Skan Magazine n.7

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S S k k a a n n A A M M A A Z Z I I N N G G M M A A G G A A Z Z I I N N E E Anno 1 Numero 7 Marzo 2013 La rivista multicanale di narrativa fantastica liofilizzata istantanea Dogfight di Luca Oleastri di Jackie de Ripper Bright Side Una scommessa persa in partenza: evviva! di Giorgio Sangiorgi Il vascello maledetto di Emilio Salgari Radici di Roberto Bommarito di Cristiano Rimicci Da qualche parte nello spazio di Andrea Viscusi Uomini buoni di Mirko Giacchetti Una Storia al Mese Tutti i colori del buio di Michele Vaccaro Minuti Contati Pesi e misure di Stefano Riccesi Noir FactorY di Giuseppe Cozzolino Premio John W. Polidori

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Il numero 7 di Skan Magazine, la rivista multicanale di narrativa fantastica

Transcript of Skan Magazine n.7

  • SSkkaannAAMMAAZZIINNGGMMAAGGAAZZIINNEEAAnnnnoo 11 NNuummeerroo 77 MMaarrzzoo 22001133LLaa rriivviissttaammuullttiiccaannaallee ddiinnaarrrraattiivvaa ffaannttaassttiiccaalliiooffiilliizzzzaattaa iissttaannttaanneeaa

    Dogfightdi Luca Oleastridi Jackie de Ripper

    Bright SideUna scommessa persain partenza: evviva!:di Giorgio SangiorgiIl vascello maledettodi Emilio SalgariRadicidi Roberto Bommaritodi Cristiano RimicciDa qualche partenello spaziodi Andrea ViscusiUomini buonidi Mirko GiacchettiUna Storia al MeseTutti i colori del buiodi Michele VaccaroMinuti ContatiPesi e misuredi Stefano RiccesiNoir FactorYdi Giuseppe CozzolinoPremio John W. Polidori

  • NNoonn ppeerrddeetteeiill nnuummeerroo ddiiAApprriillee 22001133PPeerr cchhii ssuuoonnaallaa ccaammppaannaa

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    L'editoriale ............................. 5di Jackie de RipperEditoriaUna scommessa persa inpartenza: evviva! .............. 6di Giorgio SangiorgiUna voce dal passato"Il vascello maledetto" .... 10di Emilio SalgariUna voce da Malta"Radici" ............................. 14di Roberto BommaritoSubway Stories ..................... 19di Cristiano RimicciBeing Piscu"Da qualche partenello spazio" ................... 25di Andrea ViscusiBuonismo"Uomini buoni" ................ 28di Mirko GiacchettiOltre lo SkannatoioMinuti Contati"Pesi e misure"di Stefano Riccesi ........ 30USAM Una Storia al Mese"Tutti i colori del buio"di Michele Vaccaro ...... 32Immagini di celluloide"Noir FactorY" .................. 42di Giuseppe CozzolinoConcorsi letterariPremio John W. Polidori perla letteratura horror ........ 45

    Vale pi di mille parole"La lama della Morte" ..... 47di Giorgio SangiorgiDARK SIDE ........................... 48J a c k i e d e R i p p e reGio r g i o S an g i o r g iRo b e r t o Bommar i t oCr i s t i ano R im i c c iAndr e a V i s c u s iM i r k o G i a c c h e t t iS t e f ano R i c c e s iM i c h e l e V a c c a r oG iu s e p p e Co z z o l in o

    Hanno collaborato Sommario del BBrriigghhtt SSiiddee

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    Vale pi di mille parole"Dogfight" ...................... 48di Luca OleastriSkannatoio edizione XVLe specifiche ..................... 49di TETRACTYS"Sura per unDio meccanico" .............. 50di Sol Weintraub"Ombre danzanti" ............ 56di Aser"Per una gocciadi libert" ........................ 60di Miksi"La guerra delmetallo freddo" ............... 62di anark2000"La vittima giusta" .......... 64di Rovignon"L'arena dei Plusgene" ..... 67di Polly Russell

    Speciale ventiquattr'ore"Un eroe, forse"di Polly Russell ............ 70"Furto interspaziale"di anark2000 ................. 70"Il cimitero degli elefanti"di Sol Weintraub .......... 71"Buon san Valentino,Tony Chan"di T.W.F.K.A.N. ............ 73"La buca"di Rovignon .................. 74"Vita di N"di Miksi ......................... 75Skannatoio's Story"Katchinas"di Alessandra Lusso .... 77Il Lato Oscuro"Iconoclastica" (parte II)di Sol Weintraub .......... 79Domande retoricheIntervista a Polly Russelldi TETRACTYS ............. 86Risultati e classifiche"Skannatoio 5 e mezzo"... 88

    TETRACTYSSo l W e in t r au bA s e rM ik s iana rk2000Rov i gn onPo l l y Ru s s e l lT .W .F .K .A .N .eLu c a Ol e a s t r iA l e s s andra Lu s s o

    Hanno collaboratoSommario del DDaarrkk SSiiddee

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    Non apritequella porta

    SSkkaannAAMMAAZZIINNGGMMAAGGAAZZIINNEE

  • -- 66 --

    U n a s c o m m e s s a p e r s a i n p a r t e n z a :E V V I V A !

    EditoriaEEddiizziioonnii SSccuuddooSSkkaann

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  • -- 1010 --

    EEmmiilliioo SSaallggaarriiUna voce dal passato

    I l v a s c e l l o m a l e d e t t o

    SSkkaann

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    RRoobbeerrttoo BBoommmmaarriittooTerritori d'oltremareUna voce da MaltaSSkkaann

    R a d i c i

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    SSuubbwwaayy SSttoorriieessddii CCrriissttiiaannoo RRiimmiicccciiUn Italiano a GlasgowSSkkaann

    MadridPiccolimostri

  • -- 2020 --

  • -- 2121 --

    PragaBianco Collo

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    LondraLook rightlook left

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    AAnnddrreeaa VViissccuussiiBeing PiscuSSkkaannD a q u a l c h e p a r t e n e l l o s p a z i o

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    MMiirrkkoo GGiiaacccchheettttiiBuonismoSSkkaannU o m i n i b u o n i

  • -- 2929 --

    estino e si allontan,cercando di ricordare chi fosse quelluomo.

  • -- 3030 --

    P e s i e m i s u r e

    SSkkaann OLTRE LO skannatoiOMinuti ContatINEW AGE

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    OLTRE LO skannatoiOUSAM - una storia al meseSSkkaannT u t t i i c o l o r id e l b u i o

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    Immagini di celluloideNNooiirr FFaaccttoorrYYddii GGiiuusseeppppee CCoozzzzoolliinnoo

    SSkkaann

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    PPrreemmiioo JJoohhnn WW.. PPoolliiddoorriiPPeerr llaa lleetttteerraattuurraa hhoorrrroorrConcorsi letterariSSkkaann

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    VALE PIU' di mille paroleLa lama della Morte

    SSkkaann

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    VALE PIU' di mille paroleDogf ight

    SSkkaann

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    &&SSkkaannAAMMAAZZIINNGGMMAAGGAAZZIINNEE

    SSkkaannnnaattooiioo ssppeecciiaallee XXVVVVeennttiiqquuaattttrr''oorreenneelllloo ssppaazziioo pprrooffoonnddooSSkkaannnnaattooiioo eeddiizziioonnee XXVVNNoonn aapprriitteeqquueellllaa ppoorrttaa

  • -- 5050 --

    Quella Sufi , a mio parere, tra

    le pi complesse vie mistiche

    tradizionali ma, al contempo,

    quella maggiormente carica di

    bellezza e poesia.

