Il Fatto n. 073

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mensile gratuito di informazione libera febbraio 2011 primo piano L’Asm e il problema delle discariche a cielo aperto in campagna pag. 4 “il fatto” non riceve alcun finanziamento pubblico cronaca pag. 12 Successi ed impegni per l’Associazione Provinciale Antiracket Antimafia di Molfetta cultura pag. 22 Vos estis sal terrae. Salnitro, scienziati e viaggiatori al Pulo di Molfetta tra XVIII e XIX secolo sport&eventi pag. 25 Calcio d’inizio per “il Fatto CUP”: i sorteggi dei quattro gironi e le prime partite n° 73 webtv MOLFETTA Il nuovo porto commerciale di Molfetta MOLFETTA Il Fatto RE-Tour: il video della seconda tappa! MOLFETTA Le donne molfettesi al grido di “Se non ora quando?” al lavoro ! www. ilfatto .net

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mensile gratuito di informazione liberafebbraio 2011

primo piano

L’Asm e il problema delle

discariche a cielo aperto in

campagna

pag. 4

“il fatto” non riceve alcun finanziamento pubblico

cronaca

pag. 12

Successi ed impegni per

l’Associazione Provinciale Antiracket

Antimafia di Molfetta

cultura

pag. 22

Vos estis sal terrae. Salnitro,

scienziati e viaggiatori al Pulo

di Molfetta tra XVIII e XIX secolo

sport&eventi

pag. 25

Calcio d’inizio per “il Fatto CUP”:

i sorteggi dei quattro gironi e le prime partite

n° 73

webtv

MOLFETTAIl nuovo porto

commerciale di Molfetta

MOLFETTAIl Fatto RE-Tour:

il video della seconda tappa!

MOLFETTALe donne molfettesi

al grido di “Se non ora quando?”

al lavoro!

w w w . i l f a t t o . n e t

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2 febbraio 2011

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3febbraio 2011corsivo

Il cuore di questo numero del giornale è dedi-cato interamente alla situazione del lavoro a Molfetta. Sentiamo sempre di più la pressione dei me-dia e delle opposizioni che parlano del lavoro che manca, dei sindacati di rispetto al lavoro, del lavoratore delle aziende che mancano. Il mio punto di vista, essendo un imprenditore,

può essere falsato e quindi, per renderlo il più oggettivo possibile, ho ascoltato diverse ti-pologie di lavoratori per cercare di capire se la situazione è così disperata come spesso di-chiarato o se lo è solo per alcuni “rassegnati cronici volontari”.Non ho tralasciato i lavoratori molfettesi che sono in giro per il mondo e ho messo in eviden-za le numerose realtà che nascono e si svilup-pano senza necessariamente essere sotto l’ala di politici e potenti.

di Giulio [email protected]

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Siamo veramente tutti ...senza lavoro?

In quattro mesi l’avrò ripetuto diverse volte. Avrete pertanto capito che mal tollero le “san-guisughe” che vivono grazie ai soldi pubblici e finanziamenti politici (motivo per cui non li ho mai chiesti). Dal mese di dicembre ho rilanciato media-ticamente più di una iniziativa molfettese e ammirato l’enorme macchina organizzativa

che è stata messa in campo. Mi sono accorto di quanti soldi vengano distribuiti alle asso-ciazioni culturali per finanziare gli eventi e quanto venga dato agli organizzatori. L’ammi-nistrazione comunale ha sempre reso pubbli-che le somme date in patrocinio e i nomi degli organizzatori. Sul sito www.comune.molfetta.ba.it potete trovare tutte le informazioni in det-teglio e attraverso una semplice richiesta po-tete analizzare a fondo la singola delibera. E’ molto più semplice, però, mettersi dietro la

scia politica per creare delle iniziative patro-cinate piuttosto che creare una vera macchina della cultura che viva e si alimenti della voglia di cambiare e di creare qualcosa di nuovo at-traverso l’impegno del singolo e il lavoro di squadra. Penso sia giusto informare la cittadinanza di quanto realmente costino le numerose inizia-tive finanziate politicamente e quanto rendono le stesse alle associazioni culturali che, per re-gola, non dovrebbero guadagnare nulla.

Farsi finanziare dalla politicaInvia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice 2459

di Giulio [email protected]

Molfetta - Questa mattina i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Com-pagnia Carabinieri di Molfetta, hanno ese-guito quattro ordinanze di custodia cautelare, emesse dal Giudice per le Indagini Prelimi-nari del Tribunale di Trani, su richiesta della locale Procura, nei confronti di un funziona-rio e di due dipendenti con compiti operativi dell’Azienda Municipalizzata Servizi del Co-mune di Molfetta, ritenuti responsabili di con-corso in peculato continuato, nonché a carico di un autodemolitore di Bisceglie accusato in-vece di ricettazione.Le indagini, svolte da giugno a novembre 2010, hanno permesso di accertare che i primi tre, in qualità di “incaricati di pubblico servi-zio”, avevano organizzato e gestito personal-mente, per mesi, il sistematico trasporto di materiale ferroso (circa 170 tonnellate), frutto della raccolta differenziata comunale, al quar-to arrestato, un autodemolitore di Bisceglie, affinché lo smaltisse. In questo modo, i rica-vi dello smaltimento dei rifiuti speciali (dai 40 euro a tonnellata per i rifiuti più sporchi o difficili da gestire ai 460 per l’alluminio) sono stati persi dall’azienda.Il Direttore Generale dell’A.S.M. ed i suoi col-laboratori già nei primi mesi del 2010 avevano scoperto e denunciato un ammanco di rotta-mi ferrosi, presenti nella “giacenza contabile” dell’A.S.M., ma fisicamente assenti nel centro di raccolta dei rifiuti. Le indagini, coordina-te dalla Procura della Repubblica di Trani, e svolte dai carabinieri con pedinamenti e ri-prese video, hanno permesso di accertare chi fosse materialmente a far “sparire” i rottami non lasciandone traccia nei verbali di scarico del materiale accantonato. Ai quattro arrestati il Gip del Tribunale di Trani ha concesso gli arresti domiciliari.

pillola web del 15/02/2011

Carabinieri arrestano tre dipendenti dell’ASM per peculato ed un autodemolitore di Bisceglie per ricettazione

Da dicembre abbiamo assistito a numerose iniziative patrocinate da enti pubblici non solo comunali, nate per raccogliere fondi per scopi diversi.Io stesso ne ho lanciate diverse tramite il no-stro circuito ma, con rammarico, ho constata-to che l’impegno profuso nel promuovere gli eventi non è stato altrettanto tale nel dichia-rare quanto, alla fine dell’evento stesso, si sia

raccolto grazie alle offerte pervenute. Nel prossimo numero, infatti, faremo uno spe-ciale per andare a fondo su questo argomento cominciando dagli eventi già realizzati negli ultimi mesi. Non confondano i malpensanti le mie parole: non mi riferisco a chi si autofinan-zia per pagare le proprie iniziative ma a chi ci guadagna e mette soldi pubblici in tasche private. E’ giusto che non si sappia mai dove vadano a finire i nostri soldi? Mi piacerebbe avere le impressioni dei molfettesi su questo: scrivete in email a [email protected]

Molfetta città noiosa? Ma quanto rende la cultura a Molfetta?Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice 2460

di Giulio [email protected]

Nei prossimi mesi ben cinque nostri collabo-ratori prenderanno il tesserino da giornalista e questo mi rende molto orgoglioso. Sono al-trettanto soddisfatto delle diverse richieste dei singoli cittadini che, animati dalla passione

per la scrittura e per la comunicazione di noti-zie , vogliono scrivere sul nostro giornale. Più gente scriverà liberamente, più ci sarà li-bertà di informazione e di stampa.Continuate quindi a contattarci numerosi.Se volete scrivere mandate una email a [email protected] con le vostre idee e i vostri progetti.

Continua a crescere la redazione ma ne vogliamo sempre di piùInvia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice 2461

di Giulio [email protected]

Page 4: Il Fatto n. 073

4 primo pianorimani aggiornato minuto per minuto sul sito www.ilfatto.net

La bellezza della zona extraurbana molfettese è da tempo minacciata dal fenomeno dell’in-civiltà. Qua e là fra gli ulivi e i muretti a secco appaiono sempre più frequenti enormi quanti-tà di rifiuti speciali. Il Fatto ha fatto il punto della situazione interpellando il Presidente dell’Asm Molfetta Giovanni Mezzina.Chi è secondo lei lo “scaricatore” abituale di rifiuti di ogni genere sia in città che in territorio extraurbano?Magari lo sapessi: individuare una specifica “tipologia” sareb-be certamente di grande aiuto a selezionare le migliori soluzio-ni. Possiamo ragionevolmente ipotizzare che sia un pigro, nel senso che vuole sbarazzarsi dei propri rifiuti nel più breve tempo possibile e con il minimo sforzo. Probabilmente è anche un igno-rante, nel senso che potrebbe es-sere poco informato sui servizi a sua disposizione. Di sicuro è uno stolto, che causa danni economici a se stesso ed a tutta la comunità cittadina.Quali sono le misure che l’Asm sta adottan-do nei confronti di chi continua a disseminare l’agro molfettese di enormi quantità di eternit e rifiuti speciali? Chi abbandona indiscriminatamente i propri rifiuti lungo le strade campestri è certamente consapevole che la propria azione è irregolare e addirittura illegittima (altrimenti non si an-drebbe a cercare luoghi sempre più remoti e

poco frequentati). Con questo tipo di persone “l’informazione” è superflua: occorre aumen-tare la vigilanza, la repressione, ed i controlli “incrociati” (ad esempio sulle licenze edilizie, sui registri di produzione di rifiuti delle atti-vità produttive ecc.). Si tratta di attività che esulano dalle competenze aziendali. C’è, tut-tavia un’azione che rientra nelle prerogative di un “gestore di rifiuti”, qual è l’Asm: dotare il territorio di “punti di ricezione” regolari. Ci

siamo attivati in questo senso, per dotare Mol-fetta di “Centri di Raccolta Comunali” e di un nuovo tipo di “isola ecologica” recentemente varato dalla Regione Puglia: i “Punti ecologi-ci”. Quando saranno operativi potranno rice-vere anche rifiuti inerti, togliendo a chiunque l’alibi del «non so dove portare i miei rifiuti». Da dove dovrebbe partire la prevenzione per scongiurare questi incresciosi episodi? Dalla verifica puntuale dei registri su cui le

attività produttive sono tenute ad annotare i rifiuti che producono ed a quale operatore li hanno consegnati. Chi ha prodotto rifiuti e non è in grado di dimostrare che fine hanno fatto, si becca una bella multa (e se la cosa si ripete, rischia anche di peggio). Se poi un’at-tività produttiva sostiene di non produrre ri-fiuti, devono scattare altro tipo di controlli, sugli acquisti, sulle giacenze, sui processi produttivi ecc. C’è da lavorare, e c’è bisogno

di adeguata professionalità dei controllori, ma c’è la possibilità di intervenire. C’è poi da lavora-re “a lungo termine” di concerto con le scuole, con le quali si deve elaborare un piano ampio, il più organico possibile.Sono mesi, se non anni, che il Co-mune di Molfetta ha annunciato che anche lungo le vie di cam-pagna sarebbe stato installato il sistema di videosorveglianza (peraltro indicato da già esistenti e quindi non veritieri cartelli se-gnaletici). C’è possibilità che ciò avvenga in tempi brevi?

Bisogna riconoscere che si sono prodotti, nell’installazione del sistema di videosor-veglianza, ritardi che, per quanto mi consta, sono dovuti a problemi di ottenimento di au-torizzazioni da parte di soggetti privati. Su questo tema mi sono impegnato fin dai primi giorni che hanno seguito il mio insediamento, e continuo a seguire la problematica. Confido che essa possa essere risolta in tempi abba-stanza brevi.

di Francesco Tempesta

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L’Asm e il problema delle discariche a cielo aperto in campagna

febbraio 2011

Molfetta - In merito all’attività di indagine po-sta in essere dai Carabinieri della Compagnia di Molfetta, su delega della Procura della Repub-blica di Trani, e che ha portato all’arresto di tre dipendenti dell’ASM Molfetta, i vertici aziendali precisano che: l’attività di indagine è partita su denuncia della stessa azienda, al fine di tutelare la propria attività e al fine di evitare qualsivoglia atto illecito che potesse produrre danni di imma-gine e di natura economica. Ferma restando la presunzione di innocenza di qualunque persona interessata da attività giudiziaria, ora è compito della magistratura, in tutti i gradi di giudizio, verificare quanto riscontrato dai Carabinieri ed eventualmente procedere nelle modalità previste dalla legge.Inoltre, i vertici aziendali, che nella giornata di domani si riuniranno per un Consiglio di Ammi-nistrazione straordinario, valuteranno l’oppor-tunità di assumere provvedimenti nei confronti delle persone coinvolte e per tutelare l’azienda. L’attività svolta dall’Azienda, grazie al lavoro professionale, proficuo e incentrato sulle indub-bie doti morali dei suoi dipendenti, continuerà ad essere espletata a tutela e vantaggio della comu-nità pubblica. La volontà di interessare le Forze dell’Ordine e la Magistratura nel momento in cui si sono palesati comportamenti dubbi, è la dimostrazione concreta della trasparenza e del modo di operare dei vertici aziendali, improntato al rispetto dei regolamenti e delle leggi. I vertici aziendali proseguiranno a monitorare con atten-zione l’attività della azienda e a segnalare a chi di competenza eventuali, e non auspicabili, ulte-riori condotte illecite.

pillola web del 16/02/2011

L’ASM commenta

l’indagine e gli arresti dei tre

suoi dipendenti

Page 5: Il Fatto n. 073

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5arena febbraio 2011

Come valutate l’impatto che il nuovo piano dell’agro,approvato nell’ultimo consiglio comunale, avrà sulla zona extraurbana

della città? Quali potrebbero essere i pro e quali i contro?

Adottato a maggioranza in Consiglio il Piano particolareggiato dell’agro, uno strumento tecnico e politico al tempo stesso, che disciplina le aree produttive agricole e incide sullo sviluppo e sulla situazione ambientale del nostro territorio. Ci saranno spazi in determinate contrade agricole per organizzare delle strutture per la vendita di frutta e verdura. Introdotto anche il concetto di borgo rurale. Che bello! Molfetta grazie al centrodestra riscopre la bellezza della campagna, lescampagnate, le passeggiate per raccogliere fiori e catturare farfalle. All’aria aperta, a contatto con la natura. All’ombra degli ulivi e delle querce, con il panino e il formaggino nello zaino. Francesco Verdesca (Direttore ilbiancorossonews.it)

Percorsi ciclabili, negozietti di campagna, riqualificazione della costa di ponente: queste alcune delle peculiarità dello studio del comune. Ma anche gli unici punti su cui maggioranza e opposizione sembrano d’accordo. Nel consiglio comunale si è assistito a un aspro

confronto: il centrosinistra teme una nuova cementificazione e rimprovera il mancato coinvolgimento del mondo dell’agricoltura.Redazione MolfettaLive.it

Considerando che la zona extraurbana di Molfetta è in uno stato di abbandono da sempre, non ci potranno che essere lati positivi.Come potrebbe peggiorare una situazione già così critica! Le opposizioni parlano di conflitto di interesse, cosa non nuova in nessun campo, mentre penso

sia giusto informare meglio gli agricoltori che potrebbero riconvertire le proprie attività, ormai poco produttive, in nuovi modelli di business. Chi non vorrebbe una pista ciclabile, giardinetti in campagna e punti di ristoro sul mare ? Chi si ricorda la vecchia

divertente pista ciclabile? Ci sarà ancora il mitico palo di cemento tra le strisce gialle?Giulio Cosentino (Direttore il Fatto)

L’agro di Molfetta con le sue torri, i suoi casali, le sue masserie, i suoi bianchi muretti a secco, i suoi ulivi e carrubi secolari è, senza ombra di dubbio, uno dei posti più belli e tranquilli della città. Si tratta della nostra campagna alla quale, molti dei nostri avi, hanno dedicato la propria vita per curarla e il luogo in cui, ognuno, può trovare “asilo” lontano dai rumori urbani. In antichità la campagna era sinonimo di sicurez-za. Era la zona in cui gli antichi molfettesi si rifugiavano durante le scorribande saracene e i saccheggiamenti di forestieri. Molte delle torri sono sorte proprio per questo scopo e la mag-

gior parte di esse è ancora in piedi, seppur pro-vata dalle innumerevoli rughe che, il tempo ha scavato imperturbato. Per anni, abbandonato a se stesso e all’oblio, fra rifiuti, scempi e indifferenza, l’agro molfettese è stato finalmente e, dopo tanto tempo, ricordato dal nuovo piano previsto dal Comune di Mol-fetta e approvato durante l’ultimo il Consiglio Comunale. Alcuni malpensanti hanno pensato che questo interessamento dell’Amministrazio-ne Comunale alle romantiche zone di campagna sia avvenuto in quanto, le zone edificabili dei comparti cittadini si stanno esaurendo. Si spe-ra che siano soltanto pensieri viziati dai troppi pregiudizi. Tuttavia il Piano, subito contestato

dall’opposizione, avrà in primis il compito di rivalorizzare le torri creando percorsi ciclabi-li fra le distese di uliveti. Dovrebbero, inoltre, sorgere dei punti ristoro lungo questi percorsi e si potrebbe valutare l’idea di far sorgere de-gli agriturismi. Certamente si creerà qualcosa di positivo visto che, finora, il potenziale storico della città, disseminato nel territorio extraur-bano, era stato ignorato dallo pseudo sviluppo turistico che sta avvenendo in città negli ultimi tempi. Nonostante il dirigente del Settore Ter-ritorio, Rocco Altomare, abbia assicurato che, per quanto riguarda i requisiti di fabbricabilità, si rispetteranno comunque le norme previste dal Piano regolatore generale, permangono nume-

rosi dubbi. Dubbi che aumentano se si analizza-no le situazioni delle zone a ridosso di Cala San Giacomo e di contrada Ser Nicola. Tali zone, in virtù del nuovo Piano, potrebbero essere cementificate. La prima, da tempo ab-bandonata a se stessa, costituisce un patrimonio ecologico inestimabile per la città, dato che è uno dei pochi luoghi in cui cresce la pianta ac-quatica protetta della Poseidonia, specie tra l’al-tro già martoriata dai lavori per la costruzione del nuovo Porto. La zona antistante contrada Piscina Ser Nicola, invece, è immediatamente a ridosso della splendida Lama Cupa, polmone verde a ridosso della città, e andrebbe tutelata e rivalorizzata.

di Francesco Tempesta

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Il nuovo Piano dell’agro rivalorizzerà la campagna?

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Page 6: Il Fatto n. 073

6 arenarimani aggiornato minuto per minuto sul sito www.ilfatto.net

La presunta vicenda che vede coinvolto l’ass. Giacomo Spadavecchia che avrebbe fatto asfaltare soltanto la

strada che conduce alla sua villetta dimenticando tutte le altre della zona ha turbato non poco gli ambienti politici. Come giudicate l’accaduto? Una semplice

montatura dei giornali o qualcosa di ben più grave?

La strada asfaltata nuova di zecca fino alla villa dell’assessore e il bidoncino giallo dell’Asm (poi rimosso giorni dopo) sono un fatto grave da spiegare alla collettività, specie mentre i tempi per le opere di urbanizzazione nei nuovi comparti di espansione si allungano per il resto dei normali cittadini procurando non pochi disagi.Ma ancor più grave a questo punto è la mancanza finora di spiegazioni ufficiali da parte dell’interessato, in assenza delle quali l’unico atto di igiene istituzionale sono le dimissioni dell’assessore che, per quanto ci riguarda, non riconosciamo più politicamente nella sua veste di rappresentante istituzionale.Siamo convinti che l’intera comunità gradirebbe le dimissioni e anche la maggioranza di centrodestra sarebbe tolta da questo imbarazzo.Gianni Porta (Rif. Comunista/Federazione della Sinistra)

Sono vicende che possono “turbare” solo chi non ha di meglio da fare ed è costretto a rimestare nel torbido pur di non riconoscere i successi della Giunta Azzollini e il valore dei nostri Amministratori.

Il lavoro di Giacomo Spadavecchia è sotto gli occhi di tutti nella rinascita reale del Centro Storico, nella gestione dei gazebo per i venditori di frutta e verdura, nello splendore di Piazza minuto pesce: per la efficienza e la efficacia del suo impegno, egli merita il plauso della intera Città. Ma non è

solo la classe politica a fare il bene o il male di una Città: concorrono le forze sociali, le realtà economiche, e gli stessi organi di libera informazione cui chiediamo uno sforzo di oggettività. Le Città della intera provincia ci guardano come ad un esempio di buona amministrazione: è assurdo che

tutto venga deliberatamente ignorato e che , mentre questioni molto più importanti per la stessa salute dei cittadini vengono insabbiate ci ritroviamo ancora a parlare dell’ameno bidoncino dell’assessore che - tra l’altro - con l’asfalto e le opere di urbanizzazione non c’entra proprio niente.

