Il Chinino (num. 3, luglio 2011)

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Migranti Viaggio nelle campagne dell’Agro “punjabino” L’INCHIESTA Il razionalismo di plastica Pontiniaweb.it ricostrusice gli edifici storici con i Lego Pontinia Rock & Blues Festival XII edizione L’anfiteatro Verga vibra ancora sulle note del Blues CRONACHE CITTADINE JUMP AROUND MUSIC Lo scandalo delle Pontine Speculazioni e lobby ieri come oggi BIBLIOFAGIA C hinino IL BIMESTRALE CON EFFETTI COLLATERALI Il Chinino | Bimestrale d’informazione | numero TRE- Luglio 2011 | Copia gratuita il

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SOMMARIO 4 L’INCHIESTA I nuovi braccianti 6 BCC AGRO PONTINO L’assemblea dei Soci 7 POLITICA PONTINA Boschetto, il volto giovane del Consiglio 8 NEWS DAL COMUNE Torna l’Estate Pontiniana 9 CRONACHE CITTADINE La (ri)fondazione di Pontinia 10 JUMP AROUND MUSIC Rock & Blues Festival 2011 BIBLIOFAGIA Lo scandalo delle Pontine 11 PONTINI ALL’ESTERO Le contraddizioni di “Baires” 12 TIPI PONTINI Omaggio a Zelma 13 CARTOLINE DAL COQ Torre Astura

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MigrantiViaggio nelle campagne

dell’Agro “punjabino”

L’inchiesta

Il razionalismo di plasticaPontiniaweb.it ricostrusice gli edifici storici con i Lego

Pontinia Rock & Blues Festival XII edizioneL’anfiteatro Verga vibra ancora sulle note del Blues

cronache cittadine JUMP aroUnd MUsic

Lo scandalodelle PontineSpeculazioni e lobbyieri come oggi

bibLiofagia

ChininoIl bImestrale con effettI collateralIIl chinino | bimestrale d’informazione | numero tre- luglio 2011 | copia gratuita

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Dal referendum alle elezioni amministra-tive, Pontinia si è dimostrata in contro-tendenza. I cittadini non hanno scelto il cambiamento. Non tanto nella figura

del sindaco, visto che non c’era nessun candi-dato nuovo. Quanto nella scelta dei consiglieri. mai come questa volta c’erano tanti volti nuovi in tutte le liste, ma le preferenze maggiori sono andate ai consiglieri uscenti. Da Pedretti a ra-mati, da belli a mochi, l’attuale consiglio comu-nale sarebbe stato una fotocopia dei consigli passati se non fossero stati eletti boschetto, bottoni e cengia. anche sulle questioni del referundum Ponti-nia ha nuotato controcorrente. la percentuale dei votanti non ha raggiunto il 50%. eppure le bollette di acqualatina arrivano anche da noi e la presenza di ben due centrali nucleari nel raggio di qualche decina di chilometri avrebbe come minimo richiesto un po’ più di attenzione e partecipazione. non si può sempre sperare di avere un sindaco, come nella questione della turbogas, che si faccia carico, insieme a qual-che cittadino di buona volontà, della difesa del territorio e del diritto a vivere in un ambiente sano. È una partita che ci vede tutti giocatori e nessuno può permettersi di rimanere in panchi-na. soprattutto per le generazioni future.

Andrea Zuccaro

la cura per l’informazione pontina

il chinino bimestrale d’informazione

anno I numero 3

luglio 2011

registrato al tribunale di latina

numero 6 del 29/04/2011

copia gratuita

Con il contributo del Comune di Pontinia.

http://[email protected]

Direttore

Vicedirettori

collaboratori

Fotografie

In copertina

Progetto Grafico

stampato presso

andrea Zuccaro

Paolo Periati, alfonso Perugini

federica Guzzon, annalisa medici, Ilenia Zuccaro lorenza lorenzon, Patrizia sperlonga, Gianpaolo Danieli, luca Ghidoni, alessandro cocchieri, marco brecciaroli, matteo lovato, Davide Parlapiano, antonio rossi, Giovanni raponi, lino callegari, simone santini marco brecciaroli, simone olivieri

bhangra brothers

Keller adv

Tipografia Selene, Via moncenisio, 804100 latina

SOMMARIO

MANGIMI NATURDOG

Rivenditore autorizzato

Marcello Bellini

Via Cattaneo, 12

04014 Pontinia, (LT)

4 L’INCHIESTAI nuovi braccianti

6 BCCAGRO PONTINO

L’assemblea dei Soci

7 POLITICA PONTINABoschetto, il volto

giovane del Consiglio

8NEWSDAL COMUNE

Torna l’Estate Pontiniana

9 CRONACHECITTADINE

La (ri)fondazionedi Pontinia

10 JUMP AROUND MUSIC

Rock & Blues Festival 2011 BIBLIOFAGIALo scandalo delle Pontine

11PONTINI ALL’ESTERO

Le contraddizionidi “Baires”

12TIPI PONTINIOmaggio a Zelma

13 CARTOLINE DAL COQ

Torre Astura

Piazza Oberdan, 27 - 04016 Sabaudia (LT)Tel. 0773 513098

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anno I n° 3il cHinino

luglio 2011il cHinino

L’INCHIESTAdi PAOLO PERIATI

Foto di Marco Brecciarolidi ANNALISA MEDICI

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BHANGRA BROTHERS, L’INDIA CHE DANZA

