GiuliaViva anno III n.23 del 16 novembre 2013

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Anno III numero 23 del 16 novembre 2013 GiuliaViva è anche on-line su www.giuliaviva.it Quindicinale d’informazione giuliese distribuzione gratuita - tiratura 2500 copie In onda! Dal prossimo 28 novembre iniziano le trasmissioni in diretta web (servizio a pag. 8)

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GiuliaViva anno III n.23 del 16 novembre 2013

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Anno III numero 23 del 16 novembre 2013GiuliaViva è anche on-line su www.giuliaviva.it

Quindicinale d’informazione giuliese distribuzione gratuita - tiratura 2500 copie

In onda! Dal prossimo 28 novembre iniziano le trasmissioni in diretta web (servizio a pag. 8)

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Istantanee giuliesi GiuliaViva anno III n.23 3

Deve essere stata una dimenticanza quella del Comune di Giulianova che sul proprio sito dedicato al turismo - nella sezione inerente le attività - oltre agli hotel, i campeggi, i bed & breakfast e gli stabilimenti balneari (grossolana-mente chiamati “chalet”, che leggendo dal dizionario sono “villette rustiche con tetto aguzzo, molto spiovente e sporgente, spesso di legno, tipiche dei luoghi montani”) si “mangia” letteral-mente le oltre 40 attività di ristorazione del nostro territorio, omettendo com-pletamente la loro esistenza. In com-penso il turista goloso trova interessan-ti notizie sui “maccheroni alla chitarra” e le “scrippelle ‘mbusse” sulla pagina del sito dedicata alla gastronomia.

Senza pudore

La proposta, avanzata anche ad alcuni espo-nenti dell’ammi-nistrazione, è di un cittadino giu-liese, e riguarda il palazzo in via di ristrutturazione all’angolo fra piazza della Libertà e via Gramsci. L’idea è quella di approfittare del-

Dimenticanza

Sulle capacità propagandistiche dell’amministrazione non avevamo dubbi, ma questa volta anche l’ulti-mo limite è stato superato. Dal cilin-dro magico dell’assessore Forcellese è infatti saltata fuori una fantoma-tica indagine, rigorosamente au-togestita, condotta “intervistando” i frequentatori estivi delle spiagge giuliesi. Mentre manca, a differenza degli anni scorsi, qualunque dato ufficiale sull’andamento della sta-gione turistica (ed il sospetto è che anche campioni della propaganda come i nostri amministratori abbia-no difficoltà a trovare fra i numeri delle presenze qualche motivo per rallegrarsi) sindaco ed assessore tro-vano di che gioire sulle risultanze di un sondaggio di cui, a parte qualche percentuale buttata là, non si cono-sce, in pratica, assolutamente nulla. Detto, per l’ennesima volta, di ban-diere e vele colorate, parlato di bike sharing e servizio navetta, sparata qualche percentuale sui visitatori del centro storico e sul “gradimento” della tassa di soggiorno, di concreto, a ben guardare, non è restato molto altro. E poi, francamente, è quan-tomeno fuori luogo che a tagliare giudizi in tutto e per tutto positivi sulla macchina turistica giuliese sia proprio il titolare dell’assessorato preposto. Quasi che tutto ciò che esce dalle stanze del Palazzo debba essere accettato come oro colato. O quasi che all’assessore Forcellese non facesse capo anche la delega alla trasparenza. A sua insaputa?

Un suggerimento da valutare

Dai quotidiani locali del 3 novem-bre 2013:La Città: “Al via il processo per le palazzine Migliori-Longari”Il Tempo: “A processo per le case sotto la collina”Il Centro: “In 4 a processo per le palazzine abusive”Il Messaggero:“Ex Migliori-Longari scagionati i politici” (*)(*) per completezza d’informazio-ne, l’archiviazione nei confronti di sindaco e consiglieri che avevano approvato il progetto esecutivo per l’area ex Migliori-Longari risale al giugno 2013, circa 5 mesi orsono.

la risistemazione per eliminare le lastre di marmo posizionate, a li-vello stradale, sui muri esterni del fabbricato, lastre che, per stile e

materiali, poco concordano con gli altri edifici della zona. Non possiamo che condividere.

Qual è l’intruso?

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Fatti ... 4 GiuliaViva anno III n.23

Fra “metodo Boffo” e pubblicità la redazione

Del cosiddetto “metodo Boffo” imma-giniamo che tutti almeno una volta ab-biano sentito parlare. Si tratta, in pratica, di una campagna di stampa basata su illazioni e bugie, messa in piedi con lo scopo evidente di screditare qualcuno, essenzialmente per ragioni politiche. Na-turalmente l’opera denigratoria avviene in maniera assolutamente sistematica, in una sorta di stalking mediatico nei con-fronti della vittima di turno.Nulla di molto diverso da quanto sta ac-cadendo a Giulianova, dove ormai da tempo è in corso una vera e propria cam-pagna demolitoria nei confronti di Franco Arboretti, capogruppo de “Il Cittadino Governante” nonché collaboratore di questo giornale. Non riusciamo a trovare altro termine, del resto, per identificare la pioggia di illazioni, allusioni, ricostruzioni fantasiose, fino alle bugie vere e proprie, scatenata ormai da tempo nei confronti di Arboretti da parte di Francesco Marcozzi che non perde occasione per attaccarlo, anche personalmente, attraverso radio quotidiani e periodici, oltre ad ometterne sistematicamente, in tutto o in parte, il lavoro istituzionale. Lo stillicidio delle de-nigrazioni va di pari passo, di certo non

casualmente, con la diatriba nella quale la nostra testata è stata tra-scinata da Francesco Marcozzi, del quale, nostro malgrado, ci trovia-mo costretti a parlare ancora una volta. Per chi, come noi, ha deciso di mettersi in gioco allo scopo di aggiungere una voce libera ad un’informazione troppo spesso appiattita sulle posizioni del Pa-

