Il Fatto n. 029

28
pagina 4 Politica È partito il conto alla rovescia per le elezioni europee e provinciali e si è aperta la caccia al candidato. pagina 6 Primo Piano Centro storico tra sogni e realtà. Cosa funziona e cosa no nel cuore della città vecchia. pagina 19 Cultura La Settimana Santa sbarca su internet: in tutta Italia si moltiplicano i siti dedicati al tema sacro. pagina 21 Sport L’Hockey Club centra i play off ed ora si prepara per conquistare il ritorno nel massimo campionato nazionale. Pronta risposta dei carabinieri della compagnia di Molfetta, guidati dal capi- tano Domenico del Prete, all’ondata di rapine verificatasi in città nelle ultime settimane. In cinque finiscono in manette. Non sono esclusi ulteriori sviluppi nei prossimi giorni. pag. 9 Proseguono a ritmo serrato i lavori di costruzione del nuovo edificio sacro della parrocchia Madonna della Rosa. A lavori ultimati la comunità potrà contare anche su un auditorium, locali per le attività sociali, una casa canoni- ca ed una piazza al servizio dei nuovi quartieri. pag. 17 Prima le rapine e poi gli arresti Una nuova chiesa per la città Inchiesta n° 29 giovedì 12 febbraio 2009 Molfetta Quindicinale gratuito di informazione. Cuochi ma buoni! www.ilfatto.net

description

www.ilfatto.net

Transcript of Il Fatto n. 029

Page 1: Il Fatto n. 029

pagina 4

PoliticaÈ partito il conto alla rovescia per le elezioni europee e provinciali e si è aperta la caccia al candidato.

pagina 6

Primo PianoCentro storico tra sogni e realtà. Cosa funziona e cosa no nel cuore della città vecchia.

pagina 19

CulturaLa Settimana Santa sbarca su internet: in tutta Italia si moltiplicano i siti dedicati al tema sacro.

pagina 21

SportL’Hockey Club centra i play off ed ora si prepara per conquistare il ritorno nel massimo campionato nazionale.

Pronta risposta dei carabinieri della compagnia di Molfetta, guidati dal capi-tano Domenico del Prete, all’ondata di rapine verificatasi in città nelle ultime settimane. In cinque finiscono in manette. Non sono esclusi ulteriori sviluppi nei prossimi giorni.

pag. 9

Proseguono a ritmo serrato i lavori di costruzione del nuovo edificio sacro della parrocchia Madonna della Rosa. A lavori ultimati la comunità potrà contare anche su un auditorium, locali per le attività sociali, una casa canoni-ca ed una piazza al servizio dei nuovi quartieri.

pag. 17

Prima le rapine e poi gli arresti Una nuova chiesa per la città

Inchiesta

n° 29giovedì 12 febbraio 2009Molfetta Quindicinale gratuito di informazione.

Cuochi ma buoni!

w w w . i l f a t t o . n e t

Page 2: Il Fatto n. 029

Ricerca gli immobili in tutta Italiaconsultando il sito ufficiale Mondocasawww.mondocasaimmobiliare.itmolfetta@mondocasaimmobiliare.it

MOLFETTAVia Martiri di Via FaniZona 167 in stabile tranquillo e ben abitato vendiamo rifinito e ristrutturato apparta-mento di 90 mq circa composto da 4 vani + accessori + box auto di 20 mq.

MOLFETTAVia Sant’OrsolaVENDIAMO caratteris-tico appartamento di 70 mq circa composto da 2 vani + accessori + veranda panoramica e accesso in spiaggia.

MOLFETTAVia Carlo AlbertoA pochi passi dal centro… Vendiamo in stabile tranquillo e ben abitato appartamento di 80 mq ristrutturato composto da 3 vani + accessori.

BISCEGLIE Viale La TestaIn stabile tranquillo e ben abitato vendiamo rifinito appartamento di 70 mq circa composto da 3 vani + acces-sori + posto auto assegnato.

MOLFETTA Comparto 15 In zona residenziale già urbanizzata e abitata, VENDIAMO apparta-menti in costruzione. Rifiniture di pregio. Consegna Settembre 2009.

MOLFETTAContrada Strada Vicinale “San Giacomo” A pochi minuti da casa: Privacy e Relax al mare. Direttamente sulla spiaggia, a un chilometro dal centro abitato VENDIAMO grazioso villetta composta da un vano + ac-cessori. Prezzo interessante.

MOLFETTAVia Cap. De CandiaZona Centro Levante, in una delle principali Traverse di Via Bac-carini vendiamo locale di 70 mq circa di 3 vani e bagno.

MOLFETTAVia Ten. RagnoVendiamo un terrazzo privato nel centro della citta’ con annesso ap-partamento dislocato su 2 livelli composto da 3 vani al piano terra e 3 vani al 1° piano. Prezzo interessante.

MOLFETTAVia Domenico PiccaTranquillità nel centro della città: vendiamo prestigioso apparta-mento di 160 mq circa dislocati su 2 livelli, oltre a 50 mq di inter-rato ed a un giardino di 300 mq circa.

MOLFETTA Via Nino BixioZona Ponente Ven-diamo appartamento di 80 mq. completamente ristrutturato.

MOLFETTAVia SamarelliSole e luce a pochi passi dal centro, affittiamo grazioso appartamento al 4° piano di circa 90 mq composto da 3 vani + accessori con affaccio panoramico. Ideale per giovani coppie.

GIOVINAZZOContrada Macchia Trappeto o Rosmarino Vendiamo villetta di 55 mq circa composta da 3 vani + accessori oltre a terreno di 4000 mq e veranda di 20 mq.

MOLFETTAVia De LucaA pochi passi dal centro del com-mercio…. affittiamo locale dislocato su due livelli di 140 mq circa composto da tre ampie camere, bagno e atrio.

MOLFETTAComparto 7 Nella nuova zona residenziale Vendiamo appartamento di 85 mq circa composto da 3 vani + accessori + box auto.

MOLFETTAVia Cesare BoccardiZona Rione Paradiso vendiamo apparta-mento di 100 mq circa composto da 4 vani + accessori.

MOLFETTAVia AmenteVENDIAMO apparta-mento mq 90 di 3 vani + accessori.

MOLFETTAVia Cap. Azzarita Zona Levante affit-tiamo appartamento in stabile tranquillo e ben abitato di 80 mq circa composto da 3 vani + accessori.

MOLFETTA Via Sant’Angelo AFFITTIAMO o VEN-DIAMO appartamento di 130 mq di 4 vani + accessori e cantinola.

MOLFETTACorso Margherita di Savoia In pieno centro, vendiamo o affittiamo ampio e luminoso locale di 235 mq + 70 mq di soppalco.

MOLFETTAVia CatacombeZona Ponente, nelle immediate vicinanze di Via Sergio Pansini affittiamo locale dislocato su due livelli complessivi di 300 mq circa.

MOLFETTAVia Massimo D’azeglioZona Centro vendiamo appartamento/uf-ficio di 150 mq circa composto da sei vani + bagno + deposito ed atrio.

MOLFETTAViale Pio XIVENDIAMO ap-partamento mq 100 di 4 vani + accessori + veranda mq 21 + balcone mq 24.

MOLFETTAVia PeruzziVENDIAMO apparta-mento mq 70 circa composto da 3 vani + accessori + cantinola mq 23.

MOLFETTAAmpio e luminoso.In zona ponente af-fittiamo apparta-mento di 110 mq circa composto da 4 vani + accessori.

MOLFETTAVia Papa MontiniAFFITTIAMO ap-partamento di nuova costruzione di 2 vani + bagno.

MOLFETTAVia San VincenzoZona ponente in una traversa di Corso Margherita di Savoia, vendiamo locale di 55 mq cica composto da 2 vani + accessori.

MOLFETTA V STRADA OVEST LAMARTINA Zona Via Berlinguer affittiamo locale di 40 mq circa composta da unica stanza e bagno.

MOLFETTA Largo Monsignor P. PiconeNei pressi del ponte di Via Ruvo affittiamo locale commerciale di 140 mq circa composto da un unico ambiente + doppio servizio.

MOLFETTAVia C. CattaneoIn zona Centro levante vendiamo apparta-mento di 84 mq con veranda composto da 3 vani + acc.

MOLFETTAVia BaccariniTutto a portata di mano.. vendiamo rifinito ed ampio appartamento di 125 mq circa composto da 3 vani + accessori. Completa-mente ristrutturato.

MOLFETTAVia I. NievoIn zona Ponente ven-diamo appartamento di 50 mq circa composto da 2 vani + accessori.

MOLFETTACorso UmbertoNella zona centrale e commerciale della città, affittiamo ampio e luminoso apparta-mento di 100 mq circa composto da 3 vani + accessori.

TERLIZZI Vicolo Mancano San LeonardoVendiamo rifinita villa di 215 mq di 5 vani + acc. con terrazza, veranda e giardino privato.

MOLFETTAVia UngarettiZona Lotto 10 vendiamo ampio locale di 550 mq circa composto da 5 vani + accessori.

VORRESTI APRIRE UNA AGENZIA IMMOBILIAREa Molfetta senza dover sostenere i costi di apertura e riducendo al minimo le spese mensili? ABBIAMO LA SOLUZIONE PER TE!Contatta direttamente “MONDO CASA IMMOBILIARE”Piazza Effrem, 12 - Molfetta - Tel. 080.3971570 - Fax 080.3971576 oppure a mezzo e-mail [email protected]

Page 3: Il Fatto n. 029

Politicagiovedì 12 febbraio 2009 �

La Finanziaria porta a Molfetta altri 12 milioni di euro. Anche questi per il nuovo porto.O forse per il tanto sognato auditorium?

Un regalo dimenticato!?974Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Il regalo è arrivato alla vigilia del Natale scorso ma, stranamente, è passato quasi sotto silenzio. Quasi che non fosse il momento giusto per “scartarlo” e condividerlo con l’intera comunità. O forse perché i 12 milioni di euro “piovuti” su Molfetta grazie all’ultima legge Finanziaria, devono ancora trovare la giusta collocazione di spesa nelle idee del sindaco Anto-nio Azzollini, cui nelle vesti di pre-sidente della Commissione Bilancio del Senato, si deve evidentemente il merito di aver “dirottato” ulterio-ri risorse del governo centrale sulla nostra città. Dodici milioni di euro che, il senatore non lo ha annunciato apertamente ma lo ha fatto intendere nel corso del tradizionale incontro di fine d’anno con i suoi fedelissimi, potrebbero essere destinati alla realiz-zazione, nella Zona Artigianale, del più volte sognato ed annunciato “au-ditorium” a servizio della città. Una struttura che Azzollini ha già immagi-nato: capace di accogliere oltre 5000

spettatori e di dare ospitalità ad eventi di portata nazionale e internazionale. Ma il condizionale è d’obbligo poi-ché tutto è legato con un filo sottile ma assai resistente alla destinazione ufficiale di quei 12 milioni di euro: la Finanziaria infatti li stanzia come ulteriore finanziamento alle opere di rafforzamento della diga foranea del porto di Molfetta. Insomma, tutti quegli euro dovrebbero servire per il nuovo porto: ancora fiumi di denaro su di un’opera che le precedenti leggi avevano dotato di un budget di oltre settanta milioni di euro. Una enormità cui oggi si aggiungono ulteriori risor-se. Così, mentre il sindaco senatore incassa un altro successo personale, la città si chiede il perché di tanto mi-stero: del resto non è prerogativa dei politici sbandierare ai quattro venti ogni loro più piccolo successo. E Az-zollini, questa volta, avrebbe dodici milioni di motivi per tappezzare la città di manifesti con il suo faccione rivendicando un nuovo strategico in-

tervento a favore della città. E invece niente. Tutti si chiedono così che fine faranno quei soldi: al nuovo porto? Ed ecco che si riaccende la polemica: quale futuro avrà la mega struttura già vista virtualmente nei famosi dvd pre-elettorali? Quando saranno terminati i lavori di costruzione? E soprattutto che parte avrà nelle strategie dei mer-cati dell’est del Mediterraneo, stretto tra il “potere” storico ed economico di porti come Bari, Brindisi e Taran-to? E se invece, come pare, quei soldi dovessero essere impiegati per altro scopo, come verrà giustificata questa variazione d’uso? E chi godrà effet-tivamente di una struttura che indub-biamente arricchirebbe la dotazione della città ma che cozza con le tanto sbandierate difficoltà di gestione de-gli immobili pubblici? E qui ci viene in mente la situazione dei palasport della città, richiamata anche da una interrogazione consiliare di Gianni Porta che chiede lumi sulla mancata manutenzione delle strutture, sulla

gestione delle stesse e sull’uso quan-tomeno improprio di alcuni locali. Ma anche il futuro, ne abbiamo già parla-to nel precedente numero de “il Fat-to”, del cine teatro Odeon destinato alla scomparsa e che invece potrebbe essere acquisito al patrimonio pubbli-co. Insomma, sembra che ancora una volta in questa città gli atti, le carte, le idee, transitino da una stanza all’al-tra. Dalle solite stanze senza che oltre la porta filtrino notizie fondate e uffi-ciali. Un vero peccato anche perché il buono di alcuni “eventi” passa in se-condo piano di fronte alle negatività quotidiane. Negatività spesso “figlie” di un difetto di comunicazione che ancora affligge i nostri amministra-tori. Un difetto ci auguriamo casuale e dettato anche dalla inesperienza in fatto di “pubblicità, comunicazione e diffusione delle notizie”. Se così non fosse, anche in questa occasione saremmo tutti legittimati a fare altri pensieri e… “a pensar male si fa pec-cato ma spesso ci si azzecca”.

Page 4: Il Fatto n. 029

Partiti in fermento in vista delle prossime elezioni europee e provinciali.

