Il Mercato Bianconero

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Che Juve Edizione 3 Dagli Acquisti già fatti,alle vendite e agli obiettivi bianconeri In questo giornale tutte le verità

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Le ultime notizie bianconere

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Che Juve Edizione 3

Dagli Acquisti già fatti,alle vendite e agli obiettivi bianconeri

In questo giornale tutte le verità

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Con Diego è Scudetto

Tutti i riflettori sono puntati sul calciomercato delle squadre di Serie A, ma i quotisti italiani pensano già al prossimo campionato. È il caso di Gioco Digitale, si legge su Agipronews, che ha già lanciato le offerte sullo scudetto 2010: Inter, con o senza Ibrahimovic, favorita d'ufficio a quota 2,30. Diego ha promesso successi alla Juventus, e per i bookie potrebbe mantenere fede alla parola data: il distacco dai nerazzurri in lavagna è minimo e la Juve campione è a 3,25. Incertezza per il Milan, orfano di Kakà e bancato a 4.50. Spalletti riparte dalla Roma: lo scudetto ai giallorossi si gioca a 12 contro 1, mentre la Fiorentina è a 35,00. Pochissime chance per l'ottimo Genoa di Gasperini, offerto a 150 assieme al Napoli e al Palermo. Quote alle stelle per Udinese (200) e Sampdoria (400), qualsiasi altra squadra pagherebbe 300. I tifosi dopo il suo acquisto sognano ad occhi aperti, ma attenti a non illudervi, perchè lo so anche io e spero tanto che Diego faccia molto bene a Torino, però come abbiamo già visto nel calcio non si sa mai. Il ds della Juventus Alessio Secco si è pure sbilanciato tanto dicendo che con Diego sarebbe stata Champions e speriamo proprio che Secco abbia ragione.

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Manca ancora MetàManca ancora MetàManca ancora MetàManca ancora Metà Il presidente dela Juve Giovanni Cobolli Gigli - prima del suo ingresso in Lega Calcio - ha parlato della

trattativa con l'Udinese per Gaetano D'Agostino: "La trattativa è a metà strada. Si tratta di una trattativa

lunga. Le speranze non mancano ma bisogna far quadrare la richiesta con l'offerta". Su Pandev e

Trezeguet spiega: "Pandev è un buon giocatore, nel momento in cui fossimo interessati ne parleremmo

con Lotito. Confermo che noi non glielo abbiamo chiesto. E confermo anchre che Giovinco interesesa

moltissimo Ferrara. David è un giocatore che ci interessa sempre, lui vuole avere maggiori opportunità

di giocare e se si presentassero occasioni interessanti per noi e per lui le valuteremmo. La Roma? In

questo momento non ho riscontri. Le partite a scacchi sono lunghe e complicate per definizione,

figuriamoci quando le pedine sono in realtà persone, in quanto tali dotate di idee, personalità e volontà

proprie. Così, la partita tra Juventus e Udinese per il passaggio di Gaetano D’Agostino dal bianconero

friulano a quello torinese si sta sviluppando più lentamente del previsto. La volontà del giocatore di

trasferirsi alla corte di Ferrara e la disponibilità di Pozzo ad accontentarlo lasciavano presupporre una

conclusione immediata dell’operazione, frenata invece dalla difficoltà nel trovare le contropartite

tecniche. Una difficoltà che comunque non sembra insormontabile."La trattativa va avanti", ha

assicurato intervenendo a Telereadiostereo Sergio Gasparin, direttore generale dell’Udinese,

escludendo uno stop. I tempi per arrivare alla conclusione, però, potrebbero essere un po’ più lunghi di

quelli messi in preventivo: "E’ difficile reperire sul mercato un giocatore con le caratteristiche di

D’Agostino - ha spiegato Gasparin -: per questo la trattativa con la Juventus non è ancora definita.

