Il Chinino (n° 2 giugno 2014)

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Il Chinino Magazine - Versione pdf.Il Bimestrale con gli effetti collaterali

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  • Chinino

    Il bImestrale con effettI collateralIIl chinino | bimestrale dinformazione | anno IV - numero DUe - Giugno 2014 | copia gratuita

    Com dura la convivenza

    Giudizi e pregiudizi sugli immigrati

    Linchiesta

    Tra florido passato e futuro incertoPontinia secondo Claudio Galeazzi

    Limperatore e le paludi pontineLEditto napoleonico che regolava le peschiere

    POntinia Ottanta i seGReti DeL MaP

    il

    Parchi off-limits per gli animali domestici I cittadini presentanouna petizione

    cROnache cittaDine

  • Pare che i gladiatori si strofinassero il corpo con le cipolle per rassodare i muscoli. c da giurarci che sudavano parecchio, ma nessuno vide mai uno spettatore tapparsi il naso mentre assisteva ai giochi nellarena. Gli atleti greci mangiavano gran quan-tit di cipolle. credevano che alleggerissero il sangue, ma nessuno si tappava il naso durante le gare.ora prendete una cipolla. Quella pianta bulbosa originaria del Vicino oriente, introdotta da noi dai romani. tagliatela in spicchi. In una ciotola amalgamate delle uova con del sale e una spezia indiana, il pepe. aggiungete la cipolla allolio. Versate le uova. lasciate cuocere alcuni minuti e un piatto tipico della cucina italiana pronto.ora prendete un homo sapiens italiano. riempitelo di falsi miti, nostalgia per un passato florido mai vissuto e un po dinterpretazione personale della storia. aggiungete paura dellaltro, disprezzo per culture diverse e difficolt a convivere con chi non si conosce. spremete qua e l del nazionalismo, meglio se da stadio, qualche Italia agli italiani e ci rubano il lavoro, stereotipi vecchi di secoli. condite con informazioni approssimate prese dal web, in-culcate da giornali, tv e per sentito dire. cuocete con bat-tute discriminatorie innaffiate dignoranza. Avrete cos un pontiniano doc, che riuscir a interpretare dei panni stesi fuori da una finestra in centro citt come: Un gesto irrive-rente verso tutto il paese!. ma, in fondo, non razzismo Solo che d fastidio il loro atteggiamento. Abbiamo 80 anni, ma molto da imparare.

    SOSTIENI IL CHININOEcco le coordinate bancarie: Associazione Il ChininoCausale: contributo volontarioIBAN: IT 41 H087 3874 0600 0000 0027 024

    Paolo Periati

    LA SOLITA VECCHIA RICETTA

    il chinino bimestrale dinformazione

    anno IV numero 2

    Giugno 2014

    registrato al tribunale di latina

    numero 6 del 29/04/2011

    copia gratuita

    http://ilchinino.blogspot.com - [email protected]

    Direttore

    Vicedirettore

    collaboratori

    Fotografie

    Progetto Grafico

    stampato presso

    andrea Zuccaro

    Paolo Periati

    federica Guzzon, Gianpaolo Danieli, alessandro cocchieri, lucia andreatta, Graziano lanzidei, Valentina Deserti, Karambir singh, marcello azzoli, Giancarlo Incitti.

    alessandro rogato, simone olivieri, fabrizio bellachioma, emanuele Palombi, martina Petr, maurizio GuidiFoto di copertina: Fabrizio Bellachioma, Keller adv

    Nuova Grafica 87 strada del tavolato, 10Pontinia (lt)

    SOMMARIO

    4 LINCHIESTAChi ha paura delluomo nero?12 AGRI_CULTMiele per tutti14 PRIME PIETRELa citt dei Savoia18 PONTINIA OTTANTA Dio salvi Pontinia20LANGOLO DEL POETAPolitici del XXI secolo

    22 ANTICHE ORME Lacqua dei romani27 I SEGRETI DEL MAPNapoleone il pescatore28 CRONACHE CITTADINELibert per i nostri cani

    30 INTERCULTURAPiccoli europei 32 SPORT CITTADINOSodalizio vincente34 CRONACHE CITTADINEIl ritorno di Mangiafuoco

  • LINCHIESTAdi LUCIA ANDREATTA

    foto di EMANUELE PALOMBI

    Ci rubano il lavoro!, Hanno pi diritti di noi!, Infestano laria con lodore di cipolle!, Non esiste pi piazza Indipendenza ma piazza

    Bombei!. Questi sono solo alcuni dei com-menti comparsi da tempo su internet contro gli indiani o gli extracomunitari in generale.

    Frasi fatte e vecchie tanto quanto l essere umano, le stes-se che vengono usate per inveire contro qualsiasi etnia; le stesse parole che venivano scr i t te sui giornal i statunitensi nei pr imi del 900 per descrivere i quar t ier i di immigrat i i tal iani: Cerchi Li t t le I taly? Segui la puzza dagl io, (San Francisco Chronicle, 6 lugl io 1902), I tal iani in agguato dietro i comignol i, (ar t icolo sul la cr iminal i t i tal iana sul New York T imes, 1 gennaio 1884); le stesse che i polen-toni usavano contro i connazional i meridional i t rasfer i t is i al Nord in cerca di lavoro: Non si aff i t ta ai meridional i, e cos v ia. Cambiano i soggett i ma non gl i insult i . Eppure,

    Siamo consapevol i di quel lo che la stor ia ci insegna, e cio che quasi mai i l pane va verso i poveri e quasi sem-pre i poveri vanno verso i l pane, come scr ive Gian Antonio Stel la nel l ibro Negri , f roci , giudei & Co..

    Infatt i , sono sempre di pi (circa 100mila solo negl i ult imi 5 anni), i giovani i tal iani, laureati e non, che scelgono di lasciare l I tal ia in cerca di qualche oppor tunit in pi. Non forse lo stesso principio che spinge gl i indiani a venire in I tal ia? Secondo Eurostat, l I tal ia al quinto posto tra i paesi europei come paese di immigrazione, ma al quar to come paese di emigrazione. Par l iamo di immigrat i india-ni perch nel la zona del l Agro Pontino la comunit pi numerosa e perch la maggior par te degl i insult i sul web sono indir izzat i a queste persone.

    Ci rubano i l lavoro. Ormai sono pochi gl i stranier i che vedono nel nostro Paese la ter ra del le grandi occasioni. La cr is i colpisce i tal iani e non, soprattutto nel settore ma-

    nifattur iero, e sono in molt i che decidono di tornare nel la propria ter ra dor igine. L I tal ia vista come un passaggio obbligato per raggiungere alt r i paesi europei, infatt i i con-trol l i sono molto pochi, come raccontano alcuni di loro: Se in Germania t i t rovano senza documenti t i mettono in pr igione. proprio dal la mancanza di questi accer tamen-t i da par te del lo Stato che sorgono poi si tuazioni i l legal i dove i lavorator i immigrat i vengono pagati in nero per due soldi, dove i l datore di lavoro non r ispetta le regole salar ial i e dove ci sono organizzazioni poco trasparenti , come quel la appena denunciata a Latina, che r iescono a creare un vero e proprio mercato di permessi di soggiorno falsi e venduti a peso doro.

    Ma chiar iamo una cosa: questa situazione di precariato e non r ispetto degl i standard salar ial i investe anche gl i i tal iani. Per lavorare come camerier i , i compensi vanno dai 30 ai 35 euro per 10 ore di lavoro, prendere o lascia-re. Lunica dif ferenza, come sottol inea la Cgi l , t ra noi e i

    lavorator i extracomunitar i che i secondi si accontentano di poco e avendo una padronanza del la nostra l ingua a l i -vel lo elementare, non possono far valere alcun dir i t to, nel caso l i conoscano. Un semplice esempio la parola usata dagl i indiani per r i fer i rs i al loro datore di lavoro: PADRO-NE, parola antica che nel gergo moderno inusuale o, comunque, aff iancata ai possessori di animali o di cose. C poi da aggiungere che molt i indiani si aff idano a loro concittadini che vivono in I tal ia da molto tempo e che non sempre aiutano in modo trasparente, sono i cosiddett i caporal i, i qual i sfruttano i malcapitat i in autonomia o in combutta con i l datore di lavoro i tal iano. Per for tuna, l ar t . 12 del D.L. 13 agosto 2011 ha introdotto nel Codice Penale i l nuovo reato di Intermediazione i l lecita e sfrutta-mento del lavoro.

