FMIF Magazine #7

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TATTICHIAMO!

IL NOSTRO CALCIO GIOVANILE

INTERVISTA PYRGUS95

PENSIERO A CHARLIE HEBDO

IL 4-3-3 | NUOVO CAPITOLO DEL NOSTRO JJ

RIGUARDO ALLA GUIDA AI MODULI

MISSING76

JEREMYJANOT16

..e tanto altro ancora!

ANDREA©

fm ifMagazine

football-m anager.forum com m unity.net

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• STORIA DELLE BANDIERE NEL CALCIO: Giorgio Pirani alias Scomodino, parla delle bandiere nel mondo del pallone che stanno pian piano scomparendo rispetto agli anni passati

Pag. 3

•• FMIF: LA CARRIERA DEL MESE: Il vincitore del premio del mese di Dicembre viene intervistato dal nostro Stefano (JeremyJanot16) sulla sua carriera che stà riscuotendo un grande successo

Pag. 4

• TATTICHIAMO IL 4-3-3: Secondo capitolo di JeremyJanot16 che ci illustra dettaglia-tamente il modulo più spettacolare (offensivamente parlando) che ci sia

Pag. 6

• IL NOSTRO CALCIO GIOVANILE: Mario del Vecchio alias missing76, ci esponde il suo pensiero riguardo al settore giovanile in generale del nostro calcio

Pag.8

• POGBA, RISORSA DEL CALCIO ITALIANO?: Lorenzo alias Jo-Jo ci parla del giocato-re che è ormai sotto gli occhi di tutti i maggiori club europei, Paul Pogba

Pag.8

• INTERVISTA A DUE: Intervista a 360° per Zio_Luca e AlexDelPiero-93 da parte dell’utente f&c che ci fa conoscere meglio i nostri due membri del forum

Pag. 10

• NON SOLO CALCIO, OSCARS 2015: Ci avviciniamo al gran galà dei premi Oscar dando uno sguardo ai film papabili ad aggiudicarsi la famosa statuetta del mondo del cinema

Pag. 17

•• TERRORISMO:LA FINE CI SARA’ MAI?: Capitolo riflessivo da parte di Andrea riguar-do le vicende terroristiche sull’editoriale satirico Charlie Hebdo

Pag. 19

MAGAZINE #7

INDICE

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Tutti voi sapete cosa sono i luoghi comuni, vero? Quali sono quelli che usiamo spesso? Non ci sono più le mezze stagioni, qui una volta era tutta campagna, e da lunedì mi metto a dieta, e non c'è più l'educazione di una volta e il colpevole è sempre il mag-giordomo... di queste frasi ne sentiamo e ne diciamo una moltitudine. E se i primi esempi che ho fatto riguardano la vita di tutti i giorni, quali sono invece quelli che riguardano il calcio? Ho sempre sognato di arrivare in questo club, gli ultrà sono la parte migliore del calcio, il Chievo non ha tifosi, le donne non capiscono il fuorigioco, oggigiornooggigiorno contano solo i soldi, non esistono più le bandiere... ah aspetta, queste

era più facile fare tutta un'intera carriera in una sola squadra: Riva, Baresi, Bulgarelli, Bergomi, Boniperti, Facchetti, tutti giocatori che hanno fatto sognare grandi e piccini. Ma perché in passato veniva di più questo attaccamento alla maglia mentre adesso tutti i giocatori appena arrivano in un club pensano subito a quello successivo? Diversi i motivi: mercato globale con due sessioni di mercato l'anno, l'allargamento del numero di stranieri in rosa e tutto quello che ha provocato la legge Bosman, l'annulla-mento del contratto a vita, le pay-tv, insomma la colpa di tutto è imputabile al cosid-detto “calcio moderno”, parola tanto odiata dai tifosi e ultras. Ma per ora abbiamo par-lato solo del passato, guardiamo ora al presente e cerchiamo di vedere come siamo

las, Scholes. E quindi? E quindi tutto ciò dimostra come le bandiere esistono ed esiste-ranno sempre. E sono fiducioso nel pensare che le nuove generazioni non ci delude-ranno, basti pensare a De Rossi, o a Chiellini che è arrivato al suo nono anno alla Juve e, perchè no, a qualche giovane come De Sciglio o Kovacic, chi ci dice che non potreb-bero diventare delle bandiere anche loro nei prossimi anni? Quello che accomuna tutte quelle leggende che ho citato prima è l'amore per una città e per i tifosi, cose che il Dio Denaro non può comprare.

messi oggi; adesso come nasce una bandiera, come la si può distinguere da un giocatore normale? Questa è più difficile, ma ci possono venire in aiuto i numeri. Consideriamo una soglia oltre la quale un giocatore può considerarsi una bandiera. Direi che 400, siamo circa sulle 15 stagioni, può essere un numero ragionevole. E ora, non ci resta che sfogliare l’almanacco. Diver-se persone collocano l'inizio del “calcio moderno” proprio quandoquando la già citata legge Bosman entrò in vigore, ovvero nella stagione 1994-95 . Si può quindi facilmente pensare che da questa data in poi i giocatori bandiera calino drasticamente. E invece no. Anzi, in questi anni il mondo del calcio annovera alcune tra le più grandi leggende: Gerrard, Totti, Maldini, Del Piero, Puyol, Buffon, Zanetti, Terry, Giggs, Scholes, Xavi, Casil-

ultime due frasi ci interessano. E si potrebbe discutere anche delle altre (ho dei dubbi sul fatto che quello delle donne sia un luogo comune) ma non è questa la sede per discuterne. Ora, il motivo di tutto questo preambolo è che la questione sulle ban-diere nel calcio è un argomento che esce sempre fuori, soprat-tutto in questi tempi dove il Dio Denaro la fa da padrone e dove la fedeltà di un giocatore per una squadra è pari a quella di un film rispetto al libro da cui è tratto. Ma prima di analizzare tutto ciò partiamo dalla base: prima di tutto, cosa vuol dire essere una “bandiera”? Il giocatore bandiera, o simbolo, è quello che lega il proprio destino professionale ad un solo club per un lungo perio-do di tempo, senza parentesi altrove, oppure quello che parte dalle giovanili fino al giro d’onore nell’ultima partita da professio-nista. fessionista. Negli anni dei nostri genitori e dei nostri nonni

Giorgio Pirani alias Scomodino

STORIA DELLE BANDIERE NEL CALCIO

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1. Il Raith, una piccola squadretta della seconda divisione scozzese. A cosa si deve questa strana scelta, è del tutto casuale o c'è qualcosa di più?

