Dossier informare Dicembre 2014

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Ardea . Tor San Lorenzo . Pomezia . Torvajanica . Anzio . Lavinio . Nettuno ANNO XXI - N.12 19 DICEMBRE 2014 ARDEA E NETTUNO: NESSUN CAMPO ROM IN ARRIVO ANZIO: IL PORTO CHE NON VA IN PORTO ARDEA: MAGGIORANZA FRANTUMATA DCR srl Raffaele Di Costanzo Via del Parco 28A Tor San Lorenzo - Ardea Tel. e fax 06/910 100 42 RTM: 339/1558822 COSTRUZIONI RISTRUTTURAZIONI RESTAURI La buca dal 1994 Il parcheggio di Piazzale Berlinguer a Nettuno: solo un’enorme buca L a vicenda del parcheggio di piazzale Berlinguer che non si fa, e nel frattempo i commer- cianti abbassano le serrande per- ché l’area è stata chiusa, è storia tristemente nota. L’enorme buca è sigillata come una scatola di sardine e crea disagi e malcon- tento. Ci sono state denunce e sono stati aperti fascicoli in pro- cura, i quali, ad oggi, hanno con- cluso che il Comune di Nettuno non ha torti. Nel frattempo l’am- ministrazione prende in conside- razione l’idea di modificare i ter- mini della convenzione con la società incaricata di fare i par- cheggi. Un’operazione non facile. Articolo a pagina 24 BAR

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periodico di informazione locale di Ardea, Pomezia, Anzio e Nettuno. Dal 1994

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Ardea . Tor San Lorenzo . Pomezia . Torvajanica . Anzio . Lavinio . Nettuno

ANNO XXI - N.12 19 DICEMBRE 2014

ARDEA E NETTUNO: NESSUN CAMPO ROM IN ARRIVOANZIO: IL PORTO CHE NON VA IN PORTOARDEA: MAGGIORANZA FRANTUMATA

DCR srlRaffaele Di Costanzo

Via del Parco 28ATor San Lorenzo - ArdeaTel. e fax 06/910 100 42

RTM: 339/1558822

COSTRUZIONIRISTRUTTURAZIONI

RESTAURI

La bucadal 1994

Il parcheggio di Piazzale Berlinguer a Nettuno: solo un’enorme bucaLa vicenda del parcheggio di

piazzale Berlinguer che nonsi fa, e nel frattempo i commer-cianti abbassano le serrande per-ché l’area è stata chiusa, è storiatristemente nota. L’enorme bucaè sigillata come una scatola disardine e crea disagi e malcon-tento. Ci sono state denunce esono stati aperti fascicoli in pro-

cura, i quali, ad oggi, hanno con-cluso che il Comune di Nettunonon ha torti. Nel frattempo l’am-ministrazione prende in conside-razione l’idea di modificare i ter-mini della convenzione con lasocietà incaricata di fare i par-cheggi. Un’operazione non facile.

Articolo a pagina 24

BAR

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02 dossier informare n. 12/2014 • 19 DICEMBRE 2014

dossier in formaretorna in distribuzione

il 23 GENNAIOLettere e comunicati devono pervenire entro l’11 gennaio

LE PUBBLICITÀ SONO MODIFICABILI ENTRO IL 9 GENNAIO

G E D A R

s. n. c.

GEDAR sncdi Roberta Giovannelli & c.

STUDIO COMMERCIALEELABORAZIONE DATI CONTABILI

ELABORAZIONE PAGHE E CONTRIBUTICONSULENZA FISCALE E DEL LAVORO

COMPILAZIONE DENUNCIA DEI REDDITITor San Lorenzo - Ardea

ci siamo trasferiti in VIALE MARINO, 72tel. e fax 06 910 2025

Assistenza per aziende, dipendenti, pensionati

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lunedi - mercoledi - venerdi dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30

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sabato chiuso

Anno 21o - Numero 12 del 19 DICEMBRE 2014 - 245ª uscita

13.12.201418.12.2014

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oderint dum metuant(mi odino, ma mi temano)

ODIATA, INCONTINENTE E INATTENDIBILE

Satira 03dossier informare n. 12/2014 • 19 DICEMBRE 2014

• Ogni mercoledì ad Anzio c’è il mer-cato settimanale presidiato dallaPolizia urbana che controlla la rego-larità dei permessi, degli spazi e ditutta la manifestazione. Proprioaccanto a dove posteggia l’automezzodei vigili ci sono a terra delle buchepericolose per i pedoni... basta che ivigili vadano a segnalare il pericolo alcomando... basta che il comandoinformi l’ufficio tecnico... basta che...

• In via Gramsci, all’altezza delParadiso sul Mare, questo cespugliodi oleandro in prossimità delle striscepedonali impedisce che i pedoni veda-no sopraggiungere le macchine... eche i conducenti delle macchine veda-no sopraggiungere i pedoni...

• Via Casablanca, Torvaianica...quando piove... buona pesca...

• Una delle ultime pensate cheriguarda tutti gli iscritti agli ordiniprofessionali italiani, sono gli aggior-namenti obbligatori annuali, ovvia-mente a pagamento. Sono corsi chegli iscritti sono obbligati a frequenta-re, pena l’esclusione dall’albo e quin-di l’impossibilità, nel caso dei gior-nalisti, di scrivere. Nel Lazio i gior-nalisti sono circa 25.000. Molti diloro lo fanno per passione e pochissi-mi hanno stipendi d’oro, in praticasolo quelli che lavorano per editoriafinanziata dai partiti o dallo Stato, equindi scrivono con una penna diparte. Aggiungere un nuovo balzello

a chi già paga una quota all’ordineper non avere alcun servizio è vergo-gnoso. Ma un aggiornamento a qual-cuno servirebbe. Un errore di batti-tura può sempre capitare, ma in untitolo così grosso fa sorridere.

LAZIO

ANZIO

POMEZIA

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dice è vasta. Il 40% di Italia Navigandoè diventato il 39%. L’aumento di capita-le è su 500.000 euro, i soci devono met-tere i soldi sul banco. Abbiamo perso 20anni, se non copriamo almeno la perditadel capitale sociale siamo al fallimento,vogliamo condividere la posizione politi-ca esprimendo la volontà forte di con-servare la natura pubblica della Capod’Anzio.» Candido de Angelis rivolto alsindaco: «Qui si fa come dici te o no.Qui siamo in consiglio, ci devi spiegarecome si fa il consiglio. Quattro anni faavevamo deciso di mandare fuori il pri-vato e non hai fatto nulla. Bisogna direse sai gestire la società a meno di gioca-re a monopoli. Avevi preso impegno conla città di riacquisire le quote, eravamod’accordo.» Bruschini: «La truffa èstata dal 2009 quando la società erapubblica, poi l’approvazione del gover-no e siamo riusciti a dover prendere unsocio privato. Oggi con lo stesso sociosto cercando di fare luce per mettere insicurezza le entrate, cercheremo di farlarimanere pubblica e che funzioni.»Bernardone: «Quali sono gli atti con-creti per farla rimanere pubblica, facciaun gesto immediato e concreto permanifestare la volontà che la Capod’Anzio rimanga pubblica. Sto dicendoricapitalizziamo. Quando non si sa dichi è la colpa è di Castore Marigliani, sidiceva. Adesso la città ha una emergen-za, se il porto non parte abbiamo giàregalato il 70% al privato, abbiamobisogno di 200.000 euro da mettere sulbanco.» Ranucci: «Per la prima volta ilPd è favorevole al porto, di portarloavanti, dobbiamo fare un documentounitario.» Borelli: «Non vorrei su undocumento così importante fare unavotazione.» Tontini: «Non posso parlà?Non voglio cominciare polemiche, ildocumento di Bernardone mi sembrava

un po’ forte. Volevo proporre che sicco-me ci sono aspetti economici che nonconosciamo nei particolari, propongo difare una riunione tranquilla con ilresponsabile economico della società,perché dobbiamo parlare di fallimento edopo andiamo in consiglio.»Bernardone: «Non c’è niente di scan-daloso.» Bruschini: «Siamo tutti d’ac-cordo.» Bernardone: «Abbiamo erosooltre un terzo del capitale sociale e oltrec’è il rischio.» Bruschini: «Il Comuneper legge non può mettere capitale.»Bernardone: «L’importante è la volontàpolitica.» Mingiacchi: «Oggi non hopreparato interpellanze, ma solo unadomanda fatta dai cittadini sui rapportifra comitati e amministrazione, chiedodi leggere la mozione.» Borelli: «Notutta! Solo i punti eh!»

