Il Piccolo Segno

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Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finchè arriva uno sprovve- duto che non lo sa e la realizza Albert Einstein PICCOLO Anno X, n. 6 - Giugno 2011 il Segno Elettrosmog, i cittadini vincono la battaglia contro Radio Vati cana Loro ce l’hanno fatta dei nostri boschi non è assoluta- mente cambiata, anzi direi peg- giorata. È veramente giunta l’ora di prendere seri provvedimenti. Faccio parte di un’associazione con il cui simbolo mi sono candi- dato anche nelle ultime elezioni comunali; questo gruppo è parti- colarmente sensibile alle questioni ambientali e soprattutto alla tutela degli animali. Adesso, però, parlo anche come semplice cittadino e mi permetto di dare alcuni consi- gli ai nostri amministratori comu- nali appena rieletti (quindi dovremo aspettarci un altro lustro di menefreghismo ambientale). SOS Ambiente SEGUE A PAGINA 17 di Davide Palozzi l’amico del lupo Mentre passeggio con Frodo, il mio cane, mi accorgo che la situazione A pagina 11 Alle pagine 8 e 9 Centro Storico Quali soluzioni? Alle pagine 7 e 9 Polemiche Mega villa con piscina Il dopo elezioni Più deleghe per tutti Sebastianelli alle pagine 12 e 13 A ROCCA DI PAPA in Via Roma 39/B GELATI Noi Voi Cornetti x 6 € 2,70 Cremini x 6 € 2,70 VASCHETTE Bel Gel gr. 500 € 1,69 THE DORTE’ lt. 1,5 € 0,50 vi propone delle grandi offerte! APERTO LA DOMENICA MATTINA CON PANE A € 1,20 AL KG supermercato EUROMARKET 2006 Srl I bambini dell’associa- zione “Bambini senza onde” di Cesano hanno vinto la prima difficile battaglia contro Radio Vaticana che con il suo elettromagnetismo ha provocato leucemie e linfomi a Cesano di Roma e in altri comuni limitrofi. Ecco la storia di queste popolazioni che, con la forza della disperazione e con tanto coraggio, hanno combattuto e vinto.

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Il Piccolo Segno giugno 2011

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”Tutti sannoche una cosaè impossibile

da realizzare, finchèarriva uno sprovve-duto che non lo sae la realizzaAlbertEinstein

“PICCOLO

Anno X, n. 6 - Giugno 2011

il SegnoElettrosmog, i cittadini vincono labattaglia controRadioVaticana

Loro ce

l’hanno fatta

dei nostri boschi non è assoluta-mente cambiata, anzi direi peg-giorata. È veramente giunta l’oradi prendere seri provvedimenti.Faccio parte di un’associazionecon il cui simbolo mi sono candi-dato anche nelle ultime elezionicomunali; questo gruppo è parti-colarmente sensibile alle questioniambientali e soprattutto alla tuteladegli animali. Adesso, però, parloanche come semplice cittadino emi permetto di dare alcuni consi-gli ai nostri amministratori comu-nali appena rieletti (quindidovremo aspettarci un altro lustrodi menefreghismo ambientale).

SOSAmbiente

SEGUEAPAGINA 17

di Davide Palozzil’amico del lupoMentre passeggiocon Frodo, il miocane, mi accorgoche la situazione

Apagina 11

Alle pagine 8 e 9

Centro StoricoQualisoluzioni?

Alle pagine 7 e 9

PolemicheMegavillaconpiscina

Il dopo elezioniPiùdeleghepertutti

Sebastianelli alle pagine 12 e 13

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I bambini dell’associa-zione “Bambini senzaonde” di Cesano hannovinto la prima difficilebattaglia contro Radio Vaticana che con il suoelettromagnetismo haprovocato leucemie elinfomi a Cesano diRoma e in altri comunilimitrofi. Ecco la storiadi queste popolazioniche, con la forza delladisperazione e contanto coraggio, hannocombattuto e vinto.

ATTUALITA’2 il Segno - Giugno 2011

Respinto il tentativo di chi puntava sul fallimento del quorum

Lettera aperta al cittadinoche ha disertato il Referendum

di Loredana MassaroMolto partecipato l’incontro chesi è tenuto ad Albano Laziale conil filosofo e politico italiano Mas-simo Cacciari, organizzato nelciclo di conferenze “Sinergie. In-contri letterari” e promosso dal-l’associazione culturale Eureka.Sabato 11 giugno alle ore 17 a Pa-lazzo Savelli, il filosofo ed ex sin-daco di Venezia ha tenuto unalectio magistralis sul tema “Ilproblema dei monoteismi”. “Il monoteismo – ha detto il prof.Cacciari – rimanda necessaria-mente all'esistenza dei politeismi.Ma si tratta di una differenzavera? La cultura, la civiltà e la fi-losofia occidentale è monoteista e

di Maria PiaSantangeliCaro cittadinoche nei giornidel Referendumsei andato al

avanti ragionamenti validi perspiegare il perchè della sceltanucleare, per esempio, e di so-stenerla con forza, lo stessoPresidente del Consiglio e altriministri hanno detto che NONsarebbero andati a votare. In-vece, sarebbero dovuti andarea votare NO di corsa, per man-tenere quelle leggi volute daloro stessi, e inoltre avrebberodovuto invitare i cittadini a farealtrettanto. E’ proprio una cosastrana: proporre e votare leggie poi non invitare i propri elet-tori a sostenerle. Che un capodi governo, che si è sempre

mare, e certamente hai messola testa sotto la sabbia, anchese sei partito per la montagnao se sei rimasto a casa, per nonpensare - presumo - , per nonesprimere una tua opinione,per cancellarti come cittadinoinsomma.Ti hanno consigliato male: sevolevi difendere l’operato delgoverno, se volevi pagare dipiù l’acqua, dandola in manoai privati, se volevi la costru-zione delle centrali nucleari, sevolevi che la legge fosse PIU’UGUALE per il Presidente delConsiglio e per i Ministri -avoler essere molto sintetica-,saresti dovuto andare a votareNO per sostenere le tue idee.Dovevi far capire che l’operatodel Governo ti sta bene, che locondividi e quindi difenderlo.Mi dispiace: ti hanno consi-gliato male. Io ti confesso che,a sentirmi dire di andare almare, mi sarei sentita presa ingiro. Come! Invece di portare

il Segnoorgano mensile

dell’associazione culturale“Terre Sommerse Castelli”Registrazione Tribunale

di Velletri n. 5/02 del 19/02/2002

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Stampato in proprio

dum, tanto il popolo non contanulla (ma gli faceva comodoquando contava). Invece, per tua fortuna -perchéè una fortuna anche per te- que-sta volta il popolo ha contato esarebbe stato meglio che anchetu avessi fatto sentire la tua opi-nione, anche se contraria aquella della maggior parte deivotanti. Al posto tuo mi sareisentita citttadina responsabileanche se avessi votato NO. Efossi andata al mare, o in mon-tagna o ai laghi, mezz’ora piùtardi. Saluti e auguri per il futuro

fatto scudo del fatto diessere stato eletto dalpopolo, dimostri chia-ramente e sfacciata-mente di disprezzare ilreferendum, che del po-polo è la massimaespressione, è grave. Caro cittadino che seiandato al mare, coll’in-vitarti a non votare, ilPresidente del Consi-glio è come se ti avessedetto: 1) tu non hai una testaper pensare; 2) fac-ciamo fallire il referen-

Il monoteismo spiegato dalfilosofoCacciari

come lo pensiamo? Come unUno. Non determinato. Questo èun paradosso destinato ad attra-versare tutto il pensiero occiden-tale e che reca in sé notevoliripercussioni sui fondamenti dellanostra civiltà, non solo di matricereligiosa ma anche tecnica, scien-tifica, morale. Citando la filosofiadi Filone di Alessandria, Cacciariprecisa che se l'Uno è l'Essere,quindi determinato perché ab-biamo attribuito all'Uno l'esi-stenza, allora l'Uno della Bibbianon è Assoluto ma continuamentein relazione con l'esistente o conla natura. Nel Cristianesimo que-sto paradosso è portato al-l'estremo perché Dio si fa Carne,Dio è Logos. Possiede molti attri-buti, addirittura soffre sulla crocecome un uomo. San Giovannidice “Unum sumus” ponendo in-dissolubilmente la relazione tral'io e il Padre. L'Islam per esem-pio reca nel suo pensiero unaforte passione per l'Unum chenon può essere determinato, innessun modo contaminato maanche questo è un dramma e unparadosso per la teologia isla-mica, in quanto viene maggior-mente negata la libertà e lavolontà dell’uomo.

crede in unsolo Dio”.Dopo questapremessa ilfilosofo è en-trato nel vivodel pro-blema. Secrediamo inun solo Dio,

ATTUALITA’ 3il Segno - Giugno 2011

La Provincia di Milano guidata da GuidoPodestà (PDL), circa 15 giorni fa ha bloc-cato poco prima di essere inviati in esatto-ria, un pagamento da 300 mila euro circaed un altro di 400 mila euro circa destina-tari il primo una persona fisica l'altro unasocietà. Mancata copertura? Difetto di forma? Perquale motivo questi due pagamenti sonostati bloccati?Semplicemente perchè si sono accorti chei destinatari delle somme, … non eranocreditori dell’Amministrazione Provin-ciale !!!In pratica questi soggetti non hanno svoltonessun lavoro, nessuna consulenza, nes-sun servizio, niente di niente per la Pro-vincia di Milano, però stavano perricevere 700.000 Euro circa.Come è possibile una cosa del genere? L’autorizzazione al pagamento è stataconcessa da Alessandro Germinario, as-sunto un anno fa con l’incarico di direttoredel settore Politiche Finanziarie e di Bi-

lancio, anche se lui afferma che la firmanon è sua, ma è stata contraffatta. Dice diessere stato incastrato e, per favorire l’ac-certamento della verità, ha rassegnato ledimissioni dall’incarico.La vicenda è finita in Procura grazie ad unesposto presentato dalla stessa Provincia,la denuncia è contro ignoti e Germinarioattualmente non risulta indagato. In passato Germinario è stato responsa-bile della segreteria particolare dell’exassessore lombardo alla Protezione civileCarlo Lio (PDL), quindi ha avuto un in-carico da dirigente nella Navigli Lom-bardi e presidente del cda di ConsorzioStabile, fino all’ingresso nella Provinciadi Milano.Vedremo come andrà a finire, ma anchese questa volta è andata bene, viene ildubbio che in altre occasioni “qualcuno”abbia potuto percepire versamenti per at-tività-servizi-consulenze semplicemente… non svolte.

La Pulce

L’allegra Provincia di Milano

“Se trovo quelli che hanno fatto nove seriede La Piovra e quelli che scrivono librisulla mafia (…) giuro li strozzo”.E anche: “C’è stato un supporto promo-zionale a questa organizzazione criminale(…) ricordiamoci le nove serie de La Pio-vra e tutta la letteratura, il supporto cultu-rale, Gomorra e tutto il resto”.Esercita un “Supporto Culturale”, dice ilPresidente, chi scrive di come si regola lamafia per mettere in atto i suoi crimini,quando dovrebbe essere il primo a ringra-

ziare chi scrive, come fa Roberto Saviano,facendo capire ai cittadini quanto glistanno togliendo senza che essi se ne ren-dono neanche conto.E’ l’uomo che a maggioranza è stato sceltodal popolo che è sovrano, una sovranitàche sarebbe meglio esercitare informatimeglio, abbandonando indifferenza e nonpartecipazione.

il-sognatore.blogspot.comTratto e adattato da “ Vieni via

con me” di Roberto Saviano

Un cittadino informato sceglie con responsabilità

Sull’indifferenzae la non partecipazione

L’indifferenza alla politica, la non parteci-pazione sono i rischi da temere. L’obiet-tivo di alcuni può essere quello di farciarrivare a dire: “Sono tutti uguali”, “siamotutti uguali”. Il modo migliore per far af-fondare la barca cui siamo tutti.Sul bastimento che rischia di affondarenella burrasca il passeggero che dice:“Che me ne importa, non è mica mio!”.Questo è l’indifferentismo, questo è nonpartecipare. Così si consegna il paese aipoteri che sanno organizzare e gestire ilconsenso e che ti portano via tutto.All’apparenza le conseguenze non sononegative. Per esempio puoi usare la poli-tica per ottenere quello che il diritto non tidà. Se non hai un lavoro cerchi di ottenerlovotando quel politico; se non hai un lettoin ospedale cerchi il Consigliere Comu-nale che hai votato che ti farà il favore diprocurartelo. Soltanto questo rischia di di-ventare la politica quando non c’è parteci-pazione di tutti: “Non rispetto dei dirittifondamentali, ma semplici scambi”. Tuttoquesto sembra conveniente ma in realtànon è così perché il politico che ti pro-mette favori mentre ti da una cosa ti toglietutto il resto.Ti dà il letto in ospedale per tua nonna,un’autorizzazione per aprire una tabacche-ria, ti dà mezzo lavoro, ma ti sta togliendotutto il resto. Ti toglie la possibilità di re-spirare aria sana, ti toglie il lavoro che tispetta se sei capace, ti toglie le scuole chedovresti avere per diritto.Indifferenza e non partecipazione sono de-vastanti e determinano l’occupazione delpotere da parte di quelli che non voglionoche si raccontino le contraddizioni. Ma chiracconta il proprio paese non lo sta diffa-mando ma lo sta difendendo.Il Presidente del Consiglio ha detto:

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LUGLIO

PAGINA APERTA4 il Segno - Giugno 2011

di Daniela Di RosaQuest’ anno è stato, almeno perme, l’anno delle bandiere, primaho esposto e poi tolto l’onnipre-sente bandiera della pace (c è sem-pre una guerra di troppo nelmondo) e contro ogni previsione,

dato che non sono una nazionalista, che odioi confini e considero la terra la mia patria, hoinnalzato quella dell’Italia. Mai ne avevoposseduta una, nemmeno per i mondiali dicalcio che mi sono completamente indiffe-renti, ma “grazie” a Berlusconi e alla LegaNord che dell’Italia e della sua Costituzionene hanno fatto uno scempio, che deridono i150anni della sua unità e chi per essa ha datola vita, grazie anche al trota figlio di Bossiche insulta il nostro sud e dichiara che per luil’Italia finisce a Roma… io ho riscoperto lamia appartenenza etnica, sono italiana, non èun vanto ma nemmeno una vergogna. Passata l’onda emotiva per il ritrovato pa-triottismo che a sinistra mancava (a parte ladeplorevole parata dell’Esercito, perchè nonsono le armi a rendermi orgogliosa del mioPaese, ma la bellezza, la storia e la cultura)ho dovuto toglierla per far posto alla bandiera

L’anno dellebelle bandiere

sul referendum per l’acqua (due bei sì susfondo azzurrino), alternandola con quellacontro il nucleare... per poi toglierle tutte edue dopo la vittoria dei sì e la sconfitta dichi avrebbe voluto mandarci allegramente almare! Ora con calma rimetterò la bandiera dellapace, sempre più insicura e dubbiosa, sonocontro tutte le guerre, credo veramente checi siano altri modi per “esportare” democra-zia… poi penso alla Striscia di Gaza, ai terri-tori occupati, al popolo palestinesemassacrato e senza patria, alla Libia, aIsraele e Gheddafi e il mio pacifismo va-cilla!

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“Se fossi un vero pacifista scenderei inpiazza contro la guerra, ma se fossi un paci-fista vero scenderei in piazza anche controGheddafi, e se fossi un pacifista verissimoscenderei in piazza per difendere i ribelli, iquali però sparano e dunque dovrei -se fossidavvero un pacifista- scendere in piazza perconvincerli a deporre le armi, ma se loro de-pongono le armi Gheddafi li annienterebbecon le sue armi, a meno che prima non ve-nisse annientato con le armi di chi gli sta fa-cendo la guerra perchè vuole difendere iribelli che anch’io voglio difendere perchèsono un pacifista... O almeno credevo di es-serlo”.(tratto da: Riccardo Barenghi su La Stampa)

Democrazia e consensominoranze non perdono inquanto lo Stato deve adoperarsiper la loro salvaguardia. Tutta-via, nella quotidiana prassi po-litica, questo monito vienepuntualmente disatteso e per ra-gioni confessionali, ideologicheo sociali si assiste spesso all’ap-provazione di leggi che muti-lano in senso irreversibilequesta differenza; non pos-siamo obbligare una personanon credente, ad esempio, adover rinunciare alla feconda-zione artificiale eterologa(quella cioè fatta con un dona-tore esterno alla coppia), perchéquesto equivale a imporre unaprivazione rispetto ad una cosache non è reato, e dunque nonha ragione di essere proibitadalla nostra legge. Lo Statodeve occuparsi del lecito, nondelle coscienze e dei peccati. Lademocrazia non è dunque, perusare una celebre definizione,“dittatura della maggioranza”, èanzi un peso che la stessa ha nelsostenere l’intera collettività.Veniamo al consenso: esso è ilmezzo attraverso il quale le per-sone preferiscono un’opzione

r i s p e t t oad un’al-tra, perònon deveessere as-s o l u t a -mente ill a v a c r opubblicodi tutti imali, pri-vati o pubblici, delle persone edelle maggioranze (parlamen-tari o popolari) che animanoquesto stesso consenso. E per-ché? Perché ci sono le regole ele leggi che possiedono, tra glialtri, i caratteri dell’astrattezzae della generalità, cioè sono for-mulate genericamente per poiessere applicate nel caso con-creto e nella stessa misura versoogni cittadino. Tuttavia, le leggie le regole da sole non sono an-cora sinonimo di democraziaperché anche il terzo Reich,l’Italia fascista e la Russia diStalin avevano leggi e regole,peccato che esse fossero ispi-rate, guarda caso, dal precisodisegno di assoggettare le mi-noranze alla maggioranza, di

azzittire le voci contrarie, e difare un uso illegittimo dellaviolenza. Negli stati democra-tici, invece, le forze di poliziahanno il monopolio dell’usolegittimo della forza ma soloper proteggere tutti i cittadini.Quindi, queste leggi che sonola spina dorsale della demo-crazia debbono essere neces-sariamente leggi giuste. Comesi fa a capire se essi siano tali?La Giustizia è una domandache il filosofi si pongono daduemilacinquecento annisenza ancora una certezza.Possiamo però dire che leleggi di uno stato sono giustequando, accanto ai caratterigià citati, sono tali per cuisiano ben evidenziati i diritti ei doveri di tutti, senza privilegied eccezioni. Dunque, il go-verno delle leggi, intese comeuno Stato di diritto, è la defini-zione che qui, informalmentee brevemente, appare piùpiena ma non certo esaustivaper definire la democrazia. C’è però un’ultima questione:Platone additava la democra-zia come il governo dei molti(che non sono tutti, si badibene) e rintracciava in essa ilmale di essere retta da personeche non sono lì per capacità digoverno; non i migliori, masemplicemente gli eletti. Nonvi suona familiare questa con-siderazione? Certo la democrazia, sullacarta, non fa distinzioni dicenso, classe sociale e istru-zione, e questo, come rove-scio della medaglia, comportache possano amministrarepersone inette perché non se-lezionate da alcun criterio, ec-cetto il consenso; proprio lasua l’acquisizione, in realtà, èfatta con dispendio di mezzieconomici e comunicativi (tv,partiti, ecc.) e ciò rende inpratica nulla la teorica possi-bilità data a tutti di poter es-sere eletti. Ci si mette in listama non si viene votati perchénon conosciuti e quindi chipiù può investire più può farsinotare.Dunque la democrazia è lafiera della mediocrità e del-l’arrivismo degli incapaci?Spesso, ahimè, sì; però, èanche l’unica via oggi cono-sciuta che fornisca, almenoteoricamente, le stesse possi-bilità di partenza a tutti. È perquesto allora che dovremmoproteggerla e migliorarla, tu-telando ad esempio la scuolapubblica, palestra di cittadi-nanza ineguagliabile, e il di-ritto al lavoro.