LaLa scelta non è del tutto casuale: qualche mese fa lessi sulla pagina facebook "Delin-quenti prestati al mondo del pallone" :asd: la storia di questa squadra che circa 20 anni fa vinse clamorosamente la Coppa nazionale contro il Celtic e si trovò in Europa ad affrontare i giganti del Bayern Monaco. La narrazione, oltre che la storia stessa (che si trova anche a pag.4 della mia carriera e che vi consiglio di leggere, magari vi piacerà come a me), mi colpì a tal punto che, non avendo ancora in mente una squadra per iniziare, decisi di partire con il Raith. Il paesaggio scozzese come contorno poi non è niente male.niente male.

2. La carriera è cominciata in maniera difficoltosa, poi si è migliorati fino a volare alla promozione superando le migliori aspettative. Quali sono stati i momenti di climax, ossia il momento più brutto e quello più bello, vissuti sino ad ora?

Di momenti brutti fortunatamente ne ho vissuti pochi: è la prima carriera in cui riesco veramente ad ottenere ciò che voglio. Il momento peggiore è stato probabilmente l'inizio, quando risultati non arrivavano e dubitavo di tattica e giocatori. Il momento migliore è stato sicuramente quello dei play-off: lo scontro incredibile col Falkirk e la vittoria all'ultimo respiro col St.Mirren che ci ha regalato la promozione mi hanno rega-lato emozioni vere. Anche le due partite col Celtic, l'1-0 tutto catenaccio e contropiede ed il 3-3 in rimonta da 3-0 sono state partite meravigliose che mi hanno reso orgoglio-so della squadra

3. Il giocatore o i giocatori al quale ti sei più affezionato; magari spiegacelo raccon-tando un aneddoto che li riguarda.

Vaughan è il mio pupillo, e chi segue la carriera lo sa: all'inizio aveva 18 anni ed era con-siderato l'attaccante più scarso; io gli ho dato fiducia ed è diventato il bomber della squadra. E' uno di quei giocatori che non sembrano fenomeni ma hanno un rendimen-to spaventoso.Conroy e Anderson sono le ali, mi sono affezionato anche a loro: non sono forti, ma come Vaughan rendono alla grande. Il primo tecnico e di grande intelli-genza tattica, il secondo più veloce e dedito al dribbling. L'ultima nota di merito è per il portierone, McGurn, 34 anni, ma che vola come un ragazzino: mi ha fatto diversi miracoli volando da una parte all'altra della porta ed è un peccato che si ritirerà a fine stagione.

JeremyJanot16 intervista pyrgus95

FMIF: LA CARRIERA DEL MESE

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4. L'impatto con la Prima Divisione scozzese è stato inevitabilmente molto duro. Da matricola e cenerentola del campionato, come valuti il calcio scozzese, anche in rela-zione alla disparità tra il Celtic e le altre squadre.

Il campionato scozzese è molto difficile: come la seconda divisione, anche in Premier le squadre sono più o meno tutte allo stesso livello, si può vincere ma anche perdere con tutti. Poi c'è appunto il Celtic che è di un'altra categoria anche se la formula del campionato, con un mini-girone finale per le prime 6 classificate, rende possibile la vittoria del campionato anche agli altri.NoiNoi dal canto nostro siamo partiti con l'obiettivo della salvezza, ma grazie al gioco di squadra e alla determinazione siamo riusciti a piazzarci al secondo posto per il mo-mento.Vi svelo anche un piccolo aneddoto: la spesa media per gli ingaggi è di circa 4-5 Milioni, quella del Celtic è di 33.

5. Un'ultima considerazione: sarà possibile vedere il Raith in cima all'Europa che conta? O almeno questa fantastica carriera in Epic Season a fine annata?

Il mio obiettivo è proprio quello di riportare il Raith in Europa. Al momento è impossi-bile però vedermi come vincitore; considero più la mia squadra come una mina vagan-te, che in gara singola (o andata e ritorno) può quantomeno dar fastidio a chiunque. Magari tra un paio d'anni la vittoria dell'Europa League potrebbe essere più concreta.Per l'Epic Season...beh si vedrà...anche se dubito perchè il numero dei salvataggi è molto alto. Ho avuto parecchie esperienze di carriere danneggiate e per non correre rischi salvo più del dovuto. Comunque la risposta che sto ottenendo dal forum è mera-vigliosa e sono già contento così.

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Nella seconda trattazione tattica che mi appresto ad eseguire affronto, a differen-za di quanto fatto nel precedente artico-lo, il modulo più gettonato in questo periodo: il 4-3-3. Zeman mi esalterebbe già solo per quanto anticipato, in realtà, lo premetto subito, non mi addentro all’interno delle specifiche differenze stanti tra i vari allenatori nel 4-3-3 e ne propongo uno basilare. Un 4-3-3 è la tat-tica che pone il più alto rapporto equili-brio/pericolosità offensiva di tutte le tat-tiche possibili, poiché è necessariamente strutturata su una basilare trazione anteriore. Cominciamo con ordine. Un 4-3-3 che si rispetti pone una difesa standard, ma, a differenza del più tradizionale 4-4-2, prevede che i terzini facciano una doppia fase costante. La chiave di questo modulo è, infatti, la sovrapposizione costante degli esterni che, andando a scambiarescambiare costantemente con le ali pos-sono creare una superiorità non di poco conto. Prima istruzione, quindi: avere dei terzini che sappiano spingere e crossare di prima(la rapidità in un 4-3-3 è molto importante), cosa possibile posizionando un mancino a sinistra ed un destro a destra(come secondo me è opportuno in ogni tattica). Una soluzione del genere, però, comporta necessariamente dei rischi difensivi, per coprire questa lacuna è inevitabile che uno dei centrocampisti venga sacrificato, ossia il mediano. Come sempre si può fare, il mediano può essere

