Il Fatto n. 028

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pagina 3 Politica Niente riprese in Consiglio Comunale: il parere di Giulio Cosentino. pagina 8 Cronaca Presentato il bilancio operativo del 2008 della Polizia Municipale. pagina 19 Cultura L’Odeon ha oramai i giorni contati. Salvo “miracoli” dell’ultima ora. pagina 21 Sport Gareggiare in barca a vela: tra passione per il mare e voglia di competizione. Sembra difficilmente sanabile il rapporto tra vertici aziendali e organizzazioni sindacali. Chiesta la mediazione dell’amministrazione comunale per evitare i li - cenziamenti di quattro dipendenti. Certamente da valutare la gestione dell’azienda trasformatasi in un vero e proprio “carrozzone”. pag. 6 Un padre urla la sua disperazione. La bambina affidata alla madre che ora vive con un altro uomo. Alle spalle della vicenda problemi con la giustizia e un apparente contrasto tra le decisioni del Tribunale per i Minori di Bari ed i Servizi Sociali. pag. 9 Multiservizi: lavoratori in agitazione “Voglio rivedere mia figlia Inchiesta n° 28 giovedì 29 gennaio 2009 Molfetta Quindicinale gratuito di informazione. Ai confini della città www.ilfatto.net

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pagina 3

PoliticaNiente riprese in Consiglio Comunale: il parere di Giulio Cosentino.

pagina 8

CronacaPresentato il bilancio operativo del 2008 della Polizia Municipale.

pagina 19

CulturaL’Odeon ha oramai i giorni contati. Salvo “miracoli” dell’ultima ora.

pagina 21

SportGareggiare in barca a vela: tra passione per il mare e voglia di competizione.

Sembra difficilmente sanabile il rapporto tra vertici aziendali e organizzazioni sindacali. Chiesta la mediazione dell’amministrazione comunale per evitare i li-cenziamenti di quattro dipendenti. Certamente da valutare la gestione dell’azienda trasformatasi in un vero e proprio “carrozzone”.

pag. 6

Un padre urla la sua disperazione. La bambina affidata alla madre che ora vive con un altro uomo. Alle spalle della vicenda problemi con la giustizia e un apparente contrasto tra le decisioni del Tribunale per i Minori di Bari ed i Servizi Sociali.

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Multiservizi: lavoratori in agitazione “Voglio rivedere mia figlia”

Inchiesta

n° 28giovedì 29 gennaio 2009Molfetta Quindicinale gratuito di informazione.

Ai confini della città

w w w . i l f a t t o . n e t

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In punta di penna…941Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Sospese le riprese integrali delle sedute del Consiglio Comunale. Nelle ultime settimane raccolta la solidarietà di centinaia di cittadini, alcuni partiti politici e associazioni. Non sono mancati gli “attacchi” dei soliti noti (cui abbiamo dato già abbastanza spazio su internet). Oggi vi chiediamo di inviarci il vostro parere sulla vicenda ([email protected] oppure “il Fatto – Activa Srl, via degli Antichi Pastifici A/8, Z.A. Molfetta) e di manifestare a chi di competenza la vostra volontà. Dal canto nostro, rispettosi della legge, ci facciamo da parte. Non prima però di aver lasciato spazio ad una nota

del nostro editore, Giulio Cosentino.

Politicagiovedì 29 gennaio 2009 �

Sono inorridito nel leggere e consta-tare di quanto tempo ha la gente e, mi riferisco ai politici, quanto ci co-stano le loro “fisse” sulle questioni di principio, pretendendo l'attenzione dei cittadini di questa sfortunata cit-tà. Il free press “il Fatto” è nato con l'intento di informare i cittadini mol-fettesi, tramite un giornale cartaceo gratuito e distribuito a tutti, senza di-scriminazione alcuna. Chi non lo rice-ve può anche scaricarlo liberamente da internet che, ad oggi, rappresenta l’ultimo luogo libero su questa terra. Siamo nati per dimostrare ai molfet-tesi che in questa città non c’è solo marcio e che c’è tanta brava gente che lavora e che crea dal nulla iniziative di tutti i tipi. Ovviamente denunciare il marcio serve affinché chi preposto e pagato per risolvere i problemi li risolva. Siamo nati quindi con l’in-tento di trattare argomenti di cultura, attualità, persone comuni che portano ricchezza alla città, sport e purtroppo anche di politica. Su questo ultimo ar-gomento prendendo esempio da città più evolute abbiamo pensato di offrire alla cittadinanza, cioè i nostri lettori (compresi i politici), la possibilità di seguire il Consiglio Comunale diret-tamente da casa. Sembrava una sem-plice e bella idea ma già un anno fa abbiamo ricevuto il primo stop e dopo mille problemi ora, a distanza di un ulteriore anno, riceviamo il blocco definitivo. Le motivazioni sono sem-plici e mi permetto di spiegarle perché finalmente le ho capite anche io. Du-rante il Consiglio Comunale vengono prese decisioni importanti per la città ed in particolare per la classe politica che vince le elezioni: spesso si tratta di trovare un lavoro o lavori a chi ha portato voti tramite un meccanismo

che si chiama “nomina” o “appalto”. Chiaro ed evidente che vincere le ele-zioni significa cedere a compromessi e a promettere ricompense di varia natura (abbondano le indagini della magistratura) ed è proprio nel posto più pubblico che c’è, nel Consiglio Comunale, che vengono distribuite queste ricompense. Quindi mi trovo d’accordo con chi ha preso la decisio-ne di bloccarci (non siete voi cittadini) e nell’occultare questi incontri perché diseducativo verso le nuove genera-zioni e verso chi ancora crede in qual-che cosa. Su internet, sul nostro sito (www.ilfatto.net), ci sono parecchie ore di registrazione di consigli comu-nali che possono essere liberamente

visionate e che rendono più compren-sibile quello che ho appena sostenu-to. C’è di tutto, dalle liti in dialetto, alla nomina di “esperti non esperti”. Mancano le riunioni di Giunta dove vengono spesi i soldini, ma lì entrar-ci è roba da agenti segreti quindi noi siamo esclusi: oltretutto in più di una circostanza si è ben pensato di non pubblicare su internet le varie deci-sioni (le chiamano “delibere di giun-ta”) anche se obbligatorio. Una scelta a quanto pare non sanzionabile. Per quanto riguarda il nostro giorna-le penso che fin troppa attenzione sia stata data a gente che sta ipotecando il nostro futuro e che giustamente dopo anni ed anni di frustrazione in attesa

della “nomina” ora pensa di far va-lere la propria “importanza”. Venite tutti a vedere il Consiglio Comuna-le dal vivo, è veramente divertente. Fosse per me chiederei al direttore di eliminare la politica dal periodico ma, purtroppo, bisogna tenerla per completezza di informazione, mentre il Consiglio Comunale sarà non più ripreso in maniera integrale ma ripro-posto con un video servizio che spie-gherà con parole semplici quello che è stato deciso. Chiudo e mi scuso del tempo che ho rubato alla lettura delle nostre inte-ressanti notizie, quindi evidenzio che non siamo un giornale politico come detto da un consigliere che scrive su un giornale monocromatico: i soldi che ci mantengono provengono dalle aziende che vedete pubblicizzate, i no-stri giornalisti, che sono il vero valore del giornale, sono uomini pensanti, ciascuno con le proprie ideologie e non sono condizionati da alcun par-titino politico locale. Quindi, cari let-tori, spero che dopo un anno la vostra fiducia sia la stessa che abbiamo letto nelle tantissime lettere che ci arriva-no, che non parlano di politica ma di “fatti” e suggerimenti. Un’ultima cosa: la stampa libera è importante, perché quando una “organizzazione di potere” prende il sopravvento sul-la libertà di pensiero del singolo ga-rantendo la sua sopravvivenza nelle alleanze e collaborazioni con funzio-nari dello Stato in particolare politi-ci, nonché del supporto di certi strati della popolazione, prende il nome di “mafia” (definizione parziale presa da Wikipedia).

Giulio Cosentino Editore de “il Fatto”

[email protected]

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Resta accesa la polemica sulle nomine decise nel corso della riunione consiliare del 9 gennaio scorso.

Fare l’esperto: un gioco da ragazzi. O forse no…942Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Politica giovedì 29 gennaio 2009�

Nel corso della seduta di Consiglio Comunale del 9 gennaio, come ripor-tato in un articolo dell’ultimo numero della nostra testata, sono stati assegnati una serie di incarichi di sottogoverno, che non hanno risparmiato il nascere di dubbi e polemiche tra i membri del-l’opposizione. Ricordiamo per la cro-naca che Pantaleo Binetti e Giovanni Annese sostituiranno nel Consiglio di Amministrazione della Multiservizi Spa i dimissionari Giancola e Palmiot-ti; Giovanni Abbatiscianni e Saverio Amato (con supplente Giuseppina Mirto) faranno parte del consiglio sin-dacale della Multiservizi. Nominati anche i revisori dei conti dell’Asm per il triennio 2009/2011 (Rita di Stefano, Filomena Picca e Gapare Minervini) e gli esperti da affiancare agli stessi re-visori dei conti dell’Asm, questi ultimi individuati nelle persone di Domenico La Forgia, Gaetano Pisani e Francesco De Robertis. Come accennato in pre-cedenza, soprattutto gli incarichi affi-dati ai cosiddetti “esperti” Asm hanno suscitato le polemiche della minoran-za, che li considera soltanto un modo come un altro per occupare poltrone senza portare alcun frutto all’azien-da. Qual è il ruolo effettivo di questi “esperti”? In realtà nemmeno lo statuto dell’Azienda Servizi Municipalizzati di Molfetta ne chiarisce e specifica nel dettaglio l’effettiva funzione. La loro presenza però è garantita dai comma 5 e 6 dell’articolo 41 dello statuto, dove

nel caso specifico la funzione di que-ste persone si esplica sostanzialmente nella cooperazione con il collegio dei revisori dei conti e soprattutto nella collaborazione alla stesura della rela-zione sull’andamento della gestione aziendale, contenente rilievi e valuta-zioni sull’efficienza, efficacia ed eco-nomicità dei diversi sevizi aziendali.

Per la stesura di tale relazione – recita lo statuto dell’Asm – tre “esperti” o una società di consulenza specializza-ta nel settore delle imprese pubbliche locali devono affiancare i revisori dei conti. Un incarico che in realtà, per quanto sottogamba possa esser preso e se esplicato con impegno e dedizione, dovrebbe richiedere delle competenze

ben precise al fine di tutelare le sorti di un’azienda. In relazione al bando ema-nato dal Comune di Molfetta per la nomina dei tre “esperti” era sufficiente presentare curriculum, che certificas-se almeno il possesso di un diploma di scuola media superiore, copia di un documento di identità ed un’autocerti-ficazione del candidato nella quale si attestasse, tra le altre cose, l’assenza di condanne penali definitive per de-litti colposi, la non condizione di in-terdetto e inabilitato ai pubblici uffici e l’assenza di incompatibilità per la designazione a tale incarico. Nessun requisito specifico, dunque, per un incarico in realtà non così generico e abbastanza tecnico. Sarebbe stato inte-ressante poter dare un’occhiata ai cur-ricula dei tre “esperti” Asm e di tutti coloro che hanno ricevuto un incarico di sottogoverno nella seduta consilia-re del 9 gennaio, per conoscere un po’ meglio le competenze di ognuno. Que-sto però non ci è stato possibile nono-stante una nostra esplicita richiesta, poiché, ci hanno detto, sono da consi-derarsi dati sensibili e non a diffusione stampa. E così se da una parte la stam-pa non può raccontare “vita, morte e miracoli” di chi da oggi ha un ruolo importante nella gestione della cosa pubblica, dall’altra può promettere di essere attenta nel seguire e riferire sul lavoro e sui risultati raggiunti nel cor-so del mandato.

Matteo Diamante

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Meglio un signor nessuno... o nessuno?943Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

L’opinionegiovedì 29 gennaio 2009 �

La vicenda della mancata nomina delle donne in giunta e del ricorso accolto, annullato, di nuovo accolto e cavilli legali vari, sta diventando una specie di telenovela, una “tem-pesta d’amore” politico-giudiziaria che non appassiona più nessuno e danneggia la città. Ormai bisogna informarsi ogni mattina se abbiamo o no gli assessori. Non che la loro azione amministrativa si sia fatta sentire più di tanto, di alcuni non solo si fa fatica a ricordare un prov-vedimento importante, ma la faccia o addirittura il nome. Tuttavia, che condivida o no il loro operato, il cittadino ha diritto di sapere che c’è qualcuno che amministra la città. Mentre gli stessi dieci uomini della Giunta debbono chiederlo di giorno in giorno se possono o no firmare gli atti, se arrivati in Consiglio Co-munale debbono sedersi al loro po-sto oppure fra il pubblico.Qualcuno, magari un po’ misogino, di quelli che le femmine, questo è il

termine che volentieri usano, le ve-drebbero bene ancora a casa, ne fa una questione di ruolo delle donne nella società e nella politica. Qual-cuna difende il sindaco, affermando che, poverino, lui le donne le tiene di gran conto, tanto che nella spar-tizione del posti di sottogoverno – già il termine la dice lunga – alle signore ha concesso un posticino qui e un incarico là. Dalla corte del sindaco si leva anche la voce che dice: ma cosa volete, quelli hanno votato, quelli hanno scelto. Peccato che gli assessori si individuino in base alle competenze e per la sin-tonia con la linea del sindaco, al-trimenti li voteremmo direttamente e questa manfrina ce la saremmo risparmiata. Tutta polvere alzata a coprire il nocciolo della vicenda. Non è questione di femminismo, anche se sarebbe bene ribadire in tutte le occasioni quanto impor-tante sia il ruolo delle donne nella società. Semplicemente nessuno

può ritenersi al di sopra della legge,Il nostro Statuto, il documento che definisce organi, compiti e modalità di funzionamento dell’Ente comu-nale, prevede che i due i sessi deb-bano essere rappresentati in giunta. Fa bene a tutti che le regole siano osservate, sono l’impalcatura su cui si regge la vita democratica della città. Non c’è protervia di sindaco senatore che possa cambiare questa cosa. Fino a che lo Statuto non sarà modificato, esso va rispettato. Se il sindaco non lo facesse, qualunque cittadino si sentirebbe legittimato a disobbedire ad altre leggi, visto che ognuno ne ha qualcuna da cui si sente oppresso e di cui non con-divide la ratio.È facile pensare che, date le diffi-coltà trovate a nominare la giun-ta, al nostro Antonio faccia paura rompere gli equilibri e dover rifa-re i conti con gli appetiti di chi ne approfitterà per chiedere qualcosa di più che un posto di sottogover-

no come premio ai consensi portati. L’impressione è che il sindaco ne faccia anche una questione di pun-tiglio, un atto di forza per mostrare chi comanda, quasi che il troppo po-tere gli stia facendo perdere il senso della misura. I capricci del monar-ca alla lunga stancano, soprattutto quando se ne devono sopportare i costi, perché le parcelle degli av-vocati per i ricorsi vari sono pagate con i soldi della comunità, cioè no-stri. Perché nelle settimane in cui la Giunta è stata azzerata Molfetta si è trovata in una situazione da terra di nessuno: se fosse accaduta un’ur-genza e il sindaco fosse stato altro-ve o impossibilitato per qualunque motivo, non ci sarebbe stato nessu-no a rappresentarla.Ce lo meritiamo tutto questo? Al governo meglio dei signor nessuno o proprio nessuno? Un’alternativa assai misera per la nostra città.

