Dossier informare 27 Marzo 2015

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Ardea . Tor San Lorenzo . Pomezia . Torvajanica . Anzio . Lavinio . Nettuno ANNO XXII - N.03 27 MARZO 2015 NETTUNO: ASSESSORI E SINDACO DIMISSIONARI. E’ BUFERA. ANZIO: MENSE E RIFIUTI, GLI APPALTI NEL MIRINO POMEZIA: DECENNALE DEL MUSEO LAVINIUM ARDEA: CASO 706 ETTARI. COMUNE ED AGENZIA DEL DEMANIO SI INCONTRANO... MA SONO CHIACCHIERE O FATTI? DCR srl Raffaele Di Costanzo Via del Parco 28A Tor San Lorenzo - Ardea Tel. e fax 06/910 100 42 RTM: 339/1558822 COSTRUZIONI RISTRUTTURAZIONI RESTAURI Millecinquecento dal 1994 Massiccia manifestazione di protesta contro il degrado in cui sta sprofondando Tor S. Lorenzo U na risposta popolare che ha un solo precedente, nella son- nacchiosa frazione balneare di Ardea: l’interminabile corteo di affetto nei confronti dello storico parroco padre Ennio Cannas, quando la curia vescovile lo tra- sferì a Nettuno, nel 2002. Come 13 anni fa la via principale si è riempita, questa volta per dire no al lassismo politico e civico che distrugge il territorio. (A pag. 16) BAR

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periodico free press Ardea Pomezia Anzio Nettuno

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Ardea . Tor San Lorenzo . Pomezia . Torvajanica . Anzio . Lavinio . Nettuno

ANNO XXII - N.03 27 MARZO 2015

NETTUNO: ASSESSORI E SINDACO DIMISSIONARI. E’ BUFERA.ANZIO: MENSE E RIFIUTI, GLI APPALTI NEL MIRINOPOMEZIA: DECENNALE DEL MUSEO LAVINIUM

ARDEA: CASO 706 ETTARI. COMUNE ED AGENZIA DEL DEMANIO SI INCONTRANO... MA SONO CHIACCHIERE O FATTI?

DCR srlRaffaele Di Costanzo

Via del Parco 28ATor San Lorenzo - ArdeaTel. e fax 06/910 100 42

RTM: 339/1558822

COSTRUZIONIRISTRUTTURAZIONI

RESTAURI

Millecinquecentodal 1994

Massiccia manifestazione di protesta contro il degrado in cui sta sprofondando Tor S. LorenzoUna risposta popolare che ha

un solo precedente, nella son-nacchiosa frazione balneare diArdea: l’interminabile corteo diaffetto nei confronti dello storicoparroco padre Ennio Cannas,

quando la curia vescovile lo tra-sferì a Nettuno, nel 2002. Come13 anni fa la via principale si èriempita, questa volta per dire noal lassismo politico e civico chedistrugge il territorio. (A pag. 16)

BAR

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02 dossier informare n. 03/2015 • 27 MARZO 2015

dossier in formaretorna in distribuzioneil 24 APRILE

Lettere e comunicati devono pervenire entro il 12 AprileLE PUBBLICITÀ SONO MODIFICABILI ENTRO IL 6 APRILE

G E D A R

s. n. c.

GEDAR sncdi Roberta Giovannelli & c.

STUDIO COMMERCIALEELABORAZIONE DATI CONTABILI

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Tor San Lorenzo - Ardeaci siamo trasferiti in VIALE MARINO, 72

tel. e fax 06 910 2025

Assistenza per aziende, dipendenti, pensionati

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lunedi - mercoledi - venerdi dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30

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sabato chiuso

Anno 22o - Numero 03 del 27 MARZO 2015 - 248ª uscita

21.03.201527.03.2015

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oderint dum metuant(mi odino, ma mi temano)

ODIATA, INCONTINENTE E INATTENDIBILE

Satira 03dossier informare n. 03/2015 • 27 MARZO 2015

• Avevamo segnalato il coperchio deltombino che se ne stava ritto in verti-cale su viale Po, angolo viale SanLorenzo, con tanto di perdita di acquae dissesto del marciapiede... nel giro di

una settimana dall’uscita di dossierinformare il Comune è intervenuto edha sistemato tutto.

• Complimenti al sindaco, per l’autoi-ronia con cui ha lanciato l’inizio lavoridi asfaltatura di una serie di strade.

• Annunciata la rimozione dell’ultimotelefono pubblico di Tor San Lorenzo,in largo San Lorenzo, angolo via delleMeduse. L’avviso che annuncia l’im-minente misfatto sostiene di esserestato affisso in data 16 aprile 2015,tuttavia le foto sono state scattate afebbraio e a marzo... chi vuole chie-derne il mantenimanto può mandareuna mail, con casella pec, all’indiriz-zo: [email protected] i propri dati, l’indirizzodella cabina ed il motivo per cui se nerichiede il mantenimento... curiosaspecifica, questa del motivo... anchequella dei dati...

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POMEZIA

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fatto nulla te ne vai di là? Se tutto questogira intorno ai giornali va bene, neabbiamo tanti in questa zona,Gianfranco Tontini ha fatto bene adaprire ‘sta cosa.» Dal pubblico si alzauna voce: «Parlate di Anzio, queste soncose vecchie...» Ruggero: «Questa è unasituazione che sta sotto gli occhi di tutti.»Fontana: «Presidente, i 60 minuti daquando scattano?» Mingiacchi: «Volevoesprimere solidarietà ad Alessandroni,non è possibile che riceviamo queste cose(le pallottole) questo è un territorio sano.Volevo rendere noto che il partito stalavorando per regolamentare i contributialle associazioni, stiamo facendo unostudio per vedere come stimolare la cul-tura ed il turismo.» Lo Fazio: «Auguriinnanzi tutto a Millaci, ma strumentaliz-zare la morte di un parente mi sembra lacosa più squallida che ci possa essere,siamo stati al funerale (di Perronace) ela maggior parte dei consiglieri era fuoridalla chiesa.» Piccolo: «Mi meraviglio dicome giudica queste cose, nessuno havoluto strumentalizzare.» Bernardone:«Ma di cosa stiamo parlando.» Lo Fazio:«Presidente, dica quello che ha detto anoi, che la maggioranza era ai funeralidi Perronace.»

• Nei 706 ettari, quasi a confine conAprila, è stata posta sotto sequestro una

vasta area adibita a discarica abusiva,con inerti, rifiuti pericolosi, pneumatici,ingombranti e quant'altro. Da temponella zona, a determinati orari, i rifiutivenivano incendiati con conseguentedispersione nell'ambiente di fumi noci-vi. Bene hanno fatto i Vigili ad interve-nire e poi bisognerà operare una bonifi-ca dei terreni, anche perché nelle vici-nanze insiste pure un deposito altrettan-to abusivo di automobili da sfascio,molte delle quali date regolarmente allefiamme. Insomma, anche Ardea ha unaterra dei fuochi nostrana, tanto per nonfarci mancare nulla. Se poi consideria-mo che nei 706 ettari non ci sono con-dotte fognarie, possiamo immaginareche ai 5000 manufatti presenti, stimadell'Agenzia del Demanio, corrisponda-no anche altrettanti o quasi pozzi neri,magari a dispersione, con grave perico-lo di inquinamento delle falde acquife-re. Forse anche su questo versantesarebbe il caso di intervenire... o no?• Ladri in azione alla scuola di viaVarese e a quella di via Tanaro, conscarso bottino da parte dei vandali chedopo aver rubato una caldaia e distrut-to le macchine distributrici di bevandeper asportare i pochi spicci all'internosi sono abbandonati al solito rituale delrilascio delle polveri degli estintori nelleaule, così tanto per non andare a scuolail giorno dopo.