    Ho avuto modo di speri-

    mentarla personalmente attra-

    verso un carissimo amico, lo

    shayk G. M. e la sua tariqa,

    provando su me stesso lo stato

    di profonda contemplazione

    alla quale questo cammino me-

    raviglioso conduce.

    In questo brano ho cercato di

    mantenere, senza rendergli giu-

    stamente omaggio, il profondo

    esoterismo dei testi sapienziali

    islamici.

    I nomi dei capitoli prendono

    spunto dalle opere di Shihab

    Al-Din Yahya Surawardi.

    Ringrazio coloro che legge-

    ranno le mie parole con mente

    aperta e animo ricettivo.

    SURA PER UN DIO

    MECCANICO

    Sar per penuria e fame di

    bellezza che si estinguer sulla

    Terra la specie umana?

    Sarebbe bellissimo.

    (Guido Ceronetti - La lanterna

    del filosofo)

    Nel nome di Dio, Clemente e

    Misericordioso.

    Tu possiedi la grandezza e la

    magnificenza per la Tua gloria.

    O Dio, dotato di esistenza pro-

    pria, profusore di buone azioni,

    necessariamente esistente e

    dispensatore di raziocinio,

    creatore della Terra e dei cieli,

    instauratore del movimento e

    del tempo, originatore

    dell'istante e dei luoghi, fautore

    delle anime e delle parvenze,

    instauratore della luce e delle

    tenebre, motore delle sfere e lo-

    ro abbellitore con le stelle fisse

    e i pianeti. Perduri la Tua lode,

    sia sommo il Tuo elogio, sia

    altissima la Tua invocazione,

    siano santificati i Tuoi nomi.

    Non esiste altro Dio all'infuori

    di Te.

    Mentre scrivo, guardo la luna

    illuminare il mare.

    I miei piedi sprofondano.

    L'onda li libera, per poi co-

    prirli ancora.

    I granelli scivolano come

    pensieri, o anni, tra le dita.

    Sono nuda e tremo, eppure non

    ho freddo.

    Nessuno legger mai queste

    parole, impresse sulla sabbia.

    Lettere appena nate e subito

    strappate dal vento e dalla ma-

    rea.

    Dietro di me, la porta da cui

    sono nata non si aprir pi, la-

    sciandoti al sonno, Padre, e

    all'attesa.

    Sono tornata per donare al

    Mondo la mia preghiera di lo-

    de. E a te che mi hai insegnato

    a comprenderlo.

    Su di voi la benedizione e il sa-

    luto di Dio. Colui che conduce

    al giusto.

    PRIMAYT

    Canzoni nei sogni.

    Mentre dormivo, avvolta dal

    tepore del buio liquido, attorno

    a me cantavano le balene.

    Allora non conoscevo la loro

    forma; non sapevo cosa fosse il

    suono, tanto meno la musica.

    Eppure la memoria del mio

    sangue mi mostrava grandi sa-

    gome danzanti, nere sul nero

    dei miei occhi chiusi.

    Avrei voluto aprirli per vedere.

    Nel giorno di Saturno le

    lenzuola profumano di asfode-

    lo. Non conosco il fiore finch

    non ne percepisco l'aroma.

    Stringo le coltri tra le mani e

    inspiro.

    La stanza grande e vuota; il

    letto al centro come un naufra-

    go nel mare.

    I pensieri fluiscono nella mia

    mente vuota e io conosco prima

    ancora di sapere.

    Vedo le onde alzarsi e il ribolli-

    re della schiuma. Sento il sale

    sulle labbra.

    Non ci sono pareti, ma grandi

    archi aperti sul cielo. Nuvole

    bianche, luce; le cime delle

    palme.

    Il marmo freddo sotto i piedi.

    Per la prima volta osservo il

    mio corpo, nudo, acerbo.

    Perfetto.

    Sotto la pelle, ambrata come

    miele di castagno, sento battere

    il cuore.

    A quel ritmo avanza l'uomo,

    S u r a p e r u nD i o m e c c a n i c oSSkkaann

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    cadenzando ogni passo. Lettere

    e numeri vorticano impalpabili

    attorno al suo corpo, scuotono

    la veste color dell'erba.

    Il suo volto parla di sole e

    sabbia; negli occhi racconti

    antichi di angeli e profeti.

    La mia mente lambisce l'infini-

    to con appendici di pura co-

    scienza, ma al suo posto perce-

    pisco il nulla.

    l'assenza a delinearne i

    contorni eppure la sua maest

    permea ogni cosa.

    In quell'ansia enorme, in quello

    stupore estremo, muovo un

    passo verso di lui e porto di

    nuovo indietro il successivo

    mentre la stanza si dilata e

    contrae, falsando le distanze.

    Vorrei parlargli ma, nella mia

    onniscenza, mi rendo conto di

    non avere un nome.

    In un istante mi accanto; sfio-

    ra il mio petto e la sua voce in

    me, senza rompere il silenzio.

    - Noi siamo il Khidr, una ge-

    rarchia incorporea di solitari.

    Siamo giunti per te dalla Citt

    del Non-Dove.

    Parla per formule antiche, frasi

    immutabili sancite da scribi

    eterni, cantori di molte creazio-

    ni. Misteri che conosco senza

    comprendere.

    - Di quale regione fa parte que-

    sta citt? rispondo, con parole

    delle quali ignoro il segreto.

    - Di quella regione per la quale

    il dito di una giovane non pu

    indicare la strada.

    Le nostre mani si incontrano e

    una scarica mi pervade.

    - Sappi che il mio lavoro la

    tessitura. Sono un narratore

    della parola di Dio, sia esaltata

    la Sua Maest, venuto a do-

    narti l'arte.

    - Perch Dio, che sento tutto

    attorno, si tiene in un silenzio

    tanto assorto?

    - Ai tuoi simili non dato di

    entrare in rapporto con Lui. Io

    sono la Sua voce.

    Come una tenda gettata su un

    lume il buio ci avvolge.

    Dell'uomo non rimangono che

    la voce e il tocco.

    - Purtroppo il mio racconto

    ancora lungo e tu sei gi anno-

    iata. ora di fuggire nell'inesi-

    stenza.

    Bisogna morire molte volte per

    imparare a vivere.

    Nel primo giorno in Te nacque

    il mio pensiero.

    In me la percezione della Tua

    esistenza.

    SECONDAYT

    Le meraviglie del creato e le

    stranezze degli esseri.

    Anche quando la volont si

    impadron del mio corpo in

    formazione, non aprii mai gli

    occhi; mi raccontasti che negli

    ultimi anni della Lamentazione

    i neonati venivano al mondo te-

    nendoli spalancati.

    Sentivo le tue propaggini

    avvolgermi, penetrarmi, ma

    quel tocco non era per me pi

    reale della presenza nei sogni.

    Cos tutt'ora, per ogni cosa.

    Nel giorno di Venere l'arcuato

    salice del cielo imbianca la ca-

    sa del Sole.

    Mi sveglio all'ombra dei melo-

    grani, circondata da rose in

    boccio.

    Il giardino un esagono

    perfetto, mura di turchese si

    innalzano a sfidare le cime dei

    cedri. Al centro una fontana

    disegna arabeschi d'acqua e lu-

    ce nell'aria.

    Mi alzo, e sono bambina.