Sgargianti nei loro abiti di seta pastello i bhangra brothers sono un giovane gruppo di sei ballerini, che sanno deliziarci con coreografie tradizionali pro-venienti da un crogiuolo di danze del Punjab.

agli occhi di un occidentale, queste danze potrebbero ri-cordare una revisione, in chiave indiana, di passi tipici del mood metropolitano, invece è proprio il nome bhangra a riportarci nella giusta direzione, infatti si tratta della tipica danza contadina fatta per festeggiare l’arrivo della prima-vera o la fine di un raccolto, per ringraziare madre natura.

ogni passo ribadisce la loro provenienza. l’India sembra lontana, ma grazie alla loro costanza e l’impegno con cui si dedicano alla danza, questi ballerini in erba vengono accolti ogni volta con un calore che diminuisce la distanza culturale tra oriente e occidente facendoci sentire tutti “fratelli”.

I bhangra brothers portano nei lori passi armonici un rim-balzo culturale speziato e originale, tutto il gusto dell’India si assapora in una manciata di minuti grazie alla loro bra-vura.

campaGne inDiane Ecco chi sono i nuovi braccianti dell’Agro Pontino

Le sigle sindacali Flai e Fillea della Cgil han-no lanciato una campagna nazionale affinchè il Parlamento discuta e approvi una legge che riconosca il “caporalato” come reato penale. Per aderire visita il sito: www.stopcaporalato.it

CAMPAGNA STOP CAPORALATO

Secondo il “Dossier Statistico 2010” sull’im-migrazione di Caritas e Fondazione Migran-tes, tra le province minori del Lazio, è quella di Latina che attrae più immigrati (34mila

unità), impiegati soprattutto in agricoltura (32,4%) e nell’edilizia (20%). Numeri che aumentano in modo vertiginoso se si includono gli irregolari. Nel biennio 2008/09 c’è stato un forte incremento di stranieri residenti (11,1%), che incide sul totale degli abitanti per il 6,2%.

anche Pontinia conferma il trend. Qui gli stranieri sono in maggioranza extracomunitari, soprattutto immigrati indiani (451 residenti alla fine di dicembre 2010), molti dei quali di religione sikh provenienti dal Punjab, estesa regione nordoccidentale della penisola indiana. rispetto ad altre realtà territoriali in cui è forte l’incidenza di singoli lavora-tori stagionali, a Pontinia si sono stabiliti nuclei familiari al completo (circa il 60%). Infatti, Mohammed Abdel Wahed, responsabile ufficio stranieri della Cgil provinciale, sottoli-nea che «negli ultimi tempi c’è stato un forte aumento dei ricongiungimenti che sfiora il 35% annuo e spesso molti di loro prima di giungere qui per lavorare in campagna, nelle stalle e nei vivai, hanno già fatto tappa nelle aziende agrico-le del nord Italia». Dunque anche a Pontinia, pur se alcuni rappresentanti della comunità indiana gestiscono esercizi commerciali o fanno i venditori ambulanti, in gran parte sono impiegati come manodopera nel settore agroalimenta-re e florovivaistico.ma forse sarebbe bene chiamare “l’impiego” con il suo vero nome, ovvero “sfruttamento”. oggi, in provincia di

latina lo sfruttamento di lavoratori migranti è una prassi. la gestione del sistema è in mano alla criminalità organizzata e coinvolge le aziende del territorio. Il sintomo di un forte ri-corso alla manodopera in nero emerge se si tiene conto che lo scorso anno, su 11mila aziende agricole che danno lavoro a più di 6mila lavoratori stagionali, ci sono state richieste di regolarizzazione per 24mila impiegati, mentre le domande di disoccupazione agricola non superano le 7mila unità (secon-do le rilevazioni dell’Inps): pari a nemmeno un operaio per azienda, anche se a conduzione familiare. Questi schiavi del nuovo millennio – a quanto pare gli indiani sono preferiti agli stranieri di altre provenienze per la loro “dolcezza” – sono soprattutto giovani maschi tra i 20 e i 35 anni d’età, la maggior parte dei quali torna in India dopo nove mesi – ovvero alla scadenza del permesso di soggiorno secondo la legge bossi-fini del 2002 – per fare il percorso inverso all’inizio della stagione lavorativa.

Uno dei propulsori dell’immigrazione sono le rimesse che sostengono le famiglie rimaste nel paese d’origine, anche se il risparmio è minimo (circa 200-300 euro), per due motivi. Primo perché a causa dell’indebitamento con gli intermediari, una volta giunti sul territorio e dislocati nelle varie aziende – alcune ignare, altre parte del sistema – sono costretti a lavorare senza percepire stipendio per ripianare il debito contratto. secondo perché le giornate nei campi, che spesso durano dodici ore, vengono pagate con un massimo di 3 euro l’ora di media (quando dovrebbero essere 6 euro), e su contratti di novanta giorni solo trenta risultano retri-buiti. «Per rinnovare il permesso di soggiorno – commenta nanda Devender singh, mediatore culturale per la comunità sikh di borgo Hermada – caporali e padroni chiedono del