un regista o un incontrista, io opto sempre per il secondo (un De Jong tanto per capirci) perché rinfoltisce la difesa in maniera particolarmente brillante a diffe-renza di quanto può fare un regista(un Pirlo non ce lo vedrei proprio a schierarsi tra i due difensori). Le due mezz’ali do-vranno saper fare la doppia fase o quanto meno dovremmo avere un incursore(ca-pace di trasformarsi trequartista all’occo-rrenza) ed un portatore di palla dai piedi buoni che non può ovviamente mancare. Con queste premesse avremo costruito la base per il nostro 4-3-3 ma ora si entra alla parte maggiormente rilevante e/o interessante: l’attacco. Il tridente offensi-vo può essere di tutti i tipi; un 4-3-1-2, ad esempio, è una forma particolare di 4-3-3 che pone la presenza di un trequartista dietro due punte (ma lo analizzerò in un altro momento) mentre un 4-3-2-1 ha due trequartisti dietro una punta. Il nostro 4-3-3, invece, deve, per risultare efficace, essere composto da due seconde pun-te(le ali) e da un centravanti puro. Le ali dovranno essere a piede invertito(un mancino a destra e un destro a sinistra) per potersi accentrare e concludere a rete, altrimenti avremmo un terzino-bis lì davanti e sarebbe inutile. La sovrapposi-zione dei terzini combinata con il movi-mento ad accentrarsi delle seconde punte consente di sviluppare numerose trame offensive. Ultimo punto, ma non per importanza, è la punta. L’attaccante

JeremyJanot16

TATTICHIAMO: IL 4-3-3

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in un 4-3-3 può essere di tutti i tipi, io sinceramente sconsiglierei di ripetere esempi come Roma(con Totti) e Milan(con Menez), tanto per citarne due, perché pur avendo rispettivamente maggiore qualità tecnica e imprevedibi-lità ti eliminano quasi completamente la componentecomponente della profondità, motore per un 4-3-3 capace di essere sempre pericoloso. Una squadra che non ha pro-fondità si schiaccia inevitabilmente perché non ha la capacità di ripartire, non avendo un riferimento(Totti ad esempio si abbassa molto quasi andando a fare il trequartista e la difesa avver-saria può salire per chiudere con mag-giore facilità). Certo, è chiaro che quando hai Totti(o Messi), hai Totti(o Messi), ma non è un discorso individuale bensì tattico e perciò non ci interessa in questa sede. La punta tipo è Mandzukic, tanto per citarne uno, poter avere la possibilità anche del lancio lungo è una soluzione molto importante per respira-re in un momento di difficoltà. Concludo questo articolo che, come sempre ho ridotto all’osso per questioni di impaginazione, per qualunque ulteriore spiegazione e/o discussione possiamo parlarne in mp tranquillamente, non può che farmi piacere un confronto tattico!

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Il calcio giovanile in Italia rappresenta il futuro. Ripartire e costruire dalle fondamen-ta e tenersi stretti i nostri talenti, senza lasciarli emigrare all'estero per trovare spazio e mettere in mostra le proprie capacità.Questo è l’obiettivo del nostro calcio. Tutti vogliono cambiare,proporre nuove leggi. Tutto giusto, ma a mio avviso si perde di vista l'aspetto più importante. Al centro di questo variegato e a volte bizzarro mondo che è il calcio giovanile non ci sono le società, gli allenatori, un titolo da vincere:ci sono i ragazzi, sono loro che vivono questo sport come un sogno, quelli che nella maggiormaggior parte dei casi non arriveranno a calcare campi prestigiosi ma ai quali, in fondo, questo serve come scuola di vita. Molti dicono”chi vuole fare l'allenatore di Settore Giovanile non dovrebbe mai guardare alla propria carriera”, ai successi che otterrà, ma solo ed esclusivamente alla crescita, tecnica e morale, dei ragazzi che allena. Troppo spesso, invece, soprattutto ultimamente vediamo, sentiamo e perce-piamo allenatori che vedono il settore giovanile come il trampolino di lancio per chissà quale carriera, dove una salvezza conquistata con un punto in trasferta facendo le barricate ha più senso di far provare a giocare il pallone alla propria squadra. Partiamo da questo ed arriviamo ad un altro, determinante, punto. Io invece rivolgo un messaggio ai nostri cari allenatori: allenate la tecnica, non la tattica.Lo abbiamo sentito dire ultimamente anche ad allenatori che qualcosa nel calcio l'hanno fatta. Si è perso di vista il centro di questo sport. Da più parti e sempre più spesso sentiamo invocare lo studio del 4-4-2 in fase di non possesso, di far posizionare i giocatori nelle linee di passaggio per interrompere le azioni, di diagonali fatte più o meno bene, di elastico,elastico, fuorigioco, aggressività.Solo tattica..Questo sport non è questo. Se fosse stato questo non avrebbe mai attirato ragazzi e appassionati, questo sport è un'altra cosa, è fantasia, dribbling, estro, tecnica, cose ormai dimenticate. Vediamo, purtrop-po, ogni settimana partite di settore giovanile dove la noia è la protagonista principa-le. In campo ventidue soldatini ad eseguire un compito, stringi, allarga, scarica, appoggia, non sentiamo più un allenatore invitare il proprio giocatore a puntare l'av-versario, a provare, a dribblare, con la conseguenza di un appiattimento, verso il basso, di tutto questo movimento. Se non vinciamo più a livello internazionale, se fac-ciamo pessime figure, se non produciamo più campioni veri, ci siamo mai chiesti se tutto questo dipende anche da chi è una delle figure principali in questo sport, e che ultimamente ha pensato più a studiare tattica che ad insegnare calcio? Un tempo gli allenamenti erano fatti di tiri, tecnica, muro, i campi in terra ma il pallone non si stac-cava dal piede, perché se accadeva c'era il cambio già pronto, oggi non c'è campo che non abbiamo un'erba sintetica di ultimissima generazione, scarpini ultra tecnologici in grado anche di camminare da soli, poi però vediamo stop fatti con il pallone ad

Mario Del Vecchio alias missing76

IL NOSTRO CALCIO GIOVANILE

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un metro, tiri a tratti imbarazzanti. Cari allenatori, allenate la tecnica, non la tattica, create giocatori, non soldatini, perché tutto quello che fate sul quel rettangolo lo dovete fare per loro, non per voi. La malattia del nostro calcio parte dalle sue radici, i settori giovanili. Invece di vietare le classifiche nei tornei dei più piccoli, bisognerebbe proibire lavagne, diagonali ed esercitazioni senza palla fino ai 15 anni. Prima degli Allievi solo tecnica, giochi di prestigio, duelli diretti e marcature a uomo, che educano i ragazzini a sfidare l’avversario con coraggio, guardandolo dritto negli occhi. Sono scomparsiscomparsi gli oratori e cortili, formidabili raffinerie di talenti. Questi spazi vanno ricre-ati. Si incoraggino i ragazzini a giocare a pallone, a essere creativi, spavaldi, sfrontati. Insegnare la tecnica ha una sola controindicazione: bisogna essere in grado. Questo frega parecchi allenatori di settore giovanile che in panchina vanno come divi di pas-saggio, in attesa di una promozione in prima squadra. Dall'insegnare come si accarez-za il pallone parte la vera sfida del futuro per il calcio italiano: solo così, preparando le nuove generazioni, potremo arrivare a un calcio più diretto, intenso e coraggioso di quello triste e speculativo che da troppo ormai ci riempie la bocca di sbadigli e il cuore di tristezza.