lazzo diventa del resto impossibile tacere il livello di disinformazione raggiunto ormai con inquietante regolarità dalle cronache “marcozziane”. Non abbiamo, né potremmo avere per convinzioni e cultura personali, la pretesa che le nostre opinioni siano univer-salmente condivise. La discussione, anche accesa, ci appassiona. Così come ci coinvol-ge la polemica civile e costruttiva. Il punto è che, al di là delle nostre opinioni personali, per noi i fatti restano i fatti, e non ci sogne-remmo mai di modificare la realtà pur di far prevalere il nostro pensiero. Al contrario, purtroppo, troppe volte Marcozzi pretende di imporre come reali e incontestabili rico-struzioni assolutamente fantasiose e cam-pate in aria, sulle quali costruire conclusioni manifestamente denigratorie, in una sorta di “metodo Boffo” fatto in casa.Per scendere sul piano concreto, crediamo sia giusto riferirci ad alcuni “cavalli di bat-taglia” di questa vera e propria campagna disinformativa, chiedendo a Marcozzi di dimostrare, una volta per tutte, la veridicità delle proprie affermazioni. Pubblichi, in primo luogo, l’ipotetica de-libera con cui la giunta Arboretti avrebbe dato il via, secondo lui, alla costruzione del cosiddetto “ecomostro” di piazza Dalla

Chiesa (il palazzone che potrebbe sorge-re sulla collina ad ovest della medesima piazza), anche se dubitiamo possa farlo visto che ad approvare l’atto, cui la giunta Arboretti aveva dato al contrario pare-re negativo, fu il consiglio comunale, con voto unanime di tutte le forze politiche rappresentate. Senza contare che l’ammi-nistrazione del ’94, nel dibattito consiliare, fece almeno fissare le altezze delle due palazzine a 10 metri (portate a 14 metri dalla Giunta Ruffini –Mastromauro) ol-tre ad ottenere la cessione gratuita al Co-mune dell’80% di tutta l’area subcollinare. Dimostri poi che, come ha più volte af-fermato, è stato il PRG del 1984 a consen-tire l’edificazione sul lungomare centrale, in quella posizione e con quei volumi, del cosiddetto palazzo Gavioli, attualmente sotto sequestro. Dubitiamo possa fare anche questo giacchè le norme di attua-zione del Prg prevedevano (e prevedo-no) distanze, non rispettate, di 17 metri dai palazzi limitrofi (Kursaal compreso) e di 10 dalla sede stradale. Provi infine, come ha ripetutamente asse-rito, che “anche Arboretti chiese alla Julia Servizi pubblicità per il suo periodico” (che poi “suo” non è, essendo edito da una ben identificata e multipersonale associazione editoriale), richiesta che non ci risulta Arbo-retti abbia mai avanzato né “verbalmente” né in maniera formale: fu la redazione, in piena autonomia, a decidere di non dare corso ad alcuna richiesta per non dover poi subire condizionamenti dal sindaco, come al contrario accade forse in altri casi. Lo ri-petiamo: siamo certi che queste “prove” non potranno mai essere esibite, mentre

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... in primo piano GiuliaViva anno III n.23 5

Fra “metodo Boffo” e pubblicità la redazione dubitiamo fortemente, vista l’insistenza a creare confusione e a diffama-re, che da qui in avanti Marcozzi abbandoni il proprio personale me-todo Boffo e scenda a confrontarsi nel merito con il “nostro” giornale, magari su argomenti

quali le vicende Cirsu-Sogesa, il piano di via Cupa e l’ospedale, che già ampio spazio hanno trovato nelle pagine di GiuliaViva e negli interventi in consiglio comunale da parte del Cittadino governante. Per nostro conto continueremo per la nostra strada, lasciando ad altri le strumentalizzazioni fantasiose e fondando il legittimo diritto di cronaca e di critica sull’inequivocabile realtà dei fatti e sulla rigorosa concretezza dei numeri.Quei numeri che torniamo a riproporre, integrando, per completezza d’informazione, le risultanze dell’inchiesta sulle sponsorizzazioni comunali e delle società partecipate (vedi GiuliaViva n. 5 e 10/2013), con i dati relativi anche alle due am-ministrazioni Cameli. Nel riepilogo di questa pagina riportia-mo dunque le spese per la cosiddetta pubblicità istituzionale sostenute dal Comune di Giulianova dal 1995 al 2012, relativa-mente ai tre principali beneficiari dell’intero periodo: “Radio G”, “Piemme” (concessionario di pubblicità de “Il Messaggero”) e “A. Manzoni SpA” (concessionario di pubblicità de “Il Centro”). Lasciamo qualunque considerazione (a partire dal grado di indipendenza dei media marcozziani rispetto al potere poli-tico-amministrativo locale) al giudizio dei lettori, sottolinean-do soltanto un aspetto che balza immediatamente agli occhi: l’incremento costante della spesa “pubblicitaria”, passata dai 7.190 euro medi annui delle due amministrazioni Cameli, ai 10.719 di Ruffini ed ai 26.534 di Mastromauro (in quest’ultimo caso alle somme erogate direttamente dal Comune si somma-no quelle delle tre partecipate), per un totale di circa 150.000 euro complessivi per le sole testate di Marcozzi. Il tutto a spese di noi cittadini, e con buona pace della tanto lamentata penu-ria di denaro nelle casse comunali.

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L’isola che non c’è di Raffaele di Marcello

6 GiuliaViva anno III n.23 Accade in Città

Mentre in Italia e nel resto del mondo si inizia a capire che liberare le città dalle auto è una delle soluzioni indi-spensabili per una migliore vivibilità dei centri urbani, a Giulianova non si riesce a rendere pedonale, in maniera permanente, una piccola area come quella di via Nazario Sauro. E dire che nel suo programma “Giulia-nova 2020” l’attuale sindaco si propo-neva di “dare una risposta alle annose problematiche inerenti la riqualificazio-ne delle vie Sauro-Orsini” e qualche spe-ranza di risposta concreta sembrava anche avvicinarsi, grazie anche alle 1.000 firme raccolte da un Comitato per la pedonalizzazione composto da associazioni e cittadini. Infatti già nel 2010 l’allora assessore all’urbanistica Ranalli predisponeva un progetto di pedonalizzazione, ripreso poi nel 2011 ed approvato dal Consiglio comunale. In tale occasione l’assessore Forcelle-se dichiarava: “Ho già avuto un primo incontro con gli operatori economici

della via ai quali abbiamo illustrato un’idea progettua-le elaborata dal dirigente Roberto Olivieri che, nella prima fase di attuazione, prevede il miglioramento degli arredi urbani e una più efficace separazione tra il percorso ciclabile e quello che dovrà diventare il tratto pedonale”.

