Il Settimanale di Arezzo 174

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ANNO IV NUMERO 174 • VENERDÌ 13 DICEMBRE 2013 • COPIA GRATUITA IN COPERTINA: SCATTO ED ELABORAZIONE GRAFICA DI ANDREA BARDELLI UNOAERRE INDUSTRIES STRADA E, 5 LOC. SAN ZENO, AREZZO TEL. 0575 925953 UNOAERRE INDUSTRIES STRADA E, 5 LOC. SAN ZENO, AREZZO TEL. 0575 925953 Ristorante Pizzeria “La Foce” Ristorante Pizzeria “La Foce” come foste a casa vostra! come foste a casa vostra! Pranzo di Natale Pranzo di Natale Cenone di San Silvestro Cenone di San Silvestro con musica dal vivo e ballo con musica dal vivo e ballo loc. La Foce, Castiglion Fiorentino loc. La Foce, Castiglion Fiorentino 0575/65.81.87 – 331/98.11.833 0575/65.81.87 – 331/98.11.833 info info@anticatrattorialafoce.com anticatrattorialafoce.com www.anticatrattorialafoce.com www.anticatrattorialafoce.com

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3 Lo stato dei fossi: un problema aretino e non solo 5 Natale al Circolo Arcobaleno 7 Un supplemento di pensione per chi ha lavorato nella raccolta dell’uva o delle olive 8 Luca Veneri dominatore della Quintana d’Inverno 10 Quando San Domenico era la via degli artigiani 13 La Chimera Nuoto archivia la stagione dei record 15 Due aretini sul tetto del mondo 16 Lions Hockey Arezzo: un vivaio da coltivare 17 Fondo d’interventi per le strutture aretine, Romizi: «Ecco come agiremo» 18 Il Campionato Italiano Forme di taekwondo ad Arezzo 19 Caritas e Sba unite per la crescita del basket integrato 21 Silvia Avallone al Giardino delle Idee 22 Quattro appuntamenti con l’arte e le sue contaminazioni a Spazio Seme 24 Maria Grazia Gialli Meli e i suoi attimi poetici 25 Esplosioni pittoriche e sculture monumentali a Via Cavour 85 26 Rossano Naldi, artista del Novecento 27 Biolento, dove il tempo si è fermato 28 I “nuovi” contratti di convivenza per coppie di fatto

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ANNO IV NUMERO 174 • VENERDÌ 13 DICEMBRE 2013 • COPIA GRATUITA

IN COPERTINA: SCATTO ED ELABORAZIONE GRAFICA DI ANDREA BARDELLI

UNOAERRE INDUSTRIESSTRADA E, 5

LOC. SAN ZENO, AREZZO

TEL. 0575 925953

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2 IL SETTIMANALE DI AREZZO 13 DICEMBRE 2013

“IL SETTIMANALE DI AREZZO“ È UNA TESTATA EDITA DA EDIZIONI GIORGIO VASARI SRLANNO IV NUMERO 174 – VENERDÌ 13 DICEMBRE 2013 © EDIZIONI GIORGIO VASARI

DIRETTORE RESPONSABILE: FRANCESCO CIABATTIEMAIL [email protected]: MARCO BOTTI, EMAIL [email protected]: ELENA AIELLO, ENRICO BADII, ANDREA BARDELLI, GIACOMO BELLI, SERENA CAPPONI, FERNANDA CAPRILLI, MARCO CAVINI, GIACOMO CHIUCHINI, DORY D’ANZEO, JACOPO FABBRONI, CECILIA FALCHI, ELETTRA FIORINI, MICHELE GIUSEPPI, SARA GNASSI, ILARIA GRADASSI, VALERIA GUDINI, GIACOMO MANNESCHI, CHIARA MARCELLI, LUCIO MASSAI, DAVID MATTESINI, FABIO MUGELLI, OMERO ORTAGGI, VALENTINA PAGGINI, RO-BERTO PARNETTI, LUCIANA PASTORELLI, IVANA MARIANNA PATTAVINA, LUCA PIERVENAN-ZI, CHIARA SAVARINO, ALESSIO SEGANTINI, LUCA STANGANINI, VALENTINA TRAMUTOLA, LUCA TRIPPI. FOTO: ANDREA BARDELLI, ROBERTO PARNETTI, SAIMON SAVINI

AMMINISTRAZIONE: EDIZIONI GIORGIO VASARI SRL, VIA MANTEGNA 4, 52100 AREZZO (AR), TEL. 392/95.96.285, FAX 0575/16.57.738, EMAIL [email protected]À E MARKETING: PAOLA PRATO, 333/46.04.264, [email protected]

AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE DI AREZZO 02/2010 DEL 10 FEBBRAIO 2010ISCRIZIONE AL REGISTRO DEGLI OPERATORI DELLA COMUNICAZIONE AL N. 19155STAMPA: LA ZECCA SRL, VIA UMBERTO TERRACINI 25/27, 52025 FRAZ. LEVANE, BUCINE (AR), TEL. 055/91.80.101, FAX 055/91.80.412, EMAIL [email protected]È VIETATA, SENZA FORMALE AUTORIZZAZIONE, LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DI TESTI, DISEGNI, FOTO E PUBBLICITÀ RIPRODOTTI SU QUESTO NUMERO

EGV

VITA DELLA CITTÀ3 Lo stato dei fossi: un problema aretino e non solo5 Natale al Circolo Arcobaleno, non un cinepanet-tone ma una splendida realtà6 Dopo il plebiscito per Renzi cosa succederà?10 Quando San Domenico era la via degli artigiani27 Biolento, dove il tempo si è fermato

ACLINFORMA7 Un supplemento di pensione per chi ha lavorato nella raccolta dell’uva o delle olive

NON PIÙ PAROLE OMAI…8 Luca Veneri dominatore della Quintana d’Inverno

AREZZO SPORT13 La Chimera Nuoto archivia la stagione dei record15 Due aretini sul tetto del mondo16 Lions Hockey Arezzo: un vivaio da coltivare17 Fondo d’interventi per le strutture aretine, Romizi:

«Ecco come agiremo»18 Arezzo ospita il Campionato Italiano Forme di ta-ekwondo19 Caritas e Sba unite per la crescita del basket in-tegrato20 Sicurezza e lavoro: al via il nuovo corso da istrut-tore di nuoto

A REGOLA D’ARTE21 Silvia Avallone al Giardino delle Idee22 Quattro appuntamenti con l’arte e le sue conta-minazioni a Spazio Seme 24 Maria Grazia Gialli Meli e i suoi attimi poetici25 Esplosioni pittoriche e sculture monumentali a Via Cavour 8526 Rossano Naldi, artista del Novecento

L’ESPERTO RISPONDE28 I “nuovi” contratti di convivenza per le coppie di fatto

IN QUESTO NUMEROIN QUESTO NUMERO

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3IL SETTIMANALE DI AREZZO13 DICEMBRE 2013

LO STATO DEI FOSSI: UN PROBLEMA ARETINO E NON SOLO

passato più di mese dall’ultima pioggia tor-renziale che ha messo la provincia aretina in ginocchio, ma la situazione non si è ancora risolta; le polemiche che hanno seguito gli

allagamenti dello scorso 21 ottobre hanno aperto molti vasi di Pandora: le colpe e le competenze ven-gono scaricate da un ente all’altro e vengono chia-mati in causa anche i cambiamenti climatici che non risparmiano il resto del mondo.

Ma qual è il fi l rouge che unisce il cambiamento climatico mondiale agli allagamenti del Bagnoro, dei sottopassaggi aretini, di via Giotto, via Ancone-tana, via Romana o del piazzale dell’Ospedale “San Donato”?

Il “rasoio di Occam” (cioè formulare più ipotesi di quelle che siano strettamente necessarie per spie-gare un dato fenomeno quando quelle iniziali siano suffi cienti) stavolta non funziona: la spiegazione più semplice, l’incuria della rete fognaria e dei fossi, non basta a giustifi care l’inadeguatezza del sistema areti-no di smaltimento delle acque meteoriche e i disagi che cittadini ed edifi ci pubblici, come le scuole di Antria o l’asilo nido “Il Cucciolo”, hanno subìto.

È possibile che qualcuno abbia pensato che la re-sponsabilità fosse in parte del Consorzio di Bonifi ca della Val di Chiana, ormai noto nelle case aretine per le bollette e le richieste di pagamento, o al ge-store della rete fognaria, Nuove Acque, oppure alla Provincia, ma quasi nessuno, eccetto gli “addetti ai

lavori”, ha analizzato i veri motivi

del grave dissesto idrogeologico del nostro territorio. Questo fenomeno dal nome altisonante, “dissesto idrogeologico”, è una piaga che colpisce tutta la pe-nisola: per Legambiente è “l’insieme di quei processi quali erosione e frane, che modifi cano il territorio in tempi relativamente rapidi o rapidissimi, con effetti spesso distruttivi sulle opere, le attività e la stessa vita dell’uomo. Abusivismo edilizio, estrazione illegale di inerti, disboscamento indiscriminato, cementifi -cazione selvaggia, abbandono delle aree montane,

È

continua a pag. 4

Bimbo Italia, non solo bambino! Il disegno di

internazionalizzazione concepito dal Consorzio “Bimbo Italia” si è

negli anni allargato ad altri settori, per menzionarne alcuni: gioielleria, maglieria, calzature, food. Inoltre, dal territorio locale le aziende iscritte si sono allargate

ad altre aree italiane. Da Bimbo Italia a Borgo Italia, la piazza che racconta le eccellenze impren-ditoriali italiane nel mondo! Scopri di più su WWW.BORGO-ITALIA.COM e WWW.BIMBO.NET

NEWS

di Elena Aiello

Il torrente Castro in via Marco Perennio

4 IL SETTIMANALE DI AREZZO 13 DICEMBRE 2013

«INVESTIRE NELLA PUBBLICITÀ IN «INVESTIRE NELLA PUBBLICITÀ IN TEMPO DI CRISI È COME TEMPO DI CRISI È COME COSTRUIRSI LE ALI MENTRE COSTRUIRSI LE ALI MENTRE GLI ALTRI PRECIPITANO»GLI ALTRI PRECIPITANO»

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[segue da pag. 3]agricoltura intensiva: sono tutti fattori che contri-buiscono in maniera determinante a sconvolgere l’equilibrio idrogeologico del territorio”.

