Il Piccolo Segno

28
Dovunque e comunque si manifesti l’eccellenza, subito la generale mediocrità si allea e congiura per soffocarla. Arthur Schopenhauer PICCOLO Anno X, nn. 7-8 - Luglio-agosto 2011 il Segno Trecentomila euro al giorno. E’ questo il costo del Consiglio Regionale del Lazio per 24 ore. Nel solo 2010 il palazzo della Pisana è pesato alle tasche dei cittadini laziali la bellezza di 110 milioni di euro. Emolumenti, vitalizi, auto blu, rimborsi chilome- trici e spese per portaborse, collaboratori e Gruppi Consiliari. Questo accade nel momento in cui i citta- dini sono stati costretti a mandare giù il boccone amaro dei super-ticket per le prestazioni sanitarie. TUTTO QUELLO CHE C’E’ DA SAPERE SUI COSTI DELLA POLITICA REGIONALE Cara Regione ma quanto ci costi? amministratori comunali del- l’area dei Castelli Romani, sul ri- spetto di alcune leggi fondamentali che riguardano la gestione del territorio e delle ri- sorse idriche. Infatti molti citta- dini spesso ignorano l’esistenza stessa di leggi che tutelano i loro diritti in materia di acqua, men- tre, al contempo, gli amministra- tori dei Comuni dei Castelli troppo spesso sembra che ab- biano sottovalutato il problema Acqua e territorio, beni comuni SEGUE A PAGINA 17 di Enrico Del Vescovo* Italia Nostra Ca- stelli Romani de- sidera richiamare l’attenzione dei cittadini, ed in particolare degli Picchioverde a pagina 13 Rufini a pagina 10 Via Gramsci Finiranno i lavori? Rasetti a pagina 8 Cambia statuto e la politica comanda Che cosa succede al CentroAnziani? Ai Campi gli iscritti sono circa 1.200 A pagina 8 Confini del Parco Costruttori scalpitano Quattro Strade Rotatoria pericolosa Alle pagine 14 e 15 Rocca di Papa - Via Frascati, 16 - Tel. 06.9497048 PROMOZIONI ESTATE 2011!

description

Il Piccolo Segno Luglio-Agosto 2011

Transcript of Il Piccolo Segno

Page 1: Il Piccolo Segno

”Dovunquee comunquesi manifesti

l’eccellenza, subitola generale mediocritàsi allea e congiuraper soffocarla.ArthurSchopenhauer

“P

ICC

OLO

Anno X, nn. 7-8 - Luglio-agosto 2011

il SegnoTrecentomila euro algiorno. E’questo il costodelConsiglioRegionaledel Lazio per 24 ore.Nel solo 2010 il palazzodella Pisana è pesato alletasche dei cittadini laziali labellezza di 110milioni dieuro. Emolumenti, vitalizi,auto blu, rimborsi chilome-trici e spese per portaborse,collaboratori eGruppiConsiliari.Questo accadenelmomento in cui i citta-dini sono stati costrettiamandare giù il bocconeamaro dei super-ticket perle prestazioni sanitarie.

TUTTOQUELLOCHEC’E’ DASAPERESUI COSTI DELLAPOLITICAREGIONALE

Cara Regionema quantoci costi?

amministratori comunali del-l’area dei Castelli Romani, sul ri-spetto di alcune leggifondamentali che riguardano lagestione del territorio e delle ri-sorse idriche. Infatti molti citta-dini spesso ignorano l’esistenzastessa di leggi che tutelano i lorodiritti in materia di acqua, men-tre, al contempo, gli amministra-tori dei Comuni dei Castellitroppo spesso sembra che ab-biano sottovalutato il problema

Acquae territorio,beni comuni

SEGUEAPAGINA 17

di EnricoDel Vescovo*Italia Nostra Ca-stelli Romani de-sidera richiamarel’attenzione deicittadini, ed inparticolare degli

Picchioverde a pagina 13

Rufini a pagina 10

ViaGramsciFinirannoi lavori?

Rasetti a pagina 8

Cambia statuto e la politica comanda

Checosa succedealCentroAnziani?AiCampi gli iscritti sono circa 1.200

A pagina 8Confini del ParcoCostruttoriscalpitano

Quattro StradeRotatoriapericolosa

Alle pagine 14 e 15

Rocca di Papa - Via Frascati, 16 - Tel. 06.9497048

PROMOZIONIESTATE 2011!

Page 2: Il Piccolo Segno

ATTUALITA’2 il Segno - Luglio/Agosto 2011

SeBerlusconi continua ad offendere una parte di elettori

Undubbioamletico, i cervellisonodidestraodi sinistra?

di BrunoFontanaPer una voltasono d’ac-cordo conBerlusconi: inquesto nostro

mente si sposti da un cranio al-l’altro ed ecco che, patatrac,les jeux sont faits, quelli di si-nistra si ritrovano con il cer-vello e vanno a votareusandolo, mentre quelli di de-stra, ottenebrati dall’assenzaimprovvisa di intelletto si tro-vano ovviamente disorientati es b a g l i a n ourna.Le conse-guenze per ilNostro sonodevastanti, nonsolo perde im-portanti ele-z i o n iamminis t ra -tive, ma ci ri-mette anche lasua vanagloria.L’imprintingdel Cavaliere su queste ele-zioni, dopo la fuga dei cervellidegli elettori dalla destra allasinistra, si è dissolto al puntodi ridursi a Cavaliere dimez-zato. Senza offesa per Calvino.In altre occasioni il suddettoCavaliere aveva detto, tra l’al-tro, che quelli di sinistra (sem-pre loro) non si lavano, e chele donne di destra sono più

belle di quelle di sinistra, il cheè vero per quelle che luimanda in Parlamento ma nonnecessariamente per le altre. Ilrischio però, dopo anni e annidi prosopopea denigratoria, èche si verifichi l’effetto boo-merang, detto anche del ce-triolo impazzito. Come certe

bombe intelli-genti che in-vece di colpireil bersaglio sta-bilito centranouna carovanafacendo stragedi poveri be-duini e di cam-melli, l’abusodi dileggi perl ’avversar iopolitico, di of-fese per l’elet-

torato avverso, di barzellettesconce e di fandonie come ve-rità assolute, gli si sono ribal-tati contro.Sempre a proposito di cer-vello, quanti italiani si sono fi-nalmente accorti che averneuno addomesticato dalla tele-visione non porta a nulla dibuono? Guai a soccomberealla pensée unique.

Paese non tutti sono dotati dicervello, sopratutto quando sirecano alle urne. Il buonuomo si riferiva ovviamente,dal suo punto di vista, a quelliche votano a sinistra. Quelladel Premier è stata una dellesue solite boutade (vogliamochiamarle così?) un po’ caro-gne, ma ormai pleonastiche,stantìe. Fuori da metafora ilsignificato era chiaro: chi votaa sinistra, vale a dire chi nonvota per me, é privo di sensa-tezza, insomma è un coglione,come lui stesso aveva affer-mato più esplicitamente du-rante uno show per la suatruppa. La sua è una legittimaopinione, ma espressa daun’autorità in materia di co-glioneria, dovrebbe sapereche gli individui privi di cer-vello sono soggetti a impulsiondivaghi. Può così capitareche una domenica di maggiola materia grigia inaspettata-

il Segnoorgano mensile

dell’associazione culturale“Terre Sommerse Castelli”Registrazione Tribunale

di Velletri n. 5/02del 19/02/2002

DIREZIONEVia deiMonti, 24 - Rocca di Papa

DIRETTORERESPONSABILE

AndreaSebastianelli

PIC

CO

LO REDAZIONENoemi Bevilacqua,

Valentina Bucci, GaetanoCasilli, Stefania Colasanti,

Daniela Di Rosa, Paola Gatta,Rita Gatta, Daniele Iannotti,

Toshi Kameda, LuisaLaurelli, Marzia Mancini,

Loredana Massaro,Don Franco Monterubbianesi,Marcello Morrone, Noga

(Gabriele Novelli), MassimoOnesti, Andrea Rasetti,Sergio Rasetti, Annarita

Rossi, Maria Pia Santangeli,Luigi Serafini, Ilaria

Signoriello, Roberto Sinibaldi,Sandro Tabellione,Ettore Zanca,

il-sognatore.blogspot.com

ILLUSTRAZIONIFranco Carfagna,Ermanno Gatta

[email protected]

IL SEGNO NON USUFRUISCE DI ALCUN FINANZIAMENTO PUBBLICOnè comunale, nè provinciale, nè regionale, nè statale, nè europeo.

Ringraziamo i nostri sostenitori:Patrizio, Rossana, Nicola, Gianluca, Fabrizio, Gianfranco, Luigi, Roberto, Andrea, Fabrizio, Ermanno,Bruna, Franco, Omero, Augusta, Pino, Italia, Luisa, Paola, Bruno, Giulia, Luana, Elio, Maria Pia,Gennaro, Paola, Emanuela, Giorgio&Mario, Loredana, Daniele, Daniela, Rita, Vincenzo, Gabriele,Catia, Massimo, Paola, Stefania, Angela, Sergio, Catia, Franco, Enzo e Nadia.

SOTTOSCRIVI PER IL SEGNOBanca Credito Cooperativo Castelli Romani - IBAN: IT11B0709239230000000103028

Manoscritti e foto anche se nonpubblicati non si restituiscono.Il contenuto degli articoli, deiservizi, le foto ed i loghi, rispec-chia esclusivamente il pensierodegli artefici e non vincola maiin nessun modo il Segno, la di-rezione e la proprietà. Le inser-zioni sono riservate ai soliassociati e simpatizzanti edhanno carattere divulgativo-promozionale nel loro stessoambito.

Stampato in proprio

Fischi per il partito di Bersaniche, di fronte alla possibilità ditagliare finalmente ed effettiva-mente i costi della politica, nonha votato per la soppressionedelle Province, s’è astenuto,permettendo così agli sparvieriad esse agganciati di seguitarea papparsi i soldi nostri.Dopo quintalate di critiche,dopo autotreni di preoccupa-zioni parolaie per la moralità ela finanza pubbliche, al mo-mento della prova anche quellidel Pd hanno dimostrato quelloche sono: attaccati al potere eai guadagni come cozze al gu-scio, con nessuna voglia di ri-nunciarci. Province, ComunitàMontane e Parchi, tutto fabrodo anche per loro. Tuttoserve a far cassa.Chi dice che i politicanti sonotutti uguali, non fa qualunqui-smo, legge i fatti.

Gianfranco Botti

Province e... PdTuttisparvieri

Vi sono centinaia di regola-menti che è necessario ri-spettare in Europa.Ad esempio il regolamentosugli standard di qualitàdelle banane che prevedeche debbano misurare al-meno 14 centimetri di lun-ghezza e 27 millimetri didiametro e siano sufficiente-mente mature. Guai non ri-spettare tali stringentidettami.Per le centrali nucleari esi-stenti in Europa, non esisteinvece nessuna norma di si-curezza comune, ogni paesefa esattamente come glipare.

La Pulce

Banane e...centralinucleari

Il segretario Pd, Bersani

Page 3: Il Piccolo Segno

ATTUALITA’ 3il Segno - Luglio/Agosto 2011

E’ bastata una leggina lungameno di tre pagine per soffo-care la ricerca indipendentenel nostro Paese. Fino al 2010i pazienti che partecipavano auno studio clinico erano assi-curati in questo modo.•Quando le ricerche venivanofinanziate dalle case farma-ceutiche, queste ultime stipu-lavano la polizza contrattandoil premio da pagare.• Quando la ricerca non veni-vano finanziata dalle case far-maceutiche, la copertura eragarantita dall'assicurazionege-nerale a carico dell'istituzioneche la promuoveva (un ospe-dale, per esempio).Con il decreto del Ministerodel Lavoro della salute e dellepolitiche sociali del 14 luglio2009, entrato in vigore nelmarzo 2010, la differenza trai due tipi di studi è stata abo-

lita obbligando di fatto tutti astipulare un’assicurazionespecifica su ogni singola ri-cerca. Dopo poco più di unanno di applicazione abbiamoi primi risultati. “...la ricercanon finanziata dalle case far-maceutiche in Italia si sta ri-ducendo dal 26-28% al 14%a causa di questi costi aggiun-tivi...” dice Dionisio FrancoBarattini, direttore medico diOpera Cro, una società di ri-cerca clinica per enti pubblicie aziende private.I nuovi obblighi di legge, in-fatti, sono una mazzata per lecasse degli enti no-profit,come spiega Andrea Pession,responsabile del centro opera-tivo dell’Associazione italianadi ematologia e oncologia pe-diatrica (Aieop), “...uno studiodella durata di cinque annipuò costare fino a un milione

di euro e il 20% è rappresen-tato dalle coperture assicura-tive, un onere insostenibile perla ricerca finanziata da ospe-dali od Enti…”.L’Aieop sottolinea inoltreche “… fino a trent’anni fa,su dieci bambini con il tu-more ne morivano otto dopopochi mesi dalla diagnosi...”,ricorda il suo presidente Ful-vio Porta, “... mentre oggil’80% guarisce proprio gra-zie a ricerche non sponsoriz-zate...”. Questo andamentopositivo rischia ora di inter-rompersi, grazie a questaLegge anche perché le neo-plasie pediatriche sono con-siderate malattie rare, conbasse ricadute commercialiquanto a vendita di medicinee quindi poco interessanti perle case farmaceutiche.

La Pulce

Ricerca farmacologica

corte renderà nota la sua decisione, unamano ignota inserisce una norma per sal-varlo dal pagamento immediato riman-dando tutto di anni al termine del ricorsoin Cassazione e rinvii possibili da ottenereper chi può usufruire degli avvocati piùbravi del mondo. L’ennesima legge fattasu misura per uno soltanto.Ma nessuno ha il coraggio di difenderepubblicamente quella norma, tanto menoa rivendicarne la paternità. 24 ore doposono costretti ufficialmente ad una vergo-

gnosa ritirata. La mano ignota sembra nonaver lasciato impronta. Ma i suoi corti-giani, alla pubblicazione della condanna,non hanno remore a esprimergli solida-rietà lasciando immaginare che si trattaancora di quella persecuzione di matrice“comunista” mentre lui non si arrende eprogetta ancora una norma ad personamper salvarsi. La cosa certa è che il paese,ormai è arrivato alla frutta, e si tratta diuna frutta di pessima qualità.

il-sognatore.blogspot.com

Dopo le ultime vicende che hanno riguardato il Premier

Stremato, tenta gliultimi colpi di coda

Ancora una prova. E’ sceso in politica perdifendere il malloppo che stava per per-dere. Noi, uomini semplici, la storia la co-nosciamo così.Nel 1994 aveva debiti a medio e lungo ter-mine per circa 2927 miliardi di lire. Abreve termine debiti per circa 1528 mi-liardi di lire. Il suo capitale ammontava acirca 1053 miliardi di lire. Entrato in con-tesa di affari per la proprietà di una grandecasa editrice italiana finisce in tribunaledove un giudice corrotto, perché fosseemessa una sentenza a Lui favorevole, glida ragione. Quella corruzione è stata con-fermata, con sentenza definitiva dopo tregradi di giudizio e il relativo risarcimentoeconomico, sul quale altri giudici civilierano stati chiamati a decidere, è stato resonoto in questi giorni: “La Fininvest deveun risarcimento a De Benedetti di 560 mi-lioni di euro”. Sentenza immediatamenteesecutiva, così come prevede la legge.L’uomo che discese in campo per salvarese stesso, in questi giorni di emergenza fi-nanziaria deve varare una manovra finan-ziaria urgente da 47 miliardi. Il Consigliodei Ministri decide lacrime e sangue per isoliti: pensionati, lavoratori pubblici e pri-vati, consumi popolari e sanità; mentre ri-manda il taglio di indennità ai Ministri secontemporaneamente Parlamentari a datada destinarsi. Alla stesura definitiva delprovvedimento, senza che nessuno neavesse parlato, sapendo che a giorni la

a Rocca di Papa

Tel. 06-94288297Piazza della Repubblica, 1900040 Rocca di Papa (Rm)

GRADITA PRENOTAZIONE

Page 4: Il Piccolo Segno

PAGINA APERTA4 il Segno - Luglio/Agosto 2011

Dopo l’esame dimaturitàmolti decidono del proprio futuro

Scuola, tempodi scelte

cioè, nessuna primazia o mag-gioredifficoltàdelle facoltà scien-tifiche rispetto a quelleumanistiche perché non vi è al-cuna differenza tra una logica ri-gorosa espressa in numeri,equazioni o formule chimiche eduna espressa per concetti. L’ana-lisi della realtà può essere lucidasia se compiuta con mezzi stati-stici (che vanno sempre interpre-tati e dunque sono solo unostrumento, non la verità) sia construmenti sociologici, letterari o fi-losofici. Credete che a far cono-scere bene la Camorra abbianocontribuito solo indaginigiudizia-rie e studi scientifici e non anche

opere come quella di R. Sa-viano?Lascienza, ilmondodelleprofessioni e l’economia se la-sciati da soli sono solo una partedella realtà e quindi una visioneparziale delle cose, dalla quale sioriginano delle azioni e delle ri-sposte altrettanto parziali.Purtroppo, il mondo del lavorointerpone nel processo di sele-zione una serie di figure poste lìnon si sa beneper qualemerito otitolo specifico che hannoperò ilpotere di giudicare idoneo o nonidoneo un Curriculum e quindi,di fronte a tanta imperante igno-ranza, la scelta della facoltà uni-versitaria sulla base delle modedel momento, le aspettative deigenitori, o suldesideriodiun im-mediato inserimento nel mondodel lavoro diventa una sceltaspesso inutile. Non si ha alcunpotere, eccettoquello suse stessi.Accade che persone con un cur-riculum formativo brillante econseguitonei tempigiusti sianoetichettate in modo grossolanoda gente che non sa, che prose-gue per schemi mentali, igno-rando che un voto alto è sempreunvotoalto sia che ti vengaasse-gnato da un docente di Analisimatematica sia da uno di Eticasociale; dietro a quel conferi-mento c’è sempre studio, rigoremetodico, impegno e capacitàdello studente di concentrazionee concretizzazione del risultato.Poi semi sidovesseargomentarecirca il fatto che un conto sono inumeri che sono reali ed unconto sono le chiacchiere (cioè iconcetti) allora rispondereimoltosemplicementechedarei ragionedi questo dire a patto che mivengapresentato ilSig. “due”o ilSig. “ventiquattro”.Che voglio dire? Sia i numeriquanto i concetti, infatti, non esi-stono“nella realtà” e sono formeequivalenti e speculari con lequali l’uomo descrive e inter-preta la realtà tutta: noi creiamoinumeri riconoscendo, ad esem-pio, “due” cose uguali e alloradiciamo che sono due alberi.Creiamo il concetto di similaritàe da lì i numeri e lo stesso fac-ciamo, ad esempio, per la giusti-zia. Uno dei due fonda lamatematica e però è preso sulserio e l’altro, invece, che ci per-mette per esempio di vivere indemocrazia è denigrato alla stre-guadi “aria fritta”. Perchéquestadisparità tra due cose simili?Perciò, cari ragazzi lettori, sce-gliete con serenità e sulla base diquel che più vi sentite tagliati diessere, non pensate a “cosa cifaccio, a che serve?”. Pensate ache “cosa voglio essere”.

di DanieleIannottiCon gli esami dimaturità ormai allespalle, è tempo permolti studenti anche

di Rocca di Papa di confrontarsicon la scelta circa il proprio fu-turo; vorrei cercare di fornirequell’aiuto che spesso manca amolti. Piccola premessa: se pen-sate di nonesserepronti odispostia proseguire gli studi scegliete su-bito il lavoro, perché ormai glistudi, di qualunque ordine egrado, non garantiscono più unimmediato e “giusto” ritorno la-vorativo ed economico; anzi,spesso, rappresentanounostacoloperché sono sinonimo, daparte dichi assume, di persone che nonsanno fare nulla di concreto peròpretendono molto a livello sala-riale.Se siamo sicuri di essere prontidavvero per l’Università, allora ilsecondo passo dovrebbe esserequello della scelta vera e propria;non èvero che la scuola superiorecondizioni in modo irreversibilela scelta universitaria, perché labuona volontà è come sempre la

chiave di volta di ogni cosa. Lapreferenzaperò, è questo il consi-glio più pressante chemi sento didare, nondevebasarsi sulla futuraspendibilità del titolo conseguito,in primo luogo perché nulla è piùcosì automatico comehogiàdettoe in secondo luogoperchéper riu-scire tanto all’Università quantonella futura professione occorrenon solo preparazione ma unavera e propria competenza nellamateria.Che cosa intendo dire? È moltosemplice: sehounbrutto rapportocon la matematica è chiaro chenon potrò mai essere un buon fi-sico, inoltre, se non si riesce a ve-stire il tutto con un minimo dipassione, si originano laureati fru-strati, chehannoconclusogli studimolto male ed in forte ritardo echequindi diverrannodelle figuremoltopocoefficaci.Dunque,pos-siamooraprocedere con lo sfataremolti luoghi comuni: per primacosa, tutte le facoltà storiche, insi-sto tutte, sono ingradodidareori-gine a figure professionali,intellettuali o scientifiche di cui ilmondo del lavoro e la società ci-vile hanno bisogno. Non esiste,

bastato soffermarsi un attimo su quell’odore perrivedere ed apprezzare con altri occhi adessoquei luoghi silenziosi dove aveva trascorso partedella sua giovinezza.Il silenzio, quel meraviglioso suono che si puòascoltare senza averne paura, fa udire semprequalcosa, ad ogni stagione e latitudine, sia digiorno che di notte, soprattutto se ci si trova im-mersi nella natura. Ecco allora che anche quandosembra che tutto tace, gli alberi emettono un fru-scio spinti dal vento che spira. Nei mesi freddi, alei sembrava che le loro fronde si stringessero traloro quasi per sentire meno freddo proprio comefanno i pinguini in Antartide. Ma in quelli caldi,su quei rami le fioriture si lasciano ammirare e gliinsetti avvicinandosi con le loro piccole ali sifanno sentire gentilmente. Anche in mezzo aimonti e di fronte ad un laghetto di colore blu in-tenso il richiamo di due rapaci interrompe il si-lenzio e tiene compagnia. Nel bosco, il cinguettiodegli uccelli si alterna a momenti di apparente

di Annarita RossiQuell’odore di erba appena ta-gliata le aveva riportato allamente quei luoghi lontani. Luo-ghi che non erano lontani sol-tanto in termini di spazio maanche di tempo, eppure nel ri-cordo ancora così vividi. Era

quiete assoluta. Nella vallata, lo scampanellio diun gruppo di bovini che si intravede in lonta-nanza, fa ancor più apprezzare il paesaggio buco-lico. Un piccolo corso d’acqua si fa sentireimpercettibilmente anche nei periodi di secca.Che dolci sensazioni!Provate non soltanto per l’avanzare dell’età delladonna ma soprattutto per la consapevolezza ritro-vata dopo aver trascorso troppi anni nello stres-sante caos della vita cittadina; ebbene si, quelsilenzio le mancava davvero.Ascoltare il silenzioè un po’ come tornare alle nostre origini, a quel-l’ambiente silenzioso dal quale proveniamoprima di venire al mondo e contemplare la natura,rispettandola ed amandola, forse è anche un po’più facile ascoltando il silenzio.

