Frati della Corda - Febbraio

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Febbraio | FdC | 1 Frati della Corda Notiziario della Custodia di Terra Santa Gerusalemme, 30 gennaio 2012 Ambasciatori della Custodia nel mondo: III Congresso Internazionale del Commissari F d C 2 Febbario | 2012 01 gennaio 2012 S. Messa per la festa di Maria Santissima Madre di Dio 08 gennaio 2012 la festa del Battesimo del Signore al fiume Giordano 19 gennaio 2012 Mons. Maroun Elias Lahham, nuovo Vescovo ad Amman

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Frati della Corda - Febbraio

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Febbraio | FdC | 1

Frati della CordaNotiziario della Custodia di Terra Santa

Gerusalemme, 30 gennaio 2012

Ambasciatori della Custodia nel mondo: III Congresso Internazionale del Commissari

FdC 2Febbario | 2012

01 gennaio 2012 S. Messa per la festa di Maria Santissima Madre di Dio

08 gennaio 2012la festa del Battesimo del Signore al fiume Giordano

19 gennaio 2012Mons. Maroun Elias Lahham, nuovo Vescovo ad Amman

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Open to all young Palestinian pianists & to students enrolled in Palestinian music schools

Auditions are public: January 27, 2012 at 9:00 am; at 3:00 pmJanuary 28, 2012 at 9:00 am

Sunday 29th of January 2012 at 6:00 pmWINNERS’ CONCERT

at St. Saviour’s Monastery Auditorium (New Gate - Terra Sancta - Jerusalem)

Free EntranceTel. 02-6266609, www.magnificatinstitute.org

Press Office: tel. 0542823759, [email protected]

The MagnificaT Piano coMPeTiTion“nikolaus De la flüe”

13Th annual eDiTion

The Magnificat Institute in Jerusalem presents

Thanks toMain Sponsor

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santa sede Il Papa prega per la pace in terra santa 4 La santa sede prosegue nella mediazione tra Israele e Palestina 4

curIa generaLIzIa comunicato del tempo forte di dicembre 2011 6 Festa Pua: testimone della speranza 7 Benedizione del “Il cantico” 7

PatrIarcato LatIno coordinamento terra santa 2012: comunicato finale 8 Mons. Maroun elias Lahham, nuovo Vescovo ad amman 9

curIa custodIaLe Pregare per far crescere l’amore per la terra santa 10 dal discretorio del 26 gennaio, gerusalemme 11 comunicazioni 12 statistiche 13 agenda del custode 17

soreLLa Morte fra giovanni de Bernardinis ofm 18

cronaca custodIaLe solennità della sacra Famiglia a nazareth 20 Perché la pace possa davvero arrivare: s. Messa solenne per la festa di Maria santissima Madre di dio e giornata mondiale per la Pace 21 “La gloria del signore brilla sopra di te”: la festa dell’epifania a Betlemme 25 comunicato stampa 34

“È lo spirito che dà testimonianza”: la festa del Battesimo del signore al fiume giordano 37 gli auguri dei Francescani alla chiesa greco-ortodossa in occasione del s. natale 44 È online il nuovo sito Pellegrinaggi custodia di terra santa 44 costruire la cultura di pace: riflessioni pedagogiche per il mese della pace 2012 45 La comunità francescana porge alla chiesa armena di gerusalemme i tradizionali auguri per il s. natale 47 XIII Magnificat Piano competition “nikolaus de La Flüe” 49 È attivo il sito internet dedicato al III congresso Internazionale dei commissari di terra santa 50

In BreVenotizie dal FMc 52 VarIeMessa di solidarietà a Knayeh 56 esercizi spirituali a cipro 57 statistiche: i cristiani in Israele - natale 2011 58

3 cIctsambasciatori della custodia nel mondo: III congresso Internazionale dei commissari di terra santa 60 Introduzione del custode 62 al servizio della “perla delle missioni dell’ordine” 63 economicamente impegnati per “la battaglia della gratuità” secondo giorno di lavori del congresso Internazionale 66

FraternItasFebbraio 2012 70

REDAZIONEdIrettore edItorIaLe Fra silvio r. de La Fuente ofm, segretario di terra santa

assIstentI s. naomi zimmermann Paola Ferrari

contatto segreteria della custodia di terra santa st. Francis 1 Jerusalem - PoBoX: 186 - Israel [email protected]

Progetto graFIco Luisa coglio

staMPa Franciscan Printing Press [email protected]

FRATI DELLA CORDA notiziario della custodia di terra santa

Edizione n. 2 - Febbraio 2012

INDICE

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vATICANO, 11 gENNAIO 2012

Il Papa prega per la pace in terra santa

L’Angelus di questa mattina è stato nel segno del Mese del Pace (gennaio come da tradizione) che sta per concludersi.Dopo l’Angelus, papa Benedet-to XVI ha colto l’occasione per ricordare, in modo particolare, la Giornata internazionale di

intercessione per la pace in Terra Santa. “In profonda comunione con il Patriarca Latino di Geru-salemme e il Custode di Terra Santa, invochiamo il dono della pace per quella Terra benedet-ta da Dio”, ha esortato il Santo Padre.Benedetto XVI ha poi salutato, tra gli altri, i ragazzi dell’Azione Cattolica, accompagnati dal Car-dinale Vicario, Agostino Vallini, con i loro educatori e familiari. “Cari ragazzi - ha detto loro il Papa - anche quest’anno avete dato vita alla Carovana della

Pace. Vi ringrazio e vi incoraggio a portare dappertutto la pace di Gesù”.Di seguito uno dei giovani di Azione Cattolica intervenuti, ha letto integralmente il Messaggio di Benedetto XVI per la Giornata Mondiale della Pace 2012.Poco dopo due bambini, invitati nell’appartamento pontificio, si sono affacciati di fianco al Papa e hanno liberato nell’aria due co-lombe, “segno di pace per la città di Roma e per il mondo intero”, come sottolineato da Benedetto XVI.

Santa Sede

vATICANO, 31 gENNAIO 2012

La santa sede prosegue nella mediazione tra Israele e Palestina La prossima riunione plenaria è convocata in Vaticano per l’11 giugno

In seguito alla ripresa dei colloqui bilaterali fra la Santa Sede e l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP), sabato 28 gennaio si è svolto a Ramallah, un incontro ufficiale presso la sede del Presi-dente palestinese. Lo rende noto un comunicato congiunto della Santa Sede e dell’OLP.I colloqui sono stati presieduti congiuntamente da Mons. Ettore Balestrero, Sotto-Segretario per i Rappor-ti con gli Stati, e dal Ministro Ziad Al-Bandak, Consigliere del Presidente Palestinese per le Relazioni con i Cristiani.La Parte palestinese ha consegnato alla Delegazione della Santa Sede la risposta alla bozza d’accordo proposta dalla Santa Sede nell’incontro precedente e i colloqui, secondo quanto riferisce la nota, “si sono svolti in un’atmosfera cordiale per rafforzare ulteriormente le speciali relazioni tra le due Parti”.Le Delegazioni hanno deciso di stabilire squadre tecniche per dar seguito alla bozza, in preparazione alla riunione plenaria che si terrà prossimamente in Vaticano.La Delegazione della Santa Sede era composta da: S.E. Mons. Antonio Franco, Delegato Apostolico a Gerusalemme e in Palestina; Mons. Maurizio Malvestiti, Sotto-Segretario della Congregazione per le Chiese Orientali; Mons. Alberto Ortega, Officiale della Segreteria di Stato; Mons. Waldemar Sommertag, Consigliere della Delegazione Apostolica a Gerusalemme.La Delegazione Palestinese era composta da: Nabil Shath, Membro del Comitato Centrale di Fatah; Ber-nard Sabella, Membro del Consiglio Legislativo Palestinese; Issa Kassissieh, Vice-Capo del Dipartimento per i Negoziati dell’OLP e Wassim Khazmo, Consigliere politico dell’Unità di Appoggio ai Negoziati dell’OLP.L’incontro segue una riunione della Commissione Bilaterale Permanente di Lavoro tra la Santa Sede e lo Stato di Israele, tenutasi giovedì scorso, 26 gennaio.La Commissione si è riunita in sessione plenaria presso il Ministero degli Affari Esteri per la prosecuzio-ne dei negoziati in base all’Articolo 10 § 2 del Fundamental Agreement riguardante materie economiche

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e fiscali.L’incontro è stato presieduto da Mons. Ettore Balestrero, Sotto-Segretario per i Rapporti con gli Stati del Vaticano, e da Danny Ayalon, M.K., Vice-Ministro degli Affari Esteri israeliano.La Santa Sede, in una nota della Sala Stampa, riporta che i negoziati, svoltisi “in una atmosfera aperta, amichevole e costruttiva”, hanno prodotto “progressi sostanziali su questioni significative”.“Le Parti hanno concordato i passi futuri verso la conclusione dell’Accordo”, ha aggiunto la nota, conclu-dendo che la prossima riunione Plenaria si terrà l’11 giugno 2012 in Vaticano.

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Curia generalizia

ROmA, 15 gENNAIO 2012

comunicato del tempo forte di dicembre 2011

Il Definitorio generale si è incontrato dal 12 al 16 dicembre 2011 presso la Curia generale. Dopo la sessione ordinaria, in cui tutti i presenti hanno parlato delle loro esperienze e attività a partire dalla fine della riunione di novembre, il Ministro gene-rale e il Definitorio generale hanno valutato i due recenti incontri – con i Visitatori generali (12-19 novembre 2011) e con i frati professori della Pon-tificia Università Antonianum (10 dicembre 2011). Hanno poi dedicato molto tempo per risolvere alcune situazioni molto particolari che coinvolgono alcuni singoli frati e alcune Entità, le decisioni che si occupano di ogni situazione saranno comunicate ai frati e alle Entità interessati.

Il Definitorio generale ha approvato una serie di documenti:* Statuti particolari della Provincia del Sacro Cuore di Gesù, Stati Uniti d’America, che era stato in parte modificato nel corso del recente Capitolo Provinciale.* Statuti particolari della Provincia di San Filippo di Gesù, in Messico, che era stato radicalmente aggiornato all’ultimo Capitolo Provinciale.* Alcuni aggiustamenti a guidare la riflessione sulla nostra identità per la presentazione ai nuovi Mini-stri e Custodi nel gennaio 2012.* Il questionario preparato dalla Commissione internazionale per uno studio interdisciplinare della situazione dell’Ordine in risposta ai mandati capi-tolari n. 2.* Il bilancio per il 2012 della Curia Generale e le

altre case dipendenti dal Ministro generale.

Con l’assistenza del Segretariato Generale per le Missioni ed Evangelizzazione, il Definitorio gene-rale ha approvato una metodologia per la prepara-zione della Guida allo studio del capitolo V delle Costituzioni Generali.

A seguito delle dimissioni del Ministro provincia-le della Provincia di San Michele Arcangelo, in Argentina, il Definitorio generale ha eletto i nuovi membri del governo della Provincia:Ministro provinciale: FR. SERGIO HORACIO CARBALLOVicario provinciale: FR. JORGE ALBERTO BEN-DERDefinitore Provinciale: FR. SALVADOR VILAR.

Il Definitorio generale ha eletto tre Visitatori gene-rali:o FR. MARTIN OLSTHOORN – HARUN, della Provincia di San Michele Arcangelo, in Indonesia,per la Provincia dei Santi Martiri di Gorcum nei Paesi Bassi.o FR. ROBERT HOOGENBOOM, della Provincia dei Santi Martiri di Gorcum nei Paesi Bassi, per la Provincia di Santa Elisabetta, in Germania.o FR. MASSIMO RESCHIGLIAN della Provincia Serafica di S. Francesco d’Assisi, in Italia, per la Fondazione di Notre Dame d’Afrique, nella Re-pubblica del Congo (Brazzaville), una fondazione dipendente dal Ministro generale.

Inoltre, il Definitorio ha esaminato e preso decisio-ni circa 19 file (Plichi) da Entità diverse dell’Or-dine, e circa tre richieste di assistenza finanziaria. Varie questioni, che hanno bisogno di ulteriore riflessione, sono state prorogate fino al Tempo For-te di gennaio.

L’incontro si è concluso prima di pranzo di Vener-dì 16 dicembre, con lo scambio degli auguri per il Natale e il Nuovo Anno.

23 Dic 2011Aidan McGrath ofmSegretario Generale

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L

ROmA, 16 gENNAIO 2012

Festa Pua: testimone della speranza

La Pontificia Università Antonia-num ha celebrato, nella mattinata del 16 gennaio 2012, la Festa dell’Università e del Gran Can-celliere, con un atto accademico presso l’Aula Magna, dal titolo “Testimone della speranza: 30 anni dopo la visita presso la Pon-tificia Università Antonianum del Beato Giovanni Paolo II”.Alla cerimonia sono intervenuti Fr. Priamo Etzi, ofm, Rettore Magnifico della PUA; Fr. Vidal Rodriguez Lopez, ofm, Segreta-rio generale per la Formazione e gli Studi,ofm, Mons. Slawomir

Oder, postulatore della causa di canonizzazione del beato Gio-vanni Paolo II, e il Ministro Ge-nerale e Gran Cancelliere dell’U-niversità, Fr. José Rodríguez Carballo, ofm.Si è inoltre consegnato il pre-mio San Francesco di Assisi a L. Lehemann, N. Mariani e S. Polmonari.All’atto hanno partecipato oltre

che ai professori e agli studenti, diverse Comunità Francescane e il Definitorio Generale e il gruppo dei Ministri provinciali e Custodi eletti nell’ultimo anno, che questa mattina con la Messa dello Spirito Santo nella Curia Generale hanno dato inizio al Congresso annuale per i Ministri neo-eletti.

ROmA, 27 gENNAIO 2012

Benedizione del “Il cantico”

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Patriarcato Latino

gERuSALEmmE, 12 gENNAIO 2012

coordinamento terra santa 2012: comunicato finale

Noi, vescovi del Coordinamento Terra Santa, ci riuniamo in Terra Santa dal 1998, per manifestare la nostra solidarietà con la comunità cristiana locale e per condividere la vita pastorale della chiesa locale. Mentre la fede che vediamo tra i cristiani in Terra Santa è per tutti noi un’esempio, abbiamo sentito tante volte e visto con i nostri occhi che l’occupazione e l’insicurezza, la paura e la frustrazione dominano la vita delle persone in questa terra. Incolpare l’altro è una abdicazione di responsabilità e un fallimento dell’autorità, l’autorità di cui le persone hanno disperatamente bisogno. Abbiamo sentito questo e faccia-mo nostra questa convinzione: essere pro-israeliano è anche essere pro-palestinese. Significa essere quindi per la giustizia per tutti. Il frutto sarà una pace duratura.Riconosciamo l’importanza della ripresa del dialogo tra l’Autorità palestinese e Israele. Facciamo eco alle parole di Papa Benedetto XVI indirizzate al Corpo Diplomatico, il 9 gennaio quando ha espresso la speranza che questo dialogo “prosegua affinché si giunga ad una pace duratura, che garantisca il diritto di quei due popoli a vivere in sicurezza in Stati sovrani e all’interno di frontiere sicure e internazionalmente riconosciute”.La realizzazione di un accordo negoziato è urgenteQuesto dialogo è minacciato e compromesso dall’estremismo e dall’intolleranza degli altri, di cui i segni sono fin troppo evidenti negli atteggiamenti, giudizi e azioni di troppi nel mondo di oggi. Questo è una preoccupazione per entrambe le parti e facciamo appello alla tolleranza e ad una leadership creativa, e coraggiosa, capace anche di mostrare perdono e umiltà, e di promuovere una pacifica coesistenza.Nonostante i gravi problemi che abbiamo ascoltato e abbiamo visto quest’anno, la nostra fede ci dà spe-ranza e ci sono segni di speranza: L’Assemblea delle Chiese per il Sinodo del Medio Oriente, l’aumento dei pellegrini, la cooperazione interreligiosa vista in Galilea esempio per tutti, i progetti abitativi del Patriarcato e della Custodia di Terra Santa, gli sforzi umanitari nel campo dell’istruzione e della cultura delle organizzazioni cattoliche per sostenere le comunità locali – tutte queste iniziative noi le incoraggia-mo e le sosteniamo. Soprattutto la nostra speranza è nutrita dalla testimonianza costante delle comunità cristiane che abbiamo incontrato e con cui abbiamo celebrato la nostra fede a Gaza, Nablus, Gerusalemme e in Galilea. Riconosciamo anche i progressi registrati nel negoziato tra Santa Sede e Israele che fanno sperare in una soluzione vicina.I leader politici delle due nazioni hanno bisogno di mostrare coraggio, determinazione e creatività in modo da concretizzare le speranze della maggioranza per realizzare una pacifica coesistenza nella fedeltà al loro essere ebrei, cristiani e musulmani”.Che Dio benedica tutti i popoli della Terra Santa!

Firmatari del comunicato del Coordinamento Terra Santa 2012:Mons. Patrick Kelly – Arcivescovo di Liverpool (Inghilterra e Galles) Mons. Riccardo Fontana – Vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro (Italia) Mons. Richard Smith – Arcivescovo d’Edmonton (Canada) Mons. Joan-Enric Vives I Sicilia – Vescovo d’Urgell (Spagna) Mons. Gerald Kicanas – Vescovo di Tucson (Stati Uniti) Mons. Heinrich Mussinghoff – Vescovo d‘Aachen (Germania) Mons. Michel Dubost – Vescovo d’Evry (Francia) Mons. Pierre Burcher – Vescovo di Reykjavik (Conferenza dei vecsovi scandinavi) Mons. William Kenney – Vescovo ausiliare di Birmingham (Inghilterra e Galles)

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gERuSALEmmE, 19 gENNAIO 2012

Mons. Maroun elias Lahham, nuovo Vescovo ad amman

Il Santo Padre Benedetto XVI ha nominato Mons. Maroun Elias Lahham Vescovo Ausiliare e Vica-rio Patriarcale per la Giordania. Il Patriarca latino Mons. Fouad Twal, i suoi Vescovi Ausiliari e i sacerdoti del Patriarcato latino formulano i loro auguri e le loro preghiere.Mons. Maroun succede a Mons. Selim Sayegh, che aveva presentato le sue dimissioni in conformità al canone 401 § 1 del Codice di Diritto Canonico riguardante il limite di età per l’esercizio della cura pastorale del Vescovo.Mons. Maroun Lahham è stato finora Arcivescovo di Tunisi. Sotto il suo Curriculum Vitae:

Curriculum VitaeMons. Maroun Elias Lahham è nato in Giordania, a Irbed, il 20 luglio 1948. Dal 1961 al 1972 ha com-piuto la sua formazione filosofica e teologica presso il Seminario patriarcale latino di Beit Jala, dove ha ottenuto il baccellierato in Filosofia e Teologia.Il 24 giugno 1972, a Gerusalemme, è stato ordinato sacerdote da S.B. Mons. Giacomo Beltritti. Dopo la sua ordinazione, ha ricoperto i seguenti incarichi:1972-1975, Vicario della parrocchia di Cristo Re, a Misdar (Amman);1975-1976, Vicario della parrocchia di Fuheis, in Giordania;1976-1979, sacerdote Fidei Donum a Dubai, UAE (Unione Emirati Arabi), dove, insieme a S.E. Mons. Gremoli, ofm cap., ha servito per tre anni le diverse comunità cristiane presenti, nelle diverse lingue;1979-1981, Vicario nella parrocchia di Cristo Re, a Misdar, Amman (1979-1981);1981-1988, Parroco a Madaba, in Giordania.Dal 1988 al 1992 ha studiato a Roma, conseguendo il Dottorato in Teologia Pastorale e catechesi presso la Pontifica Università Lateranense con una tesi intitolata: “Catechesi degli adulti nel Patriarcato Latino di Gerusalemme”.

