Bianconero 18

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ANNO IV N. 18 - 26 APRILE 2014 www.cesenacalcio.it CESENA- BRESCIA SABATO 26 APRILE H. 15:00 OBIETTIVO VITTORIA (nella foto: stacco di Gagliardini a Cittadella)

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anno IV n. 18 - 26 aprIle 2014

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Colori compositi

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Mattia Graffiedi

www.cesenacalcio.it

Cesena-bresCiaSabato 26 aprile h. 15:00

obiettivo vittoria(nella foto: stacco di Gagliardini a Cittadella)

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Nella vita si è sicuri di poche cose, figu-rarsi nella serie B di quest’anno. Con sette giornate e 21 punti potenziali da

conquistare, gli unici verdetti ormai (quasi) sicuri riguardano il primo e l’ultimo posto, “prenotati” dalla corazzata Palermo e dalla derelitta Juve Stabia. In mezzo c’è un univer-so di squadre che lottano per un posto al sole o nei play-off. Gli equilibri sono davvero sot-tili ed ogni contendente ha i propri punti di forza e talloni d’Achille con i quali convivere. Basti pensare ad una squadra come il Tra-pani, probabilmente la migliore vista al Ma-nuzzi assieme allo Spezia, che dopo 4 ko consecutivi, si ritrova ora al decimo posto, a sgomitare per un piazzamento negli spareggi promozione.Il Cesena è reduce da due sconfitte di fila, dopo 10 punti in 4 partite, ad ennesima con-ferma che le regole dell’incertezza della B,

valgono anche per i bianconeri. La squadra di Bisoli non riesce ancora a far quadrare i conti con la prova di maturità, incappando in débâcle meritate (come contro lo Spezia), proprio quando l’entusiasmo dell’ambiente era a mille.Il dato più preoccupante per il Cavalluccio ri-guarda però le gare casalinghe: su 17 incon-tri al Manuzzi, il pubblico amico ha potuto festeggiare la vittoria solo in 7 occasioni. Un bottino troppo magro per uno stadio caldo, che in parecchie occasioni si è dimostrato il dodicesimo uomo in campo.La differenza a giugno sarà data dalle vittorie collezionate. Il Cesena è tra le squadre che perde meno, ma è la primatista in pareggi (14) assieme al Siena (che ha conquistato però due vittorie in più) e Ternana, immi-schiata nella lotta per la salvezza. Tutto è ancora alla portata di questa squa-

dra, ma serve coraggio. Coraggio nell’attac-care e nello spingersi un po’ più in avanti, magari rischiando qualcosa in fase difensi-va. Coraggio nel cambiare idea, quando ci si accorge che quello che si è provato, non funziona. Ma soprattutto serve coraggio per superare le tensioni delle aspettative del mondo bianconero, che vuole sognare, ma che non può essere un ostacolo o una limitazione psicologica per chi scende in campo. Anzi, deve essere una carica ulterio-re per dare il massimo. Trasformare la ten-sione in ambizione sarà cruciale da qui alla fine, soprattutto in vista di possibili play-off, quando ogni gara sarà decisiva. Il Cesena ha dimostrato finora una grande caratura, ma si deve evolvere per continuare ad occupare i piani alti. Perché in un campionato dove tutto è in costante mutamento, rimanere fer-mi sarà controproducente.

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di andrea Gori

Campionato 1968-69, serie bCeSena-breSCia 0-0

di Giovanni GuiduCCi

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Colori compositi

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SERVE CORaGGIO PER CONTINUaRE a SOGNaRE

per l’affermazione dell’ideale sportivo e dei suoi valori

morali e culturali

CeSena

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Luca Caldirola

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Colori compositi

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Massimo Ambrosini

Dei 20 precedenti di campionato gio-cati in Romagna tra Cesena e Bre-scia tutti, tranne uno, si riferiscono

al torneo di serie B, a partire dalla prima sfida del 1968. Con sei vittorie all’attivo le Rondinelle si presentano come l’avver-sario che tra i cadetti ha più volte espu-gnato il campo dei bianconeri. Sei sono anche i successi interni del Cavalluccio, l’ultimo dei quali risale al 15 maggio 2011, firmato da Giaccherini (1-0), che valse la matematica salvezza in serie A.Al Manuzzi le due squadre non pareggia-no dal campionato 2007-’08, quando finì 1-1 con vantaggio ospite di Dallamano (futura meteora bianconera) e pareggio romagnolo con Moscardelli su rigore, mentre sempre dal dischetto il bresciano Tacchinardi calciò sul palo della porta di-fesa da un giovanissimo Rossini.