Lella Salvemini

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Primo Piano giovedì 29 gennaio 2009�

A rischio quattro posti di lavoro. Interrotto il dialogo tra vertici aziendali e organizzazioni sindacali. Chiesto l’intervento dell’amministrazione comunale.

Multiservizi nell’occhio del ciclone944Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

L’azienda non è in crisi ed è pronta anzi ad avviare un piano generale di rilancio. In sintesi è questo quello che sostengono i vertici dell’azienda municipalizzata Multiservizi, azienda da alcune settimane nell’occhio del ciclone a causa della decisione di “ri-convertire” ad altre mansioni alcuni dei suoi dipendenti o, in mancanza di accordo con questi ultimi, pronta ad avviare le procedure di licenziamen-to. Una scelta che, ovviamente, non è stata affatto condivisa dalle orga-nizzazioni sindacali e dal personale dell’azienda pronti a fare quadrato attorno ai lavoratori a rischio di licen-ziamento temendo anche futuri nuovi “colpi di mano” per riorganizzare il personale.In quattro lavoratori “a rischio” sono attualmente impiegati nei ruoli am-ministrativi dell’azienda, tra di loro anche una neo mamma. Tutti sono dipendenti da almeno cinque anni,

uno addirittura da dieci. I vertici della Multiservizi hanno proposto loro di trasformare la loro attuale mansione e di continuare a lavorare occupandosi dei servizi di manutenzione stradale, pulizia o giardinaggio. Dall’azienda è pervenuta anche la proposta di ri-modulazione dell’orario di lavoro con l’applicazione di contratti part time. Proposte e richieste ritenute inaccet-tabili dai lavoratori che sono anche scesi in piazza per chiedere un incon-tro con l’amministrazione comunale, attualmente socio unico dell’azien-da, e per sollecitare l’intervento del sindaco Antonio Azzollini al fine di risolvere la crisi. Il tutto lamentando la fine del dialogo tra vertici azienda-li (accusati di aver voluto “trattare” direttamente con i singoli lavoratori) e organizzazioni sindacali. “Non ac-cettiamo ricatti da parte dell’azien-da – hanno detto i sindacalisti – e ci batteremo per il rispetto dei diritti dei

lavoratori”. Dall’altra parte l’ammini-strazione comunale ha già promesso un fattivo interessamento per tentare di risolvere la questione anche se ha ribadito la propria fiducia al presiden-te della Multiservizi, Maurizio Soli-mini.A margine della vicenda, che certa-mente avrà ancora successivi sviluppi, non si può non porre attenzione sulla storia della Multiservizi, un’azienda nata per produrre lavoro e sviluppo ed in breve tempo trasformatasi in un “carrozzone” rimasto in vita unica-mente grazie all’esborso di pubblico denaro proveniente dalle casse del co-mune. Un’azienda che ha difficoltà ad essere presente sul mercato e a con-correre con altre aziende private che operano con prezzi più vantaggiosi e spesso anche con migliori tecnologie. “Abbiamo mezzi vecchi di dieci anni e subiamo la concorrenza di aziende giovani e più organizzate” hanno di-

chiarato al cronista alcuni operai scesi in piazza a tutela dei colleghi. Mentre in tanti sollevano perplessità sul per-ché oggi l’azienda abbia bisogno di riorganizzare il personale e qualcuno sostiene che si paghino oggi “le scelte scellerate di alcuni amministratori del passato, anche lontano, che nella Mul-tiservizi avevano visto un serbatoio di posti di lavoro ed anche di voti”.Tra accuse, mezze verità e paura per il futuro di alcuni lavoratori, la vicenda è in continuo sviluppo, e in attesa che l’amministrazione si esprima su quan-to sta avvenendo, a prendere la parola sono alcuni consiglieri di minoranza. “Avevo in tempi non sospetti lanciato l’allarme sul futuro della Multiservizi – ha dichiarato Pino Amato – oggi i fatti mi danno ragione e non posso che ribadire la mia richiesta di intervento immediato da parte dell’amministra-zione comunale a tutela di lavoratori che oggi subiscono colpe non loro”.

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La richiesta e l’auspicio del comandante Gadaleta: “Occorre, in un prossimo futuro, adeguare il Comando

ai tempi ed agli orari della città”.

I vigili urbani festeggiano il patrono. Ed è tempo di bilanci

945Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Cronaca giovedì 29 gennaio 2009�

Nel corso del 2008 gli agenti della Polizia Municipale hanno percorso circa 238.000 chilometri con i mezzi di servizio; hanno accertato ed elevato sanzioni per 923.704 euro, ne hanno riscosse per 504.718 euro.

A tutto questo vanno aggiunti i lusin-ghieri risultati ottenuti dai diversi nuclei, Contravvenzioni e Contenzioso, Viabilità e Pronto Intervento, Polizia Edilizia, Se-gnaletica Stradale, Polizia Giudiziaria,

Polizia Annonaria e Commerciale, Polizia Ambientale e Protezione Civile, Informa-zioni e Notifiche. I risultati conseguiti nel corso dell’attività svolta nel 2008 sono stati illustrati dal comandante del corpo di Polizia Municipale, capitano Giuseppe Gadaleta, sabato 17 gennaio scorso, nel corso delle celebrazioni in onore di San Sebastiano, patrono dei vigili. “Garantire la sicurezza ai cittadini – ha detto il capitano Gadaleta nel suo inter-vento – non deve essere un mero slogan occasionale, ma porre in campo tutte quelle iniziative che nel concreto e tangi-bilmente possano offrire a tutti quel senso di sicurezza che faccia sentire il cittadino padrone della città e del territorio in cui vive. Una educazione alla legalità che deve partire inevitabilmente dalla tenera età, per formare il cittadino del futuro. Il nostro Comando – ha continuato – ha aderito al Progetto Monitoraggio Tele-matico del Territorio Sicurezza Urbana, inserendosi nell’ambito del Programma Operativo Nazionale per la Sicurezza 2000/2006, coordinato dal Ministero del-l’Interno, Dipartimento della Pubblica Si-curezza, nonché al progetto Nord Barese Sicuro che consentirà al nostro personale di essere dotato di palmari GPS per la rilevazione di qualsiasi situazione a ri-schio presente sul territorio e procedere alla mappatura dello stesso”. Sempre il

comandante, che ha avuto parole di elo-gio per tutti gli agenti, gli ufficiali e i sot-tufficiali che nel corso dell’anno si sono distinti per il loro lavoro anche al di fuori degli orari di servizio, ha ricordato alcune delle iniziative in corso attuate per mi-gliorare la qualità della vita dei residenti.“Molfetta – ha precisato il comandante Gadaleta – si è dotata di un’ampia area con sosta regolamentata a pagamento, individuando una sola macrozona, aven-te come unico obiettivo quello di ridurre l’inquinamento atmosferico ed acustico consentendo la ciclicità alla sosta ben consci che il posto auto ha un prezzo non solo perché raro, ma soprattutto perché deve essere inteso come zona gracile e chi utilizza l’auto privata come mezzo di trasporto convenzionale deve necessaria-mente co-finanziare la manutenzione e la gestione della viabilità cittadina. Quoti-diani e innumerevoli sono gli interventi che il personale della Polizia Municipale di Molfetta pone in essere, aventi tutti un solo scopo: quello di dare risposte concrete alla città e che non siano la so-lita routine quotidiana o lo scimmiottare iniziative altrui, di cui questo Comando con le sue professionalità può fare certa-mente a meno”. E poi la richiesta e l’au-spicio: “Occorre, in un prossimo futuro, adeguare il Comando ai tempi ed agli orari della città”.

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L’appello: “Voglio riabbracciare mia figlia”Ecco la storia di Giovanni, un papà a cui viene negato un rapporto con la sua bambina. I sentimenti schiacciati

dalla burocrazia e da una giustizia che dispone e poi non si preoccupa di far rispettare le regole.

946Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

�Cronacagiovedì 29 gennaio 2009

Giovanni Panunzio, trentaquattro anni, in questo momento ha un solo scopo nella vita: vuole riabbracciare la sua bambina. Un batuffolo paffuto con morbidi boccoli che le incorniciano il viso. La piccola ha sei anni. Li ha com-piuti proprio in questi giorni. Da due, da quando il suo papà e la sua mamma hanno preso strade diverse, vive con la mamma e con il marito di sua madre. Il Tribunale dei Minori ha stabilito tem-po fa che la piccola, nata da un’unione di fatto, potesse incontrare con rego-larità Giovanni. Ma questa possibilità, nei fatti, è stata negata all’uomo che, adesso, è disperato anche perché non sa dove vive sua figlia. La mamma della piccola e suo marito, negli ultimi mesi, hanno cambiato domicilio e città di residenza. Giovanni non ha un reca-pito telefonico a cui far riferimento. Si aggrappa ai fogli di carta, documenti emessi dal Tribunale e a relazioni dei servizi sociali, nella speranza che tutto si sistemi. Ma al momento, ed è così da mesi, non accade nulla. Giovanni, che nel frattempo si è rivolto agli avvocati Giacomo Ragno e Maria Rosaria De Cosmo, è al capolinea. È ad un passo dalla disperazione. Ci sono

alcune circostanze in particolare che gli tolgono il sonno: sua figlia vive in casa con una coppia che dal Tribunale dei Minori è stata ritenuta inadeguata per educare il figlio che i due avevano avu-to qualche anno fa; quello che adesso fa da padre a sua figlia è un pregiudicato. Un uomo che ha già scontato pene in carcere, una persona che, secondo Gio-vanni, gli impedisce di vedere sua figlia solo per ripicca, solo perché mentre lui era in carcere, sua moglie ha avuto con lui una relazione. In tutto questo c’è una bimba che, incolpevole, vive in una situazione difficile. Giovanni teme che anche la madre della piccola sia vittima di soprusi. “Una volta – ha detto – mi ha chiesto aiuto per telefono. Da quel mo-mento le è stato tolto l’apparecchio”.Per comprendere appieno la vicenda bi-sogna andare indietro di qualche anno. Giovanni, circa otto anni fa, incontra una donna e si innamora di lei. La don-na è sposata ma non vive con suo ma-rito che, gli dicono, è all’estero perché detenuto da qualche parte in Ucraina. È madre di un bambino affidato ai non-ni. I due cominciano a frequentarsi. Poi vanno a vivere insieme. Dalla loro storia d’amore nasce una bimba. Tra i

due tutto fila liscio per qualche anno anche se Giovanni si fa trascinare dalla sua compagna e dal genitore di lei in una serie di truffe di cui presto gli sarà chiesto conto. Poi due anni fa il filo si spezza. Giovanni, che prima d’allora non ha mai avuto problemi con la giu-stizia, punta i piedi. Vuole continuare la storia d’amore con la sua compagna, adora sua figlia, ma vuole rigare drit-to. Questo suo atteggiamento non va giù alla famiglia di lei. Sta di fatto che dopo qualche mese Giovanni e la sua compagna si lasciano. La bimba viene lasciata a lui per alcune settimane poi “un giorno – ricorda Giovanni – si pre-sentano a casa mia la mia ex compagna, suo padre e alcuni suoi parenti e me la portano via”. A partire da quel momen-to comincia la guerra per l’affidamento. Ma la storia è solo all’inizio perché, nel frattempo, il marito della donna torna e si riprende la moglie e anche la pic-cola nata dalla sua storia con un altro uomo. Da quel momento sono trascorsi circa due anni. In tutto questo periodo di tempo, nonostante il Tribunale per i Minori abbia disposto l’affido congiun-to per la piccola, Giovanni è riuscito a vedere sua figlia per quattro, cinque

volte al massimo e sempre per pochis-simo tempo. “Questo non mi consente di costruire un rapporto con lei e ho paura di perderla per sempre”, si di-fende lui. Al limite dell’esasperazione e della disperazione qualche settimana fa Giovanni ha denunciato tutti. A tutte le querele che aveva già sporto ne ha aggiunta un’altra molto forte. Ha scrit-to anche una lettera, un appello che stringe il cuore, in cui grida tutta la sua rabbia e la sua preoccupazione di geni-tore violato nei suoi diritti. Si scaglia contro i servizi sociali della città in cui risiede la sua bambina con la madre e il patrigno, li invita ad intervenire in tempi brevi, vuole rivedere sua figlia, vuole riabbracciarla, vuole parlare con lei, raccontarle una favola, coprirla di giocattoli, comprarle un gelato, farsi raccontare le sue giornate, condivi-dere le sue conquiste quotidiane. E se l’incontro non dovesse avvenire riterrà responsabili proprio i servizi sociali di quanto potrà accadere a sua figlia “ad opera di genitori ritenuti inadeguati dal Tribunale dei Minorenni di Bari ad educare e mantenere un figlio naturale, ma ritenuti adeguati dai servizi sociali ad accudire mia figlia”.

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Il Pulo piace ai visitatori947Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Bilancio incoraggiante dopo poco più di un mese dalla riapertura della dolina carsica.

Attualità giovedì 29 gennaio 200910

Dopo poco più di un mese dall’enne-sima riapertura, continua il periodo di rodaggio della macchina organizzativa che ha donato nuova vita e visibilità al Pulo di Molfetta. Raffaele Annese, presidente del consorzio “Polje” che si occupa della gestione dell’antica dolina carsica, consorzio nato dall’unione di

cinque associazioni e che per cinque anni avrà la responsabilità di “far vive-re” il sito, si dichiara soddisfatto dello sprint iniziale testimoniato da “circa un migliaio di visitatori registrati tra le giornate inaugurali e quelle delle feste natalizie, considerando condizioni cli-matiche che non hanno favorito le visite

alla dolina”. I primi risultati raggiunti sembrerebbero quindi dare ragione ad un progetto capace di spazzare via l’alo-ne di scetticismo giunto da una parte di molfettesi, forse delusi dalle precedenti innumerevoli riaperture e le successive e quasi immediate nuove chiusure della dolina. “Poteva sembrare la solita aper-tura connotata da risvolti di natura uni-camente politica – ha precisato Raffaele Annese – invece questa volta a monte c’è un progetto serio, fatto da gente che lavora anche gratuitamente”. Il proget-to, infatti, si muove “a tutto tondo” non solo con attività finalizzate alla salva-guardia di questo piccolo ecosistema ormai sempre più inglobato nella città, ma anche per la promozione turistica grazie all’imminente apertura del sito internet, alla pubblicazione di una gui-da didattica, e anche alla presenza della “risorsa” Pulo alla prossima Borsa In-ternazionale del Turismo di Milano, con uno spazio riservato nello stand allestito come ogni anno dalla Provincia di Bari. A breve poi, per rafforzare il tutto, ci sarà l’apertura del museo archeologico, prevista per la prossima primavera gra-zie al coordinamento, al finanziamento e all’attività progettuale del Comune

che, come afferma Annese, “entrerà gradualmente a far parte del sistema Pulo per divenire un tassello in questo grande mosaico di responsabilità”. Il consorzio, inoltre, sta cercando di sta-bilire ulteriori convenzioni, come quel-la con l’azienda dei trasporti pubblici, per favorire l’afflusso dei visitatori che si concentrerà maggiormente nei mesi primaverili ed estivi. Con il ritorno di temperature più calde sarà ancora più facile per molfettesi, esperti e curiosi riscoprire un frammento di passato lon-tano, tornato a vivere nel presente. Nel frattempo non possiamo che ricordarvi che il Pulo resterà aperto ogni sabato e domenica e nei giorni festivi dalle ore 9 alle 13.30 con tre turni di visita (alle 9, 10.30 e 12); da marzo ad ottobre previ-sta anche l’apertura pomeridiana dalle 16 alle 19 (visite alle 16 e 17.30). Negli altri giorni saranno organizzate visite guidate su prenotazione contattando il numero telefonico 080.335.94.02 della Pro Loco o la casella di posta elettro-nica [email protected]. Il costo del biglietto sarà di 3 euro mentre per gli studenti è previsto un biglietto ridotto del costo di 2 euro.