È partita la macchina elettorale975Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Politica giovedì 12 febbraio 2009�

Sono ormai settimane che spira sempre con più intensità il “vento politico” delle elezio-ni europee e provinciali. Le tavole rotonde diventano sempre più frequenti mentre, po-trà sembrare strano, i tempi si fanno sem-pre più risicati per definire assetti e schie-ramenti. Intanto già da alcune settimane la Prefettura di Bari ha reso note le date nelle quali sarà permesso ai cittadini di espri-mere il proprio voto: l’election day è stato fissato per il 6 e 7 giugno. Poiché è stato da tempo stabilito che in Italia sarà possibile esprimere il voto per eleggere i propri euro-parlamentari nella giornata di domenica 7 giugno, si è deciso di accorpare le elezioni europee alle provinciali aggiungendo anche il pomeriggio e la serata di sabato 6 giugno. È importante ricordare come quest’anno le elezioni europee si svolgeranno per la pri-ma volta secondo il Trattato di Lisbona, che consentirà di aumentare i poteri al Parla-mento Europeo e quindi di permettere una maggiore efficienza e velocità decisionale dell’Europa. I candidati parlamentari alle Europee saranno raggruppati per apparte-nenza politica e non per Paese di provenien-za e inoltre il numero dei seggi di ciascuno stato sarà proporzionale alla popolazione dello stesso. Il Parlamento Europeo sarà composto di 750 europarlamentari più il presidente. Come si accennava, in città si è da tempo messa in moto la “macchina elet-torale” anche in vista delle europee e già le plance hanno iniziato ad accogliere i primi manifesti politico-elettorali. Il riferimento è al Partito Socialista che, richiamando anco-ra una volta la figura di Gaetano Salvemini,

ha già annunciato le figure su cui puntare per le prossime elezioni. Rimanendo nel-l’ambito delle elezioni europee possiamo annunciare quasi con certezza la candida-tura dell’ex sindaco Tommaso Minervini, attuale coordinatore provinciale del Partito Socialista. Ancora poco chiare sono invece le posizioni di Pd e Sinistra Arcobaleno, probabilmente più concentrate sulle ele-zioni provinciali. Stesso discorso per il Pdl. Probabile è invece che Enzo de Cosmo, o al massimo qualcuno a lui molto legato, proponga la propria candidatura in seno al Partito Popolare Europeo che negli anni si è

arricchito anche di figure provenienti dalla sinistra moderata. È invece sul fronte delle elezioni provincia-li che si sta registrando maggiore fermen-to. Per quanto riguarda lo schieramento di centrosinistra, tranne colpi di scena, ricon-fermata la candidatura di Vincenzo Divel-la alla presidenza. Come dovrebbe essere confermata per la Sinistra Arcobaleno la candidatura di Antonello Zaza, attuale as-sessore provinciale, affiancata probabil-mente da quella di Giuseppe Filannino. Ci sono dubbi invece sulla ricandidatura di Mimmo Cives, in rotta con il Pd e in cerca

di un nuovo partito. Tempo fa si vociferava la sua adesione all’Italia dei Valori, partito guidata in città da Sergio Azzollini, che al momento avrebbe già un suo candidato a levante, un giovanissimo e promettente av-vocato. Certa è invece la candidatura di Ni-cola Piergiovanni tra i Socialisti, come si-cura è quella di Nino Sallustio e TommasoAmato tra le fila del Pd. Per quanto riguar-da lo schieramento di centrodestra, le voci sono tante a partire dalle candidature per la presidenza, ancora un enigma. A Molfetta nel Pdl per le candidature si vorrebbe as-sicurare la contemporanea presenza di Al-leanza Nazionale e Forza Italia, anche se i comunicati ufficiali dicono che è ancora presto per parlare di nomi.. Forza Itala po-trebbe avere la meglio nel PdL proponen-do Giulio La Grasta a ponente e Pasquale Mancini a levante. Non sono da escludere però le candidature di Enzo Spadavecchia e Mauro Magarelli. L’Udc dovrebbe pun-tare su “mister mille voti” Pino Amato il cui pacchetto di consensi potrebbe portarlo ben presto a rivestire la carica di consiglie-re provinciale. Nell’Udc non è da escludere la candidatura di Pasquale Minuto. A sor-presa, invece, tra le file del Movimento per l’Autonomia, partito in netta crescita nelle ultime elezioni, potrebbe spuntare il nome del giovane Lele Sgherza. Poche le candi-dature certe, se non quelle già citate, tante invece le proposte in fase di studio e valuta-zione. Le prossime settimane saranno utili per definire un quadro ancora caotico e in continua evoluzione.

Matteo Diamante

Page 5: Il Fatto n. 029

Non vendiamo un pezzo di città976Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Il peggio è l’indifferenza, quando le cose accadono e sembrano quasi natu-rali, la foglia che cade dal ramo, il gat-to che va in amore a primavera e via dicendo; restiamo a guardare, come se non potessimo fermare l’ineluttabile. Salvo lamentarci dopo o prepararci alla nostalgia per quello che abbiamo perduto, piuttosto che agire quando è ancora tempo. Nell’indifferenza si sta consumando la vicenda dell’Odeon e della sua probabile chiusura. I più, anche fra quelli che ancora a cinema ci vanno, fanno le spallucce, magari da tempo preferivano Bisceglie, con l’atteggiamenti tipico del molfette-se per cui l’erba del vicino è sempre più verde; si sono riversati poi nella multisala, con le sue prime visioni, le poltrone più comode, l’ampia scelta. Ma Molfetta è fatta anche di persone senz’auto o che preferiscono spostarsi a piedi o per le quali la differenza di qualche euro sul biglietto incide sul

bilancio. Di persone, quindi, per le quali la chiusura dell’Odeon potrebbe significare la rinuncia al cinema. Per non dire che certi film, quelli un po’ “mattone” per intenderci, al di fuo-ri dei grandi circuiti commerciali, si possono vedere solo alla rassegna del giovedì. Non di solo cinema si tratta, i programmi teatrali negli anni, con i loro alti e bassi, hanno offerto spet-tacoli di tutto rispetto, una possibilità culturale di cui la città sarebbe priva-ta, se non ci fosse più il luogo dove le compagnie possano mettere in scena le loro piece.E non è neppure questione solamente di spettacoli, ma di un tassello di quel processo di progressivo svuotamen-to della città che è in atto da qualche tempo, svuotamento di attività e di vita, ma anche svuotamento di par-tecipazione e di dimensione civica. L’Odeon per Molfetta è più di una sala dove si proiettano film, ad esempio è

anche il luogo tradizionale dei comizi. Chi non ricorda quelli di apertura delle campagna elettorali di Lillino di Gioia oppure i discorsi fiume di De Cosmo, con gli infiltrati dell’altro schieramen-to a riportare quanto detto e a calcolare quanto piena fosse la sala, termome-tro empirico, ma efficace, per valuta-re il seguito del personaggio politico. Comizi, dibattiti, incontri con ospiti illustri, luogo dove si svolgono le as-semblee di istituto di alcune scuole su-periori, prive di locali abbastanza ca-pienti per tenere assieme i propri stu-denti. E, perché no, anche saggi di fine anno, manifestazioni di volontariato per la raccolta di fondi; quella sala ha dato voce e possibilità di ascoltare e replicare in mille occasioni.Una città non è fatta solo di palaz-zi e di parcheggi, pur indispensabili, ma di persone e occasioni e scambi e opportunità di incontrarsi, per vedere un film o partecipare ad un’iniziativa

politica o prendere atto di una testimo-nianza preziosa o mettere in scena un proprio spettacolo. Se, come i gestori hanno annunciato, per le forti difficol-tà economiche l’Odeon chiudesse, si approfondirebbe quel processo di im-poverimento del tessuto cittadino, che vede svuotarsi sempre di più il centro a favore di una periferia, che è poco più di un luogo per dormire e non per vivere. Sarebbe il caso che ammini-strazione, ma anche le imprese locali, le associazioni culturali e i semplici cittadini, anche quelli che a cinema ci vanno solo a Natale o per accom-pagnare i bambini, ci pensassero bene prima di abbandonare l’Odeon al suo destino, che poi è il nostro.L’obiettivo dovrebbe essere arricchire di opportunità, invece che impoverire. Davvero un brutto segnale un altro cartello “chiuso” o “vendesi” su di un pezzo di città.

Lella Salvemini

La ventilata chiusura dell’Odeon rappresenta una sconfitta per l’intera comunità. L’ennesimo duro colpo alla crescita culturale e sociale di tutta la città.

�L’opinionegiovedì 12 febbraio 2009

Page 6: Il Fatto n. 029

Primo Piano giovedì 12 febbraio 2009�

In molti lamentano la mancanza di pulizia ma i problemi forse sono altri.

Centro storico tra alti e bassi977Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Parafrasando un noto film, potremmo dire che entrare nel centro storico è come aprire una scatola di cioccolati-ni: non sai mai cosa ti capiterà. E cosi inizia la nostra avventura all’interno della città vecchia, dove ci siamo re-cati dopo segnalazioni di inefficienza dell’Asm e varie proteste in seguito all’aumento intollerabile della sporci-

zia nel “salotto” molfettese. Eravamo partiti con già molti pregiudizi: la so-lita storia “dell’inefficienza dell’Asm” sentita e spesso verificata, in questi anni non faceva da buon precedente per il caso, ma ci siamo trovati dinanzi a tutt’altra situazione rispetto a quella che pensavamo di trovare. Forse siamo stati “fortunati” ma il centro storico

non è sporco, anzi è molto più pulito di altre zone della città! Certo non è lin-do, ma non vi sono accumuli di sporci-zia né di rifiuti, solo qualche mozzico-ne per terra e qualche cartaccia gettata da qualche passante benpensante. Un gruppo di signore, incuriosite dalle foto che stiamo scattando, incomincia a parlarci della vita nel centro storico: “Da un po’ di tempo qui è pulito, l’uni-co appunto che possiamo fare è all’ad-detto al ritiro della spazzatura che a volte non si ferma dove dovrebbe” e ancora “vorremmo un cassonetto della spazzatura nel centro storico, ci hanno levato quello all’ingresso dell’arco e ora dobbiamo recarci o all’inizio del lungomare o al molo per buttare la spazzatura”. La richiesta della signo-ra non sembra condivisa però da tutti i residenti, molti dei quali si chiedono quali odori potrebbero sprigionare i ri-fiuti in estate in un vicolo stretto com’è quello di Via della Chiesa. “La pulizia saltuaria – ci dice un commerciante

che nella zona ha il suo locale – e la poca presenza della polizia municipale sono problemi non solo del centro sto-rico, ma di tutta la città, che qui ven-gono acuiti in seguito a vari fattori. Ci sarebbe bisogno di più pattugliamento nelle strade”. Eppure, non più tardi di qualche mese fa, proprio nel centro storico è stato aperto un presidio di-staccato della Municipale. “Il presidio c’è – aggiunge il nostro interlocutore – ma qualcuno evidentemente non è abbastanza operativo. C’è chi lavora e chi lo fa meno. E comunque i pro-blemi non mancano: non se ne può più di motorini che sfrecciano senza targa e di macchine che circolano libere per il centro storico. Se mi proponessero ora un posto di lavoro da qualche altra parte, chiuderei l’attività e scapperei subito via da qui”. Riusciremo mai a rivalutare il nostro centro storico, se continuiamo a far scappare chiunque abbia voglia di farlo?

Roberto Sciannamea

L’assessore con delega al centro storico assicura interventi da parte del Comune e invita i cittadini a rispettare la città vecchia.

Spadavecchia: “Siamo impegnati su più fronti”978Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

“Stiamo lavorando su più fronti nel centro storico in modo diverso rispet-to al solito”, è quanto dichiaratoci da Giacomo Spadavecchia, assessore al “marketing territoriale” con delega per il centro storico. “In questo periodo di crisi – ha proseguito Spadavecchia – la spesa pubblica deve essere il minimo indispensabile e per questo motivo ci vuole un’approfondita analisi prima del-l’incominciare i lavori. Iniziare i lavori e poi trovarsi di fronte a problemi non previsti vuol dire tanto tempo e denaro pubblico buttati. Inoltre le analisi del centro storico portano anche a scoperte interessanti. Ad esempio, analizzando la rete che approvvigiona di gas le case, ci siamo accorti che nelle adiacenze di

via San Girolamo essa mancava e, no-nostante le ripetute segnalazioni fatte dai residenti, l’organo preposto non si era mosso. Il Comune si è adoperato per far formalizzare a tutti i residenti sprovvisti di tale servizio una richiesta congiunta, cosi che l’azienda potrà fi-nalmente completare l’anello della rete di rifornimento del gas”. Un centro sto-rico che prova a “vivere” anche grazie all’impegno di chi tra queste antiche e strette strade opera quotidianamente. “Voglio ringraziare tutte le associazioni insediate nel centro storico per l’aiuto che ogni giorno mi danno nello svolge-re il mio incarico. A breve organizzere-mo un incontro presso la sala Turtur con tutte le associazioni e tutti residenti per

parlare dei problemi della città vecchia. Purtroppo lo slancio iniziale del mio as-sessorato è stato frenato da vicende che mi hanno portato per un determinato periodo di tempo lontano dai miei inca-richi (questione “quote rosa” ndr), ma sono sicuro che a breve recupereremo tutto il tempo perso”. ”Mi dispiace sen-tire lamentele riguardo la poca presenza della forza pubblica, ma già garantire la presenza giornaliera in quelle zone è stato un successo”. “Ho solo un’ultima preghiera da fare agli abitanti del centro storico, che posso estendere anche a tut-ti i cittadini molfettesi: quando portate i vostri cani a passeggio munitevi sempre dell’apposita palettina, lamentarsi non serve ma darsi da fare sì”. r.s.

Page 7: Il Fatto n. 029
Page 8: Il Fatto n. 029

La condanna è arrivata a poco più di tre anni di distanza da quell’aggressione. I fatti si verificarono ad ottobre del 2005. Tra meno di sessanta giorni le

motivazioni.

Picchiarono un poliziotto: condannati in primo grado

979Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Cronaca giovedì 12 febbraio 2009�

Sei anni di reclusione per Antonio Bel-giovine, cinquantadue anni. Stessa con-danna anche per Francesco Di Terlizzi, “king kong”, trentadue anni e Vincenzo Candida, figlio di “fok fok”, ventisette anni. Secondo il Tribunale di Trani i tre, insieme a Michele Zenobio, “bana-na”, trentasei anni, condannato ad una pena pecuniaria di duemila euro, sono colpevoli, a vario titolo, di lesioni, mi-nacce e tentata rapina nei confronti di Giuseppe De Robertis, ventisei anni, poliziotto in servizio presso la Questu-ra di Milano. Tutti sono stati condan-nati anche al pagamento delle spese legali e al risarcimento dei danni. I tre si resero responsabili di un pestaggio: con calci e pugni, colpirono il giovane minacciandolo. Nel corso della col-luttazione spuntò anche un coltello a scatto che fu utilizzato per ferire. La condanna di primo grado è arrivata a poco più di tre anni di distanza da quel-l’aggressione. I fatti si verificarono ad ottobre del 2005.È la notte del 2 ottobre del 2005 quan-do i quattro, all’interno di un bar in-contrano Giuseppe de Robertis, che è in compagnia di un’altra persona. Nes-suno tra loro è a conoscenza del fatto che quel giovane sia un poliziotto, che si trova a Molfetta in convalescenza. Uno di loro si avvicina al giovane po-

liziotto e pretende da lui il pagamento delle sue consumazioni. Il poliziotto si rifiuta e qualcuno tra i quattro alza la voce. Arriva perfino a chiedere i do-cumenti al poliziotto. Quella richiesta così inusuale provoca l’ilarità del gio-vane. Ma quel suo atteggiamento viene considerato un affronto.Il branco si accanisce contro il giovane e contro il suo amico. Il poliziotto si al-lontana, esce dal bar ma viene insegui-to e pestato. Ma i quattro non ne hanno ancora abbastanza. Qualche ora più tardi accusano il giovane e suo padre. Uno dei componenti del branco denun-cia di essere stato a sua volta aggredito dal genitore del poliziotto con una pi-stola. Le accuse solo in seguito si sono poi rivelate infondate. Sta di fatto che padre e figlio, per qull’accusa, hanno subito un processo.Ora il Tribunale di Trani ha condannato i quattro aggressori ed ha disposto l'as-soluzione con formula piena (perché i fatti non sussistono) per il poliziotto e suo padre che nel frattempo si erano costituiti parte civile con l'assistenza dell'avvocato Maurizio Masellis. Le motivazioni della sentenza di primo grado saranno depositate tra sessan-ta giorni. Non si può escludere che i quattro possano decidere di ricorrere in appello.

