Il Chinino (num. 1, marzo 2015)

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Chinino IL BIMESTRALE CON EFFETTI COLLATERALI Il Chinino | Bimestrale d’informazione | Anno V - numero UNO - Marzo 2015 | Copia gratuita A caccia di sinkhole Comune e università studiano il sottosuolo della campagna pontina L’INCHIESTA Un supereroe a difesa dell’Agro Pontino Tempi duri per i furbetti dell’immondizia L’eccellenza dello zafferano di Cori Sulle colline cresce l’elisir di lunga vita NINO AGRI_CULT il Due scuole diverse un unico fine Il ruolo dell’insegnante in Italia e in Germania CONFRONTI

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SOMMARIO 4 L'INCHIESTA Sinkhole: leggende e verità 8 NINO L'eroe dell'Agro Pontino 9 L'ANGOLO DEL POETA Senza Titolo 10 80° PONTINIA Concerto di Primavera 12 CONFRONTI Scuole senza frontiere 14 PONTINIA SCATTA Il Chinino lancia la sfida 16 TESTIMONI DEL '900 I ruderi della Mira Lanza 18 CHININO RETURN Sempre lo stesso Cotral 20 AGRI_CULT La collina in fiore 22 SPORT CITTADINO Fenomeno Recchiuti 23 NEWS DAL COMUNE La Consulta dello Sport 24 SPORT CITTADINO Le ragazze del calcio 26 PONTINIA IN CUCINA Sapori di Puglia

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Chinino

Il bImestrale con effettI collateralIIl chinino | bimestrale d’informazione | anno V - numero Uno - marzo 2015 | copia gratuita

A caccia di sinkholeComune e università studiano il

sottosuolo della campagna pontina

L’inchiesta

Un supereroe a difesa dell’Agro PontinoTempi duri per i furbetti dell’immondizia

L’eccellenza dello zafferano di CoriSulle colline cresce l’elisir di lunga vita

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il

Due scuole diverse un unico fine Il ruolo dell’insegnante in Italia e in Germania

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.

come ogni anno, e sono cinque, se state leggendo questa copia significa che per tutto il 2015 vi faremo compagnia. Una volta ogni due mesi, per raccontarvi i fatti

e le storie di Pontinia e dei suoi dintorni. saremo in tutti i luoghi pubblici e sul web, dove raccogliere-mo le vostre impressioni e le vostre idee. come ogni anno introduciamo alcune novità, per offrire nuovi punti di vista e nuovi spunti riflessivi da chi magari a Pontinia neanche ci vive. alcune di queste sono già su questo numero, altre verranno introdotte nei prossimi mesi. Il compito di un magazine che si rivolge ad una comunità variegata ma circoscritta è anche quello di dargli voce. lo sport e la cucina sono i primi simboli di un territorio, insieme alle associazioni ovviamente. Per questo cercheremo di fare un ri-tratto di tutti gli sportivi e capire soprattutto quello che mangiano. a Pontinia vive gente arrivata da tutta Italia e non solo. ognuno si porta dietro i suoi sapori e i suoi odori. cercheremo di farveli assaggiare tutti.e visto che viviamo in un periodo particolare, che sta lasciando una scia fotografica di testimonian-ze più o meno tollerate, c’era bisogno di qualcuno di particolare. e abbiamo trovato nino, il ragazzo della porta accanto.come ogni anno, cercheremo di fare meglio di quello passato. buona lettura.

SOSTIENI IL CHININOecco le coordinate bancarie: Associazione Il Chininocausale: contributo volontarioIban: IT 41 H087 3874 0600 0000 0027 024

Andrea Zuccaro

SE c’è nino, c’è il chinino

il chinino bimestrale d’informazione

anno V numero 1

marzo 2015

registrato al tribunale di latina

numero 6 del 29/04/2011

copia gratuita

http://ilchinino.blogspot.com - [email protected]

Direttore

Vicedirettore

collaboratori

Fotografie

Progetto Grafico

stampato presso

andrea Zuccaro

Paolo Periati

federica Guzzon, Ilenia Zuccaro, Gianpaolo Danieli, lucia andreatta, erika badalamenti, luca Ghidoni, emanuele Palombi, Ilaria Palleschi

alessandro rogato, fabrizio bellachioma, andrea Zuccaro, salvatore badalamentifoto di copertina: andrea Zuccaro

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Nuova Grafica 87 srl, Via del Tavolato, snc04014 Pontinia (lt)

SOMMARIO

4 L’INCHIESTASinkhole: leggende e verità

8NINOL’eroe dell’Agro Pontino

9L’ANGOLO DEL POETASenza titolo

1080° PONTINIAConcerto di Primavera

12 CONFRONTIScuola senza frontiere

14 PONTINIA SCATTA Il Chinino lancia la sfida

16TESTIMONI DEL ‘900I ruderi della Mira Lanza

18 CHININO RETURNSempre lo stesso Cotral

20 AGRI_CULTLa collina in fiore

22 SPORT CITTADINOFenomeno Recchiuti

23NEWS DAL COMUNEConsulta dello Sport

24 SPORT CITTADINOLe ragazze del calcio

26 PONTINIA CUCINASapori di Puglia

Tanti auguri diBuona Pasqua

CONAD PONTINIA - Via Mameli, 23CONAD SABAUDIA - Via Duca del Mare

CONAD B.go VODICE - Via dei Bonificatori,1

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L’INCHIESTAdi PAOLO PERIATI

foto di ANDREA ZUCCARO

Qualcuno vestiva ancora la tuta da la-voro, altri erano in giacca e cravatta. Nonostante il tempo da lupi c’erano proprio tutti: i cittadini, il sindaco e gli