• Situazione al 12 dicembre...

appartengo alla schiera di quelli chequel progetto dicono che non serve.Altri dicono che il porto deve esserepubblico, ora il 30% della Capo d’Anzioè privata. Oggi nel collegio di ammini-strazione si afferma la ricapitalizzazio-ne, vanno portati i libri in tribunale, senon ricapitalizzi lo chiederà lo stessoprivato.» Bruschini: «Ci vuole il 71%vogliamo condividere con l’amministra-zione tutte le scelte, il porto di Anzioresti alla comunità.» Bernardone: «Leperdite sono oltre un terzo del capitalesociale. Bisogna inserire nel bilancio lespese, continuare il progetto pubblico.»Bruschini: «Constato la volontà di man-tenere pubblica la società, ma lo statutoprevede che solo al 71% si possa inter-venire, la società dovrà sopravviverecosì come è. Stiamo predisponendo ilbando europeo per un nuovo prezzo, maquanto a te è una cornice non vera quel-la che descrivete. Non è possibile che ilprivato possa avere la maggioranza, lasocietà è pubblica.» Lo Fazio: «La rica-pitalizzazione mi dice che avviene attra-verso i soci, ma se il Comune non ha isoldi chi li mette?» Bruschini: «Il pro-blema è mettere in moto ricambi permettere in moto le concessioni. Se nonfosse possibile vedremo.» Bernardone:«Questo è l’approccio che può andare,ma le capacità di interpretare ciò che

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(mi odino, ma mi temano)

ODIATA, INCONTINENTE E INATTENDIBILE

• Frasi celebri dal consiglio comunaledel 28 novembre. Tutti sono in piediper ascoltare l’inno nazionale... mal’inno non parte... Borelli: «L’innonazionale non parte, si vede che è unpo’...» Il presidente interrompe la frasee nessuno saprà mai cosa avesse volutodire. Fontana: «Non si può cambiareuna delibera il giorno prima.»Bruschini: «Non so...» Fontana: «Nonso, che vuol dire non so?» Bruschini:«Non si può fare, fate voi, vediamo se lamaggioranza vuole invertire l’ordine delgiorno.» Bernardone: «Almeno consen-titeci di discutere una mozione impor-tante: la Capo d’Anzio, posizione rispet-to alle acque inquinate di Carano, non èurgente, rapporti fra l’amministrazionee le associazioni.» Borelli: «Sulla Capod’Anzio il regolamento lo prevede, quin-di andiamo avanti.» Bernardone: «Io

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PANETTONE...NON PANETTONE...

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06 dossier informare n. 12/2014 • 19 DICEMBRE 2014

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il luogo rientrò nuovamente nellalegalità. Ora come vedete è frequenta-to da topi e pantegane, ed è chiuso alpubblico. Se un privato mantenesse inquesto stato un’area verde nel centrocittadino gli verrebbe giustamenteintimata la bonifica del lotto, maessendo ora l’area sotto la competenzadella Guardia di finanza ciò nonavviene...• In piazza Mazzini una macchina hapreso fuoco, probabilmente per auto-combustione hanno dichiarato sulmomento i pompieri. Le fiammehanno coinvolto altri tre automezzi. Ilproprietario aveva posteggiato in dop-pia fila per prendere un caffè al barVolpi. Il traffico è stato deviato su via

Romana ed è andato in tilt per tuttala mattinata. Solo gli autobus passa-vano, ma con un ritardo di 30 minuti.

• Tra le mille inefficienze di questaamministrazione segnaliamo, ancorauna volta, quella delle inammissibili,profonde e molteplici buche presentiin molte strade pubbliche del nostroterritorio. Dopo le piogge, ormai diprassi, si aprono innumerevoli cavitànell’asfalto delle principali vie cittadi-ne, si va dalle piccole crepe a veri epropri crateri con buche larghe e apozzo. Roba da Senegal, e forse nem-meno. Caro Di Picche, te lo abbiamodetto tante volte, invece di parlare dimassimi sistemi e grandi progetti, chepe ‘ste cose ‘a pompa nun te regge,perché prima di togliere il disturbonon provi a fare qualche piccolo mavisibile ed efficace intervento comequello di dare un aspetto più civile alnostro sistema viario, utilizzandoqualche palata di asfalto in più anchea costo di andarla a posizionare tustesso?• Roba da nun crede, in meno de 5 orete se dimette sia Pollicione che er DiPicche, così l’amministrazione tutt’anbotto rimane senza l’asso e er tre debriscola. E mica è finita qua, dopoquarche giorno se dimette pure l’as-sessore Petricone e er dirigente Pica.Che mai sarà successo, mentre inLiberia c’hanno l’ebola a Ardea c’a-vemo la dimissionite e forse pureacuta? Ma no, niente paura, vedrai

che prima o poi t’esce fori ch’eratutta ‘na finta, ‘n piano studiato atavolino, magari sotto ar tavolino, inmezzo alla porvere andove ce fannostà a noi, miserabili contribuenti cheadesso dovemo pagà er doppio delletasse con la metà dei servizi. Forse meso sbajato sò meno de a metà.• E questa sarebbe l’Ardea che cre-sce? Co’ un fracco de milioni de debi-ti fori bilancio, coi rifiuti ovunque, co’i servizi da terzo monno, co’ a Tari, aTasi e chissà che artro ancora aumen-tate? Ma perché non fai un ber regalode Natale a tutti, te compreso, e lasciquella firma là ndo sta? Niente depersonale eh, però sarebbe più mejoassai falla finita co sta pantomima.• Me pare a me che a voja de annà acasa nun ce l’ha nessuno, manco quel-li de ‘a minoranza, visto che se affret-tano a chiede alla maggioranza de fa3-4 punti assieme prima de annà via.Tra questi c’è pure l’uso civico alleSarzare, è proprio quello che nun soriusciti a sistemà in 70 anni e mo erBucia lo vorebbe mette a posto cò DiPicche in quarche mese? E noi cedovemo crede?

Satira 07dossier informare n. 12/2014 • 19 DICEMBRE 2014oderint dum metuant

(mi odino, ma mi temano)

ODIATA, INCONTINENTE E INATTENDIBILE

• Questo è uno scorcio dei giardinettidell’ex presidio, ora sede dellaGuardia di finanza. Ai tempi diMarzoli era ben curato ed aveva per-fino un chiosco bar. Ma la concessio-ne risultò irregolare e fu revocata. Poi

NETTUNO

AmministrazioneDI FIORI 9 4 9

data inizio: 11 maggio 2012 •

L’amministrazione Eufemi non ce l’ha fattain 2.693 giorni = 7 anni e 5 mesi

NOTA BENE: il contatore si ferma solo se e quando la Sovrintentenzariceve le chiavi del locale... Coraggio Luca, ce la puoi fare...

Contatore dei giorni che il Comune di Ardea impiega per dare un deposito ai nostri reperti archeologici, raminghi nel mondo

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08 dossier informare n. 12/2014 • 19 DICEMBRE 2014 Satiraoderint dum metuant

(mi odino, ma mi temano)

ODIATA, INCONTINENTE E INATTENDIBILE

• Frasi celebri in consiglio comunale.Fanco: «Volevo complimentarmi conla segretaria comunale, grazie allasua competenza questa amministra-zione è riuscita a galleggiare, altri-menti se ne sarebbe andata subito acasa». Ludovici: «Qui ci sono bucheovunque, scuole che chiudono perchéci piove dentro, ecc. Perché non pro-viamo a fare 3-4 punti con la maggio-ranza e poi ce ne andiamo a casa?»Mmh, ma se in oltre due anni nonsono riusciti a fare un caxxo conquesta maggioranza, adesso comepretendono di risolvere punti impor-tanti ed annosi nel giro di qualchemese con queste stesse persone? Mache ha paura pure lui di tornare alleurne? Fanco: «La scelta del candida-to Di Fiori è stata il frutto di una pre-cisa strategia attuata da Eufemi perfermare quella di Cugini». AncoraFanco: «Anche i consiglieri di mag-gioranza attaccano il sindaco, laverità è che ad Ardea non sono arri-vati i soldi né dalla Regione nédall’Europa. Il sindaco si dovrebbedimettere per liberare la città dai ladridi voti e di futuro». Abate: «La città siè arenata per l’incapacità del condot-tiero di procurare risorse». Ludoviciinsiste, imperterrito: «Vogliamovedere se su alcuni punti precisi c’è la

disponibilità da parte della maggio-ranza». Ma che, per caso, pure que-sto è in cerca di un assessorato? Se ècosì se deve mette in fila, troppi ce nestanno prima...

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POMEZIA Il sindaco e lagiunta hanno deli-

berato l’istituzione della sezione diPolizia tributaria del Corpo diPolizia locale. La decisione nascenell’ambito di un processo di revi-sione dell’organizzazione del Corpoe di alcune variazioni all’assettoorganizzativo per esigenze di fun-zionalità e operatività del servizio.“Considerato che - si legge nelladelibera - la Polizia locale svolgeun’attività di prevenzione e accerta-mento in materia di riscossione delletasse e tributi locali in genere, ese-gue un’attività di ausilio alle attivitàdi verifica e di riscontro svolte daglialtri Settori. Tra l’altro, si occupadella ricerca e della segnalazione dievasori procedendo agli adempimen-ti di contestazione dei tributi di com-petenza specifica della Polizia localee della segnalazione agli uffici pre-posti alla riscossione […] si deliberadi modificare l’attuale testo dell’art.4 del nuovo regolamento di Polizialocale, approvato con delibera digiunta n. 278 del 29/11/07, […] e diistituire la Sezione di Polizia tributa-ria”. La nuova Sezione va adaggiungersi alle altre già istituitecon il suddetto regolamento pressola sede del Comando di Pomezia:Ufficio comando, Affari generali,Sanzioni amministrative, Poliziaamministrativa, Polizia urbanisti-ca, Polizia ambientale, Polizia stra-dale, Polizia giudiziaria, Interventotraffico e Contenzioso. «Con l’isti-

tuzione della Sezione tributaria dellaPolizia locale - ha dichiarato il sin-daco di Pomezia Fabio Fucci -diamo seguito al protocollo d’intesafra il Comune e l’Agenzia delleentrate in materia di accertamentodi tributi erariali ratificato il 5 ago-sto scorso. La Polizia tributaria con-tribuirà all’azione di lotta all’evasio-ne messa in campo dalla mia ammi-nistrazione per ristabilire equità egarantire che i proventi del recuperopossano essere destinati ai serviziper i cittadini».