riepiloGo preCedenti1968-69 (serie B) CESENA-BRESCIA 0-01970-71 (serie B) CESENA-BRESCIA 0-11971-72 (serie B) CESENA-BRESCIA 2-01972-73 (serie B) CESENA-BRESCIA 1-11977-78 (serie B) CESENA-BRESCIA 1-11978-79 (serie B) CESENA-BRESCIA 3-11979-80 (serie B) CESENA-BRESCIA 0-01985-86 (serie B) CESENA-BRESCIA 2-21991-92 (serie B) CESENA-BRESCIA 3-31993-94 (serie B) CESENA-BRESCIA 2-51995-96 (serie B) CESENA-BRESCIA 1-21996-97 (serie B) CESENA-BRESCIA 1-31998-99 (serie B) CESENA-BRESCIA 1-01999-00 (serie B) CESENA-BRESCIA 2-22005-06 (serie B) CESENA-BRESCIA 0-12006-07 (serie B) CESENA-BRESCIA 2-12007-08 (serie B) CESENA-BRESCIA 1-12009-10 (serie B) CESENA-BRESCIA 2-02010-11 (serie A) CESENA-BRESCIA 1-02012-13 (serie B) CESENA-BRESCIA 1-3

UNa VITTORIa CHE VaLSE La SERIE a

Campionato 1998-99, serie bCeSena-breSCia 1-0il gol vincente di baronchelli

Campionato 2010-11 serie aCeSena-breSCia 1-0Giaccherini ha appena sferrato il destro risolutore

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C M Y CM MY CY CMY KSi definisce “quella dei numeri”, quella dei conti che mai come in questo ul-timo anno sono ogni volta un’impresa

far tornare. Nadia Battistini è “quella” che segue l’amministrazione all’interno del Ce-sena Calcio e come dipendente della “vec-chia guardia” è tra quelli che, unitamente a Marco Valentini, Gianluca Campana, Diletta Sarti e Ugo Angeli, hanno aderito all’associa-zione di tifosi “Cesena per Sempre” dando il proprio contributo personale a sostegno del risanamento finanziario della società. A pro-posito di conti da far tornare…

Come dipendente della “vecchia guardia” da quanto tempo è impiegata presso gli uf-fici dell’a.C. Cesena?Lavoro al Cesena Calcio dal novembre del 2002, all’epoca la sede della società era in Corte Botticelli, prima di trasferirci allo sta-dio Manuzzi, dove gli spazi erano molti pic-coli ed eravamo molto stretti, ma in questo modo ci sentivamo ancora più uniti. Inoltre la nostra presenza allo stadio ci consentiva di avere un rapporto più frequente con i gio-catori. Adesso invece che siamo in centro in corso Sozzi c’è più separazione rispetto alla squadra e certi giocatori praticamente non ci conoscono neppure.

prima di entrare in società che conoscenza aveva del mondo bianconero?Dal 1976 lavoravo presso il magazzino del-la frutta di Edmeo Lugaresi, che per me era come un secondo padre, e vi rimasi fino al 2001 quando chiuse. Poi per alcuni mesi trovai impiego al magazzino di Piraccini a Pievesestina sino a quando Giorgio Lugare-si, che nel frattempo era succeduto al padre Edmeo alla guida del Cesena, mi chiese di andare a lavorare in società. Accettai subito perché con la famiglia Lugaresi c’era un le-game particolare a livello di famiglie, i miei suoceri erano i custodi a casa sua. Purtrop-po questo tipo di rapporti che c’era una volta tra le persone, oggi non c’è più.

all’interno dell’a.C. Cesena in quale setto-re lavora?Mi occupo di amministrazione, di contabili-

tà, bilanci, stipendi, fatture, fornitori, conti e registrazione, insomma sono quella dei numeri.

