dossier informare 02_2015

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Ardea . Tor San Lorenzo . Pomezia . Torvajanica . Anzio . Lavinio . Nettuno ANNO XXII - N.02 20 FEBBRAIO 2015 POMEZIA: STAZIONE DI RICARICA RAPIDA PER AUTO ELETTRICHE NETTUNO: CARTA DI IDENTITÀ E DONAZIONE ORGANI ANZIO: LA GUERRA DELLE ROTTE DCR srl Raffaele Di Costanzo Via del Parco 28A Tor San Lorenzo - Ardea Tel. e fax 06/910 100 42 RTM: 339/1558822 COSTRUZIONI RISTRUTTURAZIONI RESTAURI Trasferimento dal 1994 Il Comune di Ardea ha chiesto il trasferimento in proprietà del compendio dei 706 ettari C’ è una tenuta di oltre 706 ettari, dove ci sono più di 5000 immobili abusivi e dove abitano o lavorano più o meno seimila persone, tutto nell’ille- galità... perché questa terra non si sa di chi sia e perché nessuno ha potuto mai effettuare un rogito notarile. Il caso avviene ad Ardea e si trascina da quasi un secolo. Il Comune ha recen- temente chiesto allo Stato, che è quasi diventato proprietario del comprensorio, di trasferire il tutto e farlo diventare bene comunale. La cosa non è affatto semplice, perché prima di poter cedere la terra all’ente locale, lo Stato deve finire di prenderla... Continua a pagina 16 BAR Il compendio dei 706 ettari: una zona di Ardea attualmente di proprietà indefinita, dove sorgono almeno 5000 immobili abusivi.

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periodico di informazione locale - free press Ardea, Pomezia, Anzio e Nettuno. Uscita n.02 2015

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Ardea . Tor San Lorenzo . Pomezia . Torvajanica . Anzio . Lavinio . Nettuno

ANNO XXII - N.02 20 FEBBRAIO 2015

POMEZIA: STAZIONE DI RICARICA RAPIDA PER AUTO ELETTRICHENETTUNO: CARTA DI IDENTITÀ E DONAZIONE ORGANIANZIO: LA GUERRA DELLE ROTTE

DCR srlRaffaele Di Costanzo

Via del Parco 28ATor San Lorenzo - ArdeaTel. e fax 06/910 100 42

RTM: 339/1558822

COSTRUZIONIRISTRUTTURAZIONI

RESTAURI

Trasferimentodal 1994

Il Comune di Ardea ha chiesto il trasferimento in proprietà del compendio dei 706 ettariC’ è una tenuta di oltre 706ettari, dove ci sono piùdi 5000 immobili abusivi e doveabitano o lavorano più o menoseimila persone, tutto nell’ille-galità... perché questa terra nonsi sa di chi sia e perché nessunoha potuto mai effettuare unrogito notarile. Il caso avvienead Ardea e si trascina da quasi

un secolo. Il Comune ha recen-temente chiesto allo Stato, che èquasi diventato proprietario delcomprensorio, di trasferire iltutto e farlo diventare benecomunale. La cosa non è affattosemplice, perché prima di potercedere la terra all’ente locale, loStato deve finire di prenderla...

Continua a pagina 16

BARIl compendio dei 706 ettari: una zona di Ardea attualmente di proprietàindefinita, dove sorgono almeno 5000 immobili abusivi.

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02 dossier informare n. 02/2015 • 20 FEBBRAIO 2015

dossier in formaretorna in distribuzioneil 27 MARZO

Lettere e comunicati devono pervenire entro il 16 MarzoLE PUBBLICITÀ SONO MODIFICABILI ENTRO IL 13 MARZO

G E D A R

s. n. c.

GEDAR sncdi Roberta Giovannelli & c.

STUDIO COMMERCIALEELABORAZIONE DATI CONTABILI

ELABORAZIONE PAGHE E CONTRIBUTICONSULENZA FISCALE E DEL LAVORO

COMPILAZIONE DENUNCIA DEI REDDITITor San Lorenzo - Ardea

ci siamo trasferiti in VIALE MARINO, 72tel. e fax 06 910 2025

Assistenza per aziende, dipendenti, pensionati

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lunedi - mercoledi - venerdi dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30

assistenza telefonica e fax dal lunedi al venerdi 8.30-12.30 e 14-17.30

sabato chiuso

Anno 22o - Numero 02 del 20 FEBBRAIO 2015 - 247ª uscita

14.02.201519.02.2015

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oderint dum metuant(mi odino, ma mi temano)

ODIATA, INCONTINENTE E INATTENDIBILE

Satira 03dossier informare n. 02/2015 • 20 FEBBRAIO 2015• Altra ordinanza sindacale semprefino al 10 agosto, è quella che riguardatutto il territorio comunale e le stradedi passaggio, con particolare riferi-mento alle vie Litoranea, Laurentina,Campo Selva, Strampelli, PontinaVecchia e strade adiacenti. Il sindacovieta agli automobilisti di fermarsidove stazionano le prostitute, ovvero diprocedere a passo d’uomo, di eseguirebrusche frenate o di rallentare improv-visamente, e vieta pure di contrattarele prestazioni sessuali a pagamento e difar salire in macchina persone dediteal meretricio. Anche per chi offre pre-stazioni sessuali a pagamento l’am-menda comminata sarà pari a euro300. Altra bella mossa Di Picche, maancora: per quale motivo l’ordinanzanon vale per l’intero arco dell’anno?Dopo il 10 agosto se po’ batte e caricàpe strada chi te pare... ad cazzen?• Tutto è bene quel che finisce bene.Dopo mesi senza giunta (o quasi) esenza presidente del consiglio, dopo larovinosa caduta di Pollicione, eccotequa la soluzione: arriva Mister Millealla poltrona presidenziale. Fi è con-tenta, Montesi un po’ meno, Marcucciè disperso, Zoro che torna con l’Udcpiazza la Cantore e l’Uda quasi scom-pare. Tipo vola gigino e torna gigetto.

• Corre voce che ci sia maretta intornoal museo archeologico. Il fondatore,geom. Liboni, è stato messo a riposo.La sovrintendenza è intervenuta man-dando una signora che ha imballatotutti i reperti paleolitici, che erano lachicca del museo, ed ha esposto solo ireperti classici ‘romani’. Di cui da que-ste parti sono pieni tutti i pizzi privatie non. In questo modo il museo perde

la sua unicità ed i reperti paleoliticipotrebbero andare in malora perchépotrebbero non essere conservati ade-guatamente. Sarà vero? Al prossimonumero approfondiremo.

• Entro pochi mesi la Polizia localeavrà l’organico ridotto di 31 unità,causa scadenza dei contratti a termine.Sarà un bel guaio, perché avverrà inconcomitanza dell’inizio della stagionedi maggiori presenze di turisti, di clan-destini e di soggetti che delinquono.Recentemente è stata pubblicizzata lacollaborazione con un’associazione diprotezione civile di guardie ecozoofile,divulgando uno stemma che riporta ladicitura “Polizia Ecozoofila”. Nomi,divise e stemmi possono indurre a pen-sare che si tratti di Polizia locale, masarebbe errato. Sono volontari, in alcu-ni casi con il potere di fare le multe(quelli che giurano dal prefetto), malimitatamente al settore della tuteladella fauna selvatica e degli animali diaffezione... tanto per essere chiari...• A fine giugno scadranno gran partedei 104 contratti a tempo determinatodei vincitori di concorso a tempo inde-terminato. La CGIL, in una notainviata al sindaco Fucci, gli ha chiestodi “assumere un atteggiamento cultura-le gramsciano” nel cercare di “afferma-re una verità comprendendo la percen-tuale di verità nell’interlocutore”.• Le telecamere posizionate per becca-re gli scaricatori di monnezza hannoiniziato a dare i primi risultati. IlComune ha dichiarato di aver docu-mentato cinque violazioni, per le qualisono in corso i relativi accertamenti.Bene, benissimo! E speriamo che libastonino con multe esemplari!