Isabel Romano

L’Associazione Cuochi baresi nel 2009 compie quarant’anni e lancia una sfida: imporre il ruolo della man-dorla barese nelle cucine di tutto il mondo. Dodici mesi di tempo, le ce-lebrazioni del quarantennale si chiu-deranno solo alla fine dell’anno, per coinvolgere nella “discussione” chef, esperti del settore, rappresentanti isti-tuzionali. Da tempo la Puglia si batte per la promozione dell’olio extraver-gine d’oliva e dell’olio. La mandorla, regina della nostra tavola, ha assunto il ruolo di cenerentola. Intanto lune-

dì scorso, 26 gennaio, si è partiti con una tre giorni, ospitata dalla sala rice-vimenti “la Magnolia”, ricca di eventi che hanno messo a confronto chef af-fermati e giovani talenti nelle gare di cucina e nel terzo memorial dedicato a Giovanni Maggi, figura importante nella storia dell’associazione. Il pub-blico ha potuto visitare la mostra te-matica “Gustosamente”, dedicata alla mandorla e nel corso di due diversi incontri sono state fornite informazio-ni utili sull’impiego della mandorla nella cucina dolce e salata; soprattutto

l’argomento è stato sottoposto all’at-tenzione degli organi istituzionali re-gionali, provinciali, locali e ai vertici della Camera di commercio, ai media, agli addetti ai lavori. Al ciclo di in-contri hanno preso parte Nichi Ven-dola, presidente della Regione Puglia, Vincenzo Divella, presidente della Provincia di Bari, Michele Emiliano, sindaco di Bari, Antonio Azzollini, sindaco di Molfetta, Luigi Farace, presidente della Camera di Commer-cio di Bari e Pellegrino de Pietro, diri-gente dell'IPSSAR Molfetta.

I cuochi baresi festeggiano �0 anni948Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Celebrazioni al via con una tre giorni interamente dedicata alla “mandorla”.

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Attualitàgiovedì 29 gennaio 2009 11

Quasi tremila firme per il “Francesco Padre”Un successo la campagna promossa da “il Fatto”. La raccolta terminerà il 31 gennaio poi la consegna nelle mani

del Capo dello Stato.

949Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

La città di Molfetta e i suoi cittadi-ni non hanno dimenticato la tragedia del motopesca “Francesco Padre” e continuano a chiedere che venga fat-ta luce sulle reali cause che la notte del 4 novembre 1994 provocarono l’affondamento del natante e la tra-gica morte dei suoi cinque membri dell’equipaggio. La testimonianza arriva forte e chiara attraverso le fir-me sinora raccolte per chiedere che il caso venga riaperto: alla redazione de “il Fatto” sono pervenute sinora qua-si tremila firme e tante altre ancora,

ne siamo certi, verranno raccolte sino al 31 gennaio, data in cui si provve-derà ad avviare i conteggi definitivi prima di procedere con la consegna del voluminoso plico nelle mani del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.Alla vera e propria gara di solidarie-tà avviata da “il Fatto” e dalla casa editrice Activa Srl hanno preso par-te associazioni cittadine, parrocchie, comuni cittadini e familiari delle vittime. Da sottolineare il sostegno compatto di tutto il Consiglio Co-munale di Molfetta i cui componenti hanno aderito alla raccolta firme sin dal primo momento. Come già detto fino al 31 gennaio sarà possibile consegnare le firme invian-dole via posta all’indirizzo “il Fatto – Activa Srl, via degli Antichi Pa-stifici A/8, Zona Artigianale, 70056 Molfetta” oppure contattando la re-dazione all’indirizzo [email protected] per concordare la modalità di ritiro a domicilio dei moduli.

La tragica “fine” del Francesco Padre ha “inizio” alle 22.15 del 3 novembre del 1994 quando Giovanni Pansini, comandante e armatore del motope-schereccio, chiama a casa e parla con sua moglie. Due ore dopo quella te-lefonata Giovanni Pansini e gli altri componenti dell’equipaggio perdono la vita. Il motopeschereccio esplode quando passata da poco mezzanotte. Le autorità italiane vengono informa-te dell’accaduto alle 5.15. A Molfetta la notizia arriva intorno alle 10. Le autorità militari Nato da subito esclu-dono la possibilità che l’esplosione del peschereccio italiano possa es-sere, in qualche modo, collegata alle operazioni in corso nel basso Adriati-co. Nel frattempo, al largo delle coste del Montenegro, scattano le ricerche. Ma, al di là di alcuni rottami, il mare per oltre ventiquattro ore non resti-tuisce nulla. Intorno alle 15 del 5 no-vembre torna a galla il corpo di Mario De Nicolo. Tutti gli altri sono ancora in fondo al mare, a circa 240 metri

di profondità, insieme al relitto del motopeschereccio che è praticamente intatto. C’è solo un grosso cratere nel punto in cui si è verificata l’esplosio-ne. La Procura della Repubblica apre un’inchiesta per i reati di naufragio e di omicidio colposo. Vengono nomi-nati i periti. I risultati delle relazioni contrasteranno con analoghe relazio-ni dei periti nominati dalle famiglie. Sono proprio i periti della Procura ad avvallare l’ipotesi che a bordo del “Francesco Padre” ci fosse esplosi-vo. Ma dove? Prima viene indicata la stiva, poi la stanza del motorista. La marineria insorge. È un’accusa che toglie la dignità a cinque persone; che offende la loro memoria; che non trova riscontro se non in ipotesi sug-gestive (il relitto è ancora in fondo al mare); che lacera le coscienze dei fa-miliari delle vittime. Eppure proprio quella ipotesi porta all’archiviazione dell’inchiesta penale. Un’archivia-zione che oggi, con migliaia di firme, si tenta di cancellare.

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Inchiestagiovedì 29 gennaio 2009 1�

C’è un giorno che migliaia di molfet-tesi hanno sognato a lungo, quello in cui sarebbero entrati nella loro nuova casa, trasformati in un colpo da affit-tuari in proprietari o passando dalle due stanze e cucina senza ascensore fi-nalmente ad un appartamento grande. In cooperativa dall’epoca del fidanza-mento, alla casa nuova ci sono arrivati con un paio di bambini già grandicelli, sobbarcandosi spesso mutui pesan-ti e ipotecando quindi il loro futuro. I sacrifici si fanno, se davvero si sta meglio, ma non è detto che in realtà sia stato proprio così. Nuove case ha voluto dire nuovi quartieri e quindi an-che cambiare le abitudini di vita.“Siamo sempre in macchina”, afferma Carlo che abita nel nuovo quartiere a ridosso di via Ruvo. Eh già, perché

bisogna dimenticarsi di poter circo-lare a piedi, fosse solo per andare a comprare il classico filo di prezze-molo. C’è un dato di fatto oggettivo, nelle nuove zone di espansione i ser-vizi non ci sono, né negozi né scuo-le né uffici, perlomeno non ancora e chissà per quanto, mentre le famiglie si sono già trasferite, impossibilitate a pagare assieme il fitto della vecchia casa e il mutuo della nuova.Ci vorranno anni e nel frattempo si deve pure vivere, stando dietro alle esigenze quotidiane. I bambini con-tinuano a frequentare le scuole dove erano iscritti e bisogna accompa-gnarli in macchina al mattino e poi di nuovo il pomeriggio per i vari rientri ed attività e pure dai compagni, rima-sti nei vecchi quartieri, così ai geni-

tori tocca rimettersi in auto, cosa che devono fare anche se vogliono incon-trare i loro di amici.Molta più automobile, rispetto a pri-ma, molto più traffico, tempo spre-cato e spese per la benzina. “La vita inizia al Polivalente”, afferma Carlo cioè a quella che fino a ieri era consi-derata la periferia estrema. Gli unici posti facilmente raggiungibili, anche se sempre in automobile, sono i cen-tri commerciali nella zona industria-le, dalla periferia ad altra periferia, quasi non si appartenesse più a Mol-fetta, quella vera.Certo, le case sono belle e nuove, le strade fanno schifo, ma c’è spazio per il parcheggio, la croce per chi abita in centro, poco di tutto il resto però: mai visto un vigile urbano, i carabi-nieri passano solo diretti al controllo

di chi è agli arresti domiciliari e nien-te mezzi pubblici. Quel che è peggio, non vi sono grandi speranze di mi-glioramento. A ridosso di via Ruvo il quartiere è ingabbiato fra la 16 bis e la ferrovia e quindi obbligatoriamen-te isolato. Alle spalle dell’ospedale con due soli punti di accesso, per di più nati come complanare della 16 bis e strada di campagna verso la Ma-donna delle Rose e quindi congestio-nati e pericolosi. “Due soli accessi con la lama in mezzo, sono una mina gigantesca già innescata, a quartiere pieno sarà un inferno”, afferma Mim-mo. Così non resta che rimettersi a sognare, un’altra casa ovviamente. “Mi accontenterai di spostarmi alle spalle della stazione”, confessa Car-lo. Dopo anni di sacrifici e con un mutuo ancora da pagare. l.s.

Tra sogno e realtà…Ecco la quotidianità di migliaia di molfettesi che vivono nei nuovi quartieri: isolati, privi di servizi e

anche un po’ più stressati di prima.

950Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

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“L’amministrazione comunale di Molfetta si sta impegnando al mas-simo delle sue potenzialità per garantire ai cittadini che abitano nelle zone di nuova espansione tutti i servizi utili a migliorare la qualità della loro vita”, parola del vice sindaco ed assessore all’urbanistica Pietro Uva. “Capisco i disagi di quanti da poco si sono trasferiti nei nuovi quartieri ma è innegabile che da parte nostra ci sia tutta l’intenzione e la buona volontà per risolvere i problemi che noi stessi abbiamo constata-to. Certo – ha proseguito Pietro Uva – stiamo parlando di enormi por-zioni di territorio, dove accanto a stabili già ultimati e abitabili esistono ancora cantieri in attività: situazioni che evidentemente non favorisco-no interventi celeri e che comunque devono sottostare ai tempi neces-sari all’assegnazione e realizzazione dei lavori”. Per quanto riguarda i comparti 1, 2 e 3, quelli che si trovano a ridosso di via Berlinguer nella zona retrostante l’ospedale di Molfetta, si è già provveduto ad asfalta-re le strade, sistemare i marciapiede e realizzare i servizi di pubblica utilità quali fogna, gas, elettricità, telefono mentre nelle prossime setti-mane prenderanno il via anche i lavori per la realizzazione della “fogna bianca”. Nei comparti 6, 7, 8 e 9 sono già state completate le opere dei sottoservizi mentre entro la fine del 2009 verranno completamente asfaltate le strade e realizzati i marciapiede. Successivamente gli stessi lavori verranno eseguiti nei comparti 4 e 5. “Rispetto al tanto lavoro che c’era, c’è e ci sarà da fare – ha continuato l’assessore all’urbanisti-ca – la risposta dell’amministrazione è più che soddisfacente. Capiamo le lamentele dei cittadini ma sappiamo anche che in breve tempo ogni problema verrà superato”. Problemi che interessano in media duemila persone che già risiedono o lo faranno a breve nella zona compresa tra via Madonna della Rosa e via Terlizzi. In sostanza stesso futuro anche per le aree di espansione individuate in prossimità di via Ruvo “Anche lì siamo a buon punto, le strade sono state asfaltate, i sottoservizi sono praticamente completati, e la viabilità è stata regolata con la realizza-zione della rotonda a valle del cavalca ferrovia di via Cavalieri di Vitto-rio Veneto. Il nostro lavoro quindi continua nella massima tranquillità e con la massima attenzione”.Ma l’assessore Pietro Uva non si ferma qui ed annuncia importanti no-vità e interventi entro l’estate: “Stiamo approntando il piano dei servizi che consentirà a tutta la città e alle nuove zone di espansione in parti-colare, di garantire una vivibilità concreta a tutti i cittadini. Per farlo abbiamo già aperto e lo faremo nelle prossime settimane con maggiore frequenza, il dialogo con i molfettesi: rimodulando le esigenze dei cit-tadini e le possibilità dell’amministrazione sarà possibile offrire servizi adeguati a tutti”. In concreto si provvederà a tracciare un piano che

Inchiesta1�

“Stiamo preparando il nuovo volto della città”La sicurezza è garantita

952Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

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La paura di due madri e la mancanza di risposte Un rudere pericolante e fatiscente tiene in ansia decine di genitori. Il problema,

più volte segnalato agli uffici competenti, non è stato ancora risolto.

L’assessore all’urbanistica Pietro Uva fiducioso per il futuro dei nuovi quartieri. Numerose le opere completate e tanti progetti pronti per

diventare realtà.

Possono le estreme periferie di una città che si definisce civile, svilup-pata e all’avanguardia costituire nel 2009 un serio pericolo per l’incolu-mità di chi ci vive e soprattutto dei bambini, innocenti e soprattutto in-consapevolmente incuranti della pro-pria sicurezza? Ebbene per Molfetta la risposta non può essere che sì. È ormai passato del tempo da quando quasi una decina di palazzine di nuo-va costruzione oltre ad una serie di villette a schiera hanno preso il posto delle zone rurali a ponente della cit-tà, a due passi dal cavalcavia di via Vittorio Veneto, nella zona compresa tra via Sandro Pertini e via Tomma-so Salvemini. In realtà questi palaz-zi non sono altro che cattedrali nel deserto non soltanto a causa di un quartiere in via di qualificazione. A farsi portavoce ancora una volta del-le problematiche del proprio quartie-re sono due donne, la signora Zezza e la signora De Pinto, stanche di quelle che definiscono “le false promesse degli amministratori locali”. “Non abbiamo più parole – hanno dichia-

rato – per manifestare il nostro disap-punto per quanto siamo costretti, noi abitanti di questa zona, a sopportare. Una condizione al limite della vivi-bilità, in un quartiere diventato la succursale del terzo mondo”. Ettari di terreno incolto disseminato tra le palazzine, diventato il regno di topi e serpi. Tombini aperti, cavi dell’elet-tricità scoperti, scarsa illuminazione, mancanza di vigilanza, fossati gran-di come dirupi e discariche a cielo aperto presenti ovunque. Questo è il quadro generale con il quale quasi un migliaio di cittadini sono costretti quotidianamente a convivere. “Non solo sono mesi che non si muove un dito per porre rimedio a questa situa-zione – hanno proseguito le due si-gnore – ma si è costretti anche a sop-portare le ironie di qualche dirigente comunale che in più di un’occasione ha affermato di non essere il gestore di una salumeria per poter risolvere tutto in fretta. Questo è davvero trop-po!”. Nemmeno le lamentele piovute da questi cittadini in occasione delle riunione pubblica convocata il 9 feb-

braio 2008 presso la Fabbrica di San Domenico dalla scorsa amministra-zione, guidata sempre da Azzollini, hanno prodotto effetti. La vera preoc-cupazione di queste madri è la sicu-rezza dei propri figli vista la presen-za, a ridosso delle proprie abitazioni, di un rudere fatiscente dove gli stessi bambini spesso giocano. “Ormai vi-viamo costantemente in ansia perché in questo rudere può capitare di tutto ai nostri figli. Va abbattuto e subito. Il sindaco è responsabile della salute e della sicurezza dei nostri bambini ed è con lui che ce la prenderemo se do-vesse succedere loro qualcosa. Quel-lo che è successo a Gravina dovrebbe essere di esempio”. Purtroppo i bam-bini in questa zona non sanno dove andare a giocare e troppo spesso per loro i pericoli sono dietro l’angolo. “È vero spesso ci avventuriamo in quella casetta – ci ha detto la piccola Letizia – tra topi e gatti morti. Lì c’è anche un vecchio pozzo. Noi bambini qui non abbiamo nulla per divertirci nemmeno un parco senza giochi”.

