volturno, è uno storico e scrive libri che hanno ricevuto numerosi premi lette-

rari in Italia e sono stati tradotti all’estero. So di uno studente di Castel Volturno che ha ri-cevuto un’onorifi cenza civile per salvataggio in mare; di un medico che è diventato presidente dell’associazione internazionale ospedaliera campana; di un’imprenditrice che è diventata presidente di Confi ndustria nel Sud Italia, di un giovane attore castellano che ha vinto un concorso internazionale. So di un altro impren-ditore che ha operato il più grande intervento di riqualifi cazione ambientale in Campania. Ogni tanto un camorrista pentito “si sceta” e dice che questo imprenditore ha operato nell’il-legalità, ma la realtà e i dati scientifi ci hanno sempre dimostrato il contrario. So di un altro castellano che per il proprio decoro, la propria dignità e il proprio coraggio ha detto NO alla camorra. Egli è stato ammazzato. So di tan-te iniziative culturali, scientifi che e umanitarie svolte e promosse dai Cittadini di Castel Vol-turno, che però non trovano spazio sulle pagi-ne dei giornali. So anche che questo mio sfogo non troverà spazio da nessuna parte. So che sto perdendo tempo, ma non mi interessa. Ho un obbligo morale con tutti quelli, me compre-so, che lavorano con impegno per dimostrare che Castel Volturno è un terreno fertile, dove è possibile coltivare anche i propri sogni !

A CURA DELL’ARCH. ALESSANDRO CIAMBRONE

E-MAIL: [email protected]

Castel Volturno, Io la conosco...

Risposta a Saviano

Informare interviene

Page 11: Informare Dicembre 2012

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UTILITÀ, SEGNALAZIONI E DIRITTOinformare@offi cinavolturno.com

Per il tuo sostegno chiama il 331.5907602 - 081.5097039

IL DIRITTO:La Seconda Sezione della Corte di Cas-sazione, con la recente sentenza n. 23395, ha stabilito un principio di massima molto importante in materia di ricettazione. Ricor-diamo che questo ripo di reato si confi gura allorquando un soggetto, con fi nalità di lucro, riceve consapevolmente da terzi un bene di provenienza illecita, un telefonino, una auto, un assegno ecc.Ebbene, i giudici di legittimità ritengono che non possa rispondere del reato di ricettazi-one colui che, non avendo preso parte alla commissione del fatto, si limiti a fare uso del bene unitamente agli autori del reato, seppure nella consapevolezza della illecita provenienza. Immaginate, per esempio, un ragazzo che sale sul motorino del suo amico e scorazza per le strade della città, pur consapevole che lo stesso ha acquista-to, o comunque ricevuto da altri, un mezzo rubato. Ebbene, in tal caso questo ragazzo non risponderà di un reato commesso dal suo amico, e ciò perchè non si può desu-mere da questa sola successiva condotta l’esistenza di una compartecipazione quan-to meno d’ordine morale, “...atteso che il reato di ricettazione ha natura istantanea e non è ipotizzabile una compartecipazione morale per adesione psicologica a un fatto criminoso da altri commesso...”.

Cari lettori di Informare, vogliamo rassicurarvi che il giovane Luciano Daniel, coinvolto nell’incidente del 22 Ottobre (da noi riportato il mese scorso a pag 3), sta bene. Smentiamo la falsa notizia erroneamente circolata che lo stesso fosse deceduto. Il ragazzo infatti, si è ripreso, e da circa una settimana è in un istituto di recu-pero per suoi “problemi personali”. In tutto ciò va segnalato positivamente l’impegno e la sensibilità tenuta dal personale del-la clinica Pineta Grande.

FABIO PARADISONE

Stop “cartelle pazze”È stato approvato ieri, dalla Commissione Finanze del Se-nato, il DDL “Cartelle Pazze”: in base al nuovo testo, ogni contribuente, raggiunto da cartella esattoriale che egli ritenga illegittima, può presentare una contestazione direttamente all’agente della riscossione (Equitalia su tutti) entro 90 giorni dalla notifi ca. L’Ente esattore ha 10 giorni per studiare il caso, consultando-si con l’ente titolare del credito ; nel frattempo può sospende-

re l’esecutività della cartella stessa. Entro 60 giorni, Equitalia deve fornire una risposta. Se tale risposta non arriva entro 220 giorni dalla dichiarazione iniziale, la cartella si considera annullata automatica-mente e, quindi, decade anche la pretesa dell’ente creditore. Questo meccanismo potrebbe mettere a rischio i crediti di molti enti locali, attesa la diffi coltà che talvolta incontrano i sistemi telematici delle diverse amministrazioni a “parlarsi”. Affi nché il testo diventi legge, si attende solo che il Senato lo approvi in sede delibe-rante.