Successivamente, nell’ottobre 2012, il sindaco Mastromauro rilanciava la pedonalizzazione di via Sauro, inclu-dendola addirittura in un progetto inserito all’interno del Piano Nazio-nale delle Città. Ma, proclami e chiu-sure temporanee a parte, della tanto annunciata pedonalizzazione defini-tiva nulla più si è saputo, nonostante le diverse sollecitazioni delle associa-zioni ambientaliste. Ma ecco spuntare una novità: a se-guito dell’istituzione dell’isola pedo-nale temporanea invernale, nei gior-ni festivi, con orario 8.00-20.00, si fa subito sentire la voce del “Comitato Commercianti Sauro-Gorizia”; i com-mercianti chiedono, con una nota protocollata il 31 ottobre scorso, “me-mori dei risultati commerciali negativi riscontrati negli anni passati, tenuto conto del trend negativo dei consumi, causa la nota crisi finanziaria in essere, confermata in queste prime domeniche autunnali” di limitare l’isola pedonale

nell’orario 14.00-20.00. E, come accade spesso a Giulianova, la voce di pochi viene subito ascol-tata e l’amministrazione, nelle figu-re del sindaco e dell’assessore For-cellese dichiara: “Abbiamo deciso di accogliere la proposta del Comitato Commercianti consacrandola in una apposita ordinanza sperimentale, che vedrà la luce la prossima settimana e che avrà effetto per i prossimi due mesi. Questo perché riteniamo sia ne-cessario verificare i risultati derivanti da questa modifica e soprattutto se i negozi presenti nel tratto interessato rimarranno aperti, con effetti benefici nei confronti degli esercizi commercia-li e dei cittadini, che potranno così fare shopping. Crediamo che il momento particolarmente difficile che sta viven-do il settore imponga delle misure stra-ordinarie e tutta l’attenzione da parte dell’Amministrazione comunale. Il Co-mitato Commercianti Sauro-Gorizia, oltretutto, ha organizzato il 14 e il 28 settembre scorsi, e sta organizzando per l’Immacolata, manifestazioni di qualità che necessariamente impon-gono l’isola pedonale in giorni diver-si rispetto a quelli consueti”. Quindi, ignorate le 1.000 firme, si depotenzia l’isola pedonale affermando, nel con-tempo, che la stessa è necessaria per manifestazioni di qualità. Come diceva il buon Ennio Flaiano “… poche idee, ma confuse”.

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GiuliaViva anno III n.23 7

Il pianeta ha bisogno di te di Ludovica Raimondi

Gli Abruzzesi si ribellano allo scempio della devastazione ambientale per-pretata negli anni con l’inquinamen-to dell’acqua di Bussi e alla minaccia della petrolizzazione regionale, par-tecipando sabato 16 novembre (pra-ticamente oggi!) alla manifestazione partenopea “Stop Biocidio # Fiume in piena”. Intanto su Facebook circola da giorni il programma, suscettibi-le a variazioni, della manifestazio-ne “Montepulciano Sì, Petrolio No”, prevista per il pomeriggio del 24 novembre a Teramo, con raduno di fronte alla Camera di Commercio alle 15:30, in difesa del territorio abruzze-se dai progetti di ricerca e coltivazio-ne di idrocarburi liquidi e gassosi in terra e in mare, che sono sempre più soggetti a concessioni da parte delle istituzioni locali e nazionali. Partecipare numerosi significherà por-re i nostri governanti di fronte all’en-nensima richiesta popolare di decide-re per il “bene comune” piuttosto che

per quello di po-chi, espressione di una vecchia economia ener-getica e ambien-tale, lontana dalle nuove poli-tiche internazio-nali. Sul sito del-la prof.ssa Maria Rita D’Orsogna

(www.dorsogna.blogspot.it) si legge, infatti, che il 3 ottobre la Germania ha prodotto oltre il 59% di energia solare ed eolica e che il 4 novembre in Giap-pone, a Kagoshima City, la ditta Kyo-cera ha aperto la più grande centrale solare offshore del Paese, chiamata Nanatsujima Mega Solar Plant, che si estende per 1,27 milioni di metri qua-drati con quasi 300.000 pannelli so-lari, che soddisferanno il fabbisogno energetico di circa 22.000 famiglie. Un graduale addio, dunque, alle fon-ti fossili, in esaurimento in tutto il pianeta, in favore di nuove forme di approvvigionamento energetico e di nuove politiche occupazionali. Nel nostro microcosmo abruzzese e teramano, invece, bisogna tenere alta la guardia, perché come una “spada di Damocle” sulla nuca di tutti noi pendono le richieste di concessione per ricerca ed estra-zione di idrocarburi denominate “Villa Carbone”, “Villa Mazzarosa”,

“Cipressi”, “Colle dei Nidi”, di cui abbia-mo parlato nel precedente numero, e “Corropoli”, che interessa anche e più direttamente Giulianova. Alessandro Nicodemi, presidente del Consorzio Colline teramane, nell’intervista a cura di Alessandro Di Emidio, uscita su “La Città” il 31 ottobre scorso, ha così sintetizza-to la sua contrarietà alla mineraliz-zazione abruzzese e teramana: “Il vino esporta non solo il gusto di un territorio ma anche la sua immagi-ne. Pensi se accanto ai miei vigneti sorgesse una trivella o un pozzo. Senza contare il danno economico dovuto alla svalutazione delle no-stre aziende”. La Basilicata, con il suo territorio devastato, con le sue ac-que inquinate, i suoi campi avvele-nati, è dietro l’angolo. Con l’energia da fonti rinnovabili potremo ancora continuare ad accompagnare i no-stri piatti con un buon Montepul-ciano, godere della luce e del riscal-damento, mettere a dormire i nostri bambini in caldi lettini, a dispetto di chi vuol farci credere altro.