Pasquale Mancini (PdL)

L’Arena è la nuova rubrica de “il Fatto” che si propone di discutere e approfondire le varie tematiche locali e nazionali, interpellando i diversi personaggi politici e le prestigiose testate giornalistiche della città.

L’Arena

Nulla di nuovo sotto il sole! Esempi di utilizzo della funzione pubblica per scopi personali sono innumerevoli in ogni epoca. Se vera, questa vicenda non differisce da altre precedenti. Ogni volta gli abusi indignano la gente ma chi li commette sa

che gli elettori dimenticano in fretta! Ci vuole una nuova etica pubblica e in questo si propone il FLI. Anche la stampa dovrebbe ricordare a tutti, al momento delle elezioni, un elenco (senza commenti né appartenenza politica) dei soprusi e

abusi perpetrati ai danni del popolo affinché prima di dare il voto gli elettori meditino invece di pensare “all’amico”. Donato Rana (FLI/Generazione Italia)

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di Francesco Tempesta

Non oserei dire e né vorrei pensare e credere che L’Ass. Giacomo Spadavecchia sia coinvolto alla presunta vicenda di aver fatto asfaltare un tratto di strada fino alla propria villa. Per chiarezza dalle presunte e vaghe informazioni ricevute, la Società “Telecom al termine dei lavori dovrebbe aver effettuato solo il ripristino del tratto interessato come dovrebbe essere previsto dalle clausole contrattuali. Per completezza alla Tua domanda non credo che sia una montatura giornalistica, e né tanto meno la vicenda possa aver turbato gli ambienti politici “perché ove fosse vero, saremmo proprio alla frutta”. L’unico rammarico è che su tale vicenda, gli organi del Comune di Molfetta non l’abbiano tenuta in seria considerazione. A conclusione, penso che tale vicenda, porterà solo beneficio, in quanto i lavori previsti per urbanizzare tutte le zone interessate, saranno e dovranno essere nel più breve tempo possibile presi in seria considerazione. Noi come movimento “ Molfetta in Azione” saremo presenti affinché le esigenze dei cittadini non rimangano ancora inascoltate.Lillino Giancola (Molfetta in Azione)

febbraio 2011

Noi come UDC abbiamo già espresso il nostro parere in un comunicato stampa apparso dopo che la vicenda era stata resa nota. Se quanto è emerso è accaduto davvero è giusto che un Assessore dopo un avvenimento del genere debba avere il coraggio di dimettersi e che la vicenda debba essere prontamente commentata dalle istituzioni incaricate , in questo caso lo stesso Assessore o il Sindaco.Questo sino ad ora non è stato fatto ed è un peccato, perché ancora una volta si è persa l’occasione per dare ai cittadini un esempio di trasparenza e di onesta intellettuale e morale nell’ammettere o eventualmente nel fornire spiegazioni sull’accaduto.I fatti sembrano condannare l’Assessore Spadavecchia , noi non ci permettiamo di giudicare sino a quando non verrà presa una posizione e data una spiegazioni dai diretti interessati.Certo se l’ accaduto corrispondesse a realtà ancora una volta avremmo avuto un chiaro esempio di come la politica venga usata per agevolazioni personali e non per aiutare e sostenere i cittadini e la nostra stessa città.Aspettiamo con impazienza una risposta in Consiglio Comunale e speriamo sia una essa convincente. Robert Amato (UdC)

Questa volta parlia-mo dell’emocromo. Questo termine de-riva dalla fusione di due parole greche, “cellula” e “misura” e t i m o l o g i c a m e n t e riferite al colore ed

alla quantità delle cellule del sangue. Tale esame richiede una piccola quanti-tà di sangue, ma le informazioni che ne derivano sono veramente tante. Eseguito automaticamente per mezzo di uno sofi-sticato strumento, detto “contaglobuli”, ci dà informazioni sulle tre popolazioni cellulari che costituiscono il nostro san-gue: i Globuli Rossi o Eritrociti, i Glo-buli Bianchi o Leucociti e le Piastrine. Nell’ambito di ciascuna popolazione oltre alla definizione del numero complessivo è possibile definirne ulteriori caratteri-stiche. Dei globuli rossi e delle piastrine si può definirne la morfologia, il volume e la percentuale rispetto al volume del sangue totale e, per gli eritrociti in par-ticolare, il contenuto di emoglobina. Dei globuli bianchi le tre sottopopolazioni ossia i linfociti, i monociti ed i granu-lociti ulteriormente suddivisi in tre ca-tegorie. Fisiologicamente i globuli rossi sono implicati nel trasporto dell’ossigeno

agli organi ed ai tessuti, i globuli bian-chi nei processi infiammatori e difensi-vi dell’organismo (difese immunitarie) e le piastrine nei processi coagulativi. Le alterazioni sia del quantitativo totale di ciascuna popolazione, per difetto o per eccesso, che delle caratteristiche partico-lari sono causa di anemia o eritrocitosi, leucopenia o leucocitosi, piastrinopenia o trombocitosi.

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Prevenire è meglio

che curare

Page 7: Il Fatto n. 073

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7politica febbraio 2011

Dopo la recente stabilizzazione dei 43 dipen-denti comunali da parte dell’Amministrazione Comunale attuale, l’ex consigliere comunale Pino Amato ha tenuto a ribadire che il proces-so di stabilizzazione è partito nel 2005, quando egli ricopriva la carica di Assessore alle Risor-se Umane. Queste le dichiarazioni rilasciate in esclusiva a “il Fatto”.«Oltre alla volontà dell’attuale Amministrazio-ne Comunale, quando si parla della stabilizza-zione dei precari comunali bisogna inoltre con-

siderare il contributo determinante della delibe-ra di Giunta Comunale n. 208 del 07/10/2005 (Oggetto: Piano programmatico fabbisogno comunale triennio 2005/07 - modalità coper-tura posti - stabilizzazione Lsu e CoCoCo con riorganizzazione progressioni verticali) che ha avviato di fatto le progressioni verticali e di conseguenza le stabilizzazioni dei 43 Lsu e CoCoCo che avevano già espletato all’epoca concorsi interni. Tale provvedimento è stato attuato nel 2005 grazie al lavoro dell’allora Amministrazione guidata da Tommaso Miner-vini e nello specifico grazie alla mia persona

che in qualità di Assessore alle Risorse Uma-ne nell’Amministrazione ha voluto fortemente l’approvazione della delibera in questione».

di Francesco Tempesta

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Pino Amato commenta la stabilizzazione dei 43 dipendenti comunali

Nei giorni scorsi la testata molfettese “Quin-dici”, accogliendo la denuncia di un cittadino, ha diffuso la notizia e alcune foto , secondo le quali sembrerebbe che, l’Assessore Giacomo Spadavecchia, si sia fatto asfaltare la strada che conduce direttamente alla sua abitazione trascurando invece quelle circostanti non an-cora ripristinate. Finora il Comune di Molfetta e lo stesso Spadavecchia, nonostante gli attac-chi dell’opinione pubblica e dell’opposizione, hanno voluto mantenere un profilo basso non commentando le notizie che circolavano in città. Il Fatto ha contattato l’Assessore, prota-gonista della vicenda, per cercare di far luce sulle varie versioni contrastanti circa l’accadu-

to. Spadavecchia, adirato visibilmente nei con-fronti dei giornali, rei secondo lui di aver stru-mentalizzato la vicenda, li ha accusati di “scri-vere esclusivamente per la vergognosa smania di demolire l’avversario con illazioni, sospetti e menzogne secondo un modus operandi ret-to solo dalla complicità ,ormai conclamata, tra “certi” giornali e “certe” forze politiche”. “Ci sono tre verità – ha voluto puntualizzare Spadavecchia- che vorrei mettere in chiaro una volta per tutte. La prima è che non ho mai rice-vuto alcun trattamento di favore da chicchessia e sfido chiunque a dimostrare il contrario: in tutto il Comparto di espansione, dove si trova la mia abitazione, era stata programmata la pa-vimentazione di tutte le strade tant’è che oggi tutte le strade sono state asfaltate.

Scattare una fotografia mentre i lavori sono in corso senza aspettare che il cantiere sia ulti-mato, allo scopo deliberato di puntare il dito solo una determinata strada, è un trucchetto che offende l’intelligenza dei cittadini. La se-conda verità è che tutti i lavori che riguardano le strade sono di pertinenza del Settore Lavori Pubblici rispetto al quale non ho alcuna com-petenza funzionale, né amministrativa, né po-litica, né operativa. Terzo: in ossequio alla tra-sparenza che il mio ruolo pubblico esige, ho pagato, anticipatamente e integralmente, senza alcuna rateizzazione, tutti gli oneri di urbaniz-zazione primaria, ancor prima che iniziassero i lavori. Ovviamente, metto a disposizione della stampa tutta la relativa documentazione.”

di Francesco Tempesta

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Strada asfaltata nel comparto 5: la parola

all’Assessore Spadavecchia

Molfetta - Era convinto di aver studiato un si-stema ingegnoso per eludere i sistemi elettroni-ci antitaccheggio, un georgiano 44 enne, Zaza Kobeshavidze, residente a Bari, già noto alle forze dell’ordine, arrestato sabato sera per fur-to aggravato dai Carabinieri della Stazione di Molfetta.L’uomo, forte del suo espediente, giunto nei pressi delle casse ha varcato con indifferenza l’uscita “senza acquisti”, ma per sua sfortuna qualcosa non ha funzionato, poichè si è attivato l’allarme sonoro.Bloccato da personale addetto alla sorveglianza, è stato poi sottoposto a perquisizione dai mili-tari nel frattempo giunti sul posto, che hanno rinvenuto, in una borsa accuratamente foderata di carta stagnola, due fotocamere digitali ed un epilatore. Tratto il arresto, lo straniero è stato poi associato al carcere di Trani. La borsa è stata quindi sottoposta a sequestro, mentre la refurti-va, per 500 euro complessivi, è stata riconsegna-ta al centro Commerciale.

pillola web del 14/02/2011

Ruba merce nascondendola in una borsa “schermata”: preso un georgiano

Page 8: Il Fatto n. 073

8 attualitàrimani aggiornato minuto per minuto sul sito www.ilfatto.net

febbraio 2011

Molfetta - Alle ore 10:30 di questa matti-na, per la prima volta dall’inizio dei lavori del nuovo porto commerciale di Molfetta, la stampa, assieme al sindaco Antonio Azzollini, ha potuto visitare il cantiere allestito presso il nuovo molo “Salvucci” nell’area retrostante la Basilica Madonna dei Martiri dove da alcuni giorni opera la draga Vlandereen XVI.

pillola web del 21/02/2011

Il nuovo porto commerciale

di Molfetta

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Una gioia per il palato, una tentazione irresisti-bile per i più golosi, un piacere per tutte le età: in una sola parola “cioccolato”. Torna per il terzo anno consecutivo a Molfetta, quello che ormai sembra essere diventato un appuntamento tra i più attesi dell’anno.Torna “Art & Ciocc – Il Tour dei Cioccolatie-ri”, l’evento itinerante di ventotto artigiani del cioccolato provenienti da tutta Italia. Ad ospi-tare l’evento dal 24 al 27 febbraio è, ancora una volta, il centralissimo Corso Umberto che, con gli stand dei mastri cioccolatieri, si trasfor-ma in una vera passerella dove poter ammirare ma, soprattutto, assaporare diversi tipi di cioc-colato, dalle ricette più tradizionali a quelle più innovative, ma che sicuramente accontenteran-no tutti i gustiTante anche le novità e le sorprese di questa edizione. I negozianti di “Molfetta Shopping”

e la Confcommercio aderiscono all’evento con l’apertura di alcuni esercizi commerciali del centro fino alle ore 22.00, proponendo “extra sconti”su prodotti già scontati. Non mancano momenti dedicati alle bellezze storiche e arti-stiche della nostra città, con le visite guidate organizzate dall’associazione Antiqua Mater, ma anche con la scoperta della natura presso il Centro Recupero Tartarughe Marine del Wwf. Protagonista indiscusso, il cioccolato, appro-derà anche nelle cucine e sulle tavole dei risto-ratori molfettesi che, per l’occasione, propor-ranno menù, dall’antipasto al dessert, chiamati “cioccocene”, preparati con questo speciale ingrediente.Il Comune di Molfetta, che patrocina l’evento, ha già confermato di voler superare il record di cinquantamila presenze registrato un anno fa, e cogliendo l’occasione per una più ampia promozione turistica. Quando si dice prendere per la gola.

di Isabel Romano

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Giorni dolci con Art & Ciocc

Angelo Alfonso Centrone, giornalista del Corriere del Mezzogiorno, domenica 27 feb-braio riceverà il premio “Michele Campione 2011” nella sezione Cultura e costume. La “penna” molfettese ha vinto con un articolo pubblicato sul Corriere intitolato “Urla e af-fari a Molfetta, l’asta del pesce diventa un rap travolgente”. Ma oltre al pezzo sul car-taceo la commissione ha apprezzato le im-magini - che finirono anche sulla home page del sito del Corriere nazionale - riprese da

Centrone durante le concitate fasi della ven-dita del pesce.Il premio “Michele Campione” è organizza-to ogni anno dal Consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Puglia per ricordare, attra-verso la promozione del lavoro dei colleghi più sensibili e capaci, la figura del consiglie-re scomparso. Già nel 2008 Centrone fu se-gnalato nella sezione sport del Campione per un altro articolo riguardante Molfetta intito-lato “Dorme nel palasport. La vita da sfollato

del campione Cheng”. Poi l’anno scorso si è aggiudicato il terzo posto del premio “Mau-rizio Rampino” e la targa Ussi Puglia come miglior giornalista sportivo under 30.

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Alfonso Centrone riceve il premio “Michele Campione 2011”

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9febbraio 2011

Page 10: Il Fatto n. 073

10

Probabilmente la data dello scorso 13 febbraio rimarrà impressa nella memoria collettiva, forse sarà affidata alla storia. Certamente sarà ricorda-ta da tutti coloro che quel giorno l’hanno vissu-to da protagonisti, scendendo nelle piazze, nelle strade di tutta Italia e non solo, manifestando e partecipando alla mobilitazione al grido di “Se non ora quando?”. Soprattutto donne in prima linea, pronte a riprendersi la propria dignità di madri, mogli, figlie, studentesse, lavoratrici, persone impegnate; donne ormai stanche di ve-der sbandierate altre donne come semplici figu-re, involucri maneggiati dalle mani dei potenti e pagate come qualsiasi merce di scambio. Inevi-tabile il richiamo ai recenti scandali che hanno investito il Governo ed in prima persona il Pre-

mier, il tutto proiettato su uno sfondo di festini, favori sessuali, escort e minorenni. Mentre le manifestazioni, dai numeri record, in tutta Italia volgevano ormai al termine, verso sera il comitato promotore “Molfetta per la di-gnità delle donne” iniziava a mobilitarsi. I par-tecipanti radunatisi in piazza Aldo Moro hanno dato vita ad una fiaccolata che ha percorso le strade cittadine, confluendo infine ai piedi del Calvario, per assistere alla lettura di alcuni brani di autrici.Nessun simbolo di distinzione, né bandiere di partito, solo fiaccole, rametti di mimosa, cartelli e la gente che ad alta voce continuava a scan-dire lo slogan “Se non ora quando?”. Le stime successive provenienti dal comitato organizza-tore, parlano di circa cinquecento presenze, un numero che ha soddisfatto andando ben oltre le

aspettative, per una manifestazione, come ha confermato ai nostri microfoni Angela Marzoc-ca, che è stata promossa da un gruppo di donne della “Fabbrica di Nichi” ed è stata organizzata in breve tempo. Un evento che si preannuncia non essere isola-to. In questi giorni, infatti, il comitato si sta ra-dunando per organizzare un evento in occasione della giornata dell’8 marzo in occasione della festa della donna, affinché di quelle voci non ri-manga soltanto un’eco.

di Isabel Romano

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Anche Molfetta al grido di “Se non ora quando?”

attualitàfebbraio 2011

rimani aggiornato minuto per minuto sul sito www.ilfatto.net

Molfetta - In quale direzione sta andando la sanità pugliese? Quali sono le soluzioni per una migliore tutela della salute dei cittadini? Quali strategie innescare per rendere più effi-ciente e più efficace il sistema dei servizi sani-tari in Puglia? Questi sono stati i temi del con-vegno “Materiali per la Sanità pugliese” che si è tenuto sabato 12 febbraio, alle ore 17.30, nell’Auditorium “Regina Pacis” a Molfetta.Promosso dall’associazione regionale For-za della Libertà, l’incontro ha voluto offrire spunti di riflessione e soluzioni concrete per costruire un sistema sanitario più efficiente e vicino alle esigenze dei cittadini. Durante l’evento sono intervenuti: il consigliere regio-nale Antonio Camporeale; il dott. Stanislao Caputo, medico di base; il dott. Luigi Roselli, medico ospedaliero. Abbiamo ascoltato ai no-stri microfoni Tommaso Fontana, direttore di struttura complessa, e Antonio Azzollini, pre-sidente della Commissione Bilancio al Senato e sindaco di Molfetta.

pillola web del 14/02/2011

Il convegno “Materiali per la Sanità pugliese”

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Ancora sviluppi giudiziari sulla vicenda tra l’avv. Annalisa Nanna, proprietaria dell’im-mobile adiacente il Duomo Vecchio e già og-getto di attenzione in passato da parte degli organi di stampa, e il Comune di Molfetta. Lo scorso 27 gennaio, il Tar Puglia di Bari ha emesso l’ordinanza n. 118/2011 con la quale è stata accolta, in sede cautelare, la richiesta di sospensiva avanzata dalla pro-prietaria avverso l’ordine di demolizione dei solai dell’ultimo piano dello stabile, disposta dal Comune il precedente ottobre 2010. Nel provvedimento si legge che la tenue entità dell’incremento di altezza (35 cm) contestata dal Comune non sussiste e che vi è anche il parere favorevole della Soprintendenza alle tavole di progetto presentate dall’avv. Anna-

lisa Nanna. La proprietria, difesa dagli avv.ti Massimo Ingravalle di Bisceglie e Rocco Nanna, ha anche ottenuto la condanna alle spese di giudizio da parte del Comune, di-feso dall’avv. Carlo Tangari, che dovrà così mettere mano alle proprie casse.Peraltro, già lo scorso 17 dicembre 2010, l’avv. Nanna aveva ottenuto dal medesi-mo organo giudiziario, con sentenza n. 4255/2010, la dichiarazione di improcedibi-lità del proprio ricorso avverso l’ordine di demolizione del contestato torrino insistente sull’immobile: il Tar, infatti, aveva sospeso la decisione in attesa che la Soprintenden-za di Bari si esprimesse in merito all’opera censurata dalla Pubblica Amministrazione comunale. Il torrino, già assentito dal Co-

mune col rilascio del permesso di costruire firmato dall’ing. Rocco Altomare nel 2008, era stato successivamente ridotto per inizia-tiva della stessa proprietaria con Dia in va-riante. La Soprintendenza, con nota n. 10665 dell’11.11.2010, ha espresso parere favore-vole alle nuove e più contenute dimensioni della struttura ed a tale parere il Tar si è poi uniformato, sancendo la sopravvenuta caren-za di interesse alla prosecuzione del giudizio proprio per il venir meno del suo presuppo-sto, vale a dire l’assenza del parere dell’or-gano soprintendentizio.Una serie di provvedimenti di sospensione e demolizione “a pioggia” da parte del Comu-ne emessi nel tentativo di rivedere i propri placet ma che, allo stato, pare soccombere.