Matteo Diamante

prevederà uffici pubblici, servizi di tra-sporto urbano e pulizia, presenze istitu-zionali. Tutto per far si che i nuovi quar-tieri non si trasformino in “ghetti”. A tutto ciò si aggiunga la predisposizione già a buon punto del “piano strategico di assetto del territorio” e la volontà di ri-vedere la viabilità e la mobilità urbana: “Molfetta – ha ribadito Pietro Uva – nel giro di poco tempo avrà un volto com-pletamente nuovo, moderno e a misura di cittadino”. Per il momento quindi ci vuole pazienza: il futuro dirà se gli am-ministratori di oggi avranno compiuto i passi giusti nel giusto tempo.

Uno dei principali problemi segnalati dai cittadini che risiedono nelle nuove zone di espansione è quello relativo alla necessità di assicurare il controllo del territorio da parte delle forze del-l’ordine ma anche il celere intervento, se necessario, dei servizi di pubblico soccorso. In altre parole i molfettesi della “città nuovissima” vorrebbero vedere più pattuglie in giro ed essere sicuri che in caso di necessità l’inter-vento di chi di competenza sia imme-diato.“Per quanto ci riguarda – ha dichiarato il comandante della Polizia Municipa-le, Mauro Giuseppe Gadaleta – ci ado-periamo per essere presenti anche nel-le nuove zone. Come ho ribadito anche nella mia relazione in occasione della festività di San Sebastiano, dobbiamo fare i conti con una cronica carenza di organico che ci costringe a presidiare un territorio divenuto oramai enorme con l’impiego di poche unità. Nono-stante ciò facciamo di tutto ed assicu-riamo servizi di pattugliamento anche nei nuovi quartieri e di pronto inter-vento quando se ne presenta la ne-cessità. Del resto, nonostante si tratti di nuove zone, i nostri agenti hanno ampia conoscenza del territorio e sono pronti ad operare senza difficoltà”.Difficoltà che invece in altre occasio-ni sono state segnalate dal personale dei mezzi di soccorso sanitario che, specie nelle zone non ancora servite da strade asfaltate e da pubblica illu-minazione, potrebbero avere problemi per raggiungere i cittadini che chie-dono l’intervento o per trasportare in tutta sicurezza eventuali infortunati. A questi problemi sopperisce però l’im-pegno del personale che non di rado approfitta dei tempi morti nel corso dei turni di servizio per “studiare e pattugliare il territorio” e per assicu-rarsi punti di riferimento importanti in caso di eventuali interventi.Anche le altre forze dell’ordine pre-senti sul territorio, Carabinieri e Guar-dia di Finanza sono pronti ad interve-nire quando necessario e, specie per la presenza di numerosi cantieri che po-trebbero essere obiettivo appetibile ai male intenzionati, non disdegnano di compiere ronde “discrete” tra le nuove abitazioni.

Forze dell’ordine e personale dei servizi di soccorso pronti ad intervenire nonostante i disagi derivanti da strade non asfaltate o non segnalate

nelle cartine.

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giovedì 29 gennaio 2009 1�

“Stiamo preparando il nuovo volto della città”

La paura di due madri e la mancanza di risposte Un rudere pericolante e fatiscente tiene in ansia decine di genitori. Il problema,

più volte segnalato agli uffici competenti, non è stato ancora risolto.

Cavi e tombini mettono ansia

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953Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Palazzine, villette a schiera, nuove attività commerciali e persino qual-che ufficio. Pian piano la nuova zona di espansione, quella compresa tra l’ospedale, via Berlinguer e la Statale 16 bis, va prendendo forma, lasciando dietro di sé attualmente più ombre che luci, almeno stando a sentire i cittadini. Mentre quasi cinquecento abitazioni sono già pronte e abitate, più del dop-pio sono ancora in fase di realizzazio-ne. Stiamo parlando di una zona dove in parte mancano ancora le opere di urbanizzazione primaria e dove solo a breve si procederà con la gara di appal-to per la fogna bianca (come riferiamo in altro articolo). Intanto la gente che vi abita lancia l’allarme per problemi do-vuti sicuramente ai numerosi cantieri a cielo aperto. Il pericolo principale è co-stituito da cavi di alta tensione comple-tamente scoperti segnalati nei comparti 6 e 7 e additati da molti come esempio di incuranza e trascuratezza. Tombini aperti e non segnalati, travi che fuo-riescono dal sottosuolo e discariche in ogni dove a ridosso delle palazzine abitate fanno da cornice alla quotidia-nità di questa nuova Molfetta. “Siamo preoccupati per la nostra sicurezza e soprattutto per quella dei nostri figli – hanno tuonato un gruppo di cittadini della zona – perché il rischio di rimane-re fulminati dai cavi dell’altra tensio-ne scoperti è altissimo. Non possiamo aspettare che si verifichi una tragedia per sistemare delle cassettine dell’elet-tricità. In confronto a quello che è stato fatto in questa zona e a quello che verrà fatto, rendere un po’ più sicuri questi comparti è davvero una sciocchezza. Ci vuole soltanto buona volontà e so-prattutto responsabilità”. m.d.

Possono le estreme periferie di una città che si definisce civile, svilup-pata e all’avanguardia costituire nel 2009 un serio pericolo per l’incolu-mità di chi ci vive e soprattutto dei bambini, innocenti e soprattutto in-consapevolmente incuranti della pro-pria sicurezza? Ebbene per Molfetta la risposta non può essere che sì. È ormai passato del tempo da quando quasi una decina di palazzine di nuo-va costruzione oltre ad una serie di villette a schiera hanno preso il posto delle zone rurali a ponente della cit-tà, a due passi dal cavalcavia di via Vittorio Veneto, nella zona compresa tra via Sandro Pertini e via Tomma-so Salvemini. In realtà questi palaz-zi non sono altro che cattedrali nel deserto non soltanto a causa di un quartiere in via di qualificazione. A farsi portavoce ancora una volta del-le problematiche del proprio quartie-re sono due donne, la signora Zezza e la signora De Pinto, stanche di quelle che definiscono “le false promesse degli amministratori locali”. “Non abbiamo più parole – hanno dichia-

rato – per manifestare il nostro disap-punto per quanto siamo costretti, noi abitanti di questa zona, a sopportare. Una condizione al limite della vivi-bilità, in un quartiere diventato la succursale del terzo mondo”. Ettari di terreno incolto disseminato tra le palazzine, diventato il regno di topi e serpi. Tombini aperti, cavi dell’elet-tricità scoperti, scarsa illuminazione, mancanza di vigilanza, fossati gran-di come dirupi e discariche a cielo aperto presenti ovunque. Questo è il quadro generale con il quale quasi un migliaio di cittadini sono costretti quotidianamente a convivere. “Non solo sono mesi che non si muove un dito per porre rimedio a questa situa-zione – hanno proseguito le due si-gnore – ma si è costretti anche a sop-portare le ironie di qualche dirigente comunale che in più di un’occasione ha affermato di non essere il gestore di una salumeria per poter risolvere tutto in fretta. Questo è davvero trop-po!”. Nemmeno le lamentele piovute da questi cittadini in occasione delle riunione pubblica convocata il 9 feb-

braio 2008 presso la Fabbrica di San Domenico dalla scorsa amministra-zione, guidata sempre da Azzollini, hanno prodotto effetti. La vera preoc-cupazione di queste madri è la sicu-rezza dei propri figli vista la presen-za, a ridosso delle proprie abitazioni, di un rudere fatiscente dove gli stessi bambini spesso giocano. “Ormai vi-viamo costantemente in ansia perché in questo rudere può capitare di tutto ai nostri figli. Va abbattuto e subito. Il sindaco è responsabile della salute e della sicurezza dei nostri bambini ed è con lui che ce la prenderemo se do-vesse succedere loro qualcosa. Quel-lo che è successo a Gravina dovrebbe essere di esempio”. Purtroppo i bam-bini in questa zona non sanno dove andare a giocare e troppo spesso per loro i pericoli sono dietro l’angolo. “È vero spesso ci avventuriamo in quella casetta – ci ha detto la piccola Letizia – tra topi e gatti morti. Lì c’è anche un vecchio pozzo. Noi bambini qui non abbiamo nulla per divertirci nemmeno un parco senza giochi”.

Matteo Diamante

prevederà uffici pubblici, servizi di tra-sporto urbano e pulizia, presenze istitu-zionali. Tutto per far si che i nuovi quar-tieri non si trasformino in “ghetti”. A tutto ciò si aggiunga la predisposizione già a buon punto del “piano strategico di assetto del territorio” e la volontà di ri-vedere la viabilità e la mobilità urbana: “Molfetta – ha ribadito Pietro Uva – nel giro di poco tempo avrà un volto com-pletamente nuovo, moderno e a misura di cittadino”. Per il momento quindi ci vuole pazienza: il futuro dirà se gli am-ministratori di oggi avranno compiuto i passi giusti nel giusto tempo.

Page 16: Il Fatto n. 028

La crisi del subprime, dovuta alle insolvenze sul mercato dei mutui statunitensi ad alto ri-schio, ha portato gli indici delle borse di tutto il mondo ai minimi storici: ne è derivata una diminuzione di liquidità che si è riverberata nella improvvisa contrazione del credito, li-mitandone pertanto l’accesso. Dallo scenario descritto, si capisce che i consumatori non siano sufficientemente preoccupati dai rischi d’insolvenza o dall’indebitamento eccessivo, a causa di un’informazione inadeguata, che porta sia alla mancata comprensione ma so-prattutto ad incauto accesso al credito. I con-sumatori oggi devono essere in grado di pen-sare autonomamente ad importanti questioni come la pensione, la gestione della casa e per questo devono comprendere il meccanismo di pensioni private, mutui ipotecari, prestiti, carte di credito revolving, cessioni del quinto dello stipendio; nella larga parte della popo-lazione manca l’educazione finanziaria di base, fondamentale per prendere, con cogni-zione di causa, importanti decisioni relative al proprio futuro finanziario e per evitare di incorrere in rischi eccessivi; in Europa pro-liferano eventi e conferenze focalizzati su

tali tematiche, che propongono addirittura di avviare campagne di sensibilizzazione e introdurre l’educazione finanziaria nei pro-grammi scolastici. Nonostante in Italia la crisi economica abbia dimostrato maggiore resistenza rispetto agli altri paesi europei, il

giro d’affari del prestito alle famiglie, che si aggira intorno ai 60miliardi di euro, ha visto un calo dal 1994; infatti l’Assofin, vi-sta la riduzione complessiva dei consumi, ha registrato nel 2008 un freno alle domande di prestito per beni durevoli come auto, moto,

mobili, elettrodomestici e vacanze. Di fronte a queste difficoltà, le agenzie di credito si ve-dono costrette ad irrigidire i requisiti richiesti per la concessione di un prestito, per evita-re insolvenze che minerebbero la liquidità ovvero la sussistenza stessa dei prestiti. Gli unici due comparti che registrano un sensi-bile aumento sono quelli dei prestiti perso-nali (il valore medio dell’importo richiesto è stato di 12mila euro nel 2008) e soprattutto della cessione del quinto dello stipendio (il valore medio della pratica di finanziamento si aggira sui 16.800 euro); quest’ultima, in passato erroneamente rivolta a protestati o cattivi pagatori, attualmente permette tassi relativamente bassi e rate più comode per il richiedente, vista la durata decennale. L’in-vito ai consumatori è quello di rivolgersi a persone o strutture dalla consolidata compe-tenza, misurabile dalla qualità della consu-lenza offerta, mai rapida e sbrigativa, bensì esaustiva e completa di ogni informazione e chiarimento.

dott. Pietro Augusto de NicoloMatrixfin Group spa

Credito per le famiglie: educazione finanziariaL’acquisto di una casa rappresenta un passo “finanziariamente” importante per una famiglia specie in un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando. Abbiamo quindi chiesto ad un esperto del settore, il dottor

Pietro Augusto de Nicolo, qual’è la situazione attuale del mondo dei “finanziamenti”.

955Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Inchiesta giovedì 29 gennaio 20091�

Page 17: Il Fatto n. 028

Scattato l’aumento delle multeLo ha deciso il Ministero. Dal primo

gennaio più salate le sanzioni.

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Un attacco quotidiano contro un bar cittadinoSi tratta dello storico “Mini Bar” in via Giovinazzo. Ignoti depositano rifiuti di ogni genere e imbrattano

le pareti dello stabile con vernice spray.

956Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

In Cittàgiovedì 29 gennaio 2009 17

Il vandalismo organizzato sembra aver posto saldamente le proprie radici in cit-tà. Sono sempre più frequenti gli episodi registrati da cittadini e soprattutto da com-mercianti. Come dimenticare il depreca-bile atto vandalico subito dal titolare dal Beatles Pub quasi due mesi fa, con buona parte del locale dato misteriosamente alle fiamme. A denunciare atti vandalici sem-pre più mirati nei confronti del suo locale è stato questa volta il titolare dello storico “Mini Bar” in via Giovinazzo. Da otto-bre ormai puntualmente un gruppo non ancora identificato di ragazzi continua ad imbrattare le pareti esterne della caffet-teria con bombolette spray dei colori più

vari. E non è tutto. Probabilmente la stessa banda di vandali continua a depositare ri-fiuti di ogni genere nella parte retrostante del locale. “Sono davvero stanco di dover combattere contro questa delinquenza in-fantile ma nello stesso tempo spregevole e fastidiosa” ha dichiarato il titolare del “Mini Bar”. “Questi veri e propri attacchi rendono vani tutti i miei sacrifici e quelli dei miei figli per riqualificare un’attività non facile da mandare avanti, ma che con entusiasmo tutti insieme stiamo cercando di fare”. Dell’accaduto sono stati informati i Vigli Urbani e i Carabinieri della locale stazione, che hanno constatato quanto de-nunciato dallo stesso titolare. Ma sinora

nulla è cambiato e gli atti vandalici pro-seguono e si moltiplicano. “Il Mini Bar nasce nel 1971 e in questi anni – ha conti-nuato il titolare – abbiamo fatto l’impossi-bile per mettere a nuovo il locale in modo da rappresentare una sorta di biglietto da visita per coloro che scendono o salgono dagli autobus di linea che da sempre si fer-mano proprio qui davanti. Di notte e nella tarda serata in questa zona succede dav-vero di tutto ed è per questo che ritengo sia necessario aumentare la sorveglianza. Non è difficile cogliere in flagranza que-ste persone, però da parte mia non posso correre rischi ulteriori ed espormi ancora di più in prima persona”. Intanto il signor

Giuseppe, titolare del bar, sta conducendo quasi un’attività di indagine personale per risalire agli autori degli atti vandalici nei confronti del suo locale. “Visto che sono costretto a ripulire i rifiuti che mi lasciano davanti al bar – ha detto – sono riuscito a capire ormai tutte le loro abitudini dai nu-merosi scontrini fiscali accartocciati nelle spazzatura. Insomma a breve potrei anche identificarli. Voglio essere solidale con il titolare del Beatles Pub – ha concluso – per quanto gli è successo poiché posso ben comprendere il suo dramma. Tuttavia vorrei dagli un consiglio: non darla vinta a queste persone ”.