denaro: 1000 euro per un contratto di 6 mesi, 1500 euroi per uno a tempo indeterminato. spesso gli sfruttatori non rilasciano neanche il contratto di lavoro, ma solo il permes-so di soggiorno al costo di 3mila o 5mila euro a persona. Dopo abbandonano a loro stessi gli immigrati che entrano in clandestinità una volta scaduti i termini». Dietro la tratta dei lavoratori extracomunitari c’è un florido business che sfiora cifre vicine ai 10 milioni di euro. l’Italia è presentata come il mitico eldorado da emissari, assoldati da sistemi criminali, che reclutano i sikh e organizzano i viaggi verso il nostro pa-ese: per via aerea (tra i 7mila e i 10mila euro di biglietto), o transitando dalla russia con il treno (da 3mila a 5mila euro a testa). Senza contare poi il business degli alloggi, a sé rispetto al sistema iniziale: spesso gli affitti sono riscossi da stranieri, per esempio bengalesi, che poi girano le quote ai proprietari italiani. nel nostro Paese molti non perdono mai l’occasione per bistrattare gli immigrati davanti agli occhi dell’opinione pubblica – alimentando stereotipi e paure, oltre all’accusa di favorire la svalutazione sociale con l’abbassamento dei salari medi e di togliere il lavoro agli italiani – ma costoro sono anche consapevoli di quanto l’impiego di manodopera a basso costo è conveniente per contenere i prezzi dei beni agroalimentari sul mercato e i costi del lavoro, oltre che del loro apporto al Pil nazionale che supera l’11%. forse questo è uno dei motivi per cui in Italia una legge contro lo sfrutta-mento della manodopera non esiste e il “caporalato” non è ancora riconosciuto come reato penale, ma “contrastato” solamente con sanzioni amministrative che ammontano a pochi spiccioli.

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e di giovani. Una realtà che sa comprendere che la disponibilità e il sacrificio di tante persone che dedicano il loro tempo a servizio degli altri merita attenzione e rispetto, utilizzando l’apposito fondo per elargizioni di beneficenza per 86 mila euro.

Una realtà che sa pianificare oltre 170 interventi a favore della collettività e del territorio, per un controvalore che ha superato i 330 mila euro. Si tratta di interventi di beneficenza, sponsorizza-zione e rappresentanza verso alcuni gruppi di riferimento, quali scuole, parrocchie, associazioni locali (sportive, culturali, ricrea-tive), ed enti territoriali che, molto probabilmente, non avrebbero avuto vita facile in periodi di “austerità” come quello attuale, in cui la gente riscopre che le soluzioni più facili ai problemi molte volte si trovano all’ombra del campanile.

L’intreccio tra etica ed economia forse è una del-le sfide più difficili che si possa trovare davanti un’azienda. Due parole che spesso in questi anni di crisi, di crac aziendali, di ondate di licenziamenti e

ristrutturazioni è stato difficile mettere insieme. Molto dif-ficile. Da qui anche una sorta di “diffidenza” nei confronti di quanti parlano ripetutamente di responsabilità sociale d’impresa.

Per questo, ormai da diversi anni, la cassa rurale ed artigiana dell’agro Pontino ha rafforzato la consapevolezza dell’importanza, tra le informazioni diffuse, al pari di quella contabile, di una rendi-contazione della gestione sociale. Una responsabilità che affonda le radici nella sua stessa identità, nei principi enunciati nello statuto sociale. Perché la responsabilità sociale, il legame con il territorio, la capacità di valorizzare il lavoro fanno parte della tradizione e della cultura aziendale di una realtà, che da sempre persegue un’etica d’impresa capace di valorizzare insieme la persona e lo sviluppo. ecco allora, che anche la lettura del bilancio sociale 2010 della cassa rurale ed artigiana dell’agro Pontino, comunicando affidabilità, capacità di investire e creare lavoro, costante atten-zione al contesto socio-economico di riferimento, rappresenta uno strumento per dimostrare che bisogna ribaltare l’equazione secondo cui fare qualcosa per qualcun altro va necessariamente a scapito del proprio business. se è questo il messaggio che si vuole veicolare certamente sono molto più importanti le azioni: il fare più che il dire. ed è certamente un fatto, una realtà che sa dare lavoro a 65 persone, in cui è forte la componente femminile

Durante la tradizionale assemblea dei soci del-la cassa rurale ed artigiana dell’agro Pon-

tino, che si è tenuta l’8 maggio 2011, maurizio manfrin è stato eletto nuovo presidente del cda, mentre Gianfranco baldi è diventato vicepresi-dente. Manfrin, originario di Codevigo (PD), ha ri-coperto dal 1995 l’incarico di Direttore Generale. della banca.

di Simone Santini

NON SOLO BUSINESSApprovato il bilancio sociale 2010

BCC AGRO PONTINO

«trasparenza e partecipazione» la ricetta di stefano boschetto

Intervista al nuovo volto della politica cittadina,eletto al primo colpo con 237 preferenze personali

di Federica Guzzon

POLITICA PONTINA

«L’agire del politico deve essere un modello»

CAMBIO AL vERTICE DELLA BCC

Per migliorare bisogna partire dal passato, dalla tradizione: «Pontinia è giovane e le sue radici stanno nelle persone provenienti da diver-se regioni. Dobbiamo consolidarci per costruire il futuro, intrecciando l’esperienza dell’anziano con la vitalità del giovane».

