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Il Sistema di Budgeting e di Reporting
Emanuela Foglia Emanuele Porazzi
COPS
Per controllare l’efficienza nell’uso di risorse in ambito sanitario, lo Stato
è intervenuto con alcuni provvedimenti:
◆ LA REGIONALIZZAZIONE
◆ L’ AZIENDALIZZAZIONE
◆ LA MODIFICA DEI CRITERI DI FINANZIAMENTO DELLE ASL
◆ L’INTRODUZIONE DI CRITERI SPECIFICI DI PAGAMENT0 PER GLI EROGATORI
◆ LA COMPETITIVITÀ TRA STRUTTURE
Il CdiG in Sanità: quadro generale (1)
Il CdiG in Sanità: quadro generale (2)
Il controllo di gestione (anche detto direzionale) è in grado di offrire un
contributo indispensabile alla gestione di un’organizzazione in termini di:
◆ Controllo economico: inteso come capacità del CdiG di “spezzare” la
complessità organizzativa in modo da capire in che misura i risultati aziendali
complessivi sono attribuibili a diverse determinanti (Contabilità analitica)
◆ Controllo esecutivo: inteso come capacità del CdiG di valutare in che
misura le diverse unità organizzative hanno tenuto comportamenti o
raggiunto risultati coerenti con gli obiettivi prescelti (Processo di Budget)
◆ Supporto al processo decisionale: inteso come capacità del CdiG di
prendere decisioni coerenti con gli obiettivi strategici predefiniti (Analisi break-even, analisi differenziale, etc…)
Finalità del Controllo di Gestione
L’implementazione di un controllo direzionale avviene attraverso:
◆ IL PROCESSO DI CONTROLLO DI GESTIONE, attività di guida e governo
finalizzata ad assicurare il raggiungimento degli obiettivi prefissati in modo
efficace ed efficiente
◆ L’INFRASTRUTTURA DEL CONTROLLO DI GESTIONE, insieme degli
strumenti e meccanismi che consentono di fornire ai responsabili aziendali
i supporti informativi necessari per programmare e controllare la gestione
aziendale
Il Controllo di Gestione: un approccio sistemico
Il processo del controllo direzionale si articola in quattro fasi
Il processo di Controllo di Gestione (1)
Il processo di Controllo di Gestione (2)
Gli attori che intervengono nel processo di controllo direzionale sono:
◆ il top management dell’Azienda Ospedaliera (Direzione Generale,
Direzione Sanitaria)
◆ i responsabili dei diversi centri di responsabilità
◆ i controller (Controllo di Gestione)
◆ la Direzione Amministrativa
Il sistema di Controllo di Gestione: architettura (1)
CENTRO DI RESPONSABILITÀ: unità organizzativa costituita da
un gruppo di persone che opera impiegando determinate
risorse (input) e ottenendo obiettivi stabiliti (output) sotto la
guida di un dirigente che si assume la responsabilità delle
azioni intraprese
Il piano dei centri di responsabilità descrive come un’Azienda
Ospedaliera si è organizzata per lo svolgimento della propria
attività ed è indispensabile per comprendere come sia
possibile assegnare una responsabilità (prevalentemente
economica) alle diverse unità organizzative
Il sistema di Controllo di Gestione: architettura (2)
Si distinguono i seguenti tipi di Centri di Responsabilità:
◆◆ Centri di spesa, caratterizzati da:
Output: difficilmente misurabile e valorizzabile in termini monetari
Input: difficoltà di stabilire una correlazione tra input e output
◆ Centri di costo, caratterizzati da:
Output: misurabile e valorizzabile in termini monetari (ma non
determinato autonomamente)
Input: possibilità di stabilire una correlazione tra input e output
◆ Centri di ricavo: unità organizzative responsabili dei volumi di vendita e
del mix di vendita dei prodotti/servizi offerti
◆ Centri di profitto: unità organizzative responsabili della realizzazione di
un margine operativo controllando output ed input
Il sistema di Controllo di Gestione: architettura (3)
◆ UU.OO.,, che rappresentano i principali centri “finali” dell’azienda
(chirurgia, nefrologia, ortopedia, etc…)
◆ Servizi diagnostico-terapeutici,, che forniscono i servizi sia all’utente
(attività ambulatoriale) sia ai reparti (laboratorio di analisi, Pronto
Soccorso, radiologia, etc…)
◆ Servizi sanitari, che fanno da supporto ai reparti e/o ai servizi