Molte sono state le ipotesi fatte: dalla costruzione di più casse di espansione per i fi umi e i torrenti are-tini, alla progettazione di una deviazione del Castro sul Vingone; ma nessuna di queste è una vera e pro-pria soluzione al problema, o almeno è quello che alcuni esperti dicono.

Le stesse casse d’espansione, bacini artifi ciali pro-gettati per contenere parte della piena e ridurre la portata stessa del corso d’acqua, sono meri rattoppi non risolutivi in una situazione che avrebbe biso-gno non solo di interventi d’emergenza, ma di una manutenzione generale costante di tutto il territorio: «Il dissesto idrogeologico è un problema più profon-do della prevenzione spicciola delle zone a valle», ci spiega gentilmente l’ingegner Cardinali.

È proprio Cardinali che ci dà una vaga idea della complessità del problema: quello che abbiamo vis-suto a ottobre come un alluvione è il prodotto sì

dell’aumento dei gas serra, ma anche il sintomo di un problema sistemico dove una soluzione è possi-bile solo se l’intero paradigma in cui viviamo viene scardinato; le ondate di piena come quelle del Valti-na al Bagnoro sono causate anche dal degrado della campagna che, non esistendo più come tale ma solo in funzione di coltivazioni più o meno intensive, non è in grado di fornire una rete scolante minore per le precipitazioni atmosferiche come in passato.

È quindi possibile prevenire in modo signifi cati-vo il rischio di inondazione e cercare di limitare o sanare il dissesto idrogeologico che accomuna tutta Italia?

Le risposte positive a questa domanda ci sono, ma nessuna delle soluzioni proposte è applicabile a breve termine e immediatamente risolutiva: che sia un’alta opera ingegneristica per deviare il corso d’un fi ume, il ripopolamento delle campagne, un’agricol-tura di presidio insieme a un’adeguata riforestazione, serviranno anni perché non si discuta più dello stato dei fossi.

5IL SETTIMANALE DI AREZZO13 DICEMBRE 2013 IL SMBRE 2013

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NATALE AL CIRCOLO ARCOBALENONON UN CINEPANETTONE MA UNA SPLENDIDA REALTÀ

l Natale si avvicina, e anche il Circolo Arco-baleno si veste di addobbi. Addobbi realizzati rigorosamente a mano dai ragazzi della sezione aretina dell’Aipd, Associazione Italiana Persone

con Sindrome di Down. Ma quello degli addobbi natalizi è solo uno dei modi con i quali questi ragaz-zi vivono attivamente la festa più sentita dell’anno. Una ricorrenza che, come ci dice l’educatore Aipd Enrico Gasperini, viene vissuta «nella più grande normalità e semplicità possibile, perché quando si fanno le cose insieme è tutto più normale».

Già oggi [venerdì 13 dicembre, ndr] i ragazzi dell’Aipd sono in piazza Guido Monaco per una raccolta fondi. Con un piccolo contributo si po-tranno acquistare le cioccolate confezionate con la caratteristica forma di “messaggio”. «Dietro il ban-chino stanno anche loro perché vogliamo evitare il più possibile di fare pietismo – spiega Gasperini, un giovane con già un’esperienza decennale alle spalle, operatore vero e proprio da quattro anni. – Sono loro che parlano di se stessi: non chiedono l’elemosi-na, chiedono solo un piccolo aiuto per fare insieme qualcosa di migliore».

In questi giorni chiude anche il mercatino men-sile dentro al Circolo Arcobaleno di via Curtatone, pure esso volto a reperire risorse necessarie per poter allestire le molte attività di integrazione delle perso-ne down. Circolo che durante le festività natalizie continuerà il normale servizio, a svolgere cioè fun-zione di luogo di incontro e cooperazione fra le circa 20 persone down che lo frequentano abitualmente e tutte le altre persone normodotate, dove «le occa-

sioni di dialogo non siano forzate», come fa notare ancora Gasperini. Una di queste occasioni è la festa degli auguri del 30 dicembre, un Capodanno anticipato fra giochi e attività varie dedicato a tutti.

Ma non c’è solo il Circolo. Proprio ieri [giove-dì 12, ndr] una scolaresca della “IV Novembre” di Arezzo è andata in visita alla Fattoria dei Desideri di Terranuova Bracciolini dove alcune persone down coltivano verdure di stagione (destinate al commer-cio solidale). Un momento in cui ragazzi di 13 anni hanno sperimentato da vicino la prima forma di co-operazione con i diversamente abili. Mentre Gaspe-rini annuncia che proprio a partire da gennaio ini-zieranno i corsi di formazione per nuovi volontari.

Idi Luca Trippi

Enrico Gasperini

6 IL SETTIMANALE DI AREZZO 13 DICEMBRE 2013

di David Mattesini

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piani del neo-Segretario nazionale del Pd sem-brano già delineati: un anno di coabitazione con Letta, cercando di imporgli alcuni passaggi im-prescindibili come la riforma della legge eletto-

rale, alcune misure di austerity e il nuovo pacchetto lavoro, poi via verso nuove elezioni, in una corsa a tre con Grillo e Berlusconi verso Palazzo Chigi.

Questo il cappello nazionale, che poi però trova declinazione nello scenario aretino, dove il sempre in sella Sindaco di Firenze ha ottenuto una percen-tuale di consensi “ bulgara”, si sarebbe detto una volta: un consenso medio in tutti i comuni della Provincia, già defi nita come la più renziana d’Italia, intorno all’83%, in un range compreso tra il 94,5% di Caprese Michelangelo e il 76,8% di San Giovanni Valdarno.

Nel mezzo Arezzo, dove i renziani hanno spuntato l’81,9% contro l’11 dei civatiani con un misero 7% per cento riservato a Cuperlo.

C’era da aspettarselo? Forse. Di certo per i giova-ni renziani che adesso si apprestano a governare il maggiore partito del centrosinistra italiano, salgono le responsabilità. Prima di tutto nel capire che la “ri-volta dei forconi” (che ad Arezzo si è svolta pacifi -camente davanti alla Stazione), per quanto in parte fomentata da Grillo, rappresenta un segnale preciso di esasperazione che non può non essere raccolto.

Generazioni di precari, disoccupati, cassintegrati, esodati e così via, attendono risposte che non pos-sono adesso non arrivare, magari facendo fronte co-mune con tutti quei soggetti, Civati e Vendola in

testa, che ancora chiedono a gran voce di mettere al primo posto una ripresa economica che parta dalla giustizia sociale.

Scomporre le vecchie categorie dei sindacati, della burocrazia fi ne a se stessa, non può che far bene a un Paese immobile che ha voglia di rinnovare se stesso, basta però tradurre le idee in azioni, e non in suddi-tanza europeista, senza guardare al domani dell’Ita-lia e delle nostre comunità. Facendo squadra, come ha esortato il professor Prodi, senza scadere nella trappola già stravista del populismo, aggiungiamo noi. Alla giovane parlamentare aretina Maria Elena Boschi, neo-nominata alla Segreteria nazionale Pd, nientemeno che alle Riforme Istituzionali, tutti i no-stri auguri, la fase politica che si palesa davanti è di straordinaria delicatezza.

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DOPO IL PLEBISCITO PER RENZI COSA SUCCEDERÀ?

7IL SETTIMANALE DI AREZZO13 DICEMBRE 2013

INFORMAINFORMACaf Acli – C’è tempo fino al 16 dicembre per saldare l’Imu sulla seconda casa C’è tempo fino a lunedì 16 dicembre per saldare l’Imu sulla seconda casa. Con la sospensione

del pagamento della seconda rata per la prima casa, il Caf Acli comunica che provvederà a inviare per posta il saldo per le seconde case a coloro che avevano calcolato l’acconto Imu presso i suoi sportelli. Tra le principali novità del Comune d’Arezzo si segnalano le agevolazioni per chi ha il contratto della seconda casa in comodato d’uso.

Chi fosse interessato da questo caso è invitato a presentarsi al Caf Acli per calcolare lo sgravio e compi-lare l’autocertificazione rispetto alla casa in comodato.

Intanto lo stesso Caf Acli manifesta il malcontento proprio, degli operatori e degli stessi cittadini nei con-fronti del governo e dei Comuni per come è stata trattata la partita dell’Imu. «A livello governativo – preci-sa il presidente del Caf Acli Daniele Rossi, – l’Imu è stata gestita senza alcuna attenzione per i contribuenti, confusi e frastornati dalle notizie quotidianamente date e poi smentite. I nostri stessi operatori hanno trovato difficoltà a destreggiarsi tra Comuni che non hanno deliberato le aliquote e tra le incertezze sui pagamenti.

In tale situazione, invitiamo tutti i contribuenti a rivolgersi prontamente agli sportelli del Caf Acli per verifi-care la propria posizione».

Patronato Acli – Un supplemento di pensione per chi ha lavorato nella raccolta dell’uva o delle olive

Per i pensionati che sono stati impegnati nelle campagne di raccolta dell’uva o delle olive si prospetta un aumento dell’importo della pensione. A renderlo noto è il Patronato Acli che comunica la possibilità di un supple-mento di pensione per chi, dopo il pensionamento, ha continuato a svol-gere attività lavorativa versando regolarmente la contribuzione Inps. Sono sempre più, infatti, i pensionati che hanno ripreso a lavorare anche saltuariamente, in agricoltura o in altri settori, unendo così il reddito da lavoro a quello da pensione: loro possono ora godere del diritto all’aumento della pensione in relazione alla durata del lavoro svolto e all’ammontare dei contributi versati. Per una veloce e gratuita verifica sulla singole posizioni, il Patronato Acli invita i pensionati a prendere contatto con i propri sportelli.