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Sviluppi giudiziari per il torrino adiacente il Duomo

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Page 11: Il Fatto n. 073

11febbraio 2011

Page 12: Il Fatto n. 073

12 in cittàrimani aggiornato minuto per minuto sul sito www.ilfatto.net

Sherlock Holmes, il personaggio letterario nato dalla penna di Sir Arthur Conan Doyle alla fine del XIX secolo, ne è un’icona, ma tanti altri sono i nomi e i personaggi veri o presunti tali che possono essere associati alla figura dell’investigatore privato. La televisione ed il cinema, sicuramente dopo la letteratura, spesso ci propongono sto-rie di investigatori in tutte le salse, dall’hor-ror al thriller al drammatico, fino ad arriva-re al genere comico. Forse, nella realtà, un investigatore privato non andrà in giro con impermeabile, cappello, grandi occhiali da sole ed un’aria guardinga, ma i suoi compiti e le su azioni sono quelle, come conferma nella nostra intervista video Pamela Blescia,

responsabile dell’agenzia De Blasio investi-gazioni. Ci sono tutti gli elementi del cor-redo dell’immaginario collettivo sulla figura dell’investigatore privato: indagini su perso-ne, accertamenti e ricerche, pedinamenti, in-tercettazioni, infedeltà coniugali, vite passa-te misteriose, produzione di prove da fornire in tribunale, contro-spionaggio industriale, bonifiche ambientali e telefoniche. L’agenzia De Blasio si occupa anche delle cosiddette figure dei “buttafuori”. In linea, infatti, con il Decreto del Ministero dell’In-terno del 6 ottobre 2009 (che determina i “requisiti per l’iscrizione nell’elenco pre-fettizio del personale addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi, le modalità per la selezio-

ne e la formazione del personale, gli ambiti applicativi e il relativo impiego”), l’agenzia si fa promotrice e organizzatrice di corsi di formazione, tenuti da esperti qualificati, ri-conosciuti dalla Regione Puglia. In questi cosi, che partiranno a breve, gli ex-butta-fuori affronteranno un particolare percorso formativo per il conseguimento dell’attesta-to di esercizio della professione.Una professione questa il cui fascino non è ancora del tutto stato svelato.

di Isabel Romano

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Il fascino dell’investigazione

Continua senza sosta l’attività dell’Associazio-ne Provinciale Antiracket Antimafia di Molfet-ta. Dopo la fine dello scorso anno e l’inizio di quello nuovo ricco di importanti collaborazioni con enti e associazioni, si susseguono i risultati ottenuti nei processi per reati di usura ed estor-sione, in cui la stessa Associazione Antiracket di Molfetta si è costituita parte civile grazie al lavoro costante e certosino del presidente Re-nato de Scisciolo e di tutto il team di avvocati che pongono, in modo gratuito, il proprio la-voro e la propria professionalità a disposizione della vittime che decidono di denunciare i pro-pri persecutori. Tante sono le attività e gli eventi in program-ma nei prossimi giorni. È infatti previsto per

il 26 marzo il lancio della nuova campagna pubblicitaria che avrà un ampio respiro com-prendendo manifesti e spot pubblicitari che rinnoveranno ancora una volta l’invito a dire basta e a denunciare i reati di usura ed estorsio-ne, con la collaborazione di enti e associazioni patrocinati. In concomitanza sarà presentata altresì l’annuale relazione dell’Associazione. In data 7 marzo sarà, invece, organizzato un convegno regionale presso la città di Altamura in occasione dell’inaugurazione di uno sportel-lo antiracket antimafia facente capo alla stessa Associazione. Un lavoro di assistenza che non si limita, però, ai soli confini provinciali: tante infatti sono le vittime provenienti da tutta la regione che si rivolgono all’Associazione molfettese, sinto-mo, questo, di una delle poche realtà realmente

efficienti a livello del territorio pugliese. Grande soddisfazione da parte del presidente de Scisciolo che estende l’invito a denuncia-re casi di illegalità legati a crimini di usura ed estorsione, anche a coloro che finora han-no basato la propria azione su parole critiche, cercando di non strumentalizzare le vittime per questioni politiche.

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Successi ed impegni per l’Associazione Provinciale Antiracket Antimafia di Molfetta

febbraio 2011

Molfetta - Spettacolare incidente quello acca-duto nella serata di domenica, attorno alle ore 21:30, in via Federico Campanella all’altezza del civico 105 e che ha visto coinvolti una Ci-troen Saxo e una vecchia Mini bianca.Nell’impatto, quest’ultima, ha anche urtato an-che una Alfa Romeo 146 in sosta. Ferito solo il ragazzo della Mini che è stato prontamente soccorso dalle ambulanze del SerMolfetta.

pillola web del 14/02/2011

Spettacolare incidente in via Federico

Campanella: un ferito

di Isabel Romano

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Page 13: Il Fatto n. 073

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13in città febbraio 2011

E i cacciatori di Molfetta ringraziano la redazione del “Il Fatto” e rispondono alle assurdità scritte da Salvemini in uno dei tanti articoli pubblicati.Incominciamo subito col dire che la volontà del ministro Brambilla di ridimensionare l’attività venatoria,non permettendo al cittadino cacciatore di entrare nei fondi altrui per l’esercizio venatorio è una assurdità. A tal proposito una nutrita schie-ra di parlamentari sia di destra e di sinistra hanno chiaramente sottoscritto il proprio dissenso a que-sta modifica. Sottolineiamo anche che la citata leg-ge italiana è una delle più restrittive che esistano in Europa. La caccia in Italia si apre a settembre e chiude a fine gennaio con un massimo di 50 gior-nate utili, sfruttabili solo da chi ha del tempo libero. Chi caccia solo il sabato e la domenica non supera la 25/30 giornate. Noi cacciatori molfettesi, rispet-tosi della sicurezza degli altri cittadini, prendiamo le dovute distanze da coloro (cacciatori immerite-voli) che si avvicinano ad immobili residenziali e alle strade pur di sparare qualche colpo a selvatici oggetto di caccia. Non c’è bisogno di petizioni e di firme per rispettare i divieti di caccia. Non è vero che la maggioranza degli italiani è contraria alla

caccia. I sondaggi di alcune serie organizzazioni statistiche hanno rilevato che quasi il 50% degli italiani è favorevole ad una attività venatoria se-riamente regolamentata, mentre fra l’altro 50% ci sono coloro che dichiarano di non capire niente di caccia e quelli decisamente contrari. Arriviamo a Lama Cupa, nel tratto citato dall’ambientalista. Ebbene tale zona è una delle più antropizzate del nostro territorio. Non c’è presenza di selvatici veri, bensì di stuoli di pappagalli che si fanno sempre più consistenti e che distruggono i frutteti con sommo disappunto degli agricoltori che, disperati, assistono impotenti alla perdita dei frutti del loro lavoro. E qui bisogna correre ai ripari, diversa-mente con l’aumento degli uccelli citati, i proprie-tari dei terreni non avranno più frutti di stagione. A Lama Cupa c’è anche presenza di cani randagi che affamati e innervositi si sono fatti selvatici e possono essere aggressivi per agricoltori e gitanti. La situazione descritta che è estendibile all’intero territorio italiano, ha fatto sì che quest’anno i mi-gratori, come tordi, allodole e merli, hanno sorvo-lato l’Italia per terre più ospitali... E Lama Cupa ne è un esempio.

Gli ambientalisti molfettesi, sull’attuale situazione della nostra città e dell’Italia in genere, invece di sparare a zero contro la caccia dovrebbero riflette-re veramente sulle attuali condizioni ambientali.I cacciatori, se dovessero unirsi, formerebbero una formidabile organizzazione socio-politica. Siamo in 700.000 mila esclusi parenti, amici, simpatiz-zanti e operatori del settore con annessi e connes-si.Sarebbe un’organizzazione di cittadini onesti e di tutto rispetto che vogliono, nel rispetto delle leggi, praticare la loro passione all’aria aperta.C’è da meditare!A nome di tutti i veri cacciatori di Molfetta e ita-liani.

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La caccia, passione secolare

Molfetta - Ha maltrattato per numerose volte l’anziana madre, dalla quale pretendeva denaro per acquistare le sigarette. È quanto accertato dai Carabinieri della Compagnia di Molfetta, che ieri sera hanno notificato a V. M., un 32enne del luogo, attualmente detenuto, per altri motivi, presso il carcere di Lecce, un’ordinanza di custo-dia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tri-bunale di Trani, su richiesta della locale Procura della Repubblica, per estorsione, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.I fatti risalgono allo scorso settembre, quando la donna, 76enne, ha denunciato i fatti, esausta delle continue vessazioni e maltrattamenti subiti dal proprio figlio, che pur di ottenere denaro per acquistare le sigarette e per soddisfare le proprie esigenze, non esitava a colpire soprattutto il capo della vittima, con pugni sferrati all’impazzata, oltre a ricoprirla d’insulti e di minacce di morte.Gli accertamenti esperiti dopo quell’episodio hanno permesso di appurare che simili compor-tamenti erano ormai divenuti frequenti e che la malcapitata temeva seriamente per la propria incolumità, attesa l’imminente scarcerazione del giovane.

pillola web del 22/02/2011

Maltratta l’anziana madre per denaro: trentaduenne arrestato dai Carabinieri

Il problema delle strade disconnesse a Molfetta non è sentito soltanto dall’opinione pubblica. Lo sentono soprattutto le casse comunali che, gio-co forza, continuano ad essere dissanguate. Da un’indagine effettuata presso il Comune di Mol-fetta, grazie anche al dott. Pasquale La Forgia, funzionario dell’Ufficio Legale, che ha fornito alcuni preziosi dati, è emerso che, in un anno, a causa di buche, basole rialzate e altri problemi le-gati alla rete stradale sconnessa, una cifra notevo-le di denaro pubblico è andata in fumo inutilmen-te quando, invece, sarebbe potuta essere investita per questioni molto più urgenti e importanti.Presso Palazzo di Città, infatti, pervengono ogni

anno numerosissime denunce da parte di persone vittime di rovinose cadute o da parte di automo-bilisti per il danneggiamento della propria auto; tutto a causa dei famosi “fossi”. Sino al 2003 il Comune aveva stipulato una polizza assicurati-va per tutelarsi da questo tipo di denunce ma, a partire da quell’anno, le compagnie assicurative hanno deciso di non rinnovare più questo tipo di contratto a causa degli oneri esosi previsti. Nel corso degli ultimi anni il trend è risultato quindi in forte aumento. Soltanto nel 2010 l’Ufficio Legale del Comune ha contato ben duecentocinquanta istanze pervenute che sono costate circa 400.000 euro. Con una cifra del genere si sarebbe potuto tranquillamente cominciare a riasfaltare buona parte della città. L’80% delle denunce sono dovu-

te a cadute di passanti, cadute che sono concen-trate soprattutto nelle vie del centro, in zone in cui il pavimento è costituito da mattoni o da basole. Nella sola via Domenico Picca, come testimonia-to da alcuni cittadini, nella scorsa settimana alme-no cinque persone sono finite per terra. Il restante 20% è costituito invece dalle richieste di risarcimento da parte di automobilisti. Siamo ancora a febbraio e al Comune sono pervenute già una ventina di pratiche. Questo 2011, quindi, sembra partire nel migliore degli auspici.Ci si chiede se sia giusto sottrarre una simile ci-fra annua alle casse pubbliche e ritardare, nono-stante i numerosi proclami, l’inizio dei lavori per rendere il manto stradale più percorribile e meno pericoloso.

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Buche e strade dissestate, la gente cade e il Comune rimborsa

di Francesco Tempesta

Page 14: Il Fatto n. 073

“Il diritto di cronaca, il diritto di dissentire, il diritto di criticare. Tutte cose giuste ed intocca-bili. A patto che non si sconfini nella menzogna e nel falso. Comincio così questa mia riflessio-

ne che, volutamente, a distanza di alcuni gior-ni dalle accuse false e prive di ogni fondamen-to lanciatemi dal mensile locale Quindici. Ho atteso perchè ho voluto riflettere sulle parole e, soprattutto, ho voluto fare ciò che invece, coloro che fanno i giornalisti di professione non hanno fatto: fornire notizie reali sulla base di documenti concreti. Ma ricostruiamo la vi-cenda. Alcuni giorni fa, Quindici pubblica un articolo dal titolo “Nuova cartellonistica su via Terlizzi, dubbi sulla concessione, elimi-nata la segnaletica stradale”, nel quale viene citata l’azienda Interno 45 Srl della quale sono titolare e in particolare una delle istallazioni pubblicitarie da noi gestite. Si tratta di quelle presenti lungo il sottovia di Via Terlizzi e che sono state regolarmente autorizzate (Docu-mento 1).I pannelli pubblicitari sono stati collocati al di sopra di strutture già presenti e che, in origine, servivano per sorreggere i cartelli che segnala-vano l’altezza del sottopasso evitando il tran-sito di mezzi troppo alti (Documento 2). Car-telli che già da diversi anni erano stati rimossi (Documento 3) (quindi non per colpa della Interno 45 Srl) e sostituiti da apposita segna-letica stradale verticale collocata in entrambe le direzioni di marcia (Documento 4). Essendo le due strutture in stato di totale abbandono, abbiamo chiesto al Comune di poterne usufru-ire accollandoci le spese di sistemazione, pit-turazione e applicazione di bande rifrangenti. Spese (per un totale di circa 1000 euro) che abbiamo sostenuto di nostra spontanea volon-

tà e alle quali abbiamo aggiunto anche quelle per l’acquisto di nuove targhe rifrangenti, già installate sulle strutture, per riportarle al loro scopo originario: segnalare l’altezza massima ai mezzi in transito. E tutto questo ben prima che qualcuno decidesse di scrivere o pubblica-re articoli privi di ogni fondamento, come testi-moniano i documenti. (Documento 5) Ma non è tutto. Nell’articolo si definisce la Interno 45 Srl come attività impegnata nel commercio di abbigliamento. Questo non è totalmente vero: deve infatti sapere l’articolista che la Inter-no 45 oltre ad essere un’attività commerciale tra le più importanti della città, già dal 2002 si occupa di cartellonistica pubblicitaria e dal 2006, con la trasformazione in SRL opera in numerosi altri ambiti pubblicitari (Documen-to 6). Ma non finisce qui: il sottoscritto, del quale si ricorda l’impegno come consigliere di amministrazione della Molfetta Multiservizi (impegno legato all’attività politica che svol-go e che qualsiasi libero cittadino ha il diritto di svolgere), è anche attivo nel mondo dello sport in qualità di presidente della Molfetta City Calcio a 5. Mi dispiace che l’articoli-sta non abbia ritenuto opportuno dare anche questa informazione. Evidentemente inutile, come le altre da lui offerte ai lettori. Inutile così come citare Pasquale Mancini, un pro-fessionista serio che ha liberamente acquista-to uno spazio pubblicitario dalla Interno 45 (l’ennesimo dato che sono anni che le due aziende hanno in atto un rapporto commercia-le) e non per questo può essere sbattuto sulle pagine di un giornale. Ed ancora: capisco le rimostranze del “commerciante” che avrebbe chiesto uno spazio pubblicitario (forse quello lungo il sovrappasso pedonale?) (Documen-to 7) e non l’ha ottenuto poiché già concesso ad altra azienda proveniente da fuori Molfetta. Lo capisco perchè, quando nel 2002 nacque la Interno 45, dovemmo aspettare ben 5 anni

per essere autorizzati alla prima installazione di cartellonistica!Sono cose che capitano! Infine mi sia con-sentita una domanda: perchè lo stesso organo di informazione che ha deciso di attaccare in maniera del tutto infondata (motivo per cui abbiamo dato mandato per intraprendere azioni legali per danno all’immagine) la In-terno 45 Srl non ha mai lontanamente pensato di fare la stessa cosa nei confronti di azien-de molfettesi finite sotto la lente d’ingrandi-mento della magistratura e delle quali hanno parlato anche i media nazionali? Forse perchè tra quegli imprenditori e i vertici dello stes-so periodico esistono inconfessabili legami di natura “professionale” con tutti gli interessi connessi? Noi continueremo a lavorare ope-rando con onestà e trasparenza: altri, coloro che si autodefiniscono leader, dovranno im-parare a farlo. A meno che, per ottenere la loro spassionata amicizia, non dovremmo essere costretti, noi che gli spazi pubblicita-ri li vendiamo, ad acquistarne...”.Documento 8: fine lavori!

Leo BinettiInterno 45 Srl

14 febbraio 2011

Interno 45 Srl Pubblicartellonistica intraprende azioni legali nei confronti del mensile Quindici

informazione pubblicitaria a pagamento

Solo verità... altro che “Quindici” chiacchere

Documento 1

Documento 2

Documento 3

Documento 4

Documento 5

Documento 6

Documento 8

Documento 7

Page 15: Il Fatto n. 073

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15in città febbraio 2011

«Signore Gesù Cristo, che hai dato alla Chiesa come Vescovo il Servo di Dio An-tonio Bello… donaci la gioia di vederlo tra coloro che la Chiesa addita come testimoni esemplari da imitare e venerare», ha scritto il nostro vescovo, don Luigi Martella. «Non saremo noi a farlo Santo, don Tonino è già Santo», ha sottolineato don Mimmo Amato, vice postulatore della causa di beatificazione di don Tonino, nel corso della conferenza tenutasi venerdì 21 gennaio scorso presso la chiesa di Santo Stefano di Molfetta, sul tema “Don Tonino Bello alla sequela di Cristo sul passo degli ultimi”. Don Mimmo oggi è uno dei maggiori promotori per la causa di san-tificazione. «Si studia come fare emergere

la sua santità», ha continuato don Mimmo, «Don Tonino ha operato a favore degli ul-timi, è stato uomo di pace, si è battuto per diversi ideali. Un primo segnale della sua santità è stata la partecipazione massiccia e la presenza di tutto l’Episcopato pugliese durante la commemorazione del decennale della sua morte e l’attenzione dell’Osserva-tore Romano sull’eccezionalità della figura di don Tonino. Era un uomo di grande cul-tura ma parlava ai fedeli con frasi semplici, usava un linguaggio comprensibile per tutti. Ogni volto che gli passava accanto per lui aveva un risvolto, una storia». «Non smon-tate il presepe» raccomandava don Tonino «perché rappresenta la storia di un Dio che nasce povero». Un Dio che disorienta tutti coloro che lo credevano potente. Don Tonino

preferiva muoversi senza portafoglio, il suo guardaroba era composto da pochi capi: un vescovo nullatenente che si spostava con una vecchia Fiat Ritmo, che viveva con lo stret-to necessario. Don Tonino anche nell’ultimo periodo, ammalato, aveva tanto coraggio e una forza eccezionale di consolatore. «Non ho mai conosciuto don Tonino di persona ma una sua frase: “Ho letto da qualche parte che gli uomini sono angeli con un’ala soltanto e per volare devono stare abbracciati”, mi ha sconvolto dopo una esperienza negativa di vita», ha raccontato un forestiero di nome Giovanni, di cinquant’anni. «Questa è un’al-tra testimonianza che conferma la santità di don Tonino, il cui messaggio colpisce anco-ra i nostri cuori», ha concluso don Mimmo.

di Pantaleo de Trizio

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Don Tonino intrepido testimone del Vangelo

Il 20 gennaio, dopo due anni di preparazio-ne e organizzazione, è stata inaugurata la biblioteca “Don Tonino Bello” del convento dei Cappuccini. Ubicata laddove si trovava l’antico archivio dei frati francescani dedi-cato a Vito Fornari e nelle celle risalenti al 1700, celle conformate secondo una regola che limitava la grandezza di queste ultime. Ognuna di esse oggi corrisponde ad un sa-lottino, in tutto cinque, che conservano una moltitudine di volumi catalogati per stesso argomento: storia, religione, geografia, let-teratura, libri dedicati a Don Tonino, antichi

vocabolari, atletica. Una presenza di più di diecimila volumi provenienti da donazioni oppure direttamente presi da raccolte già presenti all’interno del convento, così come antichi messalini, Bibbie, testi di Sant’Ago-stino. La nuova biblioteca si affaccia su una grande terrazza, la quale è stata destinata alle belle giornate in modo da permettere una pia-cevole lettura accompagnata dalla presenza del sole e del vento leggero. Per completa-re le comodità e l’efficienza della biblioteca verrà a breve allestita una sala parallela con computer e attrezzi da ricerca, così come tra gli obiettivi futuri si tenterà di realizzare una equipe di collaboratori che rendano frequen-

tabile e ordinatamente usufruibile questo luogo così pieno di storia, oltre che una ricca risorsa per la nostra città.

di Maria Sancilio

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Molfetta si arricchisce, ha una nuova biblioteca

Molfetta - Nella tarda mattinata di ieri a Mol-fetta, presso un bar-ricevitoria di via Ten. Lu-sito, un individuo travisati e armato di pistola, ha perpetrato una rapina, facendosi consegnare l’incasso pari a euro 3mila. Dopo l’irruzione, il malvivente si dileguava per le vie circostanti.Sono in corso indagini da parte dei Carabinieri della locale Stazione e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Molfetta.

pillola web del 08/02/2011

Rapina in bar-ricevitoria

Page 16: Il Fatto n. 073

I giovani sperano nel viaggio. È questa la ri-sposta pronunciata all’unisono da più della maggioranza degli adolescenti intervistati. Alla domanda «Cosa farai dopo gli studi supe-riori?» molti hanno risposto così. Tangibile è, dunque, l’insicurezza che trasmette il territorio nostrano. Molti non pretendono di percorrere migliaia di chilometri, questi ultimi si accon-tenterebbero anche dell’università salentina o napoletana ma quella di Bari è la meno quota-ta. Ecco che si ripresenta agli occhi quella che da tanti viene considerata come l’ “ingenuità giovanile” che inevitabilmente porta una gio-vane mente al sogno utopico, all’esagerazione, alle prese di posizione estreme, spesso mamma di precoci conclusioni. «Nella mia vita voglio svolgere un lavoro che mi faccia viaggiare, che mi metta in contatto con gente diversa da me» dicono con gli occhi splendenti di emozione. Nel loro profondo sanno di fantasticare, sanno che forse quelli stessi occhi si ritroveranno a fissare il monitor di un computer di un ufficio locale, ma la quasi totalità degli adolescenti ci spera. Questo è causato anche dal fatto che nove ragazzi su dieci non hanno la minima idea di che strada seguire dopo gli studi supe-riori, invidiando coloro che hanno già preso in mano il loro destino. Tre di loro vedono “un buco nero” piuttosto che il futuro. E, ancora una volta, la loro unica speranza è quella di trovare felicità altrove, in un posto qualsiasi, ma che non sia questo.

di Maria Sancilio

“Cercasi laureati con esperienza nel settore”. Tipica frase ripetuta infinite volte in annunci di lavoro di ogni tipo. Nulla di strano, se non fossimo in Italia, il Paese in cui abbiamo una laurea cosiddetta “breve o triennale” la cui va-lidità oscilla a volte tra il nulla e quel pizzico in più del nulla; in cui si richiede esperienza ma pochi sono coloro disposti a farla maturare nei giovani (senza considerare quei casi in cui fare esperienza è sinonimo di sfruttamento e assen-za di garanzie e diritti). E poi oltre il danno anche la beffa. C’è chi afferma con convinzio-ne che i giovani d’oggi non vogliano lavorare, non vogliano fare sacrifici e c’è chi simpati-camente li chiama “bamboccioni”. Quando si

dice che “i giovani sono il futuro”: in un futuro di certo non prossimo e quando non saranno più giovani, forse allora avranno un lavoro. In un sistema corrotto, in cui il merito sembra una parola aliena, forse ciò che manca è un le-game diretto tra Università e mondo del lavoro. Recentemente, per sopperire a tale mancanza, l’Università degli Studi di Bari ha aderito al “Programma FIxO - Formazione ed Innova-zione per l’Occupazione”, sostenuto dal Mini-stero del Lavoro e delle politiche sociali con la collaborazione di Italia Lavoro, proponendosi di “favorire lo sviluppo di un efficace modello di integrazione tra Università e sistema produt-tivo”. Quattordici i Project Work di altrettante aziende che si sono prestate a far accrescere competenze tecnico-professionali a neolaure-

ati, dottorandi e dottori di ricerca, attraverso percorsi di tirocinio e formazione. Una possibilità, certo, ma sempre dai posti limitati. Ed una volta terminati i percorsi di formazione? In molti casi non serve nemmeno tanta fantasia per indovinarne l’epilogo.