SOS ambiente

s.r.l.

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8 GiuliaViva anno III n.23

Un quindicinale che ha una tiratura di oltre 2500 copie, diffuso gratuitamente nelle edicole e in diversi luoghi pubblici ed esercizi commerciali, con più di set-tanta collaboratori e che gode ottima salute vivendo esclusivamente di pub-blicità, senza sovvenzioni o appoggi economici di nessun genere, raccon-tando nella maniera più trasparente possibile i “dietro le quinte” che troppo spesso vengono taciuti dagli altri me-dia: questo è GiuliaViva.Ma “non è la specie più forte che soprav-vive, né la più intelligente ma quella più reattiva ai cambiamenti” dice Darwin, così anche la nostra redazione si rende disponibile e pronta ai cambiamenti. L’impatto delle nuove tecnologie per l’informazione e la comunicazione è travolgente, l’avvento del web è pre-ponderante e s’impone come un’espe-rienza comunitaria.

Il nuovo che avanza

GiuliaViva raddoppia di Irene Lattanzi

E quella di GiuliaViva è una “piccola co-munità” formata da persone disposte a crescere, una comunità in cui ciascuno, di volta in volta, può assumere il ruolo di trend-spotter capace di individuare le innovazioni promettenti o di evan-gelizzatore che sostiene appassionata-mente l’idea innovativa, di scettico che crea la possibilità di discutere o di dif-fusore che trasmette le innovazioni ad una comunità più ampia. Da queste premesse si sono create le condizioni per trasformare un proget-to in realtà; così diamo vita alla no-stra webTV accessibile da pc, tablet e smartphone.Inizieremo con un rotocalco sportivo per Giulianova A tutto sport, che andrà in onda ogni giovedì in diretta web alle ore 21,15 a partire da giovedì 28 novembre, e sarà poi visibile in streaming su www.webtv.giuliaviva.it. Questo vorrebbe es-

sere solo l’inizio; il progetto è di occuparci in seguito anche di cultura, attualità e di quant’altro possa essere condiviso, natu-ralmente sempre mantenendo le nostre prerogative di attenta documentazione e trasparenza su quanto si andrà raccon-tando. Con l’avvio di questa innovazione ci piace offrire, ai giovani in particolare, la possibilità di collaborare, a livello tec-nico e di contenuti, di fare esperienza. È probabile che la nostra webTV sia guar-data solo da noi ma può anche darsi che attiri l’attenzione di un “trendspotter” che spedisca subito il link www.webtv.giuliaviva.it al suo amico “evangelizza-tore” che scriva a sua volta un commen-to entusiastico, letto da un “diffusore” e twittato ai suoi diecimila contatti ... e in questo caso saremmo lanciati!

A partire dal prossimo 28 novembre, all’indirizzo webtv.giuliavi-va.it, potete seguirci in diretta web o in differita:- con televisori abilitati alla navigazione su internet- con pc, anche collegato a televisore, tramite cavo VGA o HDMI- con tablet, smartphone ed altri dispositivi mobili, a breve saranno disponibili applicazioni specifiche (APP) per facili- tare il collegamento.

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La pagina della cultura GiuliaViva anno III n.23 9

Le mura, i bastioni e le porte di Giulianova nell’800 di Giovanni Di Giannatale

L’ultimo libro del dott. Ottavio Di Stani-slao* è il frutto di attente e puntuali ri-cerche compiute nei fondi dell’Archivio di Stato di Teramo per documentare le trasformazioni subite da Giulianova nel corso dell’ 800, dal periodo borbonico a quello postunitario. Vengono analizzate con dovizia di particolari la cinta mura-

ria, conseguente all’incastellamento del 1576, e i bastioni, dislocati in vari punti strategici a scopo di sorve-glianza e di controllo del territorio. Riallacciandosi a precedenti studi, apparsi nel vol. VII dei DAT (Tercas, 2007) e nelle riviste “La Madonna dello Splendore” e “Notizie dalla Del-fico”, Di Stanislao ricostruisce, sulla scorta di preziosi disegni e rilievi

planimetrici, le fasi dei lavori di edifica-zione, riparazione e abbattimento delle mura, le quali “non erano solo strutture per la difesa ma anche per assicurare la sicurezza a terra”. Inoltre l’autore illustra con precisione documentale le caratte-ristiche dei bastioni e ne fornisce con

persuasive argomentazioni la loro esatta e definitiva identificazione. L’opera è cor-redata da foto d’epoca che consentono di conoscere aspetti urbanistici pressoché inediti della Giulianova dell’epoca. Corona il lavoro uno studio della relazione tra Giu-lianova e la rete viaria progettata dall’ing. Carlo Forti, che inizialmente aveva stabilito di far passare per Giulianova la strada che collega Pescara a S. Benedetto del Tron-to. Il progetto nel 1818 non fu approvato dall’organo competente, perché giudicato troppo oneroso. La strada, oggi statale 16, fu perciò costruita nel litorale adriatico. In chiusura sono riportati alcuni documenti relativi a progetti urbanistici e viari elabo-rati tra il 1846 e il 1871.

