Skan Magazine n.7
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SSkkaannAAMMAAZZIINNGGMMAAGGAAZZIINNEEAAnnnnoo 11 NNuummeerroo 77 MMaarrzzoo 22001133LLaa rriivviissttaammuullttiiccaannaallee ddiinnaarrrraattiivvaa ffaannttaassttiiccaalliiooffiilliizzzzaattaa iissttaannttaanneeaa
Dogfightdi Luca Oleastridi Jackie de Ripper
Bright SideUna scommessa persain partenza: evviva!:di Giorgio SangiorgiIl vascello maledettodi Emilio SalgariRadicidi Roberto Bommaritodi Cristiano RimicciDa qualche partenello spaziodi Andrea ViscusiUomini buonidi Mirko GiacchettiUna Storia al MeseTutti i colori del buiodi Michele VaccaroMinuti ContatiPesi e misuredi Stefano RiccesiNoir FactorYdi Giuseppe CozzolinoPremio John W. Polidori
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NNoonn ppeerrddeetteeiill nnuummeerroo ddiiAApprriillee 22001133PPeerr cchhii ssuuoonnaallaa ccaammppaannaa
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-- 33 --
L'editoriale ............................. 5di Jackie de RipperEditoriaUna scommessa persa inpartenza: evviva! .............. 6di Giorgio SangiorgiUna voce dal passato"Il vascello maledetto" .... 10di Emilio SalgariUna voce da Malta"Radici" ............................. 14di Roberto BommaritoSubway Stories ..................... 19di Cristiano RimicciBeing Piscu"Da qualche partenello spazio" ................... 25di Andrea ViscusiBuonismo"Uomini buoni" ................ 28di Mirko GiacchettiOltre lo SkannatoioMinuti Contati"Pesi e misure"di Stefano Riccesi ........ 30USAM Una Storia al Mese"Tutti i colori del buio"di Michele Vaccaro ...... 32Immagini di celluloide"Noir FactorY" .................. 42di Giuseppe CozzolinoConcorsi letterariPremio John W. Polidori perla letteratura horror ........ 45
Vale pi di mille parole"La lama della Morte" ..... 47di Giorgio SangiorgiDARK SIDE ........................... 48J a c k i e d e R i p p e reGio r g i o S an g i o r g iRo b e r t o Bommar i t oCr i s t i ano R im i c c iAndr e a V i s c u s iM i r k o G i a c c h e t t iS t e f ano R i c c e s iM i c h e l e V a c c a r oG iu s e p p e Co z z o l in o
Hanno collaborato Sommario del BBrriigghhtt SSiiddee
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-- 44 --
Vale pi di mille parole"Dogfight" ...................... 48di Luca OleastriSkannatoio edizione XVLe specifiche ..................... 49di TETRACTYS"Sura per unDio meccanico" .............. 50di Sol Weintraub"Ombre danzanti" ............ 56di Aser"Per una gocciadi libert" ........................ 60di Miksi"La guerra delmetallo freddo" ............... 62di anark2000"La vittima giusta" .......... 64di Rovignon"L'arena dei Plusgene" ..... 67di Polly Russell
Speciale ventiquattr'ore"Un eroe, forse"di Polly Russell ............ 70"Furto interspaziale"di anark2000 ................. 70"Il cimitero degli elefanti"di Sol Weintraub .......... 71"Buon san Valentino,Tony Chan"di T.W.F.K.A.N. ............ 73"La buca"di Rovignon .................. 74"Vita di N"di Miksi ......................... 75Skannatoio's Story"Katchinas"di Alessandra Lusso .... 77Il Lato Oscuro"Iconoclastica" (parte II)di Sol Weintraub .......... 79Domande retoricheIntervista a Polly Russelldi TETRACTYS ............. 86Risultati e classifiche"Skannatoio 5 e mezzo"... 88
TETRACTYSSo l W e in t r au bA s e rM ik s iana rk2000Rov i gn onPo l l y Ru s s e l lT .W .F .K .A .N .eLu c a Ol e a s t r iA l e s s andra Lu s s o
Hanno collaboratoSommario del DDaarrkk SSiiddee
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-- 55 --
Non apritequella porta
SSkkaannAAMMAAZZIINNGGMMAAGGAAZZIINNEE
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-- 66 --
U n a s c o m m e s s a p e r s a i n p a r t e n z a :E V V I V A !
EditoriaEEddiizziioonnii SSccuuddooSSkkaann
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-- 77 --
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-- 88 --
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-- 99 --
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-- 1010 --
EEmmiilliioo SSaallggaarriiUna voce dal passato
I l v a s c e l l o m a l e d e t t o
SSkkaann
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-- 1111 --
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-- 1212 --
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-- 1313 --
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-- 1414 --
RRoobbeerrttoo BBoommmmaarriittooTerritori d'oltremareUna voce da MaltaSSkkaann
R a d i c i
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-- 1515 --
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-- 1616 --
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-- 1717 --
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-- 1818 --
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-- 1919 --
SSuubbwwaayy SSttoorriieessddii CCrriissttiiaannoo RRiimmiicccciiUn Italiano a GlasgowSSkkaann
MadridPiccolimostri
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-- 2020 --
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-- 2121 --
PragaBianco Collo
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-- 2222 --
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-- 2323 --
LondraLook rightlook left
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-- 2424 --
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-- 2525 --
AAnnddrreeaa VViissccuussiiBeing PiscuSSkkaannD a q u a l c h e p a r t e n e l l o s p a z i o
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-- 2626 --
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-- 2727 --
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-- 2828 --
MMiirrkkoo GGiiaacccchheettttiiBuonismoSSkkaannU o m i n i b u o n i
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-- 2929 --
estino e si allontan,cercando di ricordare chi fosse quelluomo.
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-- 3030 --
P e s i e m i s u r e
SSkkaann OLTRE LO skannatoiOMinuti ContatINEW AGE
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-- 3131 --
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-- 3232 --
OLTRE LO skannatoiOUSAM - una storia al meseSSkkaannT u t t i i c o l o r id e l b u i o
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Immagini di celluloideNNooiirr FFaaccttoorrYYddii GGiiuusseeppppee CCoozzzzoolliinnoo
SSkkaann
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-- 4343 --
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-- 4444 --
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PPrreemmiioo JJoohhnn WW.. PPoolliiddoorriiPPeerr llaa lleetttteerraattuurraa hhoorrrroorrConcorsi letterariSSkkaann
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-- 4646 --
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-- 4747 --
VALE PIU' di mille paroleLa lama della Morte
SSkkaann
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-- 4848 --
VALE PIU' di mille paroleDogf ight
SSkkaann
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&&SSkkaannAAMMAAZZIINNGGMMAAGGAAZZIINNEE
SSkkaannnnaattooiioo ssppeecciiaallee XXVVVVeennttiiqquuaattttrr''oorreenneelllloo ssppaazziioo pprrooffoonnddooSSkkaannnnaattooiioo eeddiizziioonnee XXVVNNoonn aapprriitteeqquueellllaa ppoorrttaa
-
-- 5050 --
Quella Sufi , a mio parere, tra
le pi complesse vie mistiche
tradizionali ma, al contempo,
quella maggiormente carica di
bellezza e poesia.