Cosa significa essere impiegata in un’a-zienda un po’ speciale come una società di calcio?Una fattura è sempre una fattura, sia che ri-guardi un’azienda ortofrutticola oppure una società di calcio, anche se in quest’ultimo caso il lavoro è per certi versi più delicato e poi con il tempo le procedure sono diven-tate sempre più rigide. Quello che cambia è invece il rapporto con la gente con cui si ha a che fare. Dopo quasi 30 anni che facevo lo stesso lavoro ai magazzini della frutta, sono

contenta di avere cambiato, anche se abbia-mo attraversato dei momenti difficili. In ogni caso il mio lavoro mi piace, non mi pesa pur nelle responsabilità che esso comporta.E poi il calcio mi è sempre piaciuto. Anche in famiglia mio marito non salta una partita al Manuzzi e mio figlio è arrivato a giocare fino alla Primavera. Pure io allo stadio se-guo la partita da tifosa, anche perché cono-sco bene le conseguenze di una sconfitta o di una vittoria. Non riesco a scindere le due cose. Diciamo che ho unito l’utile al di-lettevole. Il mio sogno è tornare in serie A, perché vorrebbe dire che dopo essere stati sull’orlo del baratro rivedremmo la luce.

di Giovanni GuiduCCi

periodiCo Sportivo CeSena CalCio Iscr. Reg. Stampa n. 36/010 il 15.10.2010editore Coordinamento Clubs Cesenadirettore reSponSabile Giovanni GuiducciCaporedattore Vittorio CalbucciContributo di redaZione Gabriele Papiin redaZione Andrea Bertozzi, Giampiero Ceccarelli, Roberto Checchia, Davide Cucchi, Matteo Fanesi, Omar Galassi, Giovanni Guiducci,

Giorgio Lugaresi, Daniele Magnani, Marco Valentini, Ettore Pasini, Andrea Gori, Fabio Pagliarani, Luigi BalducciStaMpa Kando, CesenaticoFotoGraFie Vittorio CalbucciGraFiCa Lisa CamporesiMarKetinG, pubbliCità e diStribuZione Coordinamento Clubs Cesena tel. 0547.632502 / 0547.313090 / [email protected]

“QUELLa DEI NUMERI”… BIaNCONERIIntervista a Nadia Battistini (amministrazione a.C. Cesena)

CESENa PER SEMPRE SI RINNOVa

Un anno fa, il 22 aprile 2013, si costituiva ufficialmente l’associazione di tifosi “Cesena per Sempre” con l’obiettivo di sostenere finanziaria-mente il Cesena Calcio. In questo primo anno di attività l’associazione

è stata guidata dal Consiglio Direttivo composto dai 17 soci fondatori, il quale ha raggiunto il termine del proprio mandato e quindi lascerà il posto ad un rinnovato Consiglio eletto da tutti i soci di Cesena per Sempre.Le prime elezioni di CPS si svolgeranno sabato 26 aprile, in concomitanza di Cesena-Brescia. Al termine della gara presso la Cesena House (dietro i Di-stinti) sarà allestito un seggio (aperto dalle ore 17 alle 19) dove gli oltre 130 soci di Cesena per Sempre potranno recarsi a votare per scegliere il nuovo presidente, vice presidente e gli altri componenti del Consiglio dell’associa-zione che resteranno in carica per due anni.

NELL’ISOLa DI MYKONOS SI TIFa CESENa

Sin da piccolo, erano gli anni ‘70-’80, con il padre seguiva il Cesena. Poi vari impegni di lavoro gli hanno impedito di frequentare lo stadio Manuzzi

per diverso tempo. Oggi Massimiliano Menghi da Pi-narella di Cervia è impegnato da 25 anni nelle stagioni estive in Grecia nella rinomatissima isola di Mykonos. Da un anno gestisce con successo un ristorante posto in una spiaggia isolata che era in disuso e, con grande caparbietà ed esperienza, ne ha fatto il locale più fre-quentato e rinomato di Mykonos dell’estate 2013.Quest’anno Max ha rinviato la partenza per la Grecia, dove c’è da preparare la stagione 2014, per poter segui-re le partite del suo Cesena dagli spalti del Manuzzi in-sieme all’amico fraterno Jumbo (Moreno Lotti) il quale, probabilmente, il prossimo anno riuscirà a coinvolgerlo nell’adesione a “Cesena per Sempre”, l’associazione di tifosi sorta per sostenere finanziariamente il Cesena Calcio e alla quale lo stesso Jumbo ha già aderito.Intanto Max ha garantito che non appena tornerà a Mykonos per la nuova stagione lavorativa appenderà

in bella evidenza la sciarpa bianconera nel suo locale e ha promesso che a tut-ti i tifosi del Cavalluccio che andranno a trovarlo al ristorante “Kalosta” sarà riservato un trattamento da amici, per-

ché - come dice il suo amico Jumbo - il Cesena Calcio è storia, cultura e orgo-glio della città e della Romagna e per questo va sostenuto e aiutato da tutti. Anche a Mykonos.