L’ostacolo è la disponibilità finora non ottenuta per le contropartite che farebbero al nostro caso: noi

abbiamo evidenziato alcuni nomi, ora bisognerà capire se ci siano le possibilità di ottenerli".

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Maroune Chamakh il futuro attacante bianconero!

Nato in Marocco 25 anni fa, il giovane attaccante del Bordeaux, 1,85 di altezza, ha il doppio passaporto

francese e marocchino. Calcia bene con entrambi i piedi. In questi ultini due campionati, si è messo in

luce come un attaccante eclettico. E' una seconda punta che ama rifinire ed assecondare la prima

punta, ma in quest'ultimo campionato, che il Bordeaux ha vinto, si è rivelato anche un buon bomber con

13 reti all'attivo su 33 partite giocate. L'attaccante ha il contratto in scadenza nel 2010. A lui si è

interessato anche il Lione, ma il Bordeaux non vuole cederlo ad una concorrente. Lui sogna l'Italia ed in

particolare la Juve. Vuole ripetere a Torino le gesta di un grande suo connazionale : David Trezeguet .

Niente sul suo fututo è scritto anzi la Juve solo da pochissimo si è interessata a Chamakh e piace

perchè giovane e non dovrebbe avere un costo elevatissimo. I tifosi bianconeri farebbero bene ad

appuntarsi nome e cognome di Maroune Chamakh perché questo giovane talento franco-marocchino è

destinato a far parlare di sé, soprattutto fuori dalla Francia ora che ha vinto la Ligue 1 con il Bordeaux e

ritiene concluso il suo ciclo con i girondini. L’attaccante cerca stimoli e motivazioni altrove per compiere

un salto di qualità a livello internazionale, guarda con interesse alla Premier League (ci sono stati an-

che contatti con l’Arsenal di Arsene Wenger), ma non disdegnerebbe neppure la serie A. La Juventus

lo ha inserito tra i papabili eredi di David Trezeguet, Daniel Bravo, ex centrocampista del Parma,

commentatore di Canal+ e profondo conoscitore del calcio francese, lo considera perfetto per il gioco di

Ciro Ferrara. «E per far coppia con Diego. Sì, ma è anche vero che è facile per tutti giocare con il

campione brasiliano».

Bravo non ha dubbi sulle qualità tecnico-tattiche di Chamakh e neppure il procuratore del giocatore,

Pierre Frelot, avrebbe potuto tracciarne un profilo migliore. «Mi piace molto perché è un vero attac-

cante: sempre in movimento, capace di inserirsi, molto forte di testa, abile, veloce e intelligente.

Insomma, è un centravanti completo». Da tre anni è considerato uno dei talenti della Ligue 1, anche se

in passato gli hanno contestato di essere poco preciso in zona gol. «E’ vero, se gli dovessi trovare un

difetto direi che pensa troppo agli altri e poco a se stesso. A lui piace muoversi per servire i compagni,

ma in questa stagione ha imparato anche a essere meno altruista e a segnare di più». Un dato che

viene confermato dalle statistiche: ha chiuso la stagione con 13 reti in 33 partite di campionato,

eguagliando il numero di gol segnati nel 2004-05, ma un anno fa ne aveva firmati appena 4 con lo

stesso numero di presenze. «Deve capire che è una buona cosa sacrificarsi per la squadra, ma è

altrettanto importante esprimere se stesso. E lui ha le caratteristiche e la capacità per diventare un

grande bomber. Per di più è giovane, ha 25 anni, e quindi ampi margini di miglioramento».

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Dubbio Tasci Si ingarbuglia l’operazione Tasci, lo Stoccarda non è infatti disposto ad assistere impotente alla parten-

za di uno dei suoi giocatori più rappresentativi, soprattutto se la prospettiva è quella di non ricavarci

nemmeno un euro. La situazione ricorda molto da vicino quella relativa a Mario Gomez, che due

stagioni fa era nella stessa condizione contrattuale del Tasci di oggi, cioè ad appena un anno dal

potersi svincolare. Anche gli attori sono gli stessi, perché il procuratore di entrambi i nazionali tedeschi

è Uli Ferber, la società che rischia di veder volare via il proprio gioiello è sempre lo Stoccarda, e oggi

come allora la Juve si insinua tra le parti. Tentata dal colpaccio.