Da Giulianova a Copenaghen seguendo le orme di Kierkegaard di Andrea Palandrani

Sulla scia di due autore-voli citazioni, l’una tratta dalla Metafisica di Aristo-tele “gli uomini hanno co-minciato a filosofare, ora come in origine, a causa della meraviglia” ed l’altra dalla Apologia di Socrate di Platone “una vita senza ricerca non è degna di es-sere vissuta” tentiamo di capire il coraggio e la forza che hanno animato una studiosa giuliese che, dai banchi del Liceo “Curie” passando per le aule dell’Università “G. D’Annunzio” di

Pescara-Chieti prima, e per quelle dell’Universi-tà di Tubinga, è giunta fino a Copenaghen.Accogliamo con grande piacere e viva soddisfa-zione la notizia della pub-blicazione dello studio della dott.ssa Alessandra Granito, Eugen Drewer-mann interprete di Kier-kegaard. Le quattro for-me kierkegaardiane della disperazione rilette alla

luce della psicoanalisi, Orthotes Editore, Napoli-Salerno 2013. Nata e cresciuta

a Giulianova, dopo il Liceo Alessandra si è iscritta alla facoltà di Filosofia presso, facoltà in cui ha poi ottenuto il dottorato di ricerca svolgendo l’attività di ricerca come borsi-sta presso la “Eberhard Karls Universität” di Tübingen; attualmente è impegnata come Research Fellow presso il Søren Kierkegaard Forskingscenter di Copenaghen. I fili con-duttori delle sue ricerche sono la tematica esistenziale, la meontologia, i rapporti tra filosofia, letteratura e critica della moder-nità, studi animati dalla volontà di avviare un percorso che, pur partendo da analisi accademiche, hanno l’ambizione di coin-volgere e condurre il grande pubblico di-nanzi a tematiche filosofiche.

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10 GiuliaViva anno III n.23

Roma - 6 novembre 2013 di Stefania Sacchini

Percorsi

Il 6 novembre del 2013 è un giorno molto importante nella storia dei pel-legrinaggi, non solo per il record di presenze, ben 9000 dalla diocesi di Te-ramo ed Atri arrivata a Roma con 153 pullman per la chiusura dell’anno della fede 2012-2013, ma soprattutto per la grandiosa partecipazione alla messa tenutasi alle ore 15 nella basilica di San Pietro con i parroci delle parrocchie della provincia teramana a concelebra-re il rito con il nostro Vescovo, Michele Seccia. La basilica è stata riaperta in via ecce-zionale unicamente per i fedeli della diocesi di Teramo ed Atri che ha ri-sposto con animo carico di spirituali-tà e devozione. L’omelia del Vescovo, d’altra parte, andandosi ad unire alle parole di Papa Francesco, che durante l’udienza generale della mattinata ha amorevolmente accolto i pellegrini, ha ribadito l’importanza dell’evento da

vivere come sacrificio, dono di sé e manifestazione dell’amore di Dio, nonché condivisione di questo sentimento unico con il nostro prossimo. La conviven-za dei pellegrini nel corso della giornata, iniziata alle 3 antime-ridiane, ha fatto il resto, poiché il bisogno di fratellanza, solida-rietà e tolleranza ha comprova-to l’enorme necessità di sentirsi uniti in un unico abbraccio nella

preghiera e nella fede. Di ritorno a Giulianova ho avuto l’oc-casione di chiedere a Don Domenico un breve commento sull’esperienza ro-mana: “Il pellegrinaggio è partito con 153 pullman, tanti quanti sono i pesci catturati da San Pietro nella pesca mi-racolosa, una coincidenza quasi miste-riosa. La prima considerazione da fare è che l’attuale Papa attira tanta gente e l’affluenza è stata tanto numerosa, fa piacere vedere in un giorno feriale, come il mercoledì, piazza San Pietro piena con 85 – 100 mila perso-ne provenienti da tante parti del mondo. San Pietro diven-ta una grande famiglia che si stringe attorno al Papa, si sente pulsare il centro della cristiani-tà e allora ti riempie di gioia un fatto così straordinario, si av-verte tanta grazia ed emozione. Questo è l’aspetto più bello che

fa dimenticare i disagi che comporta il gestire una folla di tale portata. Il Papa nel suo discorso ha detto che la Chiesa è composta da vari membri e ognuno è al servizio dell’altro, con la carità. Se si vive nell’egoismo e nel malumore al-lora non si vive nella carità, noi costru-iamo la carità quando la viviamo come gli apostoli.” Il collaboratore di Don Domenico, Car-lo Pandoli, ha riportato l’episodio di una ragazza di Guardiagrele i cui geni-tori hanno ricevuto il divieto, da parte dello Stato, di utilizzare le cellule sta-minali. “Il padre della ragazza ha scritto al Papa e lui ha telefonato tramite il Ve-scovo di Teramo per mettersi d’accor-do su quando potevano essere ricevuti e la sera del pellegrinaggio tutta la fa-miglia ha dormito a Santa Marta, nella residenza del Papa.” Papa che è sempre tanto vicino ai bi-sognosi e alle famiglie in difficoltà, è esempio lui stesso di carità e misericor-dia verso il prossimo.

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Dove Cosa Quando GiuliaViva anno III n.23 11

Pubblica utilitàFarmacie di turno

11/17 novembre Farmacia Ielo18/24 novembre Farmacia Del Leone25/1 dicembre Farmacia ComunaleGuardia Medica festiva e di urgenza Tel.: 085.8020362Ospedale Civile Via Gramsci 085.80201Pronto Soccorso 085.8020238 085.8020366118 085.8020442 / 085.8020373Croce Rossa Via Simoncini, 41/A 085.8007733Consultorio Familiare Via Ospizio Marino 085.8020816Polizia Veterinaria Pronto Intervento 085.8020818 (08.00-20.00)

Concerti mostre ed eventi

Con la scusa dell’amore

Corteo anti violenza sulle donne

Presso l’Inclusive Caffè Via De Bartolomei (Tra-versa del prolungamento di Viale Orsini Nord)Giulianova Lido, Martedì, 19 Novembre 2013 con inizio 0re 20. Prenota-zione obbligatoria entro domenica 17 novembre ai numeri 3274021775 (Vincenzo Roselli) e

3396305225 (Francesco Galiffa). Prezzo €.30.00Lunedì 25 novembreGiornata internazionale per l’elimina-zione della violenza contro le donne.Corteo In memoria di tutte le donne uccise. Ritrovo in via Trieste n. 76 ore 17,00

(Piazza antistante ferramenta Romani) Conclusione alle 19 al Palazzo Kursaal con i Maelisando.