CoordinaMento ClubS CeSena

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di aleSSandro benini - Club laMone traverSara

SERaTa a TRaVERSaRa - CLUB LaMONE

Lo scorso 7 aprile oltre 400 persone, di tutte le età ma accomunati dall’unica passione per i colori bianconeri di Roma-

gna, si sono ritrovate a cena a Traversara di Bagnacavallo, sotto i tendoni della “Festa di Primavera”, a gustare cappelletti e costolet-te allo spiedo. In rappresentanza del Cesena Calcio erano presenti Rino Foschi, direttore dell’Area tecnica, Gabriele Valentini, direttore generale e Maurizio Marin, dirigente Area tec-nica, i quali hanno espresso la soddisfazione di avere centrato un’impresa, la salvezza an-ticipata, e la consapevolezza che, con l’entu-siasmo e il sostegno di tutti, in campo e fuori, altre imprese possono essere ancora possibi-li, nonostante i numerosi infortuni e incidenti di percorso che hanno colpito elementi chiave della squadra.

Motivazioni tecniche, oltre l’accavallarsi di anticipi e posticipi, non hanno permesso la presenza dei calciatori bianconeri, ma il pros-simo anno siamo convinti che non sapranno resistere al richiamo del calore dei tifosi sulle rive del Lamone. La Festa dello Sport è stata anche una piacevole occasione per tributare un meritato riconoscimento ai 100 anni di at-tività del Bagnacavallo Calcio, società dilettan-tistica militante attualmente in Promozione. In presenza dell’assessore allo Sport del Comu-ne di Bagnacavallo, Angela Rossetti, a nome del Coordinamento Clubs Cesena e dell’A.C. Cesena, Roberto Checchia ha fatto dono di un Cavalluccio artistico al presidente della socie-tà biancorossa, Rambelli Giovanni. La serata, allietata dalla musica di Vittorio Bo-netti e Roberto Savorani, è proseguita con la

commemorazione, su iniziativa di Fausto Ga-banini del Club Paolo Martelli, del 15° anni-versario (aprile 1999) della tragica scomparsa dello sfortunato calciatore bianconero. Alcune maglie di società o giocatori legati al ricordo di Paolo sono state messe in palio con un quiz su curiosità calcistiche, un’altra è stata donata all’iscritto più giovane del Club Lamo-ne (Alessandro Rossetti, due anni non ancora compiuti), un’altra ancora è andata all’appas-sionato tifoso bianconero Davide Guerrini.A nome del Club Lamone Traversa ringrazia-mo gli ospiti del Cesena Calcio, per la apprez-zatissima cordialità dimostrata, il Coordina-mento Clubs Cesena, i club e i tifosi presenti (tra cui il simpatico Michelone di Gatteo) e tutti gli intervenuti.

Foto Diego Bracci

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di ettore paSini

Ci manca come amico e manca anche al Cesena, quel gigante d’uomo che spese due terzi del-

la sua vita al servizio del calcio della sua città e di altri club (Rimini, Pisa, Catanzaro, Venezia, etc.). Renato Luc-chi, cesenate purosangue, era nato sui pianerottoli della miseria come tanti; poco cibo, poca scuola, ma tan-to calcio da permettergli di ben figu-rare come giocatore, come allenatore e come Direttore Sportivo. Alle prime armi come Diesse, varcava i saloni del Gallia (sede del mercato calciato-ri) con la titubanza che si conveniva ai debuttanti. Gli bastarono pochi anni per maturare l’esperienza e la furbizia che servivano in quel covo di furbo-ni del calcio. In men che non si dica, Renatone da Cesena arrivò al punto di abbracciare o farsi abbracciare da Bo-niperti, Moratti, Viola, Moggi, Ferlaino, alla stregua di amici del bar. Quando si sedeva al tavolo delle trattative, nei saloni del mercato calcistico milanese, Lucchi a stretto contatto con questi personaggi era solito aprire il dialogo con un “Diamoci del te”. Un’espres-sione tipicamente romagnola che ben poco si sposava con il vero italiano. Probabilmente il “tu” gli appariva scar-samente confidenziale! Renato Lucchi al momento del mercato calcistico era un furbo come la volpe. La merce che aveva da vendere, ossia i giocatori in uscita dal Cesena, a suo dire, era roba di “prima”; atleti di garanzia per gros-se squadre. I giocatori da acquistare, sempre a detta di Renatone, erano semplici giocatori in fase calante e di difficile rilancio; come dire, giocatori di scarso valore e dal basso costo. Così facendo, Lucchi durante la carriera da manager di mercato rappresentò la fortuna finanziaria di vari club. I pre-sidenti Dino Manuzzi ed Edmeo Lu-garesi, avvalendosi dei suggerimenti di Renatone, alla fine di ogni stagione calcistica, si ritrovavano sempre con i conti finanziari a posto e con squa-dre pronte a ripartire senza pesare sui bilanci societari. Fra le occasioni della

RENaTO LUCCHI: IL CaLCIO E… BaSTa!