• E giunta fu. Dopo la conferma ericonferma della bella Cantore, diCacarella e di Iotti, che a sto puntonun se capisce perché li hanno nomi-nati e poi fatti dimette per rinominarliancora, spuntano due assessori nuovidi zecca, i forzisti Orekian e Piselli, digradimento a Sperandio, Corso eQuartuccio. Adesso ‘a squadra è arcompleto e mo’ volemo proprio vedése je regge ‘a pompa pe’ presentàquarche progetto europeo... oppurenun je la faranno a fa manco quellidavanti a casa? • Il sindaco emana un’ordinanza perfermare il campeggio abusivo e i

campi nomadi spontanei. Fino alprossimo 10 agosto, h 24, ci sarà ildivieto permanente di sosta sulle areepubbliche o private, comprese quellegravate da uso civico, di campeggiabusivi, roulotte, caravan e veicolimobili vari trasformati in abitazione.Viene fatto anche divieto, sempre finoal 10 agosto, di scarico dei residuiorganici e delle acque chiare e spor-che sulle strade e sulle aree pubblichee private. Bella mossa Di Picche, madato che stavi sul punto perchéquell’ordinanza non l’hai estesa atutti e 12 i mesi? E che dopo il 10 ago-sto nei 706 ettari o nel resto del terri-torio ce se po’ campeggià... ad caz-zen?

ARDEA

NETTUNO

POMEZIA

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significa che quello di prima è fallito.Come mai un’opera così non ha trovatoqualcuno disposto a realizzarla?»D’Arpino: «Per lei è un problema nonessere muratore.» Lozzi Bonaventura:«Se il porto viene falsato la città muore.Se dall’opera intera si è passati a faresolo il primo bacino è una piatta riedizio-ne del porto di Nettuno.» D’Arpino:«Sono un democratico di nuova genera-zione, mentre prima non lo ero, quindil’apprezzo, ora. Forse chi lo è da sessan-ta e più anni ha dimenticato il senso didemocrazia. Quattro sindaci che portava-no questo progetto sono stati eletti, que-sta è democrazia. Io sono uno che ognitanto va a dimostrare. Lei ha uno stipen-dio, una pensione. Vedo tanti ragazzi chenon lavorano, il porto porta lavoro qua.Lei sta parlando di antichità, di qualcosache quando è finito non sanno chefarci.» Pusceddu: «Questo porto iniziauna decina di anni fa, è andato in gara ela concessione è andata alla Capod’Anzio. Il progetto nasce in un momentofacile, mutare ora significa mutare lasituazione anche con la Regione Lazio.Nel caso dell’auditorium il committente èil Comune di Roma, del porto la Regione.Il progetto proseguirà a trance.»

• Frasi celebri dal consiglio comunaledel 30 gennaio. Marzoli: «Prima dell’i-nizio, presidente, una interrogazione cheho fatto il 20 novembre e non c’è statarisposta. Prima di erogare fondi alleassociazioni è meglio aggiornare gli sta-tuti che non ci sono e quando ci sonosono di dieci anni fa. Interrogo il sindacose sono state fatte liquidazioni.» Turano:«Qualora non venga nominato il diretto-re scientifico del nostro museo entro il 6febbraio 2015, il nostro verrà cancellatodai musei regionali.» Si parla ora dellamodifica di una delibera del 2008 cheprevedeva di fare nella casa di riposoTosi un campus di ricerca universitario.Cosa mai avvenuta, mentre ora comeallora servono posti per gli anziani.Marzoli: «Dopo sei anni dalla chiusura(della Tosi, ndr) è sempre più pressantel’assistenza per gli anziani. Ormai siamoa 1500/2000 euro di retta al mese.»Burrini: «E’ opportuno rivedere tutta lastruttura, facciamo un bando di idee,magari solo la parte sotto.» Alicandri:«Ritengo dare mandato al sindaco direvocare la delibera del 2008, altrimentiabbiamo la sovrapposizione di un cam-

pus universitario con un centro anziani.»Marzoli: «Non capisco il concorso diidee se le indicazioni sono quelle delladelibera.» Alicandri: «State dicendo lestesse cose su due parti opposte. ANettuno serve anche una biblioteca, conun concorso di idee forse si potrebbe darespazio a idee con utilizzo da più parti.»Burrini: «Prevedere un bando non è lastessa cosa di fare un emendamento.»Alicandri: «Invece di dare mandato allagiunta di ritirare la delibera è più sempli-ce se ritirate la mozione, ed io presentouna mozione.» Eufemi: «Va bene, fidarsiè bene ma non fidarsi è meglio.Salvaguardiamo le posizioni, se è coeren-te la delibera del 2008. Si azzera tuttopurché se ne parli fra le parti, se sieted’accordo.» Il presidente: «Portiamotutto in commissione e parliamo.Ritiriamo il punto e facciamo tutto incommissione.»

• Tor San Lorenzo centro. Viale SanLorenzo, angolo viale Po. Fulgido esem-pio di arredo urbano.Il coperchio è curiosamente in equili-brio diagonale ed ortogonale rispetto alpozzetto, assetto ideale per inciampare erompersi l’osso del collo. Il marciapiede è gonfio ed il pozzetto èpieno d’acqua stagnante... e monnezza.Poco più in là, c’è un tombino su strada,da cui fuoriesce acqua, fino a raggiun-gere la griglia. Estetica a parte, siamosicuri che sia una situazione tranquillaed ordinaria, a quattro giorni dalla finedelle piogge?

fra Luigi d’Arpino e la prof. MariaAntonietta Lozzi Bonaventura.D’Arpino: «Mi è stato chiesto un con-fronto, ma l’importante è non andarefuori tema. L’operazione (quella delporto, ndr) è partita nel 1997, diciottoanni fa. I confronti pubblici sono semprestati rovinati da persone che volevano unaltro progetto. Mi ricordo che un inter-vento fu fatto da un muratore che pre-sentò un nuovo progetto su una busta delpane. Fu applaudito. Oggi non parlere-mo di quel progetto perché l’attuale nonpuò essere cambiato, per farlo ci vorreb-bero altri trent’anni. Il muratore nonsmentisce l’ingegnere. Nel 1997, dopoanni di discussioni con la Regione, vieneconsegnato alla Regione Lazio questoprogetto. Il sindaco Mastracci lo sosten-ne. Nel 1998 vinse le elezioni Candido DeAngelis e continuò su questa strada.Anzio non aveva un piano portuale. Laproprietà era il 61% comunale ed il rima-nente 31% di Italia Navigando. Anzio sidotò di un PRG portuale». SantinoAdreani: «Vogliamo la verità, parlachiaro d’Arpino.» Lozzi Bonaventura:«La parola confronto non significaavversione.» D’Arpino: «Hanno parteci-pato alla gara sei o sette ditte e la Capod’Anzio ha vinto la gara per la realizza-zione, ma per poter iniziare c’è la neces-sità di avere la concessione, che è statarilasciata il settembre del 2011. Per avva-lersi della concessione demaniale vengo-no spesi dalla Capo d’Anzio, anticipatidalla Banca Popolare del Lazio, 850.000euro che devono essere restituiti. In casoestremo vale il valore della concessioneche si potrebbe pure vendere. Il 2 giugnola Regione consegna le aree dei cantieridove si può lavorare, sono le aree presen-ti e future (a questo punto il funzionariogenerale Franco Pusceddu si siede e lasilhouette della sua capoccia comparesullo schermo, sovrapponendosi all’im-magine del porto). La testa di Pusceddunon ce l’hanno ancora consegnata.Assumeremo i presidenti delle cooperati-ve presso la Capo d’Anzio così gli ormeg-giatori entreranno nella società.» Giannidel Giaccio: «Perché non è presente ilsindaco che ha il 61% della Capod’Anzio, i progettisti non sono stati paga-ti mentre per ammissione del sindacostesso i soldi sono stati usati per altro.»D’Arpino: «Abbiamo l’obbligo di fareopere accessorie per il Comune cherimangono da fare, tutti i guadagni ver-ranno riversati sulla città, ma il guada-gno maggiore ora è far partire il porto.»Lozzi Bonaventura: «Il confronto non èda su e giù e basta, il confronto è che iodico e lei dice a me.» D’Arpino, rivoltoal pubblico: «Dobbiamo mantenerlasana.» Lozzi Bonaventura: «Se siamoall’inversione del cronoprogramma