Tributaria localeARDEA «Stanno girando voci

incontrollate che senzaalcuna ragione creano allarmismi.Girano ‘ad orologeria’, sempre aintervalli di tempo ben definiti. Nonc’è nessuna ipotesi di realizzazione diun campo rom ad Ardea. Ormai, ognilavoro che viene fatto in un campoprivato, fa scatenare un panico inuti-le. Da qualche tempo, non solo adArdea, non si fa altro che lanciareallarmi, generare ansie, creare timo-ri. Forse per distogliere l’attenzioneda altro? Tutto ciò avviene anche aNettuno, che anche qualche giorno faè stato colpito da altrettanto allarme.E questo sonno della ragione generamostri. (...) Ardea ha tanti problemi,come li hanno anche tanti Comunidelle aree metropolitane italiane.Problemi anche di una certa severitàe che sono da affrontare. Ma ci man-cano solo gli allarmi inutili di unsocial network per far sfaldare anco-ra di più una popolazione che deve

diventare comunità». Lo dichiara inuna nota il vicesindaco di ArdeaRaffaella Neocliti.

NETTUNO Anche il Comunedi Nettuno smenti-

sce analoghe voci diffuse riguardo iltrasferimento di un accampamentorom sul territorio cittadino dalcampo nomadi di Castel Romano oda qualsiasi altro accampamentorom. «Al primo circolare di tali voci- si legge in un comunicato stampa -il Comune ha prontamente contatta-to la Prefettura di Roma chiedendospecifiche informazioni a riguardo:la stessa Prefettura ha categorica-mente smentito ogni attività di tra-sferimento di cittadini rom sul terri-torio comunale di Nettuno. Anche laPolizia locale di Nettuno ha effettua-to accertamenti e controlli su even-tuali presenze sul territorio, accerta-menti che, naturalmente, hanno datoesito totalmente negativo.»

Nessun campo rom

ARDEA Il Comune ha scrittoalla presidenza del

consiglio dei ministri per richie-dere una quota dei fondi dell’8per mille di gestione statale perl’iniziativa di ristrutturazione,messa in sicurezza, adeguamentoantisismico ed efficientamentoenergetico delle scuole pubbliche.

Il vicesindaco Raffaella Neoclitiha chiesto il contributo di575.304 euro per un intervento dimiglioramento, efficientamentoenergetico e per la realizzazionedell’impianto fotovoltaico dellascuola Virgilio di via Laurentinae di 291.576 euro per la scuola divia Tanaro.

Scuole: chiesti fondi

ANZIO Sono stati inaugurati loscorso 10 dicembre i

laboratori di cucina e di sala - bardell’Istituto professionale alber-ghiero M. G. Apicio, nella Sede divia Nerone, ad Anzio.Tale sede, consegnata dallaProvincia di Roma a dicembre2008, finora è stata priva di labora-tori.«Con 2 anni di lavoro tra grandi dif-ficoltà per mancanza di fondi fina-lizzati - si legge nella nota del diri-gente scolastico - siamo riusciti arealizzarli attraverso sponsor, dona-zioni, recupero di materiale usato.Notevole è stato il fattivo contributolavorativo e professionale del perso-nale ATA, così come dei Docenti peri collaudi delle attrezzature.»

Finalmentei laboratori

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Buone Feste!

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Buone Feste!

ARDEA La crisi politica localesembra ormai aver intra-

preso la via del non ritorno. Nel girodi poche ore, recentemente, si sonodimessi sia il presidente del consigliocomunale Massimiliano Giordani, siail sindaco Di Fiori. Certo tra i due attic’è differenza in quanto le dimissionidel presidente sono irrevocabili, men-tre quelle del sindaco diventano defini-tive solo dopo venti giorni, quindi,orientativamente, il 21 dicembre. Al momento di andare in aula, surichiesta delle minoranze, per discute-re la doppia mozione di sfiducia neiconfronti delle due cariche istituziona-li sopra citate, le stesse avevano giàrassegnato le proprie dimissioni e,fatto ancora più clamoroso, non sisono presentate nell’emiciclo, esatta-mente come il resto della maggioran-za. Così nell’assise, oltre ai sei delleminoranze e al solito Fanco, c’eranosoltanto Sperandio e a tratti Volante.In ogni caso non in 9, numero necessa-rio e sufficiente per poter procederealla mozione di sfiducia al sindaco,peraltro dimissionario. Ergo, non è stato possibile mettere laparola fine all’amministrazione DiFiori, anche se ci si è andati abbastan-za vicini, e questo lo si è capito quan-do in aula non si è presentata la mag-gioranza a difendere il proprio sinda-co. Evidentemente la paura di tornareal voto ha prevalso sulla voglia, seppurdiffusa, di liberarsi da questa ammini-strazione, non solo pasticciona einconcludente, ma anche aggressivacome non si era mai visto prima con-

tro i propri concittadini, tartassandolisenza alcuna pietà con l’innalzamentodelle imposte locali. Un gruppo dipotere che non si accorda quasi sunulla ma che trova sempre la quadraquando si tratta di portare al massimola Tasi e di raddoppiare l’appaltoall’Igiene Urbana, passato da 4,2milioni a ben 9,8 senza alcuna ragioneo spiegazione accettabile, con la ovviaconseguenza di un ulteriore innalza-mento della Tari tra il 30 e il 50%. Sitratta di una vera vergogna a frontedel fatto che i servizi in generale nonsono affatto migliorati, anzi, per moltiversi era indubbiamente meglioprima. Intanto va rilevato che, a diffe-renza di quanto dichiarato sia daEufemi prima, che da Di Fiori dopo,non è affatto vero che la differenziatacosta di meno rispetto al sistema pre-cedente, ormai tutti si sono resi contodi questa enorme bugia, in quantosono necessari un gran numero di ope-ratori per lo svolgimento del porta aporta. Potrebbe costare di meno, ilcondizionale è d’obbligo, qualora ilservizio fosse svolto correttamente ealcuni rifiuti quali vetro, ferro, plasti-ca, carta e lattine fossero effettivamen-te separati e venduti alle aziende che lilavorano, con un utile per l’ente chedovrebbe essere trasmesso ai cittadinimediante una bolletta più leggera,come avevano a più riprese promessosia il precedente che l’attuale sindaco,ma così non è stato e, alla fine, la bol-letta è aumentata per la terza volta nelgiro di 4 anni e questo è inaccettabile.Ma non basta, come per incanto laditta con il beneplacito del Comune siè anche permessa di eliminare il mer-

coledì come giorno di raccolta dell’in-differenziato, con la ovvia conseguen-za che ora dalla mattina del martedìfino a quella del sabato ci sono sacchidella spazzatura distribuiti ovunque eche ormai fanno parte del paesaggio.Queste grandi menti potrebbero averaddirittura pensato che togliendo ungiorno di raccolta settimanale per l’in-differenziato, compreso l’affollatissi-mo periodo estivo, sarebbe diminuitoil volume di rifiuti in circolazione,come se chi produce i rifiuti se lipotesse tenere in casa oltre 4 giorni. Sitratta di autentici Einstein, su questonon vi sono dubbi di sorta. Tornandoal consiglio, tutti gli intervenuti, inclu-si Fanco, Sperandio e Volante hannosciorinato il loro disappunto per l’au-mento delle tasse e per i tanti disservi-zi che gravano sui cittadini, ma néSperandio e né Volante, pur se moltocritici sull’operato amministrativo, sela sono sentita di mettere la pietratombale su tanto scandalo. Di Fiori,invece di disertare l’aula, avrebbedovuto essere presente assieme allamaggioranza che lo sostiene e dare ledimissioni durante la pubblica assise,oppure presentare la sua nuova mag-gioranza con un suo nuovo program-ma. Invece, come al solito, siamo inpresenza di una pantomima all’ardie-se, vecchia, stantia, trita e ritrita cuisperavamo tutti di non assistere più.Entro il 21 dicembre il sindaco potreb-be ripensarci, e probabilmente ciripenserà, ritirando le proprie dimis-sioni non appena i suoi polli si sarannosaziati con il becchime politico che ilprimo cittadino gli farà soltanto vede-re, senza nemmeno lanciarglielo,

oppure confermerà le dimissioni. Cosa farà? Difficile dirlo, nel frattem-po, però, possiamo dire per certo chela crisi politica si è ulteriormente ina-sprita, come testimoniano le recentidimissioni dell’assessore ai lavori pub-blici Maurizio Petricone, in quota Udae in particolare di Montesi, e del diri-gente ai lavori pubblici, ambiente eurbanistica, arch. Cosimo Pica, inse-diatosi da appena un mese a seguito diun concorso che lo aveva visto vincito-re proprio su Ardea. Quest’ultimo inparticolare stupisce che si sia dimesso,ufficialmente per motivi di salute,visto che se stava male ci stava anchequando ha vinto il concorso e allorache lo ha fatto a fare? Forse ha molla-to dopo aver preso atto che ciò chedoveva affrontare e firmare eranopatate fin troppo bollenti, financoincandescenti, come Puccini, IgieneUrbana, Uno Light, esercizi commer-ciali sui 706 ettari e altro ancora? Se ècosì, allora si capisce meglio perchéquesto tecnico abbia preferito tornarenel suo ufficio regionale presso la dire-zione del territorio, urbanistica e rifiu-ti, posto che ricopre da circa un tren-tennio e che presenta meno problema-tiche di quello ardeate. Quindi, dopo tutte queste defezioni ilpiatto si è frantumato in troppi cocciper poter essere rimesso assieme inmaniera efficace e soddisfacente, se ciòaccadrà la situazione per la cittadi-nanza peggiorerà ulteriormente,meglio sarebbe da parte di Di Fioriaccettare la propria debacle e tornarealle urne, nella speranza che la politicapossa esprimere qualcosa di megliodella triste configurazione attuale.