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Creare lavoro con Start-Up

“Il lavoro nobilita l’uomo”. Un detto antico che tutti conosciamo ma, quando il lavoro manca, forse non c’è detto che regga. Se poi poniamo in un binomio le parole “lavoro” e “giovani” allora è probabile che si spalanchi davanti a noi un abisso di disoccupazione e precarietà. Le occasioni di lavoro sono poche, mentre i candidati sempre troppi. Qualcuno allora pensa a di crearsela da solo la propria opportunità di lavoro, un po’ ingegnandosi, un po’ adattandosi, ma cercando soprattutto i fondi senza dei quali le idee, le speranze e la voglia di fare rimangono relegati nell’an-golo di un cassetto. E allora si tentano tutte le strade praticabili, dai concorsi pubblici, ai bandi per ricevere finanziamenti. Esem-pio in tal caso virtuoso è, fortunatamente, la Regione Puglia che offre reali possibilità di

creazione e sviluppo di attività lavorative. Il più famoso mezzo è sicuramente “Principi Attivi”, bando rivolto ai giovani tra i 18 e i 32 anni. Un altro è rappresentato dal proget-to “Start-Up” che ha come obiettivo quello di migliorare lo sviluppo economico regio-nale e far aumentare l’occupazione territo-riale, fornendo un aiuto a determinate fasce di soggetti che difficilmente potrebbero apri-re un’impresa autonomamente. Il progetto, sostenuto dall’Unione Europea attraverso il Programma Operativo FESR 2007 – 2013, finanzia, a fondo perduto, parte delle spese di investimento iniziale e una parte delle spese di gestione dell’impresa per il periodo di av-vio e per i successivi 3 anni di esercizio.Una strada forse non praticabile da tutti, ma che accende le speranze da parte dei giovani pugliesi.

Università e lavoro, dov’è l’anello di congiunzione?

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di Isabel Romano

di Isabel Romano

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Flusso inverso: opportunità di lavoro in Oriente

Per chi pensa che il recente flusso migratorio dall’Asia all’Italia sia unilaterale, sarà una sorpresa scoprire che esistono opportunità di lavoro qualificato anche in Oriente. Barbara Balliana, 29 anni, ne è la prova vivente. Par-ticolarmente brillante nell’uso delle lingue, ad appena 18 anni la giovane Barbara viene selezionata per una borsa di studio in Oregon (USA), dove consegue il diploma americano. Tornata in Italia, ha la possibilità di dedicarsi finalmente alla sua più grande passione: la moda. Subito dopo la laurea quadriennale in “Design e Moda” presso l’istituto “Maran-goni” di Milano, giungono i primi successi in campo lavorativo. «Le è stato offerto un

lavoro da aziende come Coveri, Basile, Les Copains», racconta sua madre. Le sue otti-me competenze linguistiche hanno offerto a Barbara la possibilità di intraprendere espe-rienze lavorative in India, Pakistan e Cina, curando di volta in volta la produzione di numerose industrie italiane. Del resto, come testimoniano le ricerche condotte nel 2009 dall’Istat, più di 48.000 laureati all’anno scelgono di andare all’estero per una prima esperienza lavorativa e, di questi,una buona percentuale varca i confini dell’Europa ver-so Oriente . Dato non sorprendente per una nazione in cui più del 30% dei giovani sotto i 30 anni sono disoccupati, cosa che fa at-tualmente dell’Italia il fanalino di coda della Comunità europea.

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di Isabel Romano

16 inchiestarimani aggiornato minuto per minuto sul sito www.ilfatto.net

febbraio 2011

approfondimento

Le donne lavorano più o meno rispetto a 10 anni fa? Guadagnano ancora meno degli uomini? E come conciliare lavoro e famiglia? Le risposte a tutte queste do-mande e molto altro su web@lfemminile, la kermesse digitale dedicata a scoprire come è la donna del 2010, anche rispetto alle opportunità di crescita professionale.Si può provare a mettersi alla prova in prima persona rispondendo alle doman-de che si trovano sul sito nelle sezioni L’Economia sei tu e Il Lavoro sei tu o in-formarsi attraverso le autorevoli testimo-nianze di imprenditrici come Lavinia Bia-giotti ed esperti del settore quali Marilisa D’Amico, Avvocato e Docente di Diritto Costituzionale dell’Università Statale di Milano e Laura La Posta, caporedattore de Il Sole 24 Ore.Inoltre, la tematica è illustrata in maniera innovativa anche in una serie di docu-fic-tion, attraverso racconti di vita quotidia-na, intervallati a consigli e spunti utili di professionisti del settore: ad esempio, il sogno di Giovanna di diventare impren-ditrice, o la storia di Roberta e Maria, aquilane e vittime del terremoto, che non si sono perse d’animo e hanno ripreso la propria attività a partire da un container e da un sito internet.Altro argomento fondamentale è l’impor-tanza della formazione come leva per la crescita professionale e lo sviluppo del tessuto economico del Paese.« La formazione deve contribuire innan-zitutto all’evoluzione culturale - afferma Tatiana Rizzante, Amministratore Dele-gato di Reply Spa - A partire dai primi anni di vita scolastica, l’inserimento della tecnologia rende il processo di appren-dimento un’attività divertente. La tecno-logia deve essere trasferita e vissuta con passione. Solo così, nel tempo, sarà un reale strumento di crescita a disposizione di donne e uomini, una leva che farà dav-vero la differenza e che aprirà le menti».

Donne al lavoro per far crescere

il Paesefonte Wired.it

Occorre aver raggiunto il venticinquesimo anno di età e non aver superato i cinquantaquattro per in-dossare la divisa da Ufficiale dell’Esercito Italiano per almeno 180 giorni: lo consente l’arruolamento volontario nella Riserva Selezionata, normativa valida sia per gli uomini che per le donne. Non si tratta di un concorso ma di una richiesta di di-sponibilità all’impiego. Basta inviare domanda e

curriculum allo Stato Maggiore Esercito Forze di Completamento. Questo atto consente di essere inseriti nelle liste degli aspiranti Ufficiali di com-plemento nel bacino della Riserva Selezionata. Possono partecipare alle selezioni coloro che sono in possesso di uno dei seguenti requisiti: laurea in materie umanistiche, giuridiche ed economiche o scientifiche; essere giornalista professionista (non pubblicista); abilitazione all’esercizio della profes-sione ed iscrizione all’albo professionale. Inoltre,

possono trovare impiego nelle Forze Armate anche i non laureati purché in possesso di particolari pro-fessionalità e di una approfondita conoscenza di una lingua straniera. Una volta nominati ufficiali, si assume lo stato giuridico di Ufficiale di Com-plemento. Per ulteriori informazioni ci si può ri-volgere allo sportello informazioni del Centro Do-cumentale (già Distretto Militare) Caserma Picca Bari, oppure consultare il sito web del Ministero della Difesa: www.difesa.it

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La riserva selezionata dell’esercito apre le porte anche ai cinquantenni

di Pantaleo de Trizio

Un futuro fuori cittá

Page 17: Il Fatto n. 073

Forse non tutti sanno che Sergio Spaccavento ha un sito internet.E che il suo sito è stato visitato da 11.065 per-sone. Dato che Molfetta conta circa 80.000 abi-tanti, i visitatori del sito saranno i suoi parenti, amici, vicni di casa, compagni di scuola, ex fi-danzati, insomma curiosi concittadini che muo-iono dalla voglia di sapere cosa fa ma soprat-tutto cosa non riesce a fare chi prende, molla tutto e se ne va. Già perché il mascalzone, dopo tutto quello che questa città ha fatto per lui, se n’è andato a Perugia a studiare “pubblicità”.Si istruisce per bene e intuisce che per accrescere il suo spirito creativo deve andare all’estero, aprire la sua mente, migliorare il suo inglese e sbarca in Polonia, dove lavora duro, ma non gli basta , deve approfondire meglio i paesi dell’est ad è la volta della Lituania. Da questo momento in poi non si capisce bene come Sergio torna in Italia, cambia numero di telefono fa perdere le sue tracce e confonde tutti andando a lavo-rare di qua e di là in agenzie pubblicitarie dai nomi improbabili e rigorosamente in inglese (quindi apparentemente roba grossa): Lowe Lintas Pirella Goettche & Partners, Ogilvy, WLF>Brand Portal. Come tutti i puhgliesi che arrivano a Milano, Sergio si perde grazie anche alle cattive amicizie e con il suo compagnetto di monellerie Marcello Macchia, ad una festa all’hollywood fa il palo a uno della Gialappa’s che per sdebitarsi gli apre le porta di Mediasset. Lui tutto contento ci entra , gli danno una penna in mano e gli dicono “ora scrivi cose stupide ma divertenti” e a Sergio gli riesce bene. Mai dire

Grande Fratello, poi per Mai dire lunedì,Mai dire martedì, .. mai dire mai… e finisce a lavo-rare anche sul canale All Music, Floptv, Rai 3 e in contemporanea è un art director in Bcube – che non è un titolo di borsa, vuol dire che oltre a a fare l’autore televisivo, continua a fare il creativo, “quello che fa le pubblicità” in una agenzia che si chiama Bcube, perché se si fosse chiamata Antonio non avrebbe avuto credibilità a Milano. Poi lo chiamano a fre il Creative Partner in Now Available, ora fa il direttore cre-ativo e rilascia anche interviste sulle testate di arte, marketing e comunicazione, chiedono il suo parere ormai anche per recensire i ristoran-ti. E lui ne sa, non certo per i suoi studi, ma per zia Nina, che vive e cucina a Molfetta.Il ragazzo è un vero cialtrone e se ne accorgono tutti ed è per questo che lo notano persone che fanno la giuria in concorsi pubblicitari, che sa-rebbe ,meglio chiamare contest, del calibro di New York film festival a Cannes.Intanto dalla Lituania lo trovano e lui è costret-to a sborsare, ma non si perde d’animo e prima di capire come fare a sbarazzarsi dell’inconve-niente estero, arrotonda facendo l’insegnate al liceo, all’università, in Naba, Sergio è scaltro e si vende al migliore offerente.Fare l’insegnante lo aiuta, ma lo rovano anche dalla polonia, Sergio è spacciato.Ma il suo amichetto di scorribande Marcello, lo tira in mezzo a una nuova avventura: radio 105, lo zoo di 105 per l’esattezza. Sergio scrive format per uno dei programmi più seguiti del palinsesto radiofonico italiano , e marcello li

interpreta.Insomma Sergio Spaccaventonon ha 40 anni e nemmeno 30 ma il suo curriculum è degno del-la vita di Frank Abagnale. Del resto si sa cosa si dice in giro sui pugliesi della costa.. gente di mare non ti fidare. Sentiremo parlare ancora di lui, a proposito il suo sito è www.sergiospacca-vento.com che nome originale.

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Chi è Sergio Spaccavento?

Molfetta - È tutto pronto per il trasloco di alcuni uffici comunali nel plesso di Lama Scotella. Lu-nedì prossimo, 7 febbraio, inizia il trasferimento di tutti gli uffici del Settore Territorio (attualmente ubicati nella sede comunale di Palazzo di Città in via Carnicella) nel nuovo edificio pubblico nella Zona 167.L’allestimento dei nuovi uffici terminerà entro la fine della prossima settimana: qui saranno trasfe-riti tre assessorati (Urbanistica, Attività Produttive e Marketing Territoriale-Centro Storico), tre com-missioni consiliari (Urbanistica, Paesaggistica e Attività Economiche), l’ufficio Casa, l’ufficio Demanio, l’ufficio Ambiente, ufficio Centro Sto-rico, lo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP), lo Sportello Unico Edilizia e Territorio (SUET). In totale oltre 20 nuovi uffici, una sala conferenze, una sala briefing, l’archivio e 2 aule riunioni destinate ai gruppi consiliari di mag-gioranza e opposizione (al piano interrato), oltre ovviamente ai servizi e a un’ampia area parcheg-gio esterna. Nelle settimane successive seguirà il trasloco del Settore Lavori Pubblici e il completa-mento del giardino esterno.Il via al trasloco degli uffici comunali segna un passaggio storico per Molfetta, non solo per il cambiamento nelle abitudini dei cittadini, quanto perché per la prima volta si rendono operativi gli spazi di Lama Scotella, un edificio realizzato alla fine degli anni Ottanta per ospitare una scuola, la-sciata poi per oltre 20 anni in totale abbandono. A partire dal 2008 l’amministrazione guidata dal sindaco Antonio Azzollini ha finanziato una serie di lavori di completamento, sistemazione esterna e l’allestimento di impianti di sicurezza e tecno-logici, interventi che oggi restituiscono definiti-vamente questo edificio al patrimonio collettivo della città.«Oltre al trasferimento fisico realizziamo un de-centramento funzionale e amministrativo del Set-tore Territorio spostando il baricentro dei servizi comunali verso i nuovi quartieri di espansione» sottolinea l’assessore all’Urbanistica Pietro Uva. «Ancor più significativo è il fatto che, dopo de-cenni di stallo, completiamo un’importante infra-struttura pubblica.» Il nuovo plesso di Lama Sco-tella garantirà al pubblico e al personale impiegato spazi più confortevoli e una più ampia disponibi-lità di parcheggi.

pillola web del 05/02/2011

Inizia il trasferimento degli uffici comunali nel nuovo plesso di “Lama Scotella”

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17in città febbraio 2011

Continua l’importante campagna di sensibiliz-zazione del progetto “Martina” - Parliamo ai giovani dei tumori - Lezioni contro il silenzio, organizzato dal Lions Club International - del distretto 108 AB - Puglia. L’iniziativa è stata denominata progetto Martina in ricordo della giovane omonima, colpita da un tumore alla mammella, e che ha chiesto con insistenza “che i giovani vengano accuratamente informati ed educati ad avere maggior cura della propria sa-lute perché certe malattie sono rare nei giova-ni ma proprio nei giovani hanno conseguenze molto pesanti”. L’importante progetto ha come primari obiettivi l’informazione e la formazio-ne sulla cultura della prevenzione dei tumori con particolare riguardo alla individuazione dei fattori di rischio, stili di vita scorretti e fattori ambientali, e alla prevenzione dei tumori che potrebbero insorgere anche in età giovanile con particolare riferimento ai tumori di mammel-

la, collo dell’utero, testicolo e melanoma. Gli incontri vengono condotti da medici volontari ognuno specialista per ogniargomento. Già da due anni il Progetto è accolto dall’Istituto Pro-fessionale Alberghiero con lusinghieri successi e ha riscosso un alto gradimento da parte dei ragazzi che hanno presenziato alle lezioni e sono stati intervistati attraverso un questiona-rio. Quest’anno grazie all’instancabile colla-borazione del Lions Club Molfetta, presieduto da Michele Serlenga, il progetto verrà portato, oltre che nell’ I.P.S.A.A.R., anche nell’Istituto Tecnico Industriale e auspicabilmente anche negli altri Istituti della Città di Molfetta. Il Pro-getto, diventato ormai un progetto nazionale anche grazie agli alti patrocini del Senato della Repubblica, dei Ministeri di Salute e Istruzione, della Lega Tumori e della Fondazione Veronesi, gode da tre anni del patrocinio delle Istituzioni Regionali. Per l’esperienza molfettese quest’an-no, concede il patrocinio, anche il Comune di Molfetta inserendo il Progetto “Martina” nel

circuito delle “Città sane”. I prossimi incontri sono previsti il 26 febbraio e il 5 marzo dalle ore 10,00 circa alle ore 12,30 circa presso l’Isti-tuto Alberghiero di Molfetta e il 9 aprile dalle ore 10,00 alle ore 12,30 presso l’Istituto Tecnico Industriale. Il Lions Club Molfetta sta ,inoltre, per avviare un progetto dedicato alla lotta alla dislessia. Per questo il Club darà inizio, presso alcune scuole primarie, ad uno screening effet-tuato su circa 200 alunni dislessici. La disfun-zione, di cui soffriva anche Albert Einstein, non è una malattia ma rappresenta nel ragazzo una difficoltà nella lettura e nella scrittura. Quindi se l’alunno dislessico sarà prontamente affian-cato e supportato da operatori specializzati, po-trà raggiungere gli stessi obiettivi e competenze disciplinari degli altri. L’Assessore ai Servizi Sociali di Molfetta, Luigi Roselli, ha preso “a cuore” questo disturbo dell’apprendimento e attiverà interventi mirati per far acquisire ai ra-gazzi strategie efficaci nel metodo di studio e migliorarne così l’ apprendimento.

di Francesco Tempesta

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Continua l’importante campagna di sensibilizzazione

del progetto “Martina”

Page 18: Il Fatto n. 073

18 in cittàrimani aggiornato minuto per minuto sul sito www.ilfatto.net

febbraio 2011

Molfetta - Comprano un profumo e lo paga-no con una banconota falsa, ma scoperti sono finiti nei guai. È accaduto ieri sera a Molfet-ta, dove i Carabinieri della locale Compagnia hanno denunciato in stato di libertà alla Pro-cura della Repubblica di Trani, due cittadini montenegrini, di 39 e 31 anni, per spendita di monete falsificate.I militari del Nucleo Operativo e Radiomobi-le, a seguito di una telefonata giunta al 112, si sono recati presso un centro commerciale del luogo, ove il titolare di un negozio ha riferito loro di aver poco prima ricevuto dai due stra-nieri una banconota da 200 euro, a fronte del pagamento di un profumo. Rintracciati con l’ausilio di personale della vigilanza interna, i due sono stati sottoposti a perquisizione e trovati in possesso di ulteriori banconote in euro, risultate genuine e di 18mila franchi svizzeri. La banconota falsa è stata sottoposta a sequestro, mentre sono in corso accertamenti finalizzati a verificare l’autenticità delle ban-conote straniere.

pillola web del 07/02/2011

Tentano di spacciare

banconota falsa da 200 euro:

due denunciati

Il 9 febbraio si è celebrata a Molfetta la festa patronale di San Corrado. Scuole e uffici co-munali sono stati chiusi, ad eccezione delle Poste italiane che festeggiano l’8 settem-bre, ricorrenza della Madonna dei Martiri. All’infuori di studenti, genitori, insegnanti, dipendenti comunali e devoti, se non si fos-se avvertito al mattino i botti di alcuni spari, altri non se ne sarebbero accorti. Per la cir-costanza abbiamo fatto un giro per la città per cogliere delle riflessioni. «San Corrado è stato quasi dimenticato come patrono, si preferisce festeggiare la Madonna dei Mar-tiri». «Il Busto di San Corrado non mi affa-scina, è piccolo, senza arti, trasmette distac-co, freddezza. Non sarebbe ora di forgiare una nuova statua che raffiguri realmente il nostro santo secondo i dati forniti dalla sto-

ria?». Dei festeggiamenti di un tempo sono rimaste soltanto le celebrazioni religiose. La mattina del 9, mentre si predisponeva la le-gna per il falò su corso Dante, accanto alla Cattedrale, si assisteva a un andirivieni di cittadini che entravano in chiesa. Nelle pri-me ore pomeridiane alcune bancarelle si po-sizionavano nei pressi del sagrato mentre si illuminava l’arco sul portale. Alle ore 19:00, alla presenza di sacerdoti, autorità civili e militari, di una rappresentanza delle con-fraternite e del Comune di Modugno, S.E. Mons. Luigi Martella ha officiato la solenne Messa Pontificale. Nel corso dell’omelia il vescovo ha ripercorso la storia biografica del Santo. In chiusura ha ringraziato tutti i pre-senti senza dimenticare i concittadini sparsi in ogni parte nel mondo. Al termine della messa è stato appiccato il fuoco alla cata-sta di legna. Tanta gente si è riunita intor-

no al tradizionale falò per riscaldarsi come fecero i nostri antenati, quando trafugarono dall’Abbazia di Modugno i resti del Santo e, giunti a Molfetta in piena notte, trovarono il Duomo chiuso e rimasero all’aperto. Di-ceva un modugnese lo scorso anno: «Se voi molfettesi non ci tenete più a San Corrado lasciate di notte le porte aperte della Catte-drale e noi lo veniamo a riprendere».