Emozioni gustative d’Autore

Titolo: Con la scusa dell’amoreAutore: Michelle Hunziker, Giulia BongiornoCasa editrice: LonganesiPagine: 222 prezzo € 14,90

Michelle Hunziker, e Giu-lia Bongiorno, da sei anni combattono a fianco a fianco per sconfiggere la violenza sulle donne e per questo hanno fon-dato insieme “Doppia Difesa”. Da poche setti-mane hanno pubblicato a doppia firma un libro testimonianza, dal titolo “Con la scusa dell’amore”.

Entrambe donne combattive nel lavoro e nella vita, da sempre sensibili alle questioni femminili: Michel-le Hunziker ha fatto coming out rivelando di essere stata vittima di stalking e di avere avuto un’infanzia difficile a causa di un padre alcolista; Giulia Bongior-no quando faceva parte della commissione giusti-zia si è impegnata fortemente per l’approvazione della legge sulla violenza e le minacce alle donne. Le due si mettono in gioco, parlano di come si sono co-nosciute, raccontano esperienze personali come la difficoltà di essere un avvocato donna e fare carriera per una e quella, invece, di subire diversi comporta-menti persecutori da alcuni suoi fan per l’altra.

Il circolo “Il Nome della Rosa”Domenica 17 novembre ORE 18,00

FILOSOFIA“IL MALE E LA RIVOLTA. con: Alessandra GRANITODomenica 17 novembre ORE 21,45

CINEMA “ESTA NOITE ENCARNAREI NO TEU CADÁVERVenerdì 22 novembre ORE 21,30

“VITA D’ARTISTA “MARC’AURELI”Domenica 24 novembre ORE 17,00

Lettura animata per bambini in lingua inglese A pagamento (€ 5,00)Domenica 24 novembre ORE 21,45

CINEMA “TRASH HUMPERS”Venerdì 29 novembre ORE 21,30STORIA “LA FACCIA NASCOSTA DI SELENE”

“Colori e Sapori” all’Annunziata

Organizzata dal comitato di quar-tiere Annunziata la manifestazione “COLORI E SAPORI” si terrà dalle 16 alle 20 di sabato 16 e domenica 17 novembre. Gli intervenuti saran-no accolti dai sapori autunnali del buon cibo nostrano e dai colori del-le bancarelle di artigianato, hobbi-stica e prodotti agricoli. Vi saranno

anche iniziative culturali di musica e spettacoli.

“TERRE DI TEATRI 2013” 6aedizioneRiparte a Giulianova il festival TERRE DI TEATRI. Quest’anno i luoghi interessati alle proposte della compagnia Terrateatro sono ben tre: si inizia domenica 24 novembre alle ore 21 presso l’Officina, l’Arte e i Mestieri con la mostra di Fabio di Evangelista “Foto di Scena 2012”. Al Kursaal giovedì 5 dicembre alle ore 21.15

l’attore romano Andrea Cosentino presenterà “Not Here Not Now”, giovedì 12 dicembre sarà la volta di Scena Verticale con “Italianesi” recitato dal premio Ubu 2012 come miglior attore Italiano Saverio La Ruina. Presso il Centro Socio-Culturale Annunziata l’1, l’8 ed il 15 dicembre Teatro per ragazzi.

giulianova via annunziatasabato 16 novembre dalle ore 16:00 alle 00:30domenica 17 novembre dalle ore 9:00 alle 20:00

Colori eSapori

2013

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Appuntamento al cinema spettacoli in prima visione al Moderno Multiscreen

Sole a catinelleDal 16 novembre al 30 novembre Feriale 20.40 -22.40Sabato. 16.40 -18.30 -20.40 -22.40Domenica 15.00 - 16.45 - 18.30 - 20.40 - 22.40

Stai lontana da meda Venerdí 15 a Domenica 17Feriale 20.50 - 22.40Sabato 18.30 - 20.50 - 22.40Domenica 18.30 - 20.50 - 22.40

Planes

Rassegna film d’essai

BEFORE MIDNIGHT

Lunedí 18 e martedí 19novembre

Spettacolo unico 21.30

da Venerdí 15 a Domenica 17Feriale 18.30Sabato 16.40Domenica 15.00 - 16.40

Dal 20 novembre al 30 novembreFeriale 20.40 - 22.45Sabato. 16.15 - 18.30 - 20.40 -22.45Domenica 16.15 -18.30 - 20.40 - 22.45

Thor 2

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12 GiuliaViva anno III n.23

Una Pizza per “ogni stagione”

di Biagio Saccomandi

Primo e Secondo

La Pizza sta subendo un’evoluzione, non più riferibile solo alle classiche Margherita o Quattro stagioni, poiché ogni pizzaiolo è sempre alla costante ricerca di gusti nuovi e di nuove esperienze professionali. Dopo la mia partecipazione al campionato mondiale della pizza a Salsomaggiore ed al Simposio all’università della pizza a Pa-dova, è nata in me l’idea di stabilire precise regole che portino al rispetto della stagio-nalità dei prodotti che la natura offre, sem-pre al fine di procedere ad un progressivo innalzamento della qualità della Pizza. Il primo passo è stato quello di comin-ciare ad usare farine macinate a pietra, con tutte le sue componenti, utilizzando ingredienti di stagione e sfruttando le varietà ortofrutticole presenti nel nostro territorio. L’accostamento di erbe aromati-che , condimento con olio extra vergine di oliva, non solo in cottura, ma anche a cru-do, hanno fatto il resto, come nota finale. Sulla base dell’esperienza maturata e fa-cendo leva sulla mia passione ho creato nuove farce o creme, senza mai ricorrere all’uso di prodotti industriali.In questo modo è sorta l’idea della pizza