Al suo rientro in Palestina, è stato nominato Diret-tore Generale delle Scuole del Patriarcato Latino (1992-1994) in Palestina.Dal 1994 fino alla sua nomina a Vescovo, è stato Rettore del Seminario patriarcale di Beit Jala. Nello stesso periodo ha insegnato catechesi e teologia pastorale al Seminario di Beit Jala, al seminario salesiano di Cremisan e al seminario della Custodia di Terra Santa a Gerusalemme.L’8 settembre 2005 è stato nominato vescovo di Tunisi, poi arcivescovo nel 2010, servizio che svol-ge attualmente.Mons. Maroun ha pubblicato 4 lettere pastorali:1. Un anno dopo (Tunisi 2006)2. Il ruolo dei cristiani laici nella Chiesa (Tunisi 2008)3. La Parola di Dio (Tunisi 2009)4. “Ecco, io faccio nuove tutte le cose ...” (Tunisi 2011)Mons. Maroun ha scritto e tradotto libri e artico-li e svolto numerose conferenze su diversi temi riguardanti la catechesi degli adulti, la spiritualità cristiana, la pace in Terra Santa, il significato di Gerusalemme per le tre religioni monoteistiche, il dialogo interreligioso, la Lectio Divina, i sacramen-ti, l’antropologia cristiana, la storia del Patriarcato Latino...Il nuovo vescovo parla e scrive correttamente, oltre all’arabo, il francese, l’inglese e l’italiano.

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Pregare Per Far crescere L’aMore Per La terra santaMessaggio del custode di terra santa per la giornata Internazionale di Intercessione per la Pace in terra santa

Nella Grotta della Natività a Betlemme, appena prima dell’altare della stella, c’è il “camino della co-meta”. L’antica devozione dei betlemiti richiama ancora oggi il prezioso servizio della cometa, che ha indicato la strada a pastori e magi, e - terminato il suo compito unico e irrepetibile - si è “spenta” in un “camino”. Il mese che ha seguito la nascita del Signore nostro Gesù Cristo dev’essere stato un tempo molto movimentato. Anche l’attuale gennaio è un mese che continua a rifarsi al Natale, in un crescendo di iniziative che testimoniano quanto ci sia ancora da fare per accogliere degnamente il Principe della Pace. Il “camino della cometa” ci dice che essa ha finito il suo compito, non dobbiamo attendere altro, è al Figlio di Dio che dobbiamo guardare per incontrare Colui che è la giustizia e la pace. Ma pace non c’è… Invocata, proclamata, cercata, proposta, indicata, anche premiata: tutti parlano di pace, ma la pace non c’è. Forse che la pace sia altro dalle parole degli uomini?“Di fronte alla difficile sfida di percorrere le vie della giustizia e della pace possiamo essere tentati di chiederci, come il Salmista: Alzo gli occhi verso i monti: da dove mi verrà l’aiuto? (Sal 121,1).

La pace non è soltanto dono da ricevere, bensì anche opera da costruire. Per essere veramente operatori di pace, dobbiamo educarci alla compassione, alla solidarietà, alla collaborazione, alla fraternità, essere atti-vi all’interno della comunità e vigili nel destare le coscienze sulle questioni nazionali ed internazionali e sull’importanza di ricercare adeguate modalità di ridistribuzione della ricchezza, di promozione della cre-scita, di cooperazione allo sviluppo e di risoluzione dei conflitti (Benedetto XVI, Messaggio Pace 2012). Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio », dice Gesù nel discorso della montagna (Mt 5,9).

Per cambiare il cuore ci vuole la preghiera: questo sì. E sen-za cambiare il cuore non si riuscirà neppure a indirizzare lo sguardo nella giusta direzione. La nostra preghiera dovrà dunque chiedere la determinazione e la coerenza di abbrac-ciare questo impegno, educandoci alla compassione…

L’elenco che ci offre il Papa è quanto mai esaustivo circa ciò che va fatto per giungere alla beatitudine di chi opera per la pace nella verità. Egli ribadisce: La pace per tutti nasce dalla giustizia di ciascuno e nes-suno può eludere questo impegno essenziale di promuovere la giustizia, secondo le proprie competenze e responsabilità. Invito in particolare i giovani, che hanno sempre viva la tensione verso gli ideali, ad avere

Curia Custodiale

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la pazienza e la tenacia di ricercare la giustizia e la pace, di coltivare il gusto per ciò che è giusto e vero, anche quando ciò può comportare sacrificio e andare controcorrente.Benvenuti, dunque alla quarta Giornata internazionale di intercessione per la pace in Terra Santa. Un appuntamento che arricchisce questo mese di riflessione corale sul Dono appena ricevuto, e ci invita a superare ogni divisione per rendere grazie a Dio che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo (tema della Settimana di preghiera per l’Unità dei cristiani).

Anche la Giornata di dialogo con l’Ebraismo che ha per tema La Sesta Parola: Non Uccidere, ci ricorda l’urgenza della giustizia e della pace. Lo specifico pregare per far crescere nei cuori e nelle volontà l’amo-re per la Terra Santa e l’impegno per la giustizia e la pace delle quali soffriamo la mancanza, è innanzitut-to dovere di tutte le Chiese che qui convivono e che devono ancor più e meglio testimoniare la riconcilia-zione, l’unità e la pace, cominciando da Gerusalemme. E’ compito di tutti, dovere di ciascuno, dai Pastori ai genitori, dagli insegnanti ai giovani: pregare per essere capaci di accogliere questo dono è un’urgenza che ci coinvolge tutti.

Questo non-stop di preghiera, di tante Chiese in tanti luoghi del mondo, è un dono importante per la Terra Santa. E’ consolazione, aiuto, sostegno alla speranza per i nostri cristiani che vivono ogni giorno il disa-gio, la sofferenza, la frustrazione per una situazione sociale alla quale non vedono miglioramenti. Sapere che il 29 gennaio tante persone vorranno unire volontà e cuori per chiedere a Dio la pace per la Terra Santa, per la loro Terra, è rugiada del cielo, è solidarietà di fratelli sconosciuti ma infinitamente cari. Di questo hanno bisogno, di questo abbiamo bisogno.

daL dIscretorIo deL 26 gennaIo, gerusaLeMMe

1. ATTIvITà DELLA CuRIA Il Custode di Terra Santa informa il Discretorio sui suoi recenti viaggi, in particolare sulla visita ai fratelli della Regione S. Paolo, che stanno vivendo un momento particolarmente difficile, a causa della situazione politica. Ancora una volta, dopo la discussione nella sessione precedente, il Discretorio ha analizzato le difficili prospettive future per quel paese.

2. mOvImENTO DI PERSONALEa. Fra Placido Robaert, è stato assegnato alla fraternità del Convento dell’Agonia, Gethsemani, Gerusa-lemme. È nominato: Addetto al santuario.b. Il Discretorio ha accolto le dimissioni di Fra Angelico Pilla, e lo ha assegnato alla fraternità del Con-vento di San Giuseppe, Beirut, Libano. È nominato: Vicario locale e Addetto alla parrocchia.c. Fra Halim Noujaim: è stato assegnato alla fraternità del Convento di Sant’Antonio, Harissa, Libano. È nominato: Guardiano.d. Fra Roger Saad della fraternità di S. Antonio, Harissa, Libano: è nominato: Economo locale.e. Fra Sesar Melanius: è stato assegnato alla fraternità del Convento dell’Annunziata, Nazareth. È nomi-nato: Adetto al Santuario e assistente spirituale dei pellegrini.f. Fra Gerard Bourdonneau: è stato assegnato alla fraternità del Convento di San Cleofa, Emmaus. È no-minato: Cronista.Per l’ennesima volta, inoltre, si studia la situazione delle nostre fraternità in Cipro, con particolare atten-zione a Limassol.

Si deliberano infine alcuni aiuti e lavori minori in diversi conventi.

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coMunIcazIonIGerusalemme, 24 gennaio 2012

Prot: BA-15-RV/12

Signor VescovoMonsignor Maroun Elias LahhamAusiliare e Vicario Patriarca di Gerusalemmedei Latini per la Giordania,Sede Vescovile MedabaGiordania--------------------------------

“ Pascete il gregge di Dio che vi è affidato, sorvegliandolo non perché costretti ma volentieri, come piace a Dio, non per vergognoso interesse, ma con animo generoso, non come padroni delle persone a voi affidate, ma facendovi modelli del gregge.

E quando apparirà il Pastore supremo, riceverete la corona della gloria che non appassisce”.

Prima Lettera di Pietro 5, 2-4

Vostra Eccellenza Reverendissima.

Apprendo con gioia la notizia della Vostra recente nomina ad Ausiliare e Vicario del Patriarca di Gerusa-lemme per le Chiese dei Latini di Giordania.Insieme ai frati della Custodia di Terra Santa, desidero porgere sentite felicitazioni per il nuovo importan-te incarico.

Con spirito di collaborazione, saremo vicini nel Vostro operare a sostegno delle Chiese locali, chiamate a un rinnovato slancio missionario; per diffondere il messaggio di speranza alla società, in continua trasfor-mazione, dove la libertà religiosa sembra essere, ingiustamente, limitata.

Con sentimenti di devozione e cordialità fraterna, auguriamo ogni bene nel Signore.

Fra Pierbattista Pizzaballa, ofmCustode di Terra Santa

Fra Silvio R. De La Fuente, ofmSegretario di Terra Santa

Curia Custodiale

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statIstIche

CURIA GENERALIS OFM

Via Santa Maria Mediatrice 25 00165 Roma - Italia Fax: +39 0668491364 eMail: [email protected]

RELATIO DE STATU PERSONALI ET LOCALI

die 31 Decembris 2011

PROVINCIA/CUSTODIA AUT. Custodia Terrae Santae

Entitatis Codex 90 Natio Terra Sancta Directio Postalis Convento San Salvatore, St. Francis 1

91001 Jerusalem P.O.Box 186

Tel.1 +972 2 6266561 Tel.2 +972 2 6266563

Mob/Cel. +972 2 546687497 Fax +972 2 6284717

eMail 1: [email protected] eMail 2: [email protected]

www www.custodia.org

I. DE STATU PERSONALI

1. SOLLEMNITER PROFESSI:

a) Cardinales 0 Archiepiscopi 0 Episcopi 1 1

b) Sacerdotes 113

c) Diaconi permanentes 2

d) Fratres cum optione clericali 7

d) Fratres laici 32

Summa Professorum Sollemnium 155

2. PROFESSI TEMPORARII:

a) Fratres cum optione clericali 9

b) Fratres sine optione clericali 0

c) Fratres sine optione 0

Summa Professorum TemporariorIum 9

Novitii 7

SUMMA TOTALIS OMNIUM FRATRUM CUM NOVITIIS 171

Postulantes 3

Tertiarii seu Oblati Perpetui 0

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II. INCREMENTUM ET DECREMENTUM PROVINCIAE/CUSTODIAE AUT.

1. ADMISSI (hoc anno)

a) ad novitiatum 7

b) ad professionem temporariam 2

c) ad professionem sollemnem:

• fratres laici 0

• fratres cum optione clericali 3

d) ad sacros ordines

• ad diaconatum permanentem 0

• ad presbyteratum 1

2. EXTRA CLAUSTRA COMMORANTES hoc anno gratiam obtinuerunt:

a) sacerdotes et diaconi 0

a) laici 0

Summa extra claustra 0

3. EGRESSI (hoc anno):

a) novitii 0

b) professi temporarii 0

c) professi sollemnes:

fratres laici 0

fratres cum optione clericali 0

diaconi permanentes 0

sacerdotes saecularizati, qui hoc anno indultum obtinuerunt 0

sacerdotes, qui dispensationem ob obligationibus status clericalis hoc anno

obtinuerunt vel de facto ministerium sac. reliquerunt 0

Summa Egressorum 0

4. DEFUNCTI:

a) novitii 0

b) professi temporarii 0

c) professi sollemnes:

fratres laici 0

fratres cum optione clericali 0

diaconi permanentes 0

sacerdotes 9

cardinales 0 archiepiscopi 0 episcopi 0 0

Summa Defunctorum 9

Curia Custodiale

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III. DISTRIBUTIO FRATRUM PROVINCIAE/CUSTODIAE AUT. IUXTA RESIDENTIAM

1. In territorio Provinciae/Custodiae Aut.: 145

2. Extra territorium Provinciae/Custodiae Aut.:

a) In Custodiis dependentibus 0

b) In Fundationibus 0

c) In aliis locis 26

SUMMA TOTALIS OMNIUM FRATRUM CUM NOVITIIS 171

IV. NUMERUS DOMUUM, FRATRUM ET CANDIDATORUM PROVINCIAE/ CUSTODIAE AUT. IN DIVERSIS NATIONIBUS, UBI VIVUNT ET LABORANT

Natio (Regio politica) Professi non sacerdotes

Domus Episcopi (C.A.E.) Sacerdotes

Diaconi permanentes

Cum optione clericali Laici Sine optione Novitii Postulantes

a) In propria Natione 26 0 54 1 12 15 0 0 0 b) In aliis Nationibus

Argentina 1 0 4 0 0 1 0 0 0 Ægyptus 1 0 5 0 0 1 0 0 0

Cyprus 4 0 4 0 0 1 0 0 0

Foed. Civ. Americ. Septent 1 0 8 1 2 6 0 0 0

Graecia 2 0 1 0 0 0 0 0 0

Hispania 1 0 2 0 0 0 0 0 0

Iordania 2 0 2 0 0 1 0 0 0

Italia 4 0 10 0 2 6 0 7 3

Libanus 3 0 4 0 0 0 0 0 0

Syria 9 1 16 0 0 1 0 0 0

ignotus

3

Summa 54 1 113 2 16 32 0 7 3

SUMMA TOTALIS OMNIUM FRATRUM CUM NOVITIIS 171

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V. DE STATU LOCALI – DOMUS

1. DOMUS

a) In territorio Provinciae/Custodiae Aut. 23 b) Extra territorium Provinciae/Custodiae Aut. 0

Summa 23

2. DOMUS FILIALES

a) In territorio Provinciae/Custodiae Aut. 31

b) Extra territorium Provinciae/Custodiae Aut. 0

Summa 31

Summa omnium Domorum 54

VI. NUMERUS PAROECIARUM ORDINI CONCREDITARUM

1. IN TERRITORIO PROVINCIAE/CUSTODIAE AUT.

a) Apud Domos nostras 23

b) Extra Domos nostras 0

Summa 23

2. EXTRA TERRITORIUM PROVINCIAE/CUSTODIAE AUT.

a) Apud Domos nostras 0

b) Extra Domos nostras 0

Summa 0

Summa totalis omnium Paroeciarum 23

VII. CURSUM INSTITUTIONALEM ET AD GRADOS ACADEMICOS

a) Alumni cursus Philosophiae 2

b) Alumni cursus Theologiae 9

c) Alumni ad Gradus Academicos 5

________________________________ ________________________________ Minister Provincialis/Custos Custodiae Secretarius

Curia Custodiale

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Marzo 2012

27-29/03 – roma: Incontro Pontificia commissione per il dialogo religioso con l’ebraismo 22/03 – nazareth: incontro con superiori ed economi locali di galilea 21/03 – gerusalemme: incontro con superiori ed economi locali di giudea 19/03 – nazareth: solennità di s. giuseppe 13-14/03 – nazareth: assemblea degli ordinari cattolici di terra santa 7-9/03 – rodi (grecia): Visita canonica 3-5/03 – Milano / Bergamo: conferenze varie

FeBBraIo 201227-29/02 – roma, delegazione di terra santa: Visita canonica 19-21/02 – gerusalemme: seconda sessione annuale del discretorio di terra santa 14/02 – tel aviv (università): conferenza sul contributo della custodia nella storia dell’arte e dell’architettura della terra santa 13/02 – urbino (Italia): Incontro con gli studenti dell’università 12/02 – Fabriano (Italia): giornata diocesana di sensibilizzazione Pro terra sancta 08-11/02 – roma, Montefalco, La Verna: Incontri vari con i responsabili della formazione iniziale della custodia 06/02 – assemblea straordinaria degli ordinari di terra santa 01-04/02 – gerusalemme: III congresso Internazionale commissari di terra santa

gennaIo 2012

30/1-04/2 – gerusalemme: terzo congresso Internazionale dei commissari di terra santa26/01 – gerusalemme: Prima sessione annuale del discretorio di terra santa23-25/01 – Flagellazione, gerusalemme: Visita canonica20/01 – Monte tabor: Incontro guardiani e superiori di galilea19/01 – gerusalemme: Incontro guardiani e superiori di

giudea18/01 – Betfage: Visita canonica17/01 – tabgha: Visita canonica16/01 – cafarnao: Visita canonica15/01 – cana di galilea: commemorazione dell’inizio del Ministero di gesù e posa della prima pietra dell’erigendo centro parrocchiale e scuola11/01 – giaffa, chiesa di s. Pietro: Incontro di formazione permanente per sagrestani, assistenti di santuari e animatori di pellegrinaggi09-14/01 – gerusalemme, seminario: Incontro con gli studenti08/01 – Kasser el-Yahud, presso gerico: solennità del Battesimo del signore06/01 – Betlemme: solennità dell’epifania05/01 – Ingresso solenne a Betlemme e Primi Vespri dell’epifania01/01 – gerusalemme, Patriarcato latino: Messa per la Pace in terra santa

dIceMBre 2011

29/12 – gerusalemme: scambio di auguri dei capi religiosi cristiani con il Presidente dello stato d’Israele27/12 – gersalemme: scambi di auguri con le comunità ortodosse24-26/12 Festività e celebrazioni di natale22/12 – gerico: Visita canonica20/12 – Betlemme: tradizionale concerto per la vita e la pace19-20/12 – giaffa: Visita canonica alle due comunità16/12 – ramleh: Visita canonica15/12 – gerusalemme, s. salvatore: ottava sessione annuale del discretorio14/12 – cana: Visita canonica13/12 – akko: Visita canonica10/12 – san Miniato: Incontro con i sostenitori di terra santa08/12 – gerusalemme, s. salvatore: Festa dell’Immacolata07-09/12 – nazareth: Visita canonica06/12 – Monte tabor: Visita canonica1-4/12 – Malta: Incontri di Formazione Permanente con i Frati Minori e con la chiesa locale

Agenda del Custode

Lago di tiberiade, galilea

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Sorella morte

Fra giovanni de Berardinis ofm

n.Colonnella (Italia) 13 novembre 1920 † Grottammare (Italia) 6 maggio 2011

Provincia di San Giacomo della Marca

Che la sua anima e quella di tutti i fedeli defunti, per la misericordia di Dio, riposino in pace. Amen

Cari confratelli,

La Custodia di Terra Santa si unisce in preghiera ai frati della Provincia di San Giacomo della Marca (Ita-lia) che ci informano del per il decesso del nostro confratello, fra Giovanni De Berardinis ofm.

Fra Giovanni era un Commissario per la Terra Santa dal 1969 fino al 1971. Nella certezza che la vita non è tolta, ma trasformata a nuova vita, lo accompagnino le nostre preghiere. Nella speranza che il giorno della risurrezione ci ritroveremo a godere della Patria Celeste.