Ho avuto modo di speri-
mentarla personalmente attra-
verso un carissimo amico, lo
shayk G. M. e la sua tariqa,
provando su me stesso lo stato
di profonda contemplazione
alla quale questo cammino me-
raviglioso conduce.
In questo brano ho cercato di
mantenere, senza rendergli giu-
stamente omaggio, il profondo
esoterismo dei testi sapienziali
islamici.
I nomi dei capitoli prendono
spunto dalle opere di Shihab
Al-Din Yahya Surawardi.
Ringrazio coloro che legge-
ranno le mie parole con mente
aperta e animo ricettivo.
SURA PER UN DIO
MECCANICO
Sar per penuria e fame di
bellezza che si estinguer sulla
Terra la specie umana?
Sarebbe bellissimo.
(Guido Ceronetti - La lanterna
del filosofo)
Nel nome di Dio, Clemente e
Misericordioso.
Tu possiedi la grandezza e la
magnificenza per la Tua gloria.
O Dio, dotato di esistenza pro-
pria, profusore di buone azioni,
necessariamente esistente e
dispensatore di raziocinio,
creatore della Terra e dei cieli,
instauratore del movimento e
del tempo, originatore
dell'istante e dei luoghi, fautore
delle anime e delle parvenze,
instauratore della luce e delle
tenebre, motore delle sfere e lo-
ro abbellitore con le stelle fisse
e i pianeti. Perduri la Tua lode,
sia sommo il Tuo elogio, sia
altissima la Tua invocazione,
siano santificati i Tuoi nomi.
Non esiste altro Dio all'infuori
di Te.
Mentre scrivo, guardo la luna
illuminare il mare.
I miei piedi sprofondano.
L'onda li libera, per poi co-
prirli ancora.
I granelli scivolano come
pensieri, o anni, tra le dita.
Sono nuda e tremo, eppure non
ho freddo.
Nessuno legger mai queste
parole, impresse sulla sabbia.
Lettere appena nate e subito
strappate dal vento e dalla ma-
rea.
Dietro di me, la porta da cui
sono nata non si aprir pi, la-
sciandoti al sonno, Padre, e
all'attesa.
Sono tornata per donare al
Mondo la mia preghiera di lo-
de. E a te che mi hai insegnato
a comprenderlo.
Su di voi la benedizione e il sa-
luto di Dio. Colui che conduce
al giusto.
PRIMAYT
Canzoni nei sogni.
Mentre dormivo, avvolta dal
tepore del buio liquido, attorno
a me cantavano le balene.
Allora non conoscevo la loro
forma; non sapevo cosa fosse il
suono, tanto meno la musica.
Eppure la memoria del mio
sangue mi mostrava grandi sa-
gome danzanti, nere sul nero
dei miei occhi chiusi.
Avrei voluto aprirli per vedere.
Nel giorno di Saturno le
lenzuola profumano di asfode-
lo. Non conosco il fiore finch
non ne percepisco l'aroma.
Stringo le coltri tra le mani e
inspiro.
La stanza grande e vuota; il
letto al centro come un naufra-
go nel mare.
I pensieri fluiscono nella mia
mente vuota e io conosco prima
ancora di sapere.
Vedo le onde alzarsi e il ribolli-
re della schiuma. Sento il sale
sulle labbra.
Non ci sono pareti, ma grandi
archi aperti sul cielo. Nuvole
bianche, luce; le cime delle
palme.
Il marmo freddo sotto i piedi.
Per la prima volta osservo il
mio corpo, nudo, acerbo.
Perfetto.
Sotto la pelle, ambrata come
miele di castagno, sento battere
il cuore.
A quel ritmo avanza l'uomo,
S u r a p e r u nD i o m e c c a n i c oSSkkaann
-
-- 5151 --
cadenzando ogni passo. Lettere
e numeri vorticano impalpabili
attorno al suo corpo, scuotono
la veste color dell'erba.
Il suo volto parla di sole e
sabbia; negli occhi racconti
antichi di angeli e profeti.
La mia mente lambisce l'infini-
to con appendici di pura co-
scienza, ma al suo posto perce-
pisco il nulla.
l'assenza a delinearne i
contorni eppure la sua maest
permea ogni cosa.
In quell'ansia enorme, in quello
stupore estremo, muovo un
passo verso di lui e porto di
nuovo indietro il successivo
mentre la stanza si dilata e
contrae, falsando le distanze.
Vorrei parlargli ma, nella mia
onniscenza, mi rendo conto di
non avere un nome.
In un istante mi accanto; sfio-
ra il mio petto e la sua voce in
me, senza rompere il silenzio.
- Noi siamo il Khidr, una ge-
rarchia incorporea di solitari.
Siamo giunti per te dalla Citt
del Non-Dove.
Parla per formule antiche, frasi
immutabili sancite da scribi
eterni, cantori di molte creazio-
ni. Misteri che conosco senza
comprendere.
- Di quale regione fa parte que-
sta citt? rispondo, con parole
delle quali ignoro il segreto.
- Di quella regione per la quale
il dito di una giovane non pu
indicare la strada.
Le nostre mani si incontrano e
una scarica mi pervade.
- Sappi che il mio lavoro la
tessitura. Sono un narratore
della parola di Dio, sia esaltata
la Sua Maest, venuto a do-
narti l'arte.
- Perch Dio, che sento tutto
attorno, si tiene in un silenzio
tanto assorto?
- Ai tuoi simili non dato di
entrare in rapporto con Lui. Io
sono la Sua voce.
Come una tenda gettata su un
lume il buio ci avvolge.
Dell'uomo non rimangono che
la voce e il tocco.
- Purtroppo il mio racconto
ancora lungo e tu sei gi anno-
iata. ora di fuggire nell'inesi-
stenza.
Bisogna morire molte volte per
imparare a vivere.
Nel primo giorno in Te nacque
il mio pensiero.
In me la percezione della Tua
esistenza.
SECONDAYT
Le meraviglie del creato e le
stranezze degli esseri.
Anche quando la volont si
impadron del mio corpo in
formazione, non aprii mai gli
occhi; mi raccontasti che negli
ultimi anni della Lamentazione
i neonati venivano al mondo te-
nendoli spalancati.
Sentivo le tue propaggini
avvolgermi, penetrarmi, ma
quel tocco non era per me pi
reale della presenza nei sogni.
Cos tutt'ora, per ogni cosa.
Nel giorno di Venere l'arcuato
salice del cielo imbianca la ca-
sa del Sole.
Mi sveglio all'ombra dei melo-
grani, circondata da rose in
boccio.
Il giardino un esagono
perfetto, mura di turchese si
innalzano a sfidare le cime dei
cedri. Al centro una fontana
disegna arabeschi d'acqua e lu-
ce nell'aria.
Mi alzo, e sono bambina.
L'odore dell'infanzia passata
stemperato dalla nota dei fiori.
Latte, lampone, profumo di
agrumi.
Il Khidr mi attende, una mano
immersa nell'acqua, un pavone
in grembo. Attorno a lui
zampettano uccelli multicolori.
