Il Fatto n. 027

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pagina 6 Primo Piano Fine d’anno di guerriglia tra esplosioni, danneggiamenti e feriti. pagina 18 In città Ecco la storia di due arzille vecchiette con 201 anni sulle spalle. pagina 19 Cultura Tornano finalmente a splendere le Statue del Sabato Santo. pagina 21 Sport Un inizio d’anno entusiasmante per le squadre molfettesi di pallavolo. Il presidente Nicola Camporeale ha negato a “il Fatto” l’autorizzazione a posizio- nare la propria telecamera all’interno dell’“emiciclo” dell’aula consiliare. Riprese effettuate dalla zona riservata al pubblico. Stampa e opposizione consiliare a difesa del diritto di cronaca. pag. 3 È scomparso nella mattinata del 6 gennaio Angelo Alfonso Mezzina, tipografo, imprenditore, uomo di cultura che con il suo lavoro ha contribuito alla crescita culturale, sociale e morale dell’intera città. Assieme a lui scompare un altro importante pezzo di storia cittadina. pag. 11 No alle telecamere in Consiglio L’ultima pagina di “Fonsino” Mezzina Inchiesta n° 27 giovedì 15 gennaio 2009 Molfetta Quindicinale gratuito di informazione. Tra soldi e saldiwww.ilfatto.net

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pagina 6

Primo PianoFine d’anno di guerriglia tra esplosioni, danneggiamenti e feriti.

pagina 18

In cittàEcco la storia di due arzille vecchiette con 201 anni sulle spalle.

pagina 19

CulturaTornano finalmente a splendere le Statue del Sabato Santo.

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SportUn inizio d’anno entusiasmante per le squadre molfettesi di pallavolo.

Il presidente Nicola Camporeale ha negato a “il Fatto” l’autorizzazione a posizio-nare la propria telecamera all’interno dell’“emiciclo” dell’aula consiliare. Riprese effettuate dalla zona riservata al pubblico. Stampa e opposizione consiliare a difesa del diritto di cronaca.

pag. 3

È scomparso nella mattinata del 6 gennaio Angelo Alfonso Mezzina, tipografo, imprenditore, uomo di cultura che con il suo lavoro ha contribuito alla crescita culturale, sociale e morale dell’intera città. Assieme a lui scompare un altro importante pezzo di storia cittadina.

pag. 11

No alle telecamere in Consiglio L’ultima pagina di “Fonsino” Mezzina

Inchiesta

n° 27giovedì 15 gennaio 2009Molfetta Quindicinale gratuito di informazione.

Tra soldi e saldi…

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Il ruolo dell’informazione deve essere rispettato. Sempre e comunque. Specie dalle istituzioni che hanno il dovere di garantire la trasparenza degli atti am-ministrativi e di consentire al popolo di accedere alle “stanze del potere” garan-tendo così il rispetto delle regole alla base della democrazia. Concetti che forse al signor presidente del Consiglio Comunale di Molfetta, Nicola Cam-poreale, non sono troppo chiari dato che ha tentato di impedire la videore-gistrazione (e successiva trasmissione via web sul sito www.ilfatto.net) della seduta del Consiglio Comunale svoltasi il 9 gennaio. Il massimo rappresentan-te dell’assemblea dei consiglieri “eletti dal popolo” con nota numero 1075 del 8 gennaio 2009 consegnata “urgen-temente” a domicilio del direttore re-sponsabile della testata giornalistica “il Fatto” in pari data, ha comunicato che “la fase di sperimentazione per la

trasmissione dei lavori consiliari via web, durata circa un anno, può ritenersi conclusa, peraltro con esiti più che sod-disfacenti” e che per “assicurare pari opportunità a quanti interessati all’as-sicurazione e diffusione di tale servizio [...] si rende necessario esperire il pro-cedimento di affidamento con evidenza pubblica” ed inoltre che “nelle more dell’espletamento di tali procedure il servizio di sperimentazione deve rite-nersi sospeso”. Abbiamo accolto con amarezza una decisione del genere, oltretutto basata su elementi inconsi-stenti. Vi spieghiamo perché. Da parte de “il Fatto” non si è mai pensato di attuare un “servizio sperimentale” dato che per quanto ci riguarda non abbiamo mai reso un servizio all’amministrazio-ne ma alla città. Un servizio svolto in maniera “completamente gratuita” e senza spese per la comunità se non per l’editore Giulio Cosentino. Un servizio

che abbiamo svolto in ossequio al “di-ritto di cronaca” e peraltro consentitoci dalle leggi. L’unica cosa che ci veniva “concesso” dalla presidenza del consi-glio comunale era di stazionare per le riprese all’interno dell’emiciclo dove si accomodano consiglieri ed ammini-strazione: ringraziamo per averlo fatto ma, come avvenuto venerdì sera, vorrà dire che continueremo a svolgere il no-stro lavoro posizionandoci nella zona del pubblico da dove, salvo discussioni che richiedono l’attuazione delle “porte chiuse”, nessuno è legittimato ad allon-tanarci. Non comprendiamo poi la vo-lontà da parte del signor presidente del consiglio di comunicarci la sospensio-ne in attesa delle procedure per l’affida-mento del servizio. Noi avremmo potu-to continuare senza problemi a svolger-lo e per giunta gratis. Invece ora si ha la sensazione o che si voglia per forza di cose spendere soldi o che si preferi-

sca mettere il bavaglio e la benda sugli occhi ai giornalisti liberi e non “di regi-me” come qualcuno del PdL ha soste-nuto in altre occasioni. Non possiamo che ringraziare i consiglieri comunali di opposizione, a cominciare da Gio-vanni Abbattista, che ha preso la parola in consiglio per denunciare quanto ac-caduto, per averci espresso solidarietà e aver presentato un documento con cui si chiede al signor presidente del con-siglio di ritornare sui suoi passi. Così come ringraziamo il collega Francesco Verdesca che ha espresso solidarietà nei nostri confronti anche attraverso il sito internet www.ilbiancorossonews.it, il collega Vincenzo Azzollini e il di-rettore Felice de Sanctis che sono inter-venuti sulla vicenda sul sito www.quin-dici-molfetta.it e Rosanna Buzzerio che ha condannato l’episodio sul sito www.molfettalive.it. Non possiamo invece ringraziare alcun esponente della mag-gioranza di governo: da parte loro né un tentativo di spiegazione, né un in-tervento in consiglio, né una attestazio-ne di stima. Ne prendiamo atto. Come prendiamo atto del difficile rapporto oramai creatosi tra il signor presidente del Consiglio Comunale, in passato re-legato al ruolo di “suonatore di campa-nelli”, e la stampa. Lui ci ha detto che ha “tollerato la nostra presenza” tra il pubblico per le riprese. Ebbene, forse è la città che è oramai costretta a “tolle-rare” il suo modo di agire.

Corrado Germinario

Viva la libertà di informazione!911Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Il presidente del Consiglio Comunale decide di “spegnere” la telecamera de “il Fatto”. Levata di scudi per tutelare il diritto di cronaca e la libertà di informazione.

Politicagiovedì 15 gennaio 2009 �

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Assegnati gli incarichi di sottogoverno e prorogati i contratti con Equitalia e Gestor.

Poltrone, poltroncine e manifesti…912Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

La città è senza giunta comunale. A de-ciderlo il Tar Puglia cha accogliendo il ricorso presentato dalla presidente del-la Commissione Pari Opportunità della Regione Puglia, ha ritenuto illegittima la decisione di Antonio Azzollini di non nominare donne nella sua squa-dra. Così, mentre il primo cittadino ha annunciato il ricorso al Consiglio di Stato, l’attività amministrativa prose-gue nell’aula del Consiglio Comunale. Nella seduta del 9 gennaio sono così stati assegnati i cosiddetti incarichi di “sottogoverno”. Pantaleo Binetti e Giovanni Annese sono stati chiamati a sostituire i dimissionari Giancola e Palmiotti nel consiglio di amministra-zione della Molfetta Multiservizi Spa. Annese dovrà quindi dimettersi dal-la carica di consigliere comunale. Al suo posto arriverà il giovane Armenio: ancora una surroga quindi nel gruppo della PdL che attualmente vede la sola Paola Latino seduta in consiglio dopo l’elezione e senza ripescaggio. Per il consiglio sindacale della Multiservizi designati Giovanni Abbatiscianni e Sa-verio Amato. Membro supplente sarà Giuseppina Mirto. I revisori dei conti dell’ASM per il triennio 2009/2011 sa-ranno Rita di Stefano, Filomena Picca e Gaspare Minervini. Infine, gli “esper-ti” da affiancare ai revisori dell’ASM saranno Domenico la Forgia, Gaetano Pisani e Francesco de Robertis. Sul ca-pitolo “esperti” polemica aperta: si trat-ta di un incarico di facciata che sinora,

con tutte le correnti amministrative, non ha portato alcun frutto all’azienda. Insomma si tratta di poltrone da occu-pare solo perché la legge lo prevede; l’incarico dura tre anni per un compen-so di 5mila euro lordi ad anno per ogni esperto. I compensi annui e lordi per gli altri incarichi sono di 15mila euro per il presidente del consiglio dei revi-sori dei conti dell’ASM e di 10mila per i componenti; 32mila per il presidente del consiglio di amministrazione della Multiservizi e 17mila per i componen-ti; circa 22mila per il presidente del collegio sindacale della Multiservizi e circa 19mila per i componenti.Il 29 dicembre, invece, la massima

assise cittadina aveva approvato la “Tabella valori venali per le aree fab-bricabili” e riconfermato anche per il 2009 le aliquote dell’addizionale co-munale Irpef. Prorogato anche il con-tratto in corso con l’Equitalia Spa per la riscossione della tassa rifiuti solidi urbani e dell’ICI. Una proroga che l’amministrazione ha inteso garantire sino al 31 dicembre 2010 nonostante la richiesta del consigliere Nicola Pier-giovanni di ridurne la durata temporale al 31 dicembre del 2009 per poter così procedere ad una gara per l’aggiudica-zione definitiva del servizio. Prorogato anche il servizio di riscossione del-l’imposta sulla pubblicità, delle pub-

bliche affissioni e della tassa di occu-pazione di suolo pubblico, alla Gestor Spa. Una operazione contestata anche perché prevede l’installazione di ulte-riori 20 plance pubblicitarie utilizzate non solo per fini istituzionali ma anche per ragioni commerciali. “La città è già invasa da plance pubblicitarie – ha detto il consigliere dei Socialisti, Pier-giovanni – e non vediamo la necessità di consentire ulteriori installazioni”. Chiesti chiarimenti anche in merito alla situazione debitoria della Gestor nei confronti del comune. Il dottor Lo-popolo a tal proposito ha assicurato la regolarizzazione dei rapporti economi-ci tra i due enti.

Politica giovedì 15 gennaio 2009�

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Anno nuovo, vita nuova. Anche a Molfetta?913Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Un anno che comincia, anche se in fondo è solo faccenda di calendari da sostituire, mentre le nostre vite riman-gono tali e quali a prima, impone la formulazione di un minimo di buoni auspici. Quelli individuali saranno più o meno gli stessi: dimagrire, che le feste hanno fatto lievitare il peso, ri-sparmiare, perché dicono ci sia crisi, divertirsi per chi può, smettere di fu-mare e così via. Ma ci sarebbero anche quelli collettivi, buoni propositi per questa città, di cui conosciamo i limiti e le pecche, che amiamo nonostante tutto e che a volte, ammettiamolo, è indifendibile davanti a chi la attacca.Così che per il 2009 si potrebbe chie-dere tutti assieme qualcosa alle divini-tà supreme, per esempio, di alzare an-che solo di un po’ il livello di civiltà, a cominciare dalle cose spicciole.Le strade, ad esempio. I nuovi quar-tieri di espansione, decine di palazzi e di famiglie, non le hanno proprio, per

le feste sono comparse ai balconi luci festose, ma quelle dei lampioni non ci sono e sarebbero necessarie, dato che le strade sono tracciati di fango adatte ai rallisti della Parigi Dakar. Non va meglio in centro. È bastata una for-te pioggia e sono comparse buche in quantità, i rattoppi erano stati esegui-ti malamente e l’acqua ha lavato via cacche di cani e asfalto.Più civili in sé potrebbero anche di-ventare i molfettesi, per esempio gi-rando a piedi, ne sarebbe avvantaggia-ta la loro salute e il traffico, anche per-ché non solo il parcheggio selvaggio regna sovrano, ma circolare in auto è complicato dal fatto che i semafori da un po’ sono spenti; prima s’é ful-minata la lampadina del rosso e in un altro punto della città quella del verde, ora non funzionano a diversi incroci e bisogna arrangiarsi con le precedenze, non molto praticate a Molfetta. Vero è che pure andare a piedi non è sempli-

cissimo, se non in seconda fila le auto sono parcheggiate sui marciapiedi, sui quali crescono anche pali in quantità. Se qualche autorità in questo 2009 di-sponesse la rimozione di quelli inutili, facendo sì che si possa camminare e spingere un passeggino senza fare la gimcana o scendere dal marciapiedi a rischio di essere investiti, già Molfetta sarebbe un po’ più vivibile. E mag-giormente se fossero portati via anche i monconi di panchine al lungomare, che ne siano installate delle nuove ci pare spararla grossa.Un po’ più di civiltà, un po’ più di intelligenza, uno sforzo che non do-vrebbe costarci tanto e che potrebbe cambiarci la vita. Se sulle auto saltate in aria nelle ultime settimane saranno necessarie indagini approfondite per capire chi c’è dietro, a incendiare i cassonetti, così, giusto per festeggiare l’anno che viene, sono spesso ragaz-zini imbecilli, contenti della bravata

da filmare sul loro cellulare, gli stessi che prendono a calci i cestini gettacar-te o distruggono quel po’ di verde che c’è in città. Forse figli di quelli che, in coda al semaforo, qualora funzioni, suonano ancora prima che scatti il ver-de o fratelli di coloro che disseminano la città di bottiglie di birra vuote, se proprio non le gettano dal finestrino.Poi ci sono le cose grosse, quelle che sì potrebbero cambiare il volto di Mol-fetta, ma che appartengono al novero del chiedere troppo, per esempio che ci si interessi di altro a livello di governo cittadino dello spostamento della capi-taneria o della presenza o mano delle donne in giunta, magari dei più deboli, dell’arredo urbano, dei parcheggi, del-le urbanizzazioni, dei servizi, di tutte quelle cose che il 2009 ce lo farebbero vivere meglio qui, a Molfetta, senza sognare Berna o Timbuctù.