    Alcuni imprenditor i agr icol i che hanno al le dipendenze la-vorator i stranier i con tutte le car te in regola, hanno detto che sono ott imi e instancabil i lavorator i , asserendo che da

    IMMIGRAZIONE: ISTRUZIONI PER LUSOCasa, lavoro e contributi pubblici, tutti i luoghi comuni da sfatare

    IL CHININOGiugno 2014 4 IL CHININOanno IV n 25

    Nella foto: lavoratori indiani sulle strade pontine.

  • IL CHININOGiugno 2014 6

    un anno a questa par te non un i tal iano andato a chiede-re lavoro presso le loro aziende, ma solo molt i indiani, ai qual i hanno dovuto r ispondere negativamente.

    Ogni anno i l Ministero del l Interno, attraverso i l Decreto Flussi, decide quanti lavorator i non stagional i extraco-munitar i possono entrare in I tal ia in base a stat ist iche sul l ef fett iva domanda di lavoro. Da dicembre 2013 per 8 mesi, 17mila e 850 lavorator i extracomunitar i possono inviare la domanda di ingresso al Ministero. Ancora, i l 12 marzo 2014 stato autor izzato dal governo l ingresso di 15mila lavorator i stagional i dal l estero. Sul si to uff ic iale del governo r ipor tato che Le associazioni degl i agr icol-tor i premono per l ar r ivo rapido di questa manodopera or-mai indispensabile nei campi. Possiamo continuare a far ci rcolare la stor iel la del lavoro rubato? O forse dovremmo prendercela con chi non fa control l i sugl i standard salar ia-l i e le condiz ioni di lavoro, permettendo una concor renza tra poveri?

    Hanno pi dir i t t i di noi! Si prendono 40 euro al giorno. Sfat iamo anche questo mito una volta per tutte: gl i immi-grat i clandestini e regolar i non percepi-scono alcun aiuto economico, lavorano o, se disoccupati e provenienti da un lavoro regolare, percepiranno la norma-le disoccupazione. I soldi che vengono destinati (solo per un breve periodo di tempo), ai r i fugiat i pol i t ic i o r ichiedenti asi lo (status ben diverso), fanno par te di un pacchetto comunitar io europeo, al quale contr ibuisce anche l I tal ia.

    Por t iamo un altro esempio: i l dir i t to al la casa. Leggendo i l modulo di domanda per l accesso al l al loggio pubblico presso l Uff ic io Commercio comunale, per accedere al la graduatoria pubblica necessario avere la cit tadinan-za i tal iana o avere la cit tadinanza di uno stato aderente al l Unione Europea o di r is iedere regolarmente sul ter-r i tor io e r isultare iscr i t to al le l iste di col locamento. La dicitura che d pi punteggio sono i f ig l i a carico, la

    maggior par te degl i indiani che vivono a Pontinia hanno la famigl ia in India. Su mil le e 555 residenti stranier i del Comune di Pontinia, compresi maschi e femmine (calcolo al 31 dicembre 2013), solo due vivono attualmente in una casa popolare: una cit tadina tedesca e una famigl ia marocchina.

    Lodore di cipol la. stato pi volte detto che le strade di Pontinia ne sono infestate. Per l esattezza non si t ratta di cipol la, ma del le spezie che vengono usate per cucinare

    i cibi indiani, per esempio i l cardamo-mo, i l cumino, i l cor iandolo, i l pepe e alt ro. Questi odori esotici possono dar fast idio a chi non abituato, ma non sono dannosi per la salute. Se viv iamo in un condominio, possiamo avvalerci del Codice Civi le ar t . 844, che par la di immissioni di fumo, calore, esalazio-ni, rumori e simil i e che, come prima opzione, par la di approccio civ i l ist ico,

    ossia di tollerare la possibile immissione.

    Possiamo decidere di informarci e di conoscere la realt dei fatti, oppure par lare con frasi fatte e trincerarci dietro lignoranza. Possiamo inizia-re a conoscere il nostro vicino e convivere nella diversit realizzando che, ormai, i l nostro paese diventato multietnico, oppure possiamo costruire muri e fossati per proteggerci dallaltro.

    A Pontinia gli immigrati regolari risultano essere poco pi del 10% della popolazione

    LINCHIESTA

    In alto, scena di vita quotidiana a Pontinia.

  • IL CHININOGiugno 2014 8

    Paure e deliri dalla piazza virtuale

    cutta street era piena di indiani in bicicletta non riuscivo a contarli da quanti ne erano dopo mi accingevo a svoltare a sx sulla strada del cimitero ora via nuova Delhi vedevo un branco di indiani a fare footing. nel frattempo sono arrivato in piazza indipendenza ora piazza bombei mi guardavo attorno e sentivo una puzza di cipolle e non vedevo pi un abitante di Pontinia ma tutti indiani. mi quanti cazzotti c ne sono.

    Marco: []. Nessuno ha discriminato etnie,razze e culture, bens latteggiamento di altre persone provenienti da razze e culture,diverse dalle nostre.Riccardo: [] non avrebbe MAI permesso a chicchessia di com-piere un gesto cos irriverente verso TUTTO IL PAESE!!.Marco: []. Stendere i panni in piazza,fa schifo [] a casa mia la convivenza con la rogna non contemplata [].

    Mino: Cmq noi nn andiamo ad ammazzare con i picconi in strada nei loro paesi per qua permesso ma dai nn siamo tutti uguali ragazzi.

    Gianluca: Gli stranieri hanno abbassato il prezzo della mano d opera in maniera in credibile,per loro vanno bene anche 20,tanto dormono in 20 in una stanza,tutte le spese sono divise per 20 ti credo che campano, [] con 30 al giorno,riusciresti a mantene-re 1 famiglia?cibo,tasse e affitto tutto con 800 al mese?

    Giovanni: [] Sa gente vive qua zozzi che nn ti dico lasciano una puzza incredibile e tutto questo x mandare j soldi al loro paese, per poi ricevere assistenza dai ns comuni. ma de che cazzo stamo a parla! I ns nonni e genitori si sono fatti il culo x migliorare il po-sto dove viviamo e dobbiamo solo che onorarli. altro che indiani!.Emilio: Secondo me stanno diventando un po troppi... stanno modificando a loro favore lo stato sociale del paese!.

    LINCHIESTA #2

    Franco: Dopo parecchio tempo sono ritornato a Pontinia ieri sera sono andato in piazza non mi sembrava pi il mio piccolo paese. mi sembrava di essere a bombei perci non si chiama pi piazza indipendenza ma si dovrebbe chiamare piazza bom-bei.Giovanni: Sti cazzo de romeni tutti a Pontinia vengono.Clelia: Mamma mia ma com possibile? ma quanti ce ne sono?.Rodolfo: Siamo per laccoglienza si ma nel culo! [].Giovanni: Ma xche non se ne stanno al paese loro dico io.Gianluca: Cosa vogliamo? rimandarli tutti nel loro paese!.Maurizio: E io italiano disoccupato un cazzo porca lascimo perde che se no sti giorni ne ammmazzo qualcuno bastardi tutti.

    Luisa: Purtroppo le puzzole orientali ci hanno invaso con il loro fetore e la loro intoccabilit hanno tutti i diritti, sussidi, agevola-zioni e noi pontiniani?.

    Luisa: Ahim adesso nn sembra + santanna a pontinia, ma una festa a calcutta.Giuseppe: [] adeso veramente sembra peggio di Calcutta.

    Giuseppe: Alcuni quartieri [] abitati prevalentemente da india-ni e cingalesi, sono diventati impercorribili a piedi a causa del nauseabondo odore di cipolla che proviene dalle abitazioni della zona; [] sentirne lodore mentre si va a passeggio per la citt veramente poco piacevole.

    Giuseppe: []. La mancanza di volont di fare, di lavorare ci porta a dormire e a far islamizzare il paese, islamizzando non si fatica.