amministratori comunali, geometri, architetti e ingegneri. E tutti erano interessati ad ascoltare la conferenza indetta dall’assessorato ai lavori pubblici di Pontinia, in cui venivano spiegate modalità e finalità del programma di studio e intervento per l’individuazione di aree a rischio sinkhole in località La Cotarda. Dai vari capannelli di persone che via via si formavano dentro e fuori l’aula della scuola che sorge a due pas-si dall’argine dell’Ufente, le voci lasciavano intendere qualche preoccupazione, ma anche tanta curiosità. la zona da diversi anni è tenuta sott’occhio perché se-condo la catalogazione effettuata dalla regione lazio, alla cotarda sono presenti almeno quattro sinkhole

che però, stando all’intervento del professore michele Di filippo, esperto dell’Università di roma “la sapien-za” a cui sono stati affidati gli studi sul campo, finché non saranno sottoposti a ulteriori rilevamenti scien-tifici non potranno essere definiti come tali. Di filip-po, insieme al geologo Daniele raponi, rappresenta l’ala tecnica della “commissione regionale di studio sinkhole cotarda” istituita un anno fa, promossa dal vicepresidente della commissione ambiente enrico forte, che ha sottolineato come il progetto sia «un’a-zione di garanzia per prevenire i rischi per gli abitanti e le attività lavorative, giacché si verificano troppo spesso casi di dissesto idrogeologico». Una volta noti i risultati della ricerca, ha puntualizzato forte, «lad-dove non vi sarà rischio di voragini, la commissione regionale potrà limitare o eliminare gli attuali vincoli posti dalla regione lazio che non consentono alcuna attività edilizia». I funzionari regionali, in seguito alla relazione finale dei lavori, daranno la loro approvazio-

ne o meno allo sblocco del vincolo di non edificabilità che da anni classifica la cotarda come “zona rossa” e impedisce qualsiasi intervento, anche di semplice ristrutturazione. Il miglioramento delle condizioni di vivibilità della co-tarda è il fine ultimo della convenzione di circa 30mila euro stipulata con il Dipartimento di scienze della terra della “sapienza”, ha confermato il sindaco eligio tombolillo aggiungendo che «la volontà è restituire l’area, o parte di essa, alle attività edilizie abitative e artigianali consentite dal Piano regolatore. non c’è intenzione di costruire i grattacieli alla cotarda!», ha enfatizzato poi in conclusione.

le voragini si manifestano come un cedimento im-provviso del terreno causato da motivi naturali per la presenza o meno di acqua nel sottosuolo, in base ai livelli di carbone nei minerali, per l’esistenza di cavità

sotterranee; ma anche a causa della mano dell’uo-mo. «spesso sono le pianure come quella pontina, sottoposte a bonifica, a essere interessate da sinkho-le: sono terreni non compatti, soffici e leggerissimi, che trattengono gran quantità d’acqua. Inoltre – ha spiegato il professore Di filippo – altre due sentinelle del rischio voragini sono i rilievi calcarei, come i monti lepini, che facilitano lo scorrere delle acque piovane verso la zona depressa aumentando il carico idrauli-co e la relativa pressione dal sottosuolo, e le zone di frattura da cui risalgono elementi gassosi, come ai laghi Gricilli, che col tempo sciolgono i sedimenti nel terreno facendolo cedere».

Pare che tutti i fattori tipici di aree a rischio sinkhole siano presenti nell’agro Pontino. Infatti, i laghi Gricilli e del Vescovo, il lago Piccolo, il mazzocchio, il manel-lo, fontana di muro e bagni compaiono tra gli sprofon-damenti individuati nel lazio catalogati come sinkhole

DOVE LA TERRA SPROFONDALa Cotarda: il Comune stanzia 30mila euro per accertare la presenza di sinkhole

il chininomarzo 2015 4 il chinino

anno V n° 15

Un esempio visibile di sinkhole: i Laghi Gricilli.

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IL CHININOMarzo 2015 6

nel 2011 e inseriti nella cartografia ufficiale. nella zona individuata come “Piana Pontina sud”, alla cotar-da risultano quattro sinkhole poco distanti dalle acque sulfuree dei Gricilli. ed è la loro presenza che ha por-tato alla definizione della “zona rossa” in cui qualsiasi cubatura è sottoposta a vincolo, che si estende nel raggio di diversi chilometri fino a inglobare l’abitato della cotarda, centro di circa mille abitanti.

«l’ente regionale ha definito qualsiasi depressione come sinkhole non conoscendo le reali cause della loro formazione, senza controlli né studi che definis-sero l’esistenza o meno di cavità nel sottosuolo. È un errore di valutazione che va risolto – ha insistito Di filippo – e solo i rilevamenti gravimetrici daranno la risposta. forse il 50 per cento del terreno della cotarda è salvabile. Qui non si tratta solo di limitare o eliminare dei vincoli, ma di dare certezze alla popo-lazione». I primi risultati della ricerca, partita da un mese, saranno divulgati il prossimo giugno e com’è stato confermato alla conferenza: «la relazione che verrà presentata dovrà essere presa in considerazione dalla regione lazio perché, stando al verbale della commissione, questi studi saranno sufficienti per sblocca-re il vincolo nelle zone in cui non c’è rischio di sprofondamenti». In futuro enti pubblici, singoli cittadini e azien-de private – alcune di queste hanno già intrapreso l’acquisto di grandi appezzamenti di terreno – potranno chiedere o finanziare ulteriori studi secondo esigenze. l’area più interessata dai rilevamenti, stando all’espo-sizione del geologo Daniele raponi, sarà quella su cui sorge la scuola elementare, «in cui le ricerche micro-gravimetriche, più precise, avverranno ogni 20 metri, poi si concentreranno sul centro abitato». nel resto della zona, selezionata nella grandezza di 100 ettari, i rilievi saranno fatti ogni 100 metri a partire dall’area

dei Gricilli più vicina al bedrock calcareo, il basamen-to carbonatico da cui occorre partire per tenere sotto controllo le misurazioni e svelare la presenza di fiumi sotterranei. al contempo «studieremo le emissioni di anidride carbonica e radon – ha puntualizzato rapo-ni – perché sono sintomo di probabili sinkhole». lo stesso geologo ha rivelato però che i dati raccolti ogni 100 metri «non sono sufficienti per richiedere lo sblocco del vincolo», e come sia prevista «una modifi-ca del piano di ricerca in base alle esigenze tecniche dei lavori, già riconosciuta nel contratto stabilito con il comune di Pontinia».