Page 9: Il Fatto n. 029

Cinque rapinatori sono stati arrestati dai carabinieri. Altrettanti, forse qualcuno in più, sarà assicurato alle patrie galere nei prossimi giorni. I cinque arrestati sono i responsabili di due rapine messe a segno nelle primissime ore della mattinata di venerdì 6 febbraio a Terlizzi e a Molfetta. Gli altri sono gli autori delle rapine che nelle ultime settimane hanno seminato il panico in città.Quei cinque, i terlizzesi Graziano Papa-rella, Paolo Zero e F.D., rispettivamente di 28, 21 e 17anni, tutti già noti alle for-ze dell’ordine e i ruvesi Michele Santoro,

censurato 20enne e un 19enne, unico in-censurato, in un’ora hanno messo a segno due rapine in altrettanti bar, a Terlizzi e Molfetta, portando via circa 150 euro e un telefono cellulare. Sono stati individuati perché hanno voluto esagerare. Sono finiti nella rete dei carabinieri.La dinamica dell’arresto. Una pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compa-gnia di Molfetta, nella prima mattinata di venerdì 6 febbraio scorso, riceve una segnalazione per una rapina commessa in un bar sito in via Diaz a Terlizzi. A partire da quel momento viene attivato un servi-

zio preventivo che si concentra nei pres-si degli altri esercizi commerciali aperti a quell’ora. Poco più tardi in via Respa a Molfetta viene consumata un’altra rapi-na. I carabinieri si spostano a Molfetta e ascoltano i gestori del bar. Di fondamenta-le importanza sono le descrizioni del mal-fattori fornite dalla vittima: uno indossava un indumento di colore arancione, un altro indossava un giubbotto nero, con cappuc-cio e pelliccia. In entrambe le rapine si riferisce di una Fiat Punto scura usata dai malfattori per fuggire. La Fiat Punto, con cinque giovani a bordo, viene intercettata all’altezza di corso Fornari pochi minuti dopo. Uno degli occupanti, quello seduto sul sedile posteriore, con un rapido gesto si libera di un oggetto scuro, lanciandolo per strada attraverso il finestrino. Un secondo, invece, seduto anch’egli sul sedile poste-riore, ma dall’altro lato, scende dal veicolo ancora in movimento e fugge via. Verrà bloccato qualche metro più in là mentre tenta di liberarsi di una pistola. Viene bloc-cata anche l’auto e tutti gli altri rapinatori. Viene recuperato anche quanto lanciato dal finestrino posteriore del veicolo. Si tratta di un passamontagna di colore nero, contenente una pistola di piccole dimen-sioni. Il giovane che l’ha lanciata indossa una felpa di colore arancione. Condotti in caserma ed esperiti ulteriori accertamenti, i carabinieri trovano un telefonino cel-lulare, nascosto sotto il sedile posteriore del veicolo, sottratto al titolare del bar di Terlizzi e circa 150 euro in banconote di piccolo taglio, corrispondente al bottino

dei due “colpi”, oltre ad un coltello a serra-manico. Tutti vengono arrestati. Gli adulti finiscono in carcere a Trani, il minorenne al Fornelli di Bari. I precedenti. Dall’inizio dell’anno nella sola Molfetta le rapine messe a segno sono undici. Un’altra rapina è stata sventata dai carabinieri. In tre, tra loro anche un bar-lettano che non avrebbe potuto lasciare i confini della sua città di residenza, si pre-paravano ad assaltare una banca. I rapi-natori colpiscono a qualsiasi ora banche, supermercati, tabaccherie, centri scom-messe, bar, anche un panificio. Mercole-dì 4 febbraio scorso poco dopo le 20, due giovani, con il volto coperto da un passa-montagna, sono entrati in un supermercato in via Caduti sul Mare e, sotto la minaccia di una pistola si sono fatti consegnare tut-to l’incasso, millecinquecento euro. Circa un’ora prima i rapinatori, avevano fatto ir-ruzione in una farmacia, all’angolo tra via Salvucci e via Terlizzi. Pistola in pugno e volto coperto da passamontagna, si fanno consegnare l’incasso, poche centinaia di euro. Il girono prima c’era stata ancora una rapina. Ma ai danni di un panificio in via Madonna dei Martiri. Intorno alle 21.15 in due, con il volto coperto da casco integrale, impugnando una pistola si fanno consegnare l’incasso dal titolare, centoses-santacinque euro. Mercoledì 7 gennaio i rapinatori colpiscono in un istituto di cre-dito e in un centro scommesse. Sabato 10 gennaio in una tabaccheria, il 23 gennaio in un supermercato, il 10 febbraio ancora in un supermercato e in una farmacia.

Undici rapine dall’inizio dell’anno. I carabinieri passano alla controffensivaCinque rapinatori vengono arrestati in flagranza di reato. Secondo indiscrezioni gli autori delle altre rapine

sarebbero già stati individuati. Potrebbero essere arrestati nelle prossime settimane.

980Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Cronancagiovedì 12 febbraio 2009 �

I bombaroli ignoti alzano il tiro e questa volta la tragedia è sfiorata solo per puro miracolo. Una bomba è esplosa poco dopo le 22.30 di martedì 10 febbraio all’altezza del civico 29 di via Immacolata, nella quartiere teatro negli ultimi mesi di numerosi episodi analoghi. Ignoti hanno collocato l’ordigno davanti la porta di accesso della salumeria “L’arte dei salumi”, evidentemente il vero obiettivo del-l’atto intimidatorio. La deflagrazione ha provocato danni all’ingresso dell’esercizio commerciale ed ha letteralmente distrutto una Renault Espace par-cheggiata difronte. Seriamente danneggiata anche

una Toyota Yaris. In frantumi i vetri di numerose finestre degli appartamenti che si affacciano sulla via. Una terza auto, una Opel Tigra, con a bordo due donne che in quel momento transitava lungo la strada è stata travolta dall’onda d’urto: in fran-tumi i finestrini e occupanti sotto shock oltre che leggermente ferite dalle schegge. Sul posto imme-diato l’intervento di una ambulanza del Servizio di Emergenza Sanitaria 118 che ha provveduto a

soccorrere le due donne trasportandone una, solo per ulteriori accertamenti, in Pronto Soccorso. Intervenute anche numerose pattuglie dei carabi-nieri della compagnia di Molfetta, coordinate dal comandante di Stazione, maresciallo Nicola Patru-no ed i Vigili del Fuoco che hanno avviato i rilievi sulla staticità degli edifici colpiti dall’esplosione. I carabinieri hanno provveduto ad indetificare nume-rose persone che si trovavano in zona al momento

dell’esplosione oltre che il titolare del negozio di alimentari ed i proprietari delle autovetture rimaste danneggiate.Ultim’ora: esplode un’altra bomba

Page 10: Il Fatto n. 029

Le meraviglie del Duomo981Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Continua l’aggressione verso la chiesa che da rappresenta Molfetta nel mondo.

Attualità giovedì 12 febbraio 200910

Gadaleta: “Necessari interventi strutturali”982Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Il comandante della Polizia Municipale propone la sua “ricetta” per evitare il parcheggio selvaggio.

Il Duomo di Molfetta, come quasi tutti sanno, è uno dei fiori all’occhiello del-la nostra città, capolavoro raro e indi-scutibile dello stile romanico-pugliese. Come tutte le chiese romaniche è ogni anno meta di numerosi turisti che forse lo apprezzano più di parecchi cittadini molfettesi che si ostinano a parcheg-giare la propria auto dinanzi alla sua facciata se non addirittura a pochi cen-timetri dal portone d’ingresso e scam-biano le sue pareti per un wc pubblico. Oltre a subire i maltrattamenti della

gente, la Chiesa Vecchia ha anche la sfortuna di sorgere in un punto che gli permette difficilmente di essere tutela-ta dalla continua evoluzione della città. È di sicuro parte integrante del centro storico e, come quest’ultimo, subisce spesso sia la disattenzione delle istitu-zioni che le continue e meno gradite at-tenzioni dell’inciviltà. Il Duomo dedi-cato a San Corrado purtroppo sorge nel bel mezzo di un parcheggio o, per dirla giusta, il parcheggio è ubicato attorno ad esso, cosa che non rende per nulla

onore ai suoi anni di storia e a ciò che esso rappresenta. Ma come è possibile che in una città, definita da qualcuno “turistica”, accada che il suo princi-pale monumento sia vittima di questo scempio? Abbiamo girato questa do-manda al parroco della chiesa stessa, don Ignazio Pansini, che con suo gran-de rammarico ci ha parlato della sua personale e perenne campagna di de-nuncia, presso le amministrazioni che si sono succedute dal suo arrivo nella città vecchia, nel 1997 ad oggi, contro i vandali, la mancanza di civiltà e il parcheggio selvaggio che ogni giorno offendono la chiesa vecchia. Il sim-bolo di questa battaglia altro non può essere che una petizione popolare pro-mossa nel 2004 che sponsorizzava pro-prio una proposta di recupero dell’aria adiacente al Duomo e proponeva di intitolare quella sita a nord di esso, in direzione del mare, a don Tonino Bel-lo. Questa petizione ottenne un gran successo e fu presentata presso l’uffi-cio protocollo con ben 2443 firme alle-gate. Forte di questo pesante consenso ci si auspicava che la proposta sarebbe stata discussa in tempi brevi in Con-siglio Comunale. Purtroppo, però, per motivi ignoti le 2443 sottoscrizioni che accompagnavano la petizione giaccio-

no tutt’ora fra gli archivi impolverati di qualche ufficio del Comune di Mol-fetta. Intanto don Ignazio Pansini con-tinua la sia battaglia. Non molto tempo fa, stanco di chiedere e non ricevere mai giuste risposte, ha deciso di far in-stallare dei paletti metallici (ne abbia-mo parlato in un precedente numero de “il Fatto”) attorno alla chiesa per cer-care di difendere la bellezza della fac-ciata dagli attacchi delle auto in sosta. La cosa non è servita a granché, anzi, come ricompensa per ciò che aveva fatto ha ricevuto le critiche da parte di alcuni cittadini che consideravano quei dissuasori di discutibile gusto ritenen-doli “un pugno in un occhio”. E le auto in sosta allora quanti pugni dovrebbero rappresentare? L’invenzione dei palet-ti non è l’unica nel repertorio di don Ignazio ma ve n’è un’altra molto sim-patica che documenta perfettamente l’evidenza dei fatti. Si tratta di una car-tolina (che vi proponiamo) che mette in mostra “le meraviglie del Duomo”, quelle che tutti noi unitamente ai turisti possiamo ammirare ogni giorno e che danno un tocco di classe alla facciata che, vista la situazione, può definirsi un nuovo esempio di stile romanico-pugliese-urbano-moderno!

Francesco Tempesta

“Una questione strutturale e di civiltà”. Così il comandante della Polizia Munici-pale di Molfetta, il dottor Giuseppe Ga-daleta, ha definito il problema riguardan-te la riqualificazione della zona antistante il Duomo. L’ufficiale ha sottolineato come non sia facile trovare una soluzio-ne che possa mettere tutti d’accordo per alcune ragioni fondamentali. Il parcheg-gio dinanzi alla facciata della chiesa ro-manica è frequentato prettamente dagli avventori della nota caffetteria-tabac-cheria sita nei pressi e che difficilmente

sarebbero contenti di dover parcheggiare la propria auto in una zona più distante visto che la maggior parte sosta soltanto pochi minuti. Un’altra categoria che usu-fruisce questo parcheggio è costituita dai residenti del centro antico e dai fedeli che si recano presso la chiesa; anche per loro sarebbe difficile rinunciare al posteggio a due passi da casa e dall’edificio religioso. Malcontenti comunque superabili se real-mente si volesse cercare una soluzione. Il nodo principale, invece, sta nel fatto che buona parte di quel parcheggio, essendo

di proprietà del demanio marittimo, è quindi riservato ai dipendenti della Capi-taneria di Porto. Qua sorgono le difficoltà perché ci si va ad avventurare nei mean-dri della burocrazia e delle competenze territoriali e sappiamo benissimo che si tratta di un terreno ostico per tutti. Secon-do il comandante Gadaleta “occorrerebbe una riqualificazione strutturale della zona stessa. Si potrebbe, magari, restringere la carreggiata stradale di banchina Se-minario per recuperare un po’ di spazio da destinare alla realizzazione di marcia-

piedi sia dinanzi a Palazzo Dogana che al Duomo”. Questi interventi renderebbero il parcheggio della zona meno selvaggio, più ordinato e soprattutto più capiente. Ma prima di tutto occorrerebbe che molti cittadini molfettesi si decidano una buona volta ad imparare le buone maniere per-ché, in assenza di queste, ogni iniziativa a favore del Duomo risulterebbe completa-mente vana. E magari anche a fare qual-che passo di più a piedi: lasciando l’auto a casa e vivendo in maniera più “ambien-talista” la città. f.t.

Page 11: Il Fatto n. 029

Bella, ricca e… irraggiungibile!La zona produttiva della città isolata per mancanza di mezzi pubblici che consentano a lavoratori e visitatori

di raggiungerla senza dover ricorrere alle auto private.

983Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Una città tutta nuova. Strade nuove, centinaia di posti di lavoro, edifici mo-derni e attività commerciali sempre più grandi. Tra pochissimo anche un parco divertimenti che, nelle previsioni dei realizzatori, attirerà migliaia di visita-tori al giorno. Tutto questo in una zona “produttiva”, quella costituita da Zona Artigianale e Zona Asi che continua a soffrire l’assenza di servizi essenziali: un ufficio postale, una banca, un po-sto di polizia. E poi il “dramma” del-la viabilità insufficiente e delle strade disastrate. Per finire la ciliegina sulla torta della mancanza di qualsiasi tipo di collegamento con mezzi pubblici tra la

città e quella che, nonostante il pullula-re di visitatori, è pur sempre l’estrema periferia del territorio urbano. Un pro-blema, quello dei trasporti, che giorno dopo giorno diventa più sentito tra i frequentatori della zona: dai dipendenti dei centri commerciali agli operai del-le industrie, dai visitatori dei grandi ipermercati ai dipendenti delle munici-palizzate tutti accomunati da un unico grande cruccio: “come ci arrivo?”. Ed effettivamente arrivare in quella che è stata soprannominata la “Molfetta 2” è praticamente impossibile per chi non dispone di un’auto propria o per chi, pur avendo un’automobile, vorrebbe evitare di utilizzarla ogni giorno per “tutelare” il portafogli e proteggerlo dal costo della benzina. La Molfetta Tra-sporti e Mobilità, azienda pubblica che si occupa di servizi di mobilità urbana, non ha sinora pensato di istituire linee capaci di collegare la città alla Zona Artigianale: esistono due corse, una in “entrata” una in “uscita” ma in orari che non soddisfano né i lavoratori né i visi-

tatori. Praticamente inutili. Così nelle ultime settimane alcuni lavoratori della zona hanno dato il via ad una petizione, una raccolta firme per chiedere all'am-ministrazione comunale di interessarsi al problema per risolverlo.“La pur breve distanza, pari a solo 3 km che divide la città dalla zona industria-le – dicono i promotori dell'iniziativa – è resa praticamente inaccessibile ai cittadini non automuniti provenienti da Molfetta o dalla stazione della stessa città. Ciò è fonte di innumerevoli di-sagi, ma soprattutto impedisce ai resi-denti di usufruire a pieno del servizio del treno che collega (o meglio, colle-gherebbe, se utilizzato a pieno) la sta-zione di Molfetta alla stazione di Bari e provincia”. L’assenza di un collega-mento tra la stazione di Molfetta e la sua zona industriale è uno dei problemi maggiormente sentiti da coloro che ar-rivano da fuori città. Ma non è tutto. Un altro “effetto collaterale” della mancan-za di mezzi pubblici è quello dei furti d’auto. Ebbene sì: il gran numero di

vetture parcheggiate quotidianamente all’esterno delle aziende o nei parcheg-gi dei centri commerciali fa sempre più gola ai maleintenzionati che quotidia-namente danno libero sfogo alla loro attività predatoria senza disturbo alcu-no. “Abbiamo paura di essere derubati della nostra autovettura” lamentano gli operatori della zona che hanno lanciato l’idea della raccolta firme, una raccol-ta che “vuole ad un tempo denunciare tale situazione di grave disagio e per altro verso, sensibilizzare le istituzioni a trovare una solerte soluzione”. Ma-gari partendo con l’istituzione di una corsa con partenza ogni ora dal piazza-le della stazione. Un primo passo non solo per venire in contro alle esigenze dei lavoratori ma anche per rendere le “due” Molfetta sempre più vicine tra loro, favorendo la ripresa delle attività commerciali del centro e magari riu-scendo a veicolare in città i numerosi visitatori provenienti da fuori Molfetta. Un sogno troppo difficile da realizzare? Ci auguriamo di no!

11Attualitàgiovedì 12 febbraio 2009

Page 12: Il Fatto n. 029
Page 13: Il Fatto n. 029

Quarant’anni sono un traguardo im-portante: di solito quando si passa a contare gli “…anta” significa che la maturità è raggiunta. Messo da par-te il periodo della giovinezza e del-l’apprendimento arriva quello della massima produttività, della laborio-sità e dell’impegno. In quarant’anni tante cose nascono, si mutano e si trasformano. Cambiano i modi di fare, cambia la società, cambiano le persone. L’unica cosa che non cam-bia, al massimo si evolve, è l’indole di ognuno di noi: se si nasce “posi-tivi” difficilmente si diventa il con-trario. E se si nasce “professionisti” si può solo continuare ad esserlo. Magari ad esserlo ancora di più ma non si possono fare passi indietro.