04 dossier informare n. 02/2015 • 20 FEBBRAIO 2015 Satiraoderint dum metuant

(mi odino, ma mi temano)

ODIATA, INCONTINENTE E INATTENDIBILE

• L’anno solare l’ha chiuso politicamen-te l’assessore all’ambiente PatrizioPlacidi, in conferenza stampa. Ha par-lato degli ispettori ambientali che hannoprodotto 125 sanzioni e di 291 ordinan-ze sindacali, oltre che di altre 221 san-zioni non specificate, ma sempre del suosettore. Ha rimproverato certi giornaliperché pubblicano foto di degrado chesqualificano la città. Ha detto che non èfacile operare in un territorio così vasto,ammettendo che a volte è stato presodallo sconforto al punto di pensare alledimissioni, poi ha riflettuto ed ha decisodi presentasi alle prossime elezionicome futuro sindaco. Auguri all’amicoPatrizio. Ma da amici gli diciamo che ilcompito dei giornalisti è quello di espor-re quello che il singolo cittadino nonpuò fare, mentre il compito dei politici èdi far funzionare al meglio l’ammini-strazione. La prima raccolta differen-ziata fu iniziata con l’assessored’Arpino che frugava nei cassonetti 18anni fa. Con quello che si spende adAnzio per la nettezza, circa 18 milioni dieuro l’anno, i cittadini hanno il dirittosacrosanto di avere la città tirata a luci-do, incivili e cafoni compresi. La fotoche presentiamo oggi si riferisce ad uncassonetto sgarrupato che si trova difronte al Paradiso sul Mare , in viaGramsci. Ci domandiamo dove diavolovengono conservati i cassonetti sani checon la raccolta porta a porta sono statiritirati da buona parte della città.

• Per spiegare come mai la Capo d’Anziochiede un aumento dei canoni ai conces-sionari del porto, riportiamo una sintesidell’incontro svoltosi il 17 gennaio nellasede comunale. Parla Luigi d’Arpino,presidente della società. In realtà abbia-mo assistito ad un gustoso battibecco

ARDEA

NETTUNO

ANZIO

DCR srl Raffaele Di Costanzo

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Ardea - Tel. e fax 06/910 100 42 RTM: 339/1558822

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06 dossier informare n. 02/2015 • 20 FEBBRAIO 2015

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Se il cartello non è meramente psicologi-co sarebbe proprio interessante guarda-re le registrazioni...• Secondo la sentenza del TAR n.472/2015 l’assunzione di un dirigentecomunale è stata annullata in quantobasata sulla vincita di un concorso nelquale avrebbe copiato 2/3 del tema dapubblicazioni specializzate. Il caso èimbarazzante ed ha ripercussioni non dipoco conto. Gli atti firmati da quel diri-gente sono validi? La sentenza parla diquestioni delicate, probabilmente dirilevanza penale, il Comune ha provve-duto ad esporle alle autorità competen-ti? E’ configurabile un danno erariale?• Ancora un attentato incendiario con-tro Luigi Centore. Ennesima automobiledel giornalista e tecnico che vienedistrutta dalle fiamme. Quando è troppoè troppo!

• Il Comitato di Quartiere NuovaCalifornia, nelle operazioni di spargi-mento volantini per la manifestazione diprotesta indetta per il 7 marzo, si è sen-tito rispondere, da qualche negoziantedi Tor San Lorenzo: «Questa locandinanon la metto, io con i Rom e gli stranierici lavoro.» Loro sono rimasti allibiti,noi, invece, apprezziamo la sincerità.

Al bancone diquesto super-mercato c’è unasalumiera moltoparticolare!

Satira 07dossier informare n. 02/2015 • 20 FEBBRAIO 2015oderint dum metuant

(mi odino, ma mi temano)

ODIATA, INCONTINENTE E INATTENDIBILE

• Questi sono gli sportelli dei contatoriEnel nel recinto esterno della scuola divia Varese, alla Nuova Florida, fotogra-fati la mattina del 9 febbraio. Lo spor-tello divelto espone i fili a portata dibambino e non va bene. La foto è statadiffusa da Walter Giustini.

• I vandali hanno attaccato e reso inuti-lizzabile il presidio sanitario di via deiTassi. Esaminando le foto diffuse daLuigi Centore notiamo la presenza delcartello indicante la videosorveglianza.

ARDEA

AmministrazioneDI FIORI 1 0 1 7

data inizio: 11 maggio 2012 •

L’amministrazione Eufemi non ce l’ha fattain 2.693 giorni = 7 anni e 5 mesi

NOTA BENE: il contatore si ferma solo se e quando la Sovrintentenzariceve le chiavi del locale... Coraggio Luca, ce la puoi fare...

Contatore dei giorni che il Comune di Ardea impiega per dare un deposito ai nostri reperti archeologici, raminghi nel mondo

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08 dossier informare n. 02/2015 • 20 FEBBRAIO 2015

ANZIO Saranno quattro o cinqueanni che ogni giorno

penso a Marco Maranesi. Il suonome, oltre che il suo operato nellapolitica locale, mi capita sotto gliocchi quando tiro fuori dalla tasca unportachiavi con sopra inciso il suonome. Fu un piccolo cadò che donòalla stampa, mi sfugge in quale occa-sione, ma l’idea, almeno con me, fun-zionò. Una cosa semplice per farsiricordare e noi lo ricordiamo da allo-ra con piacere. E’ giovane, molto gio-vane, troppo per fare da capogruppoin un partito come Fi che ad Anzio èrappresentato da persone che anagra-ficamente potrebbero essere suoigenitori, ed il pensiero va per un atti-mo a Patrizio Placidi e LucianoBruschini, ma sarebbe semplicisticoridurre il tutto all’età anagrafica. Ilguaio per Anzio è che il centrodestrain vent’anni su questi lidi non ha pro-dotto nulla, salvo durante il breveperiodo in cui governò Candido deAngelis. Diede la canna per pescare aisuoi concittadini, ma lo strumentorimase imballato nel cellophane.Maranesi ha deciso di dare le dimis-sioni da un partito che, a suo dire,non sa rinnovarsi. Ha resistito troppo

tempo secondo noi, ma ora ha decisoche proseguirà la sua azione politicacon un movimento civico, sempre nel-l’area di centrodestra. Manco a dirlososterrà l’attuale amministrazione, divolta in volta, a seconda se i provvedi-menti saranno in favore della città. Imotivi del distacco? Proviamo a sinte-tizzarli: ci sono troppi dubbi sullatrasparenza di certe operazioni; c’èbattaglia fra l’amministrazione e ladirigenza; il partito ha perso la forzapropulsiva; la dirigenza ha distruttoun ente; si sono lasciate andare inmalora le cose senza un valido moti-vo; non sono stati presi provvedimen-ti disciplinari nei confronti di dirigen-ti che meritavano penalizzazioni e, alcontrario, sono stati premiati per gliobiettivi raggiunti a fine anno. Iltutto, sostiene Maranesi, l’abbiamofatto presente a chi di dovere, ma l’u-nico a porre ascolto è stato il segreta-rio comunale, troppo poco per restarea bordo di una barca che affonda. Sivolta pagina e si fonda un movimentoautonomo. I compagni di viaggio perora sono tre consiglieri: LucianoBruschini (omonimo del sindaco),Giuseppina Piccolo e MassimilianoMillaci. Nessuna intenzione, ribaditapiù volte, di far cadere in anticipol’amministrazione.