diagnostico terapeutici (farmacia, servizio di anestesia,
sterilizzazione, etc…)
◆ Servizi alberghieri ,(mensa, centralino, pulizie, etc…)
◆ Servizi generali, (Direzione Sanitaria, gestione del personale, ufficio
tecnico, etc…)
Il sistema di Controllo di Gestione: architettura (4)
Il principale strumento della contabilità generale utilizzato dal CdiG è il Conto Economico “Gestionale”
Ad ogni Centro di Costo competono:
Le tecniche contabili: conto economico (1)
Lo schema di Conto Economico gestionale per ciascun Centro di Costo è:
CONTO ECONOMICOCONTO ECONOMICO
■ Ricavi (interni ed esterni)
■ Costi diretti
11°° MARGINE OPERATIVOMARGINE OPERATIVO
■ Costi indirettiServizi sanitari indirettiServizi alberghieriServizi generali
22°° MARGINE OPERATIVOMARGINE OPERATIVO
Es. DRG, prestazioni
ambulatoriali
Es. personale, materiali,
prestazioni intermedie
Es. anestesia, sterilizzazione
Es. cucina e mensa,
lavanderia
Amministrazione, direzione
Le tecniche contabili: conto economico (2)
Il sistema di Controllo di Gestione: architettura …continua
La contabilità analitica riclassifica per destinazione i costi che la contabilità
generale ha classificato per natura al fine di calcolare il costo di particolari cost
object (centri di responsabilità, DRG, etc…) ed orientare la programmazione ed
il controllo
Ogni sistema di contabilità analitica adotta:
◆ specifici cost object (oggetti o segment o dimensione di analisi)
◆ specifiche metodologie di rilevazione dei costi (full costing,
direct costing, direct costing evoluto) a seconda dell’obiettivo dell’analisi
◆ specifiche configurazioni di costo (costi fissi/variabili, diretti/indiretti,
specifici/comuni, standard/effettivi, controllabili/non controllabili)
Le tecniche contabili: la contabilità analitica
La stesura del budget (budgeting) è un processo organizzativo attraverso cui
è possibile:
◆ definire obiettivi di carattere operativo da raggiungere
◆ allocare risorse da utilizzare
◆ individuare ambiti di autonomia decisionale
◆ valutare la fattibilità economica, finanziaria e tecnica dei programmi di azione prescelti
ORIZZONTE TEMPORALE È IL BREVE PERIODO
Il budget
Per ciascuna unità organizzativa “protagonista” del processo di budget:
◆ Obiettivi quantitativi:
�Obiettivi economici (es. target sul 1° margine, riduzione del costo dei materiali acquistati sui ricavi, etc…)
� Obiettivi di attività
� Obiettivi di output: n° ricoveri, n° DH/degenza ordinaria, n°prestazioni ambulatoriali
� Obiettivi di mix: peso medio DRG, incidenza DRG chirurgici sul totale, etc...
� Obiettivi di utilizzo di risorse: tasso di occupazione dei letti, degenza media, tempo medio di attesa per intervento, etc…
◆ Obiettivi qualitativi: customer satisfaction, qualità dell’outcome, etc…
Il budget: tipologia di obiettivi per una A.O.
Perché le performance?
AziendeAziende
MissionMission & & VisionVision
Obiettivi
Misurazione e valutazione delle
performance
Corporate Governance
Attività core e no core (Wrigley, 1970; Porter, 1990;
Grant, 2005)
Hidden factory (Miller e Vollmann,
1985)
Decreto legislativo 150/09 attuativo della
legge delega 15/09
CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE
� Definizione e assegnazione degli obiettivi che si intendono raggiungere, dei valori attesi di risultato e dei rispettivi indicatori
� Collegamento tra obiettivi e l’allocazione delle risorse� Monitoraggio in corso d’esercizio e attivazione di eventuali interventi
correttivi� Misurazione e valutazione della performance, organizzativa e
individuale� Utilizzo dei sistemi premianti, secondo criteri di valorizzazione del
merito� Rendicontazione dei risultati agli organi di indirizzo politico-
amministrativo, ai vertici delle amministrazioni, nonché ai competenti organi esterni, ai cittadini, ai soggetti interessati, agli utenti e ai destinatari dei servizi
La misurazione della performance
• Processo formalizzato, che mira a ottenere ed esprimere informazioni descrittive riguardo alle proprietà di un oggetto (ad es. un processo, un’attività, un gruppo di persone).