Fap Acli – Le politiche della persona siano la linfa della ripresaLa politica deve investire sulla coesione sociale e intervenire contro la continua

crescita della povertà. Questa richiesta è mossa dalla Fap – Federazione Anziani e Pensionati delle Acli di Arezzo che, tramite il proprio segretario Paolo Formelli, è quotidianamente attiva nell’ascolto dei bisogni e delle esigenze dei cittadini più deboli. Le maggiori attenzioni sono ovviamente rivolte alla terza età, una fa-scia particolarmente in difficoltà i cui problemi, le necessità, le attese e i desideri

potrebbero essere soddisfatti con alcune scelte politiche volte alla coesione sociale e alla lotta all’emarginazione. Basterebbe dare maggiore sicurezza a quella massa sempre più ampia di poveri e nuovi poveri attraverso, un preciso aiu-to alla persona e con un miglioramento di alcuni servizi sociali come l’accoglienza in comunità o in case famiglia, l’assistenza domiciliare integrata o il ricovero in una struttura residenziale assistita.

«Invitiamo gli amministratori – spiega Formelli – a recuperare gli investimenti nell’ambito sociale utilizzando le proprie risorse per favorire la ripresa del welfare e per un concreto servizio alla collet-tività».

In occasione del Natale, la Fap Acli augura buone feste a tutti i suoi associati.

SEDE PROVINCIALE AREZZOvia Guido Monaco 48 – 0575/21.700 – 0575/[email protected] MERIDIANAvia Pizzuto 34 – 0575/[email protected] ZONALE VALDARNOvia Roma 1, San Giovanni Valdarno – 055/[email protected] ZONALE CASENTINOvia Nazario Sauro 26, Ponte a Poppi – 0575/[email protected] ZONALE VALTIBERINAvia XX Settembre 127, Sansepolcro – 0575/[email protected]

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8 IL SETTIMANALE DI AREZZO 13 DICEMBRE 2013

n Luca Veneri in grande spolvero ha do-minato la prima edizione della Quintana d’Inverno, svoltasi nello scorso fi ne setti-mana all’Arezzo Equestrian Centre e orga-

nizzata dalla commissione del Comitato Regionale Toscano Fise – Area Eventi Storici di Tradizione, con il patrocinio di Provincia di Arezzo, Coni, Panathlon e Lilt.

Il cavaliere aretino ha messo in riga i quotati av-versari giunti per tale occasione da tutta Italia in en-trambe le gare disputate, a ribadire non solo la bra-vura, ma anche la duttilità di un cavaliere sul quale c’è ben poco da aggiungere, visto il suo invidiabile palmarès.

Se l’apertura del nostro articolo non poteva che essere dedicata a Luca, un dato che emerge su tut-

ti è il grande successo ottenuto da questa iniziati-va, testimoniato dai numeri e dai nomi presenti alla manifestazione. In totale si sono iscritti 41 tra cava-lieri, amazzoni e giovani promesse: nella categoria degli esperti, ovvero i cavalieri in possesso del BPQ (Brevetto Palii e Quintane) erano in 27 alla parten-

za della gara di sabato 30 novembre, sviluppatasi su un percorso ovoidale in omaggio al Palio delle Contrade di San Secondo Parmense. Nella gara clou di domenica 1° dicembre, su un percorso a otto, erano in 31 per 36 binomi.

Tra essi nomi di spicco del panorama nazionale quintanaro, da Daniele Scarponi a Luca Inno-cenzi, da Gianluca Chicchini a Cristiano Liti, tanto per citare alcuni dei cavalieri non aretini più blasonati. A difendere l’onore della città del Cavallino Rampante c’erano otto giostratori che hanno dato battaglia agli avversari, pur correndo in percorsi per loro non abituali specie nella gara di domenica. Ai nastri di partenza, oltre a Veneri,

NON PIÙ PAROLE OMAI…

Ua cura di Roberto Parnetti

LUCA VENERI DOMINATORE

DELLA QUINTANA D’INVERNO

i premiati della gara di domenica

9IL SETTIMANALE DI AREZZO13 DICEMBRE 2013

anche i “ragazzi terribili” di Porta Santo Spirito Elia Cicerchia e Gianmaria Scortecci, poi Marco Cherici, Filippo Fardelli, Enrico Giusti e Cristian Salvi. Grande spettacolo dunque nella kermesse che, nonostante le avverse condizioni meteo (la giornata del sabato è stata caratterizzata dalla nebbia, la domenica da un forte vento di tramontana), ha richiamato pure molti appassionati e addetti ai lavori. Allo steccato di delimitazio-ne dell’Arena Dante (dove si sono svolte la gare) erano assiepati pure Rettori e Capitani di alcuni Quartieri di Arezzo, così come responsabili dei rioni Croce Bianca e Pugilli di Foligno, del Rione Nero di Faenza, della Scuderia del Rione Piazza di San Gemini, del Rione Crux Burgi di Amelia, oltre a esponenti dell’Associazio-ne Palio delle Contrade di San Secondo Parmense. A rendere ulteriormente avvincente la competizione per i cavaliere e amazzoni con residenza di club in Toscana, l’essere la mani-festazione valevole anche come pri-mo Campionato Toscano di Eventi Storici, la cui premiazione avverrà domani [sabato 14 dicembre, ndr] durante il Gran Galà dell’Equita-zione. In chiusura ricordiamo come prima dell’inizio della gara di sabato sia stato ricordato Andrea Barba-gli, malato di distrofi a muscolare, scomparso giovedì 28 novembre.

I RISULTATI IN DETTAGLIO

Sabato 30 novembre, gara per cavalieri BPQ denominata livello 1 – categoria 11° Luca Veneri2° Enrico Giusti3° Marco ChericiCategoria Amazzoni1° Chiara Cavarra2° Erika Cherici3° Francesca GiacomoniCategoria ludica1° Niccolò Paffetti2° Niccolò Parnetti3° Nicholas Lionetti (Faenza).Domenica 1° dicembre, gara per cavalieri BPQ denominata livello 1 – categoria 21° Luca Veneri

2° Cristiano Liti (San Gemini)3° Federico Minestrini (Spoleto)Miglior cavaliere delle due gare

Luca VeneriCavaliere d’Onore (per tenuta, condotta e status del cavallo)

Daniele Scarponi (Foligno)Campionato Toscano

Categoria cavalieri BPQ1° Luca Veneri

2° Filippo Fardelli3° Marco Cherici

Categoria Amazzoni1° Chiara Cavarra

2° Erika Cherici3° Francesca Giacomoni

Categoria ludica1° Niccolò Paffetti

2° Niccolò Parnetti3° Aurelio Nencini (Pistoia)

È questo il nostro ultimo appun-tamento prima della pausa

natalizia del “Settimanale”. A tutti gli appassionati di Giostra, Quintane e Palii auguriamo buo-ne feste.

i premiati di sabato

10 IL SETTIMANALE DI AREZZO 13 DICEMBRE 2013

TEL. TEL. 335 6363847335 6363847 – [email protected][email protected]

QUANDO SAN DOMENICARTIGIANICHIACCHIERATA CON GIANNI BRUSCHI

arlo Bruschi, artigiano fi orentino, primo pasticciere in diversi famosi locali (Pascowsky, Bruz-zichelli, Scudieri…) si trasferì ad Arezzo. Nel 1937, dopo un’esperienza lavorativa dagli Svizzeri (nell’alto Corso Italia), fondò la propria pasticceria. Si stabilì defi nitivamente al 42 di via San Domenico nel 1944… Finita la guerra lo attendeva una nuova avventura insieme ai fi gli. Quel

tempo non è così lontano, lo ripercorreremo con Gianni Bruschi [nella foto in questa pa-gina].

Gianni ci dice: «Mio padre cita sempre l’abile arte del mio bisnonno: lavorava con lo zucchero un dolce alto a forma di fontana coi pesci (il dolce “Fontana”, per l’appunto). Mio nonno Bruno lo ricordo con tenerezza, mi richiamava all’ordine per schiacciare le noci e rompere le uova. Io, mia sorella e i cu-gini, ogni tanto, a modo nostro, lo aiutavamo. Lavoro faticoso: fornivamo gli alberghi, i ne-gozianti della città, ad esempio i Costanti… Enormi le quantità degli ingredienti!».

Rubare con gli occhi.«La vita si svolgeva in un contesto semplice:

il mestiere non si svelava, andava rubato con gli occhi, ripeteva mia nonna Fanny (la moglie di Bruno)».

Gesti perduti.«I frullatori a mano… Il torrone mescolato

per un giorno intero, con amore e pazienza».Pulire le teglie.«Con delle spatoline d’acciaio: anche que-

di Ivana MariannaPattavina

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11IL SETTIMANALE DI AREZZO13 DICEMBRE 2013

editoriacomunicazionepubblicità

NICO ERA LA VIA DEGLI

sto risultava educati-vo, io e i miei cugini a turno lo facevamo».

Il vostro motto. «Non si butta nul-

la, con i ritagli di pasta, anice, spezie e cioccolato si faceva la Buzzurra».

Una famiglia uni-ta, la vostra.

«Tra cugini e pa-renti, una ventina di persone a tavola, ma il calore familiare si-gnifi ca per noi esten-derlo pure agli altri. Abitiamo tutti quanti vicini, dietro la pasticceria: si accede al giardino e a una corte da cui si vedono l’orto dei frati e le mura della città».

I “condottieri” della pasticceria oggi. «Mia sorella Stefania, i nostri cugini Sergio, Ales-

sandro, e io (di passaggio)».Un personaggio che ha segnato la storia di San

Domenico e di Arezzo.«Padre Caprara. Radunava gli scout, dirigeva at-

tività ricreative e soprattutto umanitarie. La chiesa la domenica era strapiena… Poi tutti a colazione da

noi».Un fortissimo desiderio, una missione…«Ridare lustro a questa zona, dove c’è la casa del

Vasari, Il Cristo del Cimabue… Eventi culturali: spettacoli, mostre. In piazza San Domenico per le feste si potrebbe allestire un mercatino delle spezie mediterranee. In futuro, vorremmo ristrutturare il laboratorio della pasticceria – di 250 metri quadrati – e la corte interna, organizzare visite guidate. Un bel contributo da parte delle istituzioni potrebbe rendere più accessibile la zona del centro storico».