Gli abitanti della cotarda plau-dono all’iniziativa che potrà dare loro maggiori certezze sulla possibilità di intraprendere atti-vità edilizie e i rischi celati dal sottosuolo, anche se «sarebbe stato meglio che avessero fatto prima gli studi – dice qualcuno – perché forse si sarebbe evitata la partenza di molti giovani che

non hanno potuto farsi una casa o dar vita ad attività lavorative». Il timore però è che il possibile svincolo «si riveli arma a doppio taglio dando il via libera a uno sfruttamento in contrasto con l’indirizzo agricolo dell’area: il sorgere di fabbriche o stabilimenti come la centrale a biomasse». la speranza, dunque, è che non vi siano deroghe al Piano regolatore e che la zona continui a mantenere la sua vocazione agricola in tutta sicurezza.

Il vincolo di non edificabilità qualifica da anni La Cotarda come “zona rossa”

L’INCHIESTA

La zona del centro abitato interessata dai rilevamenti.

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IL CHININO IL CHININOMarzo 2015 Anno V n° 198

Senza TitoloSenza Titolo. Sì. Cinque anni sono passati

dall’ultima volta che ci siamo salutati.

Non sai che voglia avessi di rivederti. Di rincontrarti. Capire se fossi sempre la stessa o se fossi cambiata. Se il tempo t’avesse giocato

qualche scherzo.

Accecato dalla novità t’ho riabbracciata, trovandoti più moderna, più internazionale, più a misura d’uomo. Ho visto una gioventù nuova

popolarti, perfettamente integrata, giocare a pallone vicino al monumento dei Caduti.

Ahimé però ho poi capito che era solo teatro, finzione ed apparenza. E non parlo di Max ove

una sindone, vien lasciata al sole scolorire.

T’hanno imbellettato con una gran quantità di fondotinta dipingendoti le labbra di rosso. Non vedono quanto sciatta e malandata tu sia agli occhi di chi vorrebbe conoscerti e am(mir)arti.

Come quando il trucco si scioglie sulle guance O come quando una grinza di troppo su delle

calze di seta svilisce gambe tornite.

Sì, questo è quell’antenna parabolica inchiodata al travertino dell’Alberg_ Po_tino. Chissà in quale casa risiederanno quelle due lettere

mancanti.

La cortina dei due palazzi gemelli che costeggiano il comune, vecchia e scrostata

come ruderi fatiscenti. E poi è tutto un pullulare di agenzie di scommesse e di acquisto d’oro.

Un’economia autarchica che sembri solo ruotare intorno al fallace ed aleatorio.

C’è poi chi in cima alla torre sventola lacerato, a brandelli, dimenticato. È del vessillo tricolore

che parlo.

Questo è quanto, mia cara P_ _ tinia. Questo è come t’ho trovata. E se da un giorno all’altro ti sparissero anche due lettere del tuo nome? Sei dimenticata, abbandonata e vergognosamente

lasciata marcire nell’indifferenza generale.

Chi si prenderà cura di te?

NINOdi ILARIA PALLESCHI

L’ANGOLO DEL POETAdi NICOLA SACCÀ

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IL CHININOMarzo 2015 10

Due pianoforti a Primavera

con il maestro massimo tata sulle possibilità espressi-ve del pianoforte e delle percussioni, nella prospettiva di eseguire musiche del repertorio colto, originaria-mente composto solo per il pianoforte a quattro mani, contaminandolo con le sonorità dei tamburi, dei piatti e della cassa, arricchendolo di suggestioni ritmiche proprie della musica etnica e jazz.

composte per balletto come il “bolero”, o scritte in origine per pianoforte a quattro mani e poi in forma di balletto come la suite “ma mere l’oye” di maurice ravel, “souvenir”, la “ballett suite” del compositore americano samuel barber, la “Primavera Portena”, fa-moso tango dell’argentino astor Piazzolla.

tutte queste musiche hanno in comune la versatilità della destinazione: nelle sale da concerto, dove l’atteg-giamento del fruitore è quello del puro ascolto, o sulla scena, accompagnando lo spettatore con il movimento dei ballerini, mantengono intatto il fascino e la bellezza delle emozoni che da esse scaturiscono.

nel “concerto di Primavera” l’accadimento scenico, attraverso l’interazione della musica con il corpo in movimento, la poesia e le immagini, si snoda in sentieri che pur essendo distinti gli uni dagli altri, riescono a essere percepiti come unico flusso di energia, portando lo spettatore alla comprensione emotiva di un unico evento artistico.

80° PONTINIA

Continuano anche durante questo 2015 i festeggiamenti per l’ottantesimo anni-versario della fondazione di Pontinia, la cui prima pietra fu posata il 19 dicembre

1934. Il prossimo 21 marzo, presso il Teatro “Fe-derico Fellini”, si terrà il “Concerto di Primavera”, evento presentato dal duo pianistico a quattro mani “Contamination” formato da Giancarla Ar-detti e Sofia Marocco.