    Franco: Circa unora fa percorrevo la ex via migliaia 47 ora Cal-

  • IL CHININO IL CHININOGiugno 2014 Anno IV n 21110

    LINCHIESTA #3

    Quando i giovani non hanno opportunit di lavoro sono costretti ad abbandonare il loro paese alla ricerca di una vita migliore in altri luoghi e, motivati dal loro sogno, sono dis-

    posti ad affrontare molti problemi.

    se esaminiamo la realt dellagro Pontino, ci accorgiamo di una grande presenza di immigrati indiani che affrontano come primo problema il fatto di dover pagare molti soldi a persone che li aiutano ad entrare nel nostro stato. Quando scoprono che la somma che hanno dato per venire in Italia non comprensiva di una sistemazione per quanto riguarda il lavoro e la casa, troppo tardi ed inizia la parte pi difficile del loro viaggio.

    Non conoscendo la lingua si devono affidare ad intermediari che approfittano della situazione ed inizia cos un periodo senza diritti, senza tutele e fatto di sfruttamento psicologico e fisico. Anche nel campo immobiliare si rilevano delle anomalie poich spesso vengono affittate case agli extracomunitari a prezzi molto pi elevati rispetto agli standard della zona. Per ov-viare al problema della lingua molti si rivolgono ai connazionali che comunque prestano il loro aiuto dietro compenso.

    Questa pratica considerata una consuetudine giustificata e il compenso viene visto come qualcosa di dovuto. Purtroppo pos-siamo notare che comportamenti scorretti si rilevano da parte di entrambe le comunit coinvolte, quella ospitata e quella che accoglie, e gli errori di pochi finiscono per mettere tutti quanti sotto una cattiva luce.

    di KARAMBIR SINGH

    LODISSEADEL MIGRANTE

    I Bhangra Brothers al Festival dellOriente. Foto di Martina Petr.

    FENOMENOLOGIA DELLA CIPOLLA

    I mille usi culinari dellortaggio pi diffuso al mondoraccontati dallo chef pontino Simone Nardoni

    di ANDREA ZUCCARO

    INCHIESTA #4

    copiose quando la si affetta, ora per la sua pesantezza. I rimedi ci sarebbero per apprezzarne il gusto senza effetti collaterali. La pesantezza della cipolla continua chef Nardoni dipende dalla pellicola che avvolge gli spicchi. basterebbe toglierla con un attenta pulizia. ma il problema

    quando si cucina la cipolla che non bisogna shockarla con fiamme alte e facendola friggere nellolio fino a farla diventare scura. la cipolla va accarezzata, con una cottura lenta, in modo che non ammorbi laria e faccia uscire i suoi succhi aromatici.

    Quale sia la migliore variet di cipol-la, tra tutte quelle esistenti, difficile dirlo, dipende dai palati e dai gusti soggettivi di ognuno. Io per esempio fa presente Simone preferisco il cipollotto novello destate e la cipolla bianca tonda dinverno, perch la meno acida. e pensare che allinizio non avevo un buon rapporto con essa. Poi la scoprii grazie al genio dello chef salvatore Dassa, che vinse il premio del miglior antipasto dItalia utilizzando solo cipolla. Una volta creai un men completo in cui la cipolla la faceva da padrona, dallantipasto al secondo.

    la zona migliore per produrre la cipolla non c. Perch pu crescere ovunque, ma si pu affermare che tra la Puglia e la basilicata nascono ottime cipolle, senza dimenticare ov-viamente la pi rinomata e conosciuta, il cipollotto rosso di Tropea. La cipolla apprezzata non solo per le sue qualit depurative conclude Simone ma soprattutto per la sua duttilit in cucina, perch la si pu fare in decine di modi, senza mai intaccarne laroma e il sapore.

    Croce e delizia di ogni cucina, la cipolla, in tutte le sue varianti e le sue qualit, non pu mancare in ogni piatto che si rispetti. Sia esso una creazione da nouvelle cuisine

    o un piatto di pasta con il sugo semplice.

    senza la cipolla la cucina sarebbe orfana, lamalgama del suo sapore alla base della cucina italiana, indiana e probabilmente di quasi tutte le cucine del mondo. Per capire limportanza di questo sacro bulbo, abbiamo parlato con lo chef simone nardoni, giovane professionista di 26 anni che gestisce il ristorante essenza, a Pontinia.

    la passione per la cucina, che coltiva ininterrottamente da 14 anni, gli venuta frequentando i boy scout, i quali in campeggio hanno un rappor-to quasi carnale con il cibo, perch dalla sua cottura dipende la loro sopravvivenza.

    Non dico che la cipolla sia la regina della cucina racconta Simone come la patata e il carciofo delle nostre parti, ma si pu benissimo paragonarla a una principessa. Certo, se vuoi fare il fico, come dice qualche mio collega stellato, usi lo scalogno, che pi delicato. Io uso almeno otto tipi di cipolla diversi, dipende dalla stagione, e ognuna di esse si pu benissimo abbinare a qualunque piatto.

    eppure questo ortaggio che cresce ovunque e che non ha bisogno di tante cure, a volte ingiustamente bistratta-to, ora per il suo odore, ora per le lacrime che sgorgano

    Secondo i dati forniti dallUffico Anagrafe del Comune di Pontinia, attualmente sono mille e 555 gli stranieri residenti. Il dato riportato fa riferimento a tutti coloro che si sono regolar-

    mente registrati, ma si stima che, in realt, il numero degli stranieri (extracomunitari e Ue), che vivono a Pontinia, sia almeno il doppio, ovvero, circa 3mila. Tra le varie comunit la pi numerosa , ovviamen-te, quella proveniente dallIndia; seguono i cittadini dellEuropa dellEst e, infine, gli africani. La maggio-ranza degli stranieri residenti nata tra gli anni 1976 e 1987. Ci sta a testimoniare la loro giovane et: si tratta di persone che hanno dovuto lasciare la ter-ra dorigine in cerca di nuovi sbocchi di lavoro. Nel 2013, su 153 bambini dati alla luce a Pontinia, il 20 per cento nato da famiglie straniere.Analizzando le serie storiche di immigrati ed emigra-ti da Pontinia dal 1963 a oggi, si scopre che il saldo sempre stato positivo. Due sono stati i momenti di maggior immigrazione: a cavallo fra gli anni 60 e 70, con una media di 470 nuovi arrivi allanno (soprat-tutto italiani attirati dalle fabbriche che nascevano con la Cassa del Mezzogiorno); e a partire dal 2011 a oggi, con larrivo di circa 2mila e 200 immigrati.

    PILLOLE DALLANAGRAFE

  • IL CHININOGiugno 2014 12

    Valerio Piovesan, apicoltore da trentanni, racconta di aver iniziato per passione con pochi alveari, con il piacere di fare del bene. Un piacere buono e dolce, il miele un alimento sano. Le api mi hanno insegnato a sentire le stagioni, mi hanno fatto riassaporare quei ritmi che nella frenesia della vita moderna sono andati in fumo, continua Valerio. le api sono una meraviglia, non solo per Alice Rohrwacher si veda lultimo film della regista toscana.

    lapicoltura, sostenibilit, salute e promozione della bio-diversit, ma soprattutto un mestiere, e Valerio propone una soluzione per le sciamature: Il fenomeno a maggio stato abnorme, con un call-center per il recupero degli sciami, si fornirebbe un lavoro per i giovani apicoltori che vogliono incrementare lapiario. Unaltra proposta viene dal mondo dellassociazionismo. Il 28 maggio scorso, allIstituto Zooprofillattico si discusso sulle competenze territoriali delle asl, sui contratti tra apicoltore e agricolto-re e sulla legge regionale 159 del 2013.

    secondo Valerio, c molto da fare a livello normativo per tutelare lapicoltura. La pratica dellimpollinazione selvag-gia nelle serre di meloni, cocomeri e fragole afferma sta portando ad un sistema di business, con la perdita di controllo, da parte delle asl, delle colonie presenti nel territorio provinciale e con il rischio di contaminazioni con specie diverse, malate o deboli: un danno per gli apicolto-ri stanziali.