• Il sistema di misurazione svolge le funzioni di:
– rilevazione,
– analisi e
– rappresentazione
di dati relativi ai fatti della gestione
Un Sistema di misurazione della performance si compone di tre elementi fondamentali:
• indicatori
• target
• infrastruttura di supporto e processi
L’anello mancante tra planning e budgeting
INPUT(Risorse)
INPUT(Risorse)
OUTPUTOUTPUT
Circolo dell’apprendimento
strategico
Verifica delle ipotesi sottostanti alle strategie
SimulazioniAnalisi SWOT
Strategie emergenti
Collegamento tra strategia e budget
Adattamento dei targetIniziative strategiche e relative attività
di brevePrevisioni a scorrimento (rolling)
ReportisticaFeedback strategicoAccountability
Circolo dell’apprendiment
o operativo
StrategiaSistemi di gestione
strategicaBudget Processi
ReportisticaFeedback operativoAccountability
RisultatiRisultati
Dalla strategia al Controllo di Gestione
StrategiaSistemi di gestione
strategicaBudget
StakeholderStakeholder
ProcessiProcessi
CompetenzeCompetenze
Economico-finanziariaEconomico-finanziaria
ProspettiveAdattamento dei target
Focus sull’ambito operativoFocus sul breve periodo �
Verifica delle ipotesi sottostanti alle strategie
SimulazioniAnalisi SWOT
Strategie emergenti
Circolo dell’apprendimento strategico
Collegamento tra strategia e budget
Adattamento dei targetIniziative strategiche e relative attività
di brevePrevisioni a scorrimento (rolling)
Una proposta per il mondo sanitario
Tasso di Occupazione dei Posti Letto
Importante indicatore ospedaliero è il tasso di utilizzo (TU) o indice di occupazione media (OM) dei posti letto che considera
� le giornate di degenza effettivamente coperte rispetto� alle giornate di degenza teoricamente possibili (GDMax)� che in anno corrispondono al numero di PL per 365 gg:
GDGD 100
Max×
GDPL 365 100× ×
DM RPL 365 100
×× ×
OM%= TU% = = =
� Il Piano Sanitario Nazionale attualmente fissa tale indice al 70-75%
=
Peso del DRG e calcolo del rimborso
Per raggiungere il valore del rimborso rispetto alle attività esistono tre fasi da prendere in considerazione
1. Assegnazione peso2. Determinazione punto3. Calcolo del rimborso
TARIFFA = PESO DRG X PUNTO DRG
Il Budget di un’A.O.: una visione completa (1)
◆ Budget operativo � conto economico gestionale (previsionale) per CdiC
◆ Budget investimenti � determina l’ammontare dei singoli investimenti
per CdiC
◆ Budget finanziario � permette di verificare le conseguenze dei diversi
budget in termini di liquidità e solidità aziendale
Il Budget di un’A.O.: una visione completa (2)
Definizione budget
La formulazione del budget per ciascun centro di costo inizia in questa fase
Il budget: fase di definizione (1)
Nella fase di definizione top-down del budget per
reparto/servizio è necessario:
1 Programmare le attività per l’arco di tempo che abbraccia il budget