di Daniele IannottiDa un punto divista politologico(scienza che si oc-cupa della politica)

e filosofico, il concetto di de-mocrazia non corrisponde aquello del senso comune. Neibar, nelle nostre case e nei talkshow televisivi con questa pa-rola si intende dire, infatti, cheil potere venga affidato dal po-polo a chi ottiene il consensoper governare. Innanzi tutto, oc-corre precisare che la nozionestessa di popolo è molto vagaperché esso è qualcosa di moltopiù grande di chi ha il diritto-dovere di votare; quindi, giàqui, notiamo come si riceve ilconsenso dal corpo elettoralema non da tutti i membri dellacomunità (minorenni, incapaci,stranieri senza cittadinanza, per-sone che hanno perduto il dirittodi voto, ecc). Inoltre, il fatto checi si esprime attraverso un votonon significa che si debba te-nere conto soltanto della deci-sione della maggioranza. Indemocrazia essa vince, ma le

Platone

ATTUALITA’il Segno - Giugno 2011 5

CCoonnttrroo iill nnuucclleeaarree, dentro il nucleare E’ veramenteun male necessario?

da TokyoToshi KamedaSono passati due mesi e mezzodalla catastrofe dell’11 marzo.Lo tsunami ha inghiottito tutto.Al momento (alla fine del

maggio) le vittime contano 24 mila circatra morti e dispersi. Molti di questi non riu-sciamo a trovarli perché o si trovano ancorasotto le macerie o sono stati ingoiati nelmare. 110 mila circa sono ancora sfollati,sopravvissuti ma hanno perso tutto: i propricari, i figli o i genitori, la casa, i beni, imezzi di lavoro, ecc.. Un album fotograficonon è una cosa che non conta, se un bam-bino perde una mamma come fa a ricor-darsi il suo dolce viso? Tutto questo è ildolore.Non è finita qui. Perché la tragedia non èstata solo una calamità naturale ma è statacausata anche dai nostri errori commessiperché pensavamo soltanto alla comoditàdella vita. È ancora critica la situazionedella centrale nucleare Fukushima numero1. Una parte dei sopravvissuti possono co-munque tornare a ricostruire la propria vitama l’altra no. La contaminazione radioat-tiva non consente di prospettare il futuro enemmeno di mettersi in piedi per cercare ipropri cari perché tutto è contaminato.Sono ancora in corso i lavori di raffredda-mento delle barre di combustibile nuclearema in modo provvisorio nel senso che nonpossono per il momento fare altro che ver-sare acqua per raffreddarle. Questo sta cre-ando un grave problema. Non sappiamodove depositare tutta quest’acqua alta-mente radioattiva una volta raffreddate lebarre. Già sono state gettate in mare mi-gliaia di tonnellate di acqua contaminatadallo iodio 131 (livelli anche di 7,5 milionidi volte superiori alla norma). Per questooccorre al più presto ripristinare il sistemadi raffreddamento circolatorio dell’acquasu cui il governo sta lavorandoma questi lavori sono ostacolati dalla pre-senza della stessa acqua. Stiamo dentro uncircolo vizioso. La situazione della centraleè instabile come prima. Non è ancora su-perato il rischio di un’esplosione dell’idro-geno.Il livello della radioattività in aria è tenden-zialmente in discesa. Solo in quattro pre-fetture rimane ancora alto. Nel capoluogodi Fukushima ad esempio è 34,8 volte su-periore alla media. Non sta però andandomeglio se si guarda l’estensione della con-taminazione radioattiva. Le sostanze radio-attive, soprattutto il cesio, prima sitrovavano solo in aria e in acqua, e ora nelpesce, nelle verdure, nella carne bovina,nel cemento estratto dalla fogna e fino allatte materno e il the verde, uno dei nostriprodotti tipici. La contaminazione del the èarrivata fino ad una zona molto distante asud-ovest e a più di 400 km dalla centrale.Ora si teme più l’esposizione interna di ra-diazione che esterna e più pericolosa.Siamo così arrivati al livello 7 di gravitàdell’incidente uguale a Chernobyl che ilgoverno ha finalmente ammesso dopo unmese. Il che non vuol dire che la situazionesi sia aggravata ma semplicemente che loera già dall’inizio. In un primo momento si

presumeva il livello di rischio 6, soprat-tutto all’estero ma anche in Giappone. La stessa cosa è anche per la fusione delnocciolo e per riconoscerla ci sono vo-luti più di due mesi. Tutto questo, il go-verno insieme alla Tepco, la compagniaelettrica di Tokyo, lo sapevano e, co-munque, lo intuivano ma lo scopo eraquello di sottovalutare la gravità pernon allarmare la popolazione. Tutt’oracercano di tranquillizzarci dicendo chela quantità di radioattività emessa inaria è soltanto il 10% di quella di Cher-nobyl. Però qui non è tenuta in contol’acqua altamente contaminata finitanel mare che girerà ancora per diversianni negli oceani. Per lo stesso motivoil governo ha nascosto fino al 3 maggioscorso i dati di Speedi, il sistema perprevedere la diffusione in ambientedelle sostanze radioattive in caso diemergenza. Esso ha grande importanzaper prevenire i danni potendo cono-scere gli spostamenti della radioattività.Una specie di previsione del tempo in ver-sione nucleare. Tutte queste sottovalutazioni e segretezzeavranno sicuramente messo in difficoltà ilavori alla centrale e messo a rischio la po-polazione. Non si sa ancora con la preci-sione quanta gente, e fino a quanto, è stataesposta alle radiazioni. Di fronte a questa tragedia non possiamorestare indifferenti dicendo “noi comunqueun giorno andremo avanti” (ora si direbbecosì). Appena meno di un anno fa, primadell’incidente alla centrale, il programmaenergetico nazionale prevedeva l’aumentodell’energia nucleare entro il 2030 del 50%(dal 30% sul totale) costruendo altri nuovi14 reattori rispetto ai 54 attuali. Ma ora ilgoverno ha deciso di revisionare questoprogramma. Noi tutti dobbiamo rifletteresull’uso dell’energia nucleare prendendo inconsiderazione le altre energie alternative erinnovabili. Su questo tema vi sono diverseargomentazioni da discutere tra noi e i fau-tori delle centrali ma ad ogni modo tutte lediscussioni porteranno ad un solo punto, oaccettare il male necessario o respingerlo.Se nessuno di loro è in grado di dire che lacentrale è sicura al cento per cento, questovuol dire che stanno dalla parte del ragiona-mento de “il male necessario” dicendo “sì,un po’ di male ci sarà ma è pur sempre ne-cessario”. Quali sono queste necessità? La crescitaeconomica? La comodità della vita? L’in-dipendenza energetica o altro? E in cambiodi che cosa? In cambio della vita di migliaia

e migliaia di persone di generazione in ge-nerazione come abbiamo visto a Chernobyle temiamo di vedere ora in Giappone?Noi conosciamo una logica simile riguar-dante la strategia nucleare. Le armi nu-cleari sono “il male necessario” per ladeterrenza. Ma se non funzionasse cosìche cosa succederebbe? È la guerra nu-cleare. Ma questa non è la guerra come noila conosciamo perché la guerra comportaper la sua definizione i vincitori e i vinti.La “guerra” nucleare invece no, vede solola distruzione dell’umanità. Perciò non èun male necessario (relativo) ma un maleassoluto. Oggi ci troviamo di fronte allastessa logica. La centrale nucleare non è ilmale necessario ma il male assoluto perchépuò apportare la negazione dell’esistenzadi tutti gli esseri viventi. Noi dobbiamopartire da qui. Non sappiamo ancora bene quando finiràquesta storia in Giappone. Sono molto pre-occupato in modo particolare per i bambiniche non sono ben protetti come si do-vrebbe, per la popolazione messa fuoridalla conoscenza della pericolosità e per ilavoratori che stanno rischiando la propriavita per salvarci dal peggio. Non voglio chesucceda una tragedia simile in nessunaparte del mondo. Tanto meno in Italia.Poche ore fa mi è giunta una buona notizia:nel referendum contro il nucleare hannovinto i sì. Ho sempre creduto nel popoloitaliano, nella sua coscienza umana da-vanti a questa tragedia. Ma non dimenticate, la lotta continua.

Il nostro Toshiin tenutaanti-nucleare

PAGINA APERTA6 il Segno - Giugno 2011

case famiglia dove dare a tuttila dignità che meritavano e me-ritano. Poi la ricerca di vita miha portato lontano ma dovun-que andassi, qualunque stradadecidessi di intraprendere viavevo sempre nel cuore e nellamente, ogni volta che discu-tevo con un prete o lottavo perle incoerenze della chiesa gliparlavo di Don Franco e di Ca-podarco. Camminando cammi-nando arrivai a Perugia e aGubbio... e anche lì bussando

alla porta di Angela e Daniele(pure loro esseri speciali) tro-vai un’altra Capodarco. Oggi sono di nuovo qui, ilmondo in fondo è tondo e lavita è un cerchio, si torna sem-pre al punto di partenza, siparte vuoti e si torna pieni diesperienze, di vita. Ma sì infondo è vero, ognuno di noi amodo suo è un rivoluzionario! Auguri sinceri da una mangia-preti incallita!

Daniela Di Rosa

Caro DonFranco, qualche settimanafa hai compiutoottant’anni, e sic-come sei unamico speciale,

per questa volta gli auguri te limando via stampa. Il giornodella tua festa, circondato damoltissimi amici, mi hai salu-tato con queste parole: “eccoDaniela, una rivoluzionaria!”.Ero imbarazzata e inorgoglitaper quell’aggettivo troppogrande per me, ma il bello è cheera un prete a farmelo, io chesono notoriamente una mangia-preti! Ma tu sei, come ho dettosopra, un prete e un uomo fuoridal comune, tu veramente nonhai pregiudizi verso nessuno,socchiudi gli occhi e vedil’anima di ognuno di noi, non ilcolore della sua pelle, o la reli-gione di appartenenza, non esi-stono maschi, femmine, sani omalati, ma solo esseri umani.

Trent’anni fa bussai alla tuaporta (la comunità di Capo-darco a Grottaferrata) avevovent’anni e un piccolo bam-bino biondo in braccio, ero allaricerca di qualcosa ma non sa-pevo che cosa, la vita “nor-male” non mi bastava. Quelgiorno a Capodarco erano tuttivia, incontrai Milly e Memmo,spiegai loro i miei sogni, i mieiproblemi, le mie speranze e lavoglia di cambiare il mondo…volevo cominciare da lì, fare(come si diceva e forse si diceancora) esperienza… e cheesperienza! Cosa non mi ha in-segnato Capodarco! La convi-venza con ragazzi chevenivano da tutta Europa, latolleranza, il rispetto e l’amoreper chi è “diverso” da noi, laconsapevolezza che disabilisiamo noi con la nostra osses-siva ricerca del bello a tutticosti quando è vero che la bel-lezza esteriore si vede solo sesei bello dentro, ahi voglia a

Trent’anni fal’incontro a Capodarcoche mi cambiò la vita

farti plastiche! Per non parlaredell’amicizia con Orietta(grande Orietta!) arrivata aGrottaferrata insieme a te. Dilei ricordo soprattutto il nostroindimenticabile viaggio con laDiane due cavalli e la tenda dacampeggio montata sul tettuc-cio. Tu venivi, partivi, tornavi,ascoltavi i nostri problemi eripartivi per aiutare mille altricome noi, una cosa sapevo al-lora e so oggi: sei tu il rivolu-zionario!

Tu giovane prete per la primavolta in Italia decidesti di por-tare via i disabili dagli ospe-dali, dai manicomi, e costruireper loro e con loro, comunità e

Quando per la primavolta decidesti di portare via i disabilidagli ospedali

A tutti consiglio di leggere “La storia di una vita”, un libro-foto-documentario che parla proprio di Don FrancoMonterubbianesi, un giovaneprete di provincia come tanti,arrivato un giorno anche qui a Grottaferrata. Chi volesse avere il piacere di leggerlo potrà richiederloscrivendo a:[email protected]

Don Franco Monterubbianesi, fondatore di Capodarco, ha compiuto 80 anni

Un rivoluzionario vero che sa parlare a tutti

Don Franco quando studiavamedicina a Roma

Don Franco oggi

Daniela conOrietta aCapodarco(1980)

Daniela con altri ragazzi della Cooperativa

di Capodarcoe il piccolo Lillo

(1979-80)

7il Segno - Giugno 2011

RROOCCCCAA DDII PPAAPPAAnotizie, informazione, attualità

Al 30 aprile 2011 i residenti censiti nel Comune di Rocca diPapa erano 16.236 (maschi 8.079; femmine 8.157). Alla stessa data i nuclei familiari erano 6.212.*

*dati forniti dall’Ufficio d’Anagrafe

NUMERI UTILIFarmacia Comunale: 06-9499986Clinica San Raffaele: 06-9428601

Comando Carabinieri: 06-94749007Polizia Municipale: 06-94286134Centralino Municipio: 06-942861

TAXI Mario: 339-1669282

INDOVINA QUANTI SIAMO?

di Sergio RasettiAuguri al Sin-daco e ai Con-siglieri dellamaggioranzarieletti a furordi popolo. E

La nuova Giunta Boccia si è insediata e i problemi irrisolti restano intatti

Centro storico, commercio e raccolta“porta a porta”... ecco le cose da fare

Un angolo di via della Fortezza, prima di giungerea piazza Garibaldi, dove si accumulano buste di rifiuti

clienti e esercenti. Occorreadottare una soluzione diversaall’esposizione dei cassonettisotto il naso di chi siede al ta-volo di un bar o ristorante. Gliinteressati fanno l’impossibileper tenere pulito al massimo,ma la situazione resta distanteda un ambiente profumato allaChristian Dior.Se i responsabili, politici etecnici, vorranno occuparsi

del problema per concordaresoluzioni migliori, si potrebberitornare alla normalità el’aspirazione di Rocca di Papaad essere considerato un paesecivile e a vocazione turistica,soddisfatta. Proprio come hapreso l’impegno di fare chi siè ripresentato agli elettorichiedendo di governare ilpaese per altri cinque anni edè stato accontentato.

in centro senza l’auto perso-nale; comportamento che icommercianti dovrebbero ap-plicare rigidamente visto che ipochi spazi disponibili dovreb-bero essere a disposizione deiloro clienti.Provvedimenti semplici chenon costano nulla ma costitui-scono un contributo impor-tante per chi commercialmenteresiste ma non è molto lontanodal dover abbassare la serrandadefinitivamente. Un messaggioa chi, in questi giorni difficili,sta pensando comunque di spe-rimentare una nuova attivitàcommerciale e ha bisogno diun sostegno concreto. A seguire dovrebbe essere fa-cile varare altri provvedimenti,concordati con commercianti eresidenti, per chi in campagnaelettorale si è detto pronto adoccuparsi della rinascita delBorgo. Ci dicono che la rac-colta differenziata sta dandobuoni risultati. Presto saràestesa ai Campi D’Annibale eal Vivaro. Nel prossimo futuropotremo contare su un con-creto risparmio.Noi nell’approssimarsi dellaprima scadenza annuale sugge-riamo l’attuazione di una im-portante modifica richiesta da

tanti auguri al popolo che,anche se ampiamente incaz-zato, ha rinnovato il mandatoagli stessi che lo avevano fattoincazzare.Ora occorre fare subito le coseindispensabili. Precedenza alCentro Storico prima che poli-tici e tecnici se ne vadano invacanza. Un capitolo del pro-gramma elettorale, dopo cheper anni è stato notevolmentetrascurato, indica l’intenzionedi rendere il “Borgo commer-cialmente attrattivo”. Bene.Cominciamo a togliere i palettiche non sono indispensabiliper permettere la sosta breve;averne rimossi soltanto 4 o 5 apochi giorni dalle elezioni èservito soltanto a lanciare unsegnale quindi rimettiamo glioperai al lavoro e sospendiamoil sistema del pagamento dalBelvedere a tutto il Corso Co-stituente istituendo un rigidocontrollo. Invitiamo politici edipendenti comunali a recarsi

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ROCCA DI PAPA il Segno - Giugno 20118

Cinque Assessori e 14 delegati.Sono queste 19 persone chedovranno gestire per i prossimianni la cosa pubblica e daiquali dipenderà il futuro diRocca di Papa. A sorprendere èstato soprattutto il numerodelle deleghe che hanno suddi-viso in altrettanti micro-settorialcuni dei temi più importantidel paese. Il dubbio che molticittadini hanno è se questa ec-cessiva “disgregazione” volutadal riconfermato Sindaco Boc-cia per accontentare tutti i par-titi che lo hanno sostenuto, nonsarà prima o poi causa di scon-tri di tipo istituzionale sullecompetenze di ciascun dele-gato. Per esempio la delega alpatrimonio castanicolo non siscontrerà con l’Ass.to di Que-rini sul patrimonio pubblico?La salvaguardia e la valorizza-zione del castagno è un temafondamentale ed è importanteche tutte le competenze coin-volte ragionino seguendo glistessi obiettivi. Ma questo ra-gionamento potrebbe valereanche per la cultura e il turismoche potrebbero scontrarsi conle iniziative di altri delegati(esempio: murales, associazio-nismo, ecc.). E’ certamentepresto per dirlo, quindi atten-diamo che le prime iniziativevengano portate avanti per poiesprimere il nostro giudizio.Per il momento auguriamo aquesti 19 delegati buon lavoro.

Luigi Serafini

Parte il Boccia-bis con cinque assessori e una valanga di delegati

Con quattordici delegati è record e ora c’è il rischio delle competenze

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Anno IX, n. 12 - Dicembre 2010Periodico mensiledell’Associazione CulturaleTerre Sommerse Castelli

Quello firmato dall’attualeMinistro allo Sviluppo Eco-nomico, Paolo Romani, è unvero e proprio atto d’accusache coinvolge l’ex Governa-tore della Regione LazioPiero Marrazzo. Romani, il3 marzo 2009, chiede a“Piero” di non applicare ladelibera regionale del 2008sullo spostamento dei ripeti-tori di Monte Cavo per evi-tare problemi ai cittadini diRoma e agli antennari. EMarrazzo si limita ad ese-guire gli ordini in barba aicittadini di Rocca di Papa ealla delibera approvata dallaRegione. Una storia di verità,mezze verità e omissioni.

Una‘letteraconfidenziale’tra ilVice-MinistroRomanieMarrazzo,tenuta segreta,ha fermato il trasferimentodei ripetitoridaM.Cavo

StoriesporcheCom.to Centro a pagina 14Mancini a pagina 9

OperepubblicheFacciamoilpunto

Rasetti a pagina 10

ViaBarozze,degradoEcocentro

Centro StoricoRifiuti, lecosedafare

VialeEnricoFerriLaCasadellasalute

Alle pagine 11, 12 e 13

PICCOLO BBuuoonn NNaattaallee

Ristorante PizzeriaLA LONGARINA

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il Segno

APAGINA 4

Alle pagine 16, 17 e 18

Borsino elettoraleLeultimenovità!