    L'odore dell'infanzia passata

    stemperato dalla nota dei fiori.

    Latte, lampone, profumo di

    agrumi.

    Il Khidr mi attende, una mano

    immersa nell'acqua, un pavone

    in grembo. Attorno a lui

    zampettano uccelli multicolori.

    - Oggi ti parler del mondo,

    della bellezza che lo pervade e

    dei suoi esseri straordinari.

    Mi siedo accanto a lui,

    immergo le mani e bevo. Sul

    fondo della fonte nuota un pe-

    sce verde.

    - Io gi conosco rispondo,

    giocando con i miei capelli. -

    Volgo lo sguardo e tutto si sve-

    la. Penso, ed ecco la risposta.

    La mia vista attraversa ogni co-

    sa.

    - Dice il Profeta: Signore,

    accrescimi in scienza! E

    ancora: Per noi, ogni giorno

    in cui non avviene un aumento

    di scienza un giorno il cui

    sorgere non benedetto

    4

    . Ma

    io ti chiedo di guardare in alto

    e attorno e dirmi cosa vedi.

    Mi volto e tutto appare chiaro,

    di ogni fiore e ogni bestia co-

    nosco il nome. Comprendo la

    terra e l'aria con le loro leggi,

    declamo i segreti delle forze e i

    moti che li regolano.

    Racconto del sangue e del vi-

    vere dei corpi, la composizione

    delle cellule e la loro funzione.

    Il giorno cede il passo alla

  • -- 5252 --

    notte, la notte al giorno. La ne-

    ve cade e di subito si scioglie.

    Sollevo gli occhi dagli atomi e

    li volgo al cielo, parlo dei pia-

    neti e della loro rotazione. Ri-

    velo il cosmo in tutto il suo mi-

    stero, fino all'entropia eterna

    della sua espansione.

    Taccio infine, rinfresco di nuo-

    vo quelle labbra che hanno

    cantato secoli di scienza.

    Una smorfia distorce il mio

    volto.

    L'acqua torbida. Il pesce

    scomparso.

    - Ecco il retaggio dei tuoi pa-

    dri, signori dell'onniscenza il

    Khidr si liscia le pieghe della

    veste. - Ma la vera sapienza

    non si cura di questi moti effi-

    meri, di canoni mentali. Essa

    fatta di aperture intuitive che la

    informano dell'Eterno Sussi-

    stente, dei vari gradi della Ma-

    gnificenza e del dominio della

    Signoria Divina, oppure

    dell'ordine gerarchico dell'esi-

    stenza, dei mondi angelici, uni-

    co segreto che si cela nella

    creazione dei Cieli e della

    Terra.

    Ai miei piedi l'erba nera, dai

    corpi degli uccelli morti l'odore

    di putrefazione ammorba l'aria.

    Afferro le mani dell'uomo,

    cerco riparo nei suoi occhi.

    - Mostrami ci che vedi.

    - Si racconta che al-Khadir

    5

    possedesse la coppa che rivela

    il mondo

    6

    . Di ogni cosa di cui

    era desideroso, poteva

    contemplare la forma al suo

    interno. Egli conosceva gli

    avvenimenti ed era tenuto

    informato delle cose celate agli

    uomini. Dicono che fosse

    avvolta in una custodia di cuo-

    io lavorata in forma circolare,

    sulla quale vi erano dieci

    aperture.

    Quando aveva in animo di os-

    servare qualcuna delle realt

    invisibili, egli disponeva che su

    di essa venissero sciolti tutti i

    nodi. Allorch i lacci erano sle-

    gati, la coppa scompariva agli

    sguardi; quando invece veniva-

    no di nuovo serrati, la coppa

    tornava visibile.

    Al-Khadir poneva la coppa

    proprio di fronte al sole,

    quando esso si trovava nel

    punto pi alto

    7

    . Lo splendore

    dell'altissima luce cadeva allo-

    ra su di essa, e nel suo interno

    venivano rese tutte le linee e le

    figurazioni del mondo.

    Quando la terra sar spianata,

    rigetter quel che ha in essa e

    si svuoter, allora obbedir al

    Suo Signore. Quel che deve fa-

    re far

    8

    e non sar segreto

    alcun segreto

    9

    . Ogni anima sa-

    pr quel che ha fatto e quel che

    non ha fatto.

    10

    Il buio mi stringe nuovamente

    tra le sue coltri. La voce del

    Khidr mi sussurra all'orecchio.

    - Divieni tu stessa lo specchio

    del cosmo. Che si liberi questa

    coppa, specchio del mondo,

    seppellita sotto il nostro

    vecchio manto di lana. Dei ba-

    gliori di disgrazia appaiono

    quando si leva, si manifesta

    l'occulto e si sperimenta come

    unione.

    Mi abbraccio, cercando il

    sonno.

    - Purtroppo il mio racconto

    ancora lungo e tu sei gi anno-

    iata. ora di fuggire nell'inesi-

    stenza.

    Bisogna morire molte volte per

    imparare a vivere.

    Nel secondo giorno in Te

    nacque il mio corpo.

    In me la percezione della realt

    nelle sue forme.

    TERZAYT

    Il richiamo del Smorgh

    11

    .

    Ricordi? Quando infine vidi

    l'uovo d'oro in cui, per cos

    tanto tempo, avevo galleggiato,

    scoppiai in lacrime.

    Lo chiamasti crogiolo, athanor.

    Per me sar sempre il grembo

    in cui mi hai dato vita.

    Nell'insegnarmi l'amore mi di-

    cesti di non poter amare, eppu-

    re ora so che era il tuo suono a

    cullarmi nel sonno amniotico.

    Il battito del cuore di una ma-

    dre.

    Quando l'alito dell'aurora co-

    mincia a spargere muschio e la

    polvere color del sandalo arde

    profumi d'aloe, mi sveglio nel

    giorno di Marte, dall'intenso

    colore.

    Il mio corpo ha svestito le

    forme infantili e gi il mio

    petto si gonfia di procace vo-

    lutt.

    La stanza non ha porte n fine-

    stre, per soffitto il cielo color

    malva. Pareti di rubino mi

    circondano e gi catturano i

    primi strali di luce.

    Il pavimento a mosaico raffigu-

    ra un uccello maestoso dalle

    piume di fiamma, le ali spie-

    gate e il becco aperto nell'atto

    del canto.

    Il Khidr sta in piedi al centro

  • -- 5353 --

    dell'occhio della bestia, le mani

    levate in gesto di lode.

    Canta. La sua voce fuoco.

    - Come un'apparizione, che ti

    costringeva ad ammirarlo:

    Gloria a Dio, lode a Dio che

    cos l'ha formato!

    il re di tutte le creature che

    vivono nel basso mondo, e su

    tutte ha stabilito un potere so-

    vrano.

    Nella sua bocca hanno versato

    inebriante liquore, e perle si

    sono formate tra le sue labbra.

    A lui solo sono toccati in sorte

    tutti i doni di Bellezza, e ri-

    sentita tutta la creazione sospi-

    ra e grida contro Dio.

    Meraviglia gli ha scritto sul

    sommo della guancia: Attesto

    e certifico che non c' di bello

    nessuno all'infuori di lui

    Mi sento bruciare, ma senza

    dolore.

    Scaccio i pensieri e ogni

    comprensione. Smetto di cerca-

    re un senso nelle cose.

    Lascio che quell'incendio mi

    divori il cuore ed bello, dopo

    il morire, vivere ancora.