Due anni fa lo Stoccarda riuscì a evitare la fuga di Gomez, ottenendone infine la firma sul rinnovo

contrattuale. Un autografo che ha consentito nelle scorse settimane al ds Horst Heldt di cedere Gomez

al Bayern per la sontuosa cifra di 30 milioni di euro. Il valore di Tasci, in quanto difensore, difficilmente

raggiungerà quei vertici, però giustifica eccome il tentativo dello Stoccarda di bloccarne la probabile

fuga.

Nelle ultime ore infatti dalla Germania sono arrivati segnali contrastanti. A partire dalle dichiarazioni di

Tasci, che fino a pochi giorni fa sosteneva: «Voglio giocare in un grande club europeo, possibilmente

all’estero» . Mentre ieri si è concesso una parziale retromarcia: «Ho tempo per ragionare sul mio futuro,

al momento penso allo Stoccarda e a superare l’infortunio» . Parole, le ultime, precedute da quelle dello

stesso Ferber: «Se Tasci vuole trasferirsi a Torino? Il club bianconero è una grande società, ne stiamo

parlando. Ma lui ha ancora un contratto con lo Stoccarda e, nel caso, la Juventus dovrebbe discuterne

anche con il club tedesco» . A tal proposito ieri era programmato un viaggio a Stoccarda di Jean

Claude Blanc, saltato all’ultimo momento, a dimostrazione che qualcosa si è inceppato. Di sicuro per

la Juventus diventa complicato attuare la strategia iniziale, che prevedeva un accordo in chiave 2010.

Le regole Fifa infatti vietano contatti fino al febbraio dell’anno di scadenza contrattuale e dell’affaire

Tasci si è parlato troppo per non rischiare ripercussioni. Quindi la strategia dovrà essere rivista, pun-

tando nel caso a chiudere l’operazione in questa sessione di mercato attraverso una trattativa diretta

con lo Stoccarda che potrebbe coinvolgere Olof Mellberg, però al momento molto vicino al

Panathinaikos.

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Cannavaro verrà fischiato Togliere gli striscioni, non tifare, fischiare ogni volta che giocherà Cannavaro. La Juventus è avvertita: le curve Nord e Sud della tifoseria bianconera non ne vogliono sapere di accettare il difensore azzurro, "reo" di essere passato al Real Madrid tre anni fa, abbandonando, secondo gli ultras, la squadra che era caduta in serie B dopo Calciopoli.In un comunicato, i rappresentanti delle due Curve precisano che il boicottaggio sarà esercitato con «atti non violenti e non tali da comportare la squalifica del campo per la Juventus». Nel documento, i tifosi spiegano di ritenere ancora oggi Cannavaro un mercenario e accusano la dirigenza di avere riportato Cannavaro a Torino, mentre ha lasciato partire Nedved, definito «nostra bandiera». «Cannavaro, per quanto ci concerne, non giocherà mai nella Juventus - c'è anche scritto - Non creda di conquistarci con queste filastrocche (il riferimento è alle ultime dichiarazioni del giocatore, che ha detto, tra l'altro, che gli scudetti della Juventus sono 29 e non 27, n.d.r.) sicuramente organizzate con i nostri dirigenti». Le curve lo fischieranno ma per me Cannavaro è stato un buon acquisto essendo ancora adesso capitano della nazionale, vincitrice di un mondiale, vincitori di numerevoli trofei per squadra ma individualmente ha pure vinto il pallone d’oro nel 2006 precedendo proprio il portiere Gigi Buffon. Ricordiamo che quando Cannavarro è andato via dalla Juve ha detto il perchè e ha sempre portato massimo rispetto verso i colori bianconeri, e non come Ibrahimovic e Viera sono andate a rinforzare una diretta concorrente o come Zambrotta che inizialmente è andato al Barcellona ma nell’estate del 2008 è andato al Milan,proprio come Emerson che nell’estate del 2008 dall Real Madrid andò al Milan, ma quest’anno non ha quasi mai giocato quindi ha lasciato il Milan. Cannavaro alla prima conferenza stampa (era con l’Italia) disse che non era un mercenario perchè adesso si è dimezzato lo stipendio e qua ha ragione il signor Fabio che guadagna meno, ma che non sia un mercenario non lo so però non mi ha fatto piacere quando ha lasciato la Juve nel momento più critico della sua gloriosa storia. Nella conferenza stampa dice pure che lui e la società hanno scelto insieme il suo addio e il suo ritorno!