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Li conosciamo con i Nickname oppure grazie all’avatar , più o meno particolare, che hanno deciso di usare. Spesso sono i primi rispondere alle richieste d’aiuto,spesso danno consigli… sono amici virtuali … fluttuano nel forum. Cerchiamo di conoscerli un pochino di più e scoprire,almeno in parte che persone sono quando non sono on line con noi, sono due : Zio_Luca e AlexDelPiero-93Iniziamo:

AlexDelPiero-93Nome: Sebastiano ArescoNome: Sebastiano ArescoLuogo e anno di nascita: Siracusa, 1993Residenza: MelilliSul forum da: giugno 2011Ruolo: Staff

Zio_LucaNome: LucaLuogo e anno di nascita: Varese 15 Luglio 1975Luogo e anno di nascita: Varese 15 Luglio 1975Residenza: Provincia di VicenzaSul forum da:Ruolo: Admin

1. Parliamo un pochino del forum, come ti senti rapportato al Forum ?AlexDelPiero-93AlexDelPiero-93 Nel forum cerco sempre di essere me stesso, non sono quel tipo di persona che magari maschera degli atteggiamenti che uso nella realtà, anche da un pc cerco di far vedere me stesso, nei pregi e nei difetti.Zio_Luca Mi trovo a mio agio, sono felice di poter aiutare chiunque ne abbia bisogno ovviamente per quanto posso in termini di conoscenza, tempo e connessione a inter-net permettendo

2. Quale è l'origine del tuo nickname?AlexDelPiero-93 Naturalmente il mio nickname fa riferimento ad Alessandro Del Piero, il mio giocatore preferito in assoluto, uomo dentro e fuori dal campo. Poi ho aggiunto il 93, che sarebbe il mio anno di nascita.Zio_Luca All'inizio, appena arrivato sul forum, mi sono accorto che l'età media dei

f&C intervista Zio_Luca e AlexDelPiero-93

INTERVISTA A DUE

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frequentatori del forum era sotto i 18 anni, ed essendo io di età più adulta potevo essere il loro zio. Poi quest'anno lo sono diventato anche nella realtà, quindi mai come ora mi sembra appropriato

3. Perché frequenti il forum?AlexDelPiero-93AlexDelPiero-93 Perché mi trovo bene e mi piace confrontarmi con gli altri appassio-nati di questo meraviglioso manageriale, poi fare parte di una community è anche utile per vedere le cose da diversi punti di vista, e magari anche migliorare sotto certi aspetti caratteriali, perché noZio_Luca Perchè mi piace Football Manager. Ho imparato molto su questo gioco pro-prio con l'aiuto di altri utenti, ora mi sento in dovere di ricambiare aiutando io stesso chi ha bisogno, avendomi fatto una certa esperienza.

4. Ti ricordi il tuo primo post?AlexDelPiero-93 Non ricordo il mio primo post ma credo proprio che sia stato nella sezione Carriere (naturalmente dopo aver aperto il solito topic di presentazione).Zio_Luca La mia presentazione. Rileggendola adesso sembravo un bimbominkia, ma era la mia prima volta in assoluto su un forum oltretutto non più giovane. Non avendo mai giocato a FM non capivo come funzionavano le tattiche

5. Cosa vorresti nel forum che ancora non trovi? E cosa cancelleresti?AlexDelPiero-93AlexDelPiero-93 Nel forum vorrei anche una sezione dedicata alla cultura: quindi dei topic inerenti l'arte, la lettura e altre discipline umanistiche varie, so che non tutti sono appassionati e quindi potrebbe essere una sezione vuota e poco frequentata, ma non sarebbe una cattiva idea provare e vedere come va. Non cancellerei nulla visto che tutto ciò che è presente lo ritengo utile e opportuno.Zio_LucaZio_Luca Mi sembra molto completo, non aggiungerei nè toglierei nulla. Non sono in genere molto propositivo, al massimo dico la mia Però c'è una cosa che mi piacereb-be fare, riguarda le tattiche, ma prima ne parlo in staff

5. Quale sezione frequenti maggiormente ?AlexDelPiero-93 Cerco di essere attivo in tutte le sezioni ma credo che quella in cui lascio più commenti sia la sezione delle Carriere, naturalmente anche perché c'è molto più afflusso rispetto alle altre.Zio_Luca Faccio prima a scrivere quelle che non frequento Leggo tutti i post che ven-gono scritti, di ogni sezione, ma frequento solo quelle riguardanti il gioco in sè

6. Cosa non sopporti in altri Utenti?AlexDelPiero-93 Non sopporto la prepotenza e il fatto di non considerare valide anche le opinioni altrui, sono quelle classiche persone da cui spesso partono le pole-miche, per fortuna adesso sono pochissimi ma un paio di anni fa il forum era pieno zeppo di queste persone.Zio_Luca Quelli che non si presentano, chi scrive in maiuscolo e in stile sms, chi non compra il gioco originale, i Troll e in genere i maleducati

7. Hai trovato amici veri nel forum?AlexDelPiero-93 Amici veri no ma conoscenti si, persone con cui magari fare qualche partita alle console e videochiamate di gruppo, poi anche per una questione pretta-mente geografica non c'è possibilità frequente di incontrare queste persone.Zio_Luca Veri amici è una parola troppo grossa, è difficile trovarne nella vita reale dietro un PC ancora meno. Poi non frequento molto i Social network quindi non è facile consolidare un rapporto. Diciamo Amici virtuali si, e non solo in staff