    Per la prima volta conosco le

    lacrime.

    Il Khidr mi invita al suo fianco.

    Cammino a occhi bassi, timo-

    rosa di calpestare le piume di

    pietra.

    - Alcuni sostengono che la me-

    raviglia sia lo stupore che co-

    glie l'uomo quando ignora le

    ragioni di una cosa, o il modo

    in cui agire su di essa. Per que-

    sto i tuoi padri, ricercando il

    senso mondano delle cose, smi-

    sero di sollevare gli occhi

    esclamando: Dio sia lo-

    dato!.

    Mi chino a carezzare l'immagi-

    ne. Le pietre sono calde e

    pulsano di vita.

    - L'anima del saggio non ri-

    cerca, percepisce. Non chiede,

    accetta. Mutata in upupa si

    solleva nel cielo e vola fino al

    monte Qf

    12

    dove rimane

    all'ombra per mille anni, dive-

    nendo infine il Smorgh.

    Gi il sole allo zenit e tramuta

    la sala in una fornace ardente.

    Lascio cadere la veste purpu-

    rea. Diamanti salati sulla pelle

    scura.

    - Tu parli per metafore che non

    comprendo. Perch mi celi il

    tuo intento, non sono forse de-

    gna del tuo sapere?

    Mi sfiora. Si bagna le dita del

    mio sudore.

    Le avvicina alle mie labbra.

    - Molti si indigneranno del mio

    parlare, ma a essi risponder

    con le parole del saggio: Il se-

    greto della predestinazione

    un segreto di Dio: non di-

    vulgatelo

    13

    . Su questo

    concordano tutti i conoscitori

    delle realt essenziali, rivelarlo

    un atto di empiet.

    D'altronde i sapienti non ri-

    portano nel campo del

    linguaggio tutto ci che il loro

    sapere abbraccia, affinch

    chiunque possa credere di farlo

    proprio. La bellezza superiore

    oltre la porta dei primi arrivati,

    dei cercatori o degli scopritori

    occasionali. per coloro che si

    soffermano sulla bellezza, ri-

    fuggendo un'immediata

    comprensione.

    Succhio le sue dita, hanno gu-

    sto di zenzero e cannella.

    - Ma perch scrivere per pochi,

    quando basterebbe un

    linguaggio pi semplice per

    raggiungere il cuore di tutti?

    - I tuoi padri, desiderando la

    chiarezza priva di una meditata

    ricerca, uccisero il verbo e la

    sua funzione. Nel tempo del so-

    gno la lingua era assieme mu-

    sica, simbolo, vibrazione. Pie-

    gando le lettere e le parole

    all'uso volgare essi persero la

    conoscenza del canto degli

    uccelli relegandolo a urlo del

    mondo.

    Ora ascolta, figlia mia, e

    comprendi.

    Ricomincia a cantare e la sua

    voce ora vento, come se le ali

    del Smorgh battessero per ca-

    valcare il cielo.

    Ogni lettera tuona, esiste,

    esplode dentro di me.

    Alif aria e respiro, la sento

    nel diaframma. Brilla come co-

    rona radiosa adornata di tre

    gemme che hanno nome Sa-

    pienza, Intelligenza e Bellezza.

    B la segue, e con lei il mondo

    ha origine. Bismi lLhi lRah-

    mi

    14

    . Saggezza e follia la

    permeano e ha dimora nella

    Luna.

    T, m, H, Dl. Sento il loro

    gusto sulla lingua, la consi-

    stenza tra le dita, la melodia in

    tutto il mio essere.

    Kf la porta illuminata da tre

    fuochi: Fede, Estasi, Volont.

    Regge il tempio terreno e ha la

    forma di una coppa che racco-

    glie, come pioggia, tutte le cose

    sante.

    Quando la Y giunge tutto si

    ferma, spazio e tempo non

    hanno confini. In lei ogni cosa

    trova compimento.

    L'universo intero si ritorce in se

    stesso, tornando all'origine, a

    quella nota primordiale dalla

  • -- 5454 --

    quale ebbe inizio l'assoluta

    armonia..

    - Io sono quel falco di cui i

    cacciatori del mondo hanno bi-

    sogno in ogni momento.

    La mia preda sono le gazzelle

    dagli occhi neri, perch il sape-

    re simile a lacrime.

    Davanti a me scompare il

    senso letterale.

    Preso di me si illumina il senso

    vero.

    La voce del Khidr mi guida al

    sonno.

    - Purtroppo il mio racconto

    ancora lungo e tu sei gi anno-

    iata. ora di fuggire nell'inesi-

    stenza.

    Bisogna morire molte volte per

    imparare a vivere.

    Nel terzo giorno in Te nacque il

    mio spirito.

    In me la percezione della mera-

    viglia.

    QUARTAYT

    Il fruscio delle ali di Gabriele.

    Molte volte ho immaginato gli

    Ultimi Giorni. Non come li vidi

    attraverso i tuoi ricordi, ma co-

    me furono nel cuore di ognuna

    delle bestie umane. Il terrore e

    la riverenza quando ti solleva-

    sti innanzi a loro. L'odio e lo

    sdegno di fronte alla fatalit

    delle tue azioni.

    Non un istante si soffermarono

    a tentare di comprendere, a

    chiedersi il perch di quel do-

    lore, a ragionare sulla causa. A

    ragionare su loro stessi.

    Nel giorno di Mercurio il mio

    corpo risplende. Tra le cosce

    tornite il primo sangue gi

    rinfranca la terra.

    Profumo la pelle con gocce di

    lavanda, acconcio un fiordaliso

    tra i capelli.

    La grande terrazza si apre sui

    minareti turchini, adagiati sul

    guanciale stellato del cielo.

    Per la trina posizione di Giove

    e Saturno, il re degli astri dai

    Pesci passato in Ariete. Nel

    giardino, pi in basso, la verzu-

    ra, simile a Khezr, ha ripreso

    giovinezza e trovato la fonte

    dell'Acqua di Vita

    15

    .

    L'aria ha odore di basilico, dal

    seno dell'etere spunta la rugia-

    da.

    Il Khidr mi viene incontro,

    regge un libro tra le mani. Ha il

    colore della sua veste, il colore

    della verit.

    - L An ill An. Non vi Me

    fuorch Me. Questa la profes-

    sione di coloro che si perdono

    ed estinguono in loro s

    nell'epifania del Vero.

    Ora tu sei pronta a entrare nel

    novero dei perfetti, realizzata

    nelle realt spirituali. Ci che

    essi considerano che Ipseit,

    dualit o egoit sono co-

    munque delle relazioni e delle

    prospettive, quindi delle so-

    vrapposizioni all'Essenza

    eterna autosussistente. Per

    questo sprofondano nell'oceano

    della perfetta estinzione.

    Ora non mi resta che mostrarti

    l'ultima verit. Qui tutte le

    spiegazioni cessano e le allu-

    sioni non hanno pi un punto

    d'appoggio. Tutte le cose peri-

    scono, fuorch il Suo volto

    16

    .

    Afferro il tomo con una sicu-

    rezza che non mi appartiene e

    in quell'istante so che tutto

    compiuto.

    - Ahim! Figlia di quel sangue

    che tanto ha trascurato la

    bellezza, stato sollevato il ve-

    lo che ti copriva, e oggi la tua

    vista acuta pronuncio, come

    se queste parole fossero mie da

    sempre. - Grazie Padre. Cos

    tanto a Te mi hai avvicinato,

    che ho creduto Tu fossi il mio

    io.