12 IL SETTIMANALE DI AREZZO 13 DICEMBRE 2013

Natale 2013consegna regali

in città, in Italia e nel mondo

TUTTO “MADE IN ITALY”!

1313 DICEMBRE 2013

Chimera NuotoChimera Nuoto

continua a pag. 14

in copertinain copertina

obiettivo è un titolo italiano. La Chimera Nuoto non si nasconde e, dopo un 2013 di grandi risul-tati, per la prossima stagione punta a un’ulteriore crescita per consolidarsi tra le migliori società toscane, con il sogno di riuscire a conquistare un tricolore. Del bel momento vissuto dalla società aretina parliamo con il direttore tecnico Marco Magara che, per iniziare, parte dalle 85 medaglie centrate dalla Chimera Nuoto nel corso degli ultimi mesi.

«Abbiamo archiviato una stagione da record – avvia il tecnico. – Nei vari campionati nazionali e regionali i nostri atleti sono stati bravissimi a centrare un totale di 85 medaglie. Tra queste 31 sono ori conquistati ai Campionati toscani, mentre ben 5 arrivano dai Campionati italiani, con Daisy Bertelli che negli Esordienti ha

L’

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14 13 DICEMBRE 2013

conquistato l’oro nei 200 Dorso, l’argento nei 100 Dorso e il bronzo nei 400 Stile Libero, e Giulia Fucini che nei Master ha colto un doppio bronzo nei 50 Delfino e nei 50 Stile Libero».

Dunque per la Chimera Nuoto è stata un’annata veramente da incorniciare.

«Al di là delle singole medaglie e del primo tricolore della nostra storia conquistato da Bertelli, il dato positivo è indubbiamente la crescita dell’intero gruppo sportivo. Abbiamo tanti atleti che hanno abbassato i lori tempi e sono diventati competitivi, per un miglioramento com-plessivo, ben visibile nella partecipazione in massa agli ultimi Campionati italiani nelle varie categorie Esordien-ti, Ragazzi, Cadetti e Juniores. Meriti particolari vanno riconosciuti a Elisabetta Alessandrini, Lorenzo Batti, Al-berto Bertuccini, Angelo Solis Herrera, Marco Licastro e Lucia Moccia, i tecnici della nostra società».

Quale è il segreto della crescita del nuoto aretino?«Negli ultimi anni abbiamo ristrutturato la nostra di-

dattica studiando un “percorso cristallo” che racchiude innovative metodologie di allenamento.

Fin dall’età di 6 anni e dalla scuola nuoto, i nostri in-segnamenti si fondano su una didattica di tipo attivo fondata sulla scoperta guidata: gli allenamenti non si basano sulle spiegazioni ma sugli obiettivi e sulle azioni a essi collegati, con un metodo attivo e funzionale che permette all’atleta di interiorizzare i movimenti migliori per raggiungere un certo scopo.

Inoltre consideriamo il nuoto come uno sport di squadra e nel corso degli allenamenti non ci sono mai tempi morti, ma i nostri nuotatori fanno tutto tutti insieme: questo ha permesso di creare un bello spirito di gruppo e di stimolare il singolo atleta verso un continuo miglioramento».

Per la prossima stagione a quali obiettivi mirate?«Innanzitutto vogliamo aumentare ulteriormente il numero dei nostri atleti. Al momento abbiamo

67 nuotatori nell’agonistica, 120 nel Propaganda e 20 nei Master, ma l’obiettivo è portare le varie categorie rispettivamente a 100, 150 e 30 atleti. Sono convinto che nel giro di un biennio possiamo raggiungere questa ulteriore crescita».

Sportivamente, invece, a cosa ambite?«Dobbiamo confermarci e migliorare a livello regionale per provare a conquistare un titolo italiano. Pos-

siamo fare affidamento su una squadra di assoluto valore, dunque credo che il 2014 posso essere l’anno giusto per raggiungere questo prestigioso obiettivo».

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La società aretina non smette di crescere e si proietta con entusiasmo e ambizione verso le gare del 2014

La Chimera Nuoto archivia la stagione dei record[segue da pag. 13]

di Marco Cavini

lo staff tecnico 2013-2014 della Chimera Nuoto

1513 DICEMBRE 2013

n viaggio all’interno di un sen-tiero lungo più di tre settima-ne. Un’esperienza unica che si eleva al di sopra di qualsiasi semplice vacanza e porta al

coronamento di un sogno, in un luogo dove da sempre l’uomo percepisce, respira, vive un’atmosfera inspiegabil-mente magica e trascendentale. Parliamo di una gio-vane coppia aretina costituita da Riccardo Carboni ed Elisa Bardelli, protagonisti di un viaggio in un luogo fuori dal tempo, l’Himalaya. Un’esperienza che ha portato i due giovani alla scoperta di posti spirituali come la col-lina di Swayanbud-Nath, uno dei luoghi religiosi e cultu-rali più importanti del Nepal, e il Bagmati (affluente del Gange), fiume sacro agli induisti dove vengono bruciati i corpi. Così, dopo qualche giorno passato nella capitale nepalese, hanno raggiunto l’aeroporto di Lukla (situato a oltre 2800 metri di altitudine). Qui, dopo essersi immersi tra le montagne più alte del mondo, per Elisa e Riccardo è iniziato il cammino verso le cime di Gokyo-Ri (5360 metri), Kalapatar (5550 metri, la “montagna nera” per le sue rocce scure) e l’Island Peak (6189 metri).

Qui sono entrati in un’altra dimensione, incontaminata dalle logiche del mondo occidentale: «Ci siamo sin da subito sentiti piccoli all’interno di un paesaggio immenso come quello himalayano, in un posto dove le montagne sono considerate sacre. In cima a ogni vetta ci sono le bandierine tibetane (Lung-Ta) costi-tuite da cinque colori (bianco, giallo, rosso, verde e blu) e con all’interno preghiere di benedizione rivolte alle montagne, al cielo e agli uomini. Questo fa capire il ri-spetto degli abitanti del luogo nei confronti delle montagne stesse».

Dopo aver raggiunto le pri-me due cime e aver dormito a 5200 metri di altezza a – 27 gradi, si sono incamminati (sempre accompagnati da una guida alpina italiana, sherpa e portatori) verso la vetta dell’Island Peak, toc-cata dopo sette ore di viag-gio attraverso il ghiacciaio di Lhotse Shar e un sentiero che li ha visti passare su di una cre-sta alta oltre 200 metri.

Quella era la vetta, il sogno divenuto realtà: «Abbiamo provato un grande senso di liberazione da qualsiasi ten-sione. Avevamo raggiunto un obiettivo per molti irraggiungi-bile ed è stata la realizzazione di un sogno che potrebbe averci, chissà, aperto la porta verso altre vette e luoghi da scoprire».

Perché un’esperienza così ti mette sete, ulteriore voglia di non fermarsi qui e di viaggiare ancora, verso la scoperta di luoghi dedicati solo a chi vuo-le partire per conoscere se stesso e qualche piccola fetta di mondo in più.

U Due aretini sul tetto del mondo

Riccardo Carboni ed Elisa Bardelli sono stati prota-

gonisti di un viaggio unico in Himalaya,

immersi nell’affascinante cultura orientale

di Omero Ortaggi

Island Peak, 6189 metri

16 13 DICEMBRE 2013

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iovani e vincenti: sono i ragazzi del Lions Hockey Arezzo, che con il duro lavoro e con tanto im-pegno messo in palestra

si stanno togliendo, in questo inizio di stagione come negli scorsi anni, tante soddisfazioni e stanno raggiungendo bei risultati. A parlarci delle giovanili dei Lions è stata proprio la presidente della società hockeistica, Paola Salvi.

«Questi ragazzi, facenti parte delle categorie Under 12, Under 14 e Under 16, ci stanno regalando tante gioie, nonché anche singolarmente alcuni sono riusciti a emergere già a livello regionale. I più piccoli, gli U12 stanno crescendo davvero bene – dice la presidente Salvi. – È una squadra co-esa e compatta, dove tutti si aiutano e si divertono. All’interno del gruppo, poi, ci sono tre-quattro giovani talenti

che dovremo cercare subito di valorizzare per mettere in risalto le loro qualità e le loro potenzialità».

Per quanto riguarda l’Under 14, invece, è già iniziato il campionato, dove i giovani Leoni hanno ottenuto una rotonda vittoria per 15-0 contro la Molinese: un match senza storia, che ha legittimato la superiorità degli aretini.

«Con questa squadra puntiamo a confermare i risultati delle ultime due stagioni, ovvero ai vertici sia a livello regionale sia nazionale.

Per ultima, ma non per importanza, rimangono l’U16 e l’U18, che sono due buone squa-dre e disputeranno i rispettivi campionati con grandi ambizioni, nonostante le altre avversarie siano davve-ro molto competitive: sicuramente però proveremo a farci valere in ambito toscano».

Insomma, tutte queste formazioni giovanili dal futuro assicurato rappresentano il meglio della società di hockey aretina. Alcuni ragazzi si sono tolti piccole soddisfazioni personali, come quella di essere chiamati nelle selezioni regionali, mentre le squadre stanno facendo vivere a tutto il movimento hockeistico belle stagioni dal punto di vista del settore giovanile. In particolar modo l’Under 14, composta prevalentemente da ragazze, sta ben figurando e per le giovani aretine le prospettive non possono che essere rosee.

G

Lions Hockey Arezzo: un vivaio da coltivare

I giovani dei Lions vogliono confermarsi ai vertici

di Alessio Segantini

1713 DICEMBRE 2013

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n primo importante passo è stato compiuto: 207 mila euro di stan-ziamenti, di cui una piccola parte frutto di bandi regionali, sono stati sbloccati per soccorrere alcune del-

le nostre strutture sportive. In questo modo Palazzo Cavallo cerca di ridare ossigeno al settore e lanciare un segnale forte. «La som-ma, vincolata anche dai bandi regionali da noi vinti, ha interessato soprattutto alcune strutture periferiche laddove il problema era di messa a norma – spiega l’assessore allo Sport Francesco Romizi. – La sicurezza degli impianti sportivi era e rimane una priorità».