Ascoltando il silenzio della natura

Page 5: Il Piccolo Segno

ATTUALITA’il Segno - Luglio/Agosto 2011 5

CCoonnttrroo iill nnuucclleeaarree, dentro il nucleare Il mistero dei 20 millisievert e la paura della radioattività

da TokyoToshi KamedaSono passati quasi quattro mesidalla tragedia. Stavolta possodarvi una piccola ma buona no-tizia. I primi di luglio si è riusciti,

dopo diversi tentativi, a mettere in funzione ilsistema di raffreddamento circolatorio dell’ac-qua fredda ma per il momento solo tramite ildepuratore dell’acqua “dolce” ma altamente“radioattiva” versata per raffreddare tre reat-tori la quale rischiava di fuoriuscire un’altravolta dalle strutture. Questo sistema può por-tare tre reattori al raffreddamento stabile inteoria ma in pratica è tutto da vedere. Se tuttoandrà bene si potrà lavorare per ripristinare ilsistema di raffreddamento prima del prossimogennaio. Comunque, un passo si è fatto inavanti. Invece la contaminazione radioattivacomincia a vedersi in peggio.Gira una paura. La paura di qualcosa che nonsi vede e non si sente. Si sta rilevando la radio-attività in ogni cosa e in molte zone inaspettatee distanti dalla centrale nucleare di Fukushimanumero 1. Ormai nessuno crede più alla frasesecondo cui le radiazioni “non hanno una con-seguenza immediata”. Tempo fa un mio caroamico in partenza per Tokyo mi ha chiesto unconsiglio su come comportarsi. Ma io non eroin grado dargli delle indicazioni precise etutt’ora non è facile dire quanto rischio ci po-trebbe essere dell’esposizione radioattiva. Dopo diversi mesi il problema non è più laconseguenza “immediata” ma quella cheviene dall’esposizione a lungo della radia-zione a basso livello che l’umanità non avevain passato mai affrontato. Due sono le solu-zioni: convivere con questa situazione oppurescegliere di andare via. Siamo in qualche mi-sura esposti alla radiazione tramite l’aria, icibi, la polvere, ecc.. Più che evitare l’esposi-zione si tratta ora di vedere quanto siamo, cioèqual’è la tolleranza di dose radioattiva per lapopolazione. Fino ad ora non esistevanonorme del genere. Non è strano se si considerache secondo il governo non doveva e non po-teva succedere un incidente grave alle centralie pensare ad una cosa simile era dannoso peril progetto di “nuclearizzare” il Paese. Ora cheè crollato il mito della sicurezza della centraleabbiamo “le cifre governative”: 20 millisie-vert* (mSV) l’anno di tolleranza di dose ra-dioattiva nell’esposizione esterna per lapopolazione generale. E perciò oltre a 20mSV scatta l’evacuazione. Questi livelli sonodefiniti consultando i livelli di riferimento da1 a 20 mSV una volta finito lo stato d’emer-genza, messi a disposizione dall’InternationalCommission on Radiological Protection(ICRP) (la Commissione Internazionale dellaRadioprotezione). La domanda è: possiamo stare tranquilli al disotto di 20 mSV? Si sa che sono inevitabili 2,4mSV in media mondiale che noi riceviamodall’ambiente naturale e che è al massimo tol-lerabile 1 mSV che possiamo assorbire dagliesami diagnostici o terapie. Ma il resto? I 20mSV sono molto elevati se si considera che leleggi nazionali riguardanti la gestione della ra-diazione mettono il divieto di accesso in unluogo ai non addetti ai lavori a 5,2 mSVl’anno/0,6 microsievert l’ora di radiazione. Tragli esperti si hanno discordanze. Vi è una po-sizione tranquillizzante: non c’è da preoccu-parsi, il rischio di ammalarsi di tumore con

l’esposizione radioattiva tra 20 e 100 mSV èuguale a quello causato della carenza delleverdure, e tra 200 e 500 mSV quello provo-cato dall’obesità. Il fumo e l’alcool sono più ri-schiosi e corrispondono a oltre 2.000 mSV.Qualcuno dice addirittura: “la radioattività fabene e viene utilizzata per le terapie”, 8 mSVdi una Tac addominale o diverse decine di mil-lisievert di una radioterapia. Tutto questo non è un ragionamento giustifi-cabile perché tutte queste dosi le assorbiamoconsapevolmente, invece altre di 100 mSV o20 o anche se 1 solo provenienti dalla centralenon siamo noi a volerle. Perché 20 mSV? E’semplicemente un calcolo matematico. Con100 mSV aumenta di 0,5% il rischio di con-trarre un tumore, perciò con 20 mSV sarà az-zerato. Il che non vuol dire che al di sotto di100 mSV non ci sia il rischio ma solamentenon è stato verificato. In un certo senso la doseinferiore a 100 mSV è una zona oscura. Inoltrequeste indicazioni non tengono conto del-l’esposizione interna ma soltanto esterna.Quindi è preferibile che ci si esponga il menopossibile alle radiazioni. Viene un altro dubbio, perché 20 mSV e non1 mSV? Non esiste il fondamento scientificoma è solo una scelta politica. In molte zone laradiazione supera 1 mSV. Se il governo do-vesse evacuare la gente da tutte queste zone ilcosto economico sarebbe enorme e blocche-rebbe molte attività economiche. Da qui si ca-pisce perché la popolazione non è stataevacuata nel raggio di 80 km come hanno fattogli americani, invece di 20 km lasciando tantepersone all’esposizione radioattiva.Il provvedimento è ancora più scandaloso se sipensa che la dose di 20 mSV l’anno/3,8 mi-crosievert l’ora (1 millisievert=1.000 micro-sievert) è applicata anche ai piccoli sebbeneessi siano molto più sensibili all’esposizionerispetto agli adulti. La dose è elevatissima ri-spetto alla tolleranza di 1 mSV consentito dallalegge per la popolazione generale e 5,2mSV/0.6 microsievert per gli addetti ai lavori.Questo ha provocato l’indignazione dei geni-tori e dei nonni portandoli davanti al ministerodella pubblica istruzione per chiedere 1 mSVanziché 20. Anche l’associazione nazionaledei medici e quella degli avvocati di Fuku-shima hanno espresso una preoccupazione.Secondo il governo i piccoli al di sotto di 20mSV possono tranquillamente giocare fuori esvolgere attività fisiche. Le mamme però nonci credono più.Da qualche tempo la gente comincia final-mente a prendere coscienza del rischio dellaradioattività. Un governo locale perché solle-citato dai cittadini o un’associazione dei citta-dini o anche un gruppetto di mamme simettono in moto per misurare i livelli di radia-

zione nei propri luoghi in modo che i piccoli siespongano di meno. Purtroppo la conseguenza“non immediata” comincia a dimostrarsi. Il 30giugno diverse organizzazioni di genitori diFukushima (es. la rete di Fukushima per di-fendere i piccoli dalla radioattività) hanno tro-vato nell’urina di dieci ragazzi tra i 6 e i 16anni una dose -anche se bassa- del cesio 134 e137. Si teme per l’esposizione interna. Quattromesi di esposizione continua non sono pochiper i piccoli. Vi è un progetto di portarli lon-tano da Fukushima almeno per quaranta giornid’estate ed anche d’inverno. Si propone anchel’evacuazione totale di tutti i piccoli da Fuku-shima come in tempo di guerra quando c’erail bombardamento a tappeto. La classe politicanon affronta con le giuste misure la gravitàdella situazione continuando solo a pensare al-l’aspetto economico. Qui siamo nella stagione della pioggia, tra laprimavera e l’estate. Il timore ora è che lapioggia aumenti il volume dell’acqua radioat-tiva della centrale fino a farla uscire dalla strut-tura. Sta facendo già molto caldo. Qualchegiorno fa la temperatura ha toccato i 40 gradi.Temo per la salute di coloro che lavorano allacentrale perché l’alto livello di radiazione,anche al caldo umido, è micidiale.Dopo le vacanze spero di portarvi qualchebuona notizia. * Il sievert (simbolo Sv) è l’unità di misuradella dose equivalente di radiazione ed è unamisura degli effetti e del danno provocatodalla radiazione su un organismo. La doseequivalente ha le stesse dimensioni della doseassorbita, ovvero energia per unità di massa(da Wikipedia, l’enciclopedia libera).

Controlli perverificare la radioattività

Page 6: Il Piccolo Segno

PAGINA APERTA6 il Segno - Luglio/Agosto 2011

Il fondatore di Capodarco ha scritto ai Sindaci

“Un nuovo protagonismoper il futuro dei Castelli”

tirsi parte attiva di tale sviluppoche deve puntare alla qualitàdei servizi per le disabilità e lealtre debolezze sociali. I gio-vani devono essere aiutati ametterci il meglio di sé, delleloro responsabilità e delle lorovocazioni possibili di servizio. Con i 7 comuni, già impegnaticon noi per il Bilancio Solidaleobiettivo 8, ciò che deve darci ladimensione concreta che i pro-blemi, quelli risolutivi, diven-gono a mano a mano globali (madal globale bisogna ritornare allocale e la vera impostazione di“formazione ed azione” sarà ilglocale) lavoreremo in sinergiaprofonda anche con la Provinciadi Roma che deve coordinare iltavolo, perché i giovani sianocon noi i protagonisti di questonuovo sviluppo che direi ecolo-gico, perché punta alla qualitàdei servizi per le persone più de-boli, in cui la società si dimostraall’altezza del farsi più umana,perché rispettosa della personadebole. I documenti che ab-biamo l’ardire di allegare cidiano il senso della visione chela svolta è ormai data e tuttisiamo ineluttabilmente in gioco.Leggiamoli con attenzione. La strategia formativa ed edu-cativa delle risorse giovanili,perché essi partecipino al me-glio, la elaboreremo insieme,mettendo in sinergia tante cose,man mano che attiveremo il ta-volo insieme, attorno all’OttavoObiettivo, perché in buona so-stanza il Nord ed il Sud delmondo insieme, facendo unapartnership globale, devonocambiare l’attuale sistema disviluppo. Questo è lo slogansempre attuale “pensare globalenell’agire locale.”Chiediamo a voi Sindaci ed am-ministratori con cui personal-mente siamo coinvolti, dimettere ognuno il meglio di sé,nel pensiero da fare sempre piùcomune e nella responsabilitàper ben lavorare insieme dele-gando, se necessario, anchequelle persone del vostro ambitoche vogliano crescere con il la-voro del tavolo comune. Tutto perché come ripeto, la spe-ranza del cambiamento dob-biamo affidarla alla crescita deigiovani con noi (per questo fa-remo un gran lavoro nelle scuolee nei gruppi di base) per renderlicapaci di condividere le sorti deipiù deboli in una qualità del ter-ritorio completamente diversadall’attuale. La Provincia ci segua in questonostro processo di coinvolgi-mento.

* Fondatore di Capodarco

Pubblichiamo la “lettera aiSindaci” dei sette Comuni checollaborano per la formazionedel bilancio solidale obbiettivo8 che Don Franco, fondatoredella Comunità di Capodarco,farà avere a loro (Sindaci diFrascati, Grottaferrata, MontePorzio Catone, Rocca di Papa,Rocca Priora, Ariccia e Lanu-vio).

di Don Franco Monterubbianesi*Caro Sindaco e caro Ammini-stratore con noi coinvolto,siamo entrati in una nuova sta-gione politica. La vittoria delReferendum ci impone di co-struire la democrazia diretta, incui ogni cittadino si fa “poli-tico”, cioè gestisce insiemeagli altri i propri beni comuni.Così i diritti del lavoro rispettoalla supremazia da sconfig-gere, ormai per sempre, delprofitto, il mantenimento el’avanzamento dei propri di-ritti, i diritti soprattutto inerentia quelli del lavoro, per la qua-lità della vita da creare in cui ideboli vengano valorizzati enon sfruttati in termini pura-mente assistenziali come oraaccade. Su questi ultimi diritti il sani-tario purtroppo è prevalso e sirischia di tornare agli Istituti, etocca a noi del Terzo Settoredarci da fare su tale piano rea-gendo. Ma tutti siamo messi indiscussione per ripartire versouna nuova società che è possi-bile attuare, cosicché la Poli-tica deve partire dal basso,dall’alleanza dei partiti con imovimenti di base, soprattuttonelle istituzioni locali, doveconta la buona volontà degliuomini politici nello scambioprofondo che si dovrebbeavere con il cittadino “poli-tico”. Di questa partecipazione sem-pre più vasta e profonda nonpotremo fare a meno, ancheper il fallimento del sistemache travolge il diritto alla Vitadi tutti, così come stava acca-dendo per i beni comuni del-l’aria, dell’acqua e dellalegalità.

culturale e politica, che dicevoprima, al servizio del pro-blema della disabilità, vuoleun grande sforzo di progetta-zione comune di cui tutti, dalleIstituzioni alle forze vive so-ciali e culturali, si rendano ilpiù possibile partecipi, cam-biando la nostra mentalità e fa-cendoci tutti nuovi.

Noi di Capodarco siamo a di-sposizione, nelle sue punteavanzate, qui ai Castelli Ro-mani con la Fattoria SocialeAgricoltura Capodarco, nellesue varie articolazioni dellaFondazione Prima del Dopo,dell’Associazione Internazio-nale Noi Ragazzi del Mondo,del Consorzio Alberto Ba-stiani, dell’Agenzia formativa,ecc. che qui insistono. Abbiamo una progettualitàamplissima da poter viverecon il “Polo della Disabilità”da realizzare all’ex Bazzica,che il Comune di Grottaferrataha avuto come bene requisitoalla criminalità messo a dispo-sizione di tale idea. La qualitàdei servizi sociali e delleazioni che faremo su talepiano, con tutto questo rinno-vamento di partecipazione

Per una nuovaprogettualitàcondotta dai giovaniMa ecco, su una cosa abbiamogià fatto una scelta strategicaed incontrovertibile che cre-diamo vincente e risolutiva:partiremo in maniera assolutadalla formazione delle classigiovanili, oggi emarginate inmaniera drammatica, a sen-

Don Franco ed Enrico Mentanain occasione della consegna dei Premi annuali di Capodarco

Page 7: Il Piccolo Segno

7il Segno - Luglio/Agosto 2011

RROOCCCCAA DDII PPAAPPAAnotizie, informazione, attualità

Al 31 maggio 2010 i residenti censiti nel Comune di Rocca diPapa erano 16.254 (maschi 8.086; femmine 8.168). Alla stessa data i nuclei familiari erano 6.219.*

*dati forniti dall’Ufficio d’Anagrafe

NUMERI UTILIFarmacia Comunale: 06-9499986Clinica San Raffaele: 06-9428601

Comando Carabinieri: 06-94749007Polizia Municipale: 06-94286134Centralino Municipio: 06-942861

TAXI Mario: 339-1669282

INDOVINA QUANTI SIAMO?

di Sergio RasettiIl rifacimentodella pavimenta-zione di ViaGramsci (la terzavolta in 10 annicirca) quando

La pazienza di residenti e commercianti del Centro è arrivata al limite

Lavori pubblici in Via Gramsci, stavolta saranno davvero gli ultimi?

Via Gramsci sottoposta a rifacimenti per l’ennesima volta

Il pensiero corre al cartello diapertura dei lavori in Via En-rico Ferri e un brivido ci per-corre la schiena.Torniamo a quei mucchi disabbia e sampietrini che at-tendono di essere messi a di-mora. Sono piccoli. Nulla ache vedere con quelli origi-nali spariti da molte stradecittadine. Quelli sì che resi-stevano a lungo! Resiste-ranno questi, quasi damosaico, al passaggio delleautovetture?A noi il dubbio ci assale e te-miamo di dover rivedere infilm già visto, mentre ungruppo di cittadini fermo neipressi di un cumulo di rifiutici invita ad avvicinarci. Nes-suno ci deve dire che quei ri-fiuti puzzano terribilmente eistintivamente ci turiamo ilnaso. L’aria è irrespirabileanche all’interno dei negozivicini. Ci invitano a farequalche cosa e promettiamodi parlarne sul nostro gior-nale, così come siamo solitifare con altri aspetti della vitacittadina.Il fatto ci induce a ragionaresull’organizzazione dei lavoripubblici e la constatazioneche tra gli Uffici Comunali

forse non ci sono i giustiscambi di notizie. Da quanto ci hanno riferitoresidenti e commercianti nonrisulta che durante i lavori siastato adeguatamente poten-ziato il numero degli addettial servizio di raccolta rifiutiurbani per sopperire all’im-possibilità di recarsi sul postocon i relativi automezzi.Abituati a riflettere su quantoci capita di osservare, cisiamo domandati come maiin quel cumulo di rifiuti si no-tavano numerosi sacchetti“fuori ordinanza” ovvero sac-chetti di colore e grandezzadiversa da quelli distribuitidagli uffici preposti. Al mo-mento l’unica risposta che ciappare la più plausibile è laseguente: “C’e più di qual-cuno che non paga e quindinon può avere i sacchetti re-golamentari. Ancora perquanto tempo tutti gli altridovranno pagare anche perloro?”.E’ una risposta che gradi-remmo fosse pubblica per-ché, come tutti sanno, lapazienza ha un limite ed èormai certo: “Il limite del cit-tadino roccheggiano è statoormai raggiunto”.

vanno in fumo.I negozianti sono al settimocielo ed esprimo i loro com-plimenti senza mezzi termini.Sabato ore 11,30. Di operai allavoro neanche l’ombra: setti-mana corta? La cosa si ripeteanche in altri giorni della set-timana e quando c’è qualcunoil lavoro procede molto lenta-mente. Commenti di ogni ge-nere sulla bocca di tutti. Frasiirripetibili. Forse la Regionenon ha mandato i soldi e laditta non tira la volata. Maperché allora è stato aperto ilcantiere se la cassa non erapronta a pagare?

uscirà questo articolo spe-riamo sia già stato ultimato,ma i tempi previsti sono giàsaltati da molti giorni. Il la-voro, come al solito, anche seblocca completamente il cen-tro storico, ci è parso proce-dere con una lentezzaesasperante. Soldi pubblici eprivati (quelli delle famiglie edei negozianti interessati) che

Corso Costituente, 1-7 - 00040 Rocca di Papa (Roma)Tel. 06-94.99.990 - Fax 06-94.96.653

OFFERTE DEL MESE Idropittura traspirante a tempera lt. 14 € 12,90

Lavabile traspirante a partire da € 28,00ACRYL-SILOSSANICO lt. 15 € 75,00

sono aperte le iscrizioniper settembre

Page 8: Il Piccolo Segno

ROCCA DI PAPA il Segno - Luglio/Agosto 20118

di Andrea SebastianelliBasta trascorrere unamezzoretta al CentroAnziani dei Campid’Annibale (1.200

iscritti), scambiare qualche bat-tuta, per comprendere che qual-cosa non sembra andare per ilmeglio. Ormai da qualche anno siassiste a scontri e polemichequando si tratta di andare ad eleg-gere i rappresentanti del centro edinfatti in occasione dell’ultimorinnovo delle cariche sociali sisono formate vere e proprie listecontrapposte. Una gestione,quella del Centro Anziani, che fagola. Da qualche mese (daquando cioè sono stati rinnovatiquesti organismi) le cose, almenoa giudicare da ciò che ci vieneraccontato da diversi iscritti, sem-brano aver raggiunto livelli intol-lerabili. La curiosità ci era venutaleggendo l’ordine del giorno del“Consiglio Comunale Straordi-nario e Urgente” (proprio così erascritto) del 22 giugno scorso chetra i punti in discussione vedevaanche lo “Statuto del Centro An-ziani, parziali modifiche” (punto3). Che cosa c’era di così straor-dinario e urgente da far inserirequesto punto in quel ConsiglioComunale che, badate bene, do-veva occuparsi della grave crisiidrica che aveva colpito recente-mente Rocca di Papa? Rivol-gendo qualche domanda aipolitici e ai soliti ben informati, ilmistero restava fitto. Nessuno nesapeva nulla.E allora abbiamo cominciato aindagare, cercando di trovarequalche spunto per un articolo in-

Lo strano caso del Consiglio Comunale Straordinario del 22 giugno scorso

Che cosa succede al Centro Anziani?La politica sembra averci messo le mani

dere parte alle votazioni per ilrinnovo delle cariche. Come adire: non voti per il Comune,non voti nemmeno per il Centro.Deve pagare e stare zitto. La cosa che più sorprende è cheil 29 novembre 2007 un altroConsiglio Comunale (non stra-ordinario) aveva approvato loStatuto che oggi è stato modifi-cato. Allora l’Ass.re preposto,Valentina Trinca (lo stesso dioggi), aveva fatto un bell’inter-vento mettendo in risalto proprioil fatto che il nuovo Statuto erastato il risultato di “un serio epartecipato lavoro, seguito accu-ratamente con i rappresentantidel Centro Anziani”. E propriosulla partecipazione di iscrittinon residenti, c’era stato addirit-tura l’intervento di un altroAss.re, Silvia Sciamplicotti, chesi compiaceva “dell’ottimo la-voro fatto” chiedendo alla col-lega “se sia possibile fruire dellaqualifica di socio, e quindi dellerelative agevolazioni, per tutti icittadini nati a Rocca di Papa,ma che non abitano più qui, ma-gari ponendo dei periodi minimidi residenza nel nostro Co-mune”. E infatti quel ConsiglioComunale inserì la dicitura di“iscritti non residenti”. Un attodi civiltà e intelligenza, perchè iCentri Anziani devono aprirsi al-l’esterno, ampliare la cono-scenza con altri circoli epersone, confrontarsi nelle ideee nelle proposte. Oggi, questanorma di civiltà è stata depen-nata perchè il Centro deve esseresolo dei roccheggiani che vi ri-siedono (e che votano). Il pen-siero corre ai tanti anziani che

d’estate vengono a soggiornarea Rocca di Papa; o a quelli che,dopo esservi nati o vissuti, tor-nano per qualche mese ricer-cando le atmosfere della lorogioventù. Ma la mente va anchea quegli anziani che, residenti aRocca di Papa e iscritti al CentroAnziani, hanno allacciato (es-sendo vedovi o vedove) una re-lazione con un coetaneo ocoetanea di un paese vicino. Chefanno? Partecipano alla gita bensapendo che la nuova compagnanon vi potrà partecipare? E allora il sospetto corre velocenelle nostre teste: non è che ilmotivo essenziale per escluderei non-residenti sia quello chequesti non votano nel nostro co-mune e quindi sono poco appe-tibili? Il dubbio viene ancheleggendo i componenti dell’at-tuale Comitato di Gestione, susette membri ben 4 sono parentistretti di Assessori comunali incarica. Carlo Sciamplicotti è ilpadre di Silvia (Ass.re Urbani-stica); Carla Pierluigi è la madredi Fei (Ass.re Lavori Pubblici),Franco Querini è parente strettodi Maurizio (Ass.re Bilancio) eGiuseppe Melchiorri è zio di Fei(l’Ass.re di cui sopra). E se aquesto aggiungiamo che un’altramodifica statutaria decisa dalConsiglio Comunale del 22 giu-gno ha stabilito che nel Comi-tato di Gestione deve far parteanche “un dipendente, un Ass.reo un Consigliere Comunale condiritto di parola e di voto” i gio-chi sono fatti: la politica ormai èentrata a far parte del Centro An-ziani di Rocca di Papa. 1.200iscritti che fanno gola.

teressante. E abbiamo iniziato aleggerci lo Statuto approvato conle modifiche suddette, confron-tandolo con quello precedente. Eabbiamo scoperto, intanto, chenessuna discussione è stata fattaall’interno del Centro Anzianisulle cose da cambiare nello Sta-tuto. E’ stata la politica che ha de-ciso di intervenire su un punto inparticolare: quello che riguarda lapartecipazione al Centro “anchedi anziani non residenti a Roccadi Papa”. Ma come? Il paesedella fratellanza universale, chevuole abbattere ogni divisione econfine ha deciso di chiudere leporte al dialogo, al confronto ealla socializzazione fra cittadinianziani dei diversi Comuni confi-nanti? E’ proprio quello che è av-venuto. Nessuno “straniero”potrà più iscriversi a Rocca diPapa. Il Centro deve essere fre-quentato solo da roccheggianidoc, tutti gli altri se ne vadano acasa! O meglio... un anziano resi-dente fuori dai confini comunalipotrà anche iscriversi (pagandouna quota superiore) ma non avràdiritto nè a partecipare alle inizia-tive, nè aderire alle gite, nè pren-

Studio CommercialeBOTTIConsulenza tributaria - Contabilità

CENTRO CAF - ICI - 730 - 740 ISEE - Successioni

Prestiti personali- Cessioni del quinto dello stipendioFinanziamenti auto, vacanze, acquisti tecnologici, studio, sport, ricevimenti e ristrutturazioniConsolidamento di più finanziamenti in una sola rataMutui e leasing anche commerciali

ASSICURAZIONI AUTOASSICURAZIONI VITA, INFORTUNI,

CASA, FAMIGLIA E ALTRI RAMIPIANI D’ACCUMULO A BREVE E LUNGO TERMINEINVESTIMENTI A BREVE E A LUNGO TERMINEFONDO PENSIONE - TFR

E TANTO ALTRO ANCORA!

Consulente: Botti Emanuela Viale Silvio Spaventa,14 00040 Rocca di Papatel. 06/9499489 - fax 06/87463498Mobile: 349/5925723E-mail: [email protected]

[email protected]

Anziani ai fornelli perpreparare la polenta

Page 9: Il Piccolo Segno

ROCCA DI PAPA 9il Segno - Luglio/Agosto 2011

Mega-villa, l’ulteriore incredibile avvenimento Una villa in procinto di essere consegnata ai pro-prietari con tanto di piscina da godere nel pros-simo agosto roccheggiano è stata sequestrata,come abbiamo appreso da un articolo apparso sulnumero di giugno di questo giornale, perché abu-siva. Rocca di Papa continua ad essere terreno diiniziative edilizie non lecite in spregio delle re-gole che “dovrebbero governare la vita civile”.La “scoperta”, avvenuta soltanto ad opera ulti-mata, ha destato curiosità nell’opinione pubblicae molti interrogativi su come siano ancora possi-bili simili accadimenti in un paese con un curri-culum così lungo nel campo dell’abusivismo.L’opera è stata realizzata in prossimità di duestrutture pubbliche importanti: eco-centro comu-nale e depuratore acque nere dell’intero centrostorico. Semplici cittadini, ma soprattutto: tecnicicomunali, politici, vigili, tecnici privati addettiai relativi servizi sono praticamente di casa inquel luogo. Ma il sequestro dell’immobile è av-venuto soltanto in coincidenza della chiusura deldepuratore disposta dal magistrato competenteperché inquinava. Da quel momento la frequen-tazione intensa del luogo di magistrati, guardiaforestale, carabinieri, vigili e tecnici comunali,politici locali, addetti degli uffici competenti pro-vinciali e regionali è stata inevitabile e i lavori at-torno a quell’opera abusiva, che continuavano

tranquillamente, hanno richiamato la loro atten-zione con i conseguenti provvedimenti.La carenza della competente organizzazione pub-blica locale è stata così messa in luce e il provve-dimento di ingiunzione alla demolizione redattosoltanto in quei giorni, a cura del tecnico respon-sabile, testimonia ufficialmente il gravissimo ri-tardo con il quale si è intervenuti. Evidentementel’Ufficio non aveva avuto tempo e modo di farlo.Certo è che se l’apparato tecnico comunale risultacarente di personale, al punto di esporlo a possi-bili gravi errori o omissioni, è giunto il momentoche ci si attivi decisamente per risolvere indero-gabilmente la questione. Il coinvolgimento nellavicenda di un uomo politico importante di unpaese vicino, ma residente nel nostro comune, hagettato un’ulteriore ombra su tutta la politica lo-cale, mentre l’opinione pubblica non si dividesulla seguente espressione: “Sono tutti uguali.Sono tutti…………”.Mettere ordine in questo campo dovrebbe essereil primo obiettivo di una Amministrazione Co-munale responsabile. Questo è quanto chiedonoi cittadini che ogni giorno fanno l’impossibile perrestare dentro le regole agli Amministratori ricon-fermati che hanno assicurato di voler lavorare peril “Bene comune”.

il-sognatore.blogspot.com

Il castagno originariamentenon era comunissimo nelleforeste dei Colli Albani, dalXVII secolo venne favoritofino a diventare la specie pre-valente dei nostri boschi.Conveniva ai proprietari diterreni, che con piante dafrutto (qual erano consideratei castagni), erano liberatidagli usi civici di “pascolo” e“legnatico”, ossia dall’ob-bligo di concedere agli abi-tanti del luogo la possibilitàdi usufruire dei loro boschi.L’altra ragione era di carat-tere economico: cresce rapi-damente ed era molto utileper tutti i lavori delle nuovevigne e per costruire copellee botti.Il comune di Rocca di Papaè proprietario di non menodi 1500 ettari di bosco.Quasi tutto di castagno. Sitratta di boschi cedui, ossia

che vengono tagliati periodi-camente per il loro legno,circa ogni 18 anni. Il ricavo èdi 15.000-20.000 euro perogni ettaro. Con una semplicedivisione si può dire che ognianno, ogni ettaro produca unricavo prossimo ai 1.000 euro.E qui si mette volutamente daparte il valore ambientale epaesaggistico dei boschi.Moltiplicando i circa 1500 et-tari di bosco di proprietà co-munale per 1.000 euro, ilrisultato è mediamente un ri-cavo di un milione e mezzodi euro l’anno! Una cifra in-

tempimoderni

di Roberto Sinibaldi

Idee no! Coraggio?Neanche

Il cinipide è l’insetto che ha fattoammalare i castagni d’Italia equelli di Rocca di Papa. Il tori-mus è l’insetto antagonista cheelimina il cinipide e le piante tor-nano ad essere floride comeprima. Un processo per il qualeoccorrono alcuni anni di serie at-tenzioni da parte di personeesperte che i politici devono met-tere in condizione di lavorarecome si deve. Il Sindaco Pa-squale Boccia non appena rie-letto, insieme ad altre deleghe, haaffidato quella al Patrimonio Fo-restale a Claudio Botti, presi-dente dell’Associazione“L’Alveare” Amici del Castagnodi Rocca di Papa.Claudio sarà impegnato ad occu-parsi, come prima cosa della curada decidere nelle prossime setti-mane, poi della salvaguardia,sviluppo e valorizzazione del pa-trimonio forestale che, come ènoto, costituisce la ricchezza piùimportante del nostro Comune;anche se dobbiamo dire che finoad oggi molti politici e cittadininon gli hanno attribuito ancoratale riconoscimento.L’Associazione è già attiva datempo in paese con iniziativepubbliche nelle quali è stata no-tata un’assenza assordante deipolitici di turno. Il fatto suscita preoccupazione inchi capisce che occuparsi del ca-stagno e del patrimonio forestale,comunale e privato, significaprogettare un futuro economicoe ambientale indispensabile peril paese, i suoi cittadini, i suoigiovani; quindi la classe politicadovrebbe essere pienamente im-pegnata a creare le condizioniperché il settore possa svilup-parsi secondo tutte le sue poten-zialità. L’impegno di persone,come quello degli aderenti al-l’Associazione L’Alveare, tra iquali esperti nazionali del set-tore, possono costituire la chiavedi volta per affrontare bene ilpercorso da fare. Noi ci auguriamo che la delega aClaudio non sia soltanto unmodo per tirare a campare fino aiprossimi appuntamenti elettorali;che tutti gli eletti della maggio-ranza sposino veramente la causasenza tentennamenti al fine di se-gnare un vero punto di svolta peril paese che negli ultimi anni si èconcesso troppe iniziative pub-bliche e private negative.