di Roberto MatricardiMaggioranza frantumata

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ANZIO Il bubbone in maggioran-za è scoppiato per un bat-tito d’ali di farfalla, solo un minusco-lo spostamento d’aria. La condannadell’ex assessore Colarieti e del diri-gente dei servizi sociali Santaniello,per il reato di abuso d’ufficio per laproroga di alcuni appalti. LaSantaniello è stata sospesa dall’inca-rico dal segretario comunale,Pompeo Savarino, che ha incaricatodue funzionarie di svolgere il ruoloin attesa di soluzioni definitive. Unadelle due non è piaciuta all’assessoreLaura Nolfi che ha chiuso a chiave laporta dell’ufficio dei servizi socialiimpedendo l’accesso della funziona-ria. A questo punto i quattro consi-glieri di Forza Italia, capeggiati daMarco Maranesi, hanno minacciatola crisi accusando la maggioranza dicui fanno parte di essere un comitatod’affari. Accusa inaudita nelle sedicomunali. Nel frattempo la Nolfi èstata costretta dalla Polizia urbana arestituire le chiavi della stanza. Ilsindaco, soprannominato da sempre‘il pompiere’, in un primo momentoha rimosso la funzionaria annun-ciando la nomina di altra persona,poi su pressione di Forza Italia hafatto un passo indietro chiedendoalla maggioranza di ricompattarsi.Attualmente la situazione è di stallo.Nel quadro dello scontro da unaparte ci sono gli assessori, dall’altra idirigenti. In questo scenario in conti-nuo movimento ci sono le denunce di

Maranesi sul servizio mense chehanno portato alla sfiducia del consi-gliere Andrea Mingiacchi, presiden-te della commissione trasparenza, ele indagini della Guardia di finanzasul settore ambiente diretto daPatrizio Placidi. Ad Anzio il serviziodi nettezza urbana costa 18 milioni,il più caro del Lazio, a Nettuno 8milioni, a parità di numero di abi-tanti. L’ex sindaco e senatoreCandido de Angelis ha apertamentechiesto le dimissioni del sindacoBruschini: «La città è diventata unamarchettopoli, anche le fratture inmaggioranza sono legate ad interessipersonalistici. Nessuno pensa al futu-ro della città o all’attuazione del pro-gramma, è una situazione insostenibi-le.» L’unica cosa stabilita dal consi-glio è stata la volontà di aprire unavera verifica sul servizio mense pervalutare la possibilità di rescindere ilcontratto con la ditta attuale.Mozione passata a maggioranza, manon votata da tutti quelli che sosten-gono Bruschini, a testimonianza chela frattura in maggioranza rimaneevidente.

Tra strappi e polemichedi Massimiliano Savio ARDEA Il Comune

di Ardea,grazie alla collabora-zione dei volontaridell’associazione cultu-rale Tíng, nel giornodell’immacolata conce-zione ha inaugurato eaperto al pubblico laprima mostra eventodenominata ‘Un museoper tutti’ presso il polomuseale di Ardea, in via Laurentina km 35. In programma manifestazioni eesibizioni di ogni genere, esposizioni di pittori, scultori, fotografi e designersche faranno da scenario a diverse esibizioni canore, performance di danza,sfilate di moda e tanto altro ancora. Sarà un’occasione per le associazionedel territorio di collaborare a stretto contatto con la cittadinanza. Presentianche diversi sportelli di volontariato: Croce Rossa Italiana, Lega Navale eSportello Donna. Tale apertura straordinaria del museo proseguirà pergran parte del periodo natalizio fino al 21 dicembre. L’ingresso è libero. Gliorari di apertura del museo sono i seguenti: dal lunedì al venerdì dalle 9 alleore 14 e dalle 16 alle ore 21; sabato e domenica orario continuato e prolun-gato fino a conclusione degli eventi. Maggioranza e opposizione unite hannocosì presidiato l’importante mostra, regalando auguri e sorrisi ai tanti artistie cittadini presenti. «Ringrazio tutti i componenti dell’associazione Ting chehanno organizzato questa splendida kermesse presso il polo museale di Ardeache ci accompagnerà fino al 21 dicembre con eventi molto interessanti cheandranno ad integrare il programma natalizio organizzato dall’amministrazio-ne comunale» dichiara l’assessore alla cultura, Riccardo Iotti presente all’i-naugurazione. Grande soddisfazione anche da parte degli organizzatoridell’associazione culturale Ting: «L’associazione è nata da pochissimo sulterritorio di Ardea, ma nonostante tutto, ha iniziato a collaborare con il territo-rio raggiungendo fin da subito ottimi risultati. Questo evento ne è la dimostra-zione. In queste giornate la vera protagonista di tutto sarà la cultura, infatti inprogramma oltre ai balli e canti organizzati dalle varie associazioni, sono pre-viste molte mostre di artisti, pittori, fotografi, artigiani e illustri autori.All’interno di questo evento ci saranno tantissime occasioni di aggregazionesociale, l’obiettivo principale è quello di stare insieme condividendo tutte que-ste favolose rappresentazioni di arte che il territorio ci regala» affermaMalvina Santini, presidente della Ting.

Un museo per tutti

Il sindaco Luciano Bruschini

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POMEZIA Un risultato ottimo quello che esce fuori dai dati sul mese dinovembre, primo mese di raccolta differenziata Porta a Porta,

nei quartieri Santa Palomba, Santa Procula, Castagnetta, Cinque Poderi eLaurentina. Differenziato il 71,65% dei rifiuti totali (13,44% carta, 17,13% pla-stica, 13,54% vetro, 27,54% frazione organica, 28,35% indifferenziato non rici-clabile). «Un risultato eccezionale - ha dichiarato il sindaco Fabio Fucci - chedimostra la forza e l’efficacia della scelta fatta dalla mia amministrazione sull’e-stensione della raccolta differenziata porta a porta. Il risultato registrato nei quar-tieri in cui il servizio è appena partito è un grande incoraggiamento per l’ammini-strazione e per i cittadini in vista della prossima estensione del porta a porta a tuttoil territorio comunale». «Questi dati - ha aggiunto l’assessore Lorenzo Sbizzera -ripagano gli sforzi fatti dai cittadini nell’effettuare una buona differenziazione deirifiuti. La campagna capillare di informazione e sensibilizzazione ai residenti stadando i suoi frutti. Dobbiamo continuare su questa strada». Di seguito ricordiamoil calendario del porta a porta.

Come è noto, salire sul carro deivincitori è consuetudine ormai

ampiamente diffusa, come se il sem-plice farlo desse diritto, anche a chinon ha fatto un bel niente, di sentirsiartefice della vittoria. Purtroppoperò, non solo non è così, ma taleatteggiamento è spesso risultato esse-re anche di stucchevole pusillani-mità. Chi non ricorda, infatti, duran-te la liberazione della Capitale, leimmagini dei carri armati americaniletteralmente presi d’assalto da tantiitaliani esultanti, quando molti diloro, fino a qualche tempo prima,erano gli stessi che riempivano piaz-za Venezia gioendo ed inneggiandoalle parole del Duce. Venendo aigiorni nostri, anziché di carri armati,parliamo piuttosto di ‘carrocci’ ed inparticolare di quello della Lega Nordche, malgrado alcune opinioni, anchea fronte dei risultati delle recenticonsultazioni regionali in Emilia edin Calabria, risulta essere divenuto ilpartito di riferimento. Ora, sembracosa accertata che, a tale partito,anche se è quello che da sempresputa sugli italiani dell’oltre LineaGotica, abbiano aderito o stiano perfarlo anche diversi dei politicinostrani che, pur essendo noti peressere degli inguaribili voltagabbana,pensavamo potessero avere ancoraalmeno un briciolo del significatodella parola vergogna. Certo, conuna crisi che avvelena sempre piùl’esistenza delle fasce più deboli delnostro Paese, che vedono sempre piùscavalcati i loro diritti a favore dialtre, magari provenienti dall’estero,le tesi spesso populiste del leaderleghista Salvini possono assumeredegli aspetti sicuramente condivisibi-li ed accattivanti, anche se tali argo-mentazioni hanno attraversato sol-

tanto adesso il Po per meri scopi elet-torali, è altrettanto chiaro. Ma seanche ad un cieco, la solidarietà por-tata da un senatore come Borghezioai residenti di Tor Sapienza edell’Infernetto, può apparire comepiuttosto singolare, e quindi alta-mente significativa, evidentementecosì non è per i trasformisti di casanostra, sempre pronti a tutto pur diriciclarsi e/o di ricrearsi una nuovaverginità politica che gli permetta dirimettere solo e soltanto le mani sullecittà di Anzio, Nettuno, Ardea ePomezia. Ora, se tale adesione doves-se andare a buon fine, sarà da vederese coloro che vi aderiranno, a chi glidovesse ancora chiedere: «A chi sìfio?», avranno anche il coraggio dirispondere: «Cusa l’è chel dis terrun,ma va’ a lavurà, barbun!». O forse,più realisticamente, quando dovesse-ro andare a qualche raduno padano,magari per chiedere spiegazioni suldove abbia luogo, altro non potrannodire che: «Noio, volovan savuar...»