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8. Ci racconti un aneddoto che ti è capitato? ( tipo ….nel forum hai trovato l’anima gemella!!!)AlexDelPiero-93 Niente di particolare, a parte qualche discussione accesa qua e là, l'anima gemella dubito si possa trovare in questo forum vista l'alta percentuale di maschi presenti.Zio_Luca Zio_Luca Nessuna anima gemella per fortuna :owned Ora ti svelo una cosa: tempo fa stavo per lasciare il forum, l'ambientamento non è stato facile eh Alcuni dissapori, diverse incomprensioni...ma alla fine qualcosa mi tratteneva a rimanere, a mandar giù il rospo, cercare un confronto, a volte veri e propri scontri Guardando indietro ho fatto la scelta giusta e sono contento che la riflessione ha prevalso sull'impulsività.CredoCredo che FMIF rappresenti una vera e propria community, il modo in cui gli utenti si relazionano, seguono e commentano con passione le carriere tra loro, il modo in cui ci si presta ad aiutare chi si approccia da poco tempo al gioco, la velocità con cui vengo-no aiutati gli utenti, che siano richieste grafiche o problemi inerenti al gioco ma anche più in generale, la frequentazione giornaliera e costante, l'arrivo continuo di altri utenti, vederne di vecchi che ritornano...beh gli altri forum se lo sognano...

Adesso qualche domandina sul nostro gioco.9. Da quanti anni giochi a Fm?AlexDelPiero-93 Dal lontano 2005Zio_Luca Quasi 3 anni a FM, ma da sempre ai manageriali di calcio

10. Cosa ci trovi ?AlexDelPiero-93 Ci trovi la migliore simulazione manageriale mai programmata per pc, naturalmente è lontana dalla perfezione ma ti fa sentire come un vero protagonista del mondo del pallone.Zio_LucaZio_Luca Per gli appassionati del genere è la possibilità di fare quello che tutti fin da piccoli sognano e cioè continuare la propria carriera calcistica che magari si è interrot-ta per lo studio o altri motivi personali. Come tutti da bambino ho giocato a pallone, se pur a livello dilettantistico, e mi è rimasta dentro questa passione. Seguire il calcio alla TV è una cosa, ma avere la possibilità di allenare tu stesso i grandi campioni, o la tua squadra del cuore, veder crescere i giovani, comprare e vendere, vincere, se pur virtualmente, ti da appunto la possibilità di passare alcune ore di svago coltivando una passione e divertendosi. Che c'è di meglio?passione e divertendosi. Che c'è di meglio?

11. Droga o sempice Hobby?AlexDelPiero-93 Semplice hobby, naturalmente capitano delle giornate in cui ci sto delle ore in più a volte anche 5-6 in una giornata, ma gli impegni importanti vengono prima di tutto.Zio_Luca Direi una via di mezzo. Se non ho altro da fare direi Droga, nel senso che mangerei per fino sul divano soprattutto in fase di mercato o durante una partita importante di Coppa o un derby Hobby nelle altre ore della giornata, fidanzata e impe-gni di lavoro permettendo

12. La tua carriera più bella? Quella che ti è piaciuta di più?AlexDelPiero-93AlexDelPiero-93 La più bella è quella fatta con FM 12, tra l'altro pubblicate sul forum ed entrata in epic season: ho preso l'Ajax e ho vinto in terra olandese al primo anno, poi approdo al Bayern, anche qui vinco tutto in Germania e sfioro anche la Champions, vado poi alla Juve, dopo uno scudetto al primo anno vinto dopo un 7° posto della Juve nella passata stagione fallisco il 2° anno arrivando 5° e uscendo agli ottavi di Cham-pions, a quel punto dò le dimissioni e continuo l'avventura con le Nazionali vincendo le Olimpiadi e un Mondiale. Poi ho dovuto interrompere perchè dovevo andare via per un pò e stava anche uscendo il nuovo capitolo.un pò e stava anche uscendo il nuovo capitolo.

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Zio_Luca Con FM13, sono partito dal Lonigo per arrivare in Germania al Regensburg costruendo una squadra di soli Regen (visto il nome stesso della società), e vincere tutto alla faccia delle grandi Tedesche o Europee in genere

13. Ha mai detto di no ad una ragazza perché dovevi giocare la finale di Carling Cup ?AlexDelPiero-93 No, mai. Una ragazza non si fa mai aspettare, specie se ti piace dav-vero.Zio_Luca No di Carling Cup no, ma di Champions SI Scherzo ovviamente, comunque spesso faccio imbestialire la mia compagna perchè quando mi chiama deve ripetersi minimo 3-4 volte e tardo sempre

14. Un altro aneddoto legato a FM (… io per esempio ho copie originali ancora da apri-re,la prima comprata a Piccadilly Circus)AlexDelPiero-93 Nessun aneddoto in particolare in merito a questo.Zio_Luca E' curioso come sono arrivato a questo gioco. Ho sempre giocato a PC Calcio, fino alle 5 di mattina in casa di amici con Coca Cola, patatine e pacchetti di sigarette interi che finivano in poche ore.DopoDopo il militare mi sono trasferito ma l'ho cercato per continuare a giocarci da solo ma di punto in bianco non sono più riuscito a trovarlo nelle edicole. Così mi sono recato al gamestop e ne stavo prendendo un'altro (non ricordo il nome). Stavo già pagando quando un altro ragazzo mi ha detto che se avessi giocato a Football Manager me ne sarei innamorato perchè era il migliore. E così, per fortuna, ho cambiato idea ed ho comprato il mio primo FM, il 12

15. La parolaccia che dici più spesso mentre giochi?AlexDelPiero-93AlexDelPiero-93 VaffanculoZio_Luca Sono tante e non saprei quella più nominata....cazzo, porca troia, bastardo, cretino, idiota, fanculo Con questa edizione ho notato un incremento

16. Torneresti a “Scudetto”?AlexDelPiero-93 No perché non l'ho mai provato essendo un giocatore abbastanza recente rispetto alla media, e poi anche perché credo che la parte gestionale di FM 15 sia molto ma molto sviluppata e ben realizzata.Zio_LucaZio_Luca Mai giocato, e comunque NO non tornerei indietro anche se spesso ti fa incazzare

Adesso conosciamo un pochino la persona

17. Che squadra tifi?AlexDelPiero-93 JuventusZio_Luca Sono nato e vissuto per 20 anni a Varese, 8 anni a Verona e 10 a Vicen-za....tutte squadre di cui simpatizzo. Però tifo Inter

18. Giocatore che apprezzi di più?AlexDelPiero-93 Alessandro Del PieroZio_Luca Javier Zanetti

19. Giocatore che odi?AlexDelPiero-93 Nessuno in particolare ma se proprio devo dirne una dico Joey BartonZio_LucaZio_Luca Non odio nessun giocatore in particolare, ma tanti mi stanno sulle balle...so-prattutto di Juve e Milan

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20. Vai allo stadio?AlexDelPiero-93 No purtroppoZio_Luca Quando vivevo a Varese andavo solo nei derby contro il Como per fare casino, a Verona invece per 3 anni ho fatto l'abbonamento in curva. Ora non più.