Verranno eseguite musiche del novecento, ma anche brani contemporanei e originali che hanno come filo conduttore le forme della danza. Per la realizzazione di questo progetto, le due pianiste si avvalgono della collaborazione, oltre che del maestro massimo tata, percussionista sulla scena insieme a federico capodi-ferro, dei ballerini roberta Giddio e cristian Petricca, insegnanti di tango della scuola di latina “Vetrina mo-dulo”, e la voce recitante di Domitilla D’alberti.

sul palco ci saranno anche i ballerini del “modulo centro studio Danza di Pontinia”. le loro performance sono state ideate e realizzate dalla direttrice artistica della scuola, francesca cristofoli, ballerina e coreogra-fa del “modulo Project”, con l’assistenza di elisa “red” Pasciuti, ballerina e insegnante della stessa scuola.

Il progetto “contaminazioni” nasce dalla riflessione artistica e musicale delle due pianiste in collaborazione

di SOFIA & GIANCARLA

Il duo “Contamination”. Foto di Fabrizio Bellachioma.

di Ambrifi Umberto

T/F (+39) 0773 866829 [email protected]

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il chininomarzo 2015 12 il chinino

anno V n° 113

ADA CHIEFFALLOInsegnante

1) La scuola ha il ruolo di elevare la quali-

tà della formazione degli studenti sul piano

delle conoscenze, delle competenze e delle

capacità critiche e, inoltre, di accrescere la

curiosità e l’interesse attivo verso la cultura

per la formazione di cittadini che

abbiano senso di identità e an-

che di responsabilità.

2) Il ruolo del professore

deve andare al di là del

semplice insegnamento

scolastico. Per la comuni-

tà il docente ha due com-

piti: il primo è saper ade-

guare l’insegnamento alla

contemporaneità e il secondo

è saper trasmettere agli studenti

i valori umani e morali che la nostra

società sembra trascurare.

3) In Italia, dal 2000, le istituzioni scolasti-

che hanno una propria autonomia didattica

e organizzativa, pur operando nel rispetto

delle norme generali sull’istruzione emanate

dallo Stato.

4) Il compenso è valutato esclusivamente

sulla base dell’impegno scolastico. Per es-

sere un rapporto davvero equo si

dovrebbe riconoscere la funzio-

ne educatrice dell’insegnante,

il lavoro extrascolastico e il

meritevole servizio che il

docente offre allo Stato.

5) Per accedere all’inse-

gnamento è necessario il

superamento del concorso

pubblico. Io ho conseguito

la laurea magistrale nel 1988

e ho subito superato il concorso

iniziando ad avere i primi incarichi

nella scuola pubblica. Devo dire che oggi

sono molto orgogliosa di avere la possibilità

di insegnare nelle scuole medie “Giovanni

Verga” a Pontinia.

1) Quale dovrebbe essere il ruolo della scuola nella società?

2) Che ruolo ha l’insegnante e come viene percepito dalla comunità?

3) Com’è organizzata la scuola nel suo Paese?

ANNE RUSSIGInsegnante

1) La politica, in Germania, sembra aver

scordato il ruolo fondamentale che la scuola

e l’istruzione hanno nella società. I finanzia-

menti stanziati per la scuola pubblica sono

sempre meno. Questo ha permesso l’apertura

di molte scuole private che però pos-

siedono un livello di competenze

molto scarso.

2) I tedeschi criticano

gli insegnanti, pensano

che guadagnino molto e

lavorino poco. Dobbiamo

spesso combattere contro

questo pregiudizio e non

ci sentiamo apprezzati. La

società sembra dimenticare il

nostro duplice ruolo di formatori

ed educatori.

3) In Germania ogni stato federale ha il suo

sistema scolastico. Esistono 16 diversi sistemi,

ognuno con le proprie regole, impossibili da

confrontare.

4) In Brandeburgo un insegnante lavora

circa 60 ore settimanali. Durante le vacanze si

fanno poi le Klausuren, momenti di discussio-

ne tra insegnanti che durano anche tre giorni.

Lo stipendio dipende dallo Stato Federale in

cui si vive, è comunque molto buono.

Parliamo forse del doppio, risp-

etto a quello di un insegnante

italiano.

5) Per insegnare in

Brandeburgo è necessaria

una laurea triennale e una

specialistica con sei mesi

di pratica, più un anno e

mezzo di tirocinio pagato

presso la scuola. Molto spesso

si devono aspettare tre anni dalla

fine dell’università all’inizio del tiro-

cinio. Dipende molto dalla fortuna e dalla

materia che vuoi insegnare. Dopo il tirocinio

solitamente si viene subito assunti, ma anche

qui si tratta ancora una volta di fortuna. Direi

che io ne ho avuta.

4) Il rapporto tra ore di lavoro e stipendio può considerarsi equo? 5) Per lavorare nella scuola è necessario vincere un concorso? Dopo quanto tempo dalla fine degli studi universitari ha trovato lavoro?

Lucia Andreatta

CONFRONTILa scuola di qua e di là delle Alpi

Page 8: Il Chinino (num. 1, marzo 2015)

il chininomarzo 2015 14

le seconde 3 lettere per il nome; le ultime 2 lettere per il tema. Per esempio: cognome: rossi – nome: mario – tema: Udito – nomenclatura foto: rosmarud.

le foto dovranno essere inviate tramite il sito di scam-bio file WeTransfer a qualunque dei seguenti indirizzi: [email protected]; [email protected] con l’indicazione dei dati anagrafici del fotografo/a. le foto dovranno tassativamente rispettare i seguenti parametri di grandezza: Risoluzione 2396 x 3599 - Pixel 300 dpi.