Matteo Diamante

Anno nuovo multe nuove. O meglio, sanzioni aumentate. A disporlo è stato il Ministero che dal primo di gennaio ha provveduto all’aggiornamento degli importi delle sanzioni amministrative pecuniarie conseguenti alle violazioni al Codice della Strada su tutto il terri-torio nazionale. Le sanzioni aumentano così del 5% in maniera proporzionale all’aumento del costo della vita cal-colato dall’Istat. Ad esempio gli auto-mobilisti che passano con il semaforo rosso dovranno pagare sette euro in

più rispetto all’anno scorso: da 143 a 150 euro. Per la classica sosta vietata, invece, rincaro di due euro: da 36 a 38 euro. Chi parcheggia sui posti riserva-ti ai portatori di handicap pagherà 78 euro invece dei 74 euro previsti fino al 31 dicembre appena trascorso. Stesso rincaro di quattro euro per chi sosta sui marciapiedi. L’aggiornamento del-le contravvenzioni per la guida senza cintura e per la guida con il telefonino all’orecchio, infine, ammonta a quattro euro in più: da 70 a 74 euro.

Entreranno in vigore a partire dal prossimo 1 febbraio le nuove zone di parcheggio a pa-gamento individuate dall’Assessorato alla Polizia Municipale nel centro cittadino.

Come si ricorderà, le modifiche alle zone già esistenti erano state presentate ad otto-bre nel corso di una conferenza stampa. Tra le strade interessate per la prima volta dal-la zona a pagamento via Baccarini e il tratto iniziale di via Dante. Per uniformarsi a quanto previsto dal codice della strada, dove possibi-le, sui due lati della carreggiata verranno indi-viduati parcheggi a pagamento e liberi. Sempre a partire dal 1 febbraio non sarà più in vigore la suddivisione in micro aree della zona a pagamento che sarà costituita da una sola grande zona.

Da febbraio nuove aree a pagamentoLe “strisce blu” sono già comparse

anche in via Baccarini.

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Page 18: Il Fatto n. 028

In Città giovedì 29 gennaio 20091�

Una pizza da “campione”Vincenzo Florio è il titolare della pizzeria

“i Monelli”.

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È stata inaugurata sabato 24 gennaio presso l’Ospedaletto dei Crociati del-la Basilica della Madonna dei Martiri la mostra fotografica “Colori di Pace”, organizzata dallo studio fotografico Vi-deo Panda Film di Molfetta. All’interno della mostra, che è stata aperta sino alle 22 di domenica 25, è stata allestita anche la rassegna fotografica “Evento Sposi & Baby”.La mostra “Colori di Pace” è una realiz-zazione del fotografo molfettese France-sco Andriani, professionista del settore e noto da tempo per la qualità dei suoi scatti. In esposizione circa 20 fotografie realizzate ed elaborate graficamente nel-lo studio fotografico Video Panda Film.“In un momento in cui il mondo intero

guarda a situazioni di crisi e di guerra in diverse parti del pianeta – ci ha det-to Francesco Andriani – ho voluto rap-presentare la voglia di pace di tutti noi attraverso i volti di bambini, uomini e donne circondati dai colori dell’arco-baleno, quasi un messaggio che vuol partire da Molfetta per raggiungere le coscienze di ogni essere umano”. La rassegna fotografica, patrocinata dal Comune di Molfetta e realizzata con la collaborazione dell’agenzia Milleventi e di MatriMovie, ha visto nel corso dei due giorni la partecipazione di decine di visitatori, alcuni anche d’eccezione e ha certamente rappresentato il primo di una serie di appuntamenti che potranno es-sere organizzati in futuro.

Ha iniziato a “pasticciare” con la farina quando di anni ne aveva 14. Oggi a 31 anni Vincenzo Florio, di Toritto “trapiantato” a Molfetta per amore di sua moglie, Carmen Spagnoletta, può essere considerato un “arti-sta della pizza” e un inventore di nuovi modi di gustare uno degli alimenti più apprezzati in Italia e nel mondo. Proprietario della piz-zeria “i Monelli”, Vincenzo è orgoglioso di aver portato, per primo a Molfetta, il servizio a domicilio “di qualità” e la risposta da parte della clientela è stata entusiasmante con de-cine e decine di richieste ogni giorno. Dopo aver lavorato in giro per l’Italia, dalla Sar-degna a Verona passando per Ancona e con qualche puntata anche all’estero, Vincenzo ha deciso di mettere radici in città ma non ha affatto riposto nel cassetto l’entusiasmo e la voglia di sperimentare sempre nuove so-luzioni sfidando se stesso e gli altri. E così, dopo le numerose partecipazioni a concorsi

di portata nazionale in giro per l’Italia, ecco che nell’ottobre scorso arriva anche il titolo di numero uno per “Etica Professionale” al Campionato del Mondo per pizzaioli svolto-si a Lecce dove Vincenzo si è presentato con una pizza classica farcita con crema di car-ciofi, mozzarella, carpaccio di vitello, grana, olio d’oliva e limone. Un mix di gusto e qua-lità che ha inebriato i palati di esperti del set-tore e di tanti altri buongustai. “Sono sempre pronto a perfezionarmi perché sento questo lavoro come una vera e propria passione”. E perfezionandosi Vincenzo ha scoperto e poi proposto ai propri clienti la farina “kamut”, con cui prepara gustosissime pizze, biologi-ca al 100% ed ideale per gli sportivi. Come ideali sono le sue pizze per i “vegani”, com-pletamente realizzate con prodotti vegetali: idee nate per innovare senza abbandonare la tradizione del mangiar sano.

In mostra i “Colori di Pace”Francesco Andriani ha esposto i suoi lavori nell’Ospedaletto dei Crociati.

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Page 19: Il Fatto n. 028

Culturagiovedì 29 gennaio 2009 1�

Tutti pazzi per MiragicaOltre 300 partecipanti alle selezioni per i ballerini che animeranno le giornate del parco divertimenti.

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Cinema Odeon: scorrono i titoli di codaSta per concludersi la “lenta agonia” dello storico cine-teatro molfettese.

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Miragica, il nuovo parco divertimenti attualmente in fase di ultimazione nella zona ASI della città, non può più con-siderarsi soltanto un progetto astratto e lontano. Già da tempo è possibile ammi-rare a pochi metri dal Fashion District le attrazioni ludiche che via via stanno co-stituendo quello che è stato denominato “Il Parco dei Giganti”. Mentre si sta gra-dualmente procedendo ad esaminare mi-gliaia di curriculum inviati come risposta alle offerte di lavoro, nelle giornate di sabato 17 e domenica 18 gennaio più di 300 artisti provenienti da ogni parte della Puglia si sono presentati alle audizioni per la selezione di quello che sarà il cor-po di ballo di Miragica. Sotto gli occhi attenti di Gianfranco Bollini, direttore artistico di Europa Park e di Miragica e

di una prestigiosissima commissione co-stituita da artisti di fama internazionale, più di 300 ballerini a ritmo di hip-hop, danze caraibiche e arabe hanno fatto va-lere le proprie doti. “In questi due giorni di audizioni – ha affermato Nicola de Ni-chilo responsabile di “Impronta”, agen-zia di eventi e comunicazione partner per queste selezioni – abbiamo cercato di coinvolgere il più possibile artisti locali e regionali per offrire una seria opportu-nità di lavoro e di crescita a gente pre-parata proveniente dal nostro territorio”. Ed infatti una risonanza notevole hanno avuto in tutta la Puglia le audizioni tenu-tesi nei locali del Fashion District. “Mio malgrado devo dire che le scuole di dan-za di Molfetta – ha continuato de Nichilo – hanno dimostrato una certa diffidenza,

sottovalutando questa grande opportuni-tà che Miragica sta offrendo, forse più preoccupate a preparare i saggi di fine anno”. Come si accennava, le selezioni hanno riguardato singoli artisti che an-dranno a costituire il corpo di ballo per-manente del parco e le scuole di danze, che offriranno una collaborazione occa-sionale per tutti 12 i mesi di apertura di Miragica. Lo stesso corpo di ballo potrà avvalersi dei preziosissimi insegnamenti di tutor professionisti provenienti dai pre-stigiosi teatri di Mosca e Berlino. Tra l’8 e il 10 febbraio si terranno nuove audi-zioni che riguarderanno maghi ed artisti di strada. “Posso ritenermi notevolmente soddisfatto e felice per questa prima fase di selezioni – ha affermato il direttore ar-tistico Gianfranco Bollini – riuscita a pie-

no tanto che sarà necessario ripetere una nuova sessione a febbraio con altre com-pagnie di artisti oltre a quelli visionati in questi giorni. Ci aspettiamo moltissimo dagli artisti pugliesi per l’organizzazione degli oltre trenta eventi che verranno or-ganizzati nel parco durante e subito dopo la sua apertura”. Un’ apertura che, stando alle ultime notizie, dovrebbe avvenire nei primi giorni di aprile e c’è chi individua nel 3 la data quasi certa. Intanto il nuovo corpo di ballo di Miragica debutterà il 24 febbraio nel corso delle sfilate del Carne-vale di Putignano. “Si tratta di un’occa-sione importante per mettersi in mostra – ha concluso Bollini – dove cercheremo di mettere su delle coreografie simpati-che per questi ragazzi pugliesi”.

Matteo Diamante

Sul grande schermo nero solo due pa-role: “the end”. Non indicano la fine di un film, ma il triste epilogo di una strut-tura che è sempre stata lì, sotto i nostri occhi, regalandoci emozioni, suscitan-do commozione e riso. Il destino del cine-teatro Odeon sembrerebbe ormai segnato, come ci confermano le parole di Pietro Montefusco (nella foto), at-tuale gestore dell’attività: “Credo che al novanta percento il cinema chiu-derà. Cosa vorrà farci il proprietario non lo so, fatto sta che ad oggi tenerlo aperto è controproducente, per quanto

riguarda me come privato; tutto quello che ho potuto fare, l’ho fatto”. È que-sta l’immagine di una struttura in crisi, che da molto tempo deve combattere contro gli alti costi di gestione, con-tro una concorrenza spietata che non sembra dare via di scampo e che an-nulla tutti i punti a suo vantaggio, pri-mo tra tutti la posizione centrale della struttura, facilmente raggiungibile da tutti i luoghi della città e da tutti colo-ro che non hanno la possibilità di spo-starsi con mezzi propri. Nemmeno la convenzione triennale, stipulata tra il Comune di Molfetta e la società Cine-ma Odeon s.r.l. nell’ottobre del 2007, sembrerebbe sufficiente a coprire le spese per il mantenimento della sala e della sua attività. “Il contratto effetti-vamente è già scaduto, stiamo andan-do verso una proroga; fino a quando non saprei dirlo, ma sicuramente non si tratta di tempi lunghi”, dice ancora Montefusco. Recente è, infatti, la voce che prevede la chiusura della sala entro

il mese di marzo di quest’anno, quasi in concomitanza con l’esaurimento della rassegna di prosa in programma in questi giorni: “Non posso assicura-re con precisione una data di chiusura; potrebbe essere nel mese di marzo, o anche aprile, ma credo che non so-pravvivrà al 2009”. Con la chiusura del teatro verrebbe meno uno dei fulcri culturali della città, l’unica struttura sul territorio capace di ospitare proie-zioni cinematografiche, manifestazio-ni teatrali, musicali, di spettacolo e di convegni; ma anche uno dei pochi spa-zi che per anni ha dato ad alcune scuo-le di Molfetta la possibilità di svolgere le proprie assemblee studentesche, che altrimenti non avrebbero potuto avere luogo per mancanza di spazi adegua-ti nelle stesse scuole. Come in tutte le cose, anche in questo caso, però, potrebbero esserci delle possibilità di “salvezza”, come ammette lo stesso gestore: in primo luogo che qualche privato si faccia avanti e prenda in

mano le redini dell’amministrazione della sala; in secondo luogo che sia il Comune ad investire maggiormente nell’attività, stipulando una conven-zione sensibilmente più corposa; o che lo stesso proprietario sia disposto a rinunciare ad una quota di fitto. Non si dovrebbe, inoltre, escludere la pos-sibilità che siano alcune associazioni cittadine ad interessarsi alla vicenda, a donare alla popolazione molfettese e non, un briciolo di speranza per la sopravvivenza dell’ultimo cinema cit-tadino, che ha assistito nel tempo alla chiusura delle altre sale sparse nella città: “Ci sono molte associazioni sul territorio, e credo che la spinta giusta debba nascere proprio da Molfetta”. È questo non solo l’augurio dell’attuale amministratore alla cittadinanza, ma soprattutto la richiesta di tutti gli af-fezionati clienti del cinema Odeon che non vorrebbero mai vedere quel sipa-rio chiudersi per non riaprirsi mai più.

Isabel Romano

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Nelle Statue il messaggio della Chiesa

Le opere di Giulio Cozzoli tornano a splendere e riportano alla mente la finalità religiosa nascosta

nella mente e nelle mani dell’autore.

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Cultura giovedì 29 gennaio 200920

Il 2009 è stato definito “anno san-to dei santi”, durante la conferenza svoltasi sabato 17 gennaio scorso nella Chiesa del Purgatorio di Mol-fetta, in occasione della presentazio-ne al pubblico delle statue del Sabato Santo dello scultore Giulio Cozzoli (1882-1957), ritornate in chiesa dopo un particolareggiato ed efficace re-stauro. Erano presenti Luigi Martella, vescovo di Molfetta, il sindaco An-tonio Azzollini, il professor Gaetano Mongelli docente di Storia dell’Arte presso l’Università degli Studi Bari, i restauratori Valerio Iaccarino e Giu-seppe Zingaro, i priori delle confra-ternite di Molfetta. Ha introdotto il tema il priore dell'Arciconfraternita della Morte dottor Francesco Stan-zione, spiegando le iniziative prese e l’impegno profuso per la realizzazio-ne del progetto, nella consapevolezza che il risultato ottenuto non sarebbe

stato da tutti condiviso e gradito. Questo evento di grande impatto me-diatico ha incuriosito talmente la cit-tadinanza che, domenica 18 gannaio, in tanti, pazientemente, si sono messi in fila per ammirare i capolavori dello scultore molfettese. È doveroso rico-noscere la genialità dell’artista Giulio Cozzoli, a volte difficile da capire per la complessità di espressione delle sculture. L’arte sacra è parte integran-te della cultura religiosa molfettese e la processione del Sabato Santo è una della tradizioni popolari religiose più sentite. La chiesa ha fatto sempre ap-pello alle capacità creative di pittori, scultori, architetti… per interpretare il messaggio evangelico, per trasmet-tere il messaggio affidatole da Cristo. Essa deve, infatti, rendere percepibile e, anzi, per quanto possibile, affasci-nante il mondo dello spirito, dell'invi-sibile, di Dio.