«Vorrei una città in armonia – continua il neo consiglie-re – dove i servizi siano alla portata di tutti, in cui sia favorito lo sviluppo eco-nomico e non viga la legge del più forte». In concreto,

si mostra convinto che per aiuta-re le piccole aziende non servano tanto i farmer market, «perchè ci sarebbe più offerta che domanda, ma esportare i nostri prodotti.

serve “sburocratizzare” le pratiche d’azienda per favorire l’innovazio-ne», anche l’associazionismo può rivelarsi un mezzo potente sia per i lavoratori, sia per i ragazzi. «sicura-mente – continua – il comune deve andare incontro alle esigenze della popolazione. ci deve essere più tra-sparenza, per esempio pubblicando i punti discussi nei consigli comuna-li in forma cartacea o telematica».stefano, però, ci tiene a puntualizza-re che il suo lavoro senza la parte-cipazione degli altri non avrà molto successo: «È importante che tutti capiscano quanto sia fondamentale il loro agire. ognuno di noi deve fare qualcosa per migliorare e, nel mio piccolo, proverò a stimolare tutti a essere più attivi».

Il sociologo tedesco Max Weber sosteneva che la politica non è altro che aspirazione al potere e monopo-lio legittimo dell’uso della forza. secondo stefano «il rischio di ri-manere centrifugati nella macchina della contingenza c’è, ma io credo in quel che dico e sicuramente farò il massimo per quanto mi sarà pos-sibile». a chi gli chiede cosa lo ha spinto a candidarsi nella lista del sindaco eligio tombolillo, risponde che la sua è stata una scelta di stima personale: «Ho sentito che ci sono state critiche alla sua rielezio-ne – conclude – ma il problema non va ricercato nella sua ricandidatura, bensì in chi non è in grado di pro-porre valide alternative».

L’unico volto nuovo, giova-ne, che è riuscito a preno-tarsi una poltrona all’inter-no del consiglio comunale

è Stefano Boschetto (Pd). Proprio lui ci spiega che la riduzione del numero dei consiglieri ha ridotto fortemente la possibilità dei gio-vani di entrare. Ecco perché, al traguardo della campagna elettora-le, i suoi 237 voti hanno ancor più valenza e premiano una politica frutto di un approccio diretto con le singole persone.

«I manifesti sono utili solamente a comunicare alla popolazione che si è in ballo – commenta stefano boschetto – ma il voto è frutto di un patto di fiducia diretto e onesto. sono felice del risultato perché sono stati voti volontari, la gente ha condiviso la mia idea».Quello che lo ha spinto a “metterci la faccia” è la volontà di portare un messaggio diverso, che ha fatto molta presa.

Vorrebbe ripren-dere quei valori «che dovrebbero essere alla base di ogni civiltà – dice – e che inve-ce sono stati calpestati e ignorati. l’agire del politico è sotto gli occhi di tutti, per questo deve essere un modello e impegnarsi non tanto con le parole, ma con le azioni».

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modello e dei costi. terminata la fase di progettazione virtuale, sono stati ordinati alla casa produttrice i componenti necessari e la stessa ha anche provveduto a fornire una guida di mon-taggio su misura. Il materiale è stato poi spedito dalla lego in una confezione personalizzata, su cui è riprodotto il model-lo finale, che in questa prima fase rappresentava due edifici simbolo di Pontinia, ovvero il municipio e l’acquedotto, per un totale di oltre 3mila mattoncini.

Il progetto “Pontinialego” ha ottenuto il patrocinio dell’am-ministrazione comunale, l’interesse della direzione del futuro museo e riscosso ampio consenso tra il pubblico, come dimo-strato dalla partecipazione al raduno nazionale degli appassio-nati dei famosi mattoncini – promosso dall’Itlug (Italian lego user group), riferimento italiano del brand – che si è tenuto lo scorso maggio al museo Piana delle orme di borgo faiti.

il cHininoluglio 2011 8 il cHinino

anno I n°39

LUGLIO1 Spettacolo di danza di Chiara Quaglia, teatro Fellini

3 Festa Interculutrale, p.za Indipendenza

7-8 Spettacolo della scuola di danza “Creale”, teatro Fellini

9 Notte Bianca e “Salsicciata dei Record”, p.za Indipendenza

11 Spettacolo “Modulo Project”, p.za Indipendenza

15 Spettacolo di danza “BodyFlex”, teatro Fellini

Dal 15 al 17 “Pontinia Rock & Blues Festi-val”, anfiteatro scuole medie G. verga, ass. Papyrus

Dal 19 al 26 Festa patronale Sant’Anna

Dal 27 al 31 Concorso musicale dell’ass.Nemesis, p.za Indipendenza

31 Finale del Torneo di calcio Sant’Anna

AGOSTODal 1 al 4 e dal 8 al 11 ”Musica in Giardino”, giardini comunali

Dal 5 al 7 ”Una voce da Pontinia”, p.za Indipendenza

10 Osservatorio Stellare, Quartaccio

12 ”Cantagirando 2012”, p.za Indipendenza

13 Legittimo Brigantaggio, p.za Indipendenza

Dal 16 al 28 Bufaletta, p.za Indipendenza

SETTEMBRE5 Biciclettata tra centro e campagna

10 Festa di chiusura dell’Estate Pontiniana con la Sandro Micheli band, p.za Indipendenza

NEWS DAL COMUNE

Un’operazione di marketing territoriale davvero interessante quella ideata e realizzata da Ponti-niaweb.it: utilizzare le costruzioni Lego per far comprendere e analizzare gli stilemi dell’archi-

tettura razionalista cui sono ispirati gli edifici di fondazio-ne di Pontinia e quelli che maggiormente rappresentano e caratterizzano il suo territorio come le case coloniche o l’impianto idrovoro di Mazzocchio.

l’idea è quella di inserire questa iniziativa in una precisa strategia di valorizzazione e promozione del territorio mirata soprattutto ai più giovani, intrapresa con il varo del portale internet www.pontiniaweb.it e proseguita con l’implementazio-ne della tecnologia del Qr-code ai pannelli informativi applicati sugli edifici del centro storico.