* Importante: non verranno accettate foto di tematiche di-verse da quelle che si richiede di sviluppare, non originali, già pubblicate su qualsiasi mezzo di comunicazione, coper-te da copyright, foto anonime prive di dati anagrafici, che abbiano grandezze diverse rispetto ai parametri indicati.

la fotografia è un’arte, e come ogni arte in tanti hanno paura di esprimerla. Vi invitiamo ad aderire numerosi a questa nuova iniziativa che promuoviamo. Date libero sfogo alla vostra creatività, raccontateci i vostri attimi, esprimete voi stessi! come diceva il grande fotografo Henry cartier bresson: «Fotografare è trattenere il re-spiro quando le nostre facoltà convergono per captare la realtà fugace; a questo punto l’immagine catturata diviene una grande gioia fisica e intellettuale».

emanuele Palombi

PONTINIA SCATTA

Il Chinino quest’anno si propone di dare spazio ai fotoamatori di Pontinia dando la possibilità di pubblicare le istantanee scattate da tutti i cittadi-ni che hanno la passione per la fotografia.

L’obiettivo è promuovere la cultura fotografica, valorizzare la nostra cittadina e la creatività dei suoi abitanti. le foto che saranno giudicate di qualità e in linea con i temi pro-posti verranno pubblicate sul nostro bimestrale. l’iniziativa non ha fini di competitività, ma solo divulgativi.

In ogni numero le 2 foto giudicate più belle tra quelle che giungeranno in redazione verranno inserite nella rubrica “Pontinia Scatta”. le foto selezionate che non troveran-no posto sul bimestrale verranno pubblicate nell’apposita sezione all’interno del nostro blog. le foto dovranno es-sere originali e seguire il tema che verrà proposto sul sito ilchinino.blogspot.it, sulla pagina Facebook “Il Chinino” e sulla precedente edizione cartacea nella pagina relativa alla rubrica.

le 5 tematiche da sviluppare che di volta in volta verranno indicate dalla redazione saranno: OLFATTO - UdITO - VISTA TATTO - GUSTO.

La nomenclatura della foto dovrà essere costituita da 8 caratteri così composti: le prime 3 lettere per il cognome;

VIA GIULIO CESARE 34 - PONTINIA (LT)

CONCORSOFOTOGRAFICO

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IL CHININO IL CHININOMarzo 2015 Anno V n° 11716

PROFUMO DI PULITOQuel che resta

del sogno industriale

Quel che resta della Mira Lanza lo può vedere chiunque passi lungo la statale Appia. Un monumento all’industria che ricorda un passato di operai, di camion e

di soldi che giravano.

Nell’arco della sua vita la fabbrica di detersivi ha accolto persone e storie, li ha cresciuti e sfamati per poi un giorno chiudere e abbandonare tutti. Piano piano si è spenta, hanno portato via tutto

quello che si poteva portare via. L’hanno svestita, smantellata, svuotata. Poi è rimasta in attesa di un cavaliere bianco che la riportasse ai suoi antichi fasti. Qualcuno che sanasse questa ferita a cielo aperto.

Quello che ci hanno lasciato i nostri avi costella l’Appia. Romani, longobardi, papi hanno percorso e lasciato tracce delle loro idee, dei loro progetti: del loro passaggio. Quello che stiamo lasciando noi è un ammasso di ruggine e cemento. Che attende.

TESTIMONI DEL ‘900

Foto di ALESSANDRO ROGATO

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IL CHININOMarzo 2015 18

L’imprevedibilità del trasporto pubblico

ribaltare la situazione: occorrerebbe rimettere in carreg-giata il servizio cotral creando nuovi posti di lavoro per autisti, trovare i fondi per integrare nuovi mezzi di tra-sporto e migliorare così i collegamenti da e con Pontinia aggiungendo corse per nuove destinazioni come sezze e sabaudia.

Invece, per quanto riguarda l’agenzia di trasporti frat-tarelli – il servizio privato che da diversi anni mette a disposizione i propri mezzi per i cittadini di Pontinia – che tre anni fa attraversava un delicato momento per l’assenza di finanziamenti facendo presagire una so-spensione del servizio, fortunatamente l’attività ancora è operativa e si spera che continui a esserlo affiancando e potenziando le corse del servizio di trasporti pubblico.

CHININO RETURN

Si ritorna al problema della Cotral, che da anni non garantisce un trasporto pubblico sicuro e ben organizzato, soprattutto a par-tire dagli anni 2012-2013. La causa princi-

pale era il taglio dei fondi previsti per la regione Lazio – si veda Il Chinino n. 5 dell’ottobre 2012 – che impediva un efficace rimpiazzo degli autisti e un’adeguata manutenzione e riparazione dei bus in servizio e il rinnovo di quest’ultimi.

Dunque, si evidenziava la necessità di assumere autisti per integrare nuove corse e permettere soprattutto agli studenti di riuscire a garantirsi un posto a sedere sugli autobus per andare a scuola: una piccola impresa quoti-diana di non facile attuazione.

oggi, la situazione dei “pullman blu” poco sostenibile degli anni scorsi è rimasta la medesima: vetture che non passano o effettuano le corse in ritardo, altre che vengono soppresse in alcune fasce orarie senza prende-re precauzioni di avvertenza per i cittadini, il continuo so-vraffollamento dei ragazzi sui mezzi del mattino a causa dello scarso numero dei bus che partono direttamente da Pontinia, mentre quelli che l’attraversano provenienti dai paesi circostanti arrivano già sovraccarichi.

L’unica novità di quest’anno è l’affissione di paletti su tutto il territorio, con funzione di segnalatori di fermata. ma è chiaro che non sono i paletti che riusciranno a

di ERIKA BADALAMENTI

Sopra: una fermata Cotral. Sotto: uno dei “pullman blu”. Foto di Salvatore Badalamenti.