Questo è quello che è successo an-che all’Associazione Cuochi Bare-si, storica realtà del territorio della provincia che proprio nel 2009 ha tagliato il prestigioso traguardo. Un traguardo importante ma allo stesso tempo una nuova linea di partenza verso altre sfide. Eh sì, perché di vere e proprie sfide si tratta quan-do si parla di sviluppo delle attività professionali, crescita del territorio, impegno per la maturazione delle giovani generazioni. Compiti che l’associazione che proprio a Molfet-ta ha sede assolve oramai da quattro decenni in favore delle sue centinaia di soci e di tutta la comunità di Terra di Bari che nell’Associazione Cuo-chi Baresi riconosce un importante

“baluardo” per lo sviluppo e la tu-tela di tradizioni secolari e di una cultura che rende unica la nostra terra. “L’anniversario dei quaranta anni – ha dichiarato il presidente dell’associazione, Giacomo Gian-caspro (nella foto) – rappresenta per noi una tappa fondamentale ed è la prova di un impegno iniziato e por-tato avanti con sacrificio, passione, determinazione e coraggio da ormai quattro generazioni di associati”. Anni costellati da momenti impor-tanti e che fanno oramai parte della storia associativa: “Quarant’anni di successi, alcuni eclatanti, altri meno noti, ma non per questo meno signi-ficativi” ha detto ancora Giancaspro. Oggi l’associazione conta 630 iscrit-ti e si sforza di svolgere il suo ruolo in una chiave moderna individuando continuamente nuovi obiettivi tra-sversali e interdisciplinari, sempre strizzando l’occhio ai valori della “tradizione”, di una tradizione che sa di cucina a legna, di carbone, di grandi brigate, di cappelli inamidati,

di ore e ore di lavoro anche in condi-zioni difficili. “Una tradizione – ha rimarcato il presidente – alla quale noi spesso ci volgiamo a guardare, senza rimpianto ma a testa alta, con-servando nel cuore il silenzio ope-roso di tante piccole cucine in cui a farla da padrona sono la qualità delle relazioni umane e la professionalità culinaria”. E poi l’impegno in favo-re dei giovani su cui “si concentra il nostro impegno futuro – ha sottoli-neato Giancaspro – convinti più che mai che con l’aiuto della scuola, dei docenti e dell’associazione, riusci-ranno a conseguire importanti suc-cessi professionali. È nostro dovere stimolare e aiutare tutti i giovani, aspiranti professionisti di domani ad esprimere al meglio il proprio potenziale di conoscenze scientifico tecniche”. Magari da mettere ancor di più al servizio di un territorio che solo puntando sulle proprie qualità, anche gastronomiche, può sperare in una vera e propria rinascita econo-mica e culturale.

Inchiestagiovedì 12 febbraio 2009 1�

Ecco i professionisti del gustoL’Associazione Cuochi Baresi festeggia i suoi primi 40 anni e si prepara ad affrontare nuove ed

entusiasmanti sfide.

984Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Page 14: Il Fatto n. 029

Inchiesta1�

Lo sviluppo passa dalla tavolaMa cos’è l’Associazione Cuochi Baresi? 986Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

985

La scuola per i professionisti L’istituto alberghiero di Molfetta artefice della formazione culturale e professionale

degli operatori del settore.

Puntare sulla gastronomia e sulla buona cucina potrebbe essere la strada giusta per

la crescita turistica della città.

L’Associazione Cuochi Baresi (ACB) rappresenta in provincia la Federazione Italiana Cuochi. Al mo-mento conta oltre seicento iscritti tra chef professionisti, chef patron, allievi degli Istituti Alberghieri e soci onorari. Questi ultimi non sono professionisti del settore ma fanno parte dell’associazione poiché con la loro professionalità contribuisco alla crescita dell’associazione ope-rando nelle aree della formazione e delle pubbliche relazioni. L’ACB, che raccoglie i professionisti e gli allievi della provincia, crea occasio-ni di dibattito, organizza incontri, congressi, manifestazioni pubbliche con lo scopo di approfondire le co-noscenze tecniche del settore pro-fessionalizzando sempre più i suoi iscritti; partecipa alla stipula di con-tratti collettivi e coopera gli organi preposti al collocamento; organizza attività di formazione, aggiornamen-to e riqualificazione; collabora con enti pubblici, con l'Ice (Istituto per il commercio estero) e tutti gli or-ganismi che contribuiscono all’af-fermazione della cucina italiana nel mondo. L’ACB ha aderito al circuito nazionale “Qui lavora un professio-nista” che obbliga gli chef a rispet-tare un vero e proprio disciplinare a tutela dell’utenza e della qualità dei prodotti offerti. In cantiere, accanto alle attività promosse per professio-nalizzare sempre più i propri iscritti, l’ACB ha intenzione di dare vita ad una scuola di cucina per i non ad-detti ai lavori; di aprire una campa-gna tesseramento per dare vita ad un “Club” esterno all’Assocuochi, con iniziative studiate apposta per i com-ponenti dell’organismo che verranno accompagnati in un percorso di edu-cazione al gusto. Fiore all’occhiello è il conferimento del titolo di “Am-basciatore della cucina pugliese nel mondo” a tutti gli chef dell’Associa-zione che rappresentano, nei loro lo-cali all’estero, la Puglia a tavola.

Specialità gastronomiche e particolari strutture ricettive potrebbero risultare determinanti per lo sviluppo economico di una città come Molfetta che da anni sta cercando di far sentire la propria voce nel settore turistico. Al momento, però, sebbene la possibilità di dispor-re di un patrimonio invidiabile di bellezze artistiche, storiche e na-turalistiche alle quali si aggiungono solide realtà imprenditoriali, di turismo vero e proprio se ne vede davvero poco. La strada maestra per centrare questo obiettivo potrebbe essere data proprio dalla ca-pacità di sfruttare la buona cucina e le specialità gastronomiche lo-cali. Il tutto privilegiando la qualità e la professionalità. Nonostante la presenza di un certo numero di ristoranti in città, pochi in realtà soddisfano cittadini e turisti divenuti sin troppo esigenti e disposti a spostarsi di qualche chilometro pur di accontentare i propri palati. “Grazie all’Associazione Cuochi Baresi e alla capacità di formare e iniziare giovani alla cucina di qualità – ha affermato un noto ri-storatore cittadino – l’economia locale della ristorazione sta pian piano risalendo, ma siamo ancora molto lontani dai periodi floridi di un tempo, perché al contrario di quello che pensa qualcuno, non è assolutamente vero che il nostro settore non conosce crisi. La crisi si sente eccome”. È anche vero che i prezzi, forse troppo alti, dei principali ristoranti cittadini disincentivano i clienti e se si conside-ra che a Molfetta è praticamente impossibile trovare una struttura in grado di offrire un menu turistico dove qualità/prezzo siano soddi-sfatte entrambe, la dice lunga sull’incapacità di sfruttare a pieno la grande possibilità di sviluppo economico fornito dalla gastronomia. Molfetta nei fine settimana si svuota questo perché pizzerie, pub e ristoranti offrono molto poco per attrarre sia la popolazione locale che quella proveniente da fuori ed in quelli più noti e maggiormente frequentati di certo non si fa la fila come altrove.

Matteo Diamante

Circa 1600 iscritti, una nuova struttura or-ganizzativa grazie all’autonomia raggiun-ta nel 2000, un sereno clima di parteci-pazione, un’offerta formativa in continua evoluzione: questi gli ingredienti che con-tribuiscono a fare dell’Istituto Alberghiero di Molfetta un esempio d’eccellenza non solo nella nostra città ma anche a livello nazionale, come testimonia il riconosci-mento, giunto nel 2007, del secondo rap-porto dell’Eurispes, che pone la scuola tra le migliori realtà educative del territorio italiano. “Sapere per saper fare, sapere per saper essere”, questo il motto dell’istituto secondo il dirigente scolastico Pellegrino De Pietro: “Ci siamo dotati di un’orga-nizzazione piuttosto puntuale, sia sotto l’aspetto del regolamento d’istituto, sia sotto quello disciplinare, per formulare un piano dell’offerta formativa che contenes-se tutti i segmenti per poter fare cultura e professionalizzare”. Scuola-lavoro, è que-sto un binomio ormai radicato tra le linee d’azione dell’istituto, in cui è il mondo del lavoro a penetrare nel percorso formativo dando agli studenti, già dal secondo anno, la possibilità di crearsi un bagaglio d’espe-rienze dirette sull’intero territorio. Un

ruolo di primo piano, inoltre, è ricoperto dall’arte e dalla creatività, grazie alle gior-nate di studio a queste dedicate, in cui il “culto” del cibo si sposa con le varie disci-pline, con l’estro inventivo delle giovani menti: “Grazie a percorsi interdisciplinari – afferma de Pietro – i ragazzi prendono coscienza di quanto sia fondamentale la cultura di base; in tali giornate realizzia-mo anche qualcosa d’impegnativo con il CNR, come l’estrazione del DNA, che quest’anno interesserà le leguminose”. Una scuola che volge il proprio sguardo a trecentosessanta gradi, proiettata verso il futuro e l’innovazione, ma che non per-de di vista le origini del proprio territorio, quelle materie prime semplici frutto di un suolo che ha visto muoverei suoi primi passi. Fondamentale è, senza dubbio, la stretta collaborazione con le associazioni di categoria di professionisti, tra cui quella dei Cuochi Baresi, che hanno rinnovato il proprio entusiasmo nei confronti dell’isti-tuto e che proprio tra quei banchi riescono a reclutare nuovi talenti. Non ci resta che brindare a quest’angolo d’eccellenza tutto molfettese.

Isabel Romano

Nel corso dei festeggiamenti per i 40 anni non poteva certo mancare il ricordo com-mosso di due giovani chef che nel 2008 han-no perso la vita. Ai loro genitori il consiglio direttivo dell'associazione ha consegnato “il collare alla memoria”, riconoscimento per l’attività professionale cui i due andavano avvicinandosi.Si tratta di Michele Tasca 20 anni, già stu-dente dell’IPSSAR di Molfetta, scomparso nella maledetta tragedia della Truck Center. “Un giovane motivato e volenteroso con grande passione per la cucina” hanno ricor-dato i dirigenti dell’associazione. “Già pri-ma di completare il suo corso di studi alter-nava studio e lavoro frequentando le miglio-ri cucine di ristoranti ed alberghi della zona”. Poi, Sergio de Gennaro 23 anni, diplomatosi già da qualche anno dall’IPSSAR, morto, insieme ad altri quattro ragazzi, a seguito del tragico incidente automobilistico verificatosi ad agosto lungo la statale 16. “Un giovane cuoco promettente e talentuoso di cui cer-tamente avremmo sentito parlare”, ha detto commosso Giacomo Giancaspro. Storie di due ragazzi esemplari, due storie che hanno lasciato profondamente stupiti e angosciati amici e colleghi e che, nel momento di festa, non potevano essere dimenticate.

Nella festa il ricordo di Michele e Sergio

987

“Per le foto delle pagine1, 1�, 1� e 1�

si ringrazia il fotografoAntonio d’Agostino”

Page 15: Il Fatto n. 029

giovedì 12 febbraio 2009 1�

Lo sviluppo passa dalla tavola

La scuola per i professionisti L’istituto alberghiero di Molfetta artefice della formazione culturale e professionale

degli operatori del settore.

Assegnati tre nuovi “collari

azzurri”989

988Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Circa 1600 iscritti, una nuova struttura or-ganizzativa grazie all’autonomia raggiun-ta nel 2000, un sereno clima di parteci-pazione, un’offerta formativa in continua evoluzione: questi gli ingredienti che con-tribuiscono a fare dell’Istituto Alberghiero di Molfetta un esempio d’eccellenza non solo nella nostra città ma anche a livello nazionale, come testimonia il riconosci-mento, giunto nel 2007, del secondo rap-porto dell’Eurispes, che pone la scuola tra le migliori realtà educative del territorio italiano. “Sapere per saper fare, sapere per saper essere”, questo il motto dell’istituto secondo il dirigente scolastico Pellegrino De Pietro: “Ci siamo dotati di un’orga-nizzazione piuttosto puntuale, sia sotto l’aspetto del regolamento d’istituto, sia sotto quello disciplinare, per formulare un piano dell’offerta formativa che contenes-se tutti i segmenti per poter fare cultura e professionalizzare”. Scuola-lavoro, è que-sto un binomio ormai radicato tra le linee d’azione dell’istituto, in cui è il mondo del lavoro a penetrare nel percorso formativo dando agli studenti, già dal secondo anno, la possibilità di crearsi un bagaglio d’espe-rienze dirette sull’intero territorio. Un

ruolo di primo piano, inoltre, è ricoperto dall’arte e dalla creatività, grazie alle gior-nate di studio a queste dedicate, in cui il “culto” del cibo si sposa con le varie disci-pline, con l’estro inventivo delle giovani menti: “Grazie a percorsi interdisciplinari – afferma de Pietro – i ragazzi prendono coscienza di quanto sia fondamentale la cultura di base; in tali giornate realizzia-mo anche qualcosa d’impegnativo con il CNR, come l’estrazione del DNA, che quest’anno interesserà le leguminose”. Una scuola che volge il proprio sguardo a trecentosessanta gradi, proiettata verso il futuro e l’innovazione, ma che non per-de di vista le origini del proprio territorio, quelle materie prime semplici frutto di un suolo che ha visto muoverei suoi primi passi. Fondamentale è, senza dubbio, la stretta collaborazione con le associazioni di categoria di professionisti, tra cui quella dei Cuochi Baresi, che hanno rinnovato il proprio entusiasmo nei confronti dell’isti-tuto e che proprio tra quei banchi riescono a reclutare nuovi talenti. Non ci resta che brindare a quest’angolo d’eccellenza tutto molfettese.

Isabel Romano

Nel corso della cerimonia inaugurale dei festeggiamenti per i quarant’an-ni dell’Associazione Cuochi Baresi, sono stati consegnati alcuni ricono-scimenti a coloro che, per vari moti-vi, hanno contribuito alla crescita del sodalizio. Il premio alla carriera è sta-to conferito allo chef Corrado Scian-calepore che quotidianamente opere presso Villa Astoria a Molfetta. Il ri-conoscimento per il socio dell’anno è invece andato alla giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno, Lucrezia d’Ambrosio, in passato nominata so-cia onoraria e che quotidianamente collabora con l’ACB. Consegnati an-che i “collari azzurri” ai nuovi soci onorari. Un riconoscimento che negli anni passati era andato tra gli altri al dottor Pietro Centrone, al maggiore dei Carabinieri Paolo Vincenzoni e al giornalista di Rai 3, Michele Pe-ragine. Quest’anno il riconoscimento è stato assegnato a monsignor Mauro Amato, all'attrice barese Mariolina de Fano e al direttore de "il Fatto", Corrado Germinario.

Nel corso dei festeggiamenti per i 40 anni non poteva certo mancare il ricordo com-mosso di due giovani chef che nel 2008 han-no perso la vita. Ai loro genitori il consiglio direttivo dell'associazione ha consegnato “il collare alla memoria”, riconoscimento per l’attività professionale cui i due andavano avvicinandosi.Si tratta di Michele Tasca 20 anni, già stu-dente dell’IPSSAR di Molfetta, scomparso nella maledetta tragedia della Truck Center. “Un giovane motivato e volenteroso con grande passione per la cucina” hanno ricor-dato i dirigenti dell’associazione. “Già pri-ma di completare il suo corso di studi alter-nava studio e lavoro frequentando le miglio-ri cucine di ristoranti ed alberghi della zona”. Poi, Sergio de Gennaro 23 anni, diplomatosi già da qualche anno dall’IPSSAR, morto, insieme ad altri quattro ragazzi, a seguito del tragico incidente automobilistico verificatosi ad agosto lungo la statale 16. “Un giovane cuoco promettente e talentuoso di cui cer-tamente avremmo sentito parlare”, ha detto commosso Giacomo Giancaspro. Storie di due ragazzi esemplari, due storie che hanno lasciato profondamente stupiti e angosciati amici e colleghi e che, nel momento di festa, non potevano essere dimenticate.