Sergio Rasetti

gente che non proprio tutti icomuni possono pensare diavere. Si dirà che sono calcoli teo-rici, che ci sono i furti di le-gname, che la gestione delbosco costa, che è difficilevendere un “taglio”… Osser-vazioni che accogliamo tutte ealle quali si può rispondereschematicamente riducendoprudenzialmente di un terzo lastima delle entrate per il co-mune: un milione di eurol’anno. Ma questi soldi dovestanno? Con una battuta si po-trebbe dire che basterebberoper lastricare con sampietrinidi platino il nostro centro sto-rico, che invece è ridotto comesappiamo.Per non disperdere un patri-monio così ci vorrebbe qual-che buona idea e un po’ dicoraggio: non ci pare di scor-gere né l’una, né l’altro.

Patrimonio forestaleLa competenzadei delegati nellalotta al cinipide

I boschi di castagno di Rocca di Papa

Page 10: Il Piccolo Segno

ROCCA DI PAPAil Segno - Luglio/Agosto 201110

Sono quasi conclusi i lavori per la più grande rotonda dei Castelli Romani

“Oh Signore delle Quattro Strade fa in modo che non sia tamponata...”

fiuti, viviamo alla mercè di chi sale escende nella strada scambiandola per unapista per automobili da corsa, dove ormaivivono persone anziane che avrebberotutti i diritti di poter uscire in una stradaregolarmente illuminata senza correre ri-schi né per le automobili, né per il fondostradale dissestato, senza parlare dellastrada sottostante tutt’ora priva di dossi,nonostante vi sia una scuola materna…Per cui, visti questi problemi spiccioli equotidiani a tutto pensavo tranne alla fa-migerata rotatoria… E non è che voglia fare del “campanili-smo” da “erba di casa mia” ma ciò chevedo intorno a me, verde a parte, continuaa piacermi poco e, a ben riflettere, avreidovuto dissociarmi prima.Credo che nella corretta gestione della“res pubblica” vadano date delle priorità eche questa vada gestita con oculatezza e,ripeto, dando delle priorità. Vedo necessa-rio e irrinunciabile un risanamento del“centro storico” che ha tutte le caratteri-

di Nadia RufiniLo stesso giorno del voto, ho festeggiatola rielezione della vecchia amministra-zione nella quale avevo creduto e cheavevo appoggiato, probabilmente perchénegli ultimi anni distratta e poco partecipealla vita cittadina tranne qualche mia spo-radica apparizione in poesia o per inizia-tive riguardanti la scuola.Mi era stata offerta la candidatura che nonavevo accettato e, successivamente, erostata invitata in un’altra lista che però nonsiamo riusciti a far nascere, una lista conun programma innovativo che teneva ingran conto le energie rinnovabili, dandorisalto al centro storico, individuandolocome “borgo antico”, io stessa avevo sug-gerito e fornito idee da cittadina che, purstando al di fuori, conosce e ama il suopaese e ne vorrebbe la giusta qualifica-zione all’interno di una zona che ha dav-vero poco da invidiare ad altre parti delmondo che ho avuto modo di visitare econoscere. Ahimè, a poco più di un mese,scopro che sto vivendo non più nel miopaese ma devo essere passata nel “paesedelle rotatorie” una sorta di favola al rove-scio e che, fra le tante cose che avrei vo-luto, me ne arriva una della quale nonsentivo proprio la necessità…In nessuno dei miei sogni, anche in quellopiù segreto, pensavo a questa immensa ro-tatoria… Ero fierissima del mio semaforoe gli volevo pure bene dato che per averloci erano voluti almeno vent’anni e mi ar-rabbiavo pure quando tornando dall’Ap-pia non funzionava la “direzionale” chemi permetteva di tornare senza rischi nelmio “natio borgo selvaggio”. Tornata dauna breve vacanza, ho scoperto, invece,che il semaforo alle “quattro strade” era

VINI bianchi/rossi Castelli RomaniFalanghina Chardonnay di SiciliaMontepulcianoOlevano Bianco e RossoGreco di TufoRosso Toscano Chianti

Via Duomo, 19 - 00040 Rocca di Papa (Roma)Cell.re 348-5684942

La domenica pane casareccio a € 1,20 al kg!VASTO ASSORTIMENTO DI SURGELATI

LE NOSTRE OFFERTEInsalata mista in busta 200 gr € 0,99

4 cotolette di pollo € 2,90Caffè gr. 250 € 1,70Pelati gr. 800 € 0,79

Prosc.cotto senza conserv.€ 0,79 l’ettoAcqua lt. 1,5 x 6 € 1,50

Bastoncini di pesce € 5,90 al kgOlio extra vergine di oliva 1 lt. € 2,99

stiche per diventare un vero e proprio “an-tico borgo” chiuso alle automobili, coltraffico consentito solo per scarico merci,credo nella riapertura di cantine come luo-ghi di ristoro o per attività artigianali dicui il paese è ricco. Continuo a sognare “il paese che non c’è”che offra spazi ai giovani, spazi anche la-vorativi, credo nell’imprenditoria sia ma-schile che femminile e nella creatività dimolti roccheggiani in grado di fare diven-tare il centro storico un centro di aggrega-zione anche culturale sui diversi campiartistici e culturali. Credo nella giusta riva-lutazione del nostro splendido verde e nonnella miriade di supermercati che ci sononati intorno come funghi non voluti nécercati. Credo in quella che definisco ormai socio-politica e non in una politica incapace diguardare avanti rivalutando, però anche ilpassato. Mi scuso della disquisizione e spero lamia sia ritenuta una critica costruttiva.

sparito e che si sta costruendouna mega-rotatoria dove perpoter passare bisogna fare il ri-passo delle precedenze, affidarsial buon Dio, sperare che l’altroabbia capito e che quello dietro,visto il tuo attimo d’incertezza,non ti tamponi e ti stressi troppocol suo clacson a manetta…Oh Signore delle “quattrostrade” fa che non venga tampo-nata… Madonnina del semaforofa che non sia dimenticato… Equesto mentre, nella strada doveabito, vivo da sempre una situa-zione di buio pesto la notte,manchiamo di raccolta dei ri-

Ristorante PizzeriaLA LONGARINA

“lunedì digiuno”Via dei Colli, 1

(trav. di Via delle Barozze)00040 Rocca di Papa (Rm)

Tel. 06 9495135

Menù tutta Carne € 20,00Menù tutto Pesce € 25,00

TTUUTTTTOO AALLLLAA GGRRIIGGLLIIAA -- PPIIAATTTTII DDEELL GGIIOORRNNOO

PPiizzzzee aanncchhee aa ppoorrttaarr vviiaa €€ 44,,0000

Aperti a pranzo e a cena

www.lalongarina.it

Page 11: Il Piccolo Segno

ROCCA DI PAPA 11il Segno - Luglio/Agosto 2011

Di DanielaDi RosaAi primi di luglioriceviamo unaemail in cui unaragazza di Rocca

di Papa, ma residente da treanni a Londra, ci invitava aRoma alla presentazione di unsuo progetto “Voci delle donneindiane”. Nonostante l’afa de-cidiamo di andare, per inte-resse, per curiosità, persolidarietà verso le donne eanche per conoscere questa gio-vane impegnata in un difficilecammino, rendere partecipi ilmondo del dolore di donne lon-tane da noi. L incontro avvienein una piccola libreria nel gra-zioso, giovane, vivo quartiere diRoma il Pigneto. IncotriamoFrancesca Zoppi e rimango pia-cevolmente colpita dal suo sor-riso e dal suo sguardo dolce,appare più giovane dei suoiventisei anni, ad essere sinceratemevo una situazione un tan-tino snob, pensavo ad una lau-reata in “tiro” orgogliosa dellasua tesi, magari presuntuosa easettica… invece ho conosciutouna ragazza piena di energia everamente interessata ad aiutarequeste donne, è stata in India,ha visto con i suoi occhi lebambine prostitute, le intocca-bili, sfruttate, violentate, ven-dute, e ha deciso insieme adun’altra ragazza, Maria Ga-brieli, altrettanto sincera e ap-passionata, di fare qualcosa,creare un progetto, portare le

Il progetto di Francesca eMaria per le donne dell’IndiaLa giovane studiosa roccheggiana lo ha presentato a Roma

Francesca Zoppi e Maria Gabrieli

loro voci e i loro voltiin Italia e ovunque cisia qualcuno dispostoad ascoltare e tendereuna mano. Una colla-boratrice del Segno sista interessando peruna data ad Albano,sarebbe bello farloanche qui, a Rocca DiPapa, il suo paese, per-ché non esiste “unmondo a parte” e tutti

Via Duomo 7Abbigliamento uomo

VViiaa DDuuoommoo 77 -- RRooccccaa ddii PPaappaa ((RRmm))tteell.. 0066--99449977992200

a luglio SALDI fino al 50%!

merce r ianon solo fili

Intimo... e abbigliamento

nuova collezione EEUUFFOORRIIAA

Via Duomo, 300040 Rocca di Papa (Rm) Tel. 06-9497081

di Luana

SSAALLDDII dal 2200%% al 5500%%

nel nostro piccolo possiamofare qualcosa per alleviare lesofferenze altrui. Per il momento, almeno perme, il progetto sono queste duegiovani donne Francesca eMaria, che hanno compreso cheil mondo non si ferma sulla so-glia di casa, che bisogna far vo-lare lo sguardo oltre l’orizzonte

del nostro paese e che l’avven-tura più appagante nella vita diognuno di noi è l’amore per glialtri, è avere un progetto nelcuore e lottare perché si rea-lizzi, io glielo auguro per loro eper le donne che aiuteranno inqualunque parte del mondo sitrovino, anche proprio vicino anoi.

Una bambina indiana

Carenza d’acqua ma non pertutti. Lo scorso 10 maggio laPolizia Locale ha posto sottosequestro un cantiere abusivoin Via dei Principi, la stradache conduce al Vivaro. I sigillisono scattati per uno sbanca-mento di 6 metri x 3 (perun’altezza media di 90 cm)per il posizionamento di unapiscina in pvc. Nella fossaerano già stati collocati deglielementi in polistirolo dellospessore di 20 cm come soste-gno per la piscina stessa.

Sigilli a unapiscina abusiva

Ordinanza perl’uso dell’acqua

Eco-centro,proroga di sei mesi

Il Sindaco di Rocca di Papaha emesso un’ordinanza (n.126) con cui si fa “divieto as-soluto di utilizzare l’acqua perusi diversi da quelli igienico-sanitari e domestici”. Nellastessa ordinanza si invitano icittadini a “limitare al mas-simo gli sprechi”, vietando al-tresì di usare l’acqua perinnaffiare prati e giardini oper lavare le automobili.

BREVI da

ComuneInforma

E’ stata prorogata di sei mesil’abilitazione temporaneadell’area di Via Valle VergineCampagna adibita ad eco-centro. L’area dovrà essereutilizzata “esclusivamente afini di stoccaggio”.

A cura di Andrea Rasetti

Page 12: Il Piccolo Segno

ROCCA DI PAPA il Segno - Febbraio 201112

di Marco Rapo*Cara Daniela, nel tuo articolo(giugno 2011,pag. 10) chespinge per un ri-lancio del centrostorico di Rocca

di Papa, affermi che in questatornata elettorale i giovanisono stati fermi o influenti edalcuni hanno appoggiato pervari motivi la vecchia classedirigente. Diciamo che è unaverità a metà e ti spiego il per-ché. E’ vero che alcuni giovanihanno appoggiato qualchecandidato della passata ammi-nistrazione, infatti il gruppoHacienda Napoles-La Voz haappoggiato la candidatura diPasquale Boccia a Sindaco, so-stenendo il candidato MaurizioQuerini. Il risultato è stato ot-timo, sia per il risultato glo-bale, sia per il sostegno aQuerini, ancora una volta LaVoz (ora accorpata ad Ha-cienda Napoles, un pensierolatino) ha dimostrato di averele carte giuste per fare bene. Detto questo e ritornando aigiovani politici di Rocca, iocredo invece che per la primavolta dopo tanti anni i giovanisono venuti fuori. Basti pensare alla scelta di Ri-fondazione nel candidareLinda Boccanera, una giovane

ben preparata e battagliera,Luca Santangeli, Monia Luca-telli, Margherita Silvestrini,Andrea Croce sono altri gio-vani che sono finalmente sboc-ciati nella politicaroccheggiana. Giovani che sisono presentati anche nellealtre liste, ahimè non tutti pote-vamo avere deleghe o esserepresenti in Consiglio, ma cre-dimi tutti quanti, indistinta-mente dal simbolo politicosiamo presenti per dare il no-stro contributo per Rocca diPapa.I Ragazzi della Fabbrica diNiki a modo loro (credo)hanno partecipato, non semprebisogna figurare, ci vuoleanche il buon senso di valutarele situazioni e prendere una de-cisione per il bene comune, tra5 anni può darsi se ci saranno ipresupposti giusti… vedremoLa fabbrica di Niki, H.N-LaVoz e altri gruppi giovanili pre-sentarsi in prima persona, finoad allora credo che i giovaniabbiano saggiamente valutatoil tutto e deciso. Ora noistiamo lavorando soprattuttofuori dall’Italia, ci sono tantecose da fare, sia dentro il paeseche fuori, Rocca di Papa è lanostra base e quindi per Roccaavremo sempre un occhio diriguardo, noi ci siamo... e sem-pre ci saremo.*Hacienda Napoles - La Voz

Marco Rapo scrive a Daniela Di Rosa

I giovanie la politica

di DanielaDi RosaCaro Marco, confermo e ri-badisco che quii “giovani” mihanno in largaparte deluso,

almeno loro avrebbero do-vuto tentare una strada di-versa, alternativa, piùcoraggiosa… possibile chesolo io e pochi altri vediamoche questo paese non va? Ep-pure anche tu come altri lebrutture, i conflitti, il disinte-resse, l’arroganza della giuntaBoccia la condannavi! Oranon intendo giudicare né te néaltri che dopo aver combat-tuto per anni la politica di chici governa ora accetta pateti-che deleghe… però permet-timi di essere allibita,permettimi di non credere atante conversioni sulla via diDamasco. Ti sento sincero, perché ti co-nosco e so che sei un ragazzoimpegnato da sempre per ilbene del paese ma aspetta al-meno un po’ per parlare diottimo risultato, prendere votinon significa saper gover-nare, anche un ottimo spon-sor ti fa vincere. Se laBoccanera ha fatto negli ul-timi anni politica con Rifon-dazione Comunista nonavrebbe dovuto accettare di

appoggiare una giunta che ilsuo partito combatte da anni,che sia prepatata ci credo,come tutti gli altri, che da-ranno battaglia un po’meno… anzi ad esser sincera(e già si vede) il nostro Sin-daco avrà gioco facile a con-tinuare impunito lo scempiodel nostro paese.Comunque vi invito a girare(come facciamo noi) per tuttoil territorio roccheggiano edenunciare l’abusivismo im-perante, il disboscamento sel-vaggio, le piccole discaricheabusive, le antenne che simoltiplicano, i poveri checrescono, i negozi che chiu-dono, le piccole ma grandideficienze che i cittadini de-nunciano… questo è il contri-buto che potete dare, al di làdelle deleghe. Io avrò anchegli occhi spalancati e disillusispero che voi non li abbiatebendati! Per quanto riguarda i ragazzide La fabbrica di Niki, pur-troppo hanno partecipato ec-come, trincerandosi dietroun’ambiguità non consona alcarattere del loro e mio leader,appunto Niki Vendola, bisognasempre figurare, con un sì o unno, con i ni non si va lontano,si perde credibilità... e permet-timi una constatazione:quando a poco meno o pocopiù di trent’anni si dice “sono

La risposta di Daniela a Marco Rapo

Il coraggiodi “vedere”

Il Segno partecipa alla gioia della famigliaGiovanetti per l’ordinazione a Sacerdote delnostro concittadino Padre Pierfilippo. L’ordi-nazione, avvenuta lo scorso 3 luglio nella cat-tedrale di Toledo (Spagna), è stata eseguitadall’Arcivescovo S. E. Mons. Braulio Rodri-guez Plaza. Ecco una breve biografia di PadrePierfilippo: “ha studiato teologia a Roma e nel2000 ha iniziato il suo percorso di missione inPerù. Nel 2001 è entrato nel seminario di To-ledo restandoci per cinque anni per poi percor-rere la carriera ecclesiastica, diventando primadiacono nel 2009 e ora sacerdote. Il 21 luglioè tornato in Perù dove sarà impegnato nel so-stegno e nell’educazione dei bambini e degliorfani, nonché in numerose missioni nella cor-digliera andina”. A Padre Perfilippo rivol-

giamo davvero un grande in bocca al lupo perla sua attività sacerdotale in soccorso delle po-polazioni più bisognose della Terra.All’ordinazione di Toledo ha partecipatoanche una delegazione del Comune di Roccadi Papa guidata dallo stesso Sindaco Boccia.Non sappiamo da quanti e da chi fosse compo-sta questa delegazione cittadina, certo è chenon vorremmo che le spese di viaggio e sog-giorno siano state pagate con le tasse dei citta-dini. In un momento di crisi come quellaattuale sarebbe stato sufficiente inviare unmessaggio scritto per partecipare alla gioiadella famiglia Giovanetti. Se invece il Sindacoe gli altri hanno pagato viaggio e soggiorno ditasca propria non avremo nulla da eccepire.Restiamo in attesa di sapere com’è andata.

troppo giovane per impe-gnarmi” vuol dire che tra cin-que anni, alle soglie deiquaranta, si è già troppo vec-chi! La passione politica nonha età, ha carattere e forza asufficienza per affrontare lacompetizione, a quindici comea ottant’anni, se non c’è oranon ci sarà mai. A Bordighera, un Comune delNord, il ricco, leghista nord,il Consiglio Comunale è statosciolto per mafia, a farlo scio-gliere è stata una piccoladonna di mezza età e un grup-petto di amici, nessuno le cre-deva… non è il nostro caso,ovvio, è solo un esempio perdire che un paese si migliorase si denunciano gli scempi...non negandoli.

In bocca al lupo a Padre Pierfilippo ma...

Page 13: Il Piccolo Segno

ROCCA DI PAPA 13il Segno - Luglio/Agosto 2011

Il “partito del mattone” torna a mobilitarsi contro il Piano d’Assetto del Parco

I confini del Parco sono legge ma i costruttori non si rassegnano

di PicchioverdeNella città diVelletri agisceuno degli avam-posti più rumo-rosi del “partito

del mattone”. Questo mani-polo di “leghisti antiparchistidell’Artemisio” ha recente-mente affisso un manifesto(foto a lato) sulla questione delPiano di Assetto e i confini delParco. Il manifesto è pieno di fre-scacce e balle grossolane.Quello che dà fastidio di certagente è la mancanza di corag-gio. Si nascondono dietro pa-role come “sviluppo” e“danneggiamento dell’econo-mia” senza parlare chiaro. Perquesti “valorosi” il danneggia-mento dell’economia derive-rebbe dal fatto che l’Artemisioè inserito nei confini del Parcoe quindi non è possibile lottiz-zarne i boschi per costruire lesolite villette. Noi, e con noi lapopolazione dei Castelli, alcontrario pensiamo che va

fatto proprio questo; vannocioè tutelati i boschi per difen-derli dal massacro edilizio cheha provocato e provoca enormidanni ambientali. E li provoca oggi, NON do-mani! Per fare un esempio at-tuale, se oggi l’acqua di Velletriha livelli di arsenico altissimi emolto pericolosi per la salutedei cittadini, è anche e soprat-tutto perché le falde acquiferesi sono abbassate notevolmentea causa dell’eccessivo prelievo,ed essendo fortemente dimi-nuita l’acqua di falda la con-centrazione di arsenico èandata fortemente aumentando.Ciò è accaduto a causa dell’ec-cessiva urbanizzazione e con-sumo di territorio che dunqueha già prodotto danni alla sa-lute dei cittadini oltre che allabiodiversità. Continuare a co-struire case, come propongonoquesti “messaggeri del profittoimmobiliare”, significa conti-nuare a provocare danni allasalute e al benessere dei citta-dini oltre che all’Ambiente deiCastelli.

di Giorgio GrassiOra c’è un Tavolo di Filiera nazionale perle castagne. Com’è nato? A che cosaserve? Come lavora?Il Governo, per poter definire al meglio lepolitiche agro-alimentari nazionali, istituì(con Decreto Legge 21/05/2001 n. 228)presso la Presidenza del Consiglio dei Mi-nistri il “Tavolo agro-alimentare”, cheogni tre mesi riuniva i rappresentanti ditutte le categorie economiche e sociali epubbliche interessate, per meglio concer-tare il tutto. Era quella la sede più alta perfar giungere al Governo i pareri e le richie-ste, da parte di associazioni di tutela am-bientale e dei consumatori, di cooperativedi produttori, di trasformatori, commer-cianti e distributori, di enti che emettononormative di mercato; la sede in cui ascol-tare le pubbliche amministrazioni compe-tenti, gli esperti delle materie trattate, i

rappresentanti delle Regioni e Provinceautonome.Essendo troppo ampio il campo agro-ali-mentare, furono poi costituiti (DPCM05/08/2005) presso il Ministero dell’Agri-coltura i “Tavoli di Filiera”, uno dei qualiriguardava la sola Ortofrutta. Ma an-ch’esso era troppo ampio, perciò è statoarticolato in modo da tener conto dei dif-ferenti singoli settori produttivi: nacquecosì un “Tavolo di filiera Frutta in gu-scio”, che nel 2010 è stato opportuna-mente suddiviso in tre Sezioni: 1)nocciole, 2) castagne, 3) mandorle, noci,pistacchi e carrube. Come sempre, il Mi-PAAF ha dovuto attendere il parere posi-tivo della ConferenzaStato-Regioni-Province autonome, che hadesignato i 6 Rappresentanti Regionali ne-cessari il 3 marzo 2011. Da quella data ilTavolo è operativo.

Alla creazione del “Tavolo di filieraFrutta in guscio, Sezione castagne” hannospinto fortemente gli esperti che hannopreparato il Piano di settore castanicolo(di cui il piccolo Segno ha già riferito).Ne fanno parte 13 rappresentanti di As-sociazioni, Confederazioni, Unioni, 7 dienti del MIPAAF, 6 di Regioni (tra lequali il Lazio). Ai lavori possono assistere vari rappre-sentanti (di ministeri, di enti e organismidiversi. Vi è ampia presenza di Viterbesi).Viene convocato dal MiPAAF, che pro-pone a discussione le problematiche chegli sono pervenute. La prima riunione si è tenuta il 24 giugnoscorso, con ampia partecipazione di ope-ratori, tecnici, politici. Si è parlato soprat-tutto di cinipide: il MiPAAF ha dettocome coordinerà la lotta affiancato daimigliori esperti, e come distribuirà i suoifinanziamenti; ha recepito suggerimenti;ha raccolto i consensi.

Refuso: sul numero scorso l’articolo “Lamultifunzionalità e la valorizzazione delcastagno” portava la firma di GiorgioGrossi anziché di Giorgio Grassi, un er-rore di vocale del quale ce ne scusiamocon l’interessato e con i lettori.

Il nuovo organismo sarà fondamentale per il rilancioCastagno, è operativo il Tavolo di filiera nazionale

Il manifesto però,mette in luceanche un altro in-teressante aspettodella questione. Sitratta infatti di unregolamento diconti tutto internoalla destra, laquale in campagnaelettorale ha pro-messo agli “anti-parchisti veliterni”che avrebbe ri-dotto i confini delParco sull’Artemi-sio. Una promessa allaquale i “nostri”hanno bellamentee ingenuamentecreduto; una pro-messa che lagiunta Polverini non è in gradodi mantenere perché semplice-mente non può farlo. I confinidel Parco sono legge, confer-mata da TAR (Tribunale Am-ministrativo Regionale) e dallaProcura della Repubblica diVelletri. Per cambiare una

legge ci vuole convinzione eforza politica: entrambe man-cano alla giunta Polverini equesta cambiale, caro “Comi-tato Falde Artemisio”, non vela salderà nessuno, nonostantequalche adunata a base di por-chetta e vino!

Page 14: Il Piccolo Segno

Nel rendiconto del 2010 al-cune voci di spesa sono rad-doppiate, altre addiritturatriplicate. E’ il caso delle speseper contrattisti, addetti, interi-nali, ecc. aumentati del 186%(2,2 milioni di euro in più ri-spetto al 2009). Anche i costiper il funzionamento deiGruppi Consiliari hanno avutoun’impennata passando da 5 aquasi 9 milioni di euro. Seconsideriamo che i Consiglieriin carica sono 70 (senza con-tare il Governatore), emergeche ciascun Onorevole è co-

APPROFONDIMENTO

ilSe

gno-Luglio/Agosto2011

Ma non è finita. Per le spesepostali, di telefonia e di fun-zionamento del Consigliosono stati impegnati 17,7 mi-lioni di euro (nel 2009 eranostati 15,1 milioni); per le con-sulenze, i convegni e gli studii soldi spesi nel 2010 sono stati14,2 milioni di euro contro i10,4 dell’anno precedente.