Rasetti a pagina 7

Natale 2010pranzo 25 dicembre

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del 25 dicembre ‘10)

Là dove sidanno alle

fiamme i libri,si finisce perbruciare anchegli uominiH. Heine

di Roberta QueriniSono stata lontana da Roccadi Papa per 12 anni, quandosono tornata ho trovato ilvuoto, ho ritrovato un paesenel degrado. Ho inscritto imiei figli nelle stesse scuoledove andavo io, ma adessome ne pento.Mi sento responsabile ditutto quello che tutti i giornidevono affrontare. Mia figliaè una studentessa modelloma in questa scuola non rie-sce ad uscire al meglio.Mio figlio, a soli 6 anni, si ri-trova in una classe conside-rata uno scarto.Nel mese di settembre ho gi-rato, ho chiesto, ho suppli-cato tutte le persone che dalComune potevano aiutarci.Nessuna risposta.Ho lasciato Roma dove imiei figli vivevano in una re-altà che funzionava. La ri-sposta del Comune è stataquesta: “A Roma ci sono isoldi”; mi domando: che ri-sposta è?Non ho chiesto un aiuto eco-nomico, ma solo giustizia,sensibilità e responsabilitàverso quei bambini che sa-ranno il nostro futuro.

Letterasulla nostrascuola

Segue a pagina 10

L’allarme lanciatodallaCgil scoperchia gliinteressi e le infiltrazionicriminali aRomaenell’interaprovincia

La criminalità arriva e si stabilizza anche da noi

Urbinelli

Grottaferrata (Rm) - Via Valle della Noce, 79/ATel/Fax 06-9410201 - www.porcellanabianca.com

NNuuoovvii ccoorrssii aarrttiissttiicciiPittura su porcellana, ceramica, tela e legno - MosaicoDisegno dal vero - Trompe l’oeil accademico - Cuera secaPPoorrcceellllaannaa bbiiaannccaa ddeellllee mmiigglliioorrii mmaarrcchheeColori ed accessori per tutte le tecniche artisticheLibri e dispense d’arte - Vetrate ed elementi arredo tiffanyCotture da porcellana, ceramica, vetro e argilla - VetrofusioneSSeemmiinnaarrii ddii tteeccnniicchhee nnuuoovvee ddii ppiittttuurraaCCoorrssii ppeerr cchhii aannccoorraa ppeennssaa ddii nnoonn ssaappeerr ddiisseeggnnaarree

PPPPoooorrrrcccceeeellllllllaaaannnnaaaa bbbbiiiiaaaannnnccccaaaaStudi d’Arte Il nostro no al

processo breve

Segue a pagina 6

Ai giovanigiornalisti

dico: raccontatesempre la verità.Anche secosta molto.

EnzoBiagi

PICCOLO

Anno VIII, n. 12 - Dicembre 2009

Periodico mensile dell’Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

BBuuoonn NNaattaallee “

diRoberto SavianoSignor Presidente delConsiglio, io non rap-presento altro che mestesso, la mia parola, ilmio mestiere di scrit-tore. Sono un cittadino.Le chiedo: ritiri la legge

sul “processo breve” e lo faccia innome della salvaguardia del diritto.Il rischio è che il diritto in Italia possadistruggersi, diventando uno strumentosolo per i potenti, a partire da lei.

MafiApprofondimento alle pagine 16 e 17

il Segnoopoli3322 PPAAGGIINNEE!!

GGRRAANNDDEE VVEEGGLLIIOONNEE

con la musica diSandro e

Claudio Tabellione

di CAPODANNO

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22001100Il nostro menù specialeAntipasto di mare misto (cotto e crudo)Primi piattiBrodo arzille broccoli con pane tostato - Ravioli ripieni di salmone emozzarella in salsa rosa - Risotto alla crema di scampiSecondi piattiArrosto misto di pesce (orata, palombo o tonno, calamaro, gamberi, ecc.)Frittura di calamariContorniPatate al forno - InsalataSorbetto al limoneAMEZZANOTTE Lenticchie con cotechino - Spumante - Dolci natalizi

Per informazioni e prenotazioni392-338.68.98 - 340-395.48.47

(Simone)bambini 0/3 anni gratisbambini dai 3 anni al 50%

zione ufficiale del Comune“Comune Informa” e da “ilpiccolo Segno” redatto, diffusoe finanziato da un gruppo divolenterosi che cercano di assi-curare una minima informa-zione sulle cose di casa chetutti mormorano, mentre chi didovere, fa finta di non sentireo conoscere.In tanti attendono, ogni mese,l’uscita de “il piccolo Segno”,sicuri di trovare qualche argo-mento interessante, descrittoda punti di vista non istituzio-nali, che può far capire megliola realtà.Le pagine del periodico comu-nale, stampato su carta di pre-gio e diffuso in modo capillare,sembrano non risponderemolto alle aspettative di infor-mazione dei cittadini sullecose della Casa Comunale,sulle delibere di Consiglio Co-munale, sulle decisioni dellaGiunta Municipale, sul lavorodelle Commissioni Consiliari,

Stampa localepubblicaeprivata

SEGUEAPAGINA 8

”Se io ti dò undollaro e tu midai un dollaro,

entrambi abbiamoun dollaro. Se io tidò un’idea e tu midai un’idea, entrambiabbiamodue idee.

di SergioRasettiA Rocca diPapa l’infor-mazione localeè assicurata es-senzialmentedalla pubblica-

P.C.R. la farsa continua

Solodebiti eniente turisti

A pagina 8

Umberto Veronesi

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PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, n. 11 - Novembre 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

Dieci anni di verità,mezze verità ed omissionidi una classe politica asservita ai nuovi potenti

il Segno

www.issuu.com/ilpiccolosegno

1975-1985 gli anni che sconvolseroMonteCavo

Urbinelli

Grottaferrata (Rm) - Via Valle della Noce, 79/ATel/Fax 06-9410201 - www.porcellanabianca.com

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PPPPoooorrrrcccceeeellllllllaaaannnnaaaa bbbbiiiiaaaannnnccccaaaaStudi d’Arte

AllarmeCentro Storico

Unresidenteci scriveche...

A pagina 9

sessore: “Quelli scrivono solofalsità… sono solo contro”.Questo breve scambio di battutemi permette di chiarire che ilnostromensile non è contro nes-suno, né tantomeno contro l’at-tuale amministrazione guidatadal Sindaco Boccia. Semplice-mente ci limitiamo a raccontaredal nostro punto di vista le coseche ci accadono intorno. Noncondividiamo, spiegandolo,molte delle scelte di questa am-ministrazione semplicementeperché le riteniamo deleterie peril futuro di Rocca di Papa. Peròè vero ciò che si pensa, cioè chesiamo un “giornale contro”.Siamo contro chi esercita il po-tere in modo arrogante; siamocontro chi vorrebbe ridisegnareil nostro territorio solo in baseagli interessi dei costruttori infi-schiandosene dell’interesse col-lettivo; siamo contro chi diceuna cosa e poi ne fa un’altra;siamo contro le politiche im-provvisate che hanno ridotto abrandelli il nostro centro storico;

Noi, il poteree la verità

SEGUEAPAGINA 8

”LAMENTEE’ COME UN

PARACADUTE.FUNZIONASOLO SESI APRE.

di AndreaSebastianelli“Signor Asses-sore, ha lettoche cosa hascritto ilSegno?”. Ri-sposta dell’As-

Dissesto idrogeologico

Latask-forcedelComune

Apagina 8

Albert Einstein

Diversi lettori ci segnalano, ad ogni uscita del nostro mensile, che alcune persone usano prendere varie copie del gior-nale per poi gettarle. Fermo restando che d’ora in poi, qualora tali azioni si dovessero ripetere, presenteremo regolaredenuncia alla Procura della Repubblica, ricordiamo che cosa dice l’art. 20 della Legge sulla Stampa (Legge n. 47 dell’8febbraio 1948):“Chiunque asporta, distrugge o deteriora stampati per i quali siano state osservate le prescrizioni di legge, allo scopodi impedirne la vendita, distribuzione o diffusione, è punito, se il fatto non costituisce reato più grave, con la reclusioneda sei mesi a tre anni. Con la stessa pena è punito chiunque con violenza o minaccia impedisce la stampa, pubblica-zione o diffusione dei periodici, per i quali siano state osservate le prescrizioni di legge. La pena è aumentata se il fattoè commesso da più persone riunite o in luogo pubblico, ovvero presso tipografie, edicole, agenzie o altri locali destinatia pubblica vendita. Per i reati suddetti si procede per direttissima”.Invitiamo i nostri lettori, qualora abbiano assistito a tali abusi, a segnalarceli anche in forma anonima per lettera o permail ([email protected]).

PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, n. 10 - Ottobre 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

ALCENTRO DELGIORNALE 4 PAGINE PER CONOSCERE I FATTI

il SegnoVeritànascoste

Chi asporta i nostri giornali per gettarli?

ALL’INTERNO “SPECIALEMONTECAVO”

Urbinelli

Grottaferrata (Rm) - Via Valle della Noce, 79/ATel/Fax 06-9410201 - www.porcellanabianca.com

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PPPPoooorrrrcccceeeellllllllaaaannnnaaaa bbbbiiiiaaaannnnccccaaaaStudi d’Arte

Vince Franceschini

Pd, congressosenzaparole

Apagina 9

Valeriano Gatta. Qualsiasi persona con unpo’ di sale nella zucca si rende conto del-l’eccessiva mole di cemento per un par-cheggio che dovrebbe risolvere soltanto leesigenze di un’area marginale del paese,abbastanza fuorimano (interessando soloun lato dell’antico quartiere bavarese) edel tutto distaccata dagli altri grandi quar-tieri, Campi d’Annibale e Vigne.Perchè allora non realizzare un progettopiù adatto a quest’angolo di paese, arric-chitosi negli ultimi anni di un bel teatro co-munale? Perchè questa ostinazione?

Questoparcheggios’hada fare,ma...rendiamolopiùbello

SEGUEAPAGINA 12

”Palermo nonmi piaceva,

per questo hoimparato ad amarla.Perché il vero amoreconsiste nell’amareciò che non ci piace

di Andrea SebastianelliCentomila metri cubi di-stribuiti su sette piani.Sono questi i dati allar-manti del parcheggio chedovrebbe sorgere a ri-dosso del centro storico diRocca di Papa, in piazza

AncheRoccadiPapaavrà il suoecomostro, a ridossodel centrostorico, benvisibile dalla campagnaromana. Il Sindaco vorrebbeerigere questo “monumento allabruttezza”ma ilWWFprotestaeParco eSovrintendenza chiedonoun’opera adatta al contesto delquartieremedievale roccheggiano

Palazzo-parcheggiomultipiano, settepianidibruttezzaPaolo Borsellino

PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, n. 9 - Settembre 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

Ecomostriper poterlocambiare.

il Segno

AMonte Cavo

Lavori direcuperoe... abusi

Alle pagine 8 e 9

Urbinelli

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PPPPoooorrrrcccceeeellllllllaaaannnnaaaa bbbbiiiiaaaannnnccccaaaaStudi d’Arte

A pagina 19

Festadei 100anniLanipote diM.S.DeRossi

Maria Tami-lia, nipote delgrande stu-dioso Mi-chele StefanoDe Rossi, hac o m p i u t o100 anni.

FondiRegionaliScavi allaFortezzaApagina 10

Dopo lo scempioEcco laViaSacraA pagina 14

Alle pagine 12 e 13

E, adesso che è giunto al traguardo, checosa succede? Che alcuni dei Sindaci chelo avevano sempre ritenuto fondamentale,che consideravano il Parco un ente dimez-zato proprio perché privo di questo impor-tante strumento, si sono messi sulladifensiva e ritengono ora il Piano di As-setto una minaccia, un pericolo, un ele-mento che “limita lo sviluppo”, qualcosache riduce le loro libertà di manovra.E’proprio così? Lo è se un Sindaco si con-sidera il “padrone” del “suo” territorio; op-pure se vede con fastidio o con imbarazzo,la presenza del Parco, e giudica come “in-tromissioni” le prerogative di controllo chela legge attribuisce all’Ente.

Sindaci eParco

SEGUEAPAGINA 9

A pagina 8

No, non ditedi esserescoraggiati, di

non volerne più sapere.Pensate che tutto èsuccesso perchè non neavete voluto più sapere...

di Andrea SebastianelliSono filtrate notizie sugliincontri che i Sindacihanno avuto per esami-nare il Piano di Assettodel Parco, uno strumentoessenziale che tutti invo-cano da anni.

Via delle Calcare

Pericoloper itombini

Il 27 settembresaràaRoccadiPapa

Apagina 15

IlComune fa suequasi tutte le 383Osservazioni al nuovoP.R.G.

Mons.Martinelli nuovoVescovo

PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, nn. 7/8 - Luglio/Agosto 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

“Dalla lettera di GiacomoUlivi, partigiano assassinato

Il ConsiglioComunale del 15 luglio harigettato tutte leOsservazioni al nuovoPianoRegolatore presentate dai cittadini, perchèritenute incongruenti,ma poi le ha fatte sueinserendole nelle 22OsservazioniComunali,stravolgendo di fatto il P.R.G. progettatodall’ArchitettoMarcoPutano.

ARTICOLI ALLE PAGINE 12 e 13

il Segno

Urbinelli

Grottaferrata (Rm) - Via Valle della Noce, 79/ATel/Fax 06-9410201 - www.porcellanabianca.com

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PPPPoooorrrrcccceeeellllllllaaaannnnaaaa bbbbiiiiaaaannnnccccaaaaStudi d’Arte

dai fascisti nellapiazza grandedi Modena il 10Novembre 1944

LaVariantona

Apagina 6

ParlaDonFranco“Vicini agliemarginati”

Il fondatoredi Capodarcoparla dei di-sagi della no-stra societàglobalizzatae dei nuoviprogetti.

PrevenzioneAvisTest per laprostataApagina 19

PentimaStallaRipartonoi lavoriA pagina 11

il SegnoPICCOLO

mensile indipendentedi attualità, informazionee culturaAnno VII, n. 6 - Giugno 2008 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

dittori, talvolta anche loschi, senza perse-guire il bene comune. Non promuovonopiù la maturazione civile e l’iniziativa:sono piuttosto federazioni di correnti, cia-scuna con un “boss” e dei “sotto-boss”.I partiti hanno occupato gli enti locali, glienti di previdenza, le banche, le aziendepubbliche, gli istituti culturali, gli ospedali,le università, la Rai, alcuni grandi giornali.

Ora che lapolitica ha invasoogni settore

SEGUEAPAGINA 3

Sulle antennediMonteCavo si continuaa tacere. Perchè?

Il Silenzio!

Alle pagine 6 e 7

Centinaia di cittadini hannosottoscritto il sostegno al-l’esposto presentato allaProcura della Repubblicaper lo scempio dell’areaarcheo-naturalistica dellaVia Sacra a Monte Cavo.Il danno è stato superiorealle previsioni. Partita unaseconda denuncia.

“”

In Italianon è la

libertà che manca:mancanogli uominiliberi

Guai a dire una parola sui tralicci di MonteCavo. Tutti sembrano far finta che il problemanon esista, che d’improviso le antenne non sianopiù dannose alla salute, che la vetta dell’anticoMons Albanus sia stata cancellata letteralmentedalle carte geografiche. Quelli che guidavano leproteste di piazza sono scomparsi. Quelli chechiedevano alla politica di risolvere il problemasi sono dissolti. Anche il Comitato di Quartieredei Campi preferisce trincerarsi dietro il silenzio.

LeoLonganesi

SERVIZIOALLEPAGINE8e9

diAndrea SebastianelliI partiti di oggi sonosoprattutto macchinedi potere e di clientelacon una scarsa cono-scenza dei problemidella gente. Gesti-scono interessi, i piùdiversi, i più contrad-

Nuova denuncia

ViaSacrascempio!

Alle pagine 5 e 11

L’esclusione dell’ex Vice-Sindaco dalla maggio-ranza che governa Roccadi Papa continua a crearepolemiche. Su “Oggi Ca-stelli” va in scena unbotta e risposta che nonchiarisce i motivi dellafuoriuscita di De Santis. Icittadini ancora all’oscuro.

Boccia-DeSantis

Botta erisposta

Strisce blu addio?

Cittadiniereferendum

Apagina 12

Un gruppo di cittadini diRocca di Papa starebbedando avvìo ad una rac-colta di firme per chiederela proclamazione di unvero e proprio referendumcomunale pro o contro iparcheggi a pagamentoistituiti due anni fa nel cen-tro storico.

riuscì a sconfiggere il gruppo guidato daEnrico Fondi, e su cui in seguito (per uncambio di valutazione) il centrosinistra sidivise in modo brusco. Ora quell’opera èin fase di realizzazione, concretizzando ilvecchio progetto di Fondi. Prima di conti-nuare voglio premettere che il sottoscrittonon è contrario al “Giardino degli Ulivi”,perchè pensare di fermare oggi l’urbaniz-zazione in una zona ampiamente edificata(tra Rocca di Papa e Grottaferrata) è illuso-rio e neppure tanto ragionevole.

Giardino degliUlivi, questionedimetodo

SEGUEAPAGINA 8 A pagina 19

Credo che siavera la profe-zia di Maria

Valtorta: dopo duemilaanni l’umanità arriva albivio. Noi abbiamo tra-dito il cristianesimo. Lachiesa è fatta dai poveri,quindi la vera speranza

di Andrea SebastianelliNella politica roccheg-giana stà tenendo banco lavicenda del “Giardinodegli Ulivi”, il più grandesacco edilizio di Rocca diPapa contro il quale nel1997 un giovane Ponzo

ProtezioneCivile

ViaggioaL’Aquila

Proseguonogli attacchi alParcoRegionale.Da chi partono?Eperchè?E’oradi venireallo scoperto.

Una storia iniziatanel 1919

Apagina 17

Dal1998aoggi, ricostruiamo lavera storiadei confinidell’Ente

Don FrancoMonterubbianesi

Gli “Screpanti” vicini a festeggiare i 90 anni!

Quando l’On.EnricoFerri propose uno strano nome

PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, n. 5 - Maggio 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

Il Parco!sono i poveri.

il Segno

Finalmente libera la stazione a valle

Funicolare, alcuniinterrogativi...

A pagina 10

L’occupante abusivo sta-rebbe per lasciare la pic-cola stazione, mentre ilSindaco annuncia per giu-gno la pubblicazione delbando. Ma intanto emer-gono alcune voci contrariecirca la riattivazione dellastorica funicolare.

ALLE PAGINE 12 e 13

Onna dopoil terremoto La stazione

occupata

il SegnoPICCOLO

mensile indipendentedi attualità, informazionee culturaAnno VII, n. 7-8 - Luglio/Agosto 2008 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

sposti a fare il muso duro contro la RegioneLazio; Comitato di Quartiere dei Campid’Annibale, fortemente irritato per i nostriarticoli, dispensatore di volantini e lettereaperte; politici e politicanti pronti ad alzareil dito verso le colpe degli altri; giornalistiasserviti al potere di turno, ben attenti a nonfar trapelare le notizie che veramente fareb-bero emergere le responsabilità.

Se sulle antennesi continuaa sparare a salve

SEGUEAPAGINA 5 A pagina 5

Il tentativo era quello di far passare lo scempio dellaViaSacra come qualcosa di inventato... inventato dal nostrogiornale per mettere in difficoltà l’amministrazione co-munale.Adesso che a segnalare lo scempio non c’è solo“Il Segno” ma anche uno dei più autorevoli quotidianiitaliani come “LaRepubblica” (senza tener conto di altriperiodici locali) qualcuno forse sentirà il dovere di smet-terla di ripetere che “sulla Via Sacra non è successoniente”.Ora è importantemantenere alta l’attenzione in-torno alla salvaguardia dell’antica strada romana.

“”

Non camminaredavanti a me,potrei seguirti.

