IL TIRO A VOLO 271

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Il Magazine della Federazione Italiana Tiro a Volo

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Il Francesco del titolo è D’Aniello. E il titolo dal sapore hollywoodiano calza perfettamente per descrivere un gradito ritorno alla vittoria da par-te del doublista delle Fiamme Oro la cui immagi-ne resta indelebilmente legata a quel grido libe-ratorio nell’erba del centrale di Pechino dopo la conquista dell’argento ai Giochi olimpici del 2008. Francesco D’Aniello ha vinto con autorevolezza tra gli Eccellenza il primo Gran Premio della sua specialità in programma la scorsa domenica sulle pedane di Carisio. Con determinazione France-sco è andato a conquistarsi il posto in semifinale, poi ha collezionato il secondo miglior punteggio di qualificazione alle spalle di Stefano Mezzetta e nel golden match con l’umbro di Castiglione del Lago è stato proprio il poliziotto di Nettu-no a vincere per 27 a 26. Per la cronaca, tra gli Eccellenza il terzo posto è stato appannaggio di un volitivo Antonino Barillà che ha costretto al primo posto fuori dal podio Marco Innocenti. Ma indubbiamente, quello che colpisce di più di que-sta vittoria di Francesco D’Aniello è proprio ciò che l’azzurro ha dichiarato subito dopo la sua af-fermazione. D’Aniello ha infatti insistito sul signi-

ficato di questa vittoria come iniezione di fiducia per sé stesso e come segnale proiettato verso l’esterno per fugare l’impressione che egli avesse ormai rinunciato al ruolo di fuoriclasse in carriera del Double Trap italiano. Che Francesco D’Aniello non ne voglia davvero sapere di farsi “pensiona-re” idealmente dai soliti critici frettolosi, non può che incontrare la nostra piena approvazione. Lo sport, come molti altri ambiti, oggi sembra voler liquidare tutto e tutti facilmente al primo insuc-cesso o al primo accenno di flessione qualitativa. Quando invece, da sempre, sport è sinonimo di sapiente amministrazione dei propri successi e dei propri insuccessi. Francesco D’Aniello sicu-ramente, con poche parole pronunciate dopo la vittoria di Carisio, ha fornito una risposta chia-rissima ai suoi detrattori. Dimostrando di saper guardare con saggezza a qualche momento meno luminoso dopo altri momenti invece indiscutibil-mente splendidi. Ma il segnale è chiaro: Francesco è tornato. E, a quanto pare, ha ritrovato anche la voglia di emettere un nuovo grido dal palcosceni-co di qualche impianto importante.

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Numero 27126 marzo 2014

DirettoreLuciano Rossi

Direttore ResponsabileLuigi Agnelli

Direzione e RedazioneFederazione Italiana Tiro a VoloViale Tiziano 7400196 RomaTel. 06 45235200Fax 06 [email protected]

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pag 4 SAMUELESACRIPANTISOTTOSCRIVELA VITTORIA

pag 8 ALANGHISOLFIPROTAGONISTAA UBOLDO

FRANCESCO IS BACK

In copertinaSamuele Sacripanti e Mattia Cecchetti sono stati due dei “percorsisti” più brillanti tra quelli impegnati nel Gran Premio di Sporting de Il Botto: primo autentico appuntamento stagionale - dopo il prologo del confronto invernale - per la disciplina tornata nel 2014 sotto l’egida della Fitav.

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“Bisogna vivere l’emozione e la passione di que-sta disciplina meravigliosa che rappresenta un rafforzamento culturale della grande famiglia del mondo del tiro a volo: una famiglia unita, forte, capace di coniugare culture sportive di-verse, sensibilità diverse, anche passioni diverse ma sempre accomunate da un elemento di fon-do, ovvero quello di essere sportivi veri. “È sta-to il Presidente federale Luciano Rossi a pro-nunciare queste parole durante la visita compiuta nella giornata di domenica 23 marzo sulle pedane de Il Botto che hanno ospitato il primo Gran premio stagionale di Sporting. Il ti-

moniere della Società orvietana Delfino Batella e il Coordinatore della gara Giuseppe Caccia hanno illustrato al massimo dirigente del tiravo-lismo italiano le prerogative tecniche e balisti-che dei lanci “tracciati” per questo Gran premio di esordio dello Sporting in casa Fitav e Luciano Rossi, assistendo alle fasi centrali della gara di domenica, si è intrattenuto cordialmente - come documentano dettagliatamente le immagini del-la fotogallery che pubblichiamo a corredo dell’articolo - con molti dei contendenti impe-gnati nella competizione umbra. “Lo Sporting e in generale tutta la pratica amatoriale del tiro a