    AGRI_CULT

    Alberi sempreverdi che svettano sullAgro, gli eucalipti hanno tracciato un ruolo importante nella storia. Infatti, in Italia la nostra zona rinomata per la produzione

    di miele di eucalipto.

    sono stati i monaci della tenuta tre fontane di roma nel 1869 a coltivarli per primi, quando si pensava che gli effluvi aromatici potevano sanare laria insalubre malari-ca. Probabilmente, la regressione di questultima avvenne anche per lazione di assorbimento delle acque stagnanti. Cos anche per la bonifica delle terre pontine, la piantu-mazione delleucalyptus camaldulensis, insieme ad altre variet, come robusta, amygdalina, botryoides, viminalis, stata determinante.

    mille chilometri di fasce frangivento a protezione dellam-biente agricolo, hanno permesso agli apicoltori locali di specializzarsi. Prima del disastroso attacco della psilla lerp, la produzione di miele era elevata. oggi, con la per-dita della met dei chilometri di eucalipti, c una lenta ripresa, ma la moria di api, dovuta alluso massivo dei pesticidi in agricoltura (fitofarmaci ai neonicotinoidi), ha portato a uno spopolamento delle colonie. la provincia di Latina registra 8mila alveari, a confronto dei ventimi-la presenti negli anni passati. bassa la produzione di polline e, a causa della scarsa biodiversit agricola, sono privilegiate le essenze di miele uniflorali, cio quando proveniente da ununica origine botanica.

    di GIANPAOLO DANIELI

    SENTINELLE DELLAGRO

    Nella foto una delle arnie dellapicoltore Valerio Piovesan.

  • PRIME PIETREdi GRAZIANO LANZIDEI

    foto di SIMONE OLIVIERI

    LA CAMPAGNA AI CONTADINI LE DUNE AGLI INTELLETTUALI Sabaudia, dove il mare e il turismo fanno implodere la ruralit fascista

    IL CHININOGiugno 2014 14

    Sabaudia [...] non trova le sue radici nel regime che lha ordinata ma in quella realt che il fascismo ha dominato tiran-nicamente ma che non riuscito a scal-

    fire, cio la realt dellItalia provinciale, rustica, paleoindustriale, che ha prodotto Sabaudia e non il fascismo. Sono le parole utilizzate da Pierpaolo Pasolini nel film con Paolo Brunatto del 1973 e poi trasmesso dalla rai, per parlare della seconda citt redenta dellagro Pontino. ascoltandole, ho sempre pensato che rivelas-sero non solo il pensiero del Pasolini voce critica, ma anche del Pasolini scrittore. le due parti che meno apprezzo dello scrittore e poeta e regista di casarsa. Il pensiero espresso da Pierpaolo Pasolini reazi-onario, e svela i grandi equivoci a cui queste terre sono legate: una per tutte, lesaltazione della ruralit come vocazione sempiterna. ma partiamo dallinizio. Quanto abbiamo riso noi intellettuali sullarchitettura del regime, sulle citt come Sabaudia. [...] Il pas-sare degli anni ha fatto s che questa architettura di carattere littorio assuma un carattere, diciamo cos,

    tra metafisico e realistico. Una presa datto che fa onore a Pasolini, un vero e proprio sdoganamento dellarchitettura razionalista che ha caratterizzato le citt nuove fondate dal regime. Il piano regolatore della citt viene disegnato da cancellotti, montuori, Piccinato e scalpelli, giovani urbanisti che vincono un concorso bandito apposita-mente nel 1933. Ad abbellire la citt anche unopera dellarchitetto Angiolo Mazzoni: il palazzo delle poste. secondo il saggio di antonio Pennacchi, Viaggio per le citt del Duce, si tratta di una citt voluta forte-mente dai savoia, allepoca casa regnante in Italia, per poter imprimere il loro marchio su una di queste nuove citt che tanto stavano facendo clamore. la costruzione cost molto e la cittadina non ebbe lo sviluppo previsto inizialmente. sempre secondo lo scrittore Premio strega, con listituzione del Parco nazionale del circeo, vennero tagliati fuori dal collega-mento con la citt i due borghi di servizio nella cintura urbana: Borgo Vodice e Borgo San Donato. Proprio per ovviare a questo problema, lanno successivo, il comune di Pontinia, che doveva nascere un po oltre

    lAppia, verso i monti, venne spostato in fase di pro-gettazione, ovvio dallaltra parte dellantica strada romana. e non fu il solo problema causato dal Parco nazionale: vista la scarsit degli appoderamenti pos-sibili, vennero costruite caserme ovunque. Dice: E il mare? Quello che oggi rende famosa sabaudia? la spiaggia dove va totti?. Il ponte che oggi conosciamo, e che rende possibile laccesso al mare, venne costruito soltanto negli anni 60. chi voleva andare al mare prima, doveva rivolgersi a un caronte nostrano che su una barchetta, un po come il caronte vero, trasportava a pedaggio le persone da una sponda allaltra del lago. Principalmente si trattava di turisti, visto che i cittadini di sabaudia, i coloni che erano stati fatti venire dal nord, erano troppo impegnati a sgobbare sul podere, se volevano sopravvivere. a testimonianza di ci, il ricordo di enzo Siciliano che, su La Repubblica del 2 agosto 1994, in un articolo dal titolo Io, Alberto e Pierpaolo, scriv-eva: Sabaudia, quel dorso di spiaggia che si stende allapparenza infinito oltre il lago con una striscia indelebile di eriche, lentischi, ginepri, lecci e si schiac-

    cia a torre Paola sotto il masso del circeo, negli ultimi anni trenta, fu vagheggiata come la Polinesia del Lazio. Artisti, qualche scrittore, o i giovani architetti e urbanisti come concezio Petrucci, che avevano lavorato alla bonifica delle paludi pontine, tornavano con le loro ragazze su quella spiaggia. Una localit balneare che affascina da sempre i vip dogni sorta e che, proprio negli anni 60, quando viene costruito il ponte, trova una sua nuova ragion dessere: il turismo di qualit. Alla spicciolata in-fatti, arrivano tutti gli artisti pi in vista dellepoca: lo stesso enzo siciliano, poi monica Vitti con andrea barbato. e moravia, che rimane affascinato. le parole dellautore de Gli Indifferenti, sono riportate in virgolettato dallo stesso Siciliano: Se non fosse per Villa Volpi laggi, questa sarebbe ancora lItalia di stendhal. e sabaudia, una citt del silenzio stile novecento. ma solo qualche mese dopo, Villa Volpi sembra non costituire un grande problema, n un cos grande esempio negativo, perch gli intellettuali non solo continuano a trasferirsi in massa: Lorenzo Torn-abuoni, alberto moravia e Dacia maraini e poi Valerio

    IL CHININOanno IV n 215

    Nella foto: il lungomare di Sabaudia con Villa Volpi e il Circeo.

  • IL CHININOGiugno 2014 16

    magrelli, Giorgio moscon, laura mazza e sandro manzo, bernardo bertolucci, fabio rieti, Piero Guc-cione, Dario Bellezza, Gabriella Pescucci e ultimo alain elkann, con lapo e John presumibilmente. ma moravia e Pasolini si fanno costruire, nei primi anni settanta, poco prima o poco dopo lintervista fatta per la rai da Pierpaolo Pasolini, una casa ciascuno, spalla a spalla, vicini vicini. E dopo di allora la fine, perch quelle dune tanto cantate, venivano funestate pi e pi volte, tanto che oggi la macchia mediterra-nea interrotta da case e case, una dietro laltra, con scarse soluzioni di continuit fino al Monte Circeo. sabaudia piace, perch non vi costruiscono case per tutti, come a fregene o a tor san lorenzo. a sa-baudia costruiscono solo loro i vip, di sinistra per giunta e pochi altri, sempre rigorosamente della loro combriccola. I cittadini a lavorare la terra, con qualche puntata in spiaggia a cercare laccesso nei pertugi tra una villa e laltra. Per anni sabaudia stata esatta-mente cio che il regime ha voluto che fosse: un cen-tro rurale, dove le persone lavoravano la terra, con un centro cittadino in cui potevano vivere soltanto fidatis-simi burocrati o gerarchi. Cos, quando Pasolini con-tinua lintervista e dice che il regime fascista non riuscito a incidere, nemmeno a scalfire lontanamente la realt dellItalia, si capisce quanto lo scrittore non riesca o non voglia, per ragioni ideologiche com-prendere la realt che lo circonda. a lui e a moravia, sabaudia piace proprio perch esattamente ci che il regime fascista ha voluto che fosse: rustica, provin-ciale, paleoindustriale. come dei colonizzatori mod-erni, arrivano nella Polinesia del Lazio e ci mettono casa, la seconda, per potersi dedicare allotium. e, in chiusura dintervista, arriva lintemerata che per molti, oggi, una visione profetica del male che attanaglia la societ: Quella acculturazione, quella omologazi-one che il fascismo non riuscito assolutamente ad