21. Hai mai giocato?AlexDelPiero-93 si a livello locale ma è durata pocoZio_LucaZio_Luca Come detto prima, si ho giocato ed ero anche bravo. La scuola per mio Padre era una priorità, e aveva ragione, quindi non ho continuato se non a livello dilet-tantistico

22. Quali hobby hai?AlexDelPiero-93 A parte giocare a FM: uscire con gli amici, vedere un film o serie TV, giocare a tennis/pallavolo/calcio.Zio_Luca Oltre ovviamente al calcio mi piacciono quasi tutti gli sport, soprattutto quelli da combattimento. Sono appassionato di scacchi, mi piace prendermi cura del mio orto, andare nel bosco a far legna, e numismatica ma colleziono solo monete che trovo in giro quindi niente di valore

23. Hai mai fumato una canna?AlexDelPiero-93 No e credo che mai lo farò, stessa cosa per la sigaretta.Zio_LucaZio_Luca Una no Quando ero più giovane e stupido si, ho fatto anch'io le mie cazzate di adolescenza.

24. Credi in Dio?AlexDelPiero-93 Si ma non professo in maniera opportuna la religione, diciamo che è più per via dell'istruzione familiare, sono un cattolico non praticante, o quantomeno in maniera molto sporadica.Zio_LucaZio_Luca Si, fermamente. Ma non nello specifico come lo intende la Chiesa, nè sono praticante. L'importante è che ognuno di noi pensi a vivere giorno dopo giorno, ora per ora, secondo dopo secondo, nel modo Giusto, con la G maiuscola!Comportarsi bene, rispettare gli altri, avere buon senso, ma anche non farsi mettere i piedi in testa, e lottare sempre senza compromessi per le ingiustizie e contro gli stron-zi, i disonesti, i maleducati, egoisti ed approfittatori, bugiardi, ecc...

25. Ti piace leggere? Se si che cosa?AlexDelPiero-93 Mi piace leggere, preferisco il genere horror/giallo/thriller ma non disdico le storie d'amore.Zio_Luca Non sono mai stato un gran appassionato di lettura, quindi oltre ai libri di scuola, la Gazzetta e i vari quotidiani che trovo al bar null'altro. Da un lato sono poco paziente, dall'altro ho poco tempo.

26. Musica? Cinema?AlexDelPiero-93AlexDelPiero-93 Certo, genere preferito musicale sicuramente il pop, mi piace tanto la musica italiana, artista preferita Laura Pausini. Per quanto riguarda il cinema seguo di tutto, non ho preferenze in particolare.Zio_Luca Mi piace quasi ogni genere musicale, discoteca Rock, e a volte anche la Lirica può essere piacevole.NonNon vado al Cinema, o meglio non più da anni, e non ho sky o altre TV satellitari. Quindi mi rassegno a guardare quello che viene trasmesso in Chiaro e non è molto purtroppo Comunque in genere mi piacciono i Thriller e film d'azione o combattimen-to.

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27. Cosa non faresti mai ?AlexDelPiero-93 Rubare e uccidereZio_Luca Non farei mai del male a chi non lo merita.

28. Il tuo sogno?AlexDelPiero-93 Vivere negli Stati UnitiZio_Luca Vivere sereno e non pagare più le tasse a quei ladri che ci Governano

29. 29. Il tuo pregio?AlexDelPiero-93 Sono aperto con tutti, metto da parte qualunque pregiudizio sulle persone, devo conoscerle io prima di giudicare la bontà o meno.Zio_Luca Mi ritengo una brava persona

30. Il tuo difetto?AlexDelPiero-93 Quando sono convintissimo di una cosa difficilmente mi faccio tra-scinare e/o cambio idea, spesso però con l'approccio giusto mi ammorbidisco.Zio_LucaZio_Luca Mi irrito facilmente quando non riesco a fare qualcosa, o qualcuno mi pro-voca e mi fa incazzare.

31. Ti è piaciuto?AlexDelPiero-93 Certo, ho accettato proprio perché sapevo già a cosa andavo incon-tro.Zio_Luca E' stato divertente, spero anche per chi leggerà

32. Quanto sei stato sincero?AlexDelPiero-93 Tutte le risposte che ho dato sono sincere, altrimenti non avrebbe senso rispondere.Zio_Luca Al 100 %...e sono sincero

Grazie ancora

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Siamo a Febbraio, per cui è tempo di Oscars! Nel corso del 2014 ormai passato, sono stati prodotti molti ottimi film, alcuni davvero "unici" nel loro genere, come ad esem-pio "Boyhood", film girato nel corso di 12 anni circa, che racconta la vita di un ragazzo

tra "Birdman", "Grand Budapest Hotel" e "American Sniper", nella categoria di Miglior attore protagonista invece, è una vera è propria lotteria in quanto attori come Bradley Cooper, Benedict Cumberbatch, Michale Keaton e Eddie Redmayne hanno saputo recitare divinamente nei loro rispettivi film, per cui il vincitore sarà incerto fino all'ulti-

durante la sua fase adolescenziale. Questo film ha vinto ben 3 Golden Globes questo Gennaio, e ricevuto ben 5 nomination agli Oscar, anche se incredibilmente non compare nella lista dei migliori film. I due film però con più nomination agli imminenti Oscars Awards però sono due commedie, il primo è "Birdman", di Alejandro González Iñárritu, in uscita nelle sale proprio in questo inizio Febbraio, mentre l'altro è "Grand Budapest Ho-tel"ditel"di Wes Anderson. Entrambi i film hanno ricevuto ben 9 nomination agli Oscar, 1 vittoria ai Golden Globes (Miglior film commedia o musicale) per "Grand Budapest Hotel" e 2 per "Birdman" (Miglior attore a Michael Keaton e Miglior sceneggia-tura). Dunque i film da battere in questa 87a edizione degli Oscar saranno proprio loro, ma molti altri saranno gli outsiders che insidieranno i due film pluricandidati. E' il caso ad esempio