Non camminaredietro di me, potreinon esserti guida.Cammina almio fianco,ed insiemetroveremo la via

L’uccisione di un imprenditore romano, vicinoagli ambienti criminali, ha portato alla luce unvasto giro di speculazioni edilizie, per le qualianche Rocca di Papa è finita nell’inchiesta degliinquirenti. Un terreno di via delle Barozze,pagato 350 mila euro, si è trovato al centro di unaserie di acquisizioni e vendite che ne hanno fattolievitare il prezzo finale a 5,5 milioni di euro. Ementre le indagini vanno avanti, sarebbe oppor-tuno sottoporre a monitoraggio il nostro territorio

AlbertoCamus

SERVIZIOALLEPAGINE8e9

diAndrea SebastianelliPallottole sì ma asalve! Dopo il nostroapprofondimento sulperchè del silenzio in-torno ai ripetitoriradio-tv di MonteCavo, si è scatenato ilputiferio. Sindaci di-

Articolo su “LaRepubblica”Lavori Pubblici

Estatediinterventi

Apagina 7

L’estate parte con una seriedi lavori che migliorerannosicuramente la viabilità cit-tadina.Mentre esultano i re-sidenti diVia delle Rose perl’asfaltatura della strada,sono stati avviati i lavori dirifacimento di Via De Lucae la messa in sicurezza diViaAlberobello.

Unrecente casodi cronaca impone ilmonitoraggiodel territorio

Speculazioni

13 luglio 2

008dal plauso dei lettori che ormai contano, peressere informati su tante questioni che altrepubblicazioni non hanno interesse a trattare,su “il piccolo Segno”, che poi tanto piccolonon è visto che si occupa di argomenti fonda-mentali della vita cittadina suscitando inte-resse, riflessione e dibattito. Sul contenutodegli articoli naturalmente i giudizi non sonounanimi. Chi è d’accordo, chi non lo è affattosu questo o quell’altro argomento, chi vuoledire la sua e ci chiede spazio per pubblicarla;cosa che noi facciamo volentieri perché unodei nostri principali interessi è quello di darevoce a chi non ha mezzi propri per farlo.

Ledistrazionidel Palazzo

SEGUEAPAGINA 5

Alle pagine 10 e 11

Le nude cifredicono che la

social card è unamicroscopica elemo-sina per pochissimi,e una macroscopicaoccasione di

Lo avevamo scritto: l’ex Convento di MonteCavostava rischiandodi crollareper l’incapa-cità delle Istituzioni a tutelare un edificio di-chiarato monumento nazionale. Poco primadella fine dell’anno una parte della struttura, acausadellepioggetorrenziali,èvenutagiùpor-tando con sè una storia iniziata seicento annifa. Il Segno ha denunciato l’accaduto alleAu-torità competenti, affinchè facciano chiarezzasulle cause e sulle responsabilità... mentre ilComune tace. Articoli alle pagg. 8 e 9

di Sergio RasettiIl nostro giornale periodicoha consolidato la sua ca-denza mensile grazie al-l’impegno di un gruppo dicollaboratori intenzionati acontinuare su questa stradasoprattutto perché gratificati

Via delle Calcare

UnNodostretto...

Hacedutopartedell’exConventodiMonteCavo

SpararenelParco. Si può?

Apagina 6

Sul settimanale “L’Espresso” del 15 gennaio scorso:“Se sfogli il giornale del tuo Comune, ci troverai ilSindaco che ti sorride benevolo in tutte le pose... Cartapatinata e fiumi d’inchiostro a colori consacrati adosannare il Pantheon dell’amministrazione pubblica...Editoria sprecona spedita gratis al cittadino, il qualeperò alla fine la propria copia se la paga comunque...I costi effettivi, spesso, rimangono sepolti nei bilanci”.Qualcuno ci fa sapere quanto è costato il nostro nel2008, tutto, ma proprio tutto, compreso?

Gianfranco Botti

ALL’ INTERNO LE IMMAGINI ESCLUSIVE

Michele Serra

InConsiglioComunale sotto accusa finisce il Parco

L’Amministrazione resta sul vago

PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, n. 1 - Gennaio 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

E’crollato!il Segno

Unmonumento immersonella naturavittima dell’incuria e dell’insensibilità

La parte crollata del Convento

propaganda.

il curiosoGiornali comunali

L’inchiesta

”Potete ingannaretutti per un po’.Potete ingannare

qualcuno per sempre.Ma non poteteingannare tuttiper sempre.

HabramLincoln

PICCOLO

Anno IX, n. 9 - Settembre 2010Periodico mensiledell’Associazione CulturaleTerre Sommerse Castelli

il SegnoLaRegioneLazio cancella i 2milioni di euronecessari per spostare le antenne diMonteCavo. L’amministrazione comunale accusala Presidente Polverini. Il centrodestra respingele accuse. Siamo al solito scaricabarile. IntantoiComitati diQuartiere diRocca di Papa stannostudiando le iniziative da intraprendere.Unanostra proposta al Sindaco: si faccia carico ilComune, accendendo unmutuo, dei soldinecessari per il trasferimento degli impianti

Elettrosmog, polemicheper ilmancato trasferimentodei tralicci

Riparte la lotta

fino al 2016. A quest’appunta-mento elettorale la politica locale(di destra e di sinistra) dovràgiungere chiarendo ruoli e rap-porti tra le forze politiche dei ri-spettivi schieramenti, ledifferenze in campo e le idee perla Rocca del prossimo quinquen-nio poichè l’attuale fase politicaroccheggiana è poco entusia-smante soprattutto perché dimo-stra una confusione generale egeneralizzata. Vediamo.

RoccadiPapa,equivoci einciuci di unapolitica opaca.Comeuscirne?

SEGUEAPAGINA 16

di AndreaSebastianelliNel 2011 Roccadi Papa dovràeleggere la nuovaamministrazionecomunale cheguiderà il paese

Rasetti a pagina 9

A pagina 19

VideosorveglianzaContro ladelinquenza

Mancini a pagina 8

Elezioni amministrative del 2011

E’partita lacorsaalle candidatureTorna“il borsinodei candidati”

A pagina 16Inizia la scuolaInattesadirisposte

StradamisteriosaSalitaodiscesa?

Articoli alle pagine 12 e 13

Corso Costituente, 1-7 - 00040 Rocca di Papa (Roma)Tel. 06-94.99.990 - Fax 06-94.96.653

Tuttoper l’interno (pittureedecorazioni)e l’esterno (quarzi,silicati e silossanici)

”Incominciandocol gustareun po’ di

libertà, si finisceper volerla tutta.ErricoMalatesta(1853-1932)

PICCOLO

Anno IX, n. 7-8 - Luglio-Agosto 2010Periodico mensiledell’Associazione CulturaleTerre Sommerse Castelli

il Segno“Esiste unnesso tra esposizione alle onde e tumori e leucemie”

mia vita.Dopo aver imboccato allegra-mente la terza parte, quella checomincia a 60 anni, mi sono im-battuto in uno di questi politicimolto preso dal suo ruolo che,come pochi altri, non tollera cri-tiche e posizioni diverse dallesue, e che, forse infastidito per lecose da me scritte su questo gior-nale, mi ha definito, in privato,con un “aggettivo forte”.

Quando ipolitici sonointolleranti

SEGUEAPAGINA 17

di Sergio RasettiHo avuto rapportipiù o meno strettie confidenzialicon Sindaci e po-litici di ogni li-vello nelle primedue parti della

Apagina 10

A pagina 17

ParcheggioParcoAscensoretrappola

Apagina 7

Via libera anche al secondoPUAIl futurodelVivaroè fattodi cemento

Apagina 8

Boschi ai privatiPatrimoniodi tutti

QuartiereVigneProtesteperlarotonda

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FRIGGITORIAe tanto altro....

Piazza Garibaldi, 21-22Rocca di Papa (Rm)Tel. 06-94288299

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Di antennesi muore

Alle pagine 12 e 13

Lo ha dimostrato una periziarichiesta dal Tribunale di Romaper chiarire le responsabilitàdi Radio Vaticana su 137 decessi

il SegnoPICCOLO

mensile indipendentedi attualità, informazionee culturaAnno VII, n. 7-8 - Luglio/Agosto 2008 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

sposti a fare il muso duro contro la RegioneLazio; Comitato di Quartiere dei Campid’Annibale, fortemente irritato per i nostriarticoli, dispensatore di volantini e lettereaperte; politici e politicanti pronti ad alzareil dito verso le colpe degli altri; giornalistiasserviti al potere di turno, ben attenti a nonfar trapelare le notizie che veramente fareb-bero emergere le responsabilità.

Se sulle antennesi continuaa sparare a salve

SEGUEAPAGINA 5 A pagina 5

Il tentativo era quello di far passare lo scempio dellaViaSacra come qualcosa di inventato... inventato dal nostrogiornale per mettere in difficoltà l’amministrazione co-munale.Adesso che a segnalare lo scempio non c’è solo“Il Segno” ma anche uno dei più autorevoli quotidianiitaliani come “LaRepubblica” (senza tener conto di altriperiodici locali) qualcuno forse sentirà il dovere di smet-terla di ripetere che “sulla Via Sacra non è successoniente”.Ora è importantemantenere alta l’attenzione in-torno alla salvaguardia dell’antica strada romana.

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Non camminaredavanti a me,potrei seguirti.

Non camminaredietro di me, potreinon esserti guida.Cammina almio fianco,ed insiemetroveremo la via

L’uccisione di un imprenditore romano, vicinoagli ambienti criminali, ha portato alla luce unvasto giro di speculazioni edilizie, per le qualianche Rocca di Papa è finita nell’inchiesta degliinquirenti. Un terreno di via delle Barozze,pagato 350 mila euro, si è trovato al centro di unaserie di acquisizioni e vendite che ne hanno fattolievitare il prezzo finale a 5,5 milioni di euro. Ementre le indagini vanno avanti, sarebbe oppor-tuno sottoporre a monitoraggio il nostro territorio

AlbertoCamus

SERVIZIOALLEPAGINE8e9

diAndrea SebastianelliPallottole sì ma asalve! Dopo il nostroapprofondimento sulperchè del silenzio in-torno ai ripetitoriradio-tv di MonteCavo, si è scatenato ilputiferio. Sindaci di-

Articolo su “LaRepubblica”Lavori Pubblici

Estatediinterventi

Apagina 7

L’estate parte con una seriedi lavori che migliorerannosicuramente la viabilità cit-tadina.Mentre esultano i re-sidenti diVia delle Rose perl’asfaltatura della strada,sono stati avviati i lavori dirifacimento di Via De Lucae la messa in sicurezza diViaAlberobello.

Unrecente casodi cronaca impone ilmonitoraggiodel territorio

Speculazioni

13 luglio 2

008

PIC

CO

LO

Anno IX, n. 6 - Giugno 2010Periodico mensiledell’Associazione CulturaleTerre Sommerse Castelli

il SegnoComunediRoccadiPapa, votata l’edificazionedi 1.200metri cubi

E’partitol’assaltoal Vivaro

volte a migliorare la situazionescolastica: due nuovi edifici sonostati inaugurati il mese scorso,nella zona delle Vigne e ai Campid’Annibale, con grande soddisfa-zione da parte di tutti. Purtroppo aqueste lodevoli iniziative del-l’Amministrazione Comunalenon fa riscontro la politica scola-stica nazionale. I tagli al personaledocente e i provvedimenti tesi so-prattutto al risparmio non rendonoagevole una programmazione fu-tura della scolarità cittadina.

Scuola, dopoi tagli nientepiù classi

SEGUEAPAGINA 13

di Rita GattaRecentemente aRocca di Papa,come tutti sap-piamo, sono stateportate avanti ini-ziative politiche

Picchioverde a pagina 11

Di Rosa a pagina 15

CommerciantiParla ItaliaVerdinelliAndrea Rasetti a pagina 8

Incendiate 3 automobili in pieno centro

Paura e terroreper le alte fiamme

Apagina 9Gestione boschiSi continuaadiscutere

Lettera al SindacoMobbing oche cosa?

Sebastianelli a pagina 7

Via Roma, 11 - ROCCA DI PAPA (RM) - Tel. 06-94749080Orario no-stop 8,30-19,00 (no appuntamenti)

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NO ALLA LEGGE BAVAGLIO

All’indomani dello spogliodei quattro quesiti posti a re-ferendum il 12 e 13 giugnoscorso, l’affluenza alle urne aRocca di Papa si attesta dicirca sei punti percentuali aldi sopra del livello nazionale.A recarsi alle urne, nelle 12

sezioni della città sono stati in7151, con una percentualeche sfiora di poco il 60%della popolazione. Una va-langa di si in tutti e quattro iquesiti: per la privatizzazionedei servizi pubblici 97,15% isi e 2,85% i no; per la tariffadell’acqua 97,49% i si e2,51% i no; per il nucleare95,45% i si e 4,55% i no; peril legittimo impedimento96,59% i si e 3,41% i no. «Éun risultato importante nonsolo per la nostra città ma pertutta l’Italia – è il commentodel sindaco Pasquale Boccia–. Il raggiungimento del quo-rum e la grande partecipa-zione ha posto in evidenza lavoglia di cambiamento dellamaggioranza dei cittadini,chiamati ad esprimersi suquestioni fondamentali».

Referendum,alle urneil 60% deiroccheggiani

Roberto Barbante Vice Sindaco, Ambiente e Serv. Idrico

Silvia Sciamplicotti Urbanistica, Ed. privata e Centro Storico

Valentina Trinca Servizi Sociali, Scuola e Sanità

Maurizio Querini Bilancio, Patrimonio e Affari Generali

Mauro Fei Opere Pubbliche, LL Pubblici e Mobilità

I 5 ASSESSORI...

Simone Pizziconi Cultura, eventi, turismo e spettacolo

Giorgio Serafini Decoro della città e tutela degli animali

Monia Lucatelli Sportello imprese ed e-governement

Luca Santangeli Politiche dei gemellaggi

Fabrizio Castri Cimitero, censimento e toponomastica

Giulio Croce Murales e patrimonio artistico

Roberta Trombetta Patrimonio storico-archeologico

Antonio Gentili Promozione attività sportive

Andrea Croce Politiche giovanili ed educaz. alla pace

Claudio Botti Salvaguardia patrimonio castanicolo

Margherita Silvestrini Pari opportunità

Linda Boccanera Biblioteca e museo geofisico

Michele Gatta Associazionismo e partecipazione

Fabrizio De Angelis Delega alla frazione Vivaro

...E I NUOVI 14 DELEGATIDelegato Settore della delega

Assessore Tipo di assessorato

ROCCA DI PAPA 9il Segno - Giugno 2011

Dopo le ultime elezioni comunali è mancata una vera analisi del voto Dopo una tornata elettoralenelle sedi dei partiti della“Prima Repubblica” si face-vano riunioni con gli iscritti egli elettori per fare “l’analisidel voto”. Una riflessione ra-gionata e collettiva per capirepiù da vicino le scelte deglielettori, le ragioni dei successio degli insuccessi di liste ecandidati. Le conclusioni diquesto lavoro costituivano ilpunto di partenza per riavviarel’impegno sul territorio dieletti e militanti e dare il ne-cessario supporto politico airappresentanti nelle istituzioni.Si realizzava una continuità dipartecipazione e impegno dicentinaia di persone che nonlasciavano soli gli eletti nellagestione della “cosa pub-blica”. Nel tempo della “Seconda Re-pubblica” questa analisi collet-tiva è passata di moda. Irisultati nudi e crudi diconochi ha vinto, chi ha perso, con

quanti voti e quante preferenzeper ciascun candidato. Tuttoqui. Dei perché se ne discute trapochi a porte chiuse, dove re-criminare è arte praticata daogni partecipante che sta lì adoccuparsi soltanto del suo casopersonale e non vuole sentirparlare di possibili conflitti diinteressi per chi dovrà assu-mere cariche nella nuova Am-ministrazione. Ma comeuomini navigati, anche i piùgiovani imparano subito a ri-conoscere la rotta che più con-viene; al primo impattosuddividono le deleghe in de-cine di rivoli, che probabil-mente non confluiranno maitra di loro, per accontentaretutti. I settori più importantitornano naturalmente ad es-sere affidati, come in un girodi valzer ballato da 3-4 per-sone, agli stessi che li cura-vano precedentemente; perchél’opera, a loro che l’hanno va-

rata, appare così perfetta chedeve essere completata senzacambiamenti di sorta. Perfinol’area artigianale sulla Via deiLaghi, capannoni in uno degliangoli più belli del mondo, gliappare ancora una scelta per-fetta che risposano come si facon un coniuge fedele.Come faranno quelli che, inConsiglio e fuori, si oppone-

vano sulle cose sbagliate che ildott. Boccia faceva approvaredal vecchio Consiglio Comu-nale e ora sono entrati nellasquadra, direttamente o dele-gando persona fidata, a reg-gere la botta diun’Amministrazione che nonrettifica nulla di quanto decisonei cinque anni precedenti?Tornando ai risultati elettorali

La furbizia è un sottopro-dotto dell’intelligenza: chi èfurbo non è detto che sia in-telligente, chi è intelligentenon ha bisogno di esserefurbo. È così? Nell’immagi-nario prevalente no! I furbisono visti con reverente sus-siego, ammirati per quelloche fanno; o che non fanno,nel più classico esempiodell’evasione fiscale. Decennidi conformismo socialehanno calpestato qualsiasitentativo di critica, offu-scando l’orgoglio civile deicittadini onesti, che per que-sto spesso scontano il nonpiccolo prezzo della solitu-dine.Circondati da gente che pa-gherebbe pur di vendersi, inmolti sembrano pronti a con-trastare l’assurdo, impostocome senso comune dalla po-litica italiana. Al di là della

curva della nostra esperienza,qualche possibilità di riscattosi intravede dopo l’esito delleultime elezioni.Il rischio è però sempre in ag-guato: qualche furbissimo checi venga a riproporre tattichemachiavelliche, talmente bi-zantine da dimostrarsi finorasempre perdenti. A livello na-zionale, regionale e anche lo-cale, il tafazzismo dellasinistra è stato spesso una gua-rentigia per un cambiamentoche tutto cambia perché nullacambi (e forse la citazione è

fin troppo alta), basato sulcongenito moderatismo delPd. Danno una mano a mante-nere tutto fermo i molti buonia nulla, ma pronti a tutto, checostellano i mille rivoli dellapolitica più deteriore.Noi cittadini dobbiamo ritro-vare una piena capacità di cri-tica, un pensiero analitico eproteso al bene comune, unalogica semplice e condivisa,l’orgoglio di appartenere aduna società. In una battuta: ri-conquistare i diritti di citta-dinanza.

tempimoderni

di Roberto Sinibaldi

Furbi ma non intelligenti

i numeri delle preferenze adalcuni candidati attraggonol’attenzione di quanti si attar-dano a ragionarci sopra e avoler capire. Un caso interes-sante è quello dell’aumento dipreferenze ottenuto da un can-didato già ricco di consensonel 2007 che, pur avendoavuto un ruolo da amministra-tore importante, ruolo che gliè stato in questi giorni ricon-fermato, non si era mai distintoper aver pronunciato discorsiindimenticabili in ConsiglioComunale, convegni o dibattitidi partito, conferenze, inaugu-razioni o quant’altro. Qual-cuno era pervaso dal sospettoche fosse vittima di una sortadi raucedine politica che gliimpediva di esprimersi in que-ste sedi. A risultati resi noti lariflessione attonita di molti:“Ma questo come fa ad averetanto consenso se di politicanon parla mai, non è un fre-quentatore di riunioni istitu-zionali e di partito, non hafatto una campagna elettoralevisibile come tutti gli altri?”. Da qualche tempo “il corpoelettorale” riserva sorprese chebisognerebbe analizzare conattenzione perché sono estre-mamente preoccupanti.