    ottenere, il potere di oggi, cio il potere della civilt dei consumi, invece riesce ad ottenere perfettamente: distruggendo le varie realt particolari, togliendo realt ai vari modi di essere uomini che lItalia ha, che lItalia ha prodotto in modo storicamente differen-ziato. e allora questa acculturazione sta distruggendo, in realt, lItalia. come se il contadino di sabaudia dovesse solo vivere nel suo podere, campando di quel che riesce a tirare fuori dai campi o dalle bestie, come suo padre e il padre di suo padre. come se la realt rustica, provinciale, paleoindustriale non fosse legata indis-solubilmente anche alla visione che aveva il regime fascista. come se quella visione rurale mantenesse una giustificazione anche in presenza di nuove scop-erte tecnologiche, di nuove possibilit di formazione. come se la democrazia e lacculturazione, di per s, fossero un male da combattere. Per garantire quelle case sulle dune, anche appena costruite, a deturpare lambiente ma a garantire la sopravvivenza di quelle conventicole di artisti che si affacciano sulla citt che lavora e produce. ogni tanto cerco di rivedere quella intervista a Pasolini tra le dune, per ricordare che solo attraverso lacculturazione certe menzogne possono essere svelate e certe catene, che tengono imprigion-ato questo territorio dalle infinite potenzialit, pos-sono essere spezzate.

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  • IL CHININO IL CHININOGiugno 2014 Anno IV n 21918

    PONTINIA OTTANTAdi PAOLO PERIATI

    LULTIMO DEMOCRISTIANOParla Claudio Galeazzi: solo la cultura pu dare un senso alla nostra storia

    Nella foto Claudio Galeazzi.

    A Pontinia difficile non aver mai sentito il nome di Claudio Galeazzi. Chiamato dal parroco Gaetano Manfredini per fondare i boy-scout, giunse nel 1968 e decise di

    restare. Ma non con le mani in mano. Sin dai pri-mi anni si rivel una delle persone pi attive nel campo della cultura e per i suoi incarichi istitu-zionali, ricoperti sotto ventidue Amministrazione Comunali in trentanni di carriera, non si pu dire che non conosca a fondo vita, morte e miracoli di Pontinia. Per tale motivo, era dobbligo una chiac-chierata con lultimo dei democristiani.

    Il Chinino che ruoli ha ricoperto durante la sua lunga carriera in comune?

    Claudio Galeazzi mai cariche politiche, solo amministra-tive. sono entrato nellamministrazione comunale del sindaco Fernando Petrone nel mese di giugno 1974. Dopo sono riuscito a scalare tutti gli step: da dattilogra-fo a vice segretario generale, ma sempre con concorsi pubblici, fino a diventare consigliere dellassessore pro-

    vinciale negli anni 90. sono lultimo dei democristiani [ride, ndr.]. Comunque, oltre la carica, mi sono sempre occupato di cultura, istruzione pubblica e servizi sociali.

    Il Chinino In molte case di Pontinia c almeno un suo libro. com nata la passione per la storia di questo paese?

    claudio Galeazzi molto dovuto al puro caso. come del resto accaduto quasi sempre. Nel 1974 ci fu il 40 anniversario della fondazione e, ricordo, i ragazzi delle scuole medie vennero in comune alla ricerca di notizie sul nostro passato: fino ad allora nessuno ne aveva scritto o parlato. Cos ho cominciato ha fare ricerche darchivio e a raccogliere notizie passandole poi ai ra-gazzi affinch terminassero la ricerca. Ed ecco che da l nacque il mio interesse per la storia del paese e di tutto il territorio. su almeno quindici libri scritti, quello che ritengo di maggior importanza sintitola Pontinia tra cronaca e storia. Lo scrissi nel 1985 per il Cinquante-nario della fondazione ed quello basilare, da cui ogni studioso pu attingere.

    Il Chinino Lei che conosce cos bene il nostro passato, che riflessione pu fare invece sul presente?

    Claudio Galeazzi [ride, ndr.]. Ho fatto una scelta ben ponderata: non vedo, non sento, non parlo e non voglio ingerirmi. Dico solo che c stato chi ha fondato Ponti-nia, chi lha fatta crescere e chi ora la sta appiattendo, anche in amministrazione comunale certo, ma il mio un discorso pi generale. Quando giunsi qui cera ancora molto da fare per la crescita del paese, in ogni ambito, e le persone sulle quali gli elettori riposero la loro fiducia si rimboccarono davvero le maniche. tutto sommato, per, credo che le amministrazioni che si sono susseguite hanno avuto a cuore il mantenimento delle peculiarit del paese. Per esempio, le varie forze politiche sono sempre state daccordo nella conserva-zione del centro storico: Pontinia lunico comune fra le citt nuove che, fatta eccezione per alcuni interventi minimali, lha mantenuto intatto.

    Il Chinino beh allora, se si tratta di un ordine cronolo-gico, lei fa parte del gruppo di coloro che lhanno fatta crescere, giusto?

    Claudio Galeazzi Parlo solo della mia esperienza personale. Per esempio, mi occupai degli aspetti culturali. con il centro studi Sfinge, formato da un gruppo di ragazzi che simpegn per produrre cultura con varie attivit, giungemmo ad attirare lattenzione di amministratori come romeo emiliozzi e luigi subiaco, persone che vivevano di cultura, fino a far nascere la biblioteca pubblica nel 1976. Ricordo che fu un vero e proprio colpo di mano: seppi che il Consor-zio per i servizi culturali di latina, da cui tutto dipende-va, manteneva chiusa la biblioteca di borgo sabotino, cos decisi di chiedere lo spostamento dellintero patri-monio librario a Pontinia ottenendo il nulla osta. anche da latina prendemmo libri, pi il mobilio lasciato dallopera nazionale combattenti. lo stesso pu dirsi con il museo della malaria. scoprimmo nellarchivio comu-nale i documenti risalenti alla mostra della bonifica integrale, tenutasi al Circo Massimo di Roma nel 1938, e grazie a fondi regionali riuscimmo a far nascere un museo conosciuto in tutto il mondo. Poi con la Pro loco, che oggi purtroppo sfasciata, facemmo molte atti-vit per Pontinia, tra cui lorganizzazione del carnevale. Il problema di fondo si trova nella cognizione che si ha oggi delle potenzialit culturali del paese, che diversa da quella dallora.

    Il Chinino che pensa dellevoluzione della composizione sociale?Claudio Galeazzi beh Direi che da una predominanza ferrarese (i veneti erano pochi), nel tempo sono giunti

    molti napoletani, cos come da altre regioni del meridio-ne. E oggi siamo arrivati alla cosiddetta Pont-India. noi siamo tutti figli dimmigrazione, per credo che bisognerebbe fare pi attenzione a tradizioni e valori. la nostra era unimmigrazione che giudicherei composta, chi arrivava, teneva al territorio. Per questo penso che si debba insegnare ai ragazzi il rispetto dei luoghi in cui vivono, a tenerci di pi.

    Il Chinino Verso quale futuro stiamo andando? Pontinia ha unidentit?

    Claudio Galeazzi Dipende molto dai giovani di oggi, che devono essere propositivi. mi sono accorto che diverse associazioni giovanili si muovono in tal senso, per, e lo dico chiaro e tondo, lamministrazione comunale non ha personale allaltezza di farsi carico di tali istanze. mancano inventiva, mordente e voglia di fare. noi ci sentivamo pontiniani, ora quel sentimento assente. sinceramente, non saprei trovare unidentit. eravamo sulla buona strada, ma col tempo si riusciti a sfa-

    sciarla.

    Il Chinino Questo territorio ha poten-zialit per crescere, oppure ha dato tutto?

    Claudio Galeazzi Potrebbe dare an-cora moltissimo: primo, ha un poten-ziale enorme da sfruttare e, secondo, si pu intervenire sugli errori del passato. mi riferisco in particolare

    allarea industriale di mazzocchio (la zona pi fertile), e alla ex mira lanza. si dovrebbero avere idee originali per la creazione di qualcosa di unico, in grado di attrar-re turismo e creare posti di lavoro. basta mettere in moto i cervelli. Specialmente quelli pi giovani.