Nella festa il ricordo di Michele e Sergio

Page 16: Il Fatto n. 029

L’intera provincia festeggia i “cuo-chi baresi” ma nel contempo non di-mentica le decine di professionisti e aspiranti tali che in giro per l’Italia e per il mondo fanno onore alla buo-na cucina tricolore. Sono tantissimi, infatti, gli chef, i maitre, gli addetti all’accoglienza nelle strutture alber-ghiere che, partiti dalla Puglia, in tutto il mondo lavorano con impe-gno e nel segno della massima pro-fessionalità. Le cronache di settore, ma anche quelle non “specializzate”, non mancano di portare agli onori della ribalta i tanti “ambasciatori” della cucina e dell’ospitalità “made in Italy”. Professionisti che, forma-tisi nelle scuole alberghiere, contri-buiscono alla crescita del settore. E che per formarsi hanno “imparato il mestiere” dai loro maestri: si sono allenati, si sono impegnati, si sono messi in gioco. E pronto a mettersi in gioco è il diciassettenne Antonio Pa-risi di Terlizzi, studente dell’Istituto Alberghiero di Molfetta che sabato 14 febbraio parteciperà all’ottavo

Campionato Italiano per Baristi nella categoria “caffetteria”. Antonio, se-guito dai docenti Fabio Pisani (con lui nella foto) e Gerardo Pepe, sarà in gara a Rimini nel corso della Fiera del Pianeta Birra e dovrà vedersela

con almeno altri 50 concorrenti pro-venienti dalle scuole alberghiere di tutta Italia. “Un impegno difficile e che mi auguro possa portare buoni risultati” ha detto Antonio “anche perché rappresento il mio istituto, il

mio preside e i docenti che mi hanno seguito e darmi fiducia”. Il giovane “barman” dopo aver superato le se-lezioni regionali tenutesi a Bisceglie a novembre dello scorso anno, ha in-tensificato l’allenamento davanti alla macchina da caffè: a Rimini dovrà preparare nel migliore dei modi quat-tro “espressi” altrettanti “cappuccini all’italiana” e ancora quattro cocktail analcolici sempre a base di caffè. La “materia prima” sarà la miscela del-la pugliese Saicaf. “Antonio ha rag-giunto un buon grado di allenamento – ha confermato Fabio Pisani – a Ri-mini saprà farsi valere: indipendente-mente dal risultato che raggiungerà, sarà per lui un’importante esperienza formativa in vista dei futuri impegni professionali”. E magari vincendo a Rimini potrebbe anche avverarsi il sogno dei “campionati del mondo” che si svolgeranno negli Stati Uniti. “Mai dire mai” ha sorriso Fabio Pisa-ni mentre Antonio preparava l’enne-simo caffè sognando di conquistare un prestigioso ed ambito traguardo.

Sembra facile fare un caffèLa prelibata bevanda al centro del Campionato Italiano che si svolgerà a Rimini il 14 febbraio.

990Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Inchiesta giovedì 12 febbraio 20091�

Page 17: Il Fatto n. 029

Sta sbocciando una nuova “rosa”Proseguono i lavori di costruzione della nuova chiesa della Parrocchia Madonna della Rosa.

991Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

In Cittàgiovedì 12 febbraio 2009 17

Quando sarà terminata, con il candore della pietra con cui sarà rivestita, darà luce nuova all’intero quartiere. Un ef-fetto che lascerà frequentatori e sem-plici passanti senza parole. Sarà alta, accogliente, familiare la nuova chiesa della Parrocchia Madonna della Rosa i cui lavori di costruzione, cominciati a maggio del 2008, dovrebbero conclu-dersi entro la fine del 2010. Almeno questo è quello che prevedono i tecnici della Debar Costruzioni, l’impresa che si sta occupando della realizzazione, e quello che spera don Gino Samarelli, parroco della comunità e trascinato-re dell’avventura nata per dare una nuova chiesa ad una nuova comuni-tà. “Quando tutti i palazzi previsti in questa zona (alle spalle dell’ospedale n.d.a.) saranno completati e gli appar-tamenti si saranno riempiti – ha detto don Gino – la nostra comunità sarà formata da oltre 12mila persone: sa-remo una delle parrocchie più grandi della città per numero di fedeli”. E per

una comunità tanto vasta era necessa-rio un tempio moderno e accogliente. “Per troppi anni – ha proseguito don Gino – la nostra chiesa è stata accolta in un locale sotterraneo al centro di un quartiere sempre a metà tra la nascita e lo sviluppo, ma sin dal primo mo-mento si è sentita forte l’esigenza di avere una chiesa dove riunirsi, dove crescere, dove essere famiglia”. Un sogno nato con il primo parroco, don Giovanni Corrieri, proseguito con don Ignazio Pansini e cui ha dato slancio don Gino Samarelli, alla guida della comunità dal 30 settembre 1989. La nuova chiesa comprenderà oltre al luogo di culto, anche la casa canonica, locali per le attività comuni, un au-ditorium con 150 posti a sedere, una piazza in cui potranno essere realiz-zate manifestazioni all’aperto. E poi ci sarà un campanile: “Uno stupendo campanile – ha continuato don Gino osservando gli operai a lavoro all’in-terno del cantiere – alto 25 metri e che

svetterà su tutto il quartiere”. I lavori di realizzazione costeranno 5milioni e 400mila euro: due e mezzo arrive-ranno dai fondi dell’Otto per Mille, la Diocesi ha contribuito con un milione di euro, il resto dei soldi dovrà met-terli la parrocchia. “Stiamo lavorando sodo per raccogliere quanto necessa-rio, ecco perché nelle ultime settimane abbiamo lanciato anche l’idea della lotteria a premi: un modo per coinvol-gere ulteriormente quanti sono dispo-sti a darci una mano”. Il progetto della nuova chiesa è opera dell’architetto Isabella Candelmo, e degli ingegneri Eliana de Nichilo e Giuseppina Uva, tre donne per una scelta niente affat-to casuale ma assolutamente voluta: “Una sfida nella sfida – ha commen-tato don Gino – perché si tratta di tre giovani professioniste che per la prima volta si sono misurate con un progetto di questo tipo”. Un progetto che vede anche la partecipazione dei progettisti Francesco Allegretta, Vito Azzollini e

Vito Annese, ciascuno per il proprio settore di competenza. Le opere ar-tistiche saranno invece realizzate da Giovanni Morgese, Francesco Sama-relli e dallo stesso parroco: “Recupere-remo quanto è già presente nell’attuale chiesa: sarà il punto di partenza per la nuova”. E il primo passo sarà quello del portale in bronzo, un portale rea-lizzato “a tre mani” ed in cui ognuno degli artisti imprimerà la sua impronta e la sua idea di arte per un progetto co-mune. La nuova chiesa oltre ad essere bella sarà anche moderna, accessibile e rispettosa dell’ambiente: “L’edifi-cio sarà completamente accessibile ai disabili e sarà dotato di un impianto fotovoltaico che ci consentirà di ab-battere notevolmente i costi di gestio-ne”. Insomma, una sfida nella sfida: la realizzazione di un nuovo edificio di culto ma anche la consapevolezza di compiere un passo capace di coinvol-gere l’intera comunità cittadina e non solo quella parrocchiale.

Page 18: Il Fatto n. 029

In Città giovedì 12 febbraio 20091�

Il Duomo: un caso atipicoUna conferenza organizzata dal Touring Club per svelarne

i segreti.

992Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Il mondo magico di Ironique993Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Ironique in arte, Luigia Altamura nella vita quotidiana… o forse il contrario? Qualunque sia la rispo-sta l’artista molfettese purtroppo non parteciperà al Festival di San-remo 2009, scartata per un crudele gioco del destino: è arrivata trenta-cinquesima sui trenta gruppi previ-sti nella sezione “giovani” e il si-stema del televoto non l’ha aiutata benché tutta Molfetta e dintorni si siano armati di cellulari e abbiano cercato di farla salire in classifi-ca. Comunque darà un assaggio della sua bravura in prima serata durante Sanremo Web. Affascinata dal mondo musicale e spinta dal-la famiglia, soprattutto dal padre (ex chitarrista dei Rovers), ad ap-

passionarsi alla musica, Ironique è cresciuta sempre più studiando prima canto lirico e poi canto leg-gero, ispirandosi ad alcuni grandi della musica italiana e non come Tom Waits, Luigi Tenco e Dome-nico Modugno. Con le sue bellis-sime canzoni, lei dice fatte di pic-cole cose, e usando le sue parole Ironique cerca insistentemente di “acchiappare” i sentimenti come la follia e la comicità e vuole spo-gliarsi di tutte quelle cose che si pensano ma non si dicono, un po’ per vergogna un po’ per timidezza. Ironique vuole soprattutto emozio-nare e lo fa con una freschezza e una frizzantezza che la inserisco-no a tutti gli effetti tra coloro che cercano un modo nuovo di fare musica. Lo stesso nome d’arte, Ironique, è francese per ricordare i suoi primi anni vissuti in Belgio e l’ironia che l’ha tirata su costan-temente nei momenti bui della vita di tutti i giorni. La sua carriera da musicista è iniziata con alcuni concorsi e l’ha lanciata nel mondo dello spettacolo la borsa di studio vinta e patrocinata dal grande pa-roliere italiano Mogol. Ora l’arti-sta molfettese, a 34 anni, è sempre più decisa a far conoscere la sua musica in giro per l’Italia. Alla fine Ironique rimane un’artista che ha tante cose da dire e lo fa con ciò che le riesce meglio: ascoltarla apre nuovi orizzonti. Nonostante il “televoto” di Sanremo!

Marta Marzocca

Si è tenuta sabato 31 gennaio, nella sala Finocchiaro della Fabbrica di San Domenico, la conferenza dal titolo “Il Romanico Pugliese in un caso atipi-co: la chiesa di San Corrado o Duomo vecchio di Molfetta”, organizzata dal Touring Club Italiano, Corpo Conso-lare della Puglia e che ha visto come relatore l’ingegner Michele Balacco, Console del Touring Club. L’ingegner Balacco ha esposto gli ultimi studi sul-la peculiarità del simbolo per eccellen-za di Molfetta, appunto il Duomo Vec-chio, le cui pietre ormai da secoli assi-stono immobili ed eterne al susseguirsi delle vicende cittadine. Si è partiti da

un ampio excursus sull’identificazione e definizione dello stile architettonico romanico, sulla sua collocazione tem-porale e territoriale in terra di Bari, che può vantare circa dieci cattedrali roma-niche in una fascia con un’estensione pari a cento chilometri, per approdare successivamente allo specifico caso molfettese. Il nostro Duomo, infatti, come afferma Balacco, “rappresente-rebbe un esempio singolare di atipicità dello stile con le sue due torri, punto di congiunzione tra terra, mare e cielo, l’ambiente unico interno e le tre cupo-le poste in asse tra loro”. E proprio su quest’ultimo elemento architettonico si è concentrata l’attenzione del relatore e del pubblico in sala: il “proto magister” ha davvero creato un capolavoro, cu-pole che nonostante debbano sostenere diverse tonnellate di peso, si reggono senza esercitare particolari spinte, ma con un sistema di costruzione simile a quello adotto nella realizzazione dei trulli. Altra questione che ha calami-tato l’attenzione dei presenti è stata quella relativa agli ingressi alla chiesa, che ha ricevuto maggiori delucidazio-ni grazie alla proiezione di fotografie d’epoca e agli interventi nella sala, tra i quali quelli di Corrado Natalicchio e Corrado Pappagallo, conoscitori della storia molfettese. Si è trattato, sicu-ramente, di un appuntamento che ha messo in risalto la bellezza artistica di questo gigante di pietra che si affaccia sul nostro mare.

Isabel Romano

Page 19: Il Fatto n. 029

Culturagiovedì 12 febbraio 2009 1�

Il mare ha ancora un futuroSe n’è parlato in una conferenza promossa dell’Istituto “Amerigo Vespucci” di Molfetta.

994Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

La tradizione “naviga” su internetI riti della Settimana Santa trovano spazio nella rete delle reti tra favorevoli e contrari. Per voi una lista

di siti tutti da visitare.

995Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Porte aperte sabato 31 gennaio al-l’Istituto Professionale di Stato per l’Industria, l’Artigianato e le Attivi-tà Marinare “Amerigo Vespucci” di Molfetta dove si è svolta la conferenza promozionale sulla crescita delle atti-vità produttive marittime molfettesi. Ha aperto i lavori il dirigente scolasti-co dell’IPSIAM Antonio Vacca soste-nendo “che il mare è cultura, è lavoro d’impresa e la scuola è l’unico posto in cui si formano i futuri cittadini. I libri, la musica, la cultura generale condivisa, un lavoro efficiente, contri-buiscono all’innovazione dell’attività economica locale”. Il tenore Federico Ragusa, accompagnato dai musicisti Gianni Ragusa e Sergio Vacca, al fine di creare l’atmosfera emotiva del pas-sato, ha interpretato brani napoletani come “Pusilleco”, “Torna a Surrien-to” e “A Marechiaro”. Queste melodie

richiamano il fascino misterioso del mare. Molfetta è una “città cullata dal mare ma nel medesimo tempo viene la strapazza”, così ha esordito il vescovo Luigi Martella nel suo intervento che ha parlato del ruolo della scuola e del-la pertinente, benaugurale coincidenza della festa di San Giovanni Bosco, il precettore degli Istituiti Professionali. Il sindaco Antonio Azzollini ha annun-ciato che nel piano strategico di svilup-po delle attività economiche marittime è prevista anche la costruzione di un porto turistico. Ha invitato poi il pre-side Antonio Vacca a collaborare con le associazioni di categoria per studia-re iniziative di rilancio nel settore pe-sca. “C’è crisi di vocazione marinara” ha spiegato il Ruggiero Francavilla, dirigente USR, “la sua decadenza sta nella mancanza culturale del mare che poggia la sua storia su due pilastri

fondamentali: lavoro e competenza”. Francavilla ha poi ricordato lo scopo del progetto “Mare d’inchiostro” che ha l’obiettivo di riconquistare l’identi-tà marinara molfettese mediante la for-mazione trasversale di professionisti e docenti. Gli autori Nicolò Carnimeo, docente di Diritto della Navigazione presso l’Università degli studi di Bari e Luigi Campo, sociologo, hanno pre-sentato il libro Anime di legno, volume promozionale che mira ad avvicinare i ragazzi alla letteratura del mare, cioè a recuperare la storia, la tradizione dei nostri padri, per conoscere meglio se stessi ed essere consapevoli di una scelta vita dedicata al lavoro sul mare, obiettivo che si può realizzare iscriven-dosi a quelle che sono le nuove profes-sioni dei marittimi. L’opera, infatti, narra la storia della marineria molfette-se, l’arte, le riflessioni, le testimonian-

ze, alcune esperienze che mirano a far intraprendere con maggior consapevo-lezza il percorso di studi. Infine Fran-cesco Gesmundo dell’Assopesca Mo-fetta ha ribadito: “La crisi del settore è strutturale, dovuta principalmente alle contraddizioni legislative tra Comu-nità Europea e Stato Italiano, che non tengono conto della realtà del lavoro di bordo. C’è scarsa cultura d’impresa manageriale. I marinai molfettesi risul-tano insufficienti, tanto che, per forma-re equipaggi sui pescherecci si ricorre al personale del Nordafrica. C’è poca attenzione da parte delle Istituzioni”. “Sono soddisfatto dell'incontro”, ha concluso il preside Antonio Vacca, “per gli spunti di riflessione che sono emersi non solo per l'ambito scolasti-co, ma anche per quello che concerne il futuro della marineria a Molfetta”.