300 mila euro algiorno, tanto ci costail Consiglio Regionale

di AndreaSebastianelliQuanto è co-stato ai citta-dini del Lazioun anno di

Consiglio Regionale?La cifra è da capogiro,per cui bisogna stareseduti prima di leg-gerla: 109.731.696,11euro. Oltre 200 mi-liardi delle vecchielire per un solo anno.In cinque anni, se nonci saranno aumenti(ma questo è improba-bile) si arriverà allacifra record di 500 mi-lioni di euro, mille mi-liardi di lire!La cifra emerge dalrendiconto elaboratodall’Ufficio di Presi-denza del ConsiglioRegionale. Dentroquesti 110 milioni dieuro ci sono pratica-mente tutti i costidella macchina ammi-nistrativa laziale. Cisono le indennità aivitalizi (vere e propriepensioni elargite agliex Consiglieri Regio-nali), le assicurazioni,i rimborsi dei Consi-glieri in carica, quellidei cosiddetti porta-borse, quelli dei con-sulenti, le spese dirappresentanza, quelledi cancelleria e per lastampa. Ci sono i rim-borsi per i GruppiConsiliari, le spese diviaggio, i costi per leauto blu, quelli per ilfunzionamento deivari organismi istituitidal Consiglio. Eppuregli attuali Consiglierisono riusciti a rispar-miare ben 687 milaeuro rispetto alle pre-visioni di spesa.

stato ai cittadini circa un mi-lione e mezzo di euro. Comeha ben evidenziato il giornali-sta Cesidio Vano de La Pro-vincia: “l’Assise della Pisanaci costa qualcosa come300.634,78 euro al giorno;12.526 euro l’ora; 208 euro alminuto”. Queste cifre diven-tano ancora più pesanti se con-sideriamo che recentemente laRegione Lazio ha aumentatol’Irap a causa del deficit sani-tario e ha ripristinato il paga-mento del ticket per i cittadiniche hanno la sfortuna di am-malarsi.

Nel 2010 il Consiglio Regionale del Lazio ha speso complessivamenteoltre 100 milioni di euro. Il dato emerge dal rendiconto dell’Ufficio di Presidenza. Emolumenti, vitalizi, rimborsi, auto blu, spese di rappre-sentanza. Intanto le tasse aumentano e i cittadini devono pagare i ticket

Renata Polverini

14

LASCI, RADDOPPIO TRIPLICHI?

2009-2010, IL CONFRONTOA far emergere il forte scatto inavanti dei costi della politicaregionale ci ha pensato ancheil sindacato della Cisl Lazioche ha messo a confronto il2010 con l’anno precedente.Così sintetizza la relazione:“Nel 2010 i costi complessiviimpegnati sono aumentati di15 milioni rispetto al 2009; laspesa per indennità di carica emissione per i componenti delConsiglio Regionale è am-montata a 24,6 milioni, nel2009 erano stati spesi 20,05milioni (+4,5 milioni annui,cioè il 20% in più), per unaspesa media annuale per Con-sigliere di circa 335 milaeuro”.

costi per mantenere in piedil’organo regionale, sono au-mentati di 15,5 milioni di euro(30 miliardi delle vecchie lire).Eppure non è che i nostri Con-siglieri abbiano lavorato pro-prio così tanto come dicono.Infatti, è sempre la Cisl a sve-larci il dato, dall’insediamentodel Consiglio (avvenuto lascorsa estate) l’Assise regio-nale “è riuscita a riunirsi menodi una seduta in media a setti-mana per produrre in tutto -alnetto delle leggi di bilancio, fi-nanziaria e leggi collegate- tresole nuove leggi regionali”. Le proposte di deliberazioneconsiliare sono state 22 e 133le proposte di legge (e tra que-ste, 3 riguardano proprio i taglialle indennità e ai vitalizi). Proposte rimaste solo sullacarta perchè il Consiglio an-cora non se ne è occupato.Se consideriamo che il Lazio èla regione italiana con la più

QUANTO LAVORANOQUESTI POLITICI?Scrive ancora la Cisl Lazio nelsuo rapporto: “Per le spese diliquidazione dei vitalizi degliex Consiglieri regionali l’im-pegno 2010 è stato di 16,4 mi-lioni, nel 2009 era stato di15,1 milioni di euro (+1,2 mi-lioni, +7%); infine per il man-tenimento della sede delConsiglio Regionale le spesesono state di 8 milioni dieuro”. In appena un anno, dunque, i

Il Consiglio regionale

Page 15: Il Piccolo Segno

15

APPROFONDIMENTO

ilSegno-Luglio/A

gosto2011

alta fiscalità aggiuntiva, dovele Province stanno aumen-tando di colpo la tassa di re-gistro automobilistico e iComuni le addizionali Irpef,il quadro dei costi della poli-tica più che allarmante di-venta imbarazzante.

I COSTI DELLA REGIONE

cittadini laziali. Eccone alcune: “Riduzione dialmeno il 50% delle indennitàed emolumenti (diaria) deiConsiglieri regionali; aboli-zione totale del vitalizio pertutti i Consiglieri (come avve-nuto in Emilia Romagna), abo-lizione del privilegio delpensionamento dopo il 50moanno di età; abolizione del dop-pio vitalizio (Consigliere re-gionale + mandato da Deputatoe/o Senatore); abolizione totaledel rimborso spese (0,30 cente-simi di euro per ogni chilome-tro dichiarato al giorno);riduzione del numero deiGruppi Consiliari composti da

un solo Consigliere ed appro-vazione di una nuova disci-plina di costituzione di nuoviGruppi con almeno 3 Consi-glieri; limitare l’uso della mac-china di servizio ai soli organidel Consiglio e della Giunta(Presidente ed Assessori); ridu-zione dei costi per il manteni-mento della sede del ConsiglioRegionale”. Ci sembrano pro-poste accettabili che riuscireb-bero ad alleggerire il peso deicosti della politica per le taschedei cittadini laziali. Anche seappare difficile che l’attualeConsiglio possa fare questo mi-racolo. Tanto più che per l’annoin corso, il 2011, alcuni costi

sembrano già lievitare ulterior-mente facendo intravedere unnuovo record. Così mentre i cit-tadini si vedono aumentaretasse e gabelle varie (non solo iticket sanitari ma anche quelliper i mezzi pubblici), tirandosempre di più la fatidica cin-ghia, i politici sembrano ormaichiusi nella loro campana divetro, incapaci di confrontarsicon le difficoltà di questi tempi,attenti quasi solo a dialogarecon costruttori, edificatori e im-prenditori vari per pensare allosviluppo del Lazio, quello svi-luppo che non arriverà mai, al-meno per i cittadini.

Andrea Sebastianelli

LE PROPOSTEPER TAGLIARELa Cisl Lazio non si è limi-tata a evidenziare la situa-zione dei costi dell’enteregionale ma ha anche avan-zato delle proposte per alleg-gerire questa pressioneeconomica della politica sui

Cara Regione, ma quanto ci costi?

QUANTI SONO I CONSIGLIERI REGIONALI?I Consiglieri regionali sono 71, com-presa la Governatrice Renata Polve-rini. Nella Regione Lombardia, peresempio, ce ne sono 80 ma la popola-zione è quasi il doppio di quella delLazio. QUANTO GUADAGNA UN CONSIGLIERE REGIONALE?Ciascun Consigliere regionale percepi-sce un’indennità pari a 4.252 euro a cuisi aggiunge una diaria di 4.003 euro atitolo forfettario su una base di 18giorni al mese. Quei Consiglieri che svolgono partico-lari incarichi di titpo istituzionale, per-cepiscono anche un’indennità difunzioni aggiuntive: Presidente delConsiglio e della Giunta Regionale,2.311,43 euro; Vice-Presidente dellaGiunta, € 1.783,08; Assessori e VicePresidente del Consiglio Regionale,1.485,89 euro; Presidenti dei GruppiConsiliari, delle Commissioni Consiliarie Consiglieri Segretari, € 891,50; VicePresidenti delle Commissioni Consi-liari, € 594.A titolo esemplificativo, un Consigliereche sia anche Presidente di Commis-sione e Capogruppo percepirà 10.038euro netti al mese per 12 mensilità.A QUANTO AMMONTANO I VITALIZI?Bisogna partire da un dato per com-prendere la portata dei costi della poli-tica della Regione Lazio: i compensicomplessivi medi dei Consiglieri lazialisono esattamente il doppio di quellipercepiti dai Consiglieri della Lombar-dia (oltre 9.000 euro al mese rispettoai 4.500 euro dei lumbard).Inoltre ai Consiglieri del Lazio spettaanche il doppio vitalizio nel caso sianoanche parlamentari (in tutta la nostraregione ce ne sono 22 che rispondonoa questa caratteristica). Il vitalizio vieneerogato dopo il 55mo anno di età ridotto

di 4 Commissioni Consiliari, portan-dole da 16 a 20.Di queste 20, 18 sono costituite da unPresidente e da due Vice-Presidenti.Le altre 2 invece, oltre al Presidente,hanno un solo Vice-Presidente. La no-mina alla carica di Presidente e/o diVice-Presidente comporta un’ulterioreindennità di € 900 mensili (Presidente)e di € 600 (Vice-Presidente). Entrambihanno diritto all’automobile di servizio. CHE COS’E’ E QUANTO CI COSTAIL RIMBORSO CHILOMETRICO?Tutti i Consiglieri Regionali hanno di-ritto a un rimborso spese pari a unquinto del costo del litro/benzina se di-stanti più di 15 chilometri dalla sededel Consiglio per tutti i chilometri per-corsi (dichiarati dallo stesso Consi-gliere), considerando la percorrenza enon la distanza.Il rimborso dichiarato è per un mas-simo di 18 giorni (presenze presunte).Facciamo un esempio: se un Consi-gliere Regionale dichiara una percor-renza di 80 chilometri (mediagiornaliera di un lavoratore che risiedein provincia e lavora a Roma) ha dirittoa un rimborso di 24 euro al giorno che,moltiplicato per le 18 presenze, am-monta a ulteriori 423 euro mensili.UN’ULTIMA INFORMAZIONE Infine c’è da dire che non esiste Con-sigliere Regionale che non goda di in-dennità aggiuntive, tenuto conto chesu 70 Consiglieri le poltrone da rico-prire sono potenzialmente 81 (traGiunta, Commissioni, Gruppi Consi-liari, ecc.).

(Fonte Cisl Lazio)

Indennità € 4.252,35

diaria € 4.003,11

indennità di caricaPres.te Commissione

€ 891,50

Indennitàdi capogruppo

€ 891,50

Rimborsochilometrico

€ 423,00

TOTALE € 10.511,76

del 5%. In partica per ogni euro ver-sato se ne intascano 10, e ne possonogodere il coniuge, i figli ed il conviventeanche se non sposato (a differenza deicomuni mortali che se convivonosenza contrarre matrimonio non hannoalcun diritto).Dopo 5 anni di legislatura, il vitalizio èdi 3.100 euro al mese; dopo 10 anni èdi 5.200 e dopo 15 anni la cifra arriva a6.100 euro mensili. A oggi la RegioneLazio eroga 217 vitalizi di cui 41 di re-versibilità.QUANTI SONOI GRUPPI CONSILIARI?L’attuale Consiglio Regionale si com-pone di 17 Gruppi Consiliari. Di questi,8 (ciòè la metà) sono composti da unsolo Consigliere che dunque ha dirittoall’indennità ulteriore di 891,50 euro almese, all’automobile di servizio e a 5collaboratori, ritenuti personale di sup-porto.QUANTE COMMISSIONIESISTONO NELLA REGIONE?In totale le Commissioni Consiliari nelLazio sono 20, più del doppio della Re-gione Lombardia. La legge regionale n.5 del 2011 ha infatti sancito la nascita

La busta paga/media di un Consigliere Regionale

Page 16: Il Piccolo Segno

ROCCA DI PAPA 16il Segno - Febbraio 2011

“Il principio di legalità , che èil principio cardine del-l’azione amministrativa e cheimpone alla Pubblica Ammi-nistrazione di muoversi entrogli alvei della legge, degli sta-tuti e dei regolamenti, sta tro-vando buona accoglienza neinostri paesi, come anche iprincipi di trasparenza e dibuon andamento”. Con que-ste parole il Difensore CivicoTerritoriale della ComunitàMontana, l’Avv. Adolfo Ro-iati, ha presentato la sua rela-zione annuale, presentata inoccasione dell’ultimo Consi-glio Comunitario svoltosi allafine del mese di giugnoscorso.L’avvocato Roiati ha poi de-scritto il capillare lavorosvolto nel 2010 presso i Co-muni convenzionati di Fra-

Presentato il rapporto del Difensore Civico della Com. Montana

“Cittadini soddisfattidel lavoro svolto nel 2010”

menti opinabili, illegittimi enegligenti della Pubblica Am-ministrazione, segno che ilpersonale non dà luogo a com-portamenti censurabili”. Da qui, la considerazione chela risposta alle istanze di chia-rezza e trasparenza dei citta-dini abbia raggiunto un livellosoddisfacente.Parole elogiative sono arrivateanche dal Presidente della Co-munità Montana, Giuseppe DeRighi. “Ci compiaciamo perquesto stato di virtuosità rag-giunto dai nostri Comuni a cuil’attività del nostro difensorecivico territoriale in questianni ha dato un contributoprezioso, sia nell’accrescere laconsapevolezza dei cittadini,sia nello stimolare le pubbli-che amministrazioni verso unatrasparenza amministrativa,che è il primo elemento su cuisi fonda una governance effi-cace e partecipata del territo-rio”. Speriamo che anche il Co-mune di Rocca di Papa aderi-sca all’iniziativa visto che nelnostro territorio il DifensoreCivico non c’è.

Luigi Serafini

Hai perso qualche numero del Segno? Vuoi ritrovare un articolo che avevi letto? Da oggi puoi consultare tutti i numeri del nostro mensile collegandoti al sito internet: www.issuu.com/ilpiccolosegno. Buona lettura!

www.issuu.com/ilpiccolosegno

sessore: “Quelli scrivono solofalsità… sono solo contro”.Questo breve scambio di battutemi permette di chiarire che ilnostromensile non è contro nes-suno, né tantomeno contro l’at-tuale amministrazione guidatadal Sindaco Boccia. Semplice-mente ci limitiamo a raccontaredal nostro punto di vista le coseche ci accadono intorno. Noncondividiamo, spiegandolo,molte delle scelte di questa am-ministrazione semplicementeperché le riteniamo deleterie peril futuro di Rocca di Papa. Peròè vero ciò che si pensa, cioè chesiamo un “giornale contro”.Siamo contro chi esercita il po-tere in modo arrogante; siamocontro chi vorrebbe ridisegnareil nostro territorio solo in baseagli interessi dei costruttori infi-schiandosene dell’interesse col-lettivo; siamo contro chi diceuna cosa e poi ne fa un’altra;siamo contro le politiche im-provvisate che hanno ridotto abrandelli il nostro centro storico;

Noi, il poteree la verità

SEGUEAPAGINA 8

”LAMENTEE’ COME UN

PARACADUTE.FUNZIONASOLO SESI APRE.

di AndreaSebastianelli“Signor Asses-sore, ha lettoche cosa hascritto ilSegno?”. Ri-sposta dell’As-

Dissesto idrogeologico

Latask-forcedelComune

Apagina 8

Albert Einstein

Diversi lettori ci segnalano, ad ogni uscita del nostro mensile, che alcune persone usano prendere varie copie del gior-nale per poi gettarle. Fermo restando che d’ora in poi, qualora tali azioni si dovessero ripetere, presenteremo regolaredenuncia alla Procura della Repubblica, ricordiamo che cosa dice l’art. 20 della Legge sulla Stampa (Legge n. 47 dell’8febbraio 1948):“Chiunque asporta, distrugge o deteriora stampati per i quali siano state osservate le prescrizioni di legge, allo scopodi impedirne la vendita, distribuzione o diffusione, è punito, se il fatto non costituisce reato più grave, con la reclusioneda sei mesi a tre anni. Con la stessa pena è punito chiunque con violenza o minaccia impedisce la stampa, pubblica-zione o diffusione dei periodici, per i quali siano state osservate le prescrizioni di legge. La pena è aumentata se il fattoè commesso da più persone riunite o in luogo pubblico, ovvero presso tipografie, edicole, agenzie o altri locali destinatia pubblica vendita. Per i reati suddetti si procede per direttissima”.Invitiamo i nostri lettori, qualora abbiano assistito a tali abusi, a segnalarceli anche in forma anonima per lettera o permail ([email protected]).

PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, n. 10 - Ottobre 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

ALCENTRO DELGIORNALE 4 PAGINE PER CONOSCERE I FATTI

il SegnoVeritànascoste

Chi asporta i nostri giornali per gettarli?

ALL’INTERNO “SPECIALEMONTECAVO”

Urbinelli

Grottaferrata (Rm) - Via Valle della Noce, 79/ATel/Fax 06-9410201 - www.porcellanabianca.com

NNuuoovvii ccoorrssii aarrttiissttiicciiPittura su porcellana, ceramica, tela e legno - MosaicoDisegno dal vero - Trompe l’oeil accademico - Cuera secaPPoorrcceellllaannaa bbiiaannccaa ddeellllee mmiigglliioorrii mmaarrcchheeColori ed accessori per tutte le tecniche artisticheLibri e dispense d’arte - Vetrate ed elementi arredo tiffanyCotture da porcellana, ceramica, vetro e argilla - VetrofusioneSSeemmiinnaarrii ddii tteeccnniicchhee nnuuoovvee ddii ppiittttuurraaCCoorrssii ppeerr cchhii aannccoorraa ppeennssaa ddii nnoonn ssaappeerr ddiisseeggnnaarree

PPPPoooorrrrcccceeeellllllllaaaannnnaaaa bbbbiiiiaaaannnnccccaaaaStudi d’Arte

Vince Franceschini

Pd, congressosenzaparole

Apagina 9

di Roberta QueriniSono stata lontana da Roccadi Papa per 12 anni, quandosono tornata ho trovato ilvuoto, ho ritrovato un paesenel degrado. Ho inscritto imiei figli nelle stesse scuoledove andavo io, ma adessome ne pento.Mi sento responsabile ditutto quello che tutti i giornidevono affrontare. Mia figliaè una studentessa modelloma in questa scuola non rie-sce ad uscire al meglio.Mio figlio, a soli 6 anni, si ri-trova in una classe conside-rata uno scarto.Nel mese di settembre ho gi-rato, ho chiesto, ho suppli-cato tutte le persone che dalComune potevano aiutarci.Nessuna risposta.Ho lasciato Roma dove imiei figli vivevano in una re-altà che funzionava. La ri-sposta del Comune è stataquesta: “A Roma ci sono isoldi”; mi domando: che ri-sposta è?Non ho chiesto un aiuto eco-nomico, ma solo giustizia,sensibilità e responsabilitàverso quei bambini che sa-ranno il nostro futuro.

Letterasulla nostrascuola

Segue a pagina 10

L’allarme lanciatodallaCgil scoperchia gliinteressi e le infiltrazionicriminali aRomaenell’interaprovincia

La criminalità arriva e si stabilizza anche da noi

Urbinelli

Grottaferrata (Rm) - Via Valle della Noce, 79/ATel/Fax 06-9410201 - www.porcellanabianca.com

NNuuoovvii ccoorrssii aarrttiissttiicciiPittura su porcellana, ceramica, tela e legno - MosaicoDisegno dal vero - Trompe l’oeil accademico - Cuera secaPPoorrcceellllaannaa bbiiaannccaa ddeellllee mmiigglliioorrii mmaarrcchheeColori ed accessori per tutte le tecniche artisticheLibri e dispense d’arte - Vetrate ed elementi arredo tiffanyCotture da porcellana, ceramica, vetro e argilla - VetrofusioneSSeemmiinnaarrii ddii tteeccnniicchhee nnuuoovvee ddii ppiittttuurraaCCoorrssii ppeerr cchhii aannccoorraa ppeennssaa ddii nnoonn ssaappeerr ddiisseeggnnaarree

PPPPoooorrrrcccceeeellllllllaaaannnnaaaa bbbbiiiiaaaannnnccccaaaaStudi d’Arte Il nostro no al

processo breve

Segue a pagina 6

Ai giovanigiornalisti

dico: raccontatesempre la verità.Anche secosta molto.

EnzoBiagi

PICCOLO

Anno VIII, n. 12 - Dicembre 2009

Periodico mensile dell’Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

BBuuoonn NNaattaallee “

diRoberto SavianoSignor Presidente delConsiglio, io non rap-presento altro che mestesso, la mia parola, ilmio mestiere di scrit-tore. Sono un cittadino.Le chiedo: ritiri la legge

sul “processo breve” e lo faccia innome della salvaguardia del diritto.Il rischio è che il diritto in Italia possadistruggersi, diventando uno strumentosolo per i potenti, a partire da lei.

MafiApprofondimento alle pagine 16 e 17

il Segnoopoli3322 PPAAGGIINNEE!!

GGRRAANNDDEE VVEEGGLLIIOONNEE

con la musica diSandro e

Claudio Tabellione

di CAPODANNO

__tt iittÄÄÄÄxx \\ÇÇvvttÇÇààttààtt - ViaPalazzolo, 52 -Rocca di Papa -TTeell.. 0066..994499..7766..0000

22001100Il nostro menù specialeAntipasto di mare misto (cotto e crudo)Primi piattiBrodo arzille broccoli con pane tostato - Ravioli ripieni di salmone emozzarella in salsa rosa - Risotto alla crema di scampiSecondi piattiArrosto misto di pesce (orata, palombo o tonno, calamaro, gamberi, ecc.)Frittura di calamariContorniPatate al forno - InsalataSorbetto al limoneAMEZZANOTTE Lenticchie con cotechino - Spumante - Dolci natalizi

Per informazioni e prenotazioni392-338.68.98 - 340-395.48.47

(Simone)bambini 0/3 anni gratisbambini dai 3 anni al 50%

zione ufficiale del Comune“Comune Informa” e da “ilpiccolo Segno” redatto, diffusoe finanziato da un gruppo divolenterosi che cercano di assi-curare una minima informa-zione sulle cose di casa chetutti mormorano, mentre chi didovere, fa finta di non sentireo conoscere.In tanti attendono, ogni mese,l’uscita de “il piccolo Segno”,sicuri di trovare qualche argo-mento interessante, descrittoda punti di vista non istituzio-nali, che può far capire megliola realtà.Le pagine del periodico comu-nale, stampato su carta di pre-gio e diffuso in modo capillare,sembrano non risponderemolto alle aspettative di infor-mazione dei cittadini sullecose della Casa Comunale,sulle delibere di Consiglio Co-munale, sulle decisioni dellaGiunta Municipale, sul lavorodelle Commissioni Consiliari,

Stampa localepubblicaeprivata

SEGUEAPAGINA 8

”Se io ti dò undollaro e tu midai un dollaro,

entrambi abbiamoun dollaro. Se io tidò un’idea e tu midai un’idea, entrambiabbiamodue idee.

di SergioRasettiA Rocca diPapa l’infor-mazione localeè assicurata es-senzialmentedalla pubblica-

P.C.R. la farsa continua

Solodebiti eniente turisti

A pagina 8

Umberto Veronesi

Hai perso qualche numero del Segno? Vuoi ritrovare un articolo che avevi letto? Da oggi puoi consultaretutti i numeri del nostro mensile collegandoti al sito internet: www.issuu.com/ilpiccolosegno. Buona lettura!

PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, n. 11 - Novembre 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

Dieci anni di verità,mezze verità ed omissionidi una classe politica asservita ai nuovi potenti

il Segno

www.issuu.com/ilpiccolosegno

1975-1985 gli anni che sconvolseroMonteCavo

Urbinelli

Grottaferrata (Rm) - Via Valle della Noce, 79/ATel/Fax 06-9410201 - www.porcellanabianca.com

NNuuoovvii ccoorrssii aarrttiissttiicciiPittura su porcellana, ceramica, tela e legno - MosaicoDisegno dal vero - Trompe l’oeil accademico - Cuera secaPPoorrcceellllaannaa bbiiaannccaa ddeellllee mmiigglliioorrii mmaarrcchheeColori ed accessori per tutte le tecniche artisticheLibri e dispense d’arte - Vetrate ed elementi arredo tiffanyCotture da porcellana, ceramica, vetro e argilla - VetrofusioneSSeemmiinnaarrii ddii tteeccnniicchhee nnuuoovvee ddii ppiittttuurraaCCoorrssii ppeerr cchhii aannccoorraa ppeennssaa ddii nnoonn ssaappeerr ddiisseeggnnaarree

PPPPoooorrrrcccceeeellllllllaaaannnnaaaa bbbbiiiiaaaannnnccccaaaaStudi d’Arte

AllarmeCentro Storico

Unresidenteci scriveche...

A pagina 9

sessore: “Quelli scrivono solofalsità… sono solo contro”.Questo breve scambio di battutemi permette di chiarire che ilnostromensile non è contro nes-suno, né tantomeno contro l’at-tuale amministrazione guidatadal Sindaco Boccia. Semplice-mente ci limitiamo a raccontaredal nostro punto di vista le coseche ci accadono intorno. Noncondividiamo, spiegandolo,molte delle scelte di questa am-ministrazione semplicementeperché le riteniamo deleterie peril futuro di Rocca di Papa. Peròè vero ciò che si pensa, cioè chesiamo un “giornale contro”.Siamo contro chi esercita il po-tere in modo arrogante; siamocontro chi vorrebbe ridisegnareil nostro territorio solo in baseagli interessi dei costruttori infi-schiandosene dell’interesse col-lettivo; siamo contro chi diceuna cosa e poi ne fa un’altra;siamo contro le politiche im-provvisate che hanno ridotto abrandelli il nostro centro storico;

Noi, il poteree la verità

SEGUEAPAGINA 8

”LAMENTEE’ COME UN

PARACADUTE.FUNZIONASOLO SESI APRE.

di AndreaSebastianelli“Signor Asses-sore, ha lettoche cosa hascritto ilSegno?”. Ri-sposta dell’As-

Dissesto idrogeologico

Latask-forcedelComune

Apagina 8

Albert Einstein

Diversi lettori ci segnalano, ad ogni uscita del nostro mensile, che alcune persone usano prendere varie copie del gior-nale per poi gettarle. Fermo restando che d’ora in poi, qualora tali azioni si dovessero ripetere, presenteremo regolaredenuncia alla Procura della Repubblica, ricordiamo che cosa dice l’art. 20 della Legge sulla Stampa (Legge n. 47 dell’8febbraio 1948):“Chiunque asporta, distrugge o deteriora stampati per i quali siano state osservate le prescrizioni di legge, allo scopodi impedirne la vendita, distribuzione o diffusione, è punito, se il fatto non costituisce reato più grave, con la reclusioneda sei mesi a tre anni. Con la stessa pena è punito chiunque con violenza o minaccia impedisce la stampa, pubblica-zione o diffusione dei periodici, per i quali siano state osservate le prescrizioni di legge. La pena è aumentata se il fattoè commesso da più persone riunite o in luogo pubblico, ovvero presso tipografie, edicole, agenzie o altri locali destinatia pubblica vendita. Per i reati suddetti si procede per direttissima”.Invitiamo i nostri lettori, qualora abbiano assistito a tali abusi, a segnalarceli anche in forma anonima per lettera o permail ([email protected]).

PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, n. 10 - Ottobre 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

ALCENTRO DELGIORNALE 4 PAGINE PER CONOSCERE I FATTI

il SegnoVeritànascoste

Chi asporta i nostri giornali per gettarli?

ALL’INTERNO “SPECIALEMONTECAVO”

Urbinelli

Grottaferrata (Rm) - Via Valle della Noce, 79/ATel/Fax 06-9410201 - www.porcellanabianca.com

NNuuoovvii ccoorrssii aarrttiissttiicciiPittura su porcellana, ceramica, tela e legno - MosaicoDisegno dal vero - Trompe l’oeil accademico - Cuera secaPPoorrcceellllaannaa bbiiaannccaa ddeellllee mmiigglliioorrii mmaarrcchheeColori ed accessori per tutte le tecniche artisticheLibri e dispense d’arte - Vetrate ed elementi arredo tiffanyCotture da porcellana, ceramica, vetro e argilla - VetrofusioneSSeemmiinnaarrii ddii tteeccnniicchhee nnuuoovvee ddii ppiittttuurraaCCoorrssii ppeerr cchhii aannccoorraa ppeennssaa ddii nnoonn ssaappeerr ddiisseeggnnaarree

PPPPoooorrrrcccceeeellllllllaaaannnnaaaa bbbbiiiiaaaannnnccccaaaaStudi d’Arte

Vince Franceschini

Pd, congressosenzaparole

Apagina 9

Valeriano Gatta. Qualsiasi persona con unpo’ di sale nella zucca si rende conto del-l’eccessiva mole di cemento per un par-cheggio che dovrebbe risolvere soltanto leesigenze di un’area marginale del paese,abbastanza fuorimano (interessando soloun lato dell’antico quartiere bavarese) edel tutto distaccata dagli altri grandi quar-tieri, Campi d’Annibale e Vigne.Perchè allora non realizzare un progettopiù adatto a quest’angolo di paese, arric-chitosi negli ultimi anni di un bel teatro co-munale? Perchè questa ostinazione?

Questoparcheggios’hada fare,ma...rendiamolopiùbello

SEGUEAPAGINA 12

”Palermo nonmi piaceva,

per questo hoimparato ad amarla.Perché il vero amoreconsiste nell’amareciò che non ci piace

di Andrea SebastianelliCentomila metri cubi di-stribuiti su sette piani.Sono questi i dati allar-manti del parcheggio chedovrebbe sorgere a ri-dosso del centro storico diRocca di Papa, in piazza

AncheRoccadiPapaavrà il suoecomostro, a ridossodel centrostorico, benvisibile dalla campagnaromana. Il Sindaco vorrebbeerigere questo “monumento allabruttezza”ma ilWWFprotestaeParco eSovrintendenza chiedonoun’opera adatta al contesto delquartieremedievale roccheggiano

Palazzo-parcheggiomultipiano, settepianidibruttezzaPaolo Borsellino

PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, n. 9 - Settembre 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

Ecomostriper poterlocambiare.

il Segno

AMonte Cavo

Lavori direcuperoe... abusi

Alle pagine 8 e 9

Urbinelli

Grottaferrata (Rm) - Via Valle della Noce, 79/ATel/Fax 06-9410201 - www.porcellanabianca.com

NNuuoovvii ccoorrssii aarrttiissttiicciiPittura su porcellana, ceramica, tela e legno - MosaicoDisegno dal vero - Trompe l’oeil accademico - Cuera secaPPoorrcceellllaannaa bbiiaannccaa ddeellllee mmiigglliioorrii mmaarrcchheeColori ed accessori per tutte le tecniche artisticheLibri e dispense d’arte - Vetrate ed elementi arredo tiffanyCotture da porcellana, ceramica, vetro e argilla - VetrofusioneSSeemmiinnaarrii ddii tteeccnniicchhee nnuuoovvee ddii ppiittttuurraaCCoorrssii ppeerr cchhii aannccoorraa ppeennssaa ddii nnoonn ssaappeerr ddiisseeggnnaarree

PPPPoooorrrrcccceeeellllllllaaaannnnaaaa bbbbiiiiaaaannnnccccaaaaStudi d’Arte

A pagina 19

Festadei 100anniLanipote diM.S.DeRossi

Maria Tami-lia, nipote delgrande stu-dioso Mi-chele StefanoDe Rossi, hac o m p i u t o100 anni.

FondiRegionaliScavi allaFortezzaApagina 10

Dopo lo scempioEcco laViaSacraA pagina 14

Alle pagine 12 e 13

E, adesso che è giunto al traguardo, checosa succede? Che alcuni dei Sindaci chelo avevano sempre ritenuto fondamentale,che consideravano il Parco un ente dimez-zato proprio perché privo di questo impor-tante strumento, si sono messi sulladifensiva e ritengono ora il Piano di As-setto una minaccia, un pericolo, un ele-mento che “limita lo sviluppo”, qualcosache riduce le loro libertà di manovra.E’proprio così? Lo è se un Sindaco si con-sidera il “padrone” del “suo” territorio; op-pure se vede con fastidio o con imbarazzo,la presenza del Parco, e giudica come “in-tromissioni” le prerogative di controllo chela legge attribuisce all’Ente.

Sindaci eParco

SEGUEAPAGINA 9

A pagina 8

No, non ditedi esserescoraggiati, di

non volerne più sapere.Pensate che tutto èsuccesso perchè non neavete voluto più sapere...

di Andrea SebastianelliSono filtrate notizie sugliincontri che i Sindacihanno avuto per esami-nare il Piano di Assettodel Parco, uno strumentoessenziale che tutti invo-cano da anni.

Via delle Calcare

Pericoloper itombini

Il 27 settembresaràaRoccadiPapa

Apagina 15

IlComune fa suequasi tutte le 383Osservazioni al nuovoP.R.G.

Mons.Martinelli nuovoVescovo

PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, nn. 7/8 - Luglio/Agosto 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

“Dalla lettera di GiacomoUlivi, partigiano assassinato

Il ConsiglioComunale del 15 luglio harigettato tutte leOsservazioni al nuovoPianoRegolatore presentate dai cittadini, perchèritenute incongruenti,ma poi le ha fatte sueinserendole nelle 22OsservazioniComunali,stravolgendo di fatto il P.R.G. progettatodall’ArchitettoMarcoPutano.

ARTICOLI ALLE PAGINE 12 e 13

il Segno

Urbinelli

Grottaferrata (Rm) - Via Valle della Noce, 79/ATel/Fax 06-9410201 - www.porcellanabianca.com

NNuuoovvii ccoorrssii aarrttiissttiicciiPittura su porcellana, ceramica, tela e legno - MosaicoDisegno dal vero - Trompe l’oeil accademico - Cuera secaPPoorrcceellllaannaa bbiiaannccaa ddeellllee mmiigglliioorrii mmaarrcchheeColori ed accessori per tutte le tecniche artisticheLibri e dispense d’arte - Vetrate ed elementi arredo tiffanyCotture da porcellana, ceramica, vetro e argilla - VetrofusioneSSeemmiinnaarrii ddii tteeccnniicchhee nnuuoovvee ddii ppiittttuurraaCCoorrssii ppeerr cchhii aannccoorraa ppeennssaa ddii nnoonn ssaappeerr ddiisseeggnnaarree

PPPPoooorrrrcccceeeellllllllaaaannnnaaaa bbbbiiiiaaaannnnccccaaaaStudi d’Arte

dai fascisti nellapiazza grandedi Modena il 10Novembre 1944

LaVariantona

Apagina 6

ParlaDonFranco“Vicini agliemarginati”

Il fondatoredi Capodarcoparla dei di-sagi della no-stra societàglobalizzatae dei nuoviprogetti.

PrevenzioneAvisTest per laprostataApagina 19

PentimaStallaRipartonoi lavoriA pagina 11

il SegnoPICCOLO

mensile indipendentedi attualità, informazionee culturaAnno VII, n. 6 - Giugno 2008 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

dittori, talvolta anche loschi, senza perse-guire il bene comune. Non promuovonopiù la maturazione civile e l’iniziativa:sono piuttosto federazioni di correnti, cia-scuna con un “boss” e dei “sotto-boss”.I partiti hanno occupato gli enti locali, glienti di previdenza, le banche, le aziendepubbliche, gli istituti culturali, gli ospedali,le università, la Rai, alcuni grandi giornali.

Ora che lapolitica ha invasoogni settore

SEGUEAPAGINA 3

Sulle antennediMonteCavo si continuaa tacere. Perchè?

Il Silenzio!

Alle pagine 6 e 7

Centinaia di cittadini hannosottoscritto il sostegno al-l’esposto presentato allaProcura della Repubblicaper lo scempio dell’areaarcheo-naturalistica dellaVia Sacra a Monte Cavo.Il danno è stato superiorealle previsioni. Partita unaseconda denuncia.

“”

In Italianon è la

libertà che manca:mancanogli uominiliberi

Guai a dire una parola sui tralicci di MonteCavo. Tutti sembrano far finta che il problemanon esista, che d’improviso le antenne non sianopiù dannose alla salute, che la vetta dell’anticoMons Albanus sia stata cancellata letteralmentedalle carte geografiche. Quelli che guidavano leproteste di piazza sono scomparsi. Quelli chechiedevano alla politica di risolvere il problemasi sono dissolti. Anche il Comitato di Quartieredei Campi preferisce trincerarsi dietro il silenzio.

LeoLonganesi

SERVIZIOALLEPAGINE8e9

diAndrea SebastianelliI partiti di oggi sonosoprattutto macchinedi potere e di clientelacon una scarsa cono-scenza dei problemidella gente. Gesti-scono interessi, i piùdiversi, i più contrad-

Nuova denuncia

ViaSacrascempio!

Alle pagine 5 e 11

L’esclusione dell’ex Vice-Sindaco dalla maggio-ranza che governa Roccadi Papa continua a crearepolemiche. Su “Oggi Ca-stelli” va in scena unbotta e risposta che nonchiarisce i motivi dellafuoriuscita di De Santis. Icittadini ancora all’oscuro.

Boccia-DeSantis

Botta erisposta

Strisce blu addio?

Cittadiniereferendum

Apagina 12

Un gruppo di cittadini diRocca di Papa starebbedando avvìo ad una rac-colta di firme per chiederela proclamazione di unvero e proprio referendumcomunale pro o contro iparcheggi a pagamentoistituiti due anni fa nel cen-tro storico.

riuscì a sconfiggere il gruppo guidato daEnrico Fondi, e su cui in seguito (per uncambio di valutazione) il centrosinistra sidivise in modo brusco. Ora quell’opera èin fase di realizzazione, concretizzando ilvecchio progetto di Fondi. Prima di conti-nuare voglio premettere che il sottoscrittonon è contrario al “Giardino degli Ulivi”,perchè pensare di fermare oggi l’urbaniz-zazione in una zona ampiamente edificata(tra Rocca di Papa e Grottaferrata) è illuso-rio e neppure tanto ragionevole.

Giardino degliUlivi, questionedimetodo

SEGUEAPAGINA 8 A pagina 19

Credo che siavera la profe-zia di Maria

Valtorta: dopo duemilaanni l’umanità arriva albivio. Noi abbiamo tra-dito il cristianesimo. Lachiesa è fatta dai poveri,quindi la vera speranza

di Andrea SebastianelliNella politica roccheg-giana stà tenendo banco lavicenda del “Giardinodegli Ulivi”, il più grandesacco edilizio di Rocca diPapa contro il quale nel1997 un giovane Ponzo

ProtezioneCivile

ViaggioaL’Aquila

Proseguonogli attacchi alParcoRegionale.Da chi partono?Eperchè?E’oradi venireallo scoperto.

Una storia iniziatanel 1919

Apagina 17

Dal1998aoggi, ricostruiamo lavera storiadei confinidell’Ente

Don FrancoMonterubbianesi

Gli “Screpanti” vicini a festeggiare i 90 anni!

Quando l’On.EnricoFerri propose uno strano nome

PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, n. 5 - Maggio 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

Il Parco!sono i poveri.

il Segno

Finalmente libera la stazione a valle

Funicolare, alcuniinterrogativi...

A pagina 10

L’occupante abusivo sta-rebbe per lasciare la pic-cola stazione, mentre ilSindaco annuncia per giu-gno la pubblicazione delbando. Ma intanto emer-gono alcune voci contrariecirca la riattivazione dellastorica funicolare.

ALLE PAGINE 12 e 13

Onna dopoil terremoto La stazione

occupata

il SegnoPICCOLO

mensile indipendentedi attualità, informazionee culturaAnno VII, n. 7-8 - Luglio/Agosto 2008 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

sposti a fare il muso duro contro la RegioneLazio; Comitato di Quartiere dei Campid’Annibale, fortemente irritato per i nostriarticoli, dispensatore di volantini e lettereaperte; politici e politicanti pronti ad alzareil dito verso le colpe degli altri; giornalistiasserviti al potere di turno, ben attenti a nonfar trapelare le notizie che veramente fareb-bero emergere le responsabilità.

Se sulle antennesi continuaa sparare a salve

SEGUEAPAGINA 5 A pagina 5

Il tentativo era quello di far passare lo scempio dellaViaSacra come qualcosa di inventato... inventato dal nostrogiornale per mettere in difficoltà l’amministrazione co-munale.Adesso che a segnalare lo scempio non c’è solo“Il Segno” ma anche uno dei più autorevoli quotidianiitaliani come “LaRepubblica” (senza tener conto di altriperiodici locali) qualcuno forse sentirà il dovere di smet-terla di ripetere che “sulla Via Sacra non è successoniente”.Ora è importantemantenere alta l’attenzione in-torno alla salvaguardia dell’antica strada romana.

“”

Non camminaredavanti a me,potrei seguirti.

Non camminaredietro di me, potreinon esserti guida.Cammina almio fianco,ed insiemetroveremo la via

L’uccisione di un imprenditore romano, vicinoagli ambienti criminali, ha portato alla luce unvasto giro di speculazioni edilizie, per le qualianche Rocca di Papa è finita nell’inchiesta degliinquirenti. Un terreno di via delle Barozze,pagato 350 mila euro, si è trovato al centro di unaserie di acquisizioni e vendite che ne hanno fattolievitare il prezzo finale a 5,5 milioni di euro. Ementre le indagini vanno avanti, sarebbe oppor-tuno sottoporre a monitoraggio il nostro territorio

AlbertoCamus

SERVIZIOALLEPAGINE8e9

diAndrea SebastianelliPallottole sì ma asalve! Dopo il nostroapprofondimento sulperchè del silenzio in-torno ai ripetitoriradio-tv di MonteCavo, si è scatenato ilputiferio. Sindaci di-

Articolo su “LaRepubblica”Lavori Pubblici

Estatediinterventi

Apagina 7

L’estate parte con una seriedi lavori che migliorerannosicuramente la viabilità cit-tadina.Mentre esultano i re-sidenti diVia delle Rose perl’asfaltatura della strada,sono stati avviati i lavori dirifacimento di Via De Lucae la messa in sicurezza diViaAlberobello.

Unrecente casodi cronaca impone ilmonitoraggiodel territorio

Speculazioni

13 luglio 2

008dal plauso dei lettori che ormai contano, peressere informati su tante questioni che altrepubblicazioni non hanno interesse a trattare,su “il piccolo Segno”, che poi tanto piccolonon è visto che si occupa di argomenti fonda-mentali della vita cittadina suscitando inte-resse, riflessione e dibattito. Sul contenutodegli articoli naturalmente i giudizi non sonounanimi. Chi è d’accordo, chi non lo è affattosu questo o quell’altro argomento, chi vuoledire la sua e ci chiede spazio per pubblicarla;cosa che noi facciamo volentieri perché unodei nostri principali interessi è quello di darevoce a chi non ha mezzi propri per farlo.

Ledistrazionidel Palazzo

SEGUEAPAGINA 5

Alle pagine 10 e 11

Le nude cifredicono che la

social card è unamicroscopica elemo-sina per pochissimi,e una macroscopicaoccasione di

Lo avevamo scritto: l’ex Convento di MonteCavostava rischiandodi crollareper l’incapa-cità delle Istituzioni a tutelare un edificio di-chiarato monumento nazionale. Poco primadella fine dell’anno una parte della struttura, acausadellepioggetorrenziali,èvenutagiùpor-tando con sè una storia iniziata seicento annifa. Il Segno ha denunciato l’accaduto alleAu-torità competenti, affinchè facciano chiarezzasulle cause e sulle responsabilità... mentre ilComune tace. Articoli alle pagg. 8 e 9

di Sergio RasettiIl nostro giornale periodicoha consolidato la sua ca-denza mensile grazie al-l’impegno di un gruppo dicollaboratori intenzionati acontinuare su questa stradasoprattutto perché gratificati

Via delle Calcare

UnNodostretto...

Hacedutopartedell’exConventodiMonteCavo

SpararenelParco. Si può?

Apagina 6

Sul settimanale “L’Espresso” del 15 gennaio scorso:“Se sfogli il giornale del tuo Comune, ci troverai ilSindaco che ti sorride benevolo in tutte le pose... Cartapatinata e fiumi d’inchiostro a colori consacrati adosannare il Pantheon dell’amministrazione pubblica...Editoria sprecona spedita gratis al cittadino, il qualeperò alla fine la propria copia se la paga comunque...I costi effettivi, spesso, rimangono sepolti nei bilanci”.Qualcuno ci fa sapere quanto è costato il nostro nel2008, tutto, ma proprio tutto, compreso?

Gianfranco Botti

ALL’ INTERNO LE IMMAGINI ESCLUSIVE

Michele Serra

InConsiglioComunale sotto accusa finisce il Parco

L’Amministrazione resta sul vago

PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, n. 1 - Gennaio 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

E’crollato!il Segno

Unmonumento immersonella naturavittima dell’incuria e dell’insensibilità

La parte crollata del Convento

propaganda.

il curiosoGiornali comunali

L’inchiesta

il SegnoPICCOLO

mensile indipendentedi attualità, informazionee culturaAnno VII, n. 6 - Giugno 2008 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

dittori, talvolta anche loschi, senza perse-guire il bene comune. Non promuovonopiù la maturazione civile e l’iniziativa:sono piuttosto federazioni di correnti, cia-scuna con un “boss” e dei “sotto-boss”.I partiti hanno occupato gli enti locali, glienti di previdenza, le banche, le aziendepubbliche, gli istituti culturali, gli ospedali,le università, la Rai, alcuni grandi giornali.

Ora che lapolitica ha invasoogni settore

SEGUEAPAGINA 3

Sulle antennediMonteCavo si continuaa tacere. Perchè?

Il Silenzio!

Alle pagine 6 e 7

Centinaia di cittadini hannosottoscritto il sostegno al-l’esposto presentato allaProcura della Repubblicaper lo scempio dell’areaarcheo-naturalistica dellaVia Sacra a Monte Cavo.Il danno è stato superiorealle previsioni. Partita unaseconda denuncia.

“”

In Italianon è la

libertà che manca:mancanogli uominiliberi

Guai a dire una parola sui tralicci di MonteCavo. Tutti sembrano far finta che il problemanon esista, che d’improviso le antenne non sianopiù dannose alla salute, che la vetta dell’anticoMons Albanus sia stata cancellata letteralmentedalle carte geografiche. Quelli che guidavano leproteste di piazza sono scomparsi. Quelli chechiedevano alla politica di risolvere il problemasi sono dissolti. Anche il Comitato di Quartieredei Campi preferisce trincerarsi dietro il silenzio.

LeoLonganesi

SERVIZIOALLEPAGINE8e9

diAndrea SebastianelliI partiti di oggi sonosoprattutto macchinedi potere e di clientelacon una scarsa cono-scenza dei problemidella gente. Gesti-scono interessi, i piùdiversi, i più contrad-

Nuova denuncia

ViaSacrascempio!

Alle pagine 5 e 11

L’esclusione dell’ex Vice-Sindaco dalla maggio-ranza che governa Roccadi Papa continua a crearepolemiche. Su “Oggi Ca-stelli” va in scena unbotta e risposta che nonchiarisce i motivi dellafuoriuscita di De Santis. Icittadini ancora all’oscuro.

Boccia-DeSantis

Botta erisposta

Strisce blu addio?

Cittadiniereferendum

Apagina 12

Un gruppo di cittadini diRocca di Papa starebbedando avvìo ad una rac-colta di firme per chiederela proclamazione di unvero e proprio referendumcomunale pro o contro iparcheggi a pagamentoistituiti due anni fa nel cen-tro storico.

”Tutti sannoche una cosaè impossibile

da realizzare, finchèarriva uno sprovve-duto che non lo sae la realizzaAlbertEinstein

PICCOLO

Anno X, n. 6 - Giugno 2011

il SegnoElettrosmog, i cittadini vincono labattaglia controRadioVaticana

Loro ce

l’hanno fatta

dei nostri boschi non è assoluta-mente cambiata, anzi direi peg-giorata. È veramente giunta l’oradi prendere seri provvedimenti.Faccio parte di un’associazionecon il cui simbolo mi sono candi-dato anche nelle ultime elezionicomunali; questo gruppo è parti-colarmente sensibile alle questioniambientali e soprattutto alla tuteladegli animali.Adesso, però, parloanche come semplice cittadino emi permetto di dare alcuni consi-gli ai nostri amministratori comu-nali appena rieletti (quindidovremo aspettarci un altro lustrodi menefreghismo ambientale).

SOSAmbiente

SEGUEAPAGINA 17

di Davide Palozzil’amico del lupoMentre passeggiocon Frodo, il miocane, mi accorgoche la situazione

Apagina 11

Alle pagine 8 e 9

CentroStoricoQualisoluzioni?

Alle pagine 7 e 9

PolemicheMegavillaconpiscina

Il dopoelezioniPiùdeleghepertutti

Sebastianelli alle pagine 12 e 13

A ROCCA DI PAPAin Via Roma 39/B

GGEELLAATTII NNooii VVooiiCornetti x 6 €€ 22,,7700Cremini x 6 €€ 22,,7700VVAASSCCHHEETTTTEE BBeell GGeellggrr.. 550000 €€ 11,,6699

TTHHEE DDOORRTTEE’’ lltt.. 11,,55 €€ 00,,5500

vi propone delle grandi offerte!

APERTO LA DOMENICA MATTINACON PANE A € 1,20 AL KG

supermercatoEUROMARKET

2006 Srl

I bambini dell’associa-zione “Bambini senzaonde” di Cesano hannovinto la prima difficilebattaglia contro RadioVaticana che con il suoelettromagnetismo haprovocato leucemie elinfomi a Cesano diRoma e in altri comunilimitrofi. Ecco la storiadi queste popolazioniche, con la forza delladisperazione e contanto coraggio, hannocombattuto e vinto.

il SegnoPICCOLO

mensile indipendentedi attualità, informazionee culturaAnno VII, n. 7-8 - Luglio/Agosto 2008 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

sposti a fare il muso duro contro la RegioneLazio; Comitato di Quartiere dei Campid’Annibale, fortemente irritato per i nostriarticoli, dispensatore di volantini e lettereaperte; politici e politicanti pronti ad alzareil dito verso le colpe degli altri; giornalistiasserviti al potere di turno, ben attenti a nonfar trapelare le notizie che veramente fareb-bero emergere le responsabilità.

Se sulle antennesi continuaa sparare a salve

SEGUEAPAGINA 5 A pagina 5

Il tentativo era quello di far passare lo scempio dellaViaSacra come qualcosa di inventato... inventato dal nostrogiornale per mettere in difficoltà l’amministrazione co-munale.Adesso che a segnalare lo scempio non c’è solo“Il Segno” ma anche uno dei più autorevoli quotidianiitaliani come “LaRepubblica” (senza tener conto di altriperiodici locali) qualcuno forse sentirà il dovere di smet-terla di ripetere che “sulla Via Sacra non è successoniente”.Ora è importantemantenere alta l’attenzione in-torno alla salvaguardia dell’antica strada romana.

“”

Non camminaredavanti a me,potrei seguirti.

Non camminaredietro di me, potreinon esserti guida.Cammina almio fianco,ed insiemetroveremo la via

L’uccisione di un imprenditore romano, vicinoagli ambienti criminali, ha portato alla luce unvasto giro di speculazioni edilizie, per le qualianche Rocca di Papa è finita nell’inchiesta degliinquirenti. Un terreno di via delle Barozze,pagato 350 mila euro, si è trovato al centro di unaserie di acquisizioni e vendite che ne hanno fattolievitare il prezzo finale a 5,5 milioni di euro. Ementre le indagini vanno avanti, sarebbe oppor-tuno sottoporre a monitoraggio il nostro territorio

AlbertoCamus

SERVIZIOALLEPAGINE8e9

diAndrea SebastianelliPallottole sì ma asalve! Dopo il nostroapprofondimento sulperchè del silenzio in-torno ai ripetitoriradio-tv di MonteCavo, si è scatenato ilputiferio. Sindaci di-

Articolo su “LaRepubblica”Lavori Pubblici

Estatediinterventi

Apagina 7

L’estate parte con una seriedi lavori che migliorerannosicuramente la viabilità cit-tadina.Mentre esultano i re-sidenti diVia delle Rose perl’asfaltatura della strada,sono stati avviati i lavori dirifacimento di Via De Lucae la messa in sicurezza diViaAlberobello.

Unrecente casodi cronaca impone ilmonitoraggiodel territorio

Speculazioni

13 luglio 2

008

PICCOLO

Anno X, n. 3 - Marzo 2011Periodico mensiledell’Associazione CulturaleTerre Sommerse Castelli

il SegnoI sigilli a uno dei tredepuratori diRoccadi Papa sono statiapposti lo scorso 21febbraio per il supe-ramento dei valori discarico previsti dallalegge.Ricostruiamole tappe di questavicenda iniziata nel2007, quandolaRegione indicavacomeprioritariele opere di adegua-mento dei tre depura-tori cittadini,ValleVergine,ValleFocicchia eVivaro.

LaProcuradiVelletri ha sequestrato il depuratorediValleVergine

Sigilli aldepuratore

quello che non causò vittime odanni, motivo per il quale fueretto il Santuario della Ma-donna del Tufo.Quello di oggi causa danni percirca 40 mila euro al giorno, de-nunce penali per inquinamento econseguenze giudiziarie che sa-ranno stabilite dalla magistra-tura.