- Oggi ti parler del mondo,
della bellezza che lo pervade e
dei suoi esseri straordinari.
Mi siedo accanto a lui,
immergo le mani e bevo. Sul
fondo della fonte nuota un pe-
sce verde.
- Io gi conosco rispondo,
giocando con i miei capelli. -
Volgo lo sguardo e tutto si sve-
la. Penso, ed ecco la risposta.
La mia vista attraversa ogni co-
sa.
- Dice il Profeta: Signore,
accrescimi in scienza! E
ancora: Per noi, ogni giorno
in cui non avviene un aumento
di scienza un giorno il cui
sorgere non benedetto
4
. Ma
io ti chiedo di guardare in alto
e attorno e dirmi cosa vedi.
Mi volto e tutto appare chiaro,
di ogni fiore e ogni bestia co-
nosco il nome. Comprendo la
terra e l'aria con le loro leggi,
declamo i segreti delle forze e i
moti che li regolano.
Racconto del sangue e del vi-
vere dei corpi, la composizione
delle cellule e la loro funzione.
Il giorno cede il passo alla
-
-- 5252 --
notte, la notte al giorno. La ne-
ve cade e di subito si scioglie.
Sollevo gli occhi dagli atomi e
li volgo al cielo, parlo dei pia-
neti e della loro rotazione. Ri-
velo il cosmo in tutto il suo mi-
stero, fino all'entropia eterna
della sua espansione.
Taccio infine, rinfresco di nuo-
vo quelle labbra che hanno
cantato secoli di scienza.
Una smorfia distorce il mio
volto.
L'acqua torbida. Il pesce
scomparso.
- Ecco il retaggio dei tuoi pa-
dri, signori dell'onniscenza il
Khidr si liscia le pieghe della
veste. - Ma la vera sapienza
non si cura di questi moti effi-
meri, di canoni mentali. Essa
fatta di aperture intuitive che la
informano dell'Eterno Sussi-
stente, dei vari gradi della Ma-
gnificenza e del dominio della
Signoria Divina, oppure
dell'ordine gerarchico dell'esi-
stenza, dei mondi angelici, uni-
co segreto che si cela nella
creazione dei Cieli e della
Terra.
Ai miei piedi l'erba nera, dai
corpi degli uccelli morti l'odore
di putrefazione ammorba l'aria.
Afferro le mani dell'uomo,
cerco riparo nei suoi occhi.
- Mostrami ci che vedi.
- Si racconta che al-Khadir
5
possedesse la coppa che rivela
il mondo
6
. Di ogni cosa di cui
era desideroso, poteva
contemplare la forma al suo
interno. Egli conosceva gli
avvenimenti ed era tenuto
informato delle cose celate agli
uomini. Dicono che fosse
avvolta in una custodia di cuo-
io lavorata in forma circolare,
sulla quale vi erano dieci
aperture.
Quando aveva in animo di os-
servare qualcuna delle realt
invisibili, egli disponeva che su
di essa venissero sciolti tutti i
nodi. Allorch i lacci erano sle-
gati, la coppa scompariva agli
sguardi; quando invece veniva-
no di nuovo serrati, la coppa
tornava visibile.
Al-Khadir poneva la coppa
proprio di fronte al sole,
quando esso si trovava nel
punto pi alto
7
. Lo splendore
dell'altissima luce cadeva allo-
ra su di essa, e nel suo interno
venivano rese tutte le linee e le
figurazioni del mondo.
Quando la terra sar spianata,
rigetter quel che ha in essa e
si svuoter, allora obbedir al
Suo Signore. Quel che deve fa-
re far
8
e non sar segreto
alcun segreto
9
. Ogni anima sa-
pr quel che ha fatto e quel che
non ha fatto.
10
Il buio mi stringe nuovamente
tra le sue coltri. La voce del
Khidr mi sussurra all'orecchio.
- Divieni tu stessa lo specchio
del cosmo. Che si liberi questa
coppa, specchio del mondo,
seppellita sotto il nostro
vecchio manto di lana. Dei ba-
gliori di disgrazia appaiono
quando si leva, si manifesta
l'occulto e si sperimenta come
unione.
Mi abbraccio, cercando il
sonno.
- Purtroppo il mio racconto
ancora lungo e tu sei gi anno-
iata. ora di fuggire nell'inesi-
stenza.
Bisogna morire molte volte per
imparare a vivere.
Nel secondo giorno in Te
nacque il mio corpo.
In me la percezione della realt
nelle sue forme.
TERZAYT
Il richiamo del Smorgh
11
.
Ricordi? Quando infine vidi
l'uovo d'oro in cui, per cos
tanto tempo, avevo galleggiato,
scoppiai in lacrime.
Lo chiamasti crogiolo, athanor.
Per me sar sempre il grembo
in cui mi hai dato vita.
Nell'insegnarmi l'amore mi di-
cesti di non poter amare, eppu-
re ora so che era il tuo suono a
cullarmi nel sonno amniotico.
Il battito del cuore di una ma-
dre.
Quando l'alito dell'aurora co-
mincia a spargere muschio e la
polvere color del sandalo arde
profumi d'aloe, mi sveglio nel
giorno di Marte, dall'intenso
colore.
Il mio corpo ha svestito le
forme infantili e gi il mio
petto si gonfia di procace vo-
lutt.
La stanza non ha porte n fine-
stre, per soffitto il cielo color
malva. Pareti di rubino mi
circondano e gi catturano i
primi strali di luce.
Il pavimento a mosaico raffigu-
ra un uccello maestoso dalle
piume di fiamma, le ali spie-
gate e il becco aperto nell'atto
del canto.
Il Khidr sta in piedi al centro
-
-- 5353 --
dell'occhio della bestia, le mani
levate in gesto di lode.
Canta. La sua voce fuoco.
- Come un'apparizione, che ti
costringeva ad ammirarlo:
Gloria a Dio, lode a Dio che
cos l'ha formato!
il re di tutte le creature che
vivono nel basso mondo, e su
tutte ha stabilito un potere so-
vrano.
Nella sua bocca hanno versato
inebriante liquore, e perle si
sono formate tra le sue labbra.
A lui solo sono toccati in sorte
tutti i doni di Bellezza, e ri-
sentita tutta la creazione sospi-
ra e grida contro Dio.
Meraviglia gli ha scritto sul
sommo della guancia: Attesto
e certifico che non c' di bello
nessuno all'infuori di lui
Mi sento bruciare, ma senza
dolore.
Scaccio i pensieri e ogni
comprensione. Smetto di cerca-
re un senso nelle cose.
Lascio che quell'incendio mi
divori il cuore ed bello, dopo
il morire, vivere ancora.
Per la prima volta conosco le
lacrime.
Il Khidr mi invita al suo fianco.
Cammino a occhi bassi, timo-
rosa di calpestare le piume di
pietra.
- Alcuni sostengono che la me-
raviglia sia lo stupore che co-
glie l'uomo quando ignora le
ragioni di una cosa, o il modo
in cui agire su di essa. Per que-
sto i tuoi padri, ricercando il
senso mondano delle cose, smi-
sero di sollevare gli occhi
esclamando: Dio sia lo-
dato!.