2 Valorizzare in termini economici i programmi relativi a tali attività
Il budget: fase di definizione (2)
1 Il processo di programmazione delle attività si può schematizzare così:
Dati storici Attività
∆ Risorse disponibili Criticità Appropriatezza
Attività a budget
Il budget: valutazione attività per singolo CdiC
2 La valorizzazione economica delle attività è finalizzata alla costruzione
del Conto Economico gestionale per centro di costo:
COSTI DIRETTI
Personale
Materiale sanitario
Altri costidiretti
COSTI INDIRETTI
Servizialberghieri
Altri costiindiretti
Il budget: conto economico gestionale per CdiC
■ Volumi di attività■ Mix di attività
■ Volumi di attività■ Mix di attività■ Costi unitari storici
■ Volumi di prestazioni sanitarie■ Mix delle prestazioni■ Eventuali modifiche previste
■ Costo storico■ Modifiche dell’organico■ Modifiche contrattuali
■ Costo storico■ Inflazione■ Eventuali modifiche previste
■ Costo complessivo a budget
■ Utilizzo del driver
■ Eventuali modifiche previste
RICAVI
VARIABILI PRODUTTIVE
D% D%
Valore % Valore % Cons '00-'01 Valore % '01 - bdg '02
Nr posti letto
Degenza ordinari a (teorici ) 30 28 -6,7% 28
Degenza ordinari a (effetti vi ) 30 30 30
... di cui a pagamento/l i b. prof. 2 + 2 in cl inica 2 + 2 i n cl inica 2 + 2 cl i ni ca
Day Hospital
Nr pazienti in degenza 438 100,0% 460 100,0% 5,0% 525 100,0% 14,2%
- medici 152 34,7% 172 37,4% 13,2% 125 23,8% -27,3%
- chirurgici 286 65,3% 288 62,6% 0,7% 400 76,2% 39,0%
Ricoveri >48h 389 88,8% 405 88,0% 4,1% 464 88,4% 14,7%
- medici 130 33,4% 151 37,3% 16,2% 116 25,0% -23,1%
- chirurgici 259 66,6% 254 62,7% -1,9% 348 75,0% 37,1%
Ricoveri 1g 37 8,4% 47 10,2% 27,0% 53 10,1% 12,8%
- medici 16 43,2% 17 36,2% 6,3% 5 9,4% -70,6%
- chirurgici 21 56,8% 30 63,8% 42,9% 48 90,6% 60,0%
Casi soglia 12 2,7% 8 1,7% -33,3% 8 1,5%
- medici 6 50,0% 4 50,0% -33,3% 4 50,0%
- chirurgici 6 50,0% 4 50,0% -33,3% 4 50,0%
Ricoveri Day Hospital
Ri coveri Day Hospita l chi rurgi ci
Ri coveri Day Hospita l medi ci
Val. DRG medio-Peso medio 6.049 1,43 5.960 1,37 -1,5% 7.005 1,47 17,5%
- medici 3.211 0,88 3.071 0,87 -4,4% 3.226 0,88 5,1%
- chirurgici 7.558 1,71 7.686 1,67 1,7% 8.186 1,66 6,5%
Degenza media 9,1 8,8 -3,3% 8,7 -1,2%
- medici 7,6 7,2 -5,3% 7,4 2,3%
- chirurgici 9,9 9,7 -1,5% 9,1 -6,6%
Tasso di occupazione
Ri covero ordi nario (l etti teori ci ) 72,5% 78,9% 8,8% 89,1% 12,9%
Ri covero ordi nario (l etti effettivi ) 72,5% 73,6% 1,5% 83,1% 12,9%
Day Hospital (7 giorni /sett.)
Day Hospital (5 giorni /sett.)
Personale 20,8 22,2 6,6% 23,8 7,2%
Personale medico 7,0 8,0 14,3% 9,4 17,3%
Personale dirigente sanitario
Personale infermieristico 11,3 12,5 10,3% 12,5
Personale tecnico 2,5 2,0 -19,9% 1,9 -4,2%
Personale sanitario tecnico
Personale amministrativo
Sedute di Sala Operatoria ore/sett. ore/sett. ore/sett.