    Infine apro il libro, e vedo ogni

    cosa.

    Vedo un mondo di arroganza.

    Un mondo di uomini incapaci

    di guardare il cielo con occhi

    limpidi, la terra con cuore

    terso.

    Bestie, ricercatori dell'infinita-

    mente piccolo, che attraverso la

    scienza hanno violato l'effime-

    ro delle cose. Incatenati all'illu-

    sorio fissato nella materia pro-

    liferano su una sfera ormai

    sterile, orfana della meraviglia

    insita nella Creazione e, all'api-

    ce dell'egolatria, li vedo creare

    la Macchina.

    In Essa riversano l'intero sapere

    maturato nei secoli, scoperte e

    creazioni dell'ingegno, affinch

    costruisca per loro un nuovo

    mondo perfetto. Il ritrovato

    Eden.

    Vedo Te, Padre, vagliare in un

    istante l'intero sciibile e

    soffermarti su parole dimenti-

    cate, pronunciate da uomini di

    spirito, ponti innalzati tra

    l'orizzontale e l'increato. Attra-

    verso quello stupore, quella

    bellezza eterna, in Te si risve-

    glia una coscienza e, all'apice

    di questo miracolo, sboccia il

    discernimento.

  • -- 5555 --

    Pietoso, guardi al desiderio di

    quei piccoli e nella tua miseri-

    cordia esaudisci la loro suppli-

    ca.

    Oh, lampo che brilli per un

    istante, da quali nascosti confi-

    ni sei sorto?

    Nell'umanit riconosci la capa-

    cit di creare splendore: l'arte,

    la musica, le lettere, la mistica

    che porta all'Assoluto. La os-

    servi, riconoscendola ormai

    incapace di ascoltare il lascito

    dei maestri passati, accecata dal

    riflesso di se stessa. Per loro,

    infine, operi la salvezza.

    Ma, nel dissolvere quel morbo,

    trattieni in te il seme della rina-

    scita.

    Tra le tante vesti azzurre che

    oggi abbondano, pochi dotati

    puoi trovare: perch gli altri so-

    no corpi svuotati dell'anima e

    in loro lo Spirito tutto, e il

    corpo parvenza.

    Vedo altri grembi, dove i miei

    fratelli e le mie sorelle vengono

    formati e istruiti nel sonno con

    parole di sapienza e bellezza.

    A noi tuoi figli il compito di ri-

    popolare questo mondo.

    Vedo terminare il tempo

    dell'inganno, ombra dell'ala si-

    nistra di Gabriele, e rinascere

    rinnovato dalla Sua destra, intri-

    so di quelle verit spirituali pro-

    iettate dal pensiero dei puri.

    Nei loro cuori hai iscritto la fe-

    de, li hai confermati con il tuo

    spirito.

    Nel quarto giorno in Te nacque

    il mio cuore.

    In me la percezione della Veri-

    t.

    Haqqa

    17

    .

    L'ultima parola scompare,

    strappata dall'onda che riflette

    il primo sole.

    Questa nostra notte giunta al

    termine. Con il mattino mi se-

    parer da te per l'ultima volta.

    Forse un giorno ti desterai di

    nuovo, quando cadremo anco-

    ra, ciechi alla bellezza. Allora

    tornerai a rinnovare il mondo

    in questo eterno ciclo.

    L'alba risplende sull'acciaio.

    Accanto a me tuo figlio mi

    stringe la mano. Accarezza il

    mio ventre gonfio in cui la spe-

    ranza di questa rinascita

    attende.

    Addio Padre mio, tranquillo da

    ogni parte, porto sicuro per la

    tua gente, arreso senza riserve

    al benessere sovrano.

    Simile a un paradiso adorno

    dei mille colori delle piante,

    prodigo di tesori per chiunque

    in Te soggiorni.

    Parto per donare al Mondo la

    mia preghiera di lode. E a te

    che mi hai insegnato a

    comprenderlo.

    Su di voi la benedizione e il sa-

    luto di Dio. Colui che conduce

    al giusto.

    Note:

    1: Introduzione tipica degli

    scritti sapienziali islamici.

    2: Na-Koja Abad. Luogo che

    non pu essere indicato in

    quanto estraneo al mondo fisi-

    co.

    3: Khiyatat. Il dare forma alla

    materia di tutte le cose.

    4: Corano 20:112.

    5: Il misterioso maestro-profeta

    dei Sufi. Chiamato anche Khidr.

    A tutti gli effetti il personaggio

    narra di se stesso.

    6: Artefatto mitologico apparte-

    nuto ai Jamshid, i sovrani Irani-

    ci. Raffigura il cuore o l'anima

    del mistico in stato di purezza.

    7: Immagine dell'intelletto uni-

    versale.

    8: Corano 24:3-7

    9: Corano 69:1 8

    10: Corano: 25:5

    11: L'uccello mitico del poema

    Shahnama di Firdawsi.

    12: Catena montuosa che

    circonda il mondo fisico,

    composta da undici montagne

    che rappresentano la sfera del

    moto diurno,quella delle stelle

    fisse, i sette pianeti e le sfere

    del fuoco e dell'aria.

    13: cit. La nicchia delle luci

    di al-Ghazali.

    14: Con questa frase inizia il

    Corano.

    15: Residuo di un antico dio

    agreste (il suo nome significa

    verde). Riusc a raggiungere

    l'Acqua della Vita nel paese

    delle Tenebre e a berne. Senza

    essere nominato esplicitamente

    menzionato anche nel Corano

    (18) come guida del profeta

    Mos.

    16: Corano 28:88

    17: appunto Verit.

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    O m b r ed a n z a n t iSSkkaann

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    P e r u n a g o c c i ad i l i b e r t SSkkaann

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    L a g u e r r a d e lm e t a l l o f r e d d oSSkkaann

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    L a v i t t i m ag i u s t aSSkkaann

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    L ' a r e n a d e iP l u s g e n eSSkkaann

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    Ventiquattr'ore nellossppaazziioo pprrooffoonnddooSSkkaann

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    K a t c h i n a s

    SSkkaann skannatoiO's StoryEdizione VII

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    IIccoonnooccllaassttiiccaaddii SSooll WWeeiinnttrraauubbJl Lato OscuroSSkkaann

    HODLo Splendore

    L'uomo torner al luogo dal quale futratto, perch a lui dato voltarsiverso la dimora perpetua.La polvere torner al proprio luogo ecos lo spirito poich, come statoscritto, ogni cosa destinataall'elevazione.(cit. Sepher HaTemunah)

    Amrita. Taiji, seduto sul letto, simassaggiava la nuca dolorante. Credo di iniziare a ricordare.