Fabio, se vuoi un consiglio letterario su

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Le CessioniLe CessioniLe CessioniLe Cessioninoscnoscnoscnosc Il procuratore Giuseppe Bozzo, rappresentante tra gli altri di Simone Perrotta e Marco Motta, ha

rilasciato una curiosa intervista al Corriere dello Sport, nella quale è stato chiamato a rispondere con un

"sì" o con un "no" ad alcuni interrogativi di mercato. Ecco le risposte dell'agente su alcune trattative

riguardanti la Juventus....

- E' vero che prima di prendere Diego, la Juve ha par lato con Marotta di Cassano?

"Sì"

- Motta continuerà la sua avventura alla Roma?

"Sì"

- E' vero che la Juve è sulle tracce di Motta?

Non risponde

- Perrotta ha offerte dalla Fiorentina e dalla German ia?

Non risponde

- Perrotta ha detto che vuole restare alla Roma: la s ua posizione è ancora questa?

"Sì"

- Pensa che la Roma sia sulle tracce di Trezeguet?

"Sì"

- Palladino accetterebbe dare un altro campionato n el Genoa?

"Sì"

- Pandev alla Juve è un'operazione che si farà?

"No"

Una doppia operazione sta prendendo consistenza ad Amburgo. Il club tedesco ha infatto sondato la

Juve per Christian Poulsen, ottenendo ovviamente immediata attenzione. In casa Juve in effetti non si

fanno troppe illusioni sulla possibilità che il danese accetti le proposte del Fenerbahce, mentre

l’Amburgo potrebbe risultargli gradito sia per ragioni sportive, sia per motivi geografici, vista la vicinanza

con la Danimarca. Blanc e Secco per contro non guardano all’Amburgo solo con l’animo dei venditori,

perché nella rosa del club tedesco figura quel Marcell Jansen, classe 1985, che è stato oggetto di

parecchi viaggi da parte di Renzo Castagnini, il capo degli osservatori bianconeri. Terzino sinistro dal

fisico imponente, una sorta di clone del Giorgio Chiellini prima maniera, Jansen è letteralmente esploso

nelle ultime stagioni, provocando rimpianti assortiti nel Bayern, che due anni fa lo cedette all’Amburgo

per soli 7 milioni. Titolare fisso della nazionale di Joachim Lowe, Jansen è legato al suo attuale club da

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un contratto quinquennale. Ma l'Amburgo è abituato a cedere i suoi migliori giocatori, come dimostrano

le partenze di Van der Vaart, Kompany e Olic. E sul tavolo della trattativa la Juve può calare la preziosa

carta Poulsen. La Juve, che per accontentare Ciro Ferrara e consegnare al nuovo allenatore i tre

rinforzi richiesti, è impegnata a comprare (innanzi tutto D’Agostino), deve anche vendere. E i bianconeri

con la valigia in mano non mancano.