Depuratorie fogne,ilmiracolomancato

SEGUEAPAGINA 13

di SergioRasettiIl macigno che ècaduto su Roccadi Papa, sui suoicittadini e sugliAmministratori,non è stato come a pagina 9

a pagina 5

Elezioni comunaliLaguerradei simboli

a pagina 17

Comevivono i giovani aRocca?Diamo laparolaainostri ragazzi

a pagina 8Addizionale IrpefAumentipertutti

QuartiereVigneCementoinpiazza

Alle pagine 12 e 13

00046 Grottaferrata (Rm) - Via Campi di Annibale, 45tel./fax 06.94546376 - cell. 338.1705025 - [email protected]

SoftwareSiti internetPersonalizzatoStandardAssistenza

Analisi e consulenzaProgettazionisistemiin rete

Computere perifericheVendita eRiparazioni

INTERVENTI ADOMICILIO - GARANZIA SUI LAVORI

FDMInformaticadi Diego Merenda

La Ciambella degli Sposi di Rocca di Papa è entrata ufficialmentea far parte dell’elenco dei prodotti tradizionali della RegioneLazio. La notizia è stata diramata ieri dall’Arsial (Agenzia Regio-nale per lo sviluppo e l’innovazione dell’Agricoltura del Lazio)in seguito all’undicesima revisione dell’elenco nazionale dei pro-dotti agroalimentari tradizionali. Con il prodotto nuziale di Rocca di Papa, insieme ad altre novereferenze del Lazio, tra cui la Tellina del Litorale Romano, la PeraSpadona di Castel Madama e l’Olio monovarietale extraverginedi Rosciola, sale così a 376 il numero complessivo delle registra-zioni della Regione. La tradizione delle ciambelle a Rocca di Papa testimoniaun’usanza antica e benaugurale legata ai matrimoni. Essa affondale radici nel passato, frutto di arcaiche tradizioni tramandate di fa-miglia in famiglia per anni. Ottime e croccanti, sia asciutte chebagnate nel vino, questi dolci nuziali fanno sì che chi le assaporadi cuore àuguri agli sposi un futuro solido, proprio come sonocroccanti le ciambelle, dolce e piacevole come la loro degusta-zione. (Michela Emili)

La ciambella degli sposidi Rocca di Papa è prodotto tradizionale regionaleCiambelle degli sposi appena sfornate

propri diritti di cittadini, suglistrumenti di tutela verso lapubblica amministrazione oanche di un semplice chiari-mento circa un procedura pub-blica.“Dopo un primo incontro in-formativo in ufficio, che li ha

abilitati ad un colloquio apertoe dignitoso con i funzionaricomunali e responsabili di pro-cedimenti -ha poi continuato ildott. Roiati nella sua rela-zione- gli utenti, tranne rareeccezioni, non sono mai tor-nati a lamentare comporta-

scati, Grot-tafer ra ta ,Co lonna ,Genazzanoe Pale-s t r i n a ,dove ingiorni eorari pre-stabiliti, haincontrato ic i t tadini-utenti connecessità dii n f o rma -zioni sui

L’Avv. Adolfo Roiati, Difensore Civico della Comunità Montana

Page 17: Il Piccolo Segno

ROCCA DI PAPA 17il Segno - Luglio/Agosto 2011

Asili nido, un problemaper tante famiglie

fondamentale della carenzadelle risorse idriche che im-pone un maggior rigore nellagestione del territorio e nel ri-lascio delle concessioni edili-zie. In particolare l’articolo 162“Partecipazione, garanzia e in-formazione agli utenti” del de-creto legislativo 152/2006“Norme in materia ambien-tale”, recita: “Il gestore delservizio idrico integrato assi-cura l’informazione agliutenti, promuove iniziative perla diffusione della culturadell’acqua e garantisce l’ac-cesso dei cittadini alle infor-mazioni inerenti ai servizigestiti nell’ambito territorialeottimale di propria compe-tenza, alle tecnologie impie-gate, al funzionamento degliimpianti, alla quantità e qualitàdelle acque fornite e trattate”.Pertanto Italia Nostra ha ri-volto a tutti i Sindaci dei Ca-stelli Romani lettera scrittaper conoscere: 1. il bilancio idrico nell’interoterritorio comunale;2. i risultati analitici relativialle acque distribuite ad usopotabile nel territorio comu-nale (metodi d’analisi utiliz-zati, strumenti di rilevazioneutilizzati e risultati ottenuti perquanto riguarda la qualitàdell’acqua erogata dal servi-

zio). Inoltre si richiama l’attenzionesulla delibera della Giunta Re-gionale n. 445 del 16 giugno2009 la quale recita testual-mente: “… i nuovi strumentiurbanistici comunali e/o ipiani attuativi e particolareg-giati o le varianti degli stru-menti urbanistici comunalivigenti, che interessino aree ri-cadenti nell’ambito di applica-zione come individuatodall’Allegato 1 (che fa parteintegrante della presente rela-zione) devono obbligatoria-mente contenere la seguentedocumentazione:a) l’esame delle esigenze idri-che diversificate per utilizza-zioni e distinte per ciascunaarea oggetto della pianifica-zione;b) l’ indicazione delle fonti uti-lizzabili per il soddisfacimentodelle singole esigenze idriche,evidenziando specificatamentei prelievi da falda e/o corpiidrici superficiali;c) la dichiarazione del gestoredel servizio idrico integrato,circa la possibilità di soddi-sfare i fabbisogni previsti dallarete acquedottistica idropota-bile;d) una relazione tecnica conspecifico riferimento:• alla riduzione delle capacitàdi infiltrazione dei suoli e ai

Una delle tante mamme di Rocca di Papa,costrette ad affrontare il problema della ca-renza degli asili nido pubblici, ci ha scrittouna mail segnalando le sue difficoltà do-vute anche, ma non solo, ai costi alti che lefamiglie devono affrontare per garantire aipropri figli un luogo dove giocare con glialtri bambini e svolgere attività ludico-edu-cative indispensabili. “Purtroppo la man-canza di un asilo nido comunale -ci scriveRoberta- inizia ad incidere pesantementesul bilancio familiare, sono costretta amandare il mio piccolino al nido dellesuore per la modica cifra di 400 euro men-sili, il mio stipendio è di circa 1.100 euroda cui oltre al nido devo detrarre tutte lespese relative alla gestione familiare. Vi as-sicuro che spesso non si arriva a finemese”.Una denuncia pesante che chiama in causa

i Servizi Sociali del Comune che, in questoperiodo storico, si trincera dietro la solitafrase: “Non ci sono fondi”. Questo giornaleha sempre elogiato le politiche scolastichedel Sindaco Boccia, ma sugli asili nidoproprio l’amministrazione Boccia ha dimo-strato di fare molto poco, forse per non in-cappare in qualche forma di concorrenzacon gli asili nido privati gestiti nella mag-gior parte dei casi da istituti religiosi? IlComune potrebbe (anzi dovrebbe) preve-dere delle forme di co-partecipazione eco-nomica per le famiglie a basso reddito chepure hanno deciso di mettere su famiglia.Lasciare le mamme e i papà da soli in que-sto enorme sacrificio, nella crisi economicache viviamo, non è da paese sensibile, al-meno a parole, ai problemi della famiglia.Nella vicina Albano Laziale (a guida Pd)fanno proprio così e la strategia co-parteci-

La ludoteca di un asilo nido

AD AGOSTO APERTOOrario: 7-14

relativi interventi di mitiga-zione;• alla compatibilità degli even-tuali prelievi da falda e/o corpiidrici superficiali;• alle misure adottate per ilconseguimento del risparmioidrico, compreso l’ eventualeaccumulo ed utilizzo di acquemeteoriche e/o reflue...”.

Pertanto, considerando che ilvostro Comune ricade nel-l’ambito di applicazione delDGrL (BURL, Parte I e II, n.33 del 07 settembre 2009), Ita-lia Nostra chiede di sapere:1. se “…i nuovi strumenti ur-

banistici comunali e i piani at-tuativi particolareggiati, le va-rianti degli strumentiurbanistici…” del vostro Co-mune risultano, ad oggi, inclu-sivi degli obblighi attesi dalDGrL 445/2009;2. e parimenti di conoscere lerisultanze relative agli studi,le compatibilità e le misureda adottare per il conteni-mento del deficit idrico conspecifico riferimento allaprogettazione urbanistica co-munale.

Enrico Del Vescovo*Presidente Italia Nostra

Castelli Romani

SEGUE DALLA PRIMA PAGINA

Acqua e territorio dei Castelli, beni comuni da salvaguardare

pativa funziona e dà buoni risultati. La si-tuazione della sig.ra Roberta è la stessa chevivono decine di famiglie a Rocca di Papa.Certo, si dirà che “lo Stato rimborsa sul730 per gli asili nido il 19% su una spesaannua massima di 632 euro (praticamnte120 euro all’anno). “Ma qual’è quell’asilonido in cui si pagano annualmete 632euro?” si domanda Roberta. La risposta èmolto semplice: non esiste! Su questo tema torneremo nei prossimi nu-meri del Segno, invitando le tante mammeche vivono gli stessi problemi di Roberta,di scriverci facendoci conoscere le loroesperienze in merito.

Andrea Rasetti

Page 18: Il Piccolo Segno

ROCCA DI PAPAil Segno - Luglio/Agosto 201118

Quattro interrogazioni consiliari del Consigliere Romei

Rotatoria, dossi e chiusura improvvisa delle strade Finalmente il Consiglio Comunale roccheggianosi movimenta. L’elezione a consigliere di minoranza di RomeiDanilo ha portato una sferzata d’aria fresca e fi-nanco rivoluzionaria in sede al consiglio. Nelpieno rispetto dell’intera cittadinanza e delle sueesigenze, e non soltanto per onorare i suoi elet-tori, in modo incalzante, già al primo consiglio ilconsigliere Romei ha presentato ben quattro in-terrogazioni:1. L’incrocio di Via dei Laghi – altezza ristorante“La Foresta” - e l’attuazione della rotatoria. L’in-crocio, privato dell’impianto semaforico a causadei lavori in corso, è divenuto d’estrema perico-losità. Considerando l’intenso traffico, lasciarealla sola segnaletica orizzontale la gestione deltraffico veicolare è davvero da incoscienti. 2. Il numeroso inserimento dei passaggi pedonalirialzati, oltre a variare di altezza da uno all’altro,hanno in generale un’altezza superiore al limiteimposto per legge.3. Martedì 14 giugno, durante i lavori di rifaci-mento del manto stradale di Via Roma e di ViaGramsci, gli operai del cantiere in Via San Seba-stiano hanno chiuso la strada, senza preavviso.Per qualche ora, bloccate Via Roma, Via San Se-bastiano e Via Gramsci, l’unico accesso possibileal paese è stata Via Frascati.

4. La raccolta diffe-renziata lascia al-quanto perplessi, ci siaspetterebbe dall’Am-ministrazione un ser-vizio più serio ediffuso. Sempre in sede al con-siglio, dall’intera mi-noranza è statapresentata una mo-zione per chiarire i motivi dell’interruzione dellafornitura idrica nel paese. E’ stato ribadito conforza il risultato dell’ultimo referendum: l’acquaè un bene primario e pubblico. Perché a Rocca diPapa la gestione è stata ceduta all’Acea? La lati-tanza dell’Amministrazione è stata evidenteanche nei giorni di festeggiamenti del Santo Pa-trono. Alla solenne processione erano assenti ilsindaco ed il vicesindaco. Era presente RomeiDanilo in rappresentanza di una minoranza at-tenta ai molteplici aspetti del paese. Il PresidenteNazionale dei Cristiano Riformisti, Onorevole A.Mazzocchi ed il Presidente dell’Arsial, Onore-vole Erder Mazzocchi si sono personalmentecomplimentati con Romei per il risultato eletto-rale ed il quotidiano impegno politico.

Andrea Rasetti

di Marcello MorroneDa diverse settimane ai Campid’Annibale una folla sempre piùnumerosa occupa piazza Di Vit-torio. Sono gli appassionati di unvecchio gioco popolare di Roccadi Papa, ‘e mitule, ora riscopertograzie all’impegno e alla fantasiadi Lorenzo Gabrielli che, dopoquarant’anni, ha deciso di farlodiventare d’attualità. “Mi piaceriscoprire i vecchi giochi. Quattroanni fa -ci racconta Lorenzo- riti-rai fuori il gioco del cacio, ancheperchè come divertimenti non èche ce ne siano molti”. E infattiil gioco riscoperto sta attirandonon solo i roccheggiani più in làcon l’età (tra cui Eusebio Bru-netti (94 anni), detto Sepio, e Ro-berto Calcagni (detto Frociò) maanche diversi giovani. Pure qual-che turista si è fermato e subito èstato coinvolto nel divertimento. Ma come si gioca a ‘e mitule?Si tratta di avvicinare il più pos-sibile a una sorta di pallino (dettolecchio) delle piastrine che ven-gono lanciate da una certa di-stanza. Vince che riesce adavvicinarsi il più possibile. Que-ste piastrine, anticamente, eranofatte in ferro o addirittura in terra-cotta mentre oggi viene utilizzataper giocare una versione mo-

L’antico gioco di Roccatorna in auge ai CampiLorenzo Gabrielli riscopre ‘e mitule

tutto superato -ci ha detto Lo-renzo-, sono stato al Comune perl’autorizzazione e forse questogioco sarà inserito in qualcheiniziativa estiva del Comune”.Tutto è bene quel che finiscebene. Tra i giocatori più forti, almomento c’è sicuramente PinoZitelli. Ma la sfida è appenacominciata. Chi volesse parte-ciparvi o semplicemente assi-stere a ‘e mitule, può andare inpiazza Di Vittorio ai Campid’Annibale a partire dalle17.00 di tutti i pomeriggi. Il di-vertimento è assicurato. Intanto, sabato 30 luglio, si terràla cerimonia di premiazione delI Torneo di mitule, conclusosipochi giorni fa. L’appuntamentoè alle 17.30 ai Campi. Alla finemusica e prodotti tipici della cu-cina roccheggiana per tutti!

Pratoni del VivaroCross Countrydei Colli Albanialla IV edizione

derna fatta di piombo. E’ stataquesta un’idea dello stesso Lo-renzo poichè il ferro, sui lastronidi marmo, poteva essere perico-loso. Invece il piombo dovecade rimane e nessuno (gioca-tori e osservatori) corre rischi.Un’idea geniale che ha per-messo di portare in piazza que-sto gioco tradizionale. Si puògiocare sia in due (a soli), sia asquadre, giocando due partite a12 punti. Se si pareggia c’è labella.

L’idea, però, non è piaciuta aqualcuno e il 6 luglio, mentre igiocatori erano intenti a lanciarele piastrine è arrivata la PoliziaLocale che ha intimato di so-spendere il gioco. Stessa scena ilgiorno dopo, con discussioni epolemiche, conclusesi conl’arivo dei Carabinieri, i qualiperò hanno messo in campo laloro saggezza proverbiale ehanno permesso al gruppo di ap-passionati di proseguire in tuttatranquillità la partita. “Ora è

Il Consigliere Danilo Romei

Il gruppo di giocatori e appassionati del gioco

La misura della distanza

Il 3 luglio nella graziosa fra-zione del Vivaro si è svolta laquarta edizione della CrossCountry dei Colli Albani, unadelle manifestazioni di riferi-mento nazionale per i numerosiappassionati della mountainbike che fa parte del GP Mtbd’Italia FCI (quinta ed ultimaprova) e del circuito regionaleXCO Le Bontà Laziali (se-conda prova). Il percorso, di5.900 metri, presentava un di-slivello di 234 metri a giro, va-riando fra tratti boschivi e praticon single track, salite e discesetecniche. Tra i nomi più impor-tanti alla partenza, segnaliamoil fresco campione d’Europadel cross countryMassimo Fol-carelli (M2, Drake System NwSport) e un altro big esperto dimaglie e medaglie come MircoBalducci (M1, Team GalluzziAcqua&Sapone). L’evento èstato organizzato con il patroci-nio del Comune roccheggianoe del Parco regionale.

Luca Alò

Page 19: Il Piccolo Segno

ROCCA DI PAPA 19il Segno - Luglio/Agosto 2011

Il fallimento delle politiche comunali contro il randagismo

Cani abbandonati, il Comune se ne lava le mani

Abbiamo appreso che loscorso 24 maggio l’UfficioTecnico del Comune di Roccadi Papa ha emesso un’ingiun-zione per la demolizione dimanufatti abusivi nei confrontidei proprietari della villetta diVia dei Colli (zona Via delleBarozze) con annesso rifugioper cani.Oltre ad aver realizzato strut-ture abusive di ampliamentodell’edificio, risultano esserestate realizzate 25 gabbie inferro con relativa copertura.Gabbie che vedono la presenzadi cani, già soggetti a un’ordi-nanza emessa dal Sindaco nel2010 (la n. 155) ma che non hasortito alcun effetto. Tutte le opere eseguite risul-tano essere prive dei necessaripermessi di costruzione e, perquanto riguarda più specifica-tamente la villetta, l’Ufficiocomunale ha verificato la rea-lizzazione di un porticato inmuratura misurante 10,5 m x 5m, alto 2,80 m, e di un vanomagazzino (sempre in mura-tura) di 4,30 m x 2,70 m.La situazione, stando allalegge, dovrebbe essere ripristi-nata alle condizioni pre-esi-stenti entro novanta giornidall’ingiunzione.

Luigi Serafini

di Paola Zampetti*Nuovo episodio di abbandonoe violenza nei confronti deglianimali (cani in particolare)che hanno la disgrazia di na-scere nel territorio di Rocca diPapa. Nell’indifferenza piùtotale da parte delle Istitu-zioni (latitanti, ai limiti del-l’illegalità), a cominciareproprio da chi per espressomandato, dovrebbe vigilaresul rispetto delle norme a tu-tela degli animali, ovvero ildelegato per i diritti animali,sig. Serafini. Qualche giornofa sono stati abbandonati nelbosco in località Barbarossa,vicino Via dei Corsi, unacagna con 6 cuccioli piccolis-simi (vedi foto sotto - circa tresettimane di vita… se di vitasi può parlare!). La cagna, si-curamente imparentata manon madre dei cuccioli, pergiunta in calore, era legata adun palo; i cuccioli erano in uncontenitore di plastica. Tuttiderivata razza Bull Terrier,ma non puri, dunque di nes-sun valore per il proprietario,che tuttavia ha probabilmentetenuto la madre dei cuccioli,preziosa fattrice, dopo averlaprivata brutalmente dei cuc-cioli condannandoli a morte.Ma la presenza di questi cani

per avere aiuto, ha messo inmoto la nostra solita “catena”di solidarietà che ha attivatosubito i soccorsi per cuccioli ecucciolona.Ma certo così non si può an-dare avanti. Non si può correretutta l’estate a tamponareemergenze, a fare controllo eprevenzione del randagismoche spetterebbe alle Istitu-zioni. Che uso si fa dei fondiper le sterilizzazioni? Nulla!Perché le sterilizzazioni sonostate sospese. Dov’è il censi-mento della popolazione ca-nina di cui si era parlato mesifa in una riunione in Comunecon il Comandante dei Vigili

Canile Via dei Colli

Opereabusive

Urbani? Dove sono le sanzionicontro le violazioni e i maltrat-tamenti che la Polizia Localesi era impegnata a fare? Nulladi nulla.E non dimentichiamo lo scan-dalo del rifugio di Via deiColli, in cui i cani continuanoa morire e dove, nonostantel’Ordinanza/farsa del Sindaco,la legge non entra proprio perprecisa volontà delle Istitu-zioni. Si potrebbe andareavanti ancora a lungo… ma hasenso continuare a denun-ciare? Qualcuno si degnerà dirispondere?

*Presidente Ass.ne Arcipelago 2000 Onlus

era stata giànotata dagiorni e se-gnalata al sig.Serafini, checome al solitose ne è lavatole mani, limi-tandosi a farpervenire lasegnalazionea Daniela DiRosa, volon-taria attivistadi Rocca diPapa, chechiamando lasot toscr i t ta

Paola Zampetti,Presidente diArcipelago 2000

Lettera aperta al Delegato per i Diritti degli AnimaliFare il delegato sulle spalle degli altri

di Daniela Di RosaPrendendo spuntodall’articolo diPaola Zampetti (vedisopra) vorrei rivol-gere alcune do-

prenderci in giro col fantomatico rifugio ofinalmente dirà la verità, che il rifugio (conLei delegato) non si farà mai e sa perchè?Perchè Lei è un incompetente, un incoe-rente e un signorsì al servizio del Sindaco.Ora ha di nuovo ricominciato la farsa dellaraccolta firme per chiedere un rifugio co-munale, ne abbiamo raccolte a centinaianegli anni passati, prima di Lei e con Lei,

mande al signor Serafini, che con questalegislatura si appresta a fare 15 anni da de-legato all’Ufficio diritti animali di Roccadi Papa. Signor Serafini, ormai da anni Leisi serve senza vergogna di noi volontarieanimaliste, tutti i problemi del randagismodi Rocca di Papa gravano su di noi chesvolgiamo la nostra opera gratuitamente.Lei ormai è talmente tranquillo da fare il“vigile urbano” dei cani, c’è una cucciolataabbandonata? Una cagna incinta? Un caneferito? Un signore che vuole sbarazzarsidel proprio cane? Un altro che non vuol pa-gare una prestazione veterinaria? Lei smi-sta il traffico, un po’ a Paola, un po’ aDaniela, un po’ ad Anna, un po’ ad altre vo-lontarie... e si lava tranquillamente le manicol nostro sudore! Vorrei sapere se sente diaver fatto il possibile per questa causa e se

e sa dove sono? Sicuramente buttate inqualche cassetto del Comune. Qui il terri-torio serve per speculare, e Lei lo sa bene,e non certo per fare un’oasi per cani abban-donati. Non metto in dubbio il Suo amoreper i cani... ma non l’ho mai vista in Con-siglio Comunale urlare la sua rabbia pertutte le promesse mancate, il “peso” dellasua delega è schiacciato dal suo servilismoverso il potere! Le chiedo ancora (così come ho fatto da-vanti a testimoni): ci sono i soldi per i cani?Lei mi ha risposto di no mentre sò per certo(basta leggersi la Delibera di Giunta n. 19del 21 febbraio 2011) che sono stati pre-ventivati ben 64 mila euro per il solo 2011per la lotta al randagismo dai proventi dellemulte stradali. Ci dice almeno, se lo sa,come verranno utilizzati questi fondi?

crede che sipossa dor-mire sugliallori perqualche ste-r i l i z z a z -zione ognitanto? In-tende conti-nuare a

Uno dei cagnolinilasciati in Via dei Corsi

Page 20: Il Piccolo Segno

ROCCA DI PAPA il Segno - Luglio/Agosto 201120

Grande folla, lo scorso 29 maggio, per il Giro dei Castelli Romani di auto d’epoca

La “città della cronoscalata”comincia a diventare una realtà

mentre nelle altre città sono stati effettuati con-trolli a timbro.Per chi non conosce le gare di regolarità occorredare qualche spiegazione. Premesso che unagara di regolarità si effettua su strade aperte al

di Angelo CavalliOrganizzato dal Club Auto Storiche Rocca diPapa, domenica 29 maggio si è svolto il Girodei Castelli Romani, riservato alle auto storichefabbricate prima del 1985.Il tracciato si è snodato lungo un itinerario moltointeressante, ricco di storia e di scorci paesaggi-stici unici, suscitando interesse e ammirazionein molti partecipanti che per la prima volta met-tevano le ruote sulle nostre strade. 90 km, par-tenza da Rocca di Papa, piazza Claudio Villa,via dei Laghi, il Vivaro, via Tuscolana, RoccaPriora, Montecompatri, Monteporzio, Frascati,Grottaferrata, Marino, Castelgandolfo, Lagocon sosta pranzo, Genzano, Nemi con visita alMuseo delle navi romane e degustazione frago-line, Ariccia, Albano e rientro a Rocca di Papa.Rispetto alla passata edizione quest’anno cisono state delle novità sostanziali. E’ stato ri-dotto il numero delle auto partecipanti a 53, tuttoa vantaggio della qualità, merita menzione unararissima Ermini del 1953, che ha più volte par-tecipato alla 1000 Miglia. Ha partecipato ilClub Lampeggianteblu, che riunisce auto di Po-lizia e Carabinieri, con cui il Club di Rocca si è

Il Giro dei Castelli Romani in piazza della Repubblica

gemellato. Erano presenti bencinque auto che, a sirene spie-gate e lampeggiante acceso,hanno aperto il corteo suscitandol’entusiasmo del pubblico al pas-saggio nei centri abitati. Il Lam-peggianteblu è una onlus chepartecipa ai raduni per racco-gliere fondi destinati a scopiumanitari.L’ultima novità sostanziale,frutto della nuova strategia delClub orientata non solo ai radunima soprattutto all’organizza-zione di gare di regolarità, è statal’introduzione di una prova cro-nometrata di precisione svoltanel recinto del Museo delle naviromane di Nemi e il controlloorario effettuato a Rocca Priora,

è svolta con l’indispensabile supporto tecnicodei nostri gemelli del Club Tusculum che hannomesso a disposizione la propria attrezzatura dicronometraggio. La riuscita della manifesta-zione è anche merito dei ragazzi della Prote-zione Civile e dell’Associazione Vagamente diRocca di Papa, che con il loro grande impegnoper tutta la giornata hanno assicurato il supportologistico lungo tutto il percorso.Nota di merito per la nuova AmministrazioneComunale della nostra Città, che finalmente hacompreso l’importanza di eventi del genere perlo sviluppo del territorio. Il via alla Gara è statodato dal Sindaco Pasquale Boccia con fascia tri-colore. Era anche presente l’Assessore SilviaSciamplicotti, che ha anche supportato adegua-tamente l’organizzazione. Altra nota di meritoper la maggior parte dei Comuni attraversati, chehanno fornito supporto e distribuito ricordi aipartecipanti, in particolare a Grottaferrata, ad af-fettuare il controllo a timbro era il ConsigliereMaurizio Papi, con fascia tricolore, su delega delSindaco. Nota di grande demerito per i Comunidi Genzano e Castelgandolfo: Polizia Munici-pale assente e controllo a timbro non effettuato.Segno questo di cecità e sordità nei confronti dieventi, non solo aggreganti dal punto di vistasocio-culturale, ma ricchi di prospettive di svi-luppo di tutto il territorio dei Castelli Romani.Non dimentichiamo che fino alla fine degli anni‘70 in queste zone si svolgevano due importan-tissime gare nazionali di velocità in salita, la Ver-micino-Rocca di Papa e la Frascati-Tuscolo, conla partecipazione di Ferrari, Maserati, Jaguar,Alfa Romeo e piloti del calibro di Nuvolari eBiondetti! In questa direzione sta andando ilClub Auto Storiche Rocca di Papa: riportaresulle nostre strade i grandi marchi automobilisticiinternazionali e i campioni delle gare di regola-rità e questo è l'anno giusto visto che festeggiamoi 90 anni della Vermicino – Rocca di Papa 1921– 2011. L’auto storica è cultura e aggregazionesociale con prospettive di indotto territoriale digrande interesse. Le Amministrazioni Comunalilungimiranti e sensibili ne godranno i frutti disviluppo del territorio, le altre no.

traffico nel totale rispettodelle regole del Codicedella Strada, la difficoltàè nel rispetto dei tempi dipercorrenza. Al controlloorario bisogna passare altempo prestabilito con laprecisione del minuto, ilpassaggio in anticipo o inritardo è punito con puntidi penalità. Il controllo atimbro serve per verifi-care l’osservanza del per-corso. Le provecronometrate di preci-sione si svolgono in ge-nere in aree chiuse econsistono nel passaggiosui “pressostati”, ovverotubi posti sull’asfalto col-legati ad un’apparecchia-tura di cronometraggio,secondo un tempo prefis-sato, con la precisionedel centesimo di se-condo! Naturalmente gliequipaggi devono esseredotati di idonee attrezza-ture di cronometraggio.L’equipaggio che accu-mula meno penalità è ilvincitore.Durante la cena finale , altermine della giornata,presso il ristorante “Il Po-lentone”, è stata effet-tuata la premiazione conbellissime coppe ai primicinque classificati, tra gliapplausi generali. Vasottolineato che la gara si

A ROCCA DI PAPAin Via Roma 39/B

AAccqquuaa SSaannttaa FFlloorraa1,5 lt. x 6 €€ 11,,0000

AAccqquuaa SS.. BBeenneeddeettttoo1,5 lt. x 6 €€ 11,,5500

BBiibbiittee SS.. BBeenneeddeettttoo vvaarrii gguussttii 11,,55 lltt.. €€ 00,,5500

PPaassssaattaa DDeelliizziiaa 550000 ggrr €€ 00,,5500AANNGGUURRIIAA aall kkgg €€ 00,,2299

vi propone delle grandi offerte!