Pantaleo de Trizio

“Settimana Santa su Internet”, ovvero un convegno per chi, appassionato di tradizione non può fare a meno delle moderne tecnologie. Un appuntamen-to immancabile per tutti coloro che hanno imparato in questi ultimi anni a vivere la Settimana Santa non sol-tanto per un breve periodo dell’anno ma per trecentosessantacinque giorni su trecentosessantacinque. L’avvento di internet, che ormai spopola dapper-tutto, sta attraendo sempre più cultori e appassionati dei riti quaresimali visti i numerosi siti dedicati che nascono ogni giorno come funghi. L’evento, patrocinato dall’Associazione Inter-nazionale di Studi e Ricerche sulla Cultura Popolare Religiosa “La Veste Rossa”, è stato voluto fortemente dal dottor Francesco Stanzione, priore dell’Arciconfraternita della Morte di

Molfetta, nonché ideatore di uno dei siti più visitati sul tema, “www.la-miasettimanasanta.net”. Ormai molte confraternite molfettesi e non hanno creato un proprio sito di riferimento sul web e chiunque voglia essere sem-pre aggiornato sulle svariate iniziative non deve far altro che collegarsi alla rete e con un click proiettarsi virtual-mente nel sacro e affascinante mondo dei riti quaresimali. All’evento hanno preso parte oltre al dottor Beppino Tartaro, che ha creato uno dei siti in-ternet più famosi che parlano di Set-timana Santa, anche i rappresentanti delle città di Sessa Aurunca (Caserta), Bitonto e Taranto zone in cui, duran-te il periodo quaresimale, sembra di ritornare indietro nel tempo. Natu-ralmente anche in questi casi ci sono coloro che sono favorevoli all’apertu-

ra verso il progresso e coloro che non vedono di buon occhio la cosa. Infatti questi ultimi non sono molto propensi a mescolare il sacro con il profano re-gno di internet e preferiscono le sane e antiche abitudini. Tuttavia se si ha a disposizione un mezzo così potente come la rete web perché non sfruttar-lo al meglio per diffondere la propria cultura locale verso altre realtà italiane e non? In questo modo i riti comunque non subiranno mai sconvolgimenti da parte del progresso ma trarrebbero soltanto vantaggio dal punto di vista del turismo e dei consensi. Consensi che sono arrivati comunque in manie-ra massiccia dopo la presentazione del progetto “Settimana Santa in Puglia” alla Borsa internazionale del turismo di Milano. La partecipazione al conve-gno è stata apprezzabile e il modesto

numero di posti della chiesa del Purga-torio non è bastato ad accogliere tutti coloro che hanno voluto partecipare. Questo a dimostrazione che quando si parla di settimana santa, specialmente a pochi giorni dall'avvento del periodo quaresimale, i cittadini molfettesi di-mostrano come pochi il proprio inossi-dabile attaccamento alle secolari tradi-zioni cittadine sia concretamente che virtualmente. Vi proponiamo quindi una lista di alcuni siti interessanti de-dicati proprio al culto della Settima-na Santa: www.lamiasettimanasanta.net, www.arciconfmorte.com, www.arciconfraternitasantostefano.it, www.settimanasantamolfetta.it, www.setti-manasantainpuglia.it, settimanasanta-bitonto.myblog.it, www.losdanghiere.com, www.settimanasanta.com.

Francesco Tempesta

Page 20: Il Fatto n. 029

“Nel 1958, nella mia qualità di presi-de del Liceo Classico e di assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Molfetta, feci all’allora ministro della Pubblica Istruzione la proposta di soppressione graduale del corso “C” del Liceo Ginnasio, chiedendo come contropartita l’istituzione gra-duale del Liceo Scientifico da annet-tere al Classico”. Così recita testual-mente un rarissimo documento del-l’allora preside del Liceo Classico Michele Draetta, che da quell’anno sarebbe stato anche il primo presi-de del Liceo Scientifico di Molfet-ta. Molti altri presidi sono seguiti al professor Draetta e tutti sono stati menzionati e celebrati durante i fe-steggiamenti per i 50 anni del Liceo Scientifico “A. Einstein”, tenutisi nella palestra del liceo sabato 31 gennaio. Molte le presenze illustri alla serata, tra le quali spiccavano il sindaco Antonio Azzollini, presente

sia in veste istituzionale sia come ex alunno del Liceo Scientifico, l’as-sessore regionale Guglielmo Miner-vini, anch’egli ex alunno del liceo e l’assessore provinciale Antonello Zaza. Molti anche gli ex presidi che hanno voluto essere presenti alla se-rata, dal preside Triggiani alla presi-de Depalma, che ha lasciato la guida dell’istituto solo un anno fa. Ospiti d’onore dei festeggiamenti sono stati gli alunni della prima classe del Li-ceo Scientifico che, nonostante l’età, si sono dimostrati gli alunni più “in-disciplinati” presenti alla cerimonia. Toccante la testimonianza del pre-side De Gennaro, a capo del Liceo Scientifico durante gli anni ’70, as-sente per problemi personali, che ha delegato alla figlia la lettura di una lettera che riassumeva “le esperien-za significative del Liceo Scientifi-co nel suo primo cinquantennio”. I complimenti per il successo della se-

rata vanno al preside Giuseppe Can-nizzaro e a tutti i suoi collaboratori che hanno saputo creare un’alchimia perfetta tra presente e passato, in una scuola con molta storia alle spalle e con un brillante futuro dinanzi. Cu-riosa anche la scelta dei presentatori della serata, un ragazzo che ha appe-na concluso il suo corso di studi al Liceo Scientifico, Roberto Scianna-

mea, classe ’88 ed una ragazza che ha incominciato da pochi mesi a fre-quentare il Liceo Scientifico, Maria Gabriella Porta, classe ’94. Alla fine della serata è stata “scoperta”, agli studenti e non, una scultura raffigu-rante il fisico Albert Einstein, cui è intitolato l’istituto, omaggio dell’ar-tista Samarelli, che è stata posta al-l’ingresso della struttura. r.s.

Cinquant’anni nel segno dello Scientifico

L’istituto molfettese ha festeggiato con una toccante cerimonia il suo mezzo secolo di vita.

996Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Cultura giovedì 12 febbraio 200920

Page 21: Il Fatto n. 029

All’inizio della stagione sportiva Mas-simo de Palma, il presidente dell’Hoc-key Club Goccia di Sole Molfetta era stato chiaro: “Vogliamo una stagione da protagonisti”. Ma dopo le prime settimane di campionato i pattinatori biancorossi avevano un po’ tradito i sogni di gloria dei vertici societari: i ri-sultati non erano brillanti e la continui-tà non era il marchio di fabbrica della squadra. Poi la scossa vincete: mister Vianna pronto a lottare e atleti convinti di poter fare bene. Il risultato è stata la qualificazione, largamente anticipa-ta, ai play off promozione. Nelle ulti-me due uscite gli hockeysti molfettesi hanno collezionato altrettante vittorie, prestigiose e utili per chiudere la sta-gione regolare al secondo posto, con un solo punto di distacco dalla capoli-sta Thiene. Il 31 gennaio a Montebello, con una formazione largamente rima-neggiata a causa di infortuni e squalifi-che, i molfettesi non hanno avuto dif-ficoltà ad imporsi sui padroni di casa. Risultato finale 6 a 3 con reti bianco-rosse firmate da Cirilli, autore di una doppietta, e da uno straordinario Sinisi a referto per ben quattro volte. Una vit-toria importante che ha rafforzato an-cor di più le convinzioni di un gruppo che, sette giorni dopo, sulle mattonelle del Pala don Sturzo di Molfetta ha fat-to un sol boccone del Sarzana: 8 a 4 il finale e reti siglate da Cirilii, a segno per ben sei volte, Piscitelli e Sinisi.

Una vittoria salutata dalle ovazioni del pubblico tornato a gremire il palasport dedicato alle rotelle, come accadeva sino a qualche anno fa. Da sabato 14 febbraio si torna nuovamente in pista per il via del “secondo” campionato della stagione, quello riservato alle sei squadre (oltre a Molfetta ci sono Thie-ne, Correggio, Sarzana, Montebello e

Matera) qualificatesi per la fase due che porta alla promozione nel massi-mo campionato. Il girone si svilupperà in dieci gare (andata e ritorno) al cui termine la classifica consegnerà il pass per la A/1 alle prime tre. La quarta e la quinta avranno poi la possibilità di salire entrando dalla porta posterio-re (doppia sfida con quart’ultima e

quint’ultima della A/1), la sesta potrà finalmente andare in vacanza.“Siamo molto fiduciosi per il prosieguo della stagione – ha detto il presidente Massimo de Palma – ma soprattutto siamo felici per quanto fatto vedere dalla squadra sinora. Il posto d’onore va senza dubbio ad Antonio Cirilli che con le sei reti realizzate contro il Sarza-na ha raggiunto quota 31 conquistando la “stecca d’oro” del torneo in qualità di miglior realizzatore”. Ma de Palma non si ferma al plauso a Cirilli: “Tutti hanno remato nella direzione giusta, ri-scattando l’avvio un po’ stentato e riac-cendendo l’entusiasmo dei tifosi che, a questo punto, mi auguro ci seguano an-cor più numerosi nelle gare che valgo-no la promozione”. Artefice di questa nuova vita dell’Hockey Club è senza dubbio mister Vianna: “Ha saputo in-terpretare il campionato nel migliore dei modi, portando una ventata di novi-tà nel panorama hockeystico non solo molfettese ma nazionale, a riprova il fatto che è stato scelto dalla Lega quale allenatore della rappresentativa all star che alcuni giorni fa ha affrontato la na-zionale italiana”. A questo punto non resta che continuare a rimanere uniti e a lavorare sodo per affrontare questa importante e fondamentale appendice di stagione. Si comincerà, come detto, sabato 14 febbraio con la sfida interna contro il Montebello per poi sfidare in trasferta, il 21 febbraio, il Thiene.

Sportgiovedì 12 febbraio 2009 21

Ayroldi porta Molfetta al Mondiale L’assistente molfettese in corsa per Sudafrica 2010.

998Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Hockey Club: obiettivo promozione

Chiusa la stagione regolare la squadra del presidente de Palma si prepara ad affrontare i play off che valgono

la serie A/1.

997Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

La capolista se ne vaIl Bari Sport sempre in fuga. Soffre invece il Milan Club.

999Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Prosegue senza sosta la marcia trionfale del Bari Sport Molfetta nel campionato di Seconda Categoria. La squadra alle-nata da mister Angelo Germinario non conosce ostacoli e nelle ultime due gare disputate incamera 6 punti contro il Tra-ni e il Cerignola ultime della classe. E mentre contro il Trani si è faticato un po’ per imporre l’1 a 0 finale, contro il Cerignola è bastato un tempo e 7 gol per voltare pagina, anche perché il direttore

di gara ha dovuto interrompere la gara quando gli ofantini sono rimasti con soli 6 uomini in campo. Soffre invece il Milan Club di Nico Mininni: 0-1 ca-salingo contro l’Adelfia prima e 2 a 0 a Conversano e zona play out oramai vici-nissima. Nelle prossime due settimane il Bari Sport sarà prima di scena a Capurso (15/2) poi riceverà il Bitritto (22/2). Per il Milan Club gara interna con l’Altamu-ra (15/2) e poi trasferta a Palo (22/2).

Molfetta ha buo-ne possibilità di essere rappresen-tata ai Campio-nati del Mondo di Calcio in pro-gramma in Suda-frica nel 2010. Il

nostro “portacolori” potrebbe infatti essere l’assistente arbitrale Stefano Ayroldi. Il “guardalinee” molfettese,

infatti, ha partecipato dal 2 al 7 feb-braio ad un raduno di preparazione e selezione organizzato dalla FIFA a Las Palmas. Assieme a lui altri due assi-stenti italiani. Tra loro tre verrà decisa la “coppia” che affiancherà al mondia-le il fischietto torinese Roberto Roset-ti. Ayroldi ha diretto sinora quasi tutti i big match disputatisi in serie A e in campo internazionale ha ben fatto in Champions League.

Page 22: Il Fatto n. 029

Sport giovedì 12 febbraio 200922

La Virtus torna grande con le grandiUna “doppietta” di prestigio contro Trapani e Ferentino.

Ed ora spazio all’Osimo e all’Ostuni.

1000Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

La vetta è sempre marchiata RealAnche se in condominio con il Giovinazzo. I molfettesi

attesi ora da una doppia sfida casalinga.

1001Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Il Real Molfetta riprende subito la corsa e mette in archivio nel miglio-re dei modi la inopinata sconfitta subita in quel di Modugno. Capitan Nico Allegretta e soci dimostrano di non aver smarrito l’istinto della vit-toria e rispondono con i fatti a qual-che critica piovuta dai soliti “noti” del calcio locale che al campo o alla panchina preferiscono il comodo os-servatorio degli spalti. Il 31 gennaio i biancorossi allenati da mister Gae-tano Pazienza giganteggiano con-tro un Altamura giunto a Molfetta in “scampagnata pre domenicale”. In campo la differenza di punti in classifica e di valori “nei piedi” dei protagonisti si vede tutta. Gara sen-za storia e risultato finale di 9 a 2 con Marengo, Marzella, Allegretta, Lavolpicella, Giancola e Mongelli a fare a gara per centrare il bersaglio grosso malamente difeso dal portie-re ospite. Vittoria di prestigio sette giorni dopo anche in quel di Mola di Bari. In casa del Real i molfettesi si impongono per 6 a 3 e confermano

tutte le loro qualità. La testa della classifica è conservata anche se in condominio con il Giovinazzo. Nel-le prossime due settimane i molfet-tesi affronteranno sul parquet amico del PalaPoli, sabato 14 febbraio, il Sammichele e poi, ancora in casa, il 21, e potendo contare sul sostegno del pubblico sempre più numeroso, lo Spinazzola. Il tutto con l’orec-chio sempre rivolto alla vicina Gio-vinazzo e in attesa del derby che, probabilmente, deciderà la vincente del torneo.

Finalmente è tornata la Virtus che tutti co-noscevano, la Virtus che fino allo scorso anno affrontava gli avversari senza timore, convinta di potersela giocare alla pari con tutti, ma soprattutto la Virtus che fa sogna-re gli onnipresenti 2000 spettatori del Pa-laPoli. Perché dopo le ultime prestazioni non si può non tornare a sognare: ora la squadra c’è ed è convinta di poter toglier-si diverse soddisfazioni. Le ultime due partite lo dimostrano: trasferta a Trapani, quinta forza del campionato; i siciliani sono in difficoltà e hanno anche qualche infortunio di troppo, ma il favore del pro-nostico è tutto dalla loro parte, per di più dopo l’odissea del viaggio dei virtussini, durato quasi una giornata intera (17 ore). Ma pronti via e il Molfetta dà un primo segnale alla gente del Pala Ilio portando-si in vantaggio con il punteggio di 11-18 e, dopo la rimonta del Trapani (19-18), si porta nuovamente in vantaggio sul 32-40 alla fine del primo tempo. Ma per la Vir-tus c’è da soffrire: il Trapani preme spin-ta dal pubblico e si riporta in vantaggio a tre quarti di gara (59-58). Ma nell’ultima frazione di gioco il Molfetta detta legge e

grazie anche ad una prestazione super di Maggi sbanca il Pala Ilio: 72-84. Giornata successiva: al PalaPoli arriva la capolista Ferentino: impresa difficile, ma non im-possibile. Se poi si parte fortissimi e dopo 3 minuti si è già sul 13-0, allora rispedire a casa a mani vuote la capolista non rimane solo un sogno. Lo si capisce anche dalla reazione, nulla, degli avversari: tentano la rimonta (-8), ma invano perché quando la Virtus gioca così c’è poco da fare. La gran-de prestazione difensiva collabora a incre-mentare il vantaggio (+19 a 5’ dalla fine). E quando vedi Leo che se la ride dopo due triple consecutive, capisci che ormai la vit-toria è cosa fatta. Finale: 86-73. E ora, alla fine di un calendario da brividi, al Molfet-ta toccano altre due partite da giocare da Virtus: in trasferta contro l’Osimo, terza in classifica, che all’andata infilò ben 110 punti al PalaPoli, e in casa il 22 febbraio, nel derby pugliese contro l’Ostuni, per una doppia rivincita, dopo la sconfitta dell’an-data e soprattutto dopo il secco 3-0 dell’ul-tima finale play-off ancora viva nei ricordi degli appassionati di basket.