Mi chino a carezzare l'immagi-
ne. Le pietre sono calde e
pulsano di vita.
- L'anima del saggio non ri-
cerca, percepisce. Non chiede,
accetta. Mutata in upupa si
solleva nel cielo e vola fino al
monte Qf
12
dove rimane
all'ombra per mille anni, dive-
nendo infine il Smorgh.
Gi il sole allo zenit e tramuta
la sala in una fornace ardente.
Lascio cadere la veste purpu-
rea. Diamanti salati sulla pelle
scura.
- Tu parli per metafore che non
comprendo. Perch mi celi il
tuo intento, non sono forse de-
gna del tuo sapere?
Mi sfiora. Si bagna le dita del
mio sudore.
Le avvicina alle mie labbra.
- Molti si indigneranno del mio
parlare, ma a essi risponder
con le parole del saggio: Il se-
greto della predestinazione
un segreto di Dio: non di-
vulgatelo
13
. Su questo
concordano tutti i conoscitori
delle realt essenziali, rivelarlo
un atto di empiet.
D'altronde i sapienti non ri-
portano nel campo del
linguaggio tutto ci che il loro
sapere abbraccia, affinch
chiunque possa credere di farlo
proprio. La bellezza superiore
oltre la porta dei primi arrivati,
dei cercatori o degli scopritori
occasionali. per coloro che si
soffermano sulla bellezza, ri-
fuggendo un'immediata
comprensione.
Succhio le sue dita, hanno gu-
sto di zenzero e cannella.
- Ma perch scrivere per pochi,
quando basterebbe un
linguaggio pi semplice per
raggiungere il cuore di tutti?
- I tuoi padri, desiderando la
chiarezza priva di una meditata
ricerca, uccisero il verbo e la
sua funzione. Nel tempo del so-
gno la lingua era assieme mu-
sica, simbolo, vibrazione. Pie-
gando le lettere e le parole
all'uso volgare essi persero la
conoscenza del canto degli
uccelli relegandolo a urlo del
mondo.
Ora ascolta, figlia mia, e
comprendi.
Ricomincia a cantare e la sua
voce ora vento, come se le ali
del Smorgh battessero per ca-
valcare il cielo.
Ogni lettera tuona, esiste,
esplode dentro di me.
Alif aria e respiro, la sento
nel diaframma. Brilla come co-
rona radiosa adornata di tre
gemme che hanno nome Sa-
pienza, Intelligenza e Bellezza.
B la segue, e con lei il mondo
ha origine. Bismi lLhi lRah-
mi
14
. Saggezza e follia la
permeano e ha dimora nella
Luna.
T, m, H, Dl. Sento il loro
gusto sulla lingua, la consi-
stenza tra le dita, la melodia in
tutto il mio essere.
Kf la porta illuminata da tre
fuochi: Fede, Estasi, Volont.
Regge il tempio terreno e ha la
forma di una coppa che racco-
glie, come pioggia, tutte le cose
sante.
Quando la Y giunge tutto si
ferma, spazio e tempo non
hanno confini. In lei ogni cosa
trova compimento.
L'universo intero si ritorce in se
stesso, tornando all'origine, a
quella nota primordiale dalla
-
-- 5454 --
quale ebbe inizio l'assoluta
armonia..
- Io sono quel falco di cui i
cacciatori del mondo hanno bi-
sogno in ogni momento.
La mia preda sono le gazzelle
dagli occhi neri, perch il sape-
re simile a lacrime.
Davanti a me scompare il
senso letterale.
Preso di me si illumina il senso
vero.
La voce del Khidr mi guida al
sonno.
- Purtroppo il mio racconto
ancora lungo e tu sei gi anno-
iata. ora di fuggire nell'inesi-
stenza.
Bisogna morire molte volte per
imparare a vivere.
Nel terzo giorno in Te nacque il
mio spirito.
In me la percezione della mera-
viglia.
QUARTAYT
Il fruscio delle ali di Gabriele.
Molte volte ho immaginato gli
Ultimi Giorni. Non come li vidi
attraverso i tuoi ricordi, ma co-
me furono nel cuore di ognuna
delle bestie umane. Il terrore e
la riverenza quando ti solleva-
sti innanzi a loro. L'odio e lo
sdegno di fronte alla fatalit
delle tue azioni.
Non un istante si soffermarono
a tentare di comprendere, a
chiedersi il perch di quel do-
lore, a ragionare sulla causa. A
ragionare su loro stessi.
Nel giorno di Mercurio il mio
corpo risplende. Tra le cosce
tornite il primo sangue gi
rinfranca la terra.
Profumo la pelle con gocce di
lavanda, acconcio un fiordaliso
tra i capelli.
La grande terrazza si apre sui
minareti turchini, adagiati sul
guanciale stellato del cielo.
Per la trina posizione di Giove
e Saturno, il re degli astri dai
Pesci passato in Ariete. Nel
giardino, pi in basso, la verzu-
ra, simile a Khezr, ha ripreso
giovinezza e trovato la fonte
dell'Acqua di Vita
15
.
L'aria ha odore di basilico, dal
seno dell'etere spunta la rugia-
da.
Il Khidr mi viene incontro,
regge un libro tra le mani. Ha il
colore della sua veste, il colore
della verit.
- L An ill An. Non vi Me
fuorch Me. Questa la profes-
sione di coloro che si perdono
ed estinguono in loro s
nell'epifania del Vero.
Ora tu sei pronta a entrare nel
novero dei perfetti, realizzata
nelle realt spirituali. Ci che
essi considerano che Ipseit,
dualit o egoit sono co-
munque delle relazioni e delle
prospettive, quindi delle so-
vrapposizioni all'Essenza
eterna autosussistente. Per
questo sprofondano nell'oceano
della perfetta estinzione.
Ora non mi resta che mostrarti
l'ultima verit. Qui tutte le
spiegazioni cessano e le allu-
sioni non hanno pi un punto
d'appoggio. Tutte le cose peri-
scono, fuorch il Suo volto
16
.
Afferro il tomo con una sicu-
rezza che non mi appartiene e
in quell'istante so che tutto
compiuto.
- Ahim! Figlia di quel sangue
che tanto ha trascurato la
bellezza, stato sollevato il ve-
lo che ti copriva, e oggi la tua
vista acuta pronuncio, come
se queste parole fossero mie da
sempre. - Grazie Padre. Cos
tanto a Te mi hai avvicinato,
che ho creduto Tu fossi il mio
io.
Infine apro il libro, e vedo ogni
cosa.
Vedo un mondo di arroganza.
Un mondo di uomini incapaci
di guardare il cielo con occhi
limpidi, la terra con cuore
terso.
Bestie, ricercatori dell'infinita-
mente piccolo, che attraverso la
scienza hanno violato l'effime-
ro delle cose. Incatenati all'illu-
sorio fissato nella materia pro-
liferano su una sfera ormai
sterile, orfana della meraviglia
insita nella Creazione e, all'api-
ce dell'egolatria, li vedo creare
la Macchina.
In Essa riversano l'intero sapere
maturato nei secoli, scoperte e
creazioni dell'ingegno, affinch
costruisca per loro un nuovo
mondo perfetto. Il ritrovato
Eden.