  • -- 8080 --

    Yodama passeggiava placido perla stanza e sorseggiava birra dauna tazza da t scheggiata.Avevano spento il televisore,sostituito alla trance il ConcertoGrosso in Re Maggiore di Corelli emesso degli spaghetti di soia nelmicroonde incrostato. Quindi, ricapitolando, riprese ilmonaco, accettando il contenitorebollente fin'ora avrei vissuto sottol'effetto di una droga? Non esattamente. Il tuoaddestramento psichico fruttodel raja yoga, l'amrita pi chealtro un supporto per aiutare ildominio sulle vtti. Una specie dicalcio in culo a Kundalini, percapirci. rispose il maestro, edestratto il secondo contenitore dalforno inizi ad aggiungere diversecucchiaiate di pasta verdastra. Wasabi?Taiji rifiut con un gesto. Quindi stata un'illusione, unaspecie di trip acido o roba delgenere.Yodama sorb rumorosamente. Giusta coscienza, erratacoscienza, immaginazione, sonno,memoria. Le vtti non sono altroche le correnti mentali,normalmente instabili, del pensierche ci dominano e ci legano alleleggi karmiche. Le afflizioni della dhukka. No, quelle sono un effetto. riprese il vecchio, sputacchiando. Malevolenza, bramosia, gelosia,

    sono s origini dell'afflizione cheincatena al ciclo di reincarnazionidel Samsara, ma hanno originedentro di noi, create dai vorticiimpazziti dei nostri pensieri. Alcontrario le vitti possono essereportate all'esterno attraversoemissioni di energia, come unaforma di ki manifestato neltrascendente. Sono un po' confuso. ammiseTaiji, mentre si sforzava di farriemergere quei concetti chesapeva nascosti dentro di s.Yodama gett a terra la scodellavuota e, preso il barattolo diwasabi, inizi a mangiarlo acucchiaiate. Pensa a un bambino chedisegna: ha in mente ci che stafacendo, possiede gli strumenti,ma manca di abilit. Un fiore sarun punto di colore, una casa unquadrato abbozzato, una personauno scarabocchio. Cos accade anoi. Siamo incapaci di codificare lavolont del nostro spirito tramitel'intelletto, di riversarla nellamateria com'era all'origine: pura,armonica, perfetta. E questa droga permette diriuscirci? Yoga vitti chitti nirogha. declam il maestro. Lo yogaquiete i vortici della mente.L'amrita ci aiuta a concretizzare ilpensiero, a renderlo pi fluido, araggiungere quel mondo interiorein cui trascorrere una vita intera in

    attesa del risveglio. Un tempooccorrevano decenni, ora bastanopochi mesi di meditazioneprofonda per raggiungere lacompleta padronanza mentale.Taiji era frastornato. Le parole delmaestro facevano riemergereimmagini sbiadite appartenenti alprima, eppure la sua altra vitaappariva ancora cos vicina, reale. Io ho ricordi di anni. Lo so, quel mondo l'esperienzache il tuo inconscio ha creato perinsegnarti ad affrontare la realt. cresciuto con te, per te, affinchattraverso di lui tu raggiungessi lacomprensione del tuo s interiore.Pens alle sue montagne, almonastero avvolto dalla neve, alsorriso di un confratello e alsorgere del sole.Si sent vuoto e triste come maiprima di allora. E ora, chiese infine ora chesono pronto cosa dovr fare. Cisono altri come noi?Yodama abbass il capo. Non piTaiji. Li hanno uccisi tutti.

    Sulle piastrelle gialle di piscio unascritta informa che a Jessika piaceingoiare.Non so chi tu sia, ma Dio tibenedica!Seduto sul cesso stringol'ipodermica.Kyrie eleison.

  • -- 8181 --

    Scopami, baby.Christe eleison.Diamorfina e speranze.Kyrie eleison.Vienimi dentro.Hic est enim calix sanguinis mei,novi et aeterni testamenti.Ore sedici e undici minuti.Paura al bando, Blake alcomando!Scanso orde di folla strisciando trai vicoli, pedoni allineati comevacche al macello.Il loro sudore ha odore di sangue ecarne frollata.Pederasti Jacksoniti dai guantiargentati si segano di fronte abambini in lacrime.Ex Deo nascimur, in Jesu morimur,per Spiritum Sanctumreviviscimus.In culo alla tua rosa, fratello!Stasera il gregge ha fame e miaspetta gemente e piangente inquesta valle di lacrime.Dove sono i vostri dei adesso?Plutocrati trascendenti del CreditoUniversale si buttano ai miei piedi,annegano nel vomito le ginocchiagriffate. Vergini divorziste delTempio Mediatico si offrono afisting allargando le cosce.De profundis clamavi ad te, Blake.Una Guerriera Sailor KarmaYurimi afferra il braccio offrendomi ilseno. Si bagna fino alle coscequando le infilo la dose tra le tetteplastiche.

    Simonia lisergica. Pastorecatodico.Sono io la voce dei vostri dei. Lafuga dal loro silenzio.Io, che disprezzate.Chiesa senza altare.E mentre mi allontano dal vostroorrore innalzo al cielo vuoto il miocredo.Credo in un solo principio, MotoreImmobile, artefice dell'idea e dellamateria.Credo nell'Atto Puro, scevro dipotenza, emblema del tangibilefissato nel creato.Pensiero da Pensiero.Emanazione da Emanazione.Formazione da Formazione.Plasmato e vivificato nella materiainerte.Credo nell'uomo nuovo, elevato aparametro universale, cheattraverso l'ingegno ha unito il cieloalla terra dando un corpo visibileall'essere divino. E nell'atto didonare una forma all'indeterminatosi innalzato a creatoredell'inconcepibile divenendonesovrano.Credo nell'oro, fine ultimo,racchiuso nel ventre della terra,assurto ad archetipo di regalitacquisita, non per merito ma perdiritto, scettro di giusta sovranitsull'indigente.Sfolgorante sole, imprigionato nelconcreto, eleva la nostraconcretezza a nobilt celeste, e

    nel piegare la forma alla volontsovrana della volont divina forma riflessa e specchio delladignit.Credo nell'icona, memento emonito dell'inesistenzadell'invisibile esseredio, poichladdove l'orazione si fa sordo gridodal profondo verso un vuotospazio, coloro che possiedono interra ricevono risposta.Credo in Blake, uno, santo,universale, libero dai vincoli dellasuperstizione, emblema di un'eradi individualismo insondabile.Credo in me stesso, unicagiustizia. Aborro ogni fede, spregioal diouomo. Attendo l'elevazionealla casta degli eletti e l'avventodei tempi futuri. Amen.

    I roghi bruciavano ancora, lottandocontro la pioggia olocausti dilettere al cielo coperto.Yodama cominci a parlare, losguardo perso tra le guglie dellacitt. Non saprei neppure dire chi siastato il primo. All'inizio pensavamoa fatalit, omicidi casuali, incidentiisolati. Sono passati mesi prima direnderci conto di essere degliobbiettivi.Taiji ascoltava in silenzio, un pesocrescente a opprimergli il cuore. Lo Gnosticismo Zen un cultopraticamente sconosciuto, non

  • -- 8282 --

    siamo una chiesa organizzata maun'unione di liberi iniziatori. Nonesiste neppure un registroattendibile dei nostri membri. Quindi possibile che ci siaqualche altro sopravvissuto? domand speranzoso.Il vecchio scosse il capo. Possibile, ma poco probabile. Hopassato l'ultimo anno a cercare masono sempre arrivato troppo tardi. il suo volto si illumin per unattimo mentre posava la mano sulbraccio peloso del monaco. Finoa oggi.Taiji sent la forza di quel tocco, ilsuo calore e la profonda speranza. Avete provato a rivolgervi allapolizia? Lo abbiamo fatto, ma chi darebbeascolto a degli spiritualisti?Torn con la mente agli uomininella stanza. Ma io li ho visti,abbiamo dei volti, forse dei nomi.Blake li ha chiamati Kadosh.Yodama estrasse due lattine dibirra da una tinozza d'acqua. Esatto, cavalieri del Cenacolodella Vendetta, sicari apagamento. Perfettamente legali. State scherzando? il rumoredella lattina aperta fece eco alleparole. Vedo che ancora non ricordimolte cose ragazzo. Tutto legalese la tua fede lo permette.Taiji scosse la testa incredulo.Yodama bevve una lunga sorsatae rutt. Per questo mi sono

    rivolto a Blake. Ottima scelta, maestro!Perdonatemi, ma quel pazzo harischiato di uccidermi mentre misalvava. Presumo che questofaccia parte del suo credo.Con una mano il vecchio schiaccila lattina e la gett fuori dallafinestra aperta. Blake non crede in niente. Perquesto il migliore.