Le dimissioni di Maranesidi Massimiliano Savio

NETTUNO Presto i cittadini diNettuno, in occasionedel rilascio o del rinnovo della cartadi identità, potranno esprimere suldocumento la propria volontà didonare gli organi. Grazie alla delibe-ra di giunta n. 16 del 30 gennaio, ilComune di Nettuno ha infatti decisodi aderire al progetto ‘Carta d’iden-tità - Donazione organi’, elaboratosecondo il modello procedurale delprogetto ‘La donazione di organicome tratto identitario’ del Centronazionale per la prevenzione e il con-trollo delle malattie e promossodall’Anci. Al momento del rilasciodella carta di identità, il cittadinopotrà esprimere il consenso o il dinie-go alla donazione degli organi; talevolontà sarà registrata e trasmessaalla banca dati del Sistema informati-vo trapianti.«Si tratta di un’iniziativa dall’altovalore sociale a cui abbiamo ritenutoimportante dare l’adesione della cittàdi Nettuno - ha dichiarato il sindacoAlessio Chiavetta - l’anagrafe comu-nale, dove verranno di volta in voltaregistrate le indicazioni dei singoli cit-tadini, sarà in stretto collegamentocon la banca dati in possesso delCentro nazionale trapianti, con tutti ibenefici derivanti da un tale scambiodi informazioni».«Il personale dell’ufficio Anagrafericeverà un’apposita formazione da

parte degli operatori delCoordinamento regionale per i tra-pianti del Lazio - ha aggiunto l’asses-sore agli Affari generali GiacomoMenghini - il piano di comunicazioneche verrà svolto dal Comune, infatti,dovrà tenere conto delle linee di indi-rizzo elaborate dal Centro nazionaletrapianti. Come assessore di compe-tenza, ho ritenuto doveroso accoglierequesto progetto promosso dal consi-gliere comunale Fabio Capolei.»«Il trapianto di organi rappresentaun’efficace terapia per alcune gravimalattie e l’unica soluzione per alcunepatologie che altrimenti non potrebbe-ro essere curate - ha spiegato il consi-gliere Capolei - l’indicazione divolontà alla donazione di organi o tes-suti sulla carta di identità rappresentaun’opportunità per aumentare ledichiarazioni di potenziale donazione,a beneficio delle strutture ospedalieree, soprattutto, di chi purtroppo ne hanecessità.»

Carta di identità e donazionedegli organi

ARDEA Lo Sportello unico per le attività produttive (Suap) del Comunedi Ardea, cambia gli orari di ricevimento al pubblico. Ora saran-

no il martedì dalle 9 alle 12.30 ed il giovedì dalle 15.30 alle 17.30.

Nuovi orari per il SUAP

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NETTUNO Il 31 gennaio pressola sala delle Sirene

si è svolto il convegno cittadino‘Nettuno può rinascere’. Promotoridell’iniziativa sono quattro consiglie-ri che propongono le dimissioni delsindaco ed un governo di larghe inte-se. La conferenza stampa che ha anti-cipato l’evento si è svolta il 17 gen-naio. I consiglieri promotori sonoRoberto Turano, Maria AntoniettaCaponi, Ernesto Flamini e CarloEufemi. «Siamo nella città delle opereincompiute, pagate profumatamentecon i soldi dei cittadini, il sindacoaveva promesso, durante l’ultimamanifestazione dei commercianti, l’i-nizio dei lavori per la metà di gennaio,e ovviamente è tutto fermo. Chiediamoa tutti, consiglieri di maggioranzacompresi, di azzerare tutto e ripartire.Se ne è parlato poco, ma ci sono dueinterpellanze parlamentari che chiedo-no lo scioglimento del Comune diNettuno per infiltrazioni mafiose.Cerchiamo di non ritrovarci nuova-

mente nella situazione di qualcheanno fa, le ferite sono ancora aperte».Secondo Turano «ci troviamo di fron-te ad un baratro reale e amministrati-vo, sono uno o due anni che assistia-mo a questo scempio, l’opera chedoveva essere la più importante delsecolo è servita solo a far vincere leelezioni.» A parere di Flamini «l’ope-ra doveva essere con fondi privati einvece è diventata con soldi pubblici,sono tutti bravi così. Io ho il personaleconvincimento che che l’amministra-zione ha il tempo contato. Settimane,forse qualche mese, perché dopo lafigura fatta all’ultimo consiglio comu-nale, dove non avevano i numeri perapprovare la variazione di bilancio,l’esperienza di Chiavetta è finita.» Iquattro hanno coralmente sostenutoche serve un governo di salute pub-blica formato da gente che vogliabene alla città. Un brindisi ironico,per l’inizio dei lavori del parcheggiomai avvenuto, ha suggellato il termi-ne dell’incontro.

Nettuno può rinascere

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11dossier informare n. 02/2015 • 20 FEBBRAIO 2015

VERO AFFARE - VENDESI ATTIVITÀ ARTICOLI PESCA SPORTIVA BEN AVVIATA - PER INFO TEL. 0691014333

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12 dossier informare n. 02/2015 • 20 FEBBRAIO 2015

ARDEA Habemus giunta et pre-sidente. Finalmente,

dopo oltre 8 mesi di stasi ammini-strativa pressoché assoluta e di inter-minabili e snervanti scontri di potereiterni per ottenere la poltrona miglio-re, la maggioranza è riuscita a com-pletare la formazione della giunta edella presidenza del consiglio. Oltrealla già nota Alessandra Cantore,indicata da Volante per le Finanze ecome vicesindaco; Romolo De Paolis,indicato da Iacoangeli perl’Ambiente e Iotti, indicato daSperandio per i Servizi sociali; vannoaggiunti Massimiliano Orekian, indi-cato da Quartuccio e anche daSperandio per i Lavori pubblici;Raimondo Piselli, indicato da Corsoper l’Urbanistica. Alla presidenza delconsiglio ci sarà Fabrizio Acquarelli,il più votato tra tutti gli eletti dell’as-sise. A breve il presidente pro temporeAbate indirà un apposito consiglionel quale verrà ratificata sia la giun-ta che la nuova presidenza, ponendoquindi fine, forse, alle incredibili dia-tribe interne a Fi e alla maggioranzatutta. Di nuovo, e non ne siamo sor-presi, nel nominare la giunta la mag-gioranza ha ignorato del tutto il con-tributo elettorale fornito alla coali-zione Di Fiori da La Destra e da altreCiviche le quali, anche se per pochivoti non sono riuscite ad esprimereconsiglieri, sono pur sempre statedeterminanti per evitare un pericolo-so ed incerto ballottaggio con la sini-

stra di Abate. Certo, la mole di lavo-ro che si trovano ad affrontare i neoassessori è davvero notevole, e per dipiù con le casse comunali vuote.Quindi non sarà facile per loro usarela poltrona da assessore come vetri-na-palcoscenico per altre attivitàpolitiche, più o meno locali, la cittànecessita subito di interventi moltoconcreti: la sistemazione del sistemaviario, soprattutto a seguito dellerecenti intense piogge, che hannoulteriormente ingrandito eapprofondito le buche, rendendolesempre più pericolose; intensificazio-ne della raccolta degli rsu non rici-clabili, sono sparsi un po’ ovunque epassa troppo tempo tra una raccoltae l’altra; l’uso civico nei 706 ettari,andando a definire con il Demaniouna volta per tutte la proprietà effet-tiva delle aree, così da poter iniziareun successivo iter di alienazione dellestesse in favore degli occupanti, uni-tamente ad una valutazione sullapossibile o meno regolarità urbani-stica dei manufatti ivi insistenti.Senza prolungarci su un elenco dicose da fare, che sono tutte vere etutte importanti, ne segnaliamo una,caldamente: è assolutamente neces-sario, urgente e indispensabile che lanuova giunta elabori, anche assiemead altri Comuni, dei piani concretisul risanamento idro-geologico delterritorio e su quello igienico-sanita-rio e che tali progetti vengano pre-sentati e seguiti quanto prima inRegione per l’attivazione dell’appo-sita richiesta di fondi europei, rima-sti ormai l’ultima possibilità concre-

ta di attingere a risorse importantiper finanziare opere importanti. Lasituazione economica nazionale elocale rimangono molto difficili eun’amministrazione locale, che rap-presenta comunque la cittadinanza,ha il dovere di attivare tutte le possi-bili fonti di finanziamento e trasferi-mento da altri enti, soprattutto in unmomento come questo, di vacchemolto magre. E’ altresì noto che l’Europa tende afinanziare in primis i progetti dicarattere idro-geologico e igienico-sanitario, specialmente se presentatia livello intercomunale. Caro sindaco

Di Fiori, vanno certamente bene leordinanze anti-prostituzione e anti-accampamenti abusivi e tutto ciò cheattiene al decoro del nostro litorale,però, dopo tanti anni di inesplicabileimmobilismo è arrivata l’ora di agireper davvero in Regione, con progettiveri, redatti da tecnici veri e seguitida persone fisiche che devono rendi-contare all’amministrazione, via via,lo stato dell’arte degli iter attivati.Bisogna uscire dall’orticello ardeatee pensare al territorio sotto il profilointercomunale ed europeo, altrimentisaranno ancora e soltanto anni dichiacchiere.