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Page 11: Il Chinino (num. 1, marzo 2015)

IL CHININO IL CHININOMarzo 2015 Anno V n° 12120

AGRI_CULTdi GIANPAOLO DANIELI

IL GIALLO DI CORIQuinto scommette sullo Zafferanoe salva le colline dall’abbandono

Agri_Cult torna a parlarvi dell’eccellenze cultura-li in ambito agricolo ed ecologico del territorio, in questo primo numero del 2015 siamo andati sulle alte colline di Cori a conoscere Quinto

Marafini, che da circa sei anni coltiva in modo naturale e manuale l’elisir di lunga vita: lo zafferano.

tutto è iniziato con una forte passione, la decisione di avviare un impianto di zafferano è nata dalla volontà di valorizzare il territorio e di preservarlo ecologicamente. Ha iniziato nel 2009 con una piccola sperimentazione di cento cormi (bulbi della pianta), in seguito all’attento studio del “libro bianco dello zafferano”. Il libro è uno strumento scientifico commerciale e culturale, risultato di un programma guidato dall’Unione europea tramite il progetto saffron. lo scopo del programma è stato quello di rafforzare la coesione economica e sociale delle regioni europee mediante la cooperazione tra i coltivatori di zafferano greci, spagnoli e italiani. Quinto Marafini ha messo in

pratica una sperimentazione di riproduzione dei cormi derivati dal Vivaio cooperativa altopiano di navelli in provincia dell’aqui-la, e negli anni ha saputo adattare la tecnica riportata sul libro personalizzandola al contesto ambientale di cori. l’impianto si trova a circa 700 metri sul livello del mare e ogni ciclo coltura-le prevede che a giugno-luglio i bulbi dello zafferano vengano spiantati, selezionati, scegliendo i migliori e poi trapiantati a partire da luglio fino ai primi di settembre in un luogo diverso, per effettuare la rotazione dei terreni impedendo così alle malattie fungine di propagarsi. adesso l’impianto è cresciu-to notevolmente e l’entusiasmo di Quinto è forte. Ha preso questo lavoro come una passione che gli porta via quel tanto di tempo, giusto per ritrovare nella pace delle alte colline coresi, la serenità che solo la natura può dare.

Quinto racconta che: «Dai primi di ottobre fino a circa metà novembre la fioritura dello zafferano segue un andamento gaussiano, iniziano pochi fiori e pian piano cresce fino a una

vera esplosione per poi ridiscendere. la raccolta da effettuarsi nelle prime ore dell’alba è una corsa contro il tempo. la tem-pestività è tutto, perché entro lo stesso giorno vanno separati gli stimmi dai petali e si procede all’essiccazione, mantenendo così inalterate tutte le proprietà». Per Quinto non è solo una questione di valorizzazione del territorio è cura dello stesso dal punto di vista ecologico, la coltivazione del prezioso fiore è anche una scommessa con i suoi nonni, che al tempo gli dice-vano: «Qui sulle colline non si può coltivare nulla». fino al 1920 grano e favino erano le colture previlegiate, poi il solo pascolo di vacche, buoi e cavalli con il lungo andare ha fatto crescere solo poche piante, le più resistenti, sul terreno calpestato dai pesanti animali rendendo il paesaggio a tratti brullo, dove i rovi hanno la meglio su tutto.

con accortezza e semplicità, ma anche duro lavoro, QuintoMarafini e sua moglie hanno reso Cori importantenella provincia di latina per lo zafferano, dapprima come un

esperimento e adesso come una micro attività. Dalla piantagio-ne alla raccolta, all’essicazione fino al packaging artigianale, la loro piccola attività “Zafferano di cori”, partecipa ai mercati del-la terra di slow food, proponendo questa pregiata spezia che fa diventare i piatti color oro. non solo mercatini e negozi, ma anche molti ristoranti stanno valorizzando e impreziosendo con lo zafferano di cori piatti tipici della nostra tradizione pontina. cori è sempre stato un paese ricco dal punto di vista storico e culturale, sono tanti i monumenti da visitare e per lasciare una traccia nella storia, Quinto ha registrato il marchio “Zafferano di Cori” unendo il fiore dello zafferano a uno dei simboli di Cori, il tempio di ercole che domina la città dall’alto, posto sulla som-mità del colle dove in seguito fu edificata la città di Cora, così come lo zafferano di Quinto Marafini vive in alto nell’eccellenze pontine.

www.zafferanodicori.it www.facebook.com/ZafferanoDicori

Quinto Marafini mostra il suo zafferano appena raccolto.

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IL CHININO IL CHININOMarzo 2015 Anno V n° 12322

«Amo la pallamano, spero di non smettere mai»

riva il diploma di maturità e inizia per lui un nuovo cammi-no. Può dedicarsi con più tranquillità allo sport e si trasfe-risce in pianta stabile a Gaeta. ora ha diciannove anni e se da una parte è bello vivere insieme a dei coetanei con i tuoi stessi interessi, dall’altra la lontananza da casa, dagli amici e dalla famiglia si fa sentire.

eppure gli stimoli sono sempre tanti. con la nazionale giova-nile under 18 è stato in Portogallo ed Estonia, mentre con la nazionale maggiore, agli ordini del tecnico fredi radojkovic, è andato in egitto e ha giocato qui in Italia in amichevole contro l’Iran, che si doveva preparare ai mondiali di Qatar 2015. solo il mese scorso è partito per Israele ancora con la nazionale seniores per disputare un’altra amichevole, in vista delle qualificazioni europee contro Romania e Kosovo. Un raduno non solo per allenarsi, ma per consolidare i legami di un gruppo omogeneo, che convoglia l’energia dei ventenni con l’esperienza dei trentenni.

«Il futuro? Purtroppo in Italia con la pallamano è impossi-bile vivere – risponde Daniel – a differenza della spagna, della francia o della croazia, dove questo è il secondo o terzo sport riconosciuto a livello nazionale. occorre sempre trovare un’alternativa per quando tutto questo finirà. Non vorrei pensarci – confessa – però mi rendo conto che più avanti qualcosa bisognerà inventarsi. comunque ora sono felicissimo perché ho raggiunto il punto massimo a cui puntare. spero solo di rimanere in questo gruppo e giocare finché potrò», ha poi concluso Daniel, un ragazzo con i piedi per terra che con la sua voglia di raggiungere traguardi e vedere avverati i propri sogni, può essere preso come esempio da chi si lascia vincere dalle difficoltà e smette di lottare, perché come la sua storia insegna: dando sempre il massimo si potrà essere felici.