Vediamo più in dettaglio: 45 mila euro (15 mila provenienti dalla Regione) sono stati im-piegati per l’impianto fotovoltaico presso la struttura del Vasari Rugby. Un intervento inno-vativo poiché sarà la prima realtà sportiva a piena sostenibilità ambientale. 43 mila euro (di cui 13 mila dalla società di Zerbini, cui si aggiungono altri fondi comunali) gli interven-ti all’impianto di illuminazione del Villaggio Amaranto. 13 mila euro saranno destinati all’irrigazione del campo sportivo di Vitiano (intervento straordinario); 19 mila euro di-retti all’illuminazione del campo degli Arieti Rugby a Policiano, il cui aiuto era doveroso dopo che la società e gli atleti avevano di-mostrato il proprio spirito di veri sportivi rimettendo a posto, da soli, il proprio campo devastato dalla tempesta di alcuni mesi fa. Anche il campo di Rigu-tino sarà oggetto di un restyling.

Altro importante intervento, quello di ammoder-namento della palestra di Palazzo del Pero, che già dal prossimo anno potrà fornire allo sport aretino un impianto in più. Infine, la messa a norma tramite luci d’emergenza del Pala “D’Agata”, più comune-mente PalaCaselle, che nel giro di pochi mesi ria-prirà il bando per la gestione alla quale il Comune contribuirà, con piccoli ausili economici, per sgra-vare la società vincitrice dai troppi oneri.

Come presenta il quadro delineato, non si è op-tato per una parcellizzazione della torta tra le mol-teplici realtà sportive del tessuto cittadino: «Se aves-simo destinato piccole somme a tutti, non avremmo

risolto nulla. Sappiamo che le realtà in affanno per carenza di strutture sono molte, ma il ragionamento politico è stato più ampio. In questa maniera, vincolati anche dai bandi regionali, ci siamo dedicati ad alcune realtà, soprattutto della periferia, per ricrea-re ambienti sicuri d’aggregazione e iniziare da qui un processo di interventi che, mi impegnerò per questo, proseguiranno an-che l’anno prossimo», assicura Romizi. L’attivazione a breve del progetto “Turismo e Sport” (valorizzazio-ne degli eventi sportivi unito alla ricettività cittadina) e il reperimento di fondi per l’attrezzatura sportiva del nuovo Campo Scuola, sono ulteriori prove che, nonostante i numerosi problemi del settore, qualco-sa di concreto e serio si sta mettendo davvero in pratica.

U

l’ingresso del campo degli Arieti a Policiano dopo la tempesta

Fondo d’interventi per le strutture aretine

Romizi: «Ecco come agiremo»

di GiacomoBelli

18 13 DICEMBRE 2013

uattrocento atle-ti si contendono ad Arezzo il titolo nazionale di ta-ekwondo. Sabato

14 e domenica 15 dicembre, il Palasport “Mario d’Agata” ospiterà il Campionato Italia-no di Forme 2013, un evento che catalizzerà sulla città l’at-tenzione dell’intero taekwondo tricolore.

La manifestazione, a ingresso gratuito e in programma dalle 9 alle 17, è organizzata gra-zie alla collaborazione di ben quattro società della provincia di Arezzo: il Centro Taekwon-do, il Taekyon Club, l’Nrgym di Pieve al Toppo e l’Olimpica

Toscana di Monte San Savino. L’evento assegnerà i titoli italiani di Forma, la specialità del taekwondo che premia l’esecuzione di una serie di tecniche di calci, braccia e passi codificati che simulano un combatti-mento contro un avversario immaginario.

A chiudere la due giorni di gare sarà la prima edi-zione del Torneo dei Campioni, un ulteriore appunta-mento riservato ai medagliati del Campionato Italiano e agli atleti con i migliori risultati internazionali.

«Arezzo non aveva mai ospitato un evento tanto importante – afferma Andrea Rescigno, presidente del Centro Taekwondo Arezzo. – Nel giugno scorso avevamo organizzato i campionati interregionali e la Federazione è rimasta talmente colpita dalla perfetta riuscita delle gare che ha deciso di assegnarci anche la più importante manifestazione nazionale. Questo è per il ta-ekwondo aretino un motivo di orgoglio e prestigio, perché avre-mo l’onore di assistere a un evento spettacolare e con un alto tasso tecnico, a cui invitiamo l’intera cittadinanza».

Al Campionato Italiano si sfideranno le 400 cinture nere più forti d’Italia, tra cui spicca la presenza degli atleti della Nazio-nale italiana di Forma, capeggiati dall’ex campione del mondo Andrea Notaro e da Park Young Gill, il maestro che ha portato il taekwondo nel nostro Paese.

In gara sono attesi anche alcuni aretini tra cui Alessandro Cantaloni, Matteo Naccarato, Gabriele Sguerri e, soprattutto, Gennaro Patrone, direttore tecnico del Taekyon Club Arez-zo reduce da un bell’oro ai campionati interregionali di Fondi dopo aver battuto il campione e il vicecampione italiano. «Il taekwondo – conclude lo stesso Patrone – è la disciplina più praticata al mondo e in Italia conta ben 25.000 atleti: ad Arezzo vedremo sfidarsi tutti i più forti in un evento che assegnerà nien-te meno che il titolo italiano».

Q

di Marco Cavini

Arezzo ospita il Campionato Italiano Forme di taekwondo

I 400 migliori atleti italiani si sfidano il 14 e 15 dicembre alla ricerca del titolo di campione d’Italia

1913 DICEMBRE 2013

l basket integrato della Sba ha spiccato il volo. La società aretina ha confermato anche in questa stagione il pro-

prio impegno sociale ri-partendo per il terzo anno consecutivo con il proget-to BaskIn, un corso di pal-lacanestro che permette a chi ha disabilità fisiche, intellettive e relazionali di fare sport e giocare insieme ad atleti normodotati. Questa bella iniziativa, completamente gratuita in virtù del sostegno dallo sponsor Bm Centro Tecnico, ha trovato l’appoggio pure della Caritas diocesana che l’ha inserita all’interno de Le abilità diverse della disabilità, un macroprogetto che si occupa della valorizzazione e dell’integrazione dei disabili nella vita quotidiana. La collaborazione con la Caritas e con l’associazione “Ragazzi Speciali” di Ca-stiglion Fiorentino ha permesso alla Sba di aggregare un bel gruppo di 25 atleti, dai 16 anni in su, che settimanalmente si ritrovano a San Lorentino per giocare e per divertirsi negli allenamenti diretti dal tecnico Paolo Bruschi e dall’insegnante di educazione motoria Letizia Rubeca.

L’obiettivo più ambizioso di BaskIn è quello di introdurre questi ragazzi alla pallacanestro, fornendogli le basi motorie e tecniche per riuscire a integrarli in una vera e propria squadra insieme ad atleti normodotati. I primi ad aver raggiunto questo risultato sono stati Davide Salvi e Alessandro Stocchi, due atleti che hanno raggiunto un’autonomia tale da meritare la promozione nella squadra della Sba che partecipa al campionato Uisp. «Siamo orgogliosi di aver inserito Davide e Alessandro nella nostra formazione – afferma il tecnico della Sba Federico Fracassi. – Questi passaggi testimoniano il compimento del nostro obiettivo

di piena integrazione tra atleti con disabilità e atleti normodo-tati, permettendoci di costituire una squadra mista impegnata in un campionato Uisp». BaskIn è oggi uno dei fiori all’occhiello dell’attività della Sba, perché testimonia l’impegno sociale della società per offrire un mo-mento educativo, riabilitativo, ricreativo, culturale e sociale a chi ha una qualche forma di disabilità. L’aumento di ra-gazzi ovviamente richiede un impegno via via maggiore da parte di tecnici e volontari, ma l’obiettivo è coinvolgere sem-pre più atleti per riuscire, in futu-ro, a disputare un campionato nazionale di basket integrato.

I Caritas e Sba unite per la crescita del

basket integrato

il Basket Integrato Bm

Fracassi con Stocchi e Salvi

20 13 DICEMBRE 2013

nsegniamo ad insegnare”: la Società Nazio-nale di Salvamento, una onlus attiva presso il palazzetto del nuoto di Arezzo, sta progettan-do il nuovo corso di formazione per il conse-guimento della qualifica di “istruttore di nuoto

e attività acquatiche”. Il corso, aperto a uomini e donne tra i 16 e i 55 anni, ha l’obiettivo di fornire agli allievi le competenze per poter insegnare a nuotare e permette di conseguire un brevetto riconosciuto su tutto il territorio nazionale, offrendo dunque nuo-ve possibilità lavorative.

«Abbiamo sentito il bisogno di investire sulla for-mazione – spiega Marco Magara, segretario della onlus. – Siamo orgogliosi di organizzare questo corso perché riteniamo che l’istruttore sia un ruolo di fon-damentale importanza in grado di assicurare l’inse-gnamento del nuoto e garantire la sicurezza negli ambienti acquatici. Si tratta di un corso altamente specializzato, dunque tutti i partecipanti dovranno già possedere i fondamenti tecnici del nuoto e per potersi iscrivere dovranno dimostrare di saper gal-leggiare, stare in apnea e nuotare in almeno tre stili».

Il corso si svilupperà su più mesi, con un centinaio di ore di lezioni pratiche e teoriche e 40 ore di tiroci-nio. La prima necessità è insegnare a tutti i pratican-ti a nuotare in maniera efficace, dunque le lezioni iniziali saranno dedicate al perfezionamento della

tecnica natatoria, con la pratica in acqua che occuperà circa il 70% del corso.

Nel programma delle serate sono previste anche lezioni teori-che condotte con la colla-borazione di psicologi dello sport, medici e scienziati mo-tori, che formeranno gli allievi sui più svariati argomenti: di-dattica, pedagogia, teoria del movimento, biologia, anatomia, fisiologia, psico-logia, teorie della comuni-cazione, tecniche e stili del nuoto.

A chiudere il percorso sarà il tirocinio con le stes-se società del Cen-tro Sport Chimera che offriranno l’op-portunità concreta per far pratica da istruttore e proiette-ranno i partecipanti verso le prime espe-rienze lavorative nel mondo del nuoto.