Giunta e presidente nominati: crisi finita, forsedi Roberto Matricardi

Il 4 febbraio si è spento il giornalistaDomenico Lista, 44 anni appena compiuti,

fondatore e direttore dell’agenzia MeridianaNotizie. Era un uomo ed un collega scorbutico,testardo, tenace, sempre in prima linea, semprein contatto con la gente. Era uno che non siarrendeva mai e lottava con le unghie e con identi, ed è proprio questo l’aspetto che voglia-mo ricordare. Colpito giovanissimo dal cancro,non si è mai lasciato andare, ha lottato e resisti-to, per anni. E perfino dal letto dell’ospedale,attraverso il suo profilo Facebook, comunicavaagli amici questa tenacia. «Sono fiaccato nelcorpo ma non nello spirito, quello è forte. Dio ècon me.» E’ uno dei suoi ultimi interventi, chela dice lunga sulla profonda fede che lo anima-va, in linea con un trascorso in seminario, quan-do aveva deciso di dedicare la sua esistenza aDio. Innumerevoli le attestazioni di cordogliodal mondo sociale, politico e giornalistico, allequali ci uniamo anche noi. Ciao, Domenico.

Ciao, Domenico!

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13dossier informare n. 02/2015 • 20 FEBBRAIO 2015

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14 dossier informare n. 02/2015 • 20 FEBBRAIO 2015

POMEZIA E’ stato inaugurato il 4febbraio il progettopilota per la prima installazione inItalia di una Fast Recharge Plus, la sta-zione di ricarica rapida per veicolielettrici.Erano presenti Maurizio Lupi, mini-stro delle Infrastrutture e deiTrasporti, Salvatore Sardo di Eni,Francesco Starace, amministratoredelegato di Enel, Fabio Refrigeri,assessore alle Infrastrutture eAmbiente della Regione Lazio, FabioFucci, sindaco di Pomezia.«La mobilità del futuro parte daPomezia - ha dichiarato il sindaco,durante il taglio del nastro - ringrazioil ministro Lupi, l’assessore regionaleRefrigeri e i dirigenti Enel ed Eni peressere oggi a Pomezia. Sono felice diinaugurare insieme a voi la prima

installazione in Italia dell’infrastruttura‘Fast Recharge Plus’ Enel in una sta-zione di servizio Eni, e sono orgogliosodi farlo proprio nella nostra città chemolto sta investendo sulla mobilità elet-trica. Negli ultimi mesi Pomezia ha vistosorgere diverse infrastrutture per laricarica elettrica dei veicoli a zero emis-sioni, grazie all’impegno dell’ammini-strazione comunale e alla collaborazio-ne con Enel, Eni e le aziende del territo-rio Cepi Taas, Cis Sud, Ecosystem,Laziale Distribuzione e RedBox. Lamobilità elettrica presenta grandi poten-zialità in termini di riduzione dell’inqui-namento e di trasporto urbano sosteni-bile: per l’amministrazione di Pomeziaquesta è la scommessa del futuro. A talfine, stiamo attuando una politica di svi-luppo sostenibile che possa promuoveree incentivare il mercato dei veicoli elet-

Inaugurata la stazione di ricarica rapida per automobili elettriche

ANZIO Il sindaco di Fiumicino sichiama Esterino Mon-tino. Un nome inusuale, che pertan-to non si scorda. Compariva ognitanto, negli anni passati, quando ilsindaco di Anzio, Candido deAngelis, andava in Regione a scor-narsi con un certo funzionario dinome Esterino, del Pd, mentreCandido era di An. Il progetto delporto di Anzio stava fermo in uncassetto, mentre quello di Fiumicinoandava avanti come un treno. Lesolite malelingue mormoravano cheil motivo era dovuto al fatto chel’impresa di Fiumicino sarebbe statadel fratello di Esterino. Il tempopassa, oggi Esterino è il sindaco diFiumicino, ed il fratello, in verità,non sappiamo se sia mai esistito ofosse una invenzione dei maligni.Fatto sta che oggi il paese diFiumicino si trova stretto fra l’aero-porto ed il mare, soffocato direbbela buonanima. Così tocca sviluppar-si verso il mare e riprendersi le rottedi collegamento con la Sardegna e leisole Pontine, a scapito del porto diAnzio che è di la da venire, ma lerotte per le isole ce le ha e rendonobene anche per l’indotto. Il consigliocomunale di Fiumicino minaccia conun ordine del giorno di uscire dal-l’autorità portuale di Civitavecchiaper “la lentezza di non aver realizzatola darsena per i pescherecci, il nuovoporto pedonale, la messa in sicurezzadel nuovo porto e la mancanza di

ripristino del collegamento con laSardegna e le isole Pontine”. L’autorità portuale di Civitavecchiasi estende fino a Gaeta ed è unasocietà per azioni, tipo la Capod’Anzio, che ha il compito di realiz-zare e regolamentare le attività por-tuali. L’autorità ha risposto alleaccuse attraverso un comunicato delpresidente Pasqualino Monti, in cuiprecisa che per Fiumicino è stataultimata la progettazione del nuovoporto commerciale per un importodi 200 milioni di euro, per il quale èstato richiesto ed ottenuto un finan-ziamento dalla BEI. Peccato che cisia, non certo da parte dell’autoritàportuale, una procedura di infrazio-ne nei confronti dell’Italia per ladirettiva habitat e che per perfezio-nare il finanziamento e cantierarel’opera si debba attendere che ilministro dell’Ambiente risolva ilproblema a Bruxelles. La pallaritorna al centro e si ricomincia. A quanto sembra, è iniziata la guer-ra delle rotte fra Fiumicino edAnzio.

La guerra delle rotte

trici a due, tre e quattro ruote: a fine2014 la giunta ha deliberato (D.G. n.258/2014, ndr) un fondo di 30.000 eurodestinato a cittadini e aziende per l’ac-quisto di veicoli elettrici secondo lemodalità che saranno rese note a brevetramite bando pubblico.»A sostenere il progetto a livello comu-nale c’erano, insieme alla Ecosystem,le cinque aziende del territorio diPomezia che hanno sin dall’inizio pro-mosso il progetto di mobilità elettricaalternativa e che proprio a tal proposi-to hanno fondato l’associazione2BeGreen.Il progetto è anche frutto di un accor-do tra Enel ed Eni, con il quale le dueaziende leader del mercato energeticoitaliano si sono proposte di realizzare

un programma sperimentale sul temadella mobilità elettrica, installandoFast Recharge Plus Enel presso le sta-zioni di servizio Eni lungo le stradeextra-urbane, le superstrade e le auto-strade, per consentire agli automobili-sti di utilizzare il proprio veicolo elet-trico anche fuori dalle città.La nuova colonnina Enel consente diricaricare tre auto contemporanea-mente, sia in corrente continua chealternata, ed è compatibile con tutte levetture elettriche presenti sul mercato.Dal punto di vista del servizio, in menodi mezz’ora è possibile ricaricare lavettura. La collocazione sulla viaPontina è strategica in quanto al cen-tro di un importante polo industrialein forte interazione con la capitale.