Frate Giovanni è tornato alla casa del Padre il 6 Maggio 2011, aveva 90 anni di età, 73 di professione, 65 di sacerdozio e 3 di servizio. A norma dei nostri Statuti Particolari, ogni sacerdote applichi 1 Messa e gli altri frati partecipino ciascuno a 1 Messa. Lodevolmente, i singoli frati pratichino 1 Via Crucis. In ogni fraternità una Santa Messa sia celebrata in comune. Ricordiamo con sollecitudine questo fratello nella preghiera, nella gratitudine al Padre che l’ha donato, affinchè ora la nostra unione fraterna sia piena, nella luce del Signore.

St. Salvatore, 23 gennaio 2012.

Fr. Silvio R. De La Fuente ofmSegretario di Terra Santa

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Monte degli olivi, gerusalemme

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I

Cronaca Custodiale

gERuSALEmmE, 01 gENNAIO 2012 solennità della sacra Famiglia a nazaret

Il Natale continua le sue tappe celebrative in Terra Santa, come una sinfonia retta dal ritmo del calendario liturgico della Chiesa latina di Roma. Per ogni giorno dell’Ottava di Natale, secondo una secolare tradizione, il calendario liturgico della Custodia di Terra Santa fa riflesso alle Celebrazioni Papali nell’Urbe. I figli di San Francesco, per volere del loro Padre, sono stati sempre legati a doppio nodo con gli usi liturgici della Curia Romana. Solo tenendo presente tale vincolo filiale con le celebrazioni dei Successori di Pietro a Roma si comprende l’oggi liturgico della Custodia di Terra Santa, che fonda e dà principio al calendario di tutta la Chiesa Latina di Terra Santa. Così si spiegano anche le peregrinazioni al Luogo del Martirio di Santo Stefano al Getsemani il 26 dicembre e, il giorno dopo, il bacio alla Roccia del Santo Presepio di Betlemme durante l’Ottava di Natale. Il giorno 28 l’appuntamento è fissato presso la Santa Grotta della Natività, dove si venerano i Sepolcri dei Santi Innocenti. Nella liturgia latina la pericope evangelica di Luca dell’Annuncio degli Angeli ai Pastori fuori del giorno di Natale ricorre anche il sesto giorno dell’Ottava di Natale, cioè il 30 Dicembre. Alcuni anni però, il 30 dicembre coincide con la festa della Santa Famiglia. Ora per ragione di semplicità la solennità dell’Annuncio dei Santi Angeli ai Pastori nel tradizionale santuario del Campo dei Pastori a Beit Sahur viene celebrata ogni anno dalla comunità di Betlemme il pomeriggio del 29 Dicembre.Quest’anno la Sacra Famiglia è ricordata e festeggiata in tutta la Chiesa Latina il giorno 30 dicembre, e allora si intende che la peregrinazione deve

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essere fatta proprio lì alla Casa Santa di Nazaret, che ebbe il privilegio di accogliere per quasi trent’anni l’Emmanuele.Al Mattino presto, verso le 6.30, i Pellegrini incominciano ad arrivare alla Santa Casa, conosciuta fin dall’antichità come Chiesa della Nutrizione e ora dedicata a San Giuseppe Patrono della Chiesa. Questa Casa vide l’opera del lavoro assiduo del Falegname di Nazaret, della Vergine Madre e del Figlio Unigenito di Dio, che cresceva loro sottomesso in sapienza, età e grazia.Il grande mistero del silenzio della Famiglia di Nazaret è stato celebrato nella messa solenne presieduta da Sua Em. Rv.ma il card. Giovanni Coppa. Insieme a Lui, vescovi, il Guardiano di Nazaret Fra Riccardo Bustos, ofm e altri presbiteri e religiosi.

Il card. Coppa nella sua omelia ha puntualizzato l’importanza che ha oggi la Santa Famiglia di Nazaret in quanto modello da presentare costantemente a tutti gli uomini: “Padre, Madre e Figli costituisco l’unità sociale fondamentale che cresce nell’interdipendenza e nella distinzione naturale dei propri ruoli”.

In questo la fede gioca un ruolo fondamentale. La famiglia di Nazaret è soprattutto un modello di fedeltà al piano salvifico di Dio, quindi modello per ogni famiglia,comprese le comunità religiose. Al termine della celebrazione il card. Coppa ha benedetto una corona d’oro donata da una fedele di Nazaret all’immagine dell’Immacolata Concezione, come segno di ringraziamento alla Madre di Dio per la vicinanza alla sua famiglia nei duri momenti di prova che questa ha vissuto.Infine, come di solito, si è scesi processionalmente nella Cripta della chiesa, venerando con la lettura del Vangelo di Matteo il Luogo della Santa Casa di Nazaret.

gERuSALEmmE, 01 gENNAIO 2012 Perché la pace possa davvero arrivare: s. Messa solenne per la festa di Maria santissima Madre di dio e giornata Mondiale della Pace

La festa di Maria Santissima Madre di Dio e Giornata Mondiale della Pace, è stata celebrata, come da tradizione, la S. Messa pontificale presso la Chiesa concattedrale

del Patriarcato Latino di Gerusalemme, situato nel quartiere cristiano della Città Vecchia, a poca distanza dalla Porta di Giaffa. Il Patriarca, S.B. Mons. Fouad Twal, ha presieduto la solenne

celebrazione, affiancato da Mons. William Shomali, attuale Vescovo ausiliare di Gerusalemme, da Mons. Kamal Batish, Vescovo ausiliare emerito di Gerusalemme, da numerose autorità patriarcali,

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da molti esarchi delle Chiese Cattoliche Orientali, dai superiori di molti ordini religiosi presenti in Terra Santa, dai tanti sacerdoti che hanno voluto partecipare come concelebranti a questa importante ricorrenza. Anche la comunità francescana locale era presente con molti dei suoi membri, tra cui il Segretario custodiale, fra Silvio De La Fuente, l’attuale Guardiano della Basilica della Natività a Betlemme, fra Stephane Milovitch, e numerosi studenti e seminaristi. Tra le autorità patriarcali, padre David Neuhaus, Vicario patriarcale per i cattolici di lingua ebraica in Israele. I molti concelebranti hanno trovato posto intorno all’altare maggiore, ai piedi del quale era adagiata una statua di Gesù Bambino, mentre sul fondo a sinistra, dietro l’altare, era disposta una bella icona della Madonna col Bambino, ornata di fiori variopinti. Gremita la Chiesa di innumerevoli religiosi e religiose appartenenti alle molte famiglie di consacrati che vivono in Terra Santa, di numerosi cristiani locali di lingua araba, di amici, volontari e collaboratori del Patriarcato e di altre realtà che operano in Terra Santa, di piccoli gruppi di pellegrini. Presente alla celebrazione di apertura del nuovo anno, tra i primi banchi, anche

una rappresentanza di Cavalieri e Dame del Sovrano Militare Ordine di Malta. La liturgia, infine, è stata animata in modo intenso e suggestivo dai cori Magnificat e Yasmeen della Custodia francescana di Terra Santa, diretti da Hania Soudah Sabbara e magistralmente accompagnati all’organo da fra Armando Pierucci, direttore dell’Istituto Magnificat, la scuola di musica della Custodia a Gerusalemme.Prendendo la parola, prima di cominciare l’omelia,

Mons. Twal ha rivolto un particolare saluto di benvenuto a tutti quei religiosi, appartenenti a diverse congregazioni, che hanno trascorso il loro primo S. Natale al servizio della Terra Santa e che dunque, in questi particolari giorni, hanno potuto sperimentare in modo alto e coinvolgente il mistero e il dono straordinario dei Luoghi Santi. La riflessione del Patriarca si è poi concentrata sui temi che sono al centro di questa giornata di festa: la figura di Maria e il problema della pace. Numerosi i riferimenti al Messaggio che S.S. Papa Benedetto XVI ha redatto per questa XLV Giornata Mondiale della Pace e che ha voluto presentare

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in prospettiva educativa, Educare i giovani alla giustizia e alla pace, invitando ad “ascoltare e a rafforzare l’importante ruolo delle nuove generazioni nella realizzazione del bene comune e nell’affermazione di un giusto e pacifico ordine sociale, nel quale i diritti umani fondamentali possano essere pienamente espressi e realizzati”.

Di fronte alle difficoltà e alle preoccupazioni che assillano oggi molti giovani in diverse parti del mondo, ha precisato Mons. Twal sulla scia della riflessione papale, è indispensabile stabilire una nuova alleanza pedagogica tra tutti i responsabili dell’educazione e della formazione dei giovani: genitori, educatori, insegnanti, religiosi e sacerdoti devono lavorare con i giovani per costruire una cultura di pace e promuovere l’impegno alla riconciliazione e l’apertura alle altre culture e religioni.

Tante sono ancora le tensioni che rendono difficile la conquista di questi fondamentali obiettivi, specie in Medio Oriente, dove i fermenti della “primavera araba” non sempre hanno favorito la crescita della pace e della reciproca comprensione e dove “una generazione di giovani Israeliani e Palestinesi è nata e cresciuta sotto l’occupazione e in un’atmosfera di violenza”. Eppure Maria, Madre del Signore, ci insegna a guardare con fiducia e speranza il nuovo anno che ora comincia e a valutare con fede i tre fondamentali eventi che hanno segnato il 2011: l’incontro interreligioso ad Assisi dello scorso ottobre, che ha chiamato alla preghiera per la pace tutte le religioni del mondo, alla luce dello spirito di S. Francesco, “Signore,

fa’ di me uno strumento della tua pace”, perché la pace ha le sue basi nel cuore dell’uomo, nella sua conversione e nella sua riconciliazione con Dio e con la famiglia umana; la “primavera araba”, che ha generato un profondo entusiasmo e grandi aspettative riguardo alla democrazia, alla pace, alla giustizia sociale, ma che nasconde sempre il rischio della degenerazione negli estremismi e nei fondamentalismi, per cui l’azione educativa dei giovani resta una componente essenziale per aprire un effettivo orizzonte di speranza e di nuova cittadinanza in questi contesti; l’anelito di pace che sale dalla Terra Santa e che ha molto bisogno, per diventare realtà, dell’impegno al dialogo tra i leaders religiosi che, “mentre vivono in un luogo pieno di memorie sacre alle nostre tradizioni, sperimentano quotidianamente le difficoltà di vivere insieme in armonia”, dell’educazione delle nuove generazioni alla pace e alla mutua comprensione, con i concorso delle scuole e di tutte le altre istituzioni educative locali, e, infine, del contributo dei molti pellegrini che visitano la Terra Santa e che hanno l’opportunità di creare ponti di amicizia e di solidarietà tra diversi, in vista di un’autentica cultura di pace. E se, ha concluso Mons. Twal, i molti impegni educativi e pastorali che già attendono la Chiesa di Terra Santa nel 2012 lasciano intravedere che “la pace sta davvero arrivando”, Papa Benedetto XVI ci esorta a ricordare sempre che “la pace non è un bene già raggiunto, ma una meta a cui tutti e ciascuno dobbiamo aspirare. Guardiamo con maggiore speranza al futuro, incoraggiamoci a vicenda nel nostro cammino, lavoriamo per dare al nostro mondo un volto più umano e fraterno, e sentiamoci uniti nella responsabilità verso le giovani generazioni presenti e future, in particolare nell’educarle ad essere pacifiche e artefici di pace” (S.S. Benedetto XVI, Messaggio per la celebrazione della Giornata Mondiale della Pace, 1° gennaio 2012).Al termine della celebrazione, tutti i partecipanti hanno potuto porgere gli auguri di buon anno al Patriarca e alle altre autorità nei locali della curia ed incontrarsi per un simpatico momento conviviale.

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gERuSALEmmE, 05-06 gENNAIO 2012 “La gloria del signore brilla sopra di te”: la festa dell’epifania a Betlemme

testo caterina foppa pedrettifoto giovanni zennaro e alice caputo

Le celebrazioni per l’Epifania che si svolgono in Terra Santa cominciano già nella giornata del 5 gennaio e sono particolarmente intense e suggestive. Anche quest’anno, seguito dal corteo di macchine provenienti da Gerusalemme, a cui si sono poi unite quelle arrivate da Betlemme, Beit Jala e Beit Sahour, il Custode di Terra Santa, fra Pierbattista Pizzaballa, ha attraversato il muro che separa Israele dai Territori Palestinesi della Cisgiordania in prossimità del sito israeliano della Tomba di Rachele ed ha compiuto l’ingresso solenne a Betlemme nella tarda mattinata del 5 gennaio.

Accompagnato dalle autorità civili locali e dalla festosa banda dei gruppi scout palestinesi e circondato dall’affetto della gente, il Custode è giunto alla Piazza della Mangiatoia e, salutati i religiosi greci ortodossi ed armeni che l’attendevano accanto alla Basilica della Natività, ha varcato la Porta dell’Umiltà che immette all’interno della Chiesa. Accolto dal Guardiano della Basilica della Natività, fra Stephane Milovitch, dai cantori francescani guidati da fra Armando Pierucci, direttore dell’Istituto Magnificat, la scuola di musica della Custodia a Gerusalemme, e dall’intera comunità francescana, fra Pizzaballa ha assolto al rito della vestizione e, nella Chiesa di Santa Caterina, gremita di religiosi e religiose delle molte congregazioni di Terra Santa, di pellegrini e di cristiani locali, ha presieduto nel pomeriggio i Primi Vespri solenni, concelebrati da fra Artemio Vitores, Vicario custodiale, e da fra Noel Muscat, discreto di Terra Santa. In quest’occasione si è compiuta la prima processione alla Grotta della Natività, con l’incensazione della Mangiatoia.

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Più tardi fra Stephane Milovitch ha presieduto l’Ufficio delle Letture, affiancato nella celebrazione liturgica da fra Silvio De La Fuente, segretario custodiale. Con una seconda processione alla Grotta della Natività, la comunità francescana ha reso nuovamente omaggio al luogo della nascita di Gesù Bambino. A mezzanotte, poi, è stato ancora fra Pizzaballa a presiedere la S. Messa nella Grotta della Natività, presso il piccolo altare della Grotta dei Magi, accanto alla mangiatoia, che si trova sulla destra, a poca distanza dalla Stella d’argento, e che appartiene ai francescani, i quali possono qui celebrare le loro funzioni. Una cerimonia intima e raccolta, alla quale hanno voluto partecipare piccoli gruppi di religiose, amici e collaboratori della Custodia francescana e qualche cristiano locale, che hanno trovato spazio all’interno della grotta, disponendosi all’intorno, fin sulle scale che conducono alla parte superiore della Basilica. Fra Pizzaballa ha così inaugurato il ciclo delle S. Messe che si sono susseguite nella Grotta fino all’alba. La mattina del 6 gennaio, nella Chiesa francescana di Santa Caterina, la S. Messa solenne è stata presieduta da S.E. Cardinal Giovanni Coppa, Nunzio Apostolico emerito in Repubblica Ceca, che 32 anni fa, proprio nel giorno dell’Epifania,

fu ordinato Vescovo da Papa Giovanni Paolo II. Accanto al Cardinal Coppa, come concelebranti, vi erano il Vescovo emerito della Diocesi di Vigevano, S.E. Monsignor Claudio Baggini, il Custode di Terra Santa, fra Pierbattista Pizzaballa, e il Vicario custodiale, fra Artemio Vitores. Numerosi altri sacerdoti hanno voluto unirsi alla cerimonia, trovando posto ai lati dell’altare maggiore. La liturgia è stata animata con eleganza

dai Cori Magnificat e Jasmeen della Custodia, diretti da Hania Soudah Sabbara ed accompagnati all’organo da fra Armando Pierucci. Presenti alla solenne celebrazione, in una Chiesa ancora una volta piena di gente, anche i Consoli generali delle quattro nazioni latine, Italia, Francia, Spagna e Belgio. L’omelia è stata tenuta in arabo dal Parroco di Betlemme, fra Marwan Di’des, il quale ha richiamato l’attenzione sul fondamentale ruolo della libertà personale nel riconoscimento di Gesù quale Cristo, Figlio di Dio e Salvatore, nel

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momento della Sua piena manifestazione di fronte al mondo. Allo stesso tempo, all’esterno della Basilica, i religiosi greci ortodossi preparavano l’ingresso solenne del loro Patriarca in occasione dell’inizio delle celebrazioni per il S. Natale ortodosso, richiamando l’interesse generale della città e dei molti pellegrini qui raccolti. Lungo tutta la giornata, all’interno della Basilica, e specialmente nella Grotta della Natività, si sono

succeduti gli uffici liturgici, accompagnati dai canti e dalle processioni delle varie confessioni cristiane che, in questo speciale giorno, si sono trovate una accanto all’altra ad esaltare l’unico Signore. Nel pomeriggio il Custode, affiancato da fra Artemio Vitores, ha nuovamente presieduto i Vespri solenni, al termine dei quali si è svolta la processione conclusiva alla Grotta della Natività, durante la quale la comunità francescana ha ripetuto il gesto dei Re Magi, giunti da terre lontane ad adorare il Bambino, presentando a Gesù deposto

nella mangiatoia i doni che questi esotici sovrani avevano portato con sé nel viaggio: oro, incenso e mirra. Doni regali offerti ad un nuovo re, la cui nascita era stata lungamente attesa e finalmente annunciata da straordinari segni nel cielo. Dopo aver di nuovo incensato la mangiatoia e l’altare della Grotta dei Magi e aver reso omaggio alla Stella d’argento che indica il luogo preciso della nascita del Signore, fra Pizzaballa ha preso tra le mani avvolte nei solenni paramenti liturgici la statua di Gesù Bambino, Principe della Pace, assiso sul trono regale e, circondato dall’intera comunità francescana, dai molti religiosi e religiose e dalla folla convenuti in questo giorno di festa, ha attraversato il bel chiostro della Basilica, mentre i fedeli già facevano ressa per esprimere la propria devozione al Figlio di Dio manifestatosi al mondo, ed è poi entrato nella Chiesa di Santa Caterina, dove molti ancora erano in attesa. Qui, davanti all’altare maggiore, la regale statua di Gesù Bambino è stata finalmente offerta all’adorazione dei fedeli, a partire dalle autorità religiose fino alla gente più semplice, accorsa qui appunto per manifestare in questo Santo Luogo il proprio affetto

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e la propria fede davanti a questo Re Bambino che, entrando nel mondo in assoluta umiltà, ha cambiato per sempre la storia dell’uomo.

Dice il profeta Isaia: Alzati [Gerusalemme], rivestiti di luce, perché viene la tua luce,/ la gloria del Signore brilla sopra di te” (Is 60,1). Nell’Epifania, spiega fra Pizzaballa, “Dio si manifesta a tutta l’umanità, la Sua presenza nel mondo si fa veramente universale, si rivolge ad ogni essere umano e chiede a ciascuno di aprirsi e di accogliere questa universale manifestazione divina, questo concreto dono di salvezza.

Dio, dunque, nell’Epifania del Suo Figlio fatto uomo chiama davvero tutti, riconcilia a sé tutte le genti. Scrive Papa Benedetto XVI: “Il cammino dei Magi d’Oriente è per la liturgia soltanto l’inizio di una grande processione che continua lungo tutta la storia. Con questi uomini comincia il pellegrinaggio dell’umanità verso Gesù Cristo – verso quel Dio che è nato in una stalla; che è morto sulla croce e che, da Risorto, rimane con

noi tutti i giorni, fino alla fine del mondo (cfr Mt 28,20). [...] Vengono grandi e piccoli, re e servi, uomini di tutte le culture e di tutti i popoli. Gli uomini d’Oriente sono i primi, ai quali tanti, lungo tutti i secoli, vengono dietro. Dopo la grande visione di Isaia, la lettura tratta dalla Lettera agli Efesini esprime la stessa cosa in modo sobrio e semplice: le genti condividono la stessa eredità (cfr Ef 3,6)”. Un’eredità di cui anche noi, accorsi qui a Betlemme nel giorno dell’Epifania del Signore Gesù, siamo partecipi.