Tito Peccia

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Raccolta porta a porta Operazione riciclaggio

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ANZIO Venerdì 28 novembre lasala comunale era gremi-ta in modo insolito. Nel consiglio, surichiesta dell’opposizione, era statoinserito un punto che riguardava lasituazione della Capo d’Anzio, lasocietà mista incaricata di occuparsidella vendita dei posti barca e dellarealizzazione materiale della costru-zione della nuova struttura portua-le. Ad oggi è solo riuscita ad accu-mulare un passivo che sfiora il 30%del capitale, pertanto è a rischio fal-limento. Serve una immissione dicapitali e, se non li mette il Comune,c’è il caso che il socio privato copra

le perdite ed il porto diventi privato,privando la città di una strutturaessenziale. Tralasciamo le polemiche e veniamoall’essenziale di questa vergognosastoria, cioè di come si sono spesianni e soldi pubblici per non farenulla. Diciassette o diciotto anni fa ilsindaco De Angelis, appena eletto, siadoperò per il rilancio della cittàattuando il PRG ed il porto. In unpaio di anni i progetti preserocorpo. Bene o male il PRG si fece. Ilporto ebbe un iter diverso, ancheperché era in attuazione il porto diFiumicino e la sinistra non volevache ci fosse concorrenza. Si puòdiscutere se la mega struttura di

Anzio fosse confacente alla realtà,ma di certo ci furono opposizioni dachi governava allora la RegioneLazio. Fatto sta che ad oggi quellodi Anzio è un porto che non serve anessuno, salvo che ai pochi pesche-recci e ai pochi eroici turisti chevengono qua. La strategia dei politi-ci ha vinto e la città è morta. Ora lasinistra ha cambiato rotta e, dopoaver prima detto no, ora dice si alporto e vuole che le finanze pubbli-che partecipino alla chiusura delbuco economico della Capod’Anzio: circa 500.000 euro. Nessuno domanda in consiglio dovesono finiti 1.790.000 euro di debitoaccumulato in questi anni, sopratut-

to in stipendi pagati ai membri delconsiglio di amministrazione chesono stati nominati dal Comune diAnzio per fare non si sa che. Politicitrombati sostenuti da entrambi glischieramenti. Questa ipotesi è avva-lorata dal fatto che oggi il Pd, che siera sempre opposto alla realizzazio-ne del porto in sé ‘pubblico’, ora sipreoccupa ed è diventato fautore delporto ‘cittadino’. Nessuno del Pd hamai voluto il porto e ora lo vuole...come la mettiamo? Dopo il danno labeffa, perché le assurde lungagginiper l’approvazione del progetto ave-vano maliziosamente sollevatodubbi sul fatto che il fratello diMontino era uno dei costruttori delporto di Fiumicino e la Regione eragovernata dalla sinistra. Ora l’aria ècambiata, il porto si può fare, maanche i tempi sono cambiati. Non cisono più i soldi e il porto diFiumicino si è preso tutte la barche.Così va il mondo da queste parti.Ora il Comune ha deliberato di tap-pare le buche economiche dellaCapo d’Anzio, altrimenti il debitoverrebbe coperto dal socio privatoche diventerebbe proprietario del-l’area portuale. La Capo d’Anzio èuna di quelle migliaia di societàmiste che in Italia contribuiscono aldebito pubblico, ‘carrozzoni’ cheelargiscono stipendi agli amici degliamici. Anzio è in stasi, il porto nonsi farà più, ma la società mista con-tinua a succhiare soldi.

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Porto: anni e soldi spesi per non fare nulla

ARDEA E’ arrivata Cometa Rossa a Tor SanLorenzo. Si tratta di una fumetteria, qualco-

sa di inconsueto che riempie una casella fino ad oggivuota, presso il centro Gielle. Un negozio di fumetti,giochi, carte collezionabili, action figures e modellismo.Cometa Rossa è anche un posto dove incontrarsi con gliamici e giocare a Magic, Yu Gi Oh, Krosmaster, giochida tavolo e videogio-chi, leggere fumetti emanga. Il tutto sottola tutela di Cristian eSimone, conoscitori diquel mondo tutto par-ticolare della culturadei cartoni animati.

Cometa rossa: una fumetteria a Tor San Lorenzo

di Massimiliano Savio

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Dispersione scolasticaARDEA Negli ultimi anni abbiamo assistitoad un aumento preoccupante del

numero di alunni con difficoltà scolastiche, che ci haportato a riflettere sulle modalità d’intervento esull’individuazione delle strategie migliori per preve-nire e intervenire sul dilagare di tale fenomeno che,di solito, sfocia nell’abbandono e dispersione scola-stica. Per rendere effettivo il ruolo di ogni personaad accedere e frequentare ogni grado del sistemascolastico e formativo bisogna promuovere interven-ti finalizzati a rimuovere gli ostacoli di ordine econo-mico, sociale, culturale che impediscono di poterusufruire pienamente di tale diritto, come sancitodalla Legge 29/92, definendo gli ambiti di interventoe le competenze degli enti locali in merito alle azioniper il diritto allo studio. Il benessere e la salute dellapersona sono il risultato di molteplici aspetti e com-ponenti che interagiscono tra di loro in modo dina-mico ed integrato, influenzandosi a vicenda. Lo svi-luppo di un individuo, così come l’approccio ai suoiproblemi, è profondamente condizionato da eventiche si verificano nelle varie situazioni ambientaliintorno a lui e di cui egli stesso non ha conoscenza ecoscienza. Ecco perché le scuole debbono offrireun’adeguata e personalizzata risposta che tengaconto della specificità dei bisogni dei soggetti in for-mazione. L’assunto di base è che le tappe evolutiveprocedono attraverso un sistema gerarchico: il com-pletamento delle varie tappe porta ad uno sviluppoarmonico. Quando per motivazioni di diverso tipociò non avviene ci possiamo trovare in presenza diqualche disagio che caratterizza la fase evolutivainteressata. Il processo di sviluppo è mediato dalleemozioni che, quando non vengono espresse o mani-festate, possono creare dei disagi che si ripercuotonosull’apprendimento e sul comportamento. L’insuc-cesso scolastico, quindi, si verifica quando gli studen-ti non riescono a dispiegare il loro potenziale d’ap-prendimento nelle varie discipline attraverso un ade-guato e personalizzato metodo di studio. Avvienecosì il distacco dalla scuola che si manifesta, in unprimo momento con disaffezione, noia, disinteresse,successivamente con disturbi comportamentali,

aggressività nei confronti dei docenti, dei compagni,dei luoghi e delle suppellettili della scuola. La scuolaviene vissuta come obbligo ai saperi, impartito dallefamiglie e dalla società; non viene vissuta come affer-mazione e acquisizione dei saperi per realizzarsicome persona. E’ necessario e urgente, quindi, crea-re opportunità di integrazione scolastica e sociale,attraverso il rafforzamento delle competenze di basee la promozione di azioni formative che favoriscanoil successo formativo.

Laboratori per il recupero delladispersione scolastica - IC Ardea2

Referente dei progetti doc. Lucia Conte

POMEZIA Il 10 dicembre scorso il sindacoFucci ha incontrato una delega-

zione di occupanti delle case popolari di piazzaAldo Moro. «Ho ribadito loro la volontà della miaamministrazione - ha spiegato con una nota stam-pa al termine della riunione - Vogliamo ristabilirela legalità nelle modalità di assegnazione deglialloggi di edilizia residenziale e pubblica di pro-prietà comunale. Ci sono centinaia di cittadini ingraduatoria che attendono di ricevere una casapopolare e a loro dobbiamo dare una risposta. Lefamiglie che verranno sgomberate verranno soste-nute e aiutate dal Comune, in particolar modo dovesono presenti minori e persone con disabilità. A chicerca di speculare sulla disperazione delle personecon affermazioni che rischiano di creare una guer-ra tra poveri rispondo che l’emergenza abitativa el’asilo politico sono due questioni ben distinte: laprima , dove si tratta di alloggi comunali, è gestitadirettamente dal Comune di Pomezia; la secondarientra in un programma ministeriale con finanzia-menti europei: infatti la struttura che accoglie irifugiati politici a Santa Palomba, individuata dallaprefettura di Roma, non riceve finanziamenti eco-nomici da parte dell’ente».

ö@Case comunali:

rispettare la graduatoria

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NETTUNO La vicenda del par-cheggio di piazzale

Berlinguer che non si fa, e nel frat-tempo i commercianti abbassano leserrande perché l’area è stata chiu-sa, è storia tristemente nota. Madalle crisi nasce sempre qualcosa,questa estate è nato il movimento diprotesta cittadino ‘SalviamoNettuno’, che si presenterà alle pros-sime elezioni. In città c’è forte mal-contento per molte cose che nonvanno, le condizioni delle strade, laraccolta differenziata che a causadegli incivili e dei mancati controlli,ha fatto sorgere un po’ dovunquediscariche a cielo aperto e poi il can-tiere sigillato di piazza Berlinguer.Questa è forse la grana più grossaper Chiavetta, perché l’enorme bucadell’ex area di sosta oggi è chiusacome una scatola di sardine, creadisagi ai residenti ed i negozi chiu-dono perché i clienti non hannomodo di parcheggiare. Gli incassivanno a picco ed uno dei commer-cianti che era stato costretto a chiu-dere ha fatto causa al Comune soste-nendo che era stato costretto a farloproprio per il danno causato da que-sta situazione. Visto che il quadropoteva mutare all’improvviso per laripresa dei lavori e lo stato dei luo-ghi poteva variare, egli ha chiesto edottenuto dal tribunale di Velletri ilcosiddetto accertamento tecnico pre-ventivo, una consulenza che dia unaprima indicazione sulla fondatezzadella tesi sostenuta da chi ha avviatoil procedimento civile. Il consulente

ha fatto la perizia acquisendo inComune tutta la documentazione edha concluso che nella gestione delcantiere non vi sono stati errori daparte dell’amministrazione nettune-se. Nulla vi è da rimproverare allaparte pubblica, la colpa dei ritardi èdegli intoppi burocratici messi dallaRegione e di finanziamenti arrivatiin ritardo. Quanto al commerciante,secondo il perito, questi non avrebbechiuso per via del cantiere ma peraltri motivi. Insomma, un puntoimportante per il sindaco e la giun-ta, visto che sulla ‘buca’ il procura-tore Giuseppe Travaglini ha apertoun fascicolo facendo acquisire gliatti comunali dai vigili urbani. Manon è finita qui, direbbe il grandeCorrado, difatti è in discussionenella maggioranza di modificare laconvenzione con con la società inca-ricata di fare il parcheggio. Il costofinale andrebbe a raddoppiarsi, pas-sando da 7,5 a 15 milioni di euro. IlComune sarebbe dell’idea di conce-dere un anticipo di 2,5 milioni dieuro contraendo un mutuo e la con-venzione passerebbe da 27 a 32 annicon un aumento dei posti auto invendita nella disponibilità dellaParkroi di Loreno Palpini.Chiavetta dovrà far digerire questamodifica dai suoi in consiglio e lacosa ci sembra difficilmente digeri-bile. Forse la storia ritorna, i nettu-nesi si ricorderanno dei parcheggisotto il lungomare di Gallozzi.All’epoca qualcuno si incatenò aibandoni e l’impresario se ne tornònel suo paesino sull’appennino.Anche lui voleva fare il parcheggio e

avere in disponibilità alcuni postimacchina. Il Pd di allora intrapreseuna furente opposizione e di queiparcheggi nessuno osò più parlare.