Lella Salvemini

Sogni e speranze per il 2009 per far si che vivere in questa città possa essere più bello per tutti.

L’opinionegiovedì 15 gennaio 2009 �

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Primo Piano giovedì 15 gennaio 2009�

Oltre ai danni alle cose, la città registra anche i feriti delle feste di fine d’anno. L’episodio certamente più grave è stato quello relativo al ferimento, la sera del 24 dicembre, di un ragazzo, la cui colpa se di colpa si può parlare, è stata sol-tanto quella di trovarsi sulla traiettoria di uno dei petardi fatti esplodere tra via Campanella e via Cairoli mentre verifi-cava eventuali danni subiti alla sua auto parcheggiata in zona. “Avevamo appena terminato di cenare – ha raccontato la zia del ragazzo – quando mio nipote è sceso di corsa in strada per controllare

la sua auto viste le terribili esplosioni che si udivano. È stato proprio in quel frangente che un petardo lo ha raggiun-to all’orecchio e al collo, mentre la sua giacca prendeva fuoco”. Da quanto rico-struito, alcuni ragazzi presenti in strada avevano riempito un cartone intero di petardi di piccola e media grandezza, ac-cendendo le varie micce quasi contem-poraneamente, fornendo così maggiore potenza all’esplosione. Colpito da uno di questi petardi, l’orecchio del giovane in questione è stato ridotto letteralmente in brandelli. Agli attimi successivi al fe-

rimento abbiamo assistito casualmente anche noi. Due ambulanze del Sermol-fetta allertate hanno immediatamente prestato soccorso al ragazzo traspor-tandolo dapprima presso il nosocomio di Molfetta e successivamente presso la clinica otorinolarinogoiatrica del Po-liclinico di Bari dove è stato necessario ricorrere ad un intervento chirurgico per la ricostruzione dell’intero padiglione auricolare. Inoltre, da quanto appreso, non è escluso che il giovane molfettese possa aver riportato gravi danni all’udi-to per la parziale rottura del timpano.

C’è rabbia nelle parole dei familiari del ragazzo in quanto il pensiero va ad un diverso e possibile evolversi della stes-sa vicenda. “I medici hanno detto che bastava qualche centimetro e il petardo poteva colpire un occhio – ha continuato la zia del giovane – ed in quel caso la sua stessa vita sarebbe stata a rischio. Si trova davvero difficoltà a commentare episodi di questo genere”. Sembra, però, che nei confronti dei responsabili di tale gesto, seppure individuati, non sia stato adottato alcun provvedimento penale.

Matteo Diamante

Un ragazzo colpito da un petardo ha dovuto subire un intervento chirurgico per la ricostruzione del padiglione auricolare.

Oltre ai danni anche un ferito915Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Danneggiate auto, cassonetti, stabili, segnali stradali. La conta dei danni alle prime luci dell’alba, del primo giorno del nuovo anno, è stato un bollettino di guerra. Senza dimenticare le “bombe” che tra novembre e

gennaio hanno distrutto quattro auto.

Follia collettiva l’ultimo dell’anno… e non solo914Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Mimì, il proprietario della Fiat Punto, fatta esplodere lungo Via Sergio Pansi-ni, da un gruppo di balordi, riuscirà, a fatica, a rimettere in sesto la sua auto. Ha acquistato pezzi di ricambio qua e là. Il suo meccanico di fiducia prov-vederà a sostituirli. Poi dovrà passare dal carrozziere. Poi dovrà ricontrollare l’impianto elettrico dell’auto. Alla fine l’auto potrà di nuovo camminare su strada. Non sarà più come era prima ma lui non può permettersi un’auto nuova. Il 2009 per lui è cominciato così. Con spese non preventivate e non preven-tivabili. A Molfetta l’ultimo dell’anno ormai è tradizione, dopo la mezzanot-

te la città diventa ostaggio di gruppi di invasati che riescono a festeggiare solo distruggendo tutto ciò che incontrano sul loro cammino. La conta dei danni alle prime luci del giorno, del primo giorno del nuovo anno, è un bollettino di guerra: cassonetti incendiati, segnali stradali divelti, rifiuti dappertutto, por-toni anneriti, saracinesche esplose, cal-cinacci venuti giù dai balconi per colpa delle esplosioni dei botti. Questo perché a tutto il resto si aggiungono anche i bot-ti illegali che nessuno riesce a scovare e che l’ultimo dell’anno, quasi per magia, si materializzano e fanno danni. A conti fatti il 2009 è cominciato con danni per decine di migliaia di euro a carico di pri-vati e delle casse dell’Asm, somme alle quali vanno aggiunti gli straordinari per gli uomini delle forze dell’ordine, per i vigili del fuoco, per la vigilanza privata. Le auto distrutte il primo dell’anno sono state tre. Una in via Sergio Pansini dove il balordo di turno si è anche preso la bri-ga di spostare l’auto al centro della stra-da la Fiat Punto che ha poi fatto esplo-dere. Il fuoco ha danneggiato anche una

Ford Focus, parcheggiata a pochi metri di distanza dalla Punto ed ha annerito gli stipiti e il protone di ingresso di un pa-lazzo lungo via Sergio Pansini. Il petar-do, una sorta di bomba carta, che ha cau-sato l’esplosione è stato sistemato sotto l’auto. Stesso sistema è stato impiegato anche per un’Alfa 33, esplosa in via Cappellini dove però, ma è solo un caso, non si sono registrati altri danni. Da le-vante a ponente della città si è scatenato l’inferno. Coinvolti il lungomare Colon-na, via Madonna dei Martiri, il quartiere Madonna dei Martiri. Distrutti i casso-netti per la raccolta della spazzatura, per strada sono finiti rifiuti di ogni genere. Divelti e distrutti anche alcuni segnali stradali. Una bomba carta è stata fatta esplodere anche davanti all’ingresso di un bar in via Salvemini angolo piazza Alcide De Gasperi. La saracinesca è da sostituire. Resta da chiedersi se questo sia il modo di fare festa. Il tutto come in una sorta di “transito” tra le esplosioni del 23 novembre e del 28 dicembre con cui erano state fatte letteralmente salta-re in aria un’auto in via Annunziata ed

una in via Purgatorio e le esplosioni del 3 gennaio che hanno distrutto una Smart in via Campanella ed una Fiesta in via Colletta. Su tutti gli episodi indagano i carabinieri. E la città ha paura.

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Cinque agricoltori a giudizio. I fatti contestati risalgono al 2006. Il processo si celebrerà il 10 febbraio prossimo davanti al giudice monocratico a Molfetta.

Acque reflue inquinate per coltivare i campi916Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Il pubblico ministero Antonio Sava-sta ha concluso le indagini a carico di Corrado Patimo, sessantenne, Leo-nardo Gadaleta, cinquantaquattrenne, entrambi di Molfetta, Corrado De Pinto, quarantaduenne, Leonardo Pa-pagni, quarantacinquenne, Domenico Ricchiuti, quanrantenne, tutti di Bi-sceglie, e li ha citati a giudizio. Tutti risponderanno di violazione di reati ambientali. L’udienza a loro carico si celebrerà a Molfetta, il 10 febbraio prossimo, davanti al giudice mono-cratico Lorenzo Gadaleta. Parte civile nel processo sarà Pasquale Salvemini

in qualità di coordinatore regionale del Wwf. I cinque sono finiti alla sbarra perché, secondo la pubblica accusa, “al fine di trarre ingiusto profitto, prelevavano senza autorizzazione acque reflue per scopi irrigui dal canale Savanella, in agro di Molfetta in contrada san Lo-renzo, Piscina Rosa e Lama d’Aglio in agro di Bisceglie, ove – sono le parole contenute nel decreto di citazione – de-fluiscono acque rivenienti dal depurato-re asserito ai comuni di Ruvo di Puglia, Terlizzi e Molfetta, utilizzando acque contaminate e comunque insistenti in

canali adoperati per i reflui dei detti de-puratori per le coltivazioni ad uso ali-mentare e quindi trarre ingiusto profitto dalla commercializzazione e vendita di prodotti inquinati”. I fatti contestati si riferiscono a cinque episodi diversi, il primo, quello conte-stato a Patimo, risale al 29 luglio del 2006; il secondo e il terzo (Gadaleta e De Pinto) al 31 luglio del 2006; il quar-to e il quinto (Papagni e Ricchiuti) al 5 agosto dello stesso anno.I decreti citazione diretta a giudizio sono stati notificati nelle scorse setti-mane. Ora si aspetta il processo. Nel

frattempo la vicenda giudiziaria rischia di creare grattacapi per uno dei legali coinvolti nella difesa degli imputati. In pratica tra i difensori degli agricoltori a giudizio figura il nome del legale del Wwf Puglia che, nello stesso processo è parte civile. A prescindere da quelle che saranno le scelte operate dal legale (potrebbe anche decidere di rinunciare alla difesa del suo cliente) resta il fatto che lo ha comunque rappresentato nel-la fase di indagine. “Ho già provveduto a segnalare lo spiacevole episodio al Wwf nazionale”, il commento di Pa-squale Salvemini.

Cronaca giovedì 15 gennaio 2009�

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Bilancio in attivo per le Fiamme Gialle. A fine anno conferenza

stampa e cambio della guardia.

“Il bilancio annuale testimonia l’impe-gno delle Fiamme Gialle a tutela della collettività e dell’economia sana che continuerà sempre con maggiore fer-vore e intensità. Nuove linee strategi-che, un impegno determinato e costan-te per la tutela del bilancio nazionale e comunitario oltre che per una giustizia sociale, una decisa e sistematica azio-ne di prevenzione e repressione di ogni forma di evasione e di elusione fisca-le grazie anche ad una conoscenza e controllo economico del territorio, raf-forzerà la presenza ispettiva conferen-dole efficacia per l’adempimento dei compiti istituzionali”. Così il tenente Giuseppe Romanazzi (a sinistra nella foto), alla guida della Guardia di Finan-za a Molfetta da luglio a dicembre del 2008 nel corso della sua ultima confe-renza stampa dell’anno. Accanto a lui il nuovo comandante della tenenza, il sottotenente Leonardo Rossi (a de-stra), che ha comandato, per nove anni, la tenenza di Sessa Aurunca in provin-cia di Caserta, che eredita un comando decisamente in attivo. Brillanti risultati sono stati registrarti in tutti i settori di

intervento e sono stati illustrati proprio dal tenente Romanazzi al cui nome è legata l’apertura dell’inchiesta legata alle traversine cancerogene al creo-soto. Proprio in seguito ai sequestri da lui operati le Procure di Trani e di Bari hanno aperto voluminosi fascicoli. Le inchieste sono ancora in corso. I maggiori risultati di recupero fisca-le sono stati conseguiti nei settori del turismo e commercio. L’esecuzione di 132 verifiche e controlli fiscali ha con-sentito di recuperate circa 5,6 milioni di euro ai fini dell’imposizione diret-ta, mentre in materia di imposizione indiretta sono stati constatati oltre 1,4 milioni di euro di IVA evasa. Nel cor-so dell’anno sono stati individuati 8 evasori totali (soggetti completamente sconosciuti al fisco) e sono stati recu-perati circa 1,6 milioni di euro ai fini dell’imposizione diretta ed oltre 450 mila euro ai fini dell’imposizione in-diretta.Discorso a parte per l’attività di con-trasto ai fenomeni criminosi legati alla contraffazione dei marchi. Com-plessivamente sono stati sottoposti a sequestro circa 33.175 prodotti con marchi contraffatti o riprodotti illeci-tamente Sono state segnalate alla ma-gistratura 20 persone, una persona è stata arrestata. Forte incremento anche nell’attività di contrasto alle violazioni in materia di oli minerali; sono stati operati 6 interventi, che hanno consentito il se-questro dei ben 14,3 tonnellate di oli minerali e sono state denunciate quat-tordici persone.Incisiva l’azione di contrasto al feno-meno del gioco clandestino e delle scommesse illecite. Sono stati eseguiti numerosi interventi in circoli ricreativi

ed esercizi pubblici che hanno consen-tito il sequestro di ben otto apparecchi elettronici illegali; la chiusura di tre esercizi commerciali; il sequestro pre-ventivo di 19 centri di raccolta scom-messe sportive per via telematica; 79 personal computer utilizzati per l’ac-cettazione di scommesse illecite, 33 modem, 91 monitor, 657 ticket scom-messe, 123 card prepagate e circa 1500 euro. Sono state denunciate a piede li-bero 25 persone.Guerra senza confini anche all’abusi-vismo edilizio: 11 immobili sono stati sottoposti a sequestro preventivo per abusi edilizi e sono state denunciate sei persone. E poi. Polizia ambientale: sono stati sequestrati circa 91mila me-tri quadri di aree adibite a discariche abusive; tre automezzi pesanti adibiti a movimento terra del valore complessi-vo di 650mila euro; sono state denun-ciate a piede libero 22 persone.Sicurezza alimentare: sono stati se-questrati circa 250 chili di alimenti in cattivo stato di conservazione o sprovvisti di etichettatura. Individuate sette attività commerciali e artigianali sprovviste di autorizzazioni sanitarie. Segnalati alle autorità competenti 13 persone.Sicurezza sul lavoro: sequestrate cin-que attività commerciali per carenza ei requisiti essenziali in materia di sicu-rezza sul lavoro. Sono state denunciate 5 persone. Armi e munizioni: seque-strata 1 pistola e relativo caricatore

con 29 cartucce e 1 coltello a serra-manico. Arrestata 1 persona. Pirateria audivisiva: sono stati sequestrati 215 dvd illecitamente riprodotti e privi del timbro Siae. Denunciate 3 perso-ne. Settore archeologico: sequestrata un’area di circa 20 metri quadri con-tenete 1 tomba risalente all’alto medio evo con all’interno resti umani ricon-ducibili a più persone. Denunciata una persona. Immigrazione clandestina: denunciate 13 persone, di cui 3 in sta-to d’arresto; emessi 13 provvedimenti di espulsione. Esercizio abusivo della professione: sono state denunciate 3 persone per esercizio abusivo di avvo-cato; dentista e agenzia pratiche auto. Le relative attività sono state seque-strate Lavoro nero: eseguiti ben 50 interventi presso aziende ed esercizi pubblici, rilevati 66 lavoratori irrego-lari o totalmente a “nero” grazie al-l’incremento del numero di controlli. Intensificati i controlli istituzionali lungo le arterie viarie, i centri cittadi-ni e le periferie degli stessi. Nel corso del corrente anno, oltre 550 sono stati gli interventi operati anche in punto di controlli sulle merci viaggianti su stra-da, per quanto riguarda i controlli stru-mentali presso gli esercizi commercia-li sono stati oltre 900 quelli effettuati di cui 133 gli irregolari, segnalate ed eseguite 6 chiusure temporanee di at-tività a seguito di reiterate violazioni per il mancato rilascio dello scontrino o ricevuta fiscale.