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CREmISAN, 07 gENNAIO 2012 comunicato stampa

Pieno accordo tra Suore e Religiosi Salesiani a CremisanDal 1891 a servizio della popolazione con opere sociali e attività di formazione internazionale

In riferimento all’articolo “Il muro di separazione passerà tra i Frati e le Suore”, apparso sul giornale Ha-Aretz del 31-12-2011 e sul sito Web il 05-01-2012 con il titolo “New segment of West Bank security fence may separate nuns from monks”, le Suore Salesiane e i Religiosi Salesiani di Cremisan affermano con chiarezza che non esiste tra loro alcun contrasto e non esistono posizioni differenti in riferimento alla costruzione del “muro”.Le due comunità religiose, sono autonome nell’organizzazione delle propria attività a favore della popolazione locale, ma hanno sempre vissuto e vivono tutt’ora in ottime relazioni e rispetto vicendevole. Hanno sempre espresso la loro contrarietà alla costruzione del “muro” e hanno pure espresso, nelle forme ritenute più idonee, piena solidarietà

alle famiglie palestinesi di Beit Jala, che nella costruzione del “muro” subiscono ingiustizie e sono private dei terreni di loro proprietà.A Cremisan, le Suore Salesiane gestiscono una Scuola materna ed elementare e un Centro Giovanile per la formazione integrale dei bambini e dei giovani che li frequentano, accolti tutti senza distinzione alcuna e con un’attenzione particolare ai più bisognosi.I Religiosi Salesiani sono presenti a Cremisan dal 1891. La prima forma di presenza è stata l’attività di formazione per giovani religiosi di varie parti del mondo (provenienti da oltre 20 nazioni), con un Centro di Studio Teologico. Dopo il trasferimento di questo Centro a Gerusalemme “Ratisbonne”, si sta progettando la ristrutturazione degli edifici per avviare un Centro Internazionale di Formazione Permanente a servizio di giovani e adulti dell’intera Famiglia Salesiana (presente in 132 nazioni) e a servizio delle istituzioni locali interessate. L’attività di produzione vitivinicola è da sempre all’avanguardia per tecnica e qualità, ed è stata riconosciuta di recente anche a livello internazionale. Essa dà lavoro a una ventina di famiglie della zona e contribuisce al sostentamento delle attività educative e formative dei Salesiani in Terra Santa.

Sr Adriana Grasso, Direttrice FMA Don Giovanni Laconi, Direttore SDB

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   Salesiani  Don  Bosco  –  Ispettoria  Medio  Oriente        L’Ispettore  

 

Tel.  00972-­‐22744022  /  00972-­‐598940056  /  0039-­‐3333254199  /  E-­‐mail:  [email protected]    

Betlemme, 27 dicembre 2011

Muro a Cremisan – Dichiarazione Ufficiale La posizione dell’Ispettoria Salesiana sulla vicenda del Muro è quella contenuta nel Comunicato Stampa del 30 Agosto 2007 firmato da don Giovanni Laconi, vicario ispettoriale. Tale comunicato fu pubblicato in arabo sul quotidiano Al Quds il 4 Settembre 2007. Questa posizione è stata ribadita nella recente precisazione del 23 Novembre 2011 da don Maurizio Spreafico, ispettore, ed è stata pubblicata sul sito del Patriarcato Latino il 30 Novembre 2011 e aggiornata in data odierna, 27 Dicembre 2011. 1) I Salesiani di Cremisan non hanno mai chiesto di “passare sotto Israele”. 2) L’intero percorso del Muro, incluso il tratto che interessa direttamente la proprietà di Cremisan, è stato stabilito in completa autonomia dalle autorità israeliane, malgrado il noto parere consultivo rilasciato dalla Corte Internazionale di Giustizia il 9 luglio 2004. La comunità salesiana di Cremisan, vittima di una scelta imposta dalle autorità israeliane, manifestò la sua opposizione alla politica di separazione unilaterale e ribadì la propria completa estraneità alla pianificazione del tracciato del Muro con il Comunicato Stampa del 30 agosto 2007 a firma dell’allora Vicario ispettoriale don Giovanni Laconi, diffuso in quattro lingue e approvato dal Patriarca e dal Nunzio. 3) Quando il Governatore israeliano, in un incontro avuto il 25 Settembre 2009 a Kfar Etzion, fece pressione per avere un consenso esplicito dei Salesiani di “passare sotto Israele”, la nostra risposta fu data nei termini seguenti: a) La costruzione del Muro è una imposizione di Israele che va contro il diritto internazionale. Pertanto non intendiamo entrare in merito alla questione “Muro”, perché non ne riconosciamo la legittimità. b) Noi non abbiamo nessuna responsabilità nelle decisioni israeliane a riguardo del Muro, perché sono decisioni di carattere politico-militare: non tocca ai Salesiani entrare in tali questioni e decidere dei confini tra i due Stati. 4) Recentemente la costruzione del Muro è passata per un lungo tratto sul confine di nostra proprietà a monte, devastando una parte considerevole del nostro terreno. 5) Noi Salesiani continuiamo ad esprimere piena solidarietà con le famiglie palestinesi di Beit Jala, che nella costruzione del Muro subiscono ingiustizie e sono private di terreni di loro proprietà. Per questo appoggiamo la loro azione legale e ci riserviamo anche noi il diritto di avviare un’azione legale a tutela dell’area di nostra proprietà che non è stata oggetto di definizione in precedenti accordi tra i due Stati.

 

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gERICO, 8 gENNAIO 2012

“È lo spirito che dà testimonianza”: la festa del Battesimo del signore al fiume giordano

testo caterina foppa pedretti foto alice caputo

Riaperto lo scorso anno dalle autorità israeliane, il sito lungo le sponde del fiume Giordano dove, dal V secolo, si commemora il Battesimo di Gesù, è tornato ad essere meta di molti pellegrini, che adesso possono visitare liberamente questo luogo, al confine tra Israele e Giordania. Qui, nella regione del Deserto della Giudea, dove si stende la pianura di Gerico, poco distante dalla strada per Tell es-Sultan, che ospita l’antica Gerico e che conduce al Monastero greco-ortodosso della Quarantena, le diverse confessioni cristiane possono ora di nuovo celebrare le funzioni in occasione dell’Epifania, che contempla anche la liturgia per il Battesimo del Signore. Anche la comunità francescana della Custodia di Terra Santa, che per molto tempo ha commemorato il Battesimo di Gesù l’ultimo giovedì del mese di ottobre, com’è stato infatti fino allo scorso anno, ha potuto finalmente organizzare il tradizionale pellegrinaggio in data 8 gennaio, prima domenica che segue l’Epifania, ponendosi così in linea con il calendario liturgico della Chiesa Cattolica.

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La comunità francescana, insieme al Custode di Terra Santa, fra Pierbattista Pizzaballa, ha preso parte con grande entusiasmo a questo importante appuntamento, al quale hanno partecipato anche moltissimi cristiani locali, provenienti non soltanto dalle vicine zone israeliane e palestinesi di Gerusalemme, Gerico e Betlemme, ma anche dalla Galilea e da altre regioni distanti. A questo numeroso gruppo si sono uniti anche molti

pellegrini giunti al Giordano per questa speciale occasione. La processione, partita dal convento del Buon Pastore, ha percorso tra canti e preghiere un tratto di strada nel deserto, confluendo poi, con le sue centinaia di partecipanti, alla piccola cappella con l’altare situata a pochi passi dalle rive del Giordano. Da qui, scendendo una breve scala, si giunge nello spiazzo accanto al fiume, dove, tra le palme, è stato allestito per l’occasione un

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piccolo altare, intorno al quale sono state disposte alcune sedie per permettere alla gente di assistere alla celebrazione della S. Messa. Molti però, non avendo trovato posto nella zona inferiore, intorno all’altare, sono rimasti a seguire la celebrazione fermandosi sulla rampa di scale e più su ancora, lungo la balaustra dello spiazzo superiore. La S. Messa, celebrata alla presenza delle autorità civili locali, è stata presieduta dal padre Custode,

affiancato da S.E. Cardinal Giovanni Coppa, nunzio apostolico emerito in Repubblica Ceca, da molti confratelli ed altri sacerdoti concelebranti. Durante la S. Messa si è svolta anche la cerimonia di battesimo di quattro bambini della locale parrocchia, che hanno avuto lo speciale privilegio di ricevere questo fondamentale sacramento proprio attraverso l’acqua del fiume Giordano. Allo stesso modo, al termine della celebrazione eucaristica,

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molti hanno voluto avvicinarsi al Giordano e bagnarsi nelle sue acque, versarsi simbolicamente un poco d’acqua sul capo, ricordando il gesto penitenziale compiuto tante volte in questi luoghi da S. Giovanni Battista e che Gesù stesso, all’inizio del Suo ministero pubblico, ha accettato di ricevere (Mt 3,13-17). Il pellegrinaggio è proseguito con la visita al Monastero greco-ortodosso costruito sul Monte

della Quarantena, nome risalente al Medio Evo e legato al ricordo, che qui si conserva fin dal IV sec., dei 40 giorni trascorsi da Gesù nel deserto e delle tentazioni che, al termine di questo lungo ritiro, Gesù dovette affrontare in un serrato confronto con il demonio (Mt 4,1-11). Il bellissimo monastero, incastonato nella roccia, a metà costa, proprio sui monti che fanno da sfondo al Tell es-Sultan e che dominano da nord-ovest la pianura di Gerico, è

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stato edificato alla fine dell’Ottocento dai monaci ortodossi attorno alle grotte in cui vissero gli anacoreti del deserto che abitarono il luogo fin dal V sec. Percorso il sentiero a gradoni che conduce al monastero, il gruppo, insieme ai frati francescani anch’essi giunti in cima all’altura, si è fermato sulla soglia dell’edificio per un breve momento di preghiera. Accolti dai monaci greci ortodossi che tuttora vivono in questo posto remoto, i pellegrini

hanno potuto varcare la porta del monastero ed immergersi per breve tempo nell’atmosfera di questo suggestivo luogo. Ciascuno ha avuto la possibilità di visitare la chiesa, corrispondente ad un’antica grotta, ed il piccolo santuario a cui si accede salendo alcuni gradini. Qui, sul muro occidentale, c’è una nicchia scavata nella roccia dove si trova una pietra, segnata da una croce, che indica il luogo tradizionale della prima tentazione

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di Gesù. Davvero splendido il panorama che si gode da questa posizione.Gesù si presenta al battesimo di Giovanni mettendosi in fila con i peccatori, come fosse anch’egli un peccatore. Egli si fa vicino all’uomo in tutto, accetta tutto per amore dell’umanità e per obbedienza al Padre e, in forza di questa Sua mansuetudine e di questo amore perfetto, il Padre Lo rivela come il Figlio prediletto, il vero educatore da ascoltare, il buon Pastore da seguire. Scrive Papa Benedetto XVI: “Gesù è Colui che «si è abbassato» per farsi uno di noi, Colui che si è fatto uomo e ha accettato di umiliarsi fino alla morte di croce (cfr. Fil 2,7). Il battesimo di Gesù si colloca in questa logica dell’umiltà e della solidarietà: è il gesto di Colui che vuole farsi in tutto uno di noi e si mette realmente in fila con i peccatori; Lui, che è senza peccato, si lascia trattare come peccatore (cfr. 2Cor 5,21). [...]È il «servo di Dio» di cui ci ha parlato il profeta Isaia (cfr. 42,1). La sua umiltà è dettata dal voler stabilire una comunione piena con l’umanità, dal desiderio di realizzare una vera solidarietà con l’uomo e con la sua condizione. Il gesto di Gesù anticipa la Croce, l’accettazione della morte per i peccati dell’uomo. Questo atto di abbassamento, con cui Gesù vuole uniformarsi totalmente al disegno d’amore del Padre e conformarsi con noi, manifesta la piena sintonia di volontà e di intenti che vi è tra le persone della Santissima Trinità. Per tale atto d’amore, lo Spirito di Dio si manifesta e viene come una colomba sopra di Lui, e in quel momento l’amore che unisce Gesù al Padre viene testimoniato a quanti assistono al battesimo da una voce dall’alto che tutti odono. Il Padre manifesta apertamente agli uomini, a noi, la comunione profonda che lo lega al Figlio: la voce che risuona dall’alto attesta che Gesù è obbediente in tutto al Padre e che questa obbedienza è espressione dell’amore che li unisce tra di loro. Perciò, il Padre ripone il suo compiacimento in Gesù, perché riconosce nell’agire del Figlio il desiderio di seguire in tutto alla sua volontà: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento» (Mt 3,17). E questa parola del Padre allude anche, in anticipo, alla vittoria della risurrezione e ci dice come dobbiamo vivere per stare nel compiacimento del Padre, comportandoci come Gesù”.

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gERuSALEmmE, 09 gENNAIO 2012 Gli auguri dei Francescani alla Chiesa greco-ortodossa in occasione del S. Nataletesto caterina foppa pedretti foto alice caputo

Lunedì 9 gennaio il Custode di Terra Santa, fra Pierbattista Pizzaballa, insieme ad un’ampia rappresentanza della comunità francescana di Gerusalemme, si è recato presso la sede del Patriarcato greco-ortodosso per porgere ai capi di questa Chiesa gli auguri per il S. Natale e per il Nuovo Anno. Il Custode è stato accompagnato, tra gli altri, da fra Artemio Vitores, Vicario custodiale, da fra Silvio De La Fuente, Segretario custodiale, fra Noel Muscat, Discreto di Terra Santa, fra Ibrahim Faltas, attuale economo e responsabile delle relazioni con le autorità israeliane e palestinesi, e da un nutrito gruppo di studenti dello STJ. Giunti in processione con i kawas, i francescani

hanno ricevuto un’onorevole accoglienza da parte delle autorità della Chiesa greco-ortodossa e sono stati ospitati nella splendida Sala del Trono della sede patriarcale, nella quale venne accolto anche Papa Benedetto XVI in occasione del suo pellegrinaggio in Terra Santa nel 2009. Lo scambio d’auguri si è svolto in un clima di grande cordialità e apertura, allietato anche dalla performance di un qualificato gruppo di cantori e cantrici.Un’occasione importante, per le comunità cristiane coinvolte, per condividere i sentimenti di gioia e di devozione di fronte al mistero del S. Natale, evento che sta al centro della vita e della fede di tutti i cristiani, ed anche per proseguire nel cammino di mutua comprensione, di collaborazione e di reciproca solidarietà nei momenti, non sempre facili, della vita quotidiana in Terra Santa.

gERuSALEmmE, 18 gENNAIO

2012 È online il nuovo sito Pellegrinaggi custodia terra santa

È uscito da poco il sito intera-mente dedicato ai Pellegrinaggi della Custodia. La Custodia di Terra Santa si occupa, attraverso questo sito, della promozione e diffusione dei pellegrinaggi ai Luoghi Santi, di cui i Francescani dell’Ordine dei Frati Minori sono custodi per volontà e mandato della Chiesa universale da quasi otto secoli. Essa promuove viaggi con approfondimento spirituale

in Terra Santa verso quei Luoghi Santi già visitati da San France-sco, fondatore dell’Ordine, nel 1219, e verso i quali i France-scani accompagnano da secoli i pellegrini di tutto il mondo.Le proposte di pellegrinaggio comprendono itinerari della durata di otto giorni ai Luoghi Santi e pellegrinaggi ispirati a percorsi biblici che includono visite in Giordania, Egitto, Siria e Turchia. I pellegrini che scel-gono un pellegrinaggio promosso dalla Custodia di Terra Santa vengono ospitati presso le Case Nove, strutture di accoglienza francescane situate nei pressi dei principali Santuari. Sul sito dei Pellegrinaggi sono presenti, inoltre, una serie di informazio-ni pratiche davvero utili per chi

intende recarsi in Terra Santa.Partire per un pellegrinaggio con la Custodia di Terra Santa signifi-ca contribuire alla missione fran-cescana in Terra Santa. Le tante opere portate avanti da secoli dai Francescani della Custodia di Terra Santa sono rese possibili grazie a un network di realtà che in tutto il mondo contribuiscono a sostenere la presenza cristiana in Terra Santa e a mantenere i Luoghi Santi. Visita il sito per saperne di più!Delegazione di Romaingresso via Francesco Berni, 600185 Roma (Italia) Telefono: +39 06 77206308Fax: +39 06 77254142

[email protected]

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G“

gERuSALEmmE, 19 gENNAIO 2012 costruire una cultura di pace: riflessioni pedagogiche per il mese della pace 2012

testo caterina foppa pedretti

Gennaio è considerato dalla Chiesa Cattolica il mese della pace, che prende appunto avvio il primo giorno dell’anno nel quale si celebrano la Festa di Maria Santissima Madre di Dio e la Giornata Mon-diale della Pace. Quest’anno Papa Benedetto XVI ha scelto per questa ricorrenza il tema Educare i giovani alla giustizia e alla pace, offrendo così alla riflessione un indirizzo eminentemente educativo, consapevole che i fermenti e la spinta ideale di cui i giovani sono portatori debbono trovare “la dovuta attenzione in tutte le componenti della società” e che “la Chiesa guarda ai giovani con speranza, ha fiducia in loro e li incoraggia a ricercare la verità, a difendere il bene comune, ad avere prospettive aperte sul mondo e occhi capaci di vedere «cose nuove» (Is 42,9; 48,6)”.La pace è un tema complesso, che riassume in sé ampi orizzonti ideali e valoriali e che si conqui-sta attraverso una paziente azione educativa della persona. Brevemente, si possono distinguere le due dimensioni della “piccola pace” e della “grande pace”, rappresentative dei due livelli di riflessione, il primo a breve raggio ed il secondo ad ampio rag-gio, che il tema racchiude in sé. La “piccola pace” concerne la dimensione del quotidiano, si riferisce ai rapporti che intercorrono tra i singoli individui e che dovrebbero essere improntati all’accoglienza e alla valorizzazione delle peculiarità di ciascuno, necessita per la sua realizzazione del rispetto nei confronti della diversità e dell’unicità dell’altro, an-che e soprattutto nel caso in cui i soggetti possieda-no tradizioni culturali differenti. La “grande pace” riguarda invece il dialogo tra i popoli, che spesso richiede la mediazione da parte di persone illumi-

nate e preparate sul piano educativo e culturale, affinché le parti coinvolte imparino a “so-stare” nell’eventuale conflitto che le divide, impegnandosi tuttavia nell’elaborare un’”etica della risoluzione e della riconciliazione” e nel tollerare le reciproche divergenze.

L’educazione della persona, e soprattutto dei gio-vani, deve muoversi sempre lungo la traiettoria che connette queste due dimensioni, aiutando il sogget-to a cogliere nell’interesse, nella cura, nell’apertura all’altro la possibilità e la vocazione ad un’inter-soggettività più vasta, fino ad abbracciare tutti i viventi, che insieme partecipano dei valori più alti.

La persona, dunque, è il pri-mo centro morale in virtù del quale la pace può nascere e può diffondersi e va educata ad es-sere protagonista di una pace costruttiva, attiva e propositiva, ma anche critica nei riguardi dei limiti, delle insufficienze e delle arrendevolezze del mondo. La persona, la sua educazione e la coltivazione della sua interio-re forma umana si pongono alla base di ogni rinnovamento so-ciale e storico-politico in grado di promuovere e di accrescere pace e giustizia.