no nazionale ma quanto dirò sarà impor-tante. La cosa che più mi preme è vedereche il consigliere Maranesi stà di la, per-ché ci sono più giovani o c’è un altromotivo? Chiedo alla presidenza comesono formati i gruppi di questo consiglio,cioè quale è l’opposizione.» Maranesi datempo ha rimesso le dimissioni da capo-gruppo di FI andando a confluire in unmovimento civico. Borelli: «Siccome cisono punti importanti all’ordine del gior-no, questo problema lo sposto all’ultimopunto.» Ranucci: «Luciano mannaggiama l’educazione non esiste qua dentro?»Bernardone: «’Sto ragazzo (riferito aMaranesi) ha diritto a rispondere e deveparlare dopo, siamo tutti molto interessa-ti a quello che può dire Maranesi, questoconsiglio è epocale, qualche settimana faci siamo presentati e mancava la maggio-ranza ed il sindaco. Non è mai avvenutoche l’intera maggioranza sia assente.» Aquesto punto il presidente si adatta e dàla parola a Maranesi, che dice: «La miauscita da FI l’ho spiegata bene in confe-renza stampa, sono pronto a votare tuttociò che è a favore della città. Tutto qua.Non vedo motivi di nervosismo.» VeliaFontana: «Presentiamo la nostra solida-rietà al consigliere Alessandroni e fami-glia.» (gli hanno sparato alcuni colpi diarma da fuoco contro il cancello dell’a-bitazione). Ranucci, rivolto ai consiglie-ri di FI: «Dopo tanto tempo siete riuscitia fare il capogruppo, ora spero che vimettiate a lavorare, io dopo questadichiarazione torno a lavorare, voi nonstate facendo nulla, solo promesse e pro-messe dopo altri due anni. Vi vedo abba-stanza forti vi auguro buon lavoro.»Succi: «Anche noi della lista Enea fac-ciamo gli auguri ad Alessandroni. Si diceche Maranesi sia passato di là perché diqua non si faceva nulla. Ma scusaMaranesi, tu eri il capogruppo di FI, inquesti due anni proprio perché FI non ha

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(mi odino, ma mi temano)

ODIATA, INCONTINENTE E INATTENDIBILE

• Quel materiale scuro che si vede interra negli angoli è merde des mouettes(merda di gabbiani). Si trova accantoall’entrata della sala comunale di VillaSarsina dove si svolgono i consiglicomunali. Ma una scopatina no?

• Frasi celebri dal consiglio comunaledel 3 marzo. Prima dell’inizio dell’assi-se, cioè prima ancora dell’inno naziona-le, il consigliere Millaci sorprende ilpresidente Borelli e prende la parola:«Io sono e sarò l’espressione di tutto ilgruppo consiliare di FI.» Tontini: «Hochiesto la parola prima dell’inizio dell’in-

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ANZIO

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non si presenta in consiglio, questoatteggiamento ha superato ogni immagi-nazione. Poi a proposito della pinetadella Gallinara, perché noi come privatipaghiamo una pianta 150 euro e se lastessa pianta la compera l’amministra-zione costa 200 euro? L’ingegner delGiaccio mi ha detto che è normale chesia così.» Fontana: «Stanno arrivandole bollette della bonifica 20, 30 euro, maper fare ricorso costa molto di più.Vorrei sapere chi ci rappresenta vistoche sul volantino c’è il nome del sinda-co. Visto che è una tassa sui servizi, ma iservizi non sono stati fatti, vorrei che ilsindaco con un’unica soluzione provve-desse alla tacitazione di questo balzello.»Il sindaco Bruschini risponde: «Il con-siglio comunale l’altro non si è fatto, maa me non deve dare del bugiardobernardone. bugiardo è quello che diceil contrario della verità. oggi approfittodi dire che venerdì all’una sono statochiamato dal prefetto perché in viadell’Armellino 72 sono arrivate 70 per-sone che saranno trasferite quantoprima. tornando al consiglio dell’altravolta, gli strumenti della democraziasono tanti e anche una delle ragioni èche non eravamo in grado di garantirela maggioranza. La morte del fratello diPerronace è un fatto, questo è quanto.Al collega Ruggero, in merito al consor-zio, dire che dobbiamo seguire le cose èlegge. Questi ambiti allargati non hannomai funzionato bene, ma è legge. Laproposta regionale è l’abolizione delle

bonifiche e rimarrebbero Lazio sud eLazio nord. La democrazia permette adognuno di noi di collocarsi dove megliogli aggrada. Il rapporto fra le parti deveessere rispettoso, quindi quando ci met-tiamo a discutere dobbiamo essere sere-ni, mai litigare.»

• Frasi celebri dal consiglio comunale.Ludovici: «I marciapiedi di tor SanLorenzo stanno ancora con i ferri difuori (traduzione: l’opera è incompiu-ta) e poi non sappiamo chi ora sta lavo-rando all’asfaltatura (...) Sugli rsu sichiede se la gara possa essere invalida-ta per via dei costi aggiuntivi inseritinel 2013 nell’appalto per presunti mag-giori servizi svolti, quando invece l’enteavrebbe dovuto chiedere una revisioneprezzi mano a mano che aumentava laquota di rsu differenziata. Se alla dittagli diamo 93 € a tonnellata che riciclaperché poi gli diamo pure una quotaaggiuntiva sull’intero ammontare deglirsu? 0 parte de sta monnezza lapaghiamo due volte?» Assessore DePaolis: «Rimetto questo plico alla presi-denza che contiene la risposta che miavete chiesto, la quale è molto comples-sa». Si infuria la Capraro: «Sono basi-ta da tale risposta, si tratta di un appal-to da milioni di euro che si riflette diret-tamente sulla cittadinanza. Nel 2013l’appalto è stato esteso ma un serviziomigliorativo aggiuntivo non potevaessere svolto con un costo ulteriore,bisognava attenersi ai costi precedenti”(...) Allora assessore non mi rispondeperché non sa farlo oppure perché cista pensando?» De Paolis: «Lei sevuole può fare demagogia io sonoassessore solo da due mesi e la rispostal’ho rimessa alla presidenza». Il presi-dente facente funzione Abate chiede

all’assessore di leggere la rispostapoco prima depositata e curiosamentenello scritto si rimanda direttamentealla gara d’appalto, come a dire se nevolete sapere di più andatevela a leg-gere. Ludovici: «Il sindaco è abbastan-za bravo e gli assessori come comincia-no a capì lui subito li sposta ecco per-ché de Paolis sta lì da solo due mesi».Capraro: «da contratto alla dittadiamo 650.000 euro per la pulizia dellestrade che non viene fatta e le sanzioninon si applicano». Fanco: «Risultanodelle concessioni demaniali rilasciatesenza gli opportuni adeguamenti allanormativa vigente e lei sindaco dava deibugiardi ai giornalisti, mentre ilbugiardo è lei». Sindaco: «Le dichiara-zioni di Fanco sono fuori dall’odg, alcomune non risulta nulla di anomalosu quelle concessioni e lei presidentenon può permettere a chiunque di par-lare liberamente, faccia rispettare ilregolamento». Volante: «Va modificatoil regolamento sui centri anziani inmodo da evitare che all’interno dellestrutture si faccia del commercio comeper le macchinette del caffè o altro.Non ci devono essere nei centri attivitàsvolte ai fini di lucro e il centro dellaFlorida va commissariato».• La super mobilitazione di Tor SanLorenzo contro il lassismo ammini-strativo pare che abbia sortito qualcheeffetto. Sono aumentati i posti di bloc-co in paese e la presenza di volontari alpiazzale del Patio ha fatto diminuirequella degli ubriaconi serali. Tuttobene e speriamo che duri. Intanto peròsegnaliamo la subitanea asportazioneda parte di ignoti di una mimosa pian-tata dai volontari di cui sopra proprionelle aiuole del piazzale del Patio, chesono state sistemate ed abbellite daicittadini. Forse bisognerà pure presi-diarle ste piantine, che tristezza però.

Satira 07dossier informare n. 03/2015 • 27 MARZO 2015oderint dum metuant

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odIAtA, INcoNtINeNte e INAtteNdIbILe

• Frasi celebri dal consiglio comunaledel 3 marzo. Ruggero: «Più volte hocercato di capire questo aumento espo-nenziale della gestione dei rifiuti. Se èvero che differenziamo il 70% dei rifiutiil rapporto 70/30 la cosa non quadra.La tariffa è talmente pesante che è diffi-cile pagarla. La bolletta dovrebbe esseremolto più leggera. Il compostaggio erafinanziato dalla Provincia, i contenitorinon sono mai stati distribuiti.» Borelli:«Non è che ora possiamo parlare delcompostaggio, mica possiamo aprire unargomento.» Ruggero: «Io sto facendole domande, prima come cittadino e poicome consigliere, ma che cosa le parestrano? Ho fatto parte di una commis-sione, invece di dare contributi di mille,duemila euro alle associazioni bisognadeviare il discorso alle situazioni didisagio.» Giacoponi: «Volevo dimostra-re solidarietà all’assessoreAlessandroni.» Bernardone: «Vogliocontinuare a fare l’unica interrogazioeimportante, perché tutta la maggioranza

ANZIO

ARDEA

AmministrazioneDI FIORI 1 0 5 1

data inizio: 11 maggio 2012 •

L’amministrazione Eufemi non ce l’ha fattain 2.693 giorni = 7 anni e 5 mesi

NOTA BENE: il contatore si ferma solo se e quando la Sovrintentenzariceve le chiavi del locale... Coraggio Luca, ce la puoi fare...