SPORT CITTADINO

Pontinia ha partorito una nuova promessa della pallamano: Daniel Recchiuti. La sua storia potrebbe essere quella di ogni adole-scente, che insegue il sogno di fare di una

passione la propria vita, accettando i sacrifici e go-dendo delle gioie.

Daniel nel 2002 aveva appena sei anni quando, incuriosito dalle cugine che giocavano nella nazionale italiana femmi-nile, ha iniziato a frequentare l’ambiente sportivo della H.c. cassa rurale Pontinia sotto la guida degli allenatori anto-nio trani e mirella Pannozzo. a quel tempo gli allenamenti si svolgevano ancora nella palestra della scuola media “Giovanni Verga”.

Gli anni passavano e la volontà di continuare cresceva. compiuti i quattordici anni iniziò a fare dei provini per entrare a far parte dell’Italia under 18. Nonostante alcuni infortuni che lo costrinsero a saltare i primi raduni, riuscì comunque a tagliare il suo primo traguardo: entrare nella rosa della nazionale italiana. ed è proprio in questo periodo che lo sporting club Gaeta, compagine che milita nel campionato di serie a, ha messo gli occhi su Daniel chie-dendogli di fare il cosiddetto salto di qualità. Giocare nella massima serie era un’occasione da non perdere.«Sono stati tre anni difficili – racconta Daniel – andavo la mattina a scuola a latina, il pomeriggio agli allenamenti a Gaeta per poi dormire lì, ed essere accompagnato a scuola la mattina dopo da un compagno di squadra». nel 2014 ar-

di FEDERICA GUZZON

daniel Recchiuti in azione.

NASCE LA CONSULTA DELLO SPORT

Il presidente Della Rocca: «Ci faremo carico dei bisogni di tutte le associazioni». Primo test la Festa dello Sport e della Solidarietà.

di ILENIA ZUCCARO

NEWS DAL COMUNE

vicepresidente, un consigliere comunale di maggioranza e uno di minoranza. sarà una consulta giovane che avrà la responsabilità di interfacciarsi con l’amministrazione co-munale e portare alla sua attenzione i bisogni e le neces-sità di tutte le associazioni sportive di Pontinia. «Vogliamo che tutte le associazioni possano ritrovare nella consulta un luogo egualitario, dove tutti hanno lo stesso peso e im-portanza», ha affermato il presidente Della rocca, «perché

ogni sport ha eguale valore, perché lo sport in generale significa portare valori di solidarietà e crescita co-munitaria. Per questo sarà compito della consulta farsi carico dei bisogni di tutte le associazioni che ne fanno parte, nessuna esclusa». la consulta dello sport si è già messa al lavoro con l’organizzazione della se-conda edizione della “festa dello sport e della solida-rietà”, prevista il prossimo mese di agosto, e inoltre ha in serbo tante altre

iniziative. Comunque, il successo più grande è aver final-mente riunito in un unico organo le diverse realtà che fino ad oggi trovavano difficoltà nel collaborare per mancanza di comunicazione, anche verso l’amministrazione comuna-le. e siccome «l’appetito vien mangiando», come sostiene l’assessore cengia, soddisfatto del risultato raggiunto in tema di sport, pare che sia in programma la creazione di altri organi di rappresentanza come il consiglio dei Giovani – già nato qualche anno fa e meramente sparito – previsto in primavera, e forse anche una generica consulta delle associazioni in grado di riunire le ben ottanta realtà che oggi si contano a Pontinia.

Nel lontano 2004 il Comune di Pontinia aveva previsto la costituzione di una Consulta dello Sport all’interno del “Regolamento per l’uso e la gestione degli impianti sportivi”,

ma è solo nel 2015 che questo organo è finalmente entrato in funzione. Lo scorso gennaio, infatti, si sono svolte le elezioni per la nomina e la costituzione del Consiglio Direttivo.

Quattro anni fa, l’asses-sore allo sport Gianluca cengia, aveva pensato alla possibilità di costituire una Consulta, che fino ad allora esisteva solo su carta, dan-do inizio a un lungo lavoro che ha portato al censi-mento delle associazioni sportive di Pontinia e alla costituzione di un nuovo albo comunale specifico. l’assessorato ha così po-tuto notificare alle trentatre associazioni sportive di Pontinia la nascita di una commissione che aveva il compito di stilare un regolamento. la consulta dello sport sarà un organo permanente, con funzioni consultive e propositive su tutti gli argomenti che interessano le attività ludiche e sportive nel comune di Pontinia: dalla gestione delle strutture all’organizzazione di eventi e iniziative. le trentatre associazioni sportive iscritte nel nuovo albo comunale sono di diritto membri dell’as-semblea, nella quale sono invitati permanenti il sindaco e l’assessore allo sport. essa si compone del consiglio Direttivo, che rimarrà in carica per quattro anni, formato da cinque consiglieri: il presidente mario Della rocca e un

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IL CHININOMarzo 2015 24

Il calcio a Pontinia si tinge di rosa

Un aggettivo con cui descriverle è di certo “cocciute”, come conferma il capitano, e anche l’allenatore Vittorio rainone concorderebbe sicuramente, un mister di grande esperienza proveniente da Velletri, che ha sempre allena-to il calcio a 5 maschile e quest’anno sta conseguendo ottimi risultati alla sua prima esperienza con una squadra femminile; nonostante le normali difficoltà di affiatamento con delle «ragazze grandi con dietro belle realtà sportive», dice roberta Duò evidenziando come tendano «ad ascol-tare il mister con qualche difficoltà», ma che «l’impegno nel seguire le sue indicazioni non manca affatto».

continuando con questo ritmo è molto probabile che ve-dremo l’asd città di Pontinia di calcio a 5 femminile salire di categoria: dalla serie D alla c. se la squadra riuscirà nell’impresa, il presidente dovrà affrontare una bella sessione di calciomercato estiva. finora tutti gli acquisti sono stati portati a termine con grande intelligenza e par-simonia e anche in futuro, continuando su questa strada, la squadra si rinforzerà ulteriormente per regalare gioie a tutti i tifosi che la seguono.