Gli elementi essenziali alla formazione del singolo alla luce di questa prospettiva si possono così rias-sumere: 1) la persona come centro morale: la co-scienza umana, come insegna Emmanuel Levinas, è in grado di sentire e comprendere la legge etica più alta e di assumersi la responsabilità dell’agire morale come agire fondante della vita personale, sociale e storica, da cui dipendono il senso della comunione e della solidarietà interpersonali e la condivisione dei destini e dell’agire di tutti; 2) la

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persona e i valori: se la radice della pace riposa nell’interiorità dell’uomo e necessita di venire attenta-mente educata, occorre rammentare che la vera pace testimonia l’impegno nell’attuazione dei valori più alti, nell’incremento, cioè, del valore della realtà presente, al di là dei fatti e dei limiti che in essa esistono, ed assume perciò un carattere dinamico ed evolutivo eticamente e religiosamente ispirato, i cui risulta-ti non possono che provenire da strategie e mezzi nonviolenti, che spezzino i meccanismi di violenza, ingiustizia, sopraffazione e morte, perché non esistono fini buoni e pacifici che si possano conseguire con mezzi violenti, offensivi, disonesti; 3) la persona e l’agire pratico: l’aspirazione alla pace, il servizio ai valori più alti, la ricerca di una realtà rinnovata sono i veri motori dell’agire personale e l’azione diviene autentico strumento di pace, di accoglienza, di solidarietà umana nel momento in cui si apre alle presenza del tu, visto come opportunità creativa e collaborante a favore del bene di tutti. Attraverso questo impe-gno concreto il soggetto trova la via per uscire dalla propria solitudine e dalla propria finitezza, scoprendo l’autentica prossimità, per cui il tu diventa il fine della ricerca di unità e di amore, e tale impegno costi-tuisce un vero percorso di formazione e di autoformazione caratterizzato da un afflato religioso, da una progettualità profetica, apostolica e pastorale, soprattutto nei riguardi dei giovani. L’agire orientato alla pace non può che nascere dalla fiducia nell’uomo, da quella fiducia che scaturisce dall’intimo personale e che si allarga in direzione universale, fino a comprendere nella sua prassi costruttiva e salvifica tutti gli esseri, ma con la consapevolezza di dover incontrare il sacrificio, la sofferenza, la fragilità e la debolezza, che mirano a riscattare le logiche della potenza e della violenza del mondo e la cui misura, per i Cristiani, è la croce di Cristo. In Terra Santa la ricerca della pace resta una sfida emblematica che interpella tutti. Pur riconoscendo il fondamentale compito delle istituzioni politiche e giuridiche, a cui spetta la respon-sabilità del bene comune e della determinazione dei presupposti sui quali impostare la convivenza e la crescita sociali, restano essenziali la ricerca e la promozione dell’adesione delle coscienze individuali e dei gruppi sociali ai valori della pace, della partecipazione e della cittadinanza. In questo senso, l’azione educativa può fare molto, recuperando la centralità della dimensione umana integrale, che fa sintesi delle componenti etiche, culturali, spirituali, religiose della persona. In molti casi i problemi politici non trova-no un’adeguata soluzione nell’impiego di mezzi meramente politici. Il ruolo fondativo e ispiratore delle dimensioni morali e culturali nei confronti della sfera civile, sociale e politica merita di esserne valoriz-zato, cogliendone la portata immediatamente educativa. La scommessa per una nuova educazione, che si ispiri alla tensione dell’uomo a realizzare pienamente se stesso nella verità e nella giustizia e che valo-rizzi il potenziale rigenerante contenuto nei valori d’apertura e di creatività intellettuale e morale, è una delle opportunità più promettenti per tracciare nuovi modelli di cittadinanza in Terra Santa e per nutrire una cultura di pace e di riconciliazione di cui i giovani possano davvero essere protagonisti. Lo scopo, dunque, è promuovere sempre più il passaggio da una mentalità e da una cittadinanza che riproducono le condizioni che alimentano il conflitto e la diffidenza reciproca a quelle di una condizione aperta ed inclu-siva, che sappia introdurre i fattori di cambiamento necessari ad una convivenza civile positiva e pacifica tra i gruppi e tra i popoli. Per questo occorre abbandonare ogni forma di indottrinamento alla violenza e di giustificazione della stessa attraverso la costruzione di stereotipi, la mistificazione della verità, la riproduzione di forme di segregazione che investono anche l’esperienza dei più giovani. Per alimentare la fiducia nell’altro e gli slanci creativi della pace, infatti, bisogna aiutare le nuove generazioni a conoscere e ad interiorizzare i valori democratici e i fondamenti dell’esistenza comune pur nella tutela delle diversità. Questo è il compito dell’educazione alla pace e alla nonviolenza, la quale sempre, di fronte alle scelte e all’agire, si pone la domanda: le mie ragioni sono più importanti/hanno più valore della tua vita?, ponen-dosi come primo obiettivo quello di migliorare se stessi. La consapevolezza che la persona possa essere protagonista di scelte che contrastino il male e la violenza, afferma Aldo Capitini, grande maestro ed edu-catore in questo campo, parte dal non “considerare l’uomo, e particolarmente il fanciullo, come un essere che non abbia altro che tendenze alla violenza e al combattimento, da incanalare, trasformare, sublimare: per la religione riconosciamo nell’altro una, per lo meno, eguale tendenza all’unità amore verso tutti gli esseri e perciò riferendoci ad essa, puntando su di essa, l’educazione mira a confermarla, a svilupparla”.

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gERuSALEmmE, 21 gENNAIO 2012 La comunità francescana porge alla chiesa armena di gerusalemme i tradizionali auguri per il s. natale testo caterina foppa pedrettifoto fra giorgio vigna

La mattina di sabato 21 gennaio un’ampia rappresentanza dei frati francescani di Gerusalemme, guidata dal Vicario custodiale, fra Artemio Vitores, si è recata in visita alla comunità armena per porgere gli auguri in occasione del S. Natale, ricambiando così il cordiale e amichevole gesto compiuto dalla Chiesa armena lo scorso 27 dicembre, quando furono i francescani della Custodia a ricevere gli auguri per le festività natalizie cattoliche. In Terra Santa, infatti, le diversità di calendario e di rito fanno sì che le celebrazioni del S. Natale si susseguano per un periodo più lungo che altrove. In particolare, il 6 gennaio, quando i cattolici celebrano la festa dell’Epifania del Signore, le Chiese ortodosse (greca, siriana, copta, etiope) cominciano il tempo natalizio. Ed il 19 gennaio, quando cade per gli

ortodossi la festa dell’Epifania, la comunità armena celebra sia il S. Natale che l’Epifania, riuniti in un’unica festività. Si chiude così il lungo periodo natalizio in Terra Santa. In processione con i kawas dal Convento di San Salvatore e lungo le strade della Città Vecchia di Gerusalemme, fino al Quartiere Armeno che si snoda a destra della Porta di Giaffa, il gruppo dei frati francescani, tra i quali fra Silvio De La Fuente, segretario custodiale, fra Noel Muscat, discreto di Terra Santa, e molti studenti dello Studium Biblicum Franciscanum, è stato ricevuto con calore dalla comunità dei monaci e dei seminaristi armeni. Gli ospiti sono poi stati accolti in una splendida sala dagli eleganti arredi e dominata da un imponente quadro del Cristo sulla parete di fondo. Nel suo breve intervento, fra Vitores ha sottolineato il valore di questa tradizione dello scambio d’auguri natalizi che lega le comunità cristiane di Terra Santa ed ha ricordato con soddisfazione le fraterne relazioni che sono sempre intercorse tra la Chiesa armena e la famiglia francescana della Custodia. Dopo le cordiali parole pronunciate dalle autorità religiose armene, l’incontro è proseguito con un sereno momento conviviale, durante il quale è stato offerto agli ospiti il tradizionale dolce con il caffè e il liquore. Una foto di gruppo ha suggellato la piacevole riunione. Nel pomeriggio di questo stesso sabato, terminati gli incontri ufficiali e le celebrazioni del periodo natalizio per tutte le confessioni cristiane, è cominciata anche a Gerusalemme, presso la Chiesa del Santo Sepolcro, la Settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani, che quest’anno ha per tema

Tutti saremo trasformati dalla vittoria di Gesù Cristo, nostro Signore (cfr. 1Cor 15,51-58) e che, proprio a motivo delle prolungate festività natalizie, in Terra Santa comincia normalmente con qualche giorno di ritardo. Continua così, con questi suggestivi incontri di preghiera comune, la significativa e preziosa storia di apertura e reciproco avvicinamento che le Chiese cristiane di Terra Santa perseguono con impegno e sollecitudine, lungo una strada non sempre facile, ma profondamente, autenticamente umana e cristiana.

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Open to all young Palestinian pianists & to students enrolled in Palestinian music schools

Auditions are public: January 27, 2012 at 9:00 am; at 3:00 pmJanuary 28, 2012 at 9:00 am

Sunday 29th of January 2012 at 6:00 pmWINNERS’ CONCERT

at St. Saviour’s Monastery Auditorium (New Gate - Terra Sancta - Jerusalem)

Free EntranceTel. 02-6266609, www.magnificatinstitute.org

Press Office: tel. 0542823759, [email protected]

The MagnificaT Piano coMPeTiTion“nikolaus De la flüe”

13Th annual eDiTion

The Magnificat Institute in Jerusalem presents

Thanks toMain Sponsor

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gERuSALEmmE, 24 gENNAIO 2012 XIII Magnificat Piano competition “nikolaus de La Flüe”

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Il 29 gennaio alle ore 18 presso l’Auditorium di San Salvatore a Gerusalemme si svolgerà il concerto finale dei vincitori della Magnificat Piano Competition “Nikolaus De La Flüe” (ingresso libero). Il concorso di pianoforte, giunto alla sua tredicesima edizione consecutiva, è aperto ai giovani pianisti palestinesi e a tutti i pianisti iscritti in scuole palestinesi oltre che, naturalmente, agli studenti del Magnificat Institute, la scuola di musica della Custodia di Terra Santa che organizza la manifestazione. L’obbiettivo è quello di individuare e promuovere giovani musicisti che in un prossimo futuro possano intraprendere una carriera professionale nel campo della musica, sia come esecutori, sia come insegnanti, nel contesto della società araba. A Gerusalemme Est e nei Territori palestinesi, infatti, le domande di iscrizione alle scuole di musica –specialmente per il pianoforte- sono in continua crescita, ma i professori qualificati sono pochi. Lo studio della musica, oltre ad essere un’attività educativa di promozione culturale e sociale, diventa quindi anche un’opportunità interessante di lavoro. Un’altra finalità del concorso è puramente didattica: spronare gli allievi a un maggiore impegno nello studio e incominciare fin da piccoli a sottoporsi al giudizio di una giuria e all’emozione di presentarsi davanti a un pubblico. Al concorso sono previste diverse categorie, a seconda dell’età dei partecipanti e del grado di difficoltà dei brani da eseguire. Ogni concorrente si esibirà in un brano obbligatorio e in un altro a sua scelta di corrispondente levatura; una categoria è riservata al pianoforte a quattro mani. Oltre al Premio “Nikolaus De La Flüe”, saranno assegnati altri premi speciali: il Premio “A.M. Qattan Foundation” per accompagnamento di un brano corale, il Premio “Zia Pina” incentrato

su J.S. Bach (esecuzione del Preludio e Fuga in Si bemolle maggiore BWV 866), e il Premio “Compagnia di San Giorgio” per due pianoforti e coro. Il coro di quest’anno è lo Yasmeen Buds Choir diretto da Hania Soudah Sabbara, formato dai bambini più piccoli del Magnificat, alcuni dei quali si presenteranno anche in concorso nelle categorie a loro riservate. La giuria è composta da musicisti che sono professori di pianoforte presso i conservatori delle loro città e hanno già fatto parte di giurie di concorsi internazionali, oltre a svolgere attività concertistica in proprio. Si tratta di Vincenzo Balzani (Milano, Italia), Antonio Tessoni e Cristina Stella (Vicenza, Italia), Alberto Borello (Cuneo, Italia) e Yuval Cohen (JAMD, Gerusalemme). Il presidente della giuria è il fondatore e direttore generale del Magnificat P. Armando Pierucci. Il concorso e la giuria seguiranno criteri di trasparenza e regolarità: il presidente della giuria non ha diritto di voto, nessuno dei giurati avrà allievi in concorso, il risultato scaturirà dalla media matematica dei voti con l’esclusione del voto più alto e più basso e la competizione sarà aperta al pubblico (il 27 gennaio dalle ore 9 del mattino e dalle ore 15 del pomeriggio; il 28 gennaio dalle ore 9). I premi saranno consegnati alla fine del concerto finale di domenica 29 gennaio. Il montepremi ammonta a 29.450 shekel, pari a 5.890 euro; le cifre distribuite ai vincitori sono poco più che simboliche (al massimo 1500 shekel -300 euro- per i vincitori di categoria, il doppio per i premi speciali), ma alcuni dei vincitori –quando il premio lo prevede o secondo la disponibilità degli sponsor- saranno invitati ad esibirsi in concerto in Europa e in Terra Santa, a incominciare dal concerto di domenica 29 alle ore 18.Lo sponsor principale del concorso è l’Associazione “Amici del Magnificat” della Svizzera, che ha voluto dedicarlo a Nikolaus De La Flüe, il santo patrono della Svizzera, posto tra i “Padri della Patria” della Confederazione Elvetica. Per il secondo anno consecutivo gli “Amici del Magnificat” hanno raccolto l’eredità della Famiglia Tavasani di Treviso, che per undici anni ha sostenuto il Concorso di pianoforte “Carlo Tavasani”, in onore del quale il Magnificat Institute sta per pubblicare un volume commemorativo.

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gERuSALEmmE, 26 gENNAIO 2012

È attivo il sito internet dedicato al III congresso Internazionale dei commissari di terra santa

testo caterina foppa pedretti

Da oggi è on line il sito internet Custodiae Terrae Sanctae Convegnum, dedicato al III Congresso Internazionale dei Commissari di Terra Santa, che si svolgerà a Gerusalemme tra lunedì 30 gennaio e sabato 4 febbraio 2012. Il sito, visibile in tre lingue, italiano, inglese e spagnolo, contiene in prima pagina le parole di invito e di introduzione formulate dal Custode, fra Pierbattista Pizzaballa, ed una sezione di news, di volta in volta aggiornate, relative ai lavori del Congresso, che si potranno seguire attraverso gli articoli del sito istituzionale della Custodia di Terra Santa ed i video prodotti dal Franciscan Multimedia Center, il centro di informazione e comunicazione televisive e multimediali della Custodia. Un dettagliato menù laterale offre una serie di indispensabili informazioni organizzative e pratiche riguardanti la sede del Congresso e le modalità per raggiungerla, i luoghi francescani che

daranno ospitalità ai partecipanti ed i servizi che vi si possono trovare, i contatti essenziali, tra cui quello del nuovo ufficio per il Coordinamento dei Commissariati di Terra Santa, che ha sede presso il Convento di San Salvatore a Gerusalemme, le presentazioni del CIC - Christian Information Center e del Franciscan Multimedia Center, il programma dettagliato delle giornate di lavoro, unitamente al sussidio liturgico realizzato specificamente per l’occasione e al calendario delle escursioni e degli eventi particolari che accompagnerà la settimana di studio e di confronto dei Commissari, gli archivi di notizie, video e foto relativi all’evento.Il sito è dunque un ausilio prezioso per tutti coloro che, a diverso titolo, sono chiamati a prender parte a questo importante appuntamento, che vuol portare un significativo contributo al servizio della Terra Santa e della Custodia francescana, attraverso l’impegno e l’esperienza dei suoi Commissari provenienti da diverse parti del mondo. Tuttavia, esso costituisce anche un valido strumento per tutti coloro che desiderano conoscere più da vicino l’attività dei Commissari di Terra Santa e seguire i lavori del Congresso che li vedrà coinvolti nei prossimi giorni, per riflettere ed elaborare insieme strategie adeguate di fronte alle esigenze e alle sfide che la Custodia dovrà affrontare nel prossimo futuro in quel contesto difficile ed affascinante allo stesso tempo che è la culla di tutta la Cristianità.

Cronaca Custodiale

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Festa della Madre di dio e giornata della PaceAnche Gerusalemme ha celebrato il 1 gennaio la Giornata Mondiale per la Pace. Nella solennita’ della Santa Madre di Dio, la messa presieduta dal Patriarca.. che ha ricordato il messaggio del Papa: “Lavoriamo con i giovani per una cultura di apertura e riconciliazione”.

Pellegrinaggi a confronto Il pellegrinaggio come possibilita’ di confronto e di conoscenza reciproca tra le le religioni che guardano a Gerusalemme come meta della propria devozione. E’ stato il tema di una conferenza interreligiosa che ha riunito proprio nella Citta’ Santa rappresentanti di Islam, Ebraismo e Cristianesimo.

epifania a BetlemmeSi e’ conclusa anche quest’anno l’epifania a Betlemme. Il Custode di Terra Santa ha varcato il 5 gennaio l’enclave che racchiude la tomba di Rachele per arrivare nella basilica della Nativita’ e dare inizio alle celebrazioni che si sono prolungate per tutto il giorno successivo.

Pellegrini a piediDalla Svizzera a Gerusalemme, 4300 chilometri e 11 paesi percorsi interamente a piedi. E’ l’esperienza di quattro pellegrini svizzeri, partiti lo scorso giugno e giunti in Terra Santa per il Natale.

un unico coro a piu’ vociHa preso il via anche quest’anno la festa delle feste, una kermesse unica in tutto il paese. Un mese pieno di appuntamenti che unisce tutte le religioni. Un’occasione unica in cui celebrare assieme la festa del sacrificio, hannuka’ e il natale cristiano.

Il battesimo di gesu’Nel luogo dove venne battezzato Cristo: si e’ svolta domenica 8 gennaio sulle sponde del fiume Giordano la festa che ricorda il battesimo di Gesu’. Il sito, finalmente riaperto, ha permesso alla custodia di tornare a officiare la celebrazione nel luogo della festa liturgica.

In Breve

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auguri ecumeniciTradizione scambio di auguri natalizi in questi giorni fra i capi delle varie confessioni cristiane di Gerusalemme. Gesti che esprimono, nella diversita’, anche la bellezza di vivere vicini ... Nella gioia di un evento che unisce tutti i cristiani del mondo.

holy land coordination 2012 E’ stata un’agenda densa di incontri quella dell’undicesimo meeting annuale per la holy Land Coordination. L’evento che riunisce una quindicina di vescovi da tutto il mondo ha messo a fuoco in una settimana tematiche di stretta attualita’. “I leader politici si impegnino per creare una maggiore speranza di pace, per una coesistenza pacifica tra le varie religioni”: e’ questo il messaggio finale emerso in una settimana di incontri e dibattiti.

I cristiani di nablusSolo 250 fedeli su una popolazione musulmana di 250 mila persone. E’ la comunita’ cattolica latina di Nablus, cui ha fatto visita Mons. Patrick Kelly, arcivescovo di Inghilterra e Galles.

cristiani di Israele in cifre154mila. Tanti sono i cristiani che abitano oggi la terra d’Israele. L’80% sono arabi e vivono nel Nord del Paese. Elevato il loro grado di istruzione I dati dell’Ufficio Centrale Israeliano di Statistica.