Trezeguet-Roma - Il primo è come è noto David Trezeguet. Uno con il bagaglio di gol e di esperienza

internazionale come il bomber francese non ha certo difficoltà a trovare estimatori. Gli ultimi a

corteggiare Re David sono gli spagnoli del Siviglia, ma in mezzo, ammette l’agente del calciatore c’è

anche la Roma: «Trezeguet alla Roma? Sarei contentissimo perchè ho un debole per la Roma e per la

famiglia Sensi. Sono molto legato a loro e sarei felicissimo di aiutarli», ha dichiarato. Prima avevano già

chiesto informazioni il Lione, il Marsiglia di Didier Deschamps, e pure il Milan. Il problema è il prezzo. La

Juve chiede 12 milioni di euro. Troppi, secondo chi sarebbe intenzionato a comprare, per i giocatore

alla soglia dei 32 anni e con la dichiarata voglia di cambiare aria. Un prezzo che invece non

spaventerebbe affatto Massimo Moratti. E sì perché secondo Caliendo, procuratore dell’attaccante

transalpino, ci sarebbe addirittura l’Inter sulle tracce del suo assistito.

Sulle fasce - Tra i possibili partenti c’è anche Marco Marchionni. L’ultima stagione è stata la migliore

dell’ex parmense in maglia bianconera, che ha spesso e più che degnamente sostituito Camoranesi,

vittima di un anno passato più a guarire dagli infortuni che a giocare. Marchionni però chiede spazio e

nel 4-3-1-2 di Ferrara sarebbe difficile la sua collocazione tattica. Piace moltissimo alla Sampdoria,

dove sarebbe perfetto per il 4-4-2 del neo allenatore doriano Del Neri. Occhio però alla Roma, Spalletti

è alla ricerca di velocità e freschezza per le fasce; il bianconero potrebbe essere l’uomo giusto.

Tiago-Poulsen - Lasceranno Torino anche Tiago e Poulsen, destinati a rimanere impressi nella

memoria dei tifosi bianconeri come due autentici flop di mercato. Per il portoghese prende sempre più

corpo l’ipotesi Marsiglia, mentre Secco sta provando a convincere Poulsen a accettare la proposta

turca del Fenerbache. In caso contrario si sonderà il mercato tedesco, dove il danese ha lasciato ottimi

ricordi con la maglia dello Shalke 04. C’è anche chi la Juve non vorrebbe lasciarla affatto ma potrebbe

venire sacrificato sull’altare del calciomercato. È il caso di De Ceglie, che dovrebbe rientrare nell’affare

D’Agostino con l’Udinese. Una cessione che sarebbe comunque necessaria se alla Juve arrivasse un

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altro terzino sinistro che si giocherebbe il posto con Molinaro. David Trezeguet in attesa del vertice tra i

dirigenti della Juventus e il suo manager Caliendo parla a calciomercato.com e spiega la sua posizione

di uomo-mercato dopo 9 anni alla Juve. «In questo momento penso solo alle vacanze, tra qualche

giorno tornerò in Europa dalla mia famiglia. Per il resto vedremo più avanti, tutto sarà discusso a tempo

debito. Si tratta di una decisione molto importante perché sono a Torino da 9 anni. Per conto mio, so

che il 3 luglio dovrò presentarmi al raduno della Juventus. Non è stata una stagione positiva per me,

per via dell'infortunio alle ginocchia. Nella seconda parte della stagione, dopo gli interventi, ho avuto

problemi con Ranieri: non mi faceva giocare. E questa stagione amara mi ha dato qualcosa di positivo:

sono guarito per bene e ho dentro una gran voglia di giocare a segnare. Se non alla Juve, in qualche

altra squadra che mi dia la possibilità di essere protagonista. Ferrara? Ci conosciamo da tempo: sono

stato molto chiaro sia con lui, sia con i dirigenti bianconeri. Vedremo cosa succederà in futuro. La

Francia? Finchè c'è Domenech in panchina, non ho chance».