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di Sabrina Ferro

Elaborazione dati contabili

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ODIATA, INCONTINENTE E INATTENDIBILE

• All’ambulatorio di Nettuno uno stranoma efficace cartello indica ai disabilicome raggiungere l’interno della strut-tura. Si capisce che bisogna girare e poigirare e girare ancora l’angolo per tro-vare l’entrata. Buffo ma efficace. Ilbello è appena si gira il primo angolo.Un mammutone in cemento occupametà del marciapiede e non è neanchesegnalato. Roba che uno di notte ciinciampa e si rompe il femore... o ilsetto nasale... dipende da come si cade.

• Le foto storiche dell’occupazione dellasala comunale.

• Pollicione chiede ad Abate di dimet-tersi dalla carica di vice presidente inquanto «sarebbe un’azione di grandetrasparenza e spazzerebbe via qualsiasiipotesi di sotterfugio politico tra maggio-ranza e opposizione». Caro Pollicione,non è che perché te sei dimesso te sedevono dimette pure l’altri e in quantoai sotterfugi tra maggioranza e opposi-zione, basti pensare che siete tutti impa-rentati, quindi de che stai a parlà?Abate, chiamato in causa da Pollicioneafferma: «Spero che il nuovo presidentenon segua le direttive di Giordani, altri-menti saremo costretti tutti ad espatria-

re». Caro Abate, per espatriare non c’èbisogno di cambiare presidente, bastaseguire il buonismo del tuo Pd e diMister Bean Renzi verso l’accoglienzadegli immigrati, tutti quanti e senzalimiti, che nel giro di qualche anno ciritroveremo espatriati in casa nostra.• In un territorio dove un po’ tutto èfinto non poteva certo mancare anche ilfinto incaricato parrocchiale che inoccasione di una presunta festa da orga-nizzare per l’8 marzo presso la chiesa diSan Gaetano da Thiene, alla NuovaFlorida, è passato in giro a chiederesoldi agli ignari fedeli. La triste vicendaè stata resa nota dal parroco locale che,rammaricato per l’episodio, ha ancheaffermato che molte persone sono statefatte oggetto dello squallido raggiro.Immediatamente avvisate, le autorità sisono subito messe in moto per identifi-care lo sconosciuto impostore e speria-mo che venga al più presto posto sottocustodia della Benemerita. • Dopo quasi 3 anni, dopo innumerevolirinvii e dopo che il Tribunale di Velletrinon riusciva a trovare la documentazio-ne richiesta dal Consiglio di Stato, allafine i togati di Palazzo Spada a Romahanno sentenziato: tutti i ricorsi presen-tati dalle minoranze per denunciare lepresunte irregolarità avvenute durantele ultime amministrative sono statirigettati. I giudici, nel merito, hannoconcluso che quanto denunciato sulladoppia presenza in lista di uno dei can-didati è questione ininfluente ai fini delrisultato, come pure ininfluente è seFanco sia entrato nella sede comunaleben oltre i termini di chiusura, passan-do attraverso una finestra. Insomma, èstato tutto regolare o quasi, forse qual-cosa è successo ma è stato ininfluente,questa la tesi portante del Consiglio diStato con la quale viene annullato ilricorso presentato da Abate, dalla

Capraro e dal segretario locale di SelPorinelli. D’altra parte mica poi sta’ afa’ caso ar capello de quarche stranopassaggio di schede o de pecunia, den-tro e fori da li seggi, i selfie cò le schedevotate e quarche ammissione: se trattade cose sì note ar popolo ma nun pro-banti pe la giustizia che alla fine ‘nadecisione ‘a deve pure pijà. E poi, cheannate cercanno, rimane ancora pen-nente er giudizio de azione penale, cheperò, badate bene, nun centra gnienteco’ le questioni de sesso.• In giro pe la rupe t’hanno visto puro oMuzio Sforza Cesarini, er rampollo dela casata, che dice all’ardiesi che erdemanio mica è proprietario de li 706ettari e che se fosse pe lui er problemadelle Sarzare se risorverebbe in dieciminuti. Minchia che fenomeno compà, eallora come te lo spieghi che sta storiava avanti da quasi cent’anni seinvece era roba da dieci minu-ti. So’ confuso e nun ce capi-sco più gniente, e poi er ram-pollo che minchia po’ fa insoli dieci minuti? Quarcunome lo spieghi per favore.• Altre automobili incendiate alla NuovaCalifornia. Non appartengono a politicio noti imprenditori, né a giornalisti, male fiamme sono fiamme... e restanoinquietanti...

• E’ ai domiciliari il direttore dei serviziamministrativi di una scuola del territo-rio, accusato di reati di falsità materialecommessa da pubblico ufficiale in attipubblici, truffa aggravata e occulta-mento di atti. Avrebbe sottratto, tra il2010 ed il 2014, 330.000 euro di denarodella scuola destinato a pagare i fornito-ri. A scoprirlo sarebbe stato un collega,che avrebbe notato delle anomalie.

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NETTUNO Martedì 3 marzo, altermine di un consi-

glio comunale che aveva messo in evi-denza tutto lo scontento che regnaormai all’interno della maggioranza, icomponenti della giunta, preso atto diquesto stato di crisi, hanno riconsegna-to in blocco le loro deleghe al sindacoAlessio Chiavetta il quale, dopo averfirmato un improvviso ordine di rota-zione dei dirigenti comunali, ha rasse-gnato a sua volta le dimissioni, nomi-nando vicesindaco e quindi facentefunzioni, il segretario locale del PdDandolo Conti. Il tutto era maturato durante la sedu-ta, quando il consigliere comunaleNicola Burrini, tra lo stupore dellastessa minoranza, dando un’improvvi-sa spallata alla questione aveva detto:«Oggi, ancora una volta, la maggioran-za non fa il suo dovere in quanto, anzi-ché dare delle risposte alla città, litigaper problematiche legate esclusivamenteai suoi interessi. Qui nessuno può sotto-stare ai ricatti di nessuno, quindi, o sicambia o si lascia, perché così non sipuò andare avanti!». A lui avevanofatto quindi eco Fabio Capolei eRoberto Alicandri, che avevano rispet-tivamente affermato: «Serve una svol-ta, priva però di quei ricatti maturati persoli interessi personali» e «Questo è ilmomento per fare chiarezza, poi o siriparte oppure no, anche se dover passa-re la palla all’opposizione fa piangere ilcuore». A quel punto era iniziato ilfuoco di fila della minoranza che conCarlo Eufemi aveva detto: «Sindaco, aquesto punto faccia un gesto d’amore

per la città e si dimetta», mentreClaudio Dell’Uomo aveva sarca-sticamente aggiunto: «Ma si lofaccia, anche perché i consiglieridi maggioranza, che per come sisono comportati hanno pochepossibilità di essere rieletti, la ver-ranno a riprendere a casa, altri-menti anche loro si vedrannocostretti ad andarci e, con tutti gliinteressi che hanno in ballo, nonsaranno certo disposti a farlo».Adesso, dopo la presa d’attodelle dimissioni del sindaco avvenutanel consiglio comunale di martedì 10marzo, ci saranno 20 giorni per trova-re una diversa soluzione, oppure perNettuno sarà ancora una volta l’imme-diato commissariamento, mentre per lenecessarie tempistiche burocratiche,prima che i cittadini possano tornarealle urne potrebbe passare anche unanno.Visto il modus operandi adottato, unanota a parte merita sicuramente ladescrizione del consiglio comunalestraordinario tenutosi il 10 marzo.Durante lo svolgimento il sindacoAlessio Chiavetta avrebbe dovuto uffi-cializzare le dimissioni ai suoi rappre-sentanti ed alla città. Già, avrebbedovuto, perché, Chiavetta ha invecepreferito snobbare tutti demandando ilpenoso incarico al presidente GianlucaFranco il quale, assieme all’appenavicesindaco facente funzioni DandoloConti ed a tutti i consiglieri di maggio-ranza, immediatamente dopo aver ter-minato la comunicazione di rito edaver dichiarato sciolta la seduta, halasciato immediatamente l’aula, senzaaver dato tempo a nessun rappresen-