Giordano Germinario

Page 23: Il Fatto n. 029

Sportgiovedì 12 febbraio 2009 2�

HOCKEY BASKETSerie A2 Serie A dilettantiThieneMOLFETTACorreggioSarzanaMontebelloMateraModenaSandrigoLodiFollonica

���7������221�1���

LatinaFerentinoOsimoSienaOstuniTrapaniSant’AntimoPalestrinaBarcellonaMOLFETTAFossombronePotenzaMateraFirenze

2�2�22221�1�1�1�1�1�1�1�10�

PALLAVOLOSerie B1 Maschile Serie B2 Femminile

TraniSalernoMateraTarantoScafatiSarnoBeneventoPotenzaTuglieMOLFETTASala ConsilinaBattipagliaNojaturiAversaMontescagliosoOstuni

���2�1�7���2�22�272�2�21211�71

GelaSoraBariMOLFETTASpoletoChietiTerniTerlizziFasanoBroloOstiaMarcianiseAvellinoSquinzanoGalatinaFoggia

�������7���2�12�2�212017171�1�12

CALCIO A5 CALCIOSerie C1 Seconda categoria

BARI SPORTPaloCellamareConversanoBitrittoBisceglieTrinitapoliAdelfiaCapursoMILAN CLUBE. TriggianoAltamuraA. TriggianoMolaCerignolaTrani

2��7�7��27272�201�1�171�1�1���

GiovinazzoR. MOLFETTAFasanoCastellanaSammicheleModugnoRuvoPellegrinoR. MolaNociCerignolaSpinazzolaV. MolaBrindisiAltamuraSava

�������������1�12�2�2�2�221�127

Pallavolo sempre avvincenteSia in campo maschile che femminile le compagini locali

stanno riaccendendo l’entusiasmo del pubblico.

1002Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Uno sguardo al mondo del tennistavoloMolfetta ben rappresentata in campo nazionale da TT

Respa Inottica e CTT Molfetta.

1003Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Dopo la sosta di una settimana per con-sentire lo svolgimento del Volleyland, manifestazione riservata al mondo pallavolistico italiano, hanno ripreso la loro regolare marcia i campionati maschili e femminili di volley e per le molfettesi sono arrivate due sconfitte. Gli uomini allenati da mister Vito Avel-lis erano chiamati a ribattere gli attac-chi dell’inseguitrice Bari. L’avversario Alberobello/Fasano non era certo tra i più facili da affrontare. E infatti nella patria dei trulli de Mori e soci hanno is-sato bandiera bianca facendosi superare

con un sonoro 3 a 1 (parziali 25-17, 23-25, 27-25, 25-15). In ombra Kunda, è sembrato che il resto della squadra non avesse le forze per ribattere agli attac-chi degli avversari. Nelle prossime due settimane i molfettesi saranno chiamati a due impegni probanti: il 15 febbraio arriverà al PalaPoli il Terni poi, il 21, trasferta a Sora. Sul fronte “rosa”, le ragazze allenate una Annagrazia Mate-ra “più unica che rara” hanno provato ad impensierire il quotato Taranto riu-scendo quasi a strappare la posta piena ma dovendosi accontentare di un punto conquistato al termine di una gara se-guita da numerosi tifosi che hanno gre-mito gli spalti del PalaPoli. Risultato finale di 3 a 2 per le ospiti quindi (par-ziali 17-25, 26-24, 25-22, 14-25, 12-15) che fa comunque ben sperare per il futuro. Futuro che vedrà le azzurre impegnate il 14 febbraio a Battipaglia e poi di nuovo in casa contro un’altra big del torneo: il Matera.

Sempre sugli scudi il movimento pongistico molfettese che con il TT Respa Inottica nel campionato fem-minile di serie A1 e il CTT in quello maschile di A2 rappresenta uno dei principali poli sportivi della specia-lità nel Sud Italia. Nell’ultima usci-ta a Siena la formazione femminile molfettese, con le sue tre atlete non al meglio della condizione fisico-tecnica, impatta sul risultato di 3 a 3. La Respa Inottica, al termine della seconda giornata di ritorno di serie A1, mantiene comunque il terzo po-sto in classifica con 10 punti contro i 6 del Siena. In campo maschile, nella seconda giornata del girone di ritorno il CTT Molfetta, presieduto da Mimmo Valente, vince fuori casa contro il Club 99 Messina, retroces-

so dalla A1, col punteggio di 5 a 3 e si assicura la tranquillità in classi-fica. Quarto posto a 14 punti contro gli 8 del Messina, pur senza il cinese naturalizzato Chen Yu Wei, ex nazio-nale italiano, infortunato. Tre punti per il Molfetta li ha conquistati il 20enne cinese Cheng Siyuan annul-lando i tre avversari di turno col sec-co punteggio di 3 a 0. Un punto dal veterano di casa Alfonso Laghezza, coach-player ed un punto da Marco De Tullio. Nulla hanno potuto i si-ciliani Dario Sabatino, Alessandro Soraci ed Alessandro Raimondo, che avevano iniziato la gara in discesa. Nonostante il CTT Molfetta viaggi in tutta Italia senza sponsor, fa risul-tati e raccoglie simpatia in un cam-pionato difficile e la superiorità.

Page 24: Il Fatto n. 029

Il fatto.net ha selezionato per voi dai motori di ricerca alcuni annunci di lavoro. Alcuni annunci saranno ripetuti ma vale sempre la pena consultarli tutti. Negli annunci diretti troverete gli annunci fatti direttamente alla nostra redazione. Il servizio di annunci è totalmente gratuito e la radazio-

ne non si assume alcuna responsabilità circa la bontà delle inserzioni. Per maggiori informazioni e aggiornamenti consultate il sito www.ilfatto.net nell’area OFFRO LAVORO.

Per inserire un’offerta di lavoro basta inviare il testo con l’inserzione alla nostra e-mail: [email protected]

ANNUNCI DIRETTI

Lavoro in chiaro giovedì 12 febbraio 20092�

1004Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

A Bari arriva Expolavoro

Azienda leader nel settore delle telecomunicazioni, per proprie strutture nella zona NORD di BARI, ricerca TELEMARKETER in grado di curare l’agenda dei nostri responsabili commerciali. La candidata ideale dovrà avere un’età compresa tra i 1� e i 2� anni e residenza esclusivamente nelle città di Giovinazzo, Molfetta, Bisceglie, Terlizzi e Ruvo di Puglia. Si prega di inviare curriculum vitae dettagliato, eventualmente anche munito di foto, a [email protected]. Verrà fissato appuntamento per colloquio diretto.

FASTWEBazienda leader nel settore delle telecomunicazioni e tv digitale interattiva, per propie strutture di vendita diretta Residenziale, ricerca AGENTI COMMERCIALI per la promozione e vendita dei prodotti e servizi FASTWEB nella zona NORD di BARI. Il candidato ideale dovrà essere dinamico, predisposto ai rap-porti interpersonali, con una buona dialettica. Si offrono: Provvigioni ai più alti livelli del settore. Lavoro su appuntamenti prefissati e training aziendale. Si prega di inviare curriculum vitae dettagliato, [email protected]

FINANzIARIA M�ufficio di Molfetta, per ampliamento del proprio organico RICERCA consulente commerciale senior al quale affidare le zone di Molfetta e Terlizzi. Si richiede conoscenza del setto-re, con preferenza per il mercato delle cessioni del quinto e dei mutui. Offresi fisso mensile e provvigioni ai più alti livelli di mercato. Per informazioni contattare il nostro ufficio al numero 0�021���2� e/o inviare il proprio CV corredato da lettera motivazionale alla seguente email: [email protected]

AIDA SRL Ricerca Operatori telefonici • Per attività di Recupero creditoRequisiti: Diploma di Scuola Superiore, formazione Giuridico-Am-ministrativa, uso quotidiano PC, precisione, ottima dialettica. • Per attività di telemarketingRequisiti: Diploma di Scuola Superiore, ottima dialettica, uso PC, spiccate doti relazionali. Sede di lavoro BisceglieInviare Curriculum Vitae ai seguenti recapiti:via Stoccolma 7, statale Bisceglie-MolfettaTel 0�0 �����2� – Fax 0�0���20�� – [email protected]

Si svolgerà a Bari il 17 e 18 febbraio Expolavoro, il salone dell'orientamento al lavoro, alle professioni e allo studio, orga-nizzato dai Giovani Imprenditori di Con-findustria Bari. L’evento, per la seconda volta, verrà ospitato presso il Campus del Politecnico in via Orabona a Bari. L’ap-puntamento costituisce, ormai, punto di riferimento non solo per studenti, ma an-che per neolaureati alla ricerca di oppor-tunità occupazionali e formative. Il tema principale di quest’anno sarà l'interna-zionalizzazione e, come tradizione, sono state coinvolte istituzioni, associazioni imprenditoriali e professionali e azien-de associate al sistema Confindustria. Il programma di Expolavoro prevede, oltre al convegno inaugurale, numerosi workshop finalizzati a fornire informa-zioni concrete sulle possibilità occupazio-nali del territorio e sui percorsi formativi da intraprendere per l’avvio di professio-ni o progetti. Di seguito vi elenchiamo il programma dettagliato delle due giornate di convegno.

17 febbraio 2009 9.15 Sala A - Logistica, Trasporti, inter-modalità: prospettive per la Puglia e il Mezzogiorno - Giovani Imprenditori Confindustria Bari; Sala B - Internaziona-lizzazione e presenza delle imprese italia-ne in Albania - Ass. Imprenditori Italiani operanti in Albania; Sala C – Le oppor-tunità di lavoro dei laureati in farmacia - Associazione Giovani Farmacisti.10.15 Sala A - Disegniamo orizzonti per il tuo futuro in Europa - Università di Bari; Sala B - Vuoi provare il Coaching? - Fe-derazione Coach; Sala C - Esperienze di studio e lavoro all'estero: luci ed ombre - Federmanager Puglia; Sala D - Un giorno da giovane imprenditore edile - Gruppo Giovani Imprenditori Edili - Confindu-stria Bari; Sala E - Parti sociali e occu-pazione: quali strumenti per la tutela del lavoro? – CGIL; Sala F – Motivazione + Impegno + Interazione con il Territorio = Profili di Successo parlano i protagonisti di un riuscito IFTS - IFTS - Istruzione Formazione Tecnica Superiore.11.15 Sala A - Cultura giovanile, impresa sociale per una città solidale - Comune di Bari; Sala B - L'offerta formativa della LUISS Guido Carli; Sala C - Cogli l'atti-mo! Geometra, una professione dinamica e imprenditoriale - Collegio dei Geometri; Sala D - Informazione e lavoro - Ordine dei Giornalisti Bari; Sala E - Testo unico sicurezza sul lavoro: non solo obblighi ma anche opportunità! - Direzione pro-vinciale lavoro-Servizio Ispettivo; Sala F - Languages in progress - Lend-Lingua e nuova didattica.12.15 Sala A - Unione Giovani Dottori

Commercialisti ed esperti contabili di Bari e Trani e Unione Giovani Commer-cialisti ed esperti contabili Bari; Sala B - Le specializzazioni utili per fare car-riera nelle imprese - Spegea - Scuola di Perfezionamento; Sala C - Il Politecnico di Bari: le nuove opportunità dell'offerta formativa Politecnico di Bari; Sala D - Le nuove figure professionali nella Direzio-ne Risorse Umane - Associazione Italiana Direttori dal Personale; Sala E - Compe-tenze e Professionalità in edilizia: il nuo-vo catalogo formativo del Formedil; Sala F - Passaggio generazionale e creatività - Giovani Imprenditori Confapi.

18 febbraio 2009 9.15 Sala A - Il Politecnico di Bari ha cura del tuo futuro: il placament; Sala B - Internazionalizzazione: una nuova sfida per imprese e professionisti - Associa-zione Giovani Avvocati; Sala C - I ser-vizi tecnici di architettura ed ingegneria - Ass. reg. Ingegneri ed Architetti; Sala D - Le professioni della sicurezza nel D. Lgs. 81/2008 - Ass. professionale italiana ambiente e sicurezza; Sala E - Metropoli ed internazionalizzazione dello sviluppo - Comune di Bari; Sala F - Le professio-ni del patrimonio culturale: conoscere il passato per progettare il futuro - Univer-sità del Salento; Aula convegni Attilio Alto - Creare, Produrre, Comunicare: le professioni del Fashion System - Giovani Imprenditori Confindustria Bari.10.15 Sala A - le azioni dell'ARTI per il trasferimento tecnologico in Puglia - Agenzia Regionale per la Tecnologia e l'Innovazione; Sala B - Disegniamo

orizzonti per il tuo futuro nel mondo del lavoro - Università degli Studi di Bari; Sala C - La formazione professionale alle Province: domanda/offerta di lavoro; Sala D - Le direttive europee di prodotto, nell'ambito della sicurezza: occasioni di attività lavorative - ISPESL Bari; Sala E - La .figura dell'artigiano: da custode dei passato a risorsa del futuro - Giovani Im-prenditori Confartigianato; Sala F - PSR 2007/2013: opportunità per i giovani agricoltori -Associazione Nazionale Gio-vani Agricoltori; Aula convegni Attilio Alto - Comunicazione efficace e team-building in una realtà operante nel settore ICT - Exprivia SpA.11.15 Sala A - Lavoro, Qualità, Forma-zione - Regione Puglia; Sala B - In nome del padre: il naming come leva di comu-nicazione - Consulta regionale delle as-sociazioni degli operatori delle imprese di marketing e comunicazione; Sala C - L’offerta formativa della LUISS Guido Carli; Sala D - Diventare imprenditori? Una passione da seguire - Giovani Im-prenditori Confcommercio Bari; Sala E - Compiti e attività di ARPA Puglia, le professionalità impiegate; Sala F - Pro-fessione biotecnologo: tra nuove scoperte e possibili applicazioni - Ass. Nazionale Biotecnologi Italiani; Aula convegni At-tilio Alto - Sistema scolastico e sistema produttivo: un'integrazione necessaria - Ufficio Scolastico Regionale.

Marco Roberto Spadavecchia

Alla fine non ricorderemo le parole dei no-stri nemici, ma i silenzi dei nostri amici.