Nel corso del tempo l’arte ha con-tribuito a diffondere il messaggio cristiano soprattutto tra coloro che comunemente amiamo definire “sem-plici”. Per spiegare lo stretto legame che intercorre tra la fede e l’arte, ri-cordiamo le parole che il pontefice Giovanni Paolo II, in occasione della Pasqua 1999, indirizzava “a quanti con appassionata dedizione cercano nuove ‘epifanie’ della bellezza per farne dono al mondo nella creazione

artistica"; egli, appunto, sottolineava che "la Chiesa, …ha bisogno dell'arte. Si può dire anche che l'arte abbia bi-sogno della Chiesa? La domanda può apparire provocatoria. In realtà, l'arti-sta è sempre alla ricerca del senso re-condito delle cose, il suo tormento è di riuscire ad esprimere il mondo del-l’ineffabile. Come non vedere allora quale grande sorgente di ispirazione possa essere per lui la religione?”.

Pantaleo de Trizio

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In una città di mare come Molfetta non potevano certo mancare gli appassiona-ti di sport “nautici”. Del resto tradizio-ne, cultura e storia della nostra marine-ria fanno parte della quotidianità anche di chi il mare lo vive solo per passione piuttosto che per necessità. Passione che spesso può trasformarsi in coinvol-gente entusiasmo e che spinge giovani e giovanissimi ad avventurarsi in sport forse poco “comodi” ma certamente avvincenti e spettacolari. E come non può definirsi spettacolare uno sport come la vela che appassiona milioni di spettatori in tutto il mondo e che, quasi come nel corso delle partite della na-zionale italiana di calcio, tiene attac-cati allo schermo milioni di spettatori in occasione di manifestazioni come la “America’s Cup”? Anche a Molfetta gli appassionati sono numerosi: alcuni si dilettano con le crociere della dome-nica, altri scelgono la barca a vela per lunghe e rilassanti vacanze estive. Altri ancora al piacere del relax in mare han-no scelto di unire la sana competizione sportiva e partecipano con entusiasmo alle manifestazioni organizzate dai cir-coli della vela di tutta la regione.In questo momento lo “scettro” di regina della vela molfettese spetta senza ombra di dubbio alla “Meria”, imbarcazione che dal 2007, con equipaggio tutto mol-

fettese, partecipa a competizioni agoni-stiche e che attualmente è impegnata nel campionato invernale che si sta tenendo nello specchio d’acque antistante la co-sta di Bari. L’imbarcazione molfettese è iscritta nella classe “Altura” in cate-goria “Crociera” e attualmente, quando

mancano tre tappe alla conclusione del campionato, occupa il primo posto nel-la categoria. A bordo della “Meria” un equipaggio che è prima di tutto un grup-po di buoni amici: il timoniere è Rober-to Poli, il tattico o come viene chiamato in gergo “skipper” è Corrado Mongelli

e gli altri sono Fabio Mazzilli, Mauri-zio Balice, Paola Capurso e Michele de Candia. E proprio con Fabio Mazzilli abbiamo scambiato qualche battuta per capire come si diventa velisti per pas-sione ed anche per sport. “Sicuramente alla competizione sportiva ci si arriva per gradi – ha detto Fabio – all’inizio ci si appassiona perché si amano il mare e le barche, poi pian piano si comincia a provare il sano brivido della compe-tizione ed il gioco è fatto”. Un “gioco” che richiede anche impegno e sacrificio, “certamente sì, come del resto tutte le attività della vita di ogni giorno: dispu-tare un campionato invernale non è cer-to una passeggiata, c’è il freddo, l’acqua gelida, il vento che taglia la pelle. Ma la soddisfazione di veleggiare accom-pagnati dal rumore del mare ripaga di ogni sforzo”. Se poi arrivano anche le vittorie tutto è ancora più piacevole. Ed infatti il 25 gennaio scorso i velisti mol-fettesi si sono imposti nell’ultima tappa disputata. “Ci divertiamo e consigliamo anche ai più giovani di avvicinarsi a questo meraviglioso sport: c’è sempre bisogno di equipaggi pronti a scende-re in acqua e a confrontarsi con il mare e con gli altri velisti”. Il tutto condito dal piacere del divertimento e di vivere giornate all’aria aperta e a contatto con la natura.

Sportgiovedì 29 gennaio 2009 21

Il Real agguanta la vettaPrimo posto in condominio con il Giovinazzo.

Continua la caccia alla Serie B.

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Vela: il mare tra sport e passione

L’imbarcazione “Meria” ha un equipaggio tutto molfettese e partecipa al campionato invernale in corso nelle

acque antistanti la costa di Bari.

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Un gol a tempo praticamente scaduto e il concomitante stop del Cellamare, consegnano al Bari Sport Molfetta la testa della classifica del campionato regionale di Seconda Categoria. Gli uomini di mister Angelo Germina-rio possono così riprendere la corsa promozione anche se le inseguitrici non accennano a stancarsi. Nel frat-tempo il Milan Culb di mister Nico Mininni si ferma fuori casa e deve cominciare a guardarsi le spalle per non correre il rischio di finire in

zona rossa. Nell’ultima giornata di-sputata, il 25 gennaio, il Bari Sport ha superato la E. Triggiano grazie ad una rete del sempreverde Brattoli. I “diavoli” hanno ceduto con lo stesso risultato sul campo della A. Triggia-no. Le due formazioni torneranno in campo il primo febbraio: il Mi-lan Club ospiterà l’Adelfia, il Bari Sport sarà a Trani. Poi, sette giorni dopo, i primi saranno a Conversano, gli altri di nuovo in casa contro il Cerignola.

In Seconda comanda il Bari SportMentre il Milan Club vede avvicinarsi la

“zona rossa”.

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Ci eravamo lasciati con il Real Mol-fetta al secondo posto in classifica e a solo un punto dalla capolista Castel-lana. Ci ritroviamo con i calcettisti di mister Gaetano Pazienza al comando della graduatoria anche se in condo-minio con il Giovinazzo. Eppure il Real avrebbe potuto essere solitario in vetta. Ma andiamo con ordine. Nel posticipo di Castellana, su di un cam-po in erba sintetica, all’aperto e sotto una pioggia incessante, i biancorossi si sono imposti per 3 a 2 anche grazie

alla prestazione di un capitan Nico Allegretta mai “fuori moda”. Vitto-ria anche nella gara interna contro il Cerignola: alla fine della gara il tabellone segnava il risultato di 5 a 3. Purtroppo lo stop è arrivato il 24 gennaio a Modugno, con i molfettesi sconfitti per 1 a 0 ed agganciati dal Giovinazzo. Si tornerà in campo il 31 gennaio contro l’Altamura, poi il 7 sfida “reale” a Mola. Due impegni certamente non impossibili ma da non sottovalutare.

Page 22: Il Fatto n. 028

Sport giovedì 29 gennaio 200922

Virtus a corrente alternataI biancoazzurri interrompono la serie di vittorie. Gli

stop arrivano da Barcellona e Siena.

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Hockey Club in attesa dei play offMancano due gare al termine della stagione regolare.

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Il Goccia di Sole Hockey Club Molfetta centra l’obiettivo minimo stagionale e si prepara già al dopo stagione regolare. I pattinatori del presidente Massimo de Palma si as-sicurano i play off e danno modo a mister Vianna di iniziare a lavorare per la fase degli spareggi promozio-ne. Un obiettivo, quello della quali-ficazione, già conquistato venti gior-ni fa e consolidato nelle ultime due uscite stagionali.Il 17 gennaio i biancorossi di scena in quel di Sandrigo privi di numerosi titolari rimasti a casa per dare spazio alle seconde linee, conquistavano un buon pari con il risultato di 2 a 2. Le segnature molfettesi portavano la firma di Azzollini e Agrimi. Azzol-lini a segno sette giorni dopo anche nella gara interna contro il Correg-gio conclusasi con il punteggio di 4 a 2 grazie anche alle marcature di Sinisi, Piscitelli e Cirilli in una gara iniziata male per i locali, trovatisi in svantaggio di due reti, e poi ribaltata con il bel gioco e la grinta tipiche di

questa formazione.La stagione regolare del campionato di Serie A/2 volge oramai al termi-ne: ancora due gare e poi arriverà il tempo dei play off. Nel frattempo l’Hockey Club sarà a Montebello il 31 gennaio e poi chiuderà in casa il 7 febbraio ospitando il Sarzana.

Niente da fare. La Virtus Basket di que-st’anno non riesce proprio a dare conti-nuità alle sue prestazioni e ai suoi risul-tati e, salvo miracolosi cambi di passo, costringerà i suoi moltissimi sostenitori a soffrire fino alla fine del campionato. Dopo il tris di vittorie inanellato contro Matera, Fossombrone e Latina, gli uo-mini di coach Sergio Carolillo non sono riusciti nell’impresa di conquistare pun-ti in Sicilia, contro il Barcellona dell’ex Andrea Capitanelli e sul parquet amico del “PalaPoli” contro i toscani del Sie-na. Due sconfitte che hanno nuovamen-te lasciato l’amaro in bocca a dirigenti e tifosi.Forse, per come è maturato, lo stop più bruciante è stato quello di Barcellona con la Virtus scesa in campo priva di grinta e che ha prestato il fianco agli attacchi avversari quasi per tutti i qua-ranta minuti di gioco, salvo riuscire ad accorciare le distanze a pochi minuti dal termine della gara e a fissare il ri-sultato finale sul 81 a 75 per i padroni di casa riuscendo quantomeno ad averla

vinta per quanto riguarda la differenza canestri negli scontri diretti. Non è però piaciuto l’atteggiamento rinunciatario di una squadra scesa in campo priva an-che dell’ex Olimpia Mapelli fermato ai box da un infortunio alla caviglia subito nell’allenamento del venerdì. Il riscatto era atteso sette giorni dopo nell’incon-tro casalingo contro il Siena di Mercante e Tomasiello. In un PalaPoli ribollente di tifo e pieno in ogni ordine di posto, i biancoazzurri hanno prima giocato alla pari con i giovani ma quotati avversari, poi sono precipitati a quasi 20 lunghezze di distacco salvo rifarsi sotto e conqui-stare anche il vantaggio. Poi negli ultimi quattro minuti di gara, con Mapelli fuori per infortunio e Nanut sempre impre-ciso, gli ospiti hanno assestato il colpo di grazia e portato via la posta in palio con il risultato di 82 a 77. Nei prossimi quindici giorni la Virtus dovrà ancora vedersela contro due avversari non certo facili: nella prima domenica di febbraio si viaggerà alla volta di Trapani, poi l’8 arriverà l’attuale capolista Ferentino.

Page 23: Il Fatto n. 028

Sportgiovedì 29 gennaio 2009 2�

HOCKEY BASKETSerie A2 Serie A dilettantiMontebelloThieneSarzanaMOLFETTACorreggioMateraModenaSandrigoLodiFollonica

�����2�1�0221�117�

FerentinoLatinaSienaOsimoTrapaniOstuniSant’AntimoFossombronePotenzaPalestrinaBarcellonaMOLFETTAMateraFirenze

2�2222201�1�1�1�1�1�1210��

PALLAVOLOSerie B1 Maschile Serie B2 Femminile

TraniSalernoMateraTarantoScafatiSarnoBeneventoTugliePotenzaMOLFETTASala ConsilinaNojaturiBattipagliaAversaMontescagliosoOstuni

���0�����22�2�27272�2�211�1�71

SoraGelaMOLFETTABariSpoletoChietiTerniTerlizziFasanoBroloOstiaMarcianiseAvellinoSquinzanoFoggiaGalatina

���2�7���2�0�02�2�2120171�121211

CALCIO A5 CALCIOSerie C1 Seconda categoria

BARI SPORTPaloCellamareConversanoBitrittoBisceglieTrinitapoliAdelfiaCapursoMILAN CLUBE. TriggianoAltamuraA. TriggianoMolaCerignolaTrani

2��7�7��27272�201�1�171�1�1���

GiovinazzoR. MOLFETTACastellanaFasanoSammicheleR. MolaModugnoRuvoPellegrinoSpinazzolaCerignolaV. MolaNociBrindisiAltamuraSava

�0�0���2�22�2�2�2�2�2�221�1��7

Bonati e soci conquistano il terzo postoLa Pallavolo Molfetta liquida il Bari nel derby e si

assicura un posto utile in chiave play off.

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Quarto acuto consecutivo per l’AzzurraLe molfettesi allenate da Annagrazia Matera mostrano i

muscoli e corrono verso la salvezza.

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Corre come un treno la Pallavolo Molfetta di mister Vito Avellis: i biancorossi con-quistano la terza posizione in classifica, utile per partecipare ai play off promo-zione, e riaccendono l’entusiasmo di un popolo di appassionati che dopo i successi che portarono a conquistare la serie A2 si era un po’ spento. Alla vigilia del torneo, del resto, i vertici societari erano stati ab-bastanza chiari: si tornava in campo con la voglia di ricostruire una grande Pallavolo e di puntare a traguardi ambiziosi. Maga-ri nei prossimi tre anni non disdegnando però la possibilità di bruciare le tappe. Pro-babilmente Bonati e soci hanno pensato che tre anni sarebbero stati troppi e allora tutti in campo per provare già quest’anno a centrare il salto di categoria. Per il mo-mento si continua a lavorare in palestra e a sfoderare belle prestazioni nelle gare di campionato. Il 18 gennaio, costretti a di-sputare la gara interna contro il Galatina sul neutro di Andria (a causa della indispo-nibilità del PalaPoli), i biancorossi hanno

“passeggiato” sugli avversari fanalino di coda del torneo. Un 3 a 0 finale che non ammetteva repliche: 25-15, 25-23 e 25-17 i parziali di una gara in cui Vito Avellis ha fatto ruotare gli uomini a disposizione approfittando per provare nuove soluzioni offensive e difensive in vista dell’atteso derby che si sarebbe disputato sette gior-ni dopo a Bari. Una gara sentita da squa-dra e tifoseria ed importante non solo per ragioni di campanile: le due compagini, infatti, si contendevano il terzo posto in graduatoria e alla fine a spuntarla erano i molfettesi grazie ad un 3 a 2 (parziali 17-25, 25-17, 23-25, 29-27, 13-15) che inco-ronava la regina “pugliese” del torneo. Nel prossimo week end i tornei pallavolistici osserveranno nuovamente un turno di stop per la concomitanza con Volleyland, vera e propria “fiera nazionale della pallavolo”. Il campionato di serie B1 riprenderà quin-di il 7 febbraio quando la Pallavolo sarà di scena sul campo del Fasano-Alberobello, poi il 14 al PalaPoli arriverà il Terni.