Una messa pontificale e un falò per ricordare San Corrado

All’interno del programma culturale del mese di febbraio, l’associazione ANEB ha proposto, attraverso l’incontro che si è svolto sabato 12 febbraio presso la sala Finocchiaro della Fab-brica di San Domenico, un aggancio alle me-morie del passato rilette in chiave contempora-nea con l’iniziativa dal titolo “Suoni a Sud”.L’associazione ANEB, in collaborazione con l’associazione Fabulanova, nuova realtà del territorio, ha proposto un incontro per ricorda-re la dinamica affettiva dei rapporti tra uomini e donne e il modo in cui i sentimenti, a volte contrastanti, che regolano i rapporti tra i gene-

ri, trovano spazio nelle canzoni e nei racconti. Con uno sguardo al passato e una riflessione sul presente, la performance si è svolta tra raccon-ti, poesie, musiche e balli popolari, in modo da permettere alle antiche tradizioni del sud e, in particolare, di Molfetta, di risvegliare i ricordi degli anziani e gli interessi dei giovani, che ri-scoprono le proprie radici e usanze, per vivere con consapevolezza il presente. Hanno animato la serata Pietro Capurso, Felice Altomare, insie-me a Maria Paola Marzocca e Katia la Forgia. Alle musiche si sono esibiti Umberto Attanasio, Menico Copertino, Nino Giacò, Nico Marsan, Giuseppe Volpe, Cosimo Capurso e, alle danze, Vincenzo de Pinto e Anna Sasso.

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Libera...mentedi Teresa Cosentino Sasso e Katia la Forgia

di Pantaleo de Trizio

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Page 19: Il Fatto n. 073

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19cultura&eventi febbraio 2011

Alcuni tra i cittadini più anziani ricorderanno forse il Carnevale molfettese della loro gio-ventù, un momento di folle baldoria che li strappava dalla fatica dei campi e della pesca per trascinarli in una realtà pregna di giocosa stravaganza. Da ogni casa, da ogni piazza, da ogni via si riversavano nel Borgo migliaia di molfettesi vestiti come la loro fantasia ed i loro risparmi permettevano; i contadini si accon-tentavano di un camice, gli artigiani di ricchi mantelli, ma erano i pescivendoli a dar luogo alla mascherata più divertente. La sera del mar-tedì grasso, infatti, i “pesciaiùl”, vestiti da don-ne velate di nero, sfilavano per tutta Molfetta davanti al feretro di “Toeme”, un bamboccio di paglia, piangendo, battendosi il petto e pro-nunciando assurde litanie alternate a bestem-mie. Arrivati presso il Molo, spogliavano Toma e lo bruciavano, per simboleggiare la fine del Carnevale e l’inizio della Quaresima, mentre la presunta vedova e le maschere piangevano disperate. E così, mentre le livide ceneri del rogo di Toma ricordavano a tutti l’imminente periodo di penitenza quaresimale, con qualche sospiro e molta ironia, si concludeva la festa più divertente dell’anno.

Toeme: l’antico spirito del Carnevale molfettese

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“La natura, fonte di creatività e di vita”. Que-sto è il titolo dell’iniziativa “COMENIUS 2011-2013”, iniziativa che ha avuto come “scuola polo” il circolo didattico “A. Manzo-ni” di Molfetta. Un progetto questo, che ha arricchito la città di Molfetta di orgoglio. Il progetto di intercultura prevedeva l’arrivo di studenti e docenti di altri istituti scolastici di vari paesi europei: Finlandia, Germania, In-ghilterra, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia, Turchia dal 31 Gennaio 2010 al 2 Febbraio 2011. I tre gior-

ni di soggiorno degli alunni sono serviti per esportare, seppur solo per qualche giorno, le bellezze artistiche nella Provincia di Bari, nei cuori di chi ha visitato la nostra regione. Il di-rigente scolastico Michele Laudadio è uno dei promotori di questa bella iniziativa, che lascia che i bambini con diverse forme di linguaggio e differenti forme d’arte, riescano a scambiarsi emozioni, parole e opinioni. La pietra, i colori, i suoni e la natura sono stati, nel progetto, i principali oggetti di analisi e le principali fonti di fantasia per i bambini a cui sognare non fa mai male.

Progetto di intercultura alla scuola elementare Manzoni

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di Gaetano de Virgilio

“La natura fonte di creatività e di vita”, tenuto dalla scuola del primo circolo “A. Manzoni”, ha avuto come principale obiettivo quello di sensibilizzare ad un più rispettoso approccio con la natura le generazione future alle qua-li si è rivolto. I momenti delle tre giornate dedicate al progetto sono state suddivise in quattro grandi fasi. La prima è stata nominata “La pietra, segno di civiltà”, primo strumento utilizzato dall’uomo per costruire, difendersi, accendere il fuoco, cacciare. In un secondo momento, ogni scuola ha fotografato opere o sculture della propria terra legate alla storia della pietra, favorendo una comunicazione e collaborazione tra i vari alunni. “I colori del tempo e della vita”, nome della seconda fase,

nella quale a farsi spazio è stata la magia dei colori, partendo da quelli dei fiori, facendo-ne risaltare il loro aspetto estetico e aggra-ziato, fonte di ricchezza per il paesaggio. La penultima fase “Suoni e armonie intorno a noi” si è sviluppata nella ricerca dei suoni e delle armonie che provengono dalla natura, analizzando di paese in paese i vari ambienti naturali. A completamento della sensibiliz-zazione verso la musica, sono stati realizzati strumenti con i quali è stato organizzato un concerto in collegamento con le altre scuole internazionali. La quarta ed ultima fase chia-mata “La buona terra” ha trattato la gastrono-mia, deliziando i ragazzi con l’arte culinaria genuina proponendo prodotti di mare e terra, non solo locali, ma anche esteri tipici delle altre nazioni partecipanti.

approfondimento

Le fasi del Comenius

di Gaetano de Virgilio

Quante ne hai viste in giro di maschere buffe, colorate, spaventose? Non dirmi che non ne hai viste neanche una! Realizzala o fotografa la maschera più bella di questo Carnevale qui a Molfetta. Impegnati di-vertendoti. Informati dove poter trovarle e fotografale. Invia poi la foto in redazione, all’e-mail [email protected]. Non la-sciare che altri ti precedano, fallo subito. Il Carnevale deve essere vissuto nella giusta maniera. Esci di casa con una macchina fotografica oppure armati di fogli, giorna-li, colla e forbici, insomma tutto l’occor-rente per creare la maschera più bella del Carnevale 2011. Dai, leggi questo articolo e corri a crear qualcosa. La voglia di met-tere su qualcosa di bello, deve precedere ogni cosa nella vita di tutti. Fate ciò che volete con la vostra fantasia. Facce buffe, strambe, colorate, tristi, vissute, spaven-tose, originali. Divertitivi e contribuite a rendere, nel vostro piccolo, più bello il Carnevale. Il vostro Carnevale.

Invia in redazione la maschera più bella!

approfondimentodi Flavia de Gennaro

di Maria Sancilio

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20 eventirimani aggiornato minuto per minuto sul sito www.ilfatto.net

febbraio 2011

Per dare un contributo allo sviluppo delle scienze sociali, l’ANS (Associazione Naziona-le Sociologi) collabora con altre associazioni ed enti nazionali ed internazionali. È stata fon-data a Roma nel 1982. È divisa in Dipartimen-ti Regionali con un proprio direttivo. L’ANS Puglia conta 120 iscritti, due sono molfettesi. Con la nuova riforma si possono iscrivere tutti i laureati, divisi in due categorie. “Sociologi professionisti” sono i laureati in Sociologia e Scienze Politiche con indirizzo sociologico. Questi sono iscritti nell’elenco delle profes-sioni non riconosciute presso il Ministero di Grazia e Giustizia. I “Cultori della materia” tutti gli altri. Collaborano nei Laboratori ANS di sociologia, nel campo della ricerca. Offrono supporto di consulenza a scuole, istituti, enti, associazioni, a studenti universitari in Socio-logia e Scienze della Comunicazione.

approfondimento

Cos’è l’ANS?

Il 27 febbraio, il Gruppo Scout Molfetta 1 sarà impegnato nell’iniziativa 00R (00rifiuti).A partire dal primo pomeriggio di domenica, infatti, delle vere e proprie squadre formate dai ragazzi del gruppo scout in collaborazio-ne con l’Asm puliranno diversi parchi e piaz-ze molfettesi. La manifestazione interesserà quindi parco di Ponente, parco di Levante,

piazza 1° maggio, piazza Roma, parco don Tonino Bello, piazza de Gasperi e la zona nei pressi della scuola Berlinguer adibita a prato.L’iniziativa sarà l’occasione per promuovere la Giornata mondiale del Pensiero .La scelta di operare nei parchi e nelle piaz-ze molfettesi avviene in quanto per lo scout costituisce punto fondamentale proprio quel-

lo del rispetto della natura, che deve partite rispettando i quartieri cittadini che molto spesso sono lasciati nel totale abbandono. Si-curamente l’iniziativa, come tutte le manife-stazioni promosse dagli scout, avrà una forte eco in città e sicuramente proverà a sensibi-lizzare l’intera cittadinanza dinanzi problema dell’inciviltà.

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Gli Scout puliranno le piazze

L’Università Popolare di Molfetta il 14 dicem-bre u.s. ha ospitato il sociologo dott. Ivan Iaco-vazzi presidente dell’Associazione Nazionale Sociologi, sezione Puglia, e la dott.ssa Katia Blasi, pedagogista, ricercatrice presso il Labo-ratorio di Sociologia di Bari, per relazionare sul tema della Dispersione scolastica e devian-za minorile. «La percentuale della dispersione scolastica da noi è alta, ed è in aumento. Per i ragazzi è più facile evadere la scuola piuttosto che seguire le lezioni. Attualmente la devian-za giovanile è una piaga sociale. Incomincia a manifestarsi fin dagli anni adolescenziali» ha sottolineato la dott.ssa Blasi «è l’età in cui si verifica un forte cambiamento individuale, ed è di natura trasversale. Corpo e mente devo-no adattarsi a una realtà nuova, più adulta e responsabile, al rispetto delle regole sociali». Infatti il giovane ha la tendenza a non rico-noscersi, accettare le norme diventa per lui difficile. Si ribella, vuol essere l’artefice della propria vita. Devia, se scuola e famiglia non lo aiutano a capire, a rispettare i principi co-muni a tutti. Il ragazzo fuorvia quando manca il controllo, il dialogo, l’ascolto dei genitori.

È un fenomeno che colpisce tutte la fasce so-ciali. «I nonni» ha ricordato il dott. Iacovazzi «così come gli oratori nelle parrocchie han-no un ruolo fondamentale nell’educazione». Oggi manca la famiglia-risposta: incapace al dialogo, all’ascolto, disposta anche a lottare con i propri figli pur di educarli. Costa fatica. Si preferisce dire sempre sì. Educare significa accompagnare per mano. Il papà è diventato peluche, ha perso il ruolo del padre autorevo-le. Un papà che si è sostituito alla moglie che lavora, un papà amico che confonde i ruoli. Intanto la scuola fatica ad adattarsi alle nuove realtà, è diventata la scuola dei numeri, istituti in concorrenza tra loro per raggiungere il mag-gior numero di iscritti necessari per formare le classi. Mentre i ragazzi chiedono altro: un contatto fisico, un abbraccio, un po’ di atten-zione in più.

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A Molfetta i sociologi intervengono sulla dispersione scolastica

Lasciare un sacchetto d’immondizia in un cas-sonetto non basta a liberarsi dei resti di quello che abbiamo consumato durante la giornata. È doveroso invece chiedersi quale fine faranno quei rifiuti e quali sono le problematiche socio-ambientali che provocheranno. Le risposte sono state date durante la conferenza sul tema “Mon-nezza e democrazia”,tenutasi il 4 febbraio scorso presso la Sala Turtur del Comune di Molfetta. In quella sede Angela Barbanente, assessore regio-

nale all’Assetto del Territorio, ha presentato il libro “Politica e Rifiuti”, ed. Liguori, scritto dal molfettese Dario Minervini, sociologo e ricer-catore presso l’Università Federico II di Napoli. Nel suo studio il dott. Minervini ha esposto la vicenda di Melfi, del termo-distruttore di rifiu-ti Fenice, impianto lucano di proprietà della Fiat, oggi gestito dalla società francese Edf. Nel volume si evidenzia come la soluzione finale al problema smaltimento rifiuti può diventare profitto, risorsa di tipo industriale. Al contrario, ancora oggi la raccolta differenziata non è stata

ancora recepita da tutti i cittadini come dovere legato al senso di responsabilità civile. Angela Barbanente ha sottolineato la necessità di pen-sare e di insistere sui nuovi sistemi innovativi della raccolta differenziata. Individuare solu-zioni efficaci tanto sul versante sociale che su quello tecnologico. Dal confronto è emerso che, se competenze sociologiche vengono connesse con quelle tecnico-scientifiche, si può dare ini-zio a una nuova fase democratica in cui il cit-tadino diventa protagonista, parte attiva delle politiche di gestione dei rifiuti.

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Politica, cittadinanza e tecnologia insieme in difesa dell’ambientedi Pantaleo De Trizio

Molfetta - I Militari della Tenenza Guardia di Finanza di Gioia del Colle, nel contesto del-le attività a tutela dell’ambiente, nel novem-bre del 2009, in Sannicandro di Bari, località “Parco del Conte”, hanno sequestrato una di-scarica abusiva di 40 mila metri quadrati sulla quale, nel tempo, era stata riversata una ingen-te quantità di rifiuti provenienti dalla demoli-zione di strade, immobili ed altro (soprattutto materiali di risulta, resti di asfalto bituminoso e materiale ferroso).Tra l’altro, si trattava di un’area che doveva essere asservita alla realizzazione di un im-pianto fotovoltaico per la produzione di ener-gia elettrica. Infatti, proprio su quel sito dove-vano trovare posto l’alloggiamento elettrico e la cabina dell’impianto.I successivi approfondimenti, condotti con la proficua collaborazione di personale della sezione urbanistica dello stesso comune di Sannicandro di Bari, unitamente ad elicotteri della sezione aerea della Guardia di Finanza di Bari, oltre a meglio delineare lo stato di de-grado dell’area, hanno fatto emergere anche situazioni di abusivismo edilizio.Nel prosieguo, inoltre, si è appurato che la di-scarica era servita a due società, operanti, la prima in Molfetta nel settore della produzione di energia elettrica, la seconda in Sannicandro di Bari, nel settore del movimento terra.Evidentemente i loro responsabili, per rispar-miare sui costi dello smaltimento dei rifiuti, avevano pensato bene di servirsi di una disca-rica abusiva.L’attività si è conclusa, proprio in questi gior-ni, con la quantificazione, a mezzo di perizia tecnica, dei rifiuti immessi abusivamente in quella discarica pari ad oltre 36 mila tonnel-late e la constatazione nei confronti delle due imprese, dell’omesso pagamento del tributo “C.D. Ecotassa” previsto dalla legge regionale Puglia n. 25/2007, per l’importo di 549.934 Euro.

pillola web del 03/02/2011

Operazione della Guardia

di Finanza in materia

di tutela ambientale:

omesso pagamento di

“ecotassa” per 550 mila euro

di Pantaleo De Trizio

di Pantaleo De Trizio

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21febbraio 2011

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22 cultura&eventirimani aggiornato minuto per minuto sul sito www.ilfatto.net

febbraio 2011

Molfetta - Il Vescovo della Diocesi di Molfetta Mons. Luigi Martella con proprio decreto, ha nominato per l’anno in corso, e quindi per il quinto anno consecutivo, il Sig. Corrado San-cilio Presidente del Comitato Feste Patronali della città di Molfetta dandone comunicazione anche al Sindaco Sen. Antonio Azzollini.

pillola web del 28/01/2011

Corrado Sancilio nominato per il quinto anno consecutivo Presidente del Comitato Feste Patronali

“Vos estis sal terrae. Salnitro, scienziati e viaggiatori al Pulo di Molfetta tra XVIII e XIX secolo” è il tema scelto per le giornate di studio promosse dall’Associazione Consorti-le Polje e organizzate in collaborazione con la cooperativa FeArT, i Presidi del Libro ed il Liceo Classico “L. da Vinci”di Molfetta.Il titolo riprende un brano tratto da una let-tera indirizzata dal Giuseppe Maria Giovene a Saverio Mattei, in cui il canonico intende «provare che Cristo, allorquando disse agli apostoli Vos estis sal terrae intese paragonar-li al salnitro».L’attenzione sarà, dunque, puntata sul salni-tro, sui numerosi scienziati e viaggiatori che giunsero a Molfetta attratti dal dibattito fiorito intorno alla scoperta di una possibile miniera di “nitro naturale” all’interno del Pulo, noti-zia che catalizzò l’attenzione di cancellerie e studiosi di tutta Europa. Tesi e interessi con-trapposti dettero vita a un intensa polemica, che ebbe la sua influenza sulla stessa attività della nitriera impiantata dai Borboni.

Il convegno, che si svolgerà sabato 26 e do-menica 27 febbraio, aiuterà a meglio com-prendere queste vicende, inquadrandole nel contesto storico in cui si svolsero.Il programma prevede una sessione di studio sabato 26, a partire dalle ore 16, presso l’Au-ditorium “A. Salvucci” del Museo Diocesa-no, con l”intervento di qualificati ricercato-ri: Italo Muntoni (la riscoperta della nitriera borbonica al Pulo di Molfetta), Gianluigi De Gennaro (la chimica del salnitro), Francesco de Ceglia (il Pulo e l’Europa), Marco Ignazio de Santis (il dibattito scientifico sul salnitro in Europa e nel tardo ‘700), mons. Domenico Amato (Fede e ragione in un prete molfettese del secolo dei lumi. Il fondo Giovene della Biblioteca del Seminario Vescovile), Maria Toscano (The Curious country. Scienziati e viaggiatori alla nitriera del Pulo di Molfet-ta), introdotti e coordinati dalla dottoressa Francesca Radina. Interverranno anche Giu-seppe Poli (la salvaguardia della memoria: la casa museo Poli) e Giuseppe Cannizzaro

(riscoperta e valorizzazione di un patrimonio scientifico di fine Ottocento al Liceo Classico di Molfetta).Nella mattinata di domenica 27 febbraio, in-vece, si potrà partecipare (previa prenotazio-ne da effettuare presso il desk del convegno il sabato pomeriggio) alle visite guidate al Pulo di Molfetta, al Museo diocesano, dove sarà possibile ammirare la biblioteca, la casa-mu-seo Poli e la raccolta di strumenti scientifici del Liceo Classico.All’iniziativa, che gode del patrocino del-la Regione Puglia, della Provincia di Bari, del Comune di Molfetta, hanno già aderito la Soprintendenza ai Beni Archeologici del-la Puglia, l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale, il Dipartimento di Chimica Uni-versità degli Studi di Bari, il Centro Interpar-timentale “Seminario di Storia della Scienza” Università degli Studi di Bari, il Centro Studi Molfettesi, la famiglia Poli, il Museo Dioce-sano e l’ITCGT “Gaetano Salvemini”.