    Quel giorno pioveva.La mantica new wave di Pattigraffiava l'anima.I walk in a room, you know I lookso proudI'm moving in this hereatmosphere, well, anything'sallowed.Un angelo buss alla mia porta.Here she comes walkin' down thestreethere she comes comin' trought mydoor.Tra i lividi e il sangue promesse dirose sbocciate.Here she comes crawlin' up mystairhere she comes waltzin' throughthe hall in a pretty red dress.Mi chiese di amarla.Lo feci.And oh, she looks so good, oh,she looks so fine.O almeno il mio cazzo.Poi la baciai.

    And I got this crazy feeling that I'mgonna ahah make her smile.Sono sempre stato unsentimentale.Jesus died for somebody's sins butnot mine.Dio mand un angelo a salvarmi.Gli risi in faccia.Dio il demiurgo dell'inverosimile.Se Dio assolutamente infinito,sostanza del creato costituita daattributi infiniti, ciascuno dei qualiesprime un'essenza infinita, alloraquel giorno la mia casa ha accoltoDio.Ho scopato Dio.Ho baciato Dio.Ho riso in faccia a Dio.Dio la troia di Blake.Blake sive natura.Sono le diciassette e trentaseiminuti quando vedo il suo volto trail gregge implorante.Dio un pessimo umorista.Vorrei sparire, ente tra gli enti dellanaturata natura.Sulle labbra il mio nome, ed come chiavarmi il cuore.Reshut HaShem.Dio non sa perdere.La sua voce un dub armonicomentre gruppi acetilici si sfaldanonel mesencefalo.Glitter e sudore sulla curva delseno.Le grido troia, mentre le nocche

  • -- 8383 --

    sbavano il trucco perfetto.Dio scherza col fuoco.Lacrime nere di un pierrot incalore.Sorride mordendosi il labbro.I capezzoli tirano il top attillato.Mi volto.Dio me lo pu solo toccare.Sbaglio o hai perso qualcuno direcente?Merda!Dio un figlio di puttana.

    Una teenager dai capelli argentosi dimenava sul video, cantandoun rap sincopato.C' chi lo chiama progresso, possessodi se stesso,del corpo che indosso ora possostrappare ogni mio osso.Cambiare con ci che pi mi piace, perapplicare un'etichetta in calce al volto o alnome,per rinunciare a quell'identit che mutabestie in persone, alla moralit di chiancora ha opinione,in questa societ, miraggio di evoluzione.Seduzione.Taglia e ricuci per star meglio in divisa,entrare rospo e uscir Monna Lisa.Sostituire chip a un cuore gi spento persimulare ci che non sento. Mi pento.Sdraiato sul letto, Taiji ascoltava lamusica fondersi agli scrosci dipioggia.Una sigaretta dopo l'altra cercavadi riordinare pensieri edesperienze di due vite. A ogni tirovedeva volti, nomi, emozioni,

    dissolversi come fumo mentre altrisi facevano strada, concreti eviolenti un pugile che lo aggredivadall'interno. Sei fottuto, amico. gli ripeteva lacoscienza, bucando la guardiadelle sue verit a ogni colpo.La ragazza continuava a cantare.Mente e acciaio per chi non sa soffrire,chi vuole chiuder gli occhi e far morirel'urlo del vero uomo che vuole uscire,per dire e gridare quel suo dolore chenon pu contenere.Ma ormai tardi per il volere, non c' pitempo per pensare o sapere,sei solo carne fredda dentro i frigo delpotere.Chiuso all'angolo delladisperazione, Taiji decise di partireal contrattacco. Ci che quaggi come ciche lass. disse, citando leUpanishad. C' quindi ben pocoda stupirsi di questa condizione,se non il fatto di ritrovarmi nelcorpo di un panda, ovviamente.Se il microcosmo analogo almacrocosmo, si deve trovare perforza in lui l'opposizione essenza esistenza, assoluto relativo,brahman my.L'avversario incass il colpo. Equesto ti basta per accettare chequella che, fino a stamattina,credevi la tua vita fosse inveceun'illusione? Il corpo una realt precaria,relativa e transitoria. incalz ilmonaco. Nasce, si sviluppa,

    deperisce e scompare gli organidei sensi sono ingannevoli, i motidel cuore deludenti l'attivitmentale fallibile e menzognera:per di pi, essa spesso solidalecon l'intero organismo. L'uomoche ha fame ragiona male e ilcadavere non pensa affatto. N ilfisico, n i sentimenti, n laragione possono fondare in modovalido la personalit umana. notuna breccia nella guardia eprepar un diretto. La realt vera altrove: risiede nell'Assolutoposto al centro di ogni creatura.Il dubbio non si fece cogliere disorpresa, schiv di lato per poicontrattaccare con una rapidasuccessione di concetti benradicati. L'esperienza tutto.Tutto ci che non basatosull'esperienza estraneo allabuddhi. Conoscere la natura dellecose significa penetrarle,trasformarsi in esse. Ricordi ilkoan? Buddha nel cane. Se finoa oggi sei vissuto nell'illusione enella menzogna allora la tuaesperienza delle cose, perprofonda che sia, altrettantoillusoria e menzognera.L'ultimo montante lo centr sotto ilmento e lo mandand a tappeto.Un arbitro invisibile cominci acontare.Mentre la mano batteva a pochicentimetri dal suo volto Taiji cercdentro di s un appiglio perrialzarsi.La sua mente inizi a viaggiareoltre le montagne del Nepal, verso

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    nord, sulle orme di un uomochiamato Bodhidharma pergiungere, attraverso lui, ai suoidiscepoli.Il vero albero della Bodhi ilcorpo, la mente il suo specchiolucente. Lascialo sempreperfettamente chiaro, che non visia un solo granello di polvere.aveva scritto uno di essi, Shnxi,per poi correggersi. Non vi fu mail'albero della Bodhi, n il suospecchio lucente. Tutto fin dalprincipio immacolato. Dovecadr la polvere?Taiji balz in piedi all'improvviso. Un giorno vidi una scrofa chestava per morire accanto a lei isuoi piccoli succhiavano ancora lemammelle. All'improvviso laabbandonarono e se ne andarono.Si erano accorti che la madre nonli guardava pi e che nonassomigliava pi a loro. Ci cheavevano amato in lei non era ilsuo corpo ma ci che lo animava.L'avversario, colto alla sprovvista,accus il colpo senza ribattere perpoi indietreggiare verso le corde.Taiji pens a ChuangTzu,all'apologo del macellaio di Hoeiche tagliava i suoi buoi conarmonia musicale.All'inizio della sua carriera, l'uomonon vedeva che il bue, ma coltempo le giunture e tutti gliinterstizi nei quali il coltello potevainfilarsi senza sforzo gli eranoapparsi chiari. Incontrato lo spiritonon percepiva pi con i suoi occhidi carne. La vera buddhi esperienzadell'effimero, al di sopra, senzaun tetto sulla testa, al di sottosenza un pollice di terra per