il-sognatore.blogspot.com

POLITICAil Segno - Giugno 201110

di Daniela Di RosaDa qualchetempo se devocomprare qual-cosa ho presol’abitudine di

andare al mercato, non guardoil giorno, uno vale l’altro, illunedì Grottaferrata, grande,tante bancarelle, trovi vera-mente di tutto, il mercoledìCiampino, altrettanto grandese non di più e fornitissimo,anche quello di Rocca Prioravale la pena di visitare... luo-ghi spaziosi, parcheggi...Venerdì scorso decido di an-dare al nostro mercato, scendoa piedi, tanto il posto perl’auto non lo trovo, passo peril Carpino, il panorama è cosìbello che dimentichi il par-

cheggio ma soprattutto il pa-lazzone costruito davanti alteatro, distruggendo un anticofontanile, e pensi alle fotofatte in quel luogo un paio dianni prima, potevi sostare,bere e riempirti gli occhi…ora il panorama se lo gode ilproprietario. Vado oltre, passo davanti alDuomo, salgo la salitella e losconforto mi sale al cuore, ne-gozi in fila chiusi, poche per-sone, per lo più anziane, tirincuori un po’ quando arriviin piazza Garibaldi (cono-sciuta come piazza dell’erba),con i due bar, la trattoria e lasplendida veduta, ma c’è solouna bancarella che vende ver-dura e poca, pochissima gente.Proseguo e noto le saracine-sche abbassate di quasi tutti i

Il rilancio dell’antico quartiere di Rocca di Papa è ormai un sogno lontano

Il Centro Storico ha urgente bisogno di una serie di interventi risolutivi

Via Gramsci

negozi di via Gramsci (orasottoposta all’ennesimo re-stauro del manto stradale conlavori che durano in mediapochi anni... e chi paga? ov-viamente i cittadini con letasse), mi ricordo la pizzeria,chiusa ormai da anni, l’abbi-gliamento, la sartoria, la tap-pezziera, l’alimentari... tuttichiusi, le bancarelle sonopoche, per lo più vendonofrutta e verdura, che tristezza!Proseguo e me ne vado senzacomprare nulla. Perchè Rocca di Papa che re-puto il più bello dei CastelliRomani sta morendo lenta-mente?Dov’è che i nostri politicisbagliano? Perché non darequei locali ad affitti bassi efarne un centro artigianale eculturale? E’ forse l’unicopaese con 16 mila abitanti anon avere una libreria, comesi spiega questo decadi-mento? Da un mese è iniziatoil Boccia-bis, doveva esserel’anno del cambiamento macosì non è stato, non vedo ungrande futuro per questopaese moribondo, in tutta Ita-lia un vento nuovo ha spaz-zato via il vecchio, Pisapia aMilano, De Magistris a Na-poli… persino Genzano eAriccia hanno voglia di rico-minciare, qui no, i nostri gio-vani o sono stati fermi eininfluenti (come i ragazzi deLa fabbrica di Niki) o hanno

appoggiato per vari motivi,alcuni validi altri meno, lavecchia classe dirigente. Da noi niente rivoluzione.Tra cinque anni, chissa? C’èstata un’epifania di deleghe,a che scopo? Io che sono ma-liziosa e pure un po’ cattivapenso per tenere buoni tutti,per appagare un po’ di vanità,ma più che altro per far cre-dere che le persone delegatecontino qualcosa; ma ancordi più per non avere opposi-zione. Spero di sbagliare maso già come andrà a finire,qualcuno se ne andrà, qual-cuno accetterà tutto, qual-cuno (come me) si pentirà equalcuno in buona fede o inmala fede farà da supporterper le prossime elezioni. A quelli in buona fede chiedodi preparare questa Giunta adun alto senso di democraziaad accettare la prossimavolta le primarie e forseanche qui arriverà il ventodel cambiamento che farà ri-nascere il paese, risanerà ilcentro storico e risveglierà iboschi… per adesso ragazzivigilate!Mi viene in mente una bellafrase di Mark Twain:“Tra vent’anni non sarete de-lusi delle cose che avetefatto, ma da quelle che nonavrete fatto. Allora levatel’àncora, abbandonate i portisicuri, esplorate, sognate,scoprite”.

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ROCCA DI PAPA 11il Segno - Giugno 2011

Sta alzando un vespaio di pole-miche nella vicina città di Ma-rino una lettera inviata alSindaco Palozzi da alcuni espo-nenti della sinistra cittadina(Mirko Laurenti, Flaviano Mar-rucci e Maurizio Aversa) in me-rito a una villa abusiva di circa200 metri quadrati realizzata re-centemente nel Comune diRocca di Papa. Il motivo è chela mega opera, sottoposta a se-questro dal Parco dei CastelliRomani lo scorso 1mo aprile,confermato poi dall’ingiun-zione alla demolizione firmatail 12 dello stesso mese dal re-sponsabile dell’Ufficio Urbani-stica del Comune di Rocca diPapa, apparterrebbe secondo itre politici alla moglie di un as-sessore marinese, tutt’ora in ca-rica, che con la consortecondividerebbe lo stesso domi-cilio. Da qui la richiesta di di-missioni avanzata da SinistraEcologia e Libertà e dalla Fe-derazione della Sinistra di Ma-rino. I redattori della letterahanno accusato il Sindaco dicentrodestra (da poco rieletto)di non essersi pronunciato“fino ad ora su un grave fatto ditrasparenza e di illegalità cheha coinvolto un suo uomo inGiunta: l’assessore al BilancioMarco Ottaviani”, il quale “tra-mite un proprio congiunto, il12 aprile scorso, ha subito l’in-teressamento di un provvedi-mento per l’abbattimento diuna villa abusiva in Rocca diPapa, in quanto questa, in usoanche all’assessore, ha violatole leggi sul Vincolo Paesaggi-stico; le leggi sul Vincolo Si-

Polemiche a Marino per una villa abusiva di Rocca di Papa

Mega-villaabusiva,conpiscina,della moglie dell’Assessore

Via Rocca Priora, la stradache congiunge il quartieredei Campi d’Annibale allafrazione del Vivaro, è a seriorischio caduta massi. In pieno bosco, a 50 metridalla cappelletta posta a ri-dosso dell’ex cava di lapillo,infatti, il costone a monte hamesso in evidenza decine dimassi, alcuni davvero digrandi dimensioni, che conla pioggia o con un semplicedilavamento del terricciofriabile potrebbero piombaredi colpo sulla carreggiatamettendo a rischio la sicu-rezza di automobilisti e abi-tuali camminatori delladomenica. Alcuni grossi sassi già si no-tano a bordo strada e l’im-pressione è che altripiomberanno sull’asfalto senon saranno approntati al-cuni interventi di consolida-mento e messa in sicurezza.Un nostro lettore ci ha giàsegnalato una sua disavven-tura, che solo grazie a riflessiprontissimi è riuscito ad evi-tare il peggio, sterzando ve-locemente nel tentativo diaggirare uno dei sassi venutigiù. Il caso (o la fortuna) ha vo-luto che dall’altra parte dellacarreggiata non arrivassenessuno altrimenti staremmoa raccontare un’altra storia.Speriamo che ora il Comuneintervenga ripristinando ladovuta sicurezza alla pub-blica incolumità.

Andrea Rasetti

Cadutamassi in Via RoccaPriora

L’ingiunzione alla demolizione redatta lo scorso12 aprile dall’Ufficio Tecnico di Rocca di Papa

smico; le leggidi tutela inquanto Areaall’interno delParco dei Ca-stelli; le leggidi tutela inquanto Terrenidi notevole in-teresse pub-blico”.L’opera inquestione, rea-lizzata in ViaBorgo ValleVergine, leg-gendo la de-s c r i z i o n ec o n t e n u t anell’ ingiun-zione alla de-m o l i z i o n e ,può davveroessere definitauna mega-villa, essendocomposta da“un piano terra e un piano in-terrato per un totale di circa mq200 collegati tra loro da unascala esterna [...] realizzato incemento armato e tamponato inmuratura [...] manto di tegolealla romana, discendenti inrame [...] infissi in ferro congrate anti-intrusione”. Ma non è finita: “Il manufattoesternamente risulta ultimato inogni sua parte con intonaco etinteggiatura [...] portico in pie-tra corredato da travi e travi-celli di castagno [...] e superficiesterne lastricate per altri 350mq”. A cui bisogna aggiungereun viale e un garage (tutti rigo-rosamente in cemento armato)

e -udite udite!- una vasca dimetri 10,50 per 5,60 “conun’altezza di circa ml. 1,80 attapresumibilmente -si legge an-cora nell’ingiunzione firmatadal tecnico Di Filippo- a co-struire una piscina”. Resta un’ultima domanda: pos-sibile che un cantiere edile diqueste proporzioni, posto neipressi del depuratore di BorgoValle Vergine che ultimamenteha visto un via-vai non indiffe-rente per le note vicende, siastato individuato solo a conslu-sione di tutte le opere abusive?Solo la magistratura potrà chia-rire queste e altre domande.

(A.S.)

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concentrazione di tralicciradio-televisivi d’Europa e sela politica ha deciso di voltarsidall’altra parte ciò non toglieche i cittadini possano con-durre da soli le battaglie per lalegalità e la salute. Ma questo,a parte qualche raro caso, danoi non è ancora accaduto. Adesso la vicenda di Cesanodi Roma è stata raccontata inun libro (“Bomba atomica, in-chiesta su Radio Vaticana”,Editori Riuniti, € 15,00) cheogni roccheggiano dovrebbeleggere per acquisire consape-volezza sulla questione e ca-pire che anche la battaglia piùdura e difficile, alla fine, può

APPROFONDIMENTO

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2011

logica condotta dal dottor An-drea Micheli (foto sotto) del-l’Istituto nazionale dei tumori,che ha stabilito, per Radio Va-ticana, “un’associazione im-portante, coerente esignificativa tra esposizioneresidenziale all’emittente edeccesso di rischio dimorte per leucemia”.Per quanto riguardal’altra emittente og-getto dell’indagine,Maritele, impiantoradio della Marina Mi-litare, “lo Studio Mar-coni suggerisce che visia stata un’associa-zione importante, coerente esignificativa tra esposizioneresidenziale alle strutture diRadio Vaticana ed eccesso dirischio di malattia per leuce-mia e linfomi nei bambini eche le strutture di Maritele, inmodo limitato e additivo, ab-biano plausibilmente contri-

buito all’incremento di quel ri-schio”. Le conslusioni del la-voro del dottor Michelilasciano pochissimi dubbi,anche perchè tale studio rap-presenta l’unica risposta scien-tifica all’alto numero dipatologie che si continuano a

riscontrare a Cesano,Olgiata, La Storta, LaCerquetta, S. Maria diGaleria, Osteria Nuova,Anguillara, Campa-gnano e Formello.In realtà già nel 2001venne svolta un’inda-gine epidemiologicadall’Agenzia di Sanità

Pubblica del Lazio, dal titoloeloquente: “Mortalità per leu-cemia nella popolazione adultae incidenza di leucemia infan-tile in un’area caratterizzatadalla presenza di un sito diemissioni di radio frequenza”.Le conclusioni di questa ri-cerca vengono così raccontate

La leggeè uguale per tuttianche perRadio Vaticana

di AndreaSebastianelliIl 24 febbraio del 2011la lotta contro l’elet-tromagnetismo ha se-gnato in Italia la suaprima vittoria storica.Fino a quel momentoogni protesta, ogni de-nuncia contro i tralicciradio-televisivi era de-stinata al fallimento. Il24 febbraio 2011, da-vanti alla Corte diCassazione, si è infatticoncluso il primo pro-cesso penale controRadio Vaticana inten-tato dai comitati di cit-tadini di Cesano diRoma (zona a norddella Capitale). Dieci anni di dibatti-menti in aula, di con-fronti spietati traesperti, o presunti tali,del settore, di raccontidrammatici di chiaveva perso familiarie amici a causa delleonde silenziose. Diecianni per costruire unaverità che ora è legge:Radio Vaticana fin dal1999, a prescinderedal superamento deilimiti d’emissione, hamolestato i cittadiniturbandone il modo divivere quotidiano (art.674 del Codice Pe-nale, “getto pericolosodi cose”). Ho seguito per moltianni le vicende dei cit-tadini di Cesano,come giornalista masoprattutto come per-sona che non vuol farfinta che a Rocca diPapa non esiste unproblema elettrosmoge, con esso, il diffon-dersi di linfomi e leu-cemie, soprattutto tra ipiù giovani. A MonteCavo vi è la più alta

essere vinta. Gli autori del librosono un giornalistaradiofonico, Alessio Ramac-cioni, un fotoreporter freelance,Edoardo Lucci, e un avvocatopenalista esperto in dirittodell’ambiente, Francesca Ro-mana Fragale, che fin dalleprime fasi, ciascuno con le pro-prie competenze, hanno seguitol’evolversi dello scontro fra cit-tadini consapevoli e il potentecolosso mediatico del Vaticano.Ma torniamo alla sentenza sto-rica della Cassazione, che oltread accertare il superamento deilimiti di legge, le molestie e idisturbi alla popolazione, sancìdefinitivamente che le personeimputate (dei tre imputati oggisoltanto uno è ancora in vita)erano responsabili dell’acca-duto aprendo così la stradaanche ai risarcimenti. Ora l’altra grande battaglia cheattende i “Bambini senza onde”e il “Coordinamento dei Comi-tati di Roma Nord” è il pro-cesso per “omicidio colposoplurimo”, ancora in fase disvolgimento e su cui purtroppoincombe il rischio della prescri-zione. Elemento fondamentaledi questa ulteriore tappa dellagiustizia è lo “Studio Marconi”(presentato nel luglio del 2010dopo quattro anni di pazientelavoro), una perizia epidemio-

Lo studio epidemiologico del dott. Andrea Micheli ha messo in evidenza il nesso esistente tra la presenza di tralicci radio-televisivi e l’insorgenza di leucemie e tumori. Un libro ricostruisce la lunga lotta intrapresa dagli abitanti di Cesano contro la potente Radio Vaticana

Tralicci a Monte Cavo

13

APPROFONDIMENTO

ilSegno-G

iugno2011

nel libro: “In questa indagineche [...] prendeva in conside-razione anche i residenti dazero a quattordici anni, eranomessi in evidenza i dati rela-tivi nel periodo 1987-1999 dileucemia infantile registrati aRoma con quelli diagnosti-cati nelle zone a ridossodell’emittente. Risultato: aCesano e dintorni il rischio dicontrarre la leucemia risul-tava notevolmente più alto”.Inoltre lo studio verificò cheallontanandosi dal tralicciodi Radio Vaticana la percen-tuale di ammalati tendeva adiminuire. Un altro dato inconfutabile siricavava da una indagine sta-tistica dell’Istituto Superioredi Sanità che analizzò lecause di mortalità nella po-polazione italiana nel 1994.Per quanto riguarda il Lazio,“su 759.506 bambini in etàcompresa tra zero e quattor-dici anni, si sono registrativentiquattro decessi per leu-cemia: uno ogni 31.646”. ACesano, nel 2000, in quellastessa fascia d’età compostada circa seimila bambini, ilrapporto era di un morto perleucemia ogni tremila. Eradunque evidente già all’ini-zio del duemila il nesso traonde elettromagnetiche egravi patologie.Ma lo studio del dott. Mi-cheli apporta qualcosa in più,a cominciare dalle malattieprese in considerazione chesemplicisticamente defi-niamo “lucemie e tumori delsistema emolinfopoietico”.Ossia: leucemie, linfominon-Hodgkin, linfoma diHodgkin e mieloma. I sog-getti sottoposti ad analisi epi-demiologica dovevanoessere residenti nel periodocompreso fra il primo gen-naio 1997 e il 31 dicembre2003. Le conclusioni sono adir poco agghiaccianti: in to-tale sono stati individuati 210decessi (105 uomini e 105donne), di cui ben 69 ascrivi-bili alla presenza del tralicciodi Radio Vaticana, 73 aquello di Maritele, e 68 a en-trambe le emittenti.“Per quanto riguarda le soleleucemie -si legge ancora nellibro- il rischio di decessoper chi ha vissuto per almeno

Il secondo processo per omicidiocolposo plurimo rischia la prescrizione

dieci anni nell’area compresatra sei e dodici chilometri di di-stanza dall’emittente è circa6,6 volte più elevato rispetto achi vive nella stessa area dameno di un anno”. Lo Studio Marconi ha poi sco-perto “una maggiore incidenzanella popolazione femminile ri-spetto a quella maschile, il chesuggerisce che la condizioneabitativa, che probabilmente èpiù alta tra coloro che sono di-soccupati, casalinghi e pensio-nati, espone a un rischio piùalto di coloro che vanno occu-pati da qualche altra parte”. Leparole conclusive del dottorMicheli, durante la presenta-

zione in aula del suo lavoro,sono ancora più sorprendenti:“In questo campo, analogie sitrovano solo negli studi sul-l’esposizione alla bomba ato-mica”.Il coraggio dei “Bambini senzaonde” e del “Coordinamentodei Comitati di Roma Nord”,che hanno continuato la lorobattaglia come fece Davidecontro Golia, dovrebbe esserepreso a esempio da tutti, parti-colarmente da chi vive analo-ghe condizioni senza riuscire atrovare le giuste soluzioni. Eanche la politica dovrebbe farlafinita di far finta di occuparsi dielettrosmog mettendo in piedi

ridicole “commissioni grandirischi” (così le chiamano perfar vedere che sono importanti)mentre invece dovrebbe sem-plicemente cominciare a infor-marsi su quello che hanno fattoa Cesano. Recentemente mi ècapitato di chiedere ad alcunipolitici di Rocca di Papa se co-noscessero (chiedere se l’aves-sero letto mi pareva troppo) loStudio Marconi del dottor Mi-cheli. La maggior parte nonl’aveva nemmeno sentito nomi-nare, mentre alcuni pensavanoche si trattasse di un lavoro sto-rico sulla telefonia. E dire che icittadini li hanno pure rivotati!