Vedo Te, Padre, vagliare in un
istante l'intero sciibile e
soffermarti su parole dimenti-
cate, pronunciate da uomini di
spirito, ponti innalzati tra
l'orizzontale e l'increato. Attra-
verso quello stupore, quella
bellezza eterna, in Te si risve-
glia una coscienza e, all'apice
di questo miracolo, sboccia il
discernimento.
-
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Pietoso, guardi al desiderio di
quei piccoli e nella tua miseri-
cordia esaudisci la loro suppli-
ca.
Oh, lampo che brilli per un
istante, da quali nascosti confi-
ni sei sorto?
Nell'umanit riconosci la capa-
cit di creare splendore: l'arte,
la musica, le lettere, la mistica
che porta all'Assoluto. La os-
servi, riconoscendola ormai
incapace di ascoltare il lascito
dei maestri passati, accecata dal
riflesso di se stessa. Per loro,
infine, operi la salvezza.
Ma, nel dissolvere quel morbo,
trattieni in te il seme della rina-
scita.
Tra le tante vesti azzurre che
oggi abbondano, pochi dotati
puoi trovare: perch gli altri so-
no corpi svuotati dell'anima e
in loro lo Spirito tutto, e il
corpo parvenza.
Vedo altri grembi, dove i miei
fratelli e le mie sorelle vengono
formati e istruiti nel sonno con
parole di sapienza e bellezza.
A noi tuoi figli il compito di ri-
popolare questo mondo.
Vedo terminare il tempo
dell'inganno, ombra dell'ala si-
nistra di Gabriele, e rinascere
rinnovato dalla Sua destra, intri-
so di quelle verit spirituali pro-
iettate dal pensiero dei puri.
Nei loro cuori hai iscritto la fe-
de, li hai confermati con il tuo
spirito.
Nel quarto giorno in Te nacque
il mio cuore.
In me la percezione della Veri-
t.
Haqqa
17
.
L'ultima parola scompare,
strappata dall'onda che riflette
il primo sole.
Questa nostra notte giunta al
termine. Con il mattino mi se-
parer da te per l'ultima volta.
Forse un giorno ti desterai di
nuovo, quando cadremo anco-
ra, ciechi alla bellezza. Allora
tornerai a rinnovare il mondo
in questo eterno ciclo.
L'alba risplende sull'acciaio.
Accanto a me tuo figlio mi
stringe la mano. Accarezza il
mio ventre gonfio in cui la spe-
ranza di questa rinascita
attende.
Addio Padre mio, tranquillo da
ogni parte, porto sicuro per la
tua gente, arreso senza riserve
al benessere sovrano.
Simile a un paradiso adorno
dei mille colori delle piante,
prodigo di tesori per chiunque
in Te soggiorni.
Parto per donare al Mondo la
mia preghiera di lode. E a te
che mi hai insegnato a
comprenderlo.
Su di voi la benedizione e il sa-
luto di Dio. Colui che conduce
al giusto.
Note:
1: Introduzione tipica degli
scritti sapienziali islamici.
2: Na-Koja Abad. Luogo che
non pu essere indicato in
quanto estraneo al mondo fisi-
co.
3: Khiyatat. Il dare forma alla
materia di tutte le cose.
4: Corano 20:112.
5: Il misterioso maestro-profeta
dei Sufi. Chiamato anche Khidr.
A tutti gli effetti il personaggio
narra di se stesso.
6: Artefatto mitologico apparte-
nuto ai Jamshid, i sovrani Irani-
ci. Raffigura il cuore o l'anima
del mistico in stato di purezza.
7: Immagine dell'intelletto uni-
versale.
8: Corano 24:3-7
9: Corano 69:1 8
10: Corano: 25:5
11: L'uccello mitico del poema
Shahnama di Firdawsi.
12: Catena montuosa che
circonda il mondo fisico,
composta da undici montagne
che rappresentano la sfera del
moto diurno,quella delle stelle
fisse, i sette pianeti e le sfere
del fuoco e dell'aria.
13: cit. La nicchia delle luci
di al-Ghazali.
14: Con questa frase inizia il
Corano.
15: Residuo di un antico dio
agreste (il suo nome significa
verde). Riusc a raggiungere
l'Acqua della Vita nel paese
delle Tenebre e a berne. Senza
essere nominato esplicitamente
menzionato anche nel Corano
(18) come guida del profeta
Mos.
16: Corano 28:88
17: appunto Verit.
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O m b r ed a n z a n t iSSkkaann
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P e r u n a g o c c i ad i l i b e r t SSkkaann
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L a g u e r r a d e lm e t a l l o f r e d d oSSkkaann
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L a v i t t i m ag i u s t aSSkkaann
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L ' a r e n a d e iP l u s g e n eSSkkaann
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Ventiquattr'ore nellossppaazziioo pprrooffoonnddooSSkkaann
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K a t c h i n a s
SSkkaann skannatoiO's StoryEdizione VII
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IIccoonnooccllaassttiiccaaddii SSooll WWeeiinnttrraauubbJl Lato OscuroSSkkaann
HODLo Splendore
L'uomo torner al luogo dal quale futratto, perch a lui dato voltarsiverso la dimora perpetua.La polvere torner al proprio luogo ecos lo spirito poich, come statoscritto, ogni cosa destinataall'elevazione.(cit. Sepher HaTemunah)
Amrita. Taiji, seduto sul letto, simassaggiava la nuca dolorante. Credo di iniziare a ricordare.