Quattro vittorie consecutive, punti in cascina e nuovo entusiasmo: le “ra-gazzine terribili” della Azzurra Vol-ley Molfetta non tradiscono le attese e, come nella migliore delle tradizioni della carriera in panca di Anna Gra-zia Matera, sfoderano il loro carattere nella seconda parte del torneo. Tutto questo nonostante qualche ingenuità di troppo costata qualche punticino che, se conquistato, avrebbe fatto gri-dare al miracolo. Ma poco importa le pallavoliste del presidente Vincenzo Giancaspro giorno dopo giorno stan-no smentendo i detrattori e corrono spedite verso il traguardo salvezza. Nelle ultime due giornate sono arri-vate altrettante vittorie, entrambe al tie-break. Purtroppo entrambe arrivate dopo che le molfettesi avevano con-

quistato il vantaggio di due set a zero. Il 17 gennaio, contro il Nojaturi diretta concorrente alla salvezza, i due pun-ti arrivavano grazie ai due set iniziali giocati alla perfezione (21-25 e 23-25) al terzo e quarto in cui erano le padro-ne di casa ad imporsi (25-20 e 26-24) e al definitivo a vantaggio delle azzur-re (7-15). Il 24 gennaio il copione si ripeteva nella gara casalinga contro il forte Benevento: vantaggio molfette-se (25-21, 25-22), ripresa delle ospiti (16-25, 13-25) e prova d’orgoglio del-le locali (15-13) per la gioia di staff e tifosi. Anche le ragazze domenica prossima saranno a riposo, poi il 7 arriverà a Molfetta la Nati a Taranto quindi, il 14, trasferta campana in quel di Battipaglia. La strada che porta alla salvezza è ancora lunga.

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Lavoro giovedì 29 gennaio 20092�

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Lavorare con i grandi tour operator… divertendosi!

Siete giovani e spigliati? Per le prossime vacanze estive non siete sicuri di potervi permettere un bel viaggio? Bene, questo è il momento in cui proporsi come ani-matore. Per svolgere la professione di ani-matore è fondamentale essere estroversi e possedere una mentalità positiva, avere spirito di adattamento e soprattutto tanta energia e voglia di fare. Inoltre anche le capacità sportive e certificazioni possono costituire preferenza in fase di selezione. Proprio in questo periodo i più grandi tour operator stanno avviando le selezioni di personale, per diverse figure professio-nali, riferite alla stagione estiva 2009. Ventaglio uno dei tour operator più pre-

stigiosi, terrà le prossime selezioni a Pa-dova il 9 febbraio, a Catania il 13 e 14 febbraio e a Bari il 27 e 28 febbraio. Po-tete inviare il vostro curriculum diretta-mente via e-mail all’indirizzo: [email protected], sul sito ufficiale www.ventaglio.com trovate anche i principali requisiti richiesti. Valtur altro protagonista del settore, ha iniziato a raccogliere candidature per l’estate 2009 sul suo sito www.valtur.it con particolare interesse per istruttori di aerobica, step, gag e musicisti ma ricerca-no anche figure pr ofessionali come me-dici, addetti settore ristorazione, addetti vendita per boutique, fotografi, istruttori sportivi (fitness, vela, windsurf, canoa, arco, nuoto e tennis), animatori baby-mini-junior club, animatori di contatto, hostess multilingue, tastieristi o cantanti chitarristi, coreografi/ballerini, scenogra-fi e costumisti, tecnici suono e luci e dj, capi animazione, responsabili sport, re-sponsabili baby-mini-junior club. Club Med: per diventare, invece, un ani-matore all’interno di questo tour opera-tor, trovate tutte le indicazioni sull’appo-sita sezione del sito www.clubmedjobs.com dove potete reperire anche consigli

su come affrontare le selezioni. Quindi, tutto quello che dovete fare è consultare la rubrica “Le professioni del Club Med”, cercare le posizioni per le quali sono in corso ricerche e candidarvi on line. At-tenzione! Leggere attentamente i profili di base richiesti prima di candidarvi. Veratour è uno degli operatori turistici emergenti e seleziona animatori di con-tatto e altre figure professionali, come coreografi, costumisti e tecnici suoni e luci, per gli interessati il sito da cui pren-dere visone delle offerte in corso e per candidarsi, sia tramite l’invio di posta elettronica che compilazione di apposita scheda è www.veratur.it, cliccando sul link “Lavora con noi”. Alpitour, invece, potrebbe fare al caso vostro se non siete sicuri di avere abba-stanza energie per fare l’animatore spor-tivo o “di contatto”. La società, infatti, ac-cetta online candidature anche come ad-detto ai servizi alberghieri, addetto boo-king, addetto alla segreteria alberghiera e altre posizioni ancora. Per candidarvi l’indirizzo è www.alpitur.it, cliccate poi sul consueto link “Lavora con noi”, posi-zionato a fondo pagina. Infine, restando in tema di viaggi e vacanze, un’opportunità

da non perdere arriva anche quest’anno dalla rinomata compagnia Costa Crocie-re. La società, infatti, ha avviato dal 8 al 30 gennaio 2009 le selezioni per la parte-cipazione a corsi di formazione di “ope-ratrici/tori di viaggio”. Il corso, diviso in due cicli, vedrà coinvolti 40 partecipanti per ognuno dei due corsi, che saranno in-teramente finanziati, quindi gratuiti per i partecipanti, nell’ambito del Piano Ope-rativo Regione Liguria. La società di-chiara che buona parte dei corsisti, dopo aver termineranno il percorso formativo, potranno essere direttamente assunti nel proprio organico. Per visionare il bando integrale e reperire la domanda visitate il sito ufficiale di Costa Crociere all’in-dirizzo www.costacrociere.it, cliccate successivamente sui link azienda, risorse umane, ricerca di personale, nuovi corsi di formazione.

Questo è il nostro momento. Questo è il nostro tempo. Il tempo di voltare pagina ri-spetto al passato. Il tempo di apportare una nuova energia e nuove idee alle sfide che abbiamo di fronte. Il tempo di offrire una direzione nuova al Paese che amiamo.

Barack Hussein Obama

FINANzIARIA M�ufficio di Molfetta, per ampliamento del proprio organico RICERCA consulente commerciale senior al quale affidare le zone di Molfetta e Terlizzi. Si richiede conoscenza del settore, con preferenza per il mercato delle cessioni del quinto e dei mutui. Offresi fisso mensile e provvigioni ai più alti livelli di mercato. Per informazioni contattare il nostro ufficio al numero 0�021���2� e/o inviare il proprio CV corredato da lettera mo-tivazionale alla seguente email: [email protected]

AIDA SRL Ricerca Operatori telefonici • Per attività di Recupero credito Requisiti: Diploma di Scuola Superiore, formazione Giuri-dico-Amministrativa, uso quotidiano PC, precisione, ottima dialettica. • Per attività di telemarketingRequisiti: Diploma di Scuola Superiore, ottima dialettica, uso PC, spiccate doti relazionali. Sede di lavoro Bisceglie

Inviare Curriculum Vitae ai seguenti recapiti:via Stoccolma 7, statale Bisceglie-MolfettaTel 0�0 �����2� – Fax 0�0���20��[email protected]

NELDIRITTO EDITORE SRL.,con sede a Molfetta (BA), operante nel settore dell’editoria giuridica, ricerca un Responsabile Ufficio Commerciale pre-feribilmente laureato in Economia e commercio e Agenti di Vendita per potenziare la propria rete commerciale nelle città di Bari, Molfetta, Bisceglie, Trani, Barletta, Ruvo, Giovinazzo, Terlizzi, Andria e Corato. Inviare i curricula a [email protected] o chiamare il ��2�1���7�.

CAFFé VERGNANO cerca barista presso Gran Shopping Mongolfiera Molfetta. In-viare CV con foto all’indirizzo email:antonio.andriani7�@libero.it

FREEDOMcerca signore/ine (20 anni in poi) motivate,con spirito intraprendente,che vogliano svolgere un lavoro semplice che

permette di guadagnare un compenso commisurato al pro-prio impegno. L’azienda produce bincheria intima è ricerca presentatrici,capigruppo,responsabili provinciali e regionali.Offriamo ottime provvigioni,campionario gratuito possibilità di carriera. Se sei interessata chiama fissiamo un colloquio informativo e conoscitivo per iniziare ha lavorare insieme, è soddisfare le tue esigenze economiche.Contatti ����0����� (attività di vendita diretta-compenso a provvigione)

JUBILEEGROUP In previsione della imminente stagione invernale (Ottobre) cerca le seguente figure professionali:Per la zona ristorante: Chef di compravata esperienza e preparazione specie sulla cucina tipica pugliese che caratterizza il ristorante stesso.Apertura del ristorante pranzo e cena.Per la zona discoteca: Barman, Barlady (con corso planet one), venditori, champagnerie, comies, cassiere, ingresso pri-vè, raccolta bicchieri, addetti al ritiro biglietti. Per info [email protected] - 0�0���702� Cell. - ��7�1�12��

CO.IMPORT Cerca N. 1 Addetta/o Vendite.Con età compresa fra i 1� ed i 2� anni che si occuperà della gestione della merce nel punto vendita; ricevimento e smi-stamento della stessa e conseguente controllo qualitativo e quantitativo; esposizione prodotti e soprattutto utilizzo del registratore di cassa. Completano il profilo dinamicità, attitudine al lavoro di grup-po, disponibilità al lavoro su turni ed in giorni festivi. E’ previsto un inserimento con CCNL commercio.Sede di lavoro: C.C. Mongolfiera - MolfettaFonte: Infojobs

MED DENIM CORPORATIONRESPONSABILE PUNTO VENDITA MOLFETTA (C.C. MONGOLFIERA) La candidata dovrà essere massimo ��enne, provenienza pro-fessionale dal confezionato collezione, possedere sensibilità al prodotto, capacità organizzative e motivazionali nei confronti dello staff, competenze nelle gestione dei clienti, sensibilità nella gestione delle attività anche logistiche. Fonte: FashionJob

Page 25: Il Fatto n. 028

Rubrichegiovedì 29 gennaio 2009 2�

IL FATTO è disponibile in questi esercizi ogni 15 giorni,puntuale come sempre il giovedì.

w w w . i l f a t t o . n e t

Bar 2000 piazza Garibaldi 66 Bar Arcobaleno banchina S. Domenico Bar Ariston via Santa Lucia 11Bar Astoria corso Umberto 16Bar Blues via Dante 49Bar Byblos piazza Principe di Napoli 6Bar Caffetteria, via Salvucci 46Bar Camera Cafè via XX Settembre 43Bar Cavour via Fornari 47Bar Central piazza Vittorio Emanuele 17Bar Columbia via San F. d’Assisi 30Bar Crystal via F. Campanella 33Bar degli Artisti, via Gesmundo 4Bar del Ponte, via Ruvo 18Bar Euro via San Francesco d’AssisiBar Europa, via Cavallotti 10Bar Fausta, corso Umberto 150Bar Filisia via M. di Savoia 67Bar Football, via la Malfa 11Bar Gabbiano, corso Umberto 48Bar Gardenia via Respa 12 Bar Green, via Baccarini 111Bar Haiti via San Domenico Bar Ideal, via TerlizziBar Kennedy, via Germano 49Bar la Fenice, corso UmbertoBar London via Terlizzi 6 Bar Mary corso Umberto 122 Bar Mezzina, via Einaudi 6Bar Minervini, via Pio la Torre 33Bar Mini Bar, via Giovinazzo 6Bar Miramare banchina S. Domenico Bar Miramare, via San Domenico 9Bar Mirror via cap. Azzarita 124 Bar Mixer Cafè, 6^ strada ovest Lama MartinaBar Moka, via Annunziata 68Bar Mongelli via cap. de Candia 30 Bar Murolo piazza Paradiso 10 Bar New Meeting, via Alberto MarioBar Orchidea via Fornari 50 Bar Pasticceria Casa del Dolce, via San F. d’AssisiBar Peter Pan, via Monda 48Bar Rio, via Bari 92Bar Roma 2, via San Domenico 4Bar San Marco, corso Umberto

Bar Seven via Germano 33Bar Snack, via Giovinazzo 1Bar Sottocoperta, piazza Garibaldi Bar Spadavecchia, via Papa Montini 60Bar Sport corso Umberto I Bar Stazione piazza MoroBar Sweet piazza Garibaldi 32 Bar Umberto corso Umberto I Bar Universo corso Umberto I Bar Venere, via Martiri di Via Fani 6Bar Vittoria via Alighieri 68 Baro Oasi, via Cormio 18Bettie Page piazza Municipio 6 Biblioteca Comunale, via San DomenicoBlanc la Nuit lungomare M.A. ColonnaCaffè al Duomo via Banchina Seminario 8/10 Caffè Metropolis via cap. de Gennaro 16 Caffè Silver via Fremantel 19/I Caffetteria Gonzaga via PiazzaCaffetteria Manattan viale dei CrociatiCaffetteria Paninoteca Grease via Molfettesi d’Argentina 75 Caffetteria Venere via Martiri di via Fani 6Calì Caffè via Puccini 7Cin Cin Bar via Dante Coffee Room viale Pio XI Compagnia Carabinieri via Caduti di Nassiriya Edicola “l’altra Edicola” via TerlizziEdicola Andreula via Baccarini 67 Edicola Caputi via San F. d’Assisi 55 Edicola De Palma via Bari 1 Edicola delle Rose via Madonna della RosaEdicola di Sciancalepore Domenico piazza M. di Savoia Edicola Gigotti via Bari 74 Edicola Grosso via Pappagallo Edicola piazza GaribaldiEdicola Spazio Libero via gen. PoliEdicola Stazione piazza A. MoroEdicola via Cormio rione ParadisoEdicola via Dante Edicola via Einaudi rione ParadisoEdicola via Fornari nei pressi Istituto ApicellaEdicola via Giovinazzo 1Edicola via Giovinazzo 45Edicola via Leonardo Azzarita zona 167Edicola via Paniscotti

Edicola via Principe AmedeoEdicola via ten. G. SlepicoEdicola via ten. SilvestriEdicola via Togliatti zona 167Edicola viale Pio XIFarmacia Grillo, largo Sant’AngeloFlory’s Cafè via gen. Poli 3Istituto Industriale di Stato “G. Ferraris” via P. Togliatti 2Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione sede centrale via Fornari 1 c/o Istituto ApicellaIstituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione sede succursale via Giovinazzo Istituto Professionale per i Servizi Turistici “A. Bello”, viale XXV AprileIstituto Professionale per le Attività Marinare località Prima CalaIstituto Tecnico Commerciale e per Geometri “G. Salvemini” via Martiri della ResistenzaLiceo Classico “L. da Vinci” e Liceo Scientifico “A. Einstain” via P. Togliatti 4Liceo Ginnasio “L. da Vinci” sede succursale via Fornari 1 c/o Istituto ApicellaLiceo Sociopsicopedagogico “V. Fornari” via gen. L. AmatoMedi Max via TerlizziMondo Casa Immobiliare, piazza Effrem 12Off Street piazza Garibaldi 15 Palazzetto dello Sport “G. Poli” via Martiri di Via FaniPanificio Annese via Cappellini 28Panificio Biancaneve via de Luca 59 Panificio Biancaneve via Molfettesi del Venezuela 41Panificio Cangelli via cap. de Candia 49Panificio Centrale via Respa 40 Panificio de Gennaro via cap. de Candia 155Panificio de Pinto via Edoardo GermanoPanificio don Bosco corso Fornari 36 Panificio don Bosco via Cormio 36Panificio Europa via Rattazzi 41 Panificio Jolly viale Pio 11 9/a Panificio La Sfornata via E. Fermi Panificio Minervini via Bixio 25 Panificio Non Solo Pane via gen. Poli 13 Panificio Non Solo Pane via Paniscotti 44 Panificio Petruzzella via Bovio 18 Panificio Posta via Ricasoli 29 Panificio Sant’Achille via Martiri di via Fani 15