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in Collaborazione con:

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la Grinta traSCinante di “renatone” luCChi

vita, a Lucchi capitò anche di trasformarsi da uomo di sport a personaggio d’industria; solo se avesse accettato i consigli della moglie te-desca Barbara, che assieme ai due figli lo invi-tava a lasciare l’Italia per trasferirsi a Brema in Germania, dove c’era e c’è tutt’ora una fabbri-

ca di famiglia, Lucchi avrebbe cambiato vita.

Niente da fare. Lui era troppo innamorato di

Cesena e del Cesena; non avrebbe mai cam-

biato i suoi affetti romagnoli e sportivi neppure

per una montagna di marchi.

di Fabio paGliarani

L’aLLIEVO PREDILETTO

Uno dei capisaldi della gestione Bisoli è sempre stato il valore della merito-crazia, la capacità di non guardare in

faccia a nessuno mettendo al primo posto il bene del collettivo, senza figli né figliastri.In realtà Massimo Volta rappresenta per il tecnico di Porretta Terme una sorta di allievo prediletto, da oramai quattro stagioni, sep-pur inframmezzate da parentesi più o meno sfortunate.Non è un caso che i maggiori progressi nel-la carriere di Max si siano manifestati nelle annate 2007-‘08 con la casacca del Foligno e 2009-‘10 in riva al Savio, dove contribuì a rendere la difesa bianconera la meno bat-tuta d’Europa con appena 29 reti incassate. Un rendimento che non lasciò indifferente la dirigenza della Sampdoria, la quale decise di puntare fortemente sul giovane difenso-re bresciano per puntellare la retroguardia blucerchiata e dare la caccia alla Champions

League. Quella che poteva essere la stagione della sua definitiva consacrazione si trasfor-mò, invece, precocemente in un incubo, con l’eliminazione già nel preliminare contro il Werder Brema e addirittura la retrocessione in serie B a fine campionato.Una crescita calcistica che sembrava essersi arenata, un rapporto con la Sampdoria non più così idilliaco e la necessità fisiologica di cambiare aria verso nuovi lidi lo spinsero a lasciare Genova. Destinazione Siviglia. Ap-prodò al Levante, con la speranza che la “ca-liente” atmosfera spagnola potesse fornirgli le basi per un rilancio ad alti livelli. Purtroppo in terra iberica Volta non vide mai il campo, la tristezza e la delusione lo portarono nel gennaio di un anno fa a rifugiarsi nella sua amata Romagna, dove insieme al vecchio maestro Bisioli contribuì alla salvezza di una squadra in pezzi, mentre quest’anno si candi-da al salto diretto in serie A. Un’impresa che

sarà possibile solo mantenendo un ruolino di marcia regolare, senza strappi al motore. Del resto chi meglio di lui può rappresenta-re il concetto di continuità fisica e tecnica, in un’annata funestata dai continui infortuni?La prima delle sette finali che attendono i bianconeri sarà la sfida interna contro il Bre-scia, avversario dal rendimento discontinuo, schizofrenico, capace di sbancare l’Avellino e di perdere in casa contro il Padova, terzulti-mo in classifica.Sarà un match che però vedrà Max relegato in tribuna dopo l’abissale ingenuità di Citta-della (con la complicità del compagno Cam-porese) che gli è costata l’espulsione. Una pausa che speriamo possa fornirgli quella serenità necessaria per dimenticare l’inci-dente di percorso in terra veneta e ritornare il “Ministro della Difesa” che tutti i tifosi del Cavalluccio conoscono.