Il sottotenente Leonardo Rossi prende il posto del tenente Giuseppe Romanazzi che torna al Gruppo Pronto Impiego del comando provinciale di Bari della Gdf.

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Cronacagiovedì 15 gennaio 2009 �

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Legambiente: 2� anni di lavoro per la collettività918Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

L’associazione ambientalista presente a Molfetta dai primi anni ’80 continua ad operare a tutela della salute dei cittadini e del rispetto del territorio.

Attualità giovedì 15 gennaio 200910

Da venticinque anni Legambiente con-duce a Molfetta le sue battaglie a dife-sa del territorio e per la diffusione di una cultura ambientalista. S’è dovuta impegnare parecchio nel 2008, definito “annus horribilis” da Antonello Ma-stantuoni nel corso di un incontro con la stampa, per un lungo elenco di vi-cende: l’alga tossica, le bombe all’ipri-te, l’approvazione del terzo lotto della Zona artigianale in area a rischio idro-geologico, i distributori di carburante nei pressi della costa, l’aumento dei cartelloni pubblicitari, la costruzione della nuova Capitaneria, l’impianto di compostaggio Mazzitelli, la Powerflor. Alcune battaglie vengono da lontano, altre sono tutte da fare. Come quella che riguarda l’autorizzazione alla co-struzione di due nuovi distributori di carburante, entrambi lungo la Strada Statale 16 Adriatica, uno verso Bisce-glie, praticamente nell’area dell’Oasi di Torre Calderina, l’altro verso Gio-

vinazzo, all’interno della fascia di ri-spetto della linea costiera; ambedue in “violazione del PUTT (Piano Urbani-stico Territoriale Tematico per il “Pae-saggio)”, ha affermato l’avvocato Ra-salba Gadaleta, che fa parte del CEAG (Centro di Azione Giuridica), un pool di giuristi esperti in materia ambien-tale e al quale collaborano anche altri legali molfettesi. La difesa dell’am-biente passa attraverso la cultura della legalità. Solo che a volte, prima ancora delle regole, sembra che si dimentichi il buon senso e la sicurezza stessa dei cittadini.Come nel caso della proposta di am-pliamento della zona artigianale, che interesserebbe anche l’area di Lama Marcinase, di cui ha parlato l’ingegner Vito Copertino. Si ripete una procedu-ra evidentemente a Molfetta assai in voga, non si tiene conto del PAI (Piano Assetto Idrogeologico), al quale tut-ti gli altri strumenti di pianificazione

sono subordinati, e del fatto che Mol-fetta risulta essere zona ad alto rischio idrogeologico. Costruire anche su que-sta lama ostacolerebbe ulteriormente il deflusso delle acque provenienti dalla Murgia in caso di piogge abbondanti, con il rischio di allagamenti.Ci sono poi battaglie di vecchia data, come quella sull’impianto di compo-staggio affidato alla gestione Maz-zitelli, di cui l’avvocato Gadaleta ha ricostruito la vicenda giuridica, fino al-l’amaro finale di reati destinati a cadere in prescrizione, con in più il danno per la collettività. Infatti l’impianto non ha mai veramente funzionato e non ha prodotto la ricchezza che avrebbe po-tuto, ha però generato inquinamento e, in più, dovremo pure pagare le parcel-le degli avvocati e una serie di danni a Mazzitelli, a fronte di quello che la cit-tà poteva rivalersi per i guasti prodotti all’impianto, utilizzandolo male.Legambiente, assieme ad altre asso-

ciazioni, tiene ancora sotto controllo la Powerflor, la centrale termoelettrica in costruzione nella campagna fra Gio-vinazzo e Bitonto, sia per l’approvvi-gionamento delle biomasse dall’estero, che di fatto contraddice il senso stesso della costruzione della centrale, che per l’istruttoria che ha portato alla sua edi-ficazione, ma anche per l’approvvigio-namento delle acque e la mancanza di A.I.A. (Autorizzazione Integrata Am-bientale), prevista per impianti di po-tenza termica di combustione superiore ai 50 megawatt termici (Powerflor ne svilupperà 77). Tutti aspetti per cui vi sono elementi “poco chiari”.Una lunga serie di battaglie per l’asso-ciazione ambientalista, non sempre al-trettante vittorie, ma la consapevolezza che a non averle condotte sarebbe stato anche peggio, che spesso la semplice percezione che ci fosse qualcuno a vi-gilare sul rispetto del territorio ha evi-tato scempi peggiori. l.s.

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Attualitàgiovedì 15 gennaio 2009 11

Addio a “Fonsino” MezzinaAll’età di 87 anni è scomparso il tipografo che fece del suo lavoro un’arte e che ha contribuito alla crescita

culturale e sociale della città.

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Molfetta perde un altro pezzo importan-te della sua storia, della sua cultura, del suo impegno civile. All’età di 87 anni, lo scorso 6 gennaio, è terminata la “labo-riosa esistenza terrena” di Angelo Alfon-so Mezzina (nella foto relativa alla ceri-monia di consegna de “l’altro Premio”

organizzato dal mensile “l’altra Molfet-ta”), “Fonsino” per i molfettesi, pionie-re dell’imprenditoria locale e uomo di cultura cui l’intera comunità cittadina deve tanto. Angelo Alfonso Mezzina è stato per la città di Molfetta un punto di riferimento, una guida, un confidente, un innovatore. Nel corso di oltre mezzo secolo di attività, la sua tipografia in lar-go Sant’Angelo è stato un vero è proprio salotto in cui il sapere, la cultura, l’im-pegno cittadino si è trasformato da idea astratta in oggetto concreto.Angelo Alfonso Mezzina aveva amato profondamente la sua città e i suoi cit-tadini, anche se, come in molti hanno ri-cordato, il carattere spesso austero, non lasciava trasparire l’affetto verso chi per un motivo o per l’altro aveva avuto modo di conoscerlo, frequentarlo, osser-varlo nella meticolosità del suo lavoro.Il giorno della sua morte l’intera città ha istintivamente levato una preghiera al cielo e in Cattedrale, per la messa fune-bre celebrata da don Tommaso Triden-te, in migliaia hanno manifestato il loro

sentimento di cordoglio alla moglie, alle figlie, all’intera famiglia.Angelo Alfonso Mezzina aveva cono-sciuto le privazioni della guerra, i dolori del fronte, l’angoscia dei campi di con-centramento ma era rimasto sempre con la schiena diritta, fiero dei suoi ideali, come quando sotto le armi ricevuto l’or-dine di fucilare alcuni partigiani, si rifiu-tò di obbedire. A Molfetta aveva rilevato la storica Tipografia Garibaldi e aveva inaugurato un nuovo modo di lavorare, coniugando professionalità e passione in un mix che in tante circostanze lo aveva portato ad incoraggiare in prima persona il lavoro di tanti letterati, studiosi, appas-sionati locali che per i tipi della Tipogra-fia Mezzina hanno nel corso degli anni dato luce a centinaia e centinaia di opere entrate a far parte della cultura e della storia locale. Un lavoro, quello di Ange-lo Alfonso Mezzina, che era un’arte, una vera e propria “missione” e che aveva dato luce anche a pagine importanti del giornalismo locale, primo e più impor-tante esempio il periodico “Luce e Vita”,

cui avevano fatto seguito nel corso de-gli anni “Molfetta Nostra”, “Il Bianco-Rosso”, “La Città”. “Fonsino Mezzina era un uomo trasversale – ha ricordato in Consiglio Comunale Mino Salve-mini – perché era pronto a collaborare con tutti senza distinguo di religione, appartenenza politica e classe sociale”. Era insomma un uomo innamorato della cultura e del suo lavoro. Un lavoro che ha contribuito a donare a Molfetta e a tramandare negli anni pagine importanti e momenti indimenticabili del passato e del presente di questa città.Oggi che “Fonsino” non c’è più la città è più povera, perde un’altra guida, un altro tassello del mosaico della molfet-tesità. Oggi che, dietro la vetrina della Tipografia in largo Sant’Angelo, non si staglia più la figura del “cavaliere”, Molfetta ha l’obbligo di ricordarne la figura, di tramandarla ai posteri, di ono-rarla come merita chi, senza ombra di dubbio, può essere annoverato tra i “pa-dri” di questa nostra grande, laboriosa e ingegnosa comunità.

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Ad agosto, dopo tante insistenze di mia moglie, mi sono affacciato an-ch’io al negozio Asiagem di Molfetta. Mia moglie aveva già assistito a varie presentazioni delle collaboratrici e pro-vato il lettino NT005 con entusiasmo, ricevendo benefici a volontà. Sono sta-to accolto con cortesia, disponibilità e professionalità, mentre la relatrice di turno illustrava in maniera esaurien-te l’importanza del massaggio come metodo per rilassare la muscolatura da posture scorrette assunte giornalmente da tutti, sia per la natura dell’attività svolta, sia per cattiva abitudine.Perplesso, inizialmente, non mi rende-vo conto del forte legame esistente tra una muscolatura paravertebrale elasti-ca e la risposta positiva dell’organismo umano ad autocorreggersi e, soprattut-to, di quali risposte potessi avere io, vi-sto che i precedenti tentativi effettuati per alleviare i sintomi delle mie pro-blematiche non avevano dato altro che risultati temporanei.Dopo circa mezz’ora di ascolto mi resi conto che tutto ciò di cui si parlava,

mi riguardava molto da vicino, più di quanto potessi pensare, e l’aspetto più sorprendente era che la cosa riguarda-va in maniera più o meno accentuata tutti i presenti! Dopo alcuni giorni, mi sono reso conto, anche grazie all’ascolto delle esperienze degli altri ospiti, che tutti prima o poi tro-vano giovamento e sollievo con questo

massaggio speciale. Un motivo in più per vivere la splendida avventura che è la vita, spesso non priva di situazioni stres-santi e negative per l’organismo umano.Rilevando poi nel tempo e di persona ef-fetti positivi molto evidenti, ho trascinato al negozio Asiagem anche le mie figlie che, seppur abbastanza giovani, sono sottoposte inconsapevolmente, a causa

dello studio, a posture errate prolungate. A dicembre, investendo in salute per tut-ta la mia famiglia, ho acquistato il lettino Asiagem NT005 unitamente alla coper-tina ai fotoni, e da quel momento stiamo effettuando tutti i massaggi che voglia-mo, ogni giorno! Feste comprese! Questo mio racconto vuole essere una testimonianza positiva nell’utilizzo quo-tidiano del lettino Asiagem NT005, che ci ha permesso di riscoprire la serenità ed una qualità di vita migliore, senza effetti collaterali.Pertanto, consiglio a tutti di affrontare con tanta fiducia e tranquillità questa nuova, salutare e unica avventura con Asiagem, di superare tutte le diffidenze, le indecisioni, la pigrizia ed i pregiudizi verso tutto ciò che è orientale (vista la tradizione e la cultura millenaria nella cura del corpo, propria degli orientali), nella piena consapevolezza che questo consiglio disinteressato può arrivare a chi ne ha veramente bisogno!

CAV ROSELLI NICOLO’COLONNELLO IN PENSIONE

IL SUCCESSO DEL LETTINO ASIAGEM: UNA MIGLIORE QUALITA’ DI VITA PER TUTTA LA FAMIGLIA!

Esperienza di un ospite che ha provato il lettino Asiagem NT00�

Informazione pubblicitaria giovedì 15 gennaio 200912

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In principio i commercianti attendevano gli acquisti di Natale per rimpinguare la casse. Ed i consumatori a Natale si sono fatti trovare pronti a spendere. Forse non tantissimo dato che la crisi c’è e si vede (e non è solo mediatica come qualcuno vorrebbe farci credere) ma hanno comun-que speso. Tutti contenti? Non proprio. I commercianti hanno continuato a lamen-tarsi: negozi vuoti, vendite poche, spese in aumento, difficoltà ad andare avanti. E noi non possiamo che credergli. Così proprio alla vigilia del Natale, quando solitamen-te i negozi vengono presi d’assalto per gli acquisti dell’ultimo momento, la folla si registrava solo nei supermercati e nei cen-tri commerciali della zona artigianale. In centro i soliti fedelissimi e comunque tan-ta calma. Scene così non se le ricordava-no nemmeno i commercianti più anziani. Tutti quindi ad aspettare i saldi invernali, al via il 3 gennaio. “Lì ci sarà la ripresa” diceva qualcuno. E invece, almeno stando a sentire i primi commenti degli addetti ai lavori, la ripresa non c’è stata ancora. Ven-dite in calo rispetto agli anni precedenti e

poca voglia di spendere dei consumatori. Tutto questo sempre in centro. Perché in periferia, nella zona artigianale, per dirla meglio, si spende eccome. E non spendo-no solo i molfettesi. Anzi, i molfettesi sono una minima parte di quelli che aprono il portafogli e lasciano gli “euri” nelle casse dei tanti negozi delle gallerie commerciali. Certo, come vedrete nelle prossime pagi-ne, anche i colossi commerciali qualche difficoltà l’hanno registrato ma nulla di allarmante. Tutto fisiologico. Nonostante la crisi. Campanelli d’allarme che al di là di qualche operazione di facciata, o da “vetrina” se ritenete, non hanno ancora provocato una reazione forte, coordinata e concreta dei commercianti di prossimità, quelli delle vie del centro per intenderci.Così mentre migliaia, centinaia di migliaia, milioni di persone invadono la nostra zona artigianale, non siamo capaci di “deviare” una minima parte di queste per le vide del centro. E del resto i tanti che da fuori città arrivano per recarsi nei centri commercia-li, che dovrebbero venire a fare in città. E come dovrebbero arrivarci? E cosa trove-

rebbero? Andiamo con ordine. Per arrivar-ci dovrebbero necessariamente utilizzare i mezzi privati dato che di circolari urbane che collegano la città alla zona artigiana-le non se ne parla nemmeno e le navette private messe a disposizione da Outlet e Mongolfiera riescono a malapena a soddi-sfare l’utenza abituale in partenza da Mol-fetta. E poi coloro che eventualmente vo-lessero spingersi in città con la loro auto, per visitarla e magari mangiare qualcosa o fare shopping dovrebbero mettere in conto che quasi sempre i luoghi di interesse sto-rico e culturale sono chiusi e inaccessibili (lo ha denunciato anche la Pro Loco con una lettera inviata al sindaco), che prati-camente nessun ristorante adotta “prezzi turistici” e se lo fa non ha mai pensato di pubblicizzarlo, che i negozianti del centro hanno orari lavorativi un po’ particolari. Ebbene sì: nella prima domenica di aper-

tura per i saldi, infatti, i negozi del centro hanno alzato le saracinesche tra le 10.30 e le 11 per poi richiuderle alle 13. Non un minuto più tardi. E poi, nel pomeriggio, al lavoro dalle 18 alle 20.30… insomma il minimo indispensabile per dire: “ho aper-to ma non è venuto nessuno”. Nel frat-tempo nessuna iniziativa per invogliare all’acquisto, spesso (lo hanno denunciato alcuni lettori) poca cortesia del personale e, in periodo di saldi, il solito “furbetto” che fa i giochini con i cartellini dei prezzi screditando il lavoro onesto e duro di una intera categoria. Scoraggiando gli acquisti e facendo disinnamorare i clienti. Renden-dosi complice “consapevole” della morte di un intero settore. Ed allora per evitare tutto ciò, gli acquisti facciamoli in centro. E chi vende faccia squadra. Noi siamo pronti a dare una mano. Voi, siete pronti a mettervi in gioco?