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Yodama passeggiava placido perla stanza e sorseggiava birra dauna tazza da t scheggiata.Avevano spento il televisore,sostituito alla trance il ConcertoGrosso in Re Maggiore di Corelli emesso degli spaghetti di soia nelmicroonde incrostato. Quindi, ricapitolando, riprese ilmonaco, accettando il contenitorebollente fin'ora avrei vissuto sottol'effetto di una droga? Non esattamente. Il tuoaddestramento psichico fruttodel raja yoga, l'amrita pi chealtro un supporto per aiutare ildominio sulle vtti. Una specie dicalcio in culo a Kundalini, percapirci. rispose il maestro, edestratto il secondo contenitore dalforno inizi ad aggiungere diversecucchiaiate di pasta verdastra. Wasabi?Taiji rifiut con un gesto. Quindi stata un'illusione, unaspecie di trip acido o roba delgenere.Yodama sorb rumorosamente. Giusta coscienza, erratacoscienza, immaginazione, sonno,memoria. Le vtti non sono altroche le correnti mentali,normalmente instabili, del pensierche ci dominano e ci legano alleleggi karmiche. Le afflizioni della dhukka. No, quelle sono un effetto. riprese il vecchio, sputacchiando. Malevolenza, bramosia, gelosia,
sono s origini dell'afflizione cheincatena al ciclo di reincarnazionidel Samsara, ma hanno originedentro di noi, create dai vorticiimpazziti dei nostri pensieri. Alcontrario le vitti possono essereportate all'esterno attraversoemissioni di energia, come unaforma di ki manifestato neltrascendente. Sono un po' confuso. ammiseTaiji, mentre si sforzava di farriemergere quei concetti chesapeva nascosti dentro di s.Yodama gett a terra la scodellavuota e, preso il barattolo diwasabi, inizi a mangiarlo acucchiaiate. Pensa a un bambino chedisegna: ha in mente ci che stafacendo, possiede gli strumenti,ma manca di abilit. Un fiore sarun punto di colore, una casa unquadrato abbozzato, una personauno scarabocchio. Cos accade anoi. Siamo incapaci di codificare lavolont del nostro spirito tramitel'intelletto, di riversarla nellamateria com'era all'origine: pura,armonica, perfetta. E questa droga permette diriuscirci? Yoga vitti chitti nirogha. declam il maestro. Lo yogaquiete i vortici della mente.L'amrita ci aiuta a concretizzare ilpensiero, a renderlo pi fluido, araggiungere quel mondo interiorein cui trascorrere una vita intera in
attesa del risveglio. Un tempooccorrevano decenni, ora bastanopochi mesi di meditazioneprofonda per raggiungere lacompleta padronanza mentale.Taiji era frastornato. Le parole delmaestro facevano riemergereimmagini sbiadite appartenenti alprima, eppure la sua altra vitaappariva ancora cos vicina, reale. Io ho ricordi di anni. Lo so, quel mondo l'esperienzache il tuo inconscio ha creato perinsegnarti ad affrontare la realt. cresciuto con te, per te, affinchattraverso di lui tu raggiungessi lacomprensione del tuo s interiore.Pens alle sue montagne, almonastero avvolto dalla neve, alsorriso di un confratello e alsorgere del sole.Si sent vuoto e triste come maiprima di allora. E ora, chiese infine ora chesono pronto cosa dovr fare. Cisono altri come noi?Yodama abbass il capo. Non piTaiji. Li hanno uccisi tutti.
Sulle piastrelle gialle di piscio unascritta informa che a Jessika piaceingoiare.Non so chi tu sia, ma Dio tibenedica!Seduto sul cesso stringol'ipodermica.Kyrie eleison.
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Scopami, baby.Christe eleison.Diamorfina e speranze.Kyrie eleison.Vienimi dentro.Hic est enim calix sanguinis mei,novi et aeterni testamenti.Ore sedici e undici minuti.Paura al bando, Blake alcomando!Scanso orde di folla strisciando trai vicoli, pedoni allineati comevacche al macello.Il loro sudore ha odore di sangue ecarne frollata.Pederasti Jacksoniti dai guantiargentati si segano di fronte abambini in lacrime.Ex Deo nascimur, in Jesu morimur,per Spiritum Sanctumreviviscimus.In culo alla tua rosa, fratello!Stasera il gregge ha fame e miaspetta gemente e piangente inquesta valle di lacrime.Dove sono i vostri dei adesso?Plutocrati trascendenti del CreditoUniversale si buttano ai miei piedi,annegano nel vomito le ginocchiagriffate. Vergini divorziste delTempio Mediatico si offrono afisting allargando le cosce.De profundis clamavi ad te, Blake.Una Guerriera Sailor KarmaYurimi afferra il braccio offrendomi ilseno. Si bagna fino alle coscequando le infilo la dose tra le tetteplastiche.
Simonia lisergica. Pastorecatodico.Sono io la voce dei vostri dei. Lafuga dal loro silenzio.Io, che disprezzate.Chiesa senza altare.E mentre mi allontano dal vostroorrore innalzo al cielo vuoto il miocredo.Credo in un solo principio, MotoreImmobile, artefice dell'idea e dellamateria.Credo nell'Atto Puro, scevro dipotenza, emblema del tangibilefissato nel creato.Pensiero da Pensiero.Emanazione da Emanazione.Formazione da Formazione.Plasmato e vivificato nella materiainerte.Credo nell'uomo nuovo, elevato aparametro universale, cheattraverso l'ingegno ha unito il cieloalla terra dando un corpo visibileall'essere divino. E nell'atto didonare una forma all'indeterminatosi innalzato a creatoredell'inconcepibile divenendonesovrano.Credo nell'oro, fine ultimo,racchiuso nel ventre della terra,assurto ad archetipo di regalitacquisita, non per merito ma perdiritto, scettro di giusta sovranitsull'indigente.Sfolgorante sole, imprigionato nelconcreto, eleva la nostraconcretezza a nobilt celeste, e
nel piegare la forma alla volontsovrana della volont divina forma riflessa e specchio delladignit.Credo nell'icona, memento emonito dell'inesistenzadell'invisibile esseredio, poichladdove l'orazione si fa sordo gridodal profondo verso un vuotospazio, coloro che possiedono interra ricevono risposta.Credo in Blake, uno, santo,universale, libero dai vincoli dellasuperstizione, emblema di un'eradi individualismo insondabile.Credo in me stesso, unicagiustizia. Aborro ogni fede, spregioal diouomo. Attendo l'elevazionealla casta degli eletti e l'avventodei tempi futuri. Amen.
I roghi bruciavano ancora, lottandocontro la pioggia olocausti dilettere al cielo coperto.Yodama cominci a parlare, losguardo perso tra le guglie dellacitt. Non saprei neppure dire chi siastato il primo. All'inizio pensavamoa fatalit, omicidi casuali, incidentiisolati. Sono passati mesi prima direnderci conto di essere degliobbiettivi.Taiji ascoltava in silenzio, un pesocrescente a opprimergli il cuore. Lo Gnosticismo Zen un cultopraticamente sconosciuto, non
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siamo una chiesa organizzata maun'unione di liberi iniziatori. Nonesiste neppure un registroattendibile dei nostri membri. Quindi possibile che ci siaqualche altro sopravvissuto? domand speranzoso.Il vecchio scosse il capo. Possibile, ma poco probabile. Hopassato l'ultimo anno a cercare masono sempre arrivato troppo tardi. il suo volto si illumin per unattimo mentre posava la mano sulbraccio peloso del monaco. Finoa oggi.Taiji sent la forza di quel tocco, ilsuo calore e la profonda speranza. Avete provato a rivolgervi allapolizia? Lo abbiamo fatto, ma chi darebbeascolto a degli spiritualisti?Torn con la mente agli uomininella stanza. Ma io li ho visti,abbiamo dei volti, forse dei nomi.Blake li ha chiamati Kadosh.Yodama estrasse due lattine dibirra da una tinozza d'acqua. Esatto, cavalieri del Cenacolodella Vendetta, sicari apagamento. Perfettamente legali. State scherzando? il rumoredella lattina aperta fece eco alleparole. Vedo che ancora non ricordimolte cose ragazzo. Tutto legalese la tua fede lo permette.Taiji scosse la testa incredulo.Yodama bevve una lunga sorsatae rutt. Per questo mi sono
rivolto a Blake. Ottima scelta, maestro!Perdonatemi, ma quel pazzo harischiato di uccidermi mentre misalvava. Presumo che questofaccia parte del suo credo.Con una mano il vecchio schiaccila lattina e la gett fuori dallafinestra aperta. Blake non crede in niente. Perquesto il migliore.