di Massimiliano Savio

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15dossier informare n. 02/2015 • 20 FEBBRAIO 2015

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ARDEA C’è una novità, anzipiù di una, nell’in-terminabile faccenda dei 706ettari di ex quasi demanio civico.Anzitutto si è scoperto che ilComune di Ardea con nota prot.6707 del 21 novembre 2013 hachiesto allo Stato il trasferimen-to gratuito di tutta la tenuta.Nella risposta, trapelata in que-sti giorni (foto a destra), si leggeche ad impedire l’accatastamen-to e la definitiva trascrizione afavore dello Stato del bene, intutti questi anni, è stato il fattoche “l’area non è individuata conprecisione” e che “versa in gravestato di degrado ed abbandono,con gravi problemi di ordine pub-blico.” L’Agenzia del demaniopropone quindi al Comune dicreare un gruppo di lavoro conAgenzia delle entrate, Guardiadi finanza e Prefettura. Nel frat-tempo è filtrata anche unaseconda notizia: la società LaFossa avrebbe fatto pervenire,subito dopo la lettera dell’Agen-zia del demanio, una richiesta dirisarcimento danni per mancatiguadagni da godimento del bene perben 70 milioni di euro.Una volta si chiamavano telenovele,poi soap opera: sono quelle storieinterminabili, tipo Beautiful, in cui ivecchi attori devono essere sostituitidai nuovi per sopraggiunta morte inseguito a vecchiaia. Nel Comune diArdea ce ne sono svariate, e di loro faparte il caso del compendio dei 706ettari del comprensorio Le Salzare.Questa telenovela è iniziata nel lonta-no 1927, ai tempi del regno d’Italia,con Vittorio Emanuele III re eMussolini duce. Quando gli italianitra i 25 ed i 65 anni, se non sposati,dovevano pagare la tassa sul celibato(da 50 a 100 lire l’anno, in baseall’età). La protagonista della storia èuna tenuta di terra situata all’iniziodi Tor San Lorenzo, tra il fosso dellaMoletta ed il fiume Incastro, dallaLitoranea fino ai confini con Aprilia,ed è tagliata a metà dalla strada pro-vinciale Laurentina. Per le conseguenze di una complicataquestione giudiziaria fra la famigliache all’epoca possedeva tutto il terri-torio e gli abitanti del luogo (i cosid-detti naturali di Ardea) questa tenutafu sottoposta a sequestro cautelativo,in quanto destinata a diventare usocivico demaniale, cioè proprietà col-lettiva rigorosamente agro-silvo-pastorale (cioè da coltivare, usare perpascolo o sfruttarne i boschi) deinaturali di Ardea. Ciò doveva avveni-re in cambio della liberazione dall’u-so civico del resto del territorio, circa3300 ettari. Questo si prevedeva in unaccordo di transazione, perfezionato(ma non del tutto) negli anni ‘50. Nelfrattempo la tenuta di 706 ettari fuprovvisoriamente divisa in quoteenfiteutiche assegnate in uso agliaventi diritto. Tutto questo in attesache il procedimento civile pendentegiungesse ad una fase finale... cosache ancora non è accaduta.Fu così che questa terra fu legalmen-

te occupata da una serie di famiglie.Poi tutto cambiò. L’accordo transat-tivo che chiudeva il procedimentodichiarando i 706 ettari uso civicodemaniale fu annullato dallaCassazione, la tenuta in questionetornò in proprietà al latifondistadell’epoca. Il latifondista era morto,gli eredi avevano rinunciato all’ere-dità. Allora lo Stato intervennedichiarando l’eredità giacente, perincamerarla a patrimonio pubblico,come legge prevede quando muorequalcuno e non ci sono eredi.Ma il casino non era abbastanza.C’era stata una scrittura privata incui il latifondista, prima di decedere,aveva venduto la tenuta di 706 ettariad una società, salvo buon fine delprocedimento civile.Ed ecco l’incastro con la stratificazio-ne dei casini. Sono passati gli anni dirito. Lo Stato ha acquisito la tenuta apatrimonio pubblico, ma non deltutto: c’è una riserva. I documentidicono che è dovuta ad una possibilità(la richiesta di canone inverso, altrabarzelletta tragicomica) nell’arcaicocontenzioso sull’uso civico, pendentedal 1927, ma pare che il problema siaun altro: non je la fanno a fare l’in-ventario, sigh! E quello del canoneinverso è un errore nella sentenza (chenessuno si è preoccupato di far cor-reggere). La società La Fossa ha aper-to un contenzioso perché dice che, invirtù della vecchia scrittura privatafatta col latifondista, la terra è sua(anche se non risulta aver mai regi-strato l’atto di compravendita, néaver versato le relative tasse).E poi ci sono gli occupanti, che nonsono più solo gli assegnatari dellequote enfiteutiche: a loro sono suben-trati i figli, i nipoti, i pronipoti. Cisono state, in novanta anni, migliaiadi compravendite di diritti di possesso(messi nero su bianco anche su cartadi manifesti strappati dal muro) e fra-zionamenti illeciti, fino ad arrivare a

piazzole di 25 mq vendute airom. Vendute, ovviamente,senza notaio e senza atto diproprietà. Non basta ancora.C’è un quartiere abusivo, conville, villette, baracche, cata-pecchie, capannoni, negozi,attività produttive. Tuttosenza la proprietà del suolo,oltre che senza fogne, senzaacqua potabile e spesso anchesenza elettricità. Insomma,un grande casino: urbanisti-co, legale e di ordine pubbli-co. Cosa ha fatto il Comunedi Ardea dal 1971 (anno incui è stato ricostituito) in poi?Fondamentalmente niente,anche se una certa schizofre-nia burocratica è innegabile.Mentre il Comune adottava ilPRG prevedendo edificabilile terre gravate da uso civico,ricorreva in Cassazione con-tro l’accordo che avrebbelegalizzato il PRG stesso. Poiemanava delibere come sefosse proprietario dei 706ettari. Poi, come se gli occu-panti di quella tenuta fosseroregolari proprietari. Poi,ancora, come se fossero occu-

panti di terre di demanio civico.Fondamentalmente prendendoliincessantemente per i fondelli, tuttiquanti. Perchè il Comune non è maistato proprietario dei 706 ettari e nonha voce in capitolo per decidere inmateria di uso civico demaniale (deci-de la Regione). Non basta. Sempre nelsettore prese per il culo devono esserearchiviati tutti i discorsi relativi alleconcessioni in sanatoria ed ai servizicome acqua, fogne e strade. Non sipuò fare proprio niente finché nonviene definita la proprietà del suolo eper definita intendo definitivamente,non provvisoriamente. Stabilito di chisia la terra, eliminati tutti i contenzio-si pendenti, allora e solo allora si puòparlare di come trasferire la pro-prietà ai singoli occupanti. Ed ancoradopo si può parlare di liquidare ilgravame di uso civico comunque esi-stente (uso civico privato). Solo a que-sto punto si potrà fare la perimetra-zione dell’enorme nucleo abusivo erilasciare le concessioni edilizie insanatoria, dove possibile. I servizimancanti appartengono ad una faseancora successiva, pensate un po’. Inpratica, se tutto fila liscio e col vento afavore, se ne parla tra 20 anni. Questaè la realtà. Ogni altra cosa è una presaper il culo, tanto per essere moltochiari. Vista l’entità dei casini stratifi-