APERTO LA DOMENICA MATTINACON PANE A € 1,20 AL KG

supermercato EUROMARKET

2006 Srl

MMeessee ddii aaggoossttoo sseemmpprree aappeerrttii!!

Page 21: Il Piccolo Segno

ROCCA DI PAPA 21il Segno - Luglio/Agosto 2011

Il 17 Luglio 2011, una calda giornata estiva,a Rocca di Papa ha avuto luogo il I° Memo-rial di mountain bike dedicato a “Gatta Pri-sco”, una persona mai dimenticata dalpopolo roccheggiano per la sua semplicità ela sua allegria al punto da farlo distinguereagli occhi di tutti. Molte sono state le ade-sioni per quello che all’inizio voleva esseresolo un evento di paese e che, invece, sindalle prime ore del mattino, ha invaso Piazzadella Repubblica di ciclisti provenienti datutto il Lazio (vedi foto sopra) , professionistie non, biciclette da sballo, squadre ciclisticheche gareggiano in giro per l’Italia. Atleti chehanno preferito ad una giornata al mare, unagiornata il bicicletta, una giornata di parteci-pazione ad un ricordo, ad un evento che adetta di tutti i partecipanti e i presenti, neglianni a venire potrebbe riscuotere ancora piu’successo!Questa manifestazione oltre ad essere ricor-data per essere nata come un “Memorial”,con iscrizione gratuita e premi fino al decimociclista arrivato, è riuscita anche a ridare aRocca di Papa un’immagine positiva per imagnifici luoghi e per i boschi, al pari deisentieri delle Dolomiti. Il percorso di 30 km.

circa, è partito da Piazza della Repubblicaper poi proseguire verso Montecavo, localitàBarbaroscia, Sanbuco, Madonnella, Ca-panna Bruciata, Vivaro, Via dei Corsi, edaltri imperdibili scorci variati da tratti bo-schivi, prati e discese mozzafiato, il tutto inquel paradiso che sono gli ambienti delbosco del territorio di Rocca di Papa. Desi-derio di tutti, infatti, è che restino “inconta-minati” a lungo e che non venganodanneggiati ulteriormente dall’uomo.Ma, la cosa piu’ bella è stato il traguardo,anche perché a vincere la competizione èstato il nostro concittadino Francesco Poli-dori, che con il tempo di 1”.04.58 è riuscitoa chiudere la gara al I° posto. All’arrivo i 100partecipanti, erano attesi da un ricco buffetdi frutta e dolci, ideale per far recuperare losforzo sostenuto nella gara.Tutti i partecipanti hanno rivolto compli-menti positivi agli organizzatori per il per-corso, per la sua segnalazione, per il ristoro,per la bella mattinata, per i ricchi premi, perla gratuità dell’evento, resa possibile dai so-stenitori economici Cciclo Tech, ristorante“La Foresta”, Augusto Basili, EurotermicaCiemme, Aeffe, Margherita Conad, Lo Cha-let della Frutta, Saltarelli e dal Brollo, Fuoridi Testa, Autofficina Galli Simone, ValentiniBevande, Pucci Stefano, Grancaffè Roma diCrestini Emanuele, Il Biscottiere di Giu-seppe e Fiammetta. Un ringraziamento par-ticolare lo merita il Sig. MassimilianoCalcagni per il suo interessamento a 360°per tutta la manifestazione, coaudiuvato daldelegato allo sport Antonio Gentili, da Enzoe Pietro Galli, il Team Rocca Bike, la Prote-zione Civile, la Croce Rossa, i ragazzi dislo-cati lungo tutto il percorso, gli atleti di Roccadi Papa e il Sig. Sandro Guerrieri (Avis).

Andrea Rasetti

Primo Memorial Mountain-bike “Gatta Prisco”

Grande successonel ricordo di Prisco

La notizia fa riaccendere la speranza per-ché la situazione potrà migliorare per chivuole vivere o lavorare nel centro storicodi Rocca di Papa. Merito di Elio, un com-merciante che dopo aver avviato con suc-cesso una rivendita di vini e generialimentari in Corso Costituente ci credetanto da aprirne un’altra di alimentari esurgelati in Via Duomo 17. Ci auguriamoche sia soltanto l’inizio di un ritorno al-l’intensa vita commerciale della stradache in pochi anni ha perso le storiche bot-teghe che conoscevamo.Elio è un tipo di uomo diventato raro inquesti anni difficili, che conta sulla suaprofessionalità ed esperienza ma chiedeall’Amministrazione Comunale il mas-simo di impegno per agevolare, in ognimodo possibile chi, come lui, intendescommettere sulla promessa attenzionedella politica per una ripresa della vitacommerciale capace di convincere indi-geni e turisti a vivere e frequentare l’an-tico borgo.Noi, dal nostro giornale, ringraziamo Elioe tutti i suoi colleghi che resistono eroica-mente alle grandi difficoltà economichedel paese; ci auguriamo che altri possanotornare ad intraprendere nel Centro Sto-rico e rivolgiamo ai politici che decidonosulla vita o sulla morte del commercio difare presto e di scegliere per la vita.

Sergio Rasetti

Elio ci credee raddoppia!

Riapre uno dei negozi in

Via Duomo

Abbiamo appreso con soddisfazione che lo scorso30 maggio Matteo Serafini si è laureato nel Corsodi Laurea in “Storia, scienze e tecniche della mu-sica”, presso l’Università di Roma Tor Vergata, conuna tesi in etno-musicologia dal titolo “I temi diThelonious Monk e il Bepop”. Relatrice è stata laProf.ssa Serena Facci. Siamo molto contenti ancheperchè la nostra gioia (e quella dei familiari di Mat-teo) è la stessa del nostro caro amico Enrico Ca-sciotti (Zio di Matteo) venuto a mancare qualcheanno fa, che del Segno è stato uno dei fondatori euno dei massimi sostenitori. Enrico era appassio-nato anche di musica e siamo sicuri che avrà brin-dato insieme a tutti noi. Complimenti Matteo!

Matteo Serafini si laureain etno-musicologia

Emergenza arredo urbano a Roccadi Papa! Alcuni cittadini ci hannoscritto indignati per il “pennello fa-cile” che il Comune di Rocca diPapa sta utilizzando da qualchemese per rifare la tinta alle colon-nette stradali... e non solo. Il para-dosso si raggiunge nella graziosaaiuola di fronte al Santuario dellaMadonna del Tufo, dove le colonneche reggono l’inferriata che dà sulpanorama incantevole, sono state di-pinte di un bianco lucente che neviene disturbato anche il paesaggioin lontananza. Il color oro utilizzatoper alcune decorazioni è il classico

colpo di grazia. Poi c’è Via Mado-nan del Tufo. Anche qui, all’atezzadel Parco Landsberg, le colonnesono state dipinte tutte di bianco.Anzi, inizialmente sul biano eranostate dipinte anche delle strisce obli-que nere, degne della più grande au-tostrada italiana. Fortunatamentequeste strisce sono poi state rico-perte ma rimangono le colonnecompletamente bianche. Vorremmosolo sapere di chi è stata l’idea diusare questa vernice bianca. Nonsarà stata mica degli esperti del La-boratorio Centro Storico? Speriamo(per loro) di no. (P.G.)

Il raduno in piazzadella Repubblica

Sos arredo... di bianco mi voglio vestiree le vie di Rocca sembrano autostrade

Page 22: Il Piccolo Segno

ROCCA DI PAPA il Segno - Luglio/Agosto 201122

di Marcoe Valentina BucciDopo l’enorme successo delloscorso anno con la manifesta-zione che ha visto esibirsi ilgruppo romano “RADICI NELCEMENTO”, l’“AssociazioneCulturale Vagamente” ha pre-sentato l’evento “PER UNPUGNO DI SCORIE”, che siè tenuto sabato 23 luglio nelpiazzale Claudio Villa a Roccadi Papa. L’iniziativa, prevalentementedi carattere musicale, è stata al-l’insegna del divertimento e havisto il suo apice con l’esibi-zione del gruppo reggae difama nazionale “BRUSCO &Roots in the Sky”. “Vaga-mente” è presente ormai dadue anni nel territorio di Roccadi Papa e, con impegno e sacri-ficio, siamo riusciti a collezio-nare grandi risultati. Oltre alconcerto dell’anno scorso sonostati organizzati il torneo diBeach Volley per due edizioniconsecutive, diverse collabora-zioni con varie realtà presentisul territorio e la partecipa-zione alle iniziative più impor-tanti del paese. Sono stateorganizzate due gite, una agliscavi archeologici di Pompei ela seconda, in cui la partecipa-zione è stata prevalentementegiovanile, al “Carnevalone Li-berato” di Poggio Mirteto, unafesta all’insegna della musicae del divertimento. “Vagamente” è stata fondataed è tutt’ora gestita e sostenutada un gruppo di giovani delpaese, compresi gli autori delpresente articolo, con lo scopodi promuovere e sostenere lacultura ed il benessere giova-nile in generale, attraverso larealizzazione di eventi cultu-rali, ricreativi e delle propostedi mobilità giovanile. Tantecose sono state fatte, tante an-cora restano da fare, e comun-que sono molti i giovani concui l’associazione ha avutomodo di entrare in contatto neltempo, creando nuove occa-sioni e modalità di stare in-sieme da quelle sperimentatenella vita quotidiana, arricchiteda voglia di collaborazione esenso di responsabilità, come

E’ ancora grande musica con l’Associazione “Vagamente”“Brusco & Roots in the Sky” hanno chiuso l’evento 2011

Gentile direttore, non era ne è miaintenzione dar luogo a una pole-mica però devo fare alcune pre-cisazioni in merito alla suarisposta alla mia lettera, pubbli-cate entrambe sul numero delSegno di Giugno. Non ho alcunaobiezione a ricevere critiche anzi,quando sono ben documentate eargomentate non possono chefarmi piacere e aiutare l’ATC nelmigliorare la gestione del TeatroCivico. Per quanto riguardal’evento “Italia Music Awards”confermo quanto detto e rispondoalla sua domanda: proprio perchéil Teatro è pubblico e a disposi-zione di tutti, senza discrimina-zione alcuna, se ne viene richiestol’utilizzo in una ben determinatadata, e solo in quella data, già inprecedenza impegnata da un altrosoggetto, per correttezza e ri-spetto per il suddetto soggetto larisposta è no, anche se si trattassedi Francesco de Gregori.Per quanto riguarda poi la colla-borazione fin qui data dal Segno,in merito alla pubblicizzazionedelle attività che si svolgono inTeatro, non posso che ringraziarlasia come Direttore che personal-mente e spero che tale collabora-zione possa continuare e ancheconsolidarsi. Ribadisco infine an-cora una volta che l’ATC è unaAssociazione in cui il Comune diRocca di Papa ha una partecipa-zione maggioritaria e che l’ACS,come socio di minoranza, è te-nuta a fornire il personale volon-tario per la gestione del Teatro e arichiederne l’utilizzo per le pro-prie attività ne più ne meno cometutti gli altri soggetti, secondodelle regole alle quali tutti si de-vono attenere. L’unica agevola-zione per l’ACS e per l’ATCconsiste in una facilitazione orga-nizzativa dei propri eventi. Inoltrel’ATC è una Associazione apertaall’ingresso di altri soggetti allestesse condizioni, diritti e doveriai quali è sottoposta l’ACS. Piùvolte ho invitato e sollecitato altrerealtà locali, anche giovanili, adimpegnarsi nella gestione delTeatro nella consapevolezza chebisogna dare all’Istituzione unacontinuità gestionale, favorendoil rinnovamento sia negli incari-chi direttivi che per il personalevolontario, senza ottenere alcunarisposta positiva. Il Contratto diServizio stipulato tra l’ATC e ilComune di Rocca di Papa scadealla fine del 2013 e non è tacita-mente rinnovabile, spero perciòche per quella data l’ACS non sialasciata ancora una volta da sola adoverne chiedere il rinnovo.

Enzo de AngelisPresidente dell’ATC

Un momento dell’esibizione dello scorso anno

sostenere il gruppo di gestionenella realizzazione di una par-ticolare iniziativa. Tutto ciòpermette di arricchire e dare unvalore aggiunto a quelli cheerano rapporti già esistenti ecaratterizzati prevalentementedall’amicizia e dall’essere cre-sciuti insieme nello stessopaese.Questa volta la nostra propostaha preso il titolo “PER UNPUGNO DI SCORIE” ,un’iniziativa (completamenteorganizzata dal gruppo di ge-stione dell’associazione) cheha visto la partecipazione digrandi realtà sociali che dasempre si sono distinte per illoro contributo concreto allacomunità. L’iniziativa, com-pletamente gratuita, è nata e siè concretizzata con l’idea di la-sciare ampi spazi di riflessionesulla questione tanto scottantequanto attuale della produ-zione di scorie. Lo scarto, il rifiuto, l’inquina-mento, la precarietà nel-l’animo umano sembranoquestioni sempre più irrisolvi-bili, non abbiamo più postodove smaltire i nostri rifiuti econtinuiamo a produrne inquantità industriali e manmano che “progrediamo” cau-siamo un’involuzione socialeche vede il suo crocevia con ildisastro ambientale. Questesono le tematiche che abbiamovoluto sollevare con la nostrainiziativa, tematiche scottantie scomode che stanno por-

tando la nostra società alla de-riva. Durante l’iniziativa, ampispazi sono stati dedicati a mo-stre fotografiche a tema propo-ste da cittadini roccheggiani enon, sono stati allestiti pannelliper creazioni collettive artisti-che ed estemporanee. Anchequesta volta non poteva man-care il mercato d’artigianato ele associazioni hanno avutomodo di far conoscere i loroprogetti attivi nella promo-zione della solidarietà, nel ri-spetto dei diritti umani e delladignità. Alle ore 21.00 c’è statal’esibizione del primo gruppoemergente i “Kutzo” e a se-guire la band romana “Rag-garo Fomento” per poiconcludere la serata con lospecial guest della serata,“BRUSCO & Roots in theSky”. Oltre ad ascoltare dellabuona musica i partecipantihanno potuto trascorrere unaserata divertente e costruttivaavendo avuto modo di riflet-tere sul tema di questa inizia-tiva… esiste un modo perconvivere con il nostro pianetasenza distruggerlo? Abbiamole risorse necessarie per soddi-sfare i nostri bisogni?... Riusci-remo un giorno a liberarci datutte queste scorie o continue-remo ancora questo folle pro-getto? Non possiamo dimenticarci ditutto questo, è importante orapiù di prima essere attenti edattivi!

Enzo De Angelisci riscrive

Page 23: Il Piccolo Segno

il Segno - Luglio/Agosto 2011 23

di Rita GattaEra qualcosa di metalloscuro, dall’impugnatura al-lungata, terminava con dueparti a mezzaluna, taglienti:due becchi d’aquila uno difronte all’altro… a tratti si

notava la porosità del metallo attaccatodalla ruggine, ma lo strumento era benconservato, dava l’idea di qualcosa chelungamente fosse stata maneggiata, giratae rigirata, osservata, ma non usata…L’uomo moro sulla porta osservò quellascena senza parlare, lo sguardo si fece in-terrogativo: - Forse le avrò perdute lungo la strada,non le uso da tempo, però mi sembrano… Si sforzava mentre era sull’uscio di casa atrovare una spiegazione e intanto guar-dava curioso quell’uomo commosso chegli porgeva un paio di tenaglie. Che stavaa significare quel gesto? Era una personacome tante, stempiato, di media statura,corporatura un po’ pingue e stava di frontea lui con fare divertito e nello stessotempo commosso: si vedeva che avevatanto da dirgli, ma gli piaceva rimandare ilmomento della spiegazione per aumentarela sua curiosità, tenerlo sulle spine.In effetti l’uomo alto, dai capelli neri unpo’ brizzolati, magro, dal viso scuro colortabacco, con la pelle cotta dal sole, nonera tipo da indovinelli, ma gli piacevamettere in gioco la sua prodigiosa memo-ria: ogni episodio del passato sembravafosse appena accaduto quando comin-ciava a narrare a figli e nipoti la sua storia,gli aneddoti della sua vita.- Buongiorno – si decise infine a parlarel’individuo porgendogli con maggioreconvinzione le tenaglie.- Buongiorno – rispose il guardiano del-l’antico convento.- Lei si starà chiedendo chi sono, perchésono qui…Lasciò cadere una pausa per cogliere nelsilenzio del suo interlocutore un assensoscontato.- Le dico una data per aiutarla: 1944.

In un paese dell’Abruzzo, campagne cam-pagne, era stato sorpreso dai Tedeschimentre cercava di nascondersi nella solitabotola sotto il fienile. Era un giovaneuomo, uno dei tanti civili che era statopreso prigioniero: sapeva che non avrebbepiù rivisto la sua casa, sua mamma, i suoifratelli e la disperazione dilagava nel suocuore mentre in marcia lo portavanochissà dove. Lunghi chilometri di strada,di notte, di giorno, mangiando polvere e

dolore. Giunsero sotto un grande monte dallacima arrotondata: ovunque boschi di ca-stagni dalle chiome incipriate di longilineifiori gialli. Li fecero entrare in un recintodi filo spinato, assiepati come bestie,stretti l’uno vicino all’altro. Il sole stavaper tramontare e accendeva di rossoquell’aria, prima che l’oscurità della notteavesse pietosamente coperto una nottatadolorosa dove il sonno non sarebbe calatoe i fantasmi del presente avrebbero riem-pito i loro cuori di straziante nostalgia. Lapaura del domani si respirava tra loro, cia-scuno stremato da ore di cammino, attentia non cadere, a non inciampare.Si fece ostinatamente spazio per raggiun-gere la rete, un confine crudele oltre ilquale c’era la libertà: quei boschi pote-vano essere la sua salvezza. Vide passareun ragazzo sulla via: camminava a testabassa tenendo per mano la sua bicicletta,con fare quasi anonimo per non sembraresfrontato e curioso a quelle sentinelle chesorvegliavano i prigionieri e lui quando selo vide passare vicino gli chiese a bassavoce:- Dove siamo?Un sibilo senza neanche sollevare losguardo, lo informò che stavano sotto ilMonte Cavo, in un paese che non avevamai sentito nominare dalle sue montagnedell’Abruzzo: Rocca di Papa e là vicinoc’era un convento occupato dai Tedeschi.Quel suono sussurrato riecheggiava nellasua testa mentre vedeva il ragazzo allon-tanarsi con la sua bicicletta sempre cam-minando lentamente. Stava

allontanandosi pian piano, poi lo vide in-forcare la bici e sfrecciare pedalando ve-loce fino a diventare sempre più distante:lo seguì con gli occhi anelando la sua li-bertà.Come in un sogno, se lo vide tornare in-dietro dopo pochissimo tempo: pedalavacon impegno e raggiunse quel campo checosteggiò senza neanche voltarsi, accele-rando la spinta sul pedale non appenasvoltato. Fu un attimo, un infinitesimaleistante di storia: il braccio si sollevò e lan-ciò qualcosa che lui riuscì ad afferraresenza farsi notare dalle sentinelle, in quelmomento distratte a parlare tra loro.Quando sollevarono gli occhi, il ragazzoera già sfrecciato via e una coltre di rasse-gnata disperazione era tornata a coprirequel battito accelerato del cuore che stavaimpazzendo di speranza. Il giorno dopo nel gruppo di prigionieriche riprese la marcia disperata verso lafollia mancava qualcuno… Invano le sen-tinelle sguinzagliarono i cani: nessunatraccia dei fuggitivi.Nascondendosi tra i boschi, nella suafuga verso la libertà, quell’uomo cheaveva afferrato l’oggetto conservava nelcuore una promessa. E proprio quel po-meriggio d’estate, dopo più di vent’anni,quelle tenaglie restituite furono il più belgesto di amore, generosità e gratitudinefiorito dalle ceneri di quella tragica folliabellica nata dall’umana pazzia. Un ri-scatto per dimostrare che, nonostantetutto, l’Uomo non soccombe nella vio-lenza e integro risorge anche dalle piùimmani tragedie.

Cultura e ... dintorni

UUnnaa pprroommeessssaa mmaanntteennuuttaanneell ccoonnvveennttoo ddii MMoonnttee CCaavvoo

Page 24: Il Piccolo Segno

CULTURA24 il Segno - Luglio/Agosto 2011

di Loredana Massaro“Il tempo delle farfalle” di JuliaAlvarez è la storia delle quattrosorelle Mirabal, eroine dellaguerra di liberazione dominicanacontro la terribile dittatura del ge-nerale Trujillo, padrone assolutodella scena politica della Repub-blica Domenicana, governò dal1930 al 1960, conducendo il suoPaese in una situazione di arretra-tezza, degrado e miseria insoppor-tabili. Eliminò ogni forma diopposizione con la ferocia di unarepressione spietata. Uccise chi loostacolava, depredò i suoi sudditi,fece razzia di denaro, terre, donne

il nome di “las mariposas” nellaresistenza clandestina. Nate in unafamiglia benestante e colta, rima-sero sempre legate da un affettocomplesso e profondo, nonostantele notevoli diversità d’indole e didestino. La ribelle Minerva sce-glie giovanissima di essere l’av-vocato degli oppressi, Patria ladevota arriva alla guerriglia per levie imperscrutabili della fede re-ligiosa, la frivola e romanticaMaria Teresa s’impegna nellacausa per amore, mentre Dedé,l’unica sopravvissuta e la menoincline all’impegno politico, nar-rando molti anni dopo la loro po-lifonica storia, si riunisce infine esenza riserva alle sorelle.E’ il 25 novembre 1960, quandole sorelle Mirabal vanno in visitaai loro mariti Manolo e Leandro,trasferiti nel carcere di PuertoPlata, gli agenti del servizio se-greto militare le arrestano e leconducono in un canneto dovevengono torturate, seviziate e ba-stonate fino alla morte.L’intento dell’autrice non è quellodi edificare un mito, ma quello difar rivivere la storia delle quattrodonne mostrandole mentre si rac-contano, mentre parlano di piccolifatti della quotidianità e grandieventi della storia con uguale sem-plicità, mentre ridono, giocano,amano, pensano, pregano. Sonodonne che si ribellano e lottano,soffrono e hanno paura e l’autriceriesce a farci vedere le loro storiein tutta la loro umanità e forza.

LL’’aannggoolloo ddeellllaa ssttoorriiaa

di Vincenzo RufiniNel corso delventesimo secolola storia culturaleitaliana, già diper sé ricca di

espressioni letterarie, artistichee filosofiche, ha ricevutoun’impronta determinante dalsettore del giornalismo. Unmestiere appassionante, sognodi ogni adolescente aduso allaparola scritta, che ha fatto dellarappresentazione della parolascritta un importante veicoloper diffondere in ogni dovel’informazione.Tra le molteplici testate gior-nalistiche che sono fiorite nelcorso del secolo ne vanno an-noverate due, sorte in tempi econtesti diversi, che hanno la-sciato una traccia indelebilenella storia del giornalismo edella cultura in generale: LaVoce e il Mondo.La Voce nasce nel 1908 periniziativa di Giuseppe Prezzo-lini, vero scopritore di talentioltreché valente intellettuale, edi Giovanni Papini, spirito piùche mai inquieto sempre pro-teso alla ricerca di una solu-zione ideale dell’essenza dellavita. La rivista ebbe una duratadi cinque anni, anche se dal1913 al 1916 continuò ad es-sere presente in edicola sottoaltra direzione e con meno pre-gnanza culturale.Lo scopo principale della Vocefu da subito quello di stravol-gere il panorama intellettualeitaliano e rimuovere, una voltaper sempre, l’antico assiomadell’intellettuale avvolto nelsuo sapere e nella continua ri-cerca culturale, totalmenteavulso dalla realtà circostantee portarlo ad avere coscienzadel suo essere e delle sua con-dizione di erudito mettendoqueste qualità al servizio del-l’intera comunità.Altro obiettivo perseguitodalla testata giornalistica fuquello di cercare di promuo-vere un rinnovamento cultu-rale e sociale, svecchiare unpo’ l’asfittica società italiana.Il tentativo di Prezzolini e Pa-pini, assistiti in questa avven-

Il Mondo si distinse, oltre cheper i suoi servizi giornalistici,anche per i molti convegni te-nuti con regolare puntualità eche mettevano in evidenza iproblemi del momento e nesuggerivano le ricette appro-priate per risolverli. Il giornalefu sempre limitato nella tira-tura, come se avesse la fun-zione di rivolgersi ad unaesigua minoranza, quella fe-dele alle regole ed ai proponi-menti della cultura azionista,ma inversamente proporzio-nale alle vendite era il creditoche acquisì come coscienzanazionale di un Paese che siavviava ad una crescita tumul-tuosa ed incontrollata, in cui leregole dello stato di diritto ve-nivano prese d’assalto da po-teri, più o meno forti, decisi adoccupare lo Stato ed usarlo se-condo i loro fini.Valutando retrospettivamentele due imprese cartacee pos-siamo serenamente affermareche se il livello culturale diuna nazione si misura ancheper i suoi prodotti giornali-stici, allora La Voce e IlMondo sono da consideraredue fari imprescindibili ema-nanti cultura, i quali hannocontribuito in maniera deter-minante alla crescita del Paesee che nulla hanno da invidiarealle grandi testate del giorna-lismo d’oltre manica e d’oltreoceano.

tura dello spirito dalla preziosacollaborazione di Gaetano Sal-vemini e dalla simpatia di Be-nedetto Croce, contribuìenormemente alla diffusionedella cultura nelle masse, lequali si affacciavano prepoten-temente alla ribalta sociale;ebbe il merito di far uscirel’antica Sophia (la cono-scenza) dalle torri d’avorio incui era rinchiusa per farla di-venire patrimonio di ognuno.Il Mondo nasce nel secondodopoguerra, nel 1949, per ini-ziativa di un gruppo di intellet-tuali, capitanati da MarioPannunzio, di estrazione libe-rale e azionista con il fermoproposito di assurgere a co-scienza critica e baluardodell’etica in un’Italia che rico-minciava lentamente a guariredalle ferite della secondaguerra mondiale e si avviava avivere una stagione di crescitae di sviluppo, troppo spessotendenti ad evolversi al di làdelle regole della civiltà.Il Mondo ebbe la funzione difustigatore di quella classe po-litica ed economica che in al-cuni dei suoi rappresentantimostrava di aver dimenticato icanoni del senso civico. La ri-vista ebbe come faro la laicitàdello Stato, sempre in primalinea a rintuzzare le uscite e imoniti della gerarchia d’oltreTevere, la quale, alla vigiliadel Concilio Vaticano II, an-cora considerava il territorioitaliano come cosa propria. Isuoi collaboratori furono, oltreil direttore Pannunzio, ManlioCancogni, Domenico Bartoli,Emilio Lussu, Ernesto Rossi,un allora giovane EugenioScalfari, il quali negli anni ot-tanta ne fissò i ricordi nel bellibro: “La sera andavamo invia Veneto”.