tante dell’opposizione la possibilità dipoter commentare la questione, infi-schiandosene quindi anche delle aspet-tative di chiarimenti del pubblico pre-sente in sala. Insomma, anche in unmomento così delicato per la città,Chiavetta ed i suoi bravi, non hannoperso occasione per dare un ennesimoschiaffo ai loro cittadini che, di contro,li hanno salutati al grido di «buffoni».Subito dopo le forze di opposizione,

per protesta contro questomodo di fare, hanno deciso dioccupare l’aula e di mantenerlatale sino alla giornata divenerdì, quando, dal prefetto diRoma, hanno visto accolta laloro richiesta di udienza fissataper il lunedì successivo. Duranteuna conferenza stampa tenutasial termine dell’occupazione, iconsiglieri hanno dichiarato checon il prefetto avrebbero parla-to delle gravi inadempienze

amministrative compiute negli annidall’amministrazione Chiavetta e nongià di politica. Ora, se così come inmolti sembrano affermare, le dimissio-ni di Chiavetta dovessero essere soloun bluff, in quanto dovrebbe quantoprima tornare sui suoi passi, mentre leforze di maggioranza stanno già ten-tando di ricompattarsi, allora il com-portamento avuto durante la sedutaconsiliare appare ancora più grave.

ARDEA Il 3 Marzo il Consiglio di Stato ha sospeso l’esecutività della sen-tenza del Tar che accoglieva il ricorso contro la graduatoria finale

del concorso sulla base della quale è stato assunto un dirigente comunale. Ladecisione è stata presa anche tenendo conto del fatto che il ricorrente (classifi-catosi secondo in quella graduatoria) è interessato solo ad avere risarcimentodanni e quindi all’annullamento della graduatoria stessa , non a far applicarela sentenza nelle more del giudizio. L’udienza per entrare nel merito è statafissata per il prossimo 20 ottobre. Il significato concreto dell’atto è che il diri-gente in questione può tecnicamente mantenere il suo posto di lavoro fino ache non ci sarà la decisione “nel merito”. Resta da capire che cosa accadrà sequella graduatoria sarà definitivamente dichiarata nulla. Gli atti firmati daldirigente saranno comunque giuridicamente validi ed efficaci o sarannoannullabili, in quanto non era titolato a ricoprire l’incarico? Lo scopriremonelle prossime puntate.

Esecutività sospesa

di Tito PecciaChiavetta dimissionario, bufera in maggioranza

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11dossier informare n. 03/2015 • 27 MARZO 2015

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ARDEA La crisi politica che para-lizza Ardea da ormai 9

mesi sembra proprio non avere fine: dauna parte la situazione nell’assegnazionedelle poltrone, vedi la difficoltà nell’eleg-gere un nuovo presidente, è ormai giun-ta allo stallo; dall’altra, non si riescono atrovare i numeri, in quanto servirebbero9 consiglieri per decretare la parola fineall’amministrazione Di Fiori e tornarealle urne. Già, però mica è detto che dalle urneesca qualcosa di nuovo o di diverso,anche perché, va doverosamente ricor-dato, sulla Rocca hanno governato tutti,ma proprio tutti: dalle giunte di sinistradegli anni ‘70, epoca Zanettini, quandoArdea diventò Comune scindendosi daPomezia, a quelle di centro-sinistra delperiodo Amici-Cogliandro, a quella disinistra e civiche con la Bartolini, a quel-le di centro-destra del periodo Farneti-Ucci e poi Di Fiori. Il tutto intervallatoda vari commissari prefettizi. Ergo, dalPCI-PDS-DS-PD, ad AN, passando perla DC e poi per FI e a RifondazioneComunista, coadiuvati dal CCD-CDU-UDC ed altre amenità politiche similariche si fa fatica a rammentare con inmezzo innumerevoli liste civiche a ispi-razione locale o nazionale. Dall’analisistorica di cui sopra si evince come nelcorso di questi 43 anni di autonomia nonè mai accaduto, nemmeno per errore,che il corpo elettorale ardeate abbiaespresso una classe politica dirigenteappena decente, ma sempre e costante-mente al di sotto dei parametri minimiaccettabili. Si vota per casta, per fami-glia, per parentela, per necessità o vinco-lo, difficilmente per scelta ponderata. Da

sinistra a destra, passando per il centro,sempre, dalle urne sono usciti vincitoripersonaggi a dir poco pittoreschi, illette-rati, inetti e inconcludenti, che tutto ave-vano in mente tranne che il bene del ter-ritorio in cui vivevano, agendo, anzi, inmodo da favorirne il degrado. Mentre ilterritorio impoveriva, la classe politica siarricchiva e così, come per magia, acca-deva che personaggi che non erano ingrado di distinguere un lampione da undirigibile diventavano in breve ricchiimprenditori e facevano pure carrierapolitica. Va anche detto che ad introdur-re nel PRG ardeate le case a schiera da28 mq, autentico scandalo urbanisticolegalizzato che ancora grida vendetta, fuun noto architetto e politico locale, micaun buzzurro qualsiasi. Per il futuro tuttisperiamo che vada meglio di come èandata nel passato o come va nel presen-te, ma i presupposti, ahimè, non ci sonoproprio. Tornado all’attualità, nell’ultimo rissosoconsiglio comunale è nuovamente man-cato il numero legale e, dopo poco più diun’oretta dei soliti insulti e battibecchi, èstata sciolta la seduta senza votare nien-te, incluso il presidente. Da rilevare alcu-ne interrogazioni presentate dalle oppo-sizioni nelle quali si contestava alla mag-gioranza una mancata revisione deiprezzi di smaltimento dell’indifferenzia-ta mano a mano che aumentava la quotadi rsu differenziata. In effetti l’aumentodella TARI in tal senso non ha alcunagiustificazione. Fanco chiede al sindacodi far applicare la riduzione degli stipen-di ai dirigenti in conformità a quantovotato dal consiglio in precedenza.Infine, al momento di discutere l’ulterio-re aumento del 9% della bollettadell’Idrica è mancato il numero legale.

Che strano, quando si tratta di aumenta-re le tasse la maggioranza la trovanosempre, mentre quando si tratta diabbassarle... beh... in molti spariscono.In termini strettamente politici possiamoaffermare che la maggioranza Di Fiorinon è riuscita nemmeno a votarsi l’in-versione dei punti, 4 si e 4 no, gli altri sel’erano già data a gambe. Per la cronaca segnaliamo che Massimi-

liano Giordani ha chiesto a Tonino Abatedi dimettersi da vice presidente del consi-glio, tacciandolo di essere attaccato a talepoltrona e di fare giochetti politici. Abategli ha risposto che lui le sue responsabilitàse le assume, che all’origine della crisipolitica c’è proprio MassimilianoGiordani e che è pronto a dimettersi insie-me a lui, ma da consigliere comunale e conaltri otto, per tornare alle urne.