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Vos estis sal terrae. Salnitro, scienziati e viaggiatori al Pulo

di Molfetta tra XVIII e XIX secolo

Già immagino dal titolo quello che starete pen-sando ma non è così. Per il momento sono in buona posizione come sindaco in un noto pub molfettese e al Gate 17 dell’aeroporto di Orio al Serio quello che io chiamo il gate dell’ae-reobestiame che porta i tanti baresi a Milano. Molti di voi avranno capito che sto parlando di

“FourSquare” il social network che cerca di fare le scarpe a Facebook e Twitter rubacchiando utenti che si vogliono divertire in questa manie-ra. Il funzionamento è molto semplice: passi da un posto (tipo uffici del comune di Molfetta) e tramite un applicativo, installabile gratuitamente sui telefonini, segni che ci sei stato. Più volte ci passerai e più otterrai punti che ti permetteranno di mantenere la prima posizione dei visitatori e

quindi diventare sindaco di quel posto. É un pro-gramma, nato come Facebook, che fa divertire i cybernauti e ha buone possibilità di euguagliar-lo nel numero di utenti o magari di unirsi in un unico grande divertimento informatico. Noi de Il Fatto lanciamo la sfida: vediamo chi diventerà il sindaco di Molfetta su FourSquare. Venerdi 25, giorno di uscita del giornale, partirà il gioco.

di Giulio Cosentino

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Ho deciso voglio diventare il sindaco di Molfetta

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23cultura febbraio 2011

Molfetta - Sono stati sorpresi mentre tentavano di scardinare la porta di un negozio di generi alimen-tari e per questo sono finiti in carcere. È accadu-to la notte scorsa a Molfetta, dove i Carabinieri della locale Compagnia hanno tratto in arresto il 31enne Francesco Sfarzetta e il 32enne Giuseppe Depalma, entrambi di Giovinazzo e già noti alle Forze dell’Ordine, con l’accusa di tentato furto aggravato in concorso.I militari del Nucleo Opertivo e Radiomobile, ri-cevuta comunicazione radio dalla centrale opera-tiva per un furto in atto ai danni di alcune autovet-ture parcheggiate nei pressi della Chiesa San Pio, si sono recati immediatamente sul posto. Lì hanno riscontrato la presenza di tre Fiat Punto, con evi-denti segni di scasso, nonché il danneggiamento della serratura del quadro di accensione. Durante la conseguente ispezione dei luoghi, gli operanti hanno udito dei forti rumori provenienti dall’inter-no del vicino mercato comunale. Al fine di veder-ci chiaro, i carabinieri hanno quindi scavalcato la recinzione e hanno sorpreso due individui mentre tentavano di dileguarsi, arrampicandosi sul tetto di un negozio di alimentari lì ubicato. Prontamente rincorsi, i due sono stati subito bloccati. Il sopral-luogo effettuato ha permesso agli operanti di con-statare evidenti segni di effrazione sulla serratura della porta d’ingresso, nonché la manomissione della telecamera dell’impianto di videosorveglian-za. Per terra, invece, sono stati rinvenuti un rudi-mentale scalpello e una mazzetta, con i quali ave-vano evidentemente tentato di scardinare la porta. Ulteriori accertamenti hanno permesso di stabilire che i due si erano resi responsabili anche del ten-tativo di furto delle tre utilitarie, verosimilmente preparate per essere caricate della refurtiva.Tratti in arresto, i due sono stati poi associati pres-so la casa circondariale di Trani.

pillola web del 03/02/2011

Sventato furto in negozio di alimentari: due arresti

di Pietro Capurso

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Il cantastorie: Zingarèlle

Durante il periodo di carnevale una della maschere più diffuse e

più semplici da realizzare era “la zingarella”. Specialmente le bambine

si mascheravano con delle lunghe gonne della madri o delle nonne e

andavano in visita a casa di parenti e amici dove recitavano una poesia in cambio di dolci o denaro. Gli esempi di “zingarella” che riporto sono tratti

dalla tradizione popolare.

Durante il periodo di carnevale, nei tempi pas-sati, una della maschere più diffuse e più sem-plici da realizzare era “la zingarella”. Special-mente le bambine si mascheravano con delle lunghe gonne della madri o delle nonne e an-davano in visita a casa di parenti e amici dove recitavano una poesia in cambio di dolci o denaro. Gli esempi di “zingarella” che ripor-tiamo sono tratti dalla tradizione popolare.

http://www.ilfatto.net/url/0045.htm

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Zingarèlle

Le stiamo pensando proprio tutte .....non tro-vate? Prima con un freepress libero che ha se-guito tantissime iniziative cittadine. Un anno dopo nasce la web tv che ha realizzato oltre 500 video servizi e che si avvicina a totalizzare il milione di visitatori.E poi i tanti eventi che si rinnovano di anno in anno. Tutte iniziative che sono state partorite dall’incubatrice de IL FATTO e CHMOD.TV e che stanno camminando con le proprie gambe.Chi ha creduto che, anche a Molfetta potessero crescere iniziative autofinanziate, come avvie-ne in città più grandi e dinamiche come Milano o Roma, ha distanziato il lamentoso molfettese medio che a volte non riesce a vedere al di là del proprio naso.Incoraggiato da tanta creatività molfettese ho

pensato, con la complicità di Primaradio 101.9, di avviare un nuovo gruppo che si occuperà di radio e web radio. Il progetto è vecchio e risale al lancio di CHMOD.TV che oggi produce di-versi servizi video alla settimana. L’aria che si respira in una sala di registrazione radiofonica è unica ed è altrettanto bella l’emozione di sa-pere il proprio programma ascoltato nelle radio di migliaia di ascoltatori. La nostra redazione utilizza già la radio per le dirette elettorali ma, a breve, affronteremo anche altri argomenti cercando di dedicare sempre grande attenzione al mondo dei giovani. L’iniziativa non entra in concorrenza con i diversi programmi già attivi ma si auspica di formare gente che, diverten-dosi, porteraà energia in un settore della radio che oggi ha poca libertà. L’inquinamento delle

pubblicità, alcune volte, tende a rendere i pro-grammi vuoti di contenuti o semplici vetrine. Non parliamo poi dei programmi politici! Nella saletta di CHMOD.TV ci saranno 10 posti a disposizione di chi vorrà diventare spe-aker radiofonico e avere un programma tutto suo. Non si paga nulla e non si guadagna nul-la. Noi ci accolliamo i costi e a voi offriamo il puro divertimento. I primi due corsisti hanno aderito leggendo la pubblicità inserita nello scorso numero, quindi affrettatevi perché rima-nerne fuori sarebbe un vero peccato. L’iniziati-va è aperta anche a chi ha più di trent’anni. Io stesso faccio parte degli iscritti. Inviate quindi una email di richiesta di iscrizione a: [email protected]

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Vuoi diventare speaker radiofonico?

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24 culturarimani aggiornato minuto per minuto sul sito www.ilfatto.net

di Donato Brattoli

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Pensieri e ParoleQuesto spazio del giornale, creato da poco, è messo a disposizione di chiunque voglia esprimere su carta riflessioni, ricordi, emozi-oni e sensazioni inviando i propri lavori a [email protected].

febbraio 2011

Questa piccola novella racconta dei meandri dell’animo di un giovane giullare che guarda con occhi di chitarra e sonagli, tutti i potenti del mondo. Cantava, fischiava e suonava las-ciando che i re nelle corti invidiassero la sua beltà di cuore. Sdraiato sotto alberi di pesco, Giramondo il giullare si addormentava ogni notte e all’indomani scriveva novelle e recite per le sue serate infinite nelle corti. Ogni volta ab-bracciava realtà e immaginazione insieme a vento e cielo. Amava i potenti e i loro modi stu-pidi e arroganti, amava il povero che si ribel-lava e il furbetto che rubava, amava i vaga-bondi e la strada, le canzoni e le poesie. Le poesie erano respiro per Giramondo. Scriveva poesie e non le faceva leggere a nessuno. Scriveva poesie perché era felice. Voleva las-ciare qualcosa sulla terra prima di andar via e ogni volta quando terminava di scrivere qual-cosa, Giramondo riponeva tutti i suoi pensieri in una scatoletta che conservava ai piedi di un albero di pesco. Un giorno, dopo aver dormito per ore sotto alberi colmi di fiori di pesco, Giramondo si svegliò e scrisse una poesia dedicata a tutti quei poveri che vedeva fuori alle corti dei re. I re non potevano notarli perché erano impeg-nati a mangiare cosce di pollo grandi come interi maiali, costole di vitellini e pesci azzurri appena pescati. I re erano impegnati. I poveri invece avevano un po’ di tempo libero. Ecco, Giramondo il giullare, scrisse una poesia dedicata al loro tempo libero. I versi che sciv-olarono, quella volta al nostro giullare furono soltanto questi: “Si infrangono i tuoi sogni, piccolo barbone.Ora sei qui, puzzi di piscio e vergogna.Puzzi di sguardi di gente diffidente.Odori di speranza e stanchezza.

Odori di sogni infranti e sogni da sognare.Ricorda che le guerre puzzano sempre di ric-chezza o di religione.Ricorda che anche i potenti hanno problemi d’amore.Ricorda che anche il papa si siede ad un cesso per cagaree che anche lui ha tanta voglia di amare.Ricorda, piccolo barbone, che nel momento di moriretu saprai la vita, mentre i potenti crederanno di conoscerla già.Buona vita, piccolo barbone. Buoni Sogni, vecchio sognante.Che la luna ti sia vicino sempree che il sole ti strappi alla malinconia ovunque.Ti voglio bene, piccolo barbone.”Giramondo, scrisse questa poesia. Non la fece leggere a nessuno, ma è come se nel suo pic-colo cuore l’avesse pubblicata nel libro del mondo. Era contento del sole che ancora una volta si infrangeva sui fiori di pesco. Quando Giramondo recitava nelle corti, infiniti erano i consigli che rivelava ai giovani. Consigliava loro di scrivere dell’amore, di prendere una penna, un foglio bianco e divertirsi. Lui al-meno faceva così. La scatoletta piena di poesie e pensieri, fu ri-trovata da uno storico che pubblicò tutto ciò che la scatolina conteneva. Oggi i pensieri di Giramondo vengono analizzati e studiati nelle scuole superiori e nei licei di tutta Europa, af-finché tutti i giovani possano godere delle po-esie del giullare.Ricorda, giovane lettore, che ognuno di noi ha nel suo piccolo mondo un piccolo Giramondo. Buona vita!

Gaetano de Virgilio

FIORI DI PESCO

Molfetta - Nonostante fosse sottoposto alla sor-veglianza speciale di P.S. da tempo violava le prescrizioni a lui imposte con la complicità del-la convivente e di un imprenditore che lo aveva assunto alle sue dipendenze con un contratto di lavoro fittizio. Scoperti sono finiti in manette in esecuzione di tre ordinanze di custodia cautelare, emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Trani, su richiesta della locale Procu-ra ed eseguite questa mattina a Molfetta dai Cara-binieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia. Si tratta del 45enne sorveglia-to speciale con obbligo di soggiorno nel comune di Molfetta Giuseppe Valentini, noto esponente dell’omonimo clan operante in Bitonto, della sua convivente 37enne S.S., originaria di Modugno, e del 49enne F.V., imprenditore originario di Bari. Le indagini hanno permesso di accertare che il 45enne, sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale, ha sistematicamente violato l’obbligo di soggiorno in Molfetta an-dando in palestra a Bisceglie e quasi tutte le altre prescrizioni impostegli. Lo stesso infatti, con la complicità del suo datore di lavoro 49enne che lo aveva assunto nella sua ditta ortofrutticola, go-deva di maggiori benefici avendo dimostrato di avere a Molfetta «una stabile ed onesta attività la-vorativa». Al suo “lavoro” però dedicava non più di un quarto d’ora al giorno. Il resto del tempo lo trascorreva vagando in auto, talvolta guidandola personalmente, nonostante la patente gli fosse sta-ta revocata, talvolta facendosi portare dalla con-vivente che gli forniva il suo telefono cellulare. L’uomo inoltre, era solito incontrare anche altri pregiudicati di Bitonto nei pressi della sua abita-zione nonostante fosse a lui vietato.

pillola web del 24/02/2011

Sorvegliato speciale

“lavorava” per un quarto

d’ora al giorno

Il pierrot malinconicosi lascia amare dalla luna

il pianeta più vicino lo sfiora di puntama sempre verso l’una

poggia di sponda lo specchiomoltiplicando le lune per le facce

comprese le lacrime

Non trattiene il vento solo il silenzioreggendo il nero della sua ombra

partorendo pensieri di vita

Siede leggero sul mondo al mattinoverso le quattro

sempre ghignando amaropresagendo la cipria sbiadita

Barcolla tranquillo econ troppa facilità

garantisce allo specchiol’ultimo sguardo

al pianetal’ultimo tocco

alla lunal’ultimo amore

Al tempo che vuole dirige il giornosentendosi abusivo

conservando le fibre possibilisparendo col suo specchio e

la sua luna

Coppolecchia Onofrio

Pierrot Malinconico

Page 25: Il Fatto n. 073

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25sport&eventi

Continua il successo della seconda edizione de Il Fatto Re-Tour per quest’inverno 2011. Sono soprattutto i giovani l’ingrediente fon-damentale che, grazie alla voglia di speri-mentare varie forme di intrattenimento da parte del collettivo Buena Vida, la caratteriz-zano rendendo le tappe una diversa dall’ altra. L’affluenza altissima di tanti ragazzi che vo-gliono divertirsi e dialogare a suon di musica è la prova di una sana voglia di incontrarsi o magari di rivedersi dopo diverso tempo per chi vive fuori città. Per questi motivi il Fat-to Tour risquote sempre numerose adesioni mantenendo invariata la formula delle serate: il locale di tendenza, cocktail gustosi a prezzi ragionevoli, musica happy e divertimento as-sicurato. Rimanere in zona cittadina diventa il miglior modo per lasciare le macchine nei

garage, evitare di percorrere diversi chilome-tri per serate che possono rivelarsi deludenti e scoprire, invece, in città luoghi che meri-tano di essere “vissuti” e diventare così nuovi luoghi di aggregazione. Per tutti coloro che non conoscono le serate del Fatto Tour e per tutti gli altri che, invece, ci seguono da tempo con affetto diamo appuntamento a venerdì 25 febbraio presso il Silver Cafè e l’11 Marzo al Place Blanc Cafè. Ricordiamo, inoltre, il nuovo concorso “ItinerArte”: uno spazio di 20 minuti, nel clou della serata, durante il quale giovani artisti e nuovi talenti potranno esibirsi mostrando le loro abilità. Sarà proprio presso il Place Café che si esibirà per noi il DJ Nic Ferrari, un giovane biscegliese classe ‘87 dal genere funky, house ed happy, il quale vanta presenze presso diversi e rinomati loca-li in zona. Vi aspettiamo numerosi ed entusiasti!

di BuenaVida

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Ancora Fatto Re-Tour con Buena Vida

Lunedì 21 febbraio è iniziato ufficialmente “il Fatto Cup”. Il torneo di calcio a 5 fortemente voluto dalla Redazione de il Fatto. All’ini-ziativa hanno aderito 24 squadre per un totale di circa duecento partecipanti. I calendari e i gironi sono stati resipubblici. Questi gli accoppiamenti dei quattro gironi sorteggiati.

di Francesco Tempesta

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Calcio d’inizio per “il Fatto CUP”

febbraio 2011

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della seconda serata...

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OSASUNANIGHT&DAY LOUNGE CAFE’STREET BOYSLIBERTYBORGOROSSOATLETICO MICATANTO

girone a

EDILIZIA ITALIANALA LONGOBARDALES BISGALLEPANIFICIO BOVEAI PARIOLIONE SIX SEVEN

girone b

THE CHARLATANSDINO D’AGOSTINOAGRICOLA BALESTRAA.C. CIACCATIOLTRE CONFINECIAO CIAO

girone c

I FATTIL’ALTRA MOLFETTAASSOCIAZIONE AVVOCATI MOLFETTACSI MOLFETTAMOLFETTALIVE STUDIO 360SAN GENNARO

girone d

Page 26: Il Fatto n. 073

26 culturarimani aggiornato minuto per minuto sul sito www.ilfatto.net

febbraio 2011

Il territorio molfettese è solcato da numerose lame che fendono l’agro, in direzione perpen-dicolare rispetto alla linea di costa, partendo dalla Murgia per poi sfociare a mare, nelle co-siddette “cale”. Le lame sono il risultato del fenomeno del carsismo. Nel corso dei millenni l’acqua, nella sua corsa verso il mare, ha eroso il substrato calcareo creando dei veri e propri “canyon” naturali dai terreni tanto fertili che l’uomo ha coltivato sia nell’alveo sia sulle pa-reti creando dei terrazzamenti contenuti dai muretti a secco. Queste non risultano essere, ormai, più percorse da scorrimento superficia-le, ma possono convogliare notevoli quantità di acqua durante eventi di intensa piovosità, le caratteristiche mène. Di tutte le lame di Mol-fetta, la più importante e meglio conservata è certamente Lama Cupa, che sfocia nella cosid-detta “Prima Cala”, a sud-est del centro citta-dino, dove prende il nome di Lama Martina, per poi proseguire verso l’interno percorrendo tutto l’agro molfettese sino al confine con i ter-ritori di Terlizzi e Bitonto. Certamente Lama Cupa è quella che ha conservato ancora lembi di vegetazione naturale della macchia mediter-ranea, ancora ricca e varia nonostante gli inter-venti modificatori dell’uomo.

La grotta del Crocifisso si apre a 26 metri di altitudine sulla sinistra idrografica di Lama

Cupa a circa 100 metri a valle del ponte della strada rurale Samarelle – Piscina Ser Nicola e in corrispondenza del ponte di Via Berlinguer di recente costruzione. Attualmente, a monte del ponte, la Via G. Ungaretti sbarra il corso naturale della lama; dal ponte il percorso di-venta più profondo (il fondo lama si trova a circa 16 metri s.l.m.) e la presenza di molti alberi di carrubo restituisce una bellissima to-nalità di verde al paesaggio ormai fortemente antropizzato. In questa zona la lama costeggia la linea ferroviaria Bari – Foggia. Nel tratto di lama considerato prevalgono diversi utiliz-zi agricoli (oliveti, vigneti, alberi da frutto). I pendii, in quanto terreni marginali, presenta-no una maggiore diversificazione: alle colture si associano piante spontanee che, in alcune zone, diventano prevalenti. Essi presentano, in gran parte, terrazzamenti con muretti a secco e, a tratti, affiora la roccia calcarea con pendenza variabile.

La grotta del Crocifisso è esposta ad ovest, ha uno sviluppo orizzontale e si apre nella roccia calcarea affiorante che si presenta stratificata orizzontalmente: proprio sull’ingresso si può notare un ponderoso strato di roccia calcarea, dallo spessore di circa 1 metro, che funge da architrave naturale. Si entra nella grotta supe-rando 2 piccoli gradini modellati nella roccia calcarea e semi-celati dalle foglie secche e dal terreno che ricoprono il pavimento. Nel-la parte più centrale del soffitto della cavità è molto evidente la frattura principale, con orientamento est-ovest, che ha dato origine alla grotta stessa e che la percorre per tutta la sua lunghezza; sono presenti, inoltre, nume-rose fratture perpendicolari alla principale.

All’interno dell’unica ampia sala sono presenti numerosi blocchi di roccia calcarea: probabil-mente alcuni sono stati trasportati dall’ester-no mentre altri sono il risultato di crolli della volta e delle pareti. Alcuni blocchi sono stati utilizzati, insieme a mattoni di tufo, per innal-zare, in maniera rudimentale, una costruzione simile ad una mangiatoia che si trova sulla si-nistra subito dopo l’ingresso, ed altre piccole opere di sistemazione recente della grotta. Il pavimento della cavità si presenta irregolare e ricoperto da un sottile strato di terreno che lascia comunque intravedere la roccia calcarea affiorante. Fenomeni di “vermicolazione” ar-gillosa sulle pareti e sui blocchi indicano che, nei periodi fortemente piovosi, colate di fango possono giungere dall’alto della cavità attra-verso le fratture nella roccia e dall’ingresso. La grotta, nel complesso, si presenta relativa-mente “asciutta”, non è presente stillicidio nè tantomeno sono presenti fenomeni di concre-zionamento di carbonato di calcio (stalattiti e stalagmiti).