di American Sniper, The Imitation Game e La Teoria del tutto. Il primo, prodotto dal 5 volte Premio Oscar Clint Eastwood, ha ricevuto ben 6 nomination, mentre nei Golden Globes neppure una. Il secondo invece, "The Imitation Game - L'enigma di un genio", di nomination agli Oscar ne ha ricevute 5 e 5 anche ai Golden Globes. Per quanto riguarda invece "La teoria del tutto", è un film rivelazione, in quanto forse anche inaspettata-mentemente ai Golden Globes ha vinto ben 2 premi, soprattutto quello di Miglior attore protagonista grazie alla splendida per-formance da parte di Eddie Redmayne che ha saputo divina-mente fare la parte di Stephen Hawking. Questo film agli Oscar ha ricevuto ben 5 nomination, anche se sarà dura portare a casa la statuetta questa volta visto la presenza di altri grandis-simi film. Per quanto riguarda invece invece i singoli premi, già sembrano delineati i possibili vincitori. Come Miglior film è lotta

Heisenberg

NON SOLO CALCIO, OSCARS 2015

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mo. Non è il caso invece per la categoria di Miglior attrice protagonista, dove la mag-giore favorita sembra essere Julianne Moore per "Still Alice", attrice che ha vinto pro-prio il Golden Globes lo scorso mese. Per la Miglior regia fa notizia sicuramente l'assenza da parte di Clint Eastwood per "American Sniper", film che ha diviso in due i fan, e che ha ricevuto un grande succes-so in Europa ma davvero poco negli USA. In questa categoria vista quindi la sua assenza, i favoriti sembrano essere due, Alejandro G. Innarritu per "Birdman" e Wes Anderson per "Boyhood". Come Miglior film straniero quest'anno nessuna presenza per i film italiani, dopo la vittoria nell'anno passato graziegrazie a "La grande bellezza" di Sorrentino. In questa catego-ria però il vincitore è quasi scontato, ed al 90% sarà Leviathan (Russia). Chiudiamo dando uno sguardo a due ottimi film che però non hanno ricevuto molte nomination. Il primo è sicura-mente "Gone Girl - L'amore bugiardo" di David Fincher, che ancora una volta si dimostra capace di produrre un grande thriller. Film che però in questi Oscar ha ricevuto soltanto una

nomination, quella per la Miglior attrice a Rosamund Pike. L'al-tro film invece è l'ultimo film di Christopher Nolan, "Interstel-lar". L'ultima creazione del regista inglese ha scalato le classifi-che del box office piazzandosi al 10° posto nella classifica dei film con più incassi dell'anno, anche se come per American Sniper, il pubblico si è diviso in due riguardo questo film. Film che agli Oscar però ha ricevuto ben 5 nomination, ma son tutte nominationnomination "minori" in quanto riguardano soltanto aspetti og-gettivi del film, come la scenografia, colonna sonora ed effetti speciali. Dunque i candidati son questi. Per i fan del cinema Hollywoodiano non resta altro che aspettare domenica 22 Febbraio per scoprire chi si aggiudicherà la statuetta d'oro più importante nel modo del cinema!

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Il terrorismo torna in Europa, e fa indiscutibilmente notizia, e fa indiscutibilmente paura. Si sa che i disordini in Siria o in Iraq continuano senza fine e ormai sembra che non ci tocchino nemmeno più le notizie che si sentono arrivare da quei posti, sembra che ormai quando si dice "300 morti in Iraq" si stia parlando di pupazzetti, di un gioco, dato che ormai non fa nemmeno più scalpore il fatto che 300 persone perdano la vita bombardati o sparati senza aver fatto nulla. Tuttavia quando vediamo il terrorismo vicino a noi, magari a pochi chilometri da noi, dalle nostre case, dalle nostre famiglie, daldal nostro paese, e allora lì iniziamo a ragionare, iniziamo a pensare, a riflettere. E' suc-cesso in Francia, a poche centinaia di chilometri dal nostro paese. Non vorrei fare una cronaca di quello che è successo. Sarebbe una noiosa ripetizione che alla fin fine serve a poco. Tutti noi grazie ai mezzi di comunicazione sappiamo quel che è successo, e sappiamo che gli attentatori sono stati uccisi il 10 Gennaio con dei blitz delle teste di cuoio. Ma prima di essere uccisi hanno portato dietro di loro morte, sangue, dispera-zione, paura. Hanno destabilizzato un paese, una nazione, un continente, il mondo. Tutti hanno parlato di cosa è successo in Francia in questi giorni. Era il loro obiettivo, far parlare di loro e vendicare il loro Dio, che spesso Charlie Hebdo con la satira raffi-gurava in maniera ritenuta "offensiva" dalle persone che hanno compiuto l'attentato e da molti islamici, che hanno addirittura elogiato i tre killer definendoli "eroi". I nomi dei killer non ci tengo nemmeno a pronunciarli, la menzione sarebbe persino un renderli famosi e dargli gloria, che è l'ultima cosa che vogliamo fare. Chi uccide non merita di essere ricordato o menzionato. Io con questo editoriale oggi vorrei ricordare le vittime didi questa strage, vorrei ricordare le persone che hanno perso la vita in questo massa-cro, senza un vero motivo, senza una vera colpa. Persone con sogni, con vite ancora da vivere, con famiglie, innocenti, incolpevoli, che hanno purtroppo visto la morte troppo presto.