cati è una roba che necessita di unaconferenza di servizi: cioè mettereintorno ad uno stesso tavolo operativola Prefettura, il Comune, l’Agenziadel demanio (lo Stato come erededella tenuta), il commissario per gliusi civici. Lo sto scrivendo dal 2008,adesso lo dice anche lo Stato, magariè la volta buona che mi credono. Civogliono sentenze ad hoc, permessi adhoc e, forse, perfino una legge ad hocper risolvere questa intricata faccen-da. Ma è essenziale la volontà di farele cose per bene e di evitare altri casi-ni. Ad esempio: per trasferire la pro-prietà dallo Stato al Comune è neces-sario prima procedere a togliere ilgravame di uso civico? A carico di chisarebbe la liquidazione, se il benefi-ciario è certamente il Comune? LoStato deve pagare al Comune? E ce liha i soldi? Eventuali deroghe chi ledovrebbe sancire? E’ possibile o noprevedere una partita di giro (ilComune paga a se stesso la liquida-zione mentre acquisisce) o si configu-rerebbe in tal modo un danno eraria-le? Non sarà stato proprio questo det-taglio ad impedire davvero allo Statodi incamerare il bene?Basta col pressapochismo e gli azzec-cagarbugli, questo è un argomentoserio che investe pesantemente la qua-lità della vita dell’intero territorio.Nei 706 ettari ci sono discariche acielo aperto, villaggi di rom, sacche dicriminalità incontrollata. Non è tolle-rabile. E deve finire anche la schizo-frenia amministrativa, sempre che siain buona fede, ipotesi a cui vogliamocredere. Da una parte si proclama lalotta contro l’illegalità e dall’altra siorganizzano riunioni politiche eletto-rali proprio in attività commercialiabusive, ad esempio.Non è tollerabile che si perseguitinocon mille pastoie burocratiche i citta-dini che intendono costruire regolar-mente e poi si finga di non vedere lapalazzina abusiva con tanto di negozi,fronte strada provinciale (a destra e asinistra della Laurentina, dal fossodella Moletta fino alla rotatoriadell’Idrica); che si facciano abbatterele cucce del cane abusive su terra edi-ficabile e che non si demoliscano cin-quemila immobili abusivi su terrainedificabile e non di proprietà; che sicerchi il pelo nell’uovo al commer-ciante sulle terre private mentre aquello nei 706 ettari non si contestinulla. Che si richieda la pratica diallaccio in fogna ex novo a chi infogna pubblica già scarica da 40 annie che non si chieda a chi non l’ha maiavuta. Così non va.

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di Silvia MatricardiCaso 706 ettari fra novità e prese in giro

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ARDEA 1 oro, 3 argento e 4 bronziper le finali del campiona-to regionale che si sono svolte aMonterotondo domenica 11 gennaio:Tripletta per Kevin Castro (Juniores)oro nei 100 rana, argento nei 50 stilelibero e bronzo nei 50 rana, doppiettaper Daniele Verga (Ragazzi) argentonei 50 stile libero e bronzo nei 50 rana,Argento per Valeria Braghese (es. A)nei 100 farfalla. Bronzo per BeatriceCuccarese (Juniores) nei 50 farfalla eper Giada D’Angelo (es. B) nei 200misti. Anche i master non sono da meno…domenica 8 febbraio, sempre aMonterotondo, si è svolta la 3ª giorna-ta del Trofeo Lazio Centro Italia e gliatleti dell’Ardea Nuoto hanno conqui-stato 7 ori e 5 bronzi.Doppietta di oro per Federica Sorriso(m25) nei 50 e 200 dorso e per Daniela

Balducci (m60) nei 400 stile libero e nei50 dorso, oro e bronzo per DanieleVerga (u17) rispettivamente nei 50stile libero e nei 100 rana e perRoberta Sabatini (m40) rispettivamen-te nei 50 dorso e nei 50 stile libero,doppietta di bronzo per DiegoCarosanti (m35) nei 50 stile libero e nei50 dorso, bronzo per FrancescaSansotta (m25) nei 100 farfalla e oroper Beatrice Cuccarese nei 400 misti.Prossimo appuntamento è per il 1marzo presso il Centro SportivoBelvedere per la tradizionale gara congiudici federali ‘Ginnasta in fiore’, allaquale parteciperanno le ginnastedell’Ardea Nuoto.

NETTUNO Un consiglio lampo quello del 30 novembre. Anche se deltempo è trascorso vale la pena parlarne, perché è sintomatico

di una situazione oramai cronica in cui si trova l’amministrazione. Si inizianormalmente con una certa calma e, di comune accordo, il punto riguardantela casa di riposo Tosi viene ritirato per discuterne in commissione. Quando siarriva al punto che tratta la variazione di bilancio, che tra le righe sarebbeservita a concedere il finanziamento di 700.000 mila euro alla Parkroi, quelladel parcheggio di piazza Berlinguer, Burrini chiede un attimo di sospensione.Alla ripresa dei lavori mancano il sindaco, diversi esponenti della maggioran-za e dell’opposizione. Manca il numero legale e la seduta viene sospesa. Anzi,naufraga. L’episodio si può spiegare come una netta presa di posizione didiversi esponenti della maggioranza nei confronti della variazione di bilancio.Ma meglio di tutte vale la sintesi pronunciata da Eufemi: “E’ paperissima, lagiunta farebbe bene a dimettersi ed evitare altre figure di questo genere. E’ unamancanza di rispetto per i cittadini e le istituzioni, oltre ad essere la conferma deldisastro finanziario e ambientale provocato dall’incapacità dell’amministrazioneChiavetta. La stessa incapacità che ha inferto alla città una ferita che rischia didivenire insanabile.” Il riferimento all’enorme buca di piazza Berlinguer è evi-dente. Certo che pare di vivere un brutto sogno con quell’enorme buca che dadue anni è ferma a raccogliere acqua piovana... e l’amministrazione vuole dar-gli ancora soldi per fare buon peso... (Massimiliano Savio)

E’ Paperissima...

ANZIO La catena di supermercati Carrefur sta per aprire un nuovopunto vendita, dopo quello di Nettuno. Sarà ad Anzio, in viale

Paolini, che dalla stazione scende verso il basso. Per chi non è pratico diAnzio, sarà all'angolo dove ora c'è il negozio del 'cinese'. Naturalmente lanotizia è stata vista come una catastrofe dai commercianti, sopratutto alimen-tari, che vedono di malocchio l'arrivo di un concorrente. Io qualche voltapasso in centro ad Anzio e l'occhio mi cade sui prezzi esposti in alcune banca-relle, sopratutto quelle del mercatino fisso che sta dietro il palazzo comunale.Beh, alle volte penso che una sana concorrenza sia salutare per tutti. (M.S.)

Concorrenza in arrivo

ARDEA Le bollette Tari sono in spedizione e arriveranno entro febbraio.Le quattro rate avranno scadenze a partire da febbraio. I paga-

menti, comunque, devono essere fatti entro la scadenza della quarta rata. Chiha già fornito l'indirizzo email le riceverà solo via posta elettronica. Chi vuoleattivare il servizio digitale - per le prossime spedizioni - può farlo inviandouna mail a [email protected].

Rifiuti: le bollette arriveranno

Nuoto: che passione e che medaglie!

8 ori, 3 argenti, 9 bronzi pergli agonisti ed i masterdell’Ardea Nuoto

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20 dossier informare n. 02/2015 • 20 FEBBRAIO 2015

POMEZIA Il Castello di Avalonè un particolare

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CAP. VPASSAGGIO DI POPOLI

«Da generazioni tribù montane si stabili-vano nella Pianura e quando il sole dar-deggiava riprendevano il loro peregrinareverso le montagne». (Olocontio Litio).La colonia d’Itinèris si era accampatasulle sponde del lago e i giovani batteva-no sentieri spingendosi oltre i fiumi,attratti dall’idea di incontrare i Rutuli lacui fama eccitava le menti e, mossi dasmania, cercavano di avvicinarli. «Evitate incontri con i Rutuli», ammoni-va Rufrat, e la raccomandazione si ren-deva necessaria. I Rutuli si distingueva-no per la potenza fisica, sovrastavano diuna testa gli altri popoli, l’ampia cassatoracica sopportava la testa resa enormedalla fluente chioma rossa, senza faticasollevavano la selvaggina che abbatteva-no con pesanti aste, che altri non riusci-vano a lanciare, durante la caccia emet-tevano grida gutturali e difficile era indi-viduarli nella vegetazione. Questo edaltre fantasie eccitavano i giovani.Tempo dopo Pottio, più audace fra i gio-vani, vedeva un Rutulo abbeverarsi alfiume e, smanioso di osservarlo, rimane-va imprigionato nella melma e più si agi-tava più sprofondava e le sue grida nongiungevano ai compagni. Il Rutulo pron-tamente accorso lo incitava ad afferrarela lunga asta, ma Pottio non ne capiva lalingua, allora, arpionato con l’asta, conforti strattoni lo strappava dal mortaleabbraccio e, adagiato sul terreno, curavala ferita alla spalla provocata dal trasci-namento. Poi, senza profferire parola, sieclissava nella boscaglia. Quando Pottioraccontava l’accaduto finiva non credu-to, ma al ritorno, saputo l’accaduto,Rufrat Mentor inviava doni alla Rupegrande, questa era l’usanza.