Di sponibi l i tà in anestes ia genera le 21,0 21,0 36,0 71,4%
Di sponibi l i tà in anestes ia loca le 6 6 12 100,0%
CHIRURGIA GENERALE
Cons. 1° sem. '00 Cons. 1° sem. '01 Budget sem. 2002
Esempio di valutazione dell’attività – U.O. Chirurgia Vascolare
DEGENZA
DRG Descrizione n.casi fatturato n.casi fatturato n.casi fatturato
209/1 anca tota le 135 979.434 12 87.556 147 1.066.990
209/2 anca parzia le 3 20.622 - - 3 20.622
209/3 ginocchio tota le 50 357.200 12 85.728 62 442.928
209/4 revis ione anca - - - - - -
209/5 revis ione ginocchio - - - - -
491/1 protes i spa l la 2 8.618 - - 2 8.618
232/2 artroscopie ginocchio 5 8.212 - - 5 8.212
223/1 artro spa l la con sutura cuffia 80 134.354 2 3.725 82 138.079
232/1 artro spa l la inta bi l i tà 8 9.913 - - 8 9.913
223/2 riparazione spal la 24 39.994 1 1.396 25 41.390
503/1 menscectomia 280 528.244 26 49.538 306 577.782
503/2 lca 18 34.176 - 18 34.176
503/3 l i s i a lare 60 113.329 1 1.889 61 115.218
225/2 piede piatto 15 24.068 - - 15 24.068
225/1 dito a ma rtel lo 40 64.058 3 4.863 43 68.921
234/1 al luce va lgo 180 321.260 10 18.529 190 339.789
6/1 tunnel carpale 120 106.026 8 7.057 128 113.083
216/1 biops ia per impianto condroci ti - - - - - -
217/2 impianto condroci ti - - - - - -
8/1 neuroma di morton 40 55.329 - - 40 55.329
227/1 intervento a i tendini 100 121.983 - - 100 121.983
500/1 ernia del disco 15 40.385 - 15 40.385
a l tri DRG 170 264.800 12 15.253 182 280.053
TOTALE ORTOPEDIA 1.345 3.232.005 87 275.534 1.432 3.507.538
SSN - REGIONE SSN TOTALESSN - EXTRA-REG.
Esempio di valutazione dell’attività – U.O. Ortopedia
RICAVI
DRG per degenza ordinaria 2.649.558 97,7% 2.741.826 97,6% 3,5% 3.680.994 98,2% 34,3%DRG per day hospitalRicavi ambulatoriali 52.110 1,9% 50.126 1,8% -3,8% 50.333 1,3% 0,4%Libera professione 3.916 0,1% 18.192 0,6% 364,6% 18.192 0,5%Consulenze ad altri EntiContributi c/esercizioAltri ricavi 5.069 0,2% -100,0%Scarico costi ad altri cdc ____________________ ____________________ ____________________
Totale ricavi 2.710.653 100,0% 2.810.144 100,0% 3,7% 3.749.519 100,0% 33,4%____________________ ____________________ ________________________________________ ____________________ ____________________COSTI OPERATIVI
Totale costi del personale 1.018.362 37,6% 1.206.517 42,9% 18,5% 1.404.437 37,5% 16,4%
Totale altri costi del personale
Totale consumi di materiale sanitario 94.581 3,5% 96.617 3,4% 2,2% 112.573 3,0% 16,5%
Totale consumi di materiale non sanitario 4.478 0,2% 6.683 0,2% 49,2% 6.817 0,2% 2,0%
Altri costi operativi 5.489 0,2% 6.583 0,2% 19,9% 8.826 0,2% 34,1%
Ammortamenti 7.688 0,3% 9.019 0,3% 17,3% 5.178 0,1% -42,6%____________________ ____________________ ____________________
Totale costi operativi 1.130.598 41,7% 1.325.420 47,2% 17,2% 1.537.832 41,0% 16,0%____________________ ____________________ ________________________________________ ____________________ ____________________
MARGINE OPERATIVO NETTO 1.580.055 58,3% 1.484.724 52,8% -6,0% 2.211.687 59,0% 49,0%
COSTI INDIRETTI
Totale servizi alberghieri 264.085 9,7% 335.828 12,0% 27,2% 396.824 10,6% 18,2%
Totale servizi diagnostici 487.202 18,0% 337.865 12,0% -30,7% 430.006 11,5% 27,3%
Totale servizi di supporto sanitari 773.924 28,6% 922.242 32,8% 19,2% 1.392.282 37,1% 51,0%____________________ ____________________ ____________________
Totale costi indiretti 1.525.212 56,3% 1.595.935 56,8% 4,6% 2.219.112 59,2% 39,0%
Totale costi diretti ed indiretti 2.655.810 98,0% 2.921.355 104,0% 10,0% 3.756.944 100,2% 28,6%____________________ ____________________ ________________________________________ ____________________ ____________________