Andrea Sebastianelli

La vetta di Monte Cavo

ROCCA DI PAPAil Segno - Giugno 201114

Sarà presentato a ottobre con la rivista

Cattolici moderati,il movimento di Saba

Le congratulazioni dell’On. Ciocchetti

“A Rocca di Papal’Udc è in crescita”I risultati elettorali ottenuti aRocca di Papa confermano emigliorano la crescita che ilnostro partito ha riscontratosul territorio regionale dove indiverse amministrazioni havisto confermare ed aumen-tare la propria azione politicaamministrativa con la elezionedi giovani sindaci e capaci am-ministratori. A Rocca di Papanello specifico il dato eletto-rale inequivocabilmente testi-monia il quadruplicamento deiconsensi ottenuti.Un ringraziamento va allanuova classe dirigente che in

Il motivo per cui non ci siamoaggregati alla Lista di EnricoFondi in queste ultime elezioniamministrative è subito detto:non potevamo concorrere conun candidato a Sindaco del cen-tro-sinistra e segretario localedel Psi di Bobo Craxi. Noi era-vamo disposti ad entrare in listacon la presunta e non tale listadi centro-destra se solo si fossedeciso per un personaggio piùmoderato. Tale lista non poteva comunquerappresentarci, la nostra coe-renza e l’onestà ci distingue daipartiti e associazioni concor-renti. Decine di simboli (24)messi lì per far numero e darcolore allo striscione della vec-

c h i av o l p e .Simbolicome Fli,U d c ,N u o v oPsi, Re-p u b b l i -cani, ecc. L’ultimosimboloche tanto faceva gola è il PdLtanto conteso da vari perso-naggi che vantavano di fare talepolitica per il paese, invecel’hanno consegnato nelle manidi chi questa politica oltre a nonaverla mai fatta la disprezzava(vedi le considerazioni sul Re-ferendum), il socialista EnricoFondi. Questo dimostra il po-tere feudale di Roma su Roccadi Papa. Ciò non si può diredella politica de “La Destra”che ha piena autonomia territo-riale.C’è da dire un’altra cosa, che inqueste ultime amministrative ciha resi perplessi, l’aggregazionedi “Rifondazione Comunista”con la Lista Civica di PasqualeBoccia Sindaco uscente e ricon-fermato, proprio Rifondazioneche elogiava la raccolta firmefatta da loro contro “La priva-tizzazione dell’acqua” ha ap-poggiato chi dell’acqua ha fattoun lusso (ci sarà una contropar-tita. Noi crediamo di sì). Chissàche fine faranno… faranno lafine dei Verdi (dove sono fi-niti?!) che come diciamo noi de“La Destra” - avendo ragione -son come i cocomeri “Verdi”fuori e “Rossi” dentro. Attendiamo a breve il “letargo”dell’opposizione. Su un siffattopanorama e nella certezza chetale batosta sia stata utile. Ri-luce fulgida, luminosa e splen-dente una sola aspettativadeterminata, decisa, concreta eben definita: La Destra. Laquale, tra lo sbalordimento ditutti, ha addirittura aumentato ivoti rispetto alle regionali 2010fermandosi a quota 448(5,14%). E proprio a questi no-stri grandi elettori va il ringra-ziamento di tutti i candidatidella lista “La Destra Storace”.Orgogliosi della nostra scelta!Il Direttivo de “La Destra”

di Rocca di Papa

Ci scrive il segretario deLa Destra

“La nostra sceltadi andare da soli”

d e t t oXVI. IlM o v i -m e n t o ,c o s ìc o m eprevistonello Sta-tuto, inoccasionedelle con-sultazionielettorali presenterà proprieliste o sosterrà candidati che fa-ranno riferimento ai valori co-stitutivi del Movimento stesso”.La presentazione pubblica delMovimento si terrà nel mese diottobre.

Andrea Rasetti

La politica torna in primo pianoa Rocca di Papa anche dopo leelezioni amministrative. Diamoinfatti notizia della nascita delMovimento politico “Cattolicimoderati, Città per l’uomo”,ispirato –come ci ha spiegatoMassimo Saba- essenzialmenteai valori del cattolicesimo so-ciale e al discorso che Bene-detto XVI ha tenuto inoccasione della preghiera ma-riana per il 150° dell’Unitàd’Italia, il 27 maggio nella Ba-silica di S. Maria Maggiore, incui il Papa, facendo riferimentoal contributo che la chiesa ita-liana ha dato in questi 150 anni“per la costruzione del bene co-mune e della Città dell’uomo”,ha chiesto all’episcopato ita-liano “di non esitare e stimolarei fedeli laici a vincere ogni spi-rito di chiusura, distrazione eindifferenza, e a partecipare inprima persona alla vita pub-blica. Incoraggiate -dice il Papaai vescovi-, le iniziative di for-mazione ispirate alla dottrinasociale della Chiesa, affinchéchi è chiamato a responsabilitàpolitiche e amministrative nonrimanga vittima della tenta-zione di sfruttare la propria po-sizione per interessi personali oper sete di potere”.Una delle attività del movi-mento sarà la pubblicazione diun periodico, “Città perl’uomo”, diretto dallo stessoSaba. “La collocazione politica–ha concluso Massimo Saba-farà riferimento a due assi por-tanti: centro e moderazione, conispirazione ai valori del cattoli-cesimo, in particolare a quellosociale, da Leone XIII a Bene-

c o s ìp o c otempo ein ma-niera po-sitiva èriuscita adare rap-p resen-tanza adun elet-torato moderato presente sulterritorio roccheggiano. I complimenti vanno al neoconsigliere Mario Gatta tra ipiù votati nell'intero compren-sorio comunale e al commis-sario cittadino ArmandoSerafini per l'impegno e lapassione dimostrata in questiultimi mesi.A Rocca di Papa così come inaltri territori interessati al votoUDC ha premiato nella sceltadi programmi chiari e traspa-renti e soprattutto possibili, af-fiancati da candidati sindacicon caratteristiche omogeneeper capacità onestà e disponi-bilità ad una buona e correttagestione della Res Pubblica.

Luciano CiocchettiVice Presidente Regione Lazio

Massimo SabaAlvaro Fondi

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ROCCA DI PAPA il Segno - Giugno 201116

di Giorgio Grossi*Cosa è la “multifunzionalità”? qualcuno lachiama plurifunzionalità, altri polifunziona-lità. E’ una caratteristica che significa ri-spondenza a molte funzioni, cioè a molteattività, compiti, facoltà. Quanto a multifun-zionalità, il castagno è pianta davvero unicae tradizionalmente preziosa: svolge funzioniproduttive (dà frutti pregiati per il consumofresco e per la trasformazione, quotati suimercati nazionali e esteri; dà buoni assorti-menti di legname da lavoro e paleria; dàmiele, tannino, biomasse, materiali per er-boristeria, prodotti del sottobosco quali fun-ghi e piccoli frutti), protettive (dal dissestoidrogeologico, dal degrado del suolo e delclima), naturalistiche (mantiene biodiversitàanimale e vegetale, mantiene carbonio neimanufatti di legno), paesaggistiche, ricrea-tive, didattiche, nutritive ed altro ancora.Una cosa, più è multifunzionale e più è utile,perché te ne porti dietro una sola ma conquella risolvi molti problemi. Siccome il ca-stagno è multifunzionale, la gente se lo èportato dietro ovunque poteva. Soprattuttola gente povera e i montanari. Ma anche iRomani antichi, che lo diffusero in tutt’Eu-ropa e non solo. Il castagno infatti richie-deva non troppe attenzioni (bastavaseminare e aspettare, ma presto si imparò ainnestarlo e a potarlo) a fronte dei vantaggiche forniva (cibo conservabile, fuoco, legnoper attrezzi, pali e travi, materiali per gli ani-mali, assestamento del terreno, ecc). Nelmedio evo dava sostentamento a molti mo-nasteri e furono proprio i monaci (per lo piùi benedettini, che avevano il motto “ora etlabòra” cioè “prega e lavora”) a studiarlo,selezionare le varietà migliori, diffonderlein coltivazione ammaestrando sulle cure daapplicare ai frutteti e ai boschi. Nacque cosìun rapporto nuovo tra uomo e castagno, chesino all’Epoca Moderna portò i montanari a

fondare i villaggi là dove terreno e climapermettevano che la pianta crescesse bene,producesse il tanto e il buono da poi barat-tare col grano e altri prodotti della pianura. Oggi, la multifunzionalità del castagno èpreziosa per effettuare la valorizzazione delterritorio montano. Io vedo due tipi di valo-rizzazione: 1: chi è nato in un luogo, paese,o chi sceglie di diventarne cittadino adot-tivo, se a quel luogo ci tiene lo valorizza in-nanzitutto per se, per i propri occhi, lapropria famiglia, con orgoglio: e allora lotiene pulito, ne parla bene, agisce per mi-gliorarlo. 2: si valorizza il proprio territorioper poter così richiamare i turisti (ce ne sonodi diversi tipi), innanzitutto per vendere loroservizi e prodotti, ma anche per scambiareconoscenze, esperienze, cultura e pro-grammi. Forse a Rocca di Papa tutto questopuò sembrare difficile o impossibile, a chiancora porta in sé il ricordo delle castagnecome cibo simbolo di povertà (qualcuno ad-dirittura non riesce a mangiarle più), o il ri-cordo dei malpagati lavori in bosco comeun duro passato da dimenticare. Invece il ca-stagno, questo concentrato di utilità, costi-tuisce ancora un baule di ricchezze, che per

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Continua il nostro approfondimento sulla realtà castan

La multifunzionalitàe la valorizzazionedel castagno

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Il cinipide del castagno

L’OPINIONE 17il Segno - Giugno 2011

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venerdì 24 giugnoSERATA MEDIEVALEcon costumi e pietanze dell’epoca

erano quasi le otto di sera,d’estate, le bestiole attraversa-vano in fila indiana come sco-laretti; un’adulta guidava lafila, una stava ferma sul cigliodella strada e l’altra chiudeva lafila. Una scena veramentecommovente, quasi incredibileda vedere a meno di venti metridi distanza. Quando ti trovi difronte a queste cose sei co-stretto a pensare a quale potràessere il loro destino, qualequello degli altri animali delbosco e quale il nostro.Un altro gravissimo problemasta minacciando le nostre mac-chie ossia la presenza di unvirus che sta facendo ammalarei castagni, stando attenti ci siaccorge che tutte le piante nesono affette ed esiste il realepericolo che possa contami-

narne altre varietà, pare che al-cuni alberi di noce ne siano giàstati colpiti.Ho provato a proporre un pro-gramma politico mio, illuden-domi di poter aiutare questo belpaese al quale mi sento forte-mente legato, qui sono nato ecresciuto e spero che tutte lebelle parole scritte sui pro-grammi elettorali siano messein atto veramente e che non ri-mangano, come sempre, soloinutili lusinghe. Non voglio au-gurare buon lavoro a nessunovorrei solo che s’interessinoveramente a questi problemi,l’ambiente è importante tantoquanto la salvaguardia deglianimali. A questo propositovorrei anche ricordare la situa-zione ignobile nella quale sitrovano i poveri cani collocati

SEGUE DALLA PRIMA PAGINA

SOS Ambiente Questo è il motivo principaleper cui scrivo per l’ennesimavolta un articolo di denunciasulle condizioni vergognose eormai a limite della tollerabi-lità, di cui forse chi sta incol-lato sulla sua poltrona acustodire il potere non si rendenemmeno conto. Solo chi amaveramente la natura può ap-prezzare quale ricchezza rap-presenta il verde, il paesaggioe la vastità delle macchie roc-cheggiane. Per prima cosa bisognerebbecontrollare l’accesso nelle zoneverdi attraverso sbarre o tor-nelli in modo da impedire l’in-gresso con automobili,motocicli e moto da cross che,oltre a inquinare l’aria, provo-cano anche inquinamento acu-stico nocivo per gli animali. Hovisto che sulla via della Molara,il proprietario, Santovetti, hagià provveduto a sue spese, e loapprovo, ad impedire l’in-gresso in alcune zone più in-terne del bosco con sbarreremovibili che permettono soloagli addetti ai lavori o ai resi-denti di entrare. Il controllodell’accesso impedirebbeanche che il bosco si trasformiin una discarica a cielo apertonociva alle piante, agli animalie anche all’uomo. Proprio inuna delle mie frequenti passeg-giate, mi è capitato di vedereuna volpe soffocata da un sac-chetto di plastica ingoiato, pro-babilmente, mangiando tra irifiuti. Un’altra volta, invece,ho avuto la fortuna e il piaceredi vedere, a brevissima di-stanza, un’intera famiglia dicinghiali: c’erano tre adulti,penso che siano state tre fem-mine, e ben una quindicina dicuccioli poco più grandi di ungatto e dal pelo molto chiaro;

vicino alla pompa di benzinasulla strada dove termina ilmercato e dove, un giorno pas-sando un vigile mi ha anchedetto di non avvicinarmi per-ché erano pericolosi; mi do-mando come possano esserepericolosi animali che si ten-gono in piedi per miracolo.Come fa un Comune comeRocca di Papa che ha il territo-rio più vasto tra tutti i paesi deiCastelli a non trovare un luogopiù consono per sistemare que-ste povere bestie. A questopunto voglio citare la frase delMahatma Gandhi che spessomi capita di ripetere “Il gradodi civiltà di un popolo si misuradal modo in cui trattano gli ani-mali”.

Davide Palozzil’amico del lupo

ROCCA DI PAPA il Segno - Giugno 201118

Enzo De Angelis replica a un nostro articolo

“Le vostre criticheinfondate sul teatro”

Gli allievi diSanta Ceciliaal Teatro CivicoDi nuovo la musica il filo affabulatore chedomenica 5 giugno, alla presenza delle Au-torità cittadine ha legato, in un’atmosferadi note scandite al pianoforte, il selezionatopubblico del Teatro Civico di Rocca diPapa. Alcuni tra i migliori allievi dellaScuola di pianoforte dell’Accademia diSanta Cecilia, accompagnati dalla Prof.ssaCinzia Damiani hanno contribuito a trasci-nare i presenti in un vortice musicale tra-volgente. Tra gli autori, Robert Schumann,compositore del periodo romantico dell’Ot-tocento, con brani ricchi di passionalità esentimenti; di Felix Mendelssonhn –Lacaccia– e di Aram Katchaturjan –Toccata-sono stati interpretati al pianoforte dal no-stro bravo concittadino Andrea Rufini (IVanno); altre sinfonie di Emmanuel Cha-brier, Aleksandr Skrijabin, Adrian Romero,Alexande Arutiunian, sono state magistral-mente eseguite da Emanuele Candiolo (IVanno), Nadia Jeliazkova e Maria StefaniaErriu (2° triennio), Diego Moccia e Tan-credi Cannavò (2° triennio). Il repertorio si è concluso con i brani diOliver Messianen, autore francese contem-poraneo e Astor Piazzolla, uno tra i miglioricompositori e musicisti argentini, di origineitaliana, creatore del “nuovo tango” con in-fluenze jazz e elementi innovativi. Guan Jun e Marco Bosco (entrambi del 2°biennio) hanno interpretato la parte conclu-siva della manifestazione eseguendo i branidi Oliver Messianen, autore francese con-temporaneo, Amen de la Création e Amende l’agonie de Jésus. Durante l’ascolto at-tento e partecipato, il pubblico ha tenutopresente quanto detto dalla professoressaDamiani poco prima dell’esecuzione: co-munica Messianen attraverso le note i suoisentimenti più profondi, i colori, le emo-zioni. La maggior parte delle sue composi-zioni sono di carattere mistico edesprimono la Fede del grande musicista.Nell’Amen dell’agonie de Jésus, per esem-pio, si possono “udire” le scudisciate date aGesù, i colpi di martello sul legno dellacroce, la gravità pesante del dramma chevive il Figlio di Dio a conclusione della suaPassione. Tutta l’opera concorre a creareuno scenario, un’atmosfera, un pathos nellamusica che si espande ed il pubblico si è la-sciato catturare, rimanendone coinvolto,dalle note che le dita dei musicisti facevanovibrare sui tasti del pianoforte, quasi riu-scendo a “vedere” attraverso la musica. Il brano malinconico Adios Nonino, dedi-cato dal grande Piazzolla al padre, pochigiorni dopo la sua morte, è uno dei pezzipiù coinvolgenti e rivelatori della bravuradel grande Piazzolla. Magistralmente ese-guito sempre dai pianisti Jun e Bosco haconcluso la bella serata travolgendo il pub-blico in un’emozione viva.

Rita Gatta

In merito all’articolo da leipubblicato a pag. 22 del-l’edizione di maggio delPiccolo Segno dal titolo“Voce ai talenti emergentima il Comune fa flop” lepreciso i motivi per i quali

la manifestazione in questione non si è po-tuta svolgere nel Teatro Civico.Gli organizzatori della manifestazione “Ita-lia Music Awards” hanno richiesto l’usodel Teatro Civico, per intercessione del Co-mune di Rocca di Papa, soltanto una decinadi giorni prima dell’evento.Per una manifestazione artistico culturalecosì rilevante e a carattere nazionale non èstata fornita all’ATC nessuna credenzialeal riguardo e nemmeno il volantino fattocipervenire dal Comune riportava riferimentidi alcun genere in merito.Riguardo il periodo richiesto, tra il 16 e il20 maggio, il Teatro Civico di Rocca diPapa era già impegnato per il montaggio ele prove dello spettacolo “Non è una vogliaX”, nel programma della stagione teatrale2010-2011 e andato in scena il 21 e 22maggio. Successivamente a tale data, ai

sensi della Convenzione stipulata tra l’ATCe l’Istituto Comprensivo Leonida Monta-nari, il Teatro Civico era già impegnato finoal 10 giugno per le prove e la messa inscena dei quattro saggi relativi ai progettisviluppati nel corso dell’anno scolastico.Purtroppo non è la prima volta che questogiornale polemizza sulla gestione del Tea-tro Civico di Rocca di Papa chiedendo“…una maggiore disponibilità verso lealtre entità artistiche che godono dellostesso diritto di usufruire di un serviziopubblico (e non privato)…” sarebbe quindiopportuna da parte sua e di tutti i cittadiniinteressati una puntuale lettura e diffusionedello Statuto dell’ATC e del Contratto diServizio che regola la gestione pubblica delTeatro Civico. Le ricordo infine che èbuona norma prima di scrivere un articoloinformarsi dalla controparte su come sonoandate realmente le cose e non gettare di-scredito sulle persone che gestiscono conamore e dedizione e soprattutto trasparenzail Teatro Civico di Rocca di Papa.Cordiali saluti,

Enzo de AngelisPresidente dell’ATC

La contro-replica del nostro direttore

“Dovete abituarvi a ricevere critiche”Gentile Enzo De Angelis, prima o poi se nedovrà fare una ragione del fatto che la ge-stione del teatro civico di Rocca di Papa,come tutte le gestioni di beni pubblici, puòessere soggetta a critiche e a giudizi diversidai suoi. La sua lettera conferma che la ker-messe “Italia Music Awards” si è dovutaaccontentare della modesta sala del SacroCuore (che anche se accogliente e ben te-nuta non ha niente a che vedere con un tea-tro) e rafforza le critiche da me espressepoichè dice che la richiesta era stata avan-zata ben 10 giorni prima (cosa che igno-ravo) dello svolgimento delle annunciateselezioni di nuovi artisti. Mi viene da farle una domanda: se domat-tina la chiama Francesco De Gregori (buttoqui un nome a caso) che le dice cheavrebbe bisogno di un piccolo teatro perfare delle prove, che cosa gli risponde? Cheil teatro di Rocca di Papa è impegnato? Checi sono i saggi di fine anno? Che il pro-

gramma annuale non permette sovrapposi-zioni? Ho trovato alquanto ingeneroso il suo ap-prezzamento su ciò che il nostro mensilescrive nei riguardi del teatro. Fin dalla suanascita abbiamo seguito con molta atten-zione gli spettacoli messi in scena e ab-biamo svolto un doppio servizio (gratuito),ai cittadini e anche a voi che del teatro sietegli organizzatori e i responsabili, scrivendorecensioni, annunciando spettacoli, fa-cendo interviste. Semplicemente svol-giamo il nostro ruolo: elogiamo quando c’èda elogiare e critichiamo quando riteniamogiusto farlo. Non sarà certo un suo disap-punto a farci smettere di parlare del teatrocittadino che, in quanto luogo d’arte pub-blico, appartiene a tutti i cittadini di Roccadi Papa e non soltanto a chi è iscrtto allavostra associazione. Cordiali saluti,