Inchiestagiovedì 27 novembre 2008 1�

È necessario mettersi in giocoPer diminuire la crisi del commercio urgono provvedimenti concreti e non solo operazioni di facciata o meglio

di “vetrina”.

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Inchiesta1�

Tutti pazzi per i saldi… anche i commerciantiA tavola la crisi non c’è

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Confcommercio: “Vendite in calo”

I centri commerciali “isole felici” dello shoppingVisitatori e acquirenti in crescita al Gran Shopping Mongolfiera e al Fashion

District. E i saldi sono appena cominciati.

C’è chi espone cartelli con prezzi addirittura superiori rispetto a dicembre scorso. I saldi sono partiti solo il 3 gennaio. Andranno avanti fino al 28 febbraio. Il parere di

Confesercenti.

Molfetta in linea con il resto d’Italia. I saldi tengono e convincono. An-che se i commercianti, pochi per la verità, provano ancora a scherzare sui prezzi e, per questo conviene fare sempre molta attenzione, espongono cartelli con prezzi addirittura superiori rispetto a dicembre scorso. I saldi sono partiti solo il 3 gennaio. Non è difficile, comunque, per i clienti, riuscire a concludere affari. Gli assortimenti, specie nelle calzature e nel-l’abbigliamento, sono quasi completamente disponibili e i ribassi sono molto forti nonostante i saldi siano solo all’inizio. Le vendite maggio-ri si registrano nel settore abbigliamento e calzature, ma anche borse e accessori tengono bene. Un po’ meno evidente è la presenza di clienti nei negozi di intimo dove probabilmente si registrerà una impennata a ridosso di san Valentino.“Un po’ come ci si aspettava e comunque in linea con quella che è la tendenza nazionale – spiega Raffaella Altomare, responsabile locale di Confesercenti – anche a Molfetta i primi giorni di saldi sono andati bene. Non abbiamo assistito alle file fuori dai negozi come è accaduto a Bari ma le vendite ci sono state. Molti hanno aspettato proprio i saldi per rin-novare il guardaroba. Anche a ridosso delle festività di fine anno i risul-tati delle vendite non sono stati entusiasmanti nonostante si praticassero sconti richieste dai clienti. Adesso, dopo i primi dieci giorni si saldi, ci aspettiamo un momento di stallo. La ripresa nelle vendite a saldo arriverà l’ultima settimana di febbraio. Al momento non ci sono ancora pervenute segnalazioni relative a saldi fasulli. Ma se dovesse verificarsi saranno casi isolati. Ormai il cliente è informato e non lo si prende per il naso”.Eppure c’è qualcuno che vende anche capi di abbigliamento estivi. “Que-sto non lo so. Ma – scherza la responsabile di Confesercenti che prova a sdrammatizzare – dobbiamo anche pensare che c’è gente che viaggia e sceglie mete esotiche. Magari per loro può essere un vantaggio poter acquistare in inverno capi estivi”.Su tutti stupiscono i cartelli che spiegano ai clienti le modalità del cambio dei capi di abbigliamento: si può cambiare solo per taglia e per colore. Questo significa che se al momento del cambio non c’è la taglia che il cliente desidera, sul colore su può anche soprassedere, il cambio non può essere effettuato con altra merce di pari valore. “I primi week end di saldi non lascia-

no ben sperare”, a dichiararlo Salva-tore Farinato responsabile locale di Confcommercio. “Ci aspettavamo una flessione e così è stato almeno fino a questo momento. Nelle tasche dei con-sumatori ci sono sempre meno soldi e spesso nemmeno con i saldi si riesco-no a fare acquisti. Insomma si compra l’indispensabile e si rinuncia sempre di più al superfluo”. Per Farinato il calo si sta attestando tra il 15 e il 20% del-le vendite in meno rispetto all’anno passato: “Si tratta di un calo che tocca maggiormente i negozi del centro urba-no ma che non ha risparmiato nemme-no i centri commerciali dove a fronte di un numero elevatissimo di presenze non si registrano vendite in crescita”. Eppure quest’anno molti esercenti spe-cie in centro hanno avviato i saldi par-tendo con sconti del 50%: “Si tratta di una necessità –ha spiegato Farinato- i negozianti del centro applicano abitual-mente sconti fino al 20% ai loro clienti quindi è normale che in periodo di saldi la scoutistica sia più ampia”.

Passeggiando nei due grandi centri com-merciali di Molfetta, Fashion District e Gran Shopping Mongolfiera, è difficile farsi realmente un’idea su che cosa sia la crisi economica di cui tanto si parla in giro e su cui esperti e non si dilettano nel fare previsioni di ogni genere. Anche, o meglio soprattutto, nel mese dicembre le catene di negozi ubicati nella Zona Ar-tigianale della città hanno registrato un boom di presenze quasi inaspettato e di conseguenza un incremento degli affari non previsto sino in fondo. Comincia-mo con il divulgare dati e impressioni provenienti dal Fashion District, il più “anziano” dei due ipermercati molfette-si. Secondo quanto affermato dal diret-tore del Fashion District, Luigi Berardi, e da quanto poi confermato dalle cifre diffuse dall’ufficio stampa dell’Outlet, il bilancio delle presenze e delle vendite è stato più che positivo, con numerosi visitatori provenienti ancora una volta anche dall’estremo Sud dell’Italia. “Per Molfetta Outlet – sostiene la dirigenza del centro commerciale – i dati registra-no su base annuale un aumento del nu-

mero dei visitatori del 6%, che generano un incremento del numero di affari del 4%”. Naturalmente, alla faccia di chi parla di periodo di magra, il mese di di-cembre ha fatto registrare forti aumenti nelle vendite: in particolare i dati dall’1 al 14 dicembre hanno segnalato crescite a “doppia cifra”. Dati conformi agli altri due Factory Outlet Center di Mantova e Valmontone. “Le prospettive future – ha detto Luigi Berardi – non possono che essere estremamente positive visti i saldi anticipati al 3 gennaio e alle ini-ziative che Fachion District ha in serbo per i suoi visitatori”. Situazione analoga è quella fatta registrare all’interno del Gran Shopping Mongolfiera, inaugurato appena dieci mesi fa ma con un giro di affari plurimilionario. “Siamo notevol-mente soddisfatti per i risultati ottenuti in tutto il mese di dicembre nella città di Molfetta – ha dichiarato alla nostra testata Antonio Bonucci responsabile regionale dei centri commerciali Mon-golfiera – grazie ad un bilancio chiuso fortemente in attivo e in controtendenza agli andamenti negli altri centri com-

merciale della Puglia. Soltanto nel mese di dicembre l’ipermercato di Molfetta ha accolto oltre mezzo milione di visita-tori con particolare riferimento all’Iper-coop nel quale sono stati staccati oltre 100 mila scontrini”. Insomma circa un visitatore su cinque ha fatto spesa nel-l’ipermercato più grande della Puglia. “Per quanto concerne l’Ipercoop – ha proseguito il dottor Bonucci – tutti i re-parti hanno registrato un buon giro di af-fari, ma più di tutti quello del giocattolo e dell’elettronica, dove si sono raggiunti andamenti quasi record. Leggermente in affanno si è rivelato invece il settore tessile a dimostrazione di un consuma-tore più attento e risparmiatore rispetto al passato. I saldi anticipati non possono che offrire maggiori garanzie per il futu-ro, nel quale si cercherà di recuperare in quei settori leggermente in difficoltà”. Ebbene la crisi del commercio a Mol-fetta va da ricercarsi altrove, fuori dalla Zona Artigianale e al di là di quelle “iso-le felici” quali sono oggi i locali centri commerciali.

Matteo Diamante

Le abitudini dei molfettesi, a tavo-la, sotto le feste, non sono cambiate rispetto agli anni passati. I ristoranti hanno fatto registrare il tutto esau-rito. Grandi abbuffate e danze per tutti. Code in pasticceria, ma anche nei supermercati (alcuni rimasti con gli scaffali vuoti), nelle pescherie, nelle macellerie. Crisi o no, alla buona cucina il molfettese tipo non ha saputo e voluto rinunciare.“Quello che sta cambiando rispet-to agli anni passati – ci spiegano i responsabili dell’associazione Cuo-chi baresi – è la ricerca della quali-tà. Fino a qualche anno fa il cliente era meno attento alla qualità delle portate, al servizio offerto, anche alla presentazione dei piatti. Ora il cliente è disposto a pagare anche un po’ ma è più esigente. Spende con maggiore accortezza”. Insomma ristoranti e sale ricevi-mento piene non solo nei giorni di festa ma anche nei giorni di vigilia. Molti hanno comunque optato per i grandi pranzi di famiglia. Boom di richieste anche per le portate da asporto, primi e secondi piatti inclusi. In pratica, scartando i ri-storanti e i luoghi super affollati, in molti sono rimasti a casa, ma in pochi hanno cucinato. Nella mag-gior parte dei casi i clienti si sono lasciati consigliare dagli chef. Mol-to spesso hanno avanzato richieste precise optando per piatti legati alla tradizione locale con il menu delle feste in vecchio stile, pasta al for-no, involtini di melanzane, perfino il capitone. Assolutamente locali i dolci consumati a tavola. Ha tenuto il panettone classico, che ha spiaz-zato il pandoro. Super gettonati i dolci della tradizione dal sapore e dal profumo evocativo. “Su tut-to – conferma Franco Lanza, vice presidente dell’assocuochi baresi – vincono i piatti della tradizione e questo è un bene. Quest’anno, poi, a differenza degli altri anni, la clientela ha optato per i prodotti lo-cali, vini locali, pesce locale. Forse per colpa della crisi la gente ha im-parato a consumare prodotti italia-ni e, quando è stato possibile, pro-dotti del territorio”. Un esempio? “Al risotto all’astice si è preferito un risotto alla pescatrice e, tra la frutta secca, se vogliamo chiamarla così, sono ricomparsi in fichi secchi mandorlati, intinti nel vin cotto”.

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giovedì 15 gennaio 2009 1�

Tutti pazzi per i saldi… anche i commercianti

Confcommercio: “Vendite in calo”

I centri commerciali “isole felici” dello shoppingVisitatori e acquirenti in crescita al Gran Shopping Mongolfiera e al Fashion

District. E i saldi sono appena cominciati.

L’Adoc invita alla trasparenza e serietà

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“I primi week end di saldi non lascia-no ben sperare”, a dichiararlo Salva-tore Farinato responsabile locale di Confcommercio. “Ci aspettavamo una flessione e così è stato almeno fino a questo momento. Nelle tasche dei con-sumatori ci sono sempre meno soldi e spesso nemmeno con i saldi si riesco-no a fare acquisti. Insomma si compra l’indispensabile e si rinuncia sempre di più al superfluo”. Per Farinato il calo si sta attestando tra il 15 e il 20% del-le vendite in meno rispetto all’anno passato: “Si tratta di un calo che tocca maggiormente i negozi del centro urba-no ma che non ha risparmiato nemme-no i centri commerciali dove a fronte di un numero elevatissimo di presenze non si registrano vendite in crescita”. Eppure quest’anno molti esercenti spe-cie in centro hanno avviato i saldi par-tendo con sconti del 50%: “Si tratta di una necessità –ha spiegato Farinato- i negozianti del centro applicano abitual-mente sconti fino al 20% ai loro clienti quindi è normale che in periodo di saldi la scoutistica sia più ampia”.

L’Associazione dei Consumatori pu-gliesi vigilerà sulle eventuali irrego-larità, per il rispetto della normativa. Ad annunciarlo i vertici dell’associa-zione che tutela gli utenti. Secondo l’Adoc “l’avvento dei saldi, certa-mente atteso da migliaia di cittadini, quest’anno non ha provocato ‘follie’ per la ‘frenesia da saldo’, come per gli anni passati, poiché i consumato-ri hanno dalla loro una riduzione del potere di acquisto che ha diminuito drasticamente le loro possibilità di effettuare gli acquisti”. In considera-zione della crisi e dei pochi soldi a disposizione, l’Adoc chiede la mas-sima trasparenza e serietà all’intera categoria dei commercianti. “A fron-te di un preventivato aumento del 3-5% dei consumatori che utilizzeranno il periodo dei saldi ci sarà una ridu-zione della spesa pro capite, dovuta anche alla mancata detassazione del-la tredicesima che, laddove ancora a disposizione del cittadino, risulta davvero ridotta all’osso”. A margi-ne l’associazione dei consumatori Adoc rilancia decisamente l’invito a liberalizzare i saldi, consentendo ai commerciati di poter determinare la data d’inizio delle svendite o delle promozioni.