Il nuovo centro a cana, in galileaUn nuovo centro parrocchiale per la comunita’ cristiana di Cana, in Galilea. A posare la prima pietra e’ stato il custode di Terra Santa fra Pizzaballa domenica 15 gennaio, dopo la messa che ricorda il miracolo delle nozze avvenuto proprio in questo luogo.

commissari di terra santaDistribuiti in 44 nazioni del mondo, i Commissari della Custodia di Terra Santa si preparano a riunirsi a Gerusalemme per il loro Terzo Congresso, che iniziera’ a San Salvatore il prossimo 30 gennaio.

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nabulsi, il sapone più antico del mondoA Nablus, nei Territori Palestinesi, le piante di ulivo non danno soltanto olio di gran qualita’, ma costituiscono il segreto di uno dei dei saponi piu’ antichi del mondo...Vi raccontiamo come nasce il Nabulsi, ma anche il coraggio e la tenacia imprenditoriale di una famiglia palestinese...

VII Preghiera straordinaria nella chiesa dei copti Appuntamento il 28 gennaio, alle 17, per la Settima Preghiera straordinaria di tutte le Chiese. A Gerusalemme, a casa dei Copto-Ortodossi l’incontro di tutti i capi chiese della Citta’ Santa per chiedere allo Spirito Santo il prezioso dono dell’unita’ di tutti i cristiani. Diretta televisiva di molte emittenti.

giovani di terra santaSi è svolta a Ein Karem la tre giorni di ritiro proposta ai giovani cristiani di Gerusalemme Israele e Palestina dalla parrocchia latina di Gerusalemme. Non un evento isolato, ma un cammino di formazione e incontro guidato dai francescani della Custodia.

Intervista al custode sulla situazione in siria“E’ un paese spaventato, dalla situazione incerta”. Commenta cosi’ la situazione in Siria il Custode di Terra Santa. Padre Pizzaballa, dopo essere tornato dalla sua visita canonica, racconta davanti alle nostre telecamere le paure e le speranze del popolo siriano.

La comunita’ cattolica di lingua ebraica di gerusalemmeE’ costituita da circa 500 persone la comunita’ cattolica di lingua ebraica a Gerusalemme. Guidata dal vicario padre David Neuhaus, la missione e’ di formare queste persone -- prevalentemente immigrati -- a un autentico cammino cristiano..

Padre Bouwen, l’attualita’ dell’ecumenismoL’attualita’ dell’ecumenismo, padre Frans Bouwen, Segretario della Commissione per le Relazioni ecumeniche della Chiesa Latina di Gerusalemme, ci ha aiutato ad approfondire il tema dell’ecumenismo e i passi del dialogo teologico attuale.

In Breve

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Magnificat, piano competition 2012Un concorso per promuovere giovani musicisti da avviare a una carriera professionale nel contesto della societa’ araba. Si sono esibiti domenica 29 gennaio i vincitori della piano competition organizzata dall’Istituto Magnificat, giunta ormai alla 13esima edizione.

Preghiera straordinaria per la pace e l’unita’ presso la chiesa copta Si e’ svolta presso il convento copto ortodosso di Sant’Antonio la settima edizione della Preghiera straordinaria per la riconciliazione, l’unita’ e la pace. Un momento di intercessione particolare per il nostro tempo che parte da Gerusalemme e unisce -- nella settimana per l’unita’ dei cristiani -- le diverse chiese della Citta’ Santa.

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IKNAyEh, 19 gENNAIO 2012

Messa di solidarietà a Knayeh Il giorno 19 Gennaio 2012, e’ un giorno indimen-ticabile per i parrocchiani di Knayeh e per i paesi vicini. Il R.mo P. Pierpattista Pizzaballa Custode di Terra Santa, per suo desiderio personale e dopo aver parlato, per telefono, con i frati delle missio-ni dell’Oronte nel Nord della Siria, ha deciso di passare le frontiere e arrivare alla missinione di Kanyeh per pregare con il popolo e i frati, e darli coraggio, sostegno morale e soldarieta’. Pregare per la pace e per il bene della Siria e per il popolo siriano. Questa visita era prevista prima di natale scorso, ma purtroppo non e’ stata realizzata per tante dificolta’ e tanti inconvenienti.Alle 4.30 PM le campane della Chiesa di Knayeh suonano a pieno ritmo annunciando l’inizio della Messa Solenne presieduta dal Rev.mo P. Custo-de coadivato dal M.R.P. Halim Noujaim minstro regionale, P. Filippo Mistrih parroco di Ghassanieh, P. Antoun Luxa Parroco di Yacoubieh e il sotto-scritto parroco di Knayeh. La Chiesa era gremita di parrocchiani di Knayeh, e da altri parrocchiani pervenuti dai due villagi vicini nonostante la piog-gia, il freddo e le vacanze invernali delle scuole; perche’ in questo periodo tante famiglie lasciano il paese e vanno ad Aleppo per le spese. Alla fine della Messa il P. Hanna Jallouf ha ringra-ziato il P. Custode per l’interesse che ha dimostrato per questa missione e ha ricordato tutto quello che e’ stato realizzato durante il suo mandato; dalla ristrutturazione del convento di Knayeh fino alla costruzione del nuovo dispensario di Santa Elisa-betta che durante gli avvenimenti bellici di Giugno scorso e’ rimasto aperto a tutti i cittadini senza distinzione di razza o di religione e che ogni anno riceve piu’ di sette mila ammalati tra bambini e donne, mentre gli altri centri sanitari sono stati chiusi e i dottori per paura sono scappati via. Il Cu-stode e’ intervenuto con parole di incoregiamento e soldarieta’ e ha assicurato il suo sostegno e la sua preghiera con tutti i frati della custodia per questa zona martirizzata con gli avvenimenti sanguinari.Alle fine della Messa il R.mo P.Custode con tutti

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i frati hanno ricevuto i parrocchiani, i quali hanno dato il benvenuto al Padre Custode, e lo hanno ringraziato per la sua visita e per il suo incoraggia-mento. Alle 6.30 P.M., nonostante la mancanza dell’ele-tricita’ il R.mo P. Custode e il parroco di Knayeh si recano a due case nel villagio per visitare due ammalati. Il primo e’ il Sig. Antoun Saiegh un ex maestro nelle nostre scuole del Nord della Siria per 36 anni e il secondo la Sig.a Noura Dib vedova di 87 anni che ha perso il suo figlio giovane di 56 anni

durante questi avvinimenti. Queste due visite sono state molto gradite dalle famiglie visitate.Ringazio il P. Custode per questa visita di sostegno e soldarieta’, come pure ringrazio i nostri confra-telli della Terra Santa che hanno dimostrato la loro solidarieta’ con noi, e preghiamo per il bene e la pace di questa terra e chiediamo al Signore l’aiu-to per continuare a testimoniare la nostra fede in questa terra dove siamo una piccola minoranza di cristiani in mezzo ad una forte maggioranza di altre credenze regliose.

mENEOu, 27 gENNAIO 2012

esercizi spirituali a cipro

Dal 23 al 27 gennaio, nel International Journalists’ Village a Meneou (vicino a Larnaca, Cipro), si è tenuto il primo corso degli esercizi spirituali previsto dal programma custodiale della Formazione Permanente per l’anno 2012. Dedicato in modo speciale ai frati dell’Isola, ma sempre aperto a tutti i frati, ha radunato 12 frati (compreso il predicatore): 4 da Israele, 2 dalla Siria e 5 dall’Isola stessa.Il predicatore, fra Rubén Tierrablanca ofm, superiore della fraternità internazionale d’Istanbul per la promozione del dialogo ecumenico ed interreligioso, ha scelto per il tema principale “La vita e l’identità francescana”. L’argomento veniva approfondito quotidianamente in base ai seguenti capitoli della Costi-tuzione Generale e ai diversi, ma spesso sconosciuti per la sua scarsa ricezione tra i frati, sussidi di for-mazione pubblicati dall’Ordine negli ultimi decenni, tra i quali si trovano anche alcuni provveduti da fra Rubén nel tempo del suo servizio nella Curia Generale. Cosi il primo giorno è stato dedicato alla vita di orazione e seguenti alla fraternità, minorità ed evangelizzazione.Il programma del giorno, anche se abbastanza pieno con le conferenze e diverse forme di preghiera, ha permesso di avere anche i momenti di semplice divertimento nello stare insieme: momenti preziosi per tutti, ma specialmente per i frati di Cipro e, ancora di più, della Siria, quali per la loro situazione geopoli-tica restano un po’ isolati.Si spera che i frutti spirituali dei partecipanti siano comparabili solo all’abbondante pioggia di questi giorni!

Fra Adrian Maznicki OFM

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gERuSALEmmE, 05 gENNAIO 2012

statistiche: i cristiani in Israele - natale 2011Fonte: sito web del Ministero Israeliano degli affari esteri

Alla vigilia di Natale 2011, 154.500 cristiani vivono in Isra-ele, cioè il 2% della popolazione dello Stato di Israele, secondo i dati dell’Ufficio Centrale Israe-liano di Statistica.• L’80,4% dei cristiani in Israele sono arabi. Il resto è costituito principalmente da cristiani che sono emigrati in Israele con i membri ebrei delle loro famiglie grazie alla Legge del Ritorno (si contano anche i loro figli nati in Israele). La maggior parte di loro sono arrivati con l’ondata di immigrazione iniziata nel 1990 e sono provenienti dalla ex Unione Sovietica.• Le città con il maggior numero di arabi cristiani sono Nazareth (circa 22.200), Haifa (13.800), Gerusalemme (11.600) e Shfaram (9.300), a partire dalla fine del 2010.• Il numero medio di figli fino all’età di 17 anni nelle famiglie cristiane è di 2,2. Che corrispon-de al numero di bambini nelle famiglie ebree (2,3) e che è un tasso più basso rispetto alle fami-glie musulmane (3,1).• La percentuale di disoccupazio-ne tra i cristiani dai 15 anni in su è del 4,9% (4,8% per gli uomini e il 5,1% per le donne).• Il tasso di crescita della popo-

lazione cristiana è pari a 0,9% (1% per i cristiani arabi e 0,7% per gli altri cristiani), rispetto al 1,7% della popolazione ebraica e il 2,7% della popolazione musul-mana. Il matrimonio e della fertilità / famiglie e le famiglie• 758 coppie di sposi cristiani si sono sposati in Israele nel 2009, la maggior parte di loro erano arabi cristiani.• L’età media delle coppie cri-stiane al loro primo matrimonio è stata di 29,1 anni nel 2009, cioè un anno e mezzo in più rispetto ai matrimoni ebraici, due anni in più rispetto ai drusi e circa tre anni e mezzo rispetto ai musul-mani.• Nel 2010, 2.511 bambini sono nati da donne cristiane, il 79% sono arabi cristiani (1.985 bam-bini).• Il numero medio di componenti delle famiglie cristiane è di 3,5 persone, leggermente superiore a quello delle famiglie ebree (3,1), ma ben al di sotto della famiglia musulmana, con una media di 5,0 persone.

Istruzione - Studenti Cristiani• Durante gli anni, i cristiani arabi hanno raggiunto il più alto tasso di successo agli esami di maturità rispetto ai musulmani e

drusi, così come per tutti gli stu-denti del sistema educativo ebrai-co. Per l’anno scolastico 2010, il 63% di studenti cristiani del 12. mo grado hanno ottenuto un certificato di immatricolazione, rispetto al 46% dei musulmani, al 55% dei drusi e al 58% di tutti gli studenti del sistema educativo ebraico.L’istruzione superiore e scietificaStudenti cristiani 2009-2010• Nell’anno scolastico 2010, vi erano 5.300 studenti cristiani, che costituivano l’1,8% di tutti gli studenti di istituti di istruzione superiore in Israele.• Tra gli studenti cristiani, il 92,3% erano arabi (4.900) e 7,7% erano di recente immigrazione, arrivati con la Legge del Ritorno (400).• Di tutti gli studenti cristiani, l’ 82,7% volevano ottenere una licenza, il 14,9% un Master e il 2,4% un dottorato.• Tra i cristiani arabi che studia-vano per la licenza, la carriera più importante è stata il Diritto (11,4%), seguita dal corso di laurea in Scienze Sociali (9,3%), Infermieristica (4,8%), Economia (4,5% ), Economia aziendale (3,7%), informatica (3,7%), Studi generali ed Umanistici (3,5%), Ingegneria Elettrica (2,7%) e ;in-gua e letteratura inglese (2,5% ).

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gERuSALEmmE, 30 gENNAIO 2012

ambasciatori della custodia nel mondo: III congresso Internazionale dei commissari di terra santa

Da lunedì 30 gennaio a sabato 4 febbraio si svolge-rà a Gerusalemme il III Congresso internazionale dei Commissari di Terra Santa, un evento di rilievo che si inserisce nel solco dei periodici incontri a cui i Commissari sono chiamati per il confronto, lo scambio e l’aggiornamento reciproci, secon-do quanto previsto dalle legislazioni custodiali. I Commissari sono figure preziose, si potrebbero definire “ambasciatori” della Custodia di Terra Santa ed operano quali “ponti” tra quest’ultima e i territori loro affidati, cioè le diverse Province di appartenenza. Essi, dunque, sono i rappresentanti della Custodia nel mondo ed operano costante-mente per sostenerla ed aiutarla nella sua missione, impegnandosi su molteplici versanti: far conoscere ed amare la Terra Santa, attraverso la promozione del territorio; organizzare ed animare i pellegrinag-gi; raccogliere aiuti economici; curare le vocazioni orientate alla Terra Santa. I Congressi internazionali sono appuntamenti molto attesi e attentamente preparati, che vengono indetti, su decisione del Discretorio, ogni 6 anni e che svol-gono l’importante compito di avvicinare la realtà della Custodia e quelle dei Commissariati, svilup-pando e rafforzando il dialogo tra le diverse parti e cercando così di rispondere alle rispettive aspet-tative. Proprio allo scopo di intensificare queste relazioni è stato istituito alcuni mesi fa, su esplicita richiesta e raccomandazione del precedente Con-gresso internazionale dei Commissari, tenutosi nel 2006, l’Ufficio custodiale per il Coordinamento dei Commissariati di Terra Santa. Si tratta di una com-petenza del tutto nuova nella storia della Custodia, che nasce per essere d’ausilio al governo custodiale nel rapporto con i Commissariati e nell’animazione degli stessi e che ha, tra i suoi compiti principali, proprio quello di organizzare i periodici Congressi

internazionali. Nel rispetto dell’internazionalità che costituisce una caratteristica storica della Custodia di Terra Santa, anche il Congresso dei Commissari che si terrà a breve vedrà l’intervento di circa 110 parteci-panti che provengono dal mondo intero e nei quali sono compresi il Ministro Generale del’Ordine, fra José Rodriguez Carballo, il quale sarà presente per tutta la durata dei lavori, e la Curia generale, la Commissione economica, la Curia custodiale, i Commissari, i Vice Commissari, gli esperti, i colla-boratori, i traduttori, i segretari, i fotografi, i gior-nalisti. Un gruppo variegato e complesso, nel quale sono rappresentate le realtà francescane più diverse per lingua, cultura e tradizioni, unite tuttavia dal comune impegno a servizio della Terra Santa. Il programma dei lavori del Congresso, articolato in XXI sessioni di lavoro, mira all’individuazio-ne, comunicazione e condivisione di opportune strategie di intervento in merito ad alcuni urgenti problemi riguardanti la Custodia e i Commissari. Gli argomenti da approfondire comprendono alcuni temi principali, per i quali sono previste relazioni di esperti che si concluderanno con la formula-zione di almeno tre domande, ad indicare le piste di lavoro per i gruppi linguistici che seguiranno e che riporteranno le proprie sintesi in assemblea per la discussione, ed altri temi secondari, affrontati attraverso brevi comunicazioni volte ad informare su alcuni settori della vita della Custodia. Le lingue previste per lo svolgimento dei lavori sono italiano, inglese e spagnolo. I tre temi prin-cipali che verranno sottoposti all’attenzione dei Commissari durante questo prossimo Congresso internazionale sono: la situazione economica della Custodia e il contri-buto dei Commissari, una riflessione dettata dalla situazione di crisi e di incertezza economica globa-le, a motivo della quale anche la Custodia di Terra Santa si trova ad affrontare maggiori difficoltà, poi-ché le necessità sono in aumento, mentre gli aiuti e le risorse tendono a diminuire;le nuove strategie di comunicazione della Custo-dia, un interesse che intende rispondere alle nuove aspettative e alle nuove esigenze comunicative at-tuali, per le quali le strategie tradizionali non sono più sufficienti e che spingono a ricercare modalità comunicative, strumenti e contenuti originali per

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far conoscere, apprezzare ed amare la Terra Santa;gli aspetti pastorali e pratici dell’animazione dei pellegrinaggi, con la realizzazione di un testo di riferimento, ossia una guida di lavoro, un manuale, che aiuti i Commissari ad attuare le indicazioni for-nite dal Governo custodiale e ad offrire un servizio qualificato alla Terra Santa e ai pellegrini che la visitano.In particolare, una bozza di questo testo di riferi-mento è già stata inviata ai Commissari affinché possano cominciare ad esaminarla e sarà nuova-mente presentata all’assemblea plenaria durante il Congresso da fra Giorgio Vigna, responsabile del neonato Ufficio per il Coordinamento dei Commis-

sariati di Terra Santa. I gruppi linguistici condur-ranno poi un lavoro approfondito di revisione e di rielaborazione della bozza della guida, che verrà infine discussa e sottoposta all’approvazione di una Commissione designata. Al termine di questo processo il testo verrà consegnato al Discretorio per l’ulteriore approvazione e, infine, sarà trasmesso al Ministro Generale dell’Ordine.Il Congresso produrrà inoltre un documento con-clusivo dei lavori, anch’esso predisposto da un’ap-posita Commissione, nel quale saranno indicati i punti assunti come impegno dalle parti coinvolte, la Custodia e i Commissariati.»

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gERuSALEmmE, 30 gENNAIO 2012

Intoduzione del custode

Carissimi Padri Commissari.

Consapevoli e sollecitati dai molteplici e rilevanti bisogni della Custodia e della Terra Santa tutta, a nome dei frati della Custodia, desidero condividere con voi, nostri principali sostenitori, le attuali diffi-coltà, affinché possiamo trovare positive e comuni soluzioni.Per il bene della “Perla delle Missioni” del nostro Ordine, attendiamo fiduciosi la settimana di lavoro che ci troverà uniti a San salvatore, durante il III Congresso Internazionale dei Commissari, indetto dal 30 gennaio al 4 febbraio 2012.Siamo certi di poter contare sulla generosa espe-

rienza di molti Commissari, veterani allenati a questo servizio e sulla vigorosa forza propositiva di giovani Commissari, da poco nominati, che insie-me parteciperanno ai lavori.Ci auguriamo che, rafforzati dall’esito di questo Congresso, i francescani potranno proseguire, con fede e carità, lo stesso cammino solcato, per tanti secoli, dai nostri predecessori, nel servizio ai Luo-ghi Santi che la Chiesa ci ha affidato.Al ritorno nelle vostre Province saprete trasmettere, con più convinzione, soprattutto alle giovani gene-razioni, l’amore per la Terra Santa e il desiderio di visitarla per scoprire, attraverso il pellegrinaggio, l’essenza delle nostre radici cristiane.E’ con fiducia nella vostra costruttiva partecipa-zione che attendo la settimana di lavoro e di con-divisione per il bene della “perla delle missioni” dell’Ordine.Con ogni augurio di Pace e Bene.