Ora, sempre il Pd, raddoppia i postimacchina in dotazione al costruttoree porta il raddoppio del parcheggioin consiglio. I tempi cambiano.

Quel parcheggio che non si fadi Massimiliano Savio

Christmas JudoPOMEZIA Al momento di anda-

re in stampa sonocirca trecento gli iscritti alla secondaedizione di Christmas Judo Pomezia eseconda tappa del Trofeo quattro sta-gioni. La kermesse sportiva, in pro-gramma per il 14 dicembre presso lapalestra della scuola elementare DonBosco, ha finalità benefiche, con ilricavato devoluto all’AssociazioneBambino Gesù e alla Casa FamigliaChiara e Francesco. Soddisfatti gliorganizzatori, sia per la massicciapartecipazione, sia per la prestigiosapresenza della sezione giovanile delleFiamme Oro di Napoli, gruppo sporti-vo della Polizia di Stato.

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POMEZIA Il Castello di Avalonè un particolare

negozio fantasy, dove si respiraun’atmosfera magica, al di fuoridello spazio e del tempo. Vi si pos-sono trovare riproduzioni di armiromane e medievali, splendide scac-chiere a tema, tutti i Troll originaliNyform, i gioielli di Peter Stone, ilibri di Tolkien, le favole, i testi dimagia bianca, le rune, i tarocchi, ipendoli e tante collezioni di draghi,fate, elfi, gnomi, pixies. Anchecostumi e abiti fantasy e d’epoca disquisita fattura, sia a noleggio chein vendita, e le magnifiche collezionifantasy, che sono ancheoriginalissime ideeper ogni tipo dibomboniera eregalo.Il Castello diAvalon è aperto tuttii giorni esclusa ladomenica dalle ore 10 alle 13.30 edalle 15.30 alle 20. Si trova aPomezia, in via Recanati 1.Tel. 0691623070, [email protected]. Una visita è d’obbligo pertutti gli amanti dei mondi

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Avalon ti aspetta

Fantastici regali di Natale

Per dirla alla Emilio Fede: che figu-ra di m... Siamo riusciti nell’inim-

maginabile! A Roma siamo riusciti afare quello che in decine e decine dianni non erano riuscite a fare neanchele giunte di centrosinistra votate all’e-dificazione sfrenata. Quelle giunte cosìdette progressiste che avevano realiz-zato Corviale e Spinaceto. QuellaRoma che amiamo chiamare CaputMundi è stata governata dal peggio chela politica di destra poteva esprimere.Le giustificazioni di Aledanno (cosìveniva soprannominato il minuscoloprimo sindaco di destra della storiapatria) sono incredibili e non possiamocredere alle puerili giustificazioni.Abbiamo assistito a case donate al par-tito magicamente cedute per due dena-ri a parenti del dirigente massimo.Abbiamo assistito ad un ministro perlo Sviluppo economico che a sua insa-puta si è visto intestare un apparta-mento con vista sul Colosseo, e passi.Abbiamo assistito ad un ministro dellaCultura che ha fatto assumere alMinistero da lui diretto, il marito dellasua compagna di vita giustificandosiche era un caso umano (in Italia c’è il14% di disoccupati che rappresentanotutti casi umani); e anche questo è pas-sato. Abbiamo assistito ad una presi-dente di Regione che, a proprio dire,non conosceva l’entità dei rimborsiincassati dai consiglieri regionali ed èstata per premio nominata Deputatadella Repubblica, e aripassi. Ma questoproprio no, non può passare. Amiamopensare a Roma come il Centro delMondo civile e civilizzato. Amiamopensare a Roma Eterna. Amavamouna destra impegnata nel sociale.

Amavamo una destra impegnata per ilBene Pubblico. Amavamo una destraconvinta che il merito fosse l’unicastrada per l’affermazione.Amavamo una destra giusta e per igiusti. Senza essere talebani ma nean-che democristiani.Poi abbiamo visto lo sfacelo dell’am-ministrazione di destra della Capitalee abbiamo capito che il peggio non èmai morto. Poi abbiamo capito che ipeggiori li abbiamo mandati a gover-nare la Capitale del Mondo Civilizzato.Poi abbiamo capito che le societàmunicipalizzate erano servite non perrisolvere i problemi di traffico, dellaraccolta dei rifiuti solidi urbani,dell’Eur, dell’edilizia spontanea, bensìper arricchire e malversare senzaneanche provare a risolvere. Questa èla grande delusione. E’ la delusione ditanti che hanno creduto e credono. Ditanti che hanno militato e militano. Ditanti che sacrificano il loro per l’affer-mazione di ideali intramontabili, diideali che hanno permesso a queisignori di cui sopra di ricoprire queiruoli. Li chiamo signori, ma signorinon sono perché hanno approfittato ditutto, anche della buona fede dei mili-tanti che con il loro sudore pagavanol’affitto della sezione. Quei delusi cheloro pensano di aver demoralizzato,allontanato definitivamente, stroncatonella volontà. Ma sbagliano per l’enne-sima volta. Tutti quei creduloni non si stancano,non si demoralizzano, non si allonta-nano. Sono ancora più determinati, cisono e ci saranno, non certo a lorodispetto ma perché ci credono.

Stefano Bertollini

Che figura di m...

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AUGURI!

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ADORATORI DEL SOLE“Chi adora Splendente muore colfuoco!”, le parole gridate dal Vateprima di morire scendevano qualesevero monito sui partecipi al lin-ciaggio, e per cancellarne il ricordomolti, oppressi dal rimorso, faceva-no sacrifici. Il linciaggio portavamale e per allontanare il Malodestino alcuni si recavano a chiede-re perdono alle divinità, altri tortu-rati nella mente raggiungevanoJùp/ìtèr e si gettavano nel fuoco.Questi infausti eventi ricadevanosull’intera generazione e la vendet-ta divina proseguiva, le donne sistrappavano i capelli e laceravanole vesti, gli uomini si flagellavano ilcorpo, chiome rosse e armi finivanosul fuoco, ma tutto risultava inutilefin quando Xodatus, ultimo parte-cipe al linciaggio, subiva la morteriparatrice e le sue mani e la testamozzate finivano esposte sullaRupe.“Usanza legare braccia e gamberipiegate al defunto e sopra poggia-gli un macigno che tratteneva loSpirito, intonare poi invocazioniaccompagnate dalla sequenza delcorpo sulle Cime per placare l’iradivina, i selvaggi immolavano sulleAre e mangiano fegato e cuore dellevittime” (Acuteius).Il canto veniva interrotto all’arrivodel Sacer e della sua guardia, lasorpresa era tanta e lenta la reazio-ne. Al suo cenno si faceva silenzio,

poi, rivolto al Vate, prendeva apercuoterlo selvaggiamente con ilbastone (lituus) e il sangue spruzza-va dalla sua testa. Mentre si afflo-sciava mormorava parole che sca-tenavano ancor più l’ira del Sacer.Alla cruenta scena i Rutuli, fattocircolo attorno, prendevano a per-cuotere il Sacer e, reciso il capo,gettavano il corpo nel fuoco. Laguardia, colta di sorpresa, cercavascampo nella fuga, ma finiva mas-sacrata, e in quella orribile nottelupi e orsi si saziarono di carneumana.

ROMBO DEL TUONO“Trona Jùp/ìtèr” esclamavano gliantichi memori dell’ira del figlio diSaturno al tempo che lo Squarcia-tore di tenebre iniziava la sfida conLuno e Luna al clima malignoseguivano giorno e notte e dal temposi giura (iura) timorosi che Jùp/ìtèrriaccenda la sua ira” (Aenasius).“Carpito il segreto (occultus) scema-vano i brontolii e Vulcanis nonincuteva timore ai Cercatori che vio-lavano i pendii interdetti ai padri edove trovavano minerali alzavanoare al figlio di Jovis, alato satellite(pinnata satelles) nominato ancheVoltur e Volturnalis è fiume eVolturnum città e a Vol/ turnus ilvento caldo sono dedicati riti piùantichi di Roma”. (Iaco Lucceio).