Niente da fare: è ancora crisi politica per Di Fioridi Roberto Matricardi

ANZIO In teoria sono tutti d’ac-cordo sulla necessità che il

nuovo porto sia pubblico. Eppurecomincia a serpeggiare il sospetto chequalcuno lavori nell’ombra per fareandare la proprietà ai privati. C’ètroppa polvere e poca sostanza nelledichiarazioni ufficiali. Vediamo dicapirci qualcosa. Tanto per iniziare,nel lontano 2012 il consiglio comunaleapprovò un ordine del giorno per lariacquisizione delle quote private diItalia Navigando, socia della Capod’Anzio, che nel frattempo erano pas-sate in eredità alla Mare due. Ciò inottemperanza dell’articolo 8 dei pattiparasociali: “Il presente contratto per-derà ogni efficacia qualora ItaliaNavigando spa non riuscisse a reperireentro il termine di 12 mesi dall’otteni-mento della concessione demaniale infavore della Capo d’Anzio spa. In talcaso Italia Navigando si obbliga a cede-re al Comune di Anzio, che si obbligaad acquistare al valore nominale, l’inte-ra partecipazione detenuta da ItaliaNavigando a quella data”. Il testo è

chiaro, di mesi ne sono passati ben piùdi 12 ed i mezzi necessari alla realizza-zione dell’impresa non sono stati repe-riti. Cioè il Comune ha lasciato passa-re mesi e mesi senza fare nulla ed ora,dopo l’ultimo consiglio comunale, diceche “il consiglio si è espresso, inequivo-cabilmente, per la natura esclusivamen-te pubblica della Capo d’Anzio ed hadeliberato di aprire un apposito capitolod’uscita per la riacquisizione dellequote nel redigendo bilancio di previsio-ne 2015. Il sindaco Bruschini ha assun-to l’impegno di procedere spedito in talsenso nella realizzazione dell’opera”.Ecco scoperta la prima gabola. Finoad ora era esplicata solo la disposizio-ne di intenti, ma non erano stati stan-ziati i quattrini per l’operazione dirientro in possesso delle quote. Si èlasciato passare tanto tempo, forsetroppo per far valere i diritti dellacomunità. Ora, sostengono Maranesi eGatti, passeranno anni per intrapren-dere una forte azione legale per riave-re le quote, così come sono passati anniper avere la concessione e lo stanzia-mento di fondi necessari nel bilanciodel prossimo anno, cioè del 2015.

Porto: teoria e praticadi Massimiliano Savio

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Gare di nuoto e ginnasticaARDEA Domenica 1 marzo si è

svolta la tradizionale garadi ginnastica artistica Ginnaste in fiore.Le giovani atlete sono state divise incategorie: le margherite per le atlete alleprime armi e i girasoli per le atlete dilungo corso. Per le margherite:Pulcine (2011) 1° fascia oro DeniseScognamiglio. Giovanissime (2009/2010) 1° fascia oroIlaria Dumitrascu 2° fascia argento MiaLa Mattina e Beatrice Troaca.Giovani (2007/2008) 1° fascia oro SofiaMuscas - 2° fascia argento AmijaN’gora Kumba - 3° fascia bronzo AliceCozzolino e Sara Quattrocchi.Allieve (2005/2006) 1° fascia oro AnnaLuongo - 2° fascia argento MartinaQuaranta e Aurora Succi - 3° fasciabronzo Elena Pacella e Laura VirgaMaccanoPer i girasoli:Giovanissime (2007/2008) 1° fascia oroChiara Liparulo e Rebecca Piezzo.Giovani (2006) 1° fascia oro VanessaLacava - 2° fascia argento Claudia

Ponzi, Elisa Crisafi e Alyssa Pica - 3°fascia bronzo Sara Turco e GiuliaSciorilli.Allieve (2004/2005) 1° fascia oro SaraCrisci - 2° fascia argento Raggi Noemi -3° fascia bronzo Elena Grimaldi eMartina Severati.Junior (2003 e prec) 1° fascia oroJennifer Pucciotti - 2° fascia argentoNicole D’Uffizi.Domenica 8 marzo gli atleti dell’ArdeaNuoto hanno partecipato alla 4° giorna-ta del campionato master aggiudicando-si 8 ori, 4 argento e 8 bronzi. Doppiettad’oro per Maria Grazia Baldassarri nei50 stile libero e nei 100 dorso e perFederica Sorriso nei dorso e nei misti,e oro anche per i 100 dorso di DanielaBottini e Laura Bortot , e per i 50 delfi-no per Fabiana Biancucci e AlbertoRainieri. Doppietta d’argento perLaura Caruso nei 50 e nei 100 stile libe-ro, argento per fabiana Biancucci nei100 misti e per la staffetta u20 (Sorriso-Rainieri-Cuccarese-Staiano). 3 bronzinei 50 stile libero Laura Bortot , MarcoBaldani, Kevin Castro, 2 nei 100 stilelibero Francesca Sansotta e KevinCastro, bronzo anche per AlessioGentili 100 dorso , Alberto Rainieri nei100 misti, e nella staffetta cat. D(Baldassarri-Braghese-Messere-Bortot).

NETTUNO La verità sul par-cheggio di piazza

Berlinguer sarà scritta dalla storia.Fino ad ora c’è solo una enorme bucacon dentro gli escavatori fermi che,ogni giorno che passa, costano unocchio della testa agli abitanti nettune-si. Qualche mese fa i consiglieriBurrini e Polito avevano sollecitato ilsindaco ad accelerare la procedura perdare inizio ai lavori. Il sindaco dicevache la Regione non aveva ancora emes-so il certificato di impatto ambientaleed era questione di giorni. Ma il tempopassa ed ora sembra che i due consi-glieri abbiano visto giusto. Pare chemanchi ancora il nulla osta del proget-to esecutivo da parte del Comune.

Fatto sta che il titolare dell’impresa,Loreno Palpini, si è stancato di aspet-tare e chiede con una lettera di iniziarei lavori, pena la richiesta di danni. Unabeffa che sputtanerebbe per sempreun’amministrazione che pochi mesi faaveva prospettato l’idea di erogare uncontributo di 2,5 milioni di euro allaParckroi in seguito alla levitazione deicosti dell’opera a 15,6 milioni di euro.La proposta del Comune prevedevache la Parkroi potesse vendere 151 boxin luogo dei 79 previsti. L’idea com-prendeva anche che la durata dellaconcessione sarebbe passata dagli ori-ginari 26 a 35 anni. Ora una realtàalternativa salta fuori, lasciando icommercianti con la famosa buca cheli ha messi in ginocchio. Di certo qual-cuno ha detto delle bugie.

Nicole

Il tempo passa e la buca restadi Massimiliano Savio

POMEZIA Due giornate dedicate alla cultura per festeggiare il decimo anni-versario del Museo Civico Archeologico Lavinium. Sabato 28

marzo (dalle 10 alle 13.30 e dalle 15 alle 18) sarà una giornata di studio sul tema:Ferdinando Castagnoli: dalla ricerca archeologica nel Lazio arcaico alla valorizza-zione del territorio. Si approfondirà il rapporto tra le ricerche topografiche diCastagnoli nel Lazio arcaico e la valorizzazione del territorio. Interverranno ilsindaco, archeologi e studiosi della Soprintendenza, delle università La Sapienzadi Roma, del Salento, di Amsterdam, esponenti dei musei civici Roger Lambrechtse di Lanuvino. Domenica 29 marzo (dalle 9 alle 17.30), sarà la volta della Cultura aporte aperte. Giornata dedicata alla fruizione e valorizzazione del patrimonio cul-turale, con un tour gratuito e su prenotazione, che include il Borgo, l’Heroon diEnea, i Tredici Altari, il Museo, il Villaggio preistorico Aetas Aurea. Alle ore 17.30si chiuderà con la performance teatrale - musicale dell'associazione culturalePer_Ananke con Francesca Tricarico ed Eleonora Vulpiani: Oltre il muro dalDiario di Bordo delle detenute del carcere di Rebibbia Femminile. Una liberainterpretazione dell' Eneide come pretesto per poter raccontare il carcere e le suedinamiche. Sarà possibile visitare il museo gratuitamente sabato 28 marzo dalleore ore 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 e domenica 29 marzo dalle ore 15 alle 19.Prenotazioni tour: [email protected] - Info 0691984744.

Decennale del museo Lavinium

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ARDEA Lo scorso 7 marzo si èsvolta una manifestazione

di protesta generale contro il degradoe l’abbandono di Tor San Lorenzo.Più di millecinquecento i partecipantia sfilare per le vie principali, quasitotale l’adesione alla simbolica serratadei commercianti, in segno di lutto cit-tadino, una risposta inequivocabil-mente massiccia dei cittadini all’appel-lo lanciato dal Comitato di QuartiereAssociazione Nuova California 2004onlus, dal Comitato Civico Tor SanLorenzo, dalla Contrada Tor SanLorenzo e dall’Associazione Artù. Unamanifestazione civile e pacifica, contanto di bambini al seguito, per prote-stare contro il lassismo politico e l’in-differenza che schiacciano il quartiere,facendolo sprofondare nel degrado e

nell’illegalità. Il corteo seguiva unabara, a rappresentare la morte del ter-ritorio, e la proposta costruttiva: l’ap-pello dei cittadini a riprendere la situa-zione in mano, ad opporre presenza a

latitanza, interesse a lassismo, azionead inattività. Semplici le richieste,quasi banali, per un quartiere a duepassi da Roma, nell’anno 2015: con-trollo del territorio, con più uomini emezzi a disposizione delle Forzedell’Ordine, cura dei plessi scolastici edei servizi, manutenzione delle strade,qualificazione urbana... tutti parame-tri minimi che dovrebbero essereinclusi nel contratto sociale, nelle tassepagate, a cui dovrebbe corrispondere,appunto, un’equivalente qualità dellavita.L’adesione massiccia della cittadinan-za deve aver impressionato qualcunonelle stanze dei bottoni, perché nel girodi poche settimane hanno iniziato averificarsi piccoli eventi anomali: qual-che manutenzione stradale (buche tap-pate e rifacimenti di alcuni tratti diasfalto), tombini risistemati, carabinie-ri a passeggio per le strade del centro...insomma, la cosa funziona e tira su ilmorale dei commercianti e della popo-lazione. La mobilitazione continua conincontri periodici ed iniziative di sensi-bilizzazione.