Passeggiando nei due grandi centri com-merciali di Molfetta, Fashion District e Gran Shopping Mongolfiera, è difficile farsi realmente un’idea su che cosa sia la crisi economica di cui tanto si parla in giro e su cui esperti e non si dilettano nel fare previsioni di ogni genere. Anche, o meglio soprattutto, nel mese dicembre le catene di negozi ubicati nella Zona Ar-tigianale della città hanno registrato un boom di presenze quasi inaspettato e di conseguenza un incremento degli affari non previsto sino in fondo. Comincia-mo con il divulgare dati e impressioni provenienti dal Fashion District, il più “anziano” dei due ipermercati molfette-si. Secondo quanto affermato dal diret-tore del Fashion District, Luigi Berardi, e da quanto poi confermato dalle cifre diffuse dall’ufficio stampa dell’Outlet, il bilancio delle presenze e delle vendite è stato più che positivo, con numerosi visitatori provenienti ancora una volta anche dall’estremo Sud dell’Italia. “Per Molfetta Outlet – sostiene la dirigenza del centro commerciale – i dati registra-no su base annuale un aumento del nu-

mero dei visitatori del 6%, che generano un incremento del numero di affari del 4%”. Naturalmente, alla faccia di chi parla di periodo di magra, il mese di di-cembre ha fatto registrare forti aumenti nelle vendite: in particolare i dati dall’1 al 14 dicembre hanno segnalato crescite a “doppia cifra”. Dati conformi agli altri due Factory Outlet Center di Mantova e Valmontone. “Le prospettive future – ha detto Luigi Berardi – non possono che essere estremamente positive visti i saldi anticipati al 3 gennaio e alle ini-ziative che Fachion District ha in serbo per i suoi visitatori”. Situazione analoga è quella fatta registrare all’interno del Gran Shopping Mongolfiera, inaugurato appena dieci mesi fa ma con un giro di affari plurimilionario. “Siamo notevol-mente soddisfatti per i risultati ottenuti in tutto il mese di dicembre nella città di Molfetta – ha dichiarato alla nostra testata Antonio Bonucci responsabile regionale dei centri commerciali Mon-golfiera – grazie ad un bilancio chiuso fortemente in attivo e in controtendenza agli andamenti negli altri centri com-

merciale della Puglia. Soltanto nel mese di dicembre l’ipermercato di Molfetta ha accolto oltre mezzo milione di visita-tori con particolare riferimento all’Iper-coop nel quale sono stati staccati oltre 100 mila scontrini”. Insomma circa un visitatore su cinque ha fatto spesa nel-l’ipermercato più grande della Puglia. “Per quanto concerne l’Ipercoop – ha proseguito il dottor Bonucci – tutti i re-parti hanno registrato un buon giro di af-fari, ma più di tutti quello del giocattolo e dell’elettronica, dove si sono raggiunti andamenti quasi record. Leggermente in affanno si è rivelato invece il settore tessile a dimostrazione di un consuma-tore più attento e risparmiatore rispetto al passato. I saldi anticipati non possono che offrire maggiori garanzie per il futu-ro, nel quale si cercherà di recuperare in quei settori leggermente in difficoltà”. Ebbene la crisi del commercio a Mol-fetta va da ricercarsi altrove, fuori dalla Zona Artigianale e al di là di quelle “iso-le felici” quali sono oggi i locali centri commerciali.

Matteo Diamante

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Un Natale un po’ più buio del solito ha forse contribuito ad allontanare ulterior-mente i cittadini dalle vie del centro. È questa la sensazione che si ha parlando con chi non ha visto di buon occhio la de-cisione di non addobbare con le consuete luminarie le strade commerciali della cit-tà. Una scelta che l’amministrazione co-munale aveva annunciato già alla vigilia delle festività e che era stata concordata con le associazioni dei commercianti in una sorta di patto di collaborazione. Da una parte l’amministrazione avrebbe im-piegato poco più di ventimila euro (som-ma abitualmente spesa per le luminarie) per organizzare una serie di appuntamenti teatrali, musicali e culturali nelle vie del centro; dall’altra i commercianti avrebbe-ro potuto provvedere alla illuminazione. Il risultato non è certo stato dei migliori. Le manifestazioni organizzate, tutte di elevata qualità e sensibilità artistica anche grazie alla professionale opera di coordi-namento e selezione svolta dalla associa-zione teatrale e culturale “Il Carro dei Co-mici” non hanno probabilmente ottenuto il seguito e l’attenzione che ci si aspettava

alla vigilia. Del resto in molti ignoravano finanche il calendario delle manifestazio-ni evidentemente predisposto e pubbliciz-zato con troppo e colpevole ritardo e così spesso gli “spettatori” sono stati amici degli amici avvisati con il passaparola o

coloro che, passeggiando per il centro, si sono casualmente imbattuti nello spetta-colo di turno. Il risultato è che a fronte di un buon investimento economico il risul-tato è stato meno buono. Ma, ne siamo certi, la strada intrapresa è quella giusta:

forse il 2008 è stato l’anno della prova. Andrà meglio nel 2009. Speriamo.Invece sul fronte “luminarie” la “catastro-fe” è stata assoluta: i commercianti che hanno ritenuto di illuminare le strade lo hanno fatto senza alcun coordinamento, ognuno a seconda della propria “sensibi-lità estetica” e ognuno per l’angolino di marciapiede di competenza. E così zone buie si alternavano a zone con un po’ più di luce in una sequenza degna del miglior abito di Arlecchino. Il problema è sempre lo stesso: ognuno per se e i problemi sono degli altri. Forse l’anno prossimo si po-trebbe “pretendere” con l’intervento del-l’amministrazione una sponsorizzazione da parte dei grandi gruppi commerciali e industriali insediatisi a Molfetta. Loro potrebbero pagare luci e spettacolini e ottenere in cambio visibilità. Oltre che sdebitarsi con la città che li ospita. La proposta non è insensata: a Santeramo il re dei divani Natuzzi già da anni provve-de nel periodo natalizio all’illuminazione artistica dell’intera città. Per la gioia di cittadini, visitatori, commercianti e teso-reria comunale!

Un Natale “buio” che non è piaciutoNiente strade illuminate e spettacoli pubblicizzati con colpevole ritardo.

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Inchiesta giovedì 15 gennaio 20091�

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Non è tardata ad arrivare la prima reazione all’articolo pubblicato sullo scorso numero del nostro quindicinale nel quale il preside della scuola media “Savio” di Molfetta for-niva spiegazioni sul pagamento di pagelle, fotocopie e libretti per le assenze. In quel caso il preside Francesco De Palma ave-va parlato di contributo volontario per far fronte alla carenza di fondi e per sopperire alle continue spese scolastiche. Il dirigente scolastico aveva affermato che contributo volontario fosse divenuto una prassi anche tra gli altri istituti scolastici che in alcuni casi tendono a mascherare tale somma tra le quote per l’assicurazione. Questa volta a prendere la parola è stato un altro diri-gente scolastico, Matteo Azzollini, che da qualche anno è a capo della scuola media “Pascoli”. Azzollini ha tenuto a puntualiz-zare quanto accade nel suo istituto, dove pagelle e libretti vengono garantiti “gra-tuitamente” a tutti gli alunni. “Innanzitutto prima di esprimermi sulla questione – ha esordito il preside della scuola media “Pa-

scoli” – tengo a precisare come non ho alcun dubbio sulla legittimità del provve-dimento adottato dal Consiglio d’Istituto della scuola media “Savio” e dal suo di-rigente scolastico, né tantomeno intendo criticarlo. Non è opportuno però genera-lizzare su quanto avviene negli altri istitu-ti, in quanto presso la scuola media “Pa-scoli” non viene richiesto agli alunni e alle famiglie alcun contributo volontario per pagelle, libretti per le assenze e quant’al-tro. L’unica quota fatta pagare è la polizza assicurativa di euro 5,50 nella quale non si maschera alcun altra tassa”. Matteo Az-zollini dipinge dunque il suo istituto come una scuola “virtuosa”, attenta ai bilanci didattici e in grado di coprire anche spese riguardanti le fasce di alunni appartenenti a famiglie meno abbienti. “Non solo non è nostra abitudine fa pagare pagelle e libretti – ha continuato il dirigente scolastico – ma ogni anno dal fondo del diritto allo studio fornito dal comune riusciamo a pagare le quote assicurative di circa quindici o venti

alunni che non possono permettersi nem-meno di pagare quei 5,50 euro di cui parla-vo in precedenza”. E c’è di più: “La nostra scuola – ha poi concluso Matteo Azzollini – non ha mai sforato il tetto massimo pre-visto dal decreto ministeriale per i libri di testo, un obiettivo che fa parte della nostra programmazione di inizio anno e che pun-tualmente cerchiamo di centrare e rispet-tare”. Due situazioni evidentemente molto differenti quelle riguardanti questi due istituti scolastici cittadini, casualmente presi in esame e con due punti di vista di-scostanti dettati sicuramente da altrettanto diverse necessità. “Avendo vissuto quoti-

dianamente nel mondo della scuola – ha affermato una nostra lettrice e docente attualmente in pensione – ho avuto modo fino a qualche anno fa di scontrarmi co-stantemente con problemi di questo tipo, dove da sempre vengono chieste anche agli insegnanti continue restrizioni. Anche a scuola purtroppo bisogna fare i conti con realtà economiche precarie e perciò non biasimo il provvedimento adottato dal Consiglio d’Istituto della “Savio”. Non bisogna però fraintendere tale decisione come una cattiva gestione dei fondi scola-stici, sempre più miseri ed insufficienti”.

Matteo Diamante

Molfetta. Ottant’anni fa nasceva il primo Bosch Service. Nel 1921 Bosch stipulava, infatti, un contratto per il montaggio e la riparazione di impianti di illuminazione per auto con una ditta di Amburgo. Era questo l’avvio di un'organizzazione mon-diale che oggi conta circa 12.000 aderenti in 141 paesi del mondo e che rappresenta, per milioni di utenti, il miglior sinonimo di “assistenza di qualità per ogni veicolo”. In Italia la rete Bosch Service nasce nel 1986

come naturale sviluppo della rete di Offici-ne Specializzate Bosch che, sin dal 1975, operavano nel mercato italiano. Anche a Molfetta Bosch ha legato il suo marchio all’azienda di un giovane e intraprendente operatore del settore, Ignazio d’Agostino, che da oggi ha deciso di “sposare” la mis-sion aziendale del grande marchio interna-zionale.“Uno dei nostri obiettivi – ha detto d’Ago-stino – è quello di fornire un servizio di

qualità all’automobilista, ovunque egli si trovi”. E per farlo è necessario avere a disposizione spazi idonei, macchinari al-l'avanguardia, personale perfettamente for-mato e specializzato. “Da qualche tempo – ha aggiunto d’Agostino – ho spostato la mia attività nella zona artigianale di Mol-fetta: una scelta dettata dalla volontà di of-frire un servizio all’avanguardia nei giusti spazi”. Un servizio che cura il veicolo dalla meccanica alla elettronica ed oggi passan-do anche per la parte che interessa gli pneu-matici con un efficace servizio di vendita, montaggio ed assistenza. “Diciamo che operiamo a 360 gradi e con il massimo im-pegno, anche fornendo il servizio di auto sostitutiva”. Un impegno che certamente rema contro la dilagante “crisi economica

mondiale” e che anzi rappresenta lo sforzo di un giovane imprenditore per migliorare la qualità del suo impegno. “Operare nel centro di Molfetta non era affatto semplice: una grande città, traffico caotico, difficoltà per i clienti. Io ho scommesso sullo svilup-po della nostra zona produttiva e, se oggi mi guardo attorno, penso di averci visto giusto. Praticamente sono nel centro della periferia: un punto di riferimento non solo per i molfettesi ma anche per i tanti auto-mobilisti di passaggio che sanno di poter contare, in caso di bisogno, su interventi rapidi e soprattutto di qualità”. Insomma, parlando di Ignazio d'Agostino si può dire di parlare di un altro “simbolo” della Mol-fetta che lavora, quella silenziosa e produt-tiva. La Molfetta del domani.

Nuovi servizi nella Zona Artigianale

Ignazio d’Agostino ha scommesso sullo sviluppo dell’area produttiva di Molfetta.

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Ma quanto costa la scuola oggi?In alcuni istituti si chiede un contributo per pagelle e libretti delle assenze. In altri si riesce

a sopperire con le risorse interne.

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In Cittàgiovedì 15 gennaio 2009 17

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In Città giovedì 15 gennaio 20091�

Duecentouno anni e non dimostrarliLa straordinaria storia di due sorelle che hanno vissuto gioie e dolori a cavallo di due millenni.

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Sette figli, venticinque nipoti e ventotto pronipoti. Ottavia Gadaleta è ancora oggi, con i suoi 103 anni compiuti lo scorso 31 dicembre, un punto di riferi-mento per tutta la sua famiglia, una sorta di “grande nave”, il cui timone è ancora fermamente nelle sue mani. Ottavia gode di una discreta salute, sebbene ci senta poco e nonostante non riesca quasi più a cam-minare. Questo non le impedisce di continuare ad essere una buongustaia, ghiotta di pane e cipolla e

frutti di mare rigorosamente crudi. Il suo “elisir” di lunga vita è rappresentato probabilmente dal calore fornitole dalla sua famiglia, che continua a vedere ogni giorno e alla quale continua ad impartire ordini e a fornire preziosi consigli. Ottavia è la maggiore di quattro figli, tutti deceduti meno che sua sorella Pasqua, 98 anni e madre di sette figli e una salute migliore a quella di Ottavia. Due donne davvero eccezionali, protagoniste di una vita vissuta fino in fondo tra dolori, sacrifici e gioie a sprazzi. Entrambe hanno patito le sofferenze dei due conflitti mondiali e i dopoguerra fatti di miseria, ristrettezze e privazioni. “Avevo appena cinque anni – ha ricordato seppur a stento Ottavia – quando scoppiò la Grande Guerra e quando in casa mancava di tutto. Avere il pane era un lusso e la nostra alimentazione era costituita sol-tanto da lupini e fichi secchi”. Figlie di un marinaio imbarcato sulle “lampare”, Ottavia e Pasqua hanno sempre lavorato, riparando le reti che puntualmente ad ogni battuta di pesca si rompevano, contribuen-do in questo modo al magro bilancio familiare. Due donne legate ad un comune destino, la morte prema-tura dei propri coniugi, e alle terribili conseguenze che ne sono derivate. “Non certamente posso dire che la sorte sia stata benevola per mia madre e mia zia – ha detto uno dei figli della signora Ottavia – poi-ché entrambe persero piccolissime la propria madre,

investita da una delle prime automobili dell’epoca; mio padre è morto quando mia madre aveva 58 anni con sei figli ancora da mantenere, tutto questo con una pensione di appena 20mila lire al mese”. Il desti-no, soprattutto per Ottavia, è stato ancora una volta avverso, facendole perdere due figli troppo giovani e facendole. È soprattutto da questo che nasce il suo “culto” per la famiglia e il “dare senza mai chiedere”. Ottavia Gadaleta è una donna generosissima ed è pro-prio la generosità la qualità che per tutta la vita l’ha contraddistinta. “Divideva il poco che aveva con co-loro che stavano peggio senza porsi problemi alcuni” ha continuato uno dei suoi figli. Ed è con orgoglio e con tanta nostalgia che le due anziane sorelle raccon-tano e ricordano le loro festività natalizie. “A Natale tutta la famiglia ritrovava la vera armonia – hanno af-fermato le due anziane sorelle – facevamo un bellissi-mo e grande presepe ed i festeggiamenti iniziavano la vigilia di Natale e terminavano a Carnevale”. “Sicuramente oggi si mangia meglio di ottant’anni fa – hanno proseguito – ma un tempo c’era più conside-razione per la vita e soprattutto c’era più rispetto per i genitori”. Parole sagge e insegnamenti preziosi che arrivano dall’alto dei loro cento anni e da voci consu-mate dal tempo ma cariche di memoria.