SAMUELE SACRIPANTISOTTOSCRIVELA VITTORIAIl percorsista umbro svetta tra gli Eccellenza al primo Gran premio di Sporting in programma tra i suggestivi itinerari della Società Il Botto: nella giornata di domenica anche il Presidente federale Luciano Rossi ha compiuto una visita all’impianto orvietano nel quale si sono distinti il Prima Filippo Gambini, il Seconda Fabio Marangon, il Terza Alessandro Pratali, l’under 20 Mattia Cecchetti, Martina Maruzzo, il Veterano Giovanni Zamboni e il Master Eugenio Bruscolini

SPORTING

Il Presidente della Fitav Luciano Rossi ha compiuto una visita delle strutture della Società Il Botto nel corso della giornata di domenica 23 marzo intrattenendosi con numerosi appassionati in gara nel primo Gran premio stagionale di Sporting

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Samule Sacripanti è stato il protagonista della massima categoria: tra gli Eccellenza lo specialista umbro ha svettato per effetto di un prestigioso 92/100

volo, - ha precisato Luciano Rossi nel corso del sopralluogo in uno scambio di battute con i di-rigenti della Società ospitante e con numerosi Ufficiali di gara - rappresentano attività di peda-na che esaltano la passione: questo coinvolgi-mento così spontaneo, questa semplicità, que-sto approccio così singolare all’attività sportiva si contrappongono naturalmente all’approccio olimpico. Se l’attività di stampo olimpico è da sempre l’orgoglio della nostra Federazione, del nostro Comitato olimpico e più in generale del-la stessa nostra Italia, l’attività amatoriale come lo Sporting è apparsa invece in passato appan-naggio di altre nazioni e di altre culture sporti-ve, ed è per questo che vogliamo recuperare in fretta anche in questo ambito. Del resto l’attivi-tà regionale invernale nell’ambito dello Sporting ha dato risultati molto positivi. Come molto positivo deve essere giudicato il fatto che oltre trecento partecipanti hanno preso parte al pri-mo Gran premio stagionale a Il Botto: in un luo-go così suggestivo da generare già di per sé grandi emozioni.” Il Presidente della Fitav ha colto l’occasione di questo incontro con molti operatori del comparto amatoriale della peda-na per testimoniare anche la profonda attenzio-ne dell’organismo di Viale Tiziano per l’impo-nenza logistico-organizzativa richiesta dalla disciplina dello Sporting. “È certo che accanto alla grande suggestione degli scenari approntati per i tanti appassionati che si sono avvicendati

in questi due giorni sui percorsi de Il Botto, - ha dichiarato ancora Luciano Rossi - dobbiamo an-che considerare lo sforzo organizzativo di una manifestazione del genere che richiede ad esempio l’attività praticamente simultanea di sessanta macchine lanciapiattelli che devono as-sicurare la loro piena funzionalità per tutta la durata dell’evento stesso. E questo non può che farci di nuovo pensare al grande impegno orga-nizzativo profuso costantemente dai gestori dei nostri impianti ai quali va sempre la mia piena gratitudine.” Il Gran Premio di Sporting sulle pedane orvietane ha rappresentato un euforico esordio dell’attività agonistica dello Sporting (anticipata poche settimane prima dal prologo del confronto invernale di Vetralla). Tra gli Ec-cellenza è stato Samuele Sacripanti a svettare: lo specialista umbro, in gara sabato 22 marzo, ha totalizzato un pregiatissimo 92/100 con un 23 sul campo A, due 22 nei percorsi intermedi e con un brillantissimo 25 negli spettacolari sce-nari del campo D. La serie piena confezionata da Sacripanti nell’ultimo itinerario della gara ha fatto realmente la differenza, assegnando il suc-cesso al percorsista umbro che ha preceduto Veniero e Michael Spada, autori di 91 centri come anche Filippo Boldrini. Con 90 bersagli all’attivo hanno concluso Enrico De Tomasi e Giuseppe Calò, mentre Gianfranco Bizzieri si è attestato a quota 89 davanti all’88 di Fabio Chiarapini e all’87 di Vinicio Pamantini. Alcuni