Fra Pierbattista PizzaballaCustode di Terra Santa

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gERuSALEmmE, 30 gENNAIO 2012

al servizio della “perla delle missioni dell’ordine”: si apre il III congresso Internazionale dei commissari di terra santa gerusalemme, convento di san salvatore, 30 gennaio 2012

Preparato con cura dai molti che, a diverso titolo, si sono impegnati nell’organizzazione di questo straordinario evento, la mattina di lunedì 30 gen-naio ha preso avvio il III Congresso Internazionale dei Commissari di Terra Santa, che vede riuniti più di 110 partecipanti provenienti dal mondo intero, tra cui Commissari e Vice Commissari di ben 44 diversi Paesi. Accanto ad essi, il Ministro Generale dell’Ordine, fra José Rodriguez Carballo, che sarà presente per tutta la durata dei lavori, e la Curia generale, il Custode di Terra Santa, fra Pierbattista Pizzaballa, la Commissione economica, la Curia custodiale, gli esperti, i collaboratori, i traduttori, i segretari, i fotografi, i giornalisti. La giornata si è aperta con la celebrazione euca-ristica tenutasi nella Chiesa parrocchiale di San Salvatore e presieduta dal Ministro Generale. Nella sua omelia, partendo dalla liturgia della festa della Trasfigurazione proposta per il Congresso, fra Carballo, che in Terra Santa fu ordinato sacerdote e che celebrò alla Basilica del Santo Sepolcro la sua prima S. Messa, ha posto l’accento sulla speciale vocazione a cui sono chiamati, ormai da più di ot-tocento anni, i francescani che operano per la Terra Santa, la perla delle missioni dell’Ordine. Storia di fatica e di sofferenza, ma di straordinario valo-re, poiché questi frati sono, in nome della Chiesa cattolica e dell’Ordine, custodi dei Luoghi Santi e custodi ed animatori delle “pietre vive” della Chiesa Madre di Gerusalemme. Ed i Commissari di Terra Santa, a loro volta, offrono il loro prezioso contributo per il raggiungimento dei fini pastorali,

sociali e formativi della Custodia. Come gli Apo-stoli chiamati da Gesù ad assistere alla meraviglia della trasfigurazione del Signore e ad annunciare ai fratelli quanto visto e sperimentato, così i cristiani, e soprattutto i francescani della Custodia, debbono salire la montagna - restare pellegrini in cammi-no che si rivolgono a Dio ed operano come voce profetica nel mondo -, ascoltare - accostarsi a Gesù, Figlio prediletto e Parola definitiva del Padre, e restare sempre in comunione con Lui -, testimonia-re - parlare ai fratelli dell’incontro con Gesù nella terra che Egli ha abitato e accompagnarli, salendo la montagna ed ascoltando la Parola, all’incontro personale con Lui. Questa la sfida, la vocazione e la missione: non essere semplicemente maestri, ma testimoni, attraverso i quali i pellegrini e tutti coloro che giungono in Terra Santa possano avere la possibilità di scoprire e di accogliere la grazia di questi Santi Luoghi.Terminata la celebrazione, i lavori del Congresso sono stati aperti nella Sala dell’Immacolata del Convento di San Salvatore dove, dopo l’introduzio-ne di fra Giorgio Vigna, responsabile del neonato Ufficio per il Coordinamento dei Commissariati di Terra Santa, il quale ha dato ai partecipanti alcune importanti informazioni in merito all’organizza-zione di lavori e al programma delle giornate, il Ministro Generale ha preso nuovamente la parola, esaminando in profondità i compiti dei francescani in Terra Santa e la relazione privilegiata che deve unire i Commissari alla Custodia. In questa terra tanto amata da San Francesco, che per ben tre volte intraprese il viaggio verso di essa e la raggiunse soltanto nel 1219, “la Provvidenza volle - come disse Papa Paolo VI - che, accanto ai fratelli delle Chiese orientali, per la cristianità d’occidente fos-

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sero soprattutto i frati di Francesco d’Assisi, santo della povertà, della mitezza e della pace, a interpre-tare il desiderio cristiano di custodire i luoghi in cui affondano le nostre radici spirituali”. I Commissari di Terra Santa, “ambasciatori” della Custodia nel mondo, inaugurano in questa giorna-ta il III Congresso Internazionale, che si celebra a distanza di 6 anni dal precedente, secondo quanto disposto dal Discretorio custodiale, e che vedrà l’impegno congiunto dei partecipanti per redigere il Vademecum per i Commissari, prestando particola-re attenzione all’identità dei Commissari in rela-zione con le Provincie dell’Ordine e la Custodia, cosi come anche alla sua missione, perché serva di orientamento e linea d’azione per il prezioso servizio che i Commissari prestano alla Terra Santa. Il Congresso Internazionale dev’essere però anche una fondamentale occasione per promuovere la co-noscenza reciproca tra i Commissari e tra questi e i frati della Custodia e per accrescere la conoscenza, l’interesse e la devozione verso i Luoghi Santi. Per-ché “i Luoghi Santi hanno bisogno di cure, e quindi hanno bisogno di soldi; hanno bisogno, soprattutto, di fratelli sacerdoti e di fratelli laici; hanno bisogno di frati innamorati di Cristo e della sua Terra; hanno bisogno di passione evangelizzatrice, di attenzione ai pellegrini, di quella particolare sensibilità verso

le creature e il creato di cui siamo portatori come francescani. Hanno bisogno di frati che amino i cristiani locali con lo stesso amore che Francesco riservava alla gente povera e umile e disprezzata del suo tempo; hanno bisogno di frati che amino questa Terra santificata dalla vita terrena del Figlio

di Dio e della sua Madre poverella e venerata da san Francesco, ed ivi, in modo particolare siano testimoni del Vangelo di Gesù Cristo e del suo Regno di pace”. Consapevoli dunque dell’ampiezza e dell’importanza del campo d’azione che tutt’oggi attende i francescani in Terra Santa, fra Carballo ha concluso il suo intervento con alcuni interrogativi riguardo all’identità e al lavoro dei Commissari e alle loro relazioni con la Custodia di Terra Santa e con le rispettive Province, introducendo così la successiva riflessione che sarebbe stata approfondi-ta nel corso della giornata di studio e di confronto in aula. A questo punto è stato il Custode di Terra Santa, fra Pierbattista Pizzaballa, a rivolgere il

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proprio saluto agli ospiti intervenuti al Congresso e a mettere a fuoco il senso dell’incontro e le attese per quanto concerne i risultati del lavoro collegiale dell’intera settimana. Il Custode ha poi inaugurato la riflessione sul primo dei tre principali temi sui quali verte l’intero Congresso, ossia I Commissari

e i loro rapporti con la Custodia, la Provincia e le Diocesi. Nella sua relazione fra Pizzaballa ha posto in luce con acume e chiarezza i punti di forza, gli aspetti critici e le necessità essenziali che configu-rano il rapporto dei Commissari con le rispettive Province, le responsabilità dei Commissari nel promuovere le vocazioni per la Terra Santa, nell’or-ganizzare ed animare i pellegrinaggi, nel migliorare la conoscenza della Custodia, nel favorire i rapporti con i Vescovi e con le chiese locali, nel valorizzare le competenze di comunicazione e di dialogo con tutte le figure e le realtà direttamente e indiretta-mente legate alla Terra Santa. Prima di concludere la sua relazione, fra Pizzaballa ha sollevato alcune

questioni pratiche, concrete, che spesso insinuano tensioni e difficoltà e alla cui risoluzione i contenuti del Vademecum e la Commissione Giuridica della Custodia e dell’Ordine dovranno porre particolare attenzione. Ha fatto poi seguito la relazione di fra Dobromir J. Jasztal, professore di diritto canonico, che ha esaminato il tema del rapporto dei Commissari con la Custodia, con la Provincia e con le Diocesi dal punto di vista giuridico.Nel pomeriggio, dopo il pranzo al Convento di San Salvatore, si sono tenuti i lavori dei gruppi lingui-stici, che hanno approfondito e discusso le idee presentate dagli esperti nella prima parte della gior-nata, nella prospettiva di individuare soluzioni e strategie d’azione adeguate e in vista dell’elabora-zione del vademecum e del documento conclusivo dei lavori. La giornata si è conclusa con la cele-brazione dei Vespri nella Chiesa di San Salvatore, presieduti da fra Jeremy Harrington, Commissario di Terra Santa negli Stati Uniti.

Testo di Caterina Foppa PedrettiFotografie di Miriam Mezzera

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gERuSALEmmE, 31 gENNAIO 2012

economicamente impegnati per “la battaglia della gratuità” secondo giorno di lavori del congresso Internazionale dei commissari di terra santa gerusalemme

Prosegue l’attività dei Commissari di Terra Santa, provenienti da tutto il mondo e riuniti nel Conven-to di San Salvatore in occasione del III Congresso Internazionale. Il secondo giorno, 31 gennaio, è cominciato con la celebrazione della S. Messa pre-sieduta da S.B. Mons. Fouad Twal, Patriarca latino di Gerusalemme, presso la Chiesa di San Salvato-re. Nella sua omelia, Mons. Twal ha ringraziato la

Custodia francescana per il prezioso lavoro che da secoli svolge in Terra Santa, attraverso le molte at-tività pastorali, sociali, culturali, educative e comu-nicative che ad essa fanno capo. Ed i Commissari di Terra Santa hanno una speciale responsabilità nel garantire e sostenere il buon funzionamento di questo grande e complesso sistema istituzionale. In questi luoghi, ha precisato Mons. Twal, pur in mez-zo a tante difficoltà e sofferenze, occorre condurre una “battaglia della gratuità”, pronti, come Gesù, ad accettare di soffrire tutto per la vita ed il bene della Sua Chiesa e dell’umanità intera. L’augurio, dunque, è che la missione della Custodia prosegua sempre animata di nuovo vigore ed entusiasmo e che ogni cristiano si senta partecipe e responsabile nei riguardi della Terra Santa, promotore e custode dei suoi luoghi e della sua pace.Nella mattinata di lavoro è stato introdotto il se-condo tema portante del Congresso, La situazione economica della Custodia. Il contributo dei Com-missari. La relazione introduttiva è stata tenuta da fra Ibrahim Faltas, attuale economo custodiale ed incaricato di rappresentare la Custodia presso lo Stato di Israele e l’Autorità Palestinese. Egli ha

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posto l’accento sull’impegno secolare della Cu-stodia di Terra Santa per conservare e tutelare i Luoghi Santi, mantenere viva la liturgia nei San-tuari, assistere i pellegrini, intensificare le opere apostoliche, sostenere le comunità cristiane, offrire assistenza sociale ed educativa, così da salvaguar-dare la presenza cristiana locale. I Commissari hanno il fondamentale ruolo di essere “ponti” tra la Custodia da un lato e le Province, le Diocesi, i Vescovi, le parrocchie ed i fedeli dall’altro. Il loro compito, reso oggi certamente più difficile dalla precaria situazione economica che investe anche le aree più sviluppate del mondo, è quello di pro-muovere nel proprio territorio la conoscenza dei Luoghi Santi e della Giornata Pro Terra Sancta, incoraggiare i pellegrini attraverso le Diocesi e le parrocchie ed organizzare pellegrinaggi in Terra Santa secondo lo spirito francescano, diffondere e coltivare le vocazioni francescane per la Terra Santa, cercare aiuti materiali per la conservazione dei Luoghi Santi e per le opere sociali, caritatevoli e pastorali della Custodia. Fra Faltas ha poi esposto nel dettaglio i moltissimi progetti socio-assisten-ziali, sanitari, pastorali, educativi e culturali che la

Custodia promuove e sostiene da sempre in Terra Santa: iniziative a favore dei Luoghi Santi e per il servizio ai residenti e ai pellegrini; servizi offerti specificamente alla comunità locale, come opere a favore dei giovani, attività per le famiglie, progetti residenziali; aiuti elargiti alle comunità parrocchiali locali; scuole ed altre iniziative culturali (Franci-scan Media Center, Istituto Magnificat, Franciscan Printing Press). Infine, fra Faltas ha elencato alcuni dei progetti che verranno realizzati dalla Custodia nel corso del 2012. Nell’ambito del suo intervento è stato proiettato anche un video di presentazione delle molte iniziative francescane in Terra Santa. Ha fatto seguito la comunicazione di fra Peter Vasko, Presidente della Franciscan Foundation for the Holy Land, istituita dal corpo dirigente della Custodia della Terra Santa nel 1994 non solo per fornire finanziamento supplementare alle sempre più crescenti necessità della realtà cristiana in Terra Santa, ma anche per stabilire nuovi programmi umanitari e progetti per aiutare ad arginare l’eso-do dei cristiani locali. Fra Vasko ha illustrato nel dettaglio i progetti che, dalla sua nascita, vengo-no finanziati dalla FFHL, fornendo anche le cifre

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aggiornate relativamente alle donazioni. Si tratta di iniziative che coprono molti settori, dall’istruzione scolastica ed universitaria, attraverso il sostegno nel pagamento delle rette istituzionali e il confe-rimento di borse di studio, agli aiuti all’infanzia, dai contributi per l’Istituto Magnificat ai servizi sociali e umanitari (case d’accoglienza per minori e servizi per le famiglie bisognose), dal sostengo di progetti e di eventi speciali e per la costruzione di

nuovi alloggi ai contributi per l’assistenza sanitaria ai soggetti in difficoltà e in condizioni di disagio. Nel suo intervento il Presidente della FFHL ha voluto sottolineare soprattutto come la chiave di una raccolta fondi di successo sia una buona rete di contatti, un efficiente lavoro di squadra da parte di molte persone che uniscono le forze per raggiunge-re i migliori risultati. Le parole di fra Vasko sono state poi seguite da alcune brevi osservazioni da

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parte della sig.ra Denise Scalzo, Vice Presidente della FFHL. Infi-ne, è intervenuta la dott.ssa Carla Benelli, storica dell’arte che da tempo collabora con i francescani in Terra Santa e che ha illustrato l’impegno dell’Associazione pro Terra Sancta (ATS), l’organiz-zazione non governativa senza

scopo di lucro della Custodia, fondata nel 2002 su proposta di fra Michele Piccirillo, archeo-logo e professore dello Studium Biblicum Franciscanum scom-parso nel 2008. In particolare, ATS supporta tecnicamente la Custodia nei propri settori di attività e nei luoghi dove essa

opera, attraverso la realizzazione di speci-fici progetti, in collabo-razione con sostenitori istituzionali pubblici e privati. I molti progetti supportati dall’Asso-ciazione possono essere ricondotti a due princi-pali aree: emergenza, educazione, sviluppo, che comprendono le ini-ziative a sostegno delle fasce sociali più deboli e le iniziative educative nelle scuole, nella for-mazione professionale e nella formazione dei formatori; memoria e cultura - Luoghi Santi, che riguardano la con-servazione e valorizza-zione delle aree arche-ologiche e dei santuari, la tutela del patrimonio archivistico e muse-ale, la produzione di materiale informativo. Molti dei progetti legati a questa seconda area vengono realizzati con il contributo scientifico dello Studium Bibli-cum Franciscanum, dal 2001 Facoltà di Scienze Bibliche e Archeologia. La dott.ssa Benelli ha evidenziato come la valorizzazione del pa-

trimonio archeologico della Terra Santa sia un servizio reso anche ai pellegrini, che hanno così la possibilità di apprezzare e cono-scere i santuari anche nella loro prospettiva diacronica. Anche le Mostre di Terra Santa, come quelle recenti su Cafarnao e sui mosaici di Terra Santa, hanno riscosso molto successo e rap-presentano un’ottima opportunità per la valorizzazione e promo-zione del patrimonio culturale locale, nonché per la formazione di figure professionali specializ-zate in questo settore. Infine, la dott.ssa Benelli si è soffermata sulla struttura organizzativa di ATS, sull’importanza e sul ruolo dei molti collaboratori e volontari che vi operano, sulla necessità di sviluppare i canali comunicativi per far conoscere la Custodia di Terra Santa e le attività sostenu-te da ATS, diffondere i risultati umani, sociali e culturali delle iniziative intraprese, mantenere regolarmente informati i dona-tori e gli amici. Al pomeriggio è proseguito il lavoro dei gruppi linguistici, che si sono confron-tati soprattutto sulle idee, sui suggerimenti e sugli stimoli ricevuti dagli esperti intervenuti in mattinata in merito alla situa-zione economica della Custodia e al contributo che ad essa offrono i Commissari. Il gruppo si è poi trasferito a Betlemme, dove la giornata si è conclusa con la cele-brazione dei Vespri presieduti dal Vicario custodiale, fra Artemio Vitores, e con la cena presso la Casa Nova francescana.

Testo di Caterina Foppa PedrettiFotografie di Miriam Mezzera

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FRATERNITAS Ita. Vol. XLV. Nr. 184 — OFM Roma — E-mail: [email protected] — 01. 02. 2012

FRATERNITAS | OFM | DOCUMENTI | ALBUM

►01-04 febbraio: Congresso dei Commissari di Terra Santa (Gerusalemme). ►05-12 febbraio: II Congresso delle Presidenti delle Federazioni delle Sorelle Clarisse (Assisi). ►12-19 febbraio: Incontro Inter-nazionale degli Assistenti delle Fede-razioni delle Sorelle Clarisse e delle Sorelle Concezioniste Francescane (Assisi).►21-26 febbraio: Visita fraterna alla Custodia del Marocco. ►27-29 febbraio: Inizio della visita fraterna ai frati della Fondazione Madre di Dio (Angola).