Fonte: “La Legge per Tutti”

Dopo non pochi ritardi e disagi, l’incontro tra il commissario Antonio Contarino e le associazio-ni locali per essere informati sullo stato attua-le del Comune di Castel Volturno, si è tenuto nell’Aula consiliare per la numerosa presenza dei partecipanti. Dopo aver verifi cato la presenza delle associa-zioni e dei rispettivi rappresentanti, il commissa-rio elenca i punti richiesti dal documento proto-collato e sottoscritto da tutte le associazioni in data 06\11\2012.Come primo punto il commissario ci ragguaglia riguardo l’istituzione della consulta permanen-te delle associazioni, di cui i dettagli dei rego-lamenti da tenere presente per mettere in atto la consulta ci vengono elencati dal Segretario dott. Pane:

“…è molto importante che si crei tale consulta perché così le associazioni sul territorio possono partecipare ancora più attivamente alla vita cit-tadina; di fatti siamo a conoscenza dei vostri im-pegni per quanto riguarda la differenziata e sap-piamo che tutti abbiamo la volontà di migliorare; con la creazione della consulta il rapporto tra le associazioni e il comune permetterà un ranking di operazioni specifi co in modo tale da stabilire con precisione il raggio d’azione della consulta.”

Il dott. Contarino continua a seguire la sua sca-letta, ma alcuni partecipanti cominciano a solle-vare delle obiezioni e denunciando l’ineffi cienza della differenziata, e dei danni economici provo-cati alla cittadinanza per l’immagine negativa di essere tra gli ultimi comuni di tutta la provincia di Caserta ( nel 2011 appena il 5% a fronte del 50% richiesto per legge) e cosa inspiegabile, è che il nostro comune, nonostante paghi un

costo annuo di circa 5 milioni di euro, per queste mancanze non c’è mai stata nessuna conte-stazione alla so-cietà SENESI… Nonostante ciò, le associazioni hanno dichiarato la massima di-sponibilità e col-

laborazione .I toni “salgono” perché il Dott. Contarino per circa un ora continuava a parlare di situa-zioni delicatissi-me e altamente riservate, che stava seguen-do e che non

poteva divulgare…(?) mentre gli astanti chiede-vano del porto, del PUC., e della So.Ge.Ri.; nel caso specifi co di Dimitri Russo e di Tommaso Morlando molte sono state le domande a cui il Commissario non ha potuto rispondere in ma-niera soddisfacente. Inoltre si è sottolineato un defi cit comunicativo da parte dell’Ente (ricordia-mo che il sito del comune è spesso outdated). L’Assocommercianti di Pinetamare denunciava la questione dei pali cedevoli al centro, eviden-ziando la questione della problematica legata all’illuminazione carente. Maggiore chiarezza si riesce ad avere sul PUC quando il commissa-rio fa intervenire l’architetto Scarpolini:“Grazie per la vostra pazienza ma devo dirvi che per quanto concerne le questioni legate all’urbanizzazione ci sono determinati tempi tecnici e per le operazioni in corso non pos-siamo fare anticipazioni su notizie che sono in corso di formazione e tutto questo anche se la priorità sul nostro territorio è alta dobbiamo darci una certa regolata. Ad oggi la situazione è questa: Castel Volturno ha già avuto in passato tentativi di PUC fallimentari ed anomali quindi noi vogliamo analizzare anche i documenti pas-sati per poter rettifi care ed ottenere così una situazione regolare”

Le informazioni dell’Architetto Scarpolini sono tecniche e chiare, ed il suo comportamento al-

Autore: Avv. Fabio Russo

e-mail: avv.fabiorusso1975@

libero.it Tel : 3476595190

Reato di Ricettazione:

concorso morale

INCONTRO TRA ASSOCIAZIONI ED IL V.P. DOTT. CONTARINO

Rubrica a cura dello studio di commercialisti di Antonietta Morlando via Gramsci 19, Napoli

[email protected]

Salve amici lettori, dopo la prima visita, la lezione di igiene e l’eventuale visita ortodontica per i nostri fi glioli,non dimentichiamo che anche la valutazione della cariorecettività insieme alle manovre di igiene è determinante per il mantenimento dei denti decidui prima e dei defi nitivi poi. Infatti è buona norma all’eruzione del primo molare, intorno ai sei anni di vita, far valutare al proprio specialista se sia opportuno utilizzare come mezzo di prevenzione la sigillatura dei solchi dei denti dei nostri fi gli. Questo perchè ci sono alcuni bambini, più di altri, che hanno la costituzione dei denti decidui, o di latte, e dei denti defi nitivi ,particolarmente fragile, per motivi genetici o contigenti, per cui oltre alla terapia vera e proria si può prevenire qualsiasi problema con le sigillature. Infatti troppo spesso giungono alla mia osservazione bambini che presentano processi cariosi molto avanzati. Oggi abbiamo un ‘ulteriore risorsa, pur di non estrarre i denti di latte ,che è rappresentata dal trattamento endodontico di questi denti che proviamo a mantenere il più possibile al fi ne di non perdere lo spazio in bocca per il dente defi nitivo. Quindi ricapitolando, facciamo valutare la cariorecettività, controlliamo che i nostri fi glioli

spazzolino i propri denti e se non sono capaci aiutamoli con uno spazzolino elettrico, che specialmente per i più piccoli rappresenta un aiuto concreto. E parlando di genitori, certamente la visita per i nostri fi gli può rappresentare un momento per controllare anche il nostro stato