Il progetto di costruire un modello degli edifici storici di Pon-tinia con i tradizionali mattoncini realizzati dalla lego – sto-rica azienda danese produttrice di giocattoli – ha avuto una gestazione di circa due anni, per articolarsi poi in un progetto culturale che si è avvalso di uno specifico software Cad, di rilievi fotografici e del servizio Google Streetview. Per non tradire la vocazione iniziale ci si è limitati ai tradiziona-li mattoncini: molto idonei a rappresentare i canoni dell’archi-tettura razionalista.

l’approccio progettuale è partito dall’analisi dei dettagli di ogni edificio: dal più piccolo da evidenziare, a quello più caratteri-stico da enfatizzare, tenendo conto delle dimensioni finali del

di Antonio Rossi

LA CITTÀ GIOCATTOLO(Ri)fondare Pontinia con i mattoncini Lego

CRONACHE CITTADINE

MUSICA, SPORT E GASTRONOMIA:TORNA L’ESTATE PONTINIANA

“Pontinia Estate 2011” riparte dalle mani-festazioni più gradite dal pubblico nelle passate edizioni. La “Notte Bianca” con relativa salsicciata record sarà, ideal-mente, la serata inaugurale per quanto riguarda la piazza centrale del Comune. A richiesta è stato previsto un prolun-gamento delle serate e degli eventi fino al 5 settembre, sulla base di un trend in crescita di presenze durante gli eventi, anche dopo Ferragosto. Ci sarà la musica classica nei Giardini Comunali e la ga-stronomia nei borghi: Cotarda e Quartac-cio. In particolare, tutti i giovedì presso il “circolo del Buongustaio” di Quartaccio e tutti i venerdì presso il “bar Lauretti” di Cotarda si potranno gustare le speciali-tà gastronomiche del territorio pontino. Ci sarà l’osservazione astronomica del-le stelle alla scuola media Manfredini di Quartaccio la notte di S. Lorenzo, tra il 10 e l’11 agosto, organizzata dal Consiglio Comunale dei Giovani. La serata di In-tercultura ci sarà il 3 luglio con il gruppo di danza indiano Bhangra Brothers e altri spettacoli di diverse etnie. Sono in pro-gramma concorsi di musica leggera per giovani talenti e una manifestazione di orchestre di musica popolare. Il 15, 16 e 17 luglio torna il classico appuntamen-to con il “Pontinia Rock & Blues Festival” (XII edizione), all’anfiteatro delle scuole medie G. Verga. Poi sarà dato tanto spa-zio allo sport: calcio, kickboxing, tennis e tanta danza. Insomma, sarà un’estate ricca, come dimostra l’elenco delle ma-nifestazioni pubblicato qui accanto, che segue il solco di una tradizione ormai consolidata.

Patrizia Sperlongaassessore alla cultura

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il cHininoanno I n°31110

JUMP AROUND MUSIC

luglio 2011il cHinino

Buenos Airesappendice d’eUropa

Città dai marcati contrasti sociali

PONTINI NEL MONDO

VenerDI 15 Waines, Junior Watson

sabato 16 Donnie Romano, Stan Ridgway

DomenIca 17 Marco Pandolfi, Moreland & Arbuckle

Per info: www.officinapapyrus.it

L ’Officina Culturale Papyrus si riconferma alla sua

XII edizione con il Pontinia rock & blues festival. luglio suona bene con Waines, Junior Watson, Stan Ridgway, Marco Pandolfi, Moreland & Arbuckle.

Il meccanismo innescato è quello di far conoscere ogni volta del buon vecchio blues, questa volta con l’aggiunta di una ricerca musi-cale underground e indipendente. Quest’anno nonostante le difficoltà economiche sono riusciti a portare nella provincia annacquata, nomi importanti del blues.

a dare il via alla rassegna venerdì 15 luglio, arriveranno dalla sicilia i Waines: band giovane molto apprezzata per i loro possenti riff di chitarra granitici e batteria tellurica imbastiti da una miscela acida di garage, hard-blues e psych alla Blues Explosion, White Stripes, AC/Dc e motörhead. messi in luce grazie anche a un malizioso e geniale videoclip presentato al PIVI 2009 del brano “let me be”, quasi nelle trame di un beck sonnambulo.

Segue la leggenda blues Californiana: Junior Watson, che ap-proderà sul palco dell’anfiteatro “Giovanni Verga” dopo aver navigato le rive del vecchio fiume. Session-man più richiesto, nomination per il 25st “Annual W.C. Handy Blues Awards”, come miglior chitarrista blues contemporaneo, ha saputo dare vita a uno stile innovativo radicato nella tradizione del blues, del jazz e dello swing.

Il sabato sera il cantautore polistrumentista statunitenseStan Ridgway, trasporterà il pubblico sulle note del suo ultimo buon disco di western-folk: Neon Mirage. Leader negli anni ‘80 della band new wave californiana:“Wall of Voodoo”, in cui spiccavano sono-rità da spaghetti western, è giunto alla notorietà del grande pubblico con l’album “the bigHeat”.Dopo aver calcato il palco di migliaia di festival blues italiani ed eu-ropei, Donnie Romano, ci farà riscoprire il sound più autentico, nudo e crudo del rock & blues, Insieme a oscar abelli (batteria e percussioni) e Martin Iotti (basso).