MARGINE GESTIONE CORRENTE 54.843 2,0% (111.211) (4,0%) -302,8% (7.425) (0,2%) 93,3%Quota costi generali di presidio 377.393 13,9% 380.476 13,5% 0,8% 647.094 17,3% 70,1%Quota costi generali di azienda 9.925 0,4% 44.985 1,6% 353,2% 60.057 1,6% 33,5%
MARGINE NETTO (332.475) (12,3%) (536.673) (19,1%) -61,4% (714.576) (19,1%) -33,1%
Esempio di valutazione dell’attività – U.O. Chirurgia Generale
Attraverso il reporting è possibile:
◆Realizzare un sistematico confronto tra obiettivi prefissati e risultati conseguiti
◆Individuare le cause cui attribuire eventuali scostamenti
◆Individuare le opportune azioni correttive da intraprendere
Lo strumento tecnico principale con il quale si svolge il processo di
reporting è l’ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI, che permette di
individuare le determinanti della divergenza tra valori-obiettivo e
valori-risultato
Il processo di reporting
Assumptions:
Pi = tariffa DRGi a budget
V = n° casi totali a budget
Qi = percentuale relativa del DRGi-esimo sul totale a budget
pi = tariffa DRGi a consuntivo
v = n° casi totali a consuntivo
qi = percentuale relativa del DRGi-esimo sul totale a
consuntivo
ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI: formule
Scostamento di volume: ∑Pi x Qi x v - ∑Pi x Qi x V (se >0 FAV)
Scostamento di mix: ∑Pi x qi x v - ∑Pi x Qi x v
Scostamento di prezzo: ∑pi x qi x v -∑Pi x qi x v
Analisi degli scostamenti dell’attività (fatturato)
Assumptions:
Pi = prezzo della risorsa i-esima a budget
V = quantità totale della risorsa impiegata a budget
Qi = percentuale relativa della risorsa i-esima sul totale a budget
pi = prezzo della risorsa i-esima a consuntivo
v = quantità totale della risorsa impiegata a consuntivo
qi = percentuale relativa della risorsa i-esima sul totale a
consuntivo
ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI: formule
Scostamento di volume: ∑Pi x Qi x v - ∑Pi x Qi x V (se>0 SFAV)
Scostamento di impiego: ∑Pi x qi x v - ∑Pi x Qi x v
Scostamento di prezzo: ∑pi x qi x v - Pi x qi x v
Analisi degli scostamenti delle risorse consumate
(costi variabili)
◆ Tempistiche troppo diluite◆ I report intermedi e finali arrivano con un ampio
ritardo, spesso lontani dal periodo considerato, indebolendo l’efficacia del controllo stesso◆Valutazione finale d’esercizio è addirittura successiva
alla negoziazione del budget successivo
���� Rilevanza e ritualità organizzativa per costruire ORGANIZZAZIONE, soprattutto per il processo di responsabilizzazione
Principali problemi
◆ Si monitora dal 40% all’80% dei costi ���� ritardo dei sistemi di responsabilizzazione o indice di una scarsa capacità di selezionare i fattori produttivi più rilevanti?◆ Fase programmazione ���� apice intensità gestionale◆ Fase di valutazione intermedia ���� riallineamento con
obiettivi aziendali dei CdR◆ Fase valutazione ex post ���� spesso ancora natura di
adempimento burocratico, che razionalizza ex post le politiche di incentivazione ���� premio di risultato scarso
Principali problemi (2)
◆ Controller ���� attenzione a obiettivi di innovazione … e costi e razionalizzazione?
◆ Responsabili di UU.OO. e Servizi ���� obiettivo di contenimento dei costi … e lo sviluppo dell’offerta e la programmazione?
◆ Professionisti ���� appropriatezza … occhio vigile controllo clinico
Scarsa concordanza
◆Contribuisce a costruire e a far percepire l’unitarietà d’azienda e il ruolo dei singoli CdR
◆Rappresenta la metrica di comunicazione prevalente lungo la piramide organizzativa
◆Ha introdotto e sviluppato un rito stabile di relazione tra il vertice aziendale e le sue unità, e tra queste e i loro membri più significativi
Il processo di programmazione e controllo
OSSATURA del processo di aziendalizzazione