Quel giorno pioveva.La mantica new wave di Pattigraffiava l'anima.I walk in a room, you know I lookso proudI'm moving in this hereatmosphere, well, anything'sallowed.Un angelo buss alla mia porta.Here she comes walkin' down thestreethere she comes comin' trought mydoor.Tra i lividi e il sangue promesse dirose sbocciate.Here she comes crawlin' up mystairhere she comes waltzin' throughthe hall in a pretty red dress.Mi chiese di amarla.Lo feci.And oh, she looks so good, oh,she looks so fine.O almeno il mio cazzo.Poi la baciai.
And I got this crazy feeling that I'mgonna ahah make her smile.Sono sempre stato unsentimentale.Jesus died for somebody's sins butnot mine.Dio mand un angelo a salvarmi.Gli risi in faccia.Dio il demiurgo dell'inverosimile.Se Dio assolutamente infinito,sostanza del creato costituita daattributi infiniti, ciascuno dei qualiesprime un'essenza infinita, alloraquel giorno la mia casa ha accoltoDio.Ho scopato Dio.Ho baciato Dio.Ho riso in faccia a Dio.Dio la troia di Blake.Blake sive natura.Sono le diciassette e trentaseiminuti quando vedo il suo volto trail gregge implorante.Dio un pessimo umorista.Vorrei sparire, ente tra gli enti dellanaturata natura.Sulle labbra il mio nome, ed come chiavarmi il cuore.Reshut HaShem.Dio non sa perdere.La sua voce un dub armonicomentre gruppi acetilici si sfaldanonel mesencefalo.Glitter e sudore sulla curva delseno.Le grido troia, mentre le nocche
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sbavano il trucco perfetto.Dio scherza col fuoco.Lacrime nere di un pierrot incalore.Sorride mordendosi il labbro.I capezzoli tirano il top attillato.Mi volto.Dio me lo pu solo toccare.Sbaglio o hai perso qualcuno direcente?Merda!Dio un figlio di puttana.
Una teenager dai capelli argentosi dimenava sul video, cantandoun rap sincopato.C' chi lo chiama progresso, possessodi se stesso,del corpo che indosso ora possostrappare ogni mio osso.Cambiare con ci che pi mi piace, perapplicare un'etichetta in calce al volto o alnome,per rinunciare a quell'identit che mutabestie in persone, alla moralit di chiancora ha opinione,in questa societ, miraggio di evoluzione.Seduzione.Taglia e ricuci per star meglio in divisa,entrare rospo e uscir Monna Lisa.Sostituire chip a un cuore gi spento persimulare ci che non sento. Mi pento.Sdraiato sul letto, Taiji ascoltava lamusica fondersi agli scrosci dipioggia.Una sigaretta dopo l'altra cercavadi riordinare pensieri edesperienze di due vite. A ogni tirovedeva volti, nomi, emozioni,
dissolversi come fumo mentre altrisi facevano strada, concreti eviolenti un pugile che lo aggredivadall'interno. Sei fottuto, amico. gli ripeteva lacoscienza, bucando la guardiadelle sue verit a ogni colpo.La ragazza continuava a cantare.Mente e acciaio per chi non sa soffrire,chi vuole chiuder gli occhi e far morirel'urlo del vero uomo che vuole uscire,per dire e gridare quel suo dolore chenon pu contenere.Ma ormai tardi per il volere, non c' pitempo per pensare o sapere,sei solo carne fredda dentro i frigo delpotere.Chiuso all'angolo delladisperazione, Taiji decise di partireal contrattacco. Ci che quaggi come ciche lass. disse, citando leUpanishad. C' quindi ben pocoda stupirsi di questa condizione,se non il fatto di ritrovarmi nelcorpo di un panda, ovviamente.Se il microcosmo analogo almacrocosmo, si deve trovare perforza in lui l'opposizione essenza esistenza, assoluto relativo,brahman my.L'avversario incass il colpo. Equesto ti basta per accettare chequella che, fino a stamattina,credevi la tua vita fosse inveceun'illusione? Il corpo una realt precaria,relativa e transitoria. incalz ilmonaco. Nasce, si sviluppa,
deperisce e scompare gli organidei sensi sono ingannevoli, i motidel cuore deludenti l'attivitmentale fallibile e menzognera:per di pi, essa spesso solidalecon l'intero organismo. L'uomoche ha fame ragiona male e ilcadavere non pensa affatto. N ilfisico, n i sentimenti, n laragione possono fondare in modovalido la personalit umana. notuna breccia nella guardia eprepar un diretto. La realt vera altrove: risiede nell'Assolutoposto al centro di ogni creatura.Il dubbio non si fece cogliere disorpresa, schiv di lato per poicontrattaccare con una rapidasuccessione di concetti benradicati. L'esperienza tutto.Tutto ci che non basatosull'esperienza estraneo allabuddhi. Conoscere la natura dellecose significa penetrarle,trasformarsi in esse. Ricordi ilkoan? Buddha nel cane. Se finoa oggi sei vissuto nell'illusione enella menzogna allora la tuaesperienza delle cose, perprofonda che sia, altrettantoillusoria e menzognera.L'ultimo montante lo centr sotto ilmento e lo mandand a tappeto.Un arbitro invisibile cominci acontare.Mentre la mano batteva a pochicentimetri dal suo volto Taiji cercdentro di s un appiglio perrialzarsi.La sua mente inizi a viaggiareoltre le montagne del Nepal, verso
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nord, sulle orme di un uomochiamato Bodhidharma pergiungere, attraverso lui, ai suoidiscepoli.Il vero albero della Bodhi ilcorpo, la mente il suo specchiolucente. Lascialo sempreperfettamente chiaro, che non visia un solo granello di polvere.aveva scritto uno di essi, Shnxi,per poi correggersi. Non vi fu mail'albero della Bodhi, n il suospecchio lucente. Tutto fin dalprincipio immacolato. Dovecadr la polvere?Taiji balz in piedi all'improvviso. Un giorno vidi una scrofa chestava per morire accanto a lei isuoi piccoli succhiavano ancora lemammelle. All'improvviso laabbandonarono e se ne andarono.Si erano accorti che la madre nonli guardava pi e che nonassomigliava pi a loro. Ci cheavevano amato in lei non era ilsuo corpo ma ci che lo animava.L'avversario, colto alla sprovvista,accus il colpo senza ribattere perpoi indietreggiare verso le corde.Taiji pens a ChuangTzu,all'apologo del macellaio di Hoeiche tagliava i suoi buoi conarmonia musicale.All'inizio della sua carriera, l'uomonon vedeva che il bue, ma coltempo le giunture e tutti gliinterstizi nei quali il coltello potevainfilarsi senza sforzo gli eranoapparsi chiari. Incontrato lo spiritonon percepiva pi con i suoi occhidi carne. La vera buddhi esperienzadell'effimero, al di sopra, senzaun tetto sulla testa, al di sottosenza un pollice di terra per
posarvi il piede. declam ilmonaco, colpendo con ferocia. un raggio di luce che attraversa lafessura della concretezza. Senzasuperare la soglia della propriaporta si conosce ci che c' sottoil cielo. Senza guardare attraversola finestra si percepisce l'unit.Un diretto in pieno viso mand ildubbio a tappeto. Pi si va lontano meno si sa. Ilsanto non viaggia, eppureconosce. prosegu Taiji, mentrel'arbitro iniziava a contare. Eglinon guarda, comprende! Nonagisce, compie!Il gong suon tre volte. Buddha era un fottuto accidioso.La voce di Blake lo riscosse dalsonno.Lo scarabeo si muoveva per lastanza con evidente nervosismo,prendeva oggetti a caso perposarli subito dopo. Krishna si scopava le pastorellenei boschi, Osiride fotteva lasorella, persino Cristo, bont sua,lo buttava di tanto in tanto. prosegu mentre afferrava da terrauna pistola e ne estraeva ilcaricatore. Personalmente diffidodi uno che ha passato sei annisotto un albero, seduto nella suamerda, senza offesa, per poisaltarsene su con un scusateragazzi, ho sbagliato una cordatroppo tesa si spezza e cazzatedel genere. Muoviti, dobbiamoandare.Taiji si alz a sedere e fecescrocchiare i legamenti del collo.Ai piedi del letto, piegato su unosgabello, un kesa arancionesembrava attenderlo.