    Il Chinino Per concludere. Quali sono le persone che meritano una menzione speciale in questi primi ot-tantanni?

    Claudio Galeazzi In politica cito i sindaci fernando Petrone e Giovanni alessandri su tutti, ma anche be-niamino cimini e romeo emiliozzi. Gli altri sono die-tro. Va menzionato Giovanni cavallini nel settore del commercio, al quale aggiungo mario Dagostini. nel campo della cultura, oltre il nostro emblema Franco turco, ricordo volentieri il direttore didattico e ispettore scolastico tonino Gazzetti, i maestri Gabriele De Iuliis, livio Uccellatori, lanfranco sebastianelli nella musica, monica Deflorian e il giornalista antonio subiaco. Infine, la parrocchia a livello educativo ha dato pi di chiunque altro, a cominciare da suor ada catapano, passando dal parroco Gaetano manfredini (grazie al quale abbiamo le scuole medie e non solo), fino a padre Italico bosetti.

    Eravamo sulla buona strada per darci unidentit, poi labbiamo sfasciata.

  • IL CHININOGiugno 2014 20

    Il versodellagire

    Nella disfatta con ostentazione ho le mie nenie da cantare,

    nella perdizione con elucubrazione ho la mia parte da recitare.

    E tu, l ferma, coshai, anima solitaria?

    Vagante superstite non sai di aver il cranio colmo daria.

    Torno a casa da equino,

    per trovare pietanze fumose, saluto il mio taccuino,

    mi riposo tra braccia amorose.

    Tu non conosci lintemperia che batte alla finestra,

    non vedi gli occhi destinati alla miseria dei tuoi figli seduti alla destra.

    Di notte affondo la testa

    nellerba e nei cieli bluastri getto la vista,

    di speranza brillano gli astri.

    Tu hai ancora sogni che non si possono comprare?

    E bisogni che non ti possono spaventare?

    La classe dirigente del nostro tempo

    Questa poesia una riflessione sulluomo e sulle scelte che intraprende. Al momento della

    nascita siamo creature speciali, uniche nel-la nostra fattispecie, potenzialmente ricche. Poi in base al percorso che tracciamo ci di-

    stinguiamo. C chi sceglie di vivere secondo quellistinto naturale che ci fa provare emo-zioni stando con gli altri, vivendo a contatto con la natura, ricercando la bellezza dellarte. Altri invece preferiscono la fama, il potere, la ricchezza, soffocando a poco a poco le loro

    emozioni, dimenticando il mondo che li cir-condo, la gioia della semplicit, riducendosi a

    degli automi.Il confronto esemplare nel testo ha come sog-getto il momento conviviale per antonomasia:

    il pranzo. Nella famiglia italiana mangiare insieme non solo sfamarsi, ma condividere i propri pareri, parlare della giornata, riunirsi e guardarsi occhi negli occhi. Cos da un lato

    c chi torna a casa contento, da equino ossia al trotto, saltellando. Invece chi si siede e non

    riesce neanche a guardare in faccia i suoi figli, destinati alla miseria perch vengono educa-

    ti a non amare.Una poesia, quindi, che vuol lasciar pensare a quali siano realmente le priorit della vita, se si pu essere felici solo con le cose materiali o se gli affetti contano di pi. Ci sono delle domande aperte rivolte a ciascuno, perch

    queste due entit possono essere anche le due inclinazioni della stessa persona. Capita a tutti

    di sentirci spinti dal nostro egoismo. Allora bisogna chiederci cosa comporta. Se ne vale la

    pena.Oltre al significato, a comunicare anche la disposizione delle parole. La rima alternata

    suggerisce un confronto continuo tra le situa-zioni descritte in opposto. Inoltre questa crea una musicalit monotona, facile da leggere,

    divertente che si pone cos in contrasto con la complessit del suo significato.

    Ogni differenziazione implica una scelta, qual la tua?

    LANGOLO DEL POETAdi FEDERICA GUZZON

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  • IL CHININO IL CHININOGiugno 2014 Anno IV n 22322

    ANTICHE ORMEfoto di ALESSANDRO ROGATO

    ANTICO RELAXFonti e terme in riva al lago di Paola

    La scorsa uscita vi ho illustrato la villa imperiale di Domiziano. Con questo numero vi voglio descrivere le altre bellezze che si affacciavano sul lago di Paola.

    Casarina Terme, a sinistra, nasce su una della penisole che si allungano nel lago di Paola. Le sue origini risalgono intorno al I sec. a.C.

    Sopra, la fonte di Bagnara, nota come fonte di Lucullo, realizzata circa nellanno 78 a.C. Grotta artificiale con una

    duplice funzionalit: la prima usata come acqua potabile, la seconda come cisterna e rifornimento delle terme.

    Sotto, le terme di Torre Paola, risalenti al I sec. a.C. Un fortunato ritrovamento avvenuto durante il rifacimento della strada negli anni della bonifica. Le terme, forse di origine popolane, sono divise in tre ambienti comunicanti apodyterium, calidarium, laconicum. Nella foto si notano la vasca termale e le nicchie dove venivano lasciati gli indumenti.

  • INFO DALLE AZIENDE

    ARTIGIANI DELLORO ChE AvvERANO I SOGNI

    IL CHININOGiugno 2014 24

    Situata in via Napoli, al civico n 1, la gioielleria Elda Gioielli fa ormai parte della storia di Pontinia. Era la fine degli anni sessanta, un periodo di

    splendore e speranza nel futuro, quando i due novelli sposi, Antonio ed Elda hanno scelto Pontinia per aprire la loro attivit.

    lui era un giovane appassionato di orologi, attrat-to da quei piccoli meccanismi capaci di calcolare i l tempo cos, da autodidatta, ha iniziato a impara -re e poi a lavorare in quella che era allinizio una piccola oreficeria. lei una fedele compagna pronta a iniziare una nuova avventura senza alcuna sicu-rezza.

    allinizio, lentrata del negozio dava su via marconi e aveva delle dimensioni ridotte di un terzo rispet-to allassetto attuale, con una piccola vetrina, il

    banchetto e il laboratorio. Poi con gli anni, grazie alla loro professionalit e passione, la clientela andava aumentando e a questo consegu una serie di cambiamenti. Cos, quando agli inizi degli anni novanta sono subentrati i l figlio angelo, insieme alla moglie marina, il locale si ingrandito. lac-quisto del negozio adiacente ha permesso sia di ampliare lo spazio riser vato al pubblico, sia quello destinato al laboratorio interno di primaria impor-tanza. Infatti angelo, ereditando dal padre lamore per gli oggetti preziosi, autore di notevoli crea-zioni ar tigianali, uniche nel genere, con combina-zione di oro, argento e pietre preziose.

    allaffabilit dei titolari si addiziona la scelta qua-litativa dei materiali. contano, infatti, marchi di alta gioielleria, non reperibili facilmente. la sele-zione attenta dei prodotti, grazie allesperienza de-cennale, ha permesso loro di combinare la qualit

    senza rinunciare a un prezzo accessibile ai pi. Inoltre, per i pi esigenti sono custoditi con cura quelli che si suol chiamare oggetti dei desideri.

    Unattivit che con i suoi quarantanni ha vi -sto crescere Pontinia e ha accompagnato i suoi cl ienti lungo la strada della vita. come dimostra lesperienza di una coppia venuta ad acquistare le loro fedi nuzial i f iduciosi, perch proprio l i genitori si erano recati per le loro prime fedi e anche per quelle delle nozze dargento. Un sigi l lo sicuro, quindi, per i l loro amore. Ed stato bello ha detto Angelo che a ser vire i genitori sia stato mio padre e poi toccato a me e marina. spero che i miei f igl i potranno continuare que-sta strada. Un percorso fatto di sacrif ici, dato i l tempo in cui viviamo, ma anche di tante gioie, perch non c niente di pi bello di saper rende-re fel ici le persone, che racchiudono nella forma

    di un oggetto, quale un gioiel lo, i loro sentimen-t i pi puri e for t i . Verso la met degli anni 90, antonio ed elda aprono un secondo punto vendita a sabaudia, per espor tare anche nella r inomata localit balneare la loro ar te orafa e i l loro gusto per i gioiel l i , consapevoli di trovare anche l una clientela che avrebbe apprezzato i l loro lavoro. oggi, la gioiel leria gestita da Katia cologgi, insieme ai suoi f igl i .