iamo. Vedrai che iamo. Vedrai che iamo. Vedrai che iamo. Vedrai che

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Altre NotizieAltre NotizieAltre NotizieAltre Notizie Cristiano Ronaldo è di fatto un giocatore del Real Madrid. Il Manchester United ha infatti ufficializzato sul proprio sito internet di avere accettato l'offerta di circa 93 milioni di euro presentata da Florentino Perez. «Il Manchester United ha ricevuto dal Real Madrid un'offerta record di 80 milioni di sterline per Cristiano Ronaldo - si legge nel comunicato dello United -. Come richiesto da Cristiano, che ha nuovamente espresso il desiderio di andarsene, e dopo aver parlato con i suoi rappresentanti, lo United ha acconsentito di dare la possibilità al Real Madrid di iniziare una trattativa con il giocatore». Già lo scorso anno Cristiano Ronaldo aveva forzato il Manchester (alle prese con debiti per 760 milioni di euro) a fissare la clausola di cessione che ora il Real Madrid ha portato in esecuzione. Di fatto, se non fosse arrivato l'accordo sottoscritto da Ramon Calderon col calciatore la scorsa stagione, una delle due parti avrebbe dovuto pagare all'altra una sanzione di 30 milioni. Il Pallone d'Oro 2008 raggiungerà quindi in maglia bianca Kakà, vincitore del prestigioso premio nel 2007, formando la coppia offensiva più forte del pianeta. Stella calcistica e mediatica, Ronaldo - al pari di Beckham nella prima era di Florentino Perez al Real Madrid - risponde alla filosofia della squadra 'galacticà voluta dal presidente anche alla sua seconda apparizione ai vertici del club merengue. Cristiano Ronaldo avrebbe concluso con il Real Madrid un contratto di sei anni a 9,5 milioni di euro netti a stagione, secondo il quotidiano spagnolo La Razon. Il giocatore inoltre cederebbe il 40% dei propri diritti di immagine al club madridista. Secondo il giornale il portoghese starebbe già cercando casa nel quartiere residenziale di La Moraleja, a Madrid. Ieri il manager del Real Madrid Jorge Valdano, interrogato sulle cifre astronomiche dei trasferimenti di Kaka e Ronaldo aveva affermato, ricorda La Razon, che «sono investimenti di un club che fa parte dell'industria dello spettacolo. Abbiamo pagato 65 milioni per Kakà perchè li vale e ce li restituirà, con gli interessi» Il Real Madrid conferma di aver presentato un'offerta al Manchester United per l'acquisto di Cristiano Ronaldo, secondo un comunicato pubblicato nella sua pagina web. Il Real Madrid spera di raggiungere un accordo con il giocatore nei prossimi giorni. La nota, diffusa dopo una riunione tenuta dai vertici del club bianco nel quartiere generale del Bernabeu, nonostante la giornata festiva per il Corpus Cristi a Madrid, non specifica il contenuto dell'offerta. Un altro campione in “lista di espatrio”, anche lui sacrificato sull’altare del bilancio. Il candidato a lasciare l’Italia è Sébastien Frey, portiere che la Fiorentina è pronta a cedere per una cifra intorno ai 20 milioni di euro, con il Bayern Monaco molto interessato alle performance professionali del francese. Visto che, dopo Gilardino e Mutu, anche Felipe Melo ha ribadito di voler restare in viola (nel caso di una sua partenza il sostituto è Edgar Barreto della Reggina, elemento che piace molto anche alla Lazio), Frey è l’unico gioiello che la Fiorentina può vendere per incassare danaro a stretto giro di posta. Il ds viola Pantaleo Corvino ha già individuato il sostituto: Sergio Asenjo, 20 anni, titolare del Valladolid e dell’Under 21 spagnola su cui è forte la concorrenza dell’Atletico Madrid. Ancora Fiorentina per ricordare l’interesse su De Silvestri, difensore della Lazio, nonostante si vada verso un rinnovo del contratto a Pasqual. Su

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