“ISicurezza e lavoro: al via il

nuovo corso da istruttore di nuotoatica ca il

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21IL SETTIMANALE DI AREZZO13 DICEMBRE 2013

abato 14 dicembre riapre Il Giardino delle Idee per uno speciale appuntamento pre-natalizio. Ospite straordinaria di una giorna-ta all’insegna della scrittura creativa, Silvia

Avallone, autrice-rivelazione di Acciaio, presenterà il suo secondo romanzo dal titolo Marina Bellezza (Rizzoli).

Tre anni dopo il bestseller d’esordio – che ci aveva narrato il degrado e la sofferenza della vita nei caser-moni di via Stalingrado a Piombino – Silvia ambien-ta la sua nuova storia nella provincia di Biella, dov’è nata e cresciuta: una wasteland che le generazioni precedenti hanno abbandonato e della quale, adesso, occorre riappropriarsi per superare la crisi.

Marina, la ragazza che dà nome al libro, è una giovane talentuosa quanto testarda, di una bellezza scomoda. Canta e balla nei centri commerciali, so-gnando una carriera nel mondo dello spettacolo per scappare dalla provincia e da una famiglia sbandata che non hanno futuro da offrirle.

Marina abita di fronte ad Andrea, fi glio del sin-daco del paese, bibliotecario part-time che aspira a ereditare la malga del nonno e allevare mucche. «An-drea è l’eroe del romanzo – dichiara l’autrice – che condensa nel personaggio la sua ammirazione per quanti hanno coraggio di restare legati alla propria terra. Nessuno è disposto a credere nel suo sogno di diventare “malgaro”, e vive all’ombra di un fratello che ha fatto fortuna in America.

Martina e Andrea non potrebbero esse-re più diversi, eppure si amano da sempre. Lui è il porto sicuro di Marina, l’accoglie ogni volta che torna dai provini. La loro storia, fatta di arrivi e parten-ze, è ispirata a quella di coloro che oggi trova-no diffi coltà nel trac-ciare la propria strada nel caos generale.

Con uno stile essen-ziale e rigoroso, Silvia rivela le speranze e i sogni dei giovani in un mondo di ambiguità e soprusi che si spacca velo-cemente. Il tono della storia, tuttavia, non è melo-drammatico, ma stemperato dallo sguardo ironico rivolto alla vita della provincia, alle sue tv locali, alle feste paesane e al suo immaginario semplice.

L’incontro con l’autrice avrà luogo presso la Sala delle Muse del Museo d’Arte Medievale e Moderna di Arezzo, a partire dalle ore 17. Gli studenti del Li-ceo “F. Redi” potranno incontrare Silvia già al mat-tino, per esplorare le potenzialità del linguaggio e della scrittura creativa.

SILVIA AVALLONE AL GIARDINO DELLE IDEE

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22 IL SETTIMANALE DI AREZZO 13 DICEMBRE 2013

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L’ARTE CONTEMPORANEA

pazio Seme è sempre pronto a sorprendere. Le fervide menti di chi anima la sede della società in via del Pantano 36, ad Arezzo – specializzata nell’ideazione, produzione e organizzazione di eventi e corsi – sono sempre in movimento e intente a coltivare la passione per la condivisione d’insieme.

È così che nasce anche il progetto artistico CLIMA | Percorsi di fi gurazione contemporanea, una serie di quattro mostre collettive dedicata all’arte contemporanea e alle sue contaminazio-ni. L’iniziativa, da cui è scaturito anche un catalogo, è una co-produzione Ishii Production & Spazio Seme. I testi sono di Francesco Botti, la grafi ca e le foto di Sofi a Sguerri, gli allestimenti di Gianni Bruschi e la comunicazione curata da Francesca Bassani.

La rassegna riunisce sei artisti – Sebastiano Benegiamo, Andrea Cammarano, Roberto Dragoni, Ta-kako Ishii, Andrea Lucchesi ed Elia Mauceri – cresciuti in una stessa inclinazione rispetto alla percezione della realtà e alla conseguente tra-sposizione artistica di essa. Un’at-mosfera condivisa che negli anni si è sviluppata in linguaggi eterogenei ma che Spazio Seme è riuscito a congiungere sotto il suo tetto.

Il primo appuntamento – Corpi e Ritratti – verrà inaugurato venerdì 13 dicembre alle 19.30 e proseguirà fi no al 13 gennaio 2014.

Ogni volta le opere presenti dia-logheranno e stimoleranno i pro-tagonisti della società di via del Pantano, in maniera da ricreare un vero e proprio micro-clima artistico

dove le immagini, i colori, i luoghi e soprattutto le gesta dell’anima possano prendere vita.

Con questi presupposti prende corpo anche Deo Gratias, uno spettacolo tea-trale a cura di Francesco Botti e Leonardo Lam-bruschini, che andrà in scena la sera del vernissa-ge, alle ore 21.

Deo Gratias è ispira-to al racconto L’Angelo

CLIMA | PERCORSI DI FIGQUATTRO APPUNTAMENTI CON L’ARTE E LE SUE CONTAMINAZIONI A SPAZIO SEME

Sdi Marco

Botti

Wa-Endless di Takako Ishii

Clima, foto di gruppo

23IL SETTIMANALE DI AREZZO13 DICEMBRE 2013

IGURAZIONE CONTEMPORANEA

E

di Francesco Botti contenuto nel volume Decameron 2013 (Felici Editore).

«È la storia di un incontro inaspettato e inquietan-te – spiegano gli organizzatori. – La fi gura di Angelo irrompe nella vita di Antonio, giovane archeologo, in-nescando un’esplosione di emozioni e ricordi confusi in lontane superstizioni, fi no alla scoperta di una realtà rimossa, occultata, tenuta nascosta per anni.

Lo spettacolo è tratto da una novella horror che af-fronta il tema del bene e del male trasposto in un clima dove la tradizione popolare e la crisi mondiale si sfi ora-no, rievocando antichi terrori e segreti».

Saranno gli stessi curatori dello spettacolo a inter-pretare i personaggi, unendo narrazione, danza e per-formance che raccontano e risolvono la tensione nella rivelazione di una verità fi nale sorprendente.

www.spazioseme.com

Deo Gratias

I PRESEPI ARTISTICI AD AREZZOLa Fondazione Ivan Bruschi presenta

una mostra dislocata in tre sedi

In occasione delle festività natalizie 2013, la Fondazione Ivan Bruschi, amministrata da

Banca Etruria, presenta al pubblico un’espo-sizione di Presepi Artistici organizzata in collaborazione con l’Associazione Presepi di Laterina.

La mostra ospita lavori originali di maestri artigiani e artisti locali, ma anche esemplari dei più tradizionali presepi napoletani.

All’esposizione partecipano gli artisti e col-lezionisti Alberto Artini, Marco Bonechi, Bruno Bronchi, Luigi Carletto, Francesco Casillo, Ro-mano Dini, Mario Donnini e Luca Sestini.

L’evento è visibile in tre sedi: la Casa Mu-seo di Ivan Bruschi e la Sede Storica di Banca Etruria, entrambe in Corso Italia, dove saranno visibili fino al prossimo 12 gennaio, e presso la Galleria Antiquaria Ivan Bruschi, in piazza San Francesco, dove i presepi saranno in vetrina du-rante il weekend della Fiera Anti-quaria di sabato 4 e domenica 5 gennaio 2014.

www.fondazioneivanbruschi.itSerena Capponi

24 IL SETTIMANALE DI AREZZO 13 DICEMBRE 2013

i sono i fatti. E ci sono le emozioni che nascono dall’aver vissuto un momento o un episodio. Poi, di quei momenti o episodi c’è la descrizione oggettiva, che però imparziale non è quasi mai perché è pur sempre un soggetto a farla.

Maria Grazia Gialli Meli, nella sua ultima raccolta di poesie – Sottovoce – edita da Helicon Edizioni, cerca di districarsi tra questi due atteggiamenti, che a volte sentiamo convivere nelle liriche, altre sono del tutto scissi. Andrea Pellegrini, nella prefazione al libro, parla di “piccole e potenti gemme di riuscita grazia” dove le “parti profonde dell’Io si mostrano protagoniste”. È un Io indagatore, infatti, quello dell’au-trice, che spazia dalla natura alle persone amate, dalla sua infanzia – dove si perde nei ricordi che affi orano – fi no ad arrivare a commemorare il “caro Lucio” a un anno dalla morte. La scrittura in versi della Meli si

sa anche trasformare in cronaca; così, leggiamo poesie dedicate ai tragici sbarchi di Lampedusa, (“barche / che bare / si son fatte”), all’incidente ferroviario di Viareggio del giugno 2009 (“uno squarcio, uno scoppio / tempesta di fuoco / e poi… il NULLA”) e alle guerre che si combattono in questo momento in tutto il mondo (“scoppiò l’inferno / e ci cacciaro-no/ dall’eden / del nostro quotidiano”).

La raccolta è suddivisa in tre parti che corrispondono ai momenti li-rici dell’Io narrante e osservatore: Il mio mondo, Intorno a me, Come per incanto. Ogni momento dell’anima è coronato dalle incisioni dell’artista aretino Roberto Lanari, che ha dipinto anche la copertina, con un’ac-quaforte di tre stupende conchiglie che sembrano volti.

La Meli sente poi il bisogno di omaggiare i più grandi valori, come l’amore, la pace e la solidarietà, senza però dimenticarsi dei piccoli mo-menti del quotidiano, i veri protagonisti delle nostre vite.