    Elda Gioiel l i resta un punto di r i fer imento per la qual i t del la merce e del ser v iz io, non solo per i concit tadini , ma anche per i tant i c l ien-t i provenient i da alt re c i t t pi o meno vic ine. tutto ci grazie al costante impegno dei t i to lar i nel seguire ogni c l iente dal l acquisto al la durata intera del prodotto: garanzia di un invest imento sicuro in un gioiel lo od orologio che possa dav-vero durare per sempre.

    IL CHININOanno IV n 225

    Nella foto: Angelo e Marina allinterno della loro attivit di via Napoli

  • IL CHININO IL CHININOGiugno 2014 Anno IV n 22726

    ... E NAPOLEONE ORDIN: SE PESChI NELLE PALUDI, PAGhI

    Loriginale Editto del 1812, custodito al Map, testimonia la vitalit economica prima della bonifica

    di ALESSANDRO COCCHIERI

    I SEGRETI DEL MAP

    mentre mi apprestavo alla grande impresa di dare un museo che avesse senso non ero solo e, oltre ai preziosi collaboratori, tanta fu la gente che si sentiva parte di una comunit, pronta a voler leggere la propria storia in un luogo che avesse significato, che le

    desse lustro.

    Mi trovai cos: spiazzato dal gesto onorevole di un giovane padre, uno di quelli che andr fiero di aver donato un pezzo di storia sino ad allora tenuto gelosamente in casa, un padre che porter suo figlio a essere orgoglioso di aver concesso alla popolazione la verit di una storia.

    eccolo qua, tra le mie mani un editto napoleonico, un atto amministrativo imperiale che, regolamentava la pesca nelle paludi pontine, un documento reale, un dato certo. ci che racconta leditto non solo ga-ranzia che quelle paludi pontine fossero un centro di economie, ma di uno Stato pontificio al crollo e di un impero napoleoni-co oltre confine, verso Mosca. chi fa economia vive un posto e un posto, quando regola-mentato, ha un valore che va ben oltre una redenzione per propaganda.

    Un pezzo unico da dove partire a ripensare gli esiti, se pur positivi per alcuni, della grande opera di bonifica realizzata dal governo mussolini. leditto ben narrato e riposto dove tutto ha un senso.

    E lAgro fu redento. Pi che la memoria parla la sto-riografia che, oggi, si assume la responsabilit di invitarci alla riflessione, di accreditare un senso a chi ancora si domanda se lAgro sia stato veramen-

    te redento, e per chi.

    Durante la ricerca fatta per reper-tare tutto ci che potesse dare valore a un percorso museografi-co, la paura pi grande fu di non poter spiegare, con fonti certe, la tesi che si andava delineando nella composizione visuale dellal-lestimento museale. Volevo dare valore allipotesi che il fascismo avesse trasformato un ecosiste-ma florido a discapito di alcune comunit locali.

    Decisi di chiedere un aiuto, a mezzo stampa, a tutti coloro che erano in possesso di reperti e documenti storici rappresentativi del passato dellattuale agro Pon-tino, per analizzarli e validare con sicurezza le mie convinzioni. lessi oltre mille pagine di archivio e visionai centinaia di oggetti, pass gente da ogni parte della provincia di latina, e si affacciarono anche mercanti dal nord Italia.

    Arrivo il giorno giusto: cio che volevo era conservato tra due fogli di plastica, quelli comunemente usati per un portfolio. era integro e originale, datato 18 novembre 1812, di carta pergamena, e sapeva di autentico come la faccia fiera di chi un tempo lo tenne nel proprio archivio, tra i pezzi della propria collezione.

  • IL CHININOGiugno 2014 28

    Daltra parte, per, essi hanno diritto di poter correre liberi, se possibile senza recare danni e fastidi. ed ecco, allora, che stata creata una gi sostanziosa raccolta di firme che ora conta circa 120 adesioni per chiedere al comune di Pontinia la creazione di unarea di sgambatura per i cani, recintata, sicu-ra e, possibilmente, anche decentrata, proprio per non disturba-re la quiete pubblica.

    Inoltre, per non gravare sulle casse comunali, gli ideatori si sono detti disponibili alla copertura della spesa necessaria alla realizzazione. considerato anche le numerose aree verdi in disuso o poco curate, che vengono ricoperte di ogni genere di rifiuti grazie allincivilt di molti.

    Gli abitanti che portano avanti liniziativa hanno presentato gi diverse planimetrie con le possibili aree di destinazione del progetto, e rimangono a disposizione per poter redigere il rego-lamento ufficiale per preservarne utilizzo e decoro, in collabora-zione con i tecnici del comune. Va da s che il tempo dellatte-sa per la realizzazione di tali aree direttamente proporzionale allinsofferenza sia di coloro che non amano condividere spazi con i nostri amici cani, sia di coloro che ne usufruiranno, ma soprattutto per gli stessi animali, che ora sono banditi da luoghi e parchi pubblici con tanto di divieti punibili con ammende.

    la creazione di unarea verde per i cani di Pontinia, oltre a esse-re un passo verso una maturit civica, sarebbe anche un valido modo per evitare incidenti, denunce, liti e soprattutto linfelicit dei nostri amici con la coda.

    CRONACHE CITTADINE

    I cani possono essere considerati veri e propri membri della famiglia. Chiunque a conoscenza del beneficio e dellamore che questi animali sono capaci di regalare alle persone ogni giorno, eppure

    nella nostra realt, avere con s un cane, sta diventando per molti un disagio. a Pontinia in costante aumento il numero di famiglie che posseggono un cane e molte di esse, vivendo in appartamento, non hanno la possibilit di fornire ai nostri amici a quattro zam-pe uno spazio adeguato per poter correre e giocare liberamen-te, attivit fondamentali per il loro benessere. lamministra-zione comunale si attiva per molte iniziative ed attenta alla risoluzione dei problemi dei suoi cittadini, ma occorre segnalare che finora non ha ancora rivolto la giusta attenzione a questa esigenza.

    moltissime persone che hanno dei cani in famiglia lamentano di non aver a disposizione unarea predisposta alla sgambatura dei loro amici animali (strutture ormai presenti nella maggior parte dei comuni, siano essi di piccole o grandi dimensioni), vedendosi costrette a non poter liberare dal guinzaglio il proprio cane quando lo portano al passeggio, negando cos lattivit motoria e ricreativa che sarebbe necessaria alla loro integrit psicofisica.

    Purtroppo, quanto appena detto imputabile a quella fascia di persone che, in preda ad ataviche paure e pregiudizi, non gradi-sce anche la sola presenza dei cani, seppur tenuti al guinzaglio.

    di VALENTINA DESERTI

    In alto: Ayra. Foto di Fabrizio Bellachioma.

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  • IL CHININOGiugno 2014 30

    Alla scoperta dellUnione Europea

    continuano a esserci molti pregiudizi e stereotipi. anche noi abbiamo molte idee precostituite. Il nostro auspicio che un giorno gli ideali di uguaglianza e tolleranza possa-no tradursi in realt. altri alunni partecipanti, dal canto loro hanno trovato il progetto coinvolgente, divertente e istruttivo. Abbiamo capito dicono quali sono i diritti e i doveri del cittadino europeo, come il diritto a partecipare attivamente alla vita della comunit e il dovere di votare e di rispettare le leggi. ogni nazione ha la sua lingua, la sua cultura e la sua religione che vanno rispettate, questo principio di tolleranza alla base dellUe e anche della costituzione italiana. se avessimo potuto votare alle elezioni europee hanno pero chiosato avremmo votato dei rappresentanti politici capaci di fare delle scelte giuste per i cittadini. speriamo che questa esperienza ci renda pi consapevoli su quello che rappresenta leuropa e diventare cittadini italiani ed europei attivi e rispettosi.

    INTERCULTURA

    Questanno Il Chinino ha promosso un percorso di formazione, informazione e autoformazione sul tema delle cittadinan-za europea rivolto a tre classi della scuola

    media Giovanni Verga di Pontinia, intitolato Citta-dinanza Cromatica.