che vi proporrò in questa occasione: ap-profittando sempre di madre natura ho raccolto nel mio orto una zucca e con l’ausilio di un piccolo robot da cucina ho creato una crema semplice nella prepa-razione ma che si presta a tutte le varie sfaccettature del nostro gusto.La combinazione con altri profumi, tipo la salvia e il rosmarino, che in questo periodo hanno ripreso vigore dopo le sofferenze estive, contribuirà ancor più a valorizzare questo piccolo tesoro pas-sando poi attraverso i funghi porcini che trifoleremo con del burro.Nella ricetta dell’impasto che vi darò que-sta volta cominceremo un nuovo cammi-no usando una sorta di lievito madre (la biga), molto più semplice nella prepara-zione, che non necessita di mantenimenti lunghi e dispendiosi ma che allo stesso tempo garantirà un buon profumo della pasta nonchè una ottima digeribilità. 1° Passo/la biga:farina integrale 200 gr. - acqua 90 gr. - lievito compresso 3 gr.Impastare gli ingredienti con acqua fino ad ottenere un impasto grezzo, lasciarlo riposare in un contenitore chiuso erme-ticamente per 16-18 ore ad una tempe-ratura di 18-20 gradi. 2° Passo/l’impasto finale:farina integrale macinata a pietra 700 gr. - acqua 490gr. - sale 20 gr. - olio di oliva 30 gr.Dopo aver preparato la biga e aver lascia-to trascorrere le 18 ore, prepariamo in una spianatoia (o per chi ce l’ha nell’impa-statrice) la farina integrale e aggiungiamo

nell’ordine l’acqua a temperatura ambien-te e la biga, che nel frattempo avrà triplicato il suo volume; dopo aver lavorato la pasta, mettiamo il sale e l’olio evo e lasciamo ripo-sare per 30 minuti: l’impasto dovrà risultare liscio, omogeneo e con una buona elastici-tà. Formare, poi, la pezzatura dell’impasto a secondo del tipo di pizza che vogliamo re-alizzare e, dopo aver fatto riposare per 4-6 ore a temperatura ambiente (24-26 gradi), stendere e condire a proprio gusto. Per la farcitura, in questo periodo, utiliz-zeremo una zucca: dopo averla pelata, metterla in forno per almeno 30 minuti, oppure in un robot da cucina che cuoce anche per 25 minuti, con l’aggiunta di olio evo; successivamente frullare il tutto per creare un’ottima crema che utilizze-remo per infarcire.A parte trifolare dei funghi porcini con una noce di burro e metterli sopra la pizza condita già con la crema di zucca, aggiun-gere, poi, un pò di mozzarella fior di latte.Inserire tutto in un forno caldissimo e all’uscita condire la pizza con della salvia e del rosmarino (anche questi freschi).Buon appetito!!!!!

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GiuliaViva anno III n.23 13 A tutto sport

Le pioniere del calcio femminile di Giancarlo De Falco

Nel lontano 1972 il compianto Michele Corbo, uomo di grande temperamen-to, di vivacità imprenditoriale, visione sociale e politica, mi propose di con-dividere una sua idea: “Facciamo una squadra femminile di calcio! Hai deciso di non fare più il calciatore, sei diventato insegnante di educazione fisica, quindi hai i titoli e, dulcis in fundo, avremo si-curamente il sostegno del cav. Scibilia”. L’idea mi piacque, il calcio femminile stava muovendo i suoi primi passi, quin-di accettai con entusiasmo. Furono tan-te le ragazze che risposero alla richiesta di partecipazione e nel mese di giugno di quell’anno iniziammo i primi allena-menti al Fadini. L’impatto fu traumati-co ma bisognava andare avanti; dopo quattro settimane di duro lavoro facem-mo la prima verifica contro la squadra di Mosciano S. A. che era in attività già da alcuni anni; ovviamente il risultato fu si-mile a un punteggio tennistico. Michele, per sdrammatizzare e creare l’entusia-smo necessario per continuare, organiz-zò una trasferta in pullman per assistere all’incontro di calcio femminile di serie

A ad Ascoli Pice-no e, in seguito, un’altra allo stadio Olimpico di Roma per l’incontro ma-schile di serie A tra Roma e Inter. Per tutte le ragaz-ze fu un’esperien-za esaltante. Gli allenamenti prosegui-rono fino a ferragosto poi, alla ripresa dell’attività sportiva del Giulianova cal-cio, si pose il problema dell’indisponibi-lità dell’unica struttura allora esistente. Non c’erano spogliatoi e spazi per pro-seguire quell’esperienza per cui tutto si esaurì in quel breve periodo. Negli anni successivi, per scelta politica e dispo-nibilità del presidente Tiberio Orsini si realizzò il campo Castrum che, in questi ultimi anni, è stato utilizzato anche dalla squadra femminile costituitasi, nel frat-tempo, a Giulianova. Una bella notizia è stata annunciata, ve-nerdì 9 novembre 2013, durante il con-vegno organizzato da “Giulianova calcio 1924” in collaborazione con Pierangelo

Guidobaldi su “Impianti Sportivi e Turismo Sportivo”. Due temi di gran-de attualità per la nostra città. Il presidente della L.N.D. regiona-le della F.I.G.C. Daniele Ortolano ha comunicato che sta lavorando, d’intesa con l’Amministrazione co-munale, per assegnare al campo Castrum, fatte le dovute modifiche di adeguamento, la qualifica di “Cen-

tro Federale Regionale di calcio Fem-minile”. Investire su questa struttura come Centro Federale significa ragio-nevolmente parlare non solo di mi-glioramento dell’impianto ma anche di possibile Turismo Sportivo, tema trattato dal consigliere federale della F.I.G.C. Gabriele Gravina, che nel suo intervento ha anche ricordato come in Italia le leggi emanate in favore di im-pianti sportivi siano state spesso utiliz-zate, purtroppo, come un grimaldello per lottizzazioni improprie su aree che hanno altre vocazioni urbanistiche. A tutte le ragazze pioniere del calcio femminile presenti nella foto che non hanno potuto realizzare un loro sogno per mancanza di strutture, auguro di poter assistere nel futuro impianto a incontri di livello internazionale che vedranno protagoniste, magari, le loro nipoti. Auspico inoltre, come è stato ricordato nel convegno, che nei vari quartieri sul nostro territorio si realiz-zino tante piattaforme polivalenti per consentire a tutti, giovani e meno gio-vani, di incontrarsi e fare attività sporti-va tutti i giorni e a qualunque ora.

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[email protected] GiuliaViva anno III n.23

Inviateci le vostre lettere, segnalazio-ni o foto a: [email protected]

Si prega cortesemente i nostri gentili lettori di contenere in termini di spazio i loro contributi, al fine di garantire una più ampia partecipazione ed evitare spiacevoli tagli.