16 dossier informare n. 03/2015 • 27 MARZO 2015

di Silvia Matricardi

La marcia dei millecinquecento

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dal lunedi al venerdisabato: dalle 9.30 alle 12

Nella foto in alto: il giornalista e conduttore televisivo Alessandro Introcaso

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libera ed incolta, era occupata dagliassegnatari, oggetto di compravenditeclandestine irregolari e di massicciaedificazione abusiva. Nel frattempoaccade che tutti gli eredi del latifondi-sta rinunciano all’eredità. In questicasi l’erede diventa lo Stato e la pro-cedura dura una decina di anni.Passano anche quelli ed arriviamo almomento in cui lo Stato si deve “inte-stare” il bene... più o meno nel 2006.Lo stato procede ma con riserva.Qual è l’intoppo? Ecco il mistero.Nell’ordinanza del tribunale di Romasez. V RG78128/93 resa all'udienzadel 22.06.2006 leggo: «Poichè ilComune di Ardea chiede, tra l'altro,l'attribuzione delle terre al Comune,con il pagamento del canone a favoredi Sforza Cesarini, ai sensi dell'art.7della legge 1766/27 (*canone inverso,ndr), evidentemente l'accoglimento ditale domanda comporterebbe l'assegna-zione in proprietà a quel Comune deiterreni rivendicati dalla Fossa srl nelpresente procedimento, onde è evidentela natura pregiudiziale della definizio-ne di esso. PQM visto l'art 295 cpcSOSPENDE il presente procedimentosino alla definizione di quello sopramenzionato pendente dinanzi alCommissario agli usi civici del Lazio.» Questo pezzo di carta, tradotto dalgiuridichese, dice che l’intoppo è unodei possibili sviluppi della causa del-l’uso civico (quella iniziata nel 1927),teoricamente possibile in quanto“chiesto dal Comune”.Allora la soluzione è facile: il Comunesi rimangia quella richiesta in quellacausa e chiede al magistrato di pren-derne atto. Facile no? No.L’ho scritto, sono andata a parlarecon tutti, ma l’atteggiamento di rispo-sta è stato più omeno questo:

Poi giunse l’av-vocato Lettera,ex Avvocatura

dello Stato, incaricato di seguire,quando ancora nello staff statale, pro-prio la causa di acquisizione di quelcompendio. “Evviva!” pensai, final-mente uno che ci capisce. Posi dunquea lui il quesito, visto che il carteggioportava la sua firma. Rispose chequella frase era un errore nella senten-za e che il problema che impediva latrascrizione definitiva (sciogliendo lariserva) era la mancata mappatura-censimento del bene.Quando una carta contiene un errore,serve una carta che lo corregga, altri-menti gli errori ed i problemi tendonoa moltiplicarsi. Provai a far presentequesto concetto giuridico base, ma gliinterlocutori continuarono a parlaredi varianti e sanatorie.Arriviamo poi alle leggi sul federali-smo ed al segretario comunale che, unbel giorno, manda una mail chiedendoil trasferimento dei 706 ettari dalloStato al Comune. Il demanio rispondeauspicando la costituzione di un grup-po di lavoro fra istituzioni e poi dice:«Come noto, il decreto che dispone ladevoluzione allo Stato ... descrive gene-ricamente il cespite senza individuarecon precisione l’area ... la suddetta cir-costanza, unitamente al fatto che ilcompendio è pervenuto in grave stato didegrado e di abbandono ... ne ha impe-dito in tutti questi anni l’accatastamen-to e la trascrizione a favore dello Stato.»Nessuna menzione ad altri intoppi. Inquesta frase, nero, su bianco, vienedetto che questi 706 ettari non sonoancora in piena proprietà dello Stato.Come si fa a regalare qualcosa a terzise non se ne è ancora proprietari?Secondo me non si può fare.Ho inviato una serie di domande diapprofondimento all’Agenzia delDemanio, sono in attesa che risponda-no e spero proprio che lo faccianoentrando nel merito.Questo perché il mio fiuto, dopo ventianni che seguo questa storia, mi diceche quella «frase» stia lì a bella posta,per dare un appiglio a chi ha interessea mandare a monte tutto, con opposi-zioni, ricorsi e contenziosi. Chi ècostui? Facile. Un soggetto interessato,che rivendica la proprietà del compen-dio e che, guarda caso, è presente nellacausa dell’uso civico. Questo soggettoha 706 ettari di incentivanti motivazio-ni...

18 dossier informare n. 03/2015 • 27 MARZO 2015

ARDEA “A breve” il Comuneinvierà all’Agenzia del

Demanio una mappatura definitiva,con censimento e studio dell’area delleSalzare (i 706 ettari di ex-quasi-dema-nio civico). E’ quanto è emerso nelcorso di un incontro fra il sindacoLuca Di Fiori e l’Agenzia delDemanio, che rappresenta lo Statocome quasi proprietario del compendio(ex Sforza Cesarini). «Oggi abbiamotracciato una strada. L’impegno è statopreso e andiamo verso un’unica dire-zione. Siamo disponibilissimi a collabo-rare per la risoluzione del problema.Abbiamo fatto procedure complesse inaree un po’ difficili, come per esempioin un ex campo di volo occupato inCalabria. Lì abbiamo portato la nave inporto e vogliamo fare lo stesso adArdea», hanno spiegato dall’Agenziadel Demanio. Il riaggiornamento deltavolo di lavoro è ora tra un mese, nonappena saranno fatte le azioni daparte del Comune e da partedell’Agenzia. «Facciamo un passo inavanti importante per la definizione diun problema annoso che si trascinaormai da quasi un secolo - ha spiegatoil sindaco Luca Di Fiori - c’è unacomunione di intenti per risolvere edefinire la questione e c’è una grandevolontà di voler farlo nel più brevetempo possibile.»Sembrerebbe una buona notizia, senon fosse che, al di là dei toni strom-bettanti, dice ben poco: si sono incon-trati, hanno convenuto di risolvere, ilComune mapperà l’area. Nulla vienedetto di più di questo ed il diavolo,come è noto, si annida nei dettagli, in

questo caso mancanti.Ricordo, semplificando in modo estre-mo, i parametri della situazione. Ilcompendio di terreno in questione sitrova fra il fosso della Moletta ed ilfiume Incastro, è esteso per circa 706ettari ed è di proprietà indefinita.Un tempo era degli Sforza Cesarini, ilatifondisti di zona. Poi fu sottoposto asequestro cautelativo nella causadell’uso civico, in modo che non venis-se venduto dal latifondista, come avve-nuto per il resto della tenuta oggetto dicausa, nelle more del giudizio. Dovevadiventare uso civico demaniale, cioèterra di proprietà collettiva. Sulla basedel sequestro la terra fu provvisoria-mente divisa in quote enfiteutiche edassegnata ad alcune famiglie per lacoltivazione. Poi accadde che la causaebbe un colpo di scena: fu annullatol’accordo di conciliazione fra le parti,che prevedeva la trasformazione dei706 ettari in uso civico demaniale equell’area tornò di proprietà dellatifondista. Ma la terra non era più

706 ettari: chiacchiere o fatti?