Frédéric Boisseau, 42 anni. Freddato senza pietà, senza neppure avere la possibilità di difendersi o reagire, senza neppure avere la possibilità di capire cosa stava succeden-do. I due killer la mattina dell'attentato sbagliano civico. Non trovano la sede di Charlie Hebdo. Arrivati al civico giusto entrano nell'androne. Non sapendo dove fosse la reda-zione iniziano ad andare in escandescenza. Chiedono ad una postina incontrata nel corridoio, che però non sa con esattezza dove siano i giornalisti, che quella mattina stavano facendo la loro usuale assemblea ed erano quindi tutti riuniti, cosa che i killer sapevano perfettamente. Allora si imbattono nel portiere dello stabile 10 di rue Nicolas Appert, Frédéric. Lo costringono a dire dove si trova la redazione, e una volta ottenuta l'informazione lo freddano in maniera fredda e spietata. Ed ecco qui che la vita di Fréd-

Andrea ©

TERRORISMO: LA FINE CI SARA’ MAI?

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éric finisce, sotto i colpi di quel Ak-47, sul pavimento di quella portineria che per anni è stata il suo posto di lavoro. Morto così, con l'unica colpa di essere nel posto sbaglia-to al momento sbagliato. E' una cosa inaudita da capire per noi, pensate per dei bam-bini di 12 e 10 anni, i suoi figli. Spiegategli a questi bambini che il loro padre non c''è più perchè due terroristi hanno deciso di scaricargli una decina di pallottole contro mentre stava lavorando, mentre stava guadagnando per portare i soldi a casa e man-tenerli. Spiegate a sua moglie che suo marito non c'è più. Frédéric è stata la prima vittima. Non sarà di certo dimenticata, cercheremo di ricordarlo sorridente com'era nella sue foto tratte dal profilo Facebook, con la sua voglia di vivere e la sua gioia , perchè non è possibile morire così a 42 anni.

Franck Brinsolaro, 49 anni. 2 figlie, di cui una di appena 13 mesi. Sua moglie, una gior-nalista di un noto giornale. Agente addetto alla protezione del capo del giornale, Charb, minacciato più volte di morte dagli islamisti. Amava il suo lavoro, seppur rischioso. Lo faceva con passione e dedizione da molti anni ed era espertissimo. Morto anche lui nell'attentato. Un eroe, un vero eroe, morto facendo il suo dovere fino alla fine, con dignità. Due bambini che cresceranno senza un papà, una moglie dispe-rata, una famiglia distrutta. Franck lascia un dolore immenso, non doveva morire così.

NonNon è stato l'unico poliziotto a morire. Come lui, ha seguito lo stesso tragico percorso Ahmed Merabet. Mussulmano anche lui, strano caso del destino, era un poliziotto di quartiere, che si spostava in bicicletta. Un mussulmano che era devoto alla sua religio-ne, un vero mussulmano, al contrario dei terroristi che lo hanno ucciso. E' stato fred-dato sul marciapiede dai due, implorando fino all'ultimo pietà per non essere ucciso. Tristemente famoso il suo video mentre gravemente ferito a terra implora i due fratelli di non ucciderlo, ma nulla da fare. Freddato senza pietà, morto senza un perchè, morto da eroe. Lascia una bambina piccola. La sua famiglia è distrutta dal dolore.

Mustapha Ourrad, correttore di bozze, anche lui mussulmano. 60 anni.

Elsa Cayat e Bernard Maris, psichiatra e economista, ospiti della redazione. Erano anche loro nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Altro ospite della redazione ucciso, Michel Renaud, fondatore del festival Ren-dez-vous du Carnet de voyage, nome noto in Francia.

Jean Cabut, meglio noto come Cabu. Fumettista e disegnatore di fama mondiale. 76 anni. Per quasi sei decenni con la sua satira pungente ha sparato a zero su tutto e tutti, senza paura di ritorsioni, con un talento comunque fuori discussione. Un' artista, che ci ha lasciato mentre era lì, nella redazione mentre stava facendo il suo lavoro, quello che tanto amava fare, disegnare.

StéphaneStéphane Charbonnier, il direttore del giornale. Uomo tutto d'un pezzo, che non si è lasciato intimidire dalle minacce ma ha continuato a fare il suo lavoro fino all'ultimo. Ci lascia a soli 47 anni.

Georges Wolinski, vignettista famoso in tutto il mondo, come Bernard Verlhac, meglio conosciuto come Tignous. Entrambi freddati dai killer, entrambi pezzi di storia della satira.

PhilippePhilippe Honoré, altro vignettista ucciso nella redazione. 75 anni, grande artista. E'

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stato gravemente ferito ed è morto poco dopo per le ferite riportate. E' stato uno dei pochi a sopravvivere per qualche minuto dopo l'attacco.

AA queste vittime dobbiamo aggiungere i 4 ebrei uccisi al Market Kasher dalla follia di un complice dei due fratelli autori della strage alla redazione di Charlie Hebdo, Fran-cois Michele Saada, Yoav Hattab, Philippe Braham e Yohan Cohen. Tutti sepolti a Gerusalemme. La loro unica colpa era quella di trovarsi in quel supermercato quella maledetta mattina. Tutti e quattro erano uomini con una vita davanti, con delle fami-glie.Il più anziano aveva appena 55 anni, due di loro ne avevano appena 22, l'altro ne aveva 45.

L'ultima vittima che vogliamo ricordare è Clarissa Jean-Philippe, la poliziotta uccisa con un colpo alla testa a Montrouge, che era in servizio da appena 15 giorni e sognava di entrare ufficialmente a far parte del corpo della polizia locale. 27 anni, sempre attiva e sorridente, come la descrivono i suoi amici e parenti. Lascia un dolore immen-so, lo lascia su quell'asfalto, mentre stava facendo semplicemente il suo lavoro.

20 vittime totali, una vera strage. E questo sembrerebbe essere solo l'inizio. Si dice ci siano migliaia di terroristi, o di "cellule dormienti" pronte a colpire, in tutta Europa. Dove vorranno arrivare? Dal 2001 , con l'attentato alle torri gemelle, i morti continua-no ad aumentare. Persone innocenti continuano a perdere la vita eppure non sembra esserci via d'uscita. I nostri governi continuano a fare guerra contro i paesi mussulma-ni, continuano a bombardarli. Il motivo? Nemmeno si sa. Forse è proprio una questio-ne economica. Alla fin fine le armi questi popoli non se le fabbricano da sole, ad esempio. Ma ora è inutile stare qui a parlare di questo, purtroppo dobbiamo sopportare, cercare di rimanere uniti, e ahimè vedere gente che muore incolpevole sotto i colpi dei kalashnikov che gli vendiamo noi.

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editoriali scritti da

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si ringrazia per la partecipazione

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AL PROSSIMO NUMERO!