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risultati maturati sui percorsi de Il Botto che, in considerazione della precoce collocazione tem-porale del Gran Premio, possiedono già una ca-ratura internazionale, hanno indotto Luciano Rossi a formulare alcune considerazioni sul ruolo che il tiravolismo italiano intende svolge-re nel prossimo futuro a livello planetario. “Ab-biamo le credenziali per renderci protagonisti come Federazone anche sulla scena internazio-nale,- ha precisato il Presidente della Fitav - non tanto per scendere in competizione con altri, quanto piuttosto per affermare che noi

possediamo una storia, una tradizione, una pro-fonda cultura sportiva oltre a grandi capacità e potenzialità. Queste credenziali non sono sol-tanto quelle quotidianamente manifestate dai nostri atleti e dai nostri tecnici, ma mi riferisco anche al grande lavoro di qualità prodotto nell’ambito dello Sporting e del Compak a livel-lo informatico e tecnico-organizzativo da Mar-co Mori e da Veniero Spada. Io auspico che il mondo dello Sporting rimanga con questo spiri-to di genuinità e semplicità, senza quella esaspe-razione che invece contraddistingue altri sport

“Un nome e un cognome che sono una garanzia…”, ha simpaticamente dichiarato il Presidente federale in un cordialissimo scambio di battute sulle pedane de Il Botto con Luciano Rossi, tiratore di Prima categoria impegnato nella sfida orvietana

Lo Sporting, ha precisato Luciano Rossi nel corso del sopralluogo, rappresenta un’attività di pedana che esalta la passione: questo coinvolgimento così spontaneo, questa semplicità, questo approccio così singolare all’attività sportiva si contrappongono naturalmente all’approccio olimpico dell’agonismo

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Il perugino Mattia

Cecchetti è stato il leader

della classifica degli Juniores

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e, in certo modo, anche altre discipline del tiro a volo. Lo Sporting è soprattutto l’attività che promuove l’aggregazione: naturalmente esso promuove anche il confronto e la competizione, ma appunto senza eccessi agonistici altrove così diffusi. Quello dello Sporting è un clima amicale che permette alle persone di socializzare e che unisce le persone appunto in una medesima ge-nuina passione sportiva. Del resto, questi aspet-ti vanno favorevolmente incontro al concetto della funzione sociale che il nostro sport deve e vuole assolvere e costituiscono un bell’esempio che vogliamo dare all’intera nostra nazione.” Nella gara diretta con sicurezza e competenza dal Coordinatore Giuseppe Caccia e dal pool dei suoi Ufficiali di gara, ha assemblato una pro-va di grande pregio il Prima categoria Filippo Gambini: lo specialista toscano ha intercettato il volo di 90 piattelli ed ha preceduto gli 89 di Fabio Garatti e Paolo Arcangioli. Marco Balleri-ni, con 86 centri, si è validamente collocato nel-la scia dei medagliati davanti all’85 di Luca Se-rangeli e all’84 di Alessio Antonini. Nel confronto orvietano alle cui fasi finali ha assisti-to anche il Delegato regionale della Fitav Er-manno Cicioni, Fabio Marangon ha vinto tra i Seconda categoria con 87/100. Massimo Grieco è stato validissimo secondo con lo stesso pun-teggio (85/100) di Gabriele Linetti. A quota 83 si sono attestati Fabio Tazioli, Federico Maria-nelli e Davide Guerra, mentre con 81 hanno

concluso Paolo Scolastra, Andrea Palmieri e Ro-berto Risi. Alessandro Pratali è stato protagoni-sta tra i Terza categoria. Con 83/100 il toscano ha svettato davanti all’82 di Massimiliano Migni-ni e all’81 di Luca Poli. Riccardo Cossu ha con-cluso con 80 davanti ai 79 di Pasquale Ussia, Mauro Rizzi e Riccardo Bartalesi. Il campione europeo di Compak Mattia Cecchetti è stato il dominatore della gara degli under 20. Il giovane perugino ha totalizzato 84 bersagli utili e ha preceduto Andrea Menga (78) e Pietro Piccari Ricci (77). Fulvio Guglielmo ha concluso con 76 centri all’attivo davanti al 75 di Luca Solimano e ai 73 di Luca Panizza e Enrico Lugli. Agevole il successo di Martina Maruzzo tra le Ladies: la ragazza vicentina ha intercettato il volo di 78 piattelli precedendo Jessica Tosti (72) e Paola Cuccarolo (70). Giovanni Zamboni ha vinto tra i Veterani con 88/100 superando di misura Car-lo Sestini. Massimo Pasquini è stato ottimo ter-zo con 80 centri davanti ai 79 di Stefano Am-mannati, Alessandro Mometti e Fabio Daveri. Vittoria sul filo di lana per Eugenio Bruscolini tra i Master: il fuoriclasse riccionese ha svettato con 82 centri: lo stesso punteggio realizzato an-che da un brillante Ferruccio Morelli. Terzo po-sto per Roberto Rossi con lo stesso 80/100 to-talizzato da Enzo Gibellini. Danilo Massa con 75/100 ha vinto nella graduatoria dei cacciatori davanti al 73 di Francesco Zocco e al 68 di Mau-ro Gambini.