Matteo Diamante

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Saranno presentate a breve alla città di Molfetta le Statue dell’Arciconfraternita della Morte, opera dello scultore molfette-se Giulio Cozzoli, mirabilmente restaurate ad Andria, presso il laboratorio di Valerio Iaccarino e Giuseppe Zingaro. L’appunta-mento è per il 17 e 18 gennaio, nella Chie-sa del Purgatorio. Sabato 17 gennaio dalle ore 19,15 si terrà la conferenza di presen-tazione sui lavori svolti. Introdurrà il prio-

re dell’Arciconfraternita della Morte, dot-tor Francesco Stanzione. Relazioneranno i restauratori Valerio Iaccarino e Giuseppe Zingaro. Interverrà il professor Gaetano Mongelli, ordinario di Storia dell’Arte presso l’Università degli Studi di Bari. Alla conferenza saranno presenti monsi-gnor Luigi Martella, vescovo di Molfetta, e il sindaco Antonio Azzollini.Domenica 18 gennaio dalle 9 alle 13 e

dalle 17 alle 22, esposizione delle statue. Attivo anche lo sportello postale distacca-to per l’annullo filatelico presso l’Oratorio dell’Arciconfraternita della Morte. Sarà realizzato e messo in vendita uno specia-le cofanetto contenente nove cartoline, ognuna con il volto di una statua, a ricordo dell’evento.Il restauro è stato possibile grazie al perso-nale contributo economico del confratello Antonio Azzollini e della signora Carmela Mezzina, della signora Caterina Sallustio, del confratello signor Giovanni Azzollini, di un altro confratello che desidera mante-nere l’anonimato e della famiglia Balacco-Magarelli residente negli Stati Uniti, erede di Sergio ed Antonetta Magarelli che nel 1958 donarono all’Arciconfraternita della Morte l’attuale statua di Maria Santissima Addolorata. “Come priore dell’Arciconfraternita della Morte e come appassionato da sempre di questi nostri autentici capolavori d’arte e di fede – ha dichiarato Francesco Stanzio-

ne – sono felicissimo di rivedere nuova-mente riunita tutta la Famiglia. Solo sette mesi fa, agli inizi di giugno, le nostre sta-tue erano in condizioni veramente pietose per il pessimo restauro del 1981 ed ora ri-splendono invece di tutta la loro originaria bellezza”.“Il nostro grazie – ha aggiunto Stanzione – va a Valerio Iaccarino e Giuseppe Zin-garo che le hanno restaurate e al professor Gaetano Mongelli che mi ha indicato quali avrebbero potuto essere i migliori restau-ratori delle opere di Giulio Cozzoli”. Prima di poterle ammirare da vicino tocca al priore Francesco Stanzione anticipare i possibili commenti dei molfettesi: “Mi rendo anche conto che qualcuno potrà obiettare che ora sono diverse; è vero, sono molto diverse. Ma se critica dovrà farsi, la si dovrà fare direttamente a Giulio Cozzoli: lui le fece così”. E a noi non resta che attendere per poter ammirare ciò che il Maestro consegnò prima alla città e poi alla storia.

Organizzata dall'?Associazione Cul-turale “Italia in Arte” di Lecce, con il patrocinio del Comune di Lecce, del-l'?Università del Salento, delle Regioni Puglia, Umbria, Basilicata, Molise e Venteo, si è svolta sabato 6 dicembre la cerimonia di consegna del premio “Mi-chelangelo Buonarroti 2008”, istituito in occasione del cinquecentesimo anniver-sario dell’inizio dei lavori per la realiz-zazione della Cappella Sistina ed asse-gnato ad “autori e personalità contempo-ranee del mondo dell’arte, della scienza e delle lettere”. Nella stessa occasione è stato conferito il premio speciale “Di-

ritti Umani 2008” istituito per ricordare il sessantesimo anniversario della firma della Carta dei Diritti dell’Uomo avve-nuta a New York nel 1948.Tra gli artisti provenienti da tutto il mon-do e candidati al premio “Buonaroti” sono stati selezionati e premiati anche due molfettesi. Si tratta di Michelangelo de Virgilio (nella foto a destra), premiato per la sezione scultura e Francesco Bi-sceglie (nella foto a sinistra) insignito del riconoscimento per la sezione grafica.Ad entrambi è stato anche assegnato il premio speciale per i “Diritti Umani”.I due prestigiosi riconoscimenti vanno

ad aggiungersi ad altrettanti premi “rac-colti” in altre città pugliesi. A cominciare da Giovinazzo dove de Virgilio e Bisce-glie sono stati premiati nell’ambito del concorso nazionale “Natiolum”. Suc-cessivamente, il 13 dicembre, Miche-langelo de Virgilio ha ritirato a Taranto il premio “Città dei due mari” conferi-togli per una scultura da lui realizzata e dedicata a don Tonino Bello. Entrambi gli artisti molfettesi sono già noti nel mondo culturale regionale e naziona-le dove, da autodidatti, sono “sbarcati” raccogliendo consensi e apprezzamenti per le loro opere.

Culturagiovedì 15 gennaio 2009 1�

Riconoscimenti per Bisceglie e de Virgilio Da Lecce a Taranto prestigiosi premi per i due artisti molfettesi impegnati nella poesia e nella scultura.

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Tornano a splendere le Statue del Sabato Santo

La presentazione dei lavori di restauro in una conferenza organizzata per sabato 17 gennaio.

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Don Gino Samarelli e la sua passione per l’arte. Una passione forse per anni repressa, chiusa tra le quattro mura della sua casa o della sagrestia della parrocchia Madonna della Rosa. Una passione per il bello, per tutto ciò che “il Signore ci ha donato sotto ogni forma”. Una passione per tanto tempo tenuta in ombra: troppi gli impegni pastorali, l’attività a scuola con i giovani del liceo, le richieste di una comunità cui tentare di dare sempre le risposte migliori. Poi la scintilla. L’idea di trasformare la “passione in proget-to”. Di tentare uno studio profondo dell’arte. Di programmare qualcosa di “popolare e democratico” per provare a percorrere strade nuove verso la conoscenza della comunità e per offrire nuovi stimoli alla crescita cultu-rale e alla riflessione personale. Nasce così “Digressione Contemplattiva”, una serie di eventi in cui la “contemplazione si fa attua-le” e che ha trovato la sua naturale colloca-zione, la sua nicchia, nella chiesetta rupestre della Madonna della Rosa. “Grazie alla collaborazione di amici come

Nicola Nesta, Lazzaro Ciccolella e Gianni de Gennaro – ha raccontato don Gino – ho dato il via ad un progetto che punta a sco-prire tutto il bello che il Signore ci ha donato sotto forma di arte”. E così dal 2007 in poi si sono succeduti i concerti di musica ricercata, momenti in cui la tecnologia ha incontrato e sposato la melodia. Ed ancora il teatro e la prosa, queste ultime autentiche passioni gio-vanili di don Gino che ha riscoperto il piace-re della scrittura e che, entro la fine del 2009, porterà in scena un nuovo lavoro teatrale. “Sarà la storia del buon ladrone – ha anti-cipato – e sarà frutto di un profondo studio letterario, teologico e anche filosofico grazie alla collaborazione di Francesco Matarrese, filosofo e collega d’insegnamento nel Liceo Classico di Molfetta”.Digressione Contemplattiva, come si legge nella presentazione del progetto (www.di-gressionecontemplattiva.org) è una iniziativa culturale ai margini delle vistose operazioni pubbliche ma che incide significativamente nel tessuto sociale ed artistico della città pro-

ponendo eventi di spiccata qualità e rara vi-sibilità e che ha anche avviato la produzione di cd musicali di rara bellezza, “autoprodotti e realizzati con il contributo di tutti quelli che credono nel progetto”, ha sottolineato don Gino che ha anche ricordato come questi la-vori musicali, grazie agli artisti che collabo-rano con Digressione, abbiano valicato an-che i confini nazionali riscuotendo consensi da illustre personalità del mondo musicale e culturale europeo. E tutto questo partendo da una parrocchia di periferia anche se don Gino ritiene che la nascita del progetto non debba necessariamente essere associata alla sua collocazione geografica: “Digressione è nata qui ma avrebbe potuto nascere dovun-que: è un modo di offrire qualcosa di profon-

do alla comunità, che va oltre il quotidiano. Un progetto che ha ricevuto anche il plauso del Vescovo felice che le parrocchie anche con queste operazioni svolgano il loro com-pito aggregativo e formativo”.Domenica 1 febbraio (ore 20.45 nell’Audi-torium Madonna della Rosa) è programmato il prossimo appuntamento di Digressione Contemplattiva. Si tratta di “Tumbalalayka: la voce della poesia e delle canzoni yiddish”. Introdurrà la serata con le sue riflessioni la professoressa Marisa Romano mentre la parte musicale sarà curata dalla voce di Giovanna Carone e dal pianoforte di Mirko Signorile. Un altro momento per avvicinarsi alla “bellezza dell’arte e alla conoscenza di ciò che essa racchiude”.

Digressione Contemplattiva per riscoprire la bellezza dell’arte

Il progetto nato da un’idea di don Girolamo Samarelli riscuote sempre maggiori consensi di critica e di pubblico.

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Cultura giovedì 15 gennaio 200920

Page 21: Il Fatto n. 027

All’indomani dell’amara sconfitta inter-na subita ad opera dell’Igea Sant’Antimo in casa Virtus c’era stato un mezzo ter-remoto: dopo anni di felice matrimonio era stato messo in discussione il rappor-to con coach Carolillo e l’ambiente era precipitato in un momento di assoluto sconforto. Attorno alla Virtus si adden-savano le nubi del pessimismo e anche la tifoseria aveva cominciato a criticare, contestare e protestare. In molti voleva-no “la testa” del coach monopolitano e la sensazione è che anche tra i dirigen-ti si cominciasse a valutare la possibi-lità di sostituire il comandante. Poi la dichiarazione ufficiale del presidente Andrea Bellifemine: “Sergio Carolillo non si muove da Molfetta”. Una deci-sione nata dalla volontà di dare ancora fiducia ad un uomo che sulla panchina biancoazzurra aveva raggiunto risultati sino a qualche anno prima nemmeno lontanamente immaginabili. Il primo banco di prova era fissato per domenica 21 dicembre nella tana del Matera e del-l’ex Francesco Longobardi. A spuntarla erano i biancoazzurri molfettesi seguiti in terra lucana da oltre 100 supporter. Il risultato finale di 90 a 85 a favore della Virtus era il frutto di una gara giocata

con attenzione e concentrazione in cui Lorenzo di Marcantonio metteva a re-ferto 29 punti personali e Lillo Leo, sempre più protagonista della categoria, annullava l’avversario Longobardi. Tut-to questo nonostante il capitano e play titolare Andrea Maggi fosse costretto a rimanere in panca praticamente per tutto l’incontro a causa di un infortunio alla spalla. Infortunio che, alla ripresa del campionato il 4 gennaio, non gli consen-tiva nemmeno di essere tra i convocati: al suo posto Roberto Simeoli, professio-nalità da vendere, che con tanto spirito di sacrificio si faceva trovare pronto al momento della chiamata ed era protago-nista, assieme ai compagni di squadra, di una vittoria importantissima contro Fossombrone. Di fronte ad un pubbli-co che pian piano tornava ad incitare la squadra di casa, la Virtus controllava con sagacia tattica una gara non certo fa-cile e, dopo i primi due quarti di attesa, pigiava sull’acceleratore nella seconda parte e gettava il cuore oltre l’ostacolo: alla fine il tabellone segnava 80 a 71 con Lillo Leo autore di 29 punti. Ecceziona-le. Domenica 11 gennaio l’apoteosi. Si gioca di nuovo in casa e arriva il Lati-na secondo in classifica. Dopo una gara

al cardiopalma ecco il finale che solo il basket può regalare. Dopo che i pa-droni di casa avevano subito anche uno svantaggio di 17 lunghezze, nell’ultimo quarto si torna in partita e Andrea Maggi segna il primo sorpasso. In una girando-la di emozioni si arriva a otto secondi dalla fine con gli ospiti in vantaggio di due punti. Quando mancano pochi de-

cimi al suono della sirena “re” Andrea Malamov tira la “bomba” e realizza da tre: finale 95 a 94 per la Virtus e scene di delirio collettivo nel palazzetto. Do-menica 18 i molfettesi saranno in Sicilia per affrontare il Barcellona, poi nuova-mente in casa contro Siena. E chissà che allora non racconteremo un campionato totalmente nuovo.