Parte del suolo compreso nella grotta è inse-rito nel N.P.R.G. di Molfetta, all’interno del Comparto 18 edificatorio, per cui, a breve, sarà ceduto dai Frati, gratuitamente, al Comune di Molfetta in cambio di volume edificatorio. Per questo motivo il Comune, senza esproprio, ha occupato parte del suolo con una tubazione di acqua piovana (fogna bianca) che si riversa nella lama, proprio di fronte alla grotta, alla-gando le campagne circostanti coltivate a vi-gneto e ad uliveto già da diversi secoli.Considerata l’importanza della grotta, sia dal punto di vista geologico sia storico, e l’am-biente circostante con la lama e i carrubi se-

colari, è auspicabile la tutela e la salvaguardia del sito nonché la creazione di un’area protetta che possa essere fruito dalla cittadinanza e dal-le scolaresche..

a cura di Raffaele Annese e Marianna Anaclerio Centro Studi e Didattica Ambientale Terrae - centro di educazione ambientale Oprhys (Ruvo di Puglia)

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La Grotta del Crocifisso Lama Cupa (Molfetta)

Lama Cupa

Ubicazione

Descrizione della cavità

Localizzazione: Lama Cupa – Molfetta (Ba)Altitudine: 26 metri s.l.m.Profondità Max: 8.40 metriLarghezza Max: 6.30 metriAltezza Max: 2.80 metriSuperficie: 41,60 metri quadriVolume: 108 metri cubi Proprietà: Frati Predicatori DomenicaniAffittuario: Ayroldi Martino Azienda Agricola

scheda tecnica

Tutela e salvaguardia http://www.ilfatto.net/url/0048.htm

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Leggi le istruzioni a pag. 31

Page 27: Il Fatto n. 073

Composte dalle isole di Tenerife, Gran Cana-ria, Fuerteventura, La Palma, Lanzarote, La Gomera ed El Hierro, le isole Canarie, arcipe-lago spagnolo nell’Oceano Atlantico, sono il luogo ideale per chi non vuole spendere troppe ore in volo senza però rinunciare ad un mare dai colori intensi, una natura incontaminata e fresca, villaggi ricchi di folklore ed ospitalità.Fuerteventura è la seconda isola in ordine di grandezza dell’arcipelago. Le spiagge sono formate da sabbia sia bianca sia dorata e ba-gnate da un’ acqua cristallina mentre l’entro-terra è caratterizzato da folkloristici villaggi di pescatori dove è possibile entrare in contatto con l’artigianato locale.Dominata dal vulcano Pico del Teide, Tene-rife è la località più animata delle Canarie. Playa de Las Americas offre ottime strutture turistiche e servizi d’avanguardia, è un centro frequentatissimo dagli amanti della tintarella, dello sport, del relax e del divertimento. Nu-merosi centri commerciali offrono molteplici occasioni di shopping a prezzi convenienti; bar, discobar, pub e discoteche contribuiscono a rendere la zona vivace ed animata.La Gomera si distingue invece per la sua natu-ra e per la tranquillità garantita da un turismo più ricercato, non di massa. Con i suoi boschi, i dirupi scoscesi, le scogliere frastagliatissime, gli incredibili promontori e le sconfinate val-late di piantagioni di banani, quest’isola è un vero paradiso.Gran Canaria, soprannominata il “continente in miniatura” per la sua varietà di microclimi che garantiscono varietà di paesaggi dal mare alla montagna offre muse, parchi naturali, arti-gianato, parchi divertimento e per chi ama ap-profittare di tanta natura. Le mountain bike si possono trovare facilmente e le isole si presta-no bene al ciclismo. I numerosi sentieri nella campagna costituiscono buoni percorsi per le escursioni a piedi e le condizioni della costa sono ideali per fare surf o windsurf. Per gli amanti del windsurf la Bahía de Pozo Izquier-do è la spiaggia migliore di Gran Canaria, che è la più ventilata di tutte le isole.Saremo felici di guidarvi nella scelta dell’iso-la a voi più congeniale per un indimenticabile viaggio firmato Frigerio Viaggi Network.

Silvia de Robertis

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Il mondo èun libro e chi

non viaggiane legge solo

una pagina

Federico Bellini è nato nel 1978, uno degli anni con maggiori avvistamenti Ufo della sto-ria italiana. È da tempo sotto l’occhio delle telecamere e dei giornali, fra cui la fortunata trasmissione televisiva Mistero (Italia Uno) per via delle sue esperienze di “abductions”. L’abduction identifica l’incontro ravvicinato del “quarto tipo”. Si tratta, in sostanza, dei presunti rapimenti alieni - messi in opera da forme di vita dotate di intelligenza provenienti da altri pianeti - dei quali è da tempo vittima la razza umana. Federico ha accettato di par-lare della sua esperienza in esclusiva per “il Fatto”. Quando e come hai capito di essere stato ra-pito dagli alieni?Nel problema dei rapimenti alieni non c’è un vero e proprio inizio anche perché addotti lo si è già prima della nascita. Se lo sei, potranno esserlo entrambi i genitori, soprattutto la ma-dre, i nonni materni, etc. Da piccolo, infatti, credevo di essere una persona speciale ed uni-ca, mi consideravo un figlio adottato, altre vol-te di avere una discendenza regale (con tanto di sangue blu nelle vene), altre volte mi im-maginavo di essere un robot, specie a seguito dei ripetuti fischi o strani rumori che sentivo interni al mio corpo, oppure ero convinto di essere un vero e proprio alieno e di provenire da un altro pianeta. E’ sempre successo qual-cosa nella mia vita e spesso ero in grado anche di prevedere tali accadimenti, anche con mesi in anticipo. La vera presa di coscienza su que-sto fenomeno è avvenuta due anni fa quando, per la prima volta, ho capito di essere dentro il problema ed ho iniziato un percorso di “libe-razione” da queste interferenze.Raccontaci la tua esperienza.Concentrare un’esperienza che racchiude ben 32 anni di vita all’interno di una domanda, non è compito facile, ma potrò delineare una reso-conto a grandi linee. Appena nato ero malato di ittero (con colorazione giallastra della pel-le) ma sono poi sopravvissuto quasi per mira-colo. Da allora la mia vita è stata costellata di strani accadimenti, avvistamenti Ufo o parti-colari, visite di esseri ed entità, specie nelle ore notturne, sogni strani ed incredibili, cica-trici e segni sul corpo. A volte ne parlavo con gli amici, soprattutto coetanei che, spesso, mi schernivano o non mi credevano. Si capisce che non ho mai avuto una grande possibilità di parlarne e che sono stato costrettoa tenermii tutto dentro, sino a quando, in età adulta, ho avuto il coraggio di cercare delle risposte e di farlo apertamente.Gli Alieni continuano a farci visita abitual-mente?In realtà gli Alieni non sono mai andati via dal nostro pianeta. Sono millenni che agiscono indisturbati, intervengono in modo subdolo, vivono in mezzo a noi. Magari un Alieno può essere anche il vostro vicino di casa, perché molti si confondono tra la popolazione per stu-

diarci e controllarci. Esistono, inoltre, un nu-mero impressionante di basi aliene sparse nel mondo, compresa l’Italia, dove esistono veri e propri bunker nei quali conducono esperi-menti anche sugli addotti. Se dalle vostre parti ci sono luoghi antichi, magari medioevali, o colline dal nome inusuale, con grotte e caver-ne intrise di leggende di draghi o diavoli che rapivano bambini o persone, di corpi umani ed animali scomparsi, bene, questo significa che sono molto più vicini di quanto credevate...Esiste un nesso fra Alieni, il 2012 e il celeber-rimo Pianeta X che, a detta di molti catastro-fisti, dovrebbe compromettere l’esistenza della vita sulla Terra?Secondo me no, anche perché si è voluto in questi anni, anche a seguito di molte teorie, mettere insieme in un unico calderone, tutte le teorie più strane, creando complotti persi-no dove non ci sono. Magari questo Pianeta X (o una nana bruna, compagna del Sole) po-trà anche esistere, ma nel primo caso, sarebbe un pianeta freddo ed inospitale, nel secondo, un astro che emana raggi nocivi e radioattivi. Inoltre la Terra, il pianeta in cui viviamo, an-cora esiste e pertanto in miliardi di anni, se un tale Pianeta X si fosse presentato, adesso non saremmo qui a parlarne, non credete?I Governi Mondiali sono a conoscenza della presenza Aliena sulla Terra? Certamente in molti casi collaborano con gli stessi Alieni. Pensate ai recenti moti rivoluzio-nari nel nord Africa e in altri paesi islamici. Credete che questo effetto domino sia stato scatenato dai social network, in paesi dove in-ternet è poco diffuso e spesso censurato? Sono fenomeni collettivi, identici e progettati, quin-di è evidente che oltre ad una mano umana, c’è anche lo zampino di quella aliena che mano-vra i suoi burattini.Quando si manifesteranno esplicitamente a noi terrestri?E chi può dirlo? Non conosco il piano alieno e certamente non sono così incauti da raccon-tarlo agli addotti. Il loro più grande inganno è stato quello di farci credere di essere soli nell’Universo. L’Umanità, da sempre, vive su una piccola isola (la Terra) sperduta in un immenso oceano (l’Universo). A volte, ci sarà anche sembrato di scorgere qualche nave stra-niera all’orizzonte, ma spesso è stato imputato ad un possibile “miraggio” prodotto dalla men-te umana. Il vero problema, però, è che non abbiamo mai avuto barche o navi adatte per andare alla ricerca di altre isole e, finché non ne avremo, continueremo a vivere nella nostra inossidabile ignoranza che ci rende unici di fronte al Cosmo e alla vita. In realtà il futuro è in continuo cambiamento. Adesso, che sia-mo all’atto finale di un ciclo, il futuro cambia ogni giorno e questo “tira e molla” si romperà quando tutti i futuri possibili si saranno uniti in un unico punto. La rivelazione finale, quin-di, può capitare oggi come domani o come tra 20 anni, dipende quando si spezzerà il filo che tiene legato l’insieme delle probabilità.

di Francesco Tempesta

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Federico Bellini:un caso di “abduction”

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27oltre la realtà febbraio 2011

Page 28: Il Fatto n. 073

28

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febbraio 2011

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Sono in arrivo nuove opportunità d’inseri-mento lavorativo, volte a migliorare la pro-fessionalità di alcuni soggetti.La Provincia di Barletta Andria Trani, infatti, si appresta in questi giorni a finanziare l’atti-vazione di percorsi di tirocini formativi. Tale opportunità sembra poter offrire un’occasio-ne d’inserimento temporaneo nel mondo del lavoro e favorendo, inoltre, la creazione di un punto d’incontro tra domanda ed offerta su territorio locale. Il costo complessivo della manovra è di € 4.500,00 (750,00 euro per 6 mesi) per tirocinante ed andrà a coprire per intero tutto le spese. I tirocini potranno esse-

re avviati dalle aziende presenti sul territorio provinciale e riguardare svariati settori.Tali tirocini saranno destinati a: lavoratori con ammortizzatori sociali o in mo-bilità (ad esclusione dei lavoratori con cassa integrazione in deroga) o che hanno cessato un’attività imprenditoriale senza sostegno al reddito, disoccupati di lunga durata iscritti nelle anagrafi dei Centri per l’Impiego;giovani inoccupati e disoccupati fino a 34 anni iscritti nelle anagrafi dei Centri per l’Impiego;inoccupati e disoccupati con basso titolo di studio iscritti nelle anagrafi dei Centri per

l’Impiego;donne disoccupate iscritte nelle anagrafi dei Centri per l’Impiego.La data di scadenza è fissata entro e non oltre le ore 12,00 del 30° giorno dal 17-02-2011 dalla data di pubblicazione sul Bollettino Uf-ficiale della Regione Puglia - n. 26.

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Nella BAT nuove possibilità di inserimento lavorativo

Nuovo piano d’assunzioni per l’Ente Na-zionale Idrocarburi (ENI). Nonostante il pe-riodo di forte instabilità politica, presente in alcuni paesi del mediterraneo, la multinazio-nale italiana procederà proprio nei prossimi giorni, alla selezione di diplomati e laureati. Il personale sarà assunto, nel proprio orga-nico, mediante lo svolgimento di un periodo di stage. L’ENI ricerca laureati in ingegneria, periti industriali e chimici con ottima cono-scenza della lingua inglese e disponibilità al trasferimento.Per quanto riguarda le selezioni dei neolau-reati in ingegneria chimica si procederà alla loro integrazione mediante un progetto di sta-ge che avrà la durata di 6 mesi. Tale opportu-nità potrà essere colta da tutti i neo laureati in ingegneria che non hanno superato i 30 anni di età. Il progetto prevede anche un rimbor-so spese con la possibilità, a fine tirocinio, di essere assunti tramite contratto d’appren-distato. Gli interessati potranno utilizzare il link web ufficiale dell’azienda, provvedendo all’inserimento del proprio curriculum vitae. Il percorso per le vostre candidature quindi è il seguente: www.eni.com posizionatevi a fondo pagina raggiungendo il link “Lavora

con noi” cliccando su “Posizioni disponibili - invia cv”, inserite infine il vostro cv seguendo le modalità che si presenteranno a schermo e procedendo con l’inserimento.

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Eni: nuovi stage per laureati e diplomati“Ciò che dà veramente

la felicità, non può essere riposto

nella fama, ma appartiene ai mezzi

con i quali essa viene raggiunta,

vale a dire ai meriti, o più precisamente,

all’animo della personae alle facoltà che

hanno dato luogo a quei meriti; che possono essere di

natura morale o intellettuale”.

Arthur Schopenhauer

Molfetta - Nei giorni scorsi i volontari del Wwf Molfetta sono stati allertati per la pre-senza di un grande favo all’interno di una villa in ristrutturazione.Il favo era stato individuato qualche settima-na fa dalle maestranze intente alla ristruttura-zione. Mentre stavano procedendo all’abbat-timento di muri e alla rimozione di infissi e avvolgibili, hanno notato che dalle intercape-dini del cassonetto di un avvolgibile bloccato uscivano alcune api che, nell’arco di qualche ora, sono aumentate visibilmente.La direzione dei lavori ha consigliato pronta-mente di rivolgersi al Wwf per la rimozione del favo invece di ricorrere ai vecchi sistemi di abbattimento con l’uso di spray e benzina, come ventilato da qualcuno (a tale proposito va ricordato che le api sono una specie pro-tetta, pertanto la legge vigente vieta qualsiasi forma di violenza su questi animali).Si è dovuto attendere condizioni meteo favo-revoli per l’intervento dei volontari del Wwf e dell’apicoltore Massimo De Filippis che hanno recuperato completamente il favo, contenente venticinquemila api e 6 kg. di miele, sotto lo sguardo stupito delle stesse maestranze che hanno assistito a tutte le fasi del recupero. Le api sono state subito trasportate all’interno di un’arnia per evitare sbalzi termici notevoli.Per Pasquale Salvemini, responsabile del Wwf Molfetta, è necessario porre maggiore attenzione verso questa specie in forte declino ma di notevole rilevanza per la biodiversità: «Diventa sempre più pressante, in una regio-ne come la Puglia, la necessità di legiferare in materia per evitare il “fai da te”, ancora molto presente nel nostro territorio. Purtroppo in Pu-glia, in particolare nella provincia di Bari, si registrano ancora molti casi di distruzione di favi operati da gente senza scrupoli».

pillola web del 21/02/2011

Recuperate api all’interno di una villa in ristrutturazione

Page 29: Il Fatto n. 073

barEuro Caffè - Via San Francesco d’AssisiFlory’s Caffè - Via Poli Generale Eugenio, 3Green Bar - Via Baccarini, 111Bar Astoria - Corso Umberto I, 16Bar Caffetteria Paninoteca Grease - Via Molfettesi d’Argentina, 75Marilù Cafè - Via Tommaso Fiore, 38/40Mattia’s Cafè - Corso Dante AlighieriLe Chic J’Adore - Via Tenente Michele Silvestri, 69Bar Camera Cafè - Via XX Settembre, 43Bar Cavour - Corso Fornari, 47Bar Cin Cin - Corso Dante Alighieri, 30Bar Degli Artisti - Via Gesmundo, 4Off Street - Piazza Giuseppe Garibaldi, 15L!ve 82 - via MaggialettiSwing Pub - Viale Pio XI, 21Bar Europa - Via F. Cavallotti, 33/35Bar Fantasy - Via Pio La Torre, 33Bar Fausta - Corso Umberto I, 150Bar Football - Via Ugo La Malfa, 11Place Blanc Cafè - Piazza Margherita di Savoia, 4Bar Haiti - Via San Domenico, 42Bar Ideal - Via TerlizziBar Kennedy - Via Edoardo Germano, 49Bar La Caffetteria - Via A. Salvucci, 46Bar La Favola Mia - Via Baccarini, 35Bar La Fenice - Corso Umberto IBar London - Via Terlizzi, 6Bar Mary - Corso Umberto I, 122Bar Miramare - Via San Domenico, 9Bar Mirror - Via Capitano Manfredi Azzarita, 124Bar Mixer Cafè - 6^ strada ovest Lama MartinaBar Manhattan - Via Cap. M. Azzarita, 124Bar Mongelli - Via Baccarini, 35Bar Peter Pan - Via Vincenza Alma Monda, 48Bar Rio - Via Bari, 92Bar S. Marco - Corso Umberto IBar Settebello - Via A. Salvucci, 28Bar Seven - Via Edoardo Germano, 33Bar Seventy - Via Tenente Michele SilvestriBar Soleil - Via F. Cavallotti, 50Bar Sottocoperta - Piazza Giuseppe GaribaldiBar Stazione - Piazza Aldo MoroBar Sweet - Piazza Giuseppe Garibaldi, 32Bar Sport - Corso Umberto IBar Toto - Corso Fornari, 73Bar Universo - Corso Umberto IBetty Paige - Largo Municipio, 6Blues Cafè - Corso Dante Alighieri, 49Caffe Al Duomo - Banchina Seminario, 10/12Caffè Colorado - Via Guglielmo MarconiCaffè Metropolis - Via Cap. G. De Gennaro, 16Caffè Noir - Via Spadolini, 90/92Caffè Silver - Via Framantle 19/iCaffetteria Manhattan - Viale dei CrociatiCaffetteria Roma 2 - Banchina S. DomenicoCaffetteria Venere - Via Martiri di Via Fani, 6Calì Caffè - Via Giacomo Puccini, 7Coffee Room - Viale Pio XI, 9Petito Cafe - S.S. 16 Molfetta-Giovinazzo

panificiPanificio Annese - Via Cappellini, 28Panificio Biancaneve - Via De Luca, 59Panificio Cangelli - Via Cap. T. De Candia, 49Panificio Centrale - Via Respa, 40Panificio D’Oro - Via Madonna dei Martiri, 51Panificio de Gennaro - Via C. De Candia, 155Panificio Don Bosco - Corso Fornari, 67Panificio Europa - Via Rattazzi, 41Panificio Il Cugino - Via A. Manzoni, 91Panificio Il Forno - Via Fremantle, 42Panificio Immacolata - Via Cappellini, 28Panificio Jolly - Viale Pio XI, 9Panificio Mulino Bianco - Via C. Giaquinto, 46Panificio Non Solo Pane - Via Gen. Poli, 13Panificio Petruzzella - Via Bovio, 18Panificio Posta - Via Ricasoli, 29Panificio Rinascente - Via Nino Bixo, 25Panificio Sant’Achille - Via Martiri di Via Fani, 15Panificio Trionfo - Via Ten. Fiorino, 71

tabacchiTabaccheria - Viale Pio XI, 55Tabaccheria - Corso Dante AlighieriTabaccheria - Via Madonna dei Martiri, 2Tabaccheria - Via Baccarini, 67Tabaccheria - Via Rossini, 12Tabaccheria - Piazza G. GaribaldiTabaccheria Edicola - Via Raffaele CormioTabaccheria Pansini - Via Roma 32Tabaccheria Spaccavento - Via Bari, 68Tabaccheria Veneziano - Via L. Azzarita, 65Tabaccheria Veneziano - Via Madonnadei Martiri, 67Totoricevitoria “Del Cuore” - Via Baccarini, 77

edicoleEdicola - Viale Pio XIEdicola - Via Tenente Michele SilvestriEdicola - Via Palmiro TogliattiEdicola - Piazza Giuseppe GaribaldiEdicola - Corso Dante AlighieriEdicolandia - Via Principe Amedeo, 45Edicola delle Rose - Via Gen. C. A. Dalla ChiesaEdicola Gigotti - Via Bari, 74Edicola Grosso - Via Don Pietro PappagalloEdicola L’Altra Edicola - Via TerlizziEdicola Sciancalepore - Via Mad. dei MartiriEdicola Sciancalepore - Piazza CappucciniEdicola - Via Bari, 1/A

parrocchieParrocchia Della Cattedrale - Corso Dante AlighieriParrocchia Immacolata - Piazza Immacolata, 62Parrocchia Madonna Della Pace - Viale Xxv AprileParrocchia Madonna della Rosa - Via Gen. C. A. Dalla ChiesaParrocchia S. Achille - Via A. SalvucciParrocchia S. Gennaro - Via Sergio PansiniParrocchia S. Giuseppe - Via Aurelio Saffi, 1/dParrocchia Sacro Cuore Di Gesù - Via Sella QuintinoParrocchia San Domenico - Via San Domenico, 1Parrocchia San Pio X - Viale Antonio Gramsci, 1Parrocchia Santa Famiglia - Via Papa Innocenzo VIIIParrocchia Santa Teresa - Piazza V. Emanuele, 3Parrocchia S.Pio X - Via Giovinazzo

stazioni di rifornimentoStazione di rifornimento AGIP - Via TerlizziStazione di rifornimento AGIP - Via GiovinazzoStazione di rifornimento API - Zona IndustrialeStazione di rifornimento Madogas - Strada Provinciale Molfetta-Terlizzi, Km. 2.050Stazione di rifornimento Q8 - Via dei Lavoratori – Zona ASI

scuole e istituti pubbliciComune di Molfetta - Piazza V. Emanuele, 9Comune di Molfetta - Via CarnicellaCarabinieri - Via GiovinazzoComando Polizia Municipale - Piazza S. TeresaCapitaneria di Porto - Banchina SeminarioGuardia di Finanza - Madonna dei MartiriBiblioteca Comunale - VIa San DomenicoIstituto Professionale Alberghiero Di Stato - Corso FornariIstituto Professionale Di Stato Per Le Attivita Marinare - Via GiovinazzoIstituto Professionale per i Servizi Turistici “A. Bello” - Viale XXV AprileIstituto Tecnico Industriale Di Stato “G. Ferraris” - Via Palmiro TogliattiLiceo Ginnasio Di Stato “L. Da Vinci” - Corso Umberto ILiceo Scientifico Di Stato - Via Palmiro TogliattiLiceo Sociopsicopedagogico “V. Fornari” - Via Generale Luigi AmatoPalazzetto dello Sport - Via Martiri di Via Fani, 15U.R.P. - Piazza Municipio

altriAntica Salumeria del Centro - Via De Luca, 7Biglietteria regionale FS - Piazza Aldo MoroBuffetti - Piazza G. Garibaldi, 60Casa di riposo “Don Grittani” - Via Don MinzoniDe Pinto - Via Edoardo Germano, 39Farmacia Grillo - Via S. Angelo, 37Gruppo FAMM Immobiliare - Via De Luca, 15Greedy Ristorazione - Via F. Cifariello, 23Le Mimose - Viale Pio XIMondocasa - Piazza Effrem, 12Note & Book - Via Tommaso Fiore, 24Piscina Comunale - Via Longone della SpinaRistorante Pizzeria Mareluna - S.S. 16 Molfetta-GiovinazzoQbo Interior Design - Via Federico Campanella, 24Living Gruppo Immobiliare - Via Molfettesi D’argentina,30Deltastore - Via TerlizziNon Ho Tempo - Via L. Azzarita, 28Veterinario Dr. Lucivero Francesco - Via Papa Pacelli, 11/aStudio Lovero - III Traversa Via Caduti del Lavoro, 2Anna Buzzerio Parrucchiere - Viale Papa Giovanni Paolo II, 40/42Agenzia Immobiliare Cassano - Via T. Silvestri, 36Auto&Noleggi Valente - Contrada Pantano, 10Cartoleria Spazio Libero - Via Poli