L’Italia cambia conLa Voce e Il Mondo

Invito alla lettura

Tempodi

farfalle

e bambine, stu-prate e seviziate epoi abbandonateal loro destino.Le quattro ra-gazze con la loroindomita fragilitàavevano meritato

Il 26 luglio Mario Clementi e Raffaella Gualtieri hannofesteggiato le nozze d’argento, essendosi sposati lostesso giorno del 1986. Un traguardo importante dopo25 anni di matrimonio. A Mario e a Raffaella, e ai lorofigli Eleonora, Michela, Daniela e Riccardo, vanno gliauguri di tutta la redazione del Segno.

Nozze d’argento per Mario e Raffaella

Giuseppe Prezzolini

MarioPannunzio

Page 25: Il Piccolo Segno

25il Segno - Luglio/Agosto 2011 STORIE

ese dopomese, lefamiglie si

le notizie che il suo presentatore gli avevasuggerito e che conosceva a memoria: eraproprio così che un poco alla volta si erafatta una certa cultura di base, in molticampi. Era riuscito anche ad imparare unaspeciale lingua fatta di frasi sbilenchestrappate via dalle interviste a qualche im-portante personaggio. Dopo un po’ ditempo cominciò a sentire una grande no-stalgia del suo presentatore: ormai avevadeclamato tutto quello che gli era rimastoincollato dentro e desiderò apprenderemolte altre cose. Così si decise: uscì daquella specie di ripostiglio ed entrò in casae curiosando qua e là si ritrovò in una dellecamere da letto dove ebbe una gran bellasorpresa: il suo presentatore, impeccabil-mente vestito, era disteso sul letto, immo-bile, con le braccia abbandonate lungo ifianchi, pallidissimo e proprio al centro delpetto aveva un foro rosso sangue.

M

notavano ormai cumuli di ferrovecchio ar-rugginito e lungo le pareti cieche, penzolanticavetti elettrici, abbandonati a se stessi. L’ul-timo spettacolo fu mandato in onda molto piùtardi del consueto e non per rispetto dei bam-bini. Figuriamoci! Ma semplicemente perchèera proprio l’ultimo spettacolo. I presentatorierano stati licenziati in massa da mesi. In or-ganico ne rimaneva uno soltanto per le esi-genze, diciamo così, di chiusura.Costui era anche un rinomato ventriloquooltre che un bravo presentatore. Giungeva sullavoro con un bel pupazzo colorato che su-bito affidava ad un inserviente e mettendosipoi comodamente a sedere su una enormepoltrona imbottita color senape, gli facevaannunciare, con voce suadente e profonda,ogni cosa fosse stata richiesta dal pro-gramma. Il bel pupazzone ripeteva pedisse-quamente e ripeteva all’infinito se ilpresentatore-ventriloquo si distraeva; oppurese spossato dalla noia, si addormentava pro-fondamente.

siccome i pupazzi non hanno la ben-chè minima paura delle situazionidisdicevoli che il mondo prova a

mettere in scena per loro, si avvicinò an-cora di più e lo toccò ed il presentatore-ventriloquo non si mosse affatto.Osservòcon più attenzione e notò con stupore cheera ormai ammuffito, completamente. Ilpupazzo però non si rendeva perfettamenteconto di cosa quella situazione potesse si-gnificare. Del resto era sempre un pu-pazzo! Ma una cosa la percepì: senzatelevisione e adesso senza presentatore lasua vita sarebbe stata durissima. Decise co-munque di uscire e di andarsene per ilmondo in cerca di un altro presentatore-ventriloquo, sapendo in cuor suo che nonlo avrebbe trovato e soprattutto, più sem-plicemente, che non lo avrebbe ricono-sciuto.

Rocca di Papa - Marzo 2004

I L R A C C O N T O D E L M E S E

Il presentatoreammuffito

di Noga

liberavano gettandovia i televisori,anche quelli più co-stosi e sofisticati.Salivano sui tetti esradicavano tutte leantenne. Nei pressidelle abitazioni si

E

Come ogni essere umano, mi ritrovo a dare edire spiegazioni: dare perché richieste e direperché richieste. Dopo una vita travagliata ededicata interamente agli altri ora è il mioturno! Tocca a me chiedere e ricevere spie-gazioni e di che genere beh, lo scoprirò an-dando avanti. Una semplice elucubrazione che arriva in unasemplice giornata estiva trascorsa al maredove, conoscenti, mi pongono domande. Le-cito è chiedere ma se finalizzato ad un arric-chimento della propria conoscenza e non perarricchire solo un antro nascosto del cervellodove si depositano essenzialmente curiositàe chiacchiere senza senso. Ma dico io! Sole,spiaggia, mare, gabbiani che svolazzanosghignazzando, vocii e sapore di sale sullelabbra, gente assorta nella lettura di libri sco-nosciuti e non, bocche che si sfiorano assetatedi sensazioni e ragazzi scalmanati appressoad un pallone non sono sufficienti per com-prendere che oggi è oggi? Basterebbe lasciareandare la vista, libera di spaziare nella luce ri-flessa nell’acqua ed oltre l’infinito del maread arricchire l’animo. Ma non è così! Mi sposto verso il bagnasciuga cercando dievitare le futili domande per concentrarmiesclusivamente nelle emozioni ma, come dacopione letto e riletto, ecco arrivare una avve-nente donna dai capelli rosso carota, racchiusain un costumino mozzafiato. Ondeggia e ge-sticola come una sirena catturando gli occhidei tanti maschi, giovani adulti e vecchi,sguardi che le rimangono tatuati sulle sinuosegrazie. Sorrido all’idea della principessa e laranocchia (la ranocchia sono io). Lo staccarsidal resto del gruppo per raggiungermi non èun atto di generosità o di semplice piacere masolo una raccolta di ciarle per poi farne il giocodi società. So bene che ne usciranno fuori sto-rie incredibili quindi, divertita, divento la caviadel giorno. Solite domande, solite risposte, co-nosciuta compassione per circa mezz’ora. In-vento e rigiro le stesse parole, venti in tutto…le stesse parole che mischiate dentro un saccoed estratte a sorte formano concetti diversi,raccontano situazioni assurde e parlano diamori confusi vicini e lontani. Ma le parolesono solo venti! La mia aiutante interlocutricenon percepisce il gioco e, finita la conversa-zione con la piccola ranocchia, sempre io,torna dal branco e inizia il gioco dell’inven-tiamo storie.Resto seduta sul bagnasciuga e lascio che leonde si infrangano sulle mie grazie che sep-pur poco avvenenti, vivono vere emozioni egiocano con il mio sorriso, apportato dalla de-liziosa superficialità delle menti del miobranco.

di Stefania Colasanti

Frammentidi ScritturaGiochi estivi

LLaa ppooeessiiaa ddeell mmeesseedi Anna Giovanetti

Appena il sole dal suo infuocato carroattraversato il cielo all’orizzonte scende,

pallida e malinconica la lunanella penombra sale lentamentee quando in mezzo al firmamento brilla,l’argentea luce diffonde nella sera;dell’aureo astro non è che una scintilla,ma quanta gente il suo ritorno spera.Conforta il contadino che ritornaal casolare, stanco del lungo giorno,conforta il bimbo che lasciati i giochi,nel suo lettino la guarda e aspetta

il sonno.E gli amanti, che nell’abbraccio avvinticercano in lei una lontana meta,è complice di sogni me di chimere,è testimone tacita… e discreta!

La Luna

Q uesta situazione si protraeva già da unbel po’ di tempo e quelle pochissimepersone che ancora seguivano gli

scarsi programmi mandati in onda, cono-scendo il trucco, ne erano moderatamente di-vertite: “Tanto -dicevano fra loro- ormai cela siamo mangiata tutta la minestra”.E quando i fari di scena furono spenti perl’ultima volta ed i teatri di posa ridotti al si-lenzio, il presentatore-ventriloquo prese ilsuo bel pupazzo colorato, se lo caricò sullespalle e giunto a casa, lo ripose in un magaz-zinetto che aveva fatto costruire sul terraz-zino. Il pupazzo, che aveva una bella faccettaaccattivante con degli occhi spiritosi, si resesubito conto che sarebbe rimasto in quel ma-gazzino per molto tempo e per ingannare lanoia, dopo essersi accomodato nel miglioredei modi, prese a declamare ad alta voce tutte

Page 26: Il Piccolo Segno

MUSICA e ARTE il Segno - Luglio/Agosto 201126

Anche due roccheggiani all’evento trasmesso su Rai2

Premio di giornalismo conle musiche di ConteNeroPaolo Conte e Mauro Del Nero autori delle colonne sonoreSu Rai2 il 21 luglio scorso, giovedì, è an-data in onda la cerimonia di consegna deiriconoscimenti della XXII edizione del“Premio Ischia Internazionale di Giorna-lismo”, che premia i migliori giornalistidella stampa italiana e internazionale di-stintisi per la loro professionalità e deon-tologia. Un appuntamento atteso ognianno che vede la partecipazione dei gior-nalisti premiati. Inoltre, la sezione “co-municazione” del Premio IschiaInternazionale di Giornalismo, giuntaquest’anno alla terza edizione, è organiz-zata in collaborazione con la Ferpi, la Fe-derazione delle Relazioni PubblicheItaliana, la più antica e rappresentativa as-sociazione professionale di categoria deicomunicatori d’impresa con oltre 40 annidi storia. Insomma, un premio importantein un settore complesso come è quello del

levisive. E chissà che non possano met-tere a disposizione di Rocca di Papa leloro competenze e professionalità. Sta-remo a vedere.Circa il “Premio Ischia Internazionale diGiornalisno”, ecco i giornalisti a cui lagiuria ha assegnato i prestigiosi ricono-scimenti: a Gian Maria Vian è andato ilpremio giornalista dell’anno italiano; aRym Ali Brahimi il premio internazio-nale; al grande maestro di giornalismoGiulio Anselmi, già direttore de LaStampa, è stato assegnato il premio allacarriera; a Toni Capuozzo di Mediaset èandato invece il premio inviato speciale;a Mario Sconcerti quello di giornalistasportivo dell’anno.

Paola Gatta

Retrospettive musicalidi Massimo Onesti

tiva e poi via via fra crisi dicoppia, lotte sociali, ambiguitàda rockstar, dipendenza dalladroga, etc...Non tutti abbiamo perso unpadre in guerra, non tutti fac-ciamo parte di una rockbandma tutti abbiamo vissuto il mo-mento del conflitto con ilmondo, tutti abbiamo sentitomagari solo un istante la frat-tura fra il nostro io e il mondoche ci circonda e il desiderio disovvertirlo anche violente-mente ma alla fine di uscirnevittime o sconfitti. Un mio amico trovava TheWall troppo esagerato e dram-matico ma forse non ce ne

siamo resi conto subito maquella è stata un’epoca vera-mente drammatica in cui ra-gazzi pieni di speranze e digrandi propositi si bruciavanocon la droga, con le violenzedelle lotte politiche o abbando-nando ogni residuo di speranzae d’idealità rifugiandosi ap-punto all’interno del proprioMuro e se apprezzabile èRoger Waters nel collocare al-legoricamente il muro indivi-duale al Muro di Berlino e allasua distruzione dobbiamo an-cora aspettare molto affinchégl’individui finiscano di co-struire muri e di rifugiarvisi aldi là di essi. 2/Fine

Seconda parteNon per niente ancora oggi neisuoi trionfali concerti RogerWaters, che di The Wall ne èanche l’ideatore ed autore,quando rappresenta l’opera lofa nella sua interezza, semprenelle stesse modalità e con lamessa in atto di tutti gli ele-menti tecnici e scenografici ol-treché musicali.Ogni brano ha la sua giusta col-locazione e anche quello chepoteva sembrare un pezzo su-perficiale e ballabile come Ano-ther Brick in the Wall visto conle immagini, come con la mar-cia dei ragazzini mandati versoil macello in una società chenon li sa o non li vuole educaree che li lascia senza guide esenza ideali, assume significatiesattamente opposti e dramma-

TTHHEE WWAALLLL//22QUANDO IL ROCK INDOSSA LO SMOKING

Sul numero scorso nell’articolorelativo al primo libro di LilithDi Rosa Trappolini, “RussianRoulette”, si è parlato anche diuno scrittore punto di riferi-mento per lo stesso Lilith. Sitratta di Emanuel Carnevali enon di Miguel, come erronea-mente scritto. L’occasione ci ègradita per ricordare nuova-mente questo scrittore italiano(nato nel 1897) che seppe dareun forte impulso alla letteraturaamericana di quegli anni (Ema-nuel si trasferì in America nel1914). Malato, tornò in Italianel 1922 dove morì vent’annidopo. Di lui restano alcuni rac-conti e poesie ma soprattuttoun romanzo, “Il primo Dio”,una prosa di “febbrile intensità,carica di angosce, l’autoritrattodi un nomade, braccato dallavita, che ci lascia sbalorditi perla modernità del suo accento”(dall’introduzione Adelphi).Ringraziamo Lilith per aver-celo fatto scoprire e per avercifatto conoscere anche il suoprimo libro che, ricordiamolo,può essere ordinato su www.al-tromondoeditore.it. (A.S.)

tici. La trama dell’operasi snoda anche semplice-mente ma con una pro-fondità e un’intensità dialto pathos e così assi-stiamo con partecipa-zione alle vicissitudini diPink (il nome del prota-gonista) che perde unpadre in guerra e che cre-sce chiudendosi in séstesso al riparo di unamadre semplice e protet-

giornalismo e della comunicazione.Quest’anno il premio ha avuto anche unacaratterizzazione roccheggiana. Infatti lecolonne sonore dell’evento televisivosono state realizzate da Mauro Del Neroe Paolo Conte che recentemente hannocostituito una vera e propria etichetta mu-sicale, la “ConteNero EdiMusicArte”. La trasmissione del 21 luglio è statal’esordio per i nostri due artisti, i cui pro-getti (non solo di tipo musicale) stannoraccogliendo molti consensi tra gli spe-cialisti del settore. “La ConteNero -cispiega Paolo Conte- ha già firmato uncontratto con RaiTrade per 75 anni. Inol-tre RaiTrade -ha poi aggiunto- divulgheràprossimamente anche un cd con 15 nostribrani”. A Mauro e a Paolo vanno le no-stre congratulazioni e l’augurio di vederlipresto impegnati in altre trasmissioni te-

Lilith Di Rosa e lo scrittore Emanuel Carnevali

Page 27: Il Piccolo Segno

RIFLETTORI 27il Segno - Luglio/Agosto 2011

Quandola mente

è in vacanzaSarà il caldo soffocante diquesta torrida estate ma io misento le gambe e la mente pe-santi, dai libri impegnati o im-pegnativi passo ai gialli diAgatha Christie, peraltrosritti benissimo, o alle edizionidi piccoli classici in regalocon i quotidiani. L’afa invita alla pigrizia e al-l’ozio anche mentale e la seracon le finestre spalancate e ilmeraviglioso venticello chequi a Rocca di Papa nonmanca mai, mi scopro a ve-dere dei terribili film in tv. Improbabili terrorristi cheriempiono un aereo di centi-naia di serpenti, persino unanaconda, ma dove li avevano

nascosti? Nello zaino?Improponibili gialli del sabatosera, dove alla prima scena saigià chi sarà ammazzato, chi èl’assassino e che fine farà.Film con campeggiatori coatti,cafoni, inquinatori e cacciatoriuccisi dalla natura che si ri-bella, città e persone attaccateda un virus che spinge l’uma-nità al suicidio e anche lì è ilvento, sono gli alberi e i pratiche si vendicano dell’uomoche li sta distruggendo. Me-teoriti pronte a distruggere ilmondo e il mondo salvato inextremis da un pugno di eroi(sempre maschi) pronti a mo-rire per un bene superiore(quasi sempre Gli Stati Uniti

di Daniela Di Rosa

d’America). D’estate mi prende così, oparto con il corpo per nuovemete... o parto con la testa e midistendo con tutto ciò che d’in-verno rifiuto! Vedo persino i vecchi filmd’amore hollywoodiani suCielo tv, non mi commuovopiù ma mi rilasso! Per non par-lare delle sfide tra cuochi(La7d, Cielo tv), tra giovanistilisti, o dello psicologo deicani, mi scopro a preferire imanicaretti alle interviste bar-bariche. La mente, almeno la mia, se neva in vacanza... eppure ci sonocose che non riesco a vederenemmeno d’estate, che sò... laDe Filippi e gli amorazzi deitronisti o i suoi “Amici”, midanno la nausea anche in re-plica; oppure i programmi po-meridiani (che neanched’estate vanno in vacanza) conla D’urso e il suo sguardo fin-tamente addolorato... il miocervello andrà pure in ferie masempre con un pizzico di iro-nia, va bene alleggerire ma nonrincretinire.

Agatha Christie

ilTocco

Doppi incarichi... il dilettantismodell’On. Tabacci

Nella psicoterapia infantile, ilgioco e il disegno consentonouna libertà di espressionemaggiore rispetto al linguag-gio. Queste due attività ven-gono accostate dal bambinocon minori difficoltà, in tera-pia, anche in considerazionedel fatto che richiedono un mi-nore sforzo intellettivo e mi-nori capacità linguistiche.In psicoterapia ad orienta-mento psicodinamico, il giocoviene osservato e il bambino èlibero di scegliere i giocattoliche preferisce, in questo modolo psicoterapeuta sarà in gradodi poter inferire dati preziosi aseconda dei giochi realizzati edei giocattoli scelti.Il disegno in psicoterapiaviene scelto sia come attivitàdi libera espressione del bam-bino, sia sottoforma di testproiettivi grafici, il cui princi-pio base è quello della “proie-zione” delle dinamicheinconsce sul foglio bianco, aseconda della consegna fattadal terapeuta.I test grafici più utilizzatisono: il Disegno della figuraumana, il Disegno della Fa-miglia, il Reattivo dell’Al-bero, il Disegno del bambinosotto la pioggia. Dopo l’ese-cuzione del disegno, segueun’intervista apposita tramitela quale lo psicoterapeuta rac-coglie elementi preziosi sulledinamiche inconsce del pic-colo paziente. Il gioco e il di-segno possono essereopportunamente utilizzatianche al di fuori del contestoclinico, individualmente o ingruppo e costituiscono sem-pre un ottimo mezzo diespressione e di creativitàpersonale.

Per scrivere alla Dott.ssa Benelli: [email protected]

Risponde la Dott.ssa Bruna Benelli

LL’’aannggoolloo ddeellllaa ppssiiccoollooggiiaa

diErmannoGatta

Doppio incarico. Ne abbiamo sempre parlato. La Lega e il PDL chiedono le di-missioni di Tabacci da deputato visto che è entrato nella giuntadi Milano. Tutto giusto, tutto vero, ci allineiamo alla richiestaperchè la riteniamo giusta e sacrosanta, però fa sorridereascoltarla da loro (Riccardo De Corato, PDL, è stato per 16anni vicesindaco proprio a Milano e contemporaneamente de-putato). Ancora più grottesca è la Lega. Matteo Salvini è statoper anni capogruppo del Carroccio in Comune e contempora-neamente eurodeputato a Bruxelles. Daniele Molgora, dal 2009 èpresidente della Provincia diBrescia e deputato. In generale su 68 parlamentaridella Lega, ben 38 (cioè il56%) hanno incarichi nelleamministrazioni locali. Il top si raggiunge con Leo-nardo Carioni che è presidentedella Provincia di Como, sin-daco di Turate, presidentedell’Unione delle provincelombarde, presidente di Svi-luppo Sistema Fiere, è consi-gliere del consiglio diamministrazione della Pede-montana veneta e dell’Expo2015 Spa. Insomma, Tabacci èproprio un dilettante. Questenotizia difficilmente le senti-rete in televisione.

La Pulce

Gioco e disegnonella psicoterapiainfantile

Page 28: Il Piccolo Segno

il Segno - Luglio/Agosto 2011 Ultima pagina

La storiadi RoccaProsegue il viaggio del maestroCarfagna alla scoperta degli ultimimurales realizzati a Rocca di Papa.L’ultima volta eravamo rimasti inVia della Fortezza e, da qui, ri-prende la camminata prendendo Via 20 Settembre. Allafine della strada, all’altezza del civico 34, sulla sinistra sipuò subito notare il dipinto ma, per vederlo meglio, è con-sigliabile affacciarsi sulla ringhiera di fronte, da piazzaVecchia. Il murales è dedicato a Rocca di Papa e alla sua storia. Inbasso sono dipinte delle radici grandi e forti, contorte, av-vinghiate e cresciute sopra delle colonne di epoca romanae delle antiche basole. Questo vuol significare che il nostropaese è stato costruito su antichi ruderi e, nello specifico,su quelli del castello medievale che sormontava la For-tezza. Le prime notizie su Rocca di Papa risalgono al 1044.Poi i soldati di Ludovico il Bavaro saccheggiarono il ca-stello e molti resti di questo furono utilizzati per costruirele casupole del centro storico. Invece, le basole raffigurate nel murales sono quelle della ViaSacra, la strada romana che dall’Appia conduceva sulla vettadi Monte Cavo. Il tronco dell’albero, nodoso e robusto, si in-nalza verso il cielo e vuol rappresentare il verde dei nostri bo-schi che tutti i paesi dei Castelli ci invidiano. Sul tronco sipuò notare una lancia con la bandiera e i colori del Comune,bianco e azzurro, del tutto simili a quelli della Baviera. Infine,gli artisti hanno dipinto un grande sole che ha la capacità diriscaldare il cuore degli osservatori anche d’inverno. L’opera descritta è frutto della creatività di due artisti, Er-manno Gatta (nostro prezioso vignettista), ed EmanuelaGatta, una studentessa universitaria che per una settimana in-tera si è dedicata soltanto a questo murales. Il progetto delmurales è stato proprio di Ermanno che oltre a possedere dotiartistiche è anche un appassionato di storia locale.

il Segnodei tempinei disegni del Maestro Franco Carfagna

LLeetttteerree,, PPrrooppoossttee,, PPrrootteessttee ee [email protected]

Le lettere non superiori alle 13 righe devono presentare in modo chiaro nome, cognome, mail o numero telefonicoCHI SPORCALA VIA SACRA?Gentile Direzione,la strada che porta a MonteCavo e che tanta storia portacon sé è praticamente abban-donata a se stessa. La ViaSacra domenica era davveroun cumulo di erbacce e rifiuti,forse lasciati lì da qualche turi-sta del fine settimana. Questainciviltà deve essere fermataperché continuando di questopasso non resterà più nientedel nostro glorioso passato.Poi purtroppo sembra che nes-suno svolga il servizio di con-trollo di questa zona e quindianche i malintenzionati hannovita facile. Io mi sono ritrovato a passeg-giare e alla fine ho dovuto rac-

cogliere un po’ di cose sparse,metterla in una busta e por-tarmi dietro fino al primo cas-sonetto questi rifiuti. L’ho fatto perché mi sembravaassurdo far finta di niente macome mai nessuno provvede apulire questa via romana?Chiedo scusa per lo sfogo

Matteo Brunetti

VIA ROMA, LUCEA FASI ALTERNEQualche giorno fa passavoper Via Roma e ho visto chel’illuminazione mancava deltutto. Mi hanno detto chequesto dipende dal fatto chequando in piazza Margheritac’è una festa e quindi vienepotenziato il sistema di illu-minazione, Via Roma va in

deficit di corrente per cui icittadini sono costretti a re-stare al buio. Non so se questo sia vero mamolti ne sono convinti e secosì fosse sarebbe davveroparadossale che nel 2011 perilluminare una zona se neoscura un’altra. Io ho unacerta età e mi pare di essertornato agli anni tristi del do-poguerra quando la luce nonsi sapeva nemmeno che co-s’era. Gradirei sapere qualcosa inmerito visto che l’estate è an-cora lunga e non vorrei pas-sarla completamente al buio.Grazie.

Roberto De Agostini

LE BIANCHE COLONNE

IN VIA DEL TUFOVorrei protestare con il Co-mune per lo schifo delle co-lonne che hanno pitturato inViale Madonna del Tufo. Mache hanno preso Rocca diPapa per un paese della peri-feria romana? Tutto bianco che sembra distare a Latina! Non poteva es-sere utilizzato un colore piùadatto a noi? Ai nostri bo-schi? Alle nostre caratteristi-che? Se questi sono gli interventidi abbellimento previsti per ilpaese, invito i responsabili aripensarci subito perchè, infin dei conti, è sicuramentemeglio che le cose rimangonocome sono.

Adelio Ruffini

A TUTTI I LETTORI AUGURIAMO UNA BUONA ESTATE