Il cattivo esempio

Mi trovavo a transitare in auto per Ro-seto, quando ad un incrocio sono stato superato da un ciclista che ha tranquilla-mente proseguito malgrado il semaforo rosso. In quella persona in bicicletta ho riconosciuto un noto politico giuliese ed ho pensato bene di fotografarlo quando al semaforo successivo la cosa si è ripe-tuta nella stessa maniera. Ma perché anche in bicicletta i nostri politici non perdono occasione di dimostrare che per loro le regole non sempre valgono? C. C.

Nei giorni scorsi abbiamo letto sulla stampa locale e sui siti alcune afferma-zioni di Valentino Piergallini (socio dell’impresa edile che ha realizzato gli appartamenti sull’area ex Migliori Longari) che usa parole fortemente of-fensive nei confronti dell’associazione Il Cittadino Governante. Alza i toni l’arch. Piergallini, proprio nel momento in cui si parla di una vicenda per cui è in corso un processo penale a suo carico. E non è la prima volta. Occorre sapere che già nel 2009 Piergallini aveva denunciato la nostra associazione - nella persona del suo presidente Franco Arboretti - per dichiarazioni espresse sulla lottizzazione c.d. Migliori Longari (tuonava Francesco Marcozzi “per i presunti reati di calunnia, persecuzione e procurato allarme, vicenda sulla quale sta indagando la Procura della Repubblica”). Bene, il GIP del Tribunale di Teramo, letta la richiesta della Pro-

Vi scrivo per segnalare lo stato in-decente di via Curiel, con le radi-ci degli alberi che hanno sollevato l’asfalto lungo tutta la strada. Oltre a bruttissimo da vedere è anche pe-ricoloso soprattutto per chi ci passa in bici o in motorino. E dire che è proprio a fianco alla chiesa di San Pietro e Paolo! B. U.

Occorre saperecura della Repub-blica che nella mo-tivazione riconosce il ruolo dell’associa-zione quale osser-vatorio e garanzia di partecipazione de-mocratica, archivia-va la querela sporta da Piergallini. Al

tempo, naturalmente, dell’epilogo della querela nessuno parlò. Oggi nel pro-cesso penale per abuso edilizio sull’ex area Migliori Longari sul banco degli imputati siedono i Piergallini respon-sabili della Ditta Domhouse assieme all’allora dirigente dell’Ufficio urbani-stico comunale, mentre gli esponenti del Cittadino Governante sono citati testi della parte lesa. Vogliamo raccon-tare questa storia perché, anche se ama-ra - a nessuno piace essere dileggiato e tanto meno querelato per aver espresso il proprio pensiero su uno scempio per cui ad oggi è ancora in corso un pro-cesso - è una bella storia di impegno civile.

Il Cittadino Governanteassociazione di cultura politica

Un asfalto indecenteGentile redazione, vogliamo segnala-re quanto segue: il lunedì mattina di questo mese, volendo acquistare del cibo abbiamo percorso V.Marconi, V.Thaon De Revel e Viale Orsini cen-tro, trovando i negozi desolatamente chiusi: è mai possibile? Non sarebbe ragionevole che l’amministrazione co-munale programmasse l’apertura di ALMENO uno di essi?Ringraziamo e salutiamo. Una famiglia di passaggio

Negozi chiusi

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La produzione di vino e olio nelle colline giuliesi

LA VITE

Dal punto di vista meteorologico il 2013 è stato carat-terizzato da una primavera fresca e piovosa, le piogge sono state copio-se anche nei mesi estivi con temperature calde durante il giorno ma fresche di notte. Questa escursione termica ha favorito la sintesi di profumi varietali nelle uve, delle cultivar coltivate nelle no-stre campagne (Montepulciano d’Abruzzo, Trebbiano, Pas-serina, Pecorino, ecc.). Qualche piccolo problema si è creato nella fase di prefioritura dei grappoli, le ripetute piogge, in-dicativamente durante la prima decade di giugno, hanno alzato il rischio di attacchi parassitari. La ben nota “peronospora della vite” (plasmopara vitico-la), in qualche caso anche con forma larvata, ha seccato irrimediabilmente il grappolo di uva appena formato; ciò rappresenta indubbiamente un danno per la quantità del raccolto ma, fortunatamente, non compromette per nulla la qualità. L’estate ha fatto poi il suo corso caldo e soleggiato fino ai primi di ottobre, consentendo alle uve di maturare bene e di poter eseguire le operazioni di ven-demmia in assoluta tranquillità, per cui possiamo dire che ci sono tutti i presupposti per avere degli ottimi vini di an-nata; potremmo subito cercare conferma assaggiando il novello 2013 in uscita in questi giorni.

L’ULIVO

Maestosa pianta di tutto il bacino mediterraneo e quindi anche del-le nostre colline, dove in particolare si coltiva la varietà “tortiglione” dal caratteristico tronco ritorto. Il frutto di queste piante, l’oliva, che secondo la varietà, può essere consumata da mensa (ri-piene di carne e poi fritte, varietà ascolana), o da aperitivo dopo aver subito un processo di preparazione. Tuttavia nelle nostre colline si coltiva l’ulivo quasi esclusi-vamente per la produzione di olio. Purtroppo l’andamen-to stagionale descritto, settembre caldo e soleggiato utile alla vigna, ha favorito di contro, la proliferazione della fa-

migerata mosca (Dacus Olea), che ha attaccato i giovani e teneri frutti (Drupe), forandoli in più punti con il loro ovo depositore, per immettere all’interno le uova da cui si sono sviluppate le larve che si sono nutrite della polpa delle olive deturpandole. Di conseguenza abbiamo avuto in generale una produzione scar-sa e di non qualità di olio, salvo in alcune zone più fresche esposte a nord o efficacemente trattate dall’agricoltore accorto. Comunque è sempre preferibile il nostro olio rispetto ai marchi più o meno noti provenienti da olive comunitarie in costante of-ferta promozionale negli scaffali dei supermercati.

di Flaviano Di Giovanpietro

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