Andrea Sebastianelli

il Segno - Giugno 2011 19

di Rita GattaTempo fa, nel 1997, la Li-breria Cavour di AlbertoCollacchi diede alle stampeun bel libro di Raimondo delNero “Tuscolo tra pace eguerra”, mostrando una fine

lume, andare a sbirciare le pagine del“proprio territorio” e le relative imma-gini: non potevo esimermi, anzi! E misono commossa nel vedere la croce chespicca in piccolo spiazzo di terra, in quellache oggi è la trafficatissima Piazza dellaRepubblica: di fronte, tra gli edifici checosteggiano una salita (l’attuale CorsoCostituente), si intravede il campaniledella Chiesa dell’Assunta e, sulla collinadove oggi sorgono fitte fitte geometrichesimmetrie abitative, poche casupole tra lafolta vegetazione. Sulla piazza uno stancoviandante con il cappello, seduto e appog-giato vicino a un masso, si riposa con ilfagotto legato ad un’asta. Cespugli e sassie, forse, un recinto sulla destra dove a queitempi sorgeva il Convento dei frati demo-lito nei primi del ‘900 e il vicino cimitero.Paese di Rocca del Papa è il titolo dellatavola n. 13. La Knight argomentando diRocca parla, tra l’altro, delle giovanidonne descrivendole come molto attra-enti; esse si occupano in inverno della rac-colta del ghiaccio e al giorno, per questaoccupazione, ricevono “un paolo e unpasto”; aggiunge che “le genti di Rocca

grande quantità di lauri che ancora cre-scono qui”. Il convento dei Frati Passio-nisti, spiega la viaggiatrice, sorge doveimponente si ergeva “l’altare di Giove” edè visibile “una grande porzione di un murocircolare che era quello dell’antico tem-pio. Sul terreno… alcune parti di corni-cioni che mostrano buone sculture.Quando noi eravamo in visita gli scalpel-lini erano occupati nel fare una conchigliaper l’acqua santa da un pezzo di un altareantico”. In un giorno limpido, informa laKnight “l’occhio può godere del piùampio e sublime panorama che si…estende fino a quasi l’Adriatico (sic) ecomprende parte del territorio napoletanocon una lunga catena degli Appennini”.Motivo di delusione è invece quando unvelo di nebbia ricopre tutto il panorama avalle “tutta la scena ha l’aspetto diun’isola in mezzo a un immenso lago o diun edificio collocato sulle nubi”. Continuapoi la nostra viaggiatrice valorizzando ilpatrimonio mineralogico di produzionevulcanica che spinge gli appassionati a sa-lire sulla cima del Mons Albanus. Non c’ è che dire: grazie ad AlessandroBadiale ho fatto un bel tuffo nel passato!Qui mi fermo: sollevo lo sguardo verso lacima dell’attuale Monte Cavo… ogni ul-teriore commento preferisco lasciarlo achi fino ad ora ha avuto la pazienza di se-guirmi nella lettura…

Cultura e

nneeii rriiccoorrddii ddii EElllliissCCoorrnneelliiaa KKnniigghhtt

... dintorni

LLaa ccaammppaaggnnaa rroommaannaa

sensibilità e cura nel valorizzare risorseletterarie e culturali del territorio. Nel maggio dello scorso anno ancora unavolta La Cavour Libri ha permesso la rea-lizzazione di un altro bel volume, presen-tato ad Ariccia nella Sala Maestra il mesedi aprile, alla presenza del primo cittadinoEmilio Cianfanelli, dell’Architetto Fran-cesco Petrucci, Conservatore di PalazzoChigi e del redattore di Castelli RomaniMario Leoni. Si tratta del volume “De-scrizione del Lazio ovvero La Campagnadi Roma” di Ellis Cornelia Knight (1757-1837), per la prima volta tradotto dall’in-glese all’italiano da Alessandro Badiale.L’autrice pubblicò a Londra nel 1805quest’opera corredata da illustrazioni dalei stessa eseguite che riproducono alcuniscorci dei Castelli Romani, così come lavisitatrice ebbe modo di vederli e visitarlidurante il soggiorno a Roma con la madredal 1775, entrando a far parte del ristrettonumero femminile di viaggiatori del GranTour. Il bravo Alessandro Badiale ha fe-delmente riportato quanto osservato e de-scritto dalla Knight durante il suo viaggio:gli usi, le tradizioni e i costumi del nostroterritorio nei primi anni dell’Ottocento. Partendo da un excursus storico e geogra-fico con un accenno alleantiche leggende greche eromane, la viaggiatriceinglese narra aneddoti,descrive particolari an-goli, borghi e offre pic-cole curiosità.Seguendola nel suo itine-rario dai Laghi si arriva aidiversi paesi dei Castellifino alle coste del Lazio,allontanandosi poi versoTivoli e altri territori a estdi Roma. Le splendideimmagini riproducono leincisioni all’acquaforte sufondo giallo della stessa autrice che visitòqueste zone, nel mese di ottobre, dopo lepiogge di settembre. Nel volume alcunipaesi vengono fedelmente denominaticome in uso a quei tempi; per esempiocittà di Laricia, Grotta Ferrata, Galoro,Gensano e così via. Credo che ogni lettoredella zona troverà prioritario, non appenasfoglierà le pagine dell’interessante vo-

del Papa sono in generemolto laboriose e la sa-lubrità dell’aria donaloro una freschezza dicolore e una vivacitànell’aspetto che sonomolto gradevoli”. Ri-marca infine la confor-mazione caratteristicadel paese, “posto sul ri-pido pendio della mon-tagna e le casesembrano collocate unasul tetto dell’altra”.Conclude dicendo chele strade, salvo la prin-

cipale, sembrano “gradini tagliati nellaroccia e hanno un accesso molto diffi-cile”. La descrizione del paese è abbinatasubito dopo ad una argomentazione storicasu Monte Cavo (Mons Albanus), dove ilpanorama è “sorprendentemente ampio epiacevole” e arrivando sulla cima “si pos-sono trovare delle sensazioni piene di am-mirazione e di piacere… accresciuto dalla

Ellis CorneliaKnight

di Loredana Massaro“Il mago dei numeri” è un libro perbambini e adolescenti di Hans Ma-gnus Enzensberger, scrittore, poetae saggista tedesco, che esplora lamatematica. Narra di un ragazzinodi nome Roberto che detesta la ma-tematica ma nei suoi sogni incontrauna volta mago, che assomiglia aun diavoletto, che riesce a inse-gnargli la materia, utilizzando me-todi divertenti e creativi. Si tratta di“un libro da leggere prima di ad-dormentarsi, dedicato a chi hapaura della matematica“, in cuil’autore ci fornisce la chiave di let-tura del testo: partendo dai concettibasilari – il numero 1 da cui si pos-

scoperta degli elementi fondamen-tali della matematica: i numeri na-turali, gli irrazionali, le frazioni, lecostruzioni geometriche, il pigreco, le successioni di Fibonacci,il triangolo di Tartaglia… Per farlocrea scenari fantastici – boschi dinumeri 1, piscine di numeri, pae-saggi innevati che si trasformanoin cinema – su cui far vivere magiedi ogni tipo: serpentoni di numeri9, lepri che parlano, calcolatricigrandi e morbide come comodi di-vani, matitoni giganti che scrivonoin cielo e sull’acqua, numeri tra-sformati in ragazzi. E alla fine delsuo viaggio onirico, dopo avervisto di persona alcuni tra i più si-gnificativi matematici della storia(Archimede, Bertrand Russell, Eu-lero e Gauss, Cantor) ed esserestato insignito del titolo di “appren-dista dei numeri”, il ragazzo sco-prirà compiaciuto che le scopertefatte gli hanno insegnato un mododi ragionare che gli permette di ri-solvere in modo rapido e piacevolequei compiti di matematica che,una volta, viveva come torture. Arricchito dalle splendide illustra-zioni di R. Susanne Berner, ha tra isuoi pregi principali, la capacità dimostrare che cosa voglia dire inse-gnare ossia imparare a ragionare, aporsi domande e cercare rispostemai scontate; il piacere di usare ilcervello e di non accontentarsi dirisposte preconfezionate; imparareè una continua scoperta e unagrande avventura dove l’impegnoe la costanza richiesti permettonodi essere più felici e di vivere me-glio.

LL’’aannggoolloo ddeellllaa ssttoorriiaa

di VincenzoRufiniAll’indomani dellaBreccia di PortaPia, il 20 settembre1870, quando ibersagliere del ge-

nerale Raffaele Cadorna penetra-rono nella città eterna ponendotermine al potere temporale deiPapi, si aprì un contenzioso tra loStato italiano e la Santa Sede de-stinato a durare 59 anni, e che glistorici e i politici dell’epoca defi-nirono: La Questione Romana.Fu una contrapposizione che la-cerò le coscienze degli italianicontrapponendoli in modo feroce:da una parte i patrioti risorgimen-tali, i quali avevano combattuto leguerre per l’indipendenza nazio-nale ed ora, realizzata l’unità dellapenisola, volevano eliminare dallagestione della cosa pubblica laChiesa che, perlomeno nella suagerarchia, aveva avversato il pro-cesso unitario sotto ogni forma.Dall’altra parte i cattolici, i qualierano a loro volta divisi in ferventipatrioti, e quindi nella particolaree delicata situazione di dover es-sere fedeli a due enti: quello civile,rappresentato dallo Stato, e quelloreligioso, incarnato dalla Chiesa,cercando sempre di ottemperare aidoveri del cittadino, imposti dalpotere laico, senza incorrere neifulmini del potere religioso.Ai margini della vita sociale vierano i cattolici cosiddetti “intran-sigenti”, che non accettavano ilfatto compiuto dell’unità nazio-nale e vagheggiavano ancora, col-tivando una speranza ormai fuoridal tempo, uno stato teocratico etemporale con a capo il Pontefice.Quello che Leone XIII, il Papa re-gnante dal 1878 al 1903, definìcon più eleganza stilistica: “CivilPrincipato”.Ma in ambedue i fronti contrap-posti vi era chi lavorava per unpunto dì incontro che avrebbe po-tuto soddisfare tutti e dirimere laparticolare situazione venutasi acreare. Il primo passo fu compiutodallo Stato italiano. Il 13 maggio1871 fu approvata dal parlamentola Legge delle Guarentigie (garan-zie); l’atto giuridico, redatto daMatteo Raeli Ministro della Giu-stizia e del Culto del Ministeropresieduto da Giovanni Lanza,tendeva a risolvere la diatriba tra-endo ispirazione dall’assunto ca-

un Papa fautore di una linea diequilibrio e di moderazione, desti-nata a favorire, secondo le inten-zioni del Pontefice, un accordocon lo Stato italiano che risolvessela Questione Romana. Anche Or-lando era favorevole alla trattativama la ferma opposizione di Vitto-rio Emanuele III Re d’Italia, fecenaufragare il tentativo. La quasi sessantennale diatriba fuinvece risolta l’11 febbraio 1929,con la firma dei Patti Lateranensitra il capo del governo italiano Be-nito Mussolini e il cardinal PietroGasparri, Segretario di Stato dellaSanta Sede. L’accordo consistentein un Concordato, un Trattato euna Convenzione finanziaria,pone definitivamente termine allaQuestione Romana. Un ulteriorestrascico dell’antica questione siebbe nel 1947, durante i lavoridell’Assemblea Costituente chia-mata ad elaborare la nuova CartaCostituzionale; si pose il problemase inserire nel dettato costituzio-nale i Patti Lateranensi. Il dibattitoprotrattosi dal 4 al 25 marzo svi-luppò una discussione tra i partitipolitici dell’epoca che raggiunseforme di elevata disquisizione cul-turale, tanto da risaltare a futuramemoria la grande pregnanza for-male e sostanziale, della classe di-rigente dell’epoca. La posizionedei partiti poteva far propendereper l’esclusione ma le previsionifurono stravolte dalla posizioneassunta da Palmiro Togliatti, se-gretario del Pci, il quale congrande senso di realpolitik seppeinterpretare i sentimenti della basedel partito, in preponderanza reli-giosi, anteponendoli alle convin-zioni sue e della dirigenza delpartito, sensibili all’ateismo e al-l’agnosticismo. Esprimendo unparere favorevole all’inclusionecontribuì alla realizzazione dellapace religiosa e a depotenziareuno strumento di divisione degliitaliani che per troppi decenniaveva avvelenato la vita del paese.

vourriano: “Libera Chiesa, liberoStato”. La Legge delle Guarenti-gie era una buona legge ma venneviolentemente respinta da PapaPio IX che ebbe a definirla: “Unmostruoso prodotto della giuri-sprudenza rivoluzionaria”, nel-l’enciclica “Ubi Nos” in cuiaffermava, tra l’altro, che il poteretemporale non poteva venir di-sgiunto dal potere spirituale. Fuquesto il primo sbarramento postoda una delle parti in causa alla so-luzione del problema.Bisognerà aspettare la morte diPio IX e l’elezione al sacro sogliodi Leone XIII per veder esperireun ulteriore tentativo di concilia-zione. Nel 1887 padre Luigi Tostidà alle stampe il suo famoso li-bello “La Conciliazione”. Il 1marzo 1889 sulla rivista La Ras-segna Nazionale appare un saggionon firmato, ma in realtà scritto damonsignor Geremia Bonomellidal titolo: “Roma, l’Italia e la re-altà delle cose”. Ambedue i tenta-tivi però, anche se fatti in viaufficiosa, vengono sconfessatidalla gerarchia ecclesiastica, lepassioni e gli interessi contrappo-sti sono ancora troppo forti per unaccomodamento.Nel periodo dell’Italia giolittianasi registra una stasi del problema,in quanto lo statista di Dronero ba-sava la sua politica verso la SantaSede con la formula geometricadelle rette parallele che procedonosenza mai incontrarsi. E’ nel pe-riodo che segue la fine dellaGrande Guerra che si verifica unaltro tentativo di conciliazione;questa volta con un sostanziale as-senso delle alte gerarchie ecclesia-stiche e del governo dell’epoca,presieduto da Vittorio EmanueleOrlando. Il capo del governo re-catosi a Versailles per la confe-renza della pace ha dei colloquicon monsignor Cerretti, che agivacon l’imprimatur del Segretario diStato vaticano Pietro Gasparri.A Versailles la Chiesa non parte-cipava alle trattative di pace ten-denti a ridisegnare la nuovaEuropa uscita dalla conflagra-zione della guerra, in quanto glielovietava una clausola inserita nelPatto di Londra del 1915 nego-ziato con le potenze dell’Intesa daGiorgio Sidney Sonnino, al-l’epoca Ministro degli esteri. Lachiesa in questo periodo di tempo,il 1919, era retta da Benedetto XV,

Il lungo “accordo”tra Stato e Chiesa

CULTURA20 il Segno - Giugno 2011

Invito alla letturaIl magodeinumeri

sono costruiretutti gli altri nu-meri, e il numero0 – il mago ac-compagna il suogiovane allievoin un viaggio av-venturoso alla

21il Segno - Giugno 2011 STORIE

uando, ilc i t t a d i n opiù matti-

piramide. Infine, caracollando raggrup-pati lungo il Corso, giunsero le Autorità.Calò un silenzio premonitore: cosaavrebbero deciso?

Q

giardino si ergeva, arcigna e scura, unaquantità di rifiuti ammucchiati a forma dipiramide. Una montagna di rifiuti. Eraben realizzata la piramide: con i frigoriferivecchi e le lavatrici arrugginite alla base ea salire, fra un mobile sfasciato, una piladi calcinacci e una quantità di squinternaticopertoni di ruote di autoveicoli, i rifiutimeno ingombranti, non meno arcigni eminacciosi. Alla sommità svettava unlungo ramo nodoso inalberante uno strac-cio nero: sembrava la bandiera dei pirati.Il cittadino rimase a bocca aperta e nonriuscì più a muoversi. Chi aveva avutoquella stramba idea?E mentre rimaneva così immobile gli siappressò un tremolante vecchietto conuna espressione incredula e sgomenta, ilquale, dopo un attimo di esitazione, si av-vicinò alla piramide e improvvisamentespalancò la bocca mettendosi a strillarecome un ossesso mostrando così queiquattro o cinque denti rimastigli. Non sicapiva bene cosa stesse urlando, ma tantobastò perché gli abitanti delle abitazioni lìpresso si affacciassero alle finestre e rapi-damente uscissero avvicinandosi alla pi-ramide dei rifiuti. Si formò una follasilenziosa, incredula e rabbuiata.Qualcuno fece il giro della piramide equindi mettendosi le mani davanti allabocca come un megafono annunciò: “Quadietro c’è un cartello!”.

l Comandante dei Vigili Urbani, dopoun brevissimo e concitatissimo par-lottìo con il Sig. Sindaco, con ampi

gesti fece allontanare tutti perché, disse,la situazione può diventare improvvisa-mente pericolosa. Non furono date ulte-riori indicazioni: le Autorità non sapevanocosa fare. A metà mattinata giunse un or-dine perentorio: provvedere immediata-mente allo sgombero e al ripristino dellasituazione di normalità. L’ordine prove-niva dal Sig. Prefetto. “Accidenti! – mor-morò a mezza bocca il Sig. Sindaco – edove li metto tutti questi rifiuti?”.Lo stallo era totale: nessuno era in gradodi disporre alcun che di conclusivo.Quando, ormai era mezzogiorno, unuomo grande e grosso sgomitando tra lafolla si presentò alle Autorità e con unavoce alta e stentorea annunciò: “Houn’impresa di trasporti speciali. Ve lo ri-solvo io il problema”. E così dicendoestrasse dalle tasche i documenti neces-sari che furono subito puntigliosamentecontrollati dal funzionario presente piùalto in grado. A questo punto la situa-zione sembrava risolta: la ditta del co-mune non avrebbe potuto in alcun modoprovvedere allo smaltimento. La ditta co-munale non aveva né i mezzi né gli uo-mini. L’uomo grande e grosso osservavale Autorità con un cipiglio ora interroga-tivo ora minaccioso. Era evidente a tutti:lui quello smaltimento lo voleva realiz-zare a tutti i costi!La risoluzione sembrava ormai a portatadi mano e i cittadini cominciarono a sfol-lare velocemente alla spicciolata. Il Sig.Sindaco mandò a chiamare il segretariocomunale perché redigesse un verbalepuntiglioso della situazione e, convocatosul tamburo il Consiglio Comunale, fudefinitivamente deciso di affidare losmaltimento dei rifiuti a quell’uomo pre-sentatosi così a proposito. Il segretarioporse il verbale al Sig. Sindaco il quale,sfilata la penna stilografica dal taschino,tracciò la propria firma mentre l’uomogrande e grosso soddisfattissimo corsevia subito dopo, a gambe levate. Ormaiera lui che aveva in mano la situazione einfatti nel giro di poche ore la piramidedei rifiuti fu smantellata, debitamente“differenziata” e smaltita... chissà dove.

22 aprile 2011

I L R A C C O N T O D E L M E S E

Rifiutidi Noga

niero del Paese,come ogni mat-tina, si trovò ad at-traversare lapiazza si fermòesterrefatto ametà: al centro del

A l che molti dei convenuti si preci-pitarono a leggerlo: -“Stanotte ab-biamo ripulito una piccola area del

bosco che circonda il paese! Avete vistoquanti rifiuti?”. E terminava con un laco-nico: - “Pensiamoci” seguito da una sfilzainterminabile di punti esclamativi.Nel frattempo la notizia si era sparsa ra-pidamente e molti cittadini avevano de-ciso di raggiungere la piazza dove giuntipensarono bene, loro malgrado, di avvici-narsi il più possibile alla piramide conl’intento di costatarne l’effettiva consi-stenza. Ognuno di essi volle dire la pro-pria: è uno scherzo; è un avvertimento;ma cosa è? Sono stati gli “extra”; avver-tiamo i Carabinieri; no! E’ meglio la Poli-zia; sarà forse opportuno avvertire i Vigilidel Fuoco... Insomma, nessuno sapeva cosa pensare. Arrivarono anche i ragazzi della vicinaScuola Media accompagnati dai profes-sori i quali, presi alla sprovvista di frontea quella inaspettata situazione, non sa-pendo cosa fare, semplicemente avverti-rono gli alunni di non avvicinarsi alla

I Il samaritano sospira e mi chiede di vol-tare lo sguardo sulla mia destra dovecentinaia di uomini donne e bambini ri-posano all'ombra di grandi teli bianchie stringo forte Sara mentre uno deitroppi lenzuoli scopre il bellissimo voltoda madonna creola di Lourdes. Il cuorecorre all'impazzata per fuggire dal miopetto. Il frastuono del mio pianto rendele parole dell'uomo impercettibili –l’ab-biamo trovata circa sei ore fa, lei è ri-masto sotto le macerie solo per quattroore e, grazie a Dio, è in buone condi-zioni. Riguardo al vecchio uomo nonabbiamo nessuno che risponda al nomedi Huncan-. Chiudo gli occhi e cerco lamia Julia, temo di domandare, ho il ter-rore per la risposta. Tengo stretta mia fi-glia. L'ospedale da campo è affollato. Suquesto letto da campeggio con Sara almio fianco chiedo al buon Dio di Lei.Eccola di nuovo la voce angelica e ras-sicurante di Mambo, ecco di nuovo lanenja del Velho, ecco il volto di Julia. Ilmedico si avvicina – Signore, poco fahanno estratto dalle macerie una donnaidentificata come sua moglie, Julia An-derson, mi dispiace. Ero un uomomorto, ora sono rinato per non dimen-ticare il mio viaggio, un viaggio spe-ciale con destinazione Sara.Nella mia mano custodirò il tuo sac-chetto magico, Mambo, come un RaroDiamande.