Domenica 17 luglio a chiudere sarà Marco Pandolfi, un ottimo armonicista, apprezzato già in diverse produzioni italiane e la gio-vanissima band del Kansas: Moreland & Arbuckle, vincitori dell’Indie acoustic Project 2009. a colpi di un trascinante power-blues, assisteremo a un live sensazionale, dove le distorsioni dell’ar-monica di arbuckle sono accompagnate dai riff energici di moreland.

anche questa volta, come da consuetudine, l’ingresso sarà gratuito, all’interno dell’area concerti ci sarà lo staff ad attendervi al “blue-sbar”, per dissetare la vostra voglia di musica e birra, e al “rocksto-re” con le t-shirt cult del rock & blues festival.

di Gianpaolo Danieli

Erminia Ciccozzi, Collana Carte Pontine vol. 1 - euro 18,00

Testo e foto di Marco Brecciaroli

BIBLIOFAGIA Quando i primi coloni popolarono il territo-rio su cui oggi regna, Buenos Aires doveva presentarsi come una terra interminabile, sana e generosa, bagnata da quel rio, mi-

sto a oceano, che le dava nutrimento e dove il vento soffiava senza soste. Tanto dovevano essere presenti queste “arie” che furono determinanti sulla scelta del nome: Buenos Aires, la terra delle “buone arie”.

Il suo millenario rapporto con il fiume non è mai finito. Esso le ha dato salute e nutrimento e, romanticamente, le ha consegna-to i migranti, tanti immigrati provenienti da tutta l’europa, che a suon di manodopera, cultura e tradizione, buenos aires l’hanno fatta. l’europa si è accomodata ed è rimasta, modellando le sue forme, non senza difficoltà, su una terra nuova, trovando qualche regola in meno a fronte di molto più spazio e confusione: benve-nuta in sudamerica l’europa cambia faccia.

salendo in cima a uno dei grattacieli extralusso del centro si ha una vista emblematica, che ben evidenzia una città dai marcati contrasti sociali. Da un lato si gode la strepitosa vista del rio de la Plata, dall’altro si ha una panoramica sulle “villas” dei poverac-

ci. Scendendo in strada se ne ha la prova: cartoneros, lustra-scarpe, venditori ambulanti - la “baires” dei mille lavori inventati - sono i re incontrastati di una città che sonnecchia tenendo sem-pre un occhio aperto all’europa, in modo un po’ nostalgico.Infatti, la maggior parte di essi sono “porteños”, cioè gli abitanti o i nativi marchiati indelebilmente perché è dal “puerto” che vengono ed è grazie al “puerto” che possono considerarsi tali. figli, nipoti, bisnipoti di spagnoli, italiani, tedeschi, polacchi, ebrei, russi, arabi e chissà cos’altro, a cui si uniscono gauchos e indios, loro sì sudamericani. “los porteños” fanno di buenos aires una città multietnica, specie se vista in una prospettiva generazionale.

la sensazione è che l’identità di buenos aires forse è proprio la “non identità”. ancora giovane e troppo generosa nel voler accogliere tutti e in fretta: molti la chiamano la città dei “bar-rios” (quartieri), nati dall’esigenza comune di coloni e immigrati di riscattare l’anonimato di una terra straniera “dipingendola” ognuno con il proprio stile, con colori cari e familiari. Il più famoso e colorato è di certo il “barrio” la boca, fondato alla fine dell’800 da marinai genovesi, che si fermarono attorno all’antico porto ricreando l’atmosfera di quelli liguri, colorando le case con gli avanzi delle vernici delle barche. Qui è dove sorge la “cancha de la Bombonera”, lo stadio-santuario del Boca Juniors (quello che fu di Maradona), che fa il bello e il cattivo tempo: quando “los Xeneizes” – genovesi – vincono è festa, ma quando perdono sono guai; e i bambini crescono da generazioni imitando i loro miti.

Un faccendiere, una lottizza-zione e la compravendita

di terre, operazioni finanziarie, lobby: figure e vizi dell’Italia di oggi e di ieri. Passa il tempo, ma ogni giorno si apprende di losche imprese, di speculazioni e investimenti

poco puliti. trasferite tutto ciò a livello locale ed avrete Lo scandalo delle Pontine. era il 1919 – in un periodo di gran trasformazione della società italiana – quando Gino clerici, imprenditore milanese, passò per le Paludi Pontine «vide l’abbandono delle terre, dei paesi, com-prese quanto vi fosse da fare, s’interessò al problema ed espose il suo piano: comprare terre, servirsi delle provvidenze statali, migliorare i terreni e rivenderli a bo-nifica attuata». Di lì a poco sarebbe esploso il caso della società anonima delle Paludi Pontine.

clerici, col sostegno del banco di roma, fondò la società Bonifiche Pontine che acquisì in breve tempo quasi 20 mila ettari di terra, guadagnando una posizione egemone all’in-

terno del Consorzio di bonifica di Piscinara, ma il senatore Giovanni Cassis – cui Mussolini, nel 1923, affidò il compito di guidare una commissione d’inchiesta sulla gestione della società – portò alla luce “scandali” e polemiche, in seguito minutamente descritte nella sua relazione, che viene pubblicata nel volume curato da erminia ciccozzi, che svela segreti e interessi attorno la bonifica pontina.l’accurata relazione del sen. cassis non racconta solo di speculazioni, e la rilettura storica suggerisce legami con la più tarda bonifica fascista e l’intervento dell’ONC, cui nel 1931 sono assegnate proprio le terre messe insieme dal clerici.