Sportgiovedì 15 gennaio 2009 21

Inizia nel migliore dei modi il 2009 per le maggiori rappresentanti della palla-volo molfettese. Sia nel campionato di B1 maschile che in quello di B2 femmi-nile si registrano vittorie importanti che consentono alla Pallavolo e all’Azzurra di guardare con fiducia al prosieguo del campionato puntando a quelli che sono i rispettivi obiettivi di inizio stagione: la conquista dei play off per gli uomini di coach Vito Avellis e la salvezza per le ragazze di Annagrazia Matera. Il 2008 invece si era chiuso in modo differente per le due compagini anche se i segnali positivi erano giunti da entrambe le for-mazioni. Netta la vittoria il 21 dicembre della Pallavolo Molfetta che nel match casalingo contro l’Ostia aveva messo a segno un netto 3 a 0 (parziali 25-19, 25-16, 25-21) preparandosi mentalmente e fisicamente ad affrontare il concentra-mento di Coppa Italia poi disputatosi il 23 dicembre senza fortune per i ragazzi di Avellis eliminati dal Terlizzi pur for-nendo ottimi segnali sullo stato di forma della squadra. Segnali confermati alla ripresa del torneo di B1, il 3 gennaio, con la vittoria casalinga, ancora per 3 a 0 (parziali 25-23, 25-16, 25-16), contro il Marcianise che, a parte nel primo set,

non metteva mai in difficoltà i padroni di casa. Una sorta di anticipazione del match del 11 gennaio disputato a Fog-

gia e vinto dai biancorossi per 3 a 1 (25-22, 20-25, 23-25, 13-25). La Pallavolo Molfetta tornerà a giocare al “PalaPoli”

il 18 gennaio ospitando il Galatina, poi il 24 gran derby in casa del Bari.Sulla sponda femminile le cose sem-brano essersi messe sulla giusta via e il periodo buio di inizio stagione pian piano viene dimenticato. Tutto ciò no-nostante la sconfitta a Tuglie con cui si era concluso il 2008. Una sconfitta maturata solo al tie-break dopo che le molfettesi avevano anche “rischiato” di vincere nel quarto parziale (parzia-li 21-25, 25-20, 20-25, 29-27, 15-11). Alla ripresa del campionato immediato ritorno alla vittoria delle ragazze del presidente Giancaspro. In quel di Ostu-ni, contro il fanalino di coda del torneo, capitan Francioso e compagne si sono imposte per 3 a 1 (25-21, 19-25, 11-25, 20-25). Ancora una vittoria utile per al-lontanarsi dalla “zona rossa” che indica i play out nel match del 10 gennaio in casa contro l’Aversa superata per 3 a 1 (22-25, 25-20, 25-23, 25-22). Il 17 gen-naio si tornerà a viaggiare alla volta di Noicattaro per incontrare il Nojaturi, poi nuovo match casalingo ospitando il Benevento. Conquistare bottino pieno nella doppia sfida potrebbe rappresen-tare il definitivo rilancio delle ambizio-ni di casa Azzurra.

La Virtus Basket si è rialzataI biancoazzurri chiudono il 2008 vincendo a Matera e aprono il 2009 imponendosi in casa contro Fossombrone

e Latina.

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Convincente il volley di Serie B

Sia la Pallavolo che l’Azzurra inaugurano il 2009 con due vittorie e puntano a conquistare i rispettivi obiettivi stagionali: play off da una parte e salvezza

dall’altra.

933Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Page 22: Il Fatto n. 027

Sport giovedì 15 gennaio 200922

Aperto il tesseramento al CSAINL’ente di promozione sportiva riunisce associazioni,

circoli, Cral e parrocchie.

935Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Natalicchio ancora ai vertici della FGI Il molfettese sarà il Direttore di Giuria Regionale

della Sezione Ginnastica per Tutti.

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A seguito delle elezioni del presidente e dei consiglieri regionali del Comita-to Regionale Puglia della Federazione Ginnastica d’Italia per il quadriennio 2008/2012, è stato nominato un nuovo Consiglio Direttivo del Comitato Regio-nale Puglia della Federazione Ginnastica d’Italia. Il consiglio è composto dal presi-dente Lorenzo Cellamare (Bari), dal vice presidente Cosimo Rotondo (Monopoli), dal segretario Arcangelo Tavarilli (Bari), dai consiglieri Graziella Cecchetti (Mo-nopoli), Gianfranco Grassi (San Vito dei Normanni), Antonio Spagnolo (Brindisi). I consiglieri eletti, riuniti nel primo Con-

siglio Regionale, hanno nominato i Di-rettori Tecnici e di Giuria Regionali per il quadriennio 2009-2012. Per la Sezione femminile Barbara Spagnolo (Brindisi) e Gioconda Raguso (Martina Franca). Per la Sezione maschile Innocenzo Lenoci (Monopoli) e Paolo Laghezza (Monopo-li). Per la Sezione Ritmica Marisa Stufa-no (Giovinazzo) e Carmela Serrone (Gio-vinazzo). Per la Sezione Aerobica Katia Occhilupo (Presicce) e Mirella Raone (Presicce). Per la Sezione Ginnastica per Tutti Fabio Gaggioli (Martina Franca) e Pietro Natalicchio (Molfetta, nella foto). Responsabile regionale degli Ufficiali di Gara Valeria Barone (Monopoli).Al molfettese Pietro Natalicchio (nella foto) è stata affidata per il terzo quadrien-nio consecutivo la carica di Direttore di Giuria Regionale della sezione Ginna-stica per Tutti che copre circa l’80% del numero degli atleti tesserati alla Fede-razione Ginnastica d’Italia e un numero di Giudici in Regione di circa 70 unità suddivisi in Giudici di 1° e 2° grado e Nazionali.

Il comitato provinciale CSAIN di Bari e per delega anche il comitato zonale di Molfetta, hanno aperto il nuovo tesseramento 2009 per tutte le associazioni, circoli, Cral, parroc-chie che vogliano affiliarsi all’ente di promozione sportiva riconosciuto sin dal 1974 dal CONI. Per la sta-gione sportiva 2009 è stato ripropo-sto in questi giorni un programma sportivo di campionati, tornei, gare, la maggior parte delle quali rappre-sentano le fasi provinciali di cam-pionati nazionali per quasi tutte le discipline sportive riconosciute dal CONI. Per l’anno 2009 il vero fio-re all’occhiello che il CSAIN mette a disposizione dei soci alle società sportive che si affiliano, è la nuova polizza assicurativa in convenzione nazionale con la compagnia “Vit-toria Assicurazioni”. L’adesione al CSAIN consente per l’attività spor-tiva e di tempo libero, di ottenere altri servizi, convenzioni ed agevo-lazioni per le società sportive, cir-

coli, associazioni che si affiliano; infatti offre assistenza e consulenza in materia fiscale, amministrativa e tecnica; riduzioni e facilitazioni SIAE, secondo convenzione, per canoni audizioni musicali, utilizzo strumenti e apparecchi audiovisivi; consente la partecipazione ad un ricchissimo programma di attività e manifestazioni locali e nazionali; dà la possibilità di accedere a tassi agevolati, ai finanziamenti dell’isti-tuto per il credito sportivo, per la costruzione, ampliamento e ristrut-turazione di impianti. Le affiliazioni al CSAIN in provincia di Bari vanno inviate per posta a CSAIN – casel-la postale n° 145 – 70056 Molfetta; via e-mail a: [email protected] (questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot; abilita Ja-vascript per vederlo), per fax al nu-mero 080.3354545; e per ulteriori informazioni gli interessati possono telefonare ai numeri 329.8024266 – 347.6352851.

Page 23: Il Fatto n. 027

Sportgiovedì 15 gennaio 2009 2�

HOCKEY BASKETSerie A2 Serie A dilettantiMontebelloSarzanaThieneMOLFETTACorreggioModenaMateraSandrigoLodiFollonica

���2�027271�1�7��

FerentinoLatinaSienaOsimoTrapaniOstuniSant’AntimoPotenzaPalestrinaBarcellonaFossombroneMOLFETTAMateraFirenze

2�201�1�1�1�1�1�12101010��

PALLAVOLOSerie B1 Maschile Serie B2 Femminile

TraniMateraSalernoTarantoSarnoTuglieScafatiBeneventoSala ConsilinaPotenzaMOLFETTANojaturiBattipagliaAversaMontescagliosoOstuni

�������12�27272�2�211�171�1071

SoraGelaBariMOLFETTASpoletoChietiTerniTerlizziBroloFasanoOstiaMarcianiseSquinzanoGalatinaAvellinoFoggia

�0���2�22�272�2�21211�1�12111111

CALCIO A5 CALCIOSerie C1 Seconda categoria

CellamareBARI SPORTPaloConversanoBisceglieBitrittoTrinitapoliAdelfiaMILAN CLUBE. TriggianoCapursoAltamuraA. TriggianoMolaCerignolaTrani

�7�����02�2�21201�171�1�1111��

CastellanaR. MOLFETTAGiovinazzoR. MolaPellegrinoSammicheleFasanoRuvoModugnoCerignolaV. MolaSpinazzolaNociBrindisiAltamuraSava

�����12�2�272�2�2�221�1�1�11��

Il derby del Sud va al MateraUn Hockey Club grintoso paga i primi minuti di gara disputati sottotono. Sabato la possibilità di rifarsi

contro il Follonica.

937Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Dal calcio al calcio a � il biancorosso va di moda I tifosi molfettesi si appassionano per le sorti di

Bari Sport, Milan Club e Real.

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Non si è chiuso certo nel migliore dei modi il 2008 dell’Hockey Club Molfet-ta. Nell’atteso derby del Sud contro il lucani del Matera, capitan Agrimi e soci deludono le aspettative e, nonostante una gara giocata con grinta, non centra-no l’obiettivo vittoria e al fischio finale assistono ai festeggiamenti degli ospiti che si impongono per 6 a 5, segnando sul diario stagionale la prima sconfitta interna del campionato. A gravare sul risultato finale un avvio di gara sottoto-no dei locali ben sfruttato dai materani. Come attenuante alla sconfitta da anno-tare le assenze oltre che di David Vian-na e Piscitelli, appiedati per un turno dal giudice sportivo, anche del portiere De Pinto costretto ai box. Pronti via e il Molfetta dopo soli 47 secondi passa in vantaggio con Cirilli. Pochi minuti dopo il Matera pareggia grazie a Gae-tano Nicoletti e poi passa in vantaggio sino a raggiungere il 4 a 1. Il Molfetta

rimonta fino al 4 a 4 poi, in una girando-la di gol si concretizza il risultato finale. Fortunatamente, subito dopo la sosta per le festività, il ritorno in pista del Goccia di Sole è stato positivo. Il 10 gennaio, nonostante una gara giocata sotto tono e non certo brillante, gli uomini di mi-ster Vianna hanno regolato il fanalino di coda Follonica con il risultato di 6 a 4. A segno per i locali Agrimi, Vianna e per due volte ciascuno Sinisi e Persia. Con questa vittoria i pattinatori locali centrano il primo obiettivo stagionale: la matematica qualificazione ai play off. Si torna in pista sabato 17 gennaio per la prima trasferta dell’anno a Sandrigo, successivamente saranno nuovamente le porte del Pala don Sturzo per ospitare il Correggio. Due gare che, seppur non importanti ai fini della classifica, si pun-ta a vincere per aumentare il bottino sta-gionale e per dare maggiore consistenza al lavoro del gruppo.

Il mondo “pallonaro” molfettese, privato dei fasti del massimo campionato regionale, ha imparato oramai da tempo ad appassionarsi al cosiddetto “calcio minore”. Quello che si gioca senza la “ter-na” al campo sportivo “Benedetto Petrone” e quel-lo al chiuso del palazzetto che coinvolge sempre più spettatori. Così dalla Seconda Categoria che vede impegnate Bari Sport e Milan Club al calcio a 5 con il Real Molfetta i “calciofili” riescono ad occupare i loro week end. Un sano modo di diver-tirsi reso ancor più piacevole dai buoni risultati che le tre compagini stanno ottenendo. Nel calcio a 11, il Bari Sport occupa la seconda posizione in clas-sifica, distanziato di un solo punto dal Cellamare, squadra che ha incontrato, pareggiando per 1 a 1 sul sintetico di casa domenica 11 gennaio prima della pausa del campionato prevista per il 18. Nel contempo il Milan Club di mister Nico Mininni mantiene il centro della graduatoria e alla ripresa del torneo è stato di scena sul campo del Trinitapo-li dove ha impattato per 0 a 0. Le due compagini avevano chiuso il 2008 con un derby giocato sotto

un vento gelido e che non aveva risparmiato emo-zioni e momenti di tensione. Alla fine a spuntarla erano stati gli “ospiti” del Bari Sport, vincenti per 2 a 1 grazie alle reti di Murolo e Calò. Per i “sata-nelli” a segno sul finire della contesa Altomare.Anche nel campionato di calcio a 5 i molfettesi, in seconda posizione di classifica, se la vedranno alla ripresa contro il battistrada Castellana distante un solo punto. La gara si giocherà eccezionalmente mercoledì 13 gennaio nella città delle grotte. Poi, il 17, Real sarà di nuovo in campo al “PalaPoli” per ospitare il Cerignola. L’ultima gara dell’anno i biancorossi di capitan Nico Allegretta l’avevano disputata sul campo del Sava. Alla fine, a dispetto della posizione di classifica dei tarantini, la contesa non era stata delle più facili e i molfettesi si erano imposti con il risultato di 7 a 4 (a segno Colan-gelo, Paglia, Lavolpicella, Vallarella, Toma e per due volte Marengo). Una vittoria contro il Castel-lana potrebbe riconsegnare ai realini la testa della classifica aumentando l’entusiasmo e avvicinando l’obiettivo promozione.

Page 24: Il Fatto n. 027

Il fatto.net ha selezionato per voi dai motori di ricerca alcuni annunci di lavoro. Alcuni annunci saranno ripetuti ma vale sempre la pena consultarli tutti. Negli annunci diretti troverete gli annunci fatti direttamente alla nostra redazione. Il servizio di annunci è totalmente gratuito e la radazio-

ne non si assume alcuna responsabilità circa la bontà delle inserzioni. Per maggiori informazioni e aggiornamenti consultate il sito www.ilfatto.net nell’area OFFRO LAVORO.

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Risale al 23 dicembre 2008 la pubbli-cazione su GURI n. 100 del bando che prevede la selezione, tramite avviso pubblico, di personale presso le Ferro-vie del Sud- Est e Servizi Automobili-stici di Bari Srl. L’avviso di selezione di personale da assumere è caratteriz-zato da contratto CCNL autoferrotran-vieri a tempo indeterminato, inerenti figure professionali di esercizio.Sono indette sette selezioni pubbliche, per esami, per la copertura delle se-

guenti posizioni professionali a tempo pieno e indeterminato:n. 35 operatori di esercizio (parame-tro.140). Sono richiesti: licenza di scuola media, età non superiore a 35 anni, patente D+E in corso di validità e certificato di abilitazione professio-nale di tipo “KD”;n. 10 macchinisti (par. 158). Sono ri-chiesti: diploma di perito industriale capotecnico ed età non superiore a 35 anni;n. 10 capitreno, (par.140). Sono ri-chiesti: diploma di scuola media supe-riore valido per l'accesso alle facoltà universitarie ed età non superiore a 35 anni;n. 13 operatori di movimento e gestio-ne, (par. 158). Sono richiesti: diploma di scuola media superiore valido per l'accesso alle facoltà universitarie ed età non superiore a 35 anni;n. 40 operai qualificati, (par.140). Qualifiche interessate: n. 2 carrozzie-ri-batti lamiera, n. 2 elettromeccanici, n. 4 elettronici, n. 6 falegnami, n. 4 idraulici, n. 5 meccanici, n. 8 motori-sti, n. 3 saldatori, n. 1 tappezziere, n. 4 tornitori fresatori, n. 1 verniciatore.