Così, disponendo i versi sulla pagina, di lunghezza variabile, la scrittri-ce ci parla di una giornata in spiaggia, dell’arrivo di un temporale e di un nonno che guida un passeggino, del Natale, di un viaggio in aereo e di un giorno alle terme, della falciatura di un giardino e di una passeggiata di un cane con il suo padrone. Sempre attenta a scovare il fatto reale che si cela dietro all’emozione.

www.edizionihelicon.it

C

MARIA GRAZIA GIALLI MELI E I SUOI ATTIMI POETICI

SOTTOVOCE di Valentina Paggini

CENTRO SERVIZI ASSISTENZA ALLA PERSONAASSISTENZA ANZIANI, MALATI E DISABILIPulizie, preparazione del pasto, aiuto nella deambulazione, aiuto al bagno e all’igiene personale – Servizi infermieristici – Massaggi, fi sioterapia, riabilitazione, logopedista – Cura della persona: podologo, estetista, parrucchiere, ecc. – Sostituzione e integrazione badante – Accompagnamento per visite mediche, pratiche burocratiche e amministrative, acquisti

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25IL SETTIMANALE DI AREZZO13 DICEMBRE 2013

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arte in tutta la sua forza è protagonista di queste feste natalizie negli spazi di Via Cavour 85. Alle ore 18 di sabato 14 dicembre si terrà infatti l’inaugurazione di due mostre personali: Splash

della pittrice Dina Cangi e Il Guardiano della Memoria dello scultore Franco Tanganelli.La Cangi presenta una ventina di opere – alcune inedite – tutte connotate da un’esplosione di

colori, nuova e sorprendente fase dopo anni dove era più sobrio l’uso delle cromie, con prevalenza di nero, oro e beige. Emblematici di questa energia positiva i titoli di alcune opere astratte: I colori dell’anima, Energia in libertà, La sorgente del sé, Volo nella fantasia, Tutto scorre, Fonte di energia, Emozione cromatica.

Condivide lo spazio artistico Franco Tanganelli, un maestro toscano che dopo una vita dedicata alla pittura si è immerso nell’arte scultorea con opere che destano stupore.

Regine e Cavalieri, Il Cavallo di Troia, La Nave di Ulisse, Papi e Re, Le Vittorie alate, Gli angeli, La Sfi nge e Gli Amanti sono alcuni esempi di un mon-do immaginario creato attraverso oggetti recupe-rati dal contesto contadino, che prendono nuova vita. Le mostre proseguiranno fi no al 6 gennaio 2014; dal 14 al 22 dicembre dalle ore 16 alle 20 (chiuso lunedì) e dal 23 dicembre al 6 gennaio su appuntamento. Si segnala, inoltre, domenica 22 dicembre alle ore 18 un appuntamento collaterale: il concerto I canti dell’anima, con arie, lieder e canzoni tradizionali di Piero Nissim, arrangiate da Franco Meoli.

www.villicanadannibale.comCecilia Falchi

L’

DINA CANGI E FRANCO TANGANELLI ESPONGONO A VIA CAVOUR 85

ESPLOSIONI PITTORICHE E SCULTURE MONUMENTALI

26 IL SETTIMANALE DI AREZZO 13 DICEMBRE 2013

a mostra attualmente in corso al Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna chiude le celebrazioni per il centenario della nascita di Rossano Naldi, celebrato in Toscana con una serie di esposizioni (Firenze, Castiglion Fiorentino, Pienza) che hanno riproposto

l’opera del grande pittore scomparso all’attenzione della critica e del pubblico. Con lo splendido allestimento della mostra nelle sale del Museo, dove antico e moderno si confrontano in un ideale discorso di continuità, Arezzo vuole rendere omaggio a un artista schivo e alieno dai compromessi, sempre volto alla ricerca della propria libertà interiore che – sola – gli consentiva di esprimere la sua natura più autentica.

Nato a Subbiano (Arezzo) nel 1913, dopo gli studi all’Istituto d’Arte di Porta Romana a Firenze, Naldi visse per molti anni in quella città parte-cipando al clima culturale che si muoveva attorno al Caffè delle “Giubbe Rosse”, dove strinse amicizia con artisti come Primo Conti, Ottone Rosai, Farulli, Miniati e Venturino Venturi.

Questa esperienza rimarrà fondamentale nella sua vita e gli consentirà di mantenere rapporti con personalità di rilievo della cultura italiana, primo fra tutti Mario Luzi, che al pittore aretino ha dedicato molti importanti scritti, riportati nel Catalogo curato da Carlo Sisi, Antonino Caleca, Attilio Brilli, Margherita Melani, Cristina De Giudici Naldi.

C’è nel percorso artistico e umano di Rossano Naldi una coerenza e un’at-tualità che solo oggi, a venti anni dalla sua scomparsa, è possibile leggere in tutta la sua interezza. Ne emerge una personalità complessa, percorsa da un’inquietudine che si rifl ette a pieno nella sua opera, dove all’incanto pacifi cato dei paesaggi della sua Val di Chiana si oppongono, in un contrasto a volte stridente, le deformazioni ora grottesche, ora più sottilmente ironiche, dell’immagine.

La mostra, che rimarrà aperta fi no al 22 gennaio, offre una testimo-nianza dell’importanza che Naldi ha avuto nel panorama degli artisti del Novecento.

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ROSSANO NALDI, ARTISTA DEL NOVECENTO

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di Fernanda Caprilli

27IL SETTIMANALE DI AREZZO13 DICEMBRE 2013

tagionalità. Territorialità. Eticità. Sono questi i tre ingredienti che rendono unica l’identità del Biolento, il nuovo locale po-sto nel pieno centro di Arezzo, in piazza San

Michele 15. Nato da un’idea di Maria d’Errico ed Enzo Puca, il Biolento ha il potere di offrire un an-golo di pace nel cuore della città, permettendo di riscoprire il vero sapore dei prodotti della terra in un ambiente accogliente e familiare. Un luogo ide-ale sia per una fuga di pochi minuti dagli impegni quotidiani sia per passare un’intera serata all’insegna del biologico.

Dalle 11.30 alle 24, questo bistrot propone un menù con piatti tutti preparati con frutta e verdura di stagione e a chilometro zero, provenienti da orti locali o da fornitori impegnati su temi ambientali, nella tutela dei lavoratori e nell’inclusione di soggetti svantaggiati. Accanto alle tante proposte con frutta e verdura, tra le ricette del Biolento non mancano nemmeno una vasta gamma di zuppe, crostoni con

mozzarella o ricotta, taglieri di salumi o di formaggi e, ovviamente, una proposta vegana. Il tutto accom-pagnato da ottime birre della migliore tradizione artigianale italiana. La principale caratteristica del Biolento è però la possibilità del cliente di formarsi da solo il proprio piatto: all’ingresso del locale c’è un bancone ricco di prodotti freschi che ognuno può unire, divertendosi a creare quanto di più adatto ai propri gusti. Un ulteriore tocco di unicità è fornito dalla freschezza di un ambiente su due piani che, ar-redato con mobili e con tanti oggetti di riciclo, for-nisce al Biolento un forte senso di casa, in cui diven-ta piacevole fermarsi per passare un po’ del proprio tempo. Queste particolarità sono tutte racchiuse nel nome stesso del locale: “bio” fa pensare al biologi-co e alla vita, mentre “lento” promuove una pausa gaudente, tranquilla e rilassata, totalmente opposta alla fi losofi a dei fast food. Ad arricchire la proposta del Biolento contribuisce anche un ricco calenda-rio di appuntamenti che, nelle ultime settimane, ha previsto musica dal vivo, brunch, spettacoli teatrali, letture e laboratori per bambini, mercatini di oggetti vintage o artigianali. Tutte iniziative nate e promosse dagli stessi clienti che possono essere scoperte di vol-ta in volta navigando sul sito www.biolentocafe.it.

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STAGIONALITÀ, TERRITORIALITÀ ED ETICITÀ CARATTERIZZANO IL NUOVO LOCALE DI PIAZZA SAN MICHELE

BIOLENTO, DOVE IL TEMPO SI È FERMATO

di Marco Cavini

28 IL SETTIMANALE DI AREZZO 13 DICEMBRE 2013

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I “NUOVI” CONTRATTI LE COPPIE DI FATTO

n Italia le coppie di fatto sono attualmente superiori a un mi-lione, coppie a cui il nostro or-dinamento non dedica, a dif-

ferenza di molti altri Stati europei come la Svezia, Francia, Spagna e Regno Unito, alcuna disciplina normativa specifi ca.

Nel corso della storia parlamen-tare si è provato più volte a rico-noscere specifi ci diritti alle unioni di fatto, attraverso, ad esempio, i tentativi fallimentari dei Pacs o dei Dico.

Benché ancora non esista una legge ad hoc che preveda tutela

giuridica per le convivenze more uxorio, il giorno 2 dicembre scor-so il Consiglio nazionale del No-tariato ha lanciato l’iniziativa dei Contratti di convivenza Open Day, ovverosia una giornata dedi-cata a quelle forme di convivenza non uffi cializzate dal matrimonio e agli strumenti a loro disposizio-ne.

Dal 2 dicembre si possono, quindi, stipulare contratti di con-vivenza, il cui schema generale è stato predisposto dal Notariato, che regolano contrattualmente gli aspetti patrimoniali delle coppie

di fatto, come la modalità d’uso della casa adi-bita a residenza comune, il con-tratto d’affi tto, la proprietà dei beni acquistati durante la con-vivenza, la con-tribuzione alla vita domestica, il mantenimento in

caso di bisogno del convivente, il mantenimento in caso di rottura dell’unione, ecc…MODALITÀ DI STIPULAZIONE

Questi “contratti di conviven-za” potranno essere stipulati in qualunque momento della con-vivenza dinanzi al notaio. I costi non sono fi ssi ma dipenderanno da quello che le coppie di fatto intenderanno in concreto regola-mentare.

Sarà necessario presentare al notaio i documenti di identità, i certifi cati che comprovano lo sta-to civile dei conviventi (stato libe-ro di celibe o nubile, separazione legale, divorzio, ecc..).

Sarà utile mostrare al notaio anche tutta quella eventuale do-cumentazione che possa incidere sul contenuto del patto stesso, come precedenti accordi o sen-tenze di separazione o divorzio di ciascun convivente.

Non potranno essere regola-mentati i diritti indisponibili del-la persona, come il mantenimen-

I

29IL SETTIMANALE DI AREZZO13 DICEMBRE 2013

TI DI CONVIVENZA PER

to, istruzione ed educazione dei fi gli, nonché quelli ereditari, in quanto vietati per legge.