10/Fine

di Stefania Colasanti

Frammentidi Scrittura

In transito/10(squarci di mambo)

Lo scorso 14 giugno è nataSofia Vittoria, figlia del nostrocollaboratore Andrea Rasetti. A lui e alla moglie Angela

vanno le nostre congratulazioniper il lieto evento.

Anche all’altro nostro preziosocollaboratore, Sergio Rasetti,facciamo gli auguri per esserediventato nonno insieme allamoglie Vittoria e ai nonni materni Franco e Silvana.

CULTURA il Segno - Giugno 201122

“Russian Roulette” di Lilith Di Rosa Trappolini

Un racconto di sogni, incubi e disillusioniEsperienze di vita vissuta raccontate in forma di diariodi Paola GattaAbbiamo appreso con molto piacere cheun giovane del nostro paese, Lilith DiRosa Trappolini, ha scritto il suo primolibro basandosi su una storia in parte dalui vissuta. Si tratta di un’opera che mettein evidenza il disagio di vivere di moltiragazzi, il tutto scritto in forma di diariocon un linguaggio crudo che potrà scon-volgere chi non è avvezzo a un certo tipodi letteratura.Per saperne di più abbiamo rivolto quat-tro brevi domande all’autore.Come mai hai sentito il bisogno di scri-vere questo libro?“Mi ero trasferito in Olanda, ad Amster-dam, e mentre ero alla ricerca di lavoro iltempo libero lo trascorrevo scrivendo. E’stato un atto spontaneo come un lento di-scendere nel mio io interiore”.

cubi, speranze e disillusioni”.Ti sei ispirato a qualche autore in par-ticolare?“Sono tanti gli autori che mi hanno in-fluenzato, anche inconsciamente. Quandorileggevo ciò che scrivevo notavo le so-miglianze. Anche se Miguel Carnevalicon il suo “Il primo Dio”, un capolavorodell’inadeguatezza al mondo di alcuni dinoi, è stato sicuramente il libro che piùmi ha colpito”. Come si può acquistare il libro?

Retrospettive musicalidi Massimo Onesti

travano, dopo i fasti del rock,del progressive e di una certamusica pop colta e cantauto-rale, due ben distinti fenomeni:la disco-music e il Punk, diver-sissimi anni luce fra di loro,anche se poteva succedere cheil sabato o la domenica lostesso ragazzo che si foggiavaalla maniera di Tony Manero(personaggio di John Travoltaprotagonista del film “La Feb-bre del sabato sera”) il venerdio gli altri giorni potevamo ve-derlo vestito come un irrive-rente Jonny Rotten o SydVicious (i leader dei Sex Pi-stols).Era in atto quindi una nuova

trasformazione sia sociale chemusicale che era come se vo-lesse scrollarsi di dosso l’impe-gno degli anni appena trascorsiper portarsi o verso l’annichili-mento della discoteca o versouna ribellione nichilista, pococostruttiva e più che altrospesso (auto-) distruttiva comeil punk per cui The Wall, con isuoi grandi temi e dilemmi, inquesto contesto poteva sem-brare quasi anacronistico. La cosa strana per chi amavaprofondamente i Pink Floyd eli venerava come una band diculto e poco propensa alle di-mensioni canzonettistiche eraquella di ascoltare brani di The

Si può dire come da quel lon-tano 1979 (l’anno di uscita deldisco) l’opera rock di The Wallnel tempo abbia acquisito ormaiuna rilevanza e un’importanzafondamentale nel panoramadella musica e dell’arte contem-poranea intersecandosi contemi di forte richiamo sociale,etico e politico prendendospunto dal raccontare la storiadi un giovane o forse di una in-tera generazione, di un certomodo di essere proprio di queiragazzi nati e vissuti dopo la 2da

guerra mondiale con, prodottida quel conflitto, gli strascichie i traumi che non sono ancoradel tutto sopiti e flebilmenteagitano ancora i loro veli oscurie forse li agiteranno per sempre.Istantanea di una generazione,certamente reale e che ha i suoi

TTHHEE WWAALLLL//11QUANDO IL ROCK INDOSSA LO SMOKING

Wall (soprattutto Anotherbrick in the wall) addirittura indiscoteca e questo per molti fuuna specie di trauma ancheperché sembrava in questodisco come se i Floyd avesseroabbandonato le atmosfere dila-tate e le lunghe suite per pezzipiù immediati e brevi.Per poter capire, riconoscernelo spessore e amare questo ca-polavoro, per quanto mi ri-guarda, avrei dovuto attenderel’uscita del film nel 1982. Maiun’opera così alta del Rock po-teva fare a meno delle suecomponenti essenziali: Mu-sica-Testi-Immagini, essendoun corpo unico e legati indisso-lubilmente fra di loro, cosicchémusicalmente trovano postoaccanto alle classiche ballatepsichedeliche (The thin ice,Mother, Confortably Numb),momenti più decisamente rockquasi hard (In the flesh, Younglust, Run like hell), molto inu-suale per i Pink o anche trattilirici e sinfonici (Bring theboys back home, The trial) e lagrandezza della band inglese inquesta opera è stata quella didare forza e significato musi-cale a seconda di come si svi-luppasse la storiaaccompagnandola in modoesaustivo, oltre alle immagini,anche con disegni animatimolto efficaci e di notevole fat-tura artistica. 1/Continua

precisi e ben inquadrabiliriferimenti, ma ancheistantanea di un’umanitàche in ogni epoca haavuto le sue guerre e lesue conseguenze, i suoidetriti, le sue paure, ilsuo rinchiudersi, da partedi un io lacerato, dentroil proprio Muro.Quando uscì il disco nel1979 nell’attualità musi-cale dell’epoca si scon-

Si tratta di un libroautobiografico? “Non mi piace direquanto sia o no auto-biografico, in realtàc’è vita vissuta, vitaraccontata, moltafantasia, sogni, in-

“Attraverso il sito internet www.altromon-doeditore.com, cercando Lilith Di RosaTrappolini oppure digitando il titolo “Rus-sian Roulette”. Lì si possono leggereanche alcune pagine in anteprima”.

Il libro può essere richiesto anche scri-vendo una semplice mail al nostro gior-nale: [email protected].

Una giovinezza da abbandonarecontrovoglia, lalotta impari contro il passaredel tempo, lafuga dalla follia e dalla città chela rappresenta,tra fantasia e realtà, trasogno e vita vissuta, la de-scrizione sotto-forma di diario di una esistenzaincomprensibile

RIFLETTORI 23il Segno - Giugno 2011

La cacciata di Santoro

lancia la nuova tvDue settimane fa è andata inonda l’ultima puntata di An-nozero, con record di ascolti,otto milioni e mezzo di per-sone hanno assistito all’addiodi Santoro dalla Rai e noncerto per sua volontà ma pervolontà del padrone di tutte letv, ometto il nome, tanto sa-pete tutti chi è! La cosa assurda è che eral’unico programma di Rai2che non solo copriva le spesema faceva guadagnare allaRai circa sette milioni dieuro,una cifra enorme visto il re-cente fallimento del pro-gramma di Sgarbi. La Rai è

un’azienda in deficit, perdespettatori e pubblicità eppurechiude l’unico programma chefaceva ascolti e introiti a van-taggio di Mediaset di pro-prietà del Premier, non è unpo’ strano? Anche il destinodi Report è incerto, così comequello di Iacona, Fazio e Sa-viano (Vieni via con me)... egli otto milioni di telespetta-tori? Sono un esercito che nes-suno sembra intenzionato adascoltare, tutto ciò per far ta-cere le uniche voci diverse inuna tv pregna di reality, soap-opera e intrattenimento. Per esaltare il nulla televisivo

di Daniela Di Rosa

devono far sparire tutto il resto.A chi giova tutto ciò, non allaRai che perde i suoi “pezzi”migliori, ma sicuramente adun’altro gruppo privato, LaSette pronta ad accogliere inmassa i giornalisti e i pro-grammi migliori con annessi imilioni di fedeli telespettatori,insieme ad una fetta consi-stente del mercato pubblicita-rio. Povera Rai, in cambio riceveràmagari uno stuolo di vip, vip-petti, vippacci e i loro gossip,prestati, regalati o svenduti daCanale 5 che non sa più chefarsene! Nell’ultima puntata di Anno-zero, Castelli (uno degli espo-nenti di spicco della Lega diBossi) gridava che non avevapiù intenzione di pagare il ca-none per certi programmi...perchè allora dovremmo pa-garlo noi? Il pubblico ha risposto al Mini-stro con fischi, ricoprendoSantoro di applausi e ovazionicome una sorta di liberazioneunita ad un incitamento a pro-seguire, tanto loro (noi) lo se-guiranno ovunaue, anche suLa Sette.

Michele Santoro

ilTocco

Le notizie taciute

Io ritengo che al mondo non esi-sta crimine peggiore dell’abusosessuale perpetrato ai danni diun minore. Ho guardato alcunigiorni fa, una trasmissione in tv,dove hanno parlato dei preti pe-dofili, attraverso la testimo-nianza di uomini giovani, che sisono esposti in pubblico per de-nunciare queste violenze. Pen-sate ad un bambino (maschio ofemmina), che dopo i compiti,vada in chiesa e venga mole-stato da qualche sacerdote an-ziano… Oppure pensate a unbambino che venga abusato incasa sua, da un genitore, o dalnonno o da qualche altro pa-rente… O ancora a un bambinoche venga abusato a scuola…Oppure un bambino, la cui sfor-tuna sia stata quella di nascerein un Paese dove si pratichi il tu-rismo sessuale, e venga riempitodi farmaci contenenti ormoni,per accelerare lo sviluppo ses-suale… Non c’è una situazionedi abuso meno traumatica diun’altra, ma in tutti questi e/oaltri casi c’è sempre un minoreche soffre e spesso non sa comecomunicarlo. Come accorgersi che nostro fi-glio è stato vittima di una vio-lenza? Ascoltatelo, osservatelo,guardate i suoi disegni, osser-vate i suoi giochi (se sono ina-deguati all’età e presentariferimenti sessuali spiccati) senotate delle anomalie cercate dicapire se c’è qualcosa che nonva. Un minore abusato, può pre-sentare insonnia, o incubi, averecrisi di ansia, pianto immoti-vato, paura degli adulti, disturbidel linguaggio, depressione, po-trebbe tentare di farsi del male,avere un comportamento re-gressivo o diventare violento.Una maggiore attenzione alcomportamento dei vostri figli,può evitare loro ulteriori soffe-renze (anche quando non sitratta di abuso ma di qualchealtra situazione che non ha il co-raggio di rivelarvi).Per scrivere alla Dott.ssa Benelli: [email protected]

LL’’aannggoolloo ddeellllaa ppssiiccoollooggiiaa

diErmannoGatta

Dopo la Busi e la vicenda dei montatori di Milano ora arriva un nuovo“problema” per Augusto Minzolini. Elisa Anzaldo, conduttrice del TG dimezzanotte di Rai1, ha preso carta e penna ed ha scritto: “Caro direttore,Ti chiedo di essere sollevata dall’incarico di conduttrice del Tg1 della notte.Ritengo non sia più possibile per me rappresentare un telegiornale che, se-condo la mia opinione, ogni giorno rischia di violare i più elementari doveridell’informazione pubblica: l’equilibrio, l’imparzialità, la correttezza, lacompletezza…” ed ha puntualmente elencato alcuni di tali casi accadutinegli ultimi tempi: “...dallo scarso peso dato ai manifesti anti-pm di Ro-berto Lassini, agli sviluppi dell’inchiesta Minetti-Fede-Mora. Dal fatto chenon c’era notizia nei nostri titoli delle 20 del 6 aprile dell’apertura del pro-cesso Ruby a Milano... Non si comprende perché i telespettatori del Tg1non abbiano avuto notizia della proposta di modifica, da parte di un par-lamentare, dell’articolo 1 della Costituzione... e le taciute critiche del mi-nistro Galan al ministro Tremonti che ha reso necessario l’intervento delpremier? …perché abbiamo ignorato, nonostante fossero disponibili imezzi, la nuova emergenza rifiuti a Napoli sino a quando il governo nonha nuovamente inviato l’esercito? …non meritava una notizia, nel decretodello sviluppo, la concessione delle spiagge per 90 anni? E la notizia cheil governo ha sollevato conflitto di at-tribuzione dei poteri alla Consulta pernon avere la Procura di Milano con-siderato un legittimo impedimento lapartecipazione del premier ad unconsiglio dei ministri? E l’arresto didue assessori leghisti per tangenti?…e le sole tre righe per dire che c’èstata la chiusura delle indagini sul-l’inchiesta per i grandi eventi, con larichiesta di rinvio a giudizio per ‘excapo della Protezione Civile?...”.Certo che questo elenco (non esau-stivo) è impressionante. Ed ora cosafarà il nostro buon Minzolini, prov-vederà ad una epurazione dal videodi Elisa Anzaldo come ha già fattocon i non allineati Tiziana Ferrario,Piero Damosso, Paolo Di Giannan-tonio e la Busi? O permetterà ad Elisadi restare a lavorare in redazione,come caposervizio alla cronaca rosa?

La Pulce

L’abuso sessualeinfantile

Risponde la Dott.ssa Bruna Benelli

il Segno - Giugno 2011 Ultima pagina

Il muralesdi Diamante

Sul numero scorso il maestro Carfagna,proseguendo il suo viaggio alla scopertadei nuovi murales di Rocca di Papa, si erafermato proprio sotto piazza Garibaldi. Eil suo percorso ricomincia da qui, prendendo la ripida scalinata delmattatoio che sbuca proprio a fianco della piccola edicola di gior-nali. Qui la splendida piazzetta offre spunti originali, a cominciaredalla fontana detta della barcaccia (attribuita al Bernini), fino allalapide che ricorda i rivoluzionari roccheggiani che nel 1855 si ri-bellarono adottando il motto mazziniano “Dio e Popolo”, dichia-rando Rocca di Papa Repubblica (anche se per pochi giorni). Daqui si procede a destra verso via della Fortezza, e proprio all’iniziodi questa salita potrete notare un altro murales. Proprio di frontepotrete sedervi su una scalinata in pietra sperone per riposarvi unpo’ e per ammirare in tutta calma quest’opera. Si tratta di un murales composto da diversi piani di osservazionetendenti al blu fino all’ocra, al verde e alla terra di Siena bruciata.Partendo dal basso (fino al color ocra) è raffigurato simbolicamenteil mare di Diamante, la città calabrese gemellata con Rocca diPapa; poi i colori ocra, verde e terra di Siena trasmettono le sfuma-ture delle campagne e dei boschi del nostro paese; il tutto attraver-sato da una fascia rossa che si attorciglia. Sono i pesci che dal marecaldo di Diamante si alzano verso i monti di Rocca di Papa tra-sformandosi in uccelli. Il sole, in alto a sinistra, trasmette il calore della terra calabrese,unito a quello di Rocca di Papa. L’opera in questione è stata rea-lizzata proprio da una giovane artista di Diamante, Annalisa Pe-trelli, che ha accompagnato il murales con una scritta a mo’ didedica. Mentre dipingeva sul muro, Annalisa dialogava molto coni roccheggiani che passando di là gli chiedevano spiegazioni sul si-gnificato dell’opera. Ora speriamo che questo gemellaggio artisticocon la città di Diamante continui all’insegna dell’arte e dello scam-bio culturale, magari inviando in Calabria un gruppetto di artistiroccheggiani per dipingere anche lì un murales che si aggiunge-rebbe agli oltre 200 già presenti sulle pareti della case del centrostorico di Diamante. Un vero e proprio museo a cielo aperto.

il Segnodei tempinei disegni del Maestro Franco Carfagna

LLeetttteerree,, PPrrooppoossttee,, PPrrootteessttee ee [email protected]

Le lettere non superiori alle 13 righe devono presentare in modo chiaro nome, cognome, mail o numero telefonico

CHIARE, FRESCHE...AMARE ACQUEEgregio direttore, il problemadistribuzione acqua a Rocca diPapa si fa sempre più criticoper gli abitanti dei Campi diAnnibale, versante Via Albero-bello. Sono ormai parecchimesi che la distribuzione del-l’acqua viene interrotta all’im-provviso lasciando leabitazioni senza un gocciod’acqua. Nessuno degli entipreposti ha la bontà di avvisarela popolazione del disagio e siala società Acque Potabili che ilComune ci rispondono che ciòè dovuto solo a problemi tec-nici.Tali problemi sono sempre isoliti: i pozzi (non si sa quantipozzi ci sono?), le pompe (al-trettanto quante pompe esi-

stono), le condutture fatiscentinonché le cisterne non piùadatte; insomma è da moltotempo che il problema vaavanti e il disservizio èenorme. Anni prima il pro-blema si presentava per ca-renza di acqua specialmente inestate. Dopo lunghi lavori chehanno portato ad altri periodidi mancanza di acqua, siamosprofondati in una situazionedrammatica, tipo terzo mondo.Allora a questo punto chi è se-condo lei il responsabile di taleimmane inefficienza?.Il Sindaco con tutta la giuntacomunale? La ditta appalta-trice? Oppure viene creato ilproblema critico per... chissàquale interesse? Mi rivolgo alei che conosce bene, comemezzo di comunicazione citta-

dina, tutti i retroscena di questaproblematica per poter esseregiustamente informato sullostato/sviluppo di questa cala-mità che grava sul nostropaese. Mi scusi per lo sfogo lasaluto cordialmente.

Gabriele Foffi

PIOGGIA DI METEORESULLE AIUOLECaro Direttore, vorrei metterea sua conoscenza e di tutta lacittadinanza della pioggia dimeteoriti avvenuta nel nostropaese nei giardini di Piazzadella Repubblica, enormimassi di tufo si trovano orasul manto erboso. Nel nostropaese tutto si risolve conl’impiego di soluzioni estre-mamente creative: prima pa-letti di ferro per non far

parcheggiare le auto, oramassi di tufo per non far gio-care i bambini sul prato.Forse era meglio piantare ar-busti, che ne pensate? Saluti.

Orlando Brunetti

FONTANELLEIN... PERDITAHo notato che alcune tra lefontanelle più belle di Roccadi Papa hanno il pulsantemalfunzionante e questo ècausa di perdite d’acqua in-sopportabili. Non sarebbe ilcaso di provvedere a siste-mare quelle rotte, facendo inmodo che l’acqua non vengasprecata? Non penso che siauna cosa troppo difficile dafare. Che ne dite?Grazie.

Luciano Gatta