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Alan Ghisolfi è stato il protagonista assoluto del Gran Premio sperimentale di Fossa Universale an-dato in scena sulle pedane della Società Belvedere di Uboldo la scorsa domenica 23 marzo. Lo spe-cialista lombardo ha artigliato la vittoria nella sua categoria con un brillante 168/175 (dopo i due 23 di partenza, Ghisolfi ha infatti impresso una bel-la accelerazione al suo ritmo totalizzando due 24, due serie piene e un altro 24) con cui ha tenuto a distanza di un piattello l’altro Prima categoria Die-

go Puccio. Gianfranco Cristoni ha conquistato la terza piazza della categoria con 163. Sono stati de-cisamente messi un po’ in riga dai cadetti in questa occasione i cosiddetti “soliti noti” dell’Eccellenza: Ivan Rossi, che ha collezionato il miglior punteg-gio di quella divisione, si è attestato a quota 165 davanti al 164 di Robertino Tacchetto e al 161 di Santo Plataroti. Bella prova anche quella del Secon-da Graziano Cazzaniga che si è imposto nella sua divisione davanti al 159 di Claudio Moraca e al 155

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Il Prima categoria lombardo supera tutti nel Gran Premio sperimentale della disciplina delle cinque macchine che vede in evidenza anche Roberta Pelosi e lo Junior Mirco Tumiatti

FOSSA UNIVERSALE

ALAN GHISOLFI PROTAGONISTA A UBOLDO

Alan Ghisolfi riceve il trofeo per la vittoria nel gran barrage conclusivo della gara di Uboldo dal selezionatore azzurro Sandro Polsinelli

Nella gara delle Ladies Roberta Pelosi ha svettato precedendo Bianca Revello e Monia Minghetti

Il podio del Settore Giovanile con Mirco Tumiatti davanti a Roberto Baldinotti e Andrea Marcinnò

Roberta Pelosi riceve il premio per la vittoria nel barrage di categoria

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di Michele Marasco Petromilli. Vittoria per Massi-mo Mirarchi (160) in Terza categoria davanti a Gio-vanni Sesana e Bruno Ollio. Alla finale a venticinque piattelli riservata ai primi sei tiratori inclusi nella qualifica internazionale dei Seniores hanno preso parte Alan Ghisolfi, Diego Puccio, Gianfranco Cri-stoni, Graziano Cazzaniga, Ivan Rossi e Robertino Tacchetto ed è stato ancora Ghisolfi a svettare con 24 centri complessivi che hanno condotto l’univer-salista lombardo a collezionare 192 centri su 200. Nella scia di Ghisolfi si sono collocati Puccio con 191, Cristoni, Cazzaniga e Rossi con 187 e Tacchet-to con 184. Bel confronto anche in ambito fem-minile con una Roberta Pelosi superlativa che ha letteralmente dominato la sfida in tutte le sue fasi. Approdata al traguardo delle sette serie con 159 bersagli utili su 175, l’eclettica capitolina ha poi col-lezionato altri 20 centri in finale approdando a quo-ta 179/200. Ha tentato un inseguimento disperato Bianca Revello che, giunta alla boa delle sette serie con 148 centri all’attivo, in finale ha totalizzato un

brillantissimo 24 raggiungendo quota 172. Punteg-gio, quello della ligure, non sufficiente per operare lo sperato aggancio dell’apripista romana, ma in ogni caso tale da assegnare un prestigioso argento alla sua autrice che ha preceduto di cinque lun-ghezze Monia Minghetti. Solida anche l’affermazio-ne di Mirco Tumiatti nella gara riservata al Settore Giovanile. Il giovane piemontese si è imposto con il totale di 180/200 davanti al 177 di Roberto Baldi-notti e al 163 di Andrea Marcinnò. Gildo Grondona ha vinto tra i Veterani con 187/200 superando Ma-rio De Donato e Angelo Idone (186). Tra i Super-veterani non ha avuto rivali Lionello Masiero che ha concluso con 186 centri all’attivo davanti al 184 di Giorgio Bottigella e Giorgio Ravera. Gran finale del Gran Premio sperimentale di Uboldo ancora all’insegna del grande talento di Alan Ghisolfi: con un perfetto 25 il tiratore lombardo di Prma cate-goria ha infatti vinto anche il super barrage che ha messo a confronto i cinque vincitori delle singole graduatorie al traguardo dei duecento piattelli.

Gildo Grondona ha vinto la gara dei VeteraniMirco Tumiatti con il trofeo per la vittoria al traguardo dei duecento bersagli

Lionello Masiero si è imposto tra i Superveterani

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