Panificio Trionfo via ten. Fiorino 71 Parrocchia Cattedrale, via D. AlighieriParrocchia Cuore Immacolato di Maria via MascagniParrocchia Immacolata, piazza Immacolata 62Parrocchia Madonna della Rosa via C. A. Dalla Chiesa 19Parrocchia Sacro Cuore di Gesù corso UmbertoParrocchia San Berardino via TattoliParrocchia San Corrado Duomo, banchina SeminarioParrocchia San Domenico via San Domenico 1Parrocchia San Gennaro via S. PansiniParrocchia San Giuseppe via A. Saffi 1Parrocchia San Pio X viale Gramsci 1Parrocchia Santa Famiglia via Innocenzo VIIIParrocchia Santa Teresa piazza Vittorio Emanuele 3Parrocchia Sant’Achille via A. SalvucciPlace Blanc Cafè piazza M. di Savoia 4 Stazione di rifornimento AGIP via Terlizzi Stazione di rifornimento Madogas via Terlizzi Stazione rifornimento AGIP via GiovinazzoStazione Rifornimento API Zona Artigianale Stazione Rifornimento ESSO via Bisceglie Stazione rifornimento ESSO via Terlizzi Stazione rifornimento Q8 via dei Lavoratori Zona Artigianale Swing Pub viale Pio XI 27 Tabaccheria corso Umberto 74Tabaccheria piazza Garibaldi 6Tabaccheria piazza Roma 4Tabaccheria via Azzarita 65Tabaccheria via Bari 68Tabaccheria via Fiorini 41Tabaccheria via Fornari 66Tabaccheria via G. Salvemini 124Tabaccheria via Hugo 3Tabaccheria via Madonna dei Martiri 2Tabaccheria via Madonna dei Martiri 67Tabaccheria via Margherita di Savoia 5Tabaccheria via Pansini 52Tabaccheria via Paradiso 2Tabaccheria via Roma 32Tabaccheria via Rossini 12Tabaccheria via Silvestri 68Tabaccheria viale Pio XITenenza Guardia di Finanza viale dei Crociati Ufficio Relazioni con il Pubblico

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Sudoku (giapponese: su-doku, nome completo: Su-ji wa dokushin ni kagiru) è un gioco di logica nel quale al giocatore o solutore viene proposta una griglia di 9×9 celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere vuota; la griglia è suddivisa in 9 righe orizzontali, nove colonne verticali e, da bordi in neretto, in 9 “sottogriglie”, chiamate regioni, di 3×3 celle contigue. Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero. Scopo

del gioco è quello di riempire le caselle bianche con numeri da 1 a 9, in modo tale che in ogni riga, co-lonna e regione siano presenti tutte le cifre da 1 a 9 e, pertanto, senza ripetizioni.Fonte:(it.wikipedia.org)

SOLUZIONI

Rubriche giovedì 29 gennaio 20092�

FACILE DIFFICILE

Corretta ali-mentazione e movimento sono le basi per il rag-giungimento ed il mante-nimento del b e n e s s e r e

psico-fisico. Non esistono diete o sostanze miracolose, ma corrette abitudini quoti-diane che consentono di tenere sotto con-trollo il proprio peso, affrontare e risolvere un eccesso ponderale ed evitare tutti quei disturbi ormai diffusi associati all’alimen-tazione. Non tutti sanno, per esempio, che mangiare lentamente e masticare a lungo aiuta la digestione e che la causa di una serie di fastidi (meteorismo, gonfiore, co-lite) e dell’eccesso di peso possono essere proprio quei bocconi troppo grossi ingur-gitati con troppa fretta; che bere sufficien-te acqua è fondamentale per risolvere il problema della stipsi. Pochi sono consa-pevoli del fatto che solo 100Kcal in più al giorno (equivalenti a un po’ meno di mez-zo panino o a un cucchiaio di olio) posso-no portare ad un aumento di 4-5Kg in un

anno. Ecco allora alcune regole generali per cominciare a prendersi cura del pro-prio corpo. Non saltate i pasti: fate sempre colazione, pranzo e cena ed eventualmen-te due spuntini, preferibilmente a base di frutta o yogurt; non eliminate alcuna ca-tegoria alimentare perché i pasti devono essere moderati ma bilanciati in tutti i nu-trienti; frutta e verdura vanno consumate tutti i giorni preferendo quelle di stagione e di colori diversi. Almeno una porzione di verdura non deve mai mancare nei due pasti principali; tra i cereali preferite quelli di farina integrale che hanno anche un au-mentato potere saziante; per i condimenti scegliete olio extravergine di oliva ma non più di 3-4 cucchiai al giorno (2-3 se si è in sovrappeso); limitate zucchero e sale e per dare sapore ai cibi aiutatevi con le spezie. Per la preparazione di alcune pietanze si può usare anche il vino perché l’alcool evapora ma il gusto rimane; bevete alme-no 2 litri di acqua al giorno; consumate non più di 2 bicchieri piccoli di vino al giorno e non più di 1-2 volte/settimana se siete in sovrappeso.

Dott.ssa Annalisa MiraBiologa Nutrizionita

Pillole per stare in forma? Consigli per una sana alimentazione

973Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Compie quattordici mesi e cambia faccia. La home page rimanda la men-te alla prima pagina del free press che da oltre un anno vi tiene compagnia. Uguale nei colori e nel logo la testa-ta, presenti anche le manchette per gli spazi pubblicitari. Ma le novità della nuova versione del sito www.ilfatto.net non finiscono qui. Per andare in-contro alle esigenze dei lettori utenti del web, oltre alle notizie locali il sito propone, in basso a destra, una sinte-si delle notizie dell’agenzia di stam-pa Ansa aggiornate in tempo reale, e un po’ più al centro dello schermo, la rassegna stampa de “Il Sole24Ore”. Maggiore risalto è stato dato alla web tv, vero e proprio fiore all’occhiello della redazione de “il Fatto”, che ora può contare su una vetrina in primo piano. Sicuramente più agevole la consultazione delle notizie di archi-vio e delle notizie appena pubblicate. Il lettore con un colpo d’occhio ha la possibilità di scorrere contempora-neamente venticinque titoli. Restano invariate invece le sezioni relative allo sport, al Consiglio Comunale, alla rubrica Offro lavoro.

Il restyling del sito ufficiale del free press “il Fatto”, opera di Nello Poli, si è reso necessario anche per andare incontro alle esigenze degli sponsor, coloro che consentono al periodico di

esistere e che hanno bisogno di mag-giore visibilità anche su un sito che diventerà sempre più accattivante. “Negli ultimi mesi – ha commentato il direttore della testata, Corrado Ger-

minario – il nostro sito ha fatto regi-strare un numero di contatti sempre maggiore superando di gran lunga i millesettecento contatti unici giorna-lieri certificati con punte anche più elevate. Nel tempo abbiamo anche potenziato e migliorato la web tv. Il free press che ogni quindici gior-ni viene distribuito in città è entrato nelle abitudini dei molfettesi che lo aspettano e lo richiedono: ora non si poteva non intervenire anche sul sito. Ovviamente – ha continuato il diret-tore – siamo pronti ad accogliere sug-gerimenti e critiche, purché siano co-struttive, per migliorare il nostro pro-dotto e per offrire una informazione sempre più puntuale e completa pos-sibile. D’altra parte – ha concluso – il restyling del sito, in qualche modo, ha conciso anche con l’ampliamento della nostra redazione. Nuove ener-gie sono entrate a far parte del nostro team e siamo certi che tutti contribui-ranno alla crescita della testata”. E a questo punto, il messaggio è rivolto a quanti non lo hanno ancora fatto: non resta che connettersi e navigare. Basta un click.

ilfatto.net cambia veste Una grafica accattivante messa a punto dal web designer Nello Poli che da qualche tempo si occupa anche della

impaginazione del free press.

972Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

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w w w . i l f a t t o . n e t

Alici croccanti su semolino al sentore di polpo e “pricco-prac” di Molfetta

Ingredienti per � persone

Procedimento

Pulire le alici, privarle della lisca e della testa e sciacquarle sotto l’acqua, asciugarle e aprirle a portafoglio. Sgusciare i gamberi, tritarli finemente e condirli con sale e pepe. Bollire le patate in acqua fredda gia lavate e pelate, stufare le rape. Una volta pronte unire le rape con le patate e frullarle con l’aiuto di un mixer, gustando di sale e pepe. Quindi farcire le alici a piacere con farcia di gamberi o farcia alle patate e rape. Impanare in maniera classica le alici alle rape (farina, uovo, pan grattato), impanare con farina, uovo e mandorle le alici ripiene ai gamberi. Una volta pronte friggere le alici in olio di semi vari caldo. Cucinare il semolino mettendo a bollire il latte con un pizzico di noce moscata. A questo punto rosolare il polpo precedentemente bollito e tagliato a pezzi piccoli e unirlo ad un composto creato a freddo con l’olio e la semola in un pentolino. Quando il latte arriva a bollore versarlo nel composto e mescolare fino a quando il latte non raggiunge una composizione molto densa. Aggiungere il parmigiano, un uovo e gustare di sale e pepe. Cuocere la “pricco-prac”, cucinando i peperoni precedentemente lavati privati dei semi e tagliati, con acqua bollente e aceto. Una volta cotti scolarli e lasciarli sott’olio. Assemblare il piatto secondo la propria fantasia.Francesco Losapio – Quercus Culinary Team

12 alici� uova pan grattato q.blamelle di mandorle q.b.�0 gr di gamberetti� patate100 gr di cime di rape�00 cl di latte

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ARIETE LEONE SAGITTARIO

Fate attenzione ai colpi di testa. Prima di assumere una decisione ponderate bene ogni possibilità. La fortuna, si dice, che aiuti gli audaci ma perché lanciarsi contro un muro nella speranza che crolli prima del vostro impatto. Abbiate pazienza an-che con le persone che vi sono accanto.

Davanti a voi ci sono due settimane di grande serenità. Certo non mancheran-no i piccoli problemi quotidiani ma non ci sarà nessuna prova veramente difficile. Ormai vi siete fatti i muscoli e tutto sem-brerà facilissimo. Regalatevi un bagno di coccole con la persona che amate.

Di rientro da un viaggio di lavoro non riu-scite ancora a carburare. Concedetevi qualche giorno di tempo, poi tutto tornerà alla normalità. Il progetto che avete mes-so in cantiere produrrà buoni frutti. Non subito si intende. Ma si sa, per le cose importanti bisogna portare pazienza.

TORO VERGINE CAPRICORNO

Forse è arrivato il momento di darvi una calmata. Dopo un inizio d’anno scoppiettante grazie anche al favore degli astri conviene fermarsi un attimo per recuperare le forze. Dietro l’ango-lo ci sono importanti novità. Moderate gli impegni. Sono ancora troppi.

Continua il vostro momento positivo e continuate ad essere contagiosi con il vostro buon umore. C’è solo una nuvo-letta scura che viaggia in vostra direzio-ne. Il temporale esploderà all’improvviso. Procuratevi un ombrello specie quando siete in compagnia della vostra metà.

È in arrivo un treno carico di buone no-tizie. Accomodatevi e aspettate. Non lasciatevi prendere dall’ansia. Il perio-do non felicissimo che ha caratteriz-zato i mesi scorsi si allontana sempre più. Avevate un piccolo sogno in un cassetto. Vi aspetta una sorpresa.

GEMELLI BILANCIA ACQUARIO

Il periodo negativo è alla fine. Nelle ultime settimane avete risentito non poco della marcia avversa dei pianeti ma finalmente tutti insieme hanno de-ciso di cambiare direzione. Insomma, tiratevi su, sta per tornare il sereno. Non fatevi cogliere impreparati.

Aumentano i vostri impegni. Diminui-scono le vostre energie e il nervosi-smo che vi accompagnato nelle ultime settimane non accenna ad allontanar-si. Prendetevi un fine settimana tutto per voi. Rilassatevi, incontrate gente. Non parlate di lavoro.

Il sereno è all’orizzonte. Adesso toc-ca a voi riuscire ad apprezzare tutti i cambiamenti che vi attendono. Buoni i rapporti con i colleghi e con gli ami-ci, un po’ più complicate le faccende di cuore. Cercate le risposte dentro di voi evitando di accusare gli altri.

CANCRO SCORPIONE PESCI

Allora, preparatevi ad uno sprint. Ave-te nicchiato per due intere settimane in qualche modo lasciandovi cullare dagli eventi e piangendovi addosso. Ora è arrivato il vostro momento. Oc-corre una prova di carattere. E voi, in fondo in fondo, ne avete da vendere.

Periodo di stasi. Calma piatta nei senti-menti, nel lavoro, nello studio, nei rap-porti con gli altri. Approfittatene per de-dicarvi alle cose che più vi piacciono. Ad esempio, vi siete chiesti da quanto tempo non vi dedicate più ai vostri hob-by? È arrivato il momento di farlo.

In ripresa. Tutto comincia ad andare come volevate. Al periodo di calma che vi siete lasciati alle spalle segue ora un periodo di grandi impegni. La cosa non vi dispiacerà e anzi, al contrario, vi consentirà di fare nuo-ve e importanti conoscenze.

I CONSIGLI DELLO ZODIACO

Rubrichegiovedì 29 gennaio 2009 27

IL FATTOQuindicinale gratuito di informazione

EDITOREActiva S.r.l. con unico socio

PRESIDENTEGiulio Cosentino | cell. 334.1758150

DIRETTORE RESPONSABILECorrado Germinario

COLLABORATORIPantaleo de Trizio, Matteo Diamante, Marta Marzocca, Paola Pansini, Isabel Romano, Roberto Sciannamea, Lella Salvemini, Marco Roberto Spadavecchia, Francesco Tempesta, Annalisa Mira.

Registrato presso il Tribunale di Trani · aut. del 19 ottobre 2007 n. 17/07

REDAZIONEVia degli Antichi Pastifici,Zona Artigianale A/8 · [email protected]

PROGETTO GRAFICO Vincenzo de Pinto

IMPAGINAZIONENELLOPOLI.com | HIDESIGN.it

STAMPATipografia Sedit Srl · Servizi EditorialiVia delle Orchidee 1 | Modugno

CONCES. DELLA PUBBLICITA’Ufficio Commerciale · tel. 334.17.58.150

12� gr di semola12� gr di olio extra verg.d’oliva100 gr di polpo�0 gr di parmigianonoce mosceta q.b.100 gr di peperoni rossi100 cl di aceto bianco 100

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