E’ recentemente deceduta RosaD’Ovidio, conosciuta come lasignora Rosina, un altro perso-naggio storico di Tor SanLorenzo. Alle famiglie D’Ovidio,Magliacca e Caprasecca ed atutti i parenti le condoglianzedella redazione.

di Silvia Matricardi

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19dossier informare n. 03/2015 • 27 MARZO 2015

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20 dossier informare n. 03/2015 • 27 MARZO 2015

POMEZIA Dal consiglio comu-nale del 10 marzo è

attivo in aula il Magnetofono 2.0, unostrumento tecnologicamente avanzatoche permette di gestire l’intero pro-cesso di trasformazione di un discorsoparlato in testo scritto: dall’acquisi-zione dell’audio alla consegna del ver-bale in tempo reale. Il Magnetofono2.0 registrerà l’audio ed il video deiconsigli comunali, delle commissioniconsiliari, delle assemblee e delle con-ferenze, trascrivendo automaticamen-te e immediatamente il parlato intesto scritto. Il sistema consente inol-tre l’archiviazione on line delle regi-strazioni, l’indicizzazione di tutti icontenuti, la ricerca per oratori o per

ordine del giorno, la realizzazione diun file PDF multimediale contenenteil testo trascritto legato alla registra-zione audio, la sottotitolazione insovrimpressione delle riprese audio-video. «Si tratta di uno strumento rivo-luzionario - ha dichiarato il presiden-te del consiglio Renzo Mercanti - chesperimenteremo per i prossimi 6 mesi,affiancandolo al tradizionale lavoro distenotipia. Con il Magnetofono 2.0 nonsolo avremo un abbattimento dei costidi verbalizzazione, ma ci avvicineremoconcretamente agli obiettivi dell’agen-da digitale della pubblica amministra-zione, dando massima trasparenza atutte le attività assembleari che si ter-ranno nel palazzo comunale.»

Verbali multimediali in tempo reale

ARDEA La Pro Loco di Tor SanLorenzo ed il Comitato

Civico Tor San Lorenzo organizzanotre giornate ecologiche per la puliziadelle dune e la sensibilizzazione sul-l’importante argomento della salva-guardia delle dune e del mare. «Vista

la situazione in cui si trovano le nostrespiagge ed il Litorale di Ardea e TorSan Lorenzo - dichiarano gli organiz-zatori - riteniamo doveroso coinvolge-re la cittadinanza che vive questasituazione di degrado facendola parte-cipare in maniera attiva e costruttivaalla vita sociale della propria città.»Guanti e sacchetti saranno fornitidalla società che gestisce il servizio dinettezza urbana, l’olio di gomitodovrà essere aggiunto dai partecipan-ti che rimuoveranno i rifiuti dallaspiaggia. Gli appuntamenti (dalle ore9.30 alle 12.30) sono fissati comesegue:• domenica 29 marzo presso lo stabili-mento balneare Venere in Bikini;• sabato 4 aprile davanti il ristoranteTorre Marina;• domenica 12 aprile presso lo stabili-mento balneare La Cannuccia.

Giornate ecologiche sulle dune

POMEZIA Entro il 30 giugnoverranno piantati

alberi e arbusti, migliorata la sicurez-za stradale di via Alcide De Gasperitramite la realizzazione di una rotato-ria con fontana a largo Brodolini ecompletata la rete di percorsi ciclope-donali. «L’obiettivo - ha spiegato l’as-sessore Veronica Filippone - è quellodi riqualificare la città intervenendosulla sicurezza stradale, sul decorourbano e sulla mobilità alternativa. Neiprossimi mesi verranno installati giochiaccessibili per tutti i bambini, ancheper quelli con disabilità, e verrannopiantate circa 2.000 essenze arbustiveed arboree tipiche della vegetazionelocale. Si eseguiranno inoltre i lavoriper la realizzazione di tratti ciclopedo-

nali di raccordo tra quelli già esistentipermettendo finalmente un rete ciclabi-le». «Con questi nuovi interventi - haaggiunto il sindaco Fabio Fucci - con-tinuiamo ad ottimizzare i servizi, lasicurezza e il decoro in città. I lavoriattualmente in corso e quelli che stan-no per partire restituiranno a Pomeziaed ai cittadini spazi di vita che neglianni si erano persi». Il costo dei lavori,finanziati da fondi della ComunitàEuropea, è di circa 1.200.000 euro,così suddivisi: 200.000 euro per pian-tumazione di alberi e arbusti;409.459,28 euro per riqualificazione emiglioramento sicurezza stradale viaDe Gasperi; 584.672,34 euro perampliamento e completamento dellarete piste ciclabili).

Riqualificazione urbana

ANZIO «In Prefettura ho avutorassicurazioni sul fatto che

sul nostro territorio non saranno tra-sferiti nomadi mentre, in riferimento aisessantasei rifugiati politici delle villet-te di Via dell'Armellino, informo i resi-denti della zona che al momento si trat-ta di una sede provvisoria in attesa cheil bando della Prefettura stabilisca lasede definitiva. Non ne arriverannoaltri, nonostante il massimale di centorifugiati per Comune e quelli che cisono, fortunatamente, non hanno pre-cedenti». Lo ha affermato l'assessorealle Politiche sociali del Comune diAnzio, Roberta Cafà, che questa mat-tina ha avuto un incontro di circanovanta minuti con il vice PrefettoVicario, dott.ssa Clara Vaccaro e conil dottor Di Pietro che coordina le col-locazioni dei rifugiati politici.«La nostra città - ha dichiarato Cafà -dopo i trasferimenti del Comune diRoma ad Anzio Due, dopo una partico-lare situazione di disagio che vivono icittadini di Lavinio e dopo fenomeni dimicrocriminalità derivanti dalla situa-zione di via del Cinema, non è più ingrado di accogliere nessuno. Ho ribadi-to, più volte, questo concetto al vicePrefetto Vicario che, dopo aver presonota della mia relazione, mi ha chiestodi rassicurare la cittadinanza rispetto aquesta delicata vicenda. Mi ha rassicu-rato che la Prefettura monitorerà conti-nuamente la situazione e che favoriràprogetti sociali per tenere impegnati

questi ragazzi in modo dignitoso. LaPrefettura ha dovuto distribuire irichiedenti asilo - attualmente 2700profughi - nelle strutture candidate alservizio di prima accoglienza. Talistrutture saranno soggette a verifichedi conformità successivamente alla sca-denza del bando e potranno diventaresedi “riconosciute” solo dopo averaperto un “tavolo di concertazione”con la Regione Lazio, le ASL di compe-tenza, gli Enti locali interessati e leForze dell’Ordine. Informare la cittadi-nanza e preoccuparsi di quello cheaccade sul nostro territorio, tenendo iriflettori accesi anche su eventuali spe-culazioni sulla testa di persone conenormi problematiche, è il primo dove-re di un assessore».

Cafà ricevuta in PrefetturaSul nostro territorio nonsaranno trasferiti nomadiné arriveranno altri rifu-giati

ANZIO La Prefettura e l’Autoritanazionale per l'anticorru-

zione hanno di fatto annullato gliappalti dei rifiuti e delle mense. «Giàda tempo avevamo segnalato la nostracontrarietà alle procedure adottate perquesti appalti ed oggi saremmo di fron-te ad una situazione gravissima se tuttoquello che abbiamo letto corrispondes-se a verità - ha dichiarato il portavocelocale di Fdi-An Francesco Novara -siamo davvero preoccupati prima ditutto per la salute dei cittadini, perchéparliamo del cibo dei bambini e dell'i-giene pubblica, poi degli eventualicosti che rischiano adesso di diventare

incontrollati. Mi auguro che il sindacoprenda atto che questa è l'anticameradel commissariamento. Anzio nonmerita tutto questo ed è urgentissimoaffrontare questa brutta vicenda in unconsiglio comunale straordinario incui l'amministrazione deve renderepubblici tutti i pezzi di carta, spiegandocome intende intervenire sulla questio-ne e precisando le responsabilità chehanno portato a tutto questo.» IlComune, per ora, si è limitato acomunicare l’annullamento dell’asse-gnazione della gara dei rifiuti ed arassicurare che il servizio mensa pro-seguirà senza cali qualitativi.