MaSSiMo volta in aZione

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cari lettori, oggi per noi è un giorno molto im-portante, poiché per la prima volta riusciamo a mettere un piede dentro il campo, accom-pagnando il capitano della partita di oggi. Fi-nalmente, dopo vari mesi di lavoro, trattative e studi, vediamo prendere forma il progetto di realizzazione di una fascia celebrativa in-

neggiante la Romagna, di cui il Cesena è indi-scutibilmente la capitale calcistica, griffata e disegnata dal MUSEO BIANCONERO DEL CE-SENA. Insieme alla fascia l’intero kit gara del capitano sarà personalizzato con una patch, disegnata da Webanics e dedicata al progetto del reparto pediatrico dell’Ospedale Bufalini di

Cesena “PEDIATRIA A MISURA DI BAMBINO”. La fascia e la muta del capitano saranno poi messe all’asta e il ricavato sarà devoluto in beneficienza al Bufalini.Quale occasione migliore per ottenere un pezzo di storia cosi importante e aiutare così un progetto da anni presente sul territorio a favore dei bambini. Per questo vogliamo rin-graziare il grafico Laura Sabbatini, il Coordi-namento Clubs Cesena e il Cesena Calcio per aver lavorato a quest’idea che per noi è la re-alizzazione di un sogno fino a qualche anno fa impensabile. Tutte le informazioni sull’asta di beneficienza saranno disponibili sul sito del Cesena Calcio e sulle pagine ufficiali Facebook e Twitter del Cavalluccio.

di andrea bertoZZi e Matteo FaneSi

MUSEO BIaNCONERO, COORDINaMENTO CLUBS E CESENa CaLCIO PER IL SOCIaLE

Gsport, concessionaria ufficiale mar-keting e sponsoring dell’A.C. Cesena, da quest’anno diretta dal suo respon-

sabile Luigi Soccoia, è sempre pronta ad ideare e organizzare nuove attività dedicate al mondo bianconero. Tra le altre si ricorda la creazione del “Black and White Birthday” dedicato ai più piccoli che hanno la possi-bilità di festeggiare il loro compleanno allo stadio Manuzzi, o il format “Black and White Experience”, quest’anno arricchito nel post partita con l’incontro esclusivo con i calcia-tori, per gli autografi personalizzati e le foto ricordo. È passato poco tempo dall’apertura della pagina Facebook Gsport Cesena Calcio che permette di promuovere le novità del mondo Gsport A.C. Cesena e di condividere con i propri amici l’emozione dell’esperienza

al Manuzzi con la pubblicazione di foto.Il 15 e il 16 aprile scorsi si è svolto allo sta-dio il Cesena Sponsor Club, il torneo dedi-cato alle aziende Partner, che hanno avuto l’esclusiva possibilità di giocare sul campo di gioco del Manuzzi e di vivere il pre-partita negli spogliatoi della prima squadra e il post-partita nella Sala Vip per un Terzo Tempo ad hoc. È fissata al 29 aprile l’attesa finale per aggiudicarsi il titolo di “Vincitore del Torneo Cesena Sponsor Club”. E ancora: il 26 aprile sarà la volta del Cesena Sponsor Day deno-minato “Eliopoli … un ritorno al passato”.Alcune aziende sponsor, grazie alla collabo-razione del Comune di Castrocaro Terme e Terra del Sole, saranno accompagnate in una visita a loro dedicata tra le vie del borgo, gli accampamenti di Archibugieri e Picchieri,

le sale del Castello del Governatore per rivi-vere i primi anni della Cittadella Medicea in una rievocazione storica d’eccezione. Rievo-catori provenienti da tutta Europa inscene-ranno una tipica battaglia tra fazioni militari seicentesche con oltre 200 armati in campo sotto le mura di Porta Fiorentina mentre per le vie della cittadella fortificata sarà possi-bile assistere a scene di vita quotidiana, tra mestieranti ed artigiani. Sullo sfondo le Vo-cine Nuove del Festival di Castrocaro Terme che si esibiranno nel Palazzo Pretorio. In via esclusiva è stata riservata la sala del Palazzo Pretorio che anticamente ospitava l’Accade-mia dei Risorti, per una cena a tema in un’at-mosfera seicentesca che esalta l’intento culturale dell’iniziativa e favorisce lo spirito conviviale tra i partecipanti.

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Un grazie sentito a Claudio brighi

Il Coordinamento Clubs Cesena

intende ringraziare l’amico e tifoso Claudio Brighi (Kando s.n.c.)

unitamente a tutti i suoi collaboratori

per la preziosa disponibilità e l’aiuto forniti

nell’ambito delle nostre attività ed

iniziative. Orgogliosi di averli

al nostro fianco.

le Splendide CoreoGraFie per CeSena-SpeZia

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