I contratti potranno, di comune accordo tra i con-viventi, essere modifi cati o risolti, e la loro durata coinciderà ovviamente con quella del rapporto di convivenza.PERPLESSITÀ

Le coppie di fatto, sia eterosessuali sia omosses-suali, hanno pertanto oggi uno strumento giuridico “nuovo” per tutelare i propri aspetti fondamentali patrimoniali e non patrimoniali.

Ma è davvero uno strumento nuovo? Molti giuristi e molti avvocati sono davvero scet-

tici nel ritenere nuovo questo tipo di strumento, per svariate ragioni. In primo luogo, tale tipo di contrat-to non è previsto nel nostro ordinamento, e pertanto non potrebbe essere ritenuto valido ed effi cace qua-lora contrastasse con la legge.

Tale tipo di contratto è da ritenersi però valido proprio in quanto è un patto concernente i diritti che possono essere, da sempre, oggetto di contratta-zione tra le parti. I conviventi, infatti, anche da pri-ma del 2 dicembre, possono redigere un contratto, avente qualunque denominazione, per la cui stipula non è necessaria la presenza del notaio né dell’avvo-

cato, in quanto può essere redatto in carta libera dai conviventi con un semplice scrittura privata e senza avere nessuna spesa.

Certo la predisposizione da parte di un notaio o di un avvocato renderà più sicuro il contenuto del patto, in quanto le parti potrebbero regolamentare un aspetto che la legge vieta e di cui i conviventi ne siano ignari.

La presenza del notaio, in defi nitiva, sarà necessa-ria solo qualora il convivente voglia trasferire un di-ritto per il quale è necessario l’atto pubblico, come, ad esempio, nel caso di trasferimento del diritto di proprietà o di usufrutto su un immobile.

In conclusione, lo scrivente ritiene il contratto di convivenza uno strumento utile per quelle cop-pie che intendono regolamentare integralmente i propri diritti patrimoniali e non patrimoniali, ma è uno strumento che non può certamente assurgere a elemento di novità in quanto le sue caratteristiche e le sue fi nalità sono già previste nel nostro ordina-mento.

Avv. Giacomo Chiuchini[Avvocato del Foro di Arezzo]

Per porre domande inerenti all’inserto scriveteall’indirizzo di posta elettronica

[email protected]

a cura dell’avv.GiacomoChiuchini

30 IL SETTIMANALE DI AREZZO 13 DICEMBRE 2013

ti accompagnano in città (e a ballare!)

ee

ti accompagnano ti accompagnanoin città (e a ballare!)in città (e a ballare!)

la vignetta di Gigi Paggetti

31IL SETTIMANALE DI AREZZO13 DICEMBRE 2013

MENÙ DI NATALE

APERITIVO DI BUON NATALE CON PROSECCO D.O.C. “DAL BELLO”

ALZATE FESTOSE DI TARTINE E VERDURE PASTELLATE

ANTIPASTI

PETTO D’OCA SU CARPACCIO DI CARCIOFI E INSALATINA GENTILE

MOUSSE DI PECORINO “ABBUCCIATO” CON PISTACCHI SU PANE ALL’UVETTA

INSALATA DI FAGIANELLA AL MELOGRANO, ARANCIA CANDITA E PINOLI

ANTIPASTI CALDI

CONI DI MELANZANE DORATE IN CREMA DI POMODORO E BASILICO

TORTINO DI POLENTA BIOLOGICA CON FINFERLI DEI NOSTRI BOSCHI

PRIMI PIATTI

CAPPELLETTI DELLA GIULIA IN BRODO RISTRETTO DI CAPPONE

FAGOTTINO DI CREPES AL TARTUFO SU VELLUTATA ROSA DI POMODORO

RISOTTO VIALONE NANO CON RAGOUT DI PICCIONE E RISTRETTO DI

SANGIOVESE

SECONDI PIATTI

BOLLITO DI MANZO CHIANINO CON CAPPONE E COTECHINO

LE SUE SALSE, MOSTARDA DI FRUTTA E ROSE DI PURÈ DI PATATE DI CETICA

FILETTINO DI “GRIGIO” AL MADERA E UVETTA CON GOCCE DI FOIE-GRAS

TORTINO DI CARDI

DESSERT

BAVARESE CON CREMA DI NOCCIOLA SU STELLA DI PANDORO

PICCOLA CREMA CATALANA AL TORRONCINO

ACQUA E CAFFÈ, SPUMANTE MOSCATO D’ASTI

MENÙ DI SAN SILVESTROAPERITIVO DI FINE ANNO CON PROSECCO ROSÈ “DAL BELLO”BICCHIERINI FANTASIA DEL BUON AUGURIOANTIPASTI FREDDI DI PESCEMAZZANCOLLE AL VAPORE SU CUBETTO DI PAPAYAUOVA DI SALMONE E PISTACCHI DI BRONTETORTINO DI POLIPO CON MOUSSE DI BACCALÀ ALL’ERBA CIPOLLINACALDO DI MARE A VAPOREFILETTO DI SOGLIOLA AVVOLTO IN SCAMPETTI SU BRUNOISE DI VERDURE

TRANCETTO DI SALMONE AL FINOCCHIETTO CON CAPPERI E OLIVE TAGGIASCHEI GHIACCIATI: ANANAS, FRUTTA TROPICALE E FRUTTI DI BOSCODALLA TERRARAVIOLO CROCCANTE DI PASTA SFOGLIA CON FUNGHETTI DI BOSCO SU VELLUTATA ALLO ZAFFERANOMILLEFOGLIE DI COTECHINO E ZUCCA CON CREMA DI PATATE, ACETO BALSAMICO E SEDANO RAPA FRITTOPRIMI PIATTI – PASTE FRESCHECANNELLONI TRICOLORE AI TRE SAPORI: AL TIMO, ALLA ZUCCA, AI CARCIOFI SU CREMA DI ABBUCCIATO E GRIGIO DEL CASENTINO

SPAGHETTI ALLA CHITARRA CON CREMA DI BROCCOLETTI, CIME DI RAPA E PINOLI TOSTATIRAVIOLI CON FARINA DI KAMUT, RIPIENI DI SCAMPETTI E ERBA CIPOLLINA CON FILETTI DI SPIGOLA E POMODORO CANDITOSECONDI PIATTIFILETTO DI SPIGOLA SU CREMA DI TOPINAMBUR E CALAMARETTI RIPIENI,

CON CONFIT DI ZUCCA E PORTO RISTRETTOCREMOSO AI FRUTTI DELLA PASSIONE E SPUMA DI FRANCIACORTA

BOCCONCINI DI VITELLINA DA LATTE, COTTI A BASSA TEMPERATURA, CON FUNGHI PORCINI E PATATA DUCHESSAZAMPONE E LENTICCHIE

DESSERTSAVARIN DI MARRONI AL CIOCCOLATO BIANCO SU BISQUIT DI MANDORLEMOUSSE DI TORRONCINO E RUMSPIEDINI DI FRUTTA CARAMELLATA

MENÙÙ D DI I NATALE

MENÙ DI NATALE

DALLA CANTINA

SELEZIONE “ STRADE DEL VINO DI AREZZO”

MOSCATO D’ASTI “CASTELLO DEL POGGIO”

APERITIVO DI BENVENUTO CON STUZZICHINI DELLO CHEF

ANTIPASTI

SOFFIATO DI CAVOLFIORE CON ALICI SU LETTO DI TOPINANBUR

CORNETTO SALATO CON BUFALA E PROSCIUTTO DOLCE DI PARMA

TARTARE DI CHIANINA CON UOVO DI QUAGLIA E MIREPOIX DI VERDURINE

MILLEFOGLIE DI MELANZANE VIOLA CON PROVOLA AFFUMICATA,

POMODORINI E GELATINA DI BASILICO

PRIMI PIATTI

TORTELLINI DELLA GINA IN BRODO DI CAPPONE

RISOTTO VIALONE NANO CON CARCIOFI MORELLI

PROSCIUTTO DI CERVO E TIMO

CANNOLO DI FARRO CON CUORE DI TALEGGIO

PORCINI SU VELLUTATA DI ZUCCA

SECONDI PIATTI

GRAN BOLLITO DELLA TRADIZIONE CON PURÈ DI PATATE, SALSA

VERDE, MOSTARDA DI FRUTTA E MAIONESE ALL’ERBETTE

MAIALINO DA LATTE ALLE ANTICHE USANZE

RAPE SALTATE ALL’OLIO DI PRIMA SPREMITURA

DESSERT

ESSENZE DELLA NOSTRA PASTICCERIA E DELIZIE INVERNALI

CAFFÈ

MENÙ DI SAN SILVESTRODALLA CANTINA

CHARDONNAY FRIULANO “TUNELLA”NOBILE DI MONTEPULCIANO “RUFFINO”

FINE CHAMPAGNE “SERGE MATHIEU”APERITIVO

COCKTAIL DI BENVENUTO E STUZZICHINO DELLO CHEFANTIPASTI

GAMBERONE CROCCANTE, ERBA CIPOLLINA E SALSA SOFFICE DI YOGURT TARTARE DI SALMONE BALIK CON ANETOFRUTTO DELLA PASSIONE E TEGOLA DI PANE NERO CUBO DI BACCALÀ CANADESE E PERLE DI ACETO CON COMPOSTA DI CIPOLLE ROSSE IN AGRODOLCE

INSALATA DI CARCIOFI MORELLI E MELAGRANA CON CIALDA DI GRANOFARRO E REGGIANO

PETTO D’OCA AFFUMICATO CON CUORE DI FOIE-GRAS E UVA NERA CARAMELLATA

FLAN DI FINFERLI DEL CASENTINO SU LETTO DI ZAFFERANO DELLA VAL DI CHIANA

PRIMI PIATTICREMA DI TARTUFI DI MARE E TARTUFI DI TERRARISOTTO VIALONE NANO CON ASTICE REALE E CIME DI RAPETORTELLO DI PECORINO DI FOSSA SU SPECCHIO DI ZUCCA E COTECHINO

SECONDI PIATTISTORIONE IN CROSTA DI PISTACCHI CON LENTICCHIE ROSSE

SORBETTO AGLI AGRUMIFILETTO DI VITELLO ALL’ESSENZA DI PEPE ROSA E DEMI GLACE AL TIMO

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