Continua nel prossimo numero

28 dossier informare n. 12/2014 • 19 DICEMBRE 2014

AR*DEA Il romanzo dell’appassionato di storia locale Umberto IacolucciPOMEZIA Il sindaco Fabio

Fucci, lo scorso 29novembre ha firmato il protocollod’intesa Salviamo Tor Maggiore! conl’associazione Latium Vetus e laScuola di specializzazione in beniarchitettonici e del paesaggio diSapienza Università di Roma. Il pro-tocollo, finalizzato alla tutela e allavalorizzazione di Tor Maggiore,monumento del patrimonio culturalerisalente al XII secolo in localitàSanta Palomba, giunge a conclusionedella raccolta firme promossa dalleassociazioni del territorio e patroci-nata dal Comune di Pomezia nel-l’ambito dei Luoghi del Cuore 2014del FAI.Il protocollo, siglato in aula consilia-re dal presidente dell’associazioneGiacomo Castro e dal direttore dellaScuola di specializzazione arch.Daniela Esposito, prevede l’avvio diun progetto di ricerca finalizzato atutelare e valorizzare Tor Maggiore,a partire da uno studio di fattibilitàper il recupero ed il restauro delmonumento. Da parte sua il Comunesi impegna a favorire il supportologistico per l’organizzazione deisopralluoghi e delle visite didattichee di studio; a dare ampia pubblicitàagli eventi organizzati e rivolti allacittadinanza; a promuovere la diffu-sione dei risultati delle ricerche; adintraprendere le iniziative ritenutepiù opportune, anche nei confrontidella proprietà privata a cui appar-tiene il monumento, al fine di agevo-

lare l’accesso a Tor Maggiore, lamessa in sicurezza, la salvaguardia,la conservazione e la valorizzazione.«Questo protocollo segna una sinergiaimportante - ha dichiarato il sindacoFucci - tra le istituzioni, il mondodella ricerca e la cittadinanza attivanella salvaguardia del patrimonio cul-turale e paesaggistico del nostro terri-torio. Tor Maggiore è una perla diimportanza nazionale che non puòessere abbandonata, come è statafinora, in gravi e precarie condizionidi conservazione se non a rischio crol-lo. La tutela e la valorizzazione delpatrimonio storico-archeologico è unodei punti fondamentali del nostro pro-gramma di governo: grazie all’impe-gno dell’associazione Latium Vetus eal lavoro dell’università Sapienza sal-veremo Tor Maggiore.»

Salviamo Tor Maggiore

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29dossier informare n. 12/2014 • 19 DICEMBRE 2014

POMEZIA Lo scorso 2 dicem-bre il sindaco Fucci è

stato ascoltato in commissione consi-liare permanente ambiente, lavoripubblici, mobilità, politiche dellacasa e urbanistica della RegioneLazio, per quanto riguarda la realiz-zazione di un impianto biogas aSanta Palomba. «Ho esposto le criti-cità rilevate dal consiglio comunale edai comitati di quartiere - ha spiegatoFucci - Innanzitutto la mancata con-sultazione popolare prevista dalladirettiva Seveso (direttiva europea82/501/CEE, recepita in Italia con il

DPR 17 maggio 1988, n. 175, ndr),necessaria perché il sito individuato sitrova nei pressi di zone densamenteabitate e nelle vicinanze di numerosiimpianti a rischio di incidente rilevan-te. Ciò significa che in caso di inci-dente si verrebbe a creare un ‘effettodomino’ con conseguenze disastrose.A questo si aggiunge la presenza nellazona del patrimonio culturale e pae-saggistico di Tor Maggiore, che la

mia amministrazione vuole tutelare,conservare e valorizzare. Infine, laquestione legata alla viabilità: la zonaè già ampiamente stressata dall’attua-le traffico e vi sarebbe un'unica via diaccesso e uscita dall’impianto, chetaglia il centro abitato e passa di fron-te alla scuola elementare ed un parcopubblico.» Alla commissione ha par-tecipato per la Regione Lazio ladott.ssa Flaminia Tosini, dirigente

dell’area ciclo integrato dei rifiuti,che ha illustrato lo stato della proce-dura in corso, attualmente al vagliodella direzione regionale V.I.A. «Ilpresidente della commissione si èimpegnato a trasmettere tutti gli attiall’assessorato competente per ledeterminazioni del caso - conclude ilprimo cittadino - e a convocare per lesuccessive commissioni in materia ildirigente regionale dell’area V.I.A.»

Impianto biogas a Santa Palomba

NETTUNO Grazie al finanziamento ottenuto dallaRegione Lazio relativo al progetto

Ricordiamo i nostri concittadini caduti per la pace, l’ammi-nistrazione comunale ha ora istituito una commissione peril restauro e la salvaguardia del Monumento alla PaceUniversale dell’artista ungherese Amerigo Tot, posto sullariviera G. Egidi. L’opera è un bunker-casamatta dellaseconda guerra mondiale trasformato nel 1976 in una scul-tura commemorativa, utilizzando residuati bellici, da allo-ra nota come il Guerriero. Compito della commissione èquindi quello di effettuare un’attenta valutazione delleattuali condizioni in cui versa il monumento, nonché unaricerca storica che consenta il ripristino originale dell’ope-ra. A tal proposito sono intervenuti: Antel Molnar, consi-gliere culturale dell’ambasciata d’Ungheria e presidentedell’Accademia d’Ungheria di Roma, Sebestyen Terdik,referente culturale della medesima Accademia, GiuseppeComanda, presidente del Club Lions Anzio-Nettuno, l’av-vocato Paolo Perin dello stesso Lions Club, RodolfoCorrias, restauratore e direttore per il Ministero dei beniculturali, Soprintendenza Galleria nazionale d’artemoderna e contemporanea. L’intero Comitato si è recatosul posto, accompagnato dall’assessore alla culturaGiacomo Menghini, per effettuare un sopralluogo a cuiseguirà la stesura di un progetto e la successiva fase direstauro.

«Stiamo seguendo un iter preciso e scrupoloso - ha dichia-rato l’assessore Menghini - per poter procedere al restaurodel ‘guerriero’, che rappresenta un simbolo per le città diNettuno e Anzio coinvolte nel conflitto mondiale. Questointervento sarà possibile grazie al finanziamento che ci haconcesso la Regione Lazio: a tal proposito ringraziamo ilconsigliere regionale Simone Lupi, il quale si è impegnato inprima persona per lo stanziamento dei fondi in favore diquesto tipo di iniziative volte alla conservazione della memo-ria della seconda guerra mondiale sui nostri territori. Per unlavoro ottimale confidiamo nella collaborazione dell’Acca-demia d’Ungheria e dei Lions che hanno già mostrato inte-resse per l’opera affinché torni a nuova vita.»

Sarà restaurato il Guerriero

ARDEA L’8 dicembre, nellasala consiliare, si è

svolta la consegna degli attestati dimerito per i 147 alunni di scuolaprimaria e secondaria di I grado chesi sono particolarmente distinti. «Lacultura rende liberi, siete il nostrofiore all'occhiello - ha spiegato ilvicesindaco di Ardea RaffaellaNeocliti e assessore alle Politichescolastiche - Andare a scuola, e farlocon passione, permette poi di realiz-zare i propri sogni nella vita». A con-segnare gli attestati, oltre al vicesin-daco Neocliti, anche l'assessore allaCultura Riccardo Iotti, l'assessoreall'Ambiente Romolo de Paolis, iconsiglieri comunali UmbertoTantari e Alberto Montesi.

Studentimeritevoli

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30 dossier informare n. 12/2014 • 19 DICEMBRE 2014 Misteria

a cura di Silvia e Roberto Matricardi

Enigmi del passato e del presente

PRIMA PARTE

Da sempre gli studiosidell’Antico Testamento tendo-no a considerare i primi due

capitoli della Genesi come un’unicaattività della creazione operata dal-l’onnipotente Dio, mentre in realtà,leggendo normalmente il testo senzasubire necessariamente il canoneimposto dall’ortodossia, appare evi-dente che si tratta di due distinti attidi creazione dell’umanità. In Genesi 1, infatti, Dio crea gli ele-menti dell’universo partendo dal cieloe la terra, poi la luce, il giorno e lanotte, il firmamento e le acque....lepiante e gli alberi... e infine gli esseriumani maschio e femmina. In Genesi 2,1 Dio termina l’operadella creazione e si riposa nel settimogiorno ma, in Genesi 2,4-9 ci viene for-nito un nuovo resoconto della creazio-ne con Dio che crea l’uomo dalla pol-vere, il giardino dell’Eden, gli alberi,due dei quali sono l’albero della cono-scenza del bene e del male e l’alberodella vita. Di seguito Dio divide ilfiume in 4 bracci, pone l’uomo nelgiardino dell’Eden perché lo coltivi,istruisce l’uomo sul fatto che puòmangiare i frutti di ogni albero trannedi quello della conoscenza, forma glianimali della campagna e gli uccellidel cielo, fa addormentare Adamo pertogliergli dal fianco la costola con laquale forma Eva. Le versioni bibliche in Genesi 1 eGenesi 2, come si può banalmentenotare, divergono sensibilmente alpunto che possiamo concretamenteipotizzare che Genesi 1 tratti dellacreazione originaria, e in effetti il ter-mine ebraico usato per descrivere Dioè Yahweh nella sua designazione alsingolare. E’ un Dio supremo, onnipo-tente, unico responsabile della creazio-ne dell’intero universo, con i suoi infi-

niti sistemi solari e galassie. Se peròl’uomo e la donna sono stati creati aimmagine di Dio questo significa chela forma fisica degli esseri umani èuna copia della forma del loro creato-re. Tuttavia se Dio, l’unico Dio, è unessere incorporeo e spirituale, onnipo-tente, onnipresente e onnisciente comeè possibile che gli esseri umani sianofatti a sua immagine? Teologi e stu-diosi biblici da sempre ci dicono che ilsignificato di questo versetto è solometaforico e spirituale, ma potrebberoaver sottovalutato la volontà descritti-va e realistica di chi lo ha scritto. Dal versetto 1-26 della Genesi il termi-ne per descrivere il Dio Yahweh, utiliz-zato al singolare, passa a quello diElohim, cioè plurale, e quindi sono oradegli dèi che fanno l’uomo a propriaimmagine e somiglianza che dominisopra i pesci del mare e sugli uccelli...e sopra i rettili che strisciano sullaterra. Quindi, traducendo letteralmente esenza la volontà di attribuire al testoun significato precostituito abbiamoche: un Dio unico crea il cielo e laterra, la luce e le creature, mentre glidèi, un qualche tipo di razza superioredescritta nella Genesi ma simile all’u-manità, si consultano e decidono dicreare gli esseri umani. Questi verset-ti, letti al di fuori del fondamentalismointerpretativo, hanno semplicementesenso letterale se accettiamo quantodetto da chi li ha scritti: l’unico esseresupremo creatore dell’universo e dellavita non coincide con gli Elohim, glidèi che arrivarono dopo la creazioneuniversale. La vera domanda, allora, è: chi pote-vano essere questi dèi superiori masimili all’uomo? Forse si trattava diviaggiatori dello spazio che giunserosulla Terra in un tempo remoto e chepossedevano conoscenze e tecnologiesofisticatissime e molto avanzate

rispetto alla primitiva umanità e che,a causa di ciò, sarebbero stati definitidèi e signori della Terra proprio dagliesseri umani da loro creati. Anche sepuò apparire sconcertante, anche noioggi stiamo esplorando lo spazio econducendo esperimenti di manipola-zione genetica, immaginando di porta-re gli elementi della vita anche su altripianeti, come Marte. Gli dèi di Genesi 1, 26-27 creano l’u-manità con mezzi soprannaturali, masi tratta di un’umanità fisica, concretae che fa parte di un mondo biologicovivente. Sul procedimento che ha por-tato alla creazione dell’uomo da partedegli dèi, invece, non c’è certezza per-ché, purtroppo, il testo biblico non lospiega. D’altra parte ciò non devemeravigliare perché i nostri antenatinon avrebbero proprio potuto capirloné esprimerlo nemmeno se i loro crea-tori gli avessero spiegato con precisio-ne come fosse stato realizzato un talemiracolo creativo. Oggi, che conosciamo le banche delseme, le provette, i computer e i labo-ratori di genetica possiamo immagina-re che questi dèi avessero semplice-mente una raffinata conoscenza dellagenetica e della bioingegneria, unaconoscenza di cui ora anche i nostriscienziati cominciano ad entrare inpossesso. In Genesi 1 l’origine dell’umanità èfisica, gli dèi mediante la bioingegne-ria creano gli esseri umani, alla stre-gua di animali, i quali devono viveredei frutti della terra, esattamentecome le altre creature, ovvero comecacciatori-raccoglitori. Si tratta dell’antenato del Nean-derthal, di quella creatura rispetto allaquale gli scienziati non hanno ancoratrovato una spiegazione del motivoper cui si estinsero più o meno all’epo-ca in cui emergevano gli esseri umanimoderni, i Sapiens Sapiens.Dal racconto di Genesi 1 e di Genesi 2emerge però una figura umana deltutto diversa, in Genesi 1 l’uomo è un

cacciatore-raccoglitore che vive deifrutti della terra, in Genesi 2 l’uomoappare più sviluppato, capace di avereconsapevolezza di sé, di acquisirenuove tecniche, di adottare una vitacompletamente nuova. Ed è questo essere umano che, allafine del capitolo 3, viene cacciato dalParadiso e costretto a modificare lasua esistenza di cacciatore-raccoglito-re passando a un modo di vita da agri-coltore. Con ogni probabilità i primiesseri umani di Genesi 1 non eranoadatti e predisposti per una civiltàagricola, anche se questo non aiuta acapire cosa ne sia stato di loro dopo lacreazione degli esseri umani più pro-grediti di Genesi 2. E’ come se tra i due atti di creazionedell’uomo vi sia stato un evento cata-strofico di portata planetaria cheabbia determinato la quasi estinzionedel prototipo umano originario, forseproprio il diluvio della narrazionebiblica. Qualche sospetto in tal senso ècorroborato da un’attenta lettura pro-prio di Genesi 2 in cui si evince che lecondizioni generali sulla Terra sonodifferenti: non vi era alcun arbustonel campo sopra la terra e non avevaancora germinato alcuna erba nelprato, perché il Signore non avevaancora fatto piovere sulla terra, né viera l’uomo per coltivare il suolo,Genesi 2, 4-5. Ovvero il mondo che era lussureggian-te e pieno di vita di Genesi 1 adessoappare brullo, quasi come dopo uncataclisma. Un facile accostamento è quello delmondo dell’epoca dei dinosauri, bruli-cante di megaflora, poi decimata equasi scomparsa a causa del catacli-sma generato dalla caduta del grandemeteorite nel golfo del Messico circa70 milioni di anni fa.

Tutti gli articoli di Misteria sono onli-ne su www.informareonline.it allasezione Misteria.

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Chiedilo alle stelle! Invia la domandaemail a: [email protected], specifi-cando i tuoi dati completi (nome, cogno-me, data, ora e luogo di nascita) edeventualmente quelli della personaamata, indica anche con quale pseudoni-mo vuoi comparire su questo spazio.Federica Giannini risponderà, a titologratuito, sul giornale. Per consulti privati rivolgersi al cell.3393614890.Privacy: i dati inviati saranno usati esclusi-vamente per delineare il quadro astrologi-co per rispondere alla vostra domanda.Non saranno conservati nè ceduti a terzi.

«Il mio matrimonio trentennale è incrisi, sono innamorata di un altro

uomo. Troverò la forza di lasciare miomarito? A. 1965 (dati completi forniti).

La risposta è sì. Non passerà moltotempo e sarà una decisione che avrà

ripercussioni importanti su tutta la tuavita. Sarà dura, da un punto di vistaeconomico, e dovrai darti da fare, maquesto nuovo compagno ti sarà di gran-de supporto... E’ una storia importantee questo passaggio era una tappa nonevitabile della tua vita.

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Rubrica di Astrologia acura di Federica Giannini

Gsbnnfoujej!Tufmmf

Yahveh, Elohim e la CreazioneYahveh, Elohim e la Creazione

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31dossier informare n. 12/2014 • 19 DICEMBRE 2014

la saga di ardit vol. 1I

con prefazione diRodolfo Baldassarri

e postfazione di Fabio Monteduro

Amnesiala saga diardit vol. 1

Ardea. Anno 2040. Sharaè una misteriosa ragazza

che si sveglia ogni mattina inamnesia totale, per poi recupe-rare una parte della memorianel corso della giornata. Lasua esistenza tormentata siincrocia ed intreccia con quel-la di uno dei dodici eroi che,decine di migliaia di anniprima, salvò l’intero genereumano. Il temibile guerrieroalbino: Chiaro, lo Spettro.Quello che sembra un curiosoincontro casuale fra due perso-ne non ordinarie, accomunateda fin troppe coincidenze, sirivela essere cruciale nella vitadi entrambi e determinante perla sopravvivenza di milioni dipersone. E’ proprio questa breve storia,infatti, il fulcro che consente

agli eventi di disporsi in mododa innescare quanto verrà rac-contato in ELE. Quale è, se esiste, il confinefra amore ed amicizia, sacrifi-cio e passione, destino e liberoarbitrio?Amnesia è un racconto di 88pagine che si innesta subitodopo le principali vicende nar-rate in Ardit, rivelando qualco-sa del misterioso passato dellaprotagonista primaria di ELE:Evento Livello Estinzione.

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Chi è Ruta, la misterio-sa ragazza affetta daamnesia? Cosa c’entra

con i Danui e con Ardit? La Terra è scossa da una seriedi terremoti, tsunami, eruzionivulcaniche e dissesti climatici.E’ tutta colpa del ritorno alperigeo del pianeta Nibiru,ormai imminente. Non è l’uni-co pericolo in arrivo dal cielo.Con sgomento i Danui scopro-no che sul pianeta incombe unvero e proprio ELE: Evento diLivello Estinzione.Milioni di anni fa, i misteriosiRutul i avevano previs to la

minaccia e forse anche la solu-zione.Tornano i protagonisti di Ardit,si intrecciano le vite di uomini,dei e semidei. ELE è un avvin-cente viaggio nel tempo, nellospazio e nei luoghi più suggesti-vi del pianeta, per recuperarequanto già si possiede da sem-pre: la chiave della salvezza. 730 pagine di fantascienza, chenon è solo fantascienza, per ilterzo capitolo di una saga chenon è una saga... per chi nonama le questioni in sospeso.Cercatelo online... è già in ven-dita (cartaceo ed ebook).

Iveggenti sono concordi: èormai imminente lo scon-tro f inale t ra i l feroce

Maier.sil e gli ultimi supersti-t i del la s t i rpe Danui .Dall’esito di questa battagliaepocale dipendono le sortidegl i uomini , degl i ul t imiantichissimi dèi e delle lorodiscendenze... Arroccati nel-l’inespugnabile fortezza diArdit, i Danui si preparano aresistere all’assedio e attendo-no il loro salvatore, l’Elekiesdel Giorno del Giudizio. E’rimasto solo un esile filo di

speranza, che cont inua adassottigliarsi, man mano chegli eserciti del Maier.sil cre-scono e avanzano. Per averealmeno una possibi l i tà disopravvivere e salvare l’uma-nità, i Danui dovranno riusci-re a trovare il coraggio e lacapacità di percorrere sentieriinesplorati e di affidarsi allasapienza segreta dell’anticoprigioniero, il misterioso diodimenticato, Ptharis ,l’Ultimo dei Primi.400 pagine tra fantasy e fan-tascienza.

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Francesco Di Mariodirettore degli scavi

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dossier informare n. 12/2014dossier informare n. 12/2014