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marzo

25numeri utili

CARABINIERIGUARDIA DI FINANZA

VIGILI DEL FUOCOComune di Molfetta

Anagrafe ComuneCimitero

BibliotecaOspedale

Croce RossaSer MolfettaMisericordiaVigili urbani

Vigili del fuoco

112117115080/3359111080/3359424080/3381252080/3388097080/3357111080/3341019080/3385737080/3389979080/3971014080/3382057

farmacie di turnodal 28/02/2011

al 06/03/2011

dal 07/03/2011al 13/03/2011

dal 14/03/2011al 20/03/2011

dal 21/03/2011al 27/03/2011

dal 28/03/2011al 03/04/2011

Farmacia De Candia*Via Annunziata, 91 - tel. 080/3974123Farmacia EgidiVia Annunziata, 91 - tel. 080/3974123

Farmacia De Tatulli*Via Sergio Pansini, 14 - tel. 080/3975465Farmacia De TrizioVia Mons. A. Salvucci, 91 - tel. 080/3389344

Farmacia Caputo*Piazza Baccarini, 89 - tel. 080/3345263Farmacia CieriVia S. F. d’Assisi, 104/A - tel. 080/3381952

Farmacia Lovero*Piazza G. Garibaldi, 38 - tel. 080/3971805Farmacia ClementeVia G. Marconi, 1, 91 - tel. 080/3345831

Farmacia Grillo*Via Tenente Angelo Losito, 37 - tel. 080/3971377Farmacia MastrorilliPiazza Immacolata, 56 - tel. 080/3348225

Orari turno festivo: 08:30-12:30 - 16:30-20:30. Per il servizio farmaceutico notturno rivolgersi alla VIGILANZA NOTTURNA sita in via Carlo Alberto, 46 (di fronte all’ingresso dell’edificio scolastico “Manzoni”) o telefonare al numero 336/823040. Il sabato mattina restano aperte 4 farmacie: due del turno in corso e due del turno precedente. *Effettua turno pomeridiano.

turni carburante27/02/2011

e 27/03/2011

06/03/2011

13/03/2011

20/03/2011

Erg Corso Fornari / Agip Via Giovinazzo

Erg Piazza Baccarini / Esso Via TerlizziQ8 Zona Artigianale

Ip Piazza Garibaldi / Agip Via TerlizziApi Zona Artigianale

Erg Piazza Baccarini / Esso Via Bisceglie

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29febbraio 2011

Green Bar - Via Baccarini, 111Caffè Cipriani - Corso Umberto, 111Central Bar - Piazza Vittorio Emanuele, 50

Page 30: Il Fatto n. 073

Periodo delicato e di estre-ma importanza è quello dello svezzamento: non deve essere una corsa all’assaggio ma deve av-venire in maniera più gra-duale possibile. L’intestino del bambino si sta forman-

do per cui è necessario che il passaggio dal lat-te alle prime pappine sia graduale, non avvenga prima dei cinque mesi e duri anche sei mesi. I nuovi cibi devono essere introdotti poco per vol-ta innanzitutto per poter distinguere con certezza quali siano eventualmente allergizzanti; in secon-do luogo, il piccolo, che conosce solo il latte e non è ancora in grado di usare bene i muscoli per la deglutizione, deve essere pian piano abituato a nuovi sapori e alla nuova consistenza degli ali-menti. Intorno ai quattro-cinque mesi si possono introdurre brodi vegetali o pappine con verdura e frutta. Si comincia proprio con questi alimenti perché il dolce è l’unico gusto innato per l’essere umano. Tra i cinque e i sei mesi si possono far assaggiare i primi cereali preferendo quelli senza

glutine come riso e mais. Al settimo-ottavo mese si può introdurre il glutine, quindi le minestrine con farine di frumento, la carne preferendo prima pollo, coniglio e tacchino seguiti poi da manzo e vitello, e infine i formaggi. Intorno all’ottavo-no-no mese uova e pesce che sono alimenti altamen-te nutrienti ma anche fortemente allergizzanti e per questo lasciati per ultimi. All’anno di età il bambino potrà avere una dieta variata come quel-la dell’adulto. Non seguite i luoghi comuni come “il piccolo per crescere ha bisogno di una fetti-na di vitellino tutti i giorni”. Ricordate i consigli della dieta mediterranea che sono perfettamente adatti a tutte le età: ogni alimento è ricco di nu-trienti, nessuno da solo è completo ed è l’alter-nanza tra tutti che copre i reali fabbisogni! Inoltre armatevi di pazienza e non forzate il bambino a mangiare qualcosa che proprio non gradisce, ma provate solo a riproporgliela gradatamente e co-stantemente: il suo gusto e il suo palato devono esser abituati. E se proprio un alimento non va, cercate un’alternativa altrettanto nutriente: ce ne sono tantissime.

1: Si nasce tutti pazzi. Alcuni lo restano. (Samuel Beckett)2: Il sogno è l’infinita ombra del Vero. (Giovanni Pascoli)3: È vero: amiamo la vita non perché siamo abituati alla vita, ma perché siamo abituati ad amare. (Friedrich Nietzsche)4: Un arcobaleno che dura un quarto d’ora non lo si guarda più. (Johann Wolfgang von Goethe)5: I vecchi subiscono le ingiurie degli anni, non sanno distinguere il vero dai sogni. (Francesco Guccini)6: Ci sono persone per le quali la verità pura è veleno. (André Maurois)7: La felicità si racconta male perché non ha parole, ma si consuma e nessuno se ne accorge. (Jules e Jim)8: Sì come una giornata bene spesa dà lieto dormire, così una vita bene usata dà lieto morire. (Leonardo da Vinci)9: La bellezza è cominciata quando qualcuno ha cominciato a scegliere. (La tigre e la neve)10: È uno de’ vantaggi di questo mondo, quello di poter odiare ed esser odiati, senza conoscersi. (Alessandro Manzoni)11: Lo sport è un figlio del progresso e contribuisce già per conto suo all’istupidimento della famiglia. (Karl Kraus)12: Ciò che sfugge alla logica è quanto v’è di più prezioso in noi stessi. (André Gide)13: Essere immortale è cosa da poco: tranne l’uomo, tutte le creature lo sono, giacchè ignorano la morte; la cosa divina, terribile, incomprensibile, è sapersi immortali. (Jorge Luis Borges)14: Nulla rende così amabili come il credersi amati. (Marivaux)15: Il saggio muta consiglio, ma lo stolto resta della sua opinione. (Francesco Petrarca)16: La gelosia come il fuoco può accorciare le corna, ma le fa puzzare. (Jonathan Swift)17: Spegnere il televisore per far leggere un libro porta il bambino a odiare la lettura. (Gianni Rodari)18: Chi cerca la verità nell’uomo deve farsi padrone del suo dolore. (Georges Bernanos)19: Agitatevi perché avremo bisogno di tutto il vostro entusiasmo. Organizzatevi perché avremo bisogno di tutta la vostra forza. Studiate perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza. (Antonio Gramsci)20: La diffidenza verso gli altri nasce anche dalla sfiducia in noi stessi. (Roberto Gervaso)21: È religione anche non credere in niente. (Cesare Pavese)22: Trasumanar significar per verba | non si poria; però l’essemplo basti | a cui esperïenza grazia serba. (Dante)23: Il ramo, quando una mano si approssima per staccarne un fiore freme e sembra nel medesimo tempo voler sfuggire a volersi offrire. Il corpo umano ha un simile fremito quando arriva l’istante in cui le dita misteriose della morte vogliono cogliere l’anima. (Victor Hugo)24: L’artista deve amare la vita e mostrarci che è bella. Senza di lui non ne saremmo tanto sicuri. (Anatole France)25: In genere le buone famiglie sono peggiori delle altre. (Anthony Hope)26: Il reale vantaggio della verità è che quando un’opinione è vera la si può soffocare una, due, molte volte, ma nel corso del tempo vi saranno in generale persone che la riscopriranno, finché non riapparirà in circostanze che le permetteranno di sfuggire alla persecuzione fino a quando si sarà sufficientemente consolidata da resistere a tutti i successivi sforzi di sopprimerla. (John Stuart Mill)27: Una vita senza ricerca non è degna per l’uomo di essere vissuta. (Socrate)28: Ogni esistente nasce senza ragione, si protrae per debolezza e muore per combinazione. (Jean-Paul Sartre) Fonte: it.wikiquote.org

consigli per una sana alimentazione

E i più piccoli? Parte seconda

a cura della dott.ssa Annalisa MiraBiologa NutrizionistaStudio di Nutrizione e Alimentazionetel. 080.335.45.29 - 338.27.87.929

Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice 2500

chiedilo al nutrizionista

le citazioni del mese

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rimani aggiornato minuto per minuto sul sito www.ilfatto.net

febbraio 2011

Sudoku (giapponese: su-doku, nome completo: Su-ji wa dokushin ni kagiru) è un gioco di logica nel quale al giocatore o solutore viene proposta una griglia di 9×9 celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere vuota; la griglia è suddivisa in 9 righe orizzontali, nove colonne verticali e, da bordi in neretto, in 9 “sottogriglie”, chia-mate regioni, di 3×3 celle contigue. Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero. Scopo del gioco è quello di riempire le caselle bianche con numeri da 1 a 9, in modo tale che in

ogni riga, colon-na e regione sia-no presenti tutte le cifre da 1 a 9 e, pertanto, senza ri-petizioni.

Fonte:it.wikipedia.org

facile difficile

sudoku

49 7 8

2 7 8 13 5

1 46 5 9 4 8

3 1 2 52 3 1 9

6 5 8 3

7 4 5 8 6 33 9 6 2 56 2 1 9 8 44 7 2

5 6 4 86 2 4 7 3

7 3 8 5 62 4 3 5 9 8

8 4 3

solu

zion

i

536248971149657283278193546984761352712385694365924718497836125823519467651472839

741582963389476215625193874437918652152367489896254731973825146264731598518649327

Molto spesso mi arrivano mail da parte di lettori che hanno curiosità in tema di nutrizione. Ne pubblichiamo due in questa rubrica che partirà da oggi proprio per dare voce alle vostre domande. Potete in-viare le vostre domande a [email protected].

Come faccio a conoscere il mio peso ideale? FrancescaNon esiste un peso ideale da raggiungere ad ogni costo ma degli intervalli in cui rientra-re. Prova a calcolare il tuo Indice di Massa Corporea dividendo il peso per il quadrato dell’altezza: se è compreso tra 20 e 25 il tuo peso è nella norma, tra 25 e 30 sei in sovrap-peso, tra 30 e 40 hai un’obesità moderata, oltre 40 grave. Se sei sotto il 18 si parla di sottopeso, magrezza moderata o grave. Più ci si allontana dalla fascia di normalità più è a rischio la propria salute.

Se mangio prodotti a base di ananas dima-grisco veramente? LuciaNo. L’ananas contiene una sostanza chiama-ta bromelina che, per le sue proprietà, faci-lita il drenaggio dei liquidi e semplifica la digestione e l’assimilazione delle proteine, prevenendo il gonfiore intestinale. Quindi può farci sentire più leggeri ma non è mi-racolosa.

Page 31: Il Fatto n. 073

500 g di farina70 g di zucchero50 g di burroZucchero a velo3 uova intere

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ARIETE LEONE SAGITTARIO

Marzo 2011 è davvero il vostro mese. Il vostro lavoro procede a gonfie vele e riuscirete a dedicare lo spazio giusto anche alla vita privata, che ultimamente avete un po’ troppo tra-scurato. La vita sociale per voi del segno dell’Ariete è davvero attiva in quest’ultimo periodo: il massimo che vi ci vuole per intraprendere nuove strade per voi inedite. Questo marzo 2011 sarà un mese in generale ricco di tante opportunità, sta-rà a voi saperle cogliere con la giusta tenacia.

Dopo le brillanti novità che vi hanno visto trionfanti nei mesi precedenti, state cercando di fare il massimo per mantenere le posizioni acquisite con fatica. Non tralasciate la possibilità di migliorare ulteriormente la vostra posizione patrimonia-le ed economica e non adagiatevi sugli allori. Le incertezze che negli ultimi tempi avevano riguardato i vostri affetti e il vostro amore per una determinata persona stanno venendo meno ed è giunta per voi l’ora di chiarire definitivamente la vostra posizione.

Marzo 2011 sarà per voi del segno del Sagittario un periodo di transizione. Da un periodo di recente passato di tranquillità a un periodo di gran movimento, positivo, si intende, durante il quale il corso degli eventi potrebbe far svoltare in meglio la vostra vita, per lo meno lavorativa. In amore questo mese procede davvero bene: il rapporto con il vostro partner non ha davvero nulla di cui aver bisogno in aggiunta alla vostra attuale felicità. Fate attenzione a chi vi adula, specialmente in questo periodo, e non trascurate di curare voi stessi: con-cedetevi un po’ di pausa quando potete.

TORO VERGINE CAPRICORNO

Il 2011 è iniziato per voi al massimo delle vostre aspettativa. Dopo un periodo in discesa a fine 2010 il nuovo anno prose-gue in questa linea e marzo 2011 ne sarà la dimostrazione pratica. Tanti i vecchi rapporti approfonditi, tante le nuove opportunità di lavoro o di consolidamento della vostra po-sizione sociale. Non trascurate gli affetti, in famiglia avete sempre avuto qualcuno che vi ha dato una mano ed è giu-sto riconoscere a queste persone i meriti. Per voi del Toro un marzo 2011 davvero positivo. Sappiate coglierne gli aspetti migliori per approfittarne al meglio.

Marzo 2011 è il mese che dimostra a voi del segno della Ver-gine di stare bene: avete bisogno di dimostrarlo agli altri, di farvi valere e di rafforzare le posizioni che avete conquistato nel tempo. Il vostro amore e i vostri rapporti sentimentali procedono davvero a gonfie vele, ve ne rendete conto e fate di ciò la vostra forza per superare qualche difficoltà che si po-trebbe presentare in ambito lavorativo, ma che troverà facile soluzione verso la fine del mese. Buoni i legami con la vostra famiglia che stanno valorizzando al massimo la vostra per-sonalità positiva di questo periodo.

Avete pianificato davvero molto ed è giunto finalmente il pe-riodo di mettere a frutto quanto avete fino ad oggi messo sulla carta. Cambiare qualcosa in ambito lavorativo, cercare la tanto auspicata svolta in meglio ed attuare i propositi in ambito sen-timentale, non fatevi indurre in tentazioni che non vi si con-fanno ed evitate di essere scontruosi e ribelli come siete stati in passato. Per cercare tranquillità sarebbe opportuno prima di tutto cercare la pace con voi stessi.

GEMELLI BILANCIA ACQUARIO

Tante le novità alle porte in questo marzo 2011 per voi ge-melli. Piacevoli imprevisti vi potrebbero capitare in ambito affettivo e di amore, e potreste riscoprire davvero vicino a voi persone la cui distanza rappresentava uno standard. Gli af-fari procedono davvero bene, opportuno per voi sarà rimane-re in agguato per cogliere nuove promozioni od opportunità favorevoli sempre alle porte. In famiglia qualcuno potrebbe essere risentito dalla vostra lontananza, nulla di grave, vi sarà sufficiente farvi sentire più spesso da chi vi è prossimo.

In passato forse non avete dato il massimo e questo marzo 2011 sarà il periodo giusto per riscattare voi stessi e gli errori commessi. Voi della Bilancia avete in questo mese la pos-sibilità di recuperare al massimo qualche occasione persa in passato: un legame mai approfondito, un’amicizia che avrebbe potuto diventare un amore e, in ambito lavorativo, l’occasione per svoltare a livello professionale, come ave-te sempre desiderato. Sappiate cogliere le tante occasioni esplicite ed implicite che vi si presenteranno copiose.

Voi dell’Acquario state attraversando un periodo di transi-zioni che vi vedrà uscire però trionfanti. Le tante aspettative che avete riposto in voi stessi non vi deluderanno e vi rende-rete conto di poter avere la fiducia in voi stessi che forse in passato vi era venuta meno. In amore cercate il dialogo con il vostro partner, che in realtà cerca solo di comprendervi e la buona fede dovrebbe essere uno standard, non un’eccezione in un buon rapporto sentimentale come il vostro.

CANCRO SCORPIONE PESCI

Marzo 2011 per voi del Cancro sarà un mese di transizione. Siete nella condizione di non accontentarvi più della posizio-ne che avete ricoperto finora e vi sieti finalmente resi conto di valere davvero di più di quanto non vi fosse tributato. Co-gliete l’occasione di questo marzo 2011 per riscattarvi e far vedere agli altri quello che valete. L’amore e i sentimenti infatti procederanno davvero a gonfie vele questo mese, e l’influsso positivo di queste circostanze, favorirà pesante-mente tante riuscite negli ambiti in cui in passato siete stati più titubanti.

In passato non sempre avete saputo cogliere il meglio delle occa-sioni che vi si sono prospettate ed oggi avrete la possibilità di ri-scattarvi. Il vostro amore merita più spazio, forse da sacrificare un po’ il tanto tempo impiegato sul lavoro, che comunque sta dando i suoi frutti anche inaspettati. Non tralasciate mai la vostra salute che in passato è stato spesso il vostro punto di forza.

Popo tanta tranquillità che vi ha reso poco attivi nei recen-ti periodi passati, è giunto il momento per voi dei Pesci, di mettervi in gioco. Le occasioni in questo marzo 2011 non mancheranno di certo e starà a voi far capire agli altri di voler cambiare e volerlo fare davvero sul serio. Il lavoro potrebbe subire piacevoli svolte che nemmeno voi vi aspettereste e i semi che nel recente passato avete sparso copiosi, non esite-ranno a dare i loro frutti quando il momento sarà opportuno. Approfittate fino a che potete del meglio che vi si proporrà in ogni ambito, in primis sul lavoro.

Impastare tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto omogeneo, coprirlo con una pelli-cola e porlo a riposare per mezz’ora.

Stendere la pasta fino allo spessore di 2 milli-metri, tagliare con una rotella rigata delle stri-sce lunghe 10 cm e larghe 3 cm.

Friggerle in abbondante olio, scolarle su della carta assorbente, lasciarle raffreddare e servir-le spolverate di zucchero a velo.

Ingredienti per 4 persone

i consigli dello zodiaco

la ricetta

10 g di tuorlo10 g di marsalaSale e acqua

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Procedimento:

Chiacchiere di carnevale fritte

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31febbraio 2011

IL FATTOMensile gratuito di informazione

Registrato presso il Tribunale di Trani aut. del 19 ottobre 2007 n. 17/07

editoreActiva S.r.l. con socio unico

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direttore responsabileGiulio Cosentino

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collaboratoriFrancesco Tempesta, Isabel Romano,

Angela Teatino, Pantaleo de Trizio,Annalisa Mira, Gianfranco Inglese,

Maria Sancilio, Gaetano de Virgilio,Paola Leone

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progetto grafico e impaginazioneMarcello Brattoli

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32febbraio 2011