Così lo scrittore Antonio Pennacchi: «S’intendeva fare le bonifiche coi soldi dello Stato per poi lottizzare le aree risa-nate e rivenderle ai privati. subito ci fu una spregiudicata compravendita di appezzamenti ancora prima che iniziasse-ro i lavori. I soldi incassati finirono tutti nelle mani dei soliti furbi che ci si comprarono fior di palazzi a Roma. E le cose nel purgatorio pontino, una volta esplosa la bolla speculati-va, rimasero come prima».

di pa.per.

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il cHininoanno I n°313

Il fascino incontaminatotorre astUra

Sopra e a destra due immagini riprese dal mare di Torre Astura (XII sec.), luogo incantevole nel comune di nettuno

Dovete percorrere circa 3 km da Foce verde in dire-zione Nettuno sulla strada provinciale valmontorio (SP 39), fin quando non giungete a un grande par-cheggio. Da qui parte una passeggiata selvaggia, via terra o via canale, che vi porterà sino alla spiaggia dove sorge Torre Astura.

COME RAGGIUNGERLA

La Nature est un temple où de vivants piliers Laissent parfois sortir de confuses paroles. Baudelaire apriva “Correspondences” con l’elogio alla natura, lo stesso faceva Marco

Tullio Cicerone nella sua corrispondenza con Attico, “Non vi è nulla di più sereno, splendido e ameno. Astura è un paradiso”.

Il Paradiso sta tra latina e nettuno ed è meglio raggiungibi-le dal mare, lì dove si erge sontuosa la fortezza dei fran-gipane edificata per proteggersi dall’imminente attacco saraceno.Volete immaginare cicerone? fatelo mentre sorseggia vino in veranda e guarda il mare eterno dove nel suo sguardo a rompere l’infinito troverete riflessa Torre Astura.

storia e fascino si combinano nel segno del selvaggio, perché selvaggio sarà l’arrivo da terra, all’ombra del bosco, affiancando il quieto percorso del fiume Astura fino al mare.

la torre oggi proprietà del comune di nettuno ha visto ab-bassare il ponte levatoio ai caetani, agli orsini, ai colonna, agli aldobrandini e ai borghese, verrà spontaneo, mentre sarete sdraiati sulla spiaggia selvaggia che affianca il feudo, immaginare gli oltre ottocento anni che vi separano dal suo primo sole.

Vi consiglio di mettere nello zaino del buon vino e un calice per brindare sospesi nel tempo insieme all’Oratore, fino ad aspettare il tramonto per dargli l’ultimo saluto mentre prepara la sua fuga da antonio.

testo di coQfoto di sImone olIVIerI

TIPI PONTINI

È un giardino d’amore d’arte quelle croci

bianche tutte ordinate!

Un nome la loro gioventù che Patria e mamme

non scorderanno più,

che porteranno sempre nel cuore per non morire di

dolore.

Il mondo gira in mezzo alle avversità,

ma quel giardino bianco e verde resterà.

Queste guerre! Veri disastri, invasi da violenza e prepotenza.

Ma quelle croci bianche restano “là”

pegno d’amore per le mamme, per la patria, per l’onore.

Il silenzio profondo di quel giardino...

in cielo voli!...

e le onde dell’oceano in coro spargano l’eco...

per non distruggere parzialità.

Quelle croci bianche...non solo sono lavate

dall’acqua del tempo...

Le lacrime versate l’hanno consacrate.

Avvicinarsi a questa realtà

“DIO” li ascolterà e li consolerà.

Ciao Zelma, poetessa errante

Testo di GIOvANNI RAPONIRitratto di LINO CALLEGARI

Zelma Stabellini è stata, anzi è colei che può rendere testimonianza di un grande amore verso ogni creatura! Creatura pro-prio nel senso di quanto appare alla vita.

tutte le volte che ho avuto la for-tuna di parlare con lei, magari alle nove di sera, prima che andasse a dormire per ricordarmi delle promesse che le avevo fatto di occuparmi dei suoi scritti, tutte le volte che sono stato a sentirla ho sempre avuto l’impressione di parlare con uno spirito auten-ticamente francescano. era un po’ come sentire recitare, in tante forme diverse, il cantico delle creature di s. francesco.

Zelma è stata una bambina molto amata; e di quanto amasse i suoi cari e in particolare una sua nonna che le insegnò a guardare e riconoscere le stelle nelle notti chiare tra le Valli di bosco di me-sola. Una donna buona, buona come Zelma stessa e, soprattutto, una donna sensibile. la cifra della per-sonalità di Zelma stabellini credo che stia proprio in questa sua caratteristica peculiare: la sensibilità.

non ho mai percepito in lei nessun disagio verso qualsiasi differenza, fosse di status sociale, politica, etnica, ideologica.