Martin L. King

Page 25: Il Fatto n. 029

Rubrichegiovedì 12 febbraio 2009 2�

IL FATTO è disponibile in questi esercizi ogni 15 giorni,puntuale come sempre il giovedì.

w w w . i l f a t t o . n e t

Bar 2000 piazza Garibaldi 66 Bar Arcobaleno banchina S. Domenico Bar Ariston via Santa Lucia 11Bar Astoria corso Umberto 16Bar Blues via Dante 49Bar Byblos piazza Principe di Napoli 6Bar Caffetteria, via Salvucci 46Bar Camera Cafè via XX Settembre 43Bar Cavour via Fornari 47Bar Central piazza Vittorio Emanuele 17Bar Columbia via San F. d’Assisi 30Bar Crystal via F. Campanella 33Bar degli Artisti, via Gesmundo 4Bar del Ponte, via Ruvo 18Bar Euro via San Francesco d’AssisiBar Europa, via Cavallotti 10Bar Fausta, corso Umberto 150Bar Filisia via M. di Savoia 67Bar Football, via la Malfa 11Bar Gabbiano, corso Umberto 48Bar Gardenia via Respa 12 Bar Green, via Baccarini 111Bar Haiti via San Domenico Bar Ideal, via TerlizziBar Kennedy, via Germano 49Bar la Fenice, corso UmbertoBar Le chic j’adore, via G. Salvemini 15Bar London via Terlizzi 6 Bar Mary corso Umberto 122 Bar Mezzina, via Einaudi 6Bar Minervini, via Pio la Torre 33Bar Mini Bar, via Giovinazzo 6Bar Miramare banchina S. Domenico Bar Miramare, via San Domenico 9Bar Mirror via cap. Azzarita 124 Bar Mixer Cafè, 6^ strada ovest Lama MartinaBar Moka, via Annunziata 68Bar Mongelli via cap. de Candia 30 Bar Murolo piazza Paradiso 10 Bar New Meeting, via Alberto MarioBar Orchidea via Fornari 50 Bar Pasticceria Casa del Dolce, via San F. d’AssisiBar Peter Pan, via Monda 48Bar Rio, via Bari 92Bar Roma 2, via San Domenico 4

Bar San Marco, corso UmbertoBar Seven via Germano 33Bar Snack, via Giovinazzo 1Bar Sottocoperta, piazza Garibaldi Bar Spadavecchia, via Papa Montini 60Bar Sport corso Umberto I Bar Stazione piazza MoroBar Sweet piazza Garibaldi 32 Bar Umberto corso Umberto I Bar Universo corso Umberto I Bar Venere, via Martiri di Via Fani 6Bar Vittoria via Alighieri 68 Baro Oasi, via Cormio 18Bettie Page piazza Municipio 6 Biblioteca Comunale, via San DomenicoBlanc la Nuit lungomare M.A. ColonnaCaffè al Duomo via Banchina Seminario 8/10 Caffè Metropolis via cap. de Gennaro 16 Caffè Silver via Fremantel 19/I Caffetteria Gonzaga via PiazzaCaffetteria Manattan viale dei CrociatiCaffetteria Paninoteca Grease via Molfettesi d’Argentina 75 Caffetteria Venere via Martiri di via Fani 6Calì Caffè via Puccini 7Cin Cin Bar via Dante Coffee Room viale Pio XI Compagnia Carabinieri via Caduti di Nassiriya Edicola “l’altra Edicola” via TerlizziEdicola Andreula via Baccarini 67 Edicola Caputi via San F. d’Assisi 55 Edicola De Palma via Bari 1 Edicola delle Rose via Madonna della RosaEdicola di Sciancalepore Domenico piazza M. di Savoia Edicola Gigotti via Bari 74 Edicola Grosso via Pappagallo Edicola piazza GaribaldiEdicola Spazio Libero via gen. PoliEdicola Stazione piazza A. MoroEdicola via Cormio rione ParadisoEdicola via Dante Edicola via Einaudi rione ParadisoEdicola via Fornari nei pressi Istituto ApicellaEdicola via Giovinazzo 1Edicola via Giovinazzo 45Edicola via Leonardo Azzarita zona 167

Edicola via PaniscottiEdicola via Principe AmedeoEdicola via ten. G. SlepicoEdicola via ten. SilvestriEdicola via Togliatti zona 167Edicola viale Pio XIFarmacia Grillo, largo Sant’AngeloFlory’s Cafè via gen. Poli 3Istituto Industriale di Stato “G. Ferraris” via P. Togliatti 2Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione sede centrale via Fornari 1 c/o Istituto ApicellaIstituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione sede succursale via Giovinazzo Istituto Professionale per i Servizi Turistici “A. Bello”, viale XXV AprileIstituto Professionale per le Attività Marinare località Prima CalaIstituto Tecnico Commerciale e per Geometri “G. Salvemini” via Martiri della ResistenzaLiceo Classico “L. da Vinci” e Liceo Scientifico “A. Einstain” via P. Togliatti 4Liceo Ginnasio “L. da Vinci” sede succursale via Fornari 1 c/o Istituto ApicellaLiceo Sociopsicopedagogico “V. Fornari” via gen. L. AmatoMedi Max via TerlizziMondo Casa Immobiliare, piazza Effrem 12Off Street piazza Garibaldi 15 Palazzetto dello Sport “G. Poli” via Martiri di Via FaniPanificio Annese via Cappellini 28Panificio Biancaneve via de Luca 59 Panificio Biancaneve via Molfettesi del Venezuela 41Panificio Cangelli via cap. de Candia 49Panificio Centrale via Respa 40 Panificio de Gennaro via cap. de Candia 155Panificio de Pinto via Edoardo GermanoPanificio don Bosco corso Fornari 36 Panificio don Bosco via Cormio 36Panificio Europa via Rattazzi 41 Panificio Jolly viale Pio 11 9/a Panificio La Sfornata via E. Fermi Panificio Minervini via Bixio 25 Panificio Non Solo Pane via gen. Poli 13 Panificio Non Solo Pane via Paniscotti 44 Panificio Petruzzella via Bovio 18 Panificio Posta via Ricasoli 29

Panificio Sant’Achille via Martiri di via Fani 15 Panificio Trionfo via ten. Fiorino 71 Parrocchia Cattedrale, via D. AlighieriParrocchia Cuore Immacolato di Maria via MascagniParrocchia Immacolata, piazza Immacolata 62Parrocchia Madonna della Rosa via C. A. Dalla Chiesa 19Parrocchia Sacro Cuore di Gesù corso UmbertoParrocchia San Berardino via TattoliParrocchia San Corrado Duomo, banchina SeminarioParrocchia San Domenico via San Domenico 1Parrocchia San Gennaro via S. PansiniParrocchia San Giuseppe via A. Saffi 1Parrocchia San Pio X viale Gramsci 1Parrocchia Santa Famiglia via Innocenzo VIIIParrocchia Santa Teresa piazza Vittorio Emanuele 3Parrocchia Sant’Achille via A. SalvucciPlace Blanc Cafè piazza M. di Savoia 4 Stazione di rifornimento AGIP via Terlizzi Stazione di rifornimento Madogas via Terlizzi Stazione di rifornimento AGIP via GiovinazzoStazione di rifornimento API Zona Artigianale Stazione di rifornimento ESSO via Bisceglie Stazione di rifornimento ESSO via Terlizzi Stazione di rifornimento Q8 via dei Lavoratori Z. ArtigianaleSwing Pub viale Pio XI 27 Tabaccheria corso Umberto 74Tabaccheria piazza Garibaldi 6Tabaccheria piazza Roma 4Tabaccheria via Azzarita 65Tabaccheria via Bari 68Tabaccheria via Fiorini 41Tabaccheria via Fornari 66Tabaccheria via G. Salvemini 124Tabaccheria via Hugo 3Tabaccheria via Madonna dei Martiri 2Tabaccheria via Madonna dei Martiri 67Tabaccheria via Margherita di Savoia 5Tabaccheria via Pansini 52Tabaccheria via Paradiso 2Tabaccheria via Roma 32Tabaccheria via Rossini 12Tabaccheria via Silvestri 68Tabaccheria viale Pio XITenenza Guardia di Finanza viale dei Crociati Ufficio Relazioni con il Pubblico

Page 26: Il Fatto n. 029

Sudoku (giapponese: su-doku, nome completo: Su-ji wa dokushin ni kagiru) è un gioco di logica nel quale al giocatore o solutore viene proposta una griglia di 9×9 celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere vuota; la griglia è suddivisa in 9 righe orizzontali, nove colonne verticali e, da bordi in neretto, in 9 “sottogriglie”, chiamate regioni, di 3×3 celle contigue. Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero. Scopo

del gioco è quello di riempire le caselle bianche con numeri da 1 a 9, in modo tale che in ogni riga, co-lonna e regione siano presenti tutte le cifre da 1 a 9 e, pertanto, senza ripetizioni.Fonte:(it.wikipedia.org)

SOLUZIONI

Rubriche giovedì 12 febbraio 20092�

FACILE DIFFICILE

Consigli per una sana alimentazione Troppo sale può far male

1005Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice

Per natura sia-mo tutti attratti dal sapore sala-to e non c’è nes-suno che in cu-cina non abbia una saliera, ma il consumo di

sale (cloruro di sodio) deve essere moderato e cioè circa 5-6 grammi (o 2-2,4 gr di sodio) al giorno, pari ad un cucchiaino. Si stima che nelle nostre case se ne faccia un uso da 2 a 3 volte superiore! La moderazione porta bene-fici così importanti che dal 2 all’8 febbraio è stata la Settimana Mondiale per la Riduzione del Consumo di Sale sostenuta dalla Società Italiana di Nutrizione Umana. Rispettarne le dosi consigliate oltre all’abbassamento della pressione arteriosa, migliora la funzionalità del cuore, dei vasi, dei reni (il sale favorisce la formazione di calcoli renali), aumenta la resistenza delle ossa, riduce la ritenzio-ne idrica e potrebbe essere un aiuto in più nel combattere il sovrappeso perché il sale stimola l’appetito. Oltre a quello aggiunto ai pasti considerate quello contenuto negli

alimenti: salumi, formaggi stagionati, dado per brodo, crakers, grissini e tanti altri supe-rano il vostro fabbisogno. Provate a leggere le etichette: 0,4 gr di sodio/100 gr è tanto! Attenzione agli alimenti con ingredienti con-tenenti la parola sodio (fosfato monosodico, glutammato di sodio, ecc.) che indicano sale aggiunto: evitateli o limitateli e scegliete quelli senza. Preferite alimenti come uova, carni fresche, pesce fresco, legumi, pasta, riso, latte, yogurt, mozzarella, ricotta e man-giate molta frutta e verdura perché la loro ricchezza di potassio neutralizza, in parte, gli effetti nocivi del sodio. Cucinate con poco sale, non mettete la saliera a tavola e sfizia-tevi con spezie (sono tantissime!), limone o aceto. Se all’inizio una bistecca senza sale vi sembrerà insipida, un po’alla volta le papille gustative ritorneranno ad essere più sensibili e riuscirete ad apprezzare cibi poco salati. Se volete aggiungerne un pizzico, preferite sale iodato che fa bene alla tiroide (ricordatevi di tenerlo lontano da fonti di calore: lo iodio è molto volatile).

Dott.ssa Annalisa MiraBiologa Nutrizionista

Page 27: Il Fatto n. 029

w w w . i l f a t t o . n e t

Le chiacchiere di carnevale

Ingredienti

Procedimento

1 kg farina200 gr olio extravergine d’oliva1�0 gr zucchero semolato2 uovaVino bianco secco quanto basta

•••••

ARIETE LEONE SAGITTARIO

Adesso è il momento di osare. In amo-re, nel lavoro, con gli amici, chiedete e vi sarà dato. A voi il buon gusto e l’in-telligenza di non pretendere l’impossi-bile. Le stelle vi guardano benigne ma non esagerate e non mettete alla pro-va la suscettibilità di chi vi è vicino.

Ora che siete riposati e sereni, le ultime due settimane non vi hanno certo tolto il sonno, preparatevi a lottare. Non è il caso di preoccuparvi però. Saprete af-frontare con la giusta grinta tutte le dif-ficoltà che si affacceranno sulla vostra strada. Aguzzate la vista.

Fate attenzione alla bilancia e ai piaceri della tavola e della bottiglia in genere. State esagerando e vi sembrerà pa-radossale ma l’estate è alle porte. Non potete pensare di affrontare la spiaggia e la prova costume nelle vostre condizioni. State lontani dal frigo.

TORO VERGINE CAPRICORNO

Approfittate del momento propizio per mettere a punto il progetto a cui state lavo-rando da tempo. Guardatevi però le spalle. Vi siete esposti troppo con la persona sba-gliata. Voi eravate alla ricerca del consiglio di un amico, vi siete imbattuti in una perso-na pronta a vendervi per trenta denari.

Presto tornerà il sole nella vostra vita. Gli ultimi giorni non sono stati proprio idillia-ci ma state per lasciarvi tutto alle spalle. Per migliorare la vostra condizione attua-le, ad esempio, potreste decidere di por-tare a termine almeno uno dei progetti che avete in ballo.

Le sorprese sono finite. Adesso ar-rivano i pensieri causati da una si-tuazione indipendente dalla vostra volontà. Date fondo alla vostra pa-zienza e al vostro ottimismo ne avre-te bisogno voi e le persone che vi sono accanto.

GEMELLI BILANCIA ACQUARIO

Nessuno è tenuto a fare ciò che è im-possibile ma a voi è stato chiesto un impegno minimo e allora non fatevi pregare. C’è quella questione rimasta in sospeso e adesso il vostro intervento è determinante per arrivare ad una solu-zione. Piccolo imprevisto all’orizzonte.

Da qualche tempo camminate con una nuvoletta scura sulla testa. Non ne va una giusta. Non disperare. Sarà così ancora per qualche giorno poi tutto si metterà per il meglio. Nelle ultime settimane vi siete disimpegnati un po’ troppo e il partner ne ha sofferto.

Continua il vostro momento positivo, approfittatene finchè dura. La vostra famiglia vi reclama. Dedicate un po’ del vostro tempo agli affetti mettendo da parte vecchi rancori che non hanno ragion d’essere e soprattutto non por-tano a nulla.

CANCRO SCORPIONE PESCI

Sarete chiamati a prendere una deci-sione importante. Prima di lanciarvi in progetti fantasiosi riflettete sulle vostre scelte e consultatevi con i vostri affetti più cari. Il parere di una persona an-ziana potrebbe rivelarsi davvero utile per evitare di prendere cantonate.

E’ arrivato il momento di rimettersi la lavoro con metodo e impegno senza rinviare ulteriormente il progetto che avete da tempo nel cassetto. Nessu-no può farlo al posto vostro. Vi costerà sacrificio ma il risultato sarà addirittura superiore alle vostre aspettative.

Avete voluto la bicicletta e allora ades-so pedalate anche se in salita. Vi siete cacciati voi in questa situazione. Non avete voluto ascoltare nessuno. Non potete biasimare nessuno ma non vi abbattete più del dovuto. Si tratta di nuvole passeggere.

I CONSIGLI DELLO ZODIACO

Rubrichegiovedì 12 febbraio 2009 27

IL FATTOQuindicinale gratuito di informazione

EDITOREActiva S.r.l. con unico socio

PRESIDENTEGiulio Cosentino | cell. 334.1758150

DIRETTORE RESPONSABILECorrado Germinario

COLLABORATORIPantaleo de Trizio, Matteo Diamante, Marta Marzocca, Paola Pansini, Isabel Romano, Roberto Sciannamea, Lella Salvemini, Marco Roberto Spadavecchia, Francesco Tempesta, Annalisa Mira, Giordano Germinario.

Registrato presso il Tribunale di Trani · aut. del 19 ottobre 2007 n. 17/07

REDAZIONEVia degli Antichi Pastifici,Zona Artigianale A/8 · [email protected]

PROGETTO GRAFICO Vincenzo de Pinto

IMPAGINAZIONENELLOPOLI.com | HIDESIGN.it

STAMPATipografia Sedit Srl · Servizi EditorialiVia delle Orchidee 1 | Modugno

CONCES. DELLA PUBBLICITA’Ufficio Commerciale · tel. 334.17.58.150

Disponete la farina a corona e al centro versate l’olio di oliva, lo zucchero e le uova. Impastate aggiungendo il vino bianco fino a quando non avrete ottenuto un impasto omogeneo ed elastico. Fate riposare per un’ora circa.Quindi stendete la pasta fino ad ottenere una sfoglia sottile e tagliatela in quadrati e strisce. Immergete le “chiacchiere” così ottenute in abbandonante olio bol-lente e fate friggere. Quando saranno dorate toglietele dall’olio, fatele scolare, coprite di zucchero a velo a volontà.

Page 28: Il Fatto n. 029