di salute odontoiatrico. Non dimentichiamo che è buona abitudine, oltre che una vera strategia di risparmio, sottoporsi a una seduta di igiede dentale ogni sei mesi. Infatti un controllo semestrale ci mette sicuramente al riparo da problemi odontoiatrici importanti e ci protegge anche dall’evenienza di spese non programmate. Inoltre una bocca pulita, un bel sorriso, un ‘assenza di alitosi, è certamente determinante se vogliamo mantenere e rafforzare la nostra immagine nel mondo che frequentiamo e che ci circonda, oltre a metterci al riparo da sorprese che possono essere fi sicamente dolorose. Se poi abbiamo il vizio del fumo, quello che per altri può rappresentare una scelta per il fumatore è un obbligo. Infatti il fumo di sigarette specie se in un numero superiore a 5-6, può predisporre più facilmente alla malattia parodontale. La malattia

parodontale, prima defi nita “piorrea”, è quella patologia che con il tempo ci fa perdere denti anche c o m p l e t a m e n t e sani.Per cui la nostra attenzione deve essere maggiore se in famiglia già qualcuno presenta questo problema, e se soffriamo di patologie legate ad organi principali come il cuore o il fegato. Infatti ci sono alcuni farmaci utilizzati per curare alcune patologie di questi organi ,che incidono in maniera negativa sullo stato delle nostre gengive e possono concorrere al danneggiamento dei nostri denti. Naturalmente in questo caso più che in altri, l’igiene e il controllo periodico sono determinanti ai fi ni della prognosi della malattia parodontale stessa. Ma oltre alle patologie, non dimentichiamo che il controllo odontoiatrico e la seduta di igiene orale possono anche rappresentare l’occasione per migliorare oltre che lo stato di salute dei notri denti e delle nostre gengive, anche la nostra estetica.Infatti uno sbiancamento professionale dei nostri denti può rappresentare un modo di migliorare la propria estetica , oltre a darci maggiore sicurezza nei rapporti interpersonali.Bene amci anche questa volta penso di avervi dato alcuni consigli utili, e nell’invitarvi a sottopormi qualsiasi vostro dubbio in teme odontoiatrico via e- mail, nel frattempo vi saluto

Per qualsiasi ulteriore informazione ci si può rivolgere presso lo studio sito al Viale delle Mimose 60, Pinetamare, Castel Volturno. Tel: 081 5094848, e-mail: [email protected]

Prevenzione DentaleRubrica a cura del dr. Carmelo Pulella

Salve amici lettori, dopo la prima visita, la lezione di igiene e l’eventuale visita ortodontica per i nostri fi glioli,non dimentichiamo che anche la valutazione della cariorecettività insieme alle manovre di igiene è determinante per il mantenimento dei denti decidui prima e dei defi nitivi poi. Infatti è buona norma all’eruzione del primo molare, intorno ai sei

controllare anche il nostro stato

tamente professionale, disponibile al confronto costruttivo. Per quanto riguarda la So. Ge. Ri, lo stesso Scapolini accetta di buon grado alcuni documenti da Tommaso Morlando per studiare meglio il caso. Finalmente si parla del Porto, e si “scopre” la verità .. e cioè che è stato lo stesso Commissa-rio Contarino ad aver bloccato l’inizio dei lavori perché la situazione “usi civici” ancora non era stata chiarita e si è in attesa di una delibera del relativo commissario. Insomma pura burocra-zia, che in un momento di grande crisi sociale e lavorativa blocca l’unica opera di sviluppo rea-le. Ma in tutto questo tempo cosa è stato fatto? Possibile che tutti gli Enti e le istituzioni interes-sate siano state così “disattente” ? Si spera che i tempi tecnici necessari al rilascio di questa delibera siano “immediati” e verifi care di fatto le capacità economiche e la volontà della società Coppola a realizzare l’opera. Quando si è tratta-to di denunciare la mancanza di lavoro e la crisi che investe i giovani, come un ruggito si è leva-to il malcontento di Tommaso Morlando che ha mostrato il suo dissenso verso questa politica ritardataria, sottolineando più volte che i fondi per risollevare il paese non devono provenire da famiglie già in diffi coltà, ma vanno richieste direttamente al Ministero, a Roma, come fondi speciali e ristori dovuti perché la nostra terra è stata violentata, usata da troppi anni è da mille abusi. Quando i toni sono fi nalmente calati e gli animi rasserenati, e Morlando, in modo deciso ma costruttivo, invitava il Commissario a non sentirsi solo nella sua battaglia per Castel Vol-turno. I cittadini stanno dalla parte del Commis-sario, ma lo vogliono maggiormente operativo e meno burocrate. In defi nitiva speriamo che l’incontro possa portare presto una nuova luce di speranza su Castel Volturno e su tutti i citta-dini che credono nella legalità e nella giustizia sociale. (L’incontro è durato quattro ore, pubbli-cheremo sul sito un articolo più completo).

LA REDAZIONE

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