Sono richiesti: licenza di scuola media ed età non superiore a 35 anni;n. 30 operatori generici, (par.116). Sono richiesti: licenza di scuola media ed età non superiore a 35 anni;n. 8 operatori generici, (par. 116). Sono richiesti: licenza di scuola media ed età non superiore a 35 anni.Prove di esame: le prove d’esame con-sistono in una prova preselettiva, una prova scritta ed in un colloquio ovve-ro in una prova pratica, che si svolge-ranno nel territorio della provincia di Bari. Acquisizione dei bandi di gara: i bandi integrali con l’annesso fac-simi-le di domanda di ammissione possono essere scaricati dal sito internet www.cnipec.it, link Ferrovie del Sud Est e Servizi Automobilistici S.r.l.Domande di ammissione: le domande di ammissione alle selezioni devono pervenire alla società incaricata delle selezioni entro le ore 12 del 30° giorno successivo a quello di pubblicazione dell’avviso. Società incaricata dei pro-cedimenti selettivi: C.N.I.P.E.C. S.r.l. – Centro Nazionale Istruzione Profes-sionale Esami Concorsi – Via Tortona, 2D rosso – Genova cap. 16139 Italia

– e-mail: [email protected] – telefono: 010.860.56.60.Per informazioni e chiarimenti vi consigliamo vivamente di consultare esclusivamente le fonti informative ufficiali sopra citate. Inoltre gli inte-ressati potranno telefonare alla società incaricata dei procedimenti selettivi o anche recarsi presso gli uffici infor-mativi presenti nel proprio comune di residenza .Vi ricordiamo che il bando scade il 22 gennaio 2009.

Esiste poi il coraggio necessario per resistere alle difficoltà che ci logo-rano. Noi sappiamo che, qualsiasi mestiere facciamo, qualsiasi com-pito svolgiamo, ogni giorno incon-treremo continuamente opposizioni, ostacoli da superare. E in certi casi le difficoltà sono così grandi da farti pensare che forse sia meglio lasciar perdere, ritirarsi. Ti assalgono allo-ra un'immensa fatica e il senso del-l'inutilità di ogni cosa. [...] Lo sco-ramento è una terribile tentazione.

(Francesco Alberoni)

Page 25: Il Fatto n. 027

Rubrichegiovedì 15 gennaio 2009 2�

Anno nuovo e novità anche nel mon-do del “il Fatto”, il primo quindici-nale gratuito di cronaca locale. Dopo aver festeggiato il nostro primo com-pleanno e dopo aver tracciato il do-veroso bilancio di dodici mesi vissuti cercando di essere sempre “dentro” la città è giunto il momento di mettere in campo strategie nuove per offrire ai nostri lettori, vecchi e nuovi, uno strumento sempre accessibile, como-do e dinamico.L’Activa Srl, società editrice de “il Fatto” e il suo presidente Giulio Co-sentino hanno così predisposto un ar-ticolato programma di crescita per il network che comprende oltre il quin-dicinale anche il quotidiano on line www.ilfatto.net e la nostra web tv.Per quanto riguarda la web tv è in fase di elaborazione un palinsesto che of-frirà agli utenti una serie di contributi

a cadenza prefissata e nel contempo si sta lavorando alla realizzazione di un dvd che racconterà il 2008 molfettese attraverso le nostre immagini e i ser-vizi che vi abbiamo proposto tramite internet. Inoltre, “il Fatto” è pronto ad accettare nuovi impegni: seguire-mo con le nostre telecamere e i nostri microfoni eventi e manifestazioni (per informazioni: [email protected]) per garantire all’intera città la giusta copertura video. Tra i tanti progetti “interattivi” anche la possibilità di un programma settimanale di approfondi-mento sulle varie tematiche cittadine.Il nostro quotidiano on line è oramai pronto a cambiare pelle: tra poche set-timane verrà presentato agli utenti un sito internet completamente rinnovato nella grafica e potenziato. Le novità più importanti riguardano però il nostro free press: a partire dal numero che state sfogliando in que-sto momento, cambia la modalità di distribuzione. “il Fatto” non arrive-rà più nelle vostre cassettine postali, una scelta dettata da molteplici fatto-

ri, primo fra tutti la volontà di servi-re l’intera comunità cittadina senza dover rinunciare ad alcuni quartieri come la città vecchia e le nuove zone di espansione. Così da oggi “il Fatto” sarà distribuito, sempre gratuitamente, in oltre cento punti di distribuzione tra bar, supermercati, panifici, alcune edi-cole che hanno aderito alla nostra pro-posta, tabaccherie, panifici, stazioni di rifornimento carburante e altri esercizi commerciali. L’elenco completo verrà pubblicato a partire dai prossimi nu-meri così potrete “prenotare” la vostra copia e ritirarla comodamente quando uscite per far spesa o per andare a la-voro. In questo modo “il Fatto” sarà realmente disponibile in tutta la città e per tutti i cittadini. Inoltre, nel giorno di uscita del nostro periodico, alcuni “strilloni” saranno presenti ai princi-pali incroci cittadini per distribuire “il Fatto” agli automobilisti in transito. Non cambia quindi la nostra filosofia: informazione per tutti e in tutta la cit-tà. E soprattutto gratis.Decidendo di modificare la modalità di

distribuzione, inoltre, abbiamo anche voluto dare un segnale all’intera città: in questi dodici mesi abbiamo osserva-to i comportamenti dei cittadini. Spe-cie di quelli che avrebbero necessità di maggiore “educazione”. Non di rado abbiamo notato che decine di copie del nostro giornale, sottratte dalle cas-settine postali condominiali, finivano a ricoprire intere vie cittadine, crean-do disagio ai molfettesi e soprattutto agli operatori dell’ASM addetti alla pulizia. Così, nostro malgrado, e per contribuire a rendere decorosa la no-stra amata Molfetta abbiamo pensato di “eliminare il problema alla radice”, convinti che i cittadini apprezzeranno questa nostra scelta. Resta comunque possibile ricevere il periodico “il Fat-to” direttamente a casa attraverso la posta ordinaria. Per informazioni su questo servizio invitiamo gli interes-sati a scrivere all’indirizzo [email protected] o a contattare la nostra re-dazione all’indirizzo postale “il Fatto – Activa Srl, via degli Antichi Pastifici A/8, Z.A. Molfetta”.

Ancora novità nel mondo de “il Fatto”Dal periodico alla web tv passando per il nostro sito internet ecco cosa cambia nel 2009.

940Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

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Page 26: Il Fatto n. 027

IL FATTO è disponibile in questi esercizi ogni 15 giorni,puntuale come sempre il giovedì.

Sudoku (giapponese: su-doku, nome completo: Su-ji wa dokushin ni kagiru) è un gioco di logica nel quale al giocatore o solutore viene proposta una griglia di 9×9 celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere vuota; la griglia è suddivisa in 9 righe orizzontali, nove colonne verticali e, da bordi in neretto, in 9 “sottogriglie”, chiamate regioni, di 3×3 celle contigue. Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero. Scopo

del gioco è quello di riempire le caselle bianche con numeri da 1 a 9, in modo tale che in ogni riga, co-lonna e regione siano presenti tutte le cifre da 1 a 9 e, pertanto, senza ripetizioni.Fonte:(it.wikipedia.org)

SOLUZIONI

Rubriche giovedì 15 gennaio 20092�

FACILE DIFFICILE

Caffè Duomo Bar UniversoBar FeniceBar MixerBar StazionePasticceria MezzinaBar FantasyBar DavisSotto CopertaBar MiramareCoffee RoomCin Cin BarBettie PageOff StreetBlanc la nuitBeatles PubSwing PubGreasePlace Blanc CafèAGIP via TerlizziESSO via TerlizziAPI zona industrialeQ8 zona industrialeESSO via BisceglieCaffé MetropolisSilver CaféMadogas via Terlizzi

Caffetteria VenerePanificio “Il cugino”Trovi il fumetto “Mr. Villain”, al costo di 5 euro, nelle seguenti edicole:“Parisi”, via Immacolata 40“Si volta pagina” di Tattoli Mauro, via Fornari 150“Edicola Cartoleria” Giovan-ni de Palma, via Bari 1/A “Gigotti Giovanni”, via Bari 74“Edicola RossoBlu”, via Margherita di Savoia 1 “Caputo Lucrezia”, via San Fracesco D’Assisi 55 “Grosso Adalgisa”, via Don Pietro Pappagallo“L’Altra Edicola” di De Candia Cosimo Damiano, via Achille Salvucci angolo via Terlizzi“Marianna Andrula”, via Baccarini 67 “Fumetteria Edicola” di Spa-davecchia Enrico Nicola, via Tenente Fiorino, 70/c“Edicola De Felice”, via Giovinazzo 45 nei pressi del

supermercato Dok“Edicola Farinola”,via Salepico 7“Edicola”, via Amedeo, nei pressi di corso Umberto“Edicola”, via Tenente Silvestri “Edicola Stazione” Ignazio de Nichilo, piazza Aldo Moro“Edicola Giacomo de Gen-naro”, via Cormio rione Paradiso“Edicola Giuseppe Alle-gretta”, Azzarita zona 167“Edicola Pappagallo”, via G. Ressa“Edicola Delle Rose”, via Madonna della Rosa“Edicola - Tabaccheria Sasso”, corso Fornari nei pressi istituto Apicella“Edicola” via Paniscotti“Edicola”, corso Dante nei pressi della città vecchia“Edicola Giovanni Gada-leta”, viale Pio XI nei pressi del Seminario Regionale

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Page 27: Il Fatto n. 027

w w w . i l f a t t o . n e t

MELANZANE IN CARROZZA CON MOZZARELLA DI BUFALA

Ingredienti per � persone

Procedimento

Dopo aver pelato le melanzane, ricavate sedici fette alte mezzo centimetro e lasciatele riposare per circa due ore dopo averle cosparse di sale.Fatto questo, disponete tra due fette di melanzana una fetta di mozzarella, una foglia di basilico ed una scaloppa di branzino (precedentemente sfilettata e deliscata).Passate il fagottino in farina, poi nell’uovo sbattuto con sale e pepe, e successivamente nel pane grattugiato; parate, pressate leggermente e friggete in olio extravergine d’oliva a 180° C.

2 melanzane di tipo allungate1 branzino fresco1 mozzarella di bufala pane grattugiato q.b.sale q.b.pepe q.b.2 uovafarina q.b.basilico q.b.olio extravergine d’oliva q.b.

••••••••••

ARIETE LEONE SAGITTARIO

Il quadro astrale continua a favorirvi. Sappiate approfittarne. Bene i pro-getti di lavoro, buoni i rapporti con i colleghi, in via di risoluzione quella questione che vi ha fatto perdere il sonno. L’amore è altalenante come il vostro umore. Pazienza.

La fase critica è lontana. Però con-viene aspettare un po’ prima di suonare le trombe della vittoria. Al-l’orizzonte c’è ancora qualche per-turbazione. Fate in modo che non vi raggiunga. È importante dare fondo a tutta la vostra forza di volontà.

Nulla sarà al di fuori della vostra por-tata. Riuscirete a coinvolgere anche le persone che avranno la fortuna di in-crociare il vostro cammino nei prossimi giorni. Non esagerate però. Si tratta di una situazione passeggera, vi convie-ne quindi fare scorta di entusiasmo.

TORO VERGINE CAPRICORNO

Inizio d’anno scoppiettante. Dalla vo-stra c’è quella che potremmo definire una task force planetaria. Non pote-te davvero desiderare altro. Un mix esplosivo che vi consentirà di realiz-zare ogni cosa. Non esagerate con gli impegni però. Buon divertimento.

Vi aspettano giorni carichi di soddisfa-zione. Non ponete limiti alla fantasia. Potete anche osare. Le stelle vi guar-dano benevole. Il vostro buon umore contagerà anche le persone che vi sono vicine, amici, familiari, colleghi. Attenti però a non esagerare con le spese.

La routine rischia di logorarvi. Conce-detevi qualche diversivo. Magari una passeggiata da soli in compagnia, qualche piccola spesa, una serata a due. Sbuffare e prendersela con il mondo intero non serve. È un periodo così così e dovete pazientare.

GEMELLI BILANCIA ACQUARIO

Il boccone è amaro ma bisogna tro-vare il modo di mandarlo giù. Quindi, rimboccatevi le maniche e al lavoro per trovare la soluzione giusta al problema. Gli astri non sono dalla vostra parte, anzi viaggiano proprio in direzione op-posta ma non lasciatevi abbattere.

C’è davvero poco di che stare allegri. Le stelle fanno i capricci e tutto il mondo attorno a voi sembra seguire lo stesso andazzo. E voi? Nervosi, quasi intratta-bili. Per evitare complicazioni conviene ridurre all’osso i rapporti. Potreste com-promettere amicizie importanti.

Scenari in scala di grigi vi terranno compagnia per tutta la seconda deca-de del mese. Poi torneranno il sereno e i colori dell’arcobaleno ad illuminare le vostre giornate. Non abbattetevi più del dovuto. Piangervi addosso non aiuterà nessuno, ancor meno voi.

CANCRO SCORPIONE PESCI

È chiaro a tutti. Avete proprio voglia di starvene un po’ per conto vostro a con-templare il silenzio. Il vostro umore è a livelli bassissimi. Vi sentite spossati e poco disposti alla vita sociale. Passerà. Evitate di trascinare nel vostro mondo anche le persone che vi sono vicine.

Sul lavoro sarete insuperabili. Massi-mo rendimento, minimo sforzo. Non si può desiderare nulla di più, ma a voi non basta. Nessun pericolo. Vi aspetta un periodo davvero fortuna-to e positivo. Ottime notizie anche sul fronte dei sentimenti.

Periodo decisamente piatto. Nien-te di nuovo nella vita privata. Nulla di diverso neppure nelle amicizie e nel lavoro. L’assenza di nuovi sti-moli non vi eviterà di essere sereni. Fatevi furbi e approfittate di questi giorni di quiete.

I CONSIGLI DELLO ZODIACO

Rubrichegiovedì 15 gennaio 2009 27

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