RINGRAZIAMENTO Ancora ragazzo Pottio sotto la Bullaportava uno spallone di cuoio che copri-va la cicatrice, ricordo della passataavventura, Rufrat Mentor lo aveva scel-to per accompagnarlo dal Dignus e luisperava di incontrare il Rutulo che loaveva salvato. Nel tempo aveva appresola loro lingua, i costumi e le usanze econdivideva il culto della luna praticatodagli ibridi e questo particolare riaccen-deva i ricordi a quando Vinclius, incerca di erbe, uditi i suoi vagiti e trova-tolo avvolto nella pelle d’orso con il sim-bolo della luna, l’aveva portato nell’ac-campamento. In quel tempo di foschieventi non era raro trovarsi testimonid’orride vicende e quando Rufrat reca-tosi sul luogo scopriva i corpi senza vitadi un ibrido e di una donna notava lalancia spezzata con ciuffi di capelli, allo-ra Rufrat per evitare il loro incontrocambiava il cammino verso un valicodistante ma sicuro per la vita dei suoi.

IRPINIFeroci e aggressivi, occhi giallastri conispidi capelli neri, seminudi, uniti ai lupi,provocavano la fuga degli armenti, vanoè inseguirli e questo paga pecunià mulià-ri quei selvaggi che dall’alto delle rocce,beffardi, fanno osceni gesti ai pastori. «Da tempo il Patto (pactum Pilumnus)veniva violato lungo la transumanzabrevis e da Fucinus a Medium Voltur-nae necessitavano scorte per difendere lemandrie e si pagava il tributo (tricho-rus) introdotto dai Triens. «Ramnens,Titiensi e Luceri e di questo TricipitinusLucretii coccia pelata (pilo carère) con-servava il documento.» (Aulo Rutilius).

Continua nel prossimo numero

AR*DEA Il romanzo dell’appassionato di storia locale Umberto Iacolucci

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22 dossier informare n. 02/2015 • 20 FEBBRAIO 2015 Misteria

a cura di Silvia e Roberto Matricardi

Enigmi del passato e del presente

PRIMA PARTE

Solitamente si ritiene che unadelle caratteristiche principaliche contraddistingue ogni

civiltà avanzata sia la qualità deisuoi impianti igienici ed idraulici,proprio per l’importanza che rive-stono sia il bagno che il gabinetto.Questi impianti, naturalmente, deri-vano direttamente dalla scienzadell’irrigazione, sviluppatasi sullaTerra oltre 20.000 anni fa. E’ davve-ro sconcertante verificare quantoavanti si siano spinte in tecnologia econoscenza le società antiche, a tota-le dispetto di quello che la scienzaortodossa continua ciecamente asostenere di loro: che siano state inenorme arretratezza rispetto a quel-le odierne. Eppure oltre 3.000 annifa i Nabatei, una popolazione semiti-ca da cui discesero in seguito gliArabi, avevano già realizzato ben seifiorenti città nella desolata ed asso-lata regione del deserto del Negev, inIsraele, e una, Petra, nell’attualeGiordania. Grazie all’ausilio di uno

straordinario sistema di terrazza-menti e muraglie, questi contadini-ingegneri riuscivano a coltivare illoro sabbioso terreno, dando damangiare all’intera popolazione,sfruttando la media delle precipita-zioni annue locali, che è di appena100 mm. Utilizzando condotte di ter-racotta rese impermeabili, i Nabateihanno coperto notevoli distanze edislivelli e, man mano che ci siaddentra nello studio dei loro elabo-rati sistemi idrici e fognari, si rima-ne colpiti per la precisione e perl’ampiezza delle loro opere. Detto inaltri termini, la scienza ufficiale liriteneva molto più scemi ed arretratie credeva pure che non si lavassero.Più o meno nello stesso periodo,circa nel 1000 a.C., ma forse ancheprima, gli antichi Persiani inventa-rono e realizzarono uno stupefacentemetodo per scavare acquedotti sot-terranei che potessero far confluirele falde acquifere delle regioni mon-tagnose fin giù, a raggiungere le loroaride pianure, percorrendo decine edecine di chilometri ipogei senza

l’ausilio di laser od altri strumentitecnologici moderni atti a determi-nare la pendenza dei loro scavi. Sitratta di un’opera talmente vasta esofisticata che metterebbe a duraprova anche degli scienziati moderniche volessero realizzarla con leattuali tecnologie e conoscenze. Ma

non è tutto, fatto ancora più straor-dinario è che tale sistema di irriga-zione è ancora esistente e perfetta-mente funzionante, visto che forni-sce ancora oggi ben il 75% del fabbi-sogno idrico dell’Iran. Questa incre-dibile realizzazione ha dato origineai caratteristici quanats, ovvero adun sistema di pozzi verticali collegatisulla base da un cunicolo sotterra-neo che congiunge il pozzo principa-le al villaggio. L’acqua pertantoscorre al riparo dal sole e dalla sic-cità di superficie per distanze spessosuperiori ai 30 km, assicurando unacostante erogazione del preziosoliquido che, se avvenisse all’aperto,tenderebbe ad evaporare, soprattut-to nei lunghi percorsi. Si calcola, perdifetto, che l’intera rete sotterranea,nelle sue infinite articolazioni, rag-giunga la inimmaginabile cifra dicirca 273.000 km.

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«Il mio matrimonio è in crisi da anni,è possibile che migliori?»

Giovanna, 1968 (dati completi forniti).

Cara Giovanna, da quel che vedo,per almeno un paio d’anni, la situa-

zione sembra restare praticamente inva-riata, quindi, probabilmente, continue-rai a far finta che vada tutto bene. Poic’è un possibile cambiamento e potraianche trovare la forza di lasciare unmarito, forse un po’ troppo prepotente elibertino.

Chiedilo alle stelle!

Rubrica di Astrologia acura di Federica Giannini

Gsbnnfoujej!Tufmmf

Primitivi? Mica tanto...Primitivi? Mica tanto...

Amnesiala saga diardit vol. 1

Ardea. Anno 2040. Sharaè una misteriosa ragazza

che si sveglia ogni mattina inamnesia totale, per poi recupe-rare una parte della memorianel corso della giornata. Lasua esistenza tormentata siincrocia ed intreccia con quel-la di uno dei dodici eroi che,decine di migliaia di anniprima, salvò l’intero genereumano. Il temibile guerrieroalbino: Chiaro, lo Spettro.Quello che sembra un curiosoincontro casuale fra due perso-ne non ordinarie, accomunateda fin troppe coincidenze, sirivela essere cruciale nella vitadi entrambi e determinante perla sopravvivenza di milioni dipersone. E’ proprio questa breve storia,infatti, il fulcro che consenteagli eventi di disporsi in modo

da innescare quanto verrà rac-contato in ELE. Quale è, se esiste, il confinefra amore ed amicizia, sacrifi-cio e passione, destino e liberoarbitrio?Amnesia è un racconto di 88pagine che si innesta subitodopo le principali vicende nar-rate in Ardit, rivelando qualco-sa del misterioso passato dellaprotagonista primaria di ELE:Evento Livello Estinzione.

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