Ascolta, disse il monaco,iniziando a vestirsi non ti hoancora ringraziato.Blake si accese una sigaretta,accomod il baverodell'impermeabile e usc dallaporta senza dire una parola.Fuori aveva smesso di piovere.
NETZACHLa Vittoria
Quando ho capito questo, ho gioitodella tua buona natura e disposizionele nostre anime si sono unite in unlegame indissolubile.(cit. eva' Netivot HaTorah)
Te lucis ante terminum, RerumCreator poscimus.Compieta giunge sull'inevitabile.Dio, nel farsi uomo, ha svuotato ilcielo e noi lo abbiamo inchiodato auna croce di materia per impedirglidi tornare.Resta con noi nella merda che haicreato. Resta con noi, Signore, asuppurare nella carne.Io ti terr la mano.Cammina con me, CristoUomo, inquesta notte di vendetta.Ci eleveremo assieme sulformicaio urlante e con timore etremore griderai, come Giacobbe:Com' pauroso e venerabilequesto luogoallora questa la casa di Elohim,la porta del cielo.Credi in Blake e forse io creder inte.Nell'orgasmo la tua santa madre
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invoc il mio nome.Perch nella disperazione delLogos sono stato generato.Sono le ventuno e zerosei minutiquando il dolore esplode.I miasmi dell'anima sono tollerabilisolo a piccole dosi.Terza stazione. Tra il tredicesimo eil dodicesimo piano Blake cadeper la prima volta.I brividi mi scuotono come untango.Freddo. Delirio.Striscio le nocche contro la paretegrezza finch non rimane checarne.Il sant'uomo mi accanto. Misorregge masticando stronzate.Da qualche parte oltre il velo, uncoro di anime plaudit manu admanum sulle note di Scream andShout.Bring the action!Disperazione nelle tasche vuote.Settima stazione. Blake cade perla seconda volta.La demonomachia iniziata.Crollo a terra. Mi piscio addosso.Omnipotens Dominus, VerbumDei Patris, Christu Iesu, quisanctis apostoli tuis potestatemdedisti calcandi serpentes escorpiones.Non ora. Non cos.Non di nuovo.Everybody let's lose control on thebottom we let it go.Going faster, we ain't going slowlowlow.Hey yo.No!La mano afferra la pistola.Fuge, callide serpens, exue temembris et spiras solve latentes.
Exi! Exi! Exi!Nona stazione. Blake cade per laterza volta.Qualcuno urla.We saying oh we oh we oh.We saying oh we oh we oh.Poi la Grazia scende su di me.Sprofondo nella rena come il canedi Goya.E naufragar m' dolce in questomare.
Che cosa gli hai dato? Taiji sivolt di nuovo a guardare Blake,riverso sul sedie posteriore. Sighe. rispose la ragazza senzadistogliere lo sguardo, non dallastrada ma dallo specchiettoretrovisore. Che succede?Lei scosse il capo nonnoncuranza. Ci seguono daquando Blake mi ha presa aNolita.Il monaco lott per non girarsi.Davanti a loro il muro di macchinenon accennava a muoversi.In lontananza, il buio della notteera squarciato da raggi di luceproiettati verso il cielo.La ragazza si rilass contro ilsedile e si accese una Wavementre osservava Taiji attraversole lenti a specchio. Indossavapantaloni dell'esercito sbiaditi eanfibi. Un top argentato fasciava astento il seno piatto. Non so chi siano o che cazzocerchino. L'ultima cosa che voglio piantarmi in un altro dei suoicasini. riprese, soffiando fumoalla fragola. Allora perch l'hai aiutato, si
sarebbe sparato veramente?Lei si volt, lo sguardo sulleinsegne al neon. Si. nella sua voce c'era paura equalcosa di pi profondo, affettoforse.Dall'ingorgo un'orgia di clacsongridava indignazione. Perch?Lei sorrise, si accarezz le bracciamagre segnate dai buchi. Perch un flippato? Che cazzovuoi che ne sappia!Il pugno di Taiji rimbalz sul vetro. Non prendermi per il culo! Seisalita a cercarci perch sapevi chestava male e cosa dargli! lestrinse le spalle con forza,inchiodandola al finestrino. Si sarebbe sparato piuttosto chetornare... Lo sapeva perch una tossicadi merda. biascic Blake.Entrambi si voltarono di scatto, gliocchi sgranati. Lo scarafaggio simise seduto. Stai bene? balbett il monaco,stupito del suo sollievo.Blake non rispose. Si volt versola ragazza attonita e le tolse lasigaretta dalle dita. Ti devo un dose, Nozzy. dissementre dava un'occhiata allemacchine dietro di loro. Fece unpaio ti tiri e apr la portiera. tutto un fottuto circo del cazzo!Poi estrasse la pistola e comincia sparare.
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TetractysintervistaPolly Russell
Domande retoricheSSkkaann
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risultati e classificheSSkkaann
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NNoonn ppeerrddeetteeiill nnuummeerroo ddiiAApprriillee 22001133PPeerr cchhii ssuuoonnaallaa ccaammppaannaa
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SSkkaannAAMMAAZZIINNGGMMAAGGAAZZIINNEEMMaarrzzoo 22001133 AAnnnnoo 11 NNuummeerroo 77LLaa rriivviissttaammuullttiiccaannaallee ddiinnaarrrraattiivvaa ffaannttaassttiiccaalliiooffiilliizzzzaattaa iissttaannttaanneeaa
di TETRACTYSLa lama della Mortedi Giorgio Sangiorgi
Non aprite quella portaSura per un Dio meccanicodi Sol WeintraubOmbre danzanti di AserPer una goccia di libertdi MiksiLa guerra del metallo freddodi anark2000La vittima giusta di RovignonL'arena dei Pulsgenedi Polly RussellVentiquattr'ore nellospazio profondoUn eroe, forse di Polly RussellFurto interspaziale di anark2000Il cimitero degli elefantidi Sol WeintraubBuon san Valentino, Tony Chandi T.W.F.K.A.NLa buca di RovignonVita di N di Miksi
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