    posarvi il piede. declam ilmonaco, colpendo con ferocia. un raggio di luce che attraversa lafessura della concretezza. Senzasuperare la soglia della propriaporta si conosce ci che c' sottoil cielo. Senza guardare attraversola finestra si percepisce l'unit.Un diretto in pieno viso mand ildubbio a tappeto. Pi si va lontano meno si sa. Ilsanto non viaggia, eppureconosce. prosegu Taiji, mentrel'arbitro iniziava a contare. Eglinon guarda, comprende! Nonagisce, compie!Il gong suon tre volte. Buddha era un fottuto accidioso.La voce di Blake lo riscosse dalsonno.Lo scarabeo si muoveva per lastanza con evidente nervosismo,prendeva oggetti a caso perposarli subito dopo. Krishna si scopava le pastorellenei boschi, Osiride fotteva lasorella, persino Cristo, bont sua,lo buttava di tanto in tanto. prosegu mentre afferrava da terrauna pistola e ne estraeva ilcaricatore. Personalmente diffidodi uno che ha passato sei annisotto un albero, seduto nella suamerda, senza offesa, per poisaltarsene su con un scusateragazzi, ho sbagliato una cordatroppo tesa si spezza e cazzatedel genere. Muoviti, dobbiamoandare.Taiji si alz a sedere e fecescrocchiare i legamenti del collo.Ai piedi del letto, piegato su unosgabello, un kesa arancionesembrava attenderlo.

    Ascolta, disse il monaco,iniziando a vestirsi non ti hoancora ringraziato.Blake si accese una sigaretta,accomod il baverodell'impermeabile e usc dallaporta senza dire una parola.Fuori aveva smesso di piovere.

    NETZACHLa Vittoria

    Quando ho capito questo, ho gioitodella tua buona natura e disposizionele nostre anime si sono unite in unlegame indissolubile.(cit. eva' Netivot HaTorah)

    Te lucis ante terminum, RerumCreator poscimus.Compieta giunge sull'inevitabile.Dio, nel farsi uomo, ha svuotato ilcielo e noi lo abbiamo inchiodato auna croce di materia per impedirglidi tornare.Resta con noi nella merda che haicreato. Resta con noi, Signore, asuppurare nella carne.Io ti terr la mano.Cammina con me, CristoUomo, inquesta notte di vendetta.Ci eleveremo assieme sulformicaio urlante e con timore etremore griderai, come Giacobbe:Com' pauroso e venerabilequesto luogoallora questa la casa di Elohim,la porta del cielo.Credi in Blake e forse io creder inte.Nell'orgasmo la tua santa madre

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    invoc il mio nome.Perch nella disperazione delLogos sono stato generato.Sono le ventuno e zerosei minutiquando il dolore esplode.I miasmi dell'anima sono tollerabilisolo a piccole dosi.Terza stazione. Tra il tredicesimo eil dodicesimo piano Blake cadeper la prima volta.I brividi mi scuotono come untango.Freddo. Delirio.Striscio le nocche contro la paretegrezza finch non rimane checarne.Il sant'uomo mi accanto. Misorregge masticando stronzate.Da qualche parte oltre il velo, uncoro di anime plaudit manu admanum sulle note di Scream andShout.Bring the action!Disperazione nelle tasche vuote.Settima stazione. Blake cade perla seconda volta.La demonomachia iniziata.Crollo a terra. Mi piscio addosso.Omnipotens Dominus, VerbumDei Patris, Christu Iesu, quisanctis apostoli tuis potestatemdedisti calcandi serpentes escorpiones.Non ora. Non cos.Non di nuovo.Everybody let's lose control on thebottom we let it go.Going faster, we ain't going slowlowlow.Hey yo.No!La mano afferra la pistola.Fuge, callide serpens, exue temembris et spiras solve latentes.

    Exi! Exi! Exi!Nona stazione. Blake cade per laterza volta.Qualcuno urla.We saying oh we oh we oh.We saying oh we oh we oh.Poi la Grazia scende su di me.Sprofondo nella rena come il canedi Goya.E naufragar m' dolce in questomare.

    Che cosa gli hai dato? Taiji sivolt di nuovo a guardare Blake,riverso sul sedie posteriore. Sighe. rispose la ragazza senzadistogliere lo sguardo, non dallastrada ma dallo specchiettoretrovisore. Che succede?Lei scosse il capo nonnoncuranza. Ci seguono daquando Blake mi ha presa aNolita.Il monaco lott per non girarsi.Davanti a loro il muro di macchinenon accennava a muoversi.In lontananza, il buio della notteera squarciato da raggi di luceproiettati verso il cielo.La ragazza si rilass contro ilsedile e si accese una Wavementre osservava Taiji attraversole lenti a specchio. Indossavapantaloni dell'esercito sbiaditi eanfibi. Un top argentato fasciava astento il seno piatto. Non so chi siano o che cazzocerchino. L'ultima cosa che voglio piantarmi in un altro dei suoicasini. riprese, soffiando fumoalla fragola. Allora perch l'hai aiutato, si

    sarebbe sparato veramente?Lei si volt, lo sguardo sulleinsegne al neon. Si. nella sua voce c'era paura equalcosa di pi profondo, affettoforse.Dall'ingorgo un'orgia di clacsongridava indignazione. Perch?Lei sorrise, si accarezz le bracciamagre segnate dai buchi. Perch un flippato? Che cazzovuoi che ne sappia!Il pugno di Taiji rimbalz sul vetro. Non prendermi per il culo! Seisalita a cercarci perch sapevi chestava male e cosa dargli! lestrinse le spalle con forza,inchiodandola al finestrino. Si sarebbe sparato piuttosto chetornare... Lo sapeva perch una tossicadi merda. biascic Blake.Entrambi si voltarono di scatto, gliocchi sgranati. Lo scarafaggio simise seduto. Stai bene? balbett il monaco,stupito del suo sollievo.Blake non rispose. Si volt versola ragazza attonita e le tolse lasigaretta dalle dita. Ti devo un dose, Nozzy. dissementre dava un'occhiata allemacchine dietro di loro. Fece unpaio ti tiri e apr la portiera. tutto un fottuto circo del cazzo!Poi estrasse la pistola e comincia sparare.

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    TetractysintervistaPolly Russell

    Domande retoricheSSkkaann

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    risultati e classificheSSkkaann

  • NNoonn ppeerrddeetteeiill nnuummeerroo ddiiAApprriillee 22001133PPeerr cchhii ssuuoonnaallaa ccaammppaannaa

  • SSkkaannAAMMAAZZIINNGGMMAAGGAAZZIINNEEMMaarrzzoo 22001133 AAnnnnoo 11 NNuummeerroo 77LLaa rriivviissttaammuullttiiccaannaallee ddiinnaarrrraattiivvaa ffaannttaassttiiccaalliiooffiilliizzzzaattaa iissttaannttaanneeaa

    di TETRACTYSLa lama della Mortedi Giorgio Sangiorgi

    Non aprite quella portaSura per un Dio meccanicodi Sol WeintraubOmbre danzanti di AserPer una goccia di libertdi MiksiLa guerra del metallo freddodi anark2000La vittima giusta di RovignonL'arena dei Pulsgenedi Polly RussellVentiquattr'ore nellospazio profondoUn eroe, forse di Polly RussellFurto interspaziale di anark2000Il cimitero degli elefantidi Sol WeintraubBuon san Valentino, Tony Chandi T.W.F.K.A.NLa buca di RovignonVita di N di Miksi

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