Infatti, nonostante la scarsa pubblicità, il tifo è già fortemente presente sulle gradinate del Palazzetto dello sport nelle loro partite casalinghe, che si disputano a venerdì alterni alle 21.30, e potrà solo che aumentare con l’ascesa alla categoria di serie c. «non aspettavamo per nulla un sostegno così grande, fa immensamente piacere vedere tanta gente che segue le nostre partite», pone l’accento Roberta, la quale infine non dimentica di ringraziare tutti coloro che sostengono e costruiscono con entusiasmo e gran volontà l’asd città di Pontinia di calcio a 5 femminile.

SPORT CITTADINO

Romina Scaccia, Sabrina Rossi (portieri), Serena Santoriello, Rosaria Lovine, Roberta Cargnelutti (centrali), Marina Matessini, Claudia Testa, Meriem Ben Boubaker (la-

terali), Martina Feudo, Simona Conti e Roberta Duò (pivot).

sono queste sono le undici atlete che compongono l’asd città di Pontinia di calcio a 5 femminile, giovane realtà sportiva nata lo scorso mese di agosto 2014, grazie agli sforzi congiunti dell’assessore allo sport Gianluca cen-gia e dell’attuale presidente della neonata società carlo Genovesi.

Il gruppo iniziale, da cui è nata la squadra, si è forma-to nel giro di un’unica settimana, poi in corso d’opera si sono aggiunte molte altre ragazze per dare il proprio apporto. e infatti gli sforzi delle ragazze sono stati larga-mente ricompensati. la squadra viaggia con una media vittoria impressionante e la classifica gli arride, tanto che, svela il capitano roberta Duò, l’obiettivo è «vincere il cam-pionato» alla prima partecipazione. la stessa calciatrice pontiniana tiene poi a sottolineare come uno dei segreti di questa bella avventura sia l’affiatamento del gruppo, che ama festeggiare qualsiasi occasione e partita, a pre-scindere dal risultato, andando a mangiare tutte insieme. Proprio da queste serate in amicizia è nato il loro simpati-co motto: «spaghetti».

di LUCA GHIDONI

La squadra di calcio a 5 femminile Asd Città di Pontinia.

AGENZIA

IMMOBILIARE FINANZIARIA

ASSICURATIVA

VIALE CAVOUR, 46

04014 PONTINIA (LT) CEL 392-9285436 / 392-9289828

[email protected]

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IL CHININOMarzo 2015 26

“Riso,Patate e cozze”di COSIMA BRADASCIO

Dalle cozze tarantinea quelle di CaprolaceQuesta pietanza è di origine barese e molti la cono-scono con il termine “tiella” che in dialetto barese significa tegame. Difatti, il cibo da preparare viene sistemato in tegami da mettere al forno prima di rifinire l’ultimo condimento.

Ingredienti per 4 persone

-1 Kg di cozze-500 gr di pomodoro-500 gr di patate-500 gr di riso-2 cipolle-Pecorino grattugiato-Prezzemolo-2 spicchi d’aglio-Olio extravergine di oliva-Sale

di Erika Badalamenti - foto di Salvatore Badalamenti

PONTINIA CUCINA

Preparazione

Lavare le cozze per poi metterle in un recipiente, coprirle ed aspettare che si aprano le cozze su fuo-co basso. Dopodiché levate i gusci e conservate il liquido emesso.Scaldate il forno a 180⁰ e nel frattempo tritate fi-nemente il prezzemolo e l’aglio, sbucciate le pa-tate e affettate le cipolle. Sistemate sul fondo di una teglia rotonda metà delle cipolle, del trito di prezzemolo ed aglio e dei pomodorini spezzettati condendo con sale, pepe, un filo d’olio e un po’ di pecorino. Successivamente ponete le patate nella teglia formando uno strato e aggiungete i mede-simi condimenti usati in precedenza. Distribuite il riso lavato sotto acqua fredda aggiungendo sem-pre condimenti di pepe, olio e pecorino e infine mettetevi sopra le cozze con il liquido che avevano emesso e aggiungete il resto del trito di cipolle e prezzemolo. Per concludere il tutto condite con olio, sale, pepe e pecorino e versate 8 dl di acqua fredda. La teglia va messa in forno per 45 minuti e… Voilà, avrete la vostra ricetta barese.

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PONTINIAViale EuropaTel. 0773 8431Fax 0773 868140

SABAUDIACorso V. Emanuele III, 35Tel. 0773 511080Fax 0773 511078

SERMONETAVia Le Pastine, 5Tel. 0773 318405Fax 0773 318338

SEZZEVia RoccagorgaTel. 0773 800003Fax 0773 802048

LATINALargo F. Cavalli, 18Tel. 0773 629094Fax 0773 609961

SONNINOVia Consolare - Loc. FrassoTel. 0773 947491Fax 0773 949233

SAN FELICE CIRCEOBorgo MonteneroVia Monte Circeo, 148Tel. 0773 598331Fax 0773 598556

SABAUDIABorgo San DonatoVia Migliara 47 n.21Tel. 0773 561227Fax 0773 562199

LATINABorgo San MicheleVia Capograssa, 377Tel. 0773 252338Fax 0773 254355

TERRACINAVia Appia, 120Tel. 0773 705106Fax 0773 704660

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