300 dalla visita di Giovanni Paolo II al Pontificio Ateneo Antonianum

Agenda del Ministro generale

Capitolo delle Stuoie “Under Ten” 2012

C on la lettera del 24 aprile 2011 il Ministro Generale ha convocato il Capitolo delle

Stuoie per i frati “Under Ten”. ll Capitolo si celebrerà in Messico dal2 al 10 di Giugno 2012. A questo dovranno partecipare, come mini-mo, un frate con meno di 10 anni di professione solenne per ogni Provin-cia o Custodia. Sotto il motto: Aspi-cientes in Iesum. Con gli occhi fissa-ti su Gesù, desideriamo approfondi-re, il tema scelto per il Capitolo: Identità dei frati minori e le beatitudini.In continuità con i Capitoli anteriori, il prossimo Capitolo delle Stuoie dei frati “Under Ten” desidera essere un momento privilegiato perché il Mini-stro e il Definitorio generale possano

I l 16 gennaio 1982 Giovanni Pao-lo II fece una visita personale al Pontificio Ateneo Antonianum e

fece un discoro intitolato “Custodi della speranza”. Papa ha detto: “L’odierna visita mi è particolarmente gradita anche perché si pone tra la conclusione del 750o anniversario della morte di sant'Antonio, da cui l'Ateneo prende nome, e l'inizio delle celebrazioni per l'ottavo centenario della nascita di San Francesco, Fon-datore dell'Ordine al quale l'Ateneo appartiene.Sant’Antonio, che proprio in questo giorno – il 16 gennaio dell'anno 1946 – fu proclamato dal mio Predecesso-re Pio XII «Dottore della Chiesa», costituisce un modello insigne di stu-dioso e di annunciatore della Parola di Dio. Conoscitore profondo della Sacra Scrittura – tanto che il Papa Gregorio IX lo salutò «Arca del Te-

stamento». Insieme con Sant’Antonio, vi ispiri e vi sostenga colui che fu sua guida spirituale: San Francesco. Tutti sap-piamo che cosa abbia rappresentato per l'umanità la nascita del grande Santo di Assisi: con lui – dice Dante – «nacque al mondo un so-le» (Parad. XI, 54). So che all'ingresso di quest’Aula splendida, intitolata a Maria Santissi-ma Assunta, una epigrafe latina ri-corda la visita del mio Predecessore Paolo VI, in occasione del VII Con-gresso Mariologico Internazionale, il 16 maggio 1975. Di Lui desidero ripetere il messaggio al Capitolo Ge-nerale dei Frati Minori nel 1973: co-me S. Francesco, siate anche voi, nel mondo d’oggi, i custodi della speran-za!”

ascoltare la voce dei Frati più giova-ni e conoscere i loro sogni e deside-ri, le loro lotte e difficoltà, le loro paure e speranze di fronte al futuro. Desideriamo anche, che i giovani frati abbiano la possibilità di ascolta-re il Ministro, con il suo Definitorio, e che ci sia un dialogo veramente fra-terno tra tu tti i partecipanti. Credo, scrive il Ministre Generale, che sarà molto significativo che il Capitolo si aprirà nel santuario di Zapopan (Guadalajara) e si conclu-derà nel santuario di Guadalupe (Città del Messico). In questo conte-sto Maria ci dice, come a Cana di Galilea: “Fate quello che vi dirà”. Se ci ascoltiamo reciprocamente e ascoltiamo Lui, la nostra vita sarà ogni volta più significativa, evangeli-camente parlando, e più contagiosa. Tutte le informazioni riguardanti il Capitolo “Under Ten” si possono trovare sulla pagina http://www.ofm.org/underten12/ o scrivendo all’indirizzo: [email protected]

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Regula et vita Minorum Fratrum haec est, scilicet Domini nostri Jesu Christi sanctum Evangelium observare (RB I,1)

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C on questo titolo il Definitorio generale propone all’Ordine le “Linee guida di animazio-

ne per il sessennio 2010-2015”. Ce-lebrando la Grazia delle origini siamo riandati a san Francesco e alla Proto-regola, ma egli ci ha rinviati a Gesù Cristo e al suo Vangelo, ossia alla “sequela Christi” e alla “forma di vita evangelica”. Per questo il Definitorio generale, tenendo presenti le Priori-tà, propone di “ripartire dal Vange-lo”, per rendere oggi vivente la Paro-la fatta carne nella nostra vita, nella nostra missione, e persino nelle no-stre strutture. Le tappe del cammino che si propone di percorrere ruotano attorno al nucleo centrale del Vange-lo e sono tre: 1. Viviamo il dono del Vangelo, per rinnovare la nostra qualità di vita (2010-2011); 2. Resti-tuiamo il dono del Vangelo al mondo con gesti concreti e con creatività per rianimare la nostra missione evangelizzatrice (2012-2013); 3. Ri-fondiamo le nostre presenze e strut-ture per essere più leggeri, liberi, significativi e profetici (2014-2015). Queste “linee guida” vogliono essere semplici e concrete, perciò fruibili da tutti i Frati; ogni tema viene conside-rato nella “tensione” missionaria e nell’apertura al mondo, secondo l’in-dicazione del Capitolo (Mandato 1). All’interno di queste tre tematiche sono riproposte anche le Priorità,come richiesto dal Capitolo, però con un ordine diverso da quello tradizio-nale, mettendo in rilievo l’ispirazione francescana originaria che ha visto Francesco prima riscoprire la voca-zione ad essere Discepolo (la “sequela Christi”) e insieme Testimo-ne (la “missio”) di Gesù e del suo Vangelo, poi a vivere la «forma del santo vangelo» come Fratello e Mi-nore.

Metodologicamente, all’interno di ogni tema, vengono proposti alcuni punti di ispirazione, che riprendono le due Regole, le Costituzioni gene-rali e gli ultimi documenti dell’Ordi-ne; poi alcune mediazioni, ossia pro-grammi o attività che sono indicati dai Mandati del Capitolo generale o promossi dai vari Segretariati e Uffici generali e che si considerano come strumenti di animazione; seguono alcune proposte concrete, come scelte, impegni, attività possibili; e infine alcuni gesti e segni, pochi ma significativi, che possono ispirare la creatività e la ricerca di altri modi di vivere concretamente la dimensione proposta. Il cammino previsto è biennale, si lascia tuttavia la libertà alle Province di organizzare i propri programmi in armonia con le esigenze particolari. Da notare che nei primi tre anni (2010-2012) è inserito nel progetto di animazione anche il Moratorium,come un impegno anch’esso richie-sto dal Capitolo generale. Al termine vengono segnalate «Altreattività complementari di animazio-ne», presentate nel loro susseguirsi cronologico, per offrire una visione d’insieme delle forme di animazione e nello stesso tempo per indicare che le varie iniziative che verranno promosse sono da concepire e da vivere nello spirito del progetto di animazione del Definitorio generale. Il Ministro generale rivolge un appel-lo a tutti i Frati Minori ad accogliere questo strumento di animazione per rinnovare in profondità la nostra vi-ta: “Chiamati a ravvivare in noi l’im-pulso delle origini, lasciamoci impre-gnare dal Vangelo e saremo trasfor-mati in uomini nuovi, liberi, evangeli-ci, autentici servi della Parola nell’im-pegno dell’evangelizzazione”.

I Congressi promossi dalla SGFS nel 2012

Nuovo vescovo francescano

Pro memoria: Ripartire dal Vangelo

L a Segreteria generale per la Formazione e gli Studi sta organizzando per il 2012 tre

Congressi Continentali per Formato-ri, in conformità ai mandati del Capi-tolo generale del 2009. Il primo Con-gresso si terrà a Fatima (Portogallo), dal 22 al 29 aprile, e riguarda l’Eu-ropa Occidentale (COMPI, COTAF, CONFRES e CTS); il secondo si cele-brerà in Colorado (USA) nei giorni 6-10 agosto, e concerne la Conferen-

za Anglofona (ESC); il terzo per l’Eu-ropa Orientale (Conferenze Sud e Nord Slavica), avverrà a Split (Croazia) dal 16 al 23 settembre.Vi parteciperanno due Formatori di ogni Entità, uno dell’area della pro-fessione temporanea e l’altro dell’a-rea della pastorale vocazionale o del postulandato. Verranno affrontate quattro grandi tematiche: 1. la rice-zione della Ratio Formationis France-scanae e della Ratio Studiorum; 2. la

formazione francescana nei consigli evangelici; 3. la formazione france-scana nella vita sacramentale; 4. l’accompagnamento dei Frati chia-mati al ministero. Inoltre, in ogni Congresso, verrà analizzata la realtà formativa della zona, a partire dalle risposte ai questionari da parte dei Segretariati provinciali della Forma-zione e degli Studi. Nel 2010 e nel 2011 si sono tenuti con successo i seguenti Congressi Continentali: a Tagaytay, Filippine, per l'Asia (settembre 2010); a Bogo-tà, Colombia, per l'America Latina (settembre 2011); ad Arusha, Tan-zania, per l'Africa (novembre 2011).

C ittà del Vaticano, 30 dicem-bre 2011 – Benedetto XVI ha nominato Fr. Miguel

Lenihan, della Provincia di nostra Signora di Guadalupe, America cen-trale e Panama, primo Vescovo della nuova Diocesi di La Ceiba, Honduras (superficie: 4.640.000; popolazione: 547.709; cattolici: 398.800; sacerdo-ti. 22; religiosi: 42). Fr. Miguel Le-

nihan è nato il 22 settem-bre 1951 a Abbe y f e a l e (Irlanda). Ha emesso i voti S o l e n n i n e l l ’ O r d i n e dei Frati Mi-nori nel 1977 ed è stato ordinato sa-

cerdote nel 1980. Dal 1982 al 1984 è stato Vicario del Convento, West-ford (Irlanda); dal 1984 al 1989 è stato Vicario Parrocchiale della Par-rocchia di San Francesco a Gotera, Morazán, Diocesi di San Miguel (El Salvador); dal 1997 al 2000 è stato Guardiano e Vicario Parrocchiale, la Palma, Chalatenango (El Salvador); dal 2004 al 2008 è stato Definitore Provinciale della Regione di Hondu-ras; dal 2001 al 2009 è stato Vicario Generale della Diocesi di Comayagua (Honduras); dal 2009 è stato Guar-diano della Fraternità di San Bona-ventura della Curia Provinciale dei Frati Minori e Vicario Parrocchiale della Parrocchia dell’Immacolato Cuore di Maria” (Guatemala).

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Segnalibro francescano

► Francesco e il Sultano. Lo “Spirito di Assisi” e la profezia della pace, E. Scognamiglio, Edizio-ni Messaggero Padova, Padova 2011, pp. 116.

Al Sultano d'Egitto, Francesco non portò se stesso, né presen-tò alcun dogma, ben-sì l'esperienza di amore radicato nel dono di Cristo e della sua vita per i pecca-tori.

Francesco aveva capito di essere posseduto da una verità più grande, il Verbo della vita, e che quella verità non poteva imporsi come una clava sul capo del fratello musulmano, né abbattersi come un meteo-rite sulla testa degli infedeli. Quella verità, Cristo, fu semplicemente il dono che poteva elargire anch'egli gratuita-mente senza forza né spargimento di sangue.Francesco fu il promotore di una terza via, quella del dialogo – che è sempre possibile, che mai deve es-sere interrotto –, capace di ben so-stituire la prima via, l'inopportuno sentiero delle crociate e delle guerre fratricide, e la seconda via, l'emargi-nazione e l'isolamento da tutto ciò che è diverso da noi e che è percepi-to come minaccia alla nostra identi-tà.

► Euzebiusz Huchracki OFM. Contributo alla biografia, Provin-cia dell’Assunzione, Katowice 2011, pp. 80. I francescani da Katowice in Polonia

hanno preparato una nuova pubblicazione biografica del servo di Dio, Padre Euzebiusz Huchracki (1885-1942), che fu martiriz-zato durante la secon-da guerra mondiale.

Egli venne gasato nel gruppo dei detenuti disabili in Hartheim vicino a Linz in Austria. Gli atti del processo di beatificazione sono stati inviati alla Congregazione per i santi a Roma. La maggior parte della pubblicazione consiste nella testimonianza del p. Hugolin Pieprzyk (1914-2009), un compagno del servo di Dio.

►Chiesa di Sant’Antonio in Ter-ni. Santuario antoniano dei pro-tomartiri francescani, Giuseppe Cassio, Ellenici-Velar, Gorle 2011, pp. 48.

Così hanno cercato di vivere i santi, così ha vissuto san Valentino di Terni, così hanno testi-moniato i primi frati Minori uccisi in Marocco quando san Francesco era ancora vivo. Questo amore senza limiti –

davvero eucaristico – è il modo con cui i cristiani camminano dietro a Gesù. Non si è più vagabondi giran-do attorno alle mode o attorno a se stessi, ma, come pellegrini, ci incam-miniamo verso il Regno del Padre che sta nei cieli. Il santuario di Sant’Antonio di Pado-va in Terni è una sosta salutare in questo cammino. Entrandovi, gustia-mo già la bellezza della celeste Geru-salemme in compagnia dei Proto-martiri francescani.

Nuovo blog di FraternitasPUA – 3ª Edizione del Premio S. Francesco

I n occasione della festa della Pontificia Università Antonianum(PUA) e del suo Gran Cancellie-

re, Roma, il 16 gennaio 2012 è stato consegnato il "Premio S. Francesco" giunto alla sua 3ª Edizione. Sono stati premiati: LEHMANN LEONHARD, Franziskus - Quellen, Ed. Butzon & Bercker, 2009 (1° premio); MARIANI NAZARENO, Commentarius in IV libros Sententiarum Petri Lom-bardi, Ed. Quaracchi 2009 (2° pre-mio);POLMONARI SIMONETTA, Padre Basi-lio Brollo da Gemona, Ed. L.I.E.F., 2009 (3° premio).

► Maria Immacolata. Il dogma dell’amicizia con Dio, Stefano M. Cecchin, Editrice Velar, 2011, pp. 48.

Maria non solo non ha commesso alcun pec-cato, ma è stata pre-servata persino da quella comune eredità del genere umano che è la colpa originale. E ciò a motivo della mis-sione alla quale da sempre Dio l’ha desti-

nata: essere la Madre del Re-dentore. Tutto questo è contenuto nella verità di fede dell’Im-macolata Concezione. Il fondamento biblico di questo dog-ma si trova nelle parole che l’Angelo rivolse alla fanciulla di Nàzaret: “Rallegrati, piena di grazia, il Signore è con te” (Lc 1,28).

►Francesco e il Sultano. Atti del-la Giornata di Studio (Firenze, 25 settembre 2010), in Studi Francesca-ni 108/3-4 (2011)

Fondamentalmente si è cercato di com-prendere, a partire dalle fonti, “cosa è stato in sé” l’avveni-mento dell’incontro tra Francesco d’As-sisi e il Sultano – e questo grazie so-prattutto alle rela-

zioni di Giuseppe Ligato, Anna Ajello, e Pacifico Sella – per poi passare alla considerazione di “cosa è diventato”, ossia il significato assunto nei diversi periodi e in ciò importanti sono stati gli interventi di Chiara Frugoni e John Tolan (dall’introduzione di Pietro Mes-sa).

N uovo blog di Fraternitas: da quest’anno 2012, Frater-nitas ha creato un suo blog,

in cui verranno pubblicate diverse notizie sulla vita dell'Ordine e della Chiesa, verranno inoltre pubblicate diverse iniziative, corsi, mostre, gior-nate di studi… che verranno segna-late alla redazione. Visita il blog: http://fraternitasofm.blogspot.com/

Fraternitas

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Regula et vita Minorum Fratrum haec est, scilicet Domini nostri Jesu Christi sanctum Evangelium observare (RB I,1)

Redattore: Robert Bahčič  http://www.ofm.org/fraternitas E-mail: [email protected]

Fraternitas - OFM - Roma

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Portatori del dono del Vangelo

Grandi/piccole notizie

La vita segnata dal dinamismo del Vangelo si trasforma in passione incontenibile per il Regno. Bisogna dar forma alla vita per non perdere i frutti di quello che il Signore ha semi-

nato. Manteniamo perciò la nostra convinzione che è neces-sario che le Fraternità e le Entità entrino in una cultura del pro-

getto fraterno di vita e missione. Ciò che ci spinge a crederlo non è anzi-tutto una preoccupazione di efficacia operativa, ma piuttosto la necessi-tà di integrare la missione evangelizzatrice nel contesto della nostra vita e di stabilirvi priorità che guidino le nostre decisioni. (n.28).

► Corso di lingua inglese: hai intenzione di venire in Inghilter-ra quest’estate per imparare l'ingle-se? Se è così allora è giunto il momento di decidere. A volte si pensa ai pro-grammi estivi solo in maggio o in giugno e per la prossima estate sarà troppo tardi. Londra ospiterà le Olimpiadi di quest'anno e sarà im-possibile ospitare i frati nelle nostre case di Londra durante l’esta-te. Tuttavia vi è la possibilità di for-nire un alloggio per i frati presso il Centro Francescano Internazionale di Studi di Canterbury durante i mesi di luglio e agosto. Ci sono un certo numero di buone scuole di lin-gua nella città.Si prega di contatta-re Fr. Seamus Mulholland OFM [email protected] prima del 29 febbraio. Se non sei interessato, l'alloggio sarà utilizzato per altri. Quindi, per favo-re prenòtati in fretta se vuoi imparare l'inglese e se è quello che pensi di fare questa estate.

► Il Presepio più grande del mondo: Città del Messico (MEX). Fino al 15 di gennaio il presepio più grande del mondo è stato aperto al pubblico. È stato collocato nello sta-zionamento di Città del Messico presso lo stadio Azteca. Aveva più di 10.000 pezzi ed è stato riconosciuto dal libro dei record come il più gran-de del mondo con il maggior numero di figure. Il presepio ha occupato una zona di due chilometri quadrati con 57 scene della natività oltre il “muro delle ri-chieste” dove i visitatori potevano esprimere le loro richieste scritte. Il presepio è stato costruito in 70 giorni con la partecipazione di archi-tetti, ingegneri e storici che hanno articolato il lavoro intorno a 700 ton-

nellate di infrastrutture, 5000 pezzi e 500 costumi del tempo. Secondo Letícia Almada, responsabile del settore comunicazioni, l’idea del pre-sepio è nata in Colombia dove fu presentata per la prima volta, quan-do fu attestato dai giurati del libro dei record come il presepe più gran-de del mondo. Guarda il video!

►Un viaggio indietro nel tempo per raccontare la storia della Basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme, il luogo che diverse tradizioni cristiane definiscono “il Centro del Mondo“. In diversi capito-li, il video realizzato da Raffaella Zar-doni presenta una ricostruzione tridi-mensionale della basilica nelle varie epoche, fino a risalire alla cava di pietra che vide la sepoltura e la ri-surrezione di Cristo. Vedi: http://www.proterrasancta.org/santo-sepolcro-un-viaggio-tridimensionale-indietro-nel-tempo/

► Incontro dei Ministri provin-ciali e Custodi eletti di recente:si è svolto presso Curia generale, dal 16 al 27 gennaio 2012, l’annuale incontro dei Ministri provinciali e Cu-stodi eletti di recente. Erano presenti 19 Frati Ministri e Custodi. Sono stati molti e vari i contributi offerti dai relatori sull’animazione, il governo e l’amministrazione delle Fraternità provinciali e custodiali. I partecipanti hanno avuto modo di incontrare per-sonalmente il Ministro generale, i Definitori e conoscere il lavoro svolto in Curia generale dai vari Segretariati e Uffici. Vedi: http://www.ofm.org/

Nuovi Visitatori generali► Fr. Massimo Reschiglian dellaProvincia Serafica di S. Francesco d’Assisi, in Italia, è stato eletto Visi-tatore generale della Fondazione “Notre Dame d’Afrique”, in Congo-Brazzaville, (dipendente dal Ministro Generale).

► Fr. Richard Dzierzenga della Provincia del Verbo Incarnato, in Africa Ovest, è stato eletto Visitatore generale della Provincia di S. Bene-detto l’Africano, nella Repubblica Democratica del Congo.

►Fr. Martin Olsthoorn – Harun,della Provincia di San Michele Arcan-gelo, in Indonesia, per la Provincia dei Santi Martiri di Gorcum nei Paesi Bassi.

►Fr. Robert Hoogenboom, della Provincia dei Santi Martiri di Gorcum nei Paesi Bassi, per la Provincia di Santa Elisabetta, in Germania.

Roma - Corso di GPIC all’Antonianum

I l prossimo corso di GPIC all’An-tonianum si terrà dal 17 al 27 aprile 2012.

Il Capitolo generale dell’Ordine dei Frati Minori del 2003 ha chiesto che nell’ambito della Pontificia Università Antonianum di Roma, come in tutti gli istituti francescani di scuola supe-riore, siano istituiti corsi dedicati alla giustizia, alla pace e alla salvaguar-dia del creato, “nei quali si dia parti-colare attenzione ai temi della crea-zione e della non violen-za” (Proposta 4). In risposta alla richiesta del Capitolo la PUA e l’Uffi-cio Generale di Giustizia, Pace e In-tegrità del Creato dell’Ordine dei Frati Minori hanno costituito questo corso. Come sempre, il corso è aperto a tutti i frati e a tutti i religiosi e i laici interessati. Come di solito, il corso sarà tenuto in tre lingue: Italiano, Inglese e Spagnolo. Per sapere di più: [email protected]

Nuovo Ministro provinciale

►Fr. Sergio Horacio Carballo èstato eletto Ministro provinciale della Provincia di S. Michele, in Argentina.

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