Per lei non c’erano né uomini né donne, né ricchi né poveri, né bianchi né neri, né comu-nisti né fascisti... per lei c’erano solo tante Persone, una diversa dall’altra ma tutte impegnate a vivere, come meglio potevano e sapevano. Zelma ha cercato di raccontare attraverso la sua opera poetica questo grande amore che sentiva verso il suo Prossimo; un amore autentico, mai usato con secondi fini, un amore destinato a rin-forzare i legami sociali.Per questo credo che Zelma stabellini meriti molta attenzione, da parte dei suoi compaesani se non altri: perché Zelma, al di là di scrivere bellissimi testi poetici, ha fatto della sua esistenza un’opera

d’arte, la sua vita è stata la più bella poesia! si, Zelma vivendo ha prodotto poesia, grazia, bellezza. Un ottimo esempio per tutti noi, un grande esempio di umanità. ne abbiamo così bisogno!

il cHininoluglio 2011 12

UN GIARDINO D’AMORE (1984)

Page 8: Il Chinino (num. 3, luglio 2011)

il cHininomaggio 2011 14 il cHinino

anno I n°215

PERSICHINO

DAL 1986

VENDITA E DEGUSTAZIONE PESCE FRESCO E FRUTTI DI MAREViale Italia, 31/33Tel. 0773 867182, Pontinia (Lt)

vOLONTARIATO

SCAMBI INTERNAZIONALI

PORTOGALLOTITOLO DELLO SCAMBIO: trasHproject

DOVE: lisbona

QUANDO: dal 3 al 10 ottobre 2011

GRUPPO DI RIFERIMENTO: ragazzi di età compresa tra i 16 e i 20 anni

COMPOSIZIONE: 4 partecipanti + 1 accompagnatore

TEMA DELLO SCAMBIO: educazione ambientale e riciclaggio attraverso il re-

cupero e il riutilizzo artistico di oggetti. Workshop creativi (teatro, foto e video,

graffiti, disegno) e un evento finale per le opere prodotte.

UNGHERIATITOLO DELLO SCAMBIO: Do It YoUrself!

DOVE: tapolca-Diszel, 15 Km dal lago balaton

QUANDO: dal 3 al 14 agosto 2011

GRUPPO DI RIFERIMENTO: ragazzi di età compresa tra i 18 e i 25 anni

COMPOSIZIONE: 5 partecipanti + 1 accompagnatore

TEMA DELLO SCAMBIO: volontariato giovanile e disoccupazione. I partecipan-

ti saranno a stretto contatto con gli abitanti della comunità locale, lavoreranno

con professionisti e artigiani.

FRANCIATITOLO DELLO SCAMBIO: sUr le traces De l’Homme

DOVE: Verdon

QUANDO: dal 23 al 30 luglio 2011

TEMA DELLO SCAMBIO: impegno sociale ed espressività giovanile.

FRANCIATITOLO DELLO SCAMBIO: Get InVolVeD DUrInG sUmmer

DOVE: franche-comté

QUANDO: dal 18 al 31 luglio 2011

TEMA DELLO SCAMBIO: impegno giovanile e volontariato.

GRECIATITOLO DELLO SCAMBIO: artIVIstes

DOVE: Kalamata

QUANDO: dal 27 agosto al 5 settembre 2011

TEMA DELLO SCAMBIO: arti e cultura urbana.

ITALIATITOLO DELLO SCAMBIO: HIP HoP for eUromeD

DOVE: roma

QUANDO: dal 28 agosto al 6 settembre 2011

TEMA DELLO SCAMBIO: danza hip hop e culture giovanili.

LITUANIATITOLO DELLO SCAMBIO: taKe UnDer tHe Umbrella

DOVE: Vilnius

QUANDO: dal 18 al 26 settembre 2011

TEMA DELLO SCAMBIO: arti e culture.

Il programma europeo GIOVENTÙ IN AZIONE prevede: 70% delle spese di viag-

gio, trasporti locali necessari, vitto e alloggio completo, assicurazione.

INFO: CEMEA del Mezzogiorno onlus 06 45492629 [email protected], www.replay.cemea.it

vOLONTARI SENIOR (+50 anni)

2 volontari senior italiani in Spagna (Logroño), partenza il 3 ott 2011

6 volontari senior italiani in Francia (Pau), partenza 1 set e 3 ott 2011

vOLONTARI SvE (18-30 anni)

1 volontario per 12 mesi da set 2011 a Salon de la Provence (Francia)

DOVE: Centre de loisirs “Espace citoyens et de la culture”

ATTIVITÀ: animazione con bambini e ragazzi.

1 volontario per 12 mesi da dic/gen 2012 a Marsiglia (Francia)

DOVE: Pistes-solidaires.

ATTIVITÀ: educazione allo sviluppo sostenibile, attività di comunicazione e

promozione della mobilità giovanile.

INFO: [email protected]

PARTENZA DA PONTINIA

Orari (fronte Caserma Carabinieri)

07:3008:3011:4014:3017:45

PARTENZA DAL MARE

Orari

Bufalara 07:50Bufalara 08:50 – Sacramento 08:55Bufalara 12:00 – Sacramento 12:05Bufalara 14:40 – Sacramento 14:55Sacramento 18:15 – Bufalara 18:20

Costo biglietto€ 1,00

Costo abbonamento mensile€ 28,00

InformazioniAutoservizi Frattarellitel. 0773 869059 - 867013

BUS PER IL MARE

Page 9: Il Chinino (num. 3, luglio 2011)

PONTINIAVIALE EUROPA/ANG. VIA ALEARDI

SABAUDIACORSO V. EMANUELE III, 35

SERMONETAVIA LE PASTINE, 5

SEZZEVIA ROCCAGORGA SNC

LATINAVIA L.GO F. CAVALLI, 18

SONNINOVIA CONSOLARE - LOC. FRASSO

SAN FELICE CIRCEOBORGO MONTENERO, VIA MONTE CIRCEO, 148

SABAUDIABORGO SAN DONATO, VIA MIGLIARA 47, 21