    Il percorso, suddiviso in tre parti, ha visto la prima svol-gersi nel mese di maggio, con tre incontri in classe di approfondimento sulle istituzioni europee e sul concetto di cittadino europeo. la seconda parte, a luglio, vedr le classi impegnate nellaccoglienza di un gruppo di studen-ti tedeschi dellassociazione Falken-Brandeburgo, che soggiorneranno presso la scuola media per una settimana. nella terza parte, dieci studenti italiani voleranno verso berlino per conoscere la realt teutonica.

    I ragazzi delle classi partecipanti al progetto hanno trovato di grande interesse le lezioni sullUnione Europea. Non siamo arrivati del tutto impreparati agli incontri sottoline-ano la nostra insegnante ci aveva gi illustrato le tappe che hanno portato allattuale Ue con 28 Paesi. Conosceva-mo, per grandi linee, la ceca, la cee, il trattato di schen-gen e quello di Maastricht. Per noi ragazzi raccontano - Unione Europea significa superamento delle frontiere doganali. tutto questo ci fa sentire pi liberi, pi aperti al nuovo. Ma Unione Europea dovrebbe significare anche tol-leranza, integrazione, rispetto per le lingue, culture, religioni diverse dalle nostre. Invece concludono notiamo che

    Classi II C e II E

    Nella foto grande la classe II C; nella piccola la II E.

  • IL CHININOGiugno 2014 32

    Pallamano:una scommessa vinta

    poche atlete. Anche ledificazione del Palazzetto dello Sport di Pontinia potrebbe essere annoverato tra i successi della societ: di fatto la Giunta Comunale di allora guidata dallattuale sindaco Eligio Tombolillo prese atto di una ormai solida realt sportiva e acconsent alla realizzazione dellimpianto, che oggi ospita anche gare e allenamenti di altri sport di casa nostra.

    la stagione che si sta per concludere ha fatto registrare alti e bassi in casa gialloblu, ma comunque la prima squadra dellH.C. cassarurale Pontinia riuscita nellintento di mantenere la categoria maggiore. nel settore giovanile si aggiudicata i titoli regionali nelle categorie Under 16 e Under 18 femminile. Questul-tima formazione stata impegnata nei giorni scorsi in lombardia nelle finali nazionali di Cassano Magnago, una partecipazione che, nonostante non abbia portato allori da aggiungere alla ricca bacheca della societ, si rivelata unottima esperienza in vista della prossima stagione. belle soddisfazioni anche dalla categoria Under 18 maschile che ha disputato il Campionato Regionale.

    I successi che abbiamo ottenuto in questi anni sono stati possi-bili grazie alla sensibilit della cassa rurale ed artigiana dellagro Pontino ha dichiarato il presidente Periati che fin dal primo momento ha creduto nel progetto, facendo propri i nostri obiettivi. Infatti, listituto non sponsorizza solo lattivit sportiva, ma investe nel sociale attraverso la pallamano, considerato come il movi-mento pallamanistico a Pontinia spesso riesce a tenere lontano dalla strada, e dalle tante tentazioni che questa offre, moltissimi bambini e ragazzi facendoli crescere in un contesto sportivo. ed soprattutto in questottica conclude che dirigenti e tecnici si augurano di trovare la Cassa Rurale sempre al proprio fianco, senza peraltro trascurare laspetto dei risultati che, continuando ad arrivare, consentono di proseguire il cammino.

    SPORT CITTADINO

    Quando si parla di sport a Pontinia negli ultimi ventanni, non si pu non fare riferimento alla pallamano. Nata nel 1992 dalla passione e dalli-niziativa di pochi e, soprattutto, dalla disponi-

    bilit della Cassa Rurale ed Artigiana dellAgro Pontino, nel corso di questi anni lHandball Club Cassarurale Pontinia ha ottenuto successi straordinari su tutto il territorio nazio-nale, onorando e difendendo i colori cittadini.

    molti di quei pochi che cominciarono lavventura tanti anni fa sono ancora presenti ai vertici societari, chiaro segno di stabilit e accettazione da parte di tutti degli ideali di un percorso comune. a cominciare dal presidente armando Periati, i tecnici antonio trani, mirella Pannozzo, learco Giovannangeli (per il settore maschile), fino ai dirigenti Marcello Azzoli, Maurizio Guidi, Sergio Zoia, Enzo Lo stocco e rinaldo de renzi, ai quali andrebbero aggiunti i tanti che, come mauro bianchi, hanno abbracciato con vivo entusiasmo gli obiettivi di un progetto sportivo e anche sociale.

    sono stati molti i successi ottenuti. Per citare alcuni dei pi importanti, possono essere ricordati gli 8 scudetti vinti nelle varie categorie giovanili e la costante presenza ai nastri di partenza del campionato nazionale di serie a2 femminile, a cui va aggiunta una partecipazione al Campionato di Serie A1 nellannata 2008. Vittorie e sconfitte su e gi per la Penisola che hanno fatto cre-scere negli anni la mentalit di una societ, le cui squadre si sono rinnovate anno per anno valorizzando giovani ragazze e ragazzi di Pontinia, dando la possibilit a chiunque di confrontarsi ai pi alti livelli agonistici e aprendo la strada del professionismo a non

    di MARCELLO AZZOLI

    La squadra femminile che ha disputato la serie A2. Foto di Maurizio Guidi.

  • IL CHININOGiugno 2014 34

    zio allestito per il cibo di strada con speciali piatti costruiti apposta per gustare al meglio gli spettacoli in strada e una zona ar tigianale presso il piazzale antistante il museo dellagro Pontino, con gli stand espositivi degli ar tigiani del cuoio, della car ta, del tessuto, del vetro e del metallo, insieme a pittori, scultori, ceramisti e falegnami.

    anche questanno il pubblico par te attiva della manifestazione, potr votare lar tista preferito tra tutti con un sistema di votazione elettronico presso postazioni create ad hoc. I primi tre pi votati rice-veranno un premio di par tecipazione durante la pre-miazione, che si terr a chiusura dellevento, subito dopo lo spettacolo finale in piazza Indipendenza. a guidare il pubblico nel circuito sar una mappa con tutte le indicazioni indispensabili per conoscere la posizione degli ar tisti e di voto, i punti ristoro dello street food e del mercatino ar tistico.

    lidea di questa edizione di inserire alcune buone pratiche utili di eco-sostenibilit e per questo la mu-nicipalizzata tra.sco. si adoperer per il servizio di raccolta differenziata, con lesposizione degli inno-vativi raccoglitori multimateriali e con i distributori di acqua potabile. Il festival Pontino degli ar tisti di Strada sta per tornare con una ventata di novit, augurando di por tare il fresco canto della magia in una notte destate.

    CRONACHE CITTADINE

    Con lestate torna il Festival Pontino degli Artisti di Strada e Pontinia si colora di magia. Levento culturale organizzato dal Cantiere Creativo e

    patrocinato dal Comune di Pontinia, previsto per sabato 19 luglio, giunge alla terza edizione. Un circuito immaginario tra le strade del cen-tro cittadino condurr il pubblico in una di-mensione artistica unica, accompagnata dalla musica, dalla magia, dal fuoco e dalle acrobazie aeree degli artisti di strada.

    Gli spettacoli si concentreranno principalmente nella piazza del comune e nelle strade adiacenti del centro storico, a par tire dalle ore venti fino a mez-zanotte. levoluzione della manifestazione cresce di anno in anno e le novit sono sempre un passo avanti con limmaginazione. chiuse da pochi giorni le iscrizioni sulla nuova piattaforma online Brain, novantotto sono gli ar tisti che hanno fatto richiesta da tuttItalia per par tecipare e lo staff gi allo-pera per costruire il grande palcoscenico a cielo aperto.

    Un festival dar te che racchiude in s pi strade ar-tistiche. Insieme alla giocoleria e allar tigianato, si unisce un concorso per fotografi, bando in scadenza previsto per l11 luglio, volto a raccontare la magia di una notte. Il circuito del festival prevede uno spa-

    di GIANPAOLO DANIELI

    La performance del Duo Tandava di fronte al teatro Fellini.Foto di F. Bellachioma

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