Mense e rifiuti: appalti annullati

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22 dossier informare n. 03/2015 • 27 MARZO 2015 Misteria

a cura di Silvia e Roberto Matricardi

Enigmi del passato e del presente

SECONDA PARTE

Scavare un quanat, un pozzo,manualmente, è già di per se unacosa non semplice, e va consideratoche questi sono profondi decine dimetri e che spesso vanno ad intercet-tare falde in pressione. Insomma, cen’è quanto basta per far venire ilmal di testa anche ad un brillanteingegnere idraulico di oggi, tenendopresente che non si è ancora capito iltipo di captazione adoperato ed esat-tamente da quale catena montuosa obacino idrico annesso venga attintal’acqua. E’ anche interessante notare cheacquedotti ipogei similari sono pre-senti in un’area geografica mondialemolto ampia, che va dall’attualeCina (regione del Turfan) al NordAfrica, e percorrono sottoterra deci-ne e decine di migliaia di km dagliitinerari sconosciuti. Molti di questiacquedotti, come quello iraniano,sono ancora in uso e sfruttano, aseconda dell’orografia e dell’anda-mento delle acque, sia falde superfi-ciali che di profondità. E pensareche nella civilissima Europa, dopo lacaduta dell’impero Romano ove sierano raggiunte conoscenze e tecni-che idrauliche molto importanti, legenerali condizioni sanitarie sono

rimaste pessime per varisecoli, durante i quali losmaltimento casuale e scon-siderato dei reflui umaninon faceva altro che alimen-tare le orribili pestilenze chein più occasioni hanno quasidistrutto la popolazionecontinentale. Come si faallora ad utilizzare lo stru-mento darwiniano dell’evo-luzione quando oltre 5000anni fa nella valle del Tigri,

a Tell Asmar vicino Bagdad, vierano case e templi dotati di elabo-rati impianti igienici? Un tempioricavato nella roccia aveva addirit-tura 6 gabinetti e 5 stanze da bagno,nei quali gran parte degli impiantiidraulici erano collegati a conduttu-re di drenaggio che scaricavano leacque nere in un pozzo di raccoltaprincipale alto 1 metro e lungo 50.Seguendo la direzione di una dellecondutture, gli archeologi hannoscoperto una linea di tubazioni interracotta nella quale, ad una delleestremità di ogni elemento, vi era undiametro di circa 21 cm, mentreall’altra era di 18 cm, così da per-mettere l’innesto di un elementodella tubatura nell’altro, esattamen-te come si fa nelle condutture di dre-naggio odierne. Nello Sry Lanka, nel1982, gli ingegneri intenti ad erigereuna diga a Maduru Oya, nel mentreche si accingevano ad allagare un’in-tera valle scoprirono con stuporeche gli escavatori stavano raschian-do su dei mattoni che si trovavanopoco sotto la superficie del terreno.Così si venne a scoprire che degliingegneri preistorici avevano giàeffettuato gli stessi calcoli e costruitouna diga sul medesimo sito. Si trat-tava di megalitiche opere idraulichepreistoriche di una imponenza tale

da essere avvicinate come maestositàalle piramidi di Giza. Gran parte delsistema idraulico, venne poi consta-tato, era costituito da enormi blocchidi pietra del peso di 15 tonnellateciascuno ed alti 10 metri, disposti aformare delle gallerie quadrate rive-stite con pareti di mattoni. La digaera inoltre dotata di una fitta rete dicanali che si estendevano per oltre9700 metri, il cui scopo era quello dimonitorare il flusso di acqua checonfluiva in una serie di laghettiartificiali. Altro dato sconcertante èil ritrovamento in Egitto, nel tempiodi Sahara, di una antica condutturadi drenaggio costruita in rame for-giato e battuto, utilizzata per lo scolodell’acqua piovana.Ultima nota, nell’antico Egitto tra inobili, sia uomini che donne, eraanche diffuso l’utilizzo del trucco dicolore verde, bianco e nero. Questepolveri cosmetiche, risalenti almenoal 2000 a.C., in alcuni casi sono for-tunosamente arrivate fino a noi, per-fettamente conservate in ampolle dialabastro, legno o ceramica. Tempofa una squadra di chimici francesieseguì delle approfondite analisi suquesti cosmetici antichi e vi scoprìtracce di galena e cerussite frantu-mate, ovvero di due composti delpiombo unitamente alla davvero

insolita presenza di altri compostichimici estremamente rari in natura,quali la laurionite e fosgenite. Dataappunto la loro rarità in natura, ilfatto che erano presenti nelle polveriegizie significava una sola cosa:dovevano essere artificiali e cioèdovevano essere state anticamentesintetizzate con l’ausilio della chimi-ca per via umida, cosa a dir pocostrana se si considera che il sempliceconcetto di analisi chimica si fa risa-lire al XVII secolo con Robert Boyle,che introdusse per primo il concettodi elementi chimici. Quindi gli anti-chi Egizi producevano dei compostiartificiali a base di piombo cheaggiungevano poi ai loro cosmetici,sintetizzando la laurionite e la fosge-nite. Risulta evidente, pertanto, chemolte delle convinzioni che abbiamosulle antiche civiltà sono precostitui-te e basate su notizie inesatte, e forsevarrebbe proprio la pena di studiaremeglio le meravigliose opere prodot-te da questi straordinari popoli percompararle con le nostre attualiconoscenze tecnologiche, per poi sco-prire magari che... non ci siamoinventati nulla.

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«Io e mio fratello ci siamo distaccatida più di quindici anni, vorrei un

riavvicinamento, ma lui non è convinto.C’è questa possibilità?» Mario, 1966(dati completi forniti).

Si tratta di una questione delicata, cherichiede tempi lunghi. Gli anni di

distanza, le cose dette e fatte, non si can-cellano in un attimo. Serviranno varitentativi ma, forse, verso la fine dell'an-no, la faccenda potrebbe andare versouna soluzione.

Chiedilo alle stelle!

Rubrica di Astrologia acura di Federica Giannini

Gsbnnfoujej!Tufmmf

Primitivi? Mica tanto...Primitivi? Mica tanto...

CAPITOLO VSCAMBI COMMERCIALI

Al tempo che i Sumeri innalzavanotorri, gli Egiziani costruivano pirami-di, nel Medio oriente si producevanotessuti di lana, lino con porpora, pro-fumi e incensi, utensili in rame,gioielli con oro e argento, e molti diquesti prodotti finivano all’apprododi Inui. “Gli Egiziani popolazione evolutafiguravano se stessi colorati di rosso,Semiti e Asiatici in colore giallo, negrid’Africa di nero, Nordici Europei conpelle bianca barbe bionde e occhi cele-sti”. (Archelao).Era l’inizio di un cambiamento epo-cale; Campani, Sarrasti, uominiscimmia di Pitecusa lavoratori dimetalli e Africani attraverso il com-mercio instauravano rapporti chemiglioravano le condizioni di vitadella popolazione, Etruschi di Cere ePirgy barattavano merci e gioielli coni Cercatori di minerali che a lorovolta scambiavano con i vasai d’argil-la e oro, <enei> di Lavinium, e sigilli,amuleti e scarabei di corniola con gliEgiziani, calcedonia, agata, diaspro,acquamarina, smeraldi e porporarossa dei Fenici ornavano Ministri eoggetti di culto e mentre Inuini “man-giatori di cavalli” si arricchivano conil commercio i Transumanti provoca-vano attriti e accendevano Faide che

il trascorrere del tempo non cancella-va e ogni passaggio verso l’altraSponda si pagava con vite umane eperdite di animali malgrado scorterinforzate con battaglieri pastori diMinturno.

VENULI E SALACI“Venuli, come l’onda che viene stabi-lisce l’origine forestiera, Salaci, comeil sale si deposita sulla riva è chi si sta-bilisce in questa terra”. (AntonioPizzari).

CAPITOLO VI

MATER MATUTAGiacere con la Mater si offre dono,<donum>, usanza era per giacere conla Matuta rossa si offriva una pelled’orso fare sesso, <sexus passivo> conla Novizia, <alumna> si offrivanoquattro anfore di vino, godimentoattivo un dolio, <dolium> di frumen-to, concepire figli con Mater si offri-vano due libbre, <librae> d’oro e nel-l’atrio di Satricum sono ancora indi-cate posizioni che eccitano fra cui lascena di Phoebàs che usa il preserva-tivo amuleto.<A Mater Rubìgo succedevano Claràdai capelli biondi, <flavus> e Gallicherosse, <rutìlus>. (Rotundus, IX).

Continua nel prossimo numero

AR*DEA Il romanzo dell